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Dettaglio seduta n.92 del 12/04/01 - Legislatura n. VII - Sedute dal 16 aprile 2000 al 2 aprile 2005

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE COTA


Argomento:

Rinvio inizio seduta


PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Constatata la mancanza del numero legale, la seduta è sospesa, ai sensi dell'art. 52 del Regolamento del Consiglio regionale.



(La seduta, sospesa alle ore 10,07 riprende alle ore 10,44)


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

La seduta riprende.
In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Albano, Botta Franco Maria, Rossi Giacomo e Scanderebech.


Argomento: Bilanci preventivi

Esame ordini del giorno n. 227, n. 253, n. 254, n. 256, n. 257, n. 259, n. 260, n. 261, n. 262, n. 263, n. 264, n. 265, n. 266 e n. 267 collegati al disegno di legge n. 215: "Bilancio di previsione 2001"


PRESIDENTE

Iniziamo i lavori con l'esame degli ordini del giorno collegati al disegno di legge n. 215: "Bilancio di previsione 2001", di cui al punto 2) all'o.d.g.
Comunico che sono stati presentati i seguenti ordini del giorno: 1. "Diminuzione stanziamenti ai capitoli relativi alla cultura nel bilancio di previsione 2001" a firma dei Consiglieri Rossi Oreste, Marcenaro Placido, Contu, Angeleri, Tapparo, Suino, Costa Rosanna, Brigandì, Botta Marco, Bussola e Cattaneo 2. "Proposta di variazione al bilancio" a firma dei Consiglieri Brigandì Ghiglia, Cattaneo, Deorsola e Vaglio 3. "Impegni in ordine alla manovra di assestamento di bilancio previsioni 2001" a firma dei Consiglieri Marengo, Costa Enrico, Rossi Giacomo e Cantore 4. "Provvedimenti inerenti alla introduzione del libretto della casa" a firma dei Consiglieri Deorsola, Cattaneo, Ghiglia, Vaglio e Angeleri 5. "Provvedimenti inerenti alla funzione sociale degli oratori parrocchiali" a firma dei Consiglieri Deorsola, Costa Rosanna, Cattaneo Ghiglia, Vaglio e Angeleri 6. "Istituzione di un fondo per le vittime della criminalità" a firma dei Consiglieri Giordano, Caracciolo, Marcenaro, Chiezzi, Muliere, Placido Tomatis, Riggio e Riba.
Iniziamo con l'esame dell'ordine del giorno n. 227, a firma dei Consiglieri Rossi Oreste, MARCENARO Pietro, Placido, Contu, Angeleri, Tapparo, Suino Costa Rosanna, Brigandì, Botta Marco, Bussola e Cattaneo.
La parola al Consigliere Rossi Oreste per l'illustrazione.



ROSSI Oreste

Lo illustro semplicemente in quanto Presidente della Commissione Cultura, da dove questo ordine del giorno è nato e che è stato sottoscritto praticamente da tutti i Gruppi. L'unica persona che si è astenuta dal firmarlo - ma non perché non fosse d'accordo - è il Consigliere Chiezzi semplicemente per motivi personali.
Valutiamo positivi i risultati raggiunti dall'Assessore Leo nel settore culturale per quanto riguarda la Regione Piemonte, anche con l'immagine esterna, e positivi molti degli importanti interventi portati avanti da questa Amministrazione. Riteniamo che sia un errore, in un momento di rinascita culturale del Piemonte, in particolare dal punto di vista dell'associazionismo che chiede l'aiuto dell'Ente Regione, tagliare dei fondi in un settore così importante.
La richiesta della nostra Commissione, che poi recepisce le richieste delle Associazioni che si occupano di cultura e anche le richieste di chi crede in un successo culturale della Regione Piemonte, è di rimediare a questo taglio che è stato fatto al settore cultura, che per alcuni punti arriva all'ordine del 40% su alcuni capitoli di spesa, e quindi che sia chiuso questo "buco" e sia riportato il bilancio almeno ai valori precedenti.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Marcenaro.



MARCENARO Pietro

Ringrazio il Consigliere Rossi. Voglio solo dire che questo è un ordine del giorno firmato da maggioranza ed opposizione, che ritengono sia importante poter disporre di fondi e risorse per una politica culturale adeguata. Questo, vorrei dire al Consigliere Rossi e all'aula, naturalmente indipendentemente dal giudizio sull'Assessorato e sull'Assessore che, con tutto il rispetto del caso, è ovviamente un giudizio diverso fra maggioranza ed opposizione per quanto riguarda le linee politiche di gestione dell'Assessorato.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Parlerò un momento su questo ordine del giorno, però per quanto mi riguarda faccio un'unica dichiarazione di voto per tutti gli ordini del giorno.
Comincio da un'osservazione su questo ordine del giorno. Io non l'ho firmato per il semplice motivo che contiene un giudizio positivo sulla politica della Giunta regionale. Io sono collocato all'opposizione, ho critiche da svolgere all'operato della Giunta regionale, e non mi sembra che nel settore culturale abbia operato bene. Qui c'è un giudizio genericamente positivo, ma non l'ho firmato, perché penso che per quanto mi riguarda non posso dare una patente di credibilità all'insieme della politica culturale.
Relativamente agli stanziamenti a bilancio, per carità, sono d'accordo non solo a mantenerli, ma vorrei - magari ci proverò nell'assestamento incrementarli, quindi il problema non è su questo fatto, ma sul giudizio generale.
Questi ordini del giorno in parte sono delle ripicche, in parte dei premi di consolazione, e toccano aspetti singolari, anche condivisibili, ma che potrebbero essere accompagnati da centinaia di altri ordini del giorno su altri aspetti che non si capisce perché non si debbano proporre: quindi sono ordini del giorno che un po' non ho firmato, un po' li ho firmati perché uno per uno possono essere condivisibili, ma nell'insieme non condivido l'impostazione a valle di una votazione su un bilancio non discusso e che sappiamo ha avuto ragioni istituzionali; non condivido la prassi di passare adesso ad approvare alcuni ordini del giorno. Io ne avrei dieci, venti o trenta ordini del giorno da presentare, su problemi importantissimi (l'ambiente, ad esempio); non li presento perché credo che fra un mese discuteremo l'assestamento, la nota di variazione, e quella è la sede in cui l'aula sovrana deciderà cosa fare.
Pertanto, non partecipo a nessuna votazione, pur avendo firmato alcuni ordini del giorno perché tecnicamente corretti, ma politicamente ritengo che questa sia una strada da me non condivisa.
Ripeto: non parteciperò ad alcuna votazione.



PRESIDENTE

Non essendovi altri interventi, pongo in votazione l'ordine del giorno n. 227, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale considerato il grande rilievo che l'investimento in campo culturale costituisce non solo per la qualità della vita civile e per la conoscenza e la formazione dei cittadini, ma anche e soprattutto per i risvolti occupazionali e di sviluppo economico e territoriale del Piemonte ritenuto che il settore culturale è stato individuato dal Consiglio regionale come uno dei settori strategici dell'intera azione per lo sviluppo del Piemonte anche in conseguenza delle sue forti interconnessioni con il turismo, la formazione scolastica, universitaria e permanente, con la tutela e la valorizzazione del territorio e del paesaggio ritenuto che sono in corso ed in fase avanzata di attuazione importanti progetti in materia universitaria, musicale, dello spettacolo, delle arti visive, del recupero della funzionalizzazione del patrimonio storico ed artistico, nonché nel campo della tutela della lingua, del patrimonio di identità del Piemonte e del riordino delle principali istituzioni culturali e che per l'attuazione di questo progetto sono stati messi a punto stipulati o in fase avanzata di predisposizione, accordi sia con l'Unione Europea e con il Governo che con gli Enti locali, con la Scuola e gli Atenei piemontesi, con il mondo della ricerca e delle imprese, con le associazioni e le istituzioni della cultura preso atto di alcuni di questi progetti quali il Circuito delle Residenze Sabaude, il recupero della Venaria Reale, lo sviluppo del Museo del Cinema il completamento del sistema dell'arte contemporanea attraverso il Castello di Rivoli e la Galleria d'Arte Moderna, il recupero delle fortificazioni quali Exilles e Fenestrelle, lo sviluppo di Palazzo Cavour, la Fiera del Libro, il consolidamento del Teatro Stabile e la nuova Fondazione del Teatro Regio ritenuto inoltre che gli investimenti in campo culturale creano anche le condizioni per l'offerta di un turismo culturale di alto livello e di ampia fruibilità, così da proporre in occasione delle prossime Olimpiadi Torino 2006, oltre le grandi strutture artistiche ed architettoniche, anche un ventaglio di proposte culturali volte a valorizzare e promuovere il patrimonio piemontese considerato che la diminuzione degli stanziamenti, soprattutto per la spesa corrente, potrebbe comportare una battuta d'arresto nell'attuazione dei progetti con effetti negativi per il vasto numero di persone che operano in questo campo e in settori connessi quali il turismo, la formazione, ecc.
preso visione che la diminuzione degli stanziamenti è particolarmente consistente rispetto al bilancio assestato dell'anno 2000 e quindi in grado di produrre ripercussioni quali quelle sopradescritte approva di esprimere forte preoccupazione per il rischio di una battuta d'arresto nell'attuazione dei progetti con gravi ripercussioni per l'attività dell'intero settore con la caduta dell'immagine prestigiosa conquistata dal Piemonte in Italia ed all'estero attraverso la propria proposta culturale di dare mandato all'Amministrazione nelle prossime occasioni, di variazione e/o di assestamento del bilancio, di riportare lo stanziamento almeno al livello di quanto stanziato nell'anno 2000 così da consentire una continuità d'azione".
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
L'ordine del giorno è approvato con 28 voti favorevoli (non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere).
Ha chiesto la parola il Consigliere Cattaneo; ne ha facoltà.



CATTANEO Valerio

Semplicemente per formalizzare una richiesta a nome del mio Gruppo.
Se è possibile, prima di mettere in votazione i singoli ordini del giorno, visto che di fatto sono tutti collegati ad un provvedimento importante quale il bilancio, che abbiamo approvato nel Consiglio regionale di ieri, gradiremmo sentire il parere della Giunta: dal rappresentante ufficiale della Giunta o dall'Assessore competente. Grazie.



PRESIDENTE

Certamente, Consigliere Cattaneo. Non l'ho chiesto su questo ordine del giorno in quanto era evidente l'iniziativa della Commissione. Lo far senz'altro per i prossimi documenti.
Passiamo all'esame dell'ordine del giorno n. 253, presentato dai Consiglieri Brigandì, Ghiglia, Cattaneo, Deorsola e Vaglio.
La parola al Consigliere Brigandì per l'illustrazione.



BRIGANDI' Matteo

L'illustrazione di questo ordine del giorno è estremamente semplice.
Purtroppo non si è addivenuti alla discussione del bilancio 2001 perch c'è stata la concomitanza di due eventi assolutamente imprevedibili: primo si votava a fine legislatura; secondo, veniva a scadere il periodo di bilancio e quindi siamo rimasti alle "strette". Non abbiamo avuto il tempo per fare una discussione serena e pacata; si correva il rischio di dover fare tutto in maniera frettolosa e purtroppo il Presidente della Giunta ha dovuto cedere alle operazioni di "ricatto" e di "ostruzionismo" alle quali è stato sottoposto.
E' evidente che c'è una serie di punti in bilancio che vanno discussi.
Questo bilancio è stato fatto in maniera frettolosa, non tenendo conto che rispetto alla maggioranza, che ha sostenuto la Giunta nella legislatura precedente, c'è una componente, per quanto barbara, per quanto incivile che è fondamentale a questo assetto politico, sia in questa Regione, sia a livello nazionale.
Ebbene, questo ordine del giorno è un semplice segnale delle profonde critiche al bilancio che verranno portate al momento dell'assestamento. E' un semplice segnale perché è evidente che noi tutti siamo stati eletti con un determinato programma elettorale e, ove questo determinato programma elettorale non venisse rispettato, non abbiamo nessun'altra scelta se non quella di ripresentarci alla gente per far approvare un nuovo Consiglio regionale su un programma elettorale diverso. Ma se il programma elettorale è questo, dobbiamo rispettarlo fino alla fine. Quindi, sono certo che questo ordine del giorno sarà accolto in maniera compatta da tutta la maggioranza e sono altrettanto certo che la Giunta provvederà immediatamente affinché questa variazione di bilancio, con suo atto, sia portata di nuovo a questo Consiglio e, in ogni caso, non provvederà alla disponibilità dei denari nei confronti di soggetti le cui qualificazioni e modi di essere ed inserirsi all'interno di questa società sono stati meglio di me descritti dal collega Agostino Ghiglia.
Per questi motivi, signor Presidente, chiedo un voto favorevole su questo ordine del giorno che, ripeto, aprirà una serie di discussioni che questa maggioranza dovrà svolgere in questo Consiglio, e, spero, prima in diversa sede, per far sì che il bilancio 2001 della Giunta regionale sia coerente con il programma elettorale.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Ghiglia.



GHIGLIA Agostino

Cerco di rimanere nel tema, anche perché non condivido quasi nulla di quanto detto dal collega Brigandì sul bilancio.
Questo bilancio non è stato stilato in modo frettoloso. E' stato un bilancio che abbiamo condiviso convintamente nel 99,9% delle sue parti: riteniamo che la Giunta abbia svolto un buon lavoro.
Se il bilancio è stato licenziato così com'è, è colpa nostra, non siamo stati sufficientemente attenti dal 5 dicembre in avanti a portare tutti quegli adeguamenti in termini di idee, che sarebbero stati proficui, e magari modificativi, della legge di bilancio.
Detto questo, condivido - essendone, insieme ad altri colleghi della maggioranza, coautore - l'ordine del giorno che impegna la Giunta a riportare allo storico dell'anno scorso lo stanziamento a favore dei nomadi.
A questo proposito, voglio svolgere una premessa che è di serietà: tre anni e mezzo fa, il mio Gruppo presentò una proposta di legge, ripresentata in questa legislatura, modificativa della legge sui nomadi. Non esiste una normativa che possa "abrogare" i nomadi in Italia, poiché ci sono delle leggi internazionali e delle convenzioni. Esiste però una normativa regionale che può regolamentare, in maniera differente, quelli che sono i campi e le condizioni di accesso e di permanenza nei campi stessi.
Il discorso nomadi, dal punto di vista di Alleanza Nazionale, si affronta in due modi. Innanzitutto, con una nuova legge che garantisca dei campi nomadi dotati di tutte le strutture necessarie ed indispensabili a garantire i diritti umani e, in particolar modo, i diritti dei minori perché nessuno di noi... Presidente, le chiedo se può far diminuire il livello del rumore nell'aula.



PRESIDENTE

Non ho il potere di diminuirlo.



GHIGLIA Agostino

Se riesce a valutare chi vota nell'emiciclo, figuriamoci se non riesce a diminuire il livello del rumore: questo e altro è nei suoi poteri!



PRESIDENTE

Prosegua, Consigliere.



GHIGLIA Agostino

Pertanto, innanzitutto garanzia davanti a tutto nel rispetto dei diritti umani e quindi dei diritti dei minori con dei campi nomadi che siano dei campi di sosta e che non siano dei lager, ovvero dei ricettacoli di delinquenza. Inoltre, i campi nomadi devono essere regolamentati con gli opportuni accorgimenti e i doverosi controlli come campi di sosta: lo prevede la legge. Regolamentazione e sorveglianza significa che per l'accesso a questi rinnovati campi nomadi, dotati di queste strutture all'ingresso e all'uscita deve essere garantita la legalità. Non può e non deve più accadere ciò che si verifica nei campi nomadi di Torino, oggi, 12 aprile 2001, dove vi sono dal triplo al quadruplo di presenze rispetto al numero massimo consentito, dove le persone vivono ammassate come bestie dove arrivano persone da ogni parte del mondo (in gran parte clandestini) e dove non sono assicurate, grazie a questo afflusso indiscriminato ed incontrollato, le garanzie minimali di condizioni di vita decorosa a chi nel campo nomadi avrebbe il diritto di stare.
La nostra legge propone l'accoglienza, la permanenza per un tempo limitato dai trenta ai sessanta giorni, secondo le condizioni e ovviamente, nel rispetto delle tradizioni culturali e storiche del nomadismo. Dopo sessanta giorni, si torna ad essere nomadi, quindi ci si carica la carovana, magari trainata da una potente Mercedes 500 SL, e la si porta da un'altra parte, perché il nomade non può essere stanziale. Questa è una contraddizione di termini che è stata sempre combattuta sia da un punto di vista di principio, sia da un punto di vista della legalità.
Non può più accadere ciò che si verifica nei campi nomadi torinesi, dove nel solo campo dell'Arrivore - per citare un dato della Polizia municipale di Torino - l'anno scorso i Vigili urbani hanno impedito l'incendio di 246 autovetture rubate e hanno perseguito 12 persone per furto e borseggio a fronte - solo nella zona - di oltre mille reati compiuti, secondo le denuncie, da nomadi. Questo non deve più accadere! Noi chiediamo regolamentazione, condizioni di accesso, condizioni per un'esistenza umana e dignitosa, ma, soprattutto, condizioni di legalità e di sicurezza per i cittadini che in questa città sono nati, vivono e vorrebbero continuare a vivere nella maniera più tranquilla possibile.
A tale proposito, il nostro voto favorevole a questo ordine del giorno è un impegno a tornare alla spesa dell'anno scorso, per quanto riguarda la legge. Non riteniamo che in queste condizioni si possano dare più soldi ai nomadi che, caso mai, finiscono nei mille rigagnoli dell'associazionismo dove vengono spesi per tutt'altro tranne che per portare assistenza e condizioni di vita migliori, ai Comuni che li gestiscono male e li danno alle associazioni dei nomadi e dei Rom.



(Commenti fuori microfono del Consigliere Marcenaro)



GHIGLIA Agostino

Informati con i tuoi Consiglieri comunali perché ci sono decine di deliberazioni; se vuoi, visto che non sei informato, te le porto, perch con questi soldi si fanno le indagini sui Rom, le indagini sulla cultura Rom, e i contributi a "Identità e differenza". Alla fine, i fondi vengono attinti tutti da questo capitolo. Infatti, chiederemo all'Assessore Cotto più avanti di fare dei controlli rigorosi su come vengono spesi i soldi nella Città di Torino. Indipendentemente da questo, riteniamo che su questa legga, fatta in questo modo, che non riesce a garantire accoglienza e legalità, più soldi non debbano essere spesi.
L'invito che facciamo oggi alla Giunta regionale, che sappiamo essere sensibile a questi temi, e all'Assessore Cotto, che sappiamo altrettanto sensibile sia ai temi della solidarietà che a quelli della legalità, che d'altra parte, sono quelli del nostro programma elettorale che tutti abbiamo sottoscritto, è quello di una tempestiva revisione della legge sui nomadi: una legge - ripeto - che non sia vessatoria, ma che assicuri condizioni di sicurezza e di vita a tutti, ai cittadini e anche ai nomadi.
Se non sarà così, chiaramente il nostro avallo su ulteriori e futuri stanziamenti, in qualsiasi bilancio su questa legge che riteniamo vecchia e ormai assolutamente non rispondente alla realtà dei fatti, non sarà più dato.
MARCENARO Pietro (fuori microfono) Se fosse possibile, sarebbe interessante sentire l'opinione dell'Assessore Cotto.



PRESIDENTE

Se parla fuori microfono non viene verbalizzato. In questo caso, se l'Assessore Cotto ritiene di intervenire lo può fare in qualsiasi momento.
GHIGLIA Agostino (fuori microfono) Faccia consegnare il badge al Consigliere Marcenaro: lui se lo dimentica ed interviene fuori microfono.



PRESIDENTE

Riprendiamo gli interventi.
La parola al Consigliere Caracciolo.



CARACCIOLO Giovanni

Nella discussione di questo ordine del giorno mi sia consentita una breve riflessione, che reputo un atto dovuto. Nel giorno della "Memoria" il primo celebrato in Italia, il 27 gennaio scorso e dedicato alle vittime del nazifascismo, molte sono state le rievocazioni di massacri e di eccidi.
Nessuno, però, ha pensato di dedicare un pensiero anche al massacro degli zingari.
Su una popolazione di 10 milioni di Sinti e Rom, disseminati negli undici Paesi d'Europa, ne furono sterminati oltre 500.000. Dei 22.946 internati al campo B II di Auschwitz-Birkenau, oltre 16.000 vi morirono per stenti, maltrattamenti, esperimenti medici o nelle camere a gas. I pochi superstiti ancora viventi ricordano con orrore la notte del 2 agosto 1944 quando 2.897 uomini, donne, vecchi e bambini, furono avviati alla camera a gas. I forni crematori impiegarono giorni a smaltire i cadaveri. Quindi, è bene ricordare che nella storia dello sterminio nazifascista, oltre agli ebrei, principali vittime, agli oppositori politici e agli omosessuali un'altra categoria di esseri umani fu perseguitata e sterminata con feroce determinazione: gli zingari.
Oggi, per fortuna, questi pericoli non esistono più. Ma il comportamento di alcune forze politiche di questo Consiglio nel prendere decisioni, come quelle di avversare al fine di impedire lo stanziamento di risorse a favore dei nomadi, va biasimato, rimarcato al di là del merito come offesa ad un principio di civiltà.
Le parole "integrazione sociale", "scolastica", "solidarietà" "rispetto della dignità umana", non hanno senso in alcuni settori di questo Consiglio. Per loro è più opportuno che i nomadi, come gli indiani d'America, vivano internati nelle loro riserve, perché questa è la volontà dei loro elettori.
Ringraziamo l'Assessore Cotto per la sua sensibilità e per il senso di giustizia sociale che la distingue nel suo operare quotidiano, pur in mille difficoltà.
Detto questo, annuncio il mio voto contrario. Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Contu.



CONTU Mario

Preannuncio il voto contrario all'ordine del giorno n. 253: è un ordine del giorno volgare perché mistifica la realtà. La realtà dei fatti è inequivocabile. Stiamo parlando di trasferimenti di risorse su voci di bilancio assolutamente vincolate. Mi auguro che l'Assessore Cotto intenda chiedere la parola e spiegare all'aula di che cosa stiamo parlando. Badate bene, quanto affermato dal Consigliere Ghiglia non corrisponde alla realtà: il Comune di Torino, dopo un lungo dibattito d'aula, ha approvato la costruzione del nuovo campo ed area attrezzata a sosta di Via Germagnano.
Si tratta di un impegno di spesa, da parte dell'Amministrazione, di oltre 3 miliardi. Se non erro, la proposta di bilancio trasferisce 800 milioni per la realizzazione dell'area di sosta attrezzata.
Altrettanto si può dire per quanto riguarda i 100 milioni previsti per la messa a norma e per migliorie igienico-sanitarie richieste dal Comune di Biella e credo altrettanto per quanto concerne quello previsto per il Comune di Asti.
La riprova di tutto questo è che se verifichiamo l'excursus storico dei finanziamenti richiesti dai Comuni per i campi sosta o per interventi a favore della popolazione zingara, possiamo notare che buona parte dei soldi nel tempo non sono stati utilizzati. Noi stiamo ancora lavorando su voci di bilancio che sono residui che, di anno in anno, vengono trasferiti poich assolutamente inutilizzati. Questa è un'opportunità unica.
Credo che la sensibilità dimostrata dall'Assessore consentirà di far giustizia rispetto a questo ordine del giorno, perché gli adempimenti sono imminenti. Oltretutto per Biella si tratta già di una prenotazione. Per quanto concerne il Comune di Torino, l'iter progettuale è già stato approvato ed è stata esaurita la gara di appalto (sono state aperte le buste), per cui di fatto oggi il trasferimento di queste risorse è atto obbligatorio.
L'aula approvi pure, certamente con il nostro voto contrario, una scelta come quella inserita nell'ordine del giorno, ma la sua inefficacia è evidente e non può essere assolutamente vincolante per quanto concerne i tempi burocratici degli interventi.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Marcenaro.



MARCENARO Pietro

Inizierò con alcune brevi riflessioni. La prima è la seguente: ieri abbiamo approvato un bilancio nel quale era previsto lo stanziamento a questo capitolo; stanziamento proposto dalla Giunta e dall'Assessore.
Quando questo Consiglio regionale approverà la variazione di bilancio naturalmente, se ci saranno elementi di novità, la Giunta ne terrà conto.
Ad oggi, quel bilancio approvato è esecutivo e su quel punto, come sugli altri, la Giunta può rispondere alle domande istituzionali, legate alle leggi vigenti, legate ai suoi rapporti con l'insieme delle strutture istituzionali. Questa mi pare la sostanza della decisione assunta ieri dal Consiglio regionale.
Oggi è la giornata dello sfogo e dei premi di consolazione: naturalmente ciascuno pratichi questa giornata nel modo che ritiene più opportuno. L'importante è che sia chiaro che si tratta, appunto, delle ore dello sfogo e dei premi di consolazione per coloro che puntavano ad un risultato e hanno esplicitamente perduto una battaglia politica sbagliata legata a contenuti improponibili.
Mi dispiace, non è questa la materia di questo ordine del giorno.
L'ordine del giorno proposto non chiede che si riesamini la legge regionale che regola la materia; non è questo il contenuto dell'ordine del giorno.
Colui che spiega l'ordine del giorno dicendo: "Noi vogliamo affrontare una discussione di merito per rinnovare, modernizzare, adeguare una legislazione su questo campo" dice qualcosa che non corrisponde in alcun modo alla verità, perché l'operazione che si fa è semplicemente un'operazione al tempo stesso - ripeto le parole che ho usato ieri incivile sul piano dei contenuti, sostanzialmente rispondente alla logica della demagogia, del populismo, che nega non ai nomadi, ma ai Comuni di centrosinistra e di centrodestra, che ne hanno fatto richiesta, le risorse per intervenire con opere elementari di messa a norma e in condizioni di minore degrado di situazioni che rimangono molto gravi.
Io non riesco ancora a non essere colpito da una politica che gestisce in un modo così rozzamente strumentale e così disattento i valori che dovrebbero valere in qualsiasi comunità per questioni di questo tipo; d atto all'Assessore Cotto di avere tenuto una posizione che ritengo seria.
So e sono convinto che questa è la convinzione di molti uomini della Giunta e di molti uomini della maggioranza, che forse voteranno diversamente dalla loro coscienza, questa volta sì per un ricatto politico al quale sono sottoposti.
Questo è quello che è capitato; questo è quello che capita e lo dico semplicemente per ristabilire la verità delle cose. Su questo punto e su questo voto ci saranno persone come me, come noi dell'opposizione, che voteranno liberamente, facendo corrispondere il loro voto alle cose che pensano e in cui credono. Invece - e mi dispiace molto - ci saranno persone che saranno costrette a votare in modo diverso dalle loro idee.
E' su questa base che si valuta dove esiste o dove non esiste il ricatto politico nei rapporti e nelle relazioni. Poiché sapete che sto dicendo la verità, questo per me rimane un fatto di una qualche tristezza nella vicenda in discussione nel Consiglio regionale.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE TOSELLI



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Papandrea.



PAPANDREA Rocco

Devo dire che la discussione di questo ordine del giorno - e ci probabilmente, in parte vale anche per i prossimi - mi fa apprezzare la considerazione iniziale del Consigliere Chiezzi, e cioè che ieri si è svolta una discussione sul bilancio e adesso entriamo nel merito di tutta una serie di voci. Tuttavia, non si capisce che tipo di discussione stiamo facendo: è impropria, da questo punto di vista. Di fatto, l'insieme di questi ordini del giorno fa sì che cominciamo già oggi la discussione sull'assestamento di bilancio, ripeto, in modo improprio, perché non siamo di fronte all'esame dell'assestamento del bilancio. E questo vale anche per gli altri ordini del giorno.
Ciò detto, questo documento ha però un valore particolare, simbolico: ha il valore della foglia di fico che i rappresentanti della Lega (e anche di Alleanza Nazionale) vogliono ottenere come compensazione, dopo i volantini che sono stati consegnati in giro e dopo la battaglia che avevano sbandierato come vittoriosa. Tra l'altro, condivido le considerazioni che erano state fatte dal Consigliere MARCENARO Pietro: è un atteggiamento estremamente incivile.
Non vorrei sbagliare, ma facendo i conti credo che si tratti del 4 su 100.000 (non so come si possa definire la percentuale); rispetto al nostro bilancio, si tratta di 4 parti su 100.000, il 4 per mille dell'1%: stiamo parlando di questo, non stiamo parlando dell'1% del bilancio. Stiamo parlando di un bilancio, che ha un determinato valore, e parliamo di una cifra di questa entità. Credo che ad una squadra di pallavolo sia stato dato un sovvenzionamento maggiore; nell'enorme quantità di iniziative che la Regione intraprende, spesso di rappresentanza, si spendono cifre ben superiori.
In questo caso, stiamo parlando di cifre irrisorie, non stiamo parlando di una politica ben precisa, perché cifre del genere non rappresentano certo una politica. Però c'è qualcuno che vorrebbe che quella voce scomparisse: questa è la verità.
Non si è avuto il coraggio di indicare una somma uguale a zero, ma quella in questione esprime tutta la volontà di negare non la voce di bilancio, bensì quello che ci sta dietro, cioè le popolazioni nomadi: vorrebbero che non esistessero, vorrebbero non averle tra i piedi e non dover affrontare quel problema.
Purtroppo esistono - cancelliamo il purtroppo, perché per me non è un problema; purtroppo per loro esistono e io credo che un atteggiamento civile, non di destra o di sinistra, sia quello di affrontare i problemi di una parte della popolazione che esiste sul territorio, quantunque nomade.
Credo invece che l'ideologia che ci sta alle spalle non è la cancellazione ripeto - della voce di bilancio, ma della popolazione stessa, e questo è un atteggiamento molto pericoloso.
Non dico altro nel merito, perché mi sembra incredibile che si vada in questa direzione, ma pongo un problema alla Giunta e all'Assessore Cotto.
L'Assessore ha uno stanziamento su una legge; la legge prevede un determinato iter; i Comuni possono chiedere di essere finanziati sulla base del bilancio che è stato approvato. L'Assessore dovrebbe utilizzare il bilancio come tutti gli altri Assessori, cioè non possono esserci voci di bilancio tutelate in modo diverso una dall'altra.
Esiste un bilancio, che è stato approvato, per cui non possiamo accettare - sarebbe estremamente grave - che l'Assessore consideri la sua voce limitata e, a fronte di determinate richieste, debba dire: "Non rispondo, perché c'è un ordine del giorno che me lo impedisce". L'ordine del giorno non può modificare un bilancio; la voce può essere modificata solo dall'assestamento di bilancio, ma credo che sarebbe molto grave da parte della Giunta intraprendere questa strada, cioè che il bilancio, una volta approvato, può comunque non essere valido o non esserlo in alcune sue parti.
Credo che il bilancio sia valido, con tutti i limiti che ieri abbiamo sottolineato, e che quindi a questo punto l'Assessore debba utilizzare il suo bilancio, laddove ci sono richieste precise. D'altronde, non può fare altrimenti, non può certo inventarsi un altro modo di utilizzazione.
Laddove ci sono la possibilità, la necessità e la richiesta di usare il bilancio, credo che la Giunta debba dire che questo è il suo bilancio e che non possa accogliere un ordine del giorno che ne vincola l'utilizzo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Stia tranquilla, Assessore Cotto: su questo tema lei non rimarrà sola.
Stia tranquilla! Lei ha i suoi finanziamenti: li utilizzi e faccia in modo che la popolazione zingara possa disporre di servizi civili che le consentano di vivere con umanità la propria esistenza.
Con questo ordine del giorno siamo ai bassifondi della politica: anche la politica ha il suo pattume e i suoi bassifondi. Anche la politica genera ogni tanto situazioni in cui c'è qualcuno che non protegge le proprie vergogne, ma le esibisce in pubblico. Pazienza: siamo abituati! Ma lei Assessore Cotto, stia tranquilla che su questo non rimarrà sola! Se non lo ha già fatto, le consiglio, per contribuire a trattare il problema dei nomadi anche con un certo orizzonte, di leggere il lungo reportage sulla popolazione zingara pubblicato sul numero di questo mese di National Geographic, che adesso, come lei sa, è pubblicato anche in lingua italiana. Nel numero del mese di aprile c'è un lungo racconto sugli zingari nel mondo, non su quelli che vivono sotto il ponte della Dora, dove qualcuno va a dare fuoco a qualche materasso, ma nel mondo, e la storia della popolazione zingara viene ben trattata. E' un bell'articolo, con documentazione e via dicendo, sul quale sono ritratti questi popoli, che hanno la loro storia e la loro cultura. Ci sono le foto dei bambini: i bambini degli zingari sono coloratissimi, non solo perché sono abbigliati in modo molto colorato come gli adulti, ma perché proprio loro, i bambini sono di tutti i colori, negli occhi, nei capelli, nel colore della pelle.
Quindi, diamo a questi bambini i servizi di cui hanno bisogno.
Sottoscrivo, per non andare tanto per le lunghe, perché questi segni razzisti non devono portare via tanto tempo, tutti gli interventi e gli argomenti che i colleghi hanno portato e, se me lo consente il collega Caracciolo, in particolare sottoscriverei tutto il suo bellissimo intervento.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Giordano.



GIORDANO Costantino

Grazie, signor Presidente e signori colleghi. Noi ovviamente annunciamo il nostro voto contrario a questo ordine del giorno, perché non si pu permettere che un bilancio, che è uno strumento essenziale per la gestione territoriale del nostro Ente, diventi uno strumento di politica e di propaganda elettorale.
Volevo rilevare alla Giunta una scarsa produttività, in quanto in data 31/10/2000 noi presentammo l'interrogazione n. 328 con la quale chiedevamo alla Giunta e all'Assessore competente una risposta sull'argomento dei nomadi. A questa interrogazione non è mai stata data risposta.
C'è un discorso serio da fare sui nomadi e noi siamo disposti ad affrontarlo in modo serio, corretto e coerente, ma non ci possiamo permettere che la questione dei nomadi diventi un argomento di propaganda elettorale, perché significa che la Giunta regionale si presta a questa baraonda che prescinde da quella che è la gestione corretta di questo tipo di argomento.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cattaneo.



CATTANEO Valerio

L'intervento su questo ordine del giorno - che peraltro ho sottoscritto a nome del Gruppo consiliare Forza Italia - mi dà l'occasione per fare alcune precisazioni relativamente all'intervento che mi ha preceduto in apertura dell'illustrazione di questo documento.
Sono state fatte anche da un Capogruppo della maggioranza alcune riflessioni sul bilancio. Io non per dovere, ma per convinzione, devo invece confermare - e mi fa piacere che il Presidente della Giunta sia in aula - che il bilancio approvato nella giornata di ieri è un buon bilancio un bilancio che condividiamo appieno, che è lo strumento finanziario per l'attuazione del programma elettorale e del programma di governo.
In ordine ad una puntualizzazione che mi sento di fare, voglio anche dire che questo bilancio è stato votato da tutte le forze della maggioranza, compresa la Lega Nord, che - anche se presente un Consigliere su quattro - ha votato il bilancio, perché il Consigliere regionale Cota aderente a quel Gruppo con grande coerenza, essendo Consigliere regionale prima che Presidente di questa assemblea, lo ha votato. Il bilancio è un atto di questo Consiglio regionale, direi l'atto fondamentale sul quale una volta all'anno, dobbiamo confrontarci in maniera accesa e franca.
Vengo all'ordine del giorno. Se non ricordo male il Consigliere Caracciolo ha aperto la discussione. Nel suo intervento, citando la giornata della "Memoria" del 27 gennaio 2001, ha parlato di chi è stato ricordato e di chi è stato dimenticato. Potrei aggiungerne altri, ma non in termini polemici, perché davanti alla morte e al martirio credo che tutti i martiri siano uguali. Si potevano ricordare le foibe istriane, le vittime del comunismo. Ognuno di noi potrebbe fare demagogia, collega Caracciolo all'interno di questo Consiglio regionale. Certamente non mi sentirei mai di dividere i morti cattivi dai morti buoni, chi è morto meglio da chi è morto peggio, o chi è martire da chi è eroe.
Certamente non è neanche possibile dividere il Consiglio regionale tra buoni e cattivi, e far passare all'esterno un messaggio, cioè che il centrodestra e la Casa delle Libertà sono i cattivi che vogliono togliere i soldi agli zingari, mentre il centrosinistra e le forze di opposizione sono i buoni, che invece vogliono mantenere e vogliono dare i soldi agli zingari.
Credo che la problematica sia molto più complessa; anche noi siamo a conoscenza dei problemi del popolo nomade, in particolare siamo a conoscenza dei problemi dell'infanzia e delle donne nomadi. Ricordiamo che ad esempio, la loro civiltà è molto maschilista, e quindi credo che anche su questo ci siano problemi di estrema importanza, su cui noi siamo disposti a confrontarci - e siamo favorevolmente impressionati che ci sia questa disponibilità anche da parte di altri Gruppi.
Di che cosa stiamo parlando? Stiamo parlando di fondi per la messa a norma dei campi nomadi. Non stiamo parlando di dare contributi a nomadi per fare la loro attività.
Su questo voglio partire con dei dati oggettivi riscontrabili da tutti i Consiglieri regionali che hanno avuto l'umiltà o la volontà di andare a leggersi il bilancio del 2000 e il bilancio del 1999. Sul bilancio del 2000 erano stati impegnati 200 milioni; non a caso noi con questa mozione chiediamo che nell'assestamento sia riportato lo stanziamento 2001 allo stanziamento storico del 2000. Sono stati impegnati 200 milioni e non è stata spesa una lira.
Nel 1999 erano stati impegnati 150 milioni di cui non è stata spesa una lira. Pertanto, la prima domanda che ci siamo posti è: perché? E credo che il perché debba essere riscontrato in una valutazione, su cui siamo anche disposti a confrontarci subito dopo le elezioni, della L.R. n. 26/93. Su questo credo che tutti siamo d'accordo: dobbiamo confrontarci sulla L.R. n.
26/93 e che sia ormai giunto il tempo che da questo confronto nasca la riforma di quella legge o nasca una nuova legge. Allora nel merito andiamo a confrontarci e decidiamo o, meglio, il Consiglio regionale nella sua sovranità decida che cosa fare di questi nomadi. Non voglio certamente essere né provocatorio né molto fermo con questa affermazione, ma anche noi, come ha detto Ghiglia, pensiamo alla legalità e, come hanno detto altri, pensiamo alla solidarietà, alla dignità dell'uomo e all'umanità.
Sono certamente questi i valori e gli obiettivi a cui dobbiamo ricondurci e da cui dobbiamo partire per confrontarci sulla riforma di questa legge.
Pertanto, valutato che nel 1999 c'è stato uno stanziamento che non è stato speso, valutato che nel 2000 c'è stato lo stanziamento che non è ancora stato speso, credo sia anche serio riportare lo stanziamento allo stanziamento storico, quindi da 1 miliardo a 200 milioni.
A questo punto, apro la prima parentesi: ringrazio non formalmente, ma con serietà l'Assessore Cotto, che è Assessore competente, per la sua responsabilità e la sua sensibilità. Credo che, nell'animo e soprattutto nel disegno di amministratore dell'Assessore Cotto, ci sia anche un progetto su come spendere o su come trasferire nella realtà questo stanziamento. Ma sono certo, perché ci siamo confrontati spesso con l'Assessore Cotto sia all'interno del Gruppo consiliare, ma non solo, che sarà la prima Consigliera regionale interessata e convinta sulla necessità della riforma di questa legge, sulla necessità di confrontarci e di arrivare quindi ad una legge che si riconduca nella sua base di partenza: quindi dalla discussione e nell'iter di quei valori a cui prima mi riferivo.
Quindi, voteremo questo ordine del giorno, questa mozione che impegna la Giunta regionale a riportare lo stanziamento del 2001 al valore di quello storico del bilancio di previsione per l'esercizio 2000.
Con grande convinzione ci faremo promotori e sono certo che se gli interventi che mi hanno preceduto, indipendentemente se da Consiglieri di opposizione o Consiglieri di maggioranza, sono stati sinceri, ci saranno al nostro fianco molti Gruppi e molti Consiglieri regionali. Dopo le elezioni una delle priorità sarà la riforma della L.R. n. 26/93; andremo a confrontarci nel merito, questa volta in maniera seria ed approfondita sulle problematiche del popolo nomade e, quindi, a partire dalla legalità solidarietà, dignità, umanità, al senso dell'accoglienza, potremo fare, con il contributo di tutti, una buona legge nell'interesse di queste persone.



PRESIDENTE

La ringrazio, Consigliere Cattaneo.
La parola al Consigliere Angeleri.



ANGELERI Antonello

Presidente, intervengo per manifestare stupore, personale e del Gruppo che rappresento, perché dal 1995 ad oggi - io siedo su questi banchi dalla legislatura precedente - è la prima volta che si dibatte entrando in parte nel merito di una discussione di bilancio, dopo che il bilancio è stato approvato. Questo lo trovo veramente curioso e non so cosa possa portare concretamente. E' inutile nascondercelo, perché sappiamo quanti ordini del giorno sono stati approvati in quest'aula e io vorrei che, anche per curiosità nostra, di Consiglieri che partecipano ai lavori dell'aula l'Ufficio di Presidenza facesse una valutazione sulle conseguenze che gli ordini del giorno hanno prodotto. In un anno di lavoro di questa legislatura, abbiamo invitato, espresso pareri e votato migliaia di ordini del giorno. Vorrei che si valutassero, Presidente - e il mio è un invito ufficiale - le conseguenze degli inviti che abbiamo proposto attraverso gli ordini del giorno. Non lo dico polemicamente, ma per una sorta di rispetto che penso sia utile avere nei nostri confronti, nei confronti dei Consiglieri che si impegnano all'interno di quest'aula. Manifesto pertanto, perplessità riguardo a questo modo di intendere il lavoro all'interno del Consiglio.
Ieri abbiamo approvato un bilancio tecnico e oggi discutiamo degli ordini del giorno che entrano nel merito dei problemi ed invitano a fare scelte politiche. Forse questo è il frutto di una mediazione alla quale come maggioranza, siamo costretti da un Regolamento che non ci consente di esprimere realisticamente un parere compiuto! E' certo che oggi siamo a questo punto, ad una sorta di abdicazione di questo Consiglio! Sono del parere che questi ordini del giorno avranno il frutto che hanno avuto molti altri ordini del giorno. Per questo motivo, non voglio entrare nel merito di una polemica che ha visto anche all'interno della maggioranza momenti di tensione, addirittura volantinaggi pubblici, con i quali si faceva pubblicità ad alcuni membri della maggioranza a danno di altri membri della stessa. Ma ognuno ha i propri stili, i propri modi i lavorare, ognuno ha i propri metodi. I nostri sono metodi improntati alla coerenza, alla correttezza nei rapporti ed è per questo motivo che manifestiamo - l'abbiamo fatto ieri - il nostro voto favorevole sul bilancio. Avevamo anche noi alcune cose da sottolineare: non l'abbiamo fatto minacciando né spaventando all'interno della maggioranza l'Assessore o il Presidente della Giunta. Ci siamo comportati con coerenza. Mi auguro a questo punto, che nel vero bilancio che si andrà ad approvare, che sarà l'assestamento, ci sia la possibilità di dialogare con correttezza e rispetto reciproco. Capisco, poi, che ci si avvicini alla campagna elettorale e che ognuno venga "tirato per la giacca" un po' più dell'altro però c'è anche uno stile comportamentale che - ritengo - alla fine paga maggiormente e per il quale le questioni sostenute in campagna elettorale vengono portate a termine, al di là di quanto può essere "spifferato" sui giornali il mese prima delle elezioni comunali e politiche.
Ribadisco, infine, che su questi ordini del giorno, in cui non crediamo più di tanto, il nostro Gruppo non parteciperà al voto.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Tomatis.



TOMATIS Vincenzo

Grazie, Presidente. Ieri abbiamo approvato un bilancio tecnico; come ex Sindaco, credo ci siano due momenti importanti nella vita amministrativa ed uno di questi è l'approvazione del bilancio. Si tratta, dicevo, di un bilancio tecnico, nei confronti del quale ognuno di noi ha espresso un voto favorevole o un voto contrario. Oggi ci troviamo, quasi come in una farsa ad esaminare degli ordini del giorno tendenti, tutti o quasi tutti, a modificare le potenzialità del bilancio del 2001. Ritengo che, al di là di tutte le problematiche politiche che molti Consiglieri stanno portando avanti, sia più serio fare un discorso come amministratore. E, allora perdere del tempo (perché questa è una perdita di tempo) per discutere degli ordini del giorno che non sono finalizzati a modificare il bilancio approvato ieri, non è corretto nei confronti degli amministratori comunali e provinciali. Occorre esaminare e discutere i problemi nella loro complessità, in un momento ben preciso, che è quello dell'assestamento del bilancio. Discutere singolarmente gli ordini del giorno non è nemmeno utile.
Per quanto concerne l'ordine del giorno in oggetto, lo condivido in parte, ma condivido con convinzione la proposta avanzata dall'Assessore Cotto su questo specifico punto. Ritengo che un bilancio esaminato in Commissione, ma proposto dalla Giunta, sia stato valutato nei minimi particolari ed, allora, se un Assessore o più Assessori o la Giunta valutano positivamente uno stanziamento in un bilancio, se si va a stravolgere questa cifra, i casi sono due: o prima - come si dice in piemontese - "uma tirà a rafé", oppure si era convinti che questa fosse una cifra valutata e necessaria. Abbiamo sentito che questa cifra dovrà essere attribuita ai Comuni per mettere a norma gli impianti igienico-sanitari dei campi nomadi.
Presumo che tutte le Amministrazioni quando stilano un bilancio preventivo possano anche sbagliare un po', ma stravolgerlo completamente vuol dire che alla base c'è una valutazione non sufficientemente motivata giustificata, oppure c'è una forzatura. Modificare oggi questa cifra secondo me, potrebbe essere una forzatura.
Tuttavia, ringrazio l'Assessore Cotto per questo stanziamento. Gli zingari sono persone come tutte noi, il problema igienico-sanitario non è limitato, ma è un problema anche di educazione. I bambini nomadi che frequentano le scuole e girano per la città debbono potersi integrare e socializzare.
Approverò questo ordine del giorno, sono solidale con la cifra che l'Assessore Cotto ha stanziato. Mi piacerebbe sentire anche dall'Assessore un suo punto di vista su questa tematica.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Cotto.



COTTO Mariangela, Assessore alle politiche sociali e della famiglia

Gli zingari vivono tra noi da oltre cinque secoli e di loro conosciamo pochissimo. Ho cercato, in qualità di Assessore alle politiche sociali, di approfondire la tematica quando sono venuta a conoscenza che in Piemonte la popolazione zingara - divisa tra Sinti e Rom - è di 3.300 unità (dato approssimativo perché i nomadi sono difficile da censire). In Italia si presume che i nomadi siano 100 mila, in Piemonte ci sono 18 campi nomadi autorizzati e 10 non autorizzati. In pratica, di una popolazione nomade di 3.300 unità, se ne devono fare carico 28 Comuni su 1.206. Questi Comuni sono veramente in difficoltà e hanno chiesto contributi alla Regione per la messa a norma igienico-sanitaria dei campi nomadi.
Ho verificato gli stanziamenti degli anni passati: la cifra, in genere è sempre stata di 200 milioni circa, ad eccezione dell'anno 1997 in cui si è passati da 200 a 500 milioni. Sono anch'io a conoscenza, come ha sottolineato il Consigliere Cattaneo, che la somma non è stata spesa proprio per la difficoltà che hanno gli stessi Comuni.
Ho letto l'elenco delle raccomandazioni del Parlamento europeo dal 1979 in avanti. Alcuni punti della risoluzione del 1981 chiedono agli Stati membri e alle Regioni di elaborare uno strumento giuridico che garantisca ai nomadi, che vivono nei Paesi membri, la possibilità di ottenere carte d'identità che permetta loro di viaggiare negli stessi; di studiare la possibilità di creare, nel quadro del Consiglio d'Europa, un fondo di solidarietà al fine di coprire le spese legate alle misure generali dell'assemblea dei nomadi, comprensive di misure da assumere per la promozione delle loro identità culturali.
La legislazione nazionale è carente: dal 1973 in avanti sono state emanate tante circolari da parte dei Ministeri dell'Interno e della Pubblica Istruzione (del 1986, in merito alla scolarizzazione degli alunni zingari e nomadi nella scuola materna, elementare e secondaria di I grado relativa a questioni di principio, organizzative e quant'altro) e da parte delle varie Prefetture (occorre infatti ricordare che non sono solo i Comuni ad avere problemi, ma anche le Prefetture).
Per quanto riguarda le leggi regionali, la prima, risalente al 1984, è della Regione Veneto, seguita da quelle della Regione Lazio (1985), della Provincia autonoma di Trento (1985), delle Regioni Friuli-Venezia Giulia Toscana, Sardegna ed Emilia Romagna (1988), della Regione Lombardia (1989) e della Regione Piemonte (1993).
E' chiaro che ogni tanto occorre verificare l'efficacia di queste leggi, modificarle, confrontarci, verificare come si possa rispondere al desiderio di solidarietà, di legalità e di cultura che viene richiesto da tutte le parti. E' un dovere da parte di tutto il Consiglio, non solo per quanto riguarda la popolazione nomade, ma, in generale, quando ci si accorge che una legge è carente per alcuni aspetti, occorre vedere come modificarla. Qualsiasi modifica non può non tenere conto che i campi nomadi devono essere messi in sicurezza dal punto di vista igienico-sanitario perché i nostri bambini - passatemi l'espressione egoistica - vanno a scuola con i piccoli nomadi e perché un servizio igienico a norma non pu essere negato a nessuno. Lo so che 1 miliardo, che raddoppia lo stanziamento previsto nel 1997, non era e non può essere risolutivo dei problemi. Tanti Comuni ancora non hanno fatto richiesta alla Regione Piemonte proprio perché, al loro interno, hanno dei problemi. Tuttavia stanno aumentando le richieste di Comuni che riescono a regolamentare la vita dei campi nomadi e che chiedono alla Regione Piemonte, proprio ai sensi della L.R. n. 26/93, di contribuire alla soluzione dei loro problemi.
E io molto semplicemente non ho fatto alcun discorso politico o non politico, il mio è stato un atto che potrei quasi definire amministrativo: c'è una legge, ci sono le richieste di tanti Comuni, io penso che i Comuni non debbano essere lasciati in difficoltà, e chi in questo Consiglio ha avuto in precedenza un'esperienza da Sindaco sa bene cosa vuol dire.
Il Consiglio è sovrano, ci mancherebbe! Sono comunque contenta che l'argomento sia stato approfondito, perché penso che questo contribuisca anche a fare riflessione, a fare cultura.
Io sono cattolica, come tanti di voi, per cui ho un dovere maggiore di prendermi a cuore tutte le persone.



PRESIDENTE

Comunico che sono pervenuti alla Presidenza due ordini del giorno collegati all'ordine del giorno n. 253; invito quindi l'Assessore Cotto a prenderne visione per evitare, se ciò è possibile, la discussione in merito, qualora l'Assessore fosse già nelle condizioni di esprimere il parere visto che glieli facciamo giungere in tempo reale oppure io cito gli ordini del giorno pervenuti che sono, ripeto, collegati.
Ha chiesto la parola il Consigliere Dutto; ne ha facoltà.



DUTTO Claudio

Solo per chiedere un parere preciso della Giunta sull'ordine del giorno n. 253 perché finora non è stato espresso.



PRESIDENTE

La parola al Presidente della Giunta.



GHIGO Enzo, Presidente della Giunta regionale

Ho già avuto modo in altre occasioni di esprimerlo: il parere della Giunta su questo ordine del giorno è naturalmente a favore.



PRESIDENTE

E' stato espresso il parere della Giunta sul primo documento. Ce ne sono altri due collegati che invito i primi firmatari ad illustrare dopodiché verrà espresso il parere della Giunta e si procederà infine alla votazione.
Il primo ordine del giorno (n. 263), a firma Marcenaro, Contu, Caracciolo Giordano e Di Benedetto, recita: "Il Consiglio regionale impegna la Giunta regionale a predisporre quanto prima un progetto di riforma della L.R. 10 giugno 1993, n. 26 'Interventi a favore della popolazione zingara', ispiratore dei valori di umanità, solidarietà e legalità".
Penso che sia chiaro l'obiettivo che viene indicato attraverso l'ordine del giorno. Ha comunque facoltà di illustrarlo il Consigliere Marcenaro.



MARCENARO Pietro

E' vero che l'ordine del giorno si commenta da sé; semplicemente affronta un problema che è emerso anche dalla discussione e che è molto semplice. Dobbiamo sottolineare che non esiste alcun rapporto fra una discussione che è giusto fare sulla possibilità di migliorare una legislazione regionale su questa materia e invece una questione che, come è chiarita nell'ordine del giorno del quale prima abbiamo discusso, ha tutt'altra natura.
Approfitto però della questione per dire che anche in sede di dichiarazione di voto sull'ordine del giorno principale ho assistito con una qualche tristezza a quello che è capitato qualche minuto fa, cioè un Assessore che con dignità, argomenti, serenità, ha riaffermato le ragioni delle sue scelte e le ha sostenute senza acrimonia, ma certo con la forza degli argomenti e della determinazione; un intervento nel quale ho sentito sì Assessore Cotto, la responsabilità dell'amministratrice, ma anche la moralità di una persona impegnata che ha riaffermato le sue posizioni.
Naturalmente, Presidente Ghigo, lei non può, se il suo orecchio è sensibile quanto il mio, non avere avvertito il carattere sgradevole dell'intervento che è seguito quando, dopo il discorso dell'Assessore Cotto, il Consigliere Dutto ha chiesto "ma alla fine la Giunta ci dica il parere sull'ordine del giorno, nel senso che gli accordi politici della maggioranza, caro Assessore, la obbligano a rinnegare le sue idee e i suoi principi": questo è stato il senso di quell'intervento.
Capisco che lei abbia voluto evitare all'Assessore Cotto il dolore di dover essere lei a pronunciare queste parole.
Comunque le ripeto questo, Presidente Ghigo, lo dico a lei e ad altri colleghi: ci troviamo in una situazione in cui verrà espresso un voto che non corrisponde a quello che si pensa, alle proprie convinzioni. Tanti di voi, credo lei per primo, Presidente Ghigo, daranno un voto nel quale per una ragione politica di equilibri contraddiranno quello che effettivamente pensano. Quando si determinano situazioni del genere, bisogna solo sapere che si innescano dei processi che sono profondi e dei quali bisogna tenere conto. C'è qualcuno che sarà contento di poter esercitare questa piccola sopraffazione morale di obbligarvi a votare un documento del quale non siete convinti perché lo dovete fare per ragioni di accordo politico, per questo è un fatto che tutti quelli che hanno buonsenso in quest'aula sentono (poi qualcuno può sbraitare fin che vuole, ma è un fatto che rimane). C'è un elemento di coscienza in questo voto che per quanto ci riguarda si manifesta e che ci convince del nostro voto contrario all'ordine del giorno presentato.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Ghiglia per l'illustrazione del secondo ordine del giorno collegato (n. 264), firmato anche dai Consiglieri Cattaneo Brigandì, Deorsola e Vaglio, che recita: "Il Consiglio regionale impegna la Giunta regionale ad una tempestiva riforma della L.R. 10 giugno 1993, n. 26 'Interventi a favore della popolazione zingara', ispirandola a criteri che garantiscano nell'ambito di principi condivisi di solidarietà ed umanità, la sicurezza e la sorveglianza dei campi, al fine di meglio tutelare la sicurezza dei cittadini piemontesi".
Mi corregga se ho sbagliato, Consigliere Ghiglia.



GHIGLIA Agostino

La lettura è perfetta, tanto che perfino il collega Marcenaro potrà capire cosa intendiamo dire con questo ordine del giorno che è simile al suo, perché se il collega Marcenaro continua a fraintendere e dà interpretazioni assolutamente personali di cose non dette in quel modo facendo illazioni, parlando di minacce, estorsioni, impegni, violenze sull'Assessore Cotto, per carità, insegue la sua fantasia e magari qualche rimasuglio onirico della notte precedente, ma non dice la verità. Da parte nostra non c'è stata assolutamente alcuna coercizione rispetto ad un ordine del giorno, quello di prima, che era stato condiviso da tutta la maggioranza! Quindi, se qualcuno ha dei commenti da fare rispetto a persone che dovrebbero dire delle cose ad altre persone, o li fa al bar, oppure dica la verità, non racconti sempre bugie! Il nostro ordine del giorno impegna la Giunta a rivedere la legge sui nomadi: l'ho chiesto anche nell'intervento precedente. Qual è la differenza del nostro ordine del giorno dal precedente? La differenza, Presidente, è una sola: noi mettiamo al primo punto la legalità e la sicurezza. In questi campi deve starci chi ne ha diritto, chi ha un permesso di soggiorno in Italia e la condizione di nomade, e deve starci per il tempo in cui i nomadi possono starci, secondo i trattati e le convenzioni internazionali, garantendo - nell'ambito dei principi di solidarietà e di umanità - la sicurezza dei cittadini.
L'ordine del giorno del centrosinistra mette per prima la parola "solidarietà", per ultima la parola "legalità". Per quanto riguarda il Gruppo Alleanza Nazionale - dato che comunque puntiamo alla riforma della legge - gli ordini del giorno vanno bene entrambi, a prescindere dalle solite riserve mentali. Se qualcuno mantiene delle riserve mentali evidentemente non punta al miglioramento della legge e preferisce che nei campi nomadi di Strada dell'Arrivore ci siano 350 persone anziché 110, in condizioni assolutamente disumane.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Brigandì.



BRIGANDI' Matteo

Presidente, intervengo perché convinto che la Giunta sia uno schieramento "politico", non "umano", nel senso che in essa devono prevalere le istanze politiche, non quelle personali. E' perciò evidente che le dichiarazioni della Giunta devono essere valutate nella loro interezza, così come formulate. D'altronde, una diversità di posizione tra un Assessore e il Presidente della Giunta non potrebbe portare ad altro che alla valutazione, da parte del Presidente, della possibilità di togliergli la delega, perché in contrasto con la linea politica della Giunta.
Quanto alla dichiarazione di voto espressa dal Consigliere di minoranza che è una contradictio in terminis, basti leggere il verbale - mi limito a riferire che penso a ciò che Napoleone disse a Re Luigi quando si presentò sul balcone con il berretto frigio in testa.
Quanto al punto della presentazione dei disegni di legge, faccio rilevare che un disegno di legge è già stato presentato ed è al vaglio della Commissione deputata.
In riferimento all'ultimo punto...



CONTU Mario

Non ha fatto la citazione di Napoleone!



BRIGANDI' Matteo

Noi siamo barbari, e quindi capisci bene!



(Ulteriori commenti fuori microfono del Consigliere Contu)



PRESIDENTE

Consiglieri, vi invito cortesemente a non dialogare! Consigliere Brigandì, la prego di continuare.



BRIGANDI' Matteo

In merito al contenuto di questo disegno di legge, faccio rilevare due questioni. La prima è che mi sembra del tutto assurdo delegare alla Giunta la possibilità di produrre un disegno di legge: ogni singolo Consigliere regionale ne ha la potestà! Se qualcuno ha un'idea - come l'ha avuta questa parte politica su un determinato argomento - può redigere un disegno di legge e presentarlo.
Ancora più complicato - e prego il Presidente della Giunta di non cadere in tranello - mi sembra il pensare che un'opposizione prenda una posizione specifica su un argomento di legge delegando, allo stesso tempo il Presidente della Giunta a depositare un disegno di legge coerente con le proprie posizioni.
E' evidente che, se così accadesse, dovremmo dedurre che il Presidente non è il Presidente di questa maggioranza. Non lo crediamo nel modo più assoluto, e confermiamo la più alta stima nei confronti della Giunta e del nostro Presidente.
Voteremo negativamente su questo ordine del giorno.



(Commenti dai banchi della minoranza)



PRESIDENTE

E' stato richiesto, prima di procedere al voto, il parere del Presidente della Giunta. Il Presidente darà il suo parere: non ho richieste per sospendere il Consiglio!



CONTU Mario

L'imbarazzo della Giunta è evidente!



PRESIDENTE

Sospendiamo il Consiglio. Lo riapriamo alle ore 12,30.



(La seduta, sospesa alle ore 12,17 riprende alle ore 12,28)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Invito i Consiglieri a prendere posto nei propri banchi affinché il Presidente Ghigo possa relazionare in merito alla posizione della Giunta sugli ultimi due ordini del giorno presentati.
La parola al Presidente della Giunta.



GHIGO Enzo, Presidente della Giunta regionale

Esprimo il parere della Giunta sugli ultimi due ordini del giorno poiché su quello precedente l'ho già espresso.
Sostanzialmente, questi due ordini del giorno mi sembrano, nei principi ispiratori, identici e, di conseguenza, come Giunta ci rimettiamo alle votazioni che l'aula esprimerà, ma - ripeto - nei contenuti e nell'ispirazione di fondo che i due ordini del giorno esprimono non notiamo grandi differenze.



PRESIDENTE

Procediamo quindi alle votazioni.
Pongo dapprima in votazione l'ordine del giorno n. 253 a firma dei Consiglieri Brigandì, Ghiglia, Cattaneo, Deorsola e Vaglio, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale premesso che l'approvazione del bilancio costituisce obiettivo prioritario ed indifferibile per la Regione Piemonte allo stato, appare inopportuno dilatarne ulteriormente i tempi di approvazione ciò premesso impegna la Giunta regionale a predisporre, nel più breve tempo possibile, proposte di variazione al bilancio da sottoporre al Consiglio regionale, avente il seguente contenuto: portare lo stanziamento di cui al capitolo 20565 alla somma di cui al bilancio di previsione 2000".
E' stata richiesta la votazione per appello nominale.
Prego pertanto un Consigliere Segretario di procedere all'appello nominale.



(Il Consigliere Segretario Pozzo effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente: presenti 44 votanti 41 hanno risposto SI' 29 Consiglieri hanno risposto NO 12 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 3 Consiglieri L'ordine del giorno è approvato.
Pongo ora in votazione l'ordine del giorno n. 263, di cui ho dato lettura precedentemente.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 12 voti favorevoli e 32 astensioni (non hanno partecipato alla votazione 3 Consiglieri).
Pongo infine in votazione l'ordine del giorno n. 264, di cui ho dato lettura precedentemente.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato con 30 voti favorevoli e 10 contrari (non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere).
Passiamo ora all'ordine del giorno n. 254 presentato dai Consiglieri Marengo, Costa Enrico, Rossi Giacomo e Cantore.
La parola al Consigliere Marengo per l'illustrazione.



MARENGO Pierluigi

Innanzitutto, propongo di inserire al Capo A dell'ordine del giorno relativamente alla spesa corrente, dopo le parole "diritto allo studio;" le parole "nonché autonomie locali e processo di delega", in accordo con gli altri proponenti.
Per quanto riguarda l'ordine del giorno, due brevissime parole. Il documento è scaturito da alcuni dissensi che io e il collega Enrico Costa avevamo rispetto a certe previsioni di bilancio, certe previsioni in materia di spesa corrente e in materia di investimenti, sia per quanto riguarda alcuni capitoli dove richiedevamo una diminuzione di attribuzione sia per altri capitoli ove chiedevamo invece un incremento di attribuzione.
Qual è la ratio di questo ordine del giorno? E' di richiedere alla Giunta di passare da un bilancio tecnico, quale quello approvato ieri, ad un bilancio più politico, un bilancio dove si esprima maggiormente quella che è volontà di incidere. Un bilancio in cui chiediamo venga valutato un concetto di priorità di impegni, che non può prescindere - l'ho detto più volte anche in Commissione - dagli elementi primari di un vivere regionale cioè le necessità primarie della popolazione che abita in Piemonte: la sanità, la scuola, l'assistenza e le autonomie locali, cioè il braccio funzionale del pubblico rispetto al cittadino.
Su questo chiediamo che vi siano degli incrementi, identificando anche le specificità dei settori sui quali operare.
Abbiamo citato gli asili nido, gli interventi per gli anziani e i disabili, il diritto allo studio, le scuole materne, ma più di tutto insieme agli amici che lo hanno sottoscritto, ritengo indispensabile un incremento sull'informazione sanitaria, che, peraltro, è necessaria al fine di evitare quei costi che, a volte, la Regione si trova a sopportare anche a causa di una carenza di informazione e il 118 è un servizio primario per il cittadino.
Quando si parla di incremento si deve sempre avere il doppio sacco, perch per incrementare si deve anche togliere. E' troppo facile incrementare dei capitoli e dopo inviare la letterina al responsabile o all'interessato all'incremento e dire: "Guardate come siamo stati bravi, abbiamo detto di incrementare quanto a voi spettante". No, l'operazione è un'operazione completa, cioè, a fronte di incrementi, chiediamo anche dei decrementi di impegno, e siamo sulle spese correnti.
In particolare, nel momento in cui si è redatto un bilancio da "lacrime e sangue" - non certo per colpa dell'estensore o della Giunta, ma è un bilancio che prevede una serie di tagli considerevoli su elementi importanti e rilevanti della vita del cittadino - chiediamo, secondo un concetto di priorità, di incidere sulle spese che giudico di secondo terzo, o quarto livello come importanza, che sono le seguenti: contributi e finanziamenti ad enti, associazioni e circoli ricreativi.
Voglio portare un esempio: mi chiedo a quale titolo vengano erogate le somme al Circolo ricreativo dipendenti regionali: forse per pagare i corsi di equitazione che a giugno e a luglio si svolgono vicino a Castelnuovo ad un prezzo tre volte più basso dei valori di mercato? Forse per quello? O al lupo italiano, che è un altro caso che ho individuato nel bilancio? Per quanto riguarda le partecipazioni, i contributi, i finanziamenti a progetti o manifestazioni di terzi, mi sembra eccessivo lo stanziamento. Mi riferisco, ad esempio, al Premio Grinzane Cavour. Mi sono tolto il pallino di verificare le vendite dei libri premiati su quel ricchissimo palco che è il Grinzane e Cavour, ricchissimo palco anche grazie al soldo regionale ebbene, vi assicuro che i libri premiati al Grinzane Cavour non brillano per risultati in libreria e noi continuiamo a versare denari significativi: sono previsti 700 milioni.
Poi parliamo di celebrazioni, rappresentanze e missioni. Capisco che i piemontesi in Argentina abbiano tanto piacere a rivedere i loro compatrioti residenti in Piemonte, ma anche se facciamo qualche viaggio in meno non credo che con ciò si sentano defraudati di un diritto.
Quindi, sarebbe opportuno incidere su queste spese facilmente rinunciabili che non comportano alcuna diminuzione dei servizi che la Regione deve fornire ai cittadini.
Studi, ricerche, attività promozionali - ovviamente diverse da quelle in campo sanitario - pubblicazioni ed acquisto libri appartengono ad una serie di voci che abbiamo individuato nel bilancio e vi posso assicurare che, in modo assolutamente indolore per coloro che non vivono all'interno della Regione, cioè che non ne sono parte e che non hanno ruolo al suo interno ossia i cittadini, sarebbero tagli assolutamente indolore. Su questi capitoli si possono tranquillamente ricavare 30/40 miliardi, con i quali si potrebbe incidere sui capitoli del 118 e dell'informazione sanitaria a cui prima mi riferivo.
Per quanto concerne gli investimenti previsti in questo bilancio, si può fare un discorso di trasposizione sui bilanci futuri. Questo perché? Perché nel momento in cui si chiede "lacrime e sangue" e si operano tagli forse sarebbe opportuno rivedere un attimo la politica degli investimenti ma per quest'anno non pongo in discussione l'investimento, ma l'opportunità di rivedere certi investimenti. Ecco il motivo di questo ordine del giorno: ordine del giorno che tende a trasformare un bilancio presentato e votato come tecnico in un bilancio dove, nella firma dell'estensore, guardando in controluce, si possa vedere la firma "Quintino Sella", un bilancio veramente liberale, un bilancio espressione di un governo liberale di questa Regione.
Spero che il prossimo anno il bilancio possa essere di quaranta pagine che sono più che sufficienti per governare, e non quattromila pagine o quante sono.
Auspico un bilancio significativo, che preveda grandi interventi, ma che elimini quella che è la distribuzione a pioggia o a macchia di leopardo o il contentino a chi suona il campanello. E' questo ciò che voglio da un bilancio veramente liberale di una Regione governata in modo liberale.
Ovviamente con ampia, totale ed assoluta salvaguardia di quelli che giudico i tre settori importanti in un governo della Regione.
Qui il bilancio deve essere di investimento, ovvero ricomprendere la sanità, e nella sanità intendo anche l'assistenza laddove l'assistenza è riferita a certi tipi di spesa, e la cultura, laddove la cultura incide sulla capacità di promozione e di sviluppo della Regione. Quindi, una cultura sotto il profilo dei beni culturali e sotto il profilo della possibilità di ricavare risorse economiche e non soltanto spese. Allora, la cultura, insieme al turismo, deve essere primaria, perché è la grande macchina attraverso la quale vogliamo ridare sviluppo e rilancio a questa Regione; il turismo e la cultura viaggiano di pari passo come l'assistenza e la sanità.
Queste sono le ragioni per le quali voterò a favore di questo ordine del giorno.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Ghiglia.



GHIGLIA Agostino

Grazie, Presidente. Mi trovo in imbarazzo di fronte a questo ordine del giorno presentato da alcuni colleghi della maggioranza. La presentazione è assolutamente legittima, ma riteniamo che abbia un oggetto talmente ampio che avrebbe richiesto doverosamente un parere da parte degli altri membri della maggioranza.
Allora, preannunciando che il Gruppo di Alleanza Nazionale non parteciperà al voto su questo ordine del giorno, lo voglio motivare.
Un assestamento di bilancio è un fatto serio, su cui vengono impegnate da un esecutivo, delle cifre su capitoli che seguono un'impostazione anche culturale della politica e dell'amministrazione. Ieri abbiamo approvato un bilancio che lo stesso Assessore al bilancio ha più volte definito "uno strumento politico e non tecnico". Lo abbiamo approvato convintamente. La maggioranza lo ha votato.
A fronte di quello che non era ieri un bilancio tecnico (quindi non lo è oggi), bensì un bilancio politico, presentare il giorno dopo un impegno che vincola, in qualche modo, la Giunta ad indirizzare risorse su determinati capitoli di spesa, a nostro avviso non è un modo proprio di affrontare un tema delicato, impegnativo e politico come un bilancio. E' chiaro che nel merito delle questioni siamo d'accordo, perché quando si impegna la Giunta, con punti, sottopunti, numeri e quant'altro, addirittura a fissare le priorità di un assestamento della Giunta con un ordine del giorno che, come ripeto, il resto della maggioranza non ha letto e di cui non era al corrente - Presidente Ghigo, lo devo dire anche a lei - chiedo ai colleghi e alla Giunta stessa come sia possibile votare uno strumento del genere, un ordine del giorno di questo genere.
Nella solidarietà della maggioranza, nella fedeltà assoluta a questa maggioranza che il Gruppo di Alleanza Nazionale ha sempre dimostrato pubblicamente e manifestamente, non ci può stare un ordine del giorno in cui su un assestamento si fissano delle priorità che non siano state condivise prioritariamente dal Gruppo di Alleanza Nazionale.
Se fosse stato proposto un indirizzo anche vago in termini di titoli fissiamo come priorità la sanità e l'assistenza, e, contemporaneamente, il risparmio e un maggiore controllo di gestione - pur non avendolo letto facendo parte del programma della Giunta Ghigo non avremmo avuto difficoltà a votarlo. E' un ordine del giorno che prevede i punti 1), 2), 3), A, B e C, in cui si impegna la Giunta e si fissano le priorità, però, cari colleghi, mi spiace, sono assolutamente dolente, ma non posso votare una proposta che con noi non è stata né concordata né discussa.



(Commenti in aula)



GHIGLIA Agostino

Sono tre mesi che parliamo di nomadi: forse sei stato disattento dovresti almeno leggere i giornali. Non ne siamo stati fatti partecipi, non ci è stato anticipato, non ci è stato letto; pertanto, visto che per noi il bilancio e l'assestamento sono una cosa seria e non sono "tirare la maglia bernarda, che si allunga o che si allarga", non possiamo partecipare al voto di questo documento. Grazie.



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE COTA



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Rossi Oreste.



ROSSI Oreste

Presidente, ritengo che in parte questo ordine del giorno sia sicuramente ben fatto, perché vi sono questioni che si possono classificare di serie A e questioni di serie B. Ovviamente, la sanità rientra in quelle di serie A. Tuttavia, non possiamo, secondo me, relegare in serie B tutto quell'associazionismo che esiste in Piemonte e che vive anche grazie ai contributi degli Enti locali e delle Regioni. Non possiamo cancellare, con un colpo di spugna, le sagre, le manifestazioni culturali, i tornei solo perché li consideriamo di serie B. Sono eventi che richiamano decine di migliaia di persone in piazza. E oggi, come Regione, dovremmo dire loro: "Non vi finanziamo più"? Pensiamo alle collane di libri, da "I castelli del Piemonte" a tanti altri, dove la Regione ne acquista mille, per fare un esempio, o cinquecento, e li manda alle biblioteche e alle scuole. Non lo potremo più fare? Quindi, questi libri non verranno più pubblicati, perch è evidente che hanno un mercato di nicchia.
Se andiamo a seguire un'indicazione di questo tipo, cancellando tutto ciò che piace a poche persone, cancelleremo domani il teatro, dopodomani le opere d'arte. Vogliamo cancellare, allora, le mostre? Non diamo più contributi neanche alle mostre? Secondo me, occorre fare molta attenzione.
Su un argomento di questo tipo, chiedo una riunione almeno dei Consiglieri di maggioranza, perché dire che è di serie B tutto l'associazionismo che vive anche grazie ai soldi e ai contributi degli Enti locali mi sembra gravissimo. Tra l'altro, l'associazionismo non è né di sinistra né di destra: è sopra le parti, o può esserci parte di sinistra e parte di destra.
Cancellare con un colpo di spugna le nostre tradizioni, le nostre sagre e le nostre feste non concedendo più contributi, sinceramente non lo posso approvare.
La mia è una dichiarazione di voto personale. Chiedo di pensare molto bene a quanto andiamo a votare.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Papandrea.



PAPANDREA Rocco

Credo che il nostro Gruppo, insieme ad altri Gruppi di minoranza, non parteciperà al voto. Ieri abbiamo votato un bilancio tecnico, ma comunque un bilancio, con una certa consistenza. Non mi pare che si possa, il giorno dopo, andare a discutere la manovra di bilancio in questo modo. Se nella maggioranza sono rimasti dei problemi aperti, se li risolvano! Mi pare che farlo a "botte di ordini del giorno" sia un modo quantomeno improprio.
Non ci sentiamo coinvolti e non partecipiamo, anche perché l'ordine del giorno, visto nel suo insieme, potrebbe avere mezza riga su cui poter votare, ma un'altra mezza riga su cui non poter votare. Pertanto, ritengo che non sia il modo corretto con cui affrontare l'insieme di una manovra necessaria di assestamento di bilancio che noi stessi abbiamo richiesto, ma che, quando si arriverà a quel momento, forniremo le nostre indicazioni e le nostre precisazioni.
Con questo ordine del giorno, secondo me, si tenta, con un atto politico come l'ordine del giorno, di regolare dei conti all'interno della maggioranza. Ritengo che sia una questione che riguarda voi e pertanto noi non partecipiamo al voto.



PRESIDENTE

Volevo soltanto informare l'aula dell'esigenza rappresentatami da molti colleghi di esaurire questa discussione prima della pausa pranzo, a causa di alcuni adempimenti (ad esempio, la riunione dell'Ufficio di Presidenza) prima della breve chiusura per le vacanze pasquali.
Quindi, non è che voglio togliervi la parola, volevo semplicemente rappresentarvi questa esigenza.
La parola al Consigliere Tapparo.



TAPPARO Giancarlo

Grazie, Presidente. Sento l'esigenza di intervenire, al di là del fatto che non parteciperò al voto, poiché mi sembra veramente curioso - per usare un eufemismo - questo tipo di approccio dopo la chiusura di ieri con l'approvazione del bilancio.
Rispetto alle argomentazioni. Quando si solleva la questione del Premio Grinzane Cavour, che non ho alcuna intenzione di sostenere o di sponsorizzare, cosa si vuol dire? Che i libri premiati non hanno una tiratura tale per entrare "a chili" all'interno degli ipermercati per essere venduti come i best sellers americani, ma che invece si fa un'operazione di qualità per valorizzare alcune opere e per farle entrare in circuiti importanti? Ma questo vuol dire proprio essere autolesionisti.
Noi abbiamo tutta un'editoria di grande qualificazione che, tra l'altro, viene anche riconosciuta dal Premio Grinzane Cavour, e che tende proprio a valorizzare produzioni qualificate e non produzioni "a chili".
Quindi, stabilire un rapporto fra tiratura delle vendite e Premio Grinzane Cavour francamente sembra un'argomentazione propria di chi, per il mercato editoriale, usa un approccio adatto alla vendita di salumi e formaggi.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Giordano.



GIORDANO Costantino

Noi ci asteniamo su questo ordine del giorno, perché è successo esattamente quello che prevedevamo.
Personalmente, faccio i miei complimenti all'Assessore Burzi che, con la sua correttezza amministrativa e con la sua creatività gestionale, è riuscito a far passare un bilancio su cui, ventiquattr'ore dopo, nessuno è più d'accordo.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio e finanze

Però è passato!



GIORDANO Costantino

E' passato grazie alla sua correttezza e alla vasta conoscenza che lei ha dei percorsi amministrativi. Lei è molto bravo in queste questioni, per questo ci deve essere di esempio.
Sotto il profilo estetico, non so se vale la pena andare incontro a tutti questi ordini del giorno che contraddicono quello che abbiamo votato il giorno prima.
Mi auguro che i prossimi esercizi siano un pochino più lineari, con la partecipazione di tutti. Un bilancio non è solo attività della maggioranza ma è attività della maggioranza e della minoranza, però effettivamente un metodo di questo tipo non ci fa onore in termini di gestione.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Burzi.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio e finanze

Anticipo il parere favorevole, però ci tenevo a fare ulteriori considerazioni, vista anche la ricchezza di un paio di interventi, a completamento della discussione.
Ieri sul bilancio, essendo una discussione tecnica, non ho potuto esprimermi, ma mi ero espresso molto a lungo nelle sessioni precedenti.
Quindi, alcuni commenti penso che si debbano fare.
Intanto mi scuso non formalmente, ma sostanzialmente con il Capogruppo di Alleanza Nazionale, con il quale non ho avuto il tempo di confrontarmi. Su questo ordine del giorno, che mi era stato sottoposto da quattro colleghi del mio Gruppo, a cui ho dato - non come appartenente di Gruppo, ma come Assessore - parere favorevole, che confermo, non ho avuto il tempo, né con lui né con altri colleghi della maggioranza, di confrontarmi. Di questo mi scuso.
Il collega Ghiglia mi darà atto, peraltro, prima di entrare nel merito, che in un contesto di concitazione, che comprensibilmente vi è stato in questi due giorni, è già accaduto che non tutti abbiano letto ordini del giorno che poi sono stati votati magari frettolosamente. Anche questa mattina alcuni ordini del giorno sono stati votati senza sentire il parere della Giunta, ma credo che questo possa essere dipeso - se ricondotto ad un'unitarietà cui si riferiva il Consigliere Giordano - dalla comprensibile frenesia dei giorni scorsi.
Chiederei che il testo venisse riletto, e con questo motivo il parere favorevole della Giunta. Qui si parla unicamente di maggiori o minori priorità e non si indicano cifre.
Premetto che, in merito ai prossimi ordini del giorno, su alcuni di essi per quanto riguarda le premesse, la Giunta sarà favorevole - alludo ad uno sull'agricoltura e ad un altro, ancora più importante, che risistema l'assetto idrogeologico di una parte significativa del territorio piemontese. In proposito, la Giunta è favorevole, ma sarà contraria ai dispositivi impegnativi in termini di risorse, perché bisognerà quadrare i tempi di utilizzo delle risorse in una discussione di Giunta e di equilibri di risorse di maggioranza.
Vengo al problema della sanità. Che la sanità sia una priorità di questa Regione lo testimonia il bilancio che abbiamo appena approvato, dove la Giunta ha deciso, concordemente con la maggioranza, di aggiungere 250 miliardi di risorse proprie per il semplice motivo che lo Stato centrale non ne concede abbastanza. Quindi, sul fatto che sia una priorità credo che tutti siano d'accordo. Eventualmente se ne discuterà e si dovrà discutere dove indirizzare le risorse comunque insufficienti.
Per quanto riguarda l'assistenza, l'Assessore Cotto ha detto oggi, ma lo aveva già detto nella Commissione competente, che c'è una legge nuova, e questo è noto a tutti. E' una legge nuova, condivisibile in parte o in tutto, che inquadra la materia. E' noto a tutti che lo Stato italiano e la Regione Piemonte non finanziano a sufficienza quest'area, perché siamo sotto i livelli medi europei, cui lo stesso Consigliere Ghiglia giustamente faceva riferimento nella sua relazione di bilancio.
Per quanto riguarda la scuola, questa mattina abbiamo votato un ordine del giorno a larghissima maggioranza che impegna la Giunta al ripristino degli stanziamenti precedenti. C'è un dibattito che ha visto tutta la maggioranza coinvolta sulla parità scolastica; c'è un dibattito che ha visto i Gruppi di maggioranza chiedere, unitamente ad alcune componenti non soltanto di maggioranza, ulteriori stanziamenti che identifichino le scuole non pubbliche non solamente nel mondo delle scuole di religione. Tra questi vi è anche il sottoscritto che, a titolo di Consigliere, chiede che il mondo della scuola non pubblica non sia unicamente identificato in quello prevalente, della scuola cattolica, ma anche del mondo laico.
Che queste siano priorità di questa Amministrazione e di questa Giunta credo non sia oggetto di discussione, o perlomeno non lo è per quanto riguarda l'Assessore che vi parla.
Si fanno ipotesi di minori priorità di spesa e su questo - lo sanno benissimo i Consiglieri proponenti e anche il primo firmatario - nessuna associazione, iniziativa, pubblicazione e manifestazioni che noi, come Regione, abbiamo finora sostenuto, trova mai un'identità di vedute.
Sull'ETLI la penso molto diversamente dal collega Marengo, anche se non è il momento di dividere, ma di unire. Sottolineo solo che qui si dice soltanto di dare delle valutazioni con minore priorità di spesa. Il testo non specifica - e in questo volevo tranquillizzare il Consigliere Rossi alcuna esclusione, non decreta alcun ostracismo. Dice semplicemente che c'è un problema di risorse complessivamente limitate e si impegna la Giunta a dare una conferma alle priorità - che peraltro sono già considerate, perch queste non sono priorità nuove, ma già esistenti - e, conseguentemente, ad assegnare una priorità inferiore alle altre aree. Altrimenti, se tutti hanno uguale priorità, non è una priorità, ma è un altro modo di fare il bilancio.
Auspico che mi sia reso possibile avere un bilancio di quaranta pagine anche senza che ciò consenta di leggere in trasparenza "Quintino Sella" che è un modello molto lontano nel tempo e nella qualità, a cui neanche nei sogni più megalomani ho mai pensato lontanamente di potermi paragonare.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Deorsola.



DEORSOLA Sergio

Grazie, Presidente. Ho aderito, grazie alla cortesia del primo firmatario, all'ordine del giorno dei colleghi Marengo ed Enrico Costa.
Dell'ordine del giorno attualmente in discussione, che in qualche modo si collega al precedente, condivido alcuni spunti e le priorità sulla sanità, l'assistenza, la scuola, nonché sulle autonomie locali e processo di deleghe, che peraltro sono già previsti per legge.
Poste queste priorità, come sono evidenziate nel documento che abbiamo votato ieri, non ritengo che occorra dare una valutazione quasi negativa ad altri settori del bilancio, perché, posto il vincolo invalicabile delle risorse a disposizione, credo che occorrerà trovare - e lo faremo nelle prossime settimane - un giusto contemperamento tra le priorità e le risorse a disposizione.
Pertanto, pur condividendo le impostazioni di fondo e gli obiettivi che esso vuole raggiungere, il nostro voto sarà di non partecipazione.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Brigandì.



BRIGANDI' Matteo

Telegraficamente, colgo l'occasione per esprimere, con questo ordine del giorno, un parere generale sul bilancio. Quando dico che il bilancio è stato predisposto in modo affrettato, non significa che lo consideri un cattivo bilancio. E' certamente un bilancio che noi approviamo, perché è stato posto in essere dalla nostra Giunta. E' evidente che, se un bilancio viene condiviso al 99,7%, è un bilancio che non può che essere giudicato positivamente; se fosse condiviso al 100% saremmo di fronte ad identità politiche, quindi non ad una maggioranza di coalizione, ma ad un partito unico. Così non è, quindi è giusto che qualche piccola sfaccettatura venga estrinsecata in sede di Consiglio. Questo non va ad intaccare la posizione di maggioranza del movimento politico che ho l'onore di presiedere.
Ringrazio l'Assessore Burzi che, avendo dato parere positivo a questo ordine del giorno, ha confermato che il bilancio è stato posto in essere in maniera affrettata, perché, se così non fosse, avrebbe recepito in sede di bilancio le istanze dell'ordine del giorno che intende valutare in maniera positiva.
Detto questo, in base alle considerazioni del Consigliere Ghiglia e del Consigliere Rossi, che hanno parlato a titolo personale, ma che io faccio mie, annuncio il voto negativo su questo ordine del giorno, che considero estremamente rischioso e per il quale chiedo il voto per appello nominale.
Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Mellano.



MELLANO Bruno

Annunciando che anch'io non parteciperò al voto di questo ordine del giorno, vorrei ringraziare i colleghi sottoscrittori per aver richiamato in quest'aula la figura mitica di Quintino Sella. Non so se è stato un richiamo così opportuno, il giorno dopo l'approvazione di un bilancio che per molta parte di voci di Assessorati, è un bilancio più che liberale nutrito di molta liberalità, di contributi, ecc. Il richiamo a Quintino Sella è un richiamo molto preciso, puntuale ed impegnativo. Impegnativo per voi, per la vostra maggioranza e per l'Assessore che si richiama ai principi liberali e di Quintino Sella ha sicuramente un'ottima considerazione. Certo, non è con Quintino Sella, che si pagava il biglietto del treno per andare a Roma, che si risolvono i problemi di bilancio della Regione Piemonte.
Voglio sottolineare che la vostra capacità di governo liberale del Paese, probabilmente, ma certamente della Regione, in questa fase, si misurerà sulla capacità di dare, non solo delle priorità di spesa rispetto alla sanità, ma una diversa visione della spesa rispetto alla sanità. E questo, davvero, voglio che rimanga a verbale, così facciamo contento Cattaneo, sottolineando ancora una volta che questo verbale non è soltanto per le cronache della storia, ma resta nella società del Piemonte. Voi sarete misurati sulla capacità di governare in modo liberale il Paese se saprete dare alla spesa pubblica e alla spesa sanitaria del Piemonte un'impostazione diversa. Grazie.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Leo.



LEO Giampiero, Assessore alla cultura e alle minoranze linguistiche

Mi permetto di intervenire perché ci sono alcune indicazioni concrete e, possono non essere totalmente condivisibili, ma voglio fare alcune considerazioni. Se, soprattutto dopo l'intervento dell'Assessore Burzi, che ha richiamato le priorità, ecc., questo si collega a quanto dichiarato dalla Giunta in più occasioni, se si collega all'ordine del giorno presentato dal Consigliere Rossi, ordine del giorno chiarissimo e condiviso dalla stragrande maggioranza del Consiglio, se si collega all'intervento verbale del Consigliere Marengo, che ribadiva turismo e cultura come priorità. Tutto questo è raccolto dall'Assessore Burzi, che ha il compito complicatissimo, e che svolge con estrema bravura, di collegare queste materie - ha ricordato il discorso del diritto allo studio, ecc. Per queste ragioni, dopo questi interventi, c'è anche il mio voto favorevole.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Prima di procedere alla votazione dell'ordine del giorno n. 254, chiedo all'aula se acconsente alla seguente organizzazione dei lavori: rinvio dei punti seguenti all'o.d.g. alla seduta di mercoledì prossimo, seduta prevista dallo Statuto e che risulterebbe l'ultima prima della campagna elettorale, che avrebbe il seguente o.d.g.: Comunicazioni del Presidente interrogazioni ed interpellanze, prosecuzione esame ordini del giorno nomine CO.RE.COM ed il "pacchetto casa" dell'Assessore Botta.
Ha chiesto la parola il Consigliere Deorsola; ne ha facoltà.



DEORSOLA Sergio

La sua proposta è di non procedere all'esame degli altri ordini del giorno collegati al bilancio? In questo senso, sono contrario anche perché credo che i prossimi ordini del giorno incontrino meno difficoltà e che il loro esame possa essere esaurito in breve tempo.


Argomento: Bilanci preventivi

Esame ordini del giorno n. 227, n. 253, n. 254, n. 256, n. 257, n. 259, n. 260, n. 261, n. 262, n. 263, n. 264, n. 265, n. 266 e n. 267 collegati al disegno di legge n. 215: "Bilancio di previsione 2001" (seguito)


PRESIDENTE

Proviamo ad andare avanti.
Come richiesto, si proceda alla votazione per appello nominale dell'ordine del giorno n. 254, con la modifica proposta dal Consigliere Marengo, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale rilevato che il bilancio di previsione 2001 si presenta, su vari capitoli come previsione formale di spesa, stante il tempo già decorso dalla data di sua elaborazione ad oggi, periodo in cui, peraltro, risulta essere stata approvata la L.R. n. 44/00 e successive modifiche ed integrazioni, che ha modificato in modo sostanziale varie competenze regionali rilevato che il bilancio di previsione per l'anno in corso deve essere, per precisa norma di legge, approvato entro la fine di aprile e che la mancata ottemperanza a detta previsione temporale determinerebbe un grave nocumento alla vita istituzionale regionale, ma, ancor più, alle autonomie locali che, in ragione di detto bilancio, sono in attesa delle risorse necessarie per lo svolgimento delle loro funzioni rilevato che il bilancio di previsione 2001 è stato redatto con previsione di rilevanti tagli su svariati capitoli, tra cui quelli relativi alla sanità, per fare fronte a problematiche economiche pregresse attinenti sempre detto settore, derivanti da svariati motivi, tra cui un limitato riconoscimento di risorse a favore del Piemonte da parte del Governo centrale ritenuto opportuno e necessario provvedere all'approvazione del bilancio di previsione 2001 nella forma di presentazione onde non superare il termine di legge della fine di aprile, al fine di non incorrere nelle problematiche di cui sopra, ma ritenendo al pari opportuno prevedere delle modifiche sostanziali al previsto in detto bilancio previsionale impegna la Giunta regionale a formulare entro il mese di maggio una proposta di assestamento del bilancio previsionale di cui al disegno di legge n. 215/01 a procedere, in detto assestamento, a variazione di quanto previsto nel bilancio previsionale, tanto per competenza che per cassa, secondo i criteri che la Giunta stessa riterrà di adottare e, comunque, anche secondo un criterio di priorità della spesa, ovvero: in relazione alla spesa corrente: valutazione di priorità di spesa in ambito dei settori: sanità, con particolare riferimento all'informazione sanitaria e al servizio 118 assistenza, con particolare riferimento agli asili nido e agli interventi a favore di anziani e disabili scuola, con particolare riferimento alle scuole materne e al diritto allo studio nonché autonomie locali e processo di delega, con conseguente maggior attribuzione di risorse.
Valutazione di minor priorità di spesa in ambito di: consulenze ed incarichi professionali a professionisti esterni contributi e/o finanziamento di Enti, Associazioni e Circoli ricreativi partecipazioni e/o contributi e/o finanziamenti a progetti o manifestazioni di terzi, quali il Premio Grinzane Cavour, per cui non esista specifica legge prevedente il concorso economico celebrazioni, rappresentanza e missioni studi, ricerche ed attività promozionali in settori diversi da quello sanitario pubblicazioni ed acquisto libri con conseguente minor attribuzione di risorse sui capitoli relativi e con utilizzo delle ricavate risorse per far fronte al maggior impegno di cui al punto A del presente ordine del giorno.
In relazione agli investimenti: valutazione circa la possibilità di trasposizione di alcuni investimenti su gestioni future, con l'eventuale ricavo di risorse da destinarsi ad interventi urgenti in materia di strutture sanitarie".
Prego un Consigliere Segretario di procedere all'appello nominale.



(Il Consigliere Segretario Pozzo effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente: presenti 29 votanti 22 hanno risposto SI' 18 Consiglieri hanno risposto NO 3 Consiglieri si è astenuto 1 Consigliere non hanno partecipato alla votazione 7 Consiglieri L'ordine del giorno è approvato.
Passiamo all'esame degli ordini del giorno n. 256, a firma dei Consiglieri Deorsola, Cattaneo, Ghiglia, Vaglio e Angeleri, e n. 257, a firma dei Consiglieri Deorsola, Costa Rosanna, Cattaneo, Ghiglia, Vaglio e Angeleri. E' possibile un'illustrazione congiunta.
La parola al Consigliere Deorsola per l'illustrazione dei due ordini del giorno.



DEORSOLA Sergio

Si tratta di due ordini del giorno che evidenziano proposte di legge che giacciono in Commissione. La prima proposta di legge riguarda il ruolo sociale degli oratori parrocchiali, la seconda il Libretto della casa. Sono due proposte che la maggioranza sostiene e delle quali si chiede un celere esame in Commissione in modo che possano essere approvate entro il mese di settembre.



PRESIDENTE

C'è il parere favorevole della Giunta ad entrambi gli ordine del giorno.
Pongo pertanto in votazione l'ordine del giorno n. 256, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale vista la proposta di legge n. 140 'Istituzione del Libretto della casa e dell'Anagrafe funzionale dei fabbricati', primo firmatario il Consigliere Sergio Deorsola condividendo la finalità del provvedimento impegna le competenti Commissioni consiliari a: concludere l'attività istruttoria in tempi utili per l'approvazione del provvedimento in aula entro il 30 settembre 2001 il Presidente della Giunta regionale e l'Assessore competente a: proporre, in sede di assestamento di bilancio, uno stanziamento per il 2001, non inferiore a 500 milioni, considerando che l'operatività del provvedimento, tenuto conto del periodo previsto per la predisposizione del Regolamento di attuazione, riguarderà l'anno 2002 e i seguenti".
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
L'ordine del giorno è approvato con 30 voti favorevoli (non hanno partecipato alla votazione 3 Consiglieri).
Pongo ora in votazione l'ordine del giorno n. 257, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale vista la proposta di legge n. 174 'Riconoscimento della funzione sociale svolta dagli oratori parrocchiali e valorizzazione del loro ruolo nella Regione Piemonte', primo firmatario il Consigliere Sergio Deorsola condividendo le finalità del provvedimento impegna le competenti Commissioni consiliari a: concludere l'attività istruttoria in tempi utili per l'approvazione del provvedimento in aula, entro il 30 settembre 2001 il Presidente della Giunta regionale e l'Assessore competente a: proporre, in sede di assestamento di bilancio, uno stanziamento per il 2001 non inferiore a 2 miliardi".
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
L'ordine del giorno è approvato con 30 voti favorevoli e 1 contrario (non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri).
Passiamo all'esame dell'ordine del giorno n. 259, a firma dei Consiglieri Giordano, Caracciolo, MARCENARO Pietro, Chiezzi, Muliere Placido, Tomatis, Riggio e Riba.
La parola al Consigliere Giordano per l'illustrazione.



(Commenti dai banchi della maggioranza)



GIORDANO Costantino

Lo so che è chiaro, però volevo solo versare qualche lacrima a favore di questo segmento visto che ormai il bilancio è diventato come un grosso sacco di cui si sono aperti i cordoni. Mi sembra doveroso incidere in direzione delle vittime della criminalità, in modo particolare a favore delle persone anziane che sono le più toccate. In questo bilancio di circa 26.000 miliardi mi sembra doveroso destinare il minimo indispensabile per questo tipo di attività. Voi sapete che le persone anziane, gli ultrasessantacinquenni in modo particolare, sono soggette a grandi violenze. Lo spirito di questo ordine del giorno è quello di prevedere proprio a favore delle persone vittime della criminalità, un minimo di risorse per cercare di confortarle.



PRESIDENTE

Non vi sono altri interventi. Chiedo quindi il parere della Giunta su questo ordine del giorno.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio e finanze

Contrario a priori.



PRESIDENTE

Scusi, Assessore, lo verifichi un attimo, per cortesia. Capisco che sentendo i nomi dei firmatari lei possa dichiararsi contrario...



(Commenti dai banchi della maggioranza)



BURZI Angelo, Assessore al bilancio e finanze

Parere favorevole.



PRESIDENTE

Pongo dunque in votazione l'ordine del giorno n. 259, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale impegna la Giunta regionale in occasione dell'assestamento di bilancio, ad istituire un 'Fondo regionale per le vittime della criminalità', finanziato inizialmente con i 32 miliardi oggi accantonati al capitolo 15910 per lo svolgimento del referendum sulla 'devolution', del quale è ormai evidente l'inutilità e l'infattibilità".
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
L'ordine del giorno è approvato con 29 voti favorevoli (non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri).



DEORSOLA Sergio

Presidente, chiedo scusa, possiamo rifare la votazione?



PRESIDENTE

Va bene. Dispongo la ripetizione della votazione ai sensi dell'art. 68 comma 2, del Regolamento.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
L'ordine del giorno è approvato con 29 voti favorevoli (non hanno partecipato alla votazione 3 Consiglieri).
Sono stati presentati altri ordini del giorno: n. 260 "Variazione di bilancio 2001 e bilancio triennale 2001-2003 Stanziamentia favore dell'agricoltura e della zootecnia" a firma dei Consiglieri Riba, Marcenaro, Tomatis, Caracciolo, Giordano, Papandrea Contu, Chiezzi, Ronzani, Placido e Riggio n. 261 "Variazione di bilancio 2001 e bilancio triennale 2001-2003 Stanziamenti a favore di opere di tutela, manutenzione opere idrogeologiche" a firma dei Consiglieri Riba, Marcenaro, Tomatis Caracciolo, Giordano, Papandrea, Contu, Chiezzi, Ronzani, Placido e Riggio n. 262 "Stanziamenti per interventi a favore dell'economia dei territori ammissibili alle previdenze ex obiettivo 2" a firma dei Consiglieri Riba Placido, Marcenaro Tomatis, Caracciolo, Giordano, Di Benedetto, Muliere Ronzani e Riggio.
La parola al Consigliere Muliere per l'illustrazione.



MULIERE Rocchino

Li illustro tutti e tre.
L'ordine del giorno n. 260 riguarda ulteriori stanziamenti verso l'agricoltura...



(Forte brusìo in aula e formazione di capannelli tra i banchi della maggioranza)



PRESIDENTE

Le chiedo scusa, Consigliere Muliere.
Per favore, colleghi, è vero che stiamo andando abbastanza velocemente verso l'esaurimento della discussione, però vi prego di prestare attenzione al Consigliere Muliere che sta parlando. Grazie.



MULIERE Rocchino

Stavo dicendo che l'ordine del giorno n. 260 riguarda ulteriori stanziamenti verso l'agricoltura, per i momenti di crisi che abbiamo vissuto in questi ultimi mesi, in particolar modo il settore della zootecnia, ma non solo, anche quello del Moscato per la cui crisi dell'anno 2000 si è svolta una discussione in sede di Commissione. Proponiamo quindi di assegnare ulteriori risorse a questi settori: zootecnia, viticoltura e crisi del Moscato.
L'ordine del giorno n. 261 riguarda gli eventi alluvionali e il governo delle risorse idriche nella nostra Regione ed è per questo che chiediamo uno stanziamento di 300 miliardi suddivisi nel triennio, in particolar modo per: programmazione di lavori per la ricerca; raccolta e distribuzione di acque nel settore sud-occidentale; manutenzione e valorizzazione dei grandi sistemi di canalizzazione delle province del nord Piemonte e di Alessandria; studi ed attuazione dei sistemi di messa in sicurezza del territorio.
L'ordine del giorno n. 262 riguarda i Comuni esclusi dall'obiettivo 2 per il quinquennio 2001/2005. A questo proposito, si impegna la Giunta a stanziare in sede di bilancio triennale 2001/2003 la somma di 300 miliardi da destinare al finanziamento degli interventi di cui al punto 3) della premessa dell'ordine del giorno. Grazie.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Burzi.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio e finanze

Per quanto riguarda l'ordine del giorno sull'agricoltura, come ho già anticipato ad uno dei firmatari, Consigliere Riba, la Giunta condivide le premesse, ma si astiene, non perché non ne condivida le finalità, ma perch come ho già detto nell'intervento precedente - essendo specificata, con estremo dettaglio e precisione, l'entità di come questi impegni dovrebbero essere sostenuti, lo accetta come invito ad orientare l'attività su queste direzioni, ma non può per i motivi anzidetti prendere impegni, tanto meno così specifici in questa fase. Quindi, sull'ordine del giorno n. 260 ci asteniamo.
Sull'ordine del giorno n. 261, relativo al riassetto del settore delle acque, la Giunta totalmente condivide il progetto e i contenuti dello stesso. Anche in questo caso, però, per l'entità degli stanziamenti previsti (300 miliardi), la Giunta innanzitutto si augurerebbe di poterli avere disponibili, ma anche che attorno alla disponibilità ci fosse la progettualità per poterla esprimere. Quindi, si astiene non potendo prendere l'impegno sull'entità e sulla conoscenza della progettualità, ma accetta l'impegno pubblico a mettere il massimo delle cifre possibili su un progetto che totalmente condivide.
Sull'ordine del giorno n. 262, relativo al Phasing-out, c'è ancora un approfondimento da fare sulla praticabilità rispetto all'Unione Europea per i territori esclusi (ne abbiamo lungamente discusso in Commissione) dell'utilizzo di fondi che possano essere alternativi a quelli che già hanno consigliato ed obbligato la Giunta a definire una manovra di Phasing out rispetto all'esclusione che, rispetto al precedente DOCUP, alcuni territori hanno dovuto subire. Anche qui la Giunta ha già preso l'impegno politico e l'Assessore Pichetto ne è stato testimone non soltanto nella Commissione competente (tra l'altro, l'Assessore è più ottimista di me sulla praticabilità di questa modalità) e quindi anche solo per questa motivazione si astiene.
In conclusione, la Giunta si astiene complessivamente su tutti e tre gli ordini del giorno.



POZZO GIUSEPPE



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Muliere; ne ha facoltà.



MULIERE Rocchino

Vorrei fare una proposta all'Assessore Burzi: eliminare le cifre dagli ordini del giorno, a parte l'ultimo che noi manteniamo.
Per quanto riguarda gli ordini del giorno relativi all'agricoltura e alle risorse idriche, proponiamo di togliere le cifre e scrivere "un aumento delle risorse da destinare ai capitoli". A questo punto, ci aspettiamo il parere favorevole della Giunta.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Burzi.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio e finanze

Ripeto che la Giunta è favorevole nelle premesse e nelle considerazioni, ma per non fare un lavoro "raccogliticcio", data anche la situazione, chiedo ai firmatari se sono d'accordo a rinviare l'argomento al primo punto dell'o.d.g. della prossima seduta, riscrivendolo in un unico documento, oppure riscrivendo i tre ordini del giorno, in modo che siano accettabili, altrimenti finiremmo con il fare un lavoro che lederebbe l'importanza dei tre temi. Chiedo pertanto un rinvio solo da questo punto di vista.



MULIERE Rocchino

Va bene.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE TOSELLI



PRESIDENTE

Gli ordini del giorno n. 260, n. 261 e n. 262 sono pertanto rinviati al primo punto dell'o.d.g. della prossima seduta.
E' stato presentato l'ordine del giorno n. 265 "Provvedimenti relativi a finanziamento l.r. 38/2000 in materia di 'interventi regionali a sostegno delle attività musicali'", a firma dei Consiglieri Cattaneo, Ferrero Bussola, Costa Enrico, Ghiglia, Valvo e Botta Marco relativo alle bande musicali.
La parola al Consigliere Cattaneo per l'illustrazione.



CATTANEO Valerio

Presidente, innanzitutto le chiedo di rimettere ordine ai lavori di questo Consiglio regionale e di pregare ogni singolo Consigliere presente in aula di sedersi al proprio posto.



PRESIDENTE

Certamente. Invito i colleghi Consiglieri a prendere posto in aula, al fine di poter espletare al meglio i lavori sia in fase di interventi dei singoli Consiglieri che in fase di votazione: rendiamo tutto più semplice.
Siamo quasi al termine della seduta. Abbiamo da esaminare ancora due ordini del giorno; il primo l'ho appena annunciato e il Consigliere Cattaneo procede alla sua illustrazione.



CATTANEO Valerio

La ringrazio. Chiedo scusa ai colleghi per la perentorietà della richiesta, però è quantomeno difficile - credetemi - non tanto illustrare un ordine del giorno, ma anche solo capire che cosa si sta votando e qual è l'oggetto posto all'attenzione del Consiglio. Credo di non essere il solo Consigliere regionale assegnato a questo Consiglio in difficoltà, e per questo la ringrazio, Presidente.
Credo che l'illustrazione debba essere molto breve sia perché siamo alla fine della seduta, sia perché credo che altri colleghi lo abbiano fatto su altri provvedimenti e quindi mi adeguo certamente a questa scelta di conduzione e di affrontare i lavori.
Con tale documento noi avanziamo una richiesta in riferimento alla legge n.
38/00, che ricordo essere stata una legge estremamente importante nella VI legislatura in merito agli interventi regionali a sostegno delle attività musicali (la cosiddetta legge sulle bande), approvata dal Consiglio regionale il 29 febbraio 2000.
Vorremmo che il Consiglio regionale desse il seguente indirizzo alla Giunta in occasione dell'assestamento del bilancio 2001: ripristinare lo stanziamento originario che era stato assegnato proprio il 29 febbraio 2000 a questa legge importantissima. A nostro parere, la legge è importantissima perché ricordo che il mondo bandistico fa parte della tradizione, della cultura della nostra Regione, spesso è anche un veicolo di promozione del territorio e della tradizione del nostro Piemonte.
Sappiamo che questo ordine del giorno è ampiamente condiviso e firmato da quattro Consiglieri regionali, ma è condiviso e sottoscritto anche da altri Consiglieri regionali - si è aggiunta, fra l'altro, la firma del Presidente del Gruppo di Alleanza Nazionale, Agostino Ghiglia, che ringrazio, e anche di altri Consiglieri regionali, che ringraziamo - e credo che anche le firme di altri Consiglieri regionali si potranno certamente aggiungere, perché penso che si tratti di un settore e di una scelta estremamente importante e condivisa. Grazie.



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE COTA



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Mellano.



MELLANO Bruno

Un breve intervento per dire che anche in questa occasione non partecipo al voto, per moralità politica, Consigliere Cattaneo, perch essendo uno dei due oggi l'unico membro di questo piccolo Gruppo, che per cerca di intervenire avendo studiato le materie, confesso a tutta l'aula che su questo ordine del giorno, come su altri, non ho avuto il tempo di farmi un'opinione specifica, di conoscere i documenti e di esprimere un voto valido dal punto di vista almeno della mia convinzione personale.
Lo voglio ribadire perché ho capito il motivo di un certo nervosismo nelle parole iniziali del collega Cattaneo. Se non sbaglio, il Gruppo di maggioranza Forza Italia, con voto favorevole espresso anche dall'Assessore Burzi, ha appena approvato un ordine del giorno - a firma del Consigliere Giordano - che prevede di togliere i soldi dal capitolo 15910 che erano riservati al referendum sulla devoluzione, del quale era ormai evidente l'inutilità e l'infattibilità.
Allora è chiaro che ha ragione il Consigliere Cattaneo quando richiama quest'aula ad un comportamento più decoroso nelle fasi di votazione.
Pertanto, condivido la richiesta del Consigliere Cattaneo, ma non deve essere soltanto fatta quando per errore, per velocità, per dover chiudere e andare a casa, si fanno degli errori così macroscopici. Il problema è che gran parte dei Consiglieri, anche e soprattutto di maggioranza, continua per esempio, a rispondere al telefonino, a fare tutte quelle azioni che sono ovviamente connesse, collaterali con l'attività istituzionale, ma certamente disturbano, e disturbano soprattutto quei Consiglieri di minoranza che testardamente tentano di intervenire sullo specifico dei temi.
Consigliere Cattaneo, molte volte parla il collega Chiezzi e non è ascoltato, molte volte parla qualche Consigliere di questi banchi e non viene ascoltato, quindi vorrei che il suo fosse un monito ad un lavoro più decoroso di quest'aula.
Ripeto, non parteciperò al voto su questo specifico ordine del giorno.



PRESIDENTE

La ringrazio dell'intervento e devo dire che purtroppo la disattenzione dell'aula ha portato anche ad errori nella votazione da parte dei colleghi.
Ad ogni modo, è pervenuto alla Presidenza l'ordine del giorno n. 266 "Stanziamento per fondo reginale vittime della criminalità", a firma dei Consiglieri Rossi Oreste, Cota e Dutto, che è già stato distribuito, con il quale il Consiglio regionale impegna la Giunta a mantenere lo stanziamento del capitolo 15910, relativo alla 'devolution', e ad utilizzare altro capitolo per il finanziamento al Fondo regionale vittime della criminalità che discutiamo contestualmente.
Ci sono interventi? Prego, Consigliere Rossi.



ROSSI Oreste

Dopo il mio intervento sull'ordine del giorno votato prima, in cui il Gruppo di Forza Italia ha votato come valutazione di minor priorità di spese in ambito di contributi o finanziamenti di enti, associazioni e circoli ricreativi, mi pare alquanto in contraddizione il voto favorevole a questo ordine del giorno, dove si dice: "Ritenendo l'attività bandistica un elemento di grande aggregazione sociale, un veicolo di promozione del territorio piemontese, nonché... si chiede di finanziare le bande musicali", che fanno comunque parte di quegli enti, associazioni, ecc., che fanno cultura e che con l'ordine del giorno votato prima si volevano mettere in seconda categoria. Delle due, l'una: o si sono sbagliati, come Gruppo di Forza Italia, su un ordine del giorno o sull'altro, oppure la mano destra non sa quello che fa la mano sinistra, perché dire che queste attività culturali sono di ordine secondario dieci minuti fa e adesso chiedere che questo tipo di attività, ritenuta prima da loro secondaria deve essere invece finanziata, effettivamente dà qualche preoccupazione.
Per quanto riguarda l'ordine del giorno non solo sono e siamo, come Gruppo Lega Nord, favorevoli, ma personalmente aggiungo la firma, perch sono favorevolissimo a finanziare le bande musicali, in quanto attività culturali importanti. Tra l'altro, è un ordine del giorno coerente con il primo ordine del giorno che abbiamo votato oggi, quello di cui ero primo firmatario, ma votato praticamente all'unanimità, eccetto credo un'astensione, dove si chiedeva di ripianare il taglio al settore cultura quindi ovviamente nel ripiano dei tagli ci sarebbe stato - e mi auguro ci sarà - anche quello relativo alle bande musicali.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Valvo.



VALVO Cesare

Le bande musicali fanno parte, com'è noto, del folclore, della tradizione e, se mi è consentito, del patrimonio culturale della nostra Regione. I cittadini che partecipano all'attività delle bande musicali possono essere considerati dei veri e propri musicisti, in quanto la praticano con assoluto disinteresse, con grande passione e grande professionalità. Pertanto, tutto ciò che può costituire un aiuto a tenere vive quelle che sono le tradizioni della nostra Regione non può che vedere il voto favorevole di Alleanza Nazionale.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Galli.



GALLI Daniele

Volevo soltanto precisare che nell'ordine del giorno approvato precedentemente, a firma del Consigliere Marengo, che ha avuto anche il mio voto favorevole, si specificava in maniera molto chiara ed inequivoca che erano da verificare i finanziamenti, salvo quelli sottoposti a specifica legge regionale. Pertanto, l'intervento del collega Rossi probabilmente non ha afferrato esattamente il testo dell'ordine del giorno precedentemente votato. Ritengo di votare favorevolmente rispetto a questo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Tapparo.



TAPPARO Giancarlo

Volevo solo evidenziare una contraddizione del collega Galli, che è or ora intervenuto, perché nell'elencazione degli elementi indicati dal collega Marengo ci sono dei riferimenti anche ad attività previste dalla normativa regionale. Quindi dovete un attimo mettervi d'accordo. Il modo è affrettato, però bisogna anche rispettare i termini del problema altrimenti il gioco non è più valido.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cattaneo.



CATTANEO Valerio

L'avvocato Marengo, che credo conosca bene la lingua italiana, la grammatica, la sintassi, quando ha redatto questo ordine del giorno non ha inserito "A" e "B", come a dire che la "A" vale di più, ma semplicemente per separare una parte del dispositivo, la parte "A", dalla seconda, la "B". Non è che la parte "A" sia più importante e la "B" meno: è vero questo sì, che nella parte "A" si considera una valutazione di priorità della spesa, mentre nella parte "B" si considera una valutazione di minore priorità della spesa. Questo è il primo punto.
Quindi, caro collega Rossi, non è che qui non si sappia cosa fa la mano "A" con la mano "B", la mano destra con la mano sinistra: la mano destra sa benissimo cosa fa la mano sinistra, e viceversa. Spesso, siccome siamo presuntuosi, prima di muovere gli arti superiori dovremmo collegare anche il cervello.
Quindi, cari colleghi, ammesso e non concesso, comunque partendo dal punto su cui tutti, credo, siamo d'accordo, che il Consiglio è sovrano, è stato approvato un ordine del giorno fortunatamente - e dico "fortunatamente" non a caso, scritto - e nel suo dispositivo sono previsti degli impegni per la Giunta regionale. Immagino che sarà approvato - e spero - anche l'ordine del giorno sulle bande musicali - fortunatamente anche quello scritto ancorché scritto a mano e non al computer come quello precedente - e sono previsti, anche in questo caso, degli impegni. Sono certo che la Presidenza del Consiglio saprà far bene il riassunto e trasmettere alla Giunta i due atti assunti da questo Consiglio regionale con due impegni che saranno onorati dalla Giunta e che, a mio giudizio, non escludono l'uno l'altro non sono incongruenti. Quindi, la mano destra che ha scritto a mano l'ordine del giorno sulle bande musicali aveva ben letto, prima, e si era ben accertata di quanto prima prevedesse l'ordine del giorno che scrisse la mano sinistra con il computer.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Brigandì.



BRIGANDI' Matteo

In riferimento alla mano destra e alla mano sinistra, oggi è meglio che facciamo tutti un momento di riflessione, perché quanto detto dal Consigliere Mellano è un dato oggettivo, con il quale non si può che scontrarsi. In effetti, la fretta, la festa pasquale e varie altre cose ci hanno consentito questa celerità, il raffazzonamento di alcune posizioni.
Io, invece, direi che oltre l'italiano e il problema del foglio a righe c'è anche il problema del foglio a quadretti. Il punto "A" dell'ordine del giorno si riferisce ad un criterio di priorità che è maggiore del punto "B", perché nel punto "B" si parla di un criterio di minore priorità.
Quando si parla, nel punto "B", di minore priorità, si dice "di minore attribuzione di risorse sui capitoli relativi", per cui, addirittura, si dà una minore valenza, un taglio alle risorse che questa Giunta dovrebbe fare in riferimento a tutto l'insieme di soggetti e di attività che abbiamo ritenuto debbano essere tutelati.
Nell'ordine del giorno che stiamo per approvare - e con questo dichiaro che il nostro Gruppo è favorevole - si dice che deve essere ripristinato uno stanziamento. Questo significa che un ordine del giorno è in evidente contraddizione nei confronti dell'altro, non tanto per questioni di lessico e di grammatica, quanto per questioni di matematica.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Giordano.



GIORDANO Costantino

Come Gruppo dei Democratici per l'Ulivo, voteremo positivamente questo ordine del giorno per due o tre motivi.
La cultura musicale non si può negare a nessuno, in modo particolare se chiesta da un nobile collega quale il collega Cattaneo. Bisogna dirlo: la politica avrà un punto di riferimento...



(Commenti dai banchi dell'opposizione)



GIORDANO Costantino

Colleghi, seguitemi con attenzione, sarò telegrafico, perché dobbiamo andare via. Se vi dico che questa maggioranza in certe occasioni fa sognare il popolo - compreso quello della minoranza - posso anche spiegarvi il motivo. Noi votiamo a favore dell'ordine del giorno perché è una notevole espressione culturale, la musica non si nega a nessuno. Noi ci auguriamo anche che questi cultori della musica suonino nella grande Reggia di Venaria.
Al Presidente ho già detto che ci sta facendo sognare con la riqualificazione culturale: mi immagino una grande espressione di verde in quel di Venaria, dove tutti assieme, minoranza e maggioranza, ci auguriamo buona Pasqua.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Placido.



PLACIDO Roberto

Abbiamo sentito tanti "suonatori" sul problema delle bande: l'impressione che ho è che manchi il capobanda...



(Commenti dai banchi dell'opposizione)



PLACIDO Roberto

Cattaneo!



(Risate in aula)



PLACIDO Roberto

Avvocato Brigandì, non c'era alcun riferimento particolare! A parte gli scherzi, penso, e sono d'accordo con il collega Rossi, che l'ordine del giorno votato a grande maggioranza in Commissione e in aula fosse onnicomprensivo di tutti i problemi riguardanti l'attività culturale.
Rimango fermo a quella posizione.
Sul problema specifico dell'ordine del giorno presentato dal collega Cattaneo ed altri, noi non parteciperemo al voto.



PRESIDENTE

Non essendovi altri interventi, pongo in votazione l'ordine del giorno n. 265, con il parere favorevole della Giunta, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale ritenuta l'attività bandistica un elemento di grande aggregazione sociale un veicolo di promozione del territorio piemontese, nonché contributo di crescita della cultura e delle tradizioni impegna la Giunta regionale in occasione dell'assestamento di bilancio 2001, a ripristinare lo stanziamento che era stato assegnato in fase di approvazione della L.R. 29 febbraio 2000, n. 38 'Interventi regionali a sostegno delle attività musicali'".
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
L'ordine del giorno è approvato con 28 voti favorevoli (non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere).
Pongo ora in votazione l'ordine del giorno n. 266, che corregge il precedente ordine del giorno n. 259 votato per errore, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale impegna la Giunta regionale a mantenere lo stanziamento al capitolo 15910 relativo allo stanziamento sulla 'devolution' e ad utilizzare altro capitolo per il finanziamento al Fondo regionale vittime della criminalità".
La parola al Consigliere Mellano.



MELLANO Bruno

Il mio intervento più che altro è sulle sue comunicazioni, perché lei dice che è stato votato per errore. E' stato votato - spero - con cognizione di causa almeno nella possibilità che quest'aula, questa mattina, dava di avere delle opinioni consolidate dal dibattito.
Comunque sono contrario a questo nuovo ordine del giorno di correzione del precedente e voterò contro.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Tapparo.



TAPPARO Giancarlo

Intanto, è chiaro che affermare che si è approvato un ordine del giorno per sbaglio, francamente, è una figuraccia e mettere subito un rattoppo nella stessa seduta non gioca a favore di una linearità dei comportamenti di un'assemblea elettiva che dovrebbe essere di massimo rango per il Piemonte.
Se non sbaglio, credo che il governo regionale si sia dichiarato sull'ordine del giorno firmato ed illustrato dal collega Giordano. Quindi mi sembra abbastanza imbarazzante questo tipo di correzione. Tecnicamente è possibile. Sul piano della forma e anche un po' della sostanza lascia a desiderare, perché, francamente, cosa avete letto: solo metà dell'ordine del giorno? Lo avete orecchiato? Già ieri c'è stato un incidente di percorso su un ordine del giorno.
Credo che si debba governare l'insieme degli ordini del giorno. Gli ordini del giorno non sono documenti secondari, sono importanti e, quindi, li si deve gestire con una certa accortezza. Questo fatto è veramente spiacevole.
Io non parteciperò a questa votazione proprio per quello che pu pesare, come segno negativo rispetto a questo episodio, che spero non diventi una prassi, ma sia un incidente eccezionale.



PRESIDENTE

Consigliere Tapparo, anch'io mi associo alla sua valutazione.
Purtroppo, la modalità di presentazione degli ordini del giorno in corso di seduta crea fatalmente questi incidenti, che, effettivamente, non depongono a favore della linearità dei lavori del Consiglio. Invito però i colleghi a non strumentalizzare possibili situazioni di questo tipo, perché, soltanto nella giornata di oggi, sono stati presentati nel corso della discussione quindi nel corso dei lavori, lavori anche particolarmente complessi, undici ordini del giorno, presentati sul momento. Purtroppo, non abbiamo un Regolamento che consenta la presentazione preventiva degli ordini del giorno. Quindi, sono state espletate diverse votazioni nell'aula, votazioni continue, e diventa anche possibile, a fronte di questa modalità di presentazione degli ordini del giorno e a fronte di queste continue votazioni che vengono espletate, un errore in sede di votazione e in sede di espressione del parere della Giunta.
Ad ogni modo, il testo dell'ordine del giorno n. 266 è chiaro.
Chiedo all'Assessore Burzi di svolgere il suo intervento.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio e finanze

Intanto non ho alcuna difficoltà a dire che è vero: c'è stato un errore e l'errore l'ho fatto io, che ho dato delle indicazioni di voto contraddittorie, e di questo mi assumo tutta la responsabilità. Ho sbagliato perché non avevo letto bene il dispositivo, quindi prima mi sono dichiarato contrario e, poi, ho cambiato indicazione di voto. Di questo errore mi scuso con i colleghi.
Al di là delle motivazioni che lo hanno indotto, dico anche che le conseguenze sarebbero state nulle sia per il primo che per il secondo ordine del giorno. Questo vale per altro, per i ripristini, gli stanziamenti e anche per l'ordine del giorno che abbiamo votato un attimo fa a favore delle bande musicali. Il capitolo 15910 è indistinto che finanzia tutti i disegni di legge in spesa corrente. Il totale del capitolo non è la somma degli addendi delle singole voci che si intendono trasformare in legge e finanziare. Per esempio, la stessa legge sulla parità scolastica attingerà, quando si trasformerà in legge, allo stesso fondo.
Quindi, essendo la legge sulla parità scolastica una priorità della Giunta, se il Consiglio nella sua pluralità vorrà trasformarla in legge provvederà in merito. Il discorso della devolution ha occupato lunghi mesi di discussione in aula. Questa è anche una delle modalità; per cui il disegno di legge della Giunta sul bilancio è poi arrivato il 5 dicembre perché è difficile fare due cose contemporaneamente nello stesso posto anzi, ritengo che sia impossibile.
Quindi, sono tecnicamente favorevole all'ordine del giorno che semplicemente ripristina lo stato ex ante di un errore, di cui - ripeto mi assumo l'unica responsabilità di un'indicazione di voto scorretta. Non ci sarebbero state conseguenze sia nel primo che nel secondo caso.
Per quanto attiene al Regolamento, nell'utilità della sovranità dell'aula, credo che sia il Consiglio che debba sovranamente decidere di darsi un Regolamento perché questo non è un compito della Giunta.



PRESIDENTE

Mi appello al senso di responsabilità dei colleghi della minoranza perché è ovvio che si è trattato di un errore determinato dall'ordine dei lavori di oggi e dalle modalità di presentazione degli ordini del giorno.
Quindi, chiedo veramente, anche ai colleghi di minoranza, di svolgere una valutazione di questo tipo.
La parola al Consigliere Giordano.



GIORDANO Costantino

Intervengo per una piccola precisazione.
L'ordine del giorno n. 259 è stato presentato questa mattina quando l'aula era estremamente serena, non c'era alcuna influenza pasquale e nessuna distrazione. Di conseguenza, è stato distribuito e c'è stato tutto il tempo necessario per esaminarlo. Questa non è stata una furbata. Poi il concetto è nobile; apprezzo e ringrazio chi ha votato in quella direzione perch queste cose danno soltanto lustro al di là dell'errore. Per noi i capitoli non sono importanti; mentre è fondamentale dare una mano alle persone vittime della violenza.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Placido.



PLACIDO Roberto

Mi associo a quanto detto dal collega Giordano, in quanto mi rifiuto di credere - Assessore, apprezzo la sua dichiarazione - che la maggioranza, di circa trenta Consiglieri, non si sia resa conto e non abbia letto - questo sarebbe ancora più grave e mi rifiuto di pensarlo - con attenzione ad inizio seduta l'ordine del giorno.
Assessore, si potrebbe parafrasare: un errore al giorno leva il medico di torno, uno ieri ed uno oggi. Poi, per carità, noi apprezziamo ringraziamo e manteniamo la posizione sull'ordine del giorno votato questa mattina e, visto che siamo in dichiarazione di voto, su questo specifico ordine del giorno chiedo l'appello nominale.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cattaneo.



CATTANEO Valerio

Naturalmente voteremo a favore di questo ordine del giorno riparatorio non senza portare all'attenzione dell'aula un elemento di considerazione che riguarda la giornata di ieri.
Anche ieri il Consiglio regionale ha votato un ordine del giorno, a giudizio del Gruppo consiliare di Forza Italia, in modo errato ed affrettato, tant'è che avevo chiesto e motivato la richiesta di ripetere la votazione con l'appello nominale. Inoltre, avevo anche ventilato la possibilità di un ulteriore ordine del giorno, ma era stato detto, in allora, che non era possibile.
Ne prendo atto, fa parte della mia storia, della mia dignità e soprattutto, della mia esperienza in Consiglio regionale. Comunque, oggi voteremo questo ordine del giorno riparatorio, perché è logico che il referendum e la "devolution" - l'avevo detto ieri nell'intervento relativo al bilancio - rappresentano il punto di incontro, il punto base dell'accordo politico tra Polo per le Libertà e Lega Nord, che ha dato vita alla Casa delle Libertà. Quindi, questo lo confermiamo - ci mancherebbe! non solo in momenti elettorali, ma lo confermiamo da sempre, e sempre.
Pertanto, voteremo l'ordine del giorno per ripristinare lo stanziamento economico per effettuare il referendum, che rappresenta anche un punto di accordo, un punto programmatico di questa maggioranza e di questa Giunta regionale.
Sono d'accordo anche con l'intervento del Consigliere Giordano e credo che il parere favorevole dell'Assessore Burzi e della Giunta nasca anche da questo accordo, o dall'essere d'accordo, su un punto fondamentale dell'ordine del giorno del Consigliere Giordano, che il Gruppo consiliare di Forza Italia condivide, che è quello di impegnare la Giunta regionale in occasione dell'assestamento di bilancio, ad istituire un Fondo regionale per le vittime della criminalità.
Siamo d'accordo a votare, e voteremo, questo ordine del giorno che ristabilisca e ripari all'errore fatto. Ma siamo altrettanto d'accordo e chiediamo al Consiglio regionale, per rispetto al parere della Giunta originario, per rispetto alla condivisione del Gruppo di maggioranza relativa e di questa maggioranza, e soprattutto per rispetto al Consigliere Giordano che ha presentato questo ordine del giorno, di dedicare ancora qualche minuto di lavoro per riformulare un ordine del giorno con questi intendimenti, perché qualora fosse approvato, come ci auguriamo, l'ordine del giorno che ristabilisca il capitolo della "devolution" di 32 miliardi l'ordine del giorno del Consigliere Giordano sarebbe totalmente nullo. Noi questo non lo vogliamo perché crediamo a quanto proposto dal Consigliere Giordano. Pertanto, dedicheremo qualche minuto, insieme a chi vorrà farlo (immagino che il collega Giordano lo vorrà fare), per riproporre all'attenzione dell'aula, in coda a questa votazione, l'ulteriore votazione di un ordine del giorno anch'esso riparatore della prima parte dell'ordine del giorno a cui noi crediamo e che vogliamo sia votato dal Consiglio regionale. Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Papandrea.



PAPANDREA Rocco

Mi è capitato più volte di non leggere gli ordini del giorno posti in votazione. In qualche occasione, per quel motivo, credo di avere anche sbagliato, in altre no, poiché mi fidavo. In quel caso, tuttavia, ho commesso un errore, e lo potevamo aver fatto in cinque o in sei, ma la votazione è valida e gli ordini del giorno sono approvati.
Anche se i comportamenti sono collettivamente errati, quello che avviene in aula è un'altra questione, non è errato.
Nella fattispecie, poi, credo che se vi è stato errore da parte di alcuni si sia trattato di un errore proficuo, cioè di un errore che ha comunque permesso la votazione di un ordine del giorno positivo. Ritengo, pertanto che non sia necessaria una correzione, perché uno degli aspetti positivi di quell'ordine del giorno è che sa indicare dove andare a trovare i fondi.
Sappiamo tutti che quei fondi non saranno utilizzati. Invece, con questo ordine del giorno, gli diamo un'utilizzazione vera, perch nell'altro caso i fondi non sarebbero utilizzati in quanto quest'anno di referendum non ne facciamo. Quindi, vogliamo restaurare; poi non si tratta neanche di questo, perché non votando il bilancio, nel bilancio le cose restano esattamente come sono. Votiamo un ordine del giorno che dà l'indicazione di utilizzare dei fondi che sono effettivamente disponibili mentre se non si utilizzano quei fondi, bisogna andarli a cercare altrove talvolta con complicazioni. In questo caso, andiamo a cercare un capitolo che è disponibile, perché quei soldi non saranno spesi altrimenti e pertanto si possono spendere.



PRESIDENTE

Se non vi sono interventi, pongo in votazione l'ordine del giorno n.
266.



PRESIDENTE

MELLANO Bruno (fuori microfono)



PRESIDENTE

Deve farne distribuire il testo.



PRESIDENTE

Dovrebbe essere stato distribuito, Consigliere Mellano. Purtroppo le responsabilità sono... Se non erro, c'era una richiesta di votazione per appello nominale avanzata dal Consigliere Placido. Qualcuno si associa alla richiesta di votazione per appello nominale? Si associano i Consiglieri Giordano e Di Benedetto.
Comunico che in questo momento è pervenuto l'ordine del giorno n. 267 a firma del Consigliere Giordano.
Si proceda alla votazione dell'ordine del giorno n. 266 per appello nominale.



(Il Consigliere Segretario Mancuso effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 27 hanno risposto SI' 27 Consiglieri La votazione non è valida, in quanto il numero legale è 29.
La seduta è sospesa, ai sensi dell'art. 52, comma 4, del Regolamento.



(La seduta, sospesa alle ore 14,22 riprende alle ore 14,54)


Argomento:

Annunzio interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno


PRESIDENTE

I testi delle interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno pervenuti al-l'Ufficio di Presidenza verranno allegati al processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento:

Verifica numero legale


PRESIDENTE

Procedo all'appello nominale per la verifica del numero legale.



(Il Presidente Cota effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

Constatata la mancanza del numero legale, essendo presenti in aula 12 Consiglieri anziché 29 (sono in congedo n. 4 Consiglieri), la seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 14,58)



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