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Dettaglio seduta n.81 del 27/03/01 - Legislatura n. VII - Sedute dal 16 aprile 2000 al 2 aprile 2005

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE COTA


Argomento:

Verifica del numero legale


PRESIDENTE

Dichiaro aperta la seduta e la riaggiorno alle ore 15,30 per mancanza del numero legale.



(La seduta, sospesa alle ore 15,04 riprende alle ore 15,35)


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

La seduta è aperta.
In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Cavallera, Di Benedetto, Ghiglia Ghigo, Rossi Giacomo, Rossi Oreste, Salerno.


Argomento: Commercio

Proseguimento esame disegno di legge n. 113 "Disposizioni fiscali per l'acquisto delle benzine in territori regionali di confine" - Votazione ordine del giorno collegato


PRESIDENTE

La seduta riprende.
Proseguiamo l'esame del punto 3) all'o.d.g.: "Disegno di legge n. 113".
Relatore è il Consigliere Cattaneo. Siamo in fase di discussione dell'art.
3, ed in particolare in fase di discussione di emendamenti presentati all'art. 3; ulteriormente siamo alla ripetizione di una votazione non valida per appello nominale.



(Brusìo in aula)



PRESIDENTE

Scusate, colleghi, io provo a riassumere le cose, però ho necessità di un po' di attenzione. Allora, siamo ritornati al punto 3), non essendo stata approvata l'inversione dell'o.d.g. e rinunciando - l'Assessore Botta me l'ha comunicato - a richiedere ulteriormente l'inversione dell'o.d.g.
Siamo al punto 3): "Esame disegno di legge n. 113", emendamenti.
Dobbiamo ripetere la votazione non valida della seduta del 20 marzo 2001 relativa all'emendamento soppressivo dell'art. 3.



PRESIDENTE

MANICA Giuliana (fuori microfono)



PRESIDENTE

Presidente, ci consente che ci distribuiscano i testi degli emendamenti?



PRESIDENTE

Certo, li facciamo distribuire.
All'art. 3 il primo emendamento è un emendamento interamente sostitutivo, quello che stiamo per votare, a firma dei Consiglieri Valvo Angeleri, Deorsola, che sostituisce l'art. 3 nel modo seguente: 3.1) "Art. 3.
1. La Giunta regionale con proprio provvedimento determina lo sconto da apportare al prezzo alla pompa della benzina e le modalità di applicazione della presente legge.
2. La Giunta regionale stabilisce le modalità di fruizione del beneficio attraverso l'utilizzo degli strumenti informatici anche in possesso di altre Regioni in cui sono in corso iniziative legislative analoghe".



CHIEZZI Giuseppe

Posso intervenire, Presidente?



PRESIDENTE

No, è inammissibile: siamo in fase di ripetizione della votazione.
Faccio rifare le fotocopie perché l'ultima riga presuppone una continuazione nel retro e mi dicono i colleghi che il retro non è stato distribuito.
Le dichiarazioni di voto sono chiuse; vuole intervenire sull'ordine dei lavori, Consigliere Chiezzi? Prego, ne ha facoltà.



CHIEZZI Giuseppe

Questa votazione era stata interrotta la scorsa volta; ricominciamo da quel punto, votazione non valida, su questo emendamento.
Adesso sento che lei dice che però manca una pagina a questo emendamento. Volevo capire meglio: cosa manca?



PRESIDENTE

Le chiedo un po' di attenzione, Consigliere Chiezzi.
Io ho ridistribuito il testo degli emendamenti che voi avreste già dovuto avere e qualcuno evidentemente si è dimenticato di portare, quindi ho fatto rifare nuovamente le fotocopie di questo emendamento e poich l'emendamento è su due pagine - fronte e retro - e mi dicono che in alcune fotocopie è stato fatto solo il fronte, ho chiesto gentilmente di fare anche il retro.



CHIEZZI Giuseppe

Va bene.



PRESIDENTE

Grazie. Sono stati distribuiti tutti gli emendamenti.
Ricordo che il parere della Giunta era negativo su questo emendamento.
Chiedo solo se i proponenti mantengono la richiesta di votazione per appello nominale.
La parola al Consigliere Valvo.



VALVO Cesare

Presidente, mi consenta. Siccome l'altra volta mi è parso di capire che il parere della Giunta manifestato dall'Assessore Racchelli fosse stato espresso senza aver ben compreso il significato dell'intervento che avevamo fatto...



PRESIDENTE

Mi spiace, Consigliere Valvo, siamo in fase di votazione, mi perdoni.



(I proponenti chiedono la votazione per appello nominale)



PRESIDENTE

Si proceda alla votazione dell'emendamento per appello nominale.



(Il Consigliere Segretario Mancuso effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente: presenti 28 votanti 27 hanno risposto SI' 5 Consiglieri hanno risposto NO 22 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere L'emendamento è respinto.
3.2) Emendamento presentato dal Consigliere Chiezzi: all'art. 3, comma 1, dopo "acquistato", aggiungere "è versato nel serbatoio dell'auto".
Tale emendamento sembrerebbe inammissibile, perché ha poco significato.
Vuole illustrarlo, Consigliere Chiezzi, per poter fare una valutazione di ammissibilità? Prego.



CHIEZZI Giuseppe

L'emendamento tende a chiarire i confini di utilizzo entro i quali lo sconto è applicabile. Penso che la finalità della legge sia quella di prevedere la fattispecie di un automobilista che si reca alla pompa di benzina e fa riempire il serbatoio del proprio veicolo con i litri di benzina o gasolio che crede. La legge, dunque, ha la finalità del versamento della benzina dalla pompa del distributore al serbatoio dell'auto.
Così com'è scritta la legge, invece, si potrebbe verificare la fattispecie in cui una persona residente nel VCO si reca presso un distributore di benzina, con la propria autovettura e dei fusti al seguito capaci ed idonei a contenere liquidi infiammabili, acquista della benzina la mette nelle taniche, paga la benzina usufruendo dello sconto e ne fa l'uso che ritiene più opportuno.
In questo modo la legge concede il beneficio al semplice acquisto senza indicarne l'uso; apre dunque la strada a forme di acquisto che non penso rientrino fra quelle che i colleghi hanno immaginato fra le possibili di generoso sconto alla pompa.
Pertanto, l'emendamento tende a chiarire che lo sconto vale se la benzina viene versata nel serbatoio del veicolo; se, invece, si va dal benzinaio con dieci taniche, la benzina si paga senza lo sconto.
L'emendamento modifica il primo comma in questo modo: "Ai beneficiari viene concesso un rimborso per ogni litro di benzina acquistato e versato nel serbatoio dell'auto". A me sembra abbastanza comprensibile, ma, se si ritiene e se il concetto è condiviso, possiamo scriverlo meglio. Grazie.



PRESIDENTE

Consigliere Chiezzi, l'emendamento è ammissibile.
La parola all'Assessore Racchelli.



RACCHELLI Ettore, Assessore al commercio

Accolgo l'emendamento.



PRESIDENTE

Consigliere Chiezzi, c'è il parere favorevole della Giunta, sul suo emendamento.
Sospendo per trenta secondi la seduta.



(La seduta, sospesa alle ore 15,54 riprende alle ore 15,56)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Ha chiesto la parola la Consigliera Manica; ne ha facoltà.



MANICA Giuliana

Dichiaro di votare favorevolmente all'emendamento presentato dal Consigliere Chiezzi perché rende più certa una procedura come il Consigliere ha spiegato. Riteniamo opportuno l'accoglimento della Giunta.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cattaneo; ne ha facoltà.



CATTANEO Valerio

La Giunta ha dato parere favorevole rispetto all'emendamento presentato dal Consigliere Chiezzi e noi ci uniformiamo a tale parere.
Indubbiamente, l'emendamento è pertinente perché, ricordo, il Testo Unico di Pubblica Sicurezza, nella normativa vigente relativa al trasporto di idrocarburi, fa assoluto divieto di trasportare idrocarburi di qualsiasi natura su automezzi in misura superiore ai cinque litri trasportati con un bidone metallico chiuso o quant'altro. Il bidone metallico costerà 10 mila lire; se si vuole trasportare 5 litri alla volta credo che sia estremamente costoso ma, al di là della battuta e per dare una ratio al mio intervento, ritengo che l'emendamento al comma 1 "riversato nel serbatoio dell'auto" sia limitante. Ricordo che oggetto dello sconto delle benzine per autotrazione non sono solo le auto, ma anche i motori ...



PRESIDENTE

Consigliere Cattaneo, abbiamo già modificato, con il consenso del Consigliere Chiezzi, con il termine "veicolo".
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Brigandì; ne ha facoltà.



BRIGANDI' Valerio

Per dichiarazione di voto che intendo esprimere in maniera contraria per due ordini di motivi. Il primo è per dare appoggio all'osservazione espressa dal Consigliere Cattaneo. E' evidente che è del tutto apodittica l'ipotesi di trasportare idrocarburi in quantità superiore a quello che potrebbe trasportare un contenitore utilizzato per immettere benzina in un'auto rimasta improvvisamente senza.
Vorrei anche ricordare che la prospettazione che ha dato il Consigliere Chiezzi è nulla altro che un'ipotesi di truffa. Chi acquistasse la benzina a prezzo ridotto, a cagione di questa legge, e poi andasse a rivenderla commetterebbe un reato penalmente sanzionabile con la legge ordinaria quindi è pleonastico. Ragione per cui dichiaro il mio voto contrario a questo emendamento.



PRESIDENTE

Ci sono altri interventi per dichiarazione di voto? Porto in votazione l'emendamento presentato dal Consigliere Chiezzi e modificato dall'Assessore Racchelli.
3.2) all'art. 3, comma 1, dopo "acquistato" aggiungere "e immesso contestualmente nel serbatoio del veicolo".
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' accolto con 30 voti favorevoli, 2 contrari (n. 1 Consigliere non partecipa alla votazione).
3.3) Emendamento presentato dalla Consigliera Manica: art. 3, comma 2, il comma 2 è sostituito con: "La presente legge determina una riduzione del prezzo alla pompa della benzina per i residenti nel territorio regionale della provincia del Verbano Cusio Ossola e le modalità di fruizione del beneficio, attraverso l'utilizzo di strumenti informatici, sono stabilite con provvedimento della Giunta regionale da pubblicarsi sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte".
Ricordo che l'emendamento della Consigliera Manica è incompatibile con un principio già approvato.



PRESIDENTE

MANICA Giuliana (fuori microfono)



PRESIDENTE

Scusi, ma se l'aula decidesse di fare una votazione diversa?



PRESIDENTE

Ripeto, il suo emendamento è inammissibile perché è incompatibile con il testo della legge.
La parola alla Consigliere Manica per chiarimenti.



MANICA Giuliana

Ci sono esempi parlamentari in questa direzione. Uno di questi è il testo di legge sulla fecondazione medicalmente assistita: nelle aule della Camera e del Senato, sono stati votati, sulla base di emendamenti successi testi che modificavano profondamente tutti gli articoli precedenti. La questione di inammissibilità a cui lei si riferisce, non la capisco, non mi è chiara, la dovete spiegare.
Ricordo che l'aula è sovrana fino a quando la legge non è definitivamente approvata; con una votazione successiva, può modificare votazioni precedenti. Ripeto, l'aula è sovrana mentre si sta ancora discutendo la legge, fino a quando non esprimiamo il voto finale. Chiedo che venga messo in votazione il mio emendamento perché l'aula può anche contraddire una sua votazione precedente. E' avvenuto su esempi eclatanti ho citato la legge sulla fecondazione medicalmente assistita in Parlamento dove, per quattro volte, si sono fatte quattro votazione diverse.



PRESIDENTE

Valuto qualche secondo.



(Il Presidente verifica l'ammissibilità dell'emendamento)



PRESIDENTE

L'emendamento è ammissibile perché, ad attuare un'interpretazione garantista, dovrei dichiararlo inammissibile soltanto allorché fosse stato approvato un testo completamente incompatibile.
Con riferimento al principio, si potrebbe arrivare a sostenere che il principio sotteso a questo emendamento, può essere leggermente diverso rispetto al principio contenuto nell'altro emendamento.
In seguito all'esposizione della Consigliera Manica, lo dichiaro ammissibile.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Manica; ne ha facoltà.



MANICA Giuliana

Propongo di aggiungere all'emendamento la seguente frase: "garantendo uguale trattamento anche ai comuni delle province limitrofe che si trovano ad uguale distanza".



PRESIDENTE

Quindi, va bene questa dizione?



MANICA Giuliana

"...garantendo uguale trattamento anche agli abitanti delle Province limitrofe che si trovano ad uguale distanza".
Presidente, se mi consente, posso, a questo punto, brevemente illustrare l'emendamento?



PRESIDENTE

Prego, Consigliera Manica.



MANICA Giuliana

Presidente, stiamo riproponendo una questione tecnicamente di grande importanza.
Mi sono sforzata di dire, durante tutto il nostro dibattito, che non si trattava di fare un dibattito ideologico ma di compiere una scelta amministrativa la più produttiva possibile, di scegliere un meccanismo il più produttivo possibile. Nella stessa maggioranza si è determinata una spaccatura sulla questione "sconto fiscale attraverso il bollo o sconto alla pompa". Una parte significativa della maggioranza ha presentato un emendamento in tal senso: essa stessa, vittima delle sue proprie macchinazioni, l'ha poi bocciato.
Ritengo che chi ha avanzato quella proposta abbia avanzato una proposta utile. Abbiamo compiuto degli approfondimenti presso la Regione Lombardia e le Regioni vicine che già hanno applicato questo meccanismo. Abbiamo così potuto stabilire che il rischio, paventato dall'Assessore Racchelli, sui costi e il numero di personale eccessivo, può essere ridotto, utilizzando le strumentazioni e i supporti che altre Regioni, che già applicano questo meccanismo, possono fornirci.
Ritengo che errare humanum est, perseverare diabolicum. Siccome l'aula è sovrana, può anche decidere di tornare su un meccanismo più utile produttivo e diretto per i cittadini, che sappiamo essere lo sconto alla pompa. L'aula può decidere, cioè, di rispondere in modo positivo alle consultazioni dei Comuni e delle categorie incontrate.
Per questa ragione ripropongo l'emendamento nella sua interezza.
Ritengo - e l'avevo già detto la volta scorsa - estremamente positivo che sia passata almeno una parte della nostra proposta, che si incardinava su due punti: lo sconto alla pompa e l'estensione dei benefici della presente legge alla Provincia del Verbano Cusio Ossola e a quelle limitrofe che sono alla stessa distanza dal confine. E' positivo che almeno una parte della nostra proposta sia stata accolta dall'aula, ma proponiamo anche quest'altra, perché con essa il provvedimento sarebbe meglio congegnato.



PRESIDENTE

Il parere della Giunta è negativo.
Pongo in votazione l'emendamento presentato dalla Consigliera Manica come modificato.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 5 voti favorevoli, 27 contrari, 2 astenuti (non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri).
3.4) Emendamento presentato dal Consigliere Chiezzi: all'art. 3, comma 2 le parole "attribuito mediante la procedura del" sono sostituite con "costituito da un".
In assenza del Consigliere Chiezzi possiamo darlo per illustrato. Se non ci sono interventi, lo pongo in votazione.



PRESIDENTE

MANICA Giuliana (fuori microfono)



PRESIDENTE

Il Consigliere Chiezzi starà arrivando!



PRESIDENTE

Lo posso illustrare anch'io, data la sua assenza. L'emendamento chiede non di indicare e specificare una procedura di bonus ma una procedura che porterebbe al "riconoscimento" di un bonus. Esso parla genericamente di bonus, senza prevedere nella normativa quest'aspetto, legato ad una successione di adempimenti necessari per poter fruire del bonus fiscale.
Quindi, elimina la previsione degli adempimenti per ottenere il bonus fiscale, e parla genericamente di bonus fiscale.
Non ci sono interventi, nè dichiarazioni di voto. Il parere della Giunta è negativo.
Pongo in votazione l'emendamento a firma del Consigliere Chiezzi. Chi è favorevole è pregato di alzare la mano. E' respinto con 22 voti contrari nessun favorevole (non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere).
La votazione non è valida.
A riprova ne dispongo la ripetizione.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 1 voto favorevole, 26 contrari (non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere).
3.5) Emendamento presentato dalla Giunta, a firma dell'Assessore Racchelli: all'art. 3, comma 2, al termine aggiungere "o in subordine in occasione del primo versamento dell'addizionale regionale IRPEF" La parola al Consigliere Saitta.



SAITTA Antonino

Intervengo solo per un chiarimento: quali sono i periodi di versamento dell'addizionale dell'IRPEF e qual è il soggetto al quale viene versata l'addizionale?



PRESIDENTE

Chiedo se c'è un componente della Giunta che vuole interloquire sul punto.
Sospendo per alcuni minuti la seduta.



(La seduta, sospesa alle ore 16.16 riprende alle ore 16.30)



PRESIDENTE

Riprendiamo la seduta.
Ha chiesto di parlare l'Assessore Racchelli; ne ha facoltà.



RACCHELLI Ettore, Assessore al commercio

Rispondo alla domanda posta dal Consigliere Saitta.
Per quanto riguarda il beneficio rispetto al versamento dell'addizionale regionale IRPEF, le modalità per poterlo ottenere sono diverse: il lavoratore dipendente la paga con modalità dilazionate, a partire dal mese di gennaio, sulla busta paga; invece, i lavoratori autonomi la pagano attraverso il 740 con due rate: un anticipo a novembre e un saldo a maggio.
Per cui il Ministero delle Finanze darà un codice che corrisponderà alle accise sulla benzina del Piemonte e, automaticamente, si potrà portare in detrazione questo bonus che sarà da ogni cittadino presentato nell'ambito della presentazione delle documentazioni inerenti alla tassazione stessa.



PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Racchelli, per appello nominale, come richiesto dal Consigliere Cattaneo.



(Il Consigliere Segretario Mancuso effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente: presenti 32 votanti 31 hanno risposto SI' 27 Consiglieri hanno risposto NO 4 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere L'emendamento è approvato.
Si proceda alla votazione dell'articolo 3, come emendato, per alzata di mano, ai sensi dell'art. 44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 29 votanti 28 voti favorevoli 28 non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere L'art. 3 è approvato.
ART. 4 Ha chiesto di intervenire il Consigliere Papandrea; ne ha facoltà.



PAPANDREA Rocco

Il mio è un intervento, ma allo stesso è una richiesta di chiarimenti perché, se non sbaglio, il meccanismo di questa legge consiste nel poter erogare uno sconto di circa 200 lire al litro all'interno dell'accisa regionale sulle benzine.
Ritengo già assurda la legge nel suo insieme, ma introdurre diverse fasce di sconto mi pare ancora più assurdo. Non ha senso introdurre il sistema delle fasce, cerchiamo di fare un ragionamento concreto e non astratto. Quando è stata presentata la legge erano state dette cose diversa, per questo motivo chiedo dei chiarimenti in riguardo.
Credo che non si possa superare l'accisa, perché si tratta di tasse non più regionali.
Il discorso relativo alle grandi differenze di prezzo tra noi e la Svizzera, non funziona, perché effettuando uno sconto di 350 lire al litro in ogni caso i cittadini di Domodossola continueranno a rifornirsi di benzina in Svizzera dove hanno uno sconto di 600 lire al litro. Devo dire che con uno sconto così modesto, non introdurrei il meccanismo delle fasce.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Papandrea.
ART. 4 4.1) Emendamento presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Racchelli: Il nuovo testo dell'articolo 4 (Disposizioni attuative della Giunta regionale) è: "1. La Giunta regionale, con propria deliberazione da emanarsi entro centoventi giorni dall'entrata in vigore della presente legge, individua: a) i Comuni del territorio regionale interessati alle disposizioni della presente legge; ai sensi dell'art. 1, comma 1 della presente legge b) le modalità di fruizione delle agevolazioni, differenziate in ragione inversamente proporzionale alla distanza dei Comuni dai confini nazionali con la Svizzera c) i limiti e i criteri per la concessione dell'agevolazione.
d) le modalità organizzative e operative dei procedimenti di concessione delle agevolazioni.
2. La Giunta regionale è delegata ad adottare eventuali intese con altri Enti, locali e non, che possano collaborare per la effettiva realizzazione della legge a condizioni onerose.".
4.1/sub) Subemendamento all'emendamento presentato dalla Giunta regionale a firma dell'Assessore Racchelli, presentato dalla Consigliera Manica: art. 4, comma 1 dopo le parole "presente legge, individua", aggiungere "di concerto con gli enti locali interessati".
La parola all'Assessore Racchelli.



RACCHELLI Ettore, Assessore al commercio

E' evidente che non si può andare oltre l'intervento autorizzato rispetto all'accisa, che è di lire 350 lire al litro, per cui non possiamo fare altrimenti.
Un intervento regionale può essere finalizzato solo a una cifra, tranne deroghe particolari che il Governo assegna, come le ha assegnate in Friuli Venezia Giulia con un intervento regionale fino a 700 lire al litro.
Questa è un'ipotesi che oggi non è percorribile, perché dovrebbe essere inserita nella finanziaria nazionale, ma nulla esclude che in futuro possa avvenire attraverso un intervento dello Stato.
Colgo l'occasione per illustrare l'emendamento che è stato riformulato nella sua interezza. L'emendamento è stato modificato al comma 1, per aumentare i giorni dell'entrata in vigore della legge (da 90 a 120 giorni) per dare la possibilità al sistema organizzativo di potersi attivare. E' stato inserito al comma 1, la lettera d), in merito a "le modalità organizzative e operative dei procedimenti di concessioni delle agevolazioni", in modo che sia il tutto ricompreso nelle delibere di Giunta, per rendere operativo il provvedimento.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Manica.



MANICA Giuliana

L'emendamento che avevo presentato al testo originario dell'art. 4, al comma 1, vale indubbiamente anche per il nuovo testo che l'Assessore ci sottopone di art. 4, che è imperniato sostanzialmente su un punto: le disposizioni attuative che la Giunta regionale deve emanare rispetto alla legge che stiamo votando. Disposizioni attuative che riguarderanno i Comuni dei territori interessati alle disposizioni della presente legge: modalità di fruizione delle agevolazioni, limiti e criteri per la concessione modalità organizzative ed operative.
Ritengo che un provvedimento attuativo come questo, certo significativo, affidato alla Giunta, che ha a sue mani molte importanti questioni da determinare, non possa che essere concertato con gli Enti locali interessati. E' per questo motivo che all'art. 4 proporrei la seguente dizione: "La Giunta regionale, con propria deliberazione da emanarsi entro centoventi giorni dall'entrata in vigore della presente legge, individua di concerto con gli Enti locali interessati: (elencazione dei vari punti).
Vorrei porre una questione rispetto alla lettera a) dell'articolo perché la dizione: "individua: i Comuni del territorio regionale interessati alle disposizioni della presente legge", poteva vivere prima che approvassimo l'art. 1, in cui già li definivamo: "Territorio della Provincia del Verbano Cusio Ossola, più i Comuni delle altre Province limitrofe alla stessa distanza dal confine".
In sostanza, i Comuni del territorio regionale interessati alle disposizioni della presente legge erano stati già individuati nell'articolo votato precedentemente. Pertanto, a mio avviso - se volete, fate una verifica - la lettera a) decade.
Mantengo l'emendamento in cui richiedo che queste disposizioni attuative vengano predisposte di concerto con gli Enti locali interessati.
E' un termine non perentorio, però è una richiesta di concertazione estremamente utile.



PRESIDENTE

Votiamo il subemendamento 4.1) della Consigliera Manica.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
L'emendamento è respinto con 7 voti favorevoli, 27 contrari (non partecipa alla votazione 1 Consigliere).
Comunico che l'Assessore Racchelli ha apportato una modifica al suo emendamento, nel senso che il comma 1, lettera a) è da intendersi così formulato: "I Comuni del territorio regionale interessati alle disposizioni della presente legge; ai sensi dell'art. 1, comma 1 della presente legge".
Non sono specificati i Comuni interessati, perché saranno oggetto di ricognizione con un successivo provvedimento della Giunta.
Votiamo l'emendamento 4.1) presentato dalla Giunta, a firma dell'Assessore Racchelli.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
L'emendamento è approvato con 27 voti favorevoli e 7 astensioni (1 Consigliere non ha partecipato alla votazione) Ha chiesto di intervenire per dichiarazione di voto sull'articolo 4) il Consigliere Papandrea; ne ha facoltà.



PAPANDREA Rocco

Intervengo più che altro per un chiarimento con i presentatori della legge. Il mio intervento precedente era imperniato sulla valutazione che l'accisa fosse intorno alle 200 lire e mi pare che effettivamente sia di 250 lire. Ora l'Assessore parla di 350 lire; vorrei capire come mai si arriva a 350, dato che l'accisa è di 250 lire. Quando si discute una legge bisogna avere chiarezza di cosa si sta discutendo. Se stiamo ragionando sull'ipotesi che è stata considerata finora vuol dire che facciamo uno sconto dentro l'accisa, oppure si pensa di utilizzare ulteriori risorse del bilancio regionale per arrivare a uno sconto superiore? Al di là del giudizio di merito che si dà sulla lega, gradirei almeno avere un elemento di chiarezza su come viene finanziato questo provvedimento.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Racchelli.



RACCHELLI Ettore, Assessore al commercio

Mentre parlavo prima ho avuto un attimo di disattenzione e non sono stato preciso: l'accisa è di 250 lire al litro. In effetti, se si vuole come è avvenuto in Lombardia, si può dare un maggiore intervento rispetto all'accisa, anche di 100 lire, perché questo maggiore incremento di intervento viene compensato da un maggiore consumo di carburante l'anno successivo, quindi viene calcolato sull'anno successivo. Ciò permette alla Regione che ha questo maggior consumo, quindi all'area che ha il maggior consumo, di introitare i nove decimi dell'accisa complessiva dell'anno successivo, per cui...



RACCHELLI Ettore, Assessore al commercio

PAPANDREA Rocco (fuori microfono)



RACCHELLI Ettore, Assessore al commercio

No, l'anno successivo non la prendo perché continuo a darla, cioè se...



RACCHELLI Ettore, Assessore al commercio

Sì, però il problema è che vengono ridati alla Regione i nove decimi dell'accisa complessiva che è causa dell'incremento di consumo: è un calcolo che è stato fatto...



RACCHELLI Ettore, Assessore al commercio

PAPANDREA Rocco (fuori microfono)



RACCHELLI Ettore, Assessore al commercio

Ma se io do l'accisa, avrò un incremento dei consumi, ma non maggiori entrate.



PRESIDENTE

Per favore colleghi, non facciamo dialogo.



PRESIDENTE

PAPANDREA Rocco (fuori microfono)



PRESIDENTE

Lo Stato avrà maggiori entrate, la Regione no.



RACCHELLI Ettore, Assessore al commercio

No, è la Regione.



PRESIDENTE

Per favore, non è possibile continuare con questo botta e risposta, che è tipico del lavoro delle Commissioni.



PRESIDENTE

PAPANDREA Rocco (fuori microfono)



PRESIDENTE

Il problema non è ...



PRESIDENTE

Se volete io sospendo la seduta per due minuti due e voi vi parlate, ma a seduta sospesa. Lo faccio volentieri per questo tipo di provvedimento.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 16.52 riprende alle ore 16.54)



PRESIDENTE

La seduta riprende dopo questo supplemento di chiarimenti.
Procediamo quindi alla votazione.
Ha chiesto la parola il Consigliere Saitta; ne ha facoltà.



SAITTA Antonino

Siccome era stato posto un problema, gradirei che questo chiarimento venisse socializzato all'intera aula.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Racchelli.



RACCHELLI Ettore, Assessore al commercio

Lo Stato dà un'accisa alle Regioni che è di 250 lire ed è su tutto il consumo di carburante a livello regionale. Sugli incrementi di venduto in quell'area lo Stato riserva alla Regione i nove decimi dell'accisa dello Stato che è di 1200 lire, cioè sugli incrementi del venduto che avverrà in quell'area, che compensa l'eventuale aliquota superiore che viene concessa sempre nell'ambito dell'accisa stessa.



PRESIDENTE

Possiamo riprendere con le dichiarazioni di voto.
Ha chiesto la parola il Consigliere Papandrea; ne ha facoltà.



PAPANDREA Rocco

A parte il fatto che nell'immediato partiamo comunque da una cifra di 250 lire e per quella cifra ritengo effettivamente che individuare delle fasce non sia una grande operazione perché non è alla fine una cifra consistente. L'Assessore in sostanza ci dice: "però potremmo decidere una cifra superiore e quindi introdurre uno sconto superiore andando a intaccare altre voci del bilancio...



RACCHELLI Ettore, Assessore al commercio

No, no!



PAPANDREA Rocco

Come no? Sì! Per quest'anno sì; se gli si vuole dare di più... Poi è vero che il prossimo anno si avrà un ritorno, però intanto nel primo anno...



RACCHELLI Ettore, Assessore al commercio

Sempre sull'accisa.



PAPANDREA Rocco

Se è sempre sull'accisa il primo anno non si possono superiore le 250 lire, è solo quando l'accisa sarà superiore che si potrà. Se si fa un'operazione dal primo anno superiore, evidentemente bisogna andare ad intaccare altre voci, con la presunzione, cioè con il fatto che si presume che l'operazione verrà poi finanziata da un incremento di vendite nell'area. Noi facciamo un'operazione in cui introduciamo adesso una spesa con - ripeto - il fatto che si presume che poi si andrà in pari, però se non si va in pari vuol dire che oltre a pagare meno accisa sulla benzina, i cittadini del Verbano Cusio Ossola saranno anche finanziati dal resto dei cittadini del Piemonte per quello sconto ulteriore che gli si dà. Quindi gli altri cittadini delle altre sette Province del Piemonte vengono beffati due volte, non solo perché ricevono il premio, ma anche perché per incrementare il premio ai cittadini del Verbano Cusio Ossola si trovano anche ad avere meno risorse a loro disposizione sulle altre voci del bilancio. Quindi anche da questo punto di vista non mi pare un'operazione del tutto brillante, per cui mantengo la mia opposizione all'articolo e anche alla legge.



PRESIDENTE

Non essendovi altre dichiarazioni di voto pongo in votazione l'art. 4 nel suo complesso, come emendato, per alzata di mano, ai sensi dell'art.
44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 32 votanti 31 voti favorevoli 31 non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere L'art. 4 è approvato.
ART. 5 Non essendovi richieste di intervento generale sull'art. 5, passiamo all'esame dell'unico emendamento presentato.
5.1) Emendamento presentato dalla Consigliera Manica: aggiungere il seguente comma 4: "le presenti disposizioni legislative vengono sottoposte a monitoraggio e viene introdotta una fase di sperimentazione di un anno".
La parola alla Consigliera Manica per l'illustrazione.



MANICA Giuliana

In più sedi, in particolare durante le consultazioni, ma anche nell'esperienza delle Regioni vicine che già hanno introdotto analoga legislazione da quasi due anni a questa parte, è apparso immediatamente evidente, fin dai primi momenti di applicazione, che la legge in tutte le sue disposizioni attuative necessita di un periodo di sperimentazione, di necessario monitoraggio, trattandosi di normativa di prima applicazione: che deve riuscire a fare una ricognizione seria sul territorio dei bisogni che deve poter verificare l'efficacia della legge stessa e anche dei suoi meccanismi tecnici.
Questa norma del monitoraggio e della sperimentazione per un periodo almeno di un anno è norma utile, che può consentire anche all'Assessorato di avere a sue mani una importante documentazione sull'efficacia della legge e produrre quelle opportune modifiche che possono essere introdotte non sul testo di legge che sarebbe impresa ardua e molto lunga (bisognerebbe ritornare in aula), ma dentro a quelle disposizioni attuative che dalla legge stessa vengono demandate alla Giunta, che quindi hanno anche tempi e possibilità diverse di approvazione.
Penso che questo possa essere utile: possa essere utile compiutamente innanzitutto al territorio, ma anche all'amministrazione stessa rispetto ad una legge come questa.
In tal senso mi rivolgo all'Assessore Racchelli e gli chiederei proprio con questo spirito di accogliere l'emendamento.



PRESIDENTE

Il parere della Giunta è negativo. Sull'intero emendamento?



RACCHELLI Ettore, Assessore al commercio

Sugli atti sì.



MANICA Giuliana

Ma no! E' sulle disposizioni attuative!



PRESIDENTE

Procediamo alla votazione.



MANICA Giuliana

No, no, propongo una modifica.



PRESIDENTE

Proponga la modifica.



MANICA Giuliana

Specificare che la parte relativa alla sperimentazione si riferisce alle disposizioni attuative demandate alla Giunta.



RACCHELLI Ettore, Assessore al commercio

Me lo formuli per iscritto.



PRESIDENTE

L'applicazione della presente legge?



RACCHELLI Ettore, Assessore al commercio

No, no.



MANICA Giuliana

Sì, l'applicazione della presente legge. "l'applicazione della presente legge è sottoposta a monitoraggio e viene introdotta una fase di sperimentazione di un anno". Pertanto, non è una sperimentazione sulla legge, su quella parte di disposizione attuativa demandata alla Giunta perché essendo norma di ordine pratico, di sperimentazione, è del tutto evidente che deve essere allocata lì.
Quindi, accolgo l'osservazione dell'Assessore e propongo questa modifica.



RACCHELLI Ettore, Assessore al commercio

Che venga messa in legge la sperimentazione di un anno, mi pare che...



(Commenti della Consigliera Manica)



RACCHELLI Ettore, Assessore al commercio

Non ho mai visto una legge che dica che sperimentiamo per un anno! Allora, non si fa una legge! E' evidente che possiamo monitorare l'attività delle disposizioni della Giunta, ma una legge non può essere messa in relazione a...



PRESIDENTE

Propongo di sospendere brevemente la seduta.



(La seduta, sospesa alle ore 17.04 riprende alle ore 17.13)



PRESIDENTE

In sostituzione dell'emendamento ritirato dalla Consigliera Manica, è stato presentato il seguente: 5.2) Emendamento presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Racchelli: sostituire il comma 2 dell'art. 5: "L'applicazione della presente legge viene sottoposta a monitoraggio da parte della Giunta che presenta annualmente alla competente Commissione consiliare una relazione. Viene introdotto un periodo di sperimentazione di un anno al termine del quale la Giunta adotterà eventuali modificazioni alle disposizioni attuative di cui all'art. 4" Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato con 24 voti favorevoli e 4 astensioni (non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere).
Si proceda dunque alla votazione per alzata di mano dell'art. 5 come emendato, ai sensi dell'art. 44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 31 votanti 30 voti favorevoli 30 non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere L'art. 5 è approvato.
ART. 6 - Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art.
44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 31 votanti 30 voti favorevoli 30 non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere L'art. 6 è approvato.
ART. 7 - Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art.
44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 31 votanti 30 voti favorevoli 30 non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere L'art. 7 è approvato.
ART. 8 La parola al Consigliere Papandrea.



PAPANDREA Rocco

Credo che ci troviamo di fronte ad una brutta legge e ad una norma finanziaria ancora peggiore, perché è una norma finanziaria che dice due cose: che verrà istituito un capitolo (e questo è il minimo) e poi che su quel capitolo verrà stanziata una cifra. Quindi, votando questa legge, non abbiamo la più pallida idea dello stanziamento necessario; tra l'altro, si dice che tale stanziamento deve essere fatto nel bilancio 2001.
Il bilancio 2001 lo stiamo discutendo e io sarei interessato, oltre che per una correttezza della legge, a sapere quanto si spende, perché questa legge implica dei costi sia come minori entrate per la Regione, ma anche per il meccanismo, per la macchina operativa che viene messa in moto.
Bisogna sapere quanto si stanzia; non possiamo votare una legge in cui si dice: "Verrà stanziata una cifra". Altrimenti, chiedo al Presidente se d'ora in poi, su tutte le leggi, si potrà accettare che si faccia una legge senza definirne il costo. Spesso ci è stato detto: "Questa legge non va bene, perché non si quantifica il costo"; qui non viene quantificato.
Ritengo dunque che la cosa sia possibile, perché stiamo discutendo il bilancio 2001, per cui mi interessa capire quali voci del bilancio l'Assessore Burzi dovrà modificare per finanziare questa legge; vorrei saperlo già oggi, prima di avviare la discussione in I Commissione.
Mi interessa sapere come questa legge verrà finanziata, perché abbiamo già problemi di varia natura, di risorse limitate, di tagli pesanti che vengono introdotti nel bilancio regionale. Mi risulta sia stata un'indicazione in questo senso da parte dell'Assessore a tutti gli Assessorati; vorrei capire - in questo caso mi rivolgo non solo all'Assessore Racchelli, ma anche all'Assessore Burzi - quanto si ipotizza in questo primo stanziamento e come si intende finanziarlo, ovvero dove si trovano le risorse necessarie per il finanziamento di questa legge.
Diversamente, le chiedo, se è possibile, cosa ne pensa di una legge che dice semplicemente che verrà stanziata un cifra: cosa vuol dire? Perché, o raccontiamo delle favole agli elettori, ai cittadini del Verbano, per cui questa legge non avrà una sua applicazione e semplicemente permettiamo che alcuni che hanno sottoscritto la legge vadano a farsi la campagna elettorale i prossimi due mesi, sbandierando un provvedimento che non sarà efficace oppure, se il provvedimento sarà efficace, occorre capire da oggi non da domani, quando avremo avuto i maggiori guadagni perché avremo incrementato le vendite di benzina e tutto il resto - nell'anno 2001 quanto finanziamo e dove reperiamo le risorse necessarie a finanziare questa legge per il 2001.



PRESIDENTE

Faccio rilevare che disposizioni di questo tipo sono già presenti nel nostro ordinamento regionale; ricordo, ad esempio, la legge n. 11/2000 sull'usura, che prevedeva la stessa dizione.
La parola al Consigliere Saitta.



SAITTA Antonino

Riprendo le osservazioni fatte prima dal collega, perché sono condivisibili e anche di buon senso. Nel momento in cui la Regione Piemonte, con una proposta di Giunta, decide di approvare questo disegno di legge, una valutazione di carattere economico sul costo dell'operazione mi sembra una cosa essenziale, minima; una valutazione del costo di questa legge, dell'onere finanziario deve essere fatta.
Il Presidente ha fatto riferimento anche ad altre leggi che contengono questa indicazione molto generica, però debbo anche rilevare che quello che noi stiamo facendo adesso avviene dopo l'approvazione della nuova legge sulla contabilità regionale che, se non ricordo male - ma l'Assessore pu essere più preciso - contiene indicazioni giustamente precise per la parte finanziaria. Non so se la legge sia già in vigore, ma visto che è già stata approvata dal Consiglio regionale, non sarebbe sbagliato tenerne conto perché facciamo riferimento ad un atto legislativo del Consiglio regionale.
Considero logica l'indicazione dell'istituzione di un nuovo capitolo perché al momento della presentazione della proposta - che era del 27 luglio 2000 - questo capitolo non era ancora stato istituito; si sarebbe già potuto istituire in occasione della presentazione del bilancio, perch è successivo, è di dicembre.
A parte questo, che si può completare in fase di approvazione della legge sul bilancio, chiedo, al di là degli aspetti formali, qual è l'onere per la Regione Piemonte riguardo a questa legge.
Un Assessore che non si pone questo problema e che non è in grado di dirci quanto costa questo provvedimento alla Regione Piemonte, non è coerente con i principi di riferimento alla cultura di impresa. Anche perché, conoscendo la proposta di bilancio della Regione Piemonte, avendone discusso recentemente anche in Commissione, nel momento in cui sono state fatte osservazioni in ordine al finanziamento di alcune partite regionali si è detto che le risorse sono scarse e che l'unica possibilità esistente è quella del mutuo. Non vorrei che si contraesse un mutuo per finanziare questo provvedimento, perché avrebbe poco senso.
Spero ed immagino che le fonti di finanziamento siano fonti correnti e poiché mi pare che tutte le spese correnti sono contratte - gli Assessori lo possono confermare - mi sembra opportuno indicare il costo di questa operazione.
Ritengo logico, pertanto, inserirla in legge, ma l'Assessore Racchelli e l'Assessore al bilancio ci devono indicare il costo e le risorse dalle quali attingere. Questo mi pare indice di grande serietà.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Racchelli.



RACCHELLI Ettore, Assessore al commercio

Come ho potuto esprimere anche precedentemente, non si tratta di spesa ma di anticipazione, perché una parte delle spese viene anticipata dopo essere recuperata attraverso il maggior consumo di carburante, quindi la maggiore entrata...



PAPANDREA Rocco

Quest'anno cosa si finanzia?



RACCHELLI Ettore, Assessore al commercio

Questa norma finanziaria è stata approvata in Commissione e nel bilancio preventivo sono stati previsti i costi. Ritengo, pertanto, che questa sia la composizione corretta rispetto alla formulazione che viene richiesta.
Ribadisco che, nell'ambito della richiesta presentata, il tutto è quantificabile dopo che la Giunta avrà predisposto le fasce ed ipotizzato le anticipazioni da fare rispetto agli oneri recessi.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Palma.



PALMA Rocco

Penso sia una questione complessa anche dal punto di vista regolamentare. Si invocava un precedente relativo alla legge sull'usura; io ricordo un altro precedente: quello del Piano di edilizia sanitaria, ex art. 20, in cui proprio una norma finanziaria di questo tipo, che in realtà si traduceva in una norma di rinvio ad una delibera di Giunta, della definizione dell'ammontare delle spese del Piano di edilizia sanitaria, era stata bloccata in quest'aula. La legge era riformulata in modo tale da contenere al proprio interno, e non nella delibera di attuazione, non solo la norma finanziaria, come norma di rinvio, ma evidentemente lo stesso impegno di spesa.
Questa, è una questione rilevante istituzionalmente, perché se passasse il principio per il quale le norme finanziarie sono norme di rinvio, noi delegificheremmo le norme finanziarie.
Vorrei che questo fosse chiaro innanzitutto a lei, Presidente, che deve dare il parere di ammissibilità, non solo rispetto agli emendamenti dell'opposizione, ma anche rispetto alla formulazione delle leggi presentate dalla Giunta.
Ripeto: se il meccanismo è quello per il quale le leggi stabiliscono una norma di rinvio e, in sede di approvazione del preventivo e di assestamento di bilancio, si va ad intervenire su quei capitoli che nel corpo della legge vengono semplicemente previsti, ma per i quali non è previsto l'impegno di spesa, noi, di fatto, abbiamo delegificato la legge di bilancio con un'innovazione legislativa che, la prego di credere Presidente - non è di pochissimo momento. Immagino che lei coglierà il merito della questione che - ripeto - è delicata soprattutto dal punto di vista istituzionale.
Rispetto, invece, al merito di questo articolo, non ho capito la risposta dell'Assessore. La risposta dell'Assessore è: "In sede di bilancio si è previsto quanto costerà, però non ve lo dico. Comunque sia, quanto costerà lo capiremo solo fra qualche mese, quando faremo la definizione di questo Piano, sulla base delle norme di questa legge".
Allora, decidetevi: o lei e l'Assessore al bilancio avete la grazia di comunicare all'aula qual è il costo previsto per questa operazione, e in che termini incide rispetto alla legge di bilancio - lo dice un'anticipazione - e allora inciderà anche rispetto ai capitoli delle entrate, oppure lei ammette che questa norma finanziaria non è neanche una norma di previsione, ma è possibile operare nei termini di una previsione finanziaria unicamente attraverso uno strumento deliberativo che, dal punto di vista istituzionale, non è uno strumento coerente con un'operazione di questo tipo.
Ripropongo dunque al Presidente, prima che all'Assessore, la questione.
Se passa il principio per il quale, dopodomani una legge che comporta un impegno di spesa di qualche decina di miliardi, contiene una norma finanziaria che dice: "Lo stabilisce la Giunta", ed in sede di approvazione del preventivo il Consiglio la registra - perché di questo si tratterebbe noi avremmo evidentemente capovolto il nostro modo di procedere in materia di bilancio.
Le chiedo, pertanto, di formalizzare su questo punto una mozione sospensiva, che secondo me si giustifica. Vorrei avere da lei, Presidente una risposta.



PRESIDENTE

L'Assessore Racchelli mi ha chiesto una sospensione di cinque minuti che accordo.
Desidero far presente ai colleghi che questo provvedimento è stato per diverso tempo all'esame delle competenti Commissioni consiliari. In quella sede dovrebbero essere sviscerati tutti i problemi di carattere tecnico ed anche legati agli aspetti finanziari. Pertanto, o è inutile il lavoro delle Commissioni, oppure questo non viene fatto con la dovuta diligenza.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 17.31 riprende alle ore 18.05)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Riapro la seduta per chiedere all'assemblea, se acconsente, di procedere alla prima votazione del CO.RE.COM perché richiede una procedura complessa. Infatti, occorre votare prima i componenti del comitato, fare lo spoglio e, all'esito dello stesso, votare per il Presidente. Questo ai sensi della legge che abbiamo approvato.
Ripeto, se non ci sono obiezioni, chiedo all'aula se posso disporre una sospensiva, cioè dare per accolta la sospensiva di questo punto, passando al punto "Nomine" e procedere così alla distribuzione delle schede. Se l'assemblea acconsente, dispongo una sospensione di dieci minuti. Alla ripresa dei lavori votiamo per il CO.RE.COM, andiamo avanti con la legge e intanto facciamo lo spoglio delle schede.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Si tratta solo di procedere alla votazione, c'è un problema tecnico legato allo spoglio. La seduta riprende.
8.1) Emendamento presentato dal Consigliere Cattaneo: L'art. 8 è così sostituito: "Art. 8.
1. Per l'applicazione della presente legge è autorizzata, per l'anno finanziario 2001, la spesa di lire 500 milioni.
2. Agli oneri finanziari derivanti dall'applicazione del presente comma si provvede mediante istituzione di apposito capitolo di spesa denominato 'Oneri per la procedura di concessione del bonus fiscale' con la dotazione di lire 500 milioni e mediante riduzione di pari importo del capitolo 15950.
3. Per gli anni successi si provvederà in sede di predisposizione dei relativi bilanci".
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cattaneo; ne ha facoltà.



CATTANEO Valerio

Quale relatore del disegno di legge n. 113 ho ritenuto opportuno presentare questo emendamento, che è un chiarimento sull'individuazione dei costi derivanti dal disegno di legge stesso. Ammesso e non concesso che il Consiglio regionale approvi oggi il disegno di legge e che lo stesso diventi legge regionale vigente a partire da fine mese (nella parte già approvata dal Consiglio regionale si prevedono 120 giorni per la sua attuazione), tuttavia va ricordato che potrebbe subentrare un decreto attuativo del Governo che rimanda al primo gennaio dell'anno successivo la facoltà di avere questo beneficio e che, comunque, in 120 giorni, a decorrere dal 27 aprile, porterebbe l'eventuale operatività della legge al primo settembre (quindi, per l'anno 2001 i mesi sono quattro).
Nell'emendamento si prevede solo uno stanziamento di 500 milioni che corrispondono all'investimento previsto per l'attuazione del disegno di legge n. 113 nella nota fatta pervenire a suo tempo alla VII Commissione da parte dell'Assessore competente, Racchelli. C'è una risposta di conferma di 500 milioni di spesa prevista per l'istituzione, che si recuperano dalla riduzione di pari importo dal capitolo 15950 (com'è noto, è il capitolo delle spese obbligatorie).
Per gli anni successivi si prevede in sede di predisposizione dei relativi bilanci. Questo mi dà l'opportunità di chiarire un altro aspetto.
Il bonus fiscale può essere dedotto nell'anno successivo. E' nell'anno successivo che vengono trasferiti i nove-decimi alla Regione Piemonte quindi, chi usufruirà dell'eventuale bonus fiscale nel 2001 - ammesso che si possa, per quota parte, nei quattro mesi, perché ci sono 120 giorni per l'attuazione - si andrà in detrazione, di fatto, nel 2002.
La parte relativa al bonus fiscale, quindi la parte mobile, non la parte degli investimenti, deve essere calcolata nel 2002 e non è certamente da calcolare in sede di bilancio nel 2001.



PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare l'Assessore Casoni per esprimere il parere della Giunta.



PRESIDENTE

CASONI, Vicepresidente della Giunta Regionale



PRESIDENTE

Esprimo parere favorevole all'ipotesi formulata dall'emendamento del Consigliere Cattaneo.



PRESIDENTE

Porto in votazione l'emendamento 8.1) presentato dal Consigliere Cattaneo.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' accolto con 24 voti favorevoli, e 3 astensioni (n. 1 Consigliere non ha partecipato alla votazione.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Papandrea per dichiarazione di voto sull'art. 8; ne ha facoltà.



PAPANDREA Rocco

Voto contro l'articolo perché, come dicevo già negli interventi precedenti, ritengo che il provvedimento abbia una funzione di natura prevalentemente elettorale, demagogica ed è utile solo in questa fase di campagna elettorale. 500 milioni investiti per quest'anno, vuol dire non applicare la legge perché, questa cifra, non servirà a mettere in moto i meccanismi per la sua applicazione e si rinvia tutto al prossimo anno. Se si facesse uno sconto direttamente, presumibilmente vorrebbe dire uno sconto di circa 7000 a vettura. Se si facesse un provvedimento diverso avremmo costi maggiori - se ne sono accorti tutti - quindi occorre essere prudenti, ma questo vuol anche dire tornare al punto di prima. Prima era un provvedimento demagogico; ce ne accorgiamo nel momento in cui andiamo ad approfondire le ricadute della legge che diventa inapplicabile.
Questo Consiglio Regionale dovrebbe fare delle cose più serie, spesso ci si accusa di perdere molto tempo, secondo me a ragione; in questo modo stiamo dimostrando di perdere tempo, semplicemente avendo come unico punto di riferimento la popolarità, il dover conquistare consensi in questo modo che, ritengo, non sia un modo serio. Poiché a questo punto il provvedimento non è troppo "nocivo" al bilancio regionale, perché è nocivo per la cifra di 500 milioni. Però, nonostante questo, voterò contro, così come voter contro tutto il provvedimento.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Papandrea. Passiamo ora a votare l'art. 8 nel suo complesso.
Si proceda alla votazione dell'art. 8 come emendato, per alzata di mano, ai sensi dell'art. 44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 33 votanti 32 voti favorevoli 25 voti contrari 1 astensioni 6 non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere L'art. 8 è approvato.
ART. 9 Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art. 44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 34 votanti 33 voti favorevoli 30 voti contrari 3 non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere L'art. 9 è approvato.
Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moriconi, Papandrea e Giordano: "E' aggiunto il seguente articolo: 'Le norme della presente legge si applicano a partire dal 1/1/2002'".
Il Consigliere Chiezzi non desidera illustrarlo.
Ha chiesto la parola il Consigliere Brigandì, ne ha facoltà.



BRIGANDI' Valerio

Presidente, le chiedo di dichiarare inammissibile l'emendamento, visto che è in aperto contrasto con l'ultimo articolo che abbiamo votato.



PRESIDENTE

Effettivamente, Consigliere Chiezzi, è inammissibile, essendo stata votata la dichiarazione di urgenza...



PRESIDENTE

CHIEZZI Giuseppe (fuori microfono)



PRESIDENTE

Presidente, ma non è l'ultimo articolo la dichiarazione di urgenza?



PRESIDENTE

Il Consigliere Chiezzi ha chiesto di aggiungere il nuovo articolo alla fine e, quindi, ci ha un po' indotti in errore. L'urgenza è relativa all'entrata in vigore, quindi dichiaro ammissibile l'emendamento! Pongo in votazione l'emendamento il cui primo firmatario è il Consigliere Chiezzi e a cui la Giunta si è dichiarata contraria.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 5 voti favorevoli, 27 contrari (non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere).
Ora, colleghi, prima della votazione finale dell'intero testo, ai sensi dell'art. 68 dello Statuto, dobbiamo votare gli ordini del giorno ad esso collegati.
Ho un solo ordine del giorno collegato, il n. 239, presentato dai Consiglieri Cattaneo, Cota e Valvo, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale Premesso che dal 1° marzo 2001 i gestori degli impianti di carburante versano le quote di accisa sulle benzine tramite lo strumento del modello 'F 24' evidenziato che da tale forma di versamento rimanga esclusa la quota regionale di accisa (attualmente L. 250), che viene versata allo Stato con modalità separata le Regioni non hanno riscontro sul reale gettito di loro spettanza le Regioni necessitano di dati statistici affidabili impegna il Presidente della Giunta ad attivarsi, sul Governo, affinché le modalità di versamento delle quote statale e regionale di accisa sulle benzine siano accorpate in un'unica operazione da parte dei gestori degli impianti di rifornimento carburante".



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cattaneo per l'illustrazione.



CATTANEO Valerio

Prima di tutto, vorrei spiegare le motivazioni del nostro ordine del giorno, il quale va incontro ad un'esigenza emersa dal dibattito consiliare in cui si è discusso il disegno di legge n. 113. Mi riferisco all'esigenza di capire quanto possa essere - per avere un dato oggettivo questa accisa. D'altra parte, questo ordine del giorno può rispondere anche ad un'esigenza di buona amministrazione: si tratta infatti di cercare di recuperare - poi spiegherò perché - presto i soldi, non dopo molti mesi ma, soprattutto, si tratta di reperire ed avere la quota esattamente spettante alla nostra Regione.
Cosa avviene oggi? I distributori di carburante versano l'accisa statale attraverso il modulo F 24 e, con modalità successiva e separata, la quota regionale di accisa - le 250 lire - alle dogane, che ne fanno il riparto e il riordino, trasferendo il tutto al Ministero del Tesoro.
Successivamente, normalmente in un periodo che va dai quattro ai sei mesi il Ministero del Tesoro invia la quota parte dell'accisa alla Regione nella fattispecie alla Regione Piemonte.
Se ottenessimo l'unificazione del modulo, di fatto, cosa otterremmo? Primo, un riscontro immediato, oggettivo ed incrociato sul numero esatto dei litri di carburante utilizzati, quindi che l'accisa che ci viene restituita sia esattamente corrispondente a quella versata dai nostri distributori di carburante. Oggi, infatti, non abbiamo un dato certo perché nessuno ha i riscontri di quanto viene versato alla dogana, di quanto la dogana trasmette al Ministero del Tesoro né se la cifra che il Ministero del Tesoro ritrasferisce alle Regioni è esattamente corrispondente all'accisa versata. D'altro canto - e questo è uno degli aspetti più interessanti - si potrebbe velocizzare e sburocratizzare. Come maggioranza regionale, questo era uno dei punti del nostro programma elettorale e di governo, il versamento dell'accisa, quindi risparmiare quei quattro-cinque mesi, a cui prima mi riferivo, ed ottenere, da un lato, il ristorno esatto da parte dello Stato, quindi del Ministero del Tesoro, e dall'altro, ottenere un periodo più breve, che può andare dai trenta ai quarantacinque giorni in luogo di un periodo che va dai quattro ai cinque mesi, a volte sei.
Quindi, proponiamo questo ordine del giorno affinché il Presidente e la Giunta si attivino in tal senso. Attivandosi in questo senso e ottenendo questo risultato, avremo, finalmente, un riscontro sull'accisa reale quindi saremo sicuri che non ci "fregano" - tanto per parlare in maniera molto chiara - e, soprattutto, avremo i quattrini, per chi ha avuto l'umiltà e la volontà di verificare il numero dei versamenti, ad esempio nell'anno 1999, che è l'anno di riferimento completo. Avremo un numero considerevole di miliardi, tre-quattro mesi prima rispetto all'attuale versamento.



PRESIDENTE

Non essendoci altre richieste di parola, pongo in votazione l'ordine del giorno n. 239.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
L'ordine del giorno collegato è approvato con 27 voti favorevoli (non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere).
La parola al Consigliere Palma per dichiarazione di voto.



PALMA Rocco

Intervengo solo per ricapitolare le ragioni che ci hanno già portato in sede di dibattito generale, a discutere dell'opportunità di questo testo e anche, in generale, di provvedimenti di questo tipo. Due o forse più sedute del Consiglio sono state impegnate in una trattativa, anche abbastanza serrata, con una concertazione fra gruppi di maggioranza e gruppi di opposizione, per l'adozione di un provvedimento che rappresenta la summa di ciò che un governo della spesa pubblica non dovrebbe fare nell'interesse delle comunità che amministra e che rappresenta, e anche negli interessi di quel minimo di rigore che nel bilancio pubblico dovrebbe trovare spessore e riscontro.
Dicevamo già in sede di dibattito generale che noi interveniamo con un provvedimento di spesa a tutti gli effetti per rimediare ad un deficit competitivo di un settore della distribuzione, che potrebbe riordinarsi più liberamente e più coerentemente secondo le regole tanto invocate, ma tanto violate, del libero mercato sul quale invece interveniamo. Temevo che l'intervento riguardasse una somma consistente, in realtà, interveniamo con qualche obolo elettorale. Cinquecento milioni - questo evidentemente sono non sono sufficienti neppure per rimediare ad una situazione di effettiva necessità da parte dei settori della distribuzione locale, ma semplicemente per rimediare quel minimo di deficit competitivo che questi settori scontano nella concorrenza con i settori distributivi di paesi frontalieri che, per ragioni fiscali, hanno un prezzo della benzina inferiore.
Come si diceva all'inizio di questa discussione, se valesse questo principio tutti i settori in difficoltà - pensiamo quanti ne esistono nel mondo della distribuzione - potrebbero invocare analoghi provvedimenti a proprio vantaggio. Così il criterio della territorializzazione dello sgravio, dell'incentivo o del beneficio finanziario diventerebbe il criterio generale della trattativa e della mediazione politica all'interno di quest'aula; quindi, anziché produrre leggi astratte e generali staremo sempre a disegnare i perimetri di applicazione di una normativa di beneficio, anche in questo caso a vantaggio delle posizioni di privilegio di alcuni e non delle comunità che noi vogliamo rappresentare e governare.
Questa legge, fortunatamente, non è così dannosa in termini di bilancio. Dal mio punto di vista, è una legge sbagliata per quanto riguarda l'impostazione economica; è una legge scandalosa dal punto di vista del costume politico. Il fatto che venga approvata a ridosso delle elezioni è probabilmente un caso perché giaceva in Commissione da parecchio tempo. Il fatto che sia una materia e un provvedimento di natura prettamente elettorale è tutto un altro discorso. Questa è una denuncia che noi vogliamo continuare a riportare all'interno di quest'aula.
Chiedo semplicemente che i piazzisti ed i propagandisti di misure di questo tipo, per lo meno, informino i cittadini delle comunità locali, non già del riscontro che, in termini di bilancio pubblico normativo e di questo tipo, rischiano di portare, ma degli effettivi benefici di cui queste comunità finiranno per godere. Questi sono benefici, anche dal punto di vista finanziario, inesistenti. Sono, invece, benefici di propaganda elettorale per chi ha proposto e difeso normative di questo tipo.
Annunciando il voto contrario a questo provvedimento, ci permettiamo, a nome del nostro Gruppo, di lanciare un monito, che è, evidentemente politico, alla Giunta, ma anche a questo Consiglio, per non procedere su questa strada che, anziché disegnare interventi di sostegno e di sviluppo dell'economia della nostra Regione, si limitano di volta in volta a compensare gli interessi di aree territoriali e dei settori economici meglio rappresentati all'interno dei Gruppi di maggioranza o all'interno dei Gruppi di opposizione, in spregio complessivo degli interessi della nostra Regione e delle comunità che, ripeto, dovremmo rappresentare e governare.



PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il Consigliere Saitta; ne ha facoltà.



SAITTA Antonino

Il dibattito svolto su questa legge ci consente di trarre qualche valutazione un pochino più articolata rispetto ad alcune considerazioni svolte all'inizio del dibattito.
Complessivamente si rileva che anche la Regione Piemonte, ultima fra le Regioni, si adegua ed applica una legge nazionale che prevede la possibilità di uno sconto per i cittadini che si trovano sul confine. Come primo rilievo, notiamo che la Regione Piemonte arriva in ritardo.
Il meccanismo costruito, e lo abbiamo verificato durante il dibattito apparentemente è semplice; mentre, in realtà, è un meccanismo burocratico.
Nel dibattito si è rilevato che l'altra modalità dello sconto alla pompa era un meccanismo costoso. In parte, questa è un'osservazione condivisibile, ma, se pensiamo al meccanismo burocratico che si deve costruire, ho l'impressione che il costo venga scaricato sui cittadini. Nel senso che comporta la tenuta delle dichiarazioni, la presentazione della dichiarazione, le ricevute; creiamo un meccanismo burocratico di un certo costo che viene scaricato sulla collettività. Alla fine, il costo complessivo non è diverso rispetto allo sconto alla pompa. Quindi, sotto questo aspetto, è un meccanismo veramente molto burocratico e credo non dia quelle certezze utili per evitare forme di evasione della norma e dei benefici della legge.
Per quanto riguarda la seconda osservazione, immaginavamo che i benefici complessivi di queste norme fossero più consistenti, in grado veramente di risolvere il problema della differenza di costo. Credo che qualunque collega abbia fatto qualche operazione di ripartizione dei 500 milioni sulla popolazione, come lo avrà fatto anche sicuramente l'Assessore.
Assessore Racchelli, volevo soltanto rilevare questa timidezza nella quantità di risorse che sono state stanziate: 500 milioni vuol dire considerando le famiglie interessate all'operazione, un beneficio di 10 mila lire a famiglia.



RACCHELLI Ettore, Assessore al commercio (fuori microfono)

Se è per l'organizzazione; non fare demagogia!



SAITTA Antonino

Allora non c'è neppure il beneficio, questo è il costo dell'organizzazione, come dice l'Assessore. Quindi, il costo dell'organizzazione dell'operazione per questa parte dell'anno è di 500 milioni. Il costo di organizzazione ricomprende i moduli, la pubblicità e gli avvisi. Perciò la norma finanziaria non enuncia il costo che in qualche maniera si deve sopportare come Regione Piemonte per consentire il beneficio. Non c'è nulla. Non c'è una copertura finanziaria...



(Commenti in aula)



SAITTA Antonino

Come non c'è l'esigenza della spesa? La questione che viene traslata non impedisce, anzi obbliga la Regione Piemonte a prevedere un costo perché l'operazione ha un costo. Perché è tutto traslato di qualche anno e in qualche maniera bisogna anticipare, ma un costo ce l'ha.
Si sostiene che questa legge ha soltanto un costo di organizzazione, ma è una cosa non vera. Allora, cosa vuol dire, togliamo la norma finanziaria? Se non ha un costo, eliminiamola. Siccome un costo dev'essere sostenuto perché se c'è un beneficio dev'esserci un costo, viene supportato da tutta la collettività. Il principio, infatti, è questo: se c'è un problema, la collettività regionale supporta un costo. Invece, non viene neppure previsto un costo, è solo organizzazione. In pratica, spendiamo 500 milioni per pubblicizzare il meccanismo, per stampare i moduli, ecc.
Credo che diventi obiettivamente difficile dire che si è contrari ad una proposta che tende a risolvere qualche problema. Però, nel momento in cui diamo l'assenso, lo facciamo in modo critico, pesantemente critico perché si sappia che il provvedimento non è supportato da risorse sufficienti per consentire la soluzione del problema.
Non ci sono a disposizione neanche i 500 milioni, quindi sono tutti costi di organizzazione. Vogliamo far notare questo aspetto, perché il provvedimento deve essere sicuramente completamente rivisto. Ci accorgeremo, probabilmente fra qualche tempo, di aver costruito (spero che non sia così) un provvedimento affrettato, contraddittorio, senza risorse e che produrrà pochissimi benefici.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Manica.



MANICA Giuliana

Arriviamo a votare in quest'aula in modo tardivo le disposizioni fiscali in materia di riduzione del prezzo per l'acquisto delle benzine nei territori regionali di confine.
Questi progetti di legge erano già stati depositati nella scorsa legislatura ed erano giaciuti indiscussi per lungo tempo, tramutandosi in faldoni di provvedimenti polverosi. Nel frattempo la legislatura si era estinta. Si era fatto oggetto di questa proposta come un elemento di campagna elettorale, dopodiché non era mai avvenuto.
La Regione Piemonte è certamente in ritardo nell'applicare le disposizioni di ben due leggi dello Stato, che danno alle Regioni, anche a statuto ordinario, facoltà precisa di operare riduzioni del prezzo della benzina nelle aree di confine, in particolare nelle aree di confine con la Svizzera. Dobbiamo dire che tutte le altre Regioni, in particolare la vicina Lombardia, si sono trovate di fronte a questa problematica e da lungo tempo hanno già applicato quella legislazione da almeno due o tre anni. Ricordo che la prima legislazione nazionale risale al '95, mentre l'altra legge al '99.
Siamo certamente in grande ritardo in questa direzione nonostante le proposte e le sollecitazioni venute da più parti. Ricordo, in particolare quelle dalla provincia di Verbania già nella scorsa legislatura, e da altri comuni. Quelle amministrazioni avevano tutte le colorazioni politiche erano indicazioni amministrative. Siamo passati da una Giunta provinciale di centrosinistra ad un'altra, e la sollecitazione era la medesima, così come i comuni governati nelle forme e nei modi più diversi. Era stata ampliamente sollecitata dalle organizzazioni sociali e dalle stesse organizzazioni sindacali. Non abbiamo dato per lungo tempo risposta in questa direzione ad un provvedimento di grande importanza.
Perché arriviamo oggi in aula? Rivendico, ad un lavoro del mio Gruppo i Democratici di Sinistra, alla collaborazione degli altri colleghi, il fatto che oggi l'aula discuta il provvedimento e lo approvi. Se non avessimo tempestivamente ripresentato una proposta di legge precedente a quella della Giunta, se non l'avessimo mantenuta in Commissione e il testo in aula, non credo che i tempi sarebbero stati questi. Crediamo che questo non sia un merito esclusivamente nostro, ma che vada a beneficio delle popolazioni interessate. Riteniamo di aver svolto un compito istituzionale ed amministrativo utile, doveroso ed importante, di avere, in sostanza fatto il nostro dovere.
Vi sono altri elementi di soddisfazione rispetto a questo testo.
Riteniamo di rilievo il fatto di essere riusciti a convincerci reciprocamente con altri colleghi in aula, che il provvedimento dovesse essere esteso all'intera provincia del VCO e anche a quei comuni delle province limitrofe che sono alla stessa distanza dal confine. Ci sembra che l'assunzione di questo punto, che era uno dei due che chiedevamo che venissero assunti con forza e che rappresentavano le differenze tra il nostro testo e quello della Giunta, e quel voto positivo in questa direzione sia significativo, cioè dà la certezza dell'ambito territoriale non sottopone ad una disposizione attuativa successiva della Giunta una possibile e discrezionale scelta dei comuni. E' inserito in legge ed è un punto fondamentale, che riguarda la provincia del VCO e molti comuni del novarese.
Devo, inoltre, dire che riteniamo elemento di soddisfazione il fatto che si siano potuti accogliere all'interno di quest'aula altri suggerimenti, per esempio quello relativo alla sperimentazione per un anno e al monitoraggio, perché leggi come queste necessitano, inevitabilmente di una sperimentazione. E' positivo che sia stata accolta l'osservazione particolare del Consigliere Saitta e da altri colleghi relativa alla necessità di una precisa norma finanziaria. Relativamente a questo punto possiamo dire che c'è una soddisfazione parziale, perché lo stanziamento non corrisponde allo sforzo metodologico dell'individuazione della norma stessa, però l'assunzione ci sembra rilevante.
Debbo, pertanto, rilevare che il testo che oggi abbiamo discusso e che sottoponiamo all'approvazione dell'aula è un testo che ha raccolto molta parte del nostro lavoro.
C'è un punto che ancora non ci convince. Il nostro voto sarà favorevole, ma avremmo preferito esprimere un voto favorevole ad una legge migliore, in quanto c'è un punto in cui la legge è decisamente insufficiente, e riguarda quel meccanismo attuativo relativo al bonus fiscale e non ad uno sconto alla pompa, che era ciò che veniva chiesto dagli Enti locali, dalle organizzazioni interessate e dai soggetti del settore, oltre che da un'importante parte dell'utenza di quella realtà.
Con l'approvazione di questa legge, offriamo un servizio alla popolazione. Riteniamo, però, non essendo questo un provvedimento in cui siano coinvolte questioni di coscienza ideologica, ma che deve avere un meccanismo pratico ed attuativo, che siano aperte due questioni che possiamo rinviare al dibattito futuro, e soprattutto a quando, in sede di Commissione competente, verrà discussa la relazione annuale sul suo stato di attuazione .
La questione sulla verifica di questo meccanismo di rimborso, che per quanto ci riguarda è una delle questioni che riproporremo nelle Commissioni per una verifica annuale, per valutarne l'adeguatezza. L'altra è la norma finanziaria, che certamente in questo momento è un primo inizio, ma che riteniamo insufficiente, in quanto sarebbe stato opportuno prevederla in modo più adeguato e più consistente.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE TOSELLI



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Giordano.



GIORDANO Costantino

Noi voteremo a favore di questo provvedimento solo per opportunità elettorale, perché è un provvedimento che sicuramente non risolve alcun tipo di problema, perché per riqualificare i territori non è sufficiente il ragionamento che io incasso meno accisa oppure ne incasso di più. Il ragionamento non regge! Io capisco che chi ha messo in piedi questo provvedimento ha fatto un ragionamento chiaro: siccome questi signori vanno in Svizzera a comprarsi la benzina, quella è un'accisa che io non incasso! Al di là del fatto che manca proprio l'istruttoria del provvedimento che dica "si prevede che il 50% degli abitanti dei nuclei familiari vanno in..." (insomma fare due conti), questa cosa pone in evidenza il modo di lavorare di questa Giunta che effettivamente è troppo superficiale in più circostanze.
Noi voteremo sì perché anche noi andremo lì sul territorio a dire: "abbiamo votato sì per lo sconto sulla benzina", ma sappiate che è solo un'opportunità elettorale.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Valvo.



VALVO Cesare

Nel corso del dibattito della settimana scorsa e anche di oggi si è parlato di non coerenza. Il collega Cattaneo in un suo intervento aveva parlato di non coerenza; la minoranza aveva addirittura parlato di spaccatura della maggioranza e in ultimo si è anche parlato di provvedimento meramente elettorale. Io partirei proprio da questo ultimo punto: ricordo che nella storia della Repubblica, dal 1946 ad oggi, grosso modo si è votato cinquanta volte in cinquant'anni, quindi qualsiasi provvedimento, volendo, può essere tacciato di essere di natura elettorale.
Voglio ricordare che il disegno di legge n. 113 è stato assegnato alla VII Commissione in data 8 agosto 2000, ma conosciamo tutti le motivazioni che ci hanno portato a discuterlo e ad approvarlo soltanto nella giornata odierna.
Sul discorso della non coerenza. Io penso che l'Assessore potrà darci atto di aver manifestato già in sede di Commissione alcune perplessità sulle modalità di concessione del beneficio. Perplessità che nascevano dal fatto - come abbiamo detto in Commissione e come abbiamo ribadito in aula che la concessione del bonus fiscale comportava una notevole burocrazia per il cittadino. Avevamo manifestato in Commissione perplessità sulla possibilità di dedurre l'eventuale credito residuo dalla addizionale IRPEF regionale, tant'è che il provvedimento era stato poi licenziato dalla Commissione, perlomeno per quanto mi riguarda, con una sorta di raccomandazione. Ricordo di aver detto in Commissione: "votiamo a favore del provvedimento con l'auspicio che nel momento in cui avverrà la discussione in aula si chiarisca la norma contenuta nell'art. 3 relativa alle modalità di concessione del bonus". Questo perché all'epoca - ricordo che il provvedimento era stato licenziato il 30 novembre - non era ancora stata varata la finanziaria e non eravamo ancora a conoscenza se l'eventuale credito residuo potesse essere recuperato o meno dalla addizionale IRPEF, cosa che abbiamo appurato martedì scorso.
Detto questo, abbiamo dichiarato in Commissione che comunque, obtorto collo, avremmo votato a favore del disegno di legge n. 113 in considerazione del fatto che l'Assessore Racchelli aveva dimostrato come i costi di impianto di una procedura così come attuata in Lombardia erano eccessivamente elevati in relazione al beneficio che poi la Regione avrebbe concesso al numero limitato di cittadini, gli utenti della Provincia del Verbano Cusio Ossola.
In aula abbiamo ripreso queste nostre considerazioni. Ricordo che martedì scorso ho premesso alle mie considerazioni comunque il voto favorevole di Alleanza nazionale al provvedimento e ci siamo sforzati di apportare alcune migliorie: ecco perché martedì scorso abbiamo chiesto all'Assessore di verificare la possibilità di stipulare una convenzione con la Regione Lombardia, che già aveva messo in atto il provvedimento governativo e attuato lo sconto sul costo del carburante per i Comuni che confinavano con la Svizzera, per la gestione dello sconto diretto alla pompa. L'Assessore, nella sua legittima autonomia, ha deciso di non effettuare questa verifica, o ha fatto questa verifica comunque, e ha ritenuto questa strada non percorribile, quindi noi non possiamo che ribadire quanto abbiamo detto in Commissione, manifestando comunque la soddisfazione per le migliorie che sono state apportate al provvedimento per l'accoglimento di alcuni emendamenti che abbiamo sottoscritto.
Il provvedimento non ci entusiasma dal punto di vista della procedura di concessione del bonus, perché chi esercita un'attività imprenditoriale o chi già presenta la dichiarazione dei redditi, di fatto non fa altro che dedurre gli eventuali crediti in dichiarazione; il lavoratore dipendente che non presenta la dichiarazione dei redditi, se dovesse avere un credito residuo è costretto a presentare il modello 730 o il Modello Unico e si corre anche il rischio che l'eventuale credito residuo sia poi di fatto annullato dal costo della stessa dichiarazione. Quindi è una procedura macchinosa che peraltro, obtorto collo - ripeto - votiamo in considerazione del fatto, lo ribadisco, che il costo di realizzazione della struttura informatica, dei collegamenti, della rete, dei POS, ecc., si aggirava come abbiamo visto intorno ai 3,5-4 miliardi, spesa effettivamente rilevante per un numero di utenti così limitato.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Papandrea; ne ha facoltà.



PAPANDREA Rocco

Intervengo brevemente per dire che, come avevo già annunciato voter contro questo provvedimento. Condivido, tra l'altro, alcune considerazioni svolte in questa ultima fase del dibattito; anch'io ritengo che il provvedimento sia macchinoso e complesso, in quanto tratta di una cosa come il prezzo della benzina, che cambia molto rapidamente. Di questo abbiamo potuto renderci conto nell'arco degli ultimi mesi, rilevando la rapidità dell'evoluzione del prezzo della benzina, ed ora introduciamo un meccanismo di cui non riusciamo a quantificare il costo.
Alla fine è venuta fuori una proposta che mi sembra abbastanza ingestibile; non si capisce appunto come questa legge possa essere gestita con le poche risorse investite che io spero possano anche non essere spese perché spero che questa legge, in fase di applicazione, non vada avanti.
Occorre inoltre tener conto che, attraverso l'evoluzione dei prezzi della benzina, negli ultimi tempi la differenza tra il costo in Italia e il costo in Svizzera si è molta abbassata; mi pare che si aggiri intorno alle 200 lire ed effettivamente, per una questione del genere, non vale proprio la pena emanare un provvedimento. Se facciamo rifornimento in città oppure in autostrada talvolta paghiamo già una differenza di 100 lire al litro, e non per questo facciamo provvedimenti per incentivare la gente ad andare in autostrada piuttosto che in città. Ognuno di noi si trova di fronte ad una giungla dei prezzi che non vuole essere governata, che tutti quelli che hanno detto che bisognava liberalizzare la benzina non hanno voluto governare.
Anche all'interno del territorio italiano esistono differenze significative tra un gestore e l'altro, per cui se la differenza di prezzo che c'è oggi tra noi e la Svizzera si mantiene nel prossimo periodo ritengo che questa legge sia veramente inutile (anzi, potrebbe addirittura avvenire che si riduca ulteriormente).
Per questo motivo mi pare che non valga assolutamente la pena di votare contro né di varare la legge; ovviamente, io mi limito a votare contro augurandomi che vi possa essere un ripensamento dell'ultima ora da parte di molti altri e quindi che la legge venga respinta, così non partiamo neanche con un meccanismo burocratico complicato.
Mi pare che, alla fine, gli unici beneficiari concreti della legge siano i due Consiglieri, l'Assessore del Verbano e pochi altri, in quanto permetterà loro, nelle prossime settimane, di fare campagna elettorale per i candidati che sostengono, sbandierando un pezzo di carta che poi troverà una scarsa applicazione.
Noi non vogliamo fare questo; logicamente, spiegheremo perché abbiamo votato contro. Non ritorno ad argomentazioni più generali; vale però la pena ricordarne almeno una.
I cittadini del VCO non sono penalizzati, nel senso che prima pagavano la benzina di più del cittadino di Torino o di Cuneo: pagavano la benzina esattamente come tutti gli altri cittadini del Piemonte, e penso che potremmo continuare a tenere questa situazione senza gravi danni per nessuno.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Angeleri.



ANGELERI Antonello

Signor Presidente, devo dire che ho qualche difficoltà ad intervenire per questa dichiarazione di voto, perché nella dichiarazione che mi accingo a fare vorrei potermi dividere tra: 1) un cittadino della Regione Piemonte: 2) una parte politica che esprime comunque una sua valutazione, quindi come rappresentante di una parte politica; 3) come cittadino di una delle Province che non beneficia di questa possibilità.
Però dovrei fare tre dichiarazioni di voto e diventa complesso e difficile.



ANGELERI Antonello

PAPANDREA Rocco (fuori microfono)



ANGELERI Antonello

Prova!



ANGELERI Antonello

Ci proverò, perché sicuramente un dato è certo: questo provvedimento arriva in aula in un periodo che, quanto meno, può far pensare che avvicinandoci ad una scadenza elettorale, ci siano persone magari un po' più interessate a far sì che questo provvedimento vada in porto rispetto ad altre in quest'aula.
Ne va dunque della serenità di giudizio; ne va anche di una macchinosità che abbiamo riscontrato nel dispositivo, in alcuni articoli che non ci fanno ben comprendere quale sia poi l'utilità reale di un provvedimento rivisto in quest'aula in maniera, secondo noi, un po' troppo frettolosa e che ha, in qualche modo, rovinato quello che era l'intendimento iniziale di una buona legge che applicava niente pocodimeno che alcune leggi nazionali, coma la n. 549 e la n. 133.
Tutto sommato, il fatto che si sia proceduto ad inserire una verifica di questa legge, quindi una sorta di sperimentazione per capire se i meccanismi sono adatti e in realtà questi benefici arrivino, è una cosa che migliora ed è utile in questa direzione.
Poi, però, subito dopo, quando parliamo di norme finanziarie verifichiamo che lo stanziamento è, da una parte, irrisorio e, dall'altra che non è del tutto comprensibile rispetto al disegno di legge originario così come era stato presentato.
Secondo noi, quanto è stato prodotto in quest'aula è un po' diverso per certi aspetti per fortuna, per altri no - rispetto al disegno di legge originario.
Siamo, per esempio, soddisfatti che si sia proceduto ad un ampliamento del beneficio ad un territorio più vasto, grazie ad un emendamento che è stato presentato anche a nostra firma.
Siamo invece estremamente perplessi su quella che è stata la risposta dell'Assessore; risposta che non ci ha convinto, perché non ha valutato la serietà della proposta che avevo fatto e che riguardava lo sconto alla pompa.
La Regione Lombardia aveva dato un assenso anche di tipo politico a questa verifica; si poteva quindi procedere attraverso i nostri funzionari per verificare la possibilità di adottare un sistema più semplice, che i cittadini potevano toccare con mano di volta, ogni volta che andavano a fare il pieno di benzina.
E invece no.
Qualcuno ha proceduto ad indirizzarsi verso un sistema macchinoso, del quale, tra l'altro, beneficeranno solamente coloro che hanno la possibilità di presentare il modello 740. Capite che molti lasceranno perdere. Diventa importante, allora, questa sperimentazione.
Noi, per adesso, votiamo in modo non soddisfatto, ma votiamo a favore con l'impegno di verificare tra qualche mese se questo disegno di legge avrà effettivamente svolto il suo ruolo a beneficio del territorio del Verbano Cusio Ossola.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Grazie, Presidente. Il testo di questo disegno di legge piace a pochi ma viene votato da molti. Come mai? Piace a pochi per questo motivo: in realtà sono giunti in aula due testi di legge, che ipotizzavano forme diverse di soluzione del problema del prezzo della benzina nel Verbano Cusio Ossola.
Le due leggi non si sono amalgamate, sono giunte tali e quali in un'aula che ha dovuto prendere atto - due o tre volte nella scorsa riunione e mi sembra cinque volte oggi pomeriggio - di trovarsi di fronte a dei testi non esplorati fino in fondo, non equilibrati, con grossi buchi normativi, con tante verifiche da fare. Verifiche che, in queste cinque sospensioni di lavoro, sono state svolte in modo affrettato, concitato, in piedi tra i banchi, con gruppetti di Consiglieri e funzionari che discutevano sul da farsi.
Questo è il motivo per il quale questa legge, nonostante gli ultimi atti di correzione, piace a pochi.
La votano in molti: perché? Perché il provvedimento, che da un certo punto di vista può essere qualificato come tardivo, visto il lungo periodo di tempo trascorso dalla presentazione dei disegni di legge al momento della votazione, può essere definito - a ragione - un provvedimento sfrontatamente tempestivo per chi intende strumentalizzarlo a fini elettorali.
Questo provvedimento è messo ai voti in una posizione temporale inadatta ad un confronto di merito, e quindi in una posizione temporale politicamente indecente.
A questa posizione indecente, noi non acconsentiamo.
E' un provvedimento molto imperfetto, un provvedimento che genera, nei modi e nei tempi in cui viene discusso e votato, un turbamento del mercato perché con esso il valore di queste attività economiche in prossimità del confine è artificiosamente ed improvvisamente mutato, perché gli esercizi economici vicini alla frontiera vengono modificati nel loro valore di impresa.
Noi, in forza di legge, questa sera mutiamo il valore economico di attività di esercizio dei distributori di benzina! Avrei dovuto pensarlo qualche tempo fa e magari andare a comprare un distributore di benzina a basso prezzo vicino alla frontiera; perché con questo provvedimento di legge avrei sicuramente fatto un affare, incassando un aumento del valore del mio esercizio in forza di una legge! Si turba, dunque, il mercato e lo si fa sotto elezioni.
Per questi motivi (insufficienza della legge, superficialità, studi non fatti, risposte non date) la posizione dei Comunisti Italiani è di non partecipazione al voto. Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Presidente Cota, che interviene in qualità di Consigliere.



COTA Roberto

Grazie, Presidente. Brevemente, per esprimere il voto favorevole a questo provvedimento.
E' un provvedimento importante che dà un segnale: è certamente un primo segnale, un segnale parziale, ma è un segnale importante per alcuni cittadini piemontesi che si trovano in una situazione obiettiva, nella quale, a pochi chilometri dalle loro case il prezzo della benzina è inferiore.
E' un provvedimento che va incontro alla categoria dei proprietari o degli esercenti dei distributori di benzina, che si trovano nella situazione per cui, chi transita da quelle parti non si rivolge a loro, ma va a fare benzina oltre il confine.
E' quindi un provvedimento che incide come segnale positivo certamente non risolve i problemi! - sull'economia di una parte della nostra regione.
E' un provvedimento parziale; io stesso sono firmatario di una proposta di legge che prevedeva una riduzione del prezzo generalizzata alla pompa.
Ovviamente sarebbe stato un provvedimento più semplice, esteso non soltanto ai cittadini residenti, ma, nell'originaria formulazione, a tutti gli utenti dei distributori di benzina nelle zone limitrofe e vicine al confine.
Come ho già ripetuto nel mio intervento nel corso dell'esame del merito, questo provvedimento avrebbe avuto degli effetti sicuramente non controllabili sul bilancio della Regione, pertanto è stato sensato optare per questa nuova formulazione che - ripeto - va nella direzione giusta.
Considero giusto anche il meccanismo del bonus fiscale, che è un incentivo e che consente un recupero evitando il pagamento di imposte fastidiose.
In riferimento all'iter seguito per l'approvazione della legge considero positivo l'emendamento accolto dall'aula, che estende il beneficio non soltanto ai Comuni della provincia del Verbano Cusio Ossola ma anche ai Comuni della provincia di Novara, che si trovano alla stessa distanza dal confine. Mi pare una soluzione intelligente ed equilibrata che privilegia tutti i territori che vivono un determinato problema e non soltanto i territori di una provincia quale quella del Verbano Cusio Ossola. Qui, sì, ci sarebbe stata la tentazione di dire che il provvedimento aveva una valenza legata soltanto ai rappresentanti eletti di questa provincia. Invece, è un provvedimento che può comprendere anche gli abitanti della provincia di Novara che si trovano alla stessa distanza.
Un secondo aspetto positivo importante è quello legato all'emendamento presentato dal Consigliere Chiezzi, che forse in un primo tempo era stato sottovalutato, ma dà un segnale importante perché limita l'efficacia del provvedimento all'uso diretto, con la propria autovettura, della benzina da parte dei residenti. Questa è una specificazione importante, come è stata importante l'introduzione di una fase di sperimentazione e di monitoraggio.
La fase di sperimentazione ci consentirà, realmente, di vedere gli effetti della legge e di fare una valutazione su eventuali ampliamenti.
Penso che vi siano spazi finanziari e opportunità politiche, per ampliare il provvedimento e magari arrivare ad una riduzione generalizzata alla pompa.
Le Lega darà voto favorevole.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Moriconi; ne ha facoltà.



MORICONI Enrico

Mi verrebbe da dire, riferendomi agli argomenti di questa mattina sugli animali, che infine la "montagna ha partorito il topolino". Per quanto mi riguarda, voterò contro questo provvedimento per una serie di problemi che proverò a giustificare.
Questo testo legislativo non è stato preparato con sufficiente ponderazione, la differenza di prezzo della benzina non è stata presentata da nessuno, nel corso di queste lunghe discussioni sia in Aula che in Commissione (se è stato fatto da qualcuno, non l'ho recepito).
Come è già stato sottolineato dal Consigliere Papandrea, il differenziale della benzina potrebbe anche essere solo di 300 lire, ma allora vorrei capire: di volta in volta dovremo fare una classifica per verificare quanto si dovrà intervenire e in che quota? C'è il rischio che se non consideriamo il differenziale in modo preciso, potremmo entrare in competizione con la Svizzera.
Il Consigliere Angeleri diceva che si dovrebbe sdoppiare in tre per votare, ai suoi tre sdoppiamenti ne potrei aggiungere altri: potrei sdoppiarmi come cittadino del Piemonte, come cittadino italiano, oppure come ambientalista: che posizione potrei tenere rispetto a questi sdoppiamenti? Ci potrebbe essere anche un altro problema: se per qualche motivo particolare la Francia decidesse di abbassare il costo della benzina faremo anche un provvedimento del genere per gli abitanti della provincia di Cuneo che sono particolarmente vicini a quella Nazione? Questi sono dubbi che rimangono inespressi.
In sede di Commissione si era detto che questo atto legislativo doveva garantire i posti di lavoro della rete distributiva, oggi, in aula, abbiamo sentito parlare più di singoli cittadini, che non della rete distributiva.
Allora sorge un altro dubbio: questo intervento è per i cittadini e poi, a ricaduta, sulla rete distributiva? Oppure è direttamente un aiuto ai cittadini? Anche questo è un dubbio che, nel corso della discussione, non è stato assolutamente toccato.
Il punto che più mi preoccupa da ambientalista, che è tornato altre volte nel corso della discussione e che è ritornato anche oggi, è il problema legato all'aumento dei consumi (da più parti è stato detto che da questo provvedimento ci si aspettava anche un aumento dei consumi).
Come avevo già ricordato altre volte, l'aumento dei consumi in campo petrolifero non dovrebbe essere incentivato; come altre volte, da altre forze politiche dei Verdi era stato fatto notare, sarei più contento di votare provvedimenti che sostengono consumi intelligenti di carburante, che dovrebbe essere realizzato andando verso il risparmio del consumo di carburante e non verso l'aumento. E' inutile fare incontri internazionali parlare di effetti serra, di problemi legati alla emissione in atmosfera dei gas contenenti carbonio, quando poi, nel nostro piccolo, comunque contribuiamo ad aumentare i consumi, anziché contenerli.
Questo è l'aspetto normativo del provvedimento, ragione per cui il mio voto sarà contrario.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Galli; ne ha facoltà.



GALLI Daniele

Per quanto riguarda il discorso "ecologico" che ha fatto il Consigliere Moriconi, devo dire che mi aspettavo da parte sua, o da parte del suo partito a livello nazionale, seri impegni rispetto al minor costo di auto che circolano con propellenti alternativi: gas metano, idrogeno, elettrico.
In realtà, i decrementi di costo per chi utilizza autovetture elettriche vengono dati soltanto alla grande industria, ma sul bollo e su quanto pu usare l'utente comune, sulla tassa di circolazione di chi usa propellenti non inquinanti, non c'è stata alcuna agevolazione. Il Consigliere Moriconi a tal proposito può comunque presentare una legge che io sicuramente voterò.
Occorre rivedere la storia di questa legge che parte due legislature fa, con una proposta di legge al Governo centrale dall'allora Consigliere Vaglio e dai Consiglieri Farassino e Rabellino, la quale non ha avuto esito presso il Governo romano. La scorsa legislatura è stato approvato un ordine del giorno in quest'aula e una proposta di legge presentata dal Gruppo Forza Italia e di nuovo proposta al Governo centrale (ricordo che al Governo c'era anche la partecipazione del Gruppo Verdi) che non hanno avuto esito. Successivamente, Forza Italia ha presentato un'altra proposta di legge, copiata da altri Gruppi, ripresentata quest'anno e che abbiamo poi ritirato in virtù della proposta molto più omogenea della Giunta.
A chi giova, si è sentito dire, questa proposta di legge? Questa proposta di legge giova, essenzialmente, ai residenti del Verbano Cusio Ossola e a qualche residente in Comuni del Novarese. Giova a mantenere il piccolo commercio, giova a mantenere una rete di distribuzione con personale impiegato. Se ci scandalizziamo di queste agevolazioni, allora dovremmo anche scandalizzarci di tutte le misure CEE: quando si interviene su un territorio con una misura economica, anche voluta dalla Comunità Europea, si alterano le condizioni di mercato rispetto ai territori omogenei e vicini. Se questa è la logica.
Mi fa specie che un intervento sulle condizioni economiche venga contestato da una certa sinistra che, da quando è nata, ha sempre praticato interventi e forzature a livello economico. La grande contraddizione adesso dove nasce? Nell'ambito della sinistra e non nell'ambito del sistema di riparto del bonus che si è evidenziato in un contraddittorio normale che ha portato all'unicità del voto.



PRESIDENTE

Intende dissociarsi, Consigliere Cattaneo? Le ricordo che per il suo Gruppo è già intervenuto il Consigliere Galli.



(Commenti fuori microfono dei Consiglieri Chiezzi e Manica)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cattaneo.



CATTANEO Valerio

Approfitterò dei minuti che mi concedono i Consiglieri Manica e Chiezzi per intervenire...



(Commenti dai banchi dell'opposizione)



CATTANEO Valerio

No, per l'amor del cielo! Presidente, se il Regolamento non lo prevede non voglio certo costituire un'eccezione per quest'aula!



PRESIDENTE

Prego, Consigliere Cattaneo, proceda pure.



CATTANEO Valerio

Grazie, Presidente.
Naturalmente, ho chiesto la parola per esprimere voto favorevole a questo disegno di legge da parte del Gruppo Forza Italia. Oltre a fare le considerazioni di merito sul nostro voto favorevole, vorrei anche fare ordine sulla "storia" della legge in oggetto, anche per individuarne il diritto di primogenitura. In realtà, non è poi così importante stabilire a chi appartenga la primogenitura di questa legge. Importante è, per ricordare all'aula come si sono svolti alcuni fatti.
La Consigliera Manica ha rivendicato - e, in questo, è stata corretta non tanto la paternità della legge, quanto il merito di avere creato le condizioni per cui questo disegno di legge è arrivato fino all'esame dell'aula. Presentando lo stesso Gruppo DS un progetto di legge simile, in un certo senso andava a mordere il freno alla maggioranza, che aveva sì un suo disegno di legge, ma che, di fatto, per propria scelta, non per problemi al suo interno, non lo portava all'attenzione del Consiglio regionale.
Vorrei ricordare alla Consigliera Manica e a tutti i Consiglieri che questa legge è nata nella passata legislatura: furono gli allora Consiglieri Galli e Racchelli a presentare un progetto di legge in questo senso. Tale progetto di legge fu, all'epoca, contrastato dall'allora e dall'attuale - dato che le elezioni le hanno perse un'altra volta opposizione.
Ricordo che, in quell'occasione - la Consigliera Manica sedeva già in Consiglio regionale - né il Partito Democratico della Sinistra né la stessa Consigliera presentarono un progetto di legge "alternativo" a quello proposto dai Consiglieri Galli e Racchelli. Fu proprio tale progetto di legge ad essere esaminato dalla Commissione del Consiglio regionale, anche se poi non ebbe esito positivo.
Siamo alla settima legislatura, Presidente, ed è giusto riportare la verità nel suo alveo. Non si è trattato di un disegno di legge nato dalla Giunta, messo lì e portato all'attenzione del Consiglio regionale solo quando un Gruppo di opposizione - i Democratici di Sinistra - hanno depositato un loro progetto di legge. No, Presidente. Questo disegno di legge nasce da due progetti di legge presentati precedentemente: quello presentato da me e da altri colleghi del Gruppo Forza Italia (Galli Pedrale e Pozzo assieme ad altri ancora, se non ricordo male) e quello presentato dalla Lega Nord, immediatamente successivo al nostro, firmato dal collega Cota assieme ad altri Consiglieri.
Questo è il concetto. Ciascuno si faccia l'idea che vuole, ma questa è la verità inconfutabile, e la si può verificare con riscontri oggettivi: del resto, fin dalla prima legislatura, il Consiglio regionale è dotato di un efficiente Ufficio di Protocollo! E' stata paventata la volontà della maggioranza di emanare un provvedimento "elettorale". Il Consigliere di Rifondazione Comunista ha parlato di "provvedimento elettorale", citando anche i benefici che da esso avrebbero tratto i due Consiglieri. I due Consiglieri, però, non sono al vaglio degli elettori e le prossime elezioni regionali - qualora si candidassero di nuovo - saranno solo fra molti anni! Non si tratta di un provvedimento "elettorale", perché l'abbiamo presentato subito, rispettando l'impegno preso prima con gli elettori. E' stato l'Assessore Racchelli nella sua campagna elettorale, a prendere un impegno in questo senso con i propri elettori. Durante la sua campagna elettorale ha sempre parlato della questione, ne ha fatto una sua battaglia. A onor del vero, mi sembra che sia un Consigliere assai votato e ben radicato sul territorio, e che il nostro partito non abbia grossi problemi.
Colleghi, non stiamo licenziando un provvedimento "elettorale". Con esso vogliamo andare incontro all'esigenza del territorio di mantenere in vita alcune imprese che, altrimenti, potrebbero chiudere, vale a dire le imprese legate alla distribuzione del carburante. Vogliamo, con esso contenere la capacità di spesa dei cittadini del Verbano Cusio Ossola all'interno del territorio della Regione Piemonte, del Paese.
Ripeto: non si tratta di un provvedimento elettorale, anche perché di padri e di madri questo provvedimento ne ha tanti, sia sotto l'aspetto fisico che politico.
Gli elettori non saranno certo influenzati dall'approvazione di questo provvedimento, ma certamente il Verbano Cusio Ossola, il Piemonte e il Paese potranno beneficiare di avere un ...



(Il Consigliere Cattaneo fa qualche secondo di pausa)



CATTANEO Valerio

Scusate, colleghi, scusi, Presidente, non riesco proprio a parlare! Un po', forse, perché sono negato, però anche perché è troppo forte il brusìo sia nei banchi dell'opposizione che in quelli del mio Gruppo!



PRESIDENTE

Invito i colleghi ad attutire il tono di voce e il collega Cattaneo a concludere.



CATTANEO Valerio

Grazie, Presidente.
Vorrei ancora attirare l'attenzione su un ultimo punto, già ripreso in precedenza. E' stato detto che, grazie ai DS - la Consigliera Manica l'ha detto nella sua dichiarazione di voto - è stata data attenzione ad alcuni Comuni del Novarese e che, sempre grazie ai DS, i benefici del provvedimento sono stati estesi alla Provincia del Verbano Cusio Ossola.
Se pur demandata ad un provvedimento successivo, la volontà della maggioranza - se qualcuno vuole smentirmi, faccia pure - era quella di (fatte le verifiche della fascia massima dei 50 km) estendere il provvedimento all'intera Provincia del Verbano Cusio Ossola. Ma soprattutto, è grazie ad un intervento del sottoscritto - e quindi della maggioranza tutta - che questo provvedimento è stato esteso ad alcuni Comuni della Provincia di Novara. Vi invito a leggere l'emendamento da me presentato (assieme ai Consiglieri Gallarini ed altri), che individuava i 50 km non più solo in un'area circoscritta alla Provincia del Verbano Cusio Ossola - quindi coincidente con il confine amministrativo - ma in quanto reale distanza dal confine.



PRESIDENTE

Si proceda infine alla votazione per appello nominale dell'intero testo della legge, come emendato.



(Il Consigliere Segretario Pozzo effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente: presenti 36 votanti 35 hanno risposto SI' 32 Consiglieri hanno risposto NO 3 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere La legge è approvata.


Argomento: Commercio

Proseguimento esame proposta di legge n. 81 "Disposizioni in materia di riduzione del prezzo alla pompa delle benzine nelle zone di confine del Verbano Cusio Ossola". Ordine del giorno n. 243 di non passaggio ai voti (Ex articolo 79 del Regolamento)


PRESIDENTE

Con riferimento al punto 4) all'o.d.g.: "Proseguimento esame proposta di legge n. 81 'Disposizioni in materia di riduzione del prezzo alla pompa delle benzine nelle zone di confine del Verbano Cusio Ossola'", licenziata con parere negativo dalla VII Commissione, comunico che i Consiglieri Cattaneo, Costa Rosa Anna, Valvo, Angeleri e Manica hanno presentato l'ordine del giorno n. 243 di non passaggio ai voti (ex articolo 79 Regolamento).
Non essendovi richieste di parola, pongo in votazione tale ordine del giorno, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale Preso atto del dibattito che ha avuto luogo in data 20 e 27 marzo 2001 vista la deliberazione legislativa "Disposizioni fiscali per l'acquisto di benzine in territorio regionale di confine", oggi approvata considerato che la proposta di legge n. 81 "Disposizioni in materia di riduzione del prezzo alla pompa delle benzine nelle zone di confine del Verbano Cusio Ossola", ha finalità analoghe a quelle della deliberazione legislativa citata stabilisce di non procedere all'esame ed al voto degli articoli della proposta di legge n. 81 "Disposizioni in materia di riduzione del prezzo alla pompa delle benzine nelle zone di confine del Verbano Cusio Ossola".
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
L'ordine del giorno è approvato con 31 voti favorevoli.


Argomento: Istruzione e Formazione Professionale: argomenti non sopra specificati

Esame ordine del giorno n. 236 relativo a "Chiusura del British Council di via Saluzzo"


PRESIDENTE

Esaminiamo ora l'ordine del giorno n. 236 dei Consiglieri Chiezzi Saitta, Tomatis, Caracciolo, Giordano, Cattaneo, Suino, Moriconi, Contu e Angeleri, di cui al punto 66) all'o.d.g.
Non essendovi richieste di parola, pongo in votazione tale ordine del giorno, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale informato che Il British Council, ente del Governo del Regno Unito per le relazioni culturali con l'estero, ha annunciato la chiusura, con la fine dell'anno accademico in corso, della propria sede di Torino ricordato che Il British Council, istituzione di grande prestigio internazionale con sedi in 109 nazioni, il cui compito principale è la diffusione della lingua e della cultura inglese nel mondo, ha aperto la sede di Torino nel 1997 Nel corso di questi quattro anni tale istituzione ha organizzato corsi di lingua inglese tenuti da insegnanti di madrelingua di altissimo livello molto frequentati e apprezzati dagli utenti Il British Council ha organizzato e gestito una serie di importanti eventi culturali, volti a promuovere la conoscenza della cultura inglese nella regione, come l'esposizione delle opere di alcuni giovani artisti britannici a Torino, la partecipazione di artisti inglesi alla rassegna BIG 2000, lo spettacolo 'Lambert Dance' al Teatro Regio di Torino, incontri con personaggi del mondo letterario inglese e rassegne di films in lingua originale inglese della collezione del British Council di Londra considerato che L'improvvisa notizia della chiusura della sede di Torino ha destato sorpresa e rammarico tra i cittadini, utenti e studenti, molti dei quali fra l'altro hanno già sottoscritto una petizione contro tale decisione rivolta alla direzione inglese del British Council La paventata chiusura della sede di Torino del British Council arrecherebbe un grave danno all'offerta culturale e della stessa immagine di Torino e dell'intera Regione, oltre a costituire una grande perdita per tutta la cittadinanza, che si vedrebbe privata della possibilità di entrare in contatto con la lingua e la cultura inglese attraverso un'istituzione seria e prestigiosa In ogni caso la scomparsa dal territorio regionale di un ente come il British Council rappresenterebbe una grave battuta d'arresto nel processo di apertura e promozione internazionale che Torino e il Piemonte stanno affrontando, anche in vista degli importanti appuntamenti che il nostro territorio si prepara ad ospitare Trattandosi di scelta operata direttamente dai vertici inglesi del British Council si rende necessaria un'azione volta a invitare le autorità inglesi a rivedere la loro decisione, che impoverisce la realtà culturale di Torino e del Piemonte Impegna il Presidente della Giunta Ad assumere ogni iniziativa necessaria, anche di concerto con il Comune la Provincia ed il Ministero competente, per evitare la chiusura della sede torinese del British Council e scongiurare l'eventualità che un'importante istituzione culturale abbandoni la nostra Regione limitando la possibilità per i piemontesi ed in particolare i giovani, di conoscere una lingua ed una cultura che sono di fondamentale importanza nell'attuale società." Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
L'ordine del giorno è approvato con 29 voti favorevoli.


Argomento:

Annunzio interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno


PRESIDENTE

I testi delle interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno pervenuti alla Presidenza del Consiglio regionale verranno allegati al processo verbale dell'adunanza in corso.



PRESIDENTE

La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 19,32)



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