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Dettaglio seduta n.79 del 20/03/01 - Legislatura n. VII - Sedute dal 16 aprile 2000 al 2 aprile 2005

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE COTA


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

La seduta è aperta.
In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Cantore, Cavallera, Ghigo, Leo e Rossi Giacomo.


Argomento: Commercio

Proseguimento esame disegno di legge n. 113: "Disposizioni fiscali per l'acquisto delle benzine in territori regionali di confine"


PRESIDENTE

Proseguiamo l'esame del disegno di legge n. 113, di cui al punto 3) all'o.d.g.
Nella scorsa seduta il Consigliere Cattaneo aveva svolto la relazione.
Anche la Consigliera Manica, con riferimento al punto 4) all'o.d.g., avente per oggetto la proposta di legge n. 81, ha già svolto la relazione.
Dichiaro aperto il dibattito generale.
La parola al Consigliere Valvo.



VALVO Cesare

E' noto a tutti l'iter in Commissione del disegno di legge n. 113, che per quanto riguarda il nostro Gruppo, ci ha visti in una prima fase fortemente dubbiosi sulle modalità di concessione del bonus fiscale; in prima battuta, avremmo preferito per il cittadino la soluzione di uno sconto direttamente alla pompa, in quanto di più immediata attuazione e percezione. Poi, l'Assessore Racchelli ha illustrato le motivazioni che di fatto impediscono, dal punto di vista del costo della soluzione, lo sgravio diretto alla pompa.
La formulazione dell'art. 3, così come licenziato dalla Commissione lascia ancora qualche dubbio, infatti, al comma 2, recita: "Il rimborso è attribuito mediante la procedura del bonus fiscale. Il beneficiario utilizza il bonus fiscale in unica soluzione, prioritariamente per il pagamento della tassa automobilistica regionale".
Vorremmo chiedere all'Assessore Racchelli qualche precisazione in quanto "prioritariamente" significa che se il cittadino vanta ancora un credito dovrebbe poterlo dedurre da qualche altro tributo regionale, che non riusciamo ad identificare. Per cui vorremmo capire, secondo l'Assessore, quali sono le possibili modalità di un eventuale conguaglio di un residuo credito, qualora non ci fosse capienza con l'importo della tassa automobilistica regionale.
Inoltre, vorremmo far presente che, da un'indagine svolta presso i competenti uffici della Regione Lombardia, è emersa la possibilità di un'eventuale convenzione da parte dell'Assessorato regionale piemontese con l'Assessorato lombardo per un eventuale utilizzo del software già realizzato in Lombardia. Se questa strada fosse percorribile, otterremmo il risultato di poter concedere al cittadino lo sgravio diretto alla pompa e ridurre i costi dell'eventuale predisposizione del relativo software.
Concludo dicendo che, chiaramente, il parere del Gruppo Alleanza Nazionale è a favore del provvedimento presentato dalla Giunta regionale fermo restando che desidereremmo avere delle risposte relativamente alle modalità di concessione del bonus fiscale e alla possibilità di acquisire il software della Regione Lombardia o di stipulare una convenzione con il competente Assessorato lombardo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Angeleri.



ANGELERI Antonello

Signor Presidente, come Centro Cristiano Democratico, abbiamo voluto presentare, insieme al collega Valvo del Gruppo Alleanza Nazionale e ad altri Consiglieri che si sono aggiunti successivamente, un emendamento che ritengo sostanziale per l'approvazione di questo disegno di legge.
L'emendamento è estremamente chiaro poiché stiamo parlando di una provincia situata ai confini della nostra regione che si è sempre considerata molto più lombarda che piemontese. Conosciamo anche i motivi di tutto questo; abbiamo dei noti e degni rappresentanti in quest'aula che più volte ce lo ricordano, primo fra tutti il Presidente del Gruppo consiliare di Forza Italia, Valerio Cattaneo. Purtroppo, tutta una serie di linee conduttrici del sistema dei trasporti, che hanno fortemente caratterizzato ed unificato molto di più la Lombardia al Verbano Cusio Ossola, non hanno consentito, se non negli ultimi anni con l'Alessandria-Gravellona Toce, di congiungere in modo reale e concreto quella parte di territorio e farla sentire un po' più piemontese.
Ho voluto dire alcune cose note, magari anche banali, ma di sostanza perché quella fetta di popolo piemontese la pensa esattamente in questo modo.
Questa neo provincia, nata, come sappiamo tutti, da pochi anni, assomma poche decine di migliaia di abitanti. Se voi pensate che il Verbano Cusio Ossola ammonta, in termini di abitanti, a circa 150 mila persone, lo possiamo confrontare alla Circoscrizione 3 di Torino, che conta, grosso modo, lo stesso numero di abitanti. E' un territorio dove ci sono sicuramente delle fortune in termini di paesaggio, in termine naturalistico, ma è anche un territorio montano che per una parte è stato sicuramente dimenticato. Allora noi, con l'emendamento all'art. 5, comma 1 lettera a), vogliamo che questi benefici, che appunto riteniamo del tutto legittimi, vengano in qualche modo estesi a tutto il territorio del Verbano Cusio Ossola.
C'è un altro aspetto, già toccato poc'anzi dal collega Valvo, che riguarda proprio gli aspetti tecnici del beneficio che con questo disegno di legge si vuole approvare e portare avanti.
Anche noi siamo orientati verso un'ipotesi più facile, più facilmente fruibile anche da parte degli abitanti della zona, che è il classico sconto alla pompa, che potrebbe essere eventualmente inserito all'interno di questo disegno di legge solamente - noi poniamo questa condizione - se si riuscisse ad ottenere da parte della Regione Lombardia, che ha già legiferato in materia, quel supporto che evidentemente, qualora noi dovessimo partire da zero, avrebbe un costo troppo elevato e oggi graverebbe pesantemente sull'approvazione di questa legge.
Pertanto, con questa raccomandazione, rivolta alla Giunta ovviamente chiediamo una risposta. Vorremmo capire se attraverso un contatto stretto con la vicina Regione Lombardia è possibile attivare questo tipo di procedura e quindi semplificare il lavoro di chi deve applicare il software in queste realtà e soprattutto semplificare tutto il quadro normativo senza parlare di rimborsi e di bonus fiscali attraverso il pagamento della tassa automobilistica regionale, cioè attraverso un sistema che anche dal punto di vista giuridico - consentitemi - pone alcuni problemi. Quando al comma 2 dell'art. 3, relativo alle modalità di concessione del bonus fiscale parliamo di priorità, si dice: "Il rimborso è attribuito mediante la procedura del bonus fiscale. Il beneficiario utilizza il bonus fiscale in unica soluzione, prioritariamente per il pagamento della tassa automobilistica regionale...".
Ecco, dal punto di vista giuridico, questo "prioritariamente" pone alcuni dubbi. Pertanto, rispetto a questo chiediamo alla Giunta che si faccia carico del problema e in qualche modo dia delle risposte in tempi rapidi se non oggi prima dell'approvazione di questa legge, perché riteniamo che questo sistema possa essere più semplice e sicuramente, per i cittadini del Verbano Cusio Ossola, più facilmente accettato.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Manica.



MANICA Giuliana

Visto che siamo nella fase di discussione generale e visto che la stessa riguarda sostanzialmente due testi, mi sembra innanzitutto singolare che discutiamo di due sostanziali elementi di differenza che hanno motivato e sostanziato la presenza di due testi all'interno di quest'aula come se il dibattito fosse all'interno di un solo testo e non sulla questione inesistente o interna alla maggioranza.
No, io voglio ricordare ai Consiglieri, che sono fino a questo momento intervenuti, che noi oggi siamo in aula con il disegno di legge n. 113 della Giunta e con la proposta di legge n. 81 essenzialmente per tre questioni.
Tutti riconosciamo una questione universalmente nota ed accettata: a differenza di quanto si pensava con testi di legge precedenti che introducevano lo sconto per le benzine per diverse province piemontesi siamo arrivati almeno all'acquisizione che ce n'era una sola che confinava con uno Stato in cui la benzina costava di più: il Verbano Cusio Ossola.
Per cui siamo arrivati ad un testo in cui non potevamo inserire né la Provincia di Cuneo né altre che confinavano con la Francia perché il prezzo della benzina in Francia è superiore al prezzo della benzina in Italia. Da questo siamo arrivati all'unificazione dei testi di maggioranza in un unico testo della Giunta, e sono rimasti dei testi che si occupano dell'unica provincia in questa Regione che confina con uno Stato - peraltro "extracomunitario", cioè che non fa parte della Comunità, quale la Svizzera in cui il prezzo della benzina è più basso che in Italia (non parlo del diesel, non parlo di altro: parlo della benzina).
Siamo arrivati a due testi di legge che assumevano un principio di fondo, in assonanza anche con Regioni limitrofe, Regioni vicine, quali la Lombardia, che da lungo tempo, alcuni mesi quanto meno dalla precedente legislatura, avevano introdotto una legislazione che interveniva a favore delle popolazioni delle zone confinanti.
Noi ci trovavamo in una situazione particolarmente ingiusta per gli abitanti di quella provincia, ingiusta per gli utenti, ma anche in una situazione che aveva dei risvolti e dei rilievi economici di ordine negativo per quanto riguardava gli operatori della distribuzione di carburante. Pertanto, la concorrenza in questo senso è l'ulteriore elemento di ingiustizia determinato dalla Regione Lombardia.
Il fatto che questa unica provincia in Piemonte si trovasse in tale condizione ci indicava la necessità di regolamentare rapidamente per legge questa situazione, arrivando ad uno "sconto" sul prezzo della benzina onde adeguare quel prezzo a quello della vicina Svizzera, determinando vantaggi per gli utenti, determinando anche risvolti di ordine economico significativo per gli operatori. Infatti, da una prima sperimentazione rispetto alla Lombardia, abbiamo potuto rilevare - i dati li ho acquisiti io, ma sono perfettamente conosciuti dall'Assessore Racchelli e dal collega Cattaneo - che in Lombardia l'effetto di quella legge è stato quello non solo di un aumento dell'utenza, ma di un aumento significativo della vendita del carburante, con delle ricadute economiche sugli operatori di apprezzabile rilievo; apprezzabile rilievo che ha consentito di finanziare la legge stessa e di consentire alla Regione una sua attuazione produttiva per tutti.
Il punto comune che avevamo raggiunto nel dibattito in Commissione era la necessità di questa legge in tempi rapidi.
Rimanevano dei problemi aperti, non tra qualcuno, ma tra due testi legislativi: quello della Giunta e quello presentato da noi. E i problemi che rimanevano aperti non sono problemi di ordine ideologico, pregiudiziale o di coscienza su cui si debbono fare le barricate o indire la nona crociata - ritengo - ma sono problemi che hanno un risvolto di ordine amministrativo e gestionale ed un risvolto di ambito territoriale e di applicazione della legge stessa, che a mio avviso possono essere risolti attraverso un dibattito sereno e leale in quest'aula.
Se facciamo un dibattito e rispettiamo i livelli di confronto fra i testi diversi, giungiamo senz'altro ad una sintesi; se facciamo colpi di mano all'interno dei testi di maggioranza o altro, negando altre proposte e questioni esistenti, guardate che facciamo veramente poca strada soprattutto facciamo fare veramente poca strada agli abitanti del Verbano Cusio Ossola, cosa di cui particolarmente mi rammaricherei.
Detto questo, riconoscendo i punti essenziali, valutiamo in un sereno dibattito dove riusciamo ad elaborare in quest'aula, partendo dai due testi precedenti, il testo migliore possibile per risolvere tre problemi.
Primo problema: come avviene il rimborso. In proposito, ci sono due proposte diverse: una della Giunta, che è quella del rimborso attraverso una parte di tassa regionale del bollo auto; l'altra, quale la nostra, che si chiama, in modo abbreviato, "sconto alla pompa", cioè un'ipotesi per cui, attraverso una "card", di cui può essere beneficiario solo l'intestatario del veicolo e con dimostrata residenza, si applica lo sconto direttamente alla pompa e, successivamente, in tempi utili, la Regione rimborsa direttamente i distributori (il meccanismo lombardo).
Abbiamo svolto lunghi dibattiti in Commissione e ci sono certamente due questioni in ordine alla scelta su questo primo punto.
La prima questione, che penso non possa negare nessuno, ma devo dare atto sia al collega Cattaneo che all'Assessore Racchelli di averlo riconosciuto più volte, è che è del tutto evidente che la soluzione della "card" è quella più gradita dall'utente; è quella che fa percepire in modo più rapido e diretto all'utente l'elemento relativo allo sconto e al beneficio.
E' certamente la soluzione che consente a chi fa più chilometri, a chi li fa per ragioni di lavoro, di poter realmente beneficiare dello sconto perché qualora venisse raggiunto il tetto massimo del bollo (e lo potrebbe raggiungere solo chi di chilometri ne fa tanti e li fa non per diporto o per ragioni turistiche, ma li fa per lavoro), quell'utente in particolare da quel meccanismo di rimborso potrebbe venire penalizzato. Poiché noi facciamo una legge con un meccanismo che deve avere validità erga omnes questo è senz'altro un punto.
Quindi, dal punto di vista dell'utenza e del meccanismo, tutte le ragioni depongono certamente a favore di questa soluzione...



(Il Presidente del Consiglio invita la Consigliera Manica a concludere l'intervento)



MANICA Giuliana

Prendo il tempo degli altri colleghi della minoranza...



PRESIDENTE

Concluda, Consigliera.



MANICA Giuliana

Concludo, Presidente, ma io le chiederei: vuole risolvere la questione della legge? Mi fa finire l'intervento, oppure finisco qui questo pezzo di introduzione e poi intervengo nuovamente su tutti gli articoli, per tutto il tempo che mi è necessario?



PRESIDENTE

Ho capito, ma il Regolamento...



MANICA Giuliana

Va bene, interrompo qui, ma il Regolamento prevede anche il numero legale, se proprio dovessimo...



PRESIDENTE

Consigliera Manica, abbia pazienza: lei ha ancora meno di un minuto.



MANICA Giuliana

Vedremo. Il problema è sostanzialmente questo.
All'altro meccanismo l'Assessore ci ha detto di non essere pregiudizialmente contrario, ma di ritenerlo particolarmente costoso nella sua predisposizione.
Devo però dire che quel costo - è un elemento che vorrei sottoporre a chi ha presentato il testo - sarebbe una spesa una tantum, a fronte di una vendita di benzina che diventa estremamente maggiorata all'interno di quella realtà, che potrebbe andare a pari, ma potrebbe anche essere remunerativo. Io chiederei di tenere in considerazione anche questa ipotesi nel momento in cui avanziamo la scelta.
La seconda questione estremamente aperta è il territorio: noi proponiamo il territorio dell'intero Verbano Cusio Ossola, come abbiamo scritto nella nostra proposta di legge, introducendo anche delle fasce.
Riteniamo che tutta la regolamentazione rispetto a questo non possa semplicemente essere demandata ad un provvedimento successivo di Giunta, ma che la questione del Verbano Cusio Ossola e dell'intera provincia debba stare, come nel nostro testo, all'interno della proposta di legge e, nello stesso tempo, le questioni relative alla regolamentazione...



PRESIDENTE

Concluda!



MANICA Giuliana

... e alla determinazione delle fasce siano sottoposte ad un processo di concertazione con gli Enti locali.
Concludo dicendo che mi pare ci sia un'altra questione che forse pu aiutare, Assessore Racchelli: quella di introdurre un elemento relativo al monitoraggio e alla sperimentazione, perché se noi introducessimo elementi di sperimentazione, che qui sono dubbi, potrebbero diventare magari chiari semplificare e consentire un processo di avvicinamento nell'interesse degli abitanti, nonostante il boicottaggio del Presidente del Consiglio.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Galli.



GALLI Daniele

Presidente e colleghi, mi fa particolarmente piacere che, finalmente si parli di questo provvedimento di legge in Consiglio, in quanto nella scorsa legislatura avevo personalmente presentato un ordine del giorno ed una successiva proposta di legge al Governo nazionale, che poi ho ripresentato all'inizio della legislatura e che ho ritirato in funzione della proposta di Giunta.
Nella mia proposta c'erano alcuni elementi che qui non trovo contenuti ma l'Assessore poi spiegherà - che sono la non limitazione del provvedimento alla Provincia del Verbano Cusio Ossola, in quanto potrebbe subentrare la necessità di analogo provvedimento anche per la Provincia di Cuneo. Pertanto, è bene fare un provvedimento di legge che sia flessibile ed estendibile.
In secondo luogo, la mia proposta di legge era modulata su fasce, non tanto dal punto di vista della delimitazione amministrativa, ma riferite all'utenza. Sappiamo benissimo che i residenti nella città di Arona essendo facilitati dall'autostrada, vanno frequentemente, anche due volte alla settimana, a fare benzina in Svizzera. Non capisco perché una fascia che è abituata a questo principio, debba essere esclusa, con un discorso puramente territoriale-amministrativo, legato al perimetro delle province.
Io direi che questa è una limitazione, non una flessibilità della legge in discussione.
C'è poi un altro provvedimento di legge che dovrebbe fare da riferimento; mi riferisco a quello della Regione Friuli-Venezia Giulia, che è stato introdotto ed era attivo molto prima che la Regione Lombardia approvasse la propria norma. Suggerirei di fare riferimento anche a questo provvedimento, che ha dato ottimi risultati nell'applicazione. Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cattaneo.



CATTANEO Valerio

Innanzitutto, un dovere verso l'assemblea, in quanto relatore del disegno di legge n. 113, quindi del provvedimento di iniziativa del governo regionale, dell'Assessore Racchelli.
Volevo ricordare - l'ha già fatto in parte il collega Galli - che, al di là di quanto è avvenuto nella passata legislatura (nel corso della quale io non sedevo in Consiglio regionale), erano stati presentati due progetti di legge, il n. 27, a firma del sottoscritto ed altri, e il n. 80, a firma del Presidente Cota ed altri Consiglieri della Lega Nord, che in effetti prevedevano, così come il progetto di legge n. 81, che è un argomento collegato alla discussione del disegno di legge n. 113, il cosiddetto "sconto alla pompa" a fronte del bonus fiscale. Successivamente, quando ci siamo confrontati con l'Assessore Racchelli - all'interno di un lavoro estremamente utile che abbiamo svolto prima in VII Commissione e poi nella I - è emersa questa difficoltà.
Io mi sono documentato (nella certezza che lo farà anche l'Assessore poiché è suo dovere) e vorrei motivare perché si è scelto il bonus fiscale.
Noi abbiamo ritirato i due progetti di legge, riconoscendoci nel disegno di legge n. 113 di iniziativa del governo regionale.
Il disegno di legge n. 113, così come i progetti di legge ritirati così come il progetto di legge della passata legislatura, così come il progetto di legge n. 81 della Consigliera Manica ed altri, in effetti nella finalità da perseguire sono identici.
C'è una zona che ha delle difficoltà, in quanto, essendo vicina alla Confederazione Elvetica - Stato "extracomunitario" che vende la benzina a minor prezzo - perde dei quattrini, creando delle difficoltà ad un settore economico importante, costituito dai distributori di benzina. In proposito è utile ricordare che nella Provincia del Verbano Cusio Ossola vi sono 51 distributori, quindi non sono proprio pochi. Nonostante questo, si crea un pendolarismo dei cittadini del Verbano Cusio Ossola che si aggiunge ad un danno economico già esistente, in quanto già i frontalieri, andando a lavorare in Svizzera, chiaramente fanno rifornimento di benzina (all'andata o al ritorno) in Svizzera, con delle gravi difficoltà economiche per quel settore, ma non solo.
Ricordo anche - poi vengo al merito - che chi si reca nella vicina Confederazione Elvetica per rifornirsi di benzina spesso utilizza l'economia, cioè il differenziale del costo del pieno, che oggi possiamo quantificare, per una macchina media, di L. 80.000 in Svizzera e di L.
100.000 in Italia, per comprare in loco tabacco, alimentari ed altri generi di consumo, nella convinzione di risparmiare ulteriormente e creando dunque all'indotto del Verbano Cusio Ossola (tabaccherie, generi alimentari e quant'altro) un danno economico.
La finalità è dunque quella di evitare o di limitare questo pendolarismo, riportando i quattrini nelle casse degli imprenditori del Verbano Cusio Ossola, dei vari settori all'interno del Paese, della nostra Provincia, della nostra Regione e della Comunità Europea, e quindi limitando il danno economico.
La divisione credo sia tra il bonus fiscale e lo sconto alla pompa. E' un po' come per i ticket sanitari. Tutti, in linea di principio, possiamo dire: "Vogliamo il ticket; che bello: si va in farmacia e le medicine non costano più niente". Chi vorrebbe essere contrario? Credo nessuno all'interno di questa assemblea.
Lo sconto alla pompa è immediatamente rilevabile: nel fare rifornimento di benzina, invece di pagare 100.000/110.000 lire, paghi 80.000/90.000 lire, per cui certamente hai più cognizione dello sconto ed un risparmio immediato. Però, purtroppo, noi siamo dei legislatori e abbiamo dei doveri verso la nostra Regione; di conseguenza, dobbiamo emanare delle leggi che abbiano un equilibrio a livello regionale, che tengano conto degli investimenti che comunque l'Ente Regione o gli Enti pubblici devono fare affinché i cittadini del Verbano Cusio Ossola possano fruire di questo sconto.
E vengo dunque alla scelta del bonus fiscale rispetto a quella dello sconto alla pompa, citando con maggiori riferimenti ed alcuni dati quello che avviene nella vicina Regione Lombardia che, è utile ricordare, è stata la prima Regione ad applicare questa legge.
Innanzitutto, faccio un salto in avanti con una considerazione sulle fasce. La Regione Lombardia, proprio in queste ultime settimane, ha abolito la fascia c). Perché? Perché lo sconto in fascia c) era solo di 100 lire.
Quando facciamo un ragionamento, vi prego di pensare a cosa significhino 100 lire di risparmio per l'intera Provincia del Verbano Cusio Ossola. Forse io ho riflettuto maggiormente essendo del Verbano Cusio Ossola, ma immagino l'abbia fatto anche il collega Racchelli che - tra parentesi - in quanto semplice Consigliere, nella passata legislatura aveva anche firmato il progetto di legge originario, che poi, non so perché, si era arenato nelle pieghe del Consiglio regionale.
Un risparmio di 100 lire al litro al massimo significa risparmiarne 10 mila su un pieno di benzina; se il risparmio è scarso, gli utenti vanno ugualmente in Svizzera a rifornirsi, e sul nostro territorio si riforniscono solo quanto basta per non rimanere a piedi da lì al confine.
In Lombardia è avvenuto questo, tant'è che la fascia c) - e vorrei essere smentito - è stata abolita, con tanto di legge del Consiglio regionale (si trattava di legge anche in quel caso).
Faccio un salto indietro. Rispetto ad un eventuale convenzionamento con l'Assessorato della Regione Lombardia - e non è solo un discorso tipo quello proposto, se non ricordo male, dal Consigliere Valvo - ho delle perplessità.
Forse il Consigliere Racchelli, insieme al Consigliere Valvo e a tanti altri, la stessa Consigliera Manica è espressione del Novarese, è più culturalmente predisposto ad avere una simpatia per la Lombardia, ma io ci penserei due volte a fare una convenzione con l'Assessorato di un'altra Regione; però, al di là di questo, bisogna comunque motivarlo e fare una considerazione.
La considerazione è che non costa solo il software, perché per gestire lo sconto alla pompa si è dovuta costituire un'apposita banca dati. Ricordo che per gestire il bonus fiscale, stiamo istituendo, giustamente, come tutte le Regioni, un progetto di anagrafe fiscale. Bisognerà quindi eventualmente partire dalla Provincia del Verbano Cusio Ossola, perché è la prima provincia di cui abbiamo necessità di avere i dati, per cui questo progetto già in essere può servire anche per questo bonus fiscale, mentre se si vuole fare lo sconto alla pompa bisognerebbe fare una banca dati apposita, che ha un costo.
Al di là del software, che comunque non costerà poco in qualsiasi luogo lo si voglia comprare, bisognerà comprare anche dei POS ed una centrale che comunque coordini questo lavoro, ed è un altro investimento. Inoltre sono necessari i supporti ai Comuni per fare tutti gli identificativi.
Per gestire uno sconto alla pompa, la Regione Lombardia ha mediamente impegnato da sette ad otto dipendenti, per un bacino - è vero - più densamente popolato (300/350 mila abitanti), ma, rispetto al Verbano Cusio Ossola, fortemente più circoscritto.
Per fare tutto ciò, la Regione Lombardia ha investito 6 miliardi adesso non sono in grado di dire quanto può costare per il Piemonte e per il Verbano Cusio Ossola. Certamente, per il software, per una banca dati di non so quante decine di migliaia di persone, supporti e personale dipendente in numero significativo (se non saranno sette-otto, saranno almeno cinque-sei perché alcune figure, indipendentemente dal dimensionamento dell'utenza e del territorio sono necessarie), credo che dovremmo investire qualche miliardo, a fronte probabilmente di uno sconto di un beneficio da parte dei cittadini non molto superiore.
La Lombardia ha avuto comunque una perdita su questa operazione e credo che occorra tenerne conto.
Come ho detto prima, sul discorso di estensione del beneficio a tutta la provincia, noi siamo d'accordo, tant'è che ho firmato l'emendamento però sono anche d'accordo con il ragionamento del collega Galli, cioè che non a caso nel disegno di legge n. 113 è stato previsto di demandare l'individuazione del territorio ad un provvedimento successivo. Credo che se si dovessero introdurre le fasce, occorrerebbe fare uno studio apposito in modo da evitare quello che è successo in Lombardia con la fascia c), a cui prima mi riferivo, anche perché se un domani, in uno Stato comunitario (ad esempio, in Francia) la benzina dovesse costare 2.500 lire in più, con una legge vigente del Consiglio regionale ed un ulteriore provvedimento della Giunta regionale si potrebbe estendere questo "beneficio" ad altre zone del Piemonte.
Concludo perché credo di avere ancora pochissimo tempo. Presenterò un ordine del giorno, perché credo sia dovere del Consiglio regionale andare ad individuare delle certezze al riguardo dell'accisa - e spiegherò perch e soprattutto attrezzarsi per recuperare oggi una quota di accisa regionale - 250 lire al litro non sono poche - che di fatto perdiamo. Mi riferisco in particolare ai distributori della Milano-Torino sul territorio piemontese e quello - se non ricordo male - della A26, quindi a quello di Borgomanero ed altri (è un tratto significativo) che, essendo riforniti dalla raffineria di Pero, pagano l'accisa alla fonte, versandola in Regione Lombardia.
Noi dobbiamo quindi capire come possiamo recuperare quell'accisa - ma lo motiverò in modo articolato durante la presentazione dell'ordine del giorno - perché questa è la partita che perdiamo. Quindi, dobbiamo attrezzarci per recuperare dei quattrini e sfatare invece il dubbio che sia un privilegio e che magari la Regione, come equilibrio regionale, possa perdere dei quattrini su questo privilegio - se di privilegio si tratta del Verbano Cusio Ossola.
Per noi non lo è, ma si tratta di un'azione a sostegno dell'economia.
L'unica posta positiva è quella relativa a quei pochi distributori della Valle d'Aosta che, partendo invece dalla raffineria di Volpiano, pagano l'accisa in Piemonte. Però è come - posso sbagliare - perdere 100 e guadagnare 3, cioè ci conviene mettere le cose in regola in modo che, alla fine, potremo guadagnare 97; però questo mi riserverò di presentarlo e di motivarlo in modo articolato e con dei riferimenti precisi nella presentazione eventuale di un ordine del giorno.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE TOSELLI



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Deorsola.



DEORSOLA Sergio

Intervengo brevemente, perché concordo con quanto hanno già sostenuto i colleghi Angeleri ed altri.
Il nostro voto è favorevole all'emendamento presentato, che prevede di consentire a tutti i cittadini della Provincia del Verbano Cusio Ossola di avere questi benefici.
Condividiamo dunque l'obiettivo della legge, che è quello appunto di concedere il beneficio; crediamo che debba essere concesso a tutti i cittadini della provincia, ma crediamo anche - e in questo senso è un invito all'Assessore competente - che debba essere concesso con la minor burocrazia possibile: un beneficio che deve essere diffuso nel momento del godimento non può essere sottoposto a pratiche burocratiche che appesantirebbero inutilmente il vantaggio.
Faccio richiesta alla Giunta e all'Assessore di individuare delle modalità di concessione del bonus estremamente snelle.
La possibilità - anche attraverso le intese con la vicina Regione Lombardia - di poter utilizzare questo vantaggio direttamente alla pompa sarebbe una modalità più consona allo spirito che intendiamo dare al provvedimento.
Attendiamo una risposta dalla Giunta, che ringraziamo.



PRESIDENTE

La parola al Presidente Cota, che interviene in qualità di Consigliere.



COTA Roberto

Intervengo perché ho seguito la vicenda della legge direttamente dall'inizio. Infatti sono stato il primo firmatario di una proposta, in parte diversa, che si proponeva di ridurre, per quanto riguarda i territori rientranti nella Provincia del Verbano Cusio Ossola, il prezzo della benzina. Il testo che avevo predisposto, come dicevo, era parzialmente diverso (uso il verbo al passato perché, successivamente, è stato ritirato), in quanto prevedeva una riduzione generalizzata, alla pompa, del prezzo della benzina che doveva valere sia per quanto riguarda i cittadini residenti, sia per tutti gli automobilisti che si sarebbero trovati a fare rifornimento nei territori che distavano entro 50 chilometri dal confine con una riduzione progressiva a seconda della distanza chilometrica.
Ritengo che quel tipo di testo sia migliore rispetto a questo. Ritengo anche che sia di difficile valutazione l'impatto che una riduzione di questo tipo, cioè una riduzione generalizzata applicabile a tutti i distributori dei territori interessati, può avere sulle finanze regionali.
La maggioranza, riunitasi in sede di valutazione dei diversi testi presentati, ha preso una posizione comune, più graduale, nel senso di unificare il mio testo con altri (ricordo, ad esempio, quello presentato dal Consigliere Cattaneo) in un unico provvedimento che non prevede una riduzione generalizzata alla pompa, ma soltanto una riduzione del prezzo della benzina per i cittadini residenti nei territori del Verbano Cusio Ossola e per altre categorie che, comunque, operano o hanno sede in quel territorio.
Ripeto, condivido la valutazione della maggioranza perché, un testo come il primo, oggi, non saremmo in grado di gestirlo a livello di Ente Regione perché non saremmo in grado di valutare l'impatto sulle finanze e sul bilancio regionale.
Ho voluto fare questa premessa per giustificare la posizione del nostro Gruppo sul testo predisposto dalla Giunta. Un testo che, comunque costituisce un importante, quasi storico, passo in avanti che la Regione fa nel recepire le istanze diversificate che provengono dalla Provincia del Verbano Cusio Ossola. Non solo le istanze dei cittadini residenti, ma anche quelle degli esercenti dei distributori di carburante, come hanno ricordato alcuni Consiglieri.
Ritengo che il meccanismo studiato sia abbastanza semplice ed intelligente nel suo funzionamento perché, ripeto, non prevede meccanismi elettronici come quelli utilizzati in Lombardia (che hanno creato una serie di problemi), ma soltanto una scheda nella quale dovranno essere segnati i litri di carburante acquistati ed un rimborso della differenza tra il prezzo normale, il prezzo ordinario e il prezzo scontato in una successiva fase attraverso un bonus fiscale.
Questo provvedimento è un passo in avanti significativo e storico nel recepire le esigenze di quella parte del territorio ed è un meccanismo semplice ed intelligente. E' un primo passo in avanti perché, una volta valutato l'impatto della legge, potremo anche pensare a provvedimenti un po' più arditi e un po' più estesi. Sono convinto che un considerevole aumento del prezzo della benzina, attraverso un meccanismo di riduzione parziale dell'accisa, sia un aumento di entrate per le finanze regionali.
Questa è la dimostrazione, colleghi, che il territorio della nostra regione ha diverse e diversificate esigenze, che noi siamo in grado di valutare e di recepire, e di dare risposte diverse rispetto ad esigenze diverse, anche particolari, che arrivano dalle province.
Vorrei chiudere il mio intervento facendo una breve valutazione legata al fatto che questo provvedimento non favorisce una provincia rispetto ad altre. Non è un provvedimento studiato per favorire i cittadini del Verbano Cusio Ossola, ma è studiato e pensato per reagire di fronte ad una situazione di obiettivo disagio e ad una situazione particolare relativa ad una parte del territorio. Non è una manovra che favorisce ingiustamente una zona o una provincia della regione a scapito di altre.
Rimanendo nei tempi che ho a disposizione, ricordo che, unitamente ad altri colleghi, ho sottoscritto un emendamento che si propone di estendere la riduzione a tutto il territorio della Provincia del Verbano Cusio Ossola. Ritengo che sia tutta la provincia ad avere particolari esigenze che ho cercato prima di riassumere e di schematizzare - e che non ci si possa invece limitare ad una pura analisi chilometrica per misurare la distanza dei Comuni dal confine o, peggio ancora, la distanza calcolata in base alla sede del Municipio, creando sperequazioni legate, forse, alla diversa ubicazione della sua sede, anche se questa successiva individuazione era lasciata ad un provvedimento di Giunta.
Ritengo comunque che il regolamento di Giunta sia lo strumento ideale che viene attuato dal governo regionale per regolamentare nei dettagli il principio che noi oggi diamo attraverso l'approvazione di questo provvedimento. Quindi, penso che, efficacemente, con il regolamento si potrà prevedere una giusta differenziazione nell'ambito di tutto il territorio della provincia, a seconda della distanza dei Comuni rispetto al confine svizzero.
Un'ultima considerazione: con l'approvazione di questa legge, oggi riusciamo a dare ai cittadini una risposta in tempi brevi, mi pare sei sette mesi dal deposito della proposta: è un segnale importante.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Papandrea.



PAPANDREA Rocco

Credo che il mio intervento si differenzierà dal coro unanime che si è avuto finora perché una prima cosa è chiara: il cittadino di Verbania paga la benzina come me, non è svantaggiato. Paga la benzina più o meno come me perché comunque i distributori hanno un minimo di margine di differenza probabilmente, la paga un po' meno perché quei distributori, avendo la Svizzera vicina, tenderanno a tenere il prezzo un po' più basso rispetto agli altri, applicando già questo tipo di politica.
Io vivo a Trofarello. Se si proponesse una legge per pagare meno la benzina a Trofarello, per me sarebbe difficile, davanti ai miei concittadini, dire che sono contrario; mi direbbero che non ho giudizio però sarei contrario anche se avessi delle difficoltà.
Ho capito gli argomenti, tra l'altro è una vecchia discussione, per parto da questo fatto: se venisse approvato l'emendamento, i cittadini del Verbano Cusio Ossola si troverebbero in una situazione di vantaggio rispetto ai cittadini di Arona, che malediranno di essere rimasti nella Provincia di Novara e di non essere rientrati nella nuova provincia, in quanto avrebbero potuto usufruire dello sconto.
Detto questo, mi pare che si tratti di un provvedimento demagogico ed è la ragione della mia perplessità che non mi porterà a votare a favore del provvedimento.
Porto una serie di altre considerazioni. In Commissione non ci è stato comunicato che tutti i distributori di benzina della zona del Verbano Cusio Ossola sono falliti né che non vendono più. Non ci è stato portato alcun dato sul consumo medio per abitante di quella zona che ci dimostrasse una differenza significativa tra quella zona e le altre, in modo da poter quantificare il costo dell'operazione.
Tale operazione si basa su un dato: noi applichiamo lo sconto, per poiché consumeranno la benzina in Italia, avremo un vantaggio. I turisti che si riforniscono alle pompe di benzina sono il 10% sul totale di coloro che si riforniscono nel Verbano Cusio Ossola; noi lo sconto lo applichiamo al 100% di coloro che vivono nel Verbano Cusio Ossola, quindi anche a coloro che non hanno mai ritenuto utile perdere un'ora per andare a fare benzina e preferiscono fare rifornimento quando passano vicino ad un altro distributore, anche perché un'ora di tempo ha un determinato valore e comporta l'usura della macchina. Quindi, ci sarà un "tot" di persone che continuerà a fare benzina; d'altronde, il fatto che vi siano pompe di benzina che continuano a sopravvivere ne è la prova, e tutti questi hanno uno sconto. Perciò lo sconto si applica ad uno strato molto più vasto rispetto al consumo aggiuntivo che si determinerà. Alla fine, non sappiamo esattamente la differenza di costo e i vantaggi che ci sono. Da questo punto di vista, è possibile che vi siano delle sorprese.
In ogni caso, la creazione di questa macchina comporterà un costo perché, in un modo o nell'altro, scegliere una strada o sceglierne un'altra, vuol dire mettere in piedi una macchina burocratica che deve gestire l'intera operazione. Questo è un costo da considerare perch inoltre, si introiteranno meno tasse sulla benzina.
Nell'ultimo periodo, la benzina ha avuto un'evoluzione di prezzo molto significativa, tant'è vero che è diversa dalla Svizzera, perché ci è stato detto che, con il trascorrere del tempo, il differenziale tra noi e la Svizzera è cresciuto, poi è diminuito, poi è ricresciuto, quindi non è una costante. Questo non è un elemento secondario poiché per decidere lo sconto si deve conoscere l'elemento differenziale. Quindi, ci troveremo di fronte ad un provvedimento che non sarà neanche costante: c'è uno sconto di 400 lire al litro, punto e basta, perché se domani la differenza si riduce si dovrà anche ridurre il tipo di sconto nei confronti dei cittadini, quindi da questo punto di vista, secondo me, la gestione non sarà semplice.
Credo che questo sia un ulteriore elemento per renderci conto che siamo di fronte ad un provvedimento che, probabilmente, creerà tutta una serie di problemi e complicazioni. Tra l'altro, non ne conosciamo il costo.
L'insieme di queste ragioni fa sì che noi adottiamo un provvedimento nella fase di discussione del bilancio, sul quale vi sono dei problemi seri. Sono state applicate delle riduzioni in comparti importanti della spesa regionale, però si adotta lo stesso un provvedimento senza conoscerne esattamente l'onere. Allora, per essere efficace, questo provvedimento dovrà comunque disincentivare quel turismo di cui parlavo prima e potrà incidere sul bilancio regionale in modo abbastanza forte oppure no: non lo sappiamo.
Abbiamo un provvedimento di cui non conosciamo il costo, però lo adottiamo con il rischio che sia costoso.
Svolgo un'ultima considerazione rispetto al bonus fiscale legato al bollo. Questo è quanto capisco io: quando si paga il bollo si dimostra di aver consumato un "tot" di litri di benzina; su quel "tot" viene applicato lo sconto, quindi, se si ha una macchina poco potente, si risparmia, per se la si è usata abbastanza, e se lo sconto è superiore al bollo, ad un certo punto, non si avrà più il vantaggio e magari si ritorna in Svizzera.
In ogni caso, sono avvantaggiati coloro che hanno i "macchinoni", per cui il bollo è molto più alto, quindi pagano...



(Commenti in aula)



PAPANDREA Rocco

Non è detto, perché si può usare la macchina per lavoro e quindi avere un certo consumo; magari è una macchina di 1.000/1.200 di cilindrata, non si paga un bollo enorme e ci si trova svantaggiati rispetto a chi ha una macchina di 3.000 di cilindrata e ha lo stesso consumo. Quindi, rispetto all'altro modello, perlomeno tendeva ad uniformare il tipo di sconto.
Queste motivazioni non mi fanno optare per un sistema rispetto all'altro, perché li ritengo entrambi sbagliati all'origine.
Sotto il profilo del federalismo fiscale, un provvedimento di questo genere, che penalizza sette province su otto, perché le altre sette continuano a pagare la benzina ad alto prezzo, non mi sembra un bellissimo esempio di federalismo, perché chi vive a Cuneo, chi vive a Torino e chi vive a Biella pagherà la benzina in modo differenziato.
Tenendo conto di quanto ho detto precedentemente, ci sarà qualcuno che prima non lo vedeva quel confine perché era a Domodossola, mentre ora il confine fiscale gli viene portato sotto il naso. Ci sarà anche qualche gestore che vedrà calare i consumi del suo impianto perché d'ora in poi i clienti saranno costituiti da coloro che transitano in quel territorio per raggiungere altre destinazioni e dai residenti.
Quindi, spostiamo il confine, non saniamo un'ingiustizia. Prima il confine era di Stato, adesso, con un provvedimento, lo stabilisce la Regione Piemonte e decide che chi è ricompreso in determinate zone sta meglio.
Il fatto che l'abbiano fatto altre Regioni o che sia anche all'interno di una legge dello Stato - perché è così - non vuol dire necessariamente che un provvedimento è positivo. Sappiamo che la demagogia è il tentativo di accreditarsi sul territorio come portatori di benefici, ed è una questione che, in qualche modo, specie a chi è eletto in assemblee interessa molto e quindi si tende a valutare con meno obiettività.
Da questo punto di vista, devo dire che anche noi siamo svantaggiati rispetto all'Assessore Racchelli e al Capogruppo di Forza Italia, perch viviamo in zone dove, purtroppo, non possiamo offrire sconti ai cittadini del nostro territorio, contrariamente a quello che fanno loro.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Saitta.



SAITTA Antonino

Presidente, non entro nel merito della discussione, che i colleghi stanno sviluppando, in ordine a questa modalità di sostegno di una zona del Piemonte, anche se condivido alcune osservazioni. Pongo un problema, più che altro, di politica economica.
Mi pare che questa discussione, anche di un certo interesse, voglia individuare se lo strumento per consentire il raggiungimento dell'obiettivo sia quello dello sconto della benzina, oppure quello del bonus fiscale.
Le questioni non sono indifferenti, perché verrebbe introdotto, per la prima volta, lo strumento del bonus fiscale, che vuol dire utilizzare una leva di carattere economico, più precisamente una leva impositiva, per il raggiungimento di alcuni obiettivi di carattere sociale ed economico.
Non so se questo è possibile, ho dei dubbi. Non so se una Regione ha la possibilità di differenziare questa leva impositiva, cioè la tassa di circolazione, a seconda di dove vivono i cittadini.
Per i principi che conosco, normalmente il sistema impositivo è di tipo generale e non differenziato. Il sistema impositivo è di tipo differenziato qualora un'imposta è di tipo progressivo, come può essere l'IRPEF, ma in base al reddito.
In questo caso, introduciamo un elemento di carattere territoriale. Per la verità è su una tassa e non su un'imposta, per cui le mie osservazioni sotto questo aspetto, sono confuse; però introduciamo uno strumento nuovo che oggi applichiamo per i cittadini della zona di Verbania.
Se un giorno l'Assessore Racchelli dovesse, ad esempio, dirci: "Perch non applichiamo la stessa leva per aiutare le aziende turistiche?". Diamo lo stesso bonus? Pongo questa ipotesi, perché ho qualche dubbio che questo sia lo strumento idoneo, anche se mi rendo conto, anche dalle osservazioni fatte dal collega, che gestire un sistema diverso è costoso e complicato.
Al riguardo, sarebbe interessante conoscere l'opinione dell'Assessore al bilancio, per sapere se possiamo, come Regione, utilizzare, in modo differenziato, questo strumento.
Credo che possiamo utilizzare il federalismo fiscale alzando diminuendo, aumentando l'aliquota, ma ho dei dubbi che possiamo differenziarlo. Se qualche collega della maggioranza, ma soprattutto l'Assessore, potesse dare qualche informazione, credo che ci aiuterebbe a capire se questa è una strada che possiamo seguire anche per altri obiettivi altrettanto interessanti come quello che si vuole raggiungere.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Palma.



PALMA Carmelo

Sentendo l'intervento del Presidente Cota si ha l'impressione di essere dinanzi ad un provvedimento, in diverse formulazioni, di grande prospettiva e di grande respiro e non alla riproposizione di uno strumento classico delle politiche di sostegno economico che le Regioni hanno normalmente utilizzato, cioè il ricorso al portafoglio pubblico per il sostegno di settori economici che scontano una serie di deficit competitivi, motivati in questo caso, da ragioni fiscali, in altri casi motivati da ragioni legate al processo produttivo. Stiamo parlando di un provvedimento che consente il ricorso alla spesa pubblica per soddisfare condizioni di bisogno, per rispondere alle istanze crescenti di alcune zone della nostra Regione che testimoniano situazioni di effettiva difficoltà.
Voi state per adottare un provvedimento che serve a finanziare pubblicamente il deficit competitivo del sistema della distribuzione dei carburanti in alcune aree del Piemonte. Peraltro, queste aree non sembrano essere in grande difficoltà. Qualunque altra motivazione, legata agli interessi dei consumatori, legata agli interessi del sistema produttivo locale, necessariamente comporterebbe interventi di natura diversa e non comporterebbe un intervento di sussidio pubblico del sistema della distribuzione dei carburanti.
Se si vanno ad esaminare gli emendamenti che, di cinque minuti in cinque minuti, arrivano sui banchi dei Consiglieri, che tendono sostanzialmente, ad allargare l'area territoriale soggetta a questi benefici, ci accorgiamo che la conseguenza indiretta di provvedimenti di questo tipo è che c'è sempre un'area territoriale che, in virtù della condizione di vantaggio assicurata, grazie al ricorso alla spesa pubblica rivendica analoghi benefici, facendo seguire a questa conseguenza indiretta una seconda conseguenza indiretta, che è quella di allargare i cordoni della borsa pubblica per finanziare la condizione di deficit competitivo che questa seconda area finisce per scontare rispetto all'area, in primo luogo, avvantaggiata.
Dicano i proponenti se questa è la strada che intendono percorrere per procedere alla politica di sostegno alle attività produttive. Questo provvedimento ha una sola finalità. I proponenti devono dirlo; i proponenti sono di quelle aree e possono presentare questo biglietto da visita politico ed elettorale ai propri elettori, convincendoli di aver fatto una manovra rivoluzionaria facendo loro pagare la benzina 300 lire in meno attraverso lo strumento del bonus fiscale o attraverso lo sconto alla pompa, ma sostenere che questo sia un provvedimento che risponde agli interessi del sistema produttivo è, francamente, allargarsi troppo.
Non conosco il corso di questo provvedimento, poiché la norma finanziaria rimanda all'istituzione di un capitolo al bilancio di previsione 2001, e non so quali siano le previsioni di spesa su questo provvedimento. So, però, quali possono essere le conseguenze, in termini di politica di bilancio, di provvedimenti di questo tipo.
Quando scopriremo - e lo scopriremo, Assessore Racchelli - che i produttori di cioccolato - faccio un esempio assurdo - di qualche valle marginale del nostro Piemonte scontano un deficit competitivo, magari non di natura fiscale, rispetto ai produttori di cioccolato francesi, ci sarà per forza, un Consigliere regionale di una valle sperduta del nostro Piemonte che proporrà una giustissima e sostenibilissima misura di sussidio e di aiuto ai produttori di cioccolato di quella vallata.
Questo, in un periodo di federalismo competitivo, Assessore Racchelli può valere anche nei rapporti fra sistemi territoriali e sistemi socio economici all'interno dello stesso Stato italiano.
Pensiamo, ad esempio, per quanto riguarda la politica della grande distribuzione, che cosa significa sussidiare in questa forma grandi insediamenti commerciali all'interno della nostra regione, per supplire al deficit competitivo che essi finiscono per scontare rispetto, ad esempio agli insediamenti commerciali della Lombardia.
Mi rendo conto che questa è una strada in discesa. E' una strada che assicura qualche beneficio elettorale, ma, essendo una strada in discesa crea valanghe di spesa pubblica e non sarà più possibile, né a voi che l'avete proposta né a chi voterà questo provvedimento, dire "no" a nessuno.
Questo fatto deve essere chiaro a tutti i colleghi, ai fautori del bonus fiscale e ai fautori dello sconto alla pompa. Se vale il principio per cui la Regione sussidia un settore in difficoltà, perché questo ha qualche deficit competitivo, non venite a dire che dopodomani i produttori di pneumatici, non meno che i venditori di caramelle, non potranno rivendicare il medesimo sussidio e il medesimo beneficio per loro stessi.
Noi continuiamo ad essere affezionati ad una lettura diversa del ruolo dell'istituzione regionale, soprattutto per quello che la Regione può fare rispetto al sistema produttivo, anche attraverso il sistema degli incentivi economici, ma rispetto alle condizioni generali del quadro economico e rispetto agli strumenti fiscali a cui la Regione può ricorrere direttamente, ed in regime di federalismo fiscale ricorrerà sempre più pesantemente.
Non siamo particolarmente affezionati - perché il risultato che ne è derivato sulla finanza pubblica italiana lo conosciamo - ad un provvedimento che, di volta in volta, va a soddisfare l'interesse di bottega - in questo caso si può dire, perché è esattamente un interesse di bottega - di questo o quel settore della produzione e della distribuzione.
Quindi, se volete, votate questo provvedimento, ma chiederei a tutti perlomeno quel senso di misura che ci consentirà di non presentarlo come il grande provvedimento rivoluzionario che disegna i nuovi scenari del rapporto tra la Regione e le categorie produttive.



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE COTA



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe Giuseppe

Queste leggi chiudono un problema e ne aprono parecchi altri, come hanno detto alcuni colleghi intervenuti prima di me, ultimo dei quali il Consigliere Palma.
La cosa insopportabile che, secondo me, bisogna assolutamente evitare è che ci sia qualcuno che dice che queste sono leggi elettorali. Questo è insopportabile: che la Regione Piemonte emani delle leggi sulle quali si possa avanzare anche il semplice dubbio che esse siano fatte per bieche e contingenti motivazioni elettorali, getta discredito su tutti noi.
Vorrei che questo elemento venisse cancellato non solo dai dati di fatto, ma anche dalle ipotesi possibili d'interpretazione sui motivi per i quali si vuole istituire una sorta di pompa di benzina amica nel Verbano Cusio Ossola.
Abbiamo un modo molto semplice per tagliare le gambe a tutti coloro che vogliono fraintendere e mettere dei dubbi sui motivi elettorali: discutiamo questa legge martedì 15 maggio, che è il primo Consiglio regionale dopo le elezioni. Così mettiamo a tacere tutti coloro che vogliono accusare che qui c'è qualcuno che vuol drenare voti, anche perché poi, arrivati a questo punto, tutti vogliono drenare voti.
Quindi, per legittima suspicione, ci dichiariamo noi in legittima suspicione e rimandiamo questa vicenda di un paio di mesi.
Secondo problema: la pompa di benzina amica nel Verbano Cusio Ossola.
Ma cosa succede all'ultima pompa che non può essere definita "amica" al di là del Verbano Cusio Ossola? Questa serie di pompe di benzina non amiche che continueranno a mettere la benzina in vendita, come nel resto d'Italia ad un prezzo superiore, che fine faranno? Chi pensa a questi esercenti? Genereremo problemi economici per le ultime pompe non amiche, prima della prima pompa amica? Questo elemento non l'ho sentito trattare da nessuno, o, meglio, solo dal collega Papandrea. Questo elemento non è risolto e non possiamo far finta che non esista, perché queste ultime pompe di benzina non amiche hanno lo stesso problema che oggi hanno le pompe del Verbano Cusio Ossola nei confronti della Svizzera.
Se volete fare qualcosa, questo qualcosa deve essere equilibrato e tenere conto di tutti i problemi che apre. Anche questo è un motivo di approfondimento che, se i colleghi presentatori decidono di evitare qualsiasi strumentalizzazione di volontà elettoralistica, nei prossimi due mesi potrebbe essere affrontato.
Non dico altro, perché mi sembra che un provvedimento di questo genere in campagna elettorale non debba essere assunto, e che un provvedimento di questo genere debba anche tenere conto di chi sta appena al di là di questo territorio che privilegiamo con un prezzo alla pompa inferiore a quello realizzato nel resto del Piemonte.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Giordano.



GIORDANO Costantino

Signori colleghi, per quanto riguarda questi due provvedimenti che prevedono la riduzione del costo del carburante per i residenti in zona di frontiera, ritengo che essi presentino, per la verità, un errore in termini di applicazione, perché tutti e due i provvedimenti presentano un costo di gestione della stessa riduzione.
Se proprio questo si deve fare, secondo me sarebbe più opportuno fare la riduzione sulla denuncia che i cittadini presentano alla Regione dopodiché, possono fare la compensazione, come solitamente si fa nelle aziende, dimostrando i consumi che hanno prodotto.
Effettivamente noi riteniamo che - come i colleghi che mi hanno preceduto - questo tipo di provvedimento abbia più il sapore di un provvedimento elettorale. Mi sa tanto che noi diamo la possibilità di abbassare i costi di trasferimento, cioè il cittadino che è alla frontiera paga meno il prodotto, paga meno il carburante per andare a comprare il cioccolato o il sale che si vende al di là della frontiera.
E' un'arma a doppio taglio, perché li agevoliamo: costa meno il trasporto ed è un motivo in più per andare oltre frontiera ad acquistare dei prodotti a minor costo.
Sono convinto che, se bisogna fare qualcosa, bisogna agire sul tessuto produttivo e bisogna fare in modo che le aziende del territorio risultino più competitive e che il cittadino possa in qualche modo avere le stesse possibilità senza avere l'esigenza di andare oltre frontiera.
In sintesi, i due provvedimenti danno l'occasione al cittadino di pagare meno il trasferimento, ma per andare a comprare più all'estero visto che costa meno andarci. Quindi, si abbina la passeggiata per comperare altri prodotti e sono convinto che produca un obiettivo contrario rispetto a quello che i due provvedimenti si sono prefissati.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Moriconi.



MORICONI Enrico

Intervengo per sottolineare un aspetto che giudico preoccupante.
In alcuni degli interventi è stato sottolineato come provvedimenti di questo genere porterebbero anche, come riflesso, ad un aumento del consumo di benzina nell'ambito del territorio dove questi vanno ad incidere.
Su questo particolare punto, vorrei inserire un momento di riflessione in quanto non dobbiamo dimenticare che stiamo parlando, al di là di tutti i problemi economici connessi ai provvedimenti, di un combustibile che è tra i maggiori creatori di anidride carbonica nell'atmosfera. Parliamo di un combustibile interessato da procedimenti che dovremmo attuare, se vogliamo rispettare i parametri posti dalla Conferenza di Kyoto: si tratta di combustibili che, come tutti sappiamo, creano una grande quantità di emissione di gas serra. Non fosse altro che per questo problema, chiederei un po' di riflessione prima di dare il via a provvedimenti di questo tipo proprio per motivi di tipo ambientale.
Come già altre volte ci siamo trovati a discutere in quest'aula sovente non si vogliono vedere collegamenti che legano l'ambiente alle scelte che facciamo. Siamo portati a considerare l'ambiente come un'entità lontana e scollegata dalle scelte che facciamo. Le scelte che facciamo invece, quasi sempre, hanno delle ricadute ambientali: questa scelta che stiamo per fare, in particolare, ha una ricaduta ambientale importante anche se non gravissima.
Sicuramente l'incidenza dell'aumento del consumo di benzina nella zona del Verbano Cusio Ossola non sarà di un'entità estrema, ma andrà, comunque ad incrementare in quell'area i consumi, che aumenteranno sicuramente i problemi delle emissioni.
Su questo problema bisognerebbe riflettere con maggiore attenzione. E' facile pensare che la mia posizione sia quella di incentivare i risparmi dei combustibili e non adottare, invece, soluzioni che promuovano ed aumentino il consumo degli stessi.
Se proprio - mi associo in particolare alla richiesta del Consigliere Chiezzi - vogliamo discutere di questa legge, se proprio la riteniamo fondamentale visto che, comunque, non potrà entrare in azione immediatamente, ma ha bisogno che sia costruito un apparato burocratico per la sua applicazione, proprio per far sì che nessuno possa pensare che legiferiamo su leggi che possono essere definite elettoralistiche rimandiamo tale discussione al 15 maggio, dopo le elezioni, e potremo così discuterne senza condizionamenti di questo genere.



PRESIDENTE

La ringrazio, Consigliere Moriconi.
Non essendovi altri interventi, possiamo passare all'esame dell'articolato.
ART. 1 1.1) Emendamento presentato dal Consigliere Galli: all'art. 1, dopo le parole "alla distanza di confini nazionali con", le parole "la Svizzera" vengono sostituite con le parole "Stati esteri".
La parola al Consigliere Galli.



GALLI Daniele

I funzionari hanno rilevato questa distonia. L'impossibilità di portare in votazione l'emendamento deriva anche dal fatto che nella recente legge n. 56/00 lo Stato riserva un trattamento diverso, pur parlando di questioni fiscali e di federalismo fiscale tra Regioni di serie A e quelle di serie B, ovvero tra Regioni a Statuto speciale e quelle a Statuto ordinario.
Abbiamo delle Regioni che sono state agevolate precedentemente. Mi riferisco, ad esempio, alla Regione Friuli-Venezia Giulia, che ha avuto il piacere di legiferare una legge per difendere la propria rete di distributori e il commercio annesso rispetto alla confinante ex Jugoslavia.
Purtroppo questa legge è carente di federalismo, che, in realtà, esiste solo nel titolo.
Stante questa considerazione, ritiro l'emendamento poiché non è giustificabile.



PRESIDENTE

L'emendamento n. 1.1) è pertanto ritirato dal proponente.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cattaneo; ne ha facoltà.



CATTANEO Valerio

Il titolo dell'art. 1 recita: "Finalità". In questo sostantivo sono ricompresi alcuni valori che ci hanno portato a presentare questa legge.
Dico questo perché sia il Consigliere Chiezzi che il Consigliere Moriconi nel loro intervento hanno parlato di finalità, ma non tanto delle finalità previste dall'articolo, quanto dei timori e dei dubbi che alcuni Gruppi consiliari, indipendentemente dal fatto che appartengano alla maggioranza o all'opposizione, avrebbero avuto nel presentare la legge.
Respingo questa accusa, perché è velata ed inviata non solo al mio Gruppo consiliare, ma a tutti i Consiglieri regionali che, in proprio od appartenenti ad un Gruppo, hanno sottoscritto la legge.
Questa legge, piaccia o non piaccia, nasce nella VI legislatura. Credo che molti Consiglieri, soprattutto quelli che erano seduti in questi banchi nella scorsa legislatura, sappiano che la legge non ha avuto corso nella VI legislatura. Allora era un progetto di legge presentato dall'Assessore Racchelli, dal Consigliere Galli e da altri, poi sono stati presentati questi progetti e disegni di legge depositati, non a caso, fra i primi progetti di legge della VII legislatura. Non è certo colpa del mio Gruppo o di tutti coloro che fanno parte del Consiglio se questo disegno di legge e questa proposta di legge arrivano in aula il 20 marzo. Se si decide che domani mattina il sottoscritto e i ventuno Consiglieri aderenti al mio Gruppo vanno in vacanza, si ferma l'attività legislativa del Consiglio regionale del Piemonte. Credo, tuttavia, che questo non sia utile, anche perché siamo ben pagati e abbiamo dei doveri verso il nostro ufficio e verso gli elettori, altrimenti l'attività legislativa non si ferma neanche per questo, Consigliere Chiezzi.
La finalità, quindi, è quella dell'art. 1, non ci sono altre finalità.
Questo disegno di legge e la proposta di legge della Consigliera Manica ed altri arrivano in aula oggi, ma sono stati all'o.d.g. - bisogna avere anche l'onestà intellettuale per ricordarlo e per dirlo all'assemblea - per diverse settimane, a volte nell'o.d.g. separato, a volte nell'o.d.g.
principale del Consiglio regionale. Se arriva solo oggi in aula, non è certo per colpa mia, né del Presidente, né del nostro Gruppo, ma per colpa di tutti!



PRESIDENTE

Prima di dare la parola alla Consigliera Manica, vi informo che sto cercando di sistemare gli emendamenti; ho un problema con riferimento ad un emendamento presentato dai Consiglieri Cattaneo ed altri, sottoscritto anche da me e dalla Consigliera Manica. Tale emendamento prevede che all'art. 2, comma 1, lettera a), dopo le parole "nel territorio", vengano aggiunte le parole "nella Provincia del Verbano Cusio Ossola". C'è un problema, perché all'art. 1, invece...



PRESIDENTE

MANICA Giuliana (fuori microfono)



PRESIDENTE

Ho presentato io l'emendamento...



PRESIDENTE

Per il necessario coordinamento bisognerebbe usare uguale dizione anche con riferimento all'art. 1; tuttavia - volevo soltanto sottolinearlo in maniera asettica - in questo modo si limita il potere della Giunta, nel senso che la Giunta potrebbe, con un successivo provvedimento di carattere regolamentare, determinare le quote di riduzione dell'accisa, però soltanto entro i limiti della provincia. Invece, le precedenti formulazioni degli artt. 1 e 2 potevano consentire alla Giunta di determinare una riduzione per il territorio di tutta la Provincia del Verbano Cusio Ossola ed anche eventualmente di estenderlo ad altre zone. Volevo soltanto puntualizzare questo aspetto.
La parola alla Consigliere Manica.



MANICA Giuliana

Prima di intervenire in merito all'art. 1, vorrei fare una precisazione. Se questa legge non è stata approvata nei cinque anni precedenti, non è certo responsabilità dell'opposizione; se questa legge non è stata approvata in tempi più rapidi, come noi avevamo sollecitato non è certo responsabilità dell'opposizione, né per i tempi di Commissione né per i tempi d'aula.
E' lapalissiano che lo scadenziario, da questo punto di vista, lo determinano inequivocabilmente le maggioranze; maggioranze meno "bulgare" forse, nella scorsa legislatura, ma affollatamente sovrabbondanti in questa: 40 Consiglieri su 60. Quindi, se ci arriviamo oggi, in ritardo di una legislatura, e molto in ritardo rispetto alla presentazione della nostra proposta di legge, che è del luglio dell'anno 2000, cioè due mesi dopo l'inizio della legislatura, non è responsabilità nostra.
Penso invece di poter rivendicare come merito nostro il fatto di aver mantenuto lo stesso testo in Commissione e in aula, ed è proprio in virt del fatto che il nostro testo ci fosse, che venisse mantenuto anche con una pratica difforme di non unificazione dei testi in Commissione producendo un testo unico, che oggi l'aula può fare il dibattito su due questioni importanti: il meccanismo di rimborso e l'estensione territoriale dei benefici della legge che stiamo discutendo.
In ragione di queste due questioni, che ritengo di fondo, presento all'art. 1 un emendamento: alle ultime tre righe, da "bonus fiscale a favore dei soggetti residenti nei Comuni, ecc.", chiedo di sostituire con la dizione "la presente legge determina una riduzione del prezzo alla pompa delle benzine per i residenti nel territorio regionale della Provincia del Verbano Cusio Ossola". Si tratta dunque di due concetti: la modifica del meccanismo e l'estensione alla provincia.
Noi auspicheremmo che l'emendamento venisse accolto nella sua totalità.
E' del tutto evidente che può essere accolto nella sua totalità o pu esserne accolta una parte, cioè può essere accolta l'estensione a tutta la Provincia del Verbano Cusio Ossola, oppure la questione relativa alla modificazione della forma di sconto.
Sui due punti proposti attendo ovviamente una risposta dalla Giunta, in particolare chiedo se viene accolto nella sua interezza o solo in parte.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Racchelli.



RACCHELLI Ettore, Assessore al commercio

Ho già avuto occasione di spiegare quanto siano incompatibili i due concetti relativi alla tipologia d'intervento: l'uno, quello dello sconto direttamente alla pompa e l'altro, invece, effettuato con il bonus fiscale.
Non è una questione di principio, ma è una questione che è stata valutata attraverso l'analisi dei costi di gestione e di organizzazione del sistema stesso: da un lato, abbiamo la fase organizzativa e la fase di controllo, e quindi di verifica oltre all'automazione, al software del sistema, alle banche dati e a tutto quello che deve essere realizzato che ha un costo relativamente alto, anzi, direi sostanzialmente alto (alto al punto tale da superare addirittura il beneficio che ne deriva per quanto riguarda lo sconto delle benzine ai residenti). Dall'altro, abbiamo un percorso, un sistema più snello, che ci impone delle metodologie di intervento molto meno costose e che sono più compatibili rispetto al concetto dell'efficienza, efficacia e qualità del provvedimento.
Pertanto, l'emendamento che ripropone questo tipo di impostazione dell'articolato non è accettabile, perché credo che non vada incontro ai criteri che ci siamo dati scegliendo questo metodo.



PRESIDENTE

C'è dunque il parere contrario della Giunta all'emendamento presentato dalla Consigliera Manica che recita: 1.2) le parole da "bonus fiscale" fino a "comma 1" sono sostituite con le parole "una riduzione del prezzo alla pompa della benzina per i residenti nel territorio regionale della Provincia del Verbano Cusio Ossola".
La parola alla Consigliera Manica.



MANICA Giuliana

Richiamo due aspetti dell'emendamento, sia sul passaggio dallo sconto alla pompa al bonus fiscale, sia sull'estensione alla Provincia del Verbano Cusio Ossola, perché la seconda parte dell'emendamento dice di sostituire la parte dei Comuni con il territorio regionale della Provincia del Verbano Cusio Ossola.
Non si accoglie neanche la seconda parte? O, quanto meno, una modifica del punto all'art. 1, che toglie la parte dei Comuni ed inserisce l'intero corpo della provincia, visto che si è presentato un emendamento comune all'articolo successivo che dice questo? Mi respingete tutto? Anche la Provincia del Verbano Cusio Ossola?



PRESIDENTE

Scusi, Consigliera, svolgo solo un intervento sotto il profilo della tecnica legislativa.
Se si mantiene l'emendamento relativo all'art. 2, comma 1, dove si propone di aggiungere, dopo le parole "nel territorio", le parole "della Provincia del Verbano Cusio Ossola", è ovvio che l'art. 1 deve essere modificato.
Spero che sia presentato un emendamento, altrimenti lo presento io, che proponga di aggiungere, dopo le parole "residenti nei Comuni", le parole "della Provincia del Verbano Cusio Ossola". Quindi, o si ritira l'emendamento o, per forza di cose, se ne deve presentare un altro all'art.
1. E' così, Assessore Racchelli? Prego, Assessore Racchelli.



RACCHELLI Ettore, Assessore al commercio

Questo emendamento, nella seconda parte, è successivamente riproposto da un altro emendamento a firma del Consigliere Angeleri. Se individuiamo un'area definita, rischiamo di far diventare il provvedimento rigido.
Il concetto della legge e il concetto dell'intervento, nell'ambito del costo e della diminuzione della fase fiscale del prezzo della benzina, è modulabile in funzione a quelle che sono le variazioni del prezzo della benzina.
Ci potremmo trovare nel caso in cui il prezzo della benzina non ha alcuna logica rispetto ad un intervento regionale a sostegno della diminuzione del prezzo alla pompa. Non mi riferisco al caso del Verbano Cusio Ossola, ma potrebbe succedere in qualsiasi Comune. Nel Verbano Cusio Ossola si potrebbe arrivare alla situazione paradossale che la benzina in Svizzera costi più che in Italia, per cui il provvedimento potrebbe essere non efficace e, quindi, non applicato, ma potrebbe verificarsi la situazione nella quale una differenza, che oggi è pari a circa 280 lire al litro, salga a 1.000 lire.
Se individuiamo un'area e la definiamo per legge, potrebbe esserci un Comune nella Provincia di Novara - dico una stupidata, perché è quasi improponibile - che, comunque, ne resterebbe escluso. Questo è il problema.
Se definiamo l'area per legge, è chiaro che si esclude qualche Comune.
Secondo me, il criterio della legge deve essere sempre oggettivo e non pu essere soggettivo, altrimenti qualche Comune viene escluso.
Il principio del diritto deve essere dato a tutti i Comuni e nell'eventualità che si verifichi la causa di poterne ricevere l'effetto.
Quindi, c'è bisogno dell'intervento di una legge regionale.
Credo che la Provincia del Verbano Cusio Ossola potrebbe già essere intesa completamente inserita. Se la differenza di prezzo diventasse di 150 lire al litro, il provvedimento non potrebbe essere applicato a tutta la Provincia del Verbano Cusio Ossola, perché nessuno andrebbe in Svizzera a fare rifornimento di benzina.
Credo che il provvedimento debba avere carattere oggettivo intervenendo con degli atti che individuino i Comuni in maniera corretta e in funzione delle diverse esigenze. Dal punto di vista oggettivo, non posso accettare questo emendamento, perché andrei ad escludere, a priori, qualche Comune che potrebbe averne diritto.



PRESIDENTE

La questione è semplice. Se inseriamo la dizione "nella Provincia del Verbano Cusio Ossola", diamo un preciso indirizzo, che è anche limitativo.
Se, invece, non inseriamo il riferimento alla Provincia del Verbano Cusio Ossola, la Giunta potrebbe restringere il numero dei residenti beneficiari soltanto ad alcuni Comuni della Provincia del Verbano Cusio Ossola, oppure potrebbe anche aumentare i Comuni beneficiari, comprendendo i residenti di altri Comuni che non fanno parte della Provincia del Verbano Cusio Ossola.
La parola al Consigliere Mellano.



MELLANO Bruno

Intervengo in questo momento per ribadire alcune considerazioni dei miei colleghi, in particolare quelle del Consigliere Palma, che ha rappresentato il mio pensiero, ma anche quelle dei Consiglieri Papandrea e Moriconi.
Anch'io ho la sensazione netta che stiamo adottando un provvedimento che - guarda caso - è arrivato in questo momento in aula e, in questo momento, approvarlo va tanto bene al centrodestra e ad una parte del centrosinistra.
Voglio ribadire - e dopo il mio intervento mi allontanerò dall'aula che se questo provvedimento non viene approvato è anche grazie al contributo delle opposizioni, in particolare solo di una parte dell'opposizione. Gran parte degli interventi dei colleghi di opposizione erano contrari a questo provvedimento.
L'intervento molto appassionato, come sempre, della collega Manica parlava di opposizioni; però voglio che rimanga a verbale che, in questo caso, la collega Manica parla per una parte del suo Gruppo e non pu rivendicare all'opposizione la colpa di non aver portato questo provvedimento in discussione prima. Gran parte dei Gruppi di opposizione in questo caso, non avrebbero portato questo provvedimento in aula n adesso, né nelle settimane passate, né nelle settimane future.
La seconda parte del mio intervento è rivolta al Presidente Cota.
Ritengo che il Presidente Cota sia un po' troppo preso da questo provvedimento, per cui inviterei a lasciare la Presidenza al Vicepresidente, perché i suoi interventi sono condivisibili o non condivisibili, ma molto partecipati.
La inviterei, in questo caso, ad assumere il ruolo di Consigliere e a lasciare al Vicepresidente di turno il compito di fare l'arbitro della situazione.
Con queste precisazioni, che vedo accolte, abbandono l'aula.



(Il Consigliere Mellano abbandona l'aula)



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE TOSELLI



PRESIDENTE

Ringrazio il Consigliere Mellano.
Ha chiesto la parola il Consigliere Cattaneo; ne ha facoltà.



CATTANEO Valerio

Innanzitutto, voglio fare una considerazione, visto che l'intervento del collega Mellano si è svolto su un tema libero. Vorrei invitare tutti i colleghi di smetterla di dire: "Vorrei che rimanesse a verbale".
Se non l'avete capito - l'ho capito io che sono in quest'aula solo da sette mesi - tutto quello che diciamo è sempre a verbale, perché è scritto ed è anche registrato.
E' un consiglio, Consigliere Mellano, in modo che puoi risparmiare del tempo quando si può parlare solo per cinque minuti.
Al di là della battuta - il Consigliere Ghiglia si sta arrabbiando concordo con quanto ha detto l'Assessore Racchelli. Pur essendo Consigliere regionale, tutte le sere torno nel Verbano Cusio Ossola e tutte le mattine parto da lì per venire a Torino. Quindi, insieme all'amico Racchelli, siamo i due che abbiamo un maggior vantaggio a tornare a casa con una legge che inserisce, in questo caso, la Provincia del Verbano Cusio Ossola. Per concordo, perché questa è un'assemblea legislativa e le leggi devono avere veramente queste caratteristiche, cioè devono essere astratte e di carattere generale. Invito comunque a fare una riflessione, pur avendo firmato l'emendamento del Consigliere Angeleri che, pur fatto nell'articolo non di competenza, rientra nello spirito richiesto dall'emendamento della collega Manica.
Faccio un ragionamento anche su quanto diceva prima l'Assessore Racchelli. Perché carattere generale ed astratto? Chi conosce il territorio tra Meina - oggi è famosa perché hanno rubato la salma di un noto finanziere - che è il secondo paese del lago in Provincia di Novara, e Belgirate, che è l'ultimo Comune della Provincia del Verbano Cusio Ossola sa che esiste un piccolo Comune, che si chiama Lesa, che conta circa 1.000 abitanti - 2.200 mi dice il collega Gallarini. E, se non ricordo male, Lesa dista almeno 50 chilometri da Brissago, primo Comune della Confederazione Elvetica. Lo dico a voi, in particolare Consiglieri novaresi! Se inserite la Provincia del Verbano Cusio Ossola, al di là di fare un regalo all'Assessore Racchelli e al sottoscritto - che andremo a casa a dire che abbiamo messo la nostra provincia nella legge e quindi che forti che siamo! qualora ci fosse un differenziale di 500/600 o 1.000 lire sulla benzina (e non è fantapolitica, perché c'è già stata anche recentemente una differenza grazie al cambio di 800/900 lire del costo della benzina e potrebbe anche tornare), andate volontariamente, volendo mettere un puntino in questa legge e non dando a questa legge un carattere astratto e generale, ad escludere un Comune della Provincia di Novara, che è ricompreso nella fascia massima. E qualora vi fosse un differenziale di 800/900 lire, proporzionalmente al differenziale ipotizzato oggi, potrebbe avere uno sconto di 300/400 lire.
Allora ditemi perché la signora Pina, che abita in Via Nazionale n.
180, con la sua Panda può andare a fare il pieno in Svizzera, poiché il Comune di Belgirate è ricompreso nella Provincia del Verbano Cusio Ossola mentre la signora Gina, che abita al n. 182, nel Comune di Lesa, non pu farlo perché amministrativamente il suo Comune non è ricompreso nella Provincia del Verbano Cusio Ossola, ma nella Provincia di Novara.



PRESIDENTE

E' stato presentato un emendamento soppressivo dai Consiglieri Deorsola e Angeleri che recita: 1.3) all'art. 1, togliere le parole da "anche in misura differente per singoli Comuni... con la Svizzera" fino a "art. 4, comma 1" ed aggiungere le parole "della Provincia del Verbano Cusio Ossola".
La parola alla Consigliera Manica.



MANICA Giuliana

Ora è intervenuto questo emendamento del Consigliere Deorsola.
Questo emendamento oltre ad inserire la Provincia del Verbano Cusio Ossola, nella parte in cui toglie "in misura differente per i singoli Comuni", elimina una possibilità di fasce? Chiederei, se possibile, un'illustrazione da parte del collega Deorsola. Grazie.



PRESIDENTE

Ha quindi la parola il Consigliere Deorsola.



DEORSOLA Sergio

A me pareva che quell'inciso fosse superfluo, per cui la possibilità resta. E' solo per maggiore chiarezza, in quanto viene individuato che l'ambito territoriale è quello della Provincia del Verbano Cusio Ossola.



MANICA Giuliana

Vorrei capire cosa votiamo e cosa accoglie la Giunta, perché qui ci sono varie ipotesi. C'è l'ipotesi presentata dal Consigliere Deorsola, di cui capisco benissimo la seconda parte. Mi è meno chiara la prima, cioè perché togliamo le parole "in misura differente per i singoli Comuni" perché quello prevedeva la possibilità di introdurre delle fasce in un successivo provvedimento della Giunta. Forse per semplificazione, ma questa è la parte che mi è meno chiara.
Inoltre, c'è una mia proposta articolata in due parti: la prima riguarda la sostituzione del bonus fiscale e l'introduzione della riduzione del prezzo alla pompa; la seconda, introduce la questione della Provincia del Verbano Cusio Ossola, di cui vorrei capire se viene respinta solo la parte di sostituzione del meccanismo del bonus con quello dello sconto alla pompa, o se viene respinta anche la parte che estende i benefici della legge all'interno della Provincia del Verbano Cusio Ossola.
Infatti la questione non è quella che avanzava il collega Cattaneo cioè di arrivare a ricomprendere lo sconto fino al Comune di Novara; il problema è che il provvedimento precedente era ulteriormente restrittivo.
In questo modo, definendo i caratteri della provincia, il provvedimento è meno restrittivo ed individua un ambito territoriale definito, anche se è molto difficile che possiamo arrivare fino alla Provincia di Torino.



PRESIDENTE

La parola al Presidente del Consiglio, Cota, che interviene in qualità di Consigliere.



COTA Roberto

Chiedo una sospensione di cinque minuti, poiché è arrivata una serie di emendamenti, e bisognerà un minimo razionalizzarli anche per concordare le diverse posizioni politiche.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Racchelli.



RACCHELLI Ettore, Assessore al commercio

Una legge non può che avere un carattere oggettivo. Ricomprendere un provvedimento per un atto specifico o per un'area specifica, secondo me è una limitazione del diritto.
Consigliera Manica, mi chiedete di inserire e di accettare un emendamento per il quale sono anche in imbarazzo, perché sono un Assessore che viene da quella provincia e se è condiviso è meglio. Però in questo momento sono Assessore della Regione Piemonte e vorrei continuare ad esserlo in termini di oggettività.
Voi mi chiedete di inserire tutta la Provincia del Verbano Cusio Ossola e di limitarlo a quello, mettendo dentro Macugnaga che è a 85 chilometri dal confine, però escludete, per esempio, Meina e Lesa che sono a 42 chilometri dal confine.
Il diritto è un diritto amministrativo o è un diritto del diritto, cioè che se si ha diritto di avere uno sconto lo può avere? Se poi vi mettete d'accordo e mi dite che dobbiamo fare un atto, ne prendo atto e lo faccio, però è mio dovere dirvi questo.



PRESIDENTE

La seduta è sospesa.



(La seduta sospesa alle ore 17,20 riprende alle ore 17,27)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
La parola al Presidente del Consiglio, Cota, che interviene in qualità di Consigliere.



COTA Roberto

Ritiro l'emendamento n. 1.2), presentato dal sottoscritto, ma bisogna sentire la Consigliera Manica, per quanto la riguarda, perché anche lei è firmataria.
E' ritirato anche l'emendamento n. 2.1), presentato da vari Consiglieri della maggioranza, che recita: "All'art. 2, comma 1, lettera a), dopo le parole 'nel territorio' aggiungere 'della Provincia del Verbano Cusio Ossola', ed eliminare da 'dei Comuni' a 'comma 1'".
Anche i Consiglieri Deorsola e Angeleri ritirano l'emendamento n. 1.3) che si proponeva di inserire le stesse parole.
Tutto questo è motivato dall'esigenza di varare, comunque, un testo legittimo. Non risulta possibile estendere il beneficio a tutta la Provincia del Verbano Cusio Ossola escludendolo, invece, a priori, per altri Comuni che non sono della stessa provincia, ma sono ad una distanza inferiore rispetto al confine (è un po' il senso dell'intervento dell'Assessore Racchelli).
L'esigenza di ricomprendere tutti i Comuni della Provincia del Verbano Cusio Ossola sarà raccolta in un ordine del giorno collegato, che verrà presentato e messo in votazione prima della votazione dell'intero testo della legge, come prevede il Regolamento.



PRESIDENTE

La Consigliere Manica mantiene l'emendamento n. 1.2)?



MANICA Giuliana

Sì.



PRESIDENTE

Ricordo che la Giunta, sull'emendamento della Consigliera Manica, si era dichiarata contraria.
La parola al Consigliere Cattaneo.



CATTANEO Valerio

Intervengo sulla proposta del Presidente Cota che, di fatto, mi sembra una nuova situazione posta all'attenzione del Consiglio regionale.
Credo che la proposta del Presidente Cota sia di estremo buonsenso perché mette il Consiglio regionale in condizione di mantenere una finalità su cui in molti siamo d'accordo: dare questo beneficio alla Provincia del Verbano Cusio Ossola. Si tratta solo di differenziare la modalità. Da un lato, siamo contrari o, meglio, prudenti, ad inserire la dizione "Verbano Cusio Ossola" nella legge, rispetto ad un impegno che vogliamo confermare come diceva il Presidente Cota, con un ordine del giorno. Dall'altro lato riteniamo che non sia giusto escludere alcuni Comuni - anche solo due o tre che rientrano nella fascia massima di distanza dal confine, in quanto Comuni ricompresi nel territorio della Provincia di Novara. Cito, ad esempio, Pettenasco, Lesa e Meina. Questi cittadini devono avere lo stesso diritto dei propri corregionali, ancorché compresi in una provincia meno fortunata del Verbano Cusio Ossola.
La legge quadro nazionale prevede per le leggi regionali un'individuazione delle fasce inversamente proporzionale alla distanza dal confine. Non si mantiene, quindi, questo criterio oggettivo se si dà il beneficio ad un Comune che dista 70/80 chilometri dal confine, ancorch ricompreso nella Provincia del Verbano Cusio Ossola, e lo si esclude per uno o più Comuni che, invece, rientrano nella fascia massima di 50 chilometri, ancorché ricompresi in un'altra provincia. Questa deve essere la vera ragione, Consigliera Manica! Se lei intende fissare manifesti o andare in televisione per dire che noi siamo contro, lo faccia pure! Vogliamo portare all'attenzione del Consiglio regionale e fare approvare una legge che sia sostenibile e che possibilmente, sia confermata dal Commissario di Governo. Il resto è aria fritta! Se per inserire nella legge il Verbano Cusio Ossola danneggiamo i tre Comuni a cui prima mi riferivo, ma anche i Comuni dell'intero Verbano Cusio Ossola, noi non ci stiamo! Ripeto, vogliamo fare una legge che possa essere approvata dal Commissario di Governo ed applicata al più presto: questa è serietà legislativa. Il resto è davvero un provvedimento elettorale che a noi non interessa.
Vogliamo realizzare un provvedimento che sia utile, ammissibile confermato dal Commissario di Governo e, soprattutto, che si possa applicare al più presto.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Deorsola.



DEORSOLA Sergio

La proposta del Presidente Cota va incontro alle nostre esigenze e aggiunge una tecnicità più precisa, il che mi fa ben sperare per il futuro corso del provvedimento.
Ritiriamo l'emendamento e aderiamo a quanto proposto dal Presidente Cota.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Manica.



MANICA Giuliana

Prendo atto che il Consigliere Cattaneo si riferisce ad un ordine del giorno in cui si richiamano molte questioni di cui abbiamo dibattuto.
Tuttavia, non rilevo questa intenzione, questa volontà, questo interessamento, ma, allo stesso tempo, poiché un ordine del giorno non si nega a nessuno, sono parzialmente soddisfatta della soluzione.
Mantengo sommessamente - senza enfasi elettorale perché non provo il minimo interesse soprattutto relativamente alla Provincia del Verbano Cusio Ossola - l'emendamento relativo al diverso meccanismo di rimborso della benzina, cioè lo sconto alla pompa, e ad un'individuazione territoriale più certa.
L'individuazione territoriale più incerta è demandata ai soli criteri della Giunta la quale, senza neanche un processo di concertazione con gli Enti locali - voi mi capite bene - può non inserire il Verbano Cusio Ossola, ma può consentire magari delle scelte non oggettive. E' un provvedimento - passatemi il termine - un po' "cesarista" da parte dell'Assessore, visto che è anche residente in quella zona.
Poiché non voglio assolutamente che ci sia questo sospetto, mantengo l'emendamento che, nella problematica relativa alla questione della pompa conserva coerentemente un'impostazione di un nostro testo di legge.
Sulla questione relativa alla provincia, invece, assume una posizione che la maggioranza ha rappresentato con ben due emendamenti firmati da tutta la maggioranza e che, neanche un'ora dopo, vengono inspiegabilmente ritirati. Ci sono questioni che si spiegano ed altre che si spiegano un pochino meno, quando si cambia posizione in un'ora. Poi, il Consigliere Cattaneo è stato molto corretto nell'illustrazione, anche lucido, però devo dire che, anche per una persona capace come il Consigliere Cattaneo, a volte, è difficile spiegare l'inspiegabile.
Pertanto, preferendo al sempre difficile tentativo di spiegazione dell'inspiegabile, la coerenza, mantengo il mio emendamento.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Angeleri.



ANGELERI Antonello

Signor Presidente, devo dire che sono dello stesso avviso della Consigliera Manica. In questo Consiglio regionale abbiamo approvato miriadi di ordini del giorno, ma vorrei sapere quali hanno poi avuto un seguito nel concreto.
Vorrei chiedere alla cortesia e all'attenzione del Presidente di poter avere ancora qualche minuto di pausa di questo Consiglio perché non credo non sia possibile inserire nell'articolato di legge le stesse cose, in formula ovviamente diversa, dal punto di vista legislativo. Mi fido di più della legge che dell'ordine del giorno. Questa è la sostanza, quindi chiedo cinque minuti di sospensione.



PRESIDENTE

Prima di procedere alla sospensione, la parola al Consigliere Valvo.



PRESIDENTE

VALVO Cesare (fuori microfono)



PRESIDENTE

Sono d'accordo.



PRESIDENTE

Sospendo la seduta per altri dieci minuti.



(La seduta, sospesa alle ore 17,39 riprende alle ore 17,52)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE COTA



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Devo comunicare che i Consiglieri Deorsola, Angeleri e Cattaneo hanno presentato il seguente emendamento: 1.4) dopo le parole "nei Comuni", aggiungere le parole "della Provincia del Verbano Cusio Ossola garantendo uguale trattamento anche ai Comuni delle Province limitrofe che si trovano ad eguale distanza".
Questo è il testo dell'emendamento che è stato presentato in conseguenza della sospensione.
Pongo pertanto in votazione l'emendamento n. 1.2) presentato dalla Consigliera Manica.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 29 voti contrari (non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere).
Pongo ora in votazione l'emendamento n. 1.4), su cui la Giunta ha espresso parere favorevole.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' accolto con 27 voti favorevoli (non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere).
Si proceda alla votazione dell'art. 1 come emendato, per alzata di mano, ai sensi dell'art. 44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 28 votanti 27 voti favorevoli 27 non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere



(Intervento fuori microfono dei Consiglieri Chiezzi e Manica che eccepiscono sull'esito della votazione)



PRESIDENTE

Ai sensi dell'art. 68 del Regolamento, dispongo la ripetizione del voto per alzata di mano, ai sensi dell'art. 44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 28 votanti 27 voti favorevoli 27 non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere L'art. 1 è approvato.
ART. 2 Ricordo che l'emendamento n. 2.1) è stato precedentemente ritirato.
2.2) Emendamento presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Racchelli: alla lettera c) sono soppressi i numeri: 2) l'usufruttuario 3) il locatario.
La parola all'Assessore Racchelli per l'illustrazione.



RACCHELLI Ettore, Assessore al commercio

I locatari e l'usufruttuario non hanno la proprietà e soprattutto non hanno il diritto sul veicolo, per cui non pagano neanche il bollo. Pu essere firmata una convenzione dall'usufruttuario e dal locatario con la società di leasing che, eventualmente, stipula il contratto di leasing con il locatario stesso, ammesso sia possibile. Non possiamo farlo noi direttamente.



PRESIDENTE

Assessore Racchelli, nel testo sopprimiamo anche il numero 1), nel senso che, per effetto del suo emendamento, l'art. 2, comma 2, lettera c) recita: "c) con il termine 'intestatari': 1) il proprietario come risulta dal certificato di proprietà del veicolo".



RACCHELLI Ettore, Assessore al commercio (fuori microfono)

Certo.



PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento n. 2.2).
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' accolto con 27 voti favorevoli (non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere).
Si proceda alla votazione dell'art. 2 come emendato, per alzata di mano, ai sensi dell'art. 44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 31 votanti 30 voti favorevoli 27 astensioni 3 non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere L'art. 2 è approvato.
ART. 3 3.1) Emendamento presentato dai Consiglieri Valvo, Deorsola e Angeleri: l'art. 3 è soppresso e viene sostituito dal seguente: "Art. 3 1. La Giunta regionale con proprio provvedimento determina la riduzione da apportare al prezzo alla pompa della benzina e le modalità di applicazione della presente legge.
2. La Giunta regionale stabilisce le modalità di fruizione del beneficio attraverso l'utilizzo degli strumenti informatici anche in possesso di altre Regioni in cui siano in corso iniziative legislative analoghe".
3.2) Emendamento presentato dalla Consigliera Manica: il comma 2 è così sostituito: "La presente legge determina una riduzione del prezzo alla pompa delle benzine per i residenti nel territorio regionale della Provincia del Verbano Cusio Ossola. Le modalità di fruizione del beneficio, attraverso l'utilizzo di strumenti informatici, sono stabilite con provvedimento della Giunta regionale, da pubblicarsi sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte".
Entrambi gli emendamenti sono irricevibili poiché contrastano con l'art. 1 che introduce il bonus fiscale.



(Intervento fuori microfono del Consigliere Angeleri)



PRESIDENTE

Consigliere Angeleri, abbiamo appena approvato l'art. 1 della legge che introduce il principio del bonus fiscale. Quindi, sono irricevibili gli emendamenti che confliggono con il principio del bonus fiscale.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Lo sconto alla pompa è un'altra cosa rispetto al bonus fiscale.
L'emendamento deve essere modificato: "La Giunta con proprio provvedimento determina lo sconto da apportare".



PRESIDENTE

ANGELERI Antonello (fuori microfono)



PRESIDENTE

Il comma 1 prevede la stessa cosa: "E' concesso un rimborso stabilito dalla Giunta". Il comma 2 si riferisce al bonus fiscale.



PRESIDENTE

Questo emendamento è incompatibile.
Consigliere Angeleri, non so come salvare il suo emendamento. Abbiamo appena approvato il meccanismo del bonus fiscale e lei introduce il principio opposto dello sconto alla pompa.
Consigliere Angeleri, illustri l'emendamento.



ANGELERI Antonello

Insieme ai Consiglieri Valvo e Deorsola, abbiamo fatto semplicemente questo ragionamento.
La benzina è fiscalizzata, per cui chi arriva al distributore di benzina e ha uno sconto nel momento in cui preleva la benzina, di fatto beneficia di un bonus fiscale, perché ha una riduzione. E' un bonus fiscale rispetto alla fiscalizzazione della benzina. Non riesco a capire il motivo di questa sua interpretazione.



PRESIDENTE

Consigliere Angeleri, abbiamo appena bocciato l'emendamento presentato dalla Consigliera Manica che prevedeva invece un meccanismo diretto di riduzione alla pompa.
Per ulteriori chiarimenti, sospendo la seduta per pochi minuti.



(La seduta, sospesa alle ore 18,06 riprende alle ore 18,10)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Gli emendamenti n. 3.1) e n. 3.2) possono essere compatibili con l'art.
1, laddove, nel testo della legge, non si specificano ancora le modalità di concessione del bonus fiscale come successive o immediate. Dato che non si specifica ancora il meccanismo, i due emendamenti possono essere votati.
Dopo un'eventuale bocciatura o approvazione dell'art. 3, tutti gli altri emendamenti, che disciplinano analiticamente le modalità di concessione del bonus fiscale, ovviamente saranno irricevibili.
La parola al Consigliere Saitta.



SAITTA Antonino

Mi pare che la materia sia complessa, quindi, per quanto riguarda gli emendamenti proposti, chiedo all'Assessore di spiegare brevemente il meccanismo contenuto nell'art. 3: come funziona praticamente il meccanismo di agevolazione? Non riesco a capirlo, sarà un limite mio, però, una volta capito il meccanismo, probabilmente saremo in grado di valutare meglio gli emendamenti.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Valvo.



VALVO Cesare

Desideravo chiarire che la mia sottoscrizione e adesione a questo emendamento è conseguente alla mancata risposta da parte dell'Assessore Racchelli alla domanda che ho posto all'inizio del dibattito.
Sostanzialmente, la domanda era relativa al comma 2 dell'art. 3, che recita: "Il rimborso è attribuito mediante la procedura del bonus fiscale. Il beneficiario utilizza il bonus fiscale in unica soluzione prioritariamente per il pagamento della tassa automobilistica regionale".
Premesso che avevamo recepito il discorso che aveva fatto l'Assessore Racchelli, cioè che lo sconto alla pompa non era praticabile perch antieconomico, rimaneva comunque un problema di correttezza legislativa.
Faccio un esempio. Se sono possessore di una macchina di media cilindrata e percorro 12 mila chilometri all'anno, la mia vettura fa 12 chilometri con un litro e ho un bonus fiscale di 200 lire al litro, per cui alla fine dell'anno mi trovo con 200 mila lire di bonus. Se la tassa automobilistica della mia auto ammonta - porto l'esempio di una FIAT Punto a 165 mila lire, avanzo un credito di 35 mila lire. Dato che per i cittadini piemontesi non esiste a tutt'oggi - e mi auguro sia così anche in futuro - un'altra tassa regionale, queste 35 mila lire le rimborsa la Regione, mandando un assegno al domicilio del contribuente, altrimenti non esiste altra soluzione di rimborso.
Quindi, al riguardo avevo presentato una proposta, che non mi sono inventato venendo a Torino questa mattina, ma ho fatto delle verifiche presso l'Assessorato della Regione Lombardia che gestisce il bonus fiscale lombardo. La proposta era: è possibile che l'Assessorato faccia una verifica con l'omologo Assessorato della Regione Lombardia per la stipulazione di una convenzione per la gestione di questa partita? Perch se così è, riduciamo i costi dell'apparato del software e di quant'altro facendo una convenzione con chi in Regione Lombardia gestisce queste iniziative e potremmo ottenere lo stesso risultato a costi notevolmente ridotti.
Sostanzialmente avevo presentato queste due domande, ma non ho ottenuto risposta, e conseguentemente ho presentato l'emendamento.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Angeleri.



ANGELERI Antonello

Condivido la domanda che avevamo già posto all'inizio del dibattito e che ha ripetuto ora il Consigliere Valvo, perché, in effetti, non abbiamo avuto una risposta in merito.
Mi pare che il lavoro di contatto con la Regione Lombardia fatto dal Consigliere Valvo abbia lasciato qualche spiraglio in questo senso; è ben diverso da quanto dice la Consigliera Manica, perché il lavoro fatto farebbe risparmiare tutti quegli interventi informatici che costerebbero nella fase iniziale. Quindi, è un po' diverso dalla proposta della Consigliera Manica.
Chiediamo una risposta della Giunta e ringraziamo gli Assessori Burzi e Racchelli se la vorranno dare, perché questo potrebbe essere lo sblocco per far passare gli emendamenti proposti.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Burzi.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio e finanze

Purtroppo non ho seguito con particolare attenzione la legge negli ultimi frenetici movimenti.
Temo sempre le leggi fatte in aula, soprattutto quelle che hanno un tecnicismo di gestione, che è l'argomento di cui mi voglio occupare.
Nell'impostazione di questa mattina il costo dell'approntamento era un "di cui" nell'ambito di un'anagrafe tributaria, che comunque la Regione Piemonte deve approntare per la gestione più ampia e complessa del quadro complessivo dei propri tributi.
Quindi, era un "di cui" non particolarmente significativo nell'ambito dei costi di approntamento della stessa, rendendo meno rilevante l'obiettivo che si poneva il lavoro fatto dal Consigliere Valvo. Inoltre credo che, per una doverosa autonomia nell'ambito della gestione di una delle chiavi di competitività fra Regioni, competizione non significhi quello.
Credo che, per entrambi i motivi, sia bene immaginare che la Regione Piemonte faccia, con costi minimi se la modalità rimane quella che era stata congegnata questa mattina, un utilizzo di un subarchivio dell'anagrafe tributaria principale, quindi gratuito in parte, mentre è parecchio costosa complessivamente la creazione dell'anagrafe.
Quindi, da questo punto di vista sarei poco favorevole alla convenzione con una Regione amica, ma con la quale credo abbiamo differenti modi di impostare, gestire e monitorare tutta la fase dei tributi.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Racchelli.



RACCHELLI Ettore, Assessore al commercio

Rispondo alla domanda posta dal Consigliere Valvo rispetto alle modalità di rimborso del bonus fiscale nell'eventualità che l'importo dello stesso superi il valore del bollo auto di proprietà dell'avente diritto.
Nell'art. 3, comma 3, si dice: "Il rimborso è attribuito mediante la procedura del bonus fiscale. Il beneficiario utilizza il bonus fiscale in unica soluzione prioritariamente per il pagamento della tassa automobilistica regionale alla prima scadenza successiva alla concessione dell'agevolazione".
Il "prioritariamente" cosa sta a significare? Che se l'importo fosse superiore al valore del bollo auto, la differente parte verrà detratta dall'addizionale regionale, l'IRPEF, che è un'altra tassa in capo ai cittadini e che va in capo alle casse regionali.
Si tratta comunque una procedura che garantisce agli aventi diritto di avere il rimborso del beneficio fiscale a loro destinato.
Inoltre, era stata posta un'altra domanda, che in questo momento non ricordo.



PRESIDENTE

La domanda riguarda il meccanismo di funzionamento della legge. Ritengo che sia spiegato nell'art. 3, però se su questo punto l'Assessore vuole dire qualcosa in più, ne ha facoltà.



RACCHELLI Ettore, Assessore al commercio

Nell'art. 3 è spiegato, in modo procedurale, più o meno qual è il funzionamento del bonus fiscale.
Un cittadino va alla pompa, consuma il carburante, lo annota su una scheda che viene fornita dagli uffici, annota il consumo del carburante annota la spesa, viene certificato dal distributore che ha lo stesso interesse a certificare un qualcosa che avviene effettivamente alla sua pompa - altrimenti firmerebbe qualcosa che va contro i suoi interessi. Alla fine dell'anno, nel mese di novembre il cittadino va nel suo Comune con le schede e da lì si evince con il conteggio qual è il bonus a cui ha diritto.
Questo bonus è spendibile immediatamente al pagamento del bollo auto che è successivo, cioè nel mese di gennaio, o eventualmente, se eccede il costo del bollo, lo può detrarre dall'addizionale IRPEF di competenza regionale.
Questa è la snellezza ed il costo minimo delle procedure di garanzia organizzazione e controllo di un sistema che altrimenti, nella metodologia alternativa, diventerebbero costosissime per quanto riguarda il software la banca dati, l'acquisizione di tecnologia, anche da parte dei gestori, e i controlli di tutte le verifiche.
Una cosa che costa moltissimo, Consigliere Saitta, è quella che ha accennato il Consigliere Cattaneo: il costo di controllo dell'importo che ogni giorno, od ogni due giorni, deve essere rimborsato ai distributori del carburante che non hanno incassato dai cittadini il totale dell'importo del litro. La Regione Lombardia, ad esempio, utilizza qualcosa come dieci addetti per fare, in tempo reale, il conteggio di quello che non è stato pagato dal cittadino al distributore e far avere immediatamente il bonifico al distributore, perché la benzina viene pagata dal distributore al momento dello scarico. Si tratta di un meccanismo che ha un costo enorme.



PRESIDENTE

Sull'emendamento soppressivo del Consigliere Angeleri, ha chiesto la parola il Consigliere Giordano; ne ha facoltà.



GIORDANO Costantino

Relativamente al discorso della gestione del bonus fiscale, parlavo con gli esperti del settore, i quali mi hanno detto che quello che la Giunta sta proponendo si può fare ad un costo di gestione pari a zero. E' sufficiente, cioè, inserire un codice e gestirlo come credito di imposta.
Questo è un fatto tecnico. Capisco che i politici della maggioranza e della minoranza siano tutti bravi, ma vorrei sentire il parere di un tecnico perché questa è una partita tecnica. Così come avviene già per i combustibili, attraverso l'UTIF, c'è la possibilità di attuarlo come credito di imposta; si inserisce un codice e la gestione diventa a costo zero. Se vogliamo sentire i tecnici, sono qui. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Giordano. Le ricordo che questa è un'assemblea legislativa, quindi non sono previste audizioni di esterni in aula.
La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Presidente, solo perché l'Assessore Racchelli mi ha confuso le idee.
L'Assessore ha spiegato che questo bonus verrebbe utilizzato prioritariamente per il pagamento della tassa di circolazione, e questo è quanto prevede l'art. 3. L'Assessore infatti dice: "Secondariamente" - è una mia aggiunta, ma il senso è questo - "sarebbe utilizzato a detrazione del pagamento eventuale della sovrattassa IRPEF". Questo fatto è nella testa dell'Assessore, ma non nei contenuti della legge!



RACCHELLI Ettore, Assessore al commercio (fuori microfono)

Quando arriveremo a quel punto, lo proporrò; se non siamo ancora lì non lo posso proporre...



CHIEZZI Giuseppe

Siccome la legge dice solo "prioritariamente" e non parla del "secondariamente", questo è un elemento di indeterminatezza della legge...



RACCHELLI Ettore, Assessore al commercio (fuori microfono)

Ma ne avevamo parlato anche in Commissione...



CHIEZZI Giuseppe

Sì, però è rimasta così...



RACCHELLI Ettore, Assessore al commercio (fuori microfono)

Perché abbiamo fatto le verifiche...



CHIEZZI Giuseppe

Però non possiamo rimanere con un utilizzo prioritario. L'utilizzo deve essere descritto in ogni sua fase!



RACCHELLI Ettore, Assessore al commercio (fuori microfono)

Certo, certo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Valvo.



VALVO Cesare

Brevemente. In merito alla risposta dell'Assessore, prendo atto che lo sconto sulla benzina è deducibile dall'addizionale IRPEF regionale, perch in Commissione i funzionari dell'Assessorato avevano chiarito il contrario tant'è che il testo era stato modificato ed era stato licenziato monco.
Il testo originario prevedeva lo sconto dalla tassa automobilistica regionale e dall'addizionale IRPEF. In Commissione, poi, i funzionari avevano chiarito che non era deducibile dall'addizionale IRPEF, e questo comporta una procedura burocratica incredibile, perché bisogna chiedere al Ministero delle Finanze di modificare il Modello Unico, prevedendo una casella per inserire il credito residuo. A parte questo, prendo atto che oggi si dice che l'importo del credito è deducibile dall'addizionale IRPEF.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Racchelli.



RACCHELLI Ettore, Assessore al commercio

Vorrei ricordare che c'è un iter della legge - ne abbiamo discusso - e nella finanziaria c'è un passaggio che apre questo scenario. Siccome abbiamo verificato che una normativa nazionale, che sta cambiando, dà la possibilità alle Regioni di farlo, abbiamo presentato tale questione, che era già stata discussa.
L'attuazione, comunque, deriva da una normativa approvata a livello nazionale per tutte le Regioni.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cattaneo.



CATTANEO Valerio

Semplicemente per ricordare ai colleghi della maggioranza che hanno sottoscritto l'emendamento, che esso stravolge il disegno di legge di iniziativa del governo regionale, approvato peraltro dalla Giunta regionale e dalla Commissione, anche con il voto dei colleghi che hanno presentato l'emendamento.
Non voglio gettare benzina sul fuoco né richiamare i Consiglieri alla propria coerenza, però rimane il fatto che questo è un elemento inconfutabile ed oggettivo. Bisognerebbe mantenere questa coerenza altrimenti la Consigliera Manica potrebbe tranquillamente dire: "Beh, cara maggioranza, ritirate il disegno di legge n. 113 ed approvate il mio progetto di legge".



CATTANEO Valerio

MANICA Giuliana (fuori microfono)



CATTANEO Valerio

Ma come fai a conoscere il mio intervento?



CATTANEO Valerio

Sono abbastanza intuitivo! Vorrei ancora puntualizzare il discorso relativo alla differenza dei costi. L'ha spiegato bene in un passaggio estemporaneo l'Assessore Burzi: nel caso di applicazione di sconto alla pompa di benzina, bisogna istituire un'apposita banca dati. Per chi conosce il bacino (si parla di tutto il Verbano Cusio Ossola) si tratta di più di 165 mila abitanti; non so quanti siano gli automobilisti, però certamente qualche decina di migliaia. Lascio valutare la questione ad ognuno di voi, per trarne una risposta.
Nel caso del bonus fiscale, possiamo usufruire a costo zero - perché la Regione se ne deve dotare - dell'anagrafe fiscale regionale e non tributaria - come ha detto l'Assessore. Unico costo, cioè costo zero, la scelta di incominciare a costituire un'anagrafe fiscale nella Provincia del Verbano Cusio Ossola, perché è la prima provincia in cui si dovrà applicare il bonus fiscale.
Quindi: sconto alla pompa-costo x (non so quanto, ma parecchie centinaia di milioni, se non una cifra oltre il miliardo) e bonus fiscale costo zero, e questa è la prima differenza. Inoltre, la banca dati.
Bisogna, poi, comprare il software: è stato proposto un convenzionamento con la Regione Lombardia. Innanzitutto, bisogna vedere se si può fare questa convenzione e se possono cedere a terzi il proprio software. Nessuno può immaginare che la Regione Lombardia, anche per dovere d'ufficio, possa cedere al Piemonte, magari perché Formigoni è amico di Ghigo, piuttosto che sono tutti e due amministrati dallo stesso colore politico, gratuitamente un software. Si dovrà stipulare una convenzione onerosa. Chi è stato amministratore provinciale conosce il costo delle convenzioni, ad esempio, tra province, in questi termini di servizi. Anche qui sono quattrini, non so dire quanti, ma, per chi vuole rimanere nella logica, certamente non saranno 10 milioni all'anno. Poi si devono acquistare i POS; si deve istituire la rete; si devono assumere almeno quattro-cinque dipendenti, magari non sette come la Lombardia; e, infine si devono effettuare i controlli.
Inoltre, cari colleghi, c'è un elemento estremamente importante per chi ha avuto occasione di parlare con i gestori delle pompe di benzina: per lo sconto alla pompa, al di là del maggior costo rispetto, forse, al beneficio concesso, c'è anche una scelta ed un costo per i singoli gestori che devono riconoscere subito lo sconto. Loro la benzina la pagano a prezzo pieno quindi, a fronte di un fatturato medio di 15/20 milioni al giorno, devono anticipare 500/600 mila lire di sconto. I giorni del mese sono 30, ne lavorano all'incirca 26, quindi sono 13/14 milioni: per due o tre mesi che rimangono scoperti devono anticipare all'utente 28/30/35/40 milioni, non so quanti. Magari ci sono i gestori di benzina che non hanno i soldi e devono pagare la benzina subito, oltre a pagare gli interessi in banca per concedere a loro volta il beneficio all'utente.
Questi sono gli elementi da valutare per chi ha avuto l'umiltà e anche la volontà di esaminare il problema all'interno e di informarsi di ciò che si verifica nelle altre Regioni.
Cari amici, tutto il resto è teoria; si deve anche tenere conto di questi elementi.
Soprattutto, voglio richiamare i colleghi alla coerenza: abbiamo compiuto una scelta quale maggioranza, perché in Giunta siamo tutti presenti, e in Commissione la maggioranza ha votato scegliendo il filone del bonus fiscale in luogo dello sconto alla pompa, quindi, si deve mantenere questa coerenza anche in aula.
Per quanto riguarda lo sconto fiscale, è applicabile a quale tassa? L'Assessore ha comunicato le nuove possibilità introdotte dalla legge finanziaria per l'anno 2001.
Dobbiamo anche svolgere una valutazione di questo tipo, Presidente, se vogliamo essere sempre seri e concreti: oggi, non vi è alcuno sconto.
L'esempio, pertinente e reale, è stato portato dal Consigliere Valvo perché comunque riguardava un'autovettura ed una percorrenza media, non guardiamo i mille chilometri in più o in meno. Oggi quell'utente non ha alcuno sconto. Se, poi, in funzione di questa legge, risparmierà 135 mila lire in luogo delle 151 mila lire, certamente sarà spiacevole, però, in primo luogo, inizia a risparmiare 135 mila lire e ad avere un maggior costo di sole 17 mila lire e non di 150.
Per quanto riguarda l'equità fiscale - perché comunque tale principio non può venire meno - è sì deducibile prioritariamente dall'addizionale della tassa di circolazione, ma si può ridurre in alcuni casi - e se lo dice l'Assessore non ho dubbi di dubitarne - dall'addizionale dell'IRPEF.
Certo, ha ragione il Consigliere Valvo, è complesso perché l'attuale modulistica, probabilmente, dovrà essere modificata, ma ritengo che questa legge difficilmente possa essere applicata dopodomani; quindi, certamente per quando si dovrà usufruire del bonus fiscale ci sarà una modulistica adeguata. Non credo che vi siano difficoltà per il Ministero introdurre per la Regione Piemonte un quadrettino in più sul modulo.
In secondo luogo, attualmente ci sono anche altre tasse. Ad esempio per quanto riguarda i soggetti che pagano l'IRAP e che percorrono tanti chilometri, se è per diletto, pazienza, se è per lavoro, si può recuperare come è noto, anche sull'IRAP.
Credo che il sistema del bonus fiscale sia un buon sistema e che possa stare in piedi in funzione di queste tasse, su cui si può applicare... Non riesco a parlare, sarò disturbatore a mia volta, spesso, ma sono proprio impossibilitato nel parlare perché c'è confusione a destra e a manca.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE RIBA



PRESIDENTE

Già nella scorsa legislatura ero un sostenitore dell'idea che si deve inibire l'uso dei telefonini, per contenere uno dei tanti provvedimenti, ma non sarebbe risolutivo.
Scusate, colleghi, pare che stiamo lavorando attivamente, ma ci vuole l'attenzione da parte vostra.
La parola alla Consigliera Manica.



MANICA Giuliana

Devo dire che quando si affronta l'esame di un disegno di legge o di un progetto di legge si dovrebbe sempre essere molto pazienti ed estremamente fiduciosi.
Siamo partiti non bene, diciamo al 50%, sull'art. 1, nel senso che era passato il bonus fiscale, ma, dopo tanta discussione, dopo tanto insistere dopo tanti emendamenti presentati e ripresentati, alla fine è uscita una dizione che mi trova concorde, quella relativa alla Provincia del Verbano Cusio Ossola, garantendo un uguale trattamento anche ai Comuni delle province limitrofe, che si trovano ad uguale distanza.
Con grande pazienza, sto attendendo l'evolversi di questo dibattito che avevo definito, fin dall'inizio, non ideologico, ma assolutamente tecnico inerente a meccanismi e a soluzioni, per cui non comprendevo divisioni di altro tipo se non quelle relative all'individuazione di una formula migliore per emanare la legge migliore nelle condizioni date.
Dopo la proposta del collega Valvo, la mia fiducia cresce perché sono d'accordo con quanto ha detto.
Torniamo ad un meccanismo quale quello avanzato nella mia proposta di legge, cioè lo sconto alla pompa, con un'interessante soluzione tecnica: attivare un rapporto di collaborazione con la Regione Lombardia, quindi avere una riduzione di quei prezzi che creavano preoccupazione all'Assessore Racchelli, ed introdurre un meccanismo senza quei livelli di incertezza opportunamente evidenziati dal collega Saitta in quest'aula.
Pertanto, fiduciosamente, davanti alla proposta avanzata dal collega Valvo, attendo un parere della Giunta perché, se si risolvono i problemi dei limiti e della delimitazione territoriale, che, a questo punto, in legge è definita, magari riusciremo a migliorare anche l'altro punto e a ripensarci.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Racchelli.



RACCHELLI Ettore, Assessore al commercio

Vorrei riportarvi ad un punto fondamentale: può il costo di organizzazione di un servizio costare più del valore del servizio stesso? Non credo.
Qui abbiamo un'offerta del CSI che, quando abbiamo ipotizzato questa legge, ci ha rappresentato i costi, relativamente all'informatizzazione per organizzare l'erogazione del contributo sul carburante in quell'area.
Soltanto la carta, il microprocessore e i terminali ammontano ad un costo di 2 miliardi 122 milioni. Il costo di gestione annuale è di 150 milioni l'impianto sistema è di 300 milioni. Inoltre, la banca dati costa parecchie decine di milioni ed è da aggiungere anche il costo del personale dei Comuni, delle Province e della Regione, per garantire che tutto il sistema funzioni e si possano distribuire i rimborsi ai distributori.
Cerchiamo di capirci: su questo sistema la Regione non può spendere 4 miliardi per erogare 4 miliardi di contributi, è chiaro! Se si procede su questa strada, si deve rinunciare.
Buona amministrazione vuol dire erogare 4 miliardi di contributi a fronte di 500 milioni di spesa. Questa è la ragione per cui istituiamo il bonus e non facciamo lo sconto alla pompa. Il CSI ha fatto i conti e ce li ha comunicati in data 20 giugno 2000 e non sette anni fa! Stiamo parlando di un sistema che deve dare un beneficio ai cittadini.
Noi offriamo un sistema che offre lo stesso beneficio e che costa alla Regione un decimo di quello che costa l'altro sistema. Non capisco il problema! Offriamo gli stessi benefici, diamo gli stessi vantaggi e gli stessi soldi, ma ci costa meno. Dobbiamo per forza spendere dieci volte di più per dare lo stesso servizio? A questa domanda dovete rispondere voi. La Giunta non è disponibile ad accettare questa soluzione.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Angeleri.



ANGELERI Antonello

L'Assessore Racchelli non ha risposto ad una delle domande posta dal sottoscritto e dal Consigliere Valvo. L'Assessore ha detto che la Regione non può spendere 4 miliardi per creare, a sua volta, benefici per altri 4 miliardi.
Capisco perfettamente e condivido la considerazione dell'Assessore.
Tuttavia, io e il Consigliere Valvo abbiamo chiesto se era possibile che la Regione Piemonte ottenesse, attraverso una semplice telefonata o un semplice incontro, dai dirigenti, dai funzionari o dallo stesso Assessore competente della Regione Lombardia, che hanno legiferato sulla stessa materia, il software necessario, visto che le informazioni date vanno in quella direzione. In questo modo, si potrebbe evitare una spesa elevata che non avrebbe motivato l'approvazione di un disegno di legge di questo genere, ma che, seguendo il ragionamento che faceva poc'anzi l'Assessore da parte nostra è più che condivisibile.
Vogliamo, per favore, sfruttare tutte le opportunità che ci vengono offerte, oppure le scartiamo a priori?



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE COTA



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Racchelli.



RACCHELLI Ettore, Assessore al commercio

La Regione Lombardia ci ha comunicato che i costi relativi all'elenco del CSI, a cui ho fatto riferimento poc'anzi, comunque dobbiamo sostenerli perché bisogna acquisire tutta la tecnologia necessaria. Dobbiamo sopportare tutti i nostri costi di gestione. Con noi avrebbero una convenzione di carattere oneroso. Ci hanno dato una convenzione onerosa sul concetto e sulla filosofia di intervento, ma tutta la tecnologia del CSI è un intervento che va fatto ex novo, più i costi che devono sopportare i distributori per acquisire la tecnologia che deve essere installata presso i loro distributori per poter gestire l'informatizzazione. Tutte queste verifiche sono state fatte a monte.



PRESIDENTE

Come richiesto, pongo in votazione l'emendamento n. 3.1) per appello nominale.



(Il Vicepresidente Toselli effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente: presenti 25 votanti 24 hanno risposto SI' 6 Consiglieri hanno risposto NO 18 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere La votazione non è valida in quanto non sussiste il quorum minimo necessario.


Argomento:

Annunzio interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno


PRESIDENTE

I testi delle interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno pervenuti alla Presidenza del Consiglio regionale verranno allegati al processo verbale dell'adunanza incorso.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 18,54)



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