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Dettaglio seduta n.67 del 13/02/01 - Legislatura n. VII - Sedute dal 16 aprile 2000 al 2 aprile 2005

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Argomento:


PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE TOSELLI


Argomento:

Verifica numero legale


PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Collega Mancuso, la invito a procedere all'appello nominale per la verifica del numero legale.



(Il Consigliere Segretario Mancuso effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

Constatata la mancanza del numero legale, essendo presenti in aula n.
15 Consiglieri anziché 28 (sono in congedo n. 6 Consiglieri), la seduta è sospesa, ai sensi dell'art. 52 del Regolamento del Consiglio regionale.



(La seduta, sospesa alle ore 10,04 riprende alle ore 10,36)


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

La seduta riprende.
In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Cota, Di Benedetto, Giordano Pichetto Fratin, Scanderebech e Tomatis.


Argomento:

b) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori, con particolare riferimento all'incontro con le delegazioni Sanità e FIAT


PRESIDENTE

Colleghi Consiglieri, attraverso la Conferenza dei Capigruppo, avevamo individuato un percorso che prevedeva l'esame delle interrogazioni ed interpellanze, l'espletamento delle nomine ed il ricevimento, alle ore 12,30, di una delegazione in rappresentanza della manifestazione sindacale che si sta svolgendo davanti a Palazzo Lascaris.
Ha chiesto la parola il Consigliere Papandrea; ne ha facoltà.



PAPANDREA Rocco

Presidente, vorrei fare delle precisazioni in merito alla manifestazione sindacale in corso davanti al Consiglio regionale. Non si tratta soltanto di una manifestazione contro i tagli alla sanità della Giunta di centrodestra, perché è presente anche una delegazione di lavoratori FIAT che avevano chiesto un incontro per esporre problemi specifici, vale a dire la cassa integrazione.
Inoltre, vi è una rappresentanza di lavoratori assunti con contratto a termine nello stabilimento della FIAT Mirafiori, il cui contratto non è stato rinnovato e che, nei giorni scorsi, mi risulta abbia già fatto richiesta di un incontro.



PRESIDENTE

La ringrazio, collega Papandrea.
Non vedo cenni di dissenso da parte dei Capigruppo alla proposta di incontrare le delegazioni dei lavoratori FIAT. Però, se lo ritenete opportuno, possiamo anticipare l'incontro in materia di sanità per consentire, oltre ai Capigruppo e a tutti i Consiglieri interessati, anche al Presidente Ghigo - che ha in calendario altri impegni istituzionali all'Assessore D'Ambrosio e all'intera Giunta di parteciparvi. L'incontro si terrà in Sala Morando.
Prima di sospendere i lavori del Consiglio per ricevere le delegazioni possiamo passare, così come previsto, all'esame di alcune interrogazioni ed interpellanze per impiegare il tempo in modo produttivo.


Argomento: Uso delle acque (regimazione, usi plurimi) - Difesa idrogeologica

Interrogazioni n. 268 e n. 470 dei Consiglieri Tapparo e Ronzani, inerenti a: "Bacino del fiume Sesia"


PRESIDENTE

In merito al punto 3) all'o.d.g.: "Interrogazioni ed interpellanze" esaminiamo l'interrogazione n. 470 presentata dai Consiglieri Tapparo e Ronzani.
Risponde l'Assessore Vaglio per la parte di sua competenza.



VAGLIO Roberto, Assessore ai beni ambientali

Con riferimento all'interrogazione dei Consiglieri Tapparo e Ronzani per la parte di mia competenza devo comunicare quanto segue.
Al Settore Gestione Beni Ambientali compete il rilascio di provvedimenti autorizzativi a fronte di specifiche istanze relative a proposte di interventi che si intendono realizzare in ambiti vincolati ai sensi delle leggi citate in epigrafe: il Settore esamina cioè la specifica progettazione definitiva/esecutiva riferita all'opera puntuale che si intende realizzare al fine di valutarne specificatamente il corretto inserimento paesaggistico-ambientale; di conseguenza, il Settore Gestione Beni Ambientali, occupandosi ai sensi di legge esclusivamente di gestione non esercita competenze in merito alla pianificazione e/o alla programmazione degli interventi.
Si precisa inoltre che a fronte dei singoli provvedimenti autorizzativi sopracitati espressi da questo Settore sono fatti salvi i diritti e gli interessi di terzi, nonché le competenze di altri Organi, Amministrazioni ed Enti aventi diritto.
Per quanto riguarda lo specifico riferimento citato nel testo dell'interrogazione in argomento inerente l'intervento di derivazione idrica denominato "Ex New Time" localizzato a Varallo, in località Morca si comunica che con determinazione n. 12 del 5/9/1999 è stato autorizzato l'intervento di "Ristrutturazione e recupero della Centrale idroelettrica 'Ex New Time'" richiesto dalla Ditta Valsesia Energia s.r.l. e con determinazione n. 137 del 23/10/2000 è stata autorizzata la "Variante in corso d'opera per ristrutturazione e recupero della Centrale idroelettrica" sempre del medesimo richiedente.



PRESIDENTE

Ha ora la parola l'Assessore Cavallera, per la parte di sua competenza.



CAVALLERA Ugo, Assessore all'energia

La presente risposta intende soddisfare sia l'interrogazione in oggetto, sia il precedente atto consiliare n. 268 del 5 ottobre 2000 proposto dai medesimi Consiglieri.
Le acque del fiume Sesia, nel tratto che va dalla confluenza del torrente Artogna, in Comune di Campertogno, fino al ponte della strada statale 142 per Gattinara, in Comune di Romagnano Sesia, per uno sviluppo complessivo del corpo idrico pari a 55 km, sono state designate dalla Regione Piemonte come idonee alla vita dei pesci, ai sensi del D.lgs. n.
130/92...



CAVALLERA Ugo, Assessore all'energia

TAPPARO Giancarlo (fuori microfono)



CAVALLERA Ugo, Assessore all'energia

Le chiedo di richiamare l'aula perché non riesco a sentire l'Assessore.



PRESIDENTE

Vi prego, Consiglieri, visto che abbiamo scelto di fare questo percorso, di rispettare i colleghi poiché da più parti è arrivata la richiesta di procedere con le interrogazioni e le interpellanze. Chiedo, a chi non interessa la risposta dell'Assessore, di abbassare il tono di voce.
Prego, Assessore Cavallera.



CAVALLERA Ugo, Assessore all'energia

I monitoraggi qualitativi, attivati dalla Regione in sei distinte sezioni: Campertogno, Quarona frazione Doccio e Quarona Lama Jonfer Borgosesia, Serravalle e Romagnano Sesia, evidenziano l'ottima qualità chimico-biologica delle acque a monte di Varallo Sesia.
Per quanto attiene all'uso della risorsa, secondo le informazioni desunte dal catasto delle utenze idriche realizzato dalla Regione e gestito dalle Province, sul bacino montano del fiume Sesia chiuso a Varallo insistono nove piccole derivazioni idroelettriche e più precisamente: sull'asta principale del torrente Sesia una derivazione con presa ad Alagna a servizio di una centrale di potenza nominale media pari a 1.785 Kw e due prese a Varallo Sesia rispettivamente a servizio di centrali di potenza 842 e 1.441 Kw sul torrente Olen, in Comune di Alagna, una derivazione a servizio di una centrale di potenza nominale media pari a 612 Kw sul torrente Sermenza due derivazioni, di cui una in Comune di Rimasco a servizio di una centrale di potenza nominale media pari a 1.573 Kw e l'altra in Comune di Boccioleto a servizio di una centrale di potenza nominale media pari a 1.246 Kw sul torrente Bagnola in Comune di Varallo una derivazione a servizio di una centrale di potenza nominale media pari a 471 Kw sul torrente Mastallone due derivazioni, entrambe in Comune di Varallo, a servizio di centrali di potenza nominale media rispettivamente pari a 125 e 67 Kw.
Su circa 300 kmq di bacino montano sono operanti nove captazioni finalizzate alla produzione di energia in otto distinti impianti di potenza nominale media complessiva pari a 8.162 Kw, cui corrisponde una produzione di energia relativamente modesta rispetto a bacini di analoga potenzialità idrologica.
Il non elevato sfruttamento ai fini energetici delle acque dell'Alto Sesia e in particolare gli incentivi all'uso delle fonti di energia rinnovabili previsti dal D.lgs. n. 79/99 (il cosiddetto "decreto Bersani") hanno indubbiamente concorso nello stimolare gli operatori del settore ad inoltrare istanze di concessione di derivazione d'acqua per fini idroelettrici.
Ad oggi sono state presentate dodici istanze di derivazione idrica, di cui una grande derivazione dal Sesia ed affluenti richiesta dall'ENEL per produrre la potenza nominale media 58.521 Kw negli impianti di Doccio e Balmuccia e undici piccole derivazioni di potenza complessiva pari a 16.826 Kw da parte di altri soggetti. In considerazione del fatto che tre delle undici istanze di piccola derivazione sono in concorrenza con l'istanza ENEL e altre due piccole derivazioni sono in concorrenza tra di loro, la nuova potenza nominale ottenibile atttraverso le piccole derivazioni richieste, se assentite, risulterebbe dell'ordine di circa 11.000 Kw.
Con riferimento alle istanze di piccola derivazione in corso di istruttoria, si illustra di seguito lo stato di avanzamento dei singoli procedimenti, sulla base di quanto comunicato dal Servizio Risorse Idriche della provincia di Vercelli: sull'asta principale del torrente Sesia: ditta richiedente la concessione: Pide Arist Comune in cui è ubicata la presa: Alagna potenza nominale in Kw: 1.590 stato di avanzamento dell'istruttoria: derivazione da assoggettare alla verifica prevista dalla L.R. n. 40/98 in materia di VIA ditta richiedente la concessione: Chieu Giorgio Comune in cui è ubicata la presa: Campertogno potenza nominale in Kw: 1.471 stato di avanzamento dell'istruttoria: domanda incompatibile con l'istanza ENEL ditta richiedente la concessione: Miniere s.r.l.
Comune in cui è ubicata la presa: Campertogno potenza nominale in Kw: 2.206 stato di avanzamento dell'istruttoria: domanda incompatibile con l'istanza ENEL ditta richiedente la concessione: Loro Piana S.p.A.
Comune in cui è ubicata la presa: Scopa potenza nominale in Kw: 1.600 stato di avanzamento dell'istruttoria: domanda incompatibile con l'istanza ENEL.
Sul torrente Otro: ditta richiedente la concessione: Veneta Mineraria S.p.A.
Comune in cui è ubicata la presa: Riva Valdobbia potenza nominale in Kw: 1.728 stato di avanzamento dell'istruttoria: derivazione da assoggettare alla verifica prevista dalla L.R. n. 40/98 in materia di VIA.
Sul torrente Mastallone: ditta richiedente la concessione: Poliplast S.p.A.
Comune in cui è ubicata la presa: Cravagliana potenza nominale in Kw: 471 stato di avanzamento dell'istruttoria: derivazione da assoggettare alla verifica prevista dalla L.R. n. 40/98 in materia di VIA.
Sui torrenti Gronda Sorba e Sassolenda: ditta richiedente la concessione: Cave marmi Vallestrona s.a.s.
Comune in cui è ubicata la presa: Rassa potenza nominale in Kw: 1.725 stato di avanzamento dell'istruttoria: derivazione da assoggettare alla verifica prevista dalla L.R. n. 40/98 in materia di VIA.
Sui torrenti Egua e Sermenza: ditta richiedente la concessione: Pide Arist Comuni in cui è ubicata la presa: Rima e Rimasco potenza nominale in Kw: 2.200 stato di avanzamento dell'istruttoria: derivazione da assoggettare alla verifica prevista dalla L.R. n. 40/98 in materia di VIA.
Sui torrenti Bise Rosso, Scarpiola e Rondo: ditta richiedente la concessione: Rimella Comune in cui è ubicata la presa: Rimella potenza nominale in Kw: 646 stato di avanzamento dell'istruttoria: derivazione da assoggettare alla verifica prevista dalla L.R. n. 40/98 in materia di VIA.
Sul torrente Vogna: ditta richiedente la concessione: Idroval Sesia s.r.l.
Comune in cui è ubicata la presa: Riva Valdobbia potenza nominale in Kw: 2.899 stato di avanzamento dell'istruttoria: derivazione sulla quale è in corso la Valutazione di Impatto Ambientale ai sensi della L.R. n. 40/98 ditta richiedente la concessione: Gestimi s.r.l.
Comune in cui è ubicata la presa: Riva Valdobbia potenza nominale in Kw: 290 stato di avanzamento dell'istruttoria: istanza in concorrenza con quella presentata da Idroval Sesia s.r.l.
Al quadro sopra delineato, occorre peraltro aggiungere tre derivazioni d'acqua concesse, ma non ancora realizzate, e precisamente: sul torrente Egua a Carcoforo, la derivazione assentita al Comune di Campertogno, di potenza nominale pari a 10 Kw, a servizio di un alpeggio sul torrente Sesia a Mollia, la derivazione assentita alla ditta Miniere s.r.l., di potenza nominale pari a 1.765 Kw sul torrente Sesia a Varallo, la derivazione assentita alla ditta Valsesia Energia ex New Team, di potenza nominale pari a 588 Kw.
Le ultime due derivazioni, per quanto noto all'Amministrazione regionale sono in attesa di ottenere la concessione edilizia necessaria per la realizzazione delle opere.
Per quanto riguarda le valutazioni puntuali su ogni singola derivazione, si rileva come queste competano unicamente alla Provincia cui, con la L.R. n.
5/94, sono state subdelegate le funzioni in materia di gestione delle piccole derivazioni a partire dal maggio 1995.
Consapevole della imprescindibile necessità di affrontare il complesso problema della gestione sostenibile delle risorse idriche a scala di bacino idrografico, superando l'approccio puntale basato sull'analisi di ogni singola opera di presa e di scarico, la Direzione Pianificazione delle Risorse Idriche ha redatto il Piano Direttore delle risorse idriche proposto all'approvazione del Consiglio regionale con DGR 25 gennaio 1999 n. 26-26526 e definitivamente approvato con deliberazione del Consiglio regionale n. 103 del 12 dicembre 2000.
Obiettivo fondamentale del Piano Direttore è quello di assicurare il mantenimento di un integro patrimonio ambientale per le generazioni future garantendo la fornitura di acqua necessaria per lo sviluppo economico e sociale attraverso la gestione integrata quali-quantitativa della risorsa idrica, nonché il coordinamento con le altre politiche di pianificazione del territorio.
Funzionali al raggiungimento degli obiettivi generali di cui sopra sono: l'individuazione degli obiettivi di qualità ambientale e di destinazione d'uso dei corpi idrici, il riequilibrio del bilancio idrico e la tutela della risorsa e degli ambienti acquatici da perseguire mediante: la promozione del risparmio idrico la razionalizzazione degli usi l'applicazione del DMV la revisione della disciplina per il rilascio delle concessioni di derivazione d'acqua.
La metodologia di approccio prevista dal Piano Direttore è coerente con i principi contenuti nel D.lgs. 11 maggio 1999 n. 152, "Disposizioni sulla tutela delle acque dall'inquinamento e recepimento della direttiva 91/271/CE concernente il trattamento delle acque reflue urbane e della direttiva 91/676/CE relativa alla protezione delle acque dall'inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole", il cosiddetto decreto Ronchi.
Il Piano di tutela delle acque, in quanto piano stralcio del Piano di bacino, ha valenza di Piano territoriale ed è sovraordinato a tutti gli altri strumenti di pianificazione.
Esso deve essere redatto dalla Regione, sulla base di obiettivi e priorità che dovranno essere definiti, entro il 31 dicembre 2001 dall'Autorità di Bacino del fiume Po.
Detto piano, adottato dalla Regione entro il 31 dicembre 2003, dovrà essere definitivamente approvato entro i sei mesi successivi, previo parere vincolante espresso dall'Autorità di Bacino del fiume Po e comunque non oltre il 31 dicembre 2004. Qui devo precisare - come ho già ribadito nelle precedenti discussioni in materia di acque in questo Consiglio - che questi termini li anticiperemo di molto, perché abbiamo già delle elaborazioni su cui si sta lavorando, quindi si attendono solamente i criteri di bacino per poi poter presentare il nostro Piano di tutela.
L'art. 44 del decreto legislativo prevede la possibilità, in attesa dell'adozione definitiva del Piano di tutela delle acque, di introdurre misure di salvaguardia a tutela degli ecosistemi acquatici.
Al fine di migliorare le conoscenze per una corretta pianificazione dell'uso dell'acqua che, alla luce delle disposizioni del D.lgs. n. 152/99 si concretizzano nel Piano di tutela delle acque, la Direzione Pianificazione delle Risorse Idriche ha attivato, da tempo, una serie di iniziative volte: ad approfondire, nell'ambito del bacino del Sesia, una nuova metodologia per il calcolo del deflusso minimo vitale a partire da una puntuale caratterizzazione delle peculiarità degli ecotipi fluviali; attività svolta dall'Autorità di Bacino del fiume Po. Recentemente abbiamo raggiunto ulteriori accordi con l'Autorità di Bacino per proseguire questi studi definire un programma di monitoraggio sul lungo periodo per individuare la rispondenza dei deflussi minimali individuati e le necessità di tutela degli ecosistemi fluviali coordinare una campagna di monitoraggio delle acque del tratto di valle del Sesia finalizzato alla raccolta di informazioni sulle fonti di inquinamento di sostanze nutrienti di origine diffusa redigere una proposta di studio, inoltrata all'Autorità di Bacino del fiume Po in data 3 novembre 2000, finalizzata alla raccolta sistematica degli elementi conoscitivi necessari all'adozione delle eventuali misure di salvaguardia nell'ambito dell'alto corso del Sesia, ponendo particolare attenzione alle tematiche relative alle potenzialità d'uso turistico e ricreativo delle acque.
A seguito delle segnalazioni giunte dal Comitato di tutela delle acque del Sesia, la Direzione Pianificazione delle Risorse Idriche, al fine di coordinare tutte le iniziative volte a tutelare l'areale in parola, nel marzo 2000 aveva inoltre promosso un incontro con le Amministrazioni locali (Provincia e Comunità montana) e l'Autorità di Bacino del fiume Po.
Nell'occasione i funzionari della provincia di Vercelli avevano illustrato, anche con il supporto di adeguata cartografia, consegnata all'Autorità di Bacino del fiume Po, le derivazioni in atto e quelle in corso di istruttoria.
Quanto sopra premesso, si ritengono ingiustificate le osservazioni in ordine: 1) alla "inadempienza in merito alla definizione del Piano di tutela delle acque del bacino del Sesia", in quanto la redazione di detto Piano, come illustrato nelle premesse, potrà avvenire solo a seguito della definizione, entro il 31 dicembre 2001, da parte dell'Autorità di Bacino del fiume Po, degli obiettivi e delle priorità cui devono attenersi i Piani di tutela 2) alla "mancanza di uno studio attendibile sul deflusso minimo vitale", in quanto il bacino in oggetto, su impulso della Regione, è stato scelto come bacino sperimentale sul quale condurre misure dirette nell'alveo del fiume finalizzate all'elaborazione della regola definitiva da parte dell'Autorità di Bacino del fiume Po, regola che, una volta emanata sostituirà le disposizioni dettate dalla Giunta regionale con deliberazione in data 26 aprile 1995 n. 74-45166. Sulla base di tale DGR nella nostra Regione, forse unica in Italia, è da ben cinque anni che viene applicato il DMV sulle nuove istanze di concessione 3) al "mancato esercizio di competenze circa la puntuale valutazione di congruità della concessione assentita alla Valsesia Energia ex New Team" in quanto la Regione, dal maggio 1995, non è più titolare di alcuna funzione gestionale.
Oltre alle iniziative già intraprese, cui si è fatto cenno, la Regione condividendo le preoccupazioni delle Amministrazioni e popolazioni locali in ordine all'uso delle risorse idriche, nell'ottica dello sviluppo sostenibile, riconoscendo le criticità ambientali presenti nell'intero bacino del Sesia, intende avviare in quell'area, con priorità assoluta rispetto a tutti gli altri bacini piemontesi, studi finalizzati alla redazione del Piano di tutela.
Su determinante impulso della Regione Piemonte, capofila in materia con il correttivo al D.lgs. n. 152/99, è stato stabilito che a livello nazionale una quota degli investimenti nel settore (non inferiore al 10% e non superiore al 15%) venisse assegnata alle Regioni per la complessa attuazione delle disposizioni previste nel decreto legislativo, prima fra tutte la redazione dei Piani di tutela per bacino idrografico, che risulterebbe a questo punto finanziata.
Proprio alla fine dell'anno 2000 sono stati assegnati alla nostra Regione circa 4 miliardi di lire, che verranno impegnati quanto prima per avviare gli studi e le attività finalizzate alla definizione dei Piani di tutela. Lo stato di conoscenza e di informazioni (monitoraggi, banche dati territoriali, banche dati infrastrutture, ecc.), disponibili sui bacini dei fiumi Dora Baltea, Ticino e Sesia, ha indotto le strutture regionali a definire un piano di lavoro che vede proprio per questi tre bacini idrografici l'avvio del primo Piano di tutela a livello regionale ovviamente nella speranza che l'Autorità di Bacino definisca i prescritti criteri ed indirizzi entro il termine di legge che scadrà nel corrente anno.
In considerazione, pertanto, dei tempi necessariamente non brevi per la definizione degli importanti Piani di tutela (nominalmente sono previsti dalla legge entro il 2004), l'Amministrazione regionale, sulla base delle informazioni disponibili, sta inoltre valutando la possibilità di applicare una moratoria relativa al rilascio di concessioni di derivazioni idriche nell'area in questione.
La moratoria, se ricorrono i presupposti di legge, nelle more della redazione del Piano di tutela, potrebbe essere adottata utilizzando lo strumento delle cosiddette misure di salvaguardia di cui all'art. 44, comma 2, del D.lgs. n. 152/99.
Per quanto riguarda invece le problematiche connesse alla sistemazione idrogeologica dell'alto bacino del fiume Sesia, si riferisce quanto segue: il fiume Sesia risulta già inserito nel Piano Stralcio delle Fasce Fluviali da Romagnano Sesia fino alla confluenza nel fiume Po. E' inoltre in programma un'attività dell'Autorità di Bacino del fiume Po per estendere dette fasce fluviali fino a Varallo Sesia nel progetto di Piano Assetto Idrogeologico, adottato con deliberazione n.
1/99 dell'11/5/1999 del Comitato istituzionale dell'Autorità di Bacino del fiume Po, sono contenute aree a rischio di esondazione. Per tali aree sono in corso le istruttorie tecniche sulle osservazioni presentate al PAI e in via di organizzazione le Conferenze programmatiche in ottemperanza alla legge n. 365/00 (art. 1 bis, comma 3). Ciò nonostante le prescrizioni dell'art. 1 della legge n. 365/00 valgono per la fattispecie. Comunque preciso che le Conferenze programmatiche dovranno svolgersi entro metà aprile perché entro la fine dello stesso mese il PAI dovrà essere adottato dall'Autorità di Bacino del fiume Po. Abbiamo già convocato degli incontri a Biella e Vercelli e procederemo per le altre Province.
La Regione Piemonte, inoltre, ai fini pianificatori, in ottemperanza al D.lgs. n. 180/98 convertito in legge n. 267/98, aveva già incluso nel relativo "Piano Straordinario per le aree a rischio idrogeologico molto elevato" i Comuni di Cravagliana e Valle Mosso ed inoltre nel bacino del fiume Sesia, per la riduzione del rischio idrogeologico, nel programma degli interventi 1998/2001, aveva inserito i seguenti finanziamenti affidandone la gestione agli Enti locali ed al Magistrato per il Po. A questo punto, nella risposta scritta troverete un elenco di interventi che sono previsti a Cravagliana, Valle Mosso, Vercelli-Buronzo, Bianzé, ecc.: tutte zone riguardanti l'area del Sesia.
In sostanza, abbiamo voluto dare un quadro della situazione: è chiaro che la risposta era datata 18 gennaio 2001; noi stiamo adesso valutando la praticabilità di questa strada, delle misure di salvaguardia, che ovviamente andremo ad adottare di concerto con l'Amministrazione provinciale che ha la responsabilità di dare tutte le concessioni.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Tapparo.



TAPPARO Giancarlo

Ringrazio l'Assessore Cavallera per l'articola e puntuale risposta.
Evidentemente devo estrapolare da una risposta a fortissima valenza tecnica quelli che sono i caratteri politici che abbiamo cercato di evidenziare nell'interrogazione.
In questo caso, si misura, sul campo, l'esperienza del principio di sussidiarietà, cioè la Regione che programma e dà degli indirizzi generali e la Provincia che gestisce in modo puntuale. Qui invece si è verificata un'anomalia che l'Assessore cerca in qualche modo di recuperare. Tra l'altro, devo apprezzare il fatto che si operi con tempi più stretti di quelli previsti dalla normativa, tuttavia senza una moratoria, dopo che si è arrivati a definire (mi sembra il fulcro su cui ruota il tutto) il problema del minimo deflusso vitale per il bacino del Sesia con nuove metodologie come opportunamente è stato detto. Il fatto che non ci sia questa moratoria è l'aspetto sul quale devo dichiararmi parzialmente soddisfatto, nel senso che avrei voluto sentire l'Assessore impegnato con grande determinazione a dire: "attraverso una moratoria noi vogliamo ridefinire il contesto nel quale potranno ancora operare un certo numero di richieste di derivazione", certamente non di grande rilievo, salvo quella dell'ENEL e di alcune che sono sopra ai 1.000 Kw di potenza installata mentre quelle diciamo da 50, 10, 20 Kw di potenza installata possono essere significative nell'incidere sul minimo deflusso vitale.
Altro elemento - vedo qui l'Assessore Racchelli, che magari andrà ai Campionati europei e mondiali di canoa a dire che la Regione Piemonte si è impegnata in queste iniziative: è stata fatta una rilevazione della portata delle acque per dare l'autorizzazione delle autorità internazionali della competente federazione allo svolgimento dei Campionati mondiali di canoa che ovviamente sono legate al fatto che certe derivazioni non vengano poste in essere messe in moto, perché hanno un'asportazione di portata che si avvicina ad un terzo della portata generale, con nocumento grave alla possibilità di realizzare le gare. Attorno a queste gare si innesta il turismo e la valenza del canoismo in una delle aste fluviali principali d'Europa per questo tipo di disciplina sportiva che può essere degradata.
Ci deve quindi essere una coerenza politica.
Ciò che volevamo denunciare nell'interrogazione è che si opera a compartimenti stagni: la Provincia dà le sue autorizzazioni, la Regione non è arrivata in tempo a completare il Piano di tutela, quindi si compiono dei danni nell'operatività del fiume che poi è difficile tornare indietro recuperare.
La nostra interrogazione non parte dal presupposto di considerare negativo l'uso plurimo delle acque e la massimizzazione della tutela delle fonti idriche per le energie alternative, ma vuole che sia trovato un equilibrio programmatorio che tenga conto dei diversi aspetti, non ultimo quello della pratica sportiva in questo fiume.
Dico sempre all'Assessore che è un grandissimo tecnico, però deve anche metterci qualcosa in più per la parte politica. Se oggi avesse detto: "In questo quadro di incertezze noi abbiamo bisogno di una moratoria che ci permetta di completare il lavoro e poi compiere le varie scelte", avrei apprezzato questa decisione. Invece questa decisione è parziale, è monca.
Devo pertanto dichiararmi parzialmente soddisfatto e devo dire che anche per le aste fluviali occorre arrivare a questo tipo di vigilanze ed occorre arrivare rapidamente alla definizione del minimo deflusso vitale.
Chiedo all'Assessore Cavallera e all'Assessore Vaglio la possibilità di disporre del testo scritto delle risposte, testi molto articolati e che possono essere utili per il lavoro ispettivo dei Consiglieri regionali.



PRESIDENTE

Abbiamo già provveduto a fare le fotocopie rispetto agli interventi dei due Assessori e verranno fornite a lei e al Consigliere Ronzani.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori, con particolare riferimento all'incontro con le delegazioni Sanità e FIAT (seguito)


PRESIDENTE

Direi di procedere, rispetto alla mattinata, nel modo seguente.
Sospendiamo i lavori fino alle ore 12,30. Riceviamo le due delegazioni sindacali (Sanità e FIAT) in Sala Morando, dopodichè riprenderemo con il 4) punto all'o.d.g.: "Nomine", quindi le interpellanze e le interrogazioni fino alle ore 13,30.
Alle ore 13,30 chiuderemo la seduta antimeridiana e concorderemo quando riprenderla nel pomeriggio.
Se siamo d'accordo su questo percorso, sospendo il Consiglio e lo riapro alle ore 12,30.
Prego i Capigruppo, e chiunque desideri partecipare, di recarsi in Sala Morando per incontrare le due delegazioni.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 11,13 riprende alle ore 12,46)



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE RIBA



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Stante il protrarsi degli incontri con le delegazioni, la seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 12,47)



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