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Dettaglio seduta n.538 del 16/02/05 - Legislatura n. VII - Sedute dal 16 aprile 2000 al 2 aprile 2005

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ROSSI



(Alle ore 13.05 il Presidente Rossi comunica che la seduta avrà inizio alle ore 14.00)



(Alle ore 13.45 il Vicepresidente Toselli comunica che la seduta avrà inizio alle ore 15.30)



(Alle ore 15.40 il Consigliere Segretario Galasso comunica che la seduta avrà inizio alle ore 16.10)



(Alle ore 16.28 il Presidente Rossi comunica che la seduta avrà inizio alle ore 17.00)



(Alle ore 17.11 il Vicepresidente Pozzo comunica che la seduta avrà inizio alle ore 17.30)



(Alle ore 17.32 il Presidente Rossi comunica che la seduta avrà inizio alle ore 18.02)



(Alle ore 18.03 il Presidente Rossi comunica che la seduta avrà inizio alle ore 18.30)



(La seduta ha inizio alle ore 18.31)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Casoni, Cota, Ghigo, Manolino Racchelli e Vaglio.


Argomento: Giunta, organizzazione e funzioni

b) Assegnazione temporanea delle funzioni di Vicepresidente della Giunta regionale all'Assessore Ugo Cavallera


PRESIDENTE

Comunico che con decreto n. 20 del 15 febbraio 2005, il Presidente della Giunta regionale Ghigo attribuisce temporaneamente le funzioni di Vicepresidente della Giunta regionale per la giornata di mercoledì 16 febbraio 2005 all'Assessore Ugo Cavallera.


Argomento: Elezioni - Ineleggibilita' - Incompatibilita'

c) Elezioni regionali 2005


PRESIDENTE

Comunico che con decreto del 10 febbraio 2005 l'Ufficio Territoriale del Governo di Torino, ai sensi dell'articolo 3, comma 5 della legge 17 febbraio 1968, n. 108, ha trasmesso i decreti con i quali ha provveduto a convocare i comizi per l'elezione del Presidente della Giunta regionale e del Consiglio regionale della Regione Piemonte, nonché alla determinazione del numero dei seggi del Consiglio regionale e alla conseguente assegnazione alle singole circoscrizioni.
I comizi per l'elezione del Presidente della Giunta regionale e del Consiglio regionale della Regione Piemonte sono convocati per il giorno di domenica 3 aprile 2005 e lunedì 4 aprile 2005.
I quattro quinti dei seggi pari a n. 48 sono assegnati alle circoscrizioni della Regione secondo la seguente ripartizione: popolazione legale della regione Piemonte: 4.214.677.
seggi n. 48 quoziente = 87.805.
Circoscrizione di Alessandria: quoz. interi 4+1 resto - tot. 5 seggi Circoscrizione di Asti: quoz. interi 2 - tot. 2 seggi Circoscrizione di Biella: quoz. interi 2 - tot. 2 seggi Circoscrizione di Cuneo: quoz. interi 6 - tot. 6 seggi Circoscrizione di Novara: quoz. interi 3+1 resto - tot. 4 seggi Circoscrizione di Torino: quoz. interi 24+1 resto - tot. 25 seggi Circoscrizione di Verbania: quoz. interi 1+ resto - tot. 2 seggi Circoscrizione di Vercelli: quoz. interi 2 - tot. 2 seggi.
Il restante numero di seggi pari a un quinto saranno assegnati ai sensi dell'articolo1, 3 comma, della legge n. 43 del 23 febbraio 1995.
Comunico, altresì, che è in distribuzione un documento (ricordo che dal punto di vista legale non ha alcun valore) relativo all'intesa di massima simulazione di quanto si è discusso in occasione della Conferenza dei Capigruppo di oggi.
Ribadisco che non si tratta di un documento ufficiale, ma semplicemente una traccia di lavoro; pertanto vi anticipo che potrà contenere eventuali errori, che potrete segnalare nella discussione che seguirà. Fa fede ovviamente, il documento ufficiale: questo è soltanto un aiuto che gli Uffici hanno predisposto per facilitare il nostro lavoro.
Trattandosi dell'ultimo Consiglio della VII Legislatura, invito tutti i colleghi, i collaboratori, i dipendenti, la stampa e chiunque sia presente in Aula e negli uffici per un aperitivo nella sala adiacente alla Sala dei Presidenti.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori, con particolare riferimento ad alcune proposte di iscrizione di argomenti all'o.d.g


PRESIDENTE

Se non vi sono opposizioni (le firme ci sono) v'inviterei ad iscrivere all'o.d.g. la proposta di deliberazione n. 551, relativa a "Scissione parziale del Consorzio Ovest Sesia Baraggia avviata con DGR 110-14109 del 22 novembre 2004 - Approvazione Statuti".
Vi era un accordo favorevole di massima. Se l'Aula acconsente, lo dichiariamo iscritto.



(Commenti in aula fuori microfono)



PRESIDENTE

Va bene, riprenderemo l'argomento in seguito.
Ha chiesto la parola l'Assessore Pichetto Fratin.



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al bilancio e finanze

Grazie, Presidente.
Volevo far presente che probabilmente nel redigere l'o.d.g. è sfuggita la proposta di deliberazione n. 516, relativa a "Legge regionale 25 febbraio 1980 n. 9 'Interventi per il riequilibrio regionale del sistema industriale'. Aggiornamento del programma pluriennale ed approvazione del programma annuale di attuazione 2004", che giace in Consiglio da mesi bloccando le relative Amministrazioni provinciali. Se non ricordo male, era stata licenziata unanimemente dalla Commissione competente. Si tratta dunque, di una semplice presa d'atto da parte del Consiglio.
Chiedo pertanto al Presidente di iscriverla all'o.d.g. e di porla subito in votazione, trattandosi di un provvedimento noto a tutti.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Palma; ne ha facoltà.



PALMA Carmelo

Grazie, Presidente.
Ho chiedo di intervenire sull'ordine dei lavori prima della discussione inerente all'iscrizione di argomenti all'o.d.g. - che immagino sarà fatta in modo che ciascuno di noi non rimpianga la presenza dei propri colleghi e, magari, di se stesso all'interno di quest'aula nel caso in cui non dovesse ritornarvi - per ricordare, a monito futuro, che anche in queste ultime settimane il Consiglio e i Consiglieri hanno dimostrato un'esibita indifferenza ed un sostanziale disprezzo nei confronti della legge e della legalità in materia elettorale, in particolare per quanto attiene la risoluzione delle cause di incompatibilità, concludendo la legislatura con un ex Presidente del Consiglio ancora politicamente autosospeso, Roberto Cota, che non ha rassegnato le dimissioni dalla carica di Consigliere regionale, ormai a quarantacinque giorni dalla sua nomina a Sottosegretario e con l'intero Consiglio regionale, che sostanzialmente, sul suo caso, ha tenuto una posizione analoga a quella tenuta in tutti gli altri casi in cui i Consiglieri regionali che sceglievano di non assoggettarsi alla legge hanno chiesto ai propri colleghi una complicità istituzionale nel rinunciare ai doveri che la legge imponeva nei loro confronti.
Il fatto che si concluda questa legislatura con questo caso di poco successivo ad un altro caso, che riguardava un altro ex Presidente del Consiglio regionale, secondo me non è un buon viatico per la nuova legislatura. Ritengo che sia cosa che vada messa a verbale, perché quando un Consiglio regionale, in maniera sistematica, dal primo all'ultimo giorno della legislatura deve utilizzare la tutela giurisdizionale al posto del procedimento amministrativo per far valere le cause d'incompatibilità e d'ineleggibilità è un Consiglio regionale che, come istituzione prima che come somma dei singoli Consiglieri, sceglie di stare fuori legge e di non vivere all'interno della legalità.
Dico questo solo perché, rispetto a quanto abbiamo fatto nei confronti del collega Picchioni, nei confronti del collega Cota non presenteremo ricorso in sede giurisdizionale semplicemente in quanto la scadenza della legislatura comporterebbe l'improcedibilità del ricorso in sede giurisdizionale. In caso contrario, anche nei suoi confronti avremmo provveduto nello stesso modo.
Ci tenevo a dirlo perché è rilevante dal punto di vista istituzionale ma essendo cosa che riguarda non tanto le prerogative, ma lo status di ciascuno di noi, è questione che ciascuno di noi tratta normalmente con esibita indifferenza, ritenendo che i problemi rilevanti siano altri e ritenendo che chi pone questi problemi turba la tranquillità dell'Aula piuttosto che richiedere ed esigere il rispetto della legge.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Cattaneo; ne ha facoltà.



CATTANEO Valerio

Voglio ribadire quanto ha detto prima l'Assessore Cavallera e porlo all'attenzione della serietà dei colleghi che hanno dimostrato di esserlo in questi anni.
Su quei due punti minimali di quei due parchi, di quelle correzioni fortemente volute dalle comunità locali, c'era un'intesa da formalizzare semplicemente con un voto in Consiglio regionale; intesa assunta anche in occasione di Conferenza dei Presidenti di Gruppo. Se non lo si vuole più fare, è lecito cambiare idea e lo si dice; ovviamente non si può dire che non c'era l'intesa o che è una fissazione dell'Assessore Cavallera piuttosto che dell'Assessore Pichetto perché magari vengono da quei territori.
Sono voluto intervenire non per difendere due mastini che si difendono molto bene da soli, ma semplicemente come memoria non storica, ma proprio immediata e prossima, perché è una faccenda di questi ultimi 15 giorni essendo io Presidente di Gruppo pro tempore e avendo partecipato ai lavori della Conferenza.


Argomento:

Iscrizione argomenti all'o.d.g

Argomento: Provvidenze per la costituzione di aree industriali ed artigiane attrezzate

Iscrizione all'o.d.g. proposta di deliberazione n. 516 "L.R. 9/1980 'Interventi per il riequilibrio regionale del sistema industriale'. Aggiornamento del programma pluriennale ed approvazione del programma annuale di attuazione 2004"

Argomento: Consorzi

Iscrizione all'o.d.g. proposta di deliberazione n. 551 "Scissione parziale del Consorzio Ovest Sesia Baraggia. Approvazione Statuti del Consorzio di Bonifica della Baraggia Biellese e Vercellese e del Consorzio Ovest Sesia Baraggia"

Argomento: Rapporti delle Regioni con l'ordinamento internazionale extra-comunitario

Iscrizione all'o.d.g. ordine del giorno n. 981 "Liberazione della giornalista rapita in Iraq Giuliana Sgrena"

Argomento: Tutela dagli inquinamenti atmosferici ed acustici

Iscrizione all'o.d.g. ordine del giorno n. 979 "Crisi Kimberly-Clark"

Argomento: Ristrutturazione industriale - Problemi del lavoro e della occupazione

Iscrizione all'o.d.g. ordine del giorno n. 983 inerente a "Protocollo di Kyoto" presentato dal Consigliere Moriconi


PRESIDENTE

Colleghi, propongo l'iscrizione all'o.d.g. di due proposte di deliberazione e di tre ordini del giorno, che sono i seguenti.
Proposta di deliberazione n. 516 inerente a "L.R. 9/1980 'Interventi per il riequilibrio regionale del sistema industriale'. Aggiornamento del programma pluriennale ed approvazione del programma annuale di attuazione 2004".
L'Aula all'unanimità, acconsente all'iscrizione.
Proposta di deliberazione n. 551 inerente a "Scissione parziale del Consorzio Ovest Sesia Baraggia. Approvazione Statuti del Consorzio di Bonifica della baraggia biellese e vercellese e del Consorzio Ovest Sesia Baraggia".
L'Aula all'unanimità, acconsente all'iscrizione.
Ordine del giorno n. 981 inerente a "Liberazione della giornalista rapita in Iraq Giuliana Sgrena", presentato dai Consiglieri Chiezzi, Cattaneo Manica, Papandrea, Moriconi, Botta M., Costa R., Dutto e Palma.
L'Aula all'unanimità, acconsente all'iscrizione.
Ordine del giorno n. 979 inerente a "Crisi Kimberly-Clark" presentato dai Consiglieri Taricco, Riba, Chiezzi, Manica, Cattaneo, Toselli, Dutto e Angeleri.
L'Aula all'unanimità, acconsente all'iscrizione.
Ordine del giorno n. 983 inerente a "Protocollo di Kyoto" presentato dal Consigliere Moriconi.
L'Aula all'unanimità, acconsente all'iscrizione.
Ovviamente, valuteremo quello che si potrà fare. Va bene? Grazie.
Il Consigliere Contu chiede la parola sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



CONTU Mario

Rispetto al collegato alla finanziaria è stato presentato un ordine del giorno, il n. 982. Io ho avuto modo di leggerlo, Presidente, e siccome è oltretutto aggiuntivo, consiglierei ai firmatari di ritirare quell'ordine del giorno, perché c'è il rischio concreto che i lavoratori socialmente utili finiscano per essere licenziati, se è approvato quel documento, in quanto oggi i Comuni non hanno a bilancio le risorse per poterli stabilizzare.
L'ordine del giorno riguarda i lavoratori socialmente utili. Faccio solo un esempio, così lei, Presidente, ne ha piena contezza. Il Comune di Collegno ha 58 lavoratori socialmente utili e ha stanziato a bilancio la copertura, come previsto, del 10% dell'importo che serve per mantenere questi lavoratori. Se viene inserita quella penalizzazione per la quale il Comune di Collegno non potrà beneficiare del 70% della copertura di spesa ma solo del 30%, il Comune sarà costretto a licenziare gli attuali lavoratori socialmente utili.
Credo che sulla materia si sia fatta un po' di confusione. Di conseguenza, rinnovo l'invito all'Assessore - che ha la possibilità di farlo perché c'è ancora un finanziamento nel fondo di riserva che, vi ricordo, ha una disponibilità di 4 milioni e 200 mila euro - di prorogare almeno di un anno gli attuali rapporti di lavoro per i lavoratori socialmente utili.
Un suggerimento per chi ha sottoscritto quell'emendamento: è un errore che non tiene conto della diversa situazione, per cui suggerirei di ritirarlo opportunamente; al più è meno disastroso (nel senso che sono solo otto mesi) lasciare quell'articolo della proposta dell'Assessore Pichetto che è più realista.



PRESIDENTE

Grazie, collega Contu. Ovviamente i colleghi l'hanno sentita, quindi se ritengono di ritirare l'ordine del giorno lo possono fare. Ad ogni modo c'è tutto il tempo possibile.


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita

Esame disegno di legge n. 703 "Disposizioni collegate alla legge finanziaria per l'anno 2005" ed esame ordine del giorno collegato n. 982 inerente a "Lavoratori utilizzati in lavori socialmente utili"


PRESIDENTE

Passiamo ora ad esaminare il disegno di legge n. 703, di cui al punto 2) all'o.d.g.
La parola al Consigliere Gallarini per svolgere la relazione sul collegato alla finanziaria.



GALLARINI Pierluigi, relatore

Presidente, colleghi, con il consenso dell'Aula do per letta la seguente relazione su "Disposizioni collegate alla legge finanziaria per l'anno 2005", il cui testo recita: "L'articolo 9 della legge di contabilità regionale introduce la possibilità per la Giunta regionale di presentare al Consiglio regionale uno o più progetti di legge collegati alla manovra finanziaria annuale, che hanno riflessi sul bilancio e contengono disposizioni non prevedibili nella legge finanziaria.
L'intervento normativo in oggetto si colloca tra codesti strumenti di manovra finanziaria, insieme alla legge finanziaria per l'anno 2005.
In Commissione sono stati presentati emendamenti che hanno modificato l'impianto del testo originario e sono state apportate modifiche di tecnica legistica.
Il disegno di legge è composto da otto capi: il primo capo è inerente alle disposizioni in materia di personale e contiene cinque articoli. I primi due articoli confermano per l'anno 2005 le disposizioni previste in materia di trattamento economico accessorio e straordinari. L'articolo 3 introduce un comma alla e successive modificazioni in tema di funzionamento dei gruppi consiliari e con gli articoli 4 e 5 vengono regolate rispettivamente le collaborazioni e gli uffici di comunicazione.
Il secondo capo, inerente le modifiche all'ordinamento contabile regionale, si compone di un solo articolo, che fornisce indicazioni operative in materia di variazioni alle previsioni di bilancio.
Il terzo capo riguarda le norme in materia di politiche del lavoro e si suddivide negli articoli 7, 8 e 9.
L'articolo 7 contiene due modifiche normative alla legge regionale 28 del 1993 in materia di misure straordinarie per incentivare l'occupazione.
La prima riguarda la sostituzione del comma 3 dell'articolo 6 di codesta legge ed è inerente ai tempi di presentazione per l'esame delle domande di contributo e finanziamento alle imprese e alla documentazione da allegare alle domande di contribuzione.
La seconda riguarda la sostituzione del comma 9 dell'articolo 7 della medesima legge ed è inerente alle spese di funzionamento del Comitato tecnico e agli oneri relativi alle collaborazioni. L'articolo 8 contiene disposizioni in materia di lavori socialmente utili e l'articolo 9, in coerenza con il precedente articolo, modifica la relativa all'organizzazione di cantieri di lavoro di Enti locali per disoccupati.
Tale modifica ha lo scopo di consentire la creazione di cantieri di lavoro anche di una sola unità, a differenza dei tre soggetti minimi previsti dalla legge medesima.
Ciò dovrebbe consentire una facilitata "veicolazione" dei soggetti che parteciperanno ai progetti di lavoro socialmente utili in autofinanziamento, dopo la loro ultimazione, verso l'impiego in cantieri di lavoro promossi dagli stessi Enti che in precedenza avevano utilizzato i medesimi lavoratori.
Il quarto capo, sulle norme in materia di commercio e artigianato promuove e valorizza l'artigianato introducendo la partecipazione regionale all'Agenzia d'interesse regionale per lo sviluppo commerciale delle imprese dell'eccellenza artigiana del Piemonte, società consortile a responsabilità limitata. L'articolo 11 integra la legge regionale 28 del 1999 introducendo disposizioni per chi viola l'obbligo di chiusura festiva e domenicale, graduando la sanzione in proporzione alla superficie di vendita. L'art. 12 prevede contributi per i consorzi e le cooperative di garanzia fidi in materia di commercio.
Nel capo quinto relativo agli interventi per le Olimpiadi invernali 2006 è previsto un solo articolo in materia di ricapitalizzazione della società "Villaggio Olimpico srl" al fine di consentire il tempestivo completamento delle opere finalizzate alla realizzazione del villaggio olimpico di Sestriere.
Al sesto capo in tema di agricoltura sono riconducibili due articoli sulle autorizzazioni di spesa di fondi regionali, il primo riguarda il finanziamento per gli anni 2006 e 2007 dei piani di sviluppo rurale 2000 2006 e 2007-2013 e il secondo articolo il cofinanziamento di contratti di programma in agricoltura per gli anni 2005-2007 e successivi. L'articolo 16 inoltre prevede apposite anticipazioni sulle provvidenze straordinarie per i danni derivanti agli agricoltori dalla siccità 2003 e dalle grandinate 2004.
Il settimo capo contiene modifiche di leggi regionali in riferimento alla sanità, in particolare alla chiusura della gestione separata del 1994 e anni precedenti della contabilità delle ex USSL.
Infine l'ottavo capo contiene norme diverse, che prevedono disposizioni per quanto riguarda il Consorzio Biogest (art. 19), il Consorzio Formont (art. 20), l'istituzione dell'Agenzia per le risorse idriche (art. 21) l'edilizia residenziale pubblica (art. 22), l'attività di assistenza sanitaria rivolta ai cittadini extracomunitari (art. 23), il fondo di solidarietà per gli appartenenti alle Forze armate, Forze dell'Ordine e Vigili del Fuoco (art. 25) e il finanziamento delle Associazioni combattentistiche e d'arma (art. 26).
La I Commissione ha approvato il disegno di legge nella seduta di mercoledì 26 gennaio 2005".



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Gallarini.
Dichiaro aperta la discussione generale.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Contu; ne ha facoltà.



CONTU Mario

Grazie, Presidente. Sarebbe utile sapere, poiché apprendiamo adesso di una faticosa giornata di lavoro da parte dei Capigruppo, come dobbiamo lavorare. Ci è stato distribuito un lavoro prezioso da parte degli uffici che individua, rispetto al collegato, alcune ipotesi: "Non c'è accordo, c'è accordo, è possibile, è sospeso". Decida lei come dobbiamo procedere. Si potrebbe procedere sulla base del vecchio testo, cioè quello depositato, e poi, articolo per articolo, assumere gli elementi conseguenti. In particolare, Assessore, le ricordo che sull'articolo 2 insistono alcuni emendamenti che possono dare risposta a questioni più controverse sapendo almeno così mi è parso di capire - che non c'è un accordo sulla ricerca. Se è così, allora vuol dire che c'è disponibilità di risorse finanziarie che prima non erano state messe in conto. Se c'era l'accordo sulla ricerca, si sarebbero utilizzate quelle risorse; non essendoci più questo accordo chiedo all'Aula di prendere atto che ci sono queste risorse disponibili per dare risposta ad alcuni emendamenti che sanano situazioni di precariato.



PRESIDENTE

Non essendoci altre richieste di intervento,, passiamo alla discussione degli articoli.
ARTICOLO 1 Ha chiesto di intervenire il Consigliere Papandrea; ne ha facoltà.



PAPANDREA Rocco

La mia è una dichiarazione più generale rispetto al collegato.
Tra la giornata di ieri e di oggi abbiamo ampiamente lavorato. Come non ci siamo opposti ad altri provvedimenti nei giorni precedenti, consapevoli del fatto che dovevano essere varati, così non ci siamo opposti a questo.
ovvio che non si tratta del merito del provvedimento, ma è un atteggiamento in funzione della sua approvazione. Poiché si tratta di un provvedimento collegato alla finanziaria, anche se in alcuni punti lo condividiamo, non potrà che ricevere un voto contrario da parte mia e del Gruppo. Tuttavia, su alcuni aspetti puntuali, potrebbe anche esserci una non partecipazione o un'astensione, al fine di segnalare il diverso atteggiamento rispetto allo specifico. Per quanto riguarda il provvedimento nel suo complesso, il giudizio resta negativo, essendo inserito all'interno della manovra finanziaria del Governo.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Marcenaro; ne ha facoltà.



MARCENARO Pietro

Grazie, Presidente. Per quanto ci riguarda, su questo provvedimento dopo la discussione avvenuta in sede di Capigruppo, garantiremo la presenza, in modo da assicurare il numero legale che permetta all'Aula di approvarlo. Come ha detto il collega Papandrea, daremo un voto favorevole su alcuni singoli punti, in particolare sulle materie riguardanti i lavoratori socialmente utili. Daremo invece un voto negativo generale sul provvedimento collegato, come collegato alla finanziaria, essendo diritto e dovere di un'opposizione, quasi solo per il fatto di essere tale, di agire in tal modo.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Moriconi; ne ha facoltà.



MORICONI Enrico

Anch'io garantirò la presenza e voterò a favore di quelle parti del testo che condivido.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo n. 1.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 2 Emendamento rubricato n. 12 presentato dai Consiglieri Suino, Placido Muliere, Manica e Chiezzi: al comma 1 abrogare le parole "anche in deroga a quelle retribuibili a norma dei contratti di lavoro".
Emendamento rubricato n. 13 presentato dai Consiglieri Suino, Placido Muliere, Manica e Chiezzi: al comma 1 dopo le parole "il pagamento delle prestazioni straordinarie" aggiungere "a saldo,".
Emendamento rubricato n. 14 presentato dai Consiglieri Suino, Placido Muliere, Manica e Chiezzi: al comma 1 aggiungere alla fine del comma 1 le parole "previa verifica della competente commissione consiliare".
Emendamento rubricato n. 15 presentato dai Consiglieri Suino, Placido Muliere, Manica e Chiezzi: al comma 2 abrogare le parole "al personale impiegato nelle attività amministrative regionali".



PRESIDENTE

MANICA Giuliana (fuori microfono)



PRESIDENTE

Sono ritirati.



PRESIDENTE

Tali emendamenti sono pertanto ritirati dai proponenti e conservati agli atti.
Indìco la votazione palese sull'articolo 2.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 1 presentato dal Consigliere Contu: al capo I "Disposizioni in materia di personale" dopo l'articolo 2 è inserito il seguente: "Art. 2 bis (Ampliamento pianta organica) 1. Il personale non di ruolo assunto con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato previo superamento di regolari procedure concorsuali con pluralità di prove esperite a seguito degli eventi alluvionali (vedi Ordinanze Ministeriali n. 30980/2000 e n. 3110/2001), titolari del contratto al 31.12.2004 e inquadrato nei ruoli della Giunta a domanda.
2. L'inquadramento ed il relativo inserimento in ruolo a tempo indeterminato è subordinato al possesso dei seguenti requisiti: titolarità del contratto di lavoro subordinato a tempo determinato alla data del 31.12.2004 aver prestato servizio in una delle seguenti Direzioni: Opere Pubbliche Territorio rurale, Industria, Difesa del suolo, Commercio e Artigianato.
3. L'inquadramento è subordinato al superamento di apposito concorso.
4. La dotazione organica del ruolo della Giunta regionale è incrementato di nr. 14 posti di categoria D e di nr. 14 posti di categoria C.
5. Agli oneri previsti in euro 745.262 dal presente articolo si fa fronte con l'UPB 9071".
Emendamento rubricato n. 2 presentato dal Consigliere Contu: al capo I "Disposizioni in materia di personale" dopo l'articolo 2 è inserito il seguente: "Art. 2 bis (Ampliamento pianta organica) 1. Il personale non di ruolo assunto con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato previo superamento di regolari procedure concorsuali con pluralità di prove esperite a seguito degli eventi alluvionali (vedi Ordinanze Ministeriali n. 3090/200 e n. 3110/2001), titolari del contratto al 31.12.2004 e inquadrato nei ruoli della Giunta a domanda.
2. L'inquadramento ed il relativo inserimento in ruolo a tempo indeterminato è subordinato al possesso dei seguenti requisiti: a. titolarità del contratto di lavoro subordinato a tempo determinato alla data del 31.12.2004 b. aver prestato servizio in una delle seguenti Direzioni: Opere Pubbliche, Territorio rurale, Industria, Difesa del suolo, Commercio e Artigianato.
3. La dotazione organica del ruolo della Giunta regionale è incrementato di nr. 14 posti di categoria D e di nr. 14 posti di categoria C.
4. Agli oneri previsti in euro 745.262 dal presente articolo si fa fronte con l'UPB 9071".
Le tre proposte di articolo due bis, chiamiamole così, sono la n. 76 dell'Assessore Pichetto e due del Consigliere Contu.
La parola al Consigliere Contu per l'illustrazione dell'emendamento.



CONTU Mario

Inviterei l'Aula ad ascoltare la proposta di quest'emendamento perch libertà vuol dire anche ascoltare quello che non si vorrebbe sentire.
L'articolo 2 bis usa le stesse parole, gli stessi termini, le stesse virgole che ha utilizzato il Consigliere Mercurio l'11 maggio 2004 nell'emendamento che ha acconsentito di ampliare la pianta organica per bandire un concorso riservato. Questo emendamento, e io pregherei l'Aula di valutarlo con attenzione, amplia la pianta organica non per quanto riguarda i vincitori di concorso, ma riconosce un diritto ai 31 lavoratori assunti sulla base del decreto ministeriale 3110 del 1 marzo 2001 che hanno fronteggiato l'emergenza alluvioni.
In questo emendamento si chiedono due cose. La prima. Poiché hanno espletato prove plurime (due prove scritte e una orale), la Giunta proceda alla loro assunzione: atto che è stato compiuto da altre Regioni. La seconda, in subordine, chiede l'ampliamento della pianta organica affinch possano espletare un nuovo concorso secondo la metodologia riservata, già definita per gli assunti presso i Gruppi consiliari e presso gli Assessorati. Le parole sono identiche. Scelga l'Aula, su questi due emendamenti, quale può essere la soluzione del problema, sapendo che si è utilizzata l'identica procedura per mettere in piedi il concorso riservato.
Mi limito a questo, preannuncio il mio voto favorevole, non far ulteriori dichiarazioni. Chiedo al Presidente di mettere al voto l'emendamento.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Pichetto Fratin.



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al bilancio e finanze

L'emendamento della Giunta prevede, per una serie di considerazioni peraltro già espresse in Commissione di merito durante la discussione del bilancio, trattandosi di una situazione diffusasi in più Regioni (c'è un accordo nell'ambito della Conferenza Stato-Regioni e anche nel rapporto con il Governo) di arrivare ad una conclusione con un decreto ministeriale come è avvenuto per altre situazioni. Non tutte le Regioni sono nella stessa condizione, alcune non avevano fatto selezioni mentre noi eravamo nella condizione di aver fatto una selezione. Con la proroga prevista dalla Giunta - che peraltro è una proroga del tutto simile a quella fatta in altre Regioni - ci mettiamo nella condizione di definire, così come di massima pare vi sia intesa a livello nazionale, la conclusione con un decreto ministeriale. Una forzatura eccessiva potrebbe essere oggetto di impugnativa da parte della Corte Costituzionale e correremmo il rischio opposto: anziché avere garanzia che questi lavoratori possono essere stabilizzati con decreto ministeriale, correremo il rischio di avere l'obbligo del licenziamento.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire per dichiarazione di voto, il Consigliere Contu; ne ha facoltà.



CONTU Mario

Le cose dette dall'Assessore mi inducono a ritirare un emendamento, per lo meno quello che prevede la ripartizione della prova concorsuale. Perch ritiro questo emendamento ma mantengo l'altro e chiedo all'Aula di esprimersi? Sarebbe originale che il Governo, che non ha impugnato l'ampliamento della pianta organica votata dal Consiglio regionale l'11 maggio 2004, invece impugni una disposizione di inserimento in pianta organica che riguarda 28 lavoratori che non stanno lavorando in Regione Piemonte dal 30 giugno 2004, ma stanno lavorando in Regione Piemonte, dopo aver vinto un regolare concorso, fin dal 2000 (c'è una tranche che riguarda il 1998 e l'altra il 2001).
Io chiedo che l'Aula valuti con attenzioni tutto questo.



PRESIDENTE

Comunico che l'emendamento rubricato n. 1 è stato ritirato dai proponenti e conservato agli atti.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 2.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 76 (che diventa articolo 3) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Pichetto Fratin: "Art. 2 bis Sono prorogati di due anni i contratti di lavoro a tempo determinato sottoscritti ai sensi dell'Ordinanza del Ministero degli Interni n. 3110 dell'1 marzo 2001 (Ulteriori disposizioni urgenti di protezione civile in conseguenza degli eventi alluvionali dei mesi di settembre, ottobre e novembre 2000 ed altre misure di protezione civile)".
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 76.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 2/1 presentato dal Consigliere Contu: "Art. 2 bis (Ampliamento Pianta Organica) 1. Il personale non di ruolo assunto con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato previo superamento di regolari procedure concorsuali e/o selezioni pubbliche con pluralità di prove, titolari del contratto al 31.12.2004, è inquadrato nei ruoli del Consiglio a domanda.
2. L'inquadramento ed il relativo inserimento in ruolo a tempo indeterminato è subordinato al possesso dei seguenti requisiti: titolarità del contratto di lavoro subordinato a tempo determinato alla data del 31.12.2004 previo superamento di regolari procedure concorsuali e/o selezioni pubbliche con pluralità di prove di avere prestato servizio in una delle Direzioni o Strutture Speciali del Consiglio regionale.
3. La dotazione organica del ruolo del Consiglio regionale è incrementata di n. 7 unità di categoria D.
4. Agli oneri previsti in euro 193.000,00 si fa fronte con l'UPB 9001".
Ha chiesto la parola il Consigliere Contu per l'illustrazione.



CONTU Mario

Grazie, Presidente.
Va dato atto che l'Aula ha votato favorevolmente la proroga di due anni dei contratti relativi ai lavoratori in conseguenza degli eventi alluvionali. Era un atto dovuto, e consentirà ai lavoratori interessati di avere almeno un po' di respiro di fronte alla palese ingiustizia di cui sono oggetto. Per questa ragione ho espresso il mio voto favorevole. Per quanto concerne l'emendamento 2.1), il primo comma recita: "Il personale non di ruolo assunto con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato previo superamento di regolari procedure concorsuali e/o selezioni pubbliche con pluralità di prove, titolari del contratto al 31.12.2004, è inquadrato nei ruoli del Consiglio a domanda". Anche in questo caso si usa la stessa formula di incremento della dotazione organica che non lede il diritto di quei lavoratori che hanno già vinto un regolare concorso e che attendono di essere chiamati, perché bloccati dal patto di stabilità.
La richiesta che si formula all'Aula è di garantire una risposta, in termini di occupazione stabile, ai lavoratori a tempo determinato che sono in servizio nel Consiglio regionale al 31/12/2004. Il criterio utilizzato anche in questo caso, è il medesimo, perché non ci sono "figli" e "figliastri" (da una parte coloro che sono assunti presso i Gruppi, per cui non capisco perché si scateni una guerra fra poveri). Il criterio deve essere univoco e deve riguardare anche le situazioni di precariato che insistono nell'Ente. Questi emendamenti riguardano, in particolare, i lavoratori assunti a tempo determinato in Consiglio regionale. Gli emendamenti successivi, invece, riguardano coloro che hanno già vinto un regolare concorso e che attendono di essere chiamati perché ci sono posti liberi in pianta organica.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola l'Assessore Pichetto Fratin.



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al bilancio e finanze

Di questo si è già dibattuto a lungo in sede di Commissione. Al momento, la Giunta esprime il parere contrario. Il riordino complessivo potrà essere fatto; peraltro, come il collega Contu sa bene, in pianta organica ci sono anche degli spazi.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 2/1.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 3 presentato dal Consigliere Contu: al capo I "Disposizioni in materia di personale" dopo l'articolo 2bis è inserito il seguente: "Art. 2ter (Inserimento in ruolo) Il personale che ha espletato regolare procedura concorsuale con graduatoria ancora vigente a seguito dei disposti della Finanziaria è inserito, a tempo indeterminato, nei ruoli del Consiglio regionale.
La dotazione organica del ruolo del Consiglio regionale è incrementato di nr. 19 posti di categoria D e di nr. 10 posti di categoria C.
Agli oneri previsti in euro 782.782 dal presente articolo si fa fronte con l'UPB 9071".
La parola al Consigliere Contu per l'illustrazione.



CONTU Mario

Con l'emendamento rubricato n. 3 si chiede di incrementare di 19 unità la categoria D, e di 10 unità la categoria C, fra coloro che hanno superato un regolare concorso.
Assessore, le fornisco dei dati. Attualmente risultano vacanti nei ruoli del Consiglio regionale i seguenti posti, per i quali non vi sarebbe neanche la necessità di incrementare la pianta organica; tuttavia, se la si amplia per dare risposta al personale dei Gruppi, degli Assessorati e degli uffici di comunicazione, le chiederei di fare altrettanto in merito a questi: 11 posti del profilo B; 36 del profilo C, 6 del profilo D e 9 per Dirigenti. In totale, la dotazione organica vacante per il Consiglio regionale risulta di 62 unità.
Sappia che risultano idonei, avendo superato un regolare concorso - per i quali, tuttavia, il blocco della finanziaria non consente di essere assunti a coprire quei posti vacanti - 19 nella categoria D1, 5 nella categoria B1 e 5 nella categoria C1. Attualmente abbiamo quindi 29 vincitori di concorso presso i ruoli del Consiglio regionale a fronte di 62 posti vacanti che non possono essere assunti.
Assessore, esprima lei il giudizio della Giunta in merito a questa possibilità.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Pichetto Fratin.



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al bilancio e finanze

Il parere della Giunta è negativo; peraltro la risposta l'ha fornita lo stesso collega Contu: i posti in pianta organica ci sono, quindi è del tutto inutile ampliarla.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 3.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 4 presentato dal Consigliere Contu: al capo I "Disposizioni in materia di personale" dopo l'articolo 2bis è inserito il seguente: ""Art. 2ter (Inserimento in ruolo) Il personale che ha espletato regolare procedura concorsuale con graduatoria ancora vigente a seguito dei disposti della Finanziaria è inserito, a tempo indeterminato, nei ruoli della Giunta.
La dotazione organica del ruolo della Giunta è incrementato di nr. 75 posti di categoria D e di nr. 59 posti di categoria C e di nr. 25 posti di categoria B.
Agli oneri previsti in euro 3.967.070 dal presente articolo si fa fronte con l'UPB 9071".
La parola al Consigliere Contu per l'illustrazione.



CONTU Mario

Grazie, Presidente.
Non so perché la Commissione non abbia voluto approfondire questi aspetti, posto che la situazione al 31/12 presenta questo quadro: risultano liberi 44 posti di categoria D, 128 di categoria C, 34 di categoria B, 2 di altra categoria, per un totale di 208 posti vacanti.
Assessore, a fronte di questa situazione - 208 posti liberi nella pianta organica - quale risposta si intende dare alle 150 o 160 persone (eliminando quelli del Consiglio regionale) che hanno vinto un regolare concorso - per alcuni è stato espletato nel 2000 - ci sono dei posti liberi in pianta organica e voi non procedete alla loro assunzione. Assessore, 208 posti liberi danno risposta a chi ha vinto un regolare concorso. Guardi che sono madri e padri di famiglia che, cinque anni fa, hanno vinto regolare concorso e oggi vedono aggiungersi alla loro condizione, imposta dalle leggi finanziarie, anche la beffa della corsia privilegiata.
Assessore, avete amici potenti al Governo: se non si è impugnata la legge sul concorso riservato, possibile che si vada ad impugnare una legge che dà risposta a chi ha vinto un regolare concorso? Questo è il problema.
Lo denuncio e lo sollecito. I numeri sono quelli forniti dagli uffici.
Francamente, a questo punto, veda lei cosa intende fare. Sono disposto ad accettare un suo subemendamento di questo tipo: "Non si incrementa la pianta organica", perché un incremento potrebbe essere impugnato dal Governo, ma un subemendamento che dica: "Si inseriscono in ruolo coloro che hanno vinto regolare concorso". A questo punto, non abbiamo neanche completato la pianta organica e sono ancora disponibili 58 posti.
Valuti lei, Assessore. Ha la possibilità di presentare un subemendamento che sana una situazione e che non potrà essere impugnato da nessuno.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Pichetto Fratin.



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al bilancio e finanze

Grazie, Presidente.
Il collega Contu sa bene che, giustamente, non è il caso di toccare la pianta organica, perché gli spazi sono effettivamente quelli che l'Assessorato gli ha fornito, quindi, sono esatti. La programmazione delle assunzioni andrà sullo scorrimento delle graduatorie che, peraltro, sono valide in quanto erano state bloccate e, quindi, prorogate.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Contu per dichiarazione di voto.



CONTU Mario

Presidente, mi aspettavo una maggiore apertura. Il problema è questo.
Assessore, non verrebbero danneggiati se, oggi, l'Aula compie un atto di coraggio. Faccia ricadere sul Governo la responsabilità di impugnare quell'atto. Se non l'ha impugnato per i cento inserimenti privilegiati, non lo deve impugnare neanche per questo e, se lo impugna, avrete certamente un argomento - essendo un Governo amico - difficile da spendere in campagna elettorale. Vi chiedo un atto di coraggio. Vediamo se il Governo, che non ha impugnato la legge dell'11 maggio 2005, che violava la finanziaria oltretutto, viola anche la Costituzione - impugna questa legge che sana un'ingiustizia.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 4.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 77 (che diventa articolo 4) presentato dal Consigliere Cattaneo: nuovo art. 2ter "Per le esigenze del Comitato regionale per le Comunicazioni, di cui alla legge regionale 7 gennaio 2001, n. 1, la dotazione organica del ruolo del Consiglio regionale è incrementata di 2 unità di categoria D, 1 unità di categoria C, 1 unità di categoria B".
La parola al Consigliere Contu.



CONTU Mario

Voterò a favore, perché ogni opportunità di inserimento lavorativo pu andare bene.
Presidente e Assessore, vi pongo una questione. Conosco la situazione ma vorrei leggerlo per l'Aula perché resti a verbale: "Per le esigenze del Comitato regionale per le comunicazioni, di cui alla legge regionale 7 gennaio 2001 n. 1, la dotazione organica del ruolo del Consiglio regionale è incrementata di due unità di categoria D, una unità di categoria C ed una di categoria B".
Mi scusi, Assessore, oggi voterò a favore di questo emendamento, ma stiamo parlando di incremento della pianta organica e questo stabilisce il principio - sono assolutamente d'accordo e mi auguro che lei non ritiri questo emendamento - che, dove volete, incrementate. Non importa di chi è lo sottoscrivo. Conosco le situazioni di precariato, però in questo caso è evidente una cosa: che si incrementa la pianta organica e avete raccontato la palla che il Governo impugna questi provvedimenti. Complimenti! Voterò a favore.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 77 ( che diventa articolo 4).
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 3 Comunico che vengono ritirati i seguenti emendamenti: Emendamento rubricato n. 16 presentato dai Consiglieri Suino, Placido Muliere, Manica e Chiezzi: l'articolo 3 è abrogato.
Emendamento rubricato n. 17 presentato dai Consiglieri Suino, Placido Muliere, Manica e Chiezzi: articolo 3, comma 1, abrogare le parole "iniziale per il medesimo gruppo nella nuova legislatura" e sostituire con le parole "prevista al Capo III articolo 8, comma 5 della presente legge".
Emendamento rubricato n. 79 (che diventa articolo 5) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Pichetto Fratin: l'articolo 3 è così sostituito: all'articolo 4 comma 4 della legge regionale 10 novembre 1972, n. 12 (Funzionamento dei Gruppi consiliari) e successive modifiche è aggiunto dopo il primo periodo, il seguente periodo: "Analoga nota riepilogativa dovrà essere resa entro 10 giorni dalla data di inizio della legislatura. Con deliberazione dell'Ufficio di Presidenza sono definite le modalità di restituzione del saldo contabile di cassa da utilizzare per la chiusura di eventuali partite debitorie derivanti dalla gestione dei Gruppi nella precedente legislatura".
La parola al Consigliere Contu, per l'illustrazione.



CONTU Mario

Presidente, prima di votarlo chiedo di sapere che cosa vi è scritto.
Non è pensabile che nessuno illustri un emendamento, giunto in aula in questo momento, relativo alla legge del 10 novembre 1972. Sfido chiunque ad avere sotto mano questo testo e ne chiedo copia.
Per favore, qualcuno lo illustri. Chi l'ha presentato lo illustri perché è impensabile non sapere che cosa andiamo a votare.



PRESIDENTE

Lo spiega il Vicepresidente Riba.
La parola al Vicepresidente Riba, che interviene in qualità di Consigliere, per una precisazione.



RIBA Lido

E' semplicemente la definizione del sistema di rendicontazione che tiene conto delle partite in sospeso tra le due legislature.



PRESIDENTE

Grazie, se nessuno intende intervenire in dichiarazione di voto passiamo alla votazione.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 79 (che diventa articolo 5).
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 4 Emendamento rubricato n. 80 presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Pichetto Fratin: l'articolo 4 è soppresso.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 80.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 5 Emendamento rubricato n. 81 presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Pichetto Fratin: l'articolo 5 è soppresso.
Ovviamente gli altri emendamenti rubricati nn. 18, 19, 5 e 6 collegati decadono.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Contu; ne ha facoltà.



CONTU Mario

Esprimo apprezzamento per l'operato dei Capigruppo, perché l'eventuale approvazione dell'articolo 5 avrebbe superato il limite della decenza determinando, di fatto, un incremento del 4% delle risorse dei Gruppi.
Riguarda, infatti, l'importo determinato annualmente sulla base del costo effettivo del personale previsto in dotazione organica. Di fatto, quindi serviva a coprire un disavanzo che si veniva a determinare, perché a bilancio era stato previsto solo un incremento del 4% anziché dell'8%.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 81.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 6 Emendamento interamente soppressivo rubricato n. 82, presentato dalla Giunta regionale a firma dell'Assessore Pichetto Fratin: l'articolo 6 è soppresso.
Se approvato, decadono i quattro emendamenti collegati, rubricati dal n. 20 al n. 23.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 82.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 8 presentato dal Consigliere Tapparo: dopo l'articolo 6 è inserito il seguente: "Articolo 6 bis (Istituzione dell'Osservatorio regionale sulle modalità di pagamento della Regione Piemonte, dei suoi enti strumentali, delle Aziende Sanitarie Ospedaliere del Piemonte e delle agenzie regionali) 1. La Regione Piemonte istituisce un Osservatorio, denominato 'Osservatorio sui pagamenti', al fine di controllare e monitorare i tempi e le modalità di pagamento dell'Ente Regione, dei suoi enti strumentali delle agenzie regionali, delle Aziende Sanitarie Locali (di seguito ASL) e delle Aziende Sanitarie Ospedaliere (di seguito ASO) del Piemonte.
2. L'azione dell'Osservatorio si colloca nell'ambito delle iniziative rivolte a favorire tempi più ridotti e certi nei pagamenti da parte degli enti e delle amministrazioni pubbliche non statali in favore delle imprese private, in coerenza con la Direttiva 2000/35/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 29 giugno 2000, relativa alla lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali.
3. L'Assessore al Bilancio della Regione Piemonte o un suo delegato presiede l'"Osservatorio sui pagamenti" (di seguito denominato Osservatorio) che è composta da: un rappresentante dell'Unioncamere un rappresentante dell'Associazione nazionale dei comuni del Piemonte (Anci) un rappresentante dell'Unione nazionale comunità montane del Piemonte (Uncem) un rappresentante della Federazione delle associazioni industriali del Piemonte (Federpiemonte) un rappresentante della Federazione delle associazioni dei piccoli imprenditori del Piemonte (Federapi) un rappresentante delle Associazioni artigiane del Piemonte (Cna e Confartigianato) un rappresentante degli Organismi cooperativi del Piemonte (Associazione generale Cooperative Italiane, Confcooperative Piemonte, Unione Nazionale Cooperative Italiane, Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue) un rappresentante delle Organizzazioni agricole del Piemonte (Confagricoltura - Confederazione Generale dell'Agricoltura Italiana Confederazione Italiana Agricoltura, Col diretti - Confederazione Nazionale Coltivatori Diretti) un rappresentante dell'Associazione costruttori edili del Piemonte un rappresentante dell'Associazione dei commercianti del Piemonte (Confcommercio e Confesercenti) un rappresentante dell'Istituto di ricerche economiche e sociali del Piemonte (Ires).
4. Le associazioni di rappresentanza di cui al comma 1 quando sono superiori all'unità indicano, con rotazione su base annuale, i rappresentanti delegati a partecipare all'attività dell'Osservatorio.
5. La partecipazione ai lavori dell'Osservatorio da parte delle diverse rappresentanze di cui al comma 1 del presente articolo è gratuita e non prevede rimborsi spese.
6. Gli uffici dell'Assessorato al Bilancio della Regione Piemonte preparano le relazioni, raccolgono i dati ed elaborano le informazioni necessarie per l'attività dell'Osservatorio.
7. Gli uffici dell'Assessorato al Bilancio svolgono un'azione sistematica di rilevazione dei tempi di pagamento e delle modalità contrattuali praticate dalla Regione Piemonte, dagli enti strumentali della Regione dalle agenzie regionali e dalle ASL e ASO del Piemonte.
8. L'Osservatorio collabora con gli uffici dell'Assessorato al Bilancio e su richiesta degli uffici stessi, fornisce i dati necessari per la predisposizione delle relazioni.
9. L'Osservatorio pubblica, semestralmente, una relazione di sintesi delle informazioni che emergono dall'attività di controllo e di monitoraggio, e annualmente, un documento analitico.
10. Le relazioni semestrali e le elaborazioni annuali dell'Osservatorio di cui al comma 3 sono diffuse, con mezzi idonei, tra le pubbliche amministrazioni e le imprese che operano nell'ambito del territorio regionale.
11. Annualmente la Giunta regionale informa la Commissione consiliare competente in materia di bilancio sull'attività dell'Osservatorio.
12. L'Osservatorio può suggerire alla Giunta regionale clausole contrattuali tipo per garantire un corretto rapporto nei pagamenti e nelle modalità contrattuali di forniture di beni, di servizi e di esecuzione di opere".
Non essendoci interventi, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 8.
Il Consiglio non approva.
ARTICOLO 7 (che diventa articolo 6) Indìco la votazione palese sull'articolo n. 7 (che diventa articolo 6).
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 8 Comunico che gli emendamenti all'articolo 8 rubricati n. 55, 25, 54, 53 24, 28, 56, 59, 58, 57, 27, 26, 64, 62, 61 e 60 sono tutti ritirati dai proponenti e conservati agli atti.
Ha chiesto di intervenire, sulla discussione generale, il Consigliere Contu; ne ha facoltà.



CONTU Mario

Presidente, questo articolo rappresenta una di quelle disposizioni sulle quali bisogna prestare maggiore attenzione. Dentro queste varie norme, come ben sa l'Assessore Pichetto, si dà risposta ad un processo di "stabilizzazione" (tra virgolette, perché ancora di questo non si tratta) o comunque di garanzia di un rapporto di lavoro come lavoratore socialmente utile alle condizioni nelle quali operano i lavoratori socialmente utili per otto mesi, se ho capito bene. La dotazione economica prevede la copertura di spesa per soli otto mesi. Io chiedo all'Aula, se non lo ha già fatto lei in sede di Conferenza dei Capigruppo, Assessore, di dare una prima risposta, proponendo che al termine di otto mesi si sostituisca dodici mesi.
Guardi che la questione non è assolutamente peregrina. L'ampliamento di un anno consentirà ai comuni di beneficiare per un anno del personale, ma consentirà, in un quadro di certezze nei confronti di coloro che attualmente operano come lavoratori socialmente utili, di avere almeno la certezza che la Regione Piemonte stanzia le risorse per un anno di proroga di questi contratti sapendo che il fondo di disponibilità c'è.
Le chiedo, Presidente, se l'Assessore può accettare questa proposta e firmarla (non voglio assolutamente assumermi alcun merito su questa questione) perché stiamo parlando di 167 lavoratori per i quali si chiede e si chiede alla Regione, di contribuire alla copertura finanziaria nella misura del 70% per un anno. Su questa legge, per quanto riguarda la stabilizzazione, si destina una risorsa importante in una proposta di emendamento a mia firma, che chiedo di fare suo, Assessore, che è quello di stanziare 500 mila euro prelevandoli dal fondo di riserva, che attualmente ha disponibili 4 milioni e 200 mila euro, per dare la possibilità agli Enti locali di stabilizzare questi lavoratori, o almeno una parte di essi. Le risorse per dare gli incentivi ci sono, la proroga per un anno consentirebbe per il 2006 la possibilità agli Enti locali di rendere stabile il rapporto di lavoro per i lavoratori socialmente utili. Ricordo che siamo partiti nel 1998 con 4600 lavoratori, oggi occorre un atto di attenzione da parte dell'Aula perché, come atto di fine legislatura, ci sarebbe la possibilità di dare un rapporto stabile almeno ad una parte laddove i Comuni potranno, grazie all'incentivo della Regione, trasformare rapporti di lavoro precari, in posti di lavoro fissi.
Auspico su questo l'attenzione da parte dell'Assessore, perché forse su questa materia possiamo trovare un punto di intesa credibile.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Contu sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



CONTU Mario

Vorrei che citasse con attenzione di che cosa stiamo parlando. C'è un mio emendamento al capo III: "Politiche del lavoro: disposizioni in materia di lavori socialmente utili". Sarà un errore, perché riguarda il capo III.



PRESIDENTE

Consigliere Contu, prenda atto che forse lei ha sbagliato a scrivere non gli Uffici. Chiedo un attimo di pazienza perché dobbiamo recuperare due emendamenti che a noi risultano all'articolo 5.
Emendamento rubricato n. 5 presentato dal Consigliere Contu: al capo III "Politiche del lavoro" nell'articolo 8 (Disposizioni in materia di lavori socialmente utili) dopo il comma 5 è inserito il comma 6: "6. Al fine di favorire la stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili il Fondo speciale nell'Unità Previsionale di Base (UPB) 15091 è incrementato di euro 500.000 per l'anno 2005; i contributi saranno erogati a domanda a favore degli Enti utilizzatori e/o delle imprese che nell'anno 2005 procederanno alla stabilizzazione degli ex lavoratori socialmente utili mediante assunzione a tempo indeterminato".
Emendamento rubricato n. 6 presentato dal Consigliere Contu: al capo III "Politiche del lavoro" nell'articolo 8 (Disposizioni in materia di lavori socialmente utili) dopo il comma è inserito il comma 7: "7. I 14 lavoratori socialmente utili che, fino al 31.12.2004, hanno prestato la loro opera, in rapporto di Collaborazione Coordinata e Continuativa, nell'azione di monitoraggio tesa accertare la presenza di amianto negli edifici pubblici collocati nel territorio delle ASL di riferimento sono riconfermati nell'incarico per l'anno 2005 presso le ASL dove hanno prestato servizio o comunque presso le ASL dove necessitano le competenze professionali acquisite dai lavoratori interessati, l'Unità Previsionale di Base (UPB) 15091 è incrementata di euro 280.000 che saranno messe a disposizione delle ASL che si avvarranno della loro collaborazione".
Abbiamo recuperato due emendamenti: uno a firma del Consigliere Contu rubricato n. 5; l'altro a firma dei Consiglieri Contu e Botta Marco rubricato al n. 6.
La parola al Consigliere Contu per l'illustrazione dell'emendamento rubricato n. 5.



CONTU Mario

Grazie, Presidente. Per il verbale vorrei leggere l'emendamento: "Al fine di favorire la stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili, il fondo speciale nell'unità previsionale di base 15091 è incrementato di euro 500 mila per l'anno 2005. I contributi saranno erogati a domanda a favore degli enti utilizzatori o delle imprese che nell'anno 2005 procederanno alla stabilizzazione degli ex lavoratori socialmente utili mediante assunzione a tempo indeterminato".
Questa è la risposta alla richiesta che proviene dagli enti utilizzatori perché si possa avere un incentivo per stabilizzare gli attuali lavoratori e, naturalmente, questa materia.
Assessore, proverò ad illustrare il concetto in maniera più semplice: lei sa benissimo che esiste un capitolo che prevede la possibilità di erogare dei fondi a favore degli enti utilizzatori, o delle imprese, per processi di stabilizzazione dei rapporti di lavoro.
Cosa si chiede attraverso questo emendamento? La possibilità di stanziare 500.000 euro, secondo modalità che definirà la Giunta, a favore degli enti utilizzatori che hanno in carico dei lavoratori socialmente utili, che verranno incentivati, attraverso un contributo a fondo perduto come avviene normalmente per le imprese, se stabilizzeranno i rapporti di lavoro.
Stiamo chiedendo un incremento del capitolo di 500.000 euro per questa finalità. La pregherei, quindi, di riflettere, perché questa è la risposta ad un bisogno che deriva dagli enti, che, strangolati dalla mancanza di risorse finanziarie, non hanno la possibilità di trasformare i rapporti di LSU in rapporti a tempo indeterminato. Lo potranno fare soltanto se vi sarà un ulteriore stanziamento da parte della Regione.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Pichetto Fratin.



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al bilancio e finanze

La questione è già stata dibattuta e il collega Contu conosce già la mia opinione al riguardo.
Gli enti che hanno in carico da sei o sette anni questi soggetti (si presume, quindi, che abbiamo avuto il lavoro per far svolgere la mansione) devono sentire come dovere la stabilizzazione. Peraltro, la maggior parte di questi enti non hanno un contributo regionale finale di 10.000 o 20.000 euro, che mette nelle condizioni il grande Comune di stabilizzare o meno.
Una valutazione di quel genere la potrà sempre fare la Giunta, perch basterà incrementare il ragionamento degli otto mesi (riguarda, se non erro, l'articolo successivo).
La norma recita: "almeno otto mesi". La UPB 15091 - vado a memoria ha, in questo momento, un carico di circa 70 milioni di euro. Quel capitolo può avere di meno, ma lei sa che gli spostamenti nell'ambito delle UPB si fanno attraverso una deliberazione di Giunta. Dunque, non è tanto l'entità di ciò che iscriviamo su quel capitolo, ma la manifestazione di volontà di prevedere almeno otto mesi di proroga con un contributo che la Giunta modulerà attraverso la deliberazione citata a questo punto.
Ritengo di dover giustificare la scelta di "almeno otto mesi" - e non di almeno dodici - in quanto (molti dei lavoratori lo sanno, perché non ho mai fatto misteri a questo pensiero) - non fosse per le elezioni, bisognava inserire "almeno quattro mesi" (e non almeno otto), perché ad ogni scadenza qualche stabilizzazione in più c'è.
Se in questa Regione del bacino di LSU di 4.200 soggetti siamo arrivati a 160 o 170 (secondo gli ultimi dati), è anche grazie al fatto che c'è una serie di scadenze. Sono convinto che, se non ne avessimo parlato a settembre o ad ottobre, rimandando il discorso al 28 di dicembre, forse, di stabilizzati ne avremmo avuti 50 anziché 160.
Pertanto, non è questione di "premio": mi sembra che Comuni come Collegno, Moncalieri e tanti altri non ne abbiano bisogno. Gli altri Comuni più piccoli non hanno proprio lo spazio in pianta organica.
Peraltro, abbiamo anche creato il meccanismo del doppio fondo con i cantieri di lavoro; quindi c'è un disegno organico su tutto questo, che possiamo ancora modulare anche attraverso una deliberazione.
La capisco, collega Contu. Mi rendo conto che sono azioni che possiamo anche studiare: non vincoliamoci, però, legislativamente a creare una condizione di assistenza agli enti che, automaticamente, non stabilizzerebbero più nessuno.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Contu, per dichiarazione di voto.



CONTU Mario

Assessore, sono sconcertato dalla sua risposta, per una ragione molto semplice.
Quello che ha detto è improntato alla ragionevolezza. Ciò significa che il rapporto che intercorre fra la Regione e i Comuni è rispettoso delle leggi, oltre che di reciproca fiducia, aspetto che non si sta determinando.
I lavoratori socialmente utili non sanno più dove sbattere la testa perché il Comune sostiene che è colpa della Regione, mentre la Regione sostiene che è colpa dei Comuni, che non stabilizzano.
Allora, l'unica cosa che può dare ancora una ragione ai lavoratori socialmente utili per aprire una vertenza è che la Regione stanzi i fondi a favore dei Comuni affinché loro possano procedere alla stabilizzazione. E allora li si lascia senza alibi.
I Comuni dei quali sto parlando hanno ancora dei posti in pianta organica, per cui hanno la possibilità di incrementarla. Dovranno definire le norme, perché non hanno magari un governo amico che poi non li impugnerà in base alla finanziaria e al blocco della finanziaria. Però possono farlo e lei li può mettere in condizioni di farlo, approvando questo emendamento di 500 mila euro.
Assessore, lei sa benissimo che dentro il modo indistinto con cui lei gestisce le UPB potrà mirare il tipo di intervento.
Per cui è chiaro che io esprimo un voto a favore di questo emendamento e mi auguro che i Consiglieri valutino con attenzione il loro orientamento di voto. Non stiamo dilapidando le casse della Regione, stiamo chiedendo che 500 mila euro del fondo di riserva vadano a favore dei Comuni che stabilizzeranno e trasformeranno alla fine del 2005 questo rapporto di lavoro a tempo indeterminato.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 26 presentato dai Consiglieri Papandrea, Moriconi Suino, Placido, Muliere, Manica e Chiezzi: capo III all'art. 8 al quarto punto primo rigo sostituire "possono essere " con "saranno".
Ha chiesto la parola il Consigliere Papandrea; ne ha facoltà.



PAPANDREA Rocco

Abbiamo ritirato due emendamenti, che poi sono andati a comporre l'ordine del giorno di accompagnamento, che mirano esattamente a dare un'indicazione precisa di assunzione degli LSU, che sono alle dipendenze della Regione e chiedono alla Giunta di adottare un provvedimento che stabilizzi il loro rapporto di lavoro e di tutti coloro che lavorano per la Regione.
L'altro è un provvedimento che stimola i Comuni a adottare politiche di stabilizzazione, perché credo che sia anche questa una necessità.
Rimane questo emendamento che, al comma 4, sostituisce le parole "possono essere" con "saranno", quindi con un'indicazione più stringente da un punto di vista dell'utilizzo dei lavoratori di cui parlavamo rispetto ad ulteriori possibilità di lavoro, una volta terminato il periodo di otto o più mesi previsto nei commi precedenti.



PRESIDENTE

Non essendoci altri interventi né dichiarazioni di voto, indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 26.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 5 già discusso.
Il Consiglio non approva.
La parola al Consigliere Contu, che interviene in merito all'emendamento rubricato n. 6.



CONTU Mario

Assessore, stiamo affrontando in questo capo III tutta la questione legata alle politiche del lavoro e trovo sorprendente che, nel collegato alla finanziaria, dopo avere inserito una serie di elementi e di modifiche peraltro alcune importanti - siano stati completamente dimenticate le centinaia e centinaia di lavoratori a chiamata che svolgono una funzione molto spesso di uscieri, e che si vedono rinnovare il loro rapporto di lavoro a tempo parziale (massimo sei mesi) a seguito di un'anzianità nell'ufficio di collocamento, ora ridotta a due anni, e a seguito della presentazione dell'indicatore della situazione economica equivalente, il cosiddetto ISEE, nel tentativo di rendere più equi gli inserimenti lavorativi.
Questa situazione sta determinando enormi difficoltà e una serie di lavoratori - è chiaro che il terreno andrebbe spostato anche nel confronto con le parti sociali - non potrà accedere a percorsi lavorativi di stabilizzazione. Questo intanto perché nella pianta organica lei non inserisce una norma, e lo può fare, nella quale per titoli ed esami possa costituire o una pianta organica fuori ruolo (ci possono essere vari strumenti), ma che dia risposta e sani una situazione non più tollerabile di precarietà totale, che garantisce funzioni importanti per l'ente, a varie situazioni, per le quali si continua a mantenere per anni ed anni una situazione di precariato.
Assessore, la prego di prestare attenzione alla possibilità di fare un ordine del giorno collegato, che è poca cosa. Lei deve cercare di dare una risposta a questa situazione eccezionale nella quale si trovano i precari assunti con quelle modalità presso i propri uffici.
Nonostante lei abbia avuto un incontro con i lavoratori più volte, oggi noto con sorpresa che, nelle disposizioni collegate alla finanziaria questa partita del precariato non c'è. Non c'è. Le leggi, una volta approvate, devono venire incontro agli interessati e dare delle risposte questo vale anche per quei lavoratori che, con fatica e con impegno chiedono di interloquire con il Governo regionale, ma, dopo aver avuto udienza, devono trovare una risposta nelle leggi che formuliamo.
In questo disposto al collegato vi sono due carenze: la prima riguarda i lavoratori a chiamata presso la Regione, dove non si sana nessuna situazione e si determinano situazioni di precarietà perenni nell'arco della vita lavorativa; la seconda i cantieri di lavoro, sebbene, con la riduzione del numero dei partecipanti e di questi cantieri da tre unità ad una per favorire, in quei Comuni, un percorso di attivazione dei cantieri di lavoro e di accompagnamento verso la pensione, sia stata data solo una risposta parziale.
Non so se siamo fuori tempo massimo, ma le chiedo di assumersi un impegno, Assessore, anche in questa direzione.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Pichetto Fratin.



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al bilancio e finanze

Anche questa è stata una questione discussa. Non occorre una norma per prorogare queste situazioni di lavoro precario presso la sanità. L'impegno della Giunta regionale che, peraltro, è anche un impegno che lo stesso Consiglio richiede, è di procedere con un percorso di rinnovo progettuale per quanto riguarda tutto il settore dell'amianto. Questa, però, è una questione senza limiti di tempo. Almeno otto mesi sono essenziali, perché è poi la Regione stessa che deve rispondere.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Contu per dichiarazione di voto.



CONTU Mario

Assessore, lei non ha dato risposta al quesito che le ho posto. Certo stiamo discutendo di questo emendamento e ci ritorneremo in sede di dichiarazione di voto su questo articolo. Le ho posto una questione, su cui ritorno, perché non avevo presentato un emendamento in merito.
Le ho posto una questione più generale sul precariato e lei ha tempo prima del voto finale su questo articolo, di ipotizzare un subemendamento come impegno per affrontare la questione dei lavoratori a chiamata in Regione.
una questione che lei non ha avuto il tempo e la voglia di inserire nel collegato alla finanziaria, perché poteva essere previsto, per loro, un percorso certo. Qui è omesso, non ve n'è traccia dentro un capitolo importante come "Disposizioni in materia di politiche del lavoro". La grande assenza è la mancanza di risposte alla situazione di precariato dei lavoratori a chiamata, che svolgono un ruolo prezioso nella Regione.
Detto questo, ritorno all'emendamento che pongo all'attenzione dell'Aula.
Mi lascerebbe sorpreso, Assessore, se lei oggi non esprimesse apprezzamento per questo ampio emendamento. La situazione è questa: quindici lavoratori erano in servizio al 31/12/2004 per svolgere quel prezioso lavoro di monitoraggio negli edifici pubblici sulla questione dell'amianto.
Lei conosce bene l'argomento, perché l'emendamento è firmato anche dal collega Botta, come anche da altri Capigruppo.
Questi quindici lavoratori erano alle dipendenze, come lavoratori socialmente utili, di diverse ASL del Piemonte. Alcune ASL hanno provveduto a rinnovare il rapporto di lavoro per tutto il 2005; altre ASL, invece, ne hanno licenziati ben nove. Con quale argomentazione? "Non ci sono le risorse finanziare per integrarli".
Veramente, Assessore, noi non troviamo 280 mila euro da girare a quelle ASL che al 1° gennaio 2005 hanno licenziato nove lavoratori socialmente utili, da quattro anni impiegati in Regione per il lavoro di monitoraggio dell'amianto? Ma l'Aula oggi avrà il coraggio di negare questi rapporti di lavoro, sapendo che in tasca ci stiamo portando la vergogna delle assunzioni privilegiate? L'Aula avrà il coraggio di respingere questo emendamento, la cui ragion d'essere è che dietro questi nove lavoratori ci sono nove famiglie con il loro carico di angosce e di problemi? Assessore, ci si scarica le responsabilità. La sanità dice: "E' colpa dell'Assessore al lavoro e al bilancio che non trasferisce le risorse dunque dovete fare economia"; le ASL rispondono: "Dovete assumerli...



(Commenti in aula fuori microfono)



CONTU Mario

No, non è questo, è un'altra cosa specifica: "O comunque presso le ASL dove necessitano le competenze professionali acquisite dagli interessati".
La questione è questa, Assessore. È un emendamento mirato: "Assumete nove lavoratori licenziati che stanno svolgendo il lavoro di monitoraggio per l'amianto". Questo prescinde dal discorso generale sui lavoratori socialmente utili, perché questi, dal 1° gennaio, sono a casa. Gli altri 167 lavoratori socialmente utili hanno ottenuto, dai Comuni, proroghe di tre mesi; qui diamo una copertura finanziaria solo per tre mesi. Lei gliene propone otto e noi abbiamo chiesto dodici (che sarebbe più corretto) oppure si incentivano i Comuni, mettendo a disposizione risorse per stabilizzare le assunzioni.
Questa è un'altra vergogna: quindici lavoratori in tutto, se sono stati mantenuti i rapporti di lavori; ma nove, in varie ASL del Piemonte, sono stati lasciati a casa perché c'è un ballottaggio di responsabilità fra l'Assessore al bilancio, l'Assessore alla sanità e le ASL.
un atto dovuto: la cifra di 280 mila euro per nove rapporti di lavoro è probabilmente sovrastimata. Questo è un atto dovuto, che garantisce la possibilità di un reddito per un anno.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Marcenaro; ne ha facoltà.



MARCENARO Pietro

L'Assessore Pichetto sa che sulla questione abbiamo già discusso molte volte. Effettivamente, sul punto abbiamo assistito ad un rimpallo di responsabilità tra la struttura delle aziende sanitarie e la Giunta, senza addivenire ad una soluzione. Si trattava di quattordici persone che adesso almeno così mi pare - sono diventate nove. Sul punto, ricordo che l'Assessore stesso, in occasione di un incontro avvenuto pochi giorni fa si era impegnato a dare le disposizioni che consentissero la soluzione di questo problema per queste nove persone.
Il collega Papandrea è primo firmatario di un ordine del giorno che proponiamo e che affronta il problema. Poiché lo abbiamo sottoscritto, lo sosteniamo.
L'Assessore, comunque, sa bene che gli ordini del giorno hanno un valore se ad essi, che probabilmente voteremo insieme, corrisponde - e questo mi aspetto che l'Assessore faccia - un impegno. Si tratta, almeno su questo punto, di un impegno di dimensioni molto ridotte, purché risolutivo e che permetta, come è stato garantito, affermato e promesso (se possiamo usare questo termine che personalmente non mi piace usare nel dibattito politico), la stabilizzazione di una promessa fatta molte volte dall'Assessore.
La prego, Assessore, di non dare meno importanza alle mie affermazioni solo perché le dico sottovoce, senza urlare.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Papandrea; ne ha facoltà.



PAPANDREA Rocco

Avevo già detto di aver inserito in un ordine del giorno questo problema. L'ordine del giorno è composto da più parti, al limite votiamo il documento per parti separate. Ma il fatto che il Consiglio regionale chieda un impegno alla Giunta nei confronti di un numero relativamente ridotto di lavoratori è un impegno vincolante. Non è accettabile che un impegno che il Consiglio chiede alla Giunta non venga evaso.
Credo che il documento sia votato unanimemente perché tutti l'hanno sottoscritto e per la Giunta è un impegno affinché si trovi rapidamente soluzione al problema.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cattaneo; ne ha facoltà.



CATTANEO Valerio

Per dichiarazione di voto. Noi ci asterremo su questo emendamento.
Il problema che viene evidenziato, come sa il Consigliere Papandrea tant'è che abbiamo sottoscritto l'emendamento in Commissione e lo abbiamo depositato a nostra firma - è serio e reale. La Giunta regionale se ne farà carico. Ovviamente esprimiamo già da subito, a lato dell'astensione sull'emendamento, il voto convintamente favorevole all'ordine del giorno che impegna a risolvere il problema evidenziato.



(Proteste dalla tribuna di alcuni manifestanti)



PRESIDENTE

Per un po' si può accettare, dopodiché devo portare ordine nell'Aula.
Se volete rimanere fino alla fine ci fate piacere, altrimenti dovete abbandonare l'Aula.



(Reiterate proteste dalla tribuna di alcuni manifestanti)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 6.
Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Il Consigliere Marcenaro ha chiesto di intervenire, per dichiarazione di voto, sull'articolo 8; ne ha facoltà.



MARCENARO Pietro

La discussione sull'ordine del giorno avverrà alla fine, ma io chiedo all'Assessore Pichetto, prima della votazione dell'articolo, di esprimere la sua opinioni sull'ordine del giorno collegato e sui problemi che abbiamo posto.



PRESIDENTE

La parola all'assessore Pichetto Fratin.



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al bilancio e finanze

Volevo intervenire prima, ma per Regolamento non potevo farlo.
Non ho vergogna di dire che le mie pressioni sono state in parte un insuccesso fino a questo momento con varie ragioni di responsabilità, come ha correttamente detto il Consigliere Marcenaro. L'impegno è di provvedere immediatamente. Infatti, è già stata comunicata l'intenzione all'Assessore Galante, in modo non so se coercitivo nei confronti di alcuni direttori delle ASL (c'è il problema che le ASL sono soggetti giuridici autonomi) di risolvere la questione al limite spostandoli anche in capo all'Assessorato.
La questione esiste ed esiste nei termini in cui è stata rappresentata ed è per quello che, a nome della Giunta e come Consigliere, sono favorevole all'ordine del giorno di impegno fermo in questa direzione.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Contu; ne ha facoltà.



CONTU Mario

Assessore, è una presa in giro. Lei sa benissimo che quell'ordine del giorno obbligherà il Comune a licenziare i lavoratori socialmente utili lei sa benissimo questo. Quante volte abbiamo dato degli atti di indirizzo alla Giunta di impegno, ma ho imparato una cosa nel mio lavoro istituzionale: un ordine del giorno può valere come carta igienica quando questa manca. Un ordine del giorno non si rifiuta a nessuno. Ordini del giorno quest'Aula ne ha votati tantissimi. Sarà utile fare un bilancio quanti di quegli ordini del giorno hanno trovato attuazione. Questa è una vergogna a fronte di una discussione affrontata in Commissione, con la sottoscrizione e anche le pubbliche dichiarazioni della maggioranza su una questione così delicata dove sostanzialmente si dice: si prenda la necessaria copertura finanziaria per dare risposta a nove lavoratori. Non quindici, perché per gli altri si sono trovate le risorse, ne mandano nove a casa dal 1° gennaio 2005 perché le ASL non hanno rinnovato, dopo quattro anni, il rapporto di lavoro. Voi date che cosa? Una disponibilità di impegno a risolvere il problema? Ma se fosse stato così non sarebbe già stato risolto da quando lo abbiamo affrontato in Commissione? Da quando ce l'hanno richiesto? Oggi si è consumato un atto vergognoso: per non rompere un principio oggi si è fatto un torto e un danno gravissimo a lavoratori che aspettano di continuare il loro lavoro. C'è solo un caso di difficoltà segnalato dalle ASL e per le quali si stanno cercando percorsi alternativi, ma per gli altri otto lavoratori, di stimata professionalità, che cosa? Non so quale sia il filo conduttore che consenta (la dichiarazione del Consigliere Cattaneo?) alla maggioranza di astenersi su un voto come questo: 280 mila euro - io dico vergogna - che rappresentavano una soluzione al problema.
Lei, Assessore, sa bene che, a fronte di una situazione nella quale la sanità dice che non ci sono le disponibilità, non è più nella possibilità di trasferire queste risorse. Perché non le abbiamo trasferite adesso da un'UPB all'altra? Perché non lo abbiamo fatto? Non riesco ancora a darmene una ragione.
Riguarda nove capi di famiglia: se questa è la sensibilità che l'Aula dimostra per una situazione come questa, complimenti! Rifiuto che il mio Capogruppo possa fare la parte dell'utile idiota in questa situazione, perché l'ordine del giorno non è la risposta ai problemi.
Ho parlato con l'Assessore al lavoro, che ha il carico più grave (esattamente 58 lavoratori su 167). Qualora venisse approvato l'ordine del giorno e se ne desse attuazione, stante la scarsa disponibilità economica degli enti locali, gli stessi sarebbero costretti a licenziare i lavoratori socialmente utili, perché non avrebbero le disponibilità finanziarie a bilancio per farvi fronte.
Bisogna avere, quindi, maggior accortezza. Capisco che sia stato dettato dall'impulso di dire: "Bisogna ricattare gli enti locali; se non stabilizzano, non diamo più i soldi". Ma il problema è che se i soldi non ci sono alla fonte, è ovvio che chiederanno conto a chi ha dato questo input all'Assessore per quanto riguarda il fatto che non ci sono le risorse.
Vi invito, quindi, a riflettere sull'intervento del collega Marcenaro che ben conosce le politiche del lavoro. Sono d'accordo con Roberti, della CGIL, quando afferma: "Bisogna trovare gli strumenti affinché gli enti locali stabilizzino i rapporti di lavoro". Questo andava bene quando ce n'erano 4.500; adesso ce ne sono 167 ed è lo Stato che ha tagliato le risorse agli enti locali.
Non avete accettato l'emendamento relativo ai 500.000 euro per quanto concerne gli incentivi alla stabilizzazione. Avete respinto un emendamento per garantire continuità lavorativa a nove lavoratori, demandando il tutto ad un ordine del giorno che rischia di licenziarne altri 167. Sono preoccupato per l'Aula.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Cattaneo.



CATTANEO Valerio

Interverrò brevissimamente: mi verrebbe una battuta, ma siccome nutro rispetto per quei lavoratori, la farò in maniera più dolce.
Prima parlava di "Governo amico": lei, invece, dovrebbe stare attento al "fuoco amico", perché le ricordo che l'ordine del giorno da noi sottoscritto ha, come primo firmatario, il suo Presidente di Gruppo.
Capisco che sia l'ultimo giorno, però dovrebbe portare maggiormente rispetto all'azione politica del suo partito.



(Commenti del Consigliere Contu fuori microfono)



CATTANEO Valerio

Guardi che è difficile che il collega Papandrea sbagli, glielo dico per esperienza.
Come firmatario di quell'ordine del giorno (a nome di un Gruppo, anche se lo hanno sottoscritto altri colleghi del nostro Gruppo) che, per disciplina e con senso di responsabilità, si è astenuto su quell'emendamento - perché comunque chi sostiene un Governo regionale deve avere anche disciplina, anche se capisco che è un sostantivo di cui lei conosce in maniera marginale il significato - non accetto che lei ritenga che questo ordine del giorno sia un foglio di carta per lavarsi la coscienza o per provare qualcosa per dire che abbiamo fatto qualche cosa.
vero che spesso - sbagliando, dal mio punto di vista - si dice che l'ordine del giorno (o la mozione) non si nega a nessuno; ma ritengo che un ordine del giorno (o una mozione) sia certamente uno degli atti di indirizzo e di impegno tra i più alti e i più efficaci che un'Assemblea legislativa può assumere.
Per quanto ci riguarda, saremo i primi - di questo le do garanzia - a vigilare, come Consiglieri firmatari che voteranno quell'ordine del giorno che la Giunta regionale, attraverso l'Assessore che si è impegnato Gilberto Pichetto, Assessore al lavoro, metta non in condizione, ma crei le condizioni affinché le aziende che dipendono dall'Assessorato alla sanità sanino quelle questioni e risolvano i problemi di quei nove lavoratori. Su questo sono più gli aspetti che ci uniscono che quelli che ci dividono.
Ci dividono probabilmente le modalità, ma sull'obiettivo siamo sinceramente uniti e coesi. Vedrà che la Giunta saprà dare - forse con ancora lei in carica come Consigliere regionale, grazie allo Statuto - una risposta efficace e soprattutto concreta a quelle donne e a quegli uomini che giustamente la attendono.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 8 (che diventa articolo 7).
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 9 (che diventa articolo 8) Indìco la votazione palese sull'articolo 9 (che diventa articolo 8).
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 10 Emendamento rubricato n. 83 presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Pichetto Fratin: l'articolo 10 è soppresso.
Ricordo che qualora venisse approvato tale emendamento, automaticamente decade l'emendamento rubricato n. 29.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 83.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 11 Emendamento rubricato n. 30 presentato dai Consiglieri Suino, Placido Muliere e Chiezzi: articolo 11, comma 1, punto 2 bis le parole "entro 60 giorni" sono sostituite da "entro 90 giorni".
Emendamento rubricato n. 31 presentato dai Consiglieri Suino, Placido Muliere e Chiezzi: articolo 11, comma 1, punto 2 bis dopo le parole "20.000,00 euro" aggiungere "previo parere del Consiglio regionale".
Emendamento rubricato n. 32 presentato dai Consiglieri Suino, Placido Muliere e Chiezzi: il comma 2 dell'articolo 11 è abrogato.
Emendamento rubricato n. 84 presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Pichetto Fratin: all'articolo 11 il comma 2 (Agenzia regionale del commercio) è soppresso.
Comunico che gli emendamenti rubricati ai nn. 30 e 31 sono stati ritirati e verranno conservati agli atti.
Gli emendamenti rubricati ai nn. 32 e 84 verranno posti in votazione con un'unica votazione, essendo identici nel testo.
Indìco la votazione palese sugli emendamenti rubricati ai nn. 32 e 84.
Il Consiglio approva.
Indico la votazione palese sull'articolo 11, che diventa articolo 9, come emendato.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 12 Emendamento rubricato n. 85 presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Pichetto Fratin: l'articolo 12 è soppresso.
Non essendoci interventi, indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 85.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 71 presentato dal Consigliere Tapparo: dopo l'art. 12 è inserito il seguente: "Articolo 12 bis (Percorsi ciclistici segnalati e Circuiti dedicati al ciclismo per la valorizzazione della pratica ciclistica sportiva non agonistica, escursionistica e turistica) Ai fini del presenta articolo si definisce Percorso ciclistico segnalato (di seguito denominato Percorso) il tracciato che si snoda sulla viabilità ordinaria a medio e basso traffico, che presenti particolari caratteristiche ambientali e paesaggistiche e che sia interessante per la pratica ciclistica.
I Percorsi sono individuati su arterie stradali di competenza regionale provinciale e comunale, mediante l'apposizione di specifica segnaletica conforme alle disposizioni del Decreto Legislativo 30 aprile 1992, n. 285 (Nuovo codice della Strada), al fine di costituire una tutela per la sicurezza di coloro che praticano il ciclismo.
Si definisce Circuito dedicato al ciclismo (di seguito denominato Circuito) un anello stradale (percorso circolare ovvero pista di prova dimessa), un percorso stradale o un percorso del tutto o in parte interno a parco o riserva naturale, vietato al traffico di mezzi motorizzati.
Rientrano nell'ambito del comma precedente anche i sedimi dei tracciati ferroviari dimessi o in disuso ed opportunamente riconvertiti in base alle caratteristiche tecniche previste dal Capo II del decreto del Ministro dei Lavori Pubblici del 30 novembre 1999, n. 577 (Regolamento recante norme per la definizione delle caratteristiche tecniche delle piste ciclabili).
I Circuiti sono anche utilizzati come sedi di manifestazioni ciclistiche agonistiche a livello giovanile e scolastico, ed eventualmente per manifestazioni di altre discipline sportive, quali la corsa podistica, la marcia ed il pattinaggio a rotelle.
Le Province, una volta individuati gli itinerari di cui ai commi precedenti da parte della Giunta regionale, predispongono i progetti esecutivi per la valorizzazione dei Percorsi e la realizzazione dei Circuiti e delle opere ad essi connesse.
La Province sono altresì competenti in ordine agli interventi che riguardano: posizionamento di apposita segnaletica, definita dalla Giunta regionale creazione di posti tappa lungo i Percorsi e nei Circuiti al fine di fornire servizio di rimessaggio dei cicli, di prima assistenza meccanica e sanitaria, di ristoro, di vendita di prodotti legati alla pratica ciclistica e di informazione turistica. Tali posti tappa possono essere realizzati anche in strutture preesistenti quali bar, trattorie e distributori di benzina, oltre che in edifici comunicali o scolastici.
La Regione promuove l'attività ciclistica giovanile e scolastica che si svolga lungo i Percorsi o all'interno dei Circuiti, attraverso specifici programmi elaborati di concerto con il Comitato Regionale del Piemonte CONI e della Federazione Ciclistica Italiana.
Per la realizzazione dei progetti di cui ai commi 6 e 7, le Province accedono ai finanziamenti regionali, la cui entità è definita annualmente in sede di approvazione del bilancio regionale e comprende sia il finanziamento degli interventi, sia le spese di ordinaria amministrazione.
I criteri e le modalità di accesso ai finanziamenti sono stabiliti dalla Giunta regionale con specifico regolamento.
Alla copertura degli oneri finanziari derivanti dal presente articolo si fa fronte, sia in termini di competenza che di cassa, mediante l'utilizzo delle somme iscritte, nel bilancio di previsione per l'anno finanziario 2005, all'interno dell'UPB 26021 (Trasporti Viabilità ed impianti fissi Titolo I - spese correnti) il capitolo con la seguente denominazione: 'Spese per il funzionamento e la gestione dei percorsi ciclistici' con stanziamento pari a euro 208.278,00 in termini di competenza e di cassa, e nella UPB 26022 (Trasporti Viabilità ed impianti fissi Titolo II - spese di investimento) il capitolo con la seguente denominazione: 'Contributi alle Province per la realizzazione dei progetti di Percorsi ciclistici segnalati e di Circuiti dedicati al ciclismo per la valorizzazione della pratica ciclistica e relativa segnaletica nonché la creazione dei posti tappa lungo i Percorsi e nei Circuiti' con dotazione finanziaria pari a euro 1.032.827,00".
Non essendoci interventi, indìco la votazione su tale emendamento.
Il Consiglio non approva.
ARTICOLO 13 Emendamento rubricato n. 86 presentato dalla Giunta regionale a firma dell'Assessore Pichetto Fratin: i commi 5 e 7 dell'art. 13 sono soppressi.
Ha chiesto la parola il Consigliere Palma; ne ha facoltà.



PALMA Carmelo

Come ho già detto più volte in svariati interventi in Commissione, temo che questo sia un articolo rischioso, soprattutto per il merito e per il fatto che con il proprio merito costituisce un precedente che sarebbe bene per la Regione non costituire.
Ci troviamo di fronte ad una situazione sostanzialmente di questo tipo rispetto all'opera olimpica del villaggio: esiste una società, la Villaggio Olimpico Srl. E' una società che, a quanto consta dalla relazione fatta dagli uffici in Commissione, non è attualmente partecipata dalla Regione Piemonte, ma per la quale la Regione Piemonte ha prestato una garanzia fideiussoria a vantaggio della banca creditrice per l'acquisizione di terreni da parte della società stessa per l'edificazione del villaggio olimpico.
Questa società, per vicende aziendali e personali dei suoi amministratori e proprietari, si trova in una situazione molto difficile.
C'è il rischio che questa società, anzi c'è la certezza che questa società non possa portare a termine la costruzione del Villaggio Olimpico. C'è una ditta appaltatrice di questa società che è una cooperativa che ha maturato dei crediti notevoli nei confronti della Villaggio Olimpico Srl.
Di fronte ad una situazione di questo tipo, la Regione, in maniera abbastanza concorde, vedendo il voto in Commissione, sceglie di promuovere e patrocinare un'operazione che definire ardita è poco, cioè di intervenire (comma 1 dell'articolo 13) nel capitale sociale della Villaggio Olimpico srl, società al momento neppure partecipata dalla Regione Piemonte, di sottoscrivere un numero di quote per un importo non superiore ad un milione e 600 mila euro, finalizzando questo intervento di capitale all'acquisizione da parte di altri soggetti imprenditoriali, e in particolare della società attualmente appaltatrice del controllo, in termini di diritto, della società Villaggio Olimpico Srl.
Noi ci troviamo di fronte ad una situazione nella quale la Regione, che già una volta aveva impropriamente prestato una fideiussione a questa società, e che oggi si trova esposta per le vicende interne di questa società, già dal punto di vista finanziario, interviene nuovamente nelle vicende di questa società non per salvarla, non per sostituirsi ad essa, ma per assicurare ad un soggetto terzo, la ditta appaltatrice attualmente creditrice della società Villaggio Olimpico Srl, il controllo della società stessa. Tutto questo in una situazione nella quale, per dirlo in maniera semplificata, la FIAT rientra dei propri crediti, la società cooperativa (che se non sbaglio si chiama Iter) mette il proprio credito come capitale e la Regione, che interviene con un milione e seicentomila euro di capitale, per assicurare non a se stessa il controllo della società, non la salvezza della Villaggio Olimpico Srl, ma il controllo da parte della ITER della Villaggio Olimpico Srl.
Non ho nessun timore a dire, Assessore Pichetto, che se non fossimo protetti dallo strumento legislativo e fossimo un Consiglio comunale e lei fosse un Assessore comunale, ciascuno di noi, in particolare quanti voteranno allegramente un emendamento di questo tipo, si porrebbero grandissimi problemi di tutela rispetto ad eventuali iniziative giurisdizionali, che non ho nessuna intenzione di sollecitare. Ma il caso di un ente locale che interviene su una società non per salvarla, non per acquisirla, ma per assicurare ad una terza società il controllo sulla prima, sarebbe obiettivamente sospettabile, magari a torto, e suscettibile di diventare oggetto di iniziative giudiziarie. Noi, caro Assessore Pichetto, siamo in una situazione paradossale: per gestire le Olimpiadi cioè gli impianti, volevamo costituire una società regionale. Ora, per costruire l'unica struttura redditizia delle Olimpiadi, cioè la cubatura immobiliare del Villaggio Olimpico, interveniamo con il nostro capitale per assicurare una speculazione immobiliare da parte di un'impresa attualmente appaltatrice e gravemente esposta per le vicende interne del Villaggio Olimpico Srl. È una situazione vagamente paradossale perché sembra che noi ogni volta che non si profila un affare, costituiamo una società, ma quando si tratta di assicurare l'affare di un terzo, non interveniamo costituendo società, ma interveniamo immediatamente in una società come soci minoritari di capitale. Peraltro, cosa ancora più rilevante, non già l'affare di un terzo selezionato dal mercato, ma l'affare di un terzo individuato per legge, perché noi votiamo una legge in cui il nuovo controllore del Villaggio Olimpico Srl ha un nome e cognome: è la ditta appaltatrice e si chiama ITER.
Visto che oggi, a mia precisa domanda, gli uffici hanno risposto che quella società, con i debiti che si porta dietro, costa otto milioni di euro, e visto che so che nel corso di questa legislatura abbiamo utilizzato ben altro che otto milioni di euro per capitalizzare e ricapitalizzare aziende controllate e partecipate, perennemente in perdita, mi chiedo che tipo di razionalità politica esista in una scelta che, in questo caso, non assegna alla Regione, in una situazione di emergenza, il compito di subentrare al Villaggio Olimpico, di portare a termine i lavori, di assicurare la funzionalità del Villaggio Olimpico per la data delle elezioni. No, in questo caso, la Regione non costituisce una società regionale, ma interviene con proprio patrimonio per finanziare - lo dico ridendo - la scalata di una terza società al Villaggio Olimpico Srl.
In questa vicenda penso che non ci sia nulla che va. Non vanno gli interlocutori che abbiamo di fronte; non vanno i creditori del Villaggio Olimpico; non va il ruolo abusivo che in questa vicenda sta svolgendo la ditta appaltatrice; non va il ruolo della Regione.
Se poi vogliamo agire così perché ci sono le Olimpiadi, che sono la vetrina più importante che questa Regione vivrà nei prossimi anni commettiamo un errore molto grave, Assessore. L'ho già detto e ripetuto più volte in Commissione, ma se volete fare un errore di questo tipo unicamente perché coperti dallo strumento legislativo - a nessuno di voi passerebbe per la testa di farlo, se foste dei Consiglieri comunali fatelo pure, ma secondo me fate un'azione molto imprudente: un'operazione di questo tipo è imprudente perché crea un precedente che, come tutti i peggiori precedenti costruiti da questo Consiglio regionale, sarà un punto di riferimento in futuro.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Marcenaro; ne ha facoltà.



MARCENARO Pietro

Siamo convinti che occorra trovare una soluzione a questo problema.
Dico, altrettanto francamente, che il modo in cui il comma 2 dell'articolo 13 è scritto non può che suscitare preoccupazione, essendo scritto in un modo che, in qualche modo, subordina le scelte della Regione al determinarsi e al verificarsi di una serie di condizioni che non dipendono da noi.
Per questo motivo, il provvedimento non può avere il nostro voto favorevole.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Moriconi; ne ha facoltà.



MORICONI Enrico

Mi associo a quanto detto, perché già alla Conferenza dei Capigruppo avevo sollevato il problema della formulazione del comma 2. Mi sembra che venga portato al voto questo articolo 13 nonostante che fosse stata concordata una conduzione dei lavori, sulla base della quale si era deciso di portare in aula solo i provvedimenti condivisi. Non mi sembra che questo provvedimento sia condiviso, quindi mi stupisce che sia posto in votazione.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Intervengo sull'ordine dei lavori, scusandomi con il Presidente e con l'Assessore perché magari quanto sto per dire è già stato oggetto di dibattito in queste giornate di lavoro. Ho sentito con una certa attenzione l'intervento del collega Palma, quindi mi interesserebbe sapere, non soltanto il parere della Giunta, ma un suo commento su quanto detto.
Mi rendo conto di allungare i lavori, ma mi sembra che il collega Palma abbia fatto un intervento importante.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Angeleri; ne ha facoltà.



ANGELERI Antonello

Ho ascoltato anch'io con attenzione l'intervento del collega Palma e sinceramente, mi ha un po' preoccupato. Dato che si tratta di materia che personalmente non conosco, vorrei sentire anch'io la risposta dell'Assessore per capire se le preoccupazioni ventilate in modo molto chiaro dal collega Palma corrispondono al vero. Se fosse così, mi riservo una dichiarazione di voto successiva.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Pichetto Fratin.



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al bilancio e finanze

Ho ascoltato anch'io l'intervento del collega Palma e certamente questa è una norma che riguarda una situazione che va affrontata con una particolare emergenza. È la scelta di aderire ad una società. La scelta di aderire o, comunque, di procedere all'adesione con una quota limitata di minoranza ad una società, parte da un percorso a conoscenza di tutti i colleghi, in quanto anche in sede di Conferenza dei Capigruppo si è sentita una valutazione da parte dei tecnici che seguono la questione.
E' chiaro che, dopo l'intervento del collega Palma e la richiesta dei colleghi Marcenaro, Angeleri e Moriconi, la questione che si pone a questo Consiglio è in questi termini: si abbia fiducia nella Giunta, o di quella che verrà dopo; eliminiamo alcuni vincoli e la possibilità di condizionare in un articolo di legge, la volontà regionale e la volontà di altri soggetti imprenditoriali. Se poi la trattativa - lo dico a verbale stabilirà una partecipazione minoritaria con una determinata percentuale tale scelta sarà motivata nella delibera di adesione e nella sottoscrizione di quote negli atti.
Anch'io, per quanto riguarda la parte relativa al comma 2 - sapete bene che non sono il responsabile del collegato - mi fermerei ad un milione e 600 mila euro, facendo a meno della condizione che siano gli altri soggetti imprenditoriali a determinare le modalità di intervento, fermo il fatto che è un provvedimento che, di fatto, ci vede indirettamente soci di un'altra società, di un'altra partecipata, con tutte le difficoltà e le considerazioni generali che il Consigliere Palma ha espresso.



PRESIDENTE

La ringrazio, Assessore.
Emendamento rubricato n. 96 presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Pichetto Fratin: al comma 2 sopprimere da "a condizioni" fino al punto.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 96.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 86.
Il Consiglio approva.
Ha chiesto di intervenire, per dichiarazione di voto sull'articolo 13 il Consigliere Chiezzi; ne ha facoltà.



CHIEZZI Giuseppe

Grazie, Presidente, intervengo solo per dichiarazione di voto. Mi sembra che il Consiglio regionale non debba essere coinvolto in operazioni immobiliari di questo tipo.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Palma; ne ha facoltà.



PALMA Carmelo

Confermo, pur apprezzando lo sforzo da parte dell'Assessore Pichetto di rendere meno impresentabile il senso del provvedimento. La contrarietà rispetto all'articolo 13 è che io ritengo sia comunque improprio, da parte della Regione, intervenire non in generale con il proprio capitale all'interno di società private che diventano partecipate della Regione in virtù di questo tipo di capitalizzazione, ma di intervenire pesantemente in quella che non è una speculazione immobiliare (il Consigliere Chiezzi vede anche nel mercato, una forma di speculazione, io non necessariamente), ma intervenire a vantaggio degli interessi immobiliari non della Regione stessa, ma di un soggetto terzo. Visto che con questa operazione, chi trarrà economicamente vantaggio dall'operazione sarà il soggetto terzo inevitabilmente, anche se non l'abbiamo scritto - cioè la società appaltatrice, e non la Regione Piemonte, io vedo in generale, in questo tipo di legislazione, una forma di aiuto di stato non solo in senso tecnico come contributo finanziario, ma anche in senso politico, come orientamento di dinamiche che dovrebbe essere tendenzialmente il mercato a determinare e non la politica pubblica in questo caso ad innescare.
Ritengo che il mercato abbia la sua moralità, se quelli si volevano comprare quella società, trovavano i soldi per comprarsi quella società. Il fatto che per comprarsela chiedano l'intervento di capitale sostanzialmente la garanzia presso le banche, della presenza del capitale da parte della Regione, lo trovo un uso privato della politica e della legislazione, prima ancora che dei fatti pubblici.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Tapparo; ne ha facoltà.



TAPPARO Giancarlo

Stiamo per votare una proposta estremamente grave. Tra l'altro, anche contraddittoria rispetto a quanto questa Giunta va dicendo, cioè di investire su quelli che possono essere i processi innovativi, il sostegno alla ricerca e così via. Questo è un classico intervento passivo rispetto ad una politica. Forse oggi, Assessore, dovrebbe sapere che molte imprese che sono a credito, per esempio con l'ospedale Mauriziano dal 2002, stanno per fallire o devono andare in liquidazione perché non ci sono risorse per sanare loro legittimi crediti. Ancora ieri, forse fuori tempo massimo, ho presentato un'interrogazione in questo senso perché molte aziende si sono rivolte a me per segnalare questo fatto.
Dinnanzi a questo tipo di operazione che si indica in questo articolo dopo la grancassa che fa la Giunta per intervenire nella politica industriale e nella politica di ricerca, molte imprese possono essere colpite da un inadempimento al pagamento dei propri debiti da parte dell'ospedale Mauriziano, ad esempio. L'ingresso della Regione Piemonte sull'ente dell'Ordine Mauriziano, avrebbero dovuto costringere l'Assessore a vedere la situazione debitoria per intervenire in quei casi che, nei prossimi giorni e nei prossimi mesi, potranno mettere a repentaglio alcune imprese.
Forse per quelle imprese andrà un funzionario regionale a trattare il caso, non tenendo conto che la loro difficoltà è stata generata anche da tempi di pagamento impossibili da parte dell'ente pubblico. Ora, dopo tutta questa vostra grancassa, facciamo un'operazione di questo genere impegnando potenzialmente delle risorse. Dinnanzi a un fatto così grave, chiedo la votazione per appello nominale su questo articolo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'articolo 13 che (diventa articolo 10) così come emendato.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 37 Consiglieri votanti 25 Consiglieri hanno votato Sì 17 Consiglieri hanno votato NO 6 Consiglieri si sono astenuti 2 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 12 Consiglieri Il Consiglio approva.
ARTICOLO 14 Su questo articolo sono stati presentati emendamenti soppressivi.
Quello presentato dalla Giunta è identico nel testo a quello del Gruppo DS sono i nn. 87 e 33.
E' chiaro che, se passa l'emendamento della Giunta, gli altri emendamenti rubricati nn. 34 e 35 decadono.
Emendamento rubricato n. 87 (connesso emendamento rubricato n. 33) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Pichetto Fratin: l'articolo 14 è soppresso.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 87 (e connesso emendamento rubricato n. 33) Il Consiglio approva.
ARTICOLO 15 Vi sono due emendamenti del Gruppo DS e un emendamento della Giunta e sono i seguenti: Emendamento rubricato n. 36 presentato dai Consiglieri Riba, Suino Muliere, Manica e Chiezzi: l'articolo 15 è abrogato.
Emendamento rubricato n. 37 presentato dai Consiglieri Suino, Placido Muliere, Manica e Chiezzi: i punti b), c) e d) del comma 1 dell'articolo 15 sono abrogati.
Tali emendamenti sono ritirati dai proponenti e conservati agli atti.
Emendamento rubricato n. 88 presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Pichetto Fratin: al comma 1 dell'art. 15 sono soppressi la parola "aggiuntivi" e le lettere b), c) e d).
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 88.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 15 (che diventa articolo 11) come emendato.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 16 Emendamento rubricato n. 65 presentato dai Consiglieri Suino, Muliere Papandrea, Chiezzi e Manica: articolo 16, comma 1 le parole "12.000.000,00" sono sostituite dalle parole "13.000.000,00".
Emendamento rubricato n. 66 presentato dai Consiglieri Suino, Muliere Papandrea, Chiezzi e Manica: articolo 16, comma 1 le parole "12.000.000,00" sono sostituite dalle parole "14.000.000,00".
Emendamento rubricato n. 67 presentato dai Consiglieri Suino, Muliere Papandrea, Chiezzi e Manica: articolo 16, comma 1 le parole "12.000.000,00" sono sostituite dalle parole "15.000.000,00".
Tali emendamenti sono ritirati dai proponenti e conservati agli atti.
Indìco la votazione palese sull'articolo 16 (che diventa articolo 12).
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 17 Emendamento rubricato n. 89 presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Pichetto Fratin: l'articolo 17 è soppresso.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 89.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 18 Emendamento rubricato n. 90 presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Pichetto Fratin: l'art. 18 è soppresso.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 90.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 19 Comunico il ritiro degli emendamenti rubricati nn. 38, 47, 48, 39, 40, 41 42, 43, 44, 45 e 46.
Emendamento rubricato n. 91 presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Pichetto Fratin: il comma 1 dell'art. 19 è così integrato: dopo le parole "contributo" aggiungere le parole "sino a".
Ci sono interventi? La parola al Consigliere Palma.



PALMA Carmelo

Sulla vicenda Biogest, mi interesserebbe capire, dall'Assessore Pichetto, se i seicentomila euro, previsti per la chiusura di Biogest corrispondono alla quota di debito che la Regione riconosce a se stessa, in rapporto alla propria partecipazione al Consorzio, oppure se rappresentano un contributo complessivo al Consorzio per pagare, nella sostanza, i debiti degli altri. Questo mi sfugge, in questa operazione.
Nel primo caso, sono favorevole. In quanto la Regione, per la quota che le è propria, paga i debiti che deve e chiude la baracca.
Nel secondo caso, cioè se casualmente la Regione pagasse i debiti dell'università, dell'Azienda sanitaria Molinette, dell'Azienda sanitaria Mauriziano e così via, allora inizierei ad avere qualche contrarietà.
Se fosse possibile capire quali debiti pagano questi seicentomila euro penso che anche le obiezioni di alcuni colleghi, sorte oggi in Commissione verrebbero meno.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Burzi.



BURZI Angelo

In aggiunta a quanto diceva il collega Palma, credo che l'emendamento dell'Assessore tenda a porsi dei limiti come Giunta. Però, se lo scopo dell'emendamento, che mi è parso fosse quello, raccogliendo anche alcune opinioni dei colleghi di minoranza - se bene ho inteso - se il mandato che il Consiglio dà alla Giunta, o la Giunta propone a se stessa è quello di sciogliere un consorzio perché, a oggi, la Giunta non ritiene più che questo consorzio abbia qualche utilità. Premettendo che penso che sia una sciocchezza politica, il limite che la Giunta deve dare a sé (o che questa maggioranza o questo Consiglio deve dare alla Giunta), riguarda il tempo non la cifra. Si tratterebbe di dire alla prossima Giunta, questa o qualunque essa sia, "Voglia la Giunta, avendo deciso di sciogliere sciogliere", evidentemente pagando il meno possibile, pur rispettando gli impegni presi. Mi sembrava il ragionamento logico che il Consigliere Chiezzi stava sostenendo, all'insegna del buon senso.
Qui non si tratta di un contributo a fare, perché abbiamo deciso di sciogliere il consorzio e, quindi, si deve spendere il meno possibile.
Facciano i funzionari quello che serve per chiudere la vicenda eventualmente entro un limite di tempo, perché sta andando avanti, secondo me erroneamente, da troppo tempo.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Pichetto Fratin.



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al bilancio e finanze

In merito alle due osservazioni, per quanto riguarda quella del Consigliere Burzi, dico che l'impegno della Giunta è di erogare immediatamente, perché l'obiettivo è di chiudere il consorzio Biogest.
Per quanto riguarda l'importo, ho voluto fare una verifica con il dottor Lesca, a detta del quale è stato commisurato in proporzione a quella che dovrebbe essere la nostra quota sul complessivo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 91.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo n. 19 (che diventa articolo 13) come emendato.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 20 (che diventa articolo 14) Non ci sono emendamenti.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Tapparo per dichiarazione di voto; ne ha facoltà.



TAPPARO Giancarlo

Che povera fine ha fatto il Formont, nato nel 1983, istituendo corsi di formazione nell'ambito delle discipline alpine presso varie località delle nostre montagne. Si tratta di un ente che ha fornito molte leve professionalizzate di giovani, ma oggi la sua funzione di fondo è stata snaturata. Ora, con un provvedimento nel collegato alla finanziaria compiamo un'operazione specifica a favore di questo consorzio, oggi privatizzato. Credo che anche qui debba valere il mercato. O la Regione motiva che, per suoi ritardi nei pagamenti, è costretta a venire incontro a questo consorzio e quindi se ne assume gli oneri (ma è responsabilità della Regione), oppure c'è qualcosa che non funziona: perché a questo caso e non ad un altro? Speravo che dinnanzi ad una proposta con una certa corposità ci fosse la capacità di illustrare la ragione, altrimenti si apre una richiesta generalizzata.
Ricapitolo ai colleghi, magari presi dall'articolo successivo altrettanto importante: o è una responsabilità della Regione Piemonte che ritardando gli accreditamenti che toccano a questa agenzia formativa, deve con questo intervento tampone, sanare un suo inadempimento, oppure questo tipo di attenzione è inspiegabile, perché "enne" altre realtà di questo genere, nel campo della formazione, potrebbero avere esigenze più o meno grandi e analoghe.
Chiedo, quindi, un voto contrario in questo senso. Non sono ostile al ruolo del Formont, anzi, vorrei che fosse rivalorizzato, secondo la mission per la quale era nato questo sistema formativo per la montagna. Nell'ambito delle discipline alpine, vorrei che la formazione professionale assumesse un ruolo più efficace.
Voterò contro e chiedo un'attenzione ai colleghi rispetto all'atto che stiamo per fare.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo n. 20 (che diventa articolo 14).
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 21 Comunico il decadimento dell'emendamento rubricato n. 50, nel caso venga approvato l'emendamento rubricato n. 92.
Emendamento rubricato n. 92 presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Pichetto Fratin (e connesso emendamento rubricato n. 49 presentato dai Consiglieri Suino, Placido, Muliere, Manica e Chiezzi identico nel testo) l'art. 21 è soppresso.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 92 (e connesso emendamento rubricato n. 49).
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 9 presentato dai Consiglieri Tapparo e Deorsola: dopo l'articolo 21 è inserito il seguente: "Articolo 21 bis (Modifiche al comma 3 dell'art. 7 della legge regionale 29 gennaio 1997, n. 13, "Delimitazione degli ambiti territoriali ottimali per l'organizzazione del servizio idrico integrato e disciplina delle forme e dei modi di cooperazione tra gli enti locali ai sensi della legge 5 gennaio 1994, n. 36 e successive modifiche ed integrazioni. Indirizzo e coordinamento dei soggetti istituzionali in materia di risorse idriche") Il comma 3 dell'art. 7 della legge regionale 29 gennaio 1997, n. 13 è sostituito dal seguente: Ai sensi dell'articolo 9, comma 4 della l. 36/1994, vengono salvaguardati gli organismi di gestione esistenti ivi comprese le aziende speciali secondo quanto stabilito dall'articolo 22, comma 3, lettera a) e c) della l. 142/1990 dall'art. 113 comma 1, lettera a) e c) del D.L. 267/2000 dall'art. 133 bis comma 2 del D.L. 267/2000 aggiunto dal comma 15 dell'art.
35 della legge 448/2001, su espressa volontà dell'Ente Locale manifestata con delibere assunte a maggioranza relativa e che si impegnino a soddisfare i seguenti requisiti: gestire il servizio idrico direttamente con una propria struttura organizzata per lo svolgimento delle attività prevalenti connesse al servizio medesimo avere operato secondo principi di economia, efficacia ed efficienza valutati secondo modalità di analisi determinate dalla Giunta regionale essere in grado di rispettare i livelli minimi dei servizi definiti ai sensi dell'articolo 4, comma 1, lettera g) della l. 36/1994".
La parola al Consigliere Tapparo per l'illustrazione.



TAPPARO Giancarlo

Colleghi, approfitto di questo "treno legislativo", per certi versi un po' sgangherato, per introdurre una proposta. Nell'introduzione degli ambiti territoriali ottimali, gli A.T.O. nella gestione dei servizi idrici si è sviluppato, da tempo, un movimento, soprattutto in molti comuni di montagna, affinché ci potesse essere un'attenuazione di questa logica macro territoriale, che ha l'effetto di assorbire le gestioni, a volte efficaci e corrette, soprattutto nelle zone montane. E' un processo che è stato assai sentito.
Ricordo anche colleghi che hanno partecipato a dibattiti in questo senso, non vedo il Consigliere Riba, ma in un incontro organizzato a Verzuolo si è trattato questo tema per trovare una soluzione, meno meccanica e meno gigantistica, nella gestione dei servizi idrici, cioè acqua potabile, depurazione e fognature. Provo a lanciare - può anche apparire una provocazione in questo tipo di passaggio - una proposta che ho sintetizzato in una proposta di legge, che ho presentato a titolo personale, seguita da un'iniziativa dei comuni montani interessati affinché si potesse attenuare quello che è un carattere che io credo renderà difficile, anche violento, rispetto a forme di autonomia e di sussidiarietà la gestione delle acque. Nello Statuto abbiamo dato forte enfasi alla sussidiarietà verticale, questo è un classico caso in cui alcuni elementi di sussidiarietà verticale sono stati schiacciati da una logica gigantistica. Raccomando i Consiglieri di approvare questo tipo di proposta che, in qualche modo, potrebbe offrire alla nuova Giunta terreno di lavoro per modificare scelte che ritengo possano essere certamente migliorate anche nell'interesse dei comuni più piccoli.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Pichetto Fratin.



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al bilancio e finanze

L'argomento è certamente interessante, ma merita approfondimenti un po' più forti di quelli che si possono fare in Aula. Invito a ripresentarla con un percorso di Commissione, nella prossima legislatura. Pertanto, la richiesta è di ritirare il provvedimento, pur nell'apprezzamento del tema che certamente è importante.



PRESIDENTE

Il Consigliere Tapparo comunica il ritiro dell'emendamento rubricato n. 9.
ARTICOLO 22 (che diventa articolo 15) Indìco la votazione palese sull'articolo n. 22 (che diventa articolo 15).
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 23 (che diventa articolo 16) Emendamento rubricato n. 70 presentato dai Consiglieri Suino, Muliere Papandrea, Chiezzi e Manica: articolo 23, comma 1 le parole "2.000.000,00" sono sostituite dalle parole "4.000.000,00".
Emendamento rubricato n. 69 presentato dai Consiglieri Suino, Muliere Papandrea, Chiezzi e Manica: Articolo 23, comma 1 le parole "2.000.000,00" sono sostituite dalle parole "3.500.000,00".
Emendamento rubricato n. 68 presentato dai Consiglieri Suino, Muliere Papandrea, Chiezzi e Manica: articolo 23, comma 1 le parole "2.000.000,00" sono sostituite dalle parole "3.000.000,00".
Tali emendamenti sono stati ritirati dai proponenti e conservati agli atti.
Indìco la votazione palese sull'articolo n. 23 (che diventa articolo 16).
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 24 (che diventa articolo 17) Emendamento rubricato n. 93 presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Pichetto Fratin: l'articolo 24 è sostituito dal seguente: "Art. 24 ('Fiat 500' auto storica della Regione Piemonte) 1. L'autovettura Fiat 500, nei suoi vari modelli, è dichiarata 'auto storica della Regione Piemonte', con riferimento alla sua tradizione industriale ed al ruolo sociale che ha assunto nella società del Paese e della Regione.
2. Le Fiat 500 definite di interesse storico ai sensi del comma 1 immatricolate nei registri automobilistici della Regione Piemonte, la cui data di fabbricazione sia anteriore al 31 dicembre 1975, sono esentate dal pagamento della tassa di proprietà a partire dal 1 gennaio 2006. Il 'bollino blu' e la documentazione attestante il rispetto dei limiti delle emissioni hanno validità di 12 mesi, a partire dalla data di entrata in vigore della presente legge".
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 93.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo n. 24 (che diventa articolo 17) come emendato.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 25 (che diventa articolo 18) Emendamento rubricato n. 94 presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Pichetto Fratin: l'articolo 25 del disegno di legge n. 703 è sostituito dal seguente: "Art. 25. (Fondo di solidarietà per gli appartenenti alle Forze Armate Forze dell'Ordine e Vigili del Fuoco) E' istituito un Fondo di solidarietà per gli appartenenti, di ogni ordine e grado, alle Forze Armate, alle Forze dell'Ordine ed ai Vigili del Fuoco residenti nei comuni del Piemonte, che siano deceduti per accertate cause di servizio, ordinario e/o straordinario.
Le modalità di gestione del fondo sono definite con apposita deliberazione approvata dalla Giunta regionale".
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 94.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo n. 25, (che diventa articolo 18) nel testo emendato.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 26 (che diventa articolo 19) Comunico il decadimento degli emendamenti rubricati n. 51 e n. 11 nel caso in cui venga approvato l'emendamento rubricato n. 95.
Emendamento rubricato n. 95 presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Pichetto Fratin: l'articolo 26 è soppresso.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 95.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 10 presentato dai Consiglieri Tapparo e Deorsola: dopo l'articolo 26 è inserito il seguente: "Articolo 26 bis (Modifica al comma 2 dell'art. 3 della legge regionale 2 dicembre 1992, n. 51, 'Disposizioni in materia di circoscrizioni comunali unioni e fusioni di comuni, circoscrizioni provinciali'") Il comma 2 dell'art. 3 della legge regionale 2 dicembre 1992, n. 51 è sostituito dal seguente: "Non possono essere istituiti nuovi comuni con popolazione inferiore ai 10.000 abitanti o la cui costituzione comporti come conseguenza che altri comuni scendano sotto tale limite, salvo i casi di fusione tra più comuni di cui all'art. 10 della l.r. 51/1992 e il caso in cui il nuovo comune sia costituito dai territori e dalla popolazione di almeno tre comuni o di parte di essi, nel qual caso il limite di 10.000 abitanti diventa 7.000".
La parola al Consigliere Tapparo per l'illustrazione.



TAPPARO Giancarlo

Illustro un emendamento che fa riferimento ad una proposta che tende ad abbassare la soglia di 10.000 abitanti per la costituzione di nuovi comuni.
Questo è un caso specifico della realtà di Mappano, una realtà che conta oltre settemila abitanti, formata da frazioni dei Comuni di Caselle Borgaro, Leinì e, in minima parte, Settimo torinese e Torino.
Voglio solo dire, colleghi, che la proposta serve ad abbassare la soglia, portandola da diecimila a settemila abitanti, quando ci sono casi specifici di frazioni di più di due Comuni che possono, costituendo un concentrico unico, rappresentare un'unità territoriale omogenea.
Il caso di Mappano è straordinario. E' una frazione omogenea nella sua struttura urbanistica, ma frammentata da regole fiscali (persino la chiusura delle banche, nelle feste patronali, cambia da una via all'altra).
Ci sono situazioni paradossali, è una realtà che ormai può essere di rango comunale ed è consistente, non lo può essere per un'assurda e rigida norma nazionale.
Ricordo che la proposta di legge che ho presentato era stata firmata da tutti i Gruppi, qui è presente una parte dei firmatari. Questa proposta certamente, va nella zona grigia di quelle materie che stanno tra le competenze della Regione e le competenze dello Stato, a seguito della riforma costituzionale.
Voglio perorare la causa di una comunità che si vede menomata nei suoi diritti e nelle sue possibilità di autogoverno e di sviluppo per una regola molto meccanica, che potrebbe essere superata abbassando, dietro condizioni particolari (quando sono più di due Comuni), le frazioni che costituiscono un'unità urbanistica. Ricordo che alcuni dei colleghi Consiglieri hanno partecipato a dibattiti e riunioni con un comitato che si è costituito in questa realtà a Mappano, frazione di quei cinque comuni che ho citato, e avevano dato un assenso di massima e un'attenzione per trovare una soluzione a questo problema.
Chiedo ci sia un'espressione di voto che permetta a tutti di assumersi le proprie responsabilità dinnanzi a questa mia proposta, che non è una cosa estemporanea, ma è una proposta di legge con tanto di firmatari - ne vedo alcuni, presenti in aula, a partire dal collega Deorsola. Chiedo un voto che sappia fare assumere a ognuno di noi la propria responsabilità.
C'è qualcuno disponibile a favorire la richiesta di votazione per appello nominale?



PRESIDENTE

Per la richiesta di appello nominale o per intervento? La parola al Consigliere Palma.



PALMA Carmelo

Ho dato volentieri, al collega Tapparo, la disponibilità per fare l'appello nominale. Spero che questo non comporti la lista di proscrizione per quelli che non voteranno questo emendamento come noi.
Nel merito, sono totalmente d'accordo con quanto dice il collega Tapparo, cioè che esiste un obiettivo baco giuridico nella legislazione sugli enti locali, che comporta limiti troppo restrittivi per la creazione di nuovi comuni e ingessa eccessivamente questa possibilità per le Regioni.
Il problema, collega Tapparo, è che non siamo nella zona grigia di attribuzioni controverse fra il potere dello Stato e i poteri delle Regioni, ma nella zona totalmente nera di una funzione legislativa interdetta alle Regioni, perché modifica una disposizione prescrittiva della legge di ordinamento degli enti locali. Quindi, ci troveremo a votare qualcosa di assolutamente commendevole e condivisibile dal punto di vista politico, che in termini di attribuzione legislativa non spetta a quest'Aula disciplinare.
Oggi ho letto sui giornali che il TAR del Piemonte ha riscritto una legge dello Stato e ha stabilito che i Sindaci si possono candidare per tre volte in alcuni Comuni, anche nei Comuni al di sotto dei 15.000 abitanti dando ragione al Sindaco di un Comune del Canavese contro il Ministero degli Interni. Questa è una delle ragioni per le quali qualunque forma di tutela giurisdizionale nel nostro Paese è innanzitutto a rischio e a pericolo di chi chiede alla giurisdizione di qualunque tipo di essere tutelato. E' possibile che in Italia succeda qualunque cosa, anche che i TAR, posto che - ho letto solo gli articoli dei giornali - questi articoli riportino la verità, riscrivano interamente parti delle leggi dello Stato.
Sarebbe interessante capire qual è la sede che risolve i conflitti di attribuzione di questo tipo.
Detto questo, l'idea di procedere a legiferare in questo modo, un po' alla card, per cui ciascuno legifera su quello che gli importa, ben sapendo che in fondo non tocca a noi legiferare, ma sperando che il cielo gliela mandi buona, non mi pare un modo per rispondere alle legittimissime esigenze dei cittadini di Mappano, che chiedono altrettanto legittimamente di potersi costituire in Comune, ma la cui costituzione in Comune dipende da una modifica della legge nazionale e non già di una legge regionale.
Per questa ragione, non voteremo questo emendamento, non daremo un voto contrario, ma ci asterremo, comprendendo perfettamente il senso dell'emendamento stesso. Visto che riteniamo che non debbano essere i TAR a riscrivere le leggi dello Stato, riteniamo che non debbano essere neppure le Regioni ad autoattribuirsi competenze legislative che evidentemente la Costituzione non assegna loro.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Deorsola.



DEORSOLA Sergio

Voterò a favore di questo emendamento, che peraltro ho anche sottoscritto. Non sono così sicuro, come il collega Palma, che non sia materia che possa essere normata dalle Regioni. Credo che tutti abbiamo perso una grossa occasione - parliamo spesso di devoluzione e di federalismo - non entrando ad esaminare delle proposte di legge, sia quella che aveva avanzato il Consigliere Tapparo, sia una proposta di legge che io ed altri colleghi avevamo proposto per favorire la costituzione del Comune di Mappano.
Oggi siamo a poche ore dalla scadenza della legislatura, questo non è il momento di insistere oltre. Voglio solo rimarcare che abbiamo perso un'occasione come Consiglio regionale. E' anche un invito a valutare quanto spesso si parla a sproposito di devoluzione e di attribuzione di competenze.
Il mio voto sarà a favore.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Angeleri.



ANGELERI Antonello

Ho seguito con attenzione le questioni legate al Comune di Mappano.
Condividendo l'idea che in questo Paese bisogna osare, anche il nostro Gruppo voterà a favore, nonostante che le competenze non attribuiscano a questo Consiglio di legiferare in materia.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Palma; ne ha facoltà.



PALMA Carmelo

Temo che un'istruttoria di questo tipo sugli emendamenti vada fatta dalla Presidenza, altrimenti il mio Capogruppo potrebbe presentare un emendamento in cui chiede di istituire il Comune di casa mia. Visto che i colleghi ritengono che la proposta sia politicamente giustificata potrebbero anche, pur sapendo che non abbiamo questa potestà legislativa votare tutti a favore del Comune di casa mia; con il risultato, però, che il Governo solleverà il conflitto di attribuzioni contro il collegato alla finanziaria e lo bloccherà.
Se vi pare un'idea particolarmente geniale mettetela in atto, ma la mia impressione - a meno che dalla Presidenza non arrivino rassicurazioni inequivocabili circa la legittimità dell'emendamento - è che siano emendamenti tecnicamente inammissibili.
Per quanto riguarda il merito, sono totalmente d'accordo con i Consiglieri Tapparo e Angeleri, ma ritengo che un minimo di istruttoria sulla loro ammissibilità vada fatta, altrimenti il risultato è che qualcuno scriverà sui biglietti da visita: "Abbiamo votato a favore delle associazioni combattentistiche" ed altri, invece, gireranno a Mappano dicendo: "Il destino, cinico e baro, si è opposto alla vostra creazione in Comune. Noi abbiamo lottato per voi".
Poiché qui dobbiamo innanzitutto poter votare ciò che dobbiamo votare e non ciò che non dobbiamo votare, spetterebbe alla Presidenza esaminare l'ammissibilità di questi emendamenti.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Papandrea; ne ha facoltà.



PAPANDREA Rocco

Condivido le ultime considerazioni del collega Palma, ma vorrei ancora aggiungere un'altra considerazione. Il lavoro che abbiamo svolto in questi giorni presso la Conferenza dei Capigruppo è stato quello di cercare di eliminare, per quanto riguarda il collegato, quel treno su cui caricare tutta una serie di questioni che, in qualche modo, non c'entravano con la finanziaria e potevano essere successivamente affrontati con provvedimenti normali. Abbiamo fatto un'operazione meritoria, tesa a limitare il numero degli articoli, perché la maggioranza degli emendamenti votati erano soppressivi di articoli.
Per queste ragioni, e per coerenza con questo tipo di impostazione nonostante che sia uno dei firmatari della legge che istituisce il Comune di Mappano, non voterò per questa proposta.



PRESIDENTE

Collega Tapparo, si potrebbe sostituire con un ordine del giorno, da votare questa sera, di "invito" al Governo? La parola al Consigliere Tapparo per dichiarazione di voto.



TAPPARO Giancarlo

Il collega Palma, sempre molto attento, dovrebbe anche permettere, a chi ha presentato a suo tempo questa proposta, e che adesso cerca di recuperarla quasi fuori tempo massimo, di affrontarla.
Qui in aula, circa due anni e mezzo fa, si è tenuto un importante seminario sulla trasformazione della seconda parte della nostra Costituzione. Uno dei partecipanti, il professor Datena, svolse una relazione nella quale, pubblicamente, sollevò questo problema. L'area di competenza, in questo caso riservata allo Stato, afferma: "Ordinamento e organizzazione amministrativa dello Stato e degli Enti pubblici nazionali".
Quindi, nell'ambito del principio di sussidiarietà e nell'ambito del riconoscimento di un'autonomia, era possibile riscontrare che questo tipo di intervento poteva anche non essere compreso dai poteri che restano allo Stato, con la definizione: "Ordinamento e organizzazione amministrativa dello Stato e degli Enti pubblici nazionali". Con il suo discorso, il professor Datena, costituzionalista, si è sforzato di capire se c'era, per la Regione, uno spazio non nettamente coperto e che, quindi, non determinava un conflitto di attribuzione. Mi è parso di capire, in occasione di quel dibattito, che vedeva la partecipazione di personaggi autorevoli e certamente più padroni della dottrina giuridica di quanto potessi essere io, che ci fosse il tentativo di cercare di forzare sperando di non fare sollevare un conflitto di attribuzione da parte del Governo.
Non ho fatto, quindi, un'azione temeraria o provocatoria; ho cercato di sviluppare un discorso sulla base di un lavoro, partendo dalla mia modesta capacità giuridica, ma con il conforto di altre considerazioni più autorevoli.
Vorrei dire al collega Palma di non pensare che sia un'operazione avventata (che personalmente invito questo Consiglio regionale a compiere) ma è stata meditata e vista sotto questi aspetti, quindi si è potuto pensare che era possibile forzare.
Ora mi rendo conto che, posta in questa chiave, potrebbe anche determinare problemi, quindi potremmo anche trasformare l'emendamento Presidente, in un ordine del giorno, dal quale trasparirebbe la volontà di fare arrivare un segnale politico, più che al Governo, forse alla prossima legislatura. Certamente al Governo, ma credo che, con una legge autonoma sia possibile tentare di forzare e probabilmente aprire una strada in questo senso, rispetto ad una rigidità eccessiva che la legge di riforma delle autonomie locali del '90, recepita da una legge regionale del 1996 aveva introdotto.
In una forma molto semplice - così com'è schematizzata, è facile trasformare la mia proposta in un ordine del giorno - se gli uffici possono procedere, magari in coda a tutti gli ordini del giorno che si approveranno, si potrebbe prevedere l'approvazione di questo ordine del giorno. Se c'è questo accordo di massima di trasformarlo in un ordine del giorno, ritiro l'emendamento.



PRESIDENTE

Sicuramente è un ordine del giorno collegato, nel caso lei lo trasformi in un ordine del giorno, anche se non ritengo che l'emendamento sia inammissibile.
Secondo me, l'emendamento non è inammissibile, però, se lei lo trasforma in un ordine del giorno, probabilmente ha più possibilità di approvarlo.



TAPPARO Giancarlo

Visto che ci sono reazioni controverse, mantengo la mia posizione, non ritiro l'emendamento e ne chiedo la votazione per appello nominale.



PRESIDENTE

Ci devono essere tre richieste per procedere all'appello nominale sull'emendamento rubricato n. 10. Tale richiesta è effettuata dai Consiglieri Tapparo, Palma e Mellano, dunque possiamo procedere in tal senso.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 10, come richiesto dai Consiglieri Tapparo, Palma e Mellano.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 38 Consiglieri votanti 29 Consiglieri hanno votato Sì 7 Consiglieri hanno votato NO 18 Consiglieri si sono astenuti 4 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 9 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 78 presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Pichetto Fratin: dopo l'art. 26 è aggiunto il seguente: "Articolo 26 bis (Modifica della legge regionale 28 dicembre 2001 n. 38 'Costituzione dell'Agenzia interregionale per la gestione del fiume Po') 1. All'articolo 4 della legge regionale n. 38/2001, 'Costituzione dell'Agenzia interregionale per la gestione del fiume', è aggiunto il seguente comma: "4. A valere sulle risorse trasferite per la realizzazione di investimenti è stabilita a favore dell'Agenzia una quota per spese generali nella misura del 10% dell'importo dei lavori e delle espropriazioni. Tale quota compensa ogni altro onere affrontato per la realizzazione delle opere dalla fase progettuale al collaudo e accertamento di terreni occupati".
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 78, come richiesto dai Consiglieri Tapparo, Palma e Mellano.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 32 Consiglieri votanti 20 Consiglieri hanno votato SÌ 20 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 12 Consiglieri Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 52 presentato dalla Giunta regionale, a firma degli Assessori Pichetto Fratin e Cavallera: dopo l'articolo 26 del disegno di legge (Disposizioni collegate alla legge finanziaria per l'anno 2005) nel testo licenziato dalla competente Commissione consiliare, è aggiunto il seguente: "Art. 26 bis (Modifiche alla legge regionale 21 luglio 1992, n. 36) L'articolo 8 della legge regionale 21 luglio 1992, n. 36, è sostituito dal seguente: 'Art. 8 (Controllo atti) 1. La struttura regionale competente per materia esercita il controllo preventivo di legittimità: a) sugli atti adottati dai consigli direttivi degli enti di gestione b) sulle deliberazioni adottate dalla giunta esecutiva degli enti su richiesta della stessa giunta.
2. Sono altresì soggette a controllo di legittimità le deliberazioni adottate dalla Giunta esecutiva dell'ente di gestione quando un quarto dei consiglieri dell'ente ne faccia richiesta scritta e motivata entro 10 giorni dall'adozione denunziando i vizi di legittimità riscontrati.
3. Le deliberazioni di cui al comma 1, lettere a) e b) sono trasmesse alla competente struttura regionale, a pena di decadenza, entro il termine perentorio di quindici giorni dall'adozione e diventano esecutive se entro trenta giorni dalla trasmissione non sono annullate con motivato provvedimento del dirigente della struttura regionale competente. La decadenza non opera per le deliberazioni di approvazione dei bilanci e del conto consuntivo. Qualora la struttura regionale competente dia comunicazione di non aver riscontrato vizi di legittimità prima della scadenza del termine per il controllo, le deliberazioni diventano immediatamente esecutive.
4. Nel caso di urgenza le deliberazioni soggette a controllo di legittimità possono essere dichiarate immediatamente eseguibili con il voto espresso dalla maggioranza dei componenti.
5. Nei casi di cui al comma 2, la richiesta di controllo sospende l'esecutività degli atti trasmessi fino all'avvenuto esito del controllo che si esercita nei modi descritti al comma 3.
6. Gli atti adottati dagli enti di gestione delle Aree protette regionali sono sottoposti al controllo sulla corretta gestione delle risorse assegnate e sulla funzionalità che si esercita attraverso il coordinamento da parte della Giunta regionale delle iniziative e delle attività gestionali poste in essere.
7. Ai fini del controllo di cui al comma 6 gli enti di gestione inviano entro il termine di trenta giorni, gli atti adottati alla struttura regionale competente in materia, ad esclusione di quelli già trasmessi per il controllo di legittimità.
8. La Giunta regionale, previa diffida della competente struttura regionale, può annullare gli atti contrastanti con le direttive regionali adottate in applicazione delle disposizioni di cui al comma 6.
9. Le modalità di controllo di legittimità sugli atti degli enti di gestione delle aree protette di interesse o di rilievo provinciale nonch sulla corretta gestione delle risorse assegnate sono demandate alle singole province interessate.
10. Il controllo di cui ai precedenti commi è attivato a far data dalla prima seduta del Consiglio regionale di cui all'articolo 13 dello Statuto successiva all'entrata in vigore della presente legge".
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Palma; ne ha facoltà.



PALMA Carmelo

Non sono né favorevole né contrario all'emendamento, ma sono ammirato dalla capacità dell'Assessore Cavallera di "infilare" emendamenti ovunque.
E' un provvedimento che non ha un contenuto finanziario (certo, ha un contenuto perché tutto costa nella vita), ma non è una disposizione normativa, non è una previsione normativa collegata ad una previsione di spesa, non è una disciplina della materia contabile, non è una disciplina dei meccanismi di spesa, ma è una disciplina giuridica assolutamente rilevante del problema dei controlli degli atti a modifica di un articolo della legge regionale che, immagino, riguardi parchi o qualcosa del genere.
Tutto questo con il collegato alla finanziaria non ha nulla a che vedere.
Che l'ultimo emendamento del collegato - dopo che abbiamo passato cinque giorni a disboscare il collegato di tutto quello che aveva contenuto finanziario, ma non aveva un contenuto finanziario urgente - sia un provvedimento di natura puramente giuridica, merita l'ammirazione del Consiglio nei confronti dell'Assessore Cavallera e anche un premio all'emendatore più fantasioso. C'è la finanza creativa, ma c'è anche l'emendamentistica creativa e l'Assessore Cavallera merita assolutamente la palma di questa seconda disciplina.
Se diventa il treno di tutto il collegato alla Finanziaria obiettivamente ci attacchiamo di tutto.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Pichetto Fratin.



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al bilancio e finanze

Se è una semplice norma regolamentare di questo tipo non dovrebbe sconvolgere il Consiglio, dopo le peripezie compiute in questo ultimo mese e mezzo tra finanziaria, bilancio e collegato. Se è di turbativa, lo possiamo eliminare, altrimenti chiedo di votarlo.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Contu; ne ha facoltà.



CONTU Mario

Per stabilire il principio che conferma la regola secondo cui nel collegato è passato di tutto, io sono per questo principio per cui voto a favore dell'emendamento.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Palma; ne ha facoltà.



PALMA Carmelo

Presidente, io sono di un'altra religione: quando chiedo il ritiro esplicito di un provvedimento, non significa che sto firmando 330 emendamenti per bloccarlo.
Io avevo semplicemente posto un problema. Evidentemente abbiamo steso un provvedimento assolutamente "immangiabile" dal punto di vista normativo.
Se volete aggiungerci un po' di veleno fatelo pure, io segnalavo, per gli annali e per gli archivi, che una cosa di questo tipo non ci può stare.
Prendo semplicemente atto che la coerenza di questo provvedimento, è analoga alla coerenza di molti Consiglieri di quest'Aula, cioè un altissimo tasso di coerenza. Se vogliamo inficiare un emendamento che riguarda il controllo delle acque nel collegato alla finanziaria perché ci stanno a cuore le acque, facciamolo pure, ma obiettivamente è tutt'altro rispetto alla logica che abbiamo seguito fino a questo momento.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 52.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 34 Consiglieri votanti 24 Consiglieri hanno votato Sì 23 Consiglieri ha votato NO 1 Consigliere non hanno partecipato alla votazione 10 Consiglieri Il Consiglio approva.
Passiamo ad esaminare l'ordine del giorno del giorno 982, inerente a "Lavoratori utilizzati in lavori socialmente utili", collegato al disegno di legge in esame.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Moriconi; ne ha facoltà.



MORICONI Enrico

Alla luce del dibattito emerso proponiamo di modificare le ultime due righe dell'ordine del giorno in questo modo. Eliminare le parole: "nella misura minima del 30%" e sostituirle con le parole: "in misura inferiore".



PRESIDENTE

Con la proposta del Consigliere Moriconi le ultime due righe diventano: "Negli altri casi il contributo deve essere previsto in misura inferiore".
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Contu; ne ha facoltà.



CONTU Mario

Presidente, non so come fare capire all'Aula che quando si parla delle possibilità di lavoro dei cittadini, le beghe politiche non devono avere ragione di essere.
Ripeto quanto ho già detto ai colleghi.
Il testo di questo ordine del giorno si dovrebbe fermare al primo capoverso, che testualmente recita: "Impegna la Giunta regionale ad adottare i provvedimenti necessari a stabilizzare il rapporto di lavoro dei lavoratori utilizzati direttamente in progetti di LSU". È una raccomandazione, per cui non esistono problemi. Ma quando si tocca la partita dei lavoratori socialmente utili, utilizzati presso gli Enti locali, la questione cambia. Qui non si tratta più di penalizzare i Comuni affinché siano stimolati a stabilizzarli, perché non ci sono soldi: non so come spiegarlo. Chi è stato amministratore presso gli Enti locali, dovrebbe conoscere questa regola fondamentale. Ma poniamo esempi concreti.
Oggi, in Commissione lavoro della Provincia di Torino, è stato trasmesso, nel tardo pomeriggio di questa giornata, l'ordine del giorno approvato all'unanimità dal centrosinistra e dal centrodestra, che chiede a questa Assemblea regionale di non fare danni e di mantenere...



(Commenti in aula fuori microfono)



CONTU Mario

Presidente, non so con quale modalità avviene la trasmissione degli atti da parte del Consiglio provinciale, ma lascio a verbale quanto segue: oggi la Commissione lavoro della Provincia di Torino ha trasmesso agli uffici preposti del Consiglio regionale un ordine del giorno firmato dalla maggioranza e dall'opposizione, che chiede, sostanzialmente, di approvare i disposti previsti nel collegato alla legge finanziaria per i lavoratori socialmente utili, in particolare di confermare almeno gli otto mesi che sono stati approvati da quest'Aula. Il danno che può provocare questo ordine del giorno deriva da un fatto: il Comune che ha il maggior numero di lavoratori socialmente utili è il Comune di Collegno, con 58 lavoratori socialmente utili, e contribuisce a coprire la spesa nella misura del 10%.
Il 20% lo versano i Comuni, il 70% la Regione.
La Provincia ha firmato quell'ordine del giorno di indirizzo e di richiesta al Consiglio regionale perché non ha a bilancio la somma necessaria, nella misura del 20%, nel caso venissero prorogati per almeno un anno, ma ha disponibile soltanto il 15%.
Non sono come dirlo o quale lingua usare: chiedo al Consiglio di votare comunque eventualmente dopo, ritornando in dichiarazione di voto Presidente, il disposto di questo ordine del giorno per parti separate: la prima parte riguarda quelli della Regione, e io mi limiterò a quella prima parte.
Se potessi, mi metterei di traverso per non fare approvare l'altra parte, che rappresenta un danno per gli Enti locali.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Contu, per dichiarazione di voto.



CONTU Mario

Rivolgo la richiesta al primo firmatario, il collega Papandrea affinché precisi se intende mantenere il secondo e il terzo punto all'ordine del giorno.
Qualora fosse questa l'intenzione, chiedo il voto per parti separate.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Papandrea.



PAPANDREA Rocco

Così com'è stato modificato l'ordine del giorno, diventa praticamente una pura indicazione metodologica, che io credo debba rimanere, perch anche il Comune di Collegno (o altri Comuni, ma credo sarebbe stato diverso per Comuni che hanno uno o due dipendenti) deve fare azione di stabilizzazione, che non vuol dire che debbano assumerli direttamente, ma agire attraverso i propri organismi affinché si stabilizzi almeno una parte di questi lavoratori. Credo che sia un'indicazione importante, anche perch dopo otto mesi questi lavoratori si ritrovano senza posto di lavoro, quindi credo sia importante chiedere che il maggior numero possibile di loro trovi una soluzione di stabilizzazione.
Come ripeto, con l'emendamento rimane un'indicazione che lascia comunque alla Giunta possibilità ampie di finanziamento, ma perlomeno impegniamo la Giunta affinché coloro che ricevono un finanziamento cerchino realmente di fare una politica che stabilizzi una parte di questi lavoratori. In questo modo, non ci accontentiamo, come ultimo atto, di dire "li abbiamo sistemati" e poi se la vedranno gli altri.
Credo che sia significativo, almeno premiare con il fatto che il 70% ce l'abbiano solo quelli: gli altri potranno avere il 65%, ma non il 70%.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla prima parte dell'ordine del giorno, il cui testo recita: "Impegna la Giunta regionale ad adottare i provvedimenti necessari a stabilizzare il rapporto di lavoro dei lavoratori utilizzati direttamente in progetti di LSU".
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sulla seconda parte dell'ordine del giorno, il cui testo recita: " - ad adottare i provvedimenti necessari affinché i contributi previsti all'articolo 8, comma 1 della legge 703 vengono erogati nella misura massima del 70% a quegli Enti che si impegnano e stabilizzare almeno il 30 dei soggetti coinvolgi nei progetti di LSU.
Negli altri casi il contributo deve essere previsto inferiore".
Il Consiglio approva (con modifiche).
Passiamo alle dichiarazioni di voto sull'intero testo di legge.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Contu; ne ha facoltà.



CONTU Mario

Presidente, il Gruppo ha trovato un'unanimità, quindi preannuncio il voto contrario perché non hanno trovato accoglimento alcuni emendamenti che avrebbero dato soluzione ai problemi che attraversano la Regione Piemonte.
Riconfermo il nostro voto contrario.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Giordano; ne ha facoltà.



GIORDANO Costantino

Grazie, Presidente e grazie colleghi. Volevo cogliere l'occasione di quest'ultima seduta di legislatura per evidenziare che, a mio modesto giudizio, mai, nella storia della Regione Piemonte, abbiamo assistito ad una gestione così negativa della cosa pubblica e della gestione finanziaria.
Per la prima volta, Assessore, il settore agricolo ha avuto un andamento negativo. Lo diciamo, non per raccogliere qualche voto, ma solo per fare un minimo di consuntivo sull'attività svolta. Non ci scandalizziamo se andiamo a leggere qualche dato, purtroppo è la verità: in cinque anni non ho visto brillare l'agricoltura; abbiamo sott'occhio la crisi della grande industria e le grosse difficoltà delle imprese artigiane; abbiamo la crisi delle imprese della subfornitura e dell'industria tessile; siamo di fronte ad un calo dell'imprenditoria giovanile e a bassi livelli di investimento nella ricerca. Non voglio chiudere questo intervento cercando di angosciare: lei, Assessore, - che ho sempre personalmente stimato - essendo uno del mestiere, sa che i conti di questa Regione non vanno bene. Lei sa che in questi ultimi cinque anni sono aumentati gli indebitamenti. I problemi ci sono e sono enormi. Non parliamo poi dei precari: una grossa schiera di disoccupati a cui l'ente pubblico non dà risposte. Capisco che i posti di lavoro devono essere creati dagli imprenditori, però occorre una sana gestione dell'ente pubblico.
Siamo in chiusura, siamo tutti quanti stanchi, però, Assessore, deve restare agli atti che non ho approvato, nel modo più assoluto, la sua gestione, perché lei ha avuto deleghe importanti ma, onestamente, le ha sciupate. Non abbiamo visto rifiorire nulla, benché questo sia anche dipeso da un momento un po' difficile dell'economia internazionale.
In sintesi, la gestione complessiva di questa Giunta di centrodestra ha suscitato pareri negativi. Non sono io a lamentarmi, ma 1200 piccole industrie. La grande azienda non c'è più; gli istituti di credito si sono trasferiti altrove. Non è rimasto nulla. Questo è il risultato complessivo.
Volevo chiudere con un carissimo saluto, al di là delle critiche che legittimamente rivolgo alla gestione operata da questa Giunta. Quando vado a raccogliere le quote per il riscaldamento la gente mi dice: "Qui non abbiamo soldi perché non abbiamo lavoro". È un indicatore importante e mi auguro che, a partire dalla prossima legislatura, le cose, con una politica economica di tipo diversa, possano andare diversamente.
Ringrazio tutti voi. Ringrazio la maggioranza perché, a prescindere dai risultati di gestione, ho trovato gente squisita. È un'Aula i cui componenti sono esponenti di spicco di una società civile. Ringrazio tutti i colleghi della minoranza. Ringrazio tutti quanti voi perché, al di là dei miei guai personali, in questi cinque anni sono andato avanti. Ringrazio tutti.



PRESIDENTE

Collega Giordano, anch'io la ringrazio e comunque mi riservo un minuto al termine dei lavori per salutare tutti i Consiglieri.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Marcenaro; ne ha facoltà.



MARCENARO Pietro

Mi unisco ai ringraziamenti del collega Giordano. Naturalmente, come anche lui intendeva, questo ringraziamento è particolarmente caloroso nei confronti di tutte le persone che, con il loro lavoro, ci hanno sempre aiutato nel corso di questa legislatura e anche questa sera.
Devo dire una cosa che francamente mi dispiace. Avrei desiderato e avrei voluto che questa sera il Presidente della Regione fosse qui a salutare il Consiglio. Il fatto che non ci sia non è, secondo me, un segno positivo.
Non aggiungo nulla se non che mi dispiace, perché sarebbe stato un gesto, non solo di cortesia, ma di rispetto verso un'istituzione politica.
Mi dispiace che non sia venuto.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'intero testo di legge.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 39 Consiglieri hanno votato Sì 26 Consiglieri hanno votato NO 13 Consiglieri Il Consiglio approva.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Abbiamo una serie di provvedimenti all'o.d.g. e tre ordini del giorno.
Il Consigliere Cattaneo ha chiesto la parola sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



CATTANEO Valerio

Signor Presidente, anche perché c'è un clima da fine legislatura, credo sia giusto fare il punto della situazione tenendo conto di che cosa ci siamo detti e degli impegni che ci si siamo presi nella Conferenza dei Capigruppo. Sostanzialmente, in quella sede, si era preso l'impegno di votare due disegni di legge che riguardano l'istituzione di parchi. Poich sono le 22.10, dobbiamo ancora prendere l'aperitivo che nel frattempo è diventato caldo, non insistiamo a parlare a tutti i costi. Sono provvedimenti condivisi, li votiamo e chiudiamo questa sofferenza.


Argomento: Parchi e riserve

Esame disegno di legge n. 643 inerente a "Modifica dei confini della Riserva naturale Orientata delle Baragge istituita con legge regionale 14 gennaio 1992, n. 3"


PRESIDENTE

Passiamo all'esame del disegno di legge n. 643, "Modifica dei confini della Riserva naturale Orientata delle Baragge istituita con legge regionale 14 gennaio 1992, n. 3", di cui al punto 3) all'o.d.g.
Con il consenso della relatrice, Consigliera Costa Rosa Anna, do per letta la relazione, il cui testo recita: "La Riserva naturale orientata nelle Baragge è stata istituita con legge regionale 7 giugno 1992, n. 3 con l'obiettivo di conservare e valorizzare gli ultimi lembi di brughiera e di foresta ancora presenti sui terrazzi della Pianura Padana occidentale.
Si tratta di habitat riconosciuti di interesse comunitario dalla Direttiva 92/43/CEE del 2 maggio 1992, in quanto a rischio di scomparsa: Quercia - Carpineto di pianura e degli impluvi collinari; - Boschi misti ripari dai grandi fiumi di pianura.
Con l'ampliamento approvato con legge regionale 14 ottobre 2003, n. 28 la tutela è estesa a quasi tutto il territorio baraggivo esteso sull'altopiano denominato 'Baraggio di Candelo', o 'Baraggione' ricomprendendo prevalentemente i territori soggetti a demanio militare. Le periodiche esercitazioni con mezzi cingolati non hanno, infatti compromesso l'ambiente baraggivo, ma hanno contribuito a mantenere, come un tempo facevano il pascolo ed i periodici abbruciamenti, l'aspetto di savana erborata. Sull'altopiano di Candelo si estende l'unico canneto allo stato puro (privo di betulla e di molinia) del complesso delle brughiere piemontesi.
Con la legge 14 ottobre 2003 n. 28 è stata ampliata da 599,12 a 1486,62 la superficie dell'area protetta del "Baraggione" interessando ex novo i territori del Comune di Massazza, Villanova Biellese, Mottalciata e di Benna e ricomprendendo in tal modo quasi integralmente l'unità paesistico ambientale dell'ampio e antico terrazzo alluvionale.
Nello sviluppo di tale ampliamento è stato peraltro ricompresa, nel territorio del Comune di Mottalciata, una porzione di territorio baraggivo e boschivo esterno all'area militare e che lo stesso Comune con deliberazione della Giunta Comunale n. 42 del 25 luglio 2002 non aveva proposto per l'esterno dell'area protetta.
Si tratta di una superficie di 87 ettari circa situata prevalentemente ad ovest della Roggia Drume ed in parte nella Baraggia di Novellina presso Villanova Biellese; la superficie del Comune di Mottalciata entro il perimetro dell'area protetta passerebbe quindi da 315,63 ettari a 228,80 ettari.
La riduzione dei confini interessante tali territori comporta la modificazione dei confini anche in Comune di Villanova Biellese attraverso l'esclusione di un'area di circa 10 ettari prevalentemente esterna al territorio soggetto a Demanio militare e che la revisione del confine in Comune di Mottalciata avrebbe ridotto ad una striscia di terrazzo quasi completamente isolata dal resto del territorio protetto.
Con la presente legge si propone pertanto la revisione in tal senso dei confini dell'Area protetta nel territorio dei Comuni di Mottalciata e Villanova Biellese.
La modifica non incide significativamente sulla estensione degli habitat oggetto di protezione da parte della Direttiva 92/43/CEE (habitat) la cui vitalità è ampiamente garantita dalla grande estensione del territorio baraggivo sull'altopiano del 'Baraggione'.
La previsione della presente legge non comportano alcuna esigenza finanziaria supplementare per la gestione dell'Area protetta".
Proseguiamo con la votazione del relativo articolato.
ARTICOLO 1 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 1.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione nominale sull'intero testo di legge.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 38 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato SÌ 35 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 3 Consiglieri Il Consiglio approva.


Argomento: Parchi e riserve

Esame disegno di legge n. 629 inerente a "Istituzione della Riserva naturale speciale del Sacro Monte di Oropa e del Centro di documentazione dei Sacri Monti, Calvari e complessi devozionali europei presso il Parco naturale e area attrezzata del Sacro Monte di Crea"


PRESIDENTE

Passiamo all'esame del disegno di legge n. 629, di cui al punto 4) all'o.d.g.
Con il consenso dei relatori, Consiglieri Botta Marco e D'Onofrio, do per letta la relazione, il cui testo recita: "Con il presente disegno di legge si intende proporre all'esame del Consiglio regionale l'istituzione della Riserva naturale speciale del Sacro Monte di Oropa. L'istituzione della suddetta area protetta è significativa sotto molteplici profili. La conca di Oropa, infatti, non solo costituisce un contesto ambientale e paesaggistico interessante e meritevole di tutela ma è anche la suggestiva cornice in cui si colloca un'opera artistica di primaria importanza, il Santuario del Sacro Monte di Oropa, recentemente riconosciuto di interesse mondiale dall'UNESCO.
La conca di Oropa costituisce, come detto, la suggestiva cornice ambientale e paesaggistica in cui si situa il complesso del Santuario e del Sacro Monte di Oropa; le pendici dei monti Mucrone, Camino e Rosso sono ricoperti nelle parti più alte da estese praterie a nardo con arbusteti ad ontano verde e rododendro, che degradano a valle alternandosi a formazioni di betulla di invasione su prati e pascoli abbandonati; l'area del Santuario e del Sacro Monte è circondata da formazioni forestali in cui predomina il faggio a volte puro, ma più frequentemente mescolato con acero di monte e frassino, e con maggiociondolo e sorbo degli uccellatori.
Localmente, tra i 1600 ed i 1700 metri, si trovano popolamenti di pino uncinato di origine antropica. Recenti ricerche floristiche hanno consentito di accertare, nella conca di Oropa, la presenza di almeno ottocento specie, un numero molto elevato dovuto alla varietà degli ambienti presenti.
La conca di Oropa è stata segnalata, nell'ambito degli studi realizzati per lo sviluppo del progetto 'Bioitaly' del Ministero dell'Ambiente, quale sito di interesse regionale; essa, oltre alle interessanti formazioni a nardo su substrato siliceo e alle faggete, ospita la più ricca e interessante fauna carabidologica del Piemonte.
L'istituzione della Riserva naturale speciale del Sacro Monte di Oropa si integra con il progetto di conservazione e di valorizzazione avviato dalla Regione Valle d'Aosta con l'istituzione della Riserva naturale regionale del Monte Mars avvenuta nel 1993; si delinea così, nello spirito del progetto della rete ecologica nazionale attivato dal Ministero dell'Ambiente nel 1999, la costituzione di un comprensorio territoriale alpino in cui possono essere sviluppate politiche integrate di conservazione e di valorizzazione delle risorse naturali e strategie di sistema delle componenti ambientali e culturali locali. In prospettiva è ipotizzabile la costituzione di un'area protetta a carattere interregionale ai sensi dell' articolo 22, comma 4 della legge 6 dicembre 1991, n. 394 Presso il Santuario è, infine, operativo dal 1998 il Giardino botanico 'Nostra Signora di Oropa', realizzato con risorse assegnate dalla Regione Piemonte nell'ambito della legge regionale 17 novembre 1983, n. 22 'Interventi per la salvaguardia e lo sviluppo di aree di interesse botanico', che si estende su 10.700 mq di proprietà dell'Ente Autonomo Laicale di Culto 'Santuario di Oropa'. Il Giardino è affidato in gestione alla sezione biellese del WWF Italia.
Secondo la tradizione il Santuario di Oropa deve le sue origini a Sant'Eusebio, il primo Vescovo di Vercelli, morto tra il 371 e il 374. Nel 1295 fu consacrata la Chiesa di Santa Maria di Oropa che divenne oggetto soprattutto dopo il Concilio di Trento, di pellegrinaggi individuali e collettivi, chiamati salmi, provenienti da diocesi anche assai lontane. Il disegno unitario sabaudo volto alla costituzione di uno stato confessionale e assolutista che sfruttasse il legame coesivo della fede religiosa determinò gli sviluppi successivi del Santuario e del Sacro Monte; agli inizi del XVII secolo venne avviata la costruzione dell'attuale basilica antica, che ospita la statua della Vergine nera, e degli altri edifici del santuario destinati ad ospitare i pellegrini; nel 1617 ebbero inizio i lavori per l'edificazione del Sacro Monte che proseguì nei secoli successivi senza arrivare, tuttavia, alla completa realizzazione del progetto iniziale che prevedeva la realizzazione di venticinque cappelle.
Nel complesso religioso di Oropa il Sacro Monte, secondo lo spirito didascalico della Controriforma, aveva una funzione di completamento ed integrazione del Santuario come strumento di catechesi e di educazione religiosa grazie ad un efficace 'catechismo visuale'.
Oggi questa testimonianza di fede e di arte è costituita da diciassette cappelle realizzate in circa centocinquanta anni; di queste, dodici cappelle sono dedicate a descrivere la vita della Vergine, cinque sono dedicate ad altri temi religiosi. Gli edifici sono distribuiti su un pendio erboso erborato chiamato 'Oretto' in una sequenza logica ma libera. La successione delle cappelle definisce un itinerario preciso e suggestivo di contemplazione artistica e di meditazione.
La Basilica nuova, la cui costruzione è stata avviata nel 1885, su progetto del Galletti del 1774, è stata consacrata nel 1960. Alle attuali diciassette cappelle si aggiungono altri due edifici, anch'essi realizzati in forma di cappella, sicuramente coevi alla edificazione del Sacro Monte utilizzati dai pellegrini che salivano al Santuario per riposarsi e ristorarsi; essi contengono infatti sedili in pietra e fontanelle. Sono poi presenti due cappelle ottocentesche che prescindono dagli intenti originari del Sacro Monte e che non hanno legami né di itinerario né di devozione con esso; queste due costruzioni, dedicate a Sant'Eusebio e a San Giuseppe conservano al loro interno raffigurazioni artistiche.
Il clima freddo ed umido della conca di Oropa non ha favorito la conservazione dei manufatti e delle opere artistiche contenute nelle Cappelle del Sacro Monte che nel loro complesso non si presentano in buone condizioni. Il 'Progetto di restauro architettonico, artistico e ambientale delle Cappelle del Sacro Monte di Oropa', redatto nel mese di settembre 1999, descrive e quantifica il quadro complessivo degli interventi da realizzarsi articolandoli in quatto principali tipologie: restauro architettonico, restauro del patrimonio storico e artistico, restauro ambientale, progetto informativo.
In quanto testimonianza eccezionale del vigore spirituale della controriforma e rappresentazione di un inserimento innovativo ed originale di architettura religiosa e di arte devozionale in paesaggi 'sontuosi', il Sacro Monte di Oropa ha ricevuto un prestigioso riconoscimento internazionale.
Esso, infatti, è stato iscritto nella Lista del Patrimonio Mondiale nell'ambito del sito Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia, con decisione del Comitato del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO riunitosi a Parigi il 3 luglio 2003.
Il riconoscimento UNESCO, oltre a dare una grande visibilità e ad accrescere l'attenzione internazionale su tali complessi, impegna le amministrazioni interessate a garantirne una gestione particolarmente attenta e consapevole.
Strumento per mantenere gli impegni e per raggiungere gli obiettivi di sviluppo socio-economico del sito è il 'piano unitario di gestione' predisposto e sottoscritto dalle Amministrazioni pubbliche interessate dalle istituzioni religiose e dalle Soprintendenze.
Il piano, valutato positivamente dal Comitato per il Patrimonio Mondiale, prevede, tra l'altro, la predisposizione di iniziative per coordinare la gestione, la valorizzazione ed il monitoraggio dei beni costituenti il sito; il mantenimento e la valorizzazione degli aspetti tradizionali, devozionali e di culto; l'adozione di politiche comuni di promozione politica, culturale, socio-economica e turistica; la costituzione di una 'Conferenza permanente' al fine di garantire l'attuazione di quanto convenuto e, ultimo ma non meno importante, la costituzione di un 'Centro studi e di documentazione permanente' identificato nel Centro di documentazione dei Sacri Monti, calvari e complessi devozionali europei già realizzato presso il Sacro Monte di Crea.
Il Comune di Biella ha richiesto un diretto coinvolgimento nella gestione dell'area protetta per sviluppare un'azione di tutela conservazione e valorizzazione delle risorse culturali, paesaggistiche naturali, agricole, storico-artistiche e documentarie del territorio più attenta ed efficace e maggiormente integrata con altre iniziative di valorizzazione del territorio, della cultura e delle tradizioni locali già avviate.
In considerazione del fatto che il territorio dell'area protetta è di proprietà dell'Ente autonomo laicale di culto Santuario di Oropa, è stata prevista la stipula di una convenzione tra il Comune di Biella e tale ente atta a disciplinare i rapporti ed i relativi compiti ai fini del raggiungimento delle finalità istitutive. È inoltre prevista, da parte del Comune di Biella, la costituzione di un comitato di coordinamento che riunisca, oltre al Comune, la proprietà, la Soprintendenza regionale del Piemonte, la Regione Piemonte, la Provincia di Biella, l'ATL Biellese, le organizzazioni professionali agricole e le associazioni ambientaliste.
Il centro studi e di documentazione permanente, identificato nel Centro di documentazione dei sacri monti, calvari e complessi devozionali europei già realizzato presso il Sacro Monte di Crea, di cui con il presente provvedimento si prevede il riconoscimento e l'istituzione, ha il compito di raccogliere notizie storiche e documenti dei singoli complessi devozionali e si propone di costruire reti di cooperazione europea tra i soggetti interessati.
In accoglienza di un emendamento proposto nel corso dell'esame in V Commissione, le attività del suddetto centro saranno programmate e valutate da un comitato scientifico i cui membri sono il direttore del Centro di documentazione medesimo e tre rappresentanti designati rispettivamente dalla Regione Piemonte, dall'Università di Torino e dagli enti di gestione dei Sacri Monti del Piemonte d'intesa tra loro.
Il Comitato è nominato e disciplinato dall'Ente di gestione del Parco naturale e area attrezzata del Sacro Monte di Crea ed è tenuto alla predisposizione di una relazione annuale che deve essere trasmessa alla Regione Piemonte. A ciascun membro del comitato spetta, per ogni riunione un gettone dello stesso importo di quello assegnato ai componenti il comitato tecnico-scientifico di supporto alla politica regionale delle aree protette.
L'affidamento della gestione della Riserva naturale speciale del Sacro Monte di Oropa all'Amministrazione comunale di Biella consentirà di non avere oneri per l'assunzione di personale.
Secondo la norma finanziaria, così come rivisitata secondo il parere espresso dalla Commissione bilancio, la copertura degli oneri di spesa per l'esercizio finanziario 2004 è garantita con le risorse in conto corrente ed in conto capitale che sono rese disponibili sui capitoli di competenza dei Settori Pianificazione e Gestione Aree protette con riferimento alle U.P.B. 21051 - 21052 - 21061 - 21062. Il fabbisogno finanziario annuale stimato per lo sviluppo delle attività dell'area protetta è stimato in euro 500.000,00 all'anno in termini di spesa di investimento ed in euro 100.000,00 all'anno in termini di spesa corrente.
Il fabbisogno finanziario annuale stimato per lo sviluppo delle attività del Centro di documentazione è stimato in euro 100.000,00 all'anno in termini di spesa corrente. Per gli esercizi finanziari successivi al 2004 si disporrà con la legge finanziaria di cui all' articolo 8 della legge regionale 11 aprile 2001, n. 7.
La V Commissione dopo aver svolto le consultazioni con gli enti interessati che hanno espresso ampio consenso verso la proposta istitutiva durante l'esame di merito del provvedimento ha posto particolare attenzione alla tecnica legislativa attraverso la scelta di forme linguistiche più chiare, la ristrutturazione del testo e, soprattutto, effettuando un migliore coordinamento con la normativa regionale e nazionale vigente. Si è giunti così all'espressione di un voto favorevole a maggioranza dei presenti e rassegnato il disegno di legge all'esame di questa Assemblea".
Non essendovi richieste di intervento, si proceda all'esame del relativo articolato.
ARTICOLO 1 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 1.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 2 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 2.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 3 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 3.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 4 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 4.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 5 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 5.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 6 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 6.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 7 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 7.
ARTICOLO 8 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 8.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 9 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 9.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 10 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 10.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 11 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 11.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 12 Emendamento rubricato n. 1 presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Pichetto Fratin: l'articolo 12 è così sostituito: "Art. 12. (Disposizioni finanziarie) 1. Agli oneri per la gestione della Riserva naturale speciale del Sacro Monte di Oropa, stimati complessivamente in 400.000,00 euro per gli anni 2005 e 2006, si provvede, nell'ambito della Unità revisionale di base (UPB 21061 (Turismo sport parchi Gestione aree protette - Titolo I - Spese correnti) per 100.000,00 euro, nell'ambito della UPB 21062 (Turismo sport parchi Gestione aree protette - Titolo II - Spese di investimento) del bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2005-2007.
2. Agli oneri per la costituzione e la gestione del Centro di documentazione dei sacri monti, calvari e complessi devozionali europei stimati in euro 50.000,00 per l'anno 2005 e 100.000,00 per l'anno 2006, si provvede, nell'ambito della UPB 21051 (Turismo sport parchi Pianificazione aree protette - Titolo I - Spese correnti), mediante la riduzione di pari importo della dotazione finanziaria della UPB 09011 (Bilanci e finanze Bilanci - Titolo I - Spese correnti) del bilancio pluriennale 2005-2007.
3. Le somme riscosse ai sensi dell'articolo 9 e quelle riscosse a causa della violazione delle norme contenute nel piano d'area e nel piano naturalistico sono introitate nel bilancio del Comune di Biella".
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione nominale sull'intero testo di legge.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 37 Consiglieri hanno votato Sì 37 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio approva.


Argomento: Immigrazione

Sull'ordine dei lavori, con particolare riferimento ad "Adempimenti ex art. 40 dello Statuto: 'Proposta di deliberazione n. 550 Ratifica, art. 40 dello Statuto della Regione Piemonte: DGR 19-14598 del 24 gennaio 2005 'L.r. 64/1989. Approvazione del programma regionale di interventi in materia di immigrazione extracomunitaria - Triennio 2004-2006'" (inversione punti all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Il Consigliere Palma ha chiesto la parola sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



PALMA Carmelo

C'è un clima da fine dell'anno scolastico, ma l'idea che ci sia un plico di roba che arriva da qualche parte, che non è stato esaminata da tre sedute della Conferenza dei Capigruppo che si sono tenute per tre giorni consecutivi, è insopportabile. Presidente, lo richiuda, faccia il suo discorso, quanti di noi saranno presenti la prossima legislatura lo esamineranno, ma alle 22.19, a un ora e mezza dalla fine della legislatura il fatto che lei abbia aperto gli armadi...



PRESIDENTE

Collega Palma, era tutto all'ordine del giorno.



PALMA Carmelo

Tutte cose di cui non ho sentito parlare, avendo partecipato a tutte le Conferenze dei Capigruppo.



PRESIDENTE

Va bene, lo tolgo.
La Consigliera Manica ha chiesto la parola sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



MANICA Giuliana

Senta, Presidente, abbiamo fatto diverse riunioni dei Capigruppo c'erano dei provvedimenti concordati, abbiamo concluso con i provvedimenti concordati. Ne ha già inseriti due che erano oltre quanto concordato.
Di urgente c'è un sacco di roba.



PRESIDENTE

Collega, però per la costituzione dei consorzi è stata fatta un'apposita Commissione.



MANICA Giuliana

Non se ne parla neanche! Abbiamo fatto un calendario di provvedimenti concordati. Quelli concordati sono stati votati. Lei a questo punto pu inserire trecento leggi o provvedimenti, ma non ha senso e poi chissà perché quelli e non altri. Atteniamoci ai criteri stabiliti dai Capigruppo altrimenti non usciamo più da questa situazione. Dopodiché bisognerebbe avere i voti e i numeri legali.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Pichetto Fratin.



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al bilancio e finanze

Ho partecipato a tutte le riunioni dei Capigruppo degli ultimi tre mesi, di questo me ne dovete dare atto. Devo dire che c'è una serie di atti deliberativi che in alcuni casi sono proprio atto dovuto, perché altrimenti vengono reiterati. Per esempio, la proposta di deliberazione n. 547 è la terza volta che viene reiterata dalla Giunta di sessanta giorni in sessanta giorni. La non approvazione significherebbe porre nella condizione la Giunta regionale del Piemonte di reiterarla due volte di sessanta giorni e portarla alla prossima legislatura per un voto.
Altre invece, se la collega Manica ricorda, sono state oggetto di discussione in quest'aula, come la n. 516, che abbiamo fatto iscrivere all'inizio della seduta. E' un atto di approvazione del Consiglio, che blocca le otto province piemontesi sui piani di finanziamento alla legge n.
9 ed era stato oggetto di discussione quando abbiamo approvando il Testo Unico sulle attività produttive, proprio quando il Gruppo dei DS voleva il passaggio in Consiglio e portammo ad esempio il fatto che la legge n. 9 non venne approvata.
La Giunta chiede l'approvazione anche della proposta di deliberazione n. 413, che è la delega alle Province e ai Comuni per quanto riguarda gli orari, perché la stagione estiva, in particolare, avrebbe bisogno di tutto ciò. Se non la votiamo, bisognerà aspettare la prossima legislatura.
Inoltre, sono delibere che richiedono un'unica votazione, non sono leggi di cinquanta articoli.
Rispondo per la mia responsabilità e chiedo ai Consiglieri che rispondano, ognuno, per la propria responsabilità.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Contu.



CONTU Mario

Ho seguito in Commissione la questione dei comprensori e dei consorzi di irrigazione. Non è una questione di parte, ma è atto dovuto. Una delibera da rettificare. La mia modesta opinione è che, fra le tante cose che si sono fatte, credo che l'Aula debba impegnarsi anche in questo caso perché penso che nessuno possa dire che di fronte a questi atti si tratti di marchette elettorali.
Ne ho proposta una che riguardava la comunità di Cumiana, riguardava il Sindaco, la Giunta e le scelte per un trasferimento di risorse. La Conferenza dei Capigruppo, ma tutti, sia opposizione che maggioranza, non hanno dato l'attenzione dovuta, non per misurare le cose su chi le propone ma per guardare chi è il destinatario delle proposte.
Conosco la materia dei consorzi irrigui. Secondo me, è un atto doveroso che prescinde da questioni di parte. Se lo metterete al voto, esprimerò il mio voto favorevole.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Manica.



MANICA Giuliana

In questo elenco, che lei dice concordato, ricordo che le parti concordate erano altre. Però, nell'elenco c'è la deliberazione che riguarda gli orari delle attività commerciali, quella che riguarda la questione dei consorzi, ma anche quella sull'approvazione del programma regionale di interventi in materia di emigrazione extracomunitaria, che lei non ha citato.
Noi siamo d'accordo, se sono da votare, che si voti per tutte e tre altrimenti, stralciando l'ultima, il nostro accordo non ci sarebbe più.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Valvo.



VALVO Cesare

Vorrei richiamare l'attenzione dei colleghi sul provvedimento che riguarda i PIP (Piano di insediamento produttivo), cioè il finanziamento ai Comuni per il Piano pluriennale di realizzazione delle aree attrezzate.
Negli ultimi tre anni, Assessore Pichetto, se non ricordo male, lo abbiamo votato negli ultimi cinque minuti della seduta prima di Natale.
L'anno scorso la collega Manica si era opposta. In questa fase, mettiamo i Comuni in difficoltà.



VALVO Cesare

MANICA Giuliana (fuori microfono)



VALVO Cesare

Ma non è iscritto all'o.d.g.!



VALVO Cesare

E' una delibera. Ne ha parlato all'inizio della seduta di oggi pomeriggio. Mi spiace che non ci sia il Consigliere Ronzani, però tutti gli anni, con l'assenso del collega Ronzani, l'abbiamo votato gli ultimi cinque minuti di Consiglio prima di Natale.



(Commenti fuori microfono della Consigliera Manica)



VALVO Cesare

Si vuole fare finta di non sapere. La collega Manica di solito sa tutto, poi quando vuole non sa niente. Facciamo un cattivo servizio. Anche lei, come Consigliera novarese, sa che abbiamo tanti Comuni della provincia di Novara che realizzano aree attrezzate, come nelle altre province del Piemonte.



VALVO Cesare

MANICA Giuliana (fuori microfono)



VALVO Cesare

E' una vergogna!



VALVO Cesare

E' una vergogna il suo comportamento, se permette! Non capisco l'opposizione di oggi per un provvedimento che abbiamo sempre votato, senza neanche esaminarlo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cattaneo.



CATTANEO Valerio

Facciamo l'ultimo accordino di questa legislatura. La n. 413 è la proposta di deliberazione relativa al commercio. Obiettivamente, il commercio, che vive un momento di difficoltà, la sollecita, quindi, se siamo d'accordo, si potrebbe votare.
La deliberazione relativa al potere sostitutivo del Consiglio, se è vero - e lo è - che la Giunta ci dice che è stato reiterato già due volte secondo me, abbiamo il dovere di votarla perché tanto non impediamo niente la Giunta non potrebbe che reiterarla nella seduta di lunedì con i poteri sostitutivi.
Quello a cui faceva riferimento il collega Valvo, secondo me, è un provvedimento importante. Mettiamo anche la deliberazione relativa agli extracomunitari. Consigliere Dutto, non discutiamo niente, ma votiamo e poi andiamo a prendere l'aperitivo.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Manica.



MANICA Giuliana

Poiché non abbiamo alcuna garanzia che quel provvedimento...



(Commenti del Consigliere Cattaneo fuori microfono)



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Dutto; ne ha facoltà.



DUTTO Claudio

Grazie, Presidente. Di questo provvedimento si era già parlato e discusso a lungo. Pertanto, vista l'ora, vista la presenza di emendamenti e non essendoci emergenza sul punto...



(Commenti in aula fuori microfono)



DUTTO Claudio

Scusate, state dicendo che non c'era alcun accordo di affrontare questo argomento. La proposta è emersa in questo momento, ma non c'era alcun accordo in merito.



(Commenti del Consigliere Cattaneo fuori microfono)



DUTTO Claudio

Allora non votiamo niente.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'inversione dei punti all'o.d.g..
Il Consiglio approva.


Argomento: Immigrazione

Esame "Adempimenti ex art. 40 dello Statuto: 'Proposta di deliberazione n. 550 'Ratifica, art. 40 dello Statuto della Regione Piemonte: DGR 19-14598 del 24 gennaio 2005 'L.r. 64/1989. Approvazione del programma regionale di interventi in materia di immigrazione extracomunitaria - Triennio 2004 2006'"


PRESIDENTE

Passiamo all'esame della proposta di deliberazione n. 550, di cui al punto 7) all'o.d.g.
Comunico che sono stati presentati alcuni emendamenti.
Emendamento rubricato n. 1 presentato dal Consigliere Dutto: al 6° capoverso delle premesse sopprimere l'intero sesto capoverso.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 2 presentato dal Consigliere Dutto: agli obiettivi, al punto 1 sostituire la parola "conoscenza" con la seguente "ricognizione".
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 2.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 3 presentato dal Consigliere Dutto: al punto 5 al titolo inserire, infine, le seguenti parole "ai sensi e per gli effetti della legge n. 22 del 2001".
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 3.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sulla deliberazione n. 550, il cui testo, a mani dei Consiglieri, verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Il Consigliere Contu ha chiesto la parola sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



CONTU Mario

Chiedo al Presidente se può richiamare in aula la proposta di deliberazione del Consiglio e della Giunta n. 553, "Proposta di riallocazione nell'ambito territoriale dell'azienda sanitaria". Credo ci sia l'accordo da parte di tutti.



PRESIDENTE

Scusi, Consigliere, non si può pretendere che alle 22.30 dei funzionari vadano a cercare una delibera negli archivi e la portino in aula. Lo ritengo assai difficile.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cattaneo; ne ha facoltà.



CATTANEO Valerio

Presidente, lei ha perfettamente ragione. Abbiamo preso un accordo secondo cui si finisce con i provvedimenti che abbiamo concordato, finito quello facciamo il punto della situazione e decidiamo in quel momento.
Adesso andiamo avanti con il percorso che ci siamo dati.


Argomento: Commercio - Turismo: argomenti non sopra specificati

Esame proposta di deliberazione n. 413 inerente a "D.lgs. 31 marzo 1998, n. 114, art. 12, l.r. 12 novembre 1999, n. 28, art. 9 Orari delle attività commerciali. Proposta al Consiglio regionale dei criteri per l'individuazione delle località ad economia turistica"


PRESIDENTE

Passiamo ad esaminare la proposta di deliberazione n. 413, di cui al punto 5) all'o.d.g.
Emendamento rubricato n. 1 presentato dai Consiglieri Muliere, Suino Marcenaro e Manica: all'articolo 8, comma 3 dell'allegato dopo le parole "addetti al settore" aggiungere: "con particolare attenzione alle giornate di festa del 25 aprile e del 1° maggio".
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sulla deliberazione n. 413, il cui testo emendato, verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.


Argomento:

Inversione argomento all'o.d.g.


PRESIDENTE

Propongo un'inversione dei punti all'o.d.g. per concludere l'esame del punto 7) all'o.d.g., inerente agli adempimenti ex art. 40 dello Statuto.



(L'Aula, unanime acconsente all'inversione)


Argomento: Opere di bonifica e consorzi

Esame "Adempimenti ex art. 40 dello Statuto: 'Proposta di deliberazione n. 547 'Ratifica, art. 40 dello Statuto della Regione Piemonte: DGR 20-14544 'L.r. 9 agosto 1999, n. 21 articoli 45, 51 comma 2 e 53. Approvazione d'urgenza della costituzione dei consorzi di irrigazione di secondo grado gestori dei comprensori irrigui di cui all'articolo 44 della l.r. 21/1999'"


PRESIDENTE

Passiamo ad esaminare la proposta di deliberazione n. 547, di cui al punto 7) all'o.d.g.
Indìco la votazione palese sulla proposta di deliberazione, il cui testo verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.


Argomento: Consorzi

Esame "Adempimenti ex art. 40 dello Statuto: Proposta di deliberazione n. 551: 'Scissione parziale del Consorzio Ovest Sesia Baraggia. Approvazione Statuti del Consorzio di Bonifica della Baraggia biellese e vercellese e del Consorzio Ovest Sesia Baraggia'"


PRESIDENTE

Passiamo ora ad esaminare la proposta di deliberazione n. 551, test iscritta all'o.d.g., per completare gli adempimenti ex art. 40 dello Statuto.
Indìco la votazione palese sulla proposta di deliberazione, il cui testo a mani dei Consiglieri verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.


Argomento: Provvidenze per la costituzione di aree industriali ed artigiane attrezzate

Esame proposta di deliberazione n. 516 inerente a "Legge regionale 25 febbraio 1980 n. 9 (Interventi per il riequilibrio regionale del sistema industriale). Aggiornamento del programma pluriennale degli interventi ed approvazione del programma annuale di attuazione 2004"


PRESIDENTE

Passiamo ora ad esaminare la proposta di deliberazione n. 516.
Indìco la votazione palese sulla proposta di deliberazione, il cui testo verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.


Argomento: Rapporti delle Regioni con l'ordinamento internazionale extra-comunitario

Esame ordine del giorno n. 981 inerente a "Liberazione della giornalista rapita in Iraq Giuliana Sgrena"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'ordine del giorno n. 981 presentato dai Consiglieri Chiezzi, Cattaneo, Manica, Papandrea, Moriconi, Botta Marco, Costa Rosa Anna, Dutto e Palma.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 981, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale di fronte alla drammatica testimonianza di Giuliana Sgrena, vittima innocente di un tragico sequestro di persona si raccoglie con commozione attorno alla sua famiglia, ne condivide le preoccupazioni e la necessità di intraprendere azioni efficaci a renderle la libertà richiede la liberazione di Giuliana Sgrena senza condizioni richiede a tutte le istituzioni ed all'intera comunità nazionale di agire all'unisono per la sua liberazione".
Il Consiglio approva.


Argomento: Tutela dagli inquinamenti atmosferici ed acustici

Esame ordine del giorno n. 979 inerente a "Crisi Kimberly-Clark"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'ordine del giorno n. 979, presentato dai Consiglieri Taricco, Riba, Chiezzi, Manica, Cattaneo, Toselli, Dutto e Angeleri.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale premesso che la Direzione della Kimberly-Clark ha comunicato alle Organizzazioni Sindacali la decisione di chiudere lo Stabilimento di Villanovetta di Verzuolo (CN); la decisione è stata ribadita nell'incontro tenutosi presso l'Unione Industriale di Torino lunedì 14 febbraio u.s.
considerato che gli effetti di questa decisione ricadono sui 90 lavoratori dipendenti della Kimberly-Clark e su altri 60 lavoratori di aziende o cooperative terziste e incidono pesantemente sull'economia locale rilevato che la stessa Azienda ha dichiarato che nel 2003 e nel 2004 si sono ottenuti risultati soddisfacenti e che si teme che nel 2005 le dinamiche di mercato evidenzino dei problemi per l'equilibrio economico dello stabilimento; le Organizzazioni Sindacali e i Sindaci di Verzuolo e della Valle Varaita hanno richiesto alla azienda Kimberly-Clark di rivedere questa scelta e il Sindacato ha dichiarato la disponibilità a discutere un piano industriale che preveda un recupero di efficienza, qualità produttività attraverso investimenti e una diversa organizzazione del lavoro impegna la Giunta e l'Assessore competente a richiedere l'intervento del Governo e a svolgere un forte ruolo di concertazione per poter salvaguardare l'unità produttiva ed i posti di lavoro che svolgono un ruolo importantissimo sulla tenuta delle economie locali".
Il Consiglio approva.


Argomento: Ristrutturazione industriale - Problemi del lavoro e della occupazione

Esame ordine del giorno n. 983 inerente a "Protocollo di Kyoto"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'ordine del giorno n. 979, presentato dal Consigliere Moriconi.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno, il cui testo recita: "Il Consiglio Regionale Premesso che l'Italia ha sottoscritto il Protocollo di Kyoto in data 29 aprile 1998 e lo ha ratificato con la legge n. 120 del 1 giugno 2002 tale protocollo sancisce l'impegno a ridurre l'emissione dei gas che alterano il clima la quota di riduzione per l'Italia è stata fissata nel 6,5% rispetto alle emissioni relative all'anno 1990 in data 5 giugno 2001 la Regione Piemonte, nella persona del suo Presidente Onorevole Ghigo, ha sottoscritto, insieme ai Presidenti di tutte le Regioni Italiane, il 'Protocollo di Torino', nel quale si impegnano a garantire: 'l'orientamento delle diverse politiche alla riduzione, quanto più possibile, dei gas serra il coordinamento degli interventi e dei finanziamenti sia statali sia locali per il prioritario obiettivo della sostenibilità l'individuazione, nell'ambito dei Piani di Tutela e Risanamento della Qualità dell'aria, delle strategie ottimali per la riduzione dei gas serra' preso atto che le emissioni di gas climalteranti nella Regione Piemonte, valutate per l'anno di riferimento 1990, ammontano a 43.700.000 tonnellate di CO2 equivalenti, come approvato dal Consiglio Regionale nella deliberazione n.
351-3642 del 3 febbraio 2004 concernente il Piano Energetico Ambientale (pag. 209) nel periodo 1990-2001 le emissioni in Piemonte risultano invece aumentate di un una quantità che, in base ai dati pubblicati in allegato alla deliberazione della Giunta Regionale n 19-12878 del 28 giugno 2004, pu essere stimata pari a circa il 7 estrapolando linearmente i suddetti dati disponibili per gli anni 1990 e 2001 si può verosimilmente ipotizzare che le emissioni per l'anno 2005 siano superiori di circa il 10 % rispetto a quelle del 1990, per cui oggi per rispettare gli impegni di Kyoto, sarebbe necessaria una riduzione di oltre il 15 nella ultima seduta della settima legislatura, che si svolge il giorno dell'entrata in vigore del Protocollo di Kyoto sottoscrive l'impegno primario del Piemonte a rispettare gli accordi contenuti in tale protocollo auspica che il Consiglio Regionale, alla la ripresa delle attività dopo la pausa elettorale, ponga come primo argomento al proprio ordine del giorno quello della riduzione delle emissioni nella nostra Regione attraverso un eccezionale e prioritario impegno di tipo culturale e finanziario".
Il Consiglio approva.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

La parola al Consigliere Contu sull'ordine dei lavori.



CONTU Mario

Presidente, devo dire solo cos'è.



PRESIDENTE

Come facciamo a iscriverlo ai lavori del Consiglio? Le firme ci sono.
Colleghi, aspettate due minuti che cercano di recuperare il testo.
Faccio adesso i ringraziamenti generali, nel frattempo cercano il testo.
Questa è l'ultima seduta di questa VII legislatura. Vi do un'informazione. Per chi non lo sa, questa è la seduta n. 538. Abbiamo superato di gran lunga anche la VI legislatura, che aveva raggiunto il record di 468 sedute.
Visti anche i risultati e le sedute delle Commissioni, possiamo dire che è stato un Consiglio che ha lavorato molto.
Permettetemi un ringraziamento, in un momento come questo. Ho presieduto questo Consiglio solo per pochissimo tempo, ma vi devo ringraziare per la possibilità che mi avete dato di presiederlo. E' stata una grande soddisfazione personale e di questo vi ringrazio.
Voglio ringraziare le persone che abbiamo tediato per tanto tempo perché noi lo facciamo perché siamo dei politici, altri lo fanno perché è il loro lavoro, ma tante volte sono stati con noi addirittura delle notti in orari disagevoli. Giustappunto, li voglio ringraziare.
Ringrazio i dirigenti e i direttori in primis: la dottoressa Garabello la dottoressa Rovero, il dottor Conterno e la dottoressa Montagnin, i funzionari, ma anche tutto il personale di aiuto e di appoggio, se così vogliamo chiamarlo, dalle persone che ci hanno affiancato nei lavori d'Aula, alle persone nelle retrovie, alla dottoressa Bertini, che si è "sorbita" tutte le riunioni di Commissione, ai funzionari che ci hanno seguito nelle Commissioni. Ringrazio tutto il personale, anche quello esterno, perché, come sapete, molto del personale non è direttamente dipendente dal Consiglio, ma sono persone che lavorano in cooperative o società esterne (pensiamo al bar e agli addetti alle pulizie, ma anche ad altri).
Ci avete permesso di stare qui per cinque anni a lavorare, a litigare e, magari, anche a fare qualcosa di buono - ne sono convinto - per il nostro Piemonte.
L'augurio che faccio a tutti è di rivederci qui tra qualche mese, tutti insieme. So che sarà impossibile, ma magari ci si potrà vedere anche semplicemente assistendo alla prima seduta dalla parte del pubblico, per chi non si candida e per chi non sarà rieletto.



(Risate fuori microfono)



PRESIDENTE

Colleghi, c'è anche gente che non si candida. Mi auguro di poterci rivedere tutti in quest'Aula alla prima seduta del nuovo Consiglio.
Vi ringrazio, ho concluso questo brevissimo messaggio di saluto.



(Applausi in Aula)


Argomento: Fondi sanitari

Esame proposta di deliberazione n. 553 inerente a "Proposta di riallocazione, nell'ambito territoriale dell'Azienda Sanitaria Locale (ASL) 10 di Pinerolo, delle risorse originariamente stanziate per la realizzazione delle Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) per anziani nel Comune di Prarostino, per la realizzazione di una RSA per anziani ed il completamento del centro per minori cerebrolesi presso il Comune di Cumiana"


PRESIDENTE

Colleghi, un attimo di attenzione, perché devo specificare quello che ci accingiamo ad approvare, visto che è una procedura un po' particolare.
Dato che la delibera richiedeva una sistemazione, leggerei il testo che ha avuto una piccola correzione, solo per gli uffici. Do lettura di quello che si delibera: "Delibera di proporre al Consiglio regionale la riallocazione, nell'ambito territoriale dell'Azienda sanitaria n. 10 di Pinerolo, delle risorse originariamente stanziate per la realizzazione dell'RSA per anziani nel Comune di Prarostino, pari ad un massimo di 2.478.993,11 euro destinandoli alla realizzazione dell'RSA per anziani ed al completamento del Centro per i minori cerebrolesi nel Comune di Cumiana". Questo è la parte immutata. La parte che cambia sono le ultime tre righe, che diventano: "di autorizzare la Giunta regionale a definire con successivo atto l'ammontare del contributo concedibile distinto per la quota relativa alla realizzazione dell'RSA per anziani e quella relativa al completamento del Centro per i minori cerebrolesi".
Colleghi, questa è l'ultima votazione che effettuiamo.
Ricordo ai colleghi che si terrà un rin fresco nella sala delle Bandiere.
Indìco la votazione palese della proposta di deliberazione n. 553, il cui testo verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
La parola al Consigliere Contu.



CONTU Mario

Presidente e colleghi, vorrei salutarvi e volevo dirvi che sarò molto spesso tra il pubblico e che, in questa fine legislatura, avete avuto solo un anticipo. Chiunque governi.



PRESIDENTE

Grazie, colleghi.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 22.58)



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