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Dettaglio seduta n.537 del 14/02/05 - Legislatura n. VII - Sedute dal 16 aprile 2000 al 2 aprile 2005

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Argomento:


PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE RIBA



(Alle ore 10.05 il Vicepresidente Riba comunica che la seduta avrà inizio alle ore 10.35)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ROSSI



(Alle ore 10.35 il Presidente Rossi comunica che la seduta avrà inizio alle ore 11.05)



(La seduta ha inizio alle ore 11.05)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Botta Franco Maria, Cantore, Costa Enrico, Cota, Ghigo, Racchelli e Vaglio.


Argomento: Gruppi consiliari

b) Modifica denominazione "Gruppo Comunisti Italiani" in "Gruppo Comunisti Italiani - Sinistra Europea"


PRESIDENTE

Comunico che il Presidente del Gruppo Comunisti Italiani, Consigliere P. Chiezzi, comunica che a far data dal 14 febbraio 2005, il gruppo da lui presieduto assume la nuova denominazione Gruppo Comunisti Italiani Sinistra Europea.


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita - Programm. e promoz. attivita" socio-assist. (assist. minori, anziani, portat. handicap, privato sociale, nuove poverta") - Attrezzature sanitarie (presidi di diagnosi e cura delle USSL) - Tutela dagli inquinamenti del suolo - smaltimento rifiuti

Proseguimento esame disegno di legge n. 688 inerente a "Legge finanziaria per l'anno 2005" e presentazione ed esame ordini del giorno nn. 977, 978 e 970 collegati


PRESIDENTE

Riprendiamo l'esame del disegno di legge n. 688, di cui al punto 2) all'o.d.g.
ARTICOLO 3 Emendamento obliterato n. 81 presentato dal Consigliere Contu: "L'UPB 32041 (capitolo 11680R) è incrementato di euro 500.000 per contributi al Teatro Stabile di Torino per la realizzazione dell'attività ordinaria di produzione, promozione informativa, servizio alla scuola nonché per l'azione di sostegno tecnico alle iniziative degli Enti locali singoli o associati (l.r. 30 maggio 1980, n. 68) alla copertura della spesa si provvede con riduzione di pari importo dell'UPB 32011".
Indìco la votazione palese sull'emendamento obliterato n. 81.
Il Consiglio non approva.
Emendamento obliterato n. 90 presentato dal Consigliere Contu: "L'UPB 32051 (capitolo 11840R) è incrementato di euro 1.000.000 per contributi agli Istituti storici della Resistenza in Piemonte e all'Archivio nazionale cinematografico della resistenza in Torino (l.r.
28/80) alla copertura della spesa si provvede con riduzione di pari importo dell'UPB 32011".
La parola al Consigliere Contu, per l'illustrazione.



CONTU Mario

Grazie, Presidente. Intanto, le chiedo se ha notizie del Presidente Ghigo. E' in Piemonte?



PRESIDENTE

Il Presidente Ghigo non può partecipare alla seduta odierna.



CONTU Mario

Non potrà partecipare tutto il giorno, per altri impegni istituzionali? Allora, le voglio sottolineare, Presidente, che sta succedendo un fatto senza precedenti: il Presidente Ghigo non partecipa alla seduta di bilancio...



(Commenti della Consigliera Suino)



CONTU Mario

Alle sessioni di bilancio no...



(Commenti in Aula)



CONTU Mario

Prego le opposizioni di non fare la difesa d'ufficio del Presidente Ghigo.
Vorrei ricordare alla Consigliera Suino che ogni approvazione di bilancio è coincisa con l'assunzione di un atto di impopolarità da parte del centrodestra. Per solennizzare l'avvenimento è stata pretesa giustamente la presenza del Presidente Ghigo, il quale non si è mai sottratto, con delle presenze mordi e fuggi (questo risulta dai verbali) anche perché la compagine chiedeva di assumere l'onere delle responsabilità insieme al suo Presidente.
Ma su questo interverrò sull'ordine dei lavori, dopo la discussione di questo emendamento.
La serie di emendamenti presentati al capitolo 32051 propone un incremento di un milione di euro per contributi all'Istituto Storico della Resistenza in Piemonte e all'Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza in Torino.
Le segnalo, Presidente, che sono venuto a conoscenza dell'aspettativa dell'Istituto Storico della Resistenza in Piemonte, il quale aveva formulato, tra l'altro ad uno dei precari del Gruppo consiliare di Rifondazione Comunista, per un progetto nell'ambito dei propri compiti istituzionali, una proposta di lavoro in base alla quale questo dipendente del Gruppo aveva rassegnato le proprie dimissioni nel luglio 2004.
Dopodiché, si è scoperto l'arcano, e cioè che la Regione Piemonte non aveva provveduto al rifinanziamento di un contributo significativo a favore dell'Istituto, nell'ambito dei propri compiti istituzionali, e, di fatto il lavoratore è stato riassorbito all'interno del Gruppo consiliare di Rifondazione.
Mi preme segnalare, non tanto l'opportunità mancata, quanto il fatto che questo lavoro prezioso doveva servire nell'ambito della ricorrenza del sessantesimo anniversario della festa di liberazione. Il 2005, come è noto ricorre il sessantesimo anniversario. Con quest'emendamento, dunque, voglio denunciare un fatto gravissimo, che non solo in quest'Aula, il 10 di questo mese, si è celebrato il Giorno del Ricordo...
Proseguirò nella dichiarazione di voto.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Brigandì.



BRIGANDI' Matteo

Presidente, prendo la parola perché vorrei capire una cosa. Vorrei rivolgere due domande al Consigliere Contu: la prima è se sta facendo ostruzionismo, perché mi pare che ci sia quell'andazzo, ma vorrei che lo dichiarasse; la seconda domanda che vorrei porre è ancora una volta in riferimento alle segretarie del mio Gruppo: vorrei sapere se è normale oppure se gli piacciono le donne.



PRESIDENTE

Non ha molta attinenza con l'emendamento.
La parola al Consigliere Contu per l'illustrazione.



CONTU Mario

Presidente, in questo Consiglio tutti hanno libertà di parola, anche quando si vogliono fare delle pagliacciate. Comunque, nel merito non interloquisco e sto al tema.
E' evidente l'intervento del Consigliere Brigandì, il disagio non nascosto, anzi l'approvazione per l'atteggiamento del suo governo di centrodestra.
Assessore Leo, forse questa è una sua competenza: lo sa che l'Istituto della Resistenza per il Piemonte è in sofferenza in relazione alla realizzazione dei progetti che deve mettere in campo? Ad ogni modo, lei sa benissimo che il Governo nazionale ha più che dimezzato i contributi per l'ANPI che dovevano servire per celebrare in modo degno...
Assessore, io le chiedo solo un piccolo sacrificio sull'UPB 32011 a favore dell'Istituto Storico della Resistenza.



LEO Giampiero, Assessore regionale (fuori microfono)

Propongo che lo diano i Gruppi.



CONTU Mario

Questa è una proposta interessante.
Quindi il governo di centrodestra, da una parte, ha ridotto queste risorse e lo stanziamento in finanziaria; dall'altra, per non essere da meno, il governo regionale manda in sofferenza l'Istituto della Resistenza e l'Archivio Storico, non contribuendo in modo significativo alla realizzazione del suo scopo sociale.
Ebbene, le ragioni sono semplici. Ci sono due modi diversi di rivivere quell'epoca storica: uno è quello che si rifà ai valori della Resistenza frutto del sacrificio di milioni e milioni di lavoratori, operai, gente umile di questo Paese che ha avuto la forza e il coraggio di ribellarsi alla tirannide fascista, favorendo un percorso democratico (vorrei ricordare che la Costituzione è nata da quell'esperienza luminosa che ha rappresentato la Resistenza); l'altro è il tentativo di metterla nell'oblio, di valorizzare altre cose.
Il Giorno del Ricordo, un giorno celebrato per legge con una legge del governo del centrodestra, ha cercato di mistificare quello che oggi anche i nuovi curricola scolastici previsti dalla riforma Moratti cancellano dai libri di storia. Si tratta di pezzi significativi della nostra storia, è una cosa gravissima, che non ha precedenti, coerente con una regola: che a scrivere la storia sono sempre i vincitori e mai certamente i vinti. Avremo tempo e ci sarà modo che la storia possa essere riscritta - io ho questa speranza - proprio dai vinti, da chi storicamente è dovuto soccombere rispetto alle ragioni dei più forti. Quindi un'operazione di revisionismo storico preoccupante, avallata da una delle tante possibilità che date al decisore politico: quella di tagliare le risorse.
Allora, Assessore Leo, formulo a lei questa richiesta: tolga un milione di euro - sono un'inezia - dal capitolo 32011, che è un atto di rapina nei confronti delle risorse della scuola pubblica a favore delle famiglie facoltose che hanno scelto per i loro figli la scuola privata, e compia oggi un atto che la nobilita. Lei sa che molto spesso è trasversale nelle sue scelte...



LEO Giampiero, Assessore regionale (fuori microfono)

Lo faro se lei riconosce ciò che dice Barbara Spinelli.



CONTU Mario

E' un pezzo di storia che non conosco.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento obliterato n. 90.
Il Consiglio non approva.
Emendamento obliterato n. 87, presentato dal Consigliere Contu: "L'UPB 32051 (capitolo 11650R) è incrementato di euro 800.000 per il fondo per interventi di valorizzazione e promozione della conoscenza del patrimonio linguistico del Piemonte promossi dalla Regione Piemonte (l.r.
10 aprile 1990, n. 26) alla copertura della spesa si provvede con riduzione di pari importo dell'UPB 32011".
Indìco la votazione palese sull'emendamento obliterato n. 87.
Il Consiglio non approva.
Emendamento obliterato n. 88, presentato dal Consigliere Contu: "L'UPB 32051 (capitolo 11770R) è incrementato di euro 1.000.000 per contributi per la valorizzazione e la promozione della conoscenza del patrimonio linguistico della Regione Piemonte (l.r. 10 aprile 1990, n. 26) alla copertura della spesa si provvede con riduzione di pari importo dell'UPB 32011".
Indìco la votazione palese sull'emendamento obliterato n. 88.
Il Consiglio non approva.
Emendamento obliterato n. 89 presentato dal Consigliere Contu: "L'UPB 32051 (capitolo 11835R) è incrementato di euro 500.000 per contributi per le celebrazioni del 150 anniversario della concessione dei diritti civili e politici alle minoranze valdese ed ebraica (l.r. 10 aprile 1990, n. 26) alla copertura della spesa si provvede con riduzione di pari importo dell'UPB 32011".
Indìco la votazione palese sull'emendamento obliterato n. 89.
Il Consiglio non approva.
Ha chiesto la parola il Consigliere Contu sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



CONTU Mario

Presidente, prendo la parola per dirle che sono depositario di una richiesta che mi deriva dai lavoratori socialmente utili, dagli assunti a tempo determinato per le alluvioni e dai 9 licenziati delle ASL per quanto concerne il monitoraggio dell'amianto, che al 1° gennaio del 2005 sono di fatto rimasti a casa senza un reddito per le loro famiglie e privando la Regione Piemonte di un lavoro prezioso di prevenzione dell'asbestosi e comunque di tutte le malattie e patologie correlate alla dispersione delle polveri d'amianto negli ambienti domestici, negli ambienti degli edifici pubblici, negli ambienti produttivi. Sono dunque anche depositario di una richiesta, sapendo che questa vicenda si sposterà su un altro terreno quello di ricorso giuridico-amministrativo.
Annuncio quindi il ritiro di tutti i residui emendamenti sia sulla finanziaria che sul bilancio, che ammontano a circa un'ottantina e che pare di comprendere potrebbero essere accorpati in 20-25, nel rispetto delle leggi. Quindi io mi arrendo, ma non è una resa di fronte a quest'Aula: è un atto legittimo nei confronti di questi lavoratori che, attraverso il collegato alla finanziaria, attendono che si possa dare risposta, anche parziale, a una loro aspettativa.
Mi auguro che l'Aula sappia cogliere questo segnale; non è risolutivo rispetto all'atto vergognoso che qui si è consumato sui 102 inserimenti lavorativi privilegiati, dei quali - lo vorrei ricordare - 30 assunti nei primi sei mesi del 2004; atto vergognoso che non si può riparare, che resta sulla coscienza di quest'assemblea legislativa; poi saranno i fatti a parlare sugli epiloghi di questa vicenda incresciosa che ha visto protagonista quest'Aula.
Quindi, Presidente, rimuovo i restanti emendamenti. Il Consigliere Brigandì mi darà atto di questa dichiarazione a verbale, perché quanto prima siano approvati i provvedimenti nel collegato, che sono una parziale riparazione al torto subito dei lavoratori esclusi dagli inserimenti nelle piante organiche della Regione Piemonte. Grazie.



PRESIDENTE

La ringrazio, Consigliere Contu.
La parola al Consigliere Cattaneo.



CATTANEO Valerio

Grazie, signor Presidente.
Credo che l'intervento del collega Contu, che è passato un po' nella distrazione dell'Aula - io stesso ero distratto e gliene chiedo scusa - sia un intervento che, dopo la storia recente di queste settimane, soprattutto negli ultimi giorni di Consiglio regionale, non può passare senza mettere in condizione la maggioranza e, in particolare, il Gruppo che presiedo, di fare alcune riflessioni.
Credo che il ritiro degli emendamenti sui due provvedimenti, di fatto essendoci il numero legale, ed essendo pienamente operativa l'Aula, ci metterà in condizione, nel giro di poche decine di minuti, di approvare sia la finanziaria che il bilancio. Credo che questo sia importante.
Finalmente, con 14 giorni di ritardo rispetto alla scadenza dell'esercizio provvisorio, la Regione tra pochi minuti sarà dotata di una legge finanziaria e di un bilancio. Ovviamente lo dico prima, come direbbe il collega Angeleri: non è che, approvato il bilancio e approvata la finanziaria, noi possiamo certamente uscire di qui così, su due piedi.
Abbiamo un impegno che ci siamo dati, altrettanto esplicito, che è quello di confrontarci, non appena votati il bilancio e la legge finanziaria, in sede di Conferenza dei Capigruppo, dove farò una valutazione su due aspetti prioritariamente, e su un altro marginalmente, ma altrettanto di sostanza.
Comincio dall'ultimo. E' più semplice vedere quali provvedimenti sono condivisi, ma discutere e votare nella giornata di domani o mercoledì i due sostanziali. Bisogna capire se c'è la disponibilità, da un lato, di mettersi a lavorare come Capigruppo, una volta tanto, per cercare di trovare nel merito un'istruttoria per vedere che cosa eventualmente "salvare" e "mantenere" del collegato. Nello stesso collegato, abbiamo anche l'impegno di confrontarci sul tema dei lavoratori, così come ci siamo detti in questi giorni.
In secondo luogo, occorre capire se convocare delle Commissioni nella giornata di domani con altrettanto impegno e, se possibile, nella parte residuale della giornata di oggi, per sviluppare sia la parte di collegato che eventualmente si volesse mantenere - noi siamo per mantenerlo tutto, ma siamo disponibili a discutere - sia soprattutto per il provvedimento condiviso, sul quale bisogna ancora lavorare molto: la legge regionale sulla ricerca. Ho voluto dirlo prima, non tanto perché il collega Contu ha ritirato gli emendamenti, ma perché credo che sia una forma di rispetto. Ci ha fatto morire in questi giorni. Certamente non condivido, ma ripudio fortemente e politicamente il suo atteggiamento e il suo comportamento di fine legislatura, però credo che sia un elemento importante quello che oggi registriamo. Tuttavia, prima del voto sul bilancio e sulla finanziaria deve essere chiarito l'ordine dei nostri impegni nelle prossime 48 ore.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Tapparo per dichiarazione di voto sull'articolo 3.



TAPPARO Giancarlo

Utilizzo il sistema della dichiarazione di voto, per potermi inserire in questa scelta che ha fatto il collega Contu, ma credo che sia un atto importante, anche se ho rispettato l'iniziativa del collega Contu perch era di merito, non si trattava di emendamenti tecnico-formali.
Sono invece preoccupato del fatto che si apra una trattativa per proseguire i lavori del Consiglio, essendo ormai ad horas la fine della legislatura, in una specie di trattativa non ufficiale, non chiara. Chiedo che sul collegato della finanziaria si facciano delle scelte, ma che siano delle scelte fatte qui, in aula, attraverso un dibattito e non attraverso mediazioni di diverso tipo. Anche sull'importante legge sulla ricerca scientifica, che è rilevante, credo che tutte e due le parti in campo maggioranza e opposizione, devono stare attente perché si tratta di una scelta che deve guardare all'interesse generale della nostra Regione, e non di un gioco che salvaguardi qualche interesse particolare.
Tra l'altro, in questa dichiarazione di voto, esprimo la mia astensione, ma - è un aspetto che voglio sottolineare Presidente - la prego, in queste ultime sedute, di adoperarsi per rendere l'iter della discussione manifesto, soprattutto in aula. Lo chiedono soprattutto le forze più piccole, che hanno meno possibilità di incidere in processi che non si svolgono in aula.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 3.
Il Consiglio approva.
La parola al Consigliere Contu.



CONTU Mario

Rettifico il mio voto, che è contrario. Vorrei che risultasse a verbale.



PRESIDENTE

Prendiamo atto del voto del Consigliere Contu, che è contrario.
Emendamento rubricato n. 133 presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Picchetto Fratin: dopo l'articolo 3 è aggiunto il seguente articolo 3 bis: "Art. 3 bis (estinzione crediti tributari di importo minimo) Non si fa luogo all'accertamento, all'iscrizione a ruolo e alla riscossione dei crediti relativi ai tributi regionali di ogni specie, comprensivi o costitutivi solo di sanzioni amministrative o interessi, maturati sino al 31 dicembre 2002, qualora l'ammontare dovuto per ciascun credito, con riferimento ad ogni periodo d'imposta, non superi l'importo fissato in euro 16,53".
La parola all'Assessore Pichetto Fratin per l'illustrazione.



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al bilancio e finanze

E' uno spostamento dal collegato alla finanziaria, perché gli uffici hanno detto che è più un articolo di finanziaria che non di collegato. Solo questo. E' lo storno dei piccoli importi.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Contu.



CONTU Mario

Assessore, solo una curiosità. Da cosa deriva la cifra di euro 16,53? E' la somma delle raccomandate? Mi dia una risposta.



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al bilancio e finanze

E' data dai 10 euro base più la somma precisa di quello che è il costo della raccomandata e della notifica.



PRESIDENTE

Grazie, colleghi.
Se non vi sono altri interventi dichiaro aperta la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 133 (che diventa articolo 4).
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 4 (che diventa articolo 5) Indìco la votazione palese sull'articolo 4, che diventa articolo 5.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 5 (che diventa articolo 6) Indìco la votazione palese sull'articolo 5, che diventa articolo 6.
Il Consiglio approva.
Prima di passare al voto finale, comunico che sono stati presentati degli ordini del giorno nn. 977, 978 e 970 collegati alla legge finanziaria Ha chiesto di intervenire il Consigliere Contu sull'ordine dei lavori ne ha facoltà.



CONTU Mario

Comunico che farò pervenire, al tavolo della Presidenza, un ordine del giorno del quale chiedo la sottoscrizione. Quest'ordine del giorno collegato alla finanziaria necessita, per essere sottoposto all'aula per la sua ammissibilità, della firma di almeno tre Consiglieri. L'oggetto riguarda la revoca di concorsi riservati, pubblicati nel BUR n. 46 e 47 del 2004, dove si fa un'attenta disamina, da un lato, sotto il profilo della legittimità costituzionale e, dall'altro, sotto il profilo dell'ultimo pronunciamento della Corte Costituzionale in merito ai concorsi riservati.
L'ordine del giorno chiede a quest'Aula di poter procedere alla revoca dei concorsi che riguardano 102 lavoratori.
L'appello che rivolgo ai Consiglieri di quest'Aula - un appello trasversale - è che il punto di mediazione potrebbe riguardare la sospensione, anziché la revoca, per ragioni di pubblico interesse, con la riapertura dei termini. Lo lascio disponibile a tutti i Consiglieri, sia di opposizione sia di maggioranza.
Ritengo che già in passato ci sia stata una sorta di cortesia, almeno nel dare voce a un Consigliere che chiede un pronunciamento dell'Aula su una questione così delicata.
Il disposto regolamentare prevede che siano almeno tre i Consiglieri sottoscrittori. Naturalmente, come collegato alla finanziaria, è stato ammesso anche il terzo ordine del giorno. Lo lascio qui e, nel frattempo lo deposito presso la Presidenza, sapendo che la dichiarazione è un'autorizzazione alla sottoscrizione.
Per correttezza, preciso che quest'ordine del giorno l'ho già inviato a tutti i 59 Consiglieri. Il mio intervento, quindi, ha ragione di essere per ricordare quest'invito alla sottoscrizione.



PRESIDENTE

Passiamo ora all'esame degli ordini del giorno nn. 977, 978 e 970.
Incominciamo dall'ordine del giorno n. 977, inerente a "Piano regionale di protezione dell'ambiente, decontaminazione, smaltimento e bonifica, ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall'amianto", presentato dai Consiglieri Botta Marco, Costa Rosa Anna, Suino, Muliere, Dutto, Palma Mellano, Mercurio, Angeleri, Vaglio, D'Ambrosio, Pedrale, Papandrea Chiezzi, Moriconi e Contu.
Ha chiesto di intervenire, per dichiarazione di voto, il Consigliere Contu; ne ha facoltà.



CONTU Mario

Relativamente all'ordine del giorno, chiedo al primo firmatario se è disponibile ad inserire un impegno per cui l'Assessore competente possa inserire nel collegato la disponibilità per l'assunzione ai nuovi lavoratori che sono rimasti senza contratto, ma si può usare una formula più generica. Tali lavoratori sono stati licenziati il 1° gennaio 2005 e come bene sa l'Assessore, svolgono compiti di istituto relativamente alla ricerca e al monitoraggio della situazione amianto.
Possiamo inserire, se ritenete opportuno, come impegno finale nel dispositivo, se è d'accordo il primo firmatario: "Impegna inoltre l'amministrazione ad assumere gli opportuni provvedimenti relativi al personale attualmente sospeso". Se ci sarà questo impegno e se mi autorizza il primo firmatario, sarò disponibile a sottoscrivere questo ordine del giorno.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 977, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale considerati gli interventi della Regione Piemonte nell'ambito della bonifica dell'amianto sul territorio regionale, in particolare per il disinquinamento dell'amianto del Casalese e della bonifica del sito dell'ex miniera amiantifera di Balangero vista la deliberazione del Consiglio regionale 19 febbraio 1996, n. 192 2701 'Linee di piano regionale di protezione dell'ambiente, di decontaminazione, di smaltimento e di bonifica, ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall'amianto, legge 27 marzo 1992, n. 257, art 10' e vista la successiva deliberazione della Giunta regionale 5 febbraio 2001 n.
51-2180 'Piano Regionale di protezione dell'ambiente, di decontaminazione di smaltimento e di bonifica ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall'amianto (ARTICOLO 10 della legge 27/03/1992 n. 257) visti gli esiti delle sedute congiunte delle Commissioni consiliari IV (sanità) e V (Ambiente) che, sottolineando l'importanza delle azioni intraprese e dei risultati ottenuti in seguito all'operato della Giunta regionale in tema di bonifica e recupero ambientale, hanno comunque ritenuto necessario rimarcare l'opportunità di implementare iniziative incisive di sorveglianza sanitaria sui lavoratori esposti ed ex esposti nonché di proseguire programmi di monitoraggio e controllo anche al fine di garantire un'adeguata attività di prevenzione attraverso la sensibilizzazione ed il coinvolgimento di tutti i soggetti operanti nel sistema sanitario, si impegna a farsi portavoce presso il Governo (Presidente del Consiglio dei Ministri, Ministro dell'Ambiente e della tutela del territorio, e Ministro della Salute) della richiesta di ulteriori finanziamenti per le bonifiche dei siti inquinanti dell'amianto e per l'eliminazione dello stesso amianto dagli edifici pubblici e privati impegna la Giunta regionale ad intervenire per aumentare la dotazione degli organici tecnico-amministrativi nelle strutture istituzionali con diretta competenza sulla problematica (es: ARPA e ASL) e che sono impegnate nel difficile e complesso svolgimento delle bonifiche a definire, sin dal Bilancio regionale in fase di approvazione, ulteriori risorse per la ricerca clinica sul mesotelioma pleurico, in particolare per gli studi medico-scientifici relativi alla prevenzione della stessa grave malattia neoplastica ad adottare nei confronti dei medici di medicina generale, particolari programmi finalizzati alla sensibilizzazione della categoria sulla problematica in questione, con particolare attenzione alle azioni ed alle misure previste dall'attuale Piano regolatore a fornire annualmente alle commissioni consiliari competenti una informativa sull'attuazione del Piano regionale di protezione dell'ambiente, di decontaminazione, di smaltimento e di bonifica ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall'amianto, approvato con D.G.R. 5 febbraio 2001, n. 51-2180, e sui risultati relativi alle azioni in esso previste".
Il Consiglio approva.
Passiamo all'esame dell'ordine del giorno n. 978, inerente a "Risorse per i servizi socio-assistenziali da destinare alle famiglie con persone anziane non autosufficienti bisognose di assistenza continuativa", presentato dai Consiglieri Suino, Papandrea, Manica, Gallarini, Angeleri, Cattaneo Moriconi, Chiezzi, Botta Marco e Costa Rosa Anna.
Indìco la votazione palese su tale ordine del giorno, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale considerati gli impegni assunti dalla Regione Piemonte nell'ambito delle prioritarie problematiche relative agli anziani non autosufficienti visti gli esiti delle sedute congiunte delle Commissioni consiliari IV (Sanità) e I (Bilancio), a seguito dell'audizione con i più importanti soggetti delle realtà piemontese sia in capo alle principali organizzazioni rappresentative del sistema delle Autonomie Locali (ANCI Piemonte, Lega delle Autonomie) sia in capo alle OO.SS maggiormente rappresentative, e a seguito di quanto evidenziato dal comitato promotore: AVO, SEA, CPD DIAPSI, Gruppi di Volontariato Licenziano, Società del San Vicenzo De Paoli, CSA-Utim stante la necessità di garantire una sostenibilità alle risorse, la copertura pubblica e la compatibilità con l'allocazione delle risorse stesse impegna la Giunta regionale a definire, sin dal Bilancio regionale in fase di approvazione, risorse mirate per l'assistenza alle famiglie attraverso l'assegno di cura, per l'assistenza agli anziani malati non autosufficienti e ai malati di Alzhaimer imputando tali risorse sull' UPB 30021, Capitolo 11948 R 'Fondo regionale per la gestione del sistema integrato degli interventi e servizi sociali' (L.R. 1/2004) e sulla UPB 30011, Capitolo 11992 S 'Trasferimento di fondi agli enti gestori dei servizi socio-assistenziali da destinare alle famiglie con persone anziane non autosufficienti bisognose di assistenza continuativa' (Articolo 180, comma 14, Legge 388/2000)".
Passiamo, infine, all'esame dell'ordine del giorno n. 970 inerente a "Ospedale San Biagio di Domodossola" presentato dal Consigliere Cattaneo.
La parola alla Consigliera Manica.
Ha chiesto di intervenire la Consigliere Manica; ne ha facoltà.



MANICA Giuliana

Riteniamo che questo sia un problema di grande importanza, come ce ne sono tantissimi altri in Piemonte. Nella discussione della finanziaria e in questa fase conclusiva noi abbiamo fatto la scelta di assumere ordini del giorno che fossero su grandi problematiche e che vedessero la condivisione del Consiglio (penso al documento sull'amianto e a momenti che hanno queste caratteristiche).
Questo è un ordine del giorno di tipo ordinario, su un singolo problema, a cui se ne potrebbero aggiungere altri cento, di cento altre ASL, di cento altri ospedali, di cento altri servizi, compresa la questione che hanno posto i pensionati davanti al Consiglio pochi attimi fa, che riguardano i LEA e una serie di altre problematiche.
Non voglio entrare nel merito del contenuto, ma pongo una questione di metodo. Ritengo che questo dia la stura all'insoddisfazione di tutti i Consiglieri che non possono sollevare problemi di grande rilevanza, e che vorrebbero invece sollevare, e si autocensurano per le ragioni che sappiamo (sono prioritarie la finanziaria e il bilancio). Così come dobbiamo chiudere in un momento come questo, in una fase in cui mancano due giorni alla conclusione del Consiglio e in cui bisogna convocare una Conferenza dei Capigruppo che calendarizzi anche gli ultimi importanti, necessari e urgenti provvedimenti, come tutto ciò che non ha carattere generale, non ha carattere di urgenza (pur essendo un grande problema, tanto più che è un ordine del giorno e, come si dice, l'ordine del giorno non si nega mai a nessuno), al di là di tre righe su un giornale di un comunicato stampa che non rende effettivo beneficio a chi ne ha bisogno.
Per tutte queste ragioni, chiederei che l'ordine del giorno venisse ritirato. Non facciamolo bocciare dal Consiglio.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cattaneo; ne ha facoltà.



CATTANEO Valerio

Non intendo ritirare questo ordine del giorno e voglio spiegarne il motivo.
Ho presentato un emendamento su queste problematiche in Commissione molte settimane fa. L'Assessore mi ha spiegato e mi ha convinto di ritirare quell'emendamento in sede di I Commissione, in quanto erano già previsti in un capitolo complessivo, interventi di manutenzione straordinaria.
Mi sono confrontato con l'Assessore e ho ritenuto di presentare il 24 gennaio (non accetto che venga definito una "marchetta") un ordine del giorno semplicemente per impegnare la Giunta a fare in fretta. Essendo materia collegata, non intendo ritirarlo e se il Consiglio, ascoltato l'intervento della Consigliere Manica, dovesse ritenere di non condividerlo e di bocciarlo, faccia pure e nessuno si senta intimidito, ad iniziare dai Consiglieri del mio Gruppo, che possono votare in piena libertà.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'ordine del giorno n. 970, inerente a "Ospedale San Biagio di Domodossola", presentato dal Consigliere Cattaneo il cui testo recita: "Il Consiglio regionale del Piemonte considerato che, al fine di rispettare pienamente la normativa igienico sanitaria, presso le cucine dell'Ospedale San Biagio di Domodossola vengono confezionati esclusivamente i pasti freddi e i primi piatti per i pazienti ricoverati, mentre i secondi piatti vengono confezionati in altra sede e successivamente trasportati per la distribuzione presso il nosocomio domese atteso che l'ASL 14, con propria deliberazione del febbraio 2004, ha rappresentato l'esigenza di dover realizzare presso l'Ospedale San Biagio di Domodossola dei nuovi locali mensa e delle nuove cucine idonee ad un confezionamento di un pasto completo per i pazienti presso lo stesso nosocomio, chiedendo alla Regione di approvare lo stato di fattibilità e di stanziare un finanziamento di un milione di euro tenuto conto che l'Assessorato alla Sanità Valter Galante, in occasione della sua visita, ha dato la più ampia assicurazione in questo senso anticipando che la Regione metterà in atto il finanziamento ad opere e che le stesse insisteranno sull'attuale area del seminterrato della 'nuova ala', dove saranno realizzate le nuove cucine e i locali mensa impegna la Giunta regionale a perfezionare al più presto il finanziamento completo della realizzazione delle nuove cucine e dei nuovi locali mensa per il San Biagio di Domodossola e, tenuto conto che le nuove cucine saranno realizzate in un'area nuova e già disponibile del nosocomio, di avviare al più presto le procedure di gara e di assegnazione dei lavori al fine di vedere realizzate le opere entro breve tempo, ripristinando celermente il confezionamento del pasto completo presso la sede dell'Ospedale di Domodossola".
L'esito della votazione è il seguente: presenti 34 Consiglieri votanti 25 Consiglieri hanno votato SI' 25 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 9 Consiglieri Il Consiglio approva.
Indìco la votazione nominale sull'intero testo di legge.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 36 Consiglieri hanno votato SÌ 28 Consiglieri hanno votato NO 8 Consiglieri Il Consiglio approva.


Argomento: Bilanci preventivi

Esame disegno di legge n. 685, inerente a "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2005 e bilancio pluriennale 2005-2007"


PRESIDENTE

Passiamo all'esame del disegno di legge n. 685, di cui al punto 3) all'o.d.g.
Il Consigliere relatore, Gallarini, aveva già illustrato la relazione.
Pertanto, possiamo passare alla discussione generale sul documento.
Non essendoci richieste di intervento, si proceda alla votazione dell'articolato.
ARTICOLO 1 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 1.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 2 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 2.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 3 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 3.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 4 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 4, nel testo originario.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 5 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 5.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 6 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 6.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 7 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 7.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 8 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 8.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 9 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 9.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 10 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 10.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 11 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 11.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 12 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 12.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 13 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 13.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 14 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 14.
Il Consiglio approva.
La parola alla Consigliera Manica, per dichiarazione di voto sull'intero testo.



MANICA Giuliana

Una dichiarazione molto sintetica. Il nostro voto è contrario convintamente contrario, perché questo bilancio, seppure contenga una limitazione della propria capacità di spesa - che a mio avviso è di pura correttezza istituzionale - cioè le spese obbligatorie più il 10%, salvo altre voci particolarmente urgenti al 31 maggio, consegnando al prossimo Presidente e alla prossima Giunta il bilancio definitivo con un assestamento che si caratterizzerà come il primo bilancio della legislatura, contiene al suo interno tutte quelle storture che hanno portato fino a questa fase.
Le storture, in particolare, sono quelle di un bilancio non chiaro, non leggibile, in cui il deficit della sanità, mai chiaro e per grande parte non definibile ed occulto, si mangia le risorse regionali; a fronte di 220 milioni di IRPEF, con un prelievo fiscale al massimo, per quanto riguarda la Regione (più di 200 milioni di ticket), rimangono ancora alte le cifre del buco sanitario e inchiodano l'intero bilancio regionale, non consentono investimenti e scelte su due settori che riteniamo importanti: la ridefinizione, la riforma e il rilancio del welfare regionale e la ridefinizione di politiche di sviluppo che guardino allo sviluppo all'occupazione, alla diversificazione produttiva, alla formazione all'innovazione in modo centrale. E', in sostanza, il bilancio finale di una Giunta che in questo modo si è caratterizzata per tutta la legislatura.Concludo molto brevemente questo intervento, che vede la dichiarazione del nostro voto convintamene contrario, anche alla luce delle motivazioni che proprio stamattina le organizzazioni dei pensionati ci hanno sollecitato per la terza volta in tre anni, con manifestazioni davanti alla sede del Consiglio o della Giunta regionale. Un voto convintamene contrario e mi permetto di far rilevare che non c'è neanche più bisogno di fare polemica perché, all'ultimo bilancio della legislatura e rispetto all'ultimo bilancio della legislatura, il Presidente della Giunta non è rimasto in Aula neanche dieci secondi. Per la serie: non c'è stato mai.
Se il Presidente c'è solo sui manifesti elettorali, ma non c'è nelle azioni di governo del Piemonte, come abbiamo potuto vedere e valutare più volte, penso che i cittadini piemontesi se ne ricorderanno tra non molto tempo, nel momento in cui, finita questa legislatura, con il voto se ne dovrà aprire una nuova.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'intero testo di legge.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 38 Consiglieri hanno votato Sì 29 Consiglieri hanno votato NO 9 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori.


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Manica, sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



MANICA Giuliana

Non siamo d'accordo su questo modo di procedere, anche perché alla riunione dei Capigruppo non era questa la procedura concordata. Per noi non si incardina alcun provvedimento. Alle 14.30 si fanno i Capigruppo e lì si decide.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cattaneo.



CATTANEO Valerio

Credo che non possiamo dire semplicemente: "Aggiorniamo alle 14.30 la riunione dei Capigruppo". Allora faccio una proposta.
Siccome non ci sono segreti militari, alla riunione dei Capigruppo ci siamo trovati sostanzialmente su questo programma (l'ho detto prima e lo dico adesso in modo molto chiaro): ci sono ancora le giornate di martedì e mercoledì, che possiamo dedicare essenzialmente a tre aspetti: 1) la legge sulla ricerca, che forse è il provvedimento più condiviso, ma che necessita di un lavoro istruttorio in Commissione che naturalmente è impossibile svolgere in aula; 2) il collegato, per valutare se farlo, se non farlo cosa farne, come cambiarlo, considerare l'ipotesi di un maxi-emendamento sostitutivo con le parti condivise o quant'altro; 3) due o tre provvedimenti, fra cui ricordo in particolare una deliberazione relativa a un parco (in questo non ricordo il nome).
Per rispetto verso i colleghi, ritengo che si debba fare già ora una sorta di programmazione, che potrebbe essere la seguente: alle 14.30 la Conferenza dei Capigruppo, così può parteciparvi anche l'Assessore Pichetto, la cui presenza ritengo fondamentale poiché è titolare dei due provvedimenti; oggi sconvocare il Consiglio, in modo che i Consiglieri abbiano il pomeriggio libero (non sappiamo quanto durerebbe la discussione sul collegato, una volta iniziata); i colleghi stiano in allarme per la giornata di domani, perché bisogna mantenere la convocazione del Consiglio altrimenti mancherebbero le 24 ore per le Commissioni, e ogni Gruppo si farà carico di avvisare i colleghi se domani ci sarà il Consiglio oppure se ci saranno le due Commissioni (la I per il collegato e la I, VI e VII per la legge sulla ricerca); mercoledì verrebbe in aula quanto eventualmente licenziato dalle due Commissioni.
In sostanza, oggi pomeriggio liberiamo tutti perché - non prendiamoci in giro - è inutile bloccare qui a tutti i costi i Consiglieri. Ci permette di tenere la Conferenza dei Capigruppo, dopodiché si avvisa se domani c'è Consiglio o, molto più probabilmente, le Commissioni, quali e a che ora.
Per mercoledì, poiché sarà l'ultimo giorno della legislatura, credo che sarà significativa la presenza di tutti i Consiglieri: per qualcuno - parlo per me - potrebbe essere l'ultima opportunità di parlare da questo microfono. Personalmente parteciperò volentieri, anzi andrò a casa con una certa apprensione, perché potrebbe essere l'ultima volta e quindi ovviamente credo che mercoledì, al di là delle battute, sia un giorno importante.
Farei così, Presidente, se lei è d'accordo, perché credo che il momento particolare della campagna elettorale di fine legislatura debba mettere in condizione i colleghi di disporre del proprio tempo in maniera proficua e logica.



PRESIDENTE

Semplicemente, mi stavo consultando con l'Assessore Cotto perché mercoledì mat tina, alle 9.30, è convocata l'audizione di un Comitato di Solidarietà, per cui valutavo la possibilità di convocare il Consiglio alle ore 10.00 (tanto poi inizierà alle 10.30). Le altre Commissioni sono previste alle 9.30 e pensavamo di lasciarle per non sconvocare le audizioni del Comitato di Solidarietà con tutte le Associazioni ONLUS che operano nel Sud-Est asiatico a seguito del maremoto. Allora, colleghi, si potrebbe fare così: sospendiamo il Consiglio per oggi pomeriggio, facciamo la riunione dei Capigruppo alle ore 14.30, dopodiché valutiamo le Commissioni da convocare per domani e il Consiglio - cominciamo già a dirlo - probabilmente sarà convocato alle 10.00 di mercoledì. Ricordo ancora l'audizione delle ore 9.30. Grazie, colleghi.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 12.08)



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