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Dettaglio seduta n.520 del 23/12/04 - Legislatura n. VII - Sedute dal 16 aprile 2000 al 2 aprile 2005

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Argomento:


PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE TOSELLI



(Alle ore 10.36 il Vicepresidente Toselli comunica che la seduta avrà inizio alle ore 11.10)



(La seduta ha inizio alle ore 11.15)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Albano, Botta Franco Maria, Casoni Costa Enrico, Ghigo e Racchelli.


Argomento: Giunta, organizzazione e funzioni

b) Assegnazione temporanea delle funzioni di Vicepresidente della Giunta Regionale all'Assessore Gilberto Pichetto Fratin.


PRESIDENTE

Con decreto n. 138 del 22 dicembre 2004, sono state assegnate temporaneamente le funzioni di Vicepresidente della Giunta regionale all'Assessore Gilberto Pichetto Fratin.


Argomento:

c) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi della Scuola Elementare "Podio" di Pino Torinese


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli allievi della Scuola Elementare "Podio" di Pino Torinese in visita a Palazzo Lascaris, ai quali auguro buona permanenza.
Auguro a voi, alle vostre famiglie e alla cittadinanza tutta un Buon Natale.


Argomento:

Risposta scritta ad interrogazioni e interpellanze

Argomento: Stato giuridico ed economico del personale dipendente

Interrogazione n. 3110 del Consigliere Muliere, inerente a: "Assegnazione posizioni organizzative al Settore decentrato OO.PP. e Difesa Assetto Idrogeologico di Alessandria" (Risposta scritta)

Argomento: Innovazione tecnologica

Interrogazione n. 3083 del Consigliere Giordano, inerente a: "Rete piemontese a banda larga (RUPAR2)" (Risposta scritta)


PRESIDENTE

Comunico che verrà data risposta scritta all'interrogazione n. 3110 del Consigliere Muliere, inerente a: "Assegnazione posizioni organizzative al Settore decentrato OO.PP. e Difesa Assetto Idrogeologico di Alessandria" e all'interrogazione n. 3083, del Consigliere Giordano, inerente a: "Rete piemontese a banda larga (RUPAR2)".


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione - Programm. e promoz. attivita" socio-assist. (assist. minori, anziani, portat. handicap, privato sociale, nuove poverta")

Interrogazione n. 3158 dei Consiglieri Rosa Anna Costa, Angeleri e Scanderebech, inerente a "Attuazione della legge 68/1999: 'Inserimento e integrazione lavoratori disabili'"


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Svolgimento interrogazioni ed interpellanze", esaminiamo l'interrogazione n. 3158, presentata dai Consiglieri Rosa Anna Costa, Angeleri e Scanderebech.
La parola all'Assessore Pichetto, per la risposta.



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al lavoro

Grazie. Con l'interrogazione n. 3158, inerente alla legge n. 68/1999 che ha come finalità la promozione, l'inserimento e l'integrazione lavorativa delle persone disabili nel mondo del lavoro, e che stabilisce quindi, le percentuali in rapporto al numero dei dipendenti che i datori di lavoro pubblici e privati devono riservare alla categoria degli inabili gli interroganti (i Consiglieri Costa, Angeleri e Scanderebech) chiedono al Presidente della Giunta regionale e all'Assessore competente di sapere come mai sino ad ora gli Enti interessati - in questo caso gli enti pubblici - e le ASL non abbiano ottemperato alle disposizioni della vigente legislazione, mortificando quelle che potevano essere le giuste attese di numerose persone disabili delle varie categorie e quali iniziative s'intenda assumere perché le ASL della Regione Piemonte predispongano i provvedimenti necessari a dare adempimento alla legge 68 del 12/3/1999.
La L. 68/1999, all'articolo 5 (esclusioni, esoneri parziali e contributi esoneratiti), comma 1, prevede che, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, da emanare entro centoventi giorni dalla data del giorno successivo alla pubblicazione della L. 68 del 23 marzo 1999 siano individuate le mansioni che, in relazione all'attività svolga dalle Amministrazioni pubbliche e dagli Enti pubblici non economici, non consentono l'occupazione di lavoratori disabili o la consentono in misura ridotta.
Questo DPCM non è ancora stato pubblicato, quindi i soggetti interessati non sono ancora stati messi in condizione di ottemperare agli obblighi di legge.
Per quanto riguarda in particolare le ASL, che alcune interpretazioni giurisprudenziali intendevano considerare come soggetti aventi natura di ente pubblico economico, quindi soggette agli obblighi al pari delle imprese private, e di conseguenza non comprese nel citato articolo 5, comma 1, della L. 68/1999, è stata premura dell'Assessorato scrivente sottoporre il quesito circa la natura giuridica delle SL alla Direzione regionale "Affari Istituzionali e Processo di Delega", Settore Attività Giuridico Legislativa a Supporto della Giunta Regionale e delle Direzioni Regionali che, con nota del 6 maggio 2004, prot. n. 6519/1958, afferma che "è ragionevole escludere la natura di Enti pubblici economici dalle ASL".
In attesa dell'emanazione del DPCM citato, ritengo che, in analogia a quanto già avviene per il privato, i Servizi per l'Impiego possano avviare al lavoro presso gli enti pubblici ed in particolare le ASL, le persone disabili per le quali non sono richieste mansioni tecniche specifiche e che comunque possano essere avviate al lavoro persone con invalidità che non comportano particolari difficoltà di inserimento (ad esempio disabilità fisiche).
Pertanto, la Regione inviterà le ASL ad inserire al lavoro persone disabili per mansioni giudicate praticabili attraverso il rapporto con i Servizi anche nelle more del citato DPCM.
Per quanto attiene al proprio personale, l'Amministrazione regionale ha adottato, sin dal marzo 2000, una serie di misure mirate a riassorbire la momentanea e limita "scopertura"riferita a tutto il personale di ruolo della Giunta regionale.
A tal fine sono stati messi in atto i seguenti provvedimenti: riserva agli appartenenti alle categorie protette di cui alla legge in oggetto del 50% dei posti messi a concorso richiesta diretta alla Provincia di Torino - Collocamento disabili - di avvio di n. 8 lavoratori (profilo professionale di "Operatore" per lo svolgimento di funzioni di usciere) appartenenti alle categorie protette di cui alla legge 68/99 richiesta diretta alla Provincia di Torino - Collocamento disabili - di avvio di n. 5 lavoratori (profilo professionale di "Esecutore" per lo svolgimento di funzioni di centralinista) appartenenti alle categorie protette di cui alla legge 113/85.
A completamento delle informazioni, si comunica che risultano in servizio n. 123 disabili e n. 32 dipendenti appartenenti alle categorie protette di cui all'articolo 18 della legge 68/99.
In questa risposta faccio riferimento solo alle richieste sul Collocamento disabili della Provincia di Torino, perché erano quelle vecchie e non c'era ancora il provvedimento di unificazione dei servizi per l'impiego a livello regionale. Oggi le richieste vanno su tutti i servizi per l'impiego a livello regionale, indicando il luogo di espletamento delle funzioni quindi non più solo a Torino.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Costa Rosa Anna.



COSTA Rosa Anna

La ringrazio, Assessore Pichetto, e le chiedo la risposta scritta.
Vorrei che i servizi integrati così come lei diceva prima, cioè che gestiscono il tutto a livello regionale e non più a livello di Provincia riuscissero in qualche modo ad essere incidenti rispetto alle situazioni ben evidenziate nell'interrogazione. Si tratta di numeri veramente incredibili, perché parliamo di duemila e più di posti vacanti e di persone che dovrebbero coprire, ai sensi di legge, queste percentuali.
Assessore, mi fa un po' specie che soprattutto gli Enti pubblici, che dovrebbero essere quelli che danno un esempio ai privati nella copertura di questi posti, al riguardo siano assolutamente inadempienti, dal mio punto di vista. Di conseguenza, riterrei di chiedere un'attenzione particolare per far sì che, piano piano - lei ha parlato di cinque, dieci posti - si arrivi a coprire 900 posti nelle ASL e migliaia di posti negli Enti pubblici. In più, voglio dire un'altra cosa all'Assessore. Credo che questa situazione, rispetto alle percentuali non coperte della legge 68/99 e poi eventualmente di questo decreto di cui stiamo aspettando l'emanazione abbia una particolarità: vi è la categoria dei disabili psichici per i quali richiederei altrettanta attenzione - che non c'è, non c'è per gli altri, figuriamoci se c'è per questi - perché un alto numero delle persone che oggi hanno una disabilità psichica è in grado - anche i servizi ce lo confermano - di poter svolgere delle mansioni elementari, ma comunque svolgere delle mansioni.
Di conseguenza, in questo settore e su questo tema pregherei la Giunta c'è anche la presenza dell'Assessore Cotto, di cui conosco bene la sensibilità - di lavorare in modo tale da poter avere altri risultati e altri riscontri.
Come Consigliere regionale, da parte anche delle aziende private spesso mi sento dire: "Non sollecitate noi". Succede a volte, anche parlando con amici che hanno questi problemi e che magari dicono: "Vorremmo cercare di avere i disabili, quelli che comunque riescono a fare qualche cosa".
Mi rendo conto che c'è un lavoro di tipo personalizzato che deve essere fatto, ma se non c'è quest'attenzione e se non viene fatto questo lavoro penso che noi, come Giunta e come Regione, dovremmo almeno pretendere che gli Enti pubblici (nella fattispecie ci sarà anche il Consiglio), comunque quelli che hanno più possibilità di essere in qualche modo evidenziati da parte dei terzi, si incamminino verso una copertura di questi posti, anche gradatamente, perché i disabili sono tanti, ma anche i posti sono tanti e mi sembra che non ci siano problemi tra domanda e offerta. Il problema è di gestire bene questa situazione e di far sì che ci sia da parte nostra, come ho già ribadito prima, l'esempio. L'Ente pubblico non può essere assolutamente attaccato come lo è stato in questo settore.


Argomento: Partecipazioni azionarie regionali

Proseguimento esame disegno di legge n. 614 "Attuazione di iniziative finalizzate al rilancio dell'attività convegnistica e congressuale" (Presentazione questione sospensiva)


PRESIDENTE

Passiamo alla trattazione del punto 3) all'o.d.g.: "Proseguimento esame disegno di legge n. 614".
Eravamo sull'articolo 1 e stavamo per iniziare il dibattito generale sul tale articolo. Intanto distribuiamo gli emendamenti rimasti affinché i Capigruppo li possano avere.
Non vi sono interventi sull'articolo 1, per cui entriamo nel merito degli emendamenti.
ARTICOLO 1 Emendamento rubricato n. 4 presentato dai Consiglieri Chiezzi e Moriconi: all'articolo 1, comma 1, sostituire "vocazione congressuale" con "attività congressuale"



PRESIDENTE

Consigliere Chiezzi, il suo emendamento vuole sostituire...



(Commenti fuori microfono del Consigliere Chiezzi)



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Chiezzi; ne ha facoltà.



CHIEZZI Giuseppe

Se i Consiglieri acconsentono propongo di esaminare prima il disegno di legge n. 687 "Autorizzazione all'esercizio provvisorio del bilancio della Regione Piemonte per l'anno 2005" e poi il provvedimento sui centri turistici, perché è una discussione di tipo diverso.



PRESIDENTE

Intanto bisogna iscrivere il disegno di legge n. 687. Se l'Aula acconsente lo diamo per iscritto (mi sembra che per l'iscrizione l'Aula acconsenta).



(Commenti fuori microfono del Consigliere Marcenaro)



PRESIDENTE

Prima pongo in votazione l'iscrizione del nuovo punto all'o.d.g. Se non c'è il numero legale, riprenderemo da dove siamo attualmente.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cattaneo; ne ha facoltà.



CATTANEO Valerio

Chiedo un minuto di sospensione per fare rientrare i Consiglieri, poi iscriviamo l'esercizio provvisorio. Poiché c'è stata una proposta di inversione dei punti all'o.d.g., dobbiamo prima votarla. Dico subito che la maggioranza è contro l'inversione. Siamo convocati anche in seduta serale quindi facciamo prima questo provvedimento e in coda l'esercizio provvisorio.



(Commenti fuori microfono del Consigliere Palma)



PRESIDENTE

Consigliere Palma, dobbiamo prima iscrivere il provvedimento. Per iscrivere il provvedimento ci vogliono 31 voti, dopo l'iscrizione provvederemo a proporre l'inversione all'o.d.g.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cattaneo; ne ha facoltà.



CATTANEO Valerio

In buona fede prima ho affermato che ero contro l'inversione, e ringrazio il Consigliere Palma per la sua attenzione. Ricordo che il provvedimento è della Giunta, l'iscrizione lo chiede la Giunta. In questo momento la Giunta non chiede l'iscrizione. Si provveda ad andare avanti con i lavori.



PRESIDENTE

Il Consigliere Chiezzi ha chiesto la parola sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



CHIEZZI Giuseppe

Chiedo di sospendere l'esame del disegno di legge n. 614 a successiva data da definirsi. Chiedo di mettere in votazione questa richiesta.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Palma; ne ha facoltà.



PALMA Carmelo

Se l'esercizio provvisorio non è iscritto, è evidente che non si pu votare un'inversione su un provvedimento che non è iscritto. Io avevo inteso che il Consigliere Chiezzi chiedesse, contestualmente, anche l'iscrizione, chiedendo l'inversione. E' chiaro che il Consigliere Chiezzi non chiede l'iscrizione dell'esercizio, ma la sospensione di questo provvedimento. Si metta in votazione la sospensione del provvedimento.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla proposta di sospensiva del provvedimento n. 614.
Dichiaro non valida la votazione per mancanza del numero legale (ex articolo 52, comma 4 del Regolamento)



(La seduta, sospesa alle ore 11.40 riprende alle ore 12.25)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE COTA



PRESIDENTE

La seduta riprende.
C'era una richiesta di sospensiva richiesta dal Consigliere Chiezzi che non ha raggiunto il numero legale. Tuttavia mi pare che sul punto, se non ho capito male, ci sia un orientamento della Giunta di accettare la sospensione del provvedimento.
Indìco la votazione palese sulla sospensione della trattazione del provvedimento n. 614.
Il Consiglio approva.


Argomento: Esercizi provvisori

Iscrizione all'o.d.g. ed esame del disegno di legge n. 687: "Autorizzazione all'esercizio provvisorio del bilancio della Regione Piemonte"


PRESIDENTE

Propongo di iscrivere all'o.d.g. il seguente provvedimento "Autorizzazione all'esercizio provvisorio del bilancio della Regione Piemonte per l'anno 2005" Indìco la votazione sull'iscrizione del nuovo punto all'o.d.g.
Il Consiglio approva Passiamo all'esame del provvedimento testé iscritto all'o.d.g.
La parola al relatore, Consigliere Gallarini.



GALLARINI Pierluigi, relatore

Grazie, Presidente.
"Il disegno di legge in oggetto ha per scopo l'autorizzazione all'esercizio provvisorio del bilancio per l'anno finanziario 2005. La nuova legge regionale di contabilità n. 7 del 2001 prevede che il Consiglio autorizzi l'esercizio provvisorio con legge per periodi non superiori a 4 mesi. Con tale legge si autorizza, in particolare, l'accertamento e la riscossione delle entrate, l'impegno e il pagamento delle spese, sulla base del bilancio presentato al Consiglio in data 16 dicembre 2004, contenuto nel disegno di legge n. 685 (Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2005 e bilancio pluriennale per anni finanziari 2005 e 2007).
E' stata estrapolata la nota di variazione, è andata in consultazione (le consultazioni ci saranno il 10 gennaio), sono stati ridotti i termini per il provvisorio nel disegno di legge proposto: dal 28 febbraio il termine è stato anticipato al 31 gennaio.
L'articolo 1 propone al comma 1 di esercitare provvisoriamente il bilancio della Regione per l'anno finanziario 2005 sino al 31 gennaio 2005 limitatamente ad un sesto degli stanziamenti.
Il comma 2 dello stesso articolo esclude l'applicazione dei limiti previsti al comma 1 agli stanziamenti relativi agli interventi in merito di calamità naturali.
La I Commissione consiliare ha licenziato nella seduta di mercoledì 22 dicembre 2004, a maggioranza, il testo legislativo di legge, lo ha rimesso in aula per la sua sollecita approvazione." Si tratta di due articoli: il primo relativo all'esercizio provvisorio e il secondo relativo alla dichiarazione di urgenza. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei, Consigliere Gallarini.
Ha chiesto la parola il Consigliere Brigandì; ne ha facoltà.



BRIGANDI' Matteo

Presidente, ovviamente, ed intanto parlo a titolo personale, non posso che votare l'autorizzazione all'esercizio provvisorio del Bilancio della Regione Piemonte per l'anno 2005, perché direi che è quasi un atto dovuto comunque un atto necessario per il proseguimento (direbbero i novellatori del codice napoleonico) della vita extrauterina del Consiglio. Non posso non notare che in cinque anni di legislatura, sono stato costretto a dire sempre la stessa cosa. Mentre il primo anno era un fatto che forse poteva essere considerato fisiologico, per l'instaurazione di una maggioranza nuova e diversa, proprio perché all'interno della maggioranza c'era la Lega, da quel momento in avanti sarebbe forse stato opportuno approvare questi documenti di previsione nei tempi normali.
Il Governo centrale quest'anno è riuscito addirittura a far approvare il Bilancio nei termini dell'anno. Sarebbe stato simpatico che altrettanto fosse avvenuto anche quest'anno in Consiglio, soprattutto in riferimento a quelli che sono ovviamente gli impegni elettorali dell'anno prossimo.
Per questi motivi voterò in maniera positiva, dovendo però segnalare il fatto che non gradiamo che i meccanismi di bilancio siano avviati come sempre all'ultimo momento.



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente Riba, che interviene in qualità di Consigliere.



RIBA Lido

Ci troviamo a discutere e a votare questa proposta di esercizio provvisorio, perché neanche quest'anno, che era l'ultimo, siamo riusciti come dire, a tenere un ritmo corretto nell'organizzazione dei nostri lavori e nello svolgimento dei compiti obbligatori che competono al Consiglio regionale.
Mi preoccupa anche il fatto che il bilancio presentato il 16 dicembre al di là dei ritardi, risulterebbe essere un bilancio fatto in modo affrettato, senza indicare delle ovvietà su alcuni capitoli,ma quello è il bilancio che ci è stato messo a disposizione. Successivamente, non riesco a capire con quale equilibrio sia stata decisa nel giro di una settimana una nota di variazione che comprende una manovra addirittura da 300 miliardi.
Tale manovra, per l'esperienza che abbiamo, ammonta addirittura a qualcosa di più di quanto dispongono la Regione e il Consiglio e di quanto pu gestire il Consiglio in ogni esercizio. Quindi, è una manovra chiaramente finalizzata alla indicazione e non alla realizzazione di politiche, ma all'indicazione di politiche si presume che si indichino anche i tempi per concretizzarle.
Pongo altri due problemi e chiudo: il bilancio preventivo deve essere accompagnato da una situazione finanziaria che ha il dovere della chiarezza e della completezza. In questa situazione finanziaria, che si attiene ai criteri di completezza e correttezza, dovrebbero figurare le esposizioni che il Consiglio regionale rivela a conclusione dell'esercizio 2004, cioè a conclusione della legislatura, e i sospesi, i conti, i debiti della sanità probabilmente e anche attendibilmente, gli impegni che sono stati assunti sui finanziamenti comunitari e nazionali, relativamente ai quali abbiamo erogato la spesa derivante dai finanziamenti nazionali e comunitari. Adesso abbiamo uno o due esercizi da coprire con finanziamenti totalmente a carico della Regione.
L'utilizzazione di un modello di autorizzazione all'esercizio provvisorio, limitata ad un mese, in parte consente di avere a disposizione, come Consiglio, perlomeno i tempi, ma bisogna anche che ci siano le volontà di concludere la discussione sul bilancio 2005 con i conti reali della finanza regionale così come essa si presenta a conclusione dell'esercizio.
Tuttavia, dobbiamo operare affinché non si configuri una situazione che non avrebbe davvero precedenti, cioè arrivare alla fine della legislatura alla quale mancano ormai una ventina di giornate lavorative, senza avere neanche approvato un bilancio di previsione, la quale cosa evidentemente configurerebbe una responsabilità insostenibile.
Prendiamo atto dell'impegno a discutere, nel prossimo mese di gennaio del vero bilancio preventivo 2005. Conosciamo già i grossi nodi che emergeranno in quella sede e che avevamo già individuato e indicato, ma che in questa convulsa settimana di incontri, di modifiche e di adattamento del testo, non è stato neanche possibile porre concretamente in discussione.



PRESIDENTE

Grazie, Vicepresidente Riba.
La parola al Consigliere Papandrea.



PAPANDREA Rocco

Intervengo per esprimere il voto contrario a questo provvedimento congiuntamente anche con i Comunisti Italiani e il Gruppo dei Verdi. Credo non sia una novità, altre volte lo abbiamo fatto, ma questa volta lo facciamo con maggior convinzione e con motivazioni politiche.
Arriviamo all'esercizio provvisorio perché la Giunta non ha voluto discutere il Bilancio e le politiche finanziarie. Lo ha fatto, diciamo sottraendo a questo Consiglio la possibilità di discuterne nei tempi previsti. Per l'insieme dei provvedimenti finanziari che devono essere approvati e alcuni dei quali devono essere approvati prima del Bilancio medesimo, cioè il DPEFR e la legge finanziaria, abbiamo previsto in Commissione le audizioni per il mese di Gennaio. Perché? Non per la Presidenza, come al solito ineccepibile, del Consigliere Gallarini della I Commissione, ma perché i provvedimenti sono stati portati con mesi di ritardo. Nel caso del DPEFR, credo che il ritardo sia di sei mesi; non è cosa da poco, per un provvedimento che ha una durata annuale e che deve essere approvato nella prima parte dell'anno, presentarlo a fine anno.
Credo che questo avvenga perché la Giunta non vuole confrontarsi, forse perché priva di un progetto serio rispetto allo sviluppo del Piemonte.
Quindi non vuole confrontarsi su questi aspetti per quanto riguarda il 2005 e avere probabilmente, nello stesso tempo, mano libera per gestire la spesa in modo elettorale e favorire, anche attraverso un finanziamento di clientele, cercare di influenzare il risultato elettorale stesso. Credo che sia un fatto grave, ed è per questo che denunciamo il fatto che si arrivi al provvedimento attuale, all'esercizio provvisorio, semplicemente appunto perché non si è voluto fare altro, perché si è voluto espropriare il Consiglio della discussione sui provvedimenti di fondo.
Temo che anche il prossimo anno l'inizio della discussione non sarà facile. Temo che la manovra sia quella appunto di arrivare a fine legislatura senza avere i provvedimenti approvati, per mantenere una situazione di indeterminatezza sulle politiche da portare avanti, ma nello stesso tempo gestire il portafoglio nell'arco della campagna elettorale.
Credo che questo sia un danno per tutti e in particolare per il Piemonte, soprattutto per quei settori dell'economia e della popolazione piemontese, che più stanno soffrendo le politiche che la Giunta ha portato avanti in tutti questi anni; politiche che, in quest'ultimo anno e anche con questo provvedimento, dimostrano tutta la loro pericolosità.



PRESIDENTE

Se non ci sono altri interventi, passiamo all'esame dell'articolato.
ARTICOLO 1 Indìco la votazione palese sull'articolo 1.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 2 Indìco la votazione palese sull'articolo 2.
Il Consiglio approva.
La parola alla Consigliera Manica per dichiarazione di voto sull'intero testo.



MANICA Giuliana

Noi voteremo contro questa richiesta d'autorizzazione all'esercizio provvisorio per una serie di motivazioni. La prima: non ricordiamo un anno in questa legislatura, ma anche nella precedente, in cui la Giunta sia riuscita ad approvare il bilancio di previsione entro il 31 dicembre. Non esiste: la Giunta Ghigo si caratterizza per essere stata una Giunta che ogni volta è sempre ricorsa alla richiesta di autorizzazione all'esercizio provvisorio; ha votato bilanci in termini sempre più tardivi fino all'anno scorso, con scadenze addirittura quasi da consuntivo.Questo ci pare tanto più grave rispetto all'ultimo bilancio della legislatura, che invece avrebbe dovuto contenere in modo chiaro e trasparente e consentire non solo a noi, ma anche agli Enti locali e ai cittadini piemontesi, di leggere le ultime scelte che la Giunta intendeva fare.
In I Commissione ci siamo trovati davanti a una discussione particolare l'Assessore Pichetto lo sa. La Giunta presenta in modo tardivo il documento di bilancio e presenta in modo tardivo la legge finanziaria; noi sappiamo bene che, stante la normativa vigente, non possiamo arrivare alla discussione e alla votazione del bilancio senza aver prima esaminato i documenti che riguardano la legge finanziaria.
Nello stesso tempo, non solo questi documenti sono assolutamente in ritardo, il che comunque è usuale rispetto al comportamento di tutti questi anni - ovviamente viene accolta, da parte della Giunta, una richiesta di consultazioni al 10 gennaio, quindi dall'inizio si pensava di non poter fare questo bilancio - ma si presenta un documento di variazione di bilancio di molti miliardi, molto consistente su alcune voci che riguardano l'agricoltura e quant'altro, che contiene le vere scelte; contiene quelle vere scelte di ordine politico che questa Amministrazione intendeva fare in uno scorcio preelettorale attraverso un documento affrettato come quello pretendendo di chiedere l'autorizzazione all'esercizio provvisorio al 28 febbraio. Tutto questo sulla base di un documento che non era solo tecnico ma che era una variazione presentata all'ultimo momento e che conteneva una serie di scelte politiche che io, conoscendo questa Giunta e l'Assessore Pichetto, non voglio pensare assolutamente che fossero elettorali senz'altro erano ciò che il Piemonte chiedeva da lungo tempo, non abbiamo dubbi in questa direzione.
Tuttavia, non avendo potuto discutere e non avendo potuto accertare direttamente, abbiamo ritenuto e riteniamo ancora adesso che, accanto alla contrarietà che esprimiamo a questo metodo del ricorso all'esercizio provvisorio anche per l'ultimo bilancio della legislatura, c'è un impegno che noi, come opposizione e come Gruppo dei DS, vogliamo assumere.
In seguito a quelle consultazioni del 10 gennaio, in seguito a una riduzione dell'esercizio provvisorio al 31 gennaio, che consideriamo anche un risultato per la nostra opposizione, insieme allo stralcio di quel documento di variazione, intendiamo fare una discussione vera sulla finanziaria e sul bilancio, che abbia i tempi necessari, all'interno del mese di gennaio, perché riteniamo che questo sia un atto trasparente dovuto nei confronti dei cittadini piemontesi, tanto più in chiusura di legislatura.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Brigandì; ne ha facoltà.



BRIGANDI' Matteo

Presidente, nell'intervento di discussione generale avevo preannunciato il voto pensando di esaurire le mie considerazioni esclusivamente a quella parte, ma l'intervento della Consigliera Manica mi ha necessitato un'ulteriore dizione che devo sottoporre al Gruppo.
Due sono le cose alle quali mi sono rassegnato in questa legislatura: 1) al fatto che la Giunta presenti in ritardo il bilancio; 2) che non riesco, specie da quella certa parte, a far capire qualcosa sugli aggettivi dimostrativi, ma pazienza. Questo, codesto e quello sono aggettivi dimostrativi: "questa Giunta", detta dal Consiglio, non va bene, perché è "codesta Giunta".
Inoltre, è interessante il concetto di "affrettato". Ho sentito pronunciare la parola "affrettato" più volte da quella certa parte, è una cosa ricorrente. Secondo me, è una questione di tempi: se una persona ha un'intelligenza normale, istantaneamente due più due fa quattro; se invece una persona è ritardata, due più due fa (piano piano) quattro. E' questo il problema dell'"affrettato" o del "non affrettato", ma non è questo il merito del mio intervenire.
Il merito del mio intervenire è la faccia con cui si vengono a dire certe cose. Ieri in Commissione, alla quale ho partecipato con estrema attenzione per tutto il giorno, si è discusso - le cose bisogna dirle qui adesso - del fatto che c'era una riunione di Giunta sulla previsione di bilancio, che avrebbe dovuto essere ritirata e che, in effetti, è stata ritirata.La richiesta di ritiro è pervenuta dai Consiglieri Ronzani e Brigandì. La Giunta l'ha accolta e così - abbiamo il Presidente della Giunta che può darcene contezza - la riunione della Commissione è finita in tempi anche abbastanza celeri.Se così è - per carità, uno può continuare a dire "io voto contro", "voi siete dei maiali" e tutto quello che si vuole resta comunque il fatto che si è arrivati a un accordo di questo tipo; un accordo su proposta della sinistra, presenti i DS e il Consigliere Picchioni, sulla base del quale si è arrivati oggi a questo risultato.
Questo bisogna dirlo per dare atto a verbale circa la lealtà e la serietà delle proposizioni che vengono dette in quest'aula.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Taricco.



TARICCO Giacomino

Purtroppo ieri per motivi di salute non ho potuto partecipare alla Commissione che ha esaminato questo. Volevo solo dire due cose.
Innanzitutto che ritengo comunque segno, per l'ennesima volta, di scarsa programmazione e preparazione per tempo il fatto di arrivare in queste ore a discutere del bilancio e a dover procedere al bilancio provvisorio.
Considero invece positivo il fatto che si sia deciso di farlo per un mese soltanto rimandando la discussione che sicuramente dovrà essere una discussione di merito.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'intero testo di legge.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 42 Consiglieri hanno votato SÌ 30 Consiglieri hanno votato NO 12 Consiglieri Il Consiglio approva.
Vi auguro un buon Natale.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 12.55)



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