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Dettaglio seduta n.517 del 14/12/04 - Legislatura n. VII - Sedute dal 16 aprile 2000 al 2 aprile 2005

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Argomento:


PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE TOSELLI



(La seduta ha inizio alle ore 15.56)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

La seduta è aperta.
In merito al punto 1) all'o.d.g. comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto i Consiglieri Bussola, Cantore, Casoni, D'Onofrio, Godio Rossi Giacomo e Vaglio.


Argomento: Diritto allo studio - Assistenza scolastica

Interrogazione n. 2999 del Consigliere Tapparo inerente a "Nuove scuole materne pubbliche in Piemonte ancora senza insegnanti"


PRESIDENTE

Passiamo al sindacato ispettivo, partendo dall'interrogazione n. 2999 cui risponde l'Assessore Leo, che ha pertanto facoltà di intervenire.



LEO Giampiero, Assessore all'istruzione

Caro collega Tapparo, ho una risposta che devo integrare con una notizia di pochissimi giorni fa. Prima le fornisco la risposta degli uffici, così come predisposta, e poi aggiungo questa novità che non ho potuto inserire nella risposta perché è legata all'arrivo del nuovo Direttore generale.
In riferimento all'interrogazione n. 2999 del collega Tapparo, relativa alla mancata attivazione in Piemonte, da parte del MIUR, di 70 nuove sezioni di scuola materna pubblica, condividendo le preoccupazioni espresse dal Consigliere sui disagi che da ciò potrebbero derivare alle famiglie piemontesi e non avendo la Regione alcuna competenza in ordine alle scuole materne pubbliche, ho provveduto a chiedere al Direttore del MIUR del Piemonte di aggiornarmi sulla reale situazione, invitandolo ad assumere i più opportuni provvedimenti per evitare disagi o comunque limitarli al massimo. In data 6 ottobre 2004 il dott. Catalano, Direttore generale del MIUR per il Piemonte, mi ha segnalato che dai Centri Servizi Amministrativi piemontesi è stata evidenziata una carenza negli organici di 112 unità.
Poiché il numero di posti disponibili a livello nazionale ammonterebbe a 400 unità la Direzione regionale del MIUR ritiene che potrà essere soddisfatta solamente una parte delle richieste, con ogni probabilità tutte quelle suffragate da condizioni di fattibilità (edilizia, trasporti ecc.).
Il Direttore regionale del MIUR mi ha, poi, segnalato che è attualmente in corso una contrattazione a livello nazionale sui nuovi profili professionali della scuola dell'infanzia connessi con l'anticipo previsto dalla Riforma Moratti, contrattazione, comunque, propedeutica all'assegnazione di nuovi posti e sezioni.
A questo proposito, quindi pur non avendo potestà diretta la Regione ho segnalato il problema e ho avuto la fortuna di incontrare già il nuovo Direttore Dominici e ho segnalato la vicenda. Questo l'ho fatto soltanto l'altro giorno (perché è appena arrivata) al ricevimento in Prefettura.
Mi ha promesso, entro la settimana, un incontro dettagliato su questo di cui risponderò o con un'aggiunta in Aula o con risposta scritta al collega Tapparo, il quale se ritenesse di partecipare a questo incontro è il benvenuto.
La Dottoressa Dominici ha fama d'essere molto competente, il Ministero ha garantito di avere mandato uno dei migliori Direttori di Italia, proprio considerando il Piemonte una situazione complessa.
Aggiungo che il dott. Catalano ha terminato il suo incarico, ma non per demerito, ma perché è tornato a Roma, in quanto aveva desiderio da lungo tempo di coprire la Direzione della Comunicazione. Per cui non c'è stato nessun giudizio negativo, ma un desiderio del dott. Catalano di tornare a Roma. Invece la Dottoressa Dominici è stata pregata dal Ministro Moratti e il Presidente dell'Umbria o delle Marche, da cui proviene, non voleva lasciarla andare via, considerandola molto capace. Ha avuto la stima di più Ministri, da Berlinguer in poi, ed è sempre stata considerata una delle migliori. Quindi, mi sono permesso di darvi anche questa notizia. Si è detta disponibile sia a venire in Commissione sia a fare incontri con Consiglieri interessati.
Io ho preso l'appuntamento e devo dire che ho trovato una gran prontezza, competenza tecnica, naturalmente senza fare paragoni, perché il precedente Direttore aveva competenze su altri fronti. Quindi, ha promesso un incontro ravvicinato e se qualche collega volesse partecipare, in particolare chi è così competente, ne sarei felice.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Tapparo; ne ha facoltà.



TAPPARO Giancarlo

Ringrazio l'Assessore per la risposta e anche per la disponibilità eventualmente ad un incontro collegiale con il nuovo Direttore del MIUR del Piemonte.
E' un atto importante e bello. Voglio solo ricordare che, in passato era consuetudine che Assessori, dinnanzi ad alcuni problemi (nel mio caso ad alcune crisi aziendali) invitassero i Consiglieri regionali dell'area interessata all'incontro che si faceva con la proprietà, con i sindacati delle aziende in crisi.
Mi fa piacere e credo che dovrebbe essere questo il comportamento degli Assessori, e non una gestione tutta chiusa, quasi come se si volesse avere una marcia in più perché si ha un'informazione più diretta.
Ho segnalato il problema, perché quando è scoppiato questo caso esso aveva un carattere di una certa drammaticità, nel senso che vari Comuni avevano fatto uno sforzo importante e meritevole. Quindi, avevano strutturato una presenza di quel tipo di scuola che ha una forte domanda, e poi per un problema di non coordinamento e di mancanza di risorse, il Ministero non riesce a coprirle.
Ora parzialmente si è riusciti a fare qualcosa. La mia idea allora era di esplorare, nella situazione di emergenza, qualche strada per permettere di gettare un ponte, eventualmente con un intervento diretto regionale straordinario, in attesa dell'arrivo della soluzione da parte del MIUR.
Questo per evitare che, all'inizio dell'anno scolastico, queste comunità che avevano visto i loro amministratori fare una scelta coraggiosa e meritevole, non si trovassero beffati, nel senso che dopo aver fatto uno sforzo economico, praticamente la scuola restava vuota e scoperta.
La ringrazio, mi sembra una risposta costruttiva, ma se ne può trarre qualche indicazione di metodo. Siccome spesso per la separazione di compiti e funzioni ci sono degli scoordinamenti, noi in qualche modo dobbiamo anticipare questi processi.
La mia interrogazione avrebbe dovuto essere anticipata da lei cogliendo quello che stava per avvenire, per togliere un po' di lavoro a me e per rendere molto efficace la sua azione. Se noi troviamo delle situazioni che, per mancanza di un adeguato coordinamento, sono momentaneamente scoperte, dovremmo avere il coraggio - anche l'opposizione può essere dialettica su queste cose - di attuare interventi sostitutivi in attesa che la situazione entri a regime.Questo caso, come lei ha colto Assessore, è paradossale. Ci si è trovati al momento dell'inizio della scuola, con uno sforzo economico fatto, ma non c'era la risposta da parte del Ministero. Non si poteva restare in attesa se non c'era alcuna risposta.
Ripeto: la sua azione è certamente meritevole. Forse, senza la mia segnalazione, si andava avanti ancora alcuni mesi, ci sarebbe stata la delusione e lo sconforto delle amministrazioni locali, quindi una situazione diseducativa nei confronti dello sforzo fatto dagli amministratori locali.
Quindi, la ringrazio. Se mi segnala il giorno dell'incontro, vedrò di poter partecipare. Infine, le segnalo di trarre da questa vicenda un'indicazione per affrontare eventuali situazioni analoghe che potrebbero determinarsi in futuro, a partire da oggi fino al 20 febbraio, anzi fino a che questa Giunta resta al potere, perché per la prossima Giunta ovviamente, auspico un cambiamento. In quel caso, la partita è tutta da giocare.


Argomento: Beni culturali (tutela, valorizzazione, catalogazione monumenti e complessi monumentali, aree archeologiche) - Spettacoli: teatro, musica, cinema, danza

Interrogazione n. 2992 del 7 settembre 2004 del Consigliere Pedrale inerente a "Sceneggiato televisivo 'Madamè"


PRESIDENTE

Esaminiamo ora l'interrogazione n. 2992, presentata dal Consigliere Pedrale.
Risponde l'Assessore Leo.



LEO Giampiero, Assessore alle attività culturali e dello spettacolo

Nel marzo del corrente anno la Film Commission Torino Piemonte ha ricevuto la sceneggiatura della miniserie in due puntate "Madame" per la regia di Salvatore Saperi. La casa di produzione era la Janus di Roma società che non compare nell'annuario del cinema.
A seguito della lettura della sceneggiatura, la Film Commission ha ritenuto opportuno offrire la collaborazione per individuare le location in Piemonte.
Le principali location richieste riguardavano una fabbrica, una villa d'alto livello e una casa padronale in zona di risaia.
La Film Commission ha incaricato un location manager che per una settimana ha effettuato sopralluoghi a seguito dei quali sono state individuate quindici location tra le quali, nella zona del Vercellese: Principato di Lucedio: proprietà privata. Tenuta padronale situata a Trino vercellese; antico borgo completamente circondato dalle risaie, già utilizzato per feste di matrimonio Sali vercellese: proprietà privata. Tenuta padronale; antico borgo con castello, completamente circondato dalle risaie Castello di Vattigné: proprietà privata. Tenuta padronale; antico borgo con castello.
Si precisa che dalla sceneggiatura risulta che la parte ambientata in zona di risaie era molto limitata rispetto al complesso della storia. Erano infatti previste solo otto scene, fra interni ed esterni.
La Film Commission ha comunque provveduto ad inviare le fotografie delle quindici location alla casa di produzione, che non ha fornito risposte in merito, né ha effettuato i sopralluoghi.
Ho verificato personalmente che la Film Commission è nota per essere la più efficiente d'Italia. Infatti, è stata sollecita.
Le riprese sono state effettuate lo scorso mese d'aprile in Toscana nella zona di Lucca. Come spesso accade, le società di produzione compiono ricerche su diverse aree geografiche per poi scegliere quelle più adatte anche geograficamente, alle loro esigenze. In questo caso la società Janus non ha fornito alcuna motivazione in merito.
Si sottolinea che la Film Commission segnala e suggerisce location della zona in oggetto, quando il soggetto del film ne dà il motivo, ferma restando la libertà di scelta finale da parte della casa di produzione.
La Film Commission ha peraltro manifestato la disponibilità a studiare la possibilità di elaborare strategie di marketing e di promozione delle terre del riso, così come d'altre zone tipiche e significative del nostro territorio regionale, che prevedono facilitazioni a produzioni cinematografiche e televisive ivi ambientate. Inoltre, ha presentato questi progetti recentemente anche su contesti internazionali e sono stati molto ben accolti.
Il quadro generale, di cui lei chiedeva, è estremamente ricco.
E' previsto l'intervento di sostegno della Film Commission, oltre alla prosecuzione del rapporto con serie televisive ormai affermate (la soap opera "Centovetrine", la seconda serie del fortunato "Elisa di Rivombrosa"), la realizzazione di: Texas di Fausto Paravidino Produzione: Fandango Tipologia della produzione: lungometraggio per il cinema Periodo riprese: Gennaio 2005 Locations: tra Torino e Novi Ligure La pisana di Carlo Lizzani Produzione: Progetto immagine Tipologia della produzione: Miniserie tv in due puntate per la Rai Periodo riprese: da fine marzo 2005 Locations: in fase di ricerca Spaisà di Ettore Scola Produzione: Luna Rossa Cinematografica Tipologia della produzione: lungometraggio per il cinema Periodo riprese: 2005 Location: in attesa, in quanto gli autori sono in fase di definizione della sceneggiatura Do queste notizie con piacere perché, come mi suggeriva il collega Tapparo alcune cose vanno anticipate. Quindi, in questo campo ho anticipato il lavoro, ho preso i contatti e informo in anteprima il Consiglio.
Le stagioni del cuore Produzione: Rizzoli audiovisivi Tipologia della produzione: serie tv in 13 puntate per Canale 5 Periodo riprese: settembre-ottobre 2005 Location: da definire, sceneggiatura in fase di scrittura Il maestro di Osaka Produzione: Sergio Silvia Fiction Tipologia della produzione: serie tv in 6 puntate Periodo riprese: giugno 2005 Location: da definire Racconto italiano Produzione: Palomar di Carlo degli Esposti Tipologia della produzione: serie tv in 4 puntate Periodo riprese: da definire Location: da definire Per quanto concerne più direttamente la Regione Piemonte, ha mantenuto la competenza nel sostegno alla produzione del documentario "Sorriso amaro" per la regia di Matteo Bellizzi, prodotto dalla società Stefin di Torino.
Si narra l'incontro con un gruppo d'anziane donne che avevano lavorato come mondine nel Vercellese nel periodo in cui, cinquanta anni fa, era stato girato il film "Riso amaro" di De Santis con Silvana Mangano. Alcune di loro avevano anche partecipato al film come comparse. Attraverso le interviste, le immagini d'epoca, i brani del film e la visita ad alcuni grandi cascinali del Vercellese è stato creato un delizioso affresco del territorio delle terre del riso. Pur scontando le note difficoltà di mercato esistenti in Italia per il settore documentaristico, il prodotto ha incontrato l'unanime apprezzamento della critica, dei festival di settore e del mercato internazionale, costituendo un valido, seppur settoriale strumento di promozione indiretta del territorio vercellese.
"Sorriso amaro", che ha debuttato nel 2003, è stato selezionato ai seguenti festival ed eventi internazionali, con l'appoggio e la sponsorizzazione della Regione Piemonte e della Film Commission: 61^ Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia (settembre 2003) che ha avuto una buon'accoglienza MoMa Museum (New York), unico documentario italiano selezionato, dicembre 2003 Mostra del Cinema di Valencia, 2004 Festival CMCA/RAI de la Méditerranée 2004, Siracusa, (Vincitore del primo premio come migliore documentario di creazione) Prix Europe, Berlino 2004 Rencontres Internationales du Documentaires de Montreal (Quebec - Canada 2004) Festival Libero Bizzarri (si terrà a novembre a San Benedetto del Tronto 2004).
Sia a Venezia che a New York la presentazione del documentario è stata accompagnata dalla realizzazione di momenti promozionali, molto apprezzati e partecipati, che hanno abbinato alla proposta culturale la degustazione dei prodotti tipici della nostra regione e, in particolare, delle terre del riso.
Il documentario è stato acquistato al momento dalle seguenti televisioni: YLE (Finlandia) TSI (Svizzera Italiana) RTBF (Belgio) RVU(Olanda) SVT (Svezia) TV Ontario (Canada) RAI TRE (Italia) RAI SAT (Italia) E' stato distribuito in videocassetta con La Stampa a Vercelli Verbania, Novara, Biella e Alessandria.
E' stato presentato ai mercati internazionali: MIP TV (Cannes) 2003 e 2004 MIP COM (Cannes) 2003 e 2004 Biarritz (Francia) 2003 Sunny Side of the Doc (Marsiglia) 2003 e 2004.
Sempre con una promozione almeno documentaria delle terre del riso.
Mi permetto di dire che sono orgoglioso e grato che alcuni colleghi abbiano ascoltato, pur non essendo interroganti. Questo dimostra quanto hanno prodotto gli investimenti sulla Film Commission, se pensate che sono investimenti molto ridotti. Questo documentario sulle terre del riso e sul vercellese è andato in tutto il mondo.
Ringrazio il collega Pedrale per la sollecitazione e per avermi dato l'opportunità, come diceva il collega Tapparo, di riferire al Consiglio regionale in via preventiva e di ragionamento. Poi, per i cinefili come il collega Placido, credo che tutto questo sia interessante. Grazie.



PRESIDENTE

La ringrazio, Assessore Leo.
La parola al Consigliere Pedrale.



PEDRALE Luca

Ringrazio l'Assessore Leo per la puntuale ed approfondita risposta.
L'interrogazione era scaturita da uno stupore generale, sorto nel momento in cui l'opinione pubblica vercellese seppe della preparazione - e ormai della realizzazione - di questa Fiction, che aveva come argomento l'ambientazione nelle risaie.
Stranamente, si era appreso che era stato girato in Toscana, dove la risicultura svolge un ruolo sicuramente meno importante che in Piemonte, in particolare in provincia di Vercelli.
Peraltro, la risposta che l'Assessore ha fornito ha dimostrato che Film Commission era attenta alla sollecitazione: aveva fornito le possibili location dove girare questa Fiction; quindi, evidentemente, la scelta va imputata esclusivamente della produzione, e non alla "non disponibilità" di Film Commission a trovare i siti adatti, che, a mio parere, erano più che adeguati nella nostra Regione.
Evidentemente, sono prevalse altre logiche, più strettamente cinematografiche e aziendali, all'interno della produzione, che hanno indotto il regista e gli sceneggiatori a puntare su altre zone d'Italia dove girare questa Fiction. Peraltro, dalla risposta dell'Assessore, ho appreso con piacere che, grazie a quest'interrogazione, abbiamo potuto conoscere un ampio ventaglio d'attività che Film Commission - quindi, di fatto, la Regione stessa - svolge nell'incentivare e nello sviluppare la cinematografia sul nostro territorio, soprattutto dal punto di vista di promozione culturale e socio-economica d'alcune nostre aree geografiche nonché all'indotto economico che sicuramente lo sviluppo della cinematografia nella nostra Regione può produrre. Mi ritengo, pertanto soddisfatto della sua risposta e chiedo gentilmente una copia del suo intervento. Grazie.



PRESIDENTE

Abbiamo terminato lo spazio dedicato al sindacato ispettivo.


Argomento:

Iscrizione argomenti all'o.d.g.


PRESIDENTE

Propongo di iscrivere all'o.d.g. i seguenti provvedimenti: disegno di legge n. 614 n. "Attuazione di iniziative finalizzate al rilancio dell'attività convegnistica e congressuale " ordine del giorno n. 966, presentato dai Consiglieri Tapparo, Chiezzi Papandrea e Moriconi, avente per oggetto "Mantenimento dell'indennità speciale di disoccupazione agricola a rischio con la Legge Finanziaria 2005".
Indìco la votazione palese per l'iscrizione di tali provvedimenti all'o.d.g.
Il Consiglio approva.


Argomento: Nomine

Nomine - Proclamazione degli eletti


PRESIDENTE

Relativamente al punto 5) all'o.d.g. che reca: "Nomine - Proclamazione degli eletti", in base allo scrutinio effettuato, possiamo procedere alla proclamazione.
Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo (articolo 13 dello Statuto) Assemblea dei Soci - Designazione di 2 rappresentanti Proclamo designati quali rappresentanti dell'Assemblea dei Soci della "Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo" i signori Agostino Angeleri e Paolo Dentis.
Fondazione I.S.I. Istituto per l'Interscambio Scientifico - (articolo 7 dello Statuto) - Consiglio di Amministrazione - nomina di 1 rappresentante Proclamo nominato quale rappresentante del Consiglio di Amministrazione della "Fondazione I.S.I. - Istituto per l'Interscambio Scientifico" il signor Marco Dapiran.
Associazione per lo sviluppo scientifico e tecnologico del Piemonte - ASP articolo 9 dello Statuto) - Consiglio di Amministrazione - Designazione di 1 rappresentante Proclamo designato quale rappresentante del Consiglio d'Amministrazione dell'Associazione per lo Sviluppo Scientifico e Tecnologico del Piemonte A.S.P. il signor Antonio Saporito.
Ente ACLI Istruzione Professionale - EN.A.I.P. (articolo 14 dello Statuto) Collegio sindacale - nomina di 1 sindaco effettivo e di 1 sindaco supplente Proclamo designati quale sindaco effettivo il signor Paolo Delfino e quale sindaco supplente il signor Gennaro Cesario.
Ente di gestione del Parco naturale dei Laghi di Avigliana (articolo 9 legge regionale n. 12/1990) - Consiglio Direttivo - nomina di 1 membro con esperienza in materia zoologica, botanica e idrobiologia in sostituzione del signor Pianta Dichiaro non valida la votazione, ai sensi degli articoli 52, 70 e 72 del Regolamento interno del Consiglio regionale.
Fondazione Italiana per la Fotografia (articolo 13 dello Statuto) Collegio dei Revisori - designazione di 1 sindaco supplente iscritto nel Registro dei Revisori contabili in sostituzione della signora Anna Cataldo Dichiaro non valida la votazione, ai sensi degli articoli 52 e 70 del Regolamento interno del Consiglio regionale.
Ente di gestione della Riserva naturale orientate delle Baragge, della Riserva naturale speciale della Bessa e dell'Area attrezzata Brich di Zumaglia e Mont Prevè - (articolo 10, l.r. 61/1995) - Consiglio Direttivo nomina di 1 membro in sostituzione del signor Ugo Mosca Proclamo nominato, quale membro in sostituzione del signor Ugo Mosca, del Consiglio Direttivo dell'Ente di gestione della Riserva naturale orientata delle Baragge, della Riserva naturale speciale della Bessa e dell'Area attrezzata Brich di Zumaglia e Mont Prevè, il signor Marco Pichetto Fratin.
Ente di gestione del Parco naturale delle Lame del Sesia e delle Riserve naturali speciali dell'Isolone di Oldenico, della Garzaia di Villarboit della Palude di Casalbertrame e della Garzaia di Carisio" (articolo 9 l.r.
12/1990) - Consiglio Direttivo - nomina di un membro con esperienza in materia forestale, ornitologica e idrobiologia in sostituzione del signor Pier Giuseppe Scansetti Dichiaro non valida la votazione, ai sensi degli articoli 52, 70 e 72 del Regolamento interno del Consiglio regionale.
Associazione Museo Ferroviario Piemontese - (l.r. 45/1978 e articolo 9 dello Statuto) - Consiglio Direttivo - Nomina di 1 componente in sostituzione del signor Pietro Cigna Proclamo nominato, quale componente in sostituzione del signor Pietro Cigna, del Consiglio Direttivo dell'Associazione Museo Ferroviario Piemontese, il signor Mauro Martinelli.
Fondazione per le Biotecnologie (articolo 9 dello Statuto) - Consiglio di Amministrazione - designazione di un membro (integrazione) Dichiaro non valida la votazione, ai sensi degli articoli 52 e 70 del Regolamento interno del Consiglio regionale.
Comitato Promotore "PRUSST 2010 PLAN" - (articolo 12 Statuto dell'Ente) Collegio dei Revisori - nomina di 1 membro effettivo Proclamo nominato, quale membro effettivo del Collegio dei Revisori del Comitato Promotore PRUSST 2010 PLAN, la signora Maria Grazia Di Stefano.
Agenzia Regionale per i Servizi Sanitari - ARESS (articolo 8 l.r. 10/1989) Collegio dei Revisori dei Conti - nomina di 3 membri effettivi Dichiaro non valida la votazione, ai sensi degli articoli 52 e 70 del Regolamento interno del Consiglio regionale.
Ente di gestione della Riserva naturale speciale del Sacro Monte Calvario di Domodossola - Consiglio Direttivo - (articolo 4, l.r. 65/1991 - nomina di 1 membro con esperienza storico-artistica ed architettonica, in sostituzione del signor Gerardo Glionna Proclamo nominato, quale membro in sostituzione del signor Gerardo Glionna con esperienza in materia storico-artistica ed architettonica, del Consiglio Direttivo dell'Ente di gestione della riserva naturale speciale del Sacro Monte Calvario di Domodossola il signor Moreno Bossone.
Comitato Regionale per le Opere Publiche - C.R.O.P. (articolo 27, l.r.
18/1984) - Sezione Opere Edili - nomina di 1 esperto con particolare competenza nelle materie della sezione, in sostituzione della signora Monica Eugenia De Silvestro Dichiaro non valida la votazione, ai sensi degli articoli 52 e 70 del Regolamento interno del Consiglio regionale.
Ente di gestione dei Parchi e delle Riserve naturali Cuneesi - Consiglio Direttivo - (articolo 4 l.r. 32/1993) - nomina di 1 membro in sostituzione del signor Bernardino Pagliero Proclamo nominato, quale membro in sostituzione del signor Bernardino Pagliero, del Consiglio Direttivo dell'Ente di gestione dei Parchi e delle Riserve naturali Cuneesi, il signor Claudio Castellino.
Commissione regionale per la Cooperazione (articolo 2 l.r. 24/1978) sostituzione del Consigliere Antonino Saitta Proclamo designato quale rappresentante, in sostituzione del Consigliere Antonino Saitta, della Commissione regionale per la Cooperazione, il Consigliere Giacomino Taricco.
Consiglio Regionale di Sanità ed Assistenza - CO.RE.SA. - (articoli 3 e 4 l.r. 30/1984 modificati dalle ll.rr. 6/1985, 20/1985, 78/1996) - nomina di 1 esperto in sostituzione del signor Luigi Torti Proclamo nominato, quale esperto in sostituzione del signor Luigi Torti del Consiglio Regionale di Sanità ed Assistenza - CO.RE.SA il signor Giacomo Malaspina.
Comitato Tributario Regionale - (DPR n. 107/2001) - designazione di 1 rappresentante Proclamo designato, quale rappresentante del Comitato Tributario Regionale il signor Francesco Guerra.
Centro Estero Camere di Commercio Piemontesi - Assemblea dei Soci (articolo 5 Statuto dell'Ente) - nomina di 2 rappresentanti effettivi e 2 supplenti Proclamo nominati, quali rappresentanti dell'Assemblea dei Soci del Centro Estero Camere di Commercio Piemontesi i signori Sergio Portaluri e Catterina Cogno (rappresentanti effettivi) e Massimiliano Panero e Salvatore Fimiani (rappresentanti supplenti).
Associazione Nazionale Allevatori Bovini di Razza Piemontese A.N.A.Bo.Ra.Pi. - (articoli 16 e 18 dello Statuto) - Consiglio Direttivo nomina di 1 rappresentante Dichiaro non valida la votazione, ai sensi degli articoli 52 e 70 del Regolamento interno del Consiglio regionale.
Dopo aver convalidato gli eletti, do la parola al Consigliere Mellano.



MELLANO Bruno

Grazie, Presidente. Ancora una volta vorrei stigmatizzare le procedure con cui questo Consiglio ha affrontato - come ha fatto per l'intera legislatura - la questione delle nomine.
Siamo a quattro anni e mezzo (ormai cinque) dall'inizio della legislatura e non siamo riusciti a coprire - non siete riusciti a coprire - tutti i posti dov'é prevista una nomina del Consiglio regionale. Ancora oggi mancano semplici indicazioni di collegamento a gruppi di maggioranza o di minoranza, che fanno sì che il Consiglio faccia un'ulteriore brutta figura.
Ricordo che il gruppo Radicale non ha mai partecipato a nomine di questo tipo. E' davvero una brutta pagina.



PRESIDENTE

La ringrazio, Consigliere Mellano, anche per la sua precisazione.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera - Presidi privati di diagnosi e cura

Proseguimento esame ordine del giorno n. 949 "Esercizio del diritto di libera scelta del presidio socio-sanitario da parte dell'utente (l.r. 1/2004) nelle more della definizione delle procedure di accreditamento" presentato dai Consiglieri Angeleri, Botta M., Caramella, Gallarini Taricco


PRESIDENTE

Passiamo al punto 6) all'o.d.g.: Proseguimento esame ordine del giorno n. 949 "Esercizio del diritto di libera scelta del presidio socio-sanitario da parte dell'utente (l.r. 1/2004) nelle more della definizione delle procedure di accreditamento", presentato dai Consiglieri Angeleri, Botta M., Caramella, Gallarini, Taricco.
Emendamento sostitutivo rubricato n. 6 presentato dai Consiglieri Angeleri Botta M., Caramella, Gallarini, Taricco, Costa R.: "Invitano la Giunta regionale a costituire immediatamente un gruppo tecnico di lavoro con l'incarico di elaborare e rassegnare, entro quattro mesi dalla sua costituzione, proposte volte a definire, secondo le indicazioni di cui agli artt. 29 e 37.2.3 della l.r. 8 gennaio 2004, n. 1, le procedure del processo di accreditamento con il sistema pubblico dei servizi e delle strutture socio assistenziali e socio-sanitarie ad adottare un provvedimento che consenta, in via sperimentale e limitatamente all'anno 2005, a tutti i presidii socio sanitari (RAF e RSA) per anziani non autosufficienti autorizzati al funzionamento ed in possesso dei requisiti strutturali previsti dalla DGR n. 41-42433 del 9/01/1995 (regime definitivo/regime transitorio) di far parte, secondo le modalità che saranno definite nel provvedimento stesso, sentita la commissione competente, della rete delle strutture che possono intrattenere rapporti convenzionali con le ASL piemontesi a sostenere il nuovo modello sperimentale di convenzionamento di cui al punto precedente attraverso la messa a disposizione di risorse finanziarie nel bilancio 2005 adeguate ad implementare il numero dei posti letto convenzionabili con le ASL piemontesi così come già stabilito con l'Ordine del giorno consiliare n. 530 del 24 aprile 2002".
Rispetto alle considerazioni espresse questa mattina dal Consigliere Angeleri, chiedo allo stesso se desidera ancora intervenire in merito.
La parola al Consigliere Angeleri.



ANGELERI Antonello

L'invito rivolto ai firmatari dell'ordine del giorno è stato raccolto attraverso un lavoro fatto con alcuni colleghi. Abbiamo riformulato una parte del dispositivo, presentandolo sotto forma di emendamento che sostituisce interamente il dispositivo precedente. C'è, rispetto al precedente, un invito alla Giunta regionale, raccogliendo anche le indicazioni di alcuni colleghi, di costituire un gruppo di lavoro che metta in pratica ed elabori, in tempi brevi e secondo le indicazioni della legge n. 1/2004 (in particolare, rispettando gli articoli 29 e 37 ai commi II III) le procedure del processo di accreditamento con il sistema pubblico dei servizi delle strutture socio assistenziali e socio sanitarie. C'è un altro aspetto che abbiamo voluto inserire e che rispetta quello che sarà il lavoro del gruppo che abbiamo invitato la Giunta a creare: adottare un provvedimento in via sperimentale, solamente per il 2005. In altre parole sostenere questo modello sperimentale anche da un punto di vista di bilancio. L'invito che rivolgiamo alla Giunta con quest'ordine del giorno è di reperire quelle risorse, nel bilancio 2005, che siano adeguate ad implementare il numero dei posti letto convenzionali con le ASL piemontesi così com'era stato stabilito da un ordine del giorno approvato due anni fa in questo Consiglio.Con questo lavoro, firmato da parecchi Consiglieri (ovviamente, chi vuole apporre la propria firma è il benvenuto), invitiamo il Consiglio regionale ad approvare questo ordine del giorno che riteniamo importante, anche per l'impostazione che la Giunta regionale vorrà dare al bilancio, in particolare nel settore assistenziale.
Emendamento rubricato n. 1 presentato dai Consiglieri Taricco, Marcenaro Riggio, Ronzani, Suino: si sostituisce il dispositivo con le parole "a definire in tempi brevi le procedure e i criteri dell'accreditamento".
Emendamento rubricato n. 2 presentato dalla Giunta regionale a firma dell'Assessore Cotto: all''ultimo capoverso dopo le parole "... che consenta," vengono eliminate le parole "nelle more della definizione delle procedure di accreditamento".



PRESIDENTE

L'emendamento che lei ha sostanzialmente illustrato, Consigliere Angeleri, cambia il dispositivo, però gli emendamenti dell'Assessore Cotto e del Consigliere Taricco...



PRESIDENTE

TARICCO Giacomino (Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Ritirato.



PRESIDENTE

Il Consigliere Taricco ritira il proprio emendamento; l'Assessore Cotto mi ha comunicato di aver ritirato i due emendamenti, anche se preferirei richiederglielo personalmente.
Emendamento rubricato n. 3 presentato dai Consiglieri Suino, Ronzani Manica: al I° comma dopo le parole "l'art. 3" aggiungere le parole "..., artt. 29.2 e 37.2.3".
Emendamento rubricato n. 4 presentato dai Consiglieri Suino, Ronzani Manica: al VI° comma dopo le parole "artt. 3 e 29" aggiungere le parole "e 37).
Emendamento rubricato n. 5 presentato dai Consiglieri Suino, Ronzani Manica: al dispositivo, dopo la parola "adottando" aggiungere le parole "previa definizione di quanto disposto dal modificato art. 4 della 73/96".
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Suino; ne ha facoltà.



SUINO Marisa

Grazie, Presidente. Intervengo per segnalare un certo imbarazzo da parte nostra per l'assenza dell'Assessore.
vero che trattasi di un ordine del giorno - una sorta di prerogativa del Consiglio, la cui sovranità è un fatto rilevante ed importante - però nel corso di qualche Consiglio fa è avvenuta la modifica di una legge importante del settore assistenziale, la n. 73/1996, che riguarda, per lo specifico, dei posti letto relativamente alle RSA, proprio una parte che viene ripresa da questo ordine del giorno.
Questo è il primo aspetto.
Il secondo punto riguarda una richiesta, formulata in questo ordine del giorno, di scelte finanziarie conseguenti. In questo caso, l'assenza dell'Assessore diventa particolarmente imbarazzante, perché vorremmo capire se la Giunta condivide l'impostazione e si farà carico, conseguentemente delle scelte che questo ordine del giorno indica.
Abbiamo preso atto con soddisfazione di alcune modifiche significative avvenute con la presentazione del nuovo dispositivo. Certamente è importante il riferimento 29 e 37 della legge 1 /2004, perché gli articoli 29 e 37, riguardano le regole degli accreditamenti e la vigilanza conseguente. Sono due punti importanti, così come è importante il rimando a quello che sarà il provvedimento e al parere che anche la Commissione dovrà esercitare al provvedimento di modifica della 73/96 che è quello relativo ai posti letto. Questi due aspetti, come dire, pongono dei paletti e in qualche modo un argine a quella che poteva essere dal nostro punto di vista, la deriva di una deregulation eccessiva, nella quale si ricadeva sul versante socio-assistenziale. Abbiamo ancora qualche perplessità sulla sperimentalità. Comprendiamo però che questa sperimentalità, viene in qualche modo legata ad una temporalità ben definita, quindi, come si dice limitatamente al 2005. Diciamo che, se non fossimo in un contesto di un certo tipo - chiusura e cambio di legislatura - una fase sperimentale e limitata ad un anno verrebbe accolta con maggiore favore da parte nostra.
In questa fase ci pare un po' imbarazzante, poiché, di fatto, esistevano le condizioni perché l'Assessorato predisponesse, nei mesi precedenti, questa sorta di modifiche e di applicazioni di queste leggi. Sarebbe stato possibile arrivare a chiusura di legislatura con un assetto molto più definito su tutta la partita, a partire dall'applicazione della 41, che è importante, poiché prevede il regime definitivo e transitorio dei convenzionamenti delle strutture, ma prevede anche quelle che sono qualità essenziali all'interno di queste strutture: i tempi di assistenza, le modalità, la qualifica o meno del personale.Questi i dubbi che permangono e che, con molta franchezza, vi abbiamo evidenziato. Gradiremmo conoscere il parere dell'Assessore in merito a queste modifiche. Dopodiché le preciso Presidente, che abbiamo ritirato i nostri emendamenti poiché, di fatto sono stati già accolti dalle modifiche che i firmatari hanno testé presentato.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Suino.
La parola al Consigliere Taricco.



TARICCO Giacomino

Grazie Presidente.
Io penso che quest'ordine del giorno possa dare un segnale positivo in molte direzioni, relativamente al coniugare una serie di necessità risultate maggiormente evidenti negli ultimi tempi, discutendo sulla tematica di RAF e RSA. la possibilità di scelta da parte degli utenti, che era un'evidenza emersa collegata così come prevede il dispositivo, con l'emendamento testé proposto. Coniuga, da una parte, la possibilità di scelta del cittadino. Dall'altra parte, con un'accelerazione del percorso di accreditamento (anche se l'Assessore ci aveva già detto, nella scorsa seduta, che era in corso di definizione, da parte della Giunta e dei tecnici il dispositivo, complessivo che verrà presentato, ma qui si pone un termine, diciamo così entro il quale dovremmo vedere questo testo) soprattutto al terzo comma, conferma la richiesta da parte della Giunta dell'impegno a stanziare ulteriori risorse affinché quell'orizzonte che era stato posto (portare al 2% il numero dei posti convenzionati) non diventi soltanto un orizzonte ma diventi una realtà. In molte ASL del Piemonte siamo lontani, siamo a meno della metà, in alcune situazioni di convenzionamento. E' importante, anche per un'oggettiva perequazione delle possibilità del territorio piemontese, che venga innalzato e che vengano stanziate le risorse, affinché possa essere innalzata la percentuale di convenzionamenti. Si unisce questo tipo di possibilità alle questioni che ho annunciato prima, effettivamente può avvenire un salto di qualità e di possibilità per i cittadini piemontesi che sono oggetto di questo provvedimento e che sono, nella maggior parte dei casi, cittadini che hanno problemi in più degli altri cittadini.
Personalmente, penso che il testo così come proposto,tenendo conto della necessità in Commissione di vedere come verrà coniugato nel senso che richiamava la collega Suino, possa essere uno stimolo importante a definire meglio l'assetto complessivo del settore. Grazie.



PRESIDENTE

La ringrazio Consigliere Taricco, quindi, lei ha ritirato l'emendamento, lo riconfermiamo. Passiamo all'emendamento dell'Assessore Cotto.
L'Assessore Cotto conferma il ritiro del proprio emendamento.
La parola alla Consigliera Suino.



SUINO Marisa

Meno di un minuto, Assessore. Abbiamo richiesto la sua presenza, data la rilevanza dell'ordine del giorno per avere la certezza, la condivisione a portare da parte della Giunta esecutiva a portare il provvedimento con urgenza e prima possibile in Commissione, perché è evidente che, essendo in scadenza di legislatura qualora non vi fossero più i tempi per vedere il provvedimento quello sperimentale diventa legge. Essendo, invece, l'accordo in qualche modo a seguito della discussione fatta in aula, si fonda proprio sulla necessità di coniugare la legge 1/2004 con la modifica della 73/96 garantendo dei finanziamenti "ad hoc" per quest'operazione, ma senza andare a creare ulteriori difficoltà in un settore che è già di per s preoccupante, soprattutto dal punto di vista del cittadino e della qualità del servizio per le persone che vengono assistite.Noi abbiamo bisogno di sentirci dire che c'è l'impegno della Giunta a portare in tempi molto rapidi questo provvedimento in Commissione, dove si vedranno le regole e si vedrà di garantire ogni sforzo perché vi sia il finanziamento necessario perché quest'operazione avvenga.



PRESIDENTE

La ringrazio.
La parola all'Assessore Cotto.



COTTO Mariangela, Assessore alle politiche sociali e della famiglia

Per quanto riguarda il discorso del finanziamento, spero di poter tornare presto in Giunta, proprio per avere anche io delle garanzia che ho già avuto a livello politico, ma che devono trovare conferma nei numeri del bilancio. Per quanto riguarda invece l'altro discorso, stiamo lavorando.
C'è già un gruppo; oggi abbiamo avuto anche un incontro a livello informale con l'ANCI e i Sindacati, mentre si sta discutendo sui LEA e dovremmo presto raggiungere un accordo. Se i tempi saranno rapidi o rapidissimi questo non posso dirlo - in quanto ho bisogno di una condivisione tecnica degli uffici dei due Assessorati. Stante la scadenza, penso che in gennaio arriveremo in Commissione.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Riggio per dichiarazione di voto.



RIGGIO Angelino

Chiedo scusa, vorrei interloquire con l'Assessore. Deve essere chiaro che la Giunta s'impegna ad un doppio percorso. Il primo è esplicitato nel comma 1, laddove si dice che immediatamente viene costituito un gruppo tecnico per elaborare le procedure del processo di accreditamento. Questo è il primo impegno della Giunta.
L'altro, più contingente per l'attività di tipo sperimentale che è stata condivisa nell'incontro fra i proponenti dell'ordine del giorno, di elaborare una delibera che deve essere portata nella Commissione competente e che definisca i criteri della sperimentalità. Vorrei che fosse chiaro che sono due gli impegni che devono essere portati a termine dalla Giunta.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 949, come modificato il cui testo recita: "I sottoscritti Consiglieri Regionali: visto l'articolo 3 della Legge Regionale 8 gennaio 2004, n.1 il quale stabilisce che "il sistema integrato di interventi e servizi sociali ha carattere di universalità ed è organizzato in modo da garantire a tutti i cittadini pari opportunità di fruizione e completa accessibilità ai servizi" e prevede che le attività dirette al raggiungimento della finalità di cui alla legge stessa sono informate, fra l'altro, per quanto riguarda le modalità operative, alla "differenziazione degli interventi e dei servizi per garantire la pluralità di offerta e il diritto di scelta da parte degli interessati" dato che numerose ASL del Piemonte hanno adottato, seppure con criteri e modalità differenti, il sistema delle "convenzioni aperte" (Alessandria Asti, Pinerolo, Novi Ligure, Casale Monferrato) mentre altre (ASL n. 1-4 di Torino e Ivrea) hanno istituito l'albo dei fornitori entro il quale il cittadino avente diritto potrà scegliere dove farsi assistere considerato che altre ASL, per diverse ragioni, rimangono ancorate al vecchio sistema convenzionato che non consente all'utente di scegliere la struttura ove farsi assistere, vanificando, in tal modo, l'esercizio del "diritto alla libera scelta" sancita dalla L.R. n. 1/2004 rilevato che non sono ancora state definite, in attesa anche di approvare il nuovo modello gestionale ed organizzativo nelle strutture socio sanitarie, le procedure per l'accreditamento delle strutture interessate ritenuto che nelle more della definizione delle procedure del processo di accreditamento, nulla osta che si adotti un provvedimento che consenta a tutti i presidii autorizzati al funzionamento, sia con i requisiti del regime definitivo sia con i requisiti del regime transitorio, così come stabiliti dalla DGR n. 41-42433 del 9/01/1995, di poter far parte della rete delle strutture aventi diritto ad intrattenere rapporti di convenzione con le ASL piemontesi ribadito che attraverso il sistema delle "convenzioni aperte" non solo viene garantito "il principio di scelta da parte degli interessati" sancito dagli articoli 3 e 39 della Legge Regionale n. 1/2004, ma si avvia una procedura rispettosa anche dei principi di trasparenza ed imparzialità della Pubblica Amministrazione considerato, infine, che il sistema delle "convenzioni aperte" può senza dubbio attuarsi già a partire dal prossimo anno 2005 impegnano la Giunta regionale ad adottare un provvedimento che consenta, nelle more della definizione delle procedure di accreditamento, a tutti i presidii socio sanitari (RAF e RSA) autorizzati al funzionamento ed in possesso dei requisiti strutturali previsti dalla DGR n. 41-42433 del 9/01/1995 (regime definitivo/regime transitorio) di far parte, secondo le modalità che saranno definite, dalla rete delle strutture che possono intrattenere rapporti convenzionali con le ASL piemontesi".
Il Consiglio approva


Argomento:

Iscrizione all'o.d.g. del disegno di legge n. 676 "Costituzione dell'Azienda sanitaria ospedaliera 'Ordine Mauriziano di Torino'"


PRESIDENTE

Propongo l'iscrizione all'o.d.g. del seguente provvedimento: disegno di legge n. 676 "Costituzione dell'Azienda sanitaria ospedaliera 'Ordine Mauriziano di Torino'"



(L'Aula, all'unanimità acconsente all'iscrizione)


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Tapparo sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



TAPPARO Giancarlo

L'ordine del giorno che sottopongo all'Aula, a firma anche di altri Consiglieri, è relativamente circoscritto, mentre gli altri due provvedimenti che lo precedono sono di portata più ampia e rischiano, salvo accordi che ignoro, di portarci in là nel tempo. Se è prevista la seduta notturna, accetto la proposta del Presidente, in caso contrario, preferirei intercalare uno dei provvedimenti, l'ordine del giorno e poi l'altro provvedimento.



PRESIDENTE

Comprendo Consigliere Tapparo, ma poiché il disegno di legge sull'Ordine Mauriziano era già iscritto all'o.d.g. di oggi, qualora licenziato dalla Commissione, potremmo inserire in mezzo l'ordine del giorno e poi chiudere con il resto. Penso sia una modalità che possa andare bene all'Aula.



PRESIDENTE

La Consigliera Suino ha chiesto la parola sull'ordine dei lavori. Ne ha facoltà.



SUINO Marisa

Presidente, noi riteniamo che sia bene proseguire con l'o.d.g. così come era stato formulato e quindi di procedere con i provvedimenti previsti.
Sul provvedimento che il Presidente stava richiamando, emergono una serie di questioni da discutere, a partire dal decreto legge. Ci sono ancora delle aspettative e delle attese relativamente alle competenze culturali, per le quali domani c'è un punto all'o.d.g. previsto nella Commissione apposita. Domani, ripeto, all'o.d.g. della Commissione competente è previsto lo stesso punto per la parte relativa alla cultura.
L'impegno assunto nella Commissione era quello di portare in Aula, nella sua totalità, il provvedimento: per la parte sanitaria e per la parte culturale. Prima questione.
Seconda questione che abbiamo segnalato anche all'Ufficio di Presidenza. Esistono ancora due scadenze di un certo tipo, piuttosto rilevanti. Il decreto legge originario è in terza lettura al Senato, quindi sussistono evidenti problemi legati a quella che sarà la formulazione ultima che il Parlamento intenderà dare a quel decreto. Ripeto, il decreto legge è andato in terza lettura, quindi è stato sospeso nella formulazione a noi nota, che è la formulazione sulla base della quale la Giunta ha provveduto a presentare un disegno di legge e una conseguente proposta alla Commissione. Non da ultimo, la prossima settimana (il 21 dicembre) è prevista la seduta del TAR in cui lo stesso si esprimerà in merito ai ricorsi. Forse è bene non sottovalutare questo fatto poiché, qualora vi fosse da parte del TAR un giudizio di un certo tipo nei confronti della Regione, questo comporterà delle scelte finanziarie conseguenti. Buon senso consiglierebbe di attendere che vi siano i due orientamenti.
Altre questioni. Il decreto legge è questo o viene modificato? Lo si saprà nel giro di qualche giorno. Il TAR come si esprimerà sui ricorsi? Lo si saprà nel giro di qualche giorno. Nel frattempo, la Commissione Cultura avrà esperito la sua funzione per cui ha assunto un impegno formale nella giornata di domani (mi pare sia al secondo punto dell'o.d.g.).
Credo che nel giro di qualche giorno vi siano le condizioni per avere tutte le risposte che necessitano per assolvere a quanto richiediamo dall'una e dall'altra parte dell'Aula in merito all'Ordine Mauriziano.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cattaneo sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



CATTANEO Valerio

L'intervento della collega Suino in parte può anche essere condiviso sotto l'aspetto relativo alla questione sanitaria e al collegamento di una sorta di competenza - anche se il termine è improprio - concorrente tra Stato e Regione.
La questione invece di mettere in relazione in un unico provvedimento la questione sanitaria e la questione dei cosiddetti beni culturali è una scelta politica. Finché c'è questa Giunta regionale, che esprime un indirizzo, e questa maggioranza che la sostiene, la scelta fatta in occasione del provvedimento è questa. Quando cominceremo, oggi o un altro giorno, l'esame del provvedimento, ci confronteremo e vedremo cosa fare.
Per quanto riguarda il richiamo puntuale della collega Suino al decreto legge n. 277/2004, che è in cosiddetta seconda o terza lettura complessiva ed è fermo al Senato della Repubblica, l'articolo 9 del provvedimento prevede già che questa legge debba essere pubblicata, naturalmente come tutte le leggi regionali, sul BUR del Piemonte, e quindi successivamente alla promulgazione da parte del Presidente della Regione e alla pubblicazione sul BUR diventa legge regionale, ma avrà una sua vigenza o detto in termini più semplici, completa operatività in subordine alla conversione in legge del decreto legge n. 277/2004.
Capisco che siamo nel tardo pomeriggio e c'è anche una richiesta condivisibile del collega Angeleri di affrontare prima di questo disegno di legge una proposta di legge abbastanza condivisa e più semplice. Per quanto ci riguarda nulla osta e potremmo affrontare già quella proposta di legge così intanto riflettiamo. Ma nel rifletterci, vorrei dire in maniera molto esplicita che dobbiamo sapere che cosa vogliamo e sapere soprattutto che cosa vuole fare la Regione Piemonte.
Più volte ci siamo confrontati e abbiamo dibattuto sull'aspetto del Mauriziano, se sia colpa della Regione o degli amministratori, ma se c'è stato un momento di unità di questo Consiglio regionale, è stato quello di volere salvare gli ospedali dell'Ordine Mauriziano, l'aspetto sanitario non solo dell'Ordine Mauriziano.
Quindi, credo che prima di andare alla pausa natalizia, questo disegno di legge debba essere approvato dal Consiglio regionale, perché se, nel frattempo, fosse convertito in legge il decreto legislativo del Governo ovviamente qualora la Regione non dovesse fare in tempo - abbiamo anche la spada di Damocle della legge di bilancio e della legge finanziaria - ad approvare prima dei 45 giorni in cui non abbiamo operatività, gli ultimi giorni della settima legislatura, non riusciremmo a centrare un obiettivo nel breve periodo. E' un obiettivo su cui tutti siamo d'accordo, che è quello di salvare gli ospedali dell'Ordine Mauriziano e di garantire che l'Ordine Mauriziano e i suoi ospedali siano protagonisti nella sanità e non solo, ma di questa Regione e di questo Paese negli anni futuri.
Dico quindi che potremmo affrontare subito il progetto di legge all'o.d.g. e successivamente incardinare o il Mauriziano o la legge del Centro Congressi, che era quello che avevamo deciso nella riunione dei Capigruppo, in modo che tra oggi e martedì prossimo, nel Consiglio ordinario, possiamo fare tutto e ci confrontiamo per l'approvazione di questi provvedimenti, anche alla luce del chiarimento dell'articolo 9.



PRESIDENTE

Si colleghi concordano, proporrei di svolgere la relazione sul disegno di legge n. 676 e l'esame del punto 7) dell'o.d.g.: Testo unificato proposte di legge n. 31, n. 45 e disegno di legge n. 281 "Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 6 agosto 1996, n. 61 (Contributi ai Comuni per concorrere al funzionamento delle scuole materne autonome)" e dell'ordine del giorno n. 966 "Mantenimento indennità speciale di disoccupazione agricola a rischio con la legge finanziaria" presentato dai Consiglieri Tapparo, Chiezzi, Papandrea, Moriconi, Taricco. Questi sono gli argomenti che credo oggi possano sempre affrontati. D'altronde credo che una relazione non osti nulla rispetto al fatto della discussione nel merito del provvedimento, perché il merito riferito alla discussione del provvedimento sul Mauriziano verrà fatto prossimamente.
Ha chiesto la parola la Consigliera Suino; ne ha facoltà.



SUINO Marisa

Sempre sull'ordine dei lavori, Presidente. Il problema è sostanzialmente questo: anche per quanto riguarda la lettura della relazione, noi consiglieremmo di rinviare di qualche giorno, assumendo l'impegno - così come abbiamo fatto in Commissione - di dare poi l'urgenza necessaria, perché esistono ancora dei seri problemi sulla legittimità del decreto legge.
Questo è a livello nazionale, quindi è evidente che se il decreto legge viene modificato, come sembrerebbe, relativamente all'articolo 1, che è proprio quello che pone in capo alla Regione le conseguenze per le quali è stato predisposto nella fattispecie il disegno di legge che abbiamo licenziato in IV Commissione, è ovvio che si vanno a modificare sostanzialmente le modalità e le finalità del provvedimento stesso.
Ecco perché è un consiglio quello che diamo, poi è vero che la relazione è la parte meno significativa rispetto all'articolato. Se per viene modificata l'impostazione del decreto legge in queste ore e in questi giorni, credo che, di conseguenza, anche il disegno di legge che abbiamo licenziato, anche con il nostro voto in IV Commissione, si ritrova nella situazione di dovere essere modificato.
Si è in assenza del decreto legge che istituisce questa procedura.



PRESIDENTE

Collega Cattaneo, lei mantiene la sua volontà di incardinare il provvedimento, cioè di leggere la relazione, e poi di passare ad altro argomento?



CATTANEO Valerio

Per quanto mi riguarda incardinarlo è irrilevante, e spiego il motivo.
Lei non era presente, ma alla Conferenza dei Capigruppo si era deciso cosa fare oggi e martedì prossimo. Tra i provvedimenti che si sono decisi di esaminare c'è questo, quello del Centro Congressi ed altri.Siccome il Consiglio regionale non è ancora stato convocato per martedì prossimo, e presumo che il Presidente Cota lo confermerà a breve, se vuole incardinarlo lo faccia. In caso contrario, poco importa perché poi alla fine il Presidente Cota, come ha deciso la Conferenza dei Capigruppo, convocherà il Consiglio regionale martedì prossimo con quei due provvedimenti in testa come primo e secondo punto. Io le propongo, se i colleghi sono d'accordo di affrontare, come eravamo d'accordo, il progetto di legge sugli asili non statali, l'ordine del giorno del Consigliere Tapparo, e successivamente, se vi sono i numeri e le condizioni, andiamo a incardinare il Mauriziano o, in alternativa, il Centro Congressuale. Iniziamo o uno o l'altro provvedimento e, qualora non li concludessimo, provvederemo martedì prossimo.



PRESIDENTE

Se l'Aula acconsente, potremmo inserire il tema dell'Ordine Mauriziano come primo punto all'o.d.g. della seduta di martedì prossimo.


Argomento: Diritto allo studio - Assistenza scolastica

Testo unificato proposte di legge n. 31, n. 45 e disegno di legge n. 281 "Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 6 agosto 1996, n. 61 (Contributi ai Comuni per concorrere al funzionamento delle scuole materne autonome)"


PRESIDENTE

Distribuiamo il provvedimento sulle scuole materne e passiamo ad esaminare il Testo unificato proposte di legge n. 31, n. 45 e disegno di legge n. 281 "Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 6 agosto 1996 n. 61 (Contributi ai Comuni per concorrere al funzionamento delle scuole materne autonome)", di cui al punto 7) all'o.d.g.
La parola al relatore, Consigliere Angeleri.



ANGELERI Antonello, relatore

Do per letta la relazione, il cui testo recita: Colleghi Consiglieri le scuole materne autonome hanno validamente contribuito e contribuiscono tuttora a rimuovere uno di quelli che la Costituzione indica come "ostacoli" all'effettiva uguaglianza dei cittadini: lungo oltre un secolo della loro storia hanno svolto una indispensabile opera educativa a favore dell'infanzia, particolarmente nelle realtà popolari più disagiate del nostro paese; esse rappresentano oggi oltre 1/3 del servizio prescolare esistente in Regione.
Nell'attuale situazione storica, le scuole materne autonome rappresentano soprattutto un'occasione d'articolazione della società pluralistica, fornendo possibilità di esercizio della libertà di scelta educativa. In altre parole, e ciò va fermamente ricordato esse s'inseriscono con piena legittimità nel quadro istituzionale stabilito dalla Costituzione repubblicana, promuovendo l'attuazione per quanto concerne i principi sanciti negli artt. 3 (libertà della cultura e della scuola) e 34 (diritto all'istruzione di tutti i cittadini). Di fronte ad un fenomeno così importante la legge regionale 61/96 ha rappresentato nella nostra Regione un salto qualitativo per la realizzazione della libertà di educazione, come principio costituzionale e come indicatore forte di una società liberal democratica avanzata. Già all'atto della discussione dell'approvazione della legge 61/96, si era convenuto sulla necessità di monitorare l'attuazione della legge nei primi anni, e di intervenire successivamente con eventuali modifiche migliorative, per rendere maggiormente rispondente alle esigenze del territorio l'applicazione della stessa.
Poiché i principi che hanno ispirato le linee guida risultano ad oggi di indubbia validità e i risultati ottenuti, nella prima applicazione della legge, sono da ritenersi di buon livello qualitativo, si ritiene di proporre al testo di legge vigente alcune modifiche ed integrazioni per migliorare ulteriormente tale normativa.Tenuto conto che il nuovo sistema educativo d'istruzione e di formazione previsto in attuazione del riordino dei cicli scolastici, pone la scuola dell'infanzia come elemento formativo sostanziale nello sviluppo del bambino, promuovendo la potenzialità di autonomia, creatività e apprendimento e realizza i necessari collegamenti tra i servizi dell'infanzia con quelli della scuola di base, si è deciso di porre ulteriore attenzione al ruolo educativo della scuola dell'infanzia.
Pur ribadendo la priorità nella tutela delle scuole materne operanti nei comuni minori, ove esiste una oggettiva difficoltà sempre crescente, nel trovare risorse da destinare ad un servizio così importante e sostanziale si ritiene di dover estendere i benefici della legge anche ai comuni e alle scuole materne autonome dei comuni capoluoghi di Provincia, ovviamente incrementando le risorse finanziarie da destinare alle scuole suddette. Si è ritenuto opportuno per meglio definire le categorie di comuni di prendere a riferimento la legge elettorale che definisce i comuni fino a 15.000 abitanti equivalenti tra loro e di inserire in un'altra fascia quelli superiori a tale dimensione abitativa; ne deriva che alla categoria dei comuni fino a 15.000 abitanti sarà destinato il 75% delle risorse previste dalla legge, mentre in quella dei comuni superiori verrà destinato il 20 delle risorse previste, tenendo un 5% dello stanziamento complessivo per interventi di formazione e aggiornamento culturale e professionale del personale direttivo e docente.Tale risorsa, da destinarsi direttamente alle scuole o alle federazioni di scuole, sulla base di progetti autonomi di riqualificazione, dovranno garantire una maggior qualità dell'insegnamento e dovrà essere attuato mediante il coinvolgimento di quelle istituzioni che sul territorio sono maggiormente impegnate nelle attività di aggiornamento e di formazione degli insegnanti quali l'Università e l'IRRE. Le altre modifiche proposte di rilevanza più limitata, tendono unicamente a rendere maggiormente funzionale la procedura amministrativa di definizione e ripartizione dei contributi che essendo riferiti al numero delle sezioni di scuola materna hanno come riferimento temporale l'anno scolastico e non l'anno solare.



PRESIDENTE

Sul dibattito generale ci sono interventi? Mi vengono richiesti cinque minuti di sospensione che accordo volentieri, come il Presidente fa in ogni occasione.



(La seduta, sospesa alle ore 17.02 riprende alle ore 17.10)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
La parola al Consigliere Taricco, che interviene sul dibattito generale.



TARICCO Giacomino

Intervengo molto brevemente solo per dire che questo provvedimento è importante, prima di tutto perché migliora una norma che ha dimostrato negli anni la propria positività.
I soggetti che operano sul territorio - le scuole materne autonome richiedevano a gran voce questo tipo di intervento. Le modifiche che sono state apportate alla legge n. 61/96 sono importanti e, pur mantenendo la norma com'era originariamente e una maggior attenzione ai piccoli comuni hanno la possibilità, seppur in percentuali quantificate, di intervenire sui centri superiori ai 15.000 abitanti.
Penso che sia complessivamente un passaggio importante per ridare slancio ad una norma che ha dato la possibilità, a tutta una serie di strutture, di fornire un servizio importante alla comunità della fascia prescolare dei ragazzi.
Quindi, ritengo questo provvedimento importante e spero che oggi passi in Aula e che vada avanti, perché è atteso da moltissime strutture, che stanno dando un importante servizio sul territorio.



PRESIDENTE

Se non ci sono altri interventi, pongo in votazione l'articolo 1, chiedendo ai Consiglieri di presentarsi in aula.
ARTICOLO 1 Indìco la votazione palese sull'articolo 1.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 2 Indìco la votazione palese sull'articolo 2.
Il Consiglio approva.
Consigliere Tapparo, prego.
TAPPARO Giancarlo (fuori microfono) Volevo solo dichiarare che sono favorevole agli articoli 1 e 2.



PRESIDENTE

Dichiariamo che il Consigliere Tapparo è favorevole sull'articolo 1 e 2.
L'Aula dà la stessa votazione anche per l'articolo 3 e 4.



(Commenti fuori microfono del Consigliere Tapparo)



PRESIDENTE

ARTICOLO 3 Indìco la votazione palese sull'articolo 3.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 4 Indìco la votazione palese sull'articolo 4.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 5 Sull'articolo 5 è stato presentato un emendamento interamente sostitutivo rubricato n. 5.1 a firma dell'Assessore Pichetto Fratin: articolo 5 l'articolo 6 della legge regionale 61/1996 è sostituito dal seguente: "Articolo 6 (Norma finanziaria) 1. Agli oneri derivanti dall'attuazione della presente legge, quantificati complessivamente per l'anno 2005 in euro 2.324.155,00, si provvede nell'UPB 32011 (Att. Culturali Istruzione Spettacolo Istruzione Tit. I spese correnti) del bilancio pluriennale 2004-2006 con uno stanziamento di euro 2.065.827,00 per contributi ai Comuni per concorrere al funzionamento delle scuole materne autonome e con uno stanziamento di euro 258.228,00 per contributi ad Enti ed associazioni per le attività di formazione e di aggiornamento del personale docente e non docente delle scuole materne autonome.
Alla copertura della spesa di cui al comma 1 per l'anno 2005 si fa fronte con le dotazioni finanziarie dell'Unità revisionale di base (UPB) 09011 (Bilanci e finanze Bilanci Tit. I spese correnti) del bilancio pluriennale 2004-2006.
Sostanzialmente è un emendamento tecnico che aggiorna la norma finanziaria al 2005.
Indìco la votazione palese sull'emendamento 5.1.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 5, come emendato.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione nominale sull'intero testo di legge.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 28 Consiglieri hanno votato SÌ 27 Consiglieri si è astenuto 1 Consigliere Il Consiglio approva.


Argomento: Norme generali sull'agricoltura - Problemi del lavoro e della occupazione

Esame ordine del giorno n. 966, avente ad oggetto "Mantenimento dell'indennità speciale di disoccupazione agricola a rischio con la Legge Finanziaria 2005"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'ordine del giorno n. 966, presentato dai Consiglieri Tapparo, Chiezzi, Papandrea, Moriconi e Taricco.
Si sta provvedendo alla distribuzione del testo.
La parola al Consigliere Tapparo, per l'illustrazione.



TAPPARO Giancarlo

In un'Aula spesso sensibile ai temi dell'agricoltura, volevo segnalare un aspetto che ha indotto i lavoratori del settore agricolo - i cosiddetti "braccianti" - a manifestare davanti al palazzo del Consiglio regionale: l'iniziativa era finalizzata a sottolineare la gravità della scelta operata nella Legge Finanziaria, che prevede di erodere l'indennità speciale di disoccupazione agricola.Dobbiamo considerare che i 20.000 lavoratori agricoli del Piemonte rappresentano una risorsa, perché hanno una competenza in quel campo, hanno una vocazione e una propensione per restare nel settore agricolo. Vorrei ricordare, tra l'altro, che qualche giorno fa il Vice Presidente Riba ha ricevuto questa delegazione di lavoratori all'interno del Consiglio regionale.
Se dovessero peggiorare le condizioni di questi lavoratori soprattutto in quelle situazioni dove i mesi di inattività lavorativa vengono coperti dall'identità speciale - perché quest'indennità speciale si abbassa ancora di livello, ne conseguirebbe la fuoriuscita di questi lavoratori dal mondo lavorativo e l'ingresso - c'é già una forte spinta in tal senso - del lavoro nero e delle cooperative spurie che, certamente, non rappresentano una garanzia per un'agricoltura qualificata e portante per una buona e sana occupazione. Il senso della nostra proposta era volto a far giungere in queste ore un segnale - magari è già stato raccolto dal Parlamento in sede di discussione di Legge Finanziaria - perch l'iniziativa che si è svolta a Torino l'altro giorno si è ripetuta in tutte le capitali regionali di Italia.
Mi auguro che sia emersa una qualche sensibilità, da parte di qualche Parlamentare, nel segnalare il tema e nel farlo recepire. Capisco che il problema di questi 20.000 lavoratori sia di scarso interesse - magari è più tangibile qualche altro tipo di interesse - ma mi auguro che ci sia qualche peones in Parlamento che, nell'ambito dei 120 emendamenti che sono stati accolti tra ieri e oggi nella discussione per preparare il maxi-emendamento che sarà votato col voto di fiducia dal Parlamento, voglia raccogliere il nostro invito.
L'approvazione di quest'ordine del giorno, magari con l'invio di un comunicato stampa da parte della Regione, al Parlamento, alla Presidenza del Senato e ai Capigruppo dei Gruppi parlamentari, potrebbe quantomeno rappresentare un segnale in questo senso, per vedere se è ancora possibile raccogliere questo appello di cui noi ci siamo fatti interpreti.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Taricco.



TARICCO Giacomino

Signor Presidente, volevo intervenire su quest'ordine del giorno perché ritengo che sia una questione importante e rappresenta uno dei tanti problemi che questa Legge Finanziaria ha sollevato.
Chi conosce il lavoro agricolo, sa che vi sono tutta una serie di attività che necessitano di un lavoro stagionale per lunghi periodi di tempo che, in qualche misura, non potranno mai diventare lavori continuativi (mi riferisco, ad esempio, alla raccolta e alla lavorazione nei magazzini), ma che richiedono, tuttavia, una specializzazione notevole.
In molti settori si era trovato un equilibrio che prevedeva sostanzialmente, l'impiego per alcuni mesi di questi lavoratori e il sostegno attraverso un'indennità speciale che interveniva nel caso in cui si superavano le 105 o le 150 giornate lavorative.
Sopprimere questo tipo di norma potrebbe introdurre due enormi conseguenze negative. In primo luogo, tutta una serie di lavoratori che vivevano già in una situazione precaria (alla quale, in molti casi, era collegata una particolare situazione familiare o personale) verrebbero a trovarsi senza le necessarie tutele economiche; per altro verso, la stessa norma potrebbe portare alla dispersione di un patrimonio di competenze e di capacità che erano il presupposto fondamentale alla possibilità di realizzare una serie di impieghi agricoli in moltissimi settori.
Ritengo che quest'ordine del giorno vada ad incrociare un problema strategico per molti settori agricoli, per cui credo che sia importante che il Consiglio regionale del Piemonte dia un segnale importante su questo punto al Parlamento. Questa è una tematica fondamentale per il futuro dell'agricoltura e di molti lavoratori. Grazie.



TARICCO Giacomino

CATTANEO Valerio (fuori microfono)



TARICCO Giacomino

Presidente, chiedo una sospensione di qualche minuto.



PRESIDENTE

Va bene, sospendiamo la seduta per qualche minuto.



(La seduta, sospesa alle ore 17.24 riprende alle ore 17.30)



PRESIDENTE

Riprendiamo i nostri lavori.
Ha chiesto la parola il Consigliere Cattaneo.



CATTANEO Valerio

Signor Presidente, abbiamo valutato l'ordine del giorno e riteniamo indubbiamente che l'aspetto dei lavoratori agricoli sia certamente rilevante. Credo, a tal proposito, che la Giunta regionale abbia preso posizione, e che questo Consiglio possa trovare un'unità.
Ovviamente, parte delle premesse e delle considerazioni non possono del tutto vedere la nostra condivisione. Per quanto ci riguarda, quindi chiederemmo una votazione per parti separate: naturalmente non voteremo la parte dell'ordine del giorno in premessa, ma la parte sostanziale del provvedimento proposto dal Consigliere Tapparo e dai colleghi, lo possiamo certamente sostenere.



PRESIDENTE

Consigliere Tapparo, visto che non vi è l'accordo sulle premesse, ma sul dispositivo, votiamo per parti separate? D'accordo, allora invito i colleghi a prendere posto in aula per procedere con le votazioni.
Indìco la votazione palese sulla premessa dell'ordine del giorno, il cui testo recita: Considerato che i lavoratori agricoli vivono fasi di inattività stagionali che trovano forme di tutela del resisto e di copertura previdenziale (indennità speciale di disoccupazione agricola) necessarie per mantenere nel settore un patrimonio di professionalità e di interesse al lavoro agricolo tenuto conto che tale area di lavoro in Piemonte (conta circa 20 mila occupati) è insidiata dal crescente fenomeno del lavoro nero, dalle cooperative spurie, fenomeni non arrestati da insufficienti politiche di emersione rilevato che un recente decreto legge presta attenzione verso le imprese agricole danneggiate dall'anomalo andamento dei prezzi, non ampliando tale tutela ai lavoratori agricoli visto che la legge finanziaria comprime l'intervento pubblico a favore dell'indennità speciale di disoccupazione agricola Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sulla seconda parte dell'ordine del giorno (dispositivo): impegna la Giunta regionale ad intervenire nei confronti del Governo affinché siano ripristinate le tutele economiche e previdenziali connesse con l'attuale livello d'intervento dell'istituto dell'indennità speciale di disoccupazione agricola.
Il Consiglio approva.


Argomento: Partecipazioni azionarie regionali

Disegno di legge n. 614 "Rilancio dell'attività convegnistica e congressuale" (relatore Consigliere Gallarini) (Richiesta di rinvio in Commissione)


PRESIDENTE

Passiamo all'esame del disegno di legge n. 614 "Attuazione di iniziative finalizzate al rilancio dell'attività convegnistica e congressuale".
Relatore è il Consigliere Gallarini.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Chiezzi; ne ha facoltà.



CHIEZZI Giuseppe

Chiederei ancora un attimo di riflessione su questo disegno di legge.
La discussione in Commissione - almeno quella a cui ho partecipato - è stata rapida e di carattere molto generale, in cui non si è approfondito alcunché. Dato che si parla di cifre, ho chiesto notizie sull'esistenza di perizie sul valore dell'immobile che s'intende acquistare, perché ritengo che valutarle attentamente sia il minimo.
Sulla base delle informazioni ricevute non mi sembra che in Commissione esista documentazione di questo tipo. Ho parlato poco fa di questa questione con il Presidente Ghigo - in via informale, ma in aula invitandolo a predisporre un percorso che permetta di assumere questo provvedimento con la conoscenza di tutti i dati di fatto che un mediocre padre di famiglia metterebbe sul tavolo prima di decidere l'acquisto, anche solo di un box.
Dato che non mi pare che in Commissione ci siano documenti accertanti il valore e la stima del bene che s'intende acquisire - nientepopodimeno che un pezzo del Lingotto - ho chiesto al Presidente Ghigo di darci del tempo per acquisire questi dati. L'atto in questione, se non viene prodotta documentazione o non si ritorna in Commissione per ridiscuterlo, così com'è leggetelo colleghi - fa venire i brividi. È un atto tutto politico, ma con cifre che s'intendono spendere. Il perché si spendono queste cifre non è detto nella relazione; una relazione generica: "Vogliamo comprare il Lingotto perché intendiamo rafforzare il ruolo dei Convegni".
tutto molto generico; quindi chiederei, per cortesia, di sospendere questo provvedimento per il quale non mi pare ci sia l'urgenza di oggi.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cattaneo; ne ha facoltà.



CATTANEO Valerio

Relativamente alla questione del disegno di legge n. 614, iscritto oggi, ad inizio seduta con il Presidente Cota, che abbiamo deciso di affrontare, dal mio punto di vista è importante incominciare ad incardinarlo perché, al di là di quanto rilevato dal collega Chiezzi preliminarmente, è ovvio che tutti questi elementi fanno parte di una discussione di merito sul quale ci si confronterà e sul quale la Giunta in questo senso ha ragione il collega Chiezzi - dovrà puntualmente e doverosamente rispondere.
Ricordo che il provvedimento non è stato "parcheggiato", ma ampiamente discusso e presentato in Commissione; tant'è - aiuto chi mangia poco pesce e magari se l'è dimenticato in buona fede - era stato incominciato, per una serie di sedute, dall'allora Assessore Racchelli con delega compente e poi terminato ed ultimato in un pomeriggio - o nella tardi mattinata dall'Assessore Franco Maria Botta, delegato dal Presidente della Regione.
L'Assessore venne in Commissione - il Consigliere Gallarini é qui a testimonianza - ci fu un dibattito ed un confronto con domande, in particolare dai colleghi dell'opposizione, alle quali l'Assessore ha puntualmente risposto. Questo non vuole dire che non si può discutere però, da qui a mettere quasi una sorta di questione preliminare o pregiudiziale (o la si formalizza o altrimenti non si può, sull'ordine dei lavori, pensare di interrompere la relazione del Consigliere Gallarini e non iniziare a discutere) non siamo d'accordo.
O si formalizza una questione pregiudiziale, e allora si discute sulla pregiudiziale, oppure s'incardina il disegno di legge. C'è la relazione del Consigliere Gallarini, s'inizia con la discussione generale, ci sarà un membro della Giunta - non so chi - che verrà in aula per la Giunta e s'incomincia ad affrontare il provvedimento. Nel merito, ovviamente, ci confronteremo e discuteremo anche di quanto sollevato dal Consigliere Chiezzi nell'ordine dei lavori. Ci confronteremo, avremo delle risposte ufficiali e poi il Consiglio, nella sua sovranità, farà una valutazione sia in sede di discussione generale sia in sede dell'articolato, arrivando eventualmente anche ad una votazione.
Alla luce di quanto ho detto, quindi, le chiedo, se non viene formalizzata una questione pregiudiziale o preliminare, di procedere.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Marcenaro; ne ha facoltà.



MARCENARO Pietro

Non ho preferenze di tipo procedurale perché, per quanto mi riguarda si possono seguire varie strade. Il punto di sostanza, però, è che in sede di dibattito in Commissione furono poste una serie di questioni, in parte riprese adesso dal collega Chiezzi. Personalmente, ne avevo poste alcune che riguardavano la necessità di comprendere in quale progetto di sviluppo di queste attività il disegno di legge s'inserisse. Credo che sia ovvio e naturale che il Consiglio regionale, nel momento in cui discute dell'acquisizione di un centro congressi rinnovato come Lingotto, chieda qual è la strategia che il Governo regionale persegue o intende perseguire per lo sviluppo di questo tipo di attività. Per una serie di ragioni, per un'abitudine inveterata della Giunta regionale ad offrire una scarsa visibilità dei propri progetti e alle proprie iniziative, e un po' per la contingenza, che vedeva proprio in quei giorni o in quelle settimane diciamo così, una crisi dell'Assessorato conseguente alle dimissioni dell'Assessore Racchelli quelle domande non ebbero in Commissione le risposte dovute. Tant'è vero che si disse: "Aspettiamo che questo avvenga in aula". Io dico semplicemente di non avere particolari preferenze procedurali e mi riservo, su questo una valutazione successiva. Il punto è che la Giunta deve, prima che questo progetto di legge venga discusso e la discussione entri nel merito, offrire gli argomenti e il materiale che riguardano sia la documentazione che chiedeva il Consigliere Chiezzi sulle stime, le perizie e le valutazioni dei costi (questo, in particolare, coi premi che sappiamo essere aperti, è importante in particolare in questo periodo) sia un discorso che metta il Consiglio regionale e i Consiglieri in grado di comprendere quale sia la strategia alla quale queste scelte corrispondono (cosa che non è affatto stata, fino ad oggi, esplicitata) strategia che, se voi leggete la relazione, vedete essere totalmente assente.



PRESIDENTE

Sospendo brevemente la seduta.



(La seduta, sospesa alle ore 17.43 riprende alle ore 17.47)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Grazie, Presidente.
Io mi sono presentato dal Presidente Ghigo, rappresentando l'esigenza che ho espresso di avere la possibilità di conoscere tutta la documentazione che sta a monte della decisione di comperare un pezzo del complesso del Lingotto. Sappiamo quanto sia delicato ogni acquisto e quanto sia anche difficile fare delle stime sul valore degli immobili. E' un lavoro complesso. In Commissione, per quanto mi risulta - se non è così prego smentite - non è intervenuta nessuna valutazione relativa alla stima che l'ufficio tecnico-erariale ha prodotto in merito all'immobile in questione. Tengo a precisare che la stima dell'ufficio tecnico-erariale è un elemento che compone il prezzo eventualmente pattuito nel contratto. Non è detto che debba essere lo stesso, proprio perché nella decisione di acquistare un immobile ad un certo prezzo ci sono tante cose tra cui convenienze politiche e strategiche. Io posso decidere di comprare un bene anche ad un valore superiore a quello strettamente venale, perché ho una politica che mi ripagherà dell'acquisto di questo bene, perché è una strategia e ne ho bisogno. Oppure un bene con un certo valore venale pu non interessarmi al punto che lo acquisto ad un prezzo inferiore in funzione di una politica che è in testa, oppure, non lo acquisto. Allora il tema: "Quanto spendo per acquistare un bene immobile" è tema difficile e importante, dato che sono in gioco soldi dei contribuenti. La mia opinione è che il Consiglio regionale, quando decide di costituire una società per acquistare un bene, debba farlo (se almeno un Consigliere lo richiede) avendo i pezzi di carta giustificativi sul tavolo. In Commissione questo mi risulta non sia avvenuto. La perizia non è presente nei nostri uffici, e ho detto al Presidente Ghigo che, a mio parere questa perizia dovrebbe essere presente per consentire un ruolo all'opposizione. Non per mancanza di fiducia, ma mi sembra che, nel rapporto democratico, il ruolo dell'opposizione sia proprio quello di controllare se, anche dal suo punto di vista c'è una conferma di questo giudizio oppure no, per vari motivi: d'ordine tecnico, d'ordine politico.
Il Presidente Ghigo mi ha detto che il provvedimento sta molto a cuore alla Giunta regionale e per quanto riguarda la Giunta regionale l'interesse è che il provvedimento venga approvato al più presto, anche questa sera. Questo è quanto mi sento di riferire del mio colloquio con il Presidente Ghigo. Se pensate che sia più prudente sentire direttamente se le cose che vi dico corrispondano al pensiero del Presidente Ghigo chiamatelo e fatevelo ripetere. Io insisto nella mia opposizione sulla discussione di una legge che non è accompagnata da tutte le pezze giustificative che indicano il prezzo d'acquisto di quest'immobile.
Mi sembra che tutto ciò sia inconcepibile. O portate su questi nostri tavoli queste perizie, oppure senza queste perizie, ritengo impossibile almeno per il sottoscritto, partecipare favorevolmente ad una decisione di questo genere.
Qualcuno potrebbe fermarmi all'uscita dell'aula per chiedermi: "cosa hai comprato? Un pezzo del Lingotto? Perché lo hai pagato 100 euro? C'era scritto sulla delibera, ma hai guardato? C'erano delle perizie?" Se rispondessi: "Non lo so non le ho viste." Subirei un giudizio negativo appropriato.
Se il Consiglio ritiene di andare avanti così, per carità, segnalo questa mia opposizione. Volete andare avanti questa sera come chiede il Presidente Ghigo? Va bene. Io svolgo il mio ruolo d'opposizione e dico che non partecipo. Voto contro una decisione d'acquisto, perché non dispongo degli elementi che indicano un criterio che ne determinano la validità.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Ronzani.



RONZANI Wilmer

Presidente, mi sono letto poco fa il verbale della riunione della Commissione che ha discusso l'argomento, perché io francamente non mi ricordavo di quando si fosse svolta questa discussione, che risale al mese d'ottobre. Dando una scorsa agli interventi che hanno fatto i vari Consiglieri, emerge, diciamo così, una richiesta: quella che alcuni Commissari alcuni Commissari, pur condividendo e pur non opponendosi alle ragioni che avevano spinto l'Assessore a proporre l'esame di questo provvedimento in Commissione e pur non opponendosi al fatto che il provvedimento venisse licenziato per l'Aula, avevano posto alcune questioni. Avevano chiesto all'Assessore Botta di presentare in Aula una relazione che desse conto di quelle questioni, di quei chiarimenti che non era stato possibile approfondire e affrontare in Commissione. Poich ritengo che la Giunta e l'Assessore siano in grado di presentare i documenti che ha richiesto il Consigliere Chiezzi, poiché si tratta di un intervento che costerà alla Regione 24 miliardi di vecchie lire (quattro dei quali destinati alla società che dovrebbe gestire il nuovo Centro congressi e venti destinati alla società che dovrebbe diventare proprietaria) e siccome non vi è la volontà di opporsi in maniera pregiudiziale al provvedimento, penso che logica vorrebbe che noi prendessimo atto che c'è una richiesta che è interesse di tutti esaudire.
Non si vuole tornare in Commissione perché si ritiene che sia un percorso che complicherebbe e allungherebbe i tempi della discussione e approvazione del provvedimento? Allora ci aggiorniamo a martedì prossimo e in quell'occasione l'Assessore che avrebbe dovuto, stando a quanto stabilito durante i lavori della Commissione, relazionare su queste questioni all'Aula, presenti una relazione, ci dica qual è il progetto che sta dietro a questo tipo di disegno di legge e, ovviamente, si preoccupi di allegare quei documenti che sicuramente saranno stati predisposti e acquisiti per fare l'operazione. Potremmo ragionare in questo modo. Evitiamo oggi di andare ad una discussione che viene fatta sulla base della convinzione che non avendo i documenti non si possa discutere. Cosa che francamente non è giusto fare. Secondo, impegniamo l'Assessore a presentare quei documenti la prossima seduta di Consiglio e a fare quella necessaria relazione sul senso e il progetto dell'operazione che noi richiedemmo all'Assessore Botta al momento della discussione in Commissione del provvedimento. Mi sembra del tutto giusto e normale trattandosi di un intervento che costerà alla Regione Piemonte 12 milioni di euro, cioè 24 miliardi di vecchie lire.
Poiché, ripeto, non c'è nessuna pregiudiziale a discutere il provvedimento facciamolo presentando nel modo più completo possibile la documentazione che deve giustificare e spiegare il senso dell'operazione.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire, sull'ordine dei lavori, il Consigliere Taricco; ne ha facoltà.



TARICCO Giacomino

Grazie Presidente.
Intervengo per unirmi alle considerazioni e alle riflessioni test espresse dal Consigliere Chiezzi. Su un provvedimento di questa natura e stante gli impegni citati prima dal Consigliere Ronzani di spiegarci il senso, i numeri, le perizie e i dati che supportano un'operazione di simile entità, penso che possa essere una soluzione utile quella di avviare la riflessione sul provvedimento, al limite incardinarlo, ma poi attendere la relazione dell'Assessore in Aula. Una relazione che giustifichi e documenti le richieste che, a suo tempo, erano emerse da parecchi Commissari in Commissione e che dovrebbero essere di supporto al Consiglio per dare consapevolezza di fare la cosa giusta, e di farla anche con i contenuti tecnici ed economici sostenibili da portare avanti. Mi permetto di sottolineare e di sostenere la riflessione fatta dal Consigliere Ronzani e dal Consigliere Chiezzi.



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE COTA



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cattaneo; ne ha facoltà.



CATTANEO Valerio

Un passo avanti lo abbiamo fatto, al di là di una serie di interventi sull'ordine dei lavori, nella quale si è posto, o si è riproposto, la questione soprattutto in considerazione di alcuni Consiglieri che non hanno seguito bene in Commissione i lavori (mi riferisco a me stesso).Avevo proposto: fate una sospensiva, una pregiudiziale, una proposta formalizzata. Dico subito che noi siamo contro la sospensiva. Una proposta seria poteva essere quella di ascoltare la relazione del Consigliere Gallarini, successivamente avviare il dibattito generale in cui un rappresentante della Giunta apriva l'intervento fornendo un punto di vista ad integrazione rispetto al dibattito che c'è stato in ordine dei lavori e alla relazione del Presidente Gallarini. Si valutava a che punto si era e si decideva se andare avanti o meno. Se viene confermata la richiesta di porre in votazione la sospensiva, noi voteremo contro. Ripeto, il Consigliere Gallarini leg ga la relazione, la Giunta, se richiesto ancora dalla minoranza, prenda la parola e cerchi di integrare la relazione, s'inizia con il dibattito generale e si vada avanti con il provvedimento.
Ovviamente credo vi sia, non voglio dire un collegamento all'interno della Giunta, ma questo era un provvedimento importante che aveva seguito l'Assessore Racchelli quando deteneva ancora la delega competente, se vi fosse, anche in via di discussione generale, l'opportunità per l'Assessore Racchelli, visto che c'è questa rigidità, quanto meno nel suo ruolo di Consigliere, di fare un intervento che potrebbe essere utile ad integrazione di quello che i rappresentanti della Giunta dovessero fare.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta di sospensiva dell'esame del provvedimento in discussione.
Dichiaro non valida la votazione per mancanza del numero legale.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 18.03)



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