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Dettaglio seduta n.50 del 21/12/00 - Legislatura n. VII - Sedute dal 16 aprile 2000 al 2 aprile 2005

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE COTA


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

La seduta è aperta.
In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Angeleri, Botta Franco, Ghigo, Leo e Rossi Oreste.



PRESIDENTE

CHIEZZI Giuseppe (fuori microfono)



PRESIDENTE

Presidente, chiedo la verifica del numero legale.



PRESIDENTE

Mi chieda la verifica del numero legale in corso di votazione o chieda l'inversione dell'o.d.g..
La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Ho controllato adesso il registro delle firme e non mi sembra ci sia il numero legale.



PRESIDENTE

Consigliere Chiezzi, lei sa che la verifica del numero si può fare soltanto in votazione. Chieda l'inversione dell'ordine del giorno, in modo che così verifichiamo.



CHIEZZI Giuseppe

Chiedo la verifica del numero legale, che mi risulta non esserci.



PRESIDENTE

Consigliere Chiezzi, io la ringrazio e raccolgo il suo intervento come una sollecitazione. Aspettiamo qualche secondo e facciamo in modo che tutti i colleghi prendano posto in aula.


Argomento: Esercizi provvisori

Disegno di legge n. 216: "Autorizzazione all'esercizio provvisorio del bilancio per l'anno finanziario 2001 per la Regione" (seguito)


PRESIDENTE

Proseguiamo ora l'esame del disegno di legge n. 216.
Questa mattina il Consigliere Gallarini ha svolto la relazione, per cui dichiaro aperta la discussione generale.
Ha chiesto la parola il Consigliere Marcenaro; ne ha facoltà.



MARCENARO Pietro

Prima di affrontare la discussione generale, siccome i colleghi sanno che questa mattina abbiamo definito un percorso per la conclusione di questa sessione, un percorso avvenuto sulla base delle conclusioni delle discussioni avvenute in sede di Commissione nella giornata di ieri, e siccome per quanto ci riguarda - questa è la nostra opinione - il testo che è stato presentato questa mattina non corrisponde al senso dell'intesa che abbiamo raggiunto ieri, volevo chiedere a lei e agli altri colleghi se non si ritiene opportuno che, prima di entrare in un percorso accidentato di discussione nella quale noi, sulla base del testo presentato, saremo condotti, valga la pena verificare questo testo in discussione nel corso una breve sospensione tra i Capigruppo.



PRESIDENTE

Va bene, Consigliere Marcenaro, anche se questa mattina, nella riunione dei Capigruppo, il testo licenziato dalla Commissione era noto.
Concedo, comunque, una sospensione di cinque minuti.



(La seduta, sospesa alle ore 16,24 riprende alle ore 18,15)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Comunico che è giunto alla Presidenza, in seguito alla riunione dei Capigruppo, un emendamento della Giunta regionale, a firma dell'Assessore Burzi, che vi è stato distribuito.
L'emendamento sostituisce il secondo comma dell'art. 1 con due commi cioè con un comma due e un comma tre. Quindi, in totale, rispetto al testo originario gli emendamenti sono due: l'emendamento che inserisce l'art. 1 bis, "Esercizio provvisorio degli enti dipendenti", e l'emendamento che testé vi ho illustrato. L'emendamento che vi ho illustrato prima è sull'art. 1; invece quest'ultimo, che era già stato presentato, è successivo perché introduce l'art. 1 bis.
Passiamo alla discussione generale sul provvedimento.
Ha chiesto la parola il Consigliere Saitta; ne ha facoltà.



SAITTA Antonino

Intervengo per una valutazione complessiva sul disegno di legge 216 presentato dalla Giunta regionale sull'esercizio provvisorio.
I colleghi avranno potuto constatare come, se si dovesse intervenire sul testo della relazione presentata dalla Giunta, ci sarebbe pochissimo da dire, in quanto si tratta di un testo molto sintetico, quasi telegrafico.
Chiedere l'approvazione dell'esercizio provvisorio con una relazione di nove righe è indicativo di come l'argomento sia trattato anche con una certa sufficienza. Poco fa, insieme al collega Tomatis, constatavo come la relazione del disegno di legge sul bilancio sia più completa. Chi è stato amministratore comunale avrà certamente una reazione di sorpresa, perché un bilancio di 26 mila miliardi, con una relazione di poche righe, dà il senso di come i dati non siano sufficientemente commentati e soprattutto inseriti in un quadro più complessivo.
Ma venendo all'esercizio provvisorio, il primo rilievo del Gruppo Centro per il Piemonte-Popolari riguarda il ritardo con il quale è stato presentato il disegno di legge sul bilancio di previsione, da parte della Giunta regionale. Credo sia la prima volta - è stato ricordato in diverse occasioni - che la Giunta regionale approva, nello stesso giorno, il disegno di legge sul bilancio e il disegno di legge sull'esercizio provvisorio. Normalmente, il disegno di legge sull'esercizio provvisorio veniva assunto dalla Giunta regionale dopo aver presentato il bilancio.
Dopo aver avviato la discussione sul bilancio e nel momento in cui ci si rendeva conto che non era possibile approvarlo nei tempi necessari, si procedeva, cioè, all'approvazione della legge sull'esercizio provvisorio.
Questa, invece, è la dimostrazione completa dell'incapacità della Giunta di presentare, nei tempi dovuti, il proprio bilancio.
I colleghi sanno che il bilancio di previsione avrebbe dovuto essere presentato entro il 31 agosto, mentre è stato assegnato alla I Commissione solo il 12 dicembre. Constatiamo, dunque, che questa Giunta, con una maggioranza così forte, è stata incapace di presentare in tempi ragionevoli il bilancio, in modo che il Consiglio potesse procedere alla sua approvazione.
Si va, dunque, all'esercizio provvisorio perché la Giunta ha dimostrato la propria incapacità a presentare un progetto di bilancio. Incapacità totale, che dovrebbe indurre l'Assessore al bilancio, non dico a dimettersi (perché l'abbiamo chiesto diverse volte e non l'ha mai fatto), ma almeno ad avere un po' di pudore, magari di rossore! Invece, niente! Mi consenta, Assessore, di rilevare che non sarebbe stato affatto assurdo o privo di senso se il bilancio fosse stato presentato un mese prima. Invece è stato presentato in ritardo, quindi l'esercizio provvisorio giunge, non perché la minoranza ha fatto ostruzionismo, ma perché la maggioranza ha fatto ostruzionismo. L'esercizio provvisorio, essendo collegato ad un periodo emergenziale, comporta teoricamente delle difficoltà nella spesa, ed è la maggioranza che ha deciso di avere queste difficoltà. E' l'Assessore al bilancio che ha deciso di autolimitarsi dicendo: "Approviamo l'esercizio provvisorio". Questa maggioranza fortissima, che avrebbe potuto arrivare in aula con un bilancio e farlo approvare, decide di limitarsi e sottoporsi all'esercizio provvisorio, per una durata di quattro mesi.
La minoranza, come molti sanno, aveva chiesto di portare la durata dell'esercizio provvisorio a tre mesi, con l'impegno di approvarlo entro il mese di febbraio, perché la minoranza, a differenza dell'Assessore Burzi ha il senso delle istituzioni, in quanto è convinta che la Regione Piemonte debba dotarsi di un bilancio per poter utilizzare le risorse, senza avere quei limiti che vengono posti in fase di esercizio provvisorio.
C'è, dunque, una minoranza che ha il senso delle istituzioni e cerca di accorciare il periodo dell'esercizio provvisorio, ed una maggioranza che al contrario, vuole procedere con l'esercizio provvisorio. Questo è il primo rilievo.
Il secondo rilievo riguarda il fatto che l'esercizio provvisorio ha come riferimento, non il consuntivo o il bilancio dell'anno precedente, ma la proposta di bilancio di previsione, presentata dalla Giunta, per l'anno 2001.
E' evidente che la discussione avrebbe potuto essere una discussione di merito sui singoli capitoli. Abbiamo rilevato - ma ci torneremo dopo - che non tutti gli Assessori sono uguali, nel senso che qualcuno "è più uguale degli altri" e normalmente è più uguale degli altri chi ha la gestione del bilancio! L'abbiamo verificato in alcune spese, ad esempio riguardo al settore dell'informatica; l'abbiamo verificato anche in alcune spese riguardanti il settore del turismo e abbiamo constatato che alcuni Assessori sono penalizzati rispetto ad altri. Forse, più che qualche Assessore, è penalizzato qualche Assessorato, ma tornerò sull'argomento quando si discuterà del bilancio.
Mi soffermo ora su quanto abbiamo evidenziato durante la discussione dell'esercizio provvisorio, relativamente alla spesa sanitaria (tema in discussione domani, spero con un'attenzione maggiore rispetto a questa sera).
Riguardo alla sanità, l'Assessore al bilancio ha indicato una spesa di previsione per il 2001 di 8.900 miliardi. Questa non è la spesa reale della sanità, perché il Consiglio sa che il bilancio consuntivo 1999 è di circa 9.500 miliardi.
La spesa indicata dall'Assessorato al bilancio per il 2001 è di 8.900 miliardi, 600 miliardi in meno rispetto a quella del 1999.
I colleghi Consiglieri dovrebbero sapere - ma è facile andare all'Assessorato alla sanità e farsi dare i dati - che la spesa sanitaria prevista per il 2000 - e ci sono elementi precisi per questa valutazione è di 10.200 miliardi. Il bilancio di previsione 2001 dell'Assessore Burzi per la spesa sanitaria prevede 8.900 miliardi, mentre quasi a consuntivo del 2000, sempre la spesa sanitaria, è di circa 10.500 miliardi.
Se i Consiglieri avessero un po' di attenzione da dedicare alla questione della sanità potrebbero scoprire - sempre presso i servizi dell'Assessorato alla sanità - che la previsione di spesa per il 2001 è il 6% in più rispetto a quella del 2000.
Pertanto, abbiamo indicato una spesa sanitaria addirittura inferiore rispetto a quella del 1999, quindi abbiamo indicato una cosa non vera.
Perché è stata indicata quella cifra? Ci è stato spiegato che è perch la Regione non intende intervenire con risorse proprie, a copertura della spesa sanitaria. La questione del disavanzo è complessa. Qui c'è stato un confronto che molto spesso è servito a nascondere le responsabilità. La sostanza è che la Giunta, in questo bilancio, affronta la questione del disavanzo '99, sul quale c'è anche un intervento da parte dello Stato, non affronta la questione del 2000, non affronta la questione del 2001 e, non essendo state assunte decisioni rigorose che portano la riduzione della spesa sanitaria da quasi 11.000 miliardi a 8.900 miliardi, vuol dire che quella spesa non è vera. Vuol dire che, per motivi soltanto di immagine, la Giunta non ha affrontato la questione della copertura della spesa sanitaria e ha previsto una serie di finanziamenti di leggi che non possono essere finanziate, perché arriverà il momento in cui la spesa sanitaria dovrà essere finanziata. Questo lo dico perché diventa il tema centrale.
L'operazione verità è importante, altrimenti ci illudiamo di poter finanziare delle leggi (e sono tante), nessuna delle quali può essere finanziata, perché abbiamo il dovere di mantenere il livello dei servizi sanitari.
Il tema del bilancio è questo ed è per questo che abbiamo parlato di non verità e di dati non veri. La verità è confermata dai dati in possesso dell'Assessorato alla Sanità. Nel momento in cui abbiamo chiesto dei vincoli, per quanto riguarda l'esercizio provvisorio, abbiamo fatto riferimento a questa emergenza.
La spesa sanitaria è l'80% della spesa corrente e, poiché siamo convinti che bisogna finanziarla, non possiamo consentire che gli Assessori regionali si lascino prendere la mano dalla vicenda elettorale prossima continuando a promettere e aumentando le promesse fatte nella precedente campagna elettorale per poi arrivare, il giorno dopo, non sapendo come coprire la spesa sanitaria e dovendo tagliare alcuni servizi importanti per la comunità piemontese.



PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il Consigliere Giordano; ne ha facoltà.



GIORDANO Costantino

Grazie, Signor Presidente e signori Consiglieri.
La Giunta regionale chiede di essere autorizzata all'esercizio provvisorio del bilancio per l'anno finanziario 2001.
Pur trattandosi di procedura prevista dallo Statuto regionale, non possiamo non rilevare che un sistema che avrebbe dovuto rappresentare l'eccezione, secondi i principi di una sana e corretta gestione della cosa pubblica, tende ad essere istituzionalizzato ed elevato a regola.
Anziché quattro mesi, come richiesto dall'Assessore Burzi, la maggioranza avrebbe intenzione di autorizzare l'esercizio provvisorio per soli tre mesi e la riduzione, sostanzialmente irrilevante, rappresenta la riprova formale del fatto che si è di fronte ad una situazione del tutto anomala.
Se il Consiglio regionale non autorizzasse l'esercizio provvisorio saremmo di fatto alla paralisi dell'attività della Regione, ma almeno si porrebbe la parola fine a comportamenti che sarebbero sanzionati dall'Assemblea dei soci in una qualsiasi S.p.A.
Si parla di introdurre nuovi criteri e metodi operativi nella gestione della spesa regionale, in particolare in campo sanitario, improntati ad efficienza ed imprenditorialità, ma, forse, a pochi dei presenti è chiaro che cosa significhi essere imprenditori.
Un imprenditore è colui che, partendo da un progetto, elabora una concreta strategia operativa e, ricorrendo a mezzi propri o a capitali di rischio e, quindi, forniti da altri soggetti che ne condividono le scelte operative, agisce concretamente assumendosi tutta la responsabilità delle sue scelte.
L'imprenditore che sbaglia paga di tasca propria ed in questo caso il suo destino sfocia nel fallimento. Questa è, purtroppo, la parola che dobbiamo utilizzare per i conti che la Giunta oggi ci presenta.
In data 20 novembre 2000 presentammo, unitamente ad altri Consiglieri d'opposizione, una mozione urgente in cui si chiedevano alla Giunta regionale puntuali risposte in fatto di spesa sanitaria. In particolare, si chiedeva alla Giunta regionale di fornire i dati reali, concreti e non sottostimati, afferenti alla reale entità del disavanzo in campo sanitario.
Si chiedevano lumi circa le misure e gli interventi che si intendevano adottare per il suo contenimento e ripiano. Avremmo voluto sapere se per la passata cattiva gestione si fossero individuati profili di responsabilità e quali misure si intendessero adottare.
Non dimentichiamo che oggi, quando si parla tanto di devolution, il bilancio regionale è rappresentato, per la gran parte dalla spesa, in campo sanitario.
Con gli standard attuali di gestione seguiti da una Giunta al suo secondo mandato, quali livelli nella qualità delle prestazioni e dei servizi erogati saremmo in grado di offrire ai cittadini della Regione Piemonte, là dove non vi fosse il trasferimento di fondi dallo Stato alle Regioni? Sino ad oggi la Giunta regionale, ricorrendo spesso ad equilibrismi contabili come il riporto a nuovo del debito pregresso, ha di fatto speso senza mai assumersi, come, invece, avrebbe dovuto fare là dove avesse agito secondo gli sbandierati criteri di imprenditorialità, la responsabilità delle decisioni intraprese.
E' troppo facile coprire i debiti contratti con la sottoscrizione di mutui, che, in ultima analisi, finiranno, presto o tardi, per gravare su tutti i cittadini della Regione Piemonte, generazioni future comprese.
Quanti debiti vogliamo lasciare in eredità ai nostri nipoti e pronipoti? La Giunta deve assumersi la responsabilità delle proprie azioni comprese quelle impopolari. Questo significa governare e questo soprattutto, significa agire per il ripiano dei conti.
Sarebbe opportuno finirla con le tecniche di occultamento dei dati contabili e dire chiaramente a tutti i cittadini le reali condizioni delle casse regionali.
Ogni altro provvedimento risulta di fatto una semplice dilazione di scelte che qualcuno dovrà fare, per quanto dolorose esse possano essere.
E' troppo facile inseguire il facile consenso elettorale, illudendo gli elettori. La verità è destinata sempre ad affiorare e noi, in questa sede chiediamo alla Giunta regionale di indicarci il reale stato dei conti e delle misure che si intendono adottare per far fronte ad una situazione che numericamente ci appare drammatica.
Vorremmo, inoltre, sapere a che punto sono i lavori condotti dall'Agenzia regionale per i servizi sanitari, posto che in data 11 dicembre 2000 abbiamo rivolto un'interrogazione all'Assessore alla Sanità che, a tutt'oggi, come sempre avviene con questa Giunta, è rimasta senza risposta. E' giunto il momento di fornire delle risposte e che ciascuno si assuma le sue responsabilità, comprendendone tutti i profili, compresi quelli di danno erariale.
La Giunta regionale, per dirla con criteri di imprenditorialità rappresenta il Consiglio di amministrazione dell'Azienda Regione Piemonte e, vista la situazione, da componenti di quella che potremmo definire l'Assemblea dei soci, non possiamo che rivolgerle tutta la nostra sfiducia.
Ci sia dimostrato, dati alla mano, il contrario.
Grazie per l'attenzione.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Marcenaro; ne ha facoltà.



MARCENARO Pietro

Intervengo per dichiarazione di voto, esprimendo il voto contrario del nostro Gruppo sulla proposta di esercizio provvisorio avanzata dalla Giunta.
Vorrei fare alcune brevi considerazioni. Anch'io, come hanno rilevato i colleghi che hanno già parlato, prendo atto di come sia periodicamente in corso un tentativo di ridimensionare quello che rimane il principale momento di confronto politico in un'assemblea come il Consiglio Regionale quale quello rappresentato dall'approvazione del Bilancio.
Vorrei ricordare che l'atto della discussione dell'approvazione del bilancio non riguarda solamente la politica economica del governo regionale. E' uno dei più alti momenti del confronto istituzionale, è uno dei punti nei quali si svolge, per definizione, la dialettica politica tra maggioranza e opposizione nelle assemblee elettive. Ed è o dovrebbe essere l'atto con il quale una maggioranza di governo esprime il suo progetto e annuncia le caratteristiche delle sue scelte.
Per questo, anch'io considero un fatto rilevante quello che è avvenuto che è qualcosa di diverso da quello che è capitato altre volte, come tutti voi sapete. Qui non siamo ad una decisione come quella dell'esercizio provvisorio, che avviene ad un certo punto di una discussione sul bilancio.
Quando la discussione sul bilancio ha avuto un certo approfondimento, si prende atto che la conclusione non è possibile, che i tempi non sono sufficienti e si va così all'esercizio provvisorio.
Questo è capitato altre volte. Questa volta siamo di fronte ad un comportamento diverso; siamo di fronte ad una Giunta che sceglie di non presentare sostanzialmente il bilancio annuale e che va direttamente alla richiesta di esercizio provvisorio senza che questo sia stato preceduto da nessun confronto sul bilancio. Sono i tempi che il Consigliere Saitta ricordava: il fatto che il bilancio preventivo sia stato presentato all'attenzione di questa assemblea il 12 dicembre è, da questo punto di vista, molto significativo.
Penso che questo corrisponda non ad un episodio occasionale, Assessore Burzi e colleghi della Giunta. Credo che questo corrisponda ad un profilo di fondo, ad una caratteristica di fondo di questa Giunta - una caratteristica che, quando facevo un altro mestiere, mi sembrava già contrassegnare la Giunta precedente e che vedo oggi confermata ed accentuata - che gestisce una situazione senza organizzarla secondo delle priorità, senza compiere delle scelte, senza fare quello che un atto di bilancio comporta, cioè una selezione delle proprie priorità secondo una logica che concepisce le attività politiche di governo come sforzo di attuare un disegno complessivo, tenendo conto della compatibilità tra obiettivi politici e risorse a disposizione, che sono limitate.
In questo quindi vedo l'emergere di una caratteristica di fondo, di quello che si configura come un governo orientato all'irresponsabilità cioè un governo incapace di ordinare le proprie scelte individuando ciò che è prioritario e ciò che non lo è.
La questione già ricordata, centrale per ragioni obiettive, perch rappresenta da sola una quantità così importante, oltre che una qualità così importante, del bilancio del governo regionale nella vicenda della sanità, ne è, da questo punto di vista, una testimonianza. Dei conti della sanità parlerò domani, ma è impossibile non ricordare, in sede di discussione sul bilancio, che lì sta uno dei grandi punti irrisolti, dove si intrecciano questioni che non riguardano solo gli aspetti di bilancio intesi come aspetti finanziari, ma dove si intrecciano gli aspetti finanziari con quelli che riguardano la qualità delle scelte e dei servizi con tutti i problemi connessi che devono essere affrontati.
Voglio ancora dire che siamo fermamente intenzionati ad affrontare queste tematiche con una discussione più efficace e possibilmente più rapida nei prossimi mesi. Abbiamo stabilito dei calendari che, in qualche modo, ci possono almeno far dire che all'inizio di gennaio si aprirà la vera e propria sessione di bilancio. Se ricordo bene, le consultazioni si concluderanno il 18-19 gennaio e, dopo quella fase, prima in Commissione e poi in aula, sarà possibile avere un confronto di merito.
Ovviamente, oggi partiamo con questo confronto di merito - ed ha completamente ragione il collega Saitta quando lo sostiene - non avendo a disposizione quegli elementi di trasparenza che sarebbero indispensabili per affrontare seriamente il dibattito.
Credo che i Consiglieri regionali abbiano almeno diritto ad una spiegazione del lungo tempo nel quale ci siamo trattenuti lontano da quest'aula nella riunione dei Capigruppo, spiegando, per quanto ci riguarda, qual era il problema che l'emendamento cerca, in modo non del tutto soddisfacente, di affrontare. Il problema consiste semplicemente nel fatto che nel secondo comma dell'art. 1 di questo provvedimento vengono in qualche modo sottratti alle limitazioni proprie dell'esercizio provvisorio una serie di capitoli di spesa, riferendosi genericamente non solo ai trasferimenti finanziari al Consiglio regionale, ma anche a quelli agli Enti locali e a quelli che riguardano le spese già decise sulla base di precedenti leggi regionali. Perché abbiamo chiesto, e parzialmente ottenuto, che s'introducessero delle limitazioni? Perché è nostra convinzione che se comincia, a livello istituzionale, ad assestarsi la convinzione che è possibile governare, in fase di esercizio provvisorio più o meno con le stesse condizioni nelle quali si governa nelle situazioni nelle quali invece il bilancio è stato effettivamente approvato, abbiamo l'impressione che si vada verso un indirizzo radicalmente sbagliato.
Concludo dicendo questo: noi non consideriamo la legge di bilancio come un'inutile formalità, ma ancora come il punto nel quale le coerenze e le prospettive di una politica vengono verificate. Per questo lo giudichiamo e vogliamo continuare a poterlo giudicare e a discuterne in futuro. Per l'insieme di queste ragioni, esprimo il nostro voto contrario sulla proposta di esercizio provvisorio, la presa d'atto dell'emendamento che avete presentato all'art. 1, comma secondo, e l'astensione su questo emendamento.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Non siamo in grado di discutere neppure all'inizio di questa legislatura di un documento programmatico di bilancio, perché la Giunta regionale non ha consentito al Consiglio di poterlo fare, né ha predisposto un bilancio preventivo in tempi adeguati per rendere possibile un confronto politico sulle prospettive da dare, attraverso la legge di bilancio, allo sviluppo dell'economia del Piemonte, all'assetto dei servizi sociali, agli indirizzi generali e alle risorse pubbliche e private che possono essere mobilitate.
E' un brutto avvio, avevo auspicato che questo potesse non avvenire evidentemente avevo riposto speranze in chi non è stato in grado di rispondere non tanto alle mie speranze quanto alle norme di legge, perch contravveniamo a leggi vigenti.
Giungiamo quindi ad un esercizio provvisorio.
All'inizio ho formulato la proposta di riuscire a superare questo handicap, questa azzoppatura della Regione Piemonte da parte del suo governo, riducendo al massimo il periodo di tempo dell'esercizio provvisorio, giungendo il prima possibile a discutere e votare un bilancio preventivo.
Abbiamo discusso in Commissione i tempi di questa procedura e siamo riusciti a contenere l'esercizio provvisorio in tre mesi (avrei preferito ridurre ulteriormente questo lasso di tempo), perché il bilancio approvato dalla Giunta regionale sul quale l'esercizio provvisorio si innesta è un bilancio che presenta una situazione finanziaria parecchio difficile preoccupante e di forte riduzione complessiva delle risorse disponibili. A maggior ragione una situazione di penuria dovrebbe richiedere un confronto vero sulle scelte da fare e a maggior ragione penso che sia giusto cercare di limitare al massimo il periodo dell'esercizio provvisorio.
Il bilancio della Giunta è un bilancio che penalizza parecchio la possibilità di spesa della Regione Piemonte, ma è anche un bilancio che sul tema della sanità, come hanno già ripreso alcuni colleghi, compie delle operazioni di falsificazione della previsione, rilevante. Una previsione è sempre vera o falsa in misura percentualmente non rilevante, è una mira che si prende, una previsione che si fa, ma le cifre che sono state scritte nel settore di previsione della spesa sanitaria vanno oltre l'alea della previsione: sono chiaramente infondate e falsificano una realtà di spesa che è già presente.
Noi domani discuteremo questo problema della sanità, ma soprattutto discuteremo in occasione della vera discussione sul bilancio le cifre della sanità. Probabilmente c'è da parte della Giunta la volontà di non mettere in luce un grosso buco nel settore sanitario che difficilmente può essere addebitato ad altri, nel senso che la parte di spesa sanitaria che lo Stato non aveva coperto in questi anni, il deficit di riconoscimento da parte dello Stato delle quote da assegnare alle Regioni è stato superato, il deficit che rimane è deficit che obiettivamente la Giunta regionale si rende conto di essere il soggetto unico responsabile e si può anche capire che politicamente la Giunta non ami mettere in luce i disastri che è riuscita a combinare, però il nostro compito sarà proprio quello, già da domani e poi nella discussione del bilancio preventivo, di fare chiarezza e di indurre l'Assessore D'Ambrosio, il Presidente Ghigo e tutti gli altri a essere sinceri nei confronti dei loro governati e quindi di fare in modo finalmente, di fare la storia della spesa sanitaria. E' una storia che non esiste (dicono sia molto difficile da ricostruire), ma noi cercheremo di fare in modo da poter produrre ai piemontesi le cifre vere della storia della spesa sanitaria, comprese le cifre di previsione della stessa nell'anno 2001. Questo è un nostro obiettivo fondamentale; cercheremo aiuto negli uffici sia del Consiglio regionale sia la collaborazione, si spera da parte dell'Assessore competente o degli Assessori competenti, perché c'è un rimpallo di responsabilità che andrà approfondito, come mai voci e notizie interne dell'Assessorato si comportano e fanno previsioni diverse da quelle che fanno uffici e Assessori al bilancio? Non si può continuare a tenere separata in questo modo una materia che poi nella gestione concreta è una sola, è la spesa sanitaria, è la capacità di rispondere coi servizi sanitari alla salute. Quindi questo è uno degli elementi fondamentali.
In sede di Commissione avrei ritenuto opportuno proporre anche nella gestione dell'esercizio provvisorio una graduazione delle possibilità di spesa. In base ad accordi intervenuti questo non ha poi avuto un ulteriore sviluppo.
Segnalo peraltro, per il verbale, che in una situazione che ho potuto guardare più da vicino ci sono anche momenti che ritengo di discrezionalità al limite della scorrettezza politica, nel senso che modificare le cifre di un bilancio su cui si innesta l'esercizio provvisorio a favore delle spese discrezionali e promozionali dell'Assessorato (in questo caso dell'Assessorato al turismo), non mi sembra una grande...



BURZI Angelo, Assessore al bilancio e finanze

Non ho capito la frase, collega.



CHIEZZI Giuseppe

Modificare aumentando le spese discrezionali in capo ad azioni promozionali di Assessorato, nell'ambito di una riduzione di spesa, non mi sembra un grande stile in una situazione di penuria finanziaria e quindi ottenere, in un esercizio provvisorio, più risorse da spendere rispetto al passato, ripeto in una situazione di penuria, e proprio sulla voce Spese promozionali di Assessorato, mi sembra una esagerazione arrogante, per questo è il vostro stile! Non insisto nell'approfondire gli altri Assessorati né nel presentare questi emendamenti; la mia convinzione è quella che aver ottenuto l'impegno e la volontà di tutti comunque di restringere il più possibile il periodo di tempo in cui viaggiamo in questo esercizio provvisorio sia l'obiettivo politicamente raggiungibile che consentirà a tutti (speravo di poterlo fare fin da subito) di uscire dall'emergenza, da questa provvisorietà che viene anche minata pesantemente da questo ultimo emendamento della Giunta che in pratica libera le spese in conto capitale previste dalle leggi vigenti dall'esercizio provvisorio, mi sembra un'enormità compiere un atto di questo tipo, è un atto di disprezzo totale delle regole della programmazione, della contabilità del bilancio pubblico, ma tant'è! Spero che in sede di discussione del bilancio preventivo però si possa fare luce soprattutto sui conti della sanità che rimangono conti in rosso e per adesso anche in parte occultati.



PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il Consigliere Palma; ne ha facoltà.



PALMA Carmelo

Parto dagli aspetti positivi, che sono pochi, per giungere ahimé agli aspetti negativi.
Mi pare vada dato atto alla Commissione e anche alla riunione dei Capigruppo di essere giunti ad un compromesso onorevole, penso onorevole per entrambe le parti, circa la definizione dei limiti di questo esercizio provvisorio, consentendo soprattutto - e questo mi sembra il dato politico più significativo - a quest'aula di discutere e di approvare il preventivo di bilancio in tempi più stretti ed intervenire con misure particolarmente cogenti rispetto alla spesa corrente.
Questo è un dato positivo che va ascritto in larga misura al merito dell'opposizione, in altra misura, sicuramente inferiore, anche al merito della Giunta e della maggioranza che hanno scelto di giungere in una situazione così difficile, a fronte di un bilancio preventivo così composto, a questo compromesso onorevole.
Un altro elemento positivo che è per così dire annunciato dalla proposta di bilancio che la Giunta formula all'aula e su cui è richiesta l'autorizzazione all'esercizio provvisorio, è la riduzione molto consistente delle spese discrezionali in capo ai diversi Assessorati, una riduzione del 23%, una parte della quale è - per così dire - peraltro mangiata dallo stralcio di una serie di risorse che sono assegnate a copertura di leggi non ancora approvate e alcune delle quali non ancora presentate in quest'aula.
Mi sembra però che questa indicazione rifletta obiettivi di riordino e di razionalizzazione della spesa, e della spesa discrezionale in particolare, di cui, almeno nelle intenzioni, alla Giunta occorre dare atto.
Tuttavia, a fronte di questi elementi più o meno positivi e promettenti, esiste una serie di elementi assai poco positivi e poco promettenti.
In primo luogo, noi votiamo un provvedimento di autorizzazione della spesa a fronte di un bilancio preventivo che non fotografa le previsioni di spesa per l'anno 2001. In particolare, non le fotografa perché, come è stato ampiamente dibattuto in sede di Commissione Bilancio, per una serie di ragioni che in altra sede occorretà approfondire, l'importo della spesa sanitaria non è quello della spesa stimata: è, tutt'al più, un obiettivo di spesa corrispondente all'importo delle risorse accertate e assegnate nella disponibilità dell'Amministrazione regionale. L'andamento di una politica di bilancio così congegnata è evidentemente in contrasto con l'andamento pienamente in incremento delle dinamiche della spesa sanitaria.
Quindi questo - se vale la pena fare in questa sede una riflessione di carattere per così dire istituzionale - fa in modo, per ragioni in parte tecniche ed in parte politiche, che la legge di bilancio in quest'aula, in questa Regione, nelle Regioni così congegnate (ma qualcosa cambierà a partire dal 2001), non sia tanto un documento di programmazione delle politiche di spesa, bensì una sorta di registrazione, di imputazione amministrativa di una serie di poste di entrata che costituiscono un obiettivo per altro verso irraggiungibile della politica della spesa, cui occorre, di volta in volta, far fronte a causa delle emergenze che di volta in volta si apriranno; emergenze non sempre (come nel caso della spesa sanitaria, bisogna darne atto) di responsabilità dell'Amministrazione regionale.
Di conseguenza, questo bilancio, che pareggia 26 mila miliardi, non sarà il bilancio di spesa della Regione per il 2001: è l'intenzione che la Giunta formula sulla base delle disponibilità che, fino a questo momento ha accertato.
In secondo luogo, la scelta di procedere alla sottoscrizione dei mutui per soli 350 miliardi a fronte di 2.250 - se non mi sbaglio - in larghissima misura finalizzati a politiche di investimento, è una scelta non solo troppo prudente, ma probabilmente rinunciataria. Non esiste alcuna ragione né di natura tecnica né di natura politica che avrebbe impedito l'iscrizione a bilancio anche del presumibile, presumibilissimo disavanzo sanitario 2000.
In questo bilancio si provvede unicamente alla copertura del disavanzo 1999: non c'era nulla che avrebbe impedito di iscrivere a bilancio anche il disavanzo presunto, presumibile, presumibilissimo della spesa sanitaria per l'anno 2001.
L'impressione è che su questo bilancio si siano voluti indicare 350 miliardi per una ragione molto semplice: per guadagnare tempo e per non allarmare l'opinione pubblica e l'elettorato rispetto alle dinamiche della spesa.
Noi sappiamo con relativa certezza - lo sa, mi pare, anche la Giunta che l'importo della spesa sanitaria per lo stesso 2001 non sarà quella indicata nel bilancio preventivo; che per il 2000 va maturando rapidissimamente un disavanzo per cui non si ritiene di chiedere copertura in questo bilancio preventivo; si indica una percentuale di indebitamento per copertura e finanziamento del disavanzo pari al 15% dell'indebitamento complessivo della Regione, che è non vicinissimo, ma neppure lontanissimo dalle soglie massime di indebitamento e, a consultivo, dovremmo prendere probabilmente tutti quanti atto del fatto che sarebbe stata necessaria una manovra anche più coraggiosa sul fronte dell'indebitamento per fotografare davvero nella sua realtà le dinamiche della spesa sanitaria.
Mi rendo conto delle difficoltà in cui si dibatte la Giunta regionale.
Voglio dare atto del fatto che queste difficoltà accomunano questa Giunta a numerose Giunte regionali italiane; voglio dare ulteriormente atto sul fatto che le dinamiche della spesa sanitaria non sono così semplicemente controllabili né sul piano nazionale né sul piano ragionale.
Dando atto di tutto questo, vorrei che la Giunta, per lo meno in sede di replica di questo dibattito di profilo tutto sommato così basso fornisse una spiegazione delle ragioni di scelta e di opportunità che l'hanno guidata, l'hanno condotta, l'hanno "costretta" a non prevedere, per lo meno su questo bilancio, il finanziamento del disavanzo 2001 e la previsione di un disavanzo che, per il 2001, sappiamo che dal primo gennaio di quest'anno andrà, con ogni probabilità, progressivamente maturando di qualche miliardo al giorno.
Infine vorrei fare un'ultima considerazione, e non per salvare l'Assessore Burzi, che porta interamente la responsabilità di questa proposta di bilancio preventivo.
Non credo affatto che le dinamiche di spesa di questa Regione rispondano a problemi di politica di bilancio. Secondo me, rispondono in larghissima misura a problemi di strategia, di assetti e di modello delle politiche della spesa. Neppure la persona più fiduciosa e speranzosa potrebbe sperare di intervenire su dinamiche di risonanza così ampia come quella sanitaria, semplicemente con misure di razionalizzazione della spesa.
Il vero problema che si pone a questa Amministrazione regionale è un problema che potremmo definire di riforma, e non è semplicemente un problema di maquillage o di restrizione dei conti pubblici.
Mi pare che l'esempio della spesa sanitaria lo dimostri.
Esiste un disavanzo sanitario in Italia - giusto per citare una regione "cugina" per lo meno dal punto di vista politico rispetto a questa Amministrazione regionale - che produce servizio e che produce prodotto interno lordo.
Il disavanzo sanitario della Regione Lombardia crea prodotto interno lordo spostando la domanda sanitaria sul settore privato e, incrementandone lo sviluppo, crea servizio riducendo liste d'attesa e così via.
Nella nostra regione il disavanzo sanitario non crea servizio; non crea prodotto interno lordo, sia pure indirettamente: crea, in senso molto generale, disservizio e sbilancio dei conti pubblici.
In particolare, rispetto alla materia sanitaria, non sarà semplicemente necessario provvedere ad una riorganizzazione della politica della spesa.
Sarà necessario - Presidente, sto concludendo - intervenire con misure di riforma complessiva di questo sistema di servizio e di erogazione, per far fronte a dinamiche che tutti conosciamo, quali l'incremento della spesa sanitaria, che comunque è destinata a salire; la necessità di ripartire la spesa sanitaria fra il pubblico e il privato, che è un'altra esigenza che si pone in tutte le Regioni, e in particolare nelle Regioni con il nostro deficit demografico, e così via.
Concludo. Mi piacerebbe che nella giornata di domani, quando si discuterà del problema del disavanzo sanitario, non se ne discutesse in una maniera puramente contabile, tentando in qualche modo di occultare o di posporre la rilevazione dei disavanzi che nel corso di questi anni andranno maturando, ma vorrei che il Presidente della Giunta regionale ne discutesse proponendo anche delle riforme negli assetti profondi e nelle strategie di queste politiche di spesa.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cattaneo; ne ha facoltà.



CATTANEO Valerio

Grazie, Presidente.
Rivolgo un ringraziamento all'Assessore Burzi. Per il momento non gli chiediamo le dimissioni, poi vedremo in sede di bilancio definitivo.



(Commenti in aula)



CATTANEO Valerio

Non è un Assessore né un uomo che si imbarazza tanto facilmente, com'è noto.
Credo che da parte mia sia doveroso un intervento per controbattere senza tono polemico, ma certamente con grande convinzione, all'accusa di fondo che, questa volta, aleggia in modo nemmeno troppo velato verso la Giunta regionale, in particolare verso l'Assessore al bilancio.
L'accusa è quella formulata, aprendo gli interventi dell'opposizione dal Presidente Saitta; è un'accusa di ritardo e, quindi, la scelta inevitabile di oggi è discutere e confrontarci in aula, dopo i lavori svolti in Commissione, su un esercizio provvisorio ed essere obbligati a votarlo.
Credo si debba anche porre all'attenzione di quest'aula un elemento non polemico, come ho detto, però certamente altrettanto oggettivo.
Voi sapete che una Regione - non necessariamente il Piemonte, ma le Regioni in senso più generale - per approntare l'esercizio finanziario deve trarre elementi importanti dalla finanziaria nazionale (mi riferisco in particolare alle entrate e ai trasferimenti).
Voi sapete che i nostri colleghi del Parlamento nazionale - ormai si chiamano così - allo stato attuale non hanno ancora approvato la legge finanziaria e - non io "Forza Italia", l'Assessore Burzi, il Presidente Ghigo o chi volete - il ragioniere generale dello Stato, il Dott.
Monorchio, ha definito questa finanziaria "un colabrodo". Per simpatia e onestà intellettuale, credo che comunque si debbano portare all'attenzione di quest'aula i fatti politici, anche perché nella prima riunione dei Capigruppo di questa mattina, se non ricordo male, abbiamo detto che nell'Assemblea regionale si deve parlare di politica. Questo è un fatto estremamente politico ed importante che comunque doveva essere richiamato.
Ringrazio l'Assessore Burzi non tout court, perché quando si deve fare un ringraziamento certamente lo si deve motivare. Credo che la sua scelta e quella del Presidente Ghigo, quindi del Governo regionale, di arrivare non con il trucco della discussione di bilancio, perché secondo me questo sarebbe stato un trucco - subito in Commissione con un elemento di chiarezza inconfutabile, dicendo di voler approvare e chiedere da subito l'esercizio provvisorio, sia un valore, così com'è stato un valore la disponibilità, da parte di questa maggioranza, di discutere l'esercizio provvisorio nei suoi contenuti. Ricordo che, dopo le giornate di Commissione, si è arrivati alla stesura definitiva di un esercizio provvisorio e di un emendamento collegato che oggi dà l'opportunità a quest'aula di votare l'esercizio provvisorio. Poi si può disquisire se il bilancio regionale sia un buon bilancio o meno. Ho l'umiltà di dire che non ho ancora letto l'intero bilancio, non so quanti possono dire di averlo già letto e studiato interamente per poter esprimere un giudizio, come spesso ho sentito in Commissione e in quest'aula.
Per quanto riguarda la sanità, mi auguro che già dalla giornata di domani - certamente non si potranno fare tabelle sterili di dati o di miliardi, anche perché probabilmente ci troveremo su posizioni differenti l'Assessore saprà fornire le sue motivazioni.
Entrando nel merito delle questioni avremo modo, almeno per quanto riguarda un capitolo importante che aveva messo in dubbio l'accettazione o meno dell'esercizio provvisorio, così come per altri interventi della finanziaria regionale...
Ormai il clima natalizio ci ha veramente coinvolti: il Consigliere Ghiglia continua a aggirarsi con dei biglietti, Presidente, quindi la prego di chiedergli di comportarsi in modo...



PRESIDENTE

Consigliere Ghiglia!



CATTANEO Valerio

In quest'aula avremo modo di confrontarci sul bilancio definitivo, che è a nostre mani.
Lo dico subito: a nostro giudizio, questo è un buon bilancio. Non lo diciamo a scatola chiusa. Se questo bilancio è stato approvato con una deliberazione dalla Giunta regionale, che è sostenuta da questa maggioranza, per noi questo è un bilancio credibile e certamente fondato anche su dati certi. Quindi respingiamo le accuse mosse - le motiveremo nella discussione della prossima settimana - in quest'aula e, soprattutto in Commissione in merito ad un bilancio di cui si è detto che è addirittura fondato su dati se non truccati, comunque non veritieri.
Credo che l'accusa di ritardo debba essere approfondita; quindi ne ridiscuteremo.
Qual è il percorso per evitare ritardi in futuro per l'approvazione del bilancio? Certamente occorrerà introdurre nel Regolamento o nella Legge di ordinamento contabile tempi certi e assumere impegni. Se ci diamo tempi certi, allora noi ci stiamo e assumiamo l'impegno. Avremo modo di discutere in merito a questo nelle prossime settimane. Anche noi vogliamo tempi certi e vogliamo evitare ritardi.
Termino il mio intervento ribadendo il nostro voto favorevole sull'esercizio provvisorio.



PRESIDENTE

La ringrazio Consigliere Cattaneo.
Ha chiesto la parola il Consigliere Ghiglia; ne ha facoltà.



GHIGLIA Agostino

Grazie, Presidente.
Mi scuso con il collega Cattaneo che a causa mia si è distratto, ma non per colpa mia, solo per causa.
Esprimo il voto favorevole del Gruppo di Alleanza Nazionale svolgendo due brevissime considerazioni.
Effettivamente, in Commissione abbiamo sentito termini un po' avventati su questo bilancio. Alcuni colleghi, attraverso la rappresentazione di foglietti e di cifre ottenute in maniera un pochino trasversale o ufficiosa, hanno anche tentato di seminare un po' di panico, gettando cifre a casaccio su alcuni settori e parti importanti del bilancio. Addirittura ci sono state accuse; sono state ribadite questa sera fuori microfono. A verbale venivano dette cose un po' più moderate, mentre fuori microfono si usavano termini forti quale "falso". Non so se queste affermazioni devono preoccuparmi o farmi sorridere. Se nell'atmosfera, mi auguro per tutti gioiosa, del clima natalizio scherziamo utilizzando il termine "falso" come fosse un lazzo mosso alla Giunta, allora - frizzo, lazzo, tanto per precisare. Se questo è lo spirito, va molto bene. Se questo non è lo spirito, ci sono degli strumenti. Per esempio: se uno ha fondati motivi per ritenere che, in qualche modo, questa sera si stia votando un esercizio provvisorio basato su cifre false, su fondi falsi e su capitoli falsi pu percorrere, se ha fantasia, diverse strade. Potremmo addirittura proporre la sfida della Corte dei Conti e di tutto quello che si vuole, ma non ci sembra la strada. Non basta sempre solo dire che è falso, ma bisogna anche spiegarne il motivo. Da quando questo esercizio provvisorio è alle mani di tutti noi e a nostra conoscenza, i perché non sono stati detti e talvolta si è fatta anche tanta confusione voluta - per carità, la polemica politica la facciamo tutti, siamo più o meno tutti anziani del mestiere, qualcuno vecchio e qualcuno anche sin troppo vecchio - tra esercizio provvisorio e bilancio preventivo, quindi confusione fra un documento che va in consultazione e che deve essere ancora approfondito, emendato sviscerato e sezionato nel merito, e l'esercizio provvisorio. Quindi, anche lì, tutta una serie di forzature tese ad ingenerare una visione, a nostro avviso abbastanza distorta della realtà.
Per scusarmi con il collega Cattaneo, dico che ha ragione lui. Quando si vuole parlare di merito sul bilancio, bisogna dire: "Affrontiamolo subito!". Se voglio dimostrare il mio teorema sulla falsità di un documento e ho dei motivi fondati, ho il dovere di non affrontare l'esercizio provvisorio, ma di esaminare il documento che si ritiene in qualche modo falso, pieno di omissioni, errori e quanto altro. Noi ci siamo resi disponibile ad approvare il bilancio prima di Capodanno, però questo invito non è stato accolto.
Devo dire, peraltro, che, domani, durante la discussione sulla sanità sentiremo di tutto e di più, e allora anche a noi verrà in mente di raccattare qualcosa rispetto ad una finanziaria che il Senato ha appena approvato o che deve subire ancora qualche passaggio: magari metteremo in evidenza le coperture che ci sono o che non ci sono, i ministri che si smentiscono, le cifre che girano, i governatori della Banca d'Italia che dicono: "Questo è scoperto".
Quando l'intento è soltanto quello di fare polemica politica, senza mai entrare nel merito delle questioni, come fa l'opposizione, si può sentire di tutto e di più, ma anche noi ci potremmo sbizzarrire. La cosa certa è che questo esercizio provvisorio è essenziale, che saremmo stati disponibili a discutere di bilancio e che, ancora una volta, probabilmente si è persa un'ottima occasione per entrare un po' più nel merito del bilancio evitando di uscire di nuovo per Capodanno con la solita polemica strumentale che in questi anni, proprio perché molto spesso infondata, ha pagato molto anche da un punto di vista politico sostanziale.



PRESIDENTE

Se non ci sono altri interventi sulla discussione generale, passiamo all'esame dell'articolato.
ART. 1 1.1) Emendamento presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Burzi: "2. Sono gestiti senza i limiti previsti al comma 1, qualora se ne ravvisi la necessità e l'urgenza, i capitoli del bilancio della Regione che attengono ai trasferimenti finanziari al Consiglio regionale, quelli collegati all'esercizio delle funzioni trasferite agli enti locali in applicazione delle leggi regionali sul decentramento amministrativo nonch gli stanziamenti disposti dalle leggi regionali 7 aprile 2000, n. 33 (Bilancio di previsione 2000 e pluriennale 2000-2002) e 27 novembre 2000 n. 55 (Variazione al bilancio della Regione per gli anni 2000, 2001 e 2002), limitatamente ai capitoli per spese di investimento in conto capitale.
3. Sono inoltre esclusi dai limiti di cui al comma 1, gli stanziamenti relativi agli interventi collegati alle calamità naturali." Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' accolto con 28 voti favorevoli, 3 contrari e 13 astensioni (non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere).
Si proceda alla votazione dell'articolo 1, come emendato, per alzata di mano, ai sensi dell'art. 44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 46 votanti 45 voti favorevoli 29 voti contrari 16 non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere L'art. 1 è approvato.
1.2) Emendamento aggiuntivo presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Burzi: dopo l'articolo 1, è aggiunto il seguente nuovo articolo: "Art. 1 bis. (Esercizio provvisorio degli Enti dipendenti) 1. Gli enti dipendenti dalla Regione sono autorizzati, ai sensi dell'articolo 36 della l.r. 55/1981 e in applicazione dell'articolo 9 della legge regionale 21 luglio 1992, n. 36 (Adeguamento delle norme regionali in materia di aree protette alla legge 8 giugno 1990, n. 142 ed alla legge 6 dicembre 1991, n. 394), ad esercitare provvisoriamente, fino al momento dell'approvazione del relativo bilancio da parte della Regione, ai sensi della legge regionale 7 agosto 2000, n. 47 (Modifiche urgenti dell'articolo 46 della legge regionale 29 dicembre 1981, n. 55 'Norme di contabilità regionale') e comunque non oltre il 30 aprile 2001, il bilancio di previsione per l'anno finanziario 2001, limitatamente ad un dodicesimo per mese per le spese che rivestono carattere di urgenza ed indifferibilità.
2. Per gli enti per i quali non sia applicabile la norma dell'articolo 36 della l.r. 55/1981 l'esercizio provvisorio si esercita sugli stanziamenti relativi al bilancio di previsione per l'esercizio 2000." Tale emendamento, che diventa articolo 2, è posto ai voti per alzata di mano.
E' approvato con 30 voti favorevoli, 17 contrari (non partecipa alla votazione n. 1 Consigliere) ART. 3 - Si proceda alla votazione dell'art. 2, diventato art. 3, per alzata di mano, ai sensi dell'art. 44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 48 votanti 47 voti favorevoli 30 voti contrari 17 non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere L'art. 3 è approvato.
Si proceda infine alla votazione per appello nominale dell'intero testo della legge.



(Il Consigliere Segretario Pozzo effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente: presenti 49 votanti 48 hanno risposto SI' 31 Consiglieri hanno risposto NO 17 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere La legge è approvata.


Argomento:

Iscrizione argomenti all'o.d.g.


PRESIDENTE

Con il consenso dell'aula, propongo l'iscrizione all'o.d.g. del disegno di legge n. 214: "Esonero dall'applicazione del tributo speciale di cui alla legge 28 dicembre 1995, n. 549 'Misure di razionalizzazione della finanza pubblica' e del tributo di cui all'art. 41 della legge regionale 13 aprile 1995, n. 59 'Norme per la riduzione, il riutilizzo e lo smaltimento dei rifiuti' per lo smaltimento dei rifiuti alluvionali".


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita - Tutela dagli inquinamenti del suolo - smaltimento rifiuti

Esame disegno di legge n. 214: "Esonero dall'applicazione del tributo speciale di cui alla legge 28 dicembre 1995, n. 549 'Misure di razionalizzazione della finanza pubblica' e del tributo di cui all'art. 41 della legge regionale 13 aprile 1995, n. 59 'Norme per la riduzione, il riutilizzo e lo smaltimento dei rifiuti' per lo smaltimento dei rifiuti alluvionali"


PRESIDENTE

Passiamo pertanto all'esame del disegno di legge n. 214 testé iscritto.
Relatore è il Consigliere Manolino, che ha facoltà di intervenire.



MANOLINO Giuliano, relatore

Do per letta la relazione, il cui testo, a mani dei Consiglieri recita: "'Esonero dall'applicazione del tributo speciale di cui alla legge 28 dicembre 1995, n. 549, Misure di razionalizzazione della finanza pubblica e del tributo di cui all'articolo 41 della legge regionale 13 aprile 1995, n.
59, Norme per la riduzione, il riutilizzo e lo smaltimento dei rifiuti, per lo smaltimento dei rifiuti alluvionali.' La Regione Piemonte, in attuazione della legge 28 dicembre 1995, n. 549 'Misure di razionalizzazione della finanza pubblica' istitutiva del tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi a favore delle Regioni, nel 1996 ha approvato la legge regionale n. 39 'Tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi. Attuazione della legge 28 dicembre 1995. Delega alle Province.' In precedenza, l'articolo 41 della legge regionale 59/1995 aveva istituito il contributo a favore di Comuni e Province sedi di impianti di smaltimento rifiuti.
In seguito all'evento alluvionale che ha colpito il Piemonte nei mesi di ottobre e novembre 2000, i Comuni alluvionati si trovano a dover smaltire un'enorme quantità di rifiuti alluvionali.
Al fine di non gravare ulteriormente sulle risorse dei Comuni stessi la Regione Piemonte, con questo disegno di legge, intende non applicare il tributo speciale di cui alla legge 594/1995, nonché il contributo di cui all'articolo 41, della legge regionale 59/1995, limitatamente allo smaltimento dei rifiuti alluvionali.
La facoltà per la Regione di non applicare i tributi a suo favore è prevista dalla legge 662/1996.
La V Commissione, vista la proposta illustrata dall'Assessore all'ambiente, condividendo le finalità sopra espresse, ha sollecitamente esaminato il disegno di legge e, acquisito il parere di competenza della I Commissione, lo ha approvato a maggioranza introducendo con l'articolo 2 una norma di dichiarazione d'urgenza."



MANOLINO Giuliano, relatore

Non essendovi interventi, si proceda alla votazione del relativo articolato.



MANOLINO Giuliano, relatore

ART. 1 - Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art.
44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 46 voti favorevoli 46 L'art. 1 è approvato.



MANOLINO Giuliano, relatore

ART. 2 - Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art.
44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 46 voti favorevoli 46 L'art. 2 è approvato.



MANOLINO Giuliano, relatore

Si proceda infine alla votazione per appello nominale dell'intero testo della legge.



(Il Consigliere Segretario Pozzo effettua l'appello nominale)



MANOLINO Giuliano, relatore

L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 44 hanno risposto SI' 44 Consiglieri La legge è approvata.



MANOLINO Giuliano, relatore

La seduta è tolta.



(La seduta termina alle ore 19,34)



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