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Dettaglio seduta n.416 del 02/12/03 - Legislatura n. VII - Sedute dal 16 aprile 2000 al 2 aprile 2005

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Argomento:


PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE TOSELLI



(Alle ore 10.24 il Vicepresidente Toselli comunica che la seduta avrà inizio alle ore 11.00)


Argomento:

Sull'ordine dei lavori (Partecipazione ad audizione con le delegazioni sindacali del Mauriziano e l'Assessore D'Ambrosio)


PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Colleghe e colleghi, visto che vi è una rappresentanza delle Organizzazioni sindacali del Mauriziano che hanno chiesto di essere ricevute, vista la disponibilità dell'Assessore D'Ambrosio e, credo, di tutti i Capigruppo e dei Consiglieri regionali, vi invito a prendere parte all'audizione che si svolgerà tra pochi minuti in Sala Viglione. Pu partecipare chiunque: i Capigruppo, i componenti della Commissione sanità ed i Consiglieri regionali che intendono partecipare. La parola al Consigliere Mellano.



MELLANO Bruno

Signor Presidente, intervengo per commentare brevemente questa sua comunicazione. Noi, a più riprese, avevamo deciso che non si svolgessero audizioni o incontri nelle giornate di Consiglio. Capisco che sono le ore 11 e non siamo ancora riusciti ad aprire il Consiglio, quindi, rendiamo produttiva la mattinata incontrando le rappresentanze sindacali del Mauriziano. Le regole ce le diamo per rispettarle e la regola sarebbe di cominciare la seduta.



PRESIDENTE

Collega Mellano, concordo con le sue considerazioni, ma la seduta consiliare non è ancora iniziata, quindi, era facoltà del Presidente scegliere, prima di aprire la seduta, di dare audizione a coloro i quali lo hanno richiesto, peraltro, in accordo con l'Assessore competente.
La parola al Consigliere Angeleri.



ANGELERI Antonello

Mi unisco alla protesta del Consigliere Mellano: se ci sono delle regole queste devono essere rispettate. Nulla toglie ai colleghi che vogliono di partecipare all'incontro con i Sindacati. Più volte abbiamo detto che il Consiglio regionale può iniziare, soprattutto se ci sono interrogazioni, nella prima ora anche senza il numero legale. Tutto questo lo abbiamo sempre detto e non lo abbiamo mai applicato.
Presidente, ovviamente, non lo ricordo a lei, ma all'Aula, affinch rimanga agli atti.



PRESIDENTE

Collega Angeleri e collega Mellano, mi farò carico, domani, durante il consueto incontro dell'Ufficio di Presidenza, di stabilire regole chiare e certe rispetto alle giornate di Consiglio. Peraltro, avevamo anticipato non solo per iscritto, ma anche verbalmente, che, durante le sedute di Consiglio, non venissero ricevute le delegazioni.
Oggi, non essendo ancora iniziata formalmente la seduta, si è ritenuto di accordare questo incontro. Domani ne discuteremo per individuare un metodo che valga in ogni occasione e non una tantum.



(La seduta ha inizio alle ore 12.11)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE COTA



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Albano, Botta Franco, Ghigo Pichetto Fratin e Racchelli.


Argomento:

b) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento:

Approvazione verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Approvazione verbali precedenti sedute" comunico che sono stati distribuiti ai Consiglieri i processi verbali del 23, 24, 30 settembre 2003. Se non vi sono osservazioni si intendono approvati. (Sono approvati).


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

La parola al Consigliere Mellano sull'ordine dei lavori.



MELLANO Bruno

Presidente, intervengo per far notare che nelle sue comunicazioni manca quella che, secondo me, sarebbe stata una comunicazione necessaria relativa alla polemica giornalistica della settimana passata, che era susseguente ad una approvazione all'unanimità del Consiglio regionale di un ordine del giorno.
Vorrei sapere dalle sue comunicazioni se la Presidenza del Consiglio ha ritenuto di dover, non con un comunicato, ma ufficialmente, stigmatizzare una presa di posizione, che ritengo grave, pur facendo parte di un Gruppo che ha ritenuto quel testo in parte demagogico, ma che ha votato per gli obiettivi e le finalità connesse a quel provvedimento del Consiglio regionale. Chiedo se la Presidenza del Consiglio ha ritenuto di fare degli atti formali per la tutela della dignità di un'Assemblea come la nostra.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Ronzani sull'ordine dei lavori.



RONZANI Wilmer

Domando perché, nonostante quattro sollecitazioni, non si sia intervenuti per consentire che, finalmente, l'Assessore Botta si degnasse di rispondere ad una mia interrogazione.



PRESIDENTE

Questa mattina, secondo gli accordi, l'Assessore Botta sarebbe dovuto essere presente. Adesso verificherò, perché c'è stata la correzione a penna della sua assenza, le motivazioni per cui è assente e interverro per quanto di mia competenza.



RONZANI Wilmer

Sono quattro sedute, è incredibile! Una volta passi, due volte passi tre volte comincia a non passare, quattro volte è una vergogna, o no? E' una vergogna, dica questo almeno. Una volta passi, due passi, tre comincia a non passare, la quarta volta è una vergogna, diciamolo!



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Costa Enrico.



COSTA Enrico

Mi associo alle affermazioni del collega Mellano, in quanto nella II Commissione è emersa all'unanimità l'indicazione, che ho raccolto e ho trasfuso in una lettera inviata al Presidente del Consiglio, di valutare l'opportunità di intervenire, a tutela della dignità del Consiglio regionale, in seguito alle dichiarazioni molto forti e molto pesanti del Presidente di una società concessionaria, che ha usato il termine "delirante" o "farneticante" nei confronti di un'iniziativa posta in essere all'unanimità dal Consiglio regionale.
Quanto meno ci aspetteremmo un intervento a tutela della dignità del Consiglio, lasciando impregiudicata ogni iniziativa che vada oltre un richiamo politico.



PRESIDENTE

Per quanto riguarda il primo aspetto, questo signore (Presidente della Società Autostrade) è intervenuto in maniera pubblica, non in maniera privata. Quindi, come Presidente del Consiglio regionale, ho dovuto intervenire in maniera pubblica per stigmatizzare il suo atteggiamento, a difesa della dignità del Consiglio regionale. L'ho fatto immediatamente contestualmente alla presa di posizione della Commissione, mentre la Commissione mi stava inviando la lettera, io, subito, ho preso posizione.
Ho assunto una posizione altrettanto pesante. Adesso, non mi ricordo a memoria le parole, però, sostanzialmente, ho detto che la posizione del Presidente della Società Autostrade era inqualificabile, oltreché del tutto infondata nel merito, che non doveva permettersi di dire quello che ha detto e che avrebbe dovuto chiedere scusa. Quindi, più di così, non mi è venuto in mente niente di più duro.
Altra questione è invece la presa di posizione per vie istituzionali.
Ho predisposto una lettera che probabilmente firmerò oggi in cui gli ribadirò in forma privata quello che gli ho detto in forma pubblica.
Ovviamente rimane impregiudicata, ove dovessero ricostruirsi un minimo di rapporti, l'audizione in Commissione, così come stabilito all'atto dell'approvazione dell'ordine del giorno.
Comunque posso far distribuire il mio comunicato, in maniera tale che tutti conoscano precisamente la posizione che ho assunto come Presidente.


Argomento: Tutela dagli inquinamenti del suolo - smaltimento rifiuti

Interrogazione n. 2257 del Consigliere Caracciolo inerente a "Il Comune di Volpiano dice NO all'inceneritore"


PRESIDENTE

In merito al punto 3) all'o.d.g.: "Svolgimento interrogazioni ed interpellanze", esaminiamo l'interrogazione n. 2257, presentata dal Consigliere Caracciolo.
La parola all'Assessore Cavallera per la risposta.



CAVALLERA Ugo, Assessore all'ambiente

L'interrogazione del Consigliere Caracciolo risale al mese di giugno di quest'anno. In merito alle questioni poste con l'interrogazione in oggetto dalle informazioni fornite dalla Provincia di Torino, è emerso che non risulta avviato, allo stato, alcun procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale relativo ad un impianto di termovalorizzazione dei rifiuti nel Comune di Volpiano.
Peraltro la società T.R.M. S.p.A. ha affidato al Politecnico di Torino un incarico per la valutazione comparativa ambientale tra alcuni siti ritenuti potenzialmente idonei ad ospitare il termovalorizzatore dei rifiuti a servizio dell'area di Pianificazione sud-est, tra i quali è incluso anche il sito "Area Agip" nel Comune di Volpiano. Inoltre all'Università di Torino è stato conferito un incarico per la valutazione comparativa ambientale relativa ai quattro siti potenzialmente idonei ad ospitare la discarica.
Nella fase preliminare di ricerca dei siti potenzialmente idonei e nell'ambito della successiva attività della Commissione N.R.D.S. (Non Rifiutarti Di Scegliere), la Provincia riferisce che è stata verificata la compatibilità delle aree individuate con la destinazione d'uso urbanistico produttiva, come previsto dal Programma Provinciale.
La verifica di dettaglio con gli strumenti urbanistici non era invece stata preliminarmente presa in considerazione in ragione della estrema variabilità dei Piani Regolatori, che avrebbero reso l'analisi poco attendibile e della possibilità di costituire varianti ai Piani Regolatori attraverso l'approvazione, ai sensi decreto legislativo n. 22/1997, del progetto di un impianto di trattamento dei rifiuti, in considerazione della pubblica utilità dello stesso.
Con riferimento alle dimensioni dell'inceneritore, la Provincia di Torino osserva che esse non incidono in maniera rilevante sulle emissioni dell'inceneritore e che a maggiori dimensioni corrisponde una maggiore efficienza economica e di trattamento. Dalle varie analisi di correlazione tra costo di incenerimento per kg di rifiuto e taglia nominale dell'impianto risulterebbero penalizzati gli impianti di dimensioni medie a vantaggio di quelli più grandi (oltre 200 t/giorno).
Rispetto ai carichi ambientali, la Provincia di Torino garantisce che la Commissione appositamente insediata ha preso in considerazione fattori quali la capacità di ripartizione del traffico e l'interferenza del traffico aggiuntivo con la viabilità locale stilando una graduatoria sottoscritta da tutti i Sindaci dei Comuni coinvolti, rispetto alla quale il sito di Volpiano risulterebbe essere il primo.
Peraltro i carichi ambientali esistenti tra i quali viabilità, accessi numero di mezzi coinvolti verranno nuovamente presi in considerazione in fase di Valutazione di Impatto Ambientale, a fronte dell'individuazione della specifica tecnologia di trattamento e della definizione di un progetto definitivo dell'impianto.
Questa risposta, che era stata scritta verso fine ottobre, subisce giornalmente degli aggiornamenti, in quanto vi è l'aspettativa di vedere le risultanze del Politecnico. Tra l'altro, sui giornali abbiamo anche avuto notizie su un'ipotesi forse autogestita da alcune Amministrazioni comunali le quali proporrebbero un sito nei pressi della Servizi Industriali.
Comunque, sono tutte ipotesi che abbiamo letto sui giornali e che dovrebbero - mi auguro - tradursi in uno o più progetti effettivi da poter poi sottoporre a Valutazione di Impatto Ambientale.
Ad ogni modo, la nostra legge sulla Valutazione di Impatto Ambientale non prevede alcun percorso diverso dalla Valutazione di Impatto stessa, per cui comunque la procedura di legge è assicurata e il progetto, da un punto di vista valutativo, parte da zero; al termine della procedura, vi sarà il giudizio di compatibilità da parte dell'autorità competente.



PRESIDENTE

Il Consigliere Caracciolo si dichiara soddisfatto della risposta dell'Assessore Cavallera e chiede copia della risposta scritta.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Interrogazione n. 2415 della Consigliera Manica inerente a "Ambulanze medicalizzate dell'ASL di Arona"


PRESIDENTE

Esaminiamo ora l'interrogazione n. 2415, presentata dalla Consigliera Manica.
La parola all'Assessore D'Ambrosio per la risposta.



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla programmazione sanitaria

Presidente e cortesi colleghi, in riferimento all'interrogazione in oggetto, presentata dalla Consigliere Manica, inerente a "Ambulanze medicalizzate dell'ASL di Arona", comunico quanto segue.
La postazione di Arona del Servizio Emergenza Territoriale 118 è stata trasferita presso il Presidio Ospedaliero di Arona dal 24 febbraio 2003 contestualmente alla sistemazione degli spazi del Pronto Soccorso, in osservanza al Piano aziendale e secondo gli accordi intercorsi tra le parti (ASL 13, 118 e Croce Rossa Italiana).
Si è così realizzato il miglioramento del servizio di Pronto Soccorso del Presidio Ospedaliero di Arona, in analogia all'esperienza già in atto a Galliate, attuando un modello organizzativo mirato a garantire una diretta integrazione delle attività in regime di urgenza ed emergenza, ed una maggiore presenza di personale sanitario medico ed infermieristico deputato all'erogazione delle prestazioni di Pronto Soccorso, assicurando il corretto espletamento del servizio rispettivamente nell'ambito dell'emergenze ospedaliera territoriale.
La nuova sede del servizio Emergenza Sanitaria 118 è ubicata all'interno del Presidio Ospedaliero di Arona (piano terreno), nell'area di Pronto Soccorso, in locali dedicati a personale medico ed infermieristico: una scala esterna, di nuova realizzazione, collega il piano terra direttamente al cortile interno del Presidio Ospedaliero; in alternativa, è possibile un percorso all'interno del Presidio che porta fino in prossimità dell'autorimessa.
Per gli autisti dell'ambulanza e i volontari della Croce Rossa Italiana sono stato ricavati due nuovi locali con bagno al piano seminterrato, in area prima occupate dalle attività di laboratorio e di analisi, posto di fronte, sul cortile interno al presidio, in prossimità della scala succitata.
I locali, dotati di sistema di chiamata azionabile dal piano superiore (locale del Medico 118), sono comunque collegati da scala interna al Pronto Soccorso. L'autorimessa per le ambulanze di nuova costruzione è allocata nel cortile, in prossimità della zona di uscita ed è facilmente e rapidamente raggiungibile attraverso il cortile interno al Presidio.
L'ingresso del Presidio che si affaccia sul Viale Berrini è stato risistemato e dotato di apertura telecomandata per favorire l'agevole uscita delle ambulanze.
L'Amministrazione Comunale ha vietato la sosta sul viale alberato nel tratto di Piazza De Filippi all'incrocio con Via Martiri, e ha autorizzato l'installazione di un impianto semaforico, attivabile secondo le modalità "tutto rosso" su entrambi i sensi di marcia di Viale Berrini dal personale 118 mediante telecomanda, in occasione dell'uscita delle ambulanze di emergenza sanitaria.
Il Medico 118 e il personale della Croce Rossa Italiana hanno a disposizione, all'interno del cortile, tre posti auto per parcheggio durante il periodo inerente l'attività di turno in ospedale.
Il cortile del Presidio Ospedaliero, oggetto di esposti da parte di un volontario della Croce Rossa nel corso dell'estate, ospita attualmente un'area destinata al deposito di materiale di scorta dei cantieri relativi ai lavori di manutenzione del Presidio Ospedaliero e di cassonetti per raccolta differenziata di rifiuti che, tuttavia, non ostacolano il transito del personale del 118 e della Croce Rossa Italiana verso l'autorimessa.
Sono già stati adottati, da parte del Servizio Tecnico, Protezione e Prevenzione, Direzione Medica, i dovuti accorgimenti atti a tutelare le condizioni igienico-sanitarie dell'area: restano, tuttavia, le problematiche legate alla presenza di cantieri in attività, compreso quello relativo alla prossima realizzazione della nuova centrale termina, i cui lavori inizieranno fra qualche giorno e consentiranno, al termine degli stessi, la definitiva sistemazione della predetta area. Grazie.



PRESIDENTE

Consigliera Manica?



MANICA Giuliana

Vorrei avere, se possibile, il testo della risposta scritta.



PRESIDENTE

Va bene.


Argomento: Edilizia sanitaria e ospedaliera

Interrogazione n. 2110 del Consigliere Cattaneo inerente a "'Piastra' dei servizi presso l'Ospedale San Biagio"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interrogazione n. 2110 del Consigliere Cattaneo.
Ha chiesto la parola il Consigliere Cattaneo.



CATTANEO Valerio

Grazie, Presidente. Ringrazio, altresì, l'Assessore, che è sempre disponibile a fornire le risposte. Ma siccome nel frattempo, com'è noto, i reparti della "Piastra" dell'Ospedale San Biagio di Domodossola sono stati inaugurati, e sono entrati, quindi, nella piena disponibilità dei servizi ospedalieri di Domodossola e dell'ASL 14, ritiro l'interrogazione, nel ringraziare, comunque, l'Assessore per la risposta, che ormai, certamente non per colpa sua, è tardiva, perché nel frattempo i reparti sono stati aperti.
Ritiro, quindi, l'interrogazione.


Argomento: Sanita': argomenti non sopra specificati

Interrogazione n. 2426 del Consigliere Giordano inerente a "A rischio il futuro di cento famiglie di affittuari: l'Ordine Mauriziano mette in vendita terreni e cascine per risanare i conti"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interpellanza n. 2426 del Consigliere Giordano, inerente a "A rischio il futuro di cento famiglie di affittuari: l'Ordine Mauriziano mette in vendita terreni e cascine per risanare i conti".
Risponde l'Assessore Cavallera.



CAVALLERA Ugo, Assessore all'agricoltura e qualità

Grazie, Presidente.
La vicenda delle vendite di immobili agricoli e di intere aziende agricole di proprietà dell'Ordine Mauriziano è seguita dalla Regione, che ha già provveduto, a seguito di un primo incontro con il Commissario dell'Ordine, Prefetto Anna Maria d'Ascenzo, a costituire un tavolo di concertazione con le parti interessate al fine di pervenire a un punto d'incontro che soddisfi tutte le parti in causa.
Si è altresì favorito l'incontro fra ISMEA Settore Fondiario (ex-Cassa per la Formazione della Proprietà Contadina) e l'Ordine Mauriziano ottenendo l'appoggio del Presidente di ISMEA, il Dott. Temerari, a sostenere l'iniziativa.
Attorno al tavolo potranno sedere le Province interessate dalle operazioni (Torino, Cuneo, Vercelli ed anche, pare, Alessandria, in cui sono ubicati alcuni terreni), anche perché tocca alle Province comporre la Commissione Peritale con i tecnici di ISMEA che valutano i terreni e le aziende poste in vendita.
Al tavolo di concertazione dovrebbe essere possibile conoscere esattamente l'entità delle vendite prospettate e innescare il meccanismo di offerta e domanda che regola l'attività di ISMEA.
Si tratterà di ottenere un difficile compromesso affinché le valutazioni di ISMEA soddisfino le necessità di ripianamento del bilancio dell'Ordine Mauriziano, senza raggiungere livelli insostenibili per i coltivatori affittuari.
La maggior difficoltà della partita che la Regione intende giocare sarà quella di conseguire il risultato di quanto sopra illustrato tenendo anche necessariamente conto delle valutazioni effettuate da ISMEA per recenti acquisti di terreno effettuati in Piemonte, in zone similari a quelle che l'Ordine intende oggi vendere, in base ad un principio di equità che non venga a creare sperequazioni nei confronti delle normali iniziative d'acquisto terreni effettuate finora da agricoltori non affittuari dell'Ordine o di altri Enti.
In sostanza, appena si è palesata questa vicenda, abbiamo messo in piedi questo tavolo, anche su sollecitazione delle organizzazioni agricole. Vi è stato un ulteriore incontro a Roma, presso il Ministero dell'Agricoltura, perché assume una rilevanza nazionale.
chiaro che, come Assessorato all'Agricoltura, difendiamo gli interessi della nostra agricoltura, peraltro senza misconoscere le evidenze di realizzazione da parte dell'Ordine. Di norma, sarebbe opportuno che i terreni agricoli fossero posseduti da coloro che li coltivano. Questo passaggio dovrebbe avvenire utilizzando lo strumento storico della cassa della proprietà contadina attualmente gestita dall'ISMEA, che finanzia con varie opportunità: ci sono sia i finanziamenti per l'acquisto immediato sia i finanziamenti sottoforma di leasing con la possibilità di versare dei canoni annuali e poi un riscatto al termine di questo periodo.
Giocando sulle possibilità che danno i finanziamenti ISMEA e cercando di favorire una valutazione media che sia in qualche modo soddisfacente tutto sommato, si potrebbe trovare una soluzione.
Giunge notizia che in una recente legislazione vi è una norma che agevola questo passaggio: infatti i nostri uffici stanno valutando questa evenienza inerente alla dismissione da parte degli enti a beneficio dell'agricoltura.
In ultimo vi sono i terreni più strettamente collegati al parco di Stupinigi. Come Regione abbiamo manifestato la volontà di considerare un eventuale interesse diretto della Regione per acquisire quelle porzioni più strettamente attinenti all'immobile del cosiddetto castello di Stupinigi.
In effetti, sarebbe un compendio sul quale dispiegare l'attività e i vincoli previsti dal parco di Stupinigi. una proprietà diretta da parte della Regione sarebbe senz'altro meglio di una condizione di frammentazione. La frantumazione della proprietà, con l'eventuale trama di appezzamenti di terreno, le relative rotte e strade interne di collegamento, potrebbe mettere in discussione anche questo particolare contesto ambientale.
Al momento si sta lavorando. Terrò informato il Consigliere e il Consiglio sull'evoluzione di questa situazione.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Giordano; ne ha facoltà.



GIORDANO Costantino

Per la verità mi aspettavo una risposta un po' più complessa, che si inserisse nel rapporto e nella trattativa dell'ente ospedaliero e non solo limitata all'aspetto patrimoniale della questione.
Solo per cercare di capire: lei ha dato una risposta su beni che non le compete, in quanto mi sembra che non siano di proprietà della Regione.
Vorrei ringraziarla a nome di tutto il Gruppo della Margherita per la risposta (lei è sempre attento e accorto) e per la sua precisione operativa che, mi consenta il termine, è commovente.
In questo caso però direi che la risposta non fa riferimento a quello che è lo spirito dell'interrogazione. Mi spiego meglio: c'è una trattativa in corso con l'Ordine Mauriziano, in qualche modo sono stati acquisiti due o tre ospedali su cinque o sei, non ricordo il numero preciso, ma in che modo possiamo inserire tutto ciò nell'ipotesi dell'acquisizione delle proprietà immobiliari? Qual è il programma finanziario e sanitario? Quali sono le finalità della Giunta? Lei ha risposto su una questione che non le compete. Pertanto rimanderei l'interrogazione in Presidenza, chiedendo una risposta un po' più articolata da parte però dell' Assessore D'Ambrosio.
Capisco che ci siano delle leggi agrarie che fanno riferimento all'Assessorato all'Agricoltura, però, la risposta che mi attendevo non era assolutamente questa. Se questi beni non appartengono alla Regione, lei non può rispondere del loro destino. Se sono collegati a tutta l'operazione finanziaria e sanitaria che stiamo facendo, allora la questione è da verificare in un ambito più allargato.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Cavallera.



CAVALLERA Ugo, Assessore all'agricoltura e qualità

Collega Giordano, la Presidenza della Giunta ha inoltrato a me l'interrogazione per la risposta. Io ho risposto, ovviamente, secondo le competenze del mio Assessorato.
A questo punto, se non reiterate l'interrogazione, la trasmetto al collega D'Ambrosio perché la possa integrare con le considerazioni più complessive del rapporto tra la Regione e il Mauriziano.
Avendo in corso questo tavolo per i terreni agricoli, ho data un'interpretazione per quanto di mia competenza, però colgo la sua sollecitazione e la rimetto a chi di dovere.


Argomento: Tutela dagli inquinamenti atmosferici ed acustici

Interrogazione n. 2429 dei Consiglieri Moriconi, Chiezzi, Suino e Papandrea inerente a "Pista di motocross in Valmanera"


PRESIDENTE

Passiamo ad esaminare l'interrogazione n. 2429, inerente a "pista di motocross in Valmanera", presentata dai Consiglieri Moriconi, Chiezzi Suino e Papandrea.
La parola all'Assessore Cavallera.



CAVALLERA Ugo, Assessore all'ambiente

Con nota n. 2250/21.5 del 5 febbraio 2002 del Settore regionale Pianificazione aree protette, inviata al Settore Vigilanza Urbanistica dal Comune di Asti ed al Corpo Forestale dello Stato, Comando Stazione Provinciale di Asti, è stata osservata la presunta illegittimità del provvedimento del Comune stesso (Deliberazione del Consiglio Comunale n.
370/114 del 26 ottobre 1983) che ha autorizzato la realizzazione e l'esecuzione di un impianto sportivo ai sensi dell'articolo 11 della Legge regionale 2 novembre 1982, n. 32; il Comune, per legittimare la presenza dell'impianto, avrebbe dovuto provvedere con una apposita modifica dello strumento urbanistico che peraltro aveva predisposto, ma che era stata stralciata a seguito di un parere negativo della Commissione Tecnico Urbanistica della Regione Piemonte.
A seguito di tale nota, il Coordinamento Provinciale di Asti del Corpo Forestale dello Stato, ha risposto in data 12 settembre 2002 con una dettagliata cronistoria degli avvenimenti e con la conferma della irregolarità urbanistica dell'impianto.
L'area di Valmanera è inoltre stata dichiarata di notevole interesse pubblico con D.M. 1 agosto 1985 e quindi sottoposta alla disciplina della legge regionale 3 aprile 1989, n. 20.
Il Comune di Asti, cui spetta la vigilanza in materia urbanistica e paesaggistico-ambientale e quindi l'applicazione delle sanzioni, non risulta aver emesso alcun provvedimento in proposito, né ha garantito la sorveglianza nello svolgimento delle attività; come ha accertato il Corpo Forestale dello Stato, questa si svolge anche al di fuori dei limiti di orario e dei giorni convenuti in una Convenzione stipulata con il soggetto gestore.
Il Comune di Asti non risulta aver avviato l'azione per il risarcimento del danno ambientale, che spetta all'Ente territoriale su cui incidono i beni oggetto del fatto lesivo come previsto dall'articolo 18 della Legge 349/86, anche perché l'accertamento e la notifica dello stesso non è stato di fatto effettuato dal Corpo Forestale dello Stato, cui spetta la sorveglianza ai sensi dell'articolo 8, comma 4 della stessa Legge.
Per quanto riguarda questo Assessorato regionale, in considerazione del fatto che l'area è compresa tra i Siti di Importanza Comunitaria (DM 3 aprile 2000) per la costituzione della cosiddetta Rete Natura 2000 prevista dalla Direttiva n. 92/43 del Consiglio Europeo, è stata avviata una collaborazione con il Dipartimento Provinciale dell'Arpa di Asti che ha elaborato e recentemente consegnato un primo studio sul Sito di Valmanera.
Tale studio è propedeutico allo sviluppo di un Piano di gestione che dovrà consentire di verificare le attività compatibili e non e soprattutto, di definire una riqualificazione complessiva delle risorse ambientali, paesaggistiche ed antropologiche, e quindi un modello gestionale adeguato a garantire gli obiettivi di conservazione e di valorizzazione del Sito.
A fronte di tali approfondimenti il settore competente di questo Assessorato provvederà a verificare con il Comune le strategie e gli strumenti più opportuni per una gestione adeguata dell'area in questione.
Vorrei fare una breve integrazione, in quanto è una notizia recentissima. Proprio all'inizio della seduta ho avuto un incontro con l'Assessore del Comune di Asti, dott. Pensabene, nel quale ho posto il problema di come pianificare od intervenire nell'ambiente circostante quello periferico al Comune di Asti che riguarda anche i Comuni confinanti.
Abbiamo fatto una serie di ipotesi, anche in previsione dell'adeguamento del piano di sviluppo rurale. Quindi, oltre a quanto esposto nella risposta, che proviene dall'impegno diretto da parte del settore competente dei parchi della Regione Piemonte, vi è anche questa nuova prospettiva di attenzione e di un eventuale lavoro comune tra il Comune e la Regione Piemonte.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Moriconi; ne ha facoltà.



MORICONI Enrico

Grazie, Presidente.
Intanto ringrazio l'Assessore per la risposta, della quale chiedo il testo scritto, e per l'ulteriore precisazione. Mi sembra che sia già la seconda volta che, in seguito ad un'interrogazione, in Consiglio regionale parliamo di questo argomento, e dalle risposte abbiamo la soddisfazione della conferma che le ipotesi che facciamo sono corrette.
Però il problema lamentato dai cittadini che vivono nella zona e dagli ambientalisti, perché si tratta sicuramente di un'attività svolta in una zona di rilevante interesse ambientale, di fatto non riesce ancora a trovare una soluzione.
Da un punto di vista ambientale per quanto mi interessa, sarebbe necessario trovare una soluzione che metta al primo posto la salvaguardia del luogo dal punto di vista ambientale.
E' chiaro che, valutate poi le esigenze sportive, queste dovranno trovare in qualche maniera una possibile soluzione, però indiscutibilmente deve essere salvaguardata la valenza ambientale del luogo dove attualmente c'è la pista di motocross.
Nel futuro ci troveremo a dover affrontare ancora questi problemi perché sempre di più gli sport motoristici stanno riscotendo un grande interesse. In Piemonte, infatti, si fa sempre più concreta l'ipotesi della costruzione di un percorso automobilistico che possa ospitare gare di Formula 1.
Credo quindi che se privilegiamo lo sviluppismo e, come sempre, non teniamo presente che il primo impegno deve essere quello della valutazione delle ricadute ambientali, continueremo a fare dei danni.
Spero che la vicenda del campo di Valmanera possa chiudersi al più presto con una soluzione che salvaguardi il valore ambientale del luogo.


Argomento: Tutela dagli inquinamenti del suolo - smaltimento rifiuti

Interrogazione n. 2295 del Consigliere Giordano inerente a "Esiste un pericolo di inquinamento per colpa della COMAUT di Borgone?"


PRESIDENTE

Passiamo all'esame dell'interrogazione n. 2295 del Consigliere Giordano, cui risponde l'Assessore Cavallera.



CAVALLERA Ugo, Assessore all'ambiente

In merito alle questioni poste con l'interrogazione in oggetto, dalle informazioni fornite dall'ARPA, Dipartimento provinciale di Torino e dal Comune di Borgone Susa è emerso che le vicende relative alla società COMAUT Italia s.r.l. hanno preso avvio nel territorio comunale di Sant'Ambrogio dove era situata la vecchia unità operativa e dove venivano svolte le operazioni di costruzione e commercio di macchine utensili rimodernate acquistate tramite internet in Italia e nell'est europeo.
L'intervento dell'ARPA in un primo tempo presso la sede di Sant'Ambrogio è avvenuto su richiesta della Procura della Repubblica di Torino, dopo che le ordinanze emesse dalla Polizia Municipale risultavano inadempiute.
Peraltro l'ARPA ha verificato che la società ha proseguito nel tempo a mantenere ammassati containers e macchine utensili (presse idrauliche e meccaniche) di considerevoli dimensioni presso lo stesso stabilimento.
Con un sopralluogo in data 17.9.2002 nel sito industriale di COMAUT Italia s.r.l. nel Comune di Borgone Susa l'Ufficio di Polizia Municipale riscontrava un deposito di materiale tra cui una cisterna da 9000 litri presse idrauliche, fusti dal 200 litri, cisterne, serbatoi per aria compressa, rottami ferrosi.
Il terreno risultava in proprietà alla società Immobiliare RODI s.r.l.
il cui amministratore unico, signor Sobilla Diner Cristian risultava essere altresì amministratore della COMAUT Italia s.r.l.
Veniva inoltre accertato che la società COMAUT Italia stava effettuando operazioni di rimessaggio di macchine utensili in un capannone che risultava all'Ufficio tecnico del Comune un cantiere edile aperto, non essendo stata presentata la dichiarazione di fine lavori dopo il rilascio della concessione.
In data 13.1.2003 veniva pertanto sanzionata la società COMAUT per utilizzo del fabbricato in assenza di certificato di usabilità.
Il 26.9.2002 veniva effettuato un ulteriore sopralluogo alla presenza dei tecnici del Comune e dell'ARPA, dai quali veniva nuovamente accertata la presenza di presse idrauliche, di fusti da 200 litri pieni e vuoti, di cisterne, serbatoi e rottami ferrosi dispersi in modo incontrollato su tutta l'area circostante e anche su un diverso mappale classificato come area residenziale nel Piano Regolatore Generale del Comune.
Durante il sopralluogo l'ARPA procedeva a verificare i registri di carico e scarico dei rifiuti prodotti e i MUD (Modelli Unici di Dichiarazione) presentati ed effettuava sul terreno di proprietà della società RODI prelievi di terreno dai quali veniva riscontrato il superamento dei valori limite imposti dal D.M.471/1999 per concentrazioni di idrocarburi e P.C.B. riferiti a terreni ad uso residenziale e verde pubblico.
In data 16.10.2002 l'ARPA unitamente al Comando Compagnia Tutela Ambientale dei Carabinieri effettuava il sequestro preventivo ai sensi dell'art. 321 c.p.p. con l'apposizione dei sigilli all'area di proprietà della Rodi immobiliare dove risultavano ammassati i rifiuti e i rottami ferrosi sopra descritti.
L'ARPA e la Procura della Repubblica hanno quindi ordinato al responsabile della società di effettuare le operazioni di messa in sicurezza dei fusti, dei rottami e dei macchinari contenenti oli idraulici.
In data 11.03.2003 l'ARPA constatava che i fusti da 200lt contenenti rifiuti pericolosi non erano stati posti in sicurezza e non erano al riparo dagli agenti atmosferici risultando inoltre al di fuori dell'area sottoposta a sequestro in chiaro contrasto con quanto disposto dall'Autorità Giudiziaria.
L'area, aperta su tre lati, è risultata nel tempo modificata anche rispetto ai fusti contenenti rifiuti pericolosi, le centraline idrauliche contenenti oli e le presse in attesa di ammodernamento.
Oltre al reato di deposito incontrollato di rifiuti (art. 14 d.leg.
22/97) l'ARPA ha pertanto accertato gli estremi della violazione dell'articolo 17 della d.lgs. 22/97, sanzionato dall'articolo 51 bis in quanto, il titolare della COMAUT, non ha richiesto all'Autorità Giudiziaria alcuna autorizzazione ad intervenire su un'area sottoposta a sequestro al fine di eseguire i lavori di messa in sicurezza, "favorendo così la possibilità all'inquinante di penetrare nel sottosuolo". Questa è l'ipotesi di accusa proveniente dall'ARPA. Va inoltre rilevato che nel periodo intercorso tra il 17.09.2002 e il mese di maggio 2003 il Comune di Borgone Susa ha notificato al legale rappresentante della COMAUT cinque ordinanze sindacali avente per oggetto:la sospensione dei lavori non autorizzati sui terreni della società RODI; l'asportazione del materiale inerte depositato e livellato sul mappale di proprietà della suddetta società; la rimozione di rifiuti non pericolosi presenti sul mappale citato; messa in sicurezza bonifica e ripristino ambientale dell'area menzionata; rimozione di una cisterna, munita di vasca di contenimento, di gasolio da 9000lt posizionata tra l'area di proprietà COMAUT Italia e RODI Immobiliare. Le dette ordinanze non risultano ad oggi ottemperate e pertanto il Comune ha provveduto a darne la dovuta comunicazione all'Autorità Giudiziaria. Un commento finale. Al di là del "corto circuito" burocratico tra ordinanza del sindaco e ordinanza delle autorità giudiziarie, noi stiamo sollecitando e segnalando al Comune l'opportunità, comunque, che chieda esso stesso all'Autorità Giudiziaria di poter intervenire, rivalendosi un danno sulla società che è inadempiente a queste ordinanze. Questa è la via di uscita secondo il mio punto di vista



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consiglie re Giordano; ne ha facoltà.



GIORDANO Costantino

Mi ritegno soddisfatto della risposta, chiedo di avere copia scritta della stessa. Penso che sia questo uno dei pochi casi nei quali è intervenuta la Magistratura la quale ha costretto sia la società, sia la proprietà a bonificare l'area.



PRESIDENTE

Dichiaro chiuso lo spazio dedicato alle interrogazioni e interpellanze.
Per non spezzettare gli argomenti dichiaro chiusa la seduta di questa mattina, ci rivediamo alle ore 15.30. Raccomando i Consiglieri di essere puntuali, so che ci sono delle riunioni di Gruppo, ma raccomando la puntualità perché oggi è convocato il Consiglio straordinario sulla sanità.
La seduta è tolta



(La seduta ha termine alle ore 12.58)



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