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Dettaglio seduta n.415 del 25/11/03 - Legislatura n. VII - Sedute dal 16 aprile 2000 al 2 aprile 2005

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Argomento:


TOSELLI PIETRO FRANCESCO



(Alle ore 15.21 il Presidente Cota comunica che la seduta avrà inizio alle ore 15.50)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE COTA



(La seduta ha inizio alle ore 15.54)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Botta Franco, Casoni, Ferrero Ghigo, Leo, Pichetto Fratin, Rossi Giacomo e Scanderebech.


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita

b) Impugnazione del Governo avverso legge 23 settembre 2003, n. 23 (Disposizioni in materia di tasse automobilistiche) approvata dal Consiglio regionale


PRESIDENTE

Comunico che il Presidente del Consiglio dei Ministri ha proposto ricorso - notificato il 24 novembre 2003 - contro la Regione Piemonte, in persona del Presidente della Giunta regionale pro tempore, per la declaratoria dell'illegittimità costituzionale della legge regionale 23 settembre 2003, n. 23 (Disposizioni in materia di tasse automobilistiche) e in particolare degli articoli 1, comma 2, 3 e 5 comma 2 lett. g) ed f) e 6.


Argomento: Consulte, commissioni, comitati ed altri organi collegiali

Esame proposta di deliberazione n. 446 "Istituzione di una commissione speciale con compiti di inchiesta, ai sensi dell'art. 19, lett. b) dello Statuto, sui risarcimenti alle imprese bialluvionate, ex l. 365/2000" (rinvio)


PRESIDENTE

Esaminiamo la proposta di deliberazione n. 446, inerente all'esame della proposta di deliberazione n. 446: "Istituzione di una Commissione speciale con compiti di inchiesta, ai sensi dell'art. 19, lettera b) dello Statuto, sui risarcimenti alle imprese bialluvionate, ex legge 365/2000" di cui al punto 4) all'o.d.g., presentata dai Consiglieri Palma (primo firmatario) e Mellano.
Penso che il Consigliere Palma, in qualità di proponente, voglia intervenire.



PALMA Carmelo

Credo che voglia intervenire prima l'Assessore.



PRESIDENTE

Quale Assessore?



(Intervento dell'Assessore Cotto fuori microfono)



PRESIDENTE

Mi scusi, ma non vedo la sua delega a rappresentare il Presidente Ghigo.
Mi comunicano che era nelle comunicazioni di questa mattina e si riferiva a tutta la giornata.
La parola all'Assessore Cotto; ne ha facoltà.



COTTO Mariangela, Assessore regionale

Grazie per la cortesia, Presidente.
Sull'argomento la Giunta sta valutando se proseguire col discorso della Commissione politica o se promuovere un'indagine a livello amministrativo.
Oggi non è presente il Presidente Ghigo, ma ne parleremo nei prossimi giorni. Pertanto, come Giunta, chiederei di rinviare l'argomento ad una prossima seduta.



PRESIDENTE

Questa è una richiesta di inversione punti all'o.d.g.



PRESIDENTE

CONTU Mario (fuori microfono)



PRESIDENTE

Non può chiederlo la Giunta?



PRESIDENTE

Può chiederlo, perché il Regolamento recita: "L'inversione dei punti all'ordine del giorno può essere proposta dallo stesso Presidente, o dalla Giunta, o dal rappresentante di un Gruppo consiliare, o da tre Consiglieri.
Sulla proposta, se non accolta tacitamente dal Consiglio, può chiedere di parlare, dopo il proponente, un eventuale Consigliere contrario e la votazione avviene per alzata di mano".



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Rossi Oreste; ne ha facoltà.



ROSSI Oreste

Assessore, le chiederei soltanto una cortesia. Lei ha accennato alle due ipotesi, una politica e una amministrativa. È valida anche quella mista di cui si era parlato prima da valutare in Commissione?



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Cotto; ne ha facoltà.



COTTO Mariangela, Assessore regionale

La Giunta, nell'approfondire tutta la questione, valuterà anche altre ipotesi che saranno eventualmente suggerite da altri Assessori.
Sull'argomento vi è la massima apertura.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Palma; ne ha facoltà.



PALMA Carmelo

Prendo atto, Presidente, che la discussione - anzi la non discussione su questa proposta di iniziativa consiliare, presentata da un Gruppo di opposizione, é stata essenzialmente sottratta al Consiglio ed è diventata argomento di interessante conversazione per i summit della maggioranza consiliare, ma dovrebbe ritrovare, nel Consiglio regionale, la sua sede di discussione naturale. Per cui, secondo me, è già abbastanza improprio che si alzi un Assessore a chiedere la sospensione di un provvedimento che non è neppure di iniziativa della Giunta e che attiene a poteri propri del Consiglio e non della Giunta; in secondo luogo, non capisco perché la valutazione sull'opportunità o meno di istituire una Commissione di questo tipo non possa trovare, in questa sede (o comunque in una sede consiliare come una Commissione), l'opportuno approfondimento e debba trovarlo in riunioni di maggioranza a cui, fortunatamente, non vengo invitato e a cui comunque non parteciperei, ma che comunque mi interesserebbero per l'argomento, visto che trattano, a quanto pare, una proposta di iniziativa consiliare avanzata, come ripeto, da un Gruppo di opposizione.
Dal punto di vista tecnico, Presidente, le chiederei solamente questa non cortesia, ma attenzione regolamentare: se c'é una richiesta di sospensione del punto e di rinvio del punto stesso, deve esserci un termine fissato rispetto all'esame del punto che si chiede di rinviare. Se decifro in maniera precisa le parole non troppo precise dell'Assessore Cotto, la Giunta e la maggioranza immaginano di approfondire questo punto nel corso di questa settimana, quindi il rinvio sarebbe essenzialmente al prossimo Consiglio regionale, se ho capito bene, perché dobbiamo comunque votare a favore e contro - contro per quello che mi riguarda, non essendo interessato alle riunioni di maggioranza - un rinvio comprensivo della data a cui il provvedimento, che si chiede di rinviare, deve essere rinviato.
Facendo salve tutte le riserve di carattere istituzionale, che ho solo brevemente accennato e che potrei sviluppare in maniera più dispiegata in altri interventi, chiedo al Presidente di questa Assemblea questa prudenza: non un rinvio sine die di quanto ha anche profili di illegittimità regolamentare, ma di mettere in votazione una proposta articolata con una scadenza, come è già successo numerose volte in questo Consiglio preoccupandosi di riportare, nei limiti del possibile, in questa sede e nelle sue stanze, una discussione che mi vedrebbe volentieri attento e partecipe.



PRESIDENTE

Preciso che è dovuta l'apposizione di un termine, quindi, questa proposta verrà votata, se mantenuta, con questo termine.
La parola al Consigliere Cattaneo sull'ordine dei lavori; poi svolgeremo il canonico intervento "contro".



PRESIDENTE

BRIGANDI' Matteo (fuori microfono)



PRESIDENTE

Il termine, Presidente?



PRESIDENTE

Una settimana, quindi, la prossima seduta.



CATTANEO Valerio

Chiedo che venga posto in votazione il termine di martedì 9 dicembre.
La Giunta regionale ha svolto un intervento, attraverso il Vicepresidente della Giunta delegato per la seduta odierna, Assessore Cotto. Ringrazio la Giunta per avere preso questa posizione, che è rilevante per questa maggioranza. Riteniamo che la Giunta regionale abbia preso una posizione non di chiusura. Semplicemente, l'Assessore Cotto nella sua funzione odierna, ha avuto modo di precisare che vuole valutare insieme alla maggioranza l'opportunità di istituire una Commissione, così come proposta dal Gruppo dei Radicali, in alternativa, una Commissione di carattere amministrativo e, in alternativa ancora, una Commissione di carattere misto.
Sono Consigliere regionale da nemmeno quattro anni e non nascondo che le Commissioni di carattere misto non ho ancora avuto modo di verificarle mentre ho già avuto modo di vedere istituite le altre due tipologie di Commissioni (l'amministrativa, per il caso Ferro; quella di indagine consiliare, per la questione della sanità circa il caso Odasso) e anche di avere la necessità di valutare questa opportunità, sulla quale, certamente non sono contrario a priori.
Credo che si possa procedere - e chiudo l'intervento - con una modalità: o fissare un tempo, che non sia certamente dilatorio di settimane, ci mancherebbe, quindi, il 9 dicembre - quattordici giorni mi sembrano un tempo congruo - o, in alternativa, invertire l'ordine del giorno della seduta odierna dal punto 5) al punto 4), lasciando questo punto all'o.d.g., ed avendo anche la possibilità, se pronti e se anche la Giunta è pronta, di affrontarlo già nella seduta consiliare di martedì 2 dicembre.



PRESIDENTE

Devo regolamentare la discussione su questo punto: si tratta di un'inversione di punti all'o.d.g., che ha delle modalità per cui il punto si tratta una volta esaurito il punto all'o.d.g. che viene introdotto. Pu intervenire, ad esempio, soltanto un Consigliere a favore e un Consigliere contro; oppure, se si tratta di una richiesta di sospensiva, deve esservi apposto un termine e può intervenire solo un oratore per Gruppo consiliare con un tempo di 5 minuti a disposizione. Di cosa si tratta, così è definitiva la proposta? Si tratta di una richiesta di sospensiva? Cortesemente, qualcuno me lo può dire?



(Commenti in Aula)



COTTO Mariangela, Assessore regionale (fuori microfono)

Di rinvio.



PRESIDENTE

Si tratta di una richiesta di sospensiva, il rinvio vuole dire sospensiva?



COTTO Mariangela, Assessore regionale (fuori microfono)

Sì.



PRESIDENTE

Qual è il termine?



COTTO Mariangela, Assessore regionale

Il termine è quello del 9 dicembre.



(Commenti fuori microfono)



COTTO Mariangela, Assessore regionale

Entro il 9. Sì, se riusciamo già martedì prossimo.



PRESIDENTE

Entro il 9 dicembre, va bene.
Questa è la proposta che si mette in votazione.Chiedo se c'è qualcuno che vuole intervenire. Può intervenire un oratore per ogni Gruppo consiliare.
La parola al Consigliere Rossi Oreste.



ROSSI Oreste

Come Gruppo della Lega Nord, siamo, ovviamente, contrari ad una sospensione di questo tipo. Ritengo che i tempi trascorsi dagli eventi siano stati più che sufficienti per permettere a chicchessia (Gruppo maggioranza o Giunta) di prendere una decisione. Poteva esserci un'ipotesi di valutazione al prossimo Consiglio utile, come chiedevamo noi, come Gruppo della Lega Nord, e il rinvio. Non c'è questa ipotesi. Ovviamente daremo parere assolutamente contrario, anche perché crediamo che quando si avanza una richiesta di Commissione d'inchiesta questa non debba essere negata, ancorché non provenga solo dalla minoranza, anzi, è una ragione in più. Se questa richiesta arriva dalla minoranza, ma è anche appoggiata da forze politiche della maggioranza, costituisce una ragione in più per poter passare con più facilità. Qui, pare, invece, che si sia arrivati all'assurdo, essendoci una forza, e lo specifichiamo, quale la Lega Nord favorevole a questa Commissione d'inchiesta. Ovviamente, noi la chiediamo interna al Consiglio regionale: formata da Consiglieri regionali o - da valutare - allargata ai tecnici, ma sempre con la presenza dei Consiglieri regionali. Qui pare che ci si sia chiusi a riccio e venga detto di "no".
Benissimo, come Gruppo della Lega Nord, non lo possiamo accettare.
Ovviamente, e se si arriverà ad una votazione su questo termine, voteremo contro. Dopodiché, abbandoneremo l'Aula.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cattaneo.



CATTANEO Valerio

Signor Presidente, credo che aver fissato il termine del 9 dicembre da parte della Giunta regionale permetta due cose. In primo luogo, certamente di affrontare questo tema il prima possibile, quindi, non escludiamo la seduta del 2 dicembre. Ricordo che, ancorché su autorevole proposta della Giunta, siamo comunque in presenza di una proposta di istituzione di Commissione consiliare da parte di un Gruppo importante, come quello dei Radicali; dall'altro, ci saranno le posizioni espresse in questo Consiglio regionale. E' ovvio che prevedere il termine del 9 dicembre (sostanzialmente, si tratta di due sedute di Consiglio regionale, quella del 2 e la stessa del giorno 9) non vuole portare quella decisione nella notte dei tempi. E' una proposta, dal nostro punto di vista, responsabile che darà la possibilità al Governo regionale e alla maggioranza che lo sostiene di fare una valutazione. Certamente, di arrivare, nel rispetto delle esigenze politiche di ogni Gruppo, ma, soprattutto, nel rispetto della proposta che, oggi, è già depositata all'attenzione dell'Aula, ad una posizione definita, che possa mettere in condizione il Consiglio regionale maggioranza e opposizione, di valutare una proposta che abbia la condivisione della maggioranza che sostiene il Governo regionale. E' ovvio che, anche dal nostro punto di vista, signor Presidente, questa questione deve essere definita il prima possibile. Quindi, ci auspichiamo che, già nella giornata del 2 dicembre, questo possa essere affrontato e risolto. Se così non fosse, sappiamo comunque che, a questo punto, di fatto, il termine del 9 dicembre costituisce un termine perentorio. Quindi, sicuramente entro quella data, se non dovessimo riuscire il 2 dicembre, la posizione sarà definita o, meglio, il Consiglio regionale sarà messo in condizione di valutare e di esprimere con un voto la propria scelta.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Palma.



PALMA Carmelo

Siamo contrari per due ordini di ragioni, anche molto diverse tra di loro. La prima l'ho accennata in precedenza: l'idea che un provvedimento del mio Gruppo venga, nella sostanza, sequestrato dal dibattito interno della maggioranza lo trovo quanto meno improprio. Quindi, troverei anche più signorile, dal punto di vista istituzionale, che quanti hanno dubbi e perplessità, o delle legittime o illegittime pressioni, circa la non discussione o la bocciatura di questo provvedimento, ne parlassero con i proponenti e non tra di loro. Diversamente, diventa difficile anche per me capire chi è l'interlocutore istituzionale rispetto a questa partita, su cui non ho trovato interlocutori istituzionali neppure nella Giunta regionale (visto che è da cinque mesi e mezzo che attendo una risposta ad un'interrogazione relativamente semplice, in cui ho chiesto se un documento è vero o falso) mi si aguzza non l'ingegno, ma la curiosità.
Dato che sono, politicamente e felicemente, lontano dalle posizioni del Gruppo della Lega Nord - quanto, immagino, la Lega Nord sia altrettanto felicemente lontana dalle mie - gradirei che non fosse un dibattito fra la Lega Nord e la maggioranza a condizionare i destini di un provvedimento proposto in quest'Aula cinque mesi e mezzo fa da tre Consiglieri (il sottoscritto e i Consiglieri Tapparo e Caracciolo) che proposero l'istituzione di una Commissione d'inchiesta, prima che diventasse, essendo da questi fagocitato, un argomento dei Capigruppo di maggioranza. C'é poi una seconda ragione, non di carattere politico, ma più propriamente istituzionale. Se rispetto ad ogni provvedimento delicato e sensibile nella propria natura e nelle applicazioni, il riflesso, da parte della maggioranza di questo Consiglio (e temo di una maggioranza che travalica di molto anche i confini della maggioranza consiliare) è quello di non parlarne, mi pare inevitabile che le sedi di discussione di denuncia politica di questi temi divengano, inevitabilmente, extra istituzionali.
Non mi pare di aver scelto, in questi cinque mesi e mezzo, di buttare "in caciara" questo argomento. Sono stato zitto e buono per cinque mesi e mezzo; ho aspettato che qualcuno iscrivesse il provvedimento all'ordine del giorno; ho aspettato, diligentemente e pazientemente, la risposta ad un'interrogazione molto semplice (se è vera o falsa una certa cosa) e non ho ancora avuto risposta. Scoprire adesso, che nella partita generale di discussione della maggioranza, ivi compresa l'istituzione dell'Assessorato alle sagre paesane, si discute della mia proposta di delibera, dal punto di vista politico poco mi interessa (altrimenti entrerei a far parte della maggioranza) mentre molto mi preoccupa dal punto di vista istituzionale. I miei interessi e le mie prerogative istituzionali - e mi rivolgo a lei quanto Presidente di questa assemblea, non come Segretario della Lega Nord le vorrei trovare tutelate. Lei, Presidente, sa meglio di me che in questo periodo circola della strana corrispondenza su questa proposta di delibera. Esistono dipendenti regionali che chiedono di tutelarsi anche in sede giudiziaria, rispetto ad un'iniziativa consiliare. Gradirei, quindi che tutto questo fosse affrontato in una sede propria, perché questa è la seda di discussione di un provvedimento di questa natura. In caso contrario, temo che sarebbe imprudente, anche per la maggioranza, scegliere sedi diverse di discussione e di approfondimento del tema.



PRESIDENTE

Pongo pertanto in votazione la richiesta di sospensione proposta dall'Assessore Cotto.
Indìco la votazione, mediante procedimento elettronico, su tale richiesta.
Il Consiglio approva.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire sull'ordine dei lavori il Consigliere Brigandì.
Ne fa facoltà.



BRIGANDI' Matteo

Dato che stiamo passando al punto successivo dell'ordine del giorno, il disegno di legge n. 407, gradirei sapere che fine hanno fatto tutti gli emendamenti presentati. Avevo rinviato solo quelli inerenti all'articolo 4 mentre tutti gli altri erano stati mantenuti. Le chiederei, quindi, se potesse essere così cortese da dirmi a che punto siamo e distribuirli, così magari, nel frattempo, ne presentiamo altri.



PRESIDENTE

Sì, facciamo subito questa verifica.
Chiedo scusa, i funzionari della Giunta non possono sedersi ai banchi della Giunta regionale e neanche i funzionari dei Gruppi consiliari, quindi cortesemente le chiedo di alzarsi.



COTTO Mariangela, Assessore regionale

Presidente, le chiederei di poter godere delle pari opportunità, come è sempre successo ai miei colleghi maschi che hanno avuto, in occasione di discussione di leggi, sempre il Direttore vicino.



PRESIDENTE

Mai.



COTTO Mariangela, Assessore regionale

Sempre.



PRESIDENTE

Mai.



COTTO Mariangela, Assessore regionale

Sempre. Forse lei non era in Consiglio.



PRESIDENTE

Mai.



COTTO Mariangela, Assessore regionale

Sempre, sempre. Forse non era in Consiglio.



PRESIDENTE

Mai.



COTTO Mariangela, Assessore regionale

Sempre, sempre. Lo possono...



(Brusìo in aula)



PRESIDENTE

Colleghi...



COTTO Mariangela, Assessore regionale

E' sempre successo, possiamo fare gli ultimi casi.



PRESIDENTE

Quali?



PRESIDENTE

MANICA Giuliana (fuori microfono)



PRESIDENTE

Buono scuola!



PRESIDENTE

CATTANEO Valerio (fuori microfono)



PRESIDENTE

Quante volte il suo addetto stampa...



PRESIDENTE

Chiedo scusa, colleghi, c'è una delibera dell'Ufficio di Presidenza...



(Brusìo in aula)



PRESIDENTE

No, no, chiedo scusa, c'è una delibera dell'Ufficio di Presidenza. Devo dire che questa cosa mi è stata fatta rilevare proprio questa mattina dal Consigliere Chiezzi e già questa mattina avevo chiesto il rispetto di questa decisione, quindi non si tratta certamente di una prevaricazione non si tratta di una prevaricazione nei confronti dell'Assessore Cotto.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cattaneo; ne ha facoltà.



CATTANEO Valerio

Presidente, chiedo di acquisire in copia la delibera a cui si riferiva perché non ne sono a conoscenza non essendo Consigliere assegnato all'Ufficio di Presidenza.
In secondo luogo chiedo che sia tenuta dalla Presidenza, sulla consuetudine e il buon senso, debitamente in conto la richiesta dell'Assessore Cotto; perché sono testimone oculare, con me i 59 Consiglieri presenti (Presidente escluso e calcolando l'Assessore esterno) e i Consiglieri delle passate legislature, che dirigente e funzionari hanno sempre assistito, come logico, su importanti disegni di legge complessi, il proprio Assessore.
Non solo, Presidente, le ricordo che spesso membri della sua segreteria, o il suo addetto stampa, si sono seduti al suo fianco e nessun Consigliere regionale e nessun membro della Giunta, glielo ha fatto rilevare. Con buon senso e intelligenza, quale lei ha sempre dimostrato di avere, dovrebbe consentire all'Assessore Cotto di poter svolgere la sua funzione di Assessore e di membro della Giunta regionale e di poter esporre all'aula, con l'ausilio dei propri funzionari e dei propri dirigenti, tutto quanto ritiene su questo importante disegno di legge. Differentemente, la riteniamo, e me ne assumo la responsabilità, una prevaricazione del Presidente e credo, mi sia consentito esprimerlo in modo molto chiaro in quest'aula, un "dispettuccio" del Presidente nei confronti di un Assessore forse perché oggi il Presidente è scontento di come sono andati i lavori in Consiglio regionale fino a questo momento.



PRESIDENTE

Consigliere Cattaneo, non ho difficoltà ad andare incontro alle esigenze della discussione in aula come ho fatto tante altre volte tuttavia devo ricordarle due cose. La prima è che lo spazio vicino al Presidente è riservato ai funzionari, non è riservato ai Consiglieri regionali: è così da sempre. Che i funzionari siano componenti della segreteria del Presidente, o funzionari del Consiglio regionale, sono sempre dipendenti del Consiglio.
Secondo. Sul punto esiste una precisa determinazione dell'Ufficio di Presidenza, tant'é che voi siete testimoni del fatto che più volte ho richiamato i componenti della Giunta, non più tardi di questa mattina, al rispetto di questa prassi consolidata. Ho richiamato sia i componenti della Giunta sia i Consiglieri regionali. Questi sono i termini della questione.
Per consentire la presenza del funzionario devo riunire l'Ufficio di Presidenza perché questo deve essere chiaro che è un eccezione rispetto ad una regola e devo fare una proposta all'aula affinché oggi ci sia questa eccezione, altrimenti, voi capite, che sia i Consiglieri regionali che i componenti della Giunta possono farsi assistere dai funzionari su ogni provvedimento. Questo comporterebbe una serie di conseguenze negative per l'attività dell'aula. Non vedo altre alternative.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Manica; ne ha facoltà.



MANICA Giuliana

Presidente, sentendola parlare mi sono chiesta: quale Consiglio regionale ha presieduto il Presidente fino ad oggi? Se il Presidente avesse presieduto, fino ad oggi, lo stesso Consiglio regionale che è qui presente, in questo momento, con quei tavoli della Giunta e quel tavolo dell'Ufficio di Presidenza, il Presidente dovrebbe sapere che fin dall'inizio di questa legislatura - ma le posso parlare anche di quelle precedenti - noi abbiamo assistito, quotidianamente, alla presenza dei funzionari della Giunta seduti ai banchi della Giunta quando c'era un provvedimento particolare.
Le faccio dei nomi? L'Assessore Botta, quando presentava i suoi provvedimenti aveva oppure no di fianco i funzionari? L'Assessore Leo, in tutta la vicenda del buono scuola, li aveva oppure no di fianco i funzionari? Presidente Cota, ripeto, lei ha presieduto un altro Consiglio regionale, che non era quello del Piemonte. Le basti l'esempio dell'Assessore Botta: l'Assessore Botta non ha mai illustrato un provvedimento in quest'aula dall'inizio di legislatura senza avere di fianco il funzionario. Potrei fare agli altri esempi, ma sull'Assessore Botta il Presidente può stare sicuro che non mi sbaglio, perché l'Assessore non fa mai nulla senza il funzionario seduto a fianco.
Detto questo, molto probabilmente ha ragione il Consigliere Chiezzi quando le pone da sempre la questione. Molto probabilmente, in linea teorica, ha ragione lei quando fa cenno ai provvedimenti dell'Ufficio di Presidenza che ribadiscono che nessuno deve avere accanto i funzionari tranne il Presidente che deve avere accanto non qualsiasi persona, ma funzionari che abbiano attinenza con il lavoro d'aula, non di sua consulenza personale. In quel momento l'addetto stampa del Presidente non è persona che svolga un lavoro da funzionario che attenga ai lavori d'aula.
Quindi anche il Presidente dovrebbe leggere meglio la determina dell'Ufficio di Presidenza in ordine ai funzionari che deve avere accanto.
Detto questo, quando si ricopre la carica di Presidente lo si fa come Presidente di garanzia erga omnes, davanti a tutto il Consiglio. Il Presidente può applicare tassativamente, in modo rigido, questa norma da oggi, però fa anche una dichiarazione del tipo: "Non l'ho mai applicata fino ad ieri, ma oggi, siccome si è aperto un problema di maggioranza tra il Gruppo della Lega Nord, il resto della maggioranza e il resto del Consiglio, decido di passare ad un'applicazione di questo tipo". Non c' niente di più arbitrario di una finta rigidità, utilizzando regole che valgono per tutti, erga omnes, a fini di scontro politico di maggioranza.
Questa cosa delle regole, in modo molto più netto e molto più esemplare, la potrebbe dire, a differenza del Presidente, il Consigliere Chiezzi perché a lui riconosco che la dice da sempre. Il Presidente invece, ha consentito un lavoro d'aula fino ad oggi, di un certo tipo, e oggi pretende di determinarne un altro. Guardi che la questione la riguarda personalmente, e non solo oggi, nella vicenda consiliare.



PRESIDENTE

Chiedo scusa, Consigliera Manica, non ho difficoltà ad andare incontro alle esigenze d'aula, adesso riunirò l'Ufficio di Presidenza. Consiglieri tenete presente che quanto ho detto lo documenterò sia in sede di Conferenza dei Capigruppo che in aula. Sono in grado di documentare lo svolgimento dei lavori del Consiglio, sono in grado di documentare il fatto che ogni volta il Presidente ha preteso e ottenuto il rispetto di questa consuetudine. Comunque lo farò.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Chiezzi; ne ha facoltà.



CHIEZZI Giuseppe

Signor Presidente, lei sa quanto io critichi il modo in cui lei gestisce il Consiglio. Lo sa perché da questo microfono l'ho ripetuto, e lo sa anche perché in modo informale, ad esempio stamani, ho avuto modo di esporle tutto il mio disappunto per il modo in cui lei gestisce il Consiglio. Quindi, questo è arcinoto.
Ad un certo punto di questa legislatura, di fronte ad un degrado crescente dei comportamenti che Consiglieri regionali ed altri tenevano in aula, lei e tutto l'Ufficio di Presidenza hanno tentato di introdurre una svolta nei comportamenti d'aula. C'era un lassismo diffuso, ognuno faceva quello che credeva, nessuno era seduto al suo posto, c'era gente che andava e veniva.
Ricordo, ad esempio, che un giorno in Consiglio avevo seduto il funzionario del gruppo che segue i lavori del Consiglio al mio fianco e da parte del Questore dell'Ufficio di Presidenza ufficialmente il mio funzionario è stato fatto alzare.
Ci sono rimasto male, ma ero in torto e, in ogni caso, da quel momento ricordo che lei e l'Ufficio di Presidenza avete deciso che si cambiava registro, che l'aula era un luogo da rispettare anche nei comportamenti fisici. Quindi, bando ai telefonini, lo stesso corridoio dietro l'aula doveva essere diversamente regolamentato, non ci dovevano essere persone che passeggiavano avanti e indietro a parlare d'altro e a disturbare.
Quindi, avete dato un regolamento molto rigido.
In quella occasione ne ho preso atto e devo dire che ho anche condiviso, e lo condividerei tuttora, che quest'aula sia rispettata anche dai comportamenti, che si voti dal proprio posto, che se possono sedere Consiglieri ed Assessori così sia.
Ma dopo quella decisione e dopo qualche settimana che era stata presa avete, lei per primo, nuovamente lasciato correre le situazioni. Ogni tanto queste situazioni le ho richiamate, ma in modo solitario. Quindi, se solo un Consigliere su 60 continua ad insistere affinché si segua una decisione presa, alla fine questo Consigliere smette. Difatti ho smesso, mio malgrado, di oppormi anche al fatto che ci siano Consiglieri regionali che votano dalle scale. Ma siccome ho visto che questa opposizione lascia il tempo che trova e non viene seguita, non faccio la "mosca bianca".
Nella vita succedono tante cose; su un punto lei ha ragione, perché è vero che l'Ufficio di Presidenza ha preso la decisione che nessuno si sedesse, ma poi tale decisione non è stata rispettata.
Stamattina, a seguito del confronto dialettico che abbiamo avuto sulla qualità della sua gestione (sulla quale abbiamo opinioni diverse), io le ho segnalato, proprio per la scorrettezza che ritengo caratterizzi certi aspetti della sua conduzione (non tutti, perché non tutti sbagliano sempre e non tutti fanno sempre giusto) che, guarda caso, anche in questo momento una deliberazione dell'Ufficio di Presidenza non veniva fatta rispettare.
A me dispiace che la cosa sia stata presa di petto, di punto in bianco dopo mesi di lassismo, nei confronti dell'Assessore Cotto, verso la quale nutro amicizia e simpatia. Quindi, mi dispiace che sia stata presa di mira proprio in questo momento.
Presidente, se lei vuole ritornare ad una gestione dell'aula sobria decente e corretta nei comportamenti, io sono ben d'accordo a sostenere questo. Cominci dalle prossime votazioni!



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Contu; ne ha facoltà.



CONTU Mario

Faccio un appello all'Assessore Cavallera: ogni tanto la DC ci pu aiutare a risolvere i problemi! Assessore Cavallera, soprattutto negli ultimi suoi provvedimenti abbiamo interloquito più volte con il funzionario seduto al suo fianco. La prego di volere confermare al Presidente che è una prassi consolidata soprattutto in occasione di provvedimenti che per la loro complessità necessitano di supporto anche cartografico. Credo che lo stesso Assessore lo possa confermare.
Do atto invece che l'Assessore Leo nella lunga discussione di 42 sedute solo una volta ha avuto il funzionario al suo fianco per pochi minuti, e i funzionari hanno avuto posto sempre nelle posizioni limitrofe.



PRESIDENTE

Meno male che si comincia a ristabilire la verità. Comunque questo lo documenterò, non c'è alcun problema. Lo documenterò e faremo anche una deliberazione, a livello di Ufficio di Presidenza, che chiarirà una volta per tutte questo problema.
Ha chiesto la parola il Consigliere Galasso; ne ha facoltà.



GALASSO Ennio Lucio

Debbo dire semplicemente che sono preoccupato per il clima che qui vige. Le mie perplessità anche sulla tenuta della cultura istituzionale le ho ripetutamente espresse.
Quindi, formulo solo due auspici: uno che le riunioni di maggioranza portino a delle indicazioni di linea precise, seppure faticosamente conseguite. E, quindi, diversamente forse è opportuno che si riunisca di meno, visto che l'esito è quello poi di scaricare all'interno dell'aula le tensioni che ivi maturano.
Il secondo auspicio è proprio quello di evitare che all'interno dell'aula si scarichino tensioni all'esterno. Noi siamo un'assemblea legislativa, dobbiamo operare in questo senso. All'esterno bisogna confrontarsi, per cui è necessario trovare la soluzione definitiva.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Brigandì; ne ha facoltà.



BRIGANDI' Matteo

Vorrei fare due osservazioni.
La prima è data dal fatto che, come aveva ricordato il Consigliere Contu, qualche tempo fa avevo fatto un discorso, in camicia verde, con dei contenuti politici. Avevo ricordato che c'era una coalizione di maggioranza, che c'era un programma, e avevo ricordato che il programma per la Lega prevaleva su ogni altro interesse.
Quindi, noi ci aspettiamo nelle riunioni di maggioranza in cui si discuta di programmi e si dica quale di questi programmi s'intende attuare.
Ricordo che, all'inizio della legislatura, si parlò di referendum e che, dopo una lotta in aula che durò giorni e notti, alla fine è rimasto lettera morta, e non si sa che fine abbia fatto. Quindi, è evidente che la maggioranza ha come primo dovere quello di rispettare il patto con gli elettori, prima che con le convenienze o sconvenienze della stessa maggioranza.
In riferimento al problema dei funzionari, caro Presidente, io ricordo esattamente come lei, e quindi do la mia testimonianza in coerenza a quello che lei ha testé detto. Devo solo accertare e sottolineare che il principio del Presidente è il principio di direzione dell'aula, quindi il principio di un buon padre di famiglia e di un giudice. Su questi principi la prego, Presidente, di applicare il criterio del ne eat iudex ultra petitum (o ultra petita, a seconda se le richieste siano una o più di una).
Traduco per gli assenti che eventualmente leggessero: quello che voglio dire è che l'Assessore Cotto ha fatto una richiesta in base alla par conditio, in riferimento al fatto che è importante rappresentante del sesso femminile all'interno della Giunta.
Io credo che questo criterio non possa essere accettato o accettabile perché sono certo che lei, Presidente, non ha fatto alcuna discriminazione perché l'Assessore Cotto è di sesso femminile, ma perché i funzionari le stavano intorno.
Per cui, al massimo, l'eccezione dell'Assessore Cotto potrebbe essere accettabile in base al principio di uguaglianza, che non è stato invocato.
Presidente, la prego di prendere le sue decisioni e quelle dell'Ufficio di Presidenza solo ed esclusivamente in base a quello che le è stato richiesto, per non essere successivamente accusato di essere più realista del re.



PRESIDENTE

Colleghi, ritengo che la presenza di funzionari possa essere autorizzata in circostanze eccezionali da parte del Presidente.
Devo ammettere che alcuni interventi mi hanno fatto male: avevo stigmatizzato la presenza di funzionari anche questa mattina, quindi prima della trattazione di questo punto (con riferimento ad altri Assessori e non all'Assessore Cotto), ma per evitare qualunque tipo di polemica e strumentalizzazione, oggi, considerando il tipo di provvedimento, ne autorizzo la presenza.
Domani riunirò l'Ufficio di Presidenza e verrà data una regolamentazione non suscettibile di interpretazione, visto che, come qualcuno ha ricordato, sono state già date alcune autorizzazioni per provvedimenti di speciale difficoltà. Documenterò al più presto quali autorizzazioni sono state date in passato e quando si sono verificate, così troveremo una modalità operativa inoppugnabile.
C'è il problema degli emendamenti Brigandì, in merito ai quali devo darle una risposta, Consigliere Contu. Qual è la risposta? Questi emendamenti sono stati depositati, la Presidenza li sistemerà e li distribuirà ai Consiglieri per poter organizzare la discussione.
La parola al Consigliere Brigandì.



BRIGANDI' Matteo

Nel frattempo, nella mia qualità di Vicecapogruppo, chiedo l'inversione dell'o.d.g. dal punto 5) al punto 6): "Proseguimento esame di legge n.
437: 'Modificazioni alla legge regionale 5 novembre 1987, n. 55 (Requisiti minimi dei laboratori di analisi di cui al DPCM 10 febbraio 1984'".
Relatore è il Consigliere Godio.



PRESIDENTE

La richiesta di inversione è possibile, perché siamo ancora nelle fasi preliminari.



PRESIDENTE

CONTU Mario (fuori microfono)



PRESIDENTE

No, è una cosa delicata.



PRESIDENTE

Consigliere Contu, qual è la cosa delicata? La parola al Consigliere Contu.



CONTU Mario

Lei ha reso ammissibili gli emendamenti dell'Avvocato Brigandì pur non essendo Capogruppo.



PRESIDENTE

Questi emendamenti sono stati presentati per tempo, non sono ancora stati organizzati.



CONTU Mario

Il provvedimento è già incardinato. Mi dica quando sono stati presentati questi emendamenti, perché al sottoscritto sono stati ritirati gli emendamenti. Chiedo una verifica. Da quanto discutiamo del Piano socio assistenziale?



PRESIDENTE

Consigliere Contu, non c'è difficoltà nel fare la verifica.



CONTU Mario

Chiedo l'interpretazione autentica del Regolamento.



PRESIDENTE

Sono ammissibili, questo è documentato.



CONTU Mario

Presidente, sono inammissibili perché il provvedimento era già incardinato.



PRESIDENTE

Vi darò una risposta puntuale: emendamento per emendamento.



CONTU Mario

Sull'ordine dei lavori: lei, all'inizio di una seduta in cui si discuteva della legge sui buoni scuola, ha dichiarato inammissibili le inversioni dei punti all'o.d.g., presentate in quella occasione, seduta stante, avendo il Consigliere Moriconi ritirato per procura, via e-mail, la sua firma in calce a quelle inversioni degli o.d.g.



PRESIDENTE

Sospendiamo la seduta per chiarire la questione.
La seduta è sospesa.



(La seduta sospesa alle ore 16.43 riprende alle ore 16.52)



PRESIDENTE

Riprendiamo la seduta.
Comunico che le richieste di inversione dei punti all'o.d.g. sono ammissibili in quanto non è ancora iniziata la discussione sul provvedimento in questione, posto che stavamo per rifare una votazione sul provvedimento. Quindi, se arriveranno delle richieste le porrò in votazione secondo l'ordine di presentazione.
Con riferimento agli emendamenti presentati dal Consigliere Brigandì posso dire che sono stati sottoscritti dal Consigliere Rossi, in qualità di Capogruppo. Decade quindi la regola delle ventiquattro ore.
Questi emendamenti devono essere ordinati ed in seguito è necessario controllare se ve ne sono alcuni inammissibili. Lo farò al più presto.
Sono più o meno una cinquantina di emendamenti, divisi in sei gruppi.
Mi organizzerò e gestirò la discussione di tutti questi emendamenti come è sempre successo.
La parola al Consigliere Brigandì sull'ordine dei lavori.



BRIGANDI' Matteo

Mi giungono notizie contrastanti: vorrei sapere qual è il punto della legge che si va a votare, articolo e parola, per pensare, eventualmente, a qualche modifica.



PRESIDENTE

Il problema è legato alla formulazione di alcuni emendamenti che chiedono di effettuare delle modifiche sulle lettere che riguardano il comma primo dell'articolo 18. Questi emendamenti devono essere necessariamente scorporati. Perché? Perché vi sono emendamenti che insistono su specifiche lettere. Se un emendamento insiste su tutte le lettere, le alternative sono due: o lo qualifichiamo come interamente sostitutivo e quindi lo votiamo, oppure dobbiamo scorporarlo sulle singole lettere, perché altrimenti viene sbilanciato l'ordine della discussione.
Siamo arrivati alla discussione degli emendamenti con riferimento alle singole lettere del comma primo dell'articolo 18.
Allora, con un po' di pazienza, li sistemerò velocemente e proceder alla votazione.



BRIGANDI' Matteo

Presidente, siccome preannuncio che avremo idea di operare più di una singola ipotesi di inversione dell'ordine dei lavori, si potrebbe cominciare il dibattito sulla prima; poi ci sarà la seconda e forse finanche la terza.



PRESIDENTE

Cominciamo dall'inversione dei punti all'o.d.g; intanto mi organizzo per sistemare gli emendamenti.
Ha chiesto la parola il Consigliere Cattaneo; ne ha facoltà.



CATTANEO Valerio

Grazie, Presidente.
Vorrei evidenziare tre aspetti. In primo luogo, è vero che ormai il Consiglio regionale sta prendendo, dal mio punto di vista, una brutta china, e come Presidente del Gruppo che presiedo ne sono dispiaciuto sicuro di interpretare anche il pensiero dei colleghi, ma se non ricordo male il Consigliere Brigandì, nella sua funzione di Vicepresidente del Gruppo della Lega - ancorché in quel momento era ancora seduto al suo fianco il Presidente Rossi - aveva chiesto l'inversione del punto 5) all'o.d.g. con il punto 6). Non possiamo proseguire a braccio, perché, dal mio punto di vista, anche questo aspetto deve essere definito: se l'inversione verrà confermata, bisognerà votarla, e presumo che sarà bocciata. Qualora, invece, il Vicepresidente della Lega Brigandì ritirerà tale richiesta, non sarà votata.
In secondo luogo - non vedo più il Presidente Rossi - è anomalo che in presenza dell'articolo 51, comma 2, del Regolamento, presente il Presidente del Gruppo, ancorché si stava alzando, sia il Vicepresidente del Gruppo a chiedere, in rappresentanza del Gruppo, l'inversione stessa. Questo è irrilevante, ma bisogna capire se è la posizione del Gruppo della Lega Nord o se è la posizione del Consigliere Brigandì.
Mi sembra addirittura che siano stati annunciati ulteriori emendamenti tant'è che, con grande magnanimità, il collega Brigandì ha detto: "Cominciate pure a discuterne; mentre lo fate, io ne preparo un po'". Non me ne voglia il collega Brigandì, quantomeno il senso mi è sembrato quello.
ovvio che se lei mi conferma, come ho inteso, che gli emendamenti che non erano più validi (e quindi aveva ragione il collega Contu, in un certo senso, a sollevare il problema) sono stati confermati con la firma del Presidente del Gruppo della Lega Nord, e che il Vicepresidente di quel Gruppo di maggioranza annuncia di voler preparare ulteriori emendamenti mentre la maggioranza e l'opposizione sono impegnati a discutere di ulteriori emendamenti ostruzionistici presentati grazie alla firma del Presidente della Lega, che ha lasciato lo scranno per lasciare la ribalta al Vicepresidente di Gruppo Brigandì, legittimamente, chiedo una sospensione dei lavori di dieci minuti perché, per quanto mi riguarda essendo Presidente di un Gruppo composto da un numero rilevante di Consiglieri regionali in questo Consiglio regionale e in questa maggioranza, vorrei avere il tempo di confrontarmi con i Presidenti di Gruppo della mia maggioranza (compreso quello della Lega Nord) su questa posizione, perché mi sembra - lo voglio dire - che la Lega Nord, con la volontà espressa oggi e coi fatti che si sta apprestando a compiere, voglia portare, in questo Consiglio regionale e in questa maggioranza, problemi che appartengono a quella forza politica.



PRESIDENTE

Consigliere Cattaneo, concedo una sospensione di dieci minuti; a seguire, convoco una riunione con i Capigruppo.



(Commenti in aula fuori microfono)



PRESIDENTE

Concedo una sospensione dei lavori richiesta dalla maggioranza, a seguito della quale farei una breve riunione coi Capigruppo in aula.
MANICA Giuliana (fuori microfono) Noi non parteciperemo!



PRESIDENTE

La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 17.00 riprende alle ore 17.24)



PRESIDENTE

Riprendiamo la seduta.
Sono pervenute queste richieste di inversione punti all'o.d.g.. Nel frattempo, ho controllato gli emendamenti e ho verificato a che punto era arrivata la discussione: dovevamo rifare una votazione.
Consigliere Rossi, devo rilevare che questo blocco di emendamenti non è ammissibile, perché ho verificato e ricostruito il punto esatto della discussione e avevamo già votato un emendamento (per il quale dobbiamo rifare la votazione) che insisteva sulla lettera d).
L'emendamento recita: "La lettera d) è sostituita dalla seguente..." e "dopo la lettera f) è aggiunta la lettera i)...".
Poi, non ci sono più emendamenti relativi al comma 1, mentre ce ne sono relativi al comma 2, che è ancora tutto da affrontare. Pertanto, gli emendamenti relativi al comma 1 sono ammissibili. Al momento non ci sono emendamenti relativi al comma 2, salvo uno dei DS.
Questi emendamenti, quindi, si ritengono superati. Adesso dobbiamo rifare la votazione sull'emendamento n. 18.2) presentato dall'Assessore Cotto.
Ha chiesto la parola il Consigliere Brigandì.



BRIGANDI' Matteo

Presidente, scusi, avevo chiesto un'inversione punti all'ordine del giorno.



PRESIDENTE

Volevo capire se questa richiesta di inversione punti all'o.d.g. era mantenuta oppure no, perché prima di esaminare questi emendamenti dovremmo affrontare le richieste di inversione punti all'o.d.g., qualora vi siano.
Ha chiesto la parola il Consigliere Cattaneo, sull'ordine dei lavori.



BRIGANDI' Matteo

Presidente, scusi, io stavo parlando sull'ordine dei lavori, quindi chiederei di potere terminare.



PRESIDENTE

Mi scusi. Prosegua.



BRIGANDI' Matteo

Chiedo un'inversione punti all'o.d.g. Chiedo che il proseguimento dell'esame del disegno di legge n. 407) "Norme per la realizzazione del sistema regionale integrato di interventi e servizi sociali e riordino della legislazione di riferimento", il cui relatore è il collega Gallarini sia sostituito con il proseguimento dell'esame del disegno di legge n. 437: "Modificazione alla legge regionale 5 novembre 1987, n. 55: 'Requisiti minimi dei laboratori di analisi di cui al DPCM 10 febbraio 1984 - relatore Consigliere Godio".
Chiedo alla Presidenza di scrivere "DPCM" in maniera non acronima, per poterlo leggere chiaramente.
In primo luogo, chiederei, signor Presidente, l'inversione dell'ordine dei lavori dal punto 6) con il punto 5).



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cattaneo che interviene contro.



CATTANEO Valerio

Signor Presidente, intervengo sull'ordine dei lavori, perché ritengo di non prestarmi più al gioco degli interventi a favore e contro sulle proposte di quel simpatico Vicepresidente del Gruppo della Lega Nord.
Presidente, noi abbiamo chiesto - chiedo un attimo di attenzione - una sospensione dei lavori d'Aula per cercare di ricomporre una situazione, a nostro giudizio, anche molto imbarazzante, per la quale ci scusiamo con il Consiglio regionale.
Abbiamo riaperto i lavori con un intervento del Vicepresidente della Giunta regionale delegato, Assessore Cotto, che ha rappresentato la disponibilità della Giunta regionale a valutare la proposta del Gruppo dei Radicali ed, eventualmente, ad arrivare in una seduta successiva con una propria posizione, in ordine all'eventuale istituzione di una Commissione d'inchiesta politica o, in alternativa, di una Commissione amministrativa.
Abbiamo preso una decisione e abbiamo rinviato il punto al 9 dicembre (tra 14 giorni), in modo che la Giunta regionale e la maggioranza si potessero confrontare e arrivare in Aula con una propria posizione. Avevo anche detto, signor Presidente, che l'impegno era di cercare di arrivare addirittura, per la prossima seduta del Consiglio regionale, quindi, il giorno 2 dicembre, ma si fissava la scadenza del 9 dicembre per eventualmente, non avere ancora l'imbarazzo e l'incombenza di discutere di questo punto nella prossima seduta di Consiglio regionale, qualora non fossimo pronti.
La risposta a questa apertura e a questa esigenza politica rappresentata in modo chiaro dalla Lega Nord, lo riconosco - è la continuazione, da parte del Gruppo della Lega, di una sorta di gioco nell'alternarsi tra il Presidente e il Vicepresidente del Gruppo, tra questo e quel ruolo nel Consiglio regionale, di questo o quell'esponente politico. C'è la conferma, dopo la sospensione, dove i Capigruppo di maggioranza hanno ribadito questa disponibilità e hanno ribadito al Capogruppo della Lega Nord di fare in modo che il Consiglio regionale possa essere messo nella condizione di svolgere una valutazione, addirittura nella prossima seduta di Consiglio regionale, di un continuo ostruzionismo da parte del Consigliere Brigandì, in particolare, che chiede un'inversione, che, motivando la richiesta di inversione, cita il DPCM chiede di non scriverlo in modo acronimo, certo, liberamente, ci mancherebbe! Questo, Presidente, non lo accettiamo. Non riteniamo giusto che i problemi politici del Gruppo della Lega diventino un problema di questo Consiglio regionale.
Per quanto ci riguarda, se dobbiamo star qui a far perder tempo ai colleghi, ai funzionari e a tutti coloro i quali collaborano con Giunta e Consiglio per due ore e mezzo, per divertire qualche Consigliere regionale è molto più dignitoso per questa Assemblea sciogliere la seduta odierna quando la Lega avrà risolto i propri problemi, ce lo comunicherà.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Rossi Oreste sull'ordine dei lavori.



ROSSI Oreste

Signor Presidente e colleghi, in primo luogo, mi rivolgo al collega Cattaneo e gli ricordo che, prima, ero uscito dall'Aula, perch semplicemente, si era detto che si andava alla settimana prossima con la Commissione d'inchiesta, che è un punto ritenuto fondamentale da parte del Gruppo della Lega, in modo unitario e senza alcuna divisione.
Infatti, la Lega Nord aveva presentato una proposta per una Commissione d'inchiesta, ma è stata ritirata, in quanto ritenevamo, così come ho già detto, di poterla tranquillamente riconoscere in quella presentata precedentemente dal Gruppo dei Radicali. Per cui, il problema non sarebbe esistito, noi saremmo comunque usciti dall'Aula, perché riteniamo che i tempi c'erano.



(Commenti del Consigliere Ronzani fuori microfono)



PRESIDENTE

Lei deve lasciar parlare il Consigliere Rossi!



(Commenti in Aula)



ROSSI Oreste

Riteniamo che si debba almeno discutere. Non dico che l'esisto del voto sia scontato, ma che si debba almeno discutere, dopodiché, votarla.
Quando i tempi si allungano troppo, come è successo, ritengo sia anche corretto utilizzare i sistemi previsti dall'attuale Regolamento di questo Consiglio per far valere i propri diritti, specie quando si è un Gruppo piccolo. Dopodiché, non abbiamo problemi di lealtà nei confronti della maggioranza. Per cui siamo disponibili - ho sentito anche l'ultimo intervento del Consigliere Cattaneo - a sospendere questo tipo di ostruzionismo. Attenzione, oggi, lo sospendiamo, sia chiaro che martedì prossimo pretendiamo si inizi con la Commissione, si discuta e si voti su quella Commissione in un modo o nell'altro.
Noi non abbiamo alcuna divisione interna, come Lega Nord, tanto meno su questa questione, nel modo più assoluto. Semplicemente, riteniamo fondamentale, per la lealtà di maggioranza, nel nostro caso, che la maggioranza rispetti il Gruppo della Lega Nord e ci riconosca il diritto di istituire una Commissione consiliare d'inchiesta su fatti gravissimi che hanno colpito la Giunta, sicuramente la maggioranza, ma, in particolare, il Gruppo della Lega Nord. Noi non abbiamo scheletri nell'armadio, per quella votazione che ha rinviato la Commissione...



(Commenti in Aula)



PRESIDENTE

Collega, la invito a concludere.



ROSSI Oreste

Attenzione, è stato votato da tutti i Gruppi, eccetto la Lega Nord e i Radicali.



PRESIDENTE

Diamo atto che sono ritirate le richieste di inversione all'o.d.g.
La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Signor Presidente, svolgo un breve intervento, anche a nome degli altri Gruppi del centrosinistra e del Gruppo di Rifondazione Comunista.
Noi non siamo disponibili a stare ad ascoltare i litigi all'interno della maggioranza. Non ci interessano le pretese della Lega. Non vogliamo assistere ad un ostruzionismo da parte dei colleghi della Lega rivolto contro la maggioranza, non siamo qui a perdere tempo. Abbiamo il massimo rispetto dei problemi, che, evidentemente, questa maggioranza ha diversamente da come viene rappresentato anche sui giornali: siete in crisi ed è indecente questo litigio in un'Aula consiliare.
Anche a nome degli altri Gruppi, fate pure, continuate a litigare però, non fateci assistere a queste scene. Noi usciamo un momento dall'Aula, non illudetevi che ce ne andiamo, stiamo appena qui fuori, oltre le tende. Stiamo fermi in attesa che voi ci richiamate in Aula per lavorare e non per continuare a litigare, come state facendo. Ci accomodiamo fuori sbrigatevi, sbrigate le vostre pratiche, decidete se le pretese della Lega le accettate o meno, ma rispettate quest'Aula. Noi quest'Aula la rispettiamo e, proprio per rispetto, usciamo in silenzio dall'Aula e vi aspettiamo appena lì fuori, sperando che ci chiamiate al più presto.



PRESIDENTE

Chiedo scusa, colleghi. Ho apprezzato l'intervento dei Consiglieri quando richiamavano all'esigenza che il Consiglio regionale desse una risposta in termini operativi, quindi vi chiedo: invece di continuare questo ordine dei lavori, riusciamo a ricomporre oggi la seduta? Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cattaneo; ne ha facoltà.



CATTANEO Valerio

L'intervento del Consigliere Chiezzi, che come al solito vuole fare un po' di cabaret (anche se gli riconosco che alcune volte, anzi la maggior parte delle volte, dà un contributo intelligente) mi lascia un po' meravigliato.
Nel mio precedente intervento, quando avevo proposto di interrompere i lavori, avevo espresso il nostro riconoscimento, come maggioranza, per la situazione creatasi. Non capisco, quindi, perché il Consigliere Chiezzi abbia voluto fare un intervento di quella portata.
Ho apprezzato, senza mai nascondermi dietro eventuali problemi politici o legati alla dialettica politica di questa maggioranza, l'intervento dell'onorevole Rossi, Presidente della Lega Nord, quando, successivamente al mio intervento, ha esternato una posizione che mettesse in condizione il Consiglio regionale di continuare il lavoro. Tutto questo prima dell'intervento del Consigliere Chiezzi.
Se non ho inteso male, il Presidente Rossi ha affermato di ritirare tutta l'attività ostruzionistica presentata e continuare a lavorare sollecitando un impegno - magari lo ha espresso in maniera un po' energica ma così lo voglio interpretare - ad affrontare la questione della Commissione non il 9 dicembre, ma martedì prossimo. Se tutto ciò è confermato - e non ho dubbi che sia così - ritengo che l'intervento del Consigliere Chiezzi sia fuori luogo e del tutto strumentale, in quanto il collega Rossi, titolare di quel presunto o reale ostruzionismo, l'aveva già rimosso.
In secondo luogo, siamo lieti, per quanto ci riguarda, di continuare a lavorare per metterci nella condizione di proseguire l'esame del provvedimento n. 407 e nel contempo ascoltare, se lo vorranno fare, anche i contributi dell'opposizione, come sempre abbiamo fatto, confrontandoci.
Se invece il Consigliere Chiezzi vuole cogliere la palla al balzo per andare a casa prima, è libero di farlo autonomamente.



(I Gruppi Democratici di sinistra Comunisti italiani Rifondazione Comunista e Verdi escono dall'Aula)



PRESIDENTE

Va bene, allora possiamo riprendere i lavori perché, ai sensi dell'articolo 51, comma 2 del Regolamento, può essere un rappresentante di Gruppo a chiedere l'inversione di punti all'o.d.g. e dunque, essendo intervenuto il Presidente del Gruppo della Lega Nord, ed avendo dichiarato il ritiro delle inversioni dell'ordine del giorno, le inversioni sono ritirate.


Argomento: Programm. e promoz. attivita" socio-assist. (assist. minori, anziani, portat. handicap, privato sociale, nuove poverta")

Proseguimento esame disegno di legge n. 407 "Norme per la realizzazione del sistema regionale integrato di interventi e servizi sociali e riordino della legislazione di riferimento"


PRESIDENTE

L'esame del disegno di legge n. 407, di cui al punto 5) all'o.d.g.
prosegue con la discussione dell'articolato e degli emendamenti ad esso riferiti.
In particolare, dobbiamo ripetere la votazione dell'emendamento 18.2).
ART. 18 Emendamento 18.2) presentato dalla Giunta regionale a firma dell'Assessore Cotto: la lettera d) è sostituita dalla seguente: "d) il sostegno e alla promozione dell'infanzia, dell'adolescenza e delle responsabilità familiari" dopo la lettera h) è aggiunta la seguente lettera i): "i) garantire ogni altro intervento qualificato quale prestazione sociale e rilevanza sanitaria ed inserito tra i livelli di assistenza, secondo la legislazione vigente"..



PRESIDENTE

CATTANEO Valerio (fuori microfono)



PRESIDENTE

Chiedo che la votazione avvenga per appello nominale.



PRESIDENTE

Essendo una ripetizione, non è più possibile concedere l'appello nominale.
Su altre votazioni potremmo farlo.
Do tempo ai colleghi di rientrare per la votazione sull'emendamento.
Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, su tale emendamento.
Comunico che la votazione non è valida per mancanza del numero legale pertanto i lavori non possono proseguire.



PRESIDENTE

La seduta è tolta.



(La seduta termina alle ore 17.44)



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