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Dettaglio seduta n.413 del 19/11/03 - Legislatura n. VII - Sedute dal 16 aprile 2000 al 2 aprile 2005

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE COTA



(Il Presidente Cota aggiorna la seduta alle ore 11.45)



(La seduta ha inizio alle ore 11.54)


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri: Botta Franco Maria, Caramella Casoni, Cavallera, Costa Enrico, Ferrero, Ghigo, Marcenaro, Marengo Pichetto Fratin, Riba, Rossi Giacomo, Toselli e Vaglio.


Argomento: Giunta, organizzazione e funzioni

b) Assegnazione temporanea delle funzioni di Vicepresidente della Giunta regionale all'Assessore Mariangela Cotto


PRESIDENTE

Comunico che con decreto n. 138 del 2003, il Presidente della Giunta Regionale Ghigo attribuisce temporaneamente, le funzioni di Vicepresidente della Giunta regionale, per la seduta antimeridiana del 19 novembre 2003 all'Assessore Mariangela Cotto.


Argomento: Bilanci preventivi

c) Variazione al bilancio di previsione per l'anno finanziario 2003


PRESIDENTE

Comunico che la Giunta in data 11 novembre 2003 ha trasmesso, per comunicazione al Consiglio, in ottemperanza al comma 7 dell'articolo 24 della legge regionale n. 7/2001 (Nuovo ordinamento contabile della Regione Piemonte), n. 23 deliberazioni (allegati a disposizione presso l'Ufficio Aula)


Argomento:

d) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni

e) Nominata Presidente della VI Commissione permanente la Consigliera Rosa Anna Costa


PRESIDENTE

Comunico che in data 12 novembre 2003 la Consigliera Rosa Anna Costa è stata eletta Presidente della VI Commissione permanente in sostituzione del Consigliere Valerio Cattaneo.


Argomento: Assistenza sanitaria (prevenzione - cura - riabilitazione)

f) Sentenza della Corte Costituzionale in ordine alla legge regionale 3 giugno 2002, n. 14 (Regolamentazione sull'applicazione della terapia elettroconvulsivante, la lobotomia prefrontale e transorbitale ed altri simili interventi di psicochirurgia)


PRESIDENTE

La Corte Costituzionale ha dichiarato - con sentenza n. 338 del 10 novembre 2003, depositata in cancelleria il 14 novembre 2003 (pervenuta in data 18 ottobre 2003) pronunciata nel giudizio di legittimità costituzionale degli articoli 4, 5, 6 della legge regionale 3 giugno 2002 n. 14 (Regolamentazione sull'applicazione della terapia elettroconvulsivante, la lobotomia prefrontale e transorbitale ed altri simili interventi di psicochirurgia) - la illegittimità costituzionale dei seguenti articoli: Articolo 4 (Limiti di utilizzo) Articolo 5 (Deontologia medica) Con la stessa sentenza la Corte Costituzionale ha altresì dichiarato inammissibile la questione di legittimità costituzionale dell'articolo 6 della stessa legge.


Argomento: Referendum abrogativo e consultivo

g) Comunicato dell'Ufficio di Presidente al Consiglio regionale in merito alla presentazione di n. 3 istanze intese a promuovere n. 3 referendum abrogativi di leggi regionali


PRESIDENTE

Comunico che l'Ufficio di Presidenza ha provveduto agli adempimenti previsti dal 6° comma dell'articolo 12 bis della legge regionale 16 gennaio 1973, n. 4, introdotto dalla legge regionale 20 dicembre 1990, n. 55.
In merito alla presentazione di n. 3 istanze intese a promuovere n. 3 referendum abrogativi di leggi regionali, presentate in data 30 settembre 2003, l'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, in data 18 novembre 2003, prendendo atto del parere di inammissibilità emesso dalla Commissione consultiva per i procedimenti di iniziativa legislativa popolare e degli Enti locali e di referendum, ha disposto la reiezione delle tre istanze.
Il Consigliere Contu ha chiesto la parola sulle Comunicazioni del Presidente del Consiglio; ne ha facoltà.



CONTU Mario

Sulle comunicazioni, Presidente, per chiedere copia della sentenza della Corte Costituzionale, se ho capito bene, sulla questione della illegittimità costituzionale sulla legge indicata.
In relazione alla reiezione dell'istanza referendaria, naturalmente chiedo copia di tutti gli atti relativi, ma non le nascondo la mia sorpresa in relazione al deliberato dell'Ufficio di Presidenza. Passi la questione della reminiscenza delle leggi abrogate in relazione al quesito sull'abolizione della legge sul sistema pensionistico e sui vitalizi.
Invece, per quanto concerne le altre due istanze, le consiglierei un approfondimento giuridico, che può essere d'aiuto all'aula sull'ammissibilità o meno degli emendamenti all'assestamento di bilancio.
C'è una lunga discussione nel merito, quindi, Presidente, le raccomanderei un approfondimento giuridico su questo aspetto, per chiarire se le norme relative all'assestamento di bilancio possono o meno modificare leggi ordinarie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Riggio; ne ha facoltà.



RIGGIO Angelino

La domanda è rivolta al Presidente per sapere quanto saranno lunghi i lavori del Consiglio perché, in queste condizioni, per i Consiglieri e soprattutto, per il personale d'aula che è costretto a lavorarci, la permanenza in quest'aula è veramente disagevole e può essere anche un problema per la salute. Vorrei sapere dal Presidente quale sarà l'ordine dei lavori. Per quanto tempo saremmo costretti a lavorare in queste condizioni?



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Suino; ne ha facoltà.



SUINO Marisa

Soltanto per rilevare positivamente le sue osservazioni in merito alla sentenza espressa dalla corte Costituzionale sulla legge che ha visto la coralità degli intenti e dei voti sull'elettroshock, quindi apprezziamo la sua manifestazione.
Nello specifico, chiedo anche che intenzioni abbia la Regione in merito, ben sapendo che diventa difficile frapporre ulteriori ricorsi ad una sentenza della Corte costituzionale. Le motivazioni addotte sono non accettabili, sia sul versante del Titolo V sia sul versante dell'appropriatezza, poiché una delle motivazioni è che non sussiste Commissione tecnica all'uopo istituita. Una delle motivazioni si rifà all'assenza, in Regione Piemonte e in Regione Toscana, di una Commissione tecnica che abbia competenze sulle scelte di appropriatezza: così non è.
L'Assessorato alla Sanità istituì una Commissione apposita, tecnica che diede il suo apporto nella fase di consulenza accompagnando l'iter di quella legge, tuttora vigente, ed è la Commissione preposta a tutelare e a vigilare che non si faccia uso di elettroshock o, qualora se ne faccia uso vi sia una serie di procedure e di procedimenti che si richiamano all'appropriatezza. Essendovi due capisaldi, uno nel campo del federalismo Titolo V, due nel campo della specificità sanitaria. Non per niente, la nostra legge fu fatta tenendo conto di quello che era stata, allora, la circolare del Ministro, che dava una serie di indicazioni alle quali la legge fa assolutamente riferimento, ma riservandosi quello che era lo spazio che la circolare applicativa lasciò alle Regioni.
Cosa intende fare La Regione Piemonte? Può anche non darci una risposta in questo momento, però l'abbiamo espressa anche in IV Commissione. C'è una coralità di intenti in tal senso, pertanto, dal nostro punto di vista varrebbe la pena di procedere, sull'aspetto più specifico sanitario-tecnico e sull'aspetto giuridico, trovando delle forme e delle soluzioni. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei. Do delle brevi risposte: Consigliere Contu, potrei dire di essere sorpreso della sua sorpresa, però gli aggettivi sono poco importanti. C'è un provvedimento, lei potrà conoscerne le motivazioni e determinarsi come meglio crede.
Consigliere Riggio, ho verificato stamattina che ci sono delle condizioni di lavoro estremamente difficili e precarie, per quanto riguarda i dipendenti, pertanto oggi prenderò una decisione, che potrebbe anche essere quella di riunire il Consiglio, per una o due volte, finché non si risolve il problema, in Sala Viglione o comunque adottare una soluzione di questo tipo.
Con riferimento all'ordine dei lavori, mi rendo conto che oggi ci sono dei funerali e altre incombenze di carattere istituzionale; io stesso dovrò assentarmi, come - penso - la Consigliera Manica, nel pomeriggio perché dovrò essere presente al funerale, in forma solenne, nella mia città. Ovviamente, io posso essere sostituito dai Vicepresidenti; vedremo comunque, se ci sarà il numero per poter continuare i lavori.
In ogni caso, questa mattina svolgiamo le interrogazioni e le interpellanze, mentre nel pomeriggio esamineremo la legge sull'assistenza così come era stato previsto.
Comunque, faremo il punto della situazione alla fine della seduta di questa mattina.
Con riferimento alle osservazioni della Consigliera Suino, devo dire di essere assolutamente d'accordo con lei e penso che il Consiglio regionale debba in ogni modo reagire - come, lo vedremo - insistendo la battaglia che ha portato al risultato della legge sull'elettrochoc, che è un'ottima legge, soprattutto dal punto di vista del merito, al di là dei cavilli giuridici o non giuridici.
Ha chiesto la parola il Consigliere Palma, sull'ordine dei lavori.



PALMA Carmelo

Pongo una questione istituzionale: mi sono informato presso gli Uffici e ho saputo che, con qualche ritardo, la Giunta ha licenziato il testo del bilancio preventivo, che non ha licenziato il testo della legge finanziaria e ha inviato il testo del bilancio alla Presidenza del Consiglio, che provvederà - immagino - ad assegnarlo alla I Commissione.
Pongo un problema al Presidente: la nostra legge di ordinamento contabile prevede esattamente il contrario, cioè che il documento contabile sia conseguente al documento legislativo che chiamiamo legge finanziaria.
Mi pare sia molto difficile pensare di procedere all'esame o all'approvazione di un bilancio in assenza di una legge finanziaria; questo significherebbe implicitamente accettare che la base normativa della finanziaria è confermata essere quella dell'anno precedente, cosa che su una serie di versanti è impossibile, perché ci sono state le sentenze della Corte Costituzionale. Inoltre, si priverebbe il Consiglio regionale, non tanto dello strumento di programmazione a cui io non credo molto - che è il DPEF - ma del documento normativo che, dovendo incidere, da una parte sulla politica delle entrate, disciplinando le aliquote, i canoni e così via, e, dall'altra, dovendo determinare gli aumenti o le riduzioni delle autorizzazioni legislative di spesa, è assolutamente preliminare alla legge di bilancio. Diversamente, la legge di bilancio si farebbe nel vuoto, senza nessuno strumento di carattere normativo che serva a giustificare le poste di entrata e di uscita che in quel bilancio vengono scritte.
Capisco i problemi politici della maggioranza, capisco che la fase non sia molto favorevole a fare le cose correttamente dal punto di vista formale; l'unica cosa che non potrei capire è che il Presidente assegni in discussione il bilancio senza avere la finanziaria in mano e costringa la Commissione a discutere una cosa che non esiste, perché, ovviamente, un bilancio senza legge finanziaria non esiste.



PRESIDENTE

Consigliere Palma, la fermo subito per dire che, ai sensi della nostra legge di contabilità, ma anche della prassi che abbiamo instaurato, la legge finanziaria e il bilancio vengono discussi insieme (prima la legge finanziaria e poi il bilancio). Evidentemente, queste modalità di discussione sono le modalità che devono essere attuate anche in Commissione. Quindi, lo assegno, ma pregherò il Presidente di non discutere il bilancio se prima non è arrivata la finanziaria e se non si discute la finanziaria.


Argomento: Organizzazione turistica

Interrogazione n. 2089 del Consigliere Tapparo, inerente a: "Ritiro della delibera che individua i Comuni turisticamente rilevanti del Piemonte" interrogazione n. 2090 del Consigliere Oreste Rossi, inerente a: "Comuni turisticamente rilevanti" interrogazione n. 2093 del Consigliere Tomatis, inerente a: "Revoca delibera di Giunta - Approvazione criteri per la definizione dei Comuni turisticamente rilevanti della Regione" interrogazione n. 2097 del Consigliere Ronzani, inerente a: "Delibera n. 75 8618 - approvazione elenco Comuni ambiti turistici" interrogazione n. 2103 del Consigliere Angeleri, inerente a: "Approvazione dell'elenco dei Comuni appartenenti agli ambiti turistici di cui alla L.R. 75/96" interrogazione n. 2115 dei Consiglieri Placido, Ronzani, Muliere e Marcenaro inerente a: "Individuazione Comuni turistici - DGR 75-8618 del 3/3/2003"


PRESIDENTE

Passiamo ora al punto 4) all'o.d.g.: "Svolgimento interrogazioni e interpellanze".
Iniziamo con lo svolgimento delle seguenti interrogazioni inerenti lo stesso argomento: Interrogazione n. 2089, del Consigliere Tapparo, inerente a: "Ritiro della delibera che individua i Comuni turisticamente rilevanti del Piemonte" interrogazione n. 2090, del Consigliere Oreste Rossi, inerente a: "Comuni turisticamente rilevanti" interrogazione n. 2093, del Consigliere Tomatis, inerente a: "Revoca delibera di Giunta - Approvazione criteri per la definizione dei Comuni turisticamente rilevanti della Regione" interrogazione n. 2097, del Consigliere Ronzani, inerente a: "Delibera n.
75-8618 - approvazione elenco Comuni ambiti turistici" interrogazione n. 2103, del Consigliere Angeleri, inerente a: "Approvazione dell'elenco dei Comuni appartenenti agli ambiti turistici di cui alla L.R.
75/96" interrogazione n. 2115, dei Consiglieri Placido, Ronzani, Muliere e Marcenaro inerente a: "Individuazione Comuni turistici - DGR 75-8618 del 3/3/2003" La parola all'Assessore Racchelli.



RACCHELLI Ettore, Assessore al turismo

La scelta di individuare un elenco di "Comuni turistici" piemontesi è ritenuta necessaria ai fini di una programmazione degli interventi nel settore turistico che tenga in conto e valorizzi particolarmente quelle realtà territoriali che sono in grado di integrarsi e partecipare attivamente allo sviluppo di un sistema turistico regionale.
Per questo motivo, si è ritenuto di procedere alla predisposizione di un provvedimento finalizzato a tale scopo. Nello stesso tempo in cui questo provvedimento era in fase di elaborazione, è emersa da parte della Direzione Commercio la necessità di dare attuazione prima dell'estate alla L.R. 28/99 che prevede, tra l'altro, la possibilità di deroga agli orari di apertura dei negozi per le località a prevalente economia turistica.
La necessità di coerenza tra i provvedimenti del turismo e del Commercio e soprattutto l'opportunità di fornire elementi di competenza turistica ai fini dell'attuazione della succitata L.R. 28/99 ha reso urgente ed improcrastinabile l'approvazione della DGR n. 75-8618 del 2/3/2003. Questa deliberazione, oltre ad approvare l'elenco dei Comuni appartenenti agli ambiti turistici di cui alla L.R. 75/96, suddivideva l'elenco in tre sezioni, delle quali la prima sezione comprendeva i Comuni turistici individuati in base a criteri di carattere oggettivo desumibili dalle rilevazioni statistiche relative alle presenze turistiche ricettività e popolazione residente, presenza di seconde case, oltre a elementi che permettono di tenere in conto di quelle realtà che, pur avendo nel proprio territorio siti culturali o naturalistici di grande rilievo turistico, non sono dotati di ricettività significativa.
In merito a tale elenco, alcune Amministrazioni provinciali hanno espresso perplessità, in particolare riguardo ai criteri adottati per la composizione della prima sezione e, a seguito di ciò, si è svolto in data 10 marzo 2003 un incontro tra l'Assessore regionale al Turismo, le Province e le Agenzie di promozione turistica locali nel corso del quale è stato costituito un tavolo di lavoro composto dai rappresentanti designati dalle Province stesse e coordinato dalla Regione, con il compito di elaborare ulteriori criteri per l'individuazione dell'elenco dei Comuni turistici del Piemonte, che, sulla base di quelli oggettivi già individuati dalla DGR n.
75-8618 del 3/3/2003, andassero ad integrare, modificare o, se necessario sostituire la deliberazione stessa.
Il tavolo di lavoro si è riunito nei giorni 17 e 19 marzo 2003 e ha elaborato una proposta che è stata oggetto di ulteriore confronto e verifica in un incontro con i rappresentanti delle Autonomie locali ed infine, in merito alla proposta di deliberazione così modificata ed integrata è stato acquisito il parere della Conferenza permanente Regione Autonomie locali nella seduta del 16 aprile 2003. In tale sede l'Amministrazione regionale e i soggetti partecipanti alla Conferenza stessa, nel concertare il contenuto della suddetta proposta, hanno inoltre concordato circa la necessità che venga al più presto data attuazione a quanto previsto all'articolo 81, comma 2 della legge regionale 26.4.2000 n.
44, modificata dalla legge regionale 15.3.2001 n. 5, in merito al riordino, mediante legge regionale di settore, delle funzioni in materia di turismo.
Si è così pervenuti al provvedimento adottato con DGR n. 9-9082 del 16.4.2003, che sostituisce nel suo complesso la precedente DGR n. 75-8618 del 03.03.03, e che, sulla base di quanto concordato nei precedenti incontri con le Autonomie locali, approva i criteri per l'individuazione dei Comuni turistici e le relative modalità operative che prevedono l'autocandidatura del Comune che presenta istanza alla Provincia, la verifica del possesso dei requisiti da parte della Provincia che compila l'elenco dei Comuni turistici del territorio di propria competenza e lo trasmette alla Regione.
Il procedimento, quindi, illustrato in una serie di incontri sul territorio regionale (uno per Provincia), ha trovato la condivisione dei Comuni e di tutte le realtà territoriali finalizzate al turismo.



GALASSO ENNIO LUCIO



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Tapparo per una replica.



TAPPARO Giancarlo

sempre imbarazzante fornire risposte ad interrogazioni non più attuali, quindi ribadisco la necessità di introdurre un sistema più dinamico e più rapido - un question time - che permetta di avere le risposte in tempi adeguati.
Colgo l'opportunità, Assessore, per dire che quando abbiamo avuto notizia della prima elaborazione espressa dall'Assessorato, eravamo stati colpiti da alcune anomalie che emergevano con i criteri da voi attuati ed applicati. Vivendo sul territorio, più o meno conosciamo la realtà territoriale, quindi mi ha molto sorpreso vedere comuni che, solo perch caratterizzate dalla presenza di un albergo, "schizzavano" nella dimensione turistica (era da consigliare di vedere il contesto ed anche le eventuali potenzialità turistiche, in molti casi inesistenti) e, dall'altra, realtà che, mancando di alcuni elementi costitutivi corrispondenti ai criteri stabiliti, venivano escluse, pur avendo aspetti turistici di grande rilievo.
In provincia di Torino c'erano alcuni dati che avevano suscitato, in me e in altri colleghi, una critica molto forte: i criteri non funzionavano oppure erano stati fatti in modo errato. Si è poi sopperito alla inadeguatezza di tale sistema mettendo in moto, positivamente, un processo partecipativo più adeguato.
Alla fine, però, si è creato quel meccanismo già affrontato dal Re di Spagna, Carlo V, quando nei corridoi e nelle sale dell'Escorial si azzuffavano i nobili per essere riconosciuti al cospetto di un sovrano, che non vedeva mai tramontare il sole nel suo impero. Cosa disse il Re? Disse: "Todos caballeros, cioè trovò un criterio generale, per cui coloro che litigavano era stati più o meno accontentati.
Sappiamo essere quella utilizzata una linea non della programmazione ma riteniamo (anche per riconoscere il ruolo e la difficoltà dell'Assessore) che non sia facile trovare criteri soddisfacenti ed estremamente equilibrati. A questo punto è chiaro che lei avrebbe dovuto quando si trovava in mano quel primo elenco, fare quello che fanno gli informatici quando elaborano un programma: fanno l'analisi, elaborano un programma e poi fanno i giochi prova, cioè si calano nella realtà per vedere se funziona.
Se lei avesse utilizzato questo criterio, avrebbe capito intuitivamente, che metteva nella rete Comuni lontani anni luce rispetto a realtà escluse, pur avendo questi ultimi grandi potenzialità turistiche.
Comunque, seppure in ritardo, la ringrazio per la risposta.
La critica che avevo svolto in allora sul primo elenco è stata confortata dai fatti, perché lei ha dovuto intervenire precipitosamente per correggere ciò che avrebbe determinato un'ingiustizia. Riconosco, comunque l'aver attuato poi un processo di decisione partecipato che ha ridotto i limiti del primo elenco. C'è, quindi, un limite di fondo sui criteri iniziali caratteristici, che devono interiorizzare quale politica si intende praticare (che poi si dovrà determinare autonomamente, con la lista dei Comuni o con altri aspetti). In altri casi, lei, Assessore, si troverà dinnanzi allo stesso imbarazzo: si dovrà trovare un criterio generale che cerchi di salvaguardare qualcosa che non stava in piedi con la prima elaborazione da lei fornita.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Placido; ne ha facoltà.



PLACIDO Roberto

Mi unisco a quanto già espresso dal collega Tapparo e chiedo all'Assessore di avere copia scritta della risposta.
In tempi più recenti, i todos caballeros mi hanno ricordato che, in un Comune italiano, sotto campagna elettorale era stata approvata una delibera che promuoveva tutti i vigili al grado superiore. La conseguenza, il giorno dopo, fu che nessuno vigile di base andò a dirigere il traffico, non essendo più di propria competenza, e dovettero intervenire poliziotti e carabinieri. L'effetto fu che ne guadagnò il sistema del traffico di quella città.
E' evidente che una locanda, un rudere o un campanile possono far classificare quasi tutti i Comuni del Piemonte come turistici, ma sarebbe bastata una maggiore accortezza prima di ufficializzare, perché quando fu pubblicato, oltre alle rimostranze di molti Comuni (mi riferisco alla provincia di Torino, ma vale anche per le altre province) c'era anche un senso di ilarità, Assessore. Erano clamorosamente presenti dei Comuni senza fare i nomi per non sollecitare reazioni risentite - e ne erano stati esclusi altri che avevano tutte le ragioni per essere compresi.
Al di là delle politiche turistiche della Regione (di cui ci sarà magari in futuro, occasione di poterne discutere, entrando veramente nel merito), mi auguro che in situazioni simili, che si dovessero verificare in seguito, ci sarà, da parte sua e del suo Assessorato, un po' più di attenzione e accortezza nel presentare dati, per evitare a noi di presentare interpellanze e di generare arrabbiature, per poi dover fare marcia indietro.
Complimenti per la marcia indietro: so che per lei è sempre una fatica ma predo atto che sta migliorando.
Grazie per la risposta, di cui chiedo copia.


Argomento: Edilizia commerciale e sportiva

Interrogazione n. 1886 presentata dalla Consigliera Manica, inerente a "Realizzazione del Centro di fondo a Riale (Formazza)"


PRESIDENTE

Passiamo ad esaminare l'interrogazione n. 1886 "Realizzazione del Centro di fondo a Riale (Formazza) ", presentata dalla Consigliera Manica.
La parola all'Assessore Racchelli.



RACCHELLI Ettore, Assessore al turismo

Il progetto del Centro fondo polivalente agonistico e sistemazione pista nel Comune di Formazza a Riale è stato inserito, su iniziale proposta della Provincia del VCO, sentite le esigenze del Comune di Formazza nell'ambito del Programma regionale delle infrastrutture turistiche e sportive Piemonte 2006, con lo scopo di migliorare l'attrezzatura turistico/sportiva dell'alta Val Formazza.
Il progetto prevede la ristrutturazione di due edifici per ricavarne una sala bar con ristorazione e possibilità di pernottamento per gli addetti alla gestione e fruizione dell'attività sportiva (foresteria), una scuola di sci, palestra, sala conferenze e noleggio attrezzature, insieme ad interventi di potenziamento del tracciato della pista esistente per adeguarla agli standard agonistici di livello internazionale (il tutto finalizzato a valorizzare lo sci di fondo nato in Val Formazza). Con tale progetto si vorrebbe puntare alla realizzazione di un centro di interesse d'alto livello in modo tale che l'anello naturale possa offrire ai turisti spazi per servizi ed accoglienza, attività sportive e ludiche.
La realizzazione ed il finanziamento di tale progetto non comporterà alcuna variazione alla quota di cofinanziamento pubblico che sarà erogata al fine della realizzazione del centro di preparazione atletica d'altura nei pressi del bacino artificiale di Morasco, quest'ultimo inserito nel DOCUP 2000/2006, nella linea di intervento 2.5 b.
Anche per ciò che riguarda le attività i due centri atletici rimarranno distinti, non sono quindi da considerarsi concorrenziali, ma piuttosto complementari in relazione alle specifiche attività che si andranno a realizzare (il Centro di Morasco finalizzato alla ricerca e alla pratica delle attività sportive e agli approfondimenti medici per gli atleti mentre il Centro di Riale prevede una pista di fondo di livello internazionale dove possono sciare anche i neofiti) entrambi volti a rilanciare lo sci di fondo a Formazza.
In ogni caso, successivamente alla firma del protocollo d'intesa, si procederà ad un lavoro istruttorio su ciascun progetto finalizzato alla verifica di tutte le componenti utili e strettamente necessarie affinché i progetti possano procedere nella loro definizione e realizzazione. Nello specifico la struttura regionale competente, insieme a quella provinciale preposta, valuteranno gli aspetti economici, il rispetto quindi della garanzia al cofinanziamento da parte di tutti gli Enti interessati, gli aspetti ambientali, urbanistici, gestionali e singolarmente per ciascun progetto la necessità di procedere o no alla procedura della conferenza dei servizi.
In particolare per quanto concerne gli aspetti economici relativi alla disponibilità locale della quota di cofinanziamento pari al 30%, dagli atti assunti dal Comune di Formazza e presentati alla Provincia del VCO e alla Regione Piemonte, risulta che si intende procedere mediante appalto di lavori pubblici per la realizzazione dell'Edificio Casermetta e di concessione (costruzione e gestione) dell'Edificio Centro Fondo Tecnico con annessa pista per lo sci di fondo omologata per competizioni internazionali, nel rispetto di quanto previsto dalla normativa vigente.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Manica; ne ha facoltà.



MANICA Giuliana

Indubbiamente, rispetto alla data di presentazione di questa interrogazione (5 novembre 2002) i tempi di risposta la rendono oggettivamente, un po' datata. Questo è dovuto anche ai nostri tempi d'aula. Pertanto, essendo passato più di un anno, chiederei all'Assessore Racchelli di poter acquisire il testo per fare ulteriori valutazioni.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire l'Assessore Racchelli; ne ha facoltà.



RACCHELLI Ettore, Assessore al turismo

Siccome entrambi gli interpellanti hanno fatto la stessa considerazione, vorrei rappresentare all'aula che io mi sono presentato a rispondere alle interrogazioni quando sono stato convocato.



(Commenti fuori microfono della Consigliera Manica)



RACCHELLI Ettore, Assessore al turismo

Però ho consegnato le risposte scritte.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Il Consigliere Ronzani ha chiesto la parola sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



RONZANI Wilmer

All'inizio dei lavori d'aula è stato consegnato un plico ai Consiglieri, contenente l'elenco delle interrogazioni e interpellanze che oggi avrebbero dovuto ricevere una risposta, ma che, per la verità, si trascina da svariate sedute. Avviene così che si risponde a un Consigliere con due anni di ritardo, il che la dice lunga sul significato dell'attività ispettiva del Consiglio regionale, problema che non risolveremo mai.
Voglio porre un problema che riguarda la Giunta in questo caso. Se noi iscriviamo all'o.d.g. le risposte ad alcune interrogazioni (o non le iscriviamo e allora non si discute), non può succedere che l'Assessore competente non venga in aula quella mattina, né che noi interrompiamo i nostri lavori d'aula, mezz'ora prima delle previsioni di chiusura della seduta, perché manca l'Assessore che deve rispondere. Francamente questo mi sembra fuori dal mondo.
Io devo ricevere una risposta da Botta, ma Botta è un araba fenice non c'è mai. E' concepibile questo? Io devo ricevere una risposta a un'interrogazione che riguarda il Testo Unico dell'edilizia, che ho presentato sei mesi fa. Siamo colpevolmente in ritardo. Ho appena saputo che finalmente il Direttore dell'Assessorato di Botta gira per il Piemonte a discutere una proposta che poi verrà trasmessa alla Commissione regionale competente, ma qui lui non viene a rispondere.
Allora io d'ora in poi dirò che non ha senso che mi dia questa risposta, ne faccio a meno. Evitiamo di iscriverle all'o.d.g. dei lavori d'aula se l'Assessore non viene, o se, come capita (questa è la seconda volta che capita) noi a un certo punto interrompiamo i lavori perché gli Assessori che devono rispondere non ci sono.
Presidente, intervenga sulla Giunta. Per prima cosa per chiedere che vi sia un tempo ragionevole entro il quale ricevere una risposta all'interrogazione. Se non è così, il mio suggerimento è che, quando sono passati sette, otto o nove mesi, si trasformi la risposta, da orale in aula, a scritta.
A questo punto, possiamo concentrarci in aula sulle interrogazioni che hanno un'attinenza e una pregnanza dal punto di vista dei fatti.
In secondo luogo la Presidenza del Consiglio potrebbe fare una verifica per avere la certezza che gli Assessori vengano a rispondere alle interrogazioni inserite all'o.d.g. Altrimenti, in questo Consiglio, il più delle volte, si interrompono i lavori d'aula perché l'Assessore competente non risponde all'interrogazione iscritta all'o.d.g.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Contu; ne ha facoltà.



CONTU Mario

Presidente, sull'ordine dei lavori, per decidere di che morte dobbiamo morire nell'organizzazione della giornata, anche perché mi sembra di comprendere che non ci siano le condizioni per la ripresa dei lavori nella seduta pomeridiana.
Mi sentirei di consigliare - più che subire l'onta della mancanza del numero legale - che si riunisca la Conferenza dei Capigruppo per valutare sul prosieguo dei lavori della giornata.



PRESIDENTE

Era stato detto che il punto sarebbe stato svolto verso l'una: ci stiamo avvicinando.
Ha chiesto la parola il Consigliere Cattaneo; ne ha facoltà.



CATTANEO Valerio

Ho ascoltato l'intervento del collega Ronzani, rispetto al quale naturalmente non voglio né fare commenti né certamente erigermi al ruolo di avvocato difensore della Giunta o dei singoli membri di Giunta. Tuttavia mi corre l'obbligo, proprio per una questione di verità e di puntualità sulla giornata di oggi, ricordare all'aula che le assenze di alcuni Assessori erano già ampiamente previste e giustificate con l'invio dei congedi.
Oggi ci siamo trovati in questa situazione perché ieri, durante la seduta, si è deciso di sospendere i lavori per il lutto nazionale e di trattare, quindi, lo svolgimento delle interrogazioni e delle interpellanze in apertura della seduta odierna.
Nella giornata di ieri gli Assessori interessati avevano dato la loro disponibilità a rispondere alle interrogazioni ed interpellanze, per cui credo che alcuni di loro oggi, considerato che avevano già comunicato di non poter assistere ai lavori, non siano presenti non per non rispondere alle interrogazioni e alle interpellanze dei Consiglieri, in particolare quelle del collega Ronzani, ma semplicemente perché non hanno potuto ritengo - riorganizzare la loro giornata a fronte dello spostamento delle interrogazioni ed interpellanze dalla giornata di martedì alla giornata di mercoledì.
Ho evidenziato questo per ricordare all'aula la situazione reale dell'adunanza di quest'oggi rispetto a una questione che è annosa e complessa, quindi è bene parlarne in sede di Conferenza dei Capigruppo.



PRESIDENTE

Mi premeva sottolineare, sulle sollecitazioni del Consigliere Ronzani che il Presidente del Consiglio si era già reso parte diligente presso la Giunta per queste problematiche, non sempre agevolmente risolvibili per gli impegni istituzionali che incalzano.
Per quanto riguarda la risposta scritta, questa deve essere richiesta dal Consigliere interrogante.
Sospendo cinque minuti la seduta per fare il punto della situazione con l'Ufficio di Presidenza.



(La seduta, sospesa alle ore 12.34 riprende alle ore 12.38)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE COTA


Argomento:

Richiesta di inversione di punti all'o.d.g.


PRESIDENTE

La seduta riprende.
Vorrei avere la disponibilità dell'Assessore Cotto per trattare il suo provvedimento.
Chiede la parola il Consigliere Cattaneo; ne ha facoltà.



CATTANEO Valerio

Signor Presidente, mi sono informato e mi corre l'obbligo di ricordare che l'Assessore Cotto ha chiesto congedo per la seduta del pomeriggio, in quanto ha ritenuto di partecipare, in rappresentanza della Regione, essendo stata delegata dal Presidente della Giunta regionale - che, a sua volta, è occupato in una missione nella Repubblica Cinese - ai funerali del Carabiniere caduto nell'attentato di Nassiriya, i quali si terranno nel primo pomeriggio nel Comune di Nizza Monferrato, in provincia di Asti, che oltretutto è la provincia che esprime la Consigliera regionale Mariangela Cotto.
Chiederei all'aula una cortesia: di valutare la mia proposta di inversione tra il punto 2) e il punto 5) all'o.d.g. e quindi di trattare l'ordine del giorno n. 821 "Pesanti disagi sull'autostrada Torino-Milano" presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moriconi, Papandrea, Suino.



PRESIDENTE

Chiede la parola la Consigliera Manica.
Ne ha facoltà



MANICA Giuliana

Devo dire che la situazione dell'aula mi sembra piuttosto complicata e pesante. Indubbiamente, ieri con i funerali di Stato e oggi con le vicende che ci sono in Piemonte, un momento di raccoglimento dell'aula e anche di nostra presenza istituzionale è più che doveroso, su questo non vi è assolutamente dubbio.
Presidente, lei sa, siccome nelle terre in cui noi viviamo riceviamo le notizie del telegiornale della Lombardia e non quelle del Piemonte, che ieri il Consiglio regionale lombardo ha fatto una commemorazione alla presenza delle più alte Autorità militari dell'Esercito e dei Carabinieri ha tenuto il momento di commemorazione, ma successivamente ha continuato con la seduta del Consiglio regionale, dopo un momento doveroso.
Allora, poiché nessuno di noi vuole trincerarsi dietro a un fatto grande e tragico quale quello di ieri per nascondere le difficoltà politiche, e credo che non sia neanche pensabile fare una cosa di questo genere di una gravità estrema, chiederei che a questo punto si dicessero esplicitamente le ragioni - a tutti noi note - per cui il Consiglio non pu essere continuato e non si adducano vicende relative a commemorazioni funerali, celebrazioni come questa, che vedono semplicemente come nostro assoluto dovere essere presenti istituzionalmente.
Indipendentemente da questi momenti, non ci sono politicamente le condizioni per continuare il Consiglio perché esistono problemi noti interni alla maggioranza, al Gruppo della Lega e agli altri Gruppi; c'è inoltre, un'assenza del Presidente per ragioni istituzionali di un importante viaggio in Cina che richiede riflessioni di ordine politico.
Ebbene, si dica che non esistono queste condizioni e si chieda per questo la sospensione del Consiglio.
Vi debbo dire che voi avrete i vostri giudizi; il nostro giudizio politico mi sembra ovvio: una maggioranza allo sbando, ma non c'è neanche da dirlo. Mi sembra del tutto evidente che però le questioni devono essere poste in questi termini di chiarezza e di consapevolezza che rispondano all'oggettività delle questioni e non ad un'altra vicenda che fa sentire a tutti, non solo a noi Consiglieri, ma anche alle altre persone che assistono, che siamo davanti a una farsa che si trasforma in tragedia.



PRESIDENTE

Il Consigliere Brigandì si dichiara contrario alla proposta di inversione avanzata dal Consigliere Cattaneo.
Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sulla richiesta di inversione dei punti all'o.d.g.
La votazione non è valida per mancanza del numero legale.
Aggiorno la seduta a martedì prossimo e convoco immediatamente la Conferenza dei Capigruppo in Sala Morando.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 12.45)



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