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Dettaglio seduta n.411 del 13/11/03 - Legislatura n. VII - Sedute dal 16 aprile 2000 al 2 aprile 2005

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE COTA



(La seduta ha inizio alle ore 11.11)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento: Commemorazioni

Commemorazione dei soldati italiani vittime dell'attentato terroristico in Iraq


PRESIDENTE

Il Piemonte, l'Assemblea regionale, che rappresenta tutti i cittadini della nostra regione, si stringe con cordoglio e tristezza intorno alle famiglie delle vittime.
Il nostro pensiero va a loro, a questi uomini, a questi ragazzi, che hanno perso la vita nel compimento del loro dovere.
Pensiamo ai tanti feriti, alcuni anche in gravi condizioni, ai genitori, alle consorti, ai figli di questi militari che, prima di tutto sono uomini. Pensiamo a come tutti siano straziati da un evento che, per quanto qualsiasi soldato possa mettere in conto, nessuna famiglia potrà mai sopportare o accettare.
E rivolgiamo anche un pensiero alle vittime civili di questa strage che portano a ventisette il numero dei decessi causati dalla follia messa ieri lucidamente in atto.
I nostri soldati hanno una tradizione in fatto di interventi in zone a rischio, fatta di professionalità, ma anche di grande umanità. Dove non riescono gli altri, di solito riescono i nostri.
Quando ci si impegna per il bene, è difficile accettare di ricevere in cambio una violenza di questo tipo.
Anche per questo, l'attentato che ha ucciso i nostri uomini, un attentato vile e insopportabile, diventa ancora più difficile da spiegare.
Le precise minacce lanciate da alcuni terroristi contro il nostro Paese e i nostri uomini sono state puntualmente e cinicamente attuate. Anche chi si rende strumento di queste minacce va isolato e colpito.
Oggi, in questa giornata di dolore, durante questa Assemblea straordinaria, che l'Ufficio di Presidenza ha convocato all'unanimità, non credo sia né opportuno né ragionevole schierarsi tra chi è favorevole alla missione di pace e chi è contrario.
Abbiamo concordemente deciso di presentarci uniti e solidali con le vittime, senza divisioni ideologiche, senza interventi da parte dei Consiglieri; soltanto per offrire un segnale esplicito di cordoglio.
Ringrazio, quindi, la sensibilità di tutti, che si è manifestata durante la Conferenza dei Capigruppo, nel decidere queste modalità.
Ritengo, anzi, che i drammatici fatti di ieri, sui quali sono già state spese parole a fiumi, non possano essere l'occasione di polemiche politiche, da qualsiasi parte esse provengano. Non sarebbe giusto, non sarebbe rispettoso per chi è morto, per chi è rimasto ferito.
Voglio, invece, sottolineare la straordinaria abnegazione dell'Arma dei Carabinieri e dell'Esercito.
Questo è il momento del dolore e della sofferenza, che coinvolge tutti i militari e tutti i cittadini.
Paghiamo un prezzo altissimo per una missione umanitaria, per assicurare la pace, ordine e sicurezza.
Il dolore si unisce alla commozione e il pensiero va indistintamente a tutti coloro che hanno subito il vile attentato.
Voglio, in particolare, ricordare Giovanni Cavallaro, astigiano di Nizza Monferrato, che lascia un figlio di quattro anni e che proprio oggi avrebbe terminato il suo turno a Nassiriya, ritornando a casa sua, nella nostra regione. Ricordo Massimo Ficucello, figlio del Generale Ficucello che ha lavorato per anni a Novara e a Torino. Tra i caduti, un altro piemontese, Andrea Filippa, di stanza a Gorizia, ma torinese di origine.
Quanto accaduto conferma la barbarie rappresentata dal terrorismo, per la cui azione omicida non può esistere comprensione e giustificazione.
Questi uomini vigliacchi agiscono in modo sempre più feroce, senza rispetto per la vita dei loro stessi connazionali, degli uomini, donne e bambini che regolarmente pagano il prezzo di una strategia disumana, trovandosi casualmente vicino agli uomini bomba, che agiscono senza neanche rispetto per la propria vita, immolandosi nel nome di un dittatore come Saddam.
Ai nostri soldati, che sono soldati di pace, non è stata neanche data la possibilità di difendersi e questo dato aumenta il senso di impotenza che la tragedia di ieri ci ha trasmesso. Chiedo, colleghi dell'Assemblea di osservare un minuto di silenzio e desidero, anche a nome del Presidente della Regione Enzo Ghigo, che oggi purtroppo non può essere presente perch impegnato a Roma, come Presidente della Conferenza dei Presidenti esprimere al Comandante Generale di Brigata dei Carabinieri, Angelo Desideri, nonché al Comandante Maggiore Generale dell'Esercito, Roberto Montagna, i sensi del nostro profondo cordoglio e dell'affetto di tutta la comunità piemontese.
Chiedo all'Aula di osservare un minuto di silenzio.



(L'Aula, in piedi, osserva un minuto di silenzio)



PRESIDENTE

Grazie, colleghi.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 11.19)



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