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Dettaglio seduta n.382 del 30/07/03 - Legislatura n. VII - Sedute dal 16 aprile 2000 al 2 aprile 2005

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Argomento:


PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE TOSELLI



(La seduta ha inizio alle ore 10.04)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Casoni, Costa Enrico, Deorsola Ghigo, Riba e Valvo.


Argomento:

b) Distribuzione verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

Comunico che sono stati distribuiti ai Consiglieri, prima dell'inizio della seduta odierna, i processi verbali delle adunanze consiliari dell'11 18, 25 e 26 marzo 2003, dell'1, 2 e 11 aprile 2003, i quali verranno posti in votazione nella prossima seduta.


Argomento: Bilanci preventivi - Assestamento di bilancio

Esame disegno di legge n. 552: "Assestamento al bilancio di previsione per l'anno finanziario 2003" (seguito)


PRESIDENTE

L'esame del disegno di legge n. 552 prosegue con la discussione dell'articolato e degli emendamenti ad esso riferiti.



PRESIDENTE

ARTICOLO 1



PRESIDENTE

Chiedo ai colleghi presenti se vi sono interventi.
Non essendovi richieste di intervento, pongo in votazione l'articolo 1.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'articolo 1.
Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ARTICOLO 2



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'articolo 2.
Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ARTICOLO 3



PRESIDENTE

Su questo articolo mi comunicano che sono stati presentati degli emendamenti. La discussione generale su tale articolo la diamo per espletata. Procediamo, quindi, all'esame degli emendamenti.



PRESIDENTE

Do lettura del seguente emendamento:



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 1 presentato dai Consiglieri Mercurio, Cattaneo Botta Marco, Angeleri, Deorsola e Rossi Oreste: all'articolo 3 del disegno di legge n. 552 è aggiunto il comma seguente: "All'articolo 11 della legge regionale. 03/09/2001 n. 24, comma 1 le parole 'dell'ultima'" sono sostituite dalle parole 'di due volte l'ultima'".
Se non vi sono interventi, lo pongo in votazione, dandolo per illustrato.
Dichiaro aperta la votazione.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'emendamento rubricato n. 1.
Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

RONZANI Wilmer (fuori microfono)



PRESIDENTE

Scusi Presidente!



PRESIDENTE

Collega, siamo in fase di votazione, la darò la parola sull'emendamento successivo.



PRESIDENTE

RONZANI Wilmer (fuori microfono)



PRESIDENTE

Me l'hanno consegnato adesso, fatemelo almeno leggere!



PRESIDENTE

CATTANEO Valerio (fuori microfono)



PRESIDENTE

L'ha letto il Presidente!



PRESIDENTE

Ho chiesto se vi erano interventi e l'ho posto in votazione.
Le darò la parola sull'emendamento successivo conclusa la votazione.



PRESIDENTE

MULIERE Rocco (fuori microfono)



PRESIDENTE

Se questo è il modo di lavorare, lavorate voi!



(Brusìo in Aula)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 2 presentato dai Consiglieri Mercurio, Cattaneo Botta Marco, Angeleri, Deorsola e Rossi Oreste: all'articolo 3 del disegno di legge n. 552 è aggiunto il comma seguente: "Le percentuali delle indennità di carica previste dall'articolo 1 della legge regionale n. 10 del 13/10/1972 così come sostituito dall'articolo 1 legge regionale 20/03/2000 n. 21 sono aumentate di 20 punti".
Procediamo alla distribuzione del testo di questo emendamento. Lo do per illustrato? Ha chiesto la parola il Consigliere Ronzani.



RONZANI Wilmer

Posso capire di cosa stiamo discutendo, per cortesia?



PRESIDENTE

Siamo all'articolo 3, collega Ronzani.



PRESIDENTE

MULIERE Rocco (fuori microfono)



PRESIDENTE

Questa è una vergogna!



RONZANI Wilmer

Io ho preso visione adesso di due emendamenti che sono stati presentati com'è giusto che vengano presentati - velocemente.
Chiedo, per cortesia, trattandosi di emendamenti che hanno un certo peso e pongono serie questioni, di dare al mio Gruppo la possibilità di esaminarli tranquillamente, perché vorrei che i colleghi avessero chiaro il fatto che questi emendamenti hanno implicazioni di un certo tipo.
Non mi pare che possano essere votati ed esaminati in questa situazione. Io non so se esistono accordi in quest'Aula, ma sicuramente io non prendo parte a questi accordi, caro Presidente, per cui vorrei che questo fosse chiarissimo sin da subito.
Chiedo, pertanto, che mi venga data la possibilità, come Consigliere dei DS, di esaminare questi emendamenti, caro Presidente.
Pertanto formalmente le chiedo di sospendere per cinque minuti la seduta.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Cattaneo.



CATTANEO Valerio

Intervengo contro la sospensione.



CATTANEO Valerio

MANICA Giuliana (fuori microfono)



CATTANEO Valerio

Chiedo la parola sull'ordine dei lavori!



PRESIDENTE

Collega Ronzani, lei ha formalizzato la richiesta di sospensione.
Potevano intervenire un Consigliere a favore e uno contro.
Pongo in votazione questa richiesta di sospensione. Vi ricordo che votando "no" vuol dire che non si sospende, votando "sì" si sospende.
Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sulla richiesta di sospensione.
Il Consiglio non approva.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

RONZANI Wilmer (fuori microfono)



PRESIDENTE

Complimenti Presidente!



PRESIDENTE

MULIERE Rocco (fuori microfono)



PRESIDENTE

una cosa vergognosa! È una cosa vergognosa!



PRESIDENTE

Sull'emendamento che è già stato illustrato, qualcuno vuole intervenire? La Consigliera Manica ha chiesto la parola sull'ordine dei lavori. Ne ha facoltà.



MANICA Giuliana

Presidente, io sono rimasta ad una riunione dei Capigruppo che abbiamo tenuto ieri pomeriggio, nella quale abbiamo discusso un ordine dei lavori che riguardava l'assestamento di bilancio, il piano territoriale della Provincia di Torino e la legge finanziaria da discutere in coda. Avevamo anche chiesto, per il rispetto dei tempi, che vi fosse una dichiarazione del Presidente della Giunta regionale che desse garanzia di questo percorso.
Dentro tutto questo, non era stato preannunciato da nessuno che sarebbe stato presentato un emendamento non irrilevante, che attiene ad un dibattito che quest'Aula ha fatto lungamente nel dicembre dell'anno scorso relativo all'indennità di presenza dei Consiglieri regionali.
Se voi pensate che una cosa come questa, rispetto alla quale noi non abbiamo mai tenuto un atteggiamento demagogico rispetto alla politica o ad aspetti di questo tipo, purché commisurati ai dati della società e all'ordine possibile di indignazione, che può essere espresso dai cittadini. Se pensate di risolvere la situazione garantendo alle ore 10.00 per la prima volta nella vostra vita in questa legislatura, il numero legale (neanche nelle sedute per i buoni scuola avete avuto questa solerzia), non siete neanche più una maggioranza. Questa non è più una maggioranza che ha i numeri e la possibilità di discutere, di votare in modi e in tempi normali. È un atto di teppismo, di guerriglia.
Pertanto, avendo fatto quel tipo di discussione ieri ed essendo state assicurate quelle garanzie da parte del Presidente della Giunta (che per noi continua a rimanere il capo della maggioranza) chiediamo di sospendere un atteggiamento come questo, con un colpo di mano di questo genere, e di assumere la discussione nei termini e nei modi in cui si assumono tutte le altre. Altrimenti, è evidente che ci saranno conseguenze politiche su tutti gli atti successivi.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Ronzani sull'ordine dei lavori.



RONZANI Wilmer

Con l'abituale franchezza che c'è nei rapporti, Presidente, mi permetto di censurare il suo comportamento.
Lei è un Presidente che in questi anni ha dato prova di essere imparziale nei comportamenti, invece prima ha messo ai voti un emendamento ben sapendo che rappresentava una forzatura e nonostante i banchi dell'opposizione fossero vuoti. Da un punto di vista puramente formale, lei ha ragione, ma lei noi è così ingenuo da non capire che l'oggetto del contendere, nell'emendamento che veniva votato, avrebbe generato dei problemi. Era quindi giusto che lei, avvertendo le implicazioni che avrebbe comportamento il voto di questo emendamento, quanto meno consentisse ai Consiglieri di minoranza di valutare il merito del provvedimento.
Lei è tenuto, quando è seduto su quello scranno, ad evitare che si possano compiere forzature, per quanto riguarda i lavori della nostra Assemblea regionale. È legittimo che una maggioranza le voglia compiere (e l'oggetto del contendere dimostra la volontà di compierle) ma lei avrebbe dovuto, proprio perché esponente del Partito - o dei Partiti - che rappresenta e impone queste forzature, porsi il problema di evitare che un gesto, un atto o una votazione potessero essere considerati una forzatura.
Questo non l'ha fatto, Presidente. Mi dispiace; ma lei in questo momento si è prestato ad una manovra - la chiamo in questo modo - poco rispettosa del ruolo che svolgono in questo Consiglio regionale alcuni Gruppi (in questo caso i Gruppi di opposizione).
Da lei mi sarei aspettato un comportamento più imparziale e più oggettivo. Non credo che questi comportamento porteranno lontano: né in generale né sul merito e sull'oggetto del contendere.
Volevo che restasse agli atti, avendo con lei un rapporto franco e di stima, il fatto che lei oggi ha scritto una brutta pagina dei lavori della Presidenza del Consiglio regionale.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Palma sull'ordine dei lavori.



PALMA Carmelo

Dal punto di vista formale, lei ha aperto la seduta all'orario di convocazione e ha posto in votazione emendamenti presentati, ma ciò non toglie che, al di là dell'impossibilità della censura di carattere formale sul suo operato - che non può essere fatta - nella sostanza si tratta di una manovra un po' "disperata". Posso rendermi conto di tutto: del fatto che è abbastanza difficile discutere provvedimenti in quest'aula, che i proponenti debbano misurarsi con difficoltà obiettive di discussione e di approvazione di provvedimenti e che esista una modalità di discussione, una prassi ed un impianto regolamentare che impediscano discussioni su punti che non coinvolgono la maggioranza dei Gruppi consiliari, ma ciò non toglie che, rispetto a temi istituzionalmente delicati - non è ovviamente obbligatoria la consultazione permanente di tutti i Gruppi consiliari - sia necessaria almeno una discussione aperta e franca (lo dico, Presidente anche nella sua logica) che consenta ai Gruppi consiliari di vedere cosa stanno votando e di procedere ad approvare o bocciare un provvedimento.
Visto che è già stata tecnicamente bocciata una proposta di sospensione, e non ritenendo che si possa procedere ad ulteriori votazioni sul punto, sottopongo al suo prudente apprezzamento l'opportunità di sospendere la seduta e di convocare sul punto una Conferenza dei Capigruppo per esaminare il problema. Dal punto di vista tecnico, si tratta di due emendamenti, mentre dal punto di vista politico, hanno - come non le sarà sfuggito - un significato del tutto diverso.
Questo significa che è necessario porre un punto alla vicenda e non continuare in questo modo.
Faccio poi ammenda di essere uno dei tre Consiglieri giunto in aula alle 10.10 con dieci minuti di ritardo ed ha visto "volando" questi emendamenti, perdendo la votazione del primo. Sottopongo, quindi, al suo prudente apprezzamento, l'opportunità di sospendere la seduta e di convocare una Conferenza dei Capigruppo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Muliere sull'ordine dei lavori.



MULIERE Rocco

Mi scuso con il Presidente se ho interrotto alzando la voce, non è mio costume, ma questa mattina si è davvero superato il limite.
Di fronte ad un'opposizione disponibile a discutere e a confrontarsi atteggiamenti come quelli di stamattina si commentano da soli. Se la maggioranza aveva intenzione di affrontare l'argomento, non è questo il modo e il metodo, in quanto non aiuta il confronto in quest'aula.
Dopodiché, se la maggioranza ha la forza e il coraggio di assumere certe decisioni, lo faccia, ma nei modi giusti e in modo aperto, non come questa mattina, iniziando alle ore 10.00.
E' vero che la seduta è convocata per quell'ora e i Consiglieri devono essere presenti in aula alle 10.00 (forse è la seconda o terza volta che iniziamo in orario in questi tre ani, lo vedremo dai verbali) ma è, per quanto mi riguarda, un atteggiamento scorretto, sbagliato ed inqualificabile, visto l'argomento che si vuole trattare.
Anche l'atteggiamento del Presidente richiede qualche riflessione, da questo punto di vista. In ogni caso, la proposta del Consigliere Palma, per quanto ci riguarda, è una proposta che va accolta perché può rimettere ordine in questa seduta, soprattutto per definire l'ordine dei nostri lavori.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cattaneo; ne ha facoltà.



CATTANEO Valerio

Gli interventi che ho sentito mi pongono nella condizione di fare alcune precisazioni. E' indubbio che, sotto l'aspetto di carattere politico, avremo modo di confrontarci; è una questione che non voglio evadere semplicemente con un intervento sull'ordine dei lavori. Mi corre l'obbligo, visto che le sedute sono registrate ed è anche riscontrabile quello che sto per dire, di fare alcune considerazioni e rimettere, dal mio punto di vista (ognuno ha i propri) la situazione nell'alveo della verità.
Noi abbiamo presentato, legittimamente e nel pieno rispetto della tecnica legislativa, tre emendamenti che sono stati inseriti dagli Uffici all'interno dell'articolo della legge, da noi legittimamente emendata. Il Presidente Toselli ha letto il primo emendamento, fornito dagli Uffici, e lo ha posto in votazione non prima di averlo, appunto, letto. Il Presidente ha chiesto se c'erano interventi, nessun Consigliere ha chiesto di intervenire, poi ha usato le parole: "lo pongo in votazione": non ci sono state proteste e l'emendamento è stato posto in votazione senza appello nominale. Successivamente, quando sul secondo emendamento vi sono state delle proteste relativamente alla necessità di fare interventi, di non porlo in votazione, il Presidente, legittimamente e giustamente dovendo tutelare l'assemblea, tutto il Consiglio regionale, ha sospeso la votazione dell'emendamento.
Questo lo volevo dire anche perché non è giusto che il Presidente, in qualità di Presidente che si è comportato in modo corretto, venga additato come un vigile urbano che ha voluto fare una multa non ascoltando le proteste o le ragioni di chi, invece, diceva che la multa non spetta per questo o quel motivo.



PRESIDENTE

Grazie Consigliere Cattaneo. Possiamo continuare con i nostri lavori.
Il secondo emendamento presentato ha come primo firmatario il Consigliere Mercurio che ho già letto e rileggo: "All'articolo 3 del disegno di legge 552 è aggiunto il comma seguente: le percentuali dell'indennità di carica previste dall'articolo 1 della legge regionale n. 10 del 13/10/72 così come sostituito dall'articolo 1 legge regionale 20/3/2000 n. 21, sono aumentate di 20 punti".
Il Consigliere Marcenaro ha chiesto la parola sull'ordine dei lavori.
Ne ha facoltà.



MARCENARO Pietro

Pare a tutti evidente che siamo di fronte, come recita un film, a: "L'ultima raffica di Salò", il colpo dei disperati che, condannati ormai al disastro: "arraffa arraffa quello che puoi, prima che ci caccino via": a questo punto siete arrivati.
Questa azione è un punto al quale, secondo me, non è mai arrivato il Consiglio regionale, nessuna maggioranza lo ha mai portato: voi dovete rendervi conto di quello che state facendo. Non solo costruite una condizione che impedirà che la questione dell'indennità sia affrontata in modo razionale oggi e nei secoli futuri, ma costruite le condizioni per le quali mettete a rischio la finanziaria, mettete a rischio il bilancio della Regione, mettete a rischio atti fondamentali - che lo sono istituzionalmente - del Governo per riempirvi le tasche di soldi per le vacanze estive.
Se siete arrivati a questo punto e di fronte a questa azione non riuscite a compiere un atto di responsabilità e sospendere la discussione sappiate che voi mettete a rischio l'approvazione di atti fondamentali della Regione con un atteggiamento che è insopportabile per chiunque. Ne risponderete di questa azione.
L'Assessore al bilancio e il Presidente della Giunta vengano qua per sapere cosa gli state combinando! Voi mettete a rischio, per i vostri privati e personali interessi, atti fondamentali della Regione. Chiedo di sospendete la discussione.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire, sempre sull'ordine dei lavori, il Consigliere Placido; ne ha facoltà.



PLACIDO Roberto

Mi ricollego a quanto detto dal Consigliere Marcenaro.
Non volevo credere a quanto mi è stato riferito per telefono alcuni minuti fa essendo abitualmente presente in aula, in questo club dei ristretti - non posso usare l'aggettivo perché non sta bene - che ci vede primo assoluto il Consigliere Gallarini, sempre presenti intorno alle ore 10. Dicevo, non volevo credere a quanto mi si diceva per telefono sull'argomento. Io sono veramente incredulo perché un modo così maldestro da "impiastri", di trattare un argomento del genere, senza pensare di gabbare il principale partito dell'opposizione su una questione come questa al di là del fatto che i cittadini sapranno trarre le loro conclusioni presentare tre emendamenti alle 9.59 sperando che qualcuno, per situazione per scelta, o per informazione, non sia presente in aula, ha dell'incredibile. E' il modo peggiore per affrontare un argomento del genere - ne ho parlato con alcuni Consiglieri, così evitiamo false ipocrisie - da chi è contrario agli aumenti, ma c'è un modo serio di proporre una questione che, personalmente, non condivido. Questo è tutto meno che serio, è veramente l'opposto della serietà nell'affrontare un problema.
Visto che il tempo a mia disposizione sull'ordine dei lavori è scaduto intervengo nel merito dell'emendamento n. 3.2).



PRESIDENTE

Va bene, quindi diamo per assodato anche l'intervento sull'emendamento.
Termini pure il suo intervento.



PLACIDO Roberto

Una maggioranza che pensa di voler governare il Piemonte affrontando in modo così maldestro,improponibile e non condivisibile, un argomento spinoso, controverso, che trova una parte del Consiglio assolutamente contraria: non può affrontare in questo modo un problema come quello degli emendamenti.
Se anche si trattasse solo di proposte, per quanto mi riguarda non condivisibili ma comprensibili rispetto alla situazione generale, non pu essere questo il modo, non lo potremmo accettare mai. La richiesta che faccio, mi collego al Consigliere Marcenaro, è quella di ritirare gli emendamenti perché è una questione vergognosa, impresentabile. Mi chiedo chi sia la mente non perversa, ma la mente che abbia potuto partorire e pensare un blitz, un colpo di mano come questo che ha dell'incredibile e del vergognoso. Abbiamo sostituito i tentativi maldestri e notturni, con quelli di prima mattina. E' vero che le ore 10 non è l'alba, non andiamo a lavorare alle 5 del mattino in fabbrica, ma questa è un'azione che ha dell'incredibile. Non voglio capire chi ha partorito questa furbata, vi chiedo di ritirare gli emendamenti e riprendiamo il percorso sul quale siamo chiamati dal regolare ordine dei lavori.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire, sull'ordine dei lavori, il Consigliere Papandrea; ne ha facoltà.



PAPANDREA Rocco

Anch'io invito l'Ufficio di Presidenza a valutare una sospensione dei lavori e una riunione dei Capigruppo, perché quanto sta avvenendo mi pare estremamente grave. Mi rivolgo all'Ufficio di Presidenza, perché questo tipo di problematica da sempre è stato affrontato dall'Ufficio stesso.
Ci troviamo di fronte a un vero e proprio blitz, che modifica le regole; sono Consigliere da otto anni, ma è la prima volta che avviene un fatto di questo genere. Sono completamente esterrefatto da questo modo di agire e ritengo che, se non avviene quanto è stato proposto da altri Consiglieri - e che propongo anch'io - cioè una sospensione dei lavori e una riunione dei Capigruppo per cercare di porre un minimo d'ordine a tutta la situazione, difficilmente il proseguimento dei lavori di queste due giornate che ci restano sarà possibile. Diventerà un funzionamento, nel corso delle prossime ore, sufficientemente caotico, perché atteggiamenti di questo genere (la presentazione e l'accettazione di emendamenti con queste caratteristiche, che non sono stati preannunciati in Commissione e vengono presentati in aula senza una valutazione), avviene in palese violazione delle regole del Consiglio.
Gli emendamenti che comportano un aumento di spesa devono essere valutati dalla Giunta e dall'Assessore al bilancio. Se questo non avviene credo stia dentro un modo di funzionare inaccettabile.
Presidente, la invito sospendere...



PRESIDENTE

La ringrazio, Consigliere Papandrea, ma la richiesta di sospensione è già stata votata e non è stata accordata.



PAPANDREA Rocco

Ritengo che l'Ufficio di Presidenza possa prendere autonomamente delle iniziative.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi, sull'ordine dei lavori.



CHIEZZI Giuseppe

Grazie, Presidente. Si può sempre sbagliare, per colpa o per dolo. Lei lo sa, Presidente Toselli, che si può sbagliare e gli sbagli possono essere anche variamente valutati: si può anche non infierire sugli sbagli colposi, ma, sui comportamenti dolosi, le valutazioni sono diverse.
Mi risulta sia stato lei ad aprire la seduta oggi; ha aperto la seduta sapendo che, per prassi, lo stesso Presidente del Consiglio regionale di turno, di solito, in tutte le riunioni di questa legislatura non è presente alle ore 10. Io posso testimoniarlo, perché, insieme al collega Gallarini e a qualche altro collega, sono uno dei pochi che, al 98% delle volte, entra in aula alle 10, firma e poi cerca, insieme agli altri, di passare il tempo. Ne sono testimone perché, più di una volta, di fronte all'indecenza di questo comportamento, mi sono anche permesso qualche altra indecenza istituzionale, come quella di sedermi al banco della Presidenza per aprire virtualmente la seduta e dire qualcosa ai colleghi.
Quindi, lei, nella sua prassi di Presidente di questa Assemblea, non è mai stato presente alle ore 10 per verificare il numero legale e per ritardare l'apertura. Molte volte, verso le 10.20-10.25, anche a seguito di provocazioni, come quella che le ho citato, lei - o altro Vicepresidente o il Presidente Cota - è sceso per dire: "Beh, colleghi, sono le 10.30, la seduta è rimandata alle ore 11". Questa è la storia dell'avvio del Consiglio regionale.
Mi risulta che lei, oggi, dolosamente, insieme alla maggioranza avete deciso di arrivare puntuali alle ore 10, aprire la seduta e fare quello che evidentemente vi vergognavate di fare anche solo alle ore 10.30.
Questo è un fatto di una gravità inaudita: vi siete nascosti, avete fatto scendere la notte, vi siete nascosti per aumentarvi le indennità. E allora, di fronte a un fatto di questo genere, Presidente, la seduta va sospesa; va sospesa, perché facciamo tumulto! C'è un tumulto in aula perché non è possibile accettare questa presa in giro, questo sgambetto! Altro che trappolone! E' uno sgambetto che lei ha fatto a tutto il Consiglio...



PRESIDENTE

Grazie, collega Chiezzi...



CHIEZZI Giuseppe

...che è stato ingannato...



PRESIDENTE

Collega Chiezzi, per cortesia, la invito a concludere.



CHIEZZI Giuseppe

...dal comportamento della Presidenza, che doveva rifiutarsi, per prassi, di giungere a una votazione alle 10 e 2 minuti, visto che, per prassi, il Consiglio non è mai iniziato alle 10. Se si voleva, si poteva benissimo, da parte della Presidenza...



PRESIDENTE

Consigliere Chiezzi...



CHIEZZI Giuseppe

...cosa che non è stata fatta, annunciare ieri che, d'ora in poi quindi da oggi in avanti, la seduta sarebbe iniziata alle ore 10. Di certo alcuni colleghi sarebbero stati già presenti e altri colleghi avrebbero potuto esserlo. Questo è un atteggiamento...



PRESIDENTE

La ringrazio, consigliere Chiezzi...



CHIEZZI Giuseppe

...di scortesia verso il Consiglio regionale, quindi le chiedo Presidente...



PRESIDENTE

Consigliere Chiezzi, la invito a concludere, per favore.



CHIEZZI Giuseppe

Concludo dicendo che non si può smettere di parlare sino a che il Presidente del Consiglio non decide di sospendere per qualche minuto la seduta, per dare modo anche al sottoscritto, che è stato sempre puntuale...



PRESIDENTE

Consigliere Chiezzi, non si faccia togliere la parola; lei ha altri strumenti per poter intervenire, utilizzi gli altri strumenti.



CHIEZZI Giuseppe

...di consultarmi con gli altri colleghi, per decidere il da farsi.
Questo decidere il da farsi è assolutamente necessario, perché io non penso sia possibile continuare la seduta in questo modo. Non è successo un fatto da poco...



PRESIDENTE

Consigliere Chiezzi, formalizza la richiesta di sospensione?



CHIEZZI Giuseppe

Io le chiedo di sospendere la seduta per dare modo ai colleghi di...



PRESIDENTE

E' già stata formulata la richiesta, posta in votazione ed è stata respinta. Collega Chiezzi, le tolgo la parola e do la parola al Consigliere Tapparo, sull'ordine dei lavori.



PRESIDENTE

CHIEZZI Giuseppe (fuori microfono)



PRESIDENTE

Chiedo una sospensione, per consultarmi rispetto a questo. Ritengo che se lei non dà la parola, lei viola un diritto dei Consiglieri alla consultazione, perché questo diritto è sempre stato garantito. Il diritto alla sospensione!



PRESIDENTE

Prego, Consigliere Tapparo. Collega Chiezzi, mi lasci sentire tutti gli interventi sull'ordine dei lavori richiesti dai colleghi Consiglieri! Prego, Consigliere Tapparo, ne ha facoltà.



PRESIDENTE

CHIEZZI Giuseppe (fuori microfono)



PRESIDENTE

Lei dia assicurazione che dà questo diritto...



PRESIDENTE

Consigliere Chiezzi, mi lasci ascoltare le altre richieste che pervengono dai suoi colleghi, sull'ordine dei lavori, per favore!



(Proteste del Consigliere Chiezzi)



PRESIDENTE

Mi lasci sentire prima le altre richieste, collega Chiezzi, per favore così le espletiamo tutte! Mi lasci espletare le richieste sull'ordine dei lavori, per favore!



(Proteste dai banchi della minoranza)



PRESIDENTE

Sull'ordine dei lavori, la parola al Consigliere Tapparo. Prego.



(Proteste dai banchi della minoranza)



PRESIDENTE

Desidero ascoltare tutte le richieste sull'ordine dei lavori; mi sembra corretto e rispettoso.



(Proteste dai banchi della minoranza)



PRESIDENTE

Non siamo sull'emendamento...



(Accese proteste in aula)



PRESIDENTE

Siccome non siamo sull'emendamento, ma siamo sull'ordine dei lavori non vedo perché non possa ascoltare...



(Accese proteste in aula)



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Cattaneo, sull'ordine dei lavori ne ha facoltà.



CATTANEO Valerio

Intervengo...



(Accese proteste in aula)



PRESIDENTE

Prego, Consigliere Cattaneo.



(Accese proteste in aula)



PRESIDENTE

Io posso anche essere disponibile a sospendere la seduta, se rispettiamo il Regolamento, perché, se non lo rispettiamo! Siamo sull'ordine dei lavori; avete richiesto di intervenire sull'ordine dei lavori? Mi sembra corretto lasciare intervenire i Consiglieri che ne hanno fatto richiesta. Colleghi, siamo sull'ordine dei lavori...



(Il Consigliere Chiezzi estrae un fischietto dal proprio banco e lo usa)



PRESIDENTE

Collega Chiezzi, per cortesia! Sentiamo la proposta del Consigliere Cattaneo.



(Il Consigliere Chiezzi continua a usare il proprio fischietto e ne distribuisce altri ai colleghi della minoranza)



(Accese proteste e fischi dai banchi della minoranza)



PRESIDENTE

Consigliere Cattaneo, devo rispettare l'ordine di richiesta, c'è il Consigliere Tapparo, poi le do la parola. La parola al Consigliere Tapparo.



TAPPARO Giancarlo

Presidente e colleghi, che si debba...



(Accese proteste e fischi dai banchi della minoranza)



PRESIDENTE

Consigliere Chiezzi, la invito a tenere un minimo di ordine in aula.
Prego i questori di intervenire e togliere il fischietto al Consigliere Chiezzi.
Mi sembra corretto far intervenire i Consiglieri che ne hanno fatto richiesta, sull'ordine dei lavori, neanche sull'emendamento.
Collega Chiezzi, per cortesia, mantenga l'ordine.
Sospendo il Consiglio per un minuto.



(La seduta, sospesa alle ore 10.47 riprende alle ore 10.49)



PRESIDENTE

Accolgo la domanda delle opposizioni, che hanno formalizzato una richiesta di sospensione per una loro riunione: accordata. Successivamente alle ore 11.15, sono convocati i Capigruppo in Sala A e a mezzogiorno riprenderemo i lavori del Consiglio.



(La seduta, sospesa alle ore 10.59 riprende alle ore 12.03)



GALASSO ENNIO LUCIO



PRESIDENTE

Informo i colleghi che la seduta è aggiornata alle ore 12.30.



(La seduta, sospesa alle ore 12.03 riprende alle ore 12.34)



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE TOSELLI



PRESIDENTE

Riprendiamo i lavori.
Siamo sull'emendamento rubricato n. 2. Ci sono delle richieste di intervento? Chiede la parola la collega Manica; ne ha facoltà.



MANICA Giuliana

Presidente, stiamo esaminando l'emendamento relativo alle percentuali delle indennità di carica previste dall'articolo 1?



PRESIDENTE

Stiamo esaminando l'emendamento n. 3.2) che all'articolo 3 del disegno di legge n. 552, aggiunge il seguente comma: "Le percentuali delle indennità di carica previste dall'articolo 1 della legge regionale n. 10 del 13/10/1972 così come sostituito dall'articolo 1 della legge regionale 20/3/2000 n. 21 sono aumentate di 20 punti".
E' assolutamente chiaro. Prego, Consigliera Manica.



MANICA Giuliana

Forse è chiaro a lei, Presidente. A lei probabilmente è talmente chiaro che questa è la ragione per cui questa mattina, a differenza delle altre volte in cui non si presenta neanche ad aggiornare la seduta mezz'ora dopo l'ha cominciata quasi anticipatamente. Forse perché aveva tutto chiaro.
Aveva studiato nella notte, Presidente?



PRESIDENTE

No, ero già qui per altri motivi, come ieri peraltro.



MANICA Giuliana

E' un ragazzo pronto così, capisco.
Noi siamo veramente perplessi della situazione in cui ci troviamo in quest'aula. Io mi chiedo se questa maggioranza, se questa Giunta - non me la prendo con gli Assessori presenti che sono casualmente quelli che ci sono sempre, a partire dall'Assessore Pichetto, Cotto, ecc. - dopo il di battito complesso che abbiamo affrontato ieri sulla vicenda Brigandì, dopo non aver voluto prendere in considerazione una nostra richiesta di dimissioni dell'Assessore per le implicazioni politico-amministrative che secondo noi erano già sufficienti, al di là di altre di cui altri settori con competenza si occupano, in un contesto quindi in cui la maggioranza era in questa situazione, in questa situazione davanti ai cittadini e al Piemonte - ci sembra veramente stupefacente avviarci a discutere un assestamento e una legge finanziaria che ha un certo tipo di contenuti che noi abbiamo ritenuto gravi o comunque non condivisibili nel suo corpo centrale - pensi che una questione così controversa in quest'aula e fuori come quella dell'aumento delle indennità (ricordiamo il dibattito di dicembre dell'anno scorso) possa essere affrontata con la presentazione colpo di mano non vi piace - di emendamenti a sorpresa in tempi solitamente per voi inusuali, perché alle 10 del mattino non avete mai una volta garantito il numero legale in una legislatura per cominciare la seduta.
Questi emendamenti aggravano il contesto del provvedimento. E vi dico perché. Comincio dal discorso generale e poi chiudo sulla questione del merito dell'emendamento. Avete presentato un assestamento e una finanziaria che spostano consistenti cifre di investimenti sul 2004, togliendoli a settori cruciali come le infrastrutture, l'agricoltura, i momenti che riguardano lo sviluppo.
Capisco che in questo momento stanno avvenendo cose gravi, di cui non avete voluto tener conto, a cominciare da ieri; capisco che stanno avvenendo cose gravi che intrattengono la vostra attenzione in altro modo.
Dopodiché siamo di fronte ad una finanziaria che sposta investimenti consistenti, quando avevate chiesto ai cittadini piemontesi di pagare circa 400 miliardi (vecchie lire) di tasse in più per investire in Piemonte e adesso prendete gli investimenti e li spostate per finanziare la legge sul buono scuola, altro elemento su cui avevate garantito qualche numero legale per la prima volta nella legislatura, che certo non parla di innovazione.
Inoltre, ponete in discussione un argomento come questo, che non è un tabù, è un argomento su cui nel merito si possono avere opinioni diverse noi contrarie e voi favorevoli sulla questione delle indennità, ma non è un tabù, non è vietato metterlo all'ordine del giorno. Noi non abbiamo una posizione demagogica, ma certamente in un contesto di quella finanziaria in quel modo, nel contesto politico in cui siete rispetto alla vicenda Brigandì, in una finanziaria che ha queste caratteristiche, voi le producete un ulteriore elemento di aggravamento e di modificazione di questo tipo. E tutto sulla spesa corrente. Affrontate questa cosa così, in questo contesto, al di fuori di un discorso e di un provvedimento organico rispetto al quale potevamo essere, siamo e saremo contrari magari nel merito, ma che certamente aveva un'altra dignità? Ma cosa siete? Una maggioranza allo sbando, alla disperazione, che sta cercando di recuperare sulle indennità ciò che con la politica sta drammaticamente perdendo, per la situazione che avete in Giunta in questo momento, per quello che sta avvenendo in Piemonte e nel Paese. Ma come avete potuto anche solo concepire una misura di questo tipo, fatta in questo modo, dentro a questo contesto? Questo è assolutamente stupefacente.
E' del tutto evidente - e questo è l'esito della riunione che abbiamo fatto come opposizioni - che il nostro atteggiamento sull'assestamento e sulla finanziaria cambia radicalmente. La cosa vera è che voi, con questa modalità di presentazione, con questo merito, avete messo a rischio la finanziaria regionale, avete dimostrato che non vi interessa e mettete a rischio anche quella grande battaglia politica che avete fatto per notti per settimane e per mesi qui sul buono scuola, perché al momento in cui non dovesse passare o ritardassero di molto i termini di voto dell'assestamento e della finanziaria, su quella cosa non potete partire.
Che eravate in una situazione gravissima l'avevo detto, ma l'Ansa di questo momento - penso che ormai sia già a conoscenza di tutti - lo rafforza. Siccome sono una persona corretta e rappresento un insieme di persone serie e corrette, non speculo su questa cosa. Vi dico solo: mettetevi una mano sulla coscienza.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Tapparo; ne ha facoltà.



TAPPARO Giancarlo

Presidente, quando lei ha interrotto i lavori stavo per svolgere il mio intervento, ma i fischietti del collega Chiezzi mi hanno impedito di parlare sul problema dell'ordine dei lavori e quindi adesso cerco di mettere assieme sia gli emendamenti di merito sull'emendamento sia gli elementi legati all'ordine dei lavori.
Ieri abbiamo vissuto una giornata molto critica; credo che tutti in questo momento, al di là di essere maggioranza o opposizione, siamo molto tristi per ciò che sta avvenendo, perché credo che il cannibalismo non sia un elemento valido della politica, anzi sia un modo degenerato di fare politica.
In questa fase così delicata su una proposta che io non condivido, ma che si può affrontare a viso aperto, voi in qualche modo aggravate l'immagine che ha questa istituzione di fronte ai cittadini, sia perch toccata da una vicenda certamente preoccupante come quella che abbiamo discusso ieri in quest'aula sia anche per la delicatezza della situazione sociale, politica ed economica (il più grande gruppo industriale italiano che ha sede a Torino probabilmente è alle porte di una futura situazione di criticità, con tutti i riflessi occupazionali).
Ebbene in questo contrasto, si presenta un'operazione di questo genere che tende a equiparare gli emolumenti di un consigliere regionale a quelli di un parlamentare, in una situazione in cui - ve lo dico sinceramente lavoriamo di meno rispetto al passato. Oggi il carico di lavoro e di responsabilità del singolo consigliere è di molto più basso rispetto al passato, perché il meccanismo degenerativo di un presidenzialismo che alcuni chiamano "governatoriato" è tale da comprimere in qualche modo quella che è non solo l'operatività, ma forse anche la dignità del consigliere regionale. Portare noi a livello del riconoscimento economico del parlamentare in una situazione in cui si sta discutendo l'eventuale costituzione del Senato federale o il Senato delle autonomie, in cui da anni si sta discutendo di ridurre il numero dei parlamentari, a me pare francamente una scelta inopportuna nel merito e nel metodo.
Nel merito perché non ce n'è ragione in questo momento; nel metodo perché questa discussione la si fa nell'ora centrale e con coraggio di motivazione. E voi ne avete di coraggio.
Io ho sentito alcuni colleghi della maggioranza che sostengono queste scelte, e la loro posizione è rispettabile. Io non la condivido, perché la considero sbagliata, ma ci si affronta viso a viso.
Adesso non sto a raccontare che alle 10 del mattino , in apertura dei lavori, in quest'aula raramente si è riusciti a fare qualcosa; non sto a raccontare che nemmeno nella notte è opportuno affrontare queste cose con un colpo di mano (non dobbiamo apparire come la banda del ferragosto). In molti casi succede che le aziende si chiudono nel mese di agosto e i lavoratori che tornano ai cancelli di queste aziende li trovano chiusi.
Noi siamo un'istituzione; con la costituzione del federalismo dobbiamo salvare la dignità e il valore della nostra istituzione, che in questo momento è colpita. In qualche modo, anche se sono contrario e critico, mi sento ai limiti profondi. Voi non solo avete l'Assessorato alla new economy, ma fate anche i convegni su e-governement. Andate a raccontare la magnificenza dei grandi investimenti in conoscenza informatica, e poi non sapete nemmeno individuare se uno ha ricevuto o meno i contributi per l'alluvione del 1994.
Ma risparmiate i soldi di questi convegni! Presidente Toselli, lei che viene dal profondo Piemonte, dal Cuneese, faccia un atto che le darebbe onore e riconoscimento generalizzato! Sospenda la discussione di questo provvedimento per affrontare in una discussione pacata, serena, ma decisa tra tutti noi, il fatto che voi dovete non approvare quello che è stato proposto, senza andare avanti su questo aspetto dell'aumento degli emolumenti dei Consiglieri. Presidente, faccia questo atto di coraggio perché ne guadagna lei e ne guadagna anche l'istituzione! Invece, proprio in questo giorno, in questa ora e in questo momento noi vogliamo dare un colpo quasi mortale alla nostra istituzione.
Francamente, colleghi della maggioranza, pensiamoci molto, senza fare una polemica spicciola per guadagnare qualche voto o qualcosa.
Facciamo un atto di coraggio: torniamo sui nostri passi; facciamo una discussione serena sull'assestamento di bilancio; togliamo questo fattore anomalo alla discussione. Ne guadagniamo tutti e valorizziamo l'istituzione. In caso contrario, domani, dall'informazione che sarà data i cittadini del Piemonte non capiranno cosa sta avvenendo in questa assemblea.



PRESIDENTE

La Consigliera Manica ha chiesto la parola sull'ordine dei lavori. Ne ha facoltà.



MANICA Giuliana

Presidente, le chiedo se non ritenga, com'é avvenuto in altri momenti altrettanti gravi, anche nella vita di questa istituzione, d'interrompere la seduta. Non faccio commenti: leggo semplicemente la notizia ANSA. Nel momento in cui "La Procura di Torino ha ottenuto dal GIP gli arresti domiciliari per l'Assessore Matteo Brigandì..."...



(Proteste del Consigliere Scanderebech)



MANICA Giuliana

... "e il provvedimento di misura cautelare entra nell'inchiesta sulla presunta truffa ai danni della Regione", chiedo se lei non ravvisi la necessità politica d'interrompere in questo momento la discussione e la seduta, per riaprirla con una comunicazione - ritengo - del Presidente della Giunta.
Come vede, noi non stiamo facendo commenti e speculazioni su cose di questo genere. Il dibattito politico l'abbiamo fatto, però sarebbe veramente stupefacente che, davanti ad un evento e ad una notizia come questi, voi continuaste imperterriti una seduta a parlare di indennità facendo come se questa questione non ci fosse, riguardasse un'altra Giunta un altro Consiglio Regionale, un'altra Regione d'Italia. Vi chiedo di farlo, perché le istituzioni vanno comunque salvaguardate.
Il rispetto all'istituzione è la questione fondamentale perché i cittadini non perdano fiducia nella politica e dalla politica non si allontanino, ma possano continuare a considerarla una grande avventura collettiva per cui valga la pena di spendere una parte del tempo della propria vita.



PRESIDENTE

Il Consigliere Contu ha chiesto la parola sull'ordine dei lavori. Ne ha facoltà.



CONTU Mario

Presidente, non so se si possa dire che non è il caso di speculare.
Però credo che dove non c'é la speculazione, c'é il cinismo. L'atto cinico che ha compiuto la maggioranza con la sua complicità, Presidente di turno dell'Assemblea, l'atto di cinismo compiuto dalla maggioranza, Presidente con la sua complicità,...



(Il Consigliere Contu si interrompe)



PRESIDENTE

Consigliere Contu, può tranquillamente continuare. Anche se lei pensa che io sia distratto, sono molto attento.



CONTU Mario

Voglio rivolgermi al Presidente.



PRESIDENTE

Io sono qui davanti a lei.



CONTU Mario

Ripeto quello che ho detto. Il vero atto di cinismo, con la sua complicità, è stato compiuto questa mattina, perché contando su un fatto gravissimo, come quello dell'inchiesta sulla questione delle bialluvioni e della variante di Piano di Moncalieri, il governo di centrodestra, con la sua complicità, Presidente, oggi ha fatto passare un emendamento su un provvedimento di legge che non aveva titolo di accettare. L'assestamento non c'entra niente con l'emendamento che lei ha accettato. Era suo dovere respingerlo, perché al massimo quell'emendamento andava collegato alla finanziaria.
Quindi, lei ha compiuto un doppio crimine: il primo è quello di avere accettato questo atto, anziché essere garante di questa assemblea legislativa; il secondo è quello di averlo fatto in violazione delle norme sull'ordinamento contabile. L'assestamento di bilancio non c'entra niente con la legge sull'indennità dei Consiglieri e sugli emolumenti dei Consiglieri. Può disporre un quantitativo, può prevedere che vengano stanziati dei soldi, ma non c'entra niente.
Quindi, l'atto, Presidente, è illegittimo. E io voglio capire quali responsabilità gli uffici e i Dirigenti intendono assumersi per dare copertura ad un atto come questo. Non vale in questo caso il fatto che l'Aula sia sovrana. Questo è un atto illecito!



PRESIDENTE

Il Consigliere Saitta ha chiesto la parola sull'ordine dei lavori. Ne ha facoltà.



SAITTA Antonio

Intervengo per associarmi alla richiesta della collega Manica. Credo che, al di là dell'opinione, non sia neppure da mettere ai voti. Sta alla sensibilità del Presidente del Consiglio regionale, visto che siamo di fronte all'arresto di un rappresentante della Giunta, di un uomo, di un componente della Giunta, sospendere tutto. Mi pare che questo sia un fatto normale.
Solo per aiutare il Presidente Toselli - che è nuovo nella gestione dell'Aula - ricordo perfettamente che il Consiglio venne addirittura sospeso nel caso dell'arresto di Odasso. Quindi, a maggior ragione, credo che sia bene che il Consiglio per un attimo sospenda la sua attività e ci sia una comunicazione, perché i fatti obiettivamente sono gravi. Anche perché, soltanto ieri - io credo sia noto che cosa è capitato - sono state fatte anche dichiarazioni di solidarietà nei confronti dell'Assessore Brigandì.
Allora, Presidente, sospenda! Abbia questa sensibilità di sospendere l'attività del Consiglio.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Saitta. Credo che sia opportuno dare modo a tutti i Consiglieri che lo chiedono di intervenire sull'ordine dei lavori; prima della mia decisione, è bene lasciare che i Consiglieri si esprimano.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Pienamente d'accordo, ma valeva anche qualche attimo fa.
Ha chiesto la parola sull'ordine dei lavori il Consigliere Cattaneo; ne ha facoltà.
Nel contempo farò le mie valutazioni e le esprimerò all'aula. Prego Consigliere.



CATTANEO Valerio

Grazie, Presidente.
E' ovvio che, davanti ad una novità di questo rilievo, come è stato chiesto, il Presidente della Giunta Regionale, nel pomeriggio penso che mi sono consultato anche con il Vicepresidente della Giunta - farà una comunicazione. Bisognerà vedere quando e come, perché credo che in questa fase possa venire solo a leggere la notizia ANSA che ha già letto puntualmente la collega Consigliera Manica.
Quindi credo che si possa arrivare ad una sospensione, ma le chiederei di fare congiuntamente la riunione dei Capigruppo, al fine di mettere in condizione sia la Giunta che i Capigruppo di calendarizzare i lavori del pomeriggio e, soprattutto, di andare ad inserire in un determinato orario (anche consultando il Presidente Ghigo) la sua eventuale comunicazione.



PRESIDENTE

I Capigruppo sono convocati in sala A. Il Consiglio Regionale è riconvocato alle ore 15.00.
Grazie.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 12.56)



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