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Dettaglio seduta n.35 del 07/11/00 - Legislatura n. VII - Sedute dal 16 aprile 2000 al 2 aprile 2005

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE COTA


Argomento:

Assenza numero legale


PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Constatando la mancanza del numero legale, aggiorno la seduta alle ore 10,15.



(La seduta, sospesa alle ore 9,41 riprende alle ore 10,18)


Argomento: Commemorazioni

Comunicazione della scomparsa dell'ex Consigliere regionale Armando Gerini


PRESIDENTE

La seduta riprende.
Colleghi, vi invito a prendere posto.
In apertura di seduta comunico all'assemblea che è mancato Armando Gerini, Consigliere della I legislatura, componente dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale e uno dei padri costituenti dello Statuto della Regione Piemonte.
Rimandando la commemorazione ad una seduta successiva, invito l'assemblea ad osservare un minuto di silenzio.



(I presenti, in piedi osservano un minuto di silenzio)


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Albano, Brigandì, Ghigo, Pichetto e Racchelli.


Argomento:

b) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento:

c) Non accoglimento da parte del TAR Piemonte del ricorso elettorale presentato dall'on. Rolando Picchioni


PRESIDENTE

Comunico altresì che il TAR Piemonte, II Sezione, nell'udienza del 25/10/2000 ha respinto il ricorso elettorale presentato dall'on. Rolando Picchioni per l'annullamento della deliberazione del Consiglio regionale n.
6-14320 del 19/6/2000 avente ad oggetto "Dimissioni Consigliera Livia Turco dalla carica di Consigliere regionale e relativa surrogazione con il signor Vincenzo Tomatis".


Argomento: Trasporti su ferro

Interrogazione n. 41 del Consigliere Muliere inerente a: "Alta Capacità Milano-Genova"; interrogazione n. 42 del Consigliere Muliere inerente a: "Alta Capacità Milano-Genova"; interpellanza n. 92 del Consigliere Chiezzi inerente a: "Alta Capacità Milano-Genova"


PRESIDENTE

In merito al punto 3) all'o.d.g.: "Interrogazioni ed interpellanze" esaminiamo l'interrogazione n. 41 presentata dal Consigliere Muliere.
Risponde l'Assessore Cavallera.



CAVALLERA Ugo, Assessore all'ambiente

In riferimento alla richiesta del Consigliere interrogante circa l'orientamento in merito al progetto presentato dal COCIV sulla linea ferroviaria ad Alta Capacità Genova-Milano, corre l'obbligo di sottolineare che, nel dispositivo della DGR n. 1-126 del 30/5/2000 (Parere ex art. 6 della legge n. 349/86 relativo a "Linea ferroviaria ad Alta Capacità Milano Genova. III Valico. Genova- Arquata Scrivia- Novi Ligure" presentato dal Consorzio COCIV), la Giunta regionale, oltre a "riconfermare l'interesse strategico sotto il profilo trasportistico della linea ferroviaria ad Alta Capacità Milano-Genova-III Valico", ha messo in luce le problematiche nonché le perplessità, emerse nel corso dell'istruttoria regionale, sia quelle evidenziate dal gruppo tecnico, a seguito dei numerosi approfondimenti del progetto in oggetto, sia quelle sollevate dalle Amministrazioni comunali e locali che hanno partecipato alle riunioni della Conferenza dei Servizi. Nel corso dell'iter istruttorio, inoltre, sono state attentamente considerate anche tutte le osservazioni pervenute dal pubblico.
Conseguentemente, la Giunta regionale ha ritenuto necessario introdurre nel proprio parere un'articolata serie di condizioni, che di seguito si riportano in dettaglio, sottolineando al Ministero dell'Ambiente competente all'espressione del giudizio di compatibilità ambientale, che l'attuazione di tali condizioni risulta necessaria affinché il progetto possa contenere soluzioni compatibili con le esigenze di tutela e di salvaguardia delle componenti ambientali dei territori interessati dalla realizzazione dell'opera.
In particolare: 1) le due fasi funzionali ipotizzate (interconnessione ad Arquata Scrivia e a Novi Ligure) vengano realizzate contemporaneamente 2) le Ferrovie dello Stato provvedano allo studio di un nuovo progetto complessivo di riqualificazione e potenziamento (attraverso interventi strutturali e tecnologici) delle linee ferroviarie del basso Piemonte, con particolare riferimento al quadruplicamento della tratta Novi Ligure Alessandria - Asti - Torino, in modo tale che il III Valico sia di beneficio per tutto il Piemonte 3) l'innesto in Novi Ligure venga realizzato senza il previsto salto di montone e l'innesto in Arquata Scrivia, se localizzato a Rigoroso, avvenga in galleria; se realizzato in prossimità della Stazione di Arquata, a valle della suddetta frazione, venga realizzato secondo le modalità della soluzione "D", modalità legata al progetto 4) venga attentamente valutato dalla Commissione VIA nazionale il bilancio ambientale conseguente allo spostamento delle linee storiche dall'area archeologica di "Libarna", che la Regione Piemonte ritiene positivo proprio per liberare l'area 5) per quanto sopra considerato, vengano prese tutte le precauzioni per preservare e salvaguardare la suddetta area archeologica della "Libarna" 6) venga riveduta la localizzazione dei "campi base" previsti al fine di far rientrare la loro realizzazione nella logica della pianificazione urbanistica, verificando che ciascuna localizzazione sia esente da vincoli territoriali che potrebbero rendere impossibile l'occupazione fissa del territorio 7) vengano accuratamente studiate le vie d'accesso alle finestre sulle gallerie collocate in ambiti boscati, in modo che non creino lesioni permanenti al paesaggio 8) vengano realizzati gli approfondimenti d'indagine necessari per la caratterizzazione geolitologica, geotecnica ed idrogeologica delle formazioni attraversate dalle gallerie in progetto, sia in termini di comportamento meccanico, che di caratteristiche idrogeologiche 9) tra le PK 33 e PK 36, in prossimità dell'abitato di Novi Ligure, venga eseguta un'apposita progettazione della galleria artificiale, corredandola di un attento piano di monitoraggio degli edifici esistenti ante, durante e post-operam, stante il modesto spessore della copertura 10) venga approfondito il piano di approvvigionamento degli inerti considerando anche ulteriori siti alternativi a quelli proposti e tenendo comunque conto del fatto che ciascun sito estrattivo dovrà essere analizzato in uno specifico progetto definitivo da sottoporsi ad autorizzazione ai sensi della L.R. n. 69/78 11) venga approfondito il piano di estrazione sul Torrente Borbera corredando lo stesso di un adeguato studio idrologico del bacino idrografico e di un'attenta analisi delle conseguenze idrauliche ed ambientali dei lavori ipotizzati, in parte previsti nelle vicinanze di aree di elevato interesse naturalistico, prevedendo anche localizzazioni di prelievo alternative 12) venga progettato ed attuato un piano di monitoraggio, in funzione delle risultanze degli studi di cui al punto 8), che definisca inequivocabilmente l'ambiente idrico profondo e sia in grado di tenere sotto controllo l'evoluzione delle falde a seguito della realizzazione delle opere in progetto; ribadito l'obiettivo di evitare il drenaggio delle falde intercettate, qualora le tecniche di impermeabilizzazione e/o contenimento degli afflussi idrici ipotizzate in progetto si rivelassero insufficienti od impraticabili, dovranno essere messe in atto soluzioni tecniche che consentano la raccolta delle acque defluenti verso le destinazioni o gli usi più compatibili con la qualità delle medesime 13) vengano ricercate soluzioni ed accorgimenti progettuali che evitino o comunque minimizzino le interferenze del tracciato con le fonti di approvvigionamento dei servizi idrici (sorgenti o pozzi), individuando possibili fonti alternative e definendo progettualmente eventuali infrastrutture necessarie 14) venga ridefinito il piano dei siti di discarica, privilegiando l'ipotesi di conferire ai porti tutto il materiale di cui questi necessitano per i loro previsti ampliamenti e mantenendo solo le localizzazioni che effettivamente si pongono come riqualificazione di un'area degradata, eliminando invece quelle che comporterebbero modificazioni della morfologia originaria del territorio 15) venga approfondita l'analisi dell'impatto acustico e, in particolare per la misura in continuo dei livelli sonori, venga acquisito un congruo numero di stazioni, da installare a rotazione, sia in prossimità dei siti di cantiere, che lungo la linea, al fine di monitorare e controllare lo stato ante, in corso e post-operam, nonché di predisporre eventuali azioni correttive.
Questa è la risposta preparata in data 8 settembre; nel frattempo, è pervenuto un pronunciamento interlocutorio negativo da parte della Commissione VIA, che ha largamente accolto le nostre osservazioni. Dico "nostre" in senso lato, perché sono il risultato delle conferenze svoltesi con le Amministrazioni comunali, e quindi in questa fase si è in attesa che il proponente, se lo ritiene, presenti gli aggiornamenti progettuali.
Peraltro, giravano voci di un'ipotetica apertura della Conferenza dei Servizi a livello nazionale, per quanto riguarda l'approvazione del progetto, adottando la soluzione di aprire la Conferenza sul progetto prima di chiudere il percorso VIA, come era già stato fatto per la linea Torino Milano.
A questo punto, anticipo già la risposta ad un eventuale interrogativo: non sono in grado in questo momento di fornire ulteriori precisazioni.
Ho l'appunto scritto che consegnerò agli atti; posso far pervenire, se desiderato, il provvedimento della Commissione VIA. Siamo in una fase molto delicata, perché queste infrastrutture vengono realizzate in contesti territoriali molto fragili dal punto di vista idrogeologico. Anche gli eventi delle ultime settimane indurranno tutti, compresi i proponenti, ad una rimeditazione di queste infrastrutture, non per non farle, ma per progettarle in maniera sempre più sicura e più adeguata alla luce di tutti gli indicatori di rischio che via via maturano sul territorio.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Intervengo per proporre di discutere il problema della linea Milano Genova con la risposta dell'Assessore all'interrogazione, che ha già dato e con una risposta dell'Assessore ai trasporti sul medesimo tema. Ci sono tre interrogazioni che riguardano il tema Milano-Genova. Spezzare la risposta, una sul verso ambientale, le altre su tutti gli altri versi, mi sembrerebbe sbagliato. Teniamo aperta la discussione su questa interrogazione, su cui la risposta è già stata data e, se il Consigliere Muliere accetta, aspettiamo che l'Assessore Casoni risponda alle altre due e poi replichiamo su tutta la vicenda.
Vorrei fare un'altra domanda: oggi il Presidente Ghigo sarà presente?



PRESIDENTE

E' in congedo.



CHIEZZI Giuseppe

Temi come questo dovrebbero essere discussi alla presenza del Presidente Ghigo. Il tema della Milano-Genova e dell'Alta Capacità in generale sarebbe meglio discuterlo in Commissione e in Consiglio alla presenza del Presidente eletto, poiché si tratta di una delle vicende strategiche più importanti del Piemonte. Pertanto, sarebbe opportuno discuterne alla presenza del Presidente Ghigo, senza il quale mi sembra difficile riuscire a svolgere un lavoro adeguato all'importanza di questi temi.
Vorrei, d'ora innanzi, Presidente del Consiglio, che, nel momento in cui si decidono le riunioni del Consiglio nella Conferenza dei Capigruppo si potesse sapere quando è presente il Presidente Ghigo, in modo da organizzare i nostri lavori sulla base della sua presenza.



PRESIDENTE

Nel frattempo, è arrivato il Vicepresidente Casoni, quindi proseguiamo trattando l'interrogazione n. 42, presentata sempre dal Consigliere Muliere, accogliendo così la richiesta del Consigliere Chiezzi di replica unica.
La parola al Consigliere Muliere.



MULIERE Rocco

Ringrazio l'Assessore per la risposta. La mia prima interrogazione è sicuramente legata alla seconda, alla quale dovrebbe rispondere l'Assessore Casoni, perché siamo di fronte ad un argomento di estrema importanza, come ricordava il Consigliere Chiezzi.
Credo che l'aula avrebbe bisogno di un momento di riflessione su una questione importante come quella della linea ad Alta Capacità Milano Genova. Richiederebbe più attenzione, e mi rendo conto che quando si discutono le interrogazioni sembra quasi che ci sia un fatto personale tra il Consigliere che interroga e l'Assessore che risponde.
Penso che un tema di tale importanza andrebbe discusso in modo approfondito anche nella Commissione Trasporti o in una seduta congiunta della Commissione Trasporti con la Commissione Ambiente, perché la risposta dell'Assessore Cavallera riguarda in particolar modo le questioni ambientali relative alla linea ad Alta Capacità Milano-Genova.
Ho interrogato anche l'Assessore Casoni e spero che risponda, perché ci sono questioni estremamente delicate come l'atteggiamento della Giunta relativo alla proposta Bersani sulla concessione al COCIV, e vorrei sapere cosa ne pensa la Giunta.
Relativamente alle questioni ambientali e alla deliberazione della Giunta, ci sono stati gli eventi che ha ricordato l'Assessore, con una comunicazione che il Servizio Valutazione Impatto Ambientale ha emesso il 5 settembre che raccoglie una parte delle osservazioni avanzate dalla Giunta osservazioni che richiederebbero un momento di discussione, non soltanto all'interno della Giunta, ma anche delle Commissioni competenti, in modo da poter valutare l'atteggiamento assunto dal Ministero dell'Ambiente in questo ambito.
Ho terminato, ma se l'Assessore Casoni risponderà interverr nuovamente. All'Assessore Cavallera avevo chiesto quale fosse l'orientamento della Giunta, perché, in occasione dell'insediamento del Consiglio, il Presidente Ghigo ha fatto un'affermazione molto chiara relativamente alla necessità di velocizzare - per usare un termine ferroviario! - il lavoro da fare nei confronti delle grandi infrastrutture (mi riferisco alla linea Torino-Milano, ma anche alla linea Milano-Genova).
In quel periodo, l'Assessore Cavallera, incontrando i Comitati per il "no" aveva assunto un atteggiamento poco chiaro e per quel motivo avevo chiesto all'Assessore stesso di spiegare quale fosse l'atteggiamento della Giunta pur sapendo che l'atteggiamento della Giunta è quello di guardare con molta attenzione alla realizzazione di questa linea ad Alta Capacità. Ritengo che gli atteggiamenti poco chiari non aiutino a realizzare in poco tempo una linea importante come la linea Milano-Genova.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Muliere.
Passiamo ora all'interrogazione n. 42, presentata dal Consigliere Muliere, sempre sullo stesso argomento, ma di competenza dell'Assessore Casoni.
Prego, Assessore Casoni.



CASONI William, Assessore ai trasporti

Ho ascoltato l'intervento del Consigliere Muliere ed ho colto alcuni elementi già portati dal collega Cavallera, riguardanti la casistica ambientale sulla realizzazione della linea, sulle riunioni che ivi si sono svolte e sulle procedure conseguenti a tale riunione.
L'Assessore Cavallera si è già espresso riguardo al fatto che la Giunta considera questa linea, dal punto di vista trasportistico, sicuramente fondamentale ed urgente, non solo per i trasporti del Piemonte, della Liguria e della Lombardia, ma di tutto l'asse delle infrastrutture previste nel Nord Italia.
Per quanto riguarda l'accelerazione delle procedure, è giusto approfondire attentamente la casistica ambientale e credo che, da questo punto di vista, l'Assessore Cavallera abbia già fatto quanto era necessario fare.
Posso confermare la volontà politica di accelerare le procedure per la realizzazione di questa opera, a mio avviso fondamentale. Sono perfettamente d'accordo sull'iniziativa di potenziare le cosiddette "Autostrade del mare", ma occorre anche dare uno sbocco verso il Nord alla città di Genova e quindi poter entrare sulla linea Milano-Torino-Lione, che sarà costruita ad Alta Capacità ferroviaria.
Tornando al tema più specifico, l'ultimo atto concreto intrapreso dalla Giunta, che ho assunto anch'io come Assessore, in accordo con l'Assessore ai trasporti della Liguria ed accolto dal Ministero dei Trasporti e dell'Ambiente, è stato la richiesta della Conferenza dei Servizi anche in pendenza degli approfondimenti progettuali. Come sappiamo, per la linea Milano-Torino, si è aperta una Conferenza dei Servizi nel 1999 e si è chiusa nel 2000, pertanto ci sono tutti i tempi per poter fare gli approfondimenti che si ritengono opportuni. E' importante, però, ribadire come scelta politica, la volontà di credere in quest'asse e dimostrarlo con atti concreti.
Pertanto, confermando quanto ha detto il Presidente Ghigo (richiamato anche nell'intervento del Consigliere Muliere), affermiamo di aver preso gli atti conseguenti affinché questa opera sia velocizzata.
Abbiamo chiesto che, in occasione della Conferenza dei Servizi, in accordo con le due Regioni e Province interessate, si possa entrare nel dettaglio dell'opera; sappiamo che nella Conferenza dei Servizi si affrontano le problematiche specifiche, pertanto la consideriamo la sede più opportuna. Anche in quel caso, non vorremmo mettere alcuna fretta, nel senso che la Conferenza dei Servizi dovrà avere tutto il tempo per sviluppare le problematiche relative alla realizzazione dell'opera.
Questo è il vero segnale che ci fa comprendere la volontà di costruire l'opera. La Regione Piemonte, la Regione Liguria, la Provincia di Genova la Provincia di Alessandria l'hanno richiesto al Governo. Aspettiamo pertanto, la convocazione della Conferenza dei Servizi.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Muliere.



MULIERE Rocco

Non sono molto soddisfatto della risposta dell'Assessore Casoni.
L'orientamento è chiaro: si cerca di lavorare per realizzare questa grande opera, utile allo sviluppo di un'area importante come quella del basso Piemonte, e non solo.
All'Assessore Casoni avevo richiesto alcune questioni anche di carattere tecnico, alle quali l'Assessore non ha dato risposta. E' evidente che questa opera è molto importante, ma tra le popolazioni, in particolare quelle di Arquata Scrivia, Serravalle e Novi Ligure, ci sono grandi preoccupazioni, perché il passaggio di una linea al Alta Capacità crea grandi problemi di impatto ambientale.
Ci sono, però, anche altri problemi. Quando ho presentato l'interrogazione (nel mese di giugno) si stava discutendo il disegno di legge presentato dal Ministro Bersani, in cui veniva previsto l'azzeramento delle concessioni di tutte le linee ad Alta Capacità che non erano già in fase di realizzazione. Su questo punto, la Giunta aveva preso le distanze da questo disegno di legge.
Voglio sottolineare che la posizione della Giunta, almeno da parte nostra, non è condivisibile perché la gestione del COCIV - o di altri concessionari - in questi anni ha dimostrato, nella pratica, che occorre arrivare ad una svolta. Il disegno di legge Bersani, che prevedeva l'azzeramento delle concessioni nelle linee già in fase di realizzazione era un elemento di chiarezza che, secondo me, poteva velocizzare la realizzazione di queste grandi infrastrutture. La volontà espressa dalla Giunta, cioè perseguire questo obiettivo e poi prendere le distanze dal disegno di legge Bersani, è contraddittoria, non è chiara e non aiuta a lavorare con celerità per la realizzazione di questa grande infrastruttura.
Ci sono altri punti dell'interrogazione a cui non è stata data risposta, per cui invito gli Assessori Casoni e Cavallera a concordare, con i Presidenti della Commissione Trasporti e della Commissione Ambiente, una seduta congiunta per avviare una discussione utile e ritornare in aula a discutere di questa questione.
Spero che questo invito sia accolto dalla Giunta.



PRESIDENTE

L'Assessore Casoni risponde ora all'interpellanza n. 92 presentata dal Consigliere Chiezzi.



CASONI William, Assessore ai trasporti

In merito all'interpellanza n. 92 del Consigliere Chiezzi avente per oggetto "Alta Capacità Milano-Genova" si forniscono i seguenti elementi di risposta.
Circa il primo punto dell'interpellanza non corrisponde al vero che la Giunta regionale non abbia tenuto conto delle osservazioni presentate dagli Enti locali e nello specifico quelle dei Comuni interessati nel proprio atto deliberativo. Infatti le stesse sono state introdotte insieme con le atre osservazioni ed indicazioni fornite dalle competenti Direzioni regionali quali condizioni per la valutazione di impatto positiva dell'opera. Si ricorda inoltre che, al fine di dare la massima trasparenza alle decisioni della Giunta ed informare e coinvolgere nel processo decisionale della Giunta le Comunità locali, nel mese di aprile u.s. è tenuto presso la Provincia di Alessandria un incontro specifico di informazione e di dibattito tra la SETIS (direzione che fa capo all'Assessorato ai trasporti competente) e gli Enti locali coinvolti dal tracciato alla presenza dell'Assessore Cavallera e del Vicepresidente della Provincia di Alessandria. Ciò in aggiunta alle riunioni di Conferenza dei Servizi previste dalla L.R. n. 40/98 per la VIA.
Circa il secondo punto dell'interpellanza, si precisa che le convocazioni dei soggetti partecipanti ai sopralluoghi della Commissione VIA ministeriale sono di esclusiva competenza della stessa. Nello specifico, al sopralluogo effettuato nel maggio u.s. fu invitata soltanto l'Amministrazione regionale. A tale proposito, si ricorda che successivamente la Commissione nazionale VIA, su invito degli Enti locali interessati, ha avuto in loco un incontro con gli stessi nel successivo mese di giugno.
Circa il terzo punto dell'interpellanza, si precisa che il riferimento nella delibera regionale al quadruplicamento della tratta Alessandria-Asti Torino è relativo ad un progetto da redigersi di potenziamento della tratta medesima.
Circa l'ultimo punto dell'interpellanza, relativo al disegno di legge presentato dal Ministro dei Trasporti, on. Pierluigi Bersani, nel quale è previsto l'azzeramento di ogni concessione per le tratte non ancora avviate, la Giunta regionale auspica una celere soluzione che tenga conto dell'esigenza di realizzare in tempi brevi opere ritenute strategiche per l'economia piemontese, come più volte ribadito.
Per rispondere a quanto richiamava il Consigliere Muliere. Abbiamo avuto molteplici contatti con il Ministro Bersani il quale ha convenuto assieme a tutti i parlamentari piemontesi, lombardi e liguri di centrodestra e centrosinistra, che quando le opere non sono soggette a "possibili speculazioni", si proceda attraverso la concessionaria di rete e, per non ritardare l'iter procedurale, si provveda attraverso la conferma dell'attuale concessionaria. Tant'è vero che sulla linea Milano-Torino il progetto era pronto a partire e il Ministro Bersani ha chiarito di voler concedere la deroga. Sulla tratta, invece, Milano-Genova bisogna approfondire qual è lo stato reale dell'opera.
In uno dei molteplici incontri con il Ministro avevo posto una serie di domande e precisazioni che lo stesso Bersani ha colto e recepito nelle successive considerazioni dopo la prima presentazione del testo di legge.
Una delle domande che avevo posto era se questo disegno di legge permette di espletare una gara d'appalto europea, ad esempio, sulla linea Milano Torino. Oltre ad avere un ritardo sui tempi, chi ci garantisce che chi ha già progettato su quella linea non abbia, ad esempio, opzionato terreni cave, ecc.? Non dobbiamo farci condizionare da un eventuale concessionario che, "sfilata" la concessione, magari ha già fatto degli atti locali, per cui, a quel punto, il valore di quei beni può diventare motivo di speculazione.
Il Ministro Bersani mi ha dato ragione e, sulla base della mia indicazione, ha deciso di stralciare la Milano-Torino e di valutare lo stralcio della Milano-Genova. Io mi sono detto pienamente d'accordo con lui sul fatto che su un'opera decisa oggi e sulla quale si deve decidere chi dovrà farla, si deve necessariamente indire una gara. Tuttavia, quando un concessionario ha già messo mano ad un progetto, quindi ha già fatto degli atti conseguenti, "sfilarglielo" di mano potrebbe, oltre ad allungare i tempi, dare l'opportunità allo stesso di fare anche degli atti di speculazione. Nessuno può controllare quanto un concessionario valorizza una cava opzionata, un terreno, una struttura necessariamente indispensabile per la realizzazione dell'opera.
Questi sono due questioni morali molto importanti. Dove si parte da zero, sono il primo a chiedere che venga indetta una gara d'appalto europea. Dove è già partito un progetto, bisogna evitare che qualcuno faccia ricorso e richieda un risarcimento per i danni ricevuti perché, con i ricorsi al TAR e alle sedi istituzionali, si corre il rischio di bloccare l'opera.
Inoltre, mi ponevo la domanda se fosse opportuno lasciare nelle mani di questi concessionari un potere di leva e di dominio. Queste sono due considerazioni sulle quali chiederei di riflettere nell'ambito del rinnovo delle concessioni. So che il Ministro le ha colte e ci sta riflettendo.
Abbiamo già risolto il problema della Milano-Torino, adesso stiamo valutando quali sono le opere in Piemonte che possono rientrare nell'uno o nell'altro caso. Sono d'accordo che alcune opere debbano essere sottoposte a gara, su altre che hanno uno stadio più avanzato rimango più perplesso sia per il sicuro ritardo dei tempi nella realizzazione, sia per le motivazioni testé richiamate.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Mi dichiaro insoddisfatto della risposta. In particolare, sul primo punto l'Assessore dice che non è vero che la Giunta regionale non ha tenuto conto delle osservazioni presentate dagli Enti locali relativamente al tracciato della linea Milano-Genova. Mi informerò presso i Comuni se questo venga da loro confermato.
Sul secondo punto, l'Assessore dice che il sopralluogo effettuato senza interessare i Comuni è stato un sopralluogo di competenza del Ministero però aggiunge che al sopralluogo è stata invitata la Regione Piemonte.
Nulla impediva, caro Assessore, se ci fosse stata la volontà di tenere un buon rapporto istituzionale tra Regione e Comuni, alla Regione di partecipare all'incontro, invitando, come Regione, gli Enti locali interessati.
Non penso che il Ministero avrebbe avuto alcunché da dire. Si poteva informare anche il Ministero. Questa è una mancanza di sensibilità della Regione nei confronti dei Comuni che segnalo.
Terzo punto. Non sono soddisfatto perché il tema relativo alla struttura portante della linea ferroviaria che da Alessandria viene verso Torino è un tema decisivo per capire quali effetti di beneficio economico può avere una nuova linea ferroviaria ad Alta Capacità, che parte da Genova, attraversa gli Appennini e viene in Piemonte.
Il fatto che l'Assessore dica che è un progetto da realizzare significa che non si sono ancora assunte delle decisioni importanti e non si è ancora messo in moto nulla. Dal momento che penso che la linea Milano-Genova sia una linea sbagliata per il Piemonte ed inutile a vivificare l'economia piemontese così com'è, anche nella sua stessa denominazione Milano-Genova il fatto che la Giunta regionale non si preoccupi di quadruplicare la tratta Novi Ligure-Torino vuol dire dimenticare una delle opzioni che potrebbero fare, del collegamento con Genova, invece, un collegamento interessante per la Regione Piemonte, anche da un punto di vista generale per la situazione economica italiana. Continuo a pensare che il concentramento su Milano di una linea ferroviaria, Milano-Genova, sia una scelta territorialmente sbagliata e congestionante.
Mi sembra, invece, che se la Regione Piemonte avesse una politica dei trasporti, che non ha perché non abbiamo ancora il Piano regionale dei trasporti, potrebbe sostenere, anche in sede nazionale, la realizzazione di un nuovo valico ad Alta Capacità da Genova verso la Pianura Padana, nel senso di servire il territorio piemontese lungo due direttrici: la Novara Domodossola e la Asti-Torino-Lione.
Per fare questo, però, bisognerebbe intanto annunciarlo, esplicitarlo inserirlo nel Piano dei trasporti che non c'è e ciò significherebbe anche dire "no" all'attuale logica del tracciato Milano-Genova. Tutte cose che non vengono dette.
Ultimo punto: la concessione. In riferimento alla moralità della questione fatta dall'Assessore Casoni, chiedo allo stesso se ritenga morale l'attuale struttura della concessione. Se non è morale l'attuale struttura della concessione, gli chiederei di verificare questo fatto e di verificare in che modo si possa rendere morale un rapporto tra gli Enti pubblici e chi esegue l'opera. Le speculazioni possono essere già iniziate: interrompiamo queste speculazioni. Non ho alcuna paura a fare una gara europea contestando, punto per punto, i livelli di riconoscimento economico contenuti in questa concessione.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Casoni.



CASONI William, Assessore ai trasporti

Tengo a precisare che il terzo valico, subordinato al potenziamento della tratta, cioè del nodo Novi Ligure, direzione Milano, direzione Novara e direzione Torino, è già stato, nelle nostre premesse e nelle nostre delibere, inserito. Tant'è vero che alle Ferrovie dello Stato, nella persona l'ing. Moretti, Direttore centrale della Divisione Infrastrutture è in fase avanzata l'elaborazione progettuale dell'asse Novi-Alessandria Torino, che sarebbe la prosecuzione del cosiddetto terzo valico. In fase addirittura più avanzata che non la tratta verso Novara o la tratta verso Milano relativa a questi potenziamenti. Per quanto riguarda la concessione ho già detto al Consigliere Chiezzi che non posso verificare l'attuazione di condizioni sviluppatesi negli anni 1991, 1992, 1993 o 1994. Mi sembrerebbe opportuno, a questo punto, se tutti riteniamo che queste opere sono urgenti, verificare che ci siano le condizioni e controllare i prezzi.
Infatti, io per primo ho detto: attenzione adesso a verificare, anche sulla Milano-Torino, l'adeguatezza dei prezzi proposti con i prontuari generali quindi non permettere "speculazioni" economiche. Il Ministro deciderà se il prezzo è equo. Ripeto: non intendo attivare alcuna opera che da oggi non venga messa a gara.


Argomento: Tutela dagli inquinamenti del suolo - smaltimento rifiuti

Interpellanza n. 25 del Consigliere Chiezzi inerente a: "Discarica a cielo aperto di uranio alle porte di Novara"


PRESIDENTE

Passiamo all'interpellanza n. 25 presentata dal Consigliere Chiezzi.
Risponde l'Assessore Cavallera.



CAVALLERA Ugo, Assessore all'ambiente

Preliminarmente è opportuno precisare che gli elementi di risposta all'interpellanza del Consigliere Chiezzi sono ricavati dall'attività di controllo richiesta all'ARPA.
Il 30/5/2000 il Prefetto di Novara comunicava con un telegramma fax urgente, al Ministero dell'Ambiente, Dipartimento della Protezione civile all'ANPA e al Servizio Protezione Civile della Regione Piemonte, il ritrovamento, da parte di un gruppo di cittadini, di sessanta contenitori contenenti esafloruro di uranio, come indicato sulle targhette poste sugli stessi.
Intervennero sul luogo del ritrovamento le Forze dell'Ordine, l'ARPA (Sezione di Vercelli allertata alle ore 11 dal Direttore del Dipartimento di Novara) e i Vigili del Fuoco per effettuare i servizi di vigilanza.
Dalle prime misurazioni non fu riscontrata alcuna radiazione proveniente dai contenitori o presenza di materiale al loro interno. In data 31 maggio e 3 luglio l'Assessorato all'ambiente ha chiesto all'ARPA Dipartimento di Ivrea, sede del polo di eccellenza sulle radiazioni ionizzanti, notizie ed aggiornamenti sul ritrovamento dei bidoni sopra citati.
I sessanta bidoni, acquistati presumibilmente agli inizi degli anni '80 dalla ditta Borghi (avente la prescritta autorizzazione ministeriale per il trasporto del materiale radioattivo) in vista dello sviluppo del programma nucleare nazionale, dovevano servire per il trasporto dell'esafloruro di uranio sia impoverito che arricchito. Sembra che l'ultimo utilizzo sia legato al trasporto del materiale nucleare - ormai non più utilizzabile dalle nostre centrali - in Francia.
E' prematuro considerare l'area di stoccaggio dei contenitori come una discarica abusiva di rifiuti radioattivi; infatti i sessanta contenitori sono posizionati in un'area recintata privata, e, sottoposti a misure radiometriche dall'ARPA e dall'ANPA, non hanno manifestato tracce di contaminazione esterna.
Non esiste, quindi, finora alcun rischio sanitario per la popolazione.
Da considerazioni fatte sul peso dei bidoni, si ipotizza che essi siano vuoti: ed è quindi probabile che la bombola (l'esafloruro di uranio è un gas) sia stata venduta con il suo contenuto al momento dell'alienazione dell'uranio. In tal caso, quelli depositati ad Agognate sarebbero solo i "gusci" esterni non direttamente a contatto con il materiale radioattivo.
Se questa ipotesi è esatta, non vi sarebbe violazione al decreto n. 230/95 pur attendendo conferma dalle Autorità tecniche di controllo, che, però, a tutt'oggi, non hanno potuto verificare il contenuto dei bidoni che rimangono sotto sequestro giudiziario.
Il Dipartimento ARPA di Ivrea prosegue l'attività di controllo, in contatto con l'ANPA e in collaborazione con il Dipartimento ARPA di Novara territorialmente competente, insieme ai tecnici del Dipartimento di Vercelli, anch'essi specializzati in misura radiometrica.
Questa risposta risale all'8 settembre, ma, se mi si chiede un aggiornamento, non ho difficoltà a farlo pervenire per iscritto al Consigliere Chiezzi.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Grazie, Assessore. Non sono totalmente soddisfatto, perché su questa vicenda avevo chiesto quali iniziative avesse intrapreso la Regione e l'Assessorato.
Mi sembra che leggere semplicemente la relazione dell'ARPA, che è anche un braccio operativo nel campo dell'ambiente, significhi estraniarsi dai termini complessivi del problema. La Regione Piemonte è un soggetto amministrativo e politico. Ad Agognate questa questione ha creato allarme e mi sembra che un'iniziativa più pronta, più politica e di accertamento a vasto raggio della situazione poteva essere un modo più congruo di agire della Regione.
Ancora adesso ci si limita a dire che è tutto sotto sequestro dell'autorità giudiziaria. Ma la Regione Piemonte si è fatta sentire? Ha chiesto di essere udita? Conosce la storia di questi bidoni, dei quali non si sa ancora quale sia il contenuto? Se c'è traccia di radioattività al loro interno e a cosa sono serviti? Prego l'Assessore di farmi avere la risposta scritta e poi di ritornare, magari in Commissione, con un discorso un po' più completo dal punto di vista della storia di questi bidoni, in modo da poter approfondire la questione.



PRESIDENTE

La parola l'Assessore Cavallera per una breve replica.



CAVALLERA Ugo, Assessore all'ambiente

Devo dire che la Regione è impegnata in merito ai grandi rischi infatti, con la legge n. 51, ha costituito un Settore Grandi Rischi all'interno della Direzione Ambiente, per cui la questione è stata seguita dall'inizio.
Mi impegno senz'altro a fare un aggiornamento per iscritto al Consigliere Chiezzi. Valuti poi lui se è il caso di intraprendere eventuali iniziative che i Regolamenti consiliari consentono. E' possibile che ci sia una situazione tranquillizzante e non serva venire in aula, ma, se ci sono situazioni particolarmente rilevanti, sia io che il collega Chiezzi possiamo intraprendere altre strade per riportare la vicenda in aula.


Argomento: Edilizia pubblica (convenzionata, sovvenzionata, agevolata)

Interrogazione n. 29 del Consigliere Caracciolo inerente a: "Tensione tra famiglie assegnatarie di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica a Nichelino"


PRESIDENTE

Passiamo ad esaminare l'interrogazione n. 29, presentata dal Consigliere Caracciolo, alla quale risponde l'Assessore Botta.



BOTTA Franco Maria, Assessore all'edilizia residenziale

In relazione all'interrogazione in oggetto, si forniscono i seguenti elementi di risposta.
Per quanto riguarda il punto 1), si ritiene esaustiva la nota dell'ATC di Torino, di cui do lettura: "1. L'ATC vuole mantenere aperto il dialogo con i propri utenti organizzati e rappresentati a livello istituzionale: ci sono stati molti incontri con il Comitato Inquilini e con gli Amministratori di Nichelino (altri ce ne saranno). Il mantenimento di un dialogo, però, deve avvenire nel rispetto delle reciproche opinioni, anche quando si tratta di opinioni diverse.
Il mantenimento di questo rapporto ha dato, ad esempio, positivi risultati per quanto concerne la problematica relativa ai valori catastali degli immobili del quartiere; nella fattispecie, l'Agenzia Territoriale per la Casa è intervenuta presso l'UTE facendosi interprete delle esigenze portate avanti dal Comitato Inquilini per un riallineamento più realistico ai valori riferiti alle abitazioni suddette, tenuto conto delle particolari caratteristiche costruttive prefabbricate del quartiere.
I valori catastali sono scesi dalla categoria A/2, classe prima 215.000 lire, alla categoria A/3, classe seconda, 180.000 lire.
L'ATC, dal suo canto, rispetta le opinioni di tutti e, in alcuni casi ne fa frutto (vedasi in particolare il sottostante punto 3), ultimo paragrafo), però esige il rispetto anche delle proprie che, nel caso di specie, ritiene ben motivate, come risulterà nel prosieguo della risposta all'interrogazione.
2) Negli anni 1982/1983 lo IACP di Torino (ora ATC) consentiva agli assegnatari di Nichelino, Via Cacciatori n. 21, Via Pracavallo n. 42/64, di distaccarsi dagli impianti centrali di riscaldamento per realizzare, in ogni alloggio, singoli impianti, con l'ovvia condizione di sottoscrivere una precisa convenzione in cui era previsto l'obbligo di rispettare tutte le norme vigenti in materia di sicurezza e di ottenere l'approvazione preventiva dell'intero progetto da parte dei Vigili del Fuoco, del Comune di Nichelino e dell'Italgas.
Invece, il distacco collettivo dei suddetti impianti centralizzati è materialmente avvenuto senza che risultasse la formalizzazione delle previste convenzioni ed il rispetto delle necessarie ed indispensabili verifiche tecniche.
A causa di ciò, unico fra tutti a dover fare fronte a responsabilità originate da altri, è stato l'Istituto (ora ATC) e per esso i suoi rappresentanti, che ancora oggi subiscono conseguenze di natura penale ed amministrativa.
3) Le diverse tipologie e tecnologie di impianti di riscaldamento adottate negli ultimi anni negli edifici residenziali pubblici hanno consentito di verificare a fondo i vantaggi e gli svantaggi di ciascuna soluzione impiantistica. Effettuati i dovuti raffronti dei parametri di sicurezza domestica, costi manutentivi, inquinamento atmosferico, oneri di gestione, affidabilità e risparmio energetico, l'Agenzia ha ritenuto che per gli edifici residenziali pubblici la soluzione dell'impianto centralizzato è senz'altro quella più valida, sia nel rapporto costi/benefici e sia, in particolare, per la sicurezza domestica che ha un ruolo prioritario per ogni abitazione civile.
In coerenza con tale orientamento, ed alla luce della necessità di adeguamento e messa a norma degli attuali impianti singoli, siti negli edifici del quartiere ATC 3001 del Comune di Nichelino, l'Agenzia ha optato per la loro sostituzione con impianti centralizzati dotati, peraltro, di contacalore e termostato ambiente, che, oltre a consentire la regolazione in ogni alloggio, permette di far pagare a ciascuno il reale calore utilizzato.
Nel corso della progettazione si è provveduto altresì, a seguito delle indicazioni espresse dagli inquilini, ad apportare quelle modifiche atte ad escludere l'utilizzo, in ciascuno degli edifici, del vano ascensore vuoto per il passaggio delle tubazioni, al fine di non precludere la possibilità futura di installare un eventuale secondo ascensore. Si è previsto pertanto apposito vano tecnico adiacente alla colonna ascensore suddetta per la collocazione delle colonne montanti dell'impianto.
4) Quanto fin qui espresso rappresenta la posizione ufficiale della scrivente ATC, Ente proprietario e gestore; posizione ufficiale che è finalizzata esclusivamente al perseguimento dell'interesse pubblico che come è noto, non tiene unicamente conto dei soli dati economici, ma li integra e li contempera con aspetti concernenti la sicurezza (e quindi tutela della salute), la tutela dell'ambiente ed il risparmio energetico.
5) Per un'ulteriore ed analitica illustrazione circa le caratteristiche, in termini di vantaggi e svantaggi comparati, tra la soluzione dell'impianto di riscaldamento singolo e quello dell'impianto centralizzato, si trasmette in allegato apposito prospetto informativo".
In relazione al punto 2) dell'interrogazione - avendo dimostrato disponibilità, perché l'interrogazione risale a quest'estate - abbiamo avuto degli incontri con i Consiglieri Caracciolo e Giordano. Inoltre, per quanto riguarda questo tema, sono state presentate altre interrogazioni dai Consiglieri di Forza Italia - mi pare dal Consigliere Marengo. Ritengo che il contributo fornito attraverso la risposta scritta, insieme agli incontri avvenuti in Nichelino, sia stato più che esaustivo per il mantenimento di quel dialogo, di cui lo stesso Presidente dell'Agenzia Territoriale per la Casa si è fatto interprete.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE TOSELLI



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Caracciolo.



CARACCIOLO Giovanni

Ringrazio l'Assessore per la risposta.
E' una risposta in merito ad un fatto già risolto, Assessore, come lei stesso diceva, con le modalità volute dal Presidente dell'ATC. C'è la sentenza del Tribunale favorevole all'ATC; c'è anche una lettera spedita a tutti gli inquilini e a coloro che li hanno difesi, come il sottoscritto come i Consiglieri Giordano, Riggio, Di Benedetto ed altri, con la quale, a mio avviso, si è voluto perpetrare ancora una volta un'ulteriore mortificazione morale. Non solo non è stato concesso a quegli inquilini di usare le caldaiette, ma il Tribunale ha irrogato loro "coram populo", che tutti dovevano conoscere, la pena pecuniaria.
Al danno subito da queste persone, che chiedevano soltanto di usare un sistema di riscaldamento già in atto, peraltro legale, il cui unico vantaggio consisteva nel risparmiare qualche lira sulla già misera pensione, e non chiedevano la casa al mare o in montagna o la villetta, si è aggiunta la beffa.
Assessore, vorrei che lei ci dicesse il numero degli impianti di riscaldamento autonomi che oggi la legge consente, i quali permettono un risparmio sul consumo e sono sicuramente meno inquinanti di altri sistemi.
Perché questo non è stato concesso alle 300 famiglie di Nichelino? Mi consenta di ringraziare il Presidente Ardito per la sua sensibilità e per il suo alto senso del dovere, non in qualità di Presidente dell'ATC ma quale amministratore di stabili. Grazie.



PRESIDENTE

Pregherei cortesemente di sistemare l'urna e quanto necessario per la convalida del Consigliere regionale Tomatis, ovviamente a seguito di quanto ci riferirà il Presidente della Giunta delle Elezioni, Mellano.


Argomento: Comuni

Interrogazione n. 115 dei Consiglieri Suino e Marcenaro inerente a: "Legge n. 431/98, art. 11, comma settimo - Attribuzione ai Comuni delle risorse disponibili per la concessione dei contributi per il sostegno alla locazione"


PRESIDENTE

Nel frattempo, esaminiamo ancora l'interrogazione n. 115, presentata dai Consiglieri Suino e Marcenaro, alla quale risponde l'Assessore Botta.



BOTTA Franco Maria, Assessore all'edilizia residenziale

Ritengo che questa interrogazione sia superata dal provvedimento deliberativo, che il Consiglio regionale ha assunto recentissimamente all'unanimità, con il quale sono stati integrati i Comuni che erano rimasti esclusi dall'attribuzione delle risorse a causa di errori di procedura essendo anche la prima applicazione della legge n. 431/98.
Pertanto, ritengo che il Consiglio regionale, su proposta della Giunta e del sottoscritto, abbia già risposto a quanto richiesto dai Consiglieri Suino e Marcenaro in merito al problema delle attribuzioni di risorse, in quanto i Comuni di Castelletto Stura, Rivarossa, Isola d'Asti, Casalborgone ed altri, non avendo presentato in tempo utile le domande, avrebbero potuto in qualche modo penalizzare i cittadini che avevano presentato domanda.
Ritengo, quindi, che il Consiglio abbia già risposto attraverso il provvedimento, come dicevo prima, presentato dalla Giunta ed accolto con favore dal Consiglio stesso.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Suino.



SUINO Marisa

Grazie. Presidente. Comunico all'Assessore e alla Giunta che ci riteniamo soddisfatti della risposta.
L'interrogazione era stata presentata per evidenziare due situazioni: una, che l'Assessore ha colto perfettamente, era relativa ad una discriminazione che ci sarebbe stata, una pesante ingiustizia provocata nei confronti, fra l'altro, di piccoli Comuni; l'altra, aveva una funzione decisamente più di istruttoria, per dare una spallata, per semplificare la tempistica, in modo da aiutare la Giunta e l'Assessorato a definire un provvedimento che si attendeva, provvedimento che è stato presentato e che a quanto ci risulta, ha creato le condizioni affinché si superi quell'"impasse" e ci siano adesso delle regole che dovrebbero garantire di non ritrovarci in una situazione di discriminazione, soprattutto nei confronti di realtà già in difficoltà, quali i piccoli Comuni.
Riteniamo, quindi, che il provvedimento, che abbiamo varato peraltro all'unanimità, sia la risposta che meglio poteva essere data all'interrogazione. Ci riteniamo, pertanto, soddisfatti. Grazie, Assessore.


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni

Proposta di deliberazione n. 119: "Convalida del Consigliere regionale Vincenzo Tomatis (Adempimenti ex artt. 15 e 16 del Regolamento)"


PRESIDENTE

Passiamo ora all'esame della proposta di deliberazione relativa alla convalida del Consigliere regionale Vincenzo Tomatis, di cui al punto 4) all'o.d.g.
La parola al Consigliere Mellano, Presidente della Giunta delle Elezioni.



MELLANO Bruno

Egregio Presidente, cari colleghi, siamo chiamati oggi ad espletare l'ultimo adempimento per la procedura di convalida dei Consiglieri regionali, che riguarda il Consigliere Vincenzo Tomatis, di cui la Giunta delle Elezioni si è occupata in più occasioni, a cominciare da luglio, fino all'ultima seduta del 18 ottobre.
Leggerò l'estratto del verbale n. 11 della Giunta delle Elezioni e far alcuni commenti ed informative finali per procedere al voto di convalida: "La Giunta delle Elezioni si è riunita il giorno 18 ottobre 2000 per procedere all'esame, ai sensi degli artt. 15 e 16 del Regolamento interno del Consiglio regionale, della condizione del Consigliere Vincenzo Tomatis.
Il Presidente della Giunta delle Elezioni comunica che, dopo le convalide già effettuate, occorre procedere ad esaminare la condizione del Consigliere Vincenzo Tomatis, proclamato eletto il 19 luglio u.s., al fine di formulare una proposta al Consiglio regionale nel termine di novanta giorni, previsto dal comma terzo dell'art. 16 del Regolamento interno".
Segue ovviamente ampia ed animata discussione, al termine della quale vengono formulate le seguenti due proposte.
La prima proposta è del Consigliere Bruno Mellano: "Visti gli atti vista la normativa, si propone al Consiglio regionale la contestazione del Consigliere Vincenzo Tomatis, in quanto Sindaco di Villanova Mondovì e quindi incompatibile".
La seconda proposta è del Consigliere Enrico Costa e recita: "Visti gli atti, vista la normativa in essere regolamentante la fattispecie ed in particolare la legge costituzionale 22/11/1999, n. 1, esprime parere di convalida del Consigliere Vincenzo Tomatis".
Il Presidente della Giunta delle Elezioni pone in votazione la prima proposta. L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 15 favorevoli 7 e contrari 6 (non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri). La proposta viene approvata.
Ai sensi della comma terzo dell'art. 16 del Regolamento interno del Consiglio regionale, la Giunta delle Elezioni, a maggioranza, propone al Consiglio regionale di contestare la condizione di incompatibilità al Consigliere Vincenzo Tomatis, in quanto Sindaco di Villanova Mondovì e quindi incompatibile.
Questo è lo stato dei fatti alla scadenza del novantesimo giorno dalla proclamazione del collega, termine previsto dal Regolamento per l'esame da parte della Giunta delle Elezioni.
Successivamente, come ha opportunamente comunicato questa mattina il Presidente dell'assemblea Cota, vi sono stati alcuni eventi decisivi per procedere oggi alla votazione di convalida.
Com'è stato ricordato, vi è stata la sentenza del TAR avversa al ricorso del signor Picchioni contro la decisione di surroga del Consigliere Tomatis a Livia Turco, ma vi è stata soprattutto, ed è quanto interessa a noi in sede di convalida, la deliberazione n. 71 del Consiglio comunale di Villanova Mondovì, che recita in oggetto: "Deliberazione del Consiglio comunale n. 71 in data 30/10/2000 ad oggetto presa d'atto della rinuncia del Sindaco alla propria carica a seguito di opzione. Pronuncia di decadenza da parte del Consiglio comunale ai sensi degli artt. 65 e 69 del D.lgs. 18/8/2000, n. 267".
Oggi siamo pertanto chiamati a votare su una scheda che dice "SI'" o "NO" alla convalida del Consigliere Tomatis, avendo preso atto che l'unico motivo per cui la Giunta delle Elezioni si era pronunciata per la contestazione è venuto a mancare, nel senso che la Giunta delle Elezioni aveva dichiarato una proposta di contestazione in base alla situazione di incompatibilità emersa, in quanto Vincenzo Tomatis era Sindaco di Villanova Mondovì.
In data 30 ottobre, quindi lunedì scorso, abbiamo ricevuto dal Comune di Villanova Mondovì, all'attenzione del Presidente Cota, e dal Presidente Cota all'attenzione della Giunta delle Elezioni, il verbale della deliberazione n. 71 che è agli atti della Giunta delle Elezioni, che rimuove la causa di incompatibilità.
Pertanto l'aula può opportunamente votare ed esprimere con un "SI'" la convalida del Consigliere Tomatis, che diventerebbe così, a tutti gli effetti, Consigliere regionale.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Mellano.
Se non ci sono interventi, procederei a consegnare le schede per la votazione, ricordando ai colleghi che per la convalida del Consigliere regionale Vincenzo Tomatis bisogna crociare il "SI'', mentre per non convalidare il Consigliere regionale Vincenzo Tomatis occorre crociare il "NO". So che è superfluo, ma è bene ricordarlo.
Nomino scrutatori la Consigliera Ferrero e il Consigliere Ronzani.



(Si procede alla votazione a scrutinio segreto con l'assistenza del Consigliere Segretario Pozzo che effettua l'appello nominale)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE COTA



PRESIDENTE

La votazione è chiusa.
Invito i due Consiglieri nominati quali scrutatori ad avvicinarsi al seggio per procedere al controllo e alla verifica delle schede.



(Si procede allo spoglio delle schede)



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 49 hanno votato SI' 46 hanno votato NO 1 schede bianche 2 Proclamo convalidato il Consigliere Vincenzo Tomatis.
Comunico che copia della deliberazione di convalida sarà depositata nella Segreteria del Consiglio per l'immediata pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione, ai sensi dell'art. 16 del Regolamento interno del Consiglio regionale, e sarà trascritta nel processo verbale della seduta in corso.


Argomento:

Riassunzione provvedimenti ai sensi dell'art. 77 del Regolamento interno del Consiglio regionale


PRESIDENTE

Passiamo all'esame del punto 5) all'o.d.g. relativo alla riassunzione di due provvedimenti, ai sensi dell'art. 77 del Regolamento interno del Consiglio regionale:


Argomento: Edilizia pubblica (convenzionata, sovvenzionata, agevolata)

Proposta di legge "Modifiche ed integrazioni della L.R. 28/3/1995 n. 46 'Nuove norme per le assegnazioni e per la determinazione dei canoni degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica'", ex progetto di legge n. 385 (Richiesta dal Consigliere Brigandì con nota in data 13 ottobre 2000 per esame in Commissione con possibilità di acquisire e utilizzare il materiale già prodotto dalla Commissione stessa nella precedente legislatura)


PRESIDENTE

La prima richiesta è relativa alla proposta di legge "Modifiche ed integrazioni della L.R. 28/3/1995 n. 46 'Nuove norme per le assegnazioni e per la determinazione dei canoni degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica'", ex progetto di legge n. 385.
Si tratta di una richiesta del Consigliere Brigandì per l'esame in Commissione con possibilità di acquisire ed utilizzare il materiale già prodotto dalla Commissione stessa nella precedente legislatura.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
Il Consiglio approva all'unanimità dei 39 Consiglieri presenti.


Argomento: Partecipazioni azionarie regionali

Disegno di legge "Cessione quota di partecipazione al Centro di eccellenza per il calcolo scientifico e tecnologico", ex disegno di legge n. 423(Richiesta da parte della Giunta regionale con nota 17 ottobre 2000 di esame direttamente in aula nel testo licenziato dalla Commissione nella precedente legislatura)


PRESIDENTE

Passiamo alla seconda richiesta, e cioè al disegno di legge "Cessione quota di partecipazione al Centro di eccellenza per il calcolo scientifico e tecnologico", ex disegno di legge n. 423.
Si tratta di richiesta di esame direttamente in aula nel testo licenziato dalla Commissione nella precedente legislatura.



MANICA Giuliana

Che punto è all'o.d.g.?



PRESIDENTE

Non è nel promemoria a vostre mani, ma è inserito nel punto 5) all'o.d.g.: "Riassunzione...".



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Si tratta dell'ex disegno di legge n. 423 "Cessione quota di partecipazione al Centro di eccellenza per il calcolo scientifico e tecnologico". C'è una richiesta, ai sensi dell'art. 77 del Regolamento, di esame diretto in aula del testo già licenziato dalla Commissione nella precedente legislatura.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Moriconi; ne ha facoltà.



MORICONI Enrico

Mi sembra che in Consiglio tutte le volte si ripeta una sceneggiata: periodicamente vengono proposte delle riassunzioni di provvedimenti che i neo Consiglieri non hanno mai potuto esaminare. Mi sembra palese il fatto che, se una richiesta arriva in Consiglio, è perché riveste carattere di importanza, il che richiede necessariamente la possibilità di poterla esaminare almeno in Commissione.
Quindi, non capisco quale sia il motivo, palese o recondito, per cui tutte le volte si cerca con questa forzatura di saltare il passaggio in Commissione a danno dei Consiglieri neo eletti. Pertanto, chiedo ovviamente il passaggio in Commissione.



PRESIDENTE

Come sapete, tra pochi giorni scadrà la possibilità di richiedere la riassunzione ai sensi dell'art. 77.
Comunque, do subito la parola alla Consigliera Manica.



MANICA Giuliana

Rispetto a queste richieste di riassunzione, da parte della Giunta innanzitutto c'è una questione generale. Queste dovrebbero essere comunicate alla riunione dei Capigruppo o all'aula con una certa tempestività e non con richieste estemporanee fatte sul momento all'aula.
Questo è un primo problema.
La seconda questione è che, al momento in cui la si propone anche in termini estemporanei, dovrebbe essere quanto meno motivata da sufficienti e necessarie ragioni d'urgenza; altrimenti, qualsiasi provvedimento pu essere in qualsiasi momento riassunto a qualsiasi titolo. Quella espressa dal Consigliere Moriconi che mi ha preceduto è una motivazione validissima cioè molti Consiglieri di quest'aula nella precedente legislatura non erano in questo consesso, per cui non hanno potuto esaminare il provvedimento.
Per cui, se non sta bruciando il pagliaio - diciamo così - è indispensabile che venga riconosciuto il diritto di questi Consiglieri di poter discutere in aula di provvedimenti di cui si è a conoscenza e che sono stati esaminati in Commissione.
Per questa ragione, mi associo alla richiesta del Consigliere Moriconi rispetto alla necessità di mandare questo provvedimento in Commissione perché insufficientemente motivato e perché prevalente la motivazione di esame da parte dei nuovi Consiglieri.



PRESIDENTE

Prima di dare la parola al Consigliere Cattaneo, ha chiesto di parlare il Vicepresidente Casoni per illustrare la posizione della Giunta, che è richiedente.
Prego, Vicepresidente Casoni.



CASONI William, Vicepresidente della Giunta regionale

Sinora abbiamo sempre adottato un meccanismo in base al quale le richieste dei Consiglieri di rimandare i testi in Commissione sono sempre state accolte, se motivate. Io chiederei solo che non venga istituzionalizzata questa procedura, nel senso che non è detto che necessariamente tutti i testi debbano tornare in Commissione per la valutazione dei nuovi Commissari, in quanto, chiedendone la riadozione, noi intendiamo accelerare questi processi.
Mi rimetto quindi alla sensibilità dei Consiglieri di opposizione per fare di questo strumento, quando è valido, uno strumento per un reale approfondimento, chiedendo di non utilizzarlo, come a volte può sembrare su provvedimenti che sono semplicissimi, come un tentativo di posporre il fatto che il Consiglio discuta ed approvi dei provvedimenti che la Giunta ritiene urgenti.
Mi rimetto comunque alla decisione dei Gruppi, dicendo che la Giunta è disponibile a valutare le singole proposte e a verificare l'opportunità o meno del rinvio in Commissione: mi sembra che ogni qualvolta ce n'è stata l'esigenza, la Giunta si sia dichiarata disponibile.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Scusi, mi sono distratto: accede alla richiesta di farlo passare in Commissione?



CASONI William, Vicepresidente della Giunta regionale

Ho detto che intendo sentire le motivazioni dei Consiglieri ed anche possibilmente, del Presidente della Commissione, perché poi la decisione della Giunta si deve logicamente richiamare anche a quella che è una condivisione del Consiglio.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cattaneo; ne ha facoltà.



CATTANEO Valerio

Presidente, diventa difficile, per i rappresentanti dei Gruppi di maggioranza, prendere una posizione. Chiedo, quindi, al rappresentante del governo regionale di dirci chiaramente se, sul riesame in Commissione di questi singoli provvedimenti, la Giunta dà o meno un parere favorevole. Mi sembra che ci sia, in tal senso, anche una richiesta del Consigliere Brigandì...



(Commenti dai banchi dell'opposizione)



CATTANEO Valerio

Credo che l'urgenza dell'ex disegno di legge n. 423 sia stata motivata in sede di Conferenza dei Capigruppo. Pertanto, riteniamo che il disegno di legge vada posto in votazione oggi. Ricordo che alla Conferenza dei Capigruppo erano presenti i Presidenti di tutti i Gruppi, compreso il Presidente del Gruppo DS, collega Marcenaro, oggi assente. In quella sede non sono state apposte - al momento della formulazione dell'o.d.g.
particolari condizioni ostative.
Chiedo scusa, Presidente, ma è difficile riuscire a parlare con questo brusìo...



(Il Presidente richiama l'aula al silenzio)



CATTANEO Valerio

Come dicevo, erano presenti i Presidenti della maggior parte dei Gruppi, compreso il Presidente del Gruppo cui appartiene la Consigliera Manica...



(Commenti fuori microfono della Consigliera Manica)



CATTANEO Valerio

Quindi, non mi sembra - posso comunque sbagliare - di aver sentito pronunciare particolari condizioni ostative o particolari pareri contrari all'inserimento di questo punto all'o.d.g.
I problemi dovevano essere posti nella Conferenza dei Capigruppo: si poteva chiedere in quella sede - e non qui in aula - di riportare il provvedimento in Commissione.
In ogni caso, per quanto ci riguarda, come Gruppo di maggioranza, per convinzione ed analogia ci rimetteremo al parere del governo regionale.
Trattandosi di un provvedimento regionale, è il governo regionale che deve esprimersi sul suo eventuale rinvio in Commissione.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Papandrea.



PAPANDREA Rocco

Presidente, io ero presente sia in Commissione che alla riunione dei Capigruppo. Ci è stato comunicato che c'erano dei provvedimenti da riadottare e, ovviamente, abbiamo accettato. Però non ci è stata spiegata la forma specifica con cui la riadozione sarebbe stata adottata: questo aspetto non è mai stato oggetto di discussione. Semplicemente, si è detto che c'erano altri provvedimenti da riadottare. La riadozione, però, pu avvenire in forme diverse: nella scorsa Conferenza dei Capigruppo, tenutasi giovedì scorso, non è stata valutata la forma della riadozione.
Abbiamo deciso che si sarebbe messa all'o.d.g. la riadozione dei provvedimenti e i Capigruppo hanno preso atto che c'era questo punto all'o.d.g.
Vicepresidente Casoni, quanto all'urgenza del provvedimento in questione posso solo dirle che risale al 6 novembre! Se fosse stato davvero urgente ne avremmo potuto discutere nella prima riunione di Consiglio svoltasi a settembre. Dopo il suo passaggio in aula, il provvedimento sarebbe tornato in Commissione e, probabilmente, adesso lo avremmo addirittura già votato! "L'urgenza" del provvedimento mi sembra un po' misteriosa! In ogni caso, mi sembra che quello della riadozione sia un iter che facilita il percorso del provvedimento, poiché non avendo lo stesso iter degli altri arriva automaticamente in Commissione. Finora in Commissione abbiamo sempre utilizzato gli atti elaborati dalla Commissione precedente.
Trovo ragionevole andare incontro alle esigenze dei Consiglieri, tanto più che non si tratta di un provvedimento da poco. Quando ci siamo trovati di fronte a provvedimenti di banale importanza, abbiamo agito di conseguenza: il bilancio dell'IRES del 1998 è arrivato direttamente in aula senza passare in Commissione.
Ora siamo di fronte ad un provvedimento diverso. Per questo, dico che la riadozione può andare bene, ma la sua forma deve essere tale da garantire ai Commissari il suo approfondimento nella sede dovuta. In caso contrario, mi sembra che, piuttosto che semplificarli, allunghiamo i tempi.



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente della Giunta, Casoni.



CASONI William, Vicepresidente della Giunta regionale

Non essendo presente l'Assessore competente, posso esprimere il mio parere...



(Commenti fuori microfono del Consigliere Papandrea)



CASONI William, Vicepresidente della Giunta regionale

Se questo può rappresentare un punto di ostacolo o frizione sul tema posso dire che la Giunta, come ha fatto altre volte, non volendo creare n ostacoli né frizioni...



PRESIDENTE

Scusi, Vicepresidente Casoni, le dispiace se la interrompo? Posso intervenire brevemente? Cerchiamo di trovare un punto di convergenza. Se la Giunta regionale è d'accordo, direi che possiamo rimandare il provvedimento in Commissione con l'acquisizione del materiale, quindi evitando la fase delle consultazioni. A dire la verità, mi sono fatto portare il testo del provvedimento, e ho visto che, forse, dal punto di vista della tecnica legislativa, sarebbe utile un suo ulteriore passaggio in Commissione.



CASONI William, Vicepresidente della Giunta regionale

D'accordo, Presidente, accetto la sua proposta.



PRESIDENTE

Colleghi, va bene la riassunzione sotto il profilo soltanto dell'acquisizione della documentazione? Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
Il Consiglio approva all'unanimità dei 39 Consiglieri presenti.


Argomento:

Nomine


PRESIDENTE

Passiamo al punto 6) all'o.d.g.: "Nomine".


Argomento: Nomine

"Commissione tecnico consultiva in materia di coltivazione di cave e torbiere" -(Art 6, l.r. 6/1980) - Nomina di 6 esperti effettivi e 6 esperti supplenti


PRESIDENTE

In riferimento alle nomine devo, in via preliminare, fare una precisazione, con riferimento all e nomine relative alla Commissione tecnico-consultiva in materia di cave e torbiere. Da un esame del curriculum del candidato, il dottor Odetto, proclamato quale esperto in ecologia e tutela ambiente, è in possesso dei requisiti necessari per essere inserito fra gli esperti effettivi in materia di geologia e giacimenti.
Quindi, lo proclamo eletto come esperto effettivo della minoranza sempre nella Commissione, nella sua categoria, cioè esperto in geologia e giacimenti minerari.



PRESIDENTE

Allo stesso tempo, proclamo eletto come esperto in ecologia e tutela ambientale il dottor Lincio Arturo, che aveva riportato 36 voti come effettivo.


Argomento: Nomine

"Comitato regionale di controllo - Co.Re.Co." - (D.lgs. n. 267/2000 e l.r. 40/1994) - Sezione di Cuneo per il territorio dell'attuale provincia di Cuneo


PRESIDENTE

Si proceda alla distribuzione delle liste e delle schede per la votazione a scrutinio segreto.



(Il Consigliere Segretario Mancuso effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

E' stato svolto lo scrutinio delle schede.
Visti gli esiti delle votazioni, ed ai sensi dell'art. 3, comma terzo della legge 40/1994, occorre procedere ad una seconda votazione.
Vengano dunque distribuite le liste e le schede per la votazione a scrutinio segreto.



(Il Consigliere Segretario Mancuso effettua l'appello nominale)



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE TOSELLI



PRESIDENTE

E' stato svolto lo scrutinio delle schede.
Proclamo eletto quale esperto effettivo il signor Cappotto Saverio.


Argomento: Nomine

"Comitato regionale di controllo - Co.Re.Co." - (D.lgs. n. 267/2000 e l.r. 40/1994) - Sezione di Cuneo per il territorio dell'attuale provincia di Cuneo


PRESIDENTE

Si proceda alla distribuzione delle liste e delle schede per la votazione a scrutinio segreto.



(Il Consigliere Segretario Mancuso effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

E' stato svolto lo scrutinio delle schede.
Visti gli esiti delle votazioni, ed ai sensi dell'art. 3, comma terzo della legge 40/1994, occorre procedere ad una seconda votazione.
Vengano dunque distribuite le liste e le schede per la votazione a scrutinio segreto.



(Il Consigliere Segretario Mancuso effettua l'appello nominale)



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE TOSELLI



PRESIDENTE

E' stato svolto lo scrutinio delle schede.
Visti gli esiti delle votazioni, ed ai sensi dell'art. 3, comma terzo della legge 40/1994, occorre procedere ad una terza votazione.
Vengano dunque distribuite le liste e le schede per la votazione a scrutinio segreto.



(Il Consigliere Segretario Mancuso effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

E' stato svolto lo scrutinio delle schede.
Proclamo eletto quale esperto supplente Mana Angelo.


Argomento: Nomine

"Commissione tecnico consultiva per la tutela del patrimonio speleologico della Regione Piemonte" - (art. 8, l.r. 69/1980) - Nomina di 1 rappresentante - (Integrazione)


PRESIDENTE

Si proceda alla distribuzione delle liste e delle schede per la votazione a scrutinio segreto.



(Il Consigliere Segretario Mancuso effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

E' stato svolto lo scrutinio delle schede.
Proclamo eletto, quale rappresentante in seno alla "Commissione tecnico consultiva per la tutela del patrimonio speleologico della Regione Piemonte" il sig. Ordine Savino.


Argomento: Nomine

"Commissione Provinciale per la determinazione del valore agricolo medio dei terreni edificabili" - (art. 16, L. n. 865/71) - Provincia di Verbania - Nomina di 1 esperto in materia di agricoltura e foreste scelto su terne proposte dalle associazioni sindacali agricole maggiormente rappresentative (Integrazione)


PRESIDENTE

Si proceda alla distribuzione delle liste e delle schede per la votazione a scrutinio segreto.



(Il Consigliere Segretario Mancuso effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

E' stato svolto lo scrutinio delle schede.
Proclamo eletto, quale rappresentante in seno alla "Commissione Provinciale per la determinazione del valore agricolo dei terreni edificabili" - Provincia di Verbania, il signor Marinone Giorgio quale esperto proposto dalle Associazioni Sindacali Agricole maggiormente rappresentative.


Argomento: Nomine

"Commissione regionale di sanità e assistenza - CO.RE.SA" - (art. 3, l.r. 30/1984, modificato dall'art. 1 della l.r. 20/1985) Nomina di 1 esperto scelto sulla base di una rosa di tre nomi indicata dalle organizzazioni più rappresentative sanitarie e assistenziali - (Integrazione)


PRESIDENTE

Si proceda alla distribuzione delle liste e delle schede per la votazione a scrutinio segreto.



(Il Consigliere Segretario Mancuso effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

E' stato svolto lo scrutinio delle schede.
Proclamo eletto, quale esperto designato dalla U.I.L. il signor Scassa.


Argomento: Nomine

"Comitato Misto paritetico Regione-Autorità Militari sulla nuova regolamentazione delle Servitù militari" - (L. 898/1987 mod. dall'art. 6 L. 104/1990) - Designazione di 1 membro effettivo e 2 membri supplenti (integrazione)


PRESIDENTE

Si proceda alla distribuzione delle liste e delle schede per la votazione a scrutinio segreto.



(Il Consigliere Segretario Mancuso effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

E' stato svolto lo scrutinio delle schede.
Proclamo eletto, in seno al "Comitato Misto paritetico Regione-Autorità Militari sulla nuova regolamentazione delle Servitù militari" quale membro effettivo il signor Pontone e quali membri supplenti i signori Ferraro e Gallizio.


Argomento: Nomine

"Centro interregionale di coordinamento e documentazione per le informazioni territoriali" - (Art. 4 e 5 del Protocollo di accordo) Comitato tecnico esecutivo - Nomina di 1 esperto - (Integrazione)


PRESIDENTE

Si proceda alla distribuzione delle liste e delle schede per la votazione a scrutinio segreto.



(Il Consigliere Segretario Mancuso effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

E' stato svolto lo scrutinio delle schede.
Proclamo eletto, quale esperto in seno al "Centro interregionale di coordinamento e documentazione per le informazioni territoriali" il signor Giovine.


Argomento: Nomine

"Centro regionale di sanità e assistenza - Co.RE.SA." - (Art. 3, l.r. 30/1984, modificato dall'art. 1 della l.r. 20/1985) - Nomina di 1 esperto (Integrazione)


PRESIDENTE

Si proceda alla distribuzione delle liste e delle schede per la votazione a scrutinio segreto.



(Il Consigliere Segretario Mancuso effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

E' stato svolto lo scrutinio delle schede.
Proclamo eletto, quale esperto in seno al "Centro regionale di sanità e assistenza - Co.RE.SA. " il signor Castelli, in rappresentanza delle minoranze ai sensi dell'art. 3, l.r. 30/1984 e successive modificazioni e dell'art. 72 del Regolamento.


Argomento: Diritto allo studio - Assistenza scolastica

Proseguimento esame proposta di deliberazione n. 28: "L.R. n. 29/99: 'Obiettivi ed indirizzi generali di intervento (Diritto allo studio universitario)'"


PRESIDENTE

Procediamo ora con l'esame della proposta di deliberazione n. 28, di cui al punto 7) all'o.d.g., già illustrata dall'Assessore Leo nella seduta del 10 ottobre.
Ha chiesto di parlare il Consigliere Contu; ne ha facoltà.



CONTU Mario

Non mi sembra che il livello di attenzione sia all'altezza del provvedimento da deliberare, pertanto chiedo se non sia opportuno discuterlo nella seduta pomeridiana.



PRESIDENTE

La ringrazio molto del richiamo Consigliere Contu.
Invito i Consiglieri a prestare attenzione al provvedimento perch importante e significativo.
Ha chiesto la parola il Consigliere Chiezzi; ne ha facoltà.



CHIEZZI Giuseppe

Vorrei chiedere all'Assessore Leo se può svolgere una relazione in merito alla deliberazione in oggetto.



PRESIDENTE

L'Assessore ha già svolto la relazione in una precedente seduta, ma è disponibile a rifarla.
Prego, Assessore Leo.



LEO Giampiero, Assessore all'istruzione

Ringrazio i Consiglieri Chiezzi e Contu per aver posto attenzione alla vicenda. Questo è l'esito di un grande lavoro che, devo dire ufficialmente (ormai mi pronuncio pubblicamente sulle varie questioni), è stato svolto grazie al grande impegno e alla grande disponibilità della Commissione Cultura, già a partire dalla passata legislatura.
Devo riconoscere che un provvedimento così significativo, così interessante ed utile per l'Università - quindi per la nostra Regione - non avrebbe potuto avere luogo se non ci fosse stata questa attenzione, questa convergenza, questa volontà virtuosa della I Commissione consiliare prima e del Consiglio regionale poi.
Mi sento di dire, quindi, che è un atto che appartiene all'intero Consiglio regionale.
In una seduta del Consiglio regionale avevamo approvato la L.R. n. 29 del 18/11/1999 recante: "Interventi per l'Università e il diritto allo studio universitario". La legge prevede, al comma primo dell'art. 2, che il Consiglio regionale, su proposta della Giunta regionale, approvi gli obiettivi e gli indirizzi del programma generale di intervento.
Dopo importanti e metodologiche discussioni in Commissione - che sono state molto positive - è stato stabilito che, al fine di elaborare una proposta di obiettivi e di indirizzi da sottoporre all'approvazione del Consiglio regionale, l'Amministrazione regionale richieda, in sede di Comitato regionale di coordinamento, di insediare una Commissione composta da rappresentanti degli Atenei, delle EDISU (Ente per il Diritto allo Studio Universitario) e degli uffici regionali competenti.
Il Comitato regionale di coordinamento, istituito con legge nazionale di cui fanno parte tutte le Università, gli studenti e la Regione, ha affidato a questa Commissione il compito di svolgere un'istruttoria sulla situazione edilizia e funzionale degli Atenei e dell'EDISU, di raccogliere i programmi di massima degli stessi, nonché di individuare i parametri indicatori per la formulazione di valutazioni sui fabbisogni del sistema universitario piemontese.
In attuazione del proprio compito, la Commissione ha elaborato quattro documenti sull'Università degli Studi di Torino, sul Politecnico sull'Università del Piemonte Orientale e sull'EDISU. Il documento di sintesi, recante considerazioni sul fabbisogno edilizio a medio termine del sistema universitario piemontese e indicazioni per gli indirizzi del programma regionale di intervento che delinea gli indirizzi del sistema formazione ricerca in Piemonte, riepiloga i dati sul fabbisogno universitario e dei servizi di accoglienza per il diritto allo studio e fornisce un importante quadro di comparazione fra vari Atenei.
Il Comitato regionale di coordinamento, nella seduta del 20/7/2000, ha preso atto dei quattro documenti che sono stati trasmessi al Consiglio regionale e sono andati in Commissione. Nella medesima seduta l'Assessore regionale competente ha illustrato al Comitato di coordinamento universitario la proposta di indirizzi ed obiettivi per la predisposizione del programma regionale di investimento, a sostegno dello sviluppo dei servizi per il diritto allo studio da sottoporre oggi all'approvazione del Consiglio regionale al fine di acquisire il parere del Comitato.
Ho presentato questo lavoro della Commissione al Comitato regionale universitario formato da tutte le Università e dai rappresentanti degli studenti. Il Comitato, dopo un'ampia discussione, ha approvato compiutamente e totalmente la proposta.
Alla luce dei documenti acquisiti e tenuto conto dell'approvazione del Comitato regionale di coordinamento, si propongono, in applicazione del comma primo della L.R. n. 29/99, gli obiettivi e gli indirizzi del programma generale di intervento secondo uno schema allegato (che non illustro perché lungo) che è stato consegnato ai Consiglieri in Commissione i quali hanno potuto prenderne visione, per farne parte integrante.
Si propone, inoltre, che la ripartizione fra Atenei e EDISU dello stanziamento di 105 miliardi che la Giunta regionale deve definire ai sensi dell'art. 3 della citata legge, tenga conto, in particolare, di due seguenti indicatori: rapporto tra dotazione esistente e fabbisogno complessivo teorico degli Atenei e dell'EDISU; necessità di favorire sia la crescita e il consolidamento del Piemonte Orientale, sia i processi di decongestionamento degli Atenei torinesi.
Questa è l'impostazione e il quadro. Ringrazio la Commissione, sia durante "l'organizzazione" della legge che successivamente, dando l'indicazione preziosissima che fosse il Comitato universitario a studiare il documento, per aver richiamato l'attenzione su questo importante argomento.
Colgo l'occasione per ringraziare l'intero Consiglio regionale (ricorderanno i colleghi quando la Commissione volle che si arrivasse ad un intervento così massiccio e così significativo).
Abbiamo, quindi, seguito tutti i criteri di democraticità, di coinvolgimento, di partecipazione possibile affinché l'Università fosse come avete sentito, totalmente coinvolta e, in questo caso, anche assolutamente consenziente.
Ringrazio i colleghi che hanno richiamato l'attenzione su questo argomento. Sono a disposizione per qualsiasi informazione.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Placido.



PLACIDO Roberto

Intervengo per dichiarazione di voto; non so se ci sono altri interventi sugli articoli.



PRESIDENTE

Consigliere, le darò la parola successivamente.
La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Signor Presidente, colleghi Consiglieri, il provvedimento è molto importante, perché segue una decisione della Regione Piemonte di intervenire direttamente, con propri stanziamenti, nel settore dell'edilizia universitaria del diritto allo studio.
Questa è stata una decisione che ha visto una valutazione positiva comune sull'intervento, e questa valutazione rimane.
Per quanto riguarda, invece, l'attuazione della decisione si formano delle differenze di carattere politico-amministrativo. Queste differenze vorrei metterle in luce rapidamente, perché, sempre di più, parrebbe sbagliato "tagliare a fette" l'attività del Presidente Ghigo, perché ci troviamo di fronte a provvedimenti che quando sono di questa importanza vanno letti incorporandoli in una politica di carattere generale e non sottratti ad essa e valutati con il paraocchi.
In pratica, penso valga la scelta di considerare la proposta di un Assessore come proposta incorporata nelle scelte generali dell'Amministrazione che rappresenta.
Sottolineo un aspetto. Oggi questo studio segnala che occorrerebbero per rendere competitiva la Regione nel versante della formazione e della ricerca, delle strutture. La relazione dice che il versante della formazione e della ricerca è uno dei versanti fondamentali per rendere competitiva la nostra Regione. Tale considerazione emerge anche da un'analisi dell'IRES sulla situazione socio-economica.
Questa affermazione, quindi, è largamente condivisa. Nella relazione si dice che per fare fronte a questa esigenza occorrono delle strutture. La relazione dice che le strutture di cui necessiterebbe l'Università, la sola Università, per fare fronte ad una didattica, ad una formazione, ad una ricerca degna di un progetto di sviluppo capace di rendere più competitiva la nostra Regione, assommerebbero a 1.102.887 metri quadrati e che viceversa, la realtà esistente ne offre solo 470.000. La relazione dice che per soddisfare questo fabbisogno, questa carenza di spazi fisici - non parliamo di spazi fisici qualitativamente e tecnologicamente attrezzati in modo adeguato - occorrerebbe un investimento di 1.582 miliardi: cifra rilevantissima. Cifra probabilmente anche sottostimata, perché dubito che 2 milioni e mezzo di lire al metro quadrato siano corrispondenti alla spesa necessaria per realizzare un metro quadrato di edilizia universitaria. Già sottostimato si tratta di una bella cifra. Questa dichiarazione va letta all'interno di una politica della Giunta. Dato che nella politica della Giunta regionale quando si parla di grandissimi investimenti non si toccano questi tipi di scelte, ma si segue un'onda inerziale, legata a migliaia di miliardi scaricati in altre direzioni - per rendere competitiva la nostra regione in direzioni che continuo a vedere un po' incongruenti e un po' datate, la direzione delle grandi infrastrutture di tipo tradizionale questo è un elemento di critica a questa deliberazione che, mentre individua grandi fabbisogni, non è poi conseguente a queste scelte con un piano finanziario adeguato a dare soddisfazione almeno alle strutture fisiche di cui l'Università ha bisogno. Il piano poteva avere un segno diverso, ed essere condiviso, se avesse presentato, a fronte di questo fabbisogno (1.500 miliardi) un piano, un progetto di soddisfacimento nel tempo di questo fabbisogno. Questo progetto non c'è. Bisognava "scaricare" Assessore Leo, qui dentro, un programma con delle date e delle cifre.
Bisognava proporre, innanzitutto, di assumere questo fabbisogno come una scelta prioritaria della Regione e dire che la prima competitività che Regione Piemonte deve raggiungere è proprio la formazione, la ricerca e l'Università, dove siamo molto carenti rispetto al resto d'Europa.
Realizzato questo, predisporre un programma nel quale, nel giro di tre cinque, dieci anni, si potrebbe decidere, politicamente, di impegnare le risorse della Regione Piemonte in un quadro programmatico che, assunta la necessità di questi spazi, li portava a compimento nel tempo che si poteva predeterminare.
Tutto questo non c'è: questa è la carenza politica contenuta nella deliberazione.
C'è ancora molto meno di questo, perché quando, nell'allegato B), si parla di obiettivi, le cose, Assessore Leo, diventano molto più sfumate. Ad esempio, per quanto riguarda il settore dell'edilizia, la parte in cui il Piemonte è tra i fanalini di coda dell'Italia è quella della residenza per gli studenti universitari, che oggi sono nelle mani degli affitti neri ed esosi.
Gli studenti sono costretti ad ammucchiarsi in stanze, affittate con contratti in nero, in situazioni logistiche non ottimali. In questo settore della residenza universitaria ci sono ora, forse, seicento posti letto?



(Intervento fuori microfono dell'Assessore Leo)



CHIEZZI Giuseppe

Giù di lì; a fronte di un fabbisogno considerato di 2 mila posti letto facendo una previsione molto modesta, non c'è nulla.
Assessore Leo, si dice: facciamo! Ma quel che facciamo, anche qui, non è un progetto che ha un obiettivo, una scadenza e delle risorse. Facciamo! L'Assessore Leo ha già accennato e ci dirà: "Consigliere Chiezzi questo è stato approvato dal tale organismo, ecc.". Va tutto bene Assessore Leo! Ogni organismo approva quello che gli pare ed ogni organismo sviluppa la critica che è capace di sviluppare. Quindi, rispetto il parere di tutti gli organismi e cerco di far rispettare anche il parere di questo organismo e di questa piccolissima voce.
Questi sono i motivi di insufficienza di un provvedimento che, certo, è stato letto e può essere letto, ma almeno la Regione Piemonte fa qualcosa e le altre no! Su questo punto ci siamo trovati. Questo non viene negato. Ma questi 100 miliardi potevano non esserci! E' bene che ci siano, abbiamo contribuito a fare in modo che ci fossero, ma questo non elude, e per democrazia non deve eludere, un ruolo dell'opposizione che continua leggendo i provvedimenti, a distinguere tra le parti positive, che devono essere sostenute, e quelle non positive, per le quali si fanno proposte che sperano in un'accoglienza.
Questo è il motivo della contrarietà e della critica. Mi sembra doveroso, da parte dell'Assessore, non banalizzare, nel senso che il voto non sarà favorevole perché dietro di esso vi è un ragionamento per cui si assumono gli aspetti positivi del provvedimento, però si incalza la Giunta ad essere più conseguente con gli obiettivi indicati.



PRESIDENTE

Dichiaro chiusa la discussione generale.
La parola al Consigliere Placido per dichiarazione di voto.



PLACIDO Roberto

Forse aveva ragione il collega Contu a richiedere di spostare la discussione dopo la pausa pranzo, in considerazione anche dell'importanza dell'argomento: stiamo parlando di 105 miliardi. Poco fa, parlavo con il collega Giordano dei 100 milioni stanziati per il lupo italiano, per i quali c'è stata molta più attenzione e partecipazione.
Concordo con il collega Chiezzi rispetto ad alcune perplessità. La situazione piemontese è in grave ritardo rispetto a quella nazionale occorrerebbero degli investimenti di 1.500 miliardi.
Ritengo che l'aula dovrebbe dimostrare più attenzione ragionando sul fatto che, per il solo funzionamento dei tre poli universitari, siamo circa a 700 miliardi, se ricordo bene le notizie che ci sono state fornite dalla relazione.
Quindi, siamo di fronte ad un grande ritardo, particolarmente a livello infrastrutturale. Non entro nel merito e non è competenza della parte didattica e scientifica, sapendo che il futuro di un Paese e, quindi, anche di una Regione si decide dal livello e dalla percentuale di laureati e studenti che frequentano i corsi post-laurea.
Su questi aspetti, la nostra Regione è in grande ritardo, oltre naturalmente alle considerazioni espresse dal collega Chiezzi. Noi siamo praticamente alla metà della media nazionale degli stranieri iscritti, come matricole, nelle Università piemontesi.
Pur confermando quanto avevamo già detto in Commissione, il nostro Gruppo esprimerà voto favorevole al provvedimento. Chiediamo per all'Assessore di attivarsi affinché la Regione svolga un ruolo di promozione ed indirizzo sulla materia e che, vista l'importanza dell'investimento, venga a relazionare periodicamente sullo stato di avanzamento dei provvedimenti. Infine, in considerazione del decentramento già in atto, si coinvolgano maggiormente le autonomie locali e, in particolare, le Province e i Comuni.
Per questi motivi, confermiamo il voto favorevole.



PRESIDENTE

Prima di procedere alla votazione, facendo una forzatura al Regolamento, do la parola all'Assessore Leo, perché ha dimenticato di dare all'assemblea una notizia importante.



LEO Giampiero, Assessore all'istruzione

Ringrazio moltissimo il Presidente e voglio anche dire che ho molto apprezzato gli interventi.
In questa direzione verrò a relazionare molto presto, perch sull'argomento delle residenze per studenti universitari - avete ragione, è un elemento di emergenza - avevo già accennato in Commissione, ma presto sarò in grado di fornire dati definitivi.
Stiamo lavorando con il Comitato 2006 affinché - lo dico a tutta l'assemblea - invertendo quello che è stato fatto finora per i Giochi olimpici, non vengano costruiti alloggi per gli atleti ed utilizzati poi chissà come, ma vengano costruiti alloggi da destinare in seguito agli studenti universitari.
Abbiamo modificato i criteri e le aggregazioni per questo scopo.
Secondo questo piano, entro il 2006 arriveremo a soddisfare al 100-110% la richiesta dei posti letto.
Mi rendo conto che sei anni sono tanti, però, per colpa di tutti, in trenta, quaranta e cinquant'anni non è stato fatto nulla per gli alloggi universitari. Con il 2006 avremo finalmente i posti letto, ma è mio dovere come hanno chiesto i Consiglieri Chiezzi e Placido, venire a riferire anche dettagliatamente e periodicamente, sugli sviluppi. Questa è un'importante notizia, perché vuol dire che nel 2006 ci saranno tutti i posti.
Raccolgo tutte le considerazioni dei colleghi e ne faccio tesoro. Vi ringrazio per gli interventi e cercherò di trasfonderli in indicazioni generali.
Grazie ai colleghi e grazie al Presidente, che mi ha consentito di intervenire, ma credo che sia di conforto per l'aula.



PRESIDENTE

Grazie a lei, Assessore Leo.
Si proceda pertanto alla votazione della deliberazione per appello nominale.



(Il Consigliere Segretario Pozzo effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente: presenti 46 votanti 43 hanno risposto SI' 40 Consiglieri si sono astenuti 3 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 3 Consiglieri La deliberazione è approvata.
I lavori del Consiglio sono aggiornati ad oggi pomeriggio alle ore 15.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 13.30)



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