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Dettaglio seduta n.318 del 27/02/03 - Legislatura n. VII - Sedute dal 16 aprile 2000 al 2 aprile 2005

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Argomento:


PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE TOSELLI



(La seduta ha inizio alle ore 00.16)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Albano, Botta Marco, Brigandì Bussola, Cavallera, Ghigo e Rossi Giacomo.


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita

Proseguimento esame disegno di legge n. 465: "Legge finanziaria per l'anno 2003"


PRESIDENTE

Riprendiamo l'esame del disegno di legge n. 465. Siamo alle dichiarazioni di voto sull'intero testo della legge.
La parola al Consigliere Papandrea.



PAPANDREA Rocco

Il nostro giudizio su questa legge finanziaria, al termine delle numerose riunioni che si sono sviluppate per la sua discussione, resta negativo. Il Consigliere Cattaneo spesso accusa altri del fatto che i lavori si siano prolungati, mentre dovrebbe guardare soprattutto i propri banchi, perché, ancora una volta, la lungaggine dei lavori è stata causata dall'ostruzionismo della maggioranza, che è riuscita a garantire poche ore di lavoro al giorno, se non in casi eccezionali come questo.
Probabilmente, si poteva arrivare prima a questa conclusione, mentre sono state utilizzate varie settimane.
Il nostro giudizio - dicevo - resta negativo perché la manovra non è cambiata; ci sono state modifiche significative, ma sostanzialmente è rimasta tale.
Le modifiche importanti riguardano soprattutto i LEA e i posti letto nelle RAF e nelle strutture socio-assistenziali, ma, oltre a questo, non vedo altra modifica importante.
D'altro canto, era impensabile che la Giunta, che ha aumentato l'IRPEF dallo 0,9 all'1,4%, non concedesse, rispetto ai LEA, lo stesso tipo di finanziamento che aveva concesso l'anno precedente. Mi pare fosse un impegno, non solo sollecitato, ma dovuto e mi stupisce che non sia stato previsto direttamente nella manovra finanziaria. Non capisco perch Assessore (forse si deve fare un po' di recita!), perché era logico che la manovra sui LEA non doveva essere inserita immediatamente. E' ovvio che si è fatto di tutto per inserirla ed è merito di chi ha portato avanti questa battaglia, se questo è avvenuto. Il fatto di non averla inserita subito lo considero una vostra insensibilità.
Questi sono gli unici aspetti significativi di modifica della manovra ci sono stati anche alcuni aspetti relativi all'edilizia scolastica ed altre questioni che considero più marginali.
Nella sostanza, ci troviamo di fronte a una legge che non è cambiata e che dimostra la sua incapacità di affrontare i problemi più gravi del Piemonte, soprattutto i problemi di declino economico, legati in particolare all'occupazione, dei quali la Giunta continua a non prendere atto. Lo stesso Assessore Pichetto continua a non vedere, almeno ufficialmente, la gravità della situazione; le manovre che predispone rispecchiano questa sua cecità e non affrontano i problemi dell'economia piemontese che viene presentata in termini positivi, dicendo che le cose vanno bene e che le statistiche lo confermano.
Sarebbe importante fare una riunione straordinaria del Consiglio sul tema dell'economia e dell'occupazione in Piemonte, per poter approfondire tutti questi elementi e verificare la veridicità dei dati riportati.
Questo mi sembra l'aspetto più grave della manovra finanziaria, che va respinta.
Ultima considerazione: ritengo che, nel modo in cui si è modificata nel corso di questo dibattito la legge finanziaria. E' intervenuto un elemento che ci preoccupa e non ci trova d'accordo.
Ritengo non positivo che si sia giunti alla modifica della legge con emendamenti sottoscritti dalla Giunta e da pezzi dell'opposizione di centrosinistra e della maggioranza di centrodestra. Ritengo che sia un elemento negativo, un messaggio sbagliato che viene dato, che complica tra l'altro la possibilità di creare un movimento che ponga fine a questa esperienza di governo, quando nel 2005 si andrà a votare.
Credo che occorrerà ricostruire una capacità di opposizione a questa Giunta, partendo però dal fatto che su uno dei punti su cui si era avuto un alto momento di opposizione collettiva, di tutta l'opposizione - cioè sulla sanità - si sia fatto un passo indietro. L'opposizione, che un pezzo del centro sinistra ha condotto nei confronti della manovra sanitaria e della politica sanitaria della Giunta, oggi viene offuscata dal voto di una serie di emendamenti, in particolare quelli sull'edilizia sanitaria, che credo rappresentino un momento che, invece, mette in difficoltà il lavoro comune che era stato fatto.
Credo sia importante sottolinearlo, perché nelle prossime settimane, a partire dalla discussione sul Piano sanitario, bisognerà trovare il modo di ricomporre un'efficace opposizione ad una politica sanitaria che resta fallimentare da parte di questa Giunta.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Deorsola.



DEORSOLA Sergio

Grazie, Presidente e colleghi. Intervengo brevemente, per annunciare innanzitutto il nostro voto favorevole al provvedimento, anche se questo voto non può fermarsi ad una pura indicazione positiva. Il nostro voto favorevole è il risultato di una serie di valutazioni.
Innanzitutto riteniamo, con una punta d'orgoglio, di essere riusciti a caratterizzare questo provvedimento nei due filoni che ci erano particolarmente cari. Da una parte, l'esigenza di porre in essere delle condizioni per il quadro di riferimento economico, nel senso di uno sviluppo, di un contrasto rispetto ad una situazione di difficoltà oggettivamente riscontrabile nella piccola e media impresa nell'artigianato, nel commercio, in particolare nell'area torinese collegato con le difficoltà del settore dell'auto.
Il secondo aspetto che ci premeva sottolineare è quello della solidarietà. C'è stata una serie di nostre puntualizzazioni che, in un primo tempo, erano sfociate in emendamenti specifici, rispetto ai quali si è dovuto tenere conto dei vincoli stretti dei numeri, che sono sempre inferiori a quella che è la progettualità di ognuno di noi. Questi emendamenti sono stati recepiti, per la parte che era possibile, dalla Giunta.
In conclusione, il nostro voto - lo confermo - sarà positivo, anche se la serie di ordini del giorno che abbiamo proposto, e che il Consiglio ha voluto votare, sono un ulteriore elemento di caratterizzazione di questo provvedimento: durante quest'anno saremo attenti a che sia gli ordini del giorno sia gli impegni presi vengano mantenuti ed attuati.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Angeleri.



ANGELERI Antonello

Grazie, Presidente.
Sarò molto breve, anche perché è intervenuto poc'anzi il collega Deorsola, che già ha avuto modo di esprimere il voto favorevole rispetto a questa legge finanziaria. In questa fase particolare ed importante della storia di questo anno finanziario 2003, noi abbiamo voluto caratterizzare fortemente il bilancio e la legge finanziaria. Abbiamo dato un contributo penso non indifferente per quello che riguardava un intervento sui livelli essenziali di assistenza. Inoltre, abbiamo voluto caratterizzare il nostro intervento anche dedicando particolare attenzione all'edilizia popolare.
Abbiamo voluto sottolineare una legge importante approvata lo scorso anno, che non aveva trovato gli adeguati finanziamenti, come la legge sugli oratori, parte preziosa ed integrante di un intervento sul sociale che riteniamo indispensabile anche da un punto di vista educativo.
Abbiamo voluto altresì destinare una percentuale importante, 20 milioni di Euro, ad una popolazione che nel nostro paese invecchia in modo esponenziale e nella nostra Regione ancora di più. Quindi, vi è stata un'attenzione anche in questa direzione.
Tutto questo sicuramente su una legge finanziaria che però ha avuto un'impostazione che riteniamo ancora non del tutto lineare. Alcuni aspetti purtroppo non sono stati raccolti; di questo ovviamente ci rammarichiamo ma c'è un aspetto politico che vorrei sottolineare in quest'aula. Lo dico da un punto di vista personale senza coinvolgere nessuno.
Avrei gradito, quest'oggi, almeno in questa occasione importante per la nostra istituzione, la presenza del Presidente Ghigo. Perché questo è il documento più importante; questo è il documento che dovrebbe caratterizzare in particolare questa legislatura.
Siamo al giro di boa; le prossime leggi saranno determinanti anche per il futuro di questa stessa maggioranza. Penso che sia importante non sottovalutare il lavoro di questa istituzione, anche rispetto agli impegni, seppure importanti, che il nostro Presidente ha nel quotidiano.
Era un aspetto che volevo toccare, non tanto per una forma di rispetto nei confronti dell'aula, ma per una forma di testimonianza, la sua più importante della nostra. Sarebbe stata gradita la sua presenza, la sua voce, la sua dichiarazione su quello che - ripeto - è il più importante documento dell'istituzione regionale.
Noi comunque votiamo favorevolmente e riteniamo di aver dato un contributo. Saremo ovviamente attenti durante l'anno a far sì che gli ordini del giorno che abbiamo presentato, sottoscritto e votato con la maggioranza e con parte dell'opposizione vengano rispettati e non rimangano, come purtroppo molto spesso avviene, carta straccia di cui questo Consiglio, soprattutto su un tema come questo, è pieno.



PRESIDENTE

Il Consigliere Cattaneo ha rinunciato all'intervento.
La parola alla Consigliera Manica.



MANICA Giuliana

Signor Presidente e colleghi, come sempre, anche a quest'ora di notte il Consigliere Cattaneo dimostra che non è mai disattento.
Dopo un dibattito lungo e consistente, arriviamo alle dichiarazioni di voto sulla Finanziaria regionale. Abbiamo avuto più volte occasione di dire che era la prima volta che ci trovavamo davanti ad un testo di Finanziaria con caratteristiche tali da essere in accompagnamento al Documento di Programmazione Economico-Finanziaria e che, pertanto, richiedeva una discussione impegnativa.
Fin dall'inizio, abbiamo avuto modo di dire, anche in sintonia con importanti organizzazioni sociali ed economiche che avevano partecipato alle consultazioni su quei documenti, che ritenevamo che ci fossero stati presentati dei documenti assolutamente ordinari, anche un po' inadeguati rispetto alla straordinaria situazione che il Piemonte stava vivendo, in diversi aspetti che riguardavano le sue prospettive di sviluppo e di occupazione, da un lato, e, dall'altro lato, relativamente alla grande occasione di riforma e rilancio di un Welfare regionale che, invece, veniva profondamente mortificato quando non compiutamente cancellato per alcune sostanziali scelte. Quando parlo di una politica più complessiva relativa al Welfare faccio riferimento non solo alle politiche sanitarie e socio assistenziali, ma più complessivamente a tutte quelle politiche che riguardano l'istruzione e la formazione, che riteniamo assolutamente determinanti per una grande e importante Regione del nord, la quale dovrebbe svolgere un ruolo sempre più importante non solo nel contesto nazionale, ma anche guardando significativamente all'Europa.
E' un bilancio straordinariamente ordinario, è una Finanziaria straordinariamente ordinaria ed inadeguata. Avevamo due scelte come opposizione di centrosinistra davanti ad un documento come questo che, a nostro avviso, era così lontano non solo dalle emergenze, ma anche dalle esigenze quotidiane e di prospettiva di governo che questa Regione, invece chiedeva e imponeva. Avevamo e potevamo praticare la scelta di dire: "Siete una maggioranza, avete presentato questi documenti, non interloquiamo nemmeno con questo testo, rinunciamo a qualsiasi compito di battaglia politico-istituzionale, facciamo come se fossimo in un altro luogo", voi avreste approvato così com'era quel documento straordinariamente inadeguato. Potevamo fare un'altra scelta speculare a questa, che, invece interveniva in tutte le singole questioni e attuava una serie di politiche o di piccoli infinitesimali ordinari amministrativi, un po' clientelari aggiustamenti; due scelte speculari, ma uguali.
Invece, abbiamo pensato di farne un'altra, pur nella non condivisione del documento, che rimane sostanziale. Il nostro sarà un voto negativo rispetto alla Finanziaria che ci avete presentato, ma con il tentativo, in una battaglia politica esplicita, in campo aperto, in Commissione e in Aula, su alcune questioni che noi riteniamo fondamentali, non solo per i ceti e gli strati sociali a cui vogliamo maggiormente guardare, ma per il complesso del Piemonte, di proporre alcuni elementi fortemente correttivi in particolare sulle questioni dell'innovazione e dello sviluppo, in particolare sulle questioni che riguardano il sostegno ai lavoratori e alle lavoratrici oggi in condizioni di difficoltà nel nostro Piemonte, in particolare nel tentativo di difendere, da un lato, ma di ridisegnare dall'altro, in senso innovativo, pezzi significativi di un Welfare regionale.
Questa è stata la nostra scelta. A questa scelta assegniamo i 120 miliardi dei LEA, i 50 miliardi sul triennio, 52 - 50 per l'edilizia sanitaria, i 1.600 posti per quanto riguarda gli anziani, i 10 miliardi per quanto riguarda l'edilizia scolastica e i 4 per quanto riguarda il diritto allo studio. A questo, sostanzialmente, assegniamo una complessiva capacità di ridefinire, a nostro avviso, parti significative di quella manovra straordinariamente inadeguata, rendendola meno inefficace e meno ingiusta.
Mi avvio alle conclusioni.
Per queste ragioni, noi pensiamo di aver fatto un lavoro importante e utile, soprattutto pensiamo su alcune problematiche concernenti la sanità in particolare l'edilizia sanitaria e gli ospedali, di avere fatto qui, per la prima volta, una grande operazione: dalla propaganda alla certezza soprattutto, una certezza che è all'interno di una programmazione sanitaria che, oggi, la Regione recupera come sua grande capacità.
Assessore D'Ambrosio, avrà strada spianata per fare un Piano sanitario regionale, nel suo testo noi lo criticheremo molto, cercheremo di farne un'altra cosa, ma il fatto di averlo oggi in Commissione è un altro elemento positivo.
Il nostro è un voto contrario ad un documento che rimane ancora con quelle caratteristiche, ma è una soddisfazione per il lavoro che, in questa direzione, grande parte del centrosinistra è riuscita a fare nell'interesse del Piemonte.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cattaneo per dichiarazione di voto.



CATTANEO Valerio

Signor Presidente e colleghi, c'è soddisfazione da parte della maggioranza e del Gruppo che presiedo, in merito al rispetto dei termini che come Consiglio avevamo fissato quando la Giunta propose il disegno di legge per l'esercizio provvisorio. Credo che debba essere riconosciuto un elemento di maturazione, che, certamente, è un elemento di responsabilità di tutto il Consiglio regionale. Si deve riconoscere che, sotto il profilo del percorso di discussione sia della Finanziaria e sia del bilancio, in Commissione prima e in Consiglio poi, vi sono stati momenti di tensione e di grande divergenza, però, su alcuni temi, penso alla partita socio sanitaria, sulla quale poi vorrei dire qualcosa, c'è stata la possibilità di un confronto costruttivo che ha comunque portato - va riconosciuto - ad un'intesa e a un risultato in linea non tanto con le aspettative, ma con le esigenze del Piemonte e dei piemontesi.
Il disegno di legge della legge finanziaria, così come licenziato dalla Giunta regionale, di fatto, non viene stravolto dal Consiglio regionale pertanto è un altro elemento di soddisfazione. Forse, rispetto al passato non vi sono stati cambiamenti di rilievo, se non quelli a cui prima mi riferivo, che hanno visto un'intesa e una convergenza di maggioranza e opposizione, o parte dell'opposizione, avendo alcuni obiettivi comuni.
Questo vuol dire che il Governo regionale ha proposto all'Aula una legge in linea con le esigenze del Piemonte, anche per il momento storico, in cui per la prima volta il Consiglio regionale è chiamato ad approvare una vera legge finanziaria, dal lato del bilancio sull'esercizio dell'anno in corso e il bilancio pluriennale 2003-2005.
Noi siamo particolarmente soddisfatti che in questo momento di difficoltà per la nostra regione, si siano inserite azioni importanti a sostegno del sistema produttivo e della diversificazione dell'economia motivo della nostra campagna elettorale fin dal 1995, un'azione di governo della precedente Giunta Ghigo che ha portato grandi risultati, in termini di sostegno all'occupazione, dal 1995 ad oggi; si sono creati, dall'inizio della legislatura, oltre centomila posti di lavoro. Si tratta, quindi, di grande sostegno per favorire lo sviluppo sostenibile del Piemonte - altro grande tema del nostro programma elettorale e della nostra azione di governo che sta dando i primi frutti e che viene confermato anche nella legge finanziaria e nel bilancio di previsione per l'anno 2003.
Importante è stato destinare, come proposto dalla maggioranza che sostiene la Giunta, la parte preponderante delle entrate relativamente all'addizionale dell'aliquota IRPEF, per un fondo di investimenti importante (e la Regione, com'è noto, cofinanzia gli investimenti).
Riteniamo che a fronte dell'entrata prevista si potrà sostenere un piano degli investimenti di oltre mille milioni di euro. Si tratta di un piano estremamente importante che contribuirà a cambiare il volto del Piemonte, rendendolo sempre più moderno ed avere un ruolo sempre più centrale all'interno dell'Europa, a garanzia di un avvenire per questa Regione.
La legge finanziaria prevede, inoltre, elementi di grande novità: la finanza innovativa e la finanza di progetto per finanziare opere che possono garantire un autofinanziamento, proprio per le loro caratteristiche che hanno e che possono produrre reddito.
un aspetto importante, anche per le opere in ambito di edilizia sanitaria; penso, ad esempio, all'ospedale di Novara che, a fronte di una partenza con fondi regionali poi verrà finanziato con questo sistema di reperimento di risorse.
Molto importante è stata la partita socio-sanitaria. E' stata giusta la scelta matura di garantire i LEA anche per il 2003, come è successo per il 2002, soprattutto aver concretizzato un obiettivo posto dalla maggioranza ma condiviso anche dall'opposizione, relativamente all'individuazione del finanziamento di nuovi posti convenzionati per anziani non autosufficienti e ultra sessantacinquenni all'interno della nostra comunità regionale.
Creeremo oltre 1600 posti per questi anziani, per questi cittadini meno fortunati di noi e, soprattutto, saranno destinati, prioritariamente, alla città di Torino e all'area torinese, dando una risposta importante per i cittadini. La sanità vede un grande intervento in ambito di edilizia sanitaria. E' importante per la città di Torino, ma credo per tutto il Piemonte, per portarlo e tenerlo in Europa con un ruolo centrale nella sanità nazionale, avere ottenuto condivisione, da parte dell'opposizione su un grande progetto che vuole vedere la Regione Piemonte, come comunità e come amministrazione, protagonista, con "Molinette 2", città della salute per la città di Torino, una risposta importante sotto l'aspetto sanitario ed elemento di garanzia e la dimostrazione che attraverso la sanità si pu creare dello sviluppo. Certamente, in questo momento di difficoltà per Torino e per questa regione, fare un'opera di questa portata, e vedere la Regione promotrice di quest'opera, è per noi molto importante.



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE COTA



PRESIDENTE

Indìco la votazione per appello nominale, mediante procedimento elettronico, sull'intero testo di legge L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 44 Consiglieri hanno votato SÌ 32 Consiglieri hanno votato NO 11 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.


Argomento: Bilanci preventivi

Proseguimento esame disegno di legge n. 469: "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2003 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2003/2005"


PRESIDENTE

Passiamo ora all'esame degli articoli del disegno di legge n. 469.



PRESIDENTE

ART. 1



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'articolo 1.
Il Consiglio approva.
ART. 2



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'articolo 2.
Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ART. 3



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'articolo 3.
Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ART. 4



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'articolo 4.
Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ART. 5



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'articolo 5.
Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ART. 6



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'articolo 6.
Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ART. 7



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'articolo 7.
Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ART. 8



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'articolo 8.
Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ART. 9



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'articolo 9.
Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ART. 10



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'articolo 10.
Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ART. 11



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'articolo 11.
Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ART. 12



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'articolo 12.
Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ART. 13



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'articolo 13.
Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ART. 14



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'articolo 14.
Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ART. 15



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'articolo 15.
Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ART. 16



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'articolo 16.
Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ART. 17



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'articolo 17.
Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ART. 18



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'articolo 18.
Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ART. 19



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'articolo 19.
Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ART. 20



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'articolo 20.
Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ART. 21



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'articolo 21.
Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ART. 22



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'articolo 22.
Il Consiglio approva



PRESIDENTE

ART. 23



PRESIDENTE

Sull'articolo 23 ha chiesto di intervenire il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Avrei voluto intervenire prima, rispondendo al Consigliere Saitta, ma essendo in dichiarazione di voto, non è possibile differenziarsi sul voto della finanziaria. Il Consigliere Saitta prima ha detto una serie di cose importanti, a mio avviso, parlando della legge n. 7. Siccome è noto che spesso non condivido il suo pensiero, invece in questo caso lo condiviso.
La legge n. 7 aveva l'obiettivo di darci, sia al Consiglio regionale sia al Governo della Regione, una modalità utile a tutte le parti (maggioranza e minoranza) per governare. Questa legge non è stata ancora del tutta applicata; credo che l'Assessore Pichetto quest'anno abbia un'occasione in più, in quanto il 28 febbraio è tardi per approvare un bilancio ma è molto prima di altre date in cui si è dovuto approvarlo quindi c'è un po' di tempo in più per tentare di rispettarne le tempistiche previste. In tal senso è una raccomandazione, perché mi pare che questa sera si sia precostituita una modalità regolamentare nuova, quindi suggerisco che spero l'Assessore vorrà cogliere. Il secondo passaggio riguarda l'UPB. Sono di difficile lettera: è stato detto correttamente dal collega Saitta, perché per fare una struttura di UPB utile a tutti servirebbe un'area di programmazione più risolta, una revisione in parte della legge organizzativa (legge n. 51) che in qualche modo è collegata alla gestione dell'UPB. Anche in questo caso rivolgo un invito all'Assessore Pichetto di rivedere la struttura dell'UPB che, dopo un anno di gestione, potrebbero essere migliorabili. Nell'interesse di chi dovrà definire gli stanziamenti e controllarli, della maggioranza che li deve proporre e della minoranza che deve controllare.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'articolo 23.
Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ART. 24



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'articolo 24.
Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ART. 25



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'articolo 25.
Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione per appello nominale, mediante procedimento elettronico, sull'intero testo di legge.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 44 Consiglieri hanno votato SÌ 32 Consiglieri hanno votato NO 11 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

Comunico che le riunioni della Commissione Statuto, prevista per le ore 9.45, della VII Commissione, prevista per le ore 16.15 e della II Commissione, prevista per il pomeriggio, non avranno luogo.
Comunico che le sedute già convocate per le ore 8.30, 14.30 e 20.00 non avranno luogo. Provvederò, senza bisogno di una Conferenza dei Capigruppo, a convocare l'Aula per martedì prossimo.
Vi ringrazio per la partecipazione.
Prego, Consigliere Angeleri.



ANGELERI Antonello

Scusi, Presidente, vorrei sapere se martedì prossimo discuteremo solamente l'ordine del giorno sulla pace o se è prevista la discussione di qualche altro punto.



PRESIDENTE

Provvederò io a predisporre l'o.d.g.



ANGELERI Antonello

Le raccomando le priorità che avevamo discusso nella precedente Conferenza dei Capigruppo.



PRESIDENTE

Va bene.
La seduta è tolta.



(La seduta termina alle ore 00.52)



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