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Dettaglio seduta n.316 del 26/02/03 - Legislatura n. VII - Sedute dal 16 aprile 2000 al 2 aprile 2005

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Argomento:


PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE TOSELLI



(Alle ore 15.10 il Vicepresidente Toselli comunica che la seduta avrà inizio alle ore 15.40)



(La seduta ha inizio alle ore 15.38)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE COTA



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Bussola, Cavallera, Galasso, Ghigo e Rossi Giacomo.


Argomento:

b) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Prima di riprendere l'esame della legge finanziaria, il Consigliere Contu chiede di poter intervenire sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



CONTU Mario

Presidente, avevamo posto una questione già a suo tempo in relazione all'o.d.g., e non abbiamo apprezzato - in genere un ordine del giorno non si nega a nessuno - che non sia stata messa in discussione nell'ultimo Consiglio la proposta di discussione circa la possibilità di inviare una delegazione alla manifestazione per la pace.
Nei rapporti tra le forze politiche ogni tanto bisogna anche mantenere un rapporto di correttezza, perché sul documento avremmo potuto esprimere un voto e fare una discussione nel merito. Di questo ci dispiace e riteniamo che il Consiglio regionale non possa più rimandare una discussione di merito sulla questione dell'imminente - questo è il pericolo guerra in Iraq.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Papandrea.



PAPANDREA Rocco

Credo di parlare anche a nome degli altri Consiglieri che indossano lo stesso capo d'abbigliamento, che non riteniamo assolutamente offensivo.
Volevamo esprimere la nostra solidarietà a tutti quei cittadini che stanno abbellendo Torino e le altre città con l'esposizione di bandiere. Volevamo partecipare anche noi a questo atteggiamento, anche perché pensiamo che quel gesto, così come questo, possa servire, seppure minimamente, a fermare il treno della guerra, che è stato lanciato in queste settimane, e che pensiamo debba essere fermato.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

E' un piccolo contributo che diamo all'interno dell'aula. A questo faranno seguito altri contributi all'esterno dell'aula, così come stanno facendo tante migliaia di cittadini in tutta Italia.
L'altro contributo, Presidente, è quello relativo al fatto di discutere questi ordini del giorno, in uno dei quali si chiede l'invio di una missione umanitaria in Iraq. Penso che sia il momento, oggi o domani, di discutere di questi documenti.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cattaneo.



CATTANEO Valerio

Grazie, Presidente. Eravamo già intervenuti nel Consiglio di ieri quando i colleghi del Gruppo Radicale avevano chiesto e sollecitato un inserimento al più presto della discussione sulle note questioni che preoccupano la comunità piemontese, nazionale ed internazionale.
Non voglio commentare il gesto dei colleghi, anche se indubbiamente è un gesto che ci disturba come Consiglieri regionali, perché sembra quasi che chi non esponga la bandiera della pace o chi non esponga un segno all'esterno con una bandiera tricolore, non voglia la pace e pensi alla guerra.
Credo che la pace sia un patrimonio di tutti, di questo Consiglio, del nostro Paese, della comunità nazionale ed internazionale.
Noi naturalmente rinnoviamo la disponibilità, come maggioranza, a calendarizzare - quando lei, Presidente, riterrà, successivamente all'approvazione della legge finanziaria e del bilancio - un confronto.
Ci auguriamo che questi gesti - che sono di protagonismo e di sfacciataggine istituzionale all'interno del Consiglio regionale - non siano l'inizio di un dibattito, che vogliamo sia franco, costruttivo e soprattutto produttivo.
Il Consiglio regionale del Piemonte potrà essere ascoltato dalla comunità nazionale ed internazionale, dai Governi del Paese e dell'Unione Europea solo se avrà la capacità - questo è il nostro intendimento e il nostro obiettivo - di approvare un documento con il consenso più ampio possibile e - perché no? - se saprà riuscire, a differenza di quello che è avvenuto nei vari Parlamenti nazionali e in altri Consigli regionali, ad approvare un documento unitario del Consiglio regionale.
Con queste premesse sarà difficile; queste premesse ci preoccupano perché la pace non la volete solo voi, cari colleghi. Questo è il vostro solito cinema: siete già venuti altre volte con dei cartelli, volendo esternare quasi un monopolio su un ideale che appartiene a tutti noi, forse prima come cittadini che come Consiglieri regionali.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Scanderebech.



SCANDEREBECH Deodato

Grazie, Presidente. Siamo in un momento in cui la sinistra, non trovando degli ideali e una propria bandiera, sbandiera dappertutto la bandiera della pace, come se la bandiera della pace fosse di proprietà esclusiva della sinistra. La pace appartiene a tutti.
Se avete bisogno dei colori dell'arcobaleno per identificarvi e per unirvi, fatelo con le vostre bandiere. Perché quando avete fatto la manifestazione a Roma non vi siete contati? Così vedevamo se veramente era la sinistra quella che era scesa in piazza in quelle manifestazioni - che si dice 100 milioni in tutto il mondo e anche questo non è vero, perché il Presidente Berlusconi, tramite i suoi sondaggi, ha detto che sono molto meno.
Cari colleghi, mi meraviglio di voi; voi che rappresentavate e volevate portare avanti ideali come la cultura e il sociale, perché non siete venuti in aula con la bandiera FIAT (Fabbrica Italiana Automobili Torino)? Perch non portate avanti delle battaglie sociali, economiche e culturali, invece di portare avanti delle battaglie che appartengono a tutti gli uomini? La pace non è solo di sinistra, ma tutti auspicano la pace. Questi atteggiamenti non aiutano ad arrivare alla pace, perché non fanno altro che strumentalizzare e che far sì che dittatori come Saddam Hussein continuino a fare i dittatori, usando i lacrimogeni, usando i gas contro centinaia e migliaia di bambini. E voi andate a manifestare? Spendete i vostri nobili ideali, che erano quelli del sociale, erano quelli della cultura, erano quelli dell'appartenenza alla vostra bandiera.
State vendendo le vostre bandiere per una bandiera che non vi appartiene.
Togliete quella bandiera! La bandiera della pace è una bandiera che appartiene a tutti, e tutti noi auspichiamo che la pace sia duratura, ma soprattutto che sia un dono prestabilito da tutte le Repubbliche, soprattutto dall'uomo fin da quando è nato.



PRESIDENTE

Chiedo scusa, è previsto che si possa intervenire sull'ordine dei lavori con un intervento breve di massimo due minuti, però, non possiamo svolgere il dibattito oggi, posto che abbiamo già deciso di farlo. In questo senso do la mia garanzia affinché si svolga il dibattito nella seduta di domani, così come era stato richiesto, alla fine, dopo aver approvato la Finanziaria e il bilancio.
La parola alla Consigliera Manica.



MANICA Giuliana

Per evitare che il Consigliere Scanderebech comprometta le sorti mondiali della pace, nonostante l'intervento del Papa, di Chirac, di Schroeder e di gran parte dell'ONU, avanzerei una proposta che spero l'intero Consiglio regionale possa accogliere, dimostrando da questo punto di vista il suo concreto impegno e volontà di dibattito in questa direzione. Sulla problematica relativa alla guerra, alla pace e alla grande manifestazione di Roma (le manifestazioni si sono tenute in tutta Europa) sono stati depositati diversi ordini del giorno; chiedo che venga calendarizzata immediatamente, al termine della discussione di bilancio che ormai si sta incanalando verso una dirittura finale, la discussione su tali ordini del giorno per affrontare seriamente il problema. Non solo oggi, a Torino, come in altre realtà italiane, c'è una questione in più: il Sindaco di Torino ha recentemente scritto al Presidente del Consiglio comunale di Torino chiedendogli per il giorno 28 febbraio la possibilità di realizzare nella città una marcia importante sulle problematiche della pace rispetto alla quale siano coinvolti vari momenti e varie organizzazioni, a cui chiedo dia la sua solidarietà piena e la sua partecipazione anche il Consiglio regionale del Piemonte.
Penso che questa sia l'occasione per decidere insieme la possibilità di partecipare e di dare vita, a pieno titolo, a questo importante evento a Torino, insieme alle istituzioni più importanti e insieme a tante cittadine e cittadini che concretamente credono nella pace, attraverso gesti reali volendo realmente perseguire quell'obiettivo, fin dalla costruzione di una risoluzione dell'ONU, che non è quello che in questo momento il Presidente degli Stati Uniti sta chiedendo.



PRESIDENTE

Se può servire, anticipo che sono d'accordo con la collega Manica sull'ordine dei lavori.
La parola al Consigliere Palma.



PALMA Carmelo

Mi associo, in realtà, avevo chiesto la parola per richiedere al Presidente di non consentire un anticipo di una discussione di merito rispetto agli ordini del giorno che sono stati presentati. Sull'ordine dei lavori, mi pare che nell'ultima Conferenza dei Capigruppo, fossimo addivenuti ad una determinazione, mi pare condivisa, circa l'iscrizione di questo punto all'o.d.g. immediatamente a ridosso della conclusione della discussione sul bilancio.
Faccio notare che la ragione per la quale non stiamo discutendo questi ordini del giorno è conseguente al fatto che, ormai stancamente, da diversi giorni, gli stessi Gruppi che esigono l'iscrizione all'o.d.g. di questo punto continuano, mi pare ormai in perfetta solitudine, a strascicare un ostruzionismo sul bilancio; altrimenti, la discussione su questo punto sarebbe avvenuta, probabilmente, già nella giornata di ieri, se non nella giornata di oggi.
Per altro verso, mi pare che il Presidente abbia accolto la proposta di iscrivere questo punto immediatamente a ridosso dell'approvazione del bilancio, quindi, immagino che nella giornata di domani sia ampiamente possibile una discussione diffusa e approfondita su questo punto.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Moriconi.



MORICONI Enrico

Signor Presidente, quando avevo chiesto la parola volevo sottolineare l'iniziativa del 28 febbraio. Mi associo a quanto richiesto dalla Consigliera Manica, affinché il Consiglio regionale si pronunci favorevolmente per l'adesione alla manifestazione, indetta per il 28 febbraio, nella città di Torino.
Ricordo, e lo potete vedere anche da segni esteriori in quest'Aula, che l'iniziativa per la pace, soprattutto dopo le parole del Ministro degli esteri del Vaticano, è veramente un'iniziativa che non riguarda alcuna parte politica in particolare, bensì tutti coloro che credono nella pace e nella possibilità di costruirla attraverso una politica di pace e non per mezzo dei cannoni, dei missili e dei carri armati.
Assolutamente, credo che le parole del Consigliere Scanderebech, che parla di benaltrismo, perché si deve sempre parlare di altro e mai di quanto è in discussione nel momento, lascino il tempo che trovano. Credo che sia importante una riflessione sulla pace e un'adesione da parte del Consiglio regionale.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Giordano.



GIORDANO Costantino

Signor Presidente, intervengo molto velocemente per chiedere un'inversione dell'o.d.g., in quanto mi sembra corretto e doveroso che, nel momento in cui si mobilita l'intera diplomazia internazionale, e tutti i Consigli degli Enti locali in qualche modo si sono già mossi sull'argomento guerra, anche il Consiglio regionale svolga un dibattito sulla pace.



PRESIDENTE

Se l'Aula acconsente, darei per buona la proposta avanzata dalla Consigliera Manica, pertanto, in esisto alla discussione della Finanziaria e del bilancio, si svolgerà il dibattito relativo alla questione guerra con l'esame di tutti gli ordini del giorno collegati. L'Aula acconsente.


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita

Proseguimento esame disegno di legge n. 465: "Legge finanziaria per l'anno 2003" (seguito)


PRESIDENTE

Passiamo al proseguimento dell'esame del disegno di legge n. 465, di cui al punto 2) all'o.d.g.
ART. 3 BIS 3bis.105) (rubricato n. 133) Emendamento presentato dai Consiglieri Contu Papandrea e Chiezzi: dopo l'articolo 3 inserire l'articolo 3 ter: "'Interventi in materia di sanità'.
Incrementare l'UPB 29051 (capitolo 12318S) di euro 350.000 per finanziare gli interventi in materia di sanità a sostegno dell'informazione sui farmaci.
Alla copertura della spesa si provvede per gli esercizi 2003, 2004 e 2005 con riduzione di pari importo della UPB 09011 (Bilanci e Finanze Bilanci Titolo I - spese correnti)".
3bis.106) (rubricato n. 198) Emendamento presentato dai Consiglieri Contu e Papandrea: dopo l'articolo 3 inserire l'articolo 3 ter: "'Interventi in materia di sanità'.
Incrementare l'UPB (capitolo 12416S) di euro 400.000 per finanziare gli interventi in materia di sanità a sostegno delle aziende ospedaliere per il finanziamento di interventi per la lotta alla droga e alle tossicodipendenze.
Alla copertura della spesa si provvede per gli esercizi 2003, 2004 e 2005 con riduzione di pari importo della UPB 09011 (Bilanci e Finanze Bilanci Titolo I - spese correnti)".
La parola al Consigliere Contu per l'illustrazione degli entrambi emendamenti.



CONTU Mario

Signor Presidente, intervengo molto velocemente per spiegare le ragioni di questo emendamento, in quanto, nel frattempo, l'ennesimo scandalo sui farmaci, Assessore D'Ambrosio, rende nuovamente attuale questo problema.
Con molta correttezza, non imputo a lei la responsabilità, lei sa benissimo che da tanto tempo giaceva un'interpellanza sulla vicenda dei farmaci, in particolare per quanto riguarda quel farmaco costosissimo, ed erano in corso le indagini della Procura della Repubblica, ma contestualmente...
Assessore, ho la necessità che lei mi ascolti.



PRESIDENTE

Colleghi, vi prego di non interloquire, così diamo il parere sugli emendamenti.



CONTU Mario

Assessore, vorrei porre un quesito che credo si pongano migliaia di cittadini. Vorrei conoscere quali controlli ha fatto la Regione, in relazione all'andamento della spesa farmaceutica e in relazione al fatto che la spesa era sotto controllo, pur sapendo che molteplici potevano essere le ragioni, mentre si è accontentata della più semplicistica.
Assessore, molto semplicemente, lo scandalo dei farmaci pone all'o.d.g.
l'attenzione che chi è preposto al controllo doveva avere, in relazione al monitoraggio, l'andamento della spesa farmaceutica.
Se parliamo con la gente comune si sente dire: "Mi hanno convinto che le ragioni dell'incremento della spesa farmaceutica sono imputabili al malcostume dei pazienti e dei cittadini bisognosi di cure, che si rivolgono al medico e impongono la prescrizione medica".
Oggi scopriamo altre verità, quindi l'accusa che voglio volgere è anche una domanda: perché non si è andati oltre questa coltre così comoda per tutti, pur sapendo che le multinazionali che operano nel campo della farmaceutica hanno sicuramente strategie molto spigliate nel modo di operare? Se la risposta è affermativa, cosa non ha funzionato rispetto alla spesa farmaceutica, anche in relazione agli ultimi fatti successi? Il nostro emendamento pone all'attenzione la problematica del farmaco.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore D'Ambrosio.



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla programmazione sanitaria

Ringrazio il Consigliere Contu perché mi dà l'opportunità di dire cosa ha funzionato. Devo dire che noi forniamo trimestralmente ai Direttori Generali delle ASL un rendiconto generale sulle prescrizioni di tutti i medici di famiglia.
Per quanto attiene lo scandalo recente avevamo segnalato già da molto tempo la situazione e l'ASL 1 aveva provveduto a svolgere le dovute denunce, perché è indubitabile che dobbiamo ringraziare la Magistratura, ma le segnalazioni sono giunte dalla Regione.
Posso rassicurare il Consigliere Contu che c'è un controllo trimestrale per quanto riguarda la notifica ai Direttori Generali e ai medici di famiglia, ma per noi, addirittura, il resoconto è mensile. Sotto questo punto di vista, posso dire che siamo tranquilli, ancorché dobbiamo perfezionare determinate procedure.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'emendamento 3bis.105 ), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'emendamento 3bis.106), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
3bis.107) (rubricato n. 70) Emendamento presentato dai Consiglieri Angeleri, Costa R., Cattaneo, Vaglio, Scanderebech, Galasso, Mercurio e Rossi Oreste: dopo l'articolo 3 aggiungere articolo 3 (sexies): "La Regione destina una quota pari almeno al 10% dell'aumento del gettito relativo all'addizionale IRPEF al finanziamento delle convenzioni tra le ASL e le RSA e RAF presenti sui relativi territori al fine di aumentarvi le possibilità di posti letto pubblici per anziani".
3bis.108) (rubricato n. 110) Emendamento presentato dai Consiglieri Manica Placido, Ronzani, Riggio, Marcenaro, Muliere, Riba e Suino: dopo l'articolo 7 è aggiunto l'articolo 7 bis così come segue: "7. bis (Interventi in materia di RAF e RSA) 1. Il numero dei posti letto per anziani non autosufficienti convenzionabili con il sistema sanitario regionale nelle RAF e RSA è elevato fino al raggiungimento della soglia del 2% degli anziani ultrasessantacinquenni residenti nella regione Piemonte.
2. La regione Piemonte definisce le priorità di intervento sulle RAF e RSA già realizzate con contributi pubblici ai sensi dell'articolo 20 della legge n. 67/1988 e della L.R. n. 73/1996 e attualmente non convenzionate.
3. Le risorse necessarie per attivare le convenzioni nell'anno 2003 di cui al precedente comma sono definite in euro 10.000.000,00 (UPB n. 30031).
4. La UPB n. 09011 è diminuita per pari importo".
3bis.109) (rubricato n. 111) Emendamento presentato dai Consiglieri Manica Ronzani, Marcenaro, Placido, Riba, Suino, Riggio e Muliere: E' aggiunto l'articolo 7 bis così come segue: "7.bis (Livelli Essenziali di Assistenza) 1. Per gli anni 2003, 2004 e 2005, in ottemperanza da quanto stabilito dall'articolo 10, comma 9, della L.R. 7/2001, l'UPB n. 30031 (Politiche sociali rete delle strutture qualità servizi - Titolo I - spese correnti) della spesa è aumentata di euro 75.000.000,00.
2. La UPB n. 09011 è diminuita per pari importo".
Comunico che gli emendamenti nn. 3bis.107), 3bis.108) e 3bis.109) sono ritirati.
3bis.110) (rubricato n. 201) Emendamento presentato dai Consiglieri Contu e Papandrea: dopo l'articolo 3 inserire l'articolo 3 ter: "'Interventi in materia di politiche sociali'.
Incrementare l'UPB 30011 (capitolo 11915S) di euro 300.000 per finanziare gli interventi in materia di politiche sociali a sostengo dei progetti a sostegno di persone portatori di handicap grave e malati di mente.
Alla copertura della spesa si provvede per gli esercizi 2003, 2004 e 2005 con riduzione di pari importo della UPB 09011 (Bilanci e Finanze Bilanci Titolo I - spese correnti)".
3bis.111) (rubricato n. 204) Emendamento presentato dai Consiglieri Contu e Papandrea: dopo l'articolo 3 inserire l'articolo 3 ter: "'Interventi in materia di politiche sociali'.
Incrementare l'UPB 30011 (capitolo 11930R) di euro 300.000 per finanziare gli interventi in materia di politiche sociali a sostegno dei progetti per l'assistenza di pazienti ex OPP (l. 833/78).
Alla copertura della spesa si provvede per gli esercizi 2003, 2004 e 2005 con riduzione di pari importo della UPB 09011 (Bilanci e Finanze Bilanci Titolo I spese correnti)".
3bis.112) (rubricato n. 203) Emendamento presentato dai Consiglieri Contu e Papandrea: dopo l'articolo 3 inserire l'articolo 3 ter: "Interventi in materia di politiche sociali".
Incrementare l'UPB 30011 (capitolo 11894R) di euro 400.000 per finanziare gli interventi in materia di politiche sociali a sostegno di progetti per l'impiego di detenuti in semilibertà ammessi al lavoro (legge n. 45/95).
Alla copertura della spesa si provvede per gli esercizi 2003, 2004 e 2005 con riduzione di pari importo della UPB 09011 (Bilanci e Finanze Bilanci Titolo I spese correnti).
3bis.113) (rubricato n. 199) Emendamento presentato dai Consiglieri Contu e Papandrea: dopo l'articolo 3 inserire l'articolo 3 ter: "'Interventi in materia di politiche sociali' Incrementare l'UPB 30011 (capitolo 11898S) di euro 200.000 per finanziare gli interventi in materia di politiche sociali a sostegno dei progetti sulla prevenzione e recupero di minori vittime di reati di sfruttamento e abuso sessuale.
Alla copertura della spesa si provvede per gli esercizi 2003, 2004 e 2005 con riduzione di pari importo della UPB 09011 (Bilanci e Finanze Bilanci Titolo I - spese correnti)".
La parola al Consigliere Contu per l'illustrazione.



CONTU Mario

Presidente, svolgo un'unica illustrazione perché tutta la problematica riguarda le fasce deboli. Mi dispiace che l'Assessore vada via, perch avrei voluto interloquire con lei, ma mi pare che questo argomento l'abbiamo in parte trattato e sviscerato. Assessore, credo che c'è la necessità che lei quanto prima fornisca in Commissione un quadro il più possibile completo sull'intervento in materia di politiche sociali.
Nessuno di questi emendamenti riguarda gli asili nido, che è un aspetto importante, e la richiamo a tener conto di questa problematica.
L'aspetto che più mi sta a cuore riguarda il fatto che c'è bisogno di prestare maggiore attenzione a come nel campo dell'avvio al lavoro l'impegno di spesa venga speso completamente, perché dal confronto con l'Assessore risulta che vi siano dei residui su alcune leggi anche significative per quanto riguarda, in particolare, l'avvio al lavoro per persone in semilibertà o per l'inserimento lavorativo per situazioni di disagio sociale più ampio.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Assessore Cotto Mariangela.



COTTO Mariangela, Assessore alle politiche sociali e della famiglia

Ha ragione il Consigliere Contu quando dice che non siamo riusciti a spendere i fondi messi a disposizione dalla legge n. 45 relativa all'avvio al lavoro dei detenuti in semilibertà. Questo è avvenuto perché la Magistratura di sorveglianza ha avuto difficoltà a trovare i soggetti da avviare al lavoro.
L'argomento è stato dibattito nel corso di diversi incontri tra tutti i Direttori dei carceri e la Magistratura. Quest'anno abbiamo reinvestito la stessa cifra e cercato di eliminare gli ostacoli che si sono frapposti nel passato.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Contu per dichiarazione di voto.



CONTU Mario

Apprezzo la risposta dell'Assessore conoscendo la problematica, avendo visitato, in questi ultimi due mesi, tantissime carceri, in quanto stiamo completando come Gruppo un monitoraggio a tutto campo.
Io suggerirei di vedere, se veramente queste sono le intenzioni e se si ha consapevolezza delle difficoltà, come può intervenire la Regione. Vi è una gravissima carenza da parte dell'amministrazione penitenziaria soprattutto per quanto concerne la carenza di educatori, perché sono le persone abilitate per l'inserimento lavorativo. Questo è un problema che è stato sollevato spesso dal Gruppo Radicale.



CONTU Mario

PALMA Carmelo (fuori microfono)



CONTU Mario

Consigliere Contu, c'é un nostro emendamento, che lei non ha visto, che tratta proprio questo punto.



CONTU Mario

Se il Consigliere Palma è d'accordo, ritiro questi emendamenti e sottoscrivo l'emendamento dopo averne verificato il testo.



PRESIDENTE

Comunico che il Consigliere Contu ritira gli emendamenti nn. 3bis.110) 3bis. 111), 3bis.112) e 3bis. 113).
3bis.114) (rubricato n. 86) Emendamento presentato dai Consiglieri Manica Marcenaro, Placido, Suino, Ronzani, Muliebre e Riba: "In ottemperanza da quanto stabilito dall'articolo 10, comma 9, della L.R.
n.. 7/2001, l'UPB n. 30012 (Politiche sociali Persona - Famiglia Personale Socio-Assistenziale - Titolo II - spese d'investimento) della spesa è aumentata di euro 10.000.000,00 per l'anno 2003. La UPB n. 09012 (Fondo di riserva ) è diminuita per pari importo.
Tali risorse sono destinate ai Consorzi Socio Assistenziali per l'applicazione della legge n. 328/2000".
Comunico il ritiro dell'emendamento n. 3bis. 114).
3bis.115) (rubricato n. 137) Emendamento presentato dai Consiglieri Papandrea, Contu e Chiezzi: "In relazione a quanto previsto all'articolo 10, comma 9 della L.R. n.
7/2001, l'UPB n. 30012 (Politiche sociali persona famiglia personale socio assistenziale - Titolo II - spese d'investimento) della spesa è aumentata di euro 520.000,000.
La UPB n. 09012 (Fondo di riserva) è diminuita di pari importo.
Tali risorse sono destinate ad interventi a favore della popolazione zingara".
3bis.116) (rubricato n. 200) Emendamento presentato dai Consiglieri Papandrea e Contu: dopo l'articolo 3 inserire l'articolo 3 quater: "'Interventi in materia di politiche sociali'.
Incrementare l'UPB 30011 (capitolo 11975) di euro 100.000 per finanziare gli interventi in materia di politiche sociali a sostegno di progetti a favore della popolazione zingara (L.R. n. 26/93).
Alla copertura della spesa si provvede per gli esercizi 2003, 2004 e 2005 con riduzione di pari importo della UPB 09011 (Bilanci e finanze Bilanci Titolo I - spese correnti)".
La parola al Consigliere Contu per l'illustrazione



CONTU Mario

Signor Presidente, per la prima volta in questa città si è verificato un evento al quale non eravamo abituati: un corteo di Rom e Sinti ha attraversato il centro della città e si è recato in delegazione dal Prefetto.
Noi abbiamo avuto sempre timore, lo dico con molta franchezza, a mettere mano alla legge che riguarda la regolamentazione dei campi sosta degli aiuti e dei contributi, perché con l'aria che spira in certi Gruppi della maggioranza - che è per noi motivo di grande preoccupazione - non avrebbe avuto una corsia privilegiata.
Noi chiedevamo di adeguare questa normativa a quella della Regione Toscana, che ci è sembrata molto avanzata.
emerso un dato preoccupante: ci sono centinaia di bambini, nati in questi luoghi, che vivono nella nostra terra, ospiti delle nostre scuole da almeno un decennio, che non hanno genitori e non si possono registrare all'anagrafe perché ai loro genitori non viene riconosciuta l'identità.
Lei sa che molte delle etnie delle varie componenti della popolazione zingara - perché questo è il termine dei nomadi - provengono anche da regioni devastate dalla guerra, dove magari sono stati distrutti anche gli archivi. A tal proposito bisogna operare. È chiaro che questa è una competenza del Governo, ed è altrettanto chiaro che buona parte delle limitazioni al riconoscimento della popolazione nomade derivano da norme vessatorie votate, ahimé, dal Parlamento con la legge Bossi-Fini.
Credo che la Regione, per quanto possibile, debba svolgere un ruolo che già svolgono molti Enti locali. Lei sa che per quanto riguarda l'infanzia si pone al primo posto il bisogno della persona, perché al primo posto nelle politiche dell'assistenza sociale c'è la persona (e non l'etnia o la cultura). Questi bambini sono accolti nelle nostre scuole, pertanto occorre fare uno sforzo in più affinché si possa restituire dignità ed identità a queste persone, che rischiano di essere espulse. Una popolazione di nomadi in quale Stato può essere mandata? Questa è la domanda che vi pongo. Una popolazione apolide in quale Stato può essere rispedita? La Regione dovrà svolgere quel ruolo, perché non vorremmo che l'unica soluzione fosse quella praticata già da altri regimi. Non credo che questo sia coerente con la civiltà e con la nostra democrazia.
Siamo pronti a tutto. Però, nella pratica concreta, l'Amministrazione regionale dovrà offrire, per quanto di propria competenza, aiuto.
Certamente nelle riunioni ministeriali dovrà essere portatrice di questo disagio.
Se lei me lo permetterà (il Governo ne sarà già informato), le metteremo a disposizione la relazione che ci fornirà il Prefetto.



PRESIDENTE

La ringrazio, Consigliere Contu.
La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Cara Assessore Cotto, ci troviamo di nuovo a questo appuntamento, non per la prima volta. È la terza volta, in questa legislatura, che ci confrontiamo sul tema delle politiche messe in atto dal suo Assessorato nei confronti della popolazione nomade.
Vi è una costante in questo confronto. Questa costante è l'aria o l'atteggiamento molto compreso che l'Assessore Cotto mostra quando sente parlare di nomadi. Mentre interveniva il Consigliere Contu, guardavo l'Assessore, la quale, con aria molto compresa, sembrava farsi carico pienamente delle difficoltà di vita nelle quali queste popolazioni e i loro figli versano a causa di una insufficiente attenzione da parte dell'insieme delle comunità per le loro reali condizioni di vita, insufficiente attenzione che si manifesta nella mancanza di volontà di investire e di spendere concretamente i fondi stanziati a favore di strutture di vita, di servizi e di istruzione per queste popolazioni.
L'Assessore Cotto fa parte di una maggioranza che in uno degli appuntamenti precedenti si era anche distinta dalla parte del Gruppo della Lega Nord per alcuni emendamenti totalmente soppressivi di qualsiasi tipo di finanziamento a favore di queste popolazioni, tentativo che, se ben ricordo, era stato parzialmente rintuzzato all'interno della maggioranza con una diminuzione dello stesso stanziamento, ma con il mantenimento dello stesso.
Non so per quanto tempo l'Assessore Cotto potrà credibilmente assumere queste arie di comprensione senza portare in quest'Aula i risultati di una sua politica. Nell'ultima discussione, l'Assessore Cotto addusse a propria scusante il fatto che forse, nell'insieme, le somme a disposizione per realizzare ad esempio i campi nomadi erano insufficienti. Però l'Assessore Cotto segnalava altresì che, sia pure in questa insufficienza, non si riusciva nemmeno a spendere quel poco che si era stanziato, a causa di resistenze da parte delle Comunità locali, dei Sindaci, delle Amministrazioni, a realizzare e a spendere queste somme. Allora le dissi: "Cara Assessore Cotto, lei cosa sta facendo per rimuovere questi ostacoli per creare sensibilità, per fare in modo che tutto venga speso e, anzi, che si chieda di più di quanto c'è, in modo da poterlo stanziare e spendere successivamente?".
Oggi siamo a quel "successivamente". Assessore Cotto, le chiedo cosa ci sia di nuovo rispetto a quella discussione, quali risultati sono stati raggiunti e quali iniziative ha intrapreso, nei confronti delle Amministrazione comunali, per indurre le stesse a farsi carico di questo "problema di civiltà" per tutti, anche per le popolazioni nomadi, che, di volta in volta, ospitano questi territori. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Papandrea; ne ha facoltà.



PAPANDREA Rocco

Anch'io credo che bisognerebbe prendere in considerazione seriamente questo emendamento. La scorsa settimana ho partecipato ad un incontro di una delegazione di Rom e Sinti con il Prefetto. Da questo incontro è emerso una riduzione dell'impegno delle comunità locali nei confronti di queste popolazioni e tutta una serie di problemi che sorgono rispetto alla loro possibilità di inserimento.
In particolare c'erano una serie di difficoltà, non sempre riconducibili alla Regione, ma a problemi più generali, rispetto alla possibilità di accedere a borse di formazione e lavoro che sono state utilizzate in passato.
In questa discussione emergeva, anche da parte del Prefetto, una valutazione positiva delle azioni intraprese negli anni precedenti; si parlava di Torino come una situazione non delle peggiori e di come, la capacità che negli anni si è attenuata ad intervento della comunità locale, favorisse un inserimento delle popolazioni nomadi, ormai sempre meno nomadi; e come tutta una serie di problematiche che vengono normalmente collegate all'esistenza di queste popolazioni nella nostra realtà, fossero minori (mi riferisco ai problemi legati all'ordine pubblico).
Siamo di fronte al fatto che, certe politiche, dimostrano una efficacia, d'altro canto, spesso, sentiamo dire, quando parliamo di un fenomeno diverso, ma collegato, come quello dell'immigrazione, sentiamo dire, dicevo, in particolare dal centrodestra, di non accogliere gli immigrati, ma di aiutarli nel loro Paese. Nel caso dei nomadi, quindi, vuol dire aiutarli qui.
Proprio perché sono efficaci politiche di inserimento, politiche che facilitano l'accesso ad una serie di servizi - ad esempio la possibilità per i loro figli, di inserirsi nella scuola pubblica - incrementare quanto la Regione ha già fatto nel passato, dare un maggiore intervento e, magari cercare di renderlo più efficace, è importante. E' una strada da perseguire, non rovinare il lavoro svolto fino adesso, ma cercare di renderlo più forte ed efficace. Pensiamo che, oggi come oggi, un maggior stanziamento su questo capitolo potrebbe essere un buon segnale per l'esterno e non credo che per il Bilancio regionale sia drammatico. Se verificassimo il modo in cui vengono spesi i soldi del bilancio regionale si potrebbe trovare il modo per intervenire più in questo campo e contenere la spesa su altri.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Cotto Mariangela per il parere della Giunta.



COTTO Mariangela, Assessore delle politiche sociali e della famiglia

Per quanto riguarda il discorso dell'integrazione, questa non è venuta a meno da parte dei Consorzi, degli Enti gestori, ecc. Basta vedere figli di nomadi che arrivano al diploma, basta vedere nomadi che hanno accesso alle case popolari.
Sul discorso dei minori voglio tranquillizzare il Consigliere Contu: è vero, aumenta il numero dei minori senza famiglie, dei minori non accompagnati, in risposta abbiamo predisposto il progetto "Tutti i bambini hanno diritto ad una famiglia" che viene seguito assieme ai Servizi sociali dei comuni.
Diverso è il discorso a cui faceva riferimento il Consigliere Chiezzi dei campi nomadi. Ho già avuto modo di dire che su 1206 comuni del Piemonte, solo 28 hanno il problema dei campi nomadi, riescono difficilmente, in passato lo abbiamo visto, a spendere i soldi. Nel frattempo, per tranquillizzare il Consigliere, comunico che è stato risolto il problema del campo di Villafalletto, ma dopo otto, nove anni.
Siamo in collegamento con la Regione Toscana, la materia è agli esami degli Assessori alle Politiche sociali regionali perché è un problema, come diceva il Consigliere Papandrea, anche di ordine pubblico che deve essere visto facendo tesoro dell'esperienze di chi è andato più avanti.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire, per dichiarazione di voto, il Consigliere Marcenaro; ne ha facoltà.



MARCENARO Pietro

Per dichiarazione di voto a favore dell'emendamento presentato.
Voi sapete che la questione del comportamento e dell'atteggiamento nei confronti dei nomadi, rappresenta una delle vergogne della Giunta regionale. E' un punto sul quale voi avete scelto, come Giunta, una linea di cedimento ad un ricatto demagogico e populista di una componente della vostra maggioranza, di un ricatto che ha negato la possibilità di finanziamento a quegli stessi piani a quegli stessi progetti che comuni amministrati da maggioranze con la vostra partecipazione, avevano presentato. Penso che questo sia uno degli aspetti meno edificanti della vostra esperienza politica.
Diamo un voto favorevole per rimarcare una questione che dovrebbe agitare le coscienze di tutti, in particolare di coloro che, del richiamo culturale, non solo politico, a valori di solidarietà, hanno fatto elemento di una qualche importanza, e sanno benissimo di trovarsi, su questo punto in una posizione insostenibile: vero Assessore Leo? Vero Assessore Cotto che queste cose le conoscete meglio di me?



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'emendamento n. 3 bis.115) Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'emendamento n. 3 bis.116) Il Consiglio non approva.
3bis.117) (rubricato n. 11) Emendamento presentato dai Consiglieri Palma e Mellano: "Nell'allegato A è inserita la seguente variazione: l'UPB 30021 (politiche sociali - Verifica finanziamento enti gestori Titolo I - Spese correnti) è aumentata di 600.000 Euro, finalizzati alla stipulazione di convenzioni fra gli enti gestori delle prestazioni assistenziali di cui alla L.R. n. 62/95 e l'amministrazione penitenziaria volte a potenziare la dotazione di personale sociale - e in particolare educatori - all'interno degli istituti di pena.
La copertura è assicurata mediante riduzione di pari importo dell'UPB 09021 (Bilanci e Finanze - Titolo I - Spese correnti)" .
Comunico l'aggiunta di firma all'emendamento del Consigliere Contu.
La parola al Consigliere Palma per l'illustrazione.



PALMA Carmelo

Si tratta di un emendamento che, a differenza della gran parte degli emendamenti presentati rispetto alla legge finanziaria e al bilancio di previsione del pluriennale 2003-2005, interviene, prima di tutto tecnicamente come una vera variazione di bilancio, non ricorrendo alle risorse previste dal fondo di riserva. Interviene a fronte di una situazione di emergenza, in qualche modo conclamata e riconosciuta dalla stessa Giunta regionale, relativa alla dotazione organica, in generale, di personale amministrativo ma, in particolare, di personale sociale e, ancora più in particolare, di educatori negli istituti di pena del Piemonte.
La situazione in Piemonte è molto grave, nelle piante organiche delle carceri piemontesi esistono solamente 31 educatori effettivi, di cui tre part-time; la popolazione carceraria, alla fine del 2002, recito dei dati dalla relazione del Procuratore Generale della Corte d' Appello di Torino Dott. Caselli, ammontava a 4695 unità. Questo significa che, mediamente ciascun educatore ha incarico fra i 150 e i 160 detenuti, badando il fatto che ad essi spettano le competenze più svariate, prime fra tutte il rapporto di osservazione e di trattamento, condizione necessaria ed indispensabile per usufruire dei benefici previsti dalla normativa. In assenza di attività trattamentale, il comportamento dei Tribunali di Vigilanza, già di per sé particolarmente restrittivo, si limita a rigettare le istanze di beneficio.
L'emendamento interviene a favore degli Enti locali affinché essi possano, in forma diretta laddove esercitano direttamente (come il Comune di Torino) competenze assistenziali, o in forma associata laddove abbiano costituito consorzi, oppure in forma indiretta laddove abbiano conferito funzioni socio-assistenziali alle ASL, stipulare convenzioni con l'Amministrazione regionale delle carceri, per mettere a disposizione personale sociale, in particolare educatori, nelle carceri piemontesi.
Secondo i nostri conti, ciò porterebbe alla dotazione, per il 2003, di educatori nelle carceri piemontesi da 31 unità (di cui tre part-time) ad oltre 50 unità. Con i 600 mila euro previsti, con l'emendamento di bilancio, sarebbe possibile mettere a disposizione, nei modi diversi (convenzioni o varie forme di rapporto con il personale) 22/25 unità di personale socio-assistenziale. Significherebbe dimezzare il carico unitario di ciascun educatore, o assistente sociale, e raddoppiare i tempi di iniziativa degli educatori stessi, rispetto al Tribunale di Sorveglianza e alle istanze che ad esso vengono presentate.
E' un emendamento non particolarmente oneroso i cui risultati, non solo in termini sociali complessivi, ma anche in termini di efficienza, sono rilevanti: si raddoppia, con un investimento intorno al miliardo di vecchie lire, la dotazione di educatori nelle carceri piemontesi.
Ultima considerazione. Annualmente inseriamo a bilancio fondi ingenti per consentire, da una parte assistenza post-penitenziaria e, dall'altra il re-inserimento sociale ed occupazionale degli ex detenuti. Molti di questi fondi residuano in esercizio semplicemente perché la macchina, visto l'imbuto dell'Amministrazione carceraria e dei Tribunali di Sorveglianza non è in grado di produrre una domanda sufficiente all'offerta di fondi e di disponibilità che la Regione mette a disposizione. L'effetto indiretto dell'emendamento è di spendere - tutti e meglio - i soldi che la Regione ogni anni mette a bilancio sul re-inserimento sociale ed occupazionale dei detenuti. A mio avviso, si creerebbe un effetto moltiplicatore di beneficio anche su altri aspetti del bilancio (innanzitutto la legge regionale n.28).
Quale primo firmatario dell'emendamento do la piena disponibilità come già fatto dal Consigliere Contu - a recepire firme di tutti di Consiglieri che lo volessero sottoscrivere ed invito caldamente la Giunta a farlo proprio, dando seguito ad una disponibilità che mi pare indirettamente, la Giunta abbia già ampiamente manifestato nelle scorse settimane.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ronzani; ne ha facoltà.



RONZANI Wilmer

Sottoscriviamo, come Gruppo dei DS, l'emendamento, poiché risolve una delle questioni aperte nelle carceri della nostra regione. I problemi sono diversi e non abbiamo né la competenza né le risorse per affrontarli (penso alle questioni sull'affollamento carcerario e del personale di Polizia Penitenziaria). L'emendamento si pone un obiettivo concreto: risolvere la questione degli educatori. Ma attraverso quali strumenti? Se ho capito bene, si interviene dando la possibilità ai consorzi socio-assistenziali di sottoscrivere convenzioni con la Direzione Regionale affinché sia possibile, con l'investimento che immaginiamo e che è possibile effettuare con la legge finanziaria di quest'anno, raddoppiare il numero degli educatori.
E' una proposta che va nella direzione giusta ed è per questo che annuncio il voto favorevole del nostro Gruppo.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Pichetto Fratin.



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al bilancio e alle finanze

La Giunta, per le motivazioni espresse anche dal proponente l'emendamento, lo accoglie e chiede agli Uffici (e naturalmente ai proponenti) di inserirlo nell'allegato 3 (emendamento nell'emendamentone).
Si tratta di un problema di ordine tecnico - che vorrei che rimasse solo a verbale - che modifica: anziché "nuovo articolo, emendamento al 3 bis", diventa "un emendamento all'emendamentone della Giunta".



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Palma.



PALMA Carmelo

Dal punto di vista tecnico sono totalmente d'accordo; ponevo solo una questione al Presidente. Ho l'impressione - non su questo emendamento, su cui concordo che la fisionomia della nostra discussione lo porti ad essere emendamento dell'emendamentone - che una serie di emendamenti finiti, per ragioni a me incomprensibili, nel 7 bis (che configuravano variazioni di bilancio, ad esempio in materia sanitaria) debbano anch'essi configurarsi come emendamenti all'emendamentone.
E' un problema che il Presidente verificherà emendamento per emendamento. Per il resto, esprimo parere favorevole.



PRESIDENTE

Precisamente, tutta la parte relativa all'edilizia sanitaria e alla crisi industriale sono articoli autonomi e quindi non modifiche di allegati.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cattaneo; ne ha facoltà.



CATTANEO Valerio

Come Gruppo di Forza Italia, condividendo lo spirito dell'emendamento chiediamo di sottoscriverlo e voteremo favorevolmente. L'aspetto importante di chi vive in carcere e i problemi che da questo ne derivano, erano già stati posti, dal nostro Gruppo, all'attenzione del Consiglio regionale in due distinte occasioni e in occasione della discussione del bilancio di previsione, relativamente all'esercizio 2002.
Come Capogruppo di Forza Italia chiederò di sottoscriverlo e voteremo favorevolmente la proposta.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'emendamento n. 3bis. 117).
Il Consiglio approva.
3bis.118) (rubricato n. 84) Emendamento presentato dai Consiglieri Manica Marcenaro, Placido, Suino, Ronzani, Riggio, Muliere e Riba: "In ottemperanza a quanto stabilito dall'articolo 10, comma 9, della L.R.
n. 7/2001, l'UPB n. 30021 (Politiche sociali verifica finanziamento Titolo I - Spese correnti) della spesa è incrementato di Euro 250.000.000,00. La UPB n. 09011 (Fondo di riserva) è diminuita per pari importo.
Tali risorse sono destinate al riequilibrio delle risorse finanziarie agli Enti gestori delle attività socio-assistenziali".
Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'emendamento n. 3 bis.118), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
3bis.119) (rubricato n. 85) Emendamento presentato dai Consiglieri Manica Marcenaro, Placido, Suino, Ronzani, Riggio, Muliere e Riba: "In ottemperanza a quanto stabilito dall'articolo 10, comma 9, della L.R.
n. 7/2001, l'UPB n. 30021 (Politiche sociali verifica finanziamento enti gestori ist.. - Titolo I - spese correnti) della spesa è aumentata di Euro 20.658.275,96. La UPB n. 09011 (Fondo di riserva) è diminuita per pari importo.
Tali risorse sono destinate a coprire il fabbisogno per l'accreditamento delle nuove strutture per anziani non autosufficienti".
Comunico che tale emendamento è ritirato.
3bis.120) (rubricato n. 202) Emendamento presentato dai Consiglieri Contu e Papandrea: dopo l'articolo 3 inserire l'articolo 3 quater: "'Interventi in materia di politiche sociali'.
Incrementare l'UPB 30032 (capitolo 20490S) di Euro 1.000.000, per finanziare gli interventi in materia di politiche sociali a sostegno di comuni e consorzi per l'impianto e l'arredamento degli asili nido (legge n.
1004/71).
Alla copertura della spesa si provvede per gli esercizi 2003, 2004 e 2005 con riduzione di pari importo della UPB 09011 (Bilanci e Finanze Bilanci Titolo I spese correnti)".
La parola al Consigliere Contu, per l'illustrazione.



CONTU Mario

Assessore, qui c'è un problema di politiche, e lei lo sa benissimo. E' chiaro che, se la scelta che si opera è quella di finanziare i micro nidi lei dà un certo tipo di risposta. Le segnalo, però, un fatto che lei probabilmente conosce già: la maggior parte dei nidi pubblici, a causa della ristrettezza economica dei Comuni, sono costretti a chiudere il servizio o ad affidarlo ai privati. L'affidamento ai privati ha la conseguenza ineluttabile di deregolamentare il mercato del lavoro. E' evidente che una delle voci che insiste maggiormente sul costo pro-capite del bambino è sicuramente quella del personale. Chiediamo, pertanto, di intervenire a sostegno degli Enti locali, facendo in modo che la legge di riferimento (la legge n. 3) abbia un capitolo di dotazione sufficiente per poter aiutare i Comuni a risolvere le problematiche relative all'arredo e al ricambio dell'arredo, che rappresenta una delle spese significative che gli asili nido devono affrontare nel corso della gestione.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'emendamento n. 3 bis. 120), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
3bis.121) (rubricato n. 134) Emendamento presentato dai Consiglieri Papandrea, Contu e Chiezzi: "In relazione a quanto previsto all'articolo 10, comma 9, della L.R. n.
7/2001, l'UPB n. 31032 (Beni culturali musei e patrimonio culturale Titolo II - spese d'investimento) della spesa è aumentata di euro 400.000,00.
La UPB n. 09012 (Fondo di riserva) è diminuita di pari importo.
Tali risorse sono destinate ai comuni per la conservazione e valorizzazione dei locali storici".
Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'emendamento n. 3 bis. 121), sul quale la Giunta ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
3bis.122) (rubricato n. 135) Emendamento presentato dai Consiglieri Papandrea, Contu e Chiezzi: "In relazione a quanto previsto all'articolo 10, comma 9, della L.R. n.
7/2001, l'UPB n. 31032 (Beni culturali musei e patrimonio culturale titolo II spese d'investimento) della spesa è aumentata di euro 300.000,00.
La UPB n. 09012 (Fondo di riserva) è diminuita di pari importo.
Tali risorse sono destinate ai comuni per il censimento dei locali storici e per iniziative di promozione e valorizzazione".
Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'emendamento n. 3 bis.122), sul quale la Giunta ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
3bis.123) (rubricato n. 136) Emendamento presentato dai Consiglieri Contu Papandrea e Chiezzi: "In relazione a quanto previsto all'articolo 10, comma 9, della L.R. n.
7/2001, l'UPB n. 31032 (Beni culturali musei e patrimonio culturale titolo II spese d'investimento) della spesa è aumentata di euro 200.000,00.
La UPB n. 09012 (Fondo di riserva) è diminuita di pari importo.
Tali risorse sono destinate ai comuni per il finanziamento dei programmi annuali di valorizzazione e tutela seguenti in osservanza ai criteri previsti dal catalogo dei beni culturali architettonici".
Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'emendamento n. 3 bis. 123), sul quale la Giunta ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
3bis.124) (rubricato n. 178) Emendamento presentato dai Consiglieri Papandrea, Contu e Chiezzi: "In relazione a quanto previsto all'articolo 10, comma 9, della L.R. n.
7/2001, l'UPB n. 31032 (Beni culturali musei e patrimonio culturale titolo II spese d'investimento) della spesa è aumentata di euro 500.000,00.
La UPB n. 09012 (Fondo di riserva) è diminuita di pari importo.
Tali risorse sono destinate ai comuni per il censimento e la realizzazione del catalogo dei caratteri tipologici e decorativi con significato culturale, storico, architettonico e ambientale".
Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'emendamento n. 3 bis. 124), sul quale la Giunta ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
3bis.125) (rubricato n. 217) Emendamento presentato dai Consiglieri Muliere, Ronzani e Manica: dopo l'articolo 3 è aggiunto l'articolo 1 bis così descritto: "Articolo 3 bis (Società Mutuo Soccorso) In ottemperanza a quanto stabilito dall'articolo 8 della L.R. n. 7/2001 l'UPB n. 31032, capitolo 20460 è aumentata per un importo pari a euro 500.000,00. La UPB 09012 è diminuita per pari importo. Tale incremento è destinato alla copertura della quota di finanziamento regionale all'interno del progetto INTERREG 3 Italia-Svizzera 'Un filo d'acqua'".
La parola al Consigliere Muliere, per l'illustrazione.



MULIERE Rocco

Questo emendamento, teso a finanziare il progetto INTERREG Italia Svizzera, denominato "Un filo d'acqua", è legato ad un progetto cui ha aderito l'Assessorato alla cultura, che coinvolge le società di mutuo soccorso. E' un progetto che riguarda l'Italia e la Svizzera ed ha carattere di promozione del turismo. Tra l'altro, questa possibilità di finanziamento è determinante per quanto riguarda la realizzazione del progetto stesso. Da quanto ho capito, solo con l'approvazione dell'emendamento si potrebbe verificare tale possibilità. E' un progetto interessante; credo che l'Assessore alla cultura lo conosca, quindi sarebbe opportuno finanziare questo progetto.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Pichetto Fratin.



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al bilancio e alle finanze

Chiedo scusa: se, come ho capito, il progetto è inserito nell'INTERREG la quota di cofinanziamento è automaticamente compresa nel fondo del cofinanziamento, che è capiente perché è calcolato su tutte le quote di cofinanziamento (Unione Europea e Repubblica Italiana). Se il progetto è stato accolto nell'INTERREG, c'è la garanzia che è coperto e non è necessaria alcuna integrazione, perché un apposito capitolo comprende anche questi progetti.
Chiedo, pertanto, al collega Muliere di ritirare l'emendamento.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE RIBA



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Muliere per dichiarazione di voto.



MULIERE Rocco

Se è così, ritiro l'emendamento.
Se è possibile, chiedo di verificare nel giro di poco tempo se questo progetto è già finanziato. Se è così, ritiro l'emendamento, perché non ha ragione di rimanere in vita.



PRESIDENTE

Comunico che il Consigliere Muliere ritira l'emendamento n. 3bis. 125).



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE TOSELLI



PRESIDENTE

3bis.126) (rubricato n. 69) Emendamento presentato dai Consiglieri Contu e Papandrea: dopo l'articolo 3 inserire l'articolo 3 bis: "'Interventi in materia scolastica'.
Incrementare l'UPB n. 31041 (capitolo 11290R) di euro 5.000.000 per finanziare gli interventi straordinari in materia di diritto allo studio (L.R. n. 16/92) a sostegno degli Enti delegati per l'esercizio delle funzioni in materia di diritto allo studio nell'ambito universitario.
Alla copertura della spesa si provvede per gli esercizi 2003, 2004 e 2005 con riduzione di pari importo della UPB 09011 (Bilanci e Finanze Bilanci Titolo I - spese correnti)".
La parola al Consigliere Contu per l'illustrazione.



CONTU Mario

Grazie, Presidente.
Devo dare atto di una cosa: in occasione del bilancio 2002, la nostra battaglia aveva consentito di erogare 5 mila borse di studio universitarie a favore di studenti che erano stati esclusi.
Per fare quell'operazione vi fu un atto di rinuncia giustificativa da parte della maggioranza, perché prendeva atto dell'impossibilità, stante le difficoltà dell'iter procedurale della legge sui buoni scuola, di spostare quelle risorse. Devo dire che fu una cosa giusta.
Vi era stato un picco anomalo di richieste, e oggi siamo preoccupati io quindi manterrò questo emendamento - perché il valore di stima, e quindi di bilancio, non si è attestato sul dato delle 12 mila borse di studio dell'anno precedente, ma è stato decurtato. Quindi, non è stato aggiunto l'importo che l'anno scorso si era stornato e si era trasferito da altro capitolo.
Non sto a spendere altre parole sul diritto allo studio universitario su come l'Università torinese abbia raggiunto anche punti di eccellenza e abbia fatto da trattore.
Ingenerosamente qualcuno ha voluto attribuire questa attrazione fatale da parte degli studenti, a scegliere il sistema universitario torinese come quello in grado di erogare le borse di studio.
Devo dire che proprio così non è, e quindi bisognerebbe correggere questa manovra, incrementando opportunamente i capitoli e sapendo che qualora dall'analisi delle domande pervenute, dalla loro ammissibilità e stante la procedura in corso di modifica per la loro erogazione, che non può essere più attuata nel 2003.
Comunque l'obiettivo era sostanzialmente quello di riuscire ad incrementare quel capitolo, sapendo che gli eventuali residui evidentemente potranno essere ricollocati.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'emendamento 3bis. 126), sul quale la Giunta ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
3bis.127) Emendamento (rubricato n. 80) presentato dai Consiglieri Manica Marcenaro, Placido, Suino, Ronzani, Riggio, Muliere e Riba: "In ottemperanza da quanto stabilito dall'articolo 10, comma 9, della L.R.
n. 7/2001, l'UPB n. 31041 (Beni culturali università ed Istituti scientifici - Titolo I - correnti) della spesa è aumentata di euro 4.683.000,00 con il fine di finanziare il diritto allo studio universitario. La UPB 09011 è diminuita per pari importo".
La parola al Consigliere Placido per l'illustrazione.



PLACIDO Roberto

Grazie, Presidente. Abbiamo presentato questo emendamento, partendo anche dall'impegno della Giunta regionale sulla materia riguardante lo studio universitario, ricordando che è stato presentato dalla Giunta un disegno di legge che andava nella direzione dello studio universitario che poi per una serie di implicazioni è confluito nella legge n. 16 relativa sempre alla materia universitaria - e che cerca di incrementare le risorse, che non sono solo le borse di studio, ma una materia più ampia.
E' in questa direzione che abbiamo presentato questo emendamento di 4 milioni 683 mila euro, convinti che possa incontrare la condivisione innanzitutto dell'Assessore Pichetto Fratin, perché è colui che controlla i cordoni di questa borsa. Mi sembra però che questo cordone si stia consumando; speriamo che si spezzi del tutto, in modo che si possa utilizzare nella maniera più completa possibile.
Riteniamo che questa sia una delle materie fondamentali, insieme alla sanità, all'assistenza, ai LEA, ai posti nelle RAF e nella RSA. Insieme alle materie legate alla legge sul diritto allo studio e alla parte relativa alle attività culturali, riteniamo lo studio universitario una delle cose significative.
Questo emendamento va in quella direzione, perché siamo convinti che se la Giunta regionale vuol fare seguire alle dichiarazioni i fatti e interviene con un nuovo disegno di legge che rientra poi nella vecchia legge n. 16, non può che concordare, condividere e sottoscrivere e dare un parere favorevole a questo nostro emendamento.
Altrimenti ci troveremmo nella situazione particolare di una Giunta regionale che, da un lato, dichiara interesse ed attenzione per lo studio universitario e, dall'altro, le dichiarazioni non sono conseguenti ai fatti.
Cercavo di capire se potevo partecipare anch'io alla risata, ma ne sono perso un pezzo, poi me la farò raccontare, perché deve essere particolarmente interessante.
Assessore, sono anche curioso, non è una cifra clamorosa per la materia. Se lei vede, 4 milioni 683 mila, non è presentata a caso, perch tende a incrementare, a ripristinare di una cifra precisa l'UPB 31041.
Con queste motivazioni, siamo speranzosi e fiduciosi di sentire l'Assessore Pichetto Fratin concordare con noi e dare un parere positivo da parte della Giunta, penso condiviso dall'Assessore Leo. A questo punto, non potremo che votare in maniera più che favorevole, non solo favorevole, ma più che favorevole.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Pichetto Fra tin.



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al bilancio e alle finanze

Siamo vicini negli alti valori, ma scarsi nelle valute. L'importo di 4 milioni e 600 mila euro è certamente rilevante e tutt'altro che irrilevante. E' tale che, visto il quadro in cui siamo, non è assolutamente supportabile; questo determinerebbe una serie di altre valutazioni probabilmente, sui meccanismi, che, in altra sede e in altro modo, potranno essere svolte. Purtroppo, l'indicazione di prelievo all'UPB 9011 non è più possibile, pertanto non si può più accogliere alcun emendamento che vada a pescare, peraltro di questa entità, da quel capitolo.
Per quanto riguarda la questione di merito e di regolamentazione, va poi vista nelle sedi opportune, che sono la VI Commissione o materia similare.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Marcenaro per dichiarazione di voto.



MARCENARO Pietro

Signor Presidente, interveniamo perché, per quanto ci riguarda, siamo ad un punto caratterizzante del bilancio della vostra Giunta regionale.
Stiamo parlando della università, ma una valutazione politica più compiuta richiederebbe, naturalmente, che la questione università fosse considerata nel quadro dell'insieme delle scelte che voi avete compiuto, che riguardano il diritto allo studio e la formazione.
Le scelte che la vostra Giunta regionale compie sul terreno dell'università, dell'istruzione e della formazione vanno viste, a noi pare, nel quadro delle politiche generali che caratterizzano l'azione di governo e che segnano fortemente gli indirizzi scelti dal nostro Paese in questa fase.
E' significativo il fatto, sia che si osservi il quadro nazionale delle politiche della formazione, dell'istruzione e dell'università, sia che si osservi il quadro delle politiche locali, di essere in presenza di un nettissimo ridimensionamento delle risorse messe a disposizione, che, al contrario, sono considerate da ciascuno e da voi stessi retoricamente declamate come la principale delle leve per una politica di sviluppo capace di portare il nostro Paese al livello di modernizzazione necessario.
Al contrario, mentre continuate a espandere la spesa corrente e a non intervenire su una serie di spese burocratiche, che caratterizza il vostro comportamento, operate una politica di tagli. Quando si tratta di ridurre riducete questi capitoli, lo fa a Roma il Ministro Moratti per conto del Governo Berlusconi, lo fate voi qui con la riduzione secca delle risorse a disposizione della formazione e dell'università.
In questo, per quanto ci riguarda, c'è una connotazione politica di fondo delle vostre scelte e della vostra politica.
Aggiungo un elemento che vorrei che consideraste: voi capite che gli annunci politici, anche in questi ultimi giorni, che provengono da importanti esponenti di forze della maggioranza, annunciando per i prossimi mesi e per le prossime settimane la ripresa di priorità, quale quella del trasferimento di risorse alle scuole private, sul capitolo dei buoni scuola, in questo contesto di riduzione delle risorse a disposizione della formazione e dell'istruzione pubblica, del sostegno al diritto allo studio di tutti, assumono un significato che a noi pare ancora più grave.
Credo che voi sappiate che vi muovete in una direzione che è contraria non solo all'opinione della gran parte delle istituzioni rappresentative del Piemonte e al parere espresso dalla grande maggioranza dei Sindaci e degli amministratori di questa Regione, ma che contrasta con le convinzioni dell'opinione pubblica e della grande maggioranza dei cittadini piemontesi.
Per questa ragione, questi emendamenti e questa linea che abbiamo proposto rappresentano una richiesta di modificazione radicale di una scelta che caratterizza negativamente le vostre politiche e le vostre impostazioni sulla linea di bilancio.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Brigandì per dichiarazione di voto.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Calma, non c'è nessun motivo...



BRIGANDI' Matteo, Assessore alla formazione professionale

Intervengo come Assessore, devo dire due parole a chiarimento, se è possibile.



PRESIDENTE

Assessore Brigandì, siamo alle dichiarazioni di voto, può intervenire solo come Consigliere.



BRIGANDI' Matteo, Assessore alla formazione professionale

Mi prenoto per il prossimo turno.



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE COTA



PRESIDENTE

Va bene.
Indico la votazione, mediante il procedimento elettronico, del l'emendamento n. 3bis. 127), sul quale la Giunta ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
3bis.128) (rubricato n. 267) Emendamento presentato dalla Giunta regionale a firma dell'Assessore Pichetto Fratin e dai Consiglieri Angeleri, Galasso Manica, Giordano, Cattaneo e Rossi Oreste: dopo l'articolo 3 inserire l'articolo 3 bis: "'Interventi in materia scolastica'.
Incrementare l'UPB 32011 (capitolo 11260R) di euro 1.000.000,00 per finanziare gli serventi straordinari a sostegno di progetti per l'integrazione dell'handicap nella scuola materna, elementare, media inferiore e superiore.
Alla copertura della spesa si provvede per gli esercizi 2003, 2004 e 2005 con riduzione dio pari importo della UPB 09011 (Bilanci e Finanze - Titolo I - spese correnti)".
Questo primo emendamento è firmato da tutti i Gruppi, che chiede di incrementare l'UPB 31011 di euro 400 mila per finanziare gli interventi straordinari a sostegno di progetti per l'integrazione dell'handicap nella scuola materna.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

No, un milione, è corretto a penna, ma non si capisce.



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al bilancio e alle finanze (fuori microfono)

Un milione.



PRESIDENTE

Un milione.
Il primo firmatario è la Giunta regionale, direi che l'emendamento si illustra da solo.
La parola all'Assessore Pichetto Fratin.



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al bilancio e alle finanze

Consigliere Contu, questo emendamento assorbe il 40, 41 e 42, ossia raggruppa i vari ordini di scuola. Questo emendamento è stato presentato dalla Giunta, chiedendo la firma dei Capigruppo o dei Consiglieri che ritenevano di firmarlo. A questo punto, chiederei il ritiro degli altri emendamenti, perché vengono superati da questo emendamento.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Brigandì.



BRIGANDI' Matteo, Assessore alla formazione professionale

Grazie, Presidente. Intervengo solo per dire che il Consigliere Marcenaro scientemente o non scientemente ha detto una cosa non vera.



BRIGANDI' Matteo, Assessore alla formazione professionale

MARCENARO Pietro (fuori microfono)



BRIGANDI' Matteo, Assessore alla formazione professionale

Presidente, l'Assessore Brigandì interviene con quale delega?



PRESIDENTE

Assessore della Giunta Ghigo ed ha diritto di intervenire sulla discussione di un emendamento; rappresentando il parere della Giunta è all'interno di questa Giunta la sua posizione.
materia attinente alla sua delega.



BRIGANDI' Matteo, Assessore alla formazione professionale

Volevo dire che scientemente o non scientemente il Consigliere Marcenaro ha detto il falso, visto che non si preferiva la parola precedentemente pronunciata, in quanto la Formazione Professionale non ha decurtato una lira rispetto al budget dell'anno scorso.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Contu.



CONTU Mario

Presidente, siccome non ho sottomano l'emendamento, può rileggere il testo esatto, perché mi è venuto un dubbio.



PRESIDENTE

Incrementare l'UPB 32011 di euro 1.000.000.



CONTU Mario

Presidente, manca un aggettivo importante: "Per finanziare gli interventi straordinari a sostegno di progetti per l'integrazione dell'handicap nella scuola materna, elementare, media inferiore e superiore 'statale'".
Assessore, il senso degli emendamenti proposti, che sono stati accorpati, era inequivocabile.
Chiedo di integrare l'emendamento, perché è l'interpretazione autentica dei nostri emendamenti.



PRESIDENTE

L'emendamento è stato predisposto dalla Giunta ed altri Consiglieri. Il testo che abbiamo è questo: "...per l'integrazione dell'handicap nella scuola materna, elementare, media inferiore e superiore".
La parola all'Assessore Leo.



LEO Giampiero, Assessore all'assistenza e all'edilizia scolastica

Ovviamente l'emendamento si riferisce a tutte le scuole e rappresenta una positività per tutti. Sono contento che la Giunta abbia predisposto questo emendamento. È un dato molto positivo. Non vedo il problema.



PRESIDENTE

Indìco la votazione, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento n.
3bis. 128) tale emendamento.
Il Consiglio approva.
3bis.129) (rubricato n. 252) Emendamento Presentato dai Consiglieri Angeleri, Deorsola, Tomatis, Scanderebech e Costa Rosa Anna: dopo l'articolo 3 inserire l'articolo 3 bis: "'Interventi in materia scolastica'.
Incrementare l'UPB 32011 (capitolo 11260R) di euro 500.000,00 per finanziare gli interventi straordinari a sostegno di progetti per l'integrazione dell'handicap nella scuola materna.
Alla copertura della spesa si provvede per gli esercizi 2003, 2004 e 2005 con riduzione di pari importo della UPB 09011 (Bilanci e Finanze - Titolo I - spese correnti)".
Tale emendamento è ritirato.
3bis.130) (rubricato n. 250) Emendamento presentato dai Consiglieri Angeleri, Deorsola, Tomatis, Scanderebech e Costa Rosa Anna: dopo l'articolo 3 inserire l'articolo 3 bis: "'Interventi in materia scolastica'.
Incrementare l'UPB 32011 (capitolo 11260R) di euro 1.000.000,00 per finanziare gli interventi straordinari a sostegno di progetti per l'integrazione dell'handicap nella scuola elementare.
Alla copertura della spesa si provvede per gli esercizi 2003, 2004 e 2005 con riduzione di pari importo della UPB 09011 (Bilanci e Finanze - Titolo I spese correnti)".
Tale emendamento è ritirato.
Dichiaro assorbiti, dall'approvazione dell'emendamento 3bis.128), gli emendamenti nn. 3bis.131) (rubricato n. 131), 3bis.132) (rubricato n. 40) 3bis.136) (rubricato n. 46), 3bis.137) (rubricato n. 43), 3bis.138) (rubricato n. 44), 3bis.139) (rubricato n. 45), 3bis.140) (rubricato n.
47), 3bis.141) (rubricato n. 48), 3bis.142) (rubricato n. 49), 3bis.143) (rubricato n. 50), 3bis.144) (rubricato n. 50), 3bis.145) (rubricato n.
52), 3bis.146) (rubricato n. 53), 3bis.147) (rubricato n. 54), 3bis.48) (rubricato n. 55), 3bis.149) (rubricato n. 56), 3bis.150) (rubricato n.
57), 3bis.151) (rubricato n. 58), 3bis.152) (rubricato n. 59), 3bis. 53) (rubricato n. 60) e 3bis.154) (rubricato n. 61).
Comunico, inoltre, il ritiro degli emendamenti nn. 3bis.133) (rubricato n.
131), 3bis.134) (rubricato n. 42 ) e 3bis.135) (rubricato n. 253).
3bis.155) (rubricato n. 66) Emendamento Presentato dai Consiglieri Contu e Papandrea: dopo l'articolo 3 inserire l'articolo 3 bis: "'Interventi in materia scolastica'.
Incrementare l'UPB 32011 (capitolo 11254S) di euro 2.500.000 al fine di aumentare i contributi ai comuni per il finanziamento di borse di studio a sostegno della spesa delle famiglie per l'istruzione (legge n. 62/2000).
Alla copertura della spesa si provvede per gli esercizi 2003, 2004 e 2005 con riduzione di pari importo della UPB 09011 (Bilanci e Finanze Bilanci Titolo I - spese correnti)".
La parola al Consigliere Contu.



CONTU Mario

Tutti i nostri emendamenti vertono sulla legge n. 49.
Assessore, le farò omaggio di una tabella che grida vendetta, perch abbiamo utilizzato come riferimento lo stanziamento storico dal 1991 ad oggi e come dato importante la popolazione.
Abbiamo rilevato che, modificando il dato della popolazione, sia le Giunte di centrosinistra che di centrodestra, forse in qualcuna di queste abbiamo ricoperto delle responsabilità, hanno mantenuto come riferimento un contributo per allievo oscillante da una punta di 50.000 nel 1994 ad un importo di 47.000 quota pro capite. La quota più bassa è stata rilevata nel 1997 con 47.260 per allievo, sto parlando di un dato medio di 49.000 lire.
Nell'anno 2001 - credo vada dato merito alla battaglia intrapresa dall'opposizione e anche dalla scelta operata dall'esecutivo improntata al realismo - questa quota è balzata a 65.870 lire pro capite; quindi nel 2001 lo stanziato era di 35 miliardi e 300 milioni - l'Assessore conosce molto bene le ragioni - ed è precipitato a 48 mila, anche qui con le battaglie su bilancio relativo al 2002.
Assessore, ho cercato di aggiornare il dato tra lo stanziato, la popolazione stimata, che è in lieve incremento, che passa dai 538 mila allievi del 2002 per ogni ordine e scuola, ai 541997, stimata con poche unità di incremento ma che rappresenta il dato legato alle natalità ecc: il dato precipita con uno stanziamento di 21 mila miliardi a 40 mila pro capite. Non so se sia chiaro, Assessore Leo e Assessore Pichetto Fratin non solo la politica di "rapina" con la finanziaria nei confronti degli Enti locali, ma noi riduciamo agli stessi Enti, per servizi come quello delle mense scolastiche, dei trasporti, delle ulteriori opportunità educative e il sostegno al superamento dello svantaggio sociale, dicevo riduciamo questa quota pro capite rispetto alla media storica, di 8 mila pro capite. Non vi potete fare complici delle scelte già operate dal Governo nazionale con i tagli alla Finanziaria e con la gestione dei trasferimenti agli Enti locali. Questo è un atto dovuto.
Costringete, non c'é colore di appartenenza di centrodestra o di centrosinistra, ad incrementare le tariffe sulle mense, a togliere una serie di spese che, invece, venivano garantite attraverso il trasferimento sulla legge n. 49.
Il grafico è eloquente e non necessitava di ulteriori commenti, ma lo dovevo per l'aula.
La domanda che rivolgo all'Assessore è semplice: se c'è una risposta positiva di finanziamento sulla legge n. 49, ritiro gli emendamenti. Non sto certo a farne una questione di "lana caprina". Abbiamo chiesto interventi mirati come da obiettivi della legge n. 49.
Qual è la risposta dell'Esecutivo e qual è la risposta della maggioranza per quanto riguarda il finanziamento, il contenimento dei tagli rispetto agli enti locali?



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Pichetto Fratin.



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al bilancio e alle finanze

Non sono in grado di dare, in questa sede, un giudizio in merito ai rapporti e ai parametri.
In merito alla legge n. 49. Devo fornire una risposta sulla legge n. 49 complessivamente, la valutazione riguarda atti di gestione. Sull'UPB di merito vorrei dire che ho presentato un emendamento, a nome della Giunta regionale, aperto alla sottoscrizione di tutti i Consiglieri, dove si incrementa l'UPB 32011 dell'istruzione, di un importo pari a due milioni di euro.
Non so quanto la risposta sia soddisfacente, completa, o insoddisfacente per le istanze presentate dal Consigliere, tuttavia c'é un recupero anche parziale.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Contu per dichiarazione di voto.



CONTU Mario

Prendo atto che l'eventuale approvazione dell'emendamento riporterebbe la quota pro capite a 48643 (c'é un lieve incremento, ma nella media storica).
Credo che questo non sia assolutamente sufficiente e, forse, non era compito dell'Assessore approfondire la tematica. Sarebbe stato interessante, come segnale agli Enti locali, che parte del danno derivante dai tagli della Finanziaria, in qualche modo, fosse ricompensato: qui non diamo niente di più e niente di meno. Riportiamo lo stanziamento con uno sbalzo di 500 mila euro in meno, al valore del 2002. Se tanto mi fa tanto non vorrei sbagliare, lo riporta a 26 miliardi.
Sulla base di questa apertura ritiro tutti gli emendamenti relativi alla legge n. 49 e, come segno di apprezzamento per lo sforzo fatto annuncio il mio voto favorevole all'emendamento che sottoscrivo.
Sottoscrivo non avendo paura di commistioni alcune. Prendo atto del recepimento che è il risultato delle battaglie che l'opposizione ha fatto per evitare un grave danno agli Ente locali.



PRESIDENTE

Gli emendamenti sulla legge n. 49 sono pertanto ritirati dal Consigliere Contu.
Sulla legge n. 62 chiede di intervenire ancora il Consigliere Contu; ne ha facoltà.



CONTU Mario

Illustro anche l'altra legge relativa alla gratuità dei libri di testo.
Delle difficoltà nel bilancio ci sono, ma prima ancora di questo bisognava colmare un altro problema. L'Assessore sa bene, come da interpellanze già presentate l'anno scorso, che migliaia di famiglie sono state escluse dal beneficio per quanto riguarda la scadenza dei termini per la presentazione delle domande, soprattutto per la sovrapposizione, nella città di Torino, dell'adozione di due strumenti per le mense scolastiche e per le scuole che non erano sufficientemente attrezzate a dar questo tipo di risposta. Se non è in grado di darmi una risposta, le chiedo un approfondimento in Commissione, per verificare cosa è stato fatto per evitare che nel 2003 l'esclusione sociale, determinata a causa della macchina burocratica, sia stata frenata o recuperata nelle procedure di selezione, sia per quanto concerne l'accesso ai libri gratuiti (secondo i parametri di reddito stabiliti dalla legge), sia per quanto riguarda le borse di studio nell'ambito delle competenze della Regione.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Leo che risponde sia sulla legge n. 62 sia sull'emendamento 3bis.160) rubricato n. 67 sia sul l'emendamento 3bis.161) rubricato n. 68.



LEO Giampiero, Assessore all'assistenza e all'edilizia scolastica

Collegandomi al precedente discorso, esprimo grande soddisfazione per le battaglie che il Consiglio ha svolto per riportare i fondi della legge regionale 49. Anche il milione sull'handicap, sottoscritto dai Capigruppo della maggioranza, è un ulteriore segnale in quella direzione.
Rendo quindi omaggio al Consiglio.
Secondo aspetto. Questa vicenda, segnalata più volte dalle minoranze e dal Consigliere Contu, è di estrema importanza, quindi chiederei di comunicare tutti i dettagli nella Commissione che si terrà mercoledì prossimo, promettendo una relazione completa.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Contu; ne ha facoltà.



CONTU Mario

Ritiro tutti gli emendamenti relativi alle leggi n. 49/2000 e n.
62/2000.



PRESIDENTE

Dichiaro pertanto ritirati gli emendamenti 3bis. 156) (rubricato n. 65) 3bis.157) (rubricato n. 64), 3bis.158) (rubricato n. 63), 3bis.159) (rubricato n. 62), 3bis.160) (rubricato n. 67) e 3bis.161) (rubricato n.
68).
3bis.162) (rubricato n. 78) Emendamento presentato dai Consiglieri Manica Marcenaro,Placido, Suino, Ronzani, Riggio, Muliere e Riba: "In ottemperanza da quanto stabilito dall' articolo 10, comma 9, della L.R.
n.. 7/2001, per gli anni 2003, 2004 e 2005 l'UPB n. 32011 (Attività Culturali Istruzione Spettacolo Istruzione -Titolo I - Spese correnti) della spesa è aumentata di euro 260.000,00.
La UPB n. 09011 (Fondo di riserva) è diminuita per pari importo.
Tali risorse sono destinate alle attività svolte dall'Osservatorio regionale al diritto allo studio universitario (L.R. n. 29/99, articolo 4)".
3bis. 163) (rubricato n. 79) Emendamento presentato dai Consiglieri Manica Marcenaro, Placido, Suino, Ronzani, Riggio, Muliere e Riba: "In ottemperanza da quanto stabilito dall'articolo 10, comma 9, della L.R.
n. 7/2001, l'UPB n. 32011 (Att. Culturali Istruzione Spettacolo Istruzione Titolo I - Spese correnti) della spesa è aumentata di euro 22.375.000,00 con il fine di finanziare il Diritto allo Studio L.R. n. 49/85, articolo 3) capitolo 11250.
La UPB 09011 è diminuita per pari importo".
3bis.164) (rubricato n. 77) Emendamento presentato dai Consiglieri Manica Marcenaro, Placido, Suino, Ronzani, Riggio, Muliere e Riba: "In ottemperanza da quanto stabilito dall'articolo 10, comma 9, della L.R..
n.. 7/2001, l'UPB n. 32011 (Att. Culturali Istruzione Spettacolo Istruzione Titolo I - Spese correnti) della spesa è aumentata di euro 1.300.000,00 con il fine di finanziare il Diritto allo Studio (L.R. n. 49/85, articolo 3) capitolo 11260.
La UPB 09011 è diminuita per pari importo".
3bis.165) (rubricato n. 83) Emendamento presentato dai Consiglieri Manica Marcenaro, Placido, Suino, Ronzani, Riggio, Muliere e Riba: "In ottemperanza da quanto stabilito dall'articolo 10, comma 9, della L.R..
n. 7/2001, l'UPB n. 32011 (Attività culturali istruzione spettacolo istruzione - Titolo I - Spese correnti) della spesa è aumentata di euro 7.746.853,49. La UPB 09011 è diminuita per pari importo.
Tali risorse sono destinate alla L.R. n. 49/85 sul diritto allo studio.
La UPB n. 32011 (Attività culturali istruzione spettacolo istruzione Titolo I - Spese correnti) così incrementata rimane ferma nello stanziamento anche per il Bilancio pluriennale 2003-2004.
Di conseguenza l'elenco 4 è modificato con la cancellazione del DDL n. 252 'Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 29 aprile 2985, n. 49 (Diritto allo studio-modalità per l'esercizio delle funzioni di assistenza scolastica attribuite ai comuni a norma dell'articolo 45 del DPR 24 luglio 1977, n. 616 ed attuazione di progetti regionali)'".
La parola al Consigliere Placido per l'illustrazione.



PLACIDO Roberto

Inizio dall'emendamento n. 78 "Osservatorio regionale, 260 mila euro" rivolgendomi, ancora una volta, agli Assessori Pichetto Fratin e Leo.
Le capacità di una regione di incidere si misura anche dal numero di studenti che si laureano nei tempi previsti dai rispettivi corsi. La Regione Piemonte è riconosciuta, a livello nazionale, come una delle regioni all'avanguardia su questo settore, grazie anche al contributo dell'osservatorio regionale al diritto allo studio universitario.
Riteniamo che - il resto del tempo a mia disposizione lo utilizzerò per il diritto allo studio relativo alla legge regionale 49/85 dove offrir qualche informazione anche al Consigliere Contu - vista l'esiguità della cifra, 260 mila euro, l'Assessore Pichetto Fratin, che controlla le finanze e le risorse della Giunta regionale, possa contribuire. Sono anche disponibile, in termini di segnale verso un istituto che metta il Piemonte all'avanguardia, facendolo da esempio a livello nazionale, ad incrementare risorse per l'osservatorio regionale per il diritto allo studio universitario.
Per quanto riguarda gli altri emendamenti, il 79 e il 77 complessivamente le cifre indicate per il diritto allo studio sono di 33 milioni di euro. Il vero problema della legge 49/85 è stata questa flessione dall'85 dove si sono distinti - per fortuna per un breve periodo anche amministratori ai nostri Partiti. Il problema, Assessore Leo, è che per equiparare il valore di acquisto della legge regionale 49/85 a risorse odierne per mantenere lo stesso valore d'acquisto, considerando la diminuzione degli studenti, occorrerebbe aggiungere 33 milioni di euro.
Questo è il problema: 33 milioni di euro, non per incrementare, ma per avere lo stesso valore d'acquisto. Do quindi un contributo - mi auguro apprezzato dal Consigliere Contu - per mantenere la situazione dell'85. Ci troviamo in una situazione completamente diversa dove, con qualche particolarità e con un sostegno da parte dell'opposizione, si è assistito ad uno "sprazzo" di contributi (magari qualcuno pensava di farlo arrivare in un'altra direzione e invece sono andati in quella che noi abbiamo condiviso).
Ci sono emendamenti che condividiamo e che abbiamo sottoscritto, che procedono nella direzione di dare un segnale di incremento della legge regionale 49, però non posso esimermi da non rilevare alcuni elementi.
Primo: ben venuto e apprezzato, ma un milione di euro sull'handicap nell'anno nazionale del disabile è oggettivamente poca cosa. Forse non è sufficiente neanche a giustificare la propria anima, Assessore: dovrà in qualche modo farsi perdonare! Vengo all'aspetto più interessante: i 33 milioni di euro, se solo guardiamo il trasporto, alunni e handicappati compresi, coprirebbero neanche il 50% delle richieste dei Comuni. Se, cioè, il Consiglio approvasse gli emendamenti presentati dal Gruppo DS, incrementando la legge 49, sul diritto allo studio, di 33 milioni di euro, mantenendo il valore d'acquisto dell'85, non si coprirebbe neanche il 50% delle richieste e delle necessità che i Comuni e le scuole piemontesi hanno presentato.
Assessore Leo, questo dà l'idea della distanza esistente fra le esigenze sui trasporti di disabili, e quant'altro, e quanto la Giunta regionale è disponibile a dare. Torneremo su questo argomento, magari con un'Aula e qualche Assessore un po' più attenti; sarà l'occasione per addentrarci nei particolari. Grazie.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Pichetto Fratin.



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al bilancio e finanze

Sono spiacente, ma il parere è negativo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sugli emendamenti nn. 3bis.162), 3bis.163), 3bis.164) e 3bis.165).
Il Consiglio non approva.
3bis.166) (rubricato n. 75) Emendamento presentato dai Consiglieri Marcenaro, Manica, Placido, Suino, Ronzani, Riggio, Muliere e Riba: "In ottemperanza a quanto stabilito dall'articolo 10, comma 9, della L.R.
n. 7/2001, l'UPB n. 32022 (Att. Culturali Istruzione Spettacolo Edilizia Scolastica - Titolo II - Spese d'investimento) della spesa è aumentata di euro 7.500.000,00 con il fine di finanziare i contributi per l'edilizia scolastica ai piccoli comuni, capitolo 20200.
La UPB 09012 è diminuita per pari importo".
La parola al Consigliere Placido per l'illustrazione.



PLACIDO Roberto

Grazie, Presidente. Avevamo mantenuto questi emendamenti perché non era ancora pronto l'emendamento che, da parte della Giunta, recepiva il problema, dividendo su due anni 2 milioni e mezzo di euro per anno.
La richiesta iniziale - affinché sia a conoscenza dei colleghi e rimanga agli atti - era di 20 milioni di euro, relativamente alla materia "edilizia scolastica e sicurezza". Sono esattamente - forse per difetto le esigenze che i Comuni hanno avanzato al riguardo.
Assessore Pichetto Fratin, le voglio ricordare che, per gli adeguamenti normativi, la sola Provincia di Torino stanzia 11.500.000 euro sul 2002 e 19.800.000 euro sul 2003.
Abbiamo presentato la richiesta di 20.000.000 di euro sull'edilizia e sull'adeguamento alle norme di sicurezza, perché ci si rivolge solo a quelle realtà non coperte dalle competenze delle Province, quindi è una cifra assolutamente reale. E' incoerente mandare le delegazioni nel Molise ma abbiamo fatto bene a mandarle - magari spendere qualche lacrimuccia quando si verificano delle tragedie, e poi dimostrare insufficiente attenzione a un problema come quello dell'edilizia scolastica.
Apprezzo la dichiarazione che è stata fatta precedentemente: la volontà c'è, ma le risorse mancano. Su questo forse conveniva fare uno sforzo maggiore.
Ritiriamo questi emendamenti perché, in qualche modo, confluiscono in quello appena presentato.



PRESIDENTE

Comunico che il Consigliere Placido ritira gli emendamenti 3bis.166) (rubricato n. 75), 3bis. 167) (rubricato n. 254), 3bis.168) (rubricato n.
76), 3bis.169) (rubricato n. 82) e 3bis.170) (rubricato n. 74), relativi all'edilizia scolastica.
3bis. 171) (rubricato n. 273) Emendamento presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Pichetto Fratin e dai Consiglieri Cattaneo, Toselli, Costa R., Mercurio, Valvo, D'Onofrio, Burzi, Godio Vaglio, Pozzo, Angeleri e Albano: "In ottemperanza di quanto stabilito dall'articolo 10 comma 9, della L.R.
n. 7/2001, l'UPB n. 32041 (Attività culturali istruzione spettacolo Titolo I - spese correnti) della spesa è incrementata di euro 100.000,00.
L'UPB n. 21011 (Turismo) è diminuita per pari importo.
Tali risorse sono destinate alla garanzia del mantenimento per il 2003 delle stesse risorse finanziarie rese disponibili per gli interventi regionali a sostegno delle attività musicali".
Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'emendamento n. 3bis.171).
Il Consiglio approva.
3bis.172) (rubricato n. 271) Emendamento presentato dai Consiglieri Placido, Muliere, Manica e Ronzani: "In ottemperanza a quanto stabilito dall'articolo 10, comma 9, della L.R.
n. 7/2001, l'UPB n. 32991 è aumentato di 500.000 euro e la conseguente UPB 09011 è diminuita di pari importo.
Tale aumento è finalizzato per le convenzioni con le scuole".
Sospendo brevemente la sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 17.45 riprende alle ore 17.46)



PRESIDENTE

Riprendiamo l'esame dell'emendamento 3bis.172).
La parola all'Assessore Pichetto Fratin.



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al bilancio e alle finanze

Questo emendamento prevede 500 mila euro (un miliardo di vecchie lire) per ragioni di copertura, chiedo di abbassare tale importo a 400 mila euro. Chiedo inoltre una correzione alla UPB, cioè di sostituire l'UPB 09011 con l'UPB 09021, che è la UPB di prelievo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Placido.



PLACIDO Roberto

Avremmo preferito naturalmente la cifra di 500 mila euro, ma come dimostrazione di buona volontà, augurandoci che sia ricambiata prossimamente, siamo d'accordo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'emendamento 3.bis.172, così come riformulato.
Il Consiglio approva.
3.bis.173) (rubricato n. 272) Emendamento presentato dal Consigliere Contu: "In ottemperanza a quando stabilito dall'articolo 10, comma 9, della L.R.
n. 7/2001, l'UPB n. 32991 è aumentata di 100.000 euro e la conseguente UPB 09011 è diminuita di pari importo.
Tale aumento è destinato all'incremento del capitolo 11755 alla voce convenzione con il comune di Torino quale contributo al funzionamento del 'Laboratorio Mediterraneo di Loano'".
La parola all'Assessore Pichetto Fratin.



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al bilancio e alle finanze

Il parere della Giunta è favorevole, con la correzione dell'UPB quindi, il prelievo sarà effettuato, anziché dall'UPB 09011, dall'UPB 21011.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'emendamento n. 3.bis.173), così come modificato.
Il Consiglio approva.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Propongo di sospendere momentaneamente la discussione sulla legge finanziaria per accedere ad una richiesta fatta da alcuni Consiglieri.
Premesso che domani discuteremo della questione dell'Iraq con l'esame dei relativi ordini del giorno, alla Presidenza sono pervenuti alcuni ordini del giorno, e si chiede di trattarli oggi.


Argomento: Rapporti delle Regioni con l'ordinamento internazionale extra-comunitario

Esame ordini del giorno nn. 721 e 726 inerenti a "Fiaccolata della pace del 28 febbraio 2003"


PRESIDENTE

Passiamo ora all'esame dell'ordine del giorno n. 721 presentato dai Consiglieri Papandrea, Chiezzi, Contu e Moriconi, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale del Piemonte aderisce con il proprio gonfalone e una rappresentanza alla manifestazione per la pace del 28 febbraio 2003 indetta dal Comune di Torino".
Tale ordine del giorno è ritirato dal Consigliere Contu.
Passiamo ora all'esame dell'ordine del giorno n.726, a firma dei Consiglieri Marcenaro, Botta Marco, Cattaneo, Tomatis, Scanderebech Saitta, Contu, Costa Rosa Anna, Mercurio, Chiezzi, Costa Enrico, Rossi Oreste, Manica, Angeleri, Di Benedetto e Deorsola, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale aderendo all'appello dei Sindaci europei sulla cui base la manifestazione è convocata, decide di partecipare alla giornata per la pace che si svolgerà a Torino, su iniziativa di molti Comuni piemontesi, la sera di venerdì 28 febbraio 2003".
A questo ordine del giorno è allegato un appello di tutti i Sindaci che recita: "Mentre il vento di una nuova guerra torna a soffiare sul Medio Oriente, noi, Sindaci di grandi capitali dell'Europa, affermiamo con forza che un nuovo conflitto in Iraq può e deve essere evitato.
Deve essere evitato perché, all'alba di questo XXI secolo, la guerra non può tornare ad essere lo strumento "normale" per risolvere i problemi.
La guerra contro l'Iraq rischia di provocare molti più problemi di quanti l'uniteralismo militare pretende di risolvere. Rischia di allontanare ancora di più la possibilità di costruire la pace in Medio Oriente, di causare nuove vittime innocenti, alimentando sofferenza e disperazione, e di bloccare ogni possibile evoluzione democratica in tutta la regione, rischia di allargare il fossato che separa occidente e mondo islamico e di esporre il mondo ad una nuova escalation terroristica.
Rischierebbe, infine, di indebolire pericolosamente il molo degli organismi internazionali ed in particolare dell'ONU, che va invece rafforzata.
Il terrorismo internazionale, ogni terrorismo politico e religioso, va condannato in modo fermo, irremovibile e assoluto. Nei suoi confronti, e nei confronti di chi vorrebbe imporre un solo pensiero, una sola fede, un solo modo di vivere e comportarsi, l'azione della comunità internazionale deve essere determinata. Una risposta efficace deve coniugare le ragioni della fermezza con quelle della pace, tenendo in conto le complessità politiche, sociali e culturali del nostro tempo.
La speranza per il nostro futuro sta nella capacità di disinnescare i fondamentalismi agendo sulle ragioni prime che li alimentano, equilibrando le differenze economiche, cooperando allo sviluppo dei paesi più poveri incentivando le attività di conoscenza e tolleranza reciproche.
Il regime di Saddam Hussein - come tutti quelli responsabili di violazioni di diritti umani e del diritto internazionale - può e deve essere contrastato dalle Nazioni Unite e dalla comunità internazionale con i numerosi strumenti offerti dal diritto, dalla legalità e dalla giustizia penale internazionale. L'Iraq dovrà adempiere a tutte le Risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e cooperare pienamente con gli ispettori. Il ricorso all'uso della forza, che non può che essere sancito dall'ONU, deve costituire solo un'eventualità estrema.
L'Europa, che ha conosciuto la tragedia della guerra che ha segnato il Novecento, deve coltivare le sue 'missioni' profonde: diritti dell'uomo libertà, democrazia, lotta alla povertà e alla fame nel mondo. E siamo convinti che è di un'Europa forte che ha bisogno la nostra speranza di un mondo più giusto e capace di coltivare con pazienza e tenacia il dialogo la convivenza tra i popoli ed il bene più prezioso che abbiamo: la pace.
Le città hanno un ruolo fondamentale da svolgere, come centri di sviluppo culturale, di economia sostenibile, di inclusione sociale, come base stessa della democrazia. Ogni volta che il discorso della pace si volge alla ricerca delle soluzioni, entra in gioco il ruolo delle città dei poteri locali che sono e saranno sempre più chiamati a rispondere alla domanda di una vita pacifica, di giustizia e di sicurezza che proviene dai propri cittadini.
E' per questo che lanciamo il nostro appello affinché sia evitata la tragedia di una nuova guerra e si costruisca invece una strada che porti alla sicurezza e alla pace per tutti i popoli del Medio Oriente".
Questo appello è firmato dai sindaci di Berlino, Bruxelles, Londra Mosca, Parigi, Roma, Vienna e Torino.
Pongo in votazione, mediante procedimento elettronico, l'iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 726.
Il Consiglio approva all'unanimità.
Non essendovi interventi, indìco la votazione, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 726.
Il Consiglio approva all'unanimità.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Il Consigliere Palma ha chiesto la parola sull'ordine dei lavori.
Ne ha facoltà.



PALMA Carmelo

Intervengo sull'ordine dei lavori perché vorrei che fosse chiaro che questo ordine del giorno su questo punto non esaurisce gli ordini del giorno e la discussione contenuta negli altri documenti, per cui la discussione va calendarizzata.



PRESIDENTE

Consigliere Palma, l'avevo già specificato all'inizio che si teneva conto del fatto che domani si svolgerà un dibattito.


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita

Proseguimento disegno di legge n. 465 "Legge finanziaria per l'anno 2003" (seguito)


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori con l'esame del disegno di legge n. 465, di cui al punto 2) all'o.d.g.
Sub1 al 3bis.174) (rubricato n. 270) Sub emendamento sub1 presentato dalla Giunta regionale a firma dell'Assessore Pichetto Fratin e dalla Consigliera Manica: "Nel bilancio di previsione per l'anno 2003 sono inserite le seguenti variazioni: l'UPB 32011 (Istruzione) è aumentata di 2.000.000,00 euro l'UPB 09011 (Bilanci) è ridotta di 2.000.000,00 euro".
Sub2 al 3bis.174) (rubricato n. 269) Sub emendamento presentato dalla Giunta regionale a firma dell'Assessore Pichetto Fratin: "Nel bilancio di previsione per gli anni 2003 e 2004 sono inserite le seguenti variazioni: l'UPB 32022 (Edilizia scolastica) è aumentata di 2.500.000,00 euro l'UPB 09012 (Bilanci) è ridotta di 2.500.000,00 euro".
La parola al Consigliere Manica.



MANICA Giuliana

Dal momento che la documentazione a nostre mani è notevole, volevo conferma che stiamo parlando degli emendamenti relativi al diritto allo studio e all'edilizia scolastica. Abbiamo sottoscritto questi due emendamenti perché riteniamo che siano di grande importanza.. Nella fase iniziale del bilancio, un bilancio che abbiamo ritenuto inadeguato ed ordinario rispetto ad una condizione importante e straordinaria del Piemonte, c'erano importanti spostamenti da fare sulla spesa sociale e su tutta la partita del welfare e dell'istruzione.Riteniamo che queste siano delle questioni importanti, in particolare per quanto riguarda il diritto allo studio non solo la legge n. 49 è andata progressivamente verso livelli non dico di estinzione per l'entità delle cifre che erano stanziate inizialmente, ma certamente ha visto una progressiva diminuzione del sostegno della stessa.
Riteniamo invece che una politica di sostegno al diritto allo studio in direzione delle amministrazioni comunali e delle nostre comunità possa mantenere la scuola pubblica in Piemonte come quella grande risorsa che è sempre stata in tutti questi anni e che possa consentire di intervenire in tutte quelle attività di integrazione, dai trasposti alle mense e quant'altro, che sono un elemento fondamentale anche nelle richieste delle amministrazioni comunali e nelle sollecitazioni che molto spesso ci hanno fatto, oltre che delle singole scuole.
Devo dire che in una prima fase avevamo parlato di Euro 2.500.000,00 sull'UPB 32011 e di Euro 2.500.000,00 sull'UPB 09011, vedo che abbiamo ridotto progressivamente questa cifra a Euro 2.000.000,00. Ricordo un ulteriore impegno di altri Euro 500.000,00 che possiamo reintegrare su questo emendamento o possiamo inserire ad integrazione di altre voci su emendamenti successivi che già abbiamo presentato.
Per quanto riguarda l'emendamento relativo all'edilizia scolastica riteniamo che sia una partita assolutamente sottovalutata e sottodimensionata all'interno del bilancio. Questa nostra convinzione sappiamo che è condivisa da altre forze della maggioranza, penso alla Lega e all'UDC, oltre che nella valutazione dell'Assessore, quindi abbiamo, da questo punto di vista, lavorato su una voce di grande importanza, su cui peraltro, c'erano anche condivisioni trasversali dell'importanza dell'incremento della stessa.
Siccome ragioniamo su spese in conto capitale è possibile realizzarlo e prevederlo anche sulle diverse annualità in questa direzione e sappiamo che dalle richieste, dall'ordine di priorità dal piano stabilito sulla base delle richieste dei Comuni esistono alcune situazioni che si possono configurare se non di emergenza, però quasi dal punto di vista degli interventi sull'edilizia scolastica, per cui riteniamo che questo incremento e questa previsione sia di grande valore per il Piemonte e sia una risposta molto importante alla comunità piemontese e agli enti locali che ci hanno sollecitato in questa direzione.
Crediamo, quindi, che forse le discussioni sul bilancio, anche se magari ci trattengono a lungo all'interno di quest'Aula, in un confronto politico esplicito possono sortire dei risultati che vanno in direzioni utili e importanti e, soprattutto, che riescono a spostare cifre consistenti sulla spesa sociale e sulla spesa per l'istruzione e per la formazione.
Voteremo a favore dell'emendamento sottoscritto da noi e dall'Assessore Pichetto Fratin.



PRESIDENTE

E' a verbale durante una discussione di Consiglio, quindi, direi che è superfluo il parere della Giunta.
La parola al Consigliere Contu per dichiarazione di voto.



CONTU Mario

Intervengo per dichiarazione di voto, ma non intervengo sulla successiva che credo riguardi il diritto allo studio.
Condividiamo la portata di questo emendamento; avremo gradito i meriti e i demeriti anche in una modalità più limpida, cioè il riconoscimento...



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al bilancio e alle finanze (fuori microfono)

E' uno di quelli che dovevate firmare.



CONTU Mario

Lei si è avocato il ruolo trainante.
E' stato recepito, prendiamo atto del documento di recepimento. "Non limpida" non è intesa che non si sia discusso pubblicamente, perché la questione dell'edilizia sanitaria l'abbiamo discussa proprio in occasione degli incontri che abbiamo definito in sede formale e informale.
Esprimo comunque che il dato non sarà sufficiente; prendo atto ed esprimo il nostro voto a favore per questo emendamento.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Pichetto Fratin.



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al bilancio e alle finanze

Questa lunga liturgia plurimensile, che permette di socializzare in modo così produttivo nell'ambito del Consiglio regionale, non impedisce che la sottoscrizione dell'emendamento l'abbia ieri richiamata mediante l'invito ai Capigruppo o ai Consiglieri, era un elemento di mediazione.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sugli emendamenti nn. sub1 al 3bis.174) e sub2 al 3bis.174).
Il Consiglio approva.
Sub3 al 3bis. 174) (rubricato n. 206) Sub emendamento presentato dalla Giunta regionale a firma dell'Assessore Pichetto Fratin e dai Consiglieri Manica e Tomatis: "Nel bilancio di previsione per l'anno 2003 sono inserite le seguenti variazioni: l'UPB 32041 (Spettacolo) è aumentata di 800.000,00 euro l'UPB 32991 (Attività culturali) è aumentata di 650.000,00 euro l'UPB 09021 (Bilancio e finanze) è ridotta di 1.450.000,00 euro.
La parola all'Assessore Pichetto Fratin per l'illustrazione.



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al bilancio e alle finanze

E' un subemendamento che accoglie una parte della discussione fatta anche in Commissione e le carenze che riguardano essenzialmente il Teatro Regio, il Teatro Stabile e altri; sono le integrazioni che riguardano il settore cultura. Questa integrazione che riguardava, di fatto, i Teatri, è stata comunicata durante una delle riunioni svolta con l'opposizione.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Manica.



MANICA Giuliana

Signor Presidente, noi abbiamo sottoscritto questo subemendamento all'emendamento n. 3 perché faceva parte di un dibattito e di una richiesta che avevamo avanzato da lungo tempo, in particolare anche il collega Placido e altri, in VI Commissione, ed è un intervento importante in direzione dei Teatri.
Vorrei chiedere alla Giunta e agli Assessori Leo e Pichetto Fratin, in particolare, se nell'elenco dei Teatri (lo Stabile o il Regio) è ricompresso anche il Teatro Coccia come altri importanti Teatri.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Leo per la replica.



LEO Giampiero, Assessore alla promozione delle attività culturali e spettacolo

Collega Manica, Presidente Cota e Assessore Pichetto Fratin ovviamente, non abbiamo l'elenco perché si tratta di un emendamento. Per il Teatro Coccia risponde a una domanda specifica, è un Teatro che ha dignità di Teatro Stabile, di teatro da stagione, quindi, siccome i criteri sono quelli, è automaticamente compreso.
Ne approfitto per aggiungere che ho visto l'emendamento dei DS che chiedeva 6 milioni di euro su questa partita. Conosco benissimo le difficoltà, però, mi rimetto al Presidente Cattaneo, quando si parlerà degli ordini del giorno, per trattare di queste vicende.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'emendamento sub3 al 3bis. 174).
Il Consiglio approva.
Sub4 al 3bis.174) (rubricato n. 274) Sub emendamento presentato dalla Giunta regionale a firma dell'Assessore Pichetto Fratin: "Nel bilancio di previsione per l'anno 2003 sono inserite le seguenti variazioni: l'UPB 18031 (Edilizia) è aumentata di 400.000,00 euro l'UPB 09021 (Bilancio e finanze) è ridotta di 400.000,00 euro".
La parola all'Assessore Pichetto Fratin per l'illustrazione.



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al bilancio e alle finanze

Questo era uno di quelli che è stato presentato alla fine perché poi dal controllo, essendo stato supplente fino a dicembre, non ho ancora imparato bene come funziona il Bilancio.
Questo era uno degli emendamenti su cui avevo detto, in apertura del bilancio, che ci sarebbe stata attenzione alla questione degli inquilini morosi. L'ho ribadito nelle Conferenze Capigruppo ma poi, non voleva essere una "fregatura", di fatto non c'era. Si tratta di 400 mila euro per il fondo degli inquilini morosi.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'emendamento sub4 al 3bis. 74).
Il Consiglio approva.
Sub5 al 3bis.174) (rubricato n. 220) Sub emendamento presentato dalla Giunta a firma dell'Assessore Pichetto Fratin: all'emendamento all'articolo 3 sono aggiunte le seguenti variazioni per il finanziamento della legge regionale 18 dicembre 2002, n. 32 "'Tutela e valorizzazione del patrimonio storico-culturale e promozione delle attività delle Associazioni Sportive Storiche del Piemonte' .
UPB 21041 + Euro 500.000 UPB 21042 + Euro 1.000.000 UPB 09011 + Euro 500.000 UPB 09012 + Euro 1.000.000".
La parola all'Assessore Pichetto Fratin per l'illustrazione.



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al bilancio e alle finanze

Questo emendamento riguarda la copertura di una legge approvata dal Consiglio regionale nel mese di novembre, che rinviava la copertura al 2003. Nei contenuti non la ricordo, ricordo che è stata approvata a fine di novembre 2002 e rinviava al 2003.
E' chiaro che il bilancio di previsione, essendo stato approvato dalla Giunta prima dell'approvazione della legge, non lo prevedeva quindi ci troviamo a doverlo integrare con quanto deciso dalla legge a fine novembre.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire, per dichiarazione di voto, la consigliera Manica; ne ha facoltà.



MANICA Giuliana

Non vorremmo che fosse una di quelle attività che confluiscono nel trampolino del Mottarone, essendo una legge dell'Assessore Racchelli, per misura prudenziale, non la voteremo.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cattaneo; ne ha facoltà.



CATTANEO Valerio

Per esprimere voto favorevole del Gruppo di Forza Italia all'emendamento proposto dalla Giunta. Un emendamento coerente, come ricordava l'Assessore Pichetto Fratin.
Un emendamento che riguarda una copertura finanziaria di una legge votata dal Consiglio regionale che, se non ricordo male, vorrei sottolineare un'attenzione ad un eventuale ripensamento del Gruppo dei DS fu votata anche da buona parte dell'opposizione, anche dallo stesso centrosinistra. Sarebbe quanto meno strano che chi vota una legge, e quindi condivide il merito e lo spirito della legge, non voti conseguentemente trattandosi di una votazione separata, ed autonoma, la copertura finanziaria per l'applicazione della stessa.
Forza Italia è coerente, al di là che sia la Giunta regionale che lo propone, avendo votato, sostenuto e presentato quella legge attraverso i propri esponenti. Voterà questo emendamento, affinché le associazioni sportive-storiche della nostra regione, possano avere una risposta importante per il loro funzionamento, soprattutto per la loro esistenza in vita, che non è da dare certamente per scontata a prescindere dall'applicazione di questa legge e del finanziamento che la Regione garantisce.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'emendamento sub 5 al 3bis. 174).
Il Consiglio approva.
Adesso votiamo il complesso di tutto l'allegato A) così come modificato con i sub emendamenti approvati.
3bis.174) (rubricato n. 3) Emendamento presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Pichetto Fratin: dopo l'articolo 3 è aggiunto il seguenti articolo 3 bis: "Articolo 3bis (altri interventi) 1. In attuazione dell'articolo 8 della legge regionale 11 aprile 2001, n.
7 (ordinamento della regione Piemonte) nel bilancio di previsione per l'anno 2003 sono inserite le variazioni riportate nella tabella A".
Indìco la votazione per appello nominale, richiesto dai Consiglieri Cattaneo, Gallarini e Bolla, mediante procedimento elettronico sull'emendamento n. 3bis. 174), che diventa articolo 3 bis (allegato A) così come emendato.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 34 Consiglieri votanti 33 Consiglieri hanno votato SÌ 27 Consiglieri si sono astenuti 6 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
ART. 3 TER 3ter. 1) (rubricato n. 4) Emendamento presentato dalla Giunta regionale a firma dell'Assessore Pichetto Fratin: dopo l'articolo 3 è aggiunto il seguente articolo 3 ter: "Articolo 3 ter (Variazioni di cassa) 1. Le previsioni di cassa del bilancio di previsione 2003 sono variate come indicato nell'allegato B" .
La parola all'Assessore Pichetto Fratin.



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al bilancio e alle finanze

E' una valutazione d'Ufficio che riguarda i pagamenti. Riguarda solo modifiche di cassa; modifica l'articolo 3 ter.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'emendamento n. 3ter. 1), che diventa articolo 3 ter.
Il Consiglio approva.
ART. 3 QUATER 3quater.1) (rubricato n. 8) Emendamento aggiuntivo presentato dalla Giunta regionale a firma dell'Assessore Pichetto Fratin e Cavallera: "Articolo 3 quater (Piano finanziario indicativo del Piano di Sviluppo Rurale PSR 2000/2006) 1. E' riapprovato il piano finanziario indicativo del Piano di Sviluppo Rurale PSR 2000-2006 della Regione Piemonte, con le seguenti previsioni di erogazione delle spese:



(Vedi tabella allegata)



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Pichetto Fratin per l'illustrazione congiunta all'emendamento aggiuntivo 3quienques 1).



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al bilancio e alle finanze

Si tratta dello sviluppo, nel periodo 2000-2006, (concordato nell'ambito di Comitato di Sorveglianza del Fondo Sviluppo Rurale) delle impostazioni feoga-Stato-Regione, con la ripartizione delle quote.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'emendamento n. 3quater. 1), che diventa articolo 3 quater.
Il Consiglio approva.
ART. 3 QUINQUES 3quinques. 1) (rubricato n. 9) Emendamento presentato dalla Giunta regionale, a firma degli Assessori Pichetto Fratin e Cavallera: "Articolo 3 quinques (Autorizzazioni di spesa di fondi regionali per gli anni 2004 e 2005 per il finanziamento del Piano di Sviluppo Rurale PSR 2000.2006) 1. Per il finanziamento delle quote a carico del bilancio regionale nello stato di previsione della spesa sono autorizzati stanziamenti sulla UPB 11012 nella misura complessiva di euro 34.120.000 per l'anno 2004 e di euro 33.210.000 per l'anno 2005, con le seguenti finalità: a) a titolo di cofinanziamento regionale del Piano di Sviluppo Rurale PSR 2000-2006 è autorizzata la spesa di euro 16.460.000 per l'esercizio 2004 e di euro 20.000.000 per l'esercizio 2005 b) a titolo di finanziamento regionale degli aiuti di stato aggiuntivi di cui agli articoli 51 e 52 del Regolamento (CE) n. 1257/1999 e previsti al capitolo 16 del Piano di Sviluppo Rurale PSR 2000-2006 è autorizzata la spesa di euro 17.660.000 per l'esercizio 2004 e di euro 13.210.000 per l'esercizio 2005.
2. Le assegnazioni rivenienti dall'articolo 129, lettera d) della legge n.
388/2000 possono essere utilizzate quali aiuti di stato regionali aggiuntivi sulla misura U del Piano di Sviluppo Rurale PSR 2000-2006".
La parola all'Assessore Pichetto Fratin per l'illustrazione.



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al bilancio e alle finanze

Nell'ambito del piano dello sviluppo rurale, di cui alla tabella precedente, c'è una serie di co-finanziamenti, che sono la quota regionale.
Si tratta di una norma che prevede gli spostamenti, sugli anni 2004/2005 della quota di co-finanziamento rurale.
Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'emendamento n. 3quinques. 1), che diventa articolo 3 quinques Il Consiglio approva.
ART. 3 SEXIES 3sexies. 1) (rubricato n. 221) Emendamento aggiuntivo presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Pichetto Fratin: dopo l'articolo 3 è aggiunto il seguente Articolo 3 sexies: dopo il comma 1 dell'articolo 7 della legge regionale 7 gennaio 2002, n.
1 "Interventi a sostegno dei prodotti turistici di interesse regionale ed a sostegno del turismo piemontese in caso di eventi eccezionali. Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 22 ottobre 1996, n. 75 (Organizzazione dell'attività di promozione, accoglienza e informazione turistica in Piemonte)" è aggiunto il seguente comma 2: "2. La Regione partecipa altresì alle Agenzie di cui al comma precedente mediante quota annuale di adesione. A tal fine verrà istituito apposito capitolo nel bilancio regionale UPB 21031".
La parola all'Assessore Pichetto Fratin per l'illustrazione.



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al bilancio e alle finanze

Si tratta di uno spostamento, nell'ambito del turismo, per finanziare i capitoli di partecipazione alle agenzie locali.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Palma; ne ha facoltà.



PALMA Carmelo

Non ho capito la spiegazione dell'Assessore Pichetto Fratin. Se si tratta di trasferimenti all'interno delle UPB del turismo, non passa dal Consiglio, ma lo dovete fare nell'ambito della Giunta; se invece si tratta di...



(Commenti in aula fuori microfono)



PALMA Carmelo

Fra le diverse UPB per il turismo? Allora sarebbe meglio che l'Assessore Racchelli ci spiegasse il significato.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Racchelli.



RACCHELLI Ettore, Assessore al turismo

Siccome la Regione ha aderito ad alcune ATL che hanno dato la disponibilità, all'interno delle 12 ATL piemontesi, quest'anno ha dovuto versare la quota di adesione. Ogni anno, in funzione della quota di adesione rispetto agli Statuti relativi alle stesse, versa una quota di partecipazione, una questa associativa.
Questi sono i fondi per pagare la quota associativa del 2003.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Marcenaro; ne ha facoltà.



MARCENARO Pietro

Approfittando del fatto che ha preso la parola l'Assessore Racchelli utilizzo questa dichiarazione di voto per consigliargli maggior prudenza nelle sue dichiarazioni di questi giorni. Questo suo "buttare allarmi" un po' improprio - perché abbiamo saputo che anche il Presidente della Giunta non era tanto soddisfatto della situazione - può creare problemi nella corretta attività di cooperazione che avviene intorno alla questione delle Olimpiadi.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'emendamento n. 3sexies. 1), che diventa articolo 3 sexies.
Il Consiglio approva.
ART. 3 SEPTIES 3septies.1) (rubricato n. 266). Emendamento presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Pichetto Fratin e dai Consiglieri Angeleri, Cattaneo, Manica, Galasso, Giordano, Rossi Oreste: dopo l'articolo 3 è aggiunto un nuovo articolo: "Articolo 3 septies (Destinazione proventi addizionale IRPEF) I proventi derivati dall'addizionale IRPEF sono preferenzialmente destinati a scopi socio-assistenziali sulla base dei fabbisogni più urgenti rilevati.
In particolare per l'anno 2003 una quota non inferiore a euro 20 milioni è destinata all'aumento dei posti letto convenzionati presso le strutture preposte alla assistenza di anziani anche non autosufficienti".
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Palma; ne ha facoltà.



PALMA Carmelo

Il mio è un richiamo al Regolamento sulla procedura.
Ho riletto l'emendamento appena votato e non si tratta neppure di una variazione fra UPB. È una norma di coordinamento che modifica la previsione legislativa della legge 1/2002, prevedendo l'alimentazione automatica del fondo di finanziamento di partecipazione alle ATL. Non c'é un passaggio da una UPB ad un'altra UPB; è un autorizzazione legislativa di spesa che dispone in via legislativa - cosa del tutto pleonastica - l'istituzione di un capitolo all'interno di una UPB, oltretutto di competenza della Giunta regionale e non del Consiglio regionale. Suggerirei che, se esistono altri emendamenti della Giunta "fuori sacco", visto che questo non era nell'elenco, di tirarli tutti fuori subito, in modo che ciascuno di questi venga esaminato.
Da questo punto di vista, se questo è un emendamento alla legge finanziaria, qualunque norma di bonifica di qualunque legge regionale diventa emendamento alla finanziaria (spero sia chiaro il concetto).
Questa non è una norma di contenuto finanziario, non è una variazione di bilancio; è un'autorizzazione legislativa di spesa su una delle leggi regionali.
Se passa questo principio, Presidente, temo che la discussione di questa legge finanziaria e di questo bilancio di previsione diventi ardua.
Spero sia chiaro quanto ho detto.



PRESIDENTE

E' chiaro, ma le rispondo da un punto di vista dell'ammissibilità e della trattazione in sede di legge finanziaria.
L'emendamento che abbiamo votato modifica una legge, la legge 1/2002 quindi doveva essere approvato con legge (va bene la legge finanziaria) e in secondo luogo, interviene istituendo una UPB.
Si può discutere sull'esigenza di migliorare la tecnica legislativa, ma non - a mio avviso - sull'ammissibilità e ricevibilità.
Speriamo di non diventare come la Finanziaria nazionale; comunque ci organizzeremo, anche in vista dell'anno prossimo.
Ha chiesto la parola la Consigliera Manica; ne ha facoltà.



MANICA Giuliana

Come potrei non illustrare un altro degli emendamenti che ho avuto l'onore e il piacere di firmare con l'Assessore Pichetto Fratin? Come sapete, siamo particolarmente contrari all'addizionale IRPEF che l'anno scorso, una tantum, avete introdotto in Piemonte, ma che ritroviamo anche quest'anno. La riteniamo una tassa che ha una finalizzazione sbagliata e odiosa - oserei dire - perché va a coprire buchi di spesa corrente, in particolare della spesa sanitaria. Preservare da questo uso 20.000.000 di euro, per destinarli alla spesa sociale e, in modo significativo, alla spesa socio-assistenziale, è uno di quei pochi correttivi, in senso positivo, a una manovra sbagliata ed odiosa.
Sappiamo che in Piemonte ci sono 7.000 anziani in lista d'attesa rispetto alla possibilità di accedere a strutture di assistenza per non autosufficienti (alle RAF e alle RSA). Sappiamo, nel contempo, che ci sono molte strutture la cui costruzione è stata ultimata e di cui le Amministrazioni di riferimento abbisognano dei fondi per procedere al convenzionamento.
Con questo emendamento, riusciamo a convenzionare 1.600 posti letto per anziani.
Abbiamo sottoscritto l'emendamento, e riteniamo che convenzionare 1.600 posti sia un risultato di grande rilievo, che supera quello stesso ordine del giorno del luglio scorso (poi disatteso), su questa materia. Sappiamo anche, però, che, su una materia come questa, la questione non si risolve con l'emendamento di quest'anno e il finanziamento di questi primi 1.600 posti letto.
Occorrerà incrementare ulteriormente, sull'anno prossimo e sul 2005 questa quota, fino ad arrivare alla quasi completa copertura della lista d'attesa esistente in Piemonte.
Quindi, assumiamo questa prima cifra, ma anche un impegno a riproporre la problematica per il 2004 e il 2005, nei successivi bilanci e nella successiva fase.
In questo modo, riusciremmo a convenzionare un numero di posti letto che assorbirebbe complessivamente le esigenze e i bisogni del Piemonte.
Questa tematica è stata oggetto del dibattito che, insieme ai colleghi Saitta, Caracciolo e altri abbiamo avuto con l'Assessore Picchetto. Già in quell'occasione l'avevamo posta alla sua attenzione e in questo momento la vogliamo porre all'attenzione dell'Aula.
Questo emendamento sugli anziani, come quello che abbiamo illustrato precedentemente, sull'edilizia scolastica e sul diritto allo studio, hanno caratterizzato la nostra opposizione e la nostra manovra alternativa. Nel momento in cui troveranno un accoglimento e una condivisione, avranno anche un nostro convinto voto favorevole.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Cattaneo; ne ha facoltà.



CATTANEO Valerio

Grazie, Presidente e colleghi.
L'emendamento in oggetto è estremamente importante ed è identico a quello che i Capigruppo della Casa delle Libertà avevano presentato e poi ritirato, trovando un'intesa su questo punto.
Successivamente, abbiamo sottoscritto un emendamento identico presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore al bilancio Pichetto Fratin.
La polemica dell'addizionale IRPEF è stata introdotta in quest'aula, e soprattutto fuori dall'aula, in tre occasioni: la prima volta, quando è stata inserita, a fronte delle responsabilità della Regione successivamente alla modifica del Titolo V della nostra Costituzione repubblicana e dell'accordo Stato-Regioni, per coprire il disavanzo del 2000; la seconda volta, quando abbiamo scelto, con trasparenza, di confermare questo per legge, nel Consiglio regionale dello scorso novembre, sull'anno 2003; adesso, in occasione del dibattito sulla legge finanziaria.
Come Casa delle Libertà, Presidente, abbiamo posto l'attenzione sul fatto che l'addizionale IRPEF, questa volta, grazie all'inesistenza del disavanzo della sanità (poi, ci sono altre teorie, ma anche qui, come per il Mauriziano, Assessore D'Ambrosio, prima o poi le sarà resa giustizia) poteva essere destinata ad una politica di investimenti, per continuare quell'importante operazione che la Giunta Ghigo e la Casa delle Libertà stavano facendo sul Piemonte: il rilancio della nostra regione, passando anche da una politica di investimenti.
Abbiamo voluto socializzare anche l'addizionale IRPEF, individuando in questa una fonte di entrata per coprire quell'obiettivo che avevamo proposto - che avevano proposto anche altri - e che aveva trovato l'incontro in Consiglio regionale.
Vede, Presidente Manica, è vero che ci unisce l'obiettivo di incrementare i posti convenzionati nelle case di riposo per gli anziani non autosufficienti e per gli anziani ultrasessantacinquenni, ma noi abbiamo predisposto correttamente anche il capitolo e la proposta per l'entrata delle finanze necessarie, dando una risposta concreta.
L'Assessore Cotto ha detto più volte, a nome del governo regionale, che vogliamo tendere, da qui al 2005, al 2% dei posti convenzionati. Questo era, è e resta un nostro obiettivo.
Certamente, anche nei prossimi esercizi finanziari destineremo importanti risorse man mano che quei posti (non so se ce ne saranno 7 mila magari saranno di più, magari saranno di meno) saranno disponibili e quando saranno aperti noi li convenzioneremo.
La collega Manica ha ricordato puntualmente i 1.600 posti, sono importanti, è una risposta importante anche per Torino e la sua Provincia e di questi 1.600 almeno la metà saranno nella Città e nella Provincia di Torino, che hanno un numero maggiore di anziani in lista di attesa. Anche per questo noi siamo lieti che la Giunta regionale abbia voluto far propria l'iniziativa dei Gruppi della Casa delle Libertà. Credo che comunque sia un successo del Consiglio regionale, perché dobbiamo reciprocamente riconoscerci che su questo tema vi è stata da subito un'intesa, vi è stata la volontà da parte della maggioranza e da parte delle opposizioni di raggiungere questo obiettivo. Ci siamo divisi già negli scorsi anni sulle modalità per raggiungere questo obiettivo; finalmente, abbiamo fatto un passo in avanti, anche se, magari, con ritardo.
Credo che la responsabilità o il merito, dipende dall'angolazione da cui si vuole vedere il risultato, spetti un po' ad ognuno di noi, quindi ad ogni Consigliere regionale assegnato a questo Consiglio, ma, finalmente, il Consiglio regionale del Piemonte e la Giunta regionale hanno avuto la capacità di portare in un settore estremamente importante una grande risposta ai piemontesi che sono maggiormente in difficoltà e alle classi più deboli.
Di questo, a prescindere dalle rivendicazioni delle primogeniture e quant'altro, sono, in quanto Consigliere regionale di questa Regione, e con me i Consiglieri regionali del Gruppo che ho l'onore di presiedere soddisfatto.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Gallarini.



GALLARINI Pierluigi

Mi dispiace se a quest'ora intervengo anch'io dopo il Capogruppo, ma essendo un problema che personalmente ho sempre sentito in modo particolare, ci tengo anch'io a svolgere due considerazioni, cercherò di non ripetere quanto è già stato detto dal mio Capogruppo, che condivido per dire che, in effetti, quell'ordine del giorno inizia ad avere attuazione.
Colgo questa occasione per evidenziare come nel giro di sei mesi, un anno, questo stanziamento di 20 milioni di euro rappresenti non solo un prelievo di investimento sull'edilizia o sulle opere, ma riguardi la persona. Insieme ai colleghi Bolla, Cattaneo e altri, ho presentato nei mesi scorsi, prima di Natale, un progetto di legge che tende a spostare il baricentro dell'attenzione sociale dai lavori pubblici ai lavori sulla persona. Addirittura, abbiamo ritenuto in quel progetto di legge, che poi verrà esaminato quando approveremo la Finanziaria e il bilancio, di sottolineare l'esigenza di considerare anche i proventi degli oneri di urbanizzazione, una parte dei quali, secondo noi, potrebbe essere utilmente indirizzata all'attenzione e alla valorizzazione della persona.
Come ha già detto il collega Cattaneo, 1.600 posti rappresentano all'incirca il 20% delle esigenze scoperte, resta ancora l'80%. L'Assessore Cotto è a conoscenza di richieste tendenti all'alienazione delle RSA, per permettere, attraverso i proventi dell'alienazione, la copertura dei buchi della sanità. Certo, questa non è stata una politica dell'Assessorato alla sanità, ma alcuni direttori si sono sentiti di spingersi in questa direzione. Noi abbiamo ritenuto quella direzione profondamente sbagliata ci fa piacere che l'Assessore Cotto abbia fermato quella tendenza che probabilmente, sarebbe anche dilagata se avesse sfondato nelle prime richieste.
Quindi, il fatto di passare da quella tendenza alla sottolineatura di oggi ci sembra un significativo passo in avanti. D'altra parte, scusate, è vero che le Regioni sono autonome, è vero che il federalismo fiscale, che si sta conquistando molto gradualmente in questi anni, è l'obiettivo a cui si tende, rappresentando la peculiarità di ogni Regione rispetto alle altre, però, viviamo anche tempi in cui la Regione Lombardia, da un paio di anni, ha ritenuto di stanziare 50 mila euro per le famiglie che mantengono in casa l'anziano senza affidarlo alla RSA. E' dei giorni scorsi la notizia che la Provincia di Trento-Bolzano ha istituito una tassa di scopo mediante il prelievo di 180 euro pro capite da finalizzare agli anziani ultrasessantacinquenni. La nostra Regione, in percentuale, di anziani ultrasessantacinquenni ne ha sicuramente in numero maggiore rispetto alla Lombardia e alla Provincia di Trento-Bolzano, per cui, a maggior ragione ci sembra che questo sia un passo molto significativo dal punto di vista della sensibilità e dell'attenzione sociale.
Volevo svolgere anch'io questa considerazione perché lo ritengo uno dei punti più qualificanti contenuti nella Finanziaria e, di conseguenza, nel bilancio di previsione 2003.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Saitta.



SAITTA Antonio

Anch'io mi aggiungo al coro di soddisfazioni, però, non posso non rilevare, non per suscitare evidentemente polemiche, perché il clima almeno su questo argomento, mi sembra positivo, il fatto che abbiamo impiegato un anno per convincere il Consiglio regionale della necessità delle convenzioni sui posti letto pronti. Già l'anno scorso, quando si discusse del bilancio, avevamo approvato un ordine del giorno che impegnava la Giunta alle convenzioni, fatto che non si è verificato, ma meglio tardi che mai, essendo oggi nella situazione di farlo.
Aggiungo una considerazione anche per esprimere una insoddisfazione: evidentemente, voterò a favore, in quanto recupera una proposta che era più consistente in termini finanziari, ma non posso non rilevare che non aver accolto il suggerimento dato anche per gli anni successivi, relativamente alla parte pluriennale, è un grande limite sulla proposta complessiva.
E' vero che con 20 miliardi si riescono a convenzionare i posti letto che sono pronti oggi, ma non si riuscirà a convenzionare i posti letto che saranno pronti nel 2003, perché altri sono in costruzione.
Qual è il problema che abbiamo di fronte e il rilievo che muovo? Ad essere coerenti, in termini di proposta, occorreva, in qualche maniera prevedere nel bilancio pluriennale 2004/2005 le risorse necessarie per poter convenzionare i posti letto che saranno pronti negli anni 2004 e 2005; quindi, prevedere oltre a questi 40 miliardi, che sono continui negli anni, anche risorse successive.
Nel bilancio non abbiamo voluto inserire questa indicazione, perché ci è stato detto che c'era un problema di risorse.
Quale ultimo tentativo e quale dichiarazione di voto, mi rivolgo soprattutto al collega Cattaneo, sollecito ancora il recupero in questa fase della proposta di inserimento nel bilancio 2004 - 2005 delle risorse necessarie per finanziare i posti letto che saranno pronti. Non prevederli oggi mi sembra un modo per nascondersi dietro al problema. Non sarebbe serio dare già la sicurezza all'Assessorato dei servizi sociali che quando i posti letto saranno pronti si procederà immediatamente alla convenzione? In questo modo eviteremo di trovarci in una situazione in cui le convenzioni vengono stipulate in ritardo creando le liste d'attesa. Il problema era questo e credo che questa sia la volontà di tutti.
Riformulo la proposta: cerchiamo di inserire nel bilancio pluriennale delle risorse necessarie e uguali a quelle che saranno utili, non dico di più, per i posti letto del 2004 e del 2005.
Ultima valutazione: la strada per soddisfare la domanda è ancora lunga nel senso che, alla fine del 2001, le liste di attesa, già valutate unità geriatriche, ammontavano a quasi sette mila anziani, poi, in parte, c'è stata una risposta nel 2002 e con questa si risponderà ancora in parte, ma le liste di attesa normalmente crescono, anche se non so quali sono state le variazioni. Il problema è che, tra RSA e RAF, in fase di costruzione togliendo questi 1.600 posti letto, abbiamo ancora circa 6500-7000. Siamo su quell'ordine di grandezza, da 6500 a 7000; il dato del 2 luglio 2001 era 8387, e mi pare che 1000 sono stati convenzionati.
Quindi, avremo a disposizione questo patrimonio, che è distribuito su tutto il territorio regionale. Sarebbe logico prevedere di perdere anche i successivi; si chiude una partita e si danno delle certezze.
Accolgo la sollecitazione del collega Cattaneo - che mi pare fosse sottintesa nella sua valutazione - sul fatto che il meccanismo di convenzionamento e i criteri per dare le precedenze, non può che essere quello delle liste d'attesa. Mi pare che questo sia condivisibile e che faceva anche riferimento ad una realtà della Provincia di Torino.
Obiettivamente, però, come criterio, non si può non tenere conto dove il problema è più consistente in termini di liste d'attesa. Quindi sottoscrivo questa valutazione che credo sia condivisa anche dall'Assessore Cotto.
Assessore Pichetto Fratin, perché non facciamo ancora il tentativo di aggiungere nel bilancio pluriennale le risorse necessarie per i posti che saranno pronti per il 2004 e per il 2005? Chiudiamo una partita seriamente, e in questo modo daremmo una risposta coerente ed un percorso che eviti di vivere alla giornata, affinché i Consorzi e tutti gli operatori possano affrontare questo tema, facendo un minimo di programmazione. Ogni tanto introdurre qualche elemento di programmazione, dopo questo vivere alla giornata, non sarebbe neppure sbagliato.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Tomatis.



TOMATIS Vincenzo

Grazie, Presidente. Solo per esprimere la mia soddisfazione.
Io ero tra i firmatari di questo emendamento, che poi è stato un po' modificato, ma di cui è rimasto concettualmente il senso. Quando si parla di tasse, qualcuno è sempre contrario; anzi, tutti siamo contrari ad applicare le tasse.
Quando però una parte di questi soldi vengono applicati in un campo sociale, laddove effettivamente in questi ultimi tempi se ne rende la necessità e il bisogno, credo sia qualificante. Come diceva prima il collega Gallarini, è un emendamento importante che va a qualificare il nostro documento finanziario.
Lo sforzo che gli Assessori hanno fatto per raggiungere un risultato positivo - perché 1600 posti letto convenzionati è un primo passo - fa sperare bene per il futuro.
Come il collega Saitta, mi auguro che negli anni futuri il numero di posti letto convenzionati possa aumentare.
Quindi, il mio voto su questo emendamento sarà favorevole.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Moriconi.



MORICONI Enrico

Grazie, Presidente.
Anch'io annuncio il voto favorevole all'emendamento, però vorrei rimarcare - com'é stato già segnalato da altri colleghi - come questo intervento copre solo una parte delle necessità in Piemonte relativamente ai posti di assistenza.
Questo è il motivo per cui votiamo a favore dell'emendamento, ma è al tempo stesso il motivo del dissenso globale sulla manovra presentata, in quanto riteniamo che l'impegno sociale della Giunta regionale sia ancora di scarsa rilevanza rispetto alle iniziative che pensiamo si debbano portare avanti.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Grazie, Presidente.
Voterò l'emendamento che pone una correzione ad una situazione che definisco semplicemente vergognosa, che in questi mesi ha colpito numerosissime famiglie in ambito piemontese.
La situazione di avere dei posti letto esistenti e convenzionati lasciati deliberatamente vuoti con procedure di esame sia degli utenti e sia delle situazioni amministrative relative ai luoghi in cui questi letti sono disponibili, fatte in modo da non occupare i letti, credo che sia uno degli episodi più vergognosi di questa Giunta regionale.
Ci sono visite che non vengono fatte, visite che quando vengono fatte non vengono portate alle condizioni reali di salute dei pazienti. Ci sono case di riposo che hanno i letti tenuti artatamente vuoti, anche solo per una settimana o un mese in più, per risparmiare dei soldi - risparmiarli perché la Giunta regionale ha dato indicazione in tal senso.
Oggi, spero - perché non mi fido ancora, in quanto queste sono solo cifre - che tale situazione vergognosa possa essere parzialmente lenita dall'emendamento che stiamo discutendo.
Per questi motivi voterò a favore.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere segretario Botta Marco, che interviene in qualità di Consigliere.



BOTTA Marco

Presidente, solo per associare il gruppo di AN a dichiarazioni di positività rispetto all'emendamento e a questo intervento, che era atteso ed importante, ma che rientra totalmente nelle finalità e nelle politiche di questa Giunta regionale e di questa maggioranza.
E' un segnale importante ai piemontesi, soprattutto a quella fascia di piemontesi che sono tra i più bisognosi; quindi, un intervento di politica sociale significativo.
E' vero che è un primo passo e che dovremo fare di più, ma in questo modo togliamo già un grosso problema a tante famiglie e tanti nostri concittadini che, in questa maniera, trovano la possibilità di vivere i loro bilanci familiari in maniera più tranquilla.
Non mi associo invece a chi - in particolare, l'ultimo intervento - ha delineato un sistema dell'assistenza piemontese, o comunque degli interventi sul sociale in Piemonte, in maniera così negativa.
E' facile criticare, ma con i problemi di bilancio e le difficoltà che tutte le amministrazioni incontrano, questo segnale è un segnale in controtendenza, ed è un segnale per un vero bilancio sociale.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Dutto.



DUTTO Claudio

Grazie, Presidente.
Solo per unirmi alle considerazioni espresse da altri Consiglieri, e per assicurare il voto positivo anche del gruppo Lega Nord, soprattutto perché il problema degli anziani è sempre stato uno degli elementi su cui abbiamo posto la massima attenzione e su cui abbiamo programmato la nostra linea politica.
Siamo pertanto favorevoli a questo emendamento; voteremo sicuramente a favore, perché il problema degli anziani è uno dei problemi che seguiamo con più attenzione fra i nostri primari obiettivi.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cattaneo; ne ha facoltà.



CATTANEO Valerio

Colgo l'opportunità della dichiarazione di voto per fare una precisazione e fornire una doverosa risposta ai temi posti dal Consigliere Saitta.
Quanto posto dal Consigliere Saitta è condivisibile e certamente importante, tuttavia, ritengo doveroso, da parte nostra, esprimere alcune considerazioni.
Prima considerazione. Mi fa piacere che anche il Consigliere Saitta (il quale, oltre ad essere un autorevole Capogruppo, è anche espressione della Provincia di Torino) condivida l'obiettivo di dare, con l'emendamento, una risposta a quella parte del Piemonte che vive una situazione di maggiore criticità, rispetto al disagio che vive la provincia dove sappiamo esserci la maggior parte degli anziani in lista d'attesa e una presenza minore ovviamente in proporzione, di case convenzionate, di RSA, per gli anziani ultrasessantacinquenni non autosufficienti.
Crediamo che, con l'approvazione dell'emendamento si possa, finalmente dare per Torino e la provincia, una risposta importante sul tema.
Riguardo alla questione di determinare stanziamenti per l'anno 2004/2005, relativamente allo stesso obiettivo, nell'intervento precedente abbiamo ribadito, sia come Gruppo sia come maggioranza, che in successiva discussione sul 2004/2005 guarderemo con grande attenzione volendo tendere da qui al 2005, a quel 2%. Pertanto, inseriremo anche l'anno prossimo, e fra due anni, una posta importante per continuare il mantenimento dei posti convenzionati attraverso questo emendamento e inserirne dei nuovi.
Diventa, però, difficile programmare le risorse e quindi, condividendo la preoccupazione e la proposta del Consigliere Saitta (che è anche la nostra proposta), riteniamo sia difficile prevedere l'esatta necessità sul 2004/2005. Come abbiamo già avuto modo di confrontarci con il Consigliere Saitta, non sappiamo quanti saranno i posti delle nuove RSA che apriranno da qui al 2005. Spesso i lavori sono in ritardo, spesso abbiamo visto nella storia della Regione (e non solo da quando governa il Centrodestra) la realizzazione delle RSA in previsione sulla carta, con la data di continuazione dei lavori e la consegna del bene al patrimonio pubblico, ma mediamente, ci sono almeno due, tre o quattro anni di ritardo.
Si potrebbe, magari, presentare un ulteriore ordine del giorno cercando di trovare una via d'uscita, come abbiamo fatto l'anno scorso e nel mese di luglio, sollecitando, da una parte, l'Assessorato (so che l'Assessore Cotto sta lavorando molto in questo senso, insieme all'Assessore alla sanità) di far rispettare i tempi dell'apertura e della disponibilità reale delle RSA e, dall'altro, la massima attenzione e la massima disponibilità, da parte della maggioranza (e quindi riteniamo del Governo regionale) a determinare, nel 2004/2005, quelle risorse realmente necessarie, a fronte di nuovi posti che saranno disponibili.
Questa deve essere la nostra priorità per gli anni 2004/2005.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Palma; ne ha facoltà.



PALMA Carmelo

Il Presidente, non vorrei essere irriverente, sta diventando il "Presidente più veloce del West", nel senso che non si fa in tempo ad alzare la mano, che ha già messo in votazione i provvedimenti.
Vorrei esprimere una considerazione sgradevole: su questo emendamento si può convenire, nel senso che provvede ad arginare un'emergenza, in particolare sulle liste di attesa su alcune province piemontesi, e quindi potrebbe essere uno "strumento" di emergenza a cui il Consiglio pu utilmente ricorrere. Dall'altra parte, ci raccontiamo tutti delle "frottole", anzi, vi raccontate delle "frottole", se ritenete che il programma di sostegno, rispetto ad anziani non autosufficienti, possa avere l'assetto e l'impianto istituzionale, le modalità operative e l'architettura finanziaria immaginata in un periodo in cui la popolazione anziana era percentualmente molto inferiore rispetto a quella che si riscontra nella Regione Piemonte nel momento in cui vennero programmate quelle RSA che oggi stanno progressivamente aprendo e di cui non si riesce a sostenere i costi del convenzionamento.
Se fate due conti, vi rendete conto che, per la paraospedalizzazione degli anziani non autosufficienti che permarranno in lista d'attesa dopo l'approvazione di questo bilancio, serviranno circa 240 miliardi all'anno.
Significa, grosso modo, l'intera addizionale IRPEF, unicamente per coprire su ciascun singolo esercizio, la differenza fra quanti già si trovano nelle RSA e quanti hanno diritto ad andarci, sulla base della normativa vigente.
Il problema non é immaginare e raccontarci che nei prossimi esercizi troveremo, con la situazione attuale, 240 miliardi all'anno per finanziare gli inserimenti e i convenzionamenti. Il problema è quello di immaginare un diverso sistema di tutela e di assistenza di non autosufficienti, passando dal regime dell'istituzionalizzazione, sostanzialmente parasanitaria, al modello della territorializzazione dell'assistenza agli anziani non autosufficienti, per ragioni economiche, di costi e per la qualità di vita degli anziani non autosufficienti. Ipotizzare che, di qui ai prossimi esercizi, esista, all'interno del bilancio sanitario (o peggio ancora ricorrendo a tasse di scopo) qualcosa che è equivalente all'intera addizionale IRPEF di questo anno, per inserire anziani non autosufficienti nelle RSA in via di costruzione, significa mentire a noi stessi, significa per voi , mentire a voi stessi e non avere dinnanzi la situazione che invece, abbiamo.
Da questo punto di vista, disponiamo di uno strumento importante: la legge che faticosamente sta esaminando la IV Commissione, di riordino del sistema dei servizi assistenziali. Già la legge Turco, legge madre, dà indicazioni innovative, spingendo più pesantemente verso strumenti indiretti come quello degli assegni di cura, anziché il pagamento del costo del convenzionamento (quindi dell'inserimento in strutture istituzionalizzate). Questa è, inevitabilmente, la strada da percorrere.
Non esiste un'altra strada. Se fossimo così matti da scrivere, sul pluriennale, che da qui al 2005 impegniamo un'addizionale IRPEF, che tra l'altro abbiamo già impegnato sul programma delle opere pubbliche, sulla viabilità, faremmo un'ottima campagna elettorale, anzi, voi fareste un'ottima campagna elettorale, ciascuno rivendicando la titolarità di questa proposta. Ci troveremmo di fronte ad una cassa che, sostanzialmente non esiste e che non può onorare gli impegni che la Regione deve assumere.
Da subito, quindi, riforma della legge sui servizi assistenziali; da subito riforma di un assetto delle politiche degli anziani che, così com'è non solo è troppo onerosa, ma, dal punto di vista pratico, non riesce a rispondere alla domande poste. Probabilmente, non è neanche la più adeguata per rispondere alle esigenze di umanizzazione dell'assistenza degli anziani non autosufficienti.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'emendamento 3septies.1), che diventa articolo 3 septies.
Il Consiglio approva.
ART. 4 4.1) (rubricato n. 190) Emendamento presentato dai Consiglieri Saitta e Di Benedetto: "L'articolo 4 del DDL 465 è soppresso".
Tale emendamento è ritirato.
Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'articolo 4 nel suo complesso.
Il Consiglio approva.
ART. 5 Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'articolo 5 nel suo complesso.
Il Consiglio approva.
ART. 6 6.1) (rubricato n. 5) Emendamento presentato dalla Giunta regionale a firma dell'Assessore Pichetto Fratin: "L'articolo 6 è soppresso e la norma è inserita come comma aggiuntivo all'articolo 15".
Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'emendamento soppressivo all'articolo 6.
Il Consiglio approva.
6.2) (rubricato n. 192). Emendamento presentato dai Consiglieri Saitta e Di Benedetto: "L'articolo 6 del DDL 465 è soppresso".
Tale emendamento è ritirato.
ART. 7 7.1) (rubricato n. 1) Emendamento presentato dalla Giunta regionale a firma dell'Assessore Pichetto Fratin: Il comma 2 dell'articolo 7 (Provvedimenti per attività specificamente individuate) è così sostituito: "2. La disposizione di cui al comma 1 si applica anche al personale impiegato nelle attività amministrative regionali riguardanti l'evento 'Olimpiadi invernali Torino 2006', al personale addetto alla guida di automezzi della Giunta e del Consiglio, nonché al personale impegnato nelle attività di supporto delle sedute dell'Assemblea e degli altri organismi consiliari istituzionalmente costituiti".
La parola all'Assessore Pichetto Fratin.



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al bilancio e alle finanze

L'emendamento, riguardante gli straordinari per le Olimpiadi e per il personale del Consiglio regionale, recita: "Le disposizioni di cui al comma 1 (che è la deroga agli straordinari) si applica anche al personale impiegato nelle attività amministrative regionali riguardanti l'evento Olimpiadi Invernali Torino 2006" e poi c'è la parte relativa al personale addetto alla guida di automezzi della Giunta e del Consiglio. Chiederei di sopprimere questa parte perché c'è un disegno di legge, in corso in Commissione, che dovrà essere valutato e discusso. L'emendamento prosegue: "Nonché al personale impegnato nell'attività di supporto delle sedute dell'assemblea e degli altri organismi consiliari istituzionalmente costituiti (che sono lor signori che lo meritano anche proprio)".
Sopprimerei da "Al personale addetto alla guida di automezzi della Giunta e del Consiglio regionale".



PRESIDENTE

Chiedo scusa, diamo atto che l'emendamento n. 7.1) è ritirato dall'Assessore Pichetto Fratin ed è sostituito dal nuovo seguente emendamento: 7.2) Emendamento presentato dalla Giunta regionale a firma dell'Assessore Pichetto Fratin: il comma 2 dell'articolo 7 (Provvedimenti per attività specificamente individuate) è così sostituito: "2. La disposizione di cui al comma 1 si applica anche al personale impiegato nelle attività amministrative regionali riguardanti l'evento 'Olimpiadi invernali Torino 2006', nonché al personale impegnato nelle attività di supporto delle sedute dell'Assemblea e degli altri organismi consiliari istituzionalmente costituiti".
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Tapparo; ne ha facoltà.



TAPPARO Giancarlo

La motivazione mi pare un po' debole. Se l'assemblea, probabilmente per l'introduzione della legge finanziaria e per una serie di altri adempimenti, è molto impegnata e giustifichi in questo quadro il riconoscimento di un lavoro intenso che svolgono i funzionari, ha un senso ma in rapporto con le Olimpiadi non ne vedo la ragione. Che senso ha, oggi un provvedimento legato alla motivazione dell'Olimpiadi? Dovete spiegarcelo tecnicamente perché non lo capisco. L'Assemblea lavorerà di più quest'anno perché ci sono le Olimpiadi? Il provvedimento è legato a questa affermazione.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE TOSELLI



PRESIDENTE

E' un comma in più, Consigliere Tapparo.
Ha chiesto di intervenire il Vicepresidente Riba, che interviene in qualità di Consigliere.



RIBA Lido

In Commissione l'articolo era stato molto discusso, in quanto indicava un'area di personale del Consiglio regionale che, essendo addetto alle Olimpiadi, potrebbe avere la necessità di una liquidazione di straordinari superiore alle quote contrattuali previste. Lo stesso ragionamento è previsto per il personale addetto alle sedute dell'assemblea, cioè il personale che ci assiste. In questa situazione, si trovano anche gli addetti alla guida degli automezzi, che naturalmente sono ancora più legati agli orari degli uffici e dell'assemblea.
Parlare di "Personale che si occupa di Olimpiadi", significa includere di tutto: alla fine diventerà tutto Assessorato al turismo o qualcos'altro ancora. Ad esempio, quando parliamo di personale addetto alle alluvioni non significa che esiste del personale ad hoc, bensì che quando si verificano certi eventi, il Direttore Generale è autorizzato ad individuare il personale addetto agli interventi e a pagare gli straordinari in deroga ai massimali.
Continuo a dire che è opinabile che possa, eventualmente, esserci questa clausola. Io non lo sapevo, ma poiché è ricorrente per le Olimpiadi e per le alluvioni lo abbiamo visto alcune volte, l'inserimento di questa clausola inerisce ad un problema che questo Consiglio non ha mai risolto e che, francamente, mi sembra anche insostenibile, relativamente al personale addetto alla guida degli automezzi. Anche questo è legato, quindi, o li togliamo tutti, e non esiste l'esigenza del provvedimento, altrimenti, non sleghiamo queste categorie.
In Commissione si era discusso in questi termini e l'Assessore aveva detto...



PICHETTO FRATIN Gilberto (fuori microfono)

Mi sono confuso tra l'articolo e l'emendamento.



RIBA Lido

O si scrive in modo più chiaro o si risolve comunque contestualmente il problema del personale addetto alla guida degli automezzi. Io che non ne faccio uso, credo di poterlo dire, non è corretto.
Ripeto, non facendo uso di personale addetto alla guida di automezzi credo di poter dire che il lavoro specifico di una categoria del personale è particolarmente collegato alle vicende dei Consiglieri e degli Assessori e comunque all'orario di funzionamento delle istituzioni, questo sì.
Adesso lei dice che c'è un altro provvedimento in corso, ma sono tanti anni che va avanti questo tipo di situazione, per cui sarebbe bene parlandone, risolvere il problema. Non possiamo avere personale addetto alla guida degli automezzi con, eventualmente, il riconoscimento di mezz'ora di lavoro straordinario, perché, come è noto, quel tipo di lavoro si svolge a blocchi di 5-6-7 ore per un servizio o non si svolge affatto.
Altrimenti, al personale addetto alla guida degli automezzi viene attribuito un orario di ufficio, nel quale, evidentemente, non si svolgono quelle funzioni.
Il problema va risolto. Togliamolo tutto il comma, se non c'è l'esigenza, va bene, infatti, non lo avevamo proposto noi.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Papandrea.



PAPANDREA Rocco

In questo provvedimento si intrecciano due tipologie. In merito ad una tipologia, che interessa i lavoratori qui coinvolti, esprimo accordo: hanno un orario di lavoro relativamente imprevedibile e nel mese di dicembre ci siamo trovati in una situazione veramente imbarazzante e assurda da avere imposto turni di 24 ore di lavoro continuativo.
Credo che questa situazione debba essere sanata. Esprimo condivisione per un provvedimento che concerne i lavoratori che hanno condizioni di lavoro non prevedibili perché legate a cause, in qualche modo, anch'esse non prevedibili.
Ritengo che i lavoratori con tali caratteristiche debbano essere coinvolti, mentre non lo debbano essere i lavoratori che non hanno quelle caratteristiche. Le Olimpiadi non hanno alcun riferimento né con questo tipo di lavoratori né, per esempio, con elementi di catastrofi naturali quali le alluvioni. L'alluvione, purtroppo, non riusciamo a collocarla temporalmente, non possiamo dire che nell'anno 2006 si verificherà un evento alluvionale, magari nella settimana di febbraio dal 10 al 20 l'alluvione ha un elemento di imprevedibilità che richiede un intervento specifico. Sono alcuni anni che siamo a conoscenza della data in cui si svolgeranno le Olimpiadi e di cosa si deve fare, quindi, non c'è niente di imprevedibile, occorre organizzarsi e fare in modo di utilizzare il personale legato alle Olimpiadi in modo razionale e non sfondare con lo straordinario. Le Olimpiadi non sono un evento con caratteristiche di imprevedibilità e di non governabilità, quindi, credo che non debba rientrare in queste caratteristiche, è diverso.
Per quanto riguarda i lavoratori che sono qui coinvolti, va bene, ma relativamente al personale che sarà coinvolto nell'evento olimpionico, si faccia in modo che gli organizzatori predispongano il lavoro in modo tale da non creare situazioni di quel genere, attraverso un mandato che preveda varie forme di intervento, ma non necessariamente l'allungamento dell'orario di lavoro.



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE COTA



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Pichetto Fratin.



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al bilancio e alle finanze

Chiedo scusa, prima ho confuso l'emendamento con l'articolo licenziato dalla Commissione, ecco, perché, poi, quando mi sono seduto e ho letto l'articolo, ho visto che parlavo dell'articolo e non dell'emendamento.
Il senso della norma è quello di intervenire non su categorie specifiche individuate, nominative se vogliamo, di persone, ma individuare una generalità di persone che, per ragioni particolari, devono svolgere delle funzioni che vanno oltre l'orario ordinario di servizio, quindi devono avere questa autorizzazione.
Si individua tutto ciò per il verificarsi di condizioni di calamità per l'evento olimpionico, che è una eccezionalità e che determina in questo periodo per alcune categorie di persone una situazione di necessità, almeno secondo la valutazione che mi è pervenuta, e per quelle situazioni in cui c'è una imposizione come categoria generalizzata, cioè il personale del Consiglio regionale e delle Commissioni consiliari, in cui, per volontà nostra, non rispettiamo i limiti degli orari consentiti di straordinario.
In sede di Commissione, era nata la questione autisti, ma vorrei chiarire che ci sono gli autisti in capo all'organo politico Giunta regionale, che hanno un meccanismo di indennità e un budget che viene assegnato in base a determinati parametri, e gli autisti in servizio presso l'organo politico Consiglio regionale, che seguono altri meccanismi.
Sicuramente, lo ammetto, c'è una questione di misurazione dei meccanismi di disagio degli autisti.
Mi rivolgo al Presidente Gallarini: considerato che in I Commissione è all'esame, quale uno dei primi argomenti, un disegno di legge che riguarda specificatamente la questione autisti, ho detto di portare in quell'ambito anche i meccanismi di valutazione economica che non possono essere misurati banalmente a ore di straordinario, semmai ad indennità di disagio o reperibilità, cioè tutta una serie di altri meccanismi che non consistono nella pura aggiunta di ore straordinarie. Questa è la posizione della Giunta, si tratta solo di un rinvio.
Qualora l'Aula voglia, in questa sede, ricomprendere già finora gli autisti e riservarsi in un momento successivo le valutazioni di rettifica la Giunta non si oppone, metta "autisti di Giunta e Consiglio", gli si dà la deroga, ma non li si utilizza come Giunta, perché c'è un budget diverso.



PRESIDENTE

Chiedo scusa, ricordo le disposizioni per le riprese televisive, che possono avvenire soltanto al di fuori dell'emiciclo.



(Commenti in Aula)



PRESIDENTE

Appena me ne sono accorto, non ho interrotto gli interventi, ma esistono delle regole e chiedo di rispettarle.
La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Le argomentazioni usate dall'Assessore Pichetto Fratin per quanto riguarda il tema delle Olimpiadi sono assolutamente prive di fondamento perché le Olimpiadi, a distanza di sei anni da quando sono state decise non sono altro che uno dei progetti a cui la Giunta regionale fa fronte.
Sarebbe come dire che adesso, nel campo della progettazione stradale, si decide di progettare un nuovo tronco di strada e lì siamo in emergenza. Ma c'è emergenza? Oltretutto per le Olimpiadi, al momento, nessuno dice che siamo in alcun tipo di emergenza né vi è alcun tipo di ritardo.
Che senso ha dire: "Olimpiadi = serbatoio di ore in più di lavoro che a discrezione della Direzione o dell'Assessorato, vengono impiegate"? Questo, Assessore Pichetto Fratin, è assolutamente improprio, non è così.
Le Olimpiadi sono un progetto, ma se per tutti i progetti della Regione dovesse invocarsi l'eccezionalità, allora cosa succederebbe? Questo inoltre, crea una disparità di trattamento notevole all'interno dell'organizzazione Regione e porta inevitabilmente anche a delle tensioni volte a confluire nel luogo dove è possibile accumulare magari delle ore di lavoro e un reddito differente.
Così facendo, Assessore, lei introduce uno scompaginamento all'interno degli equilibri di lavoro regionale del tutto artefatto. Di conseguenza rifiuti questa velina che le passa l'Assessore alle Olimpiadi o gli Assessori alle Olimpiadi (non so quanti siano), respinga al mittente queste veline, dica loro che si tratta di uno dei tanti progetti che la Regione in Piemonte deve soddisfare e che non c'è bisogna di nessuna situazione di emergenza né di una particolare normativa. Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Moriconi.



MORICONI Enrico

Anch'io concordo con quanto è stato detto finora. Credo che l'Assessore Pichetto Fratin dovrebbe agire secondo le regole normali che riguardano il bilancio di qualsiasi Ente, perché sa che le argomentazioni che noi abbiamo presentato sono più che esaustive.
Ascoltando le parole dell'Assessore, egli si è premurato di dire che si tratta di una norma e non di una regola fatta ad personam; tuttavia è proprio la norma quella che viene contestata.
L'eccezionalità può essere valida, ad esempio, relativamente all'evento alluvionale, ma rispetto ad un evento programmato, programmato da tempo preparato dalla Giunta, non trova giustificazione un riconoscimento economico diverso da quella che è la gestione normale della pratica, del funzionamento degli uffici della Regione.
Sicuramente ci sono mille motivi per non adottare quanto viene previsto in questo articolo, e penso che l'Assessore sappia benissimo che vi è una ragione seria e profonda nelle argomentazioni che facciamo.
Programmare l'intervento su un opera quale quella delle Olimpiadi, che è gia prevista da più anni, è una cosa che gli uffici e coloro che lavorano in questo campo devono programmare prevedendo eventualmente di recuperare le ore in più che vengono fatte in regime di lavoro straordinario.
Non credo che ci sia molto da aggiungere; semplicemente che, per una ragione di buonsenso e anche di equilibrio dei rapporti all'interno dell'apparato strutturale della Regione, l'Assessore dovrebbe ascoltare quanto viene richiesto.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Placido.



PLACIDO Roberto

Assessore Pichetto Fratin, devo dire che questa è una delle volte in cui ho visto, da parte sua, addurre argomentazioni debolissime a sostegno di un problema. Comprendo l'imbarazzo, però avrei capito di più - votando contro - se lei avesse detto: "Noi vogliamo gestire gli straordinari del personale come vogliamo e presentiamo un provvedimento del genere". Si poteva non essere d'accordo, ma almeno si sarebbe capito. Ma tirare fuori le Olimpiadi, in primo luogo non è olimpico e va contro quello spirito; in secondo luogo, non corrisponde al vero.
Tra l'altro, per quanto riguarda il personale regionale, a parte quelli che avete mandato, abbiamo mandato, se ne sono andati, funzionari dirigenti, assistenti degli Assessori, vi è una certa "transumanza" verso la Galleria S. Federico. Speriamo che il responsabile delle Olimpiadi Assessore Racchelli, faccia funzionare tutto, perché è chiaro che, se ci fossero dei problemi, almeno sappiamo a chi rivolgerci.
Bastava dire: "Vogliamo gestire gli straordinari come vogliamo e presentiamo un emendamento del genere", senza scomodare le Olimpiadi per qualsiasi cosa; ormai è diventato quasi uno sport, ma le Olimpiadi non risolveranno tutti i mali del mondo (anche se mi auguro almeno una parte di quelli del Piemonte).
Bastava presentarlo nella maniera corretta. Avremmo comunque votato contro, ma almeno non le si allungava il naso, Assessore Pichetto Fratin.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'emendamento n. 7.2).
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'articolo 7, come emendato.
Il Consiglio approva.
ART. 7 BIS 7bis.1) (rubricato n. 264) Emendamento presentato dalla Giunta regionale a firma dell'Assessore Pichetto Fratin e dai Consiglieri Angeleri, Cattaneo Manica, Galasso, Giordano e Rossi Oreste: il comma 2, dell'articolo 21, della legge regionale 26 aprile 1999, n. 44 e successive modifiche e integrazioni, è sostituito dal seguente: "2. La Giunta regionale, sentita la Commissione consiliare competente che si esprime entro 30 giorni, approva un programma di utilizzo delle risorse assegnate alla Regione, in base al riparto effettuato in applicazione dei criteri indicati nel decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri di cui all'articolo 19, comma 8 del d.lgs. n. 112/98. Il programma individua le tipologie degli interventi e degli investimenti da incentivare nell'anno di riferimento, con le risorse disponibili nell'ambito del Fondo unico regionale di cui all'articolo 20 nonché le procedure di concessione e le forme di erogazione di tali benefici. Al fine di razionalizzare gli interventi a favore delle imprese, semplificare le procedure, eliminare le sovrapposizioni e assicurare maggiore efficacia all'intervento pubblico, il programma apporta modificazioni ai criteri applicativi delle leggi statali le cui risorse sono confluite nel Fondo unico regionale, in ordine, in particolare, alle spese ammissibili, alla tipologia e misura dell'intervento e alle modalità di concessione ed erogazione".
7bis.2) (rubricato n. 262) Emendamento presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Pichetto Fratin e dalla Consigliera Manica: dopo l'articolo 7 è aggiunto l'articolo 7 bis con il seguente testo: "Articolo 7 bis (Misure urgenti a favore dei Settori in crisi) 1. E' istituito un fondo per la ricerca e lo sviluppo nonché per la diffusione delle innovazioni tecnologiche a favore delle piccole medie imprese investite da processi di crisi.
2. Il fondo di cui al comma precedente interviene, secondo le indicazioni stabilite dalla Giunta regionale altresì per dotare il sistema delle piccole e medie imprese delle risorse con cui fronteggiare situazioni di crisi di liquidità anche mettendo a disposizione di Finpiemonte S.p.A. le risorse necessarie alla partecipazione finanziaria nei consorzi collettivi di garanzia fidi finalizzata alla concessione di garanzie per operazioni bancarie connesse al capitale circolante.
3. Il fondo è finanziato per l'anno 2003 con un importo in termini di competenza e di cassa pari a euro 30.000.000.
4. La copertura finanziaria è assicurata da un prelievo di pari importo dal Fondo Globale per gli investimenti di cui alla UPB 09012".
7bis.3) (rubricato n. 263) Emendamento presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Pichetto Fratin e dalla Consigliera Manica: dopo l'articolo 7 è aggiunto l'articolo 7 bis così come segue: "Articolo 7 bis (Fondo speciale) 1. Per far fronte alle conseguenze sociali della crisi che in Piemonte investe importanti settori industriali è istituito un Fondo speciale pari a euro 3 milioni per l'anno 2003.
2. Il fondo è destinato a favorire, in via sperimentale, anche a fine di prevenzione, interventi monetari integrativi del reddito e di prestazioni sociali rivolti a quelle persone che a causa dell'interruzione temporanea e/o definitiva del lavoro svolto alle dipendenze altrui, anche sotto forma di collaborazione coordinata e continuativa, vengono a trovarsi al di sotto della soglia di povertà, individuata sulla base dei criteri di cui al comma 3.
3. La Giunta regionale, entro e non oltre 60 giorni dall'approvazione della presente legge, individua criteri e modalità sulla base dei quali tali contributi dovranno essere erogati ai soggetti aventi diritto.
4. La copertura finanziaria degli interventi ai precedenti commi è assicurata mediante riduzione dell'UPB 9011 per euro 2 milioni e dell'UPB 15991 per euro 1 milione." Chiede la parola l'Assessore Pichetto Fratin; ne ha facoltà.



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al bilancio e alle finanze

L'emendamento n. 264, illustrato in Conferenza dei Capigruppo, ha, come obiettivo, la possibilità di una gestione congiunta del fondo unico per le imprese, con l'utilizzo delle norme regionali. Questo ci permette di far fronte, con efficacia e tempestività, ai tiraggi nelle varie misure rendendoci più efficaci nei nostri interventi. Ci permette, inoltre, di modificare le declaratorie di rendicontabilità, per quanto riguarda le norme nazionali che sono in carico al fondo unico e, quindi, la possibilità di fare degli inserimenti, in particolare sulla ricerca (lo stiamo valutando in questi giorni e fa parte sia del tavolo di consultazione relativo al progetto Piemonte, che riguarda il settore dell'Automotiv e dell'indotto, sia al costituendo tavolo che fa riferimento alla crisi del tessile).
Di fatto, quindi, con questa norma permettiamo, anche in forza della modifica al Titolo V della Costituzione, di avere una gestione congiunta ed integrata tra le norme del fondo unico per le imprese e le norme regionali (artigianato, commercio,ecc.), con la possibilità, anche a livello estremo, di prendere fondi, del fondo unico nazionale, e portarli - ad esempio -sull'artigianato (21), piuttosto che sulla commercio (28), e così via sulle altre leggi.
Questo è importante e propedeutico, anche ad una valutazione dell'emendamento successivo, il n. 262, che costituisce il fondo per la ricerca, lo sviluppo e la diffusione delle innovazioni tecnologiche e il fondo di garanzia sul sistema delle imprese in crisi. Per il settore in crisi, questo avrà un'attivazione immediata con una dotazione di 30 milioni di euro e con la possibilità di essere giocato con i fondi di cui all'emendamento precedente.
Per quanto riguarda il terzo emendamento, il n. 263, si costituisce un fondo speciale relativo alle crisi che investono vari settori dell'attività produttiva del Piemonte, con conseguenze pesanti anche per le condizioni di reddito dei lavoratori. In questo caso, è previsto un primo stanziamento di 3 milioni di euro in sede di emendamento, che porterei a 4 milioni di euro diventando da 1 a 2, il prelievo sull'UPB 15991.
Comunico formalmente al Consiglio, anche se non c'è ancora il provvedimento scritto, che nella giornata di ieri abbiamo concluso telefonicamente, con il Ministero, l'accordo, o il consenso, del Ministero del Lavoro a utilizzare i fondi, ex legge lavoratori socialmente utili, che il Piemonte avanza rispetto alla dotazione che aveva. Avendo noi collocato gran parte delle LSU (il bacino d'utenza è passato da 3.500 a meno di 300 fortunatamente) abbiamo disponibilità di fondi che incrementeranno il fondo speciale qui indicato.
Sempre sullo stesso fondo, nei giorni scorsi, ho incontrato Comune e Provincia di Torino, Fondazione San Paolo e Fondazione CRT, che stanno valutando integrazioni ai versamenti da parte loro. A grandi linee, non hanno ancora deciso i rispettivi Consigli di Amministrazione di CRT e San Paolo e quindi non sono in grado di dare gli importi, ma potrebbero arrivare altri 2/3 milioni di euro complessivamente; quindi con una dotazione di fondo complessiva di circa 10 milioni di euro.



PRESIDENTE

Posso conoscere la modifica all'emendamento n. 263? Cioè mediante riduzione dell'UPB per 4 milioni?



PICHETTO FRATIN Gilberto (fuori microfono)

L'UPB 15991, che era un milione, passa a due milioni.



PRESIDENTE

Va bene, grazie.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Manica; ne ha facoltà.



MANICA Giuliana

Per soddisfazione del Consigliere Cattaneo, non posso esimermi da un intervento in cui mi felicito, un'altra volta, di avere avuto l'onore e il piacere di firmare questi emendamenti con l'Assessore Pichetto Fratin. In particolare, vorrei esprimere alcune considerazioni sull'introduzione del fondo speciale.
Questo era uno degli emendamenti che avevamo presentato, cui annettevamo una grande importanza nel corpo della manovra alternativa che avevamo delineato al bilancio della Giunta e su cui il nostro parere rimane, ovviamente, contrario. Ci sembrava che fosse importante dare una risposta valida, concreta e gestibile alla grave situazione che si stava delineando, per quanto riguarda la vicenda occupazionale all'interno della nostra Regione.
Certo, la vicenda FIAT è all'attenzione di tutti noi, ma è all'attenzione di tutti noi insieme a quella di tutti gli altri settori che possono vivere e conoscere momenti di difficoltà; in particolare ci sembrava utile l'istituzione di un fondo speciale. In una prima stesura nell'emendamento era anche scritto, in modo più dettagliato, come venissero destinati ai Comuni e come loro li gestissero e come il tipo di erogazione avvenisse per ragioni tecniche e di migliore possibilità di utilizzo del fondo. Nella stesura finale manca questa specificazione, però lo spirito e il corpo della proposta, da questo punto di vista, rimane.
Riteniamo significativo essere riusciti a portarla a 4 milioni di euro come stanziamento regionale, sapendo che poi c'è l'altro milione di euro dei due Istituti bancari (e su questo si può fare un discorso complessivo con altri fondi messi a dispostone da altre istituzioni). L'intervento regionale di almeno 4 milioni di euro, in aggiunta agli altri fondi, ci sembrava un minimo necessario da cui partire.
Per quanto riguarda le misure urgenti a favore degli altri settori in crisi, anche qui 30 milioni di euro, una cifra non esaustiva in questa direzione, soprattutto se pensiamo all'istituzione di un fondo sulla ricerca, lo sviluppo e la diffusione dell'innovazione tecnologica per le piccole e medie imprese, in particolare per quelle investite da processi di crisi.
30 milioni di euro apparirebbero - e appaiono nei fatti - come una misura quantitativamente e qualitativamente insufficiente, rispetto ad una situazione di stallo dello sviluppo della situazione piemontese.
Ad integrazione di quanto detto, l'emendamento rubricato n. 264 l'utilizzo del fondo unico (cioè di avanzi su eventuali leggi che possono essere trasferiti sui settori in crisi ed intervenire in questa direzione) ci pare importante, trattandosi, oltretutto, di un fondo di 150 miliardi delle vecchie lire. Dalla sinergia di questi emendamenti può uscire il corpo di una manovra con caratteristiche interessanti, che non sia solo una dichiarazione propagandistica.
Il fondo sociale speciale e il sostegno all'innovazione, alla ricerca e allo sviluppo, in particolare nel settore della piccola e media impresa usati come risposte ad un processo di crisi per rilanciare, in modo diversificato, lo sviluppo - rappresentano, a nostro avviso, due delle questioni più importanti della manovra alternativa che abbiamo cercato di delineare.
Per questa ragione, non solo abbiamo sottoscritto l'emendamento, ma voteremo convintamene a favore; anzi, ci felicitiamo di essere riusciti ad introdurre questo tipo di politica nella manovra finanziaria della Regione Piemonte.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cattaneo; ne ha facoltà.



CATTANEO Valerio

Non era mia intenzione intervenire, ma l'intervento della Consigliera Manica mi ha sollecitato e stimolato a farlo, per esprimere considerazioni su alcune scelte della politica della Giunta regionale e della maggioranza che la sostiene.
La questione della difficoltà che vive in questo momento il sistema industriale della piccola impresa, in particolare del Piemonte (soprattutto della città di Torino legata alla crisi FIAT e alla crisi che comporta e coinvolge l'indotto dell'auto) l'avevamo già posta all'attenzione della Giunta regionale - in particolare all'Assessore Pichetto Fratin e al Presidente Ghigo - la quale ha recepito l'esigenza e la preoccupazione della maggioranza; tant'è che aveva già previsto, per propria iniziativa e sollecitata dalla maggioranza, un capitolo nel disegno di legge, così come già licenziato ed approvato dalla Giunta regionale nel novembre del 2002 con uno stanziamento di 30 milioni di euro a sostegno di questo settore e di questa partita importante.
Uno dei motivi che ci hanno preoccupato - e ci preoccupa dell'approvazione tardiva, a ridosso della scadenza, del disegno di legge dell'esercizio provvisorio (grazie ad un'attività, se non ostruzionistica come vigore, ma indubbiamente vi è stato un rallentamento sostanziale del percorso di bilancio da parte dell'opposizione: prima a dicembre quando vi è stata l'impossibilità, da parte della maggioranza, di proseguire in aula con la discussione di bilancio e poi, nelle ultime settimane, con una serie di emendamenti presentati) è che mentre noi siamo chiusi in questo bellissimo Palazzo, fuori il Piemonte vive e lavora. La società piemontese e il sistema economico e sociale delle imprese hanno le proprie problematiche.
Mentre discutiamo in aula, con l'opposizione che rallenta il percorso di bilancio, ci sono imprese, nella città e nella provincia di Torino, che hanno scadenze di pagamento con banche che non riescono a liquidare. Una situazione del genere potrebbe determinare la morte di un'impresa e conseguentemente, il licenziamento o la mancanza del posto di lavoro per molti cittadini piemontesi.
Con l'approvazione del bilancio (quindi con l'iniziativa della Giunta regionale, nella fattispecie dell'Assessore all'industria e del Presidente) pensiamo di riuscire ad invertire la situazione, contribuendo a risolvere i problemi del sistema industriale della piccola impresa, soprattutto della città di Torino, della provincia di Torino e del Piemonte, senza vanificare un intervento di politica industriale, da parte della Giunta Ghigo e dell'Assessore Pichetto Fratin, che fino ad oggi ha portato grandi risultati Com' e' noto, quando Ghigo divenne Presidente della Regione Piemonte nel 1995, e Pichetto Fratin Assessore all'Industria poco dopo, il Piemonte aveva una disoccupazione sopra la media del Paese, oltre il 10%. Oggi grazie all'azione della Giunta regionale di centrodestra, si è assistito all'inversione di questo dato.
Il Piemonte è perfettamente nella media nazionale; abbiamo un'occupazione che tende intorno al 5%. E' dato di fatto inconfutabile che dal 2000 sono stati creati 100 mila nuovi posti di lavoro in Piemonte grazie all'azione della Giunta, grazie all'azione del centrodestra, grazie all'azione del Presidente e dell'Assessore all'Industria.
Crediamo che una risposta a sostegno, che va in linea con la proposta di legge che il Gruppo consiliare che ho l'onore di presiedere ha presentato qualche settimana fa, possa certamente salvare un numero significativo di imprese, ma, soprattutto, sostenere un sistema che riesca a superare questo momento di difficoltà, garantendo il mantenimento dei posti di lavoro, senza mettere in discussione il risultato di una grande politica industriale che ha portato il Piemonte a dimezzare, in sette anni di governo del centrodestra, la propria disoccupazione.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Papandrea.



PAPANDREA Rocco

Conosco un Piemonte diverso da quello che conosce il Consigliere Cattaneo: un Piemonte che ha una percezione della realtà completamente diversa; un Piemonte di lavoratori semi-occupati che, anche quando hanno un lavoro precario, non hanno un reddito minimo vitale. Poi, possiamo raccontarci le favole - per non usare un'altra terminologia - e dire che è tutto diverso, ma io conosco questo Piemonte, quindi non riesco ad essere soddisfatto.
Non riesco, inoltre, a non preoccuparmi quando leggo che nelle prossime settimane, con il risanamento del settore dell'auto, si dovrà vendere un altro pezzo del patrimonio industriale e finanziario di questa regione. La Fiat Avio, infatti, passerà probabilmente nelle mani di un fondo di investimento o di un'industria non nazionale. Potete verificare cosa è successo a molte aziende (come l'Olivetti) che sono passate sotto i fondi di investimento. La FIAT Avio rappresenta una parte significativa del settore dell'automobile, che dà lavoro a molte piccole aziende. Non riesco a non essere preoccupato per il fatto che un altro pezzo della FIAT, per cercare di salvare il salvabile dalla gestione fallimentare della famiglia Agnelli, se ne vada via. Così come non riesco a condividere l'ottimismo del nostro Presidente e dei nostri amministratori, rispetto al fatto che Umberto Agnelli, che ha sempre detto che dell'auto si può fare a meno assuma la Presidenza della FIAT.
Un Presidente che ha sempre detto che l'accordo con General Motors va tenuto fermo (sapete che il punto forte dell'accordo con General Motors per gli Agnelli, è la possibilità di vendere). Umberto Agnelli, che ha sempre detto che quell'accordo va portato avanti e che dell'auto se ne pu fare a meno, diventa Presidente. Qualcuno riesce a leggere questo come un'inversione di tendenza; sono stupefatto per come i fatti possano essere liberamente interpretati.
Ritengo che la situazione sia molto preoccupante: la Giunta non ha voluto accettare un'impostazione diversa, che abbia una programmazione e una capacità di affrontare di petto questi problemi - ne abbiamo discusso in occasione del dibattito sul documento di programmazione - portandoci a provvedimenti come quello che stiamo votando adesso, che poca cosa rispetto a una crisi gravissima. Non affrontando il problema alla base, questo provvedimento serve a poco o a nulla; darà un po' di risorse, ma non creerà alcuna inversione di tendenza nella politica economica di questa regione.
Per questo motivo, non parteciperò - anche a nome di altri Gruppi della minoranza - alla votazione di questo emendamento e degli altri emendamenti che affrontano i problemi economici. Condivido l'emendamento a sostegno del reddito dei lavoratori, perché la situazione non è quella che ricordava il Consigliere Cattaneo, ma è ben più drammatica.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'emendamento n. 7 bis.1) (rubricato n. 264).
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'emendamento n. 7 bis.2) (rubricato n. 262).
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'emendamento n. 7 bis.3) (rubricato n. 263).
Il Consiglio approva.
7 bis.4) (rubricato n. 265) Emendamento presentato dalla Giunta regionale a firma degli Assessori Pichetto Fratin e D'Ambrosio e dai Consiglieri Cattaneo, Angeleri, Manica, Galasso, Giordano e Rossi Oreste: dopo l'articolo 7 è aggiunto il seguente articolo 7 bis: "Articolo 7 bis (Edilizia Sanitaria) La Regione si impegna a cofinanziare la spesa per l'effettuazione degli atti propedeutici e per gli interventi in edilizia sanitaria relativi alle strutture ospedaliere di 'Alba-Bra', Mondovì, Borgosesia, Novara, Verbano Cusio Ossola (Piedimulera), Torino nuovo Molinette, Canadese, 'Novi Tortona'. A tal fine gli stanziamenti di cui al bilancio pluriennale 2003 2005 iscritti all'UPB 28042 'programmazione sanitaria' sono incrementati di euro 50.000.000 per l'anno 2005, con pari riduzione della UPB 09012, di cui complessivamente nel triennio 2003-2005 vincolati euro 15.000.000 per l'ospedale 'Alba-Bra', euro 20.000.000 per il nuovo ospedale del Verbano Cusio Ossola (Piedimulera), euro 26.000.000 per il nuovo ospedale di Novara, euro 2.000.000 per l'ospedale di Torino nuovo Molinette, euro 1.000.000 per l'ospedale del Canadese e euro 1.000.000 per il nuovo ospedale 'Novi-Tortona'.
Le nuove strutture ospedaliere indicate nel comma precedente modificano ed integrano l'allegato A della legge regionale 12 dicembre 1997, n. 61 (Norme per la programmazione sanitaria e per il Piano socio-sanitario regionale per il triennio '1997-1999', divenendo parte integrante della programmazione dell'edilizia sanitaria regionale.
Concorrono alla determinazione degli importi disponibili le alienazioni effettuate dalle ASL sulla base delle procedure definite ai sensi di legge".



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Placido sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



PLACIDO Roberto

Grazie, Presidente. Sull'edilizia sanitaria, chiedo un attimo di attenzione all'Assessore Pichetto Fratin e all'Assessore D'Ambrosio.
Affinché rimanga agli atti, sarei curioso di conoscere l'importo delle risorse sull'edilizia sanitaria, sugli ospedali, considerando anche l'ex articolo 20. Chiedo ufficialmente di conoscere sull'edilizia sanitaria visto che c'è uno spreco di comunicati stampa, articoli, mancano solo gli striscioni - magari arriveranno anche quelli! - le cifre reali.
Se l'Assessore non è in grado di fornirmele in questo momento mi sta bene anche alla fine della discussione, oggi o domani. Vorrei sapere se ci sono 600 miliardi, se ce ne sono 120, quanti soldi ci sono...



CATTANEO Valerio

L'ha riferito puntualmente l'Assessore...



PLACIDO Roberto

Sì, ma ero distratto; repetita iuvant! Chiedo pertanto quante risorse ci sono, anche non in questo momento. Ripeto: ex articolo 20, prima e seconda fase e, complessivamente, se sono 120 0 600 miliardi. Grazie.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Manica.



MANICA Giuliana

Presidente, colleghi, siamo giunti alla discussione di un emendamento importante. Devo dire che tra gli emendamenti firmati Pichetto Fratin Manica, questo è uno dei più significativi; lo ritengo di grande importanza....



PRESIDENTE

Chiedo scusa, Consigliera Manica, ma l'emendamento in discussione non è firmato dalla Consigliera Manica e dall'Assessore Pichetto Fratin ...



MANICA Giuliana

Sì, lo so, stavo scherzando! Comunque siete permalosi, siete gelosi, le avete tutte!



PRESIDENTE

No, No, io prevengo...



MANICA Giuliana

Che fortuna ha avuto l'Assessore Pichetto Fratin in questo bilancio! Sull'edilizia sanitaria abbiamo una situazione sulla quale vorrei fare chiarezza. Ci sono politiche: quelle delle parole, degli annunci elettorali e quelle dei fatti. Sull'edilizia sanitaria e sulla realizzazione di nuove strutture devo dire che il centrosinistra è in Piemonte piuttosto all'avanguardia. Infatti, gli ospedali di Biella e di Asti sono stati regolati da una legge varata da una Giunta di sinistra, allora era Assessore, Cucco.
Nonostante i manifesti del Presidente Ghigo non li ha mai decisi lui quegli ospedali. Lo stesso discorso vale per l'ospedale di Mondovì. Gli ospedali di Alba-Bra, e Borgosesia risalgono ad una legge che presentammo noi in questo Consiglio regionale e che voi votaste l'ultimo giorno della legislatura, perché era difficile andare in giro per il Piemonte a dire che avevate votato contro.
Anche questa volta, avendo noi deciso che bisognava mettere su un terreno di concretezza e di serietà la propaganda elettorale che si faceva sugli ospedali ed essendo stufi di pagare per la terza volta il biglietto per vedere sempre lo stesso spettacolo - anche un po' squallido - della promessa di ospedali che non si realizzavano mai, abbiamo pensato che fosse il momento di stabilire degli stanziamenti certi, da inserire subito in bilancio e non in proposte di legge con il rischio di essere discusse nel "mese di mai della settimana di quando".
Nello stesso tempo abbiamo pensato che fosse assolutamente importante che queste strutture venissero inserite nel complesso di una programmazione sanitaria in modo immediato, diventando questo articolo 3bis della legge finanziaria, variazione del Piano sanitario regionale attualmente in vigore. Augurandoci che il nuovo Piano sanitario venga discusso al più presto, abbiamo chiesto, con un ordine del giorno, che vada in Commissione entro la fine di febbraio.
Al di fuori della programmazione queste operazioni non si fanno; stiamo parlando dell'ammodernamento di alcuni piccoli-medi ospedali, che sono quelli di Alba-Bra, Borgosesia, Mondovì, Verbano Cusio Ossola, Novi Tortona, Canavese che sono di grande importanza.
Parliamo anche della ridefinizione delle due grandi strutture di eccellenza del Piemonte: l'operazione sulle Molinette e l'ospedale Maggiore di Novara.
Quando si mette mano alle strutture di eccellenza si ridetermina l'intera rete ospedaliera piemontese - l'Assessore D'Ambrosio lo sa bene ed è un intervento diverso da quello sulla realtà dei piccoli-medi ospedali.
Quando si fanno interventi di questa portata bisogna farli dentro la rete della programmazione ospedaliera, altrimenti non avrà effetto né sulle strutture di eccellenza né sul potenziamento delle strutture territoriali e, soprattutto, non avrà quel forte livello di integrazione tra ospedale e territorio, che è stato oggetto di una nostra battaglia sulla precedente bozza di Piano, e deve diventare battaglia su quella dell'oggi.
Con questo spirito abbiamo presentato gli emendamenti che confluiscono nell'emendamento "Articolo 3bis (Edilizia Sanitaria)".
Chiederei al Presidente ancora cinque secondi per pronunciarmi su due questioni.
La prima. Ritengo che, a chiarimento di questo emendamento, il comma 3 potrebbe essere cancellato dall'emendamento perché determina un ordine di confusione tecnica sul finanziamento: è una proposta tecnica.
Vorrei fare una riflessione su un punto che non abbiamo inserito con uno stanziamento preciso nell'emendamento e riguarda l'ospedale di Borgosesia.
Nella discussione con gli Assessori e i Capigruppo dell'opposizione che ha portato a questo risultato ci è stato detto che l'ospedale di Borgosesia è interamente finanziato.
Io, Assessore D'Ambrosio, ho chiesto un chiarimento e mi sono documentata anche all'ASL con il direttore generale. Mi si dice che ci sono 59 miliardi di vecchie lire, di cui 17 con i fondi nazionali, altri con fondi regionali e altri con fondi dell'ASL.
Mi si dice anche che all'appello mancano alcune decine di miliardi per la realizzazione della struttura. Questo punto deve essere chiarito perch se è vero che mancano alcune decine di miliardi nell'emendamento, dobbiamo iscrivere una cifra per l'ospedale di Borgosesia, altrimenti lo mettiamo in condizioni di assoluta difficoltà rispetto agli altri. L'ospedale di Borgosesia ha già una legge, come l'ospedale di Alba-Bra, che ne consente la realizzazione.
Questo punto deve essere accuratamente chiarito, salvo un'imprecisione che sarebbe grave e danneggiante per una struttura, all'interno dell'emendamento.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Saitta.



SAITTA Antonio

Con questo intervento volevo esprimere qualche preoccupazione e una valutazione più complessivo di metodo. Ho l'impressione che noi stiamo discutendo - non so se il collega Cattaneo ha avuto modo di chiarirsi i termini della questione - di fondi in edilizia sanitaria che forse sono già impegnati per altri interventi.
Spero non sia così. Stiamo discutendo di costruire nuovi ospedali con fondi di edilizia sanitaria che saranno in qualche maniera già impegnati per altri interventi. Ce ne accorgeremo strada facendo.
Chiedo che interventi come quelli programmati siano aggiuntivi rispetto ad altri interventi di edilizia, penso alla manutenzione, alla ristrutturazione, a tutti quegli interventi che sono stati indicati.
Stiamo discutendo di fondi che probabilmente saranno destinati e vincolati per altro. Spero non sia così, Consigliere Cattaneo.
Io continuo ad avere gli stessi dubbi e la dimostrazione del contrario l'Assessorato non ce l'ha fornita. Continuo ad essere dell'opinione che buona parte dei fondi dell'edilizia, di cui stiamo discutendo, siano già impegnati per interventi già programmati.
Spero che non sia così. Se non è così, è chiaro che avremo questa disponibilità di risorse per fare edilizia nuova, ma, alla fine dell'anno ho l'impressione che ci troveremo qualche amara sorpresa, avremo discusso a lungo di fondi che non saranno disponibili.
Accettando che quanto di cui stiamo discutendo sia vero, veniamo al contenuto dell'emendamento.
La nostra opinione è, evidentemente, favorevole. In qualche maniera abbiamo fatto una sollecitazione rispetto al bilancio presentato dalla Giunta, perché non prevedeva questi interventi, il dato è questo, la Giunta, maggioranza di centrodestra, non prevedeva interventi di edilizia nuova. Avendo presentato questi emendamenti, poi ce ne sono stati altri, si recupera un ragionamento complessivo.
La sollecitazione è utile perché si conclude un problema e si consente di avviare Alba-Bra; in modo serio e preciso con questa indicazione si consente di fare l'appalto. Non era indicato perché la Giunta non aveva indicato né Novara né VCO né Eporediese e neppure Molinette. Il dibattito ci ha permesso di definire un po' meglio le questioni che abbiamo di fronte.
Se dovessi fare un ragionamento, come voglio fare, serio su come si definisce l'edilizia sanitaria in una Regione come il Piemonte, non è quello che stiamo adottando. Mi pare che la modalità con cui si decide di fare nuova edilizia sanitaria sia frutto di decisioni che vengono assunte localmente, alcune condivisibili, queste noi le condividiamo, ma non all'interno di un ragionamento complessivo sulla rete ospedaliera, che stabilisca, in qualche maniera, qualche gerarchia e che parta dalla domanda di salute, di servizi e di assistenza ospedaliera.
Cioè, secondo il nostro ragionamento, per questo ho dei forti dubbi sostanzialmente, si è deciso di rinunciare al sistema, anche qui, della programmazione, nascono i problemi e si inseguono i problemi.
Questo è quello che si è verificato; dopodiché, noi avevamo un problema: possiamo consentire che la Giunta regionale affronti dei problemi così complessi registrando i problemi che suscita o che vuole risolvere, ma i problemi locali, o dobbiamo inserire un ragionamento più complessivo? Avendo rinunciato la Giunta a fare un ragionamento complessivo, perch nel Piano sanitario e nella proposta non c'è neppure l'edilizia sanitaria e di questo ragionamento non se ne parla più, abbiamo fatto un'operazione che io dico minima. Tentare di riproporre questo ragionamento, il secondo comma per fortuna lo prevede, consiste nell'inserire questo ragionamento nel Piano socio-sanitario, cioè il Piano 1997-1999, forse superato, ma è un tentativo, anche se abbiamo dei dubbi che ciò riesca. Si tratta del tentativo di inserire concretamente le scelte che si vogliono compiere parlo di ospedali nuovi, all'interno di un ragionamento più complessivo sulla rete ospedaliera; il problema è questo.
Ho visto i Piani che sono stati presentati, ad esempio, per il VCO, ma c'è ancora molta indefinitezza di cosa si vuole fare sugli ospedali esistenti. Quando leggo il Piano dell'ARES, in cui si dice "Sì, ospedale nuovo attraverso la riconversione totale o parziale di ospedali attualmente funzionanti", vuol dire che si deve ancora scegliere cosa fare degli ospedali esistenti; si deve definire, ed è un tema essenziale, in quanto abbiamo un problema di sostenibilità finanziaria del sistema sanitario. Non immaginiamo di costruire un ospedale nuovo se non c'è un problema di riconversione. Questi temi non sono stati affrontati.
La nostra sollecitazione, e di questo siamo contenti, riguarda l'inserimento nel Piano socio-sanitario, perché, probabilmente, lì sarà la sede per fare un ragionamento complessivo sulla rete ospedaliera.
E' chiaro che, sotto questo aspetto, rientra anche Molinette, perch anche qui, è vero che abbiamo indicato una voce, ma ancora non abbiamo discusso e non so dove sarà la sede, sarà il Piano sanitario a decidere che cosa trasferire a Molinette 2 (la Città della salute): le eccellenze dei grandi ospedali o la parte ordinaria? E' un tema oggetto di discussione.
Il comma secondo ci rassicura per questo aspetto, perché, ad un certo punto, non so quando sarà, ci saranno questi ragionamenti complessivi: nasce Novara, che cosa capita all'esistente; nasce Domodossola, che cosa capita all'esistente; nasce Molinette, che cosa portiamo alle Molinette; è necessario che avvenga da qualche parte.
E' chiaro che se si decide di fare le operazioni descritte, ma non sono ancora definite, penso alle Molinette, cambia tutta la rete ospedaliera, la gerarchia della rete ospedaliera.
Quindi, mi pare utile svolgere una riflessione complessiva. Il nostro voto è favorevole, però, con il rammarico di non poterne discutere all'interno di una programmazione complessiva e all'interno di una speranza che questo riferimento al Piano sanitario ci consenta di fare un ragionamento serio che, finora, secondo me, non è stato fatto.



PRESIDENTE

Assessore Pichetto Fratin, l'emendamento n. 7bis.4) rubricato n. 265) è sottoscritto da alcuni Capigruppo; l'emendamento n. 268 con la correzione è anche questo sottoscritto da...



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

L'emendamento n. 7bis.5), rubricato n. 268), è quello dell'edilizia sanitaria, scritto a mano.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

E' quello che, sostanzialmente, recupera 15 milioni di euro sulle alienazioni, questo va bene, è condiviso.
Sull'emendamento n. 7bis.6), rubricato n.260), la Giunta che parere dà? Lo ha visto la Giunta?



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al bilancio e alle finanze (fuori microfono)

L'emendamento n. 260 deve essere ritirato.



PRESIDENTE

Va bene, l'emendamento n. 7bis.6), rubricato n. 260), è ritirato.
La parola al Consigliere Cattaneo.



CATTANEO Valerio

Signor Presidente, indubbiamente, siamo arrivati ad uno dei punti salienti e fondamentali della legge finanziaria della Regione Piemonte finalmente parliamo di uno dei temi che ci ha posto nella condizione, in Commissione prima e in Consiglio regionale poi, di vedere fortemente rallentati i lavori del percorso d'Aula relativamente alla Finanziaria e al bilancio della Regione Piemonte.
Voglio svolgere alcune considerazioni. Colleghi, non è corretto dire: "Si è voluto passare dagli annunci e quant'altro; se non c'eravamo noi chissà dove eravate". Relativamente a questi due nuovi ospedali, quello della Provincia del Verbano Cusio Ossola e quello di Novara, già nella campagna elettorale dell'anno 2000, il Presidente, l'allora candidato Presidente della Giunta regionale, On. Enzo Ghigo, aveva assunto un impegno davanti alle comunità locali e ai suoi amministratori; tant'è che si sono avuti due percorsi paralleli estremamente produttivi. Quello del Verbano Cusio Ossola ha portato, con tutta una serie di atti, l'Azienda sanitaria n. 14 ad avere lo studio di fattibilità completato ed essere alla soglia dell'assegnazione della progettazione preliminare; quello della Provincia di Novara, dove il centrosinistra, lo si deve anche riconoscere, in un primo momento, fino a pochi mesi fa, era fortemente contrario, ha portato con la determinazione di tutta la Casa delle Libertà, ad arrivare ad una condivisione sulla riconversione dell'ospedale Maggiore attuale in un nuovo ospedale, liberando, con una scelta urbanistica importante, il centro della Città di Novara. Poi, credo che il collega Gallarini e altri colleghi novaresi vorranno certamente porre l'attenzione su questo punto.
Non è corretto dire: "Dopo che abbiamo presentato l'emendamento siete arrivati anche voi". No, la Casa delle Libertà il 23 gennaio si è riunita in una riunione politica, ha predisposto e votato all'unanimità un proprio documento politico all'interno del quale l'edilizia sanitaria è stata indicata come una priorità dell'attività politico-istituzionale della Giunta e della maggioranza che la sostiene. All'interno del documento sono stati elencati gli ospedali prioritari, sia quelli da ultimare sia quelli con il percorso deviato per la loro realizzazione.
Successivamente alla pubblicazione del nostro documento politico sull'ANSA - e forse abbiamo sbagliato ancora una volta, colleghi della maggioranza - la minoranza ha presentato, guarda caso, un emendamento per inserire addirittura 450 milioni di euro (che mai si sarebbero potuti spendere) forse solo ed esclusivamente per bloccare il bilancio della Regione ed impedire, al centrodestra e alla Giunta regionale, di attuare una loro politica di investimenti.
Abbiamo voluto rappresentarlo all'Istituzione con la presentazione di un emendamento in cui sono elencati sei ospedali, fra cui anche Molinette 2, il nuovo ospedale della città di Torino che l'emendamento originario del centrosinistra non prevedeva. E' un aspetto estremamente importante, una risposta alla sanità di eccellenza e di efficacia che vogliamo per il Piemonte, un'attenzione alla città di Torino, che il centrodestra e la Regione Piemonte hanno voluto porre all'attenzione di questo Consiglio regionale. Nell'emendamento dell'opposizione - ne avrete sicuramente ancora copia nei vostri archivi - le Molinette 2, che oggi volete sposare, non era assolutamente previsto.
Ultima considerazione. Siamo giunti al paradosso: volete avere, anche se ormai il Piemonte ha ben chiara la situazione, il merito di aver proposto, dopo averli osteggiati, questi ospedali, in particolare Molinette 2 (dove riconosciamo un impegno della città di Torino, un impegno politico di una vostra parte, ma certamente una disattenzione del centrosinistra in questo Consiglio regionale) ed ora volete "saltare" sull'ospedale di Novara e "cavalcare" addirittura la tigre dell'ospedale del Verbano Cusio Ossola dove avete idee confuse. Siete contrari e avete posizioni di un tipo in una parte della provincia, e di altro tipo nell'altra parte della provincia.
L'atteggiamento e la volontà, da parte del centrosinistra, di votare l'emendamento, potrebbe essere definito come un tardivo ravvedimento operoso da parte del centrosinistra.



PRESIDENTE

Chiedo scusa, ma è scaduto il tempo, Consigliere Cattaneo. Ho controllato, anche con la mia disattenzione a farla intervenire con il tempo già azionato.
Per gentilezza, concluda.



CATTANEO Valerio

Grazie Presidente. Un ravvedimento operoso.
un importante passo che vedrà un coinvolgimento e una condivisione più ampia, rispetto alla proposta della maggioranza in questo Consiglio regionale che, credo, possa garantire, visto che i fondi ci sono e ci saranno, un percorso per la realizzazione di questi nuovi ospedali.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Chiezzi; ne ha facoltà.



CHIEZZI Giuseppe

C'é un gran vociare, Presidente, e non capisco il perché.
Pur trattandosi di un emendamento firmato da quasi tutti i Consiglieri di un emendamento con carattere strutturale, dal punto di vista della politica sanitaria, il Consigliere Cattaneo si permette di dare "sberle politiche" in faccia a chi, bene o male, sostiene, insieme a lui, uno stesso emendamento, non marginale, nella politica sanitaria della Regione.
Come Gruppo dei Comunisti Italiani continuo a pensare che il Presidente Ghigo governi male, che abbia governato male e che abbia preso in giro i cittadini piemontesi quando parlava dei nuovi ospedali di Novara e del Verbano Cusio Ossola. E' inaccettabile offrire un alibi al Governo Ghigo accettando di indicare, senza un nuovo piano sanitario, la realizzazione di nuovi ospedali. Considero un errore tutto questo: Ghigo va incalzato perch solo con un nuovo piano sanitario possono essere rivisti i ruoli, ad esempio dell'ospedale Maggiore di Novara e delle Molinette. Senza questo non c'è nessun nulla osta alla mancanza di programmazione.
Questo è il motivo per cui non ho firmato un emendamento che, in pratica, offre un alibi al Presidente Ghigo per continuare nella sua prassi di Governo: caso per caso, promessa per promessa, ospedale per ospedale.
La situazione è già grave per la città di Novara, ma il fatto che senza un piano sanitario si individui, con una "frasetta" inserita a metà di un emendamento, un nuovo ruolo per le Molinette, non capendo neppure bene se si tratta del nuovo Molinette 2 (com'è scritto sull'emendamento) o se, come precisava il Consigliere Saitta, ci sia solo la volontà di spostare una parte delle attività svolte alle Molinette e se questa parte debba essere svolta dal pubblico o dal privato, è ancora più grave.
Per questo motivo non ho firmato l'emendamento.
Conservo una critica strutturale all'impianto di Governo del Presidente Ghigo; considero errore strategico non chiedere un Piano sanitario regionale come condizione per parlare, per discutere e per investire su nuovi ospedali (veri o presunti che siano).
Conservando tutti questi elementi di critica, non parteciperò neppure alla votazione dell'emendamento.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE TOSELLI



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Palma; ne ha facoltà.



PALMA Carmelo

Non so se mi devo trasferire per parlare a qualche collega davanti al televisore che sicuramente è da qualche parte, perché ho l'impressione di parlare di fronte ad un'aula deserta.
Si tratta di un emendamento singolare, nel senso che registra, a favore e contro, le convergenze più strane: una larga parte del centrosinistra con la maggioranza e quella, del tutto inopinata ed incolpevole per entrambi, mia e del Consigliere Chiezzi.
E' un emendamento concepito, realizzato e venduto prima ancora di essere "cucinato", unicamente come emendamento elettorale che ha già sortito un effetto di una pubblicazione sulla stampa della provincia di Novara in cui comparivano le foto di ben sei Consiglieri regionali che si contendevano la paternità di questo emendamento - ma rimane il fatto che se i Consiglieri continueranno a contendersi la paternità di una proposta di legge è quanto meno complicato, come sempre, quando si è in più di uno nella rivendicazione di una paternità.
Rimane il problema di un emendamento concepito unicamente per giocare al rialzo su di un piano puramente propagandistico rispetto ad un programma di edilizia sanitaria che, in larga misura, non è previsto dal Piano sanitario regionale e per una piccola parte, si ferma all'essere un'ipotesi giornalistica.
Inserire 4 miliardi sulle Molinette 2, vuol dire mettere 4 miliardi su di un articolo di giornale in cui qualcuno ha detto che, forse, realizzare le Molinette 2 sulla zona del Villaggio Olimpico potrebbe essere un'idea geniale per la città di Torino. Se volete finanziare con 4 miliardi anche la mia idea di Molinette 3, sono disponibile, troverò sicuramente qualcuno che riesce a realizzare un Piano di fattibilità. Ma questo non è un atto di programmazione sanitaria, questo, dal punto di vista elettorale, è propaganda e, dal punto di vista istituzionale, un elemento di ingessamento paradossale e contraddittorio di un bilancio che, proprio sul problema della rigidità, a partire da questa Finanziaria, ha cercato di giocare le partite, se non definitive, almeno più significative.
Con un emendamento congelate ed immobilizzate, in attesa di una variazione che mi aspetto in tempi relativamente rapidi, 100 miliardi sul 2005 a fronte di un programma di edilizia sanitaria che l'Assessore al Bilancio, nel momento in cui maggioranza e opposizione presentavano emendamenti, dichiarava essere capiente rispetto a progetti che lo stesso Assessore, ufficialmente in Commissione Bilancio e poi ancora in aula, ha definito, in maniera esplicita, non ancora cantierabili. Accrescendo l'Assessore me ne darà atto, un elemento di rigidità del nostro bilancio con una situazione che l'Assessore sa essere grave, in termini generali, e grave in termini di politica di bilancio.
Sono andato a rivedere gli ultimi dati: la Regione Piemonte spende 28 Euro per ogni 100 euro che "sterza" negli investimenti. Chiuderemo il 2002 penso con un residuo passivo, non so se solo sugli investimenti o complessivamente, di 2 miliardi di euro. In una situazione di questo tipo in cui abbiamo un quadro finanziario estremamente rigido ed una rigidità che costituisce il vincolo fondamentale della politica di bilancio, non troviamo di meglio che, per ragioni elettorali, congelare 100 miliardi sul 2005, essenzialmente sul nulla. O su cose che sono ipotesi giornalistiche oppure su una ipotesi, mi pare che l'Assessore l'abbia detto esplicitamente in quest'aula, di fondo di riserva bis per l'edilizia sanitaria, che è quanto meno atipico individuare con un articolo specifico della legge finanziaria. Per tutte queste ragioni dichiaro, da subito, di votare contro l'emendamento che sicuramente rappresenta la pagina peggiore di questa finanziaria e di questa legge di bilancio, restituendo la responsabilità a quanti hanno scelto di proporre questo emendamento e, in una qualche misura, anche la Giunta di accettare, ritenendo che presto, ancora nel giro di questa legislatura, ci troveremo a dover approntare una variazione di questo tipo. Temo che per quel momento avremmo trovato il modo di spendere i 4 miliardi sul Piano di fattibilità delle Molinette 2 e avremmo sicuramente trovato il modo di impegnare, magari già di liquidare, una serie di progetti assolutamente inutili per una serie di opere che, al momento, rimangono solo sulla carte.



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE COTA



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Papandrea; ne ha facoltà.



PAPANDREA Rocco

E' una tematica sulla quale, normalmente, non mi trovo d'accordo con i Consiglieri Radicali, tuttavia questa volta condivido quasi appieno l'intervento del Consigliere Palma. Potevamo capire un finanziamento ai due ospedali che avevano delle leggi alle spalle - mi riferisco alla struttura di Alba-Bra - ma l'insieme di questo emendamento ci lascia perplessi non solo per il metodo (il fatto trovarsi insieme maggioranza e minoranza a sottoscrivere emendamenti della Giunta regionale), ma anche per il merito.
Ci troviamo di fronte ad un emendamento che ha come metodo lo stesso che abbiamo spesso criticato dai banchi dell'opposizione, cioè la totale assenza di una politica di programmazione, muoversi dentro una programmazione sanitaria che continua a non esserci, a non esistere e con priorità non ben spiegate, senza una giustificazione se non quella che ricordava il Consigliere Palma di piccoli interessi elettorali, una visione puramente elettorale dei problemi.
La sanità non deve essere governata con questo tipo di ottica, si tratta di porsi seriamente il problema di una Programmazione seria e di un governo della sanità stessa. Tutto questo non avviene e ci troviamo di fronte a questo tipo di emendamenti e dire che ci lasciano perplessi è il minimo. Non voteremo questo emendamento che, ripeto, rappresenta uno dei punti più bassi della discussione che abbiamo avuto sul bilancio.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE TOSELLI



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Gallarini; ne ha facoltà.



GALLARINI Pierluigi

Non posso sottrarmi a portare anch'io una testimonianza, ognuno pu leggerla a modo suo e anch'io voglio prestarmi alle letture.
Sulla disponibilità. Per quanto concerne la disponibilità penso che l'Assessore D'Ambrosio e l'Assessore Pichetto Fratin abbiano fatto le dovute verifiche, quindi crediamo che i dati siano attendibili.
Relativamente a quanto diceva il Consigliere Saitta, cioè che la maggior parte di quei 600 miliardi sono già impegnati, rispondo che è vero. Infatti questo emendamento ne impegna una piccola parte, sono meno di 200, quindi meno del 33% (il 66% effettivamente è già impegnato). Oltre a queste cifre inviterei la Giunta, che in parte lo ha già fatto, a "spremere" da una legge regionale del 1995. Il Consigliere Saitta diceva: "perché quando fu presentato il Bilancio queste cose non c'erano e adesso sono comparse?" Penso che quando venne presentato il Bilancio a novembre la Giunta non poteva sapere quale sarebbe stato il consuntivo, tanto meno presunto, di disavanzo della sanità piemontese: 1200 miliardi due anni prima e 356 miliardi un anno prima. Si è giunti poi i a 70 miliardi circa, come ci è stato detto dall'Assessore D'Ambrosio; penso che l'Assessore lo abbia saputo a gennaio, a novembre sicuramente non lo sapeva.
Come dicevo c'è una legge del 1995 che prevede alienazioni per 60 miliardi di vecchie lire. Ero tra i presentatori della legge con la Giunta di pentapartito, tale legge venne portata in porto da Paolo Ferraris allora Assessore al bilancio e alle finanze. Tali alienazioni non sono ancora state fatte, penso che la Giunta, in un anno di tempo, possa espletare le pratiche amministrative per giungere all'alienazione di quei beni che già il Consiglio regionale ha detto essere alienabili. Quindi al di là dei 15 mila milioni di euro per l'ospedale di Alba-Bra, rimangono 15 milioni di euro. Quindi c'è ancora una piccola riserva. Il "serbatoio" è limitato, ma nella sua limitatezza dà certezze per quanto riguarda questi finanziamenti.
Per quanto riguarda l'ospedale di Novara - ho ascoltato attentamente la Consigliera Manica, non voglio assolutamente fare della polemica - ci fa piacere constatare che ci sono delle convergenze che fino a qualche mese fa non c'erano. Queste convergenze non sono una novità. Ho vissuto anche la questione dell'autostrada Voltri-Sempione in provincia di Novara. Ricordo che quando si parlava di quell'autostrada c'erano alcune forze politiche tra le quali i DS, che sostenevano che si andavano a profanare dei terreni fertili. Quindi ci fu una battaglia contro l'ipotesi dell'autostrada dopodiché, quando l'ipotesi divenne realistica, addirittura la stessa parte politica chiese che la carreggiata anziché essere di trenta metri fosse di cinquanta.
L'importante è che si arrivi a concordare delle scelte, che poi alcuni si accodino e arrivino mesi o anni dopo, per me, che ho vissuto esperienze precedenti, non è una novità.
Per quanto riguarda l'emendamento il Consigliere Palma dice che sono ipotesi giornalistiche, mi permetto di dire che l'ospedale nuovo di Novara e del VCO non sono semplicemente ipotesi giornalistiche. Ribadisco, visto che io vivo quella realtà, che non sono ipotesi giornalistiche, perché con 52 miliardi di vecchie lire, per quanto riguarda Novara, quindi 26 milioni di euro, ci è stato detto, da persone ovviamente in grado di analizzare tali situazioni, che la cifra è sufficiente per partire con il piano di fattibilità e poi con il progetto financing. Ci riempiamo la bocca con vocaboli inglesi, ma la verità è che oggi, paradossalmente, il finanziamento di un ospedale è l'ultimo dei problemi. La Regione Lombardia ci insegna, infatti pochi mesi fa ha ultimato l'ospedale di Lecco (350 miliardi di vecchie lire spese) con questo sistema. Se i colleghi hanno letto Il Sole 24 ore di otto giorni fa, avranno constatato che in Italia le strutture ospedaliere sono vecchie di 70/80 anni, mentre negli Stati Uniti mediamente le strutture ospedaliere hanno 20/25 anni. Si dice che in Italia la necessità per l'edilizia sanitaria è di 22 miliardi di euro, sono 44.000 miliardi di vecchie lire. Sottolineo che il Piemonte non è un'isola che dalla sera al mattino decide di realizzare delle strutture. E' un'esigenza che esiste a livello nazionale, probabilmente perché si è capito che la sanità può essere non solo una voce di spesa, com'è stata finora, ma anche un'occasione per creare indotto e sviluppo.
Non voglio sottrarre altro tempo, ma almeno queste considerazioni ci tenevo a farle.
Ripeto, quindi che per quanto riguarda Novara e il VCO non sono ipotesi giornalistiche, ma ipotesi concrete in grado di costituire il motore iniziale, per poi arrivare a predisporre un progetto esecutivo e attraverso il progetto financing, anche la realizzazione entro il 2010 dell'ospedale di Novara. Il VCO, che ha strutture più limitate, è più avanti, anche per essere partito prima, anche se ha trovato delle difficoltà per la tripolarità del territorio, mentre per Novara non ci sono state e non ci sono e non è presumibile incontrarle; è prevedibile che possa essere terminato addirittura prima e il 2010, non mi sembra un'ipotesi fantascientifica, tra sette anni sarà il 2010, quindi una legislatura e poco più. Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Moriconi.



MORICONI Enrico

Anch'io non ho sottoscritto l'emendamento e credo che nelle parole dette da alcuni Consiglieri sia chiaro il motivo. Sono tra quelli che pensano che impegnare delle risorse, vada fatto nell'ambito di una previsione che deve essere inserita nel Piano sanitario regionale. Noi sappiamo che il Piano sanitario regionale non è ancora stato elaborato, ci è stata consegnata una copia, ma non è ancora iniziata la discussione in Consiglio. Quindi pensiamo che prevedere la costruzione di ospedali sul territorio, senza inserire questi ospedali all'interno di una gestione complessiva della sanità, sia un errore. In particolare troviamo anche "pericolosa" l'ipotesi Molinette 2, per la cui realizzazione si inserisce una cifra sicuramente molto ridotta (1 milione di euro) che serve, com'è stato detto, semplicemente per iniziare uno studio di fattibilità. Dalle parole che si sentono in quest'aula, da parte di alcuni Consiglieri, sembra che la costruzione dell'ospedale Molinette 2 debba già iniziare da un giorno all'altro. Quindi sembra che lo studio di fattibilità sia già segnato da un destino certo, ovvero quello di realizzare l'ospedale. Noi crediamo che questo sia nella mente e nel pensiero di molti e ancora di più ci preoccupa nel momento in cui di questa struttura non vengono elencate le caratteristiche, come sottolineato dai Consiglieri della minoranza. Allo stesso tempo mi preoccupano le due parole inglesi che spesso ricorrono anche per la costruzione dell'ospedale Molinette 2: Projet financing.
Temiamo, talvolta viene ricordato, che con questo sistema di progettazione finanziata, già in Europa ne hanno avuto sentore, si superino le regole europee dell'appalto per concorso pubblico, questo è un altro motivo di preoccupazione.
Credo che trattare questi argomenti, così come stiamo facendo, dimostri una superficialità e una carenza di progettazione e di programmazione da parte della Giunta. Naturalmente questo rientra in quella carenza gestionale della sanità che da parecchi anni ci portiamo dietro; nello stesso momento in cui prevediamo risorse che, ripeto, in alcuni casi sono appropriate, come possono sembrare parzialmente appropriate come nel caso dell'ospedale di Alba-Bra, in altri casi sono assolutamente insufficienti per indicare che cosa si vuole fare.
Quando si affronta il discorso non si danno risposte a quelli che sono i giusti rilievi che, ad esempio, ha presentato il Consigliere Palma.
Credo che dovrebbe preoccupare tutti, soprattutto l'opposizione, il fatto che nel momento stesso in cui si prevede di impegnare delle risorse si prevede di alienare dei beni delle ASL - così è scritto nell'emendamento.
Noi non abbiamo sottoscritto l'emendamento per le motivazioni espresse.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore D'Ambrosio.



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla programmazione sanitaria

Molti colleghi dell'opposizione hanno memoria corta, anzi cortissima mi riferisco ai Consiglieri Palma e Moriconi.
La legge regionale n. 64 del 13/4/1995 prevedeva che venissero costruiti gli ospedali di Mondovì, di Alba-Bra, di Biella e del "Valletta" di Via Farinelli. Questa legge era frutto di decisioni assunte localmente rinunciando a qualsiasi tipo di programmazione. Con questo non voglio dire che non bisogna includere questa progettualità sugli ospedali nel Piano socio-sanitario regionale che andremo presto a dibattere, dall'inizio di marzo in Commissione, così come sollecitato dall'opposizione. Nel Piano socio-sanitario regionale includeremo anche la progettualità per quanto attiene gli ospedali.
Ospedali che noi abbiamo diviso in tre gruppi. Ospedali da realizzare a breve tempo: quelli di Novara e del VCO. Sapete tutti che l'ospedale del VCO è stato costruito su sollecitazioni dell'allora Ministro Veronesi: ogni Regione aveva presentato un progetto per due ospedali, secondo il progetto Piano. Il VCO si fece parte attiva per presentare il progetto unitamente al Canavese.
Quindi, ripeto, ospedali da realizzare in breve periodo, quello di Novara e quello del VCO, e a medio termine quello delle Molinette 2, che è una "sfida" della sanità piemontese. Se risolviamo il problema Molinette con un nuovo ospedale, penso che la sanità piemontese possa pensare ad orizzonti diversi.
Il problema è di estrema complessità. C'é un tavolo attivo al quale partecipano sia il Comune di Torino sia la Regione; spero tra un mese di dare comunicazione a questa assise sul modo di procedere.
L'ospedale Canavese era stato previsto con un progetto sollecitato dall'allora Ministro Veronesi; l'ospedale Novi-Tortona era stato previsto perché innanzitutto voluto dai Sindaci del tortonese e dalla maggioranza dei Sindaci della zona di Novi.
Indubbiamente i due milioni di euro per il progetto preliminare delle Molinette sono insufficienti: almeno c'è l'impegno.
Nel 1995 un bel mattino vi svegliaste e diceste che andavano realizzati gli ospedali di Mondovì, di Alba-Bra e quello di Biella.
Devo far notare ai colleghi che in quella legge non è stato considerato l'ospedale di Asti che, vivaddio, abbiamo ugualmente costruito, e a maggio aprirà i battenti.
Quindi, ripeto, l'ospedale di Asti in quella legge - molti Consiglieri presenti in aula facevano parte di quella maggioranza - non era previsto.
A differenza di quanto stiamo facendo oggi non si prevedeva neppure un preliminare, anche perché penso che quella legge fosse preelettorale: quella, sì, era una legge preelettorale.
La collega Manica e il collega Saitta hanno detto che stiamo distribuendo dei fondi già impegnati per altri ospedali. Mi dispiace dirvi che così non è. Incomincio dall'ospedale di Mondovì che è interamente finanziato per circa 99 miliardi: 71 miliardi con l'articolo 20, 27 miliardi ricavati da mutui e dall'alienazione del vecchio ospedale che sarà acquistato dall'INAIL.
Per quanto attiene l'ospedale di Borgosesia è finanziato per 57,5 miliardi più due miliardi dell'Elisoccorso, quindi arriviamo a 59 miliardi così suddivisi: legge regionale n. 24/2000 (la stessa che finanziò fondi per l'ospedale di Biella) 30 miliardi; 18 miliardi l'articolo 20 alienazioni previste 11 miliardi.
Mi sollecitano di concludere.
Ritengo non esser noi coloro che programmano in periodo preelettorale sicuramente le precedenti amministrazioni regionali hanno fatto una programmazione piuttosto superficiale.
Per quanto attiene l'ospedale di Alba-Bra, anche in questo caso c'è stato un lungo dibattito. Il Piano finanziario è definito con l'aggiunta di 30 miliardi previsti nell'emendamento; pertanto riduciamo la cifra, con il progetto financing, di circa 30 miliardi. Resteranno dunque fuori dal Piano finanziario solamente 27/30 miliardi.



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE COTA



PRESIDENTE

Indìco la votazione per appello nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento n. 7bis.4), rubricato n. 265, come richiesto dal Consigliere Cattaneo.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 36 Consiglieri votanti 33 Consiglieri hanno votato SÌ 32 Consiglieri ha votato NO 1 Consigliere non hanno partecipato alla votazione 3 Consiglieri Il Consiglio approva.
7bis.5) (rubricato n. 268) Emendamento presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Pichetto Fratin e dai Consiglieri Cattaneo, Galasso Angeleri e Rossi Oreste: dopo l'articolo 7 viene aggiunto il successivo ulteriore articolo: "Per l'anno 2005 le entrate della Regione ottenute dalle alienazioni patrimoniali di cui ai beni elencati nella L.R. n.. 30/95 così come modificata dalla L.R. n. 3/96, sono previste in euro 15.000.000.
Tali risorse sono utilizzate a completamento del finanziamento previsto per l'edilizia sanitaria".
Indìco la votazione per appello nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento n. 7bis.5) (rubricato n. 268).
presenti. 36 Consiglieri votanti. 33 Consiglieri hanno votato 32 Consiglieri ha votato 1 Consigliere non hanno partecipato alla votazione 3 Consiglieri Il Consiglio approva.
7bis.6) (rubricato n. 260) Emendamento Presentato dai Consiglieri Manica Muliere, Marcenaro, Riba, Placido, Ronzani, Suino, Caracciolo, Giordano Saitta e Riggio: è aggiunto l'articolo 7 bis (Integrazione alla programmazione dell'Edilizia sanitaria): "Articolo 7 bis (Integrazione alla programmazione dell'Edilizia sanitaria) 1. La definizione e costruzione dei nuovi ospedali di Novara, del Verbano Cusio Ossola e dell'Eporediese, le cui modalità di cofinanziamento e l'entità degli stanziamenti sono definiti dalla presente legge, è subordinata a precisa procedura che definisca lo studio di fattibilità, i relativi piani finanziari e la stesura di appositi accordi di programma con gli Enti locali interessati nonché con l'Università degli Studi del Piemonte.
2. Le nuove strutture ospedaliere definite dal comma precedente modificano ed integrano l'allegato A della legge regionale 12 dicembre 1997, n. 61 'Norme per la programmazione sanitaria e per il Piano sanitario regionale per il triennio 1997-1999', divenendo parte integrante della programmazione dell'edilizia sanitaria regionale".
L'emendamento è ritirato.
7bis.7) (rubricato n. 28) Emendamento presentato dai Consiglieri Manica Marcenaro, Ronzani, Riggio, Muliere, Placido, Riba e Suino: è aggiunto l'articolo 7 bis così come segue: "Articolo 7 bis (Interventi in materia di spesa farmaceutica) 1. La dizione 'enti ospedalieri', inserita nelle leggi vigenti, viene sostituita dalla dizione 'Aziende Unità Sanitarie Locali e Aziende Ospedaliere'".
Tale emendamento è ritirato.
C'è l'intesa che gli emendamento nn. 23) e 24) diventino ordini del giorno, pertanto vengono ritirati.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 21.02)



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