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Dettaglio seduta n.283 del 18/12/02 - Legislatura n. VII - Sedute dal 16 aprile 2000 al 2 aprile 2005

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Argomento:


PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE RIBA



(La seduta ha inizio alle ore 20,36)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Angeleri, Brigandì, Casoni, Cotto D'Ambrosio, Ghigo, Leo, Marengo, Rossi G. e Vaglio.


Argomento: Giunta, organizzazione e funzioni

b) Assegnazione temporanea delle funzioni di Vicepresidente della Giunta regionale all'Assessore Ugo Cavallera


PRESIDENTE

Comunico che con decreto n. 107 del 18 dicembre 2002, il Presidente della Giunta regionale Ghigo, attribuisce, temporaneamente, le funzioni di Vice Presidente della Giunta regionale, con delega a sostituirlo nella sera del 18 dicembre 2002, all'Assessore Ugo Cavallera.


Argomento: Trattamento economico dei Consiglieri

Esame proposta di legge n. 468: "Modifiche e integrazioni alla L.R. n. 24/2001 (Disposizioni in materia di trattamento indennitario dei Consiglieri regionali)". Presentazione richieste di inserimento all'o.d.g. (seguito). Esame questioni pregiudiziali


PRESIDENTE

Proseguiamo con l'esame delle richieste di inserimento di nuovi punti al punto 4) dell'o.d.g.
Richiesta n. 32 presentata dai Consiglieri Contu, Chiezzi e Moriconi: Proseguimento disegno di legge n. 164 : "Interventi in materia di fondi immobiliari chiusi" - relatrice Ferrero.
La parola al Consigliere Chiezzi per l'illustrazione.



CHIEZZI Giuseppe

E' una legge assegnata alla Commissione e successivamente inviata in Consiglio dove, non mi ricordo se prima o dopo l'apertura della discussione, in presenza di alcuni emendamenti è stata rimandata in Commissione, forse per approfondire meglio il tema, ma che lì ormai giace.
Nei provvedimenti che dovremmo affrontare nei prossimi giorni (io spererei nelle prossime ore) vi è la legge Finanziaria presentata dalla Giunta regionale - e qui chiedo l'aiuto dell'Assessore Pichetto. A memoria mi pare di ricordare, dato che come Gruppo la stiamo esaminando, che anche in questa legge ci sia qualche normativa relativa ai fondi immobiliari chiusi (chiedere un cenno di assenso da parte dell'Assessore Pichetto) Cerchiamo di capirci: mi pare che la strada maestra, per decidere in ordine ad una legge del Consiglio regionale relativa alla vicenda dei fondi immobiliari chiusi, sia quella di affrontare l'esame della legge già giunta in aula e da quest'aula passate in Commissione. Ogni nostra decisione deve andare nella direzione di appoggiare il disegno di legge e non di bypassarlo, trattandosi di un disegno di legge che consegna al Consiglio regionale il potere di decidere in ordine ad una materia così importante attraverso piccole normative dentro "le righe" di una Finanziaria, che magari tratta in modo diverso la stessa materia.
Per evitare quel rischio, ove qualcuno volesse spingere in quella direzione, mi sembra particolarmente condivisibile la richiesta, per sgombrare il campo da equivoci, che in aula si discuta - il Consigliere Burzi potrà dire "finalmente" - questa legge. La richiesta di questo punto all'o.d.g vale già, Assessore Pichetto, a futura memoria.
uno degli argomenti che verrà reiterato se la Giunta regionale intende, per vie traverse - e considero la legge finanziaria una via traversa - smontare tutto il lavoro che sta a monte di questo disegno di legge, che è stato accantonato in Commissione.
Queste sono le ragioni per cui ritengo opportuno esaminare questa legge.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Godio.



GODIO Gianluca

La maggioranza è contraria.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sulla richiesta n. 32, di inserimento all'o.d.g.
Il Consiglio non approva.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Sull'ordine dei lavori ha chiesto la parola il Consigliere Chiezzi; ne ha facoltà.



CHIEZZI Giuseppe

Intervengo sull'ordine dei lavori e lo faccio con lei, Presidente perché sicuramente quanto sto per dire non sarà frainteso, in quanto anche se può apparire come una volontà di fare polemica, le assicuro che non è così: vorrei solo capire. Vorrei capire sulla base di quali input la Presidenza decide, al di là dell'orologio, che la votazione termina.
Mi spiego meglio, perché non è una questione né astratta né polemica n strumentale.
Vorrei sapere quanto tempo ho a disposizione per riflettere sulla mia forma di voto. E' un informazione che gradirei avere all'inizio della seduta, perché alcune votazioni sono semplici, ma altre possono richiedere qualche secondo in più.
Chiederei dunque alla Presidenza di annunciare all'aula quanto tempo si ha a disposizione: vorrei sapere in anticipo che per una certa votazione ho, ad esempio, 10 secondi. Dato che mi affido al cronometro, quando leggo 30 secondi, 29 e 28, penso di avere ancora 28 secondi di tempo per riflettere. Invece vedo che, a un certo punto, la votazione è chiusa.
La mia non è né polemica né altro; lo chiedo a lei, Presidente Riba.
Volevo già chiederlo al Presidente Cota, ma sempre per stemperare - perch bisogna sempre stemperare, soprattutto nei momenti molto temperati - l'ho chiesto a lei. Grazie.



PRESIDENTE

Abbiamo considerato che 30 secondi siano il tempo minimo per votare ed eventualmente modificare l'espressione di voto. Dopo 30 secondi, se c'è una votazione a maggioranza chiara, si può dichiarare chiusa la votazione.
Quindi, il tempo minimo è 30 secondi; se trascorsi 30 secondi, la manifestazione di volontà dell'aula appare chiara, nel senso che ha chiaramente votato più del numero legale e esiste una maggioranza a favore o contro, questo consente al Presidente di dichiarare chiusa la votazione.
Nel caso in cui questa situazione non fosse chiara, si può proseguire fino a 1 minuto, ma è una facoltà del Presidente, che deve controllare la manifestazione della volontà.
Direi che su queste questioni il tempo a disposizione è di 30 secondi trascorso il quale possiamo dichiarare chiusa la votazione; ma se lo dichiariamo per lo svolgimento di questa seduta, è chiaro che vale sempre il tempo di 30 secondi.
Do la parola al Presidente Cota, perché su questa prassi non vorrei che intervenissero problemi di interpretazione.



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE COTA



PRESIDENTE

E' meglio non strumentalizzare. C'è una deliberazione chiara dell'Ufficio di Presidenza e c'è una prassi altrettanto consolidata.
La votazione ha un tempo variabile dai 30 ai 60 secondi. La determinazione del momento di chiusura spetta al Presidente a sua discrezione tra il trentunesimo e il sessantesimo secondo. Oltre il sessantesimo secondo, la votazione si chiude automaticamente, non c'è possibilità per il Presidente di tenerla aperta: la votazione si chiude e il timer si interrompe. Inoltre, in base alla deliberazione dell'Ufficio di Presidenza, il Presidente non può chiudere la votazione prima dei 30 secondi.
Il Presidente come esercita questa discrezionalità? La esercita, come ha detto il Vicepresidente Riba, quando la votazione è valida; la votazione è valida quando è raggiunto il numero legale.
Ha chiesto la parola il Consigliere Morioni; ne ha facoltà.



MORICONI Enrico

Solo per una considerazione. Sulla base di ciò che ha dichiarato il Presidente, si potrebbe fare un'osservazione: si sa che qualcuno, sia in maggioranza che in minoranza, può avere dei problemi e dei dubbi nel momento in cui è chiamato ad esercitare il suo diritto di voto.
Quale potrebbe essere la soluzione? Che il Presidente, nel momento in decide di chiudere la votazione, se siamo al 30esimo secondo, invece di dire immediatamente che la votazione è chiusa, potrebbe lasciare passare 5 secondi tra la dichiarazione di chiusura della votazione e la chiusura effettiva.
Parecchi di noi si sono trovati, nel corso della votazione, ad essere interrotti a metà. Credo che non sposterebbe i termini della questione, se il Presidente, nell'atto della chiusura della votazione, concedesse 5 secondi per risolvere eventuali dubbi.



PRESIDENTE

La ringrazio. Terremo conto anche delle sollecitazioni che sono emerse in aula per eventuali considerazioni ulteriori.


Argomento: Trattamento economico dei Consiglieri

Esame proposta di legge n. 468: "Modifiche e integrazioni alla L.R. n. 24/2001 (Disposizioni in materia di trattamento indennitario dei Consiglieri regionali)". Presentazione richieste di inserimento all'o.d.g. (seguito). Esame questioni pregiudiziali


PRESIDENTE

Passiamo pertanto all'esame della richiesta n. 33.
Richiesta n. 33 presentata dai Consiglieri Contu, Chiezzi e Moriconi: Proseguimento esame testo unificato della proposta di legge n. 68 e del disegno di legge n. 204: "Disciplina dello stemma, del gonfalone, della bandiera e del sigillo della Regione Piemonte. Abrogazione delle LL.RR.
16/1/1984, n. 4, 24/11/1983, n. 83 17/6/1997, n. 36" - relatore Dutto.
Ha chiesto la parola il Consigliere Moriconi per l'illustrazione; ne ha facoltà.



MORICONI Enrico

Questa proposta di legge, come quella trattata in precedenza, è già arrivata in aula: è stata iscritta, per alcune sedute, all'o.d.g. del Consiglio, ma è stata dimenticata. Si tratta di una proposta che credo non richiederebbe molto tempo, qualora si decidesse di inserirla all'o.d.g. e di affrontarne la discussione; gli argomenti sono già stati affrontati e dibattuti.
Se ben ricordo, ci eravamo un po' arenati sul come effettivamente si sarebbe dovuta esplicitare una eventuale fascia rappresentativa della funzione di Consigliere regionale. Devo dire che quello che chiede questo progetto di legge, in altri enti istituzionali è stato affrontato e risolto. Ad esempio, a livello di Parlamento Europeo i parlamentari europei sono identificabili, ovvero quando sono nell'ambito delle loro funzioni ufficiali hanno un sistema d'identificazione che permette di rappresentare il ruolo che svolgono. Quindi, questo progetto di legge rientra in un ordine logico delle cose e la questione potrebbe essere affrontata e risolta in tempi non lunghissimi, proprio perché i tempi della discussione sono maturi, in quanto se ne è già discusso ampiamente. Pertanto, si potrebbe pensare d'introdurre questo punto all'o.d.g. e discuterlo rapidamente.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Gallarini; ne ha facoltà.



GALLARINI Pierluigi

Dichiaro solamente che siamo contrari.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sulla richiesta n. 33, di inserimento all'o.d.g.
Il Consiglio non approva.
Richiesta n. 34 presentata dai Consiglieri Contu, Chiezzi e Moriconi: Esame disegno di legge n. 312: "Norme in materia di sbarramenti fluviali di ritenuta e bacini di accumulo idrico di competenza regionale" - relatore Bolla.
La parola al Consigliere Moriconi per l'illustrazione.



MORICONI Enrico

Grazie Presidente.
Questo disegno di legge è importante - credo che lo stesso Assessore Cavallera ne sia convinto - perché è un riordino di tutti i bacini di accumulo fluviali presenti sul territorio regionale; si tratta dunque di una materia complessa ed importante.
I bacini fluviali, in particolare quelli di cui tratta il disegno di legge, interessano in maniera principale la produzione agricola. Infatti quasi il 50% della produzione agricola piemontese riguarda la produzione cerealicola, soprattutto mais, che, come sappiamo, necessita di grandi quantità di acqua. Sappiamo anche che l'agrozootecnia industriale richiede circa il 70% di tutta l'acqua che si consuma normalmente.
Quindi, il problema di avere dei bacini di accumulo e di avere la possibilità di controllare la disposizione di questi bacini; di potere intervenire dettando le norme per la loro gestione è estremamente interessante ed importante. Anche perché - l'Assessore lo sa bene arriviamo da un'annata (il 2002) caratterizzata da un grande siccità e, se gli eventi climatici dovessero mantenere questo trend, possiamo ipotizzare problemi analoghi anche per il prossimo anno.
Personalmente, continuo a sostenere che il problema della siccità andrebbe seriamente affrontato, e l'Assessore all'agricoltura sa che esiste anche questa problematica. Il problema della siccità si può affrontare non solo prevedendo degli accumuli di acqua da utilizzare - alcuni dei tecnici che studiano questi fenomeni scrivono e dicono che i bacini fluviali di accumulo non sempre sono utili per risolvere questo problema - ma sarebbe utile fare un bilancio complessivo del funzionamento del bacino d'accumulo e calcolare anche l'acqua che si disperde per evaporazione. In questo modo potremmo verificare come, tante volte, il bacino che costruiamo non dia la resa che ci aspettiamo.
La soluzione che prediligo è sicuramente quella d'indirizzare le coltivazioni verso sistemi agricoli che siano meno bisognosi di acqua. Un rimedio alla siccità non è tanto prevedere dei grandi bacini di accumulo ma piuttosto quello di intervenire anche attraverso incentivi economici per favorire determinate coltivazioni meno bisognose di acqua.
Sappiamo - credo che lo sappia anche l'Assessore all'agricoltura - che ad esempio, le monocolture, specialmente il mais, non solo sono molto bisognose d'acqua, ma proprio per il tipo di coltivazione, basata su concimazioni chimiche, provocano con la loro presenza un fenomeno di perdita dell'humus del terreno, inaridendolo, e ciò fa sì che il terreno sia molto più debole e con minore capacità di trattenere l'acqua. Quindi non solo le coltivazioni di per sé richiedono più acqua, ma interagiscono anche sul terreno, trasformandolo e facendo sì che abbia meno capacità di resistere alle crisi di siccità. Per cui, quando interviene la mancanza d'acqua, il terreno va facilmente in crisi e ha bisogno di più acqua di quanto ne avrebbe bisogno normalmente se fosse un terreno vivo e con una buona quantità di presenza di humus.
Per tutti questi motivi ritengo che la discussione di questo disegno di legge sarebbe davvero importante.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Bolla.



BOLLA Emilio

Siamo contrari alla richiesta.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sulla richiesta n. 34, di inserimento all'o.d.g.
Il Consiglio non approva Richiesta n. 35 presentata dai Consiglieri Contu, Chiezzi e Moriconi: Proseguimento esame disegno di legge n. 112: "Interventi per la realizzazione di aree attrezzate per attività economico-produttive e di aree ecologicamente attrezzate" - relatore Valvo.
La parola al Consigliere Chiezzi per l'illustrazione.



CHIEZZI Giuseppe

Signor Presidente, scorrendo queste proposte, anche analizzandole una per una, mi sono reso conto, ma forse ce ne rendiamo conto tutti, della mole di lavoro che è stata svolta dalle Commissioni e della inconcludenza del lavoro stesso.
Presidente, è impressionante vedere come, relativamente a provvedimenti sui quali si poteva esercitare il confronto democratico in forma risolutiva, nel senso che, al di là delle opinioni, il provvedimento veniva discusso, messo in votazione, approvato o respinto, inspiegabilmente, il Consiglio regionale non abbia colto questa possibilità. E' impressionante colleghi! Stiamo vedendo affacciarsi provvedimenti sui quali non vi è alcun impedimento alla loro discussione e approvazione, ma non questa sera, anche nei mesi, forse addirittura negli anni che ci precedono. Perché tutti questi provvedimenti non li abbiamo discussi e votati? E' inspiegabile questo comportamento su una serie di provvedimenti, lo stesso provvedimento dell'Assessore Cotto.
Questo, secondo me, è un fatto che dovrebbe farci meditare: non è il Regolamento che ce lo ha impedito, è il Consiglio che non ha lavorato.
Perché non ha lavorato su questi provvedimenti? Perché, forse, se ne volevano fare altri che poi non si sono fatti. Dobbiamo dire che relativamente alla gestione del nostro tempo da parte di chi ha le leve di comando, il Presidente di turno coadiuvato dai due Vicepresidenti e dall'Ufficio di Presidenza, non possiamo dare un giudizio molto positivo della presente conduzione. Qui non stiamo parlando di buoni scuola o di indennità dei Consiglieri regionali, parliamo di semplicissimi e utilissimi provvedimenti su cui ci si poteva tranquillamente confrontare e decidere.
E' impressionante! Questo che esaminiamo adesso è uno dei tanti, ma direi che tutti quelli che abbiamo esaminato, dalla Finpiemonte all'IRES, come gli stessi fondi immobiliari, sarebbero stati oggetto, sì, di una certa discussione, anche accesa, ma che poi avrebbero avuto la loro conclusione. Questi sono tutti provvedimenti che potevano essere conclusi.
La maggioranza rifletta sul motivo per il quale anche stasera ripetiamo la stessa recita, quindi, non facciamo nulla, perché stasera dobbiamo fare un provvedimento su cui alcuni Gruppi di opposizione hanno dei problemi ad affrontarlo in questi termini e con questa urgenza, mentre tralasciamo provvedimenti che si potevano tranquillamente discutere. Forse, invece di pensare tanto alle modifiche di un Regolamento, che è già abbastanza restrittivo dei diritti dell'Aula, per peggiorarlo ulteriormente riflettiamo un po' sul nostro modo di lavorare. Se non avessimo perso sedute e sedute per impuntamenti vari oppure avessimo dedicato una parte del tempo per i provvedimenti questi non sarebbero più qui.
Trovo impressionante la lettura che questa sera facciamo di questi arretrati.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Mercurio.



MERCURIO Domenico

Signor Presidente, approfitto per svolgere alcune considerazioni certamente non per dare tempo ai miei colleghi del primo banco di riposarsi, perché non ne hanno bisogno. La necessità di riposo ce l'ho maggiormente io per la mia debolezza naturale.
Approfitto della cortesia dei colleghi per dire che, da quando in tutto il mondo i sistemi liberali hanno avuto la possibilità di governare, uno dei connotati di libertà in tutti i consessi, amministrativi e legislativi è rappresentato dal cosiddetto filibustering, cioè, dall'ostruzionismo, che è un fatto giusto. Il punto è quando si usa e fino a che punto si usa questo strumento che è profondamente democratico.
Io ritengo, senza voler fare per questo la storia né di quest'Aula n di Aule più importanti nel nostro Paese, che quasi sempre, per non dire sempre, questo strumento è stato usato per migliorare le condizioni diciamo così, di democrazia, nel senso che atti molto gravi venivano messi in discussione, atti gravi dal punto di vista politico. La questione è fino a che punto gravi e se sono gravi.
Allora, molto modestamente, ritengo che il disegno di legge proposto non sia né grave né molto grave, nel senso che, ed entro subito nel merito nella prima parte corregge alcuni errori di una legislazione superata, che in questi anni si è dimostrata contorta. Diremo poi, quando entreremo nel merito, magari fra una settimana, quali sono questi punti. Dall'altra parte, è grave un fatto politico quando colpisce in modo indiscriminato tutti e qui non vengono colpiti tutti. Nel senso che, se uno vuole, senza peli, può rinunciare.
Non c'è scritto da nessuna parte che non si possa donare. Io mi impegno a donare, per quanto mi riguarda, quanto farà chiunque della minoranza ai bambini somali e ad altre situazioni che nel mondo esistono in numero elevato.
Si fanno tante pagliuzze, che qui e in Commissione vengono dette anche con molta enfasi, questa cosa, quest'altra cosa, l'altra cosa ancora, ma non si vedono alcune travi, che esistono nelle nostre leggi, sono già in atto.
Punto primo: qui non si colpisce in modo indiscriminato, nel senso che nessuno poi può, come dire, farci nulla. Se noi votiamo una legge questa legge vale per tutti. Qui stiamo votando una legge che vale per sessanta persone o, meglio, non votiamo una legge, votiamo una delega che vale per sessanta persone. Non è vero che non c'è difesa; si può dire: "Io li do al Partito" o "Io li do ai bambini somali" e mi pare che proprio da parte di chi fa, in modo esagerato, ostruzionismo, viene detto: "Io li do al Partito". E' giusto, puoi darglieli, ma è una scelta che puoi fare. Non è vero, quindi, che non c'è scelta: chi li vuole dare al Partito li dà al Partito.
A questo punto vorrei qualcuno mi spiegasse quale pericolo crea questa delega. Qual è il pericolo, visto che si può rinunciare? Cito una delle travi di vitalizio, che nella lingua italiana esiste solo come termine al singolare: siccome tizio ha illustrato la Patria, lo Stato gli ha dato il vitalizio, non avendo altre pensioni.
Un attore o un letterato, ad esempio, che non hanno niente e non sanno come vivere, lo Stato gli dà il vitalizio.
Uno compie attività politica alla Regione ed ha il vitalizio. Quindi quando si parla di vitalizio, o perché ha illustrato la Patria e non ha altre entrate o perché parlamentare o perché deputato europeo.
Esiste una norma, nella nostra legge, che cita: "E' possibile cumulare il vitalizio regionale". Ma perché non la cancelliamo? Ci mettiamo poco tempo e mi pare che il Consigliere Cattaneo avesse presentato una proposta di modifica in questo seno.
Questa è una trave - ripeto - al disegno di legge che stiamo presentando.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sulla richiesta n. 35, di inserimento all'o.d.g.
Il Consiglio non approva.
Richiesta n. 36 presentata dai Consiglieri Contu, Chiezzi e Moriconi: Esame disegno di legge n. 210: "Modificazioni alla legge regionale 6 dicembre 1999, n. 31 (Prima variazione al bilancio di previsione per l'anno finanziario 1999 nonché disposizioni finanziarie per gli anni 2000 e 2001 e approvazione delle schede Fondo Investimenti Piemonte FIP). Adeguamento schede Termalismo e Trasporti 2" - relatrice Ferrero.
La parola al Consigliere Contu per l'illustrazione.



CONTU Mario

Presidente, se mi permette leggo il testo del disegno di legge: esame disegno di legge n. 210: "Modificazione alla legge regionale 6 dicembre '99 n. 31 (Prima variazione al bilancio di previsione per l'anno finanziario 1999 (ho capito bene? Non è un errore materiale) nonché disposizione finanziaria per gli anni 2000 e 2001 e approvazione delle schede fondo investimenti Piemonte FIP). Adeguamento schede Termalismo e trasporti".
Presidente, è un refuso o questo è un provvedimento in vigore?



PRESIDENTE

E' un refuso, Consigliere Contu, quindi lo diamo per superato.



CONTU Mario

Prendo atto della comunicazione del Presidente e che la mancata approvazione di questo atto...



PRESIDENTE

No, no, perché il contenuto di questo atto è stato recepito da un altro atto che l'aula ha già approvato.



CONTU Mario

Lo ritiro e chiedo che venga espulso dall'o.d.g..
Vede che stiamo facendo un po' di pulizia. Non tutto il male viene per nuocere.



PRESIDENTE

E' vero, ma devo dire che questo elenco non ha una valenza ufficiale essendo solo una memoria.
Propongo di accorpare la discussione sull'inserimento ai punti dell'o.d.g. delle proposte di legge nn. 340, 288, 180, 184 e 146.



CONTU Mario

Presidente, ognuno di questi provvedimenti tratta materie diverse altrimenti...



PRESIDENTE

Chiedo scusa, Consigliere Contu, le spiego subito il motivo.
Quando ho formato gli ordini del giorno del Consiglio, questi provvedimenti erano accorpati. Questo è il significato della mia decisione di accorparli, Consigliere Contu.
Se lei ritiene di discutere il pacchetto "diritto dello studio" e logico che venga discusso tutto insieme.



CONTU Mario

Il provvedimento che adesso è all'oggetto della richiesta, è un altro progetto, non ha niente a che fare...



PRESIDENTE

Il Consigliere Contu ritira pertanto la richiesta n. 36.
Richiesta n. 37 presentata dai Consiglieri Contu, Chiezzi e Moriconi: Esame proposta di legge n. 340: "Misure urgenti volte a favorire il diritto allo studio nell'anno scolastico 2001/2002" (iscritto ai sensi dell'art.
34, comma 4, del Regolamento).
La parola al Consigliere Contu.



CONTU Mario

E' una proposta di legge a firma dei Consiglieri Contu, Chiezzi Papandrea, Caracciolo, Tapparo, Suino, Moriconi, che testualmente recita: "Misure urgenti volte a favorire il diritto allo studio nell'anno scolastico 2001-2002".
E' uno di quei provvedimenti che chiede un po' di giustizia, nel senso che in modo improprio lo ha assimilato agli altri.
Il provvedimento, che aveva ed ha una propria ambizione, mantiene la sua l'attualità. Passano gli anni scolastici, ma l'attualità del problema si ripropone ogni anno quando si discute di bilancio e di quanto deve essere destinato, in particolare dagli enti locali, per garantire il diritto allo studio.
Entro quale direttrice si prone questo provvedimento? Primo, prende atto delle modifiche intervenute in materia dell'assolvimento dell'obbligo scolastico; secondo, ha un'ambizione: inserire correttivi nella normativa vigente come proposta, affinché il diritto allo studio riconosca la necessità di inserire principi che pongano gli allievi in condizioni di pari opportunità senza alcuna variabile o, perlomeno, senza che la condizione economica e socio-culturale delle famiglie di appartenenza sia di ostacolo al pieno godimento del diritto allo studio.
C'è un problema, Presidente, discusso già altre volte in questa aula: quali sono le difficoltà che oggi ci presentano un quadro di abbandono e di insuccesso scolastico, che non ha assolutamente paragone nel contesto europeo? Una miriade di giovani abbandonano il percorso scolastico. Una miriade di giovani è condannata all'insuccesso scolastico.
Poi, c'è un problema mai risolto: quali sono le iniziative che il Governo regionale pone a sostegno degli studenti in situazione di disagio sociale? Presidente, siamo ad anno scolastico avviato e i provvedimenti legislativi che devono dare risposte per l'anno scolastico 2003-2004 devono essere assunti per tempo dall'Aula. Credo che quanto ho affermato sia difficilmente confutabile. Nel concreto e nella fattualità di tutti i giorni abbiamo una violazione aperta dell'articolo 84 della Costituzione: "La scuola è aperta a tutti, l'istruzione inferiore è impartita per almeno nove anni - questo è il dettame di legge come è intervenuto nella modifica delle leggi che si sono succedute - è obbligatoria e gratuita. I capaci e i meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti negli studi".
Allora, ci si interroga e noi abbiamo provato a farlo. Questa proposta di legge non è in grado di affrontare in modo risolutivo questo tipo di problematica, ma anche se a beneficiare di questo approccio di tipo legislativo fossero mille o duemila allievi noi abbiamo fatto una cosa giusta, cioè, abbiamo diminuito le disuguaglianze sociali e abbiamo reso possibile che in questa Regione non ci sia chi ha più diritti di altri: ci sono i diritti.
Credo che l'istruzione sia un bene e, al di là delle polemiche sorte sul ruolo che deve svolgere la scuola, credo che questo sia alla nostra portata. Occorre fare scelte coraggiose. Questa proposta di legge sarà riformulata per l'anno scolastico 2003-2004.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Mercurio per esprimere parere contrario.



MERCURIO Domenico

Approfitto sempre della cortesia del Presidente e dei colleghi, ma è un modo anche per tenermi sveglio.
Voglio dire subito che la pretesa del Consigliere Contu, perché mi piace fare nomi e cognomi, di utilizzare questo strumento democratico, che è l'ostruzionismo, mi ha fatto pensare ad un episodio di circa duemila anni fa. Un uomo molto pio e anche con buone sostanze chiese a Gesù se era degno del Regno dei Cieli dicendogli che era molto pio e che faceva molta beneficenza. Il Maestro, che sapeva cosa rispondere, gli disse che non era sufficiente. Dopodiché, questo cosiddetto galantuomo di duemila anni fa gli disse che, essendo molto ricco, dava una parte delle sue sostanze in beneficenza. Il Maestro rispose ancora una volta che non bastava. Il galantuomo ci ripensò ancora e rispose che dava metà di tutte le sue sostanze, che erano moltissime. Il Maestro rispose che non bastava e che doveva dare tutto, perché il povero di quel poco che ha dà tutto, quindi per andare nel Regno dei Cieli si deve dare tutto.
Sono convinto che lei caro, Consigliere Contu, sia in buonafede come questo galantuomo di duemila anni fa, però, deve rispondere, non pu parlare per tre giorni di fila di cose che non interessano a nessuno.
Ormai, il suo discorso ai giornalisti l'ha fatto e la maggior parte delle minoranze tiene un atteggiamento serio, nel senso che fa ostruzionismo per quello che merita la questione, perché, quando si esagera nell'ostruzionismo, poi, ci si perde. Lo strumento dell'ostruzionismo è nato nei sistemi liberali quando gli elettori votavano per censo e, come abbiamo detto in Commissione, il Collegio di Camillo Benso di Cavour aveva 400 elettori. Poi, nel 1912, o quando è stato, cominciò a votare il popolo e, successivamente, vennero i partiti di sinistra, che ci hanno sempre insegnato - a me lo hanno insegnato i comunisti - che i reazionari volevano affamare gli amministratori, perché così potevano fare politica solo i ricchi.
Ora c'è una sorta di legge del contrappasso che io non mi spiego. Qui si è capovolto il mondo: a sostenere determinate tesi non è più la sinistra, ma è la destra. Allora, cos'è la sinistra e cos'è la destra? Veramente, si crea confusione. Il primo ad essere confuso sono io e mi viene qualche dubbio sulla buonafede.
Penso che lei, Consigliere Contu, non possa far finta di non capire.
Anche gli altri amici fanno finta di non capire e in modo imperterrito discutono di inserire nuovi punti all'o.d.g., addirittura si è arrivati al punto di fare la richiesta di inserimento del buono scuola. Se in quest'aula il buono scuola non è andato avanti è perché lei in modo coriaceo, avendo una forza fisica terribile, per carità, l'ha "smenata" non so per quanti giorni da solo.
Ora, se deve passare il principio della forza bruta, per quanto mi riguarda, sono uno e rispondo di me, con tutta la mia debolezza io sto qui una settimana.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sulla richiesta n. 37, di inserimento all'o.d.g.
Il Consiglio non approva Richiesta n. 38 presentata dai Consiglieri Contu, Chiezzi e Moriconi: Proseguimento esame proposta di legge n. 288: "Norme in materia di diritto allo studio" (iscritto ai sensi dell'art. 34, comma 4, del Regolamento).
Richiesta n. 39 presentata dai Consiglieri Contu, Chiezzi e Moriconi: Proseguimento esame proposta di legge n. 184: "Norme per l'attuazione del diritto allo studio" (iscritto ai sensi dell'art. 34, comma 4, del Regolamento).
Richiesta n. 40 presentata dai Consiglieri Contu, Chiezzi e Moriconi: Proseguimento esame proposta di legge n. 180: "Interventi per favorire l'esercizio del diritto alla libera scelta educativa" (iscritto ai sensi dell'art. 34, comma 4, del Regolamento).
Richiesta n. 41 presentata dai Consiglieri Contu, Chiezzi e Moriconi: Proseguimento esame proposta di legge n. 146: "Sistema formativo integrato per il diritto allo studio" (iscritto ai sensi dell'art. 34, comma 4, del Regolamento).
La parola al Consigliere Contu per l'illustrazione.



CONTU Mario

Raccolgo l'appello accorato del Consigliere Mercurio. Io non ricordo episodi di duemila anni fa, però, credo che ognuno di noi, nelle sue scelte, non hanno problemi a recepire un emendamento - parlo per me nella quale una parte degli emolumenti legati all'indennità di carica e alle indennità accessorie, possono essere destinati ad altri. Non c' bisogno di formulare nessun emendamento, lo facciamo normalmente (ma credo che lo facciate anche voi).
La politica ha costi elevati, il Consigliere Mercurio ha ricoperto questo incarico per quarant'anni e credo sia sufficientemente orgoglioso della scelta che ha fatto (forse ha sbagliato partito). Non c'é mai tempo per riflettere sulla propria storia e il proprio passato. La storia ha dimostrato che parte dei finanziamenti che servivano per pagare il costo della politica, come lo ha disvelato la Magistratura, ha offeso e umiliato migliaia di militanti socialisti sinceri, Consigliere Mercurio. Ripeto l'aver disvelato quelle verità ha umiliato migliaia di militanti socialisti sinceri, di chi ha finanziato la politica e di chi ha finanziato il partito dalle cui file proviene il Consigliere Mercurio. Fa parte della storia.
Quando noi rivestiamo questa carica dobbiamo prestare attenzione e trovare regimi di equilibro fra quello che è l'indubbio vantaggio che deriva da questa condizione conquistata attraverso il proprio impegno sociale e politico (ho ragione di credere che per tutti sia così) e la giusta misura su quello che dovrebbe essere l'equa retribuzione del nostro lavoro. Una misura dobbiamo trovarla. Non c'é limite a niente quando le due figure coincidono, non siamo in una condizione di subalternità, non abbiamo un padrone: siamo noi i padroni! Questo è paradossale. Noi decidiamo quanto e coma dobbiamo retribuire il nostro lavoro, il nostro impegno, che, certo ci ruba spazio agli affetti, è un gravame enorme, però ha questo piccolo difetto che sottovalutiamo: del nostro agire pubblico dobbiamo rispondere ai nostri elettori e fare chiarezza in politica: una condizione alla quale anche il Consigliere Mercurio, come tutti, ambisce. Nessuno è alla ricerca della facile propaganda elettorale - non siamo in campagna elettorale - non siamo alla ricerca del facile consenso. Sarebbe facile fare un'opposizione di facciata e poi incamerare il risultato economico, eppure abbiamo trovato e abbiamo cercato la strada certamente più difficile che, mi rendo conto ha un limite perché lacera anche i rapporti umani.
Il richiamo all'etica della politica. Questo Paese ha altri bisogni altre emergenze, la regione è attraversata da una crisi drammatica, questa non è la manifestazione di uno spirito cristiano, ma l'attenzione giusta che il legislatore dovrebbe avere quando si pone il problema delle priorità e di quali hanno senso.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cantore;ne ha facoltà



CANTORE Daniele

Consigliere Contu, alcune parole questa sera se le deve rimangiare! Se il Consigliere Mercurio è stato disattento o non vuole risponderle io, da socialista, le dico : mi vanto di essere stato membro del PSI e di essere ancora oggi di cultura socialista. Si rimangi le parole che oggi ha portato in quest'aula dicendo che i socialisti sono stati disonorati in questi anni.
Respingo al mittente questa affermazione. Non voglio fare sterile polemica, però pregherei il Consigliere Contu di essere rispettoso nei confronti di un partito che ha rappresentato cento anni di storia; se mi permette, parte del movimento dei lavoratori e che è stato comunque un elemento di democrazia e di crescita del Paese. Al di là di quello che il Consigliere pensa, la pregherei di non fare processi in quest'aula perch dentro di me, non oggi come Consigliere di Forza Italia, ma come uomo, mi sento offeso se lei offende la mia cultura e il partito che mi ha portato a conoscere la politica.



PRESIDENTE

Le proposte di legge nn. 288, 184, 180 e 146 sono state accorpate.
Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sulle richieste nn. 38, 39, 40, 41 di inserimento all'o.d.g.
Il Consiglio non approva.
Richiesta n. 42 presentata dai Consiglieri Contu, Chiezzi e Moriconi: Esame ordine del giorno n. 635: "Audizione congiunta Commissioni VI e VII del Presidente del Teatro Stabile di Torino e delle OO.SS.", presentato dai Consiglieri Chiezzi e Moriconi (collegata interrogazione n. 1821 presentata dal Consigliere Tapparo).
La parola al Consigliere Contu.



CONTU Mario

Chiedo al Presidente di darmi una deroga: anziché parlare nel merito poter approfittare di questi minuti perché con il "compagno" Cantore seppur su banchi opposti, abbiamo dato delle battaglie anche significative in un'altra assise, che era quella del Consiglio comunale.
Mi dispiace che il Consigliere, conoscendomi, abbia frainteso il senso delle mie parole. Non ho inteso offendere la storia di quel partito che ha dato tanto al movimento operaio. Mi riferivo ad un'epoca scura di quel partito travolto da eventi giudiziari che la storia ha registrato prendendo spunto dall'intervento del Consigliere Mercurio il quale ha posto, all'attenzione di tutti, l'uso della politica soprattutto per quanto concerne gli aspetti di finanziamento. Noi una scelta l'abbiamo operata come partito, ma credo anche altre forze dell'opposizione e ho dato atto a forze della maggioranza che in una logica di servizio devolviamo buona parte degli emolumenti al nostro partito. Ben altro è il meccanismo perverso che ha innescato la politica quando, sul sacrificio di migliaia di militanti di quel partito, ha costruito la propria fortuna, anche elettorale, con un grande punto di caduta: abnegazione, impegno dei militanti socialisti che, aperto sezioni sul territorio e militando nelle organizzazioni sindacali, sono state traditi da una dirigenza sulla quale avevano posto la loro fiducia. Questa è storia inconfutabile. Poc'anzi ho espresso parole di rispetto per quelle decine di migliaia di militanti comunisti che sono stati traditi da una dirigenza che probabilmente non meritavano.
E' difficile confutare questi particolari. In tutto questo non c'era ripeto - né scherno né derisione per un Partito che ha rappresentato molto nella storia di questo Paese e, soprattutto, nella storia del movimento operaio e delle sue organizzazioni.
Detto questo, Presidente, concludo il mio intervento e non commento il resto. Ritiro, quindi, la richiesta di inserimento.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Caracciolo per fatto personale; ne ha facoltà:



CARACCIOLO Giovanni

Non ho seguito molto l'intervento del Consigliere Contu perché mi ha fatto venire un po' di sonno, onestamente, ripetendo sempre le stesse cose però ho seguito molto attentamente quanto detto dal Consigliere Cantore che condivido al 100%.
Non accettiamo, dal Consigliere Contu o da chi la pensa come lui lezioni di questo genere. E' fuori discussione, caro collega Contu. Lei non può vestirsi con il manto di giudice e condannare la classe dirigente di un Partito che ha fatto la storia del movimento operaio, schierandosi sempre accanto ai più deboli, adesso che il suo Partito è sempre andato avanti vendendo l'Unità e con quei soldi ha fatto campagne elettorali, come se i finanziamenti dell'est. Nessuno qui ne parla e allora deve avere Consigliere Contu, il minimo buon senso di starsene zitto perché ci ha stufato stasera con quei ragionamenti. Capito!



(Applausi di alcuni Consiglieri in aula)



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cattaneo sull'ordine dei lavori.



CATTANEO Valerio

Intervengo prendendo spunto da quanto detto dal Consigliere Contu uscendo dal dibattito squisitamente politico, anche se credo che i Consiglieri rappresentino valori e ideali, qualunque essi siano. Bene ha fatto a prendere la parola, a fronte di un attacco politico che credo fosse, quanto meno, fuori tema.
Faccio una considerazione in ordine dei lavori.
Sono stati depositati, Consigliere Contu, una serie di inserimenti di nuovi punti all'o.d.g.: ci sono pile di emendamenti e di altri elementi ostruzionistici (spero di non offendere nessuno, ma ormai saranno un migliaio tra le varie tipologie).
Prima il Consigliere Contu parlava della posizione conquistata, di una posizione di giusto equilibrio, delle necessità di trovare una giusta misura, e del fatto di non avere padroni e di poter decidere noi quale possa essere la nostra retribuzione.
Beh, non siamo dipendenti assunti per concorso, per trattativa privata o per chiamata, ci sono state delle elezioni ed essendo noi, viva Dio un'assemblea legislativa, come tale abbiamo anche questa potestà, perch normalmente queste cose vengono fissate per leggi; leggi varate dalle assemblee legislative.
C'è ancora tanta attività da svolgere: ci sono emendamenti ostruzionistici ed emendamenti ostruzionistici quasi di merito (così come le pregiudiziali di merito presentate). Credo che sia questo il terreno su cui confrontarci. Questo non vuol dire aprire una via maestra all'approvazione del provvedimento; è chiara la vostra opposizione (avete fatto dichiarazioni fuori da quest'aula riportate puntualmente dagli organi di informazione e nella giornata di domani avrete, per l'ennesima volta, il vostro risultato fuori da qui: siamo lieti per voi e per i vostri contenuti politici), ma se vogliamo rispettarci dovremmo, dopo questa manfrina di sei/sette ore (che è legittima e rispettiamo, ma sempre manfrina resta) finalmente entrare nei lavori veri. Dobbiamo confrontarci, magari anche sulla giusta misura e su quello che si intende fare. In Commissione si è lavorato.
Oltretutto, Consigliere Contu, mi sembra anche abbastanza solo: non vorrei che andando avanti per tante ore si trovi sempre più solo, non solo sotto l'aspetto politico, ma anche sotto l'aspetto umano, perché questo mi creda - mi preoccupa molto.
Non considero produttivo voler bloccare a tutti i costi la discussione di un provvedimento di cui i Capigruppo della maggioranza si sono assunti alla luce del sole, la responsabilità politica della presentazione. Non ci siamo sottratti al dibattito e oggi siamo qui a confrontarci in un momento calendarizzato sempre dal Presidente del Consiglio regionale dopo che la Conferenza dei Capigruppo gli aveva dato un'indicazione in questo senso.
Precedentemente, quando si discusse sul rinnovo dell'Ufficio di Presidenza avete affermato "questo lo fate perché se no avete difficoltà...".
Difficoltà non ce ne sono state e abbiamo acconsentito, condividendo una riflessione in senso istituzionale, di posticipare il punto calendarizzandolo per un martedì, sempre con l'assenso della Conferenza dei Capigruppo. Nella seduta di Consiglio stabilita, invece, abbiamo discusso del problema prioritario FIAT. Sottolineo come anche in quell'occasione abbiamo acconsentito senza "fare storie".
Nel nome di un rispetto, che non dovrebbe mai mancare all'interno di un'Istituzione, e senza chiedervi né favori né via preferenziali, crediamo che dopo sette/otto ore di manfrina (che rispettiamo ma sempre manfrina è) sia giunto il momento, Consigliere Contu, di fare una riflessione, con lei che ha firmato quelle questioni e quei nuovi inserimenti all'o.d.g., se non sia il caso di entrare nel merito della questione.
Si può ancora fare tanto ostruzionismo sano andando avanti. Chiediamo solo di poterci confrontare, noi che abbiamo assunto la responsabilità della presentazione, che non ci siamo nascosti, caro Contu, e che non lo vogliamo fare di notte al buio, ma che abbiamo incominciato oggi alle 14.30 e , se non ci fosse stata la Conferenza dei Capigruppo si poteva già cominciare nella mattina di oggi; tutti sapevano che oggi si sarebbe discusso di questo provvedimento.
Almeno questo deve consentircelo: non lo facciamo di nascosto e non siamo assolutamente inclini a sottrarci alle nostre responsabilità politiche.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Contu.



CONTU Mario

Ritiro la richiesta n. 42



PRESIDENTE

Consigliere Contu, è evidente a tutti che l'aula non ha intenzione di invertire l'o.d.g. Prego.



CONTU Mario

Presidente, credo che questo problema sia di estrema attualità. E' un problema che prima o poi quest'aula dovrà affrontare. Esistono migliaia di giovani che pongono con forza la questione della liberalizzazione.
Rispetto al proibizionismo, sappiamo che da sempre questa pratica ha dato dei risultati diversi da quelli previsti. Penso al divieto, attuato da alcuni Stati, di consumazione delle bevande alcoliche, penso ad un serie di norme che intervengono sul piano del divieto assoluto e alle conseguenze che ne sono derivate.
Ritengo che questo sia un tema di sconcertante attualità e quindi chiedo che sia posto all'attenzione dell'aula.



PRESIDENTE

Il Consigliere Contu ritira la richiesta n. 42.
Richiesta n. 43 presentata dai Consiglieri Contu, Chiezzi e Moriconi: Esame ordine del giorno n. 551: "Uso medico dei derivati della canapa indiana", presentato dai Consiglieri Palma, Mellano, Cantore, Moriconi Ronzani, Chiezzi, Caracciolo, Manica, Di Benedetto, Riggio, Mercurio Suino, Placido, Contu, Burzi, Muliere, Bussola, Caramella, Marcenaro Racchelli e Marengo.
Ha chiesto la parola il Consigliere Deorsola. Ne ha facoltà.



DEORSOLA Sergio

Relativamente a questo ordine del giorno, siamo d'accordo solo nel prendere atto che si può tranquillamente bere una birra, che si chiama "Red Cannabis", ma che non ha il principio attivo della cannabis.
Ci dichiariamo quindi contrari all'iscrizione.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sulla richiesta n. 43, di inserimento all'o.d.g.
Il Consiglio non approva.
Richiesta n. 44 presentata dai Consiglieri Contu, Chiezzi e Moriconi: Esame ordine del giorno n. 519: "Chiusura dei tribunali di Mondovì, Saluzzo e Alba", presentato dai Consiglieri Costa Enrico, Riba e Marengo.
Il proponente, Consigliere Contu, ritira la richiesta.
Richiesta n. 45 presentata dai Consiglieri Contu, Chiezzi e Moriconi: Esame ordine del giorno n. 363: "Comune di Ala di Stura: mancato rispetto dell'Accordo di Programma e richiesta di Variante al P.R.G.C.", presentato dal Consigliere Chiezzi (interpellanza collegata).
Ha chiesto la parola il Consigliere Chiezzi. Ne ha facoltà.



CHIEZZI Giuseppe

Oggi abbiamo impiegato tutto questo tempo, però vorrei sottolineare a tutti i colleghi che, comunque, lo impiegato discutendo delle cose da fare.
Quindi, la conseguenza è il tempo che è passato, però pregherei i colleghi di valutare che sinora il tempo non è stato utilizzato per spaccare un capello in quattro parti; non abbiamo preso una frase contenente una cifra modificandola 40-50 o 100 volte.
Abbiamo trascorso questo tempo - secondo me utile - dicendo: "Facciamo questo, quello e quell'altro". Certo, la conseguenza è che sono le ore 22 questo è vero, però penso che, in politica, la qualità delle cose che si fanno entro un determinato periodo di tempo conti nell'ambito dei rapporti politici. Questa è la mia opinione. Quindi, voglio sottolineare che non mi sembra che abbiamo perso del tempo; tra l'altro, forse, ci siamo tutti resi conto - io l'ho detto e spero che altri lo abbiano per lo meno pensato che abbiamo un lavoro già svolto arretrato enorme. Noi non facciamo tesoro di un lavoro che abbiamo svolto; l'occasione era data da un contrasto circa un ordine del giorno da affrontare; però penso che a tutti noi sia stato anche utile passare queste ore, verificando quante cose abbiamo già fatto e che non sono state concluse. Consideriamolo come un nostro patrimonio che forse, portiamo a casa dopo questa giornata.In particolare, la questione del Comune di Ala di Stura era abbastanza importante ed era stato anche sottolineata, perché vi era stato un Accordo di Programma molto ben veicolato dal punto di vista giornalistico, che poi invece non ha prodotto nulla e in valle - queste erano le sollecitazioni che avevamo ricevuto stava creando aspettative e timori. Era una situazione non chiara.
Quindi, questo è un argomento da discutere che segnaliamo. Pregherei i colleghi di non pensare che questo modo di discutere tra noi sia un modo di "filibustering" fine a se stesso, perché - collega Mercurio - non è così.
Per adesso non è così, nel senso che una parte dell'aula dice di fare una cosa e l'altra parte non è d'accordo.
Tra l'altro, le cose che noi diciamo sono tante, perché è tanto l'arretrato. Se l'arretrato fosse stato ridotto a tre leggi, alla terza avremmo finito, ma poiché l'arretrato è di cento leggi, finiremo quando saremo arrivati alla centesima legge.
Questo sempre per stemperare, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Gallarini. Ne ha facoltà.



GALLARINI Pierluigi

Siamo contrari.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sulla richiesta n. 45, di inserimento all'o.d.g.
Il Consiglio non approva.
Richiesta n. 46 presentata dai Consiglieri Contu, Chiezzi e Moriconi: Ordine del giorno n. 397: "Manifestazione contro la festa del Ramadan" presentato dai Consiglieri Chiezzi, Manica, Moriconi, Tapparo, Tomatis Caracciolo e Contu.
Indico la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sulla richiesta n. 46, di inserimento all'o.d.g.
Il Consiglio non approva.
Richiesta n. 47 presentata dai Consiglieri Contu, Chiezzi e Moriconi: Ordini del giorno n. 379: "Partecipazione di Alenia al consorzio per la costruzione dell'aereo da trasporto militare AIRBUS A400M"; n. 382: "Crisi occupazionale in Piemonte" presentato dai Consiglieri Contu e Papandrea; n.
32: "Arsauto" presentato dai Consiglieri Cattaneo, Ghiglia, Deorsola, Rossi Giacomo, Saitta, Contu, Moriconi, Botta Franco Maria, Brigandì, Giordano Caracciolo, Mercurio, Chiezzi e Marcenaro (interrogazioni ed interpellanze collegate).
La richiesta n. 47 è stata ritirata.
Richiesta n. 48 presentata dai Consiglieri Contu, Chiezzi e Moriconi: Ordini del giorno n. 91: "Trasferimento della sede legale della SEAT Pagine Gialle S.p.A. da Torino a Milano", presentato dal Consigliere Chiezzi; n.
107: "Intervento per il mantenimento sede legale SEAT Pagine Gialle a Torino", presentato dai Consiglieri Papandrea, Contu, Marcenaro Caracciolo, Tapparo e Chiezzi.
La parola al Consigliere Contu per l'illustrazione.



CONTU Mario

Presidente, vorrei fare alcune considerazioni. E' straordinario vedere che questo ordine del giorno è ancora confinato qui. Oltre tutto aveva come primo firmatario, il nostro gruppo. Questa vicenda si è consumata con la scelta operata dalla SEAT e le altre scelte che si sono poi succedute in questo settore.
Le problematiche indotte dall'abbandono progressivo di marchi storici nella nostra Regione devono rendere d'attualità la necessità di mettere all'o.d.g. un'altra questione, Presidente, che noi invece abbiamo accantonato. Sto parlando del Programma di sviluppo della Regione.
Il Documento di programmazione economico-finanziaria è uno strumento importante, e vorrei spendere alcune parole su queste problematiche per richiamare l'aula alla necessità di operare una scelta.
Il provvedimento che tentiamo di mettere in discussione non ha carattere di urgenza e di priorità: ben altre sono invece le problematiche connesse al tipo di sviluppo per la Regione Piemonte!



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Gallarini.



GALLARINI Pierluigi

Siamo contrari.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sulla richiesta n. 48, di inserimento all'o.d.g.
Il Consiglio non approva.
Richiesta n. 49 presentata dai Consiglieri Contu, Chiezzi e Moriconi: Ordine del giorno n. 314: "Ricorso alla Corte Costituzionale nei confronti della deliberazione legislativa in materia di abolizione di terapie elettroconvulsivanti", presentato dai Consiglieri Pedrale, Dutto, Rossi Giacomo, Costa Rosanna, Caramella, Placido, Suino e Moriconi.
La richiesta n. 49 è stata ritirata.
Sull'ordine dei lavori ha chiesto la parola il Consigliere Chiezzi; ne ha facoltà.



CHIEZZI Giuseppe

Le chiedo una mano per capire l'ordine dei lavori. Poiché ho un elenco di punti, ma vedo che andiamo avanti in modo disordinato, quanti punti di questo tipo ci sono ancora da discutere? Quanti sono?



PRESIDENTE

Nella vostra richiesta avete copiato, pari pari tutti, i provvedimenti.
In base ad un rapido calcolo, le posso dire che sono circa 87.
L'ordine del giorno n. 314 è superato, in quanto è stato presentato il ricorso davanti alla Corte Costituzionale.
Richiesta n. 50 presentata dai Consiglieri Contu, Chiezzi e Moriconi: Ordine del giorno n. 295: "Solidarietà alla Nazione Apache di San Carlo Arizona USA", presentato dai Consiglieri Chiezzi, Suino, Placido, Manica Riggio, Tomatis e Giordano.
Richiesta n. 51 presentata dai Consiglieri Contu, Chiezzi e Moriconi: Ordine del giorno n. 7: "Riso stoccato nei silos di Vercelli e Novara.
Possibile assegnazione ai paesi africani", presentato dai Consiglieri Suino, Marcenaro, Riba e Manica.
Richiesta n. 52 presentata dai Consiglieri Contu, Chiezzi e Moriconi: Ordine del giorno n. 46: "Crisi umanitaria in Eritrea", presentato dai Consiglieri Botta Marco, Ghiglia, Mancuso, Rossi Giacomo, Salerno e Valvo.
Richiesta n. 53 presentata dai Consiglieri Contu, Chiezzi e Moriconi: Ordine del giorno n. 71: "Crisi umanitaria in Iraq", presentato dai Consiglieri Salerno, Mancuso, Ghiglia, Valvo, Botta Marco e n. 102 presentato dai Consiglieri Rossi Oreste, Cota, Brigandì e Dutto.
Richiesta n. 54 presentata dai Consiglieri Contu, Chiezzi e Moriconi: Ordine del giorno n. 232: "Lotta degli indios del Chiapas Messicano" presentato dai Consiglieri Moriconi, Papandrea, Chiezzi, Giordano, Tomatis Caracciolo, Tapparo, Riba, Di Benedetto, Marcenaro e Muliere.
Gli ordini del giorno nn. 295, 7, 46, 71 e 232 possono essere accorpati, in quanto riguardano tutti motivazioni di carattere umanitario.
La parola al Consigliere Contu.



CONTU Mario

Ritiro le richieste nn. 50, 51, 52, 53, 54.



PRESIDENTE

Richiesta n. 55, presentata dai Consiglieri Contu, Chiezzi e Moriconi: Ordini del giorno n. 294: "G8 e libertà di vivere e manifestare a Genova" presentato dai Consiglieri Papandrea e Contu; n. 303: "G8 a Genova: libertà di manifestare per un mondo più giusto", presentato dai Consiglieri Chiezzi, Giordano, Moriconi, Caracciolo, Di Benedetto, Tapparo, Tomatis Contu e Papandrea; n. 307: "G8 a Genova", presentato dai Consiglieri Marcenaro, Ronzani, Placido, Suino, Muliere, Riba, Manica e Riggio; n. 320: "Attuazione degli impegni di Kyoto", presentato dai Consiglieri Contu e Papandrea; n. 321: "Introduzione della Tobin Tax", presentato dai Consiglieri Contu e Papandrea; n. 326: "Vertice G8 a Genova": - questioni internazionali", presentato dai Consiglieri Cattaneo, Galasso, Botta Marco Rossi Oreste, Angeleri, Marengo, Costa Rosanna, Pedrale, Caramella, Albano Manolino, Gallarini, Bolla, Bussola, D'Onofrio, Valvo, Godio, Rossi Giacomo e Toselli.
Il Consigliere Contu ritira la richiesta n. 55.
Richiesta n. 56 presentata dai Consiglieri Contu, Chiezzi e Moriconi: Ordine del giorno n. 99: "Lingua piemontese", presentato dai Consiglieri Dutto e Rossi Oreste.
Sull'ordine del giorno n. 99 ha chiesto la parola il Consigliere Contu ne ha facoltà.



CONTU Mario

Forse bisognerebbe pensare di riservare uno spazio dei lavori del Consiglio alla trattazione di ordini del giorno di questa portata. Parlo di quelli per i quali ho chiesto di non procedere e che avevano come titolo "G8 e libertà di vivere", anche se, probabilmente, alla luce degli ultimi eventi sono di ragionevole attualità.
Per quanto riguarda l'ordine del giorno n. 99 non credo che le sfugga Presidente, che il Parlamento ha votato degli atti importanti e che sulla materia federalismo e delle prerogative regionali (non ultima la questione del recupero degli idiomi, delle proprie tradizioni e della propria cultura) tale documento assume una rilevanza importante. Però, c'è un piccolo particolare su questo ordine del giorno che riguarda la lingua piemontese. La lingua è un appellativo che non è contemplato dalle risoluzioni a livello europeo, almeno per quanto riguarda la Regione Piemonte si usa forse in modo improprio questo termine.
Presidente, lei è molto attento a queste questioni, tenga conto che anche la legge sulla riforma Moratti della scuola delega alle Regioni un potere non da poco sulla scelta di alcuni contenuti importanti, siamo nelle more di un'approvazione, ma già attraverso la legislazione concorrente si avvertono segnali preoccupanti.
Ho voluto fare questa segnalazione perché è una questione che sta a cuore un po' a tutti, ma c'è la necessità di delimitarne i confini affinch i cittadini piemontesi non subiscano delle privazioni e fare in modo che chi vive la condizione di emigrato in questa Regione possa avere altrettante tutele in questo campo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Manolino per esprimere parere contrario.



PRESIDENTE

MANOLINO Giuliano (fuori microfono)



PRESIDENTE

Esprimo parere contrario.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sulla richiesta n. 56, di inserimento all'o.d.g.
Il Consiglio non approva.
Richiesta n. 57 presentata dai Consiglieri Contu, Chiezzi e Moriconi: Ordini del giorno n. 85: "Avversità atmosferiche nel Fossanese", presentato dai Consiglieri Saitta e Tomatis; n. 87: "Stato di calamità naturale Città di Fossano", presentato dai Consiglieri Costa Enrico, Riba e Mellano n. 88: "Stato di calamità naturale - Comune di Valle Mosso, Valle S.
Nicolao e Vallenzengo", presentato dai Consiglieri Ronzani, Riba e Mellano.



CONTU Mario

Ritiro la richiesta.



PRESIDENTE

Gli ordini del giorno nn. 85, 87 e 88 relativi a precipitazioni atmosferiche nel Fossanese, essendo particolarmente vecchi, sono superati.
Richiesta n. 56 presentata dai Consiglieri Contu, Chiezzi e Moriconi: Ordini del giorno n. 41: "Lotta contro la flavescenza dorata", presentato dai Consiglieri Albano, Bolla e Pedale e n. 56: "Flavescenza dorata" presentato dai Consiglieri Riba, Riggio, Placido, Muliere, Ronzani Tapparo, Manica, Suino e Marcenaro.



CONTU Mario

Ritiro la richiesta.



PRESIDENTE

Anche qui si tratta di un ordine del giorno molto vecchio, già discusso. E' risolto. Pertanto dichiaro superati gli ordini del giorno nn.41 e 56.
Richiesta n. 59 presentata dai Consiglieri Contu, Chiezzi e Moriconi: Ordini del giorno n. 278: "Campagna elettorale a Rivoli" e n. 517: "Rettifica, e consequenziali, della partecipazione del giudice Caselli alla campagna elettorale dell'Ulivo", presentati dal Consigliere Brigandì.
Il Consigliere Contu ritira la richiesta.
Per gli stessi motivi, dichiaro superati gli ordini del giorno nn. 278 e 517.
Richiesta n. 60 presentata dai Consiglieri Contu, Chiezzi e Moriconi: Ordine del giorno n. 16: "Conferenza nazionale dello sport", presentato dai Consiglieri Suino, Marcenaro, Riggio, Placido e Tapparo.
Il Consigliere Contu ritira la richiesta.
Essendosi già svolta la Conferenza nazionale dello Sport, dichiaro superato l'ordine del giorno n. 16 Richiesta n. 61 presentata dai Consiglieri Contu, Chiezzi e Moriconi: Ordine del giorno n. 498: "Fondazione per il libro, la musica e la cultura", presentato dai Consiglieri Galasso, Bussola, Costa Enrico Cantore e Valvo.
Il Consigliere Contu ritira la richiesta.
Dichiaro superato l'ordine del giorno n. 498.
Richiesta n. 62 presentata dai Consiglieri Contu, Chiezzi e Moriconi: Ordine del giorno n. 484: "Mancano investimenti al reparto dei trapianti epatici", presentato dal Consigliere Giordano.
La parola al Consigliere Contu.



CONTU Mario

Questo è un ordine del giorno presentato dal Consigliere Giordano al quale esprimo una preoccupazione.
L'Assessore D'Ambrosio è assente e pertanto non può darci una risposta.
La richiesta è se esiste ancora il reparto, perché in quella progressiva riduzione dei posti letto, determinatasi dal 1997 ad oggi, che ammonta a 2.860 posti letto in meno nella degenza ordinaria, ho il sospetto che il reparto non possa più esistere, però, mi rimetto al Consigliere Giordano.



PRESIDENTE

Il Consigliere Contu ritira la richiesta n. 62 e pertanto il Consigliere Giordano acconsente al ritiro.
Dichiaro pertanto superato l'ordine del giorno n. 484.
Richiesta n. 63 presentata dai Consiglieri Contu, Chiezzi e Moriconi: Ordine del giorno n. 528: "Spesa sanitaria", presentato dai Consiglieri Suino, Moriconi, Tapparo, Chiezzi, Saitta, Papandrea, Placido, Manica e Ronzani.
La parola al Consigliere Contu per l'illustrazione.



CONTU Mario

Signor Presidente, nei prossimi giorni proveremo a dimostrare che c'è qualcosa che non funziona nei bilanci della sanità.
Il tema della spesa sanitaria è un tema attuale e sono molto preoccupato. Intervenendo sabato ad un convegno di AN, dal titolo emblematico: "La sanità in Piemonte va bene, nel Canavese ancora meglio" sono rimasto sorpreso perché ho fatto una scoperta relativamente ad una buona parte del deficit della sanità accumulato nella ASL 9 nell'anno 2000 sulla quale si è acceso anche il mutuo di mille miliardi. L'Assessore D'Ambrosio ha svolto una comunicazione - però, mi dispiace parlare degli assenti - ad un'aula, che è rimasta un po' esterrefatta, ma era anche attenta, perché si cercava di dare una informazione altra alla disinformazione della sinistra e soprattutto qualche risposta di merito al poliziotto Saitta, sul fatto che le cause del deficit della sanità nella ASL 9 sono in parte imputabili - ed è una scoperta del Commissario del Giudice - alla retribuzione impropriamente percepita da una suora dell'ospedale di Cuorgné, che percepiva l'indennità di caposala pur non avendone diritto.
Per me quell'intervento è stato salutare, perché era un particolare che mi era sfuggito. Scoprire così all'improvviso che le cause del deficit della sanità sono imputabili ad una suorina del Canavese come soluzione esemplare delle problematiche legate agli sprechi, che pure mi pare la Commissione della sanità ha documentato, mi ha reso d'obbligo richiamare l'attenzione dell'Aula sulla necessità di discutere ancora e ripetutamente di come procede la spesa sanitaria nella nostra Regione.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Godio.



GODIO Gianluca

Signor Presidente e colleghi, capisco che l'argomento della sanità è sicuramente di grande attualità e di grande importanza, ma non avendo la possibilità di avere presente l'Assessore D'Ambrosio non abbiamo la possibilità di sapere.
Pertanto, la maggioranza vota contro.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sulla richiesta n. 63, di inserimento all'o.d.g.
Il Consiglio non approva.
Richiesta n. 64 presentata dai Consiglieri Contu, Chiezzi e Moriconi: Ordini del giorno n. 403: "Regioni e gestione dei beni culturali" e n.
404: "Riparto di prerogative, compiti e funzioni tra Stato e Regioni in ordine ai beni culturali", presentati dal Consigliere Giordano.
Il Consigliere Contu ritira tale richiesta.
Richiesta n. 65 presentata dai Consiglieri Contu e Moriconi: Ordine del giorno n. 376: "Modifica della legge regionale sul commercio" presentato dai Consiglieri Muliere, Manica, Marcenaro, Ronzani, Placido Riba e Suino (sollecitato nella seduta consiliare del 29 gennaio 2002 e nella seduta del 26 marzo 2002 - cfr od. 222 Deorsola, Brigandì, n. 219 Mercurio, n. 34 Saitta).
Il Consigliere Contu ritira tale richiesta.
Richiesta n. 66 presentata dai Consiglieri Contu e Moriconi: Mozione n. 410: "Lavori di ristrutturazione Palazzo della Giunta regionale di Piazza Castello a Torino: istituzione di una Commissione d'inchiesta, ai sensi dell'art. 19, lett. b) dello Statuto regionale", presentata dai Consiglieri Placido, Di Benedetto, Ronzani, Riba, Contu, Tapparo, Manica Muliere, Suino, Caracciolo, Marcenaro, Riggio, Saitta, Moriconi, Papandrea Chiezzi e Giordano (sollecitata con lettera del 21 dicembre 2001).
Si tratta di un tema ampiamente dibattuto attraverso una serie di atti di sindacato ispettivo.
Il Consigliere Placido ha chiesto la parola, ma non può intervenire sul punto perché non è un proponente; può solo parlare il Consigliere Contu.
Ha chiesto la parola il Consigliere Contu per l'illustrazione; ne ha facoltà.



CONTU Mario

Ribadisco l'opportunità di procedere con questo punto all'o.d.g.



PRESIDENTE

Grazie. Contro tale richiesta interviene il Consigliere Placido.



PLACIDO Roberto

Grazie, Presidente. Le chiedo un contributo alla chiarezza del mio intervento, in quanto c'è stata un po' di confusione. Il mio intervento è a favore, al posto del collega Contu, o contro?



PRESIDENTE

Può essere solo contro, perché può parlare solo un Consigliere contro.



PLACIDO Roberto

Avevo inteso bene. Mi spiace, ma, ancora una volta mi trovo a dibattere con il collega Contu, rispetto a una sua richiesta di inversione dell'o.d.g.
Motivo il mio intervento contrario, non perché non abbia importanza la richiesta di una Commissione, ringrazio il Consigliere Burzi dell'attenzione che mi presta, devo dire che ne approfitto; prima, quando aveva fortunatamente votato in maniera difforme rispetto al mio intervento per un attimo mi ero preoccupato...



BURZI Angelo

Non mi distraggo...



PLACIDO Roberto

No, no, mi fa piacere! Mi ero preoccupato, intervenendo contro, in maniera assolutamente coincidente con la maggioranza, che il collega Burzi potesse votare contro, come poi ho votato anch'io.
Il suo voto, che si è distinto dal resto della maggioranza, mi ha tranquillizzato e lo ringrazio, perché ero preoccupato dal fatto che, in maniera del tutto casuale e coincidente, potessimo trovarci a votare allo stesso modo.
Al di là di questa precisazione, voto contro non perché sia venuta meno la richiesta e l'utilità, perché sarebbe utile approfondire un tema che ha appassionato qualcuno a Torino, magari pochi, ma sempre degni di attenzione, ma per un semplice motivo: caro Presidente e caro Consigliere Burzi, il problema non è ancora esaurito. I lavori, infatti, non sono ancora terminati, il palazzo ha più piani e noi eravamo fermi al secondo.
Di conseguenza, la richiesta rimane sempre valida.
Mi spiace, collega Contu, mi auguro che tu capisca il mio intervento: non siamo contrari alla richiesta che avanzammo, a suo tempo, in maniera del tutto legittima (quella di istituire una Commissione di inchiesta su Piazza Castello e sul patrimonio), ma è perché ci sono ancora dei lavori in corso.
"Stiamo lavorando per voi", dicono loro; noi, fiduciosi, aspettiamo non c'è fretta, abbiamo ancora due anni e mezzo prima della fine della legislatura, perché prima della fine della legislatura probabilmente ci troveremo, collega Contu, mi auguro non contro, e mi toccherà intervenire e lo farò con piacere - per sollecitare un'eventuale inversione dell'o.d.g., per chiedere l'opportunità, magari l'urgenza e la necessità di discutere l'istituzione di una Commissione d'inchiesta sui lavori di Piazza Castello., così come oggi è stata firmata un'interpellanza del collega Ronzani su un provvedimento del 1997.
Se è quanto mai attuale la decisione presa da un Assessore nel 1997 figuriamoci se non sarà attuale la richiesta di istituire una Commissione d'inchiesta vecchia solo di un anno! Questi sono i motivi per i quali intervengo contro la richiesta del collega Contu.
Aspettiamo fiduciosi, perché interverremo in un'altra occasione, quando i lavori in Piazza Castello saranno terminati e i piemontesi e quest'aula potranno finalmente sapere a quanto ammonteranno quei lavori stessi, fatti in maniera del tutto singolare e artigianale. Da dei professionisti mi sarei aspettato altro. Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sulla richiesta n. 66, di inserimento all'o.d.g.
Il Consiglio non approva.
Richiesta n. 67 presentata dai Consiglieri Contu e Moriconi: Ordine del giorno n. 416: "Richiesta al Governo di finanziamento sul programma triennale della legge n. 183/89", licenziato dalla V Commissione.
Questo finanziamento, Consigliere Contu, è arrivato, pertanto dichiaro superato l'ordine del giorno n. 416, in quanto è già pervenuto il finanziamento in oggetto è superato.
Il Consigliere Contu ritira la richiesta.
Richiesta n. 68 presentata dai Consiglieri Contu e Moriconi: Ordine del giorno n. 167: "Solidarietà alle Istituzioni della Repubblica" presentato dal Consigliere Giordano.
La parola al Consigliere Contu per l'illustrazione.



CONTU Mario

Presidente, questo ordine del giorno è un po' come i corsi e i ricorsi della storia, nel senso che parla della polemica instaurata da Storace nei confronti dell'allora Presidente del Senato, Nicola Mancino, che usò parole offensive. Il tema all'o.d.g. era quello relativo alla necessità di rivisitare i libri di testo delle scuole. E' un tema di sconcertante attualità, visto l'atto improvvido che è stato assunto sulle iniziative di censura dei libri di testo.
Per questo dicevo che è datato rispetto alla presentazione, ma sicuramente è un tema di sconcertante attualità.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Marengo per esprimere parere contrario.



MARENGO Pierluigi

Signor Presidente, intanto esprimo il mio parere contrario, ma non è per quello che ho voluto intervenire.
La legislazione italiana, molto seria in materia di tutela dei lavoratori, prevede che coloro che svolgono lavori ascrivibili ai cosiddetti lavori usuranti non possono essere sottoposti a turni di lavoro superiori alle quattro ore.
Credo che il Consigliere Mario Contu stia svolgendo un lavoro fortemente usurante. Quindi, per la sua salute, chiedo di impedire di superare il limite delle quattro ore previste dalla legge per i lavori usuranti. E' proprio un problema di salute del Consigliere Contu. Direi che si potrebbe veramente chiedere un intervento, perché temo per la sua salute fisica.
Esprimo parere contrario.



PRESIDENTE

Indico la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sulla richiesta n. 68, di inserimento all'o.d.g.
Il Consiglio non approva.
Richiesta n. 69 presentata dai Consiglieri Contu e Moriconi: Ordine del giorno n. 101: "Tolleranza religiosa e predominanza del Cristianesimo nella tradizione religiosa in Italia", presentato dai Consiglieri Brigandì, Rossi Oreste, Cota e Dutto.
Dichiaro superato l'ordine del giorno n. 101, in quanto era già stato trasfuso in un altro ordine del giorno.
Richiesta n. 70 presentata dai Consiglieri Contu e Moriconi: Ordini del giorno n. 624: "Iniziative concernenti i centri diurni e le comunità alloggio per i soggetti non autonomi perché colpiti da handicap intellettivo" e n. 625: "Situazione degli anziani cronici non autosufficienti".
Il Consigliere Contu ritira la richiesta.
Richiesta n. 71 presentata dai Consiglieri Contu e Moriconi: Ordine del giorno n. 634: "Adeguamento delle tariffe a favore dell'associazione donatrici di sangue", predisposto e adottato a maggioranza dalla IV Commissione.
Il Consigliere Contu ritira la richiesta.
Richiesta n. 72 presentata dai Consiglieri Contu e Moriconi: Ordini del giorno n. 49: "Pubblica sicurezza", presentato dai Consiglieri Brigandì, Ghiglia, Dutto, Vaglio, Deorsola, Cota, Rossi Oreste, Cattaneo e Angeleri e n. 47: "Crescita della criminalità in seguito ad immigrazione clandestina", presentato dal Consigliere Mercurio.
Questo è vecchissimo, colleghi, lo dichiaro ritirato.
La parola al Consigliere Contu.



CONTU Mario

Consigliere Mercurio, relativamente all'ordine del giorno n. 47 collegato: "Crescita della criminalità in seguito ad immigrazione clandestina", manifesto il mio stupore e pertanto ritiro la richiesta n.
90.



PRESIDENTE

Dichiaro superati gli ordini del giorno nn. 49 e 47.
Richiesta n. 73 presentata dai Consiglieri Contu e Moriconi: Ordine del giorno n. 100: "Riforma in senso federale dell'Unione Europea" presentato dai Consiglieri Toselli, Costa Rosa Anna, Chiezzi, Mellano Tapparo, Saitta, Dutto, Giordano e Di Benedetto.
Il Consigliere Contu ritira la richiesta Richiesta n. 74 presentata dai Consiglieri Contu e Moriconi: Ordine del giorno n. 61: "Interventi per lo sviluppo, la rivitalizzazione e il miglioramento qualitativo di territori turistici - Piano di attuazione 2000 ex legge regionale n. 4/2000, modificata con la legge regionale n.
5/2000 - Proroga dei termini per le candidature", presentato dai Consiglieri Moriconi e Chiezzi.
Dichiaro superato l'ordine del giorno n. 61.
Il Consigliere Contu ritira la richiesta.
Richiesta n. 75 presentata dai Consiglieri Contu e Moriconi: Ordine del giorno n. 274: "Richiesta di indagine ispettiva e contabile presso l'Azienda Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte" presentato dai Consiglieri Giordano, Caracciolo, Contu, Chiezzi e Moriconi.
Il Consigliere Contu ritira la richiesta.
Anche questo è molto vecchio ed è stata richiesta la calendarizzazione dell'ordine del giorno n. 274.
Richiesta n. 76 presentata dai Consiglieri Contu e Moriconi: Ordine del giorno n. 277: "Piano regionale di protezione dell'ambiente, di decontaminazione, di smaltimento e di bonifica ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall'amianto", presentato dalla V Commissione: Consiglieri Cantore, Valvo, Suino, Placido, Giordano, Caracciolo, Moriconi Costa R. e Pedrale.
Il Consigliere Contu ritira la richiesta.
Richiesta n. 77 presentata dai Consiglieri Contu e Moriconi: Proposta di deliberazione n. 373: "'Istituzione del Settore Olimpiadi 2006' e contestuale soppressione del Settore 'Programmazione - Sviluppo interventi relativi alle terme - Acque minerali e termali'", licenziata a maggioranza dalla I Commissione.
Il Consigliere Contu ritira la richiesta.
Richiesta n. 78 presentata dai Consiglieri Contu e Moriconi: Ordine del giorno n. 669: "Norme di applicazione della legge regionale n.
9/2001 (Disposizioni fiscali per l'acquisto delle benzine in territori regionali di confine)" ,licenziato a maggioranza dalla VII Commissione.
Il Consigliere Contu ritira la richiesta.
Richiesta n. 79 presentata dai Consiglieri Contu e Moriconi: Disegno di legge n. 424: "Disposizioni normative in materia di rendicontazione delle attività cofinanziate dal Fondo Sociale Europeo (FSE)", relatrice Costa R. - licenziato a maggioranza dalla VII Commissione.
Il Consigliere Contu ritira la richiesta.
Richiesta n. 80 presentata dai Consiglieri Contu e Moriconi: Disegno di legge n. 396 "Modificazioni alla L.R. n. 20/1998 (Norme per la disciplina, la tutela e lo sviluppo dell'apicoltura in Piemonte)", relatore Bolla, licenziata a maggioranza dalla III Commissione.
Il Consigliere Contu ritira la richiesta.
Richiesta n. 81 presentata dai Consiglieri Contu e Moriconi: Proposta di legge n. 279 "Norme per la tutela e la regolamentazione dei campeggi educativo-didattici nel territorio della Regione Piemonte" relatore Angeleri, licenziata a maggioranza dalla III Commissione.
Il Consigliere Contu ritira la richiesta.
Richiesta n. 82 presentata dal Consigliere Contu: Disegno di legge n. 162 "Collaborazione tra la Regione Piemonte e il Centro Internazionale di Formazione di Torino dell'Organizzazione Internazionale del lavoro", relatore Bussola - licenziato a maggioranza in sede congiunta dalla VII e VI Commissione.
Il Consigliere Contu ritira la richiesta.
Richiesta n. 83 presentata dal Consigliere Contu: Ordine del giorno n. 652: "Trasformazione dei direttori generali delle Aziende Sanitarie Regionali in Commissari", licenziato a maggioranza dalla IV Commissione.
La parola al Consigliere Contu per l'illustrazione.



CONTU Mario

La sanità è certamente uno dei problemi sui quali quest'Aula si è trovata a discutere di più.
Allora, la proposta di inserimento di questo punto all'o.d.g. aveva proprio questo senso.
Io non so cosa cambi dal punto di vista delle prerogative la condizione del Commissario rispetto a quella del Direttore. Era una curiosità che chiedo al primo firmatario, che non so chi sia.



(Commenti fuori microfono)



CONTU Mario

Ah, è Pedrale.
Tu la sai la differenza tra un Commissario e...? E' fondamentale? E' quella, probabilmente, di trovare tutte le suorine che prendono l'indennità da caposala pur non avendone diritto.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Valvo; ne ha facoltà.



VALVO Cesare

La maggioranza è contraria alla richiesta di iscrizione dell'o.d.g.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sulla richiesta n. 83, di inserimento all'o.d.g.
Il Consiglio non approva.
Richiesta n. 84 presentata dal Consigliere Contu: Petizione Popolare: "Petizione per una adeguata legge regionale contro l'elettrosmog" collegata al disegno di legge n. 256).
Il Consigliere Contu ritira la richiesta.
Richiesta n. 85 presentata dal Consigliere Contu: Ordine del giorno n. 668: "Posizione processuale della Regione Piemonte nei confronti dei cardiochirurghi Di Summa e Poletti. Proposta di costituzione di parte civile", presentato dai Consiglieri Saitta, Suino, Riggio, Riba Manica, Contu, Papandrea, Giordano, Caracciolo e Tapparo.
Ricordo che la costituzione di parte civile è recentissima e pu avvenire soltanto nell'udienza preliminare, come primo atto. Può essere notificata prima dell'udienza preliminare, ma con riferimento all'udienza stessa.
La parola al Consigliere Contu.



CONTU Mario

Ho compreso bene l'aiuto che ci ha dato in questa direzione?



PRESIDENTE

La costituzione di parte civile come ruolo assunto dal difensore, pu avvenire soltanto in occasione dell'udienza preliminare, cioè quando è stata esercitata l'azione penale. Prima non è possibile tecnicamente la costituzione di parte civile.
Il Consigliere Contu ritira la richiesta.
Richiesta n. 86 presentata dal Consigliere Contu: Ordine del giorno n. 667: "Posizione processuale della Regione Piemonte nei confronti di Luigi Odasso, Proposta di costituzione di parte civile" presentato dai Consiglieri Saitta, Suino, Riggio, Riba, Manica, Contu Papandrea, Giordano, Caracciolo, Tapparo.
Il Consigliere Contu ritira la richiesta.
Richiesta n. 87 presentata dal Consigliere Contu: Ordine del giorno n. 649: "Ritiro della DGR n. 89-7545 del 28 ottobre 2002", presentato dai Consiglieri Suino, Riggio, Placido e Manica.
Il Consigliere Contu ritira la richiesta.
Richiesta n. 88 presentata dal Consigliere Contu: Ordine del giorno n. 647: "Anagrafe funzionale dei fabbricati", presentato dai Consiglieri Deorsola, Dutto, Costa R., Angeleri, Galasso, Mercurio Scanderebech, Tomatis, Cattaneo, Di Benedetto, Contu, Moriconi, Vaglio Brigandì, Caracciolo, Giordano e Manolino.
Il Consigliere Contu ritira la richiesta.
Richiesta n. 89 presentata dai Consiglieri Contu e Moriconi: Ordine del giorno n. 622: "Impianto di smaltimento società Solchem Coordinamento Piemonte-Liguria-Lombardia per la tutela ambientale" presentato dai Consiglieri Manica, Muliere, Placido, Suino e Ronzani.
Il Consigliere Contu ritira la richiesta.
Richiesta n. 90 presentata dai Consiglieri Contu e Moriconi: Ordine del giorno n. 639: "Promozione iniziative sensibilizzazione sul fenomeno dell'alcolismo nei giovani", presentato dal Consigliere Caracciolo.
Il Consigliere Contu ritira la richiesta.
Richiesta n. 91 presentata dai Consiglieri Contu e Moriconi: Ordine del giorno n. 501: "Incompatibilità incarichi", presentato dai Consiglieri Chiezzi, Caracciolo, Contu, Manica, Moriconi, Tapparo, Saitta e Tomatis.
Il Consigliere Contu ritira la richiesta.
Richiesta n. 92 presentata dai Consiglieri Contu e Moriconi: Ordine del giorno n. 604: "Applicazione del decreto Gasparri", presentata dai Consiglieri Moriconi, Tapparo, Chiezzi, Caracciolo, Contu, Di Benedetto e Suino.
Il Consigliere Contu ritira la richiesta.
Richiesta n. 93 presentata dal Consigliere Contu: Ordine del giorno n. 601: "Riduzione vincoli per l'apposizione di insegne commerciali", presentato dal Consigliere Tapparo.
Il Consigliere Contu ritira la richiesta.
Richiesta n. 94 presentata dai Consiglieri Contu e Moriconi: Esame disegno di legge n. 464: "Partecipazione della Regione Piemonte alla costituzione della società EXPO Piemonte S.p.A" -relatore Gallarini licenziato a maggioranza dalla I Commissione.
Il Consigliere Contu ritira la richiesta.
Richiesta n. 95 presentata dal Consigliere Contu: Disegno di legge n. 438: "Norme di indirizzo programmatico regionale per la razionalizzazione e l'ammodernamento della rete distributiva dei carburanti" - relatore Valvo - licenziato a maggioranza dalla VII Commissione.
Il Consigliere Contu ritira la richiesta.
Abbiamo esaurito i provvedimenti. Adesso c'è la richiesta di inserimenti di nuovi punti all'o.d.g.
Ricordo che questi punti non sono stati licenziati dalla Conferenza dei Capigruppo e pertanto necessitano di una maggioranza di 40 voti, perché si tratta di un inserimento ex novo.
Chiedo al Consigliere Contu, lumi su questo punto.



CONTU Mario

Presidente, non vorrei che nelle more di questa serata un po' convulsa si debbano operare delle semplificazioni sul Regolamento. Chiedo, questo sì, in forza di un'interpretazione del Regolamento, se questi atti sono ammissibili o se devo prendere atto che la precisazione riguarda il fatto che per essere inseriti all'o.d.g. richiedano una maggioranza qualificata.



PRESIDENTE

Consigliere Contu, queste richieste di inserimento di nuovi punti all'o.d.g. sono ammissibili, le leggerò una per una e mi rimetterò alla sua determinazione: Richiesta n. 1 presentata dai Consiglieri Contu e Moriconi: In ordine ai lavori della seduta odierna si richiede l'inserimento all'o.d.g. al punto 4) del seguente nuovo punto: comunicazioni dell'Assessore competente su "I gioielli e le proprietà immobiliari dello Stato che i Savoia rivogliono. La posizione della Regione Piemonte".
Il Consigliere Contu ritira la richiesta.
Richiesta n. 2 presentata dai Consiglieri Contu: In ordine ai lavori della seduta odierna si richiede l'inserimento all'o.d.g. del punto 4) del seguente nuovo punto: comunicazioni dell'Assessore competente su "Maxi-affitto per l'utilizzo del Lingotto. La posizione della Regione Piemonte".
Il Consigliere Contu ritira la richiesta.
Richiesta n. 3 presentata dai Consiglieri Contu: In ordine ai lavori della seduta odierna si richiede l'inserimento all'o.d.g. del punto 4) del seguente nuovo punto: comunicazioni dell'Assessore competente su "Quali iniziative concrete per salvare e rilanciare le strutture ospedaliere di Lanzo e di Valenza dell'Ordine Mauriziano? La posizione della Regione Piemonte".
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Contu ne ha facoltà.



CONTU Mario

E' una proposta di discussione non più rinviabile. Quali sono le iniziative concrete per salvare e rilanciare le strutture ospedaliere di Lanzo e di Valenza dell'Ordine Mauriziano e quale sia la posizione della Regione Piemonte, sono sicuramente temi da affrontare con ordine di priorità. C'è molta preoccupazione.
Sono già state assunte posizioni da parte di Sindaci in relazione alla preoccupazione sulla riduzione di tutta una serie di servizi. Sono in contatto con realtà, tipo l'ospedale di Lanzo, il cui personale esprime profonda preoccupazione ed incertezza per il loro futuro. Credo che quanto prima l'Assessore competente e il Presidente della Giunta debbano riferire su una controversia così delicata, riguardante una condizione economica quella dell'Ordine Mauriziano, che è il frutto del contenzioso in atto con la Regione Piemonte.
Ritengo quindi che tale proposta debba essere posta, quanto prima all'o.d.g..



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Bolla.



BOLLA Emilio

La maggioranza si dichiara contraria.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sulla richiesta n. 3, di inserimento all'o.d.g.
Il Consiglio non approva.
Richiesta n. 4 presentata dai Consiglieri Contu e Moriconi: In ordine ai lavori della seduta odierna si richiede l'inserimento all'o.d.g. del punto 4) del seguente nuovo punto: comunicazioni dell'Assessore competente su "La situazione del Gruppo FIAT alla luce degli ultimi avvenimenti. La posizione della Regione Piemonte".
Il Consigliere Contu ritira la richiesta.
Richiesta n. 5 presentata dai Consiglieri Contu e Moriconi: In ordine ai lavori della seduta odierna si richiede l'inserimento all'o.d.g. del punto 4) del seguente nuovo punto: comunicazioni dell'Assessore competente su "Convocazione Regione Piemonte alla Conferenza dei servizi-collegamento autostradale Asti - Cuneo. Porgetti preliminari".
Il Consigliere Contu ritira la richiesta.
Richiesta n. 6 presentata dal Consigliere Contu: In ordine ai lavori della seduta odierna si richiede l'inserimento all'o.d.g. del punto 4) del seguente nuovo punto: comunicazioni dell'Assessore competente su "Ubicazione tabelloni elettorali nel Comune di Cascinette d'Ivrea".
Il Consigliere Contu ritira la richiesta.
Richiesta n. 7 presentata dal Consigliere Contu: In ordine ai lavori della seduta odierna si richiede l'inserimento all'o.d.g. del punto 4) del seguente nuovo punto: comunicazioni dell'Assessore competente su "Emergenza abitativa a Torino".
La parola al Consigliere Contu per l'illustrazione.



CONTU Mario

L'emergenza abitativa a Torino è un argomento che ci sta particolarmente a cuore e, da questo punto di vista, la situazione rappresenta elementi di grande drammaticità.
Ho letto le osservazioni al bilancio espletate dall'ATC, e ritengo che occorra prendere atto di una situazione estremamente difficile con caratteristiche di emergenza. In questa Regione, la questione della casa riguarda, in particolar modo, le fasce sociali più deboli.
Fra le tante emergenze di questa Regione, questa sicuramente rappresenta una non più procrastinabile e la scelta che stiamo operando di non dare priorità agli altri tre documenti importanti e fondanti della vita amministrativa del Consiglio regionale (il documento di programmazione finanziaria, la legge finanziaria e il bilancio) rappresentano un altro motivo di preoccupazione, di fronte ad emergenze come queste.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Valvo.



VALVO Cesare

La maggioranza si dichiara contraria.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sulla richiesta n. 7, di inserimento all'o.d.g.
Il Consiglio non approva.
Richiesta n. 8 presentata dal Consigliere Contu: In ordine ai lavori della seduta odierna si richiede l'inserimento all'o.d.g. del punto 4) del seguente nuovo punto: comunicazioni dell'Assessore competente su "Piano Territoriale Operativo del Mottarone".
Il Consigliere Contu ritira la richiesta.
Richiesta n. 9 presentata dal Consigliere Contu: In ordine ai lavori della seduta odierna si richiede l'inserimento all'o.d.g. al punto 4) del seguente nuovo punto: comunicazioni dell'Assessore competente su "Controversia in atto tra gli inquilini dell'immobile residenziale di Via Arquata 15 e l'amministrazione ATC sull'utilizzo esclusivo dei parcheggi interni - obblighi di vigilanza da parte della Regione Piemonte".
Il Consigliere Contu ritira la richiesta.
Richiesta n. 10 presentata dal Consigliere Contu: In ordine ai lavori della seduta odierna si richiede l'inserimento all'o.d.g. del punto 4) del seguente nuovo punto: comunicazioni dell'Assessore competente su "Parcheggio di via Arquata".
Il Consigliere Contu ritira la richiesta.
Richiesta n. 11 presentata dal Consigliere Contu: In ordine ai lavori della seduta odierna si richiede l'inserimento all'o.d.g. del punto 4) del seguente nuovo punto: comunicazioni dell'Assessore competente su "Ritardi dell'ASL bloccano 20 nuovi posti letto".
Il Consigliere Contu ritira la richiesta.
Richiesta n. 12 presentata dai Consiglieri Contu e Moriconi: In ordine ai lavori della seduta odierna si richiede l'inserimento all'o.d.g. al punto 4) del seguente nuovo punto: comunicazioni dell'Assessore competente su "Diminuzione del personale ed aumento dei posti letto nelle strutture per anziani autosufficienti e parzialmente autosufficienti".
Il Consigliere Contu ritira la richiesta.
Richiesta n. 13 presentata dal Consigliere Contu: In ordine ai lavori della seduta odierna si richiede l'inserimento all'od.g. al punto 4) del seguente nuovo punto: comunicazioni dell'Assessore competente su "Racket dietro ai permessi di soggiorno falsi a Torino".
La parola al Consigliere Contu per l'illustrazione.



CONTU Mario

Sono notizie giornalistiche che hanno ragione di essere. Non è facile scandalismo, perché mi pare ci siano stati anche riscontri giudiziari notevoli, intorno ad un problema delicato come quello dell'accoglienza di lavoratori extracomunitari nel nostro Paese.
L'abbiamo voluto sottolineare perché questo è un tema che ci sta particolarmente a cuore. Non è un tema sul quale possiamo essere accusati di "agitare" solo perché c'è un ritorno elettorale o chissà per quale calcolo politico: si tratta di porre al centro l'accoglienza e il diritto di lavoratori stranieri ad avere loro riconosciuto la possibilità di vivere e di lavorare in questo Paese.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Albano.



ALBANO Nicoletta

La maggioranza si dichiara contraria.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sulla richiesta n. 13, di inserimento all'o.d.g.
Il Consiglio non approva.
Richiesta n. 14 presentata dal Consigliere Contu: In ordine ai lavori della seduta odierna si richiede l'inserimento all'o.d.g. al punto 4) del seguente nuovo punto: comunicazioni dell'Assessore competente su "Fonderia di Fossano - trattativa di vendita".
Il Consigliere Contu ritira la richiesta .
Richiesta n. 15 presentata dal Consigliere Contu: In ordine ai lavori della seduta odierna si richiede l'inserimento all'o.d.g. al punto 4) del seguente nuovo punto: comunicazioni dell'Assessore competente su "Chiusura alto forno Fonderie Bongiovanni di Fossano".
Il Consigliere Contu ritira la richiesta.
Richiesta n. 16 presentata dal Consigliere Contu: In ordine ai lavori della seduta odierna si richiede l'inserimento all'o.d.g. al punto 4) del seguente nuovo punto: comunicazioni dell'Assessore competente su "Crisi alla Eleia Servizi di Trofarello".
Il Consigliere Contu ritira la richiesta.
Richiesta n. 17 presentata dal Consigliere Contu: In ordine ai lavori della seduta odierna si richiede l'inserimento all'o.d.g. al punto 4) del seguente nuovo punto: comunicazioni dell'Assessore competente su "Rischio posti di lavoro alla Orograno di Cambiano".
Il Consigliere Contu ritira la richiesta.
Richiesta n. 18 presentata dal Consigliere Contu: In ordine ai lavori della seduta odierna si richiede l'inserimento all'o.d.g. al punto 4) del seguente nuovo punto: comunicazioni dell'Assessore competente su "Cinquecento tagli alla Pininfarina".
Il Consigliere Contu ritira la richiesta.
Richiesta n. 19 presentata dal Consigliere Contu: In ordine ai lavori della seduta odierna si richiede l'inserimento all'o.d.g. al punto 4) del seguente nuovo punto: comunicazioni dell'Assessore competente su "Crisi alla F.C.E. di La Cassa".
Il Consigliere Contu ritira la richiesta.
Richiesta n. 20 presentata dal Consigliere Contu: In ordine ai lavori della seduta odierna si richiede l'inserimento all'o.d.g. al punto 4) del seguente nuovo punto: comunicazioni dell'Assessore competente su "Fondazioni ex bancarie".
Il Consigliere Contu ritira la richiesta.
Richiesta n. 21 presentata dal Consigliere Contu: In ordine ai lavori della seduta odierna si richiede l'inserimento all'o.d.g. al punto 4) del seguente nuovo punto: comunicazioni dell'Assessore competente su: "Dinamica dei prezzi al consumo e presunte tensioni inflazionistiche determinate dalla conversione dei prezzi in Euro".
La parola al Consigliere Contu per l'illustrazione.



CONTU Mario

Occorre sottolineare quale effetto perverso abbia avuto l'inserimento dell'Euro. Voglio esprimere un giudizio, di per sé negativo, sul fatto che non so se su questa materia la Regione, per quanto di suo potere, abbia svolto tutto quello che rientrava nelle proprie competenze.
In questo senso sottolineo, all'attenzione dell'aula, una problematica di attualità.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera D'Onofrio.



D'ONOFRIO Patrizia

La maggioranza è contraria.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sulla richiesta n. 21, di inserimento all'o.d.g.
Il Consiglio non approva.
Richiesta n. 22 presentata dal Consigliere Contu: In ordine ai lavori della seduta odierna si richiede l'inserimento all'o.d.g. al punto 4) del seguente nuovo punto: comunicazioni dell'Assessore competente su "Crisi aziendale alla Contitech Ages".
Il Consigliere Contu ritira la richiesta.
Richiesta n. 23 presentata dal Consigliere Contu: In ordine ai lavori della seduta odierna si richiede l'inserimento all'o.d.g. al punto 4) del seguente nuovo punto: comunicazioni dell'Assessore competente su "Rialzo sui prezzi".
Il Consigliere Contu ritira la richiesta.
Richiesta n. 24 presentata dal Consigliere Contu: In ordine ai lavori della seduta odierna si richiede l'inserimento all'o.d.g. al punto 4) del seguente nuovo punto: comunicazioni dell'Assessore competente su "Crisi aziendale alla ILTE di Moncalieri".
Il Consigliere Contu ritira la richiesta.
Richiesta n. 25 presentata dal Consigliere Contu: In ordine ai lavori della seduta odierna si richiede l'inserimento all'o.d.g. al punto 4) del seguente nuovo punto: comunicazioni dell'Assessore competente su "Licenziamenti alla Filtrauto Italia".
Il Consigliere Contu ritira la richiesta.
Richiesta n. 26 presentata dal Consigliere Contu: In ordine ai lavori della seduta odierna si richiede l'inserimento all'o.d.g. al punto 4) del seguente nuovo punto: comunicazioni dell'Assessore competente su "Annunciata chiusura dello stabilimento della New Box di Torino".
Richiesta n. 27 presentata dal Consigliere Contu: In ordine ai lavori della seduta odierna si richiede l'inserimento all'o.d.g. al punto 4) del seguente nuovo punto: comunicazioni dell'Assessore competente su "Crisi alla New Box di Torino".
Richiesta n. 29 presentata dal Consigliere Contu: In ordine ai lavori della seduta odierna si richiede l'inserimento all'o.d.g. al punto 4) del seguente nuovo punto: comunicazioni dell'Assessore competente su "Rischio di chiusura alla New Box di Torino".
La parola al Consigliere Contu per l'illustrazione.



CONTU Mario

Sono diversi ordini del giorno che hanno come primi firmatari Consiglieri di diversi Gruppi.
L'argomento è la New Box di Torino, che è una crisi ormai consumatasi.
Noto con dispiacere che questi documenti non sono stati discussi in quest'aula. L'Assessore Pichetto conosce molto bene l'argomento ed è una di quelle occasioni mancate, anche da parte della Città di Torino, perch dietro alla chiusura di questo stabilimento si nascondeva una grossa speculazione immobiliare.
I locali erano in affitto; attorno a quei locali con vincolo di destinazione d'uso si era intrapresa una procedura che aveva consentito al proprietario dell'immobile la trasformazione da uso industriale a residenziale.
Sono evidenti i meccanismi che ha generato, e lo voglio citare come uno degli esempi nei quali agli Enti locali è data una grande possibilità, cioè l'utilizzo delle norme e delle leggi sul governo del territorio, sulle procedure autorizzative per le varianti, che possono ben coniugarsi con la salvaguardia dell'occupazione.
Certo, c'era una volontà espressa dalla ditta. Questa ditta ha trasferito le sue lavorazioni nel Veneto; ha trovato e ha avuto incentivi da parte della Regione Veneto. La realtà drammatica è che i circa 50 dipendenti (non vorrei ricordare male il numero) sono stati licenziati o credo - messi in mobilità.
Adesso ho perso il seguito della vicenda, però la voglio segnalare perché FIAT Avio e altre realtà importanti della città sono ulteriori esempi di come i vecchi contenitori industriali dismessi all'improvviso acquistino un valore aggiunto non indifferente per la loro trasformazione di destinazione d'uso, il che lascia lo spazio alla rendita fondiaria anche di tipo parassitario.
E intanto questa città perde polmoni importanti, possibilità di riconversioni e vocazioni anche nuove, tenendo conto delle limitate condizioni economiche, ed evidenziando come la dinamicità dello sviluppo industriale determini una configurazione diversa, attraverso non più la grande concentrazione industriale, ma lo spezzettamento dei cicli produttivi sul territorio.
Si tratta di una risorsa che, una volta persa, operando sugli strumenti urbanistici, condiziona le nuove scelte di sviluppo. E' una crisi ampiamente amplificata e drammatizzata dalla crisi FIAT che, da questo punto di vista, ne rappresenta l'emblema.
Dietro alla crisi FIAT c'è un tessuto di piccole aziende che operano nell'indotto e nella filiera dell'auto: se la politica non saprà intervenire con tutti gli strumenti che ha a disposizione, andremo incontro a prospettive drammatiche.Quindi, non avere in allora discusso di questo ordine del giorno forse non avrebbe cambiato le cose, perché un ordine del giorno è un semplice atto d'impegno, in questo caso nei confronti dell'Assessore. Tuttavia, prendo atto e mi rammarico del fatto che allora non fu discusso.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Rossi Oreste. Ne ha facoltà.



ROSSI Oreste

Siamo contrari.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sulle richieste di inserimento nn. 26, 27 e 29.
Il Consiglio non approva.
Richiesta n. 28 presentata dal Consigliere Contu: In ordine ai lavori della seduta odierna si richiede l'inserimento all'o.d.g. al punto 4) del seguente nuovo punto: comunicazioni dell'Assessore competente su "Denuncia anonima di alcuni dipendenti dei Supermercati UNI di Novara".
Il Consigliere Contu ritira la richiesta.
Richiesta n. 30 presentata dal Consigliere Contu: In ordine ai lavori della seduta odierna si richiede l'inserimento all'o.d.g. al punto 4) del seguente nuovo punto: comunicazioni dell'Assessore competente su "PIS di Chiasso e sito per inceneritore".
Il Consigliere Contu ritira la richiesta.
Richiesta n. 31 presentata dal Consigliere Contu: In ordine ai lavori della seduta odierna si richiede l'inserimento all'o.d.g. al punto 4) del seguente nuovo punto: comunicazioni dell' Assessore competente su "Chiusura dello stabilimento di Parolo della Bulgari Filati".
Il Consigliere Contu ritira la richiesta.
Richiesta n. 32 presentata dal Consigliere Contu: In ordine ai lavori della seduta odierna si richiede l'inserimento all'o.d.g. al punto 4) del seguente nuovo punto: comunicazioni dell'Assessore competente su "Chiude l'azienda di Scarmagno".
Il Consigliere Contu ritira la richiesta.
Richiesta n. 33 presentata dal Consigliere Contu: In ordine ai lavori della seduta odierna si richiede l'inserimento all'o.d.g. al punto 4) del seguente nuovo punto: comunicazioni dell'Assessore competente su "Cassa integrazione alla EATON di Rivarolo".
Il Consigliere Contu ritira la richiesta.
Richiesta n. 34 presentata dal Consigliere Contu: In ordine ai lavori della seduta odierna si richiede l'inserimento all'o.d.g. al punto 4) del seguente nuovo punto: comunicazioni dell'Assessore competente su "Applicazione in Regione Piemonte della legislazione in materia di lavoro sommerso".
Sulla richiesta n. 34 ha chiesto la parola il Consigliere Contu. Ne ha facoltà.



CONTU Mario

Presidente, la materia del lavoro approda molto spesso in quest'aula con aspetti fenomenici e congiunturali di grande portata.
La crisi della FIAT ha attraversato più volte il nostro dibattito, ma il lavoro in questa città non è solo FIAT, non è solo l'industria dell'auto, che oggi è sottoposta ad un terremoto. Siamo in presenza di una crisi strutturale, in particolare per la situazione della nostra azienda la prima azienda del Paese.
Sicuramente è una crisi di prodotto, come molte volte ci siamo detti.
Ma il problema non è solo quello della FIAT. Esiste il terziario, esistono altri settori secondari di trasformazione del prodotto, che conoscono pesantemente la realtà del lavoro sommerso.
Credo che questo sia un tema, Assessore Pichetto, di cui poco si è discusso in quest'aula; abbiamo quindi voluto mantenerlo per ricordare a tutti la necessità di porlo all'o.d.g., magari non oggi, ma sicuramente in una delle prossime sedute del Consiglio regionale.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Caramella. Ne ha facoltà.



CARAMELLA Luca Giuseppe

La maggioranza vota contro.



PRESIDENTE

Il Consigliere Contu ritira la richiesta.
Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sulla richiesta di inserimento n. 34.
Il Consiglio non approva.
Richiesta n. 35 presentata dal Consigliere Contu: In ordine ai lavori della seduta odierna si richiede l'inserimento all'o.d.g. al punto 4) del seguente nuovo punto: comunicazioni dell'Assessore competente su "Crisi aziendale alla Rambaudi".
Il Consigliere Contu ritira la richiesta.
Richiesta n. 36 presentata dal Consigliere Contu: In ordine ai lavori della seduta odierna si richiede l'inserimento all'o.d.g. al punto 4) del seguente nuovo punto: comunicazioni dell'Assessore competente su "Comune di Campertogno (VC) - lavori di sistemazione boschiva".
Il Consigliere Contu ritira la richiesta.
Sono state poste una questione pregiudiziale di illegittimità statutaria e due di merito.
Le questioni pregiudiziali verranno trattate con due votazioni distinte, prima la questione di illegittimità e poi quelle di merito.
Do ora lettura della questione pregiudiziale per illegittimità statutaria, il cui testo recita: "L'art, 12 dello Statuto della Regione prevede che "Le indennità spettanti ai consiglieri regionali (...) sono stabilite con legge regionale".
La proposta di legge n. 468 all'art. 4 comma 2 affiderebbe all'Ufficio di Presidenza la definizione con proprie deliberazioni, norme volte a disciplinare, articolandola in varie voci, l'indennità consiliare (...) stabilendone misura e modalità entro limiti e criteri comunque indefiniti se non in modo generico.
Surrettiziamente la proposta di legge n. 468 contiene il trasferimento di competenza previsto dall'art. 12 dello Statuto dal Consiglio regionale all'Ufficio di Presidenza.
Si ravvisa che, alla luce della sentenza n. 868 28.2.2002 del TAR della Lombardia, è stato respinto un caso analogo relativo alla competenza di Giunta e Consiglio ed alle norme statutarie previste.
E' richiamata infatti nella sentenza "l'illegittimità di un atto approvato da un organo diverso dal Consiglio e che solo quest'ultimo, in sede di revisione dello Statuto regionale, potrà eventualmente esercitare la facoltà riconosciutagli dalla Costituzione di allocare diversamente, in generale o per singole materie, la competenza (...).
Parimenti, il TAR del Lazio con sentenza del 23.05.2002 riconosce la titolarità di organo diverso da quello previsto dallo Statuto ma soltanto per caso di competenza diretta discernente l'applicazione di una disciplina nazionale in quanto la Giunta è organo esecutivo della Regione.
Nel caso in questione non sussistono ne l'immediatezza dell'atto, ne titolarità alcuna prevista dalla modifica dell'art. 121, III c, Cost riferite all'Ufficio di Presidenza della Regione.
Per questo si richiede di non procedere alla discussione della proposta di legge n. 468 del 25 novembre 2002 in quanto invade una competenza del Consiglio regionale." Sulla questione pregiudiziale di illegittimità statutaria, presentata dal Consigliere Contu, Tapparo e Chiezzi, la parola al Consigliere Contu.
Consigliere, le ricordo che ha a disposizione cinque minuti.



CONTU Mario

Sa che ho fiducia nel suo operato come Presidente, almeno con un Presidente di garanzia.
Signor Presidente, questa è una questione cruciale, perché è palese ed evidente, e le chiedo la sua attenzione, perché le preannuncio che su una materia come questa sicuramente deve essere salvaguardato un principio: non si può pensare di interpretare lo Statuto. Lo Statuto, ho capito, c'è voluto un po', qui abbiamo il Presidente della Commissione Statuto, è la carta fondante, è il punto di riferimento che norma il funzionamento della macchina amministrativa, norma la legge elettorale, norma i diritti. Qui la violazione è palese.
Presidente, l'art. 12 è chiarissimo nella sua annunciazione: "Le indennità spettanti ai Consiglieri regionali sono stabilite con legge regionale", e non può essere un alibi il fatto che l'articolo 79 della Costituzione sia stato, diciamo così, raggirato dalla scelta operata dalla Camera, e credo anche dal Senato - non so, sicuramente dalla Camera - per la quale la materia dell'indennità dei parlamentari, nonostante un disposto costituzionale, è affidata all'Ufficio di Presidenza.
Ora vorrei portare all'attenzione dell'Aula il fatto che su questa materia esiste un precedente che investe la questione delle potestà attribuite ai vari organi, in questo caso, per esempio, riguardava un contenzioso fra il Consiglio regionale e la Giunta della Regione Lombardia e investiva in particolare la potestà regolamentare. Qui, traslando l'assumo come riferimento, perché due Consiglieri regionali hanno impugnato la potestà regolamentare che si era arrogata la Giunta sulle direttive relative al commercio. Il TAR ha annullato la deliberazione di Giunta ritenendola illegittima e ritenendo che la stessa avesse violato una prerogativa del Consiglio.
In questo caso, l'illegittimità statutaria è presente...
Presidente, però, mi stupisce - e qui voglio che resti a verbale - che lei abbia reso ammissibile questa proposta di legge, perché è palesemente in contrasto con l'articolo 12 dello Statuto. Si abbia il coraggio di mettere mano allo Statuto, si faccia un'operazione stralcio, si intervenga però, e si dica che l'articolo 12 dello Statuto regionale non va letto come qualsiasi cittadino, dotato almeno di questa capacità, lo potrebbe interpretare, basterebbe solo sapere leggere e neanche sapere scrivere, non so se le due cose siano fungibili, perché l'interpretazione sia univoca: le indennità spettanti ai Consiglieri regionali sono stabilite con legge regionale, e da questo non si può assolutamente prescindere.
Mi dispiace, Presidente, che lei non abbia voluto o potuto intervenire su questa palese violazione.



PRESIDENTE

Adesso do la parola al massimo ad un Consigliere per Gruppo per rispetto nei suoi confronti, Consigliere Contu, ribadendo quanto già affermato in Commissione. Le leggo l'art. 69 della Costituzione: "I membri del Parlamento ricevono una indennità stabilita dalla legge". Per quanto riguarda il Parlamento nazionale, vi è una legge del 1962 speculare a questa proposta di legge che ha fissato dei parametri molto più estensivi di quelli fissati da questa proposta di legge e ha rimesso la determinazione concreta dell'ammontare dell'indennità all'Ufficio di Presidenza della Camera dei Deputati. Questa legge non è mai stata dichiarata incostituzionale e ha sempre operato dal 1962 ad oggi. Per questi motivi, ho ritenuto la proposta di legge ammissibile.



PRESIDENTE

CONTU Mario (fuori microfono)



PRESIDENTE

Perché nessuno l'ha impugnata! Chi la poteva impugnare, la Corte Costituzionale?



PRESIDENTE

Per carità! Io non sono un giudice costituzionale.
La parola al Consigliere Mercurio.



MERCURIO Domenico

Signor Presidente, questo è un punto importante e merita di essere approfondito. Lei ha già risposto per la parte che riguarda il Parlamento nazionale, quindi, io non mi riferisco a questo, rispondo invece direttamente alle argomentazioni del Consigliere Contu, cioè, se questa è o non è una proposta di legge, se ci sono o meno gli estremi di una legge.
Per quanto riguarda la parte regolamentare, non c'è dubbio che possa la stessa essere demandata ad un organo amministrativo qual è il Consiglio di Presidenza, quindi, si tratta di verificare se è o non è una legge.
Mi pare che l'oggetto sia ben definito, così come sono definiti i limiti e i criteri generali. Dopodiché, si tratta di capire una volta per tutte, perché non è la prima volta che affrontiamo questo argomento in Consiglio regionale, anche su molte leggi si dice che il Consiglio perde il suo potere e la Giunta fa cosa vuole. Credo che non se ne parli mai abbastanza su questo tema e, cioè, cosa è la legge e cosa è il regolamento e, soprattutto, quali sono i confini fra legge e regolamento.
Credo che sul fatto che qui i criteri, l'oggetto, i limiti siano definiti in modo chiaro, non ci sia dubbio.
Per quanto riguarda il confine, si tratta di capire - non ho letto la sentenza del TAR, non mi interessa più di tanto - se una legge può rinviare al Regolamento, oppure no. Questo non era possibile fino al mese di novembre 1999, perché questo Consiglio attuava legge e Regolamento insieme.
Dal mese di novembre 1999, con la famosa legge costituzionale n. 1, invece il Regolamento può è di competenza della Giunta o di un altro organo amministrativo. Il punto è: fino a che misura? Fino alla misura che stabilisce la legge, perché - ripeto - nel nostro ordinamento giuridico non esiste un principio che dice: "Fin qui arriva la legge, da qui in avanti si può fare il Regolamento". Non è così. La legge se vuole stabilisce tutto cioè legge e Regolamento, quindi la podestà regolamentare della Giunta vale zero, ma è una decisione che deve prendere questo Consiglio.
Se questo Consiglio decide di far contare zero la Giunta in materia di Regolamento per tutte le leggi, lo può fare, perché può ricorrere a una legge approfondita, nel senso che non va a regolamentare niente con un Regolamento specifico, perché il Regolamento lo faccio con la stessa legge.
L'importante è che l'oggetto sia chiaro, che i criteri siano chiari e che i limiti siano altrettanto chiari.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Galasso.



GALASSO Ennio Lucio

Presidente, la precisazione che lei ha fatto, e ribadendo quanto è già emerso in sede di Commissione, conferma la contrarietà alla questione pregiudiziale sollevata.
La lettura sistematica degli artt. 67, 68 e 69 della Costituzione letti con l'art. 12 dello Statuto, ci dicono come l'art. 12 dello Statuto raccoglie sostanzialmente e letteralmente i tre articoli citati dalla Costituzione. Questo per dare maggiore forza e rigore all'argomentazione.
Va aggiunto che il tenore letterale dell'art. 69 della Costituzione e dell'ultimo comma dell'art. 12 dello Statuto sono sostanzialmente identici.
La legge n. 261 del '67, a cui faceva riferimento prima, si è innestata evidentemente su questa struttura costituzionale. Ha demandato e devoluto all'Ufficio di Presidenza quanto noi intendiamo oggi proporre con la proposta di legge in discussione.
Mi pare che sul punto vi sia un consolidamento normativo proprio perch nulla è stato mai sollevato. Nessuno ha mai sollevato questioni di legittimità costituzionale sul punto. Quindi, proprio per l'univocità dei criteri ermeneutici possiamo tranquillamente dire che nessun vizio di costituzionalità lambisce la proposta in questione.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Marcenaro.



MARCENARO Pietro

Mi stupisce che il Consigliere Galasso dica che non è stata stabilita nessuna eccezione di costituzionalità quanto stiamo discutendo di un problema di coerenza statutaria e non di un problema di coerenza costituzionale.
Stiamo tenendo una discussione che è già avvenuta in modo abbastanza approfondito in Commissione e, naturalmente, come ha ricordato questa sera il Presidente Cota, anche in quell'occasione, aveva richiamato l'art. 69 della Costituzione e la successiva legge n. 1261 del '65 che attribuiva all'Ufficio di Presidenza della Camera la potestà legislativa che la Costituzione assegna per quanto riguarda l'indennità che i membri del Parlamento ricevono.
Presidente Cota, lo dico senza nessun elemento offensivo, perché so che per lei costituisce una identità e non una offesa, lei ha detto: "Non sono un giudice costituzionale". È vero, lei non è un giudice costituzionale.
Lei è un rappresentante della Lega Nord che continua a confondere il Parlamento con un Consiglio regionale e un Consiglio regionale con il Parlamento e a pensare che si tratti di istituzioni che possono essere scambiate una con l'altra indifferentemente, che si possa parlare dell'una come se si parlasse dell'altra, trascurando le caratteristiche e le prerogative di un Parlamento che lo distinguono da un Consiglio regionale.



(Commenti fuori microfono del Consigliere Galasso)



MARCENARO Pietro

Consigliere Galasso, su questo punto, sul fatto che non si possa chiamare Parlamento un Consiglio regionale la Corte Costituzionale si è già espressa, come lei sa Presidente Cota, e questo è un punto fissato in Giurisprudenza. Per questa ragione, l'analogia che viene portata è indubbiamente impresentabile dal punto di vista costituzionale. Siete pregati di fare una discussione di merito e non di richiamare analogie che non hanno fondamento da questo punto di vista.
Per quanto riguarda l'interpretazione delle modifiche stabilite dalla legge n. 1 del '99 - se vuole commentare la prego di farlo a voce alta quando ho finito di parlare -perché non diciamo francamente che siamo in ambito controverso dal punto di vista della Giurisprudenza? Noi abbiamo su questa materia diverse sentenze, come quelle del TAR di Brescia, che stabiliscono che il Consiglio ha la possibilità, dopo la legge n. 1/99, di dare alla Giunta poteri regolamentari, ma li ha scrivendo il proprio Statuto, non li ha di volta in volta - caro Consigliere Mercurio - ma scrivendo il proprio Statuto e fissando nello Statuto quali sono i compiti regolamentari che affida alla Giunta. Questo è quello che almeno una parte significativa, non voglio dire unica, della Giurisprudenza...



(Commenti in Aula)



MARCENARO Pietro

Questo è, a oggi, fino a prova contraria, oggetto di Giurisprudenza controversa, con sentenze contrastanti. Vedremo alla fine dell'iter della Giurisprudenza quale sarà la conclusione, ma questo è il punto. A oggi vi sono sentenze che vanno in quella direzione e qualche giorno fa credo ci sia stata una sentenza che contraddice quella invece del TAR di Brescia.
Questo è il punto. Il problema che viene sollevato non mi sento di dire che è di certa risoluzione, ma certamente fondato.
Penso che ci sia un altro punto sul quale si rischia di fare una grande confusione, perché stabilendo questo potere regolamentare, non credo che si possa paragonare, è un altro paragone improprio.
E' come se l'Ufficio di Presidenza fosse una specie di Giunta del Consiglio regionale, in capo al quale si stabilisce un potere regolamentare.
No: l'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale è cosa diversa.
Per queste ragioni, da un lato per la differenza fra un Consiglio regionale e un Parlamento, che io vorrei fosse sempre ricordata dall'altro perché siamo in presenza di un dibattito e di pronunciamenti contrastanti, ritengo si debba riconoscere questo punto fondato e tenerne conto nelle decisioni successive.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Marcenaro.
La parola al Consigliere Deorsola.



DEORSOLA Sergio

Grazie, Presidente. Le osservazioni che lei ha fatto, e che successivamente hanno svolto i colleghi Mercurio e Galasso, sono convincenti.
Il nostro voto, pertanto, sarà di conseguenza.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Palma; ne ha facoltà.



PALMA Carmelo

Ritengo che l'intervento del Consigliere Deorsola illustri la questione di fondo.
Esiste un difetto di motivazione nell'impianto di questa proposta, che per altro verso, in termini funzionali e tecnici ha la sua coerenza e razionalità, che francamente è sconfortante e che non può essere ogni volta contrastato con un richiamo, sicuramente significativo, all'art. 69 della Costituzione, con il ricorso in via analogica al raffronto fra Assemblee di rango costituzionale totalmente diverse e con meccanismi interni di funzionamento totalmente diversi.
Io, come il Presidente, non sono un giurista, però non sono neanche se mi si consente la battuta - un leghista, non capisco in che misura sarebbe stata impugnabile, da parte di chi e con quale legittimazione passiva, la legge votata dal Parlamento che attribuiva all'Ufficio di Presidenza del Parlamento una potestà che noi definiamo impropriamente "regolamentare", di disciplina delle indennità e così via.
Non riesco a comprendere, poco masticando professionalmente di diritto ed avendo un pochino di esperienza di queste tematiche, chi sarebbe stato passivamente legittimato, in quella vicenda, a ricorrere ed in quale sede a fronte di un'Assemblea il cui rango costituzionale, per le vicende dell'interna corpus che ho già ricordato in Commissione, non si sottopone normalmente a forme di giurisdizione esterna. Questo è un dato che non avete minimamente considerato nella vostra proposta.
Qualcuno dei proponenti mi dica chi era passivamente legittimato a ricorrere, ed in quale sede, rispetto a quella decisione.
Dubito che si potesse sollevare in qualche sede un conflitto di attribuzione rispetto a questa materia; dubito che la potesse sollevare una parte del Parlamento contro la parte maggioritaria del Parlamento stesso.
Pertanto, il fatto che questa legge non sia stata dichiarata incostituzionale lo leggo soprattutto nel senso che una legge di questo tipo, con un'attribuzione interna all'amministrazione del Parlamento, non era suscettibile di alcun tipo di sindacato di legittimità costituzionale.
Detto questo, io che pure avevo presentato analoga questione di legittimità statutaria, non l'ho ripresentata ed intervengo per annunciare un voto di astensione rispetto alla proposta del Consigliere Contu e altri perché non sono minimamente sicuro che l'analogia che voi invocate non abbia una fondatezza o non possa avere una forma di giustificazione costituzionale un pochino più forte. Rimane un problema - e lo ripeto per l'ennesima volta - essenzialmente di motivazione. La motivazione data è che c'è l'art. 69 della Costituzione, che così ha fatto la Camera e pertanto, così facciamo anche noi, perché anche noi, tutto sommato, siamo un Parlamento. Questa non è evidentemente una motivazione giuridica, ma è nascondersi, al di là di una simmetria sostanzialmente formale, senza riuscire a motivarla diversamente.
Ho l'impressione che questa sia una materia che si sarebbe potuta approfondire di più e meglio nella fase di passaggio fra la Commissione e l'Aula.
Mi rendo conto che il clima complessivo di discussione di questo provvedimento non favorisca la riflessione di nessuno, quindi neanche la riflessione dei proponenti, però questo è un nodo che va tenuto presente e che va giuridicamente risolto, non semplicemente invocando una simmetria.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE RIBA



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cota, che interviene in qualità di Consigliere.



COTA Roberto

Intervengo come Consigliere regionale. Devo dire che mentre parlavano i colleghi, facevo dei commenti, ma erano commenti positivi, nel senso che sono state esposte, in maniera molto chiara da parte di tutti, delle tesi.
Vorrei semplicemente portare qualche elemento a favore della tesi che condivido, cioè una tesi che in prima battuta mi ha portato, come Presidente del Consiglio regionale, a dare una valutazione di legittimità così come mi compete, in ordine al provvedimento presentato, anche se premetto che la valutazione che deve fare il Presidente deve essere limitata, non essendo il Presidente un giudice costituzionale, ad una non manifesta illegittimità del provvedimento.
Mi sento di dire, pertanto, che questo provvedimento non è manifestamente illegittimo.
Mi sento anche di sostenere, entrando un po' più nel merito e facendo quel tipo di ragionamento che potrebbe fare un giudice costituzionale, che questo provvedimento non è neppure incostituzionale.
E' vero che il Consiglio regionale non è un Parlamento, è vero che il Consiglio regionale non ha tutte le prerogative che ha il Parlamento nazionale, però ne ha alcune e in ordine alla potestà legislativa il Consiglio regionale è sullo stesso piano del Parlamento nazionale.
Nelle materie che sono di competenza legislativa del Consiglio regionale, il Consiglio regionale può emanare norme di rango primario, che sono le leggi. Quando parliamo di gerarchia delle fonti, parliamo di fonti primarie e, nelle fonti primarie, in tutti i testi di diritto, si parla di leggi statali e di leggi regionali.
Le leggi regionali sono soggette alla Costituzione, così come sono soltanto soggette alla Costituzione le leggi dello Stato, nelle materie di competenza.
Per quanto riguarda le leggi regionali, c'è un ulteriore vincolo che è rappresentato dalla necessità che le leggi regionali non siano in contrasto con lo Statuto. Questo perché la dottrina ritiene che lo Statuto sia norma sovraordinata rispetto alla legge regionale. Posto che oggi il legislatore regionale ha il compito di approvare nuovi Statuti con procedure diverse e anche assegnando agli stessi Statuti rango diverso, io non sono d'accordo sul fatto che la legge regionale approvata oggi da un Consiglio regionale debba essere subordinata ad un vecchio Statuto adottato con le modalità con cui è stato adottato e in scadenza. Non sono d'accordo.
Però anche se fosse, ritengo che questa legge regionale non sia in contrasto con quello Statuto, perché il ragionamento che non la pone in contrasto con quello Statuto è lo stesso che non pone in contrasto con la Costituzione la legge dello Stato n. 1261 del 1965 che ha stabilito alcuni parametri per la determinazione dell'indennità dei parlamentari, rimettendo all'Ufficio di Presidenza della Camera dei Deputati la determinazione soltanto del quantum, e cioè dell'ammontare numerico della stessa indennità.
In buona sostanza, ritengo che quando la Costituzione e lo Statuto parlano di "indennità determinata dalla legge", quest'ultima sia da intendersi nel senso che la legge deve fissare i criteri ed i parametri in base ai quali poi, dal punto di vista quantitativo, questa indennità viene determinata. Questa è la mia opinione, giusta o sbagliata che sia. Se questa opinione sarà giusta o sbagliata chi potrà giudicarlo? Potrà giudicarlo soltanto la Corte Costituzionale. La Corte Costituzionale da chi può essere investita? Può essere investita, secondo un procedimento di carattere ordinario, esclusivamente dal Governo, che può impugnare questa come qualsiasi altra legge approvata da questo Consiglio regionale.
In ordine alla possibilità - e concludo - che vi siano degli atti dell'Ufficio di Presidenza soggetti a giudizi da parte di autorità giudiziarie e, in modo particolare, al giudice amministrativo, faccio fatica ad individuare un percorso per cui una deliberazione dell'Ufficio di Presidenza possa essere oggetto di una valutazione del giudice amministrativo. Faccio fatica ad individuare un percorso sia dal punto di vista dell'interesse a ricorrere al giudice amministrativo sia in ordine ai vizi che possono colpire lo stesso atto amministrativo.
In buona sostanza, l'atto eventualmente adottato dall'Ufficio di Presidenza è un atto amministrativo in tutto e per tutto disciplinato dalla legge, e quindi non potrà certamente incorrere nel vizio della violazione della legge, che è il vizio tipico, anzi il primo vizio di un atto amministrativo.



PRESIDENTE

Passiamo quindi alla votazione della pregiudiziale per illegittimità statutaria. E' stata richiesta la votazione per appello nominale, mediante procedimento elettronico.



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE COTA



PRESIDENTE

Indìco la votazione per appello nominale, mediante procedimento elettronico, sull'accoglimento della pregiudiziale.
presenti 46 votanti 45 hanno risposto SI' 14 Consiglieri hanno risposto NO 31 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Passiamo ora alle due questioni pregiudiziali di merito.
La prima recita: 1) Questione pregiudiziale di merito.
"L'art 12 dello Statuto della Regione prevede che "Le indennità spettanti ai Consiglieri regionali (...) sono stabilite con legge regionale".
La proposta di legge n. 468 all'art. 4, comma 1 oltre a disciplinare (punto a; b) criteri legittimamente espressi entro gli ambiti previsti dalla legge e dallo Statuto regionale, all'art. 4, comma 2, affida all'Ufficio di Presidenza la definizione con proprie deliberazioni, norme volte a disciplinare, articolandola in varie voci, l'indennità consiliare (...) stabilendone misura e modalità entro i limiti e i criteri definiti di cui al comma 1 che, rileviamo, stabiliscono più orientamenti "entro i seguenti limiti e con i seguenti criteri" che non una prerogativa specifica.
Si ravvisa in tale proposta un tentativo di aggirare l'art. 12 dello Statuto della Regione Piemonte che, per essere modificato, ha bisogno della praxi prevista all'art. 82 dello Statuto stesso.
Per tanto si richiede di non procedere alla discussione di merito in quanto i commi 2 e 3 dell'art. 4 e l'art. 5 della proposta di legge n. 468 risultano essere in contrasto con lo Statuto regionale".
La parola al Consigliere Contu per l'illustrazione della pregiudiziale di merito n.1.



CONTU Mario

Inizio dalla questione pregiudiziale che riguarda il merito dell'art.
4, comma I. Presidente, ho seguito con molta attenzione l'intervento del Consigliere Mercurio e credo che l'art. 12 non abbia più bisogno di essere esplicitato nella sua formulazione così chiara.
Ciò che prevede, invece, l'art. 82 dello Statuto merita maggiore attenzione. L'art. 82 tratta l'argomento della revisione dello Statuto: perché è importante partire da questo dato? Perché la premessa della nostra argomentazione è che nessuna norma dello Statuto possa essere soggetta ad interpretazione, se non risalendo alle sue fonti. Credo che la giurisprudenza consolidata, ma soprattutto l'approccio che si ha alle leggi, molto spesso necessita di un'interpretazione autentica. Quando si è trattato di porre la questione pregiudiziale di merito, ho sentito il bisogno - che non sono riuscito a soddisfare - di rivedere i verbali delle sedute nelle quali si è discusso dell'art. 82 dello Statuto. Per meglio dire, nelle quali si è affrontato l'art.12 dello Statuto. Mi è stato insegnato che questa è la strada più corretta per risalire all'interpretazione autentica che porta ad interpretare correttamente la volontà del legislatore. E' questa carenza istruttoria che pesa notevolmente sull'iter della proposta di legge, cioè non aver voluto francamente, anche nella differenza delle posizioni, corredare questo atto legislativo di ciò che più necessitava, cioè dell'articolo 12 dello Statuto esplicitato in modo chiaro e non soggetto ad interpretazioni diverse da quella che la lettura dà. L'aver portato la proposta di legge senza una relazione accompagnatoria che potesse aiutare i lavori d'aula.
Un approfondimento di tipo legislativo, un approfondimento sull' interpretazione autentica della norma che ci porta a concludere Presidente, che la norma e l'articolo, così concepiti, vogliono aggirare gli obblighi previsti dall'art. 82. Andava operata la scelta di modificare lo Statuto e il dettato dell'art. 12 per procedere all'approvazione della legge.



PRESIDENTE

Passiamo all'illustrazione della pregiudiziale n. 2.
2) Questione pregiudiziale di merito.
"Considerata la delega attribuita dalla proposta di legge in oggetto all'Ufficio di Presidenza per determinare un incremento dell'indennità dei Consigliere regionali tenuto conto dell'ampia variabilità, nei suoi limiti minimo e massimo, di tale incremento e dei conseguenti effetti sul bilancio di previsione 2003 così come è stato presentato dalla Giunta regionale e che non prevede significativi incrementi nella specifica UPB visto che la mancanza di copertura finanziaria toglie significato alla delega attribuita all'Ufficio di Presidenza, la quale è principalmente basata su un incremento indeterminato degli emolumenti rilevato che l'attribuzione affidata all'Ufficio di Presidenza non è soggetta ad alcuna forma di controllo da parte del Consiglio regionale Si richiede, a norma dell'articolo 63 del Regolamento interno del Consiglio regionale, che non si dia luogo a procedere alla discussione della citata proposta di legge prevista nell'o.d.g.".
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Contu per l'illustrazione della pregiudiziale di merito n.2; ne ha facoltà



CONTU Mario

Da uno scambio di opinioni con un altro Consigliere, ho fatto una riflessione. Abbiamo approvato una legge che norma la stesura delle proposte di legge, dei disegni di legge, ma ce n'è una in particolare che obbliga ad indicare la copertura finanziaria. Su questo punto credo che l'Assessore competente possa aiutarmi. Qual è il limite di questa legge? Il limite di questa legge è che opera una delega, la quale potrebbe essere operata attraverso un'ipotesi minima e massima e quindi sottoposta all'indeterminatezza. Non si dice chiaramente nella legge qual è l'onere che graverà sul bilancio del Consiglio regionale, non lo si esplicita.
Come sottolinea la questione pregiudiziale, non è in grado di prevenire gli effetti sul bilancio ma, soprattutto, manca di copertura. E' una legge che non ha copertura finanziaria perché noi abbiamo già approvato il bilancio del Consiglio regionale e il bilancio non prevede incrementi significativi su quella unità previsionale.
Anche l'attribuzione all'Ufficio di Presidenza! Francamente non so come lei, in qualità di Presidente dell'Ufficio di Presidenza, ignori il fatto che, in questo caso, l'eventuale assunzione del provvedimento da parte dell'Ufficio, non è più sottoposto al controllo da parte del Consiglio regionale.
Lo pongo come interrogativo: ci sarà un atto successivo che porterà, in fase di assestamento, a registrare questo impegno di spesa? E' possibile come atto unilaterale dell'Ufficio di presidenza e attraverso quali fondi procedere all'eventuale sblocco di queste risorse? La materia mi sembra estremamente controversa dal punto di vista della linearità dell'atto legislativo: non c'é copertura finanziaria, non è indicata la quantità delle risorse. Siamo in presenza di una legge-delega e non è chiaro come l'Ufficio di Presidenza sottoporrà il provvedimento all'aula .
Presidente, glielo dico molto sinceramente: ignoro tutta questa materia, quindi il mio sarà un intervento, sostanzialmente, da profano. Per ciò mi aiuti lei a districarmi in questa difficoltà.
Non ricordo l'articolo che norma l'obbligo di accompagnare ogni proposta di legge con disposizioni di natura finanziaria, però ricordo molto bene che su questa materia lei è intervenuto più volte, mi pare anche con alcune circolari di ulteriore precisazione.
Il quesito che pongo è questo: cosa succede nel momento in cui viene fatta questa delega all'Ufficio di Presidenza, il quale assume un provvedimento...



PRESIDENTE

Grazie Consigliere Contu.
Indìco un'unica votazione, mediante procedimento elettronico, sulle questioni pregiudiziali di merito.
Il Consiglio non approva.
Comunico che sono state presentate inoltre 9 questioni sospensive da trattare con le medesime modalità: illustrazione una per una e poi un'unica votazione.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Contu sull'ordine dei lavori: ne ha facoltà.



CONTU Mario

Comprendo il suo sforzo e lo definisco ammirevole, però attraverso il dibattito d'aula è emerso il fatto di avere voluto semplificare il percorso per arrivare alle questioni di merito (oltretutto una buona parte delle questioni sospensive investono proprio il merito del provvedimento).
Mi sentirei di proporre, Presidente, di non svilire in questo modo una discussione così importante, ma, fermo restando l'impegno assunto di concludere i lavori alla mezzanotte, avendo soltanto più a disposizione uno o due minuti, non vorrei che sia cattiva consigliera la fretta nella scelta di procedere alla fase successiva.
Proporrei, quindi, di sospendere i lavori d'aula e aggiornare la seduta domani alle ore 10. Sarebbe un segnale importante per tutti.



PRESIDENTE

Riprendiamo domami mattina alle ore 10,00 da questo punto.
(Commenti in aula)



PRESIDENTE

CATTANEO Valerio (fuori microfono)



PRESIDENTE

Mancano due minuti, Presidente, il Regolamento...



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

CATTANEO Valerio (fuori microfono)



PRESIDENTE

Mi unisco anch'io, Presidente, perché mancano tre minuti.
Questa mattina il collega Contu, in sede di Capigruppo, ci ha fatto lezione sul Regolamento, che quindi deve essere rispettato. Mancano due minuti.



PRESIDENTE

Chiedo scusa colleghi, se è previsto che la seduta finisca a mezzanotte, finisce a mezzanotte. Si tratta di una questione di regolarità.



PRESIDENTE

Riprendiamo domani mattina.



PRESIDENTE

La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 23.58)



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