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Dettaglio seduta n.269 del 13/11/02 - Legislatura n. VII - Sedute dal 16 aprile 2000 al 2 aprile 2005

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Argomento:


PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE TOSELLI



(Alle ore 15.04 il Vicepresidente Toselli comunica che la seduta avrà inizio alle ore 15.30)



(La seduta ha inizio alle ore 15.40)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Albano, Botta Franco, Brigandì Bussola, Cotto, D'Ambrosio, Ferrero, Ghigo, Godio, Leo, Pedrale, Pichetto Racchelli, Riba, Ronzani, Rossi Giacomo e Vaglio.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Tapparo; ne ha facoltà.



TAPPARO Giancarlo

Volevo segnalare, per l'ennesima volta, che la funzione ispettiva dei Consiglieri viene fortemente menomata quando, con interrogazioni, si evidenziano puntuali problemi di aspetto temporale molto forte. E' il caso della situazione nel Teatro Stabile. Ho presentato un'interrogazione un mese e mezzo fa; volevo chiedere al Vicepresidente del governo regionale di farsi interprete, presso l'Assessore competente, di una risposta su tale aspetto. Tra l'altro, essendoci anche un ordine del giorno sulla materia preferirei che la risposta del governo regionale arrivasse precedentemente all'ordine del giorno.



PRESIDENTE

Prima di proseguire i lavori, comunico che la Conferenza dei Capigruppo è convocata per domani alle ore 12.30.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Manica; ne ha facoltà.



MANICA Giuliana

Alla chiusura dei lavori della mattinata, il Presidente Cota ci aveva posto il problema di un'inversione dei punti all'o.d.g., relativamente ai disegni di legge n. 334 "Autorizzazione alla dismissione di partecipazioni minoritarie regionali in società per azioni", n. 118 "Sottoscrizione del quarto aumento di capitale della società MIAC S.p.A." e n. 210 "Prima variazione al bilancio di previsione per l'anno 1999 nonché disposizioni finanziarie per gli anni 2000/2001", in quanto l'Assessore Pichetto non sarebbe stato presente e quindi... Scusate, ma non è presente?



PRESIDENTE

L'Assessore Pichetto è in congedo.



MANICA Giuliana

No, va bene tutto, però questi provvedimenti li abbiamo già rimandati altre volte. Il provvedimento sui trasporti richiede, da parte nostra, una discussione piuttosto lunga ed essendoci una serie di cose da richiedere diventa molto difficile terminare la discussione nella giornata odierna.
Quindi, essendo presente il collega Pichetto, sarebbe meglio analizzare i tre provvedimenti che siamo certi di concludere, rinviando al prossimo Consiglio la discussione su tutto il provvedimento dei trasporti.



PRESIDENTE

L'Assessore Pichetto è fisicamente in aula, ma di fatto è in congedo.
Quindi, non fermandosi per i lavori del Consiglio odierno, mi diventa difficile poter addivenire a quanto lei richiede, non avendo fisicamente in aula l'Assessore competente.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Marcenaro; ne ha facoltà.



MARCENARO Pietro

Presidente, vorrei chiarire a lei, al Vicepresidente Casoni - di cui è il provvedimento da discutere - e all'Assessore Pichetto - se ha la cortesia di prestare l'attenzione per un attimo - che il provvedimento importante sulla viabilità, per la dimensione delle risorse che impegna richiede, da parte nostra, oltre a quanto chiederemo all'Assessore ai trasporti riguardo al rapporto tra questo provvedimento, il piano generale dei trasporti e le disponibilità finanziarie e necessarie per tale piano anche una valutazione (che chiederemo all'Assessore al bilancio o al Presidente) sul rapporto tra le decisioni finanziarie e l'insieme del bilancio regionale che ci prepariamo a discutere.
Se non lo facciamo oggi, lo facciamo un altro giorno, ma per noi questa considerazione è necessaria per esprimere una valutazione.



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE COTA



PRESIDENTE

Chiedo scusa un attimo, mi rapporto con la Giunta.
Confermo che l'Assessore Pichetto, per impegni di governo, non pu essere oggi presente, però darei la parola all'Assessore Casoni per esprimere la posizione della Giunta in relazione alle richieste del Consigliere Marcenaro.
Prego, Assessore Casoni.



CASONI William, Assessore alla viabilità e comunicazioni

Il provvedimento è noto, quindi ho tutti gli elementi per poter rispondere su temi che riguardano la copertura del finanziamento del Piano trasporti: a domanda risponderò con elemento precisi, peraltro facilmente verificabili.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Marcenaro.



MARCENARO Pietro

Questo va bene, è una parte della discussione e non abbiamo dubbi che l'Assessore, quando si tratterà di esaminare la copertura finanziaria e le risorse disponibili sul piano pluriennale, potrà fornirci risposte adeguate, ma, trattandosi di un provvedimento importante, dal punto di vista finanziario, che riguarda il rapporto tra questa immobilizzazione di risorse e il bilancio complessivo, in quale quadro di priorità complessiva del bilancio regionale verrà inserito il provvedimento, viste le dimensioni di cui stiamo parlando? Su questo punto vorremmo, semplicemente, una valutazione che collochi questo problema. Siamo alla vigilia della discussione sulla Finanziaria vediamola in quel quadro: o iniziamo subito il provvedimento o semplicemente l'Assessore al bilancio inquadra - se non lo fa oggi lo farà nella prossima seduta - queste decisioni nel quadro delle complessive decisioni di spesa.



PRESIDENTE

A questo punto, convoco una Conferenza dei Capigruppo, restando in aula, per organizzare la discussione odierna.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 15.49 riprende alle ore 16.22)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Comunico i risultati della Conferenza dei Capigruppo in ordine alla programmazione dei lavori.
Questo pomeriggio incardineremo il "Piano degli investimenti sulla rete stradale ai sensi dell'art. 101 della legge regionale 26 aprile 2000, n.
44" con la lettura della relazione da parte dell'Assessore Casoni e lasceremo ai Consiglieri il tempo per esaminare la relazione. Proseguiremo la discussione su questo provvedimento martedì mattina, mentre nel pomeriggio andremo avanti con il sindacato ispettivo, con le interrogazioni e le interpellanze che interessano l'Assessore Casoni.
Il Consiglio regionale è convocato per le giornate di martedì e giovedì della settimana prossima. Per la seduta di martedì è prevista, in mattinata, la discussione del Piano degli investimenti sulla rete stradale per il pomeriggio, partendo dalle ore 14.30, è prevista la discussione della legge sul buono scuola.
Per la giornata di giovedì è prevista, in mattinata, la convocazione del Consiglio straordinario sull'adeguamento delle zone sismiche. Poich all'Ufficio di Presidenza la richiesta è pervenuta in data 6 novembre, di conseguenza, nella computa dei quindici giorni, il 21 novembre scade il termine per convocare la seduta di Consiglio, quindi può essere convocato dopo la visita alle zone terremotate. Durante il pomeriggio è prevista l'eventuale prosecuzione del provvedimento sul Piano dei trasporti, nel caso non dovesse terminare l'esame del provvedimento martedì mattina e sono previsti in coda i provvedimenti dell'Assessore Pichetto.
La Conferenza dei Capigruppo di domani è sconvocata.
La parola al Consigliere Tapparo sull'ordine dei lavori.



TAPPARO Giancarlo

Presidente, voglio sottolineare come sia poco produttivo, non solo in questo caso, ma anche per il futuro, scorporare la relazione dal dibattito.
Credo che occorra dare una continuità al provvedimento. Il testo è stato distribuito ed è stato esaminato in Commissione, quindi conosciamo bene il tema. Bisognerebbe dare un ciclo continuativo, anche per non mortificare l'apporto dei Consiglieri, perché, svolta la relazione, sarà la relazione l'elemento portante anche per quanto riguarda la sua proiezione all'esterno; il resto è una liturgia, una messa da parroci di campagna che nessuno vorrà più sentire.
Avete deliberato come Capigruppo, ma, come lei sa, Presidente, l'aula è sovrana. Chiedo ai colleghi se non sia il caso di fare una tirata unica dopo la relazione del Vicepresidente Casoni, per dare un senso compiuto a questo tema.



PRESIDENTE

Consigliere Tapparo, se acconsente, possiamo votare formalmente la sua proposta. Ammetto la votazione della proposta del Consigliere Tapparo perché nella riunione dei Capigruppo abbiamo in qualche modo ricalendarizzato i lavori, altrimenti non l'avrei ammessa se ci fosse stata una calendarizzazione già formulata e portata in aula.
Indìco pertanto la votazione palese, mediante procedimento elettronico sulla proposta del Consigliere Tapparo.
Il Consiglio non approva.


Argomento: Urbanistica (piani territoriali, piani di recupero, centri storici

Esame proposta di deliberazione n. 364: "Piano degli investimenti sulla rete stradale trasferita ai sensi dell'art. 101 della legge regionale 26 aprile 2000, n. 44"


PRESIDENTE

Passiamo pertanto all'esame della proposta di deliberazione n. 364, di cui al punto 13) all'o.d.g.
La parola all'Assessore Casoni per l'illustrazione.



CASONI William, Assessore alla viabilità e comunicazioni

Innanzitutto, ringrazio i Capigruppo che hanno acconsentito a una veloce discussione del provvedimento. Ho apprezzato anche quanto detto dal Capogruppo Tapparo, però, come rappresentante della Giunta, mi sento di rispettare la volontà maggioritaria che i Capigruppo hanno espresso e mi adeguo alla loro decisione, anche se anch'io avrei preferito una discussione conseguente all'esposizione della mia relazione che avrebbe accorpato i due tempi.
Inoltre, devo dire che non c'è alcuna volontà di divulgazione all'esterno, perché questa delibera è stata presentata in Giunta diversi mesi fa ed è stata esaminata in Commissione. E' una deliberazione che tutti hanno visto e che le Province hanno in mano da diverso tempo, quindi si è avuto il tempo necessario per valutarla e pesarla.
E' importante che si sappia che attorno a questa deliberazione c'è un consenso unanime da parte di tutte le Province piemontesi e di tutti i Comuni interessati agli interventi. Questo è un fatto di grande apertura e credo che la Giunta l'abbia dimostrato nel gestire questo provvedimento.
Ho voluto, come metodo procedurale, procedere dando i criteri della Regione, però condividendo, con ogni Provincia e sentendo i Comuni interessati, gli interventi e l'approccio di questi verso il piano che veniva elaborato. Questo ci ha permesso di definire un Piano degli interventi sulla rete trasferita.
Ricordo che si tratta di una rete di circa 2.100 chilometri sul totale di 2.900 delle vecchie strade statali. Su questi 2.100 chilometri, che l'ANAS ha trasferito a Province e Regioni, abbiamo, con dei criteri abbastanza precisi, individuato una serie di interventi. Questi interventi sono stati, a volte, suggeriti dalle Province, a volte, indicati dalla Regione e, a volte, indicati dai Comuni. Abbiamo formato per ognuno di loro dei tavoli e quando si è raggiunta la necessaria intesa e le Province hanno approvato informalmente questo piano ho adottato la delibera, che è stata approvata in Commissione. Mi sono preoccupato che ci fosse la copertura finanziaria, perché un problema importante era come si poteva dare copertura a questi interventi.
Non sto a leggere tutto il contenuto della relazione, perché è a vostre mani. Logicamente, il capitolo centrale è il capitolo 3) "Piano investimenti ed interventi - Criteri di formazione del piano".
Siccome è stato sollevato, da alcune parti, un problema di coerenza di questo provvedimento con una politica generale dell'Assessorato, preciso che questo piano riguarda esclusivamente i 2.100 chilometri di rete trasferita, le risorse ad essa collegate e gli interventi di conseguenza collegabili a questi due elementi. Quindi, nel momento in cui lo Stato ci ha trasferito la competenza delle strade, farcene carico e presentare - io credo anche velocemente - un progetto di gestione e di programmazione di questa rete trasferita è un atto dovuto. Di questo stiamo parlando pertanto, questo non è collegabile ad interventi di reti, collegamenti stradali e ferroviari, intermodalità e quant'altro. Questo provvedimento concerne codesto specifico argomento; è importante specificarlo per inquadrare quello che è il tema.
La programmazione degli interventi è stata effettuata sulla scorta delle indicazioni pervenute anche dalle Province, secondo i seguenti criteri: a) coerenza con le priorità individuate dalla programmazione regionale quelle che, a nostro modo di vedere, erano le maggiori criticità di ogni strada. Anche quando queste erano di competenza dell'ANAS, noi abbiamo sempre tenuto a nostra cura una rete dell'incidentalità, dei punti neri dei punti di maggiore criticità. Prima li sollecitavamo all'ANAS, ma, alla luce del fatto che ora queste strade sono di demanio regionale o provinciale, dobbiamo essere noi e le Province a farci attori e non solo ascoltatori di quelli che sono i disagi su questa rete b) livello progettuale di avanzamento, perché sappiamo anche che le opere sono attese. E' importante sapere se queste sono opere condivise dal territorio, e non sono opere che nascono oggi; vuol dire che c'è già stata, in precedenza, anche una certa tendenza a realizzarle. Magari in passato sono mancate risorse o autorizzazioni, o sono mancati gli intenti di realizzarle da parte del precedente titolare del demanio c) convenzioni regionali di finanziamento per progettazioni. Già negli scorsi anni avevamo dei fondi che abbiamo destinato non alla realizzazione perché logicamente non essendo nostra la competenza delle strade non potevamo farlo - ma alla progettazione di interventi su quelle strade che prima erano ANAS e nel frattempo sono diventate invece regionali e provinciali. Questo è un altro criterio, perché ho sempre detto che dobbiamo dare coerenza ai nostri investimenti. Quindi, se noi finanziamo la progettazione, vuol dire che quell'intervento è stato individuato e ne dobbiamo finanziare anche la realizzazione. Non dobbiamo finanziare progetti che rimangono nel cassetto. Prima di progettare, dobbiamo avere tutti gli elementi che ci convincano che quell'intervento è necessario d) completamento di interventi previsti da piani triennali ex ANAS. I piani triennali ex ANAS erano i piani che venivano prima predisposti dall'ANAS.
Sappiamo che, purtroppo, in molti casi l'ANAS non ha adempiuto a quelli che erano i suoi impegni dei piani triennali. E siccome quelli erano interventi, come dicevo poc'anzi, mediati dai territori, nel senso che le richieste sono sempre partite dai Sindaci, poi arrivavano alle Province e poi alla Regione (in questo caso la Regione era un altro passa carte a Roma verso l'ANAS), gli interventi che erano previsti nei precedenti piani non realizzati sono stati logicamente inseriti in questo piano e) opere di completamento infrastrutturale. Anche in questo caso, ci sono opere che sono iniziate - per esempio, lotti di tangenziale - e che sono monche o che non sono coperte e che prevedevano un'ulteriore copertura da parte dell'ANAS, che nel frattempo non è avvenuta, anche per dare coerenza al sistema. Non vogliamo realizzare opere che siano tasselli che si inseriscono con il vuoto da un lato e il vuoto dall'altro. Devono essere progettazioni complete e se logicamente manca un tratto di un'opera già iniziata dall'ANAS, com'è il caso di alcune circonvallazioni previste in questo piano, noi dobbiamo correttamente prevedere il completamento come priorità di queste indicazioni f) opere di adeguamento del livello di sicurezza della rete. Voi vedrete in questo piano molti adeguamenti di sezione, molti interventi che riguardano strade che hanno irregolarità di sezione. Voi sapete che tanti incidenti succedono per i cosiddetti "colli di bottiglia" delle strade: oggi abbiamo strade che ci sono state trasferite, dove in alcuni casi la sezione passa da 11,50 metri a 7,50 metri e poi si riallarga a 11,50 metri e poi ritorna a 7,50 metri. Di interventi di adeguamento delle sezioni ne troverete diversi in questo piano e sono tutti quegli interventi che mettono in sicurezza (o perlomeno in maggiori condizioni di sicurezza) una strada.
Abbiamo anche teso a valutare esattamente i livelli di pericolosità di alcuni tratti e a fare in modo di intervenire su quelli che ci risultavano più pericolosi, compatibilmente con le risorse che il piano ci assegnava.
Attraverso l'applicazione di tutti questi criteri, il confronto con le Province, l'approvazione da parte delle Province e il consenso dei Comuni interessati, a questo punto abbiamo logicamente quantificato gli interventi e abbiamo creato due tabelle, che vedete allegate alla delibera: un Piano investimenti ed interventi e una cosiddetta area di inseribilità.
Il Piano investimenti ed interventi comprende tutte le opere che trovano copertura finanziaria in questa deliberazione e negli atti conseguenti di approvazione di finanziaria e bilancio.
Abbiamo anche previsto un Piano di opere di inseribilità, perch sappiamo che nei lavori pubblici e nella realizzazione degli interventi spesso - ci auguriamo non troppo spesso - succedono degli intoppi che a volte impediscono a queste opere di proseguire. Possono essere intoppi di carattere ambientale, di carattere procedurale o di qualunque genere.
Allora, noi non dobbiamo, a mio avviso, tenere ferme delle risorse che dobbiamo spendere nell'interesse dei cittadini, ma dobbiamo fare in modo che, essendoci un'area di inseribilità, se uno dei progetti qui indicati non dovesse rispettare i tempi che qui sono indicati (perché peraltro ci siamo anche premurati di fare in modo che i tempi possano essere finalmente più veloci di quelli che non erano prima), abbiamo dato, nella previsione di spesa, dei tempi precisi per le progettazioni preliminari, per le progettazioni definitive, per le fasi di appalto, per le fasi di pagamento in modo che ci siano dei paletti, affinché tutti si sentano in qualche modo obbligati a rispettarli. Ci sono tutti i tempi congrui di legge, per abbiamo inteso fare anche questo.
Abbiamo, quindi, presentato questo piano che prevede un importo di spesa di 992,040 milioni di euro, nella parte che trova copertura, e un altro importo di inseribilità, che ammonta a circa 400/500 miliardi di lire (non ho qui la cifra esatta).
Questa è una quota del 25% che riteniamo congrua, perché dobbiamo tenere in considerazione che, rispetto alle cifre qui segnate - come le ultime esperienze ci insegnano - i ribassi d'asta permettono un recupero delle risorse. Fossero anche tutte autorizzate ed appaltate, avremmo comunque delle riserve che ci deriverebbero dai ribassi d'asta, quando questi lavori saranno aggiudicati.
In questo senso, abbiamo previsto l'area di inseribilità.
Una volta approvata questa deliberazione, opereremo con delle convenzioni, che stipuleremo - anche in questo caso - con le Province perché, come è noto, gli interventi che trovate nella tabella, affiancati dalla sigla "P", riguardano le strade provinciali, mentre quelli affiancati dalla sigla "R" riguardano le strade regionali. Ambedue, sono ex strade statali; nel frattempo, alcune sono diventate regionali ed altre provinciali.
Per quanto riguarda le strade provinciali, in accordo con le Province ci limitiamo ad individuarle. Tutte le fasi di progettazione e di appalto spetteranno alle Province, quindi stipuleremo delle convenzioni con queste ultime, demandando loro il compito di progettare, anche eventualmente avvalendosi dell'ARES, ed effettuare la stazione appaltante, quindi l'esecutività dell'opera.
Per quanto riguarda le strade regionali, così come è derivato da precedente legge approvata, la progettazione e l'esecuzione dei lavori sono in capo all'ARES regionale, che peraltro sta già iniziando a operare con le varie Province.
Alcune Province, ad esempio, ci hanno già chiesto se l'ARES è disponibile ad effettuare, per conto delle stesse, delle progettazioni o se, viceversa, l'ARES, in conseguenza di interventi simili, può delegare le Province a fare delle progettazioni su strade regionali.
Questo si attiverà tramite convenzioni, siglate con ognuna delle Province, proprio per definire come saranno realizzati gli interventi (di chi è la competenza è chiaro) e quali saranno le fasi e i paletti da rispettare.
Per quanto riguarda le modalità di finanziamento, l'erogazione al finanziamento è effettuata annualmente, sulla base dello schema di piano elaborato, ed articolata in due capitoli distinti: finanziamento per la progettazione e finanziamento per la realizzazione delle opere.
Il finanziamento per la progettazione delle opere è articolato in funzione dei livelli. Sappiamo che non tutti i soldi vengono erogati; è necessario avere la copertura in fase d'appalto, ma si pagano, poi, gli stati di avanzamento lavori.
Abbiamo già previsto che le uscite siano temporizzate negli anni.
Dovranno essere previste in anticipo, ma l'uscita materiale del denaro l'uscita di cassa -chiamiamola così - è precisata perché è importante gestire bene queste risorse e non assegnare dei fondi che poi non verranno spesi nei termini corretti.
L'ente attuatore può disporre dei finanziamenti necessari all'attuazione delle fasi progettuali soggettive, definitive od esecutive solamente dopo aver dimostrato il raggiungimento degli obiettivi temporali e procedurali previsti.
Questo significa che, insieme alle Province, essendo una convenzione Regione-Province, diremo quanto tempo ci sarà per la progettazione preliminare, quanto tempo ci sarà per la progettazione definitiva e quanto tempo ci sarà per la progettazione esecutiva.
Questo, in modo da avere dei tempi, e il conseguente finanziamento dell'opera scatterà a rispetto di tali tempi.
Logicamente, discuteremo con le Province e concorderemo tempi e fasi.
Il finanziamento - come dicevo - è erogato in tre fasi: una prima fase per l'appalto, espletate le spese di progettazione, quindi la congruità dei tempi di progettazione e, infine, il finanziamento dell'opera.
Per quanto riguarda le fasi di appalto, abbiamo: anticipo spese per le procedure d'appalto e direzione lavori.
Per quanto riguarda l'esecuzione dei lavori, abbiamo: spese per la realizzazione delle opere e collaudo in corso d'opera, secondo il cronoprogramma che sarà stabilito in ogni convenzione.
Infine, abbiamo le spese per il saldo finale a collaudo dell'opera. Una volta, cioè, realizzata l'opera secondo i criteri indicati, si regolarizza la posizione e si effettua un saldo.
Un altro punto abbastanza importante è il punto relativo alle verifiche ed aggiornamenti del piano.
Il piano dovrà essere monitorato costantemente, perché il mio Assessorato ha intenzione di seguire queste convenzioni con molta attenzione.
Ogni anno, pertanto, ci impegneremo ad operare una verifica puntuale di tutte le scadenze programmate e, qualora tali scadenze non fossero rispettate per motivi di lentezza o inadeguatezza dei soggetti preposti, ci riserveremo di modificare il piano, facendo slittare altre opere.
Questo, anche tramite un emendamento che ho presentato al testo del provvedimento.
La decisione sarà adottata dalla Giunta regionale, perché una volta che avremo approvato il piano definitivo e l'area di inseribilità, non potremo venire in Consiglio per ogni intervento che scatterà, altrimenti non ne usciamo più.
Ritengo che ci sia da valutare il piano dell'inseribilità assieme al Piano degli interventi; qualora approvato e qualora uno degli interventi del piano non avanzasse, scatterebbe quello dell'inseribilità, tramite un atto e una delibera di Giunta che autorizzerebbe tale passaggio.
Questo mi sembra un comportamento molto trasparente, ma, nello stesso tempo, operativamente snello, in modo da non perdere tempo per dei passaggi che sono già indicati, impegnandoci a rispettare tutto quello che qui viene approvato.
Un'altra questione importante, che dovrebbe tranquillizzare - mi riferisco in particolare a chi lamenta che le opere partono sempre con delle cifre e poi aumentano strada facendo - è che le eventuali varianti con aumento di spesa sono a carico degli Enti attuatori.
Questo vuol dire che le Province devono sapere che se l'opera che hanno indicato, anziché costare 100, costa 120, il 20 in più lo deve stanziare la Provincia stessa.
Ci sembra, questo, uno stimolo importante a far sì che le progettazioni vengano realizzate in modo trasparente, congruo e che determinino la cifra esatta che necessita per ogni opera.
E' un'altra opera di trasparenza, perché troppo spesso in passato abbiamo visto partire opere a 100 lire e poi appaltate a 150. In questo caso, vuol dire che se l'opera fosse di 110 lire, i soldi li deve mettere la Provincia. Sarà bene che la Provincia realizzi la progettazione dicendo chiaramente, e in modo trasparente, quanto si deve spendere per quell'opera. Quella sarà la cifra stanziata, non una lira in più da parte della Regione.
Anche in questo caso abbiamo cercato di fare in modo che ci fosse la massima chiarezza possibile e di offrire anche uno stimolo, a chi poi si impegna a fare le progettazioni, a realizzarle in maniera adeguata e non presentare progetti sottostimati per poi alzarli in corso di realizzazione come è successo in passato da parte di diversi soggetti attuatori. Questo logicamente, compete anche alla Regione perché siamo noi l'Ente attuatore per le strade regionali. Anche in questo caso l'ARES dovrà realizzare delle progettazioni che siano congrue perché le risorse garantite sono queste non sono altre. Eventuali risorse aggiuntive dovranno essere individuate attraverso altri strumenti. Ognuno di voi ha modo di leggere il Piano degli interventi e il piano di inseribilità.
Mi preme dire due parole, che erano anche state richiamate, sulla copertura finanziaria dell'opera. Posso annunciare che in un provvedimento che vedremo a giorni - il bilancio e la Finanziaria regionale - nella Finanziaria è previsto un capitolo per la copertura di queste risorse, la fonte, quindi tutte le motivazioni, il vincolo che esiste su questi fondi e la destinazione agli interventi sulle strade trasferite. Ricordo che i soldi che lo Stato ci trasferisce servono per realizzare interventi sulle strade che ci hanno trasferito. Noi non possiamo decidere di darli a destra o a manca, questo è un vincolo preciso. Lo Stato trasferisce regolarmente ogni anno circa 150 miliardi.
Questo piano arriva fino al 2009, ma ci sono risorse di impegno anche per gli anni successivi che vengono coperte da questa copertura. Eventuali esuberi dalla cifra saranno a carico del bilancio regionale per una quota molto limitata di copertura.
Martedì sarà presente anche l'Assessore Pichetto che potrà, più chiaramente del sottoscritto, indicare tutte le fonti e gli articoli di finanziamento. In questa esposizione mi limito a dire che gli interventi hanno la copertura finanziaria garantita, in quanto è nostro dovere spiegare ai cittadini piemontesi come utilizzeremo le risorse in futuro.
Risorse che non escono tutte nel 2003 perché - non so se avete seguito la mia esposizione - nel 2003 probabilmente finanzieremo le progettazioni poi, dal 2004 al 2005, probabilmente inizieremo a pagare le fasi di appalto e ogni anno, a seconda della durata dei lavori, pagheremo le fasi di avanzamento. Alla fine della realizzazione delle opere pagheremo il saldo finale.



(Commenti fuori microfono del Consigliere Tapparo)



CASONI William, Assessore alla viabilità e comunicazioni

Probabilmente intendo dire se le progettazioni rispetteranno i tempi anche perché se non li rispettano decadono, passa l'inseribilità. Anche nel testo viene specificato il tempo che viene dato. Sicuramente, se giungono alla fase di appalto, saranno finanziate perché il piano prevede, se ci sono le risorse, che siano finanziate. Se non ci sono intoppi, vanno avanti quelli del piano, se ci sono intoppi di natura procedurale, subentrano quelli di inseribilità. Questo è il chiarimento tecnico e procedurale che volevo dare.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE TOSELLI



PRESIDENTE

In Conferenza dei Capigruppo abbiamo concordato di sospendere l'esame del provvedimento dopo la relazione dell'Assessore Casoni e di riprenderlo martedì in apertura dei nostri lavori.
Era previsto il sindacato ispettivo su interpellanze e interrogazioni afferenti all'Assessore Casoni, ma le abbiamo già espletate ieri, quindi la seduta è chiusa.


Argomento:

Annunzio interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno


PRESIDENTE

I testi delle interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno pervenute all'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale verranno allegati al processo verbale dell'adunanza in corso.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 16.56)



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