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Dettaglio seduta n.246 del 17/09/02 - Legislatura n. VII - Sedute dal 16 aprile 2000 al 2 aprile 2005

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Argomento:


PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE TOSELLI



(Alle ore 15.00 il Vicepresidente Toselli comunica che la seduta avrà inizio alle ore 15.30)



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE RIBA



(La seduta ha inizio alle ore 15.42)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Bolla, Caramella, Di Benedetto Ghigo, Godio, Mercurio, Pichetto, Riggio e Scanderebech.


Argomento: Strutture ricettive (albergh., extra-albergh., campeggi e villaggi, classif., vincolo) e strutture e impianti turist.

Esame disegno di legge n. 397: "Potenziamento della capacità turistica extralberghiera. Modifiche ed integrazioni alla L.R. n. 31/85 (Disciplina delle strutture extralberghiere)" (seguito)


PRESIDENTE

Riprendiamo l'esame degli emendamenti all'art. 4 del disegno di legge n. 397, di cui al punto 3) all'o.d.g.
4.2) Emendamento presentato dai Consiglieri Manica, Muliere, Riba Marcenaro, Placido e Suino: dopo le parole "è soggetta ad autorizzazione da parte del Comune in cui si svolge l'attività", aggiungere le parole "che avrà l'obbligo della segnalazione alle ATL e alla Provincia della concessione dell'autorizzazione".
La parola al Consigliere Muliere per l'illustrazione.



MULIERE Rocco

Intervengo semplicemente per dire che l'emendamento è molto chiaro, nel senso che al terzo comma, dopo le parole "è soggetta ad autorizzazione da parte del Comune in cui si svolge l'attività", si aggiungono le parole "che avrà l'obbligo della segnalazione alle ATL e alla Provincia della concessione dell'autorizzazione".
Anche questa è una forma di ulteriore controllo, di ulteriore trasparenza. Credo che non ci siano - spero, mi auguro - problemi da parte della Giunta ad accogliere questo emendamento.



PRESIDENTE

La Giunta esprime parere favorevole.
Indìco pertanto la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'emendamento n. 4.2).
Il Consiglio approva.
4.3) Emendamento presentato dai Consiglieri Manica, Muliere, Riba Marcenaro, Placido e Suino: aggiungere i commi 4 e 5 così come segue: "4. Il controllo sulla gestione è affidato alle ATL in conformità a procedure stabilite con delibera della Giunta regionale che consentano alle medesime di promuovere la capacità ricettiva, controllare la qualità delle strutture interessate, archiviare i dati statistici e trasmetterli alle Province e alla Regione.
5. Le ATL possono svolgere servizio di prenotazione e, tramite questo, in particolare verso i privati, svolgere funzioni di sostituto d'imposta".
La parola al Consigliere Muliere per l'illustrazione.



MULIERE Rocco

Grazie, Presidente. Questi sono due emendamenti aggiuntivi all'art. 4.
In conclusione del seguente articolato noi proponiamo di aggiungere altri due commi.
Il primo: "Comma 4. Il controllo sulla gestione è affidato alle ATL...". Anche qui ritorniamo sul controllo, perché in Commissione, in seguito alla prima stesura dell'articolato, eravamo tutti d'accordo a far svolgere alle ATL un altro ruolo e non quello della gestione. In questo caso, proponiamo quello del controllo; infatti il testo dice: "Il controllo sulla gestione è affidato alle ATL in conformità a procedure stabilite con delibera della Giunta regionale che consentano alle medesime di promuovere la capacità ricettiva, controllare la qualità delle strutture interessate archiviare i dati statistici e trasmetterli alle Province e alla Regione".
Il quinto comma che proponiamo è il seguente: "Le ATL possono svolgere servizio di prenotazione e, tramite questo, in particolare verso i privati svolgere funzioni di sostituto di imposta". Questo è molto importante perché l'aspetto fiscale, relativamente agli alloggi vacanza, rappresenta un dato da non sottovalutare; ecco perché avanziamo questa proposta con l'emendamento aggiuntivo.
Se lei permette, Presidente, anche sulle osservazioni che abbiamo fatto prima di chiudere la seduta, abbiamo notato che una parte della maggioranza continua a non sostenere la proposta presentata dalla Giunta. Sarebbe opportuno quantomeno avere un chiarimento su questo aspetto.
E' vero che stiamo discutendo il merito di una legge e siamo nel merito dell'articolato, ma chiaramente quando si nota che una parte della maggioranza non sostiene più un testo di legge presentato dalla Giunta credo che qualche attenzione, qualche riflessione da parte di quest'aula sia opportuna.
Non credo sia utile sorvolare su questo aspetto: lo abbiamo richiesto nella seduta antimeridiana e continuiamo a sottolinearlo per farlo presente alla Giunta e anche al Presidente.



PRESIDENTE

La Giunta si dichiara favorevole all'emendamento.
Indìco pertanto la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'emendamento n. 4.3).
Il Consiglio approva.
La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Presidente, mi dà il tempo di presentare un emendamento? Secondo me, il termine di 60 giorni è troppo elevato. Quindi, propongo di approvare lo schema di convenzione al massimo 30 giorni prima, anche perché, com'era stato segnalato da un collega, siamo in ritardo.



PRESIDENTE

Sull'art. 4 la discussione l'abbiamo già svolta.



CHIEZZI Giuseppe

Sto illustrando un emendamento.



PRESIDENTE

Sì, ma lo deve presentare.



CHIEZZI Giuseppe

Lo sto scrivendo.



PRESIDENTE

Collega Chiezzi, o lei presenta un comma aggiuntivo rispetto al comma 3, quindi un comma 4 o un comma 5, altrimenti non ci può stare, perché gli altri emendamenti fino al comma 3 li abbiamo già votati.
Siamo già arrivati ai commi aggiuntivi, quindi se lo vuole inserire come comma aggiuntivo sospendo la seduta per alcuni minuti.
Sospendo la seduta per due minuti per la presentazione di un comma aggiuntivo all'art. 4.



(La seduta, sospesa alle ore 15.55 riprende alle ore 15.59)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
4.4) Emendamento presentato dai Consiglieri Contu e Chiezzi: è aggiunto il seguente comma: "Lo schema di convenzione sarà preventivamente sottoposto al parere della competente Commissione consiliare regionale".
Collega Contu, per cortesia, vuole illustrare l'emendamento?



CONTU Mario

Credo che questo sia uno di quegli emendamenti sui cui lei non abbia alcuna obiezione.
Assessore, il portato dell'emendamento recita semplicemente: "Lo schema di convenzione...".



(Commenti fuori microfono del Consigliere Brigandì)



PRESIDENTE

Sospendo la seduta per permettere la distribuzione dell'emendamento.



(La seduta, sospesa alle ore 16.05 riprende alle ore 16.10)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
La parola al Consigliere Contu.



CONTU Mario

Presidente, ho bisogno di un attimo di attenzione.
L'emendamento recita testualmente: "Lo schema di convenzione sarà preventivamente sottoposto al parere della competente Commissione consiliare regionale".
Assessore Racchelli, vorrei precisare che questo emendamento non deve essere letto come un atto di sfiducia personale nei suoi confronti, bensì come un atto di sfiducia complessivo nei confronti della Giunta.
Siccome l'accusa è pesante, le devo riportare un comportamento recente tenuto dalla Giunta, della quale lei fa parte, sulla questione relativa alla destinazione dei finanziamenti per i piani delle offerte formative rivolte alle scuole pubbliche e alle scuole private.
Su questo argomento ci furono riunioni specifiche di Commissione impegni solenni da parte dell'Assessore in aula, e cosa è successo il 5 agosto? E' successo che l'Assessore, dimenticando gli impegni assunti con il Consiglio, pare su forte pressione di parte della maggioranza e della Giunta, ha inserito nella deliberazione di riferimento, che approvava lo schema di bando, una clausola vessatoria che sottraeva ai 500 mila studenti delle scuole pubbliche il 50% delle risorse.
E' un atto gravissimo di scorrettezza sul piano istituzionale, che certamente non contribuisce a rasserenare il clima nel rapporto tra l'assemblea elettiva, in questo caso l'opposizione, e l'esecutivo.
Da qui la necessità che la convenzione venga sottoposta preventivamente al parere della Commissione, come avviene peraltro in moltissime delle altre leggi di riferimento emanate e votate dal Consiglio. Credo che questo sia un atto dovuto.
Io non ho seguito in Commissione questo provvedimento legislativo, per mi pare che l'opposizione abbia apportato al testo modifiche significative e abbia soprattutto contribuito a migliorarlo.
Su alcune questioni il nostro Gruppo non è d'accordo, ma credo che vada dato atto che il lavoro della Commissione è stato importante, perché ha consentito di affinare bene il testo legislativo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Dopo aver richiesto, in termini politicamente molto sobri, di riuscire a capire quali siano le posizioni politiche espresse in aula dai vari Gruppi e, in particolar modo, notato il comportamento causale ed estemporaneo, ma costante - direi, da questa mattina - di un Gruppo politico di maggioranza di non votare il provvedimento della maggioranza trattandosi di un fatto politico di grande rilevanza, perché ci troviamo in un momento di discussione e probabile votazione di un'importante legge regionale, è chiaro che proseguire in termini di appannamento della visibilità politica delle posizioni di ciascun Gruppo mette in imbarazzo tutti. Un Gruppo di maggioranza che non vota una legge tacendo, può essere variamente interpretato: si tace per paura; si tace perché si è sotto qualche pressione. Diventa rilevante dal punto di vista politico, non solo per i Gruppi di opposizione, ma per tutti i Gruppi, capire cosa sta succedendo.
Il Presidente Ghigo alla riapertura dei lavori, dopo la pausa estiva, è assente. Non si è preoccupato di considerare la propria presenza come importante per dare l'avvio a una lunga stagione di lavoro, dimostrando in modo pervicace che il suo disinteresse per l'attività dell'aula è totale.
Peccato che quest'aula sia quella che consente al Presidente Ghigo di disporre delle leggi. Segnalo, una nuova volta, il comportamento scorretto del Presidente Ghigo che alla riapertura dei lavori non è presente in aula ma è presente sui giornali con un violento attacco all'Assessore D'Ambrosio. Il Presidente Ghigo non c'è, ma la pagina di cronaca di un quotidiano riporta che il Presidente Ghigo ne ha abbastanza dell'Assessore D'Ambrosio e afferma che se ne deve andare.
Ricapitoliamo: il Presidente Ghigo è assente, il Presidente Ghigo sostiene che l'Assessore D'Ambrosio se ne deve andare, in quest'aula un Gruppo di maggioranza non vota una legge della maggioranza e potrei continuare con un altra serie di fatti che indicano una precisa situazione di difficoltà, se non di crisi, della maggioranza.
Colleghi, possiamo andare avanti così, ma questa sofferenza deve essere risolta.
La legge, dal punto di vista di alcuni di noi, premia interessi speculativi e non premia solamente il bisogno di destinare delle strutture extralberghiere in modo diverso dal passato. E' una legge sulla quale ci sono critiche puntuali molto argomentate.



(Brusìo in aula)



PRESIDENTE

Chiedo cortesemente agli Assessori di accomodarsi e ai colleghi di tutti i Gruppi di voler almeno restare nelle proprie postazioni. Non riusciamo a seguire i lavori con questi colloqui in corso.
Per cortesia, colleghi, stiamo discutendo una legge sulla quale ci sono importanti interventi.
Prego, Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

L'emendamento che stiamo discutendo, a fronte delle maglie troppe larghe previste da questa legge, tenta di ridurre qualche danno e di riportare alla luce e alla trasparenza del confronto politico alcuni atti previsti da questa legge, come, ad esempio, lo schema di convenzione.
Devo dire che questo cambiamento di strategia e di discussione politica della legge, che insieme con altri colleghi iniziamo a mettere in atto, è un comportamento molto rispettoso del valore del confronto politico.
Vogliamo, in questo modo, rendere esplicito un problema che è reso tale da parte del Gruppo della Lega Nord, ma che non viene considerato tale almeno in quest'aula, da parte del resto della maggioranza. Se la Lega ha dei problemi, come li ha, e li espone nel modo silenzioso in cui li espone mi sembra legittimo proseguire nella chiarezza, chiedendo di essere messi in condizione di capire come mai la maggioranza non è più tale su questo provvedimento. Vi è un'opposizione di merito? Saremo ben lieti, se li condividiamo, di sostenere le ragioni di merito che portano la Lega a contrastare questo provvedimento. Se, viceversa, è altro il problema, per cortesia, fatecelo sapere.
Fino a quando non riesco a capire se questa è una legge di tutta la maggioranza o di una sola parte della maggioranza cercherò di continuare ad argomentare con gli strumenti di cui dispone l'aula, che è la discussione con delle proposte, sino a che vi preoccuperete di darci una risposta.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Ronzani.



RONZANI Wilmer

Il Consigliere Chiezzi in parte mi ha preceduto.
Intanto, vorrei dire che condivido l'emendamento che hanno sottoscritto i colleghi Chiezzi e Contu. Mi pare che la prima parte di questa discussione abbia dimostrato come i Gruppi di minoranza stiano cercando svolgendo un'attività emendativa assolutamente sobria, di modificare un provvedimento che non so come valuteremo alla fine di questa discussione.
Volevo porre una domanda ai colleghi della maggioranza. E' possibile che si faccia finta di niente di fronte al fatto che un provvedimento che l'Assessore Racchelli ha presentato come della maggioranza e della Giunta la Lega non è ancora all'interno della Giunta, ma, fino a prova contraria è ancora nella maggioranza - senza che un Gruppo come questo senta la responsabilità di concorrere ad approvare un provvedimento che la maggioranza ha presentato? Non siamo in presenza di un atteggiamento critico su un aspetto critico della legge che fa parte di una normale dialettica che esiste anche nella maggioranza, non dico della dialettica fra maggioranza e opposizione, ma delle dialettiche all'interno della maggioranza (presento un emendamento perché non condivido una parte del provvedimento). In questo caso, siamo in presenza di un'azione e di un atteggiamento politico legittimo, ma di dissociazione dal provvedimento che ha presentato l'Assessore Racchelli.
Non posso interpretarlo diversamente. Questo comportamento non può essere considerato normale. Stiamo discutendo un provvedimento che l'Assessore si affretta a considerare avanzato, moderno, innovativo, mutuato dall'esperienza di altri Paesi e un Gruppo di maggioranza sistematicamente non lo vota, con ciò dimostrando: a) prima ipotesi, non si condivide il provvedimento che ha presentato l'Assessore Racchelli; b) seconda ipotesi si vuole in questo modo marcare una presa di distanza dall'Assessore Racchelli - potrebbe essere questa l'ipotesi, ma è bene che emerga alla luce del sole; c) terza ipotesi, rappresenta l'atteggiamento di un partito che vuole utilizzare questa discussione che riguarda una legge della Regione Piemonte per lanciare alla maggioranza, a Forza Italia, ad AN qualche messaggio trasversale, cioè a dire: "Badate che non ci intendiamo sulle questioni che stiamo discutendo" e poiché da tempo si discute di un rimpasto di cui non si vede mai la luce, temo che questa vicenda possa essere ricollegata - ma non vorrei interpretare il pensiero del collega Brigandì - a quel fatto che non c'entra assolutamente nulla con la legge che stiamo discutendo, ma che ha un rapporto con la crisi interna alla maggioranza.
Vorrei che i colleghi della maggioranza e il collega Brigandì affrontassero tali questioni nelle sedi giuste perché, se questa è la sede per discutere la legge, si voti la legge.
Se, viceversa, la Lega ritiene, in maniera del tutto legittima, che questa debba essere un'occasione per affrontare un problema più generale e politico che riguarda la maggioranza, deve avere il coraggio di alzarsi e porre la questione per dare ai colleghi di questo Consiglio l'opportunità di valutare l'oggetto del contendere. Quello che non è accettabile è che si discuta un provvedimento e un Gruppo lo usi per affrontare questioni sul piano extra-istituzionale. Questo non è accettabile! E' una prova di sfiducia verso il collega Racchelli? E' un provvedimento che non viene condiviso? E' il sintomo di una crisi che riguarda la maggioranza? E' un messaggio trasversale? Dite cosa sta capitando, perché non potete pensare che l'opposizione faccia finta di niente e vi faccia approvare un provvedimento sul quale un partito di maggioranza, per primo, svolge un'attività sistematica di dissociazione.
Questo francamente, Presidente, alle opposizioni non potete chiederlo!



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cattaneo.



CATTANEO Valerio

Grazie, Presidente. Relativamente al primo punto, quello dell'emendamento all'art. 4, ci riserviamo di votare ascoltato il parere della Giunta regionale; riteniamo comunque non limitante, perché non vogliamo mancare di rispetto né alla Commissione né al Consiglio regionale ma abbastanza anomalo il fatto che una Giunta regionale, deputata da una legge, se approvata, a governare...



(Brusìo in aula)



PRESIDENTE

Scusi, collega. Prego i Consiglieri di collaborare, perché ritengo che il dovere sia complessivo; è inutile che ci interroghiamo sul funzionamento del Consiglio se poi non riusciamo a prendere in considerazione delle esigenze così minime.
Per quanto riguarda il personale che non è addetto ai lavori del Consiglio, può sostare nell'ambito del Consiglio, ma prego vivamente di attenersi a un atteggiamento come quello sollecitato ai Consiglieri.
Prego, Consigliere Cattaneo, prosegua.



CATTANEO Valerio

Grazie, Presidente. Dicevo che consideriamo quantomeno anomalo e limitante dell'azione di governo di una Giunta il fatto che un governo regionale, una Giunta regionale debba essere sottoposta a una valutazione preventiva da parte di una Commissione consiliare, ancorché competente nel merito e autorevole, prima di approvare uno schema tipo di una convenzione che peraltro discende dall'applicazione di una legge regionale modificata se approvata.
Ascolteremo con attenzione l'Assessore ed eventualmente, se non vorrà fare un intervento articolato, ci adegueremo al parere della Giunta regionale che è titolare di questo disegno di legge.
Relativamente alla questione della posizione di un Gruppo autorevole della maggioranza, il Gruppo della Lega Nord, di cui il collega Brigandì è Presidente, che si sta apparentemente o sostanzialmente - se si preferisce differenziando dal voto degli altri componenti della maggioranza stessa posso dire che si differenzia con coerenza - e di questo va dato atto anche quando l'opposizione presenta degli emendamenti e vi è il parere favorevole della Giunta. Anche in quel caso, quando i Gruppi di maggioranza votano favorevolmente, secondo il parere della Giunta, gli emendamenti proposti dall'opposizione, la Lega - se non ricordo male, ma poi ascolteremo il collega Brigandì - puntualmente e con coerenza vota contro.
Verso la fine della seduta del mattino stavo per chiedere una sospensione sulla votazione di un emendamento - l'ultimo che abbiamo votato prima della chiusura dei lavori - proprio per poter chiarire, all'interno della maggioranza e con il collega Brigandì, Capogruppo della Lega Nord questa posizione.
Il Presidente Cota, che presiedeva l'assemblea, ha annunciato, in concomitanza con la votazione di quell'emendamento, la sospensione per la pausa. E' seguito un incontro con i Capigruppo di maggioranza, con il rappresentante della Giunta regionale, il Vicepresidente Casoni, e con l'Assessore competente nel merito, l'Assessore Racchelli, riguardo alla questione del provvedimento.
La Lega Nord, attraverso il suo Capogruppo, ha ampiamente chiarito, dal punto di vista politico e istituzionale, la posizione che sta tenendo in quest'aula.
Vorrei che fosse il collega Brigandì, per correttezza, a spiegare le motivazioni, perché non c'è nulla da nascondere o di incompatibile, come ascolterete dalle sue parole, essendo stato simpaticamente sollecitato da interventi che pensavamo appartenere unicamente all'esperienza pre vacanziera di questo Consiglio regionale. Le vacanze possono aver fatto bene oppure male, a seconda dell'angolazione da cui si guarda il punto, ma certamente abbiamo sempre ascoltato la solita solfa, la solita manfrina: la maggioranza è in crisi, la Giunta è incompleta, Ghigo non c'è mai, mandiamo addirittura messaggi trasversali! Su questo voglio fare una battuta e una considerazione: se c'è una maggioranza e una parte politica che non manda messaggi trasversali, ma che li manda abbastanza diretti, è proprio la maggioranza cui apparteniamo; ci darete atto che non abbiamo mai lesinato alcun confronto e che le prese di posizione sono sempre avvenute sia in sede pubblica, sia in sede istituzionale.
Ricordo, perché sollecitato (andando anche fuori tema, ad esempio passando per la sanità), che certamente alcune volte le prese di posizione sugli organi di informazione, le indiscrezioni e quant'altro hanno messo in difficoltà e hanno dato la possibilità di alimentare polemiche certamente legittime e dibattiti all'interno di quest'aula.
Ritengo sia poco utile - e concludo - continuare nel prosieguo dei lavori (devo riconoscere che in una prima fase la discussione di questo provvedimento è stata estremamente corretta e utile) facendo il solito gioco delle parti. Ho visto la presentazione di una serie di emendamenti che interpreto semplicemente come sollecitazione alla maggioranza per chiarire quel punto.
Mi auguro che il chiarimento che il Presidente Brigandì vorrà fare e farà sia ampiamente esaustivo e che rimuova queste condizioni.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Brigandì, per l'atteso intervento finalizzato a rimuovere condizioni che si sono accumulate nel nostro percorso.
Prego, Consigliere Brigandì.



BRIGANDI' Matteo

Sto vivendo finalmente il mio momento di celebrità! Sarebbe facile rispondere che, essendo questa la Casa delle Libertà, io faccio esattamente quello che ritengo più opportuno.
In ogni caso, non ho inteso prendere la parola prima perché non mi sono sentito obbligato a rispondere all'osservazione fatta dagli infedeli di minoranza, perché semplicemente non è questo il momento di discutere questi argomenti.
Si potrà discutere di queste problematiche in occasione della discussione di una specifica legge e non discutere di assetti politici.
Ha ragione il collega Ronzani quando dice: "Qui si discute d'altro" quindi non vedo perché si debba discutere qui di questi argomenti.
Sollecitato dal Capogruppo di Forza Italia, ovviamente, non posso che chiarire e spiegare quella che per me è una situazione di estrema coerenza.
Dico di estrema coerenza perché ognuno ha i propri pallini nella vita.
Credo che il danno maggiore sia stato il rimaneggiamento della Costituzione. Dalla Costituzione del '48, scritta dai Padri Costituenti nel '48, ci sono stati vari rimaneggiamenti e siamo giunti al punto di cambiare il sistema dello Stato. Su quella Costituzione abbiamo imparato a barare frammischiando i tre poteri dello Stato: legislativo, esecutivo e giudiziario. Questo è evidente.
Sono altrettanto evidenti altri aspetti. Vi è un programma della Casa delle Libertà, della quale la Lega si onora di essere asso portante, sia a livello regionale che nazionale. Si onora di avere dato il proprio apporto e di provvedere a portare la propria esperienza per la realizzazione del programma stesso. Questo programma lo abbiamo presentato agli elettori e gli stessi lo hanno approvato, concedendo, a questa parte politica, la maggioranza.
E' evidente che siamo legati al programma, dal punto di vista legislativo, e alle conseguenze programmatiche di questa vicenda; facciamo parte di un Consiglio regionale e facciamo parte di una maggioranza che appoggiamo lealmente.
E' evidente che la legge che oggi ci sta affaticando, presentata dalla Giunta regionale (organo esecutivo e non legislativo), formalmente è una legge, ma, sostanzialmente, è un atto amministrativo, cioè un meccanismo normativo che serve a dare proposizioni di carattere amministrativo.
Questo meccanismo del disegno di legge, condivisibile o meno, è un meccanismo che non serve a realizzare il programma, quanto piuttosto a creare quella che viene denominata "attività di governo", cioè indirizzare le risorse amministrative in un modo piuttosto che in un altro.
E' evidente che su questa legge - e solo su questa legge - la Lega non prova alcun interesse, in quanto delegata, esclusivamente, da un rapporto di comunanza nei programmi elettorali, quindi nei programmi legislativi, e non certo in quelli amministrativi. Siccome la Lega è fedelmente legata alla maggioranza, non potrà che garantire la propria presenza e quindi far sì che venga portata avanti un'attività amministrativa alla quale è assolutamente estranea, essendo presente, esclusivamente in attività legislativa.
Per tali motivi, quando si tratta di emendamenti presentati dalla minoranza, si provvede a votare contro, essendo noi maggioranza (e quindi contro la minoranza). Quando, invece, si tratta di votare emendamenti o leggi della maggioranza, di carattere amministrativo, la Lega dà il proprio apporto, affinché l'attività amministrativa della Giunta Ghigo ottenga il proprio risultato, senza lamentele e senza alcuna rivendicazione, essendo l'attività amministrativa estranea a questo movimento ad oggi.
Per tali motivi, la Lega garantirà la sua presenza, anzi, le chiedo Presidente, se sia possibile dare la presenza senza esprimere alcun tipo di voto, se non l'astenuto; se fosse possibile, daremmo la vostra presenza senza esprimere un tipo di voto, ribadendo la fedeltà, netta e assoluta alla maggioranza.



PRESIDENTE

La presenza senza il voto è possibile, essendo due momenti separati anche tecnicamente. Non so cosa succederebbe se tutti risultassero presenti e nessun votante, ma questa è una fattispecie per la quale mi affiderò alle riconosciute competenze, sia dei colleghi dell'amministrazione, sia dei colleghi giuristi del Consiglio.
La parola alla Consigliera Manica.



MANICA Giuliana

Dopo aver ascoltato l'intervento del Consigliere Brigandì direi che, se questo è il primo giorno di scuola, qualcuno non ha fatto neanche i compiti delle vacanze; si è presentato a questa prima seduta altamente impreparato peraltro su una legge di grande importanza, quale quella presentata dall'Assessore Racchelli, importante per il territorio piemontese e soprattutto per il dibattito che coinvolge tutto il potenziamento delle capacità turistiche, non solo alberghiere, ma anche extralberghiere, in prospettiva delle Olimpiadi.
Qualcuno non ha fatto i compiti delle vacanze, ma qualcuno non si è neanche presentato a scuola il primo giorno, come il Presidente Ghigo.
Questo è assolutamente evidente.
Noi, collega Brigandì, siamo assolutamente d'accordo con lei: è possibile, su qualsiasi legge, dichiarare solo la presenza. Le chiederemmo questo atteggiamento anche nella seduta in cui chiederemo le dimissioni dell'Assessore D'Ambrosio. Dichiari solo la presenza, non voti. Ci va bene così, sarà sufficiente a risolvere i problemi della sanità piemontese.
Detto questo, le volevo ricordare che dall'inizio di questo dibattito lei non ha votato, non ha partecipato al voto sui nostri emendamenti, ma neanche sull'articolato. Ci auguriamo che lei continui fino alla fine in tale direzione, perché va nel senso di un'opinione che abbiamo, in modo molto fermo, su questa legge.
In questo momento, non so chi sta rappresentando, nel modo più autorevole, la Giunta; ritengo il Vicepresidente Casoni, ma mi chiedo se qualcuno, in quest'aula in questo momento, si è reso conto che c'è un problema, non solo di merito (per quanto riguarda questa legge), ma politico, di una certa dimensione.
Il Presidente Ghigo è assente, ce ne rendiamo perfettamente conto, alla prima seduta del Consiglio dopo la riapertura. C'è un problema, non solo istituzionale, ma di stile, un problema politico rispetto alle dichiarazioni che oggi leggiamo sui giornali, rispetto alle dimissioni di alcuni Assessori, e al fatto che qui, invece, in sede di Consiglio regionale, il Presidente, che dichiara quelle cose sui giornali, non è presente. E' un problema di ordine politico ed istituzionale di rilevanza enorme.
Non è il solito richiamo che facciamo alla presenza del Presidente in aula. In aula ci vuole qualcuno che, in questo momento, risponda politicamente della Giunta, visto che il Presidente del Consiglio ha deciso di abbandonarlo (forse ha dei problemi con il suo Gruppo) e di chiedere al Vicepresidente Lido Riba di presiedere quest'aula.
Vi rendete conto che questa è la condizione politica ed istituzionale in cui siamo? Il Presidente del Consiglio è assente e ha chiesto al Vicepresidente, facente funzioni in quel momento, di presiedere l'aula. Il Presidente della Giunta è assente, nel momento in cui leggiamo alcune dichiarazioni sui giornali, ed è presente il Vicepresidente Casoni (che peraltro è spesso presente, lo dobbiamo riconoscere).
Questa legge era stata sollecitata dalla maggioranza durante la riunione dei Capigruppo, in cui era stata chiesta la calendarizzazione di questa legge tra le prime, per ragioni di urgenza, rispetto anche al Comitato delle Olimpiadi. Ora arriviamo a questo punto e si apre all'interno dell'aula, dentro a queste assenze autorevoli e con un problema politico di ricomposizione della Giunta, una vicenda conclamata: un Gruppo intero della maggioranza decide che non vota. Non vota, non partecipa.
Noi prendiamo atto dei fatti, Consigliere Cattaneo: in questo momento siamo confusi (gli inglesi direbbero "we are stoned").
In questo momento, siamo molti confusi perché c'è una non partecipazione al voto sugli emendamenti, su una parte dell'articolato, non si capisce se riusciamo ad arrivare in fondo. Ci pare che trapeli, da questo atteggiamento, qualcosa che va oltre il merito di una legge che voi e i Capigruppo avete sollecitato come una delle programmazioni più importanti.
Consigliere Cattaneo, lo dico dalla solennità dell'aula: noi siamo d'accordo a sospendere la programmazione del Consiglio regionale di venerdì, in occasione di una presenza importante come quella del Presidente Ciampi, ma se questo deve servire per risolvere un problema all'interno della maggioranza, non siamo più d'accordo e, soprattutto, non siamo d'accordo se questo interferisse con la programmazione dei Consigli sulla sanità già programmati per la prossima settimana. Nessuna questione pu interferire con un chiarimento politico che voi non dovete a noi della minoranza, ma lo dovete al Piemonte, alle Amministrazioni locali, lo dovete a chi aspetta questa legge, lo dovete a chi aspettava la prima seduta di questo Consiglio regionale non dico con una enorme solennità, ma con un normale funzionamento amministrativo dopo una lunga vacanza.



PRESIDENTE

Consigliera Manica, la pregherei di revocare la parte dell'intervento sulla base del mio chiarimento che riguarda la presenza del Presidente Cota.
Il mio turno di presidenza effettiva è stato concordato con il Presidente non in previsione di quali potevano essere gli accadimenti, ma sulla base di un suo impegno di lavoro per il quale era richiesta la sua presenza. Il tutto fa parte dei normali avvicendamenti che riguardano le esigenze di turnazione alla presidenza.
Prendo atto che questo aspetto è superato perché sarebbe spiacevole se il Presidente, essendo impegnato in un lavoro che riguarda la sua competenza, dovesse per questo essere sospettato di impegno non particolarmente attento e cospicuo, come è suo costume.
Su questo punto possiamo e dobbiamo considerare chiusi i vari passaggi sono state poste delle questioni e sono state date delle risposte.
Sull'emendamento presentato, sul quale non abbiamo ancora votato qualcuno chiede di intervenire? La parola al Consigliere Saitta.



SAITTA Antonio

Il Presidente ha fatto bene a ricordare che stiamo discutendo dell'emendamento.
Mi collego all'intervento del Consigliere Chiezzi che ha illustrato l'emendamento e alle motivazioni di carattere politico.
L'intervento del Consigliere Chiezzi è stato opportuno; si è sviluppata una discussione nella quale voglio intervenire anch'io. I Consiglieri di maggioranza dovrebbero rendersi conto che la questione della Giunta, del rimpasto, della sostituzione annunciata, dei rapporti Ghigo-D'Ambrosio, non sono problemi privati del Presidente Ghigo o di qualcun altro, ma problemi politici enormi che hanno riflessi anche sull'attività del Consiglio regionale. Chi ha questa presunzione è perché non ha più rispetto per la politica e pensa soltanto agli interessi particolari.
Quello che sta capitando oggi è emblematico: c'è una legge importante voluta dalla maggioranza, almeno così pareva. L'Assessore Racchelli era convinto che fosse una proposta di legge della maggioranza; oggi, invece si rende conto che quella è una proposta della maggioranza della maggioranza. Non perché sia cambiato qualcosa, ma perché da mesi c'è una crisi strisciante in Giunta: questo è il dato politico. Oggi l'Assessore è costretto a pagare le difficoltà del rapporto politico, tra Forza Italia e la Lega, tra Alleanza Nazionale e Forza Italia e via di questo passo.
Non è pensabile che l'Assessore possa dire "poiché si sta discutendo della Giunta, presento un provvedimento che mi venga approvato". C'è una corresponsabilità e mi pare che i messaggi siano molto chiari.
Ho letto poco fa cosa è stato dichiarato all'ANSA dai Consiglieri di maggioranza e da uomini di grande responsabilità, anche di Governo, nei confronti del Presidente Ghigo. Quando un Viceministro accusa il Presidente Ghigo dicendo: "La questione D'Ambrosio: se continui così andremo alle massime conseguenze", vuol dire che il Viceministro, leader di Alleanza Nazionale - mi pare posizione condivisa anche dal Consigliere Galasso - ha detto che se la posizione è quella ci saranno le dimissioni del Presidente Ghigo: si va a casa.
Pensate che di fronte a tali dichiarazioni possiamo stare tranquilli e registrarle, così, come se fossero una piccola cosa, un evento marginale? Ci rendiamo conto di aver fatto in modo che la Lega potesse intervenire e di aver consentito al Consigliere della Lega di dire che la stessa è una forza determinante in questa maggioranza, è una rivendicazione ulteriore di una difficoltà, di un problema che è emerso ed è stato dichiarato pesantemente.
Credo che la legge nel complesso vada bene, ma non illudetevi, colleghi della maggioranza, che possano essere approvate delle leggi, fino a quando non chiarite i vostri rapporti, fino a quando la Giunta non è d'accordo. Ma perché dovremmo consentire che sia la stessa maggioranza a fare anche la minoranza? Che senso ha? Questo vuol dire grande confusione. La maggioranza si trovi, si metta d'accordo, se il Presidente Ghigo vuole sostituire l'Assessore D'Ambrosio lo faccia, se non ha la forza non lo faccia: faccia qualunque cosa ritenga di fare, ma si presenti dopo le vacanze con il compito svolto.
Su un tema così importante per il Piemonte la maggioranza è "triturata". La state triturando nei vostri rapporti e nelle vostre difficoltà: non vi parlate, non vi incontrate, vi mandate i segnali attraverso i giornali. Non possiamo consentire che il Consiglio regionale sia trascinato in questa situazione in cui con il Presidente vanno tutti a casa e noi qui a registrare quello che vi dite e quello che capita. A questo punto, credo - e penso di parlare a nome di molti colleghi - occorra serietà, grande serietà.
C'è una crisi politica che va risolta, poi si riprende l'attività legislativa. Non è banale una crisi politica, ma vi rendete conto cosa è stato detto oggi? Oggi l'Assessore D'Ambrosio, messo in croce per una serie di operazioni di riconversione della struttura ospedaliera, non ha la fiducia del suo Presidente, che dice "deve andare via". E noi dobbiamo discutere sull'emendamento e sentire le prese di posizione, le astensioni o le banalità che il Consigliere Cattaneo ci dice oggi e cioè che l'atteggiamento della Lega è un atteggiamento di grande coerenza? Ma dov'è la grande coerenza? Questo è il regno dell'incoerenza.
Occorre un punto fermo. Scusate questa reazione forte, ma dobbiamo fare politica, non siamo qui solo per votare emendamenti, non è un fatto tecnico. Riprendiamo qualche ragionamento politico, mettiamo i punti a posto, perché se oggi discutiamo di emendamenti e fuori ci si schiaffeggia e ci si insulta, si fanno le minacce - siamo sempre la stessa Regione Piemonte - credo ci sia una sorta di schizofrenia che bisogna risolvere.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Galasso.



GALASSO Ennio Lucio

Comprendo che l'interesse dell'opposizione sia l'individuazione di eventuali momenti critici nella maggioranza e nei rapporti all'interno della maggioranza.
Comprendo che vi sia una linea di continuità che, a volte, un po' rozzamente, viene definita come ostruzionismo, ma è una condotta che mira sistematicamente a interdire l'attività della Giunta, quindi della maggioranza; non entriamo proprio perché dobbiamo porre dei limiti chiari a questa vicenda.
Le dichiarazioni del Presidente Brigandì sono assolutamente appaganti sono sicuramente coerenti anche nella linea e nella condotta del collega Brigandì.
Anche senza voler parlare di lezioni e con il Regolamento alla mano, il collega Brigandì ha ragione nel momento in cui evidenzia che non vi è alcun atteggiamento di ostilità. Vi è un atteggiamento che con la presenza garantisce il numero legale e, quindi, nessuna avversione porta alla legge importante di cui stiamo discutendo.
Ci sono state delle dichiarazioni improvvide o, addirittura, ci sono delle interpretazioni improvvide di altre dichiarazioni avvenute in siti che comunque si riflettono e possono riverberarsi sul piano istituzionale.
Il dato è che noi, se, come ogni giorno, conclamiamo in quest'aula la centralità dell'assemblea, dobbiamo legittimamente e doverosamente proseguire nella discussione dei provvedimenti al nostro esame e invocare anche in questa occasione la presenza del Presidente, dando tra l'altro per scontato ciò che scontato non è. Quindi, se la premessa è dubbia, non voglio dire falsa, ma quantomeno dubbia, tutti i ragionamenti e tutti i sillogismi che ne discendono non possono essere che falsi o incerti nelle proposizioni e nelle conclusioni.
Noi riaffermiamo la centralità del Consiglio, discutiamo in questo Consiglio, constatiamo che il collega Brigandì ha chiarito qual è la posizione, che non è una posizione conflittuale all'interno della maggioranza.
Oggi non si discute di assetti politici, ma non per questo vogliamo rimuovere il problema. Diciamo che comunque anche quel tipo di dibattito non riguarda gli assetti politici. Può riguardare delle scelte, pu riguardare delle osservazioni, può riguardare delle improvvide dichiarazioni, tutt'al più, come abbiamo già censurato, che non approviamo che abbiamo ragione, in quanto ai fatti, di non poter e dover approvare.
Ricondotto il ragionamento entro questi limiti, ci dispiace che l'occasione che cercate di cogliere non sia di quelle che possono essere dirompenti. Possiamo semplicemente dire di dover proseguire senza enfatizzare problemi che possono essere risolti senza traumatismi di sorta per quanto riguarda la maggioranza e l'istituzione.



PRESIDENTE

Prima di proseguire con il dibattito ho il dovere di richiamare i Consiglieri alla procedura. Nel senso che sono stati sollecitati degli interventi e mi pare opportuno, nell'interesse, nell'esigenza e nella competenza dell'aula, sollecitarli e fornirli.
Queste precisazioni sono state anche fornite. E' chiaro che i colleghi conoscono le prerogative regolamentari, che ognuno può utilizzare, ma non si tratta di utilizzare il dibattito su un emendamento per proseguire una discussione che, pur con tutta la sua dignità, attiene ad una procedura di tipo politico, che può essere richiesta o sollecitata con interventi di tipo regolamentare, riferimenti e richieste.
Do la parola a quanti la richiedono, ma con preghiera di attenersi al punto che riguarda la discussione di un emendamento. Non pretendo di giudicare su quanto si attengono, ma chiedo che gli interventi siano nel merito dell'emendamento e nel merito della discussione.
Prego tutti i Consiglieri di voler accogliere questa sollecitazione che ritengo di dover fare per consentire all'aula di proseguire il suo lavoro e, soprattutto, di applicare il Regolamento.
La parola al Consigliere Cattaneo sull'ordine dei lavori.



CATTANEO Valerio

Signor Presidente, la ringrazio per il suo richiamo; avevo già annunciato - ho preso anche copia del Regolamento - che sarei intervenuto sull'ordine dei lavori.
Noi non abbiamo interrotto nessuno, abbiamo ascoltato con attenzione gli interventi che si sono susseguiti, abbiamo anche dato alcune risposte.
Non ci permettiamo, come altri hanno fatto, di giudicarle nel merito; si possono certamente valutare, si può certamente, anche sotto l'aspetto politico, rispondere.
Avanziamo una richiesta: lei, signor Presidente, ha il dovere di tutelare il Consiglio, ha il dovere di valutare la congruità degli interventi. Noi, certamente, se non è un intervento articolato di cinque minuti sull'emendamento, siccome sono state poste alcune riflessioni, anche politiche, all'attenzione dell'aula, non alziamo immediatamente la lancia dicendo che non se ne può parlare. Se gli interventi - ne abbiamo ascoltati tre o quattro in successione - sono imperniati per tutti i cinque i minuti solo ed esclusivamente su fatti che nulla hanno in attinenza con l'emendamento che è in discussione, certamente non siamo d'accordo, ma credo che non possa essere d'accordo il Consiglio regionale. Pertanto, le chiediamo di tutelare l'andamento dei nostri lavori.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Cattaneo, questo è quello che stiamo cercando di fare. Credo che con la comprensione, che sono sicuro c'è da parte di tutti riusciremo sicuramente a utilizzare adeguatamente il nostro tempo.
La parola al Consigliere Brigandì sull'ordine dei lavori.



BRIGANDI' Matteo

Presidente, intervengo brevissimamente.
Credo che si stia facendo un "ufficio complicazione affari semplici".
Mi sembrava doveroso fornire una spiegazione ai colleghi di maggioranza, che, potrà essere giusta o sbagliata, ma è perfettamente coerente. Siamo felici di non essere nella coerenza di coloro che ci hanno detto che eravamo incoerenti, perché non vorremo avere i loro risultati elettorali.
Questa cosa, che pare stia stravolgendo il mondo, mi sembra di estrema linearità.



PRESIDENTE

Consigliere Brigandì, lei mi aiuta in questo, sa bene che è una questione di procedura, non deve allargarsi al merito.



BRIGANDI' Matteo

Infatti, finisco con una proposta di procedura.
Stavo dicendo che mi pare una cosa di estrema linearità: la presenza in una maggioranza significa la presenza in una maggioranza d'aula, non certo la presenza in una fascia esecutiva. Quindi, la differenziazione c'è e si deve vedere, perché non è la stessa cosa far parte della maggioranza e far parte della Giunta.
Per tagliare la testa al toro, in merito alla procedura, inviterei, se la minoranza lo ritiene, di non fare alcun intervento su tutti gli emendamenti e di andare alla votazione. A questo punto, la Lega si esprimerà positivamente o negativamente sciogliendo il fatto dell'astensione, che pare turbare tutti.



PRESIDENTE

Grazie, collega, la proposta è chiara, ma, in qualche maniera, devo procedere con la discussione degli emendamenti, che peraltro non sono neanche particolarmente numerosi.
La parola al Consigliere Marcenaro.



MARCENARO Pietro

Grazie, Presidente. Vorrei dire una cosa che riguarda il provvedimento in discussione.
Siccome il Presidente Galasso ha detto che noi staremmo conducendo ostruzionismo, vorrei dire a nome del mio Gruppo che invece questo fino adesso non è avvenuto. Francamente, penso che può darsi che nei prossimi minuti capiti che qualche abituale carenza di numero legale da parte della maggioranza possa essere supplita da una minoranza che invece è interessata a discutere di questo provvedimento, però ritengo che qualche considerazione politica sia consentita a tutti anche in questa discussione.
Prendo atto di alcune cose. In primo luogo, ho sentito il collega Brigandì dire con chiarezza che lui si comporta in modo diverso, a seconda che si tratti di atti legislativi o si tratti di provvedimenti amministrativi. Noi stiamo discutendo una legge, quindi questo vuol dire evidentemente che il collega Brigandì annuncia che, rispetto alle leggi proposte dalla Giunta, il suo è un atteggiamento che non comporta in questo momento, dati i problemi aperti, un'automatica solidarietà di maggioranza ma una valutazione che di volta in volta sarà esercitata guardando il merito dei provvedimenti. Questo è quello che io ho ascoltato e non voglio forzare niente, anche perché il collega Brigandì non ha detto che voterà contro perché sono proposte della Giunta, ma ha detto che si riserva, su quegli atti, di tenere una posizione di chi segnala un elemento serio rispetto a un problema politico esistente.
L'on. Martinat, Segretario regionale di Alleanza Nazionale, afferma riferendosi alle dichiarazioni del Presidente Ghigo: "Se queste fibrillazioni e mistificazioni non cesseranno, Alleanza Nazionale è disposta a trarre tutte le conseguenze politiche del caso, comprese quelle definitive". E il Presidente Galasso, che dice che noi forziamo i termini della discussione, parlando al Presidente Ghigo dichiara - cito testualmente, poi vedremo se il Presidente Galasso smentirà le Agenzie "di essere meno squallidamente irriguardoso sul piano umano". Questo è il linguaggio che l'ANSA, virgolettato, attribuisce al Presidente Galasso.
Naturalmente, si può dire che sono le opposizioni che costruiscono questo clima di tensione politica e che inseguono problemi inesistenti.
Siamo comunque a un fatto: che questa mattina ciascuno di noi ha aperto i giornali e ha letto delle dichiarazioni politiche serie, che aprono evidentemente dinamiche e dialettiche politiche.
Noi non abbiamo chiesto che sia presente il Presidente Ghigo a discutere, anche se - come qualcuno ha detto - ci sono anche problemi di stile, ma prendiamo atto di un fatto: che si sollevano sulla stampa, di fronte all'opinione pubblica, problemi di questa natura e non si viene qui a risponderne e a farvi fronte secondo un atteggiamento che secondo noi non è quello che il Consiglio regionale meriterebbe.
Se voi invece pensate che questo sia il comportamento esemplare, che questo sia il segno di una correttezza politica e - dico di più - sia il segno di una responsabilità e di una capacità di governare una situazione così complessa, questo naturalmente siete liberi di pensarlo, ma ci si potrebbe permettere di dire che vediamo qui un problema seriamente aperto.
Siccome discutiamo di questioni che purtroppo - lo dico con tutto il rispetto per tutte le persone interessate, a partire dall'Assessore D'Ambrosio - non riguardano, per quanto spetta a noi, problemi di persone ma problemi di politiche e di scelte che naturalmente poi trovano nei nomi delle persone anche il modo in cui questi problemi di scelte vengono simboleggiati, come sempre avviene in politica, noi vi diciamo che oggi questa discussione andrà avanti, ma che per i prossimi giorni sono calendarizzate due discussioni che riguardano la sanità piemontese e richiederei veramente, come segno di rispetto delle decisioni alle quali siamo arrivati unitariamente, di non pensare che queste discussioni possono essere spostate o rinviate né di pensare che queste discussioni possano avvenire senza che i problemi politici che con la questione della sanità sono intrecciati, non quelli di poltrone, ma i problemi di direzione di un punto così essenziale della politica della Regione, siano affrontati.
Questo perché almeno rimanga agli atti di questo Consiglio regionale come molti altri rappresentanti della minoranza hanno detto, qual è la nostra opinione su questo punto, quindi nulla che riguardi naturalmente questo provvedimento, sul quale andremo avanti e discuteremo spero arrivando ad una conclusione.
Come avete visto, gli emendamenti che abbiamo presentato sono emendamenti limitati, di metodo, che chiedono una risposta e sui quali si può, secondo noi, arrivare rapidamente ad una conclusione. Penso che non vi giovi - ma naturalmente non voglio dare consigli - negare in un modo così assurdo l'esistenza di un problema politico, di un problema di governo della nostra discussione che emerge così duramente da questa prima giornata che doveva essere segnata, da quanto era stato dichiarato, da un cambio di marcia. Ecco, non vi presentate a questa ripresa del dibattito politico nell'iniziativa consiliare con un cambio di marcia e di passo, ma ripetendo ed aggravando la situazione che abbiamo conosciuto nel corso di questi lunghi, lunghi mesi di difficoltà di lavoro, data non dall'ostruzionismo di nessuno, ma dalle vostre evidenti contraddizioni e difficoltà politiche.



PRESIDENTE

A questo punto, possiamo procedere alla votazione dell'emendamento proposto dai Consiglieri Contu e Chiezzi.
Il parere della Giunta è negativo.
Indìco pertanto la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'emendamento n. 4.4).
Il Consiglio non approva.
Indìco ora la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'art. 4 come emendato.
Il Consiglio approva.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE TOSELLI



PRESIDENTE

Prosegue l'esame dell'articolato.
ART. 5 Ha chiesto di intervenire il Consigliere Riba; ne ha facoltà.



RIBA Lido

Assessore Racchelli, su questo punto abbiamo due questioni che sono state in qualche maniera oggetto di alcuni ragionamenti e rispetto alle quali chiediamo una discussione particolare e una valutazione di merito che ci sembra necessaria per correggere ed integrare su due piani.
In sede di III Commissione noi abbiamo accettato in qualche maniera la discussione sul fatto che potessero essere inseriti degli elementi relativi a nuove edificazioni, questione che in un primo tempo avevamo chiesto fosse decisamente stralciata. Perché? Perché il nostro panorama - è stato ricordato anche nella relazione questa mattina - è costituito da un ingente patrimonio di seconde abitazioni che è necessario utilizzare e immettere sul mercato prima di procedere all'individuazione di interventi a sostegno di nuove realizzazioni, in quanto le nuove realizzazioni, se non sono adeguatamente prefissate e contenute secondo un modulo che deve essere strettamente valutato in relazione alle situazioni locali e comunque non generalizzato e non generalizzabile, prevarrebbero sicuramente come interesse "semplicità della pratica e convenienza dell'operazione" rispetto al più complesso intervento di riordino e riutilizzazione del sistema delle abitazioni già esistenti.
Quindi, mettere, com'è nel testo, ex aequo negli interventi "nuove costruzioni- acquisto" semplicemente finisce per essere fuorviante perch posto sullo stesso piano, è come dire "realizzazione di interventi economici a favore di insediamenti che avvengono comunque nella Regione" e che poi vanno evidentemente tutti a insediarsi dove esistono convenienze storiche.
Quindi, su questo punto credo che sia il momento di riflettere in maniera definitiva su come eliminare o strutturalmente correggere questo tipo di condizione, che in ogni caso, messa così, non può corrispondere all'interesse che invece si persegue, ridefinendo in qualche maniera l'utilizzazione di un patrimonio per il quale, come hanno ricordato diversi colleghi nel dibattito di questa mattina, sono stati sperperati migliaia di miliardi negli anni in cui quei soldi sarebbero stati necessari per creare una vera attività turistica solida, ma in realtà sono state prelevate dall'attività turistica e destinate ad operazioni di altra collocazione e con altra finalità.
Proporremo degli emendamenti successivi e vedremo se lei ritiene di condividere o meno le varie ipotesi. Già in Commissione abbiamo cercato di formulare una proposta, con termini che fossero compatibili e che si inserissero in questo genere di provvedimento.
Noi abbiamo, nel patrimonio architettonico delle nostre vallate, degli ingenti manufatti che riguardano insediamenti alpini storici. Questi insediamenti sono oggi alla mercé delle intemperie, il più delle volte soprattutto per la mancanza di qualsiasi forma di incentivo e di convenienza - abbandonati all'incuria del tempo e al rischio di una perdita totale del manufatto. Però su questi non abbiamo mai potuto creare un'opportunità e una convenienza di qualche genere per il recupero, se non legato all'agricoltura.
Oggi che abbiamo sul tavolo un provvedimento che incentiva il riutilizzo di ciò che è patrimonio architettonico, riteniamo che questo debba essere esteso come opportunità ai villaggi alpini, che hanno dei sistemi architettonici attualmente esistenti ed abbandonati.
Su questo, Assessore, la nostra attesa è particolarmente importante, e credo che lo sia anche per il territorio e per le comunità montane ed alpine. Riteniamo che debba essere inserita ex aequo, con qualche elemento di incentivazione, la possibilità di recuperare, riutilizzare e ripristinare negli elementi estetici ed architettonici originali quel sistema di baite e di costruzioni alpine che possono diventare, insieme ad altra offerta, un elemento di proposta per la realizzazione di case vacanza.
Mi spiego meglio: se noi, oltre a riutilizzare nella Valle di Susa le zone coinvolte dalle Olimpiadi, oltre a recuperare 10 mila alloggi di seconda casa, recuperassimo quattro-cinque borgate attualmente disabitate con le loro caratteristiche originali, è vero che costano di più, ma volete mettere la restituzione in termini di riqualificazione e ricchezza del paesaggio, mettendole a disposizione in un panorama complessivo di un'utenza variegata, come opportunità per consentire anche un diritto o un'opportunità di opzione a chi sceglierà, come utente, di assecondare il nostro programma.
Riteniamo che, per la prima volta, essendoci un'opportunità di questo genere - che noi complessivamente condividiamo - questa non debba escludere quella parte, che è la più antica ed è quella che oltre a diritti ha anche opportunità di essere adeguatamente utilizzata come elemento qualificante.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Muliere.



MULIERE Rocco

Credo che potrebbe aiutare la discussione su questo articolo, se l'Assessore potesse dirci a quanto ammonta la cifra che si vuole impegnare in questa direzione.
E' evidente che sulla questione delle nuove costruzioni, viste le nostre perplessità, anche questo può essere importante, perché da questo si può capire quant'è l'impegno economico e, di conseguenza, anche i nostri emendamenti possono essere sostenuti in un modo o in un altro. Credo che capire quali sono le intenzioni della Giunta per quanto riguarda l'impegno economico in questa direzione possa aiutare la nostra discussione.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

In questo articolo ci sono diversi problemi che riaffiorano. Questa nuova categoria di manufatti dedicati alla ricettività extralberghiera, per la quale si decidono contributi in conto capitale, bisognerebbe inserirla in modo non equivoco, all'interno della normativa urbanistica che regola la gestione del territorio.
Ci sono due piani: un piano è quello delle norme urbanistiche che ciascun Comune ha, che individuano come zone edificabili altre zone. Questa legge inserisce nelle aree residenziali edificabili previste dai Piani Regolatori una categoria di intervento denominata "alloggi vacanze", per la quale prevede erogazione di denaro pubblico.
Voi date contributi per costruire delle residenze, che saranno gestite in un certo modo. Questo avviene all'interno delle aree destinate dai Piani Regolatori ad aree residenziali, però il problema che sollevo è questo. Nei Piani Regolatori le aree destinate a residenza, nelle quali la realizzazione dei manufatti avviene attraverso l'erogazione di contributi pubblici, sono aree individuate come adatte ad accogliere quel tipo di intervento: quello con il contributo pubblico. Sono edilizia sociale edilizia cooperativa, edilizia convenzionata. Di tutto questo qui non si fa cenno.
Noi, senza un'indicazione urbanistica, determiniamo all'interno delle aree residenziali delle zone, nelle quali, senza alcuna indicazione urbanistica, ci saranno dei costruttori e dei proprietari che edificheranno edifici con il contributo pubblico. Secondo me, questo è un problema che può essere risolto almeno nel senso di obbligare il Piano Regolatore del Comune ad individuare le aree da destinare ad alloggi vacanza, perché sono aree su cui c'è un'edilizia speciale ed agevolata. Noi inventiamo un nuovo livello di edilizia agevolata. Propongo che questa edilizia agevolata abbia la statura di essere riconosciuta dentro il Piano Regolatore. Quindi, se si vuole iniziare questo tipo di attività edilizia - e parlo di edilizia nuova sia un'attività che il Comune perimetra intorno a certe aree, e così destina. Quindi, c'è questo intervento critico. Mano a mano che leggiamo questa norma di legge si rafforza in me l'opinione che questa sia tutta aria fritta e strafritta. L'unica cosa che rimarrà di questa legge saranno delle costruzioni che si valorizzeranno nel tempo a prescindere da un regime transitorio che serve unicamente a "pompare" un po' di risorse dei contribuenti nelle tasche dei costruttori. Da questo punto di vista, posso capire che questa maggioranza debba fare riferimento al proprio elettorato e ai propri interessi economici che ritiene di rappresentare. Non mi stupisce che si inventino delle macchine che "mangiano" i soldi dei contribuenti per consentire ai costruttori di edificare edifici con la buona intenzione di gestirli in modo da fornire un'attrezzatura turistica di tipo nuovo per questo comparto economico. E' pura ipocrisia.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Marcenaro.



MARCENARO Pietro

Assessore, mi scusi, intervengo solo per un chiarimento.
Volevo chiedere come mai nel disegno di legge che lei propone non è specificata la parte finanziaria. Si fa riferimento a leggi già esistenti che hanno avuto un loro finanziamento con la legge di bilancio. Siccome stiamo parlando di uno stanziamento per modalità e motivazioni nuove vorrei chiedere se non è il caso di segnalare quali sono e da dove vengono sottratte le risorse liberate a questo fine, per dare un'idea - come chiedeva il Consigliere Muliere - dell'ordine di grandezza del quale stiamo parlando. In questo testo non è indicato nulla in tal senso, naturalmente conta la normativa, ma - come lei sa benissimo - è importante avere una dimensione dell'investimento al quale si pensa per fornire a tutti una possibilità di valutazione della legge.
Chiederei, se è possibile, di completare questo quadro.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Racchelli.



RACCHELLI Ettore, Assessore al turismo

La richiesta formulata dal Consigliere Marcenaro è inserita nell'art.
5, comma 2, dove è specificato che questa legge attinge dai fondi della legge n. 18, la legge che finanzia l'offerta turistica, perché rientra nella tipologia di un tipo di ricettività turistica ed è finanziata come tutte le altre tipologie di ricettività turistica, quindi i residenti, le case vacanze, ecc.
Quest'anno il fondo ha ricevuto complessivamente circa 25/30 milioni di euro. Questa legge rientra in questo discorso complessivo e non introduciamo dei fondi aggiuntivi.



MARCENARO Pietro

Immagino che sia una previsione relativa alle risorse che fino ad oggi sono state utilizzate, ma ci sono delle risorse già impiegate per altre destinazioni. Non vi è indicato alcun aumento di risorse, ma vengono spostate da queste ad altre destinazioni. Suppongo, però, che l'Assessorato abbia fatto una previsione che gli consenta di dire quante delle risorse totalmente esistenti su quel capitolo si può prevedere che siano utilizzate per la modalità alloggi vacanze. Questa è la cosa che ci interesserebbe capire, cioè qual è la previsione che ipotizzate su questo punto.



RACCHELLI Ettore, Assessore al turismo

Le ribadisco che la dotazione finanziaria è quella che esiste sul bilancio approvato, cioè sul capitolo della legge n. 18, ed è destinata al sistema della ricettività nel suo complesso, quindi agli alberghi all'attività extralberghiera, alla residenza turistico-alberghiera, alle case vacanze. Questa è un'ulteriore tipologia di ricettività extralberghiera che crediamo vada a sostituire in parte, a completare la tipologia dell'offerta turistica, per cui attingerà dal fondo previsto nel bilancio di quest'anno - mi pare che sia intorno ai 25 milioni di euro - e non è implementato.
Crediamo che questa ricettività sia alternativa, per esempio, alla ricettività alberghiera. Chi costruisce alberghi in montagna non andrà più in quella direzione, ma seguirà questa nuova tipologia di attività ricettiva.
Siamo certi che sempre più negli anni a venire, soprattutto nelle aree montane e, in prospettiva dell'evento olimpico, nelle aree olimpiche questa tipologia ricettiva sostituirà l'attività alberghiera tradizionale che verrà supportata dai fondi comunitari, dai fondi rurali e da altri fondi, perché sono capitoli già stanziati e non possono essere implementati.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Vaglio, che amplia la replica dell'Assessore Racchelli.



VAGLIO Roberto, Assessore alle politiche per la montagna

Per maggiore chiarezza, devo dire che questa legge ci mette in condizione di attivare delle risorse che l'Unione Europea ha messo a disposizione.
Il fatto di identificare una diversa qualità di ricettività para alberghiera - chiamiamola così - ci consente di mettere in piedi quella misura che avevamo richiesto all'Unione Europea, ma per la quale non avevamo avuto il via libera - mi riferisco al recupero delle borgate.
Sul piano di sviluppo rurale era stata richiesta una misura aperta per il recupero delle borgate montane, limitatamente alle aree in obiettivo. In quella formulazione non era stata ammessa, ma ci era stato anticipato che qualora avessimo trovato una vocazione turistica, avremmo potuto utilizzare i fondi messi a disposizione dal piano di sviluppo rurale anche per questa attività.
Premetto che le risorse che possono provenire dall'Unione Europea in questo periodo di programmazione ne abbiamo ancora a disposizione per una certa entità: siamo nell'ordine - se non ricordo male - di circa 5/6 milioni di euro. Il problema sarà solo l'intensità dell'aiuto, perché non potrà superare il limite del 20-25% dell'ammontare dell'intera operazione di restauro e di recupero, ovviamente rendicontata. Quindi, alle risorse messe a disposizione dall'Assessorato al turismo si possono aggiungere, in quei casi specifici e particolari, delle risorse dell'Unione Europea previste dal piano di sviluppo e da altri documenti di programmazione.



PRESIDENTE

Il dibattito generale sull'art. 5 è terminato. L'Assessore è intervenuto per la replica, possiamo procedere con l'illustrazione degli emendamenti, e solo su questi posso dare la parola. Questa è la procedura.
Siccome sono stati presentati alcuni emendamenti, sono convinto che troverete lo spazio per intervenire.
5.1) Emendamento presentato dal Consigliere Chiezzi: all'art. 5, comma 1, sostituire le parole "di contributi in conto capitale" con la parola "incentivi".
La parola al Consigliere Chiezzi per l'illustrazione.



CHIEZZI Giuseppe

Grazie, Presidente. La spiegazione tiene conto delle osservazioni che ho svolto circa la maglia larga prevista dalla legge in capo a questi contributi e alla convinzione che ho che tali contributi siano incamerati da attività edilizie che, a medio e lungo termine, torneranno esattamente nel solito alveo della valorizzazione edilizia. Pertanto, non meriterebbero alcun provvedimento speciale, così come trattate da questa legge.
L'Assessore ha rifiutato ogni correzione, pertanto questi cosiddetti "alloggi vacanze" potranno essere alloggi qualunque, privi di spazi comuni e di parcheggi. Non si capisce perché, allora, debbano avere contributi in conto capitale. L'emendamento cerca di sfumare questa decisione, proponendo di usare una terminologia meno precisa, più vaga; negli emendamenti successivi si chiederà di definire con delibera del Consiglio regionale in cosa debbano o non debbano consistere gli incentivi.
E', dunque, un emendamento coerente con la sfiducia esplicita nella capacità e anche nella volontà politica di realizzare, in questa forma, un nuovo livello di struttura turistica extralberghiera.
Questa è una legge di favore, ha interessi immobiliari. Grazie.



PRESIDENTE

La Giunta è contraria all'emendamento.
Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'emendamento n. 5.1).
Il Consiglio non approva.
5.2) Emendamento presentato dai Consiglieri Manica, Muliere, Riba Marcenaro, Placido, Suino ed analogo emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi e Contu: la lettera a) del comma 1 è abrogata.
La parola al Consigliere Muliere per l'illustrazione.



MULIERE Rocco

Questo emendamento, Presidente e Assessore, riguarda uno dei punti fondamentali del provvedimento: le opere di costruzione di complessi residenziali, cioè la costruzione di nuove strutture residenziali.
Lo abbiamo detto questa mattina nel dibattito generale: i nostri dubbi su questo punto sono evidenti, tanto più che ci stiamo rivolgendo a tutto il territorio piemontese, mentre noi vorremmo privilegiare, in questa fase, le zone interessate dalle Olimpiadi.
Le perplessità sono emerse anche dagli interventi di altri colleghi.
Abbiamo presentato questo emendamento e, in subordine, un altro emendamento, perché riteniamo che l'attenzione che si deve avere nell'approvare questa legge sia quella di rivolgersi soprattutto al recupero del patrimonio immobiliare già esistente.
Si può anche considerare l'aspetto delle nuove costruzioni, ma in una logica che dobbiamo appunto rivedere e discutere.
Ad esempio, riguardo alla norma relativa al periodo successivo, cioè i dieci anni, abbiamo proposto che si arrivi a venti anni, perché vogliamo salvaguardare gli interventi in modo che riguardino e vengano destinati agli alloggi vacanza, non solo in una fase temporanea molto breve, per poi destinarli ad altre operazioni di carattere immobiliare.
Questo è il motivo per cui le nostre perplessità sono molto forti rispetto all'articolo in questione.
Assessore, avrà visto che abbiamo presentato, in subordine, un altro emendamento; vorremmo conoscere la sua opinione in merito.



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE COTA



PRESIDENTE

Diamo atto che sull'abrogazione della lettera a) ci sono due emendamenti identici: uno presentato dal Consigliere Muliere ed altri l'altro presentato dai Consiglieri Chiezzi e Contu.
Adesso interverrà il Consigliere Placido, poi il Consigliere Chiezzi.
Prego, Consigliere Placido.



PLACIDO Roberto

Grazie, Presidente. Ne approfitto per riprendere l'intervento del collega Marcenaro, a cui l'Assessore ha dato una risposta che in parte ritengo non completa, nel senso della curiosità, che era anche mia.
Se l'Assessore potrà gentilmente fornire una risposta, la domanda era questa: all'interno della legge n. 18, quante risorse pensa l'Assessore possano essere destinate su questo singolo provvedimento? Questa era la curiosità che avevo e che continuo ad avere.
Venticinque milioni di euro sulla legge n. 18, ma quanti pensa di destinarne su questo provvedimento? Venendo all'emendamento presentato, volevo riprendere alcune cifre perché danno l'idea e giustificano la decisione di presentare gli emendamenti.
Nella provincia di Torino, l'offerta delle seconde case è di dieci volte superiore a quella delle strutture alberghiere; stiamo parlando di 300 mila posti letto, utilizzati 20/25 giorni all'anno, come è già stato ribadito questa mattina. Questo riguarda anche il Verbano Cusio Ossola, in cui un terzo dell'offerta riguarda le seconde case: 33% contro l'11% della provincia di Novara, 14% di Torino, 29% di Cuneo (e il Verbano Cusio Ossola rientra nelle prime dodici province italiane per disponibilità di seconde case).
Per certi versi è clamoroso il caso della provincia di Cuneo dove, a fronte di richieste non esaurite di pernottamenti nelle località di Limone Artesina e Prato Nevoso, quasi i due terzi delle richieste non sono state soddisfatte nella stagione invernale, a fronte di 20 mila posti letto nelle seconde case. Questo è il panorama: un numero incredibile di posti letto nelle seconde case, con una carenza di offerta nelle strutture alberghiere.
Condividiamo il fatto che questa legge, che va incontro ad un utilizzo e lo voglio ripetere, in modo da trovare un punto di incontro e di condivisione con l'Assessore Racchelli - sia anche un problema culturale.
Ci sono regioni italiane, l'Alto Adige in particolare, che, rispetto a diversi "Bed and Breakfast" o ospitalità all'interno (non solo delle seconde case, ma anche nella casa propria), sono decisamente più avanti della realtà piemontese.
Se questa legge che noi condividiamo, pur se arrivata in ritardo risponde a queste necessità, facciamo fatica a pensare che in una realtà alpina, dove strutturalmente la presenza di edifici di abitazione sono evidenti, si voglia destinare una parte delle risorse (che mi auguro che l'Assessore, all'interno della legge n. 18, sia in grado di indicarci quali risorse utilizzare su questo provvedimento) verso case di nuova costruzione.
Sulla legge che condividiamo c'è una certa contraddizione: se il problema è quello di facilitare l'utilizzo delle seconde case, che sono in un numero così rilevante, perché distogliere delle risorse utili (e mi auguro che ci dica quante) su case ed alloggi di nuova costruzione? Queste sono le motivazioni principali che ci hanno portato a presentare l'emendamento all'art. 5, in cui si chiede la soppressione della lettera a) del comma 1.
Mi auguro anche che l'Assessore risponda alla mia curiosità, sostenuta anche dal collega Marcenaro.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

La lettera a) qualifica politicamente il segno della legge e la conservazione di tale lettera vale tutta l'opposizione a questo disegno di legge. E' semplicemente vergognoso che, a fronte di argomentazioni, che spesso si sentono ripetere sulla necessità di gestire il nostro territorio in modo equilibrato, oculato e con scarso consumo delle risorse del suolo si inventino poi leggi che danno un colpo di acceleratore, con l'aiuto di risorse pubbliche, ad interventi di nuova edificazione di alloggi da destinare al turismo, quando di alloggi destinati al turismo ne abbiamo già troppi.
Una legge che conserva, come penso farà l'Assessore respingendo i nostri emendamenti, la tipologia di contributo legato alla nuova costruzione, presenta se stessa, presenta la propria scelta volgare che si trasformerà in una volgarità del territorio della quale i piemontesi sapranno a chi dire grazie: all'Assessore Racchelli e alla sua Giunta.
Aiutare un'attività costruttiva con incentivi in questo modo, per un settore per il quale non ce n'è alcun bisogno, significa dare la stura a qualche appetito, che evidentemente ha avuto la forza ideologica ed economica di ottenere dalla Regione Piemonte una destinazione di risorse di questo genere.
Con queste parole cerco di segnalare, con chiarezza, come sia un intervento nemico di una sana gestione del territorio; sapremo a chi dire grazie quando vedremo, sulle colline, sui versanti e sulle montagne nascere, con il contributo pubblico, orrendi complessi edilizi solo perch c'era una legge buonista che affermava che quegli alloggi erano alloggi chiamati "alloggi vacanze", che si affiancheranno alle altre migliaia e migliaia di alloggi vacanze esistenti che continueranno a rimanere vuoti.
Saranno posti in votazione non so se entrambi gli emendamenti o se verranno unificati; respingendo questo emendamento, e quindi conservando in questa legge l'idea di dare contributi a costruzioni nuove, sarà l'elemento chiarificatore di questa proposta, come una proposta che di certo nuocerà all'ambiente e al territorio piemontese.



PRESIDENTE

La Giunta esprime parere contrario.
Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'emendamento n. 5.2).
Il Consiglio non approva.
5.3) Emendamento presentato dal Consigliere Chiezzi: all'art. 5, comma 1, punto 1, lettera a), aggiungere al fondo le parole "nel Piano regolatore comunale".
La parola al Consigliere Chiezzi per l'illustrazione.



CHIEZZI Giuseppe

La proposta è che questi nuovi complessi residenziali siano identificati, in Piano regolatore, come alloggi vacanza, in modo tale che ciascun Comune possa decidere quali zone del proprio territorio siano quelle adatte a quel tipo di insediamento. Un insediamento particolare legato alla mobilità turistica, quindi si possono scegliere, nell'ambito del territorio, le parti più adatte. Se non è così, una zona residenziale vale l'altra. In questi alloggi vogliamo fare del turismo o solo della speculazione immobiliare? Se vogliamo fare turismo, bisogna che ogni Comune rifletta dove, sul proprio territorio, si può fare questo tipo di turismo e dove no. Se non scriviamo questo, qualunque zona residenziale, in qualunque parte del territorio del Comune, sarà, sulla base di un interesse speculativo oggetto di una transizione immobiliare, della richiesta di licenza, ecc.
Scriviamo almeno che i Comuni destinino delle aree di nuova edificazione ad alloggi per vacanze, altrimenti capiterà che, nella peggiore area dal punto di vista paesistico, dal punto di vista della "godibilità" di un ambiente dal punto di vista dell'utilizzazione residenziale, nell'area più marginale solo perché certe convenienze economiche hanno trovato la quadra, si costruirà lì invece che da un'altra parte.



PRESIDENTE

La Giunta esprimere parere contrario.
Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'emendamento n. 5.3).
Il Consiglio non approva.
5.4) Emendamento presentato dai Consiglieri Manica, Muliere, Riba Marcenaro, Placido e Suino: la lettera c) del comma 1 è abrogata.
La parola al Consigliere Muliere.



MULIERE Rocco

Ritiriamo l'emendamento perché abbiamo presentato una norma finale che si ricollega e lo riprende.



PRESIDENTE

Ritirate anche quello successivo, alla lettera c), comma 1, con il quale sono aggiunte le parole "già esistenti al momento dell'approvazione della presente legge"? La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

No, sono favorevole all'abrogazione.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi



CHIEZZI Giuseppe

Consigliere Muliere, questa cosa evidenzia la volontà della legge di regalare dei soldi. Dire "senza porre alcuna condizione" che si danno contributi per acquistare unità immobiliari, "senza alcuna condizione" significa che si daranno dei soldi in più, per fissare un livello di valore dell'unità immobiliare, svincolato da qualsiasi criterio.
Si danno contributi per un acquisto, ma a quale prezzo? E' notorio che il valore degli immobili è un valore assolutamente virtuale ed astratto; il valore dell'immobile è il valore che si riesce a spuntare nel momento in cui c'è qualcuno che lo paga questo valore, non esiste il valore di un immobile.
Il valore di un immobile è la somma dei mattoni, ma la somma dei mattoni è arcinota. Se fosse quello il valore dell'immobile, non ci sarebbe da discutere, ma il valore dell'immobile è la somma del valore dei mattoni più il valore del suolo, ma il valore del suolo dipende da tante cose che sono immateriali. Il valore di un immobile è quello che l'atto di compravendita fissa. Non c'è nulla di più aleatorio del valore di un immobile e non c'è nulla di più aleatorio nelle zone turistiche che oggi sono di moda e domani non lo saranno più.
Noi diciamo che diamo soldi a chi acquista, ma chi acquista a che prezzo? Diamo dei soldi per acquistare ad un prezzo ancora superiore? Per riconoscere un valore alto addirittura spostato sui limiti del mercato addirittura che travalica una media di mercato che si può verificare? Come minimo bisognerebbe dire che se si danno contributi di acquisto questi contributi sicuramente non dovrebbero premiare delle rendite o peggio ancora, delle rendite esagerate. Questo elemento è veramente un altro elemento che denota la volontà di far fronte a promesse elettorali.
Scrivere un articolo di questo genere è quasi toccare il fondo della decenza politica.



PRESIDENTE

L'emendamento n. 5.4) è pertanto ritirato.
Veniamo all'emendamento n. 5.5) che il Consigliere Chiezzi ha presentato uguale a quello dei Consiglieri Manica ed altri.
I Consiglieri Manica ed altri hanno dichiarato di ritirarlo perché lo presentano come norma finale.
Presentato qui, questo emendamento, si riferirebbe non a questa legge ma alla legge n. 31/85. E' un fatto tecnico.
Indìco pertanto la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'emendamento n. 5.5), analogo all'emendamento n. 5.4) e fatto proprio dai Consiglieri Chiezzi e Contu.
Il Consiglio non approva.
5.6) Emendamento presentato dai Consiglieri Manica, Muliere, Marcenaro Placido e Suino: alla lettera c) del comma 1 sono aggiunte le parole "già esistenti al momento dell'approvazione della presente legge".
Tale emendamento è ritirato.
5.7) Emendamento presentato dal Consigliere Chiezzi: all'art. 5, comma 1, lettera c), dopo la parola "immobiliari", aggiungere le parole "esistenti alla data di approvazione della presente legge".
Tale emendamento è ritirato.
5.8) Emendamento presentato dai Consiglieri Riba, Muliere, Ronzani e Placido: aggiungere una lettera dopo il punto 1/c: "c bis) acquisto, affitto, ristrutturazione, adattamento di complessi o porzione di complessi abitativi alpini costituenti borgate storiche in tutto o in parte disabitate con perfetta conservazione o ripristino delle caratteristiche originali esterne delle abitazioni da destinare ad alloggi vacanze, ai sensi della presente legge".
Consiglieri, lo diamo per illustrato?



PRESIDENTE

CHIEZZI Giuseppe (fuori microfono)



PRESIDENTE

Lo può rileggere?



PRESIDENTE

L'emendamento chiede di aggiungere un punto 1/c bis, che recita: "Acquisto, affitto, ristrutturazione, adattamento di complessi o porzione di complessi abitativi alpini costituenti borgate storiche in tutto o in parte disabitate con perfetta conservazione o ripristino delle caratteristiche originali esterne delle abitazioni da destinare ad alloggi vacanze, ai sensi della presente legge".
Il problema è nel termine "affitto". Il contributo non lo possiamo dare per l'affitto qui, posto che dobbiamo togliere "affitto", perché sia organico rispetto...



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Mi preoccupo solo dell'emendamento, non del fatto se sia giusto o sbagliato, della ratio; poi, se è giusto o sbagliato è un altro problema.
Possiamo togliere la parola "affitto", Consigliera Manica? Se togliete la parola "affitto" ha un senso; poi, che sia giusto o sbagliato è un altro problema.


Argomento: Varie

Saluto alla delegazione della Contea di Salt Lake City


PRESIDENTE

Faccio un saluto a nome di tutta l'assemblea alla delegazione della Contea di Salt Lake City, che è stata ricevuta pochi minuti fa dal Vicepresidente Riba: benvenuti in Consiglio regionale.


Argomento: Strutture ricettive (albergh., extra-albergh., campeggi e villaggi, classif., vincolo) e strutture e impianti turist.

Esame disegno di legge n. 397: "Potenziamento della capacità turistica extralberghiera. Modifiche ed integrazioni alla L.R. n. 31/85 (Disciplina delle strutture extralberghiere)" (seguito)


PRESIDENTE

Consigliere Muliere, può avvicinarsi un attimo? Diamo atto che i proponenti hanno ritirato il termine. L'emendamento è stato riformulato togliendo la parola "affitto" per coerenza interna con il resto del provvedimento.
Diamone atto anche a verbale. Questo vale come interpretazione autentica in caso di controversie sull'applicazione della presente legge: gli immobili di cui a questo emendamento devono considerarsi aventi le caratteristiche già specificate dai precedenti articoli approvati.
Con queste precisazioni il parere della Giunta è favorevole.
Indìco pertanto la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'emendamento n. 5.8) come modificato.
Il Consiglio approva.
5.9) Emendamento presentato dal Consigliere Chiezzi: all'art. 5, il comma 2 è soppresso e sostituito da "I contributi sono concessi con deliberazione del Consiglio regionale".
Consigliere Chiezzi, l'emendamento da lei consegnato alla Presidenza per essere ammissibile, secondo me necessita quanto meno di una specificazione. Sarebbe logico che lei lo presentasse come articolo finale.



PRESIDENTE

CHIEZZI Giuseppe (fuori microfono)



PRESIDENTE

Non è una deroga, è un'altra procedura.



PRESIDENTE

Sì, però per introdurre un'altra procedura lo deve mettere come articolo finale, perché è solo per questa legge, non per la legge n. 31.



PRESIDENTE

CHIEZZI Giuseppe (fuori microfono)



PRESIDENTE

E' solo per gli alloggi vacanze.



PRESIDENTE

Esatto.



(Commenti fuori microfono del Consigliere Chiezzi)



PRESIDENTE

Va bene "I contributi di cui agli alloggi vacanze sono concessi con deliberazione del Consiglio regionale"? L'Assessore Racchelli esprime parere contrario.
Indìco pertanto la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'emendamento n. 5.9) come modificato.
Il Consiglio non approva.
5.10) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi e Contu: all'art. 5, il comma 2 è sostituito con: "Gli incentivi, di cui agli alloggi vacanze, saranno definiti con deliberazione del Consiglio regionale".
Tale emendamento è ritirato.
5.11) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi e Contu: all'art. 5, il comma 3 è soppresso.
L'Assessore Racchelli esprime parere contrario.
Indìco pertanto la votazione palese, mediante procedimento elettronico, su tale emendamento.
Il Consiglio non approva.
5.12) Emendamento presentato dai Consiglieri Riba, Muliere e Placido: dopo il punto 4, è aggiunto il seguente punto 5: "I finanziamenti per le nuove costruzioni di cui al comma 1, lettera a) non possono annualmente superare il 20% delle somme complessivamente destinate agli interventi previsti dal presente articolo".
Su tale emendamento la Giunta ha espresso parere contrario.
La parola al Consigliere Muliere.



MULIERE Rocco

Penso che abbiamo dato una possibilità alla Giunta di approvare una legge che segua un criterio, rispetto al quale si poteva trovare un accordo da parte di tutto il Consiglio.
L'atteggiamento dell'Assessore, che ha espresso parere contrario a questo emendamento, è un fatto che noi giudichiamo non solo negativo, ma anche grave.
Se l'intento prevalente di questa legge era quello di recuperare il patrimonio immobiliare già esistente, si trattava di limitare il finanziamento per quanto riguarda le nuove costruzioni, e destinarlo soprattutto al recupero e alla ristrutturazione del patrimonio immobiliare già esistente.
Visti i dati emersi nei numerosi interventi, non vedo perch l'Assessore debba esprimere un parere contrario a questo emendamento. Noi diciamo: "Destiniamo il 20% dell'ammontare complessivo destinato all'art. 5 per le nuove costruzioni; il restante, cioè l'80%, al recupero e alla ristrutturazione del patrimonio immobiliare già esistente".
Mi pare una proposta sulla quale possiamo trovare un'intesa da parte di tutto il Consiglio. Esprimere un parere negativo in questo modo ci pare sbagliato, e giudichiamo negativamente l'atteggiamento dell'Assessore.
Non abbiamo fatto una battaglia ostruzionistica sulla questione, nel senso di abrogare la lettera a) del comma 1. Siamo andati al voto, per abbiamo ritenuto preventivamente di presentare un emendamento in subordine.
Lei, Assessore, lo aveva già letto e ci pareva che si potesse trovare un'intesa. Invece rimaniamo sorpresi dal giudizio della Giunta.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Ronzani.



RONZANI Wilmer

La ratio di questo provvedimento è quello di riconvertire il patrimonio edilizio esistente adibito a seconda casa, per fare in modo che quel patrimonio, che oggi viene sotto utilizzato in quanto seconda casa, possa viceversa diventare offerta ricettiva extralberghiera. Questo è il punto.
Ora, se noi vogliamo raggiungere questo obiettivo, dobbiamo fare in modo che la legge sia coerente con tale obiettivo, anche per ragioni temporali, perché quel tipo di intervento, cioè il primo, quello che recupera e riconverte il patrimonio esistente, è quello che può produrre per il nostro territorio risposte immediate. Quindi, può consentirci di fare quella politica turistica, della quale parla l'Assessore, non fra due o tre anni, ma oggi. Può essere il 25%, anziché il 20%, ma non vi è dubbio che sia necessario immaginare un riparto delle risorse.
L'Assessore ha fatto riferimento alla Spagna, alla Francia e ad altri Paesi, ed è esattamente quel tipo di esperienza che dobbiamo valutare. In quei Paesi hanno dato l'incentivo a coloro che, avendo una seconda casa hanno lavorato per metterla a disposizione; con ciò consentendo di offrire un'offerta ricettiva alla popolazione, che è fondamentale.
Se non poniamo questo vincolo, facciamo un errore, secondo me, perch contraddiciamo lo spirito e la ratio della legge, e mettiamo sullo stesso piano gli interventi per riconvertire il patrimonio esistente con gli interventi per costruire ex novo un patrimonio. Non penso che sia questo il nostro obiettivo in questo momento. Non lo escludo, ma il legislatore avrà pure il diritto di indicare una priorità, di stabilire cosa vuole privilegiare in questo momento.
Su questo non ho dubbi, cioè sul fatto che dobbiamo incentivare l'utilizzo del patrimonio esistente.
Per queste ragioni, parlando in dissenso dal mio Gruppo, ho ritenuto di dover prendere la parola per dire che l'atteggiamento dell'Assessore mi sembra davvero fuori dal mondo.



PRESIDENTE

Assessore, questo emendamento non è stato illustrato, e lei ha dato il parere. Tecnicamente c'è stata la dichiarazione di voto.
Non è più possibile replicare, possiamo soltanto votare. Questo è previsto dal nostro Regolamento.



RIBA Lido

Chiedo cinque minuti di sospensione.



PRESIDENTE

Glieli accordo, così in questo modo rispettiamo il Regolamento e le modalità di discussione.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 18.09 riprende alle ore 18.28)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Secondo il principio del silenzio-assenso, l'Assessore ha dato parere favorevole.
Quindi, l'emendamento viene così riformulato: "I finanziamenti per le nuove costruzioni di cui al comma 1, lettera a) non possono annualmente superare il 25% delle somme complessivamente destinate agli interventi previsti dal presente articolo".
La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Presidente, se ho capito bene, a seguito di una trattativa che non mi ha coinvolto, giunge or ora in Consiglio regionale un emendamento con il quale si propone di limitare al 25% dei finanziamenti disponibili quelli da destinare alle nuove costruzioni.
Presidente, siamo all'emendamento aggiornato dai colleghi Riba e Muliere e sul quale la Giunta ha espresso parere positivo? Stiamo discutendo questo punto? Voglio congratularmi per l'esito positivo della trattativa, che di certo non sarebbe andata a buon fine se avessi partecipato anch'io. Mi sono adeguatamente allontanato da ogni ipotesi che potesse prevedere un compromesso di questo tipo, cioè a vantaggio di chi comunque lucrerà su questa norma.
Devo dire che, approvata questa legge, domani ci sarà un cittadino, un imprenditore che cercherà di mettere le "gambe" a questa norma, perch guardandosi intorno, si rivolgerà al proprietario di un immobile o di un terreno e dirà: "Vi è una legge che mi consente di costruire degli alloggi vacanza". L'imprenditore, visto il terreno - supponiamo sia una nuova costruzione - chiederà al proprietario il prezzo del terreno, chiedendo quali vantaggi presenta il terreno, in che posizione è situato, se è dotato di servizi vicini, ecc., iniziando una contrattazione di vendita. Il compratore condurrà la trattativa in suo favore e il venditore farà l'identica cosa, non riuscendo a mettersi d'accordo e a chiudere con un contratto. Il venditore si accorge - non lo sapeva prima - che il compratore ha in mano una borsa piena di soldi, non suoi. A questo punto il venditore dirà: "Continuiamo a litigare sulla lira, ma acquisti il mio terreno con il contributo di soldi pubblici. Hai una borsa piena di soldi che non sono neppure tuoi, ma non riusciamo a giungere ad un accordo che determini quale valore fissare a questo atto di compravendita".
Capite che questo tipo di trattativa è fuori mercato e tenterà inevitabilmente a spingere verso l'alto il valore riconosciuto al contratto, perché una delle due parti contraenti opera con soldi non propri, cioè dei contribuenti.
Chiudo questa parentesi per esprimere parere negativo. Ringrazio i colleghi che hanno, comunque, temperato la voglia del centrodestra di liberare tutti. Volevo segnare che la struttura del ragionamento è errata alla radice e altererà le condizioni di mercato negli atti di compravendita relativi a questa legge. E' un regalo alle rendite immobiliari.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'emendamento n. 5.12) come riformulato.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sull'art. 5 come emendato.
Il Consiglio approva.
ART. 6 6.1) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi e Contu: all'art. 6, comma 1, il punto 1 è soppresso e sostituito con "I soggetti beneficiari dei contributi sono individuati con deliberazione del Consiglio regionale".
La Giunta esprime parere contrario.
La parola al Consigliere Marcenaro.



MARCENARO Pietro

Siccome questo è un testo legislativo, per cortesia, Assessore, pu indicare con precisione cosa intende per piccole e medie imprese?



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Racchelli.



RACCHELLI Ettore, Assessore al turismo

Le piccole e medie imprese sono definite per legge e, soprattutto, sono definite da una norma della Comunità Economica Europea che stabilisce dei criteri e dei parametri relativi agli occupati e ai fatturati, nel senso che non si può superare una soglia di contributi; infatti, per le piccole imprese non è superiore al 15% a fondo perso e per le medie imprese diventa...



(Intervento fuori microfono del Consigliere Marcenaro)



RACCHELLI Ettore, Assessore al turismo

L'azienda immobiliare che ha solo un dipendente è una piccola impresa.



PRESIDENTE

Prendo atto che vi è stato questo riferimento alle normative.
Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'emendamento n. 6.1).
Il Consiglio non approva.
6.2) Emendamento presentato dai Consiglieri Manica, Muliere, Riba Marcenaro, Placido e Suino.
al comma 1, le parole "o di nuova edificazione" sono abrogate.
Tale emendamento è superato.
Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sull'art. 6.
Il Consiglio approva.
ART. 7 7.1) Emendamento presentato dai Consiglieri Muliere, Riba, Manica e Placido: al comma 1, le parole "dieci anni" sono sostituite dalle parole "venti anni".
La Giunta esprime parere contrario.
Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, su tale emendamento.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sull'art. 7.
Il Consiglio approva.
ART. 8 8.1) Emendamento presentato dai Consiglieri Muliere, Placido, Ronzani e Suino: al comma 1, le parole "nonché sull'effettiva attivazione ad esercizio della struttura ad uso turistico" sono sostituite dalle parole "la Regione svolge altresì verifiche sull'effettiva attivazione ed esercizio della struttura ad uso turistico avvalendosi dell'attività di controllo prevista all'art. 18 quater, comma 4".
La Giunta esprime parere favorevole.
Indìco pertanto la votazione palese, mediante procedimento elettronico, su tale emendamento.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sull'art.8 come emendato.
Il Consiglio approva.
ART. 9 Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, su tale articolo.
Il Consiglio approva.
ART.10 Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, su tale articolo.
Il Consiglio approva.
ART. 11 Chiede di intervenire il Consigliere Chiezzi; ne ha facoltà.



CHIEZZI Giuseppe

Grazie, Presidente. Mi appello al Presidente del Consiglio: Presidente c'è un limite a tutto! Sinora abbiamo discusso di una legge che istituisce una nuova tipologia di strutture extralberghiere; benissimo o malissimo questo abbiamo fatto. Chiudiamola lì, Presidente! Abbiamo istituito gli alloggi vacanze, abbiamo istituito i contributi, d'ora in avanti il turismo potrà essere esercitato anche con gli alloggi vacanze! E invece no, Presidente del Consiglio! Arrivati a questo punto si introduce un argomento che nulla ha a che fare con gli alloggi vacanze cioè diventa l'introduzione forzosa di un tema che potrebbe essere tema affiancato da altri mille elementi di novità, in altri settori.
Cosa c'entra il fatto, previsto dall'art. 11, di inserire per le strutture alberghiere, che nulla hanno a che fare con gli alloggi vacanze la norma che d'ora innanzi gli alberghi potranno anche, negli sgabuzzini infilare un letto perché viene diminuita la superficie necessaria per considerare una stanza d'albergo una stanza, o il fatto che nelle stanze in cui si dormiva in due adesso si può dormire in tre? Cosa c'entra la norma che riduce la superficie degli alberghi necessaria per istituire una stanza? E' altro provvedimento! Cosa c'entra con gli alloggi vacanze? L'Assessore, se vuole, prenda la legge sugli alberghi e faccia un provvedimento ad hoc.
Vede che i pericoli che io scorgo in questa legge vengono fortificati da questo elemento? Qui si vuole mollare tutto, qui si malmena il Piemonte, si malmenano gli alberghi e i turisti, con delle furbate all'art. 11 si introducono temi che nulla hanno a che vedere con gli alloggi vacanze! Questo disturba anche dal punto di vista dello stile. Si vuole dire che negli alberghi d'ora innanzi si potrà vivere peggio? Si prenda almeno il filone degli alberghi e lo si tratti in modo organico e non così, di fretta, introducendo la piccola norma seminascosta, di cui magari non ci si accorge neppure perché riguarda l'ultimo articolo di una legge che parla d'altro! Questa è anche una scorrettezza istituzionale, perché io non dico che adesso le superfici degli alberghi siano corrette, ma allora si venga in Consiglio con un provvedimento che tratti in modo organico il tema.
Gli alberghi, così come sono normati, funzionano o no? Bisogna cambiare qualcosa o no? In questo senso, si potrebbe anche discutere, ma veder inserire al fondo di una legge una norma che nulla ha a che fare con la legge che abbiamo discusso, dispiace veramente. Grazie.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Racchelli.



RACCHELLI Ettore, Assessore al turismo

Mi permetto di intervenire - non lo avrei fatto e avrei lasciato parlare il collega Cattaneo - per dire al Consigliere Chiezzi che il rispetto istituzionale o il rispetto della forma l'abbiamo avuto fino in fondo.
Le spiego perché forse lei non è informato ed è giusto che abbia le informazioni corrette: questa è una modifica alla legge n. 31 della Regione Piemonte, la legge che regola e definisce i criteri delle varie tipologie ricettive della Regione Piemonte.
La Regione Piemonte è l'unica Regione italiana che non ha recepito una modifica di carattere nazionale rispetto alla dimensione delle stanze perché non lo ha fatto negli anni passati, ponendo i nostri imprenditori nella condizione di non avere le stesse opportunità sul mercato che hanno gli altri imprenditori italiani del settore alberghiero. Infatti, non essendo stata applicata questa norma, i parametri di riferimento sono notevolmente superiori.
Poiché questa è la legge n. 31, è giusto inserire una modifica a tale legge e dare anche agli imprenditori piemontesi la possibilità di usufruire di una norma di carattere nazionale, equiparandoli a tutti gli imprenditori italiani del settore...



(Commenti fuori microfono del Consigliere Chiezzi)



RACCHELLI Ettore, Assessore al turismo

E' comunque all'interno di una normativa della legge n. 31.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cattaneo.



CATTANEO Valerio

Grazie, Presidente. Riguardo alla questione del metodo e del merito: sotto l'aspetto del metodo, quando si tratta di una legge strutturale su una tipologia, forse può essere condivisibile, da un certo punto di vista l'affermazione del collega Chiezzi; certamente, diventa difficile smontare questa sua convinzione e tesi.
Ritengo sia estremamente utile riportare nell'alveo della materia confrontandoci nel merito, la questione che giustamente e puntualmente la Giunta regionale ha introdotto in questa legge, che ha come obiettivo generale, al di là che si tratti per lo più delle strutture extralberghiere, quello di mettere il Piemonte in condizione di arrivare pronto al grande evento delle Olimpiadi, quindi avere gli alberghi in linea con le esigenze del mercato e fare bella figura, rendendo competitiva la propria offerta turistica sul mercato.
Ricordava bene e puntualmente l'Assessore Racchelli: quando è stato disciolto il Ministero del Turismo e dello Spettacolo ed è stata istituita la direzione presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, sono state trasferite le competenze alle Regioni. Negli anni successivi, l'unica Regione che non si è adeguata alle norme non solo nazionali, ma addirittura internazionali, perché prima dell'adeguamento delle Regioni, rispetto ad una norma nazionale, vi è stato l'adeguamento della norma nazionale rispetto ad una norma europea che discende dal mercato, vera tutela del consumatore. Mi spiego meglio: se è prevista la riduzione del 25% (o fino al 25%), la camera doppia è di 14 metri quadri e quindi potrebbe diventare al massimo, di circa 11 metri e 50; questo lo potrebbe fare l'albergatore di montagna a due stelle, che intacca di qualche centimetro quadrato la superficie della camera per introdurre un bagno, ma la camera resta, per questioni tecniche, di 13 metri e 75. Siccome, poi, mancano 25 cm per avere assegnati due posti letto (tanto poi gli albergatori lo fanno lo stesso abusivamente), alla fine, è classificata come camera singola. Se invece questo tipo di intervento avviene in un albergo di Torino a cinque stelle state tranquilli che la camera potrà essere classificata, una doppia da 12 metri e 50. Comunque, indipendentemente dal prezzo, non la venderanno mai perché il mercato spietato dice: "Sì, la camera sarà doppia, la camera sarà a norma di legge, però non è una camera di quella categoria, non è una camera che ha quelle caratteristiche, non è una camera che può trovare un punto di incontro fra la domanda e l'offerta, rispetto alla qualità e alle aspettative del cliente".
In buona sostanza, se un Paese come l'Italia ha ritenuto di recepire quello che è già stato attuato in altri undici Paesi europei (perché in allora l'Unione Europea era costituita da dodici Paesi), e diciannove Regioni su venti lo hanno recepito, Piemonte escluso, secondo me - mi permetta e mi scusi, Assessore - siamo già fortemente in ritardo. Ben venga, quindi, la norma che semplicemente adegua il Piemonte ad un sistema mercato dell'offerta turistica dell'Europa e del Paese. Si è introdotta la norma anche perché si parla di un piccolo aggiustamento e di piccole possibilità che spesso sono necessarie all'albergatore nella ristrutturazione. Non vedo né sgarbo istituzionale né tanto meno (e non me ne voglia il Consigliere Chiezzi, al quale ho riconosciuto che la tesi pu essere condivisibile dal suo punto di vista) nulla di male. Non si tratta di uno stravolgimento della legge, oppure in un sistema-mercato legislativo e normativo del settore non previsto in altri Paesi dell'Unione Europea.
Se non è così posso capire che la Giunta regionale, e nella fattispecie l'Assessore Racchelli, farebbe un atto di prepotenza o un grande sgarbo istituzionale, perché avrebbe introdotto la "furbata" (com'è stata definita) agganciandosi, solo grazie al Regolamento, ad un provvedimento che, tutto sommato, sembra solo, in apparenza, parlare di altre cose.
Credo che non sia necessario, per l'adeguamento ad una situazione che appartiene ad altre diciannove Regioni e per recepire una direttiva nazionale, fare un provvedimento ad hoc.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Prima affermavo di essere un po' rammaricato dell'introduzione, quasi di nascosto, di una norma dentro una legge che non la riguarda, ma adesso sfogliando con attenzione la relazione della Consigliera Nicoletta Albano e devo far notare che la relatrice ha abbandonato i nostri lavori - il fatto di non avere visto la norma, se non sbaglio, è anche dimostrato nel punto in cui la relazione, parlando dell'art. 11, parla di tutt'altro. Non segnala che non si modifica più la legge n. 31, ma si modifica la legge n.
34 che parla degli alberghi. Nella relazione svolta in Consiglio, quindi non si cita l'articolo con il quale si recepisce la norma. Non contesto in punto di contenuto, contesto il fatto che si facciano modifiche alla legge sulle strutture alberghiere, da parte di una legge che non tratta tali strutture.
Contesto anche un altro fatto, Consigliere Cattaneo: mi pare che nel settore alberghiero l'unico aspetto che non funziona non sia questo.
Possibile che affrontando il discorso degli alberghi, l'unica cosa necessaria al settore è ridurre gli spazi per gli utenti? Non penso. Penso che sarebbe stato bene affrontare l'insieme dei problemi degli albergatori.
Comunque, Presidente, nella relazione non è citato questo articolo, oppure è citato sotto altra numerazione.



PRESIDENTE

Sì, è citato l'articolo, c'è stato uno scambio...



CHIEZZI Giuseppe

Se volesse spiegare solo...



PRESIDENTE

Sì. C'è stato un errore di battitura, comunque mi confermano che questo articolo è stato esaminato e votato dalla Commissione, dunque non ci sono problemi dal punto di vista della legittimità.
Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sull'art.
11.
Il Consiglio approva.
Emendamento presentato dai Consiglieri Muliere, Ronzani e Placido: è introdotto l'art. 11 bis: "L'acquisto di unità immobiliari da destinare ad alloggi vacanza, previsto dall'art. 18 quinques della legge regionale 15 aprile 1985 n. 31, così come introdotta dall'art. 5, è finanziabile qualora l'immobile risulti già esistente alla data di entrata in vigore della presente legge".
La parola al Consigliere Muliere per l'illustrazione.



MULIERE Rocco

Vogliamo precisare il fatto che si dia la possibilità di finanziare l'acquisto degli immobili già esistenti all'entrata in vigore della legge.
E' un emendamento che avevamo presentato all'art. 5, ma, per questioni di tecnica legislativa, abbiamo scritto questa norma finale.
Volevamo soltanto che nella legge fosse ben chiaro questo aspetto.



PRESIDENTE

La Giunta esprime parere contrario.
La parola al Consigliere Marcenaro.



MARCENARO Pietro

Prima abbiamo definito, con un emendamento approvato dopo una discussione, che c'è una quota definita per la costruzione del nuovo e che il resto è finalizzato per l'acquisto del patrimonio esistente. Per questo motivo, la precisazione che si tratta del patrimonio già esistente al momento dell'approvazione della legge, è ovvia.



(Commenti fuori microfono dell'Assessore Racchelli)



MARCENARO Pietro

Se è ovvio, è giusto che sia esplicitato e quindi non si capisce la ragione del parere contrario.
Questo articolo esplicita una questione che è già stata definita nel modo in cui la legge è stata elaborata.



PRESIDENTE

La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 19.02 riprende alle ore 19.21)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Si è chiarito il motivo per cui non è possibile, in base al combinato disposto delle varie norme a partire dalle direttive europee fino alla legislazione nazionale.
Mi pare ci sia il ritiro dell'emendamento da parte dei proponenti.
A questo punto, possiamo passare alle dichiarazioni di voto sull'intero testo della legge.
La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Dopo l'approvazione di questa legge e l'entrata in vigore della stessa i piemontesi che hanno a cuore uno sviluppo armonico ed equilibrato del proprio territorio avranno qualche ostacolo in più nel vedere realizzato questo obiettivo.
Questa legge nuocerà ad uno sviluppo sostenibile, nuocerà a tante parti delicate del nostro territorio e altererà le condizioni di mercato per la determinazione dei valori degli immobili.
E' una brutta legge, segnaleremo la nuova difficoltà che il territorio regionale avrà in conseguenza dell'approvazione di queste norme e cercheremo, insieme ai cittadini, alle Associazioni ambientaliste e a quanti pensano che il territorio debba essere gestito in modo attento e sobrio nel rispetto dei suoi valori e stemperando le spinte speculative che sul territorio inevitabilmente nascono e sul territorio vengono rese più forti da provvedimenti di questo genere, di contrastarle e di delimitare i danni nella speranza, nelle prossime elezioni, di riuscire a riconvertire la situazione in senso ambientalmente più compatibile.
Il mio voto sarà contrario.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Brigandì.



BRIGANDI' Matteo

Prendo la parola per esprimere il voto del Gruppo che ho l'onore di presiedere in riferimento a questo testo di legge.
Ribadita la posizione politica che avevo preso nel discorso troppo lungo fatto circa un paio di ore fa, devo rassegnare all'aula il fatto che la convinzione di votare bianco, cioè di astenersi, è ancora più radicata.
In quest'aula abbiamo visto una situazione del tutto insostenibile di mercato, dovuta al fatto che abbiamo un Regolamento che prevede l'assoluta impossibilità alla maggioranza di poter deliberare una qualsiasi proposizione normativa e di dovere, sempre, ad ogni costo, trovare dei momenti di consenso anche nella minoranza.
Credo che la condivisione dei provvedimenti non sia un valore, ma un disvalore, perché la maggioranza ha il dovere di esprimere quello che i propri elettori gli hanno dato per mandato, quindi di esprimere proposizioni normative in coerenza con i programmi. L'opposizione ha il dovere di contestare e criticare, dal proprio punto di vista, le proposizioni normative della maggioranza, ma non certo di interferire.
Il risultato condiviso non può che essere un risultato di inciucio.
Questo significa che noi siamo sempre più convinti della necessità di porre mano al Regolamento e allo Statuto per far sì che quest'aula legislativa sia un'aula che possa governare almeno al pari di un'assemblea condominiale dove la maggioranza vince.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Muliere.



MULIERE Rocco

Nell'arco della giornata volevamo contribuire, per quanto nelle nostre capacità, a rendere migliore questo provvedimento. Nel dibattito generale avevamo detto relativamente al provvedimento che c'era la necessità di intervenire in questo settore per l'utilizzo delle seconde case. Visti i dati che abbiamo in Piemonte, soprattutto nelle aree prevalentemente turistiche della nostra regione, c'era bisogno di un provvedimento che andasse in questa direzione, pertanto ritenevamo opportuno intervenire in tal senso.
Noi abbiamo presentato un emendamento relativo alle nuove costruzioni e il fatto che siamo riusciti, con una discussione, con un confronto con la Giunta, a destinare prevalentemente il finanziamento per l'utilizzo del patrimonio già esistente e per una parte, la quota del 25%, per le nuove strutture, è una soluzione positiva. L'esigenza primaria era quella di recuperare il patrimonio già esistente ed utilizzarlo nel miglior modo possibile. Vista la discussione, il modo con il quale abbiamo cercato di mettere in evidenza alcune questioni attraverso anche gli emendamenti che abbiamo presentato e visto l'accoglimento di alcuni di questi, soprattutto le questioni fondamentali come l'emendamento presentato dal Vicepresidente Riba rispetto al recupero delle borgate rurali nelle zone montane, ritengo sia un fatto positivo.
Rilevo un'ultima questione. L'atteggiamento che ha avuto la Lega nel dibattito su questo provvedimento e soprattutto nella dichiarazione di voto del Consigliere Brigandì di astensione sul provvedimento in discussione ci conferma che le obiezioni e i rilievi, che abbiamo fatto nel dibattito durante la giornata rispetto ai problemi all'interno della maggioranza sono evidenti e chiari e lo dimostra il fatto che il Capogruppo Brigandì ha annunciato l'astensione sul provvedimento. Questo è un problema politico lo abbiamo sottolineato con evidenza durante il dibattito e la dichiarazione di Brigandì lo conferma.
Soprattutto, ci fa specie il fatto che il Consigliere Brigandì ci venga a dire che in aula la maggioranza deve fare la maggioranza e la minoranza deve soprattutto tacere, semmai votare, se è possibile, per gentile concessione e alla fine esprimere un parere sul provvedimento.



(Commenti fuori microfono del Consigliere Brigandì)



MULIERE Rocco

Non sono sordo, hai detto questo! Noi siamo qui per discutere e confrontarci. Il ruolo delle istituzioni di un'aula consiliare è proprio questo, cioè, attraverso il confronto cercare di migliorare i provvedimenti. Questo è anche il ruolo dell'opposizione.
Noi oggi abbiamo cercato di svolgere questo ruolo. Non abbiamo svolto un ruolo ostruzionistico. Siamo venuti qui, abbiamo detto che questo provvedimento era necessario, che c'erano alcune cose che non ci piacevano e abbiamo presentato degli emendamenti. Oggi, annunciamo il voto favorevole. A differenza della Lega Nord, noi votiamo favorevolmente su questo provvedimento. Questa è la soluzione. Questa è la dimostrazione...



MULIERE Rocco

MARENGO Pierluigi (fuori microfono)



MULIERE Rocco

Vi siete fatti la legge!



MULIERE Rocco

Benissimo, vuol dire che questa opposizione svolge un ruolo di governo mentre, oggi, la maggioranza non è più in grado di svolgere un ruolo di governo, visto che la Lega Nord...



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Colleghi!



MULIERE Rocco

I colleghi della maggioranza voteranno contro un provvedimento della Giunta, mentre noi votiamo a favore!



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Papandrea.



PAPANDREA Rocco

Intervengo per esprimere il voto contrario del nostro Gruppo.
Condividiamo in pieno le considerazioni già svolte dal Consigliere Chiezzi.
Non sono così convinto che il problema riguardi il normale funzionamento dell'aula, perché sulla questione Olimpiadi si verifica troppo spesso la sospensione della dialettica normale e ci sono accordi e votazioni che vedono insieme le forze di maggioranza e le forze di minoranza. Avviene qui e avviene altrove, però questo è un ulteriore elemento che ci preoccupa e ci porta a rafforzare il giudizio negativo che credo riguardi non solo questa legge, ma l'insieme della vicenda Olimpiadi.
Alla fine, questa Regione scoprirà che non è stato quel grande affare che le è stato proposto in tutto questo periodo.



PRESIDENTE

Non essendovi altri interventi, indìco la votazione per appello nominale mediante procedimento elettronico, sull'intero testo della legge.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 34 hanno votato SI' 26 Consiglieri hanno votato NO 3 Consiglieri si sono astenuti 5 Consiglieri Il Consiglio approva.



(I Consiglieri Cattaneo e Marengo lamentano, per un disguido, di non aver potuto intervenire per dichiarazione di voto)



PRESIDENTE

Abbia pazienza, lei è il Capogruppo, io ho guardato!



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Le assicuro che non ho visto la mano alzarsi, ho visto soltanto la mano del Consigliere Cattaneo.
Non voglio di certo creare incidenti per non aver visto un Consigliere richiedere la parola.
Ripetiamo la votazione.
Do la parola al Consigliere Marengo. Ad un certo punto, io non l'ho visto. Quindi, di certo, non volevo comprimere i diritti di un Consigliere questo mai.
Dichiaro annullata la votazione.
La parola al Consigliere Marengo per dichiarazione di voto.



MARENGO Pierluigi

Grazie, Presidente.
Vedevo in questa legge sicuramente un aspetto positivo. Una legge che mi ha portato, nella discussione generale, a fare un plauso all'Assessore.
Con l'accoglimento da parte della Giunta dell'emendamento all'art. 4 il controllo sulla gestione è affidato alle ATL che possono svolgere il servizio di prenotazioni e, tramite questo, in particolare verso i privati svolgere funzione di sostituto d'imposta; in tal modo, abbiamo ucciso la legge, creando nelle nostre vallate un sistema di controllo "stalinista" dell'economia del turismo. Un sistema che viviamo in Valle di Susa e in Val Chisone dove un'ATL si comporta con criteri stalinisti e spende il soldo pubblico in "uffici romani", il cui mero costo di gestione supera i 100 milioni, esclusi i viaggi, gli alberghi, i taxi, i ristoranti e via dicendo. Credo che se totalizzassimo il costo di questi "uffici romani" riusciremmo a capire come, con questa operazione, con l'accoglimento di questo emendamento, abbiamo ucciso una legge; magari legittimeremo ulteriori spese inutili, ulteriori sprechi da parte di un'ATL del nostro territorio; ATL che - peraltro è la più interessata a questa legge - da oggi diventa agenzia immobiliare.
Mi rifiuto di votare una legge che dà potere a un'ATL di diventare agenzia immobiliare; legge che nella fantasia dell'attuale gestione legittimerà l'ATL ad aprire uffici a New York, Parigi e Londra, visto che nella megalomania degli "uffici romani" mi pare vi siano anche contatti o recapiti francesi.
Non voto a favore della legge a causa dell'emendamento che ha ucciso una legge buona, valida e che sarebbe servita e che, invece, penalizza le imprese turistiche del nostro territorio.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cattaneo.



CATTANEO Valerio

Signor Presidente, intervengo per esprimere il voto favorevole del Gruppo di Forza Italia alla legge presentata dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore al turismo. La ringrazio anche per aver dato l'opportunità di intervenire, immediatamente dopo la nostra richiesta, al collega Marengo. Credo che quanto verificatosi sia semplicemente dovuto ad un disguido o per l'ora tarda.
Indubbiamente, questa è una legge che è stata approvata dalla Giunta regionale, è stata assegnata al Consiglio e ha avuto un iter di Commissione. C'è stato anche un contributo da parte di tutto il Consiglio regionale e delle opposizioni stesse.
Non ho capito a quale ATL il Consigliere Marengo si riferisse, ma certamente, visto che poi ha fatto un riferimento specifico a due valli, mi sembra di intuirlo. Ricordo, al di là delle valutazioni di un autorevole Consigliere, quale è il collega Marengo, che è una legge che abbraccia l'intero territorio del Piemonte; è un sistema turistico che si affaccia al mercato che vede tutta la nostra regione.
Ho ascoltato le dichiarazioni di voto che sono state fatte in modo articolato anche da alcuni colleghi di opposizione, tra cui quella del collega Muliere e quella, a microfoni spenti, di altri colleghi del suo Gruppo, dove alla fine c'è stato anche il vanto di essere talmente bravi da fare passare le leggi, nel senso che questa è una legge dell'opposizione e non della maggioranza.
Io so solo che questa è una legge della Giunta regionale, su cui c'è stato un dibattito civile e democratico che l'ha modificata. Non credo che sia stata stravolta, e certamente ha ragione anche il collega Brigandì quando fa dei riferimenti - e io lo faccio in modo più generale.
Ancora una volta, abbiamo visto un certo percorso legislativo del Consiglio regionale del Piemonte; e l'abbiamo visto anche quando si è dovuto trattare come al mercato del pesce questa o quella percentuale relativamente, ad esempio, alle abitazioni esistenti, piuttosto che alle nuove abitazioni.
Questo pone in condizione un'assemblea legislativa e democratica di non arrivare mai ad un percorso legislativo sereno che vede una maggioranza che sostiene un governo, di approvare provvedimenti, così come approvati dalla Giunta regionale, senza la necessità di un punto di mediazione.
In buona sostanza, collega Muliere, credo sia stato fatto un lavoro nell'interesse della Regione e nell'interesse di questo grande evento olimpico. Sarei molto prudente - come lei ha fatto - a dire che è una legge che avete fortemente voluto. Spero che il Consiglio regionale l'avrà migliorata, e solo la sua applicazione lo dimostrerà.
Se così non fosse potrò dire, fra qualche anno, che aveva forse e parzialmente ragione il collega Marengo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Saitta.



SAITTA Antonio

Il collega Marengo con il suo intervento ha evidenziato difficoltà di ordine politico, che tra l'altro erano state preannunciate nei precedenti interventi. Il problema è chiarire qual è l'opinione della maggioranza in ordine ai lavori del Consiglio, perché mi pare che il collega Cattaneo ancora non abbia deciso che cosa vuole dalla minoranza.
Collega Cattaneo, quando c'è muro contro muro ci accusa di fare ostruzionismo e di non fare approvare le leggi. Quando si partecipa alla discussione, vuol dire che questo è consociativismo. Questo è un problema che riguarda la maggioranza, perché voi non potete continuare a scaricare sulla minoranza i problemi interni alla maggioranza. Se si lavora a costruire un testo non va bene, se ci si oppone non va bene neppure.
C'è l'altra soluzione che proponeva il Consigliere Marcenaro, cioè quella di sparire, ma questo evidentemente non lo faremo mai. Questo non significa che il testo è perfetto. Quello di cui bisogna rendersi conto è che le posizioni, anche quelle espresse dal collega Marengo, in un dibattito serio devono essere espresse, valutate al momento opportuno e pu essere utile per tutto il Consiglio, indipendentemente dai ruoli considerare se le valutazioni fatte possono essere condivise. Ma questo fa parte del confronto politico, non è che si parte con una posizione in qualche maniera blindata, anche perché quando si pensa di fare le cose blindate bisogna essere blindati.
La maggioranza non si è presentata compatta, ma si è presentata con l'opposizione da parte della Lega, con un voto non di maggioranza da parte della Lega. Mi pare che la discussione, in qualche maniera, ci abbia portati ad un testo. Certamente, testi così complessi e difficili richiederebbero un lavoro più attento. Sono sempre in difficoltà ed amareggiato nel vedere come nascono i testi.
Ora è chiaro che il confronto richiede anche questo, ma preparare degli emendamenti e costruire un articolo nelle pause non è molto corretto e non è elegante. Richiederebbe un lavoro più approfondito e serio in Commissione, che c'è stato; richiederebbe più tempo, nel senso che queste proposte vanno presentate al momento giusto, in modo che tutti possano dare un contributo, e quando si presenta qualche problema si ritorna in Commissione, si sospende. Ma non è detto che la costruzione fatta momento per momento porti ad un testo perfetto.
Sicuramente potrà contenere dei limiti; in ogni caso, è una proposta che complessivamente il Gruppo della Margherita condivide, perché è utile per l'obiettivo che si vuole raggiungere. Certamente, ora c'è un problema che compete alla Regione Piemonte e all'Assessore: che tutte le preoccupazioni espresse in questo dibattito, sui rischi e le problematiche siano valutate con grande attenzione.
Mi pare che l'obiettivo che ci siamo posti con l'art. 1 sia un obiettivo da tutti condivisibile; le modalità di applicazione evidentemente richiedono una grande attenzione. Credo che la volontà espressa da parte di tutti coloro che sono intervenuti in questo dibattito sia quella di non consentire operazioni di carattere speculativo, e neppure di crescita esagerata della rendita fondiaria o della rendita immobiliare.
Si tratta di fornire delle infrastrutture in più per quanto riguarda questo settore e questa priorità, e quindi l'Assessore valuti con attenzione come si evolve la questione. Quando c'è qualcosa che non funziona, sarebbe il caso di ritornarci, rendendoci conto che, forse, anche questo strumento contiene qualche contraddizione.
Ci interessava avere lo strumento, e oggi lo abbiamo; quindi, sarebbe utile che l'Assessore si impegnasse a riflettere, momento per momento, come si sviluppa l'applicazione della legge, per eliminare qualche dubbio espresso qui. In ogni caso - ripeto ancora al Consigliere del Gruppo Forza Italia - la maggioranza deve fare la maggioranza. Questo è fondamentale, e deve farla veramente.
E' una proposta della maggioranza, ma è chiaro che quando si discute c'è un confronto, si costruiscono delle proposte e questo porta ad un risultato di sintesi. Questo lo ritengo un elemento centrale della democrazia, ed è la concezione che noi abbiamo della democrazia.
Noi siamo per il confronto e per lo scontro, quando è necessario, e, se c'è, per un momento di sintesi. Questo è positivo, ma vedo che talvolta è ritenuto un fatto negativo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Galasso.



GALASSO Ennio Lucio

Per il Gruppo di AN ci sarà voto a favore. Sui pruriti polemici che sono sorti, mi viene da chiedere: "Dov'è il problema?".
Quello che noi auspichiamo e che sottolineiamo è che ci sia sempre una condotta istituzionalmente corretta e che quest'aula svolga il ruolo che le è proprio. Nel dibattito e nel confronto portato avanti ci sono stati dei contributi.
E' chiaro che l'Assessore, la Giunta e la maggioranza, che ha avuto l'idea, che ha proposto il disegno di legge, vanta l'idea, ma poi, come aula consiliare, non possiamo che raccogliere i contributi, quando riteniamo di condividerli in un'ottica che salvaguardi sempre la struttura del provvedimento.



PRESIDENTE

Non essendovi altri interventi, indìco nuovamente la votazione per appello nominale, mediante procedimento elettronico, sull'intero testo della legge.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 38 hanno votato SI' 30 Consiglieri hanno votato NO 3 Consiglieri si sono astenuti 5 Consiglieri Il Consiglio approva.


Argomento:

Annunzio interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno


PRESIDENTE

I testi delle interrogazioni, interpel lanze, mozioni e ordini del giorno pervenute all'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale verranno allegati al processo verbale dell'adunanza in corso.



PRESIDENTE

La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 19.50)



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