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Dettaglio seduta n.244 del 01/08/02 - Legislatura n. VII - Sedute dal 16 aprile 2000 al 2 aprile 2005

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE COTA



(La seduta ha inizio alle ore 0,51)



PRESIDENTE

La seduta è aperta


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Albano, Bussola, Caracciolo D'Ambrosio, Ghigo, Pedrale, Riggio, Vaglio.


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita

Esame disegno di legge n. 432 "Legge finanziaria per l'anno 2002"


PRESIDENTE

Proseguiamo con l'esame dell'articolato e degli emendamenti del disegno di legge n. 432.
La parola al Consigliere Papandrea per la discussione generale sull'art. 2



PAPANDREA Rocco

L'art. 2 affronta un tema significativo: quello delle Olimpiadi invernali del 2006. E' un articolo ispirato dalla logica con cui è stato affrontato l'evento olimpico, una logica del tutto acritica e positiva.
Infatti, a priori, si ritiene che questo evento sia utile e importante per l'economia, si guardano solo gli aspetti positivi e non si mette in discussione il fatto che questo evento costa: costa risorse, costa investimenti, che ovviamente vengono sottratti ad altre possibili iniziative, per finanziare la costruzione di opere abbastanza importanti di cui alcune - a mio parere - del tutto inutili e che rischiano di lasciare un segno negativo.
Per questo motivo, su questo articolo come sull'intera legge voteremo contro, proprio perché non ne condividiamo l'ispirazione e non condividiamo l'evento in questione. Peraltro, io sono uno di quelli che dubita fortemente che una manifestazione di questo genere possa rilanciare l'immagine della nostra Regione, del Piemonte come meta di turismo, perch o il Piemonte ha già in sé una forte attrazione turistica oppure non credo che possa crearla questo evento.
Non ricordo esattamente dove si sono svolte le Olimpiadi otto o dodici anni fa, comunque dubito che le località della Norvegia, del Giappone o altre che sono state individuate come sede delle Olimpiadi abbiano poi negli anni successivi, avuto un flusso turistico mediamente superiore a quello precedente all'evento. Non credo proprio che quelle località di cui a parte Salt Lake City, che è abbastanza recente - non ricordo il nome abbiano avuto un beneficio significativo.
In merito all'organizzazione di questi grandi eventi, faccio notare due cose. Come sapete, il 1° luglio (quindi in epoca abbastanza recente) si è concluso il Campionato mondiale di calcio. Mi hanno colpito due articoli che ho letto in proposito, apparsi uno su La Stampa e l'altro su un altro giornale. Uno di questi articoli faceva il bilancio della manifestazione e rilevava che rispetto alle aspettative, a quello che si prevedeva come afflusso turistico per i Mondiali di calcio, i risultati erano stati deludenti, si erano verificati dei vuoti negli stadi, con una presenza di alcune centinaia di migliaia di persone in meno del previsto. Anche in quel caso era stato fatto un calcolo sbagliato, l'evento era stato "gonfiato" per permetterne la realizzazione e poi, a cose fatte, si è scoperto che non aveva avuto l'effetto auspicato.
Il secondo articolo era ancora più significativo - credo che fosse proprio quello de La Stampa -e diceva che dei venti impianti sportivi realizzati (venti stadi), nella migliore delle ipotesi se ne sarebbero potuti successivamente utilizzare quattro; quindi, sedici stadi sono stati realizzati senza alcuna prospettiva futura, unicamente per consentire la realizzazione di questo evento calcistico nel 2002.
Credo che sia una cosa terribile pensare a questo: in una società sconvolta da diversi problemi, per il mero divertimento costruiamo tranquillamente venti stadi, di cui sedici sono pressoché inutilizzabili Mi pare che anche le nostre Olimpiadi rischino di realizzare qualcosa di analogo, quindi il nostro voto contrario all'art. 2 è anche un voto a tutta l'impostazione che ci sta dietro.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Placido.



PLACIDO Roberto

L'intervento sull'art. 2 del disegno di legge n. 432 mi permette di ricollegarmi a quello da me svolto a seguito dell'informativa avuta qualche giorno fa sulle Olimpiadi. In quell'occasione, nonostante l'utilizzo da parte mia di un minuto in più circa rispetto ai 10 minuti che avevo a disposizione, me ne sono mancati almeno un paio per terminare alcuni ragionamenti che cercavo di fare. Quindi questo art. 2 mi permette di potermi ricollegare e utilizzare una parte del tempo che ho a disposizione aggiungendoci qualcos'altro.
Anche se lo dirà chi farà la dichiarazione di voto (non la farò io), su questo articolo e in un contesto come questo noi non voteremo contro: ci asterremo, per dare un segnale.
L'art. 2 si ricollega all'evento olimpico. Mi auguro che l'Assessore alle Olimpiadi, che è alla mia sinistra nell'emiciclo - l'Assessore Marengo possa dare un contributo...



(Commenti in aula)



PLACIDO Roberto

Il collega Marengo si comporta ufficialmente da Assessore, perché ho ricevuto la convocazione della Commissione Olimpiadi, per la quale non sono stato sentito, nella quale si diceva "il Presidente, sentito il Vicepresidente"; ho dunque pensato che il Presidente fosse passato a fare altro, di conseguenza a fare l'Assessore.



(Commenti in aula)



PLACIDO Roberto

Infatti, non mi candido, ma poiché in tema di Olimpiadi l'importante è partecipare, noi siamo qua, in clima assolutamente olimpico, e cerchiamo di partecipare.
Come dicevo, a differenza di qualche altro collega che è intervenuto prima e che magari interverrà anche dopo, noi concordiamo sull'importanza dell'evento olimpico e - non ci stancheremo mai di dirlo, lo voglio sottolineare anche in questo mio intervento - sull'importanza per la nostra città, la vallata e la provincia, se si troveranno le risorse necessarie per le famose opere di accompagnamento dell'evento Olimpico, affinch possa essere anche un'opportunità per le altre province piemontesi, non solo per la città di Torino. Prima delle risorse per le opere di accompagnamento, voglio ricordare che mancano alcune centinaia di miliardi per le opere connesse che vengono subito dopo il dossier Olimpico.
In un contesto diverso avremmo anche votato a favore, ma non in un contesto come questo che si è determinato; confido nell'Assessore Picchetto in un segnale chiaro da parte della Giunta rispetto al motivo che ci ha portato ad essere qua. Il segnale che ne deriva mi auguro sia evidente e chiaro da poter tirare delle considerazioni sui comportamenti da seguire.
Mi chiedo qual è l'importanza dell'evento che ha portato ad inserire all'art. 2 l'esclusione dell'Agenzia dal versamento dell'imposta regionale sulle attività produttive. Non so se gli uffici regionali abbiano calcolato a quanto poteva corrispondere il gettito sul monte delle cifre investite sul dossier olimpico e sulle opere connesse; quindi un' eventuale mancata entrata per la Regione.
Se l'Assessore o gli Uffici, che ringrazio in anticipo, sono in grado di darci questa informativa e se il Consigliere Marengo possa dare un contributo sull'art. 2 a sostegno e a integrazione di quello che ho detto sull'importanza dell' evento olimpico.
Come dicevo poc'anzi, in un contesto diverso avremo potuto votare a favore di questo articolo, ma in questa situazione, non penso ci siano le condizioni per farlo.
Ringrazio nuovamente l'Assessore se è in grado di toglierci questa curiosità: quale avrebbe potuto essere il gettito se l'Agenzia Torino 2006 non fosse stata esonerata dal versamento dell'imposta regionale sulle attività produttive?



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Moriconi; ne ha facoltà.



MORICONI Enrico

Come accennava poco fa il Consigliere Placido, sulle Olimpiadi possono esserci anche delle posizioni diverse.
Quello che vorrei ricordare, proseguendo il filo di un discorso che credo di aver sempre portato avanti in questi giorni, è il concetto di "sviluppismo", cioè porre attenzione alle conseguenze generali che ci sono dietro l'evento olimpico.
Mi ricordo che quando c'è stato l'aggiudicamento della sede delle Olimpiadi a Torino, alcuni amici ambientalisti svizzeri hanno tirato un sospiro di sollievo nel momento in cui Torino aveva vinto. Quello che dico e che ogni tanto potremo fare come esercizio mentale - è come si potrebbero utilizzare tutte quelle risorse che decidiamo di impegnare nelle Olimpiadi se invece di scegliere una strada "sviluppista" di questo genere, si fosse scelta la strada di fare interventi, di investire risorse per un turismo sostenibile o turismo leggero nelle zone di montagna che, a detta di molti analisti, ha sicuramente molto più futuro.
Ad esempio, si può ricordare come ci siano flussi di turismo verso il Monviso, un zona assai poco pubblicizzata, perché parecchi stranieri che vengono a Torino già dall'aereo possono vedere il Monviso, questa montagna che si staglia abbastanza solitaria nel panorama.
Questo ci dice che sovente il turismo viene attirato da luoghi che possono suscitare interesse e attenzione, più che quel turismo molto tecnologico che invece le Olimpiadi propongono. Sono scelte che si possono condividere o meno, sicuramente anche questo è un indirizzo verso cui sta andando tutti il mondo del turismo. Noi, invece, facciamo una scelta di retroguardia in quanto puntiamo su un turismo sportivo iper-tecnologico che sembra ormai aver raggiunto il suo limite estremo di espansione.
Quando si parla degli effetti positivi che potrebbero avere le Olimpiadi per il turismo nella nostra regione e, soprattutto, nella città di Torino, vorrei ricordare che Torino ha la possibilità di diventare una città turistica anche solo intervenendo sulle sue strutture e migliorare e rendere turisticamente fruibili le zone che non lo sono.
Pensiamo a piazza San Carlo invasa dalla auto, pensiamo a piazza Vittorio assolutamente non valorizzata, ecc.
Invece di investire soldi per le Olimpiadi, si potrebbero investire queste ingenti somme di denaro per migliorare il richiamo turistico della nostra Regione.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ronzani; ne ha facoltà



RONZANI Wilmer

Diceva il Consigliere Marcenaro che alle 6 saremo sottoposti ad analisi antidoping.
Come ha ricordato il collega Placido, cerchiamo di svolgere sugli articoli della legge finanziaria una discussione di merito, valutando le questioni che vengono indicate nel provvedimento al nostro esame.
Le questioni e l'atteggiamento che il collega Placido ha poco fa annunciato dovrebbero anche dimostrare ai colleghi della maggioranza che per quanto riguarda i Gruppi di opposizione, sarebbe stato ben diverso l'atteggiamento nel discutere l'impianto complessivo di questo provvedimento, che rimane molto critico naturalmente, se, dall'altra parte non avessimo assistito ad un uso improprio della legge finanziaria e a quelle forzature che, alla fine, hanno caricato di significati questa discussione, che non avrebbe assolutamente dovuto avere.
Dobbiamo convenire sull'importanza dell'evento olimpico. E' forse ragionevole in questo contesto stabilire la norma affinché l'agenzia non sia sottoposta al pagamento dell'IRAP, insieme ad una serie di altri provvedimenti ed agevolazioni che noi prevediamo nel comma 2 dell'articolo in discussione. Tuttavia, credo che non vi sia contraddizione tra l'esigenza di richiamare l'importanza di questo avvenimento, ricordare ed avere presenti le ricadute che esso avrà sull'economia piemontese, sulla società e così via, con l'altra esigenza posta poco fa dal collega Moriconi, che riguarda l'azione di governo di un fenomeno complesso in modo compatibile con l'ambiente e con la nostra Regione.
La sfida è esattamente questa e non ritrarsi rispetto all'importanza di un avvenimento che può avere un impatto molto positivo sull'economia piemontese. Si deve fare in modo che un tale fenomeno venga governato dalla politica e dalle istituzioni. Il punto è esattamente questo. Guai se dovessimo ritrarci e immaginare che non esistano gli strumenti con i quali rendere questo tipo di intervento compatibile sul piano ambientale occupazionale e così via discorrendo.
Da questo punto di vista, per esempio, ritengo che la proposta di riforma della legge n. 285, della quale ha parlato in questa assemblea il Presidente Ghigo, debba essere interpretata e concepita non già come lo strumento per affermare la primazia di un ente sull'altro, la Regione sulla Provincia o il Comune, ma, viceversa, per esaltare l'azione di concertazione che devono svolgere le tre istituzioni (Comune, Provincia e Regione), dalla cui capacità di svolgere sinergia dipende anche il risultato finale, cioè il tipo di intervento che i piemontesi riusciranno a realizzare e l'impatto che esso avrà sul Piemonte.
Assessore Pichetto, tutte le volte che si è trattato di rispondere ad un paio di questioni, lei è stato chiaro: sull'articolo 1 ci ha detto quello che pensava, sulla questione riguardante le imprese anche, poi possiamo convenire o meno, ma lei è stato chiaro.
Rimane un equivoco sulla questione che invece pende su questo Consiglio regionale. Mentre lei prima ci ha detto: "Io per l'IRAP discuter valuterò, studierò che impatto può avere sull'economia", non è stato altrettanto chiaro sulla questione controversa che fa discutere. Lei ci ha detto che la Giunta ritirava l'emendamento (mi riferisco all'emendamento sul finanziamento del capitolo per la legge sui buoni scuola), poi, ci ha detto che l'emendamento era della maggioranza. Non è così, perch l'emendamento non è della maggioranza non solo perché è trasversale, come ricordava il Consigliere Marcenaro, ma anche perché tre importanti Capigruppo della maggioranza non l'hanno sottoscritto. Non stiamo parlando di Gruppi che non contano. Parliamo di Gruppi che hanno un peso specifico notevole in questa maggioranza, parliamo di Alleanza Nazionale, della Lega di Forza Italia. Quindi, altroché emendamento della maggioranza, mi pare di capire che sia diventato un emendamento di alcuni Gruppi della maggioranza per quanto rispettabili.
Se è così, Assessore Pichetto, le chiedo ancora un atto ulteriore di chiarezza, perché, se vogliamo davvero esplicitare quanto si sta verificando e rendere evidente il punto cui è giunta la nostra discussione per quanto riguarda quell'emendamento, dovremmo introdurre quantomeno un elemento di chiarezza, per evitare che ci sia un equivoco tra coloro che ritengono che questo emendamento verrà comunque respinto e coloro che pensano che non sarà così.
Allora, è bene mettere in fila le cose e parlare in quest'aula, siccome siamo persone adulte, il linguaggio della verità.
Non è un emendamento della Giunta? Ne prendo atto. Questo è stato detto in maniera chiarissima. Non è un emendamento della maggioranza? Dovrei prendere atto anche di questo. Se fosse un emendamento della maggioranza sarebbe ragionevole ritenere che questo emendamento portasse le firme dei Capigruppo della maggioranza o quanto meno dei principali Gruppi della maggioranza. Allora, se è così e se l'orientamento è di non arrivare al voto su questo emendamento, si introduca un emendamento di chiarezza, si dica che viene ritirato e che i Capigruppo della maggioranza, quando verrà messo in discussione, inviteranno la maggioranza a votare contro questo emendamento.



PRESIDENTE

Mi scuso con i colleghi Consiglieri che ho richiamato ad osservare i cinque minuti sull'emendamento. In realtà, siamo solo sull'articolo 2 e non sull'emendamento, pertanto sono previsti dieci minuti.
La parola all'Assessore Pichetto.



PICHETTO Gilberto, Assessore al bilancio e finanze

In merito alla risposta sugli emendamenti che riguardano la soppressione dell'articolo 2, o comunque le varie decorrenze che sono state presentate sull'articolo 2, mi pare che in discussione fossero fino al 77 fino al 78, salvo riprendere 93 - 94 che sono sempre sull'articolo 2, ma con altre valutazioni.
La risposta della Giunta, in questo caso, riguarda la giustificazione dell'articolo 2. La legge nazionale prevede la possibilità di esentare l'agenzia. Abbiamo ritenuto di cogliere l'opportunità di esenzione dell'agenzia dall'obbligo delle scritture contabili, anche perch parliamoci chiaro, sembrava quasi naturale che il giorno dopo che la Regione avesse incassato l'IRAP dall'agenzia, automaticamente, coram populo ci chiedessero che l'importo introitato venisse riversato all'agenzia o comunque riversato per il fine e le destinazioni dalle quali era stato distolto. Quindi, operativamente, evitiamo la doppia procedura su un soggetto pubblico, che è l'agenzia, lo esentiamo anche di contabilità e basta.
Direi che, in questo caso, la partita relativa alle opere e ai corrispettivi oneri fa parte di una valutazione di merito e di materia che esula da quella che è la destinazione dell'articolo.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola, sull'ordine dei lavori, il Consigliere Cattaneo ne facoltà.



CATTANEO Valerio

Volevo chiedere, se possibile, una sospensione di quindici minuti.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

E' sempre stata accordata, non vedo perché non concederla. Chiederei soltanto di votare prima l'emendamento.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Prego, Consigliere Cattaneo.



CATTANEO Valerio

Chiedo una sospensione di quindici minuti per poter fare il punto con la maggioranza anche relativamente alla questione dell'art. 8; visto che l'Assessore è ripetutamente sollecitato, volevo avere l'opportunità di qualche minuto per fare il punto della situazione. La sospensione non durerà più dei quindici minuti richiesti, se il Presidente acconsente.



PRESIDENTE

Non possiamo procedere con la votazione, perché ci sono altre richieste di parola.
La seduta è sospesa.



(La seduta è sospesa dalle 1.20 alle 1.55)



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE RIBA



(Alle ore 1.55 il Vicepresidente Riba comunica che la seduta riprenderà alle ore 2.15)



(La seduta riprende alle ore 2.15)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE COTA



PRESIDENTE

La seduta riprende.
La parola all'Assessore Pichetto.



PICHETTO Gilberto, Assessore al bilancio e finanze

Vista l'ora, non mi dilungo. Ribadisco l'invito rivolto in apertura di serata in merito agli emendamenti presentati dalle varie parti politiche.
Farei mie, anche se tardivamente (due ore dopo, chiedo scusa al collega Chiezzi che è il festeggiato del giorno), le parole del collega Chiezzi, a cui era parso di capire che ci fosse un invito.
Effettivamente c'era un invito alle forze politiche di valutare la possibilità di approvare la finanziaria con gli emendamenti tecnici dichiarando comunque la disponibilità della Giunta, così come è stata dichiarata su alcuni emendamenti presentati anche dall'opposizione, ad approfondire l'argomento alla ripresa autunnale.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Angeleri; ne ha facoltà.



ANGELERI Antonello

Devo confessare che il dibattito che c'é stato sino a questo momento in Consiglio regionale è stato interessante e proficuo. Per una volta, c'è stata la possibilità di confrontarci su posizioni nettamente diverse, ma di entrare nel merito di alcune questioni.
Lasciamo perdere, per un attimo, l'uso - secondo noi distorto - del Regolamento. È ovvio che, rispetto alla richiesta della Giunta, per quel che ci riguarda, c'è una preoccupazione. E la preoccupazione è non tanto nostra, cioè di coloro che hanno sottoscritto questo emendamento, ma ritengo debba essere in particolare di tutta la maggioranza, nel momento in cui non si riesce a portare a termine quella che è una parte importante del programma sottoscritto da tutti quanti.
Allora, rispetto alla richiesta, da parte nostra ci può essere il consenso ad un impegno preciso della Giunta, ma l'invito che rivolgo questa sera non tanto alla Giunta, perché sappiamo quali sono i limiti di questa aula rispetto al Regolamento, quanto all'opposizione è quello di poter garantire una discussione in quest'aula, un confronto che sia al di fuori dell'utilizzo strumentale di un Regolamento che molto spesso non ci consente di confrontarci serenamente sulle diverse posizioni che abbiamo.
Alla Giunta chiedo un impegno ben preciso per gli anni futuri, in coerenza con le promesse che la Giunta stessa, insieme a tutta la maggioranza, ha fatto nel 2000 in occasione delle elezioni. L'impegno che noi richiediamo è che ci sia il famoso stanziamento dei 35 miliardi già nel 2003 e negli anni successivi, quindi di ritrovarlo nel bilancio pluriennale dei prossimi tre anni.
In secondo luogo, chiediamo che alla ripresa dell'autunno, con la finanziaria del 2003, ci sia - finalmente - l'istituzione di questo nuovo capitolo, non solo con il contributo dello Stato, ma anche con una dotazione regionale che possa essere considerata congrua da questa parte politica.
In terzo luogo, il riconoscimento, in particolare della Giunta, della priorità sulla parità scolastica sul buono scuola. Questo è un atto fondamentale e rimane tale inserito nel programma che questa Giunta deve portare a termine prima della sua scadenza.
Inoltre, l'Assessore Pichetto aveva dato la disponibilità ad inserire nel nuovo capitolo 500.000 euro; un altro milione di euro era stato preso dall' UPB 32991, direttamente dall'Assessorato alla cultura, attraverso il contributo dell'Assessore Leo.
Pertanto chiedo all'Assessore Pichetto - ma lo chiedo ovviamente anche al Consiglio e mi auguro che su questo ci possa essere disponibilità - che questi 500 mila euro siano inseriti nei POF, per andare a rafforzare ulteriormente un capitolo sul quale peraltro deve essere ancora emesso il bando da parte dell'Assessorato, e quindi che ci sia piena disponibilità ad intervenire sul mondo della scuola statale e paritaria.
Queste sono le richieste che mi pare rappresentino in gran parte impegni di tipo politico. L'unica cosa concreta che chiedo - ma in merito ci siamo già parlati e ci sono state espressioni di impegno anche da parte della minoranza, per cui mi auguro che non ci siano problemi - è appunto un rafforzamento in questa direzione. Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Deorsola.



DEORSOLA Sergio

Anche il nostro Gruppo richiede alla maggioranza, e all'esecutivo in particolare, di ribadire l'impegno rispetto alla centralità della parità scolastica.
Noi chiediamo alla Giunta, all'esecutivo, alla maggioranza di realizzare atti concreti per attuare la parità scolastica in tempi certi e rapidi. Come richiamava con adeguatezza il collega Angeleri, chiediamo gli stanziamenti ipotizzati (35 miliardi per i prossimi anni), un segnale concreto di fondi regionali in aggiunta a quelli statali che verranno definiti nelle prossime settimane.
Infine condivido la richiesta di incrementare i POF con la somma che era già stata individuata; in particolare, volendo attenermi - anche per l'ora tarda - all'essenzialità delle richieste, chiedo ancora una volta di passare da vuote attenzioni rispetto al mondo della scuola non statale a primi atti concreti di attenzione e di serio ristoro.
Con queste premesse, siamo disponibili a ritirare l'emendamento che avevamo presentato con altri Gruppi di centro.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Tomatis; ne ha facoltà.



TOMATIS Vincenzo

Io avrei preferito chiaramente che l'emendamento fosse rimasto in discussione, quindi - al limite - votato. Prendo però atto della volontà e dell'indicazione che hanno espresso coloro i quali che con me hanno presentato questo emendamento.
Quindi mi adeguo e faccio mie le sollecitazioni dei colleghi Angeleri e Deorsola, dichiarando che anch'io sono disponibile al ritiro dell'emendamento.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Contu.



CONTU Mario

Devo dire subito che la prudenza è d'obbligo; lo dico all'aula, perch noi abbiamo un'esperienza estremamente negativa a proposito dei POF. Vorrei ricordare che il nostro Gruppo presentò un'istanza di annullamento di quella delibera e che, anche se per una parte minima, abbiamo recuperato alle casse e al bilancio della Regione dei soldi destinati al di fuori della normativa di riferimento, ossia la legge n. 58.
E' evidente che qualsiasi discussione che riguardi i POF non pu assolutamente prescindere dal fatto che l'aula indichi anche un percorso certo, nel quale i criteri di destinazione di queste risorse non ci facciano ritrovare in situazioni spiacevoli sia per quanto concerne i destinatari sia per quanto riguarda le modalità con le quali questi soldi vengono assegnati.
Siamo in presenza, mi pare, di un accordo extra-istituzionale raggiunto con le parti sociali: rappresentanza degli studenti e forse (ma sicuramente) con la rappresentanza delle organizzazioni sindacali. Credo però che manchi un passaggio definitivo, che era l'impegno assunto relativamente ad un punto debole della legge di riferimento, cioè il varo di un Regolamento che definisca i criteri in modo preciso ed inequivocabile, togliendo per quanto possibile il potere discrezionale dei dirigenti, in modo da definire criteri il più possibile oggettivi, che guardino la qualità dei progetti presentati.
Credo che questo sia un dato dal quale non si può prescindere e oggi c'è bisogno di un impegno forte, sicuramente da parte dell'Assessore perché il rischio paventato - allora in parte giustificato dell'emergenza rispetto ai tempi - non è certamente un'esperienza piacevole. E lo dico anche per un altra ragione: su due miliardi - ed è per questo che vi metto in guardia tutti - destinati alle scuole - lo vorrei ricordare - 1 miliardo e 800 milioni circa furono destinati alle scuole private.
Allora, chiarezza!



(Commenti in aula)



CONTU Mario

Devo tirare fuori le cifre esatte?



PRESIDENTE

Non credo che cambi il succo del suo intervento, collega Contu.



CONTU Mario

Si tratta di 1 miliardo e 800 milioni complessivamente, forse un po' meno. Questo è il dato dal quale vorrei partire.
Quindi, se rapporto di correttezza ci deve essere, deve essere una correttezza a tutto campo, cioè queste operazioni non si fanno. Le si è fatte per il passato; è stato - chiamiamolo così - uno spiacevole incidente di percorso; però oggi quest'aula dovrebbe avere la certezza che le procedure, le modalità di erogazione di queste risorse sono trasparenti.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Brigandì.



BRIGANDI' Matteo

Ho sempre tenuto una posizione mediana, non palesemente espressa, sui problemi legati all'emendamento del Consigliere Angeleri, questo non perché la Lega non condividesse ad una richiesta legittima.
Legittima non soltanto perché è coerente con la linea politica del centrodestra, ma ancora più legittima perché ci siamo presentati agli elettori proprio con un programma caratterizzato da tre o quattro punti essenziali, uno dei quali era quello relativo al buono scuola, cioè la parificazione della scuola, la libertà di insegnamento, cioè la libertà di mandare i propri figli dove meglio si ritiene opportuno, avendo eguali situazioni economiche all'interno della famiglia.
Ci siamo resi conto che c'erano due grossi problemi. Il primo era l'assoluta insufficienza dell'emendamento proposto dal Consigliere Angeleri. L'emendamento proposto dal Consigliere Angeleri, non era nient'altro che un provvedimento di "pronto soccorso" in una situazione che abbisognava di una cura più vasta e la cura più vasta non può che essere determinata con l'attuazione della legge del buona scuola. La seconda preoccupazione che la Lega ha avuto in questo suo comportamento, è stata quella che aveva ben presente le due esigenze: un'esigenza era quella di salvaguardare il più possibile una compattezza, anche in questi dettagli della maggioranza, l'altra era quella di far sì che tutto procedesse e andasse per il verso giusto.
Pur condividendo appieno le istanze, quindi il ricompattato momento unitario della maggioranza, chiediamo alla Giunta un ulteriore passo.
Vorremo, Assessore, che la Giunta esprimesse positivamente la propria posizione in un impegno formale - a prescindere dai ricatti che il Regolamento può consentire e ai lunghi dibattiti che certamente seguiranno sul fatto che ci sarà una priorità assoluta agli impegni che la maggioranza ha preso davanti agli elettori, in particolare all'impegno generale del buono scuola.
Quello che noi intendiamo dire è: la Giunta si impegna nel dire che le famiglie dei piemontesi potranno decidere, a parità di costi, di mantenere i propri figli nelle scuole private o nelle scuole pubbliche avendo comunque diritto alla scelta dell'insegnamento? Questo è il punto.
Siamo nella situazione di potere avere una rassicurazione su quello che abbiamo deciso in campagna elettorale, cioè sulla realizzazione dei disegni di legge già presentati sul buono scuola? Si impegna a fare questo la Giunta? Se la risposta è negativa, avremmo ulteriori problemi in proseguo, se la risposta è positiva, come mi auguro, non si può che constatare che, a questo momento, i problemi dell'emendamento presentato dal Consiglieri Angeleri, sono superati anche da parte di questa forza politica.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Placido; ne ha facoltà



PLACIDO Roberto

Noi non possiamo che apprezzare tutti gli incrementi di risorse che vanno in direzione dei POF. Noi avevamo proposto e sostenuto la necessità di stanziare 5 milioni di Euro in quella direzione che ha fatto seguito alla creazione di un gruppo di lavoro, che sta lavorando, al quale ci rimettiamo affinché all'interno di quel gruppo si trovi l'accordo che stabilisca criteri e regolamenti per l'utilizzo delle risorse.
Abbiamo concordato in quel percorso e aspettiamo che da quel tavolo venga fuori l'accordo per l'utilizzo delle risorse.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Pichetto



PICHETTO Gilberto, Assessore al bilancio e finanze

Visto che è stata posta alla Giunta una richiesta di posizioni in merito, vorrei ribadire che è parte del nostro programma la richiesta del Consigliere Angeleri. Può essere discutibile, non condivisibile, ma è parte integrante del nostro programma sia la priorità per le condizioni di parità scolastica che la previsione della norma sui buoni scuola (quindi con i relativi stanziamenti). Sia anche la necessità, oltre che scelta politica, di integrare con fondi regionali quello sarà il misero trasferimento dei fondi statali per attuazione del decreto n. 112.
Sarà assolutamente necessaria un'integrazione di fondi regionali quindi l'istituzione del capitolo relativo al decreto n. 112 per l'allocazione dei fondi regionali, con una cifra che cercheremo di rendere congrua - usando un termine utilizzato dal Consigliere Angeleri naturalmente sarà oggetto di valutazione in sede di Finanziaria 2003 e bilancio pluriennale 2003-2005.
Per quanto riguarda il trasferimento di 500.000 euro dal capitolo 15965 che erano stati messi a disposizione con l'emendamento precedente rispondo che se è pacifico il ragionamento sugli emendamenti nell' ambito dell'aula che riguarda complessivamente il sistema degli emendamenti, se c'è un accordo di aula in questo senso, la Giunta è disponibile ad accogliere l'invito di trasferire i 500.000 Euro sull'UPB di riferimento.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cattaneo sull'ordine dei lavori.



CATTANEO Valerio

Innanzitutto, mi scuso con i colleghi per la sospensione di venti minuti che avevamo chiesto, che, di fatto, è durata una mezz'ora abbondante.
Dopo quanto è avvenuto, cioè la posizione dell'Assessore al bilancio le richieste avanzate e le precisazioni politiche da parte di autorevoli esponenti di questa maggioranza, presentate a nome della maggioranza, mi sembra che, di fatto, si stia in un certo senso delineando una risoluzione sul nodo politico che ci vede blindati in quest'aula ormai da alcune ore.
Non è che non possiamo rimanere, per l'amor del cielo, ci restiamo volentieri, se questo continua. Magari, riteniamo necessaria una valutazione all'interno di una riunione dei Capigruppo per sapere giustamente, se, superando questo nodo politico, c'è anche dall'altra parte un superamento di quella serie di attività e di emendamenti che sono stati posti con chiaro fine ostruzionistico per evidenza, ma anche perché mi sembra che sia stato ampiamente non solo dichiarato, bensì sostenuto dai colleghi dell'opposizione.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Marcenaro sull'ordine dei lavori.



MARCENARO Pietro

Naturalmente, abbiamo ascoltato il dibattito che si è svolto. Non siamo intervenuti, né intendo intervenire sul merito degli affidamenti che le diverse forze della maggioranza si sono scambiate tra di loro. E' un problema che li riguarda, come li ha riguardati nel corso di questi giorni in questa discussione; non è un problema che riguarda noi. Noi prendiamo atto della vostra posizione.
Per quanto riguarda gli emendamenti siamo disposti al loro ritiro.
Naturalmente chiederemo che questo riguardi tutti, fatti salvi gli emendamenti di carattere tecnico che mi pare la Giunta abbia presentato. Si tratta di un impegno al ritiro generale degli emendamenti. Non vogliamo trovarci alla conclusione del provvedimento con qualche sorpresa e qualche emendamento che arriva in coda, in cauda venenum. Vorremmo solo essere rassicurati di questo: se la maggioranza garantisce di chiudere senza la presentazione di ulteriori emendamenti particolari dopo l'articolo 21, noi provvediamo al ritiro dei nostri emendamenti.



PRESIDENTE

Convoco i Capigruppo in Sala A.



(La seduta, sospesa alle ore 02.42 riprende alle ore 05.52)


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita

Esame disegno di legge n. 432 "Legge finanziaria per l'anno 2002" (seguito)


PRESIDENTE

Riprendiamo i lavori del Consiglio regionale, che era stato sospeso.
Stiamo riordinando gli emendamenti tecnici così come emerso dalla riunione dei Capigruppo, svoltasi alla presenza dell'Assessore Pichetto, il quale ha elencato gli emendamenti tecnici della Giunta, gli altri, mi pare di aver compreso in quella riunione, che siano stati ritirati.
La parola al Consigliere Contu sull'ordine dei lavori.



CONTU Mario

Signor Presidente, lei mi accredita delle cose che io non ho mai dichiarato.



PRESIDENTE

Scusi, Consigliere?



CONTU Mario

Non ho mai dichiarato l'intenzione di ritirare gli emendamenti, in modo molto corretto e nel rapporto di correttezza tra le forze politiche. La scelta del ritiro degli emendamenti era estremamente condizionata, siccome oggi siamo anche in presenza del fatto che si ventilano delle situazioni delicate e insopportabili per un piccolo Gruppo rispetto al prosieguo di tutto il nostro dibattito.
Onorevoli colleghi, questa è la prima seduta straordinaria dall'inizio della legislatura ad oggi e, alla fine, non si può utilizzare lo specchietto per le allodole. Siamo tutti presenti e tutti i provvedimenti bussano alla porta di quest'aula per discutere oggi di che cosa? Dell'adeguamento della indennità dopo 10-15 ore di lavoro. Ritengo opportuno ritornare al nostro modo di lavorare. In queste condizioni, il nostro modo di lavorare consiste nel ritenere legittima la posizione di chi sostiene "andiamo avanti nel dibattito e nella discussione", non c'è più niente da mercanteggiare, perché, di fronte al ricatto, non si mercanteggia niente.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Colleghi, chiedo scusa.



CONTU Mario

Lo esplicito meglio e lo lasciamo a verbale: noi, all'interno della Conferenza dei Capigruppo, abbiamo fatto una discussione franca, si è posta la questione degli aumenti...



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Colleghi, lasciamo terminare il collega Contu, poi, a chi desidera intervenire verrà data la parola.
Colleghi, per cortesia, lasciamo terminare il collega Contu, poi eventualmente, la Presidenza sospenderà la seduta per cinque minuti.
Prego, collega Contu, prosegua.
Colleghi, per cortesia lasciamo terminare il collega Contu, non sento voi, figuriamoci se sento il collega Contu che ha il microfono aperto.



CONTU Mario

Studia Sciascia e leggi "Todo Modo"! Ti consiglio "Toto Modo"!



CONTU Mario

ANGELERI Antonello (fuori microfono)



CONTU Mario

Sei un quaquaraquà!



CONTU Mario

Forse, c'è il tuo...



(Commenti del Consigliere Angeleri fuori microfono)



PRESIDENTE

Collega Contu, lei si rivolga alla Presidenza e vedrà che verrà ascoltato. Se lei dà retta ad altri colleghi, non riesce a svolgere il suo ragionamento.



(Intervento del Consigliere Contu fuori microfono)



PRESIDENTE

ANGELERI Antonello (fuori microfono) Sei un "quaquaraquà", vergognati!



PRESIDENTE

Collega Angeleri, per cortesia!



(Interventi dei Consiglieri Contu e Angeleri fuori microfono)



CONTU Mario

Se lei è corretto, Presidente, lo allontana dall'aula. Uno, due, tre richiami, e lo porta fuori dall'aula.



PRESIDENTE

Per cortesia, collega Contu! Lei presta anche il fianco perché dà retta, collega Contu.
Lei si rivolga alla Presidenza, le ho detto di espletare il suo ragionamento. La Presidenza la invita ad espletare il suo ragionamento.
Non ha il microfono acceso, alla Presidenza non è pervenuta nessuna dichiarazione del collega Angeleri.
La invito a terminare il suo intervento.



(Intervento del Consigliere Marcenaro fuori microfono)



PRESIDENTE

Esattamente, poi se altri colleghi chiederanno la parola, volentieri la Presidenza segnerà chi desidera intervenire e darà la parola a chi l'ha richiesta.
Collega Contu, per cortesia, termini.



CONTU Mario

C'è un po' di nervosismo, Presidente?



PRESIDENTE

No, collega Contu. No.



CONTU Mario

Allora, Presidente, provo a riallacciare il filo del discorso che è stato interrotto, che è molto più lineare e semplice di quanto si pensi.
Io formulo un'accusa pesante nei confronti di questa maggioranza, che ha brillato, in tutta la legislatura, per il suo assenteismo e oggi si ritrova in una tenuta d'aula invidiabile - li invidio per questa resistenza fisica - attorno non a provvedimenti importanti che questa Regione attende, ma per svelare l'arcano: si trattava di porre all'ordine del giorno una possibile mozione sull'adeguamento dell'indennità...



CONTU Mario

BRIGANDI' Matteo (fuori microfono)



CONTU Mario

Sei un bugiardo!



CONTU Mario

Lo allontani, Presidente! Lo allontani!



PRESIDENTE

Collega Contu, dovrò replicare anch'io rispetto alle sue dichiarazioni abbia pazienza.



CONTU Mario

...come d'altronde, correttamente e nel pieno delle facoltà delle Regioni, è stato fatto...



(Brusio in aula)



PRESIDENTE

Colleghi, per cortesia! Prego, collega Contu.



CONTU Mario

...come correttamente, dal punto di vista delle prerogative, hanno fatto altre sette Regioni nel nostro Paese, quindi in pieno atto legittimo che io, in questo momento, personalmente non condivido né come opportuno n tantomeno come necessario rispetto a quella che è la nostra condizione e il riconoscimento, in termini economici, dell'indennità, anche perché - e concludo, Presidente - siamo reduci da una battaglia mica da poco sul bilancio della sanità.
Da questo punto di vista, il mio atto di correttezza è proprio quello di richiamare ad un senso di serietà, di cui quest'aula ha bisogno.



PRESIDENTE

Ricordo ai colleghi che siamo usciti da una riunione istituzionale, in cui si diceva che gli emendamenti venivano ritirati, e restavano in piedi soltanto gli emendamenti tecnici.
Da quella riunione istituzionale riporto quanto è avvenuto. Se poi vi sono stati incontri informali tra i Capigruppo, restano tali e non sono agli atti del Consiglio.
La parola al Consigliere Brigandì.



BRIGANDI' Matteo

Presidente, io non posso non segnalare, in maniera chiara e netta, il comportamento non solo scorretto ma anche contrario ai fatti veri che sono successi.
Noi siamo stati qui occupati giorno e notte (a questo punto si pu dire) con l'unico intento di portare a casa un provvedimento che cercasse di salvare alcune scuole private che sono con l'acqua alla gola.
L'intento del mio Gruppo, direi anche con viva soddisfazione, é stato quello di porsi su questa posizione in maniera tale che la maggioranza risultasse, alla fine, su una posizione nettamente omogenea. Oltre ad avere una soluzione nettamente omogenea della maggioranza, abbiamo altresì avuto la soddisfazione di avere anche l'apporto di un gradito membro della minoranza, che è stato sulle nostre posizioni. E nient'altro.
evidente che sulla finanziaria c'era tutto un insieme di problemi che sono stati proposti da tutti i Gruppi regionali, o comunque da buona parte dei Gruppi regionali, o certamente, in riferimento al problema che sollevava il collega Contu, dal Gruppo dei Radicali e dal Gruppo della Lega.
Abbiamo deciso, signor Presidente e colleghi, che tutti gli emendamenti e tutti gli ordini del giorno avrebbero dovuto essere ritirati, dunque anche quelli inerenti i problemi di cui faceva cenno.
Ma mai nessuno ha detto nella riunione privata quelle cose, e quand'anche le avesse dette, il fatto che il Consigliere Contu oggi ce lo ripeta in aula, non fa nient'altro che segnalare che se fosse vero sarebbe ancora più scorretto, perché evidentemente una persona, nel momento in cui parla in camera caritatis, può dire delle cose, e nel momento in cui le ripete è una persona non degna di grande fiducia.
Comunque, nessuno ha detto queste cose. Noi abbiamo semplicemente detto che avremmo rinunciato agli ordini del giorno inerenti l'argomento. Anzi questa maggioranza ha ritenuto che non c'era nessun problema e nessuna posizione condivisa, e si è impegnata, nella persona del Presidente Cattaneo, ad elaborare, in futuro, una proposta di modifica degli emolumenti dei Gruppi, affinché i Gruppi composti da una o due persone portino a casa due o tre o quattrocento milioni, alla faccia dei Gruppi composti da ventidue persone che ne portano proporzionalmente la metà o un terzo.
Queste cose bisogna dirle, perché chi oggi si pulisce la bocca cercando di dire che siamo tutti Marie Vergini, e volevamo venire in quest'aula a parlare di soldi, sono quelle persone che portano a casa, non rinunciando a nulla, centinaia di milioni in maniera non proporzionale. Questo bisogna dirlo, perché siamo stati eletti tutti dal popolo e ognuno di noi rappresenta una fetta omogenea di popolo. Quindi, nel momento in cui i piccoli Gruppi prendono denari proporzionalmente superiori a quelli dei grossi Gruppi, hanno nient'altro che una concessione dei Gruppi grossi, e dovrebbero ringraziare. Invece di ringraziare, ritengono ancora di essere dalla parte della ragione e di essere coloro che devono moralizzare la Cosa Pubblica.
La Cosa Pubblica si moralizza quando ciascuno dei Consiglieri avrà delle provvidenze in correlazione a quanti voti ha preso e, quindi, al numero di seggi occupati.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Angeleri.



ANGELERI Antonello

Io che ho scarsa cultura, e non certo quella del Consigliere Contu facevo poc'anzi riferimento, fuori microfono, ad una famosa frase di Tot che parlava di Omini, ominicchi e quaquaraquà, e vorrei che rimanesse a verbale, perché qui abbiamo un indegno esempio dell'ultima parola che ho detto, ovvero quaquaraquà: in altre parole, si chiama "infame".
Io sono abituato a parlare con morta chiarezza; chi mi conosce all'interno della maggioranza, lo sa; parlo della stessa lingua anche nei confronti del collega Contu.



(Commenti fuori microfono)



ANGELERI Antonello

vero, ma dato che siamo in un'aula, cerco di mantenere un certo contegno.
Visto che ci siamo alzati da quest'aula circa due ore e mezzo fa con un impegno richiesto dalla maggioranza del ritiro di un emendamento, e con determinati impegni rispetto ai quali l'opposizione avrebbe ritirato, a sua volta, gli emendamenti sulla legge finanziaria, volevo solo testimoniare che se questo impegno non c'é più, il mio emendamento rimane e sulla base di questo si continua a discutere.



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE COTA



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Contu per fatto personale; ne ha facoltà



CONTU Mario

L'ignoranza del Consigliere Angeleri rasenta l'incredibile. Il Consigliere Angeleri ha usato il termine: "infame". Le infamità sono quelle compiute dal Consigliere Angeleri che non si può permettere questi toni perché sono esemplificativi del suo stato di ignoranza culturale ...



PRESIDENTE

Consigliere Contu, non è il caso di usare questi toni.



CONTU Mario

Era suo dovere, Presidente, richiamarlo all'ordine.



PRESIDENTE

Scusi, Consigliere Contu, sul fatto personale non fa alcuna dichiarazione? Consigliere Contu sono le 6 e 10 del mattino, il Consigliere Angeleri ha fatto un intervento, ha fatto delle valutazioni politiche, c'è stato un dibattito acceso che si è protratto per diverso tempo, la prego di fare le dichiarazioni che deve fare, se ritiene di doverle fare, anche alle luce del colloquio istituzionale che abbiamo avuto.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cattaneo; ne ha facoltà



CATTANEO Valerio

Con molta pacatezza vorrei fare due riflessioni e una considerazione.
Abbiamo fatto una Conferenza Capigruppo, una riunione dei Capigruppo di maggioranza e una di opposizione per delineare le posizioni di opposizione e di maggioranza. Si è deciso, in una Conferenza capigruppo di ritirare l' emendamento all'articolo 8, come era già stato annunciato in aula, da parte dei colleghi del CCD e del CDU che l'hanno presentato; di non presentare altri emendamenti e il ritiro di tutti gli emendamenti in modo da potere licenziare la legge finanziaria, così come approvato dalla Giunta regionale. Questo era la posizione ufficiale sulla quale anche il Consigliere Contu era d'accordo. Il Consigliere Contu ha modificato la sua posizione in aula. Adesso non vorrei che in un dibattito acceso qualcuno immaginasse di mettere sotto scacco la maggioranza dicendo: "Ritiro gli emendamenti solo ed esclusivamente se il Consigliere Angeleri mi chiede scusa". Sono le 6 e 20 del mattino, rispetto anche per chi collabora con il Consiglio regionale, lo ricordava bene qualche Consigliere prima di me nel cuore della notte. Se siamo seri, dobbiamo rispettare reciprocamente gli impegni che abbiamo preso in primis e la decisione che abbiamo preso, dopo, nella Conferenza Capigruppo.
La decisione era: si ritirano tutti gli emendamenti, si licenzia la legge finanziaria. Riguardo agli altri due aspetti che sono stati evidenziati in particolare quello sull'indennità dei Consiglieri.
Non si è parlato dell'indennità dei Consiglieri alla Conferenza Capigruppo, ma in una riunione informale una maggioranza ben delineata non coincidente con la maggioranza che sostiene questa Giunta regionale, ma bene più ampia, ha semplicemente fatto un pour parler riguardo una situazione che si è verificata nelle ultime settimane dopo che alcune Regioni hanno apportato dei cambiamenti nelle leggi riguardo ai loro emolumenti. Si è verificato che era forse più opportuno non continuare sua una eventuale ipotesi di questa maggioranza - ripeto, non coincidente con la maggioranza di quest'aula - di andare avanti su questo argomento, tant'è che non se ne è parlato nell'ufficialità di alcuna Conferenza dei Capigruppo.
Riguardo la presunta minaccia, che mi sembra di sentire, di mettere sotto scacco riguardo la questione dei Gruppi e quant'altro, sempre in quel pour parler abbiamo semplicemente fatto evidenziare che, qualora si dovesse toccare questa situazione o comunque che la maggioranza e il sottoscritto che è il Presidente del Gruppo di maggioranza relativo, quindi di un Gruppo forse il più penalizzato dall' attuale legge n. 50 del 29 agosto 2000, era anche ipotizzabile una revisione, così come avviene in altre Regioni, per portare criteri proporzionali più oggettivi. Semplicemente un discorso più giusto, corretto ed equo. Anche questo fa parte della politica degli annunci, delle informalità di corridoi del Consiglio regionale.
Si è deciso: si ritira tutto e si approva la Finanziaria. Non so se su questa decisione qualcuno abbia cambiato idea, non mi sembra, a meno che il Consigliere Contu confermi quella posizione. Il Consigliere Contu ci deve dire se ritira o no gli emendamenti. Se li ritira il problema è risolto contrariamente il problema è grande come una casa perché vuol dire che abbiamo trascorso quattro ore in riunioni anche ufficiali come la Conferenza Capigruppo e riunioni formali di minoranza e maggioranza, per prenderci in giro.
Personalmente, se lei, Presidente, dovesse convocare ancora una Conferenza dei Capigruppo, valuterò se parteciparvi o se mettermi a riposare su una poltrona.
Se gli emendamenti non fossero ritirati chiedo, a nome della maggioranza, poiché il Consiglio è convocato dalle 00.01 ed è nuovamente riconvocato alle 14,30, che il Consiglio delle 00.01, a norma di Regolamento, possa continuare fino alle 14,29 senza interruzione alle ore 9.00. Questo è compatibile con il Regolamento e lo Statuto di questa Regione.



PRESIDENTE

Il Consigliere Contu ha comunicato alla Presidenza il ritiro degli emendamenti, pertanto lo ringrazio.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Manica; ne ha facoltà.



MANICA Giuliana

A seguito dell'intervento del Consigliere Cattaneo, devo dare atto che l'ultima Conferenza dei Capigruppo è andata esattamente nei termini in cui l'ha descritta. Dopo un confronto serrato, all'interno di quest'aula, che ci ha visto divisi su una questione sostanziale che riguardava l'inserimento all' articolo 8 di un nuovo emendamento su una questione che abbiamo ritenuto - nel metodo e nel merito - che cambiasse la natura del provvedimento.
La Conferenza dei Capigruppo è giunta alla determinazione di riportare all'aula il provvedimento depurato di qualsiasi emendamento che non fossero gli emendamenti tecnici che l'Assessore Picchetto ci ha illustrato in modo particolare, ma che non avevano alcun carattere di modificazione del provvedimento, se non di aggiustamento tecnico degli articoli.
Per quanto riguardava l' inserimento di qualsiasi altro punto che riguardasse indennità o quant'altro, è stata espressa la volontà di non inserire ne gravare il provvedimento di qualsiasi intervento, che potesse essere ritenuto improprio rispetto al provvedimento stesso. Pertanto noi insieme ad altri Capigruppo del centrosinistra e, devo dare atto, anche il Consigliere Contu, avevamo convenuto che si potesse ritornare in aula su questa base, su questa base venivano ritirati quegli emendamenti che erano stati giustificati dalla modificazione del provvedimento e che in quel momento, contestualmente, decadevano. Compiutamente, abbiamo mantenuto quella posizione.
Una cosa sono le battaglie politiche, anche serrate, le divisioni, le battaglie serrate che allungano, in qualche modo, i tempi d'aula, altri sono i punti che comunemente si raggiungono rispetto ai provvedimenti. E questi vanno sempre confermati, per una ragione, oltre che politica, anche etica.
Questa è la posizione del nostro Gruppo.



PRESIDENTE

La ringrazio, collega Manica.
Ha chiesto la parola il Consigliere Contu.



CONTU Mario

Chiarezza per chiarezza, confermo che l'andamento della Conferenza dei Capigruppo è stata quella indicata.
Ribadisco, però, e di questo me ne darete atto per una questione di correttezza, che non ho mai pronunciato le parole "ritiro degli emendamenti", perché questo atto d'aula l'ho condizionato alla discussione che, a latere, non in modo ufficiale ma in modo informale, ha occupato tre ore della nostra discussione.
Dopodiché, al rientro in Aula, di fronte alla piega che ha preso quella nostra discussione informale e fuori dall'ufficialità di una Conferenza dei Capigruppo da lei normalmente presieduta e con i canoni di quella convocazione, ci pone in condizione, almeno per quanto riguarda il nostro Gruppo, di rendere insopportabile l'arma del ricatto in relazione a quello che deve essere restituito alla sua sede naturale: la battaglia politica.
C'é un provvedimento che ha accompagnato buona parte della discussione in queste ore che non condividiamo. In questo caso, io ho espresso una posizione di contrarietà, e chiedo che a tale posizione sia riconosciuto un carattere di nobiltà politica, perché è una posizione discutibile certamente diversa, ma che non è assolutamente piegata all'idea di facile propaganda, perché, come ho già detto in sede di riunione, non era neanche mia intenzione renderle pubblica alla stampa, poiché c'é una questione etica diversa, che non è quella della speculazione politica, coerente con la posizione che ho assunto in occasione del voto sul vitalizio.
Quindi l'irritazione deriva solo ed esclusivamente da quella condizione. Io oggi non chiedo un impegno alla maggioranza di non emanare quella legge che, in modo molto chiaro, il collega Brigandì ha posto all'attenzione dell'Aula. Non si barattano queste cose.
Credo che i Gruppi minori vadano tutelati. C'é un discorso di agibilità politica, e da questo credo che non si possa prescindere, perché ritengo che quello sia un atto dovuto.
Dopodiché, è chiaro che su tutti gli atti è sovrana l'aula. Ognuno si assuma le responsabilità delle scelte che opera anche in questo terreno.
Pertanto confermo, a fronte della situazione che si è venuta a verificare, l'impegno da parte di tutti di non presentare nessun ordine del giorno collaterale che niente abbia a che fare con questo testo, come da impegni assunti.
Concludo la discussione ad una condizione: il ritiro degli emendamenti è subordinato ad una dichiarazione chiara e precisa, da parte dei Gruppi che la vicenda finisce qui. Altrimenti, sarebbe più spontaneo chiedere la sospensione della trattazione sul punto e votare...



(Brusio in aula)



CONTU Mario

Non mi sembra che sia così.
Allora, il ritiro dei provvedimento è subordinato alla chiara scelta da parte di quest'Aula, che con questo documento si chiude la discussione.



PRESIDENTE

Scusi collega Contu, ha appena confermato le modalità con cui si è svolta la Conferenza dei Capigruppo.
Procediamo alla votazione degli articoli e dei relativi emendamenti rimasti.
ART. 2 Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sull'art.
2.
Il Consiglio approva.
ART. 3 3.1) Emendamento interamente sostitutivo presentato dai Consiglieri Gallarini e Picchetto, concordato in Commissione: "Art. 3. (esenzione del pagamento della tassa automobilistica regionale per autoveicoli alimentati a gas metano e per autoveicoli elettrici).
A decorrere dal 1 gennaio 2003 sono esenti dal pagamento della tassa automobilistica regionale gli autoveicoli alimentati a gas metano già dotati di dispositivo per la circolazione con gas metano all'atto dell'immatricolazione e gli autoveicoli elettrici)" Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, su tale emendamento.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sull'art. 3 come emendato.
Il Consiglio approva.
ART. 4 Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sull'art.
4.
Il Consiglio approva.
ART. 5 Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sull'art.
5.
Il Consiglio approva.
ART. 6 6.1) Emendamento aggiuntivo dell'Assessore Pichetto: "a decorrere dal 01 gennaio 2003 il termine di prescrizione per l'accertamento del rimborso della tassa automobilistica è fissato, ai sensi dell'art. 20 del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 472, nel termine di 5 anni dalla data della commissione della violazione o del versamento oggetto del rimborso".
Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, su tale emendamento.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sull'art. 6 come emendato.
Il Consiglio approva.
ART. 7 Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sull'art. 7.
Il Consiglio approva.
ART. 8 8.1) Emendamento presentato dalla Giunta a firma degli Assessori Pichetto e Leo: All'elenco delle variazioni di cui all'art. 8, del DDL n. 432, sono aggiunte le variazioni nei termini di competenza e cassa, riportate in allegato al presente emendamento (allegato tabella A).
Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'emendamento n. 8.1).
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'articolo n. 8) così come emendato.
Il Consiglio approva.
ART. 9 9.1) Emendamento presentato dalla Giunta a firma dell'Assessore Cavallera: All'elenco delle variazioni di cui all'art. 9, del DDL n. 432, sono aggiunte ulteriori variazioni nei termini di competenza e cassa, riportate in allegato al presente emendamento. (allegato conservato agli atti) Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'emendamento n. 9.1).
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'articolo n. 9) così come emendato.
Il Consiglio approva.
ART. 10 Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'articolo n. 10) così come emendato.
Il Consiglio approva.
ART. 11 11.1) Emendamento presentato dalla Giunta a firma dell'Assessore Pichetto: All'art. 11 è aggiunto il seguente comma 2: "2. Il capitolo n. 10870 dell'UPB 05991 è inserito nell'elenco delle spese obbligatorie".
Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'emendamento n. 11.1).
Il Consiglio approva.
11.2) Emendamento presentato dalla Giunta a firma dell'Assessore Cavallera: All'art. 11 è aggiunto il seguente comma 3: "3. Per l'attivazione di un progetto di ricerca in materia di amianto con l'Università degli Studi di Torino, nonché di progetti di ricerca in materia di riduzione delle emissioni in atmosfera, è autorizzato, in deroga a quanto previsto dalla legge regionale 25 gennaio 1988, n. 6 (Norme relative allo svolgimento di collaborazioni nell'ambito dell'attività dell'Amministrazione regionale) l'utilizzo dello stanziamento del capitolo 15183, nell'ambito della UPB 22991, iscritto sugli esercizi finanziari 2002, 2003 e 2004 del bilancio pluriennale 2002-2004 approvato con la legge regionale 30 aprile 2002 n. 13".
Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'emendamento n. 11. 2).
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'articolo n. 11) così come emendato.
Il Consiglio approva.
ART. 12 Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'articolo n. 12).
Il Consiglio approva.
ART. 13 Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'articolo n. 13).
Il Consiglio approva.
ART. 14 Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'articolo n. 14).
Il Consiglio approva.
ART. 15 Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'articolo n. 15).
Il Consiglio approva.
ART. 16 Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'articolo n. 16).
Il Consiglio approva.
ART. 17 Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'articolo n. 17).
Il Consiglio approva.
ART. 18 Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'articolo n. 18).
Il Consiglio approva.
ART. 19 Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'articolo n. 19).
Il Consiglio approva.
ART. 20 Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'articolo n. 20).
Il Consiglio approva.
ART. 21 Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'articolo n. 21).
Il Consiglio approva.
ART. 22 Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'articolo n. 22).
Il Consiglio approva.
La parola al Consigliere Marcenaro per dichiarazione di voto.



MARCENARO Pietro

Naturalmente, mi scuso con lei, signor Presidente, e con l'aula. So che l'ora è tarda e che nessuno ha voglia di ascoltare discorsi, però, questa è stata una discussione impegnativa e per quanto ci riguarda riteniamo, come penso altri Gruppi, di concluderla con una dichiarazione di voto.
Non ritornerò, perché effettivamente sarebbe un po' retorico a quest'ora, sul giudizio di fondo che abbiamo dato al provvedimento, alle sue caratteristiche, al fatto che esso si colloca in un quadro, a nostro avviso, di basso profilo, disimpegnato e lontano dai problemi di fondo che una Regione come il Piemonte attraversa in questa fase.
In conclusione di questo dibattito, esprimo semplicemente la nostra valutazione sul risultato politico esplicito della discussione.
In questa sede ripeto quanto abbiamo detto nel corso di queste giornate. Abbiamo condotto questa discussione fin dall'inizio con l'intento di costruire, ovviamente, una nostra linea di proposte alternativa, almeno in parte, a quella che la Giunta e la maggioranza proponevano, ma, al tempo stesso, con l'intenzione, lo ripeto anche qui per l'ennesima volta, di riannodare i fili di un confronto istituzionale, che rappresenta, a nostro avviso, la condizione indispensabile per un confronto alternativo, per un confronto bipolare, per un confronto tra posizioni radicalmente diverse, ma che trovano il modo di riconoscersi in un sistema di regole.
Come ho già avuto occasione di dire, abbiamo interpretato l'emendamento che è stato al centro della nostra discussione in queste ore, quello che è stato chiamato - non me ne voglia il collega Angeleri - "emendamento Angeleri", non solo per la questione di merito che rappresentava, che ovviamente vedeva una nostra totale contrarietà, ma quale tentativo di sottrarsi a questo sforzo di ricostruzione di un tessuto di relazioni istituzionali corrette all'interno del quale collocare le nostre posizioni alternative e il nostro dibattito.
Credo che chiunque abbia osservato lo svolgimento di questa discussione, abbia potuto vedere che il nostro Gruppo è stato protagonista di una battaglia politica per rimuovere questo che abbiamo considerato un vero e proprio ostacolo. Su questo punto abbiamo ottenuto un risultato che consideriamo soddisfacente e ci interessa sottolinearlo in conclusione di questa discussione. Dopo il periodo feriale avremo un confronto su questioni fondamentali, in particolare penso al DPF del quale abbiamo rinviato la discussa a settembre. Lì ritroveremo alcuni dei temi che sono stati lasciati aperti da questa Finanziaria.
Concludo dicendo semplicemente questo. In un momento come questo, in un momento in cui esprimiamo la distanza più forte e più radicale dalla vostra impostazione politica, sentiamo l'esigenza contemporanea, e non contraddittoria, di ricostruire un discorso sulle regole che funzionino per l'insieme del Consiglio regionale.
Qualcuno pensa che ogni volta che si affronta questa questione, sia una questione di compromesso e di concessione: noi pensiamo che questa sia la condizione per la costruzione di un' alternativa politica in questa Regione e per affermare degli indirizzo alla linea programmatica alternativa ...



MARCENARO Pietro

ANGELERI Antonello (fuori microfono )



MARCENARO Pietro

Vogliamo fare l'esempio di questa serata?



MARCENARO Pietro

Se lei Consigliere avesse ascoltato la dichiarazione che la Consigliera Manica ha fatto pochi minuti fa, penso sia stata, da questo punto di vista, una dichiarazione esauriente della quale non sento il bisogno di ripetere nulla.
Dico solo che, per quanto riguarda il merito, la nostra interpretazione, l'ho già detta, è che noi ci siamo trovati di fronte ad una vera e propria forzatura politica che abbiamo interpretato come ho cercato di spiegare. Questo è stato e ha costituito il fatto politico di rilievo della discussione sulla legge finanziaria. Noi prendiamo atto che, per quanto ci riguarda, questa lotta politica che si è sviluppata in aula su questo punto - valutate se abbiamo ragione o torno - si è conclusa con successo.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Palma; ne ha facoltà



PALMA Carmelo

Chiedo scusa ai Consiglieri, sarò brevissimo.
Penso di poter dare un giudizio positivo sul provvedimento, più per le cose che non ci sono che per quelle che ci sono. Come era già emerso nei lavori di commissioni, e così è stato presentato molto sinceramente dall'Assessore Picchetto, è un provvedimento eterogeneo, di coordinamento in parte anche di tamponamento normativo, senza respiro, è l'organicità di una legge finanziaria. Positivo è che abbia trovato, grazie all' azione dell' opposizione nel suo complesso, un freno, un utilizzo più spregiudicato della legge Finanziaria, come se questa potesse diventare un gancio a cui appendere qualunque tipo di provvedimento e di modifica, come un traghetto in cui è possibile imbarcare qualunque cosa.
Quello che auspichiamo è che, a partire dall'autunno - la discussione del DPF, della Finanziaria e della nuova legge di bilancio preventivo di un quadro di discussione, di riflessione, ma anche di decisione più organico e più coerente - le questioni di fondo, in particolare le questioni che riguardano la scuola non statale che la Giunta e, una parte della maggioranza, hanno avuto la tentazione di trattare male e spregiudicatamente con un emendamento alla Finanziaria, possano trovare nell'autunno stesso, una trattazione più diffusa, più coerente e più approfondita nell'esame del provvedimento relativo al cosiddetto buona scuola. L'approvazione del quale, sono convinto, costituirebbe, per la stessa maggioranza innanzitutto,un freno rispetto a queste tentazioni e rispetto ad una scelta che, purtroppo, continua a profilarsi come possibile, di finanziamento diretto del sistema dell'istruzione privata che contraddirebbe, in maniera evidente, la logica del buono scuola che, a nostro parere, non avrebbe neppure effetti positivi sul mercato dell'istruzione. Confermo il giudizio positivo, per quello che non c'è confermando peraltro un voto sfavorevole al provvedimento.
Ritengo importante, non solo per l'opposizione, ma per il Consiglio nel suo complesso, che due temi di sicuro rilievo politico ed istituzionale, come il problema dell'istruzione nelle scuole non statali e dall' altra parte - tema di grande delicatezza - quello dell'indennità dei Consiglieri regionali, non siano stati trattati in maniera strascicata e notturna in questo provvedimento e possano trovare in una sede diurna, e più evidente anche agli occhi dell'opinione pubblica, un momento di trattazione e di esame più approfondito e quindi necessariamente migliore.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Brigandì; ne ha facoltà.



BRIGANDI' Matteo

Volevo fare alcune osservazioni, perché l'esperienza che abbiamo vissuto in questi giorni serva, alla maggioranza e alla minoranza, da riflessione.
Esprimo la viva soddisfazione sia perché il provvedimento proposto dalla Giunta è arrivato in porto, sia per il contributo che la Lega ha offerto alla maggioranza. Contributo che credo sia stato importante per i pesi e i contrappesi che ha creato. Quello che voglio sottolineare a tutti quanti come compito delle vacanze, è che ha ragione la minoranza quando ci dice che una legge Finanziaria è una legge Finanziaria, quindi non è opportuno aggiungere in quelle sedi delle situazioni diverse. Ha ragione la maggioranza quando si rende conto che non ha nessun' altra via seria per portare a casa qualcosa, se non cercare delle escamotage in quanto noi di maggioranza, stiamo vivendo ricattati dall' esistenza di un Regolamento che impedisce alla maggioranza di fare la maggioranza e dà dei sovra poteri all' opposizione.
Sovra poteri che non si limitano alla critica o alla vigilanza, ma che esorbitano nel ricatto. Dico questo perché non è che non abbiamo provato a discutere delle leggi dei buoni scuola, caro Consigliere Palma lo dico perché lei ha sollevato il criterio giusto e cerco di dare una risposta alla sua domanda. Il problema del buono scuola è stato sollevato e portato in aula con un insieme di sedute e di discussioni che si sono sempre arenate sul solito meccanismo, che ha un nome: Regolamento.
Per cui, amici della maggioranza, certo avremo delle scadenze che sono tecniche, ma non possiamo più permettere, una volta esaurite codeste scadenze tecniche, di cercare di trovare un meccanismo di sopravvivenza con questo Regolamento, perché significherebbe impedire alla maggioranza di fare la maggioranza e quindi, in conclusione, di ripresentarsi alle prossime elezioni regionali in una posizione di soggetti che avrebbero potuto fare mille e invece hanno fatto dieci perché soffocati da una minoranza che giustamente ha sfruttato una clava che aveva in mano e che l'ha data sulla testa alla maggioranza ormai impotente.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cattaneo.



CATTANEO Valerio

Grazie, signor Presidente.
Intervengo semplicemente per esprimere soddisfazione perché si approva così come aveva previsto la maggioranza, la legge finanziaria entro il 31 anche se abbiamo toccato la notte del primo agosto.
Non abbiamo certamente nulla da aggiungere, tranne che augurare a tutti, a nome del nostro Gruppo, buone vacanze, che ci pare fosse l'obiettivo. D'altronde, le vacanze sono anche un'occasione per riflettere.
Noi guardiamo con attenzione ai problemi che sono ancora aperti, come il rimpasto e quant'altro, ma guardiamo altresì con attenzione al mese di novembre, che rappresenterà un momento importante per il rilancio di questo Consiglio regionale.
Credo che anche l'esperienza odierna ci farà riflette a fondo, e questo sarà anche il nostro obiettivo. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Angeleri.



ANGELERI Antonello

Io invece, a differenza dei miei colleghi, non esprimo nessuna soddisfazione, ma proprio nessuna.
Voterò ovviamente questo documento, che è la legge finanziaria, in linea con la maggioranza, secondo una prima scelta operata dal mio Assessore, che ben mi rappresenta e ci rappresenta in Giunta regionale, ma non posso che esprimere un dato che è stato evidenziato chiaramente, sul quale do ragione al Consigliere Marcenaro: questa è stata una sconfitta di questa maggioranza e una vittoria di questa minoranza, che di fatto attraverso l'uso del Regolamento (e ovviamente del ricatto sull'uso del Regolamento), sta gestendo l'aula.
Penso che non ci sia stato - e in questo senso sono d'accordo ovviamente con la maggioranza - un utilizzo spregiudicato della legge finanziaria, questo provvedimento omnibus di cui più volte ha parlato il collega Palma e altri colleghi di minoranza. Non c'é stato, perché vi stato un atto di responsabilità da parte di una fetta di questa maggioranza, e comunque perché si trattava di una scelta politico programmatica e quindi poteva tranquillamente rientrare nella legge finanziaria.
Il collega Marcenaro ha parlato di una possibilità di riaprire un dialogo in quest'aula con la maggioranza con nuove regole.
Vorrei capire bene quali sono le regole, perché se le regole sono solo quelle che vanno bene alla sinistra, devo dire, con molta sincerità, che a me non vanno bene. Serate e nottate come questa (è la prima che passiamo insieme da due anni a questa parte) torno a ripetere che non mi sono piaciute per niente.
Oltre a confermare ovviamente il mio voto favorevole sulla legge finanziaria a nome del mio Gruppo, vorrei riservare trenta secondi del mio intervento - quindi un capitolo a parte - ai rapporti umani all'interno di quest'aula.
Pensavo che lavorando insieme da molto tempo si potesse instaurare anche un rapporto di rispetto e correttezza reciproca, cosa che ho instaurato personalmente con molti colleghi - molti dei quali appartenenti, però, a legislature precedenti - non solo di Consiglio regionale, anche del passato, e probabilmente ancorati a vecchi valori che facevano sì che i comunisti e i democristiani allora probabilmente non si parlassero troppo in aula, ma alla fine andassero magari a bene una birra o a cenare insieme dopo un confronto serrato all'interno del Consiglio.
Ebbene, con molti colleghi - e sono contento di questo - sono riuscito ad instaurare un rapporto, e ne vado fiero. Con altri credevo di averlo instaurato, ma ho capito questa sera, e mi farò furbo la prossima volta che probabilmente questo non è possibile. Di questo me ne dolgo e mi spiace moltissimo dal punto di vista personale.
Il mio voto, comunque, è ovviamente favorevole rispetto alla legge finanziaria.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Contu.



CONTU Mario

Grazie, Presidente.
Intervengo per esprimere il nostro voto contrario rispetto a questo provvedimento, ma credo che sia giusto lasciare a verbale anche una ricostruzione un pochino più veritiera.
Collega Angeleri, la mia disistima nei suoi confronti aumenta...



CONTU Mario

ANGELERI Antonello (fuori microfono)



CONTU Mario

Ma mi auguro che sia totale!



PRESIDENTE

Prosegua il suo intervento, collega, senza fare riferimenti ai colleghi.



CONTU Mario

Anche perché il percorso in Commissione di questo provvedimento non prevedeva l'emendamento che è stato portato in aula, e da qui parte il primo atto di scorrettezza nei confronti di questo provvedimento.
Ma vi é un'altra ragione ben più grave, perché il collega Angeleri aveva tutta la possibilità di svolgere la sua battaglia perché niente obbligava ad approvare questo provvedimento entro la pausa estiva. Ma chi l'ha detto? Cadeva il Consiglio regionale? Cadeva il Consiglio regionale? Caro collega, ecco allora dove stanno i quaquaraquà, perch probabilmente la scelta che è stata compiuta è quella proprio poco nobile di aver barattato la scelta del ritiro dell'emendamento per altre cose perché potevi dare nobilmente la tua battaglia a difesa di una causa giusta.



(Commenti fuori microfono del Consigliere Angeleri)



PRESIDENTE

Colleghi! Collega, non provochi, prosegua il suo intervento.



CONTU Mario

Lo interrompa! Lo interrompa! Poteva portare avanti con orgoglio la sua battaglia a difesa di quella scelta...



CONTU Mario

ANGELERI Antonello (fuori microfono)



CONTU Mario

Abbiamo svelato il gioco.



CONTU Mario

Certo, abbiamo svelato il gioco.
La moneta vale più degli ideali e l'idea di poter concludere questa seduta consiliare con l'aumento dell'indennizzo ha fatto la differenza rispetto alla nobiltà delle posizioni. Non le fa onore, Consigliere Angeleri.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Galasso.



GALASSO Ennio Lucio

Signor Presidente, ritengo che un bell'ornamento sia la mancanza di commenti per alcune situazioni.
A nome di Alleanza Nazionale esprimo, invece, la soddisfazione per aver portato in porto questa legge, perché abbiamo privilegiato l'urgenza dell'approvazione della legge finanziaria e, nell'interesse generale abbiamo fatto soccombere impulsi di parte.
Aggiungo che è stato utile il dibattito, anzi, utilissimo. Da quanto è accaduto traiamo sicuramente degli insegnamenti preziosi e utili, anche di metodo, ma, soprattutto, deve costituire un momento da cui partire per un impegno ancora più solenne, ancora più forte e di più ampio respiro.
Per quanto riguarda il Regolamento ho già detto e non giova ripetere ora. Non amo abbandonarmi in doglianze e auspico chiarezza, decisione e capacità di proposte.
Concludo dicendo che la dignità del Consiglio passa attraverso comportamenti leali e rigorosi, anche sul piano personale.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Deorsola.



DEORSOLA Sergio

Signor Presidente e colleghi, il nostro voto è un sei di stima come si usa dare nelle pagelle del lunedì a molti giocatori che hanno disputato una partita con luci ed ombre.
E' un sei di stima perché noi siamo e vogliamo restare nella maggioranza. Ci attendiamo, però, che vengano portate a compimento le dichiarazioni della campagna elettorale e del programma di questa maggioranza del Governo Ghigo, che prevedevano un'attenzione per la scuola non statale.
Rivolgo un doveroso ringraziamento, alle sette del mattino, dopo una giornata, una serata e una nottata trascorsa qui, ai dirigenti, al personale e a tutti i collaboratori che con capacità e qualificazione professionale ci hanno seguiti fino ad ora.
Rilevo che degli interventi dei colleghi che mi hanno preceduto una posizione singolare è stata tenuta dal Consigliere Contu.
Il Consigliere Contu si stupisce che ci sia stata la proposizione di un emendamento in aula, che non era stato portato in Commissione.
Se questo vuol dire che il collega Contu cambia l'impostazione rispetto al passato e, questa sera, ci vuol dire che tutte le volte che verranno presentati degli emendamenti in aula lo considererà come una forma anomala o comunque quasi di scorrettezza, potrebbe far piacere, perché vuol dire che lui stesso non presenterà più degli emendamenti in aula.
Se non è così, è un'osservazione molto strumentale.
Le discussioni sui prossimi provvedimenti ci diranno se c'è una regola che vale per tutti e per sempre oppure se è un escamotage - come temo. Se invece, è stato solo un escamotage dialettico di non eccelso livello, non voglio essere colui che processa le intenzioni.
Il nostro voto è favorevole: sei di stima.



PRESIDENTE

Indìco la votazione per appello nominale, mediante procedimento elettronico, sull'intero testo della legge.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 42 hanno votato SI' 29 Consiglieri hanno votato NO 12 Consiglieri si è astenuto 1 Consigliere Il Consiglio approva.
Do atto delle seguenti precisazioni: modifica rubrica dell'articolo 6 che assume la seguente formulazione: "Riordino sanzioni in materia di tributi ragionali ed estinzione dei crediti tributari di importo minimo".
Comunico altresì il ritiro dei seguenti ordini del giorno collegati: n. 594 presentato dai Consiglieri Palma e Mellano "Legge finanziaria 2002 e dotazioni finanziarie gruppi consiliari" n. 597 presentato dai Consiglieri Brigandì Cota e Dutto "Riduzione stanziamenti finanziari ai gruppi politici a favore dell'assistenza ai bisognosi" n. 598 presentato dai Consiglieri Brigandì, Cota e Dutto "Riduzione emolumenti dei Consiglieri a favore dell'assistenza ai bisognosi".
Buone vacanze a tutti.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 7.00)



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