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Dettaglio seduta n.215 del 14/05/02 - Legislatura n. VII - Sedute dal 16 aprile 2000 al 2 aprile 2005

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Argomento:


PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE TOSELLI



(Alle ore 15.45 il Vicepresidente Toselli comunica che la seduta avrà inizio alle ore 17.00)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE COTA



(Alle ore 18.05 il Presidente Cota comunica l'immediata convocazione della Conferenza dei Capigruppo)



(Il Consigliere Marcenaro chiede che l'Assessore Cotto svolga una comunicazione in aula sull'iniziativa "Volontariato in piazza" che si svolgerà domenica 26 maggio 2002, giorno nel quale in molti Comuni del Piemonte si svolgeranno le elezioni amministrative)



(La seduta ha inizio alle ore 18.39)


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

La seduta è aperta.
In merito al punto 1) all'o.d.g. "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Franco Botta, Brigandì, Cavallera Galasso, Godio, Rossi Giacomo e Rossi Oreste.


Argomento: Statuto - Regolamento

Proseguimento esame proposta di deliberazione n. 21 "Modifica del Regolamento interno" (iscritta ai sensi dell'art. 34, 4 comma, del Regolamento) (Richiesta di rinvio in Commissione)


PRESIDENTE

Passiamo all'esame del punto 2) all'o.d.g.: Proseguimento esame proposta di deliberazione n. 21 "Modifica del Regolamento interno" (iscritta ai sensi dell'art. 34, 4 comma, del Regolamento) La parola al Consigliere Cattaneo.



CATTANEO Valerio

La proposta è il risultato delle ultime due Conferenze dei Capigruppo dalle quali sembrerebbe essere derivato un punto di incontro per un confronto di merito e per arrivare poi in aula con una proposta di modifica e di stralcio del Regolamento del Consiglio regionale, con una calendarizzazione, peraltro, individuata all'interno della stessa Conferenza.
Purtroppo, mancano le 24 ore necessarie per la convocazione di domani delle Commissioni permanenti, anche in considerazione del fatto che sono previste delle audizioni e la comunicazione-dibattito, inerente alla questione FIAT da parte della Giunta regionale, richiesta da quasi tutti i Gruppi. Nella Conferenza dei Capigruppo, che ha proceduto la riunione appena fatta, si è deciso per la giornata di martedì 20; a norma dell'art.
34 del Regolamento consiliare, proponiamo di rinviare il provvedimento in Commissione. In quella sede, partendo dagli argomenti su cui abbiamo ampiamente dibattuto nelle due Conferenze dei Capigruppo, si dibatterà su come favorire il funzionamento del Consiglio regionale.
Vorremmo arrivare ad un emendamento sostitutivo del provvedimento, che sia il risultato del lavoro della Commissione per il Regolamento, con il termine ordinatorio di martedì 28 maggio per il ritorno in aula.
Un termine è necessario indicarlo, a norma dell'art. 34 del Regolamento; riteniamo che 15 giorni, con circa sei-sette giorni di reale possibilità di confronto all'interno di altrettante sedute in Commissione per il Regolamento siano sufficienti. Se i lavori della Commissione saranno produttivi, come tutti auspicano, ma vi fosse comunque la necessità di prolungare i lavori di alcune giornate, non sarà la maggioranza a "mettersi di traverso" (ecco perché ho detto "ordinatorio" e non "perentorio").
Si potrebbe concordare un differimento dei lavori d'aula per ascoltare la relazione del Presidente della Commissione per il Regolamento, che auspichiamo essere un prodotto condiviso o, in ogni caso, una buona base di confronto.



PRESIDENTE

Chiedo scusa, su un tale argomento deve pervenire la richiesta motivata da parte di almeno tre Consiglieri.



(Alcuni Consiglieri alzano la mano in segno di approvazione)



PRESIDENTE

La richiesta è accolta.
La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Signor Presidente, è stata una giornata di lavoro, anche abbastanza faticosa, essendoci state riunioni dei Capigruppo e riunioni all'interno dei Gruppi di minoranza.
A conclusione di questi confronti e di questi dibattiti su un tema parecchio difficile da affrontare, perché il Regolamento è ricco di vari tipi di implicazione, toccare un Regolamento in un punto significa tener conto di tutte le conseguenze in ogni altro aspetto del Regolamento inizialmente non toccato. E' un punto delicato perché riguarda le regole.
La mia impressione è che, al termine di questi nostri lavori e dopo una vicenda...
Scusi, Consigliere Dutto, è firmatario di questa deliberazione? Le interessa la discussione? Volevo soltanto capire.



PRESIDENTE

Collega Dutto!



CHIEZZI Giuseppe

Affrontare questo tema difficile, complesso e importante per tutti noi perché concerne le nostre regole, dopo tre giornate nelle quali il nostro confronto non ha mancato di elementi di vivacità, che hanno anche superato parecchi limiti di pazienza personale e collettiva, non era cosa facile per individuare un punto d'intesa. Il valore di questo lavoro, per quanto ho capito, sta nel punto d'intesa che abbiamo trovato.
Consigliere Cattaneo, dato che poi mi dice che io ho detto che io le dico che lei ha detto, non ci eravamo capiti, le chiedo almeno di ascoltare quel poco di confuso che dico, perché così dopo possiamo litigare meglio.
Mi pare di aver capito che, a valle di un problema difficile e di un modo di trattarlo che di certo non ci ha aiutati a capirci e a parlarci, un punto d'intesa è stato trovato. Secondo me è un punto importante e non astratto. Si tratta di una decisione concreta, è un fatto, è una cosa che facciamo, quindi è utile farla. Adesso ci unisce il fatto di essere giunti alla conclusione che di questa materia deve occuparsene la Commissione Regolamento.
Si potrà anche dire che questo è poco e banale, questo lo si sapeva già anche prima, tutto è vero, però, prima di questo accordo non era così perché la Commissione Regolamento era stata scavalcata. Siamo arrivati in aula e ci siamo confrontati, anche aspramente, perché eravamo giunti ad un punto di empasse.
Quindi, esprimo giudizio positivo sul fatto che, sia pure faticosamente, ma la situazione era tale, siamo riusciti a dire che della questione deve occuparsene la Commissione Regolamento. Questo è il punto d'intesa. Poi, è chiaro che su questo punto d'intesa rimangono punti di vista differenti, sullo stesso modo in cui, ovviamente, la maggioranza legittimamente, avendo la possibilità di decidere per conto di tutta l'aula, ha deciso che il provvedimento invece di essere ritirato, come magari preferivamo noi, e di essere accantonato, perché proveniente da una sola parte del Consiglio e non del suo insieme, venisse rinviato in Commissione, pazienza! Così il fatto che la maggioranza decida, invece dei 60 giorni regolamentari, di stringere i tempi, mi sembra incongruo, ma pazienza, sono elementi su cui non si converge.
Sullo sfondo rimane il fatto che abbiamo riportato a correttezza e a convinzione comune che la strada giusta per affrontare i problemi di Regolamento è la Commissione Regolamento, nella quale confido che la Presidente Rosanna Costa, con la sensibilità che senz'altro dimostrerà saprà affrontare i temi che saranno ivi proposti a partire da questa proposta della Lega che giace e altre proposte che nasceranno.
Spero si possano produrre anche dei punti di convergenza di merito, ma probabilmente, almeno un punto sarà raggiunto, perché nei colloqui avuti in questi mesi se n'è parlato parecchio. Altri punti potranno essere aggiunti ed esaminati, però, mi sembra che ci siano i presupposti per far sì che il Consiglio regionale affronti i problemi importanti, a partire dalla questione FIAT.
La Commissione per il Regolamento, sulla base di quanto deciderà la Presidente Rosanna Costa, se inizierà a lavorare a tutto campo sulle regole esistenti o su quelle che vorremo modificare, trovando punti d'intesa comuni, senza forzature, potrà produrre degli effetti concreti.
Non lo anticipo, ma ho in mente una di queste modifiche, che esporr alla Commissione Regolamento. Confido che qualcosa, alla fine, si possa concordare per agevolare i nostri lavori consiliari.



CHIEZZI Giuseppe

MANICA Giuliana (fuori microfono)



CHIEZZI Giuseppe

Chiediamo l'interruzione di un minuto per un chiarimento con il Consigliere Cattaneo.



PRESIDENTE

Va bene.



(La seduta, sospesa alle ore 18.55 riprende alle ore 18.56)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
La parola alla Consigliera Manica.



MANICA Giuliana

Insieme al Consigliere Saitta, non ho potuto ascoltare direttamente l'intervento del collega Cattaneo ed è questa la ragione per la quale ho chiesto questo minuto di sospensione. Adesso abbiamo avuto un momento di chiarimento con lui.
A seguito della riunione dei Capigruppo, si è convenuto sul ritorno in Commissione, ritenendola la sede propria per affrontare la materia regolamentare.
Il fatto che dalla Commissione, che già aveva compiuto un suo percorso di discussioni, sia stato derubricato l'argomento che stavamo discutendo in Consiglio non ha aiutato la nostra discussione. Non si tratta di discutere del fatto che quella fosse la sede naturale in cui questa discussione dovesse ritornare. La discussione si svolge su caratteri più generali di funzionalità dei nostri lavori, di snellimento delle Commissioni e di quant'altro, tant'é che proprio l'esempio dello snellimento delle Commissioni è stato l'unico su cui articolatamente abbiamo discusso nella riunione dei Capigruppo, come esemplificazione dell'esigenza. La Commissione, che si sarebbe dovuta riunire nella giornata di dopodomani avrebbe definito i termini dei suoi lavori.
Sulla questione del "28 maggio" avevamo una parziale difformità di vedute tra i Capigruppo della maggioranza e della minoranza, nel senso che per il Consigliere Cattaneo, così come ha espresso, e per il Presidente, il termine del 28 aveva una sua importanza, ritenendolo, per quanto li riguarda, ordinatorio (per noi no). In quel momento si farà il punto della situazione: si vedrà come saranno i lavori della Commissione, se dovranno continuare, se avranno raggiunto dei risultati o meno.
Per quanto ci riguarda, il termine del 28 maggio 2002 è una questione su cui non eravamo concordi, ma mi sembra che questo fosse l'ordine della discussione, tant'è che si è detto che al 28, con la Commissione e con i Capigruppo, si sarebbe fatto il punto della situazione per verificare lo stato dei lavori.



PRESIDENTE

Il Consigliere Cattaneo aveva parlato di termine ordinatorio e non perentorio, con l'intesa che la Commissione lavorerà e riferirà il 28 maggio 2002 all'aula sulle determinazioni che riterrà di assumere.
Se l'Aula acconsente, questa è la decisione che oggi assumiamo.
Il Consiglio approva, ai sensi dell'art. 34, comma 5 del Regolamento, il rinvio in Commissione del provvedimento


Argomento: Programm. e promoz. attivita" socio-assist. (assist. minori, anziani, portat. handicap, privato sociale, nuove poverta")

Richiesta di chiarimenti da parte del Consigliere Marcenaro in merito alla contemporaneità della seconda edizione di "Volontariato in piazza" con l'espletamento delle elezioni amministrative nei Comuni di Asti, Cuneo e Chiasso


PRESIDENTE

La parola al Consigliere Marcenaro.



MARCENARO Pietro

Avevo avanzato una richiesta di chiarimento all'Assessore Cotto. Vorrei sapere, prima che il Consiglio venga sciolto, se è possibile avere dall'Assessore il chiarimento sul punto che avevo avanzato.



PRESIDENTE

L'Assessore Cotto è disponibile.
La parola all'Assessore Cotto.



COTTO Mariangela, Assessore al volontariato

Siamo alla seconda edizione di "Volontariato in piazza".
L'anno scorso l'avevamo organizzata il 23 settembre - la prima edizione in collaborazione con la "Tre giorni di volontariato" che si era svolta la settimana successiva.
"Volontariato in piazza", come ricordo, viene organizzata con le otto Province piemontesi, il Comitato di Gestione per il Volontariato in Piemonte, i tre Centri di servizio per il volontariato, la "Tre giorni del volontariato" e La Stampa. Comunque, è tutto registrato.
In sede di bilancio e di verifica della prima edizione, a ottobre o novembre, si era concordato di anticipare la seconda edizione di "Volontariato in piazza" a maggio, scegliendo come data domenica 26. Anche la "Tre giorni del volontariato", che quest'anno compie dieci anni - siamo ormai alla decima edizione - ha deciso di anticipare, dal 24 al 26 maggio proprio per lanciare un grande messaggio su tutto il territorio piemontese e per ricordare, altresì, i dieci anni dalla prima manifestazione, che appunto si era svolta a maggio.
Successivamente, quando già la macchina era avviata, cioè quando le Province avevano convocato tale data insieme a tutte le Consulte provinciali del volontariato e le varie associazioni, abbiamo appreso la notizia che avevamo centrato la data delle elezioni.
stata convocata una riunione insieme a tutti gli Assessori provinciali delle otto Province e agli altri attori della seconda edizione di "Volontariato in piazza". Abbiamo approfondito l'argomento interpellando anche la Prefettura, concordando che "Volontariato in piazza" non avrebbe interferito o creato problemi alle città in cui si sarebbero svolte le elezioni.
Questa decisione è stato presa all'unanimità da tutti i rappresentanti delle otto Province, dall'UNIVOL-CSV, dal VSSP e dalla "Tre giorni del volontariato".
Quando abbiamo saputo la data delle elezioni, diventava veramente complicato poter cambiare la data della manifestazione. Comunque, abbiamo approfondito l'argomento tutti insieme e si è concordato in questo modo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Marcenaro.



MARCENARO Pietro

Naturalmente qua non si tratta di attribuire intenzioni o macchinazioni di alcun tipo, ma siamo di fronte ad un caso che, a mio giudizio, solleva un'evidente questione di inopportunità "grande come una casa".
Sono mesi e mesi che è conosciuta la data delle elezioni. Il fatto che siano fissate in data 26 maggio, nelle città e nelle piazze principali di Asti, Cuneo e Chiasso - città in cui si vota -iniziative di questo tipo costituisce un fatto inopportuno.
Così come altre manifestazioni si svolgono in altri giorni, voi eravate in grado di spostare di qualche giorno per impedire questo coinvolgimento.
La "Tre giorni del volontariato" non è un'istituzione e non ha responsabilità istituzionali, per quanto sia importante. Lei, Assessore Cotto, è una rappresentante istituzionale e sollevo la questione di fronte ad un problema che assume queste caratteristiche.
Su questo punto, chiedo che si prendano le misure opportune per evitare non che ci siano manifestazioni di grande rilievo e importanza, ma che ci sia, in tre città del Piemonte, una coincidenza per il fatto che vi sia una presenza politica ed istituzionale, con distribuzione di materiale e la reclamizzazione di iniziative, nello stesso giorno e negli stessi posti in cui si vota. Si può fare il giorno prima o il giorno dopo, ma comunque si può trovare una soluzione.
Questo, a mio giudizio, e lo ripeto, politicamente e istituzionalmente è una questione gravemente inopportuna.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cattaneo.



CATTANEO Valerio

Sulla questione dell'inopportunità, indubbiamente ciascuna forza politica può esprimere una propria valutazione, e ho ascoltato con attenzione quella dei Democratici di Sinistra espressa dal collega Marcenaro.
Credo che l'Assessore, con grande trasparenza e onestà intellettuale abbia detto esattamente come sono andate le cose. Personalmente conosco la manifestazione "Volontariato in piazza" perché l'anno scorso, proprio in occasione della prima edizione del 23 settembre, nella mia città ho avuto l'opportunità di vedere anche la portata di questa iniziativa. Voglio pertanto ricordare in quest'aula, perché è giusto dare indubbiamente merito anche all'Assessore Cotto, che si tratta di un' iniziativa importante. E' l'occasione, proprio per queste donne e questi uomini che privano spesso la propria famiglia di tempo, così come i loro affetti, il loro lavoro e tante volte i loro hobby; per darlo invece, con grande atto di generosità e solidarietà, alla comunità tutta. Credo che sia un'opportunità importante anche per far conoscere il mondo del volontariato ai cittadini, anche attraverso iniziative importanti degli organi di informazione e degli organi televisivi.
Indubbiamente, come ripeto, sull'opportunità o inopportunità ognuno pu avere la propria convinzione. Può darsi, proprio in quelle città in cui si vota, che sia inopportuno. Credo, però, vista l'organizzazione dell'anno scorso - e lo ha ribadito bene l'Assessore Cotto - che sarebbe stato difficile spostare la data, perché deve avvenire tutto in contemporanea proprio per dare questo valore e questa forza.
Voglio fare questa considerazione, Presidente: il mondo del volontariato è estremamente importante, come tutti sanno. È un patrimonio che appartiene a tutti, al nostro territorio e alla nostra comunità.
Ritengo che i volontari piemontesi saranno talmente bravi ancora una volta nell'essere loro i protagonisti, e non certamente i politici indipendentemente dal loro ruolo istituzionale. Ne sono certo, perché ho avuto l'opportunità di coglierlo sempre e comunque, in tante occasioni.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Saitta.



SAITTA Antonio

Le questioni rilevate non riguardano il merito dell'iniziativa che è encomiabile, ma è un problema di opportunità e credo anche di rispetto delle leggi. Se non sbaglio, non so se valga anche per questo tipo di tornata elettorale, ma ricordo che quando ricoprivo la carica di sindaco c'era una legge che proibiva, durante il periodo elettorale, di fare attività pubblicitarie e istituzionali. Questo rispondeva ad una logica legislativa seria e corretta di evitare che, anche lodevoli iniziative come queste, diventassero oggetto di strumentalizzazione. E' anche una norma a tutela dei soggetti coinvolti nell'iniziativa, promossa, come in questo caso, della Regione Piemonte. Per cui, ripeto, non è un giudizio sul merito, ma il problema è che la manifestazione non doveva essere programmata per quel giorno.
Ad Asti, ma anche a Cuneo, l'elemento centrale sono le elezioni, non si espongono - sicuramente l'Assessore non l'ha fatto apposta Associazioni del volontariato, ad una tensione politica elettorale soprattutto di carattere elettorale.
Giudizio negativo sulla scelta della data; non rispetto della legge credo che, in qualche maniera, qualche correzione debba essere fatta. Se riteniamo che tutto sia possibile, la cosa è utile, allora vuol dire che le regole non valgono più.
Chiedo al Presidente del Consiglio regionale e al Presidente della Giunta di attivarsi affinché sia rispettata la legge e si preveda una modalità diversa di organizzazione di questo tipo di iniziative, in un altro momento.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Chiezzi; ne ha facoltà.



CHIEZZI Giuseppe

Ringrazio il Consigliere Marcenaro per aver sollevato la questione.
Assessore Cotto, non ci racconti tante storie, lei sapeva, quando lo abbiamo saputo tutti noi, la date delle elezione. Lei poteva benissimo rendendo anche un servizio al volontariato, sottrarre questa manifestazione al giorno delle elezioni che la colloca, obiettivamente, in un giorno in cui i cittadini sono interessati a fare qualche altra cosa. Costituisce per la stessa Associazione di volontariato, una giornata di disturbo perch l'attenzione non è rivolta solo a loro.
Lei, Assessore, non ha deciso di cambiare data. Lo poteva fare almeno nelle città nelle quali si vota, in particolare nella città che lei penso consideri un po' sua. Lei è un Assessore che tiene molto al presidio del territorio, ha un po' il concetto di proprietà territoriale, infatti quando si entra in provincia di Asti, dopo cinque minuti si riceve una telefonata da parte dell'Assessore che chiede: "Cosa ci stai facendo nella mia provincia?". Questa è la situazione del territorio governato dall'Assessore Cotto.
Lei non ha preso questa decisione e non se la può cavare con un sorriso, perché così non si fa: questa è un grave scorrettezza istituzionale politica, non è un reato, ma una grave scorrettezza politica che lei scientemente ha compiuto.
Lei non è persona distratta, quando ha saputo la data delle elezioni doveva fare quello che abbiamo fatto tutti noi. Io, ad esempio, avevo un convegno il 26 maggio, come Gruppo non ho potuto organizzarlo: l'ho disdetto e l'ho riorganizzato per il 22 giugno perché non potevo, nei 45 giorni e soprattutto in quel giorno, svolgere un'attività istituzionale.
Anche lei, se avesse avuto un po' di correttezza politica, lo avrebbe fatto, ma la sua indole di occuparsi del proprio territorio anche in campagna elettorale anche nella sua città, l'ha indotta a non fare tutto ciò.
Le chiedo: Assessore Cotto, intende promettere solennemente all'aula che lei, il 26 maggio, non parteciperà nella sua città che presidia a manifestazioni pubbliche nelle quali distribuisce rose agli astanti a nome dell'Amministrazione e fa una propaganda di tipo istituzionale?



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Cotto e poi chiediamo questo argomento.



PRESIDENTE

MARCENARO Pietro (fuori microfono)



PRESIDENTE

Il Presidente non dice assolutamente niente?



PRESIDENTE

Volevo prima far parlare l'Assessore Cotto.



COTTO Mariangela, Assessore al volontariato

Comprendo le perplessità perché, come ho detto prima, sono state oggetto di un approfondimento.
La decisione di organizzare la manifestazione in quel giorno è stata presa con i rappresentanti istituzionali delle otto province, proprio per mandare questo messaggio forte. Il discorso della mia presenza ad Asti, non è assolutamente un problema. Se guardaste attentamente il programma vedreste che il giorno 26 la partenza è ad Asti, ma le manifestazioni si svolgeranno a San Damiano, Val Fenera, Castelnuovo Don Bosco, Aramengo ...



COTTO Mariangela, Assessore al volontariato

CHIEZZI Giuseppe (fuori microfono)



COTTO Mariangela, Assessore al volontariato

Ma lei va a tagliare il nastro alla partenza?



COTTO Mariangela, Assessore al volontariato

Da nessuna parte. Anche l'anno scorso non è successo, proprio perch Consigliere Chiezzi, so di essere un Assessore Regionale. L'anno scorso la mia presenza è stata Acqui, Susa, Novara e Biella. Quest'anno non so ancora dove andrò, ovviamente non sarò ad Asti domenica 26 maggio.



PRESIDENTE

Alla luce degli interventi che ho sentito in aula, mi farò garante, con l'Assessore Cotto, in ordine alle sue modalità di partecipazione alla manifestazione del 26 maggio, in maniera tale che non ci siano da un lato problemi in ordine al rispetto della legge e dall'altro vengano anche assicurate le regole dell'opportunità politica. Ha chiesto di intervenire il Consigliere Mellano;ne ha facoltà.



MELLANO Bruno

La tentazione di rispondere a questa ultima battuta del Presidente è troppo forte, anche se il mio capogruppo non condivide.
Il problema è che a questa manifestazione partecipa: Enzo Ghigo Mercedes Bresso, Sergio Chiamparino, Mariangela Cotto, Giampiero Leo Caterina Ferrero, Maria Pia Brunato, Luigi Rivalta, Fiorenzo Alfiere Gianluigi Bonino, Marco Calgaro, Stefano Lepri, Dario Ortolano, Paola Pozzi, Roberto Tricarico: spero che lei possa farsi carico di tutti questi, perché dell'Assessore Cotto, mi fido.



PRESIDENTE

Questo è un lavoro che dovrò fare e lo farò.
Ricordo all'aula che la Commissione Regolamento è convocata per giovedì 16 maggio, alle ore 14.30.


Argomento:

Annunzio interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno


PRESIDENTE

I testi delle interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno pervenute all'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale verranno allegati al processo verbale dell'adunanza in corso.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 19.17)



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