Sei qui: Home > Leggi e banche dati > Resoconti consiliari > Archivio



Dettaglio seduta n.214 del 14/05/02 - Legislatura n. VII - Sedute dal 16 aprile 2000 al 2 aprile 2005

Scarica PDF completo

Argomento:


PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE TOSELLI



(Alle ore 10.00 il Vicepresidente Toselli comunica che la seduta avrà inizio alle ore 10.30)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE COTA



(La seduta ha inizio alle ore 10.30)


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a)Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Brigandì, Casoni, Cavallera D'Onofrio, Dutto, Ferrero, Galasso, Riba e Rossi Oreste.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Richiesta di comunicazioni da parte della Giunta regionale in merito alla questione FIAT


PRESIDENTE

All'o.d.g. c'è l'esame della proposta di deliberazione n. 21: "Modifica del Regolamento interno".
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cattaneo; ne ha facoltà.



CATTANEO Valerio

A nome della maggioranza, volevo portare all'attenzione dell'aula un problema che riguarda il settore dell'auto, in particolare la FIAT.
Volevo chiedere al Presidente della Giunta regionale se è possibile al più presto, successivamente allo svolgimento dell'assemblea dei soci che si riunirà nella giornata di oggi e al programma che la FIAT ha in corso nella settimana, avere una comunicazione all'aula su questo grande problema che ci preoccupa e che evidenzia, così come riportato dagli organi di stampa in questi giorni, una situazione preoccupante. Basta citare che negli ultimi cinque anni si è, di fatto, dimezzata la produzione del settore auto. E' proprio notizia di oggi che almeno 2.000 lavoratori corrono il rischio di essere messi in mobilità e/o in prepensionamento e per gli altri sembrerebbe che la FIAT stia immaginando una richiesta ingente di messa in cassa integrazione.
Crediamo, quindi, che sia per l'aspetto sociale che per l'aspetto economico della città di Torino e dell'intero Piemonte, sia doveroso che il Consiglio regionale sia informato al più presto (non subito, perché lo svolgimento dell'assemblea è un fatto importante) e vi sia un dibattito in quest'aula.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Marcenaro.



MARCENARO Pietro

Secondo me, è doveroso avere il senso del limite.
Ricordo che su questo punto esiste già una richiesta di inserimento all'o.d.g. che il Presidente ha fra le richieste presenti (una richiesta peraltro avanzata da tempo).
Siamo in presenza di una maggioranza che sta insistendo per condurre in questo modo il Consiglio regionale, agevolando e legittimando un Presidente che è anche Segretario della Lega.
Per cortesia, o il Consigliere Cattaneo presente delle richieste formali di inserimento all'o.d.g., e in questo caso rispondo che c'è già una richiesta presentata precedentemente sulla quale chiediamo un pronunciamento, oppure state bloccando il Consiglio regionale impedendo di discutere. Evitate almeno queste messe in scena.



(Commenti fuori microfono del Consigliere Cattaneo)



PRESIDENTE

Consigliere Cattaneo, la prego.
La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Anche il nostro Gruppo ritiene che occorra discutere della FIAT, tant'è che, insieme ad altri Gruppi, abbiamo presentato da tempo ordini del giorno per affrontare la questione. Ci è stato impedito da una gestione dell'aula di tipo un po' padronale, dalla mentalità da padroncino tenuta dal Segretario della Lega Nord, nonché Presidente del nostro Consiglio, che impedisce all'aula di discutere qualunque cosa che non sia quello che interessa al Segretario regionale della Lega, cioè la legge alla quale, in articulo mortis, ha tolto la firma, una sua legge di modifica del Regolamento.
L'irritazione che è anche mia, nulla di personale, per questa uscita che condividiamo, deriva dal fatto che tutti noi, in quest'aula, siamo impediti di discutere cose serie perché il nostro Presidente del Consiglio ha deciso che deve fare il braccio di ferro e impuntarsi sulla delibera che ha presentato.
Se voi ci deste un mano, Consigliere Cattaneo, a discutere della FIAT e di altri problemi che giacciono inevasi, forse riusciremo ad affrontarli.
Aveva un po' il senso e la preoccupazione di un'uscita propagandistica: "Vi fate belli con la FIAT", dopo che ci avete impedito di discuterne. E' proprio il massimo! Ci impedite di discuterne, almeno state zitti! Ricordo, Consigliere Cattaneo, che l'argomento FIAT non è all'o.d.g., è il Presidente del Consiglio che ce lo impedisce perché decide lui l'agenda dei Consigli come fosse il padrone di quest'aula: quest'aula non ha padrone, ma un Presidente del Consiglio, o meglio, dovrebbe avere un Presidente del Consiglio che non si atteggia da padrone delle cose che si devono discutere.
Richiamiamo in aula i vari ordini del giorno: mettiamoli al primo punto e discutiamoli!



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Scanderebech.



SCANDEREBECH Deodato

Volevo far presente al Consigliere Marcenaro che il sottoscritto è stato firmatario, ma dopo aver chiesto e dopo aver comunicato a tutto il Gruppo della situazione che si stava creando relativamente alla FIAT.
C'è piena consapevolezza, da parte di tutta la maggioranza nell'affrontare questo problema perché, di giorno in giorno, si sta evolvendo in una seria e pericolosa situazione (anche oggi sono arrivate delle notizie ANSA preoccupanti).
Mi auguro che questo non diventi un problema di colore politico perché riguarda tutti, è una questione delicata, importante che necessita di un dibattito serio e costruttivo in cui deve vedere tutte le forze politiche e tutto il Consiglio regionale, partecipe.
Mi auguro che si faccia un'azione univoca, forte e decisionale nella speranza di poter affrontare l'argomento con serenità e pacatezza.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Ronzani.



RONZANI Wilmer

Poiché sono portato a non considerare in maniera strumentale alcune considerazioni che hanno fatto i colleghi della maggioranza, dico che volendo, possiamo risolvere la questione molto rapidamente.
Ci sono, tra gli inserimenti dei punti all'o.d.g., alcune richieste che il nostro Gruppo ha avanzato che possono anche perdere la paternità, se lo volete. Non c'è alcun problema, siamo pronti a ritirali e presentare subito un richiesta di inserimento, firmata da tutti i Consiglieri che lo riterranno, affinché la questione in discussione diventi quello della FIAT.
Non lancio accuse. Se vogliamo per davvero che questa questione diventi oggetto di una riflessione, siamo pronti a ritirare la nostra richiesta di inserimento di questo punto all'o.d.g., a presentarne una firmata da tutti i Consiglieri, affinché la seduta si apra discutendo, approfondendo e chiedendo all'Assessore competente, di darci le informazioni che ha, in modo che il Consiglio non tra venti giorni, ma in concomitanza con l'assemblea, approfondisca, sulla base delle informazioni che abbiamo, ed esprima una preoccupazione fortissima non solo del Consiglio regionale, ma anche della comunità piemontese, circa le situazioni e problemi della FIAT.
Questo lo possiamo fare subito, se lo volete. L'importante è che questa iniziativa non sia strumentale e si voglia fare un punto su una vicenda critica che riguarda l'occupazione e l'economia piemontese.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cantore.



CANTORE Daniele

Grazie, Presidente. Mi pare che da queste prime parole emerga la preoccupazione e non la strumentalità di quest'iniziativa, che vorrei venisse compresa nello spirito portato avanti dal Presidente Cattaneo, cioè quello di avere una comunicazione della Giunta.
Ritengo che questo sia a garanzia di tutto il Consiglio, compresa l'opposizione, e che, per essere franchi, sarebbe inutile discutere senza la comunicazione della Giunta, che considero un atto doveroso di una Giunta nei confronti di un Consiglio regionale (e la proposta del collega Cattaneo era in itinere, nel corso del Consiglio regionale).
In secondo luogo, oggi ci sarà l'assemblea della FIAT, pertanto il dibattito si svolgerebbe senza avere alcune risultanze, che probabilmente si hanno a livello ufficioso, ma non ufficiale (ognuno di noi ha i tam-tam che arrivano da Via Nizza o dai vari Sindacati).
La richiesta, dunque, è di mettere questa discussione all'o.d.g. della seduta di oggi, ma dopo la comunicazione della Giunta e possibilmente in seguito all'assemblea della FIAT.
E' una richiesta che non ha alcun valore strumentale; sappiamo che ci sono delle vostre richieste in questo senso, e una di queste è stata firmata anche dal collega Scanderebech.
Il nostro intento è unicamente quello di ricordare, a noi stessi l'intervento del collega Cattaneo e, alla Giunta regionale, che questa è una giornata delicata e che gradiremmo anche noi, come maggioranza, che la Giunta comunicasse non solo l'esito dell'assemblea della FIAT, ma anche cosa pensa di fare in relazione a questa importante materia.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Moriconi.



MORICONI Enrico

Grazie, Presidente. Condivido parte delle opinioni avanzate.
Voglio solo sottolineare che il problema della FIAT lo portiamo avanti da parecchio tempo, ma non siamo mai riusciti ad arrivare ad una discussione completa, anche per colpa della Giunta regionale.
Le vicende che si stanno vivendo dovrebbero essere analizzate in maniera più complessiva e globale da parte della Giunta e del Consiglio regionale.
Stiamo assistendo ad uno smantellamento dell'impegno FIAT a Torino, nel silenzio colpevole delle istituzioni, e, allo stesso modo, stiamo assistendo ad una trasformazione della FIAT che va ad incidere pesantemente sul territorio.
E' di oggi la notizia che la FIAT Engineering ha ottenuto la commessa per i lavori sulla Torino-Lione e chi è in contatto con le realtà della Valle di Susa sa quanto questa situazione sia grave e come sia oggetto di grandi scontentezze.
La Giunta regionale non dovrebbe assistere passivamente ad una trasformazione che, non solo mette a rischio i posti di lavoro a Torino, ma va a devastare pesantemente il territorio; non dobbiamo dimenticare che la riconversione FIAT sta lavorando fortemente con l'indirizzo di costruire delle centrali termogas, delle quali ci sono parecchie richieste e che incideranno pesantemente sulla situazione ambientale del nostro Paese.
Ritengo che una discussione a tutto campo su questi temi sia più che mai indispensabile.
Mi rammarica che, di fronte ad una situazione in evoluzione e a dei problemi che si stanno addensando e aggravando in Piemonte, il Consiglio regionale sia bloccato per colpa di un Presidente che si comporta, non come Presidente del Consiglio, ma come Segretario della Lega.
Siamo bloccati da una prova di forza voluta dal Presidente del Consiglio, pertanto invito il Presidente stesso a recedere da questo suo atteggiamento, per poter tornare a discutere delle questioni importanti per la nostra regione.



PRESIDENTE

Mi è pervenuta la notizia che domani la Giunta regionale incontrerà i vertici della FIAT.
Oggi ci sarà una riunione dei Capigruppo, durante la quale potremo calendarizzare un momento di discussione nella prossima seduta.
Ha chiesto la parola il Consigliere Papandrea; ne ha facoltà.



PAPANDREA Rocco

Voglio ricordare che un paio di mesi fa abbiamo discusso e votato un ordine del giorno che prevedeva alcuni impegni.
Personalmente ho chiesto un paio di volte a che punto fossimo, perch il documento impegnava la Giunta e il Presidente del Consiglio a verificare quanto contenuto nello stesso.
Constato che il tempo passa, ma che l'atteggiamento non cambia; non voglio dire che sia di totale menefreghismo, ma che assomiglia un po' a questo, perché di volta in volta calendarizziamo una discussione.
Il problema non è più quello di calendarizzare una discussione; il problema può assumere contorni gravissimi, ma questa non è una notizia di ieri né dell'altro ieri. Affermazioni di questo genere le abbiamo fatte ripetutamente, ma non è mai accaduto nulla.
Credo ci sia anche un problema di inadempienza della Giunta e del Consiglio medesimo rispetto alla questione, perché gli ordini del giorno dovrebbero essere applicati.
Domani, dunque, quando verrà calendarizzata la discussione, chieder anche cosa è stato fatto concretamente per dare seguito a quanto contenuto nell'ordine del giorno.
Inoltre, una discussione di questo genere richiederebbe la presenza della Giunta regionale, perché questo rischia di diventare il problema numero uno del Piemonte; il disinteresse della Giunta, cioè una Giunta a ranghi ridotti, è un brutto segnale.
Non so se questo significa che la Giunta si disinteressa anche dell'altro punto previsto all'o.d.g.; sarebbe bene che questo venisse esplicitato perché la Giunta ha una certa influenza nella definizione dell'o.d.g. e può decidere quali sono le priorità.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Tapparo.



TAPPARO Giancarlo

Corriamo il rischio di inseguire gli eventi ed è sorprendente, per un'entità così rilevante come la Regione, rafforzata dai processi in corso non giocare un ruolo contestualmente a ciò che sta avvenendo Noi non possiamo modificare delle volontà imprenditoriali, ma possiamo creare delle condizioni affinché quelle volontà possano avere degli elementi di giudizio, in un modo o nell'altro.
Se malauguratamente cambierà la direzione della FIAT Auto, e quindi le decisioni, certamente il nuovo gruppo di guida valuterà le condizioni esistenti in Piemonte, cioè le condizioni economiche, di sistema, di trasporti, di formazione, di intervento nelle politiche industriali e di tessuto dell'industria minore, di servizi reali all'impresa.
Questi elementi saranno valutati per rafforzare o non rafforzare la presenza nel settore auto.
Non possiamo semplicemente registrare i processi, ma, parallelamente fare qualcosa. Sarebbe molto interessante se oggi, nella riunione del Consiglio di amministrazione della FIAT, ci fosse già sviluppato da mesi se non da anni, un certo tipo di politiche industriali, di politiche di economia di sistema, che permetta ai decisori dell'impresa di fare delle valutazioni sulla forza di questa realtà territoriale, sulle opportunità che apre, sul differenziale di economicità di sistema che ci sarebbe andando a produrre le automobili da un'altra parte. Ed è questo che io credo che manchi a questa Giunta regionale, cioè proporre un progetto industriale ed economico per il Piemonte che serva in qualche modo ad essere non la ruota di scorta, l'ufficio stampa della FIAT (assecondare la FIAT), ma che serva - e concludo - a dare dei segni tangibili di una politica sulla quale poi gli imprenditori possono valutare l'opportunità di rafforzare o meno la propria presenza in Piemonte.


Argomento: Statuto - Regolamento

Esame proposta di deliberazione n. 21 "Modifica del Regolamento interno" (iscritta ai sensi dell'art. 34, IV comma, del Regolamento): richiesta n. 10 di inserimento all'o.d.g, presentata dal Consigliere Tapparo, del seguente provvedimento: "Proseguimento esame disegno di legge n. 252 'Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 29 aprile 1985, n. 49 (Diritto allo studio - Modalità per l'esercizio delle funzioni di assistenza scolastica attribuite ai Comuni a norma dell'art. 45 del DPR 24 luglio 1977, n. 616 ed attuazione di progetti regionali)'" (iscritto ai sensi dell'art. 34, comma 4, del Regolamento in data 8 ottobre 2001)


PRESIDENTE

Chiedo scusa, sulla richiesta di inserimento e anticipo del punto all'o.d.g. sono pervenute altre richieste che io devo porre in votazione per Regolamento. O queste richieste vengono ritirate, e io pongo in votazione la richiesta di inserimento che è temporalmente pervenuta per prima, oppure dobbiamo seguire l'ordine cronologico di presentazione.



(Commenti fuori microfono del Consigliere Tapparo)



PRESIDENTE

Consigliere Tapparo, si tratta della richiesta di inserimento all'o.d.g. del seguente provvedimento: "Proseguimento esame disegno di legge n. 252 'Modifiche ed integrazioni alla L.R. n. 49/85'".



RONZANI Wilmer

Presidente, scusi, io ho fatto la proposta che i Gruppi consiliari presentino ex novo adesso e considerino questa proposta prioritaria rispetto alle altre che non vengono ritirate la richiesta che si discuta la situazione della FIAT. L'ho fatto sulla base di una discussione che ha riguardato i Consiglieri e che non verteva sui temi che sono oggi all'oggetto della nostra discussione, perché il Presidente di Forza Italia Cattaneo, ha insistito su quest'esigenza, in apertura di seduta giustamente, e io ho detto: "Benissimo, poiché constato che esiste un accordo, se vogliamo in un secondo raccogliamo le firme...".



PRESIDENTE

Lei ha già parlato, collega Ronzani; non mi sono accorto che aveva già parlato sull'ordine dei lavori... Non è una riapertura sulla mia proposta perché io non ho fatto alcuna proposta: qui c'è un o.d.g. della seduta con un punto; sono state fatte delle richieste di inserimento di punti all'o.d.g., quindi questa è già un'anomalia consentita dal Regolamento. Io queste richieste di inserimento devo discuterle nell'ordine in cui sono state presentate.



RONZANI Wilmer

Il Consigliere Cattaneo ha aperto la seduta invitando...



PRESIDENTE

Ma non mi interessa del Consigliere Cattaneo o di un altro collega, il problema è che io devo discuterle in questo ordine.
Le chiedo scusa, collega Ronzani: io devo discuterle in questo ordine a meno che non vengano ritirate, perché è diritto di ciascun Consigliere regionale quello di chiedere, in apertura di seduta, ai sensi del vigente Regolamento, l'inserimento di nuovi punti all'o.d.g. Mi sono stati richiesti e temporalmente questo è l'ordine di presentazione; io devo andare avanti con questo ordine, non ho altra via se non quella di chiedere a chi ha presentato gli inserimenti di ritirarli e ovviamente...
Va bene, io vado avanti.



(Il Consigliere Marcenaro chiede la parola sull'ordine dei lavori)



PRESIDENTE

Consigliere Marcenaro, la prego di cambiare atteggiamento. Le concedo la parola, ma la prego di cambiare atteggiamento.



MARCENARO Pietro

Lei è pregato di cambiare atteggiamento, per cortesia, e di presiedere...



PRESIDENTE

Non accetto il suo modo di comportarsi e la richiamo all'ordine.



MARCENARO Pietro

Io sto prendendo la parola dopo averla chiesta; lei non mi pu richiamare all'ordine per quello che sostengo nel mio intervento.
Nel mio intervento sostengo che la sua conduzione è inaccettabile. Mi richiama all'ordine per questo?



PRESIDENTE

E' già intervenuto sull'ordine dei lavori; mi esplichi la richiesta di intervento.



MARCENARO Pietro

Cito l'art. 12 del Regolamento e il suo richiamo all'art. 25 dello Statuto.
L'art. 12 del Regolamento recita così: "I lavori del Consiglio sono organizzati per programmi quadrimestrali a norma dell'art. 25 dello Statuto. Il Presidente del Consiglio definisce il programma, tenuto conto di quanto stabilito nel successivo Capo VI e sentita la Conferenza dei Presidenti dei Gruppi consiliari".



PRESIDENTE

Ha già parlato prima...



MARCENARO Pietro

Sto ponendo una questione relativamente al fatto che nella conduzione di quest'assemblea la sua presidenza non ha garantito...



PRESIDENTE

Ha già parlato prima sull'ordine dei lavori, non può parlare due volte.



MARCENARO Pietro

Sto parlando su questo punto e comunque lei non può togliermi la parola; lei non mi richiama per quanto dico nel mio intervento.



PRESIDENTE

Le tolgo la parola.
Consigliere Tapparo, illustri la sua proposta.



TAPPARO Giancarlo

Presidente, nei mesi scorsi abbiamo trovato traccia abbondante sui mezzi di informazione, ma anche sulla polemica politica, dell'impossibilità di procedere a discutere i vari provvedimenti importanti che questa Giunta ha presentato nel corso di questi primi due anni di legislatura.
Pensavo che magari questa mattina l'Assessore Leo potesse in qualche modo essere contento di trovarsi dal punto 12) al punto 16) elencati i provvedimenti che riguardano il buono scuola; invece, attorno a questo totem che si è costruito sulla revisione del Regolamento del Consiglio regionale, si passa anche sopra a queste cose. Ovviamente - credo sia noto all'aula - io non condivido la scelta che sottende il provvedimento presentato dall'Assessore Leo per quanto riguarda i buoni scuola, però era un punto praticamente importante, anzi sarebbe curioso che venisse proprio bocciato da coloro che ne invocano in qualche modo la necessità prioritaria, anziché approvare un altro provvedimento.
Poi c'è un clima nuovo, si respira un'aria nuova. Non vedo l'Assessore Leo e non so se anche lui è passato, come il Sindaco Chiamparino, dal Cardinale in questi giorni (o forse passa tutti i giorni o lo sente) comunque la questione del buono scuola ha trovato delle attenzioni anche da parte del Sindaco Chiamparino, come abbiamo potuto notare. Mi pare quindi che lo schieramento si ampli; dovrebbe esserci una fiducia maggiore e oggi invece troviamo che dobbiamo in qualche modo essere noi a evocare la presenza, tra i tanti punti all'o.d.g. previsti (95 elencati), di questo: è un elemento curioso.
E' vero, Assessore Leo, è vero, colleghi, che col passare del tempo probabilmente si sedimenta la polemica attorno al buono scuola e la si affronta in forma oserei dire più laica, più serena, più tranquilla, a parte questi incidenti di percorso delle visite al Cardinale e poi espresse dai giornali.
C'è maggiore serenità sia dal lato di chi sostiene a spada tratta la proposta che di chi invece, come me, la contesta perché ritiene che rafforzando notevolmente il diritto allo studio si possono avere risultati significativi senza creare in qualche modo una penalizzazione per la scuola pubblica. E' per questa ragione che ho proposto nei miei documenti l'inversione dell'o.d.g., facendo riferimento a un tema che dovrebbe essere il vostro tema, che dovevate in qualche modo evocare voi. Tuttavia, attorno a questo totem incredibile e incomprensibile del Regolamento, almeno affrontato oggi in questi termini, ecco che troviamo che anche questo argomento viene considerato un argomento non utile e non necessario. Invece sarebbe interessante sentire una dichiarazione dell'Assessore Leo competente di questa materia, per sapere cosa ne pensa della proposta di riprendere la questione com'era già nei fatti, se non ora più avanti.
Ovviamente non eravamo in spasmodica attesa del provvedimento, ma se questo arriva lo affrontiamo e lo affronteremo senza nessuno sconto, ma probabilmente con toni e note meno tese di quelle che ci hanno fatto vivere l'iter di discussione nel periodo passato.
Quindi, faccio appello all'Assessore Leo per sentire una sua dichiarazione su questo punto, e non solo un intervento della maggioranza teso a bocciarlo; sarebbe anche abbastanza curioso. Ci troveremo dinnanzi ad una sequenza di altre iniziative firmate e proposte da colleghi della minoranza sempre sul tema, che mi vedranno costretto ad illustrarle e cercherò di spiegare e motivare perché queste si differenziano fortemente dal provvedimento che la Giunta regionale e l'Assessore Leo hanno considerato come uno dei punti salienti del programma di questa Giunta.
Sono fiducioso che si possa, da un lato, sul regolamento trovare una via d'uscita ragionevole, e dall'altro lavorare sull'ordine del giorno che era stato predisposto.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cattaneo.



CATTANEO Valerio

Grazie, Presidente. A nome della maggioranza non posso che esprimere un voto contrario alla proposta del collega Tapparo d'inserimento di un nuovo punto all'o.d.g., e quindi la questione dei buoni-scuola, che è e rimane una priorità della maggioranza e della Giunta regionale.
Questo disegno di legge è stato posto all'attenzione della Commissione e dell'aula già da oltre un anno. Abbiamo a lungo dibattuto ed approvato un solo articolo; sappiamo che se dovessimo inserire questo punto all'o.d.g.
ci troveremmo nell'identica empasse in cui troviamo in questo momento a parlare di regolamento. Questo non significa che trascuriamo il disegno di legge.
E' una nostra priorità ed è un punto fondamentale del nostro programma elettorale e del nostro programma di governo che siamo fortemente determinati a riportare all'attenzione di quest'aula, ma quando ci sarà l'opportunità per un confronto di merito e per garantire un percorso di merito normale, ancorché acceso e contrastato, da parte dell'opposizione e di tutto il Consiglio regionale in quest'aula.
Per quanto riguarda la revisione del regolamento del Consiglio regionale, ancora oggi lei, Presidente, è stato attaccato ed accusato di essere despota e di avere, in un certo senso, calpestato il diritto del Consiglio regionale e di una sua emanazione, che è la Conferenza dei Capigruppo.
Signor Presidente, lei sa che è stata una scelta che le è stata posta all'attenzione in Conferenza dei Capigruppo - lo dico ancora oggi anche se lo diciamo da giorni - da parte dei Capigruppo di maggioranza, e quindi da parte della maggioranza che sostiene la Giunta regionale.
Lei ha fatto semplicemente questa scelta, come più volte ha detto anche perché uno dei punti - visto che si cita spesso lo Statuto e il regolamento - ricompreso nello Statuto della Regione Piemonte è quello che il Presidente del Consiglio regionale deve garantire al Presidente della Giunta e alla Giunta stessa di poter applicare e realizzare concretamente il proprio programma di governo.
Noi vogliamo semplicemente nelle more di una discussione più ampia di un nuovo regolamento, che deve essere parallela ad una discussione sul nuovo Statuto della Regione, proporre all'aula una modifica stralcio del regolamento, che permetta una conduzione più opportuna e più proficua del Consiglio regionale, che deve tornare a poter fare delle leggi, anche proposte dall'opposizione.
Difatti uno dei motivi che ci danno grande convinzione ad andare avanti con questa modifica regolamentare in fase stralcio è quello di essere aperti ad una discussione di merito, quando questa sarà possibile.
Oggi l'ostruzionismo dell'opposizione ci impedisce una discussione di merito, ma possiamo ancora confrontarci sulle proposte dell'opposizione e sulle eventuali modifiche che potremmo accettare, ma soprattutto su eventuali proposte che garantirebbero anche, ad esempio, il processo legislativo dell'aula e, all'interno di questo, anche un processo legislativo da parte dell'opposizione stessa.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, su tale richiesta di inserimento.
Il Consiglio non approva.
Prima di passare alla successiva richiesta di inserimento di punto all'o.d.g., comunico che era stato richiesto, da parte delle opposizioni un incontro con il Presidente Ghigo, che era stato fissato intorno alle ore 11.00.
Quindi, sospendo la seduta per dare tempo di svolgere l'incontro.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 11.08 riprende alle ore 11.53)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Per tutti voi che siete in aula, e che quindi non siete intervenuti nella riunione dei Capigruppo di maggioranza, riaggiorno la seduta al pomeriggio (perché è ancora in corso e mi hanno chiesto almeno una mezz'ora). Riaggiorno la seduta e la faccio precedere dalla riunione dei Capigruppo, che avrà quindi luogo alle ore 15.00, mentre la seduta è convocata alle ore 15.45.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 11.55)



< torna indietro