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Dettaglio seduta n.201 del 28/03/02 - Legislatura n. VII - Sedute dal 16 aprile 2000 al 2 aprile 2005

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Argomento:


PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE TOSELLI



(Alle ore 10.15 il Vicepresidente Toselli comunica che la seduta avrà inizio alle ore 10.45)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE COTA



(La seduta ha inizio alle ore 10.45)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Albano, Angeleri, Caracciolo Cotto, Deorsola, Di Benedetto, Ghigo, Pedrale, Pichetto, Rossi Giacomo e Vaglio.


Argomento:

b) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Comunico che nella riunione dell'Ufficio di Presidenza di ieri si è deciso che, stante la giornata prefestiva, la seduta consiliare si concluderà più o meno intorno alle ore 14.00 con l'esame dei due provvedimenti che sono stati inseriti nell'o.d.g. e con la ripetizione della votazione sull'art. 1 della legge sul buono scuola.
Nel pomeriggio i componenti dell'Ufficio di Presidenza avrebbero dovuto informare i colleghi, comunque l'ho fatto io direttamente in aula.
Riprendiamo l'esame della legge sulla bandiera.


Argomento: Commemorazioni

Commemorazione degli otto Consiglieri del Comune di Nanterre (Francia) uccisi il 26 marzo 2002 nel corso di una seduta del Consiglio comunale


PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cattaneo; ne ha facoltà.



CATTANEO Valerio

Volevo porre all'attenzione e alla sensibilità del Presidente del Consiglio un fatto.
L'altro ieri, nella Repubblica francese, precisamente nel Comune di Nanterre, si è verificato un grave fatto: come tutti sanno, sono stati uccisi otto Consiglieri comunali, di cui due Vicesindaci, e feriti quattordici Consiglieri comunali.
Lei, Presidente, ricorderà che in occasione di un fatto simile avvenuto in un'assemblea legislativa - e non in un Consiglio comunale, questo è vero nella vicina Confederazione Elvetica, in un Cantone della Svizzera tedesca, circa tre mesi fa, avevamo osservato un minuto di silenzio e il Consiglio regionale aveva espresso il cordoglio alle famiglie e al Consiglio di quel Cantone.
Pongo quindi alla sensibilità del Presidente del Consiglio regionale e dell'assemblea il fatto, visto che si tratta di persone cadute durante un servizio sociale e politico, come è anche il nostro, in uno Stato membro della Comunità europea, e l'opportunità di valutare se riservare loro, in termini di cordoglio e di memoria, un minuto di silenzio e di inviare al Sindaco del Comune di Nanterre e alle famiglie di quei colleghi, in un certo senso caduti, le condoglianze e quindi i sentimenti di cordoglio del Consiglio regionale.



PRESIDENTE

La ringrazio, Consigliere Cattaneo.
Non ho difficoltà a chiedere all'assemblea di osservare un minuto di silenzio, esprimendo il cordoglio di tutta l'assemblea regionale al Sindaco del Comune di Nanterre.



(I Consiglieri, in piedi, osservano un minuto di silenzio)


Argomento: Stemma - Gonfalone

Proseguimento esame testo unificato della proposta di legge n. 68 e del disegno di legge n. 204: "Disciplina dello stemma, del gonfalone, della bandiera e del sigillo della Regione Piemonte. Abrogazione delle LL.RR. 16/1/1984; n. 4; 24/11/1983, n. 83; 17/6/1997, n. 36"


PRESIDENTE

A questo punto, possiamo riprendere l'esame del testo unificato della proposta di legge n. 68 e del disegno di legge n. 204, di cui al punto 3) all'o.d.g.
Prosegue la discussione degli emendamenti aggiuntivi dell'art. 7 bis che regolamenta le caratteristiche e l'uso della fascia.
Voglio capire, colleghi, se gli emendamenti depositati presso la Presidenza si intendono ritirati e quale emendamento si intende presentato.
Ieri ho visto un emendamento girare, che credo sia a sue mani Consigliere Dutto.



DUTTO Claudio

Gli emendamenti presentati nella seduta precedente sono da intendersi tutti ritirati (così come l'emendamento n. 1) che introduce l'articolo 7 bis) Prima di presentare un nuovo emendamento, visto che ci sono ancora delle proposte diverse, vorrei sentire cosa pensa l'aula sugli stemmi da apporre sulla fascia. Nel senso che abbiamo un'ipotesi per cui la fascia che riporta i colori della bandiera piemontese deve riportare altresì lo stemma della Repubblica italiana.
La seconda ipotesi è che la stessa fascia riporti sia lo stemma della Repubblica italiana, sia lo stemma dell'Unione Europea, per intenderci, le stellette.
So che ci sono ancora altre ipotesi, ma a questo punto invito gli altri Consiglieri a presentare dei loro emendamenti per avere delle variazioni più profonde nella fascia.
Per quanto riguarda l'utilizzo, se ricordate eravamo rimasti bloccati su come andava utilizzata la fascia. A seguito di una riunione, anche se informale, dei Capigruppo, la fascia resta una fascia unica che rappresenta la Regione, viene assegnata al Presidente della Giunta e al Presidente del Consiglio regionale. L'utilizzo è destinato ad essi, previa intesa, in occasione di manifestazioni ufficiali, pertanto in ogni manifestazione pu solo esserci una fascia; può essere delegata ad un Assessore o ad un Consigliere, ovviamente quando non sono presenti i Presidenti.
Penso che in merito a questo ci sia una convergenza non dico unanime perché so che molti colleghi la pensano diversamente, ma di larga maggioranza.
Pertanto, a questo punto, dobbiamo decidere se vogliamo apporre sulla fascia solo il simbolo della Repubblica italiana o anche le stellette dell'Unione Europea.
Cedo la parola per sentire altre indicazioni.



PRESIDENTE

Collega Dutto, un attimo.
Il gruppo di lavoro riunitosi ieri ha prodotto questo risultato dal punto di vista della sintesi, premesso che esiste un emendamento Tapparo non sull'utilizzo, ma sulle caratteristiche della fascia che segue un percorso a sé.
Invece, con riferimento agli altri emendamenti e alle altre proposte si è arrivati alla soluzione circa l'utilizzo della fascia che competerebbe al Presidente del Consiglio e al Presidente della Giunta con possibilità di delega. Questo è sicuramente un risultato a cui è approdato il gruppo di lavoro e chiedo di formalizzare la presentazione dell'emendamento.
Il secondo punto, invece, attiene alle caratteristiche della fascia. Mi pare che anche qui si sia arrivati ad un risultato, nel senso che la soluzione maggioritaria sarebbe di avere una fascia con queste caratteristiche, cioè con i colori della bandiera del Piemonte e con all'interno della stessa, la bandiera ridisegnata e il simbolo della Repubblica, per quanto riguarda il richiamo all'unità nazionale. Questa è la soluzione maggioritaria.
C'è inoltre un'altra opzione, volta ad inserire le stelline dell'Unione Europea come simbolo dell'Unione.
Essendo questo il problema da risolvere, sospendo i lavori dell'aula per alcuni minuti, in attesa di avere l'emendamento da discutere.



(La seduta, sospesa alle ore 11.23 riprende alle ore 11.30)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Do lettura degli emendamenti e subemendamenti presentati: 3) Emendamento presentato dal Consigliere Dutto: dopo l'art. 7 è aggiunto l'art. 7 bis: "Art. 7 bis (Caratteristiche e uso della fascia).
5. La fascia riporta i colori della bandiera con lo stemma della Repubblica su un lembo e il simbolo dell'Unione Europea sul lembo apposto (Allegato E).
6. La fascia è assegnata al Presidente della Giunta e al Presidente del Consiglio regionale; l'utilizzo compete ad essi, previa intesa, in occasione di manifestazioni ufficiali e può essere delegato ad un Assessore o ad un Consigliere".
3.1) Emendamento presentato dal Consigliere Tapparo (modificativo comma 1): dopo l'art. 7, è aggiunto l'art. 7 bis: "Art. 7 bis (Caratteristiche e uso della fascia).
1. La fascia riporta i colori dello stemma della Regione con nei lembi laterali la bandiera italiana e dell'Unione Europea".
Sull'emendamento del Consigliere Dutto si inserisce il subemendamento del Consigliere Tapparo, che disciplina, in maniera diversa, la conformazione della fascia.
La parola al Consigliere Tapparo.



TAPPARO Giancarlo

Presidente, innanzitutto sarebbe opportuno distribuire le proposte ai Consiglieri, in modo da poterle visionare.
In secondo luogo, voglio ribadire un concetto che avevo già cercato di esprimere nella seduta passata: noi acquisiamo un simbolo che portiamo nelle manifestazioni, come rappresentante della Giunta e come rappresentante del Consiglio, che interpreta quelli che sono i colori dello stemma della nostra Regione, rinunciando ai colori del gonfalone. Non so se per un fatto estetico, però mi rendo conto (forse le signore colleghe hanno più sensibilità di noi negli accostamenti dei colori) che i colori del gonfalone rendono difficile certi accostamenti e certi contrasti e politicamente me ne rammarico. Credo, comunque, che il fiocco arancio dovrebbe essere recuperato in qualche forma, così come viene messo alla nostra bandiera.
Una volta acquisito che il simbolo della Regione ha i colori bianchi e rossi bordati di blu, e quindi la fascia li interpreta, sottolineo la necessità di sostanziare questo simbolo del Piemonte, perché la bandiera della Regione Piemonte è la bandiera del Piemonte, così come il Tricolore è la bandiera dell'Italia. Non c'è ancora un grado di maturazione tale perché sono aspetti che hanno ancora una qualche diversità, ma comunque questi colori, attraverso la fascia, vengono portati all'esterno come espressione.
Al Parlamento europeo, entità in cui, attraverso trattati ed elezioni sono presenti parlamentari eletti dal popolo italiano, non possiamo rinunciare a una simbologia precisa, limitandoci a recuperare alcuni caratteri, per esempio le stelle per l'Europa, oppure la stella circondata dalla ruota e dagli allori, che è il simbolo della Repubblica Italiana, che ha regole di utilizzo particolare.
Voglio ricordare che è difficile trovare nella carta intestata di un Comune o, per esempio, della Regione - anche prima del federalismo non inseriva il simbolo della Repubblica - la stella, perché questa, nel comune utilizzo, appartiene ai Ministeri, alla Presidenza del Consiglio.
Rappresenta lo Stato nell'ambito della nazione, ed è la nazione che incarna invece un momento più generale e complessivo.
Nella nostra espressione simbolica, ben venga che sul petto del nostro rappresentante ci siano i colori della Regione, ma che ci sia, dopo il nodo, il riferimento ai colori della bandiera nazionale e ai colori dell'Unione Europea, quindi non solo la simbologia (stelle per l'Europa e la croce).
Credo che sia un momento importante che non contravviene rispetto agli alti valori del federalismo che io perseguo. Mi rammarico - in questo momento non vedo l'Assessore Cavallera - che forse non molti di voi seguono il problema del federalismo. Si sta facendo carta straccia, per esempio, in materia di autorizzazione di procedure, per le centrali elettriche: il decreto sblocca centrali ha questa caratterizzazione, quindi dobbiamo stare attenti.
Spero che i Consiglieri vogliano cogliere il mio messaggio. Dinnanzi alla grande valorizzazione della proposta dei colori del Piemonte - con tutti i limiti che ha questa legittimazione, per il Piemonte la bandiera della Regione Piemonte - ci sia un riferimento, nei lembi, dell'Europa e dell'Italia, che sono le entità con le quali siamo profondamente radicati.
Ci deve essere questo messaggio chiaro nel rapporto con la comunità piemontese: il Piemonte incardinato nella dimensione Nazione ed Europa.



PRESIDENTE

Informo il Consiglio anche l'emendamento n. 2), presentato nella seduta precedente, s'intende ritirato dai proponenti La parola al Consigliere Mellano.



MELLANO Bruno

Voglio parlare a favore dell'emendamento presentato dal Consigliere Tapparo. Credo che le cose dette dal Consigliere abbiano molte ragioni di buon senso e di opportunità. Il richiamo al tricolore - per me che non sono affatto un patriota - richiama una fascia conosciuta dai cittadini. La fascia del Sindaco è la fascia che identifica la figura pubblica di un rappresentante del popolo, nel momento in cui andiamo ad inserire, in un mondo che si complica e si diversifica, una nuova fascia di identificazione. Il richiamo al tricolore ci aiuta a ricondurre quella fascia ad una fascia pubblica, di rappresentanza, di istanza pubblica del cittadino.
Alcuni giorni fa sono intervenuto ricordando di aver partecipato ad una manifestazione pubblica a cui partecipavano anche eurodeputati che indossavano la fascia blu dell'Europa: io stesso ho avuto difficoltà a capire che quella fosse una fascia riconducibile al Parlamento europeo.
Soltanto chiedendo informazioni, ho capito che quella era la fascia del Parlamento europeo.
In questo caso, quindi, ottimo il richiamo - forse anch'io avrei condiviso i colori del gonfalone, ma lasciamo perdere questa variante alla bandiera del Piemonte; opportuno il richiamo al tricolore italiano che identifica la funzione pubblica del rappresentante e ottimo il richiamo ai colori dell'Europa, alle stelle e al blu dell'Europa, proprio perch colloca la figura in una dimensione più ampia. Richiamo ai tre ordini istituzionali: Regione, Stato ed Unione Europea. Non credo sia una complicazione e ho visto - non da questo disegno, ma dall'altro più dettagliato, costruito con mezzi grafici migliori - prefigurato il risultato.
Mi sembra un risultato buono: sovrapponendo i due lembi della fascia si ha un buon effetto, per cui condivido e voterò l'emendamento del Consigliere Tapparo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Rossi Oreste.



ROSSI Oreste

A questo punto, credo che su questa fascia si possa mettere di tutto e di più, per cui vorrei fare una proposta: inseriamo anche i simboli delle otto Province e dei 1.200 Comuni del Piemonte, così dimostriamo che la Regione Piemonte è rappresentativa di tutto e di più. Poi, magari, mettiamo anche la bandiera a stelle e strisce, vista l'amicizia che ci lega agli Stati Uniti. La fascia potrebbe essere lunga circa 2 km e arrotolata intorno al corpo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Galasso.



GALASSO Ennio Lucio

Relativamente all'emendamento del Consigliere Tapparo, mi pare che la fascia con i simboli della Regione e, ai lembi estremi, quelli dell'Unione Europea e dell'Italia, sia sicuramente da condividere perché si pone in linea con la storia, con il sacrificio e, ovviamente, con il destino di tutto un popolo.
L'unico problema che ci poniamo è di natura tecnica, cioè se i 30 centimetri non determinano, sotto il profilo estetico, un turbamento del dato. Vedo che l'emendamento non fa riferimento alle misure, a meno che non dobbiamo ritenere che l'aver fotocopiato il fac-simile di fascia e indicato 30 centimetri sia quella la misura proposta. Rimetterei le dimensioni sul piano tecnico. Non parlerei di 30 centimetri, ma potremmo arricchire questo emendamento con l'indicazione che la fascia annodata veda alle estremità il simbolo della bandiera italiana e di quella europea per evitare le disarmonie estetiche di cui parlavo.
In ogni caso, mi pare condivisibile, perché la Regione si pone al centro di una collocazione nazionale ed europea.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Valvo.



VALVO Cesare

Sono d'accordo con quanto ha affermato il Capogruppo Galasso, tuttavia vorrei fare rilevare una questione che sembra puramente formale, ma anche di sostanza.
Da quello che mi è dato conoscere, il rosso della bandiera della Regione Piemonte è diverso da quello dalla bandiera italiana. Nello schizzo preparato dal Consigliere Tapparo questo non si evince, tuttavia vorrei sottolineare questo aspetto determinante.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cattaneo.



CATTANEO Valerio

Grazie, Presidente. Anche noi riteniamo che la presenza e il richiamo alla bandiera nazionale, nonché a quella europea, sia una scelta giusta che va incontro ad un concetto ormai universalmente riconosciuto, quello dell'Europa e delle Regioni.
Siamo un po' dubbiosi, ma nel contempo imbarazzati, a dover trattare i centimetri: 30 centimetri piuttosto che 15, 20 o quant'altro.
Volevamo fare una proposta. Indubbiamente i 30 centimetri, come disegnati nella bozza a nostre mani - mi riferisco, in particolare, alla bozza a colori - sono, a nostro giudizio, una parte significativa e forse non voglio dire preponderante, ma molto ingombrante per la fascia.
Pertanto, una riduzione sarebbe certamente auspicabile.
Proponiamo inoltre che sia specificato che non debba essere stampata ma applicata, come avviene nelle fasce della Provincia o del Comune: non si immagini una fascia stampata, ma che nasca come fascia della Regione con sopra applicate sia la bandiera nazionale che quella europea. Questo perch risulterebbe più facile da gestire la questione tecnica dell'annodamento ad esempio, ma soprattutto perché darebbe un rilievo maggiore alle due bandiere rispetto ad una mera presenza stampata del tessuto.



PRESIDENTE

È giunto un emendamento alternativo, da parte del Gruppo di Alleanza Nazionale: 3.2) Emendamento presentato dai Consiglieri Galasso, Botta M., Cattaneo Valvo e Godio (modificativo comma 1): "La fascia riporta i colori dello stemma della Regione con nei lembi laterali la bandiera italiana e dell'Unione Europea".
Si porrà in votazione, quindi, l'emendamento presentato dal Consigliere Tapparo; qualora venga respinto, si procederà alla votazione dell'emendamento relativo ai 15 centimetri, sempreché il collega Tapparo non ritiri il proprio emendamento e, in questo caso, si riconosca in quello della maggioranza.
La parola al Consigliere Tapparo.



TAPPARO Giancarlo

Presidente, credo che i lembi che ho disegnato in una forma un po' artigianale siano legati alle proporzioni che hanno le nostre bandiere: tra lato e lunghezza, cioè, ci deve essere una certa proporzione che deve essere rispettata nella configurazione che assume nella fascia.
Ho fatto un'approssimazione, quello che sarà in sostanza. Dico che si può mantenere la proporzione della bandiera, che ha un certo rapporto che non conosco.
La mia proposta era finalizzata a riportare le due bandiere - europea ed italiana - sui lembi estremi. Questo è un aspetto che può essere rapidamente recuperato.
Pertanto, non ritiro il mio emendamento. Semmai si apporti una correzione in merito all'altezza, che ho indicato grossolanamente in 30 centimetri. Bisognerebbe avere adesso una valutazione. Qualcuno avrà sicuramente le misure che dovrà assumere la bandiera. Dunque, non ritiro l'emendamento, ma accolgo l'indicazione che la bandiera europea e quella italiana abbiano i rapporti che sono della normale bandiera.



PRESIDENTE

Corregge il suo emendamento?



TAPPARO Giancarlo

Correggiamo la misura che io ho indicato in 30 centimetri.
CHIEZZI Giuseppe (fuori microfono) In proporzione alle dimensioni della bandiera.



PRESIDENTE

Deve venire a cancellare "30 centimetri". Quindi, è ritirato l'altro emendamento che non ha più ragione di esistere.
L'emendamento sull'allegato ha la dizione: "che è in misura proporzionale a quella prevista della bandiera nazionale e della bandiera europea", quindi Alleanza Nazionale ritira il proprio emendamento.
La parola al Consigliere Dutto per dichiarazione di voto.



DUTTO Claudio

Grazie, Presidente. Intervengo per precisare che mantengo fermo l'emendamento che avevamo presentato, che contempla che la fascia abbia dall'inizio alla fine, i suoi colori, i colori del Piemonte, e che riporti sopra i due simboli, dell'Unione Europea e della Repubblica italiana, a livello di stemmi, così com'è in tutte le fasce attualmente utilizzate.
Perché non esiste fascia che cambi colore: abbiamo le fasce dei Sindaci che sono tricolore, con lo stemma del Comune e della Repubblica, abbiamo le fasce delle Province che sono azzurre, con i colori delle Province, gli stemmi della Repubblica, che non cambiano assolutamente colore e non hanno sopra né il tricolore né la bandiera europea.
Ritengo che accogliendo l'emendamento proposto dal collega Tapparo si farebbe comunque una "arlecchinata". La fascia doveva essere un simbolo ufficiale: mi sembra che stia venendo, invece, molto male. Qualora esca quello, spero che si utilizzi il meno possibile.
Faccio notare che tutte le fasce in uso in Italia hanno un colore unico e non una "arlecchinata" di quel genere.



PRESIDENTE

Il suo intervento era per dichiarazione di voto.
Procediamo, quindi, alle dichiarazioni di voto sul subemendamento.
La parola al Consigliere Cattaneo.



CATTANEO Valerio

Intendo fare una proposta. Mi rendo assolutamente conto della necessità di approvare in fretta questa legge, però non si può approvare una bandiera, uno stendardo o una fascia dividendo l'aula: 15 centimetri piuttosto che 30, lo stemma o quant'altro.
Siccome non sono i dieci o quindici giorni in più o in meno, chiedo veramente di valutare una sospensione al fine di preparare delle bozze proporzionate, per poter valutare in modo reale i 15 o i 30 centimetri, con i colori scaturiti da una procedura tipografica di livello superiore, sia sulla questione proposta dal collega Dutto che su quella alternativa, in modo che ci possa essere la cognizione completa, in ogni singolo Consigliere regionale, per poter operare una scelta convinta e trovare forse un accordo, affinché la fascia sia scelta dal Consiglio regionale all'unanimità.
Poi, fatto questo, mi rimetto.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE RIBA



PRESIDENTE

Vi sono altri interventi? Non siamo ancora in fase di dichiarazione di voto, perché c'è una proposta di sospensione.



CATTANEO Valerio

Non è formale, non mettiamola in votazione.



PRESIDENTE

Ho capito. La interpreto così: mi sembra che l'intervento del Consigliere Cattaneo segnalasse, in qualche maniera, il disagio di pervenire alla definizione di un atto così importante in una situazione di non sufficiente condivisione. Mi pare che l'argomento abbia una sua dignità.
Su questo punto, su questa ipotesi, ha chiesto la parola il Consigliere Galasso; ne ha facoltà.



GALASSO Ennio Lucio

Siccome credo che l'intervento del collega Cattaneo non avesse fini dilatori, ma volesse sottolineare la delicatezza e l'importanza del problema, ritengo che sarebbe necessaria un'ulteriore riflessione, non tanto sull'opportunità di mettere il simbolo della bandiera italiana e dell'Unione Europea sulla fascia regionale, ma per far sì che questo contrassegno sia ben congegnato e meritevole di adeguata riflessione. Su questo, quindi, sono d'accordo.
C'è comunque un dato da sottolineare: non c'è alcuna volontà di mediare su un dato essenziale, cioè che la fascia debba contenere sia la bandiera italiana che quella dell'Unione Europea.



PRESIDENTE

Quindi, la sua proposta è a sostegno della richiesta di ulteriore riflessione posta dal Consigliere Cattaneo? La parola al Consigliere Muliere.



MULIERE Rocco

Siccome stiamo discutendo su una questione importante, se è una questione puramente tecnica possiamo anche ragionare, ma mi pare che da parte della Lega Nord ci sia un disaccordo nell'inserire, nella fascia, il Tricolore italiano. Questo è il punto. Se dobbiamo ridiscutere questo allora non ci stiamo, perché in merito alla fascia mi pare che l'orientamento maggioritario del Consiglio sia quello di inserire, oltre i colori della Regione, il simbolo dell'Unione Europea e i colori della bandiera italiana. Su questo mi pare che ci sia un'espressione maggioritaria del Consiglio. Se si tratta di definire meglio le proporzioni, lo si può fare in cinque minuti; se invece dobbiamo rinviare la questione per trovare un accordo sull'inserire o no i colori della bandiera italiana, dell'Unione Europea, ecc., non siamo d'accordo.
Non vorrei che rinviassimo di nuovo il tutto per ritornare a decisioni precedenti. Abbiamo assunto un orientamento, che è quello proposto dal Consigliere Tapparo, quindi bisognerebbe riuscire ad andare avanti.
Se c'è una questione, tecnicamente possiamo anche valutarla in cinque o dieci minuti, ma è una valutazione tecnica, non una scelta sui colori da inserire nella fascia.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Tapparo.



TAPPARO Giancarlo

Presidente, non voglio polemizzare sul piano procedurale, ma mi sembrava che fossimo già in dichiarazione di voto. Tuttavia, accolgo la considerazione del collega Cattaneo solo perché la volta scorsa, due giorni fa, avevo insistentemente chiesto di non fare una scelta affrettata, ma di guadagnare tempo per poter riflettere.
Credo che sia un atto importante ciò che stiamo discutendo, perch lascerà traccia da qui ad un periodo abbastanza lungo, quindi avere il tempo per scegliere meglio i colori può essere corretto, ma ciò che non accetto è il sentir dire - avendo io rispettato la posizione del collega della Lega Nord - che sono "arlecchinate" o altro, perché mi sembra un giudizio dispregiativo rispetto alla proposta di un collega. Credo che un minimo di rapporto, pur nello scontro durissimo, ci debba essere.
Non voglio polemizzare perché, tra l'altro, è possibile aprire una strada, nel senso che la Regione, facendo questo atto, apre una strada e una proposta rispetto alla Provincia, perché non è che dobbiamo andare a rimorchio della Provincia o di altra entità. Anch'io ritengo che ogni Consigliere debba avere il quadro delle proposte in modo corretto, sia nel tipo di rosso, nella dimensione e nel rapporto che assume la bandiera.
Mi è apparso di capire che tendenzialmente il dibattito dell'aula questa mattina abbia fatto propendere verso una scelta che accoglie il riferimento alla bandiera nazionale e alla bandiera europea.
Oggi ciò che mi pare importante - e spero che il collega Cattaneo sia d'accordo - è capire come tutto ciò si configuri e dare un giudizio finale ed equilibrato, per accertare se il tutto è accettabile, gestibile e che risultato può offrire. Se è così, l'accetto, altrimenti chiedo di rimanere proceduralmente, in dichiarazione di voto.



PRESIDENTE

Il senso degli interventi ascoltati su questo punto - e realmente eravamo in ambito di dichiarazione di voto, ma la materia è di un suo spessore, in termini di prospettive, che è destinata a rimanere nel tempo e se si trova una maggiore convergenza è meglio - è questo: acquisiamo che sulla fascia esistono riferimenti alla bandiera europea e italiana sospendiamo per perfezionare tecnicamente l'indicazione della fascia perché si tratta misure di aspetti di lunghezza e di centimetri che è bene non improvvisare per non vincolarci. Solo su questo aspetto tecnico pu essere ulteriormente riflettuto.
In questo senso, vi è il consenso sia del Consigliere Cattaneo sia del Consigliere Galasso.
Prego, Consigliere Cattaneo.



CATTANEO Valerio

Era questo il senso e quindi, per quanto riguarda il nostro Gruppo, c'è condivisione sia per la bandiera dell'Unione europea, sia per la bandiera della nostra Nazione, purché, Vicepresidente Riba, non sia una pausa improduttiva, perché veramente sotto l'aspetto tecnico bisogna fare uno sforzo per avere delle proposte da sottoporre al Consiglio, che riprendano nell'esattezza, le proporzioni e le colorazioni.
Ad esempio, c'era la questione del rosso diverso della bandiera nazionale rispetto alla bandiera del Piemonte; c'era la questione della dimensione e della proporzionalità tra l'altezza e la base della bandiera (che dovrebbe essere 16 nodi); c'era l'ipotesi dell'applicazione piuttosto che della stampa in continuità, cioè tutto questo, a mio giudizio, va elaborato tecnicamente con delle bozze di qualità elevata, sia in termini di colori che nell'esattezza delle proporzioni e quant'altro. Dobbiamo arrivare ad una scelta definitiva, ragionata e convinta. Soprattutto, si deve inserire all'interno del disegno di legge, che diventerà legge quando il Consiglio regionale lo voterà, un allegato preciso di come potrà essere questa fascia: convinti prima, senza dubbi poi.



PRESIDENTE

Mi sembra che l'intervento del Consigliere Cattaneo abbia ulteriormente precisato i caratteri e le esigenze per le quali viene proposto un ulteriore rinvio. Gli uffici predisporranno tecnicamente il trasferimento in una proposta tecnica, in una proposta grafica precisa.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Chiezzi; ne ha facoltà.



CHIEZZI Giuseppe

Non è un'obiezione, ma una maggiore definizione del problema. Si potrebbe, a questo punto, fare un prototipo in scala 1:1 della fascia in modo che si possa avere tra le mani l'oggetto della discussione.



PRESIDENTE

Raccogliamo la proposta del Consigliere Chiezzi e sospendiamo la trattazione di questo punto all'o.d.g. Passiamo al successivo, senza procedere ad ulteriori votazioni, raccogliendo l'indicazione dell'aula.


Argomento: Programmazione sportiva (impianti e attivita")

Proseguimento esame proposta di deliberazione n. 287: "Programmi pluriennali per la promozione sportiva e per l'impiantistica sportiva anni 2002/2005, in attuazione della L.R. n. 93/95 (Norme per lo sviluppo dello sport e delle attività fisico-motorie)"


PRESIDENTE

Riprendiamo pertanto l'esame degli emendamenti presentati alla proposta di deliberazione n. 287, di cui al punto 5) all'o.d.g.
8) Subemendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi e Moriconi: alla pagina 7 dell'allegato 1, sostituire "70% della spesa" con "75 della spesa" .
La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Anche a nome del Consigliere Moriconi, ritiro il subemendamento.



PRESIDENTE

Il subemendamento n. 8) è pertanto ritirato dai proponenti.
8) Emendamento presentato dai Consiglieri Placido, Manica e Suino: Asse 2 - Misura 2.3 - Modalità di attuazione alla pagina 7 dell'allegato 1, dopo le parole "Giunta regionale" aggiungere le parole "che prevedano contributi fino ad un massimo del 70 della spesa ritenuta ammissibile fino ad un tetto massimo di 50.000 euro".
Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, su tale emendamento.
Il Consiglio non approva.
9) Emendamento presentato dai Consiglieri Placido, Manica e Suino: Asse 2 - Misura 2.5 - Modalità di attuazione alla pagina 9 dell'allegato 1, dopo le parole "spesa diretta", aggiungere le parole "mediante bandi annuali che prevedano contributi fino ad un massimo del 70% della spesa ritenuta ammissibile fino ad un tetto massimo di 50.000 euro".
10) Emendamento presentato dai Consiglieri Placido, Manica e Suino: Asse 3 - Misura 3.3 - Modalità di attuazione alla pagina 12 dell'allegato 1, dopo le parole "bandi annuali" aggiungere le parole "che prevedano contributi fino ad un massimo del 70 della spesa ritenuta ammissibile relativamente all'Azione a)".
11) Emendamento presentato dai Consiglieri Placido, Manica e Suino: Asse 4 - Misura 4.1 - Modalità di attuazione alla pagina 13 dell'allegato 1, dopo le parole "bandi annuali" aggiungere le parole "che prevedano contributi fino ad un massimo del 70 della spesa ritenuta ammissibile".
La parola al Consigliere Placido per l'illustrazione degli emendamenti.



PLACIDO Roberto

Questi emendamenti trattano problematiche diverse, ma si riferiscono a percentuali o massimali di cifre da riconoscere. Mi sembra - lo avevo già espresso nella scorsa seduta - una non condivisione rispetto alle nostre richieste, ma si tratta di mantenere fede all'impegno preso di contribuire a far sì che questo provvedimento venga votato, al di là delle opinioni diverse, nell'interesse dello sport piemontese, delle società sportive e degli enti di promozione.
Do per illustrati i tre emendamenti con la prima illustrazione che ho svolto l'altro giorno, seppure si trattasse di una materia diversa. Il senso dei nostri emendamenti era di mettere dei punti fermi non tanto in termini di vincoli, ma punti di riferimento per i funzionari della Regione e per le stesse società sportive o enti di promozione che in questo modo, a nostra parere, sono a conoscenza dei contributi che possono eventualmente ricevere dalla Regione Piemonte.
In questo modo, intendiamo - poi il Presidente troverà la formula - gli emendamenti alle pagine 9, 12 e 13 relative agli assi 2, 3 e 4.
Naturalmente, invitiamo i colleghi a votare a favore di tali emendamenti.



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE COTA



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'emendamento n. 9).
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'emendamento n. 10).
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'emendamento n. 11).
Il Consiglio non approva.
12) Emendamento presentato dai Consiglieri Placido, Manica e Suino: alla pagina 15, dopo le parole "è istituito", sono aggiunte le parole ".
con apposito provvedimento legislativo".
La parola al Consigliere Placido per l'illustrazione.



PLACIDO Roberto

Riteniamo che per questo argomento sia necessario un apposito provvedimento legislativo, come avviene in situazioni analoghe.
Relativamente al Tavolo regionale permanente dello sport, per l'importanza che riveste - so che c'è un emendamento che riguarda il Consiglio regionale, che è un'altra cosa - abbiamo presentato due emendamenti collegati.
Illustro gli emendamenti n. 12 e n. 13, che rispondono allo stesso ragionamento, relativo alle integrazioni dei tre rappresentanti che noi proponiamo, come formulato. Il Tavolo regionale permanente dello sport lo troviamo troppo sbilanciato nelle rappresentanze che in qualche modo fanno riferimento al CONI, a parte i rappresentanti dell'Assessorato regionale.
Riteniamo opportuno un riequilibrio che preveda un rappresentante degli enti di promozione sportiva, ma anche, per il ruolo che svolgono, i rappresentanti dei Comuni e delle Province che in materia sportiva hanno competenze tutt'altro che secondarie. Sono amministrazioni uniche, ma è evidente che le votazioni sono poi separate. Ci auguriamo che possa esserci la condivisione dei colleghi e dell'Assessore.
Il nostro obiettivo è quello di contribuire a far sì che questo Tavolo regionale permanente dello sport sia veramente rappresentativo, che coinvolga gli Enti locali, quindi i rappresentanti delle Province e dei Comuni, e che ci sia l'ulteriore presenza di un rappresentante degli enti di promozione sportiva, in quanto riteniamo che sia troppo sbilanciato verso enti o persone che rappresentano il CONI. Noi continuiamo a ritenere che lo sport di riferimento sia lo sport di base; di conseguenza, gli enti di promozione sportiva, per quanto riguarda l'illustrazione sulla composizione del Tavolo regionale permanente dello sport.
Per quanto riguarda l'altro emendamento, indicato dal Presidente del Consiglio, un provvedimento del genere, come avviene per gli altri enti dovrebbe essere portato all'attenzione del Presidente del Consiglio e dei dirigenti. Non può avvenire con una deliberazione, ma con un apposito provvedimento legislativo e su questo chiedo ufficialmente un parere prima della votazione.



PRESIDENTE

In riferimento a questo ultimo parere di ammissibilità, ritengo ammissibile la proposta di deliberazione sotto questo specifico punto, in quanto istituisce questo Tavolo dettandone la costituzione in maniera analitica. Pertanto, non trovo riferimenti per poter individuare una riserva di legge sul punto, e neanche gli uffici me ne hanno segnalati.
La parola al Consigliere Placido per dichiarazione di voto sull'emendamento n. 12).



PLACIDO Roberto

Più che per una dichiarazione di voto, anche se ne utilizzo il tempo ad essa dedicato, intervengo per specificare che non chiedevo un parere di ammissibilità: mi scuso se mi sono espresso male.
Chiedevo ufficialmente un parere. Noi abbiamo presentato questo emendamento ritenendo, come avviene per altri organismi istituiti dalla Regione Piemonte, che questa istituzione possa e debba essere varata con un provvedimento legislativo. È su questo che ho chiesto il parere, non sull'ammissibilità.



PRESIDENTE

Le chiedo scusa, ma io non le ho dato un parere sull'emendamento, ma un parere sulla legge.



PLACIDO Roberto

Allora ho capito male, mi scusi.



PRESIDENTE

Anzi, sulla deliberazione, chiedo scusa.
Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'emendamento n. 12).
Il Consiglio non approva.
13) Emendamento presentato dai Consiglieri Placido, Manica e Suino: alla pagina 12 dell'allegato 1, dopo le parole "il Presidente regionale di uno degli enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI", si aggiungono le parole: "un rappresentante degli enti di promozione sportiva da un rappresentante dell'ANCI da un rappresentante dell'UPPI".
Su tale emendamento, la Giunta esprime parere negativo.
La parola al Consigliere Placido.



PLACIDO Roberto

Sempre perché rimanga agli atti, per quanto riguarda l'emendamento relativo alla pagina 15, che prevede di aggiungere le parole "con apposito provvedimento legislativo", mi riservo un approfondimento legale in materia.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Contu.



CONTU Mario

Stiamo parlando dell'emendamento n. 13), vero, Assessore?



RACCHELLI Ettore, Assessore allo sport (fuori microfono)

Non ho la numerazione.



CONTU Mario

Ha detto il 13)?



PRESIDENTE

La numerazione dell'emendamento è 13).



CONTU Mario

Quello che propone di aggiungere le parole "un rappresentante degli enti di promozione sportiva; da un rappresentante dell'ANCI; da un rappresentante dell'UPPI"? Ho compreso bene che la Giunta ha espresso parere favorevole?



PRESIDENTE

La Giunta ha espresso parere negativo.



CONTU Mario

Negativo.
Quello che mi sorprende è questo: i rappresentanti indicati mi pare che abbiano ragione di essere.
Collega Placido, io non conosco l'ispirazione di questo emendamento, ma probabilmente puntava ad una gestione più partecipata dal punto di vista della definizione delle risorse. Per cui, per quanto concerne il nostro Gruppo, esprimiamo naturalmente il voto favorevole a tale emendamento.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE RIBA



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Mi sembra che l'Assessore non abbia spiegato i motivi di ostilità a questo allargamento di rappresentanza: se non ce li spiega, diventa difficile fare una dichiarazione di voto.
Sulla procedura, Presidente, terrei in serbo la mia dichiarazione di voto se l'Assessore è così gentile da spiegarci i motivi del diniego.
Dopo la motivazione chiederò di fare la dichiarazione di voto.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Racchelli.



RACCHELLI Ettore, Assessore allo sport

La ragione è molto semplice ed è stata dibattuta proprio con gli attori dello sport.
È un Tavolo molto tecnico, molto specifico e molto operativo, ed è composto dagli esponenti tecnici delle attività sportive e dai componenti della pratica sportiva. Con gli enti di promozione sportiva si era dibattuto perché in un primo tempo la presenza di un esponente degli enti come un ulteriore membro in questo Tavolo tecnico, era stata posta come una condizione sine qua non, nel senso che si voleva una rappresentanza maggiore.
La ragione che ha portato anche il mondo dello sport a capire che questo Tavolo doveva restare tale - perché era tecnico, e quindi non politico - e che la rappresentanza degli enti fosse mantenuta in capo ad uno, è stata unanime: il lavoro svolto per convincere il mondo degli enti di promozione sportiva a coagularsi attorno ad un progetto comune e ad una rappresentatività che fosse unanime nel mondo degli enti di promozione sportiva li ha convinti sul fatto che valeva la pena svolgere un forte dibattito all'interno del proprio mondo, della propria attività e del proprio associazionismo, per poi arrivare ad un'unica voce attorno ad un Tavolo, che è prettamente tecnico. Questa è la ragione.
All'interno di questo dibattito era stata formulata l'ipotesi da me riconosciuta - non l'ho voluta presentare io, perché è stato chiesto che la presentazione di questo emendamento fosse fatta da voi - di un "Consiglio Regionale dello Sport", che invece è un'assemblea allargata nella quale le componenti sportive, politiche e amministrative, svolgono la funzione di dibattito globale. Adesso non trovo l'emendamento, ma mi pare che la volta scorsa l'abbia presentato lei, e su quell'emendamento sono d'accordo perché è la sintesi dell'attività, del dialogo e del dibattito che si è svolto per arrivare alla definizione del Tavolo.
Questa è la ragione.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi



CHIEZZI Giuseppe

Ringrazio l'Assessore per le spiegazioni.
Insieme con i colleghi, rimango dell'opinione che comunque, anche in sede tecnica, anzi, proprio perché è in sede tecnica, l'incremento della rappresentanza degli enti di promozione sportiva, accompagnato dall'ANCI e dall'UPPI, sia una proposta ancora valida. Quindi, esprimo voto favorevole.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'emendamento n. 13).
Il Consiglio non approva.
0/13) Emendamento presentato dal Consigliere Contu: al termine del capoverso "Il Tavolo è costituito da", aggiungere le parole "o loro delegato".
La parola al Consigliere Contu per l'illustrazione.



CONTU Mario

Ritengo che i Tavoli debbano essere operativi, ma dubito che, ricadendo tante incombenze sul capo del Direttore regionale per il Piemonte, egli possa garantire una presenza al Tavolo. Non so neppure come sia normato questo Tavolo: se è previsto un gettone di presenza, se è solo un Tavolo tecnico di coordinamento; anche se ho ragione di credere che sia un Tavolo tecnico di coordinamento in cui si esprimono pareri.
Dico questo non per sminuire l'importanza del Tavolo, anche perché mi pare che la scelta che sta operando la maggioranza sia quella di una rappresentanza molto contingentata, ma perché credo che l'emendamento abbia proprio il senso di rendere operativi questi Tavoli.
Se è un Tavolo di concertazione, probabilmente non ha neanche bisogno per il funzionamento e per le modalità con le quali si assumono decisioni di un Regolamento. A questo punto, mi interessa sapere se è un Tavolo operativo tecnico o è un Tavolo consultivo, non essendo chiaro nella costituzione del Tavolo stesso.
Ormai di Tavoli se ne aprono dappertutto. Lo stesso sindacato ha cercato di aprirne uno con il Governo sulla questione dell'art.18, ma mi pare che sia rimandato a dopo il 16 aprile.
La mia domanda, quindi, riguarda il fatto di capire se si tratta di un Tavolo consultivo o di un Tavolo di indirizzo, e se esprime dei pareri anche vincolanti, per l'Assessorato. Di conseguenza, se è un Tavolo tecnico, ha ragione di sussistere l'emendamento.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Racchelli.



RACCHELLI Ettore, Assessore allo sport

Il compito del Tavolo è esplicitato nell'ambito del programma, quindi c'è una definizione del compito e del ruolo. Aggiungere la parola "delegati" vuol dire dare la possibilità che qualcuno mandi l'ultimo arrivato al Tavolo e non si assuma la responsabilità delle iniziative del Tavolo stesso rispetto alle attività in campo sportivo regionale.
Lascerei, quindi, che la responsabilità del governo dei vari enti che partecipano al Tavolo sia primaria, perché se qualcosa non viene fatto o non viene fatto bene, il responsabile è il Presidente, altrimenti si svilisce l'importanza del Tavolo.
In questo senso, sono contrario all'emendamento, non nel senso di dare un'operatività maggiore, ma per responsabilizzare maggiormente, perché il Tavolo è un Tavolo che può essere flessibile. Tenete anche presente che se per caso un domani ci si accorge che qualcuno non ha interesse a venire non si convoca neanche più, si cambia.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

L'Assessore, per ora, ha dato un giudizio negativo, ma molto ragionato quindi, se continuiamo a ragionare, dobbiamo chiederci perché la proposta del Consigliere Contu sembra buona: oltre al problema di avere un Tavolo qualificato al massimo livello con i diretti responsabili dei vari settori c'è anche il problema di farlo funzionare.
Se non è presente il Presidente del Comitato regionale del CONI, cioè se i diretti responsabili non possono partecipare, il Tavolo si tiene lo stesso? Qui non si tratta di sminuire il livello, ma di consentire al Tavolo di esistere. Può darsi che una volta qualcuno non possa parteciparvi. Auspichiamo certo che siano sempre presenti i Presidenti e i Direttori, ma dobbiamo anche essere consapevoli che ciò può non avvenire per uno o per più di loro, quindi il Tavolo dovrebbe funzionare con i delegati.
Sollevo anche un'altra questione: qui non è scritto quale sia il numero minimo di presenze, tale da consentire il funzionamento del Tavolo. E' un elemento che bisognerebbe introdurre, nel senso che qui ci sono sette componenti, però non è scritto se il Tavolo può funzionare con tutti e sette o se ne bastano quattro su sette. Decidendo una soglia minima di presenze per far funzionare questo Tavolo, emerge l'utilità dell'emendamento Contu, che dice "o loro delegati", perché se devono essere assolutamente in quattro, a maggior ragione la delega è utile.
Si tratta, quindi, di una prudenza che consiglierei, ma ci aiuti l'Assessore a scrivere il numero giusto dei presenti.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Placido.



PLACIDO Roberto

Voglio ritornare sul problema "con apposito provvedimento legislativo" e mi permetto di sottolinearlo all'Assessore, al Presidente e ai funzionari - perché per la nomina dei componenti si applica la L.R. n. 39 del 23 marzo 1995. Riteniamo "con apposito provvedimento legislativo" debba essere il Consiglio.
Nel momento in cui si indica un rappresentante del CONI, questo è uno solo, quindi è evidente che lo può scegliere la Giunta, ma nel momento in cui si parla degli "Enti di promozione sportiva", che sono quindici, qual è l'Ente? Non può scegliere la Giunta, lo deve scegliere il Consiglio con apposito provvedimento legislativo.
Chiediamo ancora una volta che sia fatto con apposito provvedimento legislativo. Mi ero già riservato un approfondimento legale: lo risottolineo, il problema è questo.
Naturalmente, l'interpretazione dell'emendamento presentato dal Consigliere Contu mi trova assolutamente d'accordo, mi sembra che vada nella direzione di concorrere a far funzionare al meglio il Tavolo permanente.
Fra l'altro, anche se è un Tavolo tecnico, la rappresentanza dei Comuni e delle Province potrebbe dare un contributo assolutamente utile.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'emendamento n. 0/13).
Il Consiglio non approva.
0/13/A) Emendamento presentato dal Consigliere Contu: a pagina 17, dopo il capoverso "il Tavolo è costituito da", aggiungere le parole "il Tavolo è operativo con la presenza di almeno quattro componenti".
Ricordo che il parere della Giunta è favorevole.
Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, su tale emendamento.
Il Consiglio approva.
13/A) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi e Placido: dopo le parole "la composizione del Tavolo può essere variata, in sede di approvazione dei piani annuali attuativi del presente programma pluriennale", aggiungere le parole: "è istituito il Consiglio Regionale dello Sport, con atto deliberativo specifico, organismo rappresentativo di tutte le componenti dello sport (CONI, Federazioni sportive, Enti di promozione sportiva), degli Enti locali e dalla Direzione regionale Istruzione".
La parola al Consigliere Placido per l'illustrazione.



PLACIDO Roberto

Si tratta di un emendamento ampiamente condiviso e, per accelerare i tempi, se l'Assessore lo integra con il termine "la Regione", noi siamo d'accordo e lo possiamo votare senza perdere tempo.



PRESIDENTE

Gli uffici mi fanno notare che un'indicazione che dica "tutte le componenti dello sport" è tecnicamente di difficile applicazione. E' necessario un altro atto nel quale si indicano quali sono. Questo Tavolo è istituito con norma deliberativa o norma legislativa? La parola all'Assessore Racchelli.



RACCHELLI Ettore, Assessore allo sport

Anche in funzione a quello che gli uffici hanno sottolineato l'emendamento può essere così sintetizzato: "è istituito il Consiglio Regionale dello Sport, con atto deliberativo specifico, organismo rappresentativo di tutte le forze componenti dello sport".



PRESIDENTE

"E' istituito con atto deliberativo specifico", ma qual è l'atto deliberativo?



RACCHELLI Ettore, Assessore allo sport

La Giunta.



PRESIDENTE

Allora, l'emendamento è così modificato: "Con atto deliberativo della Giunta è istituito il Consiglio Regionale dello sport, organismo rappresentativo di tutte le componenti dello sport".
Sospendo la seduta per alcuni minuti per dare modo di formulare un emendamento.
Nel frattempo, ne approfitto per svolgere una comunicazione in merito alla procedura, visto che sono state rivolte molte sollecitazioni circa il destino della giornata.
L'idea della Presidenza era di concludere l'esame del provvedimento sullo sport, procedere alla votazione dell'emendamento sui buoni scuola che era già in votazione, ma che non è stato votato per mancanza del numero legale, ed infine chiudere la seduta dopo la conclusione di questa deliberazione.
Serve un minuto per la votazione dell'emendamento sui buoni scuola e poi sospendiamo. Sulla base degli emendamenti a mie mani, ipotizzo un'ora.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 12.48 riprende alle ore 12.51)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE COTA



PRESIDENTE

La seduta riprende.
L'emendamento in discussione, a firma dei Consiglieri Chiezzi e Placido, è così sostituito: dopo le parole "la composizione del Tavolo può essere variata, in sede di approvazione dei piani annuali attuativi del presente programma pluriennale", aggiungere le parole "è istituito il Consiglio Regionale dello Sport, con atto deliberativo della Giunta regionale. Il Consiglio è composto dai soggetti di cui alla L.R. n. 93/95, art. 2, comma 2, oltre che dalla Regione".
Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'emendamento n. 13/A) nel testo modificato, con il parere favorevole della Giunta regionale.
Il Consiglio approva.
14) Emendamento presentato dai Consiglieri Placido, Manica e Suino: alla pagina 13 dell'allegato 1, dopo le parole "norme finali e transitorie", sono aggiunte le parole "il 30% delle risorse di cui agli assi 2, 3 e 4 della promozione è destinato ad iniziative proposte o concordate con gli enti di promozione sportiva".
La parola al Consigliere Placido per l'illustrazione.



PLACIDO Roberto

Intervengo brevemente.
Abbiamo presentato questo emendamento ritenendo importante il 30%, ma può essere su una cifra sulla quale si può - mi auguro - trovare un punto di incontro. La cifra relativa agli assi 2, 3 e 4 destinata agli enti di promozione sportiva è comunque considerevole e significativa.
Per quale motivo agli enti di promozione sportiva? Al di là del fatto che rappresentano migliaia di società presenti in tutta la Regione, gli obiettivi degli enti di promozione sono principalmente lo sport pulito utilizzo elementi che l'Assessore conosce benissimo - lo sport per tutti lo sport di base, favorire, migliorare e aumentare la pratica sportiva verso il maggior numero di persone di tutti gli strati sociali.
Per questo motivo, pensiamo che possa essere importante che verso questi enti - mi riferisco a tutti gli enti, è evidente, non è un emendamento costruito su di un ente in particolare - ci sia un riconoscimento non solo formale, ma anche sostanziale, decidendo di investire con una percentuale di risorse sugli assi 2, 3 e 4, perch possono concorrere a far sì che questi enti svolgano al meglio quanto dicevo, seppur velocemente, nell'illustrazione dell'emendamento.
Per questo motivo, noi lo abbiamo presentato e ci auguriamo che possa essere condiviso dai colleghi della maggioranza e dall'Assessore Racchelli.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Racchelli.



RACCHELLI Ettore, Assessore allo sport

Consigliere Placido, esprimo parere negativo su questo emendamento, ma non perché non condivido nel merito quanto espresso: poi si potrà discutere sulle percentuali. Capisco la filosofia che ha spinto a proporre questo emendamento, ma lo respingo per il principio filosofico del piano triennale. Mi impegno, nell'ambito del piano annuale, che comunque presenteremo in Commissione, a recepire un'indicazione nella direzione di questo tipo di impostazione rispetto al ruolo degli enti di promozione sportiva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'emendamento n. 14).
Il Consiglio non approva.
15) Emendamento presentato dai Consiglieri Placido, Manica e Suino: il testo alla pagina 18 dell'allegato 2 è costì sostituito: "Modalità di attuazione.
Bandi annuali, approvati dalla Giunta regionale, per il sostegno attraverso: contributo in conto interessi. Per gli interventi compresi nelle azioni a) b), c) ed e) ricadenti nei Comuni di all'allegato A) della L.R. 2 luglio 1999 n. 16 (Testo unico delle leggi sulla montagna), sono previsti contributi ad abbattimento dell'1,8% degli interessi sui mutui per gli enti pubblici; per gli interventi di enti pubblici o soggetti privati convenzionati con enti pubblici sono previsti contributi ad abbattimento dell'1,5% degli interessi sui mutui; per gli interventi a favore di soggetti privati sono previsti contributi ad abbattimento dell'1% degli interessi sui mutui.
Contributo in conto capitale. Per gli interventi di cui all'azione d) con costi di investimento fino a euro 154937.07 e con un tetto massimo di euro 61974.83 di contribuzione per beneficiario per i tre anni di attuazione del piano. Tali aiuti sono concessi a soggetti privati di cui ai punti 2 e 3 dei beneficiari. I contributi in conto capitale sono concessi fino ad un massimo del 40% della spesa ritenuta ammissibile e possono non essere contenuti all'interno di piani provinciali.
Per gli interventi di cui alle azioni a), b) ed e) con costi di investimento fino a euro 154937.07 per beneficiario per i tre anni di attuazione del piano. Tali aiuti sono concessi a Comuni fino a 3.000 abitanti fino al 70% della spesa ritenuta ammissibile.
Garanzia fideiussoria per gli interventi compresi nelle azioni a), b) c) ed e) ai soggetti privati di cui all'art. 4, comma 2, lettera b), della L.R. 22 dicembre 1995. n. 93, fino ad un massimo di 1/3 della spesa ammissibile. Nel caso in cui l'intervento sia fatto su aree o immobili di proprietà di un Ente locale, i restanti 2/3 della garanzia fideiussoria dovranno essere rilasciati dal soggetto pubblico e dal soggetto attuatore in misura ripartita tra loro, come da accordi evidenziati nelle specifiche convenzioni regolanti la concessione dei diritti reali".
La parola al Consigliere Placido per l'illustrazione.



PLACIDO Roberto

Illustro l'emendamento di pagina 18, ma anche quelli delle pagine 19 20 e 22 dove, sempre alle "Modalità di attuazione", c'è una serie di indicazioni. Noi li abbiamo dattiloscritti proprio perché fosse chiaro il nostro obiettivo, a chi dovrebbero rivolgersi.
Assessore, riprende una filosofia in parte diversa, che lei non condivide e che abbiamo già illustrato precedentemente. Sono presentati in maniera decisamente più dettagliata; fra l'altro, ci può essere un'imprecisione, perché quando ci riferiamo alle azioni a), b), c) ed e) in alcuni casi non sono segnalate nel testo definitivo con le lettere, ma con i punti. Si tratta di un'informazione, non è questo il problema che pu fare la differenza.
Ho usato spesso la parola "paletti", però può essere interpretata negativamente: è preferibile utilizzare la parola "riferimenti". La parola "paletti" può essere vista come il punto oltre cui non andare, ma c'è la possibilità, con apposito provvedimento, di fare propria un'iniziativa e quindi di superare le indicazioni date. Il nostro intendimento è quello di fornire dei riferimenti, affinché sia chiaro quali sono i contributi, in che percentuale, in che modo e con quale modalità vengono concessi.
Relativamente all'emendamento di pagina 19 - contributo in conto capitale, con garanzia fideiussoria, con riferimento alle leggi regionali abbiamo cercato di non appesantire, ma di integrare la proposta di deliberazione. Questo era il nostro scopo.
Chiedo se l'Assessore ha intenzione di rispondere alla mia presentazione degli emendamenti che, ripeto - Presidente Cota - sono quelli alle pagine 18, 19, 20 e 22. Rimane l'emendamento di pagina 23, che mi riservo di illustrare successivamente. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei, Consigliere Placido.
La parola all'Assessore Racchelli per il parere della Giunta.



RACCHELLI Ettore, Assessore allo sport

Come lei ha detto, ci sono due filosofie. Sono d'accordo sul fatto di non mettere paletti.
Quando porterò il piano annuale in Commissione, tutti questi emendamenti, che hanno un significato perché interpretano una percentuale e un limite di intervento, potranno essere valutati. Probabilmente, ci saranno delle mediazioni tra la nostra impostazione di carattere "interventistico" e la vostra, ma tutto quello che avete espresso con questi emendamenti sarà sostanziale all'interno del piano annuale. Dovranno esserci delle indicazioni precise, delle formulazioni esatte e soprattutto dei limiti di intervento e di spinta, perché bisognerà definire le percentuali di intervento, le somme a budget e le riserve di budget per ogni tipo di azione.
Non accolgo, dunque, gli emendamenti sulla filosofia, ma li riprender nel piano annuale che presenterò con immediatezza nell'ambito della Commissione competente.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'emendamento n. 15).
Il Consiglio non approva.
16) Emendamento presentato dai Consiglieri Placido, Manica e Suino: il testo alla pagina 19 dell'allegato 2 è così modificato: "Modalità di attuazione.
Bando annuale, approvato dalla Giunta regionale, per il sostegno attraverso: contributo in conto capitale. Per gli interventi di cui alle azioni a) e b) con costi di investimento fino a euro 154937.07 e con un tetto massimo di euro 61974.83 di contribuzione per beneficiario per i tre anni di attuazione del piano. I contributi in conto capitale sono concessi fino ad un massimo del 40% della spesa ritenuta ammissibile.
Garanzia fideiussoria per l'azione a) ai soggetti privati di cui all'art. 4, comma 2, lettera b), della L.R. 22 dicembre 1995, n. 93, fino ad un massimo di 1/3 della spesa ammissibile. Nel caso in cui l'intervento sia fatto su aree o immobili di proprietà di un Ente locale, i restanti 2/3 della garanzia fideiussoria dovranno essere rilasciati dal soggetto pubblico e dal soggetto attuatore in misura ripartita tra loro, come da accordi evidenziati nelle specifiche convenzioni regolanti la concessione dei diritti reali".
Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, su tale emendamento.
Il Consiglio non approva.
17) Emendamento presentato dai Consiglieri Placido, Manica e Suino: il testo alla pagina 20 dell'allegato 2 è così modificato: "Modalità di attuazione.
Bando annuale, approvato dalla Giunta regionale, per il sostegno attraverso: contributo in conto interessi. Per gli interventi compresi nelle azioni a) b), c) e d), ricadenti nei Comuni di cui all'allegato A) della L.R. 2 luglio 1999, n. 16 (Testo unico delle leggi sulla montagna), sono previsti contributi ad abbattimento dell'1,8% degli interessi sui mutui per gli enti pubblici; per gli interventi di enti pubblici e soggetti privati convenzionati con enti pubblici sono previsti contributi ad abbattimento dell'1% degli interessi sui mutui; per gli interventi a favore di soggetti privati sono previsti contributi ad abbattimento dell'1% degli interessi sui mutui.
Contributo in conto capitale. Per gli interventi di cui all'azione d) è previsto un contributo in conto capitale fino ad un massimo del 70% della spesa ammissibile; il tetto massimo di contribuzione è stabilito in euro 51645.69 elevabile a euro 77468.53 nel caso di presenza di elevatori.
Garanzia fideiussoria per gli interventi compresi nelle azioni a), b), c) e d) ai soggetti privati di cui all'art. 4, comma 2, lettera b), della L.R.
22 dicembre 1995, n. 93, fino ad un massimo di 1/3 della spesa ammissibile.
Nel caso in cui l'intervento sia fatto su aree o immobili di proprietà di un Ente locale, i restanti 2/3 della garanzia fideiussoria dovranno essere rilasciati dal soggetto pubblico e dal soggetto attuatore in misura ripartita tra loro, come da accordi evidenziati nelle specifiche convenzioni regolanti la concessione dei diritti reali".
Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, su tale emendamento.
Il Consiglio non approva.
18) Emendamento presentato dai Consiglieri Placido, Manica e Suino: il testo alla pagina 22 dell'allegato 2 è così sostituito: "Modalità di attuazione.
Contributo in conto capitale. Per gli interventi di cui alle azioni a) e b) è previsto un contributo in conto capitale fino ad un massimo di euro 516456.9 all'interno della sottoscrizione di accordi di programma e nel caso di cofinanziamento con fondi nazionali e/o comunitari, la Regione pu intervenire al 50% della quota a carico del soggetto attuatore fatto salvo il rispetto delle norme comunitarie sulla concorrenza e delle percentuali di contribuzione previste in regime di aiuto per interventi cofinanziati dall'Unione Europea".
Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, su tale emendamento.
Il Consiglio non approva.
19) Emendamento presentato dai Consiglieri Placido, Manica e Suino: alla pagina 23 (Il sistema di monitoraggio), alla fine del comma 1, si aggiungono le parole "di cui fornisce annualmente una dettagliata informativa alla competente Commissione consiliare".
La parola al Consigliere Placido per l'illustrazione.



PLACIDO Roberto

Grazie, Presidente. Mi auguro che sull'ultimo emendamento si possa trovare la condivisione dell'Assessore e della maggioranza, come è avvenuto per il primo emendamento presentato che, per certi versi, è simile a questo.
Anche in questo emendamento chiediamo che sul sistema di monitoraggio venga sentita annualmente la Commissione consiliare competente.
Ci auguriamo - ripeto - che anche su questo emendamento, come quello a pagina 2, ci sia la condivisione dell'Assessore e dei colleghi della maggioranza. Grazie.



PRESIDENTE

L'Assessore Racchelli esprime parere favorevole.
Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'emendamento n. 19).
Il Consiglio approva.
Indìco ora la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sulla deliberazione, come emendata, il cui testo sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.


Argomento: Diritto allo studio - Assistenza scolastica

Proseguimento esame disegno di legge n. 252: "Modifiche ed integrazioni alla L.R. 29 aprile 1985, n. 49 (Diritto allo studio - Modalità per l'esercizio delle funzioni di assistenza scolastica attribuite ai Comuni a norma dell'art. 45 del DPR 24 luglio 1977, n. 616 ed attuazione di progetti regionali)"


PRESIDENTE

Invito i colleghi Consiglieri a prendere posto perché, a questo punto occorre ripetere la votazione dell'emendamento n. 1.1), abrogativo dell'art. 1, già avvenuta il 18 marzo 2002, alle ore 17.45, e dichiarata non valida per mancanza del numero legale, relativa al disegno di legge n.
252, di cui al punto 15) all'o.d.g.
Il parere favorevole della Giunta è già stato espresso, pertanto dobbiamo solo ripetere la votazione.
Indìco, dunque, la ripetizione della votazione palese, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento n. 1.1).
Il Consiglio approva.
Gli emendamenti successivi, relativi alla vecchia formulazione dell'art. 1 sono così decaduti.
La seduta termina qui; vi faccio gli auguri di buona Pasqua, a nome di tutto l'Ufficio di Presidenza.


Argomento:

Annunzio interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno


PRESIDENTE

I testi delle interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno pervenute all'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale verranno allegati al processo verbale dell'adunanza in corso.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 13.06)



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