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Dettaglio seduta n.192 del 06/03/02 - Legislatura n. VII - Sedute dal 16 aprile 2000 al 2 aprile 2005

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Argomento:


POZZO GIUSEPPE



(Alle ore 10.26 il Consigliere Segretario Pozzo comunica che la seduta avrà inizio alle ore 11.00)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE COTA



(La seduta ha inizio alle ore 11.00)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Bolla, Burzi, Cantore, Casoni Cavallera, Cotto, Ghigo, Muliere, Pedrale, Pichetto, Racchelli, Toselli e Valvo.


Argomento:

b) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento: Varie

Saluto agli alunni e insegnanti della Scuola elementare "S. Aleramo" di Torino


PRESIDENTE

Saluto gli alunni e gli insegnanti della Scuola elementare "S. Aleramo" di Torino che sono venuti a farci visita.


Argomento: Partecipazioni azionarie regionali - Acque minerali e termali

Sull'ordine dei lavori, con particolare riferimento alle previste comunicazioni dell'Assessore Racchelli in merito alla vicenda della Società "Acqui Terme S.p.A."


PRESIDENTE

In apertura di seduta comunico che questa mattina l'Assessore Racchelli avrebbe dovuto rispondere ad un'interrogazione relativa alla vicenda della Società "Acqui Terme S.p.A.".
Purtroppo questa mattina l'Assessore Racchelli non è riuscito ad essere presente a Torino, e non lo sarà per tutta la giornata, perché impegnato altrove. Quindi, questa mattina l'Assessore non sarà in aula; del resto c'è stato un cambiamento dell'ordine dei lavori e la risposta all'interrogazione era prevista per la mattina e non per il pomeriggio.
Quindi, per impegni logistici e per impegni di governo, l'Assessore oggi non è riuscito a venire in Consiglio regionale. Inoltre, l'Assessore Racchelli e gli altri componenti della Giunta ritengono corretto, nei confronti del Consiglio, rispondere a tutte le interrogazioni che riguardano questo tema, mentre nella giornata di ieri gli uffici erano riusciti a predisporre la risposta soltanto in ordine ad alcune interrogazioni ed interpellanze, e segnatamente per l'ultima presentata quella inerente alla questione più politica. Invece mancava la relazione con riferimento alle altre interrogazioni che richiedevano risposte più tecniche e inerenti al carattere societario, per cui occorre il coinvolgimento di altri Assessori. Quindi, comunico questa situazione. Vi annuncio che ho preso un impegno direttamente con il Presidente Ghigo, per cui, in apertura della seduta di martedì, il sindacato ispettivo sarà dedicato a questo punto, con la risposta a tutte le interrogazioni che riguardano l'argomento.
Ha chiesto la parola il Consigliere Marcenaro; ne ha facoltà.



MARCENARO Pietro

Presidente, naturalmente prendo atto delle sue comunicazioni, ma gli accordi non sono stati raggiunti prima che intervenissero fatti nuovi perché questi accordi sono stati presi ieri pomeriggio alle ore 17.00, e sempre ieri pomeriggio, in presenza dell'Assessore Racchelli, ci è stato detto che l'Assessore avrebbe risposto. Peraltro, non siamo di fronte ad interpellanze e interrogazioni nuove, perché quella presentata dai colleghi di Rifondazione Comunista risale a luglio dell'anno scorso. Questo impegno era stato preso ieri per questa mattina.
E' evidente che non siamo di fronte a un fatto tecnico, ma ad una Giunta che viene meno ad un impegno. Se questo è il tenore e il valore delle intese che vengono raggiunte e che sono disattese e spostate peraltro, sotto il suo patrocinio, Presidente - lei non può non riconoscere che questo crea in tutti noi un evidente elemento di preoccupazione. Dico solo che qui ci sono ragioni che portano la Giunta a sfuggire ad una risposta ad un tema per lei delicato ed inquietante. Questo è del tutto evidente: rinviate finché volete, ma prima o poi di queste responsabilità dovrete rendere conto!



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Tapparo.



TAPPARO Giancarlo

Presidente, torno a lamentare il fatto che uno dei compiti più importanti del Consigliere, quello dell'attività ispettiva, viene compresso e mortificato, perché non riusciamo a uscirne fuori e ad avere qualche risposta. Si accumulano le nostre interrogazioni ed interpellanze, e credo che lei, Presidente, debba porsi questo problema prima ancora di una soluzione che può avvenire per via regolamentare, o con parti di Consiglio straordinario, per muovere un po' l'accumulo di interrogazioni, perch veramente è un pezzo importante di attività che viene eliminato.
Secondo elemento. Visto che non sono ancora previste riunioni dei Capigruppo per questo fine settimana, vorrei ricordarle che per il prossimo Consiglio ci sono due ordini del giorno: uno legato al problema dell'energia e delle centrali, l'altro relativo ad Israele. Vorrei che non venissero dimenticati per la prossima seduta, e non messi sempre in coda come una questione residuale.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Grazie, Presidente. Il fatto che l'Assessore Racchelli in modo improvviso rinunci ad un confronto politico è un fatto grave, perché è una sorta di fuga dalle responsabilità. Questo è un elemento preoccupante.
Sull'o.d.g. aggiungo un altro aspetto: oggi avevamo deciso di affrontare i provvedimenti sui buoni scuola, secondo un patto che si era concordato a livello di ordine dei lavori. Adesso la maggioranza unilateralmente, non rispetta il patto con cui avevamo deciso di discutere di Acqui Terme. Mi chiedo se i patti sottoscritti devono essere rispettati solo quando interessa alla maggioranza.
Inoltre, Presidente del Consiglio, aggiungiamo che la situazione di questa maggioranza è molto martoriata. Apro i giornali di oggi e leggo che il Viceministro Martinat attacca duramente il Presidente Ghigo. Quindi, non sarebbe bene procedere nei nostri lavori con Ghigo presente che fa una comunicazione, nella quale rassicura tutti noi sullo stato della sua maggioranza, alla presenza dell'Assessore Racchelli? Se così non è, non sarebbe bene azzerare tutto quanto e rifare i patti in una Conferenza dei Capigruppo?



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Contu.



CONTU Mario

Grazie, Presidente. Sono un po' stupefatto, perché la sottovalutazione che sta facendo l'esecutivo in relazione ai fatti di Acqui è motivo di preoccupazione per tutti. Fosse un aspetto del tutto esterno, che non coinvolge la Regione, tale atteggiamento sarebbe giustificato. Però stiamo parlando di fatti che si sono verificati nell'ambito di una società partecipata della Regione, nella quale la Regione stessa nomina i propri rappresentanti. Si possono trovare tutte le giustificazioni che si vogliono, ma è evidente che va segnalata sul piano politico la grave leggerezza della maggioranza su una questione così delicata. Leggerezza è già un giudizio benevolo, ma non vorremmo che, di fatto, la difficoltà delle comunicazioni in aula abbia radici altre, che siano quelle legate alla colpevole distrazione di fronte ad un evidente conflitto di interessi che riguarda gli amministratori locali e sui cui atti doveva vigilare la Regione, visto che della Società Acqui Terme fa parte, a pieno titolo l'Assessore Racchelli.
Oggi non è stato fatto un buon servizio al Consiglio regionale perch gli accordi di ieri erano relativi ad una risposta almeno sulla questione della compravendita; sull'altra interpellanza, nonostante giaccia da sette mesi nei cassetti dell'Assessore, l'Assessore stesso si è dichiarato non pronto a rispondere.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Angeleri.



ANGELERI Antonello

Signor Presidente, sono un po' stupito da come si è avviato il Consiglio regionale e di quanto è stato detto in quest'aula.
Mi chiedo se abbia ancora valore - ma ce lo siamo chiesti più volte quanto viene deciso all'interno della Conferenza dei Capigruppo.
All'interno della Conferenza dei Capigruppo avevamo concordato un doppio binario: un giorno in cui discutere dell'ordinaria amministrazione ed un altro giorno - quello odierno - per iniziare e proseguire la discussione sul disegno di legge relativo ai buoni scuola.
Di questo non si è parlato, pertanto vorrei sapere, Presidente Cota quali sono i programmi della giornata, perché se iniziamo i lavori con il sindacato ispettivo e proseguiamo con il dibattito sulla vicenda di Acqui Terme, vorrei capire dove va a finire la giornata dedicata ai buoni scuola.
E' inutile discutere all'interno della Conferenza dei Capigruppo se poi, puntualmente, quanto stabilito viene immediatamente smentito.
Vorrei una risposta.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cattaneo.



CATTANEO Valerio

Grazie, Presidente. Non intendevo intervenire, ma, essendo stato fatto un riferimento anche alla maggioranza e non solo al governo regionale, ho sentito l'obbligo di fare alcune precisazioni.
E' inutile nasconderci dietro un dito: si era chiesto di svolgere oggi la comunicazione su Acqui Terme anche perché la giornata di ieri presentava alcune tensioni, c'erano molti giornalisti e probabilmente i giornali sarebbero stati pieni di considerazioni relative ad esse.
Se non ricordo male, il Gruppo dei Democratici di Sinistra ha chiesto di rinviare la comunicazione dell'Assessore al giorno successivo, cioè oggi.
La prima considerazione, dunque, è molto intima e politica, ma la voglio sostenere e mettere all'attenzione dell'aula: si è voluto rimandare la questione di Acqui Terme ad oggi perché ieri vi era già un argomento importante e rilevante da affrontare. In questo modo, anche i giornali ne avrebbero potuto parlare con il giusto risalto.
Seconda osservazione: la Giunta ha dato la propria disponibilità, non so se sia stato fatto un accordo; io accordi non ne ho fatti e neanche dovevo o potevo farli. Non so se la Presidenza del Consiglio e la Giunta abbiano acconsentito; oggi un Assessore ha semplicemente un impegno e la sua presenza non è possibile.
Il Presidente del Consiglio, inoltre, ha citato una serie di interrogazioni e, volendo dare una risposta organica complessiva, sulla quale ieri la Giunta non era pronta, occorre rinviare l'argomento.
Arrivo, dunque, alla considerazione politica finale dicendo che non ritengo che caschi il mondo se la risposta complessiva di merito a tutte le interrogazioni presentate avverrà nella giornata di martedì prossimo.
Questa è una considerazione che metto all'attenzione dell'aula; come sempre, poi, sono soggetto al volere e alle decisioni proposte dalla Presidenza.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Ronzani.



RONZANI Wilmer

Vorrei richiamare l'attenzione dei colleghi sulla giornata di ieri quando, alle 13.30, dopo la discussione sulle dimissioni dell'Assessore Burzi, è stato fatto il punto della situazione.
Noi abbiamo proposto di affrontare l'argomento in questione nel pomeriggio, ma il Presidente del Consiglio ha ritenuto inopportuna la nostra proposta perché nel pomeriggio intendeva esaminare qualche legge.
Abbiamo così convenuto - tutti, anche l'Assessore Racchelli, che assentiva con la testa - di impiegare la seduta pomeridiana per votare alcuni provvedimenti ed iscrivere la questione al primo punto all'o.d.g.
della seduta odierna.
Così il Presidente del Consiglio regionale ha stabilito, tant'è che lo stesso Presidente ha comunicato che oggi avremmo iniziato i lavori con la risposta dell'Assessore Racchelli.
Così è andata: potete girarla come volete, ma è andata così.
Meglio sarebbe se voi ci raccontaste che l'Assessore Racchelli non vuole rispondere questa mattina per altre ragioni, ma non dire che non è andata così, perché i fatti sono esattamente questi.
Mi domando, poi, Presidente, se sia utile che queste discussioni avvengano in aula e non so nemmeno se serva discutere, perché ieri qui è avvenuta una discussione allucinante. Abbiamo discusso delle dimissioni dell'Assessore Burzi, è avvenuta una certa rappresentazione della discussione politica in questo Consiglio regionale, le minoranze sono state presentate in un certo modo, ma oggi, leggendo i giornali, ho la sensazione che la discussione di ieri sia molto distante rispetto ai problemi che sono sul tappeto.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Placido.



PLACIDO Roberto

Grazie, Presidente. Voglio spezzare una lancia in favore dell'Assessore Racchelli: sono convinto che non avrà problemi a rispondere martedì prossimo in merito alla questione di Acqui Terme, che ha dimensioni importanti.
E' evidente che se martedì l'Assessore Racchelli non risponderà incomincerà a sorgere qualche problema.
I fatti sono andati come ha spiegato il collega Ronzani; io non voglio creare un caso, perché il caso Acqui Terme esiste già, quindi sono fiducioso che l'Assessore Racchelli risponderà martedì prossimo.
Rilevo poi - e mi rivolgo al collega Angeleri - che questa mattina alle 11.00 il Consiglio, convocato su un tema molto importante come i buoni scuola, non era ancora iniziato, quando la convocazione era per le ore 10.00.
Se vogliamo proseguire i lavori, noi siamo pronti. Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Galasso.



GALASSO Ennio Lucio

Prendo atto della dichiarazione del Consigliere Placido. Mi limito ad osservare che il mancato appuntamento di oggi con l'Assessore Racchelli per quanto non gradito, non mi pare possa essere letto come un affronto.
E' altrettanto pacifico che non vi è volontà di sottrarsi al confronto e a dare risposta alle richieste pervenute.
Tutto questo certamente non giova, perché mantiene all'o.d.g. un tema che dovrà comunque essere affrontato.
Mi richiamo a quanto già osservato dai Consiglieri Angeleri e Placido e chiedo che si proceda oltre, nel rispetto dell'o.d.g. Grazie.


Argomento:

Richiesta di inversione punti all'o.d.g.


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Contu; ne ha facoltà.



CONTU Mario

Presidente, sull'ordine dei lavori formulerei una proposta. Chiedo che come primo punto all'o.d.g. venga inserito "Interpellanze ed interrogazioni" per avere la possibilità di espletare il ruolo di sindacato ispettivo perché, in relazione alla seduta di ieri, fatti contingenti, non imputabili né alla Conferenza dei Capigruppo né al Consiglio regionale, ci hanno impedito di svolgere tale ruolo.
Chiedo che lei, Presidente, metta ai voti una possibile inversione dei punti all'o.d.g. o l'inserimento di nuovo punto all'o.d.g.



PRESIDENTE

Non è un'inversione, ma un inserimento.
Consigliere Contu, mi richiamo un attimo alla sua sensibilità e alla sua intelligenza: ovviamente, gli Assessori non sono pronti per rispondere al sindacato ispettivo, perché oggi non era previsto. Anche ieri non era previsto il sindacato ispettivo ordinario, in quanto era prevista la discussione; si era infatti convenuto che si sarebbe risposto all'interrogazione e all'interpellanza relative al caso Acqui Terme.
Così sono andate le cose in sede di Conferenza dei Capigruppo; di conseguenza, registro la sua come una richiesta di trattazione del punto del sindacato ispettivo e ovviamente ne tengo conto per la prossima seduta dove si tratterà tale punto.


Argomento: Diritto allo studio - Assistenza scolastica

Richiesta di chiarimenti in merito ad un'intervista rilasciata dal Viceministro Martinat a "La Stampa", con conseguente richiesta di breve sospensione della seduta da parte del Consigliere Chiezzi. Richiesta del Consigliere Palma in merito all'eventuale convocazione della Commissione per il Regolamento per la valutazione di legittimità degli emendamenti presentati al disegno di legge n. 252: "Modifiche ed integrazioni alla L.R. 29 aprile 1985, n. 49 (Diritto allo studio - Modalità per l'esercizio delle funzioni di assistenza scolastica attribuite ai Comuni a norma dell'art. 45 del DPR 24 luglio 1977, n. 616 ed attuazione di progetti regionali)"


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Chiezzi; ne ha facoltà.



CHIEZZI Giuseppe

Presidente, scusi, ma le ultime notizie lasciano un po' disorientati.
Noi chiediamo cinque o dieci minuti di sospensione, affinché si renda conto, Presidente - parlo in termini istituzionali - che noi ieri abbiamo affrontato un problema e il Presidente Ghigo ci ha risposto in un certo modo. Oggi, aprendo i giornali, vediamo che il Viceministro Martinat autorevolmente rappresentato con un Gruppo importante qui in Consiglio regionale, molla due ceffoni - in politica si chiamano così - al Presidente Ghigo. Allora, politicamente è un elemento rilevante, che ci disorienta un pochino: ci dia dieci minuti di tempo per capire il da farsi. Senza il Presidente Ghigo in aula - questa è la mia opinione, non quella dei colleghi - una rimessa a fuoco della giornata di ieri, alla luce della smentita di Martinat, la richiederemmo. Ci dia dieci minuti per riflettere.
Grazie.



PRESIDENTE

Consigliere Chiezzi, abbia pazienza, ma non le darò i dieci minuti di sospensione. Le spiego il motivo. Non è possibile basare i lavori d'aula sulle interviste che si leggono sui giornali, da chiunque provengano, dal Presidente della Repubblica al Presidente del Consiglio fino ad altri personaggi politici. Per questo motivo, non concedo la sospensione.
La parola al Consigliere Scanderebech.



SCANDEREBECH Deodato

Personalmente, ritengo che il fatto sia gravissimo e che vada preso in esame. In quest'aula va aperto un dibattito su quello che è stato scritto su La Stampa.
Io, Deodato Scanderebech, della maggioranza, chiedo urgentemente un chiarimento su quello che è stato scritto oggi su La Stampa, dopodich analizzeremo anche il caso Scanderebech di dieci mesi fa. Grazie.



SCANDEREBECH Deodato

CHIEZZI Giuseppe (fuori microfono)



SCANDEREBECH Deodato

Chiedo di votare la sospensione!



PRESIDENTE

Consigliere Scanderebech, anche per lei vale quello che ho detto in precedenza.



SCANDEREBECH Deodato

Sono state scritte delle cose gravissime: o andiamo avanti tutti o andiamo a casa tutti!



PRESIDENTE

E' stata richiesta una sospensione di dieci minuti dal collega Chiezzi.
Il collega Scanderebech ha parlato a favore. Chiedo se qualcuno vuole parlare contro.
La parola al Consigliere Cattaneo.



CATTANEO Valerio

Ho ascoltato l'intervento del collega Scanderebech, il quale peraltro mi aveva chiesto proprio alcuni minuti fa di parlarmi e penso che volesse anche parlarmi di questo. Al di là del merito, indubbiamente la questione apparsa su "La Stampa" - i colleghi dell'opposizione l'hanno detto - è una questione di rilievo sotto l'aspetto politico e credo che vi dovrà essere certamente una comunicazione - se non ricordo male, il Consigliere Chiezzi l'aveva addirittura richiesta - da parte del Presidente della Giunta regionale e un eventuale dibattito.
Questa richiesta sarà rinnovata nell'organismo istituzionale deputato che è la Conferenza dei Capigruppo; chi sarà presente della Giunta darà un parere positivo o negativo su tale richiesta, si esprimerà al riguardo e il Presidente del Consiglio regionale, qualora questa richiesta fosse condivisa e fosse posta alla sensibilità della Conferenza dei Capigruppo in quell'ambito provvederà sicuramente a calendarizzarla.
Credo che discutere oggi, con il Presidente assente e con l'assenza di parte della Giunta, a fronte di un articolo di giornale, non sia certamente un fatto utile per il Consiglio regionale. Altro è il fatto e la sensibilità che dovrà essere valutata.
Pertanto, credo che in una sospensione di dieci minuti non sia possibile trovare le condizioni per un accordo su un'eventuale discussione o non discussione di questo tema, su un'eventuale comunicazione o non comunicazione, perché sarebbe comunque impossibile, in quanto il Presidente non è presente. Quindi, mi esprimo contrariamente alla richiesta di sospensione.



PRESIDENTE

Non essendovi altri interventi, indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sulla richiesta di sospensione della seduta presentata dal Consigliere Chiezzi.
La votazione non è valida per mancanza del numero legale.
Sospendo pertanto la seduta per trenta minuti (così la questione è risolta dal punto di vista procedurale).



(La seduta, sospesa alle 11.25 riprende alle ore 12.00)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
A questo punto, possiamo proseguire con l'esame del disegno di legge n.
252, di cui al punto 10) all'o.d.g.
Nelle scorse sedute avevamo esaurito tutte le varie questioni preliminari e pregiudiziali. Dobbiamo iniziare con l'esame dell'art. 1.
Chiede di intervenire il Consigliere Contu; ne ha facoltà.



CONTU Mario

Presidente, le chiedo di porre in votazione la proposta di sospensione.



PRESIDENTE

Non posso porre in votazione la proposta di sospensione perché la proposta precedente chiedeva una sospensione di dieci minuti e abbiamo sospeso la seduta per trenta minuti.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

La richiesta di sospensione era di dieci minuti e la seduta è stata sospesa per trenta minuti. Pongo in votazione una sospensione che si è già verificata?



CONTU Mario

Non voglio interferire sulla sua originale interpretazione, ma è prassi consolidata nelle assemblee elettive che i lavori d'aula riprendano dal punto in cui si erano interrotti, al di là delle motivazioni che le hanno determinate. Questo è evidente.
Lei non può interpretare il Regolamento in modo così elastico. E' stata richiesta una sospensione, durante la quale i Consiglieri hanno fatto altro.
Oggi siamo presenti come minoranza; adesso chiediamo e reiteriamo la richiesta di sospensione di dieci minuti, in relazione alla proposta formulata dal Consigliere Chiezzi.
Presidente, nella conduzione dell'aula, che è improntata sull'equilibrio, tenga conto che l'interpretazione deve essere univoca perché non si può ogni volta, a seconda del bisogno, cambiare le regole. I lavori riprendono dal punto che si sono interrotti come prevede il Regolamento, altrimenti avviene una forzatura.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Palma.



PALMA Carmelo

Innanzitutto, intervengo per suffragare e supportare la sua interpretazione regolamentare, ma anche per avanzare un'ulteriore proposta di sospensione dei lavori con contestuale convocazione della Commissione per il Regolamento, perché il provvedimento che stiamo per esaminare, e di cui, evidentemente, queste richieste preliminari, pregiudiziali e sospensive rappresentano una parte, a tutti gli effetti, politica, pone una serie di problemi di interpretazione regolamentare di non poco momento.
Questo non solo perché il numero degli emendamenti che è stato presentato è molto alto, ma perché l'articolazione degli emendamenti e dei subemendamenti necessita di un esame istruttorio non puramente burocratico che consenta alla Presidenza di quest'aula di porre in discussione i diversi emendamenti e subemendamenti secondo un'interpretazione regolamentare, magari discutibile, ma, in qualche misura, suffragata da un voto e da un parere della Commissione per il Regolamento.
Questo sia per l'esame del provvedimento, sia, evidentemente, per l'esame e la valutazione di tutti quegli interventi, che non attenendo direttamente al Regolamento, si inseriscono, in maniera chiara e non solamente politica, nella discussione di questo provvedimento. Ciò vale rispetto, ad esempio, ad eventuali questioni preliminari e pregiudiziali che qualche componente del Consiglio regionale potrebbe avanzare. Vale rispetto all'interpretazione che vogliamo dare sulle richieste di inversione dell'ordine dei lavori o rispetto all'inserimento di punti. Vale rispetto alla discussione degli emendamenti.
Per consentire non solo al Presidente, ma alla Presidenza di quest'aula di muoversi in maniera prudente e ragionevole nel governo dell'esame di un provvedimento che sarà difficile, chiedo di sospendere l'esame dello stesso e di convocare, per le prime ore del pomeriggio, la Commissione per il Regolamento per esaminare tutti questi punti e per consentire, da una parte, alla Presidenza di essere pronta a governare l'aula e, dall'altra all'opposizione o alla maggioranza di sapere quali sono i termini regolamentari di discussione del provvedimento.



(Commenti fuori microfono dei Consiglieri Chiezzi e Contu)



PRESIDENTE

Scusate, Consiglieri. La pazienza ha un limite, per tutti (per me e per voi)! La richiesta di sospensione di dieci minuti non la rimetto ai voti perché la seduta è stata sospesa per trenta minuti. E' stata accolta dall'aula, seppure attraverso un altro strumento.
La seduta è stata sospesa non per dieci, ma per trenta minuti.
Detto questo, adesso c'è una richiesta del Consigliere Palma di sospensione dei lavori e di inversione di un punto all'o.d.g. in ordine ad una serie di questioni che sono sul tappeto e attengono ai lavori d'aula.
Il Consigliere Palma ha posto un problema sulla discussione del provvedimento.
Vi informo che avete diritto di intervenire per due minuti.
La parola al Consigliere Tapparo.



TAPPARO Giancarlo

Lei, come Presidente, ha un'autonomia conferitale dal Regolamento e dallo Statuto, ovviamente in un'interpretazione sulla quale ci deve essere un ragionevole consenso. Lei, un primo consenso lo ha ottenuto con il voto che l'ha espresso a tale incarico, quindi si assume le sue responsabilità.
In questo caso, se ne è assunta una nell'interpretare il punto che il collega Contu le ha sollevato.
Sotto l'aspetto dei contenuti, che il collega Palma ha portato in evidenza, voglio dirle che la Commissione per il Regolamento non pu sindacare e lavorare sul pacchetto degli emendamenti, interpretando quelli che sono validi, quelli che possono essere accorpati e quelli che possono essere esclusi.
La Commissione per il Regolamento è preposta a valutazioni sul piano regolamentare e nelle quali lei ha il potere di avvalersene per dare un'interpretazione del Regolamento.
Sarei molto perplesso se questo corposo pacco venisse sottoposto a una verifica. Lo dico solo ad abundantiam: la Commissione per il Regolamento se vuole, si riunisce per una valutazione generale; resta poi all'aula il lavoro su questo tipo di materiale.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Marcenaro.



MARCENARO Pietro

Siccome non mi risulta che abbiamo iniziato la discussione sul punto all'o.d.g., il fatto che preventivamente qualche Consigliere o addirittura, la Presidenza del Consiglio regionale preveda e annunci comportamenti che non fanno parte, ad oggi, di una questione verificata, mi lascia perplesso.
Per quanto riguarda il mio Gruppo, non abbiamo ancora provveduto a depositare neppure un emendamento. Al momento, questa è la nostra posizione. Vi è una specie di preventiva - non si capisce cosa determinazione dei tempi del dibattito. Si devono svolgere, né più né meno nel modo normale in cui si svolgono tutte le discussioni. La Presidenza deciderà, secondo l'andamento dei lavori, come gestire la discussione e se porre le regole regolamentari quando ritiene che queste debbano essere applicate, ma l'idea di una specie di combine preventiva sull'argomento mi pare fuori da qualsiasi prassi, da qualsiasi metodologia adottata.
Su questo punto, quindi, chiederei cautela, perché ci sono già abbastanza problemi senza crearne degli altri.
Approfitto del fatto che ho la parola, al di là del votare o non votare sui dieci minuti, per chiedere alla maggioranza se è in grado di garantire il numero legale su un provvedimento su cui ha fatto tanto chiasso; perch se non siete in grado di farlo, prendetevene la responsabilità. Non potete essere presenti in quest'aula in dodici o tredici su quaranta Consiglieri e poi porre problemi alla minoranza.
Vedete di prendervi le vostre responsabilità. Se siete in grado di farlo, bene, altrimenti il problema non è quello di votare dieci minuti o meno di sospensione: è che ci dovete dire politicamente se la maggioranza è in aula per discutere il suo provvedimento. Se non c'è, ne prendiamo atto.
Vi prego, onestamente, di fare la stessa cosa.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Presidente, le regole sono la struttura di comportamento che ci unisce e la prego di interpretarle nel modo più corretto.
Dato che il Consiglio regionale è stato sospeso perché una votazione non era valida (e non perché qualcuno l'ha chiesto), allora la regola è che, quando la seduta viene sospesa, perché una votazione non è valida, la stessa dovrebbe riprendere con la ripetizione della votazione che ne ha determinato la sospensione. Questa è una regola che dobbiamo osservare.
Alla ripresa dei lavori, conseguente ad una sospensione dovuta a mancanza del numero legale, si ricomincia da lì e non da altro, altrimenti se non ci si comporta in questo modo, ogni volta, a seconda della convenienza dell'argomento oggetto della votazione non valida, ci si pu comportare diversamente.
La pregherei, quindi, di ricominciare ripetendo la votazione; dopodich si potranno fare tutte le osservazioni, ma prima si deve ricominciare dal punto che ha segnato la sospensione del Consiglio. Se noi poi abbiamo utilizzato i trenta minuti per riunirci o meno, è ininfluente rispetto al "rispetto" assoluto di questa regola.
La inviterei a riflettere su questo argomento e a riportare, dal mio punto di vista, un'interpretazione corretta in merito alle regole che ci uniscono.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Moriconi.



MORICONI Enrico

Mi associo a quanto finora detto. Oltretutto, mi sembra che il tentativo di forzatura regolamentare che il Presidente ha approvato non porti, in fondo, da alcuna parte. Già altre volte il Presidente nell'ambito della sua autonomia, ha provato ad accelerare in maniera surrettizia i lavori dell'aula. Credo che il nodo sia quello, come abbiamo sottolineato, della presenza dei Consiglieri della maggioranza.
Se un provvedimento di questa portata, del quale i Consiglieri di maggioranza sottolineano l'importanza, non riesce a portare in aula il numero legale da parte della maggioranza, c'è da chiedersi (e il primo a chiederselo è il Presidente) qual è il motivo, perché nel corso della giornata, chiaramente, le votazioni si succederanno e quindi non potremo sicuramente risolvere il problema con delle forzature di regolamento.
Il vero problema, quindi, non è quello di votare adesso o tra mezzora questo passaggio: il vero problema è di verificare la consistenza della maggioranza presente.
Credo, altresì, che sia fondamentale darci la regola di rispettare sempre le regole: quando si interrompe su una votazione, la prassi è quella di riprendere dalla votazione che è "andata buca".



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Angeleri.



ANGELERI Antonello

Innanzitutto, devo dire che condivido l'interpretazione del Presidente che mi pare di buon senso e assolutamente non surrettizia. Dopodiché, se vogliamo votare, la maggioranza è in quest'aula e vota, quindi rispondo anche al Consigliere Marcenaro.
ovvio che nel momento in cui la maggioranza non è presente in aula si assume le sue responsabilità e al suo interno dibatterà del problema (se emergerà).
Volevo inoltre dire che sono d'accordo con il Consigliere Palma, per cui non mi pare, rispondendo al Consigliere Marcenaro, che sia un modo preventivo per bloccare chissà quali interventi o possibilità di presentazione di ulteriori emendamenti in aula, ma mi pare un modo corretto di avanzare su un provvedimento che - volevo solo ricordare - è un anno che è in discussione in Commissione e ben da sei mesi in quest'aula. Quindi oggi non è la prima volta che viene presentato in aula e non è neppure la prima volta che si trova l'escamotage per bypassare gli emendamenti.
Condivido la proposta avanzata dal Consigliere Palma in merito alla convocazione della Commissione per il Regolamento.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Marengo.



MARENGO Pierluigi

Non voglio entrare nella polemica sollevata dal Consigliere Marcenaro perché credo che le questioni della maggioranza se le vede la maggioranza che non prende insegnamenti dall'opposizione né si fa dare disposizioni da essa.
Al di fuori di questo, però, mi sembra che si stia riaprendo il dibattito sui buoni scuola in presenza di un numero impressionante, o quantomeno significativo, di emendamenti che personalmente ritengo non accoglibili.
Ritengo che siano emendamenti che non possono essere posti in discussione. L'art. 17 del Regolamento prevede che la Commissione per il Regolamento possa essere consultata dal Presidente del Consiglio, a cui spetta decidere, sia in caso di conflitti di competenza, sia nel corso delle sedute di Consiglio, allorquando insorgano questioni controverse di interpretazione del Regolamento.
Per economia di lavoro in aula, chiedo che il Presidente voglia demandare le questioni relative agli emendamenti al parere della Commissione per il Regolamento. Ciò significa sospendere la seduta e, ai sensi dell'art. 17, trasferire la questione in quell'ambito.



PRESIDENTE

Alla luce...



PRESIDENTE

CONTU Mario (fuori microfono)



PRESIDENTE

Ma si devono ancora presentare gli emendamenti!



PRESIDENTE

Ma se ne ha presentati 530 su questo argomento! Ho deciso di ripetere la votazione a scanso di ogni equivoco.
Quindi, ripetiamo la votazione e poi sospenderò la seduta per convocare la Commissione per il Regolamento.
Indìco la ripetizione della votazione per appello nominale, mediante procedimento elettronico, sulla richiesta di sospen sione della seduta presentata dal Consigliere Chiezzi.
Il Consiglio non approva.
Convoco la Commissione per il Regolamento per le ore 15.00.
La seduta pomeridiana inizierà alla fine della riunione della Commissione per il Regolamento.


Argomento:

Annunzio interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno


PRESIDENTE

I testi delle interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno pervenute all'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale verranno allegati al processo verbale dell'adunanza in corso.



PRESIDENTE

La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 12.20)



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