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Dettaglio seduta n.181 del 29/01/02 - Legislatura n. VII - Sedute dal 16 aprile 2000 al 2 aprile 2005

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Argomento:


PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE TOSELLI



(Alle ore 15.44 il Vicepresidente Toselli comunica che la seduta avrà inizio alle ore 16.00)



(La seduta ha inizio alle ore 16.15)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Cantore, Costa Rosanna, Cota, Di Benedetto, Ferrero, Ghigo, Leo, Rossi Giacomo e Scanderebech.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Mellano.



MELLANO Bruno

Lei ha poc'anzi aggiornato la seduta alle ore 16.00, informando i presenti che sostanzialmente mancava il numero legale a causa di concomitanti riunioni non meglio precisate.
Visto che sono un Consigliere, visto che ero qua sin dall'inizio previsto delle ore 15.30, e visto che alle ore 16.00 ero qua e nessuno ha comunicato nulla, vorrei che almeno ci informasse su quali sono le concomitanti riunioni per prendere atto di cosa sta succedendo alle nostre spalle, sulle nostre teste, a fianco a noi, o vicino a noi.



PRESIDENTE

Constato, di fatto, collega Mellano, che in aula non vi è la presenza del numero legale. Per affrontare il punto all'ordine del giorno, cioè la proposta di deliberazione n. 271 "Artt. 4 e 44 della l.r. 7/2001.
Regolamento per l'autonomia funzionale e contabile del Consiglio regionale" occorrono 31 voti favorevoli, quindi sarebbe necessario che in aula ci fossero almeno 31 Consiglieri. Non ci sono perché é in corso una riunione di gruppo da parte dei DS, o del Centrosinistra, che ci hanno chiesto cortesemente di soprassedere. Non mi è dato di sapere se si tratta di più gruppi riuniti oppure se vi è un gruppo soltanto. Chiedo cortesemente anche per correttezza rispetto ad analoghe richieste, di soprassedere di qualche minuto, in attesa di vedere l'aula pronta a discutere i due punti che abbiamo fissato all'ordine del giorno e che ricordo: proposta di deliberazione n. 271 ed esame degli ordini del giorno n. 380, n. 360 e n.
361, inerenti, rispettivamente, a "Crisi di molte industrie del settore indotto auto e prospettive occupanti per Fiat Auto", "Cassa integrazione alla Fiat" e "Conferenza sull'occupazione in Piemonte".
Sospendo la seduta per qualche minuto.



(La seduta, sospesa alle ore 16.20, riprende alle ore 16.35)



PRESIDENTE

PRESIDENTE



PRESIDENTE

La seduta riprende. Invito i colleghi dell'Ufficio di Presidenza a prendere posto unitamente ai componenti della Giunta e ai Consiglieri perché il punto che andiamo ad affrontare, cioè la proposta di deliberazione n. 271 "Artt. 4 e 44 della l.r. 7/2001. Regolamento funzionale e contabile per l'autonomia del Consiglio" necessita della maggioranza assoluta, a cominciare dal primo articolo. Pertanto, in Aula devono essere presenti almeno 31 Consiglieri, ammesso e non concesso che votino tutti e 31 a favore. Ma credo che la questione sia stata già affrontata in Commissione. In riferimento alla proposta di deliberazione n.
271, informo i colleghi che sono stati presentati degli emendamenti.
Vi invito nuovamente a prendere posto in aula, perché intenderei riprendere i lavori del Consiglio. Abbiamo due punti all'ordine del giorno da affrontare in quest'ultimo scorcio di pomeriggio..


Argomento: Bilancio - Finanze - Credito - Patrimonio: argomenti non sopra specificati

Proseguimento proposta di deliberazione n. 271 "Artt. 4 e 44 l.r. 7/2001. Regolamento per l'autonomia funzionale e contabile del Consiglio regionale"


PRESIDENTE

Proseguiamo nell'esame della proposta di deliberazione n. 271, di cui al punto 3) all'o.d.g.. Rammento all'aula che la relazione era già stata espletata a seguito della richiesta di alcuni colleghi Consiglieri; era seguito un approfondimento in I Commissione, dove l'Ufficio di Presidenza attraverso il dibattito e le proposizioni di seguito emerse, ha recepito alcuni punti con la presentazione di emendamenti e di un ordine del giorno che provvederò a distribuire.
L'Ufficio di Presidenza ha altresì individuato nel Vicepresidente Riba il Consigliere che illustrerà gli emendamenti.
Ricordo, altresì, che nel frattempo sono giunti altri emendamenti tre, per l'esattezza - del Consigliere Tapparo e che su ogni articolo oltre che sul testo finale, occorrono 31 voti favorevoli, quindi con maggioranza assoluta.
Dichiaro aperto il dibattito sulla proposta di deliberazione n. 271.
La parola al Consigliere Tapparo.



TAPPARO Giancarlo

Come è noto ai colleghi che hanno seguito la discussione la volta scorsa, il rinvio in Commissione è stato utile, anche se non si è riusciti a trovare delle soluzioni definitive, vista anche la materia complessa che può avere riferimento nel nostro Regolamento e può avere anche, ovviamente degli adeguamenti del testo della proposta di deliberazione, così come il Vicepresidente Riba ha fatto.
Ho ugualmente tentato di evidenziare i problemi di fondo che noi viviamo attorno all'operatività del Consiglio regionale, della sua Presidenza e Ufficio di Presidenza. E' un limite che oggi assume maggiore rilievo visto l'acquisizione dell'autonomia funzionale e contabile. Il limite più rilevante, almeno dal mio punto di vista, riguarda il fatto che sugli atti dell'Ufficio di Presidenza non ci sia una qualche forma di sindacato ispettivo da parte del Consiglio regionale e che nell'operatività, per esempio della Conferenza dei Capigruppo, questa non abbia la possibilità e, da un lato, di informazioni preventive su scelte e, dall'altro, di esprimere anche delle posizioni. Quindi, rischiamo oggi in una situazione con spazi operativi maggiori, di trovarci ancora in una situazione monca.
Credo che all'interno del nostro Regolamento dovremo recuperare larga parte degli aspetti di ruolo ispettivo. Ciò che mi preme segnalare seppure mi rendo conto che la materia è quantomeno a scavalco - riguarda il patrimonio immobiliare del Consiglio regionale, che non vive una gestione autonoma, a differenza, per esempio, del Parlamento dove l'autonomia, anche nella materia immobiliare, è totale e assoluta da parte di Camera e Senato rispetto al Governo.
Credo che questo sia un aspetto che dovremo chiarire, perché il Consiglio regionale dovrà anche acquisire autonomia nella materia immobiliare. Dico questo con una certa preoccupazione per chi - questa mattina il Presidente Cota si è un po' risentito quando ho fatto riferimento al suo "gioco delle figurine"...



PRESIDENTE

Io differivo, Consigliere Tapparo. Giocavo a biglie.



TAPPARO Giancarlo

E' il distacco di età che volevo evidenziare. Da quando nei primi anni '80 solco questi mari più o meno perigliosi, ho visto l'espansione quasi esponenziale dei - diciamo così - metri quadrati a disposizione del Consiglio regionale. C'é forse anche un problema della politica sui Gruppi però questo è un aspetto diverso.
Tuttavia, credo che dinnanzi alla comunità piemontese dimostrare morigeratezza, puntualità, un punto di equilibrio economico tra funzionalità e spesa non sia cosa da poco.
Ho posto questo aspetto in uno dei miei emendamenti, anche se ha più il carattere della provocazione, però certamente pone il problema: primo conquistare l'autonomia anche nella materia immobiliare da parte del Consiglio regionale - e con il processo federalistico questo diventerà possibile; secondo, che la materia sia sottoposta a una funzione di sindacato preventivo da parte del Consiglio regionale - vedo molto il ruolo di questo istituto particolare conferito alla Conferenza dei Capigruppo perché' sarebbe difficile farlo fare dall'aula perché farebbe un po' il sindacato a se stessa. Credo che questo strumento possa essere trovato.
Volevo dire che rispetto a un passaggio tranquillo e burocratico, come c'era il rischio che la seduta scorsa questo documento passasse tra le altre cose in discussione, credo che essere tornato in Commissione e aver magari infastidito qualche collega, ma certamente martellato, per capire che questo è uno strumento importante per la nostra vita, di questo che è il cuore dell'istituzione democratica del Piemonte, non sia tempo perso.
Trovarne la migliore delle funzionalità, della trasparenza, della capacità di spesa sia un atto responsabile e corretto nei confronti della comunità piemontese.



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente del Consiglio, Riba, che interviene in qualità di Consigliere.



RIBA Lido

Ringrazio il collega Tapparo e i Consiglieri che sono intervenuti in Commissione. Tra l'altro, concorre una esperienza preziosa sia di Consiglio che parlamentare. Di fatto ci troviamo ad avere realizzato un obiettivo che era nelle attese e nelle esigenze del Consiglio regionale dell'Assemblea legislativa di avere l'autonomia finanziare e di ordinamento contabile.
Questo amplia e riordina su un altro livello la responsabilità del Consiglio nel suo insieme e, quindi, pone la necessità di articolare l'esercizio di questa responsabilità sia in termini di azione che in termine di controllo tra l'Ufficio di Presidenza e il Consiglio medesimo configurando la necessità di un organismo intermedio e rappresentativo dotato di poteri formali nell'esercizio di questa attività.
Mi pare che l'individuazione della Conferenza dei Capigruppo come istituzione di rappresentanza di tutte le aree politiche e di tutti i soggetti presenti nel Consiglio regionale rappresenti una corretta individuazione del soggetto a cui si deve rapportare l'Ufficio di Presidenza e devono essere delegati operazioni di un determinato tenore che riguardano la vita del Consiglio stesso.
Non ho neanche cercato come procede il Parlamento, anche perch francamente, l'idea che dobbiamo sempre guardare a come fa il Parlamento può essere un elemento di dottrina, ma può essere anche un elemento di sottoconsiderazione dei livelli di autonomia di ogni soggetto che ha poteri di sovranità. All'occorrenza ci avvaliamo di questo, ma bisogna ragionare in termini di una nostra valutazione, per cui questi aspetti sono stati posti opportunamente. La discussione in Commissione ha consentito anche ad una parte maggiore - non oso sperare la totalità del Consiglio regionale di assumere il rilievo di questo passaggio e di questa evoluzione della materia amministrativa-contabile, perciò politica e giuridica. Si tratta adesso di definire la materia - così come si era concordato - con l'approvazione di un ordine del giorno che l'Ufficio di Presidenza ha steso, ma che può essere integrato, se è necessario precisare meglio ci che deve raccogliere, perché entro un mese si arrivi ad una definizione di una normativa, di una specie di regolamento o ordinamento dei rapporti e delle relazioni sia di indirizzo che di controllo tra il Consiglio e l'Ufficio di Presidenze con la funzione della Conferenza dei Capigruppo.
Da questo punto di vista, devo dire che gli emendamenti proposti dal Consigliere Tapparo sono pienamente condivisi. Se il Consigliere Tapparo ritiene che gli emendamenti possano essere assunti nel successivo Regolamento con il rilievo che devono avere, assieme ad altri elementi della discussione, ci sembra una buona soluzione. Ringrazio per il contributo e sarei grato di poter utilizzare questo percorso per concludere le decisioni di oggi sul punto.



PRESIDENTE

E' aperto il dibattito generale. Se non ci sono interventi pongo in votazione l'art.1 ART.1 Indìco votazione palese, mediante procedimento elettronico, sull'art. 1.
Il Consiglio approva.
ART.2 Indìco votazione palese, mediante procedimento elettronico, sull'art. 2.
Il Consiglio approva.
ART.3 3.1) Emendamento presentato dal Consigliere Tapparo: All'art. 3, comma 1, punto a), dopo "degli interventi" aggiungere le parole "Tali atti sono sottoposti a preventivo parere dei Presidenti dei Gruppi consiliari".
Tale emendamento è ritirato



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Tapparo per l'illustrazione.



TAPPARO Giancarlo

Con questo emendamento volevo sottolineare che nel programma di attività sarebbe, importante un'azione di controllo preventiva che individuavo nella operatività della Conferenza dai Capigruppo. Tuttavia penso che l'ordine del giorno proposto, anche se non ha un grande dettaglio, possa assorbire questa mia indicazione, ragion per cui ritiro l'emendamento.



PRESIDENTE

L'emendamento 3.1 è ritirato e conservato agli atti.
ART.3 Indico votazione palese, mediante procedimento elettronico, sull'art. 3 come emendato Il Consiglio approva.
ART.4 Indico votazione palese, mediante procedimento elettronico, sull'art. 4.
Il Consiglio approva.
ART.5 5.1) Emendamento presentato dal Consigliere Tapparo: All'art. 5 dopo il comma 2 aggiungere il seguente nuovo comma: "3. L'ordine del giorno delle sedute dell'Ufficio di Presidenza viene comunicato preventivamente ai Presidenti dei Gruppi consiliari. Le deliberazioni dell'Ufficio di Presidenza sono sottoposte a sindacato ispettivo dei Presidenti dei Gruppi consiliari; la sede di tale attività è la Conferenza dei Capigruppo" Tale emendamento è ritirato



PRESIDENTE

La parola al consigliere Tapparo per l'illustrazione.



TAPPARO Giancarlo

Visto che si tratta del cuore della funzionalità dell'impianto della deliberazione, il ruolo delle funzioni dell'Ufficio di Presidenza nella materia a cui è rivolta la deliberazione, con questo emendamento raccomandavo ulteriormente dei meccanismi di sindacato ispettivo da fare svolgere ai Presidenti dei Gruppi consiliari. Anche in questo caso, ritengo che la mia proposta sia stata assorbita, se non nel dettaglio, nell'ordine del giorno, per cui ritiro l'emendamento.



PRESIDENTE

L'emendamento 5.1) è ritirato e conservato agli atti.
ART.5 Indìco votazione palese, mediante procedimento elettronico, sull'art. 5 come emendato.
Il Consiglio approva.
ART.6 Indìco votazione palese, mediante procedimento elettronico, sull'art. 6.
Il Consiglio approva.
ART.7 Indìco votazione palese, mediante procedimento elettronico, sull'art. 7.
Il Consiglio approva.
ART.8 Indìco votazione palese, mediante procedimento elettronico, sull'art. 8.
Il Consiglio approva.
ART.9 Indìco votazione palese, mediante procedimento elettronico, sull'art. 9.
Il Consiglio approva.
ART.10 Indìco votazione palese, mediante procedimento elettronico, sull'art. 10.
Il Consiglio approva.
ART.11 Indìco votazione palese, mediante procedimento elettronico, sull'art. 11.
Il Consiglio approva.
ART.12 Indìco votazione palese, mediante procedimento elettronico, sull'art. 12.
Il Consiglio approva.
ART.13 13.1)Emendamento presentato dal Consigliere Riba All'art. 13 sostituire i commi 2 e 3 con il seguente: "2. L'Ufficio di Presidenza può effettuare variazioni compensative tra le unità revisionali di base previste all'interno del Bilancio del Consiglio regionale, nonché provvedere alla gestione delle entrate acquisite automaticamente di cui all'art. 42, comma 1, lettera b) della l.r. n.
7/2001" Indìco votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'emendamento 13.1 Il Consiglio approva.
Indìco votazione palese, mediante procedimento elettronico, sull'art. 13 come emendato.
Il Consiglio approva.
ART.14 14.1) Emendamento presentato dal Consigliere Riba All'art. 14 sostituire le parole "dall'art. 11" con le parole "dagli articoli 11 e 13" Indìco votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'emendamento 14.1 Il Consiglio approva.
Indìco votazione palese, mediante procedimento elettronico, sull'art.14 come emendato.
Il Consiglio approva.
ART.15 Indìco votazione palese, mediante procedimento elettronico, sull'art. 15.
Il Consiglio approva.
ART.16 Indìco votazione palese, mediante procedimento elettronico, sull'art. 16.
Il Consiglio approva.
ART.17 Indìco votazione palese, mediante procedimento elettronico, sull'art. 17.
Il Consiglio approva.
ART.18 Indìco votazione palese, mediante procedimento elettronico, sull'art. 18.
Il Consiglio approva.
ART.19 Indìco votazione palese, mediante procedimento elettronico, sull'art. 19.
Il Consiglio approva.
ART.20 Indìco votazione palese, mediante procedimento elettronico, sull'art. 20.
Il Consiglio approva.
ART.21 Indìco votazione palese, mediante procedimento elettronico, sull'art. 21.
Il Consiglio approva.
ART.22 Indìco votazione palese, mediante procedimento elettronico, sull'art. 22.
Il Consiglio approva.
ART.23 Indìco votazione palese, mediante procedimento elettronico, sull'art. 23.
Il Consiglio approva.
ART.24 Indìco votazione palese, mediante procedimento elettronico, sull'art. 24.
Il Consiglio approva.
ART.25 Indìco votazione palese, mediante procedimento elettronico, sull'art. 25.
Il Consiglio approva.
ART.26 Indìco votazione palese, mediante procedimento elettronico, sull'art. 26.
Il Consiglio approva.
ART.27 Indìco votazione palese, mediante procedimento elettronico, sull'art. 27.
Il Consiglio approva.
ART.28 Indìco votazione palese, mediante procedimento elettronico, sull'art. 28.
Il Consiglio approva.
ART.29 Indìco votazione palese, mediante procedimento elettronico, sull'art. 29.
Il Consiglio approva.
ART.30 Indìco votazione palese, mediante procedimento elettronico, sull'art. 30.
Il Consiglio approva.
ART.31 Indìco votazione palese, mediante procedimento elettronico, sull'art. 31.
Il Consiglio approva.
ART.32 Indìco votazione palese, mediante procedimento elettronico, sull'art. 32.
Il Consiglio approva.
ART.33 Indìco votazione palese, mediante procedimento elettronico, sull'art. 33.
Il Consiglio approva.
ART.34 34.1) Emendamento tecnico presentato dall'Ufficio di Presidenza: al Capo III sostituire le parole "Sezione VII - Controllo di gestione" con le parole "Sezione VII - Controlli interni" Indìco votazione palese, mediante procedimento elettronico dell'emendamento 34.1) Il Consiglio approva.
Indìco votazione palese, mediante procedimento elettronico, l'art. 34 come emendato.
Il Consiglio approva.
ART.35 Indìco votazione palese, mediante procedimento elettronico, sull'art. 35.
Il Consiglio approva.
ART.36 36.1) Emendamento presentato dal Consigliere Tapparo: All'art. 36 aggiungere il comma 4 bis: "eventuali modifiche al patrimonio immobiliare del Consiglio regionale del Piemonte sono preventivamente sottoposte al parere dei Presidenti dei Gruppi consiliari".
La parola al Consigliere Tapparo per l'illustrazione.



TAPPARO Giancarlo

Presidente, ovviamente intervengo per i colleghi e per lei, ma anche nella fiducia che gli atti legislativi formativi della norma siano utili a coloro che dovranno consultare il senso di questo provvedimento.
Intendo sottolineare che nel campo dei beni immobili ci deve essere un'attenta e oculata funzione di controllo preventiva nelle scelte da parte dell'assemblea e soprattutto da parte della Conferenza dei Presidenti, avendo individuato in essa la nostra funzione interna per svolgere questo compito.
Sono fiducioso che l'ordine del giorno colga sino in fondo lo spirito di questo mio emendamento, che mi accingo a ritirare, ribadendo però che si tratta di una proposta non oziosa, ma tesa a cercare di bilanciare e rapportare con esattezza una materia molto delicata, in cui c'è stata una crescita un po' esponenziale dei metri quadrati a disposizione del Consiglio regionale, e questo può essere un fatto positivo connesso alla crescita di autorevolezza di compiti e di funzioni.
Ritiro, pertanto, l'emendamento, fiducioso che l'ordine del giorno che ha una sua sintesi e schematicità, possa accogliere pienamente il senso dello stesso.



PRESIDENTE

La ringrazio, Presidente Tapparo. L'emendamento, dunque, viene ritirato.
Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sull'art.
36, come emendato.
Il Consiglio approva.
ART. 37 Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sull'art.
37.
Il Consiglio approva.
ART. 38 Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sull'art.
38.
Il Consiglio approva.
ART. 39 Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sull'art.
39.
Il Consiglio approva.
ART. 40 Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sull'art.
40.
Il Consiglio approva.
ART. 41 Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sull'art.
41.
Il Consiglio approva.
ART. 42 Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sull'art.
42.
Il Consiglio approva.
ART. 43 Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sull'art.
43.
Il Consiglio approva.
ART. 44 Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sull'art.
44.
Il Consiglio approva.
ART. 45 45.1) Emendamento presentato dal Consigliere Riba: dopo il comma 1 aggiungere il seguente comma 1 bis): "Per l'affidamento di contratti di valore superiore a 150.000 Euro al netto dell'IVA è consentita la trattativa privata mediante gara informale alla quale devono essere invitati almeno tre concorrenti" Al comma 2 cancellare "in alternativa a quanto stabilito nel comma 1" Al comma 2, lettera i), sostituire "150.000 Euro" con "50.000 Euro".
L'emendamento è stato approfondito in Commissione, credo che l'aula ne sia a conoscenza.
Indìco pertanto la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'emendamento n. 45.1).
Il Consiglio approva.
Indìco ora la votazione palese, mediante procedimento elettronico sull'art. 45 come emendato.
Il Consiglio approva.
ART. 46 Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sull'art.
46.
Il Consiglio approva.
ART. 47 Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sull'art.
47.
Il Consiglio approva.
ART. 48 Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sull'art.
48.
Il Consiglio approva.
ART. 49 Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sull'art.
49.
Il Consiglio approva.
ART. 50 Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sull'art.
50.
Il Consiglio approva.
ART. 51 Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sull'art.
51.
Il Consiglio approva.
ART. 52 Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sull'art.
52.
Il Consiglio approva.
Indìco ora la votazione nominale, mediante procedimento elettronico sull'intero testo della deliberazione, come emendata.
Presenti e votanti n. 36 Consiglieri Hanno risposto sì n. 36 Consiglieri Il Consiglio approva.


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni

Ordine del giorno n. 447: "Relazione al Consiglio dell'attività dell'Ufficio di Presidenza"


PRESIDENTE

Passiamo ora all'esame dell'ordine del giorno n. 447, collegato alla proposta di deliberazione testé approvata.
Non essendoci interventi, indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, dell'ordine del giorno n. 447, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale in occasione dell'approvazione del Regolamento di contabilità del Consiglio regionale, approvato ai sensi degli articoli 4 e 44 della l.r. n. 7 del 2001, con la quale viene disciplinata in via definitiva l'autonomia funzionale e contabile del Consiglio regionale considerata l'opportunità di garantire, attraverso adeguate soluzioni anche procedurali, il coinvolgimento di tutti i Consiglieri nelle decisioni più significative che riguardano il funzionamento dell'assemblea regionale ritenuto opportuno definire modalità, procedure e tempi certi per un proficuo rapporto di informazione e di verifica sull'attività dell'Ufficio di Presidenza al fine di permettere la massima trasparenza e la condivisione sulle decisioni e le iniziative assunte dal predetto organo impegna l'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale a proporre al Consiglio regionale, entro un mese, un'apposita normativa che disciplini procedure e modalità con le quali l'Ufficio di Presidenza informi il Consiglio regionale o fornisca chiarimenti in ordine alla propria attività".
Il Consiglio approva.


Argomento: Sanita': argomenti non sopra specificati

Richiesta di informativa del Presidente Ghigo sui criteri di nomina del nuovo Direttore Generale delle Molinette


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Marcenaro; ne ha facoltà.



MARCENARO Pietro

Naturalmente non c'é il Presidente Ghigo, quindi mi rivolgo al Vicepresidente Casoni e ai membri della Giunta per formulare, a nome di tutte le opposizioni, la richiesta che, prima di procedere alla nomina del nuovo direttore generale delle Molinette, il Presidente Ghigo venga in Consiglio regionale a illustrare i criteri di tale scelta. Lo dico perch si tratta, come tutti sappiamo, di questione che non può essere affrontata con i criteri dell'ordinaria amministrazione, per la particolare sensibilità e preoccupazione che ha suscitato nell'opinione pubblica e nel Consiglio regionale.
Chiedo, quindi, che nei prossimi giorni e comunque prima di procedere a tale scelta, venga data, in quest'aula del Consiglio regionale un'informazione da parte del Presidente Ghigo riguardo ai criteri che imprimono la certezza di un'effettiva svolta rispetto alla situazione che i cittadini hanno doverosamente conosciuto. Chiedo, a nome di tutta l'opposizione, una risposta della Giunta regionale, in assenza del Presidente Ghigo.



PRESIDENTE

Collega Marcenaro, le ricordo che questa richiesta la può avanzare domani, durante la riunione dei Capigruppo.
La parola al Vicepresidente della Giunta, Casoni.



CASONI William, Vicepresidente della Giunta regionale

Ritengo che, come ha già detto il Presidente del Consiglio facente funzioni, questo sia argomento da affrontare nella seduta dei Capigruppo.
Avendolo appreso ora dal Consigliere Marcenaro, lo trasmetterò in anteprima al Presidente, il quale darà sicuramente una propria valutazione. Ci sono degli impegni procedurali e questa è una prerogativa della Giunta regionale. Mi riservo di dare una risposta dopo aver consultato il Presidente Ghigo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Saitta.



SAITTA Antonio

Presidente, intervengo per rilevare che la richiesta del collega Marcenaro non è una richiesta posta in una situazione di gestione normale della sanità, ma in una situazione eccezionale. Stiamo parlando della nomina del massimo responsabile delle Molinette e, al di là della giusta responsabilità da parte della Giunta a procedere alle nomine, considerata l'eccezionalità e la particolarità della situazione, è opportuno che questa informazione venga data.
Non chiediamo di trasmettere un parere o un'opinione, ma chiediamo che la percezione della difficoltà e dell'eccezionalità non sia soltanto un patrimonio della minoranza, ma sia un patrimonio diffuso. La Giunta dovrà fare una scelta importante, complessa e ritengo importante, per la Giunta e il Presidente Ghigo, che questa scelta venga fatta con criteri noti e nel modo più trasparente possibile. Non chiediamo, dunque, di trasferire unicamente un'opinione, ma chiediamo che anche lei, Vicepresidente Casoni che non è soltanto il portavoce di qualcuno, che ha la responsabilità anche di valutare sul piano politico questa opinione e questa richiesta esprimendo quindi un'opinione possibilmente della maggioranza, se anche lei concorda sul fatto che questa decisione sia una decisione il più possibile confortata attraverso una discussione ed un confronto in aula.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Manica.



MANICA Giuliana

Lei, Presidente, rimanda alla Conferenza dei Capigruppo di domani questa decisione. Noi vorremmo però che questo rinvio non abbia le caratteristiche di un facile rinvio burocratico in un'altra sede per non voler oggi assumere l'importanza della questione.
La questione è di un rilievo notevole; noi abbiamo posto la questione qui in aula, perché non riteniamo possibile leggere notizie giornalistiche che si susseguono ormai da giorni in questa direzione, con rose di nomi con annunciate riunioni dell'Assessore, che oggi è assente, con l'Università e con altri soggetti interessati. Ci chiediamo se voi vi rendiate conto, in un momento come questo e con la delicatezza che questa questione ha, se sia possibile configurare la gestione di questa vicenda in questo modo. Anzi avremmo pensato che voi veniste in aula, ma manca sia il Presidente che l'Assessore competente, e anche gli soggetti che di solito sono molto impegnati a occuparsi di sanità in altri momenti. Noi ci immaginavamo che voi sentiste addirittura l'esigenza e il bisogno di porre questa questione all'aula e alla Commissione, e non gestirla come un avvicendamento di normale amministrazione, magari fatto in modo particolare, e che non assumesse la gravità della situazione. Quindi, il rinvio che lei propone non deve avere assolutamente le caratteristiche di un rinvio burocratico, e noi chiediamo che su questa cosa non solo ci sia una calendarizzazione, ma dichiariamo fin da oggi la nostra disponibilità ad un Consiglio, anche non ordinario e non nella giornata ordinaria, ma anche ad una convocazione urgente e straordinaria. Fatto salvo che ribadiamo che non si possa assumere alcuna decisione in questa direzione fino a quando una risposta alla questione che abbiamo posto non sia stata data. Pertanto auspichiamo che non avvengano fino a quel momento nomine di nessun tipo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Bussola.



BUSSOLA Cristiano

Credo che il Vicepresidente Casoni abbia dimostrato disponibilità nell'esaminare la richiesta che è stata formulata. Voglio sottolineare che quanto è stato richiesto è bene ribadirlo.
E' chiaramente una prerogativa della Giunta regionale, e questo lo ha già sottolineato il VicePresidente Casoni. D'altra parte, il Presidente Ghigo aveva già anticipato all'aula che, entro la fine del mese, avrebbe dato un'informativa in relazione alla nomina del nuovo Direttore Generale delle Molinette. Mancano ancora alcuni giorni, e certamente la sede della Conferenza dei Capigruppo sarà un'occasione per raccordarsi e per dibattere su questo tema. Ripeto che il VicePresidente Casoni, nel riferire quanto è stato richiesto al Presidente Ghigo, credo abbia dimostrato un'ampia disponibilità in questo senso.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Angeleri.



ANGELERI Antonello

Volevo solo chiarire un aspetto, rispondendo in parte al Consigliere Saitta che è intervenuto prima.
Voglio dire che sostanzialmente la preoccupazione sulla vicenda della sanità piemontese, sul caso Odasso non è prerogativa dell'opposizione, ma mi pare sia stato dimostrato ampiamente dal dibattito di martedì scorso, dal livello degli interventi, e soprattutto dal numero di interventi, che è una preoccupazione di tutto il Consiglio Regionale che guarda con estrema attenzione anche all'immagine della Regione Piemonte che va in giro per l'Italia su questa vicenda. Mi pare che il Presidente Ghigo, rispetto a questa situazione, si sia mosso con molta attenzione. Vorrei solo ricordare la nomina immediata dell'ex Ministro Guzzanti, che mi pare da parte di nessuno in quest'aula sia stata osteggiata o sottolineata come una nomina improvvida. Questo è già un segnale di come il Presidente ha voluto esprimere la sua attenzione massima su un caso estremamente delicato che riguardava la sanità piemontese, e quindi tutti i cittadini della nostra Regione. Sono convinto che, anche e soprattutto in questo momento delicato, da parte sua ci sarà la massima attenzione. Quello che ha detto poc'anzi il VicePresidente Casoni è la dimostrazione che, da una parte, c'é una prerogativa della Giunta, che è giusto che si assuma le responsabilità e decida su questa materia.
Dall'altra parte, sono convinto per quello che ho visto fare da questa Giunta e dal Presidente Ghigo in prima persona, ci sarà l'attenzione dovuta anche nei confronti del Consiglio Regionale rispetto a questa grande assunzione di responsabilità non solo nei confronti nostri, ma soprattutto dei cittadini piemontesi.



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente Casoni.



CASONI William, Vicepresidente della Giunta regionale

Credo, avendo sentito il dibattito, di poter proporre una prassi proprio per agevolare anche il lavoro dei Capigruppo di domani, essendo previsto che entro fine mese, com'é stato detto, sia fatta la nomina quindi presumibilmente la nomina dovrebbe essere fatta entro venerdì sostanzialmente entro fine mese.
E' calcolato che domenica o lunedì il Presidente partirà insieme agli altri delegati, il sindaco di Torino, il Presidente della Provincia per l'inaugurazione dei giochi Olimpici di Salt Lake City. Però non volendo sottrarci a questa procedura proponevo domani nella seduta dei Capigruppo che può essere allargata, di convocare l'Assessore alla sanità D'Ambrosio.
Com'é noto la prassi è quella di formulazione di una terna, che deve essere sottoposta e condivisa dall'Università, perché noi non possiamo dire prima della consultazione formale con l'Università quale sarà la terna perché il Rettore Bertolino deve condividere la scelta.
Questo era sostanzialmente quello che veniva chiesto, cioè quali sono i criteri che sono stati seguiti per formulare la terna, sulla base della quale si potrà decidere con l'Università di Torino la scelta del nominativo tra i tre. Sui criteri che presuppongono la scelta della terna, già domani nella stessa seduta, se condiviso, posso chiedere che vengano rappresentati e motivati.



PRESIDENTE

Colleghi, i due minuti sull'ordine dei lavori sono stati dati. Credo il VicePresidente Casoni abbia ampiamente dimostrato la volontà rispetto a quanto proposto per riferirsi ai Capigruppo domani.
Ha chiesto la parola il Consigliere Marcenaro. Ne ha facoltà.



MARCENARO Pietro

La risposta che ha dato il VicePresidente Casoni non è per quanto ci riguarda soddisfacente, perché il punto non è quello di un'informazione ai Capigruppo dei criteri già adottati per indicare una terna, che è già stata formulata.
Il problema è di sapere se, ferme restando le responsabilità regolamentari in capo alla Giunta, in una situazione così straordinaria come quella nella quale ci si trova a proposito dell'Ospedale Molinette, il Consiglio regionale sia investito di tale questione per esprimere, su questo punto - possibilmente coralmente, posto che si tratta di una preoccupazione generale - un atto di indirizzo che sia capace di segnare un elemento di novità in una situazione così drammaticamente all'attenzione del Piemonte.
Se questa è la sensibilità che voi manifestate, bene; ma se, invece, è quella di comunicarci, attraverso la riunione dei Capigruppo, ciò che leggiamo, come ricordava la Presidente Manica, sui quotidiani e sulla stampa locale o nazionale, questo naturalmente è una cosa che non presenta come potete capire, grandissimo interesse.
Per questo motivo, vi chiediamo in tempi brevi (siamo disponibili a farla domani, qualora fosse la data utile di convocazione) una riunione del Consiglio regionale sul punto. Già troviamo strano che questa cosa ve la si debba richiedere e non ci sia una sensibilità, da parte della Giunta, a sentire l'orientamento del Consiglio su un punto così delicato. Vogliamo che sia una riunione di Consiglio a potersi esprimere su questo punto.
Poi la Giunta manterrà, naturalmente, tutti i poteri di decisione che le leggi e i Regolamenti le assegnano.



PRESIDENTE

Credo che il Vice Presidente Casoni dovrà confrontarsi, di fatto, con il Presidente Ghigo, e domani, nella riunione dei Capigruppo, portare la posizione della Giunta in merito alle richieste odierne.
Siccome la Conferenza dei Capigruppo si terrà domani, credo che non siano le 24 ore, su tale questione, che di fatto possano arrecare problemi di rapporti tra Gruppi di maggioranza e opposizione.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Esame ordini del giorno n. 380 "Crisi di molte industrie del settore indotto Auto e prospettive preoccupanti per la FIAT auto"; n. 360 "Cassa integrazione alla FIAT"; n. 361 "Conferenza sull'occupazione in Piemonte"


PRESIDENTE

Passiamo pertanto ora all'esame ora dell'ordine del giorno n. 380 presentato dal Consigliere Tapparo, dell'ordine del giorno n. 360 presentato dal Consigliere Chiezzi e dell'ordine del giorno n. 361 presentato dai Consigliere Papandrea, Contu e Moriconi. Credo che l'Assessore Pichetto sia pronto per la relazione sul dibattito generale della Fiat.
La inviterei, collega Picchetto, anziché farci della gesta in mezzo all'aula che poco comprendo, a spiegarci quali sono le sue intenzioni perché se sono eroiche ne prendiamo atto, se sono di disappunto le chiedo di esplicarle.



PICHETTO Gilberto, Assessore all'industria

Grazie, Presidente. La comunicazione sulla Fiat, che è anche allegata alle risposte alle interrogazioni e interpellanze n. 846, n. 952, n. 967 n. 1067, n. 1070, n. 1076, n. 1085, n. 1099, n. 1127, n. 1148, n. 1159, n.
1184, n. 1185, n. 1187, n. 1189, n. 1199, n. 1201, n. 1219 e n. 1220, è pronta. La relazione, però, è di circa un'ora (solo la comunicazione) posto che si chiedeva una valutazione sul sistema economico e produttivo di Torino e della cintura, non solo strettamente legato alla Fiat.
Chiedo scusa, è un mese che dobbiamo affrontarla, ma io non posso rimanere in Consiglio oltre per un impegno personale - che poi è il dentista - e pertanto chiederei di trattare l'argomento, come primo punto martedì prossimo.



PRESIDENTE

Se lei ha ancora un momento di tempo, comprendendo di fatto l'importanza del punto all'ordine del giorno e la richiesta, da parte di più Consiglieri, di dibattere da tempo su tale questione, utilizzerei quest'ora che lei ha ancora a disposizione per le sue comunicazioni riprendendo poi l'argomento nella prossima seduta. Se però l'Assessore Pichetto non mi dà questa disponibilità...



PICHETTO Gilberto, Assessore all'industria

No, non posso, Presidente.



PICHETTO Gilberto, Assessore all'industria

TAPPARO Giancarlo (fuori microfono)



PICHETTO Gilberto, Assessore all'industria

Non si può spezzare questo dibattito!



PRESIDENTE

Era per riflettere sulla relazione dell'Assessore Picchetto, per poi approfondire maggiormente l'argomento nella prossima seduta. L'Assessore Picchetto, però, non dà questa disponibilità, spiegando peraltro i motivi.



PICHETTO Gilberto, Assessore all'industria

Presidente, potrei dare un contributo alla valutazione sulla comunicazione, che però farei martedì, consegnando un'analisi o comunque una raccolta di dati svolta delle direzioni regionali. Non si tratta della relazione, che mi riservo di svolgere martedì prossimo, ma sono gli elementi base da cui essa discende.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Tapparo.



TAPPARO Giancarlo

Mi sembra che sia una giusta soluzione.
Voglio solo ricordare che non bisogna spezzare i dibattiti di questa importanza, con la relazione fatta in una volta e il dibattito dopo una settimana, perché perderebbe di senso.
Questa documentazione integrativa, allegata alla relazione dell'Assessore, invece ci può essere utile. Anche se sulla materia alcuni di noi hanno già studiato la lezione, se si rinvia il dibattito di una settimana, possiamo rinfrescarci l'argomento.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Mellano.



MELLANO Bruno

Intervengo per condividere la soluzio ne adottata, perché anch'io credo che questo argomento, in particolare meriti l'ampiezza di un dibattito e di un confronto non spezzettato dalla sospensione.
Mi permetto di proporre al Presidente Toselli di suggerire domani, alla Conferenza dei Capigruppo, di non calendarizzare, per la prossima seduta consiliare, interpellanze e interrogazioni, ma di prevedere la comunicazione dell'Assessore Picchetto, che peraltro risponderà ad una serie lunghissima di interrogazioni e interpellanze.



PRESIDENTE

Ho raccolto la sua sollecitazione, Consigliere Mellano, e la trasferir al Presidente Cota, il quale presiederà domani la Conferenza dei Capigruppo.


Argomento:

Annunzio interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno


PRESIDENTE

I testi delle interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno pervenute all'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale verranno allegati al processo verbale dell'adunanza in corso.
Dichiaro chiusa la seduta odierna del Consiglio regionale.



(La seduta termina alle ore 17.23)



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