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Dettaglio seduta n.170 del 18/12/01 - Legislatura n. VII - Sedute dal 16 aprile 2000 al 2 aprile 2005

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Argomento:


PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE TOSELLI



(La seduta ha inizio alle ore 10.05)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Verifica numero legale


PRESIDENTE

I Consiglieri Deorsola, Angeleri e Albano chiedono la verifica del numero legale.
Procedo personalmente all'appello nominale.



(Il Vicepresidente Toselli effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

Si constata la mancanza del numero legale. Pertanto, ai sensi dell'art.
52, comma 4, del Regolamento del Consiglio regionale, sospendo la seduta per un tempo non inferiore a 30 minuti.



(La seduta, sospesa alle ore 10.15 riprende alle ore 10.53)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Il Consigliere Chiezzi chiede la verifica del numero legale.
Procedo personalmente all'appello nominale.



(Il Vicepresidente Toselli effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

Si constata la mancanza del numero legale. Pertanto, ai sensi dell'art.
52, comma 4, del Regolamento del Consiglio regionale, sospendo la seduta per un tempo non inferiore a 30 minuti.



(La seduta, sospesa alle ore 10.57 riprende alle ore 11.52)


Argomento:

Approvazione verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

La seduta riprende.
In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Approvazione verbali precedenti sedute", non essendovi osservazioni, i processi verbali delle adunanze consiliari del 9, 10, 11, 16 e 17 ottobre 2001 si intendono approvati.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Botta Franco, Cantore, Cattaneo Cavallera, Cota, Ferrero, Marengo e Racchelli.


Argomento: Interventi a favore dell'economia - normative organiche nei vari settori - Industria - Commercio - Artigianato: argomenti non sopra specificati

Interrogazione n. 864 dei Consiglieri Marcenaro, Ronzani, Suino, Muliere Placido, Manica, Riggio e Riba inerente a "Rifinanziamento L.R. n. 28/99 Art. 18 'Credito al Commercio"


PRESIDENTE

In merito al punto 3) all'o.d.g.: "Interrogazioni ed interpellanze" esaminiamo l'interrogazione n. 864.
Risponde l'Assessore Pichetto.



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al commercio interno ed estero

Con l'interrogazione in questione i colleghi Marcenaro, Ronzani, Suino Muliere, Placido, Manica, Riggio e Riba chiedevano quale atteggiamento la Giunta intendesse assumere per dotare delle risorse necessarie il fondo della L.R. n. 28/99 e se non ritenga di destinarvi un congruo finanziamento nell'ambito dell'assestamento di bilancio ed integrare il fondo con le risorse rese disponibili al bilancio regionale con l'esaurirsi della misura 3.2 (Fondo rotativo a favore delle imprese localizzate in ob. 2 prevista dai precedenti documenti di programmazione per l'utilizzo dei fondi europei).
Il punto 2) dell'interrogazione chiede se la Giunta regionale non ritenga opportuno attivarsi immediatamente nei confronti degli Istituti di credito, allo scopo di concordare, mediante lo stipulo di apposite convenzioni, il tasso di interesse dei finanziamenti che tali istituti anticiperanno alle imprese commerciali in attesa di ottenere l'erogazione del finanziamento agevolato.
In merito alla richiesta del punto 1), lettera a), dell'interrogazione dove si chiede se la Giunta intende rifinanziare il fondo rotativo, si precisa quanto segue.
Ad un anno dal fondo rotativo per il credito alle p.m.i. commerciali c'è stato un risultato decisamente positivo, come risposta, da parte delle aziende, testimoniato da 1.876 domande di finanziamento pervenute divenendo in breve tempo, come riconosciuto dai Consiglieri firmatari dell'interrogazione, "uno strumento importante per favorire l'ammodernamento, la riqualificazione e lo sviluppo delle imprese commerciali".
Consapevole dell'importanza di questo nuovo strumento di credito per il commercio, la Giunta regionale ha finora stanziato, in poco più di un anno (anche se attraverso i fondi del bilancio 1999, 2000 e 2001 perché la legge è stata approvata a fine anno 1999, quindi c'era già uno stanziamento), una somma complessiva di 92,3 miliardi, la più elevata finora per uno strumento di credito per il commercio in ambito regionale piemontese (una delle più elevate in ambito nazionale). L'Amministrazione regionale è consapevole che, trattandosi di un fondo rotativo, occorrono almeno due anni perch esso, attraverso i rientri, possa raggiungere un sostanziale pareggio. A tale proposito, si fa presente che nel corso dell'anno 2001 sono previsti rientri per circa 3 miliardi, mentre a partire da giugno 2002 sono previsti altri 4 miliardi. Tali somme vanno naturalmente aggiunte ai fondi già stanziati per essere reimpiegate in ulteriori prestiti e finanziamenti.
La somma disponibile attualmente (72,3 miliardi, rientri esclusi) consente finora di finanziare le istanze pervenute fino a marzo 2001 per complessive 1.219 domande. Il fabbisogno del finanziamento per le circa ulteriori 500 domande già istruite e ammesse è stimabile in circa 35 miliardi. L'Amministrazione regionale, consapevole dell'importanza strategica di questo strumento di credito, ha stanziato, in assestamento di bilancio 2001, l'ulteriore somma di 20 miliardi. Detta somma è già stata impegnata e verrà liquidata a Finpiemonte entro dicembre 2001 (è in liquidazione in questi giorni). Con questo ulteriore stanziamento potranno essere finanziate oltre 300 imprese sulle 500 prima citate, ossia le domande pervenute fino a fine giugno 2001.
Sul bilancio pluriennale l'Assessorato al commercio ha inoltre richiesto circa 25 milioni di euro a valere sull'anno 2002, 20 milioni sul 2003 e 15 sul 2004, a favore del fondo rotativo.
Per ovviare almeno in parte a questa temporanea carenza di fondi, che per le domande finora pervenute ammonta a circa 15 miliardi, rientri esclusi, e che è connaturata alla natura stessa del fondo rotativo, la Giunta regionale, su proposta dell'Assessore al commercio, ha approvato un provvedimento di parziale modifica al piano di interventi del fondo. Detto provvedimento ha ricevuto parere favorevole da parte del Consiglio regionale in data 18 ottobre 2001 (da parte della Commissione consiliare).
La data di inizio dell'operatività del nuovo piano è stata stabilita all'1 gennaio 2002 in accordo con Finpiemonte, in quanto occorre modificare e ristampare la nuova modulistica e devono essere variate le convenzioni in essere con gli Istituti di credito. Attualmente, il fondo per il commercio finanzia, in via generale, le imprese al 50% (a tasso zero) della somma ammessa, mentre il restante 50% (a tasso zero) è finanziato dalle banche al tasso convenzionato (Euribor 6 mesi più 1,25%). L'investimento minimo da parte delle aziende deve essere di 30 milioni IVA esclusa. Esiste poi una linea di credito per determinate categorie o investimenti prioritari (nuove imprese di donne e giovani, aziende che, contemporaneamente all'investimento, provvedono ad incrementare l'occupazione, imprese site fuori ob. 2). Questo è uno dei provvedimenti di impegno del cosiddetto "Programma complementare". Tali categorie hanno, quindi, diritto ad un finanziamento a tasso zero del 70% sull'intera somma. Con le modifiche approvate dalla Commissione, concordate e condivise anche dalle organizzazioni di categoria, la soglia minima di investimento sarà elevata da 30 a 48,5 milioni (ovviamente è stata adeguata a 25 mila euro) e verrà ridotta dal 50 al 40% la somma a tasso zero a carico del fondo per gli interventi non prioritari, e dal 70 al 60% la somma a tasso zero per gli interventi prioritari.
Ricordo che i tassi attualmente in vigore non sono tali da portare particolare aggravamento nello spostare il finanziamento dal tasso zero al tasso convenzionato. Il vantaggio dell'impresa commerciale, su questa legge, è quello di avere il credito e di averlo con un meccanismo molto rapido ed efficace. Ragion per cui c'è stato un accoglimento favorevole anche da parte delle organizzazioni di categoria - Confcommercio e Confesercenti in particolare - nel modificare questo meccanismo. E' una modifica che l'Assessore Laratore ha fatto sul fondo rotativo, che ha lo stesso funzionamento.
Il punto 1), lettera b), dell'interrogazione chiede se la Giunta regionale ritiene di integrare il fondo con le risorse che si sono rese disponibili con l'esaurirsi della misura 3.2 (fondo rotativo a favore delle imprese localizzate in ob. 2 prevista dai precedenti documenti di programmazione per l'utilizzo dei fondi europei). In riferimento a tale punto, si precisa quanto segue.
Tali fondi erano, in origine, destinati ad attività produttive manifatturiere (Industria ed Artigianato); permane, pertanto, un vincolo sulla destinazione d'uso di tale risorse. Tali fondi vengono in parte già destinati al fondo rotativo ex legge n. 21/97 (Credito all'Artigianato), ma sono, nell'ambito di tale fondo, destinati alle aziende artigiane di produzione, con esclusione delle attività artigiane di servizi.
Il punto 2) dell'interrogazione chiede se la Giunta regionale non ritenga opportuno attivarsi per estendere la convenzione agli Istituti di credito, al fine di ottenere per le aziende un prefinanziamento a tassi concordati e uguali per tutti gli Istituti. In riferimento a tale punto, si precisa quanto segue.
Già nel maggio scorso l'Amministrazione regionale, al fine di attenuare almeno in parte i disagi creati alle imprese dagli allungamenti dei tempi di erogazione, in ragione del rapporto tra le richieste e la capienza finanziaria del fondo, ha richiesto a Finpiemonte di collaborare per estendere in tal senso la convenzione con gli altri Istituti di credito.
Tale richiesta è stata inviata a tutte le banche convenzionate, che rappresentano pressoché la totalità del sistema creditizio piemontese.
Hanno finora risposto positivamente, in via ufficiale, al 3 dicembre, le seguenti banche: Cassa di Risparmio di Alessandria, Cassa di Risparmio di Savigliano, Banca Sella, Cassa di Risparmio di Asti, Cassa di Risparmio di Genova, Banca Regionale Europea, Biverbanca, Cassa di Risparmio di Bra Cassa di Risparmio di Saluzzo, Monte dei Paschi di Siena, Banca del Piemonte, San Paolo IMI. Attualmente, l'estensione della convenzione è già operativa con le banche citate, mentre, con ragionevole certezza, anche per effetto della concorrenza, probabilmente si aggiungeranno altre banche.
Infatti, aderendo anche le banche maggiori, ad esempio San Paolo IMI, c'è una funzione di trascinamento delle altre banche. Si tenga presente che il prefinanziamento convenzionato avverrà al medesimo tasso del finanziamento già attualmente in essere: Euribor, 6 mesi più 1,25%.
Si ritiene opportuno far presente, in merito alla citazione relativa al finanziamento della legge n. 449/97 (in premessa di interrogazione si richiamavano anche i meccanismi di finanziamento della legge n. 449/97) che lo stanziamento a favore della legge n. 449/97 è stato elevato, nel corso del 2001, da 11,5 miliardi a 28,9 miliardi, con l'approvazione del programma di utilizzo del fondo unico per l'anno 2001. Occorre altresì tenere presente che nei tre giorni di apertura del bando (1/3 febbraio 2001) sono pervenute complessivamente 8.984 domande, per una richiesta complessiva di bonus pari a 64,5 miliardi. In data 23 novembre 2001 le Camere di Commercio del Piemonte hanno terminato l'istruttoria delle domande della prima giornata, relativamente alla legge n. 449/97. Qui ahimé! - la tempistica ha qualche problema poiché l'istruttoria è un po' lenta. Siamo a metà novembre e sono state appena terminate le istruttorie peraltro relative al primo giorno, pertanto anche a livello di Conferenza si sta valutando di trovare altri meccanismi di utilizzo e di istruttoria per le domande relative alla legge n. 449/97 proprio per avere maggiore tempestività. Il 26 novembre 2001 è stata data disposizione a Infocamere di elaborare la concessione. Detta elaborazione è terminata il 29 novembre 2001. Sostanzialmente, abbiamo previsto i finanziamenti. A parte l'importo dell'assestamento che è in erogazione in questi giorni, è previsto, come loro vedranno nel bilancio di previsione 2001 e nel pluriennale 2002/2003 un importo tale da portarci ad un presunto pareggio, in base alle stime che in questo momento sono in grado di fare gli uffici e gli operatori del settore; presunto pareggio nel 2003/2004 al fine di avere il ritorno. E' positivo il fatto che non ci sia più un'attesa all'erogazione del finanziamento, perché con la domanda si raggiunge lo scopo fondamentale del fondo rotativo: creare la condizione per il credito automatico. Questo è importante e vorrei che i colleghi ponessero attenzione. E' ciò che si sta verificando con la legge n. 21, dove, al di là dell'avere un tasso più basso in un momento in cui si ha l'erogazione della quota di fondo rotativo a tasso zero, l'effetto principale avviene con la domanda e con la condizione di prefinanziamento bancario all'Euribor. Questo è il dato più rilevante. Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Marcenaro.



MARCENARO Pietro

Ringrazio l'Assessore Pichetto per la risposta. Naturalmente, da quando è stata presentata l'interrogazione, la discussione sull'assestamento di bilancio è già avvenuta e il fatto che l'assestamento di bilancio preveda 20 miliardi del finanziamento della L.R. n. 28/99 era già stato considerato. Naturalmente, questo era stato considerato insufficiente rispetto alle esigenze manifestate.
E' evidente che tale questione si riproporrà o, meglio, si riproporrebbe se questa Regione fosse dotata di un bilancio e se fosse in grado di discuterlo nei tempi normali. Questo tema diventerà argomento di discussione quando esamineremo il bilancio e non l'esercizio provvisorio forse in tempi meno freddi rispetto a quelli attuali.
Prendiamo atto che sono in corso alcune iniziative che hanno dato qualche risultato, che permane su un punto molto importante perché conferma il nostro giudizio di uno strumento che funziona e che si dimostra importante. Questo si riscontra dalla forte domanda presente, in una situazione in cui il continuo afflusso di domande e il loro incremento dimostra che, pur con tutte le nubi che pesano sulla situazione, c'è ancora una forte spinta di iniziativa, una forte possibilità e potenzialità di sviluppo nei settori più innovativi come in quelli più tradizionali.
Sappiamo che questo è uno strumento che vale per molte piccole iniziative, ma il fatto che permanga ancora, sia per quanto riguarda i tempi, sia per quanto riguarda le possibilità concrete di finanziamento qualcosa come centinaia di aziende per le quali i tempi di attesa sono molto lunghi, rimane un problema rilevante che vogliamo sottolineare e che ci riserviamo di continuare ad affrontare sui diversi punti.
Prendo spunto da questa discussione per ricordare all'Assessore un impegno della Giunta e della maggioranza a presentare una proposta di legge di riforma sul commercio. E' un impegno che avete promesso di assumere mi pare sei o sette volte nel corso degli ultimi mesi. Aspettiamo ancora di vedere i risultati, non dico di un giuramento, ma di un piccolo fioretto.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Marcenaro.
E' inusuale, ma credo si possa permettere all'Assessore Pichetto di esprimere una considerazione in merito.



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al commercio interno ed estero

Per una comunicazione di servizio, in merito alle ultime considerazioni del Consigliere Marcenaro.
Per quanto riguarda la delibera di modifica della L.R. n. 28/99 approvata dalla Giunta regionale, io stesso ho fermato quella scelta perché, a seguito della modifica al Titolo V della Costituzione, è cambiato lo scenario. In settimana c'era addirittura l'accordo con gli uffici competenti di vederci per fare il punto completo e quindi presentarla dopo le feste natalizie, perché riguardo al commercio siamo in una situazione di competenza esclusiva, pertanto i meccanismi vengono un po' modificati. Nei primi giorni di gennaio tale delibera verrà ripresa per alcune correzioni e presentata per l'iter.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Marcenaro.



MARCENARO Pietro

Sono assolutamente convinto che prima delle elezioni provinciali di Vercelli l'Assessore Pichetto provvederà a presentare una bella proposta di legge, e che all'indomani delle elezioni rimetterà nel cassetto; per rimane il fatto che tutti gli impegni sono smentiti.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

La parola al Consigliere Placido sull'ordine dei lavori.



PLACIDO Roberto

Intervengo per chiedere chiarimenti su due questioni.
C'era stato l'impegno del Presidente Cota e del Presidente Ghigo a rispondere ad alcune interpellanze che avevamo presentato (diversi Consiglieri di più Gruppi) in merito all'uso improprio degli uffici regionali rispetto a tesseramenti di partito.
C'era stato un impegno preciso, che non vediamo rispettato: va bene che siamo sotto Natale, comunque non bisogna volersi troppo bene per forza.
Chiedo, rispetto ad un impegno preso, se il Presidente della Giunta intende rispettarlo nella giornata di oggi.
L'altra questione. Praticamente tutta l'opposizione aveva presentato una richiesta di Commissione d'inchiesta consiliare; avevamo comunicato al Presidente Cota la nostra intenzione di avere una risposta nel merito questa mattina non abbiamo né la risposta sull'impegno preso dal Presidente Ghigo di rispondere alle varie interpellanze né la risposta. Comunque, non vediamo né il Presidente Cota né il Presidente Ghigo rispondere alla nostra richiesta di istituire una Commissione d'inchiesta consiliare, ai sensi dell'art. 19, lettera b), dello Statuto regionale.
Sono due questioni, una in particolare, che noi riteniamo molto rilevanti. Seppure in clima natalizio, ci attendiamo e desideriamo avere delle risposte precise.



PRESIDENTE

Mi ha anche chiesto come sono organizzati i lavori prima della pausa natalizia, Consigliere Placido?



PLACIDO Roberto

Questa era la questione; poi, se nell'ambito dell'organizzazione dei lavori sono anche previsti questi due punti, non potrei che esserne felice.
Attendo di saperlo.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Saitta; ne ha facoltà.



SAITTA Antonino

Sempre sull'ordine dei lavori.
Concordo con quanto affermava poco fa il collega Placido. In effetti c'era un impegno; si tratta di questioni importanti, a meno che vogliamo considerare anche l'utilizzo degli uffici pubblici un fatto normale soltanto un peccato veniale, come dice il Presidente Ghigo. Però io intervengo, oltre che per questo, anche per chiedere se il Presidente del Consiglio regionale può fare in modo che oggi ci sia una comunicazione da parte del Presidente Ghigo e dell'Assessore D'Ambrosio in ordine ai risultati della Conferenza delle Regioni, tenutasi sabato a Perugia, che mi pare abbia avuto risultati non positivi per la Regione Piemonte. Infatti l'Assessore D'Ambrosio ha annunciato su Il Giornale l'introduzione del ticket sul Pronto Soccorso. Ha fatto questo annuncio. Si tratta di questioni importanti, oltre alla manovra dell'IRPEF che abbiamo già deliberato. Sarebbe importante che nella giornata di oggi, perché è connesso con l'esercizio provvisorio, il Presidente della Giunta regionale facesse una comunicazione per dirci quali sono gli strumenti che si intendono adottare per colmare le minori entrate che la Regione prevedeva di avere. Si tratta di una questione che non può essere affrontata soltanto dell'Assessore, ma che richiede una disponibilità più ampia da parte della sua maggioranza e una discussione in ambito di Consiglio.
Se il Presidente può calendarizzare, noi abbiamo presentato, come minoranze, un'interpellanza urgente: vorremmo che in questi giorni, prima dell'esercizio provvisorio, se ne potesse discutere.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Di Benedetto.



PRESIDENTE

DI BENEDETTO Alessandro



PRESIDENTE

Mi associo alla richiesta dei colleghi Placido e Saitta. Era stato assicurato l'impegno a rispondere nella seduta odierna sia per quanto riguarda l'uso dei telefoni, sia per quanto riguarda la Commissione d'inchiesta.
Il collega Placido ha giustamente detto: "Siamo a Natale e magari se ne sono dimenticati"; però le promesse, visto che siamo sotto Natale, vanno mantenute, anche perché poi, con l'istituto della confessione, c'è qualche problema. Il collega Saitta mi ricorda che c'è l'assoluzione, però per noi o almeno per me che sono laico, non avendo il diritto della confessione...



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

DI BENEDETTO Alessandro



PRESIDENTE

Tanto poi ci si confessa, però noi vorremmo che ci si confessasse in aula con un risultato rispetto alle interpellanze.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Palma.



PALMA Carmelo

In realtà, intervengo per una puntualizzazione quasi ai fini del verbale, per correggere una cosa detta dal Consigliere Placido, ovviamente in modo involontario: la proposta di costituzione della Commissione d'inchiesta...



(Commenti in aula)



PALMA Carmelo

Peraltro, nel ribadire che è una richiesta del tutto legittima, che i proponenti hanno diritto di vedere iscritta all'o.d.g. in tempi tempestivi volevo che fosse chiaro che né la richiesta di costituzione della Commissione né la richiesta di discussione del provvedimento è stata avanzata da parte del Gruppo Radicale.



PRESIDENTE

Per fare il punto della situazione, prevedo di chiudere la seduta antimeridiana del Consiglio regionale alle ore 13.00, continuando quindi ora con il sindacato ispettivo, per dare modo ai colleghi Consiglieri di assentarsi, visto che alle ore 14.00 è convocata la Giunta delle Elezioni.
Alle ore 15.00 riconvochiamo il Consiglio regionale per la seduta pomeridiana.
Desidero rispondere alle considerazioni svolte da alcuni colleghi.
Intanto, per quanto riguarda l'interrogazione presentata dal Consigliere Saitta, ho avuto modo di conferire con l'Assessore D'Ambrosio il quale ha dato la disponibilità a rispondere in settimana.
Viceversa, per le interrogazioni presentate, sulle quali la Giunta si è presa l'impegno di dare risposta in aula, oggi è presente il Presidente Ghigo; credo che non abbia difficoltà a rispondere sulla prima, quella che il collega Placido ha preventivamente richiesto.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Mellano; ne ha facoltà.



MELLANO Bruno

Approfitto delle sue comunicazioni per fare un'osservazione - non so se è rituale o meno, ma tutto è irrituale questa mattina.
Volevo ricordare che in effetti è convocata la Giunta delle Elezioni per le ore 14.00 di oggi, con un caso nuovo: è la prima volta che la Giunta delle Elezioni si deve occupare della L.R. n. 32/01 relativa all'insindacabilità degli atti e delle parole dei Consiglieri.
Quindi, Presidente, agganciandomi alle sue comunicazioni, ne approfitto per dire che si tratta di una seduta particolarmente importante e significativa. La ringrazio anche di aver spostato la convocazione del Consiglio dalle ore 14.30 alle ore 15.00 per darci il tempo - spero proficuo - di lavorare.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Risposta scritta all'interrogazione n. 824 della Consigliera Manica inerente a "Licenziamenti della Bemberg di Gozzano"


PRESIDENTE

Mi auguro sia sufficiente l'ora che ho lasciato per i lavori della Giunta delle Elezioni.
Continuiamo con l'esame dell'interrogazione n. 824 presentata dalla Consigliera Manica.
L'Assessore Pichetto comunica di avere già provveduto a dare risposta scritta.
Consigliera Manica, può confermare?



MANICA Giuliana

Ritengo di avere già avuto risposta a tale interrogazione in quanto ho ricevuto dall'Assessore Pichetto una risposta scritta in questi giorni.
Grazie.


Argomento: Formazione professionale

Interpellanza n. 875 del Consigliere Contu inerente a "Formazione professionale. Piano corsi 2000/2001. Presunte irregolarità del corso Master in comunicazione pubblica d'impresa" (rinvio)


PRESIDENTE

Passiamo ad esaminare l'interpellanza n. 875, alla quale risponde l'Assessore Pichetto.



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore alla formazione professionale

Mi pare, avendo consegnato il fascicolo intero al collega Contu, che la questione si sia già risolta. La terrei in sospeso per quando arriva il Consigliere Contu, però mi pare che la questione sia già risolta.



PRESIDENTE

Va bene, Assessore, prendiamo nota. Attendiamo che rientri in aula il Consigliere Contu.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Rinvio risposta alle interrogazioni ed interpellanze relative alla situazione dell'indotto FIAT e al sistema economico-produttivo


PRESIDENTE

Passiamo ad esaminare l'interpellanza n. 967, alla quale risponde l'Assessore Pichetto.
Sullo stesso argomento, associo anche l'interpellanza n. 952 presentata dal Consigliere Chiezzi.



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al lavoro

Accorperei le seguenti: n. 846: "Accordo FIAT-Organizzazioni sindacali sugli esuberi a Mirafiori e Rivalta", n. 952 e n. 967: "Esuberi COMAU", n.
1067: "Crisi di molte aziende dell'indotto auto", n. 1070.



PRESIDENTE

Scusi, Assessore Pichetto, la n. 1067 a firma di chi?



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al lavoro

Non lo so.



PRESIDENTE

Allora lo recuperiamo noi.
La n. 1067, poi la n. 1070.



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al lavoro

La n. 1070 "Crisi alla Ficomirrors e alla Wecom", n. 1076: "Situazione occupazionale Flexider", n. 1085: "Cassa integrazione per la Maggiora di Chivasso" e n. 1099: "Crisi industriale alla Ficomirrors di Venaria".



PRESIDENTE

A questo punto, Assessore Pichetto, anche tutte le interrogazioni relative alla chiusura della Legatoria LES di Grugliasco?



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al lavoro

E' un altro reparto, altre motivazioni.
Vorrei precisare che mi pare che l'aula non sia proprio ben disposta per trattare questo, perché, di fatto, ho citato le interrogazioni e le interpellanze legate alla situazione dell'indotto FIAT e al sistema economico-produttivo.



PRESIDENTE

Assessore Pichetto, concordo con lei, le posticipiamo, perché ricordo che alcuni Capigruppo proprio in aula avevano chiesto un dibattito possiamo passare questo termine - un pochino più ampio sulla materia.
Pertanto, lo potremmo fare in una fase successiva.
In assenza di alcuni Consiglieri, chiederei di sospendere l'esame di queste interrogazioni e interpellanze.
Assessore, le chiedo la disponibilità a rispondere all'interrogazione n. 975 del Consigliere Caracciolo, inerente a "Chiusura della Legatoria LES di Grugliasco".



PRESIDENTE

PAPANDREA (fuori microfono)



PRESIDENTE

Sono d'accordo se si fa il dibattito.



PRESIDENTE

Lei vuole sapere quando?



PRESIDENTE

PAPANDREA (fuori microfono)



PRESIDENTE

Sì, perché preferisco che se ne discuta adesso piuttosto che mai.



PRESIDENTE

Credo che se ne possa discutere nel prossimo momento di sindacato ispettivo, presumibilmente in questa settimana, a patto che i suoi colleghi siano in aula. Visto che avevano richiesto di essere presenti e di poter intervenire, mi sembra una sgarbatezza nei loro confronti, data l'importanza dell'argomento. Non essendo presenti, non me la sento, per correttezza, di inserire le risposte alle interrogazioni e interpellanze in materia complessiva.
Le chiedo si soprassedere, collega Papandrea. Mi auguro che in settimana si possa, di fatto, rispondere alla presenza dei richiedenti.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Interrogazione n. 970 del Consigliere Tapparo inerente a "Chiusura stabilimenti senza informazioni durante il periodo estivo"; interrogazione n. 975 del Consigliere Caracciolo inerente a "Chiusura della Legatoria LES di Grugliasco"; interpellanza n. 979 del Consigliere Chiezzi inerente a "Chiusura della Legatoria LES di Grugliasco"


PRESIDENTE

Passiamo ad esaminare le interrogazioni n. 970 e n. 975 e l'interpellanza n. 979.
Risponde l'Assessore Pichetto.



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al lavoro

C'è stata una chiusura brusca dei cancelli.
I Consiglieri interpellanti e interroganti hanno richiesto di conoscere: quale valutazione si dia della repentina chiusura dell'Azienda LES di Grugliasco quali iniziative si intendano intraprendere per tutelare i lavoratori e le imprese esposte.
Le notizie sono molto scarne perché molto dure.
Il Tribunale di Torino con sentenza n. 270/2001 del 14 settembre 2001 ha dichiarato il fallimento della Ditta LES S.r.l.
In data 2 ottobre 2001, presso la Regione Piemonte - Direzione Formazione Professionale Lavoro, è stato siglato un verbale di accordo che prevede il ricorso alla CIGS per 12 mesi a decorrere dal 15 settembre 2001.
Il Curatore fallimentare ha inoltrato al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - Direzione Generale Assistenza e Previdenza Sociale richiesta di concessione CIGS per procedura concorsuale per tutti i lavoratori in forza alla data del fallimento.
Si precisa altresì che qualora sussistano, entro il termine di scadenza del periodo di CIGS, fondate prospettive di continuazione o ripresa dell'attività - qualora, quindi, vi sia una condizione di cessione d'azienda anziché lo smembramento o la cessione in blocco dell'impresa - e di salvaguardia anche parziale dei livelli occupazionali tramite la cessione, a qualunque titolo, dell'azienda o di sue parti, il trattamento straordinario di integrazione salariale può essere prorogato su domanda del Curatore fallimentare.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Risposta scritta all'interpellanza n. 1021 dei Consiglieri Contu e Papandrea inerente a "Licenziamenti alla Villanova S.p.A." e all'interpellanza n. 1006 del Consigliere Chiezzi inerente a "Crisi alla Villanova S.p.A."


PRESIDENTE

Passiamo ad esaminare l'interpellanza n. 1021, alla quale risponde l'Assessore Pichetto.



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al lavoro

Con l'interpellanza n. 1021, Presidente, si deve richiamare l'interpellanza n. 1006. Anche per queste c'è già stata una transazione c'è stata la risposta scritta.


Argomento: Consorzi industriali

Interrogazione n. 1062 del Consigliere Tapparo inerente a "Partecipazione di Alenia al Consorzio per la costruzione dell'aereo da trasporto militare Airbus A400M"; interrogazione n. 1081 del Consigliere Giordano inerente a "Consorzio Airbus militare"


PRESIDENTE

Passiamo ad esaminare congiutamente le interrogazioni n. 1062 e n.
1081, alle quali risponde ancora l'Assessore Pichetto.



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore all'industria

In relazione alle interrogazioni di cui sopra e alle richieste in esse formulate nelle quali si chiede al Presidente della Giunta regionale e all'Assessore competente: quali valutazioni diano in ordine alle possibili scelte del Governo in merito all'accordo Alenia-Airbus A400M e in merito ai possibili effetti negativi, sia sotto il profilo occupazionale che sotto il profilo della perdita di opportunità di crescita e di competitività dell'Alenia e del settore aeronautico, qualora il Governo decidesse di uscire dal Consorzio per il nuovo Airbus se intendano assumere una posizione critica in ordine a decisioni del Governo in materia di politica estera che rischiano di compromettere lo sviluppo dell'industria aerospaziale italiana - in termini di federalismo potremo dichiarare guerra al Governo si possono fornire i seguenti elementi di risposta.
Le principali Aziende presenti sul territorio piemontese operanti nel settore aeronautico spaziale sono la Alenia (Gruppo Finmeccanica) e la FIAT Avio. L'Alenia ha stabilimenti a Torino e Caselle dove nella divisione aeronautica occupa circa 3.000 addetti mentre nella divisione "difesa", con stabilimento solo a Torino, occupa circa 350 addetti. La FIAT Avio occupa nello stabilimento torinese circa 2.000 addetti per la produzione di motori (aerei, elicotteri).
Nell'ambito dell'indotto meccanico si evidenziano alcune imprese torinesi quali la Microtecnica (meccanica di precisione) che produce sistemi di puntamento e occupa circa 630 addetti, la Revelli Metallik S.p.A. (officina meccanica) che svolge anche attività specialistica nel campo degli impianti, macchinari e attrezzature per l'industria aeronautica e spaziale e occupa circa 100 addetti, la Ilmas S.p.A (lavorazioni e costruzioni aeronautiche) con circa 130 addetti; inoltre, va ricordata la Mecaer S.p.A. di Novara che occupa 130 addetti e svolge attività di ricerca, progettazione, costruzione di prodotti dell'industria meccanica in genere ed in particolare per applicazioni nel settore aerospaziale e dei trasporti.
E' proprio in questo comparto che le innovazioni tecnologiche, sia per applicazioni militari che civili, hanno una grandissima rilevanza.
L'industria aerospaziale è, per definizione, un'industria d'avanguardia, e le soluzioni innovative, nei prodotti e processi, hanno una positiva ricaduta su tutti gli altri settori produttivi. Di qui anche il grande ruolo che possono giocare nel settore le istituzioni che operano nel campo della ricerca scientifica: di qui la volontà da parte della Regione di stimolare e favorire un circolo virtuoso tra realtà regionali di primo piano nel campo della ricerca, come il Politecnico, e le strutture produttive nel campo dell'aerospaziale.
Con nuove iniziative nel campo della formazione professionale di secondo livello, come i corsi IFTS e le lauree professionalizzanti, la Regione intende dare un proprio diretto contributo per la qualificazione delle risorse umane, che costituiscono un elemento essenziale in questo settore.
Sempre in tale direzione la Regione ha assunto un forte impegno nella realizzazione del Centro Multifunzionale quale base logistica per la stazione spaziale internazionale partecipando alla nascita della Società Icarus, mediante Finpiemonte, insieme agli altri Enti locali e a Finmeccanica, cui è stato assegnato un cospicuo finanziamento dei fondi strutturali dell'ob. 2 per circa 9 milioni di euro, per la ristrutturazione dell'area Alenia di Corso Marche, con una spesa complessiva di oltre 11 milioni di euro.
La Regione ha quindi aderito alla costituzione della Società Altec che ha il compito di gestire e utilizzare l'infrastruttura, con la funzione di assistere le missioni nello spazio per la messa in opera dei moduli della stazione orbitante realizzati direttamente a Torino.
Non possiamo però trascurare, accanto a questi motivi di soddisfazione le notevoli difficoltà in cui l'intero settore è piombato dopo i tragici fatti dell'11 settembre. La crisi che ha toccato le Compagnie aeree si sta ripercuotendo in modo pesante sugli investimenti e, di conseguenza sull'industria aeronautica e sull'indotto.
L'internazionalizzazione dei mercati, che per questo settore è un dato ormai acquisito e da cui non si può assolutamente prescindere, rischia di trasferire in modo quasi automatico le difficoltà e le tendenze negative in tutti i Paesi, compreso il nostro.
In questo senso, valuto particolarmente positivo il recente accordo sottoscritto fra Italia, Francia, Inghilterra, Germania, Spagna e Svezia relativo alla cooperazione nel campo dei sistemi aerei da combattimento e delle tecnologie di difesa aerea. Sotto il profilo economico, il programma di cooperazione, denominato ETAP (European Technology Acquisition Program) prevede che i sei Paesi investiranno nei prossimi anni 150 milioni di euro mentre altri 50 milioni di euro saranno investiti dal "pool" di imprese che entreranno nel programma e, per quanto concerne l'Italia, l'industria coinvolta è l'Alenia Aerospazio.
Sebbene questo importante programma non sia collegato al progetto Airbus A400M è certamente positivo il clima di cooperazione europea che ha consentito di raggiungere l'accordo.
Riguardo al progetto Airbus A400M, è necessario tenere conto di alcuni elementi tecnici, quali le valutazioni negative espresse dalle autorità militari e le dichiarazioni della stessa Alenia, che considera il progetto in questione "non strategico" sotto il profilo tecnologico-industriale.
Questi dati sono riportati nei documenti Alenia e pubblicati anche dai giornali.
Ciò che si dovrebbe evitare è l'espressione di giudizi circa il maggiore o minore tasso di europeismo, sulla base dell'adesione o della rinuncia a un singolo programma di cooperazione, quando l'Italia è impegnata pienamente nella realizzazione di una comune difesa europea.
La Regione intende comunque sottolineare la necessità che il Governo utilizzi i fondi destinati alle forniture militari per il settore aeronautico in chiave anticiclica, rispetto alla crisi che si registra nel comparto dell'aviazione civile. Il già ricordato progetto ETAP sembra andare proprio in questa direzione.
Gli investimenti in questi settori "strategici" hanno proprio la funzione di intervento pubblico anticiclico rispetto a "trend" che l'economia di mercato ha in determinati momenti. Il crollo delle commesse aeree, comunque dell'utilizzo del settore aereo, anche dei consumi e sicuramente delle commesse sul settore, che si è avuto in questi ultimi mesi, ci porta a chiedere che il Governo continui ad investire questi fondi nel più grande progetto militare, se non nel progetto A400M, ritenendolo non assolutamente legato a un tasso di europeismo. Verrebbe da dire che l'Inghilterra, che non ha aderito all'euro, è addirittura fuori dall'Europa.
La Regione assicura il massimo impegno, negli ambiti di propria competenza, per concorrere e creare le condizioni attraverso cui anche il Piemonte possa continuare ad essere parte di un'industria aeronautica d'avanguardia a livello mondiale.
Mi pare - e concludo - che la decisione la stiano prendendo in questi giorni (dovrebbe essere presa oggi o domani). Se non erro, è all'o.d.g.
anche del Consiglio dei Ministri.
Le conclusioni che ho tratto, almeno per quello che è il riflesso sull'industria della nostra realtà, al di là delle valutazioni più ampie a livello nazionale, e sentendo altresì Alenia Aeronautica, è che i riflessi su Torino di una scelta sull'A400M non ci sarebbero, o sarebbero minimi mentre la scelta più importante è relativa al Consorzio, quella dei sei Paesi, che invece investirebbe, in modo puntuale, le produzioni che avvengono sia su FIAT Avio, sia su Alenia Aerospazio.



PRESIDENTE

La ringrazio, Assessore Pichetto.
La parola al Consigliere Giordano.



GIORDANO Costantino

Grazie, Presidente.
Intervengo soltanto per rendermi conto se ho ben capito. Mi pare di comprendere che l'Alenia non era interessata a questo progetto, e, di conseguenza, non vi è alcuna ripercussione negativa in merito, mentre siamo interessati al famoso progetto in cui sono coinvolti sette o otto Paesi.
Chiedo di avere la copia della risposta.



PRESIDENTE

La seduta consiliare pomeridiana è convocata alle ore 15.00, mentre ricordo che alle ore 14.00 è convocata in Sala Morando la Giunta delle Elezioni.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 12.50)



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