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Dettaglio seduta n.131 del 25/09/01 - Legislatura n. VII - Sedute dal 16 aprile 2000 al 2 aprile 2005

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE COTA


Argomento:

Approvazione verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

La seduta è aperta.
In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Approvazione verbali precedenti sedute" non essendovi osservazioni, il processo verbale dell'adunanza consiliare del 18 luglio 2001 si intende approvato.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Angeleri, Bussola, Caramella D'Ambrosio, Ghigo, Marengo, Pozzo, Racchelli, Ronzani e Scanderebech.


Argomento: Diritto allo studio - Assistenza scolastica

Rinvio in Commissione del disegno di legge n. 252 "Modifiche Ed integrazioni alla legge regionale 29 aprile 1985, n. 49 (Diritto allo studio - Modalità per l'esercizio delle funzioni di assistenza scolastica attribuite ai Comuni a norma dell'art. 45 del DPR 24 luglio 1977, n. 616 ed attuazione di progetti regionali)" - richiamato in aula ai sensi dell'art. 34 del Regolamento, e delle proposte di legge n. 229, n. 146, n. 180, n. 184 e n. 288 relative al diritto allo studio Ritiro delle richieste di iscrizione di nuovi punti e di inversione di punti all'o.d.g.


PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Contu; ne ha facoltà.



CONTU Mario

Presidente, le chiedo se formalmente la seduta è aperta.



PRESIDENTE

La seduta è formalmente aperta.



CONTU Mario

In base al Regolamento, dovremmo riprendere dal punto in cui si è interrotto, quando è mancato il numero legale in occasione di una richiesta di iscrizione all'o.d.g. di un nuovo punto. Quindi, dovrebbe mettere ai voti tale proposta. Siamo nella fase di votazione e dovremmo tornare...



PRESIDENTE

No, Consigliere Contu. Si tratta di una nuova seduta e, pertanto, le richieste di inserimento di punti all'o.d.g. all'inizio della nuova seduta vanno tutte riformulate.



(Intervento fuori microfono del Consigliere Contu)



PRESIDENTE

Sono sicuro di aver dato questa interpretazione. Penso di non avere sbagliato e questa è l'interpretazione che è sempre stata data.
Sul mio banco ci sono diverse richieste di inserimento di nuovi punti all'o.d.g. e, poi, di inversione di punti all'o.d.g.
Chiedo se sulle richieste di inserimento vuole intervenire per fare qualche comunicazione all'aula.
Prego, Consigliere Contu.



CONTU Mario

Intanto credo che sia doveroso informare l'aula.
Presidente, mi rivolgo a lei. Credo che lei debba una spiegazione all'aula perché questo Consiglio era convocato questa mattina alle ore 10.00.
C'è stato un primo rinvio, poi c'è stato l'annullamento della seduta mattutina e si è ripreso in ritardo rispetto al tempo stabilito.
Credo che competa al Presidente rendere note le ragioni e, poi, sul merito della sua comunicazione all'aula, che ricostruisce anche l'ambito di discussione che si è sviluppato in Conferenza dei Capigruppo, si apra visto che questa è una nuova seduta, il dibattito.



PRESIDENTE

Ritengo giusto riferire quello che è successo in Conferenza dei Capigruppo perché il Consiglio regionale era già convocato questa mattina: proverò a fare una sintesi.
Ho convocato la Conferenza dei Capigruppo perché nello svolgimento dei lavori del Consiglio regionale si era verificata un'anomalia, una patologia. Cioè, era stata posta una serie di questioni di inserimento di nuovi punti all'o.d.g. e di inversione dell'o.d.g. che stavano paralizzando l'attività del Consiglio. Nel senso che, soprattutto alla luce del Regolamento oggi in vigore, era impossibile giungere alla discussione del punto 5) all'o.d.g., cioè del primo dei provvedimenti relativi al buono scuola.
In conseguenza di questa situazione di stallo, ho ritenuto di dover convocare una riunione dei Capigruppo, dove si è cercato di superare il problema e di arrivare ad un percorso per poter finalmente discutere nel merito il primo provvedimento sui buoni scuola, che è il disegno di legge della Giunta.
Ora, si è svolta una lunga riunione dei Capigruppo e spero che si sia individuato un percorso. Dico "spero" perché, ovviamente, questo è rimesso al buon senso di tutti i Consiglieri regionali, perché il Consiglio regionale non può e non deve essere bloccato nello svolgimento dei suoi lavori.
C'è l'esigenza di superare questo ostacolo. C'è l'esigenza di arrivare ad una discussione nel merito del provvedimento sui buoni scuola, anche con i necessari e dovuti ulteriori approfondimenti che il dibattito politico dovesse richiedere.
Di più non dico, perché lo lascio dire ai Consiglieri regionali alla cui sensibilità mi appello.
Chiedo che vengano comunque rimosse le richieste di inserimento di nuovi punti all'o.d.g. e le richieste di inversione di punti all'o.d.g.
che sono l'ostacolo con il quale noi ci siamo dovuti misurare nella giornata di ieri e nella giornata di oggi.
La parola al Consigliere Contu.



CONTU Mario

Presidente, credo che sia doveroso fare un po' di chiarezza sulla comunicazione da lei svolta. Intanto, vanno precisati i termini.
Il Regolamento prevede la possibilità di richiamare in aula un disegno di legge trascorsi 90 giorni su richiesta del primo firmatario.
Allora, tutto questo si è verificato per quanto concerne il disegno di legge del centrodestra con un piccolo particolare, Presidente.
L'accordo raggiunto in Commissione - si era già arrivati al primo articolo e alla lettura dei testi, quindi si tentava una comparazione dei vari testi di legge presentati - poneva tutti i provvedimenti sullo stesso piano di dignità. Il 7 agosto, il Presidente Ghigo - probabilmente è stata una decisione assunta a caldo, giustificata dall'alta temperatura di quel periodo - forza la mano e vìola, perché di questo si è trattato, l'accordo ed il percorso iniziato in Commissione e "chiama" il provvedimento in aula.
Vorrei restituire la verità rispetto ai fatti che si sono verificati.
E' evidente...



PRESIDENTE

Consigliere Contu, la invito a concludere l'intervento.



CONTU Mario

Presidente, sulle comunicazioni ho a disposizione due minuti.
Chiedo di recuperare il tempo che lei, Presidente, mi ha sottratto interrompendomi.



PRESIDENTE

Ha a disposizione trenta secondi.



CONTU Mario

Siamo arrivati all'aula e il Presidente Ghigo si è assunto la grossa responsabilità di paralizzarne i lavori. A lui e solo a lui va la responsabilità della situazione di stallo intervenuta quando si è interrotto il percorso in Commissione.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Brigandì.



BRIGANDI' Matteo

Signor Presidente, voglio contestare sommessamente, ma fermamente, quanto è stato esposto dal Consigliere Contu.
Questo provvedimento è in Commissione da aprile. Il Presidente della Commissione ha proposto - e ciò è stato rifiutato con sdegno - che ci fosse un comitato ristretto che risolvesse le esigenze prospettate dalla minoranza.
E' evidente che, a questo punto, ha ragione il Consigliere Tapparo in riferimento alla valutazione di carattere giuridico che ha formulato ieri nel senso che qualsiasi ipotesi interpretativa, per risolvere l'istanza presentata dal Consigliere Deorsola, deve essere in coerenza con l'ipotesi di funzionamento del Consiglio regionale.
Quindi, evidentemente è possibile, secondo me, ex autoritate principis, che il Presidente sgombri il campo da queste situazioni che non permettono al Consiglio di funzionare.
Detto questo, rinnovo l'invito, con il quale concordo, al Consigliere Contu di ritirare le sue istanze, che inibiscono assolutamente al Consiglio un qualsiasi funzionamento. Oltre l'invito, se così non fosse, quando lei ritenga - secondo me, questo tempo è maturo - di rinviare tutto in Commissione Regolamento per poi decidere in coerenza.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Tapparo.



TAPPARO Giancarlo

Oggi nella riunione dei Capigruppo è emersa la consapevolezza che un ritorno in Commissione può essere saggio ed utile - magari un breve ritorno di sistemazione e di assestamento.
Dove verte il confronto oggi? E il confronto in Commissione deve essere fatto dopo l'incardinamento del provvedimento in aula, ad esempio, con la relazione Leo, oppure questo incardinamento viene dopo la prosecuzione del lavoro in Commissione? E' chiaro che questo è un punto estremamente delicato e politico.
Io avevo proposto un certo tipo di soluzione, che ora avanzo in una forma differenziata, ma che credo possa essere efficace tenendo conto dell'impegno d'onore che si è assunto il Consigliere Contu, dopo il ritorno dai lavori di Commissione, a non ripresentare più le duecentotrenta richieste di inserimento all'o.d.g.: quella che lei dichiari sostanzialmente il punto all'o.d.g., cioè il trattamento del provvedimento sul buono scuola, evidenziando che ci sono tre provvedimenti richiamati e che su questi si apra un breve confronto, magari con una breve illustrazione degli stessi, sino a determinare qual è il provvedimento che deve andare in discussione.
Sancito questo incardinamento, ma non c'è la relazione dell'Assessore, si va in Commissione; fatte salve le prerogative dell'art. 63 del Regolamento si procede.
Credo che questa possa essere una mediazione abbastanza accettabile.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Manica.



MANICA Giuliana

Penso che siamo giunti ad un passaggio delicato dei nostri lavori.
Siamo arrivati questa mattina ad una riunione dei Capigruppo dove sostanzialmente, prendendo atto dell'estrema complessità e dell'estrema importanza della discussione di questo provvedimento, che non coinvolge solo quest'aula, ma sempre di più sta coinvolgendo la società piemontese abbiamo ritenuto, in seguito ad una riunione delle forze di opposizione, di avanzare una proposta che consentisse il confronto delle diverse posizioni e la possibilità del suo svolgimento e della ripresa dell'assunzione in pieno di un lavoro in questa direzione. E' un lavoro che è stato impedito nel momento in cui c'è stato un richiamo in aula quale quello che abbiamo più volte ricordato; quindi, la situazione è diventata ingestibile, dal punto di vista delle relazioni d'aula, tra maggioranza e minoranza, ma soprattutto impossibile da gestire nel merito del confronto di cinque proposte di legge.
Facendoci carico di questo, abbiamo avanzato una proposta precisa al Presidente del Consiglio e alla Conferenza dei Capigruppo: noi avremmo ritirato o non più presentato qualsiasi richiesta di inserimento di nuovi punti all'o.d.g., arrivando sostanzialmente, con questo atto, a garantire l'esame del provvedimento sui buoni scuola.
Com'è noto, l'inserimento di nuovi punti all'o.d.g. è materia molto vasta che può determinare l'impossibilità di arrivare alla discussione di un provvedimento in qualsiasi modo e in qualsiasi forma, in aula o in Commissione.
L'assunzione di questa scelta consentirebbe di produrre un'accelerazione con il risultato che, se venisse convocata una Commissione, questa - noi lo abbiamo detto alla Conferenza dei Capigruppo - potrebbe essere riunita anche domani mattina. Non ci interessa cavalcare la piazza della manifestazione degli studenti di domani in concomitanza con il Consiglio convocato. Eravamo pronti, ritirando immediatamente tutte le richieste di iscrizione di nuovi punti all'o.d.g., a cominciare la Commissione domani mattina. Questo avrebbe consentito di lavorare per l'intera prossima settimana, in cui non erano neanche previste delle sedute di Consiglio quindi con una facilitazione.
L'inserimento della relazione diventa un fatto complesso, Presidente perché lei sa che le relazioni, se si devono fare, dovrebbero riguardare tutti i provvedimenti. Il far vivere l'art. 63, cioè quello delle pregiudiziali, implica una complicazione regolamentare. Io sono per rilanciare qui la proposta che abbiamo già fatto perché mi sembra che ci possa portare ad una soluzione accettabile.
Ripeto: siamo pronti a cominciare i lavori della Commissione alle ore 9.00 di domani mattina.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cattaneo.



CATTANEO Valerio

Intervengo semplicemente per chiedere al Presidente del Consiglio una sospensione di cinque minuti.



PRESIDENTE

Accordata.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 15.59 riprende alle ore 16.10)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Contu; ne ha facoltà.



CONTU Mario

Comprendo, dalle discussioni informali che abbiamo avuto in aula, che siamo in presenza di un fatto nuovo. Mi sembra che ci sia la volontà da parte di tutti di porre tutti i provvedimenti, compreso il disegno di legge della maggioranza, sullo stesso piano. Mi pare inoltre di comprendere che ci sia una volontà da parte di tutti di riportare tutti i testi in Commissione, insieme a quello che ha come primo firmatario Rifondazione Comunista, ma sottoscritto anche dai Verdi, dai Comunisti Italiani, dallo SDI ed altri. E' così, Presidente? Stante questo fatto nuovo, vorrei però precisare nei termini, per correttezza, Presidente, che, interrotti i lavori d'aula, si inizia il percorso della Commissione, perché su questo ci deve essere estrema chiarezza.
Di fronte a questa eventualità, la nostra disponibilità è quella di ritirare le duecentotrentacinque richieste di inserimento di nuovi punti all'o.d.g. e le ottanta richieste di inversione dei punti all'o.d.g. Ci sembra che questo possa sbloccare una situazione di stallo, nella quale non ci siamo di certo voluti mettere noi, ma in cui siamo stati costretti.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Manica.



MANICA Giuliana

Sarò molto breve, Presidente.
Avevo concluso l'intervento precedente esorbitando in termini di tempo rispetto ai due minuti consentiti, cosa di cui mi scuso. Li recupero rapidamente adesso.
Noi - l'avevo detto prima - esprimiamo soddisfazione per un percorso che possa portare l'intero Consiglio regionale e la comunità piemontese ad una discussione vera, reale e di merito sulle proposte di legge rispetto ad una questione di grande importanza. Penso che questa sia la cosa migliore che possiamo fare nei confronti dei giovani che saranno qui domani, di quelli che sono stati qui per tanti giorni: un grande atto di responsabilità è la migliore risposta che possiamo dare loro.
Pertanto, esprimendo la soddisfazione per un'illustrazione da parte del Presidente del Consiglio dell'iter cui noi siamo giunti, che consenta di ritornare in Commissione - dissi prima - già da domani mattina, considero ritirati tutti gli atti presentati dal Gruppo dei Democratici di Sinistra a questa Presidenza (inserimento nuovi punti all'o.d.g. e richieste di inversione).



PRESIDENTE

Prendo atto delle dichiarazioni del Consigliere Contu e della Consigliera Manica, a nome anche dei rispettivi Gruppi e degli altri Consiglieri firmatari delle richieste di inserimento di punti all'o.d.g. e delle richieste di inversione dell'o.d.g.
Siamo ora al punto 5) dell'o.d.g. che prevede l'esame del disegno di legge n. 252.
Ho raccolto la disponibilità, la volontà da parte dei Gruppi di un approfondimento nel merito di questo disegno di legge e anche degli altri che sono stati richiamati in aula dai proponenti, e chiedo se in questo senso qualcuno vuole intervenire.
Prego, Consigliere Cattaneo, prenda pure la parola.



CATTANEO Valerio

Indubbiamente, l'atto di responsabilità che interrompe un'attività che aveva di fatto immobilizzato i lavori del Consiglio regionale, quindi il ritiro formale e sostanziale da parte del Gruppo di Rifondazione Comunista e da parte del Gruppo dei Democratici di Sinistra sia delle nuove iscrizioni di punti all'o.d.g., sia dell'inversione dei punti all'o.d.g.
rappresenta un fatto nuovo che costituisce, per noi della maggioranza, ma credo per tutto il Consiglio regionale, un momento di riflessione che deve anche porci nella condizione di riflettere sull'utilità di un ritorno in Commissione per confrontarci sul merito.
Noi, sostanzialmente, a fronte delle risultanze del lavoro e del confronto che vi è stato nelle due Conferenze dei Capigruppo di oggi, quella mattutina e quella delle ore 14.30, siamo d'accordo a ritornare in Commissione, precisando una valutazione ed un impegno, che per noi deve essere chiaro e preso da tutti in quest'aula: non ci facciamo "rimandare" in Commissione dopo aver richiamato in aula il giorno 7, formalmente dal Presidente Ghigo, ma da questa maggioranza, il provvedimento, ma proprio perché vediamo nelle aperture da parte dei colleghi della minoranza una volontà di confrontarci finalmente sul merito. Crediamo che questa possa essere una scelta utile.
Chiediamo un impegno, quando il Presidente riterrà, quindi dopo la relazione del Presidente della Commissione; mi sembra che sia questa la strada individuata, ma adesso il Presidente vorrà certamente chiarire.
Chiediamo un rinvio in Commissione ad una condizione, Presidente Manica e colleghi dell'opposizione, la stessa che avevamo posto nella Conferenza dei Capigruppo: un contingentamento dei tempi. Di conseguenza, il ritorno in Commissione, per quanto ci riguarda, deve essere formulato con l'impegno preciso di esaurire i lavori della stessa entro venerdì 5 ottobre - e voi capite che se cominciamo domani, tolti il sabato e la domenica, ci possono essere ben otto giorni di lavori della Commissione - e ritrovarci qui in aula martedì 9 ottobre con il provvedimento.
Questa è una condizione temporale che deve essere parte integrante e quindi, in un certo senso, optional della decisione del Consiglio regionale di ritornare in Commissione, perché così certamente possiamo avere un'ulteriore conferma - ma ne siamo certi - che la proposta dell'opposizione è veramente una proposta seria, che esterna la volontà reale di confrontarci sul merito.



PRESIDENTE

Ricordo ai colleghi che la fissazione di un termine è obbligatoria, ai sensi dell'art. 34, comma 5, del Regolamento. Quindi, nel prendere atto del ritorno in Commissione, è ovvio che l'aula deve esprimersi o comunque acconsentire su questa proposta, ovvero di terminare i lavori della Commissione entro venerdì 5 ottobre.
Ha chiesto la parola il Consigliere Brigandì; ne ha facoltà.



BRIGANDI' Matteo

Volevo fare alcune precisazioni.
Innanzitutto, do la completa disponibilità del Presidente Rossi, che è qui presente, a convocare la Commissione quando lo si riterrà opportuno, nel numero di volte necessario per sviscerare ogni tipo di problema.
Resta inteso - a me pare superfluo dirlo, però in tema di chiarezze è opportuno che ce lo diciamo tutti quanti, c'è tutta la minoranza presente che quando si tornerà in aula, non si può avere un impegno scritto, non si può votare, ma c'è un impegno di parola, quindi un impegno morale da parte di tutta la minoranza a non presentare il tipo di posposizioni che oggi vengono ritirate.
Restano ovviamente salve tutte le preliminari, cioè si discuterà nel merito di questo provvedimento, però per quanto riguarda quelle che oggi vengono ritirate, eccezioni di questo tipo, ci deve essere l'impegno - chi tace acconsente - a che queste non vengano ripresentate il giorno 9 ottobre quando si riprenderà la discussione di questo provvedimento in aula. Questo per amore di chiarezza.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Contu.



CONTU Mario

Non vorrei, Presidente, che la nostra discussione si fermasse a delle date.
La disponibilità ad esaminare in Commissione tutti i provvedimenti viene incontro ad una richiesta forte, portata avanti dalle minoranze, perché noi al confronto non ci sottraiamo, lo abbiamo dimostrato nel percorso sin qui svolto.
Vorrei però darle un suggerimento, Presidente. Dato che la questione dei referendum è fatto assolutamente sconosciuto (io capisco la volontà del centrodestra di renderlo insignificante) e che stiamo caratterizzando tutta la prossima settimana - è evidente - per questo lavoro di Commissione che sottrae l'impegno dei Consiglieri anche in relazione alla scadenza referendaria, io chiederei alla maggioranza di valutare con attenzione che un giorno in più o un giorno in meno non cambia assolutamente nulla.
Credo che dieci o quindici giorni aiutino tutti, precisando però che è evidente che si riporta il Consiglio regionale ad una situazione di ordinarietà, anche perché attendono molti provvedimenti urgenti che non riguardano 20 mila famiglie, quelle che sono destinatarie di quel disegno di legge, ma riguardano centinaia di migliaia di cittadini in questa Regione.
E' chiaro che cerchiamo di riportare i lavori del Consiglio regionale al ruolo che loro compete e per il quale siamo stati chiamati a lavorare.
La proposta è quindi: prendiamoci il tempo necessario in Commissione stando in quel margine di dieci-quindici giorni, che possono consentire di abbreviare anche il lavoro d'aula.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Galasso.



GALASSO Ennio

Presidente, convengo con le precisazioni dei colleghi Cattaneo e Brigandì.
Aggiungo anche che, al senso di responsabilità annunciato da parte dell'opposizione, dobbiamo aggiungere soprattutto il nostro senso di responsabilità, perché abbiamo anche fatto risparmiare all'opposizione l'esame delle loro richieste di inserimento di nuovi punti all'o.d.g., che vanno da quello proposto dal comunista Chiezzi sulla realtà dei canili in Regione a quella dei diessini che propongono una gita sociale a Predappio.
Questo per dire qual era l'ambito su cui ci muovevamo.



(Commenti dei Consiglieri del Gruppo DS)



GALASSO Ennio

E' una richiesta che reca le vostre firme.



(Commenti fuori microfono del Consigliere Marcenaro)



GALASSO Ennio

Puoi interrompermi. Prego.



GALASSO Ennio

MARCENARO Pietro (fuori microfono)



GALASSO Ennio

Era una proposta del tuo ex collega Mancuso!



GALASSO Ennio

Scusate, ma io leggo "si richiede l'inserimento all'o.d.g. del seguente nuovo punto: 'Gita sociale a Predappio'". Questo io leggo!



GALASSO Ennio

MARCENARO Pietro (fuori microfono)



GALASSO Ennio

Certo, ma organizzata da Alleanza Nazionale!



GALASSO Ennio

MANICA Giuliana (fuori microfono)



GALASSO Ennio

Dovresti essere contento. Era una proposta di Mancuso!



PRESIDENTE

Colleghi, per favore.



GALASSO Ennio

Voglio evidenziare - e questo clamore ne è una sottolineatura eloquente qual era la dimensione su cui dovevate misurarvi.
Detto questo, ribadisco l'opportunità del ritorno in Commissione, che comunque dovrà licenziare il disegno di legge entro il 5 ottobre.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Galasso.



GALASSO Ennio

Ancora una cosa e chiudo.
Debbo aggiungere che comunque questa apertura non deve essere colta come un momento per realizzare eventuali espedienti di un'interpretazione esasperante o di un'utilizzazione esasperante del Regolamento.
Noi vogliamo legiferare: questo è il principio assoluto, e convengo con il Consigliere Contu che ci sono altri provvedimenti su cui dovremo misurarci.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Deorsola.



DEORSOLA Sergio

Finalmente il confronto si sposta sul merito: lo accolgo con soddisfazione.
Mi auguro che il lavoro in Commissione serva per verificare le reciproche posizioni e che da martedì 9 ottobre - se ho inteso il giorno di ritorno all'attenzione dell'aula del provvedimento - ci possa essere un proficuo lavoro affinché anche la nostra Regione possa dotarsi di questo strumento legislativo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Marcenaro.



MARCENARO Pietro

Mi verrebbe da dire, dopo l'intervento del collega Galasso, che ritiriamo tutte le richieste di iscrizione di nuovi punti all'o.d.g. meno quella che riguarda la gita sociale a Predappio, però per il momento possiamo soprassedere.
Noi facciamo questa apertura alla maggioranza. Stiamo conducendo una battaglia di opposizione seria, cerchiamo di costruire un momento di confronto, di discussione nel merito, riportando la discussione là dove doveva stare.
Naturalmente torneremo in aula. La maggioranza ha proposto di fissare un termine: personalmente, non ho obiezioni al termine proposto. Penso che altra cosa sia, signor Presidente, la fissazione dell'o.d.g. dell'aula che apposita riunione dei Capigruppo fisserà come ordinariamente è prassi nella nostra attività.
Tutto questo è importante, ma siccome la cosa più importante su questo provvedimento è il merito, è la sostanza, sono i contenuti, dobbiamo impegnarci per cercare di comprendere le ragioni di un'opposizione che ha sul tema dei contenuti la sua questione fondamentale. Certo, molto importanti sono le procedure, ma per determinare quale sarà il nostro atteggiamento è molto importante che su questo punto che riguarda i contenuti ci sia un lavoro su una questione che è oggetto di attenzione da tante parti della società piemontese che fino adesso ha prevalentemente diviso la nostra discussione, ma che potrebbe diventare anche l'occasione per fare da questo punto di vista un passo in avanti.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Marcenaro.



MARCENARO Pietro

Ancora due parole e ho finito.
Non posso negare che consideriamo questo esito come un risultato che riconosce le ragioni dell'opposizione che abbiamo condotto.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Tapparo.



TAPPARO Giancarlo

Spero che l'Assessore Leo non stia dettando il suo intervento alla stampa visto che gli abbiamo impedito di farlo in aula.



(Commenti fuori microfono dell'Assessore Leo)



PRESIDENTE

Non si può reprimere l'Assessore Leo: è molto, molto difficile.



(Commenti ironici da parte di tutta l'aula)



TAPPARO Giancarlo

Presidente e colleghi, credo che si sia giunti ad un punto di equilibrio faticoso, ma accettabile. Questo nulla toglie che sull'argomento, vista la delicatezza, ci sia uno scontro duro, aspro ed evidentemente anche faticoso, ma che dia a quest'aula la possibilità di non vedere applicata dal Presidente Cota un'eventuale ghigliottina, che sicuramente si sarebbe determinata se si fosse proceduto con una forma di ostruzionismo che, senz'altro, avrebbe creato un precedente spiacevole per quest'aula.
Abbiamo scelto di ritornare in aula, ma questo non significa che l'intero provvedimento possa uscirne in modo pieno, perché si fissa un termine preciso e rigido: il 5 ottobre. Questo significa anche - mi rivolgo al Presidente Rossi - che noi dobbiamo lavorare certamente con impegno, ma non che dobbiamo lavorare quattordici ore al giorno, sabati e domeniche comprese: lavoriamo serenamente, normalmente e là dove arriviamo...



(Voce fuori microfono: "Eccezione per la messa della domenica e la partita del pomeriggio!")



TAPPARO Giancarlo

Chiedo quindi al Presidente Rossi di gestire la Commissione nei tempi e con l'equilibrio con il quale abbiamo lavorato, per trovare un punto d'accordo, senza fare delle forzature eccessive sui tempi.



PRESIDENTE

Ricordo che è previsto l'intervento di un Consigliere per ciascun Gruppo.
La parola al Consigliere Moriconi.



MORICONI Enrico

Credo che il ritorno in Commissione risponda ad una logica legislativa corretta, che noi abbiamo chiesto congiuntamente ad altri Gruppi della minoranza fin da quando si è verificato l'incidente di percorso di questa legge che è stata - come si è detto - "scaraventata" in aula dalla Commissione.
Credo che anche questo risponda alla logica di non dare una veste di superiorità ad un disegno di legge rispetto ad altri che sono stati presentati sullo stesso tema; credo che tutti abbiano almeno il diritto di essere valutati in maniera oggettiva, anche se le proposte della maggioranza hanno sempre un sostegno superiore.
Mi sembra altrettanto giusto che sia individuato un luogo istituzionalmente corretto, qual è quello della Commissione, per valutare e confrontare i diversi testi di legge e scegliere quello che servirà come base per la discussione in aula.
A questo proposito, anche se si è parlato di date, credo che sia da valutare l'opzione tra il chiudere la Commissione il 5 ottobre o chiuderla l'8: potremmo anche prenderci dei tempi un po' meno rigidi, nel senso che sappiamo bene che c'è un impegno per il Consiglio del 9, però potremmo ancora utilizzare la giornata di lunedì 8.
Credo che questo sgomberi il campo da equivoci e consenta di iniziare la discussione sul merito, affrontando tematiche che saranno notevoli perché le visioni su questo argomento sono diametralmente opposte.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Saitta.



SAITTA Antonino

Anch'io mi aggiungo al coro di soddisfazione, ma non posso non far rilevare, ad esempio al collega Galasso, oppure al collega Capogruppo di Forza Italia, che la soluzione alla quale stiamo arrivando oggi sia stata a suo tempo suggerita quando la maggioranza decise di andare direttamente in aula. Sia in Commissione, sia nella riunione dei Capigruppo, avevo rilevato l'inopportunità della decisione presa (lo dico perché resti agli atti) avevo detto: "Guardate che le questioni politiche vanno affrontate politicamente, non è soltanto un problema di rapporti di forze".
Arriviamo dunque al suggerimento che avevo dato: si va in Commissione e finalmente si entra nel merito. Lo constato con soddisfazione.
Credo che il lavoro che dovrà compiere la Commissione entro il giorno 9 sia un lavoro utile, di approfondimento serio sul contenuto e mi pare che a questo punto, esistano le condizioni per poterlo fare.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Mellano.



MELLANO Bruno

Non volevo intervenire, ma mi vedo costretto in qualche modo come singolo Consigliere che ha vissuto queste giornate - come ho avuto occasione di dire - un po' surreali e che continua a vedere, grazie ad un'iniziativa del centrosinistra, che non ho condiviso, quest'aula esautorata dal dibattito politico.
Presidente, quest'aula è stata occasione - come avviene anche in questo momento - di conferenze stampa ai lati dell'emiciclo, nell'ordine dei Consiglieri Saitta, Leo, Contu, Galasso... Lo rilevo perché, se il problema è questo, davvero quest'aula in questi giorni ha rischiato il ridicolo oltre che il tragico.
A mio parere, abbiamo davvero vissuto dei momenti molto poco edificanti anche per i ragazzi che hanno assistito alle nostre sedute. Abbiamo avuto momenti difficili e non riesco a capire i richiami che sono stati fatti alla responsabilità dei singoli Gruppi. A me sembra che ci siano stati momenti di irresponsabilità collettiva. Forse, l'unico momento di barlume di responsabilità l'ha avuta il Presidente Cota quando, ad un certo punto ha respinto le richieste della maggioranza che proponevano di fare una forzatura del Regolamento di fronte ad un'obiettiva difficoltà dei lavori di quest'aula, di cui è responsabile unicamente chi ha portato il dibattito a quei punti.
Però, se dobbiamo ritornare ad un lavoro normale, facciamolo con la disponibilità di tutti e riconducendo quest'aula al suo ambito di attività e non ad un'aula di conferenze stampa; davvero abbiamo avuto il momento in cui quest'aula non ha discusso dei problemi, i quali sono stati discussi fuori, sui giornali e abbiamo avuto la difficoltà di affrontare qui gli argomenti che erano in discussione.
Chiedo dunque un intervento in questo senso.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Condivido le ultime osservazioni del collega Mellano: sarebbe sempre bene che l'aula diventasse il centro del nostro confronto politico; purtroppo non solo in questa occasione, vediamo che non sempre è così.
Il ritorno in Commissione è un fatto positivo, perché si torna alla sede propria di un confronto che, non per responsabilità dell'opposizione, ma per volontà del Presidente Ghigo, era stato interrotto.
Sono quindi contento di poter tornare a discutere questi provvedimenti in Commissione. Grazie.



PRESIDENTE

Se l'aula acconsente, porrei in votazione la proposta di rinvio in Commissione, ai sensi dell'art. 34, comma 5, del Regolamento, dei provvedimenti relativi al diritto allo studio.
Ha chiesto la parola il Consigliere Cattaneo; ne ha facoltà.



CATTANEO Valerio

Certamente condivido la scelta del Presidente di porre in votazione il rinvio in Commissione. Ribadisco, intervenendo sull'ordine dei lavori l'impegno del 5 e del 9 ottobre. Quindi, signor Presidente, le chiedo di formulare un documento...



PRESIDENTE

Non c'è un documento; se permette, c'è il Regolamento. Questo Regolamento è deprecabile per certi aspetti, ma in questo caso è preciso.
L'art. 34, al comma 5, stabilisce che, in caso di ritorno in Commissione l'aula è obbligata a fissare un termine per riferire al Consiglio. Questo termine è fissato - si delibera - su un termine di dieci giorni (quindi dieci giorni da oggi): la scadenza è dunque sabato mattina della prossima settimana.
Scusi se l'ho interrotta, ma desideravo fare questa precisazione.



CATTANEO Valerio

Lei mi conferma che il Consiglio regionale, nella "peggiore" delle ipotesi, è convocato per martedì 9 ottobre con questo punto all'o.d.g.?



PRESIDENTE

Previa Conferenza dei Capigruppo, certo.



CATTANEO Valerio

Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei, Consigliere Cattaneo.
La votazione avverrà con questo significato preciso, cioè che il termine, ai sensi dell'art. 34, comma 5, del Regolamento, è di giorni dieci.
Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sulla richiesta di rinvio in Commissione dei provvedimenti relativi al diritto allo studio.
Il Consiglio approva.
Convoco la Commissione competente, la VI Commissione, per domani mattina alle ore 10.00 e per domani pomeriggio alle ore 14.30.
Successivamente, provvederà alle ulteriori convocazioni il Presidente della Commissione, Consigliere Rossi Oreste.
Il Consiglio è dunque sconvocato.



(Commenti fuori microfono del Consigliere Contu)



PRESIDENTE

Chieda la parola!



(Ulteriori commenti fuori microfono del Consigliere Contu)



PRESIDENTE

Ma se lei non schiaccia il pulsante! Prego, Consigliere Contu.



CONTU Mario

Una delegazione di studenti ha oggi manifestato il desiderio di incontrare i Capigruppo domani, in occasione della manifestazione che si terrà sotto il Palazzo regionale. Dato che domani non si terrà Consiglio ma si lavorerà in Commissione, propongo che in quella sede si possano ricevere gli studenti, contando anche sulla presenza dell'Assessore Leo.



PRESIDENTE

Presenti la richiesta all'Ufficio di Presidenza.


Argomento:

Annunzio interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno


PRESIDENTE

I testi delle interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno pervenute all'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale verranno allegati al processo verbale dell'adunanza in corso.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 16.42)



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