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Dettaglio seduta n.129 del 24/09/01 - Legislatura n. VII - Sedute dal 16 aprile 2000 al 2 aprile 2005

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE COTA


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

La seduta è aperta.
In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Costa Enrico, Dutto, Pozzo, Ronzani e Rossi Giacomo.


Argomento: Diritto allo studio - Assistenza scolastica

Esame disegno di legge n. 252: "Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 29 aprile 1985, n. 49 (Diritto allo studio - Modalità per l'esercizio delle funzioni di assistenza scolastica attribuite ai Comuni a norma dell'articolo 45 del DPR 24 luglio 1977, n. 616 ed attuazione di progetti regionali)" - richiamato in aula ai sensi dell'art. 44 del Regolamento Sull'ordine dei lavori, con particolare riferimento a richieste di inserimento di nuovi punti all'o.d.g.


PRESIDENTE

Passiamo all'esame del punto 5) all'o.d.g.
Comunico che è giunto alla Presidenza un plico di richieste di inserimento di nuovi punti all'o.d.g. nonché di richieste di inversione di punti all'o.d.g. Per cui, ai sensi dell'art. 51, comma 5, del Regolamento sono obbligato a chiamare per primi in trattazione gli inserimenti dei punti all'o.d.g.
Ha chiesto la parola il Consigliere Moriconi; ne ha facoltà.



MORICONI Enrico

Chiedo, per cortesia, se si può avere una copia degli inserimenti.



PRESIDENTE

Stiamo procedendo a far fotocopiare i primi venti.
Ha chiesto la parola il Consigliere Mellano; ne ha facoltà.



MELLANO Bruno

Signor Presidente, vorrei sapere se sia possibile che anche un singolo Consigliere come il sottoscritto sia informato di come mai una riunione convocata per le 14.30 sia stata posticipata alle 16.00 per poi iniziare alle 16.30.



PRESIDENTE

Glielo spiego. E' stata convocata alle ore 14.30 ed è stata posticipata alle ore 16.00 perché in Comune è stata organizzata una riunione da parte del Sindaco, il quale ha chiesto a me, in qualità di Presidente del Consiglio regionale, di estendere l'invito, alla presenza del Presidente del CIO, almeno ai Capigruppo presenti presso il Consiglio regionale e comunque, anche ai Consiglieri regionali. Pertanto, in ossequio a tale richiesta, abbiamo posticipato il Consiglio alle ore 16.00.
Devo dire che abbiamo iniziato con qualche minuto di ritardo per due motivi. Il primo motivo è che la riunione è finita con qualche minuto di ritardo per il protrarsi dei vari interventi e per esigenze di carattere cerimoniale. Il secondo motivo è che, essendo stati depositati questi documenti, ho dovuto un attimo raccordarmi per verificare il da farsi. La ringrazio, comunque.
La parola al Consigliere Palma.



PALMA Carmelo

Non so a che titolo e in che forma lei abbia esteso a tutti i Capigruppo del Consiglio regionale l'invito a partecipare alla cerimonia in Consiglio comunale, perché tutto quello che ho ricevuto come Capogruppo è una comunicazione telefonica sullo spostamento alle ore 16.00 della riunione del Consiglio regionale, ma nessun tipo di comunicazione, n ufficiale né informale, rispetto all'invito alla partecipazione a quell'incontro.
Ci tenevo a comunicarglielo, in modo che lei possa meglio organizzare il lavoro suo e degli uffici.



PRESIDENTE

La ringrazio ed ulteriormente preciso che gli inviti li ha fatti direttamente il Comune e io l'ho comunicato ufficialmente in aula in occasione dell'ultima seduta.
La parola al Consigliere Deorsola.



DEORSOLA Sergio

Presidente, se ho inteso bene, lei ha detto che intende mettere in votazione delle richieste di inversione dei punti all'o.d.g. in base all'art. 51, comma 5, del Regolamento?



PRESIDENTE

Ai sensi dell'art. 51, comma 5, "l'iscrizione di nuovi punti all'o.d.g.
può essere proposta dal Presidente del Consiglio... salvo casi eccezionali all'inizio della seduta, subito dopo le comunicazioni dell'o.d.g. di cui al comma 1".



DEORSOLA Sergio

Il comma 5 dell'art. 51 richiede, per gli inserimenti all'o.d.g., che ci sia una maggioranza qualificata, una maggioranza di 40 Consiglieri, di due terzi degli assegnati. Allora, io ho sentito che 31 Consiglieri - in realtà, basterebbero 20/21 - non sono disponibili a cambiare l'o.d.g., per cui chiedo, con una mozione che formalizzerò quanto prima, se con la firma di 31 Consiglieri è possibile andare avanti sull'o.d.g. che è stato trasmesso, in quanto questi Consiglieri presenti in aula dichiarano che non intendono accettare alcuna modifica all'o.d.g., per cui le votazioni diventerebbero inutili.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Brigandì.



BRIGANDI' Matteo

Prendo la parola solo per aderire totalmente a quanto affermato dal Consigliere Deorsola.



PRESIDENTE

Consigliere Deorsola, se lei formalizzerà la richiesta, convocher immediatamente la Commissione Regolamento.
La parola al Consigliere Palma.



PALMA Carmelo

Innanzitutto, vorrei anticipare quanto lei ha già comunicato, cioè che questa è comunque questione regolamentare, da rimandare alla valutazione della Commissione Regolamento.
In secondo luogo, non vorrei che le interpretazioni della Commissione Regolamento diventassero a tal punto evolutive da sospendere l'applicazione ordinaria di una lettera regolamentare assolutamente chiara e non vorrei che, in via analogica, si procedesse, al di là del parere di merito su questo ostruzionismo, a considerare ultronei e comunque non approvabili dalla maggioranza dei Consiglieri tutti gli emendamenti che sono stati presentati, risolvendo l'economia delle nostre riunioni in una mozione procedurale all'inizio dei lavori che sospenda il dibattito politico ed il dibattito sui singoli temi.
Quindi, se il Consigliere Deorsola vorrà formalizzare questa mozione andremo alla Commissione Regolamento. Chiedo al Presidente di valutare con molta attenzione le decisioni della Commissione Regolamento su un tema così delicato.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Grazie, Presidente. Solo per dire che la promessa del collega Deorsola e di altri eventuali colleghi di comportarsi in un certo modo in occasione di una certa votazione vale semplicemente come tale: promettono che saranno in disaccordo con l'inserimento. Però, siccome l'espressione di volontà avviene atto per atto con voto per voto, ringrazio il Consigliere Deorsola che ha preannunciato che saranno sempre contrari. Però voglio verificare se saranno proprio sempre contrari, e posso farlo solo attraverso la votazione punto per punto. Pertanto, ringrazio di questo annuncio, ma penso sia del tutto irrilevante rispetto all'ordine dei nostri lavori. Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Contu.



CONTU Mario

Sarebbe veramente originale, Presidente, se lei si fosse all'improvviso risvegliato da un lungo sonno, perché l'interpretazione del Regolamento non lascia adito ad equivoci: il primo capoverso è quello che detta le condizioni. Dopo la comunicazione dell'o.d.g. da parte del Presidente, se non viene chiesta alcuna modifica, tale o.d.g. si intende approvato.
Quindi, qualsiasi votazione che segue, rispetto all'ordine dei lavori, deve essere sottoposta alla verifica dell'aula e siccome finora tutti i Consiglieri sono uguali di fronte all'assemblea nelle loro prerogative sarebbe veramente originale, Presidente, che lei oggi contribuisse ad allontanare i tempi di discussione del provvedimento, cosa che a noi non riguarda, perché è evidente che se adesso sospende i lavori dell'aula e convoca la Commissione Regolamento, torniamo qui al punto di prima.
Intanto, Presidente, la Commissione Regolamento va convocata nei termini dovuti, dopodiché non è sovrana sull'interpretazione del Regolamento. Non è sovrana sull'interpretazione del Regolamento! Sull'interpretazione del Regolamento è il voto dell'aula che si esprime e comunque sia non si possono creare precedenti. Il Regolamento, se lo si vuole stracciare, lo si stracci, ma deve seguire l'iter previsto, con i numeri "schiaccianti" che portino all'abolizione di questo Regolamento. Quindi, il nostro Gruppo intende mantenere tutta la prerogativa...



PRESIDENTE

E' scaduto il tempo a sua disposizione, collega. Non c'è dibattito. Se c'è la mozione, si discute in Commissione Regolamento e poi ovviamente decido. E non faccia il processo alle intenzioni!



CONTU Mario

Certo. Dicevo che il nostro Gruppo intende richiedere in aula tutte le inversioni dei punti all'o.d.g. e tutte le modifiche dell'o.d.g., perch questo prevede il Regolamento!



PRESIDENTE

Consigliere Cattaneo, lei aveva chiesto di intervenire; ne ha facoltà.



CATTANEO Valerio

Signor Presidente e colleghi, il Gruppo consiliare di Forza Italia aderisce alla richiesta del Presidente Deorsola che peraltro nasce da un confronto e una decisione che la maggioranza ha preso con convinzione proprio nelle passate ore. Quindi, formalmente aderiranno, visto che oggi la maggioranza è presente in aula con un numero cospicuo di Consiglieri almeno 31, ma credo ed immagino più Consiglieri, e sarà depositata questa richiesta.
A mia volta, mi corre però l'obbligo di fare una considerazione rispetto a quelle che sono state fatte da parte del Presidente del Gruppo Comunisti Italiani, Consigliere Chiezzi.
In tempo di pace - visto però che è un momento delicato non voglio abusare di questo termine, per cui lo ritiro - in tempo di processo legislativo ordinario e con una dialettica corretta e cordiale o anche accesa, ma sempre corretta, certamente l'eccezione fatta da parte del Presidente Chiezzi è condivisibile e condivisa, ma credo che in una condizione di quel tipo ci sarebbero state una, due, tre presentazioni ed iscrizioni di nuovi punti all'o.d.g.
E' chiaro che siamo di fronte al Presidente Chiezzi e a colleghi del centrosinistra, in particolare della sinistra, che è rimasta isolata nella sua attività di ostruzionismo nella giornata di venerdì, perché ricordo che siamo rimasti fino alle 20.00 venerdì ed erano presenti in aula i Democratici di Sinistra, i Comunisti Italiani e Rifondazione Comunista mentre ho riscontrato con piacere che invece quei Gruppi e quei Consiglieri che avevano fatto un'apertura ad un confronto nel merito attraverso comunicati stampa o addirittura qui in aula, mi riferisco nella fattispecie al Presidente Giordano, al Presidente Di Benedetto, agli amici radicali e alla Margherita, non erano presenti in aula.
Allora, è un'attività meramente strumentale da parte della sinistra passatemi il termine: del vecchio blocco comunista; ad un'attività strumentale bisogna rispondere, Presidente Chiezzi, con decisione e con fermezza. Noi abbiamo la decisione e la fermezza di confrontarci e di cercare di portare a termine questa legge perché noi siamo qui per approvare questa legge.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Angeleri.



ANGELERI Antonello

Intervengo solamente per ufficializzare la posizione del Centro Cristiano Democratico che intende aderire alla proposta del collega Sergio Deorsola, concordata da tutta la maggioranza, e che mi pare sia stata formalizzata proprio in questi minuti.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Marcenaro.



MARCENARO Pietro

Prendo la parola confidando nel ruolo e nelle decisioni del Presidente del Consiglio regionale, che è garante delle regole attraverso le quali si svolge questa discussione.
Siccome però il Presidente Deorsola ha avuto un'idea senza dubbio brillante, vorrei suggerire che non si fermi a quel punto.
Dato che per qualsiasi votazione, come è evidente, sono previsti dei quorum, in alcuni casi alti, in altri bassi, con la sua raccolta di firme può addirittura dichiarare che gli emendamenti non saranno accolti perch una maggioranza di 31 Consiglieri sottoscrive il fatto che è d'accordo con la legge così com'è e quindi può procedere all'approvazione "tout court" della legge senza la fatica di un qualsiasi ulteriore dibattito in aula! E addirittura potrebbe il Presidente Deorsola presentare altrettante firme che non solo per questa legge, ma proiettandosi nel corso futuro della legislatura, dicano che c'è una maggioranza, che comunque approva tutto quello che qualcuno proporrà e che questo rende inutile qualsiasi discussione! Suggerisco questo per rendere più comprensibile il tipo di logica alla quale vi ispirate.
Ho sentito il Presidente Cattaneo fare delle considerazioni politiche nel suo intervento: io non ne faccio, ho letto solo sui giornali alcune dichiarazioni di intenti per operare delle modifiche. Se anziché muoverci in questa direzione, si trovasse la via per riaprire un confronto nella sede naturale nella quale questo confronto è aperto, cioè quella della Commissione, forse riusciremmo sul serio a rendere più veloce il confronto in aula e trovare anche un punto di dialogo fra le diverse ragioni. Ma se invece quello che viene proposto è questo, naturalmente ne prendiamo atto ed aspettiamo che prima la Commissione Regolamento e poi il Presidente, o chiunque vorrà, decida nel merito. La mia sommessa opinione è che una questione del genere dovrebbe essere risolta senza passare attraverso la Commissione Regolamento. Però, se voi pensate che questa sia essenziale fate pure, perché mi pare così chiara la questione dal punto di vista dei principi che solleva che non dovrebbe richiedere ulteriori approfondimenti.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Galasso.



GALASSO Ennio

Presidente, ribadisco il concetto esposto dal collega Cattaneo: ci troviamo in presenza di un ostruzionismo pretestuoso per ammissione dei proponenti i nuovi punti all'o.d.g. Non è una considerazione nostra, è un'interpretazione autentica fornita dai proponenti.
Debbo anche dire che tutti i nuovi punti - quindi l'argomento sollevato prima dal collega Chiezzi - sono noti, non è una presa di posizione su punti ipotetici, sono tutti noti perché già depositati ed anche distribuiti.
Tra l'altro, mi pare che non si possa stabilire alcuna connessione tra il primo comma, cui faceva riferimento il Consigliere Contu, dove rileva l'inciso "se non viene chiesta alcuna modifica", e il quarto comma che invece riguarda l'iscrizione di nuovi punti.
Per quanto riguarda il dialogo, lo abbiamo già detto: discutiamo prima sulle finalità, poi si potrà discutere sulla proposizione degli articolati.
Invece, un ostruzionismo così preconcetto, ci pare, oltre che infecondo, inaccettabile.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Papandrea. Darò la parola anche al Consigliere Moriconi: tanto poi ci sarà la riunione della Commissione e la mia decisione, che comunicherò all'aula.
Prego, Consigliere Papandrea.



PAPANDREA Rocco

Innanzitutto, credo ci sia già uno strano modo di porre la questione cioè non credo che una lettera, una dichiarazione di intenti scritta da un certo numero di Consiglieri sia un atto di questa assemblea. Non so bene cosa sia: è una comunicazione scritta, ma non è certo un atto che noi facciamo.
Seconda questione. Siamo di fronte ad un atteggiamento che mi pare di estrema gravità, perché - lo ricordava prima il Consigliere Marcenaro - se passa tale questione, possiamo chiudere l'assemblea. Infatti, d'ora in avanti, basterà che, all'inizio di una discussione, la maggioranza dichiari che non intende modificare una legge e che è inutile discuterne gli emendamenti e anche gli articoli, per passare immediatamente al voto ed approvarla. Questo è un "golpe"! Posso capire che si dica: ci troviamo di fronte ad un ostruzionismo che vogliamo superare. Però non lo si supera così, tentando un "golpe"! Ma neanche pensandolo! E' un atteggiamento di una gravità estrema che dovrebbe richiedere, se la Presidenza non interviene, atteggiamenti di reazione allo stesso livello. Non credo che si possa tranquillamente pensare che venga accettata una discussione in merito: di questa questione non si accetta neanche di discutere! Credo che valga per molti noi, ma probabilmente anche per i nostri rappresentanti del Consiglio di Presidenza. Non mi pare che si possa immaginare di sopprimere la discussione, dicendo: "Noi 31, che siamo maggioranza, non vogliamo discutere di altre questioni". No, voi dovete discutere! Potete non partecipare alla discussione, ma la discussione deve avvenire. Credo non sia possibile altra cosa.
Pertanto, anch'io ritengo del tutto inutile la discussione all'interno della Commissione Regolamento.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Moriconi.



MORICONI Enrico

Aggiungo la mia osservazione a quanto già detto.
A mio giudizio, questa formulazione costituisce un precedente pericolosissimo. Presidente, non credo che lei, come garante del funzionamento del Consiglio, possa ipotizzare di superare quello che è scritto sul Regolamento con una formulazione che non è prevista da alcuna parte.
Mi chiedo anche se, come Presidente, lei è a conoscenza dell'esistenza di un solo caso in cui, in un'assemblea elettiva, si sia proceduto con una modalità del genere; nel qual caso, mi permetterei di dire che uno strumento legislativo di questo tipo potrebbe addirittura essere migliorabile. E' infatti sufficiente che la maggioranza raccolga le 40 firme che ha a disposizione su un progetto di legge per far sì che questo non sia più portato né in Commissione né in aula: in questo modo, possiamo anche chiudere il Consiglio regionale! Se il Presidente del Consiglio regionale è d'accordo nell'andare verso sistemi che impediscano al Consiglio regionale di poter svolgere il ruolo a cui è demandato, se il Presidente del Consiglio regionale, che è garante dell'organo Consiglio regionale permette una situazione di questo genere mi domando che cosa stiamo a fare in Consiglio regionale: basta aspettare che la maggioranza raccolga le sue firme e poi leggere le lettere che la maggioranza ci manda. E' da un anno che diciamo che il Presidente del Consiglio regionale deve essere garante di questa istituzione...



PRESIDENTE

Concluda. La invito a concludere. Non ho ancora deciso, quindi...



MORICONI Enrico

Concludo dicendo che è meglio che tenga in considerazione un ampio consenso e si mantenga lucido - come dice il collega Contu.



PRESIDENTE

Scusate, colleghi, non so fino a che punto sia produttivo questo dibattito. Comunque, ho ancora due richieste di chiarimenti sulle mie comunicazioni, che sono ammissibili.
La parola alla Consigliera Manica.



MANICA Giuliana

Vorrei fare alcune considerazioni, Presidente, anche per aiutarla in questa difficile decisione.
Certamente, il nostro è un dibattito complicato, di estrema difficoltà su questo argomento; è un dibattito però che, in quanto complicato e in quanto di estrema difficoltà, deve vedere degli atti di ordine politico amministrativo, anche nella conduzione dell'aula, che lo semplifichino e lo portino ad una soluzione.
Innanzitutto, se si fa un atto di questo genere, cioè confondendo il metodo con il merito ed usando questioni regolamentari di procedure e di regole che devono riguardare sempre e comunque il funzionamento dell'aula per ovviare ad un dibattito sul merito, già si opera un elemento di accelerazione ulteriore nei confronti di una situazione che vuol essere resa sempre più difficile.
Lei, adesso, vuol convocare la Commissione Regolamento sulla questione che invece può essere risolta tranquillamente qui, con un suo chiarimento che ristabilisce le regole per l'aula.
Non esiste precedente alcuno rispetto alla proposta avanzata dal collega Deorsola all'interno di quest'aula e nell'applicazione del Regolamento. E' del tutto evidente che l'applicazione è chiara da questo punto di vista; pertanto, riteniamo che lei potrebbe dire una parola molto ferma.
Non si pensi di risolvere in questo modo la difficoltà sul merito. Noi l'abbiamo già detto: si può tornare in Commissione tra cinque minuti, per discutere il merito delle proposte di legge e per confrontarci sullo stesso.
Non abbiamo atteggiamenti pregiudiziali; se ci sono atteggiamenti pregiudiziali, a questo punto, sono di altri. Siamo qui, attendiamo una proposta: la sua sul Regolamento; quella nel merito dal Presidente della Giunta regionale.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Tapparo.



TAPPARO Giancarlo

Credo che la proposta che ci viene fatta sia molto pericolosa - i colleghi l'hanno evidenziato - perché in qualche modo rischierebbe attraverso un meccanismo di maggioranza, di impedire l'operatività di quella che è la normale dialettica nel Consiglio. Direi che, così com'è il Regolamento, è altrettanto pericoloso, perché potrebbe permettere, per esempio a me, di bloccare per tutta la legislatura i lavori d'aula: ogni volta che c'è il Consiglio chiedo l'inserimento di un altissimo numero di argomenti e quindi, tecnicamente, bloccherei l'attività del Consiglio.
In questi casi, quando la norma (in questo caso la norma regolamentare) ha delle forme di indeterminatezza, prevalgono - come lei, che è uomo di legge, sa - i principi generali. Ed il principio generale è che il Consiglio funzioni. Però, attenzione: questo elemento lo si solleva dopo che c'è un significativo numero di giorni di questo tipo di gestazione.
Siamo partiti con questa situazione da venerdì pomeriggio: non mi pare che possa essere una situazione d'allarme da trattare con i meccanismi che venivano presentati.
Inoltre, distinguerei l'attività che si può fare attraverso la richiesta dell'inserimento di nuovi punti all'o.d.g. da quella emendativa cioè con l'azione che si fa intervenendo nel corpo della norma, della proposta che viene fatta. Quindi, un numero elevato di emendamenti non pu essere trattato come un numero elevato di richieste di inserimento di nuovi argomenti all'o.d.g.
Però, poiché il Regolamento è indeterminato, tutto questo lo si fa di fronte ad un fenomeno che perdura da giorni: qui siamo dinanzi a poche ore di discussione, quindi questo segnale d'allarme non ci dovrebbe ancora essere.



PRESIDENTE

La ringrazio. Dispongo la convocazione, ai sensi dell'art. 17, della Commissione Regolamento in Sala A.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 16.50 riprende alle ore 17.37)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
C'è stata una riunione approfondita della Commissione Regolamento, che io ho consultato. Ve la riassumo, in estrema sintesi.
Non ho reperito alcuna norma regolamentare che, allo stato, consenta una dichiarazione di inammissibilità delle richieste di inserimento di punti all'o.d.g. Ho rilevato, però, che, se dovesse permanere una situazione patologica di blocco dell'attività del Consiglio regionale, in qualche modo il Presidente deve esercitare tutti i suoi poteri, tutte le sue prerogative per superare questo blocco, questa ostruzione laddove diventasse impossibilità totale di funzionamento del Consiglio regionale. Situazione che allo stato non c'è ancora, perché siamo a diversi giorni di seduta, ma non c'è ancora, per unanime considerazione, questo stato di blocco.
Le mie determinazioni sono queste: si prosegue con la discussione degli inserimenti di punti all'o.d.g. per la seduta di oggi. Domani mattina alle ore 10.00 è convocata la Conferenza dei Capigruppo e la seduta dell'assemblea è convocata per le ore 11.00.


Argomento: Montagna - Diritto allo studio - Assistenza scolastica

Disegno di legge n. 252 Richiesta di iscrizione all'o.d.g. del punto inerente a "Dibattito sulla valorizzazione, conservazione e recupero abitativo montano"


PRESIDENTE

Iniziamo pertanto con la richiesta di iscrizione all'o.d.g. del punto inerente a "Dibattito sulla valorizzazione, conservazione e recupero abitativo montano", presentata dai Consiglieri Marcenaro, Riggio, Placido Muliere, Manica, Chiezzi, Contu e Moriconi.
La parola al Consigliere Marcenaro.



MARCENARO Pietro

Ritengo che non sia ancora matura una discussione dell'attuale punto 5) all'o.d.g., cioè il disegno di legge n. 252, e che dunque sia preferibile discutere su altri temi.
Presidente, l'esigenza da lei or ora posta, con le sue comunicazioni quella cioè di uno "sblocco" dei lavori del Consiglio, è indubbiamente legittima.
La prego di voler considerare che questa esigenza è avvertita con grande acutezza da parte della maggioranza, ma anche da tutta l'opposizione, e per questo dobbiamo trovare una soluzione.
Mi auguro che la Conferenza dei Capigruppo che si terrà domani mattina dia un contributo, indichi una strada in questa direzione, e che la soluzione sia ricercata sul piano politico. Mi sembra infatti improponibile seguire la via di forzature regolamentari, come quelle che sono state tentate.
Penso che sul piano politico esistano le condizioni per riavviare un confronto e che quella debba essere la strada da ricercarsi.
Ho già indicato prima quella che, da un punto di vista metodologico ritengo essere la via maestra da seguire. Peraltro, credo che essa non crei, per la situazione nella quale già ci troviamo, particolari problemi di ritardo.
A maggior ragione, sostengo questo argomento in presenza di segnali politici che provengono non solo dalla sede ovvia nella quale il Consiglio regionale può discutere, ma anche dal di fuori di quest'aula. Segnali politici più che legittimi: della nostra discussione non fa solo parte la discussione qui, naturalmente fa parte anche la comunicazione politica in generale.
Però, dallo scambio di opinioni, dal confronto che avviene anche fuori da quest'aula, emergono intenzioni, dichiarazioni, aperture e chiusure insomma una situazione di riflessione la cui valutazione, per quanto ci riguarda, è strettamente legata al merito, e il merito è essenzialmente quello che abbiamo cercato di richiamare nel corso di queste giornate.
Abbiamo cercato di utilizzare questa forma per avere tra noi almeno un minimo di confronto. Il merito è riportare questo provvedimento nell'ambito dei principi costituzionali che regolano la materia, degli equilibri che le leggi nazionali definiscono, sapendo che oggi (se domani cambierà la Costituzione si cambierà anche in questo campo) sulla scuola esiste una funzione sussidiaria integrativa dei poteri regionali e non una funzione esclusiva. Dobbiamo muoverci dunque in questo quadro. Almeno, così fino ad oggi. Vedremo poi l'evoluzione successiva di una legislazione che, tenendo conto di questo, trovi gli equilibri fondamentali.
Qual è il punto fondamentale per noi? Nessuno di noi ha intenzione di aprire conflitti pregiudiziali sulla questione delle scuole private.
Crediamo di avere costruito, dopo circa cinquant'anni (poi si potrà dire che non è sufficiente), per la prima volta in Italia una legge che stabilisce la parità. Si potrà criticarla, questa legge, osservare che non è sufficiente. Non so, ma non è questo il punto. In quel quadro, a nostro giudizio, vanno ricercate le soluzioni. Per questo, auspico che domani la riunione dei Capigruppo trovi una strada politica per il rinvio di un confronto che deve entrare nel giusto merito della questione. Quando si va oltre i limiti fissati dalla Costituzione scatta un inasprimento dei rapporti che non esiste quando invece i rapporti si mantengono nel contesto in cui generalmente si iscrivono le nostre leggi e i nostri regolamenti.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Brigandì.



BRIGANDI' Matteo

Ricordo che il mio professore di diritto commerciale ci spiegava che le grosse società per azioni hanno una maggioranza talmente numerosa da occupare sia i posti dell'assemblea che quelli dei Sindaci. E' così che riescono a fare esattamente quello che desiderano.
E' evidente - è sotto gli occhi di tutti - quando si dice che dobbiamo discutere non dei buoni scuola, ma piuttosto di associazioni che stabiliscono quale sia la mole dei cani di grossa taglia, che siamo di fronte ad un atteggiamento ostruzionisco che serve esclusivamente a far perdere del tempo e a creare quella situazione che, con un eccellente ragionamento, il Consigliere Tapparo poco fa ci ha descritto.
Si sta cercando, in tutta evidenza, di bloccare i lavori di questo Consiglio.
Mi sembra che i principi generali che dovremmo seguire siano quelli di democrazia, cioè di dare la possibilità alla maggioranza, che ha ottenuto più voti nelle consultazioni elettorali, di poter presentare le proprie proposte e vederle approvate e quindi, evidentemente, risottoporsi al giudizio degli elettori. Dico questo perché il tentativo è quello che ad ogni tesi di inserimento di punti all'o.d.g. intervenga un Consigliere a favore per cinque minuti e un Consigliere contro per altri cinque minuti.
Direi di evitare, per decenza, questo atteggiamento. Avete un fascio di provvedimenti da iscrivere all'o.d.g. che possono occupare bene oggi e i prossimi quindici giorni. Cerchiamo, oltre all'incoerenza di queste proposizioni, che vanno contro qualsiasi logica di legittimità e contro qualsiasi logica di democrazia, di evitare almeno il ridicolo.
Per questi motivi, siccome sono contrario a tutti i provvedimenti - questo lo dichiaro - mi prenoto fin d'ora ad intervenire sugli stessi, a meno che voglia farlo qualche altro collega di maggioranza. A quel punto, cederò la parola.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE RIBA



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Tapparo.



TAPPARO Giancarlo

Non ho sentito parlare in merito alla richiesta di inserimento del punto all'o.d.g. Il collega Marcenaro ha illustrato una posizione politica sul merito del disegno di legge, tra l'altro legittima, però sottrae, a quella che può essere da parte degli altri colleghi, la possibilità di posizionarsi su questo aspetto rilevante. Inoltre, non è stato trattato l'oggetto che il Presidente Cota aveva evidenziato - non so se i cani di grossa taglia, oppure un altro argomento che non ho avuto il piacere di sentire illustrare.
Pregherei di non menomare i colleghi del loro diritto di esprimere le loro opinioni su un passaggio importante, anche perché domani mattina vi sarà una riunione dei Capigruppo che dovrebbe in qualche modo definire percorsi procedurali, ecc.
Tutti noi vorremmo dire, per esempio, che esistono varie posizioni sul problema del buono scuola: quella della maggioranza, quella della mediazione sulle percentuali (140 milioni, ecc.) e una posizione diversa che è quella che tende a valorizzare di più il diritto allo studio e non lo strumento che propone la Giunta.
Vorremmo che si sapesse chiaramente che esistono in questo momento, e a questo stadio dei lavori, tre posizioni: quella della Giunta, una di mediazione ed una completamente diversa.
Ho voluto intervenire in quanto non mi è parso che si trattasse dell'argomento che lei, o il Presidente precedente, aveva portato in evidenza.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g. del punto inerente a "Dibattito sulla valorizzazione, conservazione e recupero abitativo montano".
Il Consiglio non approva.


Argomento: Organizzazione turistica - Diritto allo studio - Assistenza scolastica

Disegno di legge n. 252 Richiesta di iscrizione all'o.d.g. del punto inerente a "Dibattito sulla promozione, accoglienza ed informazione turistica in Piemonte"


PRESIDENTE

Passiamo alla richiesta di iscrizione all'o.d.g. del punto inerente a "Dibattito sulla promozione, accoglienza ed informazione turistica in Piemonte", presentata dai Consiglieri Chiezzi, Contu, Moriconi, Marcenaro Manica, Muliere, Suino e Riggio.
La parola al Consigliere Placido.



PLACIDO Roberto

Il Presidente Cota aveva detto che era sufficiente far parte dello stesso Gruppo, ma cedo la parola al Consigliere Contu che è firmatario.
Interverrò successivamente.



PRESIDENTE

Devo precisare, su quanto diceva il Consigliere Brigandì in merito alla disponibilità ad intervenire su tutti i punti, che è compito della Presidenza raccogliere le prenotazioni man mano che si propongono i vari punti all'o.d.g. In questo caso, la prenotazione per la risposta è del Capogruppo di Alleanza Nazionale.
La parola al Consigliere Contu.



CONTU Mario

Innanzitutto, la ringrazio per l'interpretazione regolamentare che le fa onore. E' evidente il tentativo del Consigliere Brigandì, ancora una volta, di forzare sul Regolamento in modo del tutto gratuito. Ci auguriamo che questo tentativo non passi. Però, Presidente, approfitto di questa possibilità per sollevare un'imprecisione relativa all'intervento sull'interpretazione regolamentare.
Non ho mai detto in aula, Consigliere Brigandì, che l'aula è sovrana sul Regolamento. Se questo è stato equivocato lo preciso meglio. Me ne dia la possibilità, Presidente, tutti hanno parlato di tutto rispetto al proprio intervento...



PRESIDENTE

Mi permetta, lei ha avuto la parola per intervenire su questo punto.
Chiuso il punto potrà chiedere di intervenire per procedura, per fatto personale, se esiste, e quindi avrà l'opportunità di due minuti.



CONTU Mario

Va bene, intervengo sull'accoglienza turistica.
Noi abbiamo il dovere di ospitalità rispetto alle scolaresche che si avvicendano a seguire i lavori di questo Consiglio. Siccome, Presidente rischiamo di dare un'immagine distorta, io rinnovo l'invito, anche alla Presidenza di turno: in occasione di ogni ripresa dei lavori, constatato che gli ospiti mutano, che sono qui in visita didattica, accompagnati dai loro insegnanti, sarebbe opportuno fare un po' il filo del ragionamento perché il rischio è che il risultato didattico di questa loro esperienza sia frustrante.



PRESIDENTE

Consigliere Contu, non mi faccia supporre che lei non ha argomenti a sostegno dell'indicazione all'o.d.g.



CONTU Mario

Per una questione di cortesia nei confronti dei nostri ospiti, arrivo al punto in discussione, Presidente.
L'iscrizione è relativa al dibattito sulla promozione, accoglienza ed informazione turistica in Piemonte. Noi sosteniamo che sia più utile e prioritario discutere di questo problema, anziché dover assecondare il colpo di mano, fatto dalla maggioranza, nel portare in aula questo provvedimento legislativo, violando gli accordi raggiunti in Commissione.
La nostra proposta, sostanzialmente, recita: nell'agenda dei lavori del Consiglio regionale trova prevalenza l'attuazione della volontà politica espressa dalla maggioranza, di destinare 35 miliardi prelevati dalla fiscalità attraverso l'IRPEF. Questi non provengono dalla fiscalità generale, non sono trasferimenti dallo Stato, ma soldi prelevati dalle tasche dei contribuenti che hanno versato la modica cifra dello 0,9 per mille sui redditi.
La partita del 10% sul gettito complessivo. L'Assessore Leo, per inseguire una volontà politica ed un patto pre-elettorale all'interno della variegata compagine della maggioranza, decide di destinare e restituire 35 miliardi a 27.000 famiglie con figli che frequentano le scuole private.
Questa è l'essenza della proposta dell'Assessore Leo. Ho fatto più volte richiamo se la sua coscienza di cattolico non sia turbata da questo fatto perché, fuori dalle crociate della cristianità, credo ci sia un altro spessore culturale nella sua storia. Gli integralismi, siamo d'accordo tutti, vanno banditi.
Di fronte a questa azione politica, riteniamo sia più importante discutere come si attrezza la Regione Piemonte in vista di eventi eccezionali, ad esempio quello delle Olimpiadi del 2006, rispetto ai quali vanno fatti investimenti (un evento che, peraltro, condividiamo e per il quale siamo preoccupati rispetto all'impatto ambientale ecc.).
Ritengo sia più utile utilizzare questa discussione per decidere e dare degli indirizzi agli Enti locali, oppure per finanziare eventuali iniziative e migliorare la promozione, l'accoglienza e l'informazione turistica.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Galasso.



GALASSO Ennio

Precisiamo che non si tratta di studenti che frequentano già scuole private, ma di coloro che vorranno scegliere di frequentarle.
Voglio anche dire che non si tratta, come diceva il Consigliere Tapparo, di menomazione dei Consiglieri che utilizzano questo sistema ostruzionistico ma di menomare tutta l'assemblea legislativa.
Allora dico e lo ribadisco in varie formule - lo dico in modo un po' tacitiano: la parte che si oppone, rifletta, perché finirà per rendere non necessario, ma doveroso, un provvedimento del Presidente del Consiglio volto a consentire l'attività legislativa. Questo è il problema: il confronto è tra chi vuole legiferare e chi, invece, impedisce di legiferare e non vuole modificare o apportare un contributo sul piano legislativo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g. del punto inerente a "Dibattito sulla promozione, accoglienza ed informazione turistica in Piemonte".
Il Consiglio non approva.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione - Diritto allo studio - Assistenza scolastica

Disegno di legge n. 252 Richiesta di iscrizione all'o.d.g. del punto inerente a "Situazione occupazionale nella provincia di Cuneo"


PRESIDENTE

Passiamo alla richiesta di iscrizione all'o.d.g. del punto inerente a "Situazione occupazionale nella provincia di Cuneo", presentata dai Consiglieri Papandrea, Contu, Riggio, Suino, Chiezzi e Placido.
La parola al Consigliere Placido per l'illustrazione.



PLACIDO Roberto

Non me ne vorrà il Presidente se in cinque minuti non riuscirò a trattare un problema così importante per la provincia di Cuneo.
Volevo ripercorrere, rivolgendomi soprattutto ai Consiglieri di maggioranza, il cammino che ci ha portato a questa situazione prima della riunione dei Capigruppo di domani.
Vorrei capire se è pensabile, da parte della maggioranza, ipotizzare una prova di forza come quella che ha portato a richiamare in aula una legge così importante e pensare che la minoranza accettasse, senza battere ciglio, un provvedimento del genere. Si tratta di una questione che riguarda tutta la minoranza: eredi del PCI, Comunisti, Radicali, ecc.
Penso, come dicevo, che questa sia una questione che riguarda tutta la minoranza. Pensare che su un provvedimento del genere si faccia una prova di forza di questo tipo, senza che nessuno dica niente! Per capire se ci sono le condizioni per riprendere un percorso, è evidente che la strada non può essere che quella del ritorno in Commissione. Ricordo che in Commissione eravamo all'articolato e non in una fase ostruzionistica, che peraltro non c'è mai stata - l'ha riconosciuto anche l'Assessore Leo. L'iter legislativo è iniziato il 6 aprile e interrotto il 25 luglio, prima di quel famoso 7 agosto, che il Consigliere Chiezzi ha più volte ripetuto, giorno in cui questo provvedimento è stato "scaraventato" in aula dal Presidente Ghigo. Ricordo che c'è stata anche la pausa per le elezioni amministrative. Rispetto ad altri provvedimenti di legge altrettanto importanti, è assolutamente incomprensibile un comportamento del genere.
Non entro nel merito del buono scuola. Sappiamo che crea problemi anche a molti Consiglieri della maggioranza, ma chi è stato amministratore ha presente le condizioni in cui versano le scuole pubbliche dei piccoli Comuni, ragion per cui non è pensabile dare risorse fino ad un reddito di 140 milioni a chi già ha. Che l'Assessore Leo - lo voglio dire con grande simpatia nei suoi confronti - voglia occuparsi di una minoranza del mondo cattolico, lo capisco, anche se non sono d'accordo. Noi, invece, proviamo ad occuparci della maggioranza del mondo cattolico. Ricordo che il 93,5 degli alunni piemontesi frequenta la scuola pubblica, ed è a quelli che noi ci rivolgiamo. Noi ci preoccupiamo di chi meno ha, c'è un aspetto sociale un aspetto di equità, gli aspetti sono più di uno, senza arrivare a quelli che possono essere gli sviluppi.
Nel lungo percorso legislativo iniziato, come ho detto, il 6 aprile arriviamo all'11 luglio in cui è stata rinviata la Commissione perché è mancato il numero legale. Noi eravamo presenti, ma lo voglio ripetere affinché si sappia: era talmente forte l'interesse della maggioranza che in data 11 luglio, per altri motivi senz'altro importantissimi, ma sicuramente meno importanti del diritto allo studio e del buono scuola, ha ritenuto di doversi occupare di altro.
Noi siamo qui, l'ho detto e l'ho ripeto, costretti da una prova di forza della maggioranza, di cui non comprendiamo la ragione, né l'urgenza, né le condizioni perché ciò avvenga. Come ho poc'anzi ribadito, sono convinto che anche molti colleghi della maggioranza vivano la medesima situazione.
Allora, il percorso non può essere che uno: ritornare in Commissione concordare sul percorso della Commissione, per poi passare la parola al Consiglio, con i tempi necessari e con le varie posizioni, tutte legittime.
Assessore, la capisco, ma non la condivido: lei, giustamente, si preoccupa dal suo punto di vista, di una minoranza del mondo cattolico. Noi, insieme ad altri, proviamo a preoccuparci della stragrande maggioranza dei cattolici che frequentano la scuola pubblica.
Saluto nuovamente - e termino - i ragazzi delle scuole cattoliche e annuncio che dopodomani ci saranno anche - concedetecelo - i ragazzi della scuola pubblica, che rappresentano il 93,5% degli studenti piemontesi.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cattaneo.



CATTANEO Valerio

Intervengo, innanzitutto, per un dovere di attenzione, e non solo, verso il collega Tapparo, che richiamava ad interventi nel merito sui punti di cui veniva chiesto l'inserimento all'o.d.g.
Certamente, la situazione occupazionale in provincia di Cuneo, posto che come maggioranza, abbiamo una rappresentanza molto significativa di quella provincia in quest'aula, è certamente un problema che quando sarà il momento, e soprattutto quando saranno presentati anche dei documenti o delle relazioni al riguardo, avremo la voglia e la forza di un confronto.
Ci auguriamo inoltre che all'interno di questo Consiglio si possano eventualmente prendere per quella provincia, così come per altre province dei provvedimenti utili al sostegno e al rilancio dell'occupazione, anche se credo che la Regione Piemonte, attraverso l'Assessorato competente, stia già facendo moltissimo. Però, come è certo e logico, si può fare sicuramente di più.
Mi indirizzo ai proponenti: presto, approvata la legge sul buono scuola sentiremo quali sono le vostre proposte, le vaglieremo e ci confronteremo con voi con grande attenzione.
Al collega Placido mi corre l'obbligo, anche se non mi ha citato, di precisare che non ho mai detto che questa legge è un problema solo della sinistra e non di tutta l'opposizione, in primo luogo perché l'approvazione di questa legge non è un problema, ma è, invece, un disegno di legge estremamente importante che, dal nostro punto di vista, indipendentemente dai numeri, 93%, 80%, 15% o 5%, non lo so, è inserito nel nostro programma di governo e darà la possibilità, ai cittadini piemontesi che lo vorranno di scegliere per i propri figli la scuola che preferiscono. Quindi, in un certo senso, è scelta di libertà. Voi sapete che la nostra forza politica la Casa delle Libertà - lo si capisce anche dalla denominazione della coalizione - è molto attenta in questo ambito.
Dicevo che mi corre l'obbligo di precisare, collega Placido, che non l'ho mai detto. Ho semplicemente constatato che nella giornata di venerdì vi erano comportamenti diversi all'interno dell'opposizione, legittimamente diversi. Erano presenti in aula (voglio anche non sottrarmi sull'evidenziazione di una mancanza del numero legale del giorno 11 luglio) legittimamente nella maggioranza, a cui riconosco sempre una presenza cospicua, posizioni diverse. Ma questa è una mia valutazione, una mia considerazione politica, perché credo che chiunque volgesse lo sguardo verso la parte destra dell'emiciclo, anzi, la sinistra per la Presidenza chiedo scusa, poteva notare la presenza dei Comunisti Italiani, di Rifondazione Comunista, dei Democratici di Sinistra e una presenza responsabile dei Radicali che votavano i provvedimenti, indipendentemente dal merito, con la Casa delle Libertà, e l'assenza, invece, guarda caso (noi l'abbiamo anche valutato come un segno di apertura), di quei Gruppi che si sono distinti all'interno di quest'aula, nelle poche sedute di Commissione e sugli organi di informazione con appositi comunicati stampa.
Voglio quindi ripetere i nomi dei colleghi di quei Gruppi: il Presidente Giordano, il Presidente Di Benedetto, il Gruppo della Margherita. E' tutto qui, non volevo assolutamente dire che sia una situazione che appartiene a questo o a quel Gruppo, piuttosto che a questo o a quel blocco, o a questo o quel Consigliere.
Detto ciò, mi preoccupa un pochino, e lo dico oggi, la posizione del collega Placido, che invito con grande cordialità e senso di simpatia e di amicizia, sia chiaro, ad evitare tutte le volte di ribadire il saluto ai ragazzi presenti nell'emiciclo, indipendentemente se espressione della scuola privata o pubblica, e magari fare come altri Consiglieri, che non approfittano del microfono, rispettando il Regolamento, quindi indirizzandosi alla Presidenza e non al pubblico, che, per semplice educazione e cortesia, cercano di salutare direttamente i ragazzi recandosi personalmente tra i banchi del pubblico.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g. del punto inerente a "Situazione occupazionale nella provincia di Cuneo".
Il Consiglio non approva.


Argomento: Rapporti Regione - Parlamento - Referendum abrogativo e consultivo - Diritto allo studio - Assistenza scolastica

Disegno di legge n. 252 Richiesta di iscrizione all'o.d.g. del punto inerente a "Modifiche al Titolo V della Parte II della Costituzione"


PRESIDENTE

Passiamo alla richiesta di iscrizione all'o.d.g. del punto inerente a "Modifiche al Titolo V della Parte II della Costituzione", presentata dai Consiglieri Chiezzi, Marcenaro, Placido e Riggio.
La parola al Consigliere Marcenaro.



MARCENARO Pietro

Vorrei fare una premessa, perché è stata sollevata una questione sia dal collega Tapparo che dal collega Cattaneo, a cui vorrei rispondere.
Avevo già ribadito nell'ultimo dibattito che non credo che ci sia una priorità assoluta, diciamo così, né della discussione sul problema dell'occupazione nella provincia di Cuneo né del tema che oggi esaminiamo.
Quando si discute di un o.d.g. si dà una valutazione relativa, se è meglio discutere di un punto piuttosto che di un altro. La nostra valutazione a questa discussione, o almeno la mia valutazione, parte dal fatto che siccome considero, in questa fase, in questo modo e in queste condizioni la discussione sul buono scuola e sul disegno di legge n. 252 improduttiva per questo Consiglio regionale ed incapace di produrre dei passi avanti e dei risultati, preferiamo e riteniamo più utile discutere e porre all'o.d.g. altre questioni, perché mi darete atto che la richiesta e la discussione che si fa sull'o.d.g. ha queste caratteristiche, se sia non bene o male, ma meglio o peggio discutere di una questione o dell'altra.
Noi riteniamo, come abbiamo ripetuto più volte, che oggi, in quest'aula per come questa discussione è stata portata ed organizzata, non ci siano le condizioni per farla. Abbiamo chiesto che si ritorni in Commissione per una discussione; l'abbiamo richiesto, in particolare, in presenza di manifestazioni di intenzioni avvenute legittimamente in una discussione tenutasi al di fuori di quest'aula.
L'abbiamo chiesto, Consigliere Cattaneo, consapevoli di un'articolazione su questo punto, com'è pubblicamente emerso, ma va al di là dei tradizionali rapporti tra maggioranza e minoranza e vede l'espressione di una serie di sensibilità, di atteggiamenti, di posizioni e, quindi, di concrete posizioni politiche che manifestano un'articolazione e una differenza.
Sappiamo che il centrosinistra è una forza plurale, fatta di diversità di accenti, e nessuno mai ha pensato di procedere ad una "reductio ad unum" di questa realtà. Riteniamo però, per quanto ci riguarda, di avere in mano una bussola sulla quale muoverci, per cercare di ricondurre questa discussione a posizioni e a proposte politiche comuni nel merito di questa legge.
Ho già detto qual è la bussola: è quell'equilibrio che è dato, da un lato dal rispetto della Costituzione italiana e, da un altro, da un solco che è stato tracciato con la legge n. 62, che costituisce, a nostro avviso, il punto di riferimento di questa discussione.
Penso che una discussione all'interno del Consiglio regionale oggi sia possibile se si ricostruiscono le condizioni per farla, come sosteneva il collega Placido ed altri colleghi.
Su questo c'è un punto di convergenza che va al di là degli accenti e delle articolazioni possibili e diverse sulle concrete posizioni di merito. A me pare che la maggioranza e la Giunta dovrebbero riflettere. Dico la Giunta perché è stata la Giunta che ha compiuto l'atto di richiamo in aula del provvedimento, troncando una discussione che, certo, è una discussione faticosa, ma che, come ricordava il Consigliere Placido, è una discussione che proseguiva.
Penso che il ritorno in Commissione possa sbloccare, in qualche modo, una situazione senza vie d'uscita e riavviare un confronto su basi diverse.
Altrimenti, a seguito di atti di forza di questo tipo, noi pensiamo esattamente quello che stiamo proponendo: di fronte ad una discussione introduttiva senza sbocchi, riteniamo più utile che il Consiglio regionale cerchi altri temi sui quali provare ad esercitare la propria azione e la propria iniziativa, in attesa che maturino le condizioni per cambiare le scelte che ci hanno portato a questo punto.
Questa è la nostra posizione; non so se è convincente per i colleghi che hanno sollevato questa obiezione, ma continuo ad intervenire per sostenere che c'è una priorità assoluta di discutere dei vari temi che sono sottoposti. Oggi quella discussione è più produttiva di quell'altra, perch quell'altra patisce di questi condizionamenti e di questa impostazione nella quale vedo la difficoltà e l'impossibilità di fare dei passi in avanti.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Brigandì.



BRIGANDI' Matteo

La maggioranza vota contro.



PRESIDENTE

L'argomento è stato ampiamente trattato sia nell'illustrazione che nella risposta.
Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g. del punto inerente a "Modifiche al Titolo V della Parte II della Costituzione".
Il Consiglio non approva.


Argomento: Contratti ed appalti - Strutture ricettive (albergh., extra-albergh., campeggi e villaggi, classif., vincolo) e strutture e impianti turist. - Diritto allo studio - Assistenza scolastica

Disegno di legge n. 252 Richiesta di iscrizione all'o.d.g. del punto inerente a "Presunte irregolarità amministrative sull'affidamento alla Società di scopo Nuove Terme S.r.l. per la progettazione, ristrutturazione e gestione di un complesso immobiliare e della Società Terme di Acqui S.p.A."


PRESIDENTE

Passiamo alla richiesta di iscrizione all'o.d.g. del punto inerente a "Presunte irregolarità amministrative sull'affidamento alla Società di scopo Nuove Terme S.r.l. per la progettazione, ristrutturazione e gestione di un complesso immobiliare e della Società Terme di Acqui S.p.A." presentata dai Consiglieri Contu, Papandrea, Riggio, Suino, Chiezzi e Placido.
Ricordo che, nella fattispecie, ogni riferimento a nominativi comporterebbe la seduta segreta.
La parola al Consigliere Contu.



CONTU Mario

Chiedo la seduta segreta poiché c'è un riferimento a nomi.



PRESIDENTE

Si tratta di iscrizione e, in linea di massima, per l'iscrizione non ricorrono queste condizioni. Tuttavia, se il richiedente ritiene di dover citare dei nomi, ne valutiamo attentamente l'opportunità.
Posso dare lettura dell'art. 45 del nostro Regolamento interno, "Sedute pubbliche e segrete", che recita: "Il Consiglio può riunirsi in seduta segreta quando vi sia la proposta motivata del Presidente del Consiglio o della Giunta o di almeno dieci Consiglieri. Su tale proposta esso delibera per alzata di mano dopo che abbiano eventualmente parlato non più di un oratore contro ed uno a favore. Le questioni riguardanti l'operato di persone vanno comunque trattate in seduta segreta".
Il proponente, Consigliere Contu, ritiene che ricorra da parte sua il riferimento a nominativi; perciò, ai sensi del comma 4 dell'art. 45 del Regolamento, richiede la segretazione di questa parte della seduta. Tale richiesta è sotto la responsabilità del proponente.
Dispongo per la segretazione della procedura. Il Consigliere Segretario Di Benedetto, membro dell'Ufficio di Presidenza, avrà il compito di redigere il verbale di questa parte della seduta.



(La seduta segreta, iniziata alle ore 18.24 termina alle ore 18.45)


Argomento: Industria - Commercio - Artigianato: argomenti non sopra specificati - Diritto allo studio - Assistenza scolastica

Disegno di legge n. 252 Richiesta di iscrizione all'o.d.g. del punto inerente a "Dibattito sulle Fondazioni bancarie in Piemonte"


PRESIDENTE

La seduta riprende in sessione pubblica.
Passiamo alla richiesta di iscrizione all'o.d.g. del punto inerente a "Dibattito sulle Fondazioni bancarie in Piemonte", presentata dai Consiglieri Marcenaro, Chiezzi, Contu, Moriconi, Manica, Suino, Muliere e Riggio.
La parola al Consigliere Manica.



MANICA Giuliana

Abbiamo richiesto l'inversione dei punti all'o.d.g. e che venga discussa la proposta di legge relativa alle Fondazioni bancarie perch riteniamo, innanzitutto, che sia argomento di grande importanza. Tra l'altro, è un provvedimento che giace in attesa di discussione pur essendo iscritto all'o.d.g. da parecchio tempo, ed è un provvedimento che ha un'importanza di merito relativamente al fatto che i tempi non possono diventare indefiniti per renderlo efficace. Ma, soprattutto, è una questione che riguarda la situazione nella quale il Consiglio regionale sta lavorando. Infatti, nel momento in cui vi è stato, da parte della Giunta e della maggioranza, il richiamo in aula della legge relativa ai buoni scuola, al quale abbiamo fatto seguire il richiamo delle proposte di legge da noi presentate, si è determinata una situazione nuova e diversa che rende urgente e preferibile la discussione di tutte quelle proposte giacenti da molto tempo all'o.d.g., piuttosto che arrivare ad un dibattito sui buoni scuola che non può essere altro che dannoso e difficile. Dannoso e difficile perché era incominciato, all'interno della Commissione competente, un esame di merito, di testi e proposte diverse e non c'era, da parte nostra, alcun atteggiamento pregiudiziale. Si stava semplicemente entrando nel merito della proposta di legge.
La collega Suino ricorderà, facendo parte della VI Commissione, che eravamo arrivati all'esame dell'art. 2 di tale provvedimento. Stavamo dunque progredendo nell'esame, pur nel confronto delle diverse posizioni confronto che avrebbe potuto portare ad un risultato legislativo che fosse come da noi auspicato - il più utile possibile per la Regione ed il complesso delle sue scuole e dei suoi studenti.
Per questo motivo, non arretriamo di un centimetro rispetto al punto estremamente avanzato, cui siamo arrivati a livello nazionale, riguardo alle problematiche relative alla parità scolastica. Riteniamo, infatti, che il Governo di centrosinistra abbia svolto un percorso tra i più avanzati che questo Paese abbia mai conosciuto, nemmeno in tempi in cui c'erano Governi diversi e la questione della parità scolastica veniva agitata in modo un po' strumentale ed ipocrita, senza trovare soluzioni concrete.
Riteniamo che una legge così importante dovrebbe contenere un elemento di uguaglianza tra le varie scuole, che non possa non ricomprendere le scuole pubbliche al suo interno, essendo una legge che aggiunge il proprio contributo all'intervento dello Stato. E' una legge che dovrebbe intervenire in modo significativo riguardo ai redditi più bassi, al di là ed oltre la questione della franchigia. E' una legge che dovrebbe contemplare una serie di interventi diversi, dalle mense ai trasporti, che non riguardino esclusivamente la parte relativa all'iscrizione, ma anche la parte relativa all'assunzione del complesso del percorso formativo.
Se riusciamo a percorrere questa strada, con un ritorno in Commissione ed un riesame dei testi diversi, delle proposte diverse, determiniamo sicuramente una legge migliore per il Piemonte e questo sarebbe un atto proficuo del Consiglio regionale. Determinare una contrapposizione inutile e dannosa dal punto di vista del merito e del deterioramento dei rapporti politici all'interno di quest'aula, non porta certamente da alcuna parte.
Per questa ragione, avanziamo la proposta di inversione dei punti all'o.d.g., perché in questo modo non solo discuteremmo di un provvedimento che giace da molto tempo e sul quale ci dovrebbe essere una forte ed importante attenzione, ma contribuiremmo altresì, nel merito e nel contesto della relazione dei rapporti politici, a rasserenare il clima e a consentire un confronto, all'interno della VI Commissione, unico e produttivo, a nostro avviso, di qualche possibile risultato.
Grazie, Presidente, non ha dovuto neanche richiamarmi sui tempi.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera. Non posso che apprezzare ed esprimere un encomio per questo rispetto assolutamente preciso dei tempi.
Ci sono richieste di interventi contrari? La parola al Consigliere Brigandì.



BRIGANDI' Matteo

La maggioranza vota contro.



PRESIDENTE

Grazie per il conciso espletamento della formalità.
Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g. del punto inerente a "Dibattito sulle Fondazioni bancarie in Piemonte".
Il Consiglio non approva.


Argomento: Questioni internazionali - Diritto allo studio - Assistenza scolastica

Disegno di legge n. 252 Richiesta di iscrizione all'o.d.g. del punto inerente a "Dibattito sul sistema di governo europeo"


PRESIDENTE

Passiamo alla richiesta di iscrizione all'o.d.g. del punto inerente a "Dibattito sul sistema di governo europeo", presentata dai Consiglieri Chiezzi, Marcenaro, Placido e Riggio.
La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Di certo il riferimento è utile, perché in Europa, dove i tempi del confronto nelle aule sono molto ben regolamentati ed anche ristretti, mai potrebbe succedere quanto è successo in Regione Piemonte e mai un qualunque soggetto responsabile di atti amministrativi si sarebbe comportato come si è comportato il Presidente Ghigo.
Voglio ricordare che, il 7 agosto, il Presidente Ghigo ha "scaraventato" in quest'aula, senza alcun avvertimento e senza alcuna motivazione politica un provvedimento che i colleghi stavano discutendo in Commissione. In Europa tutto questo non potrebbe succedere. In Europa c'è da auspicare che succedano altre cose - lo sappiamo - c'è un Governo più legato ai poteri del Parlamento, una Commissione più democratica, ma la discussione diventerebbe senz'altro più utile con un ritorno in Commissione - se i colleghi consentono - che non continuare in questo braccio di ferro. E come hanno fatto i colleghi prima, chiarendo e posizionando i propri argomenti sul tema che ci vede inchiodati in un confronto sulle modifiche all'o.d.g.
per cortesia verso i colleghi voglio segnalare quelle che al momento sono le posizioni del mio Gruppo. Si esce da questa situazione semplicemente rimettendo ordine al nostro confronto e tornando in Commissione.
Il Presidente Ghigo non ha ancora speso una parola per spiegarci come mai il 7 agosto ha preso la decisione che ha fermato tutto; basterebbe ritornare su quella decisione e con il regolamento del Consiglio saremmo in grado di iniziare il nostro lavoro in Commissione.
Quindi, la mia posizione è ancora questa: si ripristini il confronto e il reciproco rispetto politico e non si compiano forzature e colpi di mano. Si vada in Commissione; andati in Commissione - devo dire che mi ritrovo con l'appello del collega Tapparo - per il mio Gruppo non si tratta di mediare su limiti di reddito, su percentuali, ma di vedere con i colleghi se è possibile per la Regione Piemonte, nel pieno rispetto della Costituzione avviare un intervento sul diritto allo studio capace di dare un contributo a tutte le famiglie, a prescindere da cosa esse dovranno scegliere in materia di frequenza scolastica: se la scuola pubblica o la scuola privata.
Ultimo punto: bisogna rasserenare il clima, e nella giornata di venerdì ho cercato di farlo più volte. Anche oggi forse un minimo di rasserenamento c'è stato rimandando alla riunione dei Capigruppo di domani un confronto e le decisioni.
Ad esempio, tra le cose che non bisogna fare, colleghi, informo di un'iniziativa che ho preso a fronte di un fatto molto grave sul piano dei rapporti democratici. Ho ricevuto una lettera con carta intestata Federazione Italiana Scuole Materne, con la firma del Presidente regionale: una lettera grossolana, una lettera che contiene un avvertimento minaccioso nei miei confronti e nei confronti di altri Consiglieri! Un avvertimento minaccioso perché il Presidente regionale di questa Federazione mi dice le seguenti testuali parole: "che non mancherà di segnalare all'opinione pubblica quei Gruppi e quei Consiglieri che in modo più o meno esplicito cercheranno di boicottare e/o di rallentare la definitiva approvazione della legge" (penso della Giunta). Questo è: 1) un intervento prettamente politico, che non so se rientri nelle finalità di un'associazione che si occupa di scuole materne 2) è un intervento politico che intorbida le acque e segna un momento di pressione indebita sulle libere scelte degli eletti - un'indebita pressione! - che non rende più libero l'eletto di agire secondo coscienza perché una minaccia di questo genere potrebbe portare, o nella direzione in cui un eletto già ritiene di andare, di criticare un provvedimento...



(Richiamo acustico da parte del Presidente del Consiglio)



CHIEZZI Giuseppe

Mi lasci terminare, Presidente! Rinuncio al prossimo intervento, a tutti i minuti.
Rispondo dicendo: "Bene, visto che lei vuole segnalare all'opinione pubblica che ci sarà un Consigliere che si oppone alla violazione della Costituzione e intende votare contro, mi fa un favore, rendo la mia posizione ancora più rigida". In questo modo, si cerca di intimidire l'interlocutore che dovrebbe attenuare certe posizioni. In ogni caso, un intervento di questo genere vìola e turba la libertà del nostro lavoro! Segnalo questo fatto come fatto importante e preoccupante. Ho risposto al Presidente in questione, per adesso, e nel frattempo sto riflettendo se insieme ad altri colleghi, segnalare questo tipo di avvertimento minaccioso verso una sede e i componenti di una sede elettiva, come fatto di fronte al quale occorre registrare qualcosa. Io spero ancora che questa sia una lettera che esprime la posizione personale di una persona e non della Federazione Italiana Scuole Materne, perché lettere così minacciose sono elementi pericolosi che turbano il lavoro delle istituzioni. Questo tipo di intervento dovrebbe essere evitato e non rasserena gli animi.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Chiezzi.
Prendo atto come Presidenza della valutazione con la quale il Consigliere Chiezzi ha accompagnato la segnalazione della lettera che credo sia pervenuta a tutti i Consiglieri (naturalmente, a titolo personale).
La parola al Consigliere Brigandì.



BRIGANDI' Matteo

Apprezziamo la novità proposta dal Presidente Chiezzi, cioè quella di rispedire il provvedimento in Commissione: non l'avevamo ancora sentita grazie Chiezzi. Votiamo contro.



PRESIDENTE

Ringrazio il Consigliere Brigandì per il suo intervento come sempre assolutamente preciso nella sua concisione.
Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g. del punto inerente a "Dibattito sul sistema di governo europeo".
Il Consiglio non approva.


Argomento: Diritto allo studio - Assistenza scolastica - Tutela dagli inquinamenti atmosferici ed acustici

Disegno di legge n. 252 Richiesta di iscrizione all'o.d.g. del punto inerente a "Mappatura aree soggette a fenomeni di elettrosmog nella provincia di Alessandria"


PRESIDENTE

Passiamo alla richiesta di iscrizione all'o.d.g. del punto inerente a "Mappatura aree soggette a fenomeni di elettrosmog nella provincia di Alessandria", presentata dai Consiglieri Papandrea, Contu, Riggio, Suino Chiezzi e Placido.
La parola al Consigliere Contu.



CONTU Mario

Signor Presidente, colleghi Consiglieri, intervengo dopo il Consigliere Chiezzi perché ci ricorda che non esistono solo i pericoli derivanti dall'elettrosmog come attentati alla salute della persona, ma esistono altri attentati frutto di integralismi che non aiutano la convivenza civile in questo Paese.
Il Presidente Chiezzi ha dato lettura di una lettera che, Presidente, non le nascondo che mi ha turbato. Io conosco il mondo cattolico, lo conosco perché da quel mondo e attraverso quelle frequentazioni sono arrivato ad una concezione laica della vita. I toni utilizzati da quella lettera sono minacciosi, mossi da quella solidarietà "pelosa" dalla quale noi tutti dobbiamo stare il più lontano possibile. C'è modo e modo di aiutare le famiglie meno abbienti. Quello che si dice niente ha a che fare con il portato della proposta di legge alla quale fa riferimento, perché quella legge tutto fa, meno che aiutare i redditi più bassi.
Mi spiego meglio. Quella proposta di legge (faccio un parallelo)...



CONTU Mario

ANGELERI Antonello (fuori microfono)



CONTU Mario

Cosa stai illustrando?



CONTU Mario

Consigliere Angeleri, sto iniziando con una metafora: è possibile illustrare un pericolo con una metafora?



PRESIDENTE

Il collega Contu sta illustrando la richiesta di iscrizione all'o.d.g.
del punto inerente a "Mappatura aree soggette a fenomeni di elettrosmog nella provincia di Alessandria".



CONTU Mario

Presidente, qui è stata fatta una denuncia sui pericoli che, in questo caso, riguardano la possibilità di svolgere con serenità il proprio mandato di Consiglieri. Ai pericoli che corriamo quotidianamente inseguendo le diavolerie della tecnologia moderna (che sono questi aggeggi che ci portiamo dietro e che sono il prezzo che l'umanità deve pagare per seguire il progresso tecnologico in termini di salute della persona), ora dobbiamo aggiungere, nella nostra veste di Consiglieri, un altro pericolo: l'integralismo. Quindi, Consigliere Angeleri, sto al tema.
Sto ponendo queste posizioni - quindi un grido di allarme - così integraliste, così poco oneste nella comunicazione verso gli altri, in particolare verso un consesso elettivo. Sostanzialmente, si dice: "State attenti a quello che fate, da questa situazione non potete sfuggire: aiutare le famiglie più povere è un obbligo", e si presenta un progetto di legge che regala soldi a iosa a famiglie con redditi fino a 140 milioni. Da sempre, sin dagli esordi, la scuola cattolica è nata come una scuola rivolta alla fasce più deboli della popolazione, alle situazioni di svantaggio sociale. Ma questo è successo nell'800. Poi, man mano, vuoi per la crisi delle vocazioni, vuoi per l'incremento dei costi di gestione, ha modificato il "target" - chiamiamolo così - di riferimento.
In proposito, invito il Consigliere Angeleri, in qualcuno dei suoi interventi contro, ad indicarci, dal punto di vista dell'anagrafe tributaria delle famiglie che frequentano le scuole private (anche quelle cattoliche), con certezza di dati qual è il ceto sociale di appartenenza delle famiglie che oggi frequentano le scuole cattoliche. Cosa copriremmo? Che questo è un premio rivolto a famiglie agiate che già frequentano le scuole cattoliche, in quanto il meccanismo perverso dell'innalzamento delle rette non ha più consentito alle famiglie povere di iscrivere i propri figli alle scuole...



PRESIDENTE

La prego di concludere, anche perché il riferimento all'elettrosmog in provincia di Alessandria è stato ampio ed esaustivo.
Diamo quindi la parola al Consigliere Angeleri per l'intervento a nome dell'area della maggioranza.



ANGELERI Antonello

Ho cercato di compiere uno sforzo, ma non sono riuscito a comprendere le motivazioni che il Consigliere Contu ha voluto proporci. Quindi, per questi motivi sostanziali, a nome della maggioranza, propongo di esprimere voto contrario all'inserimento di questo punto all'o.d.g.



PRESIDENTE

Non mi resta che procedere alla votazione.
Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sulla proposta di iscrizione all'o.d.g. del punto inerente a "Mappatura aree soggette a fenomeni di elettrosmog nella provincia di Alessandria".
Il Consiglio non approva.


Argomento: Diritto allo studio - Assistenza scolastica - Varie

Disegno di legge n. 252 Richiesta di iscrizione all'o.d.g. del punto inerente a "Dibattito per l'introduzione nelle mense pubbliche dell'opzione vegetariana"


PRESIDENTE

Passiamo alla richiesta di iscrizione all'o.d.g. del punto inerente a "Dibattito per l'introduzione nelle mense pubbliche dell'opzione vegetariana", presentata dai Consiglieri Marcenaro, Riggio, Muliere Placido, Manica, Chiezzi, Contu e Moriconi.
La parola al Consigliere Moriconi.



MORICONI Enrico

Chiediamo l'inserimento nella discussione di questo punto all'o.d.g., in quanto è chiara la difficoltà che sta vivendo la legge sui cosiddetti buoni scuola. In particolare, credo che dedicare in via prioritaria un po' di tempo all'inserimento dell'opzione della dieta vegetariana nelle mense scolastiche sia un argomento di estrema importanza. Intanto, si tratta di una scelta che è stata fatta in molte Regioni italiane e, in secondo luogo è una scelta che darebbe modo di rispondere ad una richiesta crescente, in quanto i vegetariani in Italia sono in continuo aumento.
Vorrei anche ricordare che la scelta vegetariana ha avuto un grande sponsor proprio nella Giunta regionale. Anch'io - come tutti i cittadini piemontesi ho letto il resoconto delle giornate trascorse dai componenti della Giunta in una "beauty-farm" e che sono diventate famose per le immagini riportate dai giornali. Risulta, infatti, che in quello "stage" si sia seguita una dieta vegetariana; credo quindi che la validità della scelta vegetariana possa essere confermata da tutti gli esponenti della Giunta.
Vorrei anche ricordare che la scelta vegetariana rivestirebbe un'ulteriore importanza per quanto riguarda la convivenza tra le diverse etnie presenti nella nostra regione. Sappiamo che vi sono etnie che seguono particolari diete alimentari: quella vegetariana è sicuramente una dieta facilmente seguibile da tutti e che accomuna praticamente tutte le etnie del mondo.
Quindi, i diversi gruppi che seguono delle diete alimentari particolari si troverebbero facilmente d'accordo nel seguire una dieta vegetariana che appunto - non ha preclusioni da parte di alcuno.
Inoltre, la dieta vegetariana metterebbe sicuramente a riparo da un problema che continua a rimanere irrisolto, ovvero il problema dell'encefalopatia spongiforme bovina, conosciuta giornalisticamente come "mucca pazza". Anche se la questione sembra ormai caduta assolutamente sotto silenzio, va detto che questa epidemia continua nella sua lenta progressione andando ad interessare sempre nuovi Paesi.
Ciò detto, credo che, comunque, la cosa non interessi molto: passato il momento delle notizie in prima pagina, i problemi vengono facilmente dimenticati. Si sappia però che questa malattia ha già travalicato i confini dell'Europa ed è arrivata in Asia, sta quindi continuando il suo lento cammino in tutti i Paesi del mondo. La dieta vegetariana è l'unica dieta che può mettere al riparo dalla possibilità di contrarre questa malattia.
Ricordo che il pericolo c'è, viene ammesso da notevoli studiosi dell'alimentazione, quindi perché continuare ad alimentarsi con la carne? L'alimentazione con la carne dà la possibilità di contrarre questa malattia: esiste un numero di casi statistici studiati dagli enti preposti a tali ricerche.
Sempre a questo proposito occorre ricordare come - anche in questo caso la notizia è passata sotto silenzio - in Inghilterra c'è stato in questi ultimi quattro mesi quasi un raddoppio dei casi di encefalopatia spongiforme su persone. Gli esperti si interrogano se siamo in presenza del temuto aumento di casi che molti esperti avevano previsto. Se noi seguissimo...



PRESIDENTE

Consigliere Moriconi, anche se apprezzo il modo con cui si sta attenendo al tema, le ricordo che i cinque minuti a sua disposizione sono scaduti.



MORICONI Enrico

Come dicevo, e concludo, per i motivi citati sarebbe importante discutere su questo tema, anche per dare modo di riflettere sulle problematiche ad esso collegate.



PRESIDENTE

Consigliere Brigandì, prima di darle la parola volevo sottolineare come quello proposto dal Consigliere Moriconi sia stato un tema ampiamente e vigorosamente illustrato nel merito. E' un tema che in alcuni di noi, come me e lei, dovrebbe suscitare, come dire, particolare interesse! La parola al Consigliere Brigandì.



BRIGANDI' Matteo

Presidente, credo che questa dieta farebbe bene sia a me che a lei!



(Risate in aula)



BRIGANDI' Matteo

In ogni caso, annuncio il voto negativo della maggioranza.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g. del punto inerente a "Dibattito per l'introduzione nelle mense pubbliche dell'opzione vegetariana".
Il Consiglio non approva.


Argomento: Diritto allo studio - Assistenza scolastica - Pianificazione territoriale - Urbanistica: argomenti non sopra specificati

Disegno di legge n. 252 Richiesta di iscrizione all'o.d.g. del punto inerente a "Dibattito sullo stato di avanzamento dei Progetti di Recupero Urbano in Piemonte"


PRESIDENTE

Passiamo alla richiesta di iscrizione all'o.d.g. del punto inerente a "Dibattito sullo stato di avanzamento dei Progetti di Recupero Urbano in Piemonte", presentata dai Consiglieri Chiezzi, Moriconi, Marcenaro, Manica Suino, Muliere e Riggio.
La parola al Consigliere Marcenaro.



MARCENARO Pietro

Nel ribadire gli aspetti metodologici che regolano i miei interventi (che mi fanno tralasciare l'esplicazione dei punti di merito e piuttosto sottolineare l'impraticabilità, in questo momento, per le condizioni createsi, di una discussione sulla legge), osservo e noto dalle notizie che arrivano e si incrociano che, mentre noi conduciamo questa discussione un'altra discussione si sta sviluppando attraverso dichiarazioni ANSA.
Poco fa mi hanno riferito di una dichiarazione del Presidente della Regione circa le considerazioni avanzate dall'Assessore Leo nel corso di un'intervista che ha rilasciato nella giornata di ieri ai giornali, ma anche di dichiarazioni di altri Consiglieri: come ho detto, si sta svolgendo, in qualche modo, una discussione parallela.
Continuo ad insistere su questo punto: sarebbe meglio, anzi, necessario riuscire a riportare questa discussione all'interno del Consiglio regionale, rimettendo il confronto sul disegno di legge n. 252 sui binari giusti. Lo hanno detto diversi Consiglieri, tra cui il Consigliere Chiezzi nel suo ultimo intervento, il Consigliere Placido, la Consigliera Manica e il Consigliere Contu. Mi sembra che questa oggi sia la questione essenziale.
Ripeto, siamo di fronte ad un passaggio in cui le decisioni formali e metodologiche hanno un'importanza rilevante. Sottolineo contemporaneamente, che altrettanto rilevanti sono le questioni che riguardano il merito della legge in oggetto.
Chiediamo alla maggioranza, per sbloccare la discussione, non solo di trovare un percorso metodologicamente praticabile, ma anche di riportare la legge nell'ambito delle grandi linee previste dalla Costituzione italiana e di dimensionarla sulla base delle prerogative effettive di questo Consiglio regionale.
Ha detto il Consigliere Cattaneo "Noi abbiamo avanzato..."



PRESIDENTE

Chiedo scusa, Consigliere Marcenaro, ma vedo che lei si rivolge al Presidente Ghigo e, forse, il Presidente desidera essere messo in condizione di poter ascoltare.



MARCENARO Pietro

Il Presidente Ghigo mi ascolterà quando desidererà farlo, non chiedo particolare attenzione.



PRESIDENTE

Presidente Ghigo, veda lei. Mi sono limitato a farle notare che il Consigliere Marcenaro si riferiva a lei nel suo intervento.



MARCENARO Pietro

Mi riferivo in particolare alle dichiarazioni fatte dal Consigliere Cattaneo, che ha detto che questa legge fa parte del programma elettorale proposto agli elettori e che per questo ha particolare importanza. Lo capisco. Ma, allo stesso tempo, capisco che se in campagna elettorale si promettono agli elettori cose che non si possono mantenere perché violano regole fondamentali - le prerogative e i poteri delle Regioni - ciò non solo non semplifica, ma addirittura aggrava il giudizio su scelte e linee politiche che, alla fine, propongono agli elettori scelte impraticabili.
Quando lo deciderete, quando il Parlamento italiano, dove esiste una maggioranza di centrodestra, deciderà di farlo, potrete proporvi di cambiare la Costituzione, sia nell'art. 33, che riguarda la scuola pubblica e il rapporto tra la scuola pubblica e privata, sia nell'art. 117, che è quello che stabilisce le prerogative dello Stato e quelle delle Regione per quanto riguarda la scuola. E' bene ricordare che gli indirizzi fondamentali sulla scuola sono fissati dalla Costituzione e dalle leggi nazionali e che l'intervento previsto, per quanto riguarda le Regioni, è un intervento nel quadro della sussidiarietà e di interventi integrativi delle norme generali.
Richiamo il fatto che si rientri in questi binari. Ci sono le condizioni, forse non per una convergenza, ma per seguire un itinerario della legge che, anche con un nostro giudizio differenziato, sblocchi la situazione attuale. Credo che la pretesa di alterare gli equilibri dei poteri attribuiti alle diverse istituzioni dalla Costituzione, sia alla base di questa situazione di blocco.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Brigandì.



BRIGANDI' Matteo

Presidente, credo che questo Consiglio non abbia né autorità n autorevolezza per sovrapporsi alla Corte Costituzionale. Per questi motivi votiamo contro.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g. del punto inerente a "Dibattito sullo stato di avanzamento dei Progetti di Recupero Urbano in Piemonte".
Il Consiglio non approva.
Colleghi, raccogliendo alcune istanze, e ribadendo naturalmente la neutralità della Presidenza e la disponibilità a portare avanti la seduta fino alle ore 20.00, come è stato previsto, devo tuttavia rappresentare alcune segnalazioni di qualche collega che chiede se questa sia veramente l'unitaria intenzione. Ci sono altre sedute in cui si prevede di recuperare ampiamente il tempo eventualmente superato, ma naturalmente questa condizione non rientra in una disponibilità della Presidenza, se non sulla base di una posizione unitaria di tutto il Consiglio. Qualche collega chiede se sia opportuno continuare i lavori, visto che abbiamo già esaminato dieci punti all'o.d.g., con dieci interventi a favore e dieci interventi contro e dieci votazioni. Preferirei sentire i Capigruppo. E' una verifica che mi viene sollecitata da alcune parti.
La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Presidente, sono quasi le ore 20.00. So che c'è parecchio personale che rientra all'abitazione attraverso mezzi pubblici che alle ore 20.00 effettuano le ultime corse.
Mi sembra che le posizioni politiche, anche di merito, ce le siamo scambiate, quindi, se lei ritiene, essendo comunque quasi le ore 20.00, di chiudere la seduta, non avrà di certo la mia opposizione.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cattaneo.



CATTANEO Valerio

In effetti le posizioni sono rigide e chiare. Visto che ormai sono le ore 19.30 potremmo chiudere qui i nostri lavori. Tale sospensione potrebbe anche permettere alla maggioranza di avere un confronto prima della riunione dei Capigruppo, così come avevamo chiesto. Quindi, ci rimettiamo al volere della Presidenza. Certamente, da parte nostra nulla in contrario: saremo qui domani mattina alle ore 11.00 dopo la Conferenza dei Capigruppo per ricominciare.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Brigandì.



BRIGANDI' Matteo

Presidente, faccio presente che è arrivata la convocazione della Conferenza dei Presidenti dei Gruppi consiliari per domani alle ore 10.00. Quindi, la sua sensibilità è condivisa anche dal Presidente, che ha preferito operare in questo senso. E' evidente che l'esigenza che ha sottolineato il Consigliere Cattaneo è un'esigenza che mi vede perfettamente d'accordo quindi sarebbe veramente sterile, senza una riunione dei Capigruppo di maggioranza, arrivare a fare un qualsiasi discorso. D'altronde, non vorrei privarmi di questi "brillantissimi" interventi che mi rallegrano il cuore.
Per questo la prego, Presidente, di continuare i lavori fino alle ore 20.00 come previsto.



PRESIDENTE

Continuiamo i lavori, visto che non c'è stata l'unanimità sull'interruzione.


Argomento: Diritto allo studio - Assistenza scolastica - Tutela dagli inquinamenti del suolo - smaltimento rifiuti

Disegno di legge n. 252 Richiesta di iscrizione all'o.d.g. del punto inerente a "Chiusura impianto di incenerimento Sardinia"


PRESIDENTE

Passiamo alla richiesta di iscrizione all'o.d.g. del punto inerente a "Chiusura impianto di incenerimento Sardinia", presentata dai Consiglieri Contu, Riggio, Suino, Chiezzi e Placido.
La parola al Consigliere Placido.



PLACIDO Roberto

La prima volta che ho sentito parlare dell'impianto di incenerimento Sardinia mi era sorto il dubbio che avesse a che fare con la Sardegna - il collega Contu mi conforta in quanto non sono stato l'unico. Poi mi hanno detto che era Sardinia e ho pensato che avesse a che fare comunque con la Sardegna e con i sardi. Mi fermo qui, altrimenti continuando potrei commettere qualche errore nel termine e il Consigliere Contu potrebbe arrabbiarsi, con il rischio che mi mandi i "baracelli" e che l'incenerimento si potrebbe fare, come suggerisce il collega Contu, con il riso sardonico.
Senza essere sardonici, io sono stato tra quelli che hanno segnalato la necessità di presentare questo punto all'o.d.g., perché è in parte collegato all'intervento precedente del collega Moriconi sulla BSE, perch nella Sardinia di Torino....



PRESIDENTE

Pregherei i colleghi di ascoltare gli interventi che attengono a questioni settoriali, ma che tuttavia sono in diretta connessione con l'interesse generale della regione sul piano della salute, della qualità della vita e delle altre questioni di cui stava, opportunamente, parlando il collega Placido.



PLACIDO Roberto

Grazie, Presidente. Nell'impianto della Sardinia, che è l'unico impianto pubblico in Piemonte, non si inceneriscono solo carcasse di animali colpiti dalla BSE, ma anche carcasse di bovini morti di morte naturale ed altri generi di animali (il Consigliere Moriconi mi corregga se ho detto qualche imprecisione tecnica). C'è una particolarità: oltre ad essere l'unico impianto pubblico della Regione Piemonte, questo è anche situato nella zona nord di Torino. I Consiglieri conoscono la mia attenzione per tutto quello che ruota intorno alla zona nord di Torino. Ci sono alcuni colleghi che sono più sensibili per altre parti della provincia di Torino: io e la Consigliera Suino ci preoccupiamo, invece, di tutto quanto ruota attorno alla zona nord. La Sardinia è collocata nella zona nord di Torino dove esiste già la discarica AMIAT, un inceneritore di rifiuti solidi industriali e un'azienda di coloranti chimici che mal si combinano con i cittadini che abitano nella zona ed, in particolare, con le giovani generazioni che frequentano le numerose scuole pubbliche e private.
Questa premessa mi permette di legarmi all'argomento che ci ha portato a presentare questo punto. E' importante preservare la salute dei cittadini ragion per cui riteniamo necessario e indispensabile votare a favore.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Brigandì.



BRIGANDI' Matteo

Fosse stato un ordine del giorno lo avremmo votato volentieri, ma non trattandosi di quello, voteremo contro.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g. del punto inerente a "Chiusura impianto di incenerimento Sardinia".
Il Consiglio non approva.


Argomento: Industria - Commercio - Artigianato: argomenti non sopra specificati - Diritto allo studio - Assistenza scolastica

Disegno di legge n. 252 Richiesta di iscrizione all'o.d.g. del punto inerente a "Dibattito sulla valorizzazione e il sostegno alle piccole librerie"


PRESIDENTE

Passiamo alla richiesta di iscrizione all'o.d.g. del punto inerente a "Dibattito sulla valorizzazione e il sostegno alle piccole librerie" presentata dai Consiglieri Marcenaro, Riggio, Muliere, Placido, Manica Chiezzi, Contu e Moriconi.
La parola al Consigliere Riggio.



RIGGIO Angelino

Credo che tutti gli interventi della giornata di oggi e di venerdì abbiano un filo conduttore comune. La maggioranza di centrodestra, avendo richiamato in aula questo provvedimento, non fa altro che "imballare" i lavori del Consiglio. Consiglio che potrebbe dedicarsi molto proficuamente a tutta una serie di questioni piuttosto importanti; così, invece, non facciamo il lavoro serio che andrebbe fatto in Commissione per esaminare questo progetto di legge.
Diceva la Consigliera Suino che, relativamente al provvedimento buoni scuola, erano state convocate - mi confermi l'Assessore Leo - sette sedute di Commissione e si era arrivati ad esaminare l'art. 2. Questo fatto dà la misura di come la Commissione, per chi conosca veramente il lavoro della stessa, non si trovasse in una situazione di immobilismo.
Il paradosso è questo: non proseguiamo con i lavori della Commissione e costringiamo il Consiglio regionale a non discutere di questioni che potrebbero apparire marginali e che invece sono importanti, come il dibattito sulla valorizzare delle piccole librerie. Non è questione da poco. Sappiamo che, per quello che riguarda la società globalizzata, la competizione non avviene più tra azienda ed azienda, ma fra territori che si valorizzano per tutta una serie di ricchezze presenti, che sono legate all'apparato produttivo, alle infrastrutture e alla qualità e quantità delle persone che vivono su quel territorio. Sappiamo che in Piemonte vi sono realtà completamente diverse tra la provincia di Torino, con circa due milioni di abitanti, e il grande Piemonte che è diviso in oltre mille Comuni che, di fatto, hanno una grossa difficoltà di accesso ai meccanismi culturali.
Sappiamo che le situazioni più dinamiche, dal punto di vista dell'imprenditorialità, come per esempio la provincia di Cuneo, hanno anche un basso livello di scolarità e un indice di lettura che è decisamente più basso. Questo, a lungo andare, non può fare altro che mortificare la nostra capacità e il nostro potenziale produttivo.
L'Assessore Leo, che ha dimostrato grande sensibilità per quello che riguarda il diritto allo studio, potrebbe dimostrare altrettanta sensibilità per quello che riguarda l'importanza di vedere un forte tessuto di librerie che costituisca un'offerta sul nostro territorio regionale.
Tuttavia, noi sappiamo che le librerie non sono fra i settori commerciali che offrono maggior rendimento. Secondo una graduatoria del "Sole 24 Ore" le librerie vengono indicate al quattordicesimo posto fra gli esercizi commerciali ordinari, quindi con un basso indice di rendimento. Mentre si afferma un tessuto di offerta che è in gran parte mercificato dai grandi supermercati, c'è una scarsa presenza di offerta libraria per quello riguarda le piccole librerie che hanno grosse difficoltà. Di fatto, queste si trasformano in cartolibrerie e vengono letteralmente sommerse da questa ulteriore funzione.
Il dibattito non è assolutamente marginale, ma si collega ad un'altra proposta molto interessante - mi dispiace che non sia presente il Consigliere Tapparo, che è stato promotore di questo tipo di iniziativa relativa alla costruzione di una rete diffusa per l'informatizzazione e per la crescita di una cultura informatica sul nostro territorio.
Badate che nell'ambito della discussione che stiamo facendo per perdere tempo, secondo l'opinione di alcuni, in realtà, quello che sembra un argomento marginale è un argomento strategico per la nostra Regione. Noi oggi non lo possiamo affrontare per la caparbietà di chi non vuole rimandare in aula il provvedimento sui buoni scuola.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Brigandì.



BRIGANDI' Matteo

La maggioranza vota contro.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g. del punto inerente a "Dibattito sulla valorizzazione e il sostegno alle piccole librerie".
Il Consiglio non approva.
Prima di passare all'argomento successivo, tenuto conto dell'imminente chiusura della seduta, ricordo che domani mattina alle ore 9.15 è convocato il Comitato di Solidarietà, per chi ne facesse parte. Alle ore 10.00 è convocata la Conferenza dei Capigruppo, mentre il Consiglio regionale si riunirà alle ore 11.00.


Argomento: Sanita': argomenti non sopra specificati - Diritto allo studio - Assistenza scolastica

Disegno di legge n. 252


PRESIDENTE

Richiesta di iscrizione all'o.d.g. del punto inerente a "Balzello illegittimo imposto ai ricoverati del Presidio sanitario 'Ausiliatrice' di Torino"



PRESIDENTE

Passiamo alla richiesta di iscrizione all'o.d.g. del punto inerente a "Balzello illegittimo imposto ai ricoverati del Presidio sanitario 'Ausiliatrice' di Torino", presentata dai Consiglieri Contu, Riggio, Suino Chiezzi e Placido.
La parola al Consigliere Contu.



CONTU Mario

Presidente, devo una correzione: siccome questo argomento ha già avuto una risposta in aula, rinuncio all'illustrazione e chiedo che venga messo ai voti.



PRESIDENTE

L'illustrazione è stata sintetica. Vi è qualche intervento da parte della maggioranza? La parola al Consigliere Cattaneo.



CATTANEO Valerio

Voteremo contro.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g. del punto inerente a "Balzello illegittimo imposto ai ricoverati del Presidio sanitario 'Ausiliatrice' di Torino".
Dichiaro la votazione non valida per mancanza del numero legale essendo presenti in aula 22 Consiglieri anziché 28. Pertanto, ai sensi dell'art. 52, comma 4, del Regolamento, la prosecuzione del punto in oggetto è rinviata ad una seduta successiva.


Argomento:

Annunzio interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno


PRESIDENTE

I testi delle interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno pervenute all'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale verranno allegati al processo verbale dell'adunanza in corso.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 19.45)



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