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Dettaglio seduta n.128 del 21/09/01 - Legislatura n. VII - Sedute dal 16 aprile 2000 al 2 aprile 2005

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE COTA


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

La seduta è aperta.
In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Casoni, Cavallera, Cotto D'Ambrosio, Dutto, Ghigo, Moriconi, Pozzo, Ronzani, Rossi Giacomo, Toselli e Valvo.


Argomento: Giunta, organizzazione e funzioni

b) Assegnazione temporanea delle funzioni di Vicepresidente della Giunta regionale all'Assessore Franco Maria Botta


PRESIDENTE

Comunico che, con decreto n. 85 del 20/9/2001, il Presidente della Giunta regionale ha attribuito temporaneamente le funzioni di Vicepresidente della Giunta regionale, con delega a sostituire il Presidente della Giunta regionale, nel pomeriggio della giornata odierna l'Assessore Franco Maria Botta.


Argomento: Diritto allo studio - Assistenza scolastica

Esame disegno di legge n. 252 "Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 29 aprile 1985, n. 49 (Diritto allo studio - Modalità per l'esercizio delle funzioni di assistenza scolastica attribuite ai Comuni a norma dell'art. 45 del DPR 24 luglio 1977, n. 616 ed attuazione di progetti regionali)" - Richiamato in aula ai sensi dell'art. 34 del Regolamento Verifica del numero legale


PRESIDENTE

Comunico che, con riferimento al punto 5) all'o.d.g. è giunta una serie di richieste - che ho provveduto a classificare - di iscrizione di nuovi punti all'o.d.g., ai sensi dell'art. 51, comma 5, del Regolamento, e alcune richieste di inversione dell'o.d.g. ai sensi dell'art. 51, comma 2, del Regolamento.
Per questioni logiche, vanno trattate prima le richieste d'iscrizione di nuovi punti all'o.d.g., posto che esista un limite temporale anteriore per la loro richiesta.
Sono state presentate prima dell'inizio della seduta, quindi vanno trattate prima.
Dopo la dichiarazione di apertura, non possono più essere fatte, ne sono giunti altre che mettiamo in coda e che cominciamo a trattare. Quindi tratteremo prima le richieste d'inserimento di nuovi punti all'o.d.g. e successivamente le richieste di inversione di punti all'o.d.g.



PRESIDENTE

MARCENARO Pietro (fuori microfono)



PRESIDENTE

Qual è il numero legale per aprire la seduta?



PRESIDENTE

Il numero legale per aprire la seduta, Consigliere Marcenaro, è verificato in fase di votazione.
Con la prima richiesta d'inserimento, viene illustrata...



PRESIDENTE

CHIEZZI Giuseppe (fuori microfono)



PRESIDENTE

La chiediamo prima. Chiediamo la verifica del numero legale prima d'iniziare a discutere gli inserimenti dei punti all'o.d.g.



PRESIDENTE

Colleghi, come voi sapete, per quanto riguarda il numero legale per deliberare, "ogni volta che il Consiglio stia per procedere ad una votazione, il Presidente verifica se il Consiglio sia in numero legale per deliberare, se del caso disponendo l'appello nominale, che deve comunque essere effettuato qualora lo richieda un Consigliere ogni volta che stia per procedere ad una votazione".



(Commenti della Consigliera Manica)



PRESIDENTE

Mi dica da che articolo è contemplato il suo caso. Invece un ulteriore caso è contemplato dall'art. 52, comma 4: "Il Presidente, qualora abbia accertato l'impossibilità di procedere ad una votazione per mancanza del numero legale, rinvia la prosecuzione del dibattito sull'oggetto in esame ad una successiva seduta".
Lo dico in anticipo: è inammissibile la richiesta di verifica se non stiamo per procedere ad una votazione, ma ci arriviamo in quanto c'è una richiesta di inserimento di nuovo punto all'o.d.g.
La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Grazie, Presidente. Chiedo la verifica del numero legale perché c'è una richiesta di variazione dell'o.d.g. Prima di procedere alla votazione per quella variazione, chiedo pertanto la verifica del numero legale.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Galasso; ne ha facoltà.



GALASSO Ennio

Se non erro, il collega Chiezzi fa riferimento al secondo comma dell'art. 52 del Regolamento, che recita: "Ogni volta che il Consiglio stia per procedere ad una votazione, il Presidente verifica se il Consiglio sia in numero legale per deliberare, se del caso" - e mi pare sia questo il problema - "disponendo l'appello nominale dei presenti, che deve comunque essere effettuato qualora lo richieda un Consigliere". Il "comunque" non è sganciato dalla prima parte; il "comunque" è sempre riferito al momento in cui il Consiglio sta per procedere ad una votazione. Mi pare questo il problema, non so se sono stato chiaro.
Quindi, il Presidente verifica - potere che il Presidente ha di farlo direttamente e immediatamente - se del caso disponendo l'appello nominale dei presenti, però bisogna essere nell'approssimarsi di una votazione, e questo non subisce alcuna eccezione.



PRESIDENTE

La ringrazio, Consigliere Galasso. Dispongo la verifica del numero legale perché stiamo per procedere alla votazione della richiesta di inserimento di un nuovo punto all'o.d.g. e precisamente alla prima delle richieste che chiede di iscrivere al punto 5) dell'o.d.g. la proposta di legge n. 287: "Misure a favorire il miglioramento della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro".
Procediamo quindi alla verifica del numero legale.



CATTANEO Valerio

Presidente, chiedo la parola.



PRESIDENTE

Prego, Consigliere Cattaneo, ne ha facoltà.



(Proteste dai banchi dell'opposizione)



CATTANEO Valerio

Non è strumentale, colleghi, voglio solo sapere se, al di là del Regolamento - e non è poco, come dice il collega Chiezzi, e mi associo sono previsti due appelli, cioè un primo ed un secondo appello nominale.
Chiedo come avviene il primo appello e come avviene il secondo appello.



PRESIDENTE

Mediante procedimento elettronico è previsto un appello unico, quindi procediamo alla votazione per la verifica del numero legale.
Indìco dunque la votazione, mediante procedimento elettronico, per la verifica del numero legale.
Si constata la mancanza del numero legale, essendo presenti in aula n. 19 Consiglieri anziché 25 (sono in congedo n. 11 Consiglieri).
Pertanto, ai sensi dell'art. 52, comma 4 del Regolamento del Consiglio regionale, sospendo la seduta per un tempo non inferiore a 30 minuti.



(La seduta, sospesa alle ore 15,04 riprende alle ore 15,34)


Argomento: Diritto allo studio - Assistenza scolastica

Esame disegno di legge n. 252 Impossibilità di iscrizione all'o.d.g. di proposte di legge per mancanza dei requisiti giuridici per l'iscrizione


PRESIDENTE

La seduta riprende.
Ci sono diverse richieste di iscrizione di proposte di legge all'o.d.g.
Alcune di esse sono inammissibili, perché non vi sono le condizioni giuridiche per l'iscrizione all'o.d.g.; si tratta cioè di provvedimenti non licenziati dalla Commissione.
Incominciamo, comunque, ad analizzare quelli ammissibili. Dal punto di vista temporale, tutte le richieste presentate fino adesso sono ammissibili; quelle presentate da adesso in poi diventano inammissibili.
Ha chiesto la parola il Consigliere Chiezzi; ne ha facoltà.



CHIEZZI Giuseppe

Grazie, Presidente. Lei ci ha comunicato che alcune delle richieste di inserimento all'o.d.g. non sono ammissibili. Per evitare di compiere lo stesso tipo di errore, potrebbe cortesemente citare il contenuto delle proposte di legge ritenute inammissibili, in modo da non ripetere in futuro questo errore? Grazie.
MARCENARO Pietro (fuori microfono) Ci spieghi la ragione dell'inammissibilità.



PRESIDENTE

La ragione è la mancanza delle condizioni giuridiche per essere iscritte all'o.d.g. del Consiglio regionale. Sono le seguenti: la proposta di legge n. 7: "Consulta Studentesca Universitaria in Piemonte" la proposta di legge n. 5: "Interventi per il sostegno delle attività agricole e agro-tecniche ed agro-industriali dei Consorzi Agrari soggetti a particolari procedure" la proposta di legge n. 6: "Regolamentazione della detenzione dei cani di grossa e media taglia ritenuti potenzialmente aggressivi, nonché per il divieto di impiego di animali di affezione in lotte, competizioni e addestramento pericolosi" la proposta di legge n. 10: "Valorizzazione del circuito turistico culturale delle residenze e delle Città Reali del Piemonte" la proposta di legge n. 21: "Definizione di un progetto per l'istituzione del Museo Regionale" del XX secolo" la proposta di legge n. 34: "Istituzione del Parco Naturale Fluviale della confluenza Gesso-Stura" la proposta di legge n. 40: "Norme per il parto nelle strutture ospedaliere, nelle case di maternità e a domicilio" la proposta di legge n. 41: "Interventi per la promozione dell'informazione sui temi della sessualità" la proposta di legge n. 48: "Divieto di somministrare cibi contenenti organismi geneticamente modificati in alcune situazioni a rischio" la proposta di legge n. 49: "Norme per la tutela della biodiversità" la proposta di legge n. 51: "Istituzione del distretto floricolo per il Lago Maggiore" la proposta di legge n. 89: "Norme per la disciplina della pesca e la tutela dell'ittiofauna" la proposta di legge n. 94: "Norme per la protezione dei vitelli negli allevamenti la proposta di legge n. 98: "Modifiche alla L.R. n. 37/2000, compiti associativi di rappresentanza e tutela delle categorie protette" la proposta di legge n. 100: "Norme per la disciplina delle medicine non convenzionali e la promozione della cultura erboristica" la proposta di legge n. 315: "Modifiche alla L.R. 4/9/96 n. 70 "Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio" la proposta di legge n. 305: "Norme per l'introduzione nelle mense pubbliche di prodotti biologici, dell'opzione vegetariana e per iniziative di educazione alimentare" la proposta di legge n. 289: "Incentivi a sostegno dell'abbattimento delle barriere architettoniche degli studi di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, in forma singola od associata" la proposta di legge n. 287: "Misure a favorire il miglioramento della salute" e della sicurezza nei luoghi di lavoro la proposta di legge n. 276: "Norme in materia di servizi educativi per la prima infanzia" la proposta di legge n. 264: "Valorizzazione delle espressioni artistiche di strada" la proposta di legge n. 254: "Norme per il riconoscimento delle discipline della medicina non convenzionale esercitate da operatori medici" la proposta di legge n. 230: "Iniziative per la diffusione della cultura e delle capacità operative per il migliore utilizzo delle reti di telecomunicazione e dei connessi servizi" la proposta di legge n. 217: "Misure a favore dell'Accademia Internazionale Superiore di Musica - Lorenzo Perosi - di Biella" la proposta di legge n. 211: "Sostegno e valorizzazione del sistema delle piccole librerie" la proposta di legge n. 208: "Norme tecniche ed interventi finanziari per favorire l'autonomia e la vita di relazione delle persone disabili attraverso l'accessibilità ambientale" la proposta di legge n. 207: "Istituzione della Consulta Regionale permanente per i problemi della disabilità ed il superamento dell'handicap" la proposta di legge n. 206: "Compiti associativi di rappresentanza e tutela delle categorie protette - sostitutiva L.R. n. 37/2000" la proposta di legge n. 190: "Interventi regionali a sostegno delle famiglie, della scelta di procreazione e degli impegni di cura" la proposta di legge n. 106: "Tutela e controllo degli animali d'affezione (modifica alla legge regionale 26 luglio 1993, n. 34" la proposta di legge n. 103: "Norme sulla tutela, detenzione, allevamento e commercio di animali esotici" la proposta di legge n. 38: "Valorizzazione, conservazione e recupero abitativo montano" la proposta di legge n. 37: "Interventi a favore degli Enti locali per il riuso e la ristrutturazione dei beni immobili confiscati per reati di mafia" la proposta di legge n. 35: "Nuove norme in materia di piste a uso agro silvo-pastorale" la proposta di legge n. 12: "Formazione alla democrazia e alla legalità.
Provvedimenti a favore delle Scuole e delle Università piemontesi per contribuire allo sviluppo di una coscienza civile e democratica nella lotta contro la criminalità mafiosa"; la proposta di legge n. 7: "Consulta Studentesca Universitaria del Piemonte" la proposta di legge n. 2: "Istituzione del sistema museale regionale".


Argomento:

Verifica numero legale


PRESIDENTE

Iniziamo dunque dalla prima richiesta ammissibile presentata in ordine di tempo che è a firma Placido e Marcenaro: si tratta della proposta di legge n. 202: "Incentivi a sostegno della medicina di gruppo". Su questa dobbiamo ripetere la votazione di verifica del numero legale, se c'è richiesta.



(Commenti fuori microfono del Consigliere Marcenaro)



PRESIDENTE

CATTANEO Valerio (fuori microfono)



PRESIDENTE

Presidente, inviti il collega a chiedere la parola al microfono, così parla con regolarità!



(Commenti fuori microfono del Consigliere Marcenaro)



PRESIDENTE

Colleghi, per gentilezza. Era stata fatta una richiesta di verifica del numero legale, preventiva rispetto alla procedura di illustrazione della proposta di legge. Pertanto, procedo dapprima alla verifica del numero legale cui seguirà l'illustrazione.
Indìco dunque la votazione, mediante procedimento elettronico, per la verifica del numero legale.
Si constata la presenza del numero legale, essendo presenti in aula n. 27 Consiglieri ed in congedo n. 11 Consiglieri.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera - Diritto allo studio - Assistenza scolastica

Esame disegno di legge n. 252 Esame richiesta di iscrizione all'o.d.g. della proposta di legge n. 202 presentata dai Consiglieri Placido, Marcenaro, Suino e Muliere: "Incentivi a sostegno della medicina di gruppo"


PRESIDENTE

Passiamo quindi all'illustrazione. La parola al Consigliere Placido.



MARCENARO Pietro

Chiedo la parola.



PRESIDENTE

Su che cosa? Glielo chiedo perché avete chiesto la parola in due contemporaneamente. Può parlare solo uno.



PLACIDO Roberto

Mi scusi, Presidente. L'illustrazione la farà il collega Marcenaro, io avevo alzato la mano prima della verifica del numero legale per farle gentilmente una preghiera: quando legge le varie richieste nelle quali si citano i vari provvedimenti di cui si chiede l'iscrizione, non le chiedo la lentezza della prima votazione e neanche quella dell'illustrazione che ha utilizzato il Presidente Galasso prima, ma almeno una via di mezzo che mi permetta di capire. La ringrazio; l'illustrazione, ripeto, la farà il collega Marcenaro.



PRESIDENTE

Le dirò che si trattava di una cortesia; se così non è, non leggero più.
La parola al Consigliere Marcenaro per l'illustrazione.



MARCENARO Pietro

A cominciare da questa seduta la questione dell'iscrizione di nuovi argomenti all'o.d.g. diventa la modalità attraverso la quale noi chiediamo a tutto il Consiglio regionale di riflettere - ne ha parlato stamattina il collega Chiezzi ed anche altri Consiglieri che sono intervenuti - per aprire uno spazio di confronto, di discussione, in una situazione che a noi non pare risolvibile semplicemente sul piano delle forzature, ma che richiede appunto la riapertura di un confronto. Forse non è né il momento né la sede per proporlo, forse non sono ancora mature le condizioni, io spero che maturino nei prossimi giorni, nelle prossime settimane, per trovare una sede per la riapertura di un confronto tra maggioranza e minoranza che consenta sulla questione che è al centro di queste difficili giornate di andare in questa direzione.
La richiesta di modificare l'o.d.g. e di introdurre al primo punto il provvedimento che il Presidente ha citato a me pare che sia un modo che ci consentirebbe, affrontando intanto un problema che ha un indubbio rilievo come quello che è stato nominato, di dare a questo Consiglio regionale il tempo sufficiente per una valutazione, per un esame più riflettuto, che porti verso una soluzione che tenga conto di esigenze diverse.
Non è vero quello che è stato detto che qui ci sarebbe una incapacità di dialogare, di discutere (è quello che ci ha sempre caratterizzati e che intendiamo ci continui a caratterizzare), ma nelle condizioni attuali nella giornata di oggi in particolare, a me non sembra di vedere le condizioni perché questo possa avvenire. Per questo motivo riteniamo che fare una variazione dell'o.d.g., decidere di affrontare un argomento sul quale le tensioni sono meno rilevanti, sul quale il dialogo fra noi pu avvenire, sia un'opportunità che noi cerchiamo di dare al Consiglio regionale affinché trovi la sua strada. Prima di imbarcarci in una discussione che rischia di essere molto difficile, troviamo la capacità di fermarci un momento. Questa pausa di riflessione si può fare in vari modi: noi riteniamo che decidere di affrontare un problema come questo sia una delle modalità attraverso cui questa questione può essere affrontata.
Io non ne ho mai parlato e non ne voglio nemmeno parlare più di tanto: oggi ci sono dei ragazzi, la prossima settimana ce ne saranno altri, è importante che ci siano, che partecipino, che ascoltino, è un fenomeno di partecipazione che considero positivo.
Comunque sia, voglio solo dire che l'introduzione di questo punto, come degli altri che seguiranno attraverso la modifica dell'o.d.g., ci propone una discussione che può essere più produttiva. Tutti i punti che noi tratteremo sono ispirati da questa logica: che oggi sia più produttiva per questo Consiglio regionale, per quello che può fare, una discussione su altri punti rispetto a quelli che affronteremmo se ci infilassimo in questa situazione.
Questo il senso di quanto intendevo dire.



PRESIDENTE

Qualcuno intende intervenire contro? Ricordo che sulle richieste di inversione dell'o.d.g. può parlare solo il proponente ed un Consigliere eventualmente contrario. Vi ricordo che in caso di più Consiglieri contrari che chiedono di parlare il Presidente darà la parola al primo che farà la richiesta.
La parola al Consigliere Cattaneo.



CATTANEO Valerio

Comincio il turno dei Capigruppo di maggioranza che su tutte le richieste parleranno contro, perché nel comportamento annunciato dall'opposizione, formalizzato poi col deposito di queste richieste di iscrizione, motivate ancorché con motivi non condivisibili da parte nostra ma che rispettiamo, dal Presidente Marcenaro, vediamo dei caratteri di strumentalità. La nostra contrarietà è data dal fatto che - ripeto riteniamo strumentali queste richieste di inversione; il che è evidente: lo ha ben evidenziato o perlomeno fatto trasparire, seppur da un'angolazione diversa e con un'argomentazione differente per coerenza, il Presidente Marcenaro. La maggioranza al Governo regionale intende invece procedere con la presentazione della legge sui buoni scuola, quindi con la relazione del relatore e la discussione generale sulla legge e sull'articolato, su cui immaginiamo ci sarà un grande confronto in quest'aula.
L'opposizione, invece (lo ribadisco per chi non c'era), non intende farci procedere. O meglio, una parte dell'opposizione, perché abbiamo apprezzato lo stile e la posizione dei Consiglieri radicali, ma anche di altri Gruppi più omogenei e certamente riconducibili al centrosinistra, all'Ulivo oppure al nuovo schieramento della Margherita; in particolare, questa mattina ho citato il Presidente Giordano, che, con un comunicato stampa, dà un'apertura, almeno manifesta la volontà di confrontarsi nel merito per cercare - anche il Consigliere Di Benedetto, se non ricordo male - di arrivare ad una buona legge.
Questi Consiglieri regionali, questi Gruppi non si sottraggono al confronto e credo che si comporteranno coerentemente.
Colleghi, noi vogliamo procedere con questa discussione; voi non volete farci procedere con questa discussione: questo è il punto.
Continuate pure con il muro contro muro che "voi" avete scelto, e non noi.
Quindi io respingo l'accusa che siamo noi - Presidente Chiezzi - ad avere aperto le danze, in un certo senso ad aver bloccato l'iniziativa di questo Consiglio regionale: siete voi! Ma non lo dice Valerio Cattaneo, Forza Italia o qualsiasi Consigliere o Gruppo di questa maggioranza: lo dicono i fatti. Lo dicono i comportamenti, i verbali, la presenza, quello che abbiamo detto qui questa mattina e quello che abbiamo detto ieri.
Questa maggioranza aveva presentato una proposta alla Conferenza dei Capigruppo; la Conferenza dei Capigruppo aveva deciso; il Presidente ha formalizzato la decisione, per cui abbiamo cominciato la discussione sulla legge dei buoni scuola nel pomeriggio di giovedì. Non è stato possibile proseguire perché avete incominciato a fare ostruzionismo sull'ordine del giorno per la costituzione della Commissione speciale sulle Olimpiadi. Poi siamo riusciti a sbloccare la situazione perché avevate un piccolo interesse: arrivare alla discussione di un punto che vi era tanto caro quello della Commissione di inchiesta sulla sanità.
Noi, con responsabilità, non ci siamo sottratti a questo confronto e abbiamo detto: facciamo due ore questo pomeriggio e poi cominciamo la legge sui buoni scuola, Presidente. Non è stato sufficiente. Siamo arrivati quindi al tardo pomeriggio di ieri; ieri, alle 18, mio tramite, la maggioranza ha detto: "Guardate che mancano due ore, cerchiamo di chiudere perché ormai questa discussione si è un po' svuotata, vediamo comunque di esprimere un voto".
Non avete accettato - voi - quindi nei fatti, cari amici dell'opposizione avete scelto un'altra via.
Questa mattina non abbiamo presentato subito la richiesta di inversione dell'o.d.g., perché ci siamo detti: "Va beh, non abbiamo finito ieri sera ieri sera noi avevamo dichiarato la nostra disponibilità a lavorare dopo le ore 20; voi avevate degli impegni, per cui abbiamo rinviato all'indomani mattina".
Questa mattina abbiamo iniziato la discussione, che pensavamo potesse concludersi in un'ora; un'ora non è stata sufficiente; dopo due ore di discussione, c'è stato un intervento che certamente non ha aiutato, quello del Consigliere Placido, che, di fatto, ha cominciato, se non ad offendere quanto meno a stimolare la nostra dignità politica. Il Consigliere Placido nel suo intervento, si è addirittura rivolto, non alla Presidenza, ma ai ragazzi presenti in aula, pensando di essere riuscito a ricevere un applauso che invece era rivolto al Consigliere Angeleri che lo interrompeva (ma questo comunque è stato chiarito).
Solo a quel punto, Presidente, abbiamo chiesto l'inversione dell'o.d.g.
Solo a quel punto! Noi eravamo decisi a confrontarci e ad esprimere un voto sulla Commissione di inchiesta per la sanità. Non è stato possibile, perch l'opposizione, e non la maggioranza, ha fatto una scelta diversa.
La maggioranza non si fa prendere in giro da nessuno: i numeri saranno 40 e 20 come dite; è una legge; siamo stati eletti; abbiamo deciso di governare questa Regione; questa legge è un punto importante del programma elettorale del Presidente Ghigo, che ha vinto le elezioni. L'unico programma di governo è quello del Presidente che vince le elezioni, quindi dell'on.
Ghigo. Noi siamo qua per lavorare: se veramente volete lavorare, lavorate! Se volete continuare su questa strada, presentate diecimila richieste di inversione! Noi siamo qui a discutere quelle che saranno ammesse, rispetto alle quali ci sarà un intervento contro ed una votazione con l'esito scontato.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sulla richiesta di iscrizione di nuovo punto all'o.d.g.
Il Consiglio non approva.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera - Diritto allo studio - Assistenza scolastica

Esame disegno di legge n. 252


PRESIDENTE

Esame richiesta d'iscrizione all'o.d.g. presentata dai Consiglieri Chiezzi e Papandrea del seguente nuovo punto: "Dibattito sui tempi di realizzazione del nuovo Ospedale di Asti"



PRESIDENTE

Esaminiamo la richiesta di iscrizione all'o.d.g., da parte dei Consiglieri Chiezzi e Papandrea, del seguente nuovo punto: "Dibattito sui tempi di realizzazione del nuovo Ospedale di Asti".
La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Ringrazio il collega Cattaneo per l'intervento che ha fatto, perché se lo merita, in quanto ha speso qualche parola nella direzione di spiegare il comportamento che tiene, e che tiene la maggioranza.
Il collega Cattaneo ha detto: "Voi... Noi...". E se invece il discorso più giusto fosse quello di uscire da questa logica del noi e del voi, ed entrassimo nella logica del "tutti insieme dobbiamo trovare una strada per confrontarci"? Il Consigliere Cattaneo, che ringrazio di nuovo per essere intervenuto, ha fatto un intervento gonfiando il petto; si è messo sul bancone...



(Commenti del Consigliere Cattaneo)



CHIEZZI Giuseppe

Ma no, in senso buono. Nel senso che il tono di voce... Era un proclama.
Allora, potrei gonfiare il petto anch'io. Mi metto qua e dico: "Basta...!". Ghigo l'ha mostrata, la sua "panza": io non ancora. Potrei farlo e magari avreste delle sorprese.
Comunque, lasciamo stare. Potrei anch'io prenderla con il tono alto del "noi" e del "voi" e spiegare che siete voi che avete cominciato il 7 agosto a scaraventare in aula, senza dire nulla all'opposizione, un provvedimento impedendo all'opposizione di discuterlo nel luogo a ciò deputato, che è la Commissione. E così via, colleghi: argomenti ne abbiamo e se ne trovano.
Ma quella del "noi" e del "voi" è la strada per riuscire a discutere? Io non lo so... Ho depositato una proposta, per cercare di risolvere - secondo me - il problema e trovare una strada tutti insieme. Non la cito e non so nemmeno se poi la mantengo...



PRESIDENTE

Io la richiamo, ricordandole che il punto in discussione è sui tempi di realizzazione dell'Ospedale di Asti. La richiamo al contenuto dell'intervento.



CHIEZZI Giuseppe

Ma certo, perché l'Ospedale di Asti ha dei tempi di realizzazione che vanno monitorati, e noi potremmo utilmente farlo.
Sennonché - continuo a dire - la logica che ci porta oggi a chiedere di discutere dell'Ospedale di Asti deriva da un comportamento che penso ci veda oggi, da una parte e dall'altra, del noi e del voi, in una situazione che blocca i lavori del Consiglio, perché mi sembra che la maggioranza non abbia nessuna intenzione di discutere nemmeno dell'Ospedale di Asti.
E allora: di cosa vuol discutere la maggioranza?



(Commenti in aula)



CHIEZZI Giuseppe

Vuole discutere della legge sui buoni scuola! Ma anch'io voglio discutere della legge sui buoni scuola, carissimi colleghi! Voglio discuterne! Ed è quello che voi mi avete impedito di fare, perché anche in Commissione si discutono le leggi!



(Commenti del Consigliere Cattaneo fuori microfono)



CHIEZZI Giuseppe

Adesso gonfiamo il petto di nuovo?!



(Commenti dai banchi della maggioranza)



CHIEZZI Giuseppe

Stiamo buoni, stiamo buoni! Se c'è una strada che permette un confronto, voglio discutere quelle leggi! Voi dovete trovare una strada che possa consentire ai soggetti che stavano in un luogo in cui si stava discutendo e da cui voi siete andati via di continuare la discussione! Questo è il punto! Senza fare tanta propaganda! Questa è la soluzione che bisogna trovare! Vedete, a questo punto possiamo assumere vari tipi di atteggiamento. Io continuo a cercare - magari non ci riesco - di assumere un atteggiamento che non inasprisca il confronto, che non metta un'ulteriore pietra al muro che, secondo me, voi avete costruito! Spero ancora e ho fiducia in ciò.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Galasso.



GALASSO Ennio

Rimuovo le pietre.
L'intervento del Consigliere Chiezzi mi ricorda quello studente che, alla domanda del professore che gli chiedeva di parlargli del piano inclinato rispose che prima di parlare del piano inclinato è bene introdurre il discorso sui termometri. Ed è questo il motivo conduttore degli interventi di coloro che si oppongono alla discussione del disegno di legge.
Noi vogliamo confrontarci, ci siamo confrontati, e la Commissione ha svolto un intenso lavoro. Il disegno di legge è stato richiamato in aula dal Presidente Ghigo, ma ha cominciato col prendere una piega sbagliata, la stessa che sta continuando ad avere oggi.
Noi abbiamo piena disponibilità al confronto, e la sede per confrontarci è questa. Esprimiamo quindi contrarietà, perché la richiesta è strumentale ed ostruzionistica. Le argomentazioni e le motivazioni le mutuiamo da quanto dice una parte dell'opposizione. Anch'io, però, con i distinguo del caso ritengo debba essere dato doveroso merito alla Margherita e ai Radicali di un atteggiamento molto responsabile.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sulla richiesta di iscrizione di nuovo punto all'o.d.g.
Il Consiglio non approva.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione - Diritto allo studio - Assistenza scolastica

Esame disegno di legge n. 252 Esame richiesta di iscrizione all'o.d.g. presentata dai Consiglieri Chiezzi, Papandrea e Marcenaro del seguente nuovo punto: "Dibattito inerente lo stato occupazione dei lavoratori settore appalti pulizie treni"


PRESIDENTE

Esaminiamo la richiesta di iscrizione all'o.d.g. da parte dei Consiglieri Chiezzi, Papandrea e Marcenaro, del seguente nuovo punto: "Dibattito inerente lo stato occupazione dei lavoratori settore appalti pulizie treni".
La parola al Consigliere Marcenaro.



MARCENARO Pietro

Naturalmente, quando si propone l'iscrizione all'o.d.g. di un nuovo punto, non si apre una discussione sulla materia che si chiede di porre all'o.d.g. ma si cerca di motivare perché si ritiene più utile discutere di quella materia piuttosto che dell'altra che figura all'o.d.g.
Stiamo facendo, quindi, una valutazione relativa all'utilità di aprire oggi una discussione sul disegno di legge n. 252, richiamato in aula dalla Giunta regionale (bloccando ed esaurendo il lavoro della Commissione) oppure su un altro tema.
Insisto su questo punto, perché è giusto, e lo dico a lei, Presidente, che giustamente richiama al rispetto del merito della questione. Il merito per il quale si chiede l'inversione dei punti all'o.d.g. è questo: in questa discussione non dobbiamo entrare nel merito, dobbiamo semplicemente "argomentare" perché riteniamo che discutere di un punto sia più opportuno che discutere di un altro.
Torniamo al punto di questa questione, che mi sembra esplicito (utilizzo regolarmente questi minuti per scambiare delle posizioni e fare una discussione). Il punto è che è evidente che si può discutere molto sul "noi" e sul "voi". Possiamo discutere richiamando la Commissione, se in Commissione i lavori procedevano con sufficiente celerità o se si era di fronte ad una situazione che preoccupava i presentatori della legge (quella di non arrivare mai alla fine), se noi eravamo preoccupati del fatto che licenziare rapidamente un provvedimento in Commissione voleva dire rinunciare ad una nostra influenza su esso...
E' vero che c'è una maggioranza che governa e che dispone, per legittimo mandato degli elettori, i provvedimenti, ma è altrettanto vero che c'è un'opposizione che è tenuta a svolgere il suo ruolo. Ciò che anche a noi la legge prescrive è svolgere il nostro ruolo nell'ambito delle leggi e dei regolamenti che quest'istituzione ci mette a disposizione, per cercare d'influenzare - naturalmente se ci riusciamo - le posizioni della maggioranza con le nostre.
Penso che se ci fermassimo ai problemi di procedura sulle leggi - che pure sono molto importanti - non faremmo tanti passi in avanti. Se vogliamo riallacciare un confronto costruttivo, bisogna prestare attenzione ai contenuti, cercando di trovare un equilibrio fra esigenze diverse.
Nella nostra attività di legislazione - naturalmente a livello nazionale ci è sembrato di essere riusciti in ciò quando, a livello nazionale abbiamo portato a termine una legge, la L. 62, con la quale, nell'ambito dei limiti costituzionalmente previsti dalla nostra Repubblica, avevamo determinato una nuova legislazione che influenzava in positivo la qualità della legislazione previgente. Muovendoci in questo solco, ovviamente la nostra valutazione è che - e, naturalmente, è aperto il confronto - invece il disegno di legge che voi vorreste discutere come primo punto, presenta aspetti tali di fuoriuscita dal quadro costituzionale che una discussione adesso sarebbe improduttiva.
Per questo, dico: esiste una via per il dialogo, e la via è provare nei contenuti e nel merito, a trovare delle soluzioni che abbiano il carattere dell'equilibrio, e che tengano conto del quadro che ho tracciato.
Noi ci ritroviamo di fronte a un'imitazione un po' più in "piccolo" di quel modello lombardo, sul quale avevamo, peraltro, presentato ricorso alla Corte costituzionale. Per questo pensiamo che sia oggi preferibile la discussione di altri punti all'o.d.g., per far maturare le condizioni di questo confronto.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Brigandì.



BRIGANDI' Matteo

Per prima cosa pregherei il Presidente, vista l'assoluta inutilità di ogni discussione, di ridurre al minimo gli spazi, in quanto gli atti di cortesia che lei fa, essendo persona cortese, cadono irrimediabilmente nel vuoto.
Detto questo, vorrei far notare che siamo in una situazione molto strana.
La regola primaria della democrazia è quella di fare un dibattito esprimendo ognuno le proprie opinioni e poi di passare al voto. Qui, in quest'aula, sta votando soltanto la metà dei presenti.
Pertanto mi domando con quale criterio si osi dire: "noi vorremmo discutere". Quando le varie richieste di iscrizione all'o.d.g., non vengono votate neppure dai proponenti stessi. Le hanno presentate, le stiamo votando, ma non le approvano neppure i presentatori. Richieste che, per la loro attinenza e per la loro consistenza, dimostrano, di tutta evidenza che hanno una coerenza di intelligenza neppure fra la gardenia e il geranio.



(Risata in aula)



BRIGANDI' Matteo

Dico questo, perché noi siamo, in questo momento, in quella posizione di muro contro muro. Noi riteniamo di aver avuto il consenso della gente: per un motivo semplice abbiamo preso più voti noi che l'altra parte.
Riteniamo, pertanto, che le parti politiche che hanno ottenuto più voti abbiano il diritto di fare delle proposte, di sentire eventualmente quello che dice la minoranza, di approvare le loro proposte, per poi essere giudicati fra cinque anni quando si riandrà davanti al corpo elettorale.
Queste sono le regole elementari di democrazia che vigono in tutti i paesi democratici. Purtroppo, questo Consiglio non è correlato di un Regolamento come è stato fatto da Violante alla Camera, come esiste in Consiglio provinciale, che permetta alla maggioranza di, in termini ragionevoli sentire quello che dice la minoranza, ma di poter poi esporre con un voto il risultato della propria azione politica.
Questo la dice lunga sulla possibilità, una volta costituita la Commissione Statuto, che questa sia retta da delle persone che conducono la dialettica politica in questo modo.
Detto questo, Presidente, e chiudo, credo che non ci sia una motivazione seria per la quale l'argomento dell'ospedale, piuttosto che quello sulla taglia dei cani, debba essere anticipato rispetto ad un argomento, quale quello dei buoni-scuola, del quale se ne discute da aprile in Commissione.
Adesso siamo a settembre, credo che ci sarebbe stato, ove si avesse voluto tutto il tempo di esprimere delle critiche, delle proposte ed affrontare il dibattito in modo sereno. Invece, Presidente, siamo di fronte ad una situazione per la quale, la minoranza non avendo i numeri, consulta il Regolamento, e fa sì che questa legge sui buoni scuola, che fa parte integrante del programma di maggioranza, rallenti il suo iter.
Per questi motivi voteremo contro l'iscrizione.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sulla richiesta di iscrizione di nuovo punto all'o.d.g.
Il Consiglio non approva.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Le richieste di chiarimenti, Consigliere Marcenaro, sono ammesse soltanto dopo le comunicazioni del Presidente della Giunta regionale o del Presidente del Consiglio. Può intervenire soltanto sull'ordine dei lavori.
La parola al Consigliere Marcenaro.



MARCENARO Pietro

Intervengo se gli Uffici possono rispondere - come chiedo tutti i giorni da un po' di tempo - se l'ordine del giorno famoso, annunciato dal Consigliere Brigandì, a proposito delle religioni, è stato finalmente depositato.



PRESIDENTE

Lo chieda agli Uffici, Consigliere Marcenaro.


Argomento: Diritto allo studio - Assistenza scolastica - Viabilità

Esame disegno di legge n. 252 Richiesta di iscrizione all'o.d.g. presentata dai Consiglieri Chiezzi e Papandrea del seguente nuovo punto: "Dibattito sulla tangenziale Asti-ovest di Asti".


PRESIDENTE

Richiesta di inserimento di un nuovo punto all'o.d.g. "Dibattito sulla tangenziale Asti-ovest di Asti".
La parola al Consigliere Papandrea.



PAPANDREA Rocco

Ritengo che ci sia anche una giustizia nei confronti dell'o.d.g., ci sono infatti, dei punti che sono iscritti da un anno e che riescono ad essere posizionati sempre nella parte bassa dell'o.d.g., perché ci sono sempre le urgenze, le priorità, le considerazioni politiche. Però, attraverso questa selezione che avviene nel nostro modo di lavorare, ci sono punti che hanno minore importanza, ma pur sempre una certa importanza - quest'ultimo credo sia sicuramente tra quelli - che non vengono mai discussi. C'è sempre la contingenza, anzi, credo che se riflettessimo, a volte la contingenza ci fa discutere di questioni che nel momento appaiono appunto importanti e urgenti, ma che nel lungo periodo, magari dopo un anno, risultano meno importanti di quelle cose che sono rimaste in coda. Quindi avviene una selezione nelle votazioni che esclude dalle discussioni problemi che invece, hanno una significativa importanza.
Tale argomento - ripeto - è tra quelli, perché è una questione che riguarda una parte importante della comunità piemontese, in una città importante dove il problema è stato sollevato: esistono problemi e ritardi nella realizzazione dell'opera.
Questa considerazione vale anche per altri punti. Quando discuteremo di altri punti ci renderemo conto di trovarci di fronte ad altri richiami che invece, hanno un senso. Ritengo che sia un problema. Bisognerà poi trovare nella nostra organizzazione, nel nostro Regolamento, un tentativo di ordinare questa questione. Cioè ordinare il fatto che ad un certo punto problemi che abbiamo sollevato se non sono morti di vita naturale, come purtroppo, a volte avviene - solleviamo dei problemi importantissimi, un anno dopo non li discutiamo, non perché non fossero importanti, ma perch nel frattempo l'oggetto della questione non esiste più - vengano discussi tempestivamente.
Un'altra considerazione, questa non strettamente attinente all'argomento che stiamo affrontando, ma di senso più generale. Noi non stiamo facendo nulla di fuori dalle regole, altrimenti il Presidente ci avrebbe richiamato. Sentire da questi banchi richiami a comportamenti fuori dalle norme, non penso sia corretto. Un conto è dare una valutazione in termini politici, è accettabile, ma quando si dice che facciamo un'operazione scorretta, non è vero. Se facessimo un'azione scorretta, verrebbe richiamata dal Presidente.
Democrazia è accettare quanto sta dentro le regole, non solo interpretarne una parte e dire "noi abbiamo vinto, abbiamo la maggioranza, quindi possiamo governare".
Se fosse così il Consiglio eletto verrebbe convocato per approvare non si sa bene cosa (ricordo che non approviamo neanche più la lista degli Assessori), e ci ritroveremo dopo cinque anni alla scadenza del nostro mandato. Se le regole fossero così come le interpreta, un po' rozzamente il Consigliere Brigandì, non dovremmo neanche riunirci perché chi governa e gli altri stanno a guardare. Invece questa assemblea interviene, discute può modificare il suo operare ed apportare modifiche alle cose previste inizialmente.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire, per esprimere parere contrario, il Consigliere Angeleri; ne ha facoltà.



ANGELERI Antonello

Mi pare evidente, dall'intervento del Consigliere Papandrea, che l'ordine del giorno in questione sia veramente poco interessante anche per chi ha proposto l'inversione dell'o.d.g. Nelle motivazioni si è solo detto che c'è una fetta di territorio importante, a cui dobbiamo dedicare attenzione: queste sono state le parole e le motivazioni dei cinque minuti di intervento. Da questo si comprende, Consigliere Papandrea, che se ci fosse giustizia, come diceva poc'anzi, questa ci permetterebbe, come maggioranza di discutere di un argomento che abbiamo deciso essere prioritario. Mi riferisco al Regolamento, che il Consigliere Papandrea invoca affinché sia cambiato, proprio per evitare che ordini del giorno come questo siano bloccati per mesi e non vadano avanti. Trovo questo aspetto da regolamentare.
Penso sia superfluo, rispetto alle motivazioni che non ci sono state da parte dell'opposizione, ribadire la nostra contrarietà. Il numero di inversioni all'o.d.g che la minoranza ha presentato, manifesta palesemente la strumentalità e la tendenza ostruzionistica, che qualcuno, onestamente da parte vostra ha anche dichiarato.
Non volendo essere io ostruzionistico nei confronti della maggioranza chiudo il mio intervento rimanendo nei due minuti e manifestando la contrarietà della maggioranza.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sulla richiesta di iscrizione di nuovo punto all'o.d.g.
Il Consiglio non approva.


Argomento: Diritto allo studio - Assistenza scolastica - Viabilità

Esame disegno di legge n. 252 Richiesta di iscrizione all'o.d.g. presentata dai Consiglieri Chiezzi Papandrea e Placido del seguente nuovo punto: "Dibattito sul collegamento tra l'autostrada Asti/Cuneo e l'autostrada Torino/Piacenza"


PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Chiezzi; ne ha facoltà.



CHIEZZI Giuseppe

E' vero, le richieste di discutere vari argomenti derivano da un ragionamento che è il seguente. Discutere in Consiglio regionale le leggi sul buono scuola senza un'attività di Commissione è molto difficile, poi possiamo anche fare propaganda e continuare a contrapporci l'uno all'altro.
Io vorrei dare un contributo per superare questa visione puramente contrappositiva chiedendo ai colleghi di esprimere un'opinione su quanto sto per dire, cioè se corrisponda a verità o no, alla realtà dei fatti o no.
Sul tema buono scuola dobbiamo discutere quattro o cinque progetti e disegni di legge. Noi tutti sappiamo, come anche il pubblico presente, ma è bene ricordarlo, che discutere a proposito di un tema cinque proposte diverse, è fatto molto complicato, non solo dal punto di vista politico, ma anche dell'organizzazione materiale del confronto. Ci troviamo di fronte a filoni di proposte diverse, che devono essere tutte considerate, devono essere paragonate le une alle altre, articolo per articolo, proposta su proposta: fatto molto complesso dal punto di vista organizzativo e dei rapporti.
Tutti sono a conoscenza che è difficile discutere in aula anche una sola legge, ragion per cui si sono creati dei luoghi, le commissioni, in cui le leggi possono essere discusse in modo più agile perché in commissione si chiede la parola, ma si può colloquiare di più. In Commissione siamo affiancati anche da funzionari che aiutano a capire se un testo di legge è giusto o meno e che aiutano a compenetrare i testi tra di loro, quando possono. Insomma, c'è un lavoro molto complesso che in Consiglio non pu essere fatto, nemmeno se non ci fossero dei contrasti politici profondi.
Questa è la realtà dell'esperienza che ho vissuto in questi anni. Le Commissioni sono utili perché sono l'unico luogo in cui si può discutere sul serio, non contrapporsi, ma confrontarsi e cercare mediazioni.
L'istituto del richiamo in aula, Consigliere Cattaneo, in questi anni è stato usato pochissimo, è stato usato dalla minoranza quando, disperata perché la maggioranza per anni teneva una propria legge in Commissione faceva ricorso a quella parte di Regolamento che recitava: "dopo 60 giorni chiunque abbia presentato una legge che non venga discussa, può mandarla in aula". Personalmente ho fatto due o tre volte questo cammino e la conseguenza di questo percorso era sempre che la legge, una volta arrivata in aula, veniva rispedita in Commissione dalla maggioranza per altri 60 giorni. E' raro che la maggioranza prenda un proprio progetto e utilizzi quella parte del Regolamento che dà garanzia a chiunque che, prima o poi il provvedimento arriverà in aula, anche se, una volta arrivato in aula non succederà niente. Se la maggioranza non intendeva discuterlo in Commissione, tanto meno vorrà discuterne in aula.
La maggioranza, su un problema difficile, come si comporta? Lo scorso 7 agosto, quando non c'era più nessuno in giro, ha detto: "No, basta, andiamo in aula". Questo è un gesto sconsiderato, perché se anche noi, dal punto di vista politico intendessimo comportarci allo stesso modo, non riusciremmo a lavorare. E se i colleghi mi guardassero negli occhi, saprebbero benissimo che è così: vero, collega Cattaneo?



(Commenti fuori microfono del Consigliere Cattaneo)



CHIEZZI Giuseppe

Non riusciremmo a lavorare perché ci sono cinque diverse proposte di legge cinque articoli 1..., con cinque contenuti diversi, che vanno confrontati mediati, discussi e, possibilmente, raccolti in una sintesi. Mi chiedo come si possa svolgere un tale lavoro, tant'è che abbiamo istituito le Commissioni per questi tipi di lavoro, che in aula qui non si possono svolgere.



(Commenti fuori microfono del Consigliere Angeleri)



PRESIDENTE

Concluda, Consigliere Chiezzi!



CHIEZZI Giuseppe

Consigliere Angeleri, non faccia l'entropico, d'entropia ce n'è già troppa!



(Commenti fuori microfono del Consigliere Angeleri)



CHIEZZI Giuseppe

Non aumenti l'entropia, cerchi di diminuirla!



PRESIDENTE

Concluda!



PRESIDENTE

Aveva già esaurito il tempo a sua disposizione.



CHIEZZI Giuseppe

Ma il Consigliere Angeleri mi interrompe!



PRESIDENTE

Consigliere Angeleri!



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Costa Rosa Anna.



COSTA Rosa Anna

Presidente e colleghi, è con un po' di imbarazzo che prendo la parola in quest'aula, anche perché sto dimostrando pazienza nell'essere molto attenta ad ascoltare tutti gli interventi dei colleghi in un'ottica che parrebbe così si deve dire - costruttiva. C'è un'opposizione che può essere costruttiva e c'è un'opposizione che, invece, non è assolutamente costruttiva.
Colleghi, non voglio pensare di avere né più capacità né più possibilità intellettive di nessuno in quest'aula. Voglio esprimere la possibilità di pensare che in un'aula consiliare di una Regione, all'interno della quale noi siamo stati eletti e nella quale si dovrebbe lavorare - credo - con sacrosanti criteri - per carità, abbiamo un regolamento e abbiamo tante cose - un tale tipo di strumentalizzazione davvero non ci porti da nessuna parte. Non è neanche pensabile. In questo senso arriverò anche all'intervento del collega Chiezzi, che peraltro non ha illustrato la richiesta di iscrizione all'o.d.g., probabilmente tentando una mediazione.
Collega Chiezzi, lei ha cercato di esprimere un concetto rispetto ai lavori di Commissione: cinque testi e impossibilità di paragonarli.
Appartenendo a questa maggioranza, mi è parso di capire, e ho colto questo clima in altre situazioni, che sul disegno di legge della Giunta si lavori cercando di integrare eventuali apporti provenienti da altri testi di progetti di legge.
Noi ci dobbiamo mettere nella condizione di pensare che questo disegno di legge - peraltro chi vi parla ha ritirato il proprio progetto di legge proprio perché ha fatto questa analisi - sia il canovaccio all'interno del quale nessuno dei colleghi qui presenti non può non presentare emendamenti.
Allora, mi si spieghi perché si dice che non si può lavorare in aula.
In quante Commissioni abbiamo convenuto noi tutti colleghi nel dire di seguire questo canovaccio? All'interno di questo canovaccio c'è la possibilità di inserire quelli che sono gli emendamenti e sicuramente non si può svolgere il lavoro di contestualizzazione dei testi, perché, se non diamo la priorità ad un testo all'interno del quale si vanno ad inserire alcune cose, il lavoro non è possibile in Commissione esattamente come non è possibile in aula.
Credo che davvero non ci voglia più nulla per dimostrare che c'è una volontà tesa a negare la possibilità a lavorare, è evidente.
Qui, la maggioranza - credo che l'abbiano detto tutti i colleghi - ha inteso dire che questa discussione è aperta e non è venuta qui a chiedervi un voto su un testo che nessuno aveva visto o condiviso. Nell'ambito del lavoro che stiamo chiedendo per facilitare i cittadini nella comprensione delle leggi regionali, la proposta della Giunta non va nella direzione di un nuovo disegno di legge, ma della modifica di uno preesistente.
Per quanto riguarda la scuola, vorrei svolgere un discorso un pochino organico per facilitare l'applicazione di una normativa che non comprenda dieci leggi - che la Regione Piemonte può promulgare - ma un unico testo.
Questo aspetto non è ancora stato sottolineato, io voglio sottolinearlo. La Giunta non ha presentato un nuovo disegno di legge, ha apportato una modifica ad uno esistente, mettendo le basi per la possibilità di un unico testo sul diritto allo studio.
Voglio ancore dire, perché non è stato detto, che non siamo assolutamente disponibili a cedere, per questo la maggioranza voterà contro.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sulla richiesta di iscrizione di nuovo punto all'o.d.g.
Il Consiglio non approva.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

La parola al Consigliere Brigandì sull'ordine dei lavori.



BRIGANDI' Matteo

Volevo semplicemente dire che, inesorabilmente, gli interventi superano abbondantemente i cinque minuti previsti dal Regolamento.
Siccome al Parlamento Europeo tutti gli interventi sono contenuti in tre minuti, e credo che in tre minuti si possa dire "di tutto e di più", prego il Presidente di far rispettare il Regolamento, togliendo la parola alla scadenza dei cinque minuti esatti e pregando i colleghi di maggioranza di ridurre i propri interventi a tre minuti, perché si può dire "di tutto e di più".


Argomento: Sistema informativo regionale - Diritto allo studio - Assistenza scolastica

Esame disegno di legge n. 252 Esame richiesta di iscrizione all'o.d.g. presentata dai Consiglieri Chiezzi, Papandrea e Placido del seguente nuovo punto: "Dibattito sul cablaggio in Regione Piemonte"


PRESIDENTE

Esaminiamo la richiesta di iscrizione all'o.d.g., da parte dei Consiglieri Chiezzi, Papandrea e Placido, del seguente nuovo punto: "Dibattito sul cablaggio in Regione Piemonte".
La parola al Consigliere Placido.



PLACIDO Roberto

Come ho già detto questa mattina - o ieri - rimarrò rigorosamente nei cinque minuti, mi auguro che non vorrà togliermi la possibilità di essere educato e di salutare i nostri ospiti di questo pomeriggio e la loro insegnante.
Vengo al problema del cablaggio. (Non mi si dica che non devo divagare perché, Presidente, da quando è iniziata la discussione oggi pomeriggio tutti divagano, il che mi autorizza a poter divagare anch'io). Il cablaggio dà qualche fastidio ai torinesi, perché la città, per qualche verso, è diventata un percorso di guerra. Il cablaggio mi ricorda la Rete Telematica Piemonte su cui forse torneremo, collega Chiezzi - che compravano le monete d'oro facendo qualche miliardo di deficit... Prima di tornare alla questione relativa al cablaggio, mi permetto, come tutti i colleghi che mi hanno preceduto, di poter divagare. Sono state dette, a mio parere, alcune inesattezze: lavori in Commissione, Ministro De Mauro...
Noi, l'ho detto anche in Commissione, siamo vittime del fatto che, pur essendo un'opposizione con numeri ridotti - 40 a 20 - siamo costretti a dover discutere del provvedimento sul buono scuola - che preferisco chiamare borsa di studio o diritto allo studio - espropriato della propria sede naturale. Come diceva il collega Chiezzi, in Commissione non era successo niente. Gli stessi colleghi della maggioranza e lo stesso Assessore Leo possono testimoniare che non vi era in atto alcuna tattica ostruzionistica.
Sono rimasto sorpreso perché mentre ero in vacanza mi hanno informato che c'era stato lo "scaraventamento" - mi posso appropriare dell'aggettivo usato dal collega Chiezzi - in aula del provvedimento. Io mi aspettavo un altro comportamento: di certo, non il passaggio in aula.
Cari colleghi della maggioranza, e Assessore Leo in particolare, ho già richiamato un caso analogo a proposito dei tre progetti di legge sui cani di grossa taglia: avevamo, allora, due Consiglieri veterinari... uno è stato chiamato a incarichi superiori.
CATTANEO Valerio (fuori microfono)



PLACIDO Roberto

Eletto.



PLACIDO Roberto

Eletto, grazie Presidente Cattaneo.



PLACIDO Roberto

BRIGANDI' Matteo (fuori microfono)



PLACIDO Roberto

Sono cariche, i russi danno gli incarichi!



PLACIDO Roberto

E' stato eletto a cariche superiori. E' stato eletto Deputato o Senatore, quindi ci è venuto a mancare un valente veterinario, ed è rimasto solo il buon Moriconi. Ad un certo punto, dopo una lunga e approfondita discussione con divisioni che erano trasversali sia alla maggioranza sia all'opposizione, siccome siamo in presenza di una normativa nazionale si sospende tutto.
Io mi aspettavo non un richiamo in aula, ma la sospensione della discussione in Commissione, perché, come ha dichiarato il Ministro Moratti è in preparazione una legge nazionale che disciplinerà la materia. Allora veramente rimango sorpreso: da un "sospendiamo tutto" in Commissione, in attesa della normativa nazionale, la si richiama in aula.
Per questo motivo, invito a votare "sì" sull'emendamento.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Vaglio, che interviene in qualità di Consigliere.



VAGLIO Roberto

Leggo su uno dei quotidiani della nostra Regione che questa maggioranza è sotto assedio. Io non posso che credere al mio amico Custodero quando scrive queste cose, per cui, da bravo militante in questa maggioranza, devo tirar fuori zaino, moschetto ed elmetto dal mio armadio e ricorrere anch'io a questo rituale, che mi vede un po' stanco, perché dopo undici anni di questi rituali francamente pensavo di doverne fare a meno. Però non ci si sottrae ai riti.
Il rito dell'ostruzionismo è stato smesso in moto dall'opposizione. Nessuno lo nega, nemmeno l'opposizione, per cui faccio anch'io la mia parte e annuncio, da parte della maggioranza, la più ferma opposizione all'emendamento proposto.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sulla richiesta di iscrizione di nuovo punto all'o.d.g.
Il Consiglio non approva.


Argomento: Diritto allo studio - Assistenza scolastica - Tutela dagli inquinamenti del suolo - smaltimento rifiuti

Esame disegno di legge n. 252 Esame richiesta di iscrizione all'o.d.g. presentata dai Consiglieri Chiezzi e Papandrea del seguente nuovo punto: "Dibattito sullo smaltimento di rifiuti speciali in Piemonte: esaurimento discarica Barricalla"


PRESIDENTE

Esaminiamo la richiesta di iscrizione all'o.d.g., da parte dei Consiglieri Chiezzi e Papandrea, del seguente nuovo punto: "Dibattito sullo smaltimento di rifiuti speciali in Piemonte: esaurimento discarica Barricalla".
La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Ci troviamo in questa situazione perché il Presidente Ghigo il 7 agosto ha deciso di richiamare in aula la sua legge. Ma perché il Presidente Ghigo il 7 agosto ha deciso di compiere questo atto? A me interesserebbe saperlo. La risposta dovrebbe darla il Presidente Ghigo, penso.
Il Presidente Ghigo non c'è e non può rispondere, e questo è un problema.
Può rispondere altra persona, altro Consigliere, può dire "pro veritate" possiamo crederci. In effetti, il Presidente Ghigo, che è l'artefice di questa situazione così dura, sarebbe bene potesse illustrare, soprattutto a chi non condivide questo atto, le ragioni dello stesso. Questo non pu accadere ed è un problema. E' uno di quei problemi che non lavora nella direzione di attenuare le distanze, di comporre le differenze, di trovare sedi di confronto. E questo non è purtroppo risolvibile.
Pongo una domanda alla maggioranza: la presenza del Presidente Ghigo ed una spiegazione delle ragioni e delle finalità del suo gesto, non sarebbe utile a far comprendere cose che oggi l'opposizione non vede? Il Presidente Ghigo sicuramente conosce le conseguenze di quell'atto fino ad oggi. Penso che la sua maggioranza l'abbia informato che siamo in un confronto senza vie d'uscita, poiché l'opposizione lamenta la sottrazione alla sede competente della possibilità di discutere.
Noi vogliamo discutere le leggi, ma non possiamo farlo qui e non ci spieghiamo perché il Presidente Ghigo il 7 agosto ha compiuto questo atto di esproprio della Commissione come sede di confronto.
Se fosse qui a spiegarlo, di certo la nostra situazione non peggiorerebbe.
Il Presidente Ghigo potrebbe risolvere questo nostro problema, perch vedete - voglio discutere, lo stavo facendo. In questa sede, colleghi e soprattutto collega Cattaneo, e qui veramente parlo per me in questo che sto per dire: io ritengo veramente un atto inaccettabile quello di sottrarmi la sede in cui discutevo. In politica i confronti possono essere duri, ci si può criticare, si può anche sbagliare nella critica, possono anche scappare delle parole, e nulla resta. Ma quello che non deve essere toccata è la possibilità di discutere. E io mi sento toccato nella possibilità di discutere, perché non capisco perché Ghigo mi ha trascinato in aula per un compito che, in aula, non posso svolgere.
Mi piacerebbe che Ghigo sentisse queste parole, perché su questo, colleghi o mi si convince di qualcosa oppure chiedo aiuto. Chiedo aiuto a Ghigo e chiedo aiuto all'Assessore Leo, che è il secondo soggetto che, secondo me potrebbe fare qualcosa che non ha ancora fatto.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Mercurio.



MERCURIO Domenico

Signor Presidente, in questo giorno di solstizio estivo (oggi è il 21 settembre ed è l'ultimo giorno d'estate) facevo la mia pensata, qualche ora, fa su un proverbio siciliano. Poi mi sono detto che per la dignità di quest'aula non era giusto riportare questo detto siciliano, che tra l'altro è pure un poco scostumato. Quindi, ho pensato a qualcosa di più dotto, alle "Nuvole" di Aristofane - e siamo a cinquecento anni prima di Cristo. Questo grande commediografo voleva sfottere Socrate - avevo davanti a me l'Assessore Leo che me lo ricordava proprio - quindi i due protagonisti, in quel momento della commedia, rappresentavano uno il discorso migliore e l'altro il discorso peggiore. E dicevo, tra me e me: l'Assessore Leo è il discorso migliore, rappresenta la cultura; Socrate era un intellettuale di cinquecento anni avanti Cristo e aveva di fronte un poveraccio. Non so chi ricordi questa commedia, ma nella sostanza, per stringere e stare nei tre minuti di Brigandì, se ricordo bene Aristofane voleva sfottere Socrate per dire: "Va beh, tu sarai il Padreterno in terra d'intellettualità, però in democrazia si discute, e anche il discorso peggiore può, a volte, spuntarla sul discorso migliore".
E c'è anche un detto molto meno scostumato di quello a cui avevo pensato inizialmente, che dice: "Monaco, dove vai?" e l'altro gli risponde: "Porto pesci", anche qui ho l'impressione che ci si parli un po' fra sordi.
Concludendo, onestamente sarà che io oggi non ho fatto la pennichella, ma non ho capito ancora perché non discutiamo di questa proposta di Leo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sulla richiesta di iscrizione di nuovo punto all'o.d.g.
Il Consiglio non approva.


Argomento: Diritto allo studio - Assistenza scolastica - Calamità naturali

Esame disegno di legge n. 252 Esame richiesta di iscrizione all'o.d.g. presentata dai Consiglieri Chiezzi e Muliere del seguente nuovo punto: "Dibattito relativo alla realizzazione delle difese spondali e arginali a seguito degli avvenimenti alluvionali in Piemonte del 1994 e 2000"


PRESIDENTE

La parola al Consigliere Muliere.



MULIERE Rocchino

Signor Presidente, in questo anno e mezzo ho cercato di essere sempre presente ai lavori di tutte le Commissioni di cui faccio parte. Ho "saltato" soltanto un Consiglio Regionale in cui si provvedeva ad una nomina, perché non ho fatto in tempo ad arrivare. E' grave, ma le nomine non mi appassionano...
Cerco di fare, nel limite delle mie capacità, il mio dovere, d'informarmi di seguire i lavori dell'aula, di stare in aula il più possibile e seguire tutti gli interventi, anche se molte volte la cosa non è appassionante.
Però siamo stati eletti e dobbiamo cercare di fare il nostro dovere nel miglior modo possibile.
E' evidente che questa situazione che si è venuta a creare non appassiona nessuno, neanche noi che stiamo cercando di far capire alla maggioranza il perché abbiamo intrapreso questa strada.
Ha ragione il Consigliere Chiezzi: c'è un compito preciso che dovrebbe e potrebbe svolgere il Presidente della Giunta in questo caso, se fosse presente - purtroppo per noi non lo è - perché in queste situazioni bisogna intraprendere una strada di mediazione, e in politica la mediazione è uno strumento importantissimo. Bisogna cercare un punto d'incontro quando s'intraprende una strada di muro contro muro.
E' giusto anche sottolineare, come è stato fatto, perché si è arrivati a questo punto. Ho partecipato alla VII Commissione per eleggere il suo Presidente in sostituzione del Consigliere Salerno eletto al Senato. In quell'occasione, abbiamo chiesto alla maggioranza di fermarci un momento per poter discutere e valutare l'opportunità che il rinnovo della Presidenza della VII Commissione dà a tutti noi: un'occasione di confronto tra maggioranza e minoranza, ed un ruolo nuovo, diverso al lavoro svolto dall'opposizione in questo anno e mezzo, affidando nuove responsabilità alla minoranza. La minoranza non ha voluto ascoltare e un'ora dopo abbiamo riunito la Commissione ed eletto un Vicepresidente della maggioranza.
Si poteva aprire una fase nuova nei rapporti tra la maggioranza e la minoranza, ma non siamo stati ascoltati.
Questo atto ha sicuramente creato tensione tra maggioranza e minoranza, e ciò non è ininfluente rispetto al dibattito, così come non è ininfluente il fatto che sia stato richiamato in aula un provvedimento importante; certo è importante, ma ci sono molti altri provvedimenti importanti richiamati in aula.
Allora, poiché questo provvedimento è stato richiamato in aula ed abbiamo intrapreso questa strada, oggi ci potrebbe essere un punto di mediazione.
Dovrebbe attuarlo il Presidente della Giunta, che però non c'è; potrebbe farlo l'Assessore Leo, come suggeriva il collega Chiezzi.
Assessore Leo, faccia una proposta all'aula, discutiamo anche sui tempi riportiamo il provvedimento in Commissione per aprire un confronto nel merito tra la maggioranza e la minoranza, concordiamo i tempi, ma riportiamo il provvedimento in Commissione! Soltanto in questo modo possiamo trovare un punto di mediazione ed aprire una strada diversa nel dibattito che stiamo affrontando.
Diversamente, ognuno si assuma le proprie responsabilità. Io non credo che giovi al Consiglio continuare in questo modo, ma naturalmente l'opposizione deve svolgere il proprio ruolo e noi lo stiamo facendo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cattaneo.



CATTANEO Valerio

A me l'onore e l'onere di iniziare il secondo giro dei Presidenti di Gruppo di maggioranza e svolgere un intervento contrario all'iniziativa strumentale dell'opposizione, che ha il solo fine di bloccare la discussione ed il confronto in aula di un provvedimento importante (la legge sul buono scuola), richiamata in aula dopo un periodo di confronto in Commissione.
Siamo certi, con la dimostrazione dei fatti e dei comportamenti, che in Commissione ci sarebbe stato lo stesso comportamento che registriamo in aula e probabilmente l'attività ostruzionistica non sarebbe avvenuta in aula, ma in Commissione.
Noi abbiamo l'obiettivo di confrontarci, lavorare ed approvare questa proposta di legge, mentre voi, cari amici dell'opposizione, avete l'obiettivo di contrastare, con azioni strumentali, il lavoro dell'aula, il confronto e l'eventuale approvazione di una legge che potrebbe anche tenere conto del contributo dei Gruppi di opposizione e dei singoli Consiglieri.
Chiedo scusa ai colleghi della maggioranza, ma ritengo che si potrebbe rinunciare a qualche intervento contrario, che ormai avviene automaticamente, ed ascoltare quei Gruppi e quei Consiglieri di opposizione che hanno dimostrato una sensibilità verso il provvedimento ed una disponibilità a confrontarsi nel merito. Segnalo, ad esempio, la presa di posizione ed il punto di vista dei Radicali o del Presidente Giordano, che ha fatto un comunicato stampa - e lo ringraziamo - di apertura nel confronto e nel merito di questa legge.
L'intervento del Consigliere Muliere, al contrario, è un intervento che non aiuta; voglio evidenziare la contraddizione del collega che inizia l'intervento dicendo che l'unico Consiglio a cui non ha partecipato è quello per l'elezione delle nomine, quasi a dire che a lui le nomine non interessano, e poi, alla fine, dice: "Mah, se ci fossimo messi d'accordo sulle poltrone, magari avremmo trovato una soluzione e ci si sarebbe potuti confrontare...".



RIGGIO Angelino

Come fai a scendere così in basso?



CATTANEO Valerio

Vedete come è difficile confrontarsi! Presidente, è difficile perché ci sono sempre interruzioni. Ritengo che ognuno nei suoi cinque minuti possa dire quello che crede.
L'equilibrio - Chiezzi - e la disponibilità li abbiamo dimostrati nei fatti, nella giornata di ieri, quando abbiamo dato la nostra disponibilità ad affrontare un punto a noi tanto caro, quando non abbiamo invertito l'o.d.g. tout court, ma abbiamo giustamente iniziato i lavori del Consiglio regionale confrontandoci su quel punto; solo a mezzogiorno, mezzogiorno e mezzo, dopo reiterate azioni ostruzionistiche da parte della minoranza abbiamo chiesto la sospensione dell'inversione dell'o.d.g.
Quindi, cari colleghi dell'opposizione, andiamo avanti così. Adesso risentiremo tutti gli interventi dei colleghi di maggioranza, faremo un po' di turni, ma andremo avanti muro contro muro, perché noi abbiamo l'obiettivo di lavorare e di confrontarci nel merito su questa legge, qui in aula. Voi, invece, avete l'obiettivo qui in aula o al secondo piano, in Commissione, di non far passare la legge.
Gli obiettivi, dunque, sono diversi.
Io ritengo che questa sia la strada maestra; noi siamo qui per lavorare e alla vostra azione ostruzionistica, cari amici dell'opposizione risponderemo con responsabilità e presenza in aula. Saremo qui a discutere confrontarci, fare gli interventi di volta in volta su qualsiasi cosa che pretestualmente presenterete all'aula.
Ha ragione il collega Brigandì: l'opposizione non ha nemmeno votato i propri provvedimenti ostruzionistici, per ben tre volte, nonostante vi fosse il numero legale, e solo quando il Presidente Brigandì ha richiamato ufficialmente questo comportamento, qualcuno si è accorto e ha pensato: "Magari ci dicono che siamo incoerenti e quindi facciamo un altro giro di firme sulla dichiarazione di precisa attività ostruzionistica".
Cari amici, in particolare chi si richiama all'ideologia ed ai valori, o ai non valori - dipende dai punti di vista, per me lo possono anche essere l'ostruzionismo non si dichiara mai.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sulla richiesta di iscrizione di nuovo punto all'o.d.g.
Il Consiglio non approva.


Argomento: Problemi energetici - Diritto allo studio - Assistenza scolastica

Esame disegno di legge n. 252 Esame richiesta di iscrizione all'o.d.g. presentata dai Consiglieri Chiezzi e Papandrea del seguente nuovo punto: "Dibattito relativo al P.E.R. (Piano Energetico Regionale)"


PRESIDENTE

Esaminiamo la richiesta di iscrizione all'o.d.g., da parte dei Consiglieri Chiezzi e Papandrea, del seguente nuovo punto: "Dibattito relativo al P.E.R. (Piano Energetico Regionale").
Ha chiesto la parola il Consigliere Papandrea; ne ha facoltà.



PAPANDREA Rocco

Effettivamente possiamo anche cercare di discutere e ragionare, ma questo lo si può fare solo riflettendo e non dicendo cose non del tutto corrette (non voglio dire che siano delle bugie).
Pensiamo all'iter di questa legge, al tempo in cui è stata in Commissione pur trattandosi di la legge molto importante, il tempo è straordinariamente breve.
Si è detto che la legge è stata presentata all'inizio di aprile - se non vado errato il 7 aprile - e che dopo quattro mesi è stata tolta dalla Commissione. Certo, quattro mesi sono un bel tempo, però occorre fare un'ulteriore riflessione.
La legge è stata presentata il 7 aprile non per caso, ma perché un mese e mezzo dopo vi era una scadenza elettorale. Cinque o sei settimane dopo infatti, si votava per le elezioni politiche e, contestualmente, per le elezioni amministrative al Comune di Torino, dove è stata svolta una seconda votazione, così come in altri Comuni, a fine maggio. Ora, non tutti lo sanno o son tenuti a saperlo, ma questo Consiglio ha come prassi che durante la campagna elettorale praticamente sospende la sua attività. Non solo esiste una prassi di consultazione che già fa sì che una volta che la legge viene depositata passi un determinato tempo prima che sia discussa ma quando ci sono scadenze elettorali importanti (quali ad esempio le elezioni politiche o quelle del Comune di Torino) questo Consiglio normalmente non affronta i problemi, li rinvia. Ebbene, è avvenuto questo quindi noi ci siamo trovati di fronte ad una legge importante che è stata discussa in Commissione per meno di due mesi.
Invito quindi i Consiglieri onestamente a riflettere se due mesi di discussione (già quattro mesi rappresentano una prassi praticamente normale, se non eccezionale, per giungere in aula), soprattutto per una legge importante, è vero che rappresentano un tempo straordinariamente breve, cioè un tempo che dà adito e a mio avviso significa la volontà di non discuterla e non confrontarla in Commissione con altre proposte di legge. Significa fare una forzatura che come già ricordava il Consigliere Chiezzi è stata fatta utilizzando uno strumento che normalmente è uno strumento che dovrebbe utilizzare la minoranza per cercare di far discutere le sue proposte, proprio perché essendo minoranza potrebbero non passare mai nelle Commissioni e quindi può dire "visto questo ostruzionismo diciamo ostruzionismo di fatto, quando la legge non viene discussa diventa così - utilizzo uno strumento per portarla in aula e far sapere che esiste questa proposta". Però, ripeto, è uno strumento che normalmente usa la minoranza.
La maggioranza ha avuto solo due mesi e teniamo conto che a fine luglio l'attenzione del Consiglio è stata concentrata sul problema del bilancio quindi nei fatti il tempo è ancora più breve, si tratta di poche settimane in cui è stata in Commissione. E' una legge che voi stessi dite essere estremamente importante, su un tema sul quale giacevano altre proposte di legge in Commissione con cui ci si poteva confrontare, ma voi avete voluto forzare! Cito anch'io un detto: "a volte la fretta è cattiva consigliera", e credo che questo sia il caso.
Quello che noi proponiamo oggi e su questo insisteremo è di far sì che almeno una parte essenziale di questa discussione possa essere svolta in Commissione con un confronto con le altre proposte di legge e con le altre posizioni. Aver voluto forzare in aula questa discussione a mio avviso è un vero e proprio scippo dal luogo naturale dove invece doveva avvenire la discussione! Questo aspetto va al di là delle questioni di principio. In sei anni e qualche mese che faccio il Consigliere regionale, non mi sono mai trovato di fronte a un atteggiamento di questo genere: leggi che erano difficili hanno avuto una gestazione anche lunga nelle Commissioni, per alla fine è stato fatto così. E' la prima volta che di fronte a una legge importante assisto ad un atteggiamento ostruzionistico da parte della maggioranza. E questo è un atteggiamento che chiede risposta!



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Galasso.



GALASSO Ennio

Contrarietà perché ancora una volta è palese la strumentale ostruzione dei proponenti l'inversione dell'ordine del giorno. Voglio precisare che ci sono state Commissioni in aprile, in maggio, vi è stata una intensificazione successivamente; il 7 agosto, dopo numerose Commissioni dedicate alla discussione generale, di fronte alla assoluta inutilità di continuare a discutere in Commissione, è stato richiamato in aula il provvedimento. Quindi vi è un problema di ragionevolezza.
Debbo anche dire che con un Assessore come Leo, nessuno può credervi perché Leo è non solo il più ecumenico degli Assessori, direi che è il più ecumenico dei Consiglieri...



PALMA Carmelo

Il più ecumenico degli ecumenici.



GALASSO Ennio

Sì, il più ecumenico degli ecumenici, quindi se è stata infruttuosa l'opera di mediazione dell'Assessore... Ripeto, nel mese di luglio abbiamo avuto Commissioni anche due volte alla settimana. Debbo anche dire - ve l'ho riconosciuto - che in alcune occasioni il dibattito è stato anche di alto profilo, però un conto è dibattere, altro è pervenire alla conclusione e conseguire un risultato.



PRESIDENTE

Dichiaro aperta la votazione.



(Vibrate proteste dei Consiglieri Palma e Marcenaro perché il Consigliere Brigandì non ha votato dalla sua postazione)



(Proteste da tutti i banchi dell'opposizione)



PRESIDENTE

Fermo la votazione e dispongo la ripetizione della stessa.



MARCENARO Pietro

Chiedo la parola su questo fatto.



PRESIDENTE

Dispongo la ripetizione della votazione.



RIGGIO Angelino

Ma come! Non richiama nemmeno i Consiglieri che fanno queste cose?



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Marcenaro.
ROSSI Oreste (fuori microfono) Se era lì alzava la mano e votava! Era in aula; per votare basta essere in aula!



PRESIDENTE

Colleghi, per favore. Consigliere Marcenaro, faccia l'intervento; ne ha facoltà.



MARCENARO Pietro

Io vorrei solo sapere, siccome è stato evidente a tutti che c'è stata una persona che ha votato al posto di un'altra, se per questo fatto è sufficiente la ripetizione della votazione o se il Presidente ritiene di dovere fare delle valutazioni e di assumere dei provvedimenti. Mi domando se questa sia una cosa normale, che si possa accettare di procedere semplicemente di routine alla ripetizione di una votazione! Io mi limito a questo: è successo un fatto evidente di una persona che ha votato al posto di un'altra! Se questo è normale, basta che ci venga comunicato e ci adeguiamo.



PRESIDENTE

Dispongo la ripetizione della votazione.



MARCENARO Pietro

E basta?



PRESIDENTE

Sì, e basta.



MARCENARO Pietro

Complimenti!



CHIEZZI Giuseppe

Quindi si può votare al posto di un altro?



PRESIDENTE

No, non si può votare al posto di un altro! E' evidente che non ho visto, altrimenti avrei richiamato!



MARCENARO Pietro

L'hanno visto tutti!



PRESIDENTE

E io non ho visto! E' evidente che non ho visto. Chiedo scusa, ma non ho visto!



(Proteste dei Consiglieri Riggio e Marcenaro)



PRESIDENTE

Dispongo la ripetizione della votazione, a garanzia! Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sulla richiesta di iscrizione di nuovo punto all'o.d.g.
Il Consiglio non approva.


Argomento: Organizzazione regionale: argomenti non sopra specificati - Diritto allo studio - Assistenza scolastica

Esame disegno di legge n. 252 Esame richiesta di iscrizione all'o.d.g. presentata dal Consigliere Chiezzi del seguente nuovo punto: "Dibattito sulla lettera ai Consiglieri regionali inviata dalla FISM"


PRESIDENTE

La parola al Consigliere Riggio per l'illustrazione.



RIGGIO Angelino

Signor Presidente, io sono veramente perplesso da alcuni interventi, perch per esempio il Consigliere Galasso ha riferito di cose incredibili che sarebbero successe in Commissione, di ostruzionismo, quando mi risulta che il Consigliere Galasso non fosse nemmeno stato eletto in Consiglio regionale, quando c'era il dibattito in Commissione su queste vicende.



(Commenti dai banchi della maggioranza)



RIGGIO Angelino

Benissimo, colleghi, esistono gli atti della Commissione. Allora per cortesia io chiedo, Presidente, visto che non faccio parte della VI Commissione e che i colleghi che sono seduti al mio fianco, la collega Suino e il collega Placido, mi hanno testimoniato che nulla di questo è successo, che vengano distribuiti i verbali di quelle sedute, per l'informazione di tutti i colleghi che non hanno partecipato alla VI Commissione Qui stiamo a discutere su chi veramente sta facendo l'ostruzionismo. Io sono convinto che l'ostruzionismo vero non venga fatto da chi cerca di mettere in discussione una forzatura da parte della maggioranza l'ostruzionismo vero è stato fatto da chi ha voluto sottrarre dalla sede naturale di discussione questo argomento.
Invito veramente tutti quanti a riflettere: perché il Presidente Ghigo, il 7 agosto, decide di richiamare in aula il provvedimento? L'Assessore Leo dice: altrimenti non si riesce ad erogare i fondi. Però l'Assessore Leo che è un politico consumato, sa che un gesto quale quello del Presidente Ghigo impedisce, di fatto, l'approvazione della legge, perché causa inevitabilmente un irrigidimento delle minoranza; irrigidimento di cui tutti quanti i colleghi, se il Presidente, facendo il suo dovere, una volta tanto, distribuirà i verbali delle sedute della VI Commissione, potranno capire le ragioni.
Invito l'Assessore Leo ad esprimersi contro; che parli lui contro quello che sto dicendo io, se è vero o no che in VI Commissione invece l'atteggiamento era stato costruttivo oppure no e che invece questo richiamare in aula il provvedimento non ha creato altro che un irrigidimento.
E allora, parliamoci chiaro: l'impressione è che, come diceva l'on.
Andreotti, "a pensare male si fa peccato, però difficilmente si sbaglia".
Immaginiamo uno scenario. Immaginiamo lo scenario di una Regione Piemonte che, a causa dei dissesti che si stanno creando nella sanità, ha bisogno di risorse e non vuole più destinare 35 miliardi per il diritto allo studio quindi tiene ad un avanzo di amministrazione.
Si crea dunque una situazione per cui - l'Assessore Burzi sa di che cosa stiamo parlando - diventa di fatto impossibile l'erogazione; si crea un muro contro muro tra maggioranza e minoranza e il gesto teatrale, fatto dal Presidente Ghigo, di richiamare il provvedimento in aula ha questo tipo di significato: sicuramente non passerà la legge, però ne parleremo al nostro elettorato - pensa Ghigo - parleremo all'elettorato di centrodestra e diremo: "Ve li avremmo dati, ma questi cattivi della minoranza ce l'hanno impedito! Ve li avremmo dati: peccato!". Però, per quest'anno intaschiamo i 35 miliardi e vediamo di mettere un po' a posto i conti che sono andati in disastro, malgrado le "buone intenzioni" rispetto alle questioni della sanità.
Una piccola nota di numerologia. Chissà perché ogni 7 - giorno 7 del mese è fatale per il Presidente Ghigo. Queste delibere "idiote" sul controllo della spesa sanitaria...



BURZI Angelo, Assessore al bilancio e alle finanze (fuori microfono)

Idiota lo dici a te e al tuo elettorato! (Commenti in aula)



RIGGIO Angelino

Chiedo scusa. Dicendo idiota mi riferivo all'etimo della parola. Se la vada a cercare; non era offensiva.
Nel senso che le delibere del 7 gennaio per il controllo della spesa sanitaria mancavano di cultura adeguata per intervenire e sono risultate inefficaci. Questo è l'etimo della parola "idiota"...



(Commenti in aula)



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla programmazione sanitaria (fuori microfono)

Quando, tra quattro lustri, farai l'Assessore alla sanità, vedremo cosa sarai capace di fare! E ti voglio bene, se ti dico tra quattro lustri!



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Oreste Rossi.



ROSSI Oreste

Io credo che non si possa tacere alle accuse che sono arrivate da alcuni rappresentanti della sinistra, e in particolare dal Consigliere Chiezzi sul fatto che in Commissione non si è data disponibilità o tempo alle opposizioni di lavorare sull'insieme dei testi. Credo di avere testimoni diversi colleghi, ma non tutti possono sapere come sono andate le cose.
Sarebbe comunque bello avere una relazione di tutte le sedute di Commissione, visto che di questo viene fatto verbale, anche se le Commissioni non hanno rilevanza esterna, quindi la gente, il popolo non pu vedere quel che viene fatto in Commissione; ci sono però dei verbali e credo che i Consiglieri possano richiederli e leggerseli.
Lascio perdere tutto il tempo che abbiamo perso con le audizioni; voglio solo fare alcune precisazioni, visto che alcuni membri della sinistra hanno detto che loro in Commissione volevano entrare nel merito del provvedimento per lavorarci.
Il sottoscritto, assieme ad altri colleghi, ha proposto più volte di fare dei Comitati ristretti per lavorare sul testo e poter portare alla Commissione un testo più o meno concordato.
Il principale oppositore del Comitato ristretto è stato proprio l'ing.
Chiezzi, che si è opposto, si è assolutamente rifiutato di lavorare in un gruppo che avesse un rappresentante per partito; la maggioranza avrebbe addirittura rinunciato alla sua maggioranza (uno per partito!) per cercare di arrivare ad un testo coordinato.
Non ha nemmeno provato a farlo: si è rifiutato. Quindi non venga a dire che non c'era la possibilità di lavorarci sopra.
Ma non solo. Aggiungo che abbiamo cominciato a parlare del testo solo dopo che si sono discusse le questioni preliminari e quelle pregiudiziali. Se si voleva entrare sull'argomento, si potevano evitare ore e ore di lavoro e Commissioni e Commissioni sulle pregiudiziali e sulle preliminari.
Cito solo qualche data: 4 luglio viene messa in discussione la questione preliminare presentata da alcuni membri dell'opposizione; la questione preliminare è messa in votazione e viene respinta 9 luglio nel corso della seduta vi sono membri della minoranza che presentano una pregiudiziale (di nuovo) sul testo; la pregiudiziale è votata e respinta 16 luglio dibattito sulla questione pregiudiziale presentata dai Consiglieri di minoranza, volta a sospendere l'esame della legge sul buono scuola; la pregiudiziale viene posta ai voti e respinta viene presentata allora una sospensiva, avente per oggetto "Presunta violazione della Costituzione"; la sospensiva viene votata e respinta.
viene presentata dai Consiglieri di minoranza un'altra sospensiva relativa al contrasto con un altro articolo della Costituzione; la sospensiva viene posta ai voti e respinta.
Allora, cerchiamo di capirci: se questo non è ostruzionismo, cari amici della sinistra, che cos'è? Se volevate discutere il testo, evitavate di presentare tutte le pregiudiziali e tutte le sospensive possibili! Ci si documentava; si lavorava sul testo; facevate le vostre osservazioni alcune probabilmente sarebbero state accolte ed inserite nel testo - ed oggi lavoreremmo su un testo unico, non dico concordato al 100%, ma che avrebbe rappresentato una maggioranza ancora più ampia della maggioranza che governa questa Regione.
Non l'avete voluto fare! E non venite a raccontare storie, perché qui c'è della gente che ascolta e si rende conto di come lavorate; si rende conto delle vostre proposte politiche, di quello che esprimete come risposte politiche. Questa è la vostra capacità di portare documenti, idee, proposte davanti alla gente! In Commissione c'era il segreto; qui siete davanti all gente e anche davanti ai giornalisti.
Io mi accontenterei che i giornalisti, una volta per tutte, scrivessero come sono i fatti; scrivessero le proposte sul buono scuola, sulla scuola pubblica e privata delle sinistre che siedono in questo Consiglio regionale. Le abbiamo sentite oggi: le scrivano sui giornali, così la gente le legge! Non serve che il Presidente Ghigo chiami a raccolta il suo elettorato e gli spieghi quello che voi fate in aula, quali sono le grandi idee della sinistra italiana sulla scuola; non serve che le spieghi al suo elettorato: basta che l'elettorato, ma non il suo, il vostro, venga in aula ad ascoltare le vostre proposte, le vostre idee, dopodiché state tranquilli che quell'elettorato probabilmente cambia idea! Non è possibile, io accetto tutto dalle opposizioni, tutto, sono stato in Consiglio comunale, in Consiglio provinciale, tre volte parlamentare, ma un livello di dibattito una mancanza totale di idee, una mancanza totale di proposte, come questa non l'ho mai vista, neanche in un Consiglio comunale. Presidente, me ne vergogno.



(Applausi da parte del pubblico e di alcuni Consiglieri regionali)



PRESIDENTE

E' vietato applaudire. Richiamo prima di tutto il pubblico, poi i Consiglieri regionali.
Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sulla richiesta di iscrizione di nuovo punto all'o.d.g.
Il Consiglio non approva.


Argomento: Istituti Pubblici di Assistenza e beneficenza - II. PP. A. B. - Diritto allo studio - Assistenza scolastica

Esame disegno di legge n. 252 Esame richiesta di iscrizione all'o.d.g. presentata dal Consigliere Chiezzi del seguente nuovo punto: "Dibattito sulle IPAB ancora esistenti in Piemonte e loro trasformazione"


PRESIDENTE

Passiamo ora alla richiesta di iscrizione all'o.d.g. del punto inerente al dibattito sulle IPAB.
La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

A volte succede che più si dicono bugie, più si ricevono applausi. Succede anche questo nella vita ed è quello che è successo ora al collega Rossi. Il collega Rossi, ha preso la realtà, l'ha dipanata a modo suo ed ha ricevuto tanti applausi. Potrei dipanare la stessa realtà in altro modo, magari ricevo applausi anch'io: chi lo sa, non è detto.
Quando il Consigliere Rossi, dice che il maggior oppositore è stato il Consigliere Chiezzi, è una falsità, perché da tempo ho segnalato alle Commissioni - qualunque fosse il provvedimento da esaminare - che, non potendo partecipare ad ulteriori sottocommissioni, essendo l'unico esponente del Gruppo, per me la cosa era ininfluente.
Era un discorso fatto in generale. Quando il collega Rossi dice che non abbiamo fatto nulla, ribadisco che non è vero; noi abbiamo chiesto, ad esempio, una verifica di costituzionalità, che non era strumentale: la maggioranza ha risposto "no", ma se la maggioranza avesse risposto "sì", e avessimo acquisito la verifica sulla costituzionalità dei provvedimenti quell'elemento di attrito, di scontro sarebbe stato rimosso. Ma voi avete sempre risposto "no".
Io continuo a cercare - non so se ci riesco - di fare interventi in cui evito di scavare un fossato.
Gradirei non essere da solo né di qua né di là.
Pertanto, quando sento interventi che piantano la zappa e approfondiscono dico va beh, chi ci guadagna? Io cerco di non fare questo e di spiegare che la ragione di questo stallo, per quanto mi riguarda, sta nel fatto che, in modo incomprensibile e sul piano dei rapporti reciproci, mi è stata sottratta la sede di confronto.
Il collega Manolino dice che noi non ci confrontavamo. Ti confronti Manolino, e tanto più tu vedi che in una sede di confronto il confronto è difficile e tu vuoi risolvere quel confronto in modo positivo, eviti atti che acuiscano lo scontro. Eviti, visto che il confronto è difficile, di renderlo ancora più difficile in un'altra sede. Stai lì e discuti e discuti fintanto che i problemi si risolvono. Non c'è problema irrisolvibile, se non ti schiodi dalle regole del confronto democratico. Stai lì, è difficile, ma ci stai a maggior ragione. Non cambi la situazione creando uno scontro. Poi quando arriviamo qui in aula cosa facciamo? Continuiamo così, avanti scaviamo, scaviamo, alla fine? Dove andiamo? Dato che il problema che vi poniamo è quello di poter discutere dei cinque disegni di legge. Voi proponete, Consigliera Rosanna Costa, che sia quello della Giunta di riferimento; questa è una proposta. Ma esiste la legittimità legislativa di altri proponenti che, magari, dicono che non vogliono rinunciare ad una loro concessione, è quello è un problema che ti porta via del tempo; allora fatti portare via del tempo, ma alla fine di quel tempo avrai portato a casa un provvedimento, con un'opposizione che voterà contro, che riuscirà a fare delle cose, ma devi portare a conclusione estrema un confronto in democrazia. In democrazia non puoi tagliare, perché se tagli distruggi, crei contrapposizioni, crei scontri rimetti in piedi problemi ideologici, vai in direzione contraria ad una difficile composizione di punti di vista molto diversi, anche su fatti rilevanti, perché toccare la Costituzione è un problema.
Quando ho chiesto se la legge era costituzionale, non era ostruzionismo era avere la risposta di qualcuno che dicesse: state tranquilli, è definito dalla Costituzione. A quel punto mi fermavo, quell'argomento ero chiuso invece non è chiuso, perché quella verifica io la chiedo qua, in aula, in quanto la risposta non mi è stata data in Commissione.
Con questo mio intervento ho cercato di dipanare un po' l'argomento, pu darsi che non ci sia riuscito: vedremo la prossima volta.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Angeleri.



ANGELERI Antonello

Signor Presidente, mi chiedo quanto andremo avanti su questo argomento sicuramente fino alle ore 20.00 di questa sera, probabilmente tutta la prossima settimana e, forse, proseguiremo oltre. Non so quanto sia bello l'esempio che si sta dando quest'oggi.
Anche nell'intervento del Consigliere Chiezzi, che stimo sempre per la grande capacità di entrare nel merito degli argomenti, diventa difficile comprendere la motivazione per cui noi dovremmo invertire l'o.d.g. Qui nessuno ha tagliato o ha voluto tagliare la possibilità di dare il proprio contributo, o, peggio, si è sottratto alla discussione. Nell'intervento precedente il collega Chiezzi si è dimenticato delle decine e decine di riunioni che in Commissione abbiamo svolto a partire dal 6 aprile. Poi il collega Rossi ha ricordato che in quella sede sono state assunte delle posizioni non del tutto giustificate, se non con un dichiarato ostruzionismo, da parte della opposizione.
Penso che sia, da parte dell'opposizione, utile una riflessione su quanto sta facendo, sul sistema con quale sta bloccando una semplice discussione a cui noi siamo disponibili. Ripeto, qua nessuno vuole portare a casa un risultato dicendo che il disegno di legge della Giunta regionale e della maggioranza è un disegno di legge esaustivo e completo. Può essere arricchito, può essere ulteriormente migliorato, noi siamo qui e vi chiediamo, per l'ennesima volta, di poter discutere e basta.
Quindi siamo, per l'ennesima volta, contrari a questa inversione dell'o.d.g., auspicando, e sperando, che questa sia una delle ultime volte che dobbiamo intervenire.
Noi comunque rimarremo in aula, perché siamo altrettanto convinti della giustezza delle nostre posizioni che più volte, con i colleghi, abbiamo dimostrato.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sulla richiesta di iscrizione di nuovo punto all'o.d.g.
Il Consiglio non approva.


Argomento: Questioni internazionali - Celebrazioni Manifestazioni Anniversari Convegni

Esame richiesta di iscrizione all'o.d.g. presentata dal Consigliere Contu del seguente nuovo punto: "Marcia della pace di Assisi 14/10/2001. Partecipazione di una delegazione regionale"


PRESIDENTE

Esaminiamo la richiesta di iscrizione all'ordine del giorno, da parte del Consigliere Contu, del seguente nuovo punto: "Marcia della pace di Assisi 14/10/2001. Partecipazione di una delegazione regionale".
La parola al Consigliere Contu.



CONTU Mario

Presidente, sta usando una prassi inusuale: la sottoscrizione di documenti presentati l'abbiamo sempre applicata come norma.
Non sto ancora facendo il mio intervento, ho chiesto di parlare per chiarimenti, perché lei sta instaurando una prassi che finora non era mai stata instaurata, la possibilità di aggiungere una firma ad un provvedimento depositato. Chiedo che chiarisca preliminarmente ad ogni dibattito quest'aspetto.



PRESIDENTE

La ringrazio per questa puntualizzazione, ma anche di questo abbiamo parlato incidentalmente nella riunione dell'Ufficio di Presidenza. La prassi è conforme: in ordine alla richiesta di inserimento di un nuovo punto all'o.d.g., è evidente che non sono ammissibili ulteriori firme dopo la scadenza del termine di presentazione. E' posto un limite agli interventi proprio in ragione del fatto che solo il proponente pu intervenire, e quando il proponente è rappresentante di un Gruppo (è proponente in quanto rappresentate di un Gruppo) io consento l'intervento a tutti i componenti del Gruppo. Quindi, sciolgo la riserva in questo senso: le richieste d'inserimento di un nuovo punto all'o.d.g. possono avere l'intervento del Consigliere Contu, oppure del Consigliere Papandrea componente del Gruppo. Il Consigliere Chiezzi è solo, quindi pu intervenire solo lui per il suo Gruppo.
Quelle richieste che, invece, sono state sottoscritte in apertura di seduta da tutti o da diversi Consiglieri regionali di diversi Gruppi, possono avere l'intervento dei Consiglieri di quel Gruppo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Contu; ne ha facoltà.



CONTU Mario

Prendo atto del chiarimento, ma non mi soddisfa la soluzione dell'Ufficio di Presidenza. Mi legge, per favore, il testo? Poi le chiedo formalmente Presidente, perché intendo seguire con attenzione questo problema, se è possibile avere copia dei documenti presentati, in modo da seguire il lavoro d'aula.



PRESIDENTE

E' possibile averne copia. Stiamo trattando "Incidenti sul lavoro: quali misure urgenti". Comunque, le ricordo che questo provvedimento l'ha predisposto lei.



CONTU Mario

Adesso me lo sta dicendo, ma io non ho un ordine...



(Commenti dei Consiglieri Papandrea e Marcenaro fuori microfono)



CONTU Mario

Vede, Presidente, ha già saltato qualcosa...Io non ho il controllo degli atti presentati. Per questo prego l'Ufficio di Presidenza di provvedere, affinché possiamo avere copia dei documenti.



PRESIDENTE

Scusate, mi è stato girato il foglio! Dunque, stavamo affrontando la richiesta d'iscrizione del provvedimento "Marcia della pace di Assisi".
Anche questo, Consigliere Contu, è un provvedimento da lei predisposto quindi ha facoltà di parola.



CONTU Mario

Perché, Presidente, questa richiesta d'inserire all'ordine del giorno dei lavori dell'aula una questione come quella della Marcia della pace ad Assisi? Proprio di recente questo Consiglio ha affrontato un lungo dibattito (credo di poter dire, me lo permetta come licenza) estremamente partecipato, certo sotto la spinta emotiva dei fatti drammatici che si sono verificati in America. Io le preannuncio la richiesta di inserimento di questo punto all'o.d.g. anche perché sono firmatario di un ordine del giorno in cui si invita...



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE RIBA



CONTU Mario

Presidente, può azzerare il tempo, per favore? Grazie.
Come dicevo, ho proposto la discussione di questo punto da inserire all'o.d.g....
Ma se il Presidente non mi ascolta...



PRESIDENTE

Prego, Consigliere Contu, la sto ascoltando.



CONTU Mario

Presidente, dicevo che ho proposto di inserire alla discussione all'o.d.g. dei lavori dell'aula una proposta che, stante i tempi della scadenza, prevista per il 14 ottobre, ha necessità di essere esaminata con urgenza dal Consiglio regionale.
Sono presentatore di un ordine del giorno in cui s'invita il Consiglio regionale ad aderire all'appello del Comitato promotore per la Marcia di Assisi con una delegazione del Consiglio regionale. Quest'atto è stato assunto da molte Regioni, da molti enti locali, e anche - me lo dice il Consigliere Chiezzi, che ha la memoria storica di più legislature - da Consigli regionali delle precedenti legislature.
Presidente, il mio vuole essere soprattutto un appello alla maggioranza: potremo utilizzare il nostro tempo per un buon fine, anziché consumarci in una diatriba pretestuosa su altre questioni. Oggi noi abbiamo la possibilità di richiamare in aula quest'ordine del giorno, sottoporlo al voto e consentire così ad una delegazione del Consiglio regionale di partecipare ad una scadenza importante. Una scadenza importante per riaffermare che cosa? Sto a quanto dichiarato dal comitato promotore che intende caratterizzare quella marcia ricordando che al terrorismo non si risponde con la guerra e che gli stati sovrani si sono dati un organismo sovranazionale, che qualcuno definisce, in modo incauto, superato, che è l'ONU al quale è affidato il compito di ricomporre i conflitti tra gli Stati e le Nazioni.
E' evidente che operare questa scelta assume un carattere simbolico molto forte.
Ci misuriamo anche con un altro fatto che si è verificato in quest'aula: nel votare l'ordine del giorno proposto da Rifondazione Comunista l'aula ha votato contro. I punti principali del nostro ordine del giorno dicevano: "si riconosca sul tema dei conflitti internazionali la sovranità dell'ONU" "l'Italia ripudia la guerra come mezzo di soluzione dei conflitti". Un articolo preciso della nostra Costituzione recita che qualsiasi scelta, in una materia così coinvolgente per il Paese, che può implicare oltre che l'offesa ad altri popoli anche la perdita di vite umane del paese aggressore o dichiarante, una scelta così delicata, dicevo, deve essere votata dal Parlamento. Altro punto impegnativo di quell'ordine del giorno: "si invita il governo ad operare, nel contesto internazionale, non per la guerra, ma per una politica di pace e di sviluppo fra i popoli".
Il tema che proponiamo è di estrema attualità. Oggi ci sono le condizioni in un'aula così attenta e partecipata come non mai (a parte l'incidente ad inizio seduta e anche se in anfratti diversi i Consiglieri sono presenti nel Palazzo della Regione), oggi, dicevo, abbiamo sicuramente il numero legale e quindi la possibilità di licenziare una scelta come questa.
La proposta è: si richiami l'ordine del giorno presentato agli atti dal Gruppo di Rifondazione Comunista e cogliamo questa opportunità per verificare anche la volontà dei Consiglieri rispetto alla scadenza del 14 ottobre 2001.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Chiezzi, sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



CHIEZZI Giuseppe

Volevo chiedere se, per cortesia, può concedere cinque minuti di sospensione. La proposta del Consigliere Contu mi sembra abbia un certo rilievo e sia un po' diversa da quelle precedenti, ragion per cui chiedo alcuni minuti per riflettere e per verificare se c'è consenso.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cattaneo; ne ha facoltà.



CATTANEO Valerio

Certamente non esprimiamo contrarietà alla richiesta del Consigliere Chiezzi, ma penso sia più corretto e utile ascoltare prima l'intervento del Consigliere Cantore, quindi esaurire quanto è in discussione, e poi, prima della votazione, la sospensione.



PRESIDENTE

Ascoltiamo l'intervento del Consigliere Cantore, poi, prima della votazione facciamo i cinque minuti di sospensione.



CANTORE Daniele

Ho grande simpatia e stima per il Consigliere Contu, anche per una militanza di opposizione al Comune di Torino, ma la sua proposta offende la sua dignità politica. Proporre un'inversione dell'ordine del giorno, su un tema così importante, all'interno di una logica di ostruzionismo che la minoranza sta portando avanti tutto il pomeriggio, offende la dignità politica del Consigliere Contu e offende l'argomento. La minoranza ha suscitato una sensibilità, che è anche nostra, nei confronti della pace soprattutto in un periodo come questo, ma è scorretto porla all'interno di un atteggiamento ostruzionistico. Soprattutto mi stupisco del fatto che si voglia limitare una discussione così importante, come diceva il Consigliere Chiezzi, ad un'inversione dell'ordine del giorno. Come mai la minoranza non l'ha messa nelle priorità dell'inversione di questo pomeriggio? La prima inversione doveva essere questa, se è vero che la minoranza tiene ai problemi della pace quanto noi. Ma non è così, perché c'è una logica ostruzionistica che, devo dire, potrebbe anche concludere il suo iter. Ma quando la smettiamo! Gli argomenti che dobbiamo affrontare, li possiamo affrontare in Consiglio regionale. Perché questo reiterato richiamo alla commissione quando Consiglieri Chiezzi, Contu e Marcenaro, possiamo discutere dei buoni scuola in aula? Ricordo che l'aula è sovrana. Potremo stare qui giorni e notti a discutere di un argomento che è importante e che può anche vedere dei fronti contrapposti. Mi pare che fino adesso c'è stata una discussione in Commissione, c'è stato il vostro ostruzionismo anche sulla Commissioni per le Olimpiadi, noi abbiamo chiesto un'inversione, voi oggi pomeriggio avete fatto quattro ore di ostruzionismo. Consigliere Contu, le ricordo che in altre assemblee, quando si dà un segnale ostruzionistico, poi si smette per rispetto nei confronti delle Istituzioni. Iniziamo a parlare dei buoni scuola! Questo è l'argomento che dobbiamo affrontare dedicando anche tutte le ore necessarie. Vi prego, non utilizziamo l'argomento pace per fare ostruzionismo. Facciamo passare questi giorni, mi auguro pochi, suoi buoni scuola e poi affrontiamo, con la dovuta serietà, questo ordine del giorno.
Mi pare che affrontarlo oggi faccia anche poco onore alla dignità politica che il Consigliere Contu ha sempre portato avanti con grande intensità.
CONTU Mario (fuori microfono) Voglio intervenire per fatto personale.



PRESIDENTE

Può intervenire sull'ordine dei lavori, ma non sul fatto personale, che non ravviso.



PRESIDENTE

CONTU Mario (fuori microfono)



PRESIDENTE

C'è un equivoco da chiarire che forse il Consigliere Cantore non ha colto. Quello a cui si riferisce il Consigliere è il primo ordine del giorno presentato da Rifondazione Comunista. Non sapevo che altri Consiglieri avessero presentato ordini del giorno...



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Brigandì; ne ha facoltà.



BRIGANDI' Matteo

Volevo sapere da chi e quando è stato convenuto di interrompere i lavori del Consiglio, visto che ne sono all'oscuro e contrario.
Bisogna chiedere ai Consiglieri di maggioranza se hanno convenuto questa interruzione.



PRESIDENTE

Se non ho frainteso, l'intervento del Consigliere Cattaneo andava in quella direzione. Naturalmente se ci sono opposizioni, la procedura prevede la votazione.
La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Capisco che c'è chi continua a voler scavare solchi, ma ricordo ai Consiglieri che le richiesta di brevissime sospensioni, di solito, non vengono nemmeno discusse, vengono formulate dal Presidente che, nella sua autonomia, qualche minuto, lo ha sempre concesso, anche per motivi più pratici.



PRESIDENTE

Lo avremmo già fatto, ma per quanto riguarda la Presidenza...
Consigliere Cattaneo, lei ritira la sua condivisione o la mantiene?



(Commenti fuori microfono del Consigliere Cattaneo)



PRESIDENTE

La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 17.52 riprende alle ore 17.58)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
La parola al Consigliere Cattaneo.



CATTANEO Valerio

Presidente e colleghi, credo che su questo punto vi sia un'ampia condivisione, se non totale, da parte dei Consiglieri regionali.
In un primo momento, nella valutazione di una condivisione generale, ci sentivamo di avanzare una proposta, ma è inutile. Comunque, anche in assenza della votazione di un documento, la volontà è talmente chiara che l'Ufficio di Presidenza, che è rappresentativo di tutto il Consiglio regionale, certamente potrà disporre, così come è avvenuto negli scorsi anni, le disposizioni che riterrà opportune e che meglio potranno andare in linea alla condivisione del Consiglio regionale sull'iniziativa.
Tuttavia, è anche vero - come diceva il Consigliere Ghiglia, senza nulla togliere all'amico Galasso - che in politica la forma è anche sostanza.
Pertanto, un documento approvato dal Consiglio regionale - mi sembra che ci possa essere un'approvazione a larghissima maggioranza, se non addirittura unanime - può avere un significato maggiore seppur nella continuità di quanto avvenuto negli anni passati.
Se i colleghi sono d'accordo, proponiamo di redigere un documento unitario e di porlo in votazione senza discussione alla fine dell'esame del provvedimento che è adesso all'o.d.g.. Credo che possa essere una soluzione votarlo oggi, ritagliando i cinque o i dieci minuti necessari, magari verso le ore 20, cioè verso la conclusione della giornata. Così non si interrompe l'andamento della seduta e si raggiunge l'obiettivo che tutti condividiamo.



PRESIDENTE

Interpreto la proposta in questo senso: se non vi sono correzioni sospendiamo l'esame di questo punto e al termine dei lavori odierni verrà recapitata alla Presidenza una proposta di ordine del giorno che rappresenta la discussione e la conclusione della trattazione di questo punto all'o.d.g.. Naturalmente, è un ordine del giorno conclusivo.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione - Diritto allo studio - Assistenza scolastica

Esame disegno di legge n. 252 Esame richiesta di iscrizione all'o.d.g. presentata dal Consigliere Contu del seguente nuovo punto: "Incidenti sul lavoro: quali misure urgenti!"


PRESIDENTE

Esaminiamo la richiesta di iscrizione all'o.d.g., da parte del Consigliere Contu, del seguente nuovo punto: "Incidenti sul lavoro: quali misure urgenti!! La parola al Consigliere Contu.



CONTU Mario

Chiederei agli Uffici...



(Commenti in aula)



CONTU Mario

CONTU Mario (fuori microfono)



CONTU Mario

Chiedo di acquisire il testo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Marcenaro.



MARCENARO Pietro

Siccome è stata sospesa la discussione nella fase della votazione, se la Presidenza ci dice che è una procedura corretta, alle ore 20, alla fine della seduta, si potrebbe votare l'iscrizione. Quanti voti servono?



PRESIDENTE

Non credo che servano i quaranta perché il punto era presente nell'o.d.g.



MARCENARO Pietro

Era già nell'o.d.g., quindi è sufficiente la maggioranza dei presenti.



PRESIDENTE

Colleghi, vi fornisco le informazioni sulla procedura: per questo, come per tutti gli altri, si tratta di argomenti iscritti all'o.d.g. o di cui è richiesta l'iscrizione all'o.d.g. senza preavviso nella nota di convocazione, pertanto sono nuovi argomenti che vanno iscritti con quaranta voti. L'iscrizione richiede quaranta voti. L'ordine del giorno connesso ovviamente, è votato se ha la maggioranza dei presenti.
E' chiara la procedura?



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Intervengo soltanto sulla procedura.
L'interpretazione che date è questa? Va benissimo. Pensavo ad un'altra interpretazione. Quando ci è stato chiesto se per cortesia potevamo non affaticare il lavoro burocratico compilando una convocazione con un o.d.g.
e un o.d.g. allegato, pensavo che fosse solo per risparmiare la battitura e che non avesse un segno amministrativo. Se adesso mi dite che l'o.d.g. vero è solo quello scritto nella prima parte e che i punti allegati all'o.d.g.
non contano nulla, personalmente, alla prossima riunione dei Capigruppo per me la seconda nota scompare. Sarò uno su sessanta, ma per me la seconda nota scompare, in pratica, quanto allegato non è iscritto.



PRESIDENTE

I punti iscritti e quelli indicati nell'elenco aggiuntivo possono essere tutti iscritti con la maggioranza, con i trenta voti.
I nuovi punti che vengono presentati all'inizio di seduta e che non sono iscritti né preannunciati nella lettera di convocazione...



CHIEZZI Giuseppe

Ma i punti della nota aggiuntiva...



PRESIDENTE

I punti della nota aggiuntiva sono come quelli della nota principale.



CHIEZZI Giuseppe

Non sono da iscrivere quei punti? Sono già iscritti.



PRESIDENTE

I punti della nota aggiuntiva sono come quelli della lettera di convocazione.



CHIEZZI Giuseppe

Ne parleremo alla Conferenza dei Capigruppo.



PRESIDENTE

Si considerano iscritti e si tratta di inversione dell'o.d.g.
Quell'interpretazione è assolutamente pacifica. Questi, invece, salvo errori, non sono argomenti iscritti. Gli Uffici mi dicono che questo argomento non era iscritto, quindi deve essere introdotto come un nuovo argomento, salvo casi eccezionali, devono essere presentati all'inizio della seduta, come in effetti è accaduto.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Contu.



CONTU Mario

Avevamo chiesto di iscrivere questo punto all'o.d.g. perché non sfuggirà a nessuno quanto grave sia la problematica legata agli incidenti sul lavoro motivo di particolare preoccupazione, legata anche al fatto che il Governo di centrodestra ha già annunciato, nel programma dei cento giorni, la realizzazione di grandi opere: oltre alla nostra regione, pensiamo alla realizzazione, forse, del ponte sullo stretto di Messina; stando alla nostra Regione, invece, pensiamo ad atti assunti dagli Enti locali, come la scelta della metropolitana, pensiamo all'atto dell'insediamento ufficiale del Comitato promotore e della nuova società che dovrà gestire il traforo il tunnel della Torino-Lione, e quindi l'autostrada ferroviaria che dovrebbe unire l'ovest e l'est dell'Europa (Barcellona, Madrid, Lione come punto di snodo importante e altre città).
E' indubbio che dietro alle forme che verranno scelte - in particolare penso alla Torino-Lione - che è una società a capitale pubblico (ha il 50 delle ferrovie francesi, ha il 50% delle TFI, Treni Ferrovie Italiane), vi è un dato estremamente importante: saranno tutte gare ad evidenza pubblica nel rispetto della normativa europea. Dalla legge Merloni in poi - adesso non parlo in generale dell'applicazione della legge n. 626 nei luoghi di produzione, ma penso, in particolare, alle opere pubbliche - tutti gli affidamenti, tutte le gare e i bandi hanno avuto queste caratteristiche. La legge Merloni è estremamente tassativa, pone ed impone determinate procedure, una verifica attenta dei proponenti e dei concorrenti, la rispondenza a determinati requisiti. Eppure tutto questo per noi è motivo di preoccupazione.
Da un lato, i tempi moderni ci impongono di correre sempre più velocemente.
Si era detto che i tempi della progettazione sarebbero stati esauriti entro il 2006, ma apprendiamo dai mezzi di informazione che i tempi verranno dimezzati nella consegna dei lavori per quanto concerne i lavori di progettazione, che però comprendono anche tutta una serie di aspetti legati al lavoro, perché vi sono le trivellazioni, i sondaggi, tutte le opere di accompagnamento al lavoro di progettazione, che sarà preceduto dalle indagini idrogeologiche. Dall'altro lato, vi è l'obiettivo di raggiungere il completamento dell'opera, che non è solo un buco nella montagna, perch fosse questo, è ben delimitato e confinato, ed è possibile che si possa operare in un contesto assolutamente protetto, ponendo particolari attenzioni agli aspetti relativi all'organizzazione del lavoro e alla tutela dei lavoratori che operano in quei luoghi. Ma penso a tutte le infrastrutture che assolutamente un'opera come quella necessita. Non è solo un buco nella montagna. A valle, a monte, o a est ed ovest del tunnel bisognerà realizzare delle grandi infrastrutture. Bisognerà completare il percorso, poi ci saranno i nodi, le convergenze intermodali, chiamiamole così per comodità. Queste opere necessitano, quindi, di grandi investimenti di capitali ma anche di grandi investimenti di lavoro umano.
Ecco, allora l'attenzione è finalizzata a tenere alta la vigilanza, a sollecitare all'Assessore competente, e quindi porlo all'attenzione dell'ordine del giorno, al varo di strumenti adeguati a prevenire il fenomeno degli incidenti sul lavoro.



PRESIDENTE

Mi dispiace che la tirannia del tempo non le consenta di illustrare maggiormente il merito dell'ordine del giorno.
Ha chiesto la parola all'Assessore Vaglio, che interviene in qualità di Consigliere.



VAGLIO Roberto

Devo dire che la gravità e la serietà dell'argomento trattato dal collega Contu ridà un minimo di credibilità al dibattito di oggi dichiaratamente ostruzionistico, che rischiava di trasformare l'assedio da un "assedio di Amba Alagi" ad un "assedio di Topolinia". Il portare argomenti che, se non altro, danno un minimo di dignità all'ostruzionismo mi conforta ma non mi fa recedere di un millimetro rispetto alle considerazioni svolte da me e dai miei colleghi della maggioranza in queste lunghissime ore (sono ore da 80 minuti queste!) che regolano e cadenzano i nostri lavori.
E' con rincrescimento che devo dire che a questo argomento, che mi appassiona e che sento molto vicino alla mia sensibilità, oggi non possiamo dare spazio. E' un argomento che avrà modo di essere affrontato, sviscerato e discusso, ma oggi la questione è altra. Oggi gli accordi ci hanno portato a fare altre cose. Ritengo che, anche in ossequio alle cose dette dal Consigliere Conto o quelle dette precedentemente sulla marcia della pace si debba trovare una logicità di uscita. Nelle democrazie moderne usa che non esista l'ostruzionismo, ma esistono degli spazi in cui la maggioranza fa le sue leggi, spazi in cui l'opposizione presenta i suoi problemi, li discute e fa passare, se trova il consenso, i suoi provvedimenti.
Credo che il nostro Consiglio sia maturo per questo passo in avanti ed è con vero rincrescimento che la maggioranza, su questa proposta, deve ancora dichiarare il suo voto negativo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sulla richiesta di iscrizione di nuovo punto all'o.d.g.
Il Consiglio non approva.


Argomento: Spettacoli: teatro, musica, cinema, danza - Attivita' di promozione

Esame disegno di legge n. 252 Esame richiesta di iscrizione all'o.d.g. presentata dal Consigliere Chiezzi del seguente nuovo punto: "Dibattito sulla partecipazione della Regione Piemonte alla Mostra del Cinema di Venezia"


PRESIDENTE

Esaminiamo la richiesta di iscrizione all'o.d.g., da parte del Consigliere Chiezzi, del seguente nuovo punto: "Dibattito sulla partecipazione della Regione Piemonte alla Mostra del Cinema di Venezia".
La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Sono contento che in questo pomeriggio siano avvenuti due fatti positivi.
Il primo fatto positivo lo richiamo adesso, perché è relativo ad una posizione stabilizzata e perdurante, quindi politicamente riconoscibile che è quella che la maggioranza è sempre intervenuta a contrastare le proposte che la minoranza faceva in ordine ad inserimenti di nuovi punti all'o.d.g.
E' un fatto politicamente riconoscibile e che ha un suo valore, perch segna la realtà di un rapporto. Poi il rapporto porta a conclusioni differenti, perché, tranne in un caso, la maggioranza ha sempre respinto le proposte della minoranza, però le ha respinte parlando, intervenendo e dicendo la sua opinione.
Io segnalo che me ne sono accorto, e segnalo che questo è un elemento di presenza dialettica che mi fa piacere.
La maggioranza poteva anche non intervenire in alcun modo. Non voglio pensare che la maggioranza abbia scelto questa strada, perché in questo modo poteva fare interventi più brevi di quelli che avrebbe fatto la minoranza. Non voglio pensare che sia stata una posizione meramente utilitaristica: interveniamo, così parliamo solo un minuto, se intervenisse la minoranza parlerebbe cinque minuti, quindi ne risparmiamo quattro. Non voglio pensare questo.
Comunque sia, anche fosse così, il fatto che si sia realizzato concretamente un confronto avrebbe di per sé un valore, anche al di là delle intenzioni di chi ha praticato questa scelta. Avrebbe di per sé un valore, e l'ha avuto, perché quando si decide d'intervenire pure in un ambito angusto, pur nella sensazione che forse c'è molto di costruito e preordinato, si deve comunque sviluppare un argomento, si deve aver sentito l'argomento di chi l'ha preceduto con opinione contraria, e ci si deve sforzare di mettersi su lunghezze d'onda che almeno arrivino da una parte all'altra.
Io apprezzo questo, perché questo è il modo in cui si governa questo ed altri problemi. Non si governa stando muti, non rispondendo alle minoranze cacciandoli in un angolo, facendo i giochi dei numeri come giochi di forza ma si governa cercando di stare a sentire cosa dicono le minoranze cercando di replicare, e governando con il confronto e la ricerca del compromesso.
E' il modo che chiedo continui ad essere praticato per tutti gli argomenti anche per l'argomento riguardante le cinque leggi sul buono scuola, per le quali il confronto è stato interrotto e impedito nella sede nella quale stava avvenendo.
Forse l'ho già detto a qualcuno, poi sappiamo che ognuno di noi...



(Il Consigliere Brigandì fa notare che il Consigliere Chiezzi ha oltrepassato i cinque minuti riservati al suo intervento)



PRESIDENTE

Il Consigliere Chiezzi conosce le regole: si è bloccato sul punto.
La parola alla Consigliera Costa Rosa Anna.



COSTA Rosa Anna

Grazie, Presidente. Devo dire che non è cambiato il mio atteggiamento rispetto all'intervento precedente, perché m'imbarazza moltissimo che rimanga questo clima e che, in qualche modo, non si affronti l'argomento che abbiamo chiesto di discutere e che abbiamo così poco senso di responsabilità nei confronti di un'aspettativa legittima che riguarda il mondo della scuola, peraltro travagliato per certi aspetti nelle vicissitudini che abbiamo visto negli anni, e che ha intravisto, con la legiferazione nazionale, uno spiraglio diverso, attraverso il quale noi amministratori della Regione Piemonte intendevamo non solo applicare ci che era stabilito secondo questo principio di libertà, ma andare oltre per fare in modo che il nostro Piemonte, in effetti, fosse all'avanguardia nell'ambito di un sistema democratico, perché mi sembra di capire che tutte le accuse sono di mancanza di democrazia. Questa credo sia la palestra nella quale noi chiediamo di esercitare questa democrazia, peraltro compiuta attraverso il voto, attraverso dei mandati, attraverso una disponibilità al confronto, che continuamente vede il ribaltamento da parte dei colleghi dell'opposizione nel dire che non c'è questa disponibilità.
Questa disponibilità c'è e noi vogliamo tener conto, per quanto è possibile, di quelli che sono altri punti di vista, perché - me lo consentano i colleghi dell'opposizione - i nostri attuali amministratori, a livello nazionale, con la legge nazionale non hanno avuto lo spazio perch a suo tempo, ha deciso il Governo di quel momento. Credo che oggi legittimamente noi dobbiamo chiedere di poter agire conformemente al Governo di questo momento, con la richiesta legittima della possibilità d'inserire alcuni elementi di discussione e di ascolto dell'opposizione.
Pertanto, noi non possiamo che essere contrari a questo voto di inversione dell'o.d.g. perché questa è una nostra priorità e lo vogliamo ribadire e sostenere fino in fondo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sulla richiesta di iscrizione di nuovo punto all'o.d.g.
Il Consiglio non approva.


Argomento: Informazione - Diritto allo studio - Assistenza scolastica

Esame disegno di legge n. 252 Esame richiesta di iscrizione all'o.d.g. presentata dal Consigliere Chiezzi del seguente nuovo punto: "Dibattito sulla TV satellitare"


PRESIDENTE

Esaminiamo la richiesta di iscrizione all'o.d.g., da parte del Consigliere Chiezzi, del seguente nuovo punto: "Dibattito sulla TV satellitare".
La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Grazie, Presidente. Quando, in una situazione di questo genere, un collega dell'opposizione segnala un fatto positivo, un fatto della maggioranza, che per una persona distratta potrebbe fin essere invisibile, mentre per quel collega è importante segnalarne la positività, sia se questo fatto derivi da una scelta cosciente sia se derivi da una scelta strumentale sia se derivi da una scelta inconsapevole, la positività dello stesso la fa derivare dal merito, dal fatto che esso produce un confronto e lamenta situazioni in cui il confronto viene sottratto alla sede propria. A me sembra sia comunque un modo di non scavare fossati, perlomeno questo, e di dire: "Mah, non è tutto negativo, nemmeno dal punto di vista di ciò che vedo dalla maggioranza".
Certo, gli argomenti che usa la maggioranza sono sempre negativi e scavano dei solchi perché continuano a dire: "Va tutto bene così", però è un'altra cosa.
Volete dare un altro segnale negativo e coerente? Smettete di risponderci! Se voi faceste questa scelta, io mi alzerei per dire: "Peccato, c'era un filo, almeno io lo vedevo come un filo, però avete tolto anche quel filo".
Lunedì, quando ci rincontreremo, magari succederà che qualcuno si alzerà gonfierà il petto e dirà: "Basta, non si risponde più, nemmeno per un secondo!".
La situazione migliorerà o no? Io Temo di no.
Al di là di tutto, e anche perché sono comunista, anche per questo motivo ritengo che questi luoghi che sono stati istituiti in Italia con la Repubblica, cioè le istituzioni, sede dei confronti, qualunque essi siano anche quando ci si tirano addosso gli oggetti nelle aule parlamentari siano luoghi sacri.
E' lì che si svolge il conflitto ed il confronto, è lì che tutti garantiscono le regole, è lì che le regole e il rispetto di esse segna la possibilità di uscirne.
Parlo a titolo personale, e penso che il collega Gallarini, che mi conosce da molto tempo, possa garantire: quando vedo che si immeschinisce il rapporto democratico, quando vedo che sulla base di interpretazioni o di atti si spinge in un angolo il confronto, a quel punto mi preoccupo parecchio e cerco di difendermi.
Certo, una persona chiusa in un angolo si difende diversamente da una persona che ha una via d'uscita.
Io oggi di sento chiuso in un angolo perché non capisco come mai mi sia impedito e si voglia impedirmi di discutere le leggi che volevo e voglio discutere. E le voglio discutere non per giungere a nulla, ma per giungere alla fine della discussione e votare a favore o contro e mantenere una mia legge, o via dicendo...



(Intervento fuori microfono del Consigliere Angeleri)



CHIEZZI Giuseppe

Angeleri, non credere a quello che dico, lo proveranno i miei fatti per quanta fatica possa costarmi! Il fatto per cui, il 7 agosto, con un atto incomprensibile si sottrae alla sede propria una discussione difficile, per me è un fatto che non funziona...



ANGELERI Antonello

Dopo tre mesi di discussione...



CHIEZZI Giuseppe

Sì, dopo tre mesi, che sono pochissimi.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Mercurio.



MERCURIO Domenico

Mi limito a ribadire il mio voto contrario. Non ho più voglia di intervenire, perché ci stiamo annoiando tutti, ma faccio una proposta. Non so quante richieste di iscrizione dei punti siano rimaste, ma poiché per ogni proposta si discute sette-otto minuti, moltiplichiamo questi sette otto minuti per il numero delle proposte e ce ne andiamo, con l'impegno della minoranza di darle per discusse!



PRESIDENTE

Collega, il Regolamento non consente alla Presidenza di utilizzare questa procedura.
Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sulla richiesta di iscrizione di nuovo punto all'o.d.g.
Il Consiglio non approva.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Contu, sull'ordine dei lavori.



CONTU Mario

Grazie, Presidente. Il collega Mercurio, in modo molto simpatico, ha fatto una proposta che considero ragionevole.
Consigliere Mercurio, lei, però, non sta cogliendo un'altra opportunità lei sottovaluta che, a differenza di altre situazioni di battaglie d'aula in perfetta solitudine, noi non possiamo trascurare un fatto molto importante che accompagna i nostri lavori. Noi abbiamo, in visita didattica, perché penso sia questo il concetto, professori, studenti qualche volta i loro genitori, che rischiamo di privare di un osservatorio del tutto privilegiato sulla complessità dei lavori d'aula e soprattutto sulla complessità e sulla ricchezza degli argomenti che questo Consiglio tratta.
E' una palestra per tutti, di confronto, perché non sfugga a nessuno - e lo diceva molto bene il Consigliere Chiezzi - che questo esercizio di dialettica non è solo un esercizio di dialettica, ma è qualcosa di più.
Perché forse oggi, e lo dico come neo Consigliere...



PRESIDENTE

Consigliere Contu, si parla rivolti alla Presidenza; lo dico per la mia suscettibilità!



CONTU Mario

Chiedo scusa, Presidente. La vedo molto spesso distratto dal collega Brigandì! In ogni caso, Presidente, non accetti l'invito del Consigliere Mercurio.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Galasso per una questione di procedura.



GALASSO Ennio

Mi pongo nel solco tracciato dal collega Contu. Ho scritto perch l'argomento è suggestivo e voglio contenerlo in 30 secondi. Condivido che il luogo è un luogo sacro, ha una sua sacralità istituzionale; anche se noi siamo credenti, non pensiamo alla "cacciata dal tempio", riteniamo però che sia anche nostro dovere non sconsacrare il tempio.
Il tempo, invece, così come utilizzato, non è galantuomo. Ho concluso.
Avevo annotato: "intelligenti pauca", e non lo traduciamo che "pochi sono gli intelligenti".



PRESIDENTE

Grazie Presidente Galasso. Per quanto la giornata sia un po' particolare non sfugge comunque la qualità dei messaggi. Anche nel suo messaggio c'era un contenuto di qualità che apprezzo.


Argomento: Psichiatria - Diritto allo studio - Assistenza scolastica

Esame disegno di legge n. 252 Esame richiesta di iscrizione all'o.d.g. presentata dal Consigliere Chiezzi del seguente nuovo punto: "Dibattito sulla riforma della Legge 180"


PRESIDENTE

Passiamo alla richiesta di iscrizione all'o.d.g. presentata dal Consigliere Chiezzi del seguente nuovo punto: "Dibattito sulla riforma della Legge 180".



CHIEZZI Giuseppe

Ci sono altre firme?



PRESIDENTE

No, c'è solo la sua, Presidente Chiezzi; così anche per quelle successive.



MARCENARO Pietro

L'ordine di presentazione è per forza questo?



PRESIDENTE

Questo ordine di presentazione è stato numerato all'atto della consegna.



CHIEZZI Giuseppe

Ovviamente, Presidente, questo ordine non è stato numerato con un progetto di sfiancamento dei colleghi, no, è stato numerato casualmente...
Comunque, dato che mi sembra che il Presidente Riba abbia apprezzato messaggi in latino come viatico per la riflessione del week-end, me ne viene in mente uno che forse potrebbe servirci, che è una iscrizione che avevo visto sul pavimento di non ricordo più quale chiesa, però secondo me ci potrebbe servire, diceva: "Pro veritate adversa diligere". Mica male Presidente Riba, vero? Mica male se la mettessimo davanti ai nostri occhi: forse un aiuto potrebbe anche darcelo, perché vedete l'Assessore Leo è persona, ad esempio, che regala cravatte anche agli infedeli. Quella che porto oggi ne è una prova. Regala cravatte agli infedeli: "pro veritate adversa diligere". Ora, non è che con questa cravatta al collo l'Assessore Leo mi conduca da nessuna parte, e non si pente di avermela regalata, è un segno ("lui l'ha accettata e la espone"). Allora, colleghi, invece di continuare a coltivare le proprie verità, perché non proviamo a riprendere il bandolo dal 7 agosto? Ma per fare ciò e ridurre il nostro irrigidimento (poi ogni volta che si va avanti il solco si approfondisce), non pensate che sarebbe utile per trovare una via d'uscita e tornare a discutere...



(Commenti dell'Assessore Leo)



CHIEZZI Giuseppe

Chiedono una cravatta anche loro? Devi regalare anche a loro la cravatta... Questa è di colore cardinalizio...
Allora, perché non pensiamo in questi due o tre giorni che avremo prima della prossima settimana che forse è vero che il Presidente Ghigo potrebbe darci una mano? Perché a un certo punto tutto parte da lui. Io ho già detto al Presidente Ghigo...



CATTANEO Valerio

Oggi?



CHIEZZI Giuseppe

No, precedentemente ...che avevo questa impressione, però se il Presidente Ghigo ritenesse, dato che è lui che è stato l'attore di questo cambiamento di procedura che crea così tanti problemi, e io continuo a dire "non ho problemi a discutere finché basta, fino a che si finisce", non possiamo tutti insieme riconoscere in una iniziativa del Presidente Ghigo l'elemento utile per uscire da questa impasse e finalmente discutere nel merito le varie proposte, nel luogo in cui ciò è possibile? Perché non potete sostenere che questo luogo, l'aula, sia il luogo nel quale si possano discutere bene cinque progetti di legge su un tema così spinoso.
Non è vero! Lo sapete tutti. Allora, dato che non c'è una volontà di ostruire alcunché, ostruzione che il Polo delle libertà ha praticato al Parlamento...



CATTANEO Valerio

Casa.



CHIEZZI Giuseppe

Scusa, Casa delle libertà, che ha praticato al Parlamento tutte le volte che chiedeva, allora io penso...



BRIGANDI' Matteo

Tempo! Tempo!



PRESIDENTE

Non era ancora arrivato alla Legge 180! Volevo solo ricordare che l'argomento era la riforma della Legge 180.



CHIEZZI Giuseppe

Dicevo che penso che questo elemento possa essere un elemento utile...



BRIGANDI' Matteo

Tempo! Tempo! Per favore, Presidente, ha cinque minuti! Chiuda nei cinque minuti!



PRESIDENTE

Sta concludendo.



CHIEZZI Giuseppe

Il Consigliere Brigandì mi interrompe! Lo faccia stare zitto Presidente!



BRIGANDI' Matteo

Sta parlando da cinque minuti!



CHIEZZI Giuseppe

Presidente, faccia stare zitto Brigandì! Mi difenda!



PRESIDENTE

Chiedo al Presidente Brigandì di pazientare che il collega Chiezzi stava concludendo. Ha rispettato...



CHIEZZI Giuseppe

E' il Presidente che governa! Non è Brigandì! Il massimo che può fare qui è governare...



PRESIDENTE

Finora è stato tassativo nel rispetto dei tempi. Non vorrei che considerasse un sopruso della Presidenza questo ennesimo richiamo Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Presidente, le chiedo di difendermi da Brigandì, grazie.
Dicevo: l'intervento di Ghigo secondo me potrebbe essere...



BRIGANDI' Matteo

Non è ammissibile, Presidente! Non è ammissibile!



PRESIDENTE

La prego, Presidente Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Ho finito.



PRESIDENTE

Dato che nella scaletta, Presidente Brigandì, ho previsto l'intervento del Presidente Cattaneo, questi potrà riprendere il discorso anche rispetto alla Legge 180, se ritiene, che era il contenuto sul quale, per mancanza di tempo, il collega Chiezzi non ha potuto soffermarsi.



CATTANEO Valerio

Votiamo contro e andiamo avanti.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sulla richiesta di iscrizione di un nuovo punto all'o.d.g..
Il Consiglio non approva.


Argomento: Veterinaria - Diritto allo studio - Assistenza scolastica

Esame disegno di legge n. 252 Esame richiesta di iscrizione all'o.d.g. presentata dal Consigliere Chiezzi del seguente nuovo punto: "Dibattito sulla realtà sanitaria dei canili in Regione "


PRESIDENTE

Esaminiamo la richiesta di iscrizione all'o.d.g., da parte del Consigliere Chiezzi, del seguente nuovo punto: "Dibattito sulla realtà sanitaria dei canili in Regione" La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Stavo pensando di chiedere aiuto nella maggioranza sul tema proposto... sto cercando di individuare qualcuno che possa aiutarmi...



PRESIDENTE

Non ci sono più tecnici: prima avevamo il collega Mancuso.



CHIEZZI Giuseppe

Dico questo, perché nella minoranza - lei sa - sul problema del trattamento di questi nostri affezionati compagni di viaggio c'è il collega Moriconi che è parecchio attento, e più volte, insieme a lui, ho avuto modo di intervenire su questo problema.
Il cane è considerato l'amico dell'uomo; certo: amico dell'uomo fino a che l'uomo non diventa un bastardo. Ha presente i cartelli, in cui rivolgendosi ai cittadini, la Lega per la difesa degli animali dice: "Attenzione, questo (bastardo) di cane viene abbandonato, ma tu, bastardo (di uomo) che lo hai abbandonato, come ti senti adesso?".
Il problema dei canili è parecchio importante, anche perché queste sono strutture che hanno diversi ordini di problema.
Se lei, Presidente, dovesse mettere in piedi un canile, una volta trovata l'area e avuto il permesso, la sua attività consisterebbe nel raccogliere i cani. Questi cani lei li raccoglierà sia per conto dei Comuni che di privati e li terrà nel suo canile: siamo d'accordo che questo tipo di attività sia attività di interesse pubblico? Penso di sì.
Ma il canile è un'attività un po' particolare. Spesse volte succede che questo tipo di attività, attraverso il quale si raccolgono decine e decine di cani, cominci ad interferire con l'ambiente circostante, e non sempre in modo inodore, il che può creare dei problemi.
Esistono dunque situazioni in cui ci sono attività di questo genere, di interesse pubblico, autorizzate in un Comune, dal Sindaco, con tutte le procedure, e che, una volta avviate, generano dei problemi. Questi problemi possono essere risolti in tanti modi, ma io segnalo - e il collega Moriconi potrebbe dirlo meglio di me - che ci sono situazioni in cui si raggiungono elementi di tensione che vanno risolti, in quanto il canile vive in mezzo a noi e i cani non obbediscono sempre a comando.
Il tema di un intervento della Regione Piemonte su questo problema specifico riguarda, in primo luogo, il trattamento dell'animale. Sappiamo che anche sui trattamenti degli animali non sempre tutti i canili hanno la loro cura e tante volte leggiamo articoli di stampa in cui si segnalano - e il servizio veterinario interviene - situazioni di maltrattamento di animali.
Quindi, l'attenzione del Consiglio regionale sul tema "situazione dei canili" deve essere posta sui due fronti: quello della difesa, tutela ed igienicità del canile e della vita degli animali e del loro ambiente e quello del rapporto che questa struttura, parecchio complessa e forse di non facile inserimento, ha con l'ambiente circostante.
Ad esempio, nei Piani regolatori non vengono individuate delle aree per i canili, però una discussione in sede regionale su queste strutture e sulla possibilità di regolare questi insediamenti potrebbe essere un elemento utile, perché è un problema vero. E' un problema che, se ben affrontato porterebbe a due conseguenze positive: un miglior stato dell'ambiente che accoglie i cani e un miglior stato dell'ambiente che raccoglie gli insediamenti (abitativi, commerciali e industriali) che stanno attorno al canile e che adesso sono un po' abbandonati a se stessi.



PRESIDENTE

Grazie. Complimenti per il rispetto dei tempi.
La parola al Consigliere Galasso.



GALASSO Ennio

Rispondo sia al Consigliere Marcenaro che al Consigliere Chiezzi, sempre telegraficamente. Non possiamo tornare al 7 di agosto; soprattutto non possiamo tornare al 7 agosto, tenuti dai "cappi" (visto che stiamo parlando di cani). E risparmio tutta una lunga teoria di ovvietà sulle ragioni e sulla ragionevolezza di questa considerazione.
Però possiamo (o potremmo) - io preferisco utilizzare un presente imperativo - iniziare lunedì a discutere delle pregiudiziali e delle finalità della legge. Prima di avviare la discussione sull'articolato possiamo (o potremmo, dipende da quale scelta si opera) prenderci una giornata di riflessione; non una pausa, ma una riflessione seria.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sulla richiesta di iscrizione di nuovo punto all'o.d.g.
Il Consiglio non approva.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Chiezzi; ne ha facoltà.



CHIEZZI Giuseppe

Le chiederei, se questo rientra nelle sue prerogative, di invertire i punti all'o.d.g. rispetto alla numerazione di oggi.
Chiedo, cioè, se tra i suoi poteri di Presidente c'è anche quello di ordinare diversamente da quanto lei ha sul tavolo i punti, in modo da consentire ai colleghi di non annoiarsi, sentendo solo la mia voce, perch per quanto io cerchi di fare, mi rendo conto che, dopo un po', vi stufo.
Quindi, se potesse, le chiederei - come si fa nei dibattiti - di alternare Consiglieri di maggioranza con quelli di opposizione (sempre che la maggioranza gradisca).



PRESIDENTE

E' sicuramente nei miei poteri. L'obiezione potrebbe essere fatta dai proponenti; qualora non ci siano obiezioni...



PRESIDENTE

Prego, Consigliere Cattaneo.



CATTANEO Valerio

Lungi da me il potere di mettere in discussione i poteri della Presidenza indipendentemente da chi è diretta, sia dal Presidente sia dal Vicepresidente del Consiglio regionale - sono l'ultimo arrivato. Ricordo però che il Presidente Cota, quando ha letto gli ordini del giorno non ammessi, e successivamente quelli ammessi, ha detto che avrebbe messo in discussione e in votazione i punti secondo l'ordine di presentazione.
Quindi, per me vale ciò che ha detto il Presidente in quel momento. Se chi sostituisce il Presidente Cota - e in caso di sostituzione il Vicepresidente diventa Presidente a tutti gli effetti - confermasse quella posizione, noi ci adegueremmo senz'altro. Però, chiedo che sia valutata non dico "prudentemente" (non mi permetto, Presidente Riba) ma almeno con un parere che immagino debba venire dai funzionari prepostile. Quindi, tenendo conto di quanto aveva detto il Presidente Cota in apertura di seduta.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Cattaneo. Consentitemi due minuti.



(Il Presidente Riba effettua una breve pausa di consultazione con i funzionari)



PRESIDENTE

Consigliere Cattaneo, dopo aver sentito anche gli Uffici, le dico che dovrebbe essere così. Naturalmente, si tratta di una procedura che non ha ancora avuto un collaudo approfondito. Il Presidente Cota ha definito un ordine alle richieste sulla base - credo - degli argomenti, o sulla base dell'ordine con cui esse sono state presentate. Tuttavia, trattandosi di un gruppo di cinquantasette titoli, poiché non ne stravolge e non ne inverte la composizione ritengo di poter utilizzare - sempre se non ci sono obiezioni, e gli Uffici non ne hanno - quella procedura, cioè la facoltà riservata alla Presidenza di alternare l'ordine degli stessi interventi nonostante l'ordine d'iscrizione quando ciò sia necessario per dare più organicità o fluidità ai lavori. Mi sembra che il Consigliere Chiezzi invocasse, di fatto, una procedura di questo genere. In questo caso, dato che anche il Consigliere Contu è già intervenuto con parecchie proposte passerei alla proposta...



(Commenti del Consigliere Brigandì fuori microfono)



PRESIDENTE

Consigliere Brigandì, se lo desidera le do la parola.
La parola al Consigliere Brigandì.



BRIGANDI' Matteo

Volevo solo dire che questo punto era stato richiesto e già deciso dal Presidente, per cui volevo esprimere la posizione del mio Gruppo sulla sua decisione.



PRESIDENTE

Ne prendo atto, ma non credo che le motivazioni che sono state portate in qualche maniera si ricolleghino alla modalità di organizzare gli interventi una volta prenotati, sulla base della facoltà concessa al Presidente in relazione all'opportunità di dare maggiore fluidità o maggiori opportunità al dibattito. Comunque, ne prendo atto.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Chiezzi; ne ha facoltà.



CHIEZZI Giuseppe

Presidente, io lo facevo per la maggioranza, mica per me! Ritiro la richiesta.



PRESIDENTE

Dato che è venuta meno la sollecitazione, viene anche meno la complessità che ne era seguita. Mi scuso con l'aula.
La parola al Consigliere Chiezzi sull'ordine dei lavori.



CHIEZZI Giuseppe

Seguendo l'intelligente proposta del collega Mercurio - seguendola un po', non del tutto! - chiederei di sospendere i nostri lavori. Ci vediamo lunedì! Eh? So che risponderanno no, ma voglio che lo facciano a verbale! Chiedo ora, formalmente, la sospensione del Consiglio.



PRESIDENTE

Sulla sua richiesta, sono garantiti un intervento a favore ed uno contro.
Dopo gli interventi, sempre che non si ritiri la proposta, si passa al voto.
La parola al Consigliere Cattaneo.



CATTANEO Valerio

Siamo disposti, Consigliere Chiezzi, ad andare a casa un'ora prima, secondo la sua proposta. Dato che, mediamente, impieghiamo circa otto minuti a provvedimento per la vostra attività ostruzionistica, possiamo trattare: ne ritirate cinque e piuttosto che alle ore 21 possiamo andare a casa alle ore 20! In caso contrario, stiamo in aula e prestiamo attenzione. Per esempio l'intervento che ha fatto (non tanto quello sulla L. 180, perché essendo un po' matto me ne intendo anch'io!) sui cani era molto interessante, quindi perché privarmi e privare l'intero Consiglio del piacere di ascoltare ancorché frutto di attività ostruzionistica - qualche argomentazione sulle proposte da lei fatte? Per noi, si può proseguire fine alle ore 20.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Contu.



CONTU Mario

Ma quella del Consigliere Cattaneo era una proposta?



PRESIDENTE

No, quella del Consigliere Cattaneo non era una proposta ma una risposta negativa alla proposta del Consigliere Chiezzi. A meno che il Consigliere Cattaneo non intenda formularla con altri contenuti.



CONTU Mario

Ha aperto un tavolo di trattativa?



PRESIDENTE

No, non ha aperto un tavolo di trattativa. In ogni caso, il tavolo di trattativa non si apre attraverso comunicazioni formulate in questo modo.
Ha solo fatto una battuta. Se lei ha un'indicazione da darci sull'ordine dei lavori, le do la parola.



CONTU Mario

Mi sembra che formalmente - e quindi la richiamo al rispetto del Regolamento - il Consigliere Chiezzi abbia formulato all'aula una proposta: la sospensione dei lavori.
Io intervengo per fare il previsto intervento a favore. Il Consigliere Chiezzi è stato il proponente, il Consigliere Cattaneo è intervenuto contro, io intendo intervenire a favore.
E' vero o no, Presidente? Chiedo conforto sull'interpretazione del Regolamento.



PRESIDENTE

E' confortato! Diamo quest'interpretazione del Regolamento. Le assicuro che ci sono questioni interpretative di maggiore complessità! A lei la parola per il suo intervento a favore, Consigliere Contu.



CONTU Mario

Ritengo che la proposta del Consigliere Chiezzi sia estremamente interessante e condivisibile. Tanto questa scelta non cambia la vita a nessuno: se oggi riusciamo a completare e concludere i lavori del Consiglio in un'ora ragionevole, non crediamo di portare, in questo modo, acqua al mulino di chi oggi sostiene che è meglio procrastinare nel tempo la discussione di questi provvedimenti.
Quindi, io accolgo la proposta del Consigliere Chiezzi e preannuncio il mio voto a favore. Le chiedo di metterla ai voti, Presidente.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sulla richiesta di iscrizione di nuovo punto all'o.d.g.
Il Consiglio non approva.


Argomento: Diritto allo studio - Assistenza scolastica - Tutela dell'ambiente - Inquinamenti: argomenti non sopra specificati

Esame disegno di legge n. 252 Esame richiesta di iscrizione all'o.d.g. presentata dal Consigliere Chiezzi del seguente nuovo punto: "Dibattito relativo agli effetti dell'inquinamento luminoso e assegnazione delle proposte di legge in Commissione"


PRESIDENTE

Esaminiamo la richiesta di iscrizione all'o.d.g., da parte del Consigliere Chiezzi, del seguente nuovo punto: "Dibattito relativo agli effetti dell'inquinamento luminoso e assegnazione delle proposte di legge in Commissione" Ha chiesto la parola il Consigliere Chiezzi; ne ha facoltà.



CHIEZZI Giuseppe

Presidente, esprimo un auspicio che, spero, trovi una risposta positiva.



PRESIDENTE

Prego i Consiglieri di seguire i lavori per non rallentare ulteriormente i lavori.



PRESIDENTE

BRIGANDI' Matteo (fuori microfono)



PRESIDENTE

Non è che uno deve essere obbligato!



PRESIDENTE

C'è tutta un'indicazione regolamentare che sarebbe lungo richiamare.



(Voci in aula)



CHIEZZI Giuseppe

Penso che lei, Presidente, abbia richiamato, da un comportamento, se non di attenzione, perlomeno non di disturbo, i colleghi, perché anche lei come il sottoscritto, ha sentito, da parte di più esponenti della maggioranza, esprimere una volontà di ascolto delle cose che sto per dire molto forte. Io, addirittura, ho proposto di sospendere il Consiglio invece i colleghi della maggioranza mi hanno quasi spronato all'intervento quindi sarebbe contraddittorio spronare l'intervento e poi non ascoltarlo.
Sarebbe anche contraddittorio, collega Cattaneo, perdurare nell'atteggiamento da lei tenuto nella circostanza dell'ultima votazione.
Cioè tenere un comportamento che, a fronte di un tentativo di ragionamento su un certo problema, si risponde con la parola "contrario" e poi ci si siede.
Non auspico più niente, visto che dopo di me interverrà il Consigliere Brigandì, ritiro tutto quello che ho detto circa le speranze di ricevere qualche risposta.
Parlerò però ugualmente per gli altri colleghi. Già solo enunciare il problema dell'inquinamento luminoso ci fa capire quanto cambia il mondo sotto i nostri occhi. Fino a pochi decenni fa l'illuminazione dei luoghi era senz'altro visto come un traguardo da raggiungere, pensiamo all'introduzione della prima illuminazione a gas e poi l'invenzione della lampadina. Nel momento in cui lo sviluppo della scienza, della tecnologia ha consentito di risolvere il problema dell'illuminazione, per lunghissimo tempo - compreso gran parte del mio tempo di vita - non ci siamo più posti il problema che la luce dovesse essere governata. Arriva la luce elettrica estendiamola. C'è una strada non illuminata, c'è un giardino illuminato poco, per anni e anni la nostra società ha considerato la luce come un elemento di qualità della vita. Chiunque abbia avuto a che fare con la pubblica amministrazione nei comuni sa che l'illuminazione pubblica è stata una delle voci dei lavori pubblici su cui vi erano più richieste da parte dei cittadini. Adesso siamo arrivati ad una situazione in cui vi è la necessità di riflettere sul livello luminoso nelle città. Questo è un fatto importante da discutere, perché una risposta su questo bisogna darla ai cittadini.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Brigandì.



BRIGANDI' Matteo

L'intervento è stato apoditticamente esaustivo e noi voteremo contro.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sulla richiesta di iscrizione di nuovo punto all'o.d.g.
Il Consiglio non approva.


Argomento: Diritto allo studio - Assistenza scolastica - Calamità naturali

Esame disegno di legge n. 252 Esame richiesta di iscrizione all'o.d.g. presentata dal Consigliere Contu del seguente nuovo punto: "Dibattito sulla definizione da parte della Regione dei rimborsi a seguito degli avvenimenti sismici dell'agosto 2000 in Piemonte"


PRESIDENTE

Esaminiamo la richiesta di iscrizione all'o.d.g., da parte del Consigliere Contu, del seguente nuovo punto: "Dibattito sulla definizione da parte della Regione dei rimborsi a seguito degli avvenimenti sismici dell'agosto 2000 in Piemonte" La parola al Consigliere Contu.



CONTU Mario

Presidente, il tema è talmente serio che pone a tutti un interrogativo.
L'abbiamo appreso dai giornali, ci sono segnali importanti che provengono dalle popolazioni interessate. Quello che trovo sorprendente è che ad oggi questo punto all'o.d.g. non sia stato inserito nell'agenda dei lavori del Consiglio. L'argomento è serio, ripeto quanto già detto prima: questo esercizio dialettico, che qualcuno definisce di ostruzionismo, si sta rilevando, invece, un segnale dello stato di sofferenza in cui versano i lavori dall'aula stessa, perché - devo dire che la sensibilità queste forze ce l'hanno avuta. Queste materie sono oggetto di interpellanze che, un meccanismo perverso del Regolamento non consente, se non per volontà della Giunta, di rispondere a quesiti che venivano dal ruolo del sindacato ispettivo esercitato dai Consiglieri. Qualcuno lo ha ripetuto in modo anche noioso di argomenti, ma alla fine si è scoperto che dalla nostra agenda dei lavori non mancano solo argomenti che riguardano 27.000 famiglie che hanno i loro figli nelle scuole private, ma anche migliaia di famiglie (magari anche famiglie di quegli studenti) e di cittadini che hanno subito pesantemente, le conseguenze degli eventi alluvionali.
Pongo all'attenzione del Consiglio, l'opportunità di stabilire tempi e luoghi entro i quali la Giunta, gli Assessori, devono dare risposte scritte o risposte in aula, ai problemi sollevati dai Consiglieri nel ruolo di sindacato ispettivo. Questo è stato un pretesto, ma, badate bene, questo pretesto sta dando quel segnale di allarme che era del tutto inatteso: scoprire che oggi la maggioranza, per inseguire un patto pre-elettorale con le forze che la compongono, calpesta le aspettative di migliaia e migliaia di cittadini di questa regione mettendo all'ordine delle priorità politiche, il pagamento di un pegno pre-elettorale o l'adempimento di un punto anche importante del programma politico, ma sicuramente non fra le emergenze e fra le priorità espresse dagli elettori di tutti i partiti fuori dalle appartenenze e fuori dalle espressioni di voto. I problemi dei cittadini sono problemi al di là di come, nel segreto delle urne, hanno espresso le loro preferenze. In questo lavoro di confronto teso a ricordare alla maggioranza le sue responsabilità di oggi, mi accorgo che abbiamo iniziato un percorso sbagliato. Presidente, non mi conforti sul piano regolamentare, ma è evidente che, a questo punto, come recita un vecchio proverbio, "l'appetito vien mangiando": se questi sono i termini della questione, è giusto che, forse, i Consiglieri, che più attenzione hanno prestato alle problematiche portate loro e segnalate dai cittadini, nelle prossime sedute consiliari esercitino il proprio diritto di sottolineare all'attenzione dell'aula le gravi carenze.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire l'Assessore Vaglio in qualità di Consigliere.



VAGLIO Roberto

Le preoccupazioni espresse dal Consigliere Contu, anche se ormai siamo rimasti in pochi ad ascoltarci, le posso far mie, ma riprendo, a questo titolo, un ragionamento che stavo facendo poc'anzi. O si interviene in modo regolamentare, su questa materia, in modo tale che tutti abbiano il loro spazio di realizzazione, oppure la frustrazione è generalizzata.
L'esperienza di oggi non fa che suffragare quanto si sta dicendo ormai da molto tempo. Non possiamo più perdere reciprocamente delle occasioni, ma trovare un momento insieme per realizzare, finalmente, qualcosa: ognuno di noi con la forza che ha, con l'intelligenza che ha e con la proposta che rappresenta.
Detto questo, ritengo che l'attenzione dei colleghi, anche di opposizione dovrà trovare una convergenza su una posizione comune, in capo regolamentare. Purtroppo devo confermare la posizione contraria della maggioranza sulla proposta dell'inversione dell'ordine del giorno presentata dal Consigliere Contu.



PRESIDENTE

Rilevo l'indirizzo propositivo dell'intervento del Consigliere Vaglio.
Naturalmente aggiungo il mio auspicio di Presidente in tal senso. Se questo confronto può avere un qualche seguito, questo deve avvenire attraverso un rapporto tra i rappresentanti dei vari Gruppi politici.
Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sulla richiesta di iscrizione di nuovo punto all'o.d.g.
Il Consiglio non approva.


Argomento: Diritto allo studio - Assistenza scolastica

Esame disegno di legge n. 252 Esame richiesta di iscrizione all'o.d.g. presentata dal Consigliere Contu del seguente nuovo punto: "Dibattito sulla definizione da parte della Regione dei rimborsi alluvionali alle imprese a seguito degli avvenimenti dell'ottobre 2000"


PRESIDENTE

Esaminiamo la richiesta di iscrizione all'o.d.g., da parte del Consigliere Contu, del seguente nuovo punto: "Dibattito sulla definizione da parte della Regione dei rimborsi alluvionali alle imprese a seguito degli avvenimenti dell'ottobre 2000" Ha chiesto di intervenire il Consigliere Papandrea; ne ha facoltà.



PAPANDREA Rocco

Prima di entrare nel merito della specifica proposta, devo dire di aver apprezzato le considerazioni del Consigliere Vaglio che, spero, riflettano non solo la sua posizione, ma quella di tutta la maggioranza. Bisogna trovare una via d'uscita per discutere questo provvedimento anche attraverso un confronto, che può essere aspro, ed arrivare così ad una conclusione. Tuttavia penso sia difficile questa operazione perché ci siamo trovati di fronte a fatti compiuti, che ci hanno imposto di affrontarli in questo modo. Aver espropriato la commissione, quindi l'opposizione all'interno della commissione, della possibilità di discutere, è un fatto troppo forte, uno strappo troppo grosso, di cui non si può non tener conto.
Se non si interviene su questo, difficilmente si può trovare una soluzione.
Sappiamo che esiste la possibilità di riportare in Commissione la discussione.
Anche l'Assessore Vaglio in questi anni ha avuto esperienze di confronti di leggi difficile, ma non mi venga a dire che, dopo due mesi, si è impuntato e ha chiesto il rinvio in aula. Proprio perché sapeva che un'azione di quel genere avrebbe complicato l'iter della legge stessa anche quando ci sono state discussioni lunghe, insieme all'Assessore Vaglio alcune le ricordo - sono stati affrontati provvedimenti difficili e lunghi. Mi pare che abbia seguito anche le leggi sulla caccia, che sappiamo bene stimolano discussioni amplissime. Ebbene, anche quelle sono state portate a termine.
Credo che il lavoro in Commissione sia fondamentale. Se non si torna a questo elemento, non credo che si riesca a sbloccare la situazione. In aula rischieremmo di andare avanti per giornate, e forse settimane, dando una prova certamente non delle più brillanti del funzionamento del nostro Consiglio.
A questo punto, non possiamo andare avanti accusandoci reciprocamente. Si deve cercare di tenere la mente fredda e di ragionare partendo dalla situazione determinatasi, cercando così di superarla. Il nostro atteggiamento è determinato, quindi, oggi ne è la prova, ma credo che proseguirà anche nelle prossime sedute. Credo che di questo in qualche modo se ne debba prendere atto e si debba mettere alla prova le nostre affermazioni quando diciamo che siamo disponibili ad andare in Commissione avendo comunque la possibilità, se effettivamente ci si trova in Commissione davanti ad atteggiamenti che non sbloccano per nulla la situazione, di richiamare in aula il provvedimento.
D'altro canto, sappiamo che altre volte il lavoro svolto in aula fino ad un determinato momento è stato considerato un punto fermo. Lo dico a livello teorico perché, al momento attuale, di lavoro in aula non ne è stato fatto nessuno, però, in genere, questo è avvenuto.
Se si vuole riflettere e se si vuole partire da questa situazione, e si vuole anche adottare un atteggiamento che mi pareva in qualche modo trapelasse dall'intervento che ha svolto il Consigliere, nonché Assessore Vaglio, credo che sia possibile.
Concludo dicendo che va bene, però, se vogliamo che la prossima settimana non sia la ripetizione di questa giornata, troviamo un momento di confronto, ad esempio, una riunione di Capigruppo o qualcosa del genere che individui una strada che ci porti fuori da questa situazione.



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE COTA



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Mercurio.



MERCURIO Domenico

Propongo voto contrario.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sulla richiesta di iscrizione di nuovo punto all'o.d.g.
Il Consiglio non approva.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

La parola al Consigliere Placido.



PLACIDO Roberto

Chiedo se, gentilmente, è possibile avere copia e numero di tutti gli emendamenti discussi, quelli ancora da discutere e quelli non accettati prima che termini la seduta, anche per non aggravare di lavoro gli Uffici e per poterci organizzare.



PRESIDENTE

Una copia sola per Gruppo.


Argomento: Diritto allo studio - Assistenza scolastica - Tutela dagli inquinamenti del suolo - smaltimento rifiuti

Esame disegno di legge n. 252 Esame richiesta di iscrizione all'o.d.g. presentata dal Consigliere Chiezzi del seguente nuovo punto: "Dibattito sulla gestione della L.R. n. 59 relativa allo smaltimento rifiuti"


PRESIDENTE

Esaminiamo la richiesta di iscrizione all'o.d.g., da parte del Consigliere Chiezzi, del seguente nuovo punto: "Dibattito sulla gestione della L.R. n. 59 relativa allo smaltimento rifiuti"



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Signor Presidente, mi sembra che la legge n. 59 sia stata discussa in una Commissione presieduta dal sottoscritto. Non vorrei sbagliarmi, ma penso di aver gestito la discussione della legge; anche questa non è stata semplice.
Non dico che avesse difficoltà analoghe a quelle rappresentate dalla legge sul buono scuola, però, era una legge che presentava diversi punti di difficoltà, ne presentava uno anche di carattere costituzionale come la legge sul buono scuola. Una delle norme discusse a lungo riguardava la possibilità di inserire un divieto di circolazione dei rifiuti da una Regione all'altra; circostanza che contrasta con la norma costituzionale della libera circolazione di persone e di cose.
Questo solo per dire che anche quella legge presentava notevoli problemi e grossissimi problemi erano rappresentati dal tema della localizzazione degli impianti di smaltimento. Nel 1995, ancora più di oggi, lo smaltimento era sinonimo di discarica, nel caso più felice era sinonimo di discarica controllata, quindi, riguardava quel sistema di smaltimento che non prevedeva più l'appoggio a terra di un materiale senza alcuna guaina interposta tra il materiale stesso e il terreno.
Sappiamo che il tema delle discariche è un tema che impatta violentemente sul territorio e sulle popolazioni, perché la collocazione di una discarica in un sito, oltre a creare disturbo dovuto all'andirivieni dei mezzi provoca disturbo all'ambiente e alla qualità dell'aria in relazione ai venti, anche se i fattori negativi legati agli odori sono stati relativamente ridotti dall'introduzione del rapido ricoprimento delle stesse, dalla captazione dei gas e via dicendo.
Ora, si tratta di ritornare su questi temi introducendo la tecnologia.
Quindi, occorre inserire sia la raccolta differenziata che il trattamento termico dei rifiuti, che costituisce un elemento di novità all'interno di questo settore.
Per quanto riguarda la nuova legge che sta per essere discussa, è utile svolgere una riflessione attenta sulla gestione di quella legge che ha avuto un iter così complicato di approvazione.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cattaneo.



CATTANEO Valerio

Grazie, Presidente.
Contro.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sulla richiesta di iscrizione di nuovo punto all'o.d.g.
Il Consiglio non approva.


Argomento: Beni demaniali e patrimoniali - Diritto allo studio - Assistenza scolastica

Esame disegno di legge n. 252 Esame richiesta di iscrizione all'o.d.g. presentata dal Consigliere Chiezzi del seguente nuovo punto: "Dibattito in merito alla realizzazione del nuovo Palazzo della Regione"


PRESIDENTE

Esaminiamo la richiesta di iscrizione all'o.d.g., da parte del Consigliere Chiezzi, del seguente nuovo punto: "Dibattito in merito alla realizzazione del nuovo Palazzo della Regione" La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Ma che bella occasione, Presidente! Che bella occasione! Poi è anche presente l'Assessore Burzi, quindi l'occasione è perfetta.
Vedete, colleghi, nella giornata di mercoledì è successo un fatto, dal mio punto di vista, vergognoso, che segna un momento, come dire, di depravazione dell'attività della Regione.



(Brusìo in aula)



CHIEZZI Giuseppe

Pensate un po' che, per la prima volta nella storia del mondo, credo una pubblica Amministrazione presenta in pompa magna un progetto in violazione di un Piano Regolatore vigente. E' un bel record, proponiamolo al Guinnes dei primati, perché, secondo me, può darsi che non sia mai successo che un'Amministrazione pubblica faccia un progetto in contrasto col Piano Regolatore e poi lo festeggi. E' il massimo! Vedete, c'è anche un elemento di amarezza. Quanto al fatto che l'Assessore Burzi voglia lasciare un segno (io dico mostruoso, punto interrogativo) nella città di Torino, ognuno si prenda le soddisfazioni che crede. Ma che lo faccia violando, con un progetto, il Piano Regolatore vigente, è tema di giudizio politico.
L'elemento di amarezza è che nessuno ha sollevato il problema, se non il sottoscritto con qualche altro Consigliere. E' vero che dare un incarico per un progetto che vìola il Piano Regolatore forse non è un reato, pu darsi sia vero. Di certo, è un comportamento un po' discutibile che si spendano soldi per proporre ciò che non può essere realizzato. Oltretutto capite che questo elemento crea una pressione su chi deve cambiare il Piano Regolatore.
L'elemento di amarezza qui non è l'Assessore Burzi, che conosco bene e di cui non mi stupisco, ma il fatto che non vi sia stata una reazione attorno a questo, un momento di sollecitazione a non farlo. L'ho anche detto al Presidente Ghigo durante i miei colloqui privati (dopo che mi ha mostrato la pancia, per me Ghigo non ha più segreti, capite? E quindi tutte le volte che posso gli parlo). Il grave è che nessuno, fra virgolette, ha contrastato decisamente come inopportuna questa iniziativa invitando il Presidente Ghigo e l'Assessore Burzi a soprassedere e ad attendere l'approvazione della variante. Addirittura c'è chi si è accodato.
Non so se sono stati tutti informati di queste irregolarità. In quella giornata volevo andare con qualche cartello a denunciare il fatto, poi avevo il magone della guerra e non l'ho fatto. Molti hanno fatto da coro a questa presentazione magniloquente, mi hanno detto, di un progetto che vìola un Piano Regolatore.
Io ve la segnalo, colleghi, perché lo ritengo un comportamento mostruoso dal punto di vista dell'Amministrazione. Però è accaduto.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Burzi, che interviene in qualità di Consigliere.



BURZI Angelo

Nel concludere l'intervento con il voto negativo, vorrei, quanto prima, il testo resocontato del Presidente Chiezzi, così mi unisco anch'io, e lo dico per tempo, come ha fatto il Consigliere Placido, perché credo che alcune parole meritino una riflessione successiva.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sulla richiesta di iscrizione di nuovo punto all'o.d.g.
Il Consiglio non approva.


Argomento: Diritto allo studio - Assistenza scolastica - Edilizia pubblica (convenzionata, sovvenzionata, agevolata)

Esame disegno di legge n. 252Esame richiesta di iscrizione all'o.d.g. presentata dal Consigliere Chiezzi del seguente nuovo punto: "Dibattito sull'organizzazione delle A.T.C."


PRESIDENTE

Esaminiamo la richiesta di iscrizione all'o.d.g., da parte del Consigliere Chiezzi, del seguente nuovo punto: "Dibattito sull'organizzazione delle A.T.C." La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Il problema dell'organizzazione delle ATC in Piemonte può essere trattato secondo due insiemi: l'insieme delle ATC del Piemonte, esclusa Torino, e le ATC di Torino, con le sue decine di migliaia di alloggi.
Per lungo tempo, la Regione Piemonte ha avuto un rapporto molto stretto con l'organizzazione dell'ATC, al punto che tra i compiti della Regione Piemonte nei confronti delle ATC vi era anche quello di vigilanza su tutto il complesso di attività delle Agenzie Territoriali della Casa. Era un compito, in astratto, esplicitamente definito, e quindi molto comprensivo di ogni tipo di attività, per cui la vigilanza della Regione Piemonte doveva essere una vigilanza che riguardava anche ogni atto minimo.
La questione ha sollevato alcuni problemi e penso che, quando si è pensato alla riforma delle A.T.C. e si è dato vita a degli enti con larga autonomia, si sia voluto anche disattivare questo nesso troppo stretto molto vincolante e anche di difficile gestione da parte della Regione, sui controlli che la Regione stessa doveva realizzare. E adesso le A.T.C. sono enti economici.
Recentemente questa differenza tra gli ambiti dell'Agenzia Territoriale della Casa del Piemonte e l'ambito dell'Agenzia Territoriale della Casa di Torino si è nuovamente evidenziata, nel senso che sono due realtà profondamente diverse. In Piemonte, nei capoluoghi di Provincia e negli altri Comuni dove ci sono case delle A.T.C., la situazione di questi insediamenti, seppure non sempre ottimale, però è una situazione che non presenta delle punte di problemi, dal punto di vista della manutenzione o del carattere degli insediamenti o dell'inserimento urbano, molto rilevanti.
C'è una gestione che non è mai stata molto sofferente. Invece nel Comune di Torino la gestione ha avuto sempre parecchi problemi.
Devo dire che recentemente, da quando il Presidente è diventato Giorgio Ardito, anche una realtà difficile come quella dell'A.T.C. torinese ha avuto una direzione adeguata. Dobbiamo darne atto, perché è adeguata innanzitutto dal punto di vista dei conti. L'A.T.C. torinese, che aveva i conti parecchio in dissesto, è diventata un'A.T.C. con buoni conti, al punto che il Presidente Ardito, più volte, ha segnalato la possibilità, da parte dell'A.T.C., di avere fondi e finanziamenti propri capaci di mettere in atto lavori di manutenzione. E i lavori di manutenzione sono tra i lavori che più generano problemi tra le A.T.C. e gli inquilini che occupano le case da ese gestite.
Un dibattito sull'attuale organizzazione dell'A.T.C., sui problemi esistenti e, primo tra tutti, sul problema di un nuovo finanziamento dell'edilizia residenziale pubblica con un programma di carattere nazionale, corredato da un appoggio di programma regionale, è un tema che s'impone all'attenzione del nostro Consiglio.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Brigandì.



BRIGANDI' Matteo

Anche questo è un intervento apoditticamente esaustivo. Voto contro.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sulla richiesta di iscrizione di nuovo punto all'o.d.g.
Il Consiglio non approva.


Argomento: Diritto allo studio - Assistenza scolastica - Difesa idrogeologica

Esame disegno di legge n. 252 Esame richiesta di iscrizione all'o.d.g. presentata dal Consigliere Chiezzi del seguente nuovo punto: "Dibattito sullo stato di avanzamento della legge regionale derivata dalla legge Galli"


PRESIDENTE

Esaminiamo la richiesta di iscrizione all'o.d.g., da parte del Consigliere Chiezzi, del seguente nuovo punto: "Dibattito sullo stato di avanzamento della legge regionale derivata dalla legge Galli".
La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

La legge Galli è una delle leggi che contengono principi fondamentali di grande rilievo. Ci sono queste leggi che hanno un impianto nelle finalità e nella descrizione del loro oggetto che segnano momenti alti della costruzione legislativa.
Sappiamo che la legge Galli è una legge che nel primo articolo, nelle prime righe addirittura, fa una dichiarazione, dal mio punto di vista importantissima e condivisibile, e segna proprio un punto fondamentale nell'organizzazione dello Stato.
La legge Galli dice, e potrebbe non dirlo, ma lo dice: "Tutte le acque sono pubbliche". Non è mica un'affermazione da poco! Bene, è un segno di civiltà, e io lo reputo un segno di grande civiltà anche perché penso che ci possono essere degli interessi che vorrebbero scrivere un'altra cosa.
Pensiamo a certe zone del nostro Paese dove vige sempre la legge Galli, ma dove l'acqua manca, e dove mancando l'acqua chi l'ha detiene ha in mano una risorsa con grande valore economico, ma anche un grande valore pratico di proprietà della stessa, d'influenza su decisioni.
Quindi, una legge Galli che dice che tutte le acque sono pubbliche è una legge che dà un impianto preciso a questo bene.
Ora sappiamo che la legge Galli, fatta l'affermazione che "tutte le acque sono pubbliche", ne fa una seconda, che è altrettanto importante e che è quella che dice: "Le acque vanno prese in considerazione attraverso il loro ciclo integrale". Anche questo è un elemento di sfondo di eccezionale valore.
Prima della legge Galli c'era chi si occupava della captazione dell'acqua c'era chi si occupava della distribuzione dell'acqua, c'era chi si occupava della canalizzazione delle acque reflue e c'era chi si occupava di tutto il sistema di depurazione delle acque e di rilascio delle stesse nei corsi d'acqua. Erano mondi separati, logiche separate, strutture amministrative separate.
La legge Galli ha detto: "State attenti che il percorso attraverso il quale si gestisce l'acqua deve essere un percorso che va dalla captazione sino alla resa". E' un passo in avanti gigantesco.
Il terzo elemento che introduce la legge Galli è: "Attenzione, si delimiti un ambito territoriale ottimale, entro il quale s'individuino delle strutture di gestione". Quindi, l'acqua è tutta pubblica, l'acqua non pu essere considerata pezzo a pezzo, l'acqua deve essere vista dentro un ambito che ne consenta la gestione in termini ottimali sia dal punto di vista economico sia dal punto di vista dell'interesse dell'utenza.
E' un quadro che ha veramente cambiato l'Italia ma, come tutte le grandi riforme, non è che si possa realizzare nel giro di qualche mese.
Penso che, di fronte ad un problema così grande, di fronte alle nuove competenze che adesso hanno visto anche la Provincia soggetto importante di attuazione, ritengo che una nostra riflessione sulla legge Galli e sulle nostre leggi di attuazione della stessa, sui risultati ottenuti e sui problemi che ancora ci sono nel decollo degli ambiti ottimali di gestione sia un tema che merita veramente l'attenzione del nostro Consiglio regionale. Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Brigandì.



BRIGANDI' Matteo

Grazie, Presidente. Rinnovo l'invito ai rappresentanti della Giunta a manifestare la necessità della presenza del Presidente o del Vicepresidente, perché stanno perdendo degli interventi interessantissimi.
Votiamo contro.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese, mediante procedimento elettronico, sulla richiesta di iscrizione di nuovo punto all'o.d.g.
Il Consiglio non approva.


Argomento: Questioni internazionali - Celebrazioni Manifestazioni Anniversari Convegni

Iscrizione all'o.d.g. ed approvazione dell'ordine del giorno n. 354 "Partecipazione della Regione Piemonte alla marcia per la pace Perugia Assisi"


PRESIDENTE

Prima di terminare la seduta, chiedo all'aula se vuole dare per iscritto l'ordine del giorno n. 354 "Partecipazione della Regione Piemonte alla marcia per la pace Perugia-Assisi", a firma dei Consiglieri Contu Cattaneo, Costa Rosa Anna, Mercurio, Chiezzi, Caracciolo, Papandrea Saitta, Galasso, Suino, Riggio e Giordano, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale del Piemonte decide di partecipare con una propria delegazione alla marcia per la pace Perugia-Assisi del 14 ottobre condividendo la sua ispirazione e la piattaforma sulla quale è stata promossa". Lo diamo per iscritto?



(Proteste da parte della maggioranza)



MERCURIO Domenico

Occorre delegare l'Ufficio di Presidenza.



PRESIDENTE

E' ovvio che è già delegato.
L'ordine del giorno è iscritto ed approvato all'unanimità dei Consiglieri presenti.
Colleghi, prima di salutarvi, devo comunicare che è giunto ai Capigruppo e ai Consiglieri regionali un invito per partecipare ad un incontro fissato in Municipio, in Sala Consiliare, dalle ore 15,00 alle ore 15,30, in occasione della visita del Presidente del CIO. Poiché l'invito è stato recapitato a tutti i Capigruppo e so che c'è la volontà e l'interesse di molti colleghi a parteciparvi, comunico che la seduta del Consiglio regionale di lunedì prossimo avrà inizio alle ore 16,00.


Argomento:

Annunzio interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno


PRESIDENTE

I testi delle interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno pervenute all'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale verranno allegati al processo verbale dell'adunanza in corso.
La seduta è tolta.



(La seduta termina alle ore 19,56)



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