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Dettaglio seduta n.1 del 29/05/00 - Legislatura n. VII - Sedute dal 16 aprile 2000 al 2 aprile 2005

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Argomento:


DEORSOLA SERGIO



DEORSOLA Sergio, Presidente provvisorio

La seduta è aperta.
Prego i Consiglieri neo eletti di prendere posto ai banchi che sono stati assegnati in ordine alfabetico.
Invito il neo Presidente della Regione, on. Enzo Ghigo, eletto direttamente, a prendere posto al banco della Presidenza della Giunta.
Quale Presidente uscente e Consigliere rieletto, ai sensi dell'art. 3 comma primo, del Regolamento interno del Consiglio regionale, assumo la Presidenza provvisoria di questa prima seduta del Consiglio regionale eletto nella consultazione elettorale del 16 aprile 2000.
Ai sensi dell'art. 3, comma secondo, del Regolamento interno del Consiglio regionale, invito i Consiglieri Francesco Toselli, in quanto Consigliere Segretario uscente e rieletto, ed il Consigliere Enrico Costa in quanto Consigliere più giovane di età, a svolgere il compito di Segretari provvisori del Consiglio.



(I Consiglieri Segretari Toselli e Costa prendono posto al banco della Presidenza)


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni

Discorso di apertura dei lavori della VII legislatura da parte del Presidente provvisorio, Sergio Deorsola


DEORSOLA Sergio, Presidente provvisorio

Desidero porgere un cenno di benvenuto a tutti i Consiglieri eletti della VII legislatura.
Questo inizio di legislatura vede contemporaneamente l'inizio di un nuovo secolo e di un nuovo millennio e tutto porta perciò ad individuare un periodo nuovo, un periodo nuovo anche per l'istituto regionale.
Nel corso della VI legislatura qualche passo sulla strada del federalismo come evidenziazione delle realtà e identità regionali è stato compiuto. Alcuni passi già nel corso della VI legislatura li avevo definito timidi, ancorché condivisibili, come le Leggi Bassanini, altri di indirizzo verso la stabilità, come la legge costituzionale che ha previsto l'elezione diretta del Presidente della Regione, legge che lascia qualche margine di incertezza nell'interpretazione concreta, ma che indica comunque una strada che mi auguro possa essere percorsa celermente e con il consenso d'aula il più ampio possibile.
Dunque, la VI legislatura è stata ancora una legislatura di transizione. L'augurio che voglio fare, forte e sentito, a tutti noi, è che si sappia cogliere come Consiglieri e come forze politiche l'esigenza di realizzare una presenza dell'istituzione regionale adeguata al nuovo ruolo che essa deve svolgere sia nel rapporto con lo Stato centrale sia nei rapporti con gli organismi sovranazionali, rapporti oggi costretti in ambito limitato e che occorre cercare di ampliare.
La globalizzazione dell'economia e dei mercati, le rivoluzioni tecnologiche, l'esigenza di offrire occasioni concrete di sviluppo e contemporaneamente di difesa dei diritti dei cittadini non possono più consentire ritardi ed incertezze.
Importante, come lo è stato nel passato, sarà il proficuo impegno di tutti i collaboratori, dal livello dirigenziale più alto a tutti gli altri collaboratori, che hanno visto evidenziato e precisato il loro fondamentale ruolo della dirigenza nella passata legislatura. Sono convinto che non mancherà il loro impegno e la loro capacità anche in questa VII legislatura.
La legislatura che si apre oggi dovrà assumere un ruolo che voglio definire "costituente": costituente del nuovo istituto Regione. Il realizzare un nuovo Statuto, valutare le modalità di svolgimento del lavoro d'aula per offrire efficacia ai provvedimenti, saranno i primi impegni su cui ci confronteremo, sia i Consiglieri, come me, già presenti nella passata legislatura, sia quelli nuovi, perché per la prima volta entrano nell'aula del Consiglio regionale, sia graditi ritorni.
L'impegno di tutti noi dovrà essere quello di realizzare in concreto avendone oggi più fattiva possibilità, quella nuova istituzione Regione che permetta al nostro Piemonte di raggiungere significativi traguardi che sono necessari per garantire prosperità in un quadro di rispetto della persona umana alle generazioni che verranno.
Questo augurio sentito volevo porgere al Consiglio.


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni

Comunicazioni del Presidente provvisorio - Opzioni e Surrogazioni


DEORSOLA Sergio, Presidente provvisorio

Ai sensi dell'art. 15, penultimo comma, della legge 17 febbraio 1968 n. 108, do atto che è stato consegnato, da parte dell'Ufficio centrale regionale, l'esemplare del verbale delle operazioni compiute dall'Ufficio stesso con i relativi allegati e che di tale consegna è stata rilasciata regolare ricevuta.
Il verbale è a disposizione dei Consiglieri presso la Segreteria del Consiglio regionale.
Da tale verbale risulta che è stato proclamato eletto Presidente della Giunta regionale della Regione Piemonte l'on. Enzo Ghigo e che sono stati proclamati eletti i seguenti Consiglieri regionali: Per la LISTA REGIONALE - (o lista maggioritaria): Ghigo Enzo (Presidente) Casoni William Cattaneo Valerio Cota Roberto Botta Franco Maria Costa Rosa Anna Cantore Daniele Mercurio Domenico Vaglio Roberto Bussola Cristiano Valvo Cesare Maurizio Pozzo Giuseppe Per la QUOTA PROPORZIONALE Circoscrizione di TORINO Bolla Emilio ** Bonino Emma * Botta Franco Maria Brigandì Matteo Burzi Angelo Caracciolo Giovanni Chiezzi Giuseppe Contu Mario Deorsola Sergio Di Benedetto Alessandro Ferrero Caterina D'ambrosio Antonio Ghiglia Agostino Giordano Costantino Leo Giampiero Manolino Giuliano Marcenaro Pietro Marengo Pier Luigi Moriconi Enrico Papandrea Rocco Placido Roberto Riggio Angelino Saitta Antonino Salerno Roberto Scanderebech Deodato Suino Marisa Tapparo Giancarlo Circoscrizione di ALESSANDRIA Albano Nicoletta Rachele Maria Botta Marco Cavallera Ugo Muliere Rocchino Rossi Oreste Circoscrizione di ASTI Cotto Mariangela Circoscrizione di BIELLA Pichetto Gilberto Ronzani Gianni Wilmer Circoscrizione di CUNEO ** Bonino Emma * Casoni William Costa Enrico Dutto Claudio Riba Lido Toselli Pietro Francesco Circoscrizione di NOVARA Gallarini Pierluigi Galli Daniele Mancuso Gianni Manica Giuliana Circoscrizione di VERBANIA Racchelli Ettore Circoscrizione di VERCELLI Pedrale Luca Turco Livia (seggio ex art. 5, Legge costituzionale n. 1/99) * eletti anche nella lista regionale (maggioritaria) ** eletta in due circoscrizioni (quota proporzionale)



DEORSOLA Sergio, Presidente provvisorio

Prego il Consigliere Segretario Toselli di procedere all'appello nominale. Invito ciascun Consigliere a rispondere "presente". Questa elencazione è necessaria per la determinazione della validità di questa prima seduta.



(Il Consigliere Segretario Toselli effettua l'appello nominale)



DEORSOLA Sergio, Presidente provvisorio

Albano Nicoletta Bolla Emilio Bonino Emma (non risponde "Presente") Botta Franco Maria Botta Marco Brigandi' Matteo Burzi Angelo Bussola Cristiano Cantore Daniele Caracciolo Giovanni Casoni William Cattaneo Valerio Cavallera Ugo Chiezzi Giuseppe Contu Mario Costa Enrico Costa Rosa Anna Cota Roberto Cotto Mariangela D'ambrosio Antonio Deorsola Sergio Di Benedetto Alessandro Dutto Claudio Ferrero Caterina Gallarini Pierluigi Galli Daniele Ghiglia Agostino Ghigo Enzo Giordano Costantino Leo Giampiero Mancuso Gianni Manica Giuliana Manolino Giuliano Marcenaro Pietro Marengo Pier Luigi Mercurio Domenico (non risponde "Presente") Moriconi Enrico Muliere Rocco Papandrea Rocco Pedrale Luca Pichetto Gilberto Placido Roberto Pozzo Giuseppe Racchelli Ettore Riba Lido Riggio Angelino Ronzani Wilmer Rossi Oreste Saitta Antonino Salerno Roberto Scanderebech Deodato Suino Marisa Tapparo Giancarlo Toselli Francesco Turco Livia (non risponde "Presente") Vaglio Roberto Valvo Cesare



DEORSOLA Sergio, Presidente provvisorio

Sono presenti n. 54 Consiglieri regionali eletti e pertanto dichiaro valida la seduta.


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni

Surrogazione della Consigliera Emma Bonino con il signor Carmelo Palma (ai sensi dell'art. 16 della legge 17 febbraio 1968, n. 108)


DEORSOLA Sergio, Presidente provvisorio

Comunico al Consiglio regionale che l'on. Emma Bonino, proclamata eletta nelle Circoscrizioni di Cuneo e Torino nella Lista "Emma Bonino", ha comunicato con lettera del 24 maggio 2000 di voler optare, ai sensi del terzo comma dell'art. 3 del Regolamento interno del Consiglio regionale per il seggio della Circoscrizione di Cuneo.
Occorre pertanto procedere, ai sensi dell'art. 16 della legge 17 febbraio 1968, n. 108, alla surroga del Consigliere stesso. Ai sensi del citato articolo, il seggio che rimanga vacante per qualsiasi causa, anche se sopravvenuta, è attribuito al candidato che, nella stessa lista e circoscrizione, segue immediatamente l'ultimo eletto. La stessa norma si osserva anche nel caso di sostituzione del Consigliere proclamato a seguito dell'attribuzione fatta dall'Ufficio centrale regionale.
Dal verbale dell'Ufficio centrale circoscrizionale di Torino risulta che all'ultimo eletto della Lista "Emma Bonino" nella Circoscrizione di Torino segue immediatamente il signor Carmelo Palma, al quale deve essere pertanto attribuito il seggio resosi vacante.
Pongo, quindi, ai voti la proposta che il Consiglio regionale prenda atto che all'on. Emma Bonino subentra, nella Circoscrizione di Torino nella Lista "Emma Bonino" il signor Carmelo Palma.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
La proposta è approvata con 54 voti favorevoli.
Invito, quindi, il signor Carmelo Palma a prendere posto in aula qualora si trovi nelle vicinanze.



(Il neo Consigliere Carmelo Palma prende posto in aula)


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni

Dimissioni della Consigliera Emma Bonino e relativa surrogazione con il signor Bruno Mellano (ai sensi dell'art. 16 della legge 17 febbraio 1968 n. 108)


DEORSOLA Sergio, Presidente provvisorio

Con la stessa lettera del 24 maggio 2000 l'on. Emma Bonino ha comunicato di dimettersi contestualmente dalla carica di Consigliere regionale del Piemonte.
Pongo, quindi, ai voti la proposta che il Consiglio regionale prenda atto delle dimissioni dell'on. Emma Bonino.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
Il Consiglio approva con 55 voti favorevoli.
Occorre pertanto procedere, ai sensi dell'art. 16 della legge 17 febbraio 1968, n. 108, alla surroga del Consigliere stesso. Ai sensi del citato articolo, il seggio che rimanga vacante per qualsiasi causa, anche se sopravvenuta, è attribuito al candidato che nella stessa lista e circoscrizione segue immediatamente l'ultimo eletto. La stessa norma si osserva anche nel caso di sostituzione del Consigliere proclamato a seguito dell'attribuzione fatta dall'Ufficio centrale regionale.
Dal verbale dell'Ufficio centrale circoscrizionale di Cuneo risulta che all'ultimo eletto della Lista "Emma Bonino" nella Circoscrizione di Cuneo segue immediatamente il signor Bruno Mellano, al quale deve essere pertanto attribuito il seggio resosi vacante.
Pongo, quindi, ai voti la proposta che il Consiglio regionale prenda atto che all'on. Emma Bonino subentra, nella Circoscrizione di Cuneo, nella Lista "Emma Bonino" il signor Bruno Mellano.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
La proposta è approvata con 55 voti favorevoli.
Invito, quindi, il signor Bruno Mellano a prendere posto in aula qualora si trovi nelle vicinanze.



(Il neo Consigliere Bruno Mellano prende posto in aula)


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni

Surrogazione del Consigliere William Casoni con il signor Giacomo Rossi (ai sensi dell'art. 16 della legge 17 febbraio 1968, n. 108)


DEORSOLA Sergio, Presidente provvisorio

Comunico al Consiglio regionale che il Consigliere William Casoni proclamato eletto nella Lista regionale "Per il Piemonte" e nella Circoscrizione di Cuneo nella Lista "AN-MSI-Federalisti Liberali", ha comunicato con lettera del 24 maggio 2000 di voler optare, ai sensi del terzo comma dell'art. 3 del Regolamento interno del Consiglio regionale per il seggio della Lista regionale "Per il Piemonte".
Occorre pertanto procedere, ai sensi dell'art. 16 della legge 17 febbraio 1968, n. 108, alla surroga del Consigliere stesso. Ai sensi del citato articolo, il seggio che rimanga vacante per qualsiasi causa, anche se sopravvenuta, è attribuito al candidato che nella stessa lista e circoscrizione segue immediatamente l'ultimo eletto. La stessa norma si osserva anche nel caso di sostituzione del Consigliere proclamato a seguito dell'attribuzione fatta dall'Ufficio centrale regionale.
Dal verbale dell'Ufficio centrale circoscrizionale di Cuneo risulta che all'ultimo eletto della Lista "AN-MSI-Federalisti Liberali" nella Circoscrizione di Cuneo segue immediatamente il signor Giacomo Rossi, al quale deve essere pertanto attribuito il seggio resosi vacante.
Pongo, quindi, ai voti la proposta che il Consiglio regionale prenda atto che al Consigliere William Casoni subentra, nella Circoscrizione di Cuneo, nella Lista "AN-MSI-Federalisti Liberali" il signor Giacomo Rossi.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
La proposta è approvata con 56 voti favorevoli.
Invito, quindi, il signor Giacomo Rossi a prendere posto in aula qualora si trovi nelle vicinanze.



(Il neo Consigliere Giacomo Rossi prende posto in aula)


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni

Surrogazione del Consigliere Franco Maria Botta con il signor Antonello Angeleri (ai sensi dell'art. 16 della legge 17 febbraio 1968, n. 108)


DEORSOLA Sergio, Presidente provvisorio

Comunico al Consiglio regionale che il Consigliere Franco Maria Botta proclamato eletto nella Lista regionale "Per il Piemonte" e nella Circoscrizione di Torino nella Lista "CCD con Casini", ha comunicato con lettera del 26 maggio 2000 di voler optare, ai sensi del terzo comma dell'art. 3 del Regolamento interno del Consiglio regionale, per il seggio della Lista regionale "Per il Piemonte".
Occorre pertanto procedere, ai sensi dell'art. 16 della legge 17 febbraio 1968, n. 108, alla surroga del Consigliere stesso. Ai sensi del citato articolo, il seggio che rimanga vacante per qualsiasi causa, anche se sopravvenuta, è attribuito al candidato che nella stessa lista e circoscrizione segue immediatamente l'ultimo eletto. La stessa norma si osserva anche nel caso di sostituzione del Consigliere proclamato a seguito dell'attribuzione fatta dall'Ufficio centrale regionale. Dal verbale dell'Ufficio centrale circoscrizionale di Torino risulta che all'ultimo eletto della Lista "CCD con Casini" nella Circoscrizione di Torino segue immediatamente il signor Antonello Angeleri, al quale deve essere pertanto attribuito il seggio resosi vacante. Pongo, quindi, ai voti la proposta che il Consiglio regionale prenda atto che al Consigliere Franco Maria Botta subentra, nella Circoscrizione di Torino, nella Lista "CCD con Casini" il signor Antonello Angeleri.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
La proposta è approvata all'unanimità dei 57 voti Consiglieri presenti.
Invito, quindi, il signor Antonello Angeleri a prendere posto in aula qualora si trovi nelle vicinanze.



(Il neo Consigliere Antonello Angeleri prende posto in aula)



DEORSOLA Sergio, Presidente provvisorio

Ricordo che, per quanto attiene alla convalida degli eletti, l'art. 17 della legge n. 108/68 prevede che: "al Consiglio regionale è riservata la convalida dell'elezione dei propri componenti, secondo le norme del Regolamento interno". A tal fine, l'art. 16 del Regolamento stabilisce che l'esame delle condizioni di ciascuno dei Consiglieri eletti sia effettuato dalla costituenda Giunta delle Elezioni, la quale proporrà successivamente al Consiglio regionale l'adozione dei provvedimenti conseguenti.
Ho ricevuto, e ne do lettura in questa fase dei lavori, una lettera dalla Ministra Livia Turco, che dice: "Gentile Presidente, in occasione dell'insediamento del Consiglio regionale desidero esprimere il mio augurio di buon lavoro a tutte le Consigliere e i Consiglieri.
Come sapete, il Presidente del Consiglio, Amato, mi ha chiesto di continuare il lavoro che avevo intrapreso negli ultimi anni come Ministro per la sicurezza e la solidarietà sociale. Dopo essermi molto interrogata sul debito che ho contratto con la coalizione che mi ha sostenuta nella campagna elettorale e i cittadini che mi hanno votato, ho infine accettato questa responsabilità perché sono convinta che sia utile per tutti portare a compimento le riforme avviate e, in particolare, la legge quadro di riforma dell'assistenza, attualmente all'esame del Parlamento. Avviare questa riforma vuol dire offrire alle Regioni nuovi strumenti e risorse per creare quella rete di servizi così importante per lo sviluppo del territorio e per il benessere delle persone.
Desidero anche dirvi che i miei compiti di Governo non potranno recidere i forti legami che mi uniscono alla vita della nostra Regione e voglio ribadire qui l'impegno a mantenere un rapporto istituzionale fattivo e concreto nell'interesse del bene comune.
Intendo, infine, rivolgere un saluto ed un augurio in particolare al Presidente Enzo Ghigo".


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni

Adempimenti di cui all'art. 14 dello Statuto e art. 4 del Regolamento interno:


DEORSOLA Sergio, Presidente provvisorio

a) Elezione del Presidente del Consiglio regionale



DEORSOLA Sergio, Presidente provvisorio

b)Elezione dei Vicepresidenti c) Elezione dei Consiglieri Segretari



DEORSOLA Sergio, Presidente provvisorio

Passiamo ora al punto 2) all'o.d.g.: "Adempimenti di cui all'art. 14 dello Statuto e all'art. 4 del Regolamento interno".
L'art. 14 dello Statuto recita: "Il Consiglio, come suo primo atto procede all'elezione dell'Ufficio di Presidenza, composto dal Presidente, da due Vicepresidenti e da tre Segretari.
L'Ufficio di Presidenza deve essere composto in modo da assicurare la rappresentanza delle minoranze.
L'elezione del Presidente del Consiglio ha luogo a scrutinio segreto ed a maggioranza assoluta dei componenti il Consiglio. Se nessun candidato ottiene tale maggioranza, si procede ad una votazione di ballottaggio fra i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero di voti. In caso di parità è eletto il più anziano di età.
All'elezione dei Vicepresidenti e dei Segretari si procede con votazioni separate e ciascun Consigliere vota, a scrutinio segreto, con le modalità stabilite dal Regolamento.
I componenti l'Ufficio di Presidenza restano in carica 30 mesi e sono rieleggibili".
Sull'elezione dell'Ufficio di Presidenza ha chiesto la parola il Consigliere Brigandì; ne ha facoltà.



DEORSOLA Sergio, Presidente provvisorio

BRIGANDI'



DEORSOLA Sergio, Presidente provvisorio

A nome del Gruppo di Forza Italia, propongo...



(Risate in aula)



BRIGANDI' Matteo

A nome del Gruppo Lega Nord Piemont, propongo come candidato alla Presidenza l'avvocato Cota.



DEORSOLA Sergio, Presidente provvisorio

La parola al Consigliere Cattaneo.



CATTANEO Valerio

Il Gruppo politico di Forza Italia sostiene la candidatura dell'avvocato Roberto Cota, che, com'è noto, è un giurista e una persona con grande esperienza, avendo ricoperto il ruolo di Assessore e di Consigliere all'interno del Comune di Novara.
Riteniamo possa svolgere con competenza il ruolo di Presidente di questa assemblea, grazie alla sua esperienza sia professionale che politica.



DEORSOLA Sergio, Presidente provvisorio

La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Ringrazio i colleghi che hanno sostenuto in quest'aula ufficialmente la candidatura del Presidente del Consiglio. La carica di Presidente del Consiglio è molto importante, ma il candidato non è intervenuto, quindi non posso conoscere le motivazioni di tale candidatura e, soprattutto, il programma del candidato e l'interpretazione che egli stesso vuole attribuire al ruolo della Presidenza del Consiglio, che è un ruolo di garanzia.
Questa carenza di conoscenza, al di là dei giochi di schieramento sottostanti, mi impedisce ovviamente di votare a favore di questa candidatura. Una strada diversa avrebbe magari consentito di articolare delle posizioni, perché il Presidente del Consiglio sarà una sorta di governatore, non solo dell'aula, ma del Consiglio regionale, che oggi, con la sua autonomia, ha nell'Ufficio di Presidenza un vero e proprio governo.
Per questo motivo, augurando buon lavoro a tutte le colleghe e i colleghi, dichiaro la mia astensione.



DEORSOLA Sergio, Presidente provvisorio

La parola al Consigliere Angeleri.



ANGELERI Antonello

Anche noi del Centro Cristiano Democratico appoggiamo la candidatura proposta dal collega Brigandì. Conosciamo la professionalità dell'avvocato Cota e siamo convinti che verrà messa a disposizione di quest'aula e di questo Consiglio.
Per queste motivazioni, appoggiamo la candidatura proposta poc'anzi.



DEORSOLA Sergio, Presidente provvisorio

La parola al Consigliere Ghiglia.



GHIGLIA Agostino

Grazie, Presidente. Anche il Gruppo di Alleanza Nazionale sostiene convintamente la candidatura dell'avvocato Cota alla Presidenza del Consiglio.



DEORSOLA Sergio, Presidente provvisorio

La parola al Consigliere Palma.



PALMA Carmelo

Noi riteniamo che sia corretto che la maggioranza consiliare appoggi la candidatura dell'avvocato Cota alla Presidenza del Consiglio regionale.
Riteniamo che questa scelta sia stata fatta all'interno di un accordo politico più complessivo che non aveva come punto di riferimento quello della gestione dei lavori consiliari. Non conosciamo il candidato alla Presidenza e per questa ragione ci asteniamo dal voto. Porgiamo comunque gli auguri di buon lavoro all'unico candidato alla Presidenza.



DEORSOLA Sergio, Presidente provvisorio

La parola alla Consigliera Rosa Anna Costa.



COSTA Rosa Anna

Il Gruppo regionale CDU appoggia la Presidenza dell'avvocato Cota. Ci auguriamo che l'esperienza del collega sia utile al Consiglio.



DEORSOLA Sergio, Presidente provvisorio

La parola al Consigliere Saitta.



SAITTA Antonino

Presidente e colleghi, intervengo per esprimere la nostra astensione su questa candidatura, non per pregiudizio nei confronti del collega Cota, ma perché la Presidenza di questa Regione assumerà un ruolo importante. Come ha richiamato poco fa il Presidente provvisorio, sarà una fase costituente e quindi estremamente delicata. Credo che prima di esprimere un giudizio compiuto occorra conoscere le opinioni del collega Cota e come intende il rapporto tra assemblea legislativa ed esecutivo. Essendoci un'insufficienza di informazioni relativamente al ruolo nuovo che dovrà svolgere l'assemblea legislativa, sospendiamo, per adesso, il nostro giudizio, che tramutiamo in un voto di astensione.



DEORSOLA Sergio, Presidente provvisorio

La parola al Consigliere Marcenaro.



MARCENARO Pietro

Volevo semplicemente dire che il Gruppo dei Democratici di Sinistra concorda sulle valutazioni che portano l'insieme delle opposizioni ad esprimere un voto di astensione sulla candidatura avanzata.



DEORSOLA Sergio, Presidente provvisorio

La parola al Consigliere Papandrea.



PAPANDREA Rocco

Per le ragione espresse da parecchi colleghi della minoranza, anche il nostro Gruppo non voterà il candidato proposto. Non conosciamo il candidato, per cui anche noi ci asterremo.



DEORSOLA Sergio, Presidente provvisorio

La parola al Consigliere Giordano.



GIORDANO Costantino

Noi Democratici ci asteniamo dalla votazione dell'avvocato Cota, perch la nuova legislatura sarà particolarmente importante per lo sviluppo della Regione.
Aprendosi una fase federale particolarmente importante, per noi sarebbe essenziale capire qual è, in linea di massima, l'indirizzo politico che vorrà perseguire l'avvocato Cota.



DEORSOLA Sergio, Presidente provvisorio

La parola al Consigliere Moriconi.



MORICONI Enrico

A nome del Gruppo "Verdi il Sole che ride" dichiaro il voto di astensione.



DEORSOLA Sergio, Presidente provvisorio

La parola al Consigliere Caracciolo.



CARACCIOLO Giovanni

In quanto rappresentante dello SDI, mi associo alle motivazioni addotte dai Consiglieri di minoranza e dichiaro di astenermi.



DEORSOLA Sergio, Presidente provvisorio

Non vi sono altre richieste di intervento, per cui possiamo procedere all'elezione del Presidente del Consiglio.
Voglio solo ricordare che l'art. 4, comma settimo, del Regolamento recita: "L'elezione del Presidente del Consiglio ha luogo a scrutinio segreto ed a maggioranza assoluta dei componenti. Se nessun candidato ottiene tale maggioranza, si procede ad una votazione di ballottaggio tra i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero di voti. Viene eletto il Consigliere che ottiene la maggioranza assoluta dei voti. In caso di mancata elezione, la votazione è rinviata ad una seduta successiva, da tenersi entro 8 giorni".
Si distribuiscano pertanto le schede per la votazione a scrutinio segreto.



(Il Consigliere Segretario provvisorio Toselli effettua l'appello nominale per la votazione a scrutinio segreto)



(L'Ufficio di Presidenza provvisorio procede allo spoglio delle schede)



DEORSOLA Sergio, Presidente provvisorio

L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 59 Consiglieri ha ottenuto voti: Cota Roberto 40 schede bianche 19 Proclamo eletto Presidente del Consiglio regionale del Piemonte il Consigliere Roberto Cota.



(Applausi in aula)



DEORSOLA Sergio, Presidente provvisorio

Passiamo all'elezione dei due Vicepresidenti del Consiglio regionale.
Ci sono delle proposte? Prego, Consigliere Cattaneo.



CATTANEO Valerio

A nome della maggioranza e della Casa delle libertà, propongo per l'incarico di Vicepresidente del Consiglio regionale il Consigliere regionale Pietro Francesco Toselli. Eletto Consigliere regionale nel 1995 è stato presente in quest'aula durante la VI legislatura, ha ricoperto l'incarico di Vicepresidente dell'VIII Commissione "Affari istituzionali" ed è stato membro dell'Ufficio di Presidenza con l'incarico di Consigliere Segretario.
Quindi, con grande convinzione, proponiamo per questo incarico il Consigliere Toselli.



DEORSOLA Sergio, Presidente provvisorio

La parola al Consigliere Saitta.



SAITTA Antonino

A nome del centrosinistra e di Rifondazione Comunista, propongo come Vicepresidente Lido Riba, ex Consigliere ed Assessore. Mi pare che tutti i suoi requisiti siano sufficienti, anzi, più che utili per ricoprire il ruolo di Vicepresidente.



DEORSOLA Sergio, Presidente provvisorio

La parola al Consigliere Palma.



PALMA Carmelo

Non intervengo per avanzare una candidatura, ma per una dichiarazione di voto sulle candidature che sono state formulate e rispetto alle elezioni dei Consiglieri Segretari.
Noi riteniamo che l'Ufficio di Presidenza debba, nel suo complesso rappresentare una garanzia per i lavori dell'aula e per i rapporti fra il Consiglio e la Giunta.
Ritenevamo e riteniamo che nell'Ufficio di Presidenza - nel suo complesso, quindi Vicepresidenti e Segretari - dovessero e potessero essere rappresentate tutte le opposizioni.
In quest'aula ci sono due opposizioni, in termini istituzionali: quella del centrosinistra e quella radicale della lista Bonino.
Per le modalità, che tutti conosciamo, delle trattative e degli accordi politici, non è stato possibile giungere ad un accordo su questo tema. Per questa ragione - senza che suoni come un atto di sfiducia nei confronti dei candidati alla Vicepresidenza o dei candidati a Consiglieri Segretari - noi dichiariamo il voto di astensione sulle cariche del Vicepresidente e anche dei Consiglieri Segretari del Consiglio regionale del Piemonte.



DEORSOLA Sergio, Presidente provvisorio

La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Ovviamente, voterò il candidato Lido Riba alla Vicepresidenza e accanto a questo, segnalo il fatto che nell'Ufficio di Presidenza, anche a norma di Regolamento, dovrebbero essere rappresentati i Gruppi di minoranza. E' una questione annosa, che non è risolvibile del tutto, stante l'attuale situazione regolamentare che prevede una composizione dell'Ufficio di Presidenza ridotta e non in grado di rappresentare tutti i Gruppi di opposizione.
Questo richiede, a mio avviso, un grande equilibrio, una grande correttezza istituzionale da parte degli eletti dalla parte della minoranza nel rapporto con il Consiglio, che auspico. Ma questo non basta.
Penso che, nell'arco dei cinque anni di legislatura, l'Ufficio di Presidenza sia in grado di rappresentare il più possibile i Gruppi di minoranza, che non dividerei istituzionalmente nel modo in cui ha fatto chi mi ha appena preceduto, poiché considero tutti i Gruppi di minoranza come Gruppi che dovrebbero avere la possibilità di accedere all'Ufficio di Presidenza (teniamo conto che, alla scadenza dei trenta mesi, l'Ufficio di Presidenza viene rieletto per intero).
Per quanto riguarda il mio Gruppo, io mi adopererò affinché nel prossimo rinnovo dell'Ufficio di Presidenza il criterio di permettere nell'arco dell'intera legislatura, al maggior numero di Gruppi di minoranza possibile l'accesso all'Ufficio di Presidenza sia un obiettivo raggiungibile e, come tale, svolgerò il mio impegno. Grazie.



DEORSOLA Sergio, Presidente provvisorio

Non vi sono altre richieste di intervento, per cui possiamo procedere all'elezione dei due Vicepresidenti.
Ricordo che, ai sensi dell'art. 4, comma ottavo, del Regolamento ciascun Consigliere può votare un solo nome e che, ai sensi del comma decimo, sono eletti Vicepresidenti i Consiglieri che hanno ottenuto il maggior numero di voti.
Si distribuiscano pertanto le schede e si proceda all'appello nominale.



(Il Consigliere Segretario provvisorio effettua l'appello nominale per la votazione a scrutinio segreto)



(L'Ufficio di Presidenza provvisorio procede allo spoglio delle schede)



DEORSOLA Sergio, Presidente provvisorio

L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 59 Consiglieri hanno ottenuto voti: Toselli Pietro Francesco 39 Riba Lido 18 schede bianche 2 Proclamo eletti Vicepresidenti del Consiglio regionale del Piemonte i Consiglieri Pietro Francesco Toselli e Lido Riba.



(Applausi in aula)



DEORSOLA Sergio, Presidente provvisorio

Si proceda infine all'elezione dei Consiglieri Segretari.
Ricordo che ai sensi dell'art. 4, comma nono, ciascun Consigliere pu votare solo due nomi e che, ai sensi del comma decimo, sono eletti Segretari i Consiglieri che hanno ottenuto il maggior numero di voti.
Ci sono indicazioni in proposito? La parola al Consigliere Cattaneo.



CATTANEO Valerio

A nome del Gruppo consiliare di Forza Italia propongo alla carica di Consigliere Segretario il Consigliere Giuseppe Pozzo, che è anche Consigliere comunale della città di Settimo Torinese, oltreché persona di indubbia capacità ed esperienza in politica e nella vita professionale.



DEORSOLA Sergio, Presidente provvisorio

La parola al Consigliere Ghiglia.



GHIGLIA Agostino

Il Gruppo di Alleanza Nazionale propone come Consigliere Segretario il collega Gianni Mancuso, già Presidente della II Commissione nel corso della VI legislatura, uno dei Consiglieri più presenti ed attenti alla vita dell'aula e delle Commissioni. Pertanto, riteniamo che abbia tutti i meriti e i requisiti per andare a ricoprire questo importante incarico di garanzia.



DEORSOLA Sergio, Presidente provvisorio

Ci sono altre richieste di parola? La parola al Consigliere Saitta.



SAITTA Antonino

Il centrosinistra e Rifondazione Comunista propongono il Consigliere Di Benedetto alla carica di Consigliere Segretario.



DEORSOLA Sergio, Presidente provvisorio

Non essendovi altre richieste di intervento, dichiaro chiusa la discussione su questo punto e procediamo alla votazione a scrutinio segreto. Nel frattempo, sono state distribuite le schede per la votazione.
Si proceda all'appello nominale.



(Il Vicepresidente Toselli effettua l'appello nominale per la votazione a scrutinio segreto)



(Si procede allo spoglio delle schede)



DEORSOLA Sergio, Presidente provvisorio

L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 59 Consiglieri hanno ottenuto voti: Pozzo Giuseppe 40 Mancuso Gianni 39 Di Benedetto Alessandro 17 schede bianche 2 Proclamo eletti Segretari del Consiglio regionale del Piemonte i Consiglieri Giuseppe Pozzo, Gianni Mancuso e Alessandro Di Benedetto.



(Applausi in aula)



DEORSOLA Sergio, Presidente provvisorio

L'art. 4, ultimo comma, del Regolamento, prevede che: "dopo la proclamazione dei risultati dell'elezione dell'intero Ufficio di Presidenza, questo si insedia e procede ai successivi adempimenti".
Invito pertanto l'Ufficio di Presidenza neo eletto, in particolare il Presidente, a prendere posto al banco della Presidenza.



(L'Ufficio di Presidenza neo eletto prende posto al banco della Presidenza)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE COTA


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni

Discorso inaugurale del Presidente del Consiglio regionale, Roberto Cota


PRESIDENTE

Preliminarmente, un ringraziamento a tutti voi colleghi ed alle autorità presenti, non soltanto i Consiglieri comunali, ma anche i Presidenti di Provincia, il Sindaco di Torino ed il Commissario di Governo.
A nome dell'assemblea, rivolgo loro un saluto ed un ringraziamento per essere stati presenti a questa seduta inaugurale.
Signori Consiglieri, signor Presidente della Giunta regionale, l'art.
123 della Costituzione, così come modificato dalla Legge Costituzionale n.
1 del 22/11/1999, stabilisce che lo Statuto della Regione è approvato e modificato dal Consiglio regionale con legge approvata a maggioranza assoluta dei suoi componenti e senza l'apposizione del visto da parte del Commissario di Governo. Questo oggi rappresenta la massima espressione dell'autonomia regionale.
Il Legislatore Costituente del '48 aveva pensato ad un modello di Stato regionale, attribuendo alle Regioni competenza legislativa, seppur non esclusiva, in una serie di materie assai importanti per la vita di una Comunità, quelle disciplinate dall'art. 117 della Costituzione.
Le Regioni avrebbero dovuto avere anche rappresentanza politica nel Parlamento Italiano attraverso l'istituzione di una Camera delle Regioni il Senato, eletto appunto su base regionale; se andiamo a leggere i lavori preparatori ed i dibattiti sviluppatisi in seno all'Assemblea costituente ci accorgiamo che l'idea originaria era proprio quella di arrivare ad un modello di Stato regionale ove le Regioni potessero avere alta dignità politica ed istituzionale.
I principi allora esposti, anche per la parte che si scelse di codificare, erano di straordinaria importanza e portata riformatrice; dico questo pensando alla situazione politica, economica e sociale di quegli anni. Vi era uno scenario completamente diverso, eppur si sentiva già allora il bisogno di autonomia, decentramento, direi federalismo utilizzando questo termine in senso tecnico, ma di pronta comprensione.
La scelta di costituzionalizzare le materie di competenza legislativa regionale è stata senza dubbio scelta di garanzia, anche se la mancata attribuzione alle Regioni di una competenza legislativa esclusiva sembrava andare in senso opposto.
La Regione Piemonte, dopo queste belle dichiarazioni di principio, ha cominciato ad operare attraverso i suoi organismi soltanto dopo vent'anni.
A mio avviso, stiamo ancora pagando il prezzo di questo ritardo! Nel corso degli anni la Regione Piemonte, nel tentativo di farsi largo e di acquistare quel peso e quella dignità che le compete, si è scontrata con la posizione del Governo centrale che non solo non imboccava la via della devoluzione, ma tardava a riconoscere quanto era già stato deciso.
Così facendo, non è mai decollato quel processo attributivo di competenze, attraverso un processo dall'unito al diviso, Stato centrale Stati federati (Regioni), che ottiene lo stesso risultato del federalismo che invece nasce dal processo inverso, dal diviso all'unito-Stati federati Stato federale.
Per usare una frase di Pietro Calamandrei, abbiamo assistito in punto ad un vero e proprio "ostruzionismo di maggioranza", consumato a livello romano.
A livello regionale si è registrato un appiattimento organico tra Stato centrale e Regioni, il sistema dei partiti con la sua visione centralista ha permeato anche le assemblee regionali. E' mancata la presenza di una forza politica in grado di coagulare le istanze più vere di libertà e gli interessi peculiari delle nostre terre del Piemonte e dell'intero Nord.
Ora, però, questa richiesta di devoluzione giunge forte e chiara, in primo luogo attraverso la volontà popolare che ogni rappresentante nelle Istituzioni deve tradurre in atti politici e che si è espressa in un programma sottoposto ai cittadini: devoluzione piena in materia di sanità istruzione, sicurezza, istituzione di un coordinamento tra le Regioni del Nord mediante passaggio referendario.
Più in generale, girando per il nostro Piemonte, come in altre Regioni scopriamo allora un interesse nuovo verso la Regione, un interesse che è anche e soprattutto senso di appartenenza, orgoglio di essere parti di una comunità, aspirazione di un Governo più vicino ai cittadini.
Questo è il primo grande riconoscimento di una vera sovranità, poi verranno quelli ufficiali, attraverso il nostro lavoro e quello dei nostri colleghi del Parlamento nazionale.
Il quadro delle forze politiche poi è cambiato, oggi abbiamo al Governo regionale la presenza di una forza che si è sempre battuta per il federalismo e per dare soluzione alla questione settentrionale, che tiene ben presente che i rapporti con Roma potranno essere solo paritari e non subordinati.
La Conferenza Stato-Regioni mi auguro cambi presto nome e si chiami Governo-Regioni, proprio per sancire questo mutamento di linea.
Il Consiglio regionale è l'assemblea legislativa della Regione, dunque l'organo che a livello regionale dovrà essere il responsabile e l'artefice di una riforma politica istituzionale, nel senso del superamento del modello dello Stato centralista e di realizzazione della sovranità regionale.
Penso al lavoro che ci aspetta e non mi nascondo i passaggi più critici, penso alla necessità di approvare un nuovo Statuto.
Questo passaggio, colleghi, ci trasformerà in Assemblea costituente.
All'inizio ho citato l'art. 123 della Costituzione, che ha riservato al Consiglio regionale il potere di approvare lo Statuto con legge senza visto: questo è stato un riconoscimento molto importante, seppure molto parziale, della nostra autonomia, che deve diventare pietra di un edificio di libertà ampio e solido.
Nello Statuto particolare attenzione dovrà essere dedicata alla tutela dell'identità e cultura piemontese, alla regolamentazione degli istituti di democrazia diretta ed alle riforme istituzionali regionali.
Come accennato, mi pare che le forze di maggioranza si presentino con un programma che richiederà un lavoro intenso da parte del Consiglio lavoro in sede di approvazione dello Statuto come detto, ma anche di legislazione per così dire ordinaria e di coinvolgimento dei cittadini piemontesi nelle scelte strategiche di futuri assetti e rapporti tra Regioni, attraverso referendum consultivo.
Il Consiglio regionale necessita di un nuovo Regolamento per razionalizzare i lavori di aula e di Commissione; questa è la prima cosa su cui lavorare.
Su un altro punto, poi, vorrei brevemente soffermarmi: la necessità di far conoscere all'esterno l'attività dell'assemblea. E' necessario che si sappia che cosa viene fatto qui, quindi massima divulgazione dell'attività di aula e di Commissione e delle iniziative che il Consiglio assumerà.
In questi anni è progressivamente andato alimentandosi l'interesse, da parte degli organi di informazione e dei cittadini, per l'attività dell'Istituzione Regione: penso che questo interesse aumenterà esponenzialmente.
La sede del Consiglio regionale è bellissima, forse più il Palazzo che l'aula, e mi hanno riferito che il Palazzo è aperto a visite guidate, per gruppi e scolaresche; penso siate d'accordo nel mantenere questa tradizione ed anzi nel fare tutto il possibile per andare più avanti nella stessa direzione.
Colleghi, mi sento di garantire il massimo impegno in vista dei traguardi elencati, perché è per questi traguardi, mi riferisco ai grandi temi, che si sono assunti precisi impegni con gli elettori. Mai come questa volta, proprio in una fase costituente, esiste una scaletta chiara delle cose da fare e delle priorità da avere.
Ringrazio i colleghi che mi hanno dato fiducia ed investito di quest'altissimo ruolo ed importantissima funzione.
E' attorno a queste forze di maggioranza, di cui sono espressione, ed al Presidente Ghigo, che si è coagulato il programma innovativo (vorrei sottolineare "innovativo") di Governo che ha consentito di vincere le elezioni! Debbo però dire che l'assemblea troverà la sua piena autonomia indispensabile per l'esercizio delle funzioni legislative e di controllo sul Governo regionale.
Ogni grande sistema è composto da diversi ingranaggi ed ha i necessari contrappesi.
Il Consiglio regionale è luogo dove siedono i Consiglieri di maggioranza e quelli di opposizione: il Presidente ha dei doveri di garanzia nei confronti di tutti, perché l'assemblea è la massima espressione del popolo piemontese.
Cercherò di adempiere al meglio a questo dovere di essere il Presidente anche di quelli che oggi non mi hanno votato, lo dico senza la minima retorica.
Auguri a tutti, colleghi, di buon lavoro, nell'interesse del nostro Piemonte.



(Il Consigliere Marcenaro chiede la parola)



PRESIDENTE

Non è previsto il dibattito sul discorso di insediamento del Presidente.



PRESIDENTE

MARCENARO Pietro (fuori microfono)



PRESIDENTE

Questo sarebbe vero se le comunicazioni del Presidente del Consiglio fossero "comunicazioni" e non un programma politico che non spetta a lei fare. Se lei si fosse limitato ad un discorso istituzionale, non ci sarebbe stata discussione, ma, siccome lei ha fatto un discorso politico programmatico, ritengo che su quello si apra un confronto.



PRESIDENTE

Non lo può giudicare lei se è un discorso politico-programmatico.
Ripeto, non è previsto il dibattito sul discorso di insediamento.



(Commenti dai Consiglieri della minoranza)



PRESIDENTE

Si dà notizia...



PRESIDENTE

CHIEZZI Giuseppe (fuori microfono)



PRESIDENTE

Non è previsto all'o.d.g.



PRESIDENTE

Si dà notizia che in data 26/5/2000 è stato comunicato al Consiglio che il Presidente della Giunta regionale, con Decreto n. 52 del 26/5/2000, ha nominato gli Assessori componenti la Giunta regionale.
A questo proposito, do lettura del decreto di nomina, ma penso che abbia chiesto di parlare il Presidente Ghigo per dare direttamente l'annuncio.



PRESIDENTE

CHIEZZI Giuseppe (fuori microfono)



PRESIDENTE

Chiedo la parola perché non c'è all'o.d.g. il punto relativo alle "Comunicazioni del Presidente della Giunta regionale". Lei, Presidente deve rispettare questo o.d.g., perché non è prevista una comunicazione da parte del Presidente Ghigo. Ci spieghi per quale motivo regolamentare visto che lei ci ha convocati con un o.d.g. scritto, lei dà la parola al Presidente della Giunta regionale dopo aver impedito ad un Presidente di un Gruppo di minoranza...



PRESIDENTE

Non ha la parola, Consigliere Chiezzi! La parola al Presidente della Giunta regionale.



(Voci in aula)



PRESIDENTE

Il Presidente della Giunta regionale rinuncia a fare la comunicazione.
Pertanto, leggo io il decreto di nomina degli Assessori.
Tale decreto recita: "Il Presidente della Giunta regionale VII Legislatura. Nomina dei componenti della Giunta regionale del Piemonte.
Vista la legge costituzionale 22/11/1999 n. 1 vista la L.R. 23/3/2000 n. 22 visto l'art. 36, comma quarto, dello Statuto della Regione Piemonte visto il DPGR n. 49 del 10/5/2000 di provvisoria conferma dei componenti della Giunta regionale ritenuto di procedere alla definitiva individuazione dei membri della Giunta, assegnando altresì ad ogni Assessore funzioni ordinate organicamente per gruppi di materie decreta di nominare i seguenti componenti della Giunta regionale del Piemonte attribuendo le funzioni accanto ad ognuno indicate: Botta Franco Maria Urbanistica - Pianificazione territoriale e dell'area metropolitana Edilizia residenziale.
Burzi Angelo Bilancio e finanze - Personale e sua organizzazione - Patrimonio Politiche per l'efficienza - Controllo di gestione - Legale e contenzioso.
Casoni William Trasporti - Viabilità e comunicazioni - Impianti di risalita.
Cavallera Ugo Ambiente - Energia - Risorse idriche - Tutela del suolo - Lavori pubblici.
D'ambrosio Antonio Programmazione sanitaria - Psichiatria ed emergenza 118 - Assistenza sanitaria.
Laratore Giovanni Carlo Artigianato, società partecipate, cave e torbiere.
Leo Giampiero Beni culturali - Promozione delle attività culturali e spettacolo Università, politiche sociali e della famiglia, volontariato, politiche giovanili, promozione della sicurezza, politiche per l'immigrazione Parchi.
Pichetto Fratin Gilberto Industria, lavoro, New economy, cooperazione, formazione professionale coordinamento politiche e fondi comunitari, affari internazionali emigrazione.
Racchelli Ettore Turismo - Sport - Acque minerali e termali - Navigazione - Commercio Fiere e mercati.
Scanderebech Deodato Agricoltura, caccia e pesca.
Vaglio Roberto Beni ambientali, politiche per la montagna, foreste.
Restano di competenza del Presidente le funzioni relative a: Politiche istituzionali - Comunicazione - Programmazione - Grandi eventi e progetti - Agenzia regionale, sanità - Protezione civile - Cultura e minoranze linguistiche - Autonomie locali e federalismo - Polizia locale Istruzione - Assistenza ed edilizia scolastica - Museo regionale Scienze Naturali.
Alla carica di Vicepresidente della Giunta è nominato l'Assessore William Casoni con delega a sostituire il Presidente in caso di assenza o impedimento.
Il decreto n. 49 del 10/5/2000 è revocato.
Torino, lì 26 maggio 2000.
Firmato: on. Enzo Ghigo".



(I neo Assessori prendono posto nei banchi della Giunta)



PRESIDENTE

Colleghi, vi ho dato lettura del decreto. Le comunicazioni del Presidente della Giunta dovevano limitarsi esclusivamente alla lettura del decreto, nulla di più. L'ho letto io, così abbiamo evitato ogni questione procedurale anche nel giorno dell'insediamento.
Vi ringrazio. I colleghi della Giunta hanno già preso posto nei loro banchi. Li saluto e rivolgo loro, a nome di tutta l'assemblea, un cordiale saluto e, soprattutto, un augurio di buon lavoro al Presidente e agli Assessori.



(Applausi in aula)



(Il Consigliere Saitta chiede di intervenire)



PRESIDENTE

Consigliere Saitta, non vorrei iniziare con il piede sbagliato questa legislatura. Ho fatto il mio discorso di insediamento, c'è stata la lettura del decreto, ogni dibattito politico è rinviato alla prossima seduta. Vi prego di attenervi all'o.d.g.



(Interruzione fuori microfono del Consigliere Saitta)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Saitta.



SAITTA Antonino

Grazie, Presidente. E' vero che c'è una situazione di incertezza dal punto di vista normativo perché il Presidente è eletto direttamente, ma credo che le regole istituzionali non possano, come dire, cancellare il confronto politico. Questa è un'assemblea legislativa, credo che il confronto politico sia la prima...



(Brusìo in aula)



SAITTA Antonino

Penso che lei abbia il dovere - e credo che lei ne sia perfettamente convinto e cosciente - di garantire il confronto politico laddove viene espressa una posizione politica.
Lei oggi ha espresso una posizione politica e, probabilmente, un certo modo di intendere il federalismo, che noi non condividiamo, perché esprime una posizione più di divisione che di unione del nostro Paese; posizione che ritengo non condivisa anche da una parte della maggioranza.
A mio avviso, su questi temi occorre una discussione, perché da questi elementi essenziali prende le mosse il confronto politico all'interno dell'assemblea legislativa. Lei non può limitarsi ad esprimere una sua posizione e poi impedire che avvenga il confronto su temi di grandissima importanza, come lei stesso ha indicato.
Lei ha espresso opinioni interessanti dal punto di vista del dibattito che credo debbano essere subito poste sotto osservazione.
Pertanto, chiedo - questo è il motivo procedurale - che sulle sue comunicazioni si apra immediatamente un confronto politico. Concordiamolo e definiamone i tempi, ma si tratta di un momento essenziale, perché se un'assemblea che deve svolgere il ruolo che lei ha indicato - un ruolo importante, su cui noi concordiamo - inizia il suo cammino escludendo una possibilità di confronto, mi pare un modo sicuramente errato di raggiungere quegli obiettivi alti che lei ha indicato soltanto nella parte iniziale del suo intervento, ma non nella parte seguente.



PRESIDENTE

Consigliere Saitta, lei ha parlato per formulare una richiesta di chiarimenti. Chiarisco il senso del mio intervento, ma mi pareva abbastanza chiaro: è stato un saluto al Consiglio regionale.
Ovviamente, quando si insedia, il Presidente porge i suoi saluti ed esprime le sue posizioni, i suoi auspici sul lavoro dell'intero Consiglio e sul lavoro dell'intera legislatura.
Mi è parso di aver trattato, nella parte conclusiva del mio discorso l'aspetto relativo ai rapporti istituzionali all'interno dell'assemblea regionale e alla tutela di tutti i Consiglieri, non soltanto quelli di maggioranza. Quindi, non posso che richiamarmi alle considerazioni che ho fatto in precedenza.
Non è possibile avviare un dibattito perché non è previsto dall'o.d.g.
Ho espresso semplicemente un saluto come Presidente dell'assemblea.
Pertanto, lei ha chiesto la parola per avere chiarimenti e io glieli ho dati.



PRESIDENTE

MARCENARO Pietro (fuori microfono)



PRESIDENTE

Posso avere la parola, Presidente?



PRESIDENTE

Per quale motivo, collega?



PRESIDENTE

MARCENARO Pietro (fuori microfono)



PRESIDENTE

Sulla procedura. Siccome è previsto che sulle comunicazioni del Presidente si apra un dibattito, vorrei sapere quando ne potremo parlare visto che il Presidente Ghigo non ha svolto il suo intervento.



PRESIDENTE

Stavo per leggere l'art. 13 del Regolamento del Consiglio regionale ed annunciarvi che, su richiesta del Presidente della Giunta regionale, dopo aver convocato la Conferenza dei Capigruppo (farò la convocazione oggi quindi non si potrà tenere prima della giornata di domani), decideremo il giorno in cui verrà effettuata la seduta del Consiglio regionale, quando il Presidente Ghigo farà le sue dichiarazioni politiche. In quell'occasione vi sarà un dibattito cui potranno intervenire tutti i Consiglieri, come succede normalmente in ogni assemblea legislativa.
Ha chiesto la parola il Consigliere Papandrea, per chiarimenti.



PAPANDREA Rocco

Sì, perché la sua risposta non chiarisce un elemento che è stato posto negli interventi che mi hanno preceduto, cioè la richiesta non di discutere le dichiarazioni che farà il Presidente Ghigo, ma le dichiarazioni che ha fatto lei.
Lei ha definito il suo intervento un saluto, ma ha svolto delle dichiarazioni politiche e vorremmo poter intervenire in merito. Quindi chiedo che si ponga all'o.d.g. della prossima seduta di Consiglio anche la discussione sulle sue dichiarazioni.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Chiezzi, per chiarimenti.



CHIEZZI Giuseppe

Tentiamo di incominciare tutti con il piede giusto, Presidente, ma soprattutto lei. Dimenticando la recente prima polemica, proviamo a fare un passo indietro e valuti, Presidente, se non sia corretto da parte sua, dopo aver svolto un saluto al Consiglio, ma un saluto comprensivo di proposizioni politiche a tutto tondo e riconoscibili facilmente da parte di tutti i presenti, un primo atto di correttezza, non solo verso il Consiglio, ma anche verso se stesso. Lei ha compiuto una scelta: non si è limitato ad un saluto, ma ha voluto esternare qualcosa di più dal punto di vista politico, quasi il suo modo di intendere non la gestione dell'aula ma la politica in generale e il ruolo della Regione.
Compia questo atto e riconosca che le parole da lei dette meritano un dibattito, ma non la prossima settimana, perché i dibattiti si fanno quando i problemi nascono o vengono evocati. Il dibattito merita di essere svolto adesso, nei tempi contenuti e necessari, perché lei ci ha sollecitati, non ci ha lasciati inerti. Non ha semplicemente detto "Buon giorno, lavoreremo bene, ci rispetteremo": lei ha posto dei problemi. Perché non consente a tutti, maggioranza e minoranza, di dire qualcosa su quanto lei ha detto sia consentendo sia dissentendo? Metto da parte le polemiche di questi primi attimi, che possono essere dovute a tanti fattori, e le chiedo di consentire l'apertura di un dibattito sulle sue comunicazioni. Grazie.



PRESIDENTE

Non essendoci altre richieste di parola, rispondo alle questioni sollevate dai colleghi Papandrea e Chiezzi.
Innanzitutto, vi ringrazio, perché mi pare che abbiamo abbandonato questo polo di contrapposizione per il quale, vi assicuro, non vi è ragion d'essere.
Non è previsto, colleghi, il dibattito politico sulle dichiarazioni del Presidente e io ritengo, ma lo dico anche e soprattutto per rispetto nei vostri confronti, che la forma è sostanza nello svolgimento dei lavori di un'assemblea. E' molto importante, altrimenti il livello del dibattito politico e del ruolo stesso di un'assemblea così importante, come quella regionale, scade.
Io l'ho accennato nel corso del mio discorso introduttivo e lo ribadisco oggi: terrò molto al rispetto di queste forme, non già per togliere spazio e voce ai Consiglieri di opposizione, anzi, proprio per garantire loro diritti e facoltà. Non consentirò, e spero di essere coadiuvato in questo anche dai colleghi dell'Ufficio di Presidenza, che la vita del Consiglio regionale trascenda.
Oggi è un momento importante, è il momento dell'insediamento: abbiamo eletto la Presidenza del Consiglio, a cui ha fatto seguito il mio discorso.
Voi avete chiesto chiarimenti a norma di Regolamento, ma non è previsto un dibattito politico sul discorso del Presidente, sul saluto del Presidente e vi ripeto: la forma, in politica e nel funzionamento di un'assemblea legislativa, è sostanza, non solo oggi, ma anche nel corso futuro dei lavori di questo Consiglio.
Vi ringrazio, quindi, per aver abbandonato questo tono di contrapposizione e, rispondendo ai vostri chiarimenti, vi garantisco il mio impegno ad essere il Presidente, come ho già detto, non soltanto della maggioranza, ma anche delle opposizioni.
Mi dovete consentire di avere, per così dire, un retroterra politico: ho anch'io delle idee sul funzionamento della Regione. Questo però è stato un discorso di saluto e pertanto non è previsto il dibattito politico.
Vi ho già detto quale sarà l'ordine dei lavori: ci sarà una riunione dei Capigruppo, in cui decideremo la data di convocazione del prossimo Consiglio regionale, nel cui ambito avverrà invece un dibattito in merito alla composizione della Giunta e al programma della Giunta regionale del Presidente Ghigo.
Ricordo che, a norma dell'art. 13 del Regolamento, entro quattro giorni dalla prima seduta i Gruppi consiliari si convocano e procedono alla costituzione dei propri organi, nominando un Presidente ed eventualmente uno o due Vicepresidenti ed un Segretario. Dell'avvenuta costituzione è data comunicazione al Presidente del Consiglio entro due giorni. Qualora uno o più Gruppi non abbiano costituito i propri organi nei termini stabiliti, il Presidente provvede a tal fine alla loro convocazione entro i successivi cinque giorni.
Ricordo che ad ogni Consigliere è stato consegnato un plico contenente i documenti che l'interessato dovrà compilare e restituire con la massima sollecitudine alla Segreteria del Consiglio, in quanto relativi agli adempimenti di legge.
La seduta è tolta. Vi saluto, ci vedremo alla prossima riunione del Consiglio regionale.



(La seduta ha termine alle ore 12.05)



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