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Dettaglio seduta n.412 del 29/01/09 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GARIGLIO



(Alle ore 14.30 il Presidente Gariglio comunica che la seduta avrà inizio alle ore 15.00)



(La seduta ha inizio alle ore 15.02)



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PLACIDO


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

Congedi


PRESIDENTE

Sono in congedo i consiglieri Bresso, Moriconi, Robino, Robotti Spinosa, Ronzani, Buquicchio, Valloggia, Lepri e Turigliatto.


Argomento: Boschi e foreste

Proseguimento testo unificato dei progetti di legge n. 551, 345, 423, 437 inerente a "Gestione e promozione economica delle foreste" ed esame mozione n. 1117, dei Consiglieri Barassi, Bossuto, Caracciolo, Cavallaro, Dalmasso Deambrogio, Larizza, Moriconi, Spinosa e Turigliatto, inerente a "Regione Piemonte amica delle foreste"


PRESIDENTE

Iniziamo i lavori odierni con il proseguimento del testo unificato dei progetti di legge n. 551, 345, 423, 437, di cui al punto 6) all'o.d.g.
Avevamo terminato la discussione di carattere generale sul provvedimento quindi possiamo passare all'esame dell'articolato.
ARTICOLO 1 Non ci sono richieste di intervento e non ci sono emendamenti.
Indìco la votazione palese sull'articolo 1.
La votazione non è valida per mancanza del numero legale per deliberare.
Il Consiglio è aggiornato alle ore 15.35.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 15.05 riprende alle ore 15.39)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GARIGLIO



PRESIDENTE

La seduta riprende.
La votazione sull'articolo 1 non è risultata valida, pertanto dispongo di ripeterla.
Il numero legale è 28.
Indìco la votazione palese sull'articolo 1.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 2 Indìco la votazione palese sull'articolo 2.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 3 Emendamento rubricato n. 2) (connesso emendamento rubricato n. 17) presentato dai Consiglieri Cavallera, Toselli, Leardi, Bellion, Travaglini Rutallo, Motta, Cavallaro, Ferraris e Buquicchio: al comma 1, dell'articolo 3, le parole: "i castagneti da frutto e" sono soppresse.
La parola al Consigliere Cavallera.



CAVALLERA Ugo

Con questo emendamento tentiamo, mi auguro in modo non maldestro, di semplificare il reimpianto o l'impianto di castagneti da frutto.
Sembra che i due emendamenti siano uguali. Adesso sentiamo il parere della Giunta.



PRESIDENTE

Qual è il parere della Giunta?



SIBILLE Bruna, Assessore allo sviluppo della montagna e foreste

Il parere della Giunta è favorevole.



PRESIDENTE

Colleghi, l'emendamento rubricato n. 2 è uguale all'emendamento rubricato n. 17, possiamo considerare le stesse firme, visto che gli emendamenti hanno identico testo? Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 2), sul quale l'Assessore Sibille, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 3) presentato dai Consiglieri Cavallera, Toselli e Leardi: dopo il comma 1, dell'articolo 3, è aggiunto il seguente: "1 bis. La sostituzione di castagneto di antico impianto con castagneto da frutto è regolata con procedure semplificate, non costituendo trasformazione del bosco".
La parola al Consigliere Cavallera.



CAVALLERA Ugo

L'emendamento n. 3 è ritirato, in quanto in contrasto con una normativa più ampia a livello nazionale.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 3, come emendato.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 4 Indìco la votazione palese sull'articolo 4.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 5 Indìco la votazione palese sull'articolo 5.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 6 Indìco la votazione palese sull'articolo 6.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 7 Emendamento rubricato n. 11 bis) (sostituisce emendamento rubricato n. 11) presentato dai Consiglieri Novero, Dutto e Rossi: l'articolo 7 viene così modificato: "Art. 7 (Viabilità silvo-pastorale e vie di esbosco) 1. La viabilità silvo-pastorale è costituita dalle strade e dalle piste al servizio di boschi e alpeggi percorribili con mezzi motorizzati per i seguenti scopi: a) accesso ai luoghi di lavoro e trasporto di prodotti, materiali, persone e cose connessi alle proprietà e alle attività silvo-pastorali b) attività antincendio, di vigilanza, di soccorso e altri compiti di interesse pubblico.
2. Le vie di esbosco sono tracciati temporanei connessi ai singoli interventi selvicolturali e utilizzati per il trasferimento dei prodotti forestali dal luogo di raccolta alla viabilità silvo-pastorale o alla viabilità ordinaria. La loro realizzazione non costituisce trasformazione d'uso del suolo.
3. In base alle loro caratteristiche le vie di esbosco si distinguono nelle seguenti tipologie: a) linee per l'esbosco via cavo, consistenti in tracciati ricavati nel soprassuolo e idonei al passaggio dei carichi sospesi b) linee di esbosco per gravità, consistenti in tracciati naturali artificiali destinati all'avvallamento del legname c) vie di esbosco per mezzi meccanici, realizzate con limitati movimenti di terra tramite l'apertura di semplici tracciati nel soprassuolo, senza apporto di materiale inerte, da chiudersi dopo l'esbosco.
4. Il regolamento forestale definisce le caratteristiche tecnico costruttive per la viabilità silvo-pastorale e le vie di esbosco, in considerazione del tipo di utilizzo e del contesto territoriale.
5. Il transito per le attività di cui al comma 1 è disciplinato da un regolamento comunale, approvato sulla base dei criteri stabiliti dalla Giunta regionale sentita la commissione consiliare competente".
La parola all'Assessore Sibille.



SIBILLE Bruna, Assessore allo sviluppo della montagna e foreste

Ovviamente, all'interno del regolamento sarà nostra cura individuare dettagliatamente, al fine di fornire un utile supporto agli Enti locali su questa problematica, molto complessa.



PRESIDENTE

Colleghi, nell'ipotesi che venisse approvato dal Consiglio regionale l'emendamento 11 bis, ciò comporterebbe il decadere degli emendamenti n. 30 e n. 18, a meno che non vengano riformulati come subemendamenti all'emendamento 11 bis.
La parola al Consigliere Bellion.



BELLION Marco

L'emendamento 18 è in sintonia con l'emendamento 11 bis, ma aggiunge le attività professionali didattico-scientifiche e quindi è aggiuntivo rispetto alla riscrittura.



PRESIDENTE

Collega Bellion, è esattamente quello che dicevo. A questo punto l'emendamento 18 diventa il subemendamento all'emendamento 11 bis. Faccio votare prima il suo come subemendamento e poi l'emendamento 11 bis. Stesso ragionamento per l'emendamento n. 30, a meno di non lasciare a rischio di decadenza. Non so di chi sia l'emendamento 30, nel senso che non capisco le firme. Lo trasformiamo in subemendamento? La parola al Consigliere Bossuto.



BOSSUTO Iuri

Chiedo scusa per le firme, abbiamo messo fra parentesi in buon stampatello i nostri nominativi. Questo emendamento, alla luce di una chiacchierata fatta, e anche alla luce dell'emendamento presentato dal collega Novero, riteniamo opportuno ritirarlo.



PRESIDENTE

Subemendamento rubricato n. 18) presentato dai Consiglieri Bellino Travaglini, Reschigna, Motta, Buquicchio, Cavallaro e Ferraris: all'articolo 7, comma 1, lettera b) dopo le parole "di soccorso" aggiungere le parole ", attività professionali didattico e scientifiche".
Indìco la votazione palese sul subemendamento rubricato n. 18.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 11 bis, sul quale l'Assessore Sibille, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Risulta così approvato l'articolo 7.
ARTICOLO 8 Indìco la votazione palese sull'articolo 8.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 9 Indìco la votazione palese sull'articolo 8.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 10 Indìco la votazione palese sull'articolo 10.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 11 Emendamento rubricato n. 4) presentato dai Consiglieri Cavallera e Toselli: dopo il comma 6, dell'articolo 11, è aggiunto il seguente: "6 bis. Nel caso di proprietà forestali di limitate estensioni e nel caso di operazioni finalizzate alla produzione di legna da ardere per autoconsumo, la conformità del piano forestale aziendale alle indicazioni e alle previsioni di cui al comma 2, si presume. E' fatta salva la facoltà della Regione di verificare, in qualsiasi momento ne ravvisi l'opportunità il rispetto delle disposizioni di cui alla presente legge".
La parola al Consigliere Cavallera.



CAVALLERA Ugo

L'emendamento origina dal fatto che non è prevista una procedura semplificatissima per il prelievo di legname per autoconsumo. Prima abbiamo parlato con l'Assessore e con un funzionario. È possibile trovare una soluzione interessando il regolamento, aggiungendo di conseguenza alcune parole all'articolo 13, comma 1, cioè dando come indicazione agli estensori del regolamento anche della necessità di stabilire dei limiti. Pertanto anche la possibilità dell'autocertificazione è rivolta a coloro che svolgono attività con una rilevanza fiscale, ma nel caso di autoconsumo non c'è questa necessità, per cui ritiro l'emendamento n. 4 e presento un emendamento integrativo all'articolo 13. Di conseguenza, credo che in questo modo il problema si possa risolvere in modo più chiaro.



PRESIDENTE

L'emendamento rubricato n. 4 viene ritirato.
Indìco la votazione palese sull'articolo 11.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 12 Emendamento rubricato n. 12) presentato dai Consiglieri Novero e Dutto: art. 12, comma 1 dopo le parole "... in presenza di superfici boscate" la parola "significative" è eliminata.
La parola al Consigliere Novero.



NOVERO Gianfranco

L'intento dell'emendamento è solo perché c'è la frase "in presenza di superfici boscate e significative", il che potrebbe portare a dei contrasti d'interpretazioni della legge stessa e, soprattutto, perché dice che "i soggetti possono predisporre", quindi l'identificazione delle superfici boscate non è che comporti implicazioni obbligatorie, ma possono solo dare adito ad una possibilità di fare qualcosa. Noi riteniamo che togliere questa parola sia molto più lineare. Oltrettutto, la parola "significative" cosa vuol dire? Nella zona di pianura, quattro alberi messi in un'area possono essere un bosco significativo, magari solo perché Napoleone vi è passato sotto con le sue truppe. In montagna magari 50 alberi non possono essere significative perché sono stati piantati in momenti in cui non era il caso.
Diventa estremamente difficile capire cos'è la significatività messa in una legge. È solo un tentativo di pianificare e semplificare.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Sibille.



SIBILLE Bruna, Assessore allo sviluppo della montagna e foreste

In realtà, il porre l'elemento "significative" era per fare in modo di determinare un'esigenza di intervento laddove vi fosse una significatività.
L'intento della proposta era esattamente rovesciato rispetto a quello che lei pone. Nel senso che, laddove esiste significativamente un senso, allora dico questo. Per cui mi sentirei di dire che la Giunta non intenda accogliere questo emendamento.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 12, sul quale l'Assessore Sibille, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere negativo.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione sull'articolo 12, nel testo originale.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 13 Emendamento rubricato n. 32) presentato dai Consiglieri Bellion e Cattaneo: all'articolo 13 comma 1 lettera b) sopprimere le parole "situati in aree protette o siti della rete Natura 2000".
All'articolo 13 comma 1 dopo la lettera b) aggiungere la seguente lettera: "b bis) stabilisce le modalità e le procedure di gestione dei boschi situati in aree protette o siti della rete Natura 2000, comprese le misure di conservazione degli habitat forestali di interesse comunitario, e i casi in cui non si rende necessaria la valutazione di incidenza di cui all'art.
5 del d.p.r. 357/1997".
Indìco la votazione palese sull'emendamento n. 32, sul quale l'Assessore Sibille, a nome della Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 34) presentato dai Consiglieri Cavallera, Nicotra e Botta: art. 13, comma 1, lettera d) aggiungere le parole "e relativi limiti".
La parola al Consigliere Cavallera, per l'illustrazione..



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente.
L'emendamento si riferisce a quanto avevo già detto precedentemente ritirando l'emendamento 4 (sostituito, appunto, da questo). Si dovrebbe dedurre, da questa aggiunta di poche parole, che nel Regolamento sarà prevista una serie di casistiche, tra cui la semplice comunicazione, e i casi nei quali la comunicazione non è prevista perché si tratta di autoconsumo.
Non dovendo, cioè, emettere fattura o vendere a terzi, ma utilizzare solo la legna per riscaldamento individuale, in questo caso non si procede ad alcuna particolare pratica burocratica. In pratica, si ricorre a modalità che nelle zone montane o rurali sono in atto da secoli, se non da millenni, che è quella di avvalersi del legname per il riscaldamento individuale.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PLACIDO



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Sibille, per esprimere il parere della Giunta regionale.



SIBILLE Bruna, Assessore allo sviluppo della montagna e foreste

La Giunta esprime parere favorevole.
Ovviamente, si tratta dell'identificazione di limitati interventi destinati all'autoconsumo così come sono previsti soprattutto nelle aree montane.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 34.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 13, come emendato.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 14 Emendamento rubricato n. 5) presentato dai Consiglieri Cavallera, Toselli e Leardi: dopo il comma 1 dell'articolo 14 sono aggiunti i seguenti: "1 bis. Gli interventi di abbattimento di legna per autoconsumo sono esonerati dall'obbligo di comunicazione di cui al precedente comma.
2 bis. I limiti e le categorie esentate dall'obbligo di comunicazione sono individuate ai sensi della lettera d) di cui all'articolo 13".
La parola al Consigliere Cavallera per l'illustrazione; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Qui ci troviamo in una situazione nella quale si dice in chiaro quello che abbiamo fatto all'articolo 13. Personalmente, ritengo che mantenere tale emendamento possa aiutare a fare chiarezza, ma se l'Assessore mi chiede di ritirarlo perché può contrastare l'economia della redazione del Regolamento... Adesso l'ho nuovamente riletto, ma mi sembra che dica chiaramente che l'autoconsumo è esentato dalla comunicazione e che, in base alla lettera d) dell'articolo 13 che abbiamo citato, prima si provvederà a prevedere il regolamento. Credo che male non faccia, se si ritiene di lasciarlo ritengo che possa benissimo essere mantenuto. Se l'Assessore mi dice di ritirarlo perché prevedrà tutto nel regolamento va bene, ma se lo lasciamo credo che non succeda nulla.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Sibille.



SIBILLE Bruna, Assessore allo sviluppo della montagna e foreste

Pur capendo le motivazioni che il Consigliere Cavallera ha esposto propenderei affinché questo aspetto sia trattato complessivamente all'interno del regolamento, che comunque passerà in Commissione. Quindi avrà modo di essere ancora ulteriormente visionato.



PRESIDENTE

L'emendamento n. 5 viene ritirato dal proponente.
Ricordo che il numero legale è 29.
Indìco la votazione palese sull'articolo 14.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 15 Emendamento rubricato n. 33) presentato dai Consiglieri Bellino e Cattaneo: all'art. 15, comma 2, dopo le parole "singole o associate" sono inserite le seguenti "i comandi provinciali e di stazione del Corpo Forestale dello Stato".
La parola al Consigliere Bellion.



BELLION Marco

Grazie, Presidente.
Era semplicemente per illustrare sinteticamente le motivazioni che ci hanno spinto a presentare questo emendamento. È stanzialmente il riconoscimento al Corpo Forestale dello Stato, in quanto tradizionalmente è un riferimento per i cittadini.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Sono assolutamente d'accordo.
Voglio però richiamare non solo i sistemi di accesso informatici numeri verdi e quant'altro, perché anche questo può essere utile a dare il massimo dell'informazione.
Probabilmente ci sarà già un'impostazione attuale sotto questo profilo ma volevo richiamare anche le nuove modalità di accesso legate ai più moderni mezzi di comunicazione e non solamente all'ufficio che ha la serranda che si alza e si abbassa.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Sibille.



SIBILLE Bruna, Assessore allo sviluppo della montagna e foreste

La Giunta esprime parere favorevole, anche se avremmo preferito che questo venisse inserito all'interno del regolamento. Ma tant'è, la proposta arriva dal Consiglio ed ha una logica assolutamente condivisibile. Quindi può essere accolta.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 33, sul quale l'Assessore Sibille, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 15, come emendato.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 16 Indìco la votazione palese sull'articolo 16.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 17 Emendamento rubricato n. 16) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Sibille: al comma 2 dell'articolo 17, tra le parole "approva piani di intervento straordinari" e le parole "aventi ad oggetto" sono inserite le seguenti parole: "anche ai sensi dell'articolo 5, comma 1 del d.lg.s 227/2001 e degli articoli 75 e seguenti del R.D.L. 30 dicembre 1923, n. 3267 (Riordinamento e riforma della legislazione in materia di boschi e di terreni montani)".
Ricordo che il numero legale è 29.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 16.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 17, come emendato.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 18 Emendamento rubricato n. 6) presentato dai Consiglieri Cavallera, Toselli e Leardi: al comma 2 dell'articolo 18, le parole: "forme di gestione associata" sono sostituite dalle seguenti: "forme di gestione anche basate su contratti previsti dal codice civile".
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Dovendo definire delle norme astratte di carattere generale, abbiamo presentato quest'emendamento per ipotizzare una casistica più ampia come forma di gestione, a discrezione della sede locale e di eventuali altre possibilità, magari remote, che possono, nel tempo, essere adottate.
Questo è il significato della proposta, che non ha alcuna intenzione di contrastare la ratio della norma ma, anzi, tende a renderla più attuabile con forme diverse, sempre previste dalla normativa vigente.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bellion; ne ha facoltà.



BELLION Marco

Grazie, Presidente.
Mi era sfuggito l'emendamento del Consigliere Cavallera, che ha la stessa ratio dell'emendamento successivo, di cui sono il primo firmatario.
Con una piccola differenza, Consigliere Cavallera. Il suo richiamo è esclusivamente al Codice Civile, il nostro è un richiamo, oserei definire un po' più ampio, alla normativa vigente. Se per il Consigliere va bene chiederei di estendere ad una normativa più ampia, non solo il Codice Civile, la possibilità di costituzione di forme associate.



PRESIDENTE

L'emendamento rubricato n. 6 è ritirato dal proponente e conservato agli atti.
Il Consigliere Cavallera sottoscrive l'emendamento n. 19.
Emendamento rubricato n. 19) presentato dai Consiglieri Bellion Travaglini, Reschigna, Motta, Buquicchio, Cavallaro, Ferraris, Cavallera Toselli e Leardi: all'articolo 18, comma 2, dopo le parole "gestione associata" aggiungere le parole "anche basate su contratti legittimamente previsti dalla normativa vigente".
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 19.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 7) presentato dai Consiglieri Cavallera, Toselli e Leardi: al comma 3 dell'articolo 18 la parola "associata", di cui al primo e secondo capoverso, è soppressa.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 7, sul quale l'Assessore Sibille, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 9) presentato dai Consiglieri Cavallera, Toselli e Leardi: al comma 5 dell'articolo 18, la parola: "statutarie" è soppressa.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 9), sul quale l'Assessore Sibille, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 8) presentato dai Consiglieri Cavallera, Toselli e Leardi: al comma 5 dell'articolo 18, la parola: "associative" è sostituita dalla seguente: "di gestione...".
Ricordo che il numero legale è 29.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 8), sul quale l'Assessore Sibille, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 27) presentato dai Consiglieri Bellion Buquicchio, Cavallaro, Motta e Ferraris: all'articolo 18, dopo il comma 5, aggiungere il seguente comma: "5 bis. Le cooperative e le imprese forestali, iscritte all'albo regionale delle imprese che effettuano utilizzazioni a titolo principale, con sede legale e operativa sul territorio della Comunità Montana, sono equiparate agli imprenditori agricoli di cui agli articoli 2135 e 2080 del codice civile.".
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 27, sul quale l'Assessore Sibille, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 35) presentato dai Consiglieri Bellion, Reschigna e Vignale: all'articolo 18, dopo il comma 5, aggiungere i seguenti: "5 ter. Nel caso in cui all'interno di un ambito territoriale forestale gestito o da gestire, a qualsiasi titolo, in forma associata, si trovano interclusi uno o più terreni dei quali sia impossibile individuare la titolarità, il cui abbandono comprometta un'ottimale gestione forestale ovvero nel caso in cui lo stesso proprietario sia individuato ma irreperibile, il legale rappresentante della forma associativa ha facoltà di chiederne al Comune la gestione provvisoria. Quando si tratti di forma associativa in via di costituzione, la richiesta è presentata da un soggetto delegato dai costituenti.
5 quater. Nell'ipotesi di cui al comma 5 ter, il Comune, valutata la congruità dell'ambito forestale interessato, procede all'affissione per quindici giorni consecutivi all'albo pretorio della richiesta di gestione provvisoria, trasmettendola contestualmente alla Regione per la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte.
5 quinquies. Trascorso il termine di cui al comma 5 quater, in mancanza di opposizione al Comune da parte del proprietario interessato, il Comune autorizza la forma associativa a gestire il terreno per un periodo non superiore a quattro anni. Resta comunque ferma la facoltà del proprietario di proporre opposizione in qualsiasi momento.
5 sexies. Decorso il periodo di gestione provvisoria, su richiesta del legale rappresentante della forma associativa, la procedura prevista dal comma 5 quater viene rinnovata e può essere autorizzata la proroga della gestione provvisoria ai sensi del comma 5 quinquies.
5 septies. I titolari della gestione provvisoria sono tenuti ad accantonare in un fondo speciale gli utili spettanti ai proprietari indeterminabili o irreperibili. Sono altresì tenuti a restituire la disponibilità del terreno al proprietario la cui opposizione sia stata accolta e a corrispondere allo stesso gli eventuali utili già accantonati".
La parola al Consigliere Bellion.



BELLION Marco

Illustro l'emendamento non per gentile richiesta del Consigliere Clement, al quale si è associato anche il Consigliere Reschigna, ma perch è un emendamento che precede un ulteriore emendamento di soppressione dell'articolo successivo, che è l'articolo 19. Sopprimendo l'articolo 19 con questo emendamento, viene recuperata una sua parte, che noi riteniamo importante, relativa a quei terreni la cui proprietà, nel momento in cui si andrebbe a creare sul territorio la forma associata, non fosse possibile rintracciare. Quindi, è un emendamento che, riprendendo quella parte del successivo articolo 19 e integrandolo con il comma 5 ter dell'articolo 18 attraverso una procedura di coinvolgimento dei Comuni, permetterebbe al legale rappresentante della forma associativa, attraverso il coinvolgimento del Comune, di verificare l'esistenza o meno della proprietà di quegli appezzamenti. Qualora questa proprietà non potesse essere reperita nei tempi previsti dalle norme di legge, potrebbe essere utilizzata dalla forma associata stessa, ferma restando, naturalmente, la possibilità per il legittimo proprietario, qualora dovesse rifarsi vivo, di rientrarne in possesso, come tra l'altro prevede la legge.
Quindi è esclusivamente un emendamento che permette alla forma associata, anche dal punto di vista dell'economicità dell'intervento, la gestione del bosco.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavallera.



CAVALLERA Ugo

La questione della gestione forzosa o straordinaria (se vogliamo definirla così) del bosco è certamente centrale all'interno di questa normativa.
chiaro che trovare la soluzione su un terreno nuovo diventa difficile, perché è complesso dire aprioristicamente se la soluzione proposta sia quella ottimale o se poi l'esperienza possa magari indurre ad un perfezionamento della norma.
Quindi, sotto questo profilo, anche di carattere di sperimentazione penso che la normativa possa, ovviamente, avere anche la nostra adesione naturalmente con una grande attenzione alle modalità di gestione e alle risultanze che l'esperienza ci farà risultare a nostra conoscenza.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Travaglini.



TRAVAGLINI Marco

Anch'io credo che questo emendamento sia utile a chiarire uno degli articoli che hanno fatto discutere più a lungo, essendo una normativa molto delicata. Penso che, in questo modo, riusciamo a rappresentare meglio il governo degli interessi che si organizzano intorno a questa materia creando l'occasione per gestire in un modo diverso da come noi avevamo ipotizzato in un primo momento. Infatti, rappresentava un elemento coercitivo molto forte e questo avrebbe prospettato anche un ostacolo che in questo modo, noi pensiamo, viene risolto, anche se (come hanno detto alcuni colleghi) c'è sempre la possibilità di intervenire anche in futuro e affrontare la materia anche successivamente, per consentire una maggior spendibilità di questa norma.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Vignale.



VIGNALE Gian Luca

Su questo emendamento e anche sul successivo (sono ovviamente collegati), crediamo che sia certamente migliorativo rispetto al testo licenziato dalla Commissione, anche se, come propone l'emendamento n. 35 crediamo sia doveroso però mantenere alcuni obblighi, nel senso che si dà una facilitazione, di fatto, di intervenire nei casi in cui, come sempre più spesso accade, diventa impossibile reperire il proprietario del territorio forestale da gestire.
Vi è un aspetto, rappresentato dal comma 5 sexies, anche se rilevo che ci sono due 5 sexies, quindi credo che l'ultimo comma sia soltanto da modificare, ma al di là di questo, comprendiamo l'aspetto relativamente al quale i titolari della gestione provvisoria sono tenuti ad accantonare un fondo speciale di utili spettanti ai proprietari indeterminabili o irreperibili e sono altresì tenuti a restituire la disponibilità del terreno, verosimilmente è stato inserito per un aspetto, io immagino, di norma.
Dicevo col Consigliere Cavallera, che su questo è molto più ferrato di me, anche se non c'è il Consigliere Leo, che sembra un po' la parabola evangelica del far fruttare il soldo. È evidente che un bene rimane un bene e pertanto anche il valore del bene, qualora maturi degli utili, deve giustamente essere riconosciuto al legittimo proprietario. Fa solo sorridere il fatto di dover accantonare gli utili derivanti da una gestione provvisoria di chi, nonostante sia stato interpellato, non intende lavorare il proprio terreno. Però crediamo che sia stato inserito per un motivo di rispetto normativo e di sacrosanto rispetto della proprietà privata. Questo è assolutamente legittimo, quindi esprimeremo un voto favorevole sull'emendamento n. 36 e, di conseguenza, un voto favorevole anche sull'emendamento n. 36 rispetto all'abrogazione dell'articolo 19.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Sibille per il parere della Giunta.



SIBILLE Bruna, Assessore allo sviluppo della montagna e foreste

La Giunta è favorevole. Hanno ragione i Consiglieri quando hanno detto che intorno a questo nodo vi è stata molta discussione. D'altronde, questo è una delle più importanti problematiche relativamente alla valorizzazione e alla possibilità di poter intervenire nei boschi e, soprattutto nelle aree montane, dove spesso i proprietari sono irreperibili e quindi ci sono le difficoltà che tutti conosciamo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 35, sul quale l'Assessore Sibille, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 18, come emendato.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 19 Emendamento rubricato n. 36) presentato dai Consiglieri Bellion, Reschigna e Vignale: l'articolo 19 è abrogato.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 36, sul quale l'Assessore Sibille, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 20) presentato dai Consiglieri Bellion Travaglini, Reschigna, Motta, Buquicchio, Cavallaro e Ferraris: l'articolo 19 è soppresso.
Vista l'approvazione dell'emendamento rubricato n. 36, decade l'emendamento rubricato n. 20. Si rende necessaria una modifica di coordinamento tecnico al comma 5 dell'articolo 18, in cui sono soppresse le parole "diversi dai consorzi costituiti a norma dell'articolo 19".
ARTICOLO 20 Emendamento rubricato n. 21) presentato dai Consiglieri Bellion Travaglini, Reschigna, Motta, Buquicchio, Cavallaro e Ferraris: all'articolo 20, comma 7, sostituire le parole "100 metri" con le parole "500 metri".
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 21, sul quale l'Assessore Sibille, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 22) presentato dai Consiglieri Bellion Travaglini, Reschigna, Motta, Buquicchio, Cavallaro e Ferraris: all'articolo 20, comma 7, dopo le parole "miglioramento del paesaggio e degli ecosistemi" aggiungere le parole "o quando si tratti dell'impianto di coltivazioni tipiche della zona o precedenti all'imboschimento dell'area considerata".



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavallera.



CAVALLERA Ugo

Non per illustrare un emendamento non mio, ma soprattutto per un'interpretazione di cui si discuteva prima. Nel momento in cui non si procede a compensazione nel caso di superfici minimali o altre valutazioni di tipo paesaggistico ambientale, qui si introduce, giustamente, il riferimento al nuovo impianto di coltivazione tipiche. In questa tipologia si ritiene che debbano anche rientrare i castagneti da frutto.
Queste questioni avranno poi riscontro nel regolamento. Si dà questa interpretazione per evitare, dopo aver tolto, spostato, cambiato ulteriori integrazioni, però voglio che rimanga una traccia nel dibattito. Quindi chiedo conferma all'Assessore.



PRESIDENTE

Il parere della Giunta sull'emendamento n. 22?



SIBILLE Bruna, Assessore allo sviluppo dell'ambiente e foreste

Il parere è favorevole. È proprio così, come dice il Consigliere Cavallera.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 22, sul quale l'Assessore Sibille, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 20, come emendato.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 21 Ha chiesto la parola il Consigliere Cavallera.



CAVALLERA Ugo

Sull'articolo 21, volevo richiamare un attimo l'attenzione del Consiglio.
Qui andiamo ad aggiungere un adempimento agli strumenti urbanistici comunali locali. Noi sappiamo che, per arrivare alla stesura del piano regolatore, occorre avere tantissimi elaborati. Io, quando ricoprivo la carica di Assessore all'urbanistica regionale, a volte come battuta, per prendere un po' di ironia dicevo: "Se volete aggiungere anche la fotografia dei vostri familiari agli amministratori potrebbe essere utile", per significare la complessità dell'istruttoria.
Stiamo attenti, perché in Piemonte ci saranno circa mille Comuni interessati da foreste. Il testo dell'articolo recita: "Gli strumenti urbanistici a livello locale, all'atto della loro redazione o revisione sono corredati da una carta delle superfici forestali elaborata sulla base del piani forestali territoriali, in scala non inferiore a 1:10.000. La carta delle superfici forestali di cui al comma 1 reca la perimetrazione dei boschi e la loro classificazione in merito al valore ambientale attribuito sulla base delle metodologie di cui all'articolo 20, comma 10 ed è sottoposta ad aggiornamento almeno ogni dieci anni". Abbiamo pietà dei Comuni, delle sedi locali! Intanto la carta forestale o c'è o non c'è: se c'è, tocca ad un soggetto di livello superiore, che senz'altro è la Regione (o quelli previsti dalla normativa, che non sto qui a illustrare). Vista questa concatenazione di documentazione, riterrei opportuna un'ulteriore riflessione, perché una volta che verrà inserita, l'Ufficio Urbanistico regionale chiederà se c'è o se non c'è: se non c'è, ferma tutto e si ricomincia da capo.
Chiedo quindi all'Assessore, che viene dai Comuni, di mettersi nei loro panni e di fornirmi una risposta.



SIBILLE Bruna, Assessore allo sviluppo della montagna e foreste

Ho chiara la sua sollecitazione, Consigliere. Il senso di questo articolo è che disponendo la Regione della cartografia, si va nella direzione di assunzione, da parte dei Comuni, di una diversa valutazione anche delle parti boscate.
Soprattutto nelle aree collinari, dove in questi anni vi è stata un'esplosione di interventi vitivinicoli (assolutamente giustificati) a scapito, per esempio, di tutta la partita tartufigena, possono essere identificate, a livello comunale, come scelte connesse con il paesaggio o scelte di identificazione del proprio territorio.
Ho chiaro quanto lei sostiene, ma non è un "di più", perché la carta c'è: si tratta di chiederla alla Regione e allegarla. Ma nell'ambito della carta, occorrerà anche andare ad individuare quella che può essere un'area di pregio, da tutelare a prescindere, e graduare i diversi livelli di area boscata che abbiamo sui vari territori. Questo ci permetterebbe di ragionare anche in termini di espansione di bosco avvenuta in questi anni dovuta alla non manutenzione.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Capisco il ragionamento dell'Assessore Sibille, mi pongo soltanto un problema: noi stiamo - faticosamente, aggiungerei - discutendo la legge di governo del territorio.
Sarebbe una cosa più utile e anche più comprensibile nella redazione di strumenti urbanistici che questo tema lo affrontassimo nella legge di governo del territorio, perché altrimenti rischiamo di avere una legge sul governo del territorio che disciplina alcuni elaborati per la redazione di strumenti urbanistici; poi, su come debbano essere fatti o corredati gli strumenti urbanistici intervengono altre legislazioni di settore, che non sempre è facile ricordare nel tempo.
Chiederei quindi all'Assessore di trasferire come memoria questo articolo all'interno della legge di governo del territorio, perché lì troviamo compiutamente anche la soluzione a questo tema.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Bellion; ne ha facoltà.



BELLION Marco

Grazie, Presidente.
Brevissimamente, sostengo anch'io questa proposta, anche perché credo che far rientrare la normativa delle carte delle superfici forestali all'interno degli strumenti urbanistici dia finalmente dignità a tutto quel territorio che, fino ad oggi, negli strumenti urbanistici dei Comuni, era al massimo di un bel bianco, come se lì non si facesse nulla o non ci fosse la possibilità di fare altro, e non fossero, soprattutto, delle risorse.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Sibille per esprimere il parere della Giunta regionale.



SIBILLE Bruna, Assessore allo sviluppo della montagna e foreste

Può essere accolto in quest'ottica, purché venga inserito...



PRESIDENTE

Scusate, colleghi, ma è un articolo senza emendamento. L'articolo 21 non contiene emendamenti.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Gli emendamenti si possono votare se vengono presentati. Sull'articolo 21 al momento non risultano emendamenti: dunque, sebbene la discussione sia interessante, possiamo porlo direttamente in votazione, a meno che non vengano presentati degli emendamenti.



(Brusìo in aula)



PRESIDENTE

stato testé presentato un emendamento.
Emendamento rubricato n. 37) presentato dai Consiglieri Cavallera, Nicotra e Vignale: Abrogare art. 21.
La parola al Consigliere Cavallera, per l'illustrazione; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente.
Prima di tutto, vorrei precisare che la considerazione del Consigliere Reschigna è logica, perché praticamente sposta tutte le disposizioni urbanistiche - compresi tutti gli allegati che devono corredare il piano regolatore - nella sede propria, ossia nella normativa specifica della redazione degli strumenti urbanistici.
Oltretutto, abrogando questo articolo, non togliamo nulla. Nel senso che il Piano di Assetto Idrogeologico viaggia per conto proprio; le pianificazioni forestali viaggiano pure; le pianificazioni paesistiche, su cui sta lavorando l'Assessore Conti, hanno il loro percorso e la loro dinamica. Tutti gli altri vincoli imposti sulla base di leggi dello Stato o leggi specifiche regionali, rimangono comunque. È solamente questione di razionalizzazione della normativa: stendo il piano regolatore, prendo la legge n. 56 (adesso), la nuova legge di Governo del territorio, e vedo tutto quello che devo fare. Altrimenti, rischiamo di fare una "normativa arlecchino" che raggiunte esattamente le finalità opposte di quelle che si prefigurava.
Credo che in questa sede non si possa che proporre questo emendamento e, se del caso, stendere un brevissimo ordine del giorno che mandi alla II Commissione un richiamo per inserire questo punto, qualora fosse stato dimenticato (non credo, ma non mi ricordo), nella legge di governo del territorio.



PRESIDENTE

La Consigliera Barassi ha chiesto di intervenire sull'emendamento n.
37; ne ha facoltà.



BARASSI Paola

Grazie, Presidente. Intervengo per esprimere la nostra perplessità, se non contrarietà, a questo emendamento. Riteniamo che anche l'ordine del giorno che delega alla futura legge sul territorio non sarebbe sufficiente in quanto la legge prevede oggi la carta delle superfici forestali e, se lo prevede, è perché questa carta deve diventare ovviamente - e io sono d'accordo - parte integrante dei Piani territoriali, ecc., Ma la legge sul governo del territorio ancora ce l'abbiamo, è in discussione in Commissione e io mi auguro che, insieme al PTR e al PPR, possa arrivare in Aula al più presto possibile ed essere votata da questo consesso. Penso comunque che questa esigenza debba essere evidenziata eventualmente nel momento in cui andremo a votare la legge sul territorio; potremo andare ad abrogare questa norma, visto che già ne abrogheremo altre, e quindi dare continuità a questa disposizione di legge, che non mi sembra debba essere così in contraddizione con la logica che sottende alla legge di governo del territorio. Del resto, vi è tutta un'altra serie di passaggi che già prevedono la necessità di avere carte allegate, per cui non penso che sia questo che va a sconvolgere gli equilibri.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Sibille.



SIBILLE Bruna, Assessore allo sviluppo della montagna e foreste

Di per sé il principio che la legge di governo del territorio sia esaustiva di tutti i vari aspetti è assolutamente importante e sensato.
L'unico problema che pongo dal punto di vista tecnico è se nel corpo della legge, abrogando l'articolo 21, resti in piedi la possibilità da parte dei Comuni di poter identificare il valore dei boschi per quanto riguarda il problema della compensazione.
Capisco bene il senso di una razionalizzazione delle norme per cui all'interno della legge del governo del territorio anche l'aspetto dei boschi sia inserito; l'unica questione che mi preoccupa è che non ci sia un vuoto di tipo normativo per cui ai Comuni manchi un elemento di carattere cartografico su cui basare l'elemento compensativo.
Devo riflettere un attimo.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Moriconi; ne ha facoltà.



MORICONI Enrico

Credo che ci sia bisogno di due minuti di sospensione per verificare quanto ha appena detto l'Assessore.



PRESIDENTE

La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 17.01 riprende alle ore 17.16)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Il parere della Giunta sull'emendamento n. 37?



SIBILLE Bruna

Il parere è favorevole con impegni della Giunta sulla specifica collegata al Regolamento.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 37, sul quale l'Assessore Sibille, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
L'articolo 21 non viene posto in votazione perché è da ritenersi abrogato essendo stato approvato l'emendamento n. 37.
ARTICOLO 22 Emendamento rubricato n. 13) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Sibille: sostituire come segue la lettera a) del comma 1 dell'articolo 22: "a) la conversione a ceduo dei boschi governati a fustaia, dei boschi a governo misto, dei boschi cedui avviati a fustaia e di quelli con età superiore ai quarant'anni, esclusi in quest'ultimo caso i cedui di castagno, robinia, carpino nero, salici e pioppi;".
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 13.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 22, come emendato.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 23 Emendamento rubricato n. 23) presentato dai Consiglieri Bellion Travaglini, Reschigna, Motta, Buquicchio, Cavallaro e Ferraris: all'articolo 23, comma 4, dopo le parole "La Giunta regionale" aggiungere le parole "direttamente o per il tramite degli Enti Locali".
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 23, sul quale l'Assessore Sibille, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 23, come emendato.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 24 Indìco la votazione palese sull'articolo 24.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 25 Indìco la votazione palese sull'articolo 25.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 26 Indìco la votazione palese sull'articolo 26.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 27 Indìco la votazione palese sull'articolo 27.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 28 Indìco la votazione palese sull'articolo 28.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 29 Indìco la votazione palese sull'articolo 29.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 30 Indìco la votazione palese sull'articolo 30.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 31 Indìco la votazione palese sull'articolo 31.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 32 Indìco la votazione palese sull'articolo 32.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 33 Emendamento rubricato n. 28) presentato dai Consiglieri Bellion Buquicchio, Cavallaro, Motta e Ferraris: all'articolo 33, comma 4, lettera b), eliminare le parole "dei cantieri".
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 28), sul quale l'Assessore Sibille, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
Ricordo che il numero legale è 29.
Il Consiglio approva.



CHIEPPA VINCENZO



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 33, come emendato.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 34 Indìco la votazione palese sull'articolo 34.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 35 Emendamento rubricato n. 10) presentato dai Consiglieri Cavallera, Toselli e Leardi: dopo la lettera k), del comma 3, dell'articolo 35, è aggiunta la seguente: "l) un rappresentante per ciascuna delle organizzazioni agricole più rappresentative a livello regionale facenti parte del Consiglio nazionale dell'Economia e del Lavoro".
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bellion; ne ha facoltà.



BELLION Marco

Ho apposto la mia firma perché ritengo importante questo emendamento che sottolinea la valenza delle Organizzazioni sindacali agricole.



PRESIDENTE

Aggiungiamo la firma del Consigliere Bellion all'emendamento n. 10.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 10, sul quale l'Assessore Sibille, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 35, come emendato.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 36 Indìco la votazione palese sull'articolo 36.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 37 Indìco la votazione palese sull'articolo 37.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 38 Emendamento rubricato n. 14) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Sibille: dopo la lettera l) del comma 1 dell'art. 38 è aggiunta la seguente lettera: "m) da 5,00 euro a 50,00 euro ogni 10 metri quadrati o frazione di superficie forestale per danni arrecati al terreno, alla rinnovazione o al sottobosco in violazione al regolamento forestale".
Dopo il comma 2) è aggiunto il seguente comma: "2 bis). Per le violazioni alle norme del regolamento diverse da quelle indicate nei precedenti commi si applica la sanzione amministrativa da 50,00 euro a 500,00 euro".
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 14.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 38, come emendato.
Il Consiglio approva.
La parola al Consigliere Vignale.



VIGNALE Gian Luca

Intervengo sull'ordine dei lavori prima della votazione dei prossimi articoli.
Volevo solo comprendere come l'Ufficio di Presidenza intenda organizzare i lavori, anche a seguito della Conferenza dei Capigruppo di ieri. Nel senso che, se a legge approvata, si intende chiusa la seduta o se si vuole procedere con la seduta.
Volevo sapere questo per potermi regolare rispetto alla discussione degli articoli successivi.



PRESIDENTE

La richiesta è assolutamente pertinente. Se lei mi consente Consigliere Vignale, potremmo approvare questi articoli e, nel frattempo sarò in grado di darle una risposta.
Grazie.
Abbiamo approvato l'articolo 38. Non vi sono emendamenti sugli articoli 39, 40, 41 e 42. Quindi, potremmo dare la stessa votazione.
ARTICOLO 39 Indìco la votazione palese sull'articolo 39.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 40 Indìco la votazione palese sull'articolo 40.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 41 Indìco la votazione palese sull'articolo 41.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 42 Indìco la votazione palese sull'articolo 42.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 43 Emendamento rubricato n. 29) presentato dai Consiglieri Bellion Buquicchio, Cavallaro, Motta e Ferraris: all'articolo 43, il comma 1 è soppresso.
Sarebbe sollecitata un'illustrazione dell'emendamento.



(I commessi d'aula distribuiscono il testo dell'emendamento ai Consiglieri)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Laus, sull'ordine dei lavori.



LAUS Mauro

Volevo capire, perché mi sono allontanato temporaneamente dell'Aula: il Consigliere Vignale ha chiesto se dopo l'approvazione della legge ci sarà la chiusura dei lavori, oppure se si procede con gli altri punti all'o.d.g.
Chiedo scusa, ma mi sono allontanato soltanto un attimo.



PRESIDENTE

Informeremo debitamente il Consiglio sulle decisioni dell'Ufficio di Presidenza.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Consigliere Cavallera, ovviamente avanzo una richiesta solo se trova il suo consenso. Se lei ritiene, sospenderei l'articolo 43, per procedere con gli altri articoli, sperando di non incocciare in un altro emendamento di questo genere.
La ringrazio molto.
Sospendiamo l'analisi dell'articolo 43.
Sugli articoli 44, 45, 46, 47 e 48 non vi sono emendamenti, quindi darei la stessa votazione dell'articolo 42.
ARTICOLO 44 Indìco la votazione palese sull'articolo 44.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 45 Indìco la votazione palese sull'articolo 45.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 46 Indìco la votazione palese sull'articolo 46.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 47 Indìco la votazione palese sull'articolo 47.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 48 Indìco la votazione palese sull'articolo 48.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 49 Emendamento rubricato n. 31) presentato dai Consiglieri Bellion, Reschigna Cavallera e dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Sibille: l'art. 49 (Norma finanziaria) è sostituito dalla seguente riscrittura: "Art. 49 (Norma finanziaria) 1. Per la dotazione del fondo di cui all'art. 29 è autorizzata, per l'esercizio finanziario 2009, la spesa complessiva di 3 milioni di euro, in termini di competenza e di cassa, iscritta nel bilancio di previsione per l'anno finanziario 2009 nell'ambito dell'unità previsionale di base (UPB) DB14161 (Op. pubbl. dif. Del suolo, econ. Montana e foreste Politiche forestali titolo 1 spese correnti), unità che presenta la necessaria copertura finanziaria.
2. Agli oneri di cui al comma 1, per il biennio 2010-2011, stimati in 40 milioni di euro, in termini di competenza, si fa fronte con le risorse finanziarie individuate secondo le modalità previste dall'articolo 8 della legge regionale 11 aprile 2001, n. 7 (Ordinamento contabile della Regione Piemonte) e dall'articolo 30 della legge regionale 4 marzo 2003, n. 2 (Legge finanziaria per l'anno 2003).
3.I proventi derivanti dalle sanzioni di cui all' art. 38 sono introitati nello stato di previsione dell'entrata del bilancio regionale nell'ambito dell'unità previsionale di base (UPB) DB0902 (Risorse finanziarie Ragioneria).
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 31, sul quale l'Assessore Sibille, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Sono ritirati, sempre nell'ambito dell'articolo 49, gli emendamenti rubricati n. 24, 25, 26 e 1.
Indìco la votazione palese sull'articolo 49, come emendato.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 50 Emendamento rubricato n. 15) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Sibille: il comma 4 dell'art. 50 è sostituito dal seguente: "4. Cessano di avere applicazione, dall'entrata in vigore del regolamento forestale, le Prescrizioni di Massima e di Polizia Forestale per le province del Piemonte di cui al regio decreto 30 dicembre 1923, n. 3267 (Riordinamento e riforma della legislazione in materia di boschi e terreni montani)".
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 15.
Il Consiglio approva.
Rispetto alla richiesta avanzata dal Consigliere Laus, vi informo che al termine dell'esame di questa proposta di legge chiuderemo i lavori del Consiglio.
Ha chiesto la parola il Consigliere Bellion; ne ha facoltà.



BELLION Marco

Vorrei comunicare che l'emendamento sul quale il Consigliere Cavallera chiedeva delle delucidazioni è ritirato.



PRESIDENTE

Poniamo in votazione l'articolo 50, così come emendato.
Indìco la votazione palese sull'articolo 50, come emendato.
Il Consiglio approva.
Essendo stato ritirato l'emendamento n. 29 relativo all'articolo 43, che possiamo porre in votazione.
Indìco la votazione palese sull'articolo 43.
Il Consiglio approva.
Abbiamo terminato l'esame dell'articolato. Non essendovi richieste di dichiarazioni di voto, possiamo procedere con l'esame della mozione n. 1117 dei Consiglieri Bossuto, Barassi, Caracciolo, Cavallaro, Dalmasso Deambrogio, Larizza, Moriconi, Spinosa e Turigliatto, inerente a "Regione Piemonte, amica delle foreste".
Si proceda alla distribuzione del testo della mozione in oggetto.
Ha chiesto la parola il Consigliere Bossuto; ne ha facoltà.



BOSSUTO Iuri

Grazie, Presidente.
Molto brevemente, vorrei portare all'attenzione del Consiglio i punti salienti di questa mozione, che si ricollega chiaramente alla discussione sulla legge della gestione delle foreste. Confesso che, in realtà, già alcuni Comuni hanno adottato questa mozione, promossa anche da alcune associazioni ambientaliste (nello specifico Greenpeace), che invita gli Enti pubblici a prestare molta attenzione nell'acquisto delle forniture naturalmente compatibilmente ai costi e all'economicità dell'Ente pubblico dando preferenza in tutti i bandi di gara agli acquisti di carta e di prodotti tissue (carta di uso sanitario) riciclati con tecnologie pulite, e incentivarne la raccolta differenziata; dando preferenza in tutti i bandi gara agli acquisti di prodotti in legno o derivati certificati, e a non utilizzare per le costruzioni pubbliche legno proveniente dalla distruzione delle foreste primarie, che sono una risorsa fondamentale non solo per l'Italia ma per il pianeta intero. Si invita, ancora, a sensibilizzare la cittadinanza sul problema del riuso, del riciclo e della certificazione ecologica. È una mozione molto semplice, quasi banale, per quanto riguarda i principi civili a cui invita ad adeguarsi gli Enti pubblici. Mi rimetto al Consiglio per un voto che spererei fosse favorevole. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Novero; ne ha facoltà.



NOVERO Gianfranco

Grazie, Presidente.
Sono d'accordo con questo documento, con una precisazione: le parole vanno esaminate attentamente.
Concordo sul fatto che esista un grave problema di deforestazione che interessa tutti i Paesi in via di sviluppo. La deforestazione mondiale è senz'altro un problema grave. Nelle nostre montagne abbiamo un problema di distruzione dei pascoli, oltre che dai cinghiali, anche dalle piante di alto fusto che stanno occupando tutti i prati esistenti. In passato, in Piemonte abbiamo deforestato troppo per motivi militari: i Savoia utilizzavano cannoni fatti col ferro e col carbone di legna delle nostre montagne; nel Tirolo, invece, la forza militare della Serenissima era basata sul fatto che avesse delle foreste che fornivano il legname per le navi. Quindi c'è una storia alle sue spalle.
In Piemonte c'è stata una deforestazione dissennata tra il Settecento e l'Ottocento, cui è seguita una ripresa; eravamo giunti a una fase di equilibrio, però adesso stiamo travalicando e andando oltre. È per questo che io, tra l'altro, voterò a favore della legge sulla forestazione sperando che venga applicata; mi auguro che copiamo dai nostri cugini dell'Italia dell'Est per usare bene le foreste. Nel momento in cui voto tutto questo, vorrei fosse chiaro che, quando mi preoccupo della deforestazione, mi preoccupo della deforestazione mondiale. Quando parlo di utilizzo di preferenza, sono perfettamente d'accordo con un piccolo dato.
Ricordo che agli inizi della faccenda - per carità, spero che adesso l'abbiamo perfezionata - la mia azienda aveva comprato della carta riciclata che, a parte il fatto che era brutta, non funzionava, la sprecavamo, ecc., ho poi scoperto che era anche lavorata con degli inquinanti dalla cartiera che la produceva. Il costo è da valutare, penso però che debba essere valutato anche come si produce la carta o cose del genere. In sostanza, sono d'accordo col principio - sia chiaro - di questo documento, con queste precisazioni. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Laus; ne ha facoltà.



LAUS Mauro

Grazie, Presidente. Mi scuso per l'ora, ma spesso noi, quando approviamo degli ordini del giorno, magari per la fretta dopo una giornata di lavoro, non ci soffermiamo su alcuni aspetti. Al di là del principio e del merito, mi chiedo se questo ordine del giorno è conforme alla legge o è contra legem, cioè se effettivamente nei bandi di gara per gli acquisti di carta e prodotti, così come previsto dal primo punto, c'è la possibilità di dare vantaggi, preferenze ad alcune categorie e non ad altri. Io ho dei dubbi (non sto parlando del merito). Volevo affrontare anche un'altra questione. Quando approviamo degli ordini del giorno, dobbiamo avere la certezza che questi siano conformi alla legge e non contra legem. Il mio è più che altro un invito rivolto a lei e all'Ufficio di Presidenza perch questo ragionamento e questa risposta mi servono per affrontare nei prossimi giorni ancora degli altri punti, in quanto credo che ci siano degli ordini del giorno che possono essere condivisi nel merito, ma non supportati da argomentazioni giuridiche.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente. Anch'io voglio richiamare l'attenzione sul fatto che gli ordini del giorno debbano essere strettamente attinenti alla normativa che si sta discutendo nel disegno di legge. In questo caso il documento riguarda i temi della sostenibilità ambientale e anche della copertura forestale del pianeta piuttosto che della regione Piemonte naturalmente con forti connotazioni ideologiche e con delle affermazioni che in parte si possono senz'altro condividere, ma sulle quali ovviamente ci sono anche delle questioni, delle affermazioni che non vedono totalmente la nostra condivisione.
Di conseguenza, credo che un documento come questo potrebbe essere iscritto autonomamente all'attenzione del Consiglio forse in un momento più idoneo. In questa sede, ovviamente il nostro voto non può che essere di astensione.



PRESIDENTE

In relazione alla richiesta del Consigliere Laus, che poneva una questione di contenuto del testo della mozione, c'è un orientamento a considerare assolutamente legittimo anche rispetto alla previsione di legge ciò che è previsto nella proposta di mozione. Questo quanto dovevo riferire rispetto alla richiesta del collega Laus.
Ha chiesto la parola il Consigliere Ferraris; ne ha facoltà.



FERRARIS Giorgio

Intervengo velocemente per dire che io credo che i principi di questa mozione in sé come raccomandazione possano essere accoglibili, anche se il vero problema che abbiamo nel discorso forestale come raccomandazione è più quello di vedere di organizzare interventi per l'utilizzo finale delle nostre foreste più che stabilire principi di questo genere, che sono del tutto indipendenti anche dall'oggetto della legge, la quale ovviamente si pone un'altra finalità. È importante, secondo me, che siano posti come raccomandazione e non come vincolo totale e assoluto, perché allora potrebbero andare in contrasto ad altre normative.



PRESIDENTE

Consigliere, è una richiesta specifica fatta ai primi firmatari? La consideriamo in questo modo? Ha chiesto la parola il Consigliere Novero; ne ha facoltà.



NOVERO Gianfranco

Una cosa del genere a me farebbe veramente piacere che passasse con ampia, se non totale, condivisione. Io farei questa proposta: se lo portassimo in Commissione o se decidessimo di rinviarlo - dicendo che io comunque lo voto - prendendoci qualche giorno di tempo e si presentasse un documento come questo, ma che possa essere ampiamente condiviso, sarebbe molto meglio. È un appello, per carità.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Barassi.



BARASSI Paola

Grazie, Presidente. Devo dire che non ho ben capito una serie di obiezioni o di perplessità o di incisi che sono stati fatti rispetto a questo tipo di mozione.
Posso forse concordare sul fatto che non è perfettamente attinente alla legge che abbiamo votato oggi, anche se comunque è un ordine del giorno che riguarda e che fa un ragionamento rispetto a un pezzo che è sicuramente ambientale, che è sicuramente legato alle emissioni di anidride carbonica in atmosfera, che è legato al ragionamento complessivo sull'ambiente, ma che è anche legato a una sensibilità particolare della Regione Piemonte rispetto al problema foreste in generale.
Questo ordine del giorno, se andiamo a vedere, dice "a dare preferenza in tutti i bandi gara per gli acquisti di carta e prodotti riciclati con tecnologie pulite" - quindi è una preferenza, non è un'imposizione - "a dare preferenza in tutti i bandi di gara agli acquisti dei prodotti certificati secondo gli standard o superiori FSC", "a non utilizzare in costruzioni pubbliche le provenienze dalle distruzioni delle foreste primarie". Ovviamente, parlando di foreste primarie, non parliamo dei nostri boschi o dei problemi di deforestazione a casa nostra, anche se un attenzione c'è: parliamo delle foreste vitali per la vita del pianeta. Non mi sembra che ci siano problemi così particolari rispetto alle obiezioni che sono state sollevate. Così come vorrei capire meglio, da parte del Consigliere Ferraris, cosa chiede nella sostanza.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Travaglini; ne ha facoltà.



TRAVAGLINI Marco

Francamente, non ritengo sbagliata l'ipotesi che sosteneva il Consigliere Novero di fare un approfondimento in Commissione. Tuttavia, se si ritenesse di votarla, questa è una mozione e una mozione è vincolante.
Ho perplessità sul fatto che si debba "impegnare". Un impegno è un impegno se crediamo in quello che facciamo - e mi sembra sia così - scriviamo invece di "impegna", un termine meno perentorio "Invitare" il Presidente del Consiglio - che esprime un orientamento, esprime una scelta, esprime un indirizzo generale - è un termine non così vincolante. In questo caso credo si possa votare, se si ritiene diversamente, sarei dell'idea di fare un approfondimento.
Questo è un impegno che prescinde dalle convinzioni personali, su molte cose sono d'accordo. Non è molto pertinente con quanto abbiamo discusso prima, sono due cose abbastanza diverse, ma se c'è un "invita", lo voto tranquillamente, altrimenti chiedo un supplemento di verifica e di discussione.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Barassi; ne ha facoltà.



BARASSI Paola

Se il problema è cambiare il termine "impegna", che è troppo perentorio, con il termine "invita", non ci sono problemi ad accettare questo tipo di variazione. Comunque, è un segnale importante che il Consiglio regionale dà.



PRESIDENTE

Consideriamo, con l'assenso dei firmatari, emendato "impegna" con "invita il Presidente del Consiglio stesso e il Presidente della Giunta".
Indìco la votazione palese sulla mozione n. 1117, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale considerato che le foreste primarie sono un tesoro della Terra e sono insostituibili per l'equilibrio ecologico e climatico del nostro pianeta e che, inoltre, la crisi globale delle foreste è divenuta una reale emergenza, per il costante aumento del consumo di prodotti forestali, pasta di cellulosa e legname grezzo, con conseguente forte incremento dei processi di deforestazione che interessano in particolare i paesi in via di sviluppo evidenziato che il taglio ed il commercio illegale di legname e prodotti forestali contribuiscono fortemente ad aggravare il degrado ambientale e sono fonte di finanziamenti per corruzione, guerre e conflitti. Nell'ambito dei paesi G8 e nell'ambito dell'Unione Europea l'Italia ha assunto un l'impegno ad eliminare il mercato del legno illegale. Mentre nell'ambito della Convenzione sulla Biodiversità (CBD) l'Italia ha assunto l'impegno di invertire l'attuale tendenza alla distruzione delle foreste del pianeta preso atto che nell'ambito dell'avvenuta ratifica del Protocollo di Kyoto sulla riduzione delle emissioni di gas serra, l'Italia ha assunto impegni di carattere internazionale in favore della protezione e dello sviluppo sostenibile delle aree forestali considerato che gli acquisti pubblici rappresentano circa il 14% del mercato per prodotti come il legno e la carta, e possono rappresentare un potente fattore di promozione e orientamento per tutto il mercato. Inoltre.
esiste lo standard internazionale di certificazione Forest Stewardship Council (FSC), dotato di autorità, legittimità e credibilità su scala mondiale, in grado di garantire la qualità dei prodotti forestali, di certificarne la provenienza, di assicurare che i prodotti certificati derivino da una gestione forestale responsabile e non dal commercio illegale del legno, e siano di conseguenza certificati secondo standard uguali o superiori a quelli definiti dal FSC preso ancora atto che Greenpeace sta conducendo una campagna globale per la protezione delle foreste primarie, tesa allo sviluppo di politiche di acquisto che premiano il riutilizzo, il riciclaggio con tecnologie pulite di legno e carta, e la certificazione FSC, e che molti enti pubblici in tutto il mondo, e in Italia, hanno aderito al circuito internazionale delle città impegnate nella salvaguardia delle foreste.
invita i Presidente del Consiglio stesso ed il Presidente della Giunta a dare preferenza in tutti i bandi gara per gli acquisti di carta e prodotti tissue (carta ad uso sanitario) riciclati con tecnologie pulite e incentivarne la raccolta differenziata a dare preferenza in tutti i bandi gara per gli acquisti di prodotti in legno o derivati, a quelli certificati secondo standard uguali o superiori a quelli definiti dal FSC (ad esempio attrezzature, mobili e prodotti in legno) a non utilizzare in tutte le costruzioni pubbliche legno proveniente dalla distruzione delle foreste primarie, e a dare preferenza ai materiali certificati FSC a sensibilizzare la cittadinanza sul problema del riuso, del riciclo e della certificazione ecologica".
Il Consiglio approva.
Prima di passare al voto sul testo dell'intera legge, so che non è uso ma in via assolutamente eccezionale, l'Assessore Sibille mi chiedeva la possibilità, se i Consiglieri sono d'accordo, di fare un brevissimo intervento.



SIBILLE Bruna, Assessore allo sviluppo della montagna e foreste

Vorrei ringraziare tutto il Consiglio, la Commissione e il Presidente di Commissione che hanno seguito con grande attenzione un testo di legge la cui gestazione è stata molto complicata. Il testo non è soddisfacente sotto tutti i punti di vista, probabilmente è una norma che avrà bisogno di essere applicata e di avere in itinere delle modifiche. Ringrazio per questa stretta collaborazione che si è instaurata con il Consiglio nella mia prima esperienza (era la prima legge con cui mi cimentavo), con tutte le difficoltà del caso. Mi sento di ringraziare gli uffici, il Settore Economia montana e Foreste, in particolare il dottor Vicini e i suoi collaboratori, la dottoressa Russo, l'IPLA, l'UNCEM e tutti coloro che, in questi anni, hanno contribuito, attraverso una serie di sollecitazioni, a fare in modo che la Regione Piemonte da domani disponga di una nuova legge forestale.
Avere un testo di legge non vuol dire avere risolto il problema dei boschi, vuol dire essersi messi nelle condizioni di intervenire in un settore, magari non così fondamentale e importante, ma assolutamente importante per la vita futura, per l'ambiente e per quella metà del Piemonte, circa, occupata dal territorio boscato e da cui dobbiamo attingere, insieme all'acqua, la sorgente della nostra esistenza.


Argomento: Comuni

Sull'ordine dei lavori, con particolare riferimento alla richiesta del Consigliere Novero di esaminare l'ordine del giorno n. 1137, inerente a "Rieleggibilità dei Sindaci dei Comuni con popolazione inferiore ai 5000 abitanti"


PRESIDENTE

Il Consigliere Novero ha chiesto la parola sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



NOVERO Gianfranco

Qualche seduta fa avevo fatto presente che se non si approvava tempestivamente un certo ordine del giorno, non aveva più significato farlo dopo. Si è deciso, dopo la votazione di questa legge, di interrompere i lavori. Chiedo ai colleghi se è un qualcosa che blocca i lavori, e allora va bene, vuol dire un no all'ordine del giorno, altrimenti, se pensiamo di votarlo, in qualunque modo, chiedo al Consiglio un piccolo sforzo per pronunciarsi. Mi pare che l'argomento sia ben conosciuto. Come ho acconsentito alla richiesta di votare celermente la legge sulla forestazione perché abbiamo concordato di sveltire i lavori, penso che anche questa mozione, se si vuole, si possa votare velocemente. La mia richiesta è di passare alla votazione della mozione e poi chiudere i lavori.



PRESIDENTE

Naturalmente devo chiedere se vi sono contrarietà rispetto alla richiesta del Consigliere Novero.


Argomento: Boschi e foreste

Proseguimento testo unificato dei progetti di legge n. 551, 345, 423 e 437 inerente a "Gestione e promozione economica delle foreste" ed esame mozione n. 1117, dei Consiglieri Barassi, Bossuto, Caracciolo, Cavallaro, Dalmasso Deambrogio, Larizza, Moriconi, Spinosa e Turigliatto, inerente a "Regione Piemonte amica delle foreste" (seguito)


PRESIDENTE

Procediamo pertanto alla votazione dell'intero testo di legge.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 34 Consiglieri votanti 33 Consiglieri hanno votato Sì 33 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Novero; ne ha facoltà.



NOVERO Gianfranco

Avendo visto che è emersa qualche perplessità, se ci fosse l'impegno che sia al primo punto all'o.d.g. di martedì prossimo, possiamo rimandare.



PRESIDENTE

Non posso che prenderne atto; la sua richiesta resta per la discussione in Conferenza dei Capigruppo.



PRESIDENTE

La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 18.12)



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