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Dettaglio seduta n.88 del 28/07/15 - Legislatura n. X - Sedute dal 25 maggio 2014 al 25 maggio 2019

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE LAUS



(La seduta ha inizio alle ore 10.02)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Richieste iscrizione all'o.d.g


PRESIDENTE

Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione.
Chiedo se vi siano proposte di modifica.
Ha chiesto la parola il Consigliere Mighetti; ne ha facoltà.



MIGHETTI Paolo

Grazie, Presidente.
Chiederei l'inserimento all'o.d.g. della proposta di deliberazione n. 66: "Modifiche alla deliberazione deI Consiglio regionale n. 548 -9691 del 29 luglio 1999 di approvazione del Regolamento edilizio tipo" Questa modifica è stata licenziata dalla II Commissione, giovedì scorso, all'unanimità, quindi chiedo che venga tratta anche per via della rapidità che la discussione potrà avere. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Mighetti.
Prima di approvare l'o.d.g., ai sensi dell'articolo 58 del Regolamento dichiaro sospesa la seduta per un quarto d'ora, perché i colleghi del gruppi Forza Italia sono in riunione e mi hanno chiesto gentilmente di soprassedere per un quarto d'ora.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 10.04, riprende alle ore 10.21)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione.
Chiedo nuovamente se vi siano ulteriori proposte di modifica.
L'o.d.g. è approvato, ai sensi dell'articolo 58 del Regolamento.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

Sono a disposizione e riproducibili, su richiesta, i processi verbali delle sedute del 21 luglio 2015 e sono approvati i verbali del 14 luglio 2015.


Argomento:

b) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Berutti, Caputo, Chiapello e Gariglio.
Non è presente l'Assessore Saitta.


Argomento:

c) Designazione Vicepresidente Vicario


PRESIDENTE

Comunico che, a far data dal 25 luglio 2015 e fino al 25 gennaio 2016 ai sensi dell'articolo 7, comma 2 del Regolamento interno del Consiglio regionale, il Vicepresidente Antonino Boeti sostituirà il Presidente del Consiglio in caso di suo impedimento temporaneo.


Argomento:

d) Insediamento Commissione speciale d'indagine


PRESIDENTE

Comunico che in data 23 luglio 2015 si è insediata la Commissione speciale d'indagine per la promozione della cultura della legalità e il contrasto dei fenomeni mafiosi, istituita con deliberazione del Consiglio regionale 76-19495 del 26 maggio 2015, mediante l'elezione del Presidente Consigliere Bertola Giorgio e dei due Vicepresidenti, Consiglieri Rossi Domenico e Frediani Francesca.


Argomento:

e) Sentenza Corte Costituzionale


PRESIDENTE

La Corte Costituzionale, in data 23 giugno 2015, nel giudizio di legittimità costituzionale promossa dalla Corte dei Conti, Sezione regionale di controllo per il Piemonte, nel giudizio di parificazione del rendiconto della Regione Piemonte per l'esercizio finanziario 2013, ha dichiarato con sentenza n. 181/2015 l'illegittimità costituzionale parziale della legge regionale n. 16 del 6 agosto 2013 (Assestamento al bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e al bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013/2015) e degli articoli 1 e 2 della legge n. 19 del 29 ottobre 2013 (Ulteriori disposizioni finanziarie per l'anno 2013 e pluriennale 2013-2015). Allegata sentenza.
La Corte Costituzionale con sentenza n. 182 del 23 giugno 2015, in relazione impugnativa della legge regionale n. 6 del 1° agosto 2014 "Variazione al bilancio di previsione per l'anno finanziario 2014 e pluriennale per gli anni finanziari 2014-2016", ha invece dichiarato cessata la materia del contendere.


Argomento:

f) Non impugnativa


PRESIDENTE

Il Consiglio dei Ministri ha esaminato rispettivamente in data 17 luglio 2015 e in data 24 luglio 2015 le seguenti leggi regionali: legge regionale n. 11 del 15 giugno 2015, "Uso terapeutico della canapa.
Disposizioni in materia di utilizzo dei farmaci cannabinoidi per finalità terapeutiche e promozione della ricerca di azioni sperimentali prodromiche alla produzione da parte di soggetti autorizzati" legge regionale n. 13 del 23 giugno 2015, "Modalità di esercizio delle medicine non convenzionali" ed ha deliberato la non impugnativa.


Argomento:

g) Nomine e designazioni effettuate dalla Giunta e dal suo Presidente


PRESIDENTE

Ai sensi dell'artico 37, comma 2 bis dello Statuto, si dà atto che sono state trasmesse le informative da parte del Gabinetto della Presidenza della Giunta regionale in merito a n. 1 decreto di nomina della Presidenza della Giunta regionale. (Allegati a disposizione presso l''Ufficio Aula)


Argomento:

g) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento: Organizzazione regionale: argomenti non sopra specificati

Richiesta, da parte del Consigliere Vignale, di comunicazioni della Presidenza del Consiglio regionale in merito a "Carta Etica"


PRESIDENTE

Proseguiamo l'esame del disegno di legge n. 90, inerente a "Riordino del sistema di gestione delle aree protette regionali e nuove norme in materia dei Sacri Monti. Modifiche alla legge regionale 29 giugno 2009, n.
19 (Testo unico sulla tutela delle aree naturali e della biodiversità)", di cui al punto 3) all'o.d.g.
Nella seduta pomeridiana del 21 luglio sono stati votati gli articoli 3 ter, che è stato approvato, e 3 quater, che è stato respinto.
Ha chiesto la parola il Consigliere Vignale.
Consigliere Vignale, interviene sul 3 quinquies?



VIGNALE Gian Luca

No. Per una richiesta di comunicazione, perché credo che il Presidente del Consiglio sappia, ma è per questo che facciamo una richiesta di comunicazione alla Presidenza del Consiglio, che nella IX Legislatura il Consiglio regionale produsse una Carta Etica. Tale Carta serviva a tutta una serie di aspetti: i doveri dei sottoscrittori, che sono previsti dall'articolo 10; il dovere di diffusione, previsto dall'articolo 17: "Il sottoscrittore incoraggia e sviluppa qualsiasi provvedimento volto a favorire la diffusione della presente Carta etica". Vi è poi l'articolo 18: "Compito dell'Ufficio di Presidenza della Giunta regionale modificare o adeguare la Carta etica", e così via.
Qual è l'aspetto fondamentale della Carta Etica? Sono molti, e in particolar modo ve ne sono alcuni: "Il sottoscrittore si asterrà dall'esercitare altri incarichi politici o lavorativi che impediscano di svolgere adeguatamente il proprio mandato".
E' passato un anno da quando questo Consiglio regionale si è insediato ma nessun Consigliere regionale e nessun Assessore ha ricevuto dall'Ufficio di Presidenza e dalla Presidenza del Consiglio copia della Carta Etica.
Non appena eletti, abbiamo ricevuto tutto: abbiamo ricevuto copia delle assicurazioni, che sono care al Presidente; abbiamo ricevuto comunicazione dello stato patrimoniale; abbiamo ricevuto tutta una serie di informazioni utili perché svolgessimo il nostro compito nel modo migliore.
Ad oggi, nessuno, cioè lei, ha chiesto ad alcuno, cioè ai Consiglieri regionali e agli Assessori, la sottoscrizione della Carta Etica. Non so se questo pone un problema nei suoi confronti rispetto all'articolo 10 o nei confronti di qualche Assessore che, verosimilmente, avrebbe difficoltà a firmare la Carta etica o, qualora la firmasse, a rispettarla. Mi sembra solo singolare che un'Amministrazione così trasparente, un Ufficio di Presidenza così volto alla trasparenza e all'utilizzo puntuale delle risorse si siano dimenticati, nell'arco di un anno, che questo Consiglio regionale, primo in Italia e prima che emergesse la questione dei rimborsi si siano dotati di una Carta Etica, che ovviamente si firma in modo volontario; e che nella precedente Amministrazione tutti i cittadini piemontesi potevano andare sul sito del Consiglio regionale per capire quali fossero i principi, chi l'aveva firmata e chi non l'aveva firmata.
E' una dimenticanza? Ci sembra molto strano, che ci si dimentichi per un anno.
Che non ce la trasmettiate a giugno del 2014 è comprensibile, ma a settembre l'avremmo ricevuta, come tante altre comunicazioni che ci avete mandato. In un anno la Carta Etica del Consiglio regionale e della Giunta regionale è scomparsa. Nessuno di noi ha potuto firmarla, nessuno di noi l'ha ricevuta per prenderne conoscenza e sottoscriverla. Ci sembra strano ecco, e da questo punto di vista vorremmo dalla Presidenza del Consiglio una comunicazione rispetto a questa dimenticanza.
Le valutazioni rispetto alla dimenticanza, poi, le potremo fare successivamente. Alcune parti di esse potranno essere corrette oppure no però - ripeto - si tratta certamente di una dimenticanza non aver trasmesso il documento ai Consiglieri, che oggi rischiano.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Vignale.
E' tutto chiaro, a posto. Le do la risposta adesso.



VIGNALE Gian Luca

Che per lei sia chiaro, guardi, mi è evidente.
Perché non l'abbia trasmessa per me è altrettanto evidente.



PRESIDENTE

Collega Vignale, forse non è chiaro a lei che lei non avrebbe potuto fare questo intervento in questo momento: avrebbe dovuto intervenire prima.



VIGNALE Gian Luca

La richiesta di comunicazioni si fa quando lei.



RESCHIGNA Aldo, Vicepresidente della Giunta regionale (fuori microfono)

Il Presidente l'ha chiesto due volte: non si fa così!



PRESIDENTE

Chiedo scusa, Vicepresidente Reschigna e collega Vignale.
Allora, ho chiesto per due volte se ci fossero richieste di intervento.
Sto parlando del Regolamento, relativamente alle comunicazioni. Lei che conosce il Regolamento, Consigliere Vignale, e lo conosce molto bene, sa che non era questo il momento di fare questa comunicazione. Non sono ancora entrato nel merito della risposta, cioè se si sia trattato di una dimenticanza o no. Sto parlando solo del metodo.
L'ho detto una prima volta e poi, per correttezza nei confronti del Gruppo di Forza Italia, ho richiesto nuovamente se ci fossero ulteriori modifiche o altre richieste. In questo momento, quindi, dobbiamo andare avanti con l'esame della legge.
Per quanto riguarda, invece, le sue sollecitazioni, come sempre apprezzabili e intelligenti, le do una prima risposta sommaria, veloce e fugace, dicendo che ho dato per scontato - e do ancora per scontato, in questo momento - che la Carta Etica fosse ben inserita nel sito e che non fosse mai stata tolta. Grazie al suo suggerimento, farò gli opportuni approfondimenti e prossimamente le darò una risposta dettagliata nel merito, in modo certosino, preciso e puntuale.



VIGNALE Gian Luca (fuori microfono)

A settembre, Presidente?



PRESIDENTE

A settembre, ma gliela posso dare anche oggi pomeriggio, quando avr fatto le opportune verifiche. Sono stato chiaro? Grazie: è stato gentile, come sempre, collega Vignale.


Argomento: Protezione della natura (fauna, flora, minerali, vigilanza, ecc.)

Proseguimento esame disegno di legge n. 90, inerente a "Riordino del sistema di gestione delle aree protette regionali e nuove norme in materia di Sacri Monti. Modifiche alla legge regionale 29 giugno 2009, n. 19 (Testo unico sulla tutela delle aree naturali e della biodiversità)"


PRESIDENTE

Proseguiamo l'esame del disegno di legge n. 90, inerente a "Riordino del sistema di gestione delle aree protette regionali e nuove norme in materia di Sacri Monti. Modifiche alla legge regionale 29 giugno 2009, n.
19 (Testo unico sulla tutela delle aree naturali e della biodiversità)", di cui al punto 3) all'o.d.g.
ARTICOLO 3 quinquies Emendamento rubricato n. 26) presentato dai Consiglieri Vignale, Graglia Sozzani, Berutti, Porchietto, Pichetto Fratin, Ruffino: Dopo l'articolo 3, del disegno di legge 90, è inserito il seguente: Art. 3 quinquies (Modifiche all'articolo 7 della l.r. 19/2009) 1. Alla lettera a) del comma 1 dell'articolo 7, della l.r. 19/2009, dopo le parole: 'strategie di gestione' sono aggiunte le seguenti: 'che assicurino uno sviluppo'.".
Ha chiesto la parola il Consigliere Vignale per l'illustrazione; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
L'emendamento n. 26) parte da un presupposto molto simile a quello degli emendamenti precedenti.
Approfitto solo per dire che ovviamente la tempistica rispetto alle risposte e l'attenzione rispetto alle prassi consiliari non sono sempre simili. Quando darà comunicazione, però, avremo modo di documentare come in realtà, con riferimento a tutto ciò che è pubblicato sul sito del Consiglio, ci sia stata ampia trasmissione ai Consiglieri e come in questo caso ci sia stata una "dimenticanza". Ma torniamo all'emendamento.
L'emendamento n. 26) prevede che dopo le parole "strategie di gestione" siano aggiunte le parole "che assicurino uno sviluppo", perché - come i colleghi ricorderanno - noi abbiamo modificato la legge 19, che oggi non prevede soltanto più l'attività di tutela e di gestione del territorio, ma prevede anche l'attività della sua promozione. E allora è assolutamente evidente che un strumento quale quello della garanzia di sviluppo è uno strumento che, di nuovo, rende equilibrata la gestione delle aree protette per evitare che siano - come in molti casi vengono percepite - aree in cui il vincolo vince rispetto alle attività di sviluppo, o comunque rispetto alle attività normali, imprenditoriali e non, che vengono svolte al loro interno, e quindi per fare in modo che anche le realtà protette, dove dei vincoli ovviamente esistono, non siano luoghi in cui, come in molti casi è avvenuto, il principio della tutela quasi museale di un'area sia un principio che vince rispetto alla normale attività di vita della popolazione; tanto siano attività imprenditoriali quanto siano attività comuni, come quella della ristrutturazione di una casa, o il rifacimento di una strada, con o senza finalità agricola.
Sarebbe utile, infatti, che i colleghi leggessero i divieti che sono posti all'articolo 8 della nostra l.r. 19 per capire quanti vincoli esistono all'interno di un'area protetta. E' assolutamente evidente allora, che se non si procede con il declinare quello che ad oggi è un titolo - che poi, con il lavoro che abbiamo svolto in Commissione, ha visto una parziale puntualizzazione - con un elenco di attività concrete, in alcuni casi anche nominalistiche o che appaiono tali.
In realtà si tratta di un intervento che noi riteniamo significativo perché dire "che assicurino uno sviluppo" chiarisce in modo assolutamente evidente le finalità che anche un'area protetta si pone.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Sozzani.



SOZZANI Diego

Grazie, Presidente.
Integro quanto ha già accennato il Consigliere Vignale.
Questo emendamento è il frutto di una serie di analisi che per la verità avevamo affrontato anche durante le innumerevoli Commissioni che hanno preceduto la presentazione in Aula del testo di legge, che riguardano appunto l'elemento di legame tra la parte urbanistica e la legge sui parchi.
Avendo indicato nel testo ed essendo stato accettata nell'ambito di questa legge l'attività di promozione, quest'ultima, come tale, dev'essere espletata nei parchi in modo assolutamente positivo, quindi dev'essere vista come un elemento effettivo e non solamente una parola che viene scritta all'interno della legge, senza poi la possibilità operativa di affrontare una serie di tematiche che, invece, riguardano delle aziende e delle attività produttive o meno, di tipo turistico e che, a vario titolo sono presenti nell'ambito dei parchi.
Con questa semplice aggiunta delle parole che noi proponiamo in questo emendamento, si va a incidere in modo positivo rispetto allo sviluppo delle attività presenti nell'ambito dei parchi, altrimenti, effettivamente risulterebbe solo ed esclusivamente un mero vincolo di tipo urbanistico senza possibilità di promozione; a questo punto, la parola "promozione" verrebbe ad essere rappresentata solo ed esclusivamente come un'idea e non come un'effettiva possibilità, che nell'ambito dei parchi deve assolutamente essere prevista, quale filosofia elaborata dalla Commissione.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Porchietto.



PORCHIETTO Claudia

Grazie, Presidente.
Volevo solo riportare un passaggio che è stato fatto anche dal Ministro dell'Ambiente rispetto al tema del parco come opportunità. Tre l'altro credo che i colleghi sappiano che sono già stati dedicati incentivi significativi anche a livello nazionale affinché il territorio sia, sì protetto, ma sia comunque un territorio fruibile, quindi un territorio in cui la parola "sviluppo" è fondamentale per far sì che le iniziative non siano soltanto quelle, giustissime, di tutela dell'ambiente, ma anche volte a generare delle opportunità che conseguentemente portano al rispetto e alla tutela dell'ambiente.
Il parco è un'opportunità, perché significa comunque, nel rispetto dello stesso, avere maggiori possibilità di sviluppo utilizzando in modo sapiente le risorse, che diventano aggiuntive rispetto a soltanto indirizzarle alla protezione ambientale.
Ricordiamoci, ad esempio, quanto è già stato fatto e quello che si pu sicuramente incrementare; mi riferisco all'impegno dedicato alla formazione di figure professionali in campo ambientale, che possono comunque rispondere anche ad esigenze di attrattività del turismo, quindi dedicate all'ambito turistico, al recupero di attività tradizionali all'interno del parco in campo ambientale, alla promozione di prodotti locali tipici (agroalimentari o comunque artigianali) e alla possibilità, attraverso strutture di ospitalità, di poter avviare la cittadinanza ad attività sportive nei sentieri segnalati, per renderla sicuramente responsabile e reattiva rispetto al tema delle aree protette.
Deve essere un territorio, come dicevamo, sicuramente protetto, ma deve essere fruibile; ci devono essere degli accordi che operino con il sistema quindi il tema - lo risottolineo - della parola "sviluppo" è fondamentale per dare un segnale di rinnovamento in un ambito che, troppo spesso, viene soltanto individuato come protezione pura e propria, che diventa addirittura deteriorante rispetto ad un'iniziativa di sviluppo di queste aree, che sono sicuramente per noi il futuro anche dal punto di vista economico.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Graglia.



GRAGLIA Franco

Grazie, Presidente.
Dopo diversi mesi di discussione in Commissione su questo riordino dei parchi (oltre 20 settimane, mi sembra, forse 25), siamo ancora qui in Consiglio a parlare di promozione. E questo la dice lunga sul fatto che siamo veramente convinti che sia fondamentale per la vita dei parchi e soprattutto, per lo sviluppo, affinché il disegno di legge n. 90 si dimostri comunque un'opportunità concreta e positiva e non rimanga solo un'opportunità sulla carta.
Continuiamo a parlare di promozione e di sviluppo anche perché nei numerosi incontri che abbiamo svolto sul territorio i cittadini - che secondo noi hanno sempre ragione, perché bisogna ascoltare le persone che vivono quotidianamente quei territori - ci hanno coinvolti chiedendoci di dare battaglia su questi temi fondamentali, e la promozione di un territorio lo è sicuramente.
Per questo, lo ripeto, siamo convinti della nostra azione e continuiamo a portare avanti le esigenze di questo territorio. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Graglia.
Emendamento rubricato n. 27) presentato dai Consiglieri Vignale, Graglia Sozzani, Berutti, Porchietto, Pichetto Fratin, Ruffino: Dopo l'articolo 3, del disegno di legge 90, è inserito il seguente: "Art. 3 (Modifìche all'articolo 7 della l.r. 19/2009) 1. Dopo la lettera e), del comma 1, dell'articolo 7, della l.r. 19/2009, è aggiunta la seguente lettera: 'e bis) promuovere iniziative di promozione territoriale e sviluppo delle attività agricole, artigianali, commerciali e turistiche e di ogni forma di potenzialità dei singoli territori.'.".
Ha chiesto la parola il Consigliere Vignale per l'illustrazione; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
La finalità dell'emendamento rubricato n. 27) è sempre simile alle altre, cioè riguarda la declinazione delle attività di promozione territoriale, tant'è che si aggiunge una lettera a quelle della legge che stiamo discutendo, che recita: "Promuovere iniziative di promozione territoriale e sviluppo delle attività agricole, artigianali, commerciali e turistiche e di ogni forma di potenzialità dei singoli territori".
Questo semplicemente perché, se leggiamo il testo che oggi stiamo discutendo all'interno di quest'Aula, vediamo che all'articolo 7 della legge n. 19 (che è il testo unico delle aree protette) vi è una serie di finalità all'interno delle aree protette (si dice che bisogna tutelare le risorse naturali, promuovere la fruizione sociale e la diffusione della cultura e dell'educazione ambientale, favorire la fruizione didattica e il supporto alle scuole, integrare competenze istituzionali dei soggetti gestori, favorire la partecipazione dei cittadini); nessuna delle finalità che oggi la legge recita individua una necessità, che è quella non soltanto di tutela ma anche di sviluppo o, comunque la vogliate chiamare possibilità di svolgere la propria attività in modo corretto.
Allora, la promozione di iniziative di promozione territoriale e sviluppo delle attività agricole, artigianali, commerciali e turistiche e di ogni forma di potenzialità dei singoli territori individua proprio questo, cioè introduce una finalità che declina la parola "promozione" del territorio, che, in questo momento, all'interno della finalità del testo unico sulla tutela delle aree naturali non trova spazio.
Pertanto, questo emendamento, che pare non significativo, in realtà, è estremamente significativo perché indica all'interno delle finalità della legge l'attività di promozione del territorio. Quindi, non soltanto nel titolo del Capo II, come già è stato modificato grazie al nostro emendamento, ma, come l'emendamento n. 26) precedente, anche questo lo declina nelle principali fonti di ricaduta economica di un territorio: le attività agricole, artigianali, commerciali, turistiche e ogni forma di potenzialità dei singoli territori.
Al di là delle due righe che inseriamo, noi crediamo che questa debba essere la finalità che questa legge si pone, andando a correggere un testo unico che è molto vincolante e molto conservativo, ma che ha poco a cuore quella che è la normale vita, quindi anche le attività di sviluppo di un territorio.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola all'Assessore Valmaggia.



VALMAGGIA Alberto, Assessore ai parchi

Grazie, Presidente.
Svolgo una brevissima precisazione su questi due emendamenti, il n. 26) e il n. 27), che richiamano la necessità di favorire lo sviluppo nelle aree protette.
Nell'articolo 7 della legge n. 19, precedentemente richiamato dal Consigliere Vignale, è proprio specificato questo punto al comma 5) laddove si dice: "Promuovere iniziative di sviluppo compatibile con l'ambiente favorendo le attività produttive e lo sviluppo delle potenzialità turistiche e di altre forme di fruizione dell'area protetta".
Pertanto, ritengo che questi due emendamenti siano già sufficientemente contenuti in modo equilibrato nella legge n. 19. Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Sozzani.



SOZZANI Diego

Grazie, Presidente.
Solo per aggiungere alcuni elementi a quanto dichiarato dall'Assessore Valmaggia, perché quel che è richiesto con gli emendamenti non è collocato nelle finalità della legge, mentre noi vorremmo semplicemente che fosse spostato nelle finalità.
Nel provvedimento si parla di sviluppo compatibile, e sapete che la parola "compatibile" dà adito ad un'interpretazione piuttosto vasta nell'ambito della sua applicazione. Dico questo perché, quando ci sono iniziative legislative di questo genere e partecipiamo ai tavoli burocratici (non tanto quelli politici) - ad esempio, l'applicazione nella stessa ARPA, piuttosto che in altri settori delle ASL - e quando non vi è una legge precisa e configurata in modo sostanziale, questo tipo di interpretazione lascia sempre ad un parere assolutamente negativo.
Oggi, cioè, in Italia, e specialmente nella nostra regione, l'attività è svolta in modo che, burocraticamente, quando qualsiasi soggetto di tipo imprenditoriale, turistico o di altro genere presenta una domanda, vi è aprioristicamente quasi sempre un no. Poi, si va a discutere se ci sono le condizioni affinché questo no possa diventare sì.
La filosofia degli emendamenti, invece, è quella di fare in modo che qualora ci siano delle richieste di questo genere, vi sia aprioristicamente un sì, e poi si vada a vedere se ci sono delle incompatibilità, ad esempio rispetto al luogo. Non viceversa, come è scritto nella legge.
Questa è la filosofia che si vuole introdurre con questi emendamenti.



PRESIDENTE

Grazie, collega Sozzani.
La parola alla Vicepresidente Ruffino, che interviene in qualità di Consigliera per l'illustrazione.



RUFFINO Daniela

Grazie, Presidente.
Mi ricollego a quanto è stato detto dai colleghi, in particolare su questo emendamento, laddove si parla di promuovere iniziative di promozione territoriale, ecc.
Più volte questo aspetto è stato portato in Commissione (l'Assessore certamente lo ricorda), ma, molto probabilmente, pur essendo un punto per noi di grande interesse e nonostante le rassicurazioni che l'Assessore ci ha appena fornito, vorremmo fare un'ulteriore puntualizzazione. Intanto perché il termine "promuovere" ci fa domandare: "Come?".
Assessore, noi riteniamo, ad esempio, che l'accrescimento e la qualificazione del coinvolgimento del mondo agricolo nella vita dei parchi possano essere enunciati con alcune azioni. Intanto, con gli strumenti di pianificazione, di programmazione e di regolazione dei parchi stessi.
Inoltre, Assessore, chiediamo che ci sia il rispetto alla loro formazione. Chiediamo che si possano prevedere degli specifici percorsi partecipativi, concertativi, sul modello degli accordi agro-ambientali che sicuramente l'Assessore all'agricoltura condivide, tra l'ente di gestione e insistiamo - l'area protetta, gli enti locali e le organizzazioni professionali e agricole.
Riteniamo che questa sia l'unica strada da percorrere: coinvolgere i vari attori, su un tema così importante e rafforzare parchi e aree protette.
Il nostro parere (lo sentirà ancora sicuramente negli altri interventi) è che con questa legge non si raggiunga questo importante obiettivo.
Riteniamo - Assessore e, ovviamente, Giunta - che questa legge sia fondamentale per il Piemonte e chiediamo che venga prestata attenzione a quanto andiamo proponendo, leggendo tutti i nostri interventi in puro spirito costruttivo, perché - ahimè - arriviamo tutti da esperienze (anche per l'appartenenza ai nostri territori) legate ai parchi e su questo immaginerete l'interesse delle popolazioni, e non soltanto.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Vicepresidente Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo, Vicepresidente della Giunta regionale

Grazie, Presidente.
Voglio ricordare che su questo disegno di legge si sono svolte 25 riunioni di Commissione ed incontri, con un ruolo positivo da parte del Presidente del Consiglio regionale, teso ad un confronto di merito tra la Giunta, la maggioranza e le opposizioni. A seguito di questo confronto di merito, sono intervenute ulteriori significative proposte di modifica al disegno di legge, che, in parte, sono già state accolte all'interno del lavoro della Commissione e che, in parte, sono state oggetto d'intervento emendativo presentato dalla Giunta regionale.
Voglio ricordare, inoltre, che nella seduta del Consiglio regionale di martedì scorso ci sono state ben due riunioni della Conferenza dei Capigruppo, nel corso delle quali la Giunta regionale ha recepito ulteriori attività emendative presentate dai Gruppi di opposizione, e questo dovrebbe essere apprezzato dal Consiglio regionale.
Inoltre, voglio anche ricordare che le aree protette, da oltre un anno sono in gestione commissariale e la gestione commissariale non può più essere protratta.
Ora, se questa mattina, anche di fronte ad emendamenti che sono stati presentati legittimamente e che lo stesso Assessore regionale ha dichiarato essere già contenuti all'interno del provvedimento, si attua un confronto non di merito, ma teso unicamente all'impedimento dell'assunzione del provvedimento, che ha avuto tutto l'iter che ho voluto raccontare significa che non si vuole intervenire sul piano del merito, perch ripeto - le questioni nella seduta di martedì scorso sono state sviscerate nel merito in due riunioni della Conferenza dei Capigruppo, con ulteriori richieste delle opposizioni, recepite dalla Giunta regionale, ma si vuole attuare uno strumento teso unicamente all'impedimento dell'assunzione di una legge, perpetrando una condizione non più tollerabile: quella di avere da oltre un anno, le aree protette piemontesi in gestione commissariale.
Per queste ragioni, non potendo immaginare che l'atteggiamento espresso da alcuni Consiglieri, o da un Gruppo consiliare, all'interno del Consiglio regionale sia - cara Consigliera Ruffino - un atteggiamento teso al miglioramento della legge e ad un confronto di merito, la Giunta regionale chiede una convocazione della Conferenza dei Capigruppo.



PRESIDENTE

I Capigruppo sono convocati in Sala A.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 10.56, riprende alle ore 11.35)


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni

Contingentamento tempi (articolo 69, comma 6 del Regolamento)


PRESIDENTE

La seduta riprende.
Nella Conferenza dei Capigruppo, per quanto riguarda il proseguimento del disegno di legge n. 90, si è addivenuto nel dare applicazione al sesto comma dell'articolo 69 del Regolamento, relativo al contingentamento dei tempi: "Quando è in discussione la legge finanziaria, il bilancio, il rendiconto, l'assestamento o altro argomento di rilevante importanza, la Conferenza dei Presidenti dei Gruppi consiliari definisce la durata del dibattito e il tempo a disposizione per ogni singolo Gruppo, che può essere utilizzato con uno o più interventi, riservando comunque almeno un terzo del tempo complessivo agli interventi delle opposizioni".
Bypassiamo quindi le Nomine.
Dai calcoli, risulta che hanno diritto: il Gruppo Partito Democratico a due ore e 36 minuti; il Gruppo Movimento 5 Stelle a un ora e 3 minuti; il Gruppo Forza Italia a 56 minuti; il Gruppo Chiamparino per il Piemonte a otto minuti; il Gruppo Scelta Civica a otto minuti; il Gruppo Moderati a otto minuti; il Gruppo Ecologia e Libertà a otto minuti; il Gruppo Lega Nord a 16 minuti; il Gruppo Fratelli d'Italia a otto minuti. In questi tempi sono compresi gli ordini del giorno collegati.
Ne approfitto, prima di iniziare l'esame del provvedimento, per dare una risposta al collega Vignale.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bono; ne ha facoltà.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Esprimo perplessità e dubbi sul nuovo ricorso all'articolo 69 del Regolamento per il contingentamento dei tempi, rispetto a un provvedimento che ritengo non di rilevante e strategica importanza per la Regione Piemonte. Rivolgendomi sia a lei come Presidente del Consiglio sia ai colleghi di maggioranza, che hanno fatto questa richiesta, inviterei veramente a valutare con un po' di attenzione il prosieguo dei lavori perché non si può contingentare ogni singolo disegno o proposta di legge che viene presentata dalla Giunta o dalla maggioranza.
Secondariamente, vorrei ricordare al Presidente del Consiglio - so che l'ha già fatto il mio Capogruppo, ma lo volevamo evidenziare anche in Aula che, qualora si concedono due ore e 30 minuti ai colleghi di maggioranza su un provvedimento che è oggetto di emendamenti delle opposizioni, prevedo che di questo tempo se la maggioranza occuperà 15-20 minuti sarà già tanto.
Ormai ha deciso così, Presidente, però è la seconda volta e spero di non doverglielo ricordare la terza. Chiederei a nome del Movimento 5 Stelle poi magari lo farà anche tutto il centrodestra - di concedere il 60-70 del tempo alle opposizioni e dedicare il 20-30% alla maggioranza, perch tanto - ribadisco - di norma (di norma, certo potrebbe anche non essere così) la maggioranza non occupa tutto il tempo che le viene dedicato.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Pichetto; ne ha facoltà.



PICHETTO FRATIN Gilberto

Grazie, Presidente.
Intervengo per esprimere la nostra contrarietà al metodo regolamentare del contingentamento dei tempi, che in questo caso non ha una motivazione particolare, poiché non vi è una motivazione di urgenza assoluta. Infatti questo non è un provvedimento che ha una scadenza; non ha una motivazione di ostruzionismo d'Aula, perché comunque vorrei ricordare che siamo alla seconda seduta d'Aula, non siamo da una settimana, 15 giorni o un mese d'Aula sul provvedimento, né ci sono centinaia di emendamenti tali da poter giustificare l'interruzione della discussione e il contingentamento dei tempi del dibattito, perché ci sono solo 15-20 emendamenti complessivamente.
E' chiaro che tutto questo comporta probabilmente un cambiamento di quella che è stato finora anche una regola di comportamento in Aula e nelle Commissioni, perché se vogliamo trasformare quest'Aula come assemblea parlamentare dove si va a colpi di voto di fiducia e concentrare tutta la discussione nelle Commissioni non varrà più la consuetudine, nel rapporto tra Gruppi politici, di dire: "Licenziamo nella Commissione e vediamo quali sono le modifiche che possiamo fare in Aula".
A questo punto, vorrà dire che dovremo concentrare, in particolare noi delle opposizioni, il nostro massimo sforzo sulle Commissioni, perch altrimenti corriamo il rischio di arrivare in Aula e, anche là dove non c'è motivazione, trovarci limitato il dibattito.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Pichetto.
Solo per chiarimenti. Non è una decisione e non rientra nelle prerogative della Presidenza il contingentamento o altro: viene deciso dalla Conferenza dei Presidenti dei Gruppi. Di conseguenza, non ho margini di "discrezionalità": dipende dalla volontà dell'Aula. Non c'è nessuna interferenza di natura politica da parte del sottoscritto.
Ha chiesto la parola il Consigliere Ferrentino; ne ha facoltà.



FERRENTINO Antonio

Grazie, Presidenza.
Intervengo solo per ribadire che è vero che siamo soltanto alla seconda seduta di Consiglio, però vorrei ricordare che arriviamo da sei mesi di lavori in Commissione e, mentre all'inizio - come si diceva anche nella riunione dei Capigruppo - le questioni sono state poste anche dalla maggioranza, com'è logico che sia, nelle ultime settimane non si è più entrati nel merito nemmeno in Commissione, quindi sono ormai mesi che la questione non è più di merito.


Argomento: Organizzazione regionale: argomenti non sopra specificati

Comunicazioni del Presidente del Consiglio in merito a "Carta Etica"


PRESIDENTE

Collega Vignale, nella Conferenza dei Presidenti dei Gruppi ho comunicato che le avrei dato una risposta in merito all'osservazione che mi ha fatto oggi, rispetto alla quale sono rimasto anche un po' sorpreso osservazione legittima.
Ho fatto le verifiche e, in pratica, era (ed è ancora) pubblicata sul sito la Carta Etica deliberata dal vecchio Ufficio di Presidenza sottoscritta dai Consiglieri della IX Legislatura.
La Carta Etica non deriva dall'applicazione di un atto normativo: è stata una delibera discrezionale dell'allora Ufficio di Presidenza. Questo Ufficio di Presidenza non è assolutamente tenuto a comunicare e a pubblicare la Carta Etica né a chiedere ai singoli Consiglieri la sottoscrizione della stessa.
Per quanto riguarda il giudizio personale - ma parlo proprio a titolo personale - considero una Carta Etica offensiva nei confronti dell'intelligenza umana, perché per mia cultura personale non ho mai parlato di diritti e doveri, ma ho sempre anteposto i doveri ai diritti e do per scontato che un Consigliere regionale, nell'assolvere alla propria funzione, non abbia bisogno della comunicazione, da parte del Presidente o dell'Ufficio di Presidenza, della Carta Etica.
Le faccio un esempio per maggiore chiarezza. Uno dei punti della Carta Etica dice: "In particolare, tra le altre cose, il codice sottolinea che gli eletti locali e regionali esercitano le loro funzioni nel quadro della legge e conformemente al mandato che è stato loro affidato dagli elettori e che sono responsabili nei confronti della popolazione locale o regionale nel suo complesso". Come dire che l'acqua bagna.
A suo tempo ho sottoscritto la Carta Etica proprio per non aprire inutili discussioni in merito alla questione stessa. Devo sottolineare che il momento storico che ha affrontato questo Consiglio regionale e tutti gli accaduti che sono avvenuti nella IX Legislatura sono ben distanti rispetto al nuovo quadro di rappresentanza di questa Legislatura. Stiamo parlando di cose completamente diverse.
In ogni caso, qualora una forza politica o un Consigliere regionale ritenga che non sia sufficiente la fonte normativa per far sì che ogni Consigliere debba ottemperare ai propri doveri d'ufficio, pu tranquillamente proporre la nuova formulazione di una nuova Carta Etica.
Personalmente, mi rifiuto di comunicare ai Consiglieri la Carta Etica e chiederne la sottoscrizione. Questa è una mia valutazione personale.
Dopodiché, se devo ottemperare alle disposizioni che l'Aula mi impone sicuramente non mi sottrarrò a questa volontà.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Le rammento che tutte le deliberazioni sono discrezionali, perché le vota l'Ufficio di Presidenza e, come tale, la discrezione è dei componenti dell'Ufficio di Presidenza.
C'è una differenza: che da un anno si è insediato il Consiglio regionale della X Legislatura, ma l'Ufficio di Presidenza non ha ritenuto opportuno annullare quella deliberazione, per cui è vigente. E' talmente vigente che, come ricordava il Presidente del Consiglio, la Carta Etica è ancora pubblicata sul sito del Consiglio regionale.
Ricordo altresì - ma sto andando a memoria, perché il tempo non mi ha dato la possibilità di verificarlo - che, a memoria, la Carta Etica è stata approvata dal precedente Consiglio regionale prima del trambusto dei rimborsi, ma questo non c'entra niente, perché.



PRESIDENTE

Non dal Consiglio regionale, dall'Ufficio di Presidenza.



VIGNALE Gian Luca

Sì, ha ragione, dall'Ufficio di Presidenza. Ma questo non c'entra niente, perché è sufficiente leggere la Carta Etica per rendersi conto che la parte relativa ai rimborsi è un articolo dei tanti articoli che compongono la Carta Etica.
Tornando alla valutazione precedente, oggi la Carta Etica è una deliberazione dell'Ufficio di Presidenza. E' vigente ed è pubblicata sul sito del Consiglio regionale.
Che cosa avrebbe dovuto fare il Presidente del Consiglio e il Capo di Gabinetto, o comunque le articolazioni del Consigli regionale? Così come nel momento in cui ci siamo insediati, ci avete trasmesso qualunque comunicazione utile a fare in modo che rispettassimo norme del Consiglio.
Pertanto, ricordo che la deliberazione del Consiglio regionale, ancorché di rango inferiore, è una regolamentazione alla quale volontariamente sottoscrivendola, ci dobbiamo o non ci dobbiamo attenere. Se la sottoscriviamo ci atteniamo, se non la sottoscriviamo non ci atteniamo.
Chi sono i destinatari della Carta Etica? Il Presidente dalla Giunta e il Presidente del Consiglio, gli Assessori regionali e i Consiglieri regionali.
Poi potremmo andare avanti: qual è l'oggetto della Carta Etica? Consiste nello specificare sia le norme di comportamento che il sottoscrittore deve osservare nello svolgimento delle proprie funzioni, sia le modalità di informazione ai cittadini, circa le norme di comportamento che possono, a buon diritto, aspettarsi dal sottoscrittore.
Vi sono i principi etici generali, che sono quelli delegati alla responsabilità, alla trasparenza, alla correttezza, all'imparzialità - e sottolineo l'imparzialità - l'efficienza, lo spirito di servizio, la valorizzazione delle risorse umane, il rispetto della disciplina di bilancio. Questi vengono poi declinati nell'articolo 7, e vi sono una serie di articoli interessanti fra cui i "Doveri del sottoscrittore", che volutamente rammento ai colleghi Consiglieri e anche agli Assessori regionali.
"Il sottoscrittore si asterrà dall'esercitare altri incarichi politici o lavorativi che impediscano di svolgere adeguatamente il proprio mandato o che palesino conflitti di interessi con il proprio ruolo di amministratore".
Io credo che il motivo per cui la Carta Etica non ci è stata trasmessa in questo anno è che alcuni componenti dell'Ufficio di Presidenza - temo anche lei, signor Presidente - e alcuni Assessori non possono sottoscrivere la Carta Etica, perché hanno altri conflitti di interesse, evidenti o meno per i quali quella Carta non possono sottoscriverla.
Quindi, risulta singolare che, all'interno di un corpus normativo e regolamentare che fa sì che non appena eletti ci venga trasmessa tutta una serie di documentazione, fin tanto la carta con cui possiamo accedere alla documentazione o altro, ci si sia dimenticati di un solo atto. Quale? La Carta Etica.
Allora, credo che fosse dovere, e sia dovere, della Presidenza del Consiglio e del Direttore del Consiglio regionale trasmettere a tutti i Consiglieri e a tutti gli Assessori la Carta Etica. Chi vorrà la firma, chi vorrà non la firma, ma chi non la firma o, meglio, chi la firma sarà evidente perché sarà pubblicata sul sito del Consiglio regionale. Per chi non la firma, sarà altrettanto evidente perché il suo nome e cognome non comparirà all'interno del sito del Consiglio regionale.
Non ci si può dimenticare di alcune parti; bisogna affrontarle tutte.
In particolar modo, quando si vuole fare - secondo me con modalità che sono più mediatiche che non di reale convinzione - il primo.
La collega Ruffino ricordava in un'altra seduta una frase nota di Nenni: "Bisogna fare attenzione a fare gli epuratori, perché c'è sempre un puro più puro che ti epura".
Da questo punto di vista, prima di fare i moralizzatori della cosa pubblica, bisogna avere la consapevolezza di essere sereni e assolutamente trasparenti nel potere esercitare questo ruolo.
Io temo che questo ruolo lei non lo possa svolgere.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Vignale.
Le comunico che il sottoscritto, offendendo la sua intelligenza, ha firmato la Carta Etica. Quella Carta Etica è priva di sostanziale contenuto normativo, ma visto che lei sollecita la Presidenza a riformulare la stessa proposta di deliberazione, io proporrò all'Ufficio di Presidenza nuovamente la Carta Etica, e la rifirmerò così come l'ho firmata in precedenza.
Le chiedo gentilmente, a titolo di cortesia - perché so che lei è una persona molto attenta ed intelligente - che quando ci dovesse essere un minimo di dubbio sulla legittimità - figuriamoci il conflitto - ci sono delle autorità competenti. Lei prenda carta e penna e scriva. Nella scorsa legislatura era anche un componente dalla Giunta, quindi avrebbe potuto farlo visto che aveva la maggioranza, e non l'ha fatto.
Quindi, considero che il sottoscritto non ha mai avuto, da quando è entrato in politica, un conflitto di interesse. Qualora le sue capacità siano in grado di dimostrare alle autorità competenti - l'autorità competente può essere anche il Consiglio regionale - faccia quello che ritiene più opportuno.
Però questo lo dovevo dire per chiarire ai piemontesi che il Presidente del Consiglio Regionale è illibato come una rosa.
Dopodiché, prima ho dimenticato di dire che la Carta Etica è stata bypassata anche dall'Anticorruzione, perché è partito il piano anticorruzione.
Chiudo la partita, perché è legittimo il suo intervento e comprendo che un Consigliere di opposizione...
Non comprendo che un Consigliere di opposizione tratti il Presidente come se il Presidente fosse un Consigliere qualsiasi, quando questa Presidenza all'interno dell'Aula si comporta e si è sempre comportata con una modalità comportamentale - scusate il bisticcio di parole - super partes. Però non è questo il momento di rispondere, ognuno faccia quello che ritiene più opportuno.


Argomento: Protezione della natura (fauna, flora, minerali, vigilanza, ecc.)

Proseguimento esame disegno di legge n. 90, inerente a "Riordino del sistema di gestione delle aree protette regionali e nuove norme in materia di Sacri Monti. Modifiche alla legge regionale 29 giugno 2009, n. 19 (Testo unico sulla tutela delle aree naturali e della biodiversità)"


PRESIDENTE

Proseguiamo l'esame del disegno di legge n. 90, inerente a "Riordino del sistema di gestione delle aree protette regionali e nuove norme in materia di Sacri Monti. Modifiche alla legge regionale 29 giugno 2009, n.
19 (Testo unico sulla tutela delle aree naturali e della biodiversità)", di cui al punto 3) all'o.d.g.
Emendamento rubricato n. 1) presentato dai Consiglieri Bertola, Mighetti Bono, Andrissi, Batzella, Campo, Valetti e Frediani: 1. Dopo il numero 3 della lettera a), del comma 2, dell'art. 7 della l.r.
19/2009 viene aggiunto: "3 bis. rendere liberamente fruibile al pubblico l'intera area Parco, salvo dove diversamente indicato nel Piano d'Area per comprovate ragioni gestionali e di particolare tutela degli habitat. Non è ammessa la chiusura permanente di zone del Parco a causa della mancata manutenzione".
La parola al Consigliere Bertola per l'illustrazione.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Se il Consigliere Vignale vuole illustrare anche i nostri emendamenti è il benvenuto, ma temo che questo confligga un po' con il contingentamento dei tempi che, ancora una volta, la Giunta regionale ha imposto.
Tuttavia, Presidente, la vorrei correggere: non è certamente il Presidente del Consiglio regionale che decide il contingentamento, e in questo la scagiono. Non è neanche la Conferenza dei Capigruppo o, meglio non è la Conferenza dei Capigruppo nella sua unanimità che decide il contingentamento dei tempi, ma è la Giunta regionale che lo propone ritenendo il provvedimento di rilevante importanza, ed è la maggioranza che recepisce la richiesta della Giunta regionale.
Poiché non sono abituato dire cose diverse a seconda del contesto in cui mi trovo, ripeto esattamente quello che ho detto prima. Questo è l'ennesimo segno di debolezza da parte della Giunta regionale nell'imporre un contingentamento su un disegno di legge che non riguarda, in qualche modo, la materia di bilancio.
Sottolineo che si impone il contingentamento alla seconda seduta di Aula dopo che, comunque, la maggioranza ha proposto emendamenti in Aula che vanno parzialmente a stravolgere la natura iniziale del provvedimento e vanno a modificare parti che l'Assessore e la Giunta ritenevano immodificabili. Ci sono anche emendamenti che riscrivono emendamenti dell'opposizione, anche i nostri, per accoglierne il senso, ma non accoglierli dal punto di vista formale. E' una situazione, a nostro avviso singolare.
Vorrei illustrare l'emendamento in oggetto che, come gli altri che abbiamo presentato in forma limitata, è di stretta attinenza al merito della questione.
Nell'emendamento abbiamo aggiunto un comma nella parte della legge regionale del 2009 che tratta delle finalità dei parchi. Tra le finalità abbiamo voluto inserire, tra le priorità che si devono avere, quella di rendere fruibile l'area, di rendere sempre fruibile ogni parte del parco.
Nelle finalità, infatti, abbiamo aggiunto questo comma, al fine di "rendere liberamente fruibile al pubblico l'intera area parco, salvo dove diversamente indicato nel piano d'Area per comprovate ragioni gestionali e di particolare tutela degli habitat. Non è ammessa la chiusura permanente di zone del parco a causa della mancata manutenzione". Questo perch abbiamo visto che, nel tempo, vuoi per inefficienza, vuoi, soprattutto, per carenza di risorse, ci sono delle parti dei parchi che vengono lasciate chiuse, non fruibili per lungo tempo.
Noi vorremmo inserire, tra i principi, quello di rendere massimamente fruibili le aree e, al limite, limitarle solo per ragioni di tutela dell'habitat e non per mancata manutenzione.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Bertola.
Passiamo all'esame dell'emendamento successivo.
Emendamento rubricato n. 49) presentato dalla Giunta regionale a firma dell'Assessore Valmaggia: Dopo l'articolo 3 del disegno di legge n. 90 è inserito il seguente: art. 3 (modifiche all'articolo 7 della l.r. 19/2009) Il comma 2 bis dell'articolo 7 della l.r. 19/2009 è sostituito dal seguente: bi. Al fine di garantire l'attuazione delle finalità dei commi 1 e 2, la gestione forestale del Bosco delle Sorti della Partecipanza è affidata alla Partecipanza dei Boschi di Trino, nel rispetto delle norme e degli strumenti di pianificazione forestale vigenti, nonché delle pratiche silvocolturali, dei diritti e delle consuetudini secolari esercitati dalla Partecipanza e dai Partecipanti, quali proprietari pro-indiviso dei Bosco delle Sorti, garantendo all'antico Sodalizio torinese la continuità delle caratteristiche storiche risultanti dai propri Statuti Sociali e mantenendo inalterato il suo regime di proprietà. La gestione forestale del Bosco delle Sorti è assicurata attraverso la stipula di apposita convenzione che disciplina i conseguenti rapporti giuridici tra la Partecipanza dei Boschi e l'Ente a cui è affidata la gestione dell'area protetta in cui ricade il Bosco delle Sorti stesso".
Non essendovi ulteriori richieste di intervento, indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 26), sul quale l'Assessore Valmaggia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 42 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 26 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 8 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Non essendovi ulteriori richieste di intervento, indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 27), sul quale l'Assessore Valmaggia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 42 Consiglieri votanti 33 Consiglieri hanno votato SÌ 6 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 9 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Non essendovi ulteriori richieste di intervento, indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 1), sul quale l'Assessore Valmaggia a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 41 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 26 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 7 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Non essendovi ulteriori richieste di intervento, indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 49), presentato dalla Giunta a firma dell'Assessore Valmaggia.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 43 Consiglieri votanti 37 Consiglieri hanno votato SÌ 37 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 6 Consiglieri Il Consiglio approva.
Il voto è esteso all'articolo 3 quinquies.
ARTICOLO 4 Emendamento rubricato n. 28) presentato dai Consiglieri Vignale, Graglia Sozzani, Berutti, Porchietto e Pichetto Fratin: Prima del comma 1, dell'articolo 4, del disegno di legge n. 90, è aggiunto il seguente: Alla lettera b), del comma 3, dell'articolo 8, della l.r. 19/2009, dopo le parole: "da parte di privati di armi", sono aggiunte le seguenti: "salvo il transito in strade nazionali, provinciali e comunali".
La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Solo per rammentare che, a questo punto del dibattito, sono 15 gli emendamenti del Gruppo consiliare di Forza Italia che rimangono e 13 quelli presentati dalla Giunta regionale. Ragion per cui o la Giunta regionale fa ostruzionismo tanto quanto il gruppo di Forza Italia, oppure è assolutamente evidente che vi è una volontà di non discussione. Nel senso che si sceglie una via, che è una via mai indicata prima.
Per settembre - avremo tempo di cercarlo e lo faremo - cercheremo le dichiarazioni dell'allora Capogruppo del Partito Democratico, in cui si diceva come violentammo la democrazia, avendo utilizzato, in quattro anni una volta l'articolo n. 69, la stessa contrarietà del Presidente del Consiglio all'utilizzo di quell'articolo.
Che la coerenza non sia di questa Giunta e di una parte di questa maggioranza, è un dato assolutamente evidente.
Come diceva il Consigliere Pichetto, è evidente che cambieranno anche le modalità di discussione, mentre il nostro Gruppo ha cercato, fino ad oggi di entrare nel merito delle norme, anche migliorandole come in parte è riuscito a fare anche su questa.
Per chi conosce il Regolamento, rammento che in questo modo voterete una legge al mese, quando va bene. Anzi, una legge ogni mese e mezzo. Una volta licenziato il disegno di legge, portato in Commissione, dal giorno in cui inizia la discussione dovete attendere trenta giorni per richiamarlo in Aula. Da qui alla fine dell'anno potrete licenziare quattro o cinque proposte di legge.
Questa è una scelta che fate. Vedrete se fare il collegato, la legge finanziaria, l'assestamento, il provvedimento sulle province e abbiamo chiuso l'anno. L'anno è finito, perché non c'è altro tempo. Una scelta saggia che la maggioranza fa - e lo risottolineo: la maggioranza, perch l'articolo 69 non prevede che sia la Giunta a contingentare i tempi, ma sia la maggioranza - per cui la maggioranza ha fatto una scelta saggia, perch da settembre a dicembre voterete quattro leggi, una delle quali dovrà essere anche dell'opposizione, per cui ne voterete tre-tre e mezzo.
E' una scelta intelligente, perché questa è una norma fondamentale, una legge sui parchi che stavamo discutendo in Consiglio da molte e molte sedute: abbiamo fatto il pomeriggio di martedì scorso e due emendamenti questa mattina. E' evidente che la volontà è ostruzionistica, perch c'erano 17 emendamenti presentati e perché se n'era già discusso sei ore: vuoi discutere più di sei ore su una legge di riordino di tutto il sistema dei parchi? E' evidente che la "ghigliottina" serviva, perché.
Poi ve lo spiego: quando voi presentate una legge, arriva in Commissione e quindi, dal momento in cui il Presidente Gallo la riceve, parte il time dei 30 giorni. Fino a 30 giorni, dalla Commissione non esce. Passati i 30 giorni, anche se non licenziata, potete richiamarla in Aula.
Fatevi i conti perché, anche con solo ciò che abbiamo calendarizzato ieri in I Commissione, se questa è la modalità, è bella che finita l'attività legislativa del Consiglio regionale.
Ci vorrebbe qualcuno che mettesse un po' di testa - il Presidente della Giunta, il Presidente del Consiglio, che meglio conosce il Regolamento, o il Vicepresidente che meglio conosce il Regolamento - perché a "la guerre come la guerre": oggi - bravissimi - vi votate il disegno di legge 90 dopodiché temo che ci sarà un po' di impasse all'interno dei lavori del Consiglio.
Cosa dice questo emendamento? L'emendamento dice una cosa molto semplice e banale. La nostra Regione ha un numero consistente di strade nazionali e provinciali che sono interne ai parchi.
Chi conosce la strada che da Torino porta verso Lanzo sa che in realtà è all'interno del Parco della Mandria. Se uno porta con sé, custodita scarica e quant'altro, un'arma nel baule, che può essere un'arma per il tiro a volo o per un'attività venatoria, a costui viene somministrata una sanzione di carattere penale, perché è alla stessa stregua di colui che con un fucile o con una pistola in mano, entra all'interno di un parco dove è corretto che invece sia sanzionato penalmente, perché fa un illecito.
Alcune Regioni e alcuni Tribunali hanno già distinto il transito dal trasporto delle armi all'interno dei parchi.
Questo emendamento chiede semplicemente questa modalità.
Se il Presidente me lo consente, illustro qualche altro emendamento, così termino i miei otto minuti.
L'emendamento rubricato n. 29) prevede delle deroghe che, relativamente agli interventi di assestamento forestale, siano previste all'interno dei piani d'area, perché sono utili e così si evita di ingessare.
Un altro emendamento estremamente significativo è il 31), che prevede l'attuazione dell'approvazione del regolamento, che distingue i vincoli. La nostra legge, all'articolo 8, prevede una serie di vincoli, anche abbastanza significativi, che sono uguali per tutte le aree protette.
Cosa prevede, però, un comma? Il nostro emendamento prevede che si possa derogare rispetto ai vincoli perché non tutti i parchi sono uguali e non tutti i parchi si trovano nella stessa realtà. Il Parco della Mandria ha solo tre realtà agricole; altri parchi ne hanno invece decine o centinaia, quindi è evidente che alcuni interventi sono limitativi rispetto a quella che è l'attività agricola, e possiamo fare mille esempi.
Ne faccio uno: il "carico" (non si chiama antropico, quindi non saprei come definirlo) degli animali in alcuni alpeggi, dato che la nostra legge è troppo vincolistica e poco rappresentativa della realtà, dice che possono salire al pascolo un numero limitato di animali, in particolar modo se sono SIC, perché vi è il rischio che un numero superiore di animali possa danneggiare alcune specie protette.
Questo è un esempio fra i più lampanti di come, in molti casi, le aree protette portino un vincolo ed un limite a chi svolge un'attività meritoria, perché non solo svolge una propria attività, ma mantiene anche il territorio.
Ovviamente c'è la parte relativa alle aree contigue; alcuni sono semplicemente di carattere nominalistico, alcuni dei quali sono anche stati recepiti; poi si individuano alcune attribuzioni che la Consulta per il territorio (aspetto più significativo di questa legge) aveva introdotto grazie al nostro intervento, indicando una serie di attività che si devono porre all'interno dei parchi.
Poi vi sono due emendamenti relativamente allo spostamento dei confini.
Tuttavia, avendo rubato anche del tempo ai colleghi, noi non possiamo che sottolineare la nostra contrarietà e il nostro dispiacere per un'attività che non ha alcuna valutazione di confronto col territorio.
Se credete, possiamo leggervi le e-mail che in questi giorni sono arrivate dai Sindaci e dagli operatori turistici, o i messaggi che arrivano in questo momento, di contrarietà rispetto al tema.
Vi volete approvare la legge contro il territorio? Approvatela, il problema è che fate un danno al territorio che state gestendo.
Non è la prima e, purtroppo, non sarà l'ultima volta.



PRESIDENTE

Grazie, collega Vignale.
Emendamento rubricato n. 2) presentato dai Consiglieri Bertola, Mighetti Bono, Andrissi, Campo, Batzella, Valetti, Frediani: "Prima del comma 1, è inserito il comma 0.1 "0.1 Nel comma 3 dell'articolo 8 della l.r. 19/2009 la lettera c) viene così sostituita: "c) apertura di nuove cave ed ampliamenti di cave attive, fatti salvi i rinnovi e le proroghe temporali delle autorizzazioni in essere, che comunque non devono aver subito alcuna variante rispetto all'autorizzazione originaria antecedente all'entrata in vigore della presente norma".
Emendamento rubricato n. 3) presentato dai Consiglieri Bertola, Mighetti Bono, Andrissi, Campo, Batzella, Valetti, Frediani: "Prima del comma 2, è inserito il comma 0.2 "0.2 Nella lettera i) del comma 3 dell'articolo 8 della l.r. 19/2009, dopo la parola "pesca" viene aggiunta la parola "con obbligo di rilascio".
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bertola; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Di questo pacchetto di emendamenti, illustro insieme l'emendamento 2) e l'emendamento 3).
Innanzitutto, devo rilevate che, ragionandoci, se il giro che vuole prendere la Giunta regionale con la gestione dei suoi provvedimenti è questo, in effetti sarà un autunno caldo, almeno quanto è calda l'estate.
Se già si prevede di mettere il contingentamento in Aula tutte le volte vorrà dire che questi provvedimenti rimarranno il più possibile all'interno delle Commissioni.
In generale, questo atteggiamento non porta a nulla di nuovo, però si è fatto una scelta.
L'emendamento rubricato n. 2) riguarda il divieto dell'ampliamento di cave attive all'interno delle aree protette, introducendo le parole "ma si concedono solo le proroghe e i rinnovi temporanee delle autorizzazioni che non abbiano nessuna variazione rispetto al progetto iniziale".
L'emendamento n. 3), viceversa, riguarda la pesca.
La lettera i) del comma 2 dell'articolo 8 della legge 19/2009 dice che è vietata la cattura, l'uccisione, il danneggiamento e il disturbo delle specie animali, fatta salva l'attività di pesca.
Noi abbiamo voluto stabilire che, almeno quando ci si trova all'interno di un'area protetta che ha come fine anche la conservazione dell'eco-sistema si aggiungesse la frase "con obbligo di rilascio". Quindi, fatta salva l'attività di pesca, però "con l'obbligo di rilascio del pescato".



PRESIDENTE

Grazie, collega Bertola.
Emendamento rubricato n. 30) presentato dai Consiglieri Vignale, Graglia Sozzani, Berutti, Porchietto, Pichetto Fratin, Ruffino: Articolo 4. Prima del comma 1, dell'articolo 4, del disegno di legge N. 90 è aggiunto il seguente: "Alla lettera j), del comma 3, dell'articolo 8 della l.r. 19/2009, dopo le parole: 'le attività agro-silvo-pastorali' sono aggiunte le seguenti: 'o imprenditoriali'".
La parola al Consigliere Sozzani per l'illustrazione.



SOZZANI Diego

Grazie, Presidente.
Nell'ambito della mia inesperienza, essendo presente in quest'Aula solo da un anno, ho chiesto al mio Capogruppo quante volte il contingentamento fosse stato utilizzato nella legislatura precedente. Mi ha risposto che è capitato una sola volta, perché nella legislatura precedente c'era stato il rispetto nei confronti dell'attività condotta in Commissione, ma soprattutto in Aula riguardo la discussione di provvedimenti di una certa un'urgenza e di particolare influenza sull'andamento della Regione, ma non su leggi di tipo generico come può essere definita questa che discutiamo ora. Questo era un elemento che andava detto, perché c'era una diversa interpretazione del rispetto del colloquio fra la Giunta e l'Aula in casi precedenti.
Detto questo, mi rivolgo anche ai colleghi novaresi, nell'ambito di questa discussione, mentre altri Consiglieri, specialmente di maggioranza, hanno portato a casa delle modifiche, guarda caso, riguardo ad Asti e la sua zona piuttosto che il Marguareis, che hanno modificato l'impostazione originaria della Giunta a favore di un'esigenza del territorio.
Per quanto ci riguarda, il parco del Ticino sarà un megaparco che va ad incidere sia con la parte dell'Ossola sia, soprattutto, con la parte del Sesia, senza avere una distinzione, contrariamente a quanto avevamo indicato. La gestione di un parco di dimensioni così grandi diventa difficile, ma soprattutto è difficile l'interpretazione delle attività previste all'interno che possono insediarsi rispetto alle novità introdotte nella legge, che è quella della promozione delle aree.
Questo è un elemento che va considerato e va tenuto presente anche in questo dibattito, perché al di là delle esigenze dell'Assessorato, che ha presentato la proposta di legge che stiamo discutendo, a seconda degli interessi territoriali, siano essi di maggioranza o di minoranza, vi è un trattamento differente anche a fronte di motivazioni che, a volte, sono simili o addirittura assolutamente uguali. Quindi la motivazione in un certo ambito viene accettata e condivisa, in un altro, invece - non questa motivazione - viene assolutamente respinta.
Questo è il concetto con il quale intendevo dare un contributo nell'ambito del dibattito, riservandomi eventualmente altre delucidazioni nel prosieguo. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Sozzani.
Passiamo alla votazione degli emendamenti.
Il numero legale è 24.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 28), sul quale l'Assessore Valmaggia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 45 Consiglieri votanti 44 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 36 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 2), sul quale l'Assessore Valmaggia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 43 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 8 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 3), sul quale l'Assessore Valmaggia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 44 Consiglieri votanti 37 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 29 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 7 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 29), sul quale l'Assessore Valmaggia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 43 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato SÌ 6 Consiglieri hanno votato NO 29 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 8 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 30), sul quale l'Assessore Valmaggia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 43 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato SÌ 6 Consiglieri hanno votato NO 29 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 8 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 31), sul quale l'Assessore Valmaggia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 44 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato SÌ 6 Consiglieri hanno votato NO 29 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 9 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'articolo 4, nel testo originario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 45 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato SÌ 29 Consiglieri hanno votato NO 7 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 9 Consiglieri Il Consiglio approva.
ARTICOLO 5 Emendamento rubricato n. 32) presentato dai Consiglieri Vignale, Graglia Sozzani, Berutti, Porchietto, Pichetto Fratin, Ruffino: Articolo 5. Dopo il comma 1, dell'articolo 5, del disegno di legge N. 90, è aggiunto il seguente: "Alla comma 3, dell'articolo 9, della l.r. 19/2009 le parole: 'provinciale e locale' sono sostituite dalle seguenti: 'e quelli delle aree contigue'.
L'emendamento è dato per illustrato.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 32), sul quale l'Assessore Valmaggia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 42 Consiglieri votanti 41 Consiglieri hanno votato SÌ 4 Consiglieri hanno votato NO 37 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'articolo 5, nel testo originario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 42 Consiglieri votanti 39 Consiglieri hanno votato SÌ 37 Consiglieri hanno votato NO 2 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 3 Consiglieri Il Consiglio approva.
ARTICOLO 6 Emendamento rubricato n. 33), presentato dai Consiglieri Vignale, Berutti Graglia, Pichetto Fratin, Porchietto e Sozzani: Dopo il comma 3 dell'articolo 6 del disegno di legge. N. 90, è aggiunto il seguente: 3 bis. I1 numero 16) della lettera a) del comma 2 dell'articolo 10 della l.r. 19/2009 è cosi sostituito 'Parco naturale delle colline monferrine dell'Unesco'." Possiamo dare il testo per illustrato.
PORCHIETTO Claudia (fuori microfono) Presidente, se ogni tanto guardasse in direzione dell'Aula, si accorgerebbe che ci sono dei colleghi che hanno chiesto la parola alzando la mano.



PRESIDENTE

Ho guardato.
PORCHIETTO Claudia (fuori microfono) No, non ha guardato: la collega Ruffino ha chiesto di intervenire.



PRESIDENTE

Do dunque la parola alla Vicepresidente Ruffino, che ha facoltà di intervenire in qualità di Consigliera e nei confronti della quale vanno le mie umili scuse. E mi scuso anche con la Consigliera Porchietto: pu capitare.
Prego, Consigliera Ruffino.



RUFFINO Daniela

Grazie, Presidente.
E' vero che abbiamo i tempi contingentati, però dobbiamo permetterci di fare gli interventi, che a questo punto sono di assoluta sintesi rispetto ai non tanti emendamenti che abbiamo presentato.
Intanto ci siamo chiesti - e sappiamo che oggi è difficilissimo dirlo qual è il fabbisogno finanziario dei parchi. Sappiamo anche - e la riprova sono i tanti messaggi che stanno arrivando ai Consiglieri del nostro Gruppo, ma credo non soltanto a loro, da parte di chi sta seguendo i lavori dell'Aula - che vi è una grande complessità, che il parco rappresenta nelle sue molteplici attività non direttamente produttive ma importanti come quelle scientifiche, che richiedono del personale e che producono dei posti di lavoro. Ribadiamo quindi attraverso l'introduzione di un aspetto importante, che è quello dell'aumento dell'occupazione e ovviamente anche del reddito, l'idea del parco visto come un'azienda autonoma che interviene nell'agricoltura - e su questo farò un inciso - e che promuove il turismo.
I costi di gestione di un parco sono ad oggi - credo anche per la maggioranza - un punto interrogativo. Abbiamo delle preoccupazioni che ribadisco in questo contesto: che senza fondi sufficienti approviamo una legge, ma che poi i nostri parchi non riusciranno a compiere il salto dalla funzione vista e vissuta come prevalentemente repressiva a quella dinamica e produttiva, che spero sia anche un obiettivo della maggioranza.
Noi sappiamo che i parchi non saranno mai paragonabili a delle aziende, che si presentano con uno spirito imprenditoriale, ma avranno dei compiti importanti per il futuro, soprattutto se legati a investimenti. E riprendo l'aspetto dei posti di lavoro.
Avremmo voluto - e do un titolo a questo intervento - un percorso legato non tanto alla contrapposizione, ma all'alleanza. Perché questo? Soprattutto per l'aspetto legato al mondo rurale, che sappiamo da tempo essere portatore di una forte contrapposizione. E riprendo il tema legato all'agricoltura perché sappiamo che molte aree protette, quando sono state istituite, sono state proprio percepite come un impedimento all'esercizio dell'attività agricola e forestale nei territori: sono state vissute come delle limitazioni ingiuste e credo anche come un blocco a quello sviluppo economico che l'agricoltura poteva portare.
E' anche per queste ragioni specifiche, unite a quelle di escludere i territori più pregiati dal punto di vista venatorio, che l'agricoltura in Italia è rimasta in generale fuori dai parchi. Avremmo avuto, forse un'altra necessità. Avevamo pensato che oggi, con questa nuova legge, si sarebbero create le condizioni proprio per passare dalla contrapposizione all'alleanza. Purtroppo questo non succede.
Riprendo velocemente anche il tema del marchio, che è stato riportato tante volte in Commissione. Io credo che, dopo l'approvazione di questa legge non cambierà molto. Immagino che i Sindaci continueranno a vivere i parchi come delle limitazioni, che gli agricoltori continueranno a fare fatica e che continueranno a mancare i fondi per mettere in sicurezza queste aree e anche per promuoverle.
Credo che fondamentalmente - e lo dico senza polemica, perché questo è il mio carattere - sotto un certo aspetto si sia persa un'occasione. E' vero che c'è stato un tempo per i lavori di Commissione che da alcuni può essere stato definito eccessivo, ma è anche vero che questa era un'occasione di dibattito.
Per noi e per il nostro Gruppo cosa è stato importante? Sono stati importanti i contatti che abbiamo preso, gli incontri che abbiamo svolto sul territorio, la possibilità di esprimere il nostro pensiero sui Parchi con la consapevolezza che molto probabilmente non sarebbe stato accolto.
Non credo che questo elemento faccia sì che ci si arrenda: le occasioni per riportare questo tema in Aula ci saranno ancora e noi speriamo nella disponibilità dell'Assessore e della maggioranza ad accogliere le nostre istanze. Sappiamo però che anche nella maggioranza ci sono dei pensieri diversi e forse è proprio per questo che ci saremmo aspettati non un contingentamento, ma la possibilità di una discussione che magari avrebbe potuto permettere alla maggioranza di accogliere ancora alcuni nostri emendamenti.
Cito un ultimo aspetto. Lavorare sugli emendamenti e portare avanti il lavoro in Commissione è cosa tutt'altro che semplice. Il tempo è importante, tanto per la maggioranza quanto per l'opposizione. Noi, cari colleghi, pensiamo di non aver sprecato il nostro tempo: pensiamo di avere espresso alcuni nostri pensieri e alcune nostre opinioni dei quali siamo assolutamente convinti. Il rincrescimento - e concludo - è che ci siano state anche alcune frasi, magari dette un po' a sproposito, come se il tempo concesso all'opposizione fosse, per l'appunto, un tempo accordato quasi per grazia e non perché ci è dovuto. Ecco, io penso che ci fosse dovuto e penso che non sia stato un tempo sufficiente.
Anche per risultare molto semplice nei confronti di chi ci ascolta riprendo una legge, quella sulle ATC, e mi rivolgo in particolare al collega Marrone: penso si sia trattato di una grande opportunità non appieno sfruttata e a questa collego quella dei Parchi, anch'essa una grande opportunità che poteva vedere non una contrapposizione ma un'alleanza tra maggioranza e opposizione.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Ruffino.
Emendamento rubricato n. 4) presentato dai Consiglieri Bertola, Andrissi Batzella, Bono, Campo, Frediani, Mighetti e Valetti: Dopo il comma 4, viene inserito il seguente: "4 bis: Dopo il numero 18 bis della lettera a) del comma 2 dell'art. 10 della l.r. 19/2009, è aggiunto il seguente: 18 ter 'Parco regionale di Mappano'." Ha chiesto la parola il Consigliere Bertola per l'illustrazione; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Annuncio il ritiro dell'emendamento n. 4), che riguardava, appunto l'istituzione del Parco naturale di Mappano tra le aree protette, perché da parte dell'Assessore Valmaggia c'è stata la disponibilità, spero confermata, ad accogliere positivamente un atto di indirizzo in tal senso che quindi permetta magari di inserire quella parte dell'area Borsetto nel Piano paesaggistico regionale.



PRESIDENTE

Grazie, collega Bertola.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 33), sul quale l'Assessore Valmaggia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 45 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato SÌ 6 Consiglieri hanno votato NO 30 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 9 Consiglieri Il Consiglio non approva.
L'emendamento rubricato n. 4) è stato ritirato dal proponente.
ARTICOLO 6 bis Emendamento rubricato n. 34) presentato dai Consiglieri Vignale, Graglia Sozzani, Berutti, Porchietto, Pichetto Fratin, Ruffino: Dopo l'articolo 6, del disegno di legge n. 90, è aggiunto il seguente: "6 bis. (Modifiche dell'articolo 10 bis della l.r. 19/2009) 1. All'articolo 10 bis, della l.r. 19/2009, dopo le parole:'confini delle aree protette' sono aggiunte le seguenti: 'individuati nella misura massima del 20 per cento del territorio complessivo'.".
Ha chiesto la parola la Consigliera Porchietto per l'illustrazione; ne ha facoltà.



PORCHIETTO Claudia

Grazie, Presidente.
Non partirò da una valutazione relativa solo a questo emendamento, ma da alcune riflessioni e, tra le altre cose - spero che il Consigliere Grimaldi non se ne abbia a male - mi permetto anche di prendere come spunto alcuni passaggi dei vari comunicati stampa che ha fatto SEL, a livello nazionale in quanto credo, pur essendo riportati su un territorio chiaramente più piccolo, possano anche essere, in qualche modo, esaustivi ed esplicativi di quanto succede sistematicamente in quest'Aula.
Il 28 aprile leggo: "Lutto per la democrazia", "Per il Governo la democrazia sembra un fastidio" - lancio, mi pare, di crisantemi bianchi o garofani bianchi, qualcosa del genere - "Renzi stravolge la democrazia"...



(Commenti del Consigliere Grimaldi)



PORCHIETTO Claudia

Mi permetta, Consigliere Grimaldi, mi faccia svolgere due riflessioni altrimenti facciamo soltanto sempre molto show a livello nazionale e non facciamo alcun ragionamento a livello locale.
Mi sono permessa soltanto di riportare - e ho detto in premessa che mi permettevo di dire che citavo passaggi di carattere nazionale anche se stiamo svolgendo ragionamenti assolutamente di entità e probabilmente di rilevanza più piccola - alcuni esempi, perché credo che sia anche importante svolgere una riflessione all'interno di quest'Aula, visto che mi sembra, da tutto quanto è accaduto questa mattina - compreso il tema della Carta Etica, che non è una cosa di poco conto - che, nel momento in cui si invertono i ruoli, tutto è possibile: è possibile contingentare. Mi pare non vorrei dire una cosa non corretta, ma i numeri sono circa questi - che nel momento in cui ci sono 17 emendamenti i tempi vadano contingentati; la Giunta ne ha aveva presentati 13 - scusatemi la battuta - contingentiamo anche la Giunta! Noi non siamo persone che non abbiamo mai fatto all'interno di quest'Aula una politica che non sia costruttiva, abbiamo sottolineato a più riprese che noi continuiamo a ricevere da rappresentanti del territorio segnalazioni di preoccupazione rispetto ad alcuni passaggi che stanno avvenendo in merito a questa norma. Probabilmente, è importante soltanto sentire i suggerimenti di quei rappresentanti territoriali che votano il centrosinistra, lasciando perdere tutto il resto del mondo. Mi permetto solo di ricordarvi che il resto del mondo è ampio e lo vedremo anche nelle prossime tornate elettorali.
Mi sembra che si debba parlare di democrazia soltanto quando se ne riempie la bocca il centrosinistra e non quando chiede il centrodestra di fare alcune valutazioni attente.
Vorrei solo ricordare a quest'Aula che, come aveva già ricordato precedentemente il collega Sozzani, nel rispetto delle opposizioni, la precedente legislatura, che, vorrei ricordare al Presidente del Consiglio non è stata così vituperata, e la Carta Etica nulla c'entrava con il tema dei rimborsi e cose affini, come ha già ricordato correttamente il Consigliere Vignale, quindi mi permetterei di suggerire...



PRESIDENTE

Scusi, collega: nessuno ha detto che la Carta Etica c'entrava con i rimborsi!



PORCHIETTO Claudia

Presidente, se lei mi permette di terminare, capirà anche cosa voglio dire, magari si renderà conto di quello che stavo dicendo, non le stavo mettendo in bocca altre parole. Poi, lo so che a lei, Presidente, piace sempre puntualizzare quando viene chiamato in prima persona, ma io ho grande rispetto di lei e del suo ruolo, le chiedo gentilmente di avere anche rispetto delle persone che intervengono in merito a parole che sono state dette in quest'Aula non più tardi di mezz'ora fa anche da lei.
C'è un tema: noi non siamo né Consiglieri, né elettori, né rappresentanti di cittadini di serie B, pertanto chiedo a questa Giunta di smetterla di immaginare che in quest'Aula ci sia soltanto un pezzo dei Consiglieri.
Chiedo a questa Giunta di prendere atto di quelli che sono interventi anche propositivi di carattere normativo che toccano un intero territorio e toccano anche degli amministratori che - ahimè, se ne faccia una ragione il Vicepresidente Reschigna - non lo hanno votato. Però, oggi, la sua politica ricade anche sul territorio e contingentare adesso in una situazione come questa, quando continuiamo a sottolineare che i territori stanno evidenziando la presenza di alcune lacune da una parte e, mi permetta alcuni interventi riparatori che vanno soltanto in funzione di interessi di territorio di alcuni Consiglieri regionali, non fa bene né al Piemonte, n alla politica piemontese, né tanto meno a questo Consiglio regionale.
Allora, meglio sarebbe stato se avessimo speso un giorno in più in Aula poi se qualcuno deve andare in vacanza, Presidente, rinvia! Ho la sensazione che la preoccupazione della Presidenza a convocare un Consiglio magari giovedì o venerdì fosse legata all'assenza di qualche pezzo della maggioranza, allora oggi occorresse contingentare perché si deve andare di corsa in vacanza.
Noi siamo qui, Vicepresidente e Presidente Chiamparino, quindi contingentare oggi su neanche una manciata di emendamenti significa veramente non avere rispetto dell'opposizione e nei prossimi quattro anni credo che il rispetto dell'opposizione, a fronte del fatto che il mio Capogruppo mi pare sia sempre a disposizione quando occorre valutare contesti di natura normativa, contabile o di bilancio, sia anche un modo per collaborare attivamente e fattivamente all'interno di quest'Aula.
Spero che questa sia l'ultima volta che succede una cosa di questo genere perché credo non faccia bene al Piemonte, Presidente. Penso che se oggi avessimo passato mezz'ora in più a discutere sugli emendamenti e sulle segnalazioni che sono state fatte ripetutamente da amministratori locali la regione Piemonte ne avrebbe tratto sicuramente vantaggio.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Porchietto.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 34), sul quale l'Assessore Valmaggia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 41 Consiglieri votanti 40 Consiglieri hanno votato SÌ 5 Consiglieri hanno votato NO 35 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'articolo 6, nel testo originario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 43 Consiglieri votanti 30 Consiglieri hanno votato SÌ 29 Consiglieri ha votato NO 1 Consigliere non hanno partecipato alla votazione 13 Consiglieri Il Consiglio approva.
ARTICOLO 7 Indìco la votazione nominale sull'articolo 7.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 43 Consiglieri votanti 32 Consiglieri hanno votato SÌ 28 Consiglieri hanno votato NO 4 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 11 Consiglieri Il Consiglio approva.
ARTICOLO 8 L'emendamento rubricato n. 59) presentato dai Consiglieri Ferrentino e Motta è ritirato dai proponenti.
Emendamento rubricato n. 35) presentato dai Consiglieri Vignale, Graglia Sozzani, Berutti, Porchietto, Pichetto Fratin, Ruffino: La lettera c) del comma 1, dell'articolo 12, della legge regionale 19/2009 come sostituita dal comma 2, dell'articolo 8, del disegno di legge n. 90, è soppressa.
Emendamento rubricato n. 60) presentato dai Consiglieri Ferrentino e Motta: Il comma 2 dell'articolo 8 del disegno di legge 90 è sostituito dal seguente: "2. La lettera c) del comma 1, dell'articolo 12, della legge regionale 19/2009 è sostituita dalla seguente: "c) Ente di gestione delle aree protette del Po torinese al quale sono affidati in gestione il Parco naturale della Collina di Superga, la Riserva naturale del Bosco del Vaj, la Riserva naturale della Lanca di San Michele la Riserva naturale della Lanca di Santa Marta e della confluenza del Banna, la Riserva naturale del Meisino, e dell'Isolone Bertolla, la Riserva naturale dell'Oasi del Po morto, la Riserva naturale del Mulinello, la Riserva naturale Le Vallere, la Riserva naturale Arrivore e Colletta, la Riserva naturale dell'Orco e del Malone, la Riserva naturale della Confluenza della Dora Baltea, la Riserva naturale del Mulino Vecchio, la Riserva naturale dell'Isolotto del Ritano, della confluenza del Maira;" L'emendamento è dato per illustrato.
Emendamento rubricato n. 36) presentato dai Consiglieri Vignale, Graglia Sozzani, Berutti, Porchietto, Pichetto Fratin, Ruffino: Alla lettera c) del comma 1, dell'articolo 12, della legge regionale 19/2009, come sostituita dal comma 2, dell'articolo 8, del disegno di legge n. 90, le parole "Ente di gestione delle arre protette astigiane" sono sostituite dalle seguenti: "Ente di gestione delle colline monferrine dell'Unesco".
Emendamento rubricato n. 37) presentato dai Consiglieri Vignale, Graglia Sozzani, Berutti, Porchietto, Pichetto Fratin, Ruffino: La lettera d) del comma 1, dell'articolo 12, della legge regionale 19/2009 come sostituita dal comma 2, dell'articolo 8, del disegno di legge n. 90, è soppressa.
Emendamento rubricato n. 38) presentato dai Consiglieri Vignale, Graglia Sozzani, Berutti, Porchietto, Pichetto Fratin, Ruffino: La lettera f) del comma 1, dell'articolo 12, della legge regionale 19/2009 come sostituita dal comma 2, dell'articolo 8, del disegno di legge n. 90, è soppressa.
Emendamento rubricato n. 39) presentato dai Consiglieri Vignale, Graglia Sozzani, Berutti, Porchietto, Pichetto Fratin, Ruffino: Alla lettera f) del comma 1, dell'articolo 12, della legge regionale 19/2009, come sostituita dal comma 2, dell'articolo 8, del disegno di legge n. 90, le parole "la Riserva Naturale della confluenza del Pellice" sono soppresse.
Emendamento rubricato n. 46) presentato dall'Assessore Valmaggia, a nome della Giunta regionale: Il comma 5 dell'articolo 8 è sostituito dal seguente: "5. La lettera c) del comma 1, dell'articolo 12, della legge regionale 19/2009, è sostituita dalla seguente: g) Ente di gestione delle aree protette dell'Appennino piemontese, al quale sono affidati in gestione il Parco naturale delle Capanne di Marcarolo e la Riserva naturale del Neirone" L'emendamento è dato per illustrato.
Emendamento rubricato n. 71) presentato dall'Assessore Valmaggia, a nome della Giunta regionale: Il comma 6 dell'articolo 8 è sostituito dal seguente: "6. Alla lettera h) del comma 1, dell'articolo 12, della legge regionale 19/2009, le parole "Ente di gestione delle aree protette del Po vercellese alessandrino e del Bosco delle Sorti della Partecipanza di Trino" sono sostituite dalle seguenti: "Ente di gestione delle aree protette del Po vercellese-alessandrino"" L'emendamento è dato per illustrato.
Emendamento rubricato n. 61) presentato dai Consiglieri Ferrentino e Motta: Dopo il comma 6 dell'articolo 8 del disegno di legge n. 90 è inserito il seguente: "6 bis. La lettera i) del comma 1, dell'articolo 12, della legge regionale 19/2009, è sostituita dalla seguente: i) Ente di gestione del Parco paleontologico artigiano al quale sono affidati in gestione il Parco naturale di Rocchetta Tanaro, la Riserva naturale di Valle Androna, Valle Botto e Valle Grande, la Riserva naturale della Val Sarmassa e la struttura mussale artigiana e dei geositi" L'emendamento è dato per illustrato.
Emendamento rubricato n. 40) presentato dai Consiglieri Vignale, Graglia Sozzani, Berutti, Porchietto, Pichetto Fratin, Ruffino: abrogare comma 8) dell'articolo 8 del disegno di legge n. 90.
Emendamento rubricato n. 69) presentato dai Consiglieri Corgnati Ferrentino e Molinari: il comma 8) dell'articolo 8 è soppresso.
Gli emendamenti rubricati n. 40) e 69), identici nel contenuto, sono dati per illustrati.
L'emendamento rubricato n. 41 è ritirato dai proponenti.
Emendamento rubricato n. 5) presentato dai Consiglieri Bertola, Mighetti Bono, Andrissi, Campo, Batzella, Valetti, Frediani: Nuovo articolo 8 (Modifiche all'articolo 12 della legge regionale 19/2009 comma 8) 1. Dopo il comma 1) dell'articolo 12, della legge regionale 19/2009 è inserito il comma 1 bis: "2. La gestione del Bosco delle Sorti di Trino è affidatala alla Partecipanza dei Boschi di Trino, attraverso la stipula di apposita convenzione che assicura: a) la continuità della gestione della Partecipanza dei Boschi di Trino conservandone le caratteristiche storiche quali risultano dagli statuti sociali, dagli atti, dagli usi e dalle consuetudini della Partecipanza stessa, mantenendo inalterato il regime di proprietà b) la tutela e la valorizzazione delle caratteristiche naturali ambientali e paesaggistiche dell'area boschiva al fine di ricostituire e mantenere l'unità ambientale del Bosco delle Sorti della Partecipanza, nel pieno e incondizionato rispetto delle pratiche silvocolturali e dei diritti e delle consuetudini secolari esercitati dalla Partecipanza e dai partecipanti quali proprietari proindiviso c) la promozione e la gestione di ogni iniziativa necessaria od utile per consentire la fruizione del Bosco delle Sorti a fini ricreativi didattici, scientifici, culturali." Emendamento rubricato n. 5.1) presentato dai Consiglieri Bertola, Mighetti Bono, Andrissi, Campo, Batzella, Valetti, Frediani: Nuovo articolo 8 (Modifiche all'articolo 12 della legge regionale 19/2009 comma 8) 2. Dopo il comma 1) dell'articolo 12, della legge regionale 19/2009 è inserito il comma 3: 1 ter) 3. La convenzione di cui al comma 1 è stipulata entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore del persentetitolo e indica i criteri relativi alla gestione del Bosco della Partecipanza e le modalità attuative necessarie alla realizzazione delle finalità di cui al comma 5, lettere a) b), c), relative alla convenzione. Lo schema della convenzione è approvato dalla Giunta regionale".
La parola al Consigliere Bertola per l'illustrazione.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Illustro congiuntamente gli emendamenti n. 5) e 5.1), che riguardano la gestione del Bosco delle Sorti di Trino. Li abbiamo mantenuti, ma è stata fatta una riscrittura di tali emendamenti da parte della Giunta regionale.
L'emendamento della Giunta è stato approvato poc'anzi. Per noi era importante reintrodurre l'affidamento della gestione del Bosco delle Sorti di Trino in capo alla Partecipanza dei Boschi di Trino, che non era prevista nella scrittura originale del disegno di legge n. 90.
Pertanto, esprimiamo soddisfazione per l'accoglimento della nostra istanza anche se sappiamo che, avendoli già recepiti, tali emendamenti saranno respinti.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Sozzani, per dichiarazione di voto.



SOZZANI Diego

Grazie, Presidente.
Rispetto agli emendamenti presentati, come dichiarazione di voto rispetto alle indicazioni che sono state affrontate sinora nel dibattito, è bene segnalare due nostri emendamenti che - guarda caso - poiché sono anche di interesse della maggioranza, vengono accettati (interesse non a livello locale, cioè dei Consiglieri regionali, a livello locale).
Uno - e lo rivendichiamo con assoluta soddisfazione - riguarda il Parco di Asti e del Po torinese, che prima erano uniti. La stessa cosa che non è stata fatta per il Parco del Ticino (lo dicevo prima ai novaresi), proprio perché, anche nell'ambito della nostra esigenza, forse andava rivista la definizione dei confini del parco, mentre è stato accettato l'emendamento riguardante il Parco di Asti e del Po torinese, che vengono nuovamente divisi, dopo una proposta dell'Assessorato che li accorpava. La stessa cosa è successa per il Parco del Sesia con il Veglia Devero.
Anche qui, evidentemente per un'esigenza di maggioranza locale, è stata accettata la divisione, mentre viene mantenuto il Parco del Sesia con gli altri parchi; immagino anche - come dicevo - dal punto di vista del Parco del Ticino e, in questo caso, anche il nostro emendamento viene accettato.
Viene, invece, mantenuto il Parco del Marguareis con il Parco delle Alpi Marittime. Il relativo emendamento viene respinto, e questo non lo si comprende. E' un elemento negativo, perché seguirà un'indicazione di Parco Nazionale, in questo senso, pertanto era bene suddividerli per mantenere la regionalità, quindi tutta la nostra organizzazione dei parchi, rispetto al futuro Parco Nazionale, in fase di definizione da parte dello Stato.
Non si comprende come mai, in questa particolare situazione, venga respinto da parte della maggioranza, perché si tratta di un emendamento che aveva un suo senso.
Per queste motivazioni, voteremo ovviamente a favore dei nostri emendamenti (che verranno anche accolti), ma voteremo - poi - contro il disegno di legge complessivo, perché non vi è una logica - se non di tipo territoriale personale - che vada ad incidere sulla legge dei parchi.
Se passano alcuni emendamenti, e abbiamo compreso perché passano, non comprendiamo perché altri, invece, vengano respinti, visto che da quelle parti probabilmente gli interessi locali di tipo politico sono differenti.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE BOETI



PRESIDENTE

Grazie, collega Sozzani.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 35), sul quale l'Assessore Valmaggia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 30 Consiglieri hanno votato SÌ 6 Consiglieri hanno votato NO 24 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 9 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 60).



(Il Consigliere Vignale chiede la parola)



PRESIDENTE

Siamo in votazione, Consigliere Vignale. E' legato a questo emendamento?



VIGNALE Gian Luca

Certo.



PRESIDENTE

Sospendo la votazione.
Prego, Consigliere Vignale.



VIGNALE Gian Luca

Come diceva il collega Sozzani, un nostro emendamento va ad abrogare (l'abbiamo già fatto presente nella scorsa riunione della Conferenza dei Capigruppo) l'accorpamento del parco.



PRESIDENTE

Dovrebbe essere l'emendamento n. 40), Consigliere Vignale.



VIGNALE Gian Luca

Esattamente. E' stato presentato prima dell'emendamento n. 60), quindi ritengo vada messo in votazione il n. 40) e, qualora venga approvato, tanto l'emendamento n. 60) quanto - credo - il n. 61) decadono.



PRESIDENTE

L'emendamento n. 60) non dovrebbe c'entrare.
Decade l'emendamento n. 69).
Pertanto, l'emendamento n. 60) è correttamente messo in votazione. Possiamo procedere.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 60), sul quale l'Assessore Valmaggia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato SÌ 35 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 4 Consiglieri Il Consiglio approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 36), sul quale l'Assessore Valmaggia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 37 Consiglieri votanti 28 Consiglieri hanno votato SÌ 3 Consiglieri hanno votato NO 25 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 9 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 37), sul quale l'Assessore Valmaggia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 40 Consiglieri votanti 29 Consiglieri hanno votato SÌ 5 Consiglieri hanno votato NO 26 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 9 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 38), sul quale l'Assessore Valmaggia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 29 Consiglieri hanno votato SÌ 5 Consiglieri hanno votato NO 24 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 10 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 46).
L'esito della votazione è il seguente: presenti 42 Consiglieri votanti 37 Consiglieri hanno votato SÌ 37 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri Il Consiglio approva.
Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 71).
L'esito della votazione è il seguente: presenti 41 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato SÌ 36 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri Il Consiglio approva.
Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 61) sul quale l'Assessore Valmaggia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 42 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato SÌ 36 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 6 Consiglieri Il Consiglio approva.
Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 40) sul quale l'Assessore Valmaggia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Con l'approvazione dell'emendamento n. 40), si verifica la decadenza dell'emendamento n. 69).
L'emendamento rubricato n. 41) è ritirato.
Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 5) sul quale l'Assessore Valmaggia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 45 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 9 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n.
5.1), sul quale l'Assessore Valmaggia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 41 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'articolo 8, così come emendato.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 45 Consiglieri votanti 43 Consiglieri hanno votato SÌ 28 Consiglieri hanno votato NO 15 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Il Consiglio approva.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 13.00)



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