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Dettaglio seduta n.93 del 06/06/06 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


GARIGLIO DAVIDE



(Alle ore 14.40 il Presidente Gariglio comunica che la seduta avrà inizio alle ore 15.00)



(Alle ore 15.10 il Presidente Gariglio comunica che la seduta avrà inizio alle ore 15.40)



(La seduta ha inizio alle ore 15.38)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Bresso, Buquicchio, Pizzale Robotti, Ronzani, Rostagno e Vignale.


Argomento: Gruppi consiliari

b) Variazione Presidenza Gruppo consiliare di Forza Italia (Presidente Angelo Burzi)


PRESIDENTE

Comunico che in data 5 giugno 2006, il Gruppo consiliare di Forza Italia (al quale aderiscono i Consiglieri regionali Angelo Burzi, Ugo Cavallera, Alberto Cirio, Mariangela Cotto, Caterina Ferrero, Giampiero Leo, Gaetano Nastri, Luca Pedrale, Gilberto Pichetto Fratin e Pietro Francesco Toselli), ha eletto quale nuovo Presidente del Gruppo il Consigliere regionale Angelo Burzi.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Il Consigliere Casoni ha chiesto la parola sull'ordine dei lavori. Ne ha facoltà.



CASONI William

Chiediamo qualche minuto di sospensione per un ulteriore incontro dei Capigruppo di minoranza al fine di procedere speditamente nei nostri lavori. Siamo abbastanza vicini ad una soluzione, ma abbiamo bisogno ancora di qualche minuto. Nel frattempo, se il Consiglio acconsente, si potrebbe anticipare qualche altro punto all'o.d.g. per non ostacolare i lavori dell'aula.



PRESIDENTE

Penso si debba trovare una soluzione che permetta di trovare una rapida definizione dei problemi in corso. Possiamo procedere, per non sospendere il Consiglio, con l'esame del punto 8) disegno di legge n. 164 "Norme in materia di trasporto di viaggiatori effettuato mediante noleggio di autobus con conducente"? Va bene, sospendiamo la seduta.



(La seduta, sospesa alle ore 15.40 riprende alle ore 16.07)


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni

Richieste d'inversione punti all'o.d.g


PRESIDENTE

Passiamo al punto 4) all'o.d.g., inerente a "Integrazione Ufficio di Presidenza: nomina del Vicepresidente (articoli 22 dello Statuto e 4 del Regolamento)".
Prima di procedere voglio ricordare che sono state presentate una serie di richieste di inversioni di punti all'o.d.g. da parte del Gruppo di Alleanza Nazionale e del Gruppo "Per l'Italia". Vorrei sapere se possiamo considerarle ritirate o se dobbiamo procedere.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Casoni; ne ha facoltà.



CASONI William

Le richieste di punti di inversione all'o.d.g. del Gruppo di Alleanza Nazionale, sono ritirate.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Mi si consentirà di ritornare un attimo all'inizio della seduta di questa mattina, quando il Presidente ha letto a tutto il Consiglio la lettera con cui il Presidente Ghigo - Presidente del Gruppo di Forza Italia fino ad ieri e Presidente della Regione fino al 3 aprile 2005 - rassegnando le dimissioni, ha abbandonato quest'Aula e questa Regione per suoi nuovi impegni. È con piacere che ringrazio il Presidente del Consiglio dell'attenzione che ha voluto dedicare a questa fase e che consente al Gruppo di Forza Italia - ma credo, e spero, che a questo si unisca tutta l'attuale minoranza - di ringraziare il Presidente Ghigo per il lavoro svolto nei dieci anni del suo Governo. Come molte volte capita, un lavoro di un certo impegno meglio si vede a distanza di tempo. Certe volte le opere, qualunque esse siano - un disegno di legge, un'opera di architettura o un progetto, quando ci si è troppo vicini ad esse è difficile valutarne sia gli aspetti positivi sia quelli negativi.
Non pretendiamo che su questo ci sia la condivisione da parte di tutti ma a me sembra (avendo anche fatto parte per un periodo non breve, cinque anni, della Giunta del Presidente Ghigo) che risulti con chiarezza ciò che abbiamo costruito e ciò che non abbiamo ultimato. Molte cose non sono state fatte e ci impegneremo a proporle.
Rivolgo il mio ringraziamento non formale, ma sostanziale al contributo che l'attuale senatore Enzo Ghigo ha dato a questa regione, ha dato al nostro Gruppo, in maniera particolare, essendo tra i fondatori del partito in questa regione e continuando, nell'interesse della regione Piemonte, a rappresentarlo nel suo nuovo incarico.
Ciò detto, passiamo alla parte operativa dell'incontro di oggi scusandoci per il tempo che abbiamo fatto perdere, speriamo non del tutto inutilmente, anche alla maggioranza (le prossime volte, se non ci scuseremo, vorrà dire che sarà un atto scelto e non una conseguenza di qualche piccolo sussulto, tra l'altro comprensibile). Le minoranze indicano come candidato alla Vicepresidenza il Consigliere Pichetto Fratin.
Consigliere che gode della stima non soltanto delle minoranze di oggi, ma che sappiamo riscuotere anche la stima dell'attuale maggioranza che l'ha avuto come interlocutore negli otto anni in cui ha svolto la carica di Assessore (l'elenco delle deleghe che ha rivestito è talmente lungo che non saprebbe ricordarselo nemmeno lui).
Spero che la maggioranza voglia ancora onorarci della sua stima in modo che la funzione di Vicepresidente possa essere utile a tutti noi, come lo è stata quella del Consigliere Costa, cui auguro buon lavoro nel suo ruolo di parlamentare.



PRESIDENTE

Il Gruppo "Per l'Italia" ha comunicato di ritenere vive le proposte di inversioni all'o.d.g, e di iscrizione di nuovi punti.
Procediamo con le richieste di inversione punti all'o.d.g.
Richiesta rubricata n. 1 presentata dal Consigliere Lupi: ai sensi dell'articolo 51, comma 5 del Regolamento interno, si chiede l'inserimento dell'ordine del giorno n. 201 all'o.d.g. della seduta odierna.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Lupi; ne ha facoltà.



LUPI Maurizio

Ritorniamo sulla tematica dell'inserimento degli ordini del giorno.
Il nostro Gruppo consiliare chiede di inserire nell'o.d.g. della seduta odierna l'ordine del giorno n. 201. Le motivazioni ideali che ci spingono a porre la questione dell'inserimento di quest'ordine del giorno direttamente all'attenzione del Consiglio fanno riferimento alla già più volte sostenuta esigenza, per il consesso regionale, di poter discutere in tempi reali senza permettere che un lasso temporale troppo esteso si posizioni tra il momento in cui un determinato problema di carattere sociale politico viene suscitato e viene posto di fronte all'attenzione pubblica, e il momento in cui, con riferimento a questo specifico ordine del giorno, viene preso in considerazione.
La richiesta che il nostro Gruppo consiliare pone con forza è di avere la possibilità di inserire in tempi brevi quest'ordine del giorno in modo che possa essere veramente discusso e che l'intero Consiglio regionale possa dibattere in maniera completa ed esaustiva evitando così una prassi negativa. Questa è una situazione ricorrente nei lavori del Consiglio regionale, che ci porta a non discutere le interrogazioni, le interpellanze, le mozioni e gli ordini del giorno, che sono ripetutamente presentati, a causa della cattiva abitudine a protrarre i tempi che intercorrono tra il momento effettivo della presentazione di questi atti ufficiali e la loro effettiva discussione nell'Aula consiliare.
Molto spesso durante le sedute del Consiglio regionale, molti ordini del giorno non sono discussi, come sarebbe necessario, e sono ripresentati di volta in volta senza essere dibattuti.
La proposta che presentiamo con questa richiesta d'inserimento è di avere la possibilità di trattare quest'ordine del giorno direttamente nella seduta pomeridiana del Consiglio regionale, in modo che detto ordine del giorno abbia la possibilità di essere dibattuto in Aula.
La richiesta che il Gruppo "Per l'Italia" fa all'Assemblea regionale è quella di prendere in considerazione la possibilità che quest'ordine del giorno classificato con il n. 201 possa essere finalmente inserito all'o.d.g. e opportunamente dibattuto in Aula. Non posso che richiedere a tutti i colleghi Consiglieri di esprimersi in maniera positiva rispetto a questa richiesta.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Reschigna.



RESCHIGNA Aldo

Esprimo parere negativo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 1.
Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 2 presentata dal Consigliere Lupi: ai sensi dell'articolo 51, comma 5 del Regolamento interno, si chiede l'inserimento dell'ordine del giorno n. 202 all'o.d.g. della seduta odierna.
Ha chiesto di parlare il Consigliere Lupi; ne ha facoltà.



LUPI Maurizio

La finalità della presentazione di quest'inserimento all'o.d.g è quella, ovviamente, di permettere che possa avvenire la discussione dell'ordine del giorno n. 202 direttamente nella seduta pomeridiana odierna del Consiglio regionale.
Ho già spiegato nel mio intervento precedente quelle che sono le motivazioni sostanziali che portano il nostro Gruppo a richiedere l'inserimento di detto ordine del giorno.
Innanzitutto c'è l'esigenza di superare una situazione, secondo noi assolutamente negativa che caratterizza la discussione di interrogazioni interpellanze e ordini del giorno all'interno del consesso del Consiglio regionale. L'aspetto negativo è il fatto che sempre più spesso, in maniera reiterata, tra il momento in cui avviene una determinata situazione politica che origina la necessità di un documento (un'interrogazione un'interpellanza, una mozione o un ordine del giorno) e il momento effettivo in cui questi documenti sono posti in discussione, spesso intercorre un lasso temporale decisamente esteso.
Noi riteniamo un lasso temporale troppo esteso, quando si fa sì che venga in qualche modo vanificata la finalità stessa dell'atto presentato dai Consiglieri.
In questo senso è assolutamente necessario che venga in qualche modo cambiata la prassi di lavoro del Consiglio regionale, in modo che se un atto del genere è presentato, i tempi che debbono intercorrere tra la presentazione di questi atti e la loro effettiva discussione in Aula, siano i più limitati possibili.
Inoltre non ha alcun senso discutere di un ordine del giorno a distanza di due o tre mesi dalla presentazione dello stesso. Non ha alcun significato, non ha alcuna valenza politica e sociale. Quindi, quello che noi, come Gruppo, andiamo a sottolineare è la necessità di un cambiamento nello stile dei lavori. Impegniamoci, come Assemblea regionale, ad una discussione di un numero inferiore di documenti presentati dai Gruppi consiliari, ma è importante che detti documenti e richieste di chiarimenti nei confronti della Giunta, possano avvenire in tempi assolutamente ridotti.
Quindi la motivazione che noi poniamo è quella di un'organizzazione dei lavori che permetta un fluire più rapido dei documenti presentati dai Consiglieri e che la discussione avvenga in tempi rapidi.
La richiesta, quindi, del Gruppo consiliare "Per l'Italia" al Consiglio regionale è quella di permettere l'inserimento dell'ordine del giorno classificato con il n. 202 nell'odierna seduta pomeridiana.
Spero sia una proposta che abbia le caratteristiche della condivisibilità. Ci auguriamo naturalmente che i colleghi Consiglieri possano esprimere un voto positivo rispetto a questa richiesta e, quindi permetterci di poter discutere quest'importante ordine del giorno che già da molto tempo giace negli archivi delle segreterie del Consiglio regionale.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Reschigna.



RESCHIGNA Aldo

Esprimo parere negativo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta di inversione all'o.d.g.
rubricata n. 2.
Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 3 presentata dal Consigliere Lupi: ai sensi dell'articolo 51, comma 5 del Regolamento interno, si chiede l'inserimento dell'ordine del giorno n. 203 all'o.d.g. della seduta odierna.
La richiesta di inversione all'o.d.g. rubricata n. 3 è superata, poich tratta di ordine del giorno già oggetto d'esame da parte del Consiglio regionale e respinto.
Richiesta rubricata n. 4 presentata dal Consigliere Lupi: ai sensi dell'articolo 51, comma 5 del Regolamento interno, si chiede l'inserimento dell'ordine del giorno n. 204 all'o.d.g. della seduta odierna.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
La richiesta del Gruppo "Per l'Italia" riguarda l'accelerazione della discussione dell'ordine del giorno n. 204. La tematica inerente a quanto i proponenti avevano intenzione di portare all'attenzione dell'Assemblea tocca da vicino tutti i cittadini piemontesi. Come ha già precedentemente detto il mio collega Lupi, è un problema reale che tocca il funzionamento di quest'Assemblea, per quanto riguarda la discussione degli ordini del giorno.
Discutere ordini del giorno e metterli in votazione così come è stato fatto finora (ovviamente non c'è alcuna colpa né degli uffici preposti n dell'Ufficio di Presidenza né dell'Aula) diventa poco fruibile per i cittadini, per i Consiglieri proponenti e per chi dovesse avere idee contrarie, o comunque diverse, da quelle dei proponenti.
Chiedo che questa richiesta sia accolta dall'Assemblea con lo spirito costruttivo che normalmente caratterizza i componenti di questa Assemblea legislativa. O ci decidiamo, una volta tanto, a dedicare una, due o tre giornate di Consiglio solo su ordini del giorno, discutendoli e licenziandoli nel più breve tempo possibile, oppure ogni volta ci troviamo di fronte a convocazioni di Consiglio che assomigliano più ad una grida manzoniana che ad un ordine del giorno che l'Assemblea potrebbe sensatamente, discutere.
Sappiamo bene che l'o.d.g. odierno, seppur con due orari di convocazione diversi, prevede 34 punti. Forse arriveremo al decimo o all'undicesimo. Ci sono molti proseguimenti di argomenti già presentati incardinati, discussi e poi abortiti. Peraltro, notiamo che attualmente al punto 34) all'o.d.g. c'è un ordine del giorno numerato 352.
Quello che chiediamo di iscrivere e poi votare è molto più antico di quello inserito al punto n. 34) all'o.d.g., che sappiamo benissimo che non sarà discusso. Peraltro, sappiamo anche che quando si arriva all'inserimento di un ordine del giorno nella convocazione, non è così automatico che alla Conferenza dei Capigruppo si decida di iscriverlo nella convocazione del Consiglio successivo. Probabilmente questo accade dopo varie settimane, magari dopo qualche sollecitazione da parte dei Capigruppo dei Consiglieri proponenti.
Se l'ordine del giorno n. 204 non è neanche ancora stato inserito nella convocazione di oggi, significa che sarà inserito in un o.d.g. da discutere in date tipo il 32 agosto o il 30 febbraio, cioè praticamente mai. Allora prendiamo il coraggio a quattro mani e facciamo una serie di discussioni congiunte di vari ordini del giorno, magari anche raggruppate per tematiche, discutendoli e votandoli (magari anche per parti separate, come è già accaduto e com'è previsto dal Regolamento vigente).
Sicuramente faremo un servizio utile per la cittadinanza. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Esprimo parere negativo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta di inversione all'o.d.g.
rubricata n. 4.
Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 5 presentata dal Consigliere Lupi: ai sensi dell'articolo 51, comma 5 del Regolamento interno, si chiede l'inserimento dell'ordine del giorno n. 205 all'o.d.g. della seduta odierna.
Rammento ai proponenti che non è obbligatorio l'intervento illustrativo, essendo noto a tutti l'intendimento. Quindi - lo dico a beneficio dei Consiglieri - come Presidenza possiamo anche farci carico di leggere l'oggetto di cui tratta il documento, per semplificare il lavoro.
Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Lupi; ne ha facoltà.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente.
La richiesta di inserimento dell'ordine del giorno in questione fa riferimento ad un documento particolarmente significativo. Si tratta dell'ordine del giorno classificato con il numero progressivo n. 205.
chiara la finalità del nostro Gruppo consiliare: permettere finalmente la discussione, a livello di Aula consiliare, di un importante ordine del giorno che da tempo giace nei cassetti delle Segreterie del Consiglio regionale.
La finalità complessiva di quest'azione, come è stato più volte da noi ribadito, è di sottolineare l'importanza che interrogazioni, interpellanze mozioni e ordine del giorno abbiano un iter più veloce nella loro trasmissione in Aula, in modo da permetterne una discussione in tempi abbastanza rapidi.
più che mai evidente che la discussione di un argomento a distanza temporale di due o tre mesi dall'effettivo verificarsi dell'evento che ne ha determinato la presentazione è, dal punto di vista politico assolutamente inconsistente. Non ha ragione di essere e provoca una consistente perdita di tempo ai lavori dell'Aula consiliare.
Quello che il nostro Gruppo vuole sottolineare è l'assoluta necessità di una riorganizzazione delle metodologie che portano all'iscrizione all'o.d.g. delle varie interrogazioni, interpellanze, mozioni ed ordini del giorno, che permetta una loro discussione in tempi brevi o una loro cancellazione.
totalmente assurdo il mantenimento di situazioni di richieste di informazioni, di interrogazioni e di ordini del giorno a distanza di mesi dall'effettivo svolgimento dei fatti cui questi documenti fanno riferimento.
Da questo punto di vista penso che sia assolutamente doveroso una riconsiderazione dell'organizzazione dei lavori dell'Aula consiliare, in maniera da operare una selezione di questi documenti. Probabilmente sarebbe molto meglio dare la possibilità ai Gruppi consiliari di scegliere un solo documento per ogni seduta consiliare, con l'impegno di discuterlo e di assumersi l'impegno, quando si presenta un ordine del giorno, lo si fa dall'inizio alla fine. Magari, s'inseriscono meno punti all'o.d.g., ma ci che ci si propone di discutere lo si porta a termine.
del tutto inutile presentare o.d.g. con 34, 45 o 54 punti sapendo sin dall'inizio, che detti punti non saranno neanche presi in considerazione, ma saranno riproposti per decine di sedute, senza neanche mai avere la lontana speranza di essere portati all'effettiva discussione.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Esprimiamo parere negativo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta di inversione all'o.d.g.
rubricata n. 5.
Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 6 presentata dal Consigliere Lupi: ai sensi dell'articolo 51, comma 5 del Regolamento interno, si chiede l'inserimento dell'ordine del giorno n. 206 all'o.d.g. della seduta odierna.
Ha chiesto la parola il Consigliere Lupi; ne ha facoltà.



LUPI Maurizio

Signor Presidente, anche questa nuova richiesta di iscrizione punti all'o.d.g. ha la finalità di permettere ad un ordine del giorno che ci sta particolarmente a cuore di poter essere iscritto nell'odierna seduta consiliare.
Al di là dell'importanza specifica e dei contenuti assolutamente significativi presenti all'interno dell'ordine del giorno n. 206, mi sembra, ancora una volta, importante sottolineare con forza e grande determinazione il senso più complessivo della nostra richiesta di riorganizzazione dei lavori consiliari, in modo tale da permettere una discussione degli ordini del giorno presentati dai Consiglieri in tempi quantomeno adeguati alla possibilità che gli argomenti ivi contenuti siano ancora vivi e interessanti per l'opinione pubblica e per il consesso regionale. Qualsiasi altro tipo di organizzazione e strutturazione dei lavori consiliari, che, in qualche modo, porti ad una discussione di ordini del giorno a distanza, magari, di due o tre mesi, è evidente che perde qualunque tipo di valore, anche dal punto di vista politico e della rappresentatività di questioni significative per la nostra Regione e per l'intera popolazione piemontese.
In questa sede, il nostro Gruppo consiliare tende a sviluppare la richiesta complessiva affinché il tempo tra la presentazione di un documento (interrogazione, interpellanza, ordine del giorno o mozione) e il momento effettivo della sua discussione in Aula sia il più limitato possibile. Penso all'organizzazione dei lavori di altre assemblee, penso alla question time a livello parlamentare, che permette comunque la discussione di temi attuali e non di questioni ormai superate dal trascorrere del tempo. Una diversa strutturazione della presa in considerazione di questi documenti ci permetterebbe di sviluppare un lavoro sicuramente più proficuo e più interessante per i cittadini piemontesi.
Non credo vi siano soverchie difficoltà almeno nel tentare di darsi una strutturazione diversa nelle modalità di presentazione. Credo bisognerebbe semplicemente avere una capacità di realismo politico. Come dicevo nell'intervento precedente, è assolutamente inutile la presentazione di ordini del giorno chilometrici, perché nel momento stesso in cui sono inviati ai vari Consiglieri si ha già l'assoluta sicurezza che la loro discussione non potrà essere portata a termine.
necessario evitare di sviluppare un'organizzazione dei lavori che produce o.d.g. con 40 punti, la loro preparazione deve vertere su un numero di punti assolutamente inferiore.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Esprimiamo parere negativo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta di inversione all'o.d.g.
rubricata n. 6.
Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 7 presentata dal Consigliere Lupi: ai sensi dell'articolo 51, comma 5 del Regolamento interno, si chiede l'inserimento dell'ordine del giorno n. 207 all'o.d.g. della seduta odierna.
Comunico che la richiesta di inversione all'o.d.g. rubricata n. 7 è superata, in quanto tratta di ordine del giorno già oggetto d'esame del Consiglio regionale ed approvato.
Richiesta rubricata n. 8 presentata dal Consigliere Lupi: ai sensi dell'articolo 51, comma 5 del Regolamento interno, si chiede l'inserimento dell'ordine del giorno n. 208 all'o.d.g. della seduta odierna.
Ha chiesto la parola il Consigliere Lupi; ne ha facoltà.



LUPI Maurizio

Signor Presidente, questa nuova richiesta di inserimento all'o.d.g.
dell'odierna seduta consiliare pomeridiana dell'ordine del giorno n. 207 se non erro - è motivata dal fatto che gli argomenti contenuti sono di importanza assolutamente fondamentale nell'ambito della discussione politica del Consiglio regionale, pertanto, non debba essere procrastinata oltre e la sua discussione svolgersi in tempi assolutamente brevi.
Naturalmente, anche questa ennesima richiesta si inserisce nella volontà complessiva da parte del Gruppo consiliare "Per l'Italia" di sottolineare, in qualche modo, l'importanza di una diversa organizzazione dei lavori dell'Aula consiliare e le esigenze di alcune situazioni soprattutto a livello regolamentare, che, secondo noi, sono assolutamente indifferibili.
La diversa organizzazione che noi proponiamo per i lavori d'Aula fa riferimento ad una strutturazione sostanzialmente diversa della discussione dei vari punti all'o.d.g., innanzitutto, partendo dal presupposto che è necessaria una drastica limitazione dell'iscrizione dei punti.
Secondo noi, anche dal punto di vista della credibilità dell'istituzione regionale, è sicuramente impostata su criteri di serietà la scelta di inserire un numero limitato di punti all'o.d.g., sui quali però, si abbia la sicurezza della loro conclusione nella seduta in cui sono stati iscritti.
Noi puntiamo ad un'organizzazione dei lavori in cui i punti dell'o.d.g.
siano considerevolmente inferiori, ma che possano essere portati a termine all'interno di una singola seduta consiliare.
Questo lo si può ottenere innanzitutto con una velocizzazione dei tempi tra il momento in cui un determinato ordine del giorno o una determinata mozione o una determinata interrogazione o interpellanza è presentata è il momento dell'effettiva discussione in Aula di tali documenti.
Credo che, dal punto di vista organizzativo, non sia un'impresa sovrumana cercare di migliorare la strutturazione dei lavori d'Aula.
Riteniamo che con un lavoro, magari, in Commissione Regolamento a livello di discussione di Capigruppo, si possa ottenere un'intesa per far sì che i vari documenti possano approdare in Aula in tempi relativamente brevi.
Con riferimento alle modifiche regolamentari, mi pare importante sottolineare l'esigenza di un'altra modifica regolamentare, soprattutto dopo che l'Ufficio di Presidenza della Camera dei Deputati ha approvato la costituzione, in deroga al Regolamento, di sei nuovi Gruppi parlamentari.
Non si capisce bene come a livello di Camera dei Deputati sia possibile riconoscere in deroga dei Gruppi parlamentari, solo perché questi Gruppi parlamentari appartengono alla maggioranza. Invece, a livello di istituzione regionale, improvvisamente, questo riconoscimento dei Gruppi non può avvenire.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Motta.



MOTTA Angela

Siamo contrari alla richiesta di inserimento all'o.d.g..



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta di inversione all'o.d.g.
rubricata n. 8 Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 9 presentata dal Consigliere Lupi: ai sensi dell'articolo 51, comma 5 del Regolamento interno, si chiede l'inserimento dell'ordine del giorno n. 209 all'o.d.g. della seduta odierna.
Ha chiesto d'intervenire il Consigliere Lupi; ne ha facoltà.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente.
Anche questa nuova richiesta d'inserimento dell'ordine del giorno n.
209 all'interno dell'odierna seduta pomeridiana del Consiglio regionale s'inserisce in un discorso più ampio e complessivo, volto all'ottimizzazione dei lavori d'Aula.
Come ho già più volte sottolineato nei miei interventi precedenti, la ratio che ci porta a sostenere la necessità di un cambiamento della stesura degli ordini del giorno fa riferimento al fatto che è necessario, secondo me, a livello regolamentare, un cambiamento delle modalità dell'iter dei passaggi procedurali dal momento in cui un determinato documento (sia esso un'interpellanza, un'interrogazione, una mozione o un ordine del giorno) è presentato al momento in cui detto documento è effettivamente posto all'attenzione dell'Aula. Questa è una prima esigenza di cambiamento regolamentare.
Mi stavo, precedentemente, dilungando in un'altra motivazione che va a determinare la nostra azione politica: oltre alla modifica regolamentare che permette un più snello scorrere di questi provvedimenti dal momento della loro presentazione al momento della loro discussione, secondo noi, è necessaria un'altra modifica del Regolamento che fa riferimento in maniera precisa alla grossa novità avvenuta a livello di Ufficio di Presidenza della Camera dei Deputati. Voi sapete che l'Ufficio di Presidenza della Camera dei Deputati ha approvato in deroga al Regolamento il riconoscimento di ben sei nuovi Gruppi parlamentari. A seguito di questo non si vede il motivo per cui a livello di Camera dei Deputati sono riconosciuti i Gruppi in deroga al Regolamento, mentre a livello di Istituzione regionale il riconoscimento dei Gruppi non possa avvenire.
Questa è una contraddizione assoluta, in termini politici. Avremmo piacere, come Gruppo consiliare "Per l'Italia", di capire come mai avvengono queste strane dinamiche per cui a livello di Camera dei Deputati dato che i Gruppi parlamentari da riconoscere sono della propria parte, si fanno operazioni di delibere in deroga al Regolamento, invece a livello di Consiglio regionale, dato che i Gruppi consiliari sono Gruppi di opposizione, non si riconoscono i Gruppi consiliari. Sarebbe davvero interessante riuscire a capire quale tipo di giustificazione politica è data per una contraddizione politica di questo tipo. Alla Camera dei Deputati ci si comporta in un modo perché i Gruppi parlamentari sono della propria parte, in Consiglio regionale, invece, si dice no al riconoscimento dei Gruppi consiliari perché i Gruppi consiliari fanno parte dell'opposizione. È veramente uno strano modo di fare politica e d'interpretare la democrazia quello di comportarsi in maniera differente a seconda del proprio specifico interesse.
Al di là di questa ulteriore motivazione che ci porta ad un intervento per richiedere una diversa organizzazione dei lavori consiliari, riteniamo che sia importante poter arrivare ad un'accettazione di questa proposta d'inserimento all'o.d.g. Con un semplice voto dell'Assemblea consiliare noi possiamo permettere a quest'ordine del giorno di essere iscritto all'o.d.g.
e possiamo permettere, finalmente, come è avvenuto nell'ultima seduta del Consiglio regionale, che alcune delle richieste d'inserimento da parte dell'opposizione possano essere accolte.
Proprio per questo, chiediamo al Consiglio regionale un voto positivo su questa richiesta.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Motta.



MOTTA Angela

Grazie, Presidente.
Continuiamo ad essere contrari.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta di inversione all'o.d.g.
rubricata n. 9.
Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 10 presentata dal Consigliere Lupi: ai sensi dell'articolo 51, comma 5 del Regolamento interno, si chiede l'inserimento dell'ordine del giorno n. 210 all'o.d.g. della seduta odierna.
La richiesta di inversione all'o.d.g. rubricata n. 10, è dichiarata superata.
Richiesta rubricata n. 11 presentata dal Consigliere Lupi: ai sensi dell'articolo 51, comma 5 del Regolamento interno, si chiede l'inserimento dell'ordine del giorno n. 211 all'o.d.g. della seduta odierna.
Ha chiesto d'intervenire il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
Visto che pare non ci siano particolari condizioni politiche favorevoli all'iscrizione di nuovi punti all'o.d.g., il Gruppo "Per l'Italia" all'unanimità decide di ritirare tutte le richieste d'inserimento che sono state depositate ed eventualmente le inversioni. Facendo presente all'Assemblea che tutte le motivazioni pregiudiziali che sono state elencate nelle varie argomentazioni esposte sui vari inserimenti dei singoli ordini del giorno rimangono tuttora valide.


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni

Esame proposta di deliberazione n. 173 inerente a "Integrazione Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale - Elezione di un Vicepresidente (articoli 22 dello Statuto e 4 del Regolamento interno)" (Divenuta DCR 72 18780 del 6 giugno 2006)


PRESIDENTE

Procediamo ora ad esaminare il punto 4) all'o.d.g. inerente all'integrazione dell'Ufficio di Presidenza.
Come ho già comunicato ai sensi dell'articolo 22, comma 4, dello Statuto e articolo 4, comma 8, del Regolamento interno, occorre integrare l'Ufficio di Presidenza con la nomina di un Vicepresidente in sostituzione del collega Enrico Costa, dimissionario a seguito della sua elezione a membro della Camera dei Deputati.
Ha chiesto d'intervenire il Consigliere Lupi; ne ha facoltà.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente.
Come Gruppo consiliare "Per l'Italia", in riferimento all'elezione del Vicepresidente del Consiglio regionale, presentiamo la candidatura del Consigliere Lupi a Vicepresidente del Consilio regionale. La motivazione che ci porta a presentare questa candidatura non è ovviamente quella di una candidatura di contrapposizione, ma ha più che altro il significato di sottolineare con forza, anzitutto, una situazione anomala: il Gruppo consiliare "Per l'Italia" è l'unico Gruppo in Consiglio regionale a non rivestire alcuna carica istituzionale. Vogliamo sottolineare la stranezza di una situazione, una sorta di conventio ad escludendum nei confronti del Gruppo consiliare "Per l'Italia".
Nello stesso tempo, come seconda motivazione, per questa candidatura noi riteniamo importante sottolineare una situazione di forte inadeguatezza dei rapporti all'interno della minoranza. Da questo punto di vista ritenevamo importante sottolineare questo aspetto e, in maniera costruttiva, proporci per un miglioramento dei rapporti all'interno della minoranza per il prosieguo dei lavori consiliari.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Muliere; ne ha facoltà.



MULIERE Rocco

Vorrei fare una dichiarazione di voto sulla nomina del Vicepresidente e cogliere l'occasione per ringraziare il Presidente Ghigo per il lavoro svolto in questi anni che ci ha visto, come opposizione, contrapporci alla politica e all'azione della Giunta Ghigo. Anche il lavoro svolto in questo ultimo anno come Presidente del Gruppo di Forza Italia, ci ha visto collaborare all'interno dell'aula consiliare e, nonostante le posizioni diverse, trovare un modo di confrontarci utile per i lavori del Consiglio.
Nello stesso tempo, vorrei dichiarare la nostra astensione, la nostra scheda bianca sulla proposta avanzata dal Gruppo di Forza Italia. Questo non vuol dire un voto negativo nei confronti della proposta avanzata del Consigliere Pichetto, anzi, al Consigliere Pichetto la nostra stima per la serietà e il lavoro che ha sempre svolto. E' inevitabile, da parte della maggioranza, assumere una posizione di questo tipo, ragion per cui volevamo renderla pubblica. Volevamo anche sottolineare come la scheda bianca non suoni come un voto negativo nei confronti della proposta avanzata dal Gruppo di Forza Italia o altre proposte che emergeranno dalla minoranza.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Casoni; ne ha facoltà.



CASONI William

Per esprimere, nello spirito dell'unità della minoranza, il voto favorevole del nostro Gruppo alla nomina del Consigliere Pichetto Fratin.



PRESIDENTE

Se non ci sono altre dichiarazioni di voto, procediamo alla votazione.
Preciso che, ai sensi degli articoli 22, comma 4, dello Statuto e 4 comma 8, del Regolamento interno, occorre integrare l'Ufficio di Presidenza con la nomina di un Vicepresidente, in sostituzione del Consigliere Enrico Costa dimissionario a seguito della sua elezione a componente della Camera dei Deputati.
Ricordo che l'elezione avviene a scrutinio segreto, ai sensi del comma 8 del precitato articolo 4 del Regolamento interno, dispone la distribuzione delle schede per la votazione.
Nomino scrutatori i Consiglieri Toselli e Valloggia.
Prego la Consigliera Segretaria Spinosa di procedere all'appello nominale.



(La Consigliera Segretaria Spinosa effettua l'appello nominale per la votazione a scrutinio segreto)



PRESIDENTE

Dichiaro chiusa la votazione e provvedo, coadiuvato dai componenti l'Ufficio di Presidenza, allo spoglio delle schede.
Il risultato della votazione è il seguente: presenti 47 Consiglieri votanti 47 Consiglieri.
Hanno ottenuto voti: Pichetto Fratin Gilberto 26 Lupi Maurizio 4 Schede nulle 16 Scheda bianca 1 Proclamo eletto Vicepresidente il Consigliere regionale Gilberto Pichetto Fratin, che ha riportato il maggior numero di voti.


Argomento: Partecipazioni azionarie regionali - Sport - Tempo libero: argomenti non sopra specificati

Proseguimento esame disegno di legge n. 262, inerente a "Interventi per lo sviluppo economico post-olimpico"


PRESIDENTE

Passiamo al punto 6) all'ordine del giorno, inerente al proseguimento dell'esame del disegno di legge n. 262.
Prego procedere con celerità alla distribuzione del materiale.
Il 31 maggio si è chiusa la discussione generale sul disegno di legge.
Si procede adesso all'esame dell'articolato partendo dall'articolo n.
1, su cui sono stati presentati alcuni emendamenti.
ARTICOLO 1 Ha chiesto di parlare il Consigliere Ghiglia; ne ha facoltà.



GHIGLIA Agostino

Vorrei motivare perché abbiamo ritirato gli emendamenti e le proposte di inversione all'ordine del giorno. Finalmente, dopo mesi di richieste abbiamo a disposizione i verbali dell'Ufficio di Presidenza del TOROC riuscendo così a mettere un importante tassello all'operazione trasparenza e alla questione morale. Lo dico perché non è mai stata nostra intenzione (lo avevamo già dichiarato) bloccare, sic et simpliciter, la Fondazione post olimpica perché non avrebbe avuto senso. Volevamo, una volta per tutte, cercare di gettare un po' di luce su una conduzione, rispetto al passato delle Olimpiadi (lo dico anche se qui ci sono alcuni protagonisti) che secondo noi è stata una gestione assolutamente non trasparente. È stata una gestione in cui l'emergenza e la necessità del successo dell'evento olimpico hanno determinato che si chiudesse un occhio, la bocca, le orecchie e si facesse finta di non vedere una situazione che rasenta lo scandalo. Peraltro, dichiarazioni ben più pesanti delle mie sono state fatte qualche mese fa dall'ex collega Assessore Peveraro (Assessore al Comune di Torino), che ha detto di Castellani cose che io, onestamente nonostante il mio ruolo di oppositore, non avrei mai osato proferire.
Castellani non è rimasto mitragliato dal fuoco amico solo perché le esigenze di successo dell'evento lo imponevano, quindi, tutti abbiamo collaborato, anche con il nostro silenzio, perché anche il silenzio è collaborazione. Speriamo che da oggi abbia fine anche perché sul TOROC e sulla gestione del passato c'è ancora tutto da scrivere. Questo è un altro motivo per cui occorre portarsi avanti con la Fondazione. Prima fondiamo e prima ci "decastelliamo". Prima facciamo una fondazione e prima prendiamo Castellani e lo buttiamo giù (in senso figurato) dall'ultimo piano di corso Novara.
Questa, comunque, non sarà ancora l'operazione "trasparenza" che auspichiamo, ma un inizio di pulizia sì, anche se, lo ripeto, la storia della gestione del TOROC è tutta da scrivere. Contiamo che, avendo ricevuto i verbali dall'Ufficio di Presidenza, che ci consentiranno non un uso improprio delle informazioni, ma di capire, al di là dell'acquisizione di tonnellate di materiale spesso inutile, qual è la reale situazione.
Voglio ricordare al Presidente Gariglio, visto che la responsabilità è sua, che alcuni mesi fa ho chiesto una traduzione asseverata delle convenzioni dei contratti in inglese del TOROC che non mi è ancora giunta.
Io ho una pessima conoscenza dell'inglese scolastico, non avendo tempo di prendere ripetizioni dall'Assessore Bairati e, soprattutto, essendo quello un inglese tecnico, è evidente che mi troverei in difficoltà a tradurre.
Questo lo dico per il passato ma prima o poi glielo richiedo, non me ne sono dimenticato. Ci auguriamo che questo inizio di "picconamento" di quello che fino a ieri è stato il bunker in cui Castellani e Vaciago si erano asserragliati difendendo le loro prerogative, ma in realtà non sono state proprio delle prerogative, autodifendendo il loro operato (li hanno persino nominati Grandi Ufficiali o Cavalieri, e un'onorificenza non si nega a nessuno). Comunque sia, noi siamo convinti che quest'azione di picconamento potrà servire nel prossimo futuro per portare finalmente un po' di chiarezza e di trasparenza nella gestione dei conti del TOROC. Ci dispiace di non averlo potuto fare prima, anche perché l'obbligo di omertà che ci ha vincolati tutti non ci ha consentito di andare a fondo come avremmo voluto. Ne avrebbe risentito l'immagine di Torino, del Piemonte e dell'Italia. Quindi di fronte a tutto questo, tutti noi abbiamo deciso di metterci un bavaglio, lo abbiamo "lucchettato", lo abbiamo congelato con il blitz, poi è venuta la primavera e con questa primavera contiamo anche di portare un po' di chiarezza.
Signor Presidente, Assessore Bairati, purtroppo tanta chiarezza non è stata fatta. Noi adesso procediamo, però ci sono 226 dipendenti a tempo indeterminato nel TOROC su cui non si trova l'accordo, mentre ci sono dei direttori generali, considerati da tutti assolutamente incapaci, che hanno preso delle liquidazioni milionarie. Ci sono addirittura degli indagati per truffa nei confronti del TOROC, che hanno preso delle liquidazioni per centinaia di milioni di euro e sui quali pendono cause e processi che li riguardano. Credo che queste siano pagine su cui occorrerà prima o poi pronunciarsi, perché come al solito i tapini (lo dico con molto rispetto) senza colpa, si trovano senza un posto di lavoro e quelli che di colpe ne hanno troppe, si trovano premiati e si godono laute liquidazioni.
Ritengo che la Fondazione, a nostro avviso, fatta in questo modo è sbagliata. Noi avremmo preferito (l'Assessore Bairati lo sa) una fondazione come ente di diritto pubblico e non una fondazione come ente di diritto privato. Cosa temiamo, Assessore Bairati? È banale dire cosa temiamo visto che l'ho detto fino adesso. Noi non vogliamo TOROC 2, perché TOROC 2 non sarebbe la vendetta di chi ha le colpe, ma sarebbe veramente l'ulteriore vendetta nei confronti dei cittadini e della trasparenza. Noi non vogliamo che questa fondazione diventi un bunker. Noi vorremmo che questa fondazione fosse una casa di cristallo nella quale si amministrano, al meglio, queste strutture olimpiche di cui, ahimè, non sappiamo bene cosa facciano, ma che almeno le amministri con la dovuta trasparenza, assicurando al pubblico e quindi ai cittadini tutti quegli elementi conoscitivi che diano a tutti la possibilità di far sì che non si ripeta quello che noi non esitiamo, e non abbiamo mai esitato, a definire lo scandalo della gestione del TOROC perché di scandalo si è trattato; perché ci sono indagini aperte della Magistratura; perché c'è stato il sequestro dei documenti; perché abbiamo assistito a tutto e al contrario di tutto, ma lo vedremo nei prossimi mesi.
Quello che oggi chiediamo alla Giunta è di assicurare una gestione trasparente perché, Assessore Bairati - glielo dico oggi per il futuro non è possibile che per avere un documento, che non è il terzo segreto di Fatima, ci vogliano tre o quattro mesi di minacce, di lettere e di interpretazioni giuridiche da parte di avvocati e dell'Avvocatura della Giunta. Non è possibile. Noi chiediamo che ci sia trasparenza nella gestione. Temiamo che sarà una gestione difficoltosa, chiunque la presiederà. Ovviamente, non pensate neppure di inserire da qualche parte Castellani o la Christillin (che fa molto bene a fare il giudice tecnico nella trasmissione presentata dalla Carlucci, perché lì può esprimere al massimo tutte le sue potenzialità tecnico-amministrative). Né Castellani n Christillin. Basta con le due "C". Questa città e questa regione hanno già dato. Non metteteli a fare nulla. Se poi volete mandare Castellani a Mediaset a fare il giudice tecnico di qualcos'altro, magari di qualche concorso per amministratori scadenti, potete farlo: lui è sicuramente espertissimo e potrebbe dare il massimo delle valutazioni, però non rimettetecelo tra i piedi.
Mentre chiediamo da subito una gestione trasparente - lei, la Presidente Bresso o chi volete se ne deve fare garante - riteniamo che rispetto alla gestione del TOROC, non sia sufficiente la Commissione la cui costituzione si voterà oggi o nei prossimi giorni, perché avremmo preferito una Commissione d'inchiesta.
Vedete, colleghi, possiamo anche fare finta che non ci sia un mondo fuori; possiamo anche fare finta che non ci siano indagini giudiziarie possiamo anche fare finta che non ci siano state inutili consulenze spropositate e milionarie; possiamo anche fare finta, ma solo per qualche mese, perché poi tutto verrà a galla e saremo costretti a prendere provvedimenti. Quindi, onde evitare di essere costretti, secondo me sarebbe prova di intelligenza e di trasparenza nei confronti dei cittadini, non solo costituire una Commissione che si occupi del post olimpico e della sua gestione (è doveroso avere anche un monitoraggio continuo), ma anche una Commissione d'inchiesta sulla gestione passata del TOROC. Tanto prima o poi ci si arriverà e allora, se facessimo noi gli attori in prima persona sarebbe un atto importante, di grande democrazia e di grande trasparenza.
Se non c'è niente da nascondere, non si deve avere paura di andare a scavare nel recente passato.
Queste sono le motivazioni per cui abbiamo superato la nostra opposizione. È evidente che se non fossero stati consegnati i verbali, che peraltro abbiamo chiesto per mesi e mesi, oggi ci saremmo atteggiati in maniera completamente diversa. Vogliamo fare un'apertura di credito anche alla Giunta, ma vogliano che non si perda altro tempo, perché interessa ai territori e, quindi, ai cittadini.
giusto, quindi, che si proceda. Noi non condividiamo la forma, ma essendo giunto quanto abbiamo chiesto, oggi non abbiamo difficoltà a procedere, ma tenendo conto di questi due paletti, che sono di una certa importanza e di una certa rilevanza. Mi auguro che la Giunta ne tenga nella debita e possibile considerazione.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
Colgo l'occasione, come ha fatto il Consigliere Ghiglia, per fare una dichiarazione su come oggi agirà il Gruppo "Per l'Italia". Di fatto c'è un tot di emendamenti, tuttora depositati, che verranno progressivamente ritirati (qualcuno verrà discusso, perché sarà nostra volontà porlo all'attenzione dell'Assemblea) perché l'intenzione e la ratio generale è di giungere all'approvazione del disegno di legge in oggetto.
Nella fattispecie, tutte le raccomandazioni già fatte dal collega Ghiglia, in merito al controllo dei costi, alla futura gestione e all'operatività della Fondazione, sono assolutamente sottoscritte dai colleghi del Gruppo "Per l'Italia".
Peraltro, in questi mesi post olimpici ho potuto verificare alcune problematiche relative agli impianti sportivi costruiti in occasione delle Olimpiadi invernali. Uno per tutti, è l'Oval.
Sabato e domenica sono stato all'Oval in occasione delle Olimpiadi degli scacchi e, parlando anche con chi ha qualche responsabilità di tipo manutentorio, ho espresso alcune considerazioni (poi condivise con il collega Lupi) su alcuni aspetti di carattere economico.
I costi di manutenzione di questi impianti sono assolutamente stratosferici. Se consideriamo il fatto che a tutt'ora non è chiaro quale utilizzo avranno, il mio personale timore - timore condiviso dal mio collega Lupi - è che si rischi di avere un'ulteriore Italia 61: un ulteriore progressivo degrado e abbandono, nonché uno scarso utilizzo ed un invecchiamento precoce di questi impianti. Peraltro, tante parti di queste strutture sono prefabbricate, quindi si deteriorano molto rapidamente, a meno che non abbiano una manutenzione estremamente accurata, che per costa.
Se avete occasione di andare all'Oval, vi invito a guardarlo attentamente, cercando anche solo di immaginare quanto può costare riscaldare una struttura come quella. È una cosa senza senso. Anche solo la manutenzione, la tenuta o il controllo della struttura stessa in momenti in cui non viene utilizzata per manifestazioni particolari è molto onerosa.
Esempi eclatanti sono sotto agli occhi di tutti: in passato abbiamo visto il Palavela, il BIT (Palazzo del Lavoro) e, via discorrendo, altre strutture importanti e bellissime per l'epoca e assolutamente futuristiche ma sottoutilizzate o erroneamente utilizzate, con costi mostruosi per l'Istituzione e la cittadinanza.
Il mio augurio è che questa Fondazione abbia un'attenzione particolare a questi costi. Tra l'altro, non credo sia un compito molto facile, perch dovessi avere ruoli dirigenziali nella Fondazione, avrei grossi problemi ad immaginare quali politiche attuare. Su questo, la Giunta e il Consiglio dovranno dare una grossa mano alla Fondazione costituenda.
Il Gruppo "Per l'Italia" non fa ostruzionismo e tiene a sottolineare che non ha mai fatto ostruzionismo, né posto questioni pregiudiziali sul disegno di legge n. 262 e sulla Fondazione post olimpica. Tutte le questioni pregiudiziali riguardavano la proposta di deliberazione n. 31 anche se, giustamente, alcuni colleghi vogliono che ci sia un percorso parallelo, che in parte c'è stato.
Oggi daremo il nostro contributo affinché ci sia almeno il varo di uno dei due provvedimento e, se proprio l'Assemblea non può farne a meno magari anche il varo del secondo documento martedì prossimo, ma sarà un'altra puntata.
Sulla Fondazione, il nostro intento è precisare - ma questo lo svilupperemo in successivi interventi - il fatto che, proprio perché ha costi assolutamente stratosferici, sarebbe stata preferibile una S.p.A.
anche con l'intervento massiccio di operatori economici privati, che consente sicuramente una gestione e un'attenzione più attenta, più curata e meno, se vogliamo, potenzialmente clientelare.
Quindi, nella fattispecie, non abbiamo problemi a sostenere il disegno di legge in oggetto. Non ci sono ulteriori particolari pregiudiziali. Il Gruppo "Per l'Italia" ci tiene a sottolineare la differenza che corre tra il disegno di legge n. 262, concernente la Fondazione post-olimpica, e la proposta di deliberazione n. 31, concernente la Commissione post-olimpica.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Non essendovi ulteriori richieste di intervento, possiamo procedere alla votazione dell'articolo 1 del disegno di legge n. 262.
Indìco la votazione palese sull'articolo n. 1.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 2 In merito all'articolo 2, comunico che sono state presentate da parte del Gruppo "Per l'Italia" alcune proposte emendative. Prego i proponenti di comunicarci se devo considerarle viventi oppure no.
Ha chiesto la parola il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Signor Presidente, ritiriamo gli emendamenti di volta in volta.



PRESIDENTE

Passiamo all'esame dei singoli emendamenti.
Emendamento rubricato n. 31 presentato dal Consigliere Boeti: al comma 2 dell'art. 2, dopo le parole "XX Giochi Olimpici Invernali Torino 2006" sono aggiunte le seguenti parole "nonché dei IX Giochi Paralimpici invernali".
Ha chiesto la parola il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Signor Presidente, vorrei precisare - probabilmente è colpa mia, perch mi sono espresso male - che non intendevo dire che erano ritirati gli emendamenti, ma che man mano che venivano affrontati...



PRESIDENTE

Ho capito, infatti, faremo così. Nell'ordine di discussione, li porremo in votazione.



GIOVINE Michele

Perfetto! Allora vorrei capire perché l'emendamento della Giunta è posto in votazione prima dei nostri.



PRESIDENTE

Semplicemente perché è collocato prima.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 31.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 1 presentato dai Consiglieri Giovine e Lupi: al comma 2 dell'articolo 2 si propone la sostituzione delle parole "l'utilizzazione e lo sfruttamento" con le parole "l'utilizzo e la valorizzazione".
La parola al Consigliere Giovine.



GIOVINE Michele

Signor Presidente, ritiriamo l'emendamento rubricato n. 1.



PRESIDENTE

L'emendamento rubricato n. 1 è pertanto ritirato.
Emendamento rubricato n. 3 presentato dai Consiglieri Giovine e Lupi: al punto 5 (b) dell'articolo 2 si propone la soppressione delle parole "preponderante".
Sullo stesso punto risultano presentati anche gli emendamenti rubricati ai numeri 2, 3, 4, 5, 6 e 7, che dobbiamo discutere nell'ordine con cui li ho letti.
Chiedo per cortesia ai proponenti di indicarci il loro intendimento in merito a questi emendamenti.
La parola al Consigliere Giovine.



GIOVINE Michele

Ritiriamo l'emendamento rubricato al n. 2 e manteniamo quello rubricato al n. 3.



PRESIDENTE

L'emendamento rubricato n. 3 non può essere accolto, perché non è collocabile nel corpo del testo.
Emendamento rubricato n. 4 presentato dai Consiglieri Giovine e Lupi: si propone, all'articolo 2, comma 5, lettera c, dopo le parole 'gare olimpiche' "I membri del Consiglio d'Amministrazione di riferimento della Regione Piemonte sono nominati dal Consiglio regionale. Le Commissioni interessate (Sport, Turismo e Post-Olimpica) audiscono i candidati, valutandone idonei curricula, prima della votazione in aula".
La parola al Consigliere Giovine per l'illustrazione; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Signor Presidente, innanzitutto, leggo interamente l'emendamento aggiuntivo in oggetto: "Si propone, all'articolo 2, comma 5, lettera c)" il cui testo recita: "Il Consiglio di Amministrazione, composto da membri nominati dal Collegio dei fondatori e designati: dagli enti che partecipano all'atto costitutivo, dai partecipanti, dai fondatori non originari, dai comuni montani sede di gare olimpiche" - "dopo le parole 'gare olimpiche' aggiungere le parole 'i membri del Consiglio di Amministrazione di riferimento della Regione Piemonte sono nominati dal Consiglio regionale.
Le Commissioni interessate - sport, turismo e post-olimpica - audiscono i candidati valutandone idonei curricula, prima della votazione in Aula'".
Ovviamente, è un emendamento suscettibile di modifiche, rettifiche ampliamenti, restringimenti o chiarimenti, anche a seconda di eventuali suggerimenti che possono arrivare dalla Giunta. Anzi, su questo emendamento gradirei un'espressione di parere da parte dell'Assessore Bairati, posto che ne avevamo discusso extra Consiglio.
L'oggetto di questo emendamento è finalizzato a non delegare in toto la gestione - e, quindi, la nomina - e, di fatto, il controllo di questa Fondazione alla Giunta regionale. Un conto è se verrà istituita una Commissione olimpica - d'indagine o meno - altro conto è il fatto che al momento la Commissione non c'è, esiste però un nuovo Ente che si occuperà delle strutture olimpiche e della fase post-olimpica, ma non esiste nel dettame legislativo alcun tipo di controllo su questo operato.
Nella fattispecie, con questo emendamento si inserisce nella legge in modo chiaro e netto che i membri del Consiglio di Amministrazione, il cui numero non è comunque indicato - allo status quo è la Giunta che determina il nuovo Statuto e che, probabilmente, lo modifica successivamente - sono comunque di nomina e di competenza del Consiglio regionale, come, peraltro accade per tantissimi altri enti o istituti e fondazioni, di cui regolarmente valutiamo le varie candidature - tant'è che esiste la Commissione nomine - che votiamo puntualmente con un passaggio in Aula.
Ultimamente, è vero, ormai è diventato quasi desueto l'uso del passaggio in Aula, mentre è diventato di moda l'uso del decreto del Presidente. In ogni caso, il Presidente delibera sentiti tutti i componenti dell'Aula. Mi pare che finora non ci siano state particolari sollevazioni e moti popolari rispetto a questo strumento e a questo uso che ne è stato fatto.
In questo caso, visto che noi deleghiamo già tantissime questioni alla Giunta, poi, ci sono altre attività (competenze, nomine e quant'altro) che ho saputo essere oggetto di ulteriore delega in bianco alla Giunta, mi pare assolutamente opportuno che, invece, nella fattispecie, sia il Consiglio regionale, almeno formalmente, a decidere quali saranno i membri di competenza regionale. È vero che, in questo caso, ad esempio, c'è una quota di legge riservata alle minoranze, cosa che esiste teoricamente anche per la Giunta, ma è anche vero che, a volte, questo meccanismo potrebbe anche non funzionare così. Cioè, con il passaggio in Aula siamo sicuri che la quota che deve essere giustamente rappresentata dalla minoranza sarà riconosciuta e tutelata.
Tra l'altro, gli emendamenti successivi sono inerenti al controllo del Consiglio regionale sulla costituenda Fondazione. A nostro modesto parere è una modalità con la quale i Consiglieri, come membri di questa Assemblea possono controllare questi Enti che, di fatto, vengono creati ex novo affinché non ci sia un'esplosione dei conti, come si è verificato finora in modo pesante. Credo che sia nella memoria di tutti - è assente l'Assessore alla cultura che potrebbe citarci altri casi in cui, a volte, anche impropriamente, viene tirato per la giacca, ma ci sono delle situazioni che sono deflagrate in modo incredibile e, a volte, anche vergognoso. Questo perché, di fatto, non c'è alcun tipo di controllo regionale. Chiedo che questo controllo venga fatto. Uno dei metodi è capire chi sono i nominati.
Nella seconda parte l'emendamento recita: "Le Commissioni interessate (sport, turismo e post-olimpica) audiscono i candidati", a dimostrazione che ho anche previsto una Commissione post-olimpica.



PRESIDENTE

Collega Giovine, le ho lasciato più tempo, ma i cinque minuti sono trascorsi.



GIOVINE Michele

Va bene, continuerà il collega Lupi.



PRESIDENTE

Ha chiesto d'intervenire il Consigliere Lupi; ne ha facoltà.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente.
Il Consigliere Giovine, nel suo intervento, ha già avuto modo di andare a sottolineare quali sono le motivazioni fondamentali che spingono il nostro Gruppo alla presentazione di questo emendamento aggiuntivo. In particolare, facciamo riferimento, nello specifico, all'articolo 2 del disegno di legge n. 262, oggetto di discussione, proponendo un emendamento aggiuntivo con il quale si propone all'articolo 2, comma 5, lettera c) dopo le parole "gare olimpiche" di aggiungere queste parole: "I membri del Consiglio di Amministrazione di riferimento della Regione Piemonte sono nominati dal Consiglio regionale. Le Commissioni interessate (sport turismo e post-olimpica) audiscono i candidati, valutandone idonei curricula, prima della votazione in Aula".
stato, con molta decisione, sottolineato, da parte del collega Giovine, quali sono le motivazioni di carattere metodologico che ci portano a presentare questo specifico emendamento. La finalità - è ovvio - è quella di andare a sottolineare un legame tra l'attività della costituenda Fondazione e l'Assemblea elettiva, che ne ha la funzione di controllo.
Riteniamo questo inserimento non pleonastico, ma fondamentale per sottolineare il principio che il riferimento di tutta l'attività della Fondazione dovrà essere costantemente il Consiglio regionale.
Il Consigliere Ghiglia, nel suo intervento sull'argomento, ha sottolineato con precisione i disastri dell'amministrazione del TOROC.
evidente che la prima preoccupazione, per tutti i Consiglieri regionali deve essere quella di evitare che tutto ciò che di negativo è stato alla base dell'azione del TOROC possa verificarsi nuovamente con la Fondazione.
Le condizioni di partenza ci portano ad ipotizzare una situazione particolarmente problematica. Noi partiamo già con una situazione in cui tutta una serie di impianti non saranno assolutamente gestibili in termini economici. Questo potrebbe essere superato, attraverso una valutazione complessiva di ordine politico, se si ritenesse che la presenza di questi impianti sviluppasse per i territori di riferimento un'azione positiva dal punto di vista sociale ed economico.
In realtà, il rischio di andare a fare investimenti particolarmente ingenti, che non produrranno quasi niente, è forte. Se dovessi fare una valutazione pratica, esclusivamente come uomo di sport, sono del parere che impianti di questo genere, per i costi che impongono alla collettività sarebbero da smontare.



PRESIDENTE

Consigliere Lupi, ha superato il tempo a sua disposizione.
La parola all'Assessore Bairati.



BAIRATI Andrea, Assessore alla costituzione dell'Agenzia per le opere pubbliche del Piemonte

Grazie, Presidente.
Ricordo, semplicemente, che componenti del Consiglio e componenti degli organi di controllo sono, nel caso delle Fondazioni, nominati dal Consiglio regionale. Quindi, il Consiglio regionale ha, nel rispetto della legge e delle sue procedure, la facoltà di seguire un certo procedimento.
evidente che l'emendamento è del tutto pletorico, quindi la Giunta esprime parere negativo.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Lupi, per dichiarazione di voto; ne ha facoltà.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente.
Riprendo e termino il mio intervento precedente, andando a sottolineare le motivazioni per cui il Gruppo "Per l'Italia" ritiene importante un voto significativo e positivo da parte dell'Assemblea regionale, su questa proposta di emendamento aggiuntivo.
Con tale emendamento si propone all'articolo 2, comma 5, lettera c) dopo le parole "gare olimpiche" d'inserire le parole "I membri del Consiglio di Amministrazione di riferimento della Regione Piemonte sono nominati dal Consiglio regionale. Le Commissioni interessate (sport turismo e post-olimpica) audiscono i candidati, valutandone idonei curricula, prima della votazione in Aula".
Nell'intervento precedente, stavo dicendo - ed uso queste motivazioni anche come argomento per richiedere un voto positivo sull'emendamento stesso - che ad una valutazione pratica e onesta, da uomo di sport, tutta una serie d'impianti, se rapportati ai costi di manutenzione che richiedono, sarebbero immediatamente da smontare e da chiudere.
Sappiamo che, soprattutto per chi ha a cuore lo sport sociale, la valutazione sui costi di determinati impianti dovrebbe essere la prima valutazione per dire sì o no al mantenimento di determinate strutture.
Se valutiamo onestamente il costo di queste strutture e se valutiamo quanto viene a costare, per unità di attività sportiva, l'effettivo mantenimento in funzione di questi impianti, vedremmo che con la stessa cifra, che spenderemmo - e ne spenderemo sempre di più - per mantenere questi impianti, avremmo la possibilità di costruire non solo decine, ma addirittura centinaia di playground per i ragazzi delle periferie delle aree metropolitane, rendendo possibile una pratica sportiva immensamente superiore dal punto di vista numerico.
La realtà è che, con questa Fondazione, facciamo una scelta di spesa che è quanto di più contrario, dal punto di vista dello sport sociale e dello sport per tutti, si potrebbe perseguire. Operiamo una scelta con la quale la collettività spende somme assolutamente astronomiche per permettere la pratica sportiva ad un numero estremamente ridotto di praticanti. La realtà è che poi a Mirafiori e alle Vallette non c'è neanche un campo per giocare a basket (che ha costi ridicoli), ma manteniamo mega impianti del curling, la pista di bob, manteniamo delle strutture che permettono la pratica sportiva ad un numero infinitesimale di ragazzi quando invece i giovani delle nostre periferie sono totalmente privi di strutture.
Queste sono le tipiche contraddizioni delle assemblee elettive: non si valuta il bene complessivo della collettività, soprattutto dal punto di vista della pratica dello sport sociale. Sport sociale significa sviluppare la pratica di attività sportive che, realmente, incontrano l'interesse dei giovani soprattutto nelle aree più abitate. Ci troviamo in certe aree della nostra regione in cui non viene operata una manutenzione dei pochi impianti esistenti; si sacrifica questa possibilità cercando di mantenere, invece impianti che sicuramente sono stati al centro di una manifestazione particolarmente interessante, come i giochi Olimpici Invernali, ma la prima funzione dello sport olimpico è quella di promuovere la pratica reale dello sport.
Sicuramente non potremmo mai arrivare a grandi numeri di pratica del bob. Alla fine avremo quattro gatti che scenderanno sulle piste di bob avremo quattro gatti che si diletteranno nel curling, avremo un numero ridotto di praticanti in queste attività sportive. Di contro, ci troviamo di fronte a situazioni sociale in cui, ribadisco, basterebbe fare un giro a Mirafiori sud, alle Vallette, o in altre zone periferiche di grandi città piemontesi, in cui per trovare un campetto per giocare a basket si pu girare per giorni e giorni senza trovarne uno. Impianti che costerebbero cifre assolutamente ridotte.
Ecco allora che le contraddizioni di chi, secondo me, manca di una valutazione di quello che è il compito dello sport....



(Il Presidente ricorda la Consigliere Lupi che è scaduto il tempo)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 4, sul quale l'Assessore Bairati, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Giovine ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Prima ho commesso un errore, volevo rettificare. Ho ritirato l'emendamento n. 2, che in realtà non era nelle intenzioni del Gruppo, c'è stato un errore materiale.
Per arrivare ad una sintesi: manteniamo l'emendamento n. 2 sull'articolo in oggetto e l'emendamento n. 17. Tutti gli altri emendamenti sono ritirati.



PRESIDENTE

Siamo già passati oltre, ma penso che non ci sia, da parte dei Consiglieri, nessuna difficoltà visto che si è trattato di un errore materiale del proponente.
Tutti gli altri emendamenti vengono considerati ritirati, vive unicamente l'emendamento n. 2 e l'emendamento n. 17.
Emendamento rubricato n. 2 presentato dai Consiglieri Giovine e Lupi: al punto 3 dell'articolo 2 si propone l'aggiunta delle parole "sociali" dopo le parole "sportive".
La parola al Consigliere Giovani per l'illustrazione.



GIOVINE Michele

Per correttezza verso i Consiglieri vorrei leggere interamente il comma 3, articolo 2 che, nella formula originaria, recita: "La Fondazione inoltre, può amministrare anche altri beni mobili e immobili pervenuti alla stessa in qualsiasi forma e destinati alle attività turistiche, sportive o ricettive e culture ovunque ubicati". Con la nuova formulazione si coinvolgerebbero anche tutte le attività sociale e quindi: "La Fondazione inoltre, può amministrare anche altri beni immobili e mobili pervenuti alla stessa, in qualsiasi forma e destinati alle attività turistiche, sportive sociali o ricettive e culturali ovunque ubicati". Mi sembra abbastanza nelle intenzioni dei proponenti di questa Fondazione. L'aspetto sociale non è mai sufficientemente tutelato e preso in considerazione da qualsiasi organo istituzionale.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire l'Assessore Bairati, ne ha facoltà.



BAIRATI Andrea, Assessore alla costituzione dell'Agenzia per le opere pubbliche del Piemonte

La Giunta esprime parere favorevole all'emendamento.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 2, sul quale l'Assessore Bairati, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 56 presentato dai Consiglieri Bellion, Muliere Laus e Boeti: all'articolo 2, comma 5 lettera c) eliminare le parole "sede di gare olimpiche" dopo la parola "sede".
La parola all'Assessore Bairati.



BAIRATI Andrea, Assessore alla costituzione dell'Agenzia per le opere pubbliche del Piemonte

La Giunta esprime parere favorevole.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 56.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo n. 2, come emendato.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 3 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 3.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 4 Emendamento rubricato n. 17 presentato dai Consiglieri Giovine e Lupi: al punto 1 dell'articolo 4 si propone la sostituzione delle parole "informa il" con le parole "relaziona con specifica informativa il".
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

un emendamento sostitutivo che riguarda l'articolo 4, relativamente al comma 1. Si tratta della clausola valutativa. Il comma 1) per intero recita: "la Giunta regionale, anche attraverso il proprio rappresentante nel collegio dei fondatori, informa il Consiglio regionale circa l'attività della Fondazione e sui risultati della gestione con specifica relazione alla Commissione competente in occasione della presentazione del bilancio preventivo regionale". Quando si dice "informa il" si chiede che questa venga in modo preciso. Ci sembra molto più chiaro, anche perché nel momento in cui si relaziona si pensa ad un documento con una tempistica, con dei soggetti che lo ricevono. L'informativa così tout court è un ente portante e ci sembra assolutamente poco utile, soprattutto alla luce dei disastri di tipo economico e finanziario che hanno dato luce ad altri enti e ad altre istituzioni molto importanti, che nate con le migliori intenzioni, hanno invece avuto un disastro economico non indifferente. Nella fattispecie, una cosa precisa su quanto la Fondazione farà e porrà in essere al proprio CDA e successivamente agli organi competenti regionali, a nostro modestissimo parere, è più utile e corretto per l'espletamento del nostro mandato verso i cittadini nell'ottica della trasparenza è utile e necessaria a tutti.



PRESIDENTE

Volevo far notare che se l'emendamento verrà approvato, la Giunta regionale dovrà specificatamente relazionare il Consiglio. Uno dei termini potrebbe essere oggetto di una valutazione perché, dal punto di vista grammaticale, mi pare una cacofonia Ha chiesto di parlare l'Assessore Bairati; ne ha facoltà.



BAIRATI Andrea, Assessore alla costituzione dell'Agenzia per le opere pubbliche del Piemonte

Nella sostanza la Giunta esprime parere favorevole. Direi che è una formulazione rispettosa, che non cade in quegli inciampi linguistici cui faceva riferimento il Presidente.



PRESIDENTE

Probabilmente la stanchezza gioca brutti scherzi, però se i proponenti tendono a insistere sull'emendamento, quindi a voler cambiare la parola "informa" con la parola "relaziona", chiedo fin d'ora un'autorizzazione agli Uffici del Consiglio, di procedere con una riformulazione tecnica per sostituire uno dei termini e per evitare di uscire con un atto legislativo che ci metta poi in imbarazzo nei confronti dei nostri interlocutori.
La parola al Consigliere Giovine.



GIOVINE Michele

Mi sembra che sia nell'ottica del buon senso e nell'ottica del buon italiano, quindi approviamo la proposta del Presidente.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 17.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 4, come emendato.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 5 Indìco la votazione palese sull'articolo 5.
Il Consiglio approva.
Passiamo ora alle dichiarazioni di voto.
Ha chiesto la parola il Consigliere Ricca; ne ha facoltà.



RICCA Luigi Sergio

Faccio una breve dichiarazione di voto anche perché non mi era stato possibile intervenire nella discussione generale.
Voglio sottolineare l'apprezzamento ad un disegno di legge che risponde nel modo migliore nel porre le condizioni per ricogliere al meglio l'eredità olimpica, un evento complesso che ha dimostrato come Torino e il Piemonte abbiano saputo affrontare al meglio, una prova difficile vincendo la scommessa che si erano prefissi.
Peraltro, anche le analisi congiunturali per il semestre in corso che dicono che le Olimpiadi abbiano innescato una spinta virtuosa nella dinamica delle nostre imprese, con buoni risultati e ricaduti non soltanto nel settore turistico, ma anche per alcuni settori di costruzione alberghiero, ristorazioni ecc.
Penso di dover sottolineare che la scelta della Fondazione, concentra il miglior controllo pubblico delle finalità che ci prefiggiamo di raggiungere e lo strumento più adatto per un utilizzo partecipato dello strumento di gestione.
Non affronto per brevità altri aspetti positivi del disegno di legge vorrei soltanto sottolineare che con l'approvazione di questo provvedimento, noi diamo il via ad una avventura in salita e deve essere chiaro per tutti che nei prossimi anni nell'immediato produrrà soltanto una gestione delle perdite in particolare, quindi, diamo il via ad un'operazione economica che avrà il peso significativo importante anche sul bilancio del nostro ente. Da questo punto di vista credo sia importante l'attività della verifica di controllo che dovrà essere svolta anche in funzione della possibile trasformazione della Fondazione in società per azioni.
Ritengo altresì importante, come Gruppo dello SDI, Rosa nel Pugno porre attenzione a che la trasformazione mercantile dell'attività della gestione post olimpica non preveda una ricaduta in termini solamente di utili per il sistema privato e che non ritorni in maniera più ampia al sistema pubblico.
In particolare, vorrei sottolineare la necessità in prospettiva di considerare di essere capaci di fare anche scelte importanti in relazione all'utilizzo di alcuni impianti particolarmente discussi anche in fase della realizzazione e mi riferisco per esempio all'impianto per il bob e se a distanza di qualche anno verificheremo non più utilizzato in maniera conveniente, bisognerà avere anche il coraggio di assumere scelte drastiche in relazione alla sua esistenza e sopravvivenza.
Penso di dover sottolineare che l'utilizzo dell'impiantistica sportiva debba mantenere la peculiarità della vocazione sportiva cui si riferiscono ma debba anche servire soprattutto non soltanto per lo sviluppo di eventi di eccellenza ma anche per sviluppare sul territorio una sorta di scuola delle discipline sportive che non può che avere importanti ricadute sul piano territoriale e sul piano culturale.
Queste sono le brevi considerazioni che volevo esprimere in relazione all'approvazione del DDL, con voto favorevole da parte del Gruppo SDI, Rosa nel Pugno.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Clement.



CLEMENT Gian Piero

Il nostro Gruppo voterà a favore di questo provvedimento soprattutto perché è un provvedimento atteso. Rischiamo di sforare nei tempi, anche dal punto di vista temporale, quindi, è necessario tentare di chiudere oggi questa partita, anche dal punto di vista legislativo.
Certamente alcune questioni ci hanno visto discutere in maniera approfondita sia all'interno del Gruppo, sia all'interno della maggioranza sia all'interno delle Commissioni. Non siamo completamente convinti su alcune partite. Il nostro voto è un atto di fiducia all'Assessore Bairati e alla Presidente, che insieme dovranno gestire questa vicenda.
Alcuni dubbi continuiamo ad averli. Il primo dubbio nasce dal fatto di una sola Fondazione. Siamo in presenza di impianti e di strutture molto diverse tra loro e con delle mission che noi crediamo completamente diverse, fatichiamo a capire l'esigenza di avere una sola fondazione, non solo dal punto di vista gestionale, ma anche generale. Ha senso avere un'unica fondazione sicuramente per tutto il settore montagna (da Pragelato in su), sicuramente per l'impiantistica di carattere sportivo e per l'impiantistica di carattere recettivo, ma anche l'impiantistica di innevamento ha l'esigenza di avere un unico governo e la mission di tutti questi impianti messi insieme è di portare e rilanciare una forte iniziativa turistica su quei territori.
Diversa è la situazione di Torre Pellice e di Pinerolo. Due impianti che non hanno nulla a che vedere con tutto il resto e che hanno mission completamente diverse. Si tratta di impianti che devono essere utilizzati al servizio del territorio, quindi con scarsissime possibilità di carattere turistico ma con una forte tradizione in loco, di sport del ghiaccio che deve essere supportata da questi impianti.
Un ultimo punto interrogativo è sul Palaisozaki, ma su quest'impianto non siamo ancora riusciti a capire se farà parte o meno di questa Fondazione.
Crediamo che questo problema sia in parte risolvibile con diverse gestioni, fortemente diversificate e fortemente collegate ai territori dove sono posizionati questi impianti, che vedono fortemente coinvolti gli enti locali non particolarmente soddisfatti della rappresentanza che troveranno all'interno della Fondazione, che deve vedere fortemente coinvolta l'ATL e che deve vedere fortemente coinvolti anche i gestori privati, per capire quali sinergie tutti insieme possono messe in campo.
Vorremmo anche capire, nel breve periodo, quali sono le effettive proprietà della Fondazione perché ad oggi, al di là di indicazioni di massima, non siamo ancora riusciti a capire quali sono. Circa tre mesi fa abbiamo scritto una lettera all'Assessore Bairati in cui chiedevamo tutta una serie di chiarimenti. Non abbiamo ricevuto risposta formale e su questa partita continuiamo ad avere dubbi.
Dal momento che dovremmo sentire la Commissione consiliare competente in merito alla legge sullo Statuto, saremmo per apportare alcune modifiche alcune di carattere più tecnico e altre più sostanziali. Ci chiediamo - e lo chiediamo a quest'Aula - se lo Statuto è modificabile, perché il rischio è che, essendo stato già approvato dal Comune di Torino e dalla Provincia di Torino, ci troveremo di fronte ad uno Statuto praticamente blindato.
C'è poi la problematica dei costi. Abbiamo visto lo studio presentato in Commissione rispetto agli impianti che dovrebbero essere il nucleo centrale di questa Fondazione. Ci sembrano veramente costi olimpici.
Sappiamo tutti che sono costi che comporteranno, sicuramente per i primi cinque o sei anni, perdite, però non credo serva trincerarsi dietro la perdita per dire: se si perde 5 va bene, se si perde 10 va bene, se si perde 20 va bene. Dovremmo seguirle con estrema attenzione.
Termino con altre due questioni.
Ci sono due impianti che, dal punto di vista ambientale, sono stati e continuano ad essere devastanti: il trampolino di Pragelato e la pista di bob di Cesana. Questi impianti andranno monitorati dal punto di vista ambientale (pensiamo solo alla presenza di tonnellate di ammoniaca nell'impianto di Cesana).
Uno degli obiettivi della Fondazione sarà proprio quello di rendere meno impattanti questi impianti.
Ultima considerazione. Si sta chiudendo l'esperienza del TOROC. Sul punto non vogliamo esprimere giudizi o particolari valutazioni in questa sede. La Fondazione sarà un'altra cosa e dovrà segnare una discontinuità rispetto all'esperienza del TOROC.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Moriconi; ne ha facoltà.



MORICONI Enrico

I motivi del mio voto di astensione li ho già essenzialmente espressi nella discussione generale sulla legge.
Riprendendo molte delle motivazioni espresse dal Consigliere Clement ritengo che manchi il richiamo ad un'adeguata verifica di alcuni impianti più impattanti, come il trampolino e la pista di bob. Non dovremmo pensare a priori, di mantenerli a tutti i costi, ma valutare anche l'ipotesi del loro smantellamento se si verificherà che, oltre al notevolissimo impatto ambientale, queste opere non avessero alcun ritorno di utilità per la comunità, pur avendo richiesto un consistente investimento economico.
Questo è, essenzialmente, il motivo per cui mi asterrò.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Lupi; ne ha facoltà.



LUPI Maurizio

Intervengo per dichiarazione di voto.
Ho già espresso alcune perplessità rispetto ai compiti della Fondazione. Il motivo fondamentale che ci porta ad una dichiarazione parzialmente negativa è legato ad una valutazione degli effetti di un simile investimento finanziario. Se rapportiamo quello che potremmo fare in termini di impiantistica sportiva di base, soprattutto a livello di aree metropolitane e urbane, con quello che sprecheremo per il mantenimento di megaimpianti (che saranno frequentati da un numero assolutamente insignificante di persone), non possiamo che trarne la conseguenza che questa scelta amministrativa sia negativa. In termini di managerialità dell'intervento sportivo, sicuramente la prima valutazione che un amministratore deve fare è stimare attentamente cosa altro potrebbe fare con un investimento economico di pari entità. La mia valutazione è che sicuramente, con quello che sprecheremo nei prossimi anni, oltre a mantenere disastri di tipo ambientale (mi riferisco soprattutto alla pista di bob e ad altri impianti), con quello che risparmieremmo dalla gestione di questi impianti, utilizzati da un numero esiguo di praticanti sportivi potremmo costruire una serie di impianti per attività sportive molto più richieste, di cui soprattutto necessitano le periferie delle aree metropolitane.
La costruzione di impianti del genere dovrebbe essere la priorità decisamente più importante rispetto alla manutenzione di megaimpianti lasciati nel deserto, il cui altissimo rapporto costo-utente non può essere giustificato.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bellion; ne ha facoltà.



BELLION Marco

Grazie, Presidente.
Il nostro voto sarà favorevole, trattandosi di un provvedimento molto atteso dal territorio e da quelle realtà, in particolare le Comunità montane e il Comune di Torino, che hanno partecipato all'evento olimpico pur avendo molti punti interrogativi rispetto al post olimpico. Questa è una risposta importante che come Regione diamo a queste realtà e, pur comprendendo le preoccupazioni espresse da altri colleghi, credo che le garanzie di controllo interne alla legge - ben evidenziate nella relazione che sottolinea come le modifiche apportate dal gruppo di lavoro ad un testo precedente, il primo presentato dalla Giunta - ci garantiscano in tal senso. È chiaro che dovranno essere affiancate altre iniziative, per fare in modo che questi impianti possano davvero diventare volano, non solo di un'attività sportiva che per tanti anni è stata ghettizzata nelle nostre valli (parlo del distretto del ghiaccio e del sistema ghiaccio, quindi non solo dello sci) ma per fare in modo che davvero questi impianti possano diventare volano di sviluppo e di occupazione per questi territori. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ghiglia; ne ha facoltà.



GHIGLIA Agostino

Grazie, Presidente.
Intervengo per esprimere il voto di astensione del Gruppo di Alleanza Nazionale. Siamo convinti che si sia persa un'occasione per predisporre uno strumento diverso. Lo abbiamo già detto in vari sedi: noi avremmo preferito un'altra forma di gestione del post olimpico, una forma che garantisse fin da subito una maggior certezza di trasparenza. Vigileremo, perché è evidente che nel corso di operazioni di questo tipo grandi possono essere gli interessi in gioco e noi non vogliamo un TOROC 2.
Da parte nostra non avrebbe neanche senso un voto contrario perch rispetto a strutture comunque importanti per il nostro territorio che, ci auguriamo - questo è l'auspicio che formuliamo -se ben gestite, potrebbero rappresentare un valore aggiunto alla nostra economia regionale, facciamo quest'apertura di credito dell'astensione.
Riteniamo importante che vi possa essere una gestione che dia anche alla minoranza la possibilità di esercitare un controllo diretto sulla gestione e che, ovviamente, ci sia un ruolo per le valli che hanno ospitato i giochi, oltre che per la città di Torino, perché il ruolo delle Comunità per noi è sempre un elemento prioritario.



PRESIDENTE

Ha chiesto d'intervenire il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Grazie, Presidente.
Devo assicurare che potrei sottoscrivere parola per parola l'ultimo intervento del Consigliere Ghiglia, ma vorremmo rimanere, non casualmente distinti e distanti, anche se i nostri partiti hanno vissuto un periodo di grosso successo, benché ormai lontano. Mi permetto di ricordare al collega Bairati solo due passaggi. Quanto di operativo poteva essere impostato nell'ambito della costruzione di questo percorso, riteniamo di averlo fatto come Gruppo in Commissione. Alcune cose sono state recepite, soprattutto sul percorso legislativo e di questo, tuttora, manteniamo l'apprezzamento.
Altre non sono state condivise o non è stato possibile. Nemmeno noi abbiamo modificato il punto di vista, ma evidentemente essendo concreti e non sempre convinti che la verità sia una scienza infusa, sia da parte nostra che, a maggior ragione, da parte della Giunta, che dovrà in ciò attivarsi ci sarà attenta verifica del percorso intrapreso e, come per tutti i percorsi, una modifica dello stesso qualora questo lo richiedesse. Su alcune strutture, al di là delle valutazioni motivatamente di natura ambientale ad opera di alcuni colleghi (Consiglieri Clement e Moriconi) che non mi permetto né di contraddire, né tanto meno di sovrapporre assicuro che alcune strutture necessitano di una gestione economica più complessa di altre. Mi riferisco a quelle citate dai colleghi. Oltre alle problematiche sottolineate, i siti olimpici, come tutte le altre strutture necessariamente devono convivere in maniera amichevole e reciprocamente utile con l'ambiente entro il quale sono collocate. Alcune hanno una problematicità economica che, in chiave prospettica, ne rende decisamente più dubbia e difficile la gestione. Quelle citate dai Consiglieri Clement e Moriconi sono certamente tra queste. Invito la Giunta ad essere molto attenta su questa problematica economica e su queste strutture, perch potrebbero creare, con una certa facilità, una piccola o meno piccola voragine nei, già molto scarsi, fondi della Regione, come ha detto più volte l'ex Assessore Susta, in continuità con quanto è stato detto in Giunte precedenti. Temiamo che lo stesso discorso ci sarà confermato anche dal neo Assessore Peveraro.
Dal momento che consideriamo questo provvedimento un investimento di natura politica, esprimiamo un voto di astensione, nonostante le opinioni diverse manifestate in più sedi. Allora, talora è meglio saper smettere.
Chi si occupa d'investimenti, chi se ne occupa professionalmente l'investimento pubblico è soltanto più complesso di quanto sia l'investimento privato - sa che le dismissioni dei cespiti sono un'attività che deve essere necessariamente conosciuta da chi davvero vuole fare un investimento. Un autorevole esponente sportivo della nostra collettività molto stimato da molti fino a non molto tempo fa, ebbe a dire recentemente che, se queste cose non funzionano, forse, è meglio smettere per tempo. Le colline che sono state verdi a lungo, in questo caso, potrebbero utilmente tornarlo ad essere se le strutture che oggi vi sono state costruite non sono in grado di produrre quello per cui sono state costruite: sviluppo.



PRESIDENTE

Ha chiesto d'intervenire il Consigliere Giovine per dissenso; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

La valutazione del Consigliere Giovine, in dissenso a quanto dichiarato dal Consigliere Lupi del Gruppo "Per l'Italia" in merito a questo oggetto nasce da alcune valutazioni che sono state in parte esposte negli interventi precedenti. Questa è una Fondazione di cui, indubbiamente, ci sarà bisogno per la gestione di un patrimonio di risorse, di strumenti, di esperienze oltre che di edifici. Non sarà semplice il compito della gestione complessiva di questa partita, in quanto le esperienze del passato sono state, spesso e volentieri, di monito per le future azioni che la Giunta regionale, il Consiglio e soprattutto la Fondazione costituenda dovranno, di fatto, affrontare.
Ci sono delle questioni importanti - alcune le ho elencate precedentemente - sui costi di gestione e di mantenimento di questi enti.
anche vero che, però, non possiamo dismettere tout court gli impianti semplicemente perché costano tanto. Bisogna prospettare una gestione, è sacrosanto provare a gestirli ed è sacrosanta la costituzione di questa Fondazione.
Vorrei ricordare, però, che tutto ciò non avverrà a costo zero. Oltre che il conferimento delle strutture in oggetto, ricordo che nell'articolo 5 ("Distribuzione finanziaria") si parla di una spesa, se leggo bene, di 24 milioni e mezzo di euro, che non sono bruscolini. Sicuramente, sarà solamente l'inizio e già nell'assestamento di bilancio di luglio e agosto ci sarà un implemento e, a maggior ragione, nel bilancio preventivo del prossimo anno.
Tutto ciò premesso, sottolineando il fatto che comunque consideriamo più utile l'intervento e la formazione di una s.p.a. per la gestione di tutto questo patrimonio, il sottoscritto Consigliere darà parere favorevole alla costituzione della Fondazione in oggetto, anche perché non mi piace mai fare il processo alle intenzioni e non mi piace quando gli altri me lo fanno, senza neanche lontanamente immaginare quelle che possono essere, non dico le mie azioni, ma i miei pensieri.
A maggior ragione, essendo ottimista, credo che questa Fondazione possa agire e possa fare bene. Mi auguro che da parte del Consiglio, della Giunta e dei Revisori dei Conti che, di fatto, andremo a nominare ci sia la necessaria azione di vigilanza.
Mi pare che ci sia un'attenzione precisa da parte di molti colleghi: infatti, gli interventi che si sono susseguiti dimostrano l'attenzione corretta, giusta e sacrosanta verso questo tema. Nella fattispecie, tutti noi dobbiamo vigilare affinché questi conti non esplodano e non si crei un'ulteriore voragine. Come ha giustamente detto in precedenza qualche illustre collega neopresidente che è intervenuto, evitiamo che le già esigue manovre di bilancio della Regione Piemonte si possano ulteriormente ridurre, dovendo coprire ulteriori nuovi buchi che con questo organismo rischieremmo di generare.
Credo che ci sarà un'attenzione maggiore, perché siamo in un'epoca nuova, in cui il contenimento dei costi è all'attenzione di tutti. Gli amministratori che saranno nominati profonderanno il massimo impegno e la massima professionalità in questa Fondazione e dal momento che non ho particolari motivi per pensare che questa sarà una mostruosa voragine, do il mio personale voto favorevole.



PRESIDENTE

Ci sono altre richieste di intervento? Prego tutti i Consiglieri di accomodarsi in Aula. Procediamo alla votazione finale sull'intero testo del disegno di legge n. 262.
Rammento ai Consiglieri che la votazione avverrà per appello nominale.
Indìco la votazione nominale sull'intero testo di legge.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 40 Consiglieri votanti 39 Consiglieri hanno votato Sì 30 Consiglieri ha votato NO 1 Consigliere si sono astenuti 8 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.


Argomento: Varie

Sull'ordine dei lavori, con particolare riferimento alle spillette aventi riferimento alla manifestazione del Gay Pride che si svolgerà a Torino il 17 giugno 2006, indossate da alcuni Consiglieri in aula.


PRESIDENTE

Il Consigliere Ghiglia ha chiesto la parola sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



GHIGLIA Agostino

Intervengo sull'ordine dei lavori per avanzare una questione.
Alcuni anni fa, non ricordo se nel '98 o nel '99, venni espulso dall'Aula perché indossavo una spilla. Prescindo dal contenuto della spilla, non mi interessa quello chi vi è raffigurato, chi si da la mano, se è un transgender, la questione è seria.
Se è possibile indossare segnalazioni varie in aula, da domani è evidente che tutti noi indosseremo spille di qualsiasi tipo, che possono essere: "W la pagnotta", "abbasso qualcos'altro" ma nessuno mi potrà più dire: "non puoi portare la spilla W la pagnotta". Oggi determiniamo un precedente in aula.
Ricordo che allora ero Capogruppo di maggioranza e venni espulso dall'attuale Assessore Deorsola, allora Presidente del Consiglio, perch indossavo una spilla sul referendum. Non venni espulso perché conteneva un'indicazione di voto, tra l'altro l'unico referendum che la destra ha vinto (quello a favore della libertà televisiva, ma di altri, non nostra) ma per il fatto che la indossavo. Per il fatto che quella spilla rappresentava un pezzo di abbigliamento improprio e non adatto al decoro dell'Aula.
Prescindendo dal contenuto della spilla, che ovviamente non condivido ma questo è noto, ritengo, Presidente, che sulla questione ci voglia un suo pronunciamento sapendo che creiamo, comunque, un precedente.
Dirò di più: da domani, anche la misura dell'eventuale ammennicolo che uno vorrà appuntarsi sulla giacca, non potrà essere stigmatizzato o sanzionato. Se voglio appuntarmi un padellone di certe dimensioni con la scritta "w la pagnotta" entro in Aula con il padellone e "gnun am dis niente". È una questione di principio, di decoro dell'Aula, se riteniamo che sia indecoroso. Non voglio arrivare a quello, ma voglio fissare un principio che valga per oggi e anche per domani visto che ieri non valeva (magari non valeva perché ero di Alleanza Nazionale quindi piccolo e nero e potevo essere espulso dall'Aula). È chiaro che deve valere per il futuro e ogni collega, da oggi in avanti, sarà libero di esprimere le sue idee o tendenze politiche. Chiedo, pertanto, un pronunciamento del Presidente.



PRESIDENTE

La questione è aperta e andrà approfondita. Voi sapete che l'Ufficio di Presidenza, all'atto del suo insediamento, ha adottato una propria deliberazione che individua le norme di comportamento durante le sedute consiliari. L'articolo 4, comma 4, riporta che tutti coloro che accedono all'Aula devono indossare un abbigliamento decoroso. Porterò all'attenzione del prossimo Ufficio di Presidenza, convocato per lunedì prossimo, la questione se la dotazione di spille possa configurare o meno una violazione della nostra normativa. I Consiglieri dell'Ufficio di Presidenza saranno chiamati a deliberare sul punto.


Argomento: Statuto - Regolamento - Istruzione e Formazione Professionale: argomenti non sopra specificati

Proseguimento esame proposta di deliberazione n. 31 inerente a "Integrazione degli articoli 21 e 22 del Regolamento interno del Consiglio regionale per il monitoraggio degli interventi e delle opere connesse ai XX giochi olimpici e paralimpici invernali 2006 e sport invernali e della fase post-evento"


PRESIDENTE

Passiamo al punto 7) all'o.d.g., inerente all'esame della proposta di deliberazione n. 31.
Il 31 maggio scorso si è chiusa la discussione generale. Pertanto dobbiamo iniziare dall'esame degli emendamenti, che sono parecchi.
Emendamento rubricato n. 1 presentato dai Consiglieri Ricca, Buquicchio Moriconi, Muliere e Dalmasso: il secondo periodo delle premesse è così sostituito: "Considerato opportuno che il Consiglio regionale svolga un'attività di informazione e monitoraggio della fase post evento in considerazione dell'importanza delle opere e dei piani strutturali realizzati ed estendendole anche a tutta la materia degli sport invernali".
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 1 bis presentato dai Consiglieri Ricca Buquicchio, Moriconi, Muliere e Dalmasso: il quinto periodo delle premesse è così sostituito: "Ritenuto di procedere ad una parziale integrazione di carattere transitorio del regolamento interno, articoli 21 e 22 per istituire una Commissione consiliare con competenza nelle seguenti materie: "Informazione e monitoraggio degli interventi e delle opere connesse alla fase post evento dei XX giochi olimpici e paralimpici invernali 2006 e sport invernali".
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Giovine ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Esprimo voto negativo sull'emendamento. Crediamo sia pleonastico e pletorico aggiungere "informazione" e "fase post evento dei XX giochi" nel primo punto del dispositivo, perché la formulazione precedente era già sufficiente e chiara per il legislatore. Di fatto, la parte portante è quella relativa al monitoraggio ed è anche importante che sia una Commissione d'indagine, non una Commissione normale.
Il nostro Gruppo, trovando inutile, ridondante e pletorico l'emendamento in oggetto, voterà in senso contrario e chiede che l'Assemblea, tutta, voti in tal senso. Peraltro, il giudizio negativo possiamo anche pronunciarlo, ma credo non sia un grande segreto sull'emendamento precorre i giudizi già negativi che emergono su tutta la delibera in oggetto.
Così com'è stata impostata, si tratta pure di una delibera di tipo clientelare perché tende a risolvere problemi di maggioranza e non a dare risposte vere e autentiche ai cittadini. Il nostro Gruppo è assolutamente contrario, su una linea di assoluta e totale negatività. Nella fattispecie troviamo particolarmente ridicolo e quasi offensivo nei confronti dell'Assemblea il fatto che le modificazioni si riferiscono a semplici aggiunte, tipo la toppa che si mette negli abiti bucati per dare la dimostrazione che c'è una differenza da quello che era stato bocciato e respinto da quest'Aula poco più di sei mesi fa, quindi cercando di dargli un abito diverso si cerca anche di dargli una motivazione politica diversa cosa che invece non è perché è esattamente quello che era stato bloccato nell'Aula sei mesi fa e che ora invece è passato.
Il Gruppo "Per l'Italia" all'epoca era formato da due Gruppi misti forzatamente misti, per colpa dell'ottusità di qualcuno che non voleva accogliere quello che oggi ha accolto il Presidente della Camera. Il Presidente della Camera ha agito in senso opposto a quello che è stato fatto all'epoca e che impose di fatto la formazione di due componenti in un unico Gruppo autonomo, dimostrandosi più liberale di tanti altri, che invece fanno del liberalismo la propria bandiera, ma quando è il momento di utilizzarla se ne dimenticano prontamente.
A sintesi di quanto ho fin'ora esposto, la posizione del Gruppo "Per l'Italia", in particolare sottoscritta da parte del Gruppo della lista consumatori, è di assoluta negatività a questo emendamento che, proprio perché sia chiaro a tutti, cito testualmente: "A parziale integrazione degli articoli 21 e 22 del Regolamento interno del Consiglio regionale, è istituita una Commissione consiliare avente competenza nelle seguenti materie: 'Informazione e monitoraggio degli interventi e delle opere connesse alla fase post evento dei XX Giochi Olimpici, Paralimpici invernali 2006 e sport invernali'".
Evidentemente, non essendoci un articolato vero e proprio e nessuna delibera, questo potrebbe essere discusso nell'articolo 1, l'articolo che evidenzia le finalità di una legge e di un regolamento. È evidente la nostra concreta negazione ad un intervento che ne consegue nella fattispecie al riguardo.



PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il Consigliere Deambrogio; ne ha facoltà.



DEAMBROGIO Alberto

Presidente, intervengo semplicemente per segnalare quello che con la Consigliera Barassi stavamo vedendo sotto i nostri occhi.
Molto probabilmente, c'è un errore materiale di scrittura nel testo.
Nei successivi emendamenti si parla di fase post-evento dei XX Giochi olimpici e paralimpici, ma in verità i Giochi paralimpici non sono i ventesimi, bensì i noni, quindi, forse vale la pena di correggere questo refuso.



PRESIDENTE

Penso che i proponenti accolgono la modifica. I funzionari del Consiglio regionale lo avevano evidenziato. È stata una nostra omissione non comunicarlo.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1 bis.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 2 presentato dai Consiglieri Ricca, Buquicchio Moriconi, Muliere e Dalmasso: il punto 1 del dispositivo è così modificato: "A parziale integrazione degli articoli 21 e 22 del regolamento interno del Consiglio regionale, è istituita una commissione consiliare avente competenza nelle seguenti materie 'Informazione e monitoraggio degli interventi e delle opere connesse alla fase post evento dei XX giochi olimpici e paralimpici invernali 2006 e sport invernali".
Ha chiesto di parlare il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Devo dire che riconosco di avere sbagliato prima, perché sono intervenuto sull'emendamento 1 bis, mentre invece volevo intervenire sull'emendamento 2 in oggetto. Comunque la mia indicazione di voto è negativa. Era negativa per l'emendamento 2 come per l'emendamento 1 bis.
Nella fattispecie, nella proposta di deliberazione in oggetto di integrazione degli articoli 21 e 22 del Regolamento interno del Consiglio regionale, "Monitoraggio degli interventi e delle opere connesse ai XX Giochi Olimpici e Paralimpici del 2006 e sport invernali della fase post evento", è mia cura sottolineare anche in questo caso un voto di contrarietà, perché sono contrario alla sostituzione del punto 1 del dispositivo in oggetto, che recita : "A parziale integrazione degli articoli 21 e 22 del Regolamento interno del Consiglio regionale è istituita una Commissione consiliare avente competenza nelle seguenti materie: 'Informazione e monitoraggio degli interventi e delle opere connesse alla fase post evento dei XX Giochi Olimpici e Paralimpici invernali 2006'".
Di fatto, per capire meglio, bisognerebbe incastonarla nella lettura intera del dispositivo della deliberazione n. 31, che recita: "Premesso che nella VII legislatura il Consiglio regionale ha istituito la Commissione speciale dei XX Giochi Olimpici invernali 2006 e sport invernali, al fine di provvedere ad un monitoraggio costante complessivo degli interventi olimpici considerato opportuno che il Consiglio regionale prosegua l'attività di informazione e monitoraggio relativamente non solo all'evento olimpico ma in considerazione dell'importanza delle opere e dei piani strutturali realizzati, avendo riguardo alla fase post evento, estendendola anche a tutta la materia degli sport invernali considerato altresì opportuno che eventuali provvedimenti normativi e amministrativi di competenza consiliare, siano affrontati in una sede ad hoc, al fine di procedere ad un loro esame omogeneo rilevato che già nella sesta legislatura (dal 1991 al 1995) era stata prevista la restituzione di una Commissione permanente a carattere tematico specifico "Adempimenti istituzionali attuativi della legge 8 giugno 1990 n. 142" con analoghe competenze ritenuto di procedere ad una parziale integrazione di carattere transitorio del Regolamento interno, articoli 21 e 22, per istituire una Commissione consiliare con competenza nelle seguenti materie: 'Monitoraggio degli interventi e opere connesse ai XX Giochi Olimpici e Paralimpici invernali 2006 e sport invernali e della fase post evento'.
Per la composizione e per il funzionamento di tale Commissione si applicano le disposizioni del Capo V del Regolamento. Tale Commissione relaziona al Consiglio regionale ogni 60 giorni e terminerà i suoi lavori con la conclusione delle iniziative e degli interventi connessi alla materia di competenza e comunque alla scadenza dell'VIII legislatura".
evidente che in ottica generale di lettura, nel punto 1, ovvero "A parziale integrazione degli articoli 21 e 22 del Regolamento interno del Consiglio regionale, è istituita una Commissione consiliare avente competenza nelle seguenti materie", si parla di "Monitoraggio degli interventi e delle opere connesse ai XX Giochi Olimpici", invece qua si parla di "Informazione e monitoraggio".
Mi pare assolutamente ridondante e pleonastica questa nuova formulazione del dispositivo in oggetto, perciò ritengo che sia inutile votare un emendamento che non dà nulla.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 2.
Il Consiglio approva.
Comunico che gli emendamenti rubricati n. 38, 39, 40 sono dichiarati superati, dal n. 4 al n. 31, i n. 34, 36 e 37, dal n. 41 al n. 50 sono dichiarati non ricevibili, i n. 52, 53, e 54 sono ritirati e i n. 32 e 35 sono dichiarati privi di valore normativo Emendamento rubricato n. 3, sostitutivo al titolo, presentato dai Consiglieri Lepri, Ricca, Emendamento rubricato n. 3 presentato dai Consiglieri Lepri, Muliere, Ricca, Moriconi e Dalmasso: il titolo della deliberazione è così sostituito: "Integrazione degli articoli 21 e 22 del Regolamento interno del Consiglio regionale per il monitoraggio degli interventi e delle opere connesse alla fase post evento dei XX giochi olimpici e paralimpici invernali 2006 e sport invernali".
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Scusi, Presidente. Dato che si tratta di emendamenti depositati da tempo (possono quasi prendere la residenza, se non chiedere addirittura la casa popolare: i più giovani sono lì da una settimana e gli altri da due o tre settimane), chiedo che quando gli emendamenti non sono ricevibili o sono privi di valore normativo (tra l'altro vorrei capire cosa significa) venga riferito per tempo ai proponenti e non in Aula alle ore 19.17 in occasione delle operazioni di voto. Non mi sembra un atteggiamento prettamente corretto. Prima questione.
Seconda questione. Relativamente a tutti gli emendamenti presentati dal Gruppo Lega Nord, a firma Oreste Rossi, dichiaro la sottoscrizione seduta stante. Dichiaro formalmente ed oralmente la sottoscrizione. Se necessita mi avvicino al banco della Presidenza per sottoscriverli. In questo caso non si considerano ritirati perché il sottoscritto - se me ne dava tempo li avrebbe già ampiamente sottoscritti - li fa propri.
Mi pare che ci fosse in essere un accordo che non mi sembra venga rispettato. Chiedo rispetto di questo accordo: se non viene rispettato sappiate che non sarò io, non sarà il Gruppo "Per l'Italia", non sarà il Consigliere Lupi a pagarne le conseguenze nelle sedute successive.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Consigliere Giovine, premettendo che il Presidente e i funzionari del Consiglio regionale sono a disposizione per ogni chiarimento, tengo a sottolineare che non è compito dei funzionari del Consiglio regionale dare se non richiesta, una valutazione sugli emendamenti. È invece cura dei funzionari del Consiglio regionale, qualora venga richiesto dai proponenti esprimere una valutazione tecnica, ovviamente non politica, sugli emendamenti. I funzionari del Consiglio regionale, quindi, sono a disposizione di qualsiasi Consigliere per dare un supporto nella stesura degli emendamenti ed una valutazione, ma non è di loro competenza rincorrere Consiglieri che possono presentare, legittimamente, migliaia di emendamenti.
Quanto alla richiesta di sottoscrizione degli emendamenti presentati dal Consigliere Rossi, è facoltà farlo, ad opera di un Presidente di Gruppo. Se un Presidente di Gruppo intende farli propri, si avvicini alla Presidenza e li sottoscriva.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Scusi, Presidente, prima di intervenire sull'emendamento avevo posto una domanda cui non ho ricevuto - ma potrei ricordare male - risposta. Ho chiesto che cosa si intende per "emendamento giuridicamente non rilevante" ed "emendamento privo di valore normativo". Vorrei capire cosa significa e sopratutto, chi lo decide, perché mi pare che, fino a prova contraria, è l'Assemblea che decide quali sono gli emendamenti che hanno valore normativo o quali sono giuridicamente rilevanti.
Gradirei avere un chiarimento sul punto.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Giovine per dichiarazione di voto; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Grazie.
Ribadisco il concetto: ho fatto una domanda che era pregiudiziale alla votazione. Va bene lo stesso, interverrò in sede di dichiarazione di voto perché, evidentemente, quando interviene qualche membro del Gruppo "Per l'Italia" forse non ha lo stesso valore e peso politico di altri colleghi ma non importa. Giustamente, il valore stesso si valuta sul campo e le posso garantire che ce lo guadagneremo, visto che l'italiano è sempre inteso e compreso a seconda di chi parla e di chi ascolta.
Nella fattispecie, l'emendamento n. 3, relativo alla proposta di deliberazione intitolata "Integrazione agli articoli 21 e 22 del Regolamento interno del Consiglio regionale per il monitoraggio degli interventi e delle opere connesse ai XX giochi olimpici e paralimpici invernali 2006 e sport invernali e della fase post evento", inizia con la lunga e virtuosa premessa: "Premesso che nella VII legislatura il Consiglio regionale ha istituito la Commissione Speciale XX Giochi Olimpici invernali 2006 e sport invernali al fine di provvedere ad un monitoraggio costante e complessivo degli interventi olimpici considerato opportuno che il Consiglio regionale prosegua l'attività di informazione e di monitoraggio relativamente non solo all'evento olimpico ma in considerazione l'importanza delle opere e dei piani strutturali realizzati, avendo riguardo alla fase post evento, estendendole anche a tutta la materia degli sport invernali; considerato, altresì, opportuno che eventuali provvedimenti normativi o amministrativi di competenza consiliare siano affrontati in una sede ad hoc al fine di procedere ad un loro esame omogeneo rilevato che già nella VI legislatura (dal 1991 al 1995) era stata prevista l'istituzione di una Commissione permanente a carattere tematico specifico 'Adempimenti istituzionali e attuativi della legge 142 dell'8 giugno 1990', con analoghe competenze ritenuto di procedere ad una parziale integrazione di carattere transitorio del Regolamento interno, articolo 21 e 22, per istituire una Commissione consiliare con competenza nelle seguenti materie: 'Monitoraggio degli interventi e opere connesse ai XX giochi olimpici e paralimpici invernali 2006 e sport invernali nella fase post evento' in relazione a quanto sopra si propone che il Consiglio regionale approvi le seguenti modifiche regolamentari: a parziale integrazione degli articoli 21 e 22 del Regolamento interno del Consiglio regionale, è istituita una Commissione consiliare avente competenza nelle seguenti materie: 'Informazione (questa è la nuova formulazione per volere della maggioranza), monitoraggio degli interventi e delle opere connesse alla fase post-evento dei XX Giochi Olimpici e Paralimpici invernali 2006 e sport invernali'".
evidente che, mancando il tempo per finire l'esposizione completa della mia contrarietà a questo emendamento n. 3, successivamente, con gli emendamenti che rimarranno, potrò esporre tutte le contrarietà del caso.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 3.
Il Consiglio approva.
Come da intese intercorse fra i Presidenti dei Gruppi, sospendiamo l'esame della proposta di deliberazione n. 31. Abbiamo esaminato tutti gli emendamenti. Nella prossima seduta, riprenderemo con le dichiarazioni di voto e il voto finale sull'intero testo.


Argomento: Norme generali sui trasporti

Esame disegno di legge n. 164 inerente a "Norme in materia di trasporto di viaggiatori effettuato mediante noleggio di autobus con conducente"


PRESIDENTE

Passiamo infine all'esame del disegno di legge n. 164, di cui al punto 8) all'o.d.g.
Se non ci sono osservazioni, la rela zione viene data per letta.
Apriamo la discussione generale.
Non ci sono richieste d'intervento. Pertanto, chiudiamo la discussione generale sul disegno di legge n. 164.
Pare che non ci siano le condizioni per passare all'esame e alla votazione dell'articolato, quindi procederemo sul punto nella prossima seduta.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 19.34)



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