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Dettaglio seduta n.83 del 26/04/06 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GARIGLIO



(Alle ore 10.05 il Presidente Gariglio comunica che la seduta avrà inizio alle ore 10.30)



(Alle ore 10.40. Il Presidente Gariglio)



(La seduta ha inizio alle ore 11.13)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Barassi, Cavallaro, Laus, Muliere Pozzi, Rabino, Reschigna e Valloggia.


Argomento:

b) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

c) Sentenza della Corte Costituzionale in ordine alla legge regionale n. 1/2004 ("Norme per la realizzazione del sistema regionale intergrato di interventi e servizi sociali e riordino della legislazione di riferimento")


PRESIDENTE

La Corte Costituzionale ha dichiarato, con sentenza n. 153 del 5 aprile 2006, depositata in cancelleria il 14 aprile 2006 (pervenuta in data 20 aprile 2006), pronunciata a seguito del relativo giudizio, la illegittimità costituzionale dell'articolo 32 ("Personale dei servizi sociali"), commi 1 e 2, della legge regionale 8 gennaio 2004, n. 1 ("Norme per la realizzazione del sistema regionale integrato di interventi e servizi sociali e riordino della legislazione di riferimento").
Copia della sentenza a disposizione presso l'Ufficio Aula.


Argomento: Variazioni di bilancio

d) Deliberazioni di variazioni al bilancio di previsione per l'anno finanziario 2006.


PRESIDENTE

La Giunta regionale, in data 20 aprile 2006, ha trasmesso, per comunicazione al Consiglio, in ottemperanza al comma 7 dell'articolo 24 della l.r. 7/2001 ("Nuovo ordinamento contabile della Regione Piemonte") n. 5 deliberazioni del 6 marzo 2006, n. 1 deliberazione del 13 marzo 2006 n. 4 deliberazioni del 20 marzo 2006.
Gli Allegati sono a disposizione presso l'Ufficio Aula.


Argomento: Ordine pubblico e sicurezza

e) Espressione di solidarietà, a nome del Consiglio regionale, al Consigliere Leo per gli episodi di intolleranza a conclusione della fiaccolata svoltasi a Torino il 25 aprile 2006, nell'ambito della celebrazione per la Festa della Liberazione


PRESIDENTE

Prima di passare all'esame dei punti all'ordine del giorno, desidero esprimere e penso di rappresentare l'orientamento e il giudizio di tutti i Consiglieri, la solidarietà del Consiglio regionale al Consigliere Leo, che durante la manifestazione di commemorazione della Liberazione tenutasi a Torino nella serata del 24 aprile, è stato oggetto di alcune espressioni di intolleranza provenienti da alcuni singoli facinorosi che non possono rappresentare nessuna parte o nessun gruppo.
Mi permetto di citare le parole dell'ex Presidente della Camera Luciano Violante, che ha autorevolmente affermato come la Liberazione non sia patrimonio solo di una parte, ma appartenga al patrimonio nazionale. La Liberazione fa parte dell'identità nazionale e nessuno può vantarne una proprietà esclusiva. Pertanto, collega Leo, le esprimo la nostra solidarietà a nome di tutto il Consiglio regionale.
Ha chiesto di parlare il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà



CAVALLERA Ugo

Prendo atto con soddisfazione delle sue parole e la ringrazio del suo intervento, ma noi riteniamo che quello che è successo ieri, non solo sulla piazza di Torino, sia un fatto che merita una riflessione da parte di questo Consiglio ed una presa di posizione chiara. Per questo proponiamo un ordine del giorno che credo sia stato depositato e che adesso le consegnerò.
Chiediamo al Consiglio perlomeno di cominciare ad iscrivere il documento all'ordine del giorno. In seguito vedremo se è opportuno approvarlo.



PRESIDENTE

Consigliere Cavallera, il testo mi è appena stato consegnato.
Provvederemo a distribuirlo e a votarne l'iscrizione.
Ha chiesto di parlare il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Oreste

Ho chiesto la parola per avere un chiarimento in quanto non ho ancora il documento ufficiale che abbiamo richiesto. Da quanto risulta sui giornali sembrerebbe che il membro dell'Ufficio di Presidenza Chieppa abbia fatto un comunicato (chiedo a lei se è vero), dove avrebbe dichiarato che il Consigliere Leo non ha diritto di salire sul palco durante la celebrazione del 25 aprile. Se questo fosse vero, Presidente, le chiedo chiaramente di prendere una posizione.
Presidente, lei capisce che sarebbe un fatto istituzionale di gravità inaudita se un membro dell'Ufficio di Presidenza dichiarasse una cosa simile.



PRESIDENTE

Avremo cura di verificare, Consigliere Rossi.


Argomento: Rapporti Regioni - Governo - Trasporti su ferro

Iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 327 "Inserimento nel programma di Governo della realizzazione della TAV", presentato dai Consiglieri Ghigo, Botta, Rossi e Guida

Argomento: Ordine pubblico e sicurezza

Iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 328 "Episodi di intolleranza in occasione del 25 Aprile-Festa della liberazione" presentato dai Consiglieri Cavallera, Rossi, Guida e Botta


PRESIDENTE

Sono state presentate due richieste di iscrizione di punti all'o.d.g.
Si tratta rispettivamente degli ordini del giorno n. 327 e n. 328.



(L'Assemblea, tacitamente acconsente alla loro iscrizione)


Argomento: Consulte, commissioni, comitati ed altri organi collegiali

Iscrizione all'o.d.g. della proposta di deliberazione n. 164 "Consulta regionale dei giovani - proposta di modifica dello Statuto, D. C.R 251/1996, art. 3, comma 2, 'Composizione Consulta'"


PRESIDENTE

È pervenuta inoltre la richiesta di iscrizione all'o.d.g. della proposta di deliberazione n. 164.
Se non ci sono osservazioni, la diamo per iscritta.



(L'Assemblea, tacitamente acconsente all'iscrizione)


Argomento:

Richiesta inversione punti all'o.d.g.: inserimento al punto 5) bis all'o.d.g. dei punti 21 e 22

Argomento: Opere di bonifica e consorzi

Richiesta inversione punto n. 21 o.d.g.: "Proposta di deliberazione n. 109 'L.R. 9 agosto 1999 n. 21, artt. 45, 51 comma 2 e 53. Approvazione della costituzione di Consorzi di irrigazione di secondo grado gestori dei comprensori irrigui di cui all'art. 44 della L.R. 21/1999'" (Inserimento al punto 5) bis)

Argomento: Edilizia pubblica (convenzionata, sovvenzionata, agevolata)

Richiesta inversione punto n. 22 o.d.g.: "Proposta di deliberazione n. 115 'Legge 560/1993 e s.m.i. - Ulteriore integrazione del piano di vendita degli alloggi di edilizia residenziale pubblica siti nelle province di Biella e Vercelli'"


PRESIDENTE

Mi è stata inoltre presentata una richiesta di inversione di punti all'o.d.g. afferente i punti 21) e 22), da discutere dopo il punto 5). Si tratta di due proposte di deliberazione in materia di Consorzi e di irrigazione e di vendita di alloggi di edilizia residenziale pubblica.
Se siamo d'accordo, in apertura della seduta pomeridiana valuteremo se e come anticiparne la discussione.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bellion; ne ha facoltà.



BELLION Marco

Intervengo a favore di questa proposta di inversione di o.d.g. Già in sede di commissione è stata evidenziata l'urgenza di approvare la deliberazione iscritta al punto 21) all'o.d.g., che permetterà a questi nuovi Consorzi di irrigazione di secondo grado di potere accedere ai finanziamenti, fra l'altro già deliberati e accantonati.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavallera.



CAVALLERA Ugo

Noi siamo d'accordo per quanto riguarda il punto 21) all'o.d.g. Invece in merito al punto 22), che tratta di edilizia residenziale pubblica, siamo ancora in attesa di avere la documentazione sull'ATC, di Torino. Credo che prioritariamente, la Presidenza del Consiglio e la Presidenza della Giunta debbano fare in modo che tale documentazione giunga al Consiglio.



PRESIDENTE

Riguarda l'ATC di Biella e Vercelli.



CAVALLERA Ugo

Ho letto Presidente, però la materia è quella. Credo che, a questo punto, sia assolutamente necessario ricondurre a normalità la situazione perché non è pensabile che un Consiglio regionale non possa essere informato. Non abbiamo chiesto atti segreti; i colleghi, in primis quelli di Alleanza Nazionale, non hanno chiesto una documentazione di particolare difficoltà dal punto di vista della predisposizione. Si tratta di avere un elenco di quelli che sono i fornitori abituali dell'ATC di Torino. Se non arriviamo a sollecitazioni extra ordini, come stiamo facendo in questo momento, finiamo per non raggiungere l'obiettivo che da mesi stiamo aspettando, quello cioè di conoscere una situazione. Magari può essere un atteggiamento criticabile, ma - come anche i colleghi della maggioranza comprenderanno - le nostre ragioni non hanno alcuna volontà ostruzionistica: desideriamo solo poter svolgere il nostro ruolo di Consiglieri di opposizione.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Intervengo per motivazioni assolutamente simili a quelli del collega Cavallera.
Il nostro Gruppo consiliare ha richiesto i dati all'ATC su una questione analoga a quella di Biella e Vercelli, anche in più di un'occasione. Peraltro, in sede di Commissione erano state date garanzie che i dati sarebbero stati trasmessi da lì a poco, perché non era nella possibilità del Presidente, ed è assolutamente comprensibile perché doveva rispondere a tutta una serie di quesiti che sono stati posti.
L'Ufficio di Presidenza ha fatto le sollecitazioni che doveva. Credo che non sia assolutamente ammissibile che un soggetto pubblico, fosse anche privato, ma in particolare modo, un soggetto pubblico, si rifiuti - perch il termine è questo - di dare indicazioni, o di darle quando crede, ad un'istituzione quale quella della Regione Piemonte. Ricordiamo che i dati sono facilmente recuperabili con il lavoro di mezza mattinata di un dipendente dell'ATC. È un lavoro facilmente recuperabile, stampabile e trasmettibile da un computer in dotazione all'ATC.
È ovvio che vi è la volontà di non consegnare la documentazione richiesta; mi rivolgo anche alla Giunta che ha competenze rispetto alla nomina e alla gestione. Non è più sopportabile e nemmeno si può mantenere una posizione di questo genere: si fa una richiesta di dati e, a fronte di una sollecitazione, non si consegna quello richiesto. Sarebbe troppo semplice: qualunque soggetto può non consegnare quanto viene richiesto dalla Regione Piemonte sapendo che, al massimo, incappa in una sollecitazione delle domande sopravvenute. Siamo in attesa da mesi. Abbiamo una delibera del Consiglio regionale, relativa all'impossibilità dell'istituto di utilizzare i fondi che vorrebbe sbloccare, bloccata da mesi. Siamo, quindi, in una situazione che non consente nemmeno di poter discutere la deliberazione n. 22



PRESIDENTE

A questo punto, mi limito a proporre l'inversione, quindi l'anticipazione della trattazione della proposta di deliberazione n. 109.
Se siamo tutti d'accordo, la possiamo inserire al punto 5 bis).



(L'Assemblea, tacitamente acconsente all'inversione)


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi della scuola "N. Copernico" di Torino


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti del Liceo scientifico "N. Copernico" di Torino in visita a Palazzo Lascaris, ai quali auguro buona permanenza.


Argomento: Celebrazioni Manifestazioni Anniversari Convegni

Interrogazione n. 630 dei Consiglieri Allasia, Dutto, Monteggia e Rossi inerente a "Iniziative della Regione Piemonte a sostegno del 'Pride nazionale' (Gay Pride)"


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Interrogazioni ed interpellanze" esaminiamo l'interrogazione n. 630, presentata dai Consiglieri Allasia Dutto, Monteggia e Rossi.
La parola alla Presidente della Giunta Regionale, Mercedes Bresso.



BRESSO Mercedes, Presidente della Giunta regionale

Gli interroganti pongono alcuni quesiti specifici che fanno riferimento alla delibera n. 401781 del 13 dicembre 2005 relativa alle iniziative della Regione Piemonte a sostegno del Pride nazionale.
Nell'interrogazione si cita il passo della delibera in cui si scrive: "La Regione Piemonte intende sostenere singole iniziative che fanno parte del programma presentato dal Comitato presentatore del Pride".
Rispondo in dettaglio ai quesiti posti.
Intanto quali singole iniziative del Pride nazionale la Giunta intende finanziare.
Le iniziative, premetto, sono numerose e di buon livello culturale. In primo luogo, il Convegno europeo sul tema "Città amiche per le persone gay lesbiche, bisessuali e transgender". L'iniziativa si terrà nella giornata del 16 giugno ed è destinata a fare il punto sulle politiche e sulle "buone pratiche" di inclusione sociale adottate a livello europeo, rivolte alle comunità in questione.
Per il Convegno è stato richiesto il Patrocinio della Campagna del Consiglio d'Europa "All different, all equal" e della Campagna europea "Stop Discrimination".
Gli organizzatori hanno inoltre richiesto la partecipazione del Commissario Europeo Vladimir Spidia e di soggetti istituzionali provenenti da numerosi paesi europei.
Questo è il primo patrocinio.
Secondo, un ciclo di incontri sul tema "Fede e omosessualità" in programma da aprile a novembre e che prevede gli interventi di esperti e rappresentanti delle diverse confessioni religiose.
Terzo, due iniziative fra loro collegate: il 26 maggio un incontro con Dorothy Allison scrittrice, e il 18 giugno il Convegno sul tema: "Storia memoria, narrazione esistenza lesbica tra società, immaginario e letteratura nell'opera di Lilion Faderman". Saranno presenti la stessa autrice Lilion Faderman (Università di Fresno, USA), Margherita Giacobino Liliana Ellena (Università di Torino) e Liana Borghi (Università di Firenze).
Quarta iniziativa, un Convegno sul tema del rapporto tra educazione e omosessualità in programma nel mese di ottobre e non ancora definito nei dettagli.
Quinta iniziativa, una mostra in calendario nel mese di novembre sulla storia del movimento.
Infine, sempre a novembre, è in programma una mostra sulla comunicazione relativa all'Aids.
Con il secondo quesito si chiede se è prevista la partecipazione di componenti della Giunta regionale a "tavole rotonde, cortei e quant'altro".
Personalmente ho in agenda la partecipazione ad una tavola rotonda che si terrà il 16 giugno al termine del Convegno "Città amiche". L'incontro al quale interverrò prevede, fra le altre, la presenza dei Sindaci di Parigi e di Berlino.
Credo sia probabile la partecipazione ufficiale sia mia sia di altri componenti la Giunta a momenti dello stesso tipo per iniziative sostenute dalla Regione Piemonte (al momento nulla è deciso).
Il terzo quesito mira ad accertare l'ammontare delle risorse finanziarie stanziate.
Al momento sono stati accertati interventi per circa 50.000 euro che saranno destinati a cofinanziare le spese del Convegno "Città amiche", il ciclo di incontri sul tema "Fede e omosessualità", gli incontri con le autrici Dorothy Allison e Lian Faderman, il convegno sul tema del rapporto fra educazione e omosessualità e una parte degli oneri organizzativi.
Potranno essere adottati altri interventi quando saranno completamente definiti i budget relativi alle iniziative in programma nella seconda metà dell'anno.
Con l'ultimo quesito si chiede "se non si ritenga più opportuno destinare le proprie risorse per promuovere la famiglia fondata sul matrimonio, ad esempio sostegno alla natalità o alla realizzazione di asili nido aziendali".
L'intervento a sostegno del Pride nazionale non è in concorrenza con quanto va fatto a sostegno delle famiglie. Oltretutto trattasi di voci e capitoli completamenti diversi. Non mi pare di poter sostenere che il Pride abbia attinenza con le politiche a favore della famiglia per le quali sono previsti, nel bilancio, interventi sia legislativi che finanziari, ad esempio per la realizzazione di asili nido aziendali o meno.
Caso mai, a me sembra che il Pride abbia attinenza con un certo tipo di manifestazioni che hanno lo scopo di mantenere vivo il ricordo delle violenze e delle discriminazione subite da soggetti, categorie di persone etnie e delle discriminazioni subite per evitare che abbiano a ripetersi.
In particolare, mi pare che si possa sottolineare una certa assomiglianza con iniziative come le diverse giornate della memoria che nel tempo sono state istituite. Non a caso le manifestazioni del Pride 2006 hanno avuto inizio il 27 gennaio, data destinata alla "Giornata della memoria" per ricordare le vittime dell'Olocausto. Sono state previste Targhe commemorative per gli omosessuali uccisi nei campi di concentramento visibili sulle mura degli ex lager di Auschwitz e Neuengamme. Ma non solo.
Per questo è con commozione che leggo le parole scritte sulla lapide del campo di Sachsenhausen, poco lontano da Berlino, appositamente riservato agli omosessuali: "Colpo mortale ed estremo silenzio delle vittime omosessuali del nazionalsocialismo".
Prima dell'avvento del nazismo - lo ricorderete - esistevano in Germania centinaia di associazioni gay che raccoglievano circa due milioni di iscritti. Già a partire dal 1933 il movimento fu perseguitato. Le associazione sciolte e distrutte. Gli aderenti schedati, incarcerati e torturati. Si contano a migliaia gli omosessuali uccisi dal nazismo.
Ma non basta. Il fatto che gli omosessuali maschi fossero perseguitati dai nazisti e che fosse stato loro assegnato il simbolo distintivo del triangolo rosa è ormai noto a molti. Quello che resta poco conosciuto è il fatto che molti sopravvissuti gay siano stati oggetto di persecuzioni continue anche nella Germania post nazista, dove vennero visti non come prigionieri politici, ma come criminali secondo la legislazione nazista sulla sodomia che rimase in vigore ben oltre la fine della guerra. Alcuni vennero arrestati nuovamente dopo la fine della guerra e rispediti in carcere. Tutti vennero esclusi dai risarcimenti previsti dal governo tedesco ed il tempo trascorso nei campi di concentramento venne loro dedotto dalle pensioni.
Negli anni '50 e '60 il numero degli arrestati per omosessualità nella Germania Ovest era paragonabile a quello registrato durante il periodo nazista. Queste sono informazioni poco note, ma che credo vadano ricordate quando si parla e si propone, come noi abbiamo proposto e stiamo elaborando anche se non si tratta ancora di una proposta ufficiale della Giunta una norma antidiscriminazione.
Il 2007 sarà l'anno europeo contro la discriminazione. Molte sono le ragioni di discriminazione ancora oggi nel mondo, in Europa e nei nostri paesi. Quella nei confronti delle comunità omosessuali continua ad essere fra le più gravi e rilevanti.
Pratiche discriminatorie come il confino vennero adottate anche dall'Italia fascista. Nel dopoguerra sono frequenti, non solo in Italia e in Germania, ma anche negli Stati Uniti e in gran parte dei Paesi occidentali, politiche fondate sulla criminalizzazione delle comunità omosessuali.
Ancora oggi - oltre che al Consiglio, lo ricordo a me stessa - numerosi paesi puniscono l'omosessualità con la morte.
Vorrei osservare, infine, che - a mio avviso - le discriminazioni fondate sull'identità etnica, razziale o di genere sono alla base delle teorie che hanno fatto del nazismo la più disumana fra le ideologie totalitarie del XX secolo.
Agire anche sul piano culturale contro queste forme di discriminazione è un dovere che promana direttamente dalla Costituzione repubblicana oltre che dalla Carta dei diritti dell'Unione europea, che è stata ratificata dal nostro Governo.
Quindi, le domande in cui si sostiene che queste iniziative sarebbero in contraddizione con le politiche a favore della famiglia sono questioni artificiose. La politica contro le discriminazioni portata avanti dal Pride nulla ha a che vedere con le politiche per gli asili nido e per la famiglia che questa Giunta e, credo, questo Consiglio intendono sviluppare anche molto di più rispetto alle pur consistenti risorse che vi sono state destinate in passato.



PRESIDENTE

Grazie, Presidente.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Oreste

Grazie, Presidente.
Vede, Presidente Bresso, lei è brava perché, come al solito, riesce a coprire le questioni spinose con tanto fumo.
L'altra sera eravamo in televisione ed ha negato di aver detto, ad esempio, che i manager dell'ASL li avrebbe scelti per concorso in quanto contraria allo spoiling system. Ho rintracciato l'articolo su la Repubblica: capisco che un giornalista sia bugiardo (quello che scrive su La Stampa), ma se lo è anche quello che scrive su la Repubblica, allora ci sono dei problemi! La stessa cosa sta facendo adesso. La nostra interrogazione non andava a chiederle di fare delle discriminazioni razziali nei confronti di persone che hanno delle caratteristiche diverse ad oggi dalla maggioranza dei cittadini piemontesi. Assolutamente! Ognuno ha diritto a vivere la sua sessualità come meglio crede, oppure come la sua natura gli consente di viverla. Su questo siamo d'accordo.
Siamo anche noi totalmente contro quello che è stato il massacro di migliaia e migliaia di persone nei campi di concentramento solo perch avevano o, presumibilmente, avevano una certa tendenza sessuale diversa se così vogliamo dire - rispetto al canone di allora. Ci mancherebbe altro è una cosa da condannare allo stesso modo di come condanniamo il massacro degli ebrei, perché è stata una cosa vergognosa.
Nessuno vuol fare discriminazioni sessuali o razziali, come lei ha accennato. Siamo perfettamente d'accordo su quello che ha detto.
Tuttavia, riteniamo ingiusto che il logo della Regione Piemonte accompagni questo Gay Pride. Magari questa volta cambia, può darsi e me lo auguro, ma fino ad oggi, quando hanno fatto le loro manifestazioni (Milano docet e Roma docet) i suoi esponenti hanno abitualmente insultato la fede della maggior parte degli italiani con striscioni offensivi, pesanti e volgari; si sono comportati in modo spesso scorretto, esibendo anche inaccettabili, offensive e gratuite caricature della massima autorità della religione della maggior parte degli italiani. Pensare che su quegli striscioni ci possa essere il logo della Regione Piemonte, tra l'altro non solo l'uso del patrocinio gratuito, ma addirittura anche un finanziamento economico concreto - mi permetta di dirlo, Presidente Bresso - mi spaventa.
Mi auguro che lei sappia controllare gli organizzatori di queste manifestazioni e che non si abbiano a ripetere gli spiacevoli, sgradevoli e vergognosi comportamenti di altri Gay Pride. A quel punto, stia pur tranquilla, diremo ha fatto bene a dargli una mano. Però, sia chiaro Presidente Bresso, è quello che volevamo da lei: la garanzia che non si ripeta quello che è successo altre volte, di non essere insultati in qualità di persone "normali" e di non vedere insultata la nostra religione specie abbinando striscioni vergognosi con il simbolo della Regione Piemonte. Fino ad oggi mi risulta che la Regione Piemonte sia formata da persone che non sono molto d'accordo con manifestazioni del tipo di quella di Roma, Milano o di altre che sono avvenute negli anni scorsi.



PRESIDENTE

Consigliere Ghiglia, siamo nella fase del sindacato ispettivo, ci sono alcune richieste di interrogazione cui stiamo dando risposta. A che titolo richiede la parola? GHIGLIA Agostino (fuori microfono) Sull'ordine dei lavori.



PRESIDENTE

Lo può fare, però al termine del sindacato ispettivo.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Interrogazione n. 525 dei Consiglieri Botta, Casoni, Boniperti, Ghiglia e Vignale inerente a "Crisi alla FRAMEC di San Giorgio Monferrato"


PRESIDENTE

Esaminiamo ora l'interrogazione n. 525, presentata dai Consiglieri Botta, Casoni, Boniperti, Ghiglia e Vignale.
Risponde l'Assessore Migliasso.



MIGLIASSO Teresa Angela, Assessore al lavoro

Grazie, Presidente.
In ordine a questa interrogazione, che ormai risale a qualche tempo fa vorrei informare le Consigliere e i Consiglieri che l'Assessorato e la Direzione n. 15, "Lavoro e formazione professionale", hanno seguito costantemente e con un'attenzione particolare l'evolversi della situazione inerente alla FRAMEC, convocando più volte le parti sociali per cercare soluzioni condivise che salvaguardassero l'occupazione.
Vorrei segnalare che in particolare il 16 gennaio 2006, presso la Direzione 15, è stato sottoscritto il verbale di riunione che ha costituito il presupposto perché il 25 gennaio 2006, presso il Ministero del Lavoro fosse formalizzata la procedura della richiesta di cassa integrazione straordinaria per crisi aziendale, per cessazione di attività per una durata di 24 mesi, a decorrere dal 30 gennaio 2006 e per 312 lavoratrici e lavoratori.
Durante l'intervento della cassa integrazione straordinaria verranno realizzate diverse iniziative, tutte tese a favorire la ricollocazione delle lavoratrici e dei lavoratori. Il piano di gestione sarà attuato entro due anni e sarà costantemente monitorato.
Durante il primo anno si prevedono la ricollocazione di almeno 120 lavoratrici e lavoratori presso la Mondial Elite, 15 presso la Trade s.r.l.
e 35 presso la Newco Furgonati, che sono società operanti nel settore.
Ci sarà anche l'impegno di Framec per la ricollocazione in aziende del settore del freddo, naturalmente ubicate nel territorio della Provincia di Alessandria, di almeno 15 persone attraverso iniziative di outplacement realizzate per il tramite del Ce.S.i.- Centro Servizi facente capo all'Unione Industriale, con il supporto e l'assistenza tecnica della Provincia di Alessandria, che opererà in raccordo con le Istituzioni locali ed in particolare con il Comune di Casale Monferrato.
Il terzo obiettivo per il primo anno è il raggiungimento dei requisiti pensionistici attraverso il periodo di cassa integrazione straordinaria e mobilità per almeno cinque persone. Questo quindi è ciò che si prevede nel primo anno.
Nel secondo sono previste altre tre azioni. la prima è la ricollocazione di almeno 40 unità presso la Mondial Elite, cinque presso la Trade e cinque presso la Newco Furgonati, che operano nel settore. La seconda è l'impegno di Framec per la ricollocazione, sempre in aziende del settore del freddo e sempre ubicate nel territorio della Provincia di Alessandria, di almeno 56 unità sempre attraverso le iniziative di outplacement realizzate per il Ce.Si. e sempre con il supporto e l'assistenza tecnica della Provincia di Alessandria e la collaborazione con il Comune di Casale Monferrato. La terza azione consiste nel raggiungimento dei requisiti pensionistici per altre dieci persone.
In particolare, la Regione Piemonte ha fornito assicurazioni circa la possibilità, per le lavoratrici e per i lavoratori che non trovassero una ricollocazione nelle nuove iniziative industriali che ho descritto prima di essere inseriti nel "Programma regionale di ricollocazione del Piemonte con riferimento al periodo 2006-2007".
Le azioni sperimentali di ricollocazione vengono rivolte a lavoratori e lavoratrici in cassa integrazione straordinaria sulla base di accordi che intervengono tra le parti sociali.
La realizzazione dei progetti, pur avvalendosi dei soggetti autorizzati ai sensi degli artt. 4 e 6 del D.lgs 276/03, prevede il ricorso, oltre che alle funzioni di coordinamento, anche alle capacità progettuali ed operative dei Servizi per l'Impiego provinciali, che sono stati dotati di opportune risorse attraverso i trasferimenti attuati dalla Regione.
Per quanto riguarda la natura e le modalità delle iniziative di ricollocazione, noi riteniamo che queste corrispondano a quanto già previsto nella programmazione regionale e nei programmi attuativi delle province piemontesi.
Inoltre, con le DDGR n. 83-675 e n. 74-666 del 1° agosto 2005, la Regione Piemonte ha espresso gli indirizzi e le priorità alle Province in materia di politica del lavoro per il periodo 2004-2006, cioè l'ultimo biennio di programmazione, in relazione alla programmazione delle Misure A2 e B1 del POR. OB3 - FORSE 2000-2006.
In relazione a questo, si prevede espressamente che le Province nel realizzare i propri programmi prestino particolare attenzione al rafforzamento dell'intervento preventivo della disoccupazione, in particolare di uomini e donne, disoccupati adulti e di lavoratori e lavoratrici a rischio di perdita del posto di lavoro, con l'obiettivo dell'inserimento lavorativo stabile o, in subordine, di accrescerne le condizioni di effettiva occupabilità.
In questo ambito rivestono particolare rilievo gli interventi di ricollocazione professionale rivolti in primo luogo a lavoratori e lavoratrici in cassa integrazione straordinaria, a dipendenti di aziende in crisi, da più tempo, per cessazione di attività o in procedura concorsuale per le quali esiste un accordo sottoscritto tra le parti sociali che prevede ipotesi di ricollocazione. E tale è il programma sottoscritto tra le parti sociali e siglato dalla Regione Piemonte.
I programmi provinciali, approvati nel mese di novembre 2005, le cui risorse cominceranno ad essere utilizzate (e sono già utilizzate ora) a partire dalla prima metà del 2006, hanno interpretato tale indicazione prioritaria e prevedono che circa il 20% delle risorse complessive trasferite dalla Regione (che sono pari a circa 8 milioni di euro) venisse destinato anche ad azioni per la ricollocazione di 450 lavoratrici e lavoratori della Provincia di Alessandria.
Da informazioni piuttosto recenti, che abbiamo assunto per vie brevi risulta che una settantina di lavoratrici e lavoratori siano già rientrati nello stabilimento di San Giorgio, che Mondial Elite ha affittato come ramo d'azienda, in data 6 febbraio 2006, e circa 40 presso lo stabilimento di Occimiano sotto la gestione della Società Trade il 13 febbraio 2006.
Quindi, alla luce di questo primo monitoraggio molto rapido dell'accordo che si svilupperà su due anni, il tempo necessario a coprire tutto il periodo di cassa integrazione straordinaria, mi pare di potere dire che sta funzionando. Sarà nostra cura seguire passo dopo passo con la Provincia e gli altri Enti locali lo svolgersi corretto delle iniziative.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Botta; ne ha facoltà.



BOTTA Marco

Soltanto per dire che purtroppo le risposte a queste interrogazioni arrivano sempre in ritardo, non per colpa di qualcuno. Noi abbiamo seguito lo sviluppo di questa vicenda sui giornali locali e anche in contatto con l'Assessorato.
Ricordiamo soltanto all'Assessore di continuare il monitoraggio, perch è una vicenda significativa che investe una parte importante di lavoratori e che se si riuscisse a risolvere in questa maniera sarebbe un grande successo. Altri rimangono i problemi dell'area casalese legati al settore del freddo, che l'Assessore conosce.
Speriamo che anche per loro si trovi una via per limitare al massimo l'impatto negativo.


Argomento: Calamità naturali

Interpellanza n. 553 dei Consiglieri Botta, Boniperti, Casoni, Ghiglia e Vignale, inerente a "Ritardi nell'erogazione degli indennizzi ai privati alluvionati"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interpellanza n. 553, cui risponde l'Assessore Sibille.



SIBILLE Bruna, Assessore alle opere pubbliche

Per rispondere all'interpellanza n. 553 occorre preliminarmente fare alcune precisazioni.
Subito dopo il grave evento del '94, fu istituito un Comitato presieduto dal Ministro dell'Interno e formato dai Presidenti delle Regioni interessate, con il compito di ripartire le risorse di cui all'articolo 2 comma 2 della legge 22/95, sulla base delle esigenze rilevate ed accertate.
L'articolo 12 bis della legge 35/95 modificò la norma escludendo dal predetto riparto la spesa per il restauro dei danni a beni mobili ed immobili, dei privati cittadini cui furono destinate altre risorse assegnate ai Comuni per il tramite delle Prefetture territorialmente competenti. I relativi fondi furono iscritti a cura del Ministero del Tesoro su capitoli del Ministero dell'interno.
Alla Città di Alessandria furono assegnati dal febbraio del '95 al dicembre del '96 circa euro 100.000.000,00 (252 miliardi di vecchie lire).
A seguito di richiesta datata 24/06/98, della Prefettura di Alessandria, che testualmente recitava "Le somme eventualmente non erogate in quanto eccedenti le necessità definitivamente accertate, devono essere riversate nelle casse della Tesoreria Provinciale dello Stato", il Comune restituì euro 778.098,228 (lire 1.506.608.256).
Successivamente risultò che per la definizione delle pratiche inevase occorrevano ancora circa euro 4.650.000 (pari a lire 9.000.000.000).
Il Ministero dell'Interno, sollecitato ad assegnare le risorse mancanti, comunicava di esserne impossibilitato, avendo l'unità di ricostruzione cessata la propria attività il 31/12/1996.
Il Dipartimento della Protezione Civile, per contro, affermava che dalle motivazioni addotte dal Ministero dell'Interno non conseguiva l'obbligo per il Dipartimento medesimo di assegnare le risorse ed era ovvio che neanche la Regione poteva farsi carico di finanziare la somma in questione.
A seguito comunque di reiterati interventi della Regione presso il Dipartimento Protezione Civile, veniva trovata finalmente la soluzione di questo grave dannoso problema con la legge finanziaria del 2005, articolo 1 comma 203, che assegnava al Dipartimento della Protezione Civile 58,5 milioni di euro all'anno per 15 anni, da erogare ai soggetti competenti per la prosecuzione degli interventi e dell'opera di ricostruzione nei territori colpiti dalle calamità naturali, per i quali era intervenuta la dichiarazione dello stato di emergenza ai sensi dell'articolo 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225.
Con successiva Ordinanza n. 3399 del 18 febbraio 2005, veniva fissato in euro 5.000.000 il limite massimo delle risorse finanziarie destinate al ristoro dei danni causati ai soggetti privati dagli eventi del '94 e la Regione Piemonte veniva autorizzata ad anticipare fino a 3.000.000,00 di euro; detto importo è stato erogato all'Ufficio Territoriale del Governo di Alessandria in data 29 marzo 2005.
A copertura dei 5.000.000 euro assegnati con la citata Ordinanza n.
3399 del 18 febbraio a questa Regione, con ordinanza n. 3464 del 29 settembre del 2005, è stato concesso un contributo quindicennale di euro 5.000.000 annui, che consentirà di contrarre un mutuo di 5.000.000 di euro.
Nelle prossime settimane, perfezionato il mutuo, sarà possibile erogare la quota a saldo consentendo la definizione dei procedimenti amministrativi.
Intendo sottolineare come la partita ha avuto questa complessità perch ha avuto un passaggio che non era di competenza regionale.



PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il Consigliere Botta; ne ha facoltà.



BOTTA Marco

Ringrazio l'Assessore. Pregherei di avere la copia della risposta.
Auspico che questa partita vada rapidamente in definizione, perché questa annosissima vicenda degli alluvionati dell'Alessandrino del '94 merita di andare a conclusione, visto lo sforzo che il Governo nazionale ha posto negli anni scorsi reintroducendo nella finanziaria un finanziamento per la complessità delle calamità naturali e, in seguito, una parte destinata proprio all'alluvione alessandrina, e visto il fatto che 2.000.000 di euro rappresentano una quota ancora significativa di finanziamenti mancanti.
La preghiera e quindi l'auspicio è che, giunti a questo punto, e visto che è già trascorso più di un anno dall'assegnazione di parte di questi fondi, la Regione riesca a chiudere questa vicenda, dando quella tranquillità economica che attende il termine e il saldo del proprio ricorso.


Argomento: Formazione professionale

Interrogazione n. 568 dei Consiglieri Ghiglia, Boniperti e Vignale inerente a "Contributi ad associazioni 'amiche'"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interrogazione n. 568, cui risponde l'Assessore Pentenero.



PENTENERO Giovanna, Assessore alla formazione professionale

In relazione a quanto richiesto dall'interrogazione in oggetto, si ritiene opportuno sintetizzare, a titolo di premessa, le principali modalità di funzionamento del sistema attraverso il quale vengono erogati i finanziamenti per la formazione professionale, alle agenzie formative o alle imprese, a partire dalla considerazione che detto finanziamento è soggetto all'adozione di procedure ad evidenza pubblica per la generalità dei destinatari.
Sulla base di specifiche direttive regionali - provvedimenti di ordine programmatico previsti dalla legge regionale 63/95, articolo n. 18 - le Province alle quali dal 2003 è conferita la gestione della maggior parte delle azioni formative (e la stessa Regione per gli interventi di propria competenza), emanano appositi bandi per la chiamata di progetti formativi destinati alle diverse tipologie di utenza: direttive regionali e bandi pubblicati sul BUR e sul sito internet della Regione e delle Province interessate.
Le domande di contributo sono formulate mediante una procedura informatizzata, la quale, oltre ad assicurare la trasmissione diretta dei dati all'amministrazione erogante, produce la documentazione cartacea ufficiale che, debitamente sottoscritta dal rappresentante dell'organismo proponente ed inoltrata agli uffici competenti, costituisce la domanda formalmente intesa.
Le domande pervenute nei termini stabiliti sono assoggettate ad una istruttoria complessa di carattere prevalentemente documentale, finalizzata ad accertarne l'ammissibilità in relazione alle condizioni poste dalla direttiva stessa e dai bandi, oltre che dalle normative nazionali e comunitarie.
I progetti ammissibili sono successivamente graduati mediante punteggi "di merito" attributi in base ad indicatori predefiniti (peraltro, già resi pubblici prima dell'avvio delle istruttorie) relativi sia alle referenze del soggetto proponenti (capacità di realizzazione dimostrata in esercizi pregressi, assenza di precedenti irregolarità verbalizzate, ecc.), sia al contenuto della proposta (congruenza tra programmi, durate, contenuti e caratteristiche dei destinatari, rispondenza a fabbisogni formativi e/o professionali locali, eventuali corrispondenza a specifiche priorità indicate di bandi, ecc.).
Giova ricordare che la sola discrezionalità nell'attribuzione dei punteggi (comunque guidata da tabelle predefinite recanti la casistica di riferimento) riguarda l'indicatore inerente la congruenza tra programma didattico, caratteristiche dei frequentanti e durata dell'intervento, il quale è soggetto alla valutazione di merito (di norma "doppia", ovvero ripetuta da soggetti diversi con successivo confronto degli esiti, secondo quanto suggerito dalle norme comunitarie) da parte di tecnici esperti ed incide solo parzialmente sulla valutazione complessiva.
In alcuni casi (es. contributi ex L. 236/93) nei quali le condizioni di ammissibilità particolarmente dettagliate e stringenti (target predefiniti da decreti ministeriali, obbligo di specifico accordo preventivo tra le parti sociali, durata massima del corso contingentato ecc.) e la conseguente forte omogeneizzazione delle proposte non ne giustificherebbe una selezione di merito, si adotta una graduazione di tipo causale (estrazione).
Il finanziamento dei progetti avviene nell'ordine definito dalle rispettive graduatorie fino alla concorrenza delle risorse disponibili per ciascuna tipologia formativa e l'esito delle istruttorie, formalizzato con i necessari atti amministrativi, viene comunicato agli interessati; la congruità degli importi economici è assicurata tramite l'adozione di un sistema parametrale, anch'esso predefinito e riportato dai bandi, che limita il contributo attribuibile in relazione alla durata dell'intervento proposto ed al numero degli allievi che si intende formare.
Eventuali successivi rifinanziamenti di specifiche tipologie formative dovuti al reperimento di risorse aggiuntive, qualora non siano destinati a bandi emanati ex novo, possono produrre lo scorrimento delle graduatorie vigenti.
Gli operatori titolari di attività finanziate sottoscrivono l'atto di adesione recante le condizioni di realizzazione ed avviano gli interventi i corsi sono sottoposti a verifiche in itinere effettuate a campione (scelto mediante appositi programmi informatici ed eventualmente integrato nei casi di segnalazioni di presunte irregolarità) da parte degli uffici incaricati del monitoraggio. Tutte le attività finanziate sono altresì sottoposte al controllo finale, di ordine contabile e di merito, in relazione alle attività realizzate e proposte attraverso il rendiconto.
Sul piano economico, qualora si tratti di corsi finanziati ad imprese le erogazioni sono effettuate esclusivamente a saldo finale, mentre è prevista un'anticipazione (rapportata alle sole attività regolarmente avviate) nel caso di attività affidate ad organismi senza scopo di lucro (agenzie formative, consorzi per la formazione ecc.); nel caso in cui per motivi diversi le attività iniziate risultino non realizzate (o lo siano solo parzialmente) si procede al recupero degli eventuali anticipi nella misura dovuta.
Le procedure non prevedono trattative né interventi di carattere discrezionale, se non nelle fasi di concertazione, e nelle fasi iniziali non sono previsti di norma contatti diretti con gli operatori, se non specificamente richiamati nel bando come modalità per l'acquisizione di informazioni aggiuntive ai fini istruttori, mentre nelle fasi successive sono effettuate le visite dei funzionari incaricati dei controlli.
Fatte queste premesse, nel merito delle richieste formulate nell'interrogazione si osserva che la "documentazione riepilogativa delle società, enti e consorzi che hanno ricevuto nell'ultimo anno finanziamenti regionali a vario titolo", se intesa in senso estensivo e dunque comprendente le attività relative a tutte le Direttive, incluse quelle conferite alla Province, ancorché pubblica, è costituita da migliaia di pratiche afferenti alcune decine di migliaia di corsi di formazione occorrerebbe pertanto precisare su quanti e quali soggetti si intende mirare l'approfondimento documentale.
Credo vi rendiate conto che occorrerebbe, stante la complessità tra i bandi a gestione diretta delle Province e le pochissime Direttive gestite direttamente dalla Regione, mirare l'intervento.
Lo stesso dicasi per le indicazioni relative alle cariche sociali nei diversi enti, fermo restando che gli Atti costitutivi, gli Statuti, i Certificati camerali ecc, vengono naturalmente esaminati ai soli fini istruttori e dunque allo scopo di verificare esistenza, operatività finalità e caratteristiche dell'Ente/impresa in relazione alla domanda di formazione presentata; accertato il titolo di partecipazione al bando e la sussistenza dei requisiti richiesti non sono oggetto di giudizio, n potrebbero esserlo nell'ambito del procedimento di valutazione della domanda, i rapporti tra enti/imprese differenti né tra i relativi amministratori, fatti salvi i casi di associazioni temporanee di impresa o di scopo per i quali è prevista la regolare costituzione prima dell'avvio dei corsi a pena di revoca dei benefici concessi.
Per quanto riguarda infine l'elenco dei finanziamenti e dei rapporti con il consorzio Euroqualità non risultano difformità rispetto alle procedure standard (che ho evidenziato in precedenza); nessun rappresentante dell'operatore in oggetto ha avuto contatti con gli uffici nelle fasi precedenti l'approvazione degli interventi.
Per completezza di informazione, se volete posso fornirvi un allegato dove vengono evidenziati, in sintesi, i dati riferiti all'operatore in oggetto per il periodo richiesto dall'interrogazione, così come risulta dagli archivi informatizzati in nostro possesso.
Vi consegno l'allegato, senza elencarvi i corsi finanziati direttamente dalla Regione.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ghiglia; ne ha facoltà.



GHIGLIA Agostino

Grazie, Presidente.
Ringrazio l'Assessore Pentenero e accolgo il consiglio di precisare meglio, nel dettaglio, la richiesta di documentazione di cui desidereremmo venire in possesso, in maniera tale da non costringere gli uffici a stampare tonnellate di carta, facendo un lavoro inutile. Noi non abbiamo alcuna intenzione persecutoria e generalista, semplicemente volevamo approfondire alcuni punti. La nostra curiosità è nata dal fatto che l'amministratore delegato di una delle società del Gruppo Euroqualità fosse l'ex Capogruppo de La Margherita in Consiglio provinciale. È ovviamente e assolutamente legittimo, ma, per chi fa politica, semina qualche interrogativo sull'opportunità. Non credo, in questa sede, di poter confermare la legittimità della cosa stessa.
Quindi, riservandomi di precisare meglio nel dettaglio le nostre richieste, attendo la riposta scritta da parte dell'Assessore.
La ringrazio per la disponibilità.


Argomento: Sport - Tempo libero: argomenti non sopra specificati - Trasporti su ferro

Sull'ordine dei lavori, con particolare riferimento alla richiesta del Consigliere Ghiglia di disporre dei verbali del Consiglio di Amministrazione del TOROC e alla richiesta del Consigliere Vignale per una Comunicazione della Giunta regionale in merito al ventilato blocco dei finanziamenti dell'Unione Europea a favore della linea ad Alta Capacità Torino-Lione


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola sull'ordine dei lavori il Consigliere Segretario Ghiglia, che interviene in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



GHIGLIA Agostino

Grazie, Presidente.
Voglio ribadire una questione che sta diventando un po' delicata.
Ogni settimana chiedo al Vicepresidente Susta che ci vengano consegnati i verbali del Consiglio di Amministrazione del TOROC. Il Vicepresidente Susta la settimana scorsa, o forse quella prima, aveva immediatamente impugnato il telefonino, stupendosi per il fatto che il materiale non fosse ancora stato consegnato.
Allora, Presidente Gariglio, ripongo a lei la questione. O il materiale è stato consegnato dal TOROC alla Giunta e la Giunta lo ha mandato al Consiglio, o è stato consegnato dalla Giunta al Consiglio e quest'ultimo non ce l'ha fornito, oppure il materiale non esiste.
Presidente Gariglio, le dico, per l'ennesima volta, che noi non intendiamo fare ostruzionismo, ma quella documentazione è, per noi propedeutica e prioritaria rispetto all'inizio di qualsiasi discussione sul post olimpico. Aggiungo un'altra cosa. Sono stato informato, con molta correttezza dal Vicepresidente Placido, che la prevista audizione per domani del TOROC, richiesta dal Gruppo di Alleanza Nazionale, non si potrà svolgere perché il Presidente Castellani non sarà presente. Voglio capire cosa ne facciamo domani della Commissione. È evidente che noi chiediamo la presenza in audizione del Presidente Castellani, dei Vicepresidenti e quanto meno, del Direttore Vaciago, per approfondire tutti quei punti che riteniamo indispensabili al fine di una chiarezza e di una trasparenza nei bilanci di TOROC, per procedere con tranquillità - se è possibile, ma non dipende da noi, dipende dal TOROC e dalla Giunta - sulla discussione del post olimpico.



PRESIDENTE

Il Consigliere Ghiglia ha sollevato un problema che in realtà è già stato oggetto di varie sollecitazioni. È già stata calendarizzata la Commissione in cui verrà audito il Presidente Castellani ed è già stata fissata una nuova data, il 3 maggio alle ore 15. Per quanto riguarda l'istanza di accesso a questa documentazione, ritengo necessario affrontare questo punto anche in sede di Ufficio di Presidenza, nella seduta di domani.
Dovremo valutare le modalità con cui procedere alla luce della normativa sul diritto di accesso, che non ci permette di rivolgerci direttamente al TOROC ovviamente, ma che ci obbliga a indirizzarci alla Giunta affinché acquisti questi documenti. Nella giornata di domani dovremmo formalizzare un'ulteriore richiesta in tal senso, nei confronti della Giunta regionale, perché acquisisca questi documenti e ce ne metta a conoscenza.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente.
Volevo prima di tutto chiedere a lei e, tramite suo, alla Giunta regionale se non ritiene di dare corso a quello che avevamo chiesto, a nome del Gruppo di Forza Italia, nell'ultima Conferenza dei Capigruppo: ricevere dalla Presidente o dall'Assessore Valpreda in IV Commissione un'informativa preventiva in ordine ai criteri che la Giunta in via straordinaria, essendo il Commissariamento un atto straordinario, utilizza per l'individuazione dei Commissari.
Anche perché, sempre stando alle informazioni giornalistiche, che è l'unica forma consentita ai comuni mortali che operano in questo Consiglio di avere le informazioni, la Giunta regionale vuole anticipare, a mio avviso andando oltre a quello che consentirebbe l'ordinamento vigente, il Commissariamento anticipando le decisioni di accorpamento che sono contenute all'interno del Piano sociosanitario.
Tutto questo creerebbe, di fatto, una vanificazione delle consultazioni che andranno fatte ufficialmente con i territori. Presidente, se non cambiamo lo Statuto e facciamo sì che, da ora in avanti, le consultazioni si faranno via internet (abbiamo sentito alcune giustificazioni che facevano riferimento alla pubblicazione anomala o comunque discutibile di una bozza di Piano sul sito della Regione), le consultazioni vere sono quelle che indirà il Consigliere Rostagno come Presidente della IV Commissione e che si svolgeranno in Consiglio, con tutti i dibattiti e le decisioni finali.
Ora, qui si vuole mettere il carro davanti ai buoi. Mi sembra che tutto sommato, quello che conta è accaparrarsi le poltrone, poi le riforme e la riorganizzazione della sanità le discuteremo e le faremo in un secondo tempo. Al di là di questi commenti, che forse sono fuori posto in sede di intervento sull'ordine dei lavori, chiedevo al Presidente Gariglio e alla Presidente della Giunta se ritengono di aderire alla richiesta di una tempestiva convocazione della IV Commissione, prima della decisione finale da parte della Giunta.
Questa che rivolgiamo è una richiesta forte.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Botta sull'ordine dei lavori ne ha facoltà.



BOTTA Marco

Grazie, Presidente.
Intervengo sulla questione sollevata testé dal Consigliere Cavallera.
Noi ci uniamo e, per quanto possibile, rafforziamo questa richiesta di convocare urgentemente la IV Commissione per iniziare a discutere di queste notizie giornalistiche che speriamo siano false. Se fossero vere, si tratterebbe di un vero e proprio terrorismo politico nei confronti dei vertici delle nostre Aziende Sanitarie.
Vorremmo capire sulla base di quali criteri l'Assessore Valpreda e la Presidente Bresso si apprestano a questo spoil system o a questa vera curva staliniana che, secondo i giornali, ci investirà e a cui noi non crediamo.
Del resto, la Presidente Bresso ci ha insegnato che dobbiamo credere solo ai comunicati stampa e che i giornali mentono. A questo ci atteniamo perché siamo allievi scrupolosi. Vorremmo capire, non essendo vere queste notizie giornalistiche, quali sono i metodi, i criteri, i tempi e le volontà vere della Giunta regionale su una partita così importante.
Presidente, sempre non dando ascolto ai giornali, che fissano per domani pomeriggio l'incontro decisivo e l'ufficializzazione di questo cambiamento così radicale, mai successo in tutta la storia della Regione Piemonte, sarebbe opportuno che già entro domani ci fosse una riunione d'urgenza della Commissione sanità per verificare i criteri ai quali l'Assessore dovrebbe attenersi per provvedere, se lo ritiene, a rinnovare commissariare e modificare le Direzioni delle nostre Aziende Sanitarie.
Ci sembra una richiesta dettata dal buon senso. È chiaro che se una richiesta di questo tipo, cioè dialogante, di collaborazione, di tentativo di parlarsi, non venisse presa in considerazione, sarebbe un fatto grave che non potrà che avere conseguenze politiche. Sapete come sono delicati gli snodi dei lavori di Aula di tanti provvedimenti che dovremo esaminare ma se queste sono le premesse rispetto a una partita così significativa come è quella sanitaria in Piemonte, partiamo con premesse, sicuramente non positive.



PRESIDENTE

Prima di procedere con le altre richieste di intervento, ho raccolto la disponibilità della Giunta regionale a venire in Consiglio per dare i chiarimenti e le specificazioni che sono stato richieste. La calendarizzazione dei lavori nella giornata di domani è piuttosto fitta pertanto, prima di decidere la convocazione, occorre che i Presidenti delle Commissioni interessate (IV, III e V Commissione), che sono interessati perché hanno già la Commissione convocata, concertino insieme uno spazio per far tenere la seduta di Commissione.
Atteso che, peraltro, deve essere chiaro a tutti che non siamo più nei tempi formali per la convocazione della Commissione dobbiamo procedere con un consenso ampio per tenere una Commissione che non si convoca nei termini stabiliti dal Regolamento. Comunque, mi riservo di verificare con i Presidenti delle Commissioni interessate e di comunicarvi nel corso della seduta il momento che può essere più idoneo nel corso della mattinata di domani.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Guida; ne ha facoltà.



GUIDA Franco

Presidente, ha già risposto alle istanze dei colleghi. Vorrei solo ritirare questa richiesta. Sono ore convulse, l'Assessore si trova in mezzo a una discussione complicata e non vorremmo essere nei suoi panni. Questo lo comprendiamo, ma dovete anche comprendere le nostre esigenze. Molte persone parlano con noi, chiedono a noi notizie. Le voci che si sono diffuse sul territorio, creano curiosità. Timore, sarebbe troppo.
Probabilmente, all'interno della maggioranza ci sono ancora dei dibattiti che comprendiamo un po' meno, visto che si era detto che queste nomine dovevano essere assolutamente asettiche, ma sapete bene che non è così.
Quindi, attendiamo di conoscere qual è il calendario degli incontri delle prossime ore. Riteniamo che per l'importanza della materia si possano seguire procedure anche straordinarie.



PRESIDENTE

Se non ci sono altre richieste, la Commissione viene convocata per la giornata di domani alle ore 13. Quindi, la convochiamo formalmente con la dichiarazione in Consiglio; sentito il Presidente, la Commissione viene convocata per la giornata di domani alle ore 13.
Sempre sull'ordine dei lavori, ha chiesto la parola il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente, soddisfo subito la sua curiosità, facendole presente che non ci sono differenze di richieste. È in merito ad una notizia che ovviamente leggiamo dai giornali, e mi permetto di dire che se non ci fossero i giornali, veritieri o meno che siano - e noi li riteniamo tali soprattutto quando le notizie concordano su tutti i periodici - non verremmo a conoscenza di tutta una serie di questioni che soprattutto la Giunta affronta.
Credo vi sia un punto che non riguarda un atto della Giunta, ma riguarda profondamente la nostra Regione cioè le dichiarazioni fatte dall'Unione Europea relativamente ad un possibile blocco dei finanziamenti in merito all'Alta Velocità.
Non entro nelle valutazioni di carattere politico, perché non è né la sede né basterebbe il tempo a mia disposizione.
Certamente avremmo necessità in tempi piuttosto rapidi - meno di quelli richiesti alla Presidente o all'Assessore Valpreda rispetto alle nomine sulla sanità, ma certamente celeri - per capire qual è l'intenzione della Giunta, che ha svolto un ruolo importante - da noi ritenuto negativo ma importante - quando, appena eletta, chiese il tavolo di concertazione e chiese di spostare l'inizio dei lavori. Quindi, in quel momento si è assegnata un ruolo certamente fondamentale nella possibilità d'inizio dei lavori.
Vorremmo solo che fosse calendarizzata in sede di Consiglio o in sede di Commissione una comunicazione formale dell'Assessore per capire qual è la posizione della Giunta e per avere altre informazioni rispetto alla visita dell'esponente dell'Unione Europea, della possibilità di inizio dei lavori, del reale rischio - come più volte da noi sottolineato - della perdita dei finanziamenti dell'Unione Europea.



PRESIDENTE

Il Presidente della II Commissione ha ascoltato la richiesta, quindi potrà valutare se inserire all'ordine dei lavori della Commissione anche l'approfondimento richiesto dal collega Vignale.
Peraltro, in apertura di seduta abbiamo iscritto un ordine del giorno sulla TAV presentato dai Gruppi di opposizione.
Quindi, anche la discussione dell'ordine del giorno potrà essere momento di dibattito sulla TAV e sui possibili sviluppi.
L'ordine del giorno è stato inserito al termine dei punti in calendario in data odierna, però la sua posizione può essere rimodulata nel corso della successiva Conferenza dei Capigruppo, che deciderà l'o.d.g. del prossimo Consiglio. Per cui o in sede di Consiglio o in sede di Commissione potrà essere sicuramente affrontata la questione.
Ha chiesto la parola il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente. In previsione del punto successivo, volevo comunicare che avremmo bisogno di una breve sospensione per riunire il gruppo.



PRESIDENTE

Potremmo sospendere e riprendere alle ore 12,45.
Ha chiesto la parola il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Oreste

Grazie, Presidente.
Direi che vista la delicatezza dell'argomento all'esame, cioè la scelta di chi deve rappresentare il Consiglio in sede di votazione del Capo dello Stato, sarebbe meglio, anziché sospendere il Consiglio - non sappiamo quanto possa durare la sospensione - esaminare i due ordini del giorno sui quali era stata richiesta un'urgenza, cioè quello sui consorzi idrici e idraulici, quello del Consigliere Placido sull'età dei rappresentanti della Consulta Giovani, in modo che il gruppo di Forza Italia possa fare la riunione nella pausa. Successivamente, alle ore 15, si potrà procedere alla votazione.



PRESIDENTE

Consigliere Rossi, abbiamo qualche difficoltà ad accogliere la sua proposta, per ragione del fatto che la Presidente è poi impegnata a Bruxelles e le abbiamo chiesto di essere presente proprio in ragione della delicatezza dell'adempimento. Quindi, nella seduta pomeridiana non potrà garantire la propria presenza.
Pertanto, colleghi, vi chiederei di approfittare della sospensione per definire una soluzione.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 12.34 riprende alle ore 13.04)


Argomento: Problemi generali - Problemi istituzionali - Rapporti con lo Stato:argomenti non sopra specificati

Esame proposta di deliberazione n. 163 "Elezione di tre delegati, da parte del Consiglio regionale del Piemonte, per l'elezione del Presidente della Repubblica" (Divenuta DCR n. 62-13864 del 26 aprile 2006)


PRESIDENTE

La seduta riprende.
Passiamo al punto 3) all'o.d.g., inerente alla proposta di deliberazione n. 163.
Ricordo che, ai sensi dell'articolo 83 della Costituzione, è previsto che "all'elezione partecipano tre delegati per ogni Regione eletti dal Consiglio regionale in modo che sia assicurata la rappresentanza delle minoranze".
L'articolo 28, comma 2 dello Statuto della Regione Piemonte prevede che "il Consiglio elegge nel proprio seno i tre delegati della Regione, di cui uno espressione delle minoranze, per l'elezione del Presidente della Repubblica".
L'Articolo 73 del Regolamento interno del Consiglio regionale prevede che "all'elezione del Presidente della Repubblica partecipano tre delegati eletti dal Consiglio regionale nel proprio seno. Per l'elezione dei tre delegati ciascun Consigliere vota non più di due nomi".
In relazione al combinato disposto delle tre norme sopra citate, i tre delegati della Regione Piemonte devono rivestire la qualifica di Consiglieri regionali e uno di essi deve essere espressione delle minoranze. A tal fine il Regolamento stabilisce che ciascun Consigliere limiti il proprio voto a due nomi.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Dalmasso; ne ha facoltà.



DALMASSO Sergio

Farò una dichiarazione brevissima. Voteremo naturalmente i nomi che ci vengono indicati. Non ci sogneremmo mai di proporre candidature di altro tipo.
La Presidente Bresso e il Presidente Gariglio conoscono bene il contenuto della mia dichiarazione.
Noi continuiamo a credere che sarebbe importante, in scelte di questo tipo, che gli schieramenti e le formazioni politiche si accordassero razionalmente per far sì che queste rappresentanze siano sostanzialmente proporzionali al peso e alla forza che le singole espressioni politiche hanno e che anche le piccole forze possano essere rappresentate.
Il Presidente Gariglio mi potrà dire (come mi ha già detto), che i Presidenti del Consiglio rappresentano non tanto singole forze politiche quanto tutto il Consiglio nella sua completezza.
Pensiamo comunque che in altri casi, speriamo lontanissimi. Sette anni sono certamente lontani e non sarò certamente qui.



(Commenti in Aula)



DALMASSO Sergio

Fra sette anni sarò già ministro. Comunque, credo che sarebbero osservazioni da tenere in considerazione all'interno di un "accordo cordiale" tra le forze politiche e i singoli schieramenti e che siano valutate, appunto, fra sette anni.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Ghigo.



GHIGO Enzo

A parte la novità del "gessato", che arriva anche da Rifondazione Comunista, devo dire che, riprendendo il discorso del collega Dalmasso, noi abbiamo trovato un accordo a livello nazionale. Di conseguenza, in relazione a questo accordo, noi di Forza Italia (ma credo di poter parlare a nome di tutti gli altri colleghi) indicheremo come rappresentante dell'opposizione di questa Regione il Consigliere William Casoni.



PRESIDENTE

Se non ci sono altre dichiarazioni, procediamo con le operazioni di voto.



(Si procede, con l'assistenza dei Consiglieri Guida e Ronzani nominati scrutatori, alla votazione a scrutinio segreto, mediante schede e con voto limitato a due nomi)



(La Consigliera Segretaria Spinosa effettua l'appello nominale in doppia chiamata)



PRESIDENTE

(Si procede allo spoglio delle schede)



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente.
Consiglieri presenti: n. 47 Consiglieri votanti: n. 47



PRESIDENTE

Voti riportati dal Consigliere Gariglio (Gruppo di maggioranza D.L. - La Margherita) n. 34 Voti riportati dal Consigliere Bresso (Gruppo di maggioranza DS) n. 28 Voti riportati dal Consigliere Casoni (Gruppo di minoranza AN) n. 18 Voti ripostati dal Consigliere Bossuto (Gruppo di maggioranza Rifondazione Comunista) n. 1 Schede bianche n. 2.



PRESIDENTE

Visto l'esito della votazione e constatato che è stata assicurata la rappresentanza delle minoranze, proclamo eletti quali delegati della Regione Piemonte per l'elezione del Presidente della Repubblica, ai sensi dell'articolo 83, comma secondo, della Costituzione, i Consiglieri regionali:



PRESIDENTE

1. Gariglio Davide 2. Bresso Mercedes 3. Casoni William.



PRESIDENTE

La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 13.22)



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