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Dettaglio seduta n.82 del 19/04/06 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE COSTA



(Alle ore 15.36 il Vicepresidente Costa comunica che la seduta avrà inizio alle ore 16.00)



(Alle ore 16.12 il Vicepresidente Costa comunica che la seduta avrà inizio alle ore 16.20)



(La seduta ha inizio alle ore 16.28)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Chieppa, Moriconi e Ricca.


Argomento:

Richieste di iscrizione nuovi punti all'o.d.g


PRESIDENTE

Passiamo all'esame delle richieste di iscrizione di nuovi punti all'o.d.g., ai sensi dell'articolo 51, comma 5 del Regolamento.


Argomento: Università

Richiesta rubricata n. 1 presentata dai Consiglieri Rossi, Allasia, Dutto e Monteggia:


PRESIDENTE

si richiede l'iscrizione all'o.d.g. della seduta odierna della mozione n.
2, avente ad oggetto: "Antisemitismo degli esponenti dei centri sociali presso l'Università di Torino (documento trattato ex d.lg. 196/2003)"



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Oreste

Grazie, Presidente.
Visto come stanno proseguendo i lavori di questo Consiglio, si potrebbe prendere in esame un punto che necessita di poco tempo per la trattazione e l'approvazione.
Si tratta di fatti verificatisi presso l'Università di Torino un po' di tempo fa. Il documento è protocollato in data 23 maggio 2005, quindi è quasi un anno che è stato depositato. Ad oggi non è ancora stato discusso per cui crediamo importante iscriverlo all'o.d.g.
Noi vogliamo impegnare la Giunta e il Presidente della Giunta ad attivarsi presso il Rettore dell'Università di Torino, affinché nell'Ateneo sia veramente garantita a tutti la possibilità di svolgere dibattiti democratici che comportano crescita culturale, ma impedendo l'accesso quando vi sono conferenze o relazioni, a gruppi organizzati e violenti di facinorosi.
La questione riguarda quanto è successo ad una professoressa, docente alla Facoltà di Lingue presso l'Università degli Studi di Torino, oggetto di intollerabili contestazioni da parte di autonomi di sinistra. Le intimidazioni subite l'hanno addirittura spinta, perché spaventata, a lasciare l'insegnamento presso il capoluogo piemontese.
Prendiamo atto che la docente ha denunciato, presso gli organi di stampa, il clima di intolleranza, paura e tensione generatosi all'Università degli Studi di Torino, nonché i manifesti di protesta contro lo Stato sionista, così come veri e propri atti di violenza e minacce di morte da parte degli esponenti del circolo collettivo universitario autonomo contro la docente all'uscita del palazzo sede dell'Università.
Molto grave è che la professoressa abbia dichiarato che molti colleghi tra i quali alcuni addirittura avevano assistito ai fatti, non avrebbero preso alcuna posizione a favore della docente. Tra l'altro, lei ha testualmente detto: "Non uno, tra i miei colleghi, era in aula o in Presidenza a dire che la libertà di insegnamento è fuori discussione".
Chiediamo che questo punto venga inserito all'o.d.g. e discusso immediatamente.



PRESIDENTE

Non essendoci richieste di intervento in senso contrario, procediamo con la votazione.
Indìco la votazione palese sulla richiesta n. 1.
Dichiaro la votazione non valida per mancanza del numero legale Ai sensi dell'articolo 52, comma 2, Regolamento, sospendo la seduta per 30 minuti.
Il Consiglio è riaggiornato alle ore 17.00.



(La seduta, sospesa alle ore 16.30 riprende alle ore 17.05)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GARIGLIO



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Ripetiamo la votazione sulla richiesta di iscrizione n. 1 di un nuovo punto all'o.d.g.
Indìco la votazione palese sulla richiesta rubricata n. 1 di nuovo punto all'o.d.g.
Il Consiglio non approva.


Argomento: Ordine pubblico e sicurezza

Richiesta rubricata n. 2 presentata dai Consiglieri Rossi, Allasia, Dutto e Monteggia:


PRESIDENTE

si richiede l'iscrizione all'o.d.g. della seduta odierna dell'ordine del giorno n. 5, avente ad oggetto: "Busta esplosiva indirizzata a polizia municipale di Torino"



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Oreste

Grazie, Presidente.
È l'ordine del giorno n. 5 che ha per oggetto: "Busta esplosiva indirizzata alla Polizia Municipale di Torino".
Come l'ordine del giorno non messo in discussione oggi, che riguardava questioni di razzismo presso l'Università di Torino, anche questo ordine del giorno - il cui primo firmatario è il Consigliere Ghigo - riguarda gravi questioni di ordine pubblico avvenute a Torino.
In questo caso parliamo di una busta esplosiva recapitata il 24 maggio 2005 presso la sede della Polizia Municipale di Torino, quartiere San Salvario. Tra l'altro, lo scoppio della busta ha provocato il ferimento non grave, degli addetti all'ufficio.
Addirittura, le prime ipotesi formulate dagli inquirenti prevedono che l'attentato possa essere collegato con il clima di tensione nei confronti delle forze dell'ordine che si è creato in quel periodo. A dire il vero il testo parlava degli ultimi giorni a Torino, ma, in realtà, visto che l'ordine del giorno era stato presentato ben il 25 marzo del 2005, quindi un anno fa, possiamo dire "in quei giorni a Torino", in relazione alle forze dell'ordine.
Noi riteniamo che tale vicenda costituisca un episodio fortemente grave. Avrebbe potuto provocare conseguenze ben più rilevanti per l'incolumità degli addetti alla polizia municipale. Esprimiamo tra l'altro viva preoccupazione per il pesante clima di tensione che si era verificato a Torino e che poteva portare anche a una recrudescenza dell'estremismo.
Per fortuna il tempo è passato. Molti personaggi che creavano tensioni sulla città, anche con cortei che hanno portato all'aggressione di fedeli dentro una chiesa e all'imbrattamento delle porte della chiesa all'interruzione di una Santa Messa, sono poi stati individuati e fermati quindi un certo intervento da parte della polizia, dell'ordine pubblico c'è stato.
Quello che a noi però dispiace è che questo Consiglio regionale non abbia, a distanza di un anno, ancora espresso piena solidarietà al corpo della polizia municipale di Torino. Quindi chiediamo che oggi venga posto in esame e discusso questo argomento.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE COSTA



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta rubricata n. 2 di nuovo punto all'o.d.g.
Il Consiglio non approva.


Argomento: Rapporti delle Regioni con l'ordinamento comunitario

Richiesta rubricata n. 3 presentata dai Consiglieri Rossi, Allasia, Dutto e Monteggia:


PRESIDENTE

si richiede l'iscrizione all'o.d.g. della seduta odierna dell'ordine del giorno n. 12, avente ad oggetto: "Costituzione europea"



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Rossi.



ROSSI Oreste

Anche questo è un ordine del giorno datato, risale al 1° giugno 2005.
Allora, era un argomento assolutamente importante, un argomento che il Consiglio regionale avrebbe dovuto trattare. Purtroppo non è stato discusso.
Oggi è ancora lì, che giace tra i documenti dimenticati, però è sempre attuale, in quanto parla di Costituzione europea.
Parla di quello che è successo in Europa, ad esempio in Francia, che il 29 maggio scorso si è pronunciata sulla costituzione europea con ben il 54,87% di francesi che ha detto no alla costituzione europea e con un'affluenza peraltro altissima. La vittoria del no in Francia, unitamente ai sondaggi in Olanda e sul Regno Unito portano a grandi ritorni negativi nei confronti della costituzione europea. Anche i polacchi hanno dei dubbi insieme ai cechi e ai danesi. In Italia c'è sicuramente un dibattito per cercare di rivedere questo trattato.
Quello che noi chiediamo è che: preso atto che la Commissione Giustizia della Camera dei Deputati, nel corso dell'esame del provvedimento di ratifica, aveva suggerito di inserire una disposizione che potesse dare un'interpretazione autentica, specificando che nessuna disposizione del trattato può essere interpretata in modo da ridurre le garanzie relative ai diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali previsti dalla nostra costituzione. Come Lega Nord abbiamo lanciato l'allarme sull'evolversi di un'Europa troppo istituzionalizzata, troppo burocraticizzata, lontana dalla volontà dei popoli, rivelatrice dell'identità, sorda ai reali problemi anche economici dei cittadini, immolata all'euro.
Presidente, non ha fatto partire il contaminuti.
Volevo ancora ricordare che in Italia, nel corso degli ultimi decenni le disposizioni comunitarie, sempre più invasive al pari del crescente trasferimento di potere a Bruxelles, sono state recepite con procedure di ratifica ordinaria sulla base della legittimazione costituzionale.
Noi non siamo assolutamente d'accordo, perché riteniamo che siano vere e proprie limitazioni di sovranità e una cessione di competenza a Bruxelles.
Noi chiedevamo - e chiediamo - che la Giunta regionale si impegni ad attivarsi a tutti i livelli, affinché il Parlamento europeo si convochi in sessione straordinaria, per assumere una vera iniziativa costituente che possa riscrivere il trattato, sostituendo il metodo della convenzione che dopo il no espresso dai francesi e non solo, ha dimostrato tutta la sua inadeguatezza.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Giovine, in senso contrario.



GIOVINE Michele

Il nostro Gruppo è assolutamente contrario all'iscrizione all'o.d.g. di questo documento sulla Costituzione europea, perché credo che esistano priorità all'ordine dei lavori, a cui tutti noi dovremmo essere chiamati a dare un parere positivo o contrario. In modo particolare, sono contrario perché l'ordine del giorno in questione sulla costituzione europea è, non tanto superato, quanto piuttosto da rivedere e modulare sull'attualità politica, non solo in vista di quello che dovrà accadere con la formazione del prossimo Governo.
Voglio ricordare fra tutti la citazione pesantissima del Financial Time sull'ipotesi di un Governo Prodi, che rischierebbe di portare l'Italia fuori dall'euro (cosa che peraltro sottoscrivo e ritengo sia un'ipotesi assolutamente auspicabile). Nella fattispecie, è indubbio che un ordine del giorno di questa natura rimane monco, se non vi è un dispositivo, comunque un orientamento del documento in oggetto che tratti le questioni che sui quotidiani nazionali e sui mass media nazionali sono stati ampiamente trattati: l'euro, le garanzie europee, la giustizia europea, la commissione europea, e tutto quello che circola intorno all'Europa Il motivo per cui il nostro Gruppo si esprime in senso contrario è legato soprattutto a questo. È un ordine del giorno insufficiente alle esigenze attuali politiche, e non solo, dei piemontesi. A questo proposito chiediamo ai colleghi Consiglieri di esprimersi in senso contrario, perch pur essendo apprezzabile il fatto che se ne discuta, l'ordine del giorno è insufficiente a soddisfare le esigenze generali della cittadinanza.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione rubricata n. 3.
Il Consiglio non approva.


Argomento: Commercio

Richiesta rubricata n. 4 presentata dai Consiglieri Rossi, Allasia, Dutto e Monteggia:


PRESIDENTE

si richiede l'iscrizione all'o.d.g. della seduta odierna della mozione n.
19, avente ad oggetto: "No all'apertura del centro commerciale di Caselle e nuova regolamentazione della legge regionale sul commercio"



PRESIDENTE

Richiesta rubricata n. 5 presentata dai Consiglieri Rossi, Allasia, Dutto e Monteggia:



PRESIDENTE

si richiede l'iscrizione all'o.d.g. della seduta odierna della mozione n.
20, avente ad oggetto "La Regione intervenga su Alenia con la ricerca e non con nuovi ipermercati".



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Rossi.



ROSSI Oreste

Intervengo anche sulla mozione n. 20, perché pur parlando di Alenia riguardava ugualmente la costruzione dell'ipermercato presso Caselle, quasi a legare la permanenza dell'Alenia con il supermercato che avrebbe dovuto essere costruito a Caselle.
L'altra mozione, la n. 19, riguardava invece espressamente il centro commerciale di Caselle, ed è una modifica della legge regionale sul commercio.
Anche questi sono due ordini del giorno assolutamente datati, sono di giugno 2005, e non possono tenere conto della modifica intervenuta sulla legge del commercio. Ciò non toglie che, se si dovesse entrare nell'argomento, se il Consiglio decidesse di discutere il punto "commercio e modifiche della legge regionale sul commercio", noi andremmo a modificare alcuni punti. Per noi è sicuramente importante modificare nuovamente la legge sul commercio, perché le modifiche apportate recentemente dal Consiglio regionale - e che hanno visto il Gruppo della Lega Nord assolutamente contrario - non sono sufficientemente limitative della nascita di nuovi centri commerciali e ipermercati. Noi chiediamo che il Consiglio regionale ricominci a discutere della legge sul commercio.
Riteniamo che il nostro tessuto commerciale e artigianale sia a rischio di crisi, perché troppi centri commerciali vengono aperti, troppi ipermercati vengono autorizzati. Quando la Giunta si è insediata, con un escamotage, ha promesso una moratoria in base alla quale non sarebbero state concesse nuove aperture di centri commerciali. La moratoria era stata annunciata quasi con un mese di anticipo: in quel periodo, sono state presentate moltissime domande, ma in realtà la moratoria non è servita a nulla.
Noi, poco tempo fa, avevamo chiesto un'ulteriore proroga di un anno, ma la Giunta ha preferito portare qualche piccola modifica - per noi insignificante - alla legge sul commercio, senza affrontare il vero problema, che è quello di come salvare i piccoli centri commerciali e i piccoli negozi degli artigiani.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Bertetto, in senso contrario.



BERTETTO Oscar

Grazie, Presidente.
Volevo ringraziare il collega Rossi per aver unificato, viste le affinità, le discussioni sulle iscrizioni di nuovi punti all'o.d.g.
Comunico il voto contrario della maggioranza.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione rubricata n. 4.
Il Consiglio non approva.
La richiesta di iscrizione rubricata n. 5 è superata.


Argomento: Rapporti delle Regioni con l'ordinamento comunitario

Richiesta rubricata n. 6 presentata dai Consiglieri Rossi, Allasia, Dutto e Monteggia:


PRESIDENTE

si chiede l'iscrizione all'o.d.g. della seduta odierna della mozione n. 23 avente ad oggetto: "Fallimento della moneta unica europea"



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Oreste

Grazie, Presidente.
Su questo tema ce ne sarebbe da discutere, anche perché credo che il problema dell'euro e del "caro-euro" sia un qualcosa di assolutamente attuale, nonostante anche questo ordine del giorno giaccia, da circa un anno, nei cassetti.
È un ordine del giorno attualissimo, perché tutta la campagna elettorale delle recenti elezioni politiche è stata combattuta attorno a "euro sì" "euro no", valore dell'euro e controllo dei prezzi.
Questo ordine del giorno entrava nel merito sia nei confronti del controllo dei prezzi e del carovita, sia nella revisione del valore dato all'euro. Purtroppo non si è mai discusso.
Capisco che oggi con un Consiglio ormai agli sgoccioli - si era infatti deciso di sospendere la seduta presto - diventi difficile affrontare un argomento di tale portata, però è giusto ribadire una volta in più che la nostra gente ha problemi ad arrivare alla fine del mese.
Un euro quotato 1.936 lire è effettivamente sovraquotato. Il valore della moneta unica deve essere rivisto e riportato a canoni più reali, e cioè non oltre le vecchie 1.500 lire.
Questo comporterebbe, automaticamente, un valore monetario e un valore di mercato superiore del 25% o 30% del potere di acquisto dei nostri cittadini. Non solo. Questo ordine del giorno è ancora più attuale visto l'aumento dei prezzi del petrolio, che oggi ha raggiunto la quota 72 dollari a barile: è un valore record, destinato, ahimè, ad aumentare ulteriormente. Ne consegue che aumenterà il costo della vita per tutti, sia per le imprese che per i cittadini: aumentando, infatti, il prezzo del greggio, si registra un incremento dal prezzo della benzina al costo dell'energia, finanche al costo delle imprese per poter produrre automaticamente, aumenta anche il costo del lavoro.
Tutto ciò porta l'euro ad essere gravemente danneggiato anche nei confronti del dollaro, rispetto al quale recentemente la nostra moneta ha perso punti: l'euro, a livello internazionale, vale meno di prima.
È quindi importante intervenire, anche come Consiglio regionale, per cercare di fare qualcosa, sia mediante accordi con le associazioni di commercianti, coi consumatori e coi sindacati per cercare delle soluzioni volte a calmierare i prezzi, sia ad intervenire sul nuovo Governo - che a questo punto è cambiato o probabilmente cambierà - affinché, a livello europeo, si possa cercare di ricontrattare il valore dell'euro, sicuramente sovraquotato rispetto al valore che aveva la lira.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
Ovviamente, il sottoscritto e il suo Gruppo non poteva non intervenire su un ordine del giorno avente come oggetto il fallimento della moneta unica europea, questo famigerato euro.
Credo che al di là delle polemiche di tipo strumentale sulle questioni elettorali, è indubbio che qualcosa non abbia funzionato nel meccanismo.
Non so se questo sia dovuto al cambio, alla Banca Centrale Europea, a ipotetici controlli o meno, non so se è colpa del Governo, della Commissione Europea o del Consiglio d'Europa. Sta di fatto, però, che l'euro ha dimezzato il potere di acquisto degli italiani.
Probabilmente noi non ce ne siamo resi conto, ma vi posso garantire che la maggior parte dei cittadini piemontesi se n'è resa conto. Molti di coloro che ci hanno votato per risolvere i problemi quotidiani che attanagliano le loro vite ritengono che l'origine di tali problemi vada ricercata nel fatto che il potere d'acquisto è stato decurtato a dir poco del 50% grazie a questo fenomeno di tipo economico.
Il motivo per cui chiedo di respingere l'inserimento di questo ordine del giorno nell'o.d.g. della seduta odierna è dovuto al fatto che, avendo testé concordato coi Capigruppo la chiusura della seduta odierna a tempi che, di fatto, sono estremamente limitati, è evidente che l'ordine del giorno è talmente importante che merita molto più tempo per poterlo affrontare con la dovuta e corretta serenità. Anche perché sicuramente ho un giudizio sull'euro che, indubbiamente, altri colleghi della maggioranza non hanno.Per questo motivo, è indubbio che, al di là delle battute che possono scaturire in queste occasioni, chiedo ai colleghi Consiglieri di votare in senso contrario l'iscrizione del punto ai sensi dell'articolo 51 del Regolamento all'o.d.g. dell'odierna seduta, e di richiederne l'iscrizione possibilmente nella prossima seduta o quanto prima, affinch si possa affrontare un dibattito sereno e pacato, e si possano magari individuare delle soluzioni che i cittadini piemontesi quotidianamente chiedono per l'espletamento del nostro mandato.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

La richiesta di iscrizione all'o.d.g. della mozione n. 23 è superata.


Argomento: Diritto di asilo - Profughi

Richiesta rubricata n. 7 presentata dai Consiglieri Rossi, Allasia, Dutto e Monteggia:


PRESIDENTE

si chiede l'iscrizione all'o.d.g. della seduta odierna dell'ordine del giorno n. 26, avente ad oggetto: "Accoglienza dei richiedenti asilo politico"



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione rubricata n. 7.
Il Consiglio non approva.
Comunico che il Consiglio regionale è convocato per mercoledì 26 aprile 2006.
La seduta è tolta.



(La seduta termina alle ore 17.32)



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