Sei qui: Home > Leggi e banche dati > Resoconti consiliari > Archivio



Dettaglio seduta n.81 del 19/04/06 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

Scarica PDF completo

Argomento:


GARIGLIO DAVIDE



(Alle ore 10.00 il Presidente Gariglio comunica che la seduta avrà inizio alle ore 10.30)



(La seduta ha inizio alle ore 10.50)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo il Consigliere Bossuto, Cattaneo e Ricca.


Argomento:

b) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Interpellanza n. 50 dei Consiglieri Robotti e Chieppa inerente a "Cassa Integrazione alla Olivetti" (L'Assessore Migliasso concorda risposta scritta con gli interpellanti)

Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Interrogazione n. 96 del Consigliere Ricca inerente a "Olivetti-Aglié" (L'Assessore Migliasso concorda risposta scritta con l'interrogante)

Argomento: Comuni

Interpellanza n. 129 dei Consiglieri Chieppa e Robotti inerente a "Cosa accade al Comune di None?" (L'Assessore Deorsola concorda risposta scritta con gli interpellanti)

Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Interrogazione n. 455 del Consigliere Ricca inerente a "Cassa integrazione per i lavoratori Oliit" (L'Assessore Migliasso concorda risposta scritta con gli interroganti)

Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Interrogazione n. 277 della Consigliera Ferrero inerente a "Cassa Integrazione straordinaria presso l'Azienda FINMEK di Caluso" (L'Assessore Migliasso concorda risposta scritta con l'interrogante)


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Svolgimento interrogazioni e interpellanze", comunico che, con il consenso degli interessati, sarà data risposta scritta alle interpellanze n. 50 e n. 129, e alle interrogazioni n. 96, n. 455 e n. 277.


Argomento: Istituti Pubblici di Assistenza e beneficenza - II. PP. A. B.

Interpellanza n. 379 dei Consiglieri Cavallera e Cotto inerente a "Situazione riguardante l'IPAB 'Lercaro' di Ovada" e n. 594 del Consigliere Rossi inerente a "IPAB 'Lercaro' di Ovada"


PRESIDENTE

Passiamo ora ad esaminare l'interpellanza n. 379 e l'interrogazione n.
594, entrambe inerenti all'IPAB "Lercaro" di Ovada.
La parola all'Assessore Migliasso per la risposta.



MIGLIASSO Teresa Angela, Assessore al lavoro

Grazie, Presidente.
Nel rispondere sia all'interrogazione che all'interpellanza riguardanti l'IPAB "Lercaro" di Ovada, vorrei precisare che la situazione della casa di riposo è costantemente monitorata dagli uffici, in collaborazione con la Provincia di Alessandria, che è titolare delle funzioni di vigilanza sugli organi e sull'attività amministrativa delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza.
Per quanto riguarda il secondo punto, questa Direzione regionale, come gli interroganti sanno, non ha capitoli di bilancio che consentano interventi diretti per favorire e salvaguardare l'occupazione per il mantenimento della struttura. Infatti, gli unici finanziamenti previsti sono quelli relativi alla ristrutturazione dei presidi secondo quanto stabilito dalla legge regionale 73/96.
L'IPAB "Lercaro" ha ottenuto in passato sulla legge 22/90 un finanziamento di 300 milioni di lire per la realizzazione di un nucleo RAF dunque credo che l'azione della Direzione Politiche Sociali non può che espletarsi in un'attenta e costante informazione, tramite la Provincia sull'attività dell'ente e, in genere, di supporto e mediazione con gli amministratori della casa di riposo, con le istituzione locali (Provincia e Comune), come ho già detto nel primo punto.
Vorrei anche dire che un eventuale commissariamento, previa richiesta da parte della Provincia, di per sé non inciderebbe sull'efficacia gestionale, ma agisca nel caso di impossibilità al funzionamento da parte del Consiglio di amministrazione.
Poi ci sono una serie di notizie relative a rapporti che abbiamo avuto con la Provincia di Alessandria, la quale in data 27/11/2005 ha comunicato che il Consiglio di amministrazione si sta impegnando in un piano di risanamento che, in parte, si sta attuando attraverso la dismissione delle case di riposo di Carpeneto e di Cassine e alla scadenza del contratto prevista per il 30 giugno, della casa di riposo di Castelnuovo. Questa è la ragione perché queste gestioni risultano generatrici di disavanzo.
Queste case di riposo non fanno parte dell'IPAB, quindi hanno un'amministrazione autonoma. L'IPAB ne ha unicamente la gestione in quanto aveva vinto una gara d'appalto per l'affidamento di servizi.
Sempre in questa nota viene detto che il Consiglio di amministrazione ha ipotizzato il pareggio di bilancio nel 2006 attraverso una manovra che prevede il recupero di 350 mila euro che dovrebbe derivare dal recupero su spese per servizi, da applicazione di nuove rette ASL, nuove convenzioni RSA, applicazioni e convenzioni con il Consorzio e la cessazione definitiva delle gestioni esterne.
Inoltre, sempre in data 23/11/2005 è giunta dalla Prefettura di Alessandria una comunicazione relativa alla procedura di conciliazione tra l'IPAB e la cooperativa CSA in base alla quale le parti hanno concordato che L'IPAB garantisce il pagamento delle spettanze dovute alla CSA alla data del 1 novembre; entro il 15 novembre 2005 qualora intervengano all'IPAB le spettanze arretrate da parte dell'ASL 22 di Novi Ligure pari a 3,5 al giorno per ospite e il saldo del contributo del Comune di Ovada pari a 25 mila euro.
Ci sono poi altre questioni che, se gli interroganti vogliono, sapr più nel dettaglio inviare loro.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente.
Devo dire all'Assessore che non ci riteniamo soddisfatti, soprattutto perché non abbiamo ricevuto risposta in ordine alla prima domanda.
Probabilmente ci sarà nell'appunto che poi ritireremo. Volevamo conoscere l'ammontare complessivo delle passività di questa IPAB.
pur vero che vi è una situazione molto critica nell'ambito delle IPAB, tant'è che già in precedenza era stato presentato un disegno di legge e mi auguro che anche il nostro Gruppo l'abbia ripresentato. Chiedo conferma alla collega Cotto, ma senz'altro l'abbiamo ripresentato ed è in discussione.
una situazione di vera e propria emergenza, perché avendo realizzato molti posti in determinate realtà territoriali. Magari, non in modo equilibrato in quanto stanno tardando i famosi piani di zona di cui alla legge n. 1. Ho già richiamato molte volte la Provincia di Alessandria, in quanto sono già passati due anni e i piani di zona del socio-assistenziale non si vedono ancora.
La Giunta regionale ci insegna che, senza la programmazione, è difficile affrontare situazioni critiche. In questo caso, siamo veramente su un terreno minato, perché gli interlocutori e i beneficiari di questi servizi sono tutti soggetti che hanno consistenti problemi di bilancio e di disponibilità economiche. Quindi, avere una gestione efficiente, efficace e articolata sul territorio con la contribuzione pubblica che sia ovviamente mirata a raggiungere determinate finalità e non, magari, in modo squilibrato come vi è in delimitate aree territoriali, anche della provincia di Alessandria, colpa certamente dei Comuni, perché non tutti i Comuni intervengono con lo stesso impegno verso il socio-assistenziale.
Credo che, tutto sommato, quello dell'IPAB Lercaro rappresenti veramente un caso di studio. Se non sbaglio, il disavanzo supera 1.300.000 euro; esiste il piano di rientro, però questo diventa credibile non solo se si richiedono all'ASL maggiori contribuzioni, ma soprattutto se ci sono delle proposte che vanno nella direzione di una migliore integrazione tra i servizi residenziali e quelli del territorio.
Queste cose, per la verità, le abbiamo anche dette in sede locale, in un Consiglio comunale aperto che l'Amministrazione comunale di Ovada guarda caso - ha convocato alle nove del mattino di domenica, su richiesta della minoranza. Quella è la forma di partecipazione che viene concessa in determinate aree della nostra regione.
Comunque, prendo atto che l'Assessore sostanzialmente demanda alla Provincia - come di norma dovrebbe avvenire - tutte quelle che sono le funzioni di controllo e di intervento, ma faccio presente che ci troviamo veramente di fronte ad un caso rilevante e ho forti dubbi che, senza un intervento straordinario, sarà semplice uscire dalla criticità.
Devo anche dire che indubbiamente noi esamineremo a fondo questa problematica e che non mancheremo di proposte, non solo con la richiesta di esaminare di nuovo il disegno di legge di riforma delle IPAB, che sono strumenti molto importanti nelle realtà locali, ma anche magari proponendo in sede di assestamento di bilancio un intervento straordinario, essendo di fronte ad istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza, in rapporto anche ai piani di risanamento credibili che le istituzioni vanno a formulare proprio. Tutto ciò proprio perché non è pensabile di mantenere nel limbo o nella criticità situazioni delle quali, poi, ne soffrono sia gli ospiti sia i lavoratori.
L'Assessore ha detto che in Prefettura è stato raggiunto un accordo tra la cooperativa e l'ente. È un assurdo, perché già le cooperative hanno stipendi certamente non da nababbi, se poi i dipendenti devono ancora aspettare mesi e mesi il pagamento della retribuzione con dei contenziosi che arricchiscono solo gli avvocati, ecco, credo che veramente siamo di fronte a un fallimento completo di una determinata mentalità e modalità di intervento, che ovviamente nell'Ovadese ha precisi responsabili politici.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Oreste

Mi associo a quanto ha detto il collega Cavallera. In effetti, possiamo dire che le due interrogazioni vertevano sullo stesso argomento e sugli stessi problemi.
Assessore, lei, in parte, ha sicuramente confermato i nostri timori: che la società IPAB Lercaro abbia comunque dei problemi e che ci siano indubbiamente delle deficienze nell'attività, nelle strutture e nella retribuzione sia dei dipendenti diretti ma, peggio ancora, dei dipendenti delle cooperative che lì lavorano. Quindi è assolutamente necessario monitorare costantemente questa casa di riposo anche tramite - come giustamente le compete - la Provincia.
Quello che non ci soddisfa è che noi ci aspettavamo dei dati più precisi per capire quanto fossero reali le sofferenze da un punto di vista quantitativo: a quanto ammontano le sofferenze di questa casa di riposo e come si intende procedere - oltre al pagamento dovuto dall'azienda sanitaria territorialmente competente - per salvare questa casa di riposo.
Quello che vogliamo far notare è anche un'altra questione. Il Direttore attuale della casa di riposo ha attaccato pesantemente il sottoscritto perché ha osato presentare questa interrogazione. Sono apparsi degli articoli molto pesanti sui giornali locali della zona dell'Ovadese con un attacco violento - anche al collega Cavallera - sicuramente non giustificato.
Il nostro intervento - lo dico anche a nome del collega Cavallera - non era volto a danneggiare la casa di riposo e tanto meno l'operato di coloro che vi lavorano, ma semplicemente a cercare chiarezza per garantire sicurezza dello stipendio per i lavoratori e sicurezza della continuità assistenziale per gli anziani lì ricoverati.
Va ricordato che quella casa di riposo è veramente in un'ottima posizione; è bella e gradevole - gradevole proprio dal punto di vista dell'abitazione - e quindi gli anziani lì ricoverati possono trovare una loro seconda casa assolutamente a livelli umani, per cui pensare che quella struttura possa essere chiusa o possa non funzionare perfettamente ci dispiace.
Il nostro obiettivo non era quello né di danneggiare la struttura né di danneggiare o criticare i lavoratori, ma di chiedere un preciso impegno della Regione e, ovviamente, della Provincia, che è l'ente territorialmente competente per quella struttura, al fine di scongiurare qualunque rischio di chiusura, riduzione o di abbandono della struttura assistenziale IPAB Lercaro.


Argomento: Edilizia sanitaria e ospedaliera

Interrogazione n. 212 del Consigliere Monteggia inerente a "Tempistica nuovo Ospedale di Novara" (L'Assessore Valpreda concorda risposta scritta con l'interrogante)

Argomento: Attivita' di promozione

Interrogazione n. 557 dei Consiglieri Monteggia, Allasia, Dutto e Rossi inerente a "Opuscoli sul mondo arabo finanziati da Regione Piemonte" (L'Assessore Migliasso concorda risposta scritta con gli interroganti)


PRESIDENTE

Devo informare che il Consigliere Monteggia ha accettato di ricevere in forma scritta le risposte alle interrogazioni n. 212 (rivolta all'Assessore Valpreda) e n. 557 (rivolta all'Assessore Migliasso).


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Interrogazione n. 408 presentata dai Consiglieri Ricca e Ferrero inerente a "Situazione di crisi allo stabilimento Novelis di Borgofranco d'Ivrea" e n. 543 presentata dai Consiglieri Ferrero e Pichetto Fratin inerente a "Acquisizione della Novelis S.p.A. di Borgofranco d'Ivrea"


PRESIDENTE

Passiamo alle successive interrogazioni.
L'Assessore Migliasso risponde all'interrogazione n. 408 dei Consiglieri Ricca e Ferrero, inerente a "Situazione di crisi allo stabilimento Novelis di Borgofranco d'Ivrea"; sullo stesso argomento c'è anche l'interrogazione n. 543 dei Consiglieri Ferrero e Pichetto, inerente a "Acquisizione della Novelis S.p.A. di Borgofranco d'Ivrea".
La parola all'Assessore Migliasso.



MIGLIASSO Teresa Angela, Assessore al lavoro

La Novelis Italia ha deciso di cessare l'attività di produzione di leghe di alluminio attraverso il trattamento di rottami, condotta presso la sede produttiva di Borgofranco d'Ivrea (TO), limitando le attività condotte sul sito a quelle relative al recupero e alla rigenerazione del sale esausto.
Tutto ciò aveva comportato l'attivazione della procedura di mobilità per 71 lavoratori.
L'Assessorato al Lavoro ha convocato le parti in data 16 gennaio 2006.
In quella sede, è stato fatto presente come l'impatto sociale della decisione aziendale avrebbe avuto delle conseguenze gravissime sul territorio e pertanto le Parti sono state coinvolte nel trovare soluzioni che attivassero un mix di ammortizzatori sociali, al fine di rendere meno gravosa la decisione aziendale.
L'azienda ha accolto l'invito dell'Assessorato al Lavoro ad utilizzare la cassa integrazione straordinaria per cessazione parziale di attività per dodici mesi, a decorrere dal 3 aprile 2006, per 69lavoratrici e lavoratori.
Vorrei fare presente anche che l'azienda nel frattempo, con l'obiettivo di minimizzare gli effetti sociali, ha cercato in modo costruttivo delle soluzioni lavorative alternative per le persone interessate dalla cessazione di attività. Nel suo percorso di ricerca ha incontrato la disponibilità da parte delle aziende CAM e CERCA, che appartengono al gruppo Srl Atlante, con l'obiettivo di dare seguito ad iniziative industriali che siano capaci di creare 65 nuovi posti di lavoro, con una sostanziale prevalenza di figure provenienti dalla realtà cessata.
Il piano di inserimento delle risorse previsto dalla società CAM Srl e CERCA prevede la creazione di 65 posti di lavoro a tempo indeterminato con queste tempistiche: una ventina dovrebbero essere assorbiti entro aprile di quest'anno, 12 entro aprile 2007 e 33 entro luglio del 2008.
Quindi, esistono concrete possibilità di ricollocare 32 lavoratori nel corso dell'anno di utilizzazione della cassa integrazione, cioè coloro che scadono entro aprile 2007.
Inoltre, per sette lavoratori c'è la possibilità di accedere attraverso la cassa integrazione straordinaria e la mobilità, ad un trattamento pensionistico. Sicuramente è stato un modo di affrontare il problema meno traumatico di altri, anche se naturalmente ogni volta c'è da rammaricarsi quando un pezzo di storia più o meno grande del nostro territorio cessa di esistere.
In questo caso c'è stata la disponibilità, la buona volontà e l'intelligenza, ad opera delle parti sociali, di ricercare soluzioni meno traumatiche, legate a situazioni che poi sono state trovate oltre che ricercate. Sarà cura da parte degli uffici da parte della Provincia di monitorare costantemente la situazione per come è stata concordata in sede regionale. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Ferrero; ne ha facoltà.



FERRERO Caterina

Ovviamente, in assenza del Consigliere Ricca provo a fare qualche considerazione. Intanto noi, insieme al Consigliere Ricca, avevamo partecipato ad un'assemblea nel Comune di Borgofranco d'Ivrea nella fase precedente rispetto alla scelta della cassa integrazione. Quindi, eravamo in una fase in cui un interlocutore privato interessato a rilevare questa attività non si era ancora definito.
Personalmente, constatata la scelta di addivenire comunque ad una soluzione temporanea, che è quella della cassa integrazione, nell'attesa che l'accordo con questo ipotetico privato si perfezioni, invito la Giunta e l'Assessore ad essere molto vigili su questa operazione, al di là del fatto che la notizia presa senza un opportuno approfondimento possa portare tutti a dire che c'è un interlocutore con il quale verificare le condizioni per la sussistenza dell'attività in loco e, quindi, il mantenimento della forza lavoro o della maggior parte della forza lavoro in quel Comune (che ricordo, è un comune dell'area dell'eporediese, quindi un comune che vive in un'area assolutamente depressa).
Dico però che, alla luce delle verifiche e dai colloqui che a livello territoriale sono avvenuti, ci sono grandissime perplessità nei confronti dell'effettiva volontà di questo interlocutore privato a voler creare delle prospettive su questo territorio.
Quindi, veramente pregherei la Giunta di essere vigile sotto questo aspetto, perché questa operazione non si identifichi solo ed esclusivamente come una mera operazione immobiliare, anche perché ricordo che questo è un sito, dal punto di vista ambientale, da tenere sotto attenta osservazione perché ci sono problemi di bonifiche.
Sono parzialmente soddisfatta di questa risposta perché eravamo a conoscenza anche noi che ci fosse questo interlocutore, ma risulterebbe anche a detta degli amministratori locali, che questo interlocutore, al di là degli impegni assunti, nella realtà non si stia dimostrando così particolarmente interessato ad un'attività specifica in loco quanto piuttosto alla parte immobiliare.
un rischio che tantissime altre aree hanno già corso, quindi mi auguro che in questa, dove effettivamente sarebbe importante mantenere forza lavoro, i livelli istituzionali non si fermino al primo livello, vale a dire a venire incontro all'interesse di qualcuno che risponde, ma approfondiscano un po' di più una questione che mi pare molto più complicata.



PRESIDENTE

L'Assessore Migliasso ha dato la disponibilità a consegnare la risposta anche in forma scritta.


Argomento: Edilizia pubblica (convenzionata, sovvenzionata, agevolata)

Interrogazione n. 488 dei Consiglieri Lepri, Rutallo, Rostagno, Bizjak Rabino, Cattaneo e Laus inerente "Emergenza Casa" (L'Assessore Conti concorda risposta scritta con gli interroganti)

Argomento: Urbanistica (piani territoriali, piani di recupero, centri storici

Interrogazione n. 489 dei Consiglieri Motta, Lepri, Rostagno, Bizjak Rabino, Cattaneo e Laus inerente a "Piano Territoriale Regionale" (L'Assessore Conti concorda risposta scritta con gli interroganti)

Argomento: Attrezzature sanitarie (presidi di diagnosi e cura delle USSL)

Interpellanza n. 140 dei Consiglieri Cotto, Ferrero, Pichetto Fratin Ghigo, Cavallera, Pedale e Burzi inerente a "Dismissione beni mobili divenuti inservibili da parte delle ASL e delle Aziende Ospedaliere" (L'Assessore Valpreda concorda risposta scritta con gli interpellanti)


PRESIDENTE

Comunico che la risposta all'interrogazione n. 488 presentata dal Consigliere Lepri e alla n. 489 presentata dalla Consigliera Motta indirizzate all'Assessore Conti, verrà data in forma scritta.
La risposta all'interpellanza n. 140 presentata dalla Consigliera Cotto ed indirizzata all'Assessore Valpreda viene altresì data in forma scritta con il consenso dell'interrogante.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Interrogazione n. 525 inerente a "Crisi alla Framec di San Giorgio Monferrato", presentata dal Consigliere Botta (rinvio)


PRESIDENTE

Passiamo ora all'interrogazione n. 525, cui risponde l'Assessore Migliasso.



MIGLIASSO Teresa Angela, Assessore al welfare e lavoro

Mi scuso, ma di questa interrogazione non ho la risposta, in quanto avevo un altro elenco.


Argomento: Occupazione giovanile - Apprendistato

Interpellanza n. 359 dei Consiglieri Pichetto Fratin e Cotto, inerente a "Regolamentazione dell'apprendistato professionalizzante"


PRESIDENTE

Passiamo ad esaminare l'interpellanza n. 359, sulla quale risponde l'Assessore Pentenero.



PENTENERO Giovanna, Assessore alla formazione professionale

Grazie, Presidente.
L'interpellanza era volta a sapere quali erano le ragioni che avevano indotto la Giunta regionale alla predisposizione di una bozza di disegno di legge sull'apprendistato, anziché dare corso alla sperimentazione, prevista dall'accordo approvato dalla Giunta regionale il 30 marzo 2005.
Premetto, peraltro, che due settimane fa - non ricordo esattamente il numero della delibera - è stata approvata la bozza del disegno di legge che verrà discussa in Commissione questa settimana. In ogni caso, cercherò di illustrarvi le motivazioni che ci hanno indotto a revocare la bozza di sperimentazione approvata dalla Giunta regionale.
Premesso che, in attesa della completa regolamentazione della normativa "Biagi", in Piemonte l'organizzazione dell'offerta formativa per l'apprendistato è gestita secondo le regole della normativa "Treu". Il modello piemontese è riconosciuto a livello nazionale per la sua efficienza organizzativa, ne è un esplicito riscontro l'acquisizione delle premialità finanziarie per il riparto delle risorse ministeriali a livello nazionale.
Inoltre, è in corso una sperimentazione sulla normativa Biagi, nata da un'intesa con il Ministero del Lavoro, finalizzata ad individuare un modello di integrazione fra i vari sistemi educativi e le imprese che consentirà l'acquisizione di diplomi di scuola media superiore, lauree e Master Universitari a giovani assunti in regime di apprendistato (riguarda l'apprendistato legato all'art. 50 del decreto Biagi). Questa sperimentazione ha avuto il consenso e la successiva adesione ad una specifica intesa da parte di tutti gli atenei piemontesi, del MIUR, del sistema di formazione e di tutte le parti sociali.
Per quanto concerne l'articolo 49 sull'apprendistato professionalizzante, si precisa che il quadro normativo è stato recentemente modificato con la legge 14 maggio 2005 n. 80. Con questo provvedimento il legislatore nazionale ha integrato il dispositivo dell'art. 49 del decreto legislativo n. 276/2003 prevedendo un comma 5 bis che recita: "Fino all'approvazione della Legge Regionale prevista dal comma 5, la disciplina dell'apprendistato professionalizzante è rimessa ai contratti collettivi nazionali di categoria stipulati da associazioni dei datori e prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano regionale".
La nuova disciplina definisce quindi con chiarezza che le Regioni devono procedere alla definizione della disciplina sull'apprendistato mediante apposite leggi.
In base al contesto normativo indicato, l'amministrazione regionale ha predisposto, come vi dicevo prima, la bozza di disegno di legge, approvata dalla Giunta, dove vengono definiti gli aspetti formativi dell'apprendistato e abbiamo disciplinato, in coerenza con le disposizioni del legislatore nazionale, la materia in oggetto. In questo quadro, lo strumento dell'accordo regionale del 30 marzo appare fortemente depotenziato o addirittura presentare dei profili di non chiara legittimità, in quanto la sua operatività sarebbe successiva alla legge n.
80/2005 e, quindi, non riconducibile alle modalità di gestione delle sperimentazioni indicate nella successiva Circolare Ministeriale n.
30/2005.
L'interrogazione era poi volta a sapere quali provvedimenti si intendono adottare per superare la situazione di stallo che si è creata a seguito della mancata attuazione dell'accordo.
Credo che l'approvazione del disegno di legge sia la risposta più efficace a questa vostra domanda e che, come vi dicevo prima, avvierà il suo iter in VI Commissione questa settimana.
Grazie.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi della scuola media statale "Dante Alighieri" di Torino


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti della scuola media statale "Dante Alighieri" di Torino in visita a Palazzo Lascaris, ai quali auguro buona permanenza.


Argomento: Occupazione giovanile - Apprendistato

Interpellanza n. 359 dei Consiglieri Pichetto Fratin e Cotto inerente a "Regolamentazione apprendistato professionalizzante" (seguito)


PRESIDENTE

Proseguiamo con l'interpellanza n. 359, dando la parola all'interpellante, Consigliera Cotto.



COTTO Mariangela

Grazie, Assessore.
Nonostante la consulenza del collega Leo, non siamo riusciti a capire bene i vari meccanismi che hanno portato alla revoca della delibera.
Pertanto, chiederei di avere la risposta scritta per approfondire l'argomento e poi ne riparleremo in Commissione.


Argomento: Rapporti Regioni - Governo

Interpellanza n. 623 dei Consiglieri Boniperti, Botta, Casoni, Ghiglia e Vignale inerente a "Quale opportunità per i cittadini impugnare la legge finanziaria davanti alla Corte Costituzionale?" (L'Assessore Deorsola concorda risposta scritta con gli interpellanti)

Argomento: Comuni - Tutela dagli inquinamenti del suolo - smaltimento rifiuti

Interpellanza n. 343 dei Consiglieri Laus, Bizjak, Motta, Cattaneo e Rabino inerente a "Accertamenti di responsabilità per disservizi registrati in materia di raccolta rifiuti" (L'Assessore Conti concorda risposta scritta con gli interoganti)


PRESIDENTE

Comunico che verrà data risposta scritta all'interrogazione n. 623 dei Consiglieri Boniperti, Botta, Casoni, Ghiglia e Vignale e all'interpellanza n. 343 dei Consiglieri Laus, Bizjak, Motta, Cattaneo e Rabino.


Argomento: Edilizia pubblica (convenzionata, sovvenzionata, agevolata)

Interrogazione n. 467 dei Consiglieri Ghigo e Manolino inerente a "Ritardi nell'intervento di riparazione dell'ascensore nello stabile di Via Bellezia n. 29 sito in Torino, di proprietà dell'ATC di Torino"


PRESIDENTE

Passiamo ad esaminare l'interrogazione n. 467, sulla quale risponde l'Assessore Conti.



CONTI Sergio, Assessore alle politiche territoriali

Per quanto attiene queste richieste, cioè se la Giunta Regionale sia a conoscenza dei fatti oggetto dell'interrogazione e quali provvedimenti abbia adottato o intenda adottare, si fa osservare che le Agenzie Territoriali per la Casa sono Enti pubblici di servizio, non economici ausiliari della Regione, ma dotati di autonomia organizzativa patrimoniale, amministrativa e contabile.
La legge attribuisce alla Giunta Regionale l'esercizio di un controllo sulla gestione delle ATC finalizzato ad accertare la produttività delle stesse, valendosi in particolare del programma di attività e di spesa annuale e pluriennale, del bilancio di previsione e del conto consuntivo al fine di verificarne la rispondenza al perseguimento degli obiettivi statutari.
Da quanto sopra sinteticamente richiamato, si può facilmente desumere che la Giunta Regionale non ha competenza specifica nel dirimere controversie tra le ATC e i loro assegnatari, giacché un'ingerenza in tal senso costituirebbe una palese violazione delle autonomie riconosciute dalla legge alle Agenzie.
Per quanto concerne la richiesta di predisposizione di un piano di manutenzione delle abitazioni ATC, si osserva che i Consiglieri interpellanti - stante l'esperienza maturata nelle passate legislature regionali - dovrebbero già conoscere l'eclatante problema della carenza di risorse da destinare all'edilizia residenziale pubblica. Risorse che non possono - data l'entità - essere reperite sul bilancio regionale e che lo Stato non fornisce più fin dalla cessione della contribuzione Gescal.
Le esigue risorse derivanti dai canoni di locazione introitati dalle ATC (in media 87 euro mensili per alloggio e dall'alienazione degli stessi (prezzo medio di cessione euro ventinovemila per alloggio), consentono di far fronte solo alla manutenzione urgente e indifferibile.
Per un piano complessivo di manutenzione come quello richiesto dai Consiglieri interroganti, necessiterebbero, come già sopra evidenziato, ben più ingenti risorse statali di cui oggi purtroppo non si dispone.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Manolino.



MANOLINO Giuliano

Io vorrei, più che replicare, fare soltanto una considerazione in merito a ciò che ha detto l'Assessore.
Mi rendo conto, ovviamente, che sapevamo bene che non era una competenza specifica quella della Regione e del collegamento con l'ATC su questo tema. Mi pare che non si possa che dare atto all'Assessore della risposta data.
Io penso che non sia così facile eludere il problema dei finanziamenti con la motivazione che le risorse statali devono essere incrementate o con la motivazione che le risorse derivanti dai canoni delle abitazioni sono tali da essere insufficienti. Lo dico semplicemente per una questione di logistica.
Una serie di impianti e di tecnologie, a cominciare dagli ascensori delle case (servizi prioritari e primari), credo che debbano in qualunque modo - non sta a noi consiglieri regionali trovarne le modalità e le motivazioni - essere messi in condizioni di funzionare, poiché si tratta di servizi vitali per i condomini dell'ATC. Quindi, io penso, anche a livello di Regione, che una qualunque derivazione di risorse da capitoli di varia natura, se non altro come fondi di riserva, debba essere utilizzata a questo scopo. Da parte dell'Assessore e della Giunta, ci vorrebbe un richiamo di natura morale ai responsabili dell'ATC. Visto che vengono fatte diverse spese che non si possono definire né primarie né prioritarie, è necessario dare priorità ai servizi essenziali, utili alla sopravvivenza di alcune famiglie, che peraltro senza ascensori non possono neanche uscire di casa.


Argomento: Problemi energetici - Tutela dagli inquinamenti del suolo - smaltimento rifiuti

Interpellanza n. 377 dei Consiglieri Cavallera e Cotto inerente a "Realizzazione di una centrale termoelettrica nella valle Bormida"


PRESIDENTE

Passiamo ora ad esaminare l'interpellanza n. 377.
La parola all'Assessore De Ruggiero.



PRESIDENTE

DE RUGGIERO Nicola, Assessore all'ambiente



PRESIDENTE

Per la verità il titolo non è esplicativo di tutta la richiesta, perch c'è anche la richiesta se la Regione Liguria si è costituita conformemente alla Regione Piemonte nei vari gradi di giudizio e se ci siano interventi previsti da parte del Piemonte e della Liguria per lo sviluppo socio economico delle aree vicine allo stabilimento di Cengio.
Rapidamente do qualche risposta e poi mi rimetto ad un testo scritto.
Riguardo alla vicenda della costituzione in giudizio da parte della Regione Liguria contro la nomina del Prefetto di Genova dottor Giuseppe Romano dobbiamo dare delle precisazioni. Tutti ricordiamo che lo stato di efficacia e lo stato di emergenza per la zona dell'Acna di Cengio è stato prorogato al 31/12/2006 e la nomina senza risposta a Commissario del Prefetto di Genova, dott. Romano, nel febbraio dello scorso anno.
Verso tale provvedimento c'è stato un ricorso di 25 Comuni più il Presidente Commissario dott. Stefano Leoni, Provincia e Regione Piemonte.
L'ultimo punto è quello per cui il Presidente del Consiglio dei Ministri ha provveduto a confermare fino alla pronuncia del Consiglio di Stato lo stesso dott. Leoni quale Commissario delegato. Ad oggi il Prefetto di Genova, dott. Romano, esercita le funzioni di commissario delegato per la bonifica del sito di Cengio e di Pian Rocchetta.
importante dire che in questa vicenda la Regione Liguria ha appoggiato la nomina a Commissario delegato del Prefetto di Genova, dottor Giuseppe Romano.
In relazione alla seconda richiesta su quali sono le eventuali iniziative in grado di promuovere lo sviluppo socio-economico con le aree più vicine allo stabilimento di Cengio, la cosa più importante è il primo passo, ovviamente, la bonifica dell'acqua, che per noi Piemonte vuol dire in particolare la bonifica della zona denominata Pian Rocchetta.
importante dire che la Conferenza dei servizi del 30 gennaio 2006, a seguito della posizione molto determinata della Regione Piemonte, ha deciso che entro l'estate del 2006 oltre centomila metri cubi di rifiuti esistenti a Pian Rocchetta, verranno rimossi e collocati all'interno dell'area dello stabilimento, restituendo quindi maggiori condizioni di sicurezza per i Comuni piemontesi prossimi alla discarica.
ovvio che la bonifica è il miglior presupposto per garantire lo sviluppo sociale ed economico della Valle Bormida.
In merito all'azione di contratto sull'eventuale realizzazione di centrali termoelettriche nel territorio della Valle Bormida, ad oggi l'ipotesi più accreditata e l'unica di cui si discute nelle sedi opportune è l'ipotesi della creazione di un centro merci logistico collegato al sistema portuale di Savona. Quindi ad oggi l'ipotesi di realizzazione di una centrale termoelettrica risulta superata.
Più in generale, si è sempre sottolineato negli incontri che alle tematiche interessate dai progetti di eventuali centrali della Valle Bormida ci sia il concorso e la presenza della Regione Piemonte sia per quanto riguarda le ricadute in ambito socio-occupazionale, sia per quanto riguarda le tematiche legate alla qualità dell'aria, sia per quanto riguarda le tematiche più in generale di compatibilità ambientale.
Credo sia utile dire che c'è un accordo e l'accordo è stato sottoscritto da Governo, Regioni, Province e Comunità montane. È un accordo del settembre 2002, che il Consigliere Cavallera conosce bene, per cui queste tematiche sono affrontate in un'ottica non solo di contributo e responsabilità comune, quindi non solo geografico di Regioni confinanti, ma di una compartecipazione della Regione Piemonte alle decisioni.
Le deliberazioni della Giunta regionale del 2002 e il piano energetico ambientale della Regione Piemonte, sono ovviamente punti di partenza di una discussione comune con la Regione Liguria, con le Province e con le Comunità montane.
Vogliamo che questo sia un punto discusso collettivamente e nell'interesse delle comunità. Siano esse in Liguria o in Piemonte, hanno la stessa attenzione a una compatibilità ambientale dello sviluppo affinché alcuni errori del passato o ripercussioni o conseguenze negative di certe scelte non abbiano a ripetersi.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavallera.



CAVALLERA Ugo

La vicenda dell'Acna è una vicenda che ha interessato per decenni i lavori di questo Consiglio. Si è avviata sulla strada della bonifica e della svolta dal punto di vista di un corretto utilizzo di quella porzione di territorio, dopo le battaglie degli abitanti della Valle, l'impegno degli Enti locali (soprattutto quelli piemontesi), della Regione e l'accordo che con il Governo Berlusconi si era raggiunto in una determina ricordata dall'Assessore.
Ovviamente i punti dell'interpellanza erano due. Il primo è quello della centrale termoelettrica, che adesso risulterebbe archiviato, ma è sempre lì che attende, perché abbiamo avuto occasione di partecipare all'incontro per la presentazione del nuovo piano di completamento della bonifica. In proposito abbiamo sentito dichiarare dall'Enichem: "Noi abbiamo speso un mucchio di soldi per bonificare". Ma questo è un dovere di legge. Non è che l'aver bonificato l'area determini una rivalutazione economica o debba determinare una rivalutazione dell'area stessa a favore della proprietà di ENI ed Enichem. Questo è stato un dovere di legge.
Se non l'avessero fatto, sarebbero incorsi anche in sanzioni penali per cui adesso credo che vi sia, da parte degli enti territoriali l'assoluta necessità di decidere cosa fare in quell'area. La via della centrale è una scorciatoia che mi auguro non venga mai assentita.
Sono convinto dell'impegno della Giunta regionale del Piemonte, mentre nutro qualche dubbio sull'impegno della Regione Liguria, anche se la stessa risulta essere 'eccedentaria' dal punto di vista della produzione energetica - viste le grandi centrali di La Spezia, Vado e altre lungo tutto il territorio regionale - e con un utilizzo abbastanza limitato.
Mi auguro che per Cengio e per la Valle Bormida di Spigno (a Cairo Montenotte vi è da riconvertire un altro stabilimento e si parla addirittura di una centrale a carbone: Dio non voglia che si vada su quella strada, perché dopo un secolo di attività industriali certamente redditizie per le imprese e gratificanti per i lavoratori, ma che oggi sono giunte ad una svolta a causa della crisi delle industrie manifatturiere di determinati settori industriali), possa essere questa l'occasione per disegnare un percorso di sviluppo di tipo diverso.
Occorre un forte impegno, anche dal punto di vista della programmazione socio-economica, da parte delle due Regioni.
Siamo alla vigilia della definizione dei programmi per il 2007-2013 dell'utilizzo dei fondi europei. Mi auguro che come zone phasing out (o zone del confermato Obiettivo 2) possano comunque essere interessate da un intervento congiunto.
Se si opta per la logistica, che si vada in quella direzione, con una scelta netta che sancisca definitivamente, magari con un ulteriore accordo che di centrali in quell'area non se ne facciano più.
C'era anche una punta polemica nell'interrogazione e, ovviamente l'Assessore l'ha un po' dribblata. Si diceva che la Presidente Bresso, come candidato alla Regione Piemonte, aveva promesso che se avesse vinto il centrosinistra sia in Piemonte che in Liguria alle elezioni regionali senz'altro il neopresidente Burlando avrebbe cooperato con la Regione Piemonte per rimettere in sella il tanto richiamato Commissario Leoni.
Risulta che non sia avvenuto. Nella presentazione del Piano di modifica abbiamo visto il Presidente Burlando e i suoi Assessori regionali, così come l'Assessore De Ruggero (ma la presenza del Presidente Burlando era senz'altro significativa), a fianco del Commissario Romano: mi sembra che da parte della Regione Liguria non vi sia mai stata nessuna volontà di mettere in discussione la legittima nomina di un Commissario, così come adesso la Giunta regionale si attrezza a nominare i Commissari delle ASL (ne parleremo successivamente) attingendo dall'elenco di persone senz'altro rispettabili e adeguate.
Sono atti di alta amministrazione, nomine totalmente fiduciarie e, a mio avviso, tutta la gazzarra che si è fatta - uso proprio questo termine in ordine alla vicenda del commissariamento o non commissariamento, proroga o non proroga, e nomina di un nuovo Commissario, a mio giudizio poteva essere evitata, vista la sincerità e l'incisività dell'impegno che tutto il territorio piemontese e della Valle Bormida e tutte le forze politiche del Piemonte e della Valle Bormida avevano sempre messo unitariamente a sostegno della rivendicazione di una bonifica veramente efficace e risolutiva della Valle Bormida, foriera di una nuova fase di sviluppo del territorio.


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita - Acque minerali e termali

Interrogazione n. 322 dei Consiglieri Ghiglia, Casoni, Boniperti, Botta e Vignale inerente "Tassa acque regionali" (L'Assessore De Ruggiero concorda risposta scritta con gli interroganti)

Argomento: Parchi e riserve

Interrogazione n. 549 del Consigliere Ricca inerente "Parco di Stupinigi: la Palazzina di Caccia in una discarica a cielo aperto" (L'Assessore De Ruggiero concorda risposta scritta con gli interroganti)


PRESIDENTE

Comunico che verrà data risposta scritta da parte dell'Assessore De Ruggiero alle seguenti interrogazioni: interrogazione n. 322 dei Consiglieri Ghiglia, Casoni, Boniperti, Botta e Vignale, inerente a "Tasse acque minerali" interrogazione n. 549 del Consigliere Ricca, inerente a "Parco di Stupinigi: la Palazzina di caccia in una discarica a cielo aperto".
Terminiamo la fase di sindacato ispettivo e procediamo all'esame dei punti successivi all'o.d.g.


Argomento: Fondo di previdenza dei Consiglieri

Inversione punti all'o.d.g (punto 4 prima del punto 3): "Applicazione legge regionale n. 21 del 2004: atto di indirizzo all'Ufficio di Presidenza" (ordine del giorno n. 326 "Modifica UDP n. 8/2005 su rapporti tra il Consiglio regionale ed i Consiglieri cessati dal mandato")


PRESIDENTE

Comunico che è stata presentata una richiesta di inversione punti all'o.d.g., firmata da quasi tutti i Capigruppo, che concerne l'ordine del giorno n. 326 "Modifica UDP n. 8/2005 su rapporti tra il Consiglio regionale ed i Consiglieri cessati dal mandato", relativo alle scelte assicurative dei Consiglieri regionali. A seguire, dovremmo esaminare una corposa serie di iscrizione nuovi punti all'o.d.g.
Possiamo dare per approvata la richiesta di inversione nuovi punti all'o.d.g.?



(Brusìo in aula)



PRESIDENTE

Colleghi, in merito a questo ordine del giorno, derogando il Regolamento, quindi col consenso unanime, possiamo darlo per approvato prima di passare al trattamento delle iscrizioni? Nel frattempo, comunico che il testo corredato con le ultime firme viene distribuito a tutti i Consiglieri (ricordo che il testo a vostre mani non era quello sottoscritto).



(L'Assemblea, tacitamente, acconsente all'inversione)



PRESIDENTE

Viene dunque considerato approvato dal Consiglio regionale all'unanimità l'ordine del giorno n. 326, il cui testo recita:



PRESIDENTE

"Il Consiglio regionale



PRESIDENTE

considerata la richiesta di pronunciamento effettuata dall'Ufficio di Presidenza ai sensi dell'articolo 8, comma 3, del Regolamento interno del Consiglio ove è previsto che "nel caso in cui su questioni politico amministrative di rilevante importanza non si raggiunga l'unanimità qualunque componente l'Ufficio ha diritto di chiedere che l'argomento venga rimesso al Consiglio regionale, che su di esso delibera nella prima seduta" vista la proposta di deliberazione dello stesso Ufficio di Presidenza allegata in copia considerato che il tema trattato dalla proposta di deliberazione allegata è quello di una modificazione della delibera n. 8/2005 dell'Ufficio di Presidenza concernente "Applicazione della legge regionale n. 21 del 3 agosto 2004 "Rapporti tra il Consiglio regionale e i consiglieri cessati dal mandato". Decisioni." e che in particolare la proposta interviene sull'allegato della citata deliberazione mantenendo l'istituto di alcune tipologie di assicurazione per gli ex-consiglieri senza prevedere costi per l'ente valutato che la proposta di deliberazione si pone nel solco tracciato dalla proposta di legge a suo tempo approvata dall'Ufficio di Presidenza in ordine a modifiche alla legge n. 21 del 2004 per la quale è stato sospeso nel breve periodo, ai sensi dell'articolo 84 del Regolamento interno del Consiglio, l'esame in Aula consiliare invita l'Ufficio di Presidenza ad approvare la proposta di deliberazione allegata ove è previsto che i Consiglieri regionali cessati dal mandato possano aderire ai contratti di assicurazione "Infortuni" e "Casko" senza oneri di spesa a carico del bilancio del Consiglio regionale."


Argomento: Giunta, organizzazione e funzioni - Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Sull'ordine dei lavori, con particolare riferimento ai contenuti di un'intervista rilasciata dalla Presidente Bresso al quotidiano La Stampa e alle nomine dei nuovi Direttori generali delle ASL e delle ASO


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Oreste

Grazie, Presidente.
Intervengo sull'ordine dei lavori, perché ritengo che lei debba riferire all'Aula in merito a quanto è successo a seguito della pubblicazione, su La Stampa, di un'intervista alla Presidente della Giunta regionale, Mercedes Bresso, dove appare virgolettato, nel titolo, quanto segue: "Non sono amica dell'opposizione. Pensano solo a nomine e portaborse".
Inoltre, all'interno dell'articolo, vi sono una serie di dichiarazioni virgolettate - date, quindi, per dette dalla Presidente Bresso assolutamente lesive ed offensive nei confronti del Gruppo che rappresento.
Presidente, credo che lei si renda conto che non è accettabile, da parte della minoranza - o dell'opposizione, come dice la Presidente Bresso accettare accuse di questo tipo. In questo caso, parlo chiaramente a nome della Lega Nord: noi non accettiamo queste accuse, perché la richiesta di avviare tutte le trattative che vi sono state non è partita dalla minoranza, ma dalla Presidente Bresso e da chi ha delegato, tra cui il Vicepresidente Susta, l'Assessore Bairati ed altri. Pertanto, ciò che ne è risultato, è l'approvazione del bilancio.
La Presidente, dopo aver ottenuto l'approvazione del bilancio, ha pensato di offendere ed insultare i rappresentanti delle minoranze.
Sta a lei, Presidente del Consiglio, trovare una soluzione o perlomeno, proporne una, visto che la Presidente Bresso non si degna nemmeno di stare in Aula (è in Consiglio, circola, ma non è in Aula).
chiaro, Presidente, che se non si arriva ad una soluzione che null'altro può prevedere che le scuse ufficiali della Presidente Bresso che si deve rimangiare gli insulti formulati nei confronti dell'opposizione, in questo Consiglio di lavoro serio non se ne farà più perlomeno per quanto ci riguarda. Perché, sinceramente, lavorare in modo serio, far approvare comunque un bilancio importante per la Regione, perch abbiamo una coscienza e non lavoriamo per l'assunzione dei portaborse e per ottenere delle nomine - nomine, come ben sa, Presidente, che la stessa legge prevede per il 30% spettanti di diritto alle opposizioni e che quindi, non sono frutto di una trattativa per approvare il bilancio (ribadisco che il bilancio è stato approvato perché serviva al Piemonte e perché abbiamo una coscienza) - ; portare a casa insulti gratuiti ed inutili ci dà parecchio fastidio. Pertanto, gradiremmo che lei chiamasse la Presidente affinché venga a spiegarci il senso delle sue dichiarazioni il giorno di Pasqua.
Comunque, Presidente, le dico che momentaneamente ce ne stiamo zitti ed aspettiamo quello che dirà la Presidente Bresso.



(I Consiglieri del Gruppo della Lega Nord s'imbavagliano con fazzoletti verdi)



PRESIDENTE

Prego i colleghi Consiglieri del Gruppo della Lega Nord, anche in ragione dell'esperienza di governo di quest'Aula che hanno esercitato fino a non pochi mesi fa, di soprassedere da comportamenti che non ritengo consoni all'aula in cui si svolgono, anche se alcune delle motivazioni che sono state portate a giustificazione delle richieste del Presidente Rossi sono ampiamente condivisibili.
Quindi, vi pregherei correttamente di togliere i bavagli in maniera tale da consentire il prosieguo del dibattito.



(I Consiglieri del Gruppo della Lega Nord accettano l'invito del Presidente )



PRESIDENTE

del Consiglio regionale)



PRESIDENTE

La Presidente Bresso è stata chiamata in aula ed avrà modo di interloquire. Ovviamente le dichiarazioni, per come sono state riportate dai giornali, sono dichiarazioni che assolutamente non possono risultare piacevoli a nessuno di coloro che siedono in quest'aula. Peraltro, faccio riferimento al fatto che si tratta di cose scritte dai giornali e la Presidente avrà modo in quest'aula di illustrare il proprio pensiero direttamente, quindi avremo modo di sentire il pensiero della Presidente senza intermediazione dei giornali.
Ha chiesto la parola il Consigliere Ghigo; ne ha facoltà.



GHIGO Enzo

Grazie, Presidente. Visto che attraverso di lei mi sembra che la Presidente abbia poi intenzione di dare la lettura autentica delle sue dichiarazioni, non voglio più toccare il tema che, d'altro canto, ho avuto l'opportunità di riprendere grazie ad un'intervista del quotidiano La Stampa.
Voglio invece toccare un altro aspetto che credo sia altrettanto importante, ed è quello relativo ad altre dichiarazioni da parte della Giunta e dell'Assessore Valpreda, apparse sul quotidiano Repubblica.
Faccio questa considerazione, così se la Presidente ci dirà qual è la sua opinione, potrà anche dirci che cosa pensa di queste dichiarazioni che onestamente, mi hanno molto allarmato, perché le ho giudicate un po' fuori dagli schemi ordinari attraverso i quali si procede alla nomina dei direttori generali.
In queste dichiarazioni riportare dal quotidiano la Repubblica, l'Assessore Valpreda dice: "Aspetto che i partiti mi diano le loro indicazioni per poi fare le scelte sui direttori generali".
Credo che questa sia una dichiarazione che debba essere stigmatizzata perché mi sembra che si esca da quelle che sono le procedure di legge per dar corso alle nomine dei direttori generali delle ASL, che sono nomine definite di alta amministrazione, cioè di totale discrezionalità della Giunta regionale. Di conseguenza, credo che, se qualche suggerimento deve arrivare, deve arrivare attraverso i rappresentanti dei singoli partiti all'interno della Giunta, non attraverso riunioni delle segreterie dei partiti.
Mi sembra abbastanza strano che persone generalmente abituate ad insegnare a tutti come ci si deve comportare siano incorse in un incidente così palesemente fuori dalle regole.
Per stigmatizzare e per rendere il clima meno teso, mi permetto di fare un'altra domanda alla Presidente Bresso: visto che abbiamo anche presente l'Assessore Conti, mi piacerebbe sapere se l'Assessore Conti usa il blu diesel o il diesel normale.



PRESIDENTE

Chiedo ai colleghi Consiglieri dell'ultima fila se possono gentilmente rimuovere segni distintivi dai microfoni. Vi ringrazio della cortesia che userete.
Ha chiesto la parola il Consigliere Casoni; ne ha facoltà.



CASONI William

Grazie, Presidente. Noi non usiamo simboli per significare il nostro disagio, ma cerchiamo di utilizzare le parole e, vista anche la presenza della Presidente Bresso, vorremmo alcuni chiarimenti che già sono stati espressi sia negli interventi del Presidente del Gruppo Lega Nord sia in quelli del Presidente del Gruppo di Forza Italia.
Domenica era Pasqua, tutti sappiamo che è una giornata dove si cerca di stare sereni, si cerca di stare rilassati e di stare con le famiglie. La Stampa in quel giorno ha una grandissima diffusione, perché tutte le famiglie che mediamente non sono abituate ad acquistarla, nei giorni di festa la acquistano, e noi leggiamo un'intervista alla Presidente Bresso.
Questa intervista è stata rilasciata dopo esserci noi adoperati con il Vicepresidente Susta in coordinamento per fare in modo che il bilancio potesse essere approvato nei tempi che circa un mese fa avevamo delineato proprio su richiesta del Vicepresidente Susta. Quest'ultimo ci aveva detto che dovevamo definire un calendario, anche su richiesta del Presidente del Consiglio regionale, che voleva sapere quando e come sarebbe potuto passare il bilancio della Regione Piemonte.
Credo che in questa occasione l'opposizione abbia dimostrato, anche con contributi fattivi ed emendamenti che sono stati recepiti in materia di sanità, di anziani, di aiuti ai Comuni e al territorio, di darsi da fare affinché questo bilancio passasse e passasse forse anche migliorato in alcuni punti.
Noi abbiamo votato contro perché non lo riteniamo un documento completamente soddisfacente, ma abbiamo cercato di contribuire ad approvarlo. Come risultato, due giorni dopo ci ritroviamo un'intervista dove la Presidente dice sostanzialmente: "Non ho alcun rispetto dell'opposizione, pensano solo ai portaborse e alle nomine". È quindi un giudizio che ci offende, in primis come gruppi politici, in secondo luogo come persone ed in ultimo come, anche personalmente, come ex amministratore di questa Regione, che mai si è permesso in dieci anni di interventi verso quella che allora era l'opposizione di usare magari anche accenni duri, ma mai che andassero ad interferire sull'onestà intellettuale e sulle procedure.
Quindi, vorrei che oggi questo pensiero fosse chiarito e mi accodo alla richiesta del Presidente Ghigo per avere alcuni chiarimenti, anche sul tema della sanità, sia sulle dichiarazioni che saranno i partiti a scegliere i Direttori generali - quindi né la Giunta né questo consesso - e anche sul fatto se si debba ritenere già approvato il disegno di legge del piano sanitario regionale così come è stato approvato dalla Giunta. Infatti abbiamo anche letto indiscrezioni su possibili nomine di commissari come se il piano sanitario regionale fosse già stato approvato e, quindi, fosse già definita tutta quella che sarà la sua struttura definitiva.
Non voglio usare strumenti non conformi, ma visto che crediamo necessario doverci chiarire in aula, riteniamo che questi aspetti debbano essere chiariti una volta per tutte. Poi la Presidente ha il diritto di dire "io sulle nomine dei direttori generali intendo procedere in questa direzione", ma lo dica in Aula, lo dica a tutti e chiaramente. Noi siamo fortemente interessati a conoscere qual è la volontà della Giunta e la volontà della Presidente, nonché a sapere come si vuole muovere nel settore della sanità, perché dai giornali apprendiamo sempre notizie che ci lasciano totalmente spiazzati e sulle quali vorremmo avere dei chiarimenti.
Quindi, concludo questo mio intervento ripetendo che noi siamo sempre per cercare di non avere uno scontro totalmente frontale, però vogliamo dei chiarimenti e vogliamo conoscere alcuni aspetti.
Se la Presidente ritiene che l'opposizione sia occupi solo della richiesta di nomine, di posti di potere e di portaborse, allora a quel punto fate cosa volete. Noi faremo cosa vogliamo noi. Il bilancio adesso è stato approvato anche grazie al nostro contributo e al nostro apporto vedremo, da oggi in poi, quanti altri provvedimenti passeranno in quest'aula, in assenza di questi chiarimenti.



(I Consiglieri del Gruppo della Lega Nord avvolgono i loro microfoni con fazzoletti verdi recanti le insegne di partito)



PRESIDENTE

Prego il Consigliere Rossi di ottemperare alla richiesta avanzata dai Consiglieri questori di rimuovere cortesemente i segni distintivi impropriamente esposti.



PRESIDENTE

ROSSI Oreste (fuori microfono)



PRESIDENTE

Ci espella pure, Presidente.



PRESIDENTE

Per cortesia, prima che la Presidente della Giunta regionale intervenga, vorrei risolvere questo problema. Non si è mai verificato in quest'aula e vorrei poter procedere tranquillamente nelle attività del Consiglio regionale. Di conseguenza, vi pregherei di rimuovere dai banchi i segni distintivi.



(I Consiglieri del Gruppo della Lega Nord provvedono alla rimozione dei fazzoletti verdi)



PRESIDENTE

Grazie, colleghi.
La parola alla Presidente della Regione, Bresso.



BRESSO Mercedes, Presidente della Giunta regionale

Risponderò sulla seconda questione, relativa alle nomine della sanità per confermare che nessuno di noi ha rilasciato dichiarazioni o indiscrezioni ai giornali. Proprio per questa ragione i giornali, poiché in questo paese esiste la libertà di stampa, fanno ipotesi che derivano evidentemente dall'elenco degli attuali responsabili della sanità piemontese nominati dalla Giunta precedente e da voci che queste stesse persone ed altre, potenziali candidati, forse fanno girare.
Io non rispondo di ciò che scrivono i giornali, lo vorrei dire una volta per tutte in quest'aula. Leggo tutti i giorni insulti roventi nei miei confronti, o dichiarati direttamente dall'opposizione ai giornali o che l'opposizione dice ai giornali che altri, ad esempio membri della maggioranza, segretari dei partiti, mi avrebbero detto o riferito.
Ovviamente, come non intervengo su queste vicende, né ve ne chiedo conto ognuno dichiara o non dichiara... Io non so se le dichiarazioni a voi attribuite che leggo sui giornali sono vere o non vere, perché com'è noto i giornalisti hanno uno spazio interpretativo nella loro azione. La stessa cosa vale per le interviste, che qualche volta sono interviste e altre volte non lo sono: sono dichiarazioni che i giornali estrapolano da altri contesti o da chiacchierate che nulla hanno a che vedere con quel tema.
noto che è così; d'altronde si possono, e secondo me si devono, usare le smentite, ai sensi della legge sulla stampa, in casi di estrema gravità: quando riguardano singole persone sulle quali viene data un'interpretazione scorretta è opportuno che si rettifichi.
Non è invece sensato né conforme al principio della libertà di stampa che in questo paese è esercitata in modo anche importante, e lo leggiamo tutti i giorni sui giornali - il fatto di smentire continuamente anche cose che non si sono dette o che sono state interpretate diversamente.
Ciò vale anche - lo dico in questa sede - per le cosiddette pagelle degli Assessori, che io non mi sono mai sognata di dare e che sono state una libera interpretazione di un colloquio nel quale io parlavo dei rapporti con la maggioranza, dei rapporti con l'opposizione, degli Assessori. Vale anche per le dichiarazioni relative all'opposizione, sulle quali io non intendo qui fare nessuna dichiarazione, perché quello di cui rispondo è ciò che dico in quest'aula, ciò che faccio con atti formali.
Di quanto riportano i giornali sulla base di ben più complesse e articolate risposte a domande, e men che meno dei titoli dei giornali, non intendo rispondere, perché non sono io che lo faccio.
Quindi, lo dico una volta per tutte anche al Presidente del Consiglio io sono disponibile, sempre, a rispondere in quest'aula di ciò che dichiaro qui e di ciò che dichiaro fuori in atti ufficiali, ad esempio in una conferenza stampa. Se in tali circostanze offendo l'opposizione, sono disponibile a riferirne in aula, ma non di quello che mi viene attribuito dai giornali.
Sono intervenuta, altrimenti non l'avrei fatto, in particolare rispetto alla sanità. Conosco benissimo le norme che regolano la sanità e a queste ci stiamo attenendo. Se i giornali scrivono cose diverse, non ritengo di dovere, in ogni istante, provvedere a fare smentite o precisazioni altrimenti non avrei neppure tempo di lavorare.
Come dicevo, la stampa è libera; è anche libera di raccontare cose che magari non avvengono, come discussioni e liti fra me e altri. Compaiono le cose più strampalate anche rispetto a persone con le quali ho rapporti di stima e di amicizia: secondo la stampa, io litigherei tutti i giorni con loro. Su tutto ciò non posso ogni giorno fare commenti o smentite n occuparmi solo di cosa scrivono i giornali.
Personalmente, leggo pochissimo i giornali, appena di traverso quando riguardano il nostro operato per avere un'idea di cosa si scrive in merito.
Ritengo che i giornali siano liberi di scrivere quello che vogliono, ma allo stesso modo mi considero libera di non dovere continuamente precisare smentire o rettificare l'interpretazione del mio pensiero.
Francamente, ho letto anche cose di cattivo gusto nei miei confronti ma non mi sono sognata, neanche in quel caso, di intervenire o di venirvene a chiedere conto in aula. Quindi gradirei che la cosa fosse quantomeno reciproca, cioè che smettessimo di parlarci attraverso i giornali.
Quando volete parlare con me o chiedermi personalmente la mia opinione nei vostri confronti, sono sempre disponibile a parlarne. Non sono disponibile a considerare - mi auguro che non sia così - che ciò che voi pensate di me sia quello che leggete sui giornali. Se così fosse, avrei quantomeno ragione di essere almeno arrabbiata come voi.
Questo vale anche per tutte le considerazioni relative all'operato della Giunta, al fatto che tutto ciò che abbiamo fatto sia stato sostanzialmente copiato dall'opposizione. Tutto ciò fa parte delle normali regole del gioco. So benissimo che l'opposizione deve dire che noi facciamo tutto male, che noi dobbiamo dire che non siamo d'accordo con quello che voi proponete, se non nelle occasioni in cui decidiamo di accettarlo, ma anche quando lo accettiamo dovremmo in teoria dire che ci avevamo già pensato: fa parte delle regole del gioco della maggioranza e dell'opposizione.
Io prego però tutti... Altrimenti mi vedrò costretta a distribuire copia delle mie dichiarazioni, che peraltro sono disponibili presso l'ufficio stampa, in modo che, se volete, mi possiate chiedere conto di quanto ho dichiarato con atti di cui rispondo perché provengono dalla mia voce o dalla mia penna. Di quelli sono pronta a rispondere in ogni momento non di ciò che in un contesto di discussione più generale o addirittura senza nessuna dichiarazione, come è il caso delle dichiarazioni relative alla sanità - nessuno di noi ha parlato con i giornali della sanità - viene attribuito.
Leggo anch'io, come voi, e depreco che ci vengano attribuite intenzioni di quel tipo.



PRESIDENTE

Ovviamente, essendo stato chiamato in causa, non posso che dire che sarà cura di questa Presidenza, come penso di qualsiasi Presidenza di Consiglio, assicurare il diritto dei Gruppi consiliari e della Giunta regionale di intervenire e discutere sulle materie che interessano l'amministrazione regionale, senza esercitare nessuno potere coercitivo sul merito delle cose che vengono qua dichiarate, o senza esercitare nessun potere coercitivo in merito alla facoltà, dei soggetti che siedono in quest'Aula, di intervenire o meno.
Considererei anch'io estremamente auspicabile che venisse assemblearizzato il dibattito piuttosto che avere dibattiti che si svolgono attraverso gli organi di stampa, cui peraltro va l'apprezzamento del Consiglio regionale per il lavoro di informativa che hanno cura di svolgere.
chiaro che se ci si parla direttamente all'interno dell'Aula, abbiamo tutti modo di conoscere il pensiero di ciascuno di noi in modo non mediato da filtri, interpretazioni o da esigenze di altro tipo.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi dell'Istituto Tecnico "Arduino" di Torino


PRESIDENTE

Colgo l'occasione, prima di procedere nel dibattito, per salutare i docenti e gli studenti dell'Istituto Tecnico "Arduino" di Torino, in visita a Palazzo Lascaris, ai quali auguro buona permanenza.


Argomento: Giunta, organizzazione e funzioni - Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Sull'ordine dei lavori, con particolare riferimento ai contenuti di un'intervista rilasciata dalla Presidente Bresso al quotidiano La Stampa e alle nomine dei nuovi Direttori generali delle ASL e delle ASO (seguito)


PRESIDENTE

Sulle comunicazioni della Presidente Bresso, ha chiesto di intervenire il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Vede, qualche volta, i periodici non riportano correttamente alcune dichiarazioni espresse. È altrettanto vero che ciò, in alcuni casi, accade quando c'è una piccola dichiarazione o vengono riportate alcune parole dette in Aula.
Abbia pazienza, Presidente, ma stiamo parlando inevitabilmente di lei.
Diverso è quando si rilascia un'intervista. Se volessimo, potremo chiamare il dottor Tropeano a un confronto, perché soprattutto il passo in cui si dice: "Mentre sono interessati alle nomine in concorso per l'assunzione di portaborse per cui sono disposti ad immolarsi" dovrebbe essere inventato.
Per cui diamo atto che ha scritto il falso, rispetto a quanto dice la Presidente Bresso.
Personalmente, mi sottraggo a questa polemica perché non voglio prestare il fianco rispetto a una possibilità che è nota: quella di rilasciare una dichiarazione che poi non viene smentita. Poi si dice l'ha smentita, è una conferma di quanto già detto. In molti casi è vero, non credo in questa intervista come in altre. Non è la prima volta, ma non importa.
Invece, arriviamo a fatti concreti che attengono alle nomine, che hanno uno stretto legame con quanto lei ha dichiarato domenica, con una minoranza che sarebbe sostanzialmente interessata alle nomine.
Al di là delle dichiarazioni rilasciate dall'Assessore Valpreda su la Repubblica, che potrebbe smentire, che dicono: "Ho chiesto ai partiti della maggioranza di darmi un elenco di nomi di loro gradimento con adeguati curriculum. Ne terremo conto." Al di là delle dichiarazioni, vi è una lettera che la Giunta ha inviato ai Presidenti dei Gruppi consiliari di centrosinistra e di maggioranza, ai quali si richiede di fornire nomi e cognomi di candidati graditi. Quindi candidati con tessere di partito o, perlomeno, amici dei singoli Consiglieri.
Auspicando che non sia a protocollo, chiediamo al Presidente del Consiglio e alla Presidente Bresso copia della lettera che ha inviato ai Gruppi consiliari. Vede, noi potremmo averla. Se lei dice che non è stata mandata, vorremmo che lo dicesse al microfono, perché se noi reperissimo copia della lettera significa che è bugiarda.
Sa perché le dico questo? Non perché ci interessa stabilire chi ha ragione o torto.



PRESIDENTE

Per cortesia, Consigliere Vignale, smorzi i toni e la prego di concludere.



VIGNALE Gian Luca

una delibera che ha votato la Giunta regionale, quella del 19 dicembre, che arriva al punto g) e non dice punto successivo, punto h), i partiti politici di maggioranza. A noi non interessa. Oggi l'Assessore Valpreda dice al giornale che è inventato, non so se i giornalisti da una settimana...



PRESIDENTE

Per cortesia, siamo in sede di chiarimenti, rispetto a un intervento della Presidente. Ha superato ampliamente il termine di due minuti. Non è stato chiesto un dibattito sul punto.



PRESIDENTE

ROBOTTI Luca (fuori microfono)



PRESIDENTE

Parliamo tutti quattro minuti e mezzo.



VIGNALE Gian Luca

Presidente, mi appello all'indulgenza dell'Ufficio di Presidenza. Lei sa che è stata presentata una serie di inversioni dell'o.d.g.



PRESIDENTE

Infatti, abbiamo avuto modo di non dilungare troppo il dibattito, come ha visto.



VIGNALE Gian Luca

Potremmo utilizzare il tempo in occasione delle inversioni all'o.d.g.
Mi sembra che su un tema simile, quando la Presidente dice o quando i giornali riportano che la Presidente avrebbe detto che l'opposizione è solo interessata a nomine e quando vi è una situazione in cui la Giunta regionale...



PRESIDENTE

Consigliere Vignale, per cortesia, devo anche applicare il Regolamento.
Ho cercato di applicarlo con buon senso. Aveva due minuti, cerchi di concludere.



VIGNALE Gian Luca

Concludo chiedendo alla Presidente se corrisponde o meno a verità quanto ha dichiarato l'Assessore Valpreda e quanto è stato riportato prima da la Repubblica e poi da Il Giornale - quindi, avrebbero mentito in due che la Giunta ha richiesto nomi e cognomi di Commissari graditi oppure no.
Dopodiché, vedremo se la Presidente, che risponderà di no, dice la verità o meno.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Presidente Bresso; ne ha facoltà.



BRESSO Mercedes, Presidente della Giunta regionale

Mi è stato chiesto se è vero oppure no. Rispondo che non corrisponde a verità. L'Assessore Valpreda è presente, quindi lo potrà confermare. Non corrisponde a verità nemmeno la dichiarazione dell'Assessore Valpreda.
Né la Giunta né io né l'assessore Valpreda abbiamo mandato lettere di questo genere.
Non ho altro da dire sull'argomento.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire l'Assessore Valpreda; ne ha facoltà.



VALPREDA Mario, Assessore alla tutela della salute e sanità

Mi sembra veramente strano che io abbia chiesto i curriculum dei candidati ai partiti quando ognuno, per fare la domanda per essere incluso nell'elenco dei partiti, aveva fornito un curriculum che è a nostra disposizione - e a disposizione di tutti.
Non abbiamo chiesto assolutamente nulla.



VIGNALE Gian Luca (fuori microfono)

Solo nome e cognome.



VALPREDA Mario, Assessore alla tutela della salute e sanità

Non abbiamo chiesto nulla. Se avete una lettera, esibitela.



BRESSO Mercedes, Presidente della Giunta regionale (fuori microfono)

Credo sia abbastanza chiaro.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Oreste

Grazie, Presidente.
Innanzitutto, ritenevo che il dibattito dovesse essere più aperto. L'ha detto anche lei che è importante discutere di problemi spinosi come questo in Aula. È chiaro che in due minuti, di fatto, è impossibile discutere e chiarirsi.
Lo faremo poi con i circa cento inserimenti di nuovi punti all'o.d.g.
che ci permetteranno, calcolando due minuti per intervento e quindi, con ben 200 minuti a disposizione, di parlare su tutto quello che riterremo giusto .
Devo dire una cosa alla Presidente Bresso: con me ha sbagliato due volte. Se ritiene di non avermi offeso come membro della minoranza perch non ha fatto quelle affermazioni, mi ha offeso come giornalista, perché io ho anche fatto il giornalista-pubblicista e sono giornalista-pubblicista.
Dire che la stampa e i giornali possono scrivere quello che vogliono è falso.
Al limite, possono scrivere quello che pensano, ma nel momento in cui virgolettano un intervento, scrivendo nome e cognome di chi l'ha fatto, non sono liberi di scrivere ciò che vogliono. Perché la legge li sanziona pesantemente se scrivono il falso e attribuiscono il falso a qualcuno.
Questo sarebbe avvenuto non solo all'interno di un articolo, dove pu esserci stata una svista, ma addirittura nel titolo, dove si scrive a proposito della Presidente Bresso: "Non sono amica dell'opposizione pensano solo a nomine e portaborse". Dopodiché inizia l'articolo.
Sinceramente, Presidente, credo che offendere il lavoro dei colleghi giornalisti sia alquanto scorretto da parte della Presidente. Se veramente i giornalisti su La Stampa e su la Repubblica avessero scritto il falso allora saremmo di fronte a persone non in grado di svolgere il proprio lavoro o, perlomeno, a degli incapaci.
Lei, cara Presidente, ha offeso la categoria di cui mi onoro comunque di far parte. Magari i giornalisti a volte esagerano nelle interpretazioni ma dire che scrivono il falso quando parlano di lei, mi pare alquanto strano. Può anche darsi. Personalmente credo più ai giornalisti che a lei in questo caso.
Comunque sia, cara Presidente, ribadisco in Aula, in modo che lo sappiano tutti, anche i giornalisti, che lei è venuta a chiederci di far passare il bilancio; lei ci ha mandato il suo Vicepresidente Susta e altri Assessori a trattare perché si potesse far passare il bilancio; lei ha accettato condizioni che, come minoranza, abbiamo posto, tipo la riduzione di tutte quelle tasse che la sua Giunta voleva mettere (riduzioni molto importanti che hanno interessato e interessano categorie produttive del nostro territorio). Nelle sue dichiarazioni, addirittura ha sostenuto che alcuni provvedimenti - e ricordiamo la questione della Fondazione per il post-olimpico, la legge sulla internazionalizzazione e quella relativa a FIAT - sono passati grazie a lei, mentre sono passati solo grazie al fatto che l'opposizione li ha accettati, ma ponendo dei paletti (ad esempio, per quanto riguarda la FIAT, richiedendo il coinvolgimento anche delle aziende non FIAT che però lavorano nel settore dell'auto).
Lei sa benissimo che è falso dire che questa minoranza non ha a cuore il Piemonte, perché noi abbiamo lavorato, dal bilancio, alla questione FIAT e alla legge sull'internazionalizzazione, per aiutare l'impresa piemontese e i cittadini piemontesi.
Lei sa quanti emendamenti sul bilancio, dove si parlava di aumentare i fondi per le famiglie, i fondi per le scuole e così via, sono stati votati con parere favorevole della Giunta? Quindi perché deve accusarci di cose assolutamente false? Non solo, lo ha anche fatto in un momento poco corretto: lei ha fatto uscire l'articolo la domenica di Pasqua, sapendo che il lunedì i giornali non sarebbero stati in edicola e quindi era impossibile, per l'opposizione ribattere alle sue ingiuste accuse.
Quindi due volte è stata scorretta.
Presidente, mi interrompo e continuerò sicuramente dopo, però sappia cara Presidente, che lei non può supporre che siamo tutti proprio stupidi perché pensare che i giornali, quando parlano di lei, scrivono falsità e cose non vere, sinceramente non è corretto.
Lei, secondo me, queste cose le ha dette, Presidente. Le ha dette perché se non le avesse dette, adesso sarebbe titolata a querelare i giornali.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ghigo; ne ha facoltà.



GHIGO Enzo

Grazie, Presidente.
Cercherò di stare nei due minuti di tempo a disposizione, anche perch molto è già stato detto. Vorrei solo richiamare le considerazioni che la Presidente Bresso ha fatto rispetto al rispetto - scusate il bisticcio di parole - delle regole del gioco. Questo gioco lo conosciamo tutti ed è proprio su questo che mi permetto di dissentire. Mi sembra che la Presidente Bresso, su questo aspetto, sia un po' carente. Non voglio entrare nel merito di quello che lei dice, se non politicamente ovviamente, è libera di dire quello che vuole; i giornali ne danno l'interpretazione.
Per esperienza posso dire che generalmente - lo dico essendomi arrabbiato molte volte con i giornalisti e con i giornali - ci può essere il rischio che non sia proprio tutto vero quel che riportano i giornali, ma c'è sempre qualcosa di vero. Di conseguenza, credo che, cercando di comportarmi come secondo me lei si comporta, cioè in modo arrogante, mi permetto di darle un consiglio: forse sarebbe stato meglio, in questa occasione, visto e considerato che ritengo che lei abbia sbagliato abbozzare un minimo di assunzione di responsabilità e la questione si sarebbe conclusa più facilmente. Evidentemente, questo tipo di approccio non fa parte delle sue corde. Naturalmente, ognuno è fatto come è fatto.
Voglio concludere cercando di dare un contributo, visto e considerato che con le pagelle agli Assessori siamo entrati nell'aspetto anche ludico e spettacolare della politica. Visto e considerato che lei ritiene che solo le dichiarazioni rilasciate da lei ufficialmente, o in situazioni ufficiali, abbiano valore e non quelle riportate dalla stampa, bene, oggi nell'era della televisione, credo che lei potrebbe dotarsi, e dotare la sua Giunta, di una web camera. Avete fatto l'esperimento di mettere l'esercizio editoriale dell'Assessore Valpreda sul sito della Regione; mettete anche l'istituto della Giunta. Fatevi seguire da una web camera, in modo che ci sia una specie di "Grande Fratello". Le spiego perché l'idea non è così peregrina: a quel punto, infatti, potremmo avere le nomination, nel senso che ci saranno le settimane o i mesi in cui ci saranno gli Assessori che devono uscire e altri che devono entrare, ma, soprattutto, noi dell'opposizione avremo la possibilità di gustare i momenti del "confessionale". Immaginiamo l'Assessore Manica che, dopo essere stata rimandata, va nel confessionale e finalmente dice quello che pensa della sua vita all'interno della Giunta.
Dico l'Assessore Manica, ma questo varrebbe per qualsiasi altro Assessore.
Ho voluto dare questo contributo creativo alla discussione perché non si sa mai che possa essere accolto.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Robotti; ne ha facoltà.



ROBOTTI Luca

Grazie, Presidente.
Credo che sarebbe necessario, nei due minuti che abbiamo a disposizione, cercare di evitare le ipocrisie che solitamente contraddistinguono il confronto e il dibattito in quest'Aula. Secondo me dovremmo iniziare a parlare e a vivere come vivono le persone fuori da quest'Aula. Non è che fuori da quest'Aula ci comportiamo in un modo e poi entriamo qua dentro, mettiamo la "vestimenta" (come si dice dalle mie parti) e diventiamo altre persone.
Credo che l'ipocrisia debba essere cancellata dal nostro modo di fare politica. Proprio perché non voglio essere ipocrita, vi faccio una domanda cari colleghi dell'opposizione: perché, quando il Presidente del Consiglio in carica si è permesso di dare dei "coglioni" al 50% degli elettori italiani, nessuno di voi - nessuno di voi - ha sentito il dovere di dire: caro Silvio Berlusconi, stai sbagliando? E poi - non so l'ha detto o meno ma se l'avesse detto avrebbe il mio plauso - quando la Presidente afferma che con voi è difficile rapportarsi, vi indignate? Il gioco della parti vale ovunque: vale qua, vale a Roma, vale nei Comuni, vale nelle Province. Non è che vale solo quando ha un valore per la parte che l'ha voluto utilizzare. Poi va bene: se giochiamo, giochiamo; il gioco delle parti è quello che tutti quanti svolgiamo, però facciamolo senza ipocrisie. La stessa cosa vale anche per le direzioni generali, per le direzioni sanitarie e per le eventuale nomine per le direzioni amministrative delle ASL.
Sono anni che queste nomine avvengono sulla base di segnalazioni di personale politico a proposito di persone dotate di qualità tecniche e di competenze indiscusse. Se questo venisse fatto per la prima volta attraverso un metodo trasparente, per cui le forze politiche indicano rose di nominativi, all'interno del quale la Presidente e l'Assessore vanno a pescare, sarebbe una cosa così sbagliata, o sarebbe, invece, più trasparente di come è stata condotta, sino ad oggi, questa trattativa.
Prima c'era il mercato delle bestie; adesso, se si praticasse questa strada (non so se vogliamo praticarla) ci sarebbe quella trasparenza con cui tutti quanti - maggioranza e opposizione - potrebbero fare richieste ed elencare i propri desiderata.
Concludono con un appello: evitiamo di utilizzare queste vicende pro domo propria. Capisco che sia necessario, essendo questo il gioco della politica, però facciamolo, onestamente, contro tutti.
A tutti coloro che noi riteniamo offendano, non noi ma le Istituzioni in cui lavoriamo (che siano le Regioni, i Comuni, le Province o il Parlamento nazionale) e alzino troppo i toni, chiediamo, con lo stesso atteggiamento, con la stessa veemenza, con la stessa forza e con la stessa intransigenza, di scusarsi.
Oggi voi mettete sotto processo la Presidente Bresso quando qualcuno con responsabilità anche maggiore rispetto a quella della Presidente Bresso, ha offeso il popolo italiano e il nostro Paese agli occhi del mondo. Nessuno si voi si è alzato per dirgli: chiedi scusa.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Cotto.



COTTO Mariangela

Io inviterei il giovane collega a precisare se ha chiesto, in questo caso, alla Presidente Bresso, di chiedere scusa, perché non ho capito.
Chiedo anche di stare attenti alla doppia morale.
Io voglio approfittare di questi due minuti. Non ritengo offensivo l'aggettivo democristiano. Mi onoro di questo parola e so che è condivisa da molti onorevoli esponenti sia della Giunta che del Consiglio e vado avanti nel mio discorso.
Voglio sottolineare il disagio che le notizie giornalistiche, infondate o non infondate, provocano tra la gente.
Faccio riferimento a quando, con molti Consiglieri regionali, ho partecipato alla tornata organizzata da Don Ciotti contro le mafie. Dopo aver partecipato a questa manifestazione leggo sui giornali che noi qui in Aula, sia maggioranza che minoranza, abbiamo atteggiamenti mafiosi. Sarà senz'altro falso. Io non ho motivo per non credere a quello che la Presidente Bresso ha dichiarato. Sono ancora in attesa però di sapere se ha mentito la Presidente Bresso o il Consigliere Monteggia quando è successo quell'increscioso episodio in Consiglio. Spero che l'Ufficio di Presidenza si decida a fare chiarezza.
Spero che il Presidente mi senta perché faccio un proposta concreta: chiedo al Presidente della VIII Commissione di audire i giornalisti che hanno scritto quegli articoli. Abbiamo diritto di conoscere le due verità.
Non possiamo farlo qui in Consiglio, a meno che decidiamo di indire una seduta segreta, perché penso che come Consiglieri abbiamo diritto di capire.
Non è stata smentita la gravità delle affermazioni nei confronti di quattro Assessori. Se io fossi al posto dei quattro Assessori, rimandati a settembre, chiederei alla Presidente una smentita, perché mi sembra doverosa.
Comunque la mia proposta è questa. Ne ho parlato prima, quindi chiedo l'audizione dei giornalisti.



PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Volevo subito sottolineare, richiamandomi all'intervento del collega Robotti, che coloro che intervengono in campagna elettorale, spesso usano un linguaggio un po' colorito. Ricordo che un noto segretario di partito il mitico Palmiro Togliatti, disse che aveva comprato gli scarponi con i chiodi per poter prendere a "calci in culo" il Ministro De Gasperi, il giorno dopo il voto. Questa è storia...



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Per cortesia, lasciamogli terminare l'intervento.



CAVALLERA Ugo

Questa è storia. Quindi distinguiamo i clamori e il linguaggio un po' colorito delle compagne elettorali, dai rapporti di correttezza che devono intercorrere tra la Giunta e il Consiglio regionale; tra una maggioranza una Giunta e un'opposizione che ha diritto e dovere di controllare, nonch di essere rispettata in questa sua azione di controllo nei confronti della Giunta regionale.
Noi non facciamo nessun intervento che non sia più che educato anche se duro, deciso e preciso. Qui richiamiamo la Giunta regionale sul sentiero della legalità, che non coincide certo con le cose che diceva prima Robotti. Ma ci mancherebbe ancora! Allora cambiamo la legge regionale.
Cambiamo le leggi nazionali, diciamo che le segnalazioni vengono dalla società, dai partiti o dai gruppi sociali, dopodiché la Giunta decide.
Questo è un altro scenario. Ma lo scenario di legge che è vigente adesso è ben diverso.
venuto l'Assessore in Commissione, abbiamo indicato alcuni criteri in ordine alla selezione di questi curriculum e su quella base è stata fatta una delibera di Giunta. La Giunta regionale ha il dovere e il diritto di scegliere all'interno di quell'elenco, ci mancherebbe ancora che si andasse per sintesi, per successive approssimazioni e per segnalazioni di partiti.
Forse il Consigliere Robotti non si ricorda, ma in questa Regione all'incirca dodici anni fa, prima della Giunta Ghigo, ci sono stati dei fatti che hanno interessato la magistratura con tanto di rinvio a giudizio e procedimenti penali. In seguito sono stati superati perché l'abuso d'ufficio si è trasformato in abuso d'ufficio a scopo patrimoniale sollevando da responsabilità coloro che in quell'occasione erano stati coinvolti.
Stiamo attenti! Io capisco il voler seguire coloro che sono stati maestri del salto del banco, ce lo ricordiamo tutti. Quando eravamo giovani, in Parlamento forse c'era maggior tensione, animosità e focosità però adesso ci troviamo in una situazione molto delicata, sulla quale non dobbiamo scherzare. Noi non accettiamo di essere ridotti al silenzio o invitati ad una normalizzazione, perché tutto sommato abbiamo una funzione anche sotto il profilo della legalità e della correttezza.
Non faremo sconti a nessuno. Quello che hanno scritto i giornali in ordine alle segnalazioni che arrivano dai partiti circola sul territorio.
Per cui vedete di darvi una regolata e di ricondurre le procedure nella regolarità, perché noi staremo attenti e abbiamo già preso nota dei provvedimenti e delle nomine in precedenza adottate dalla Giunta proprio in materia di sanità. Quindi saremo attentissimi in questa fase.



PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il Consigliere Scanderebech; ne ha facoltà.



SCANDEREBECH Deodato

Non mi stavo ancora divertendo. Non mi sono neanche divertito quando ho letto domenica le dichiarazioni della Presidente Bresso, né mi stavo divertendo nell'ascoltare i colleghi di centrosinistra.
Quando ho ascoltato le affermazioni del Consigliere Robotti, mi sono ripreso e ho detto a me stesso: "Finalmente c'è qualcuno che dice qualcosa di forte, non di serio ma di forte". Aver detto e ripetuto quello che ha detto l'ex Presidente del Consiglio ci onora, perché se possiamo anche ribattere al Presidente del Consiglio, vuol dire che siamo diventati importanti, vuol dire che quest'Aula è autorevole.
Quello che ha detto invece sui partiti è molto grave. Esattamente nel 1994, quando siamo arrivati in quest'Aula, c'erano più inquisiti che eletti. Più rinviati a giudizio che eletti. C'erano dei colleghi autorevoli come per esempio Picchioni e Marengo, che rappresentavano alcuni dei principali partiti in quest'Aula, furono rinviati a giudizio perché non avevano adoperato i criteri della discrezionalità e, soprattutto, non avevano adoperato il criterio della meritocrazia.
Se vi ricordate, si erano rivolti ad un'agenzia, la quale agenzia aveva valutato i curriculum e quindi la professionalità dei singoli candidati.
Invece sembra che, su indicazioni dei partiti, avessero nominato come direttori altre persone al di fuori della lista, al di fuori della graduatoria (una graduatoria che aveva stilato l'agenzia che era stata pagata per valutare la professionalità dei candidati).
Attenzione, quando si dice che i partiti devono essere garanti della professionalità e delle scelte dei direttori delle ASL è una cosa molto molto grave. Io mi auguro che questo non avvenga mai, anche se, al contrario, mi auguro che i partiti svolgano il loro ruolo, che è quello di essere promotori del programma e delle iniziative politiche, non delle scelte e delle valutazioni professionali.
Lasciamo che venga adoperata la discrezionalità della Giunta e soprattutto, lasciamo che chi governa si assuma le proprie responsabilità.
Quanto è stato scritto in merito ai quattro Assessori per noi è una cosa grave, perché sapere che la Presidente e la Giunta non nutrono più fiducia nei confronti di quattro Assessori delegittima questa Giunta ma anche tutta la classe dirigente e noi qui presenti. Questo è un punto molto delicato. Gradirei che la Presidente fornisse qualche chiarimento a tal riguardo e precisasse se è vero o meno che questi quattro Assessori sono stati rinviati a settembre prossimo e se dobbiamo aspettare, quindi, che questi riprendano il loro ruolo di Assessori col pieno voto, oppure no.
Sarebbe una cosa grave, perché vorrebbe dire che stiamo andando avanti con una Giunta che non è all'altezza, e soprattutto che questi quattro Assessori sono ritenuti non idonei a svolgere il loro lavoro.



(Commenti della Presidente della Giunta regionale, Mercedes Bresso, fuori microfono)



SCANDEREBECH Deodato

Questo, a mio avviso, è un aspetto molto delicato, perché riguarda l'istituzione e lo stesso lavoro che lei sta svolgendo insieme agli altri Assessori.
Come ripeto, si tratta di un punto delicato sul quale, forse, sarebbe opportuna una dichiarazione o una precisazione da parte della Presidente.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Presidente Buquicchio; ne ha facoltà.



BUQUICCHIO Andrea

Grazie, Presidente.
Distinguerei i due argomenti: relativamente al giudizio che la Presidente può aver espresso sull'operato di alcuni Assessori, non mi scandalizzerei più di tanto, poiché rientra fra le responsabilità del caposquadra quella di indicare dei correttivi in corso d'opera. Vi pregherei, pertanto, colleghi della minoranza, di non strumentalizzare eccessivamente questo argomento.
Viceversa, per quanto concerne le nomine nell'ambito della sanità e quindi le nomine dei manager, sappiate che ho inviato formale richiesta alla Presidente, in linea con quanto vado personalmente predicando da quando ho messo piede in questo autorevole consesso, affinché le logiche spartitorie, finalizzate a lottizzazioni, soprattutto nell'ambito della sanità, siano censurate da una parte e bandite totalmente dall'altra.
Resta un problema, cari amici dell'opposizione, che riguarda il sistema di cui anche voi fate parte. Occorre un grande e forte scatto di reni per poter emergere da queste logiche che appartengono oggi a questa maggioranza, ma, diciamocelo onestamente, che sono appartenute anche ad altre maggioranza in passato e che continueranno ad appartenere a tutte le varie prossime maggioranze se qualcuno non si opporrà con fermezza, così come noi stiamo cercando di fare.
Intorno a noi vogliamo coagulare in modo trasversale questo pensiero.
Ma per fare questo, non basta, come dice l'amico Robotti, essere trasparenti. Perché quando la logica è perversa, non può, la trasparenza rappresentare un elemento attenuante. La logica non va: ma perché? Non va per due motivi: in primo luogo, perché è assurdo che continuino a prevalere le ingerenze di partito e di tessera nelle scelte di responsabilità soprattutto nell'ambito della sanità; in secondo luogo, perché tali scelte rappresentano l'equazione dell'assegnazione spartitoria con il voto clientelare. E sul voto clientelare tutti, in modo trasversale, in diverse occasioni, ci siamo opposti.
Ma non possiamo limitarci parlare: dobbiamo fare tutti uno sforzo per uscirne.
Cosa deve fare la Giunta e la sua Presidente? Ignorare totalmente le indicazioni dei partiti, perché dietro a queste indicazioni comunque ci sarà sempre quel tipo di logica. Io lo chiedo con forza e ho precisato alla Presidente che il nostro Partito non ha nessun nominativo, ma non perch non possiamo disporre di nominativi capaci e competenti, ma perché non vogliamo rientrare il quel gioco.
Siamo disponibili, viceversa, per poter dare consigli, nel bene e nel male, sui vari personaggi.
Relativamente a quell'albo, colleghi, avremmo dovuto tutti, così come avevo chiesto in Commissione, apportare degli aggiustamenti: non è possibile limitare quell'albo, sia pure nutrito, a personaggi che hanno concorso in passato ad acquisire quei titoli. Dobbiamo creare nuovi spazi e nuove aperture anche alla società civile, perché di personalità capaci, che non hanno mai avuto la possibilità di affacciarsi al mondo del lavoro manageriale in quell'ambito, nonostante i grandi meriti, ce ne sono tanti e dobbiamo avere la capacità di poter aprire loro la strada. Grazie.



(Commenti della Presidente della Giunta regionale, Mercedes Bresso, fuori microfono)



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Deambrogio; ne ha facoltà.



DEAMBROGIO Alberto

Grazie, Presidente.
Non so se fuori da quest'Aula esista un mondo più virtuoso o più capace di essere meno ipocrita. Di solito le istituzioni sono anche lo specchio della società che abbiamo di fronte.
Penso, però, che le istituzioni e la società che abbiamo di fronte possano essere cambiate; questo sì.
Con grande spirito di realismo, credo anche che politica e giornalismo si siano alimentati a vicenda - e si alimentino continuamente - in un gioco di rincorse e di capacità di contatti continui, che a volte possono pure avere dei momenti di perversione (non lo nego, ma non voglio esprimere un giudizio sulla classe giornalistica): so che questa è una fotografia della realtà; la politica si nutre anche del rapporto con i giornali, e i giornali si nutrono anche del rapporto con la politica.
Al di là del fatto che le dichiarazioni virgolettate possono anche essere riportate ma vanno verificate fino in fondo, per vedere se corrispondono effettivamente a dichiarazioni formalizzate oppure a frase riprese, estrapolate o quant'altro, so anche che in politica vi è una responsabilità in più, quella di avere e di sostenere un atteggiamento il più sorvegliato possibile, esattamente perché, per il rapporto che descrivevo prima, spesso la stampa ha la capacità - a volte la necessità di estrapolare questa frase piuttosto che quell'altra, o di riportare questa o quell'altra indiscrezione.
Credo che spetti quindi alla classe politica mostrare un atteggiamento di responsabilità in più.
Detto questo a livello generale, senza tracciare giudizi su chi svolge il mestiere del giornalista, penso che oggi in quest'Aula abbiamo ascoltato delle cose precise di cui dobbiamo prendere atto. Mi riferisco, nel merito a quanto ha detto la Presidente e l'Assessore Valpreda. Dobbiamo prenderne atto, perché sono dichiarazioni formalizzate in quest'aula, che precisano intanto, che rispetto alla questione che ha a che fare con le lettere uscite sui Direttori Generali oppure sugli elenchi che dovrebbero essere previsti da parte dei partiti, vi é stata, da parte della Presidente Bresso e da parte dell'Assessore Valpreda, una precisa smentita.
Credo che da questo punto di vista tutti i Gruppi dovrebbero prenderne atto.
Terminerei questa parentesi ribadendo che per quanto riguarda il Gruppo di Rifondazione Comunista non abbiamo mai pensato - e neanche in futuro lo penseremo - di mettere in pratica la costruzione di elenchi di persone gradite al nostro partito perché, dal nostro punto di vista, esiste un Albo formalizzato e pubblico, che è a mani della Giunta, è a mani dell'Assessore, è a mani della Presidente della Giunta, e dunque quello è l'organismo deputato per arrivare alle scelte complessive.
Quindi per noi quello è il luogo dove le scelte si fanno ed è quello il luogo in cui noi riponiamo tutta la nostra fiducia. Ribadisco, per quanto riguarda il Gruppo di Rifondazione Comunista, che noi non abbiamo fatto e non intendiamo fare elenchi di nessun genere e nessun tipo.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Ghiglia; ne ha facoltà.



GHIGLIA Agostino

Intervengo molto brevemente, perché vorrei fare una proposta alla Giunta, dopo una rapida premessa.
La premessa è l'imbarazzo evidente che regna in aula. I colleghi dicono cose diverse; qualcuno dice: "Non ho mai dato nomi", la domanda potrebbe essere: "Ma allora qualcuno te li ha chiesti?". Non importa, tanto non lo sapremo mai, perché sicuramente, se questa lettera famigerata, fantomatica esistente o non esistente - è stata mandata, non sarà stata protocollata quindi, mettiamo che sia un ordine di servizio interno.
Non voglio certo fare la vestale, in politica non si emerge o meno a seconda se si è opposizione o maggioranza. E io non mi scandalizzo: nell'ambito della qualità, tutti possono essere scelti, ed è anche legittimo che i partiti contribuiscano alle scelte della Giunta. Non mi scandalizzo, se il metro è la qualità, e non l'appartenenza; mi riferisco anche all'appartenenza al contrario, cioè: "Tu non fai parte della mia banda, sei dunque cattivo, ti devo cacciare, ti devo epurare perché non la pensi come me".
Detto questo, però, c'è un modo molto trasparente, secondo me, per uscire dall'impasse. Mi spiace che i colleghi Verdi non siano intervenuti perché devo citare il loro Segretario di partito, che si chiama Pecoraro Scanio, il quale due mesi fa ha fatto una proposta molto intelligente, che io ho voluto raccogliere e che ripropongo qui alla Presidente Bresso come metodo.
Il Segretario dei Verdi, Pecoraro Scanio, dice: "Ci sono delle liste di abili: estraiamoli a sorte". C'è una lista di abili che potrebbero fare i Direttori generali, una lista di persone che hanno i requisiti. La nostra richiesta, che porteremo con un ordine del giorno - non ricordo se lo avevamo già presentato, ma potremmo farlo - è la seguente: prendete la lista di tutti gli abili e fate l'estrazione, in maniera tale che questi Direttori generali siano assolutamente svincolati da logiche partitiche.
Lo ha detto Pecoraro Scanio, non l'ha detto Alleanza Nazionale, il cui partito è una parte importante di questa maggioranza. Non so a quale corrente appartengono i Verdi presenti in questo Consiglio regionale, se alla corrente pecoraia o a quella scaniana; in ogni caso, mi sembrerebbe un metodo che aiuta la trasparenza, ma soprattutto l'efficienza, fatto salvo che ci sono dei criteri per valutare ex post se un Direttore è stato bravo o cattivo, indipendentemente che abbia in tasca una, due o tre tessere.
Come i colleghi sanno benissimo, ci sono persone che hanno un portafoglio a fisarmonica talmente tante sono le tessere in loro possesso nell'ultimo anno e hanno difficoltà a contenerle tutte.
Quindi, date voi un segnale di novità, ascoltate Pecoraro Scanio ed estraete a sorte almeno i Direttori generali della sanità, che è il punto più importante e delicato.
Altra cosa. Io non mi scandalizzerei del fatto che la politica parli anche di nomine, perché un conto è parlare di nomine, altro conto è evocare le poltrone. Le poltrone sono quelle che fanno tanto rumore quando si spostano, ma soprattutto quando vengono evocate, perché sembra che nascondano chissà quali cose.
Al riguardo, la Giunta di centrodestra, qualche anno fa, aveva fatto una legge per cui il 30% delle nomine spettava alla minoranza. Si tratta di Consigli di Amministrazione, di Revisori dei Conti, di posti di controllo che, secondo me, è assolutamente legittimo e corretto che abbiano una quota anche di minoranza: non c'è nulla di male. E non c'è nulla di male neanche a parlare di poltrone in questo senso, purché tutto venga fatto con trasparenza: è molto peggio rivendicare verginità o far finta di niente trattando poi sottobanco.
Decidiamo dunque di trattare in maniera trasparente i posti di controllo: mi sembra un metodo accettabile da tutti o, quanto meno, sempre richiesto da tutti. Cerchiamo di essere coerenti, indipendentemente dal fatto di essere in maggioranza o all'opposizione.
Ci sono due modi: il foglietto in tasca che si dà nel corridoio o il foglietto pubblico in cui si dimostra che non c'è vergogna neanche nelle nomine. Secondo me, potrebbero essere due metodi che aiutano la trasparenza e senz'altro diminuirebbero il tasso della polemica.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Leo; ne ha facoltà.



LEO Giampiero

Poco fa, nella Sala dei Presidenti, il Presidente della Consulta giovanile, Vicepresidente del Consiglio, Roberto Placido (presenti i colleghi Buquicchio, Pozzi e l'Assessore Pentenero), ha tenuto una conferenza stampa sulla ricerca molto positiva e molto interessante sui valori dei giovani, sull'attenzione verso la politica ecc.
Ebbene, mentre da una parte ci proponiamo - l'abbiamo detto tante volte di proporre un'immagine della democrazia, della partecipazione, del rispetto, dell'educazione alla legalità - ha fatto bene la collega Cotto a ricordare la marcia di Don Ciotti a cui tanti hanno partecipato - con questi concetti non obsoleti della democrazia, del parlamentarismo, del rispetto delle minoranze, poi vediamo queste dichiarazioni sui giornali.
Conosco da troppi anni i meccanismi giornalistici, come ha detto bene il Consigliere Deambrogio, per pensare che alcune cose siano inventate di sana pianta: le comunicazioni si sa come darle, possono essere forzate, ma una base c'è sempre. Del resto, il collega Robotti invitava a non essere ipocriti, e a ragione.
Molti colleghi della maggioranza hanno imbarazzo per questo; non chiedo loro di manifestarlo pubblicamente, ma è noto. Il problema è appunto questo: quello del gioco delle parti. Una volta su queste dichiarazioni ci sarebbe stata un'indignazione generale: trattare così la minoranza, il ruolo dell'opposizione; una volta ci sarebbe stata un'indignazione generale, corale, un senso di ripulsa e di reazione della democrazia. Oggi colpa di molti, anche di politici nazionali - ha ragione Robotti - ci si assuefa a questo, fino al punto da non ascoltare neanche più che cosa si dice né chi lo dice.
In campagna elettorale, ho partecipato a un paio di dibattiti paradossali in cui c'era il pubblico diviso secondo gli schemi giornalistici nazionali dall'una e dall'altra parte. Il pubblico non ascoltava cosa diceva il relatore, ma applaudiva a comando a seconda di chi parlava. A un certo punto, mi sono alzato e ho detto: "Ma non vi siete accorti che stanno dicendo le stesse identiche cose e applaudite a seconda di chi parla? Dicono le stesse cose". Siamo al paradosso, al non ascolto.
Invece c'è un problema che voglio denunciare, sapendo che è noto parlando con rispetto verso dei colleghi che vengono da una sinistra storica, popolare, democratica. Diciamo la verità - noi lo sappiamo, con Agostino, con altri colleghi, ma anche con molti di voi si è detto tante volte - che c'è nel nostro Paese una parte della politica che non sa dialogare e tende soltanto a colpire l'avversario. C'è anche una parte della sinistra che ritiene di essere geneticamente superiore, e al riguardo l'articolo di Stefano Zecchi su Il Giornale era molto significativo. C'è una parte della sinistra, non fra chi è avvezzo ai dibattiti democratici come avviene qui in aula, ma sovente fuori, sui giornali, che ritiene a priori di poter dare qualsiasi giudizio e quindi ritiene che la stessa opposizione fatta dalla sinistra sia sacrosanta, fatta da chi non è di sinistra sia criminale e antidemocratica, quindi che non conti il dato oggettivo, ma la fonte. Facciamo uno sforzo a superare questo.
Infine, condivido ovviamente l'appello del Santo Padre a moderare i toni e a ragionare in un altro modo. Io credo di averlo sempre fatto come Assessore, quindi non è che predico bene e razzolo male, però, come è già stato detto da molti colleghi (Cavallera, Ghigo, ecc.), chi ha maggiori responsabilità deve mettere maggiore giudizio, altrimenti la deriva è inevitabile.
Noi oggi - ripeto - abbiamo una reazione moderata a quanto è stato detto; in realtà, quando si mette in discussione il ruolo della minoranza si mette in discussione il ruolo della democrazia. E questo, chiunque lo dica, chiunque lo faccia, chiunque lo sottende è gravissimo.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Moriconi; ne ha facoltà.



MORICONI Enrico

Grazie, Presidente. Credo che abbia ragione la Presidente Bresso quando parla di regole del gioco. Noi stamattina abbiamo fatto una discussione incentrata su quello che è stato scritto sui quotidiani.
Non mi stupisco che si facciano queste discussioni, anche perch progressivamente stiamo arrivando ad un punto in cui la politica è sempre più orientata sulle parole e meno sui fatti.
Mi stupisco invece che, anziché discutere di una lettera che non c'è nessuno abbia sentito interesse per riprendere un altro articolo dei giornali di stamattina, e chiudo subito la parentesi, ma è solo per dire che ci concentriamo di più sulle parole e perdiamo di vista la realtà dei fatti. I giornali dicono che il petrolio è arrivato a 72 dollari al barile e potrebbe arrivare entro l'anno a 100 dollari al barile. Potrebbe essere una crisi dell'economia nostra e mondiale gravissima e potrebbe essere l'occasione per iniziare a discutere anche qui di energie alternative e di come si esce da questa dipendenza dal petrolio. La Svezia l'ha già fatto e ha già adottato delle soluzioni.
Noi invece stamattina discutiamo di una lettera che non c'è, proprio perché la nostra politica si accontenta più di parlare delle parole che non della realtà che ci sta davanti, che incombe e che potrebbe anche, forse speriamo di no - travolgerci.
A parte questo credo che siano stati proposti molti argomenti di discussione. Il collega Ghiglia ha proposto l'estrazione a sorte per quanto riguarda i dirigenti: egli stesso ha parlato delle garanzie per le minoranze.
Credo che sia da distinguere il metodo dal sistema, il metodo dal risultato che produce. Credo che tutti i metodi che garantiscono una partecipazione democratica e una visibilità delle azioni che si fanno vadano sicuramente privilegiati. Certamente sappiamo tutti che anche il sistema delle estrazioni a sorte può dare luogo a delle interpretazioni personali.



(Commenti in aula)



MORICONI Enrico

Interpretazioni personali è un modo di dire, perché conosciamo tutti la regola delle palline calde o fredde. Non vorrei però che in quest'aula facessimo l'errore di pensare che i partiti sono qualcosa di assolutamente negativo. Qui rappresentiamo dei partiti, sappiamo tutti che la vita politica si regge anche sull'attività dei partiti, quindi pensare di ignorare la funzione dei partiti nella società civile mi sembra una pretesa assurda.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Dalmasso; ne ha facoltà.



DALMASSO Sergio

Vorrei fare semplicemente alcune osservazioni. Togliatti disse quella frase un po' infelice nella campagna elettorale del 1948, anche perch pochi giorni prima era stato detto che i comunisti notoriamente hanno il piede sostanzialmente diabolico, biforcuto. Togliatti era naturalmente diabolico in quanto comunista, si firmava anche con uno pseudonimo tratto da una novella bellissima di Machiavelli in cui vi è un personaggio diabolico.
D'altronde, tutti sanno che i comunisti non solo nel 1948, ma anche nel 1950 ed oltre, erano trinariciuti, come lo sono anch'io.
Seconda questione: noi siamo profondamente preoccupati per una politica che assume toni sempre più alti, per una campagna elettorale in cui gli insulti sembra non abbiano visto in chi vota una condanna, che sarebbe stata necessaria.
Siamo anche preoccupati di una schizofrenia per cui si ritiene che nelle campagne elettorali si possano e si debbano dire cose differenti rispetto a quelle che si dicono comunemente. Per cui il mese della campagna elettorale improvvisamente diviene un mese all'interno del quale si possono fare affermazioni di qualunque tipo, che spesso non corrispondono con il linguaggio, con lo stile, con i toni e con i contenuti soprattutto che si usano in altre occasioni.
Siamo anche preoccupati che il gioco della politica produca ruoli, per cui ognuno sostanzialmente recita una parte.
Io spero, se il Consiglio durerà altri quattro anni, di non dover mai interpretare un ruolo diverso da quello che sono e che sono stato molto modestamente in questi anni. Non ho alcuna presunzione di verità, ma credo che anche questo meccanismo bipolare, che spesso impedisce o in ogni modo frena la possibilità di presentarsi su contenuti propri, perché obbliga ad accorpamenti, talvolta produca elementi di questo tipo.
Credo che il rapporto con le minoranze debba essere di nettezza estrema; non ho alcuna presunzione e, collega Leo, non credo di essere geneticamente differente rispetto ad altri, anzi. Credo però che le differenze ci siano e sono rispetto alla storia, alla cultura, ai riferimenti, ma soprattutto di prospettiva politica; non l'essere geneticamente differenti, ma il guardare al mondo in chiave differente davanti ai grandi nodi.
Poi sono felicissimo che la Consigliera Cotto fosse con me e con altri alla manifestazione di Libera e che altri ci fossero. Tuttavia credo anche che tutto questo non sia tale da impedire rapporti politici, ma debba assolutamente imporre che una maggioranza abbia la possibilità e la capacità di svolgere il proprio ruolo politico, che spesso sembra invece essere frenato.
Vorrei ricordare che molte volte l'attuale Presidente del Consiglio Berlusconi, ha detto che il Governo avrebbe fatto scintille, faville e meraviglie, ma che il ruolo dell'opposizione è stato tale da impedirlo. E lo disse una volta, purtroppo, in occasione di uno sciopero generale al quale presero parte milioni di italiani ed italiane. Disse: "C'erano due milioni in piazza, ma 20 milioni erano a casa", per cui questo fu considerato da lui (eravamo nel 1994) un fatto di poco conto.
Sulle ASL ripeto le cose che sono state dette; l'impegno nostro è una forte discontinuità, non pensiamo che un piano sanitario possa essere retto da chi ha contribuito a creare la situazione difficile di oggi.
Ricordo ancora che la stessa minoranza negli incontri per il bilancio ha detto: "Vorremmo avere anche noi una parte nelle ASL" e questo mi sembra abbastanza contraddittorio rispetto all'accusa che ci viene rivolta.
Ricordo infine che c'è una norma che è passata, che ritengo vergognosa che consente agli ex parlamentari e ex Consiglieri di poter fare i Presidenti delle ASL. Ho firmato un appello di un Consigliere regionale del Lazio contro questa novità e spero che anche altri lo abbiano fatto.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Muliere; ne ha facoltà.



MULIERE Rocco

Vorrei soltanto dire due cose. Molti di noi sono stati all'opposizione oggi sono in maggioranza; per quanto mi riguarda, ho fatto esperienze di maggioranza e di minoranza anche in altri enti.
La cosa più difficile è sostenere le stesse cose quando si è all'opposizione e quando si è al governo; è la cosa più difficile. Dovremmo sforzarci tutti di avere questa coerenza, perché se si segue questa strada e questa linea forse si evitano errori, ma naturalmente è la cosa più difficile.
La seconda considerazione è questa: Presidente della Giunta, lei sarà chiamata insieme alla Giunta a prendere delle decisioni importanti per quanto riguarda il futuro delle ASL. Prenda queste decisioni in piena autonomia, sulla base dei criteri fissati dalla legge e, da parte del nostro Gruppo, avrà il pieno sostegno prima e dopo.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Dutto; ne ha facoltà.



DUTTO Claudio

Grazie, Presidente.
Tornando al motivo che ha scatenato tutto questo dibattito, vorrei fare un'osservazione: non è la prima volta, ma la seconda che in modo così plateale - forse, è già successo più volte - che leggiamo di pesantissime critiche, anzi oserei dire di insulti diretti dalla Presidente verso i Consiglieri di opposizione. Allargherei l'argomento, perché a mio avviso soggetti a insulti e a pesanti critiche sono anche stati i Consiglieri di maggioranza e, questa volta, anche alcuni Assessori.
Dopodiché viene negato dalla Presidente stessa di aver detto tutto ci facendo ricadere sui giornalisti quell'insinuazione, quell'apparenza di inventarsi le notizie per fare cronaca. Secondo me questa è un'accusa pesantissima verso il mondo della stampa ed i giornalisti. Faccio un rapidissimo confronto con il passato: sono alla terza legislatura, sono Consigliere da undici anni e per dieci anni mi sembra che non sia mai successo che attacchi e insulti che poi siano stati smentiti comparissero sui giornali, a nome dell'allora Presidente Ghigo o, comunque, della maggioranza, nei confronti dell'allora minoranza.
In questi dieci anni, ma ritengo si possa andare molto più indietro nel tempo, i giornalisti hanno sempre riportato dichiarazioni vere, che non sono state smentite. Mi domando: perché proprio ora s'inventano delle dichiarazioni? Di fronte a quest'osservazione e a questa mia memoria sono portato a credere a quello che ho letto sui giornali e, pertanto, non a quello che è stato detto in Aula.
Ciò detto, riguardo al dibattito generale voglio respingere un'ulteriore accusa molto pesante, che ritengo gravemente lesiva, arrivata sui banchi di minoranza: prima il Consigliere Robotti e poi il Consigliere Deambrogio hanno chiaramente dato degli ipocriti ai Consiglieri di minoranza. Personalmente, ma penso che questo valga anche per i miei colleghi, non mi sento affatto un ipocrita.
Per quanto mi riguarda, la penso sicuramente in modo ben diverso, per fortuna, dai colleghi comunisti o ex comunisti, ma l'ipocrisia è ben lontana dal mio modo di pensare e di agire. Sono convinto di avere ragione e che le idee portate avanti dal mio partito, la Lega, siano quelle giuste e agisco di conseguenza. Ed è per questo che, dopo l'offesa di due giorni fa, oggi registro un'ulteriore offesa.Certo che questo non può far bene a un clima di collaborazione e porterà all'esasperazione delle nostre posizioni.



PRESIDENTE

Non ci sono altre richieste di intervento.
Chiederei ai Presidenti dei Gruppi se c'è la disponibilità per una Conferenza dei Capigruppo. Si preferisce fare nel pomeriggio? Bene, alle ore 15 facciamo la Conferenza dei Capigruppo e alle 15.15 riprendiamo la seduta di Consiglio regionale.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 13.25)



< torna indietro