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Dettaglio seduta n.80 del 12/04/06 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


PLACIDO ENRICO



(Alle ore 14.30 il Vicepresidente Placido comunica che la seduta avrà inizio alle ore 15.00)



GARIGLIO DAVIDE



(Alle ore 15.00 il Presidente Gariglio comunica che la seduta avrà inizio alle ore 15.15)



(La seduta ha inizio alle ore 15.23)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto X) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Bellion, Bresso e Moriconi.


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita - Variazioni di bilancio - Bilancio pluriennale

Proseguimento esame disegno di legge n. 191 "Legge finanziaria per l'anno 2006" Proseguimento esame disegno di legge n. 190 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2006 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2006 2008" (collegati ordini del giorno n. 225, 315, 316, 296, 298, 306, 314 320, 305, 299, 300, 303, 307, 308, 309, 310, 311, 312, 313, 317, 318, 319 232, 321)


PRESIDENTE

Passiamo all'esame degli ordini del giorno collegati, ai sensi dell'articolo 78 del Regolamento, ai disegni di legge n. 191 e n. 190.
Esame mozione n. 295 "Interventi allo sviluppo e sostegno di Comuni Consorzi e Comunità montane", presentata dai Consiglieri Muliere, Lepri Dalmasso, Robotti, Ricca, Moriconi, Buquicchio e Turigliatto (trasformata dai proponenti in ordine del giorno)



PRESIDENTE

Colleghi, possiamo procedere ad una votazione per parti separate sul testo? Mi pare che l'intendimento emerso fosse questo. Ripeto, stiamo parlando dell'ordine del giorno n. 295, presentato dai Gruppi di maggioranza.
Consigliere Cavallera, lei ha già parlato su questo punto, così come i Consiglieri Muliere, Cotto, Leo, Cavallera e Botta Consigliera Cotto, è sempre la stessa votazione, semplicemente il testo mozione viene sostituito con il testo ordine del giorno.
Collega Cavallera, le do la parola, ma per mozione d'ordine, perch abbiamo già fatto la discussione sull'ordine del giorno, quindi adesso procediamo a mettere in votazione i vari punti.
La parola al Consigliere Cavallera.



CAVALLERA Ugo

Come acutamente rivelava la Collega Cotto, sono intervenuto sulla mozione. Adesso è stato presentato un ordine del giorno, per cui...



PRESIDENTE

Collega Cavallera, lei è una persona estremamente corretta, però non ci metta in imbarazzo. Il tema è lo stesso e non è stato cambiato niente, se non il titolo del documento.



CAVALLERA Ugo

Sull'ordine dei lavori noi esponiamo le nostre richieste.
Presidente, noi abbiamo preso l'impegno ad intervenire in modo misurato sui vari argomenti. Naturalmente punto per punto, nel senso che, avendo preso atto che c'era una richiesta di votazione per parti separate, a questo punto cominciamo ad esaminare il documento nel primo punto. Credo che (non voglio anticipare le decisioni della Presidenza) si voterà punto per punto. Mi appresto a non tenere più un discorso di carattere generale e a ripetere le questioni che sono poi state ripetute coi Capigruppo con l'esito che hanno avuto, quindi richiamo l'attenzione sul primo punto, che è quello di...



PRESIDENTE

Collega Cavallera, mi faccia capire, il suo intendimento è di fare un commento su tutti i punti prima di fare la votazione?



CAVALLERA Ugo

Io chiedevo punto per punto. Dove siamo d'accordo va bene, dove invece occorre un approfondimento, i colleghi interverranno, collegandosi agli con ordini del giorno già presentati.



PRESIDENTE

Il documento, che avete come mozione, va inteso come ordine del giorno.
Vi prego di dispensarci dal rifarne una correzione a mano e farla distribuire così com'è per un risparmio di tempo, di carta e di lavoro.
Se vogliamo, possiamo procedere a una discussione unica su tutti i punti, per metterli poi in votazione.



CAVALLERA Ugo

Credo che non sia conveniente e consigliabile, perché ci possono essere dei punti sui quali siamo d'accordo. In tal caso, il commento è rapidissimo, ma laddove riteniamo che se ne debba discutere, lo faremo.
Propongo quindi una discussione punto per punto: se siamo d'accordo sul primo punto, poche parole di commento e poi si passa alla votazione. Questa è la mia proposta. Quindi, è accolta? Chi tace acconsente! Prenderei la parola sul primo punto. Per quanto riguarda il sostegno alle attività produttive, ci sono una serie di sollecitazioni che riguardano il comparto produttivo, mentre in fondo c'è quello che riguarda la qualità della vita, cioè andiamo nel campo dei servizi.
Per quanto riguarda le attività economiche, si parla di connettere tutto il Piemonte, specie i piccoli Comuni, attraverso uno straordinario investimento nelle strutture di connessione dati. Messo così, personalmente sono d'accordo, però ritengo, per quanto riguarda il nostro Gruppo, di indicare una soluzione di non partecipazione al voto, perché è chiaramente un'indicazione troppo semplicistica, che non si raccorda per nulla con quanto è già stato fatto finora. Messo così, è come se fossimo all'anno zero, invece probabilmente possiamo leggere tra le righe una sollecitazione a un'accelerazione di questa procedura. È chiaro che qui andava bene all'inizio di tutta l'attività una scelta di collegamento informatico con tutte le amministrazioni comunali.
Personalmente, ritengo, salvo interventi che si possono dissociare all'interno del Gruppo, di indicare una non partecipazione al voto.



PRESIDENTE

Visto che non sono arrivate proposte in dissenso da quanto avanzato dal collega Cavallera, analizzeremo il primo punto, lo voteremo e procederemo all'esame dei punti successivi.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Cotto; ne ha facoltà.



COTTO Mariangela

Grazie, Presidente.
Devo dire che non mi dissocio da quanto detto dal collega Cavallera.
Vorrei solo integrare, chiedendo cortesemente ai proponenti di integrare questo punto che recita: "Connettere tutto il Piemonte, specie i piccoli Comuni attraverso uno straordinario investimento nelle strutture di connessione dati". Va benissimo e siamo d'accordo. Il collega ricordava già quanto fatto. Però manca la parte importante delle Province. Penso che sia molto importante fare uno specifico riferimento alle Province che hanno già provveduto alla connessione dei dati di piccoli Comuni. Quindi, poter ampliare la rete e inserirli mi sembra molto importante. Il Piemonte non può dimenticare il lavoro svolto dalle Province. Lo dico, ricordando che la Presidente della Regione Piemonte fino a ieri era Presidente della Provincia di Torino. Mi chiedo come si faccia a dimenticare le Province su questo punto.
Tra l'altro, lasciatemi anche dichiarare la mia soddisfazione per aver accolto l'invito a modificare la mozione in un ordine del giorno. Il Presidente del Consiglio cercava di farlo passare sotto silenzio; invece per noi è molto importante. Siamo qui per aiutare, per cercare di offrire al nostro Piemonte il miglior contributo. Anzi, ricordo che non voleva neanche accettare i nostri emendamenti alla mozione.
Colgo l'occasione, mentre ho la parola, per chiedere al Presidente se gli emendamenti li consideriamo già come emendamenti all'ordine del giorno e non alla mozione. Sempre nel rispetto di chi lavora e per non far perdere tempo.



PRESIDENTE

Collega Cotto, considererei tutti quanti gli emendamenti aggiunti al termine dei tre Capi a cui si riferiscono. Per esempio: "Sostenere il programma per rilanciare lo sviluppo dei territori e il declino economico" lo metterei come ultimo punto del primo blocco, "Impegni aventi contenuto economico". Anche perché non è stata indicata la dislocazione nel corpo dell'ordine del giorno, quindi cercherei di inserirli in una logica di congruità e di affinità rispetto ai restanti punti. Non voglio sottrarmi chiaramente nel lavoro dei proponenti, quindi ogni altra soluzione pu essere accolta.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Casoni; ne ha facoltà.



CASONI William

Grazie, Presidente.
Lei ci comunica che la mozione sarebbe diventata un ordine del giorno.
Questo tanto per chiarire la procedura. L'ordine del giorno è passibile di emendamenti, nel senso che si può fare in modo che venga modificato.
Nella Conferenza dei Capigruppo, noi abbiamo chiesto chiaramente, e vorremmo una risposta politica su questo, se questo che ora è un ordine del giorno, ex mozione, è passibile di una votazione per parti separate quindi, sostanzialmente, una serie di ordini del giorno che puntualizzano ogni singola punto o meno. Perché, a seconda dell'accettazione o meno di questa procedura, il nostro Gruppo si riserva di fare le azioni conseguenti.
Come ho già detto ai Capigruppo, noi accettiamo la logica di presentare ordini del giorno su specifici problemi anche per orientare le risorse piuttosto che altre cose di un determinato capitolo o altro, ma non accettiamo una logica di venti o ventidue materie lontanissime fra loro nelle quali, attraverso un ordine del giorno, si tenti di orientare una politica.
Come abbiamo già detto ai Capigruppo, ci piacerebbe capire dai Consiglieri di maggioranza cosa s'intenda per "realizzazione di un centro operativo strategico per le risorse idriche e di una società per l'energia". Queste sono cose che ci sembrano molto lontane. Vorremmo che fossero meglio chiarite nell'ordine del giorno, visto che la società per l'energia ci risulta già rifiutata da consultazioni fatte con tutte le Province del Piemonte, comprese quelle di centrosinistra. Voglio dire che questo a noi può anche andare bene.
Su questo punto, noi voteremo contro. Loro votino a favore, visto che l'hanno presentato, e se queste cose non saranno realizzate nei tempi e nelle modalità previste, sarà evidentemente una responsabilità, in assestamento, della Giunta e della maggioranza. Ognuno si fa carico dei propri carichi. Se la maggioranza chiede che su queste materie la Giunta "s'impegni a", noi chiediamo che intanto siano divise per singoli ordini del giorno. Su quei singoli ordini del giorno noi potremo esprimere il voto favorevole o contrario. Molti di questi punti, da parte del nostro Gruppo sono condivisi. Noi, però, non vogliamo mettere assieme gli aiuti al cablaggio di tutti i Comuni del Piemonte con le politiche dell'immigrazione o la nuova società per l'energia o il centro operativo strategico per le risorse idriche. Ad oggi non sappiamo qual è il centro operativo per le risorse idriche della Regione Piemonte. Dov'è ubicato? Dove viene posizionato? Qual è l'orientamento da seguire? Anch'io sono capace di scrivere che vogliamo il sole splendente sulle nostre teste per 365 giorni all'anno, ma è un auspicio che difficilmente si potrà avverare. Dire che costituiamo una società per l'energia non meglio identificata e non meglio identificato il genere di energia (eolica nucleare, termoelettrica o di altro genere) ci sembrano termini campati per aria.
Per carità, è legittimo, da parte della maggioranza, presentarli salviamo solo la parte relativa al cablaggio dei comuni del Piemonte che mi sembra, invece, una proposta pienamente condivisibile. I comuni di montana pianura o collina hanno il diritto di entrare in comunicazione, come tutti gli altri comuni, attraverso le reti telematiche moderne. Ci sembra un obiettivo molto più raggiungibile e molto più concreto.
Ad un ordine del giorno così formulato voteremo a favore, mentre voteremo assolutamente contrari ad ordini del giorno generici e massimalisti.
Cosa vuol dire "realizzare strategie o programmi a sostegno dei distretti del commercio e delle attività per il tempo libero"? Quali leggi occorre istituire? Quali indirizzi bisogna dare? Per il tempo libero diamo più aiuti alle pro loco e alle società sportive? Cosa vuol dire: "Diamo più risorse"? Le risorse assegnate in bilancio sono già numericamente approvate. In bilancio, il Vicepresidente Susta ha già previsto, con i relativi capitoli approvati, un tot per il turismo e un tot per lo sport.
Fare la lista dei "desiderata", sembra un controprogramma in opposizione alla Presidente Bresso, la quale, evidentemente, non si preoccupa di queste cose, avendole chiesto di fare un'opera di mediazione.
Diteci se questo rimane una mozione/ordine del giorno unico o separato.
Se rimane un testo unico, il nostro Gruppo ha pronti tutti i suoi contro ordini del giorno.



PRESIDENTE

Consigliere Casoni, abbiamo già deciso - e l'avevo già comunicato - che l'ordine del giorno sarebbe stato votato per parti separate.



CASONI William

No, le sto chiarendo se separiamo ognuno di questi punti...



PRESIDENTE

Certo.



CASONI William

Quindi questi diventano...



PRESIDENTE

Votiamo la prima parte: "Premesso..., condividendo..., ritiene..." e il primo impegno, per poi votare tutti i successivi altri impegni...



CASONI William

Esatto, quindi diventano ordini...



PRESIDENTE

...in modo da poter avere eventualmente votazioni disgiunte per ogni singolo impegno politico.



CASONI William

Esatto, però alla fine, essendo separata, ci sarà una votazione finale del provvedimento, perché...



PRESIDENTE

No.



CASONI William

Se per punti separati...



PRESIDENTE

Collega Casoni, non ci sarà una votazione finale, perché adesso votiamo le premesse con il primo impegno. Tutto ciò, posto che venga approvato configura un ordine del giorno di base. Dopodiché, votiamo l'aggiunta di un secondo impegno all'ordine del giorno di base, che potrà essere approvato o respinto, e via dicendo con tutti gli altri punti. Alla fine, quindi avremo un documento che conterrà, presumibilmente non tutti perché ho ragione di credere che alcuni saranno oggetto di qualche modifica o verranno espunti, una serie di impegni che formeranno un atto di indirizzo unico, anche se molteplice nei contenuti.



CASONI William

Sì, ma allora, se si aggiunge, uno ad uno, questi punti, perché non si trasformano in diversi ordini del giorno, che sarebbe anche conforme a tutti gli altri ordini del giorno presentati? Non capiamo perché un ordine del giorno debba avere 22 punti, anche se votato per parti separate, e tutti gli altri uno solo.
Comprendiamo che dietro questa operazione c'è qualcuno pronto ad andare in giro a dire: "Noi abbiamo fatto una politica per la Regione Piemonte a favore di questo, questo altro e questo altro ancora".
Noi vogliamo solo avere una risposta. Il nostro Gruppo non chiede altro. Vogliamo sapere se diventano ordini separati o unici. Dopodiché, il nostro Gruppo si riserva di agire conseguentemente.



PRESIDENTE

Consigliere Casoni, forse ho dato per scontato - e me ne scuso di fronte a tutti i Consiglieri non presenti alla Conferenza dei Capigruppo la risultanza del lavoro fatto in Conferenza. Lì abbiamo convenuto che la mozione venisse trasformata in ordine del giorno e che, su espressa richiesta dei Presidenti dei Gruppi di minoranza, venisse votata per parti separate. Questo comporterà un numero di voti esattamente uguale al numero di voti che si avrebbe se tutti questi impegni fossero contenuti in ordini del giorno distinti. Nei fatti, quindi, le votazioni saranno autonome, per si partirà da un ordine del giorno base cui verranno integrati gli impegni successivi.
Questo - e lo sanno bene tutti i Presidenti dei Gruppi - è il frutto di una decisione assunta in seno alla Conferenza dei Capigruppo. Mi pare quindi, di aver assolutamente rispettato le risultanze del dibattito tenutosi non più di due ore fa.
Per cui, votiamo la premessa con il primo impegno e poi votiamo tutti gli altri. Come diceva il Consigliere Cavallera, è ragionevole pensare che su alcuni punti non ci sia materia del contendere e su altri possa esserci anche molto accesa.
Dopodiché, su alcuni punti potrà esserci, come ha fatto la collega Cotto sul primo impegno, la presentazione, ai presentatori dell'ordine del giorno, di richieste emendative.
Sulla richiesta avanzata dalla Consigliera Cotto, concernente il ruolo delle Province nel cablaggio del sistema Piemonte, avrà modo di esprimersi la maggioranza proponente.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Guida; ne ha facoltà.



GUIDA Franco

Grazie, Presidente.
Ci atterremo all'accordo stabilito nella Conferenza dei Capigruppo. Noi voteremo gli argomenti a seconda del loro contenuto: su alcuni ci asterremo e su altri voteremo a favore. Personalmente lo considero un ordine del giorno omnibus che contiene tanti punti, sui quali anche noi siamo d'accordo. Peraltro, considero legittimo che i Consiglieri di maggioranza presentino ordini del giorno, o mozioni poi trasformate in ordini del giorno, di questo genere. La considero una debolezza comprensibile, nel senso che, nel momento in cui prevale molto l'attività della Giunta regionale e del Presidente della Giunta regionale, e nel momento in cui prevale l'attività dei Gruppi di minoranza nell'ambito della discussione sul bilancio, i Consiglieri di maggioranza rischiano di essere un po' nell'angolo, in un cono d'ombra. Attraverso quest'ordine del giorno fanno vedere che ci sono.
Personalmente considero legittima questa vostra necessità, anche se siete stati un po' frettolosi nell'inserire tutti questi punti. Alcuni argomenti non possono essere affrontati presentando un semplice ordine del giorno: mi riferisco, nella fattispecie, alla realizzazione di una società per l'energia. Qui si apre un'infinita discussione. Dalle incerte conclusioni cosa vuole dire, che la Regione scende in campo? Oltre alle leggi sulla ricerca, sull'innovazione, sulle infrastrutture e a favore dell'economia e dell'occupazione, non dimentichiamoci che sul fronte dell'energia siamo completamente scoperti.
Personalmente sono tra quelli che auspicano questo tipo di iniziativa però ho delle posizioni diverse sul tipo di energia che dobbiamo produrre.
Chiaramente, su alcuni di questi temi l'astensione è un'astensione perché è necessario un approfondimento. Ci atterremo quindi all'accordo che è stato fatto.
Ripeto che, comunque, considero questo un segno di debolezza, che mette in evidenza una certa difficoltà dei Gruppi di maggioranza, ma questo si verifica in tutte le amministrazioni, in un Comune come in una amministrazione provinciale. Spesso le maggioranze sono rappresentate dalle Giunte e i Consiglieri per non morire di tedio e di noia fanno anche ordini del giorno come questi per evidenziare la loro esistenza.
Do questa valutazione, che credo possa anche essere compresa come io comprendo i motivi per cui è stata fatta.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Vignale.



VIGNALE Gian Luca

Signor Presidente, credo che alcune riflessioni espresse dai colleghi che mi hanno preceduto siano assolutamente da concordare e sottolineare.
Dopo tanti anni in cui ho affrontato i bilanci degli enti, tanto in maggioranza quanto in opposizione, è la prima volta che mi capita di vedere un'indicazione delle politiche di bilancio regionali a conclusione della discussione del bilancio regionale.
L'anomalia consiste nell'affrontare altri ordini del giorno che riguardano questioni specifiche, che non potevano essere affrontate in sede di discussione all'interno delle Commissioni consiliari o sul bilancio perché molti colleghi, legittimamente, anche il sottoscritto, rivendicano attenzioni per parti singole di territorio su tematiche generali. Questo riguarda soprattutto le infrastrutture, ma non solo. L'ordine del giorno collegato al bilancio che venga approvato o meno serve ai Consiglieri per sottolineare l'attenzione per un territorio della nostra Regione, per una particolarità della nostra Regione.
Questo ordine del giorno sembra quasi un punto di partenza con il quale i Gruppi di maggioranza si incontrano per iniziare, di concerto con la Giunta, a stendere il bilancio, in particolare, quando si dice "Connettere tutto il Piemonte e i piccoli Comuni attraverso uno straordinario investimento di strutture e di connessione di dati", oppure "Sostenere i cittadini che affrontano la difficoltà della perdita di lavoro". I colleghi ricorderanno che non appena insediati abbiamo discusso una proposta di legge, già presentata nella precedente legislatura dal collega Placido, che è stata esaminata dalla Commissione e di cui abbiamo fatto le consultazioni, che, sostanzialmente, diceva alcune delle cose che sono state inserite nell'ordine del giorno, ma ben si sono guardati i Presidenti delle Commissioni competenti, soprattutto i colleghi firmatari della proposta di legge, a sollecitare la discussione del provvedimento e a portarlo in Aula, perché a noi quello consta.
Credo che si debba ricordare che non siamo un Consiglio comunale o un Consiglio provinciale, in cui l'Amministrazione adotta gran parte dei propri provvedimenti in Giunta, sfuggendo così alle logiche del Consiglio che, invece, ha soltanto la potestà di indicare dei capitoli e soprattutto, delle quantità di denaro da inserire all'interno di alcuni capitoli. Noi, avendo potestà legislativa, possiamo intervenire su tutti i temi che abbiamo affrontato all'interno dell'ordine del giorno.
Certamente, è un po' ragionare al contrario rispetto alle proprie potestà. Per questo, manifesto personalmente una certa difficoltà a discutere nel particolare dell'ordine del giorno, perché tante parti sono certamente condivisibili, ma i colleghi di maggioranza avevano altrettanti strumenti per far sì che, nonostante non siano state inserite in bilancio delle volontà, si potesse uscire di qui dicendo: "Guardate, la Giunta si è dimenticata di alcuni temi, noi non siamo stati in grado di far sì che con modifiche di bilancio la Giunta si ricordasse quei temi, però, abbiamo votato un ordine del giorno". Un esempio e, poi, concludo, altrimenti il Presidente mi sgrida, anche se, in realtà, così come abbiamo deciso di proseguire, cioè punto per punto, il tempo a mia disposizione sarebbe pressoché infinito.
Vi è un punto che recita: "Sostenere i Comuni e le ASL nella stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili". Alcuni Gruppi consiliari più sensibili...



PRESIDENTE

Scusi, Consigliere Vignale, devo dirle che, purtroppo, il timer si è rotto, lo stiamo facendo aggiustare. Pertanto, è in funzione il timer del computer centralizzato, prego i Consiglieri segretari se vogliono certificare il rispetto dei tempi, però, i suoi cinque minuti sono decorsi.



VIGNALE Gian Luca

Lo so perfettamente che li ho superati, però, visto che abbiamo introdotto una modalità, che è quella dell'intervento sui singoli capitoli cosa che non farò, faccio un intervento unico - concludo, sopporterete questo leggero non rispetto dei tempi a mia disposizione.
Faccio un solo esempio, ed è anche uno dei più semplici, in quanto in alcuni casi si parla di impegni che economicamente sarebbero gravosi: i lavoratori socialmente utili. Il 31 dicembre dello scorso anno abbiamo fatto scadere almeno 150 contratti dei lavoratori socialmente utili. Grazie ad un intervento della precedente maggioranza, concordato in Commissione, e del Consiglio avevamo garantito il prolungamento del lavoro a queste persone. Non era così gravoso prorogare, in termini di denaro da spendere da trasferire ai Comuni, un impegno per garantire quello che chiedete, ma semplicemente non è stato fatto! La verità è quella, dopodiché, a chi è senza lavoro potrete anche dire che voi avete votato un ordine del giorno ma il fatto reale è l'essere senza lavoro.
Per cui, da un punto di vista sostanziale, non so quale utilità avrà il Consiglio a votare questo ordine del giorno, andando anche a dire "impegna la Presidente".
Ho fatto solo un passaggio, tra l'altro, è quello economicamente anche meno gravoso, perché, relativamente a tutti gli altri interventi, è un ordine del giorno che costa qualche centinaia di milioni di euro da applicare.
Allora, vi do un consiglio per il prossimo anno, senza voler fare il maestrino, perché non sopporto chi lo fa e chi lo ha fatto nei miei confronti, ma, prendetela come una battuta: se lo fate prima e lo date alla Giunta, e la Giunta accoglie il vostro ordine del giorno, votate il bilancio; se non lo accoglie, cercate di modificarlo. A giochi conclusi questo ordine del giorno mi sembra, oggettivamente, un atto poco utile poi, ognuno potrà andare a dire che è stato sensibile nella votazione di un ordine del giorno che non impegna neanche un euro rispetto alle tante tematiche.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Ghiglia; ne ha facoltà.



GHIGLIA Agostino

Grazie, Presidente.
Sinceramente non ritenevo di intervenire, ma devo dire che non ho mai visto una cosa del genere. Prescindendo dal fatto che molti di questi punti sono contenuti in emendamenti, proposte o quant'altro, rilevo che non ho mai visto un ordine del giorno che contenesse tutto e il contrario di tutto. Non la ritengo una cosa seria, anche dal punto di vista formale perché è vero che il nostro Regolamento non vieta di presentare un ordine del giorno onnicomprensivo, in cui si parla dalla genesi al modo di espletare i culti secondo lo scintoismo, ma non è serio farlo.
Mi chiedo, oltretutto, come verificherete - Presidente, questo spetterà a lei - che la Giunta esegua gli indirizzi dell'Aula: noi lo metteremo nel computer e ogni mese le scriveremo 87 volte: "Presidente Gariglio, cosa ha fatto la Giunta - prendo a caso - sulla società per l'energia?". E lei ci dovrà poi rispondere.
Ho sempre ritenuto che in politica la forma sia sostanza. Non so cosa vorranno fare i colleghi, ma ci tengo a sottolineare che queste cose non si possono fare; non si devono fare. Ma non solo perché non sono serie, ma perché sono formalmente scorrette.
Oltretutto, lasciate che ve lo dica, dimostrate una grandissima e gravissima debolezza politica con un ordine del giorno di questo tipo.
Perché è vero che nessuno ci sente nel silenzio di quest'Aula (e poi non interesserebbe a nessuno una cosa simile, e avrebbero pure ragione!), ma perché non avete il coraggio, sul centro operativo strategico delle risorse idriche e della società per l'energia, di presentare un bel disegno di legge e di discuterne nel merito? Non siete d'accordo su niente: è per questo che non lo fate.
Se i colleghi si alzano e mi dicono che questo è a favore di un centro ricerche per l'energia di un carbone pulito o nucleare, potrei anche dire di sì. Ma è serio che noi vi diciamo "sì" oppure "no" in questo modo? O, ancora, sulle tossicodipendenze, "rilanciare le comunità terapeutiche e i servizi diurni gestiti da enti ausiliari": quali? Chi sono gli "enti ausiliari" sulla tossicodipendenza? Prosegue ancora: "dedicandovi risorse aggiuntive". Perché non avete presentato un emendamento? Sono veramente allibito da questo sistema, Presidente Gariglio. A parte che fissa, a mio giudizio, un precedente grave, perché la prossima volta che presenteremo un ordine del giorno, inseriremo dagli ingredienti della marmellata di prugne nere della California all'indirizzo politico in materia aerospaziale, e lei non mi dovrà dire niente, nel senso quell'ordine del giorno andrà bene e si potrà votare.
Qui c'é questo, Presidente: anzi, ha ragione lei, mancano gli ingredienti della marmellata di pugne della California, ma per il resto c' tutto! Colleghi, non avrei neanche voglia di fare un discorso serio, ma lo è lo è per la forma, per quella forma che, in politica, diventa sostanza.
Perché fate una cosa del genere? Tanto - vi voglio rassicurare - se qualche genio pensasse di inviare, per dire, ad Associazioni, Enti o Comuni questo documento, innanzitutto, posto che lo farete in 32 o 33 (non ricordo mai in quanti siete), già non lo leggerà nessuno; in secondo luogo, non lo leggerà nessuno perché è troppo lungo, e al terzo "impegna" qualunque Amministratore normale, dotato di buonsenso, capirebbe che è una presa per la giacca, o, meglio, per il retro della giacca.
Scegliete tre, quattro o cinque punti sostanziali e programmatici in sintonia col vostro programma elettorale e li votiamo: magari voteremo contro, ma voteremo.
Però, così, lo ritengo politicamente poco dignitoso. Poi, per carità fate quello che volete, finché potete farlo. Finché potete farlo!



PRESIDENTE

Grazie, collega Ghiglia.
Penso di poter interpretare l'intendimento emerso durante la Conferenza dei Capigruppo nel proseguire, come concordato, con la votazione dei singoli punti: voteremo l'ordine del giorno per parti separate, a partire dalle premesse con il primo impegno e, a seguire, qualora dovesse venire approvato, voteremo ogni singolo impegno successivo.
In merito al primo punto, la collega Cotto aveva avanzato una proposta emendativa: chiedeva di riconoscere il ruolo svolto dalle Province nel cablaggio del territorio piemontese.



PRESIDENTE

COTTO Mariangela (fuori microfono)



PRESIDENTE

Hanno la delega le Province.
PRESIDENTE



PRESIDENTE

Non colgo alcun cenno di consenso su questa posizione.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla prima parte dell'ordine del giorno unitamente al primo impegno, il cui testo recita:



PRESIDENTE

"Il Consiglio regionale premesso che il Documento Economico-Finanziario Regionale, il bilancio preventivo, la legge finanziaria 2006 proposti dalla Giunta definiscono una manovra economica capace di ridare slancio alla Regione, attraverso politiche che intrecciano interventi per lo sviluppo a misure che assicurano coesione sociale e sostegno ai più deboli condividendo l'impianto complessivo di tale manovra ritiene di caratterizzarla ulteriormente con alcuni interventi mirati, coerenti con l'impostazione generale e in grado, nel contempo, di rispondere ad alcune specifiche situazioni che necessitano di particolari attenzioni.
Tutto ciò premesso impegna la Presidente e gli Assessori della Giunta a: per quanto riguarda il sostegno alle attività produttive: connettere tutto il Piemonte, specie i piccoli Comuni, attraverso uno straordinario investimento nelle strutture di connessione dati;"



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

Passiamo all'esame del secondo impegno:



PRESIDENTE

"investire, in aggiunta agli annunciati sostegni statali, a favore degli imprenditori agricoli singoli o associati per interventi strutturali negli impianti viticoli colpiti da flavescenza dorata, in difesa delle biodiversità vegetali e animali e per la sperimentazione di forme di difesa attiva antigrandine;" Vi sono richieste di intervento? Ha chiesto la parola la Consigliera Cotto; ne ha facoltà.



COTTO Mariangela

Grazie, Presidente.
Premettendo che siamo d'accordo, posto che abbiamo sempre lavorato per cercare di migliorare i contributi relativi alla lotta alla flavescenza dorata e per la difesa dalle avversità atmosferiche, riteniamo, tuttavia riferendoci ai proponenti, che debba essere precisato meglio questo punto.
Si precisa: "Investire, in aggiunta agli annunciati sostegni statali, a favore...": ma investire come? Con quali risorse? Non vorrei che qualcuno spiritoso come il nostro Presidente del Consiglio, pensasse "investire con l'automobile".
Penso che il concetto vada riscritto in modo più chiaro, indicando possibilmente, anche una cifra, perché credo sia importante; a meno che come sosteneva qualcuno, questo punto non serva solo a far crescere aspettative: non vi é nulla di più brutto, politicamente parlando, che parlare del nulla, annunciare principi per poi non rispettarli e non essere chiari.
Noi chiediamo chiarezza, perché su questo argomento ritorneremo ancora.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sul secondo impegno dell'ordine del giorno.
Il Consiglio approva.
Passiamo all'esame del punto successivo: "avviare la realizzazione di un Centro operativo strategico per le risorse idriche del Piemonte e di una società per l'energia;" Ha chiesto la parola il Consigliere Casoni; ne ha facoltà.



CASONI William

Come ha visto, il nostro Gruppo ha votato a favore dei primi due punti.
Questo per dimostrare che, da parte nostra, quando c'è la condivisione di certi obiettivi, il voto è favorevole. Per questo motivo, chiedo ai presentatori di stralciare questo punto, che è quanto di più vago e di più indefinito possibile, e di farne un punto di un successivo ordine del giorno che perlomeno specifichi.
Saremmo anche d'accordo ad avviare la realizzazione di un centro operativo per le risorse idriche, ma vogliamo solo capire dove, in che forma, su quali indirizzi e attraverso quali grandi invasi. Così facendo togliamo qualche castagna dal fuoco all'Assessore competente. Aveva ragione qualcuno. Io tento di colloquiare con la maggioranza, se no, noi d'opposizione, facciamo i nostri interessi dicendo: "Approviamolo, anzi approvatelo!" Tutti i lunedì veniamo qua e chiediamo all'Assessore dove farà gli invasi e dove farà questo centro, visto che la sua maggioranza glielo ha chiesto e quindi lui deve farlo, perché questo sarà il risultato. Se voi non lo ritirate, noi su questo punto voteremo contro, ma tutte le settimane vi chiederemo conto della realizzazione sia del centro operativo per le risorse idriche, sia della realizzazione della società per l'energia.
Questa società per l'energia sarà costituita, ma tutte le Province comprese quelle di centrosinistra, si sono dette contrarie a sostituire una società per l'energia, che non sarebbe altro che un ente burocratico che non risolverebbe il problema dell'energia, che è un'altra cosa. L'Assessore conosce bene quali sono i problemi e non so quanto lui condivida la costituzione di una società per l'energia.
Se voi lo approvate, noi votiamo contro e chiederemo all'Assessore ogni settimana (visto che la maggioranza vi chiede di costituire la società per l'energia) quali saranno le condizioni e quali le forme.



PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il Consigliere Bizjak; ne ha facoltà



BIZJAK Alessandro

Intervengo sulle tre questioni, di cui due sono quelle che abbiamo seguito maggiormente nella definizione di quest'ordine del giorno, anche per dare giustamente qualche elemento di approfondimento e di valutazione in più, visto che il Consigliere Casoni ha dichiarato il suo voto contrario.
Non ho nessun tipo di problema a stralciare questa parte e approfondirla ulteriormente. Ricordo solo che questi due punti di questo capitolo, e quello successivo sui distretti del commercio, fanno parte (e non ci arroghiamo nessun merito) di un documento siglato a livello provinciale, che ha assunto la denominazione di patto territoriale sottoscritto da tutte le associazioni di categoria e dalle organizzazioni sindacali, che vede come prima sottoscrittrice la Provincia di Vercelli quindi, l'istituzione provinciale.
Ricordato questo, e non volendo assumerci nessun merito, essendo tre questioni che condividiamo trasversalmente a livello territoriale, anche di valenza regionale, proprio perché sono tre questioni importanti con riferimento specifico al nostro territorio, non abbiamo nessun problema a ragionare rispetto ad un ulteriore approfondimento. Ci sembrava (come peraltro ci è stato richiesto) utile, perlomeno per titoli, poterlo inserire in un documento di accompagnamento al bilancio.
Detto questo, fortunatamente sulla questione dei distretti del commercio c'è già una norma inserita nell'ambito delle modifiche della legge n. 28, che abbiamo inserito nei provvedimenti che stiamo esaminando.
Sulla questione specifica della società per l'energia, voi sapete che in Piemonte esistono diverse aree vocate per costruire una politica energetica. Peraltro sono indicazioni condivise, rispetto alle quali il Vicepresidente Susta aveva dato risposte ad una interrogazione che avevamo presentato. Ma esiste un'area particolarmente vocata come quella di Leri Cavour, dove sussiste oggi una centrale termoelettrica. L'area circostante della centrale è un area urbanizzata di proprietà di ENEL, quindi quando noi scriviamo società per l'energia, intendiamo creare le condizioni per costruire lì, se è possibile, un centro di ricerca per l'energia alternativa. Naturalmente questo si può fare con la compartecipazione del proprietario di quell'area. Questo è l'elemento specifico.
Sul centro operativo per le risorse idriche, non ci sembra di dover dire cose diverse rispetto a quanto contenuto nel piano energetico ambientale regionale adottato da questo Consiglio regionale nella precedente legislatura, così come quando si parlava del centro operativo per le risorse idriche, che abbiamo chiamato centro operativo, ma che nel documento della Provincia di Vercelli assume la denominazione di agenzia.
un problema nominalistico. È un problema che va approfondito.
Detto questo, siccome è stata dichiarata la contrarietà all'indicazione di questi punti del documento, nessun problema. La nostra proposta è quella di stralciarlo. Opereremo attraverso provvedimenti specifici e diversi alla luce di quanto abbiamo detto oggi con proposte di legge o con ordini del giorno specifici sui temi perché, ripeto, queste questioni sono condivise non solo a livello territoriale, ma soprattutto politicamente sul piano generale, ci sembrava utile dare un segnale oggi, ma non è possibile farlo. Non andiamo naturalmente allo scontro e alla contrapposizione su queste questioni. Sono questioni importanti per il nostro territorio. Sicuramente sarà nostro compito quello di riparlarne e di farci carico di queste esigenze.



PRESIDENTE

Consideriamo stralciato dai proponenti il punto "Avviare la realizzazione di un Centro operativo strategico per le risorse idriche del Piemonte e di una società per l'energia".
.
Passiamo al successivo punto quattro: "realizzare strategie e programmi a sostegno dei distretti del commercio e delle attività per il tempo libero;" Ha chiesto di parlare il Consigliere Pedrale; ne ha facoltà.



PEDRALE Luca

Su questo punto esprimiamo il nostro parere favorevole anche perch questo riferimento ai distretti del commercio e del tempo libero è già stato recepito nella modifica della legge regionale n. 28 collegata alla finanziaria, con la quale abbiamo approvato la scorsa settimana uno specifico stanziamento. Quindi ritengo più che logico e giusto darne sostanza ulteriore anche con questo riferimento nella presente mozione.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla quarta parte dell'impegno dell'ordine del giorno n. 295.
Il Consiglio approva.
Passiamo al successivo quinto punto: "investire per lo sviluppo di distretti industriali di meccatronica." La parola al Consigliere Vignale.



VIGNALE Gian Luca

Vorrei sapere se è possibile avere il parere della Giunta in merito ai singoli punti che andremmo ad affrontare, perché un punto che poteva essere di rilevanza economica non indifferente, è stato tolto. È stato già finanziato (come diceva il collega Pedrale) con degli emendamenti presentati dal centrodestra in merito al bilancio. Potrà essere incrementato e di questo siamo lieti.
Molti altri punti seguenti riguardano in realtà investimenti assolutamente rilevanti dal punto di vista economico. Non riguardano solo i distretti di meccatronica ma, per esempio, quello immediatamente successivo riguarda un importo economico assolutamente rilevante. Pertanto, vorremmo sapere se c'è anche un'approvazione da parte del soggetto, che dal punto di vista formale deve mettere in campo le azioni. Quest'ordine del giorno, che utilizza anche il verbo impegna, è in qualche modo categorico nell'affermazione della volontà del Consiglio, ancorché postuma rispetto alla discussione sul bilancio, ma vorremmo sapere se ha almeno l'approvazione da parte della Giunta regionale o è, semplicemente, il sottoscrivere un lavoro non svolto o non accolto precedentemente, fatto a tempo ormai scaduto.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Vicepresidente Susta; ne ha facoltà.



SUSTA Gianluca, Assessore al bilancio e finanze

Credo di dover specificare, anche per l'utilità della discussione, che comunque spero celere sui diversi punti, la posizione della Giunta a livello generale.
Intanto, ho apprezzato l'intervento del Consigliere Bizjak rispetto a un punto che non trovava un immediato riscontro nel bilancio e nella legge finanziaria, quindi era anomalo rispetto al contesto. Poi è assolutamente legittimo porlo come questione in altra sede e in altro modo.
Sul resto, come Giunta, non posso che ritenere questo come un atto d'indirizzo. Chiaramente, i singoli commi e capoversi fanno riferimento a individuabili capitoli di bilancio. Capitoli di bilancio e UPB che hanno delle capienze in grado di soddisfare le richieste formulate in questo atto di indirizzo. Non lo intendo, invece, come un'ulteriore sollecitazione ad aggiunta di risorse. Questo atto è parallelo agli emendamenti presentati con particolare riferimento agli emendamenti della maggioranza, ma alcuni di questi titoli sono riscontrabili anche in alcuni emendamenti presentati dalla minoranza, fra cui uno su tutti: "I distretti del commercio, la valorizzazione del mondo associativo e degli Enti locali, finalizzati al potenziamento delle attività commerciali".
Quindi, la Giunta si atterrà alle indicazioni che questo ordine del giorno dà, che - ripeto - non è una sollecitazione a maggiori risorse, ma è un indirizzo nell'utilizzare le risorse che sono state determinate in sede di bilancio e che trovano già ampiamente copertura nei capitoli e nelle UPB che abbiamo votato nei giorni scorsi.



PRESIDENTE

Passiamo alla votazione del quinto punto.
Indìco la votazione palese sulla quinta parte dell'impegno dell'ordine del giorno n. 295.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 1 presentato dai Consiglieri Ferrero, Cotto Pedrale, Pichetto Fratin, Leo e Cavallera: aggiungere dopo le parole "per quanto riguarda....." le parole "togliere i tickets".
Emendamento rubricato n. 2 presentato dai Consiglieri Ferrero, Cotto Pedrale, Pichetto Fratin, Leo e Cavallera: aggiungere agli impegni: "prevedere un importante investimento sui piani di riqualificazione urbana".
Emendamento rubricato n. 3 presentato dai Consiglieri Ferrero, Cotto Pedrale, Pichetto Fratin, Leo e Cavallera: aggiungere agli impegni: "un finanziamento straordinario per la difesa del suolo".
Emendamento rubricato n. 4 presentato dai Consiglieri Ferrero, Cotto Pedrale, Pichetto Fratin, Leo e Cavallera: aggiungere agli impegni: "Sostenere programmi per rilanciare lo sviluppo dei territori a declino economico".



PRESIDENTE

Sulla tematica relativa al sostegno delle attività produttive sono state presentate delle richieste emendative che hanno come prima firmataria la collega Ferrero. Si tratta di impegni aggiuntivi, quindi vi prego di fare attenzione.
Un impegno aggiuntivo prevede il finanziamento straordinario per la difesa del suolo, e il secondo di sostenere programmi per rilanciare lo sviluppo di territori a declino economico.
Questi due impegni devono essere accolti dai presentatori dell'ordine del giorno. I presentatori hanno facoltà di accoglierli, altrimenti non possono essere oggetto di votazione per parti separate.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Le richieste emendative integrative non sono accolte dai firmatari dell'ordine del giorno.
Passiamo al secondo blocco di impegni, inerente a: "Per quanto riguarda le politiche sociali, educative e di promozione della socialità": sesta parte dell'impegno dell'ordine del giorno n. 295: "sostenere i cittadini che affrontano la difficoltà della perdita del lavoro o del lavoro flessibile e precario, creando un nuovo capitolo per il sostegno ai lavoratori in condizioni di precarietà. Potranno accedere al fondo i lavoratori in mobilità, in cassa integrazione e soggetti all'applicazione di uno dei contratti della legge 14 febbraio 2003 n. 30 con reddito ISEE non superiore a euro 12.000,00;" Ha chiesto di intervenire il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Posso cogliere positivamente come intendimento quanto detto dal Vicepresidente Susta, ma rimarrebbe comunque un'anomalia rispetto alle modalità e alla tempistica del documento. Questo l'abbiamo già detto.
Vi è però un dato che va sottolineato: molti di questi capitoli riguardano risorse aggiuntive. Alcuni perché è lo stesso italiano che dimostra come si chiedano risorse aggiuntive: aumentare i contributi dei Comuni, le risorse ai micronidi, dedicare risorse aggiuntive alle politiche d'integrazione, ulteriori risorse economiche al diritto allo studio potenziali attività del consultorio, anche realizzando le nuove, e anche sostenere i cittadini che affrontano la difficoltà della perdita del lavoro, prevedendo l'accesso al fondo dei lavoratori in mobilità, in cassa integrazione o soggetti all'applicazione di uno dei contratti della legge 30, con reddito ISEE non superiore ai 10.000 euro, significa inserire una serie di risorse aggiuntive - parlo del capitolo che stiamo andando a votare - assolutamente rilevanti.



(Commenti fuori microfono)



VIGNALE Gian Luca

Per me va benissimo. Gli occupati ai sensi della legge 30 o in cassa integrazione o con soggetti...



(Commenti fuori microfono)



VIGNALE Gian Luca

Va benissimo, per carità. Rispetto invece agli altri, al limite lo faremo presente successivamente, dove si dice: aumentare le risorse dedicare ulteriori risorse economiche ecc.
Vorremmo anche in quei casi capire qual è il parere della Giunta.
Spiego anche il motivo: se ci trovassimo di fronte a un intervento sul bilancio in aumento e in sottrazione, è un compito legittimo del Consiglio esercitare la propria potestà. Visto che la esercita in modo poco propositivo o poco vincolante, c'interessa sapere qual è il parere altrimenti votiamo un atto che sarà poco utile.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Casoni; ne ha facoltà.



CASONI William

Grazie, Presidente.
Prendo spunto dall'ultimo intervento, condivisibile al 100%, che ha fatto il Vicepresidente Susta proprio per enunciare quello che lui ha detto perfettamente. Gli ordini del giorno non possono modificare le cifre a bilancio, ma per lui costituiranno un indirizzo, che proviene dal Consiglio, approvato a maggioranza sulle politiche di spesa dei capitoli assimilabili alle richieste che vengono fatte in Consiglio.
Condividiamo questo emendamento nella sostanza, ma vorrei sapere a quale capitolo andiamo ad ascrivere queste risorse. Vorrei capire in quale contesto ci muoviamo e conoscere l'entità delle risorse che destineremo ai cittadini, con reddito non superiore ai 10.000 euro, che perderanno il lavoro perché, evidentemente, noi non possiamo che essere favorevoli ad aiutarli. Per conoscenza, ci piacerebbe sapere su quali risorse vanno ad incidere a favore e su quale capitolo andranno a sottrarre risorse disponibili, in maniera che sappiamo, precisamente con nostro voto favorevole, dove andiamo ad allocare queste risorse e dove andiamo, invece a sottrarle.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Pichetto; ne ha facoltà.



PICHETTO FRATIN Gilberto

In merito a questo punto, e anche a seguito dell'intervento del collega Casoni, vorrei ricordare che le azioni di sostegno al reddito erano state avviate circa tre anni fa. Fortunatamente, in una prima fase erano state presentate poche domande per i bandi di sostegno al reddito (dico fortunatamente perché è stato un affinamento anche in progress delle modalità di intervento). Andando ad analizzare il perché delle poche domande e il perché del fallimento-successo, dobbiamo rilevare che molte famiglie usufruivano ancora della cassa integrazione. È chiaro, quindi, che con la fase delle casse integrazioni non c'erano ancora quelle condizioni di difficoltà reddituale, tali da far ricadere molte di queste famiglie nella fascia di povertà.
Il bando successivo, invece, ha avuto un notevole successo, al punto di lasciare circa 600 famiglie fuori dalla graduatoria, senza le disponibilità di usufruire dei fondi stanziati della Giunta regionale. Si trattava di famiglie che non beneficiavano più della cassa integrazione. C'era la mobilità, le ultime fasi di mobilità. Eravamo davvero in presenza di famiglie che, secondo i parametri stabiliti dall'ISEE, rientravano in quelle che si possono definire fasce di povertà, nei confronti delle quali vi era il dovere e la necessità di un sostegno pubblico.
Vorrei segnalare, come facemmo già a suo tempo, il nostro disappunto per aver preso atto come, in sede di assestamento, da parte del centrosinistra - molto attento, nelle dichiarazioni, alle difficoltà di certe fasce sociali più disagiate - non sia stato previsto alcun rifinanziamento per queste 600 famiglie, nonostante l'impegno assunto in Commissione e nonostante una dichiarazione in Aula. Oggi prendo atto della dichiarazione di volontà prevista nell'ordine del giorno e delle parole del Vicepresidente, secondo cui è un atto di indirizzo. Almeno per questa povera gente, l'atto di indirizzo non è spendibile in panetteria. Bisogna che il centrosinistra se ne renda conto. Di conseguenza, vorremmo atti più concreti e vederne l'attuazione, con le modalità che la Giunta e il centrosinistra vorranno seguire.



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente Susta.



SUSTA Gianluca, Assessore al bilancio e finanze

Nello specifico, rispetto alla domanda, oltre alle considerazioni generali, questo fa riferimento ai dieci milioni e mezzo, frutto dell'emendamento di dieci milioni e cinquecento, sulla base della legge n.
3 del 2003.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla sesta parte dell'impegno dell'ordine del giorno n. 295.
Il Consiglio approva.
Passiamo alla successiva settima parte dell'impegno dell'ordine del giorno: "realizzare politiche familiari che promuovano le capacità dei genitori, il mutuo aiuto di coppia e tra le generazioni: centri per le famiglie associazionismo, corsi di preparazione, centri per la mediazione, sportelli famiglia presso asili e scuole, ecc.;" Ha chiesto di intervenire il Consigliere Guida; ne ha facoltà.



GUIDA Franco

Avendo appena terminato la campagna elettorale per il mio partito e per altri candidati, felicemente eletti, credo che voteremo positivamente questo punto, laddove si dice: "Realizzare politiche familiari che promuovano le capacità dei genitori, il mutuo aiuto di coppia e tra le generazioni: centri per le famiglie, associazionismo, corsi di preparazione, centri per la mediazione, sportelli famiglia presso asili e scuole, ecc". Sembra che l'abbia scritto Buttiglione, quindi non posso che votarlo favorevolmente. Anzi, forse lo avete proprio preso dal programma elettorale dell'UDC, incentrato sulla famiglia.
Lo voto volentieri, ecco perché la votazione per passaggi è importante: impedisce al Consigliere Dalmasso di votare sulla centrale nucleare, ma favorisce noi nel votare questo passaggio.
A parte questa votazione, vorrei dire una cosa molto importante ed esorto la Giunta ad informarsi. Come molti di voi sapranno, si è sparsa la voce che Torino potrebbe perdere la scuola allievi Carabinieri. Dato che ritengo sia importante per Torino e per Piemonte - essendo un'istituzione storica e anche fonte di reddito per Torino - pregherei la Giunta e il Presidente del Consiglio di informarsi se questa notizia è vera e di verificare in che modo la Regione può intervenire, affinché questa storica istituzione - non solo una caserma dei Carabinieri, ma qualcosa di più per Torino e per il Piemonte - possa rimanere in Piemonte, soprattutto in questa città.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Cotto; ne ha facoltà.



COTTO Mariangela

Grazie, Presidente.
Chiedo scusa se apparirò leggermente presuntuosa, ma so già che sarà bocciato un mio primo emendamento, dove chiedo di aggiungere: "Continuare a realizzare politiche familiari che promuovano, ecc.". Chiedo all'ex Assessore Lepri di confermare se in questi ultimi anni la Regione Piemonte abbia operato in tal senso.
Si è credibili per quello che si fa, non tanto per quello che si dice o si scrive. Chiederei al Presidente di votare, insieme a questo punto, altri due ordini del giorno inerenti a: "Contributi per la realizzazione di asili nido" e "Contributi per investimento di adeguamento e messa in sicurezza dei presidi socio assistenziali". Sono ordini del giorno a firma dei Consiglieri Cotto, Cavallera, Leo, Ghigo, Ferrero, ma anche di tutti quelli che vorranno sottoscriverli, che impegnano la Giunta a destinare soldi, con l'assestamento di bilancio, su questi settori.
Penso si debba fare così.



PRESIDENTE

All'Ufficio Aula non risultano...



COTTO Mariangela

No, no, li avete distribuiti voi, presentati alle ore 10.40. Ci sono.
L'abbiamo chiesto con emendamenti e con interventi, per quanto riguarda gli asili nidi e i presidi. Va a riprendere, quindi, l'altra tematica che voi sollecitate e sui cui noi siamo d'accordo: rifinanziare i programmi per la costruzione di nuove comunità e residenze, anche in forma autogestita per le persone disabili.
Su questo non possiamo che essere d'accordo. In passato abbiamo lavorato molto, ci spiacerebbe veramente tanto non vederne la continuità.
Voteremo a favore e, anche se rinuncio al mio emendamento, perché so che non potete accettarlo, vi chiedo di votare a favore di questi due ordini del giorno e, a questo punto, chiedo il collegamento in ogni caso, signor Presidente, così evitiamo altre discussioni quando si arriverà a questi punti.
So che il Regolamento lo prevede, parliamo dello stesso argomento facciamo un collegamento e procediamo con le votazioni, affinché si dimostri la credibilità anche della vostra proposta, che non sia solo un buono, come diceva il collega Pichetto, non spendibile in panetteria.
Su questi argomenti vi dico: fate attenzione a non creare aspettative a non illudere la gente, perché vi staremo a guardare, i riflettori saranno sempre accesi, guai a prendere in giro su questi argomenti!



PRESIDENTE

Purtroppo, non posso interrompere una votazione per parti separate perché si è convenuto di votare ogni singolo ordine del giorno.
Se i colleghi, come penso, lo consentono, possiamo votare i due ordini del giorno che lei ha citato al termine della votazione dell'ultimo impegno dell'ordine del giorno n. 295, prego, l'Ufficio Aula di segnarlo. Pertanto gli ordini del giorno relativi agli asili nido e alla messa in sicurezza dei presidi socio-assistenziali li mettiamo in votazione, se consentono i colleghi, prima degli altri, sempre nella seduta odierna.
Viene accolta la proposta avanzata dalla Consigliera Cotto. Non ho visto cenni di consenso, quindi, il testo rimane quello originario.
Indìco la votazione palese sulla settima parte dell'impegno dell'ordine del giorno n. 295.
Il Consiglio approva.
Procediamo con l'esame del punto successivo, volto a potenziare l'attività dei consultori.
Indìco la votazione palese sull'ottava parte dell'impegno dell'ordine del giorno n. 295, il cui testo recita: "potenziare l'attività dei consultori (pubblici e quelli del privato sociale che collaborano in quanto riconosciuti nei Piani sociali di zona e nei Piani di attività delle ASL), anche realizzandone di nuovi;" Il Consiglio approva.
Passiamo alla successiva nona parte dell'impegno dell'ordine del giorno: "sostenere i Comuni e le ASL nella stabilizzazione di lavoratori socialmente utili, attraverso un contributo pro capite per ogni lavoratore stabilizzato, con modalità individuate con le parti sociali;" La parola al Consigliere Cavallera.



CAVALLERA Ugo

Signor Presidente, intervengo solo per chiedere un chiarimento, in quanto finora abbiamo approvato degli indirizzi che, sostanzialmente prevedono spese una tantum. È chiaro che si può capitalizzare il contributo e darglielo una tantum, però, qui, mi sembra che si proponga un'assunzione definitiva per ogni lavoratore stabilizzato. Peraltro, questo si inserisce nelle norme della legge finanziaria, che prevede che le assunzioni, come ben sappiamo, siano contingentate.
Volevo soltanto chiedere un chiarimento. Nessuno è contrario ad azioni di questo tipo, ma volevamo capire un minimo come si poteva svolgere, da un punto di vista tecnico, qualora venisse accolto.



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente della Giunta regionale, Susta.



SUSTA Gianluca, Assessore al bilancio e finanze

Per come è formulato qui, siamo favorevoli. È quello volto a realizzare le politiche familiari?



PRESIDENTE

quello volto a sostenere i Comuni e le ASL nella stabilizzazione di lavoratori socialmente utili.
La parola al Vicepresidente della Giunta regionale, Susta.



SUSTA Gianluca, Assessore al bilancio e finanze

anche questo uno degli emendamenti che ha trovato conferma all'interno del bilancio, quindi, il parere non può che essere favorevole.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla nona parte dell'impegno dell'ordine del giorno n. 295.
Il Consiglio approva.
Passiamo alla successiva decima parte dell'impegno dell'ordine del giorno volto a dedicare ulteriori risorse economiche al diritto allo studio: "dedicare ulteriori risorse economiche al diritto allo studio tali da permettere l'efficacia e l'equità di una nuova legge di riordino generale per sostenere gli enti locali, l'intero sistema scolastico della nostra regione e gli studenti, anche con azioni di contrasto all'abbandono scolastico".
La parola al Consigliere Vignale.



VIGNALE Gian Luca

Il tempo a disposizione è di dieci secondi, quindi, va bene l'attenzione.
la domanda che ho posto prima al Vicepresidente. Cioè, relativamente a questo, vi sono alcuni passaggi, negli ultimi paragrafi di questa pagina e l'ultimo dell'ordine del giorno, nei quali si indica proprio la destinazione di risorse aggiuntive (le politiche di integrazione della popolazione immigrata, micronidi, eccetera), mi chiedo se questo riguarda gli stanziamenti che, eventualmente, sono già stati fatti con gli emendamenti al bilancio o se riguardano ulteriori finanziamenti. Noi, oggi abbiamo un bilancio modificato rispetto a quello presentato, quindi dove leggiamo "dedicare ulteriori risorse economiche" significa che se ne devono aggiungere rispetto a quelle che ci sono?



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente della Giunta regionale, Susta.



SUSTA Gianluca, Assessore al bilancio e finanze

Per quello che riguarda la Giunta, le ulteriori risorse economiche sono quelle inserite a seguito degli emendamenti presentati, in questo caso dalla maggioranza. Si tratta dei 6 milioni di euro sul diritto allo studio rispetto alla stesura originaria del bilancio, in sede di emendamento in Aula. Quindi, quelle sono le ulteriori risorse.
Ulteriori risorse oltre ai 6 milioni sarebbero auspicabili, ma, ad oggi, non sono coperte, quindi, non verrebbero accolte. Sono accolte nella misura dei 6 milioni stabiliti dall'emendamento al bilancio originariamente presentato in Aula.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla decima parte dell'impegno dell'ordine del giorno n. 295.
Il Consiglio approva.
Passiamo alla successiva undicesima parte dell'impegno dell'ordine del giorno, volta a rinforzare le attività di animazione culturale e aggregazione giovanile: "rinforzare le attività di animazione culturale e aggregazione giovanile, a favore di un mondo sempre più lasciato a se stesso e a modelli culturali che isolano, dando spazio ad un crescente disagio sociale".
Sul punto è stata presentata una richiesta di integrazione da parte del Consigliere Leo, che propone di aggiungere al termine del punto le parole "tramite un adeguato stanziamento destinato alla prosecuzione del finanziamento dei centri giovanili studenteschi autogestiti".
La parola al Consigliere Leo.



LEO Giampiero

Approvo questo documento e trovo interessante il passaggio relativo all'aggregazione. In questa sede, sono presenti colleghi che hanno seguito le vicende. Non voglio chiamarli per nome, ma ci sono colleghi seduti nei banchi della maggioranza che su questo hanno fatto l'unione, così come tutta l'attuale minoranza, perché come Giunta regionale e, poi, come maggioranza avevamo votato i finanziamenti ai centri studenteschi, votati allora anche dalla sinistra.
La nostra richiesta è per inverare, altrimenti, l'aggregazione è una pura allocuzione di principio. Forse, la proposta può sembrare forte, per mi pare che questo sia un po' il nodo da sciogliere: cioè, come si possono sostenere l'aggregazione giovanile e le attività di animazione culturale quando nel bilancio non sono più stati previsti - non bocciati - i finanziamenti per i centri giovanili e studenteschi, a causa di ragioni complesse? Sull'attività e sulla spesa corrente siamo soddisfatti degli emendamenti accolti, Assessore Susta. Quindi, su quello noi interveniamo sull'attività. Insomma, si è fatto quello che si è potuto, avremmo voluto tutti quanti di più, centrodestra e centrosinistra, però, obiettivamente uno sforzo si è fatto accogliendo gli emendamenti sull'associazionismo presentati congiuntamente.
Invece, qui proprio azzera il capitolo sui centri studenteschi. Vuol dire che non li realizziamo più. La premessa recita: "aggregazione giovanile", ma come si aggregano? Dico contro il mio interesse, ma con gioia, che abbiamo rifinanziato gli oratori e non i centri studenteschi autogestiti. È stata una nostra iniziativa, che ha riguardato l'intero Consiglio. Non ne faccio una questione di stato, non farò nessun incidente su questo, però, volevo soltanto proporlo alla considerazione del Consiglio, perché, in passato, è stata una politica bipartisan, unitaria, e finché ho retto l'Assessorato aveva adeguati finanziamenti; come sapete, oggi, sono a zero.



PRESIDENTE

Su tale richiesta, qual è una posizione dei proponenti? Ha chiesto la parola il Consigliere Muliere; ne ha facoltà.



MULIERE Rocco

Grazie, Presidente.
Il problema non verte tanto nel merito: quando si parla, come in questo caso, di cifre sostanziose, diventa difficile, quantomeno per noi approvare un ordine del giorno come questo.
Per quanto ci riguarda - lo ribadisco - questi punti all'ordine del giorno sono collegati agli emendamenti che abbiamo approvato. Un ordine del giorno così impegnativo - mi riferisco al collega Leo - è un onere che oggi non possiamo assumerci, non tanto per il merito, quanto, piuttosto, per l'entità delle risorse.



PRESIDENTE

Non viene accolta, dunque, la richiesta emendativa avanzata dal Consigliere Leo.
Indìco la votazione palese sull'undicesima parte dell'impegno dell'ordine del giorno n. 295.
Il Consiglio approva.
Passiamo alla successiva dodicesima parte dell'impegno dell'ordine del giorno, volta a rilanciare le comunità terapeutiche e i servizi diurni gestiti da enti ausiliari per il recupero dei tossicodipendenti dedicandoci risorse aggiuntive con apposito capitoli: "rilanciare le comunità terapeutiche e i servizi diurni gestiti da enti ausiliari per il recupero dei tossicodipendenti, dedicandovi risorse aggiuntive con apposito capitolo".
Ha chiesto la parola la Consigliera Cotto; ne ha facoltà.



COTTO Mariangela

Grazie, Presidente.
Vorrei precisare che intervengo sui prossimi tre punti, nonch sull'ultimo della stessa pagina, sostenendo un po' le tesi a cui facevo riferimento prima, andandole a collegare con l'ordine del giorno che approveremo successivamente.
Il Capogruppo dei DS è stato molto onesto nell'ammettere che si tratta di punti collegati ad emendamenti che non potevano trovare approvazione per cui sono stati inseriti come indirizzo.
Ma allora è chiaro che poi non saranno concretizzati questi punti perché per farlo occorrono i soldi. E i soldi?



(Commenti del Consigliere Muliere fuori microfono)



COTTO Mariangela

Ci sono i soldi.



(Commenti del Consigliere Muliere fuori microfono)



COTTO Mariangela

Sì, ma questi sono anche i nostri.
Voi parlate di micronidi, di sedi storiche delle società di mutuo soccorso o di residenze per disabili: questi sono anche i nostri emendamenti, per i quali abbiamo combattuto una battaglia in questa sede sia come interventi che come emendamenti.
Abbiamo chiesto più soldi sulle UPB! Abbiamo presentato due ordini del giorno che chiedono soldi! Se avete inserito questi punti soltanto per mettervi d'accordo e per risolvere i vostri problemi - c'era chi chiedeva il sostegno per la flavescenza, chi per i micronidi o quant'altro - sappiate che noi staremo a guardare: non vi permetteremo di non approvare i finanziamenti proprio su questi micronidi, sui centri anziani o sulle sedi storiche di mutuo soccorso. Ci tengo a ribadire questo concetto, anticipando il voto favorevole del Gruppo su tutti e quattro i punti (ne salto uno perch meriterà una discussione a parte).



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Lepri; ne ha facoltà.



LEPRI Stefano

Il collega Muliere non ha certo bisogno di essere interpretato, ma quando alludeva a tali questioni, non si riferita al fatto che il nostro ordine del giorno non avesse una copertura: ce l'ha, tant'è che abbiamo votato una serie di emendamenti proposti dalla Giunta direttamente collegati all'ordine del giorno che stiamo votando.
Per ogni punto è indicata una cifra in una specifica UPB: se preferite possiamo anche fornirvele.



LEPRI Stefano

COTTO Mariangela (fuori microfono)



LEPRI Stefano

Ma è irrisoria sui micronidi! È irrisoria!



LEPRI Stefano

Consigliera Cotto, in moltissimi casi si tratta di incrementi di stanziamenti già previsti, quindi non si parte da zero.
La maggioranza del Consiglio regionale ha inteso, con questo ordine del giorno, aggiungere ulteriori risorse a quelle già previste. Non è vero che non prevediamo nulla sugli asili nido: a memoria, mi pare che vi siano almeno...



(Commenti della Consigliera Cotto fuori microfono)



LEPRI Stefano

Così come sulla tossicodipendenza aggiungiamo un milione per interventi a favore delle comunità terapeutiche, che si aggiungono ai capitoli già previsti. Idem sulla flavescenza.
Si tratta, quindi, di ulteriori sottolineature con un accompagnamento di risorse economiche.
Anticipo, poi, quella che sarà la discussione su molte questioni che avete avanzato mediante la presentazione di vostri ordini del giorno precisando che, nel merito in, ci troviamo d'accordo per molti casi. Non nutro alcuna difficoltà a ritenere che ci vorrebbero più risorse sugli asili nido piuttosto che per la messa a norma delle strutture per anziani o disabili. Il problema è che c'é un equilibrio tra le diverse aspettative istanze e sensibilità che ha portato a questo esito di proposta di bilancio. Quindi, se, come verosimilmente succederà - anticipando il parere della Giunta, che, per ragioni di incompatibilità economica, sarà negativo anche noi saremo costretti ad esprimere un parere negativo nei confronti di alcune delle vostre istanze, questo non sarà per contrarietà rispetto al merito delle stesse, ma semplicemente perché le incompatibilità economiche oggi non ci consentono di votare gli ordini del giorno che avete presentato.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Leo; ne ha facoltà.



LEO Giampiero

Non v'è dubbio che il tono e l'argomentazione dei due Capigruppo siano estremamente civili.
Volevo sommessamente precisare che in alcuni casi gli stanziamenti sono stati incrementati coi precedenti emendamenti (ho ricordato quelli della collega Cotto sull'associazionismo culturale, su cui ci siamo battuti insieme), ma in altri casi, come sui centri studenteschi, tali stanziamenti erano pari a zero, e continuano a rimanere a zero.
Risulta difficile dire che "zero" rappresenta un buon risultato o una buona cifra: zero rimane zero.
Comprendo le ragioni per cui si parli di riequilibrio economico. Volevo soltanto ribadire, come precisazione, che mentre in alcuni casi vi è stato un incremento, in questo no. Volevo solo lasciarne traccia a verbale.



(Commenti della Consigliera Pozzi fuori microfono)



LEO Giampiero

Come? Non capisco la collega Pozzi.



(Commenti della Consigliera Pozzi fuori microfono)



LEO Giampiero

Non è con questo che si finanzia l'aggregazione giovanile?



(Commenti della Consigliera Pozzi fuori microfono)



LEO Giampiero

LEO Giampiero



LEO Giampiero

Ho precisato "anche"; ho detto "anche tramite".
Ma se dice che il niente è meglio del poco, le rispondo di no. Ripeto che ho detto "anche", un "anche" molto largo.
Comunque va bene.



PRESIDENTE

Vi sono altre richieste di intervento? Ricordo che stiamo parlando del rilancio delle comunità terapeutiche.
Indìco la votazione palese sulla dodicesima parte dell'impegno dell'ordine del giorno n. 295.
Il Consiglio approva.
Passiamo alla successiva tredicesima parte dell'impegno dell'ordine del giorno, volto a rifinanziare i programmi per la costruzione di nuove comunità e residenze.
Indìco la votazione palese sulla tredicesima parte dell'impegno dell'ordine del giorno n. 295 il cui testo recita: "rifinanziare i programmi per la costruzione di nuove comunità e residenze anche in forma autogestita, per le persone disabili;" Il Consiglio approva.
Passiamo alla successiva quattordicesima parte dell'impegno dell'ordine del giorno, volta a sostenere le società di mutuo soccorso.
Indìco la votazione palese sulla quattordicesima parte dell'impegno dell'ordine del giorno n. 295, il cui testo recita: "sostenere le società di mutuo soccorso, al fine di recuperare e mantenere le loro sedi storiche e gli archivi, favorendo così la loro attività istituzionale;" Il Consiglio approva.
Passiamo alla successiva quindicesima parte dell'impegno dell'ordine del giorno: "dedicare risorse aggiuntive alle politiche di integrazione;" Ha chiesto la parola il Consigliere Casoni; ne ha facoltà.



CASONI William

Vorrei riformulare la stessa proposta di prima, ovvero lo stralcio di questo punto, o perlomeno la sua riformulazione, sulla scia di quanto ha ribadito poco fa il Vicepresidente Susta, il quale ha chiarito bene che non si possono chiedere risorse aggiuntive, perché non esistono.
Il bilancio ormai è fatto, i capitoli sono chiusi e risorse in più non se ne possono inserire una volta che abbiamo licenziato - adesso, al termine delle dichiarazioni di voto, procederemo alla votazione finale - il documento.
Visto che non è possibile inserire delle risorse aggiuntive, vorremmo sapere, intanto, dove vengono sottratte tali risorse, perché per aiutare l'integrazione della popolazione immigrata. Chiedo che ci venga detto se su questo punto ci sarà la modifica, altrimenti, secondo me, il Vicepresidente Susta dovrebbe dichiararlo inaccettabile, perché ha appena detto che non può mettere risorse aggiuntive.
Le risorse aggiuntive non ci sono perché i capitoli del bilancio sono già chiusi e fermi e lui non può tirarle fuori del portafoglio e aggiungerle, a meno che non lo voglia fare di tasca sua, ma non credo.
Quindi non può "dedicare risorse aggiuntive" a questa materia. Allora noi vorremmo sapere: se l'emendamento viene accolto vuol dire che daremo i soldi solo per aiutare la popolazione immigrata sottraendoli alle giovani coppie che si sposano e sono in attesa della prima casa? Sottrarremo i soldi che sono già stati loro destinati? Il capitolo è lo stesso, l'UPB è la stessa. Se c'è un indirizzo che lei recepisce a favore di un maggiore sostegno, evidentemente per lo stesso effetto che lei ha ricordato - non ha risorse aggiuntive - le dovrà sottrarre ad un altro capitolo di quell'UPB.
Vorremmo sapere qual è il capitolo di quell'UPB al quale lei va a sottrarre risorse, visto che in quell'UPB ci sono anche gli aiuti alle giovani coppie e alle persone in difficoltà che necessitano d'aiuti. In questo modo sappiamo che lì andranno soldi in più e dall'altra parte andranno soldi in meno.
Seguendo quello che giustamente devo dire, lei ha detto che non c'è.
Fatta cento l'UPB, lei dovrà giostrare più risorse sugli indirizzi assegnati, ma evidentemente meno su altri capitoli, ai quali dovrà sottrarre risorse.
Qual è questo capitolo alle quali saranno sottratte queste risorse?



PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare la Consigliera Cotto; ne ha facoltà.



COTTO Mariangela

Mi collego al discorso di Giampiero Leo, che diceva che è difficile mettere meno di zero. Per quanto riguarda le politiche d'integrazione avevo fatto l'intervento perché erano diminuiti i finanziamenti e quindi vi era meno disponibilità. Ovviamente, non sono sulla stessa posizione di altri colleghi. Penso che sia importante l'integrazione, però mi fa sorridere scoprire verso la fine che questi punti, da un punto di vista contabile, sono un po' inaccettabili (scusate il bisticcio di parole).
Siete stati molto bravi. Forse avevate il dizionario dei sinonimi e dei contrari, perché se leggo investire, avviare, realizzare, sostenere potenziare, dedicare ulteriori risorse, rinforzare, rilanciare rifinanziare, dedicare aumentare, dare via, allora chiedo: si possono accettare questi punti che parlano di maggiori finanziamenti inseriti in questo modo? Ho qualche dubbio.
Faccio un appello alla serietà. Capisco il discorso politico, per faccio un appello alla serietà e chiedo cosa vuol dire e quali sono le cifre - e lo chiedo al Vicepresidente Susta - che stanno dietro all'investire, all'avviare, a realizzare, a sostenere, a potenziare, a dedicare, a rilanciare e a finanziare, perché se no ci stiamo prendendo in giro. Voi prendete in giro noi, ma non mi pare che sia questo che deve fare un autorevole consesso come il Parlamento piemontese.
Capisco che voi siate interessati a divulgare il comunicato per far sapere che avete inserito questi punti. Sappiate che per ogni vostro comunicato ci sarà ovviamente attenzione da parte nostra. Se questi finanziamenti non troveranno neanche il vostro consenso, gli ordini del giorno che vogliono, con l'assestamento di bilancio, dedicare delle cifre seriamente, a questa politica a favore delle fasce deboli e a favore di chi deve conciliare il tempo del lavoro con i tempi della famiglia e chiede più servizi all'infanzia, sono senza senso.
Noi non vi permetteremo su questi argomenti di fare delle finzioni.
Questo lo dico perché credo in quest'ambito di interventi, come ci credete voi, ma non vorrei che, per il gioco della politica, faceste delle azioni strane. Se non è accettabile un punto che dice "dedicare risorse aggiuntive", non sono ovviamente accettabili i punti che abbiamo votato signor Presidente del Consiglio, laddove diciamo "dedicare ulteriori risorse economiche". Qual è la differenza?



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Dutto.



DUTTO Claudio

Sarò brevissimo, solo per annunciare il voto contrario della Lega Nord su questa parte dell'ordine del giorno e per sottolineare tutta la nostra contrarietà a investire in risorse a favore dell'immigrazione.



PRESIDENTE

Per cortesia, abbassate i toni!



DUTTO Claudio

Mi permetta una battuta rivolta all'Assessore Susta: spero che perlomeno in quest'occasione le ulteriori risorse non siano trovate. Se venissero trovate, vorrei almeno sapere da dove vengono tolte e dove, in alternativa, non vengono collocate.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Lepri.



LEPRI Stefano

Solo per evidenziare alla Consigliera Cotto (che adesso non mi ascolta) che la settimana scorsa abbiamo votato gli emendamenti che avete presentato. Abbiamo votato l'aumento per le risorse agli oratori e la continuazione del progetto di abbattimento delle barriere architettoniche del Piemonte. Naturalmente hanno trovato il nostro pieno sostegno. Ho letto anche i reportage dei vostri comunicati stampa sui giornali locali e non solo, Consigliera Cotto e Consigliere Leo. Volevo anche dire che abbiamo letto con molta attenzione, senza controcomunicati, le vostre note, che sono state riportate dai giornali, rispetto a questi emendamenti.
Siccome non abbiamo nulla da insegnarvi e in non pochi casi abbiamo apprezzato la vostra iniziativa, quello che mi sembra sorprendente è che mi pare che stiamo facendo la stessa cosa. Ci sono emendamenti che avete presentato voi che hanno avuto il nostro consenso, ma, dal punto di vista dell'impatto politico, sono stati da voi presentati alla pubblica piazza.
Stiamo facendo analoga iniziativa e penso che sia legittima. Gli emendamenti che richiamate non sono qui, ma nella forma di emendamenti che sono stati già votati.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Burzi.



BURZI Angelo

Farò finta, caro Presidente, di non vedere la difficoltà con cui mi viene concessa la parola. Lo attribuisco ad una giornata molto particolare come quella di oggi.
Io non posso che condividere quanto ha detto la Consigliera Cotto poco fa. Ricordo a tutti noi (parlo essenzialmente al Vicepresidente della Giunta, Assessore competente, colui che regge le fila di questo faticoso dibattito) che il contenuto di questa mozione, presentata dalla maggioranza all'interno di una legge della maggioranza, con gli emendamenti della maggioranza, ci pare un uso, al di là del merito su cui non entro, che per comodità ritengo condivisibile, quanto meno forzato della politica che normalmente, avviene all'interno delle discussioni tra parti. Lungi da me dare dei suggerimenti, perché poi il collega Robotti mi imputa, credo giustamente, di voler...



(Commenti fuori microfono)



BURZI Angelo

Appunto, per questo ne parlo volentieri bene. Quando c'è ne parlo più volentieri male. Ma, essendo assente, ne parlo bene. Non m'interessa dare dei suggerimenti.
La maggioranza ha tutto il diritto di esprimersi con disegni di legge con emendamenti di maggioranza, evidentemente, recepiti dalla Giunta che ne esprime il disegno politico. Però, che si debbano - adesso mi esprimo un po' male - fare delle marchette al mercoledì pomeriggio, francamente, ci sembra un'esagerazione. Le esagerazioni, essendo tali, hanno sempre delle contromisure. Allora, nell'ambito di una faticosa approvazione (il Vicepresidente sa, perché l'ho detto anche in maniera separata, che c'è stato il momento delle discussioni, delle trattative e poi c'è il momento della conclusione) questo - a mio sommessissimo avviso, ma credo non sia soltanto mio - esula dai rapporti normali tra maggioranza, Giunta e Consiglio. È un interessante esperimento eccessivo, che riterremmo elegante come posso dire? - se venisse espletato nelle sedi più consone, non queste degli ordini del giorno.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Inizialmente non capivo per quale motivo si fosse fatto un ordine del giorno sostanzialmente inutile - e continuo a non capirlo - ma il Capogruppo Lepri ha dato alcune indicazioni in più.
Rilevo solo una cosa, che nulla ha a che vedere con il punto in oggetto, ma è generale, che riguarda la richiesta di rispetto dei patti che il Vicepresidente Susta, in più di un'occasione, ha fatto anche al sottoscritto.
Se una settimana fa vi era l'urgenza - lo diceva il Vicepresidente: "Non dobbiamo tirare in ballo le elezioni politiche per ciò che riguarda il bilancio" - di arrivare ad un'approvazione di pezzi di bilancio sostanziali, posto che invece la valutazione da fare non fosse quell'altra che però si riteneva non opportuna, immagino che l'urgenza vi sia anche oggi. La domanda che mi pongo, al di là di interventi che ogni Gruppo consiliare è tenuto a fare quando vengono presentati documenti anomali come questo, è se l'urgenza esiste ancora. Credo si sia stati assolutamente ligi o, perlomeno, rispettosi del tempo di tutti. Non credo che questo documento meriti di appartenere, da molto tempo, ai Consiglieri e ai colleghi, quando hanno discusso nelle sedi opportune (in Commissione e in Aula) di bilancio e di modifiche al bilancio. Se questo è lo strumento per fare rivendicazioni che in realtà sono state già apportate in sede di bilancio ma è la carta in più da far girare nei comunicati stampa di oggi, allora non ci troviamo di fronte ad un atteggiamento serio. Ci troviamo di fronte ad un atteggiamento che doveva essere serio quando serviva votare tutti gli emendamenti arrivando fino alla mezzanotte, in modo inusuale se non altro per la prassi. Invece oggi, poiché gli emendamenti sono stati approvati, ci si fa la marchetta, ma nessuno su quello lamenta il rispetto dei tempi. Lo dico perché sono stato rimbrottato, se si vuole anche correttamente, dal Vicepresidente e da alcuni colleghi rispetto al comportamento che ho tenuto peraltro ha portato via molto meno tempo - su un tema. Almeno si entrava nel merito, cioè un'eventuale modifica avrebbe cambiato un provvedimento.
Invece credo che, a chiusura di tutto, discutere per alcune ore - credo che il tempo non si perda mai - del passato, questo mi sembra che davvero non abbia riguardo di posizioni che sono state definite nelle molte settimane passate in Commissione e nelle molte ore trascorse in Aula.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Vicepresidente Susta; ne ha facoltà.



SUSTA Gianluca, Assessore al bilancio e finanze

Intervengo proprio per una ragione di reciproca serietà nei rapporti tra la Giunta e il Consiglio regionale, quindi a proposito dei rapporti con la maggioranza e con la minoranza. A precisa domanda dei Gruppi di minoranza, ho risposto in modo generale, prima di dare il parere della Giunta sulle singole votazioni dei capoversi di questo ordine del giorno.
Non posso che ribadire quello che ho detto in quel momento, quindi prego tutti di prenderne atto. Altrimenti, vuole dire che non vogliamo reciprocamente ascoltarci. Qualche volta, posso essere disattento, come pu capitare a tutti, ma cerco di ascoltare sempre gli altri e, soprattutto quelli che non la pensano come me.
Questo ordine del giorno e quanto in esso contenuto non pu rappresentare un euro in più di quello che è già stato votato a bilancio.
Allora, o partiamo da questo presupposto, o possiamo continuare all'infinito questa discussione. Se la continuiamo all'infinito, nel rispetto profondo che ho verso quest'Aula - di una persona che da trent'anni fa parte di Assemblee elettive, quindi sa che, al di là del luogo, hanno tutti la stessa dignità - mi viene la tentazione di dire quello che disse Mino Martinazzoli nel 1987, quando la Democrazia Cristiana cercò di fare un Governo di fine legislatura, dopo la rottura tra De Mita e Craxi. In quell'occasione Martinazzoli arrivò al punto di votare contro, da Capogruppo della Democrazia Cristiana, al Governo che Fanfani stava per varare. L'opposizione, che allora erano i Comunisti, si apprestava a votare a favore del Governo Fanfani, pur di creare scompiglio in Aula.
Martinazzoli, che era un uomo che sapeva usare l'ironia in un certo modo disse: "Caliamo il sipario su questa tragica commedia".
Nelle settimane scorse, oserei dire nei mesi scorsi, intorno al bilancio abbiamo celebrato qualche liturgia, ma fa parte della routine delle Aule delle assemblee elettive e del gioco delle parti. È normale che ciò avvenga anche nei rapporti tra esecutivo e Consiglio, tra esecutivo e maggioranza, tra esecutivo e minoranza, tra minoranza e maggioranza, ma vi è un momento in cui occorre, da parte di tutti, cogliere il senso sostanziale delle cose. Altrimenti, rischiamo di recitare una tragica commedia e non so fino a che punto sia utile, anche per il rapporto con l'opinione pubblica, soprattutto dopo che si è conclusa la campagna elettorale.
Allora, occorre prendere sul serio quello che dice la Giunta, e cioè che non ci sono risorse aggiuntive in questo momento e fuori dai luoghi istituzionali. Se gli argomenti verranno ripresi in sede di assestamento di bilancio, ci sarà modo di avere ulteriori finanziamenti, ma oggi l'Osservatorio regionale sugli ordini del giorno non potrà che prendere atto in modo serio che, a legislazione data, cioè agli articoli che abbiamo approvato la settimana scorsa, non un euro in più ci sarà su queste poste.
Quindi, prendiamone atto. Dopodiché, siamo in grado di dire dove attingiamo le risorse per fare queste politiche, che è una cosa diversa. Se nell'UPB del welfare, piuttosto che della sanità sono state accolte, con gli emendamenti votati la settimana scorsa, alcune importanti istanze della minoranza, d'intesa con la maggioranza, altre proposte dalla maggioranza e accolte dall'Esecutivo.
Abbiamo incrementato UPB in cui l'Assessore al bilancio era stato molto più "avaro" di quanto lo è stato in Aula, perché la maggioranza e la minoranza hanno svolto il loro giusto potere di indirizzo e di controllo direi di governo, rispetto ad un atto fondamentale come il bilancio. Lì c'è già stata la capienza. Qua, semmai, si dirà che in quella UPB, che oggi ha risorse aumentate dopo il dibattito in Aula, "x" andranno ai consultori o ai servizi per le tossicodipendenze.
A quel punto, Consigliere Casoni, non togliamo soldi a nessuno, ma utilizziamo, finalizzandoli a consultori piuttosto che alle comunità terapeutiche, risorse che la settimana scorsa, con l'emendamento di un milione, sono stati inseriti nel bilancio.
Solo in questo modo, e solo a queste condizioni, in relazione a quell'emendamento firmato dai Capigruppo della maggioranza e dal sottoscritto in rappresentanza della Giunta, quel capoverso può essere accolto dalla Giunta. A questo punto faccio veramente appello all'intelligenza, al buonsenso e alla disponibilità di tutti, a prendere atto che è così, che non può essere diverso da così e che solo in un altro luogo, che sarà l'assestamento di bilancio, potranno essere reperite nuove risorse, aggiuntive rispetto a quelle stanziate la settimana scorsa. Da parte nostra, questo atto va inteso come un atto di preciso indirizzo sull'utilizzo delle risorse votate la settimana scorsa in quest'Aula durante quella seduta fiume di lunedì.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Casoni; ne ha facoltà.



CASONI William

Mi fa piacere che il Vicepresidente Susta abbia detto queste cose in forma solenne in Aula, perché lui, che è Assessore al bilancio, sa benissimo che all'interno di una UPB i capitoli possono essere compensati automaticamente dagli Assessori.
Prendo atto - ed è a verbale - che per questi capitoli saranno utilizzati esclusivamente gli emendamenti già approvati e che non avverranno trasferimenti, tra un'UPB e l'altra, da un capitolo ad un altro su questi indirizzi. Sappiamo che è facoltà dell'Assessore, all'interno della sua UPB, poter modificare...



(Commenti della Consigliera Cotto fuori microfono)



CASONI William

Esatto. Mi fa piacere che il Vicepresidente Susta abbia detto questo perché ha fatto chiarezza. La nostra paura era che qualche Assessore prendesse, oltre al milione, anche il milione su un altro capitolo, per spostarlo su questo indirizzo.
Il Vicepresidente Susta ci ha assicurato che questo non avverrà. Noi vigileremo affinché questo non avvenga, anche se sarebbe facoltà dell'Assessore poterlo fare, ma andrebbe contro il pronunciamento espresso adesso dal Vicepresidente.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla quindicesima parte dell'impegno dell'ordine del giorno n. 295.
Il Consiglio approva.
Passiamo alla successiva sedicesima parte dell'impegno dell'ordine del giorno: "aumentare le risorse destinate ai micronidi, come servizi per il diritto all'educazione dei più piccoli e per favorire l'occupazione femminile." Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Su questi ulteriori indirizzi non parteciperemo al voto, soprattutto alla luce delle chiarificazioni date dal Vicepresidente Susta che peraltro, erano le argomentazioni che ci avevano indotto a chiedere di ritirare l'ordine del giorno.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Guida; ne ha facoltà.



GUIDA Franco

Il Vicepresidente Susta ha ripetuto quanto ho detto io prima: è un manifesto politico, non una mozione. Questo per dimostrare che esiste una maggioranza dei Consiglieri che vuole esprimersi.
A mio avviso, negli asili nidi lavorano anche maschi. In molti asili nidi lavorano maschietti, non solo femminucce, per cui...



GUIDA Franco

POZZI Paola (fuori microfono)



GUIDA Franco

Delle mamme. Delle mamme.



GUIDA Franco

Ho capito, va bene.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla sedicesima parte dell'impegno dell'ordine del giorno n. 295.
Il Consiglio approva.
Sul punto è stata presentata una richiesta emendativa dalla Consigliera Ferrero, che prevedeva l'inserimento di un punto successivo, in cui contemplava l'impegno a togliere i ticket.
Ho ragione di ritenere che non venga accolto dai proponenti.
Passiamo al terzo blocco di impegni, inerente a: "Per quanto riguarda la qualità della vita, la mobilità e la qualità urbana:" Diciassettesima parte dell'impegno dell'ordine del giorno: "dare vita ad una prima serie di interventi significativi sulle linee ferroviarie storiche del Piemonte, attivando tempestivamente alcuni progetti di fattibilità attraverso il coinvolgimento diretto di RFI;" Indìco la votazione palese sulla diciasettesima parte dell'impegno dell'ordine del giorno.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sulla diciottesima parte dell'impegno dell'ordine del giorno, il cui testo recita: "sostenere programmi per ristrutturare e mantenere l'impiantistica sportiva gestita da piccole società e associazioni, che svolgono attività nelle zone periferiche e degradate".
Il Consiglio approva.
Esaminiamo ora la diciannovesima parte dell'impegno dell'ordine del giorno: "aumentare i contributi ai Comuni, ai loro Consorzi e alle Comunità montane nella spesa per la costruzione, il completamento e la sistemazione di strade comunali vicinali, degli edifici municipali, dell'illuminazione pubblica, dei cimiteri e per l'adeguamento obbligatorio della strumentazione urbanistica." Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente.
Sicuramente le strade, come gli edifici municipali, la pubblica illuminazione, i cimiteri, l'acquedotto e le fognature, rappresentano un punto importante, ma vorrei sottolineare la questione delle strade vicinali. Se non vado errato, ci dovrebbero essere dei disegni di legge in materia: uno ripresentato da noi e un altro presentato dai colleghi dei Democratici di Sinistra nella precedente legislatura, che ritengo lo abbiamo ripresentato anche in questa.
Al di là dell'ordine del giorno propagandistico, come è stato definito dal collega Guida, ritengo che sul tema della viabilità locale, in modo particolare delle strade vicinali (quelle particolari strade che hanno una destinazione pubblica pur non facendo direttamente parte del demanio comunale), occorra lavorare molto. Non possiamo risolvere la questione con due parole. Siamo tutti d'accordo; sappiamo dei limiti di stanziamento cui ha fatto riferimento l'Assessore Susta, però chiederemo al Presidente della II Commissione di inserire all'o.d.g. questo argomento.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla diciannovesima parte dell'impegno dell'ordine del giorno.
Il Consiglio approva.
Vi è un'ultima proposta, avanzata dalla Consigliera Ferrero, che aggiunge un impegno: "prevedere un importante investimento sui piani di riqualificazione urbana".
Non mi pare ci sia la disponibilità dei proponenti ad accoglierlo, per cui abbiamo terminato la votazione per parti separate dell'ordine del giorno n. 225


Argomento: Programm. e promoz. attivita" socio-assist. (assist. minori, anziani, portat. handicap, privato sociale, nuove poverta")

Esame ordine del giorno n. 315 inerente a "Contributi per la realizzazione di nuovi asili nido", presentato dai Consiglieri Cotto, Cavallera, Leo Ferrero e Ghigo


PRESIDENTE

Conformemente a quanto convenuto, passiamo alla votazione dei successivi ordini del giorno.
Avevamo detto che avremmo anticipato la votazione degli ordini del giorno sui contributi per la realizzazione dei nuovi asili nidi, quindi l'ordine del giorno presentato in data odierna alle ore 10.50, di cui è la prima firmataria la Consigliera Cotto.
I proponenti avanzano richiesta di correzione, prevedendo nell'impegno la destinazione nell'apposita UPB di competenza del bilancio di previsione in sede di assestamento del bilancio.
Il documento è già stato illustrato in quanto oggetto di discussione.
La parola al Vicepresidente della Giunta regionale, Susta.



SUSTA Gianluca, Assessore al bilancio e finanze

Esprimo parere contrario.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese su tale ordine del giorno, il cui testo recita: "Tenuto conto che gli asili nido svolgono un'importante funzione sociale quali luoghi di cura, di crescita, di socializzazione e di sviluppo delle potenzialità dei bambini valutato che gli asili nido favoriscono la capacità di interagire dei bambini stimolando e facilitandone la crescita considerato che sono sempre più numerose le richieste da parte delle famiglie di inserimento dei propri figli negli asili nido il Consiglio regionale del Piemonte impegna la Giunta regionale a destinare nell'apposita UPB di competenza del bilancio di previsione per l'anno 2006 la somma di euro 20.000.000,00 per la realizzazione dei piani di costruzione, impianto ed arredamento degli asili nido".
Il Consiglio non approva.


Argomento: Presidi socio-assistenziali pubblici e privati

Esame ordine del giorno n. 316 inerente a "Contributi per investimenti di adeguamento e messa in sicurezza dei presidi socio assistenziali" presentato dai Consiglieri Cotto, Cavallera, Leo, Ferrero e Ghigo


PRESIDENTE

Passiamo ora all'esame dell'ordine del giorno n. 316, presentato dalla Consigliera Cotto in data odierna, contraddistinto con l'ora di presentazione 10.51.
La parola al Vicepresidente della Giunta regionale, Susta.



SUSTA Gianluca, Assessore al bilancio e finanze

Esprimo parere contrario.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese su tale ordine del giorno, il cui testo recita: "Premessa l'importante funzione sociale svolta dai presidi socio assistenziali che accolgono persone anziane autosufficienti o parzialmente autosufficienti tenuto conto che le esigenze dei soggetti ospitati nelle strutture sono molteplici e devono essere soddisfatte indistintamente per consentire la migliore assistenza a tutti gli ospiti considerato che i presidi socio assistenziali necessitano, pertanto, di finanziamenti al fine anche dell'adeguamento agli standard stabiliti dalla normativa vigente, così come previsto dalla legge regionale il Consiglio regionale del Piemonte impegna la Giunta regionale a destinare nell'apposita UPB di competenza del bilancio di previsione per l'anno 2006 la somma di euro 20.000.000,00 per la realizzazione delle opere necessarie al funzionamento dei presidi socio assistenziali che tengano conto di tutte le esigenze dei soggetti accolti".
Il Consiglio non approva.


Argomento: Edilizia sanitaria e ospedaliera

Esame ordine del giorno n. 296 inerente a "Realizzazione nuovo ospedale di Mondovì - ASL 16", presentato dai Consiglieri Costa, Casoni, Guida Rostagno, Dutto, Ferraris e Cirio


PRESIDENTE

Esaminiamo ora l'ordine del giorno n. 296, di cui è primo firmatario il Consigliere Costa.
La parola al Vicepresidente della Giunta regionale, Susta.



SUSTA Gianluca, Assessore al bilancio e finanze

Esprimo parere favorevole.



PRESIDENTE

Se i proponenti non si oppongono, i Consiglieri Casoni, Guida e Dutto aggiungono le firme.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 296, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale premesso che a breve saranno ultimati i lavori per la realizzazione del nuovo ospedale di Mondovì considerato che l'opera si è resa necessaria per migliorare il servizio sanitario ai cittadini anche attraverso la previsione di nuovi ambulatori con spazi più adeguati all'assistenza medica e all'umanizzazione della cura tenuto conto che le attrezzature e gli arredi del nuovo ospedale, per le quali necessariamente si richiede lo stanziamento di fondi, sono a completamento di quanto recuperabile e trasferibile dalla vecchia struttura considerato inoltre che nel piano triennale degli investimenti 2006-2008 sono già state indicate analiticamente le esigenze finanziarie impegna la Giunta regionale a destinare nell'UPB 28042 (Programmazione Sanitaria - Edilizia ed attrezzature sanitarie - Titolo II - Spese in conto capitale) la somma di euro 2.000.000,00 per l'acquisto di arredi e attrezzature del nuovo ospedale di Mondovì ASL 16 e per le spese di trasloco dalla vecchia alla nuova struttura".
Il Consiglio approva.


Argomento: Cave e torbiere

Esame ordine del giorno n. 298, inerente a "Utilizzo dei proventi dei diritti di escavazione di cave e miniere", presentato dai Consiglieri Ferraris, Travaglini, Rostagno, Bertetto, Valloggia, Ricca, Reschigna Turigliatto, Buquicchio, Ronzani, Pozzi, Muliere, Barassi, Deambrogio Moriconi, Clement, Dalmasso, Bellion, Rabino, Robotti, Comella e Bizjak


PRESIDENTE

L'ordine del giorno n. 298, di cui è primo firmatario il Consigliere Ferraris, è assorbito dall'approvazione dell'ordine del giorno n. 320.


Argomento: Cave e torbiere

Esame ordine del giorno n. 306, inerente a "Destinazione di parte degli introiti derivanti dal diritto di escavazione al finanziamento di interventi di manutenzione dei corsi d'acqua", presentato dai Consiglieri Rutallo, Laus e Lepri


PRESIDENTE

L'ordine del giorno n. 306, di cui è primo firmatario il Consigliere Rutallo, presentato alle ore 16.16, è stato ritirato.


Argomento: Cave e torbiere

Esame ordine del giorno n. 314 inerente a "Vincolo di destinazione delle tariffe sul diritto di escavazione", presentato dai Consiglieri Cavallera Ghigo, Cotto, Ferrero e Leo


PRESIDENTE

Esaminiamo ora l'ordine del giorno n. 314, presentato alle ore 10.49.
La parola al Consigliere Cavallera.



CAVALLERA Ugo

Signor Presidente, prima di tutto richiamo la battaglia che è stata portata avanti dal nostro Gruppo e dalla minoranza nel suo complesso contro queste nuove tasse. Noi, in questo ultimo mese, non abbiamo perso tempo a spiegare ai cittadini piemontesi che, se volevano avere la dimostrazione che il centrosinistra fosse lo schieramento delle tasse, era sufficiente guardare quello che si faceva in Regione Piemonte: 55 milioni di euro per l'IRAP aggiuntiva su banche, assicurazioni e finanziarie, naturalmente, il tutto riversato sui cittadini in modo occulto. Per la Regione indubbiamente, è il sistema di tassazione migliore: far fare gli esattori ad altri e portare a casa il risultato finanziario. Poi, acque minerali ed escavazione della ghiaia.
Indubbiamente, le battaglie hanno portato ad una riduzione di quelli che sono i valori e anche ad una razionalizzazione dei valori stessi in rapporto alla qualità del materiale estratto. Però, faccio presente che il risultato finale, sostanzialmente, è contro i Comuni e gli Enti Parco, in quanto, in questi anni, molte estrazioni, come è ovvio, si sono concentrate nelle zone fluviali o nelle zone dei paleoalvei, che sono molto ghiaiose.
Ho presente la fascia da Faule a Moncalieri, nell'area torinese. Ci sono grandi laghi di cava, relativamente ai quali sono state stipulate apposite convenzioni tra Comuni o Enti Parco e i soggetti escavatori, così come previsto dalla legge vigente, non è una novità. Insomma, il coinvolgimento del soggetto estrattore nel finanziamento e nella compensazione è già prevista in modo molto più razionale dalle disposizioni in vigore, oggi ci sarà una norma integrativa.
Quale risultato produrrà questa norma? Sarà molto più difficile per i Comuni e gli Enti Parco avere ulteriori compartecipazioni, perché è chiara la forza della Regione in merito alla fiscalità. Si tratta di una tassa che, da un punto di vista pratico, è cogente, cioè, si deve pagare per forza. È venuto meno quello che prima era discrezionale e che in qualche modo si poteva contrattare. Ora, l'estrattore dirà: "Guarda che devo già pagare la tassa alla Regione, ti posso dare poco o niente".
Sappiamo che i danni riguardano i Comuni, sulle cui strade passano i camion. Ai danni o, comunque, agli interventi di recupero ambientale provvedono gli Enti Parco o gli altri soggetti ambientali.
Quindi, il minimo che si può fare è prevedere l'invio di questo gettito alla difesa del suolo e il nostro ordine del giorno, in modo chiaro, va in questa direzione. Però, le parole del Vicepresidente Susta, se vogliamo essere obiettivi, metterebbero in discussione questi ordini del giorno, in quanto, in sostanza, nel periodo di vigenza del bilancio annuale e pluriennale - che, come noi sappiamo, è 2006-2008 - non è possibile stornare un centesimo di quanto è appostato.
Allora, questo stanziamento non c'è. Va bene, votiamo gli ordini del giorno sperando che, poi, ci sia un ripensamento della Giunta, magari per l'assestamento, può anche darsi. È chiaro, però, che il minimo che ci aspettiamo, da un punto di vista politico, è almeno un voto incrociato su questi ordini del giorno. Noi non abbiamo difficoltà a votare l'ordine del giorno della maggioranza, a patto che la maggioranza voti quello della minoranza; sostanzialmente, dicono le stesse cose con diverse articolazioni tecniche al loro interno, almeno questo.



PRESIDENTE

Non essendovi ulteriori richieste di intervento, pongo in votazione gli ordini del giorno. Come da prassi, la votazione seguirà l'ordine temporaneo di presentazione.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 314, avente come primo firmatario il Consigliere Cavallera, il cui testo recita: Premesso che il Consiglio regionale, in sede di discussione della legge finanziaria per l'anno 2006, ha approvato l'applicazione di una imposta tariffa regionale sul diritto di escavazione in capo agli esercenti di cave e miniere considerato che i fondi derivanti dallo sfruttamento di risorse naturali potrebbero essere utilmente impiegati e utilizzati dalla regione ai fini della realizzazione di opere per la tutela e la difesa del suolo tenuto conto che in mancanza di un vincolo di destinazione dette tariffe verrebbero ad assumere la semplice veste di imposta regionale su un'attività produttiva al pari dell'IRAP valutato che l'attribuzione di "tassa di scopo" alle suddette imposte potrebbe agevolare la programmazione delle attività di sfruttamento delle risorse naturali affettivamente da autorizzare nonché dei corrispondenti interventi di manutenzione da effettuare a garanzia della tutela delle risorse medesime il Consiglio regionale impegna la Giunta regionale a destinare parte del gettito derivante dall'applicazione della tariffa sul diritto di escavazione al finanziamento degli interventi di realizzazione e manutenzione delle opere a tutela e difesa del suolo a predisporre in sede di assestamento di bilancio gli atti normativi necessari al fine di renderne effettiva l'attuazione".
Il Consiglio non approva.


Argomento: Cave e torbiere

Esame ordine del giorno n. 320, inerente a "Destinazione di parte degli introiti derivanti dal diritto di escavazione al finanziamento di interventi di manutenzione dei corsi d'acqua", presentato dai Consiglieri Rutallo, Ferraris, Lepri e Muliere


PRESIDENTE

Passiamo ad esaminare l'ordine del giorno n. 320.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 320, il cui testo recita: Il Consiglio regionale premesso che, in attesa della votazione finale del testo del disegno di legge "finanziaria regionale per l'anno 2006", gli emendamenti approvati hanno previsto che gli esercenti di cave e di miniere sono tenuti a versare alla Regione, entro il 31 dicembre di ogni anno, un diritto di escavazione commisurato al tipo e alla qualità di materiale estratto nell'anno secondo le tariffe previste nel provvedimento stesso atteso che dall'esercizio dell'attività di coltivazione di cave e di miniere dipendono le capacità di approvvigionamento delle materie prime necessarie alla realizzazione di ogni tipologia di opere infrastrutturali e di interventi di recupero edilizio constatato che gli introiti derivanti dall'applicazione delle tariffe in oggetto potrebbe essere utilizzati per la realizzazione di interventi di manutenzione del demanio fluviale e per la realizzazione di progetti di recupero di borgate abbandonate sui territori delle Comunità Montane impegna la Presidente della Regione e la Giunta regionale a valutare l'opportunità che gli introiti derivanti dall'applicazione delle tariffe in oggetto siano progressivamente destinati al finanziamento studi progetti ed interventi di manutenzione dei corsi d'acqua e di piani e progetti di recupero di borgate abbandonate sui territori delle Comunità Montane a valutare l'opportunità che, per l'anno 2006, la Giunta regionale dia mandato ai servizi decentrati delle opere pubbliche presso le Province di predisporre adeguati piani di intervento relativi ai corsi d'acqua e predisponga un piano ed un programma di finanziamento per i progetti di recupero delle borgate alpine a valutare l'opportunità che, a partire dall'esercizio finanziario 2007 una quota parte non inferiore al 50% degli introiti derivanti da tale imposizione sia espressamente destinata al finanziamento degli interventi indicati nella lettera a).
Il Consiglio approva.


Argomento: Trasporti e comunicazioni: argomenti non sopra specificati

Esame ordine del giorno n. 305 inerente a "Sviluppo e promozione dell'Aeroporto Cuneo Levaldigi", presentato dai Consiglieri Costa, Casoni Ferraris, Guida, Rostagno e Rabino


PRESIDENTE

Procediamo all'esame dell'ordine del giorno n. 305, il cui primo firmatario è il Consigliere Costa Enrico.
Ha chiesto la parola il Consigliere Dalmasso; ne ha facoltà.



DALMASSO Sergio

Per correttezza, comunico che il nostro Gruppo darà la semplice presenza su questo tema, per un motivo molto semplice: nel Consiglio provinciale di Cuneo ci siamo astenuti, ma in questa sede l'astensione equivale ad un voto contrario, che non vogliamo assolutamente esprimere.
Riteniamo importante e fondamentale questa struttura per la zona, per l'area e per la Provincia. Ricordiamo, tuttavia, che la situazione si trascina da lunghissimo tempo e - motivo numero due - gli stessi piani presentati mostrano ancora elementi di incertezza.
Per questi motivi, manteniamo una coerenza con l'atteggiamento tenuto in Consiglio provinciale di Cuneo.



PRESIDENTE

Ha chiestola parola il Consigliere Dutto; ne ha facoltà.



DUTTO Claudio

Grazie, Presidente.
Vorrei esprimere un'analoga posizione. In Consiglio comunale a Cuneo come rappresentante unico della Lega Nord, ho votato contro il provvedimento di ricapitalizzazione dell'Aeroporto per la copertura di precedenti perdite.
Ribadisco quello che ho detto allora: sono favorevole all'Aeroporto come infrastruttura, sono favorevole ad un suo sviluppo, ma sono pesantemente critico nei confronti della gestione di quell'Aeroporto così com'è stata attuata negli ultimi anni.
Ho votato contro quella delibera non ritenendo giusto dover rifinanziare delle perdite in gestione corrente; pertanto, oggi non parteciperò al voto in quanto, pur essendo a favore di quella infrastruttura e del suo sviluppo, non approvo la gestione finora attuata.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Ricca; ne ha facoltà.



RICCA Luigi Sergio

Presidente, sull'argomento ero già intervenuto durante il dibattito generale in merito alla legge finanziaria e al bilancio.
Mi trovo a condividere le posizioni espresse dal collega Dalmasso e ritengo che su tale questione sia necessario un ulteriore approfondimento quantomeno sui successivi eventuali impegni della Regione nei confronti dell'infrastruttura.
Per queste ragioni, manterrò lo stesso atteggiamento espresso dal collega Dalmasso: garantirò la presenza, senza esprimere il voto di astensione.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Buquicchio; ne ha facoltà.



BUQUICCHIO Andrea

La posizione del Gruppo L'Italia dei lavori, su quest'ordine del giorno, è identica a quella espressa precedentemente dal Consigliere Ricca.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Casoni; ne ha facoltà.



CASONI William

Grazie, Presidente.
Sono uno dei sottoscrittori dell'ordine del giorno in oggetto, perch credo che in questo documento non sia in discussione chi gestisce l'Aeroporto, semmai si tratta di decidere se tale infrastruttura debba essere mantenuta in vita o definitivamente chiusa.
Vorrei solo far presente - non per esigenza territoriale - che è stato lo stesso Assessore Borioli a dire che si sarebbe impegnato a sostenere il sistema aeroportuale piemontese.
Logicamente, il sistema aeroportuale piemontese non si sostiene soltanto a voce: questo è un atto concreto, che prevede un impegno di un milione e mezzo di euro da destinare all'Aeroporto Cuneo Levaldigi.
Io sono un firmatario dell'ordine del giorno, in linea con quanto ha detto l'Assessore e con quanto si aspetta la Provincia di Cuneo.
Se non verrà approvato questo ordine del giorno, sarà l'ennesima dimostrazione che, evidentemente, per questa Regione, conta solo Torino e non le altre energie. Mi sembra che i risultati elettorali venuti dal Piemonte abbiamo già espresso dei segnali, ma evidentemente non sono stati ancora recepiti.
Nel mio interesse ammetto che va bene: andiamo avanti così.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Guida; ne ha facoltà.



GUIDA Franco

Ho chiesto la parola soltanto per ricordare che questa è una vicenda molto controversa. Il voto trasversale non mi stupisce, perché così è avvenuto in Provincia e in molti Comuni.
Vorrei ricordare, però, che quando la Presidente Bresso venne in Provincia di Cuneo, dichiarò che la Regione avrebbe sostenuto Levaldigi.
Pertanto, si assunse un impegno politico molto forte.
Forse sarebbe opportuna, in Commissione Trasporti, un'audizione del vertice aeroportuale di Levaldigi, perché così fu fatto in Provincia: illustrarono il loro piano industriale e spiegarono quali erano le difficoltà. Forse, una maggior conoscenza della vicenda potrebbe aiutare anche i colleghi scettici a comprendere che esiste una possibilità concreta di sviluppo. Credo sia opportuno, quindi, un approfondimento nella Commissione competente.



PRESIDENTE

Non essendovi ulteriori richieste di intervento, pongo in votazione tale ordine del giorno.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 305, il cui testo recita: "Premessa l'importanza dello scalo Cuneo Levaldigi nel sistema aeroportuale piemontese, già più volte evidenziato dalla Giunta regionale considerato che la realizzazione dell'aeroporto di Cuneo Levaldigi ha consentito un maggiore sviluppo del territorio piemontese impiegando le importanti realtà economiche produttive della zona e di tutta la Regione tenuto conto della necessità di mantenere e potenziare il processo di espansione derivante dalla operatività dell'aeroporto attraverso il potenziamento delle tratte già esistenti nonché la previsione di ulteriori collegamenti con altri Paesi europei il Consiglio regionale del Piemonte impegna la Giunta regionale a destinare nell'UPB di competenza del bilancio di previsione per l'anno 2006 la somma di euro 1.500.000,00 da destinare alla promozione e allo sviluppo del traffico aereo dello scalo Cuneo Levaldigi".
Il Consiglio approva.


Argomento: Edilizia sanitaria e ospedaliera - Viabilità

Esame ordine del giorno n. 299 inerente a "Collegamenti viari al nuovo Ospedale di Alba-Bra, impegni della Regione Piemonte", presentato dai Consiglieri Guida, Casoni, Cirio, Costa e Dutto

Argomento: Urbanistica (piani territoriali, piani di recupero, centri storici - Viabilità

Esame ordine del giorno n. 300 inerente a "Realizzazione della variante di Cherasco - collegamento fra la S.P. 661 'delle Langhe' e la S.P. 12 'Fondovalle Tanaro' - Trasformazione del protocollo d'intesa tra la regione Piemonte, la Provincia di Cuneo e la città di Cherasco in accordo di programma con relativo finanziamento", presentato dai Consiglieri Guida Casoni, Cirio, Costa e Dutto


PRESIDENTE

Procediamo all'esame e alla discussione unificata - trattando i medesimi argomenti - degli ordini del giorno n. 299 e n. 300, aventi come primo firmatario il Consigliere Guida.
Ha chiesto la parola il Consigliere Guida; ne ha facoltà.



GUIDA Franco

Grazie, Presidente.
Sarò rapido: per ora, tali documenti non prevedono impegni finanziari da parte dell'Amministrazione.
Il primo si riferisce all'accordo di programma per la realizzazione del l'Ospedale di Alba-Bra, secondo il quale, una volta che fosse stata costituita la società per realizzare la Asti-Cuneo - avvenuta pochi giorni fa - la Regione avrebbe convocato un tavolo di concertazione per discutere della viabilità di accesso all'Ospedale, che riguarda sia l'ASL, sia la Provincia di Cuneo, sia l'ANAS. Quindi chiediamo alla Regione di attivarsi su questo fronte.
Il secondo punto riguarda la variante di Cherasco, che non fu inserita nei nodi regionali di viabilità, perché si pensava che la società per l'Asti-Cuneo realizzasse a sue spese questa variante, che è anche di adduzione all'Asti-Cuneo (cosa che invece non avvenne). La Regione Piemonte un anno e mezzo fa ha stipulato un protocollo di intesa. Noi chiediamo che dal protocollo si passi all'accordo di programma, poi saranno gli atti a definire nei prossimi mesi o anni quali saranno le risorse finanziarie che dovranno essere spese.
Noi chiediamo che la Regione tenga fede ai patti che ha sottoscritto.



PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il Vicepresidente Susta; ne ha facoltà.



SUSTA Gianluca, Assessore al bilancio e finanze

Esprimo parere favorevole su tutti e due i documenti con particolare attenzione all'ordine del giorno n. 300, che è leggermente più complicato.
possibile trasformare il protocollo d'intesa, che era stato sottoscritto nell'accordo di programma, sempre finanziabile all'interno del piano generale della viabilità. In sede pluriennale (lo dico per le notizie che ho avuto adesso dalla Direzione trasporti), non dovrebbero esserci difficoltà a trovare le risorse, quindi il nostro parere è favorevole.



PRESIDENTE

Indìco la votazione sull'ordine del giorno n. 299, il cui testo recita: Il Consiglio regionale premesso che in data 4 agosto 2003 è stato sottoscritto l'Accordo di Programma ai sensi dell'articolo 34 del Decreto legislativo 18 agosto 2000 n. 267 (Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali), tra la Regione Piemonte, la Provincia di Cuneo, il Comune di Verduno, la Città di Alba, la Città di Bra e l'ASL 18, per la realizzazione del nuovo Ospedale di Alba Bra nel Comune di Verduno che il documento sottoscritto rinvia alla definizione - in una seconda e successiva fase - di un'appendice all'Accordo per disciplinare: la realizzazione del collegamento fra lo svincolo di nuova realizzazione dell'Autostrada A33 Asti-Cuneo e il punto di accesso alla viabilità interna all'area ospedaliera la verifica dello stato della viabilità ordinaria e provinciale che sarà interessata dal nuovo Ospedale la predisposizione di programmi operativi, finanziari ed amministrativi per l'adeguamento o il potenziamento della rete viabile ordinaria e dei sistemi di trasporto la costituzione di un gruppo di lavoro tecnico fra i soggetti firmatari esteso anche al soggetto attuatore della costruenda Autostrada A33 Asti Cuneo, con il compito di coordinare e razionalizzare gli interventi con le interferenze dell'autostrada stessa considerato che con riferimento alla seconda fase dell'Accordo, la Regione si è impegnata a: promuovere le azioni necessarie per la realizzazione del collegamento della viabilità interna dell'Ospedale con lo svincolo autostradale, individuando fonti di finanziamento, modalità operative ed eventuali intese con il concessionario dell'autostrada A33 Asti-Cuneo attivare, con i soggetti firmatari, tavoli di concertazione preparatori alla conclusione dell'Appendice all'Accordo di Programma, al fine di verificare lo stato della viabilità ordinaria locale e provinciale interessata al nuovo Ospedale e di predisporre gli strumenti di programmazione operativa, finanziaria ed amministrativa per l'adeguamento o il potenziamento della rete viabile considerato inoltre che, sempre con riferimento alla seconda fase dell'Accordo, la Provincia di Cuneo si è impegnata a: sostenere le azioni della Regione per il collegamento con lo svincolo autostradale redigere o coordinare la progettazione preliminare e definitiva del suddetto collegamento, predisponendo inoltre un Protocollo d'Intesa che ne disciplini in modo sistematico l'organizzazione amministrativa e operativa verificare, con gli altri firmatari dell'Accordo, la possibilità di potenziare la viabilità ordinaria di carattere provinciale, adeguandola alle esigenze sorte con la realizzazione del nuovo Ospedale constatato che i lavori per la costruzione del nuovo Ospedale di Verduno sono stati appaltati e consegnati che la società per il completamento della costruzione e successiva gestione dell'Asti-Cuneo è stata formalmente costituita nel mese di marzo 2006 che la Provincia di Cuneo ha predisposto uno studio di fattibilità che individua gli interventi necessari per rendere le strade interamente idonee alle nuove esigenze invita la Giunta Regionale ad avviare sollecitamente le iniziative di cui agli impegni assunti con la sottoscrizione dell'Accordo di Programma per la realizzazione del nuovo Ospedale di Alba-Bra.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 300, il cui testo recita: Il Consiglio regionale premesso che la strada provinciale 661 "delle Langhe" (ex S.S. 661), trasferita al demanio della Provincia di Cuneo a seguito dell'attuazione del Decreto legislativo n. 112 del 1998, rappresenta per tutto il territorio dell'alta Langa un'importante direttrice stradale per la mobilità tra le province di Torino, Cuneo e Savona che tale strada è caratterizzata da notevole traffico con elevata presenza di mezzi pesanti e commerciali che in corrispondenza dell'abitato di Cherasco, dove la S.P. 661 attraversa il centro storico tra palazzi e strutture architettoniche medievali e rinascimentali di rilievo artistico notevolissimo, l'intenso traffico pesante ha determinato notevoli criticità sia per quanto riguarda la sicurezza e la fluidità della circolazione, sia per quanto riguarda la stabilità degli edifici prospicienti la sede stradale nonché per l'inquinamento atmosferico ed acustico del concentrico che anche la Soprintendenza per i Beni Ambientali ed Architettonici di Torino ha segnalato con numerose note la situazione di criticità determinata dal traffico pesante nel centro storico di Cherasco, a danno degli antichi palazzi ivi esistenti, soggetti a sensibili variazioni che il Comune di Cherasco ha da anni evidenziato quali sono le criticità che si sono venute a determinare in conseguenza del notevole traffico di attraversamento che interessa il centro storico, manifestando forte preoccupazione anche per l'incolumità dei pedoni che la Provincia di Cuneo, anche in relazione al fatto che con l'entrata in esercizio del casello di Cherasco dell'autostrada A33 "Asti-Cuneo", la S.P.
661 "delle Langhe", costituendo il naturale collegamento fra tutti i comuni delle aree cosiddette della "destra Stura" con il suddetto casello, sarà interessata da un considerevole aumento di traffico, ha ribadito la necessità di realizzare una variante all'abitato di Cherasco, lungo la direttrice della S.P. 661 che tale infrastruttura viaria non è compresa nelle opere di raccordo all'autostrada A33, Asti-Cuneo.
che la Provincia di Cuneo ha predisposto un progetto preliminare per la realizzazione del tronco di strada di collegamento tra la S.P. 661 "delle Langhe" e la S.P. 12 "di fondovalle Tanaro" che costituisce variante esterna all'abitato di Cherasco considerato che in data 27 novembre 2003 con D.C.R. n. 271-37720 è stato approvato l'elenco degli interventi previsti dal Piano degli Interventi ed Investimenti sulla rete stradale trasferita a norma del D.lgs n. 112 del 1998, tra i quali figura al punto 7 degli interventi previsti nella Provincia di Cuneo l'adeguamento della S.P. 661 che il tracciato individuato nel progetto preliminare predisposto dalla Provincia di Cuneo è stato esaminato e favorevolmente accolto, con alcune prescrizioni, dal Comune di Cherasco (delibera del Consiglio n. 46 del 22 ottobre 2002) e dal Comune di Narzole (delibera del Consiglio n. 46 del 26 novembre 2002) constatato che al fine di dare attuazione all'intervento è stata richiesta la collaborazione della Regione Piemonte che in data 18 febbraio 2005 è stato sottoscritto il Protocollo d'Intesa fra la Regione Piemonte, la Provincia di Cuneo e il Comune di Cherasco al fine di realizzare un nuovo collegamento stradale tra la S.P. 661 e la S.P.
12 che costituisca variante esterna all'abitato di Cherasco che all'articolo 2, comma 2, del protocollo è previsto che le parti si impegnano a meglio definire le azioni di competenza con un "Accordo di Programma" invita la Giunta Regionale a trasformare sollecitamente il Protocollo d'intesa, sottoscritto il 18 febbraio 2005 con la Provincia di Cuneo e il Comune di Cherasco, per la realizzazione della "Variante esterna all'abitato di Cherasco", in Accordo di Programma provvedendo al finanziamento per quanto di competenza.
Il Consiglio approva.


Argomento: Protezione civile

Esame ordine del giorno n. 303 inerente a "Stanziamento fondi Protezione civile Novara", presentato dai Consiglieri Monteggia, Dutto e Rossi


PRESIDENTE

Passiamo ad esaminare l'ordine del giorno n. 303.
La parola al Consigliere Dutto.



DUTTO Claudio

Solo per spiegare che sono fondi già previsti in bilancio. L'ordine del giorno chiede che questi fondi vengano erogati al Comune di Novara destinatario dei fondi.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Susta per il parere della Giunta regionale.



SUSTA Gianluca, Assessore al bilancio e finanze

Faccio fatica a capire il senso di quest'ordine del giorno, anche se non voglio fare l'ingenuo, perché vorrei mantenere un livello istituzionale e non politico, in quanto stiamo parlando della realizzazione della sede della Protezione Civile, non della Città di Novara, ma del territorio.
Quindi ci deve essere una ragione per la quale questi fondi non debbano essere erogati alla Provincia. Capisco che ci possono essere amministrazioni di diverso colore politico, ma mi pare che in questo caso la sede della Protezione Civile di un territorio provinciale non possa che essere di competenza di un accordo di programma tra la Regione e la Provincia.
Io sono figlio del mondo delle autonomie e municipalista convinto, ma non posso arrivare fino a questo punto. L'interlocutore sul territorio della Regione è, innanzi tutto, l'amministrazione provinciale. Quindi inviterei il Consigliere Dutto, al di là di come sono andate le ultime elezioni comunali e provinciali e al di là di come andranno, a capire che è tutto normale, è così dovunque.



PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Facendo ricorso ai precedenti in capo alla Protezione Civile, ricordo che esiste il centro operativo provinciale, che in genere è quello collegato con la Prefettura. Sulla base del decreto legislativo n. 112, il coordinamento degli eventi di tipo B è stato passato alle Province e alle Prefetture e c'è un accordo in merito.
Attenzione, Vicepresidente Susta: tutti i Comuni capoluogo del Piemonte si sono dotati del centro operativo comunale, al quale la Regione ha concorso in moltissimi casi. Può darsi che ci sia da sopperire ad un intervento che da altre parti è avvenuto, ma che qui deve ancora arrivare.
Quindi questo contributo non è in contraddizione ed è, peraltro, molto limitato.
Se fosse un centro operativo provinciale, sarebbe molto superiore.
chiaro che dovreste avere una serie di apparecchiature tecniche di telecomunicazioni e di collegamento ben più rilevanti, e, da quello che se ne può capire, ritengo che questo sia il COM (Centro operativo di zona).
Per esempio, la Provincia di Alessandria è divisa in 15 COM (Casale e Ovada). Tutte le città hanno un centro operativo alla cui formazione ha concorso la Regione con dei contributi. Credo che possa essere pertinente in maniera assoluta e credo che anche l'Assessore, come Assessore competente, può confermare che, in linea di principio, non ci sono assolutamente problemi a prevedere un contributo ad un Comune capo COM.
Dopodiché va visto in quel contesto di razionalità cui faceva riferimento il Vicepresidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Voglio esprimere il voto contrario a quest'ordine del giorno per due ragioni sostanziali: la prima è che non ritengo corretto che l'Aula entri nel merito di una questione istituzionale se l'intervento deve essere fatto a cura dell'amministrazione provinciale o dell'amministrazione comunale.
Penso che queste debbano essere problematiche che non devono riguardare il dibattito in Aula, ma le normali relazioni tra istituzioni indipendentemente dall'appartenenza politica dell'una o dell'altra amministrazione.
La seconda ragione è che gli accordi devono essere rispettati con il massimo della serietà.
Non ritengo molto corretto (lo dico come opinione personale) che il Consiglio regionale definisca scelte che riguardano l'utilizzo di alcune risorse sul tema della protezione civile o su altri temi. Altrimenti noi creiamo una situazione di disparità tra Comune e Comune. L'Assessorato regionale alla protezione civile farà un bando nelle prossime settimane per assegnare fondi previsti all'interno del bilancio regionale a tale scopo.
Ci deve essere la normalità dei Comuni che devono partecipare al bando e ci deve essere la straordinarietà di Comuni che hanno già una situazione preferenziale. Io lo considero non corretto.



PRESIDENTE

Se non ci sono altre richieste di intervento, metto in votazione l'ordine del giorno.
Indìco la votazione dell'ordine del giorno n. 303, il cui testo recita: Il Consiglio regionale premesso che la finanziaria regionale, recependo un emendamento presentato dalla Lega Nord, stanzia 250 mila euro nel bilancio 2006 (UPB 25111) per realizzazione di una sede operativa della Protezione Civile a Novara che consenta alle tre associazioni che operano attualmente a Novara di svolgere al meglio la propria attività e di alloggiare le attrezzature impegna la Giunta regionale a trasferire i fondi al Comune di Novara, che, in accordo con la Protezione Civile, deciderà sulla destinazione di tale finanziamento.
Il Consiglio non approva.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Esame ordine del giorno n. 307 inerente a "Stanziamento per erogazioni agli enti che gestiscono le funzioni sanitarie per spese di investimento relativamente alla manutenzione straordinaria, il rinnovo e l'adeguamento tecnologico del patrimonio e per le spese di investimento", presentato dai Consiglieri Botta, Casoni, Vignale, Boniperti e Ghiglia


PRESIDENTE

Esaminiamo l'ordine del giorno n. 307, presentato alle ore 10.25.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 307, su cui la Giunta regionale esprime parere contrario, il cui testo recita: Il Consiglio regionale visto il Disegno di legge n. 190 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2006 e Bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2006-2008" impegna la Giunta regionale a prevedere un incremento dei fondi per le erogazioni agli enti che gestiscono le funzioni sanitarie per le spese di investimento relativamente alla manutenzione straordinaria, il rinnovo e l'adeguamento tecnologico del patrimonio e per le altre spese di investimento (Legge 833/1978) predisponendo a tal fine l'aumento della dotazione finanziaria dell'UPB 28042 (cap. 23239).
Il Consiglio non approva.


Argomento: Trasporti su ferro

Esame ordine del giorno n. 308 inerente a "Elettrificazione e raddoppio della ferrovia che collega Casale Monferrato a Vercelli", presentato dai Consiglieri Botta, Casoni, Vignale, Boniperti e Ghiglia


PRESIDENTE

Esaminiamo l'ordine del giorno n. 308, presentato alle ore 10.26.
Ha chiesto la parola il Consigliere Deambrogio; ne ha facoltà.



DEAMBROGIO Alberto

Grazie, Presidente.
Credo che questo ordine del giorno risenta di un certo grado di strumentalità, in modo particolare del primo firmatario.
Ne spiego le ragioni.
Nessuno, tanto meno il mio Gruppo, si oppone all'elettrificazione della linea in oggetto. Ritengo utile ricordare in questa sede che avevamo già anche votato, durante la costruzione del bilancio medesimo, alcune parti sostanziali del bilancio, in cui avevamo chiesto ed ottenuto un'attenzione e, quindi, un ulteriore stanziamento per intervenire sulle linee storiche.
Si tratta di un tipo di infrastruttura molto carente in questa Regione.
Avevamo chiesto che ci fosse un intervento. Questo intervento c'è ed è già codificato all'interno del bilancio. Avevamo chiesto un intervento sul pluriennale: venti milioni sul 2007 e venti milioni sul 2008, quindi un totale di 40 milioni di euro da investire su queste linee in sofferenza. Ci siamo accordati con l'Assessore Borioli per avviare, già da quest'anno, una serie di accordi di programma con RFI, per mettere a punto una serie di studi di fattibilità, in modo che questi soldi, stanziati sul 2007 e sul 2008, possano essere proficuamente utilizzati.
Quindi i soldi ci sono. Si tratta, coinvolgendo anche le amministrazioni locali, di utilizzarli al meglio e al più presto, anche per la zona di Casale Monferrato e di Vercelli.
Per questo motivo, quest'ordine del giorno mi sembra abbastanza strumentale. L'elettrificazione della linea Casale-Vercelli è sicuramente un'esigenza. I soldi ci sono; l'intenzione c'è. Occorre mettere al lavoro Assessorato, RFI e Comuni, per far sì che questi soldi possano essere spesi proficuamente.



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente Susta.



SUSTA Gianluca, Assessore al bilancio e alle finanze

Per com'è formulato, il parere non può che essere contrario.
Riprendendo una parte dell'intervento del Consigliere Deambrogio certamente - anche a nome dell'Assessore Borioli che purtroppo ha dovuto lasciare l'Aula per motivi personali anche piuttosto gravi - quelle risorse aggiuntive, con l'emendamento a bilancio sul pluriennale 2007/2008 (venti milioni di euro sul 2007 e venti milioni di euro sul 2008), è principalmente finalizzato alle reti ferroviarie storiche del Piemonte.
Pertanto, parlare di ulteriore incremento non può trovarmi d'accordo.
Se era un'indicazione di indirizzo ad utilizzare le risorse individuate nel 2007 e nel 2008, tenendo anche conto delle esigenze di questa linea, la formulazione sarebbe stata accoglibile. Così com'è formulato, il parere è contrario.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese dell'ordine del giorno n. 308, il cui testo recita: Visto che è sempre più evidente il continuo disagio dei servizi ferroviari offerti all'utenza, così come è facilmente individuabile anche il progressivo venir meno della sicurezza delle linee ferroviarie le stesse linee sono vetuste e molte si snodano su binario unico, creando potenziali pericoli per i vettori in percorrenza la tratta che unisce Casale Monferrato a Vercelli, oltre ad essere proprio a binario unico, è altresì priva di elettrificazione la predetta situazione di inferiorità contribuisce in maniera rilevante al perdurante isolamento del capoluogo del Monferrato e penalizza oltre misura soprattutto i pendolari il Consiglio Regionale del Piemonte impegna la Giunta regionale del Piemonte a prevedere e inserire nel programma degli interventi l'elettrificazione ed il raddoppio della ferrovia che collega Casale Monferrato a Vercelli predisponendo a tal fine l'incremento dell'UPB 26022 (cap. 25195R).
Il Consiglio non approva.


Argomento: Viabilità

Esame ordine del giorno n. 309 inerente a "Allargamento di strada Cerca nel territorio di Alessandria", presentato dai Consiglieri Botta, Casoni Vignale, Boniperti e Ghiglia


PRESIDENTE

Esaminiamo l'ordine del giorno n. 309, presentato alle ore 10.27.
Indìco la votazione palese dell'ordine del giorno n. 309, il cui testo recita: Visto che grazie al sottopasso recentemente realizzato nel sobborgo di Valmadonna nel territorio comunale di Alessandria, la strada Cerca, in condizioni normali, costituirebbe una sorta di tangenziale naturale della stessa città di Alessandria, in grado di agevolare il collegamento tra Valenza ed il casello di San Michele dell'autostrada Torino-Piacenza è necessario individuare soluzioni in grado di decongestionare il traffico in entrata e in uscita da Alessandria nello scacchiere Nord, così come appare opportuno migliorare i collegamenti da e per Valenza, anche per favorire il rilancio di questo importante polo produttivo e fieristico del settore orafo gioielliero la predetta strada Cerca, attualmente, si snoda con una carreggiata assai stretta il Consiglio Regionale del Piemonte impegna la Giunta regionale del Piemonte a prevedere ed inserire nel programma degli interventi l'allargamento della strada Cerca, nel territorio di Alessandria, al fine di agevolare anche il collegamento tra Valenza ed il casello di San Michele dell'autostrada Torino-Piacenza, predisponendo a tal fine l'incremento dell'UPB 08032 (cap.
27167).
Il Consiglio non approva.


Argomento: Viabilità

Esame ordine del giorno n. 310 inerente a "Realizzazione della tangenziale nel Comune di Quattordio" presentato dai Consiglieri Botta, Casoni Vignale, Boniperti e Ghiglia


PRESIDENTE

Esaminiamo l'ordine del giorno n. 310, presentato alle ore 10.28.
Indìco la votazione palese dell'ordine del giorno n. 310, il cui testo recita: Visto che il centro abitato di Quattordio costituisce un importante polo produttivo nel contesto dell'indotto automobilistico della Fiat lo stesso Comune, che insiste sull'ex S.S. 10 "Padana Inferiore" nel tratto Asti-Alessandria, confina con Felizzano, sede di un altro rilevante insediamento industriale e del casello autostradale della Torino-Piacenza gli abitanti di Quattordio da tempo lamentano la costruzione della tangenziale, proprio per ottimizzare la viabilità nel paese stesso evitando il transito dei mezzi pesanti e soprattutto per creare un sicuro collegamento verso Alessandria e Asti nei casi in cui - situazione già verificatasi in più occasioni - emergenza nei predetti stabilimenti chimici hanno obbligato a chiudere l'ex S.S. 10, determinando così nel contempo il completo isolamento del entro abitato il Consiglio Regionale del Piemonte impegna la Giunta regionale del Piemonte a prevedere e inserire nel programma degli interventi la realizzazione della tangenziale nel Comune di Quattordio, predisponendo a tal fine l'incremento dell'UPB 08032 (cap. 27167).
Il Consiglio non approva.


Argomento: Viabilità

Esame ordine del giorno n. 311 inerente a "Costruzione del secondo ponte sul fiume Bormida nel tratto Alessandria-Spinetta Marengo", presentato dai Consiglieri Botta, Casoni, Vignale, Boniperti e Ghiglia


PRESIDENTE

Esaminiamo l'ordine del giorno n. 311, presentato alle ore 10.29.
Indìco la votazione palese dell'ordine del giorno n. 311, il cui testo recita: Visto che appare sempre più indifferibile decongestionare il traffico, eliminando seri disagi per gli automobilisti, nel tratto Alessandri-Spinetta Marengo dell'ex S.S. 10 "Padana Inferiore" tale tratto di strada è strategico per la viabilità della città di Alessandria e anche dell'intera provincia in direzione di Alessandria, soprattutto nelle ore di punto, si generano code spaventose con l'aggravante di un surplus di emissioni inquinanti dai tubi di scappamento dei veicoli così come è attualmente strutturata, l'arteria non riesce a smaltire efficacemente il traffico: ecco perché si rende quanto mai opportuno e necessario in tempi rapidi il raddoppio delle corsie. Ma non bisogna nemmeno dimenticare la necessità di intervenire per eliminare i disagi dal traffico anche con la costruzione del secondo ponte sul fiume Bormida il Consiglio Regionale del Piemonte impegna la Giunta regionale del Piemonte a prevedere e inserire nel programma degli interenti la realizzazione del secondo ponte sul fiume Bormida nel tratto Alessandria-Spinetta Marengo predisponendo a tal fine l'incremento dell'UPB 08032 (cap. 27167).
Il Consiglio non approva.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Esame ordine del giorno n. 312 inerente a "Ultimazione e apertura del centro riabilitativo d'eccellenza 'Borsalino' di Alessandria", presentato dai Consiglieri Botta, Casoni, Vignale, Boniperti, Ghiglia, Cavallera Rossi e Muliere


PRESIDENTE

Esaminiamo ora l'ordine del giorno n. 312.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Riprendo le parole utilizzate dal Vicepresidente Susta, che ha dichiarato il proprio voto a favore per l'acquisto degli arredi dell'ospedale di Mondovì.
Il centro riabilitativo d'eccellenza Borsalino di Alessandria sarebbe già utilizzabile, ma mancano due milioni e mezzo di euro previsti per gli arredi e le apparecchiature. Pertanto, ci sembra opportuno prevedere lo stanziamento di questa spesa per due motivi: primo, dare una risposta alla cittadinanza della provincia di Alessandria in termini di servizi sanitari secondo, evitare che una struttura, già oggetto di un importante impegno finanziario da parte della Regione Piemonte, ancorché governata dal centrodestra o dal centrosinistra, rimanga chiusa, quando potrebbe già essere al servizio dei cittadini.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente.
Abbiamo ascoltato molti interventi della Giunta e in modo particolare dell'Assessore Valpreda. Sul giornale locale di Alessandria oggi si legge: "Alessandria verso il nuovo ospedale". Si prefigura la realizzazione di un nuovo ospedale, particolarmente sponsorizzato dal sindaco di Alessandria Mara Scagni. Personalmente concordo, perché quando le strutture sono obsolete richiedono una spesa di manutenzione e di gestione superiore ai costi di un finanziamento per realizzare una nuova struttura. Le operazioni di cartolarizzazione, di fondi immobiliari, ecc., possono poi orientare in quel senso.
Che senso ha aprire un nuovo ospedale se gli ospedali trasformati e realizzati diventano "cattedrali nel deserto"? A breve l'ospedale Borsalino riceverà la visita del "Gabibbo" per una trasmissione nella quale si vedranno i locali e magari anche i filmati della visita della Presidente Bresso, dell'Assessore Borioli e dell'Assessore Valpreda, quando si sono recati lì e hanno detto: "Senz'altro il Borsalino verrà aperto".
Noi queste cose le abbiamo già riecheggiate nella discussione degli emendamenti e forse abbiamo anche ritirato un emendamento quando ci è stato detto: "Va bene, per quanto riguarda la PET, cioè la nuova apparecchiatura diagnostica e il Borsalino, si può provvedere utilizzando i fondi ordinari di spesa corrente e di investimenti a disposizione della sanità".
Sotto questo profilo, è chiaro che, nel momento in cui chiedo di aggiungere - come penso anche gli altri Consiglieri alessandrini - la mia firma, col consenso dei presentatori, a quest'ordine del giorno, chiedo alla maggioranza di fare attenzione, perché sarebbe un segnale diverso dagli altri, perché vorrebbe dire smentire quanto è stato detto durante le visite pastorali della Presidente e della Giunta regionale ad Alessandria.



PRESIDENTE

Quindi consideriamo aggiunta, col consenso dei firmatari, la firma del Consigliere Cavallera all'ordine del giorno.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Muliere; ne ha facoltà.



MULIERE Rocco

Signor Presidente, in fatto di visite pastorali, l'ex Assessore Cavallera potrebbe fare un elenco, quindi, chiudiamo l'argomento, lasciamo perdere le visite pastorali.
Naturalmente, questo ordine del giorno, che è diverso dagli altri che abbiamo respinto, non prevede un'indicazione di incremento delle UPB. Noi abbiamo votato contro. Ci tengo a fare questa sottolineatura perché, poi domani sui comunicati stampa si legge che il Consigliere Muliere ha votato contro l'allargamento della Strada Cerca e della tangenziale di Quattordio.
Abbiamo votato contro perché lì c'era un incremento previsto delle UPB solo per questo motivo. L'altra sera ho avuto modo di discutere anche con l'Onorevole Stradella della necessità a Quattordio di un intervento di modifica della viabilità attuale, quindi, non è questo il punto.
Per quanto riguarda questo ordine del giorno c'è un impegno preciso visto che i lavori al "Borsalino" sono terminati, si tratta di prevedere le attrezzature e gli arredi. C'è un impegno preciso da parte della Giunta.
Vorrei ricordare ai Consiglieri che non conoscono la struttura che i lavori sono terminati a dicembre, la struttura non è stata terminata da anni, ma il punto non è questo, non si tratta di capire quando sono terminati i lavori, si deve aprire la struttura nel più breve tempo possibile. Quindi, da questo punto di vista, siamo tutti d'accordo. Parlo a nome del mio Gruppo, ma credo che la maggioranza sia d'accordo a votare questo ordine del giorno, c'è solo una questione che voglio porre ai colleghi di Alleanza Nazionale relativamente al punto in cui si dice che la struttura è stata fortemente voluta dalla precedente Amministrazione regionale. Questa struttura è stata fortemente voluta dal Comune di Alessandria, con l'intervento della Fondazione della Cassa di Risparmio e dalla precedente Giunta regionale, quindi, anche da altri soggetti.
Pertanto, chiedo se è possibile togliere quel pezzo.



(Commenti fuori microfono)



MULIERE Rocco

No, il Comune si è battuto per...



(Commenti fuori microfono)



MULIERE Rocco

Siccome adesso l'obiettivo è quello di aprire nel più breve tempo possibile il "Borsalino", chiederei ai colleghi di togliere quella frase non perché voglio togliere il merito alla precedente Giunta regionale, che è riconosciuto da tutti, ma perché c'è stato l'impegno anche di altri soggetti. Quindi, se cassiamo la frase "fortemente voluta dalla precedente Amministrazione regionale, nell'ottica di...", noi lo votiamo, anzi, io aggiungerei la firma, se siamo d'accordo.



PRESIDENTE

stata avanzata una richiesta di correzione dell'ordine del giorno sopprimendo l'inciso: "fortemente voluta dalla precedente Amministrazione regionale", si potrebbero sopprimere le parole: "dalla precedente Amministrazione regionale".
La parola al Consigliere Vignale.



VIGNALE Gian Luca

Signor Presidente, accettiamo per un dato oggettivo, voglio dire quando sono iniziati i lavori e si sono conclusi. Pertanto, ricordiamo quello che è avvenuto, per me va benissimo.



PRESIDENTE

Allora, l'ordine del giorno viene riformulato con la soppressione delle parole: "fortemente voluta dalla precedente Amministrazione regionale" sostituite dalle parole "dalla precedente Amministrazione regionale".
Quindi, il testo sarebbe il seguente: "Tale struttura, fortemente voluta nell'ottica".
La parola al Consigliere Rossi.



ROSSI Oreste

Aggiungo la firma.



PRESIDENTE

Va bene, allora la prego di accomodarsi presso l'Ufficio Aula per firmare il testo originale del documento.
Indìco la votazione palese dell'ordine del giorno n. 312, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale visto che: nell'ex sanatorio 'Borsalino' di Alessandria è stato previsto e realizzato quello che dovrebbe diventare un centro riabilitativo d'eccellenza per l'intera sanità piemontese tale struttura, fortemente voluta, nell'ottica di un ampio programma di edilizia sanitaria per la sostituzione e razionalizzazione di strutture obsolete, pur essendo ultimata non può diventare funzionante perché sono venuti a mancare i 2 milioni e mezzo di euro previsti per gli arredi e le apparecchiature l'effettivo utilizzo del nuovo 'Borsalino' costituirebbe anche un elemento essenziale per garantire la continuità nell'assistenza dei degenti l'attuale condizione di inutilizzo, al contrario, rappresenta un evidente condizione di spreco di denaro pubblico, poiché investito in strutture che non diventano operative e fruibili impegna la Giunta regionale a prevedere rapidamente, per il centro riabilitativo 'Borsalino' di Alessandria, la collocazione degli arredi e delle apparecchiature previste con il preciso intento di rendere utilizzabile la stessa struttura".
Il Consiglio approva.


Argomento: Assistenza e sicurezza sociale: argomenti non sopra specificati

Esame ordine del giorno n. 313 inerente a "Contributi a favore delle famiglie di nuova costituzione per l'acquisto della prima casa di abitazione", presentato dai Consiglieri Botta, Casoni, Vignale, Boniperti e Ghiglia


PRESIDENTE

Esaminiamo ora l'ordine del giorno n. 313, di cui è primo firmatario il Consigliere Botta.
Indìco la votazione palese di tale ordine del giorno, il cui testo recita: "Visto che: la famiglia da sempre, per cultura e tradizione, assume un'importanza assoluta all'interno della nostra comunità oggi, nel momento di diffusa difficoltà economica che penalizza essenzialmente i ceti meno abbienti, ma anche diverse realtà del ceto medio, in particolare i giovani, le istituzioni non possono esimersi da proporre e perseguire politiche di complessiva riduzione del carico economico, cominciando dai redditi bassi e medio bassi negli anni passati la Regione Piemonte ha agito nella direzione delle tematiche sociali con particolare riguardo alla conciliazione della volontà di acquistare la prima casa con la volontà di due giovani di costituire un nuovo nucleo familiare. in quest'ottica si collocano i cosiddetti "buoni casa" il Consiglio regionale del Piemonte impegna la Giunta regionale del Piemonte a prevedere un incremento dei fondi per i contributi a favore di famiglie di nuova costituzione per l'acquisto della prima casa di abitazione (art.
46, comma 2 della l. 289/02 fondi regionali), predisponendo a tal fine l'aumento della dotazione finanziaria dell'UPB 30011 (cap. 11996)".
Il Consiglio non approva.


Argomento: Artigianato - Commercio - Tempo libero

Esame ordine del giorno n. 317 inerente a "Istituzione dei Distretti del commercio, dell'artigianato e del tempo libero", presentato dai Consiglieri Pedrale, Ghigo, Cotto, Cavallera, Leo, Ferrero e Cirio


PRESIDENTE

Esaminiamo ora l'ordine del giorno n. 317, di cui è primo firmatario il Consigliere Pedrale. Ricordo che è già stato oggetto di precedente illustrazione.
La parola al Consigliere Cavallera.



CAVALLERA Ugo

Questo ordine del giorno va interpretato correttamente. Noi abbiamo messo più 500 mila nella UPB. Questo intende raccomandare e impegnare la Giunta ad istituire un apposito capitolo. Quindi, non è che se ne chiedono 500 mila in più, avendo già accolto nell'emendamento di minoranza l'incremento dell'UPB. Poteva essere formulato meglio, lo ammetto.



SUSTA Gianluca, Assessore al bilancio e finanze (fuori microfono)

Era già stato accolto prima?



CAVALLERA Ugo

Sì, era già stato accolto, tende solo a rafforzare quello che...



SUSTA Gianluca, Assessore al bilancio e finanze (fuori microfono)

Favorevole.



PRESIDENTE

La Giunta regionale esprime parere favorevole.
Indìco la votazione palese di tale ordine del giorno, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale premessa l'esigenza, segnalata da più parti, dell'istituzione dei Distretti del commercio, dell'artigianato e del tempo libero, in seno alle Province piemontesi, quale strumento di sviluppo e crescita del territorio dell'occupazione e dei settori di riferimento considerato che l'organismo potrà costituire cabina di regia al fine della verifica e del monitoraggio dell'insediamento dei grandi interventi nei diversi settori coinvolti nonché assicurare risultati positivi nell'area del commercio, dell'artigianato e del tempo libero tenuto conto che l'istituzione dei Distretti del commercio dell'artigianato e del tempo libero, consentirà di potenziare e rafforzare l'attrattività del territorio su cui verranno insediati impegna la Giunta regionale a stanziare nell'apposita UPB di competenza del bilancio annuale di previsione per l'anno 2006 la somma di euro 500.000,00 ai fini del finanziamento dei Distretti del commercio, dell'artigianato e del tempo libero".
Il Consiglio approva.


Argomento: Celebrazioni Manifestazioni Anniversari Convegni

Esame ordine del giorno n. 318 inerente a "80° adunata alpini a Cuneo il 12 13 maggio 2007", presentato dai Consiglieri Pedrale, Ghigo, Cotto Cavallera, Leo, Ferrero e Cirio


PRESIDENTE

Esaminiamo ora tale ordine del giorno, presentato alle ore 10.53 dal primo firmatario, il Consigliere Cirio. Il Consigliere Ricca ha apposto la sua firma? La parola al Consigliere Ricca.



RICCA Luigi Sergio

Signor Presidente, ha già detto che devo soltanto apporre ufficialmente la mia firma come alpino all'iniziativa.



PRESIDENTE

Ovviamente, deve esserci il consenso del primo firmatario.
La parola al Consigliere Rostagno.



ROSTAGNO Elio

Volevo solo segnalare che il primo firmatario risulto essere io e che è stata rettificata la presentazione: sono il primo firmatario.



PRESIDENTE

Chiedo scusa, è stato firmato sull'originale, non sulla copia...



ROSTAGNO Elio

Non c'è nessun problema, anzi, ci fa molto piacere che vengano aggiunte altre firme. Quindi, è accettata quella testé proposta.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Dutto.



DUTTO Claudio

Intervengo solo per aggiungere la firma. Grazie.



PRESIDENTE

Coloro che volessero aggiungere la firma, sono pregati di presentarsi all'Ufficio Aula.
Indìco la votazione palese di tale ordine del giorno, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale premesso che il corpo degli alpini è uno dei più significativi del nostro Paese, che le adunate nazionali degli alpini, in tutta Italia, sono sempre state considerate grandi eventi considerato inoltre che anche alla cerimonia di inaugurazione delle Olimpiadi di Torino, a dimostrazione della capacità rappresentativa del Corpo, agli alpini è stato affidato il privilegio di issare la bandiera a cinque cerchi tenuto conto che le adunate degli alpini, in tutte le passate edizioni sono state di grande richiamo turistico, permettendo la promozione e la valorizzazione del territorio su cui si sono svolte valutato inoltre che per la 79° adunata nazionale, che si terrà ad Asiago nel prossimo maggio, data la rilevanza dell'evento, la Regione Veneto ha stanziato considerevoli fondi posto che il 12 e 13 maggio 2007 la Città di Cuneo avrà l'onore di ospitare l'80° adunata nazionale degli alpini e l'evento consentirà di essere vetrina nazionale alla Città stessa e alla Regione Piemonte accogliendo un Corpo da sempre presente nelle pagine della storia impegna la Giunta Regionale a destinare, nell'UPB di competenza, la somma di euro 1.000.000,00, di cui euro 500.000,00 per l'anno 2006 e euro 500.000,00 per l'anno 2007, per la promozione e lo svolgimento dell'80° adunata degli alpini che si terrà a Cuneo il 12-13 maggio 2007".
Il Consiglio approva.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Scusate, la votazione, però, è valida, ho chiesto se c'erano richieste di intervento, abbiamo aperto la votazione, la votazione si è svolta, il numero legale c'era, pertanto l'ordine del giorno è approvato.


Argomento: Istruzione e Formazione Professionale: argomenti non sopra specificati

Esame ordine del giorno n. 319 inerente a "Realizzazione di centri studenteschi auto-gestiti" presentato dai Consiglieri Leo, Cavallera Cotto, Ghigo e Guida


PRESIDENTE

Esaminiamo l'ordine del giorno n. 319, presentato alle ore 12.13 dal primo firmatario, il Consigliere Leo.
Per cortesia, colleghi Consiglieri! Prego i signori Consiglieri di accomodarsi nei banchi, anche i colleghi Assessori, se possibile, prego i funzionari di accomodarsi nei loro posti.
La parola al Consigliere Dalmasso.



DALMASSO Sergio

Noi esprimeremo, coerentemente con quanto abbiamo fatto finora, un voto contrario, prevedendo, quest'ordine del giorno, una previsione di spesa: mi pare che sia l'atteggiamento - tranne quest'ultimo voto espresso poco fa tenuto fino ad ora.
Vorremmo sottolineare tre cose, però: il problema che i proponenti sollevano è di grande importanza; in secondo luogo, questo tema era già stato sollevato in assestamento, quindi a luglio dello scorso anno; terza questione ancora, chiederemmo che venisse fornito un elenco di tutti questi centri giovanili - dove sono, cosa fanno, quali finanziamenti hanno ricevuto negli anni precedenti - perché sarebbe importante, nel prossimo assestamento, di cui cominceremo a parlare fra due mesi, sollevare questo tema e pensare anche ad un congruo finanziamento di questi centri, qualora ci fossero i mezzi e qualora, evidentemente, si potesse ragionare collettivamente su questo tema.
Mi rendo conto che i soldi non si trovano per tutti i casi, ma ci pare che il tema sia importante e che sia comunque da sostenere ogni forma di aggregazione giovanile, in qualunque maniera si presenti (tranne che in quelle violente, ovviamente), per stare insieme, ragionare insieme lavorare insieme e discutere insieme.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Leo; ne ha facoltà.



LEO Giampiero

Desidero solo ringraziare il collega Dalmasso per la serietà dell'intervento, sia nell'una che nell'altra fase della considerazione anche perché dimostra un aspetto molto importante: parlare in questo Consiglio non è del tutto inutile e un dialogo su alcuni argomenti è possibile, oltre che auspicabile.
Lo ringrazio per questo intervento e non aggiungo altro.



PRESIDENTE

Non essendovi ulteriori richieste di intervento, pongo in votazione tale ordine del giorno.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 319, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale considerata l'importanza di un investimento sui giovani e sul protagonismo giovanile preso atto dell'importanza di luoghi d'incontro come gli oratori, i centri giovanili, i centri studenteschi autogestiti nonché le varie forme di aggregazione del mondo giovanile ritenendo fondamentale un intervento per sostenere le politiche di prevenzioneal disagio nonché quelle che favoriscoono la cittadinanza attiva e il protagonismo giovanile verificato il successo dei primi esperimenti in tal sneso realizzati durante la Giunta regionale Ghigo impegna la Giunta regionale a destinare all'UPB 32042 la somma di euro 5.000.000,00 a sostegno dezione di centri studenteschi autogestiti".
Il Consiglio non approva.


Argomento: Enti Istituti Fondazioni Associazioni di rilevanza regionale

Esame ordine del giorno n. 232 inerente a "Adeguamento dei criteri quantitativi e qualitativi per l'ammissibilità e l'attribuzione dei contributi erogati ad enti, istituti, fondazioni ed associazioni di rilievo regionale fissati con deliberazione del Consiglio regionale n. 756-4269" presentato dai Consiglieri Ricca, Leo e Pozzi


PRESIDENTE

Procediamo all'esame dell'ordine del giorno n. 232, il cui primo firmatario è il Consigliere Ricca.
Ha chiesto la parola il Consigliere Leo; ne ha facoltà.



LEO Giampiero

Volevo soltanto ringraziare il collega Ricca per aver sollevato fortemente tale questione. Anche su altre questioni, come le politiche culturali, abbiamo lavorato insieme al collega, e lo vorrei segnalare a verbale. È un'interlocuzione preziosa.
Vorrei infine segnalare che nella passata legislatura non si era arrivati ad una decisione per ostacoli di una parte minima della sinistra in Commissione. Il fatto che oggi questo documento sia firmato dal Presidente della Commissione, dal collega Ricca e da un membro dell'attuale opposizione fa ben sperare che si possa procedere, questa volta, su un lavoro sicuramente positivo. Grazie.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 232, il cui testo recita: Il Consiglio Regionale del Piemonte considerato che sono trascorsi ventuno anni dall'approvazione della LR 03.09.1984 n° 49 e undici dalla approvazione della deliberazione del Consiglio Regionale con la quale si approvavano i criteri di ammissibilità e di attribuzione del contributo annuale ad Enti, Istituti, Fondazioni e Associazioni di rilievo regionale risultanti da Tabella di cui all'art 2 della legge sopra richiamata considerato altresì che pare opportuno procedere ad un adeguamento di tale Tabella che permetta di meglio determinare i criteri di attribuzione dei contributi e al contempo di renderli congrui alle nuove esigenze riscontrate, nel quadro di una crescente collaborazione tra la Regione e gli Enti stessi, nel pieno rispetto delle differenti caratteristiche prerogative e identità associative e nella reciproca compatibilità di ruoli e di funzioni richiamato l'art 3, terzo comma della LR 03.09.1984 n° 49 "...la Giunta Regionale può proporre, ogni due anni, al Consiglio regionale di deliberare modificazioni circa la determinazione dei contributi da assegnare a ciascuna Istituzione e variazioni nella composizione della tabella" invita la Giunta Regionale a far proprio tale richiamo e a presentare al Consiglio una nuova proposta che preveda che nella tabella in questione venga inserita la voce "Attività di ricerca" a completamento dell'applicazione di quanto previsto all'ultimo comma dell'art 1 della LR 49, considerando essenziale tale attività per la crescita e la sperimentazione innovativa in campo culturale da parte delle associazioni che svolgano attività diffuse sul territorio".
Il Consiglio approva.


Argomento: Patrimonio culturale regionale (linguistico, etnologico, folcloristico, storia locale)

Esame ordine del Giorno n. 321 inerente a "Finanziamento per gli edifici di culto", presentato dai Consiglieri Leo, Cotto, Ferrero, Cavallera e Guida


PRESIDENTE

Procediamo all'esame dell'ordine del giorno n. 321, il cui primo firmatario è il Consigliere Leo.
Ha chiesto la parola il Consigliere Leo; ne ha facoltà.



LEO Giampiero

Credo sia lecito perorare anche la causa degli edifici di culto. Sono realtà importanti, sia nella nostra Regione che in tutta Italia.
possibile, grazie ad un'interpretazione costituzionale, fornire il finanziamento a queste realtà, che hanno bisogno di tanto lavoro. "Edifici di culto" non vuol dire solo chiese cattoliche, ma anche templi valdesi sinagoghe, insomma tutti gli edifici di culto che fanno parte della tradizione della nostra Regione. Se tale documento non potesse essere votato, spero almeno che ci sia un intervento della maggioranza per riconsiderare la questione in fase di assestamento.
Mi appello ai Capigruppo Muliere e Lepri, oltre che agli altri colleghi Capigruppo, affinché vi sia almeno un atteggiamento di riconsiderazione in fase di assestamento, come ha fatto il collega Dalmasso prima.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Motta; ne ha facoltà.



MOTTA Angela

Grazie, Presidente.
Potrei avere una copia dell'ordine del giorno in oggetto? I Capigruppo l'hanno ricevuta, ma gli altri Consiglieri no.
Le chiederei, inoltre, di accordarci qualche minuto per poterla leggere.



PRESIDENTE

Le copie sono state distribuite a tutti i Consiglieri, ma nel caso in cui vi fosse stato qualche disguido siamo pronti a fornirne altre. Ha chiesto la parola il Consigliere Lepri; ne ha facoltà.



LEPRI Stefano

chiaro che la richiesta è pertinente, e siamo attenti alla mozione che è stata presentata. Tuttavia, in questo momento, vale la considerazione esposta per altre argomenti, che vede l'impossibilità, a bilancio chiuso di considerare questa istanza, che peraltro il Vicepresidente assicura essere stata considerata attraverso altri capitoli di bilancio, forse in modo insufficiente, ma comunque il dibattito di oggi rimarca l'impegno per un approfondimento in sede di assestamento, così come richiesto dal Consigliere Leo.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Boeti; ne ha facoltà.



BOETI Antonino

Comunico che voterò contro questo ordine del giorno per le motivazioni prima addotte: vi è un incremento delle spese non compatibile col bilancio.
I Comuni hanno spesso aggiunto risorse proprie alla legge regionale, perch si avverte la necessità di riqualificare i beni storici e architettonici a cui spesso sono legate le chiese e gli edifici di culto.
Voterò contro il documento, ma mi auguro che questo progetto possa essere ripreso e finanziato in maniera adeguata.
Vorrei fare un'ulteriore precisazione: non pensavo, sinceramente, che la fase finale dell'approvazione di bilancio potesse trasformarsi - lo dico con rispetto per il Consiglio regionale - nella saga della marchetta.
Non è certamente riferito a quest'ultimo documento, ma a quanto abbiamo assistito finora.
Spero che non sia un progetto per l'anno prossimo, perché altrimenti si potrebbe fare una gare a chi presenta la marmetta più importante: questo aspetto non fa certamente onore al Consiglio regionale.



PRESIDENTE

Se non vi sono ulteriori richieste di intervento, procediamo alla votazione.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 321, il cui testo recita: Il Consiglio Regionale premesso che il patrimonio di beni di interesse ecclesiastico e religioso costituisce la più parte dei beni culturali del Piemonte, vero tessuto di presenza architettonica, artistica, bibliografica e documentaria della nostra Regione Piemonte considerato che la Regione Piemonte, utilizzando gli istituti previsti dalla l.r. 15/89 e l.r. 58/78, da anni si è adoperata attraverso attività di programmazione e di concertazione con gli Enti locali e con le rappresentanze degli Enti di Culto, per il recupero e la valorizzazione di tali beni viste le difficoltà emerse dalle disposizioni della legge finanziaria del 2003 che ha fortemente ridotto la possibilità di investire mediante la sottoscrizione di mutui in interventi a favore di privati considerato che tali beni sono sottoposti ad un regime patrimoniale speciale derivante dai vincoli posti dalla tutela così come previsto dal Codice dei Beni Culturali e che ciò comporta oneri aggiuntivi per la loro conservazione derivanti dalle stesse disposizioni di tutela e che tra la Repubblica e la Chiesa esiste un Trattato che vincola i diversi livelli istituzionali a sostenere la conservazione di tali beni considerato che nell'attuale provvedimento di Previsione del Bilancio 2006 sono indicate modalità che consentono di continuare l'opera di recupero e valorizzazione dei beni artistici, architettonici, bibliografici e documentari tenuto conto che il Codice dei Beni Culturali, in particolare all'articolo 1 ed in molti altri articoli, espressamente prevede che la Repubblica nelle sue articolazioni provveda alla conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale considerato infine che per i piani approvati nel corso degli esercizi 2003 2004 erano autorizzate spese cui far fronte con fondi previsti su esercizi successivi e che ciò ha comportato l'assunzione di obbligazioni formali da parte dei proprietari o detentori dei beni visto gli attuali inadeguati stanziamenti previsti nel Bilancio di Previsione 2006-04-19 delibera di impegnare la Giunta regionale a stanziare per l'anno 2006 non meno di 5.000.000 di euro a favore dell'UPB 31032 e UPB 31992 per il finanziamento della l.r. 15/89 e l.r. 58/78 da destinarsi a completare e proseguire il programma di recupero e valorizzazione dei beni artistici, architettonici, bibliografici e documentari di interesse religioso".
Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Abbiamo terminato la fase relativa all'esame degli ordini del giorno collegati e siamo chiamati alle due votazioni finali, che avverranno mediante appello nominale.
Si rileva la necessità di approvare una riscrittura dovuta a motivi di tecnica legislativa dull'articolo 37, Disposizioni sanitarie della legge finanziaria. È stato approvato un emendamento presentato dalla Consigliera Cotto che non era reso esattamente nel testo che avete a vostre mani pertanto c'è la corretta formulazione.
Sull'articolo 20 della legge finanziaria vi è un errore di battitura: va scritto 95% anziché 85%. Era stato approvato un emendamento ma non era correttamente reso nel testo dell'articolo 20 che avete ricevuto.
Vi chiedo cortesemente una presa d'atto.
Il Consiglio regionale prende atto.
Indìco la votazione nominale sull'intero testo del disegno di legge n. 191.
L'esito della votazione è il seguente: Presenti 43 Consiglieri Votanti 42 Consiglieri Hanno votato SÌ 32 Consiglieri Hanno votato NO 10 Consiglieri Non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
Indìco la votazione nominale sul disegno di legge n. 190.
L'esito della votazione è il seguente: Presenti 43 Consiglieri Votanti 42 Consiglieri Hanno votato SÌ 32 Consiglieri Hanno votato NO 10 Consiglieri Non ha partecipato alla votazione n. 1 Consigliere Il Consiglio approva.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 19.05)



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