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Dettaglio seduta n.79 del 12/04/06 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GARIGLIO



(Alle ore 10.05 il Presidente Gariglio comunica che la seduta avrà inizio alle ore 10.30)



(La seduta ha inizio alle ore 10.41)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Ha chiesto congedo il Consigliere Bellion.


Argomento:

b) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita

b) Modifiche di coordinamento ex articolo 83 Regolamento interno del Consiglio regionale


PRESIDENTE

Disegno di legge n. 191 "Legge finanziaria per l'anno 2006" La presentazione ed approvazione di numerosi emendamenti ed articoli aggiuntivi al disegno di legge in titolo, (licenziato dalla Commissione in un testo contenente 30 articoli) che risulta ora composto da 53 articoli rende necessarie modifiche di coordinamento ai sottoelencati articoli nonché una complessiva ricollocazione sistematica degli articoli approvati con l'inserimento di nuove "sezioni" per materie.


Argomento: Sport - Tempo libero: argomenti non sopra specificati

Sull'ordine dei lavori, con particolare riferimento alla questione pregiudiziale posta dal Consigliere Ghiglia sulla questione TOROC e sul fido chiuso dal San Paolo IMI


PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ghiglia; ne ha facoltà.



GHIGLIA Agostino

Grazie, Presidente.
Si tratta di una questione pregiudiziale che vorrei porre all'attenzione, anche se non so a chi rivolgermi, relativamente a TOROC.
L'Assessore Bairati, legittimamente dal suo punto di vista, sta cercando di accelerare il discorso della Fondazione. Va quasi tutto bene.
Si può fare quasi tutto. Sottolineo il termine "quasi" perché non possiamo non notare come, proprio nei giorni in cui la nostra attività è stata sospesa, ci sono state novità eclatanti riguardo a TOROC. Addirittura il main sponsor, che si chiama San Paolo, ha chiuso il fido. In altre parole: non hanno liquidi. San Paolo ha chiuso il fido; non una banca ha chiuso il fido. Se il San Paolo - che sappiamo dove sta - ha chiuso il fido a Castellani e company - che sappiamo dove stanno - vuole dire che la situazione è molto - molto, molto, molto - peggiore di quella paventata e ipotizzata dall'opposizione.
Per serietà, voglio porre oggi questa questione, perché vogliamo un chiarimento e un'audizione dei vertici del TOROC per conoscere lo stato dell'arte, senza aspettare il consuntivo di giugno.
Vede, Presidente, se il San Paolo IMI, main sponsor delle Olimpiadi decide di sospendere il fido, significa che ha qualcosa in mano più di noi magari un pre-consuntivo, non lo so, quindi personalmente voglio chiarezza su questi punti. Dei richiami al senso di responsabilità non mi interessa nulla, voglio i conti chiari. Mi è stato detto che l'eventuale Commissione d'inchiesta si farà solo dopo l'eventuale consuntivo. Diamo per buono questo, casomai servisse, ma se vedo che addirittura vengono chiusi gli sportelli al TOROC, non chiedete poi all'opposizione di essere collaborativa e costruttiva rispetto al percorso post-olimpico. L'abbiamo detto tante volte: senza la trasparenza assoluta sui conti, non andiamo da nessuna parte. Chiedo se la Giunta intende darci qualche novità sul punto.
Pongo formalmente l'esigenza di un'audizione di Castellani e company perch la ritengo ineludibile per il prosieguo dei nostri lavori, non di oggi ma in senso lato. Chiederei a qualcuno di cominciare a dirci qualcosa.
Il quotidiano La Stampa aveva altro da scrivere, altrimenti la notizia sarebbe stata di nove colonne in qualsiasi altro organo d'informazione di un Paese normale.



PRESIDENTE

In aula sono presenti i Presidenti sia della I Commissione sia della VIII Commissione, alle quali è stata affidata, in esame congiunto, il disegno di legge cui lei faceva riferimento. Penso che i Presidenti abbiano preso atto delle sue richieste.
La Commissione è già convocata per venerdì mattina, in allora si potrà valutare questa richiesta o, comunque, ipotizzare già finora come affrontare il tema posto dal Consigliere Ghiglia.


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita

Proseguimento esame disegno di legge n. 191 inerente a "Legge finanziaria per l'anno 2006"

Argomento: Bilanci preventivi - Bilancio pluriennale

Proseguimento esame disegno di legge n. 190 inerente a "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2006 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2006-2008"


PRESIDENTE

I punti 2) e 3) all'o.d.g. prevedono il proseguimento dell'esame del disegno di legge n. 191 e n. 190, i cui testi sono stati i distribuiti a tutti i Consiglieri. Troverete qualche lieve difformità rispetto al testo visto e votato, perché la presentazione e l'approvazione di parecchi emendamenti ed articoli aggiuntivi ha reso necessarie, come da prassi modifiche di coordinamento tecnico predisposte dagli Uffici del Consiglio regionale, quindi una ricollocazione sistematica degli articoli approvati.Vi chiederei, quindi, una presa d'atto del lavoro svolto dagli Uffici.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

A questo punto non voglio fare una polemica postuma, ma se l'altra sera, anziché procedere in fretta e furia, avessimo posposto nelle prime ore di oggi la conclusione del lavoro sul bilancio, con ogni probabilità queste precisazioni di ordine tecnico avremmo potuto evitarle. Venendo all'importante atto formale, prima di entrare nel merito degli ordini del giorno e delle dichiarazioni di voto, volevo chiedere al Vicepresidente della Giunta, in ordine alle questioni del personale, delineate in linea di massima, se la deliberazione è già stata adottata da parte della Giunta regionale, in modo da avere un'informativa precisa. Si tratta del completamento di una modifica di ordine tecnico all'articolo 16, quindi il mio intervento è abbastanza pertinente, anche se ha soprattutto una valenza di tipo politico.



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente Susta.



SUSTA Gianluca, Assessore al bilancio e finanze

La Giunta sta definendo tecnicamente, con una verifica ancora in corso d'opera, il testo della delibera. Si tratta del testo che in alcune occasioni è già stato illustrato. Il problema riguardava solo l'equilibrio della spesa complessiva, tra la spesa che deve sostenere il Consiglio per le sue assunzioni e quella che deve sostenere la Giunta. Definito questo quadro, ci stiamo orientando alla definizione del testo della delibera.
Credo che potremmo, secondo le informazioni che avevamo reso ai Capigruppo e dopo il testo approvato della legge finanziaria (testo che contiene norme indispensabili per proseguire), adottare formalmente la delibera. Abbiamo dovuto verificare le disponibilità finanziarie, ma credo che con la norma contenuta nella Finanziaria, e con la verifica fatta sul piano delle somme disponibili, oggi siamo in grado di approntare la delibera, secondo le informazioni rese ai Capigruppo.


Argomento: Sport - Tempo libero: argomenti non sopra specificati

Sull'ordine dei lavori con particolare riferimento alla questione TOROC


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Cavallera sull'ordine dei lavori.
Questo suo secondo intervento è un po' irrituale, pertanto la pregherei di motivare tale richiesta.



CAVALLERA Ugo

Ho chiesto la parola sull'ordine dei lavori, Presidente - credo sia consentito, naturalmente se unito ad una richiesta.
Di norma, la maggioranza è direttamente e maggiormente informata da parte della Giunta; in tal senso, chiederei un breve incontro tra il Vicepresidente e i Capigruppo di minoranza per prendere cognizione dei dettagli tecnici della sua proposta o, comunque, della bozza della delibera ipotizzabile in Giunta regionale.
Chiederei, dunque, una sospensione di dieci minuti, necessaria per ricevere, come Gruppi di minoranza, questa informazione.



PRESIDENTE

Collega Cavallera, visto che siamo ormai giunti alla fase delle dichiarazioni di voto, possiamo procedere in tal senso per poi anticipare la sospensione della seduta antimeridiana?



CAVALLERA Ugo

Prima del voto.



PRESIDENTE

Certo. Direi di procedere in questo modo: potremmo aprire la fase delle dichiarazioni di voto e sospendere la seduta antimeridiana un quarto d'ora prima, affinché si possa organizzare questo incontro e mettere a punto l'accordo che, peraltro, mi pare sia già nei fatti.
Ha chiesto la parola il Consigliere Ghiglia; ne ha facoltà.



GHIGLIA Agostino

Ho chiesto la parola sull'ordine dei lavori.
Scusi, Presidente, visto che c'é stata la sua risposta ma non quella della Giunta, non so se sia il caso di arrivare alla convocazione congiunta della I Commissione e dell'VIII Commissione per decidere cosa fare.
Perché in sede di convocazione congiunta - I e VIII Commissione sappiate che... Non costringeteci a fare operazioni che non abbiamo voglia di fare. Diteci prima cosa intendete fare, in maniera tale che si possa valutare se in quella sede si può già lavorare. Tutto qua.
Il Vicepresidente Susta e l'Assessore Bairati sono abituati a fare vacanza in queste ultime settimane: che lavorino un po'!



PRESIDENTE

Collega Ghiglia, per cortesia, asteniamoci da commenti sull'attività lavorativa dei colleghi Consiglieri e Assessori.



(Commenti fuori microfono dell'Assessore Bairati)



PRESIDENTE

Per cortesia, Assessore Bairati!



GHIGLIA Agostino

Almeno dateci una risposta!



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Vicepresidente Susta; ne ha facoltà.



SUSTA Gianluca, Vicepresidente della Giunta regionale

Sinceramente, non credo che la Giunta possa sottrarsi ad una richiesta di audizione dei vertici dei TOROC nelle forme che si riterrà di dover adottare.
Francamente, non sono intervenuto perché ritengo che questo sia un compito del Consiglio e non della Giunta. Semmai, quest'ultima partecipa al Consiglio regionale e/o alle Commissioni, qualora ritenete opportuno convocare delle audizioni.
Credo di aver sollecitato più volte, ottenendo, peraltro, risposte assolutamente rassicuranti sulla disponibilità di "aprire gli armadi" del TOROC per verificarne le carte e le disponibilità.
Siccome siamo tutti preoccupati, come il collega Ghiglia, di conoscere la sorte dei soldi pubblici o privati, legati comunque ai grandi eventi pubblici, e quindi assolutamente da gestire in trasparenza, anche noi essendo disinformati su quanto sta avvenendo, qualche preoccupazione l'abbiamo pur manifestata. Però posso anche rassicurare che, se problemi di liquidità ci sono, sono legati, in parte, anche a noi stessi: i ritardi con i quali si provvede a dare esecuzione alle decisioni prese ricadono su soggetti terzi, in questo caso anche sul TOROC (così come su altri soggetti, rispetto ai problemi di liquidità che abbiamo noi, ma anche altri Enti, pubblici o privati, sponsor e non solo).
Proprio qualche giorno fa, con l'Assessore Peveraro, presso il Comune di Torino, abbiamo fatto il punto della situazione per capire come far affluire, in tempo reale, le risorse che mettano a riparo anche il TOROC da eventuali difficoltà verso il sistema bancario.
Non mi sembra, però, di intravedere situazioni allarmanti. Avrei anzi gradito che l'opposizione rilevasse, all'indomani delle Olimpiadi, che rispetto al deficit che si paventava, il deficit tendenziale è sicuramente più contenuto, perché quando si è severi censori delle malefatte altrui bisognerebbe anche essere dei generosi riconoscitori di quelli che possono essere i segnali di cambiamento.
Detto questo, noi siamo disponibili a consegnare tutte le carte e ad audire chi ritiene opportuno l'opposizione o la maggioranza.
Ritengo che la situazione legata alla vicenda finanziaria possa ricevere, in quella sede, tutte le risposte a cui faceva riferimento il collega Ghiglia, che trarrà le conclusioni che riterrà di trarre, o che ha già tratto più volte in quest'Aula, sul giudizio generale complessivo relativo alla gestione TOROC, che è frutto di sue radicate convinzioni, che non ho la pretesa di cambiare, e che saranno pur suffragate anche da atti o da elementi concreti che lui, nelle sue molteplici giacche, ha. Credo sinceramente che la Giunta non possa che essere doverosamente disponibile a confrontarsi ovunque con il Consiglio regionale, con i Consiglieri e con i responsabili del TOROC. Ritengo che sia corretto, prima dell'approvazione del consuntivo, avere ulteriori indicazioni. Su queste, ciascuno nelle proprie responsabilità, assumerà le determinazioni che riterrà di dover assumere.


Argomento: Varie

Saluto agli allievi dell'Istituto "Cravetta Marconi" di Savigliano


PRESIDENTE

Vorrei rivolgere un cordiale saluto, a nome di tutto il Consiglio regionale del Piemonte, agli studenti dell'Istituto Professionale "Cravetta Marconi" di Savigliano, in visita a Palazzo Lascaris.
Oggi si dovrà discutere, per poi votare, la legge finanziaria e la legge di bilancio per l'anno 2006, che rappresentano, sostanzialmente, i due atti fondamentali del Consiglio regionale, perché ripartiscono le risorse tra i vari settori su cui opera la Regione. Vi auguriamo un buon proseguimento di visita.


Argomento: Sport - Tempo libero: argomenti non sopra specificati

Sull'ordine dei lavori, con particolare riferimento alla questione TOROC (fatto personale Consigliere Ghiglia)


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Ghiglia per fatto personale; ne ha facoltà



GHIGLIA Agostino

Ho chiesto la parola per fatto personale, Presidente. Non so cosa intenda il Vicepresidente Susta per "avere molteplici giacche". Consiglio anche a lui, nel corso dell'estate, di cambiarsi sovente, perché, ahimè, la temperatura sale! Io di "giacca politica" ne ho una sola, e nei confronti del TOROC ho manifestato una coerenza, nel corso di nove anni, che credo sia indiscutibile. Però, visto che lei puntualizza, caro Vicepresidente, le dirò che da un mese e mezzo sto aspettando i verbali dei Consigli di Amministrazione del TOROC, che continuate a non fornire: neanche uno nemmeno una fotocopia avete consegnato; neanche una. Allora, in quest'ansia di trasparenza e di mutamento di rotta, datela davvero. Perché il fatto dovuto di darci le convenzioni - 300 pagine scritte in inglese, di cui vi ho chiesto la traduzione, che non è mai arrivata formalmente - non lo avete fatto. Dei verbali dei Consigli di Amministrazione non è arrivata neanche la fotocopia della copertina del primo frontespizio. Mi dica lei Vicepresidente, come si segnala questa inversione di rotta. Se vogliamo poi fare dell'ironia, io non ho nulla. La rotta cambia quando vedo i fatti.


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita

Proseguimento esame disegno di legge n. 191 inerente a "Legge finanziaria per l'anno 2006"

Argomento: Bilanci preventivi - Bilancio pluriennale

Proseguimento esame disegno di legge n. 190 inerente a "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2006 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2006-2008"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame del disegno di legge n. 190 e del disegno di legge n. 191, di cui ai punti 2) e 3) all'o.d.g. Vi chiederei, a tal riguardo, una presa d'atto del lavoro di coordinamento tecnico effettuato dai nostri Uffici legislativi.



(Il Consiglio prende preliminarmente atto delle modifiche di coordinamento ai due disegni di legge in titolo prima specificate)



PRESIDENTE

Ricordo, altresì, che avevamo unificato la fase di discussione, e quindi anche di dichiarazione di voto, sui due disegni di legge.
Sicuramente, ci sarà modo di discutere ed esprimere tutte le posizioni.
Ha chiesto la parola il Consigliere Guida; ne ha facoltà.



GUIDA Franco

Presidente, Vicepresidente, colleghi il nostro voto sui provvedimenti di cui stiamo parlando - legge finanziaria con tutti i suoi allegati e previsione del bilancio '2006 - è un voto contrario. Tuttavia sarebbe troppo semplice chiudersi solamente attorno al voto contrario senza spiegare alcuni passaggi che sono avvenuti.
Innanzitutto, grazie all'opposizione, alcuni aspetti della manovra di bilancio sono stati migliorati riportando anche alla centralità del Consiglio alcune decisioni importanti che riguardano l'articolato della legge finanziaria (ad esempio la situazione della società in house su cui noi comunque siamo contrari e molto dubbiosi), così come anche sulla manovra di carattere fiscale, gli emendamenti presentati dall'opposizione hanno in qualche modo ridotto quella che era la pressione sia sulle acque minerali, sia sull'estrazione di cave.
In questi giorni abbiamo assistito (qualcuno di voi lo avrà letto sui giornali, anche se si era tutti impegnati per la campagna elettorale) a come le associazioni di categoria hanno messo in evidenza non tanto l'imposizione fiscale su questo tipo di attività produttive, ma che non siano state neanche ascoltate o sentite. Questo fa parte di quella concertazione che il centrosinistra spesso richiama all'attenzione mettendo in difficoltà e in evidenza quali possono essere state le lacune del centrodestra, ma non è stato così.
Da parte nostra, il voto è contrario, anche perché avete iniziato proprio con la manovra fiscale. L'unica cosa in cui si differenzia questo bilancio da quello di prima, com'è stato evidenziato da molti colleghi, è il fatto che abbiate recuperato il rating in questi mesi delle società di revisione, che valutano anche i bilanci degli enti pubblici. Ciò dimostra che il bilancio che ha lasciato Ghigo non era poi così male, perché, alla fine, il buco non c'è stato e avete potuto predisporre benissimo il bilancio del 2006. In qualche modo continuate la stessa amministrazione precedente.
Quello che emerge è che la previsione di bilancio 2006, quando è stato presentato all'opinione pubblica, non vi ha fatto bene perché in Piemonte la vostra coalizione è uscita perdente soprattutto nelle Province piemontesi dove è addirittura aumentata la differenza di voti fra la Casa delle Libertà e il centrosinistra.
Questo dimostra che non è affatto vero che il Piemonte ama la Presidente Bresso, anzi, la Presidente Bresso non è entrata nel cuore dei piemontesi. Di questo dovete tenere conto approvando e discutendo il bilancio di previsione. Noi non possiamo che farvelo rilevare perché questa è la verità. La prima grande occasione che avete avuto per presentare ai piemontesi che cosa intendete fare per il bilancio di previsione, di fatto è stata già bocciata dall'elettorato.
Secondo me, emerge ancora una volta, da questo bilancio, che Mercedes Bresso è ancora la Presidente della Provincia di Torino, non la Presidente del Piemonte. La dimostrazione di quanto affermo sta nel fatto che, alla prima grande occasione politica, voi ne siete usciti perdenti. Dovete spiegare in qualche modo il perché di questo ai piemontesi. Io credo che la verità sta, in qualche modo, contenuta nello stesso bilancio e nella stessa finanziaria che avete presentato. Da parte dell'UDC un voto nettamente contrario. Cercheremo, nell'ambito dell'attività che svolgeremo nelle Commissioni, di migliorare le vostre proposte e le vostre iniziative. Per ciò che riguarda gli emendamenti, voglio ricordare che per molti è stato consentito di aumentare le risorse a disposizione nel bilancio (sicurezza impiantistica sportiva, agricoltura, irrigazione ) ma mi sembra che siano provvedimenti che in qualche modo erano attesi. Abbiamo dato dimostrazione di assoluta disponibilità che senza la nostra disponibilità il bilancio non poteva arrivare in Aula e tanto meno la finanziaria.
Questo tipo di disponibilità la mettiamo a disposizione nell'ambito del dibattito sul piano sanitario che arriverà quanto prima in Commissione.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Dutto.



DUTTO Claudio

Intervengo per annunciare il voto contrario della Lega Nord su tutti i provvedimenti relativi al bilancio finanziario di questa Regione.
Vogliamo sottolineare come con questa finanziaria ci sia stata un'inversione di tendenza rispetto a quelle degli anni scorsi, con il ritorno all'introduzione di nuove tasse e nuove pagelle. Ricordo infatti che è stata introdotta la nuova tassa sull'acqua minerale posta inizialmente addirittura per cinque euro al metro cubo, e poi ridotta a 0,75 solo grazie alla ferma opposizione della minoranza.
stata introdotta la nuova tassa sulle case e, qui, ripeto, lo 0,75 euro al metro cubo di materiale scavato sono un'esagerazione se confrontati con il valore che ha questo materiale. È stata aumentata l'IRAP per banche assicurazioni, società di intermediazioni e qui possiamo osservare che queste grosse società non hanno protestato ma per un motivo molto semplice che ribalteranno questo loro costo aggiuntivo a carico dei poveri risparmiatori. In sostanza quindi è stato introdotto un ulteriore balzello a carico dei risparmiatori. Sono stati ritoccati la tassa per la spazzatura e i bolli auto. Su quest'ultima variazione, faccio notare come le riduzioni dei bolli auto sulle piccolissime cilindrate siano di importo decisamente limitato, mentre gli aumenti a carico delle grosse cilindrate saranno di importo cospicuo, per cui se con un'azione demagogica si nasconde solamente una riparametrazione in realtà sicuramente questo è un metodo per fare cassa a carico, ancora una volta, di tutti i cittadini e andando a colpire un settore, quello automobilistico che sappiamo, oggi, essere in grossissime difficoltà. Se c'era un'azione da fare era quella di diminuire i bolli delle auto ma di diminuirli in modo generalizzato per qualsiasi cilindrata. Dal fronte opposto sul fronte della spesa, notiamo in generale un'assenza di una precisa politica di rilancio economico. Notiamo un'assenza di contenimento della spesa e per contro notiamo il ritorno a forme di assistenzialismo e di contributi a pioggia. Per tutti questi motivi voteremo contro il provvedimento in questione.



PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il Consigliere Botta; ne ha facoltà.



BOTTA Marco

Arriviamo stamattina alla dichiarazione di voto sulla finanziaria e poi le altre parti della manovra. Naturalmente per il senso di responsabilità che questa minoranza ha dimostrato anche in quest'occasione. Certo il rammarico è ampio. È ampio per una manovra finanziaria che noi non approviamo, che ci lascia molto perplessi e scontenti perché riteniamo che sia una manovra finanziaria assolutamente contraria agli interessi del Piemonte. Di tutto il Piemonte e di tutti i piemontesi, ma soprattutto di quel Piemonte che produce e che lavora e, invece di trovare aiuto e attenzione, trova in questa manovra finanziaria soprattutto occasioni di maggiore tassazione.
Come hanno ricordato i colleghi, la nostra opposizione molto ferma e decisa ha espresso la volontà di cercare di impedire l'introduzione di nuove tassazioni che non risolvono i problemi veri del bilancio della Regione Piemonte. Sono, invece, una forma di coercizione nei confronti di alcuni settori della società produttiva piemontese, che non meritavano un trattamento del genere. Lo testimoniano gli atti delle sedute che abbiamo svolto su questi argomenti: le tasse sulle acque minerali, sulle cave l'IRAP maggiorata alle finanziarie e alle banche e la maggiorazione della tassa automobilistica. Per alcune, siamo riusciti almeno ad ottenere una diminuzione.
Le conseguenze di questa tassazione maggiore si rifletteranno nei prossimi anni sull'occupazione e anche sulla tenuta competitiva di tante nostre imprese. Non potrete dire che non ve l'avevamo detto. Non potrete dire che l'opposizione (che si è comportata, a mio avviso, in maniera molto realistica, senza toni di ostruzionismo o troppo duri) non vi aveva messo in guardia rispetto a introduzioni di tasse, che poi hanno subito una limatura grazie al lavoro che l'opposizione di centrodestra e di Alleanza Nazionale, in particolare per la tassa sulle acque, hanno portato avanti con grande forza.
Questo balletto delle cifre testimonia anche la vostra titubanza rispetto all'introduzione di queste tassazioni, ma anche la protervia di voler andare avanti. Come Alleanza Nazionale, ma unitamente a tutta la coalizione, abbiamo cercato di introdurre qualche elemento migliorativo alla manovra finanziaria.
Alcuni nostri suggerimenti sono stati raccolti. Come abbiamo già detto nella discussione generale, senza dubbio, l'impianto della manovra segnala più elementi di discontinuità che non di continuità, quindi poche luci e moltissime ombre. Per questo l'impianto della manovra non ci pu soddisfare. È un impianto che non fa gli interessi dei piemontesi e che quando dispiegherà i suoi effetti sul Piemonte, incontrerà un giudizio molto negativo dalle categorie su cui andrà ad impattare.
già stato ricordato che in tutti documenti e in tutte le enunciazioni la Giunta, in particolare, ma tutta la maggioranza si fa gran vanto di procedere concertando, collaborando, prestando attenzione e dialogando con la società piemontese. Nella realtà vediamo che su alcuni passaggi importanti, ad esempio per quanto riguarda l'introduzione di nuove tasse la concertazione, il dialogo e la collaborazione vengono meno: vengono imposte per decreto dalla Giunta regionale senza avere l'umiltà e l'attenzione verso le categorie.
Ribadisco che il voto per Alleanza Nazionale sarà un voto di assoluta contrarietà, solo parzialmente mitigato da alcune attenzioni ed elementi di novità che assolutamente non possono farci approvare questa manovra.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Lepri; ne ha facoltà.



LEPRI Stefano

Grazie, Presidente.
Colleghi Consiglieri, a nome del mio Gruppo voglio esprimere con piena convinzione il sostegno alla manovra finanziaria che oggi la Giunta porta all'approvazione del Consiglio regionale.
Gli argomenti che ci portano ad esprimere un convinto sostegno sono stati già largamente e molto seriamente approfonditi dagli interventi della Giunta e, in modo particolare, dal Vicepresidente, che voglio ringraziare a nome di tutta la maggioranza e del nostro partito in particolare per il lavoro prezioso, per la dedizione straordinaria che ha voluto dedicare a questa manovra.
Così come voglio esprimere un apprezzamento a tutti i membri della Giunta e alla Presidente anche per il metodo con cui abbiamo voluto discutere questo bilancio che, da qualche mese, è oggetto dei nostri approfondimenti e delle nostre attenzioni.
Voglio velocemente ripercorrere le ragioni che ci portano a esprimere un convinto sostegno. Anzitutto, noi vediamo in questa manovra le indicazioni e le prime evidenze di una strategia di rilancio dell'economia piemontese.
Questo rilancio avviene sostanzialmente attraverso due leve. Sottolineo che non c'è, in sostanza, un aumento dell'imposizione fiscale. Le grandi leve di prelievo sono sostanzialmente invariate: si toccano solo alcune leve marginali su cui si incide, anche grazie al confronto nel Consiglio in maniera sostenibile.
Prendiamo atto che, di fronte ad una difficile contingenza economica oggi il Consiglio regionale approverà una manovra che, sostanzialmente, non mette mano alle tasche dei piemontesi.
Inoltre, con molto orgoglio, possiamo evidenziare una serie di grandi linee strategiche di sostegno allo sviluppo economico che troveranno nei prossimi anni un pieno sostegno e una piena realizzazione.
Cito per tutti le nuove leggi sulla ricerca e sull'internazionalizzazione, che trovano nel bilancio la loro sostenibilità e il loro pieno sostegno sul piano della dotazione economica; penso all'importanza del piano triennale per l'industria che, pure in questo bilancio, trova quelle risorse che mancavano, anche grazie ad un'opera di pulizia dei conti che è stata fatta in queste settimane e con questa proposta di bilancio.
Penso a misure di grande rilievo come sono, per esempio, le risorse aggiuntive che sono state destinate al rilancio della rete ferroviaria piemontese, in modo particolare delle linee periferiche, così importanti per la mobilità sostenibile, sulla cui proposta si è concentrata l'attenzione del Consiglio e delle forze di maggioranza con un emendamento che abbiamo votato e con un ordine del giorno che siamo prossimi a votare.
Segnalo altresì l'importanza di una scelta precisa tesa a rendere credibile quella rete di amministrazioni e di operatori economici attraverso un grande programma di informatizzazione wirefire.
Voglio ricordare come questa manovra abbia segnato e segnali delle significative attenzioni sui temi della qualità della vita e della protezione sociale, rispetto alle quali si temeva una riduzione in forza della situazione certamente non facile e brillante, che ci è stata consegnata dalla precedente amministrazione.
Possiamo dire con orgoglio che il bilancio della cultura non registra riduzioni; anzi, segnala un incremento, così come il bilancio per il sostegno all'attività turistica registra una significativa razionalizzazione e, anche in questo caso, un modesto, ma significativo incremento.
Anche su temi straordinariamente importanti come quelli della formazione, possiamo dire con orgoglio che questi capitoli non sono stati toccati, anzi, sono stati potenziati. Cito gli ulteriori sei milioni, che la maggioranza ha inteso destinare, con l'emendamento, al sostegno per il diritto allo studio. Penso all'importanza del riconoscimento del valore delle attività delle scuole paritarie, alle quali viene riconosciuto un congruo finanziamento.
Sottolineo la scelta importante del Piemonte di attribuire, al sistema dell'assistenza e del socio assistenziale, quelle numerose e significative risorse che il Governo nazionale, con una manovra assolutamente non condivisibile, ha voluto ridurre. La Regione Piemonte, invece, le ha volute riassicurare, con una dotazione significativa e con uno sforzo non indifferente.
Mi pare anche molto importante il lavoro di questa manovra nell'opportunità di razionalizzare e di avviare il debito pregresso della sanità ad una prospettiva di soluzione, rispetto ad azioni di cartolarizzazione e di gestione del patrimonio immobiliare della sanità.
Penso ad altre azioni, proposte e votate lo scorso Consiglio in sede di emendamenti portati all'attenzione del Consiglio da parte delle forze di maggioranza: tra tutte cito il fondo per il recupero dei tossicodipendenti attraverso la destinazione di risorse dedicate alle comunità terapeutiche e al rilancio delle politiche familiari.
Concludo, essendo esaurito il tempo a mia disposizione, con una forte e convinta approvazione della manovra e con la certezza che questo primo bilancio segni davvero una svolta importante per il futuro del nostro Paese e della nostra Regione.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Ferrero; ne ha facoltà.



FERRERO Caterina

Grazie, Presidente.
Vogliamo esprimere anche noi qualche considerazione, per arrivare ad una dichiarazione di voto negativa su questo bilancio. Dopo mesi di discussione in Commissione e qualche settimana di approfondimento in Consiglio regionale abbiamo potuto verificare che la prima versione del documento discusso in Commissione, grazie ad un approfondimento da parte dei Gruppi di opposizione, ha generato una serie di tensioni nell'ambito della maggioranza. Ora ci troviamo a votare - ovviamente la maggioranza ad approvare e noi a contrastare - un documento abbastanza stravolto stravolto da una scelta finale di imposizione di tasse, che è un sistema che ha intrattenuto molti di noi anche in queste settimane di campagna elettorale; un sistema che ha permesso alla maggioranza...



PRESIDENTE

Scusi, Consigliera Ferrero.
Per cortesia, colleghi, prego coloro che devono parlare di accomodarsi fuori dall'emiciclo.



FERRERO Caterina

un documento finale che, di fatto, contiene un grande stravolgimento.
Il maxiemendamento proposto dall'opposizione, e condiviso dalla Giunta potrebbe tranquillamente essere un mini assestamento di bilancio. In questo senso vogliamo rilevare quanto questo aspetto debba essere evidenziato.
Questo primo anno di attività e questo primo bilancio per il 2006 si chiudono con tre ragionamenti sui quali si può discutere.
Primo, c'è un'imposizione di tasse abbastanza pesante; tasse non finalizzate su alcuni temi specifici, ma inserite nel calderone complessivo delle spese che verranno sostenute nel prossimo anno di attività. Noi, su questo tema, proveremo, con gli ordini del giorno successivi, ad immaginare un percorso di finalizzazione di queste tasse.
Il secondo ragionamento riguarda il fatto che la discussione di bilancio ha permesso di evidenziare quanto il buco della sanità, discusso in questi mesi, sia assolutamente inconsistente e inesistente nell'importo definito. Si rende altrettanto evidente che questo anno di vostra amministrazione ha prodotto, se non ricordo male, all'incirca 400 milioni di euro di buco sulla sanità.
Il terzo aspetto è legato ad alcune parti della legge finanziaria. Tale legge, nella sua prima stesura, ha tentato di prevedere una consistente espropriazione delle competenze legislative di questo Consiglio. Mi riferisco alle modalità attraverso le quali definire la costituzione dei fondi immobiliari; alla cartolarizzazione; al ragionamento della gestione della società in house e tante altre cose che nel frattempo, grazie alla serena, ma approfondita discussione dell'opposizione, sono state parzialmente e limitatamente modificate.
Questo terzo aspetto merita una profonda riflessione.
Non riteniamo che questo sia un atteggiamento corretto nei confronti di un Consiglio che in questi mesi, seppure prendendosi il tempo necessario da dedicare a provvedimenti importanti, come la legge sulla ricerca sull'industria e quant'altro (tutti argomenti sui quali c'era già un'ottima base di lavoro, prodotta dal centrodestra nella scorsa legislatura) ha lavorato.
La risposta data con questo bilancio, che tenta un'espropriazione delle nostre competenze, non dà a quest'Aula un bel messaggio.
Per questo e per altri motivi che richiameranno i miei colleghi in successivi interventi, riteniamo di votare contro questo provvedimento.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Robotti; ne ha facoltà.



ROBOTTI Luca

Grazie, Presidente.
Questa volta i lavoratori piemontesi sanno che questa Regione, grazie a questa amministrazione di centrosinistra, ricomincia a distribuire risorse in termini di sostegno e di politiche attive che guardano al rilancio industriale, in termini di competitività e di qualità. In tal modo, questi lavoratori avranno la certezza di un futuro manifatturiero competitivo e al tempo stesso, in grado di garantire maggiori diritti e maggiori certezze sociali di quelle sino ad ora garantite.
Mentre il Governo con una mano toglie diritti, toglie economie, toglie risorse, toglie garanzie ai lavoratori, questa Regione ne distribuisce.
Speriamo che il prossimo anno saremo di nuovo qua a discutere di una manovra finanziaria e di bilancio che, in coralità con il Governo nazionale, attivi sempre più politiche in funzione di un miglioramento della vita complessiva dei lavoratori di questo Paese, per garantire un futuro dell'economia, non solo in chiave finanziaria e speculativa, ma anche competitivo sul piano industriale.
In questa manovra abbiamo insistito perché si lavorasse pesantemente su due filoni principali: da un lato, il sostegno al reddito per quei lavoratori che hanno meno certezze sul proprio salario, per garantire un futuro a sé e alle proprie famiglie; dall'altro, il reperimento di ingenti e importanti risorse da investire nella scuola, nella formazione e nell'istruzione.
La vera sfida è garantire ai lavoratori la possibilità di vivere e non di sopravvivere e, contestualmente, garantire ai propri figli la possibilità di arrivare ai livelli più alti di istruzione. Riteniamo che solo attraverso un incremento qualitativo del livello di competenze e di istruzione dei nostri giovani, questa Regione potrà, in futuro, competere internazionalmente, con una qualità che diventa il vero treno di sfida treno di sfida che vogliamo diventi l'elemento di punta delle politiche di innovazione della Regione Piemonte. Sappiamo, altresì, che con una serie di interventi strutturali, da quelli sulle due università più importanti (l'Università e il Politecnico) a quelli sulla rete Wi-Fi (il collegamento a banda larga ad alta velocità per internet) per tutto il territorio regionale, si favorirà sicuramente l'avvio di nuovi importanti centri industriali, che permetteranno lo sviluppo di questa Regione.
Con una serie di politiche legate all'internazionalizzazione del prodotto piemontese, alla ricerca e all'innovazione, attraverso una rete di sistema tra pubblico e privato, si potrà guardare alle sfide dei prossimi anni con maggior tranquillità e certezza, sapendo che gli interessi generali saranno improntati sui lavoratori. E quando si emanano leggi per i lavoratori, tali leggi valgono per tutti, anche per i loro datori di lavoro. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Dalmasso; ne ha facoltà.



DALMASSO Sergio

Ribadiamo il giudizio positivo che abbiamo espresso in sede di Commissione, nonché in Aula.
Pare che questo bilancio non presenti tagli sulle spese sociali sebbene fosse un aspetto possibile, vista la situazione complessiva di difficoltà estrema.
Presenta qualche segno positivo - o meno negativo - sul nodo fondamentale "sanità": speriamo che il Piano Sanitario vada in porto nel giro dell'anno in corso e abbia la possibilità di incidere anche su questi dati.
Vede qualche inversione nella tendenza negativa dell'economia regionale. Vi è un lieve rilancio di FIAT, che per noi deve significare occupazione e, soprattutto, rientro di quei tanti cassaintegrati di cui si è discusso più volte in quest'Aula.
Si riscontra un miglioramento del rating e un'evoluzione, sia pure parziale e lieve, dei dati economici complessivi. Non sappiamo quanto l'evento olimpico abbia inciso su questo dato, ma comunque è innegabile.
Ricordiamo, ancora, altri dati che, a nostro giudizio, sono importanti: fondi per il diritto allo studio sono stati notevolmente incrementati sull'università si sta incidendo in misura significativa; il sostegno al reddito è già stato ricordato in altri interventi; l'intervento sugli LSU che il nostro Gruppo ha fortemente sollecitato, ci pare ponga fine - o perlomeno tenti di farlo - ad una difficilissima situazione per tante lavoratrici che vedono trascinarsi, ormai da molti anni, questa situazione.
Insistiamo sulla necessità di una svolta profonda nella politica dei trasporti, che implichi degli investimenti in grado di incidere fortemente su una situazione di collasso che il sistema pubblico trasportistico vive.
Ricordiamo ancora - l'abbiamo più volte ribadito - che questo è il primissimo bilancio dei cinque che questa Giunta farà.
Molti dei temi che sono stati toccati solo in parte o addirittura esclusi da questo bilancio dovranno trovare posto nell'assestamento, di cui cominceremo a parlare, credo, tra brevissimo tempo.
Il prossimo bilancio dovrà mostrare, a nostro giudizio, maggiore attenzione e incidere ancora di più sulle grandi tematiche sociali, sul profondo malessere sociale che parti consistenti di questa Regione vivono.
Su questo garantiamo, ovviamente, l'impegno del nostro Gruppo, che pensiamo vi sia stato già in questi primi undici mesi di lavoro.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Moriconi; ne ha facoltà.



MORICONI Enrico

Grazie, Presidente.
Anch'io condivido la posizione di quanti hanno espresso un giudizio positivo relativamente al bilancio presentato, che, com'è stato più volte ricordato, può essere definito come il primo di quest'Amministrazione.
Nell'ambito delle risorse disponibili, riteniamo che si sia compiuto uno sforzo per rispondere alle richieste da noi avanzate, per un bilancio che guardasse al sociale, alla ricerca e allo sviluppo.
Sappiamo, com'è stato già ribadito, che una parte del bilancio - la più consistente - sarà oggetto di discussione relativamente al Piano Sanitario.
Anche in tal senso nutriamo buoni auspici per ritenere che la strada intrapresa possa essere da noi condivisa.
In questi tempi si è parlato molto, anche a livello nazionale, di tasse. Tale discorso è stato riproposto anche in quest'Aula.
Dovremmo avere la correttezza di riconoscere, quando si parla di tasse nei Paesi liberali (sulla strada di un neoliberismo spinto), che molti studiosi di quei Paesi (come gli Stati Uniti) ammettono che con le tasse si pagano i diritti dei cittadini.
Noi crediamo che difendere i diritti di tutti i cittadini sia un obiettivo importante e utilizzare ed acquisire delle risorse pubbliche a tal fine sia uno dei compiti che le Amministrazioni si devono dare.
La polemica generata in questi tempi sull'abbassamento o sull'innalzamento delle tasse non ci appassiona particolarmente, ma a tal riguardo sarebbe opportuno, a nostro giudizio, introdurre un altro concetto, secondo il quale le tasse devono essere giuste: solo con le tasse giuste si riescono a pagare i diritti di tutti i cittadini.
Sempre in merito al discorso sulla tassazione, vorrei ricordare, da ambientalista, un ulteriore aspetto: sempre le società statunitensi ricordano che la leva fiscale può rappresentare una manovra per incoraggiare, o scoraggiare, comportamenti e scelte ambientalmente sostenibili, oppure ambientalmente scorrette.
Dovremmo avere il coraggio di affrontare il discorso in questi termini e non sempre e solo, in un sistema demagogico, parlare di diminuzione delle tasse, perché spesso, così come abbiamo visto nei cinque anni di Governo nazionale precedente, tali diminuzioni servono soltanto alle categorie più forti, e non a quelle più deboli.
Ritengo che questo bilancio sia complessivamente positivo per una serie di attenzioni a cui si è dato peso in questo documento: ricordiamo il taglio dei ticket per gli ultrasessantacinquenni a reddito inferiore a 15.000 euro, il sostegno alle opere pubbliche, il supporto all'università le risorse per il diritto allo studio, la ricerca di una soluzione per la vicenda delle LSU, l'impegno sui trasporti ricordato poco fa, e soprattutto, il sostegno al reddito delle fasce deboli.
Non è un bilancio per il quale usiamo toni enfatici, ma ci soddisfa e comprendiamo che operi delle scelte usando bene le poche risorse disponibili.
Speriamo - e lavoreremo nel futuro in tal senso - in un bilancio che mostri sempre più attenzione alle ricadute sociali dell'utilizzo delle risorse pubbliche.
Complessivamente, ribadisco il voto favorevole del nostro Gruppo.



PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il Consigliere Turigliatto; ne ha facoltà.



TURIGLIATTO Mariano

Siamo anche noi soddisfatti di questo bilancio sebbene con alcune osservazioni che, nell'evidenziarne i punti di forza, vorremmo evidenziassero anche qualche elemento di piccola criticità che dovremmo risolvere con le manovre economiche che verranno.
La prima criticità non attiene al bilancio in sé ma ai tempi. Sono oramai quattro mesi che andiamo avanti con la discussione e con l'elaborazione del bilancio. Sono tempi che credo in un Paese come il nostro, politiche come quelle che tutti vogliamo mettere in campo, sono tempi inaccettabili. Il problema non è discutere, non è ragionare, non è emendare, non è capire o entrare nel merito, il problema è che c'è un tempo per tutte le cose. Un bilancio che sia davvero utile, deve essere approvato per la fine dell'anno precedente o nei primi giorni o al massimo nel primo mese dell'anno successivo.
Credo che questo sia un tema di cui dobbiamo farci complessivamente carico tutti, maggioranza e opposizione, perché credo che non sia interesse di nessuno far si che le istituzioni non funzionino. Credo che per il futuro, l'adozione di una qualche misura in questo senso, vada in qualche modo programmata.
Il secondo aspetto che non è una criticità ma è un punto di grande rilievo che non siamo forse riusciti a trasmettere con l'intensità e la forza che meriterebbe, è che questo bilancio rappresenta la trasposizione quasi fedele nei contenuti programmatici sulla base dei quali, un anno fa i piemontesi hanno scelto di dare al centrosinistra l'onere e il piacere di guidare questa Regione.
Ci sono ancora molte cose da fare, molti interventi che necessitano di avere le gambe necessarie per potere diventare realtà. Si è parlato del Wi Fi e in generale dello sviluppo di tecnologie sofisticate, in particolare riferite alla comunicazione, ma credo che altrettanto interesse e altrettanta intenzione sarà prestata alla distribuzione del denaro nelle unità revisionali, all'imprenditorialità e alla costruzioni di occasioni di lavoro, diffusi nella nostra Regione. Anche per noi la polemica sulle tasse è una polemica che rischia di porre in modo falso problemi veri, facendo leva spesso su egoismi un po' miopi e che soprattutto mirano a mantenere le idee, che non ci sono più da nessuna parte, chiunque sia al potere.
Le risorse pubbliche possano essere gratuitamente a disposizione di pochi nei luoghi che hanno beni preziosi che vanno valorizzati per far crescere adeguatamente la collettività.
Credo che per questo motivo, nel preannunciare questo voto naturalmente favorevole e questa considerazione e quest'apprezzamento positivo al bilancio, il tema che ponevo mi piacerebbe fosse il tema dell'assestamento e, in seguito, del bilancio che verrà.
Certe volte misure meravigliose prese fuori tempo massimo, non producono gli effetti per i quali erano state pensate. Per questo bilancio le cose non stanno così, ma sarebbe bello che fossimo capaci di evitare per il futuro, di arrivare al mese di aprile, ancora con questa partita in piedi.



PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il Consigliere Ricca; ne ha facoltà.



RICCA Luigi Sergio

A nome del Gruppo Rosa nel Pugno, esprimerò parere favorevole alla finanziaria del 2006 e al bilancio che ne è collegato. Le motivazioni credo di averle già ampiamente illustrate nella discussione di carattere generale che ha preceduto l'avvio del dibattito su questi argomenti.
Ne richiamo alcuni. Siamo stati rimproverati di avere utilizzato la leva fiscale e credo sia necessario mettere in evidenza come sia stato usato con assoluto criterio, con estrema cautela, con un recupero di risorse tali da non incidere e da creare squilibri e appesantimenti nelle famiglie piemontesi.
Nessun inasprimento fiscale ha interessato partite di rilievo come l'IRAP o l'IRPEF e quindi non c'è stato un inasprimento vero della pressione fiscale su famiglie e imprese. Sottolineo il fatto che a questa finanziaria si accompagna un bilancio assolutamente realistico che stanzia risorse su obiettivi strategici per il rilancio dell'economia piemontese.
Sono state richiamate le leggi sulla ricerca sull'internazionalizzazione del Piemonte che genereranno effetti di sistema sulla nostra Regione e quindi attraverso questi documenti si riempiono di risorse e di contenuti anche le organizzazioni e le volontà con le leggi quadro approvate. Questo è particolarmente importante perché l'andamento economico della nostra Regione non è assolutamente brillante, nonostante i segnali di ripresa evidenziati nel primo trimestre di quest'anno. Va sottolineato come la relazione sulla congiuntura piemontese dell'Union Camere a fine anno scorso, evidenziasse un'ennesima flessione della produzione industriale per 16-17 trimestri consecutivi e, come nel periodo tra aprile e giugno '2005, l'attività del tessuto imprenditoriale piemontese abbia registrato una flessione del 3,5% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, in un dato più grave rispetto alla flessione dell'1,4 a livello nazionale.
In questo quadro le risorse stanziate con la finanziaria piemontese cercano di dare una risposta attraverso canali di intervento che come ho detto prima sono strategici e genereranno effetti di sistema sulla nostra economia, che sono il risultato dell'azione di governo di questi primi mesi di questa maggioranza.
Credo sia da sottolineare altresì, come si stanziano risorse importanti per la scuola e per il diritto allo studio e come si intervenga a sostegno delle fasce più deboli con l'allargamento delle fasce di esenzione del ticket nella sanità; come si individuino i percorsi per il ripianamento del deficit pregresso sempre della sanità; e come incide l'approvazione di questa finanziaria con la presentazione e l'approvazione da parte della Giunta del piano socio-sanitario regionale che interverrà in modo strutturale anche nel campo sanitario.
Voglio ancora evidenziare le risposte nel sociale. Il rafforzamento degli interventi in questo settore che va a cercare di porre il riequilibrio in una realtà piemontese che ha segnato l'andamento di una situazione di squilibri all'interno anche della famiglia e della distribuzione della ricchezza della nostra Regione, originate dalle politiche nazionali di questi anni.
Richiamo brevemente alcuni dati: i redditi di lavoro individuale, sono cresciuti attorno alla media dell'1,6%, quelli del lavoro autonomo il 10,1%. Il 10% delle famiglie più ricche del nostro Paese possiede circa la metà, oltre il 45% dell'intero ammontare della ricchezza netta, e negli ultimi anni la quota di ricchezza posseduta dal 5% delle famiglie più agiate è passata dal 27 al 32% del totale. Quindi la necessità di rispondere a situazioni di disagio cui solo parzialmente sono attenuate dalla rete di organizzazione sociale di volontariato presenti con forza anche sul nostro Paese. Io credo che il nostro bilancio dia delle risposte significative in questa direzione. Concordo con chi ha detto che dovremmo cercare di essere più rapidi. È una questione che va posta all'intero Consiglio nell'approvazione di documenti così rilevanti.
Voglio solo sottolineare che nonostante il rallentamento dovuto alle tensioni della campagna elettorale, si giunga comunque all'approvazione della finanziaria e del bilancio in tempi ancora accettabili.
Circa alcune questioni più specifiche dei due documenti, come Gruppo esprimeremo il nostro orientamento su alcuni ordini del giorno collegati dove andremo a fare qualche valutazione di maggior dettaglio sulle scelte che la Regione sta per compiere per il 2006.
Confermo un voto convintamene positivo e di sostegno ai documenti che andiamo ad approvare.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Muliere; ne ha facoltà.



MULIERE Rocco

Grazie, Presidente.
Con oggi terminiamo un lavoro importante, che ha visto impegnato il Consiglio per quattro mesi. La prima riflessione che è utile fare è proprio questa: chiederci se una Regione può rispondere alle esigenze del territorio, degli Enti locali e del mondo dell'economia approvando il proprio bilancio nel mese di aprile, quando la Giunta regionale ha depositato il documento nel mese di dicembre. È una questione che va al di là della situazione attuale e che vede coinvolte la maggioranza e la minoranza.
Penso che un interrogativo sulla questione dei tempi vada posto.
L'hanno fatto altri colleghi e condivido questa considerazione: è necessario discutere, riflettere e trovare delle soluzioni. Questa era la prima considerazione che volevo fare.
Approvando il primo bilancio siamo chiamati a dare un giudizio sul lavoro che abbiamo svolto in questo primo anno. Credo che questo sia e debba essere un giudizio positivo. Abbiamo cercato di affrontare questioni importanti e spinose. Naturalmente, non dobbiamo dimenticarci che non è ancora trascorso un anno da quando si è insediata la Giunta regionale.
Mi pare che la Giunta regionale si sia insediata alla fine di aprile o all'inizio di maggio. In questo anno la maggioranza e la Giunta ha cercato di affrontare questioni importanti, le stesse che sono già state ricordate: la FIAT, le leggi che abbiamo cercato di approvare e abbiamo approvato in questo primo anno di attività (in particolare, la legge sulla ricerca e sull'internazionalizzazione, che testimonia il nostro impegno nei confronti di un tema importante come quello dell'innovazione).
Vorrei che si riflettesse sul fatto che in campagna elettorale (quella delle regionali) c'eravamo impegnati a presentare il Piano sociosanitario regionale entro il primo anno. Così è stato fatto. È un documento di estrema importanza per il futuro della sanità piemontese. Saremo chiamati ad affrontare il periodo del confronto istituzionale in Consiglio regionale per arrivare all'approvazione di questo documento, così delicato e importante per la gestione della sanità piemontese.
Siamo arrivati all'approvazione di questo bilancio in una situazione di difficoltà, dovuta alla riduzione dei trasferimenti da parte del Governo agli Enti locali e alle Regioni. È in questa situazione che la Giunta regionale, sorretta dalla maggioranza, ha dovuto elaborare il primo bilancio della nostra attività. Se dovessi racchiudere in uno slogan il bilancio che stiamo per approvare, potrei dire che è un bilancio che guarda allo sviluppo e alla coesione sociale. Il fatto che abbiamo voluto caratterizzare ed investire risorse importanti del nostro bilancio sul tema della ricerca, dell'internazionalizzazione, dell'innovazione e degli investimenti credo sia importante.
Non dimentichiamo che stiamo attraversando una situazione economica difficile, quindi abbiamo l'obbligo, il dovere e la volontà di affrontare una situazione estremamente delicata dal punto di vista sociale. Le risorse che abbiamo destinato alla voce relativa alle questioni sociali sono un aspetto importante di questo bilancio.
Vorrei ricordare che con questo bilancio affrontiamo la questione dei ticket sui farmaci. Noi c'eravamo impegnati ad eliminare i ticket nell'arco dei cinque anni di legislatura. In questo primo anno, abbiamo eliminato il ticket sui farmaci generici e successivamente alzeremo la fascia di esenzione. Credo che sia un provvedimento importante che parla soprattutto agli anziani, come un provvedimento importante è quello che riguarda i lavoratori in cassa integrazione. Questi sono gli elementi importanti di questo bilancio. Credo che sia un fatto positivo, ma c'è ancora molto lavoro da fare.
Il lavoro che dobbiamo compiere nei prossimi mesi e nei prossimi anni dovremo svolgerlo con una sempre maggiore e particolare attenzione ai territori della nostra Regione.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Manolino; ne ha facoltà.



MANOLINO Giuliano

Grazie, Presidente.
Vorrei soltanto esprimere due considerazioni brevissime sul bilancio e sulla legge finanziaria che abbiamo seguito passo passo, ma un po' dalla finestra come si dice. Abbiamo verificato che ci sono delle situazioni che sono state ben ponderate e considerate quali quelle sul sociale, sulla sanità e su tutti i provvedimenti relativi all'agricoltura. Condividiamo queste iniziative perché riteniamo che questa nuova programmazione per il 2006 deve far finire un anno di transizione economica e di assestamento economico per poi consentire alla Giunta regionale di rilanciarsi.
Tuttavia abbiamo delle criticità relative al fatto che alcuni balzelli e nuove ipotesi, di cui agli articoli 5 e 7 della legge di bilancio, sono state introdotte con un'ipotesi di ritorno e di contropartita, che onestamente non credo siano sufficienti e più di tanto utili ad un risanamento del bilancio regionale e ad un rilancio dell'economia regionale. Sia per la buona volontà operativa che mi pare esserci stata da parte del Vicepresidente Susta e della Giunta, sia perché i tempi ormai sono tali per cui vorremmo obiettivamente creare e dare una possibilità di apertura e di fiducia in attesa che lo sviluppo delle problematiche economiche sulla Regione si avverino e si verifichino nel corso dell'anno riteniamo di poter dare un voto di astensione su questo bilancio per verificare la veridicità delle intenzioni espresse. Pur con alcune criticità, che ribadiamo non possiamo non evidenziare, riteniamo che la serie di integrazioni e di tasse inserite sulle acque minerali, sulle cave e su altri settori non siano più di tanto remunerative e risanatrici di un bilancio e di una gestione economica che vede, d'altro canto, come corrispettivo e contropartita la fuoriuscita di finanziamenti decisamente più superiori in quantità e in entità, quindi non giustificabili da questo punto di vista.
Detto questo, riteniamo che un voto di astensione, in questo momento possa essere un voto di attesa, di verifica, di controllo e, nello stesso tempo, di aiuto sostanziale affinché la Regione Piemonte non dilati ulteriormente i termini dell'approvazione del bilancio, cosa che costituirebbe un danno per tutti gli Enti locali e per tutte le istituzioni che da questo bilancio dipendono.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire, in dissenso dal proprio Gruppo, il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Che non ci si illuda, il dissenso è solo l'escamotage tecnico per poter parlare, visto che, come ricordava il Presidente del Consiglio, è stato deciso un intervento per Gruppo. Personalmente mi asterrò, non con le motivazioni saldamente politiche espresse dal collega Manolino, ma solo come escamotage tecnico per intervenire, dato che due o tre interventi di questa mattina, soprattutto quello del Consigliere Muliere, mi hanno stimolato.
Veloce riassunto di alcune puntate precedenti.
Stiamo approvando un bilancio tardi, secondo le parole del collega Turigliatto. Sul termine "tardi" siamo ed eravamo tutti d'accordo (dico "eravamo" perché non è la prima volta), solo che oggi alcune tesi vengono ritenute più credibili, perché, caro Muliere, il cambiamento dei ruoli talora, induce il cambiamento di prospettive di giudizio. Ma era tardi ieri; è tardi oggi; sarà tardi anche domani, qualunque maggioranza venga a governare in quest'Aula la Regione. Alla maggioranza compete soprattutto il dovere, purché ne abbia le capacità, di proporre meccanismi e di farli approvare, affinché essi inducano un concetto, molto caro al collega Violante: la democrazia decidente.
Palesemente, la democrazia decidente in quest'Aula non ha asilo (non da ora, ma da quando nacque). Credo competa correttamente, non solo, ma certamente alla maggioranza farsene carico, in termini di problema, perch problema lo è: proporre soluzioni, se ne ha la capacità, o adottare soluzioni che da parte della minoranza venissero proposte, onde affrontare un problema oggettivo, non della maggioranza attuale di centrosinistra, ma della Regione.
Secondo punto. Mi rivolgo al Vicepresidente Susta dicendogli cose che ho già detto, ma credo serva, perché i problemi non risolti rimangono tali.
L'Assessore Susta ricorderà quando propose, all'inizio di questa lunga fase di discussione del Documento di Programmazione Economico-Finanziario della Regione, una revisione, non su basi storiche, del bilancio della Regione.
Lo fece non solamente sui giornali, ma anche nelle sedi competenti (sedute di Aula e di Commissioni). Gli dissi che era un compito condivisibile, che già altri ci avevano provato non riuscendovi, ma che, comunque, i problemi non risolti rimangono problemi. Mi dispiace dirlo, non ne attribuisco certamente la responsabilità, tanto meno personale, all'Assessore, ma è una constatazione: questo tema è uno dei tanti rimasti irrisolti. La risoluzione dei problemi rimane a carico di un'Aula che oggi deve tranquillamente, approvare un bilancio che pareggerà intorno al 34-35 mila miliardi delle vecchie lire.
Ricordo a tutti che, meno di dieci anni fa, il bilancio pareggiava occhio e croce, su una cifra del 50% in meno. Il primo bilancio che ebbi l'onore di portare in quest'Aula pareggiava 26 mila miliardi. L'inflazione non ha certamente connotato questi ultimi dieci anni. Mi sembra di poter dire che questo sia un problema che una maggioranza seria, non necessariamente quella di centrosinistra, si debba porre, ma se davvero riteniamo che sprechi e inefficienze caratterizzano la macchina pubblica allora ci deve dire, collega Muliere, lei che oggi ha l'onore e l'onere di essere il Capogruppo del più forte partito di maggioranza, quale altro sistema ci sia per ottenere la riduzione delle inefficienze, se non tagliare? Ma davvero qualcuno crede che esista un Sindaco, un responsabile di Comunità montana, un Presidente di Provincia, un Presidente di Regione che dica a se stesso e alla propria maggioranza: "Ne abbiamo troppi"? Se lo dice lo dica, ma non auspichi che il nuovo Governo, qualunque esso sarà quando i conti elettorali saranno finiti, dia di più; piuttosto ponga a se stesso e a questa Regione l'obiettivo di un normale equilibrio di efficienza. Se l'efficienza non si impone, collega Muliere, l'efficienza non arriva e ciascuno avrà, di volta in volta, l'alibi e una motivazione per rimproverare a qualcun altro le risorse non date e le efficienze non cercate.
Terzo. Ho visto, negli interventi dei colleghi Capigruppo del centrosinistra, una ragionevole anomalia, ancorché sia passato soltanto un anno, in sede politica, nell'essere molto uniformi nell'approvare ciò che oggi quest'Aula ci propone. Ricordo ai colleghi, soprattutto della sinistra radicale, che all'interno di questo bilancio, di cui loro convengono l'utilità strategica, passa un documento ineccepibile, che è una cartolarizzazione tecnicamente ineccepibile - non avrei saputo fare di meglio, a me non l'avreste approvata, ma fa parte del gioco delle parti che pone logicamente in discussione tutto il patrimonio della sanità, anche quello non specificamente indisponibile: si divide il patrimonio della sanità tra ciò che è dedito alla funzione sanitaria e ciò che è derivante da altri rivoli. È un tema che credo dovrebbe preoccupare tutti coloro che sanno che intaccare il patrimonio è l'ultima delle risorse tecnicamente possibili.
Sono stupito e stupefatto, ma avremo modo, nella discussione del Piano Sanitario Regionale, di constatare come i Gruppi della sinistra radicale che su questo tema sono sempre stati di una rigidità degna di un tempo diverso da quello attuale, neppure lo discutano e lo trovino assolutamente coerente con le loro linee fondanti. Avremo modo di discutere di questo come di altre cose.
Capisco che lo scampato pericolo, come le grandi gioie, come quando si vincono i Mondiali, faccia sì che una collettività si ritrovi. Capisco che lo scampato pericolo della notte di lunedì oggi vi induca a guardare con circospezione intorno per vedere se il nemico è davvero stato, per ora definitivamente accantonato, però guardate avanti. Vi sono tanti problemi che possiamo risolvere in Piemonte senza aspettare che altri ce li risolvano o ce li ingigantiscano a Roma.


Argomento: Celebrazioni Manifestazioni Anniversari Convegni

Esame ordine del giorno n. 294 inerente a "Finanziamento alla legge regionale n. 25 del 16/10/1998" presentato dai Consiglieri Bellion Muliere, Lepri, Robotti, Deambrogio, Buquicchio, Turigliatto, Ricca e Leo (ordine del giorno collegato ai disegni di legge 191 "Legge finanziaria per l'anno 2006" e n. 190 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2006 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2006-2008")

Argomento: Comuni - Consorzi - Comunita' montane

Esame mozione n. 295 inerente a "Interventi allo sviluppo e sostegno di comuni, consorzi e comunità montane" presentata dai Consiglieri Muliere Lepri, Dalmasso, Robotti, Ricca, Moriconi, Buquicchio e Turigliatto (mozione collegata ai disegni di legge 191 "Legge finanziaria per l'anno 2006" e n. 190 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2006 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2006-2008")


PRESIDENTE

Prego di procedere alla distribuzione degli ordini del giorno collegati ai disegni di legge 190 e 191.
Non avendo altre richieste di intervento per dichiarazioni di voto dichiaro chiusa la fase delle dichiarazioni di voto e procediamo con la votazione dei vari ordini del giorno collegati, fascicolati in ordine di presentazione.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ricca; ne ha facoltà.



RICCA Luigi Sergio

Presidente, forse ho visto male io o c'è stata una disattenzione: avevo chiesto di inserire, tra gli ordini del giorno collegati, anche il n. 232 a firma dei Consiglieri Ricca, Leo e Pozzi. Nel materiale che mi è stato distribuito non lo vedo. Avendolo scorso velocemente, potrebbe anche essere una mia disattenzione.



PRESIDENTE

Verifichiamo subito. Se lo possiamo considerare collegato sarà inserito nell'elenco degli ordini del giorno.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente.
Forse sarebbe bene che, di volta in volta, venisse illustrato l'ordine del giorno da parte dei proponenti, in modo tale da poter intervenire a ragion veduta. Qui ce ne sono...



PRESIDENTE

Mi scusi, Consigliere Cavallera, può ripetere?



CAVALLERA Ugo

Chiedevo se era possibile che la Presidenza ordinasse i lavori in modo tale da consentire l'illustrazione, da parte del proponente, del singolo ordine del giorno, in modo da poterne prendere cognizione, al di là della formale lettura del testo che, in qualche caso, è un po' enigmatica per il modo con cui si richiama le UPB. Peraltro, ci sono delle note a mano non sempre intelligibili.



PRESIDENTE

Il plico distribuito viene integrato con l'ordine del giorno n. 232 a prima firma del Consigliere Ricca, prego di procedere alla distribuzione.
Collega Cavallera, possiamo senz'altro procedere secondo la sua proposta, quindi, di volta in volta, chiedere al presentatore dell'ordine del giorno di fare una breve, concisa e sintetica illustrazione, per, poi procedere alla votazione.
Ovviamente, cercheremo di trattare insieme gli ordini del giorno che hanno un contenuto analogo o similare.



PRESIDENTE

Esaminiamo ora il primo ordine del giorno, il n. 294 inerente a "Finanziamento alla legge regionale n. 25 del 16/10/1998" presentato dai Consiglieri Bellion, Muliere, Lepri, Robotti, Deambrogio, Buquicchio Turigliatto, Ricca e Leo.
La parola al Consigliere Leo.



LEO Giampiero

Signor Presidente e cari colleghi, il primo firmatario è il Consigliere Bellion. Noi abbiamo firmato questo ordine del giorno perché riguarda vicende ed eventi di grande civiltà, che penso abbiano la sensibilità di tutto il Consiglio, cioè le celebrazioni di importanti anniversari che riguardano la storia delle comunità valdesi ed ebraiche.
Giuro che non sostengo le celebrazioni valdesi per guadagnare meriti verso la Presidente Bresso, perché sono cattolicissimo, però, ritengo che questa legge, che nella passata legislatura abbiamo fatto tutti insieme, meriti di essere ricordata.
Dovrebbe intervenire il collega Bellion, che è colui che l'ha seguita.
Dico questo per dargli il merito, non per imputare la sua assenza. Il merito è del collega Bellion, ma noi la condividiamo totalmente, perch rappresenta un fatto di grande civiltà.
Questa legge ha dato ottimi risultati. Tra le tante iniziative è stato anche innalzato un monumento della riconciliazione interreligiosa ebraica cattolica e valdese, che è stato inaugurato dal Vescovo di Pinerolo.
Quindi, noi siamo a favore.



PRESIDENTE

Prego i colleghi Consiglieri di accomodarsi nei banchi per procedere alla votazione del primo ordine del giorno.
Comunico che è stato presentato un altro ordine del giorno collegato inerente alla realizzazione dei centri studenteschi autogestiti, a prima firma del Consigliere Leo, che viene posto in distribuzione.
Indìco la votazione palese dell'ordine del giorno n. 294, inerente a "Finanziamento alla legge regionale n. 25 del 16/10/1998", presentato dai Consiglieri Bellion, Muliere, Lepri, Robotti, Deambrogio, Buquicchio Turigliatto, Ricca e Leo, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale Rilevato che nella UPB 32991 (Attività culturali istruzioni spettacoli) non è presente il capitolo relativo al finanziamento della legge regionale 16 ottobre 1998 n. 25 (Celebrazioni per il 150° anniversario della concessione dei diritti civili e politici alle minoranze valdese ed ebraica) impegna la Giunta regionale ad inserire, in sede di assestamento di bilancio, un finanziamento adeguato della suddetta legge".
Il Consiglio approva.
Passiamo ora all'esame della mozione n. 295, inerente a "Interventi allo sviluppo e sostegno di Comuni, Consorzi e Comunità montane" presentata dai Consiglieri Muliere, Lepri, Dalmasso, Robotti, Ricca, Moriconi, Buquicchio e Turigliatto, collegata agli emendamenti presentati dai Gruppi consiliari di maggioranza.
La parola al Consigliere Muliere per l'illustrazione.



MULIERE Rocco

Non intendo illustrarla. È chiaro il senso dell'ordine del giorno: a sostegno degli emendamenti, che, tra l'altro, il Consiglio ha già approvato; era l'argomentazione politica degli emendamenti che abbiamo approvato.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Cotto.



COTTO Mariangela

Signor Presidente, intervengo perché avverto la necessità di capire meglio questa mozione che il Capogruppo Muliere ha definito ordine del giorno. Questo non è un ordine del giorno, è una mozione. Vorrei capire la logica della presentazione di questa mozione che, ripeto, non è un ordine del giorno. Il Capogruppo Muliere conosce bene la differenza tra mozione e ordine del giorno.
Quindi, innanzitutto, chiederei di trasformare questa mozione in ordine del giorno, poi, avendo l'Osservatorio degli ordini del giorno, andiamo a controllare tutto quello che è scritto qui, che è superiore al bilancio che la Presidente Bresso ha presentato il 16 maggio 2005. Qui c'è scritto tutto, c'è scritto anche quello che vogliamo noi, emendamenti che abbiamo presentato noi! Come non essere d'accordo sul discorso delle società di mutuo soccorso ricordo le battaglie che con il collega Leo abbiamo fatto proprio su questo argomento.
Lo dico in modo spiritoso, non mi viene un altro termine - mi chiedo se non sia un "furto politico", perché tutte le cose che noi abbiamo chiesto le ritrovo qui. Noi abbiamo presentato ordini del giorno, che discuteremo dopo, ad esempio, sugli asili nido.
Penso che i cittadini piemontesi vogliano chiarezza. Come DS avete anche presentato una proposta di legge per il sostegno agli asili nidi, ma avete detto che quest'anno non ci sono a bilancio le cifre necessarie per realizzarlo. Poi, alla fine c'è una mozione - la mozione, in genere, serve a stimolare un dibattito, cosa diversa dall'ordine del giorno - in cui dite chiaramente che è necessario realizzare politiche familiari, sostenere asili nido e quant'altro.
Penso che relativamente a questo argomento e a questa mozione occorra veramente un momento di sospensione. Inoltre, leggo anche: "Investire in aggiunta agli annunciati sostegni statali a favore degli imprenditori agricoli, singoli o associati, colpiti da flavescenza dorata", come non ricordare la battaglia dell'ex Assessore all'agricoltura, Cavallera proprio su questo argomento! Se questa mozione serve solo per fare dei comunicati stampa, per dire "noi abbiamo chiesto questo", va bene.
Presidente, le chiederei veramente di non mettere in discussione questa mozione, magari la possiamo discutere oggi pomeriggio, in modo che i nostri Capigruppo abbiano un momento di incontro per capire le ragioni politiche di questi 20-25 punti, che sarebbero forse da sostituire al programma presentato l'anno scorso. Cioè, è necessario avere un attimo di tempo per confrontare quello che voi chiedete con questa mozione con il programma "Per un Piemonte aperto, tollerante e innovativo", presentato il 16 maggio 2005, il DPEFR e quanto vi siete approvati per quanto riguarda il bilancio.
Questa è una partita grandissima, non è mai successo che una maggioranza presenti una mozione di questo genere.
Chiedo questa cortesia, non voglio fare polemica, siamo d'accordo sul 90% dei punti, sono le cose che abbiamo chiesto, ma vorrei capire la ragione politica per cui avete presentato questa mozione, che non è un ordine del giorno.



PRESIDENTE

Collega Cotto, mi corre il dovere di fare presente che l'Osservatorio che abbiamo attivato, peraltro, a seguito di sua espressa sollecitazione, è un Osservazione su tutti gli atti di indirizzo votati da questo Consiglio regionale, quindi, non è limitato solo agli ordini del giorno, ovviamente è esteso anche alle mozioni, perché è interesse del Consiglio verificare come qualsiasi atto di indirizzo, al di là della visione formale o della natura dell'atto, verificare, appunto, quanto questo indirizzo sia stato attuato dalla Giunta regionale.
Ha chiesto la parola il Consigliere Leo; ne ha facoltà.



LEO Giampiero

Intervengo soltanto per rafforzare, un minimo, quanto ha già espresso egregiamente la collega Cotto, avendo letto questa mozione, che è senz'altro interessante.
Come ha ribadito poc'anzi la collega, questo documento prevede una serie di aspetti su cui ci siamo battuti.
A tal riguardo, vorrei porre una domanda, non so se al Presidente del Consiglio, alla Presidente della Giunta o alla maggioranza: la parte in cui si parla di "rinforzare le attività di animazione culturale e aggregazione giovanile, a favore di un mondo sempre più lasciato a se stesso e a modelli culturali che isolano, dando spazi ad un crescente disagio sociale" è la premessa per approvare il nostro ordine del giorno relativo ai centri autogestiti, colleghi di maggioranza e Presidente? In questo caso ritiriamo il nostro documento, perché se questa è la premessa per approvarlo va benissimo. Però vorrei saperlo. Oppure non solo non lo ritiriamo, ma chiediamo a voi di sottoscriverlo.
Se la dichiarazione relativa ai centri studenteschi e all'aggregazione giovanile è coerente, vi chiediamo, allora, di sottoscrivere il nostro ordine del giorno.
La stessa cosa dicasi per le società di mutuo soccorso, sulle quali c' da sempre una consonanza. Firmiamoli insieme, allora.
Si tratta di capire se questo documento ha un forte valore politico di indirizzo: in questo caso, il collega Bossuto ed io potremmo firmare insieme sia questo documento, sia quello sui centri studenteschi autogestiti, senza che il collega si discosti con la maggioranza, anzi sarebbe in assoluta coerenza. Noi, che ci siamo battuti per i centri studenteschi, avremmo una strada aperta: in tal caso, potremmo farlo insieme, così non mi prenderei soltanto io il merito con i giovani di sinistra! Ha ragione la collega Cotto nel dire che tutto ciò merita il giudizio positivo sull'impostazione. Vorremmo solo capirne meglio lo svolgimento.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente.
Oggi ritenevo di poter finalmente votare gli ordini del giorno senza dover riaprire un dibattito sul bilancio, perché nel momento in cui abbiamo discusso, in Commissione e poi in Aula, ad esempio del problema che è stato sollevato dal collega Pedale, relativo alla realizzazione dei programmi e delle strategie a sostegno dei distretti del commercio e delle attività per il tempo libero, così come abbiamo discusso su molti altri esempi che riportavano i colleghi, con questo documento siamo indotti ad intervenire punto su punto proprio perché occorre un chiarimento.
Un conto è circoscrivere l'ordine del giorno su un argomento - sappiamo anche che, d'accordo con l'Assessore Susta, su certe tematiche si è trovato l'escamotage dell'ordine del giorno (escamotage che si utilizza anche nelle sedi parlamentari) per richiamare all'attenzione una materia che, dal punto di vista contabile, non è più possibile affrontare con un emendamento all'articolato del bilancio - ma questo è il tentativo di mettere dei cappelli (ometto il colore del cappello, ma è chiaro che è facilmente ascrivibile ai presentatori) su determinate questioni che hanno trovato il loro equilibrio.
Abbiamo discusso per molto tempo; ci siamo confrontati anche nelle sedi informali e abbiamo trovato delle soluzioni. A questo pungo è giusta, oltre che legittima, la domanda dei colleghi, che chiedono una sospensione per consentire al Presidente del Consiglio di convocare una riunione dei Capigruppo per vedere come uscirne. Perché è chiaro che se occorre aggiustare il programma della coalizione, dovete dire chiaramente: "Signori, il nostro programma era inadeguato; dobbiamo mettere alcuni punti programmatici in risalto". Ma non è questa la sede più opportuna per farlo troviamone una adatta.
Guardate che riapriamo la discussione! Addirittura volevate votare l'altra sera, poi si è deciso di posticipare la votazione dopo i risultati elettorali, secondo l'accordo tecnico-politico preso precedentemente.
Però, a questo punto, Presidente e Assessori, non ci troviamo di fronte a degli ordini del giorno integrativi di indirizzo su questioni marginali ma su documenti corposi che trattano rilevanti implicazioni politiche sulle quali vogliamo intervenire. Essendo atti che riguardano interventi in più settori, regolati da varie leggi regionali, relativamente ai quali sono stati annunciati anche documenti di programma (alcuni riguardano anche il Piano Socio-Sanitario presentato dalla Giunta), vorremmo capire come possiamo affrontare tutti questi argomenti, posto che abbiamo dato prova di voler concorrere costruttivamente all'elaborazione del bilancio, della finanziaria e di tutti gli altri argomenti seri che sono stati proposti.
Chiedo pertanto al Presidente del Consiglio di fare chiarezza. La cosa migliore sarebbe una veloce riunione dei Capigruppo per poter dirimere tale questione.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Lepri; ne ha facoltà.



LEPRI Stefano

Grazie, Presidente.
Le osservazioni dei colleghi di minoranza naturalmente ci trovano interessati; le abbiamo ascoltate con attenzione, soprattutto tenendo conto del fatto che sono state espresse opinioni di possibile sostegno alle proposte che, in questa mozione, sono state avanzate.
Ciò che ci sorprende è la loro sorpresa, ma probabilmente è un fatto tecnico. Noi abbiamo convocato addirittura una conferenza stampa su questa mozione, perché contiene sostanzialmente le sottolineature che la nostra maggioranza e il Consiglio regionale ha inteso esprimere a supporto della manovra proposta dalla Giunta per evidenziare - lo sottolineo - alcune specificità che riteniamo meritevoli di un ulteriore sostegno. Le decisioni votate la settimana scorsa con gli emendamenti - lo ribadisco - si riferiscono, appunto, alle misure contenute nella mozione; non vi è nulla di diverso, di antagonistico e di non scritto rispetto al programma che la Presidente, la sua Giunta e il Consiglio ha votato all'inizio del nostro mandato.
Sono sottolineature e accentuazioni di sensibilità che il Consiglio regionale e la maggioranza ha inteso rappresentare con questa manovra di bilancio.
Gli emendamenti sono stati tutti votati la scorsa settimana: pertanto ciascun punto della mozione ha un suo corrispondente emendamento già votato (siamo in grado di indicare le UPB e gli impegni di spesa aggiuntivi che sono stati indicati).
Questo documento, come viene ricordato in calce, è, in realtà, una mozione collegata agli emendamenti presentati dai Gruppi consiliari di maggioranza. Pertanto, non vi é nulla di sorprendente: è il naturale accompagnamento politico della manovra di bilancio che abbiamo votato la settimana scorsa.
Penso, quindi, di interpretare l'opinione di tutti i Gruppi di maggioranza nel ritenere questo documento non meritevole di un ulteriore approfondimento in una riunione dei Capigruppo, perché la mozione è coerente, già annunciata e da portare alla discussione e alla votazione.


Argomento: Varie

Saluto agli allievi e ai docenti della scuola media statale "A. Meucci" di Torino in visita a Palazzo Lascaris


PRESIDENTE

Vorrei rivolgere un cordiale saluto, a nome di tutto il Consiglio regionale del Piemonte, agli allievi della Scuola Media "A. Meucci" di Torino, in visita a Palazzo Lascaris. Benvenuti.
Siamo in fase di dichiarazione di voto sulla legge finanziaria e sul bilancio per l'anno 2006, che rappresentano essenzialmente i due atti fondamentali del Consiglio regionale, perché ripartiscono le risorse tra i vari settori su cui la Regione opera.
Vi auguriamo un buon proseguimento di visita.


Argomento: Celebrazioni Manifestazioni Anniversari Convegni

Esame ordine del giorno n. 294 inerente a "Finanziamento alla legge regionale n. 25 del 16/10/1998" presentato dai Consiglieri Bellion Muliere, Lepri, Robotti, Deambrogio, Buquicchio, Turigliatto, Ricca e Leo (ordine del giorno collegato ai disegni di legge 191 "Legge finanziaria per l'anno 2006" e n. 190 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2006 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2006-2008")

Argomento: Comuni - Consorzi - Comunita' montane

Esame mozione n. 295 inerente a "Interventi allo sviluppo e sostegno di Comuni, Consorzi e Comunità montane" presentata dai Consiglieri Muliere Lepri, Dalmasso, Robotti, Ricca, Moriconi, Buquicchio e Turigliatto (mozione collegata ai disegni di legge 191 "Legge finanziaria per l'anno 2006" e n. 190 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2006 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2006-2008")


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame del disegno di legge n. 190 e del disegno di legge n. 191., di cui ai punti 2) e 3) all'o.d.g.
Ha chiesto la parola il Consigliere Botta; ne ha facoltà.



BOTTA Marco

Ci troviamo di fronte ad un fatto perlomeno insolito, permettetemelo colleghi, perché questa proposta di mozione che contiene al suo interno circa 20 punti, non è altro che una riproposizione di temi che già sono stati attuati con emendamenti.
A questo punto non ha più significato perché se ci sono già stati gli emendamenti che hanno recepito questa sensibilità, evidentemente non ha senso logico in quanto gli ordini del giorno si fanno non per sottolineare cose che già sono state recepite nel documento di bilancio della finanziaria, si fanno per portare la Giunta a dire: guarda ti sottolineo quest'aspetto, nel corso della tua attività tienine conto, altrimenti non avrebbe senso.
Se la Giunta - voi dite - ha già recepito queste vostre richieste tutto questo non ha alcun senso. Quindi vi invito a ritirarlo altrimenti la spiegazione è che voi non siete soddisfatti. Se voi non siete soddisfatti della finanziaria per una questione di disciplina politica, votate e basandovi su questa insoddisfazione presentatevi alla Giunta e dite: cara Giunta noi votiamo la finanziaria perché siamo una maggioranza fedele, per sappi che noi chiediamo di più sull'investimento per i Comuni, ti chiediamo di più a favore degli imprenditori agricoli, a favore del centro operativo a favore delle risorse idriche, per i programmi a sostegno dei distretti del commercio, per investire negli istituti industriali della meccatronica per sostenere i cittadini che perdono il lavoro, per le politiche familiari. Ti chiediamo di più su venti aspetti importanti di politica regionale. Allora cari colleghi, mettetevi d'accordo. O voi ritirate questo documento, o questo è un documento comunque di sfiducia nei confronti di questa Giunta regionale.
La terza ipotesi, se tertium in questo caso è datur, che sia una furbata e che a voi non interessa niente di quello che scrivete ma che avete bisogno di dire: noi lo avevamo detto che per l'agricoltura ci voleva di più, per il sociale ci voleva di più, per la questione industriale ci voleva di più. Pensate con questa furbata di svolgere il ruolo che in finanziaria e che, come maggioranza di questo Governo regionale, non siete riuscite a fare? A mio avviso fate più bella figura se vi ritirate.



PRESIDENTE

Consigliere Casoni, volevo avanzare una proposta. Poiché si era già convenuto di sospendere anticipatamente la seduta antimeridiana per valutare (come da richiesta del Consigliere Cavallera) le decisioni della Giunta e l'ufficio di Presidenza, relativamente alla gestione delle risorse sul personale nell'anno 2006, possiamo anticipare ancora di 5 minuti rispetto a quanto convenuto il nostro tempo di chiusura, e quindi esaminare anche questa questione, riprendendo i nostri lavori alle ore 14,30 La parola al Consigliere Casoni.



CASONI William

Approfitto della presenza della Presidente in Aula, per chiedere che ci sia una riflessione anche sua su questa mozione perché, Presidente Bresso credo che lei qua possa svolgere un'opera di mediazione. Ci avete chiesto e, noi abbiamo acconsentito, di calendarizzare i tempi di approvazione della finanziaria, che credo sia il documento più importante che questa Regione aspetta e che giustamente, voi come Giunta, volete approvare per permettere di dare operatività alle misure che sono contenute nella finanziaria.
Abbiamo concordato anche di fare degli ordini del giorno che non bloccassero il Consiglio o facessero in modo di non bloccare il Consiglio.
Ritroviamo un ordine del giorno che sostanzialmente è una nuova fi nanziaria. Va a toccare venti capitoli che abbiamo discusso e su cui anche noi abbiamo mediato e su cui su alcuni di questi avevamo chiesto l'emendamento. Ci è stato detto di no, e adesso, io chiedo prima di fare i Capigruppo, che si faccia qualcosa per sapere se vogliamo o non vogliamo approvare oggi questo bilancio regionale. Questa è la domanda che io pongo e la lascio alla riflessione di tutti.



PRESIDENTE

Se la Giunta regionale non vuole intervenire procediamo per la sospensione della seduta. Se sospendiamo, affrontiamo questo tema nella riunione con i Capigruppo, e verifichiamo anche le questioni sul personale dopodiché riprendiamo.
convocata una conferenza dei Capigruppo seduta stante in sala A.
Il Consiglio è convocato per le ore 14.30.
La seduta è tolta.



(La seduta termina alle ore 12.44)



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