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Dettaglio seduta n.78 del 03/04/06 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GARIGLIO



(Alle ore 14.32 il Presidente Gariglio comunica che la seduta avrà inizio alle ore 14.50)



(La seduta ha inizio alle ore 14.59)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Bizjak, Buquicchio, Moriconi e Pizzale.


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita

Proseguimento esame disegno di legge n. 191 inerente a "Legge finanziaria per l'anno 2006" - relatore Reschigna


PRESIDENTE

Avendo terminato la discussione generale, l'esame del punto 4) all'o.d.g: "Proseguimento esame disegno di legge n. 191 "Legge finanziaria per l'anno 2006" - relatore Consigliere Reschigna, prosegue con la discussione dell'articolato e degli emendamenti ad esso riferiti.
Comunico a tutti i Consiglieri che in Conferenza dei Capigruppo si è convenuto di regolare il dibattito odierno su un tempo di due minuti ad intervento. Ribadisco: due minuti ad intervento.
ARTICOLO 1 Sull'articolo 1 è stato presentato un solo emendamento, la cui la numerazione è in alto a destra.
Emendamento rubricato n. 53 presentato dai Consiglieri Botta, Casoni Vignale, Boniperti, Ghiglia, Ferrero, Dutto, Nastri, Guida, Cirio e Cavallera: L'art. 1 è soppresso.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente.
Intervengo per sottolineare come la Giunta regionale del Piemonte, così come la maggioranza che regge la Regione Piemonte, non smentisce le affermazioni rivolte a codesto schieramento, da parte di esponenti, anche a livello nazionale, impegnati nella campagna elettorale, in ordine ad una particolare votazione alla tassazione. Soprattutto si mette in risalto come andare a prevedere una variazione in aumento dell'aliquota IRAP per banche società finanziarie e imprese di assicurazioni. Si stabilisce un aumento delle tasse per i cittadini, coloro che si avvalgono di questi servizi affidandone la riscossione a soggetti terzi che poi, alla fine, appariranno loro come i cattivi che vanno ad imporre questi tributi. In realtà, coloro che pagheranno saranno i cittadini.
Questo andava sottolineato perché vi erano altre soluzioni, tra cui quella che avevamo immaginato all'apertura del dibattito sul bilancio e sulla finanziaria: predisporre il bilancio a base zero, in modo da addivenire ad una revisione di tutti i cespiti storici di spesa.
Questo non è avvenuto. Ci troviamo di fronte ad un'imposizione che ovviamente non condividiamo.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Botta; ne ha facoltà.



BOTTA Marco

Grazie, Presidente.
Non ho ancora gli emendamenti Presidente. La ringrazio anche per averci dato solo due minuti di tempo ad intervento, perché è un tempo...



PRESIDENTE

Collega Botta, non ha gli emendamenti perché non ha ancora firmato il registro delle presenze, quindi non ha titolo a parlare.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Ferrero; ne ha facoltà.



FERRERO Caterina

Grazie, Presidente.
Ribadisco il voto favorevole del Gruppo di Forza Italia sull'emendamento, che condividiamo.
Nel corso del dibattito generale abbiamo già avuto modo di indicare quanto sia necessario, come risposta alle esigenze del Piemonte, non imporre ulteriori tassazioni, soprattutto per l'utilizzo che se ne vuole fare. Nei precedenti interventi abbiamo ribadito l'assoluta improponibilità di una manovra finanziaria che prevede nuove tasse, soprattutto a fronte di un utilizzo assai poco finalizzato secondo precise indicazioni.
Ribadisco ulteriormente, come è già emerso nel corso del dibattito in Consiglio regionale, la contrarietà per il fatto che questa nuova tassazione non è altro che la modalità attraverso cui questa maggioranza formula un maxiemendamento, all'interno del quale vengono...



PRESIDENTE

Colleghi, per cortesia. La Consigliera Ferrero sta cercando di parlare e di farsi sentire. Prego i Consiglieri interessati ad altro di accomodarsi fuori dell'Aula.



FERRERO Caterina

Attraverso la quale si cerca un accordo con la maggioranza, con questo maxiemendamento che la maggioranza propone, più o meno, se non totalmente pari all'importo della manovra finanziaria che vede nuove entrate con nuove tasse. È un atteggiamento che noi riteniamo grave e inaccettabile. Per questo condividiamo l'emendamento proposto da Alleanza Nazionale di soppressione di questo articolo di finanziaria.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Botta; ne ha facoltà.



BOTTA Marco

La ringrazio Presidente, utilizzerò meno dei due minuti che mi vengono concessi. Siamo ormai ad un minutaggio da Parlamento europeo. Probabilmente un buon auspicio per qualcuno che magari dovrà presto conformarsi a questo tipo di interventi. Un po' di format educativo può essere utile per tutti.
Devo dire che noi abbiamo presentato quest'emendamento soppressivo perch non riteniamo che l'aumento dell'IRAP alle banche e alle finanziarie sia un fatto positivo, perché soprattutto consideriamo che quest'aumento non ricadrà su queste istituzioni. Se così fosse, se si potesse mantenere quest'aumento sulle banche e sulle finanziarie e se si potesse utilizzare il ricavato di quest'aumento come ha fatto, per esempio, la Regione Lombardia nella scorsa legislatura per diminuire l'IRAP o per togliere l'IRAP alle associazioni di volontariato (cosa che voi non fate), potrebbe anche esserci stato un atteggiamento diverso da parte nostra.
Sapendo che questo non succederà, che questo aumento può finire nel calderone indistinto della sanità e che questo aumento verrà girato dalle banche e dalle finanziarie sui titolari di conti correnti o di coloro che utilizzano i servizi delle finanziarie, quindi sui cittadini piemontesi ecco che la nostra volontà di promuovere un emendamento soppressivo trova la giusta ragione. Quindi speriamo che il Consiglio su questo mediti e che possa approvare questo emendamento.



PRESIDENTE

Collega Cavallera, lei è già intervenuto, deve far rispettare i tempi...



CAVALLERA Ugo

Un secondo solamente. Mentre lei tira fuori il cartellino giallo volevo dire che noi sottoscriviamo quest'emendamento e altri due emendamenti soppressivi sugli altri due articoli predisposti dal Gruppo di Alleanza Nazionale.



PRESIDENTE

Quindi consideriamo, se c'è l'assenso dei proponenti, che l'emendamento n. 53 viene sottoscritto dal Gruppo di Forza Italia.
Ha chiesto la parola il Consigliere Casoni; ne ha facoltà.



CASONI William

Per comunicare che noi attendiamo una risposta. Abbiamo già preso intese con i Capigruppo su tempi procedurali. Io ai Capigruppo ho specificato qual era la risposta che ci attendevamo. Attendiamo la risposta ancora su un emendamento sul quale non c'è stato dato parere, che sottraeva risorse su un territorio per darle ad un altro. Noi chiediamo indipendentemente da quell'intervento, che siano ripristinate le risposte per quel territorio. Se quel progetto tecnicamente non andava bene per quel territorio, non è diritto di questo Consiglio sottrarre delle risorse da anni assegnate ad un territorio e destinarle ad un altro territorio perch politicamente più simpatico. Questa è veramente, per il nostro Gruppo, una questione di principio.
Ho chiesto alla dottoressa Garabello che mi vengano restituiti gli emendamenti ritirati, qualora non ci fosse una risposta, anche se noi auspichiamo che ci sia. Tempo addietro la Presidente Bresso, quando si era presentato il problema, ci aveva detto di presentare un emendamento, cosa che noi abbiamo regolarmente fatto. Ora, nemmeno la parola della Presidente Bresso, viene mantenuta. Se viene mantenuta darà atto a questa Giunta di aver "mantenuto" le promesse che la Presidente Bresso mi aveva fatto alla presenza di più testimoni. Viceversa dirò che, per l'ennesima volta, ci sentiremo presi in giro e che quindi attiveremo tutte le procedure consentite dal Regolamento.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Dutto; ne ha facoltà.



DUTTO Claudio

Innanzitutto, come Gruppo, vorremmo aggiungere le nostre firme all'emendamento classificato con il numero 53. Approfitto di questo per dire che ovviamente siamo a favore di questo emendamento, ma sottolineiamo che questa Giunta, come il centrosinistra in generale, sta inserendo tutta una serie di nuove tassazioni in Piemonte.
Con questa finanziaria, viene aumentata l'IRAP su banche, assicurazioni e società di intermediazioni finanziarie. S'introduce l'imposta sull'acqua minerale e sulle cave, ma si aumenta l'imposta sui rifiuti. Stiamo assistendo ad una politica di aumento della tassazione, una politica destinata a spremere, in prima battuta, le imprese, ma sicuramente i costi di queste tassazioni verranno recuperate dalle imprese, che li scaricheranno sui prezzi di vendita e perciò, a lungo andare, a pagare saranno sempre i cittadini.



PRESIDENTE

Prego i Consiglieri di Forza Italia e della Lega Nord di venire a sottoscrivere l'emendamento n. 53.
La parola al Consigliere Monteggia.



MONTEGGIA Stefano

Devo dare atto a questa Giunta che ha avuto il coraggio di aumentare tutto quello che si poteva aumentare. Quello che in effetti non è successo ancora a livello nazionale, visto che si dice che aumenteranno le tasse sui BOT, sui CCT, e che ci sarà una diminuzione dell'ICI. Invece ci sarà un aumento perché se si rivaluta il patrimonio immobiliare e c'è la rivalutazione catastale, è chiaro che l'ICI invece di diminuire aumenta.
Questo, per adesso, a livello nazionale non è successo, quindi devo dire che questa Giunta quanto meno ha avuto il coraggio di aumentare tutto quello che era possibile aumentare.
stata ridefinita qualche dettaglio. Per esempio si è diminuito un qualcosa a proposito delle cave. Sono state fatte delle dichiarazioni pubbliche dove qualcuno si prendeva il merito delle diminuzioni di queste tasse relative allo scavato. Devo dire che è stato merito di questo qualcuno che ha appoggiato questa maggioranza non per diminuire le tasse ma solamente per aumentarle. Se fosse stato veramente un merito, si sarebbe dovuto ottenere lo stesso risultato di prima e non si aumentava nulla.
Diamo atto a questa Giunta che, quanto meno, ha avuto il coraggio, come invece non c'è stato a livello nazionale, ma devo dire che la sinistra in questo momento si pone come una nuova forza che aumenta solo le tasse ma non le diminuisce.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Segretario Ghiglia, che interviene in qualità di Consigliere.



GHIGLIA Agostino

Sempre sull'ordine dei lavori.
Avrei una richiesta da fare al Vicepresidente della Giunta. Vorrei che fosse distribuito a tutti i colleghi la bozza del Piano socio-sanitario approvato oggi dalla Giunta. Vorrei spiegare il perché. Visto che i giornalisti stanno telefonando alle loro redazioni, dando le indiscrezioni anche sui nomi dei Direttori generali, lei capisce che noi non vogliamo ancora una volta essere da meno, nel senso che almeno questa volta, tanto non vi è nulla di segreto. Domani lo sapremo tutti: perché dobbiamo sempre arrivare al "day after"? Fateci la cortesia, posto che per noi è una questione fondamentale, di distribuire la bozza del Piano che avete approvato in Giunta. Oltretutto, è un atto pubblico e ci spetta.
Spero, Vicepresidente Susta, che non si arrivi a veder uscire un'ansa prima di avere la bozza del Piano, perché si renderà conto che una cosa del genere renderebbe difficile il rapporto e l'ordinata gestione dell'Aula.
C'é un limite a tutto: abbiamo il diritto all'informazione, per cui informateci. Anche perché, visto che lo avete sicuramente approvato, non vi è nulla di male nell'averne copia.
La pregherei, su questo, di darci una risposta. Non mi dica, però, che lo pubblicherete su internet, perché visto che non abbiamo la possibilità del collegamento immediato - molti di noi, inoltre, non sanno accedervi preferiamo la cara e vecchia carta - magari con qualche firma - al solito blog a cui ci avete abituato tutti i mesi, affinché si possa essere sicuri che si tratta di "farina ufficiale" e non di "grano del diavolo". Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Ghiglia Ha chiesto la parola il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Ha già fatto presente, il collega Botta, la contrarietà del nostro Gruppo consiliare in merito all'emendamento n. 53, che prevede, appunto, la soppressione dell'articolo 1.
Noi crediamo - e lo ripeteremo anche per altri emendamenti che il nostro Gruppo consiliare ha presentato - che con questo primo emendamento alla legge finanziaria si esprima una valutazione rispetto alla politica fiscale che le istituzioni intendono attuare.
Negli ultimi dieci anni la Regione Piemonte, unitamente ad altre Regioni italiane, ha aumentato l'addizionale IRPEF al fine di sostenere le spese relative alla spesa sanitaria, riscontrando una crescita delle prestazioni da erogare e, quindi, rilevando la necessità di maggiori investimenti su un settore fondamentale quale quello socio-sanitario.
Non vi sono state altre tasse, di scopo o meno (queste di scopo non lo sono), introdotte dal centrodestra nei dieci anni di Governo.
Con questa legge finanziaria - l'abbiamo già accennato nel dibattito generale, ma lo ribadiremo in maniera più puntuale nella discussione sugli emendamenti - si introduce un principio, che è quello aggiuntivo: oltre al finanziamento derivante dalla compartecipazione IRPEF relativa alla spesa sanitaria, questa Giunta intende tassare in modo sostanzioso alcuni settori che ricadranno interamente sui cittadini.
Se vi fosse, in qualche modo, la certezza (che non esiste, perch fortunatamente viviamo in uno Stato di libero mercato) che la tassazione di banche e assicurazioni non andrebbe a gravare sui cittadini, potrebbe anche essere una finalità condivisa.
Avremo, invece, la certezza che i 70 milioni di euro che si prevede di incassare con l'aumento di un punto in percentuale dell'IRAP ricadranno integralmente sui cittadini piemontesi, tanto nei conti correnti, quanto nelle spese assicurative.
Per questo motivo, chiediamo che il Consiglio intenda sopprimere l'articolo 1.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Ghigo.



GHIGO Enzo

Apprendiamo in questo momento che, di fatto, in maniera ufficiosa, nel transatlantico del Consiglio regionale si sta tenendo una conferenza stampa sul Piano Sanitario.
Chiedo, dunque, la sospensione del Consiglio regionale affinché anche noi si possa partecipare alla conferenza stampa sul Piano Sanitario.



PRESIDENTE

Non ci risulta - verificheremo immediatamente - alcuna conferenza stampa, posto che in questi locali dovrebbe essere autorizzata, e non risulta essere stata autorizzata alcuna conferenza stampa.
Mi comunicano che la conferenza stampa è prevista per domani alle ore 13.00.
Ha chiesto la parola il Vicepresidente Susta; ne ha facoltà.



SUSTA Gianluca, Assessore al bilancio e finanze

Grazie, Presidente.
Alla luce di quanto ha richiesto il Consigliere Casoni e delle osservazioni del Consigliere Ghigo, vorrei dire quanto segue, con estrema disponibilità al dialogo, ma con altrettanta chiarezza, che discende dai rapporti che noi abbiamo cercato di costruire in questi giorni.
Innanzitutto, la Giunta regionale ha approvato il Piano Sanitario e le delibere al disegno di legge ad esso collegato. Ha convocato una conferenza stampa per domani alle ore 13.00. Non posso escludere - e credo che neanche la minoranza possa farlo, se non altro per quello ha rappresentato fino ad un anno fa - che nei corridoi o nel cortile i giornalisti possano aver fermato esponenti della Giunta regionale affinché rilascino dichiarazioni sul tema. Ma un conto è convocare una conferenza stampa, altro conto è rilasciare un'intervista volante.
Come ripeto, la conferenza stampa è convocata per domani alle ore 13.
Al Presidente Ghiglia dico questo: se ci atteniamo ai requisiti formali, noi riteniamo di avervi adempiuto.
Se ci atteniamo, invece, agli aspetti sostanziali a cui faceva riferimento il Presidente Casoni, ribadisco che gli atteggiamenti di natura sostanziale e i comportamenti che hanno ragioni sostanziali sono reciproci: se noi intravediamo disponibilità a proseguire nell'ambito dei rapporti e delle intese che abbiamo raggiunto fino a poche ore fa, continueremo con lo stesso atteggiamento di dialogo. Ma se notiamo che vi è irrigidimento anche noi ci atterremo agli aspetti formali.
Sono, dunque, immediatamente disponibile: stavo cercando di costruire un'ipotesi che rispondesse alle esigenze poste dal Presidente Casoni, o almeno ci stavo provando (magari lo stesso collega Casoni riterrà insufficiente la proposta che formulerò tra qualche minuto).
Però, sinceramente, credo che la distribuzione del Piano Sanitario o nel 2006, la pubblicazione dello stesso sul sito affinché ciascuno possa estrarne copia e possa leggerlo, è una distinzione che, forse, appartiene ad una logica non dico ostruzionistica, ma di irrigidimento dovuto ad alcune questioni che sono state poste all'inizio di questa seduta. Credo che questo aspetto non sia dirimente nei rapporti tra di noi.
Ciò che dirime è che la Giunta abbia adottato il Piano Sanitario, che rappresenta un atto di disponibilità, quel segnale politico che ci si attendeva per costruire un sistema di relazioni tra di noi.
Se si continua ad "alzare l'asticella", chi sarà più capace a saltarla la salterà; e se per farlo, bisognerà giocare una partita lunga difficile noi siamo disposti, sin d'ora, a giocarla. Se, viceversa, non saremo in grado di farlo, lo dimostreremo.
Credo, però, che il primo atto di disponibilità sia quello che la Giunta ha dato nei confronti della minoranza.
Oggi la Giunta, tra le ore 13 e le ore 14, ha approvato il Piano Sanitario. Stiamo mettendo l'opposizione e tutto il mondo nelle condizioni di conoscerlo, posto che è pubblicato.



SUSTA Gianluca, Assessore al bilancio e finanze

GHIGLIA Agostino (fuori microfono)



SUSTA Gianluca, Assessore al bilancio e finanze

Addirittura il mondo?



SUSTA Gianluca, Assessore al bilancio e finanze

Il mondo nel senso che è on line.
Non è, quindi, la consegna del cartaceo, che in questo momento richiederebbe del tempo. Noi lo daremo - perché è un gesto di disponibilità se vi saranno altri gesti di disponibilità. Altrimenti, ci si atterrà alla forma.
Io sto cercando di raccogliere il segnale pervenuto dal Consigliere Casoni e spero di poter rispondere in tal senso. Ma diventa veramente difficile costruire ulteriori gesti di disponibilità se non sono reciproci.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Guida; ne ha facoltà.



GUIDA Franco

Credo che le considerazioni svolte poco fa dal Vicepresidente Susta vadano accolte.
Ritengo, però, che i Consiglieri abbiano il diritto di visionare appena possibile, la deliberazione con il Piano Sanitario approvato, perch credo che questo rientri nel nostro ruolo: conoscere per svolgere il nostro lavoro in qualità di Consiglieri di opposizione.
Esorto quindi la Giunta a farci avere, nel più breve tempo possibile la copia della deliberazione approvata.
Per quanto concerne le altre considerazioni del Vicepresidente Susta credo che si debba riportare la discussione sugli accordi (o pre-accordi) e sul confronto che si era avviato su alcuni temi inerenti il bilancio e le iniziative della Giunta in questo frangente.
La vicenda di Chiusa Pesio di cui parlava prima il Presidente di AN, è un aspetto sul quale, ad esempio, ci siamo ritrovati. Pertanto, se riuscirete a darci una risposta, sarà più facile proseguire su questa attività.
Credo vi siano questioni su cui ci può essere una totale negoziazione altre sulle quali ognuno mantiene le proprie posizioni. Questo, però, non dev'essere preso come spunto per pensare che bisogna irrigidire la discussione: qui nessuno lo vuole fare, tanto è vero che se avessimo continuato il dibattito lunedì, forse la manovra sarebbe già stata approvata. Non è colpa nostra se siamo in ritardo di una settimana.
la dimostrazione che l'opposizione è disponibile; ha presentato molti emendamenti, alcuni li ha ritirati, alcuni li ha concertati. Mi sembra che anche questo faccia parte della democrazia, e credo che debba essere questo il metodo da seguire.
Siamo in attesa di conoscere le risposte sulle quali ci confronteremo.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
Intervengo in merito all'emendamento in oggetto per riportare la discussione sul bilancio. A tal riguardo, annuncio che il Gruppo Per l'Italia non sottoscrive l'emendamento proposto dai colleghi di minoranza senza voler, con questo, smarcarsi da una connotazione che, a più riprese abbiamo ampiamente sottolineato con le parole e cono i fatti - per il semplice fatto che non crediamo che le banche patiranno più di tanto l'aumento dell'IRAP dell'1% o di quanto previsto nell'articolo in oggetto.
Riteniamo, soprattutto, che le banche e le assicurazioni aumenteranno (o diminuiranno) le tariffe e il prelievo - che, spesso e volentieri rappresenta un vero drenaggio nelle tasche dei cittadini - per pagare l'IRAP. Credo che le dinamiche siano ben altre. Preciso, quindi, che il nostro Gruppo non sottoscrive l'emendamento.
Presidente, gradirei, inoltre, la stessa attenzione che l'Aula riserva agli altri Consiglieri, posto che non mi viene data la parola con gli stessi tempi con cui viene concessa ad altri Colleghi.



PRESIDENTE

Collega Giovine, per cortesia, se si tenesse la parola quando le viene concessa, anziché cederla ben gentilmente ad altri colleghi...



GIOVINE Michele

Era un atto di cortesia!



PRESIDENTE

Poi non si può lamentare se deve parlare dopo.
Le è stata concessa la parola esattamente un quarto d'ora fa, ma ha deciso di cederla cavallerescamente al Presidente Ghigo. È chiaro che essendovi altri colleghi iscritti a parlare, sono intervenuti loro.



GIOVINE Michele

Va bene, ha ragione lei, Presidente.
Voterò, appunto, l'aumento proposto dalla maggioranza, perché mi sembra una delle poche cose intelligenti di questo bilancio e di questa finanziaria.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Vi sono altre richieste di intervento? La parola al Consigliere Segretario Ghiglia, che interviene in qualità di Consigliere.



GHIGLIA Agostino

Signor Presidente, avrei anche potuto chiedere di intervenire eventualmente, sulle precisazioni del Vicepresidente Susta, ma non lo faccio. Volevo soltanto un chiarimento sull'emendamento che ha, come primo firmatario, il Consigliere Botta, sottoscritto anche da altri colleghi relativo alla soppressione delle aliquote.
La domanda - scusate se lo dico - mi sembra seria: nel momento in cui aumentate le aliquote IRAP alle banche e nel programma dell'Unione c'è scritto che diminuite la tassazione sui conti correnti, non è possibile che questo aumento IRAP non vada ad incidere proprio sui conti correnti. Visto che le banche, sicuramente, trasferiranno l'aumento su qualche altra voce vorremmo che la Giunta ci spiegasse che il provvedimento col quale si aumenta l'IRAP alle banche non c'entra niente con i conti correnti, sui quali vi proponete di diminuire l'imposizione. Perché è un fatto di serietà politica. Secondo noi, non sarà così. Però, vorremmo che ce lo precisaste giusto per capirci. Perché è evidente che con questa legge...



(Brusìo in aula)



GHIGLIA Agostino

Presidente, tanto non staremo mai zitti, colpa pure mia! Bisognerebbe semmai, aumentare la potenza dei microfoni; così facendo, li assordiamo tutti e, rendendosene conto, o parlano meno oppure escono. È l'unico modo mi creda. Apprezzo il suo scampanare, ma è inutile; lei è un'inutile "Fra Martino", in quel senso.
Bisogna aumentare la violenza dei microfoni in maniera che siano costretti ad uscire. Altrimenti, non se ne esce! Comunque, la ringrazio per l'aiuto.
Detto questo, sarebbe originale notare che, ancora una volta, al di là delle affermazioni di principio contenute anche nella legge finanzia, il centrosinistra, dove può, si rende immediatamente attore degli aumenti.
Concludo citando il capolista dei DS nella circoscrizione Piemonte 2 che questa mattina ha detto: "Noi dobbiamo porre particolare attenzione alle medie imprese, ad esempio in Valle d'Ossola, con le pietre e le cave.
Dobbiamo porre particolare attenzione alle piccole e medie imprese".
Sono intervenuto dopo, e gli ho detto: "Caro capolista dei DS, ma la tua Giunta regionale con questa legge finanziaria vuole raddoppiare i costi di estrazione e tu vieni a dire che dobbiamo aumentare l'attenzione per le piccole e medie imprese?".
Cari DS, informate almeno il vostro capolista, che credo si chiami Damiano, perché è un po' poco informato.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli studenti dell'Istituto "Enrico" di Torino


PRESIDENTE

Colgo l'occasione per portare il saluto del Consiglio regionale e di tutti i Consiglieri agli allievi dell'Istituto Enrico di Torino, in visita a Palazzo Lascaris.
Stiamo discutendo della legge finanziaria e della legge di bilancio in merito alla ripartizione delle risorse di competenza della Regione per tutte le attività che la Regione svolgerà nel 2006.
Come potete immaginare, la ripartizione delle risorse è un tema estremamente caldo e delicato. Vi auguriamo una buona visita.


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita

Proseguimento esame del disegno di legge n. 191 inerente a "Legge finanziaria per l'anno 2006" - relatore Reschigna (seguito)


PRESIDENTE

Riprendiamo con l'esame del punto 4) all'o.d.g: "Proseguimento esame disegno di legge n. 191 "Legge finanziaria per l'anno 2006".
Se non vi sono ulteriori richieste di intervento, pongo in votazione, per appello nominale, l'emendamento n. 53, sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 53 con il parere contrario della Giunta regionale, espresso dall'Assessore Susta: L'esito della votazione è il seguente: presenti 51 Consiglieri votanti 50 Consiglieri hanno votato sì 18 Consiglieri hanno votato NO 32 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Non ci sono altri emendamenti sull'articolo 1, procediamo alla votazione dell'articolo 1.
Indìco la votazione nominale sull'articolo n. 1, nel testo originario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 51 Consiglieri votanti 50 Consiglieri hanno votato sì 32 Consiglieri hanno votato NO 18 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 97 (diventa articolo 2) presentato dai Consiglieri Cavallera, Casoni, Pedrale, Manolino, Burzi, Ferrero, Nastri, Giovine Cotto, Rossi, Vignale, Allasia, Botta, Monteggia, Boniperti, Dutto, Cirio: dopo l'articolo 1 è inserito il seguente: "Art. 1 bis 'Esenzione dal pagamento dell'imposta regionale sulle attività produttive IRAP'.
1) Le aziende della fiera avicola sono esentate, per l'anno 2006, dal pagamento dell'imposta regionale sulle attività produttive (IRAP).
2) Il minor gettito è compensato con una riduzione di pari importo del fondo speciale iscritto alla UPB 09011".
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente.
Questa mi sembra una prima risposta, forse, più simbolica che non reale, ma certamente utile a proposito della filiera avicola che, mi auguro, non venga più massacrata da un'informazione non sempre puntuale e precisa. Mi riferisco, ovviamente, a tutte quelle realtà che affrontano la tematica dell'aviaria in modo superficiale.
Sappiamo che l'avicunicolo italiano, così come tutta la zootecnia italiana e piemontese in particolare, è molto controllato ed è esente da problematiche di questo tipo.
Naturalmente, ci sono ben altri interventi di competenza della Giunta e del Governo. A livello nazionale hanno approvato il decreto legge diventato legge, quindi mi auguro che la Regione faccia tempestivamente quanto è necessario per arrivare ad un indennizzo di quelle situazioni che hanno avuto un danno rilevante.
Il Consiglio, con la leva legislativa, faccia quello che è possibile in questa sede.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Noi crediamo importante il nuovo punto introdotto con l'emendamento n.
97, unitamente alle misure messe in campo dal Governo nazionale di cui parlava stamattina un esponente di Giunta. Sono misure, tanto quelle nazionali quanto quelle regionali (anche se per entità non si sottrae una grande entrata dalla Regione Piemonte) che rappresentano certamente un segnale di attenzione necessario e indispensabile. All'interno della Regione Piemonte la filiera avicola dà lavoro a un buon numero di imprese significative per la produzione e per il numero di addetti. Pertanto tale filiera deve ricevere un segnale di attenzione quale quello che potremmo manifestare votando a favore dell'emendamento. Pertanto esprimiamo una valutazione sostanzialmente positiva nei confronti dell'emendamento presentato, augurandoci che venga accolto dell'Aula.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Guida; ne ha facoltà.



GUIDA Franco

Più volte nel corso delle sedute di IV Commissione abbiamo parlato del problema dell'aviaria. Ritengo che tale emendamento sia modesto, ma significativo. È però apprezzabile l'atteggiamento della Giunta che è venuta incontro a una richiesta dell'opposizione.
Credo che questo emendamento possa essere apprezzato e riconosciuto come segno di disponibilità dell'intera amministrazione regionale soprattutto da parte delle province in cui sono situati gli allevamenti Cuneo in modo particolare.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Ghiglia; ne ha facoltà.



GHIGLIA Agostino

Come diceva il collega Vignale, credo anch'io che sarebbe un atto importante, da parte del Consiglio regionale, dare un sostegno ad una filiera particolarmente messa in crisi dall'influenza aviaria e dal timore immotivato che si sta spargendo su questo tipo di malattia.
evidente che questo potrebbe essere un sostegno, una boccata d'ossigeno per le aziende cui il centrosinistra, tanti anni fa, ha imposto l'IRAP. Credo che l'importanza e l'efficacia di questo emendamento ci darebbe modo, una volta tanto, di incidere immediatamente, direttamente e con tempestività su un problema grave che le nostre aziende del settore stanno vivendo. Si tratterebbe di un grande segno di attenzione della politica che si trasforma da propaganda in azione diretta ed efficace.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 97, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
L'articolo 1 bis è introdotto nel disegno di legge.
ARTICOLO 2 Emendamento rubricato n. 54 presentato dai Consiglieri Botta, Casoni Vignale, Boniperti e Ghiglia: L'art. 2 è soppresso.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Botta; ne ha facoltà.



BOTTA Marco

Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Prego cortesemente i colleghi Consiglieri che sono in piedi di accomodarsi fuori dall'emiciclo. Non è possibile condurre un dibattito in questo modo.
Prego, collega Botta.



BOTTA Marco

Questo emendamento soppressivo si riferisce a quella parte della finanziaria in cui vengono rimodulate - non abbiamo ancora capito, perch qui l'Assessore è stato un po' criptico - le percentuali di tassa automobilistica regionale sugli autoveicoli.
Non abbiamo capito bene come vengono rimodulate le percentuali.
L'Assessore in Commissione ci ha riferito che gli importi sarebbero rimasti uguali o diminuiti per le autovetture di cilindrata medio-bassa, mentre sarebbero stati aumentati quelli per le autovetture di cilindrata medio alta, ma il totale sarebbe stato uguale.
Io non so se questo risponderà totalmente a verità perché non ho visto le cifre. Sta di fatto che questa Giunta regionale di centrosinistra fa una delle cose più semplici: interviene sulla tassazione delle autovetture, che è un po' lo sport nazionale. Spero che, qualora tra pochi giorni dovesse succedere qualcosa di sgradito a molti di noi, non si comportino analogamente anche a livello nazionale.
Il fatto che nuovamente un bene come l'autovettura che sia di piccola o che sia di media o grande cilindrata debba subire un nuovo aggravio di tassazione, non ci pare il modo migliore per dare, in particolare nella terra di una nota casa automobilistica, un segnale di attenzione verso questo mondo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 54, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario L'esito della votazione è il seguente: presenti 52 Consiglieri votanti 51 Consiglieri hanno votato sì 18 Consiglieri hanno votato NO 33 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo n. 2 (diventa articolo 3) nel testo originario.
Il Consiglio non approva.
ARTICOLO 3 (diventa articolo 4) Non essendoci richieste di intervento indìco la votazione palese sull'articolo n. 3 (diventa articolo 4).
Il Consiglio approva.
Subemendamento rubricato n. 55 presentato dai Consiglieri Botta, Casoni Vignale, Boniperti e Ghiglia: L'emendamento n. 1 è soppresso.
Emendamento rubricato n. 1 (diventa articolo 5) presentato dalla Giunta regionale a firma dell'Assessore Susta: dopo l'art. 3 è aggiunto il seguente: "Articolo 3/bis (Tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti di cui all'art. 3 c. 29 della legge 549/1995. Determinazione dei nuovi importi) A decorrere dal 1° gennaio 2007 l'ammontare del tributo speciale per il conferimento nelle discariche allestite per i rifiuti non pericolosi è fissato in euro 0,005 per ogni chilogrammo di rifiuti speciali non pericolosi conferiti, comprensivi dei rifiuti urbani sottoposti a trattamento, come definito dal programma regionale sui rifiuti biodegradabili in attuazione del D. Lgs. 36/2003 e in 0,025 per ogni chilogrammo di rifiuti urbani non sottoposti a trattamento come definito dal sopramenzionato programma regionale.
2. A decorrere dal 1° gennaio 2007 l'ammontare del tributo speciale per il conferimento nelle discariche allestite per i rifiuti pericolosi è fissato in E 0,01 per ogni chilogrammo di rifiuti speciali pericolosi conferiti".
E' stato presentato dalla Giunta regionale l'emendamento n. 1 che introduce l'articolo 3 bis: "Tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti - Determinazione dei nuovi importi".
Sullo stesso punto è stato presentato un sub emendamento n. 55 a firma del Consigliere Botta con il quale si propone l'abrogazione dell'emendamento n. 1.
Purtroppo, per il meccanismo regolamentare, nei casi in cui si propone la soppressione di un emendamento, dobbiamo votare prima il subemendamento soppressivo n. 55 e poi l'emendamento n. 1.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Come abbiamo avuto modo di sottolineare tanto in sede di Commissione alla presentazione degli emendamenti della Giunta quanto in altre occasioni, noi esprimiamo contrarietà all'articolo che si vuole introdurre.
Per questo motivo, come gruppo di Alleanza Nazionale abbiamo presentato un emendamento soppressivo, perché riteniamo che, al di là delle valutazioni che l'Assessore faceva nello scorso Consiglio, in realtà la determinazione dei nuovi importi riguarda solo alcuni Comuni e, in ogni caso, introduce di fatto un'obbligatorietà non della raccolta differenziata, che lo è per legge, ma della raccolta porta a porta che nella gran parte delle situazioni in cui questo sistema è stato applicato ha triplicato la tassa per gli esercizi commerciali e l'ha duplicata per i cittadini, quindi con un aggravio fiscale di notevole entità.
Abbiamo manifestato poi una contrarietà, perché si parla solo di conferimento all'interno delle discariche. Questo porta due problemi.
Certamente noi non riteniamo che il conferimento in discarica sia la soluzione migliore.
In particolare, fotografando una realtà regionale, noi sappiamo che nel 2011 avremo un termovalorizzatore nella Provincia di Torino. Questo adempimento normativo rischierà di causare una grande presenza dello smaltimento del rifiuto verso il termovalorizzatore del Gerbido, quindi con una serie di problematiche legate a questo.
Pertanto chiediamo la soppressione dell'articolo in oggetto.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Segretario Ghiglia, che interviene in qualità di Consigliere.



GHIGLIA Agostino

Grazie, Presidente. Questa "sovrattassa rumenta" che la Giunta regionale vuole imporre andrà a colpire soprattutto i Comuni meno virtuosi quelli che in questi anni si sono occupati meno del problema o se ne sono dimenticati, primo tra tutti il Comune di Torino e la Provincia di Torino i cui cittadini - se dovessimo parametrare l'entità dell'aumento alla quantità di rifiuti urbani non trattati prodotti - verranno gravati di circa 12,5 euro in più a testa, compresi i neonati.
Questo deriva oggettivamente dalla disapplicazione sistematica magari non pianificata, del decreto Ronchi. Questo deriva dal ritardo negli accordi fra enti rispetto al sito di costruzione del termovalorizzatore.
Questo deriva da una mancata politica sulla raccolta differenziata dei rifiuti che ha già causato sempre secondo la legge Ronchi delle sorte di multe nei confronti di tutti i cittadini.
Vorrei ricordare che un cittadino torinese paga di Tarsu un euro in più di un suo conterraneo di Milano proprio a causa dell'inesistenza di una politica dei rifiuti della Provincia e del Comune di Torino.
Questo è giusto segnalarlo, è giusto stigmatizzarlo ed è giusto lo che i cittadini sappiano che la sinistra finora non solo impone e pone nuove tasse, ma lo fa anche in maniera indiretta con la sua inazione, con la sua incapacità. E la materia dei rifiuti è una materia da manuale su questo quindi ogni cittadino grazie al centrosinistra pagherà, a causa di questo tributo, circa 12,5 euro in più all'anno.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Noi riconosciamo l'importanza della problematica trattata da questo articolo, però riteniamo opportuno trattare queste questioni nella specifica legge di settore, anche perché già ci sono dei prelievi a carico dei Comuni che non arrivano al 35% di raccolta differenziata con un prelievo che va alla Provincia per essere redistribuito in direzione della raccolta differenziata.
Per cui si sovrappongono i prelievi e poi tutto sommato alla fine chi paga è sempre il cittadino. Questa è la ragione che ci fa convenire sull'emendamento di soppressione, che ovviamente facciamo nostro con la sottoscrizione.
Per quanto riguarda l'articolo nel suo complesso, visto in un'ottica regionale non possiamo andare oltre un voto di astensione. Mi rendo anche conto che magari qualche collega può avere un'ottica più restrittiva anche con un voto contrario.
Questo è il nostro punto di vista: preferiremmo trattare queste questioni nella specifica legge nella quale ovviamente si vedono tutte le problematiche del ciclo dei rifiuti che sono problematiche molto complesse.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Guida; ne ha facoltà.



GUIDA Franco

La nostra posizione è simile a quella del Gruppo di Forza Italia.
Vorrei esortare l'Assessore, siccome ho capito il motivo di questa tassa sui rifiuti trattati e non. Chiedo all'Assessore di operare una ricognizione per verificare - nelle zone in cui esistono già gli impianti pronti al trattamento dei rifiuti, al conferimento della frazione secca alla stazione di incenerimento, qualsiasi essa sia - che le associazioni di ambito che si sono costituite, effettivamente, prendano le decisioni. Ci sono alcune situazioni in Piemonte in cui gli impianti di trattamento sono pronti a trattare i rifiuti e non sanno dove conferire la frazione secca per cui, anche laddove c'è stata più lungimiranza c'è il rischio che, alla fine, non potendo stoccare quantità maggiori di rifiuti secchi e trattati debbano essere di nuovo conferiti in discarica.
L'Assessore potrebbe fare un'opera di mediazione che, secondo me, è indispensabile. Altrimenti, anche il vostro tentativo, alla fine, sarà solo un tributo, e non un'iniziativa di carattere politico e ambientale, come credo alla fine essa sia.



PRESIDENTE

Se non ci sono altre richieste di intervento passiamo alla votazione.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 55, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 49 Consiglieri votanti 48 Consiglieri hanno votato sì 15 Consiglieri hanno votato NO 33 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 1 (diventa articolo 5) L'esito della votazione è il seguente: presenti 47 Consiglieri votanti 45 Consiglieri hanno votato sì 31 Consiglieri hanno votato NO 8 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio approva.
Subemendamento rubricato n. 123 presentato dai Consiglieri Cavallera, Cotto e Ferrero: il comma 1, dell'articolo 37ter, è sostituito come segue: "1. Gli esercenti di cave e miniere sono tenuti a versare alla Regione entro il 31 dicembre di ogni anno, un diritto di escavazione commisurato al tipo e alla qualità di materiale estratto nell'anno, distinguendo altresì tra materiale estratto e materiale effettivamente utilizzabile, secondo le tariffe stabilite nel comma successivo. La Giunta regionale, con riferimento alle quantità autorizzate, stabilisce le modalità per la determinazione delle quantità escavate".
Al comma 3, dell'articolo 37ter, le parole "attualmente in vigore" sono soppresse.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Voglio intervenire anche per chiarire la situazione un po' complessa.
Ho guardato la formulazione proposta dell'Assessore Susta. Per quanto mi riguarda, se nella nuova formulazione s'introduce "La Giunta regionale sentita la Commissione competente, definisce le modalità", ritiro l'emendamento n. 123.
Nel merito, invece, della tassa, ovviamente siamo contrari per una serie di questioni che non ripeto. Sostanzialmente riteniamo che, se mai dovesse esser considerata una tassazione di questo tipo, non può essere considerata solo per fare cassa, per fare risorse, ma per pareggiare il bilancio. Al massimo deve essere finalizzata - visto che ci viene sempre ripetuto che è un prelievo di risorse naturali - nella direzione dell'ambiente del territorio, allora può darsi che si possa giustificare.
Naturalmente previo un vasto e approfondito coinvolgimento di tutte le categorie interessate.
Risulta strano che coloro che tutti giorni ci ricordano la concertazione, alla fine, agiscano in modo unilaterale correndo ai ripari quando i buoi sono scappati dalla stalla. Sono tantissime le considerazioni. Abbiamo soprattutto impiegato il tempo a nostra disposizione per fornire un contributo di chiarezza alla formulazione finale.
Di conseguenza, siamo contrari all'articolo e favorevoli al nostro emendamento che rimane, mentre il sub emendamento n. 123 verrebbe ritirato a fronte della richiesta che ho avanzato prima.



PRESIDENTE

L'emendamento rubricato n. 123 è ritirato dai proponenti e conservato agli atti.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Dutto; ne ha facoltà.



DUTTO Claudio

Anzitutto per sottolineare come siamo decisamente contrari all'introduzione di nuove imposte, particolarmente di questa nuova imposta.
Voglio ancora richiamare l'attenzione della Giunta e dell'Assessore sull'incidenza dell'imposta sul valore del materiale da cava. A me risulta che il prezzo della sabbia e della ghiaia sia circa di 3,50 al metro cubo.
Inseriamo un'imposta che adesso è stata ridotta dalla Giunta a 0,75 euro per metro cubo (inizialmente era di 1 euro e poi di 2 euro).
Ma partiamo da 0,75 euro: a confronto del prezzo della ghiaia è un'imposta superiore al 20%. Perciò noi aumentiamo il costo dei materiale di costruzione del 20% (questi sono materiali di costruzione base, quelli che si tirano fuori delle cave). Inseriamo un aumento nei prezzi di costruzione, che poi sarà un aumento a cascata. Tutti i ricarichi successivi recupereranno quest'imposta, aumentiamo del 20% il costo di costruzione di immobili, di opere pubbliche di qualsiasi cosa in Piemonte.
Chiederei ancora una volta, ne avevo già parlato con l'Assessore Susta (evidentemente non sono stato ascoltato) di effettuare un controllo.
Mi sembra un'esagerazione, a differenza di altre imposte, su cui possiamo avere pareri diversi, ma sono assorbibili dal mercato.
In questo caso mi pare essere un'esagerazione.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Vicepresidente Susta.



SUSTA Gianluca, Assessore al bilancio e finanze

Ovviamente non entro più nel merito degli interventi e ciascuno rimane sulle sue posizioni, ma credo di dover accogliere la richiesta del Consigliere Cavallera in ordine all'aggiungere "La Giunta, sentita la Commissione consiliare competente".
Faccio mia questa proposta.


Argomento: Sanita': argomenti non sopra specificati

Sull'ordine dei lavori (in particolare, sulla pubblicizzazione del Piano socio-sanitario da parte della Presidente della Giunta regionale, Bresso)


PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Casoni sull'ordine dei lavori ne ha facoltà.



CASONI William

Solo un'informazione, Presidente.
Le chiedo di verificare se corrisponde al vero che in questo momento la Presidente Bresso, mentre noi stiamo tentando alacremente di fare andare avanti, nell'interesse della Regione, i lavori, sta spiegando ai giornalisti il Piano Sanitario Regionale. Ricordo che non più tardi di venti minuti fa il Consigliere Ghiglia ha chiesto che i Consiglieri, non lui ma tutti, ricevessero copia del Piano per valutarlo.
Prima di dare anticipazioni ai giornalisti, gradiremmo che la Presidente Bresso avesse l'accortezza di comunicarle a noi, magari in cinque minuti, e noi ci impegniamo a non richiedere un dibattito. Un tale comportamento agevolerebbe il rapporto, che ci viene richiesto di instaurare, tra la Giunta e i Gruppi consiliari. È inutile che stiamo qui a cercare soluzioni per andare avanti più rapidamente, mentre la Presidente Bresso si alza, va fuori e racconta ai giornalisti la sua versione del Piano Sanitario. Non mi sembra corretto. Se fosse così, Presidente, la richiami affinché sia presente in Aula, visto che stiamo discutendo un bilancio che, su insistenza della Presidente stessa, si vuole approvare il più presto possibile.
Invece di parlare con i giornalisti, venga in aula e si sieda al suo posto.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Vignale sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Il 27 dicembre venne presentata la bozza del Piano Socio Sanitario documento che non transitò nella Commissione competente e di cui non fu data comunicazione al Consiglio.
Se quel che ha detto poc'anzi il Consigliere Casoni corrisponde a verità, e posto che lei, in qualità di Presidente del Consiglio, fece a suo tempo una pubblica censura alla Presidente e alla Giunta per le modalità con cui non era stato fatto conoscere il Piano, noi chiediamo alcune precisazioni. Primo, che si sospenda il Consiglio; secondo, che alla ripresa del Consiglio venga fatta un'immediata comunicazione; terzo, che la censura venga ripetuta.
Il Vicepresidente Susta ha parlato di irrigidimento dicendo: "Noi siamo disponibili a una discussione con le minoranze. È sufficiente - lo dico in questi termini - che non si tiri troppo la corda, perché potremmo irrigidirci".
Ovviamente - parlo a titolo personale perché non mi sono consultato con il Capogruppo e con il resto del Gruppo - mi rivolgo al Vicepresidente Susta, che ha il compito di sostituire l'assente (come vengono ricordate in Spagna le persone che non ci sono), per cui ha un doppio compito.
Siamo partiti dal presupposto, come ha detto il Vicepresidente all'inizio della seduta pomeridiana, di un rispetto reciproco, senza tirare troppo la corda da una parte o dall'altra. Per quanto mi riguarda, la corda è già stata tirata abbastanza. Se oggi, lo stesso soggetto, cioè la Presidente della Giunta, ripreso dal Presidente del Consiglio perché ha presentato il Piano alla stampa senza metterne a conoscenza i Gruppi consiliari, si comporta nella stessa maniera, dopo che i Gruppi e la Giunta hanno discusso fra di loro in questi mesi, i casi sono due: o è davvero una marziana e non ha capito dove vive, cioè in un'aula regolamentata da un Regolamento che consente, nel caso in cui...



(Il Presidente ricorda al Consigliere Vignale che il tempo a sua disposizione è scaduto)



VIGNALE Gianluca

Presidente, abbia pazienza. Il 27 dicembre lei ha scritto una lettera in cui riprese la Presidente perché presentò ai giornalisti un Piano non ancora approvato, senza che il Consiglio ne fosse informato. Finalmente la Giunta approva, in modo ufficiale, il Piano Sanitario e i primi interlocutori naturali sono, fino ad un certo punto, i giornalisti. La Presidente non ritiene opportuno, nonostante il Consiglio sia riunito e nonostante sia stato richiesto, fare una comunicazione al Consiglio. Per noi è gravissimo. Per noi, il rispetto della dignità consiliare viene prima del bilancio. È un problema vostro che dovete affrontare.
Per questo motivo, se dobbiamo stare in Aula per rivendicare diritti sacrosanti, l'abbiamo fatto tante volte, lo faremo anche questa.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Costa; ne ha facoltà.



COSTA Enrico

Chiedo, sulle considerazioni poc'anzi esposte in relazione al Piano Sanitario, se il Presidente del Consiglio non ritiene di convocare incidentalmente, nell'ambito di questa seduta, l'Ufficio di Presidenza, che già più volte ha approfondito questioni similari e affini, per valutare il da farsi.



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente Susta.



SUSTA Gianluca, Assessore al bilancio e finanze

Sono presenti sia la Presidente sia l'Assessore Valpreda. Credo che l'Assessore Valpreda sia in grado di riferire esattamente al Consiglio le battute che ha espresso nei confronti di alcuni giornalisti. Ritengo sia difficile, in un consesso come questo, sfuggire ad una qualche generica dichiarazione in ordine ad un atto importante come l'adozione del Piano Sanitario.
Abbiamo assunto un impegno politico, a fronte di un sistema di relazioni che abbiamo cercato di instaurare faticosamente in quest'Aula. So di essere ripetitivo, ma per contro lo siete anche voi, quindi mi costringete ad esserlo.
Con il massimo del rispetto e del garbo istituzionale, noi il 3 aprile come avevamo detto e contro tutte le vostre dichiarazioni sui giornali secondo cui non avremmo rispettato questo impegno nei confronti della minoranza (con l'aggiunta, da parte di qualche illustre esponente della minoranza, sul particolare che comunque questa sarebbe stata un'occasione per attaccare la maggioranza per non aver rispettato l'impegno) abbiamo adottato il Piano Sanitario.
Ai giornalisti abbiamo espresso solo un commento sulla soddisfazione di aver assunto un atto importante della programmazione politica-istituzionale di questa maggioranza. Non siamo entrati nei dettagli. Abbiamo rinviato il tutto alla Conferenza stampa di domani, in modo da dare al Consiglio la possibilità di leggere, sul sito istituzionale della Regione Piemonte, il testo del Piano Sanitario Regionale.
Credo che tra maggioranza e minoranza, ma anche tra persone, ci sia un livello oltre al quale vengono meno i rapporti di correttezza reciproca. Se c'è questo sottile equilibrio, deve essere rispettato da tutti. Noi abbiamo adottato il Piano, lo stiamo mettendo sul sito. Abbiamo dato ai giornali solo generiche indicazioni e abbiamo convocato la conferenza stampa per domani. Abbiamo letto un comunicato stampa dell'opposizione, che fa parte del "gioco", perché eravamo perfettamente consapevoli, nel momento in cui prendevamo l'impegno, di approvare il Piano l'ultima settimana e a sei giorni dalle elezioni. Sapevamo che cosa volesse dire in ordine al palcoscenico che offrivamo all'opposizione per attaccare la maggioranza su un atto fondamentale, ma siccome non siamo nati ieri, sapremo anche come reagire.
Credo che, di fronte a questo elemento di mediazione politico istituzionale di corretto rapporto, nulla sia necessario oltre che leggere sul sito tra pochi minuti quello che è il contenuto del Piano sanitario regionale. Bisogna lasciare alle Commissioni e all'Aula il dibattito politico e anche il confronto, in questa settimana calda, che si annuncia tale, secondo quello che sarà il normale gioco delle parti intorno ad un atto fondamentale. Credo che questo sia stato l'elemento che ha permesso alla maggioranza e alla minoranza di trovare un modo per andare avanti e per non bloccare una discussione come questa, su cui più di quello che è stato scritto nella delibera con cui abbiamo approvato il piano sanitario non si può dire.
L'Assessore Valpreda in sintesi dirà quali sono le linee fondamentali che trovano approvazione nel dispositivo degli atti adottati, dopodiché il gioco delle parti lo svilupperemo sui giornali e sul territorio, durante la campagna elettorale, nei prossimi giorni, settimane e mesi, quando vorrete ma credo che c'è un tempo per fare polemica politica e c'e un tempo per trovare le attuazioni degli accordi che abbiamo preso, di metodo e non di merito. Accordi di merito, per fortuna, non li abbiamo raggiunti neanche nel dibattito che si sta sviluppando qui - se pur in sintesi - il che dimostra che ciascuno resta sulle sue posizioni e quindi legittimamente fa la sua parte. Il resto altererebbe quell'equilibrio che abbiamo raggiunto.
Un equilibrio che ci deve essere fra persone che si rispettano e che attengono ad un corretto rapporto istituzionale non è solo un equilibrio che prefigura chissà quali intese o inciuci, che fra l'altro non ci sono che abbiamo respinto, che non abbiamo tollerato e accettato.



PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare la Presidente Bresso; ne ha facoltà.



BRESSO Mercedes, Presidente della Giunta regionale

Abbiamo adottato il Piano con alcune modifiche concordate ancora questa mattina con la Giunta. Il documento è in corso di predisposizione e quindi non è stato ancora distribuito a nessuno, nemmeno ai giornalisti, che potranno visionarlo da domani mattina sul sito della Regione, dove sarà a disposizione di tutti. Addirittura ho letto che l'opposizione ha già predisposto un documento che critica contenuti di cui non è ancora a conoscenza, quindi in pratica critica delle opzioni. Ma fa benissimo! Ognuno si comporta come ritiene opportuno.
I giornalisti chiedono commenti, e al momento esprimiamo la nostra soddisfazione rispetto all'atto, nulla di più: non parleremo del contenuto del Piano fino a quando non verrà messo a disposizione di tutti, come si era concordato. Questo vorrei fosse chiaro rispetto alle procedure che stiamo seguendo. I giornalisti fanno il proprio mestiere e domani probabilmente faranno come voi, racconteranno un Piano che non hanno ancora visionato, sicuramente non perché sia stato distribuito. Ribadisco che non è stato distribuito a nessuno se non alla Giunta, che ha in mano una copia non ancora...



(Scambio di battute polemiche fra l'Assessore Susta e il Vicepresidente Costa)



PRESIDENTE

Per cortesia, non mi pare il caso di trascendere. È possibile individuare un posto più laico?



BRESSO Mercedes, Presidente della Giunta regionale

I duelli si svolgono dietro il convento delle Carmelitane all'alba, non in Aula. Spero che adesso si metteranno d'accordo fra di loro. Formalmente sono dietro al convento delle carmelitane all'alba e mi spiace, ma è così.
La storia dice questo. Mi mancavano tre parole alla fine del discorso.
Dicevo che nessuno ha a disposizione il Piano nella sua versione definitiva perché si stanno apportando le modifiche concordate. Quindi nemmeno la Giunta ne dispone nella versione cui tutti voi avrete accesso da domani.



PRESIDENTE

Colleghi Consiglieri, per cortesia, vi prego di moderare i toni.
Ha chiesto la parola il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Sulle comunicazioni della Presidente, ovviamente. Mi spiace non aver sentito l'intero intervento, ma credo che anche dalla parte finale del discorso sia desumibile tutto il concetto.
evidente che se i giornali scrivono, non vale soltanto per quanto attiene a questo importante Piano, vale anche su altri temi (le fughe dalla Procura e perché gli Assessori parlano). Se vuole raccontarci delle favole diverse, ce le raccontiamo, ma il pomeriggio.
Oggi è il 3 aprile, noi un anno fa perdemmo, non è una giornata in cui normalmente, per quanto mi riguarda, il buon umore, la tolleranza che già non mi è consona, sia altissima. Ma domenica poi vediamo. In questi mesi ci sono state una serie di polemiche che mi sembra alla fine, con fatica anche parte della maggioranza ha condiviso, sulla gestione del documento precedente, distribuito via (che noi abbiamo considerato sostanzialmente non politicamente legittima) internet. Adesso, prendendo atto che il documento è stato appena approvato, chiederemmo con urgenza che lo stesso documento avesse la stessa distribuzione che ebbe quello precedente, con la differenza che questo è stato ufficialmente approvato dalla Giunta. Quindi riterremmo cosa utile a tutti, persino ai Consiglieri regionali, ma a tutti, ai cittadini, di cui molto spesso si è chiesto il coinvolgimento che da domani potessero consultarlo. Adesso sì che è il momento di metterlo in rete, in maniera che ciascuno se lo scaricherà secondo la tecnologia che oggi è molto distribuita e ne farà l'uso che ritiene, non solamente nelle Commissioni.
Certamente troverei politicamente irriguardoso se domani o dopodomani non lo trovassi in rete. L'abbiamo trovato quando non ci doveva essere.
Sarebbe spiacevole qualora non ci fosse, se in tal senso un impegno è stato preso. Ne prendo atto con molta buona volontà, quindi per domani mattina saltiamo l'appuntamento con le carmelitane, in attesa di una prossima convocazione che il Presidente vorrà rappresentarci e a cui saremo certamente presenti.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Segretario Ghiglia, che interviene in qualità di Consigliere.



GHIGLIA Agostino

Intanto c'era stata una richiesta del Vicepresidente Costa al Presidente del Consiglio, che attende una risposta anche per consentire al Vicepresidente della Giunta di mitigare la sua rissosità e la sua aggressività nei confronti dei membri della minoranza. Come voi sapete, noi moderati, quando vediamo tali manifestazioni violente, ci inquietiamo, ci preoccupiamo, ma soprattutto ci spaventiamo. Quindi, onde evitare che si ripetano queste scene, vorrei solo chiedere una cosa più seria.
Chiedo scusa, non vorrei sembrare pedante, ma fra conferenze stampa incrociate, visto che credo a tutti i Consiglieri interessi leggerlo, visto che c'è una conferenza a mezzogiorno e una conferenza all'una, si pu sapere più o meno a che ora sarà pubblicato? Io ho dato per buono che lo pubblicherete domani mattina. Io mi sveglio alle 7, l'abbonamento Metropoli del quotidiano La Stampa mi arriva alle 7.15, oso immaginare che ciò che leggerò alle 7.15 non sarà assolutamente diverso rispetto a ciò che voi metterete sul sito.
Credo che sia importante sapere. Vedete, noi non facciamo le conferenze stampa tanto per farle, la Repubblica esce dopo, non è colpa mia attrezzatevi, non avete l'abbonamento a Metropoli. Noi siamo collegati all'ANSA e magari qualcosa sappiamo. Visto che sicuramente saranno cose diverse, vorrei sapere a che ora possiamo alzarci domani mattina per avere la novella.



BRESSO Mercedes, Presidente della Giunta regionale

Prima della fine della serata ve lo diremo.



GHIGLIA Agostino

Va bene, ce lo comunicherete a fine serata.
Io pensavo che si governasse per atti pubblici, Presidente Gariglio. Si vede che erano altre democrazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Ghiglia.
Per quanto concerne la richiesta avanzata dal Vicepresidente, confermo che abbiamo già avuto modo di dibatterne. Sicuramente, in caso di persistente non pubblicazione di un documento approvato, l'Ufficio di Presidenza affronterà questa tematica secondo le modalità e i termini di convocazione dell'Ufficio di Presidenza, convocato, peraltro, per la giornata di mercoledì.


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita

Proseguimento esame del disegno di legge n. 191 inerente a "Legge finanziaria per l'anno 2006" - relatore Reschigna (seguito)


PRESIDENTE

Tornerei all'oggetto della discussione originale, ossia agli emendamenti relativi all'articolo 3 ter.
Ha chiesto la parola il Consigliere Botta; ne ha facoltà.



BOTTA Marco

Grazie, Presidente.
Veniamo veramente al cuore di questa manovra finanziaria per quanto riguarda il discorso sulla tassazione, perché la vera "ciccia" di questa manovra è legata, in particolare, a questo articolo, che introduce la tassazione di alcuni materiali (sabbie, ghiaie, pietre ornamentali, argilla e così via) che, com'è stato già ricordato dai colleghi che mi hanno preceduto, rappresenta un colpo pesante per tutta quella industria delle escavazioni, che in Piemonte riveste la sua importanza perch rappresentativa di un settore trainante, per la nostra economia soprattutto negli ultimi anni.
Al di là delle diminuzioni che sono intervenute rispetto alle proposte di tassazione avanzate all'inizio, dobbiamo riscontrare, Assessore, che le ipotesi che la Giunta ha confermato in vari documenti sono comunque molto alte. Se pensiamo a 0.75 euro per metro cubo per le sabbie e le ghiaie, si parla di un aumento delle vecchie 1.500 lire a metro cubo per un materiale che viene normalmente venduto in cava a 3.500-4.000 lire al metro cubo.
Questo comporterebbe degli oneri pesantissimi che ricadrebbero sui cittadini piemontesi. Perché quando vedremo lievitare i prezzi delle abitazioni, dei capannoni che le imprese intendono farsi costruire, nonch dei lavori pubblici, assolutamente necessari per il nostro Piemonte, e quindi per le infrastrutture, ringrazieremo - o ringrazierete - questa norma, che comporta un aumento non del 20%, ma del 40% del costo di questi materiali.
A nostro avviso, è una norma assolutamente da riformare verso il basso se non vogliamo tappare le ali all'unico settore che oggi ha tenuto vivo il sistema economico piemontese in questi anni.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Botta.
Ha chiesto la parola il Consigliere Guida; ne ha facoltà.



GUIDA Franco

Anche noi, al di là degli emendamenti presentati nel tentativo di addolcire questa pillola, siamo assolutamente contrari, oltre che scettici.
A nostro avviso, sarebbe stato più opportuno parlare con le associazioni di categoria, anche per superare i problemi che nascono ogni volta che un imprenditore chiede l'attivazione di una cava. Spesso sono le Amministrazioni comunali che chiedono qualcosa in più attraverso una particolare contrattazione. Ad esempio, molti Comuni chiedono agli imprenditori, attraverso code di programma - lo ha fatto la Provincia di Cuneo e quella di Torino - di partecipare al ripristino o alla costruzione di nuove strade.
Non sarebbe stato forse più facile, da parte dell'Amministrazione regionale, far capire il tentativo di coinvolgere questi imprenditori sul fronte dell'ambiente o della riqualificazione? Peraltro tutte le Conferenze dei servizi prevedono tutta una serie di incombenze, oltre che il pagamento di fideiussioni e di contributi.
Mi sembra che si sia scelta, ancora una volta, la strada sbagliata. Ritengo che questi tributi debbano essere concordati, così come quello sull'acqua.
Credo che anche dall'altra parte ci possa essere attenzione.
Puntare soltanto sul settore dei tributi sembrerebbe veramente un tentativo sbagliato, anche se sarebbe propedeutico a quanto potrebbe accadere se, nei prossimi mesi o nei prossimi giorni, una nuova coalizione dovesse governare questo paese. Per questo motivo siamo contrari, anche se insieme ad altri Gruppi, abbiamo presentato alcuni emendamenti nel tentativo di migliorare questo provvedimento di legge.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Vicepresidente Susta; ne ha facoltà.



SUSTA Gianluca, Assessore al bilancio e finanze

Rispetto a quanto è emerso nel dibattito, accogliamo la modifica proposta dal Collega Cavallera, che prevede l'inserimento delle seguenti parole: "Sentita la Commissione regionale".
Tuttavia, al terzo comma, per maggior coerenza con la norma, eliminerei l'espressione "attualmente in vigore", perché rischierebbe di dare adito a interpretazioni errate.



PRESIDENTE

L'Assessore Susta ritira l'emendamento rubricato n. 2, proponendo la seguente riformulazione.
Emendamento rubricato n. 2A presentato dalla Giunta regionale a firma dell'Assessore Susta: dopo l'art. 3/bis è aggiunto il seguente: "Art. 3/ter (tariffe diritto escavazione) 1. Gli esercenti di cave e di miniere sono tenuti a versare un diritto di escavazione secondo le tariffe stabilite al successivo comma 2. La Giunta regionale, sentita la Commissione consiliare, definisce le modalità di applicazione delle tariffe, tenendo conto del diverso rapporto per tipologie di materiali estratti tra materiale estratto e materiale utilizzabile, i termini di versamento, le modalità di presentazione della dichiarazione.
2. Le tariffe del diritto di escavazione sono fissate secondo i seguenti parametri: a) Sabbie e ghiaie per calcestruzzi, conglomerati bituminosi tout-venant per riempimenti e sottofondi e materiali per pietrischi e sabbie: 0,75 euro/m3 b) Pietre ornamentali: 0,75 euro/m3 c) Argille, calcari per cemento, per calce e altri usi Industriali, gessi sabbie silicee e torba: 0,50 euro/m3 d) minerali di I° categoria ai sensi del R.D. 1443/1927: 0,50 euro/m3 e) altri minerali di cava non compresi nei precedenti punti: 0,50 euro/m3 .
Le tariffe sono aggiornate con deliberazione della Giunta regionale ogni due anni sulla base dell'indice ISTAT.
3. L'importo dovuto alla Regione, ad esclusione di quanto previsto a titolo di affitto o di diritto di escavazione previsto da regolamenti comunali, è ridotto per la quota parte corrispondente a quanto già previsto da rapporti convenzionali a favore degli Enti di Gestione delle Aree Protette nonch dell'importo dovuto ai comuni ai sensi della l.r. 30/1999 o da convenzioni attualmente in vigore, tra comuni e ditte esercenti.
4. Gli introiti derivanti dall'applicazione del presente articolo, stimati in E 4.000.000, trovano rispondenza nella U.P.B. 0902 (Bilancio e Finanze) dello stato di previsione delle entrate del Bilancio regionale 2006.
Ha chiesto la parola il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Interverrò tanto sugli emendamenti presentati dal nostro Gruppo consiliare, quanto su quelli dei colleghi e della Giunta, per motivare innanzitutto, la contrarietà all'emendamento della Giunta regionale per una serie di ragioni. Alcune sono già state ricordate: spiace che, in qualche modo, buona parte dell'Esecutivo sia assente in queste discussioni, perch parlare di una tassazione sugli esercenti di cave, torbiere e quant'altro non riguarda soltanto una categoria che vedrà aumentare l'imposizione fiscale della Regione nei loro confronti, ma è materia che riguarda tutti i cittadini piemontesi. È bene fare alcune riflessioni, come ricordava correttamente il collega Botta. L'aumento previsto con quest'emendamento nonostante sia stato mitigato dai 2 euro di partenza per pietre ornamentali e sabbie, e da un euro per argille, minerali e altro, rappresenta sostanzialmente, un incremento del 30% dei materiali legati all'edilizia.
Questo, ovviamente, non ricadrà sul gettito dei cavatori piemontesi perché, in qualche modo, per mantenere la stessa redditività dalle loro imprese dovranno scaricare il peso dell'aumento fiscale introdotto dalla Giunta regionale sui cittadini, e quindi su tutti i materiali per l'edilizia (dalla ghiaia alla sabbia, alle pietre, a quant'altro, per qualsiasi intervento di carattere edile).
Questo è il primo dato assolutamente negativo che dovrebbe far riflettere. Al di là del fatto che si tratta di un settore trainante nessuno può negare che l'edilizia in questi anni abbia subito un aumento dei costi del mercato assolutamente rilevante. In qualche modo, noi interverremo non con una detassazione che consenta la riduzione...



PRESIDENTE

Collega Vignale, la invito a terminare l'intervento.



VIGNALE Gian Luca

Quattordici minuti su sette emendamenti: ho detto che li illustro tutti.
Altrimenti mi siedo e mi rialzo, mi siedo e mi rialzo.



PRESIDENTE

Consigliere Vignale, per cortesia, abbiamo concordato con tutti i Presidenti dei Gruppi di limitarsi a due minuti per ogni intervento.
un po' arbitrario, mi consenta, dire che li illustra tutti con un'automatica moltiplicazione. Dovremo attrezzarci con la calcolatrice per seguire i tempi.
Le chiedo di applicare il buonsenso, perché con esso siamo arrivati a definire questa tempistica, per cortesia!



VIGNALE Gian Luca

Al di là degli accordi, arbitrario è quanto chiede lei a me, non quanto io chiedo al Presidente, perché il Regolamento prevede due minuti per emendamento. Dopodiché, su un tema tanto delicato, ritengo di poter chiudere il mio intervento.
Vicepresidente, le chiedo però una cortesia: al di là del fatto che ogni Gruppo, come legittimamente accadde, ha un Presidente, lei non manchi di rispetto ai Consiglieri, perché quando lei si rivolge a me, io non mi riferisco alla Presidente dicendo: "Ma, Vicepresidente!". Quindi, almeno ancorché comprenda quelle che sono le dinamiche, abbia la cortesia di rispettare chi parla. Concludo il mio intervento.
Mi stavo soffermando sul prezzo dell'edilizia, ma non è soltanto questo; è riferito all'articolo 3 ter e al successivo, dove andremo ad introdurre degli interventi fiscali che colpiranno soprattutto quelle imprese che operano in settori montani. Tanto le cave e torbiere quanto le acque minerali sono settori all'interno dei quali operano, nel territorio piemontese, migliaia di addetti residenti in Comuni montani.
L'Assessore Sibille ha certamente altro da fare, quindi si è allontanata. Questo provvedimento, però, non risponde a quanto si dice nel programma: garantire pari diritti per i cittadini che vivono in città o nelle "terre alte", come le ha definite l'Assessore, significa garantire almeno la permanenza del lavoro esistente. Perché, soprattutto sulle cave sulle torbiere, sulle pietre ornamentali e sulle acque, sono interventi che riguardano alcune zone, in particolar modo quelle montane.
Arriviamo a dire che subiamo la concorrenza cinese assolutamente rilevante nei confronti dei nostri materiali locali, dopodiché introduciamo una tassa - che all'inizio doveva essere addirittura di due euro - proprio sulle pietre ornamentali.
Infine, non è una tassa di scopo: questa tassa non è finalizzata a ripristinare i luoghi che sono, in qualche modo, oggetto di concessione.
Questo, tra l'altro, vi è già nelle concessioni e ripristini.
Non si tratta, quindi, di una tassa di scopo. È semplicemente una tassa che prevede un'entrata decisamente superiore ai 4 milioni, perché se conosceste i metri cubi scavati l'anno scorso vi rendereste conto che con le vostre tariffe superiamo i 10 milioni di euro. Con le tariffe proposte dal Gruppo di Alleanza Nazionale, cioè 0,25 per ogni settore, arriviamo ad una cifra si aggira intorno ai 4 milioni.



PRESIDENTE

Consigliere Vignale, per cortesia, la prego di concludere l'intervento.
Abbiamo concordato con i Presidenti dei Gruppi, in attuazione del disposto regolamentare, un determinato tempo, al quale la prego, per cortesia, di attenersi.



VIGNALE Gian Luca

Giusto per mettere le mani avanti, preciso che l'articolo successivo è relativo alle acque. Allora, io intervengo due minuti per singolo emendamento. Dopodiché, regolatevi.



PRESIDENTE

Subemendamento rubricato n. 56 presentato dai Consiglieri Botta, Casoni Vignale, Boniperti e Ghiglia: L'emendamento n. 2 è soppresso (L'art. 3/ter è soppresso) Indìco la votazione nominale sul subemendamento rubricato n. 56 L'esito della votazione è il seguente: presenti 48 Consiglieri votanti 47 Consiglieri hanno votato sì 14 Consiglieri hanno votato NO 33 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Subemendamento rubricato n. 91 presentato dai Consiglieri Vignale, Casoni Botta, Boniperti e Ghiglia: all'art. 3/ter, il comma 2 è sostituito dal seguente: "2. Le tariffe del diritto di escavazione sono fissate secondo i seguenti parametri: a) sabbie e ghiaie per calcestruzzi, conglomerati bituminosi, tout-venant per riempimenti e sottofondi e materiali per pietrischi e sabbie: 0,25 euro/m3 b) pietre ornamentali: 0,25 euro/m3 c) argille, calcari per cemento, per calce e altri usi industriali, gessi sabbie silicee e torba: 0,25 euro/m3 d) minerali di I° categoria ai sensi del R.D. 1443/1927: 0,25 euro/m3 e) altri minerali di cava non compresi nei precedenti punti: 0,25 euro/m3".
Indìco la votazione palese sul subemendamento rubricato n. 91.
Il Consiglio non approva.
Subemendamento rubricato n. 124 presentato dai Consiglieri Cavallera, Cotto e Ferrero: il comma 2 dell'articolo 3/ter è modificato come segue: "2. Le tariffe del diritto di escavazione sono fissate secondo i seguenti parametri: a) sabbie e ghiaie per calcestruzzi, conglomerati bituminosi, tout-venant per riempimenti e sottofondi e materiali per pietrischi e sabbie: 0,50 euro/m3 b) pietre ornamentali: 0,50 euro/m3 c) argille, calcari per cemento, per calce e altri usi industriali, gessi sabbie silicee e torba: 0,25 euro/m3 d) minerali di I° categoria ai sensi del R.D. 1443/1927: 0,25 euro/m3 e) altri minerali di cava non compresi nei precedenti punti: 0,25 euro/m3".
Indìco la votazione palese sull'emendamento n. 124.
Il Consiglio non approva.
Subemendamento all'emendamento n. 2 rubricato n. 1A presentato dai Consiglieri Rossi, Allasia, Dutto e Monteggia: al comma 2, lettera a) dell'art. 3/ter - dopo l'art. 3/bis - a "0,75 euro/mc" sostituire "0,05 euro/mc".
Indìco la votazione palese sul subemendamento all'emendamento n. 2 rubricato n. 1A Indìco la votazione nominale dell'emendamento rubricato n. 2 A (diventa articolo 6) L'esito della votazione è il seguente: presenti 47 Consiglieri votanti 46 Consiglieri hanno votato sì 33 Consiglieri hanno votato NO 13 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
Sull'emendamento n. 3 sono stati presentati molti subemendamenti. Prego i colleghi Consiglieri di prendere nota. Collega Scanderebech, molti subemendamenti sono stati presentati da lei, la pregherei di seguire.
Comunico che i sub-emendamenti rubricati n. 86, 87, 88, 89, 30A, 30B, 30C 122 sono ritirati dai proponenti e conservati agli atti.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Guida; ne ha facoltà.



GUIDA Franco

Noi ritiriamo tutti i subemendamenti presentati sulla materia.
Ovviamente, voteremo contro questo emendamento e contro l'articolo.
Apprezziamo quanto è stato fatto. Il nostro Gruppo, in sede di discussione generale aveva chiesto di uniformarsi, come richiesto dall'associazione di categoria, alla legge in vigore in Lombardia, casomai questo tributo fosse mantenuto in vita, come poi è stato, dalla Giunta nella legge finanziaria.
Politicamente, l'emendamento presentato dal Vicepresidente di concerto con i suoi colleghi di Giunta è apprezzabile.
Noi voteremo contro l'emendamento e contro l'articolo, questo mi sembra chiaro.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente.
A maggior ragione ribadiamo, anche per quanto riguarda l'acqua minerale, quanto abbiamo detto per l'IRAP e per le attività estrattive. Ne avevamo parlato ripetutamente in Commissione. Prendiamo atto, in questa sede, della retromarcia parziale della Giunta regionale che ci allinea a valori che sono paragonabili con le Regioni confinanti. Questo era uno degli obiettivi. Pur non condividendo l'imposizione della tassazione che c'eravamo dati.
Per questa ragione voteremo a favore del subemendamento soppressivo contro l'articolo nel suo complesso, ma non voteremo per coerenza di impostazione questo emendamento della Giunta.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Dutto; ne ha facoltà.



DUTTO Claudio

Grazie, Presidente.
Pur non cambiando opinione nel complesso, nel senso che restiamo contrari all'introduzione di questa tassazione, voteremo gli emendamenti della Giunta e degli altri Consiglieri. Dobbiamo dare atto alla Giunta che essere scesi allo 0,70 euro al metro cubo rispetto al primo importo proposto (5 euro al metro cubo di acqua) è un buon passo avanti che perlomeno, ci allinea con le Regioni più care d'Italia. Restiamo tra le Regioni più care d'Italia, ma non più con un importo esageratamente superiore a quello delle altre Regioni.
Importo che, se fosse rimasto a quei livelli, rischiava veramente di influire negativamente sullo sfruttamento dell'acqua minerale nel nostro Piemonte. Nel senso che, anche senza arrivare alla chiusura di stabilimenti esistenti, forse qualche multinazionale avrebbe potuto scegliere di aprire stabilimenti estrattivi dell'acqua minerale in altre Regioni, a discapito del Piemonte.
Ritengo che con questo livello di tassazione saremo sufficientemente allineati con le altre Regioni d'Italia.
Resteremo con il nostro voto contrario nel complesso, ma diamo atto anche grazie ai nostri interventi e del resto dell'opposizione - che da cifre, inizialmente a nostro avviso folli, si sia ora scesi a un livello di tassazione più ragionevole.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Casoni; ne ha facoltà.



CASONI William

Grazie, Presidente.
Su questo tema il nostro Gruppo è contrario, ma apprezziamo il fatto che si sia passati da 5 euro a 0,70 euro, nonostante registriamo che rispetto alla Regione Lombardia, siamo ancora superiori. È accertato che la Regione Lombardia ha un canone di 0.51 euro al metro cubo e che la Regione Liguria ne ha uno pari a 0 euro, quindi noi siamo in una situazione di penalizzazione.
Mi rivolgo al collega Dalmasso di Rifondazione, che potrà condividere questa mia idea: comunque vada la questione, impegniamoci, a bilancio approvato, a chiedere con un ordine del giorno che la Giunta si impegni a garantire agli eventuali operai licenziati nelle zone montane il posto di lavoro.
Penso che uno dei vostri obiettivi sia quello di tutelare il lavoro degli operai. Magari non succede niente, ma se dovesse succedere che, alla luce di questo provvedimento, qualcuno licenziasse anche solo un operaio facciamoci tutti garanti in questo Consiglio di assicurare a quell'operaio il posto di lavoro per il futuro.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Scanderebech; ne ha facoltà.



SCANDEREBECH Deodato

Grazie, Presidente.
Ritengo che questo risultato sia stato raggiunto grazie all'impegno profuso da parte di tutti, non solo dal sottoscritto e da altri Capigruppo della minoranza, ma anche grazie all'impegno dei Capigruppo della maggioranza. Ringrazio in modo particolare l'Assessore Susta e l'Assessore De Ruggiero che hanno capito l'importanza della tassa e, soprattutto, hanno capito che una tassa di 0,70 centesimi non è poco, è già una tassa molto alta, indipendentemente dal fatto che sia quella più alta rispetto a quella di altre Regioni (un'altra tassa alta è quella della Regione Veneto, pari a 0,61).
Anche se apparentemente sembra poco una lire e mezza o due, in realtà pochi centesimi si ripercuotono sul cittadino, il gestore finale, pari a circa 20 lire (due lire in più coincidono, con l'aumento finale, a 20 lire). È il consumatore che alla fine ne subisce le conseguenze. Se facciamo l'analisi di un'acqua di qualità media-alta, che ha un costo di circa 900 delle vecchie lire, il 65% del totale comprende il pet (la plastica), il tappo, l'etichetta, la colla, l'interfalda ecc.
complessivamente tutte spese che incidono sul costo finale, che incidono sul cittadino. Ringrazio che da cinque euro siamo arrivati a 0.70, anche se è una tassa ancora alta.
Ricordo che le nostre aziende devono competere con due grossi multinazionali: la Nestlè e la Danone. La quota di questa tassa può indurre una delle due multinazionali ad abbandonare il nostro territorio. La Nestlè ha grossi stabilimenti che possono trarre altri vantaggi trasferendosi in altre Regioni. Dobbiamo fare molta attenzione. Questo è un comparto molto delicato, è un comparto che produce ricchezza e benessere per il territorio del Piemonte. È un comparto in crisi che, invece di essere agevolato, noi stiamo penalizzando. Ringrazio tutti coloro che, con la loro sensibilità sono riusciti ad ottimizzare questa tassa.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Monteggia; ne ha facoltà.



MONTEGGIA Stefano

Sono un po' perplesso del fatto che da cinque euro siamo arrivati a 0,70 centesimi: deve essere emerso un bel dissenso all'interno della maggioranza per questo provvedimento! Se da cinque euro siamo arrivati a 0,70 centesimi, vuol dire che c'è stato un bel mercanteggiare in questi giorni.
La minoranza non ha fatto alcun tipo di richiesta, penso che anche la maggioranza abbia avuto dei grossi problemi per produrre un provvedimento del genere, che inciderà sul consumatore. Spero, e penso, che nessuna delle aziende in questione, per 0.70 centesimi, si trasferirà, ma certamente quest'aumento inciderà sul consumatore. La maggioranza ci pensi bene. Con questo provvedimento, alla fine, ha aumentato il carico fiscale che andrà ad incidere sul consumatore.
Faccio un brindisi con il bicchiere di acqua minerale che ho a mie mani, perché quando approverete il bilancio, costerà sicuramente qualcosa in più al consumatore.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Per evitare richiami, illustrerò un emendamento alla volta quindi inizierò ad illustrare quello soppressivo.
Facevo già riferimento, nell'intervento precedente, quanto, soprattutto questo provvedimento, rischi di penalizzare più di mille addetti che lavorano direttamente negli stabilimenti delle acque minerali: tutti, o praticamente tutti, localizzati in territorio montano, con in più un numero di persone almeno doppio che lavora nel comparto legato alle acque.
Va reso solo un dato corretto, sul quale potremmo condividere e trovare un'intesa. Oggi il Piemonte è in questa situazione: ha una tassazione pari a zero sull'imbottigliamento e una tassazione di 20 euro a ettaro sulle concessioni. È una tassa vicina a quella delle Regioni Liguria, Lombardia e Valle d'Aosta.
Il competitore principale è la Regione Lombardia, i due competitori minori, ma non di poco conto, sono la Liguria e la Valle d'Aosta. La Liguria e la Valle d'Aosta oggi hanno una tassazione sull'imbottigliamento pari a zero, e un tassazione sulle concessioni di cinque volte inferiore.
Quando diciamo due lire a bottiglia è vero che sembra una minuzia "scaricato" sul consumatore, ma se noi ragioniamo da consumatori e non da Consiglieri regionali, ci rendiamo conto che al supermercato, a volte, la scelta sulle acque minerali, la operiamo sui decimi e sui centesimi di euro.
La valutazione che va fatta è questa. Tenendo conto che la Regione Lombardia ha una tassa che è 0,51 e la Liguria e Valle d'Aosta hanno una tassa pari a zero, quello che noi chiediamo, pur essendo contrari al provvedimento, è di arrivare ad un tassazione che sia almeno pari a quella della Regione Lombardia e che quindi non crei una mancanza di competitività nei confronti delle aziende piemontesi, ben sapendo che ciò avverrà. Le imprese alessandrine e cuneesi, che hanno un mercato locale che comprende anche la Liguria, dal momento in cui andrà in vigore questa tassa ovviamente nei confronti delle imprese liguri saranno svantaggiate. Così come nei confronti delle imprese lombarde, perché avranno quattro lire di maggiorazione al litro d'acqua per bottiglia. Secondo noi occorre una mediazione che non riduca la competitività delle imprese piemontesi, ma che per lo meno non la peggiori nei confronti delle imprese maggiori del territorio, è lo 0,50. Rilevo che una minore entrata per la Regione Piemonte è compresa in una cifra che varia tra i 200 e i 300 mila euro l'anno. Ciò garantirebbe una non perdita di competitività alle nostre imprese.
Per questo noi crediamo indispensabile sopprimere la tassazione, come principio, oppure continuare la discussione dei singoli emendamenti per arrivare ad una tassazione che sia almeno equa rispetto alle competitività delle imprese piemontesi.



PRESIDENTE

Subemendamento rubricato n. 57 presentato dai Consiglieri Botta, Casoni Vignale, Boniperti e Ghiglia: L'emendamento n. 3 è soppresso.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 49 Consiglieri votanti 48 Consiglieri hanno votato sì 15 Consiglieri hanno votato NO 33 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Passiamo all'esame degli altri subemendamenti presentati al comma 1. Tutti quanti si differenziano unicamente nella determinazione dell'importo in euro per ogni mille litri. Ripeto, si tratta di emendamenti che vanno dal n. 105, al n. 132 e al n. 135. Se vengono mantenuti tutti, a questo punto conformandoci alla prassi del Consiglio, metterei in votazione l'emendamento con l'importo più basso, quello con l'importo più alto e quello con l'importo mediano.
Subemendamento rubricato n. 105 presentato dai Consiglieri Botta, Casoni Vignale, Boniperti e Ghiglia: art. 3/quater, il comma 1 è sostituito dal seguente: "1. A far data dall'entrata in vigore della presente legge, è prevista a carico dei titolare di concessione di acque minerali o di sorgente con annesso stabilimento di imbottigliamento, la corresponsione, a favore della Regione, di un canone annuo pari ad euro 0,05 per ogni 1000 litri di acqua minerale o di sorgente imbottigliata, comprese anche le bibite confezionate con le suddette acque".
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Botta; ne ha facoltà.



BOTTA Marco

Grazie, Presidente.
Le ragioni di questi emendamenti sono relative all'importo del canone che a noi pare ancora esagerato, come ha già ben detto il collega Vignale.
Al di là del fatto di comprendere che la Giunta regionale voglia far passare il principio, ci opporremo ma non siamo qui per erigere barricate.
Sappiamo che c'è una volontà di imporre un principio, ma almeno impugniamo un principio che tenga conto delle necessità delle nostre imprese piemontesi che lavorano in questo settore e che danno lavoro a molte persone. Si è già ricordato come sia significativo, in tutte le province del Piemonte, il tasso di occupazione diretta, ma anche dell'indotto. Diamo la possibilità alle nostre imprese di continuare ad essere concorrenziali graduando maggiormente il canone.
Con il primo emendamento in discussione proponiamo la cifra di 0,05 euro per ogni mille litri. La Giunta sa che un'imposizione che si avvicini il più possibile a quella delle Regioni vicine alla nostra, quindi a quelle Regione che eserciteranno, quando verrà approvata la legge finanziaria, una concorrenza ancora più forte a danno delle nostre imprese, costringendo alcune di esse a provvedimenti dovuti ad un cambiamento della situazione di mercato, sarebbe un fatto nuovo. Del resto, non ci sarebbe da stupirsi: verrebbe salvato il principio.
Siamo partiti, come già si diceva, da cinque euro. Se arrivassimo al livello di tassazione della Regione Lombardia (già elevato ma comunque comprensibile, che potrebbe anche non mettere fuori mercato le nostre imprese) il Consiglio regionale farebbe un bel lavoro. Significherebbe anche un'attenzione che la Giunta darebbe a questo settore che, da un momento all'altro, certamente non subirebbe una mazzata da far saltare ogni realtà produttiva, ma si tratterebbe di un canone, che non piacerebbe a nessuno pagare, ma che avrebbe comunque un suo significativo.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Intervengo sull'emendamento n. 105, chiedendo di far votare gli emendamenti in ordine di presentazione, quindi anche quelli sugli importi tenendo un minimo, un medio e un massimo. Gli emendamenti precedenti individuano modalità differenti di distribuzione dell'eventuale gettito della tassa, quindi chiediamo che vengano mantenuti in ordine di presentazione.
L'emendamento in oggetto prevede un canone annuo pari a 0,05 euro per metro cubo. Ovviamente, è una soluzione per significare, come abbiamo fatto con l'emendamento soppressivo, la possibilità di introdurre un principio di tassazione, anche se non siamo favorevoli. Qualora ciò venga introdotto perlomeno non mini la competitività delle imprese piemontesi.
Di questo si tratta, soprattutto perché ci rendiamo conto che diventa una sorta di presa di posizione ideologica, nel senso che, come dicevamo prima, la differenza di entrate regionali tra lo 0,50 - tassa della Regione Lombardia - o lo 0,70 - tassa che vuole introdurre questa amministrazione regionale - è di duecentomila euro all'anno. Sottolineiamo anche l'importanza di contratti di lavoro stabili nelle zone montane. Gli addetti di queste imprese, che hanno contratti a tempo indeterminato, sono lavoratori che, per un dispositivo di legge, operano nelle zone montane o collinari: l'acqua è imbottigliabile laddove vi è la sorgente e non è trasportabile. Vi è la certezza, quindi, che questo tipo di lavoro continuerà a svolgersi nelle aree montane.
Per questo motivo ci sembra particolarmente importante, con questo e con gli emendamenti che seguiranno, tutelare non solo l'economia piemontese ma, nello specifico, l'economia piemontese montana.



PRESIDENTE

Consigliere Vignale, per ora ho considerato solamente gli emendamenti relativi al comma 1. Prima votiamo tutto ciò che attiene al comma 1, poi passiamo a votare tutto ciò che attiene al comma 2.
Non essendoci altre richieste di intervento, procediamo con la votazione del subemendamento.
Indìco la votazione palese sul subemendamento rubricato n.105, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Subemendamento rubricato n. 127 presentato dai Consiglieri Botta, Casoni Vignale, Boniperti e Ghiglia: art. 3/quater, il comma 1 è sostituito dal seguente: "1. A far data dall'entrata in vigore della presente legge, è prevista a carico dei titolare di concessione di acque minerali o di sorgente con annesso stabilimento di imbottigliamento, la corresponsione, a favore della Regione, di un canone annuo pari ad euro 0,25 per ogni 1000 litri di acqua minerale o di sorgente imbottigliata, comprese anche le bibite confezionate con le suddette acque." Ha chiesto di intervenire il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Al di là delle modalità di discussione degli emendamenti, il sottoscritto è interessato, anche qualora dovessero essere respinti gli emendamenti al comma 1, ad illustrare, nel tempo dovuto, tutti gli altri ancorché il dato essenziale sia quello legato alla tassa.
Ciò che non riesco a comprendere - lo dico ai colleghi Consiglieri così come lo dico ai colleghi di Giunta, interessati in un gioco che sembra già chiuso e che poco interessa il Consiglio - è la motivazione per cui dovremmo tassare maggiormente le imprese piemontesi rispetto alle imprese vicine. Come abbiamo detto, non giustifichiamo e non condividiamo, ma possiamo comprendere l'introduzione di una tassa. Che questa Istituzione voglia rendere meno competitive le imprese piemontesi nei confronti di quelle delle regioni vicine, soprattutto nei confronti della Lombardia dove ci sono i competitori più forti, è un dato da conoscere, a fronte di un incasso maggiore di duecento mila euro l'anno.
Questo è un dato che non è stato chiarito da alcun Assessore, né nelle riunioni di Commissioni né in Aula, quindi rimane un mistero della fede, o una posizione prettamente ideologica per cui si dice: "Sotto lo 0,70 non scendiamo. Le imprese piemontesi in qualche modo si aggiusteranno".
Sul punto credo che i colleghi Consiglieri dovrebbero fare qualche riflessione.
Dopodiché è ovvio che la maggioranza legittimamente governa e si assume la responsabilità di approvare una proposta fatta dalla Giunta regionale e se ne farà carico.
Noi discuteremo tutti gli emendamenti fino all'ultimo con diligenza perché riteniamo inaccettabile non raggiungere una mediazione appropriata su questo e su altri punti del programma.
Lo dico anche al Vicepresidente: noi abbiamo discusso di milioni di euro all'interno del bilancio della Regione, ma stiamo discutendo di 200 mila euro di differenza rispetto all'entrata che mantiene competitività alle imprese piemontesi, pari a quelle delle imprese lombarde. Quindi quando si dice che la tassa deve essere non inferiore a quella della Lombardia, noi lo sottoscriviamo, ma non capiamo perché, a fronte di dichiarazioni, non si arrivi poi a tradurre questo in realtà.
Lo domandiamo alla Giunta, ma anche ai colleghi, molti dei quali incidentalmente vivono in zone in cui queste imprese rappresentano una presenza fondamentale. Mi rivolgo ad esempio al Consigliere Clement, il quale sa bene che nella sua zona una delle imprese maggiori è la Ponte del Vecchio, che ha 80 dipendenti, più molti altri che vi lavorano intorno.
Quindi, ancorché contrari alla tassa, non riusciamo a comprendere perché non ci sia un po' di ragionevolezza rispetto ad una soluzione che è a portata di mano e che non penalizzerebbe le imprese piemontesi.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Casoni; ne ha facoltà.



CASONI William

Condivido quello che ha detto il collega Vignale, quindi non lo ripeto perché normalmente una tassa s'introduce non per un diritto o una pretestuosità politica di punizione verso qualcuno, ma per generare un'entrata.
Oggi non è presente l'Assessore al lavoro, ma quasi quotidianamente viene chiamato in causa su licenziamenti e su messe in mobilità. Quando questo succede non a Torino, ma in qualche Comune montano o sopra i mille metri, diventano problemi drammatici, perché a Torino si riesce a trovare più facilmente una collocazione. Nelle zone montane, ricollocare non cento ma anche solo dieci lavoratori è più arduo. Credo che destineremmo queste persone a rimanere senza lavoro per anni e anni.
Posso dire che l'opposizione è disponibile a rinunciare a 200 mila euro su un altro emendamento concordato pur di mettere il Piemonte e la Lombardia nelle stesse condizioni. Perché dobbiamo farci del male da soli? Piuttosto presentiamo noi un subemendamento su un articolo successivo che abbiamo concordato per il valore di 200 mila euro e portiamo questa tassazione a 0,51 come in Lombardia, così non mettiamo a rischio dei posti di lavoro e non generiamo competitività indotte. Infatti, sono convinto che le aziende lombarde andranno subito all'attacco di territori o di aziende piemontesi non appena sapranno che qua ci sono dei costi indotti superiori.
Quindi, se non per un fatto di puntiglio, cioè di dire: "Devo applicare una tassa superiore a quella della Lombardia". Posto che il problema lo pongo in termini economici all'Assessore al bilancio, il problema sono i 200 mila euro.
Siccome dopo abbiamo altri emendamenti di un milione di euro, li abbassiamo a 800 mila e nel bilancio dell'Assessore Susta non cambia nulla però facciamo un favore ed un interesse a queste imprese piemontesi, che generano posti di lavoro in Piemonte. Altrimenti in subordine, se non verrà accettato, presenteremo un ordine del giorno che qualora ci sano dei licenziamenti in queste imprese, se ne faccia carico la Giunta regionale trovando per loro una collocazione. Questo potrebbe anche essere il pretesto per alcune aziende per attaccarsi a questo plusvalore, per mettere in mobilità o licenziare, perché magari l'azienda non rinuncia al proprio profitto, ma preferisce licenziare qualcuno per avere lo stesso utile, la stessa redditività e per rimanere competitiva con la sua concorrente lombarda o ligure.
Se non viene recepito questo messaggio, provo ad inserire un elemento di novità: li mettiamo noi i 200 mila euro, a fronte degli altri emendamenti che abbiamo presentato successivamente.
Questo potrebbe dimostrare alla Giunta, se viene accettato, che non cambiano i conti, non cambia filosofia e rispettiamo quello che a voce era stato detto, perché abbiamo sempre parlato di equiparazione con la Regione Lombardia. Bene, la Regione Lombardia ha 0,51, la Regione Liguria ha zero noi non chiediamo di andare a zero, ma chiediamo di andare a 0,51, pagando noi questi 200 mila euro.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Vicepresidente Susta; ne ha facoltà.



SUSTA Gianluca, Assessore al bilancio e finanze

Credo che si debba tenere conto del livello di mediazione a cui siamo giunti, e quindi credo che questa resta la posizione della Giunta. Nel corso dell'esame del disegno di legge che farà il suo percorso in Commissione e in Aula, potremo prendere in esame altre proposte, ma non quella avanzata dal Consigliere Casoni, perché il problema non è solo di soldi, ma è anche un problema di principio, sul quale è giusto che ci sia l'opinione del tutto contraria dell'opposizione, ma altrettanto giustamente noi vogliamo difendere un'iniziativa che abbiamo assunto.
Indìco la votazione palese sul subemendamento rubricato n. 127, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Subemendamento rubricato n. 132 presentato dai Consiglieri Botta, Casoni Vignale, Boniperti e Ghiglia: art. 3/quater, il comma 1 è sostituito dal seguente: "1. A far data dall'entrata in vigore della presente legge, è prevista a carico dei titolare di concessione di acque minerali o di sorgente con annesso stabilimento di imbottigliamento, la corresponsione, a favore della Regione, di un canone annuo pari ad euro 0,50 per ogni 1000 litri di acqua minerale o di sorgente imbottigliata, comprese anche le bibite confezionate con le suddette acque".
Ha chiesto la parola il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Quando eravamo sul tema delle cave avevo annunciato che gli emendamenti sulle acque li avrei illustrati tutti. Per questo chiedevo un po' di attenzione rispetto alle problematiche che ponevamo.
Al di là della valutazione rispetto al dato economico, che sicuramente è importante, ce n'è anche un'altra legata ad una questione temporale.
Domandiamoci che interesse ci sia a stare qui dentro ancora per un'ora e mezza ad ascoltare il sottoscritto che parla dei singoli emendamenti sulle acque minerali.
Poiché l'entrata in vigore è il 1° gennaio 2007, è vero quello che diceva il Vicepresidente, ma è anche vero esattamente il contrario. Se noi oggi stabiliamo 0,50, non introduciamo un principio che può essere non dico devastante, ma pericoloso, nel senso che alcune multinazionali che estraggono in Lombardia inizino a crearsi un mercato sul territorio piemontese. Mentre avremmo la possibilità opposta, perché se noi oggi indichiamo 0,50, ma entrando in vigore la legge il 1° gennaio 2007, avremmo la possibilità di intervenire nel disegno di legge anche con modalità (lo dico anche ai colleghi Consiglieri) di distribuzione della tassa, che pu avere un beneficio per le comunità locali, perché per fare una valutazione diventa difficile andare sul prezzo nudo senza dire poi come verrà definita la tassa.
Nella discussione del disegno di legge, se introducessimo dei principi per i quali parte del denaro repertato andrebbe a ricadere direttamente sulle realtà locali, sulle comunità montane che ospitano questi stabilimenti, potremmo fare un ragionamento differente. Visto che è proprio questo l'emendamento che riguarda lo 0,50, appellandoci al disegno di legge che si dovrà poi fare, perché entrerà in vigore dal 1° gennaio, abbiamo tempo di fare, perché si può anche non farlo, il 3 gennaio entra in vigore lo stesso, ma potremmo trovare una sorta di mediazione intelligente che secondo me, salva tanto il principio che non c'è la il Vicepresidente (quello legato alla tassazione), quanto la tutela della competitività delle aziende piemontesi, quanto le scelte che il Consiglio vorrà fare rispetto alla destinazione delle risorse derivanti da quest'imposta.
Questo è l'emendamento che prevede lo 0,50, che allineerebbe il Piemonte alla Lombardia. Per questo motivo, ci pare particolarmente importante che, in merito a questo emendamento, il Consiglio esprima una valutazione positiva, perché non andremmo premiare nessuno, anzi, stiamo imponendo una tassa, ma perlomeno non andiamo a penalizzare nessuno rispetto alle imprese vicine.
Dico anche che se serve, siamo ovviamente disponibili a mediare nel merito; lo dico ai colleghi Capigruppo e ai colleghi Consiglieri, posto che ci sia una volontà nel merito. Se serve sospendere il Consiglio e trovare su questo una soluzione, noi siamo ben disponibili. L'alternativa è quella di esaminare tutti gli altri emendamenti uno per uno, da qui fino alle prossime ore, che non credo sia utile né al Consiglio, né tanto meno alle imprese piemontesi.


Argomento: Sanita': argomenti non sopra specificati

Sull'ordine dei lavori (in particolare, sulla pubblicizzazione del Piano socio-sanitario da parte della Presidente della Giunta regionale, Bresso)


PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare sull'ordine dei lavori il Consigliere Segretario Ghiglia, che interviene in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



GHIGLIA Agostino

La mia è una richiesta di parola sull'ordine dei lavori. Va quasi tutto bene, si può fare quasi tutto, però leggo un'ANSA delle 17.27, in cui è scritto che è stata raggiunta una piena intesa fra sindacati e la Regione sul disegno di legge relativo al futuro Piano socio-sanitario. Dopo quasi due mesi di confronto è stato siglato il verbale di concertazione in merito, il verbale è stato siglato dai Segretario regionali di CGIL, CISL e UIL, e dagli Assessori regionali Valpreda e Migliasso. Le parti si dicono concordi sui principi generali, sulle modalità di programmazione e sulla riorganizzazione del sistema socio-sanitario piemontese.
Io ho due minuti su ogni cosa, ditemi a che ora della notte volete arrivare, perché la riteniamo (lo dico molto sommessamente) un'offesa a tutti noi. Perché se è giusto che i sindacati abbiano la bozza almeno quando ce l'hanno i Consiglieri regionali, non è tollerabile che i Consiglieri regionali ce l'abbiano dopo i sindacati.
Se non è vero, fate la smentita. Mi smentite in Aula che i sindacati non ce l'hanno, l'Assessore Valpreda lo dice a verbale e smentisce in Aula che il Piano sia in mano ai sindacati. Abbiamo già telefonato alle segreterie, chiediamo chi è che ha fatto il comunicato, però se esce, io lo dico prima se ce l'hanno, mentre voi dite che non ce l'hanno, il che è un fatto grave. Se l'Assessore Valpreda dice che i sindacati non ce l'anno non ce l'hanno. Allora vi prego, immediatamente dopo, di bacchettare e rettificare con un comunicato ufficiale della Giunta questa cosa in cui si parla di mesi di concertazione, di pieno accordo sulla programmazione ecc.
Io non credo, con tutta la buona fede, che si tratti (lo riconosce l'Assessore Valpreda) di cose senza senso fuggite da qualche macchina o da qualche computer. Lo credo a tutela della nostra dignità. Non credo che stiamo portando avanti i lavori in maniera esasperata, ma non esasperate noi. Più educatamente di così, non so cosa fare. Se poi il Presidente Gariglio vuole che ci togliamo le scarpe e cominciamo a batterle sui banchi, preferirei che ci fosse risparmiato. C'è un precedente illustre in questo senso. Non vorrei imitare gli errori del passato. Non costringeteci a togliere le scarpe, Presidente Gariglio.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire l'Assessore Valpreda; ne ha facoltà.



VALPREDA Mario, Assessore alla tutela della salute e alla sanità

Volevo formalmente assicurare che nel corso della riunione che c'è stata alle ore 12 con i sindacati, che avevano scaricato la bozza di piano precedente e che avevano chiesto di inserire nel disegno di legge il fatto che ci fosse una concertazione programmatoria, noi abbiamo assicurato che garantiremo questo. Non abbiamo dato nessun Piano ai sindacati, né io n l'Assessore Migliasso. Non abbiamo dato nessun Piano socio-sanitario, come non l'abbiamo dato a nessuno se non ai membri della Giunta, che sono 14.



PRESIDENTE

Consigliere Ghiglia, ho già espresso ai colleghi della Giunta la necessità che, come da consuetudine, i documenti che vengono approvati in Giunta siano messi a disposizione di tutti i Consiglieri e siano esposti appena possibile sulla base chiaramente di un testo, che - mi rendo conto è un testo molto complesso, che può essere approvato in Giunta dopo discussioni, emendamenti e correzioni. Capisco che vi è la necessità di un'integrazione di un testo e di correzioni, però appena ciò è avvenuto, i documenti devono essere messi a disposizione e a conoscenza dei Consiglieri secondo la prassi che è stata richiamata e che è ormai consolidata nel nostro operare.
Prendiamo atto, peraltro, delle precisazioni dell'Assessore Valpreda per ciò che concerne l'incontro con i sindacati avvenuto questa mattina.
La parola al Consigliere Ghiglia, che interviene in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



GHIGLIA Agostino

Non so cosa intendono fare i colleghi, perché capisco che qui vogliamo finire tutti. A me sinceramente mi sembra una situazione surreale. Se di un cosa che è stata approvata dalla Giunta sono state fatte 14 copie, ne facciano 63, se no dovrei prendere atto che i sindacati sono fideisticamente schierati a sinistra in Regione Piemonte, che già concertano prima di conoscere: se scaricano il documento vecchio e sono comunque d'accordo, non capisco che razza di confronto dialettico ci possa essere! Questa si chiama adesione fideistica! Poi, per carità, ognuno sbaglia come crede.
Presidente Gariglio, le dico un'altra cosa. L'Assessore Valpreda ha detto che sono state distribuite 14 copie, ergo, essendo stato approvato ed essendo state distribuite 14 copie, risulta evidente che non c'è la necessità di battere un nuovo testo, altrimenti i membri della Giunta si sarebbero trovati ad approvare un testo ancora da modificare o modificabile in itinere, il che significherebbe una nuova approvazione di un testo formale. Se così non è, vuol dire che la Giunta ha approvato il testo definitivo, ma se la Giunta ha approvato il testo definitivo ce lo dovete dare, perché non se ne esce, non ne usciamo più.
Non so più come dirglielo, Presidente Gariglio: le scarpe, comunque non le tolgo. Però, anche se non tolgo le scarpe, parlo: ma non è una minaccia.
Santo Dio, vi rendete conto che siamo veramente ad un livello puerile? Ci sono 14 Assessori che hanno in mano un documento approvato, e i Consiglieri regionali non lo possono visionare? Non so se ci rendiamo conto che stiamo trasformando l'Aula del Consiglio in un oratorio, dove i bambini giocano con le cose più banali: "ce l'ho", "manca", "ce l'ho", manca", "mosca cieca"... Stiamo scherzando? Questa è un'assemblea legislativa, Presidente. Lei ci deve tutelare.
Ci sono 14 copie; io pretendo che ce ne siano 63. Basta giocare adesso! Ho 40 anni e mezzo e tanti capelli bianchi: fateci la cortesia di rispettare la dignità di tutti.
I colleghi del centrosinistra ce l'hanno; sono tutti contenti e gaudenti; avranno formato le nuove geografie geopolitiche delle "ASL Colcoz", come qualcuno mi suggeriva prima. Ma guardate che oggi a me, ma domani a te! La dignità di un'Assemblea legislativa e l'accesso alle notizie vale per tutti. Non credo che ci sia molto da ironizzarci sopra.
Vedete voi, ma Presidente Gariglio io esigo una risposta da lei, perch è lei che ci deve tutelare; è lei il Presidente di questo Consiglio ed è sempre lei che governa i lavori dell'Assemblea.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Guida; ne ha facoltà.



GUIDA Franco

Mi rifiuto di pensare che la Giunta abbia approvato un documento così importante senza che la maggioranza ne sappia nulla. Infatti sabato a mezzogiorno l'incontro di maggioranza era per definire il Piano.
Queste sono cose che succedono, non ci dobbiamo stupire di questo.
Anzi, vuole dire che c'é un dibattito o una discussione.
Così come non credo che il Presidente della Commissione sanità non abbia il Piano.
Assessore Caracciolo, facciamo intervenire la Protezione Civile o qualcuno che ci dia questo benedetto Piano, perché non credo che nella serata o nella notte i Consiglieri di minoranza (o qualcuno della maggioranza) possano utilizzarlo a fini contro la sicurezza dello Stato della Regione o della sanità piemontese.
A questo punto ha ragione il collega Ghiglia: mi sembra una cosa quasi ridicola. Usciamo da questo impasse; dateci questo Piano, almeno una copia per ogni Capogruppo.
Io ho avuto la possibilità - lo ammetto - di sfogliare tre pagine di questo nuovo Piano consegnando un biglietto alla mia concittadina Sibille.
Il collega Ghiglia mi ha detto: "Portalo via! Portalo via!", ma io ho risposto: "No, non posso farlo" e l'ho lasciato sul tavolo dell'Assessore Sibille, che lo ha riposto nella borsa.
Come avete visto, sono stato onesto, perché non ho portato via il Piano. E sono stato anche rimproverato per non averlo fatto! Ma a parte gli scherzi, date questo Piano ad ogni Capogruppo - i Commessi, nel giro di qualche minuto, possono fare le copie - e proseguiamo questa discussione! Cosa c'è da nascondere su un Piano che ha un obiettivo ben preciso, che è quello di migliorare la sanità piemontese? Presidente, riporti l'ordine.



PRESIDENTE

Colleghi, è inutile protrarre oltre la discussione. Mi farò carico di esprimere alla Presidente della Giunta regionale questa richiesta dei Consiglieri. Dopodiché, ciascuno si assuma la responsabilità dei propri atti.
Il Vicepresidente Susta ha qualche novità da comunicare.



SUSTA Gianluca, Assessore al bilancio e finanze

Il tempo di fare le fotocopia per ciascun Gruppo e consegneremo il Piano.



PRESIDENTE

Ringrazio il Vicepresidente. La sospensione che stavo per annunciare non è più necessaria, quindi. Confidiamo che nei prossimi minuti verrà consegnato il Piano.


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita

Proseguimento esame del disegno di legge n. 191 inerente a "Legge finanziaria per l'anno 2006" - relatore Reschigna (seguito)


PRESIDENTE

Eravamo sull'emendamento rubricato al n. 132.
Non essendovi ulteriori richieste di intervento, procediamo alla votazione palese del subemendamento rubricato n. 132 sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, esprime il parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Possiamo considerare superati gli emendamenti rubricati ai n. 128, 129, 130 e 131?



VIGNALE Gian Luca

No.



PRESIDENTE

Consigliere Vignale, ha intenzione di porli in votazione tutti?



VIGNALE Gian Luca

Illustro tutti gli emendamenti.



PRESIDENTE

Collega Vignale, la pregherei, però, di mantenersi nei tempi stabiliti.
Le ricordo, infatti, che è intervenuto per 4.19 minuti relativamente all'emendamento n. 127 e per 4.32 minuti sull'emendamento n. 132. Pertanto se intende illustrarli tutti ne ha facoltà, ma la prego di attenersi ai tempi cui si sono attenuti gli altri Consiglieri - posto che li ha già raddoppiati nei suoi primi interventi.
Emendamento rubricato al n. 128, presentato dai Consiglieri Vignale Casoni, Botta, Boniperti e Ghiglia: all'articolo 3 quater, il comma 1 è sostituito dal seguente: "1. A far data dall'entrata in vigore della presente legge è prevista a carico dei titolari di concessione di acque minerali o di sorgente con annesso stabilimento di imbottigliamento, la corresponsione, a favore della Regione, di un canone annuo pari a euro 0,30 per ogni 1.000 litri di acqua minerale o di sorgente imbottigliata, comprese anche le bibite confezionate con le suddette acque" Non essendovi richieste di intervento indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 128.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato al n. 129, presentato dai Consiglieri Vignale Casoni, Botta, Boniperti e Ghiglia: all'articolo 3 quater, il comma 1 è sostituito dal seguente: "1. A far data dall'entrata in vigore della presente legge è prevista a carico dei titolari di concessione di acque minerali o di sorgente con annesso stabilimento di imbottigliamento, la corresponsione, a favore della Regione, di un canone annuo pari a euro 0,35 per ogni 1.000 litri di acqua minerale o di sorgente imbottigliata, comprese anche le bibite confezionate con le suddette acque" Ha chiesto la parola il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Ovviamente non dirò cose drasticamente diverse rispetto agli emendamenti che abbiamo discusso e che discuteremo in merito alla corresponsione economica. Diremo, invece, cose differenti rispetto alle modalità di distribuzione degli importi.
Naturalmente, sottolineiamo un principio, come preannunciavo poco fa all'Assessore fuori dal banco, al di là degli accordi presi.
Il Vicepresidente ha ragione a ribadire che sono stati presi degli accordi. Ma avendo anche la possibilità di affrontare un disegno di legge credo, peraltro, che i colleghi Consiglieri e Assessori ci possano dare atto di aver affrontato e discusso in sede di Commissione i disegni di legge in modo serio, senza fare strumentalizzazioni di sorta, ma scendendo nel merito e votando anche contro se non si condividevano le teorie, per carità - vorrei solo che, tanto da parte nostra, quanto da parte della Giunta o dei colleghi Consiglieri, non venisse preso questo "0,70" come la necessità del rispetto di un patto.
Vicepresidente, le pongo questa domanda: al di là della questione dello 0,70 concordato in sede di Conferenza dei Capigruppo, ma siamo così sicuri che ci conviene votare un provvedimento che rende meno competitive le nostre imprese rispetto a quelle lombarde? Stiamo parlando di 19 centesimi...



(Il Presidente ricorda al Consigliere che il tempo a sua disposizione è terminato)



VIGNALE Gian Luca

Di 19 centesimi in meno nell'arco dell'anno e di circa trenta altri emendamenti che dobbiamo discutere. È questa la valutazione...



(Il Presidente ricorda al Consigliere che il tempo a sua disposizione è terminato)



VIGNALE Gian Luca

L'ho posta in più di un'occasione.



(Commenti fuori microfono del Vicepresidente Susta)



PRESIDENTE

Prego, per cortesia, di lasciare terminare l'intervento al Consigliere.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Collega Vignale, ha già superato il tempo a sua disposizione. Ha la facoltà di illustrare tutti gli emendamenti, ma la prego di terminare nel tempo a sua disposizione.
Indìco la votazione palese sul subemendamento rubricato n. 129 con il parere contrario della Giunta regionale, espresso dall'Assessore Susta.
Il Consiglio non approva.
Subemendamento rubricato n. 130 presentato dai Consiglieri Vignale, Casoni Botta, Boniperti, Ghiglia: all'art. 3 quater, il comma 1 è sostituito dal seguente: "1. A far data dall'entrata in vigore della presente legge è prevista a carico dei titolari di concessione di acque minerali o di sorgente con annesso stabilimento di imbottigliamento, la corresponsione, a favore della Regione, di un canone annuo pari a E 0,40 per ogni 1000 litri di acqua minerale o di sorgente imbottigliata, comprese anche le bibite confezionate con le suddette acque".
La parola al Consigliere Vignale.



VIGNALE Gian Luca

Signor Presidente, le motivazioni, ovviamente, sono similari a quelle addotte per gli emendamenti passati e che addurremo per quelli futuri, in quanto si tratta di emendamenti che intervengono sull'importo economico e non sulla distribuzione dei fondi incassati.
Non soltanto crediamo che la tassa sia iniqua, che si corra un rischio per la competitività delle imprese piemontesi e lombarde, ma ritenevamo che, qualora si dovesse inserire una tassazione, si dovesse in qualche modo tener conto di 0,51 euro della Lombardia e degli zero centesimi di Liguria e Valle d'Aosta.
Ritenevamo che una cifra variabile tra 0,35 euro e 0,40 euro, in qualche modo, inserisse la tassazione quale principio, che noi non condividiamo, ma comprendiamo le motivazioni date dalla Giunta, e, nello stesso tempo, non mettesse in crisi le aziende piemontesi, che potevano ancora vantare una maggiore competitività nei confronti della Regione Lombardia e non perderne troppa nei confronti della Regione Liguria.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sul subemendamento rubricato n. 130 con il parere contrario della Giunta regionale, espresso dall'Assessore Susta.
Il Consiglio non approva.
Subemendamento rubricato n. 135 presentato dalla Giunta regionale a firma dell'Assessore Susta: Il canone annuo viene fissato in euro 0,70 per ogni 1000 litri.
La parola al Consigliere Vignale.



VIGNALE Gian Luca

Signor Presidente, intervengo per motivare la contrarietà rispetto a questo emendamento, così come abbiamo motivato la positività rispetto agli emendamenti prima presentati.
Ovviamente, è un emendamento migliorativo rispetto all'"euro" che attualmente c'è nel dispositivo, perché riduce di 0,30 euro quella che è la tassazione, però, non ci sembra vada incontro alle istanze che, in qualche modo, anche le parti sociali hanno espresso. Cioè, nell'audizione, in sede di III Commissione, le parti sociali, dalla Mineralacqua alle piccole e medie imprese, ovviamente, hanno espresso contrarietà alla tassazione, ma qualora si dovesse introdurre una tassazione, l'indicazione contenuta nel documento che hanno lasciato è di non introdurre una tassazione superiore al loro principale competitore, che è la Regione Lombardia.
Per questo motivo, con i tanti emendamenti che abbiamo presentato prima, ci sembrava opportuno significare quanto 0,51 euro rappresentasse la soluzione migliore.
Esprimeremo un voto di astensione nel merito, perché, ovviamente, non siamo contrari ad una riduzione rispetto a quanto c'è scritto, ma, secondo noi, è una tassa che penalizza le imprese piemontesi nei confronti di quelle lombarde, liguri e, generalmente, del Nord Italia.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Dutto sull'ordine dei lavori.



DUTTO Claudio

Intervengo sull'ordine dei lavori: ho a mie mani l'emendamento n. 122 che direi essere identico all'emendamento n. 135, è stato ritirato?



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 135.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 45 Consiglieri votanti 44 Consiglieri hanno votato sì 33 Consiglieri hanno votato NO 9 Consiglieri si sono astenuti 2 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
Passiamo ora ai subemendamenti presentati al comma 2.
Sono i subemendamenti rubricati n. 106, n. 107 e n. 108 il cui primo firmatario è il Consigliere Vignale.
Faccio solo notare che un'eventuale approvazione di questi subemendamenti aumenterebbe il carico fiscale per le imprese, cioè creerebbe loro situazioni di svantaggio; ciò sarebbe un po' incoerente con gli emendamenti presentati al comma 1.



VIGNALE Gian Luca (fuori microfono)

Li ritiro.



PRESIDENTE

Tali subemendamenti sono ritirati dai proponenti e conservati agli atti.
Passiamo all'esame dei subemendamenti che inseriscono commi ulteriori all'emendamento n. 3 della Giunta regionale.
Sono i subemendamenti rubricati n. 111, n. 110, n. 113 e n. 115, il n. 109 il n. 112, il n. 114, tutti presentati dal Gruppo di Alleanza Nazionale.
Ai fini di una maggiore chiarezza nel dibattito e nella votazione poiché i testi dei subemendamenti n. 110, n. 113 e n. 115 sono assai simili tra loro, così come i testi dei subemendamenti n. 109, n. 112 e n. 114 chiedo ai proponenti se acconsentono ad accorpamenti per semplificare i relativi testi.
Subemendamento rubricato n. 111 presentato dai Consiglieri Vignale, Casoni Botta, Boniperti, Ghiglia: all'art. 3 quater, dopo il comma 3 è aggiunto il seguente: "4. Le maggiori entrate derivanti dalla corresponsione del canone annuo di cui al comma 1, sono destinate a tutte le Comunità Montane piemontesi".
La parola al Consigliere Vignale.



VIGNALE Gian Luca

Intanto, ritiriamo i subemendamenti n. 110 e n. 115. Il subemendamento n. 111, sostanzialmente, indica il percorso che, secondo noi, sarebbe stato corretto seguire, che la Giunta aveva già iniziato: un disegno di legge che, oltre ad introdurre una tassazione, cercava anche di comprendere come di questa tassazione potessero beneficiare i territori sui quali insistevano queste imprese. Allora, con emendamenti differenti abbiamo provato a individuare delle modalità che potranno essere riprese nel disegno di legge o approvate immediatamente. La prima delle quali richiamate nel subemendamento n. 111, prevede che le maggiori entrate derivanti dalla corresponsione del canone annuo siano destinate a tutte le Comunità montane piemontesi. In questo modo si inserisce, se non una tassa di scopo, almeno un principio: la ricchezza che proviene dalle realtà montane rimane alle realtà montane. La somma che sarà introitata non andrà a cambiare il bilancio della Regione Piemonte: il milione di euro o poco più che introiteremo non è una somma stravolgente per la Regione Piemonte.
Invece, può essere assolutamente significativa se trasferita alle Comunità montane, nel cui territorio sono presenti buona parte di questi stabilimenti. Per questo motivo proponiamo l'istituzione di un comma 4, che preveda una destinazione vincolata di questi fondi a favore delle Comunità montane.



PRESIDENTE

I subemendamenti rubricato sono ritirati dai proponenti e conservati agli atti.
Indìco la votazione palese sul subemendamento rubricato n. 111 con il parere contrario della Giunta regionale, espresso dall'Assessore Susta.
Il Consiglio non approva.
Subemendamento rubricato n. 113 presentato dai Consiglieri Botta, Casoni Vignale, Boniperti, Ghiglia: all'art. 3/quater, dopo il comma 3 è aggiunto il seguente: "4. Le maggiori entrate derivanti dalla corresponsione del canone annuo di cui al comma 1 sono destinate alle Comunità Montane sul cui territorio insistono le sedi legali delle imprese concessionarie di acque minerali o di sorgente." Ha chiesto di intervenire il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
La motivazione è quasi simile a quella precedente, ma ha una specificità in più: destinare le maggiori entrate alle Comunità montane sul cui territorio insistono le sedi legali delle imprese concessionarie di acque minerali o di sorgenti.
Noi crediamo che l'emendamento appena respinto fosse più equo.
Prevedere delle risorse che possano andare a beneficiare tutti i territori montani, tanto quelli che hanno la fortuna di avere uno stabilimento (perché vuol dire che hanno degli addetti che vi lavorano all'interno) quanto quelli che non hanno la fortuna di averlo è, dal punto di vista della distribuzione delle ricchezze introitate con l'imposta, certamente migliorativo.
Questo emendamento è più vincolante: lascia davvero sul territorio di singola competenza la ricchezza da ritenere come tassa derivante dalla risorsa dell'acqua. Quindi, questo emendamento può certamente favorire in modo importante le Comunità montane sul cui territorio insistono le sedi legali delle imprese. In tal modo si eviterebbe che il milione di euro introitato vada a finire in una divisione intrassessorile senza avere all'interno del bilancio regionale, alcun peso e senza produrre nessun incremento economico rilevante sui territori che garantiscono la presenza delle acque.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sul subemendamento rubricato n. 113, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Il Consigliere Botta comunica il ritiro dei subemendamenti rubricati n.
109, n. 112, n. 114, n. 116, n. 118, n. 119, n. 120 e n. 121.
Subemendamento rubricato n. 117 presentato dai Consiglieri Botta, Casoni Vignale, Boniperti, Ghiglia: all'art. 3/quater, dopo il comma 3 è aggiunto il seguente: "4bis. I titolari della concessione di acque minerali o di sorgente sono esonerati dal canone annuo di cui al comma 1, qualora almeno il 30 per cento del personale dipendente sia residente nel Comune sul cui territorio insiste la sede legale dell'impresa." Ha chiesto di intervenire il Consigliere Botta; ne ha facoltà.



BOTTA Marco

Grazie, Presidente.
Penso che possa essere dato atto al Consigliere Vignale e al nostro Gruppo di aver ritirato tutti i subemendamenti rimanenti, eccetto il n.
117. Indubbiamente può essere dato atto al Consiglio che, in poco meno di quattro ore, sono stati trattati più di 50 emendamenti.
La sofferenza, come c'insegnava il collega Chiezzi, fa parte dei doveri propri della maggioranza. Occorrono un po' di sofferenza e pazienza.
Altrimenti, se non iniziate ad imparare a soffrire in occasione del primo bilancio, diventa poi difficile andare avanti. Quindi, spero che un briciolo di pazienza ce la mettiate.
L'emendamento 117 è interessante a nostro avviso perché prevede che i titolari di concessione delle acque minerali, che abbiano almeno il 30% del personale dipendente residente nel Comune sul cui territorio insiste la sede legale, possano essere esentati ed esonerati dal pagamento del canone.
evidente che questo lega l'impresa al territorio, come abbiamo tutti già sentito più volte. Queste imprese sono normalmente situate in territori montani, dove lo spopolamento, l'invecchiamento, la difficoltà di trovare nuovi lavori è un fatto costante. Questo emendamento potrebbe essere, se approvato, un ulteriore stimolo per i titolari delle concessioni ad assumere personale di quei territori. In tal modo la Regione Piemonte darebbe una mano a quella politica più generale, che speriamo continui ad attivare, di mantenimento delle popolazioni in montagna o nei luoghi dove ci sono ancora possibilità di lavoro, ma dove molti hanno difficoltà a trovarlo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sul subemendamento rubricato n. 117.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 3 (diventa articolo 7) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Susta: dopo l'art. 3/ter è aggiunto il seguente: "Art. 3/quater (concessione acque minerali o di sorgente) 1. A far data dall'entrata della presente legge, è prevista a carico del titolare di concessione di acque minerali o di sorgente con annesso stabilimento di imbottigliamento, la corresponsione, a favore della Regione, di un canone annuo pari ad euro 1,00 per ogni 1000 litri di acqua minerale o di sorgente imbottigliata, comprese anche le bibite confezionate con le suddette acque.
2. Al fine di contenere la dispersione delle risorse idriche, di incentivare la realizzazione di nuovi impianti di imbottigliamento, di preservare la quantità del prodotto, su richiesta del concessionario, è portata in detrazione dalla quantità di acqua assunta come base per il calcolo del canone annuo per l'imbottigliamento, il 50 per cento della quantità di acqua imbottigliata che, nello stesso periodo, è stata commercializzata in bottiglie di vetro. Sono, altresì, portati in detrazione gli importi già versati dalle società sub - concessionarie ai comuni titolari di concessioni minerarie ai sensi dell'art. 1 della l. 3 aprile 1961, n. 283 (esercizio delle concessioni minerarie da parte degli enti).
3. Al fine di beneficiare delle detrazioni previste al comma precedente, il concessionario fornisce adeguata documentazione che comprovi la sussistenza dell'ipotesi summenzionata".
Indìco la votazione nominale sul subemendamento rubricato n. 3 (diventa articolo 7).
L'esito della votazione è il seguente: presenti 43 Consiglieri votanti 42 Consiglieri hanno votato sì 33 Consiglieri hanno votato NO 9 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
ARTICOLO 4 Subemendamento rubricato n. 96 presentato dai Consiglieri Cavallera, Cotto Nastri, Botta, Vignale, Monteggia, Casoni, Guida, Rossi, Dutto, Giovine Allasia, Ghigo, Ferrero, Burzi, Pedrale:



(vedi allegata tabella n. 1)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sul subemendamento rubricato n. 96, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

Subemendamento rubricato n. 134 presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Susta: nell'allegato "A" lo stanziamento per l'anno 2006 della L.R. 1/2004 - UPB



PRESIDENTE

30011 - è stabilito in euro 2.500.000,00.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Ferrero; ne ha facoltà.



FERRERO Caterina

Grazie, Presidente.
Era solo per richiedere una cortesia all'Assessore Susta, visto che è un impegno che l'Assessore Borioli ha preso in Commissione e anche in Consiglio. Noi avevamo chiesto, per quanto riguarda uno degli interventi legati al piano ARES, di produrre una serie di tabelle che lui si era impegnato a modificare relativamente alla cantierabilità di uno di questi interventi: si tratta di quello del ponte di Gassino.
Visto che non è un aspetto in discussione, che è stato ampiamente annunciato anche dalla Giunta in una serie di recenti riunioni organizzate sul territorio, la pregherei cortesemente di far produrre all'Assessore Borioli questa scheda, ove possibile.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sul subemendamento rubricato n. 134.
Il Consiglio approva.
Subemendamento rubricato n. 137 presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Susta: nell'allegato "A" sono aggiunte le seguenti leggi regionali: Legge UPB Importo L.r. 1/2006 51012 + 250.000,00 L.r. 7/2006 32031 + 50.000,00 09011 - 300.000,00 La parola all'Assessore Susta per l'illustrazione.



SUSTA Gianluca, Assessore al bilancio e finanze

Riguarda un'aggiunta ai finanziamenti delle leggi regionali: una è la Benedicta, e sono 250 mila euro; l'altra, di 50 mila euro, è per l'associazionismo di promozione sociale, che è la legge che abbiamo approvato circa un mese fa.



PRESIDENTE

Non essendoci interventi, indìco la votazione palese sul subemendamento rubricato n. 137.
Il Consiglio approva.
Subemendamento rubricato n. 16 bis presentato dal Consigliere Moriconi: "Gli stanziamenti di cui alla legge regionale 4/2004, iscritti nelle unità revisionali di base 27031, sono aumentati di 50.000,00 euro. A pareggio gli stanziamenti alla unità revisionale 09017 - spesa corrente sono aumentati di pari ammontare".
Non essendoci interventi, indìco la votazione palese sul subemendamento rubricato n. 16 bis.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 4 presentato dai Consiglieri Muliere, Turigliatto Dalmasso, Robotti, Lepri e Ricca:



(vedi allegata tabella n. 2)



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Ferrero; ne ha facoltà.



FERRERO Caterina

Noi riteniamo di fare una dichiarazione di voto su quest'emendamento proposto dalla maggioranza, perché l'esito della mediazione che la Giunta ha dovuto fare con la sua maggioranza per farsi approvare il bilancio è un esito molto corposo; sono 44 milioni e mezzo di euro sul 2006 e quasi 500 milioni di euro per il pluriennale.
ovviamente una manovra consistente, che ridisegna molte parti delle varie leggi regionali che noi come opposizione, nell'ambito della discussione di bilancio, avevamo rilevato. Questo è anche l'esito del percorso di tassazione che questa Giunta e questa maggioranza hanno voluto scaricare sui piemontesi. Essendo il contenuto di quest'emendamento un contenuto che ha come esito anche un'ampia discussione avvenuta nell'ambito della Commissione su sollecitazione nostra, su quest'emendamento ci asterremmo.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Casoni; ne ha facoltà.



CASONI William

Il nostro Gruppo invece, logicamente in autonomia, voterà invece contro questo maxiemendamento e anch'io non posso fare altro che rilevare una sostanziale disparità nel trattamento economico riservato al maxiemendamento presentato dalla maggioranza.
Questo è il gioco delle parti, ma mi auguro che perlomeno ci sia la sensibilità di fare in modo che, con tutte le parole pronunciate negli incontri sia dei Capigruppo sia tra il Vicepresidente e i Gruppi di minoranza sia tra i Gruppi di maggioranza, si possa trovare un'intesa su varie partite.
Ricordo solo il personale ed altre questioni che sono state ribadite noi logicamente facciamo il nostro dovere e non condividiamo questa disparità di trattamento. Abbiamo accettato, nell'interesse del Piemonte di non ostacolare oltre l'approvazione di questo bilancio, mentre volendo avremmo potuto portare quest'approvazione fino oltre al termine anche per un eventuale fuori termine, passibile di commissariamento di questa Regione.
Non possiamo fare altro che rilevare questa disparità di trattamento.
Ne terremmo conto in futuro. Secondo l'accordo che avevamo inteso fosse stato stabilito con la Giunta, accordo di cui la Presidente Bresso e il Vicepresidente Susta avevano detto di condividere lo spirito, il criterio da adottare doveva essere quello del terzo riservato alla minoranza, che peraltro è un dettato della Costituzione. Quindi, anche nelle eventuali accessibilità ai fondi ulteriori da stanziare sul bilancio, sarebbe stato giusto applicare il terzo della somma disponibile alle minoranze, mentre registriamo che questo non è avvenuto.



PRESIDENTE

Non essendoci altri interventi, indìco la votazione palese sul subemendamento rubricato n. 4.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 90 presentato dall'Assessore Susta: dopo il comma 1 all'articolo 4 è aggiunto il seguente: "2. Le disposizioni delle leggi regionali citate nell'allegato A) di cui il comma 1, e abrogate, continuano ad applicarsi ai rapporti sorti nel periodo della loro vigenza e per l'esecuzione degli accantonamenti dell'entrata e degli impegni di spesa assunti, così come previsto dall'art. 2 della L.R.
13/2005".
Non essendoci richieste d'intervento, indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 90.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo n. 4, come emendato.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 136 presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Susta: dopo l'art. 4 è aggiunto il seguente: "Art. 4/bis (Gestione postolimpica) 1. L'autorizzazione di spesa recata dall'art. 34 quinquies della legge regionale 9/04 e s.m.i. e trasferita per 24.500.000,00 euro dall'art. 5 della legge regionale 14/05, all'anno 2006, è estesa ai finanziament relativi alla gestione postolimpica ed è iscritta all'interno dell'UPB S1992." Ha chiesto la parola la Consigliera Ferrero; ne ha facoltà.



FERRERO Caterina

Vorrei avere dal Vicepresidente Susta un chiarimento rispetto ad un commento, che non consideriamo inserito nell'emendamento, ma che probabilmente gli uffici fanno all'emendamento.
Si parla di proroga legata alle spese di investimento relative alla gestione post olimpica, cosa significa: "Non necessariamente al finanziamento di opere...



PRESIDENTE

Scusi Consigliera Ferrero. Scusate Consiglieri, per cortesia, vi prego un minimo di ordine altrimenti l'aula è ingestibile.
Prego, Consigliera Ferrero



FERRERO Caterina

Ripeto. Se ci riferiamo all'emendamento n. 136 voi avete scritto: "L'autorizzazione di spesa di 24 milioni e 500 mila euro all'anno 2006 è estesa ai finanziamenti relativi alla gestione postolimpica". Volevamo una precisazione su questo.



SUSTA Gianluca, Assessore bilancio e finanze.

Si finanza direttamente il fondo di dotazione, non l'opera. È un problema tecnico. L'Avvocatura ci ha chiesto questa modifica perch finanziamo il fondo di dotazione e non necessariamente e direttamente le opere collegate. Abbiamo modificato in questo senso, il finanziamento non va direttamente all'opera, ma al fondo e poi dal fondo alle opere.



PRESIDENTE

Ovviamente le ultime quattro righe sono una spiegazione tecnica quindi vanno espunte dal corpo della votazione.



SUSTA Gianluca, Assessore bilancio e finanze

Ripeto, è il fondo relativo alle opere di collegamento delle Olimpiadi.



PRESIDENTE

Chiedo un attimo, per chiarire e cercare di dare una risposta.
La parola al Vicepresidente Susta



SUSTA Gianluca, Assessore bilancio e finanze.

Chiedo scusa, perché questa modifica è arrivata oggi pomeriggio dall'Avvocatura e faccio fatica a cogliere il senso. Sappiamo che 24 milioni e mezzo di euro sono estesi ai finanziamenti relativi alla gestione post olimpica. Questa parte, quindi, riguarda la gestione post olimpica non necessariamente le opere. Oltre alle opere anche la fondazione per la gestione degli impianti post olimpici. Quindi è estesa a tutte e due. "Non necessariamente alle opere" vuol dire anche la questione post olimpica.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Casoni; ne ha facoltà.



CASONI William

Vorrei capire. Si tratta, quindi, di fondi destinati alle opere di accompagnamento trasferiti per la gestione post-olimpica. Questo non vuol dire che i fondi devono andare alla sola gestione di opere post-olimpiche vero? Altrimenti detraiamo fondi da un capitolo, destinato a realizzare progetti precisi e puntuali, e li destiniamo a spese di gestione. Vorremmo sapere quali sono i fondi che detraiamo e a chi.
Se sono risparmi del fondo, bene, possiamo farne l'uso che vogliamo. Se invece cambiamo la destinazione finale, vorremo sapere a cosa erano destinati e se vengono tolti ad un'opera per destinarli alla gestione del post-olimpico.



PRESIDENTE

stato rettificato il testo degli emendamenti per cui viene ritirato l'emendamento n. 136 e torna a vivere l'emendamento n. 5 con la riscrittura di un nuovo testo che leggo per chiarimento: "L'autorizzazione di spesa arrecata dall'articolo 34 quinquies della legge regionale n. 9/2004 e successiva modificazione e integrazione è trasferita per 24 milioni e 500 mila euro dall'articolo 5 della legge regionale n. 14/2005 all'anno 2006 ed è estesa al finanziamento delle opere relative alla gestione post olimpica ed è scritto all'interno...



(Commenti fuori microfono di alcuni Consiglieri: "Non è quello l'emendamento")



PRESIDENTE

Vi chiedo scusa, attendiamo di avere la scrittura corretta dell'emendamento.
Mentre riflettiamo un attimo sul testo dell'emendamento, la Presidente della Giunta desidera dare comunicazioni in merito al Piano sanitario.


Argomento: Sanita': argomenti non sopra specificati

Distribuzione in aula del Piano socio-sanitario e comunicazione in merito da parte della Presidente della Giunta regionale, Bresso


PRESIDENTE



BRESSO Mercedes, Presidente della Giunta regionale

Nella fretta di consegnare l'ambito documento, non sono stati distribuiti tutti i documenti approvati in Giunta anche perché alcuni, come avevo detto e ribadisco, erano in corso di sistemazione. Quando si discute in Giunta, si fanno delle modifiche, oppure si verificano degli errori ragion per cui non erano state inserite materialmente delle cose, che sono in corso di sistemazione, quindi non abbiamo i testi corretti. Abbiamo testi corretti a mano, anche la sottoscritta ha solo il testo con la segnalazione degli errori.
Il testo che avete ricevuto, a dimostrazione del fatto che vi abbiamo dato immediatamente tutto, prima ancora di essere in grado di inserire le correzioni apportate, contiene il capitolo 1 due volte: quello prima delle correzioni e quello con le correzioni apportate.
Entro domani mattina faremo pervenire a tutti i Consiglieri opposizione e maggioranza, due documenti (che sono quelli più ambiti e proprio per questa ragione hanno avuto alcune modifiche): l'elenco delle proposte relative all'accorpamento delle ASL e il testo del disegno di legge "Norme per la programmazione socio-sanitaria e riassetto del servizio sanitario regionale".
Mi scuso se non sono in grado di darveli adesso perché si stanno apportando alcune correzioni (è stato aggiunto un punto che era saltato in fase di stampa). Domani mattina riceverete il resto della documentazione relativa alla relazione al testo del disegno di legge e la proposta di delibera "Individuazione delle Aziende Sanitarie Locali dei relativi ambiti territoriali" del Consiglio regionale, che completano il testo che avete ricevuto. Vi chiedo, ripeto, se non riceverete il testo nella versione pulita, di buttare il capitolo 1 inserito e di utilizzare il capitolo separato che trovate insieme al testo.
Si tratta di istruzioni d'uso perché abbiamo distribuito un documento un po' troppo rapidamente rispetto ai tempi tecnici che servono per mettere a punto un atto complesso come questo.


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita

Proseguimento esame disegno di legge n. 191 inerente a "Legge finanziaria per l'anno 2006" - relatore Reschigna (seguito)


PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente Susta.



SUSTA Gianluca, Assessore al bilancio e finanze

Ritiriamo l'articolo 4 bis, anche con le modifiche proposte l'emendamento n. 5, poi quello relativo alla gestione postolimpica legato al 5 e l'emendamento n. 136.
Li ritiriamo perché lo slittamento è già autorizzato dal bilancio 2005 quindi ci copre abbondantemente.



PRESIDENTE

Gli emendamenti rubricato n. 136 e n. 5 sono ritirati dal proponente e conservati agli atti.
Emendamento rubricato n. 6 (diventa articolo 9) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Susta: dopo l'Art. 4/bis è aggiunto il seguente: Art. 4/ter (Modifica alla L.R. 11/2004 - CIOV) 1. Dopo il comma 1 dell'art. 6 della L.r. n. 11 del 18 maggio 2004 "Misure straordinarie per i presidi ospedalieri Valdesi" é introdotto il seguente comma 1 bis: "In deroga al comma 1, al fine di ottimizzare il flusso delle risorse finanziarie, la Giunta regionale é autorizzata a stipulare, direttamente con gli Istituti di credito interessati, convenzioni aventi per oggetto l'estinzione dei debiti della Commissione Istituti Ospitalieri Valdesi individuati ai sensi del comma 3 dell'art 7." Non essendoci richieste di intervento, procediamo con la votazione.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 6 (diventa articolo 9) Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 7 (diventa articolo 51) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Susta: dopo l'art. 4/quater è aggiunto il seguente: "Art. 4/quinquies (Modifiche alla legge regionale 12 novembre 1999, n. 28) 1. Al comma 1 dell'articolo 5 della legge regionale 12 novembre 1999, n. 28 (Disciplina, sviluppo ed incentivazione del commercio in Piemonte, in attuazione del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114), le parole: "salvo proroga fino ad un massimo di ulteriori anni tre per le grandi strutture di vendita ed anni due per le medie strutture di vendita, per ritardi non imputabili al soggetto autorizzato", sono sostituite dalle seguenti: "salvo proroga fino ad un massimo di ulteriori anni otto per le grandi strutture di vendita ed anni tre per le medie strutture di vendita per ritardi non imputabili al soggetto autorizzato".
2. Dopo il comma 1 dell'articolo 5 della l.r. 28/1999, é inserito il seguente: "c. 1 bis. Nel caso in cui l'autorizzazione sia revocata a norma dell'art.
5 c. 1, l'istanza può essere riproposta, nella sua formulazione originaria qualora le opere necessarie a seguito delle prescrizioni indicate nell'autorizzazione commerciale, nell'autorizzazione urbanistica regionale e negli atti comunali di permesso a costruire, siano state, al momento della revoca, realizzate in tutto o nella misura dei due terzi del totale.
In tal caso il Comune competente, accertato l'avvenuto completamento delle opere o la loro realizzazione in misura dei due terzi del totale, dichiara la decadenza della revoca, e l'autorizzazione e gli atti collegati riacquistano piena efficacia." 3. Dopo l'articolo 18 della l.r. 28/1999 è inserito il seguente: "Art. 18 bis. (Ulteriori disposizioni in materia di credito al commercio) 1. La Regione tutela e promuove il commercio di prossimità in tutte le sue forme, negli ambiti comunali e sovracomunali di insediamento commerciale come individuati dagli indirizzi regionali di cui all'articolo 3 della l.r.
28/99 e nei distretti commerciali, definiti con deliberazione del Consiglio regionale con riferimento agli ambiti della programmazione regionale della rete distributiva, di cui ai citati indirizzi, ovvero a loro articolazioni o aggregazioni.
2. La promozione del commercio di cui al comma 1 è finalizzata alla valorizzazione ed al consolidamento delle attività commerciali, con particolare riferimento alla funzione di servizio di prossimità agli insediamenti abitativi, anche al fine della creazione di migliori condizioni di sicurezza nei medesimi.
3. La Regione promuove le produzioni tipiche, di qualità e di eccellenza del Piemonte direttamente e anche attraverso le piccole, medie e grandi strutture commerciali e le altre forme di commercio al dettaglio.
4. La Giunta regionale stabilisce con apposita deliberazione i criteri per l'attuazione delle disposizioni di cui ai commi 1, 2 e 3".
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Già in sede di discussione della delibera di programmazione commerciale abbiamo manifestato come fosse improprio inserire, all'interno della Finanziaria, due modifiche che sono fondate, rispetto a quando venne votata la legge n. 28.
Certamente tutte le modalità per arrivare all'ottenimento delle concessioni (la concertazione con gli Enti locali e quant'altro) hanno allungato le tempistiche per arrivare all'apertura degli esercizi della grande distribuzione, ma ci sembra che la deroga fino ad un massimo di otto anni per le grandi strutture di vendita e di tre per le medie strutture sia esagerata. Non solo perché non risponde alle finalità della risoluzione dei problemi contingenti, essendo cambiata la legge, ma perché favorisce un po' di "pigrizia".
Vi è un dato che va tenuto a mente: oggi, il 25% delle grandi strutture di vendita autorizzate ha aperto; la rimanente parte deve aprire.
certamente una modifica legislativa che nulla ha a che vedere con la legge finanziaria, ma darà la possibilità, anche a chi è stato "pigro" nella realizzazione dell'opera, di ottenere il riconoscimento dell'avanzamento lavori da parte dei Comuni, i quali traggono beneficio dalla presenza dei centri di grande distribuzione.
Sull'emendamento, un po' per motivi formali che abbiamo annunciato e un po' per questioni sostanziali, esprimiamo voto di contrarietà.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Pedrale; ne ha facoltà.



PEDRALE Luca

Esprimiamo il nostro voto di astensione.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 7 (diventa articolo 51) Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 8 (diventa articolo 10) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Susta: dopo l'art. 4/quinquies è aggiunto il seguente: "Art. 4/sexies (Modifiche alla legge regionale 23 aprile 2001, n. 9) 1. Il comma 1 dell'articolo 1 della l.r. 9/2001, è sostituito dal seguente: 1. La Regione Piemonte, nel rispetto dei principi costituzionali, della normativa comunitaria e statale, nelle more della piena attuazione dell'articolo 8, comma 3 dello Statuto, concede la riduzione del prezzo alla pompa dei carburanti per autotrazione a favore dei soggetti residenti nei comuni della Provincia del Verbano Cusio Ossola.
2. Il comma 3 dell'articolo 3 della l.r. 9/2001, come sostituito dall'articolo 4 della legge regionale 29 novembre 2004, n. 36, è abrogato.
3. La rubrica dell'articolo 4 della l.r. 9/2001, come sostituito dall'articolo 5 della l.r. 36/2004, è sostituita dalla seguente: "Disposizioni attuative della Giunta regionale".
4. Il comma 3 dell'articolo 4 della l.r. 9/2001, come sostituito dall'articolo 5 della l.r. 36/2004, è abrogato.
5. Dopo l'articolo 4 della l.r. 9/2001, come sostituito dall'articolo 5 della l.r. 36/2004, è inserito il seguente: "Art. 4 bis. (Deleghe di funzioni ai comuni e alla provincia del Verbano Cusio Ossola) 1. Le funzioni relative al rilascio delle autorizzazioni e alla distribuzione degli identificativi sono delegate ai comuni.
2. Sono delegate alla Provincia del Verbano Cusio Ossola, a decorrere dal 1° luglio 2006, le funzioni riguardanti: a gli adempimenti relativi alla banca dati b l'attuazione delle modalità di cui all'articolo 4, comma 1, lettere d ed e), nei limiti e con i criteri di cui all'articolo 4, comma 1, lettera c).
3. Per lo svolgimento delle funzioni di cui al comma 2, svolte dalla provincia del Verbano Cusio Ossola, si provvede mediante le risorse di cui all'UPB S1071(Gabinetto Presidenza della Giunta-Funzioni conferite agli enti locali-Titolo I- Spese correnti). Le relative disponibilità finanziarie, per l'anno 2006, sono incrementate di 3.000.000,00 euro.
4. Alla copertura della spesa di cui al comma 3 si provvede con riduzione di pari importo dell'UPB 09011 (Bilanci e finanze-Bilanci-Titolo I - Spese correnti del bilancio di previsione del bilancio 2006." Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Non siamo soddisfatti di come viene gestita questa partita. Speriamo che con il decentramento la situazione migliori, però non capiamo perché la distribuzione di smart card, ed altri adempimenti che devono essere fatti non stanno avvenendo nei tempi previsti. Probabilmente è in atto una vischiosità da parte delle strutture operative.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 8 (diventa articolo 10) Il Consiglio approva.
ARTICOLO 5 Sono stati presentati tre emendamenti dalla Giunta regionale: Emendamento rubricato n. 9 presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Susta: all'articolo 5 del disegno di legge 191 è aggiunto il seguente comma: "comma 2 bis La Giunta regionale avrà la possibilità di indicizzare i prestiti obbligazionari anche a parametri non monetari quali l'inflazione, dovrà determinare l'ammontare delle commissioni di collocamento e potrà individuare altre operazioni in derivati per l'ammontare del debito." Non essendoci richieste di intervento, procediamo con la votazione.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 9.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. 10 presentato dalla Giunta regionale a firma dell'Assessore Susta: il comma 6 dell'articolo 5 del disegno di legge 191 è così sostituito: "6. In caso di ricorso all'estinzione anticipata, la Giunta regionale è autorizzata a contrarre nuovi mutui o prestiti obbligazionari per un importo pari al debito residuo, inclusi gli oneri connessi all'operazione per una durata anche superiore alla vita residua. I nuovi mutui o prestiti obbligazionari relativi ad operazioni di rifinanziamento ai sensi del presente comma potranno essere contratti o emessi per importi anche superiori a quello indicato dal precedente comma 2".
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 10.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. 11 presentato dalla Giunta regionale a firma dell'Assessore Susta: all'articolo 5 del disegno di legge 191 è sostituito il seguente comma: comma 7 bis per le operazioni in derivati non sono previsti limiti di ammontare per singole controparti": Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 11.
Il Consiglio approva.
Poniamo in votazione l'intero testo dell'articolo 5.
Indìco la votazione palese sull'articolo n. 5 come emendato (diventa articolo 11) Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 12 (diventa articolo 12) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Susta: dopo l'art. 5 è aggiunto il seguente: "Art. 5/bis (Ripianamento debito sanitario strutturale) 1. Al fine di ripianare il debito sanitario strutturale pregresso la Regione e le ASL della Regione Piemonte provvederanno a porre in essere transazioni commerciali con i creditori del sistema sanitario regionale entro il limite massimo di 500 milioni di euro."



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Pedrale.



PEDRALE Luca

Per transazioni commerciali, si potrebbe spiegare meglio cosa s'intende e se in questo contesto possono anche essere previste alienazioni d'immobili o di patrimoni immobiliari.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

una discussione che è già avvenuta in sede di IV Commissione con il Vicepresidente. Sostanzialmente il Vicepresidente ha spiegato le modalità cioè a certificazione avvenuta dei bilanci regionali, si contrarrà una cessione di credito nei confronti di creditori. Visto che la Regione ha già in piedi una vertenza simile con i creditori dell'Ospedale Valdese è bene fare chiarezza, perché la Regione nei confronti dei creditori del CIOV ha fatto ciò che fa un privato. Ha contattato, tramite il commercialista delegato, i singoli creditori e ha detto loro: "Volete il 51% subito o niente mai?" Una parte dei creditori ha detto che andava bene il 51 subito.
Considerato il fatto che noi non siamo un'impresa privata che, in qualche modo, rischiando il fallimento, può proporre una transazione commerciale, con un importo inferiore rispetto alla somma dovuta, crediamo sia importante, per tutelare le imprese che hanno erogato un servizio alla Regione, garantire che vi saranno i pagamenti per le fatture emesse. Il Vicepresidente dice che è una questione morale, ma noi ne facciamo una questione di principio. Noi riteniamo che la Regione Piemonte, ancorché per risparmiare delle risorse, abbia il dovere di guidare le imprese che hanno garantito alla Regione un servizio e non trattare con le medesime.
La dicitura "porre in essere transazioni commerciali" a nostro avviso non garantisce le stesse imprese che hanno dato il servizio. Per questo motivo, chiediamo al Presidente qual è la situazione. Se è appunto quella di una transazione, cioè di un mercanteggiamento con le imprese, oppure se pagheremo quanto le imprese hanno fatturato all'Ente Regione.



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente Susta.



SUSTA Gianluca, Assessore al bilancio e finanze

Certamente non è il caso di fare una disquisizione dottrinale, ma ripeto esattamente quello che ho detto in Commissione: non c'è dubbio che dal punto di vista pratico possa anche essere considerato come una sorta di accollo di debito da parte della Regione. Però questo è il paese del diritto e non solo della praticaccia. Anche gli studenti del primo anno di giurisprudenza sanno la differenza che c'è tra un mutuo e una cessione di credito prosoluto. Questa è una cessione di credito prosoluto, perché così funziona, perché il legislatore nazionale ha permesso un'ipotesi di questo tipo nello stesso momento in cui in finanziaria si vietava di ricorrere al mutuo per estinguere e ripianare il debito sanitario. Fa parte delle ingegnerie che non solo qui si studiano per risolvere i problemi.
Noi abbiamo precisato che si tratta delle transazioni da fare nei confronti del debito innanzitutto verso i fornitori. Abbiamo fissato un tetto e abbiamo specificato che, nella delibera con cui noi attueremo questo tipo di operazione o meglio autorizzeremo le modalità con cui questo avviene, si tratterà di una cessione di credito prosoluto. Però, come mi rendo conto delle osservazioni del Consigliere Vignale, dall'altro lato non possiamo nemmeno noi introdurre elementi che possano far configurare quanto avverrà con un mutuo rispetto alla cessione di credito prosoluto, perché a quel punto è come dire che facciamo una cosa illegittima. All'interno di quel concetto ci sta anche il fatto di potere transare ad una cifra inferiore. Altrimenti è chiaro che uno dice cento è cento, costa, qualcuno potrebbe dire che ci sono gli elementi identificativi del mutuo. È nel concetto di transazione che è incluso uno dei segnali distintivi tra il mutuo e altre operazioni che configurano giuridicamente in modo diverso il problema. L'abbiamo studiata così in coerenza con la legge che ha consentito in questo paese la cartolarizzazione del debito che hanno utilizzato altre Regioni come Lazio, Abruzzo, Umbria e altre ancora che faranno altrettanto: dal mutuo rispetto alla cessione di credito prosoluto con quel che ne consegue.
Se poi questo avverrà da parte di chi incamera acquistando il credito e se quindi genererà un costo a carico delle ASL, che noi pagheremo attraverso un'assegnazione dei fondi delle ASL (se lo cartolarizzerà, cioè se lo trasformerà in titolo o meno sul mercato), questo farà parte di quella modalità che verrà individuata. Per intanto, individuiamo nel concetto di transazione quel minimo di libertà che ci consente di configurare la cosa in modo diverso dal mutuo, ma in modo perfettamente legittimo, ancorché sul piano pratico nel linguaggio corrente possa essere definito in un altro modo. Ma voi m'insegnate che il diritto è bello proprio perché è questo. Diversamente faremmo fatica a individuare un'altra via d'uscita. Insisto perché rimanga questa dicitura e la facoltà di chiudere transazioni anche più vantaggiose per la Regione, perché proprio questo rende diverso quello che andiamo a fare rispetto ad una mera assunzione del debito così come si andrà a configurare. Però bisogna avere la certezza dell'entità del debito.
Ecco che operazioni di questo genere possono passare solo attraverso la certificazione, che è una garanzia per tutti, che credo aiuterà a risolvere il problema di qual è il debito della sanità rispetto al dibattito che abbiamo fatto negli ultimi mesi.



PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il Consigliere Dutto; ne ha facoltà.



DUTTO Claudio

Solo per un brevissimo supplemento di spiegazione, perché mi sfugge una parte di questo meccanismo. Vorrei capire chi è che acquista il credito. Ci saranno delle banche che acquisteranno il credito, pertanto la Regione sarà indebitata verso le banche?



PRESIDENTE

Se non ci sono richieste di intervento, passiamo alla votazione.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 12 (diventa articolo 12) Il Consiglio approva.
ARTICOLO 6 Emendamento rubricato n. 13 presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Susta: il comma 1 dell'articolo 6 del disegno di legge 191 è così sostituito: "1. La Regione, per favorire la creazione di nuove disponibilità finanziarie, può utilizzare lo strumento di cui all'articolo 14 bis della legge 25 gennaio 1994 n. 86, ossia pervenire con apposita deliberazione consiliare alla costituzione di un fondo immobiliare di investimento chiuso con apporto dei propri beni immobili e di diritti reali immobiliari alle condizioni e secondo le procedure stabilite dalla vigente normativa." Ha chiesto la parola la Consigliera Ferrero; ne ha facoltà.



FERRERO Caterina

Grazie, Presidente.
Chiederei alla cortesia dell'Assessore Susta un chiarimento. Se non ricordo male, in Commissione avevamo ragionato a proposito di una delibera o quant'altro, a seguito della considerazione di Fondo Immobiliare chiuso se n'é già parlato e sono già stati istituiti con legge regionale relativa a vecchie leggi finanziarie emanate dal centrodestra, se non ricordo male.
così? Perché nel ragionamento legato alla delibera consiliare, se c'é già una copertura legislativa regionale riteniamo che l'aspetto istitutivo pu avere successivamente seguito attraverso l'apposita delibera consiliare.
Diversamente, anche alla luce degli articoli del nuovo Statuto della Regione Piemonte, mi pare che per alcuni aspetti ci siano obblighi di regolamentare alcuni fattori come questo attraverso una legge. Di questo ne abbiamo anche parlato in sede di discussione generale sulla società unica se non erro.
Il fatto che ci si richiami alla legge n. 86 (è una legge nazionale) per la regolamentazione del Fondo con apposita delibera consiliare, dal nostro punto di vista, per quanto si ritenga di coinvolgere il Consiglio in questo modo, è un percorso che non ha fondamento, alla luce dell'articolo 60, se non erro, dello Statuto.
Magari non è così, ma pregherei la Presidenza del Consiglio di fare le opportune verifiche, perché in questo contesto non abbiamo una copertura di legge regionale.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Pedale.
Ne ha facoltà.



PEDRALE Luca

Non conosco bene la legge n. 86, per cui la mia domanda probabilmente necessiterà soltanto di una specificazione chiara e precisa per quanto riguarda il discorso dei beni mobili e dei lasciti delle ASL. Quando si parla di "Regione", gli immobili e i diritti reali immobiliari che dovrebbero confluire in questo Fondo chiuso si riferiscono a quelli strettamente legati all'Ente Regione o si può intendere anche quelli delle Aziende Sanitarie Locali e Ospedaliere? Perché l'aspetto non è di poco conto per quanto concerne i debiti strutturali delle Aziende Sanitarie.



PRESIDENTE

Collega Ferrero, siccome ha chiamato in causa la Presidenza del Consiglio regionale, mi pare che comunque il meccanismo sia sostanzialmente corretto, nel senso che è sottoposta alla nostra votazione la possibilità di introdurre una norma avente forza di legge che autorizza la creazione di un Fondo Immobiliare di Investimento. Non lo autorizza illimitatamente, ma la legge vincola la Giunta regionale a poterlo fare previo ulteriore passaggio in Aula che definisca le modalità e lo specifici. In sostanza, il potere viene condizionato ad un passaggio deliberativo regionale che diventa dirimente. In qualche modo, è una copertura legislativa, ma si rinvia ad un atto amministrativo di Consiglio l'approvazione.
Come sistema mi pare corretto; anzi, mi pare rispondere anche ad un dibattito che si era sviluppato in seno alla I Commissione.
Ha chiesto la parola il Consigliere Guida; ne ha facoltà.



GUIDA Franco

Ho chiesto la parola soltanto per precisare che ci asterremo su questo emendamento, che, peraltro, è proprio quello che lei poco fa ricordava: è una delle istanze che abbiamo fatto nell'ambito del dibattito in Commissione (ce ne sono altre) che riportano alla centralità del Consiglio alcuni articolati sia della legge finanziaria che della prossima discussione sulla fondazione o società per il postolimpico.



PRESIDENTE

La Giunta intende intervenire, posto che nella dichiarazione di voto non sarà più possibile farlo? Ha chiesto la parola il Vicepresidente Susta.



SUSTA Gianluca, Assessore al bilancio e finanze

Io non credo di dover aderire all'impostazione della Presidenza del Consiglio, anche per una semplice ragione: c'é un problema di corretta espressione di gerarchia delle fonti. Se oggi, attraverso una legge prevediamo la possibilità di istituire un Fondo Immobiliare e scriviamo "con atto deliberativo del Consiglio", mentre nella stesura originaria peraltro ritenuta legittima dagli uffici, si demandava il tutto alla Giunta, credo che si introduca un concetto che non è solo politico - con il coinvolgimento del Consiglio - ma dal punto di vista dell'iter abbiamo rispettato la gerarchia delle fonti all'interno dell'organo deputato non solo alla legislazione, ma anche all'alta amministrazione, che è il Consiglio.
Il Consiglio, con la norma di legge, prevede la possibilità di istituire il Fondo; con la delibera lo disciplina.
Credo sinceramente di aver rispettato l'aspetto politico, ma anche l'aspetto gerarchico dal punto di vista dell'emanazione delle fonti.
Sulle osservazioni poste dal collega Pedale, evidentemente la norma è di carattere generale. Genericamente nel Fondo Immobiliare potrebbe anche entrare quello dell'ultimo Comune o di altri enti pubblici, perché il Fondo Immobiliare è chiuso, ma aperto agli altri enti pubblici. Quindi, in teoria, ci può entrare il patrimonio della ASL come quello del Comune di Moncenisio, di Biella o di Torino. È uno strumento aperto, da questo punto di vista, agli enti pubblici.
La delibera disciplinerà le modalità con le quali questo avverrà, ad esempio quello delle ASL che citava il collega. Fermo restando che i vincoli di destinazione che il singolo immobile si porta dietro varranno per tutti i soggetti destinatari di quell'immobile. Se conferiamo un bene che si portava dietro un vincolo derivante da testamento o quant'altro andrà rispettato da qualunque soggetto ne diventi proprietario. Pongo un esempio: vent'anni fa, i beni delle USL erano dei Comuni; poi una legge li ha trasferiti alla Regione. Quando questo è avvenuto, si sono portati dietro il "bagaglio" di eredità che avevano su di sé. La stessa cosa avverrà in questo modo.
Quindi, la delibera consiliare dovrà disciplinare anche questo e precisare come avverrà l'eventuale alienazione, compatibilmente con le leggi. Non necessariamente "Fondo Immobiliare" vuol dire alienazione. Il Fondo Immobiliare come prima cosa pensa alla valorizzazione; come seconda cosa può anche fare alienazione; come terza cosa può collocare sue quote sul mercato in modo indistinto, ferma restando la proprietà del singolo bene in capo al Fondo.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Ferrero, per dichiarazione di voto.



FERRERO Caterina

Scusi Assessore, volevo fare una valutazione relativamente al contenuto di questo articolo, chiedendo anche ai Consiglieri della maggioranza di prestare un po' di attenzione, per quanto possibile, alle considerazioni che farò.
Mi sta bene che oggi si stabilisca, con legge, la possibilità di costituire il Fondo. Tale costituzione avverrà con apposita delibera consiliare.
Non riesco a comprendere quale potrebbe essere contenuto di questa delibera consiliare, se non "domani istituiamo il Fondo", se poi al comma 3, a meno che non vi siano altre modifiche, si precisi che le modalità costitutive - ovvero come lo facciamo - e operative - ovvero come funzionano - sono definite con Regolamento dalla Giunta.
Ringrazio il Vicepresidente Susta per la sua disponibilità, però se fa una delibera in cui dice: "Istituiamo il Fondo" e poi la Giunta si fa tutto, mi sembra che...



SUSTA Gianluca, Assessore al bilancio e finanze (fuori microfono)

Ha ragione, ha ragione. Lo cambio subito e inserisco "con deliberazione consiliare".



PRESIDENTE

Mi pare di cogliere la disponibilità della Giunta regionale. Penso che nel corso dell'esame dei commi successivi, la Giunta, in qualche modo, si farà carico di correggere il comma 3.



FERRERO Caterina

Abbiamo impegnato molto tempo, possiamo anche proseguire con altre discussioni, ma chiedo se, cortesemente, la Giunta volesse formalizzare l'emendamento. Grazie.



PRESIDENTE

Scusi, Consigliera Ferrero, potremmo immaginare un emendamento al comma 3 in cui si dica: "Le modalità costitutive e operative del fondo immobiliare sono definite con la deliberazione consiliare di cui al comma 1", va bene? Lo consideriamo l'emendamento n. 13.
Indico la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 13.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 13 bis presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Susta: al comma 3 dell'articolo 6 le parole "Regolamento della Giunta regionale." vengono sostituite con le parole "la deliberazione consiliare di cui al comma 1." Indico la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 13 bis.
Il Consiglio approva.
Indico la votazione palese sull'articolo 6, così come emendato (diventa articolo 13) Il Consiglio approva.
ARTICOLO 7 Emendamento rubricato n. 14 presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Susta: il comma 2 dell'articolo 7 del disegno di legge 191 è sostituito con il seguente: "2. La disposizione di cui al comma 1 si applica anche al personale del Consiglio impegnato nelle attività di supporto alle sedute dell'Assemblea e degli altri organismi consiliari istituzionalmente costituiti nonché al personale impiegato nelle attività regionali riguardanti l'evento "Olimpiadi e paralimpiadi invernali 2006, ivi compreso, per tale evento, il personale con posizione organizzativa".
Indico la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 14.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 7 come emendato (diventa articolo 14).
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 15 (diventa articolo 15) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Susta: dopo l'art. 7 è aggiunto il seguente: "Art. 7/bis 1. Le risorse aggiuntive che hanno incrementato, ai sensi dei contratti collettivi i fondi per la retribuzione di posizione e di risultato per il personale dirigente nonché le risorse per le politiche di sviluppo del personale delle categorie sono acquisite in via definitiva nelle disponibilità per il trattamento accessorio.
2. Al fine di supportare i processi di innovazione e di riorganizzazione della struttura operativa, nonché per valorizzare le professionalità del personale nel quadro del nuovo assetto istituzionale, sono stanziati per le annualità 2006 e 2007 i seguenti importi: a) euro 4.860.000, al lordo degli oneri riflessi, per l'anno 2006 b) euro 1.145.000, al lordo degli oneri riflessi, per l'anno 2007.
3. Gli importi di cui al comma precedente vanno ad incrementare: 1 le risorse decentrate previste dall'art. 31 comma 2 del CCNL 22 gennaio 2004 - Comparto regioni-autonomie locali, nel modo seguente: a) euro 2.257.000 per l'anno 2006 b) euro 620.000 per l'anno 2007 2 le risorse decentrate previste dall'art. 31 comma 3 del CCNL 22 gennaio 2004 - Comparto regioni-autonomie locali, nel modo seguente: a) euro 1.400.000 per l'anno 2006 b) euro 240.000 per l'anno 2007.
4. Gli oneri di cui al presente articolo trovano copertura finanziaria nella UPB 09071 "trattamento economico del personale" del Bilancio Pluriennale 2006/2008 - annualità 2006 e 2007." La parola al Consigliere Cavallera.



CAVALLERA Ugo

Signor Presidente, la materia del personale, nella quale sono coinvolti sia la Giunta e sia l'Ufficio di Presidenza, sta procedendo secondo i canoni previsti?



PRESIDENTE

Per quanto riguarda l'Ufficio di Presidenza, senz'altro sì. Per quanto riguarda la Giunta regionale, è presente e può dare chiarimenti.
La parola al Vicepresidente della Giunta regionale, Susta.



SUSTA Gianluca, Assessore a bilancio e finanze

Secondo le intese che avevamo raggiunto.



PRESIDENTE

Quindi, lo ribadisco, si tratta di una ripartizione in questi termini:



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Indico la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 15 (diventa articolo 15) Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 125 (diventa articolo 16) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Susta: dopo l'art. 7/bis è aggiunto il seguente: "Art. 7/ter (Interventi di razionalizzazione della spesa) 1. Fermo restando il conseguimento delle economie di cui all'articolo 1 comma 139 della legge 23 dicembre 2005, n. 266 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato. Legge finanziaria 2006), la Regione Piemonte concorre alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica per il triennio 2006-2008 adottando le misure necessarie a garantire che: la spesa annua per il personale in servizio a tempo determinato e per i contratti di collaborazione coordinata e continuativa non sia superiore, per ciascuno degli anni compresi nel triennio, a quella calcolata su base annua per il personale a tempo determinato in servizio alla data del 31 dicembre 2005 e per le collaborazioni coordinate e continuative in essere alla medesima data.
2. Il complesso della spesa di personale di cui all'articolo 1 comma 198 della l. 266/2005 è calcolato al netto della spesa derivante dal trasferimento alla Regione Piemonte di personale per l'esercizio di funzioni attribuite o delegate dallo Stato.
3. La spesa determinata ai sensi del comma 2 che risulti eventualmente eccedente il limite fissato dall'articolo 1 comma 198 della legge 266/2005 è computata ai fini del rispetto dei limiti posti al complesso della spesa corrente dall'articolo 1 comma 139 della medesima legge.
4. E' fatto salvo quanto previsto dall'accordo tra Governo, Regioni e autonomie locali sottoscritto in data 24 novembre 2005 ai fini dell'emanazione dei decreti del Presidente del consiglio dei Ministri previsti dall'articolo 1, commi 93 e 98 della legge 30 dicembre 2004, n.
311 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato. Legge finanziaria 2005).
5. Al fine di contemperare le esigenze di buon funzionamento delle strutture regionali con il conseguimento degli obiettivi di risparmio previsti dalle vigenti normative nazionali vigenti in materia, è consentita, per le procedure concorsuali già espletate o in fase di espletamento alla data di entrata in vigore della presenta legge, anche in deroga ai bandi di indizione, l'assunzione graduale e differita nel tempo dei vincitori di ciascuna di tali procedure, nel rispetto dell'ordine delle relative graduatorie di merito contenute nei provvedimenti dirigenziali di approvazione dei verbali delle Commissioni giudicatrici.
6. Le disposizioni contenute al comma 4, dell'articolo 1, della l.r.
39/1998 si applicano al personale individuato ai sensi dell'articolo 15 comma 6, della l.r. 51/1997, qualora scelto tra i dipendenti regionali." Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 125 (diventa articolo 16) Il Consiglio approva.
ARTICOLO 8 (diventa articolo 17) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 8 (diventa articolo 17) Il Consiglio approva.
ARTICOLO 9 (diventa articolo 18) Indìco la votazione palese sull'articolo 9 nel suo complesso.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 17 (diventa articolo 52) presentato dalla Giunta regionale a firma dell'Assessore Susta: dopo l'art. 9 è aggiunto il seguente: "Art. 9/bis (Modifiche alla legge regionale 30 gennaio 2006, n. 4) 1. Al comma 2 dell'articolo 2 della legge regionale 30 gennaio 2006, n. 4 (Sistema regionale per la ricerca e l'innovazione), le parole: 'riconoscendo il ruolo delle Università nel campo della ricerca e della didattica, assegna agli Atenei', sono sostituite dalle seguenti: 'riconosce agli Atenei'.
2. La lettera g del comma 1 dell'articolo 3 della l.r. 4/2006, è soppressa.
3. Il comma 3 dell'articolo 6 della l.r. 4/2006, è sostituito dal seguente: ' 3. Il Comitato è composto dai seguenti soggetti: a) il Presidente della Giunta regionale o l'Assessore regionale delegato b) un rappresentante della Compagnia di San Paolo c) un rappresentante della Fondazione CRT d) un rappresentante di Confindustria Piemonte e) un rappresentante di Federapi Piemonte f) un rappresentante delle Confederazioni artigiane g) un rappresentante di Unioncamere Piemonte h) un rappresentante dell'Associazione delle Fondazioni delle Casse di risparmio piemontese i) rappresentanti di enti individuati dalla Giunta regionale con proprio provvedimento in numero non superiore a venticinque.' 4. Dopo il comma 3 dell'articolo 6 della l.r. 4/2006, è inserito il seguente: '3 bis. Possono altresì far parte del Comitato, su designazione dei rispettivi enti, i seguenti soggetti: a) un rappresentante dell'Università degli Studi di Torino b) un rappresentante del Politecnico di Torino c) un rappresentante dell'Università del Piemonte orientale d) un rappresentante dell'Università di Scienze gastronomiche del Piemonte.' 5. Al comma 4 dell'articolo 6 della l.r. 4/2006, le parole: comma 3 'lettera n)', sono sostituite dalle seguenti: comma 3 'lettera i)'.
6. Al comma 2 dell'articolo 7 della l.r. 4/2006, le parole: 'articolo 6 comma 3, lettere a), b), c), d), e), f), g), h), i), j),' sono sostituite dalle seguenti: 'articolo 6, comma 3, lettere: a), b), c), d), e ed f),'.
7. Dopo il comma 2 dell'articolo 7 della l.r. 4/2006, è inserito il seguente: '2 bis. Partecipano al Comitato ristretto di cui al comma 1, qualora facciano parte anche del Comitato regionale per la ricerca e l'innovazione i soggetti di cui all'articolo 6, comma 3 bis'.".
La parola all'Assessore Bairati.



BAIRATI Andrea, Assessore all'Università

La modifica è relativa ai criteri di nomina nei Comitati, derivante da un'osservazione fatta dal MIUR, che non ritiene adeguato il fatto che la Regione identifichi nella propria normativa i criteri per una nomina di ordine nazionale. Quindi, la modifica proposta risponde a questo criterio.



PRESIDENTE

Indico la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 17 (diventa articolo 52) Il Consiglio approva.
ARTICOLO 10 (diventa articolo 19) Indìco la votazione palese sull'articolo 10 (diventa articolo 192) Il Consiglio approva.
ARTICOLO 11 Emendamento rubricato n. 18 presentato dai Consiglieri Cotto, Ferrero, Leo Nastri: all'art. 11 le parole "dell'85 per cento" sono sostituite con le seguenti: "del 95 per cento".
Indìco la votazione palese su tale emendamento con il parere favorevole della Giunta regionale, espresso dall'Assessore Susta: Il Consiglio approva.
Indico la votazione palese sull'articolo 11 come emendato (diventa articolo 20).
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 12 La parola all'Assessore Cavallera.



CAVALLERA Ugo

Scusi, questo è l'articolo 13, perché è cambiata la numerazione rispetto...



PRESIDENTE

Siamo all'articolo 12: "Istituzione di un fondo di controgaranzia per i confidi in Piemonte".



CAVALLERA Ugo

Poi, lo si dice dopo che viene affidato alla società in house.



PRESIDENTE

Quindi, è un emendamento sostitutivo del comma 13.
Stiamo esaminando l'articolo 12.
Indico la votazione palese sull'articolo 12 (diventa articolo 21).
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 13 Emendamento rubricato n. 19 presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Susta: l'articolo 13 del disegno di legge 191 è così sostituito: "1. Al fine di disporre di un unico, qualificato organismo cui poter affidare, nel rispetto della normativa comunitaria, le funzioni di spettanza regionale consistenti nella gestione di un fondo di controgaranzia per il sistema dei confidi di primo grado e nella concessione ed erogazione di incentivi, agevolazioni, contributi ed ogni altro tipo di beneficio alle imprese, nella preordinata attività istruttoria e in ogni altra attività strumentale e connessa, ivi compresi i controlli e la gestione finanziaria dei fondi, la Regione con deliberazione consiliare costituisce una società a capitale interamente pubblico a ci dedicata.
2. La scelta del tipo societario, le regole di funzionamento della società i requisiti di professionalità richiesti all'organo gestionale e le relative modalità retributive nonché la misura della capitalizzazione devono risultare funzionali al più agevole conseguimento dei seguenti obiettivi aziendali: a) adempimento delle prestazioni contemplate nei contratti di servizio stipulati con la Regione secondo canoni di rigorosa conformità ai principi e alla normativa pubblicistica in materia di procedimento amministrativo e secondo standard di elevata efficacia b) ottimizzazione degli impieghi finanziari dei fondi assegnati in gestione c contenimento dei costi di funzionamento della struttura.
3. La Regione esercita sulla società un controllo analogo a quello esercitato sulle proprie strutture privilegiando modalità che si conformino al controllo di gestione. In particolare la Regione: a) nomina e revoca i componenti del consiglio di amministrazione e del collegio sindacale della società b) approva preventivamente i documenti di programmazione e il piano industriale della società c) approva preventivamente le deliberazioni societarie di amministrazione straordinaria e) gli atti fondamentali della gestione: bilancio, relazione programmatica, organigramma, piano degli investimenti, piano di sviluppo d) verifica lo stato di attuazione degli obiettivi assegnati anche sotto il profilo dell'eficacia, efficienza ed economicità.
4. I contratti di servizio che disciplinano i rapporti tra la Regione e la società sono stipulati in conformità allo schema di 'contratto-tipo' approvato dalla Giunta regionale.
5. Ai fini della costituzione della società di cui al comma 1 viene stanziata nell'UPB 08042 (Programmazione e statistica-Rapporti con società a partecipazione regionale - Titolo II - Spese d'investimento), la somma di euro 500.000,00 in termini di competenza e di cassa per l'anno finanziario 2006.
6. Alla copertura della spesa si provvede mediante riduzione di pari importo dell'UPB 09012 (Bilanci e finanze - Bilanci - Titolo II - Spese d'investimento del bilancio di previsione per l'anno finanziario 2006.
7. Purchè sia mantenuto il controllo analogo, la Regione può autorizzare la Società ad aumentare il proprio capitale sociale per consentire l'assunzione di partecipazioni ad altri enti pubblici.
8. La Regione ha facoltà di emanare più incisive norme disciplinanti la materia secondo l'evoluzione degli indirizzi della Comunità europea senza che la società possa avanzare qualsivoglia riserva." La parola alla Consigliera Ferrero.



FERRERO Caterina

Signor Presidente, se abbiamo votato contro l'articolo che istituiva la possibilità del fondo immobiliare, non tanto per il contenuto e la finalità, quanto per la modalità che questa Giunta ha deciso di porre in essere, a maggiore ragione e ancora più convintamente, anche su questo articolo, per quanto ci riguarda voteremo contro, non tanto per quanto attiene alla missione che a questa società unica si vuole dare, ma perch riteniamo che un articolo di questo tipo, per la dignità di questo Consiglio, avrebbe anche dovuto avere dignità di legge dall'inizio alla fine.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 19.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 13, come emendato (diventa articolo 22).
Il Consiglio approva ARTICOLO 14 Emendamento rubricato n. 20 presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Susta: L'articolo 14 del disegno di legge 191 è soppresso.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 20.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 15 (diventa articolo 23) Indìco la votazione palese sull'articolo n. 15 (diventa articolo 23).
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 16 (diventa articolo 24) Indìco la votazione palese sull'articolo n. 16 (diventa articolo 24).
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 17 (diventa articolo 25) Indìco la votazione palese sull'articolo n. 17 (diventa articolo 25).
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 18 (diventa articolo 26) Indìco la votazione palese sull'articolo n. 18 (diventa articolo 26).
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 19 (diventa articolo 27) Indìco la votazione palese sull'articolo n. 19 (diventa articolo 26).
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 20 (diventa articolo 28) Indìco la votazione palese sull'articolo n. 20 (diventa articolo 28).
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 21 (diventa articolo 29) Indìco la votazione palese sull'articolo n. 21 (diventa articolo 29) Il Consiglio approva.
ARTICOLO 22 (diventa articolo 42) Indìco la votazione palese sull'articolo n. 22 (diventa articolo 42) Il Consiglio approva.
ARTICOLO 23 Emendamento rubricato n. 138 presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Susta: all'articolo 23, al comma 6 bis, alla fine aggiungere: "sentita la Commissione consiliare competente".
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Presidente, volevo chiedere se non era il caso per questa fattispecie visto che ci troviamo di fronte a delle contribuzioni di tipo innovativo se non sia il caso, visto che è la legge finanziaria annuale a prevedere un parere della Commissione per quanto riguarda la disciplina dei provvedimenti contributivi.
Proporrei alla Giunta di scrivere che le modalità di concessione e di erogazione dei contributi sono disciplinate con provvedimento della Giunta regionale, "sentita la Commissione consiliare competente" Proprio perché ci troviamo di fronte a una materia innovativa, anche per evitare che si presentino disegni di legge da parte di vari Gruppi, se c'è un coinvolgimento nella discussione della modalità operativa e degli obiettivi, potremmo essere molto d'accordo.



PRESIDENTE

Il Consigliere Cavallera ha proposto un emendamento che prevede l'inserimento al comma 6 bis delle seguenti parole: "sentita la Commissione consiliare competente". Bene, possiamo considerarlo accolto all'unanimità.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 138.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo n. 23 come emendato (diventa articolo 43).
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 24 (diventa articolo 30) Indìco la votazione palese sull'articolo n. 24 (diventa articolo 30) Il Consiglio approva.
Passiamo all'esame degli emendamenti rubricati n. 22, 99, 133 che prevedono l'introduzione di articoli aggiuntivi successivi all'articolo 24.
Emendamento rubricato n. 22 (diventa articolo 31) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Susta: dopo l'articolo 24 è aggiunto il seguente: "Articolo 24 bis (Altre disposizioni in materia di agricoltura) 1. Dopo l'articolo 3 bis della legge regionale 13 maggio 1980, n. 39 (Repressione delle frodi: sistema di rilevazione e controllo della produzione e del commercio dei prodotti vinicoli e successive modifiche ed integrazioni, è inserito il seguente: 'Articolo 3 ter 1. La Regione Piemonte, anche su richiesta degli Enti, Organizzazioni ed Associazioni interessate, sentito il Comitato Consultivo regionale per la vitivinicoltura, istituisce un sistema di controllo sulla commercializzazione dei vini a denominazione di origine controllata mediante l'uso di una fascetta di garanzia da applicare sui contenitori di capacità uguale o inferiore a litri 60, confezionati per l'immissione al consumo finale del vino.
2. Chiunque proceda al confezionamento di vini a denominazione di origine controllata per i quali sia stato istituito il sistema di controllo di cui sopra, ad esclusione delle fasce produttive esonerate da individuare con le istruzioni per l'applicazione della legge, è obbligato ad apporre sui contenitori contenenti detto vino la fascetta di garanzia. L'apposizione della fascetta di garanzia è contestuale all'apposizione dell'etichettatura sui recipienti; ove le indicazioni obbligatorie e facoltative previste dalla vigente normativa siano impresse direttamente sul contenitore l'apposizione della fascetta di garanzia è contestuale alla tappatura dei contenitori stessi. Per i contenitori di capacità superiore ai litri 5 l'apposizione della fascetta di garanzia è contestuale alla tappatura dei contenitori.
3. L'omissione degli obblighi comporta l'applicazione di una sanzione amministrativa consistente nel pagamento di una somma di euro 500,00 per ogni ettolitro di vino: la sanzione in ogni caso non può essere inferiore a euro 1.000,00.
4. La Giunta regionale impartisce le necessarie istruzioni per l'applicazione con particolare riferimento alle caratteristiche ed ai contenuti delle fascette di garanzia, alla stampa e all'uso delle stesse alla loro contabilizzazione da parte dei detentori e degli utilizzatori alla ripartizione dei costi a carico degli utilizzatori, senza oneri a carico della Regione. Le fascette di garanzia saranno diversificate al fine di evidenziare che l'imbottigliamento è avvenuto ad opera dell'azienda agricola nella quale sono state raccolte e trasformate le uve da cui è stato originato il vino, nel rispetto delle norme che disciplinano la materia.
5. La vigilanza sull'applicazione delle norme di cui al presente articolo spetta agli organismi individuati nel precedente articolo 2)".
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Sarò telegrafico. Personalmente ritengo che si possa aderire a questa proposta, che è stata peraltro sollecitata. Naturalmente, nel fare questo facciamo un investimento di fiducia sull'organizzazione regionale nell'andare a disciplinare operativamente tutta la partita della fascetta della Barbera.
Riteniamo che sia giusto che ci sia un'iniezione di serietà in un mercato che dimostra momenti di criticità forte. Ci riserviamo di seguire la questione nel suo svolgimento, perché sia veramente efficace e non solo un adempimento burocratico in più per quanto riguarda le aziende vitivinicole.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Deambrogio; ne ha facoltà.



DEAMBROGIO Alberto

Grazie, Presidente.
Anche noi esprimeremo un voto favorevole all'introduzione dell'articolo 24 bis, proposto dalla Giunta regionale. Credo, però, che accanto a questo sistema di controllo e fascettatura bisognerà pensare - su questo credo che con l'Assessore si potrà aprire una discussione proficua - a qualche misura da poter introdurre e codificare in seguito che provi a tutelare i piccoli produttori diretti.
Altrimenti questi piccoli produttori diretti che coltivano l'uva e vinificano in casa vedrebbero molto probabilmente declassato il proprio vino a vino da tavola e da questo punto di vista, anche su sollecitazione delle organizzazioni, bisognerà pensare ad una misura che tuteli i piccoli produttori.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 22 (diventa articolo 31).
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 99 (diventa articolo 45) presentato dai Consiglieri Vignale, Giovine, Guida, Ferrero, Rossi, Allasia, Monteggia Dutto, Cavallera, Burzi, Nastri, Cotto, Botta, Boniperti, Casoni, Pedrale Ghigo: dopo l'articolo 24 si aggiunge il seguente: "Articolo 24 bis (Accordo di Programma per la realizzazione del progetto di ristrutturazione del complesso 'Genisio') 1. La Regione Piemonte, in accordo con il Comune di Pont Canavese e la Comunità Montana Valli Orco e Soana, stipula un Accordo di Programma per la realizzazione del progetto di ristrutturazione del complesso dell'ex area industriale Genisio, sito in Pont Canavese, al fine di creare un Centro di Eccellenza Artigiana - CEA.
2. All'Accordo di Programma potranno aderire gli EE.LL., le Università, le Associazioni di categoria, Enti pubblici o privati che abbiano interesse nello sviluppo del Centro di Eccellenza Artigiana di cui al comma precedente.
3. Per l'anno 2006 sono impegnati E 300.000,00, lo stesso importo è impegnato per gli anni successivi.
4. Alla copertura della spesa si provvede mediante riduzione di pari importo dell'UPB 09011 (Bilanci e finanze - Bilanci - Titolo II - Spese di investimento del bilancio di previsione per l'anno finanziario 2006." Indìco la votazione palese sull'emendamento n. 99 (diventa articolo 45) sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 133 (diventa articolo 46) presentato dai Consiglieri Casoni, Ghigo, Cavallera, Rossi, Guida: art. 24 ter "La Regione Piemonte stipula intese istituzionali di programma con le Province piemontesi aventi ad oggetto opere pubbliche e/o interventi di sviluppo locale da individuare e disciplinare mediante accordi di programma con le amministrazioni provinciali e locali interessate. Nell'ambito delle intese di cui al primo comma, tenuto conto delle priorità indicate dalle Province, la Giunta regionale prioritariamente autorizza il finanziamento di interventi e/o opere sostitutivi, modificativi e/o integrativi di altri interventi respinti in linea tecnica - con particolare riferimento a quelli proposti in luogo delle opere di accompagnamento delle opere olimpiche di TORINO 2006 - che abbiano analoga capacità di favorire lo sviluppo locale." Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 133 (diventa articolo 46), sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 25 (diventa articolo 32) Indìco la votazione palese sull'articolo n. 25 (diventa articolo 32) Il Consiglio approva.
ARTICOLO 26 (diventa articolo 33) Indìco la votazione palese sull'articolo n. 26 (diventa articolo 33).
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 27 (diventa articolo 34) Indìco la votazione palese sull'articolo n. 27 (diventa articolo 34).
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 28 (diventa articolo 35) Indìco la votazione palese sull'articolo n. 28 (diventa articolo 35).
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 23 (diventa articolo 36) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Susta: dopo l'art. 28 è aggiunto il seguente: "Art. 28/bis (Ricapitalizzazione delle società di gestione degli aeroporti minori) 1. Al fine di dotare gli aeroporti di Cuneo Levaldigi e di Biella Cerrione dei mezzi occorrenti a garantire uno standard di operatività adeguato ad una loro effettiva fruizione trasportistica, la Giunta regionale è autorizzata a ricapitalizzare le rispettive società di gestione ricorrendo le seguenti condizioni: a le Province di Cuneo e di Biella ovvero l'intero sistema delle Autonomie locali interessate anche con il concorso di enti e/o istituzioni private afferenti il territorio, si impegnino ad acquisire e/o mantenere, per un periodo di almeno cinque anni, il controllo delle rispettive società b gli aumenti di capitale risultino funzionali all'attuazione di strategie aziendali che prevedano, entro il medesimo periodo, il raggiungimento dell'equilibrio gestionale c gli obiettivi di politica industriale contemplino necessariamente l'attivazione sul sito aeroportuale, in un arco temporale triennale, di collegamenti di linea o charter con frequenza continuativa o almeno stagionale d le caratteristiche dei voli da attivare soddisfino oltre che le richieste delle comunità locali, le esigenze di integrazione e complementarietà derivanti dal vincolo di sistema di cui alla l.r. 24 gennaio 2000 n. 2 e gli Amministratori esecutivi delle rispettive società siano scelti privilegiando professionalità pertinenti alla gestione aeroportuale ed abbiano il gradimento regionale f la retribuzione e la permanenza in carica degli amministratori esecutivi risulti relazionata e condizionata al conseguimento di risultati compatibili con gli obiettivi del Piano industriale quali evidenziati alle precedenti lettere b e c).
2. La realizzazione delle condizioni di cui al comma 1 è rimessa all'attuazione di accordi di programma o di patti parasociali conclusi su iniziativa della Giunta regionale.
3. Alle medesime condizioni di cui al comma 1 è assoggettata la partecipazione regionale in nuove società aeroportuali che valgano a differenziare, in una logica di razionalizzazione e specializzazione, le funzioni e le attività che attualmente fanno capo all'unica società di gestione.
4. Per gli apporti di capitale di cui ai commi 1 e 3 è prevista una spesa complessiva per gli anni 2006, 2007 e 2008 di 9 milioni di euro.
5. Per l'anno 2006 si prevede, in termini di competenza e di cassa, uno stanziamento di 3 milioni di euro nell'unità previsionale di base (UPB 08042 (Programmazione e statistica Rapporti con società a partecipazione regionale Titolo II spese di investimento del bilancio di previsione per l'anno finanziario 2006.
6. Alla spesa di cui al comma precedente si fa fronte con riduzione di pari importo delle dotazioni finanziarie dell'unità previsionale di base (UPB 09012 (Bilanci e finanze Bilanci Titolo II spese di investimento).
7. Per gli anni 2007 e 2008 si prevede, in termini di competenza, uno stanziamento di 3 milioni di euro annui nell'unità previsionale di base (UPB 08042 (Programmazione e statistica Rapporti con società a partecipazione regionale Titolo II spese di investimento del bilancio pluriennale per gli anni 2006-2008.
8. Alla spesa di cui al comma precedente si fa fronte ai sensi dell'art. 6 della Legge Regionale 11 aprile 2001, n. 7.
9. In considerazione della necessità di garantire l'operatività dell'Aeroporto di Cuneo Levaldigi in occasione dell'evento olimpico, la Giunta regionale è autorizzata, nelle more della definizione delle intese di cui al comma 2, ad investire in conto capitale in Geac S.p.A. o in una società di nuova costituzione che da Geac S.p.A. derivi l'attività di gestione aeroportuale, un importo massimo di euro 1.500.000,00, spesa da imputarsi allo stanziamento di cui al comma 5.
10 Non sono assoggettati ai limiti di cui al comma 1 i versamenti alle società di gestione aeroportuale dovuti per adempiere residui debiti di conferimento conseguenti alla sottoscrizione di aumenti di capitale autorizzati dall'art. 26 della l.r 14 maggio 2004, n. 9 (Legge finanziaria per l'anno 2004).
11. L'art. 26, 1 comma, l.r. 14 maggio 2004 n. 9 è abrogato." Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 23 (diventa articolo 36) Il Consiglio approva.
L'emendamento n. 86 è superato.
ARTICOLO 29 (diventa articolo 37) Indìco la votazione palese sull'articolo n. 29 (diventa articolo 37) Il Consiglio approva.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PLACIDO



PRESIDENTE

Prima di passare all'articolo 30, vi è una serie di emendamenti aggiuntivi.
Emendamento rubricato n. 84 (diventa articolo 38) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Susta: dopo l'art. 29 è aggiunto il seguente: "Art. 29/bis (Bonifica dell'ex miniera di amianto di Balangero) 1. Al fine di agevolare la prosecuzione dell'attività di bonifica dell'area dell'ex miniera di amianto di Balangero da parte della società allo scopo costituita, la Regione acquisisce la partecipazione attualmente detenuta da Finpiemonte S.p.A. nel capitale di R.S.A. s.r.l..
2. La Giunta regionale è autorizzata ad acquisire la titolarità delle quote di capitale per un corrispettivo pari al loro valore nominale nonché ad esercitare sull'attività sociale un controllo di intensità pari a quello dalla stessa esercitato nei confronti dell'operato dei propri uffici.
3. L'ingresso nella compagine sociale si accompagna ad una revisione d'intesa con gli altri soci, delle regole di funzionamento della società tale da renderle conformi al vincolo di direzione e coordinamento di cui al precedente comma.
4. Allo scopo viene stanziata, nell'UPB 08042 (Programmazione e statistica Rapporti con società a partecipazione regionale-Titolo II-Spese d'investimento), la somma di euro 15.600,00 in termini di competenza e di cassa per l'anno finanziario 2006.
5. Alla copertura della spesa si provvede mediante riduzione di pari importo dell'UPB 09012 (Bilanci e finanze-Bilanci-Titolo II-Spese d'investimento del bilancio di previsione per l'anno finanziario 2006." Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 84 (diventa articolo 38) Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 94 presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Susta: all'art. 11 comma 2 della legge regionale 20 novembre 2002 n. 28 le parole "31 dicembre 2006" sono sostituite dalle seguenti: "31 dicembre 2009".
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 94.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 102 (diventa articolo 39) presentato dai Consiglieri Pedrale, Casoni, Manolino, Ferrero, Giovine, Rossi, Allasia Monteggia, Dutto, Cavallera, Burzi, Cotto, Nastri, Vignale, Botta Boniperti, Ghigo: al Capo III del Disegno di legge n. 191 "Legge finanziaria per l'anno 2006" recante "Disposizioni finanziarie diverse" dopo l'articolo 29 è inserito il seguente: "Art. 29 bis (Installazione di strumenti di navigazione satellitare sui mezzi di soccorso) 1. Al fine di garantire la tempestività degli interventi in situazioni di emergenza medica la Regione Piemonte concede contributi per l'installazione di strumenti di navigazione satellitare sui mezzi di soccorso utilizzati sia dalle aziende sanitarie e ospedaliere, che dalle associazioni convenzionate.
2. La Giunta regionale, sentita la Commissione consiliare competente individua i criteri e le modalità di assegnazione dei contributi di cui al precedente comma.
3. Agli oneri previsti dal presente articolo in euro 400.000,00 si fa fronte con la UPB 28042 (Programmazione Sanitaria - Edilizia ed attrezzature - Titolo II - Spese in conto capitale).
4. Alla copertura della spesa si provvede mediante riduzione di pari importo dell'UPB 09012 (Bilanci e finanze - Bilanci - Titolo II - Spese di investimento del bilancio di previsione per l'anno finanziario 2006." Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 102 (diventa articolo 39), sul quale il Vicepresidente Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 26 (diventa articolo 44) presentato dai Consiglieri Cotto, Ferrero, Leo, Nastri: dopo l'art. 29 è inserito il seguente: "Art. 29 bis (Proroga dei termini per la presentazione delle domande di autorizzazione per gli scarichi di acque reflue domestiche) 1. Il termine di cui all'articolo 2, comma 1, della legge regionale 7 aprile 2003, n. 6 (Disposizioni in materia di autorizzazione agli scarichi delle acque reflue domestiche e modifiche alla legge regionale 30 aprile 1996, n. 22), già modificato dall'art. 11, legge regionale 4 novembre 2004 n. 31 (Modifiche alla legge finanziaria per l'anno 2004 e provvedimenti di natura pluriennale), è prorogato sino al 30 giugno 2007. La disposizione di cui al presente comma ha efficacia dal 1° luglio 2005.
2. Il termine di cui all'articolo 2, comma 3, della l.r. 6/2003, già modificato dall'art. 11, legge regionale 4 novembre 2004, n. 31 (Modifiche alla legge finanziaria per l'anno 2004 e provvedimenti di natura pluriennale), è prorogato sino al 30 giugno 2008.".
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 26 (diventa articolo 44), sul quale il Vicepresidente Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 25 presentato dai Consiglieri Cotto, Ferrero, Leo Nastri, Cavallera: al Capo III del Disegno di legge n. 191 "Legge finanziaria per l'anno 2006" recante "Disposizioni fianziarie diverse" dopo l'articolo 29 è inserito il seguente: "Art. 29 ter (Abolizione del regime di compartecipazione alla spesa farmaceutica) 1. A far data dalla entrata in vigore della presente legge e fino al 31 dicembre 2008 i cittadini residenti nel territorio della Regione Piemonte sono esentati dalla quota fissa regionale di compartecipazione alla spesa farmaceutica di cui alla deliberazione di Giunta regionale 3 aprile 2002 n.
57-5740.
2. Per compensare le minori entrate delle A.S.R. la Giunta regionale è autorizzata a istituire un apposito capitolo di spesa, per un trasferimento integrativo di risorse finanziarie, nell'UPB 28051 (Programmazione sanitaria - Gestione e risorse finanziarie - Titolo II - Spese correnti prelevando dall'UPB 09011 (Bilanci e finanze - Bilanci - Titolo II - Spese correnti del bilancio di previsione per l'anno finanziario 2006 che presenta la sufficiente disponibilità." Ha chiesto la parola il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Nella sua essenzialità questo emendamento sollecita la Giunta regionale ad adottare una decisione che in qualche modo sarebbe consona all'obiettivo che la Giunta si era data all'atto dell'insediamento, e che comunque riguardava le promesse della maggioranza quando si era presentata ai cittadini piemontesi.
Noi ovviamente siamo interessati a che venga sancito in questa sede che, a fronte di una sollecitazione dell'opposizione di abolire i ticket la Giunta comunque vota contro e dice alla maggioranza di non approvarlo.
Ai posteri l'ardua sentenza.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 25, sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 20.34 riprende alle ore 20.35)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Emendamento rubricato n. 104 (diventa articolo 47) presentato dai Consiglieri Robotti, Muliere, Lepri, Ricca, Turigliatto, Valloggia Buquicchio, Moriconi, Deambrogio, Barassi, Travaglini, Clement: dopo l'art. 29 è aggiunto il seguente: "Art. 29 ter (Fondo speciale) 1. Per far fronte alle conseguenze sociali della crisi che in Piemonte investe importanti settori industriali è istituito un Fondo speciale nella Unità previsionale di base (UPB 15091 pari a euro 10.000.000 per l'anno 2006.
2. Il fondo è destinato a favorire, in via sperimentale, anche a fine di prevenzione, interventi monetari integrativi del reddito e di prestazioni sociali rivolti a quelle persone che a causa dell'interruzione temporanea o definitiva del lavoro svolto alle dipendenze altrui o soggette ai contratti della legge 30/2003, vengono a trovarsi al di sotto della soglia di reddito di 10.000 euro ISEE annui.
3. La Giunta regionale, entro e non oltre sessanta giorni dall'approvazione della presente legge, individua criteri e modalità sulla base dei quali tali contributi dovranno essere erogati ai soggetti aventi diritto.
4. La copertura finanziaria è assicurata mediante riduzione dell'UPB 09012." Subemendamento rubricato n. 103 presentato dai Consiglieri Pichetto Fratin Cavallera, Monteggia, Casoni, Vignale, Ferrero, Boniperti, Giovine Manolino, Dutto, Rossi, Allasia, Pedrale, Burzi, Cotto, Ghigo: l'articolo 29/ter (Fondo speciale di cui all'emendamento 104) è sostituito con il seguente: "Istituzione del Fondo regionale per gli interventi integrativi del reddito" 1. Per far fronte alle conseguenze sociali della crisi industriale, sulla base della sperimentazione del Fondo speciale di cui all'articolo 6, legge regionale 4 marzo 2003, n. 2 (Legge finanziaria per l'anno 2003), è istituito un Fondo regionale per gli interventi integrativi del reddito.
2. Il fondo è destinato a favorire, anche a fine di prevenzione interventi monetari integrativi del reddito e di prestazioni sociali rivolti a coloro che, a causa dell'interruzione temporanea o definitiva del lavoro svolto alle dipendenze altrui, anche sotto forma di collaborazione coordinata e continuativa, si trovano al di sotto della soglia di povertà individuata sulla base dei criteri di cui al comma 3.
3. La Giunta regionale, sentita la competente Commissione consiliare, entro il 31 maggio di ogni anno, individua i criteri e le modalità sulla base dei quali i contributi di cui al comma 2 sono erogati ai soggetti aventi diritto.
4. Le domande, di cui al bando emanato con determina dirigenziale n. 226 4 ottobre 2004, pubblicata sul B.U.R.P. del 21/10/2004, risultate idonee ma non assegnatarie per mancanza di fondi sono soddisfatte, con titolo di precedenza, attingendo dall'istituendo Fondo.
5. Per l'istituzione del Fondo regionale per gli interventi integrativi del reddito viene stanziata nell'UPB 15091 (Industria - Formazione professionale lavoro occupazione promozione sviluppo locale - Titolo I Spese correnti la somma di euro 10.500.000,00 in termini di competenza e di cassa per l'anno finanziario 2006.
6. Alla copertura della spesa si provvede mediante riduzione di pari importo dell'UPB 09011 (Bilanci e finanze - Bilanci - Titolo II - Spese correnti del bilancio di previsione per l'anno finanziario 2006." Subemendamento rubricato n. 104/bis presentato dai Consiglieri Pichetto Casoni, Guida, Ferrero, Giovine, Rossi, Allasia, Monteggia, Dutto Cavallera, Pedrale, Burzi, Cotto, Nastri, Vignale, Manolino, Boniperti Ghigo: l'importo di euro 10.000.000,00 di cui al comma 1, dell'art. 29/ter, è aumentato di euro 500.000,00.
Subemendamento rubricato n. 126 presentato dal Consigliere Robotti: al comma 2 si sostituisce alla cifra "10.000 ISEE" la cifra "12.000 ISEE" Ha chiesto di intervenire la Consigliera Ferrero; ne ha facoltà.



FERRERO Caterina

Prima di intervenire sugli emendamenti, vorrei avere una copia degli stessi perché non li ho. Così come altri Consiglieri.



PRESIDENTE

Li facciamo subito distribuire.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Cerco di avviarmi nell'arduo tentativo di farmi ascoltare dall'Aula.
Ad un esame più approfondito il nostro emendamento, proposta poi derubricata a subemendamento, è molto più pertinente. Intanto prende atto che la sperimentazione è già avvenuta nella nostra regione attraverso l'istituzione del fondo speciale di cui all'articolo 6, della legge regionale n. 2 del 2003.
Nella proposta del Consigliere Robotti si istituisce un fondo speciale che c'era in Regione Piemonte ed è una sperimentazione di cui possiamo farne tesoro. A fronte di quella sperimentazione si istituisce un fondo permanente e si demanda ogni anno, ad un regolamento di Giunta, sentita la Commissione, l'articolazione di criteri e modalità sulla quale erogare i contributi. Perché ogni anno? Perché la situazione si evolve, ci sono situazioni da un punto di vista sociale, da un punto di vista socio economico nel suo complesso che devono essere viste di volta in volta.
Un volta definita la questione della normativa dell'istituzione del fondo permanente, così come noi proponiamo, c'è la proposta di incrementare di 500 mila euro lo stanziamento previsto e c'è la proposta del Consigliere Robotti di aumentare il parametro da 10 mila a 12 mila unità di riferimento, che sono tutte condivisibili. Nella nostra ipotesi, invece c'è il fondo permanente che tiene conto della sperimentazione del fondo speciale, in più demandiamo al regolamento di Giunta sentita la Commissione.
Non vedo oggetto di contrapposizione. Si potrà migliorare ancora con una legge, ma il nostro emendamento tiene conto della concatenazione delle iniziative che nel tempo si sono già registrate in Regione Piemonte.



PRESIDENTE

Poiché è stato accolto il subemendamento n. 104 bis, potremmo ritirare quello che annulla l'emendamento della Giunta e votare i due sub emendamenti.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Se il Presidente legge attentamente il nostro emendamento, in sostanza fa riferimento all'istituzione di un fondo regionale permanente, che richiama la sperimentazione prevista nel 2003 con la legge regionale n. 2 all'articolo 6. Sulla base di quella sperimentazione, oggi, proponiamo un fondo permanente a regime. In più diciamo che ogni anno, entro il 31 maggio, la Giunta regionale, sentita la Commissione, stabilisce i criteri per emanare i bandi di riferimento.
Ho spiegato anche che secondo noi è opportuno verificare annualmente la situazione. Vi è un'evoluzione, da un punto di vista sociale ed economico nel suo complesso, che deve essere seguita in base alla dinamica delle crisi e dell'andamento occupazionale. A mio avviso la proposta di base su cui confrontiamo il nostro sub emendamento, parte da zero, non tiene conto che c'è già stata una sperimentazione originata nel 2003.
Al di là delle firme o meno, paternità o maternità degli emendamenti sarebbe bene fondere insieme le questioni. Per comodità diciamo che il nostro subemendamento, qualora accolto, migliorerebbe la situazione.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Ferrero; ne ha facoltà.



FERRERO Caterina

Prendo atto di una forzatura, della votazione contraria rispetto ad un lavoro che il Gruppo di Forza Italia riteneva di porre al Consiglio semplicemente come esito di un approfondimento rispetto ad una posizione sulla quale tutto il Consiglio ha sempre convenuto. Vi ricordo che il fondo speciale lo avevamo già istituito noi, voi ne costituite uno nuovo.
Per esperienze future noi riteniamo che questa esperienza possa essere trasformata da un fondo speciale, che peraltro c'è già e non si capisce perché non volete finanziare quello, rispetto al dare continuità ad una proposta che voi avanzate. Non riesco a capire perché, a tutti i costi soltanto per far figurare che i firmatari dell'emendamento n. 104 sono i proponenti di questa meravigliosa iniziativa senza mettere in condizioni la Giunta, il Consiglio e i funzionari poi di essere operativi rispetto ad un approccio che tutti condividiamo (l'abbiamo condiviso nell'altra legislatura, e lo condividete voi adesso semplicemente perché proponente un incremento delle risorse), a tutti i costi si voglia non approvare una proposta di mediazione che noi facciamo, soltanto per poter dire che questa è un'iniziativa dei Gruppi della maggioranza.
Mi sembra un atteggiamento veramente poco costruttivo e non dignitoso rispetto all'atteggiamento dell'opposizione e del Gruppo.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Robotti; ne ha facoltà.



ROBOTTI Luca

Per quanto ci riguarda la motivazione è molto semplice. Pensiamo che si debba giungere, in tempi molto rapidi, ad una normativa che regolamenti il sostegno diretto ai lavoratori che sono in difficoltà. Pensiamo che si debba segnare nuovamente una temporaneità di sostegno che permetta ai lavoratori di avere un aiuto economico che integri il loro reddito, nel tempo necessario per il Consiglio ad approvare una normativa che formalizzi, in modo permanente, questo tipo di iniziativa.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sul subemendamento rubricato n. 103, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sul subemendamento rubricato n. 126, con il parere favorevole della Giunta regionale, espresso dall'Assessore Susta: Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sul subemendamento rubricato n. 104 bis, con il parere favorevole della Giunta regionale, espresso dall'Assessore Susta.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 104 (diventa articolo 47) con il parere favorevole della Giunta regionale, espresso dall'Assessore Susta.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 95 (diventa articolo 48) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Susta: è aggiunto un nuovo articolo: "Art. 29 (Disposizioni in materia di cantieri di lavoro di enti locali per disoccupati) 1. La Regione eroga contributi agli enti locali che realizzano cantieri di lavoro di cui all'articolo 2 della legge regionale 18 ottobre 1984, n. 55 e successive modificazioni (Impiego temporaneo e straordinario di lavoratori disoccupati in cantieri di lavoro di enti locali autorizzati per l'anno 2005 e per l'anno 2006 impiegando soggetti di età superiore a 50 anni già utilizzati in progetti di lavori socialmente utili ai sensi del comma 1 dell'articolo 7 della legge regionale 28 febbraio 2005, n. 4 (Disposizioni collegate alla legge finanziaria per l'anno 2005).
2. I contributi sono erogati a copertura del novanta per cento della spesa a carico dell'ente, per la corresponsione dell'indennità giornaliera di cui al comma 1 dell'articolo 8 della l.r. n. 55/1984 e successive modificazioni, spettante ai soggetti impiegati nei cantieri di cui al comma 1.
3. Alla spesa derivante dal presente articolo si fa fronte con le risorse stanziate nell'UPB 15091 (Formazione professionale, Lavoro Occupazione Promozione, Sviluppo locale - Titolo I - Spese correnti)." Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 95 (diventa articolo 48).
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 101 (diventa articolo 40) presentato dai Consiglieri Cotto, Casoni, Ferrero, Giovine, Rossi, Allasia, Monteggia Dutto, Cavallera, Pedrale, Burzi, Nastri, Vignale, Boniperti, Ghigo Manolino: al Capo III del Disegno di legge n. 191 "Legge finanziaria per l'anno 2006" recante "Disposizioni finanziarie diverse" dopo l'articolo 29 è inserito il seguente: "Art. 29 bis (Istituzione del fondo regionale a sostegno delle vittime di pedofilia) 1. E' istituito il 'Fondo regionale a sostegno delle vittime di pedofilia' per far fronte agli oneri economici sopportati ai fini della tutela della dignità e dell'integrità psichica del soggetto che ha subito la violenza.
2. Le disponibilità di cui al Fondo regionale a sostegno delle vittime di pedofilia sono erogate nella forma di contributi al Comune di residenza del soggetto che ha subito la violenza.
3. I contributi di cui al precedente comma sono destinati a: a sostegno economico e finanziario delle famiglie all'interno delle quali si è verificato l'episodio di violenza e da cui, per effetto di provvedimento giudiziario, è stato allontanato il soggetto che provvede al mantenimento b sostegno economico e finanziario delle famiglie che, al di fuori del caso di cui al punto a), dimostrano l'esigenza di cambiamento di residenza ai fini del recupero psico-fisico del minore.
4. La Giunta regionale, sentita la Commissione consiliare competente individua le modalità di accesso ai contributi di cui al presente articolo e ne definisce la misura dell'erogazione.
5. Per l'istituzione del Fondo regionale a sostegno delle vittime di pedofilia viene stanziata nell'UPB 30011 (Politiche Sociali - Persona famiglia Personale Socio-Assistenziale - Titolo I - Spese correnti la somma di euro 250.000,00 in termini di competenza e di cassa per l'anno finanziario 2006.
6. Alla copertura della spesa si provvede mediante riduzione di pari importo dell'UPB 09011 (Bilanci e finanze - Bilanci - Titolo II - Spese di investimento del bilancio di previsione per l'anno finanziario 2006." Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 101 (diventa articolo 40) con il parere favorevole della Giunta regionale, espresso dall'Assessore Susta.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 100 (diventa articolo 49) presentato dai Consiglieri Cirio, Casoni, Ferrero, Giovine, Rossi, Allasia, Monteggia Dutto, Cavallera, Pedrale, Burzi, Cotto, Vignale, Botta, Boniperti, Ghigo Manolino: al Capo III del Disegno di legge n. 191 "Legge finanziaria per l'anno 2006" recante "Disposizioni finanziarie diverse" dopo l'articolo 29 è inserito il seguente: "Art. 29 bis (Istituzione del Fondo regionale di sostegno al reddito degli esercenti) 1. E'istituito il Fondo regionale di sostegno al reddito degli esercenti per lo svolgimento delle attività commerciali degli esercizi localizzati nei comuni di minori dimensioni.
2. Le disponibilità del fondo di cui al precedente comma sono erogate nella forma di contributi ai Comuni aventi le seguenti caratteristiche: a) popolazione non superiore ai 1000 abitanti b) popolazione superiore anche ai 1000 abitanti ma composti morfologicamente da frazioni di minori dimensioni, isolate dal concentrico del paese e limitatamente alle frazioni stesse c) Comuni montani o comunque disagiati dal collegamento viario e privi di collegamenti agevoli rispetto ai servizi commerciali fruibili d) con un unico servizio commerciale.
3. La Giunta regionale, sentito il parere della Commissione consiliare competente, stabilisce la misura e la modalità dell'intervento di cui al comma 2 e procede alla verifica della condizioni di ammissione ai contributi.
4. Per l'istituzione del Fondo regionale di sostegno al reddito degli esercenti viene stanziata nell'UPB 17021 (Commercio e artigianato Tutela del consumatore Mercati Tit. I spese correnti la somma di euro 500.000,00 in termini di competenza e di cassa per l'anno finanziario 2006.
5. Alla copertura della spesa si provvede mediante riduzione di pari importo dell'UPB 09011 (Bilanci e finanze - Bilanci - Titolo II - Spese di investimento del bilancio di previsione per l'anno finanziario 2006." Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 100 (diventa articolo 49) con il parere favorevole della Giunta regionale, espresso dall'Assessore Susta.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 98 (diventa articolo 41) presentato dai Consiglieri Botta, Casoni, Ferrero, Giovine, Rossi, Allasia, Monteggia Dutto, Cavallera, Pedrale, Burzi, Cotto, Vignale, Boniperti, Ghigo Manolino: "La Regione Piemonte istituisce la Fondazione per la ricerca sul mesoteliorna pleurico.
La sede della Fondazione è posta a Casale Monferrato (AL).
Alla Fondazione potranno aderire i Ministri competenti, gli Enti Locali, le Università, gli Enti pubblici e quelli privati operanti nel settore della ricerca, i cittadini benefattori, gli Istituti di credito e le Fondazioni bancarie, le Associazioni di volontariato ed ogni altro soggetto interessato.
La Giunta regionale, entro 30 giorni, presenta alla Commissione consiliare competente lo Statuto della Fondazione.
Per l'anno finanziario 2006 alla Fondazione sono assegnati 100.000 Euro per l'anno 2007/2008 l'impegno finanziario è di 200.000 Euro." Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 98 (diventa articolo 41) con il parere favorevole della Giunta regionale, espresso dall'Assessore Susta.
Il Consiglio approva.
Ha chiesto la parola il Consigliere Cavallera sull'ordine dei lavori ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Sull'ordine dei lavori. Credo che noi oggi abbiamo svolto un lavoro importante perché abbiamo discusso gli emendamenti e gli articoli riguardanti la legge finanziaria. Dato l'orario che abbiamo raggiunto credo che possiamo interrompere i nostri lavori dopo la votazione dell'articolo 30. Ovviamente avranno ripresa e termine nella prossima seduta. Questa è la proposta da parte nostra, anche perché nella prossima seduta potremmo ritirare gli emendamenti che abbiamo presentato al bilancio.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Cavallera.
ARTICOLO 30 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 30.
Il Consiglio approva.
Ha chiesto la parola il Vicepresidente Susta; ne ha facoltà



SUSTA Gianluca, Assessore al bilancio e finanze

Mi rendo conto che l'ora è quella che è, però oggi nella Conferenza dei Capigruppo, ma potrei anche invocare accordi presi la settimana scorsa avevamo convenuto che durante l'ultimo Consiglio regionale prima della pausa per le elezioni si sarebbero chiusi gli emendamenti n. 190 e 191.
Dopodiché avremmo riservato la votazione conclusiva al Consiglio post elezioni.
Queste erano le richieste, dopodiché sappiamo che il Consiglio è sovrano. Per quel che mi riguarda, siamo andati al di là di quelle che erano le disponibilità che insieme abbiamo costruito. Quindi io credo che lo sforzo suppletivo, per quel che riguarda la Giunta, lo si fa, ma ovviamente il Consiglio è sovrano.
Richiamo comunque quelle che erano le intese. Avevamo detto al di là dell'orario.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Ferrero.



FERRERO Caterina

Guardi, Vicepresidente, noi prendiamo atto della volontà della Giunta di andare avanti. Mi limito semplicemente a fare qualche considerazione.
Intanto mi pare che la discussione sulla legge finanziaria sia stata sicuramente lunga, ma i contenuti evidenziati dall'opposizione hanno portato anche a proporre al voto finale un testo sul quale riteniamo di aver fatto, come opposizione, un lavoro dignitoso.
Il collega Cavallera prima ricordava come nella generalità dei casi esistono tre tipi di convocazioni: mattina, pomeriggio e sera. Siamo andati ben oltre a quanto generalmente si prevede, l'ipotesi della seduta serale.
Mi pare che il Consigliere Cavallera abbia detto che non c'è nessuna volontà, sulla parte legata al bilancio, di assumere azioni ostruzionistiche e quant'altro. Sono stati concordati emendamenti da approfondire però, obiettivamente, se si comincia adesso la discussione nel merito, sicuramente, secondo me, non è che finiamo in cinque minuti.
Pertanto, per organizzare un lavoro decente, se c'è ancora la possibilità della prossima seduta, noi ovviamente prendiamo l'impegno a chiudere la prossima seduta con il voto finale sul bilancio. Tutto sommato, mi sembra una proposta accoglibile. Senza nessuna volontà di bloccare o quant'altro.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Anche per capire qual'è il punto a cui siamo già arrivati. Abbiamo chiuso la discussione avendola unificata su DPFER, finanziaria e bilancio regionale. Abbiamo trattato, discusso e votato tutti gli emendamenti legati alla finanziaria. Rimane un numero numericamente inferiore di emendamenti legati al bilancio, peraltro riassunti, soprattutto quelli importanti, in una singola tabella.
Mi sembra che concludere i lavori con le considerazioni che legittimamente i colleghi, io credo che vada interpretata da parte del Consiglio e non lo dico da parte dei Consiglieri di minoranza, come il fatto che si sia voluto andare oltre l'orario previsto e consentito che doveva vedere il Consiglio chiudersi alle 20. Era chiaro a tutti che serviva per l'obiettivo che ci si era prefissati in sede di Conferenza di Capigruppo, conforme anche all'intenzione dell'Aula, di votare una serie di emendamenti, a nostro modo di vedere, migliorativi rispetto al bilancio.
Non credo però che questo obblighi ad un ulteriore lavoro dell'Aula quando di fatto, siamo in dirittura d'arrivo e quando siamo qua da molte ore.
Presidente, mi permetta di fare solo una considerazione: quando si dice che il Consiglio riguarda molti colleghi fra cui il sottoscritto, che da questa mattina (ore 9.30) sono in Commissione, quando lo si dice rispetto alla Giunta non si dice esattamente la stessa cosa. Anche questo metro di valutazione tenetelo in conto. Nel senso che i colleghi della IV Commissione questa mattina sono convocati alle ore 9.30, hanno proseguito ininterrottamente i lavori e sono arrivati...



(Commenti in aula)



VIGNALE Gian Luca

Io guardo l'attività istituzionale. Quello che fa uno nella vita privata è, in qualche modo, legato al pubblico, ma non è dato da impegni formali che ognuno di noi ha. Questo al buon cuore e alla buona coscienza di ogni amministratore. Tanto in Giunta quanto in Consiglio, però, mi sembra che, oggi, si sia arrivati ad una situazione già positiva e che si possano interrompere i lavori senza alcun problema.



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente della Giunta regionale, Susta.



SUSTA Gianluca, Vicepresidente della Giunta regionale

La discussione generale è già stata svolta. Ora, dobbiamo esaminare gli emendamenti, non con un lavoro come quello che ha riguardato la finanziaria, perché lo sapete anche voi che gli emendamenti al bilancio sono molto più contenuti e molto più, tra virgolette, "anche condivisi" perché toccano numeri e non parti normative.
uno sforzo suppletivo, me ne rendo assolutamente conto, però, oggi noi abbiamo approvato il Piano sanitario, che aveva un significato politico.
Oggi, noi non possiamo uscire di qui dicendo che la discussione sul bilancio è terminata, quindi, che determinate cose sono state fatte; mentre qualcuno può usare politicamente qualche atto prodotto da questa Giunta oggi, altri non possono fare altrettanto.
Questo fa parte del gioco delle parti e della dialettica, ma anche del reciproco rispetto. In un'ora noi siamo in grado di licenziare gli emendamenti al bilancio, solo che lo si voglia.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Muliere.



MULIERE Rocco

Signor Presidente, mi dispiace siano le ore 21, siamo anche un po' stanchi, però, effettivamente, sia nella precedente riunione dei Capigruppo e sia in quella odierna, avevamo raggiunto la seguente intesa: riuscire a fare tutta la parte degli emendamenti e rinviare a dopo le elezioni le dichiarazioni di voto e l'esame degli ordini del giorno collegati. Quindi questa sera possiamo chiudere tutta la partita degli emendamenti, senza votare, naturalmente, il disegno di legge n. 190, che voteremo la prossima volta insieme al disegno di legge n. 191, cioè bilancio e finanziaria altrimenti, cade tutto il lavoro fatto in precedenza di concordare gli emendamenti tra una parte della maggioranza e una parte della minoranza.
Ritengo che sia un lavoro che, se ne abbiamo l'intenzione, possiamo fare. Credo che con un po' di pazienza potremo esaminare la parte degli emendamenti e la volta successiva, cioè il giorno 12, affrontare gli ordini del giorno, le dichiarazioni di voto e il voto finale.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavallera.



CAVALLERA Ugo

Avendo accantonato il disegno di legge sulla finanziaria, essendo uno scoglio superato, chiedo al Presidente di fare una ricognizione relativamente al disegno di legge n. 190, sui documenti che sono in esame da parte nostra, in quanto mi sembra ci siano parecchi emendamenti.
Peraltro, io penso sempre bene quando si parla, non penso mai che ci sia qualcuno che abbia la volpe sotto le ascelle, perché non sono un cacciatore, quindi, non posso disporre di questo soggetto a cui, a volte si fa riferimento nel parlare.
Il disegno di legge n. 190 non approvato è comunque un provvedimento che, al proprio interno, ha sia la tabella di maggioranza e sia la tabella di minoranza, per cui diciamo che rimangono incertezze per tutti.
Faccio presente che il lavoro è svolto al 70-80%, rimane un 20%, che crea una situazione aleatoria sia per la maggioranza e sia per la minoranza. Per cui, nessuno ha interesse nella prossima seduta a fare il furbo, perché ci sono dei deterrenti tra le carte che devono essere esaminate, che possono essere gestite da parte di tutti, dalla maggioranza e dalla minoranza. Nessuno vuole fare il furbo, abbiamo ipotizzato di terminare per le ore 19 di questa sera. Avrete notato che qualcuno da questi banchi ha dato un contributo per comunque andare avanti e superare delle impasse, che erano anche normative, per evitare, poi, di fare cose che, in sede applicativa, non avessero il riscontro nella praticità.
Veramente, faccio appello a tutti coloro che siedono in questa assemblea per far sì che si dia atto del buon lavoro svolto oggi, dello spirito costruttivo che ci ha animato e ci animerà per concludere i nostri lavori.
Faccio presente che, intanto, la seduta serale non è stata convocata.
Secondo la prassi in vigore in questo Consiglio, ci si convoca in seduta mattutina, pomeridiana, serale o notturna; è sempre stata fatta una ripartizione delle nostre sedute sotto questo profilo. Da oggi in avanti allora, verremo accompagnati dal registratore, perché siamo arrivati in buonafede al punto in cui siamo. In buonafede, lavorando senza perdere tempo, siamo arrivati alle ore 21.
A questo punto, se la situazione è questa, prego l'Ufficio di Presidenza di riprodurre tutti gli emendamenti, che sono 200-250, li esamineremo, va bene, vorrà dire che seguiremo la sequenza dei lavori. Non so se anche da parte di chi ha una volontà costruttiva si deve arrivare a fare discorsi di questo tipo!



(Commenti fuori microfono)



CAVALLERA Ugo

CAVALLERA Ugo



CAVALLERA Ugo

Fate tutto quello che volete, però, il "malloppo" sta nella legge finanziaria, il bilancio è un fatto puramente consequenziale, con qualche variazione, che, non facendo riferimento a leggi regionali, è stata inserita nel bilancio; tutto il resto riguarda norme applicative o norme di scarsissimo rilievo.



PRESIDENTE

La seduta è sospesa per un minuto.



(La seduta, sospesa alle ore 21.04 riprende alle ore 21.19)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GARIGLIO



PRESIDENTE

La seduta riprende.
terminato l'esame degli emendamenti del disegno di legge n. 191 "Legge finanziaria per l'anno 2006".
Rimangono da effettuarsi le dichiarazioni di voto e il voto finale sul disegno di legge n. 191, che vengono rinviati ad altra seduta.
La parola al Consigliere Botta.



BOTTA Marco

Signor Presidente, intervengo molto brevemente, perché mi sembra che abbiamo individuato una soluzione, ma è giusto che venga rimessa all'attenzione di tutti colleghi, in quanto in questo Consiglio, per lo meno, io rispondo dei sei anni in cui sono stato presente, non si è mai andati oltre gli orari di convocazione del Consiglio stesso.
Per cui, oggi, noi procediamo all'esame degli emendamenti sul bilancio considerando che in questo momento siano le ore 19.58, del resto è già stato fermato l'orologio in occasione del varo del primo Statuto della Regione Piemonte. Questo non costituisce un precedente, nel senso di andare oltre l'orario di convocazione. Noi non abbiamo nessun problema, avevamo i nostri accordi, siamo disponibili a farlo, eravamo disponibili a venire in un altro giorno, non rompiamo nessun accordo, però, ci teniamo anche alle regole, perché se, poi, stravolgiamo le regole ora per l'interesse di uno e ora per l'interesse degli altri, secondo me, non rendiamo un buon servizio alle istituzioni.
Queste situazioni si possono evitare, magari, con una convocazione inutile in più. In questo modo, se avessimo avuto la convocazione per le ore 20.00, avremmo proceduto tranquillamente, nel rispetto delle regole fino a mezzanotte. Questo non lo dico per incolpare qualcuno, ma perch ripeto, anche per un collega che magari è andato via, che magari non viene e non sa che oggi continuiamo dopo le ore 20, che è il termine deputato per i lavori di Consiglio, non deve essere messo nelle condizioni di non poter partecipare perché non sapeva della continuazione del Consiglio.
Mi sembrava che questo dovesse rimanere agli atti. Dopodiché, noi siamo qui per lavorare e per finire quello che avevamo detto.



PRESIDENTE

Consigliere Botta, senz'altro la sua proposta è accolta. Faccio per notare che finora non c'è stato bisogno, e non ce ne sarà in futuro, di nessuna garanzia, perché abbiamo fatto rispettare rigidamente i tempi di chiusura del Consiglio stabiliti d'accordo all'interno della Conferenza dei Capigruppo. Quindi, sempre il Consiglio ha terminato entro le ore che erano state condivise in sede di Conferenza dei Capigruppo. Così come oggi ci siamo adattati a procedere in attuazione di un accordo raggiunto in Conferenza dei Capigruppo. Senz'altro avremo cura di evitare questo per il futuro e quindi consideriamo accolta la sua proposta.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Vignale per mozione d'ordine ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Vi è solo un aspetto che intenderemo trattare. Noi abbiamo un primo blocco di emendamenti che sono condivisi, sui quali immaginiamo che vi sarà un voto favorevole del Consiglio.
Come Gruppi consiliari di opposizione - io parlo per il nostro Gruppo consiliare - abbiamo presentato altri emendamenti singoli, su singole parti del bilancio, che riteniamo siano parti importanti.
Ovviamente, se ci mettessimo a entrare nel merito di tutti i singoli emendamenti andremmo via all'una. Però credo che si debba dare la possibilità a chi ha presentato delle proposte al bilancio regionale che venga data una risposta su di esse.
Avanzo una proposta: per ciò che riguarda gli emendamenti di Alleanza Nazionale (parlo per noi, perché non ci siamo interpellati con gli altri Gruppi di opposizione) che si possa avere anche un voto unico, ma su quelli che sono gli emendamenti che non s'intendono approvare. In modo che almeno vi sia una valutazione di carattere politico, che sia anche un no, ma il Consiglio si è espresso.
Alternativamente, non avremmo possibilità di porre all'esame del Consiglio, sia pure in forma ridotta, tutti gli emendamenti che il nostro Gruppo consiliare ha presentato.


Argomento: Bilanci preventivi - Bilancio pluriennale

Proseguimento esame disegno di legge n. 190 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2006 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2006 2008"


PRESIDENTE

Passiamo ora al punto 5) all'o.d.g.: proseguimento esame disegno di legge n. 190 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2006 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2006- 2008" Prego la Giunta regionale di farci sapere l'orientamento di voto sugli emendamenti di Alleanza Nazionale.
Procediamo all'esame degli emendamenti.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente.
Sono stati tutti distribuiti gli emendamenti?



PRESIDENTE

No, collega Cavallera, si tratta di emendamenti che sono stati appena consegnati dalla Giunta regionale e riguardano le UPB delle entrate.



CAVALLERA Ugo

Mi riferivo a una ricognizione di tutti gli emendamenti presentati e che mi risulta, per esempio il n. 190, il nostro Gruppo non abbia ancora ritirato. Formalmente, se sono stati presentati, qualcuno dovrà eventualmente ritirarli. Li avevamo dati in custodia all'Ufficio Aula.



PRESIDENTE

Le chiedo scusa, collega Cavallera, ha ragione. C'è un plico consistente di emendamenti - vi chiedo dispensa dall'elencarli - e ne daremo atto a verbale. Questi emendamenti, con la relativa rubrica, saranno riordinati. Consigliere Cavallera, non sono in ordine. Sono tutti emendamenti relativi alla parte "Uscite".
Nel frattempo, possiamo votare gli emendamenti relativi alla parte "Entrate".
Il primo emendamento, che è stato distribuito, è relativo a due variazioni sull'UPB 0902 "Bilancio e Ragioneria" e 7.107.000 euro per variazione importi della Direzione n. 9 e 4.450.000 euro sulle variazioni delle Bassanini.
Ha chiesto di intervenire il Vicepresidente Susta; ne ha facoltà.



SUSTA Gianluca, Assessore al bilancio e finanze

Uno riguarda le Bassanini, l'altro attiene al "Finanziamento dell'Istituto zooprofilattico".



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente.
Voleva chiedere un chiarimento. Il documento che mi aveva dato prima il dottor Lesca era più corposo e sembrava più articolato. Dato che non è stato visto in Commissione, ma è stato illustrato precedentemente. Prima sommariamente sembrava che la parte entrata e la parte uscita pareggiasse.
Avevo inteso tutti questi fogli, nel senso di leggerli o come variazioni compensative oppure se c'erano maggiori spese e c'erano ovviamente maggiori entrate.
Adesso ho solo due fogli dove in uno c'è una maggiore entrata (allo 0,9 0,2) e nell'altro c'è una maggiore entrata (allo 0,9-0,2) uno di sette milioni di euro in termini di competenze e di cassa e l'altro di quattro milioni di euro in termini di competenza e di cassa. Questi undici milioni di euro in entrata, dove vanno in uscita? Altrimenti, il bilancio non pareggia più. Si tratta di capire dove vanno a finire le nuove risorse. Qui era più complesso, allora pur non avendo fatto le somme avevo inteso che le due cose si compensassero.
L'emendamento che mi è stato dato ufficialmente, non dal dottor Lesca ma dall'Aula ha solo due fogli di entrata. In genere la regola è che ammesso che il bilancio pareggi, quando ci sono delle variazioni, se sono sulla spesa possono essere compensative, oppure se c'è un'entrata in più ci dovrebbe essere una spesa in più. Volevo capire che fine facevano questi undici milioni di euro in più.



PRESIDENTE

ARTICOLO 1 Emendamento rubricato n. 01 presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Susta:



(vedi tabella allegata n. 3)



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cavallera per dichiarazione di voto; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente.
Era per cercare di capire se con quest'iscrizione tutta la partita dei trasferimenti dallo Stato per effetto della legge Bassanini, viene esaurita. Avevo capito, durante le discussioni in Commissione, che il cosiddetto DPCM agricoltura e DPCM ambiente non fossero ancora stati iscritti. Ci accapigliamo per uno o due milioni di euro e poi ne arrivano una ventina per l'agricoltura e una trentina per l'ambiente, che devono essere allocati. Questo non è un dato molto aleatorio, visto che è un bilancio di previsione.
I Presidenti delle Regioni, in Conferenza Stato-Regioni, avranno ottenuto quello che veniva erogato nel 2003. Fino ad oggi è stato confermato sempre in valore assoluto, senza nessun incremento. È una situazione che conosco bene. È negli ultimi due o tre anni, da quando è cessato la vigenza del decreto originario, che vi è un'eccessiva cautela da parte dell'Assessorato alle Finanze e al Bilancio di non iscrivere, in termini previsionali, almeno tanto quanto gli anni precedenti.
Capite che venti milioni di euro in più, per quanto riguarda l'agricoltura, oppure trenta o trentadue milioni di euro in più per quanto riguarda l'ambiente, ammesso che siano così i dati, possono giocare molto sul panorama dei fondi discrezionali della Regione. Queste sono le discussioni di bilancio, non sono questioni che sollevo solo per far passare il tempo. Se si vuole discutere il bilancio in modo serio, si fanno questi ragionamenti.



PRESIDENTE

Per chiarimenti, la parola al Vicepresidente Susta.



SUSTA Gianluca, Assessore al bilancio e finanze

Non avendo un provvedimento ufficiale, non possiamo agire con delibera di Giunta. Possiamo intervenire, con legge, sulla base degli atti ufficiali che possediamo, per le comunicazioni ufficiali che abbiamo. Quello che risulta, in modo ufficiale, è questo. Noi operiamo sulla base degli atti in nostro possesso.
evidente che se nel frattempo dovessero cambiare, lo potremo variare ma l'attendibilità del bilancio è data dagli atti ufficiali che oggi possediamo, che ci consentono, nella legge, di iscrivere queste somme, come trasferimento ai sensi della legge Bassanini.



PRESIDENTE

Consigliere Cavallera, ha già parlato, stiamo derogando a tutte le prassi. Le do la parola ulteriormente per risposta a chiarimenti, ma poi procediamo.



CAVALLERA Ugo

D'accordo. L'Assessore ha detto: siamo in sede di legge, quindi facciamo le previsioni del caso. Facciamo attenzione che di norma, quando a fronte di un DPCM, arrivano dei finanziamenti, a quel punto la Giunta iscrive con delibera. Ci siamo accapigliati per qualche milioni di euro, e possono "vagare" cinquanta e più milioni di euro (20 per l'agricoltura e 30 per l'ambiente).
Avrei piacere, poiché stiamo trattando di un bilancio di previsione che fossero previsti in questa sede, con tutti gli asterischi del caso. Che non si possono utilizzare finché non c'è un DPCM di assegnazione, sono d'accordo, usiamo tutte le cautele del caso di non poterli impegnare finch non sono sicuri. Non prevederli del tutto, a mio avviso, è un errore. In sede di bilancio di previsione dovrei prevedere tutto quello che aprioristicamente si dovrebbe prevedere. Non posso pensare che tutte le Regioni italiane non si siano cautelate in sede di Conferenza Stato-Regioni per avere, nel 2006, almeno quanto è stato loro assegnato nell'anno 2003 in attesa del famoso federalismo fiscale. Prevediamo almeno le cose ordinarie.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 01 Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 1, come emendato.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 2 Emendamento rubricato n. 02 presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Susta:



(vedi tabella allegata n. 4)



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Poiché questo emendamento riguarda vari settori, il Presidente prima ha parlato di agricoltura, vorrei capire se ho inteso bene: si riferisce a quell'emendamento con una serie di variazioni che vanno a toccare tutti gli elementi? Ci sono delle questioni compensative sulle quali non discuto, ma soprattutto là dove ci sono allocazioni discrezionali da parte della Giunta, almeno su quelle, vorrei spendere due brevissime parole.
Abbiamo 11 milioni di euro in entrata in più; lasciamo stare le compensazioni, le ha già illustrate il dotto Lesca, ma per quanto riguarda almeno le cose integrative vediamo un po' se abbiamo un'indicazione sommaria. L'emendamento lo vediamo adesso per la prima volta.



PRESIDENTE

Non so se il Consigliere Cavallera ha ricevuto sufficienti ragguagli.
Mi scuso, Consiglieri, si tratta di emendamenti che sono stati presentati all'Ufficio di Presidenza pochi minuti fa, quindi si sta cercando di fare il possibile per cercare di districarsi.
Ha chiesto di intervenire l'Assessore Taricco; ne ha facoltà.



TARICCO Giacomino, Assessore all'agricoltura

Un milione e 200 corrisponde alle risorse che per effetto della legge Bassanini vengono trasferiti sulla legge n. 17 alle Province. Iscrizione in entrata delle Bassanini per trasferimenti alle Province.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 02.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 51 presentato dai Consiglieri Cavallera, Cotto Nastri, Botta, Vignale, Monteggia, Manolino, Casoni, Allasia, Ghigo Ferrero, Rossi, Dutto, Giovine, Pedrale, Burzi:



(vedi allegata tabella n. 5)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 51, con il parere favorevole della Giunta regionale, espresso dall'Assessore Susta.
Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 1 presentato dai Consiglieri Lepri, Robotti Dalmasso, Ricca, Turigliatto, Muliere: (vedi allegata tabella n. 6)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1.
Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. R1 presentato dai Consiglieri Cirio, Ferrero Cotto, Leo, Pedrale, Cavallera: Lo stanziamento previsto all'UPB S1041 / a.f. 2006 denominata Gabinetto Presidenza della Giunta - Affari costituzionali e comunitari è aumentato di euro 1.000.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB S1991 denominata Bilanci e Finanze - Bilanci è diminuito di pari importo.



PRESIDENTE

Tale emendamento è ritirato dai proponenti e conservato agli atti.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. N1 presentato dai Consiglieri Ferrero, Cotto, Leo Pedrale, Cavallera: Lo stanziamento previsto all'UPB 08032 / a.f. 2006 denominata Programmazione e statistica - val. progetti prop. atti progr. negoziata è aumentato di euro 20.000.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB 09012 denominata Bilanci e Finanze - Bilanci è diminuito di pari importo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. N1.
Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 13 presentato dal Consigliere Botta: L'UPB 08032 (cap. 27167 è incrementato dell'importo di 10.000.000 Euro, a cui si fa fronte riducendo lo stanziamento dell'UPB 09012 (Bilanci e Finanze - Bilanci titolo II Spese di investimento).



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 14 presentato dal Consigliere Botta: L'UPB 08032 (cap. 27167 è incrementato dell'importo di 6.000.000 Euro, a cui si fa fronte riducendo lo stanziamento dell'UPB 09012 (Bilanci e Finanze - Bilanci titolo II Spese di investimento).



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 15 presentato dal Consigliere Botta: L'UPB 08032 (cap. 27167 è incrementato dell'importo di 5.000.000 Euro, a cui si fa fronte riducendo lo stanziamento dell'UPB 09012 (Bilanci e Finanze - Bilanci titolo II Spese di investimento).



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 16 presentato dal Consigliere Botta: L'UPB 08032 (cap. 27167 è incrementato dell'importo di 10.000.000 Euro, a cui si fa fronte riducendo lo stanziamento dell'UPB 09012 (Bilanci e Finanze - Bilanci titolo II Spese di investimento).



BOTTA Marco

Brevemente Presidente, sono tutti emendamenti che riguardano scelte infrastrutturali importanti, la maggior parte dei quali relativi alla Provincia di Alessandria, dove chiediamo i fondi per la costruzione del secondo ponte sul fiume Bormida; il raddoppio delle corsie sull'ex statale 10 Padania Inferiore tratto Alessandria-Spinetta Marengo; l'accordo di programma per il raddoppio della strada Cerca; l'accordo di programma per la realizzazione della tangenziale nel Comune di Quattordio; infine l'attuazione del progetto del collegamento sciistico Fioliera Monte Pignaruli e la realizzazione degli impianti di risalita.
L'emendamento 73 si può ritirare. Quindi rimangono in votazione solo quelli di cui ho letto brevemente la motivazione. Riteniamo che su alcuni di questi potremmo anche arrivare ad una presentazione di un ordine del giorno, ma lo vedremo nella seduta successiva. Naturalmente chiediamo al Consiglio un voto favorevole.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sugli emendamenti rubricati n. 14, 14, 15, 16 con il parere contrario della Giunta regionale, espresso dall'Assessore Susta: Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 73 presentato dai Consiglieri Casoni, Boniperti Botta, Ghiglia, Vignale: l'UPB 08032 (cap. 27167 è incrementato dell'importo di 3.100.000,00 euro, a cui si fa fronte riducendo lo stanziamento dell'UPB 09012 (Bilancio e Finanze - Bilancio titolo II Spese di investimento).
Tale emendamento è ritirato dai proponenti e conservato agli atti.
Emendamento rubricato n. 81 presentato dai Consiglieri Boniperti, Casoni Botta, Ghiglia: Lo stanziamento previsto all'UPB 09012 (Bilanci e Finanze - Bilanci è diminuito di euro 300.000 e l'UPB 10022 (Patrimonio immobiliare è aumentato di pari importo).
La parola al Consigliere Botta.



BOTTA Marco

Noi ci eravamo accordati, per evitare moltiplicazioni di queste richieste, affinché vengano tramutate in ordini del giorno.



PRESIDENTE

Consideriamo dunque ritirato l'emendamento rubricato n. 81 e trasformato in un ordine del giorno.
Emendamento rubricato n. R2 presentato dai Consiglieri Ferrero, Cotto, Leo Pedrale, Cavallera: Lo stanziamento previsto all'UPB 11011 / a.f. 2006 denominata Programm.
Valorizz. Agricoltura - Programmazione in materia di agricoltura è aumentato di euro 1.000.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB 09011 denominata Bilanci e Finanze - Bilanci è diminuito di pari importo.
Tale emendamento è ritirato dai proponenti e conservato agli atti.
Emendamento rubricato n. R3 presentato dai Consiglieri Ferrero, Cotto, Leo Pedrale, Cavallera: Lo stanziamento previsto all'UPB 11012 / a.f. 2006 denominata Programm.
Valorizz. Agricoltura - Programmazione in materia di agricoltura è aumentato di euro 20.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB 09012 denominata Bilanci e Finanze - Bilanci è diminuito di pari importo.
Tale emendamento è ritirato dai proponenti e conservato agli atti.
Emendamento rubricato n. N2 presentato dai Consiglieri Ferrero, Cotto, Leo Pedrale, Cavallera: Lo stanziamento previsto all'UPB 11021 / a.f. 2006 denominata Programm.
Valorizz. Agricoltura - Tutela valorizzazione prodotti agricoli è aumentato di euro 50.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB 09011 denominata Bilanci e Finanze - Bilanci è diminuito di pari importo.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. N2, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. N3 presentato dai Consiglieri Ferrero, Cotto, Leo Pedrale, Cavallera: Lo stanziamento previsto all'UPB 11032 / a.f. 2006 denominata Programm.
Valorizz. Agricoltura - Sviluppo agroindustriale è aumentato di euro 200.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB 09012 denominata Bilanci e Finanze - Bilanci è diminuito di pari importo.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. N3, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. N4 presentato dai Consiglieri Ferrero, Cotto, Leo Pedrale, Cavallera: Lo stanziamento previsto all'UPB 11041 / a.f. 2006 denominata Programm.
Valorizz. Agricoltura - Politiche comunitarie è aumentato di euro 30.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB 09011 denominata Bilanci e Finanze - Bilanci è diminuito di pari importo.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. N4, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. R4 presentato dai Consiglieri Ferrero, Cotto, Leo Pedrale, Cavallera: Lo stanziamento previsto all'UPB 12011 / a.f. 2006 denominata Sviluppo dell'agricoltura - Sviluppo delle produzioni animali è aumentato di euro 50.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB 09011 denominata Bilanci e Finanze - Bilanci è diminuito di pari importo.
Tale emendamento è ritirato dai proponenti e conservato agli atti.
Emendamento rubricato n. N5 presentato dai Consiglieri Ferrero, Cotto, Leo Pedrale, Cavallera: Lo stanziamento previsto all'UPB 12021 / a.f. 2006 denominata Sviluppo dell'agricoltura - Sviluppo delle produzioni vegetali è aumentato di euro 5.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB 09011 denominata Bilanci e Finanze - Bilanci è diminuito di pari importo.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. N5, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. N6 presentato dai Consiglieri Ferrero, Cotto, Leo Pedrale, Cavallera: Lo stanziamento previsto all'UPB 12022 / a.f. 2006 denominata Sviluppo dell'agricoltura - Sviluppo delle produzioni vegetali è aumentato di euro 100.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB 09012 denominata Bilanci e Finanze - Bilanci è diminuito di pari importo.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. N6, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. N7 presentato dai Consiglieri Ferrero, Cotto Leo, Pedrale, Cavallera: Lo stanziamento previsto all'UPB 12031 / a.f. 2006 denominata Sviluppo dell'agricoltura - Fito-sanitario regionale è aumentato di euro 50.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB 09011 denominata Bilanci e Finanze Bilanci è diminuito di pari importo.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. N7, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. R5 presentato dai Consiglieri Ferrero, Cotto, Leo Pedrale, Cavallera: Lo stanziamento previsto all'UPB 12041 / a.f. 2006 denominata Sviluppo dell'agricoltura - Servizi di sviluppo agricolo è aumentato di euro 50.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB 09011 denominata Bilanci e Finanze - Bilanci è diminuito di pari importo.
Tale emendamento è ritirato dai proponenti e conservato agli atti.
Emendamento rubricato n. R6 presentato dai Consiglieri Ferrero, Cotto, Leo Pedrale, Cavallera: Lo stanziamento previsto all'UPB 12042 / a.f. 2006 denominata Sviluppo dell'agricoltura - Servizi di sviluppo agricolo è aumentato di euro 30.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB 09012 denominata Bilanci e Finanze - Bilanci è diminuito di pari importo.
Tale emendamento è ritirato dai proponenti e conservato agli atti.
Emendamento rubricato n. 50 presentato dai Consiglieri Bellion, Moriconi Motta: L'UPB 12042 per l'anno 2006 è incrementata dell'importo di euro 200.000 a cui si fa fronte riducendo lo stanziamento dell'UPB 09012 (Bilanci e Finanze - Bilanci titolo II Spese per Investimento).
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 50, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. N8 presentato dai Consiglieri Ferrero, Cotto, Leo Pedrale, Cavallera: Lo stanziamento previsto all'UPB 12991 / a.f. 2006 denominata Sviluppo dell'agricoltura - Direzione è aumentato di euro 50.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB 09011 denominata Bilanci e Finanze - Bilanci è diminuito di pari importo.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. N8, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Il Consigliere Cavallera ritira gli emendamenti rubricati n. R7 - R8 - R9 R10.
Emendamento rubricato n. N9 presentato dai Consiglieri Ferrero, Cotto, Leo Pedrale, Cavallera: Lo stanziamento previsto all'UPB 14021 / a.f. 2006 denominata Economia montana e foreste - Politiche forestali è aumentato di euro 50.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB 09011 denominata Bilanci e Finanze - Bilanci è diminuito di pari importo.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. N9, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. N10 presentato dai Consiglieri Ferrero, Cotto Leo, Pedrale, Cavallera: Lo stanziamento previsto all'UPB 14031 / a.f. 2006 denominata Economia montana e foreste - Attività strumentali Economia montana e foreste è aumentato di euro 20.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB 09011 denominata Bilanci e Finanze - Bilanci è diminuito di pari importo.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. N10, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. N11 presentato dai Consiglieri Ferrero, Cotto Leo, Pedrale, Cavallera: Lo stanziamento previsto all'UPB 14041 / a.f. 2006 denominata Economia montana e foreste - Economia montana è aumentato di euro 100.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB 09011 denominata Bilanci e Finanze - Bilanci è diminuito di pari importo.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. N11, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. N12 presentato dai Consiglieri Ferrero, Cotto Leo, Pedrale, Cavallera: Lo stanziamento previsto all'UPB 14042 / a.f. 2006 denominata Economia montana e foreste - Economia montana è aumentato di euro 1.000.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB 09012 denominata Bilanci e Finanze - Bilanci è diminuito di pari importo.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. N12, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. N13 presentato dai Consiglieri Ferrero, Cotto Leo, Pedrale, Cavallera: Lo stanziamento previsto all'UPB 14051 / a.f. 2006 denominata Economia montana e foreste - Economia montana è aumentato di euro 200.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB 09011 denominata Bilanci e Finanze - Bilanci è diminuito di pari importo.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. N13, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. N14 presentato dai Consiglieri Ferrero, Cotto Leo, Pedrale, Cavallera: Lo stanziamento previsto all'UPB 14052 / a.f. 2006 denominata Economia montana e foreste - Programmi regionali e vivaistiche è aumentato di euro 200.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB 09012 denominata Bilanci e Finanze - Bilanci è diminuito di pari importo.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. N14, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. N15 presentato dai Consiglieri Ferrero, Cotto Leo, Pedrale, Cavallera: Lo stanziamento previsto all'UPB 14061 / a.f. 2006 denominata Economia montana e foreste - Antincendi boschivi e Rapp. Corpo Forestale è aumentato di euro 100.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB 09011 denominata Bilanci e Finanze - Bilanci è diminuito di pari importo.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. N15, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. N16 presentato dai Consiglieri Ferrero, Cotto Leo, Pedrale, Cavallera: Lo stanziamento previsto all'UPB 14062 / a.f. 2006 denominata Economia montana e foreste - Antincendi boschivi e Rapp. Corpo Forestale è aumentato di euro 500.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB 09012 denominata Bilanci e Finanze - Bilanci è diminuito di pari importo.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. N16, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. N17 presentato dai Consiglieri Ferrero, Cotto Leo, Pedrale, Cavallera: Lo stanziamento previsto all'UPB 14072 / a.f. 2006 denominata Economia montana e foreste - Idraulica forestale tutela del territorio è aumentato di euro 2.000.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB 09012 denominata Bilanci e Finanze - Bilanci è diminuito di pari importo.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. N17, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Il Consigliere CAVALLERA ritira gli emendamenti rubricati n. R11, R12 e R13.
Emendamento rubricato n. 17 presentato dai Consiglieri Botta, Vignale Boniperti, Ghiglia: L'UPB 15091 (cap. 11174 è incrementato dell'importo di 200.000 Euro, a cui si fa fronte riducendo lo stanziamento dell'UPB 09011 (Bilanci e finanze Bilanci Titolo - I - Spese correnti).
La parola al Consigliere Botta.



BOTTA Marco

soltanto la richiesta di uno stanziamento ulteriore per la formazione imprenditoriale, che, dalla lettura del bilancio, è stata ridotta in maniera che noi riteniamo eccessiva. Poi, per carità, fate voi.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 17, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 18 presentato dai Consiglieri Botta, Casoni Vignale, Boniperti, Ghiglia: L'UPB 15102 (cap 24455 è incrementato dell'importo di 500.000 Euro, a cui si fa fronte riducendo lo stanziamento dell'UPB 09011 (Bilanci e finanze Bilanci Titolo - I - Spese correnti).
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 18, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 19 presentato dai Consiglieri Botta, Casoni Vignale, Boniperti, Ghiglia: L'UPB 15102 (cap 24460 è incrementato dell'importo di 500.000 Euro, a cui si fa fronte riducendo lo stanziamento dell'UPB 09011 (Bilanci e finanze Bilanci Titolo - I - Spese correnti).
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 19, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 20 presentato dai Consiglieri Botta, Casoni Vignale, Boniperti, Ghiglia: L'UPB 15102 (cap 24465 è incrementato dell'importo di 500.000 Euro, a cui si fa fronte riducendo lo stanziamento dell'UPB 09011 (Bilanci e finanze Bilanci Titolo - I - Spese correnti).
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 20, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 21 presentato dai Consiglieri Botta, Casoni Vignale, Boniperti, Ghiglia: L'UPB 15102 (cap 24445 è incrementato dell'importo di 1.000.000 Euro, a cui si fa fronte riducendo lo stanziamento dell'UPB 09011 (Bilanci e finanze Bilanci Titolo - I - Spese correnti).
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 21, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Gli emendamenti rubricati n. R14, R15, R16, R17, R18 e R19 sono ritirati dai proponenti e conservati agli atti.
Emendamento rubricato n. 22 presentato dai Consiglieri Botta, Casoni Vignale, Boniperti, Ghiglia: L'UPB 17041 (cap. 11595 è incrementato dell'importo di 250.000 Euro, a cui si fa fronte riducendo lo stanziamento dell'UPB 15091.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 22, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato R20 presentato dai Consiglieri Cotto, Leo, Ferrero Pedrale, Cavallera: Lo stanziamento previsto all'UPB 17051 / a.f. 2006 denominata Commercio e Artigianato Sistema informativo osservatorio artigianato è aumentato di euro 200.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB 09011 denominato Bilanci e Finanze - Bilanci è diminuito di pari importo.
Tale emendamento è ritirato dai proponenti e conservato agli atti.
Emendamento rubricato N18 presentato dai Consiglieri Cotto, Leo, Ferrero Pedrale, Cavallera: Lo stanziamento previsto all'UPB 17061 / a.f. 2006 denominata Commercio e Artigianato Disciplina e tutela dell'artigianato è aumentato di euro 100.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB 09011 denominato Bilanci e Finanze - Bilanci è diminuito di pari importo.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. N18, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 23 presentato dai Consiglieri Botta, Casoni Vignale, Boniperti, Ghiglia: L'UPB 17061 (cap. 14491 è incrementato dell'importo di 300.000 Euro, a cui si fa fronte riducendo lo stanziamento dell'UPB 09011 (Bilanci e Finanze Bilanci Titolo I Spese correnti).
Tale emendamento è' ritirato, in quanto già compreso nell'emendamento della Giunta regionale al disegno di legge n. 191.
Emendamento rubricato n. 24 presentato dai Consiglieri Botta, Casoni Vignale, Boniperti, Ghiglia: L'UPB 17061 (cap. 14515 è incrementato dell'importo di 300.000 Euro, a cui si fa fronte riducendo lo stanziamento dell'UPB 09011 (Bilanci e Finanze Bilanci Titolo I Spese correnti).
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 24, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 25 presentato dai Consiglieri Botta, Casoni Vignale, Boniperti, Ghiglia: L'UPB 17061 (cap. 14527 è incrementato dell'importo di 300.000 Euro, a cui si fa fronte riducendo lo stanziamento dell'UPB 09011 (Bilanci e Finanze Bilanci Titolo I Spese correnti).
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 25, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 26 presentato dai Consiglieri Botta, Casoni Vignale, Boniperti, Ghiglia: L'UPB 17071 (cap. 14525 è incrementato dell'importo di 500.000 Euro, a cui si fa fronte riducendo lo stanziamento dell'UPB 09011 (Bilanci e Finanze Bilanci Titolo I Spese correnti).
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 26, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato R21 presentato dai Consiglieri Cotto, Leo, Ferrero Pedrale, Cavallera: Lo stanziamento previsto all'UPB 17071 / a.f. 2006 denominata Commercio e Artigianato - Promozione sviluppo credito artigiano è aumentato di euro 400.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB 09011 denominato Bilanci e Finanze - Bilanci è diminuito di pari importo.
Tale emendamento è ritirato dai proponenti e conservato agli atti.
Emendamento rubricato R22 presentato dai Consiglieri Cotto, Leo, Ferrero Pedrale, Cavallera: Lo stanziamento previsto all'UPB 19082 / a.f. 2006 denominata Pianificazione gestione urbanistica - Studi regolamenti programmi attuativi è aumentato di euro 200.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB 09012 denominato Bilanci e Finanze - Bilanci è diminuito di pari importo.
Tale emendamento è ritirato dai proponenti e conservato agli atti.
Emendamento rubricato N19 presentato dai Consiglieri Cirio, Cotto, Leo Ferrero, Pedrale, Cavallera: Lo stanziamento previsto all'UPB 21011 / a.f. 2006 denominata Turismo Sport Parchi - Domanda turistica eventi promozionali è aumentato di euro 500.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB 09011 denominato Bilanci e Finanze - Bilanci è diminuito di pari importo.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. N19, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva..
Gli emendamenti rubricati R23, R24 e R25 sono ritirati dai proponenti e conservati agli atti.
Emendamento rubricato N20 presentato dai Consiglieri Cotto, Leo, Ferrero Pedrale, Cavallera: Lo stanziamento previsto all'UPB 21042 / a.f. 2006 denominata Turismo Sport Parchi - Sport è aumentato di euro 1.000.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB 09012 denominato Bilanci e Finanze - Bilanci è diminuito di pari importo.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. N20, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Gli emendamenti rubricati R26, R27, R28, R29, R30, R31, R32, R33, R34, R35 R36, R37, R38, R39, R40, R41, R42, R43, R44, R45, R46, R47, R48, R49, R50 R51, R52, R53, R54, R55, R56, R57, R58, R59, R60, R61, R62 sono ritirati dai proponenti e conservati agli atti.
Emendamento rubricato n. 27 presentato dai Consiglieri Botta, Casoni Vignale, Boniperti, Ghiglia: L'UPB 22011 (cap. 15250 è incrementato dell'importo di 2.000.000,00 Euro, a cui si fa fronte riducendo lo stanziamento dell'UPB 09011 (Bilanci e Finanze - Bilanci titolo I Spese correnti).
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 27, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 28 presentato dai Consiglieri Botta, Casoni Vignale, Boniperti, Ghiglia: L'UPB 22012 (cap. 26940 è incrementato dell'importo di 1.500.000 Euro, a cui si fa fronte riducendo lo stanziamento dell'UPB 09012 (Bilanci e Finanze - Bilanci titolo II Spese di investimento).
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 28, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 29 presentato dai Consiglieri Botta, Casoni Vignale, Boniperti, Ghiglia: L'UPB 22052 (cap. 26984 è incrementato dell'importo di 100.000,00 Euro, a cui si fa fronte riducendo lo stanziamento dell'UPB 09012 (Bilanci e Finanze - Bilanci titolo II Spese d'investimento).
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 29, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 30 presentato dai Consiglieri Botta, Casoni Vignale, Boniperti, Ghiglia: L'UPB 22991 (cap. 15183 è incrementato dell'importo di 500.000 Euro, a cui si fa fronte riducendo lo stanziamento dell'UPB 09011 (Bilanci e Finanze Bilanci titolo I Spese correnti).
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 30, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 31 presentato dai Consiglieri Botta, Casoni Vignale, Boniperti, Ghiglia: L'UPB 22991 (cap. 15319 è incrementato dell'importo di 1.000.000 Euro, a cui si fa fronte riducendo lo stanziamento dell'UPB 09011 (Bilanci e Finanze - Bilanci titolo I Spese correnti).
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 31, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 32 presentato dai Consiglieri Botta, Casoni Vignale, Boniperti, Ghiglia: L'UPB 22992 (cap. 26938 è incrementato dell'importo di 10.000.000,00 Euro a cui si fa fronte riducendo lo stanziamento dell'UPB 09012 (Bilanci e Finanze - Bilanci titolo II Spese d'investimento).
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 32, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 33 presentato dai Consiglieri Botta, Casoni Vignale, Boniperti, Ghiglia: L'UPB 22992 (cap. 26958 è incrementato dell'importo di 5.000.000 Euro, a cui si fa fronte riducendo lo stanziamento dell'UPB 09012 (Bilanci e Finanze - Bilanci titolo II Spese d'investimento).
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 33, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato N21 presentato dai Consiglieri Cotto, Leo, Ferrero Pedrale, Cavallera: Lo stanziamento previsto all'UPB 23012 / a.f. 2006 denominata Difesa del suolo Difesa assetto idrogeologico è aumentato di euro 10.000.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB 09012 denominato Bilanci e Finanze - Bilanci è diminuito di pari importo.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. N21, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 34 presentato dai Consiglieri Botta, Casoni Vignale, Boniperti, Ghiglia: L'UPB 23012 (cap. 22113 è incrementato dell'importo di 3.000.000 Euro, a cui si fa fronte riducendo lo stanziamento dell'UPB 09011 (Bilanci e Finanze - Bilanci titolo I Spese correnti).
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 34, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato N22 presentato dai Consiglieri Cotto, Leo, Ferrero Pedrale, Cavallera: Lo stanziamento previsto all'UPB 24021 / a.f. 2007 denominata Pianificazione risorse idriche - Rilevamento controllo tutela risanamento è aumentato di euro 550.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB 09011 denominato Bilanci e Finanze - Bilanci è diminuito di pari importo.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. N22, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato N23 presentato dai Consiglieri Cotto, Leo, Ferrero Pedrale, Cavallera: Lo stanziamento previsto all'UPB 24031 / a.f. 2007 denominata Pianificazione risorse idriche - Disciplina servizi idrici opere fognarie è aumentato di euro 450.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB 09011 denominato Bilanci e Finanze - Bilanci è diminuito di pari importo.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. N23, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato N24 presentato dai Consiglieri Cotto, Leo, Ferrero Pedrale, Cavallera: Lo stanziamento previsto all'UPB 24032 / a.f. 2006 denominata Pianificazione risorse idriche - Disciplina servizi idrici opere fognarie è aumentato di euro 3.000.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB 09012 denominato Bilanci e Finanze - Bilanci è diminuito di pari importo.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. N24, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato N25 presentato dai Consiglieri Cotto, Leo, Ferrero Pedrale, Cavallera: Lo stanziamento previsto all'UPB 25022 / a.f. 2006 denominata Opere pubbliche - Infrastrutture Pronto intervento è aumentato di euro 500.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB 09012 denominato Bilanci e Finanze Bilanci è diminuito di pari importo.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. N25 sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
L'emendamento rubricato n. 3 è ritirato perché è stato già votato l'emendamento rubricato n. 51.
Emendamento rubricato N26 presentato dai Consiglieri Cotto, Leo, Ferrero Pedrale, Cavallera: Lo stanziamento previsto all'UPB 25111 / a.f. 2006 denominata Opere pubbliche Protezione Civile è aumentato di euro 500.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB 09011 denominato Bilanci e Finanze - Bilanci è diminuito di pari importo.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. N26, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato N27 presentato dai Consiglieri Cotto, Leo, Ferrero Pedrale, Cavallera: Lo stanziamento previsto all'UPB 25112 / a.f. 2007 denominata Opere pubbliche Protezione Civile è aumentato di euro 12.000.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB 09012 denominato Bilanci e Finanze - Bilanci è diminuito di pari importo.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. N27, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato N28 presentato dai Consiglieri Cotto, Leo, Ferrero Pedrale, Cavallera: Lo stanziamento previsto all'UPB 26022 / a.f. 2006 denominata Trasporti Viabilità ed impianti fissi è aumentato di euro 1.000.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB 09012 denominato Bilanci e Finanze - Bilanci è diminuito di pari importo.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. N28, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 35 presentato dal Consigliere Botta: L'UPB 26022 (cap. 25195R è incrementato dell'importo di 8.000.000 Euro, a cui si fa fronte riducendo lo stanziamento dell'UPB 09012 (Bilanci e Finanze - Bilanci titolo II Spese di investimento).
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 35, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 52 presentato dai Consiglieri Boniperti, Casoni Botta, Ghiglia, Vignale: L'UPB 26022 (cap. 25120S è incrementato dell'importo di 20.000.000,00 euro a cui si fa fronte riducendo lo stanziamento dell'UPB 09012 (Bilanci e Finanze - Bilanci titolo II Spese di investimento).
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 52, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 53 presentato dai Consiglieri Boniperti, Casoni Botta, Ghiglia, Vignale: L'UPB 26022 (cap. 25120S è incrementato dell'importo di 20.000.000,00 euro a cui si fa fronte riducendo lo stanziamento dell'UPB 09012 (Bilanci e Finanze - Bilanci titolo II Spese di investimento).
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 53, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 54 presentato dai Consiglieri Boniperti, Casoni Botta, Ghiglia, Vignale: L'UPB 26022 (cap. 25120S è incrementato dell'importo di 10.000.000,00 euro a cui si fa fronte riducendo lo stanziamento dell'UPB 09012 (Bilanci e Finanze - Bilanci titolo II Spese di investimento).
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 54, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 55 presentato dai Consiglieri Boniperti, Casoni Botta, Ghiglia, Vignale: L'UPB 26022 (cap. 25120S è incrementato dell'importo di 10.000.000,00 euro a cui si fa fronte riducendo lo stanziamento dell'UPB 09012 (Bilanci e Finanze - Bilanci titolo II Spese di investimento).
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 55, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 56 presentato dai Consiglieri Boniperti, Casoni Botta, Ghiglia, Vignale: L'UPB 26022 (cap. 25120S è incrementato dell'importo di 5.000.000,00 euro a cui si fa fronte riducendo lo stanziamento dell'UPB 09012 (Bilanci e Finanze - Bilanci titolo II Spese di investimento).
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 56, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 57 presentato dai Consiglieri Boniperti, Casoni Botta, Ghiglia, Vignale: L'UPB 26022 (cap. 25120S è incrementato dell'importo di 4.000.000,00 euro a cui si fa fronte riducendo lo stanziamento dell'UPB 09012 (Bilanci e Finanze - Bilanci titolo II Spese di investimento).
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 57 sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato N29 presentato dai Consiglieri Cotto, Leo, Ferrero Pedrale, Cavallera: Lo stanziamento previsto all'UPB 26032 / a.f. 2006 denominata Trasporti Trasporto Pubblico locale è aumentato di euro 1.000.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB 09012 denominato Bilanci e Finanze - Bilanci è diminuito di pari importo.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. N29, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 36 presentato dai Consiglieri Boniperti, Casoni Botta, Ghiglia, Vignale: L'UPB 27031 (cap. 14862 è incrementato dell'importo di 30.000 Euro, a cui si fa fronte riducendo lo stanziamento dell'UPB 09011 (Bilanci e Finanze Bilanci titolo II Spese di investimento).
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 36, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 37 presentato dai Consiglieri Boniperti, Casoni Botta, Ghiglia, Vignale: L'UPB 28011 (cap. 15427 è incrementato dell'importo di 70.000,00 euro, a cui si fa fronte riducendo lo stanziamento dell'UPB 09011 (Bilanci e Finanze - Bilanci titolo II Spese di investimento).
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 37, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato 72 presentato dai Consiglieri Boniperti, Casoni Botta, Ghiglia, Vignale: Lo stanziamento previsto all'UPB 09011 (Bilanci e Finanze - Bilanci è diminuito di E 10.000.000 e l'UPB 28011 (Programmazione sanitaria è aumentato di pari importo.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 72, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato N30 presentato dai Consiglieri Cotto, Leo, Ferrero Pedrale, Cavallera: Lo stanziamento previsto all'UPB 28021 / a.f. 2006 denominata Programmazione sanitaria - Emergenza sanitaria è aumentato di euro 1.000.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB 09011 denominato Bilanci e Finanze - Bilanci è diminuito di pari importo.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. N30, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 38 presentato dai Consiglieri Boniperti, Casoni Botta, Ghiglia, Vignale: L'UPB 28021 (cap. 15403 è incrementato dell'importo di 350.000 Euro, a cui si fa fronte riducendo lo stanziamento dell'UPB 09011 (Bilanci e Finanze Bilanci titolo II Spese correnti).
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 38, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 39 presentato dai Consiglieri Boniperti, Casoni Botta, Ghiglia, Vignale: L'UPB 28021 (cap. 15421 è incrementato dell'importo di 5000.000 Euro, a cui si fa fronte riducendo lo stanziamento dell'UPB 09011 (Bilanci e Finanze Bilanci titolo II Spese correnti).
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 39, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
L'emendamento rubricato n. 4 è ritirato perché già votato l'emendamento rubricato n. 51.
Emendamento rubricato n. 40 presentato dai Consiglieri Boniperti, Casoni Botta, Ghiglia, Vignale: L'UPB 28042 (cap. 23277 è incrementato dell'importo di 5.000.000 Euro, a cui si fa fronte riducendo lo stanziamento dell'UPB 09012 (Bilanci e Finanze - Bilanci titolo II Spese di investimento).
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 40, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 41 presentato dai Consiglieri Boniperti, Casoni Botta, Ghiglia, Vignale: L'UPB 28042 (cap. 23239 è incrementato dell'importo di 42.000.000 Euro, a cui si fa fronte riducendo lo stanziamento dell'UPB 09012 (Bilanci e Finanze - Bilanci titolo II Spese di investimento).
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 41, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 51 presentato dai Consiglieri Costa, Ghigo: Lo stanziamento previsto all'UPB 28042 / a.f. 2006 denominata Programmazione sanitaria - Edilizia ed attrezzature sanitarie è aumentato di euro 2.000.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB 09012 denominata Bilanci e Finanze - Bilanci è diminuito di pari importo.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 51, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato N31 presentato dai Consiglieri Leo, Cotto, Ferrero Pedrale, Cavallera: Lo stanziamento previsto all'UPB 28042 / a.f. 2006 denominata Programmazione sanitaria - Edilizia ed attrezzature sanitarie è aumentato di euro 3.000.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB 09012 denominata Bilanci e Finanze - Bilanci è diminuito di pari importo.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. N31 sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Dopo l'emendamento n. 51 ce n'era un altro?



PRESIDENTE

No. Allora, contrariamente a quanto abbiamo detto, rettifico l'emendamento n. 51 viene ritirato e trasformato in ordine del giorno.



CAVALLERA Ugo

A condizione che venga accolto.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 42 presentato dai Consiglieri Boniperti, Casoni Botta, Ghiglia, Vignale: L'UPB 29051 (cap. 15183 è incrementato dell'importo di 300.000 Euro, a cui si fa fronte riducendo lo stanziamento dell'UPB 09011 (Bilanci e Finanze Bilanci titolo I Spese correnti).
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 42, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 43 presentato dai Consiglieri Boniperti, Casoni Botta, Ghiglia, Vignale: L'UPB 29061 (cap. 12015 è incrementato dell'importo di 300.000 Euro, a cui si fa fronte riducendo lo stanziamento dell'UPB 09011 (Bilanci e Finanze Bilanci titolo I Spese correnti).
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 43, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 44 presentato dai Consiglieri Boniperti, Casoni Botta, Ghiglia, Vignale: L'UPB 29061 (cap. 15370 è incrementato dell'importo di 2.000.000 Euro, a cui si fa fronte riducendo lo stanziamento dell'UPB 09011 (Bilanci e Finanze - Bilanci titolo I Spese correnti).
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 44, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 45 presentato dai Consiglieri Boniperti, Casoni Botta, Ghiglia, Vignale: L'UPB 30011 (cap. 12090 è incrementato dell'importo di 200.000 Euro, a cui si fa fronte riducendo lo stanziamento dell'UPB 09011 (Bilanci e Finanze Bilanci titolo I Spese correnti).
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 45, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 46 presentato dai Consiglieri Boniperti, Casoni Botta, Ghiglia, Vignale: L'UPB 30011 (cap. 11991 è incrementato dell'importo di 1.000.000 Euro, a cui si fa fronte riducendo lo stanziamento dell'UPB 09011 (Bilanci e Finanze - Bilanci titolo I Spese correnti).
Tale emendamento è ritirato dai proponenti e conservato agli atti.
Emendamento rubricato n. 47 presentato dai Consiglieri Boniperti, Casoni Botta, Ghiglia, Vignale: L'UPB 30011 (cap. 11996 è incrementato dell'importo di 2.000.000 Euro, a cui si fa fronte riducendo lo stanziamento dell'UPB 09011 (Bilanci e Finanze - Bilanci titolo I Spese correnti).
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 47, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato N32 presentato dai Consiglieri Cotto, Leo, Ferrero Pedrale, Cavallera: Lo stanziamento previsto all'UPB 30011 / a.f. 2006 denominata Politiche sociali Persona Famiglia Personale socio-assistenziale è aumentato di euro 50.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB 05991 denominato Affari istituzionali Processo di delega Direzione è diminuito di pari importo.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. N32, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato N33 presentato dai Consiglieri Cotto, Leo, Ferrero Pedrale, Cavallera: Lo stanziamento previsto all'UPB 30021 / a.f. 2006 denominata Politiche sociali - Verifica e finanziamento enti gestori istit. è aumentato di euro 10.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB 30991 denominato Politiche sociali Direzione è diminuito di pari importo.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. N33, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato N34 presentato dai Consiglieri Cotto, Leo, Ferrero Pedrale, Cavallera: Lo stanziamento previsto all'UPB 30032 / a.f. 2006 denominata Politiche sociali Rete delle strutture qualità servizi è aumentato di euro 8.000.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB 09012 denominato Bilanci e Finanze - Bilanci è diminuito di pari importo.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. N34, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 48 presentato dai Consiglieri Boniperti, Casoni Botta, Ghiglia, Vignale: L'UPB 30032 (cap. 20535 è incrementato dell'importo di 3.000.000 Euro, a cui si fa fronte riducendo lo stanziamento dell'UPB 09012 (Bilanci e Finanze - Bilanci titolo II Spese di investimento).
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 48, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 49 presentato dai Consiglieri Boniperti, Casoni Botta, Ghiglia, Vignale: L'UPB 30032 (cap. 20670 è incrementato dell'importo di 500.000 Euro, a cui si fa fronte riducendo lo stanziamento dell'UPB 09012 (Bilanci e Finanze Bilanci titolo II Spese di investimento).
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 49, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato N35 presentato dai Consiglieri Cotto, Leo, Ferrero Pedrale, Cavallera: Lo stanziamento previsto all'UPB 30041 / a.f. 2006 denominata Politiche sociali - Promozione attività altri soggetti pubblici e privati sociali è aumentato di euro 75.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB 30991 denominata Politiche sociali - Direzione è diminuito di pari importo.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. N35, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato N36 presentato dai Consiglieri Cotto, Leo, Pedrale Cavallera: Lo stanziamento previsto all'UPB 30041 / a.f. 2006 denominata Politiche sociali - Promozione attività altri soggetti pubblici e privati sociali è aumentato di euro 350.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB 30991 denominato Politiche sociali - Direzione è diminuito di pari importo.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. N36, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato N37 presentato dai Consiglieri Leo, Cotto, Pedrale Cavallera: Lo stanziamento previsto all'UPB 31032 / a.f. 2006 denominata Beni culturali - Musei e patrimonio culturale è aumentato di euro 1.000.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB 09012 denominato Bilanci e Finanze Bilanci è diminuito di pari importo.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. N37, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato N38 presentato dai Consiglieri Leo, Cotto, Pedrale Cavallera: Lo stanziamento previsto all'UPB 31042 / a.f. 2006 denominata Beni culturali - Università e Istituti scientifici è aumentato di euro 8.000.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB 09012 denominato Bilanci e Finanze - Bilanci è diminuito di pari importo.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. N38, sul quale l'Assessore Susta, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato R63 presentato dai Consiglieri Leo, Cotto, Pedrale Cavallera: Lo stanziamento previsto all'UPB 32022 / a.f. 2006 denominata Attività culturali Istruzione Spettacolo - Edilizia scolastica è aumentato di euro 1.000.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB 09012 denominato Bilanci e Finanze - Bilanci è diminuito di pari importo.
Tale emendamento è ritirato dai proponenti e conservato agli atti.
La parola al Consigliere Ghiglia, che interviene in qualità di Consigliere.



GHIGLIA Agostino

...Ma io l'avevo specificato quando ho chiesto consulenza e mi è stato detto di metterlo e di mettere l'UPB generale, come articoli aggiuntivi alla finanziaria. Ho chiesto consulenza apposita e preventiva. Chiederei di rivalutarlo. Poi, si può anche votare contro, però visto che ho chiesto preventivamente, vorrei capire perché. Non voglio creare difficoltà probabilmente ho capito male. Piuttosto, li trasformiamo in ordini del giorno.



PRESIDENTE

Il problema, per quanto mi pare di capire, è che qui s'individua l'UPB da cui si attingono le risorse, ma non s'individua l'UPB su cui vengono destinate le risorse, per questo considererei irricevibile l'emendamento ma non per un piglio formale.



GHIGLIA Agostino

Va bene, preparerò gli ordini del giorno.



PRESIDENTE

Dunque, gli emendamenti rubricati n. 92 e 93 vengono ritirati e trasformati in ordi.
Indìco la votazione palese sull'articolo n. 2, come emendato Il Consiglio approva.
ARTICOLO 3 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 3.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 4 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 4.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 5 Sull'allegato relativo all'articolo 5 è stato presentato un emendamento.
Emendamento rubricato n. 2 presentato dalla Giunta regionale (a firma dell'Assessore Susta e dai Consiglieri Muliere, Turigliatto, Dalmasso Robotti, Ricca, Lepri, all'allegato B).



(vedi allegata tabella n. 7)



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Si parla di programmazione negoziata. Colgo l'occasione di questa UPB per sottolineare che ci troviamo di fronte ad alcuni oggetti misteriosi che riguardano i ventilati Accordi di programma che la Giunta regionale ha promesso di stipulare con tutte le Province per affrontare e risolvere una serie di situazioni.
Mi auguro ci sia la possibilità, per quanto riguarda il versante regionale - ci sarà poi un versante provinciale, ma se la vedrà ciascuna Provincia - di un passaggio, da parte dell'Assessore alla programmazione in I Commissione per avere un quadro completo degli accordi. Rischiamo di discutere di tante questioni e poi, utilizzando la leva degli Accordi di Programma - peraltro non nuova per quanto riguarda la Regione - di avere una serie di interventi nelle realtà locali. Ciò deve avvenire, il più possibile, nell'ambito delle normative delle varie leggi di settore.
In genere gli Accordi di programma colmano dei vuoti ma, laddove ci sono normative di settore che riguardano la cultura, lo sport, il turismo le infrastrutture è opportuno seguire la via ordinaria. A volte si segue la via straordinaria o per necessità o per integrazione di questioni a problemi emergenti.
Formalmente chiedo in questa sede un impegno, da parte della Giunta, di rapportarsi con la Commissione competente, la I Commissione. Adesso saranno già in possesso delle bozze dei vari Accordi di programma con le varie Province, è passato qualche mese, non abbiamo voluto "tallonare" la Giunta sotto questo profilo perché aspettavamo di avere il bilancio delineato.
Oggi le risorse ci sono, quindi si può delineare un insieme di iniziative che la Regione ritiene di definire con le singole Province.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Vicepresidente Susta, ne ha facoltà.



SUSTA Gianluca, Assessore bilancio e finanze

Intanto una precisazione. Al netto dei 12 milioni, il capitolo è libero solo per 20. Il resto riguarda Accordi di programma sottoscritti dalla Giunta precedente e che devono trovare rispondenza (cito l'Embraco, cito Mondo Juve, potrei citarne diversi). Solo una parte residuale del capitolo per non più di 20 milioni di euro, sarà destinato alle intese istituzionali con le Province, che prevedono spese spalmate in più anni. Addirittura il 2008 - nonostante le variazioni del pluriennale praticamente bloccato da un'iniziativa vecchia, tra l'altro condivisa da noi, ma assunta alcuni anni fa relativa ai contratti di quartiere che finalmente sono andati a maturazione a livello nazionale - deve trovare copertura in prospettiva del momento dell'erogazione. Ad oggi noi abbiamo su quel capitolo, ex 27167 dentro l'UPB, una ventina di milioni liberi.
Ovviamente m'impegno a portare a conoscenza della Commissione i contenuti degli accordi con le diverse Province. Ricordo che noi avevamo dato come termine per la presentazione delle proposte il 28 febbraio. Ad oggi mancano ancora alcune Province (Novara è arrivata nei giorni scorsi assieme a Cuneo); attraverso un incontro con le diverse Province si dovrà capire, all'interno di quelle richieste, che sono ovviamente anche sovradimensionate rispetto alle possibilità, quelle che troveranno capienza nella disponibilità residuale del capitolo, rispetto agli impegni precedentemente assunti.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 2.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo n. 5, come emendato.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 6 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 6.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 7 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 7.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 8 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 8.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 8 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 9.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 10 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 10 Il Consiglio approva.
ARTICOLO 11 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 11.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 12 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 12.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 13 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 13.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 14 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 14.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 15 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 15.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 16 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 16.
Il Consiglio approva.
Abbiamo terminato l'esame dell'articolato e degli emendamenti, rimane inteso che le dichiarazioni di voto e il voto finale vengono rinviate ad altra seduta.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 22.45)



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