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Dettaglio seduta n.77 del 03/04/06 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GARIGLIO



(Alle ore 10.34 il Presidente Gariglio comunica che la seduta avrà inizio alle ore 11.07)



(La seduta ha inizio alle ore 11.07)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Approvazione verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g. comunico che sono stati distribuiti presso i Gruppi consiliari i processi verbali delle seguenti sedute consiliari del 31 gennaio, 7, 14, 21 e 28 febbraio 2006.
Se non vi sono osservazioni, i verbali si intendono approvati.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Buquicchio, Moriconi e Pizzale.


Argomento: Variazioni di bilancio

b) Deliberazioni di variazioni al bilancio di previsione per l'anno finanziario 2006


PRESIDENTE

Comunico che la Giunta regionale in data 22 marzo 2006 ha trasmesso per comunicazione al Consiglio, in ottemperanza al comma 7 dell'articolo 24 della l.r. 7/2001 (Nuovo ordinamento contabile della Regione Piemonte), n.
1 deliberazione del 20 febbraio 2006, n. 7 deliberazioni del 27 febbraio 2006.
Gli allegati sono a disposizione presso l'Ufficio Aula.


Argomento:

c) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Comunicazione dell'Assessore Migliasso sulla questione FIAT (problema degli ammortizzatori sociali per i lavoratori della FIAT Mirafiori), richiesta dal Consigliere Ghigo con nota del 30 marzo 2006


PRESIDENTE

prevista una comunicazione sulla questione FIAT a seguito di una richiesta, che è stata formalizzata da alcuni colleghi dell'opposizione. La Giunta è disponibile a rispondere.
Ha chiesto di intervenire l'Assessore Migliasso per comunicazioni su vicende FIAT; ne ha facoltà.



MIGLIASSO Teresa Angela, Assessore al welfare

Rispondo facendo riferimento ad una nota inviata il 3 marzo 2006, a firma dell'onorevole Ghigo, che chiedeva notizie sull'accordo FIAT. Cerco di riferire puntualmente, per chiarire ogni fraintendimento possibile.
Voglio dire subito alle Consigliere e ai Consiglieri che la Regione Piemonte non è mai stata coinvolta dalla FIAT sulle vicende connesse agli esuberi dei lavoratori delle Strutture Centrali, Tecniche e Commerciali perché la società ha sempre avuto come canale unico di riferimento il Governo.
Hanno avuto lunghe settimane di rapporti e incontri, molti anche senza la presenza delle Organizzazioni sindacali. Incontri durante i quali il Governo, evidentemente, ha relazionato alla FIAT quali erano i suoi intendimenti relativamente alla proposta che poi è stata qualificata come proposta Maroni e quindi come proposta del Governo.
Solo il 17 marzo scorso, l'Unione Industriale di Torino ha fatto pervenire, in nome e per conto della FIAT, una nota con la quale veniva richiesto di convocare un incontro con lo scopo di esaminare le problematiche della FIAT AUTO, anche alla luce dell'accordo raggiunto in sede sindacale in data 17 marzo 2006. Sottolineo che questo accordo raggiunto il 17 marzo 2006, è un incontro raggiunto in sede locale tra FIAT AUTO e le rappresentanze piemontesi di FIM, FIOM, UILM e FISMIC.
Naturalmente, ho provveduto a convocare le parti per il giorno 22 marzo 2006. In questa occasione, i rappresentanti della FIAT e le Organizzazioni Sindacali di categoria hanno convenuto di applicare anche ai lavoratori della FIAT AUTO la disciplina della Cassa Integrazione in deroga prevista dall'articolo 1, comma 410 della legge 266/05, cioè la legge finanziaria del dicembre 2005. Come voi sapete, la legge stanzia, in questo articolo e in questo comma, un certo numero di milioni di euro, stabilisce i criteri con i quali questi milioni di euro possono essere distribuiti e il tempo entro il quale possono essere erogati tali fondi.
A fronte di tale richiesta di incontro e nell'incontro stesso abbiamo convenuto che lo strumento idoneo al superamento della situazione in atto fosse l'applicazione della Cassa Integrazione in deroga; in questo senso è stato redatto un verbale di riunione. Tenete presente che c'era un accordo in sede locale ed era stato richiesto un incontro per illustrare le problematiche.
La posizione di ritenere che lo strumento idoneo al superamento della situazione in atto fosse l'applicazione della CIGS in deroga è stata assunta dopo aver constatato che la FIAT e le Organizzazioni Sindacali di categoria, con decisione e fermezza - per usare un eufemismo - avevano sempre dichiarato che non avrebbero aderito nella maniera più assoluta alla proposta del Ministro Maroni di inserire i lavoratori FIAT nel Decreto legge sul cosiddetto Over 50. Non solo perché era quanto mai onerosa per la società, ma anche perché non avrebbe portato ad alcun risultato concreto dal loro punto di vista, per le lavoratrici ed i lavoratori.
Si tenga presente che all'interno di quel decreto è anche prevista la rescissione dell'appartenenza all'azienda che utilizza quelle procedure.
Questo che ho detto ora è confermato anche dal fatto - questa è una considerazione a margine, che dovrebbe farci riflettere - che le aziende interessate da questo provvedimento avrebbero dovute presentare istanza di adesione, così come diceva il provvedimento stesso, entro il 15 marzo.
Se i Consiglieri e le Consigliere ricordano il provvedimento sostanzialmente, avrebbe dovuto coinvolgere in via prioritaria sia lavoratrici e lavoratori della FIAT del Piemonte, sia lavoratrici e lavoratori di Ottana e di un altro territorio, che ora non ricordo, che si trovava nell'Abruzzo. Il termine entro il quale presentare le adesioni a queste ipotesi era il 15 marzo. Pare che le richieste pervenute al Ministero del Lavoro e delle politiche sociali siano alcune decine e coinvolgano a tutt'oggi un numero di lavoratrici e di lavoratori molto inferiore alle tremila unità previste da questo provvedimento legislativo.
Tanto che - è notizia dei giorni scorsi - l'iniziale termine di scadenza che vi dicevo (il 15 marzo 2006) è stato prorogato al 31 maggio 2006. Credo che non si possa assolutamente affermare - cito dalla lettera che "La Regione Piemonte ha assunto una posizione a favore della proposta sindacale di deroga alla CIGS" ed è quanto mai pretestuoso affermare che "la Regione ha invece rifiutato di assecondare l'iniziativa del Governo di ricollocazione degli esuberi" in quanto - lo dico in quest'Aula e non è smentibile - il Governo non ha mai coinvolto la Regione Piemonte in questa vicenda.
Noi non siamo mai stati convocati né con lettera, né con telegramma, n con e-mail, né telefonicamente durante tutta questa vicenda.
Soltanto ora, avendo stamani siglato un'intesa istituzionale territoriale tra la FIAT AUTO e le segreterie territoriali di FIM, FIOM UILM, FISMIC e UNION QUADRI, come previsto dall'articolo 1, comma 410 della legge finanziaria, noi siamo stati "tirati dentro" e convocati dal Ministro del lavoro per il 5 mattina alle ore 10.00 per trattare la vicenda esuberi nei vari settori Mirafiori, ma soltanto perché a norma del comma 410 era necessario siglare questa intesa istituzionale, che è condizione perché la cassa integrazione possa essere erogata. Poi naturalmente deciderà il Ministro, che ha avocato a sé tutta la vicenda FIAT, compresa quella di Arese che verrà trattata il 5 alle ore 12. In merito, deciderà cosa intende fare, se accettare o meno questo accordo.
Segnalo che è la prima volta che noi compariamo in questa vicenda e siamo ufficialmente convocati dal Governo.
Voglio altresì informare le Consigliere e i Consiglieri - che sono interessati non solo alla sorte delle lavoratrici e dei lavoratori della Fiat, ma di tutte le altre persone che lavorano in Piemonte e che sono in mobilità, che hanno esaurito la cassa integrazione straordinaria o lavorano in settori che sono privi di ammortizzatori sociali - che alle 16 dello stesso giorno la Regione e le parti sociali, cioè tutti coloro che siedono al tavolo della Commissione regionale per l'impiego, sono convocati a Roma.
Ciò in quanto il 27 febbraio, in sede locale - questa volta tutti d'accordo abbiamo sottoscritto un'ipotesi di accordo che ripercorre lo stesso cammino di quello assunto l'anno scorso, il 31 maggio 2005, per offrire a quelle lavoratrici e a quei lavoratori privi di strumentazione o che hanno esaurito la strumentazione degli ammortizzatori sociali la possibilità di usufruire fino al 31/12/2006 degli ammortizzatori sociali in deroga.
Addirittura, si dice che il Ministro voglia concedere una proroga per l'utilizzo di questi ammortizzatori sociali fino al 31/12/2007.
Naturalmente noi abbiamo quantificato per quell'accordo un'ipotesi che teneva conto del numero delle lavoratrici e dei lavoratrici in mobilità dei settori che erano ipoteticamente coinvolti; abbiamo quantificato una cifra e vedremo quanto il Ministero sarà disponibile a dare.
Abbiamo anche chiesto, così come ci è stato consentito lo scorso anno e questa è una forte impostazione da parte delle aziende, ma anche delle organizzazioni sindacali - che l'accordo venisse gestito in sede locale perché questo ha evitato a molte imprese di correre al Ministero e di fare le pratiche presso l'INPS senza nessun problema.
Segnalo altresì - ma probabilmente il Consiglio già lo sa - che il Piemonte è stato inserito nel decreto relativo all'aviaria, il quale prevede che ci sia una prima erogazione del 30% alle Regioni sulla base dei 100 milioni stanziati dal Governo; a fine erogazione si farà una sorta di ennesima riunione tecnica in sede ministeriale e, sulla base delle esigenze, verranno distribuiti i restanti milioni, cioè il 70%, pari a 70 milioni di euro.
Questo è ciò che intendevo comunicare e spero di essere stata sufficientemente chiara.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Ferrero; ne ha facoltà.



FERRERO Caterina

Grazie, Presidente. Come Gruppo, abbiamo richiesto una comunicazione urgente all'Assessore Migliasso anche a seguito di una serie di notizie articoli e ANSA comparsi in questi giorni sui quotidiani, che hanno evidenziato un aspetto legato alla situazione FIAT (ma non solo) che ci preoccupa molto.
Non entriamo nel merito della questione relativa al coinvolgimento o meno di un Ente come la Regione Piemonte su queste partite. Tuttavia, nel momento in cui si è voluto direttamente coinvolgerla su vicende quali la legge FIAT o la legge Mirafiori, nel momento in cui ha deciso autonomamente di inserirsi in questo dibattito e poi lo ha realizzato con un'azione forte - che noi non abbiamo condiviso, ma che comunque è una posizione che questa Giunta ha assunto - ci limitiamo, anche oggi, ad esprimere una grande preoccupazione per i lavoratori in merito al meccanismo attraverso il quale la FIAT, i Sindacati e in un certo senso la Giunta hanno assunto una posizione di condivisione di questo percorso.
Abbiamo tutti quanti letto che il Governo aveva ipotizzato un piano di salvataggio a favore dei dipendenti che prevedeva un programma di ricollocazione complessiva dei lavoratori, con un panorama di intervento molto ampio. Si è parlato di 12 anni, e su questo aspetto si è discusso molto.
Oggi rileviamo che la posizione del territorio piemontese, inteso nella sua globalità, quindi le forze imprenditoriali e quelle sindacali con l'approvazione della Regione, è ben diversa; infatti ci si limita a chiedere una proroga di 6-7 mesi della cassa integrazione.
Questa è un'impostazione assolutamente minimale. Ci dispiace che non si sia voluto accogliere e discutere nel merito e con maggiore attenzione l'impostazione che il Governo forniva. Auspichiamo che questa brevissima discussione all'interno di questo Consiglio possa - nei confronti della Giunta, che in questa fase è l'interlocutore con il Governo, che deve quindi anche tenere conto delle posizioni e delle considerazioni di questo Consiglio - destare dei ripensamenti, in modo da accompagnare i lavoratori che in questo contesto sono le parti più deboli e in difficoltà, in un ragionamento più favorevole per loro rispetto a quanto si sta delineando.
Abbiamo la preoccupazione che questi 6-7 mesi di ulteriore fiato siano semplicemente una modalità, in attesa dei risultati della prossima campagna elettorale. Noi riteniamo che un atteggiamento più serio della Regione Piemonte, dell'azienda, ma soprattutto delle parti sociali, sarebbe stato quello di considerare con più attenzione l'impostazione del Governo che prevedeva un panorama di intervento molto più ampio e molto più definito per il bene dei lavoratori.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Oreste

Ricordo all'Assessore che non è tanto per una richiesta avanzata sporadicamente, quanto per un impegno assunto dalla Giunta in sede di variazione di bilancio alcuni mesi fa; anzi, addirittura, quando si era discusso dei fondi da destinare alla FIAT per il famoso Campo Volo, era stato assunto l'impegno di relazionare ogni 3 mesi in Consiglio regionale relativamente al riassorbimento dei lavoratori cosiddetti in esubero.
Infatti, la Giunta, a seguito di questi ordini del giorno, aveva vagliato la possibilità di concedere questi finanziamenti a FIAT e di stipulare il contratto di acquisizione di beni dell'azienda, impegnandosi in cambio, a valutare tutte le possibilità affinché FIAT riassorbisse i lavoratori in esubero.
Non solo. Ricordo all'Assessore che sono stati incontrati più volte i lavoratori in esubero sia dalla Giunta sia dal Consiglio in presenza del Presidente del Consiglio o di un suo delegato. In quelle occasioni, erano stati presi precisi impegni. Per cui, che oggi l'Assessore ci venga a dire che, di fatto, non è stato invitato, non ha avuto contatti con il Governo fino a questo ultimo tavolo, che non c'è stata un'operazione di coordinamento tra gli interventi del Governo, la FIAT, la Regione e i lavoratori, e magari anche gli Enti locali, ci pare alquanto strano. Era un impegno assunto dalla Giunta; un impegno passato con voto unanime in questo Consiglio regionale e sul quale la Giunta avrebbe dovuto lavorare, non a partire da questo tavolo a cui è stata invitata, ma immediatamente dopo essersi presa l'impegno.
E' dunque evidente che c'è stata una forte disattenzione e disinteresse da parte di questa Giunta, perché non solo non siete venuti a relazionare dopo i 3 mesi concordati sul riassorbimento dei lavoratori in esubero FIAT ma addirittura, a seguito di un'ulteriore richiesta che nulla c'entrava con quell'ordine del giorno - ripeto, approvato all'unanimità e recepito dalla Giunta - ci venite a dire che non avete partecipato alle riunioni perch non eravate stati invitati, che non avete avuto particolari rapporti con la FIAT sulla questione degli esuberi e così via.
inaccettabile la sua risposta, Assessore. Lei doveva dirci quello che la Giunta ha fatto nei confronti di FIAT, dopo aver acquistato per decine di milioni di euro beni FIAT - attenzione - ed essersi impegnata a far sì che quei lavoratori potessero essere riassorbiti.
Lei ci doveva dire: "Abbiamo incontrato la FIAT questo giorno, questo giorno, questo giorno. Abbiamo parlato con il Governo questo giorno, questo giorno, questo giorno. A oggi sono stati riassorbiti tot lavoratori. Ad oggi non sono stati riassorbiti i lavoratori. La FIAT non ci ha risposto".
Siamo ancora in tempo per bloccare quei fondi, forse, se la FIAT non parla con la Regione, ma è lei che ce lo doveva venire a dire qui non adesso, ma addirittura tre mesi fa, perché siamo già alla seconda scadenza rispetto a quel voto.
Quindi, caro Assessore, veda un attimino di aggiustare i registri nei confronti di FIAT, perché i soldi FIAT li sta prendendo, e i lavoratori anche loro lo stanno prendendo, ma da un'altra parte.



PRESIDENTE

Ci sono altre richieste di intervento? Prego, consigliere Vignale, prenda pure la parola.



VIGNALE Gian Luca

Credo che vi siano due aspetti in merito a questa comunicazione, che è certamente utile quanto tardiva. Un aspetto è legato alla proposta che in qualche modo è nata dall'incontro fra Regione, azienda e parti sociali.
L'altro aspetto è certamente legato al rapporto che si è inteso creare con la legge Mirafiori.
Io non credo vi possano essere modalità differenti rispetto allo stesso soggetto, cioè se il Consiglio regionale ha ritenuto opportuno investire una somma ingente del proprio denaro per politiche territoriali industriali perché questo c'è scritto nella legge - credo si debba mantenere un rapporto fra la Giunta e il Consiglio per far comprendere che anche quando si esercitano poteri sacrosanti e legittimi di competenza della Giunta regionale ci sia un'informazione e una, non dico condivisione, ma un'informazione, una conoscenza da parte del Consiglio. Altrimenti appare contraddittoria la politica industriale che questa Giunta e questa maggioranza intende portare avanti.
Si scrive nella legge: "È importante che il patrimonio industriale, il patrimonio di conoscenza della nostra Regione venga supportato con un ingente finanziamento pubblico al fine di creare una nuova società eccetera", con finalità scritte in ordini del giorno che questo Consiglio ha approvato contestualmente all'approvazione della legge, legate proprio alla questione dei lavoratori in esubero, dei lavoratori in cassa integrazione. Dopodiché si fa questa concertazione territoriale fra politica e impresa, che è cosa anomala, certamente non per le questioni di Giunta che tratta tutte quelle che sono le crisi, ma certamente per le questioni consiliari quando investe decine di milioni di euro per un unico soggetto e non per una molteplicità di soggetti all'interno del nostro territorio.
Come più volte abbiamo ricordato, l'articolo 5, quello legato alle medie e piccole imprese, a oggi vede uno stanziamento pari a zero per il sostegno delle stesse. Quindi, da un lato, si individua una linea che è quella del confronto fra le istituzioni pubbliche e un soggetto privato dall'altra parte, incassato il denaro e delegato, per ciò che ci compete ne abbiamo discusso in sede di Commissione - l'utilizzo del medesimo a Finpiemonte, la Giunta dimentica quello che è stato un rapporto di concertazione fra Regione Piemonte tutta insieme (quindi Consiglio e Giunta), FIAT, imprese locali (ma soprattutto FIAT) e sindacati, con un fine, quello del reintegro di parte dei lavoratori, che a oggi non è avvenuto, e interviene con un documento che taglia fuori una parte consistente della Regione Piemonte, cioè tutta quella che è la parte consiliare, che non ha alcuna volontà di entrare nelle questioni gestionali che competono alla Giunta, ma che certamente ha volontà di essere messa al corrente.
Se è vero, come ha detto l'Assessore, che vi è una nota del 17 marzo che c'è un incontro del 22 e un successivo incontro del 27 (mi sembra) avevamo tutti i tempi per entrare nel merito della proposta che in qualche modo la Regione Piemonte ha sottoscritto. Perché è ovviamente legittimo che impresa e sindacati trovino in qualche modo un accordo, dopodiché qualche allarmismo lo sottolineamo, nel senso che o l'impresa fa male il suo lavoro o lo fanno male le organizzazioni sindacali.
Si entri pure nel merito di un piano pluriennale di sostegno ai lavoratori, si entri nel merito dicendo che deve essere modificato, che pu essere modificato e in quali parte, ma risulta difficilmente comprensibile se non legandolo alla scadenza elettorale, il fatto che, da una parte, vi sia un soggetto, il Governo, che prospetta una soluzione pluriennale condivisibile o meno, e, dall'altra parte, invece i sindacati e l'impresa a fronte di una proposta di risoluzione pluriennale degli esuberi di FIAT perché questi sono a oggi - rispondano con la più minimalistica delle richieste, ovvero la richiesta di cassa integrazione straordinaria per sei mesi.
Allora è ovvio che c'è un legame che vede l'impresa, il sindacato e la Regione che cercano di fare squadra rispetto a un appuntamento elettorale all'interno del quale i singoli sottoscrittori si augurano che cambi la maggioranza di Governo, soprattutto che cambi il Governo e si augurano di avere vantaggi maggiori, qualora vinca il centrosinistra, dal futuro Governo, perché solo in questo modo ci si riesce a spiegare una scelta che è assolutamente miope e assolutamente poco lungimirante.
Non ve ne sono altre, però queste valutazioni ci fanno dire che la scelta che abbiamo fatto sul voto della legge FIAT è stato un voto lungimirante e ponderato, perché è chiaro qual è l'asse teso a tutelare la grande impresa ed è chiara qual è la maggioranza che quest'asse intende portare avanti.
altrettanto però inaccettabile che, a fronte di un asse esistente ma queste sono valutazioni di carattere politico - ci sia una sottoconoscenza di quelle che sono le valutazioni del Consiglio, perch l'Assessore, al di là della legge che stanzia i fondi, ricorderà che sono stati votati due (se non ricordo male) ordini del giorno relativamente al rientro dalla cassa integrazione dei lavoratori. Allora ha il compito politico di rispondere al Consiglio rispetto agli strumenti che vengono utilizzati per il rientro perché delle mobilità non si trasformino in licenziamenti.
L'Assessore non ha risposto al Consiglio, non ha tenuto informato il Consiglio rispetto agli ordini del giorno che invece davano mandato all'Assessore di rispettare quanto il Consiglio in qualche modo chiedeva relativamente agli esuberi e solo con una richiesta di informazione che di nuovo è partita dai Gruppi consiliari di minoranza il Consiglio viene a conoscenza di atti importanti che sono stati presi.
Dalla minoranza - ma mi permetto di dire il Consiglio regionale, non la minoranza, al di là delle chiacchierate che qualche Assessore può scambiare con i Consiglieri degli stessi partiti - oppure leggendo le ANSA o ciò che i giornali hanno riportato dalle comunicazioni della Giunta siamo venuti a conoscenza di questi incontri.
La politica degli annunci, della comunicazione attraverso i comunicati stampa, della comunicazione attraverso i media non può essere protratta mi rivolgo anche ai Consiglieri di centrosinistra che hanno sostenuto quella legge e votato quegli ordini del giorno di reintegro e rientro al lavoro dei lavoratori Fiat - si chiede tempestività e conoscenza rispetto al Consiglio. Non è possibile che si venga a conoscenza di qualcosa sul TNE solo perché il Gruppo di Alleanza Nazionale ha chiesto un'audizione dell'Assessore in Commissione o una comunicazione in Aula. Contrariamente il Consiglio non sarebbe venuto a conoscenza di nulla. Dico il Consiglio non il Gruppo di Alleanza Nazionale.
Non è concepibile né accettabile che, rispetto ad un accordo fra impresa, istituzione regionale e sindacati, nulla si venga a sapere, se non grazie ad una richiesta di comunicazione di un Gruppo di minoranza, se non dalla documentazione o dalla rassegna stampa che quotidianamente possiamo leggere. Mi auguro che, in futuro, in una partita tanto importante quale quella dello sviluppo economico della regione Piemonte, in particolar modo per quei soggetti che largamente hanno beneficiato del denaro pubblico, ci sia più informazione e conoscenza.
Dopodiché, le scelte in merito alle leggi le opera il Consiglio, le scelte di gestione la Giunta che non le può fare in modo isolato e in modo noi ci sentiamo di dire, elettoralistico.


Argomento: Sport - Tempo libero: argomenti non sopra specificati - Edilizia pubblica (convenzionata, sovvenzionata, agevolata)

Sull'ordine dei lavori con particolare riferimento al TOROC e all'ATC


PRESIDENTE

Il Consigliere Vignale ha chiesto la parola per mozione d'ordine; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

una sollecitazione che avanziamo al Vicepresidente Susta.
L'Assessore sa che è da alcune settimane che il nostro Gruppo consiliare ha richiesto i verbali dei consigli di amministrazione di TOROC, ma è da altrettanto tempo che quella documentazione non è ancora arrivata ai Gruppi consiliari. Pertanto ci permettiamo di fare una sollecitazione nel merito.
Ricordo che il Vicepresidente si era impegnato - e una parte consistente di materiale è già stata consegnata ai Gruppi - a continuare il lavoro di documentazione su una questione che in queste settimane investe preponderatamente il Consiglio (in Commissione si sta esaminando la nuova fondazione post olimpica). Ragion per cui credo siano documenti necessari.
Approfitto della parola concessami anche per segnalare al Presidente del Consiglio - che è stato certamente zelante, ma ad oggi non ha ottenuto alcun risultato - che riteniamo inaccettabile che, a più di un mese dalla richiesta di documentazione all'ATC rispetto a questioni banali (voglio ricordare: costo per la costruzione, ristrutturazione e sub appalti, quindi documentazione che il Presidente Ardito potrebbe consegnare nell'arco di una settimana) il Presidente Ardito sia reticente rispetto alla questione.
Mentre è molto interessato a recarsi presso gli uffici della Procura della Repubblica per presentare esposti, oppure è molto poco interessato a ridursi lo stipendio. Al di là delle ultime due che sono solo battute ritengo che la prima questione sia dirimente e non possa essere dimenticata.
Noi non possiamo permetterci - dico noi come Consiglio regionale perché il sollecito è stato avanzato dal Presidente, non dal Gruppo di Alleanza Nazionale - che un Presidente di una società, strettamente legata all'istituzione Regione, possa essere latitante o reticente rispetto a dati essenziali, anche per il lavoro del Consiglio. Come i Consiglieri sanno perfettamente, è sempre pendente la proposta di delibera n.45 per l'utilizzo dei fondi della vendita del patrimonio ATC.



PRESIDENTE

Occorre un chiarimento all'osservazione avanzata dal Consigliere Vignale. Chiaramente noi abbiamo provveduto, sia direttamente all'ATC a sollecitare l'invio dei documenti, sia attraverso i canali propri, sia tramite l'Assessorato competente di Giunta. Ovviamente faremo ogni sforzo ulteriore per far sì che i dati richiesti durante una seduta formale di Commissione, vengano trasmessi al Consiglio.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi della scuola elementare "Baricco" di Torino in visita a Palazzo Lascaris


PRESIDENTE

Colgo l'occasione per salutare, a nome di tutti i colleghi Consiglieri gli alunni della scuola elementare Baricco di Torino in visita al Consiglio regionale. Stiamo esaminando un' importante legge, la legge finanziaria che regola le spese che la Regione farà per tutto l'anno 2006. Questo è un momento introduttivo prima di passare alla votazione dei singoli emendamenti.
Per cortesia, Consiglieri, non vorrei che ci richiamassero dicendoci che i nostri spettatori sono più silenti e disciplinati di noi.


Argomento: Edilizia pubblica (convenzionata, sovvenzionata, agevolata)

Sull'ordine dei lavori con particolare riferimento all'ATC


PRESIDENTE

Il Consigliere Cavallera ha chiesto la parola sull'ordine dei lavori ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Volevo aggiungere anche la sollecitazione del Gruppo di Forza Italia per quanto riguarda la documentazione dell'ATC, a cui faceva riferimento il Presidente.
veramente inaccettabile questo fatto. Chiedo che si verifichi all'interno del Regolamento un percorso per far sì che il Consiglio, in sede assembleare, in sede di Commissione, possa avere al più presto la documentazione richiesta. Veramente non è possibile che venga bloccata una decisione, che l'Assessore ha sottolineato come urgente e importante, solo perché un amministratore, per altro nominato dalla Giunta regionale, non consegna al Consiglio la documentazione richiesta. È una cosa assurda e inaccettabile.
Sono emerse delle vicende che riguardano i toni usati da un Consigliere piuttosto che un altro, ma questo è un fatto che deve essere risolto secondo le procedure. La sostanza del discorso non è rifugiarsi dietro a vicende che sono in fase di chiarimento, ma è quello di impedire al Consiglio di andare avanti nelle sue determinazioni.
Chiediamo che il Presidente faccia il possibile e l'impossibile affinché possa essere consegnata all'Aula o alla Commissione la documentazione richiesta.



PRESIDENTE

Sono convinto che anche gli Assessori, in particolare l'Assessore Deorsola, si possa far carico, per la propria parte, di garantire l'attuazione di quanto richiesto dal Consiglio, anche in virtù del fatto che la Giunta si è resa assolutamente disponibile a farsi interprete di questo.


Argomento: Piani pluriennali

Proseguimento esame proposta di deliberazione n. 48 "Documento di Programmazione economico-finanziaria regionale - DPEFR 2006-2008 legge regionale 11 aprile 2001, n. 7" (Diventa DCR n. 61-1637 del 3 aprile 2006)


PRESIDENTE

Passiamo al punto 3) all'o.d.g. "Documento di programmazione economico finanziaria regionale" ricordo a tutti i colleghi consiglieri che siamo tenuti ad esprimere la votazione finale sul testo perché non erano risultate valide due votazioni precedenti. Pregherei i consiglieri di accomodarsi in aula - e di ritirare i badge.
Indìco la votazione nominale sulla proposta di deliberazione n. 48, il cui testo verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 49 Consiglieri votanti 7 Consiglieri hanno votato SÌ 33 Consiglieri hanno votato NO 14 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio approva.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Colleghi Consiglieri, mi pare di capire che non ci siano le condizioni per iniziare già nella seduta mattutina l'esame e la votazione degli emendamenti sulla legge finanziaria.
In questo senso, se non ci sono osservazioni di senso contrario ritengo opportuno sospendere i nostri lavori, aggiornare la seduta alle ore 14.30 e convocare una riunione dei Capigruppo per calendarizzare il prosieguo dei nostri lavori, sia sulla legge finanziaria sia sulla programmazione delle sedute di Aula e di Commissione da qui alle settimane successive.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ghigo; ne ha facoltà.



GHIGO Enzo

Signor Presidente, accolgo la sua ipotesi di lavoro, almeno per quanto riguarda il nostro Gruppo, ma visto che abbiamo un attimo di tempo, ed è presente la Presidente Bresso, volevo cogliere l'occasione, se fosse possibile, di avere da lei un chiarimento in relazione ad un'intervista apparsa su Repubblica dove apostrofa, in un modo che non voglio qui ripetere, i Consiglieri di maggioranza e di opposizione - sia di sinistra sia di destra - con una terminologia che, perlomeno, richiede un chiarimento. Personalmente vorrei capire, in modo da regolarmi se frequentarli o meno. Non vorrei fare la fine di Andreotti...



PRESIDENTE

La Presidente della Giunta regionale non intende fare dichiarazioni in proposito.
Prego i Presidenti di Gruppo di riunirsi in sala A per una Conferenza dei Capigruppo.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 11.55)



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