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Dettaglio seduta n.65 del 21/02/06 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GARIGLIO



(La seduta ha inizio alle ore 10.11)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Guida, Moriconi, Barassi e Bossuto.


Argomento: Esercizi provvisori

b) Deliberazioni variazioni bilancio di previsione


PRESIDENTE

Comunico che la Giunta regionale ha trasmesso per comunicazione al Consiglio, n. 1 deliberazione di variazione di bilancio del 16 gennaio 2006 e n. 2 del 23 gennaio 2006.
Gli allegati sono a disposizione dell'Ufficio Aula.


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita - Distributori carburante

Interpellanza n. 312 del Consigliere Pichetto Fratin inerente a "Criticità inerenti allo sconto sui carburanti nel Verbano-Novarese"

Argomento: Commercio - Distributori carburante

Interrogazione n. 312 del Consigliere Pichetto Fratin inerente a "Criticità inerenti allo sconto sui carburanti nel Verbano-Novarese" interrogazione n. 382 dei Consiglieri Nastri, Monteggia, Ghigo inerente a "Sconto benzina per i cittadini residenti nei comuni delle province del VCO e di Novara compresi nelle attuali fasce B e C" interrogazione n. 530 del Consigliere Pichetto Fratin inerente a "Criticità inerenti allo sconto sui carburanti nel Verbano-Novarese"


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Interrogazioni ed interpellanze" esaminiamo le interrogazioni n. 312, n. 382 e n. 530, presentate dai Consiglieri Pichetto Fratin, Nastri, Monteggia e Ghigo.
Risponde l'Assessore Caracciolo.



CARACCIOLO Giovanni, Assessore al commercio

Grazie, Presidente.
La delibera di Giunta regionale del 17 ottobre 2005, n. 19-1130 relativa a modalità attuative della legge regionale n. 9/2001, come modificata dalla l.r. n. 36/2004, aveva previsto, a partire dal 1° gennaio 2006, l'applicazione dei benefici di sconto alla pompa della benzina a favore dei comuni localizzati entro 20 chilometri dal confine con la Svizzera, in altre parole quelli appartenenti alla fascia denominata A.
Tale atto si fonda sulla considerazione che l'obiettivo perseguito dalla legge (impedire contrazioni nel consumo di benzina dovute a rifornimenti effettuati nella vicina Svizzera, dove il prezzo del carburante risulta più conveniente), non è stato raggiunto.
Infatti, dall'anno 2001, i dati di carburante erogato nell'area di applicazione della legge hanno registrato una sensibile diminuzione.
Nel dettaglio si è osservato che la gestione del bonus fiscale e dello sconto alla pompa, dall'inizio dell'attività ad oggi, ha comportato per gli anni 2002-2005 una spesa di massima complessivamente pari a circa 12 milioni e mezzo di euro, così suddivisi: 1) Costi di gestione del sistema (circa euro 4.233.000) di cui 3.974.405,42 per le attività svolte dal CSI Piemonte per la parte inerente agli sviluppi software, registrazione dati, servizi di spedizione, forniture installazioni, allestimento servizi per sistema Smart Card e POS; ed euro 258.228,00 fondi che la Regione Piemonte ha assegnato come previsto dalla D.G.R. 11 febbraio 2002, n. 27-5265 ai Comuni e alla Provincia del VCO interessati dalla legge come "rimborso spese di allestimento attività".
2) Mancati introiti relativi al bonus fiscale e rimborsi al sistema distributivo (circa euro 8.427.285), di cui euro 6.839.905,35 ammontare complessivo del bonus maturato da tutti i beneficiari che la Regione Piemonte ha riconosciuto, ad oggi; ed euro 1.587.379,91 ammontare complessivo per i rimborsi alle compagnie petrolifere ed ai singoli gestori di impianti di carburante, nel corso del 2005.
risultato, inoltre, che l'entrata derivante dalla quota di accise sul maggiore venduto, si è avuta solo nel 2002, per un importo in euro 316.000.
Segue poi una serie di tabelle che consegnerò agli interroganti, perch diventa difficile leggerle.
Il provvedimento dell'ottobre scorso nasce dal confronto tra gli obiettivi perseguiti e i risultati ottenuti, tenendo naturalmente conto delle risorse.
Occorre d'altra parte osservare che l'impostazione orientata ad una riduzione significativa dei costi di gestione della legge era contenuta di fatto già nel bilancio di previsione per l'anno 2005 (l.r. 3/05), il quale prevedeva complessivamente euro 60.000,00 ripartiti nei capitoli di competenza (14810 - stanziamento per i rimborsi ai gestori , 14820 - spese di informatizzazione, 14830 - spesa per delega alle Province). Questo nel passato bilancio di previsione, quando governava la Giunta di centrodestra.
Al fine di porre rimedio all'inadeguatezza di tale copertura finanziaria si è utilizzato - relativamente i rimborsi ai gestori - il capitolo 10460/05 (spese per indennizzi e risarcimenti) attraverso la legge di assestamento al bilancio per l'anno 2005 (l.r. 14/05, art. 13).
Su quest'ultimo capitolo, sono stati impegnati, nel 2005, euro 1.587.379,91.
Il quadro complessivo è quindi di un'amministrazione che ha responsabilmente assunto una decisione chiara di fronte a pesanti costi di gestione, mancato raggiungimento degli obiettivi di legge, inadeguata copertura finanziaria, strutturale contrazione dei consumi di benzina.
L'amministrazione precedente aveva assunto analoga decisione, almeno in via di fatto, attraverso la mancata copertura finanziaria delle competenti poste all'interno del bilancio di previsione 2005.
Le criticità sollecitate dagli interroganti e dai rappresentanti delle istituzioni locali attengono alla mancata distribuzione delle carte magnetiche e al contenuto relativo alla deliberazione dello scorso ottobre anche in considerazione del fatto che la diminuzione dei consumi nell'area è inferiore a quella regionale e nazionale.
evidente che la distribuzione delle carte ai richiedenti non può che essere legata alla capacità dell'amministrazione di disporre delle smart card e del denaro necessario per rifondere l'anticipo di sconto ai gestori.
Anticipo di sconto che a quel punto si sarebbe rivolto ad una platea di utenti più vasta, che l'amministrazione regionale non avrebbe potuto conseguentemente soddisfare (la dotazione del citato capitolo 10460 ammonta ad euro 1.588.456,00, di cui impegnati, nel 2005, euro 1.587.379,91, come già sopra ricordato). Si tenga conto del fatto che una stima attendibile del costo rimborso mensile per utente è di 18 euro in fascia A e di 10 euro in fascia B.
Già negli ultimi mesi dello scorso anno si sono dovuti superare diversi ostacoli per sostenere alcune attività di servizio come, ad esempio, la stampa di schede carburanti cartacee e gestione smart card; il CSI Piemonte ha anche minacciato la sospensione del servizio relativo alla nuova offerta in mancanza di finanziamento di attività che compromettono la capacità di operare in ambiti di fondamentale importanza quali la compilazione settimanale delle statistiche per i rimborsi ai gestori degli impianti di carburanti.
In particolare, con apposita DGR, si è dovuta operare una variazione compensativa fra i capitoli 14810/05 e 14820/05 per garantire fino alla fine del 2005 gli obiettivi ed i criteri previsti dalla legge. Tra le criticità alle quali quest'operazione vuole porre rimedio si ricordano quelle relative alla distribuzione delle smart card agli aventi diritto e la sostituzione di quelle non funzionanti, rubate o smarrite.
In un simile scenario, anche considerati i vari problemi di bilancio, è stata realizzata un'analisi costi/benefici della legge n. 9/01: si è visto che i costi di gestione della stessa sono altissimi in relazione ai benefici arrecati agli utenti. In particolare è emerso che tale beneficio nella fascia C, è stato circa di 10 euro all'anno per ogni soggetto dotato di smart card o fruitore del bonus fiscale. Non si ritiene, pertanto ragionevole continuare a sostenere notevoli spese per la gestione informatizzata dello sconto nei comuni inseriti in quella fascia dove il beneficio pro-capite è irrilevante e dove appare inverosimile che i cittadini vadano in Svizzera a rifornirsi di carburante, data la distanza dal confine.
Più complessa risulta la valutazione che riguarda la fascia B.
La Giunta regionale ha dapprima pensato di escluderla dallo sconto, ma dopo ulteriori approfondimenti legati anche a nuove ipotesi di gestione della legge e, a seguito di confronti con i rappresentanti di Enti locali del Verbano Cusio Ossola, valutate nuove ipotesi di distribuzione dei costi, ha deciso con DGR n. 23 - 1812 del 19.12.2005 di mantenere il beneficio dello sconto sui carburanti nella predetta fascia B.
Pertanto con la DGR da ultimo citata, pubblicata sul Bollettino Ufficiale s.o. 4, n. 51 del 23.12.2005, è stata disposta la revoca della DGR 17 ottobre 2005, n. 19-1130 (sempre pubblicata sul Bollettino Ufficiale s.o. 4, n. 51 del 23.12.2005), e sono state confermate due fasce di sconto di carburante denominate fascia A e fascia B, a decorrere dal 1° gennaio 2006.
Sono comunque state formulate ulteriori ipotesi di gestione del beneficio di cui alla l.r. n. 9/01, modificata dalla l.r. n. 36/04 allo scopo di ridurre i costi derivanti dalla legge in questione e di rendere effettivo l'art. 8 comma 3 dello Statuto della Regione Piemonte ai sensi del quale sono riconosciute "condizioni speciali di autonomia nella gestione delle funzioni e delle risorse alle Province con prevalenti caratteristiche montane".
Una prima iniziativa in tal senso da inserirsi nella proposta di legge finanziaria 2006 è mirata a delegare alla Provincia del Verbano Cusio Ossola gli adempimenti relativi alla gestione della banca dati e all'erogazione delle agevolazioni e dei rimborsi attinenti alle riduzioni di prezzi di cui all'art. 3 L.R. 9/01, modificata dalla l.r. n. 36/04. Si prevede inoltre che le funzioni relative al rilascio delle autorizzazioni e alla distribuzione degli identificativi siano delegate ai comuni del VCO.
Quanto alle risorse finanziarie necessarie a coprire i costi dei benefici concessi (quantificati nella proposta di bilancio 2006 nella somma di euro 1.500.000 per i soli utenti di fascia A) si è previsto di aumentare la dotazione del capitolo 13566/06 (già capitolo 14810) di euro 1.500.000 somma necessaria alla copertura del rimborso a favore di un maggior numero di cittadini (stante la citata DGR n. 23 - 1812 del 19.12.2005) fino alla data del 30 giugno 2006, atteso l'accordo di trasferimento della competenza alla Provincia del Verbano, Cusio, Ossola dal 1° luglio prossimo di cui gli uffici stanno discutendo i dettagli operativi. Si è comunque provveduto ad accantonare a favore della Direzione Bilanci la somma di 1.500.000 euro del cap. 13566/06 con DGR del 9 gennaio 2006, n. 7-1957.
Per quanto attiene la distribuzione delle carte magnetiche nell'area di applicazione della legge, la situazione, da un rapporto fornitoci dalla Direzione Personale, competente in materia di servizi informatici, è la seguente: 18.886 carte distribuite, 3.673 disponibili per la distribuzione (ma non ancora spedite), 16.981 da distribuire a potenziali legittimi utenti.
La copertura finanziaria dei servizi informatici sul bilancio 2006, è assicurata dall'UPB 17031 (attraverso cui sono stati resi disponibili alla citata Direzione, con DGR del 9 gennaio 2006, l'intera dotazione del cap.
20603, ammontante a 500.000 euro), oltre che dall'UPB 07031 dotata di 75 milioni di euro.
In relazione alle successive richieste relative al contratto tra il CSI Piemonte e InfoCamere, si fa riferimento a quanto comunicato dal CSI Piemonte, con la lettera del 25 gennaio 2006, inviata al Consigliere Regionale del Gruppo di Forza Italia Ugo Cavallera, alla quale è stato allegato il contratto medesimo. Tale lettera risponde ad una richiesta di accesso agli atti formulata dal citato Consigliere in data 13 gennaio 2006.
Il contratto è stato sottoscritto in data 6 luglio 2005, sulla base di una gara europea indetta attraverso una deliberazione del CSI Piemonte del 16 dicembre 2004, aggiudicata a InfoCamere in data 21 aprile 2005.
Ai sensi di tale contratto i termini per la consegna delle carte magnetiche (previste nella quantità complessiva di 65.000 pezzi) sono stabilite entro 60 giorni dalla richiesta di fornitura da parte del CSI Piemonte, e comunque non oltre 24 mesi dalla stipula del contratto (quindi entro il 6 luglio 2007).
Per quanto attiene le penali, dovute a mancato rispetto dei termini contrattuali, queste sono dettagliatamente precisate agli articoli 9, 9.1 e 9.2 del contratto stesso.
Essendo il contratto molto articolato, se ne allega copia al fine di un'eventuale miglior conoscenza.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PLACIDO



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.
Scusate, i Consiglieri che per motivi vari hanno necessità di parlare sono invitati ad accomodarsi fuori dall'Aula. Era complicato sentire l'Assessore Caracciolo prima, adesso fate sentire il Consigliere Cavallera.



CAVALLERA Ugo

Ringrazio l'Assessore Caracciolo per la risposta articolata che ha trattato tutti gli aspetti della questione. Ovviamente dobbiamo fare qualche commento perché la situazione lo richiede.
Prima di tutto dobbiamo valutare a fondo il ruolo del CSI in quelle che sono le necessità della Regione Piemonte. Nessuno nega quanto sia complesso attuare la legge regionale che dà lo sconto nelle zone di confine per quanto riguarda la benzina e i carburanti. Tuttavia proprio la presenza massiccia di questa istituzione, di questo consorzio al servizio della Regione e degli enti pubblici territoriali, dovrebbe mettere in grado il soggetto di supportare la Regione attraverso delle proposte che coniughino la celerità e l'efficienza del servizio anche con l'economicità della gestione. Perché adesso trattiamo di sconto sulla benzina, ma di rapporti tra Regione ed Enti locali ce ne sono tanti; soprattutto - come giustamente diceva l'Assessore - nel momento in cui si compiono le scelte di decentramento, questo scambio d'informazioni in tempo reale tra la Regione e gli Enti locali è un fatto ordinario. Se partissimo dall'anno zero allora sarebbe giustificato un certo tipo di difficoltà, ma io credo che invece, tutto sommato, si debba pretendere di più, proprio per il rapporto esclusivo e molto oneroso che la Regione ha con il CSI.
L'altra cosa è che, nel momento in cui si vanno a adottare delle decisioni e ad approvare delle leggi che favoriscono le zone di confine qui la discussione è aperta - soprattutto le zone montane, è chiaro che poi bisogna dare attuazione puntualmente a queste normative, non dico costi quel che costi, ma comunque finché le leggi regionali sono vigenti bisogna puntualmente applicarle.
Noi eravamo rimasti in qualche modo sorpresi proprio dalle voci che venivano dagli ambienti della Giunta e anche dal territorio quando, a fronte di contratti per la fornitura di smart card od orientamenti precedentemente assunti, si parlava di modifiche di sistema, di retromarce e comunque ci si domandava come si sarebbe potuto conciliare tutto questo sia con la normativa vigente sia anche con i rapporti contrattuali che giustamente, come diceva l'Assessore, erano stati con Infocamera e dal CSI definiti nel mese di luglio dello scorso anno.
Visto che sono meglio le cose ripensate e riesaminate, noi riteniamo di aver concorso anche con le nostre interpellanze, oltre che con le sollecitazioni che venivano dal territorio, ad un riposizionamento delle decisioni della Giunta, che io mi auguro possano portare veramente a raggiungere gli obiettivi della legge.
chiaro che, quando avremo distribuito tutte le smart card che qui sono previste, quando avremo raggiunto comunque quella che è la platea di tutti i potenziali beneficiari, potremo a quel punto tirare quella che è la morale o il bilancio di questa normativa. Viceversa, le scorciatoie sarebbero pericolose, perché partirebbero da pregiudizi; a volte magari ci sono anche dei condizionamenti a livello burocratico e in qualche modo sappiamo che la burocrazia è sempre refrattaria a nuove iniezioni di procedure e di obiettivi, e stenta a sintonizzarsi con quelli che sono gli obiettivi politici del Consiglio regionale o della Giunta.
Comunque, prendo atto della risposta dell'Assessore. Chiederei una copia anche per darla al collega Pichetto, che io ho cercato - mi auguro di esserci riuscito - di sostituire nella replica che lui avrebbe fatto senz'altro meglio di me, ma comunque visto che lì è tutto dettagliato avremo modo di approfondire la cosa e di parlarne ancora successivamente con l'Assessore.
Non escludiamo neanche magari un eventuale passaggio in I Commissione quando ci sarà l'occasione, per discutere approfonditamente, perché credo che ci sia anche una possibilità di confrontarsi. Noi non abbiamo assolutamente alcun intento polemico, ma solamente l'intento di far sì che i benefici previsti dal Consiglio regionale siano poi attuati da parte dell'organizzazione regionale, del sistema regionale nel suo complesso.


Argomento: Protezione della natura (fauna, flora, minerali, vigilanza, ecc.)

Interpellanza n. 350 dei Consiglieri Cavallera e Cotto, inerente a "Interventi per limitare la sovrappopolazione di cinghiali e volpi"

Argomento: Trasporti e comunicazioni: argomenti non sopra specificati - Protezione della natura (fauna, flora, minerali, vigilanza, ecc.)

Interpellanza n. 443 del Consigliere Cavallera, inerente a "Indennizzo per incidenti stradali provocati dalla fauna selvatica"


PRESIDENTE

Le interpellanze n. 350 e n. 443 sono molto simili. Se l'Assessore Taricco è disponibile, ci può essere una risposta a entrambe.
Prego, Assessore Taricco, prenda pure la parola.



TARICCO Giacomino, Assessore alla tutela della fauna e della flora

Sì, le due interpellanze sono simili. L'interpellanza n. 443 mira a richiedere la verifica della necessità di emettere una circolare che meglio definisca i criteri con cui le assicurazioni sono tenute a pagare i danni da selvatici in caso di incidenti stradali, mentre l'interpellanza n. 350 chiede quali iniziative la Giunta intenda assumere relativamente alle problematiche che emergono dalla sovrappopolazione di cinghiali in tutto il Piemonte e delle volpi in alcune aree.
Per quanto concerne l'interpellanza n. 443, sostanzialmente la situazione è la seguente. L'articolo 4, al comma 1, della legge regionale n. 9/2000, stabilisce che per ogni anno finanziario successivo a quello dell'entrata in vigore della legge nella predisposizione del bilancio siano iscritti stanziamenti sul capitolo di spesa denominato "Indennizzi per gli incidenti stradali provocati dalla fauna selvatica in misura da definirsi in sede di predisposizione del bilancio".
Il comma 2 prevedeva che, entro sei mesi dall'entrata in vigore della legge, la Giunta regionale definisse i criteri e le procedure inerenti alle denunce relative ai sinistri stradali. Nel maggio 2001, la Giunta regionale emanava il Regolamento attuativo e contestualmente autorizzava la Direzione regionale a stipulare un'assicurazione a copertura dei sinistri relativi a questo Regolamento. Seguiva quindi tutto l'iter di autorizzazione da parte del Commissario di Governo e di tutte le altre funzioni.
In particolare, in questa circolare, per fornire maggiore trasparenza interpretativa, venivano portate alcune esemplificazioni su casi di incidenti, sostanzialmente su come questi avrebbero dovuto essere trattati.
A titolo esemplificativo, venivano individuati gli elementi nei quali poteva esserci colpa del conducente oppure se l'incidente era riportabile a una situazione esterna, e veniva fornita tutta una serie di indicazioni.
Tali indicazioni venivano anche portate alle compagnie assicurative come indicazioni ed esemplificazioni che dovevano servire per meglio interpretare la norma.
Dato però che le tipologie non possono essere tutte esemplificate perché oggettivamente non è possibile prevedere in una delibera l'elenco di tutte le casistiche possibili e immaginabili e dato che oggettivamente è successo che le singole compagnie di assicurazioni poi abbiano utilizzato in modo diversificato norme così come erano state previste, ad esempio è successo che ci siano stati dinieghi di indennizzo a causa di presenza di apposita cartellonistica, oppure richiesta di ulteriori prove testimoniali a seguito di incidenti avvenuti di notte (dov'è del tutto evidente che non può esserci prova testimoniale, perché magari in quel momento sulla strada non c'è assolutamente nessuno), oppure che ci siano tempi troppo lunghi per le perizie. Pare ravvedere, dalle verifiche effettuate dagli uffici, che le ragionevoli lamentele portate avanti in questo tipo di occasione non siano riconducibili ad una strategia da parte delle compagnie di assicurazione per non indennizzare, ma siano situazioni ed episodi singoli. Non è pensabile, quindi, intervenire su queste normative così come congeniate dovendo modificare l'impianto. Tutt'al più, si potrebbe richiamare le singole compagnie ad una corretta e migliore interpretazione della norma.
legittima e plausibile, quindi, la preoccupazione dei cittadini che si sentono vittime di comportamenti a volte pretestuosi ed arbitrari da parte delle compagnie assicuratrici. L'ipotesi portata avanti, per tentare di migliorare l'impianto complessivo, è di costruire un raccordo più forte tra la Regione e gli uffici che si occupano di questo tipo di comunicazione e che gestiscono tutta la questione dei sinistri, e le stesse compagnie assicuratrici. Con gli uffici si sta valutando la possibilità di avvalersi anche degli Uffici Relazioni Pubbliche della Regione per raccogliere, in modo più puntuale, la casistica delle lamentele che possono emergere in questo senso, in modo da cogliere e monitorare meglio tutti questi problemi. Gli uffici stanno valutando la possibilità di predisporre una disponibilità in tal senso, per monitorare meglio il problema, in modo da avere più elementi in mano per governare questo tipo di processi.
una proposta in corso di approfondimento, che potrebbe dare maggior trasparenza all'operato, anche se, sulla base della normativa regionale non può essere maggiormente esemplificata nel dettaglio perché non avrebbe senso (ci sono tipologie di esempi che possono fare da riferimento, ma diventerebbe complesso aumentare questo tipo di esemplificazione). Ci permetterebbe, comunque, di monitorare meglio l'applicazione della norma prevista e apportare, alla luce delle indicazioni emerse, effettive modificazioni alla delibera che, dalle valutazioni fatte, ci pare comunque equilibrata nella gestione del problema.
Questo per quanto riguarda l'interpellanza n. 443, rispetto alle compagnie assicuratrici.
Per quanto concerne l'interpellanza n. 350, la Giunta ha avviato un lavoro nei mesi scorsi, alla luce di tutte le problematiche emerse sulla questione dei cinghiali. È stato un lavoro di confronto, congiuntamente alle Province e ai loro tecnici, per arrivare alla predisposizione di un miglioramento dell'applicazione della legge n. 9 relativa ai danni da cinghiale, proprio perché ormai il livello dei danni è arrivato ad essere pesante, soprattutto per le aziende agricole e per l'impatto ambientale in alcune aree più delicate e più fragili.
stato predisposto, in un incontro avvenuto circa venti giorni fa con le Province, un documento condiviso che dovrà diventare oggetto di confronto anche le associazioni venatorie. Sostanzialmente, abbiamo distinto gli interventi in due gruppi: una prima parte, relativa ad interventi fattibili con l'attuale impianto normativo, semplicemente modificando le delibere che danno attuazione alla legge 9, e una seconda parte che richiederà un intervento di tipo modificativo su tale legge, che sarà poi oggetto di proposta di emendamento e se ne discuterà in Commissione per essere ragionata e discussa con i Commissari della III Commissione consiliare.
Sostanzialmente, l'impianto tende a ripensare il funzionamento del meccanismo della gestione dei danni. Oggi, abbiamo un sistema che trasferisce agli ATC e ai CA risorse, da una parte per la gestione ordinaria e, dall'altra parte, per intervenire sui danni causati sia dagli ungulati sia da altri incidenti collegati al sistema venatorio. Uno dei meccanismi messi a punto, che sta per essere introdotto, dà la possibilità di gestire le risorse trasferite per i danni, qualora non siano utilizzate per pagare i danni sulla gestione ordinaria, in modo da incentivare indirettamente, un comportamento virtuoso da parte dell'ATC o del CA, che è incentivato a ridurre il numero dei danni per avere maggiori risorse da gestire in via assolutamente ordinaria.
Altri interventi proponevano di affidare un maggior coordinamento alle Province su questo tipo di interventi, di disgiungere la periziatura dei danni, effettuata dalle Province, dalla gestione e dal coordinamento del pagamento dei danni, che verrà effettuato dall'ATC e dalla CA.
Rivedere la questione del rapporto tra le squadre e le zone non ha ostacolato il proliferare dei cinghiali in tutta una serie di realtà territoriali, ma ha disciplinato meglio la gestione degli allevamenti dei cinghiali (che in alcuni casi sono fonte di produzione di animali che poi finiscono per essere lasciati in circolo) e tutta la questione legata ai macelli autorizzati, che devono essere disciplinati e controllati, perch rischiano di venire fuori non indifferenti implicazioni di tipo sanitario legate all'utilizzo delle carni del cinghiale, non sempre così monitorate e controllate.
Appena l'impianto complessivo sarà predisposto, sarà oggetto, oltre che del confronto con le Province, anche della Conferenza Regione-Autonomie locali. Contestualmente, abbiamo avviato una puntuale azione di monitoraggio sulle misure messe in campo dell'ATC e dai CA in questa stagione, per controllare meglio il rapporto tra danno percepito e reazione organizzativa sull'ATC e su CA, per contrastare l'esagerata presenza di animali.
In questo senso, è pronto un pacchetto di misure che sarà reso pubblico nei prossimi giorni, nel senso che in questi giorni abbiamo atteso le ultime indicazioni e correzioni da parte del tavolo tecnico tra Regione e Province che ha predisposto il documento.
Relativamente al problema delle volpi, invece, è stato predisposto laddove il problema si è manifestato, un maggior raccordo tra i tecnici regionali e i singoli ATC e CA, oggetto dei territori dove sussiste il problema. È un problema sicuramente presente, ma in questo momento è modo molto più circoscritto e meno evidente. Oggi abbiamo rafforzato il coordinamento con il territorio per meglio monitorare la situazione e valutare, nel prosieguo, interventi che incidano sulla strutturazione degli interventi in modo più impegnativo, qualora se ne verificasse la necessità alla luce del rilevamento avviato in questo momento.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Le interpellanze sono due, per cui potrebbe intervenire anche la Consigliera Cotto. Cercherò di fare delle considerazioni di carattere complessivo.
Prima di tutto desidero ringraziare l'Assessore Taricco per la sua risposta, arrivata in tempi accettabili vista l'economia dei nostri lavori.
Per quanto riguarda l'indennizzo assicurativo dovuto alle collisioni con la fauna selvatica (prevalentemente cinghiali) che avvengono sulle strade pubbliche, la preoccupazione era forte soprattutto non tanto per il numero di casi, che numericamente non sono molti (come giustamente diceva l'Assessore), ma perché si vuole evitare che si consolidi una prassi che porta ad una disapplicazione sostanziale di una compensazione assicurativa.
L'assicurazione era stata assegnata a seguito di una gara con un capitolato che teneva conto della storia dei sinistri avvenuti negli anni precedenti. Ero rimasto un po' sorpreso dalla clausola che, qualora sulla strada ci fosse un cartello triangolare segnalante di prestare attenzione agli animali vaganti, esenta la società d'assicurazione dal rimborso del danno. Giustamente l'Assessore ha ristabilito la realtà. Noi dobbiamo trovarci in una situazione che deve avere due condizioni: in primo luogo la condotta incolpevole del conducente dell'autoveicolo (è chiaro che se un autista viola già per suo conto le norme di comportamento del Codice della Strada, ha le sue responsabilità); in secondo luogo, avvenendo l'incidente in una strada pubblica, questa è sottoposta alle regole della viabilità.
Noi sappiamo che sulle autostrade l'assicurazione non risponde perché è una strada di per sé protetta da recinzioni laterali; comunque, essendo in concessione dallo Stato, provvede il concessionario. E' chiaro che se ci fosse un rilievo da fare al proprietario della strada, si potrebbe anche non pagare.
Qui è il contrario. Mi sembra diligente che Province e Comuni provvedano ad installare cartelli che segnalano la presenza di animali vaganti: questo alleggerisce il rischio, induce il conducente ad una guida responsabile, e non deve essere assolutamente una causa per non pagare l'eventuale indennizzo, salvo comportamenti strani da parte del conducente.
Se questo aspetto viene tenuto in considerazione quando si rifà la gara, naturalmente sulla base dei sinistri, è chiaro che le cose saranno trasparenti e la situazione migliorerà.
Per quanto riguarda i piani di contenimento dei cinghiali e delle volpi, prendo atto con soddisfazione che viene continuata un'azione avviata, che era quella di responsabilizzare meglio le Province; magari, se serve una norma, si può anche appesantire portando avanti l'obiettivo, cui faceva riferimento l'Assessore e che mi sembra condivisibile, di unificare la responsabilità di chi liquida e di chi valuta i danni, con la responsabilità finanziaria. E' come per l'assicurazione: se qualcuno liquida i danni e un altro paga, è chiaro che non vi è interesse al contenimento dei costi. È umano, è una questione non soggettiva, ma oggettiva.
Se invece riconduciamo il bilancio dei comparti alpini o delle ATC ad unità, nel senso che facciamo loro un ragionamento del tipo: "Questo è il finanziamento regionale, fatevelo bastare sia per le vostre esigenze, sia per i danni", questi soggetti sono incentivati a contenere le liquidazioni nel giusto e non vi possono essere spinte anomale da parte dei richiedenti i danni stessi.
Se questo si aggiunge ad altri provvedimenti, io suggerirei la rotazione delle squadre nell'ambito del territorio delle varie ATC. Cosa succede, come giustamente diceva l'Assessore, se una squadra si insedia in modo definitivo in un determinato punto? Trasforma quella zona quasi in una riserva privata di cinghiali? Le squadre in un'ATC possono essere numerose a seconda delle realtà; tramite un sistema aritmetico o un sorteggio, si potrebbero effettuare delle rotazioni, così la situazione potrebbe anche migliorare.
Bisogna pensarle tutte per far sì che ci sia il famoso contenimento e affinché l'attività agricola non subisca danni oltre misura dalla presenza della fauna selvatica.


Argomento: Consulte, commissioni, comitati ed altri organi collegiali

Interpellanza n. 141 dei Consiglieri Cotto, Ferrero, Pichetto Fratin Ghigo, Cavallera e Pedrale inerente a "Trasferimento della Commissione regionale per la realizzazione delle pari opportunità uomo-donna della Consigliera di parità presso la sede dell'Assessorato al Turismo"


PRESIDENTE

Passiamo ad esaminare l'interpellanza n. 141, sulla quale risponde l'Assessore Manica.



MANICA Giuliana, Assessore alle pari opportunità

Il trasferimento in oggetto non è mai avvenuto. La Commissione rimane esattamente dove si trovava prima, era un'idea ipotizzata sulla base di spazi superiori o inferiori in un luogo o nell'altro, dopodiché si è trovata una soluzione in questo senso.



PRESIDENTE

La parola all'interrogante, Consigliera Cotto.



COTTO Mariangela

Risultava alla scrivente che fossero stati allestiti degli uffici proprio per il trasferimento della Commissione - se n'è parlato anche una riunione della Commissione stessa - in Via Magenta 12. Emergevano delle preoccupazioni che l'Assessore ha compreso, tant'è che è tornata sulle sue decisioni.


Argomento: Problemi generali - Problemi istituzionali - Rapporti con lo Stato:argomenti non sopra specificati

Interrogazioni n. 47 dei Consiglieri Botta, Casoni, Boniperti, Ghiglia Vignale inerente a "Possibilità di chiusura degli uffici postali nelle frazioni di Casale Monferrato", n. 56 del Consigliere Robotti inerente a "Uffici postali provinciali di Asti", n. 104 del Consigliere Motta inerente a "Razionalizzazione degli uffici postali artigiani" e n. 556 del Consigliere Rossi inerente a "Sportello ufficio postale frazione Gnocchetto d'Ovada (AL)" (trattazione in VIII commissione)


PRESIDENTE

Prima di proseguire un'informazione: invito i Consiglieri dei Gruppi ad informare i Consiglieri assenti che per quanto riguarda le interrogazioni: n. 47 dei Consiglieri Botta, Casoni, Boniperti, Ghiglia, Vignale inerente a "Possibilità di chiusura degli uffici postali nelle frazioni di Casale Monferrato", n. 56 del Consigliere Robotti inerente a "Uffici postali provinciali di Asti", n. 104 del Consigliere Motta inerente a "Razionalizzazione degli uffici postali artigiani" e n. 556 del Consigliere Rossi inerente a "Sportello ufficio postale frazione Gnocchetto d'Ovada (AL)", tutte inerenti la situazione degli Uffici postali nei piccoli Comuni, saranno trattate in VIII Commissione e pertanto ad essa trasmesse così come richiesto dall'Assessore Deorsola con l'intesa degli interroganti.


Argomento: Interventi di promozione della domanda

Interpellanza n. 205 della Consigliera Cotto inerente a "Piemontesi nel mondo - amici del Piemonte - Turismo di ritorno"


PRESIDENTE

Passiamo ad esaminare l'interpellanza n. 205, sulla quale risponde l'Assessore Migliasso.



MIGLIASSO Teresa Angela, Assessore all'emigrazione

In riferimento al primo quesito dell'interpellanza ("quali iniziative la Regione Piemonte ha in programma per favorire un turismo di ritorno") si dichiara che l'Assessorato ai servizi sociali e competenti uffici regionali hanno posto in essere, dall'inizio dell'VII legislatura, diverse iniziative rivolte a promuovere un turismo di ritorno: illustro le principali.
Tour in Brasile de i "Music Piemonteis" dal 10 al 23 agosto 2005. La tournee ha toccato le città di Rio de Janeiro, Vitoria, Belo Horizonte Osasco e San Paolo ed è stata organizzata grazie alla collaborazione della Federazione delle Associazione dei Piemontesi in Brasile (FAPIB). In tutte le sedi di spettacolo sono stati distribuiti opuscoli di promozione delle Olimpiadi invernali 2006.
Si è poi svolta la decima Fiera italo-argentina a San Francisco de Cordoba, che si è tenuta dal 30 settembre al 3 ottobre. Si è proceduto a far allestire lo stand della Regione Piemonte grazie alla collaborazione della Federazione delle Associazioni Piemontesi in Argentina (FAPA).
Quest'anno il padiglione Piemonte è stato allestito con la nuova cartellonistica del Piemonte a cinque stelle e, in quella sede, si è provveduto a distribuire a tutti i visitatori dei depliant di promozione turistica del Piemonte, tra i quali quelli dell'evento olimpico invernale che ci sta coinvolgendo proprio in questi giorni.
La terza iniziativa è una mostra a Bruxelles presso l'Espace Wallonie che ha visto esposte le opere del maestro Eugenio Bolley dedicate ai siti olimpici 2006.
La mostra è stata inaugurata il 16 novembre 2005 ed è stata realizzata grazie alla fattiva collaborazione ed attività dell'Associazione dei Piemontesi di Bruxelles. Quarta iniziativa: 9 e 10 dicembre 2005 a Roma l'evento "Un Natale alla scoperta del Piemonte: cultura, tradizione musica, folklore, gusti e sapore di una regione olimpica", organizzato dall'Associazione dei Piemontesi nel Mondo di Roma. Anche in quell'occasione sono stati distribuiti opuscoli di promozione turistica naturalmente con particolare attenzione alle Olimpiadi.
proseguito il corso superiore in economia e management delle PMI piemontesi, che tra i loro scopi hanno quello di contribuire a mantenere ed incrementare il collegamento con le realtà dell'emigrazione piemontese. Il corso, come la Consigliera interrogante sa, è a cura dell'Università di Torino-Scuola di Amministrazione aziendale ed è stato tenuto in Brasile dal 25 aprile al 20 maggio 2005. Nell'ottobre 2004 si era già tenuta a Torino la prima edizione e nel piano di attività per il 2006, recentemente approvato (mi pare la scorsa settimana), abbiamo proposto anche per l'anno in corso una terza edizione del medesimo corso.
La sesta iniziativa è il progetto ALPIP (America Latina Piemonte Politecnico), lanciato alla fine del 2001. Nelle sue prime quattro edizioni sono state erogate centinaia di borse di studio a studenti dell'America Latina, naturalmente di origine piemontese, per frequentare nella nostra regione corsi di laurea specialistica, master di secondo livello e dottorati di ricerca presso il Politecnico di Torino. Si è già svolta l'attività organizzativa finalizzata alla realizzazione della quinta edizione del progetto ALPIP all'interno del piano annuale che abbiamo votato la scorsa settimana.
La settima iniziativa è il master biennale universitario di primo livello in "cultura e patrimonio storico-linguistico del Piemonte" per la formazione di insegnanti a Cordoba, in Argentina, che tra i suoi scopi ha quello di preparare dei docenti argentini utili alla promozione del Piemonte e alla sua cultura. Le lezioni del master, a cura dell'Università degli Studi di Torino - Facoltà di Scienze della Formazione, sono iniziate per l'anno scorso il 23 maggio e sono terminate a novembre del 2005. Anche la prosecuzione di quest'attività è stata inserita nel piano per il 2006.
L'ottava iniziativa è il master biennale universitario di primo livello in "esperto di cultura regionale per la formazione degli insegnanti" a Vittoria, in Brasile, che tra i suoi scopi ha quello di preparare i docenti brasiliani alla promozione del Piemonte e della sua cultura, quindi due iniziative analoghe per il territorio argentino e il territorio brasiliano.
Le lezioni del master, a cura dell'Università degli Studi di Torino-Facoltà di Scienze della Formazione, sono anch'esse iniziate nel mese di maggio ultimo scorso e hanno avuto termine a novembre del 2005. Anche la prosecuzione di quest'attività (secondo anno del master) è stata inserita nel piano annuale.
La nona iniziativa è il corso di formazione "Art e Design" a Buenos Aires (Argentina), che è rivolto a 25 argentini di origine piemontese e che rientra nel progetto "alto artigianato argentino". Le lezioni del corso, a cura del Centro metropolitano di disegno di Buenos Aires, in collaborazione con le Camere di Commercio italiane in Argentina e Antenne Piemonte, sono iniziate a fine agosto del 2005 e sono terminate a novembre. Si prevede per i due migliori alunni, un periodo di perfezionamento in Piemonte per una durata di tre mesi presso imprese ed istituzioni, cosa che avverrà a breve.
Infine, gli uffici competenti (ufficio per la valorizzazione e la promozione dell'identità del Piemonte) hanno provveduto ad inoltrare alle Associazioni dei Piemontesi, ovviamente a quelle che sono iscritte al registro di cui parla l'articolo 22 della legge 1/1987, diverse pubblicazioni di promozione e di valorizzazione del nostro Piemonte, sempre con l'obiettivo di promuovere fra le comunità dei nostri emigrati nel mondo un turismo di ritorno. Alla fine dell'anno e per l'inizio del 2006 sono state spedite in particolare due pubblicazioni: una è quel libro che tutti i Consiglieri hanno ricevuto dagli uffici a nome della sottoscritta, che ripercorre un po' la storia industriale del Piemonte, iniziativa che è stata realizzata tra l'altro utilizzando gli spazi e gli archivi fotografici di diverse aziende e che vedrà un momento di presentazione a cura dell'Unione Industriale nei prossimi mesi. Mi pare che l'Unione Industriale festeggi in quest'anno i 100 anni della propria costituzione e quindi, all'interno di queste manifestazioni, ci sarà anche la presentazione di questo libro, cui hanno contribuito fattivamente l'organizzazione e le aziende che, come ripeto, hanno messo a disposizione i loro archivi. Inoltre, recentemente è stato inviato a tutte le Associazioni dei Piemontesi nel Mondo una copia di uno dei manifesti delle Olimpiadi, il primo, quello che raffigura la Mole stilizzata e che fa parte di una serie completa realizzata appunto in occasione delle Olimpiadi.
In riferimento al secondo quesito dell'interpellanza (se non si ritiene utile instaurare attraverso l'AIRE un'efficace rete di comunicazione fra i Comuni e i cittadini parenti, al fine di favorire un turismo di ritorno) evidentemente, per quel che riguarda gli uffici afferenti la sottoscritta è tutto contenuto nel piano di attività approvato all'unanimità dalla Consulta dell'Immigrazione che si è insediata recentemente. Come loro sanno, questo piano è all'inizio ed è un piano di larga massima suscettibile di correzione e di integrazione.
Mi scuso, perché finora, quando ho parlato della prosecuzione delle attività, ho citato il 2006. In realtà, quello che abbiamo approvato era il programma di attività del 2005. Volevo ricordare che tutte queste attività proseguiranno anche nel 2006 ed essendo però il piano suscettibile di modifiche, di integrazione e di proposte da parte anche dei vari Gruppi consiliari e visto che lo si sta stendendo, a maggior ragione sapremo quanti fondi avremo a disposizione solo con l'approvazione del bilancio di previsione del 2006 ed eventualmente, con l'assestamento di bilancio dell'anno in corso, si potranno vedere altre numerose - mi auguro - utili integrazioni.
Volevo inoltre assicurare che, nell'esercizio di quello che è un dovere d'ufficio, ma è stato anche un momento molto piacevole e molto interessante, la sottoscritta ha partecipato non molto tempo fa (non ricordo se prima della pausa natalizia oppure subito dopo) a Roma al Congresso del CDIE. In quell'occasione ho ribadito l'interesse della Regione Piemonte a partecipare, non solo alle iniziative, ma a dare attraverso il proprio funzionario, un contributo costante alle iniziative che tale organismo nazionale intenderà proporre.
La presenza della Regione Piemonte è stata molto apprezzata perché era insieme alla Regione Liguria, l'unica che ha sentito il dovere di partecipare, attraverso i suoi esponenti politici e amministrativi. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Cotto; ne ha facoltà.



COTTO Mariangela

Ringrazio l'Assessore Migliasso per lo sforzo compiuto nel riferire al Consiglio quanto ha fatto finora la Giunta Ghigo. Come ha sottolineato l'Assessore, il programma 2005, pur essendo stato approvato adesso a consuntivo, era stato proposto dal collega Farassino. Se in quest'Aula fosse stato presente il professor Zich, avrebbe fatto dei "salti alti così" nel sentire parlare del progetto ALPIP e del progetto di master universitari, come di turismo di ritorno.
Sono tutt'altra cosa.
Le iniziative per i "Piemontesi nel mondo" le abbiamo fatte. Siamo felici di apprendere che l'Assessore farà proseguire le iniziative anche nel 2006, però pensavo che la Giunta desse la risposta sul turismo tramite l'Assessore al turismo. Sono allibita per il fatto che non abbia risposto l'Assessore al turismo. Sono anche preoccupata perché ho come l'impressione che gli Assessori esterni siano sempre più estranei all'attività del Consiglio. Lo voglio dire perché so di interpretare anche il pensiero della Presidente Bresso, che proprio stamattina l'abbiamo sentita molto seccata dal fatto che gli Assessori non sedessero neanche sui banchi della Giunta durante la seduta di Consiglio.
Ci vuole pazienza e umiltà. Sentirci può farvi perdere tempo, ma la democrazia a volte fa perdere tempo. È un vostro dovere istituzionale essere presenti. Personalmente, presentando un'interpellanza sul turismo di ritorno dei "Piemontesi del mondo" e degli "Amici del Piemonte", mi aspetto che l'Assessore al turismo se ne faccia carico. Nella scorsa legislatura l'Assessore Manica ha avuto modo, attraverso diversi viaggi, di conoscere le aspirazioni non solo dei Piemontesi nel mondo, ma anche degli Amici del Piemonte. Quante volte ci siamo detti, sia in Commissione sia in Consiglio che nel mondo abbiamo tanti figli e discendenti di piemontesi che vivono a New York, in Argentina o da altre parti. Si tratta di persone che, quando vengono in Italia, è chiaro che una visita a Torino o in altre città la vogliono fare anche per trovare i parenti. È chiaro che in questi archivi dei vari Comuni...
Presidente, non so se la questione interessa. A lei dovrebbe interessare perché so che è amico dell'Associazione dei Lucani. Se non interessa, magari facciamo un po' di intervello e la riprendiamo più tardi.



PRESIDENTE

Mi scusi, collega Cotto...



COTTO Mariangela

Solo per rispetto dei "Piemontesi nel mondo"



PRESIDENTE

Al di là dei "Piemontesi nel mondo", è proprio una questione di rispetto generale. Colleghi, è la terza volta questa mattina che vi invito all'attenzione. Chiederò che questo problema venga affrontato alla Conferenza dei Capigruppo, perché diventa complicato ascoltare gli interventi dei colleghi e degli Assessori interpellati. Gentilmente, chi intende parlare d'altro è pregato di accomodarsi fuori dall'Aula. Grazie.
Prego, Consigliera Cotto.



COTTO Mariangela

La ringrazio, Presidente, e le chiedo scusa.
Quando chiedo quali iniziative ha in programma la Regione Piemonte per favorire un turismo di ritorno, chiaramente non alludo al fatto che, mentre siete andati a fare cose che facevamo già noi, avete distribuito dei depliant sulle Olimpiadi. Sono cinque anni che noi li distribuiamo in tutte le occasioni, ci mancherebbe ancora, ma favorire il turismo di ritorno significa prendere accordi con le agenzie di viaggio e con l'Alitalia assicurare agevolazioni perché questi Piemontesi possano ritornare. Non solo i Piemontesi, ma anche gli Amici del Piemonte. Istaurare, attraverso l'AIRE, un'efficace rete di comunicazione tra i Comuni e i cittadini parenti, significa far partire dal basso tutta una rete di interesse, per cui chi è partito da Pinerolo - magari è un immigrato già di quarta generazione - può avere degli incentivi per ritornare e per vedere le terre d'origine dei suoi progenitori.
Per tutto questo, però, occorre un programma che l'Assessore al turismo deve elaborare per valorizzare questa enorme risorsa che abbiamo nel mondo: 202 associazioni di piemontesi che, quando ritornano, hanno il piacere di venire in Consiglio regionale e di farsi ricevere dalla Giunta.
Chiederei, Presidente, di non considerare evasa questa interpellanza ma di attendere, col tempo, di conoscere il programma. Sono sicura che l'Assessorato al turismo ha in cantiere un programma per favorire il ritorno dei Piemontesi nel mondo in Piemonte, ma un programma che non sia solo legato al discorso Olimpico. Le Olimpiadi si sono promosse anche da sole per i nostri Piemontesi nel mondo, perché per loro è motivo di orgoglio sapere che Torino è stata la capitale delle Olimpiadi. Ci vuole qualcosa di più e mi auguro che l'Assessorato al turismo lo metta a punto.
Mi auguro che questa Giunta - lo dico alla Presidente Bresso - non consideri i corsi universitari come turismo di ritorno. Ripeto, se il professor Zich fosse stato qui a sentire che l'Assessore ha considerato come parte dell'iniziativa il progetto ALPIP...
Senz'altro lei lo conosce, Presidente Bresso, essendo stata docente al Politecnico. Allora dico: attenzione a non confondersi con le risposte.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Cotto. Lei ha tutta la facoltà, come qualsiasi Consigliere, di presentare interpellanze specifiche sul turismo.
Su questa è intervenuta l'Assessore Migliasso; non è previsto che possa intervenire un altro Assessore.
Sono convinto, essendo argomento di assoluto interesse generale e tutt'altro che trascurabile, sotto l'aspetto economico, che se lei ritiene insieme ad altri colleghi, può presentare un'interpellanza sul turismo all'Assessore Manica.



COTTO Mariangela

Mi scusi, Presidente. Faccio la fotocopia di questa interpellanza perché non le è stata data una risposta. Non è possibile, come procedura tenerla sospesa, in quanto non soddisfatta, e passarla all'Assessore? Dato che volete snellire la burocrazia, mi chiedo perché, come Consigliere presento un'interpellanza, mi viene risposto "ciò per broca" ed io...
Va bene, così facciamo con tutti i cittadini, quindi è bene che lo faccia anch'io. Allora devo ripresentare un'interpellanza perché la Giunta si è sbagliata nel rispondermi?



PRESIDENTE

Lei sa, per prassi consolidata e per sua esperienza, come vengono assegnate, però siccome la Giunta può intervenire in qualsiasi momento, se l'Assessore al turismo Manica è in grado di intervenire nel merito della parte turistica dell'interpellanza, non ci sono problemi, altrimenti verrà ripresentata e ci sarà la risposta relativa.



COTTO Mariangela

Le chiedo scusa, Presidente. Per me va benissimo l'Assessore Manica risponda fra 15 giorni, non voglio una risposta frettolosa adesso. Ho piacere che l'Assessore esamini anche tutti gli atti di ufficio prima di dare una risposta.
Secondo me non è l'impiegata che deve distribuire le interpellanze agli Assessori, ma mi auguro che sia la Presidente Bresso ad indicare agli Assessori, per competenza, le risposte che devono dare. Se è l'impiegata mi preoccupa un po', spero non sia così.
Vorrei mantenere questa interpellanza sospesa in attesa che l'Assessore mi risponda quando lo riterrà opportuno.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Cotto, la manteniamo nell'ordine della calendarizzazione, l'Assessore Manica risponderà nei tempi previsti dai lavori dell'Aula.


Argomento: Varie

Sull'ordine dei lavori, con particolare riferimento alle proteste della Consigliera Cotto in merito all'atteggiamento assunto nei suoi confronti dall'Assessore Migliasso


PRESIDENTE

Passiamo ad esaminare l'interpellanza n. 217, sulla quale risponde l'Assessore Migliasso.



MIGLIASSO Teresa Angela, Assessore regionale

Spero vivamente di essere io la destinataria dell'interpellanza n. 217 e quindi di risparmiarmi le reprimende della Consigliera Cotto...



MIGLIASSO Teresa Angela, Assessore regionale

COTTO Mariangela (Fuori microfono)



MIGLIASSO Teresa Angela, Assessore regionale

Scusate, non posso accettare che un Assessore risponda così, ed inizi così. Voglio intervenire sull'ordine dei lavori!



MIGLIASSO Teresa Angela, Assessore regionale

Va bene, mi scuso.



(Continue proteste della Consigliera Cotto fuori microfono)



PRESIDENTE

Mi scusi, Consigliera Cotto, se c'è qualche problema lei ha la facoltà di intervenire sull'ordine dei lavori. Ripeto, se ritiene che ci siano dei problemi lo può fare. È sua facoltà intervenire sull'ordine dei lavori.



PRESIDENTE

La Consigliera Cotto ha chiesto la parola sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



COTTO Mariangela

Chiedo una Conferenza dei Capigruppo perché venga analizzato il modo di rispondere di un Assessore al quale non ho rivolto nessuna reprimenda. Ho solo detto che la risposta me la doveva dare l'Assessore al Turismo perch l'argomento ha a che vedere con il turismo. L'Assessore si alza per rispondere ad un'altra interpellanza facendo dell'ironia, prendendo in giro un Consigliere, dicendo che spera di essere lei l'Assessore competente: se non lo sa lei, non lo posso sapere io. Non è la prima volta che avvengono fatti del genere, che contribuiscono, Presidente Bresso, a rendere a volte il clima non tanto sereno...



(Commenti fuori microfono della Presidente Bresso)



COTTO Mariangela

Io non l'ho ritenuta una battuta perché lo stesso atteggiamento l'Assessore Migliasso lo ha già tenuto ieri in IV Commissione, dove poi è mancato il numero legale. Quindi sono battute continue che non siamo disponibili a sopportare. Chiederei veramente - valuti il Presidente e penso lo faccia il Vicecapogruppo del mio partito - una Conferenza dei Capigruppo per stigmatizzare certi comportamenti di Assessori esterni ed estranei al Consiglio.



PRESIDENTE

Mi scusi, Consigliera, gli Assessori che hanno la delega da parte del Presidente non sono assolutamente estranei al Consiglio. Abbia pazienza.
Scusate, cari Consiglieri ho già detto prima che all'oggetto della prossima Conferenza dei Capigruppo c'è il problema dell'agibilità dell'Aula rispetto alle interpellanze e alle risposte degli Assessori; è una questione di agibilità. Non ritengo necessario convocare immediatamente una Conferenza dei Capigruppo su una battuta che può essere stata infelice o infelice. Se la Consigliera Cotto si è sentita offesa, ha fatto bene ad intervenire sull'ordine dei lavori, così come previsto dal Regolamento perché è un suo diritto, una sua facoltà. L'argomento sarà trattato insieme a quello dell'agibilità dell'Aula, con l'interpellanza, nella prossima Conferenza dei Capigruppo, che non ritengo debba essere convocata adesso interrompendo i lavori dell'Aula.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Il fatto di per sé è avvenuto, quindi non è in discussione.
Naturalmente non è con questi comportamenti che si facilita un rapporto tra la Giunta e il Consiglio.
Lo so, noi possiamo dare anche fastidio con le interpellanze, ma succede in tutte le assemblee democratiche, quindi noi pretendiamo e domandiamo, anche a nome di coloro che si rivolgono a noi per avere chiarimenti e informazioni, che ci siano le risposte adeguate. Nel momento in cui un Consigliere rivendica il proprio ruolo e i propri diritti, non credo che debba essere per questo oggetto di ironie. Credo che un chiarimento immediato, Presidente, potrebbe favorire i lavori della nostra giornata. Naturalmente prendo già atto che la Presidenza ritiene di parlarne nei Capigruppo convocata in via ordinaria.
Ritengo e sollecito la Presidenza a sospendere i nostri lavori e a convocare una immediate e breve Conferenza dei Capigruppo. Questo potrebbe portare, e porterà senz'altro, ad un chiarimento e alla possibilità di riprendere con ordine e serenità i nostri lavori. Viceversa, rimarrebbe una questione aperta, che non potrebbe non influenzare i lavori di questa giornata.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Monteggia; ne ha facoltà.



MONTEGGIA Stefano

Capisco che non ci sia nessun estraneo a questo Consiglio, ma che l'Assessore si alzi e ad una domanda ben precisa...
Se non lo sa lei, Assessore Migliasso, chi deve intervenire su una risposta orale, non lo sappiamo sicuramente noi. Non è un problema della Consigliera Cotto saperlo. Che poi la Presidente intervenga e si lasci andare a parlare fuori microfono, in modo che si possa sentire quello che dice, dà un po' fastidio.
Possiamo capire di dare fastidio come minoranza, ma siamo qui per esercitare un nostro diritto. Vogliamo intervenire come e quando possiamo.
Forse è meglio che la Presidente si sposti sui suoi banchi così almeno non sentiamo le sue allusioni e le cose che vengono dette da quei banchi rivolte ad un Consigliere che sono piuttosto pesanti.
Vero, Presidente? Lei ha insultato un Consigliere, lo abbiamo sentito Presidente. Lei non può permettersi di insultare un Consigliere, si è sentito chiaramente cosa è successo. Non ripeto la parola che lei ha usato per rispetto di quest'Aula. Non posso ripeterla, ma si è sentito benissimo...
(Commenti fuori microfono della Presidente Bresso)



MONTEGGIA Stefano

Capisco che noi possiamo darle fastidio!



(Intervento fuori microfono della Presidente Bresso con il Consigliere Monteggia)



PRESIDENTE

Per cortesia, Presidente Bresso, se ritiene di intervenire lo può fare in qualsiasi momento dai banchi della Presidenza.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Molto semplicemente per chiedere, a nome del mio Gruppo, una sospensione dei lavori di cinque minuti anche al fine, spero compreso da tutti, di rasserenare al più presto il clima su questo incidente. Credo che una sospensione e un rapidissimo chiarimento extra Consiglio possa consentire di continuare più serenamente i lavori dell'Aula. Chiedo ufficialmente una sospensione.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Nastri; ne ha facoltà.



NASTRI Gaetano

Quello che si è verificato poc'anzi, secondo me, bisogna riportarlo nei giusti binari. Quello che manca è il rispetto e la dignità dei Consiglieri.
Secondo me, è una questione fondamentale se si vuole creare un percorso comune. O l'Assessore Manica non è in grado di rispondere, quindi ha bisogno di una supplente, oppure l'Assessore Migliasso è così brava da rispondere per tutti gli Assessori.
Penso che cinque minuti di sospensione servano solo ed esclusivamente per riportare la serenità all'interno di questa Assise. Se l'Assessore Manica non è in grado di rispondere basta dirlo. Non risponda, non c'è bisogno che qualcuno prenda il suo posto.



PRESIDENTE

Grazie, collega Nastri. Devo dire che forse lei non ha seguito con attenzione i lavori dell'Aula, perché la stessa collega Cotto nel suo intervento invitava l'Assessore a prendersi il tempo necessario purch potesse dare non una risposta immediata - alla quale l'Assessore Manica era disponibile - ma una risposta articolata rispetto al problema posto.
Quindi, in base a quest'accordo fra colleghe, Assessore e Consigliera, si è deciso di rispondere in un secondo momento. Considerando che è imminente una riunione dei Capigruppo, dove si potrebbe trattare anche quello che alcuni colleghi dell'opposizione ritengono un fatto grave, la proposta che faccio è di terminare l'esame dell'ultima interpellanza prevista, la n.
217, alla quale aveva già iniziato a rispondere l'Assessore Migliasso.
Terminata l'interpellanza e l'eventuale replica della collega Cotto, ci sarà una breve sospensione e una Conferenza dei Capigruppo in sala A per decidere in merito alla IV Commissione e al problema sollevato da più colleghi dell'opposizione.
Sempre sull'ordine dei lavori ha chiesto la parola il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Oreste

Visto che poi interrompe i lavori, intervengo solo per far notare che oggi, nuovamente, nessun atto di sindacato ispettivo presentato dalla Lega Nord ha avuto risposta. Le chiedo di farlo notare alla Giunta, perché è un po' di volte che succede. L'abbiamo già segnalato più volte anche in sede di Conferenza dei Capigruppo, ma pare che si proceda a senso unico.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

C'è una richiesta di sospensione che le è stata fatta da un Capogruppo di minoranza cui pregherei di dare risposta e possibilmente positiva, visto che sono stati chiesti cinque minuti. Sarebbe utile per tante ragioni.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

L'abbiamo data. Il Consiglio sarà sospeso dopo l'ultima interpellanza alla quale l'Assessore aveva già iniziato a rispondere, considerata la richiesta più volte espressa da parte dei colleghi dell'opposizione.
Un'ultima cosa, e mi rivolgo ai colleghi della minoranza: quest'Ufficio di Presidenza - e chi ve lo dice ne è fermamente convinto - ha al primo punto il rispetto del Regolamento e la funzionalità dell'Aula.


Argomento: Edilizia pubblica (convenzionata, sovvenzionata, agevolata)

Interpellanza n. 217 della Consigliera Cotto inerente a "Ristrutturazione degli storici locali dell'Alfieri-Carrù"


PRESIDENTE

Passiamo, come dicevo poc'anzi, all'esame dell'interpellanza n. 217 cui risponde l'Assessore Migliasso.



MIGLIASSO Teresa Angela, Assessore alla programmazione socio-sanitaria

Riprendendo la notizia che è apparsa sulle pagine di cronaca di un quotidiano nazionale, in merito ai primi risultati che sono stati conseguiti nel programma di riqualificazione di quello che è un istituto storico torinese, cioè l'Alfieri-Carrù, iniziativa che ha visto tra i principali soggetti finanziatori, almeno nel momento in cui è stata stesa la risposta, la Compagnia di San Paolo e la Fondazione CRT, la Consigliera ha presentato un'interpellanza per conoscere il progetto nei suoi dettagli e i relativi costi di ristrutturazione e gestione a carico della Regione Piemonte, e le opere intraprese e i risultati ottenuti per la tutela di donne vittime di violenze.
Con l'obiettivo di fornire un quadro ampio ed esaustivo delle azioni in corso ho ritenuto pertanto di assumere le informazioni aggiornate presso i soggetti che più direttamente hanno contribuito o stanno contribuendo alla realizzazione degli interventi previsti.
Dovendo quindi procedere all'illustrazione che, seppure lunga, sarà in termini schematici dei caratteri del progetto, ho ritenuto utile riprendere alcuni passi della locandina predisposta in occasione della presentazione alle personalità politiche, agli enti, alle associazioni operanti nel sociale e agli organi di stampa, avvenuta nel passato mese di settembre dove si afferma: "L'istituto Alfieri Onlus ha inteso predisporre un progetto di ristrutturazione completa di quello che era lo storico pensionato universitario che dovrà diventare luogo di accoglienza e di socializzazione fra giovani universitarie, lavoratrici e straniere alla ricerca di integrazione".
Sempre secondo quanto riportato in questo documento, all'interno del palazzo storico, quello che fronteggia le vie Accademia Albertina e Giolitti, potranno trovare ospitalità le strutture del Bandolo, che con le sue attività è anche presente nel Village che abbiamo inaugurato in occasione delle manifestazioni olimpiche. Il Bandolo è un progetto promosso e finanziato dalla Compagnia di San Paolo per il contrasto al disagio mentale, patrocinato anche dalla Regione Piemonte, che offrirà una linea telefonica di sostegno psicologico, un intervento specialistico e un servizio informativo per le famiglie, nonché attività di servizio di supporto al volontariato della Fondazione CRT.
sempre previsto il Centro di servizi di volontariato, sviluppo e solidarietà Piemonte, i gruppi di volontariato vincenziano per l'accoglienza di madri con figli vittime di violenza, come anche il gruppo Abele con il proprio storico progetto Aliseo.
L'intervento progettuale che è maturato in collaborazione con diversi soggetti sociali ha previsto sostanzialmente due grossi filoni di intervento: da un lato l'adeguamento del fabbricato alle normative attuali attraverso l'eliminazione delle barriere architettoniche, il consolidamento dei solai per sopportare i carichi di esercizio previsti e la realizzazione di servizi igienici specifici e l'incremento delle vie di deflusso, secondo la nuova normativa.
Il secondo filone riguarda la riorganizzazione e la definizione di nuovi spazi in funzione delle nascenti iniziative, quelle che illustravo prima, senza tuttavia stravolgere le peculiari caratteristiche architettoniche dell'edificio di riconosciuta ed evidente valenza storica.
Trattandosi di un obiettivo complesso ed oneroso i professionisti incaricati, d'intesa con l'ente promotore, hanno ritenuto opportuno, in riferimento all'attività del sociale, suddividere il progetto in cinque lotti operativi e funzionali omogenei, da realizzare in fasi successive distinte secondo questa tempistica: il primo lotto dei lavori, che andava da marzo 2004 a marzo 2005, ha riguardato le maniche su Via Giolitti e su via Accademia Albertina del secondo e terzo piano dell'edificio, con la realizzazione del consolidamento statico e nuove distribuzioni interne; il secondo piano è ad uso dei servizi legati al centro servizi per il volontariato e il terzo piano è ad uso dei servizi no profit.
Per il completamento di questo lotto sono stati previsti una nuova scala di emergenza all'interno del cortile ed un nuovo impianto ascensore realizzato attraverso il completamento di quello esistente e il cui accesso è stato trasferito su Via Giolitti. È già avvenuta la consegna agli utenti dei locali del secondo e terzo piano.
Per quanto riguarda il secondo lotto dei lavori, quello che andava da aprile 2005 a febbraio 2006, nel mese di maggio sono stati appaltati i lavori del quarto piano dell'edificio e, più precisamente, la manica di Via Giolitti per il progetto no profit "Madri in difficoltà" e la manica di via Accademia, ad uso dell'istituto Alfieri-Carrù.
A completare il lotto è prevista la costruzione di un nuovo ascensore a ridosso della nuova scala di sicurezza con la realizzazione di un alloggio custode al piano terra ed il restauro del vano scala che esiste su Via Giolitti.
I lavori previsti riguarderanno le maniche interne dell'edificio, la realizzazione del vano ascensore dell'Istituto per l'alloggiamento di un nuovo impianto per persone disabili, il ripristino delle terrazze con il rifacimento dell'impermeabilizzazione della pavimentazione, il restauro delle facciate prospicienti la via.
Il quarto lotto dei lavori interesserà il piano terra, dove sono previsti la trasformazione d'uso dell'androne a mo' di reception, il rifacimento della segreteria e l'adeguamento igienico funzionale dei locali attinenti l'Istituto.
Al piano interrato si intenderebbe intraprendere tutte quelle opere necessarie a rendere agibili i locali, attualmente adibiti a deposito, per un utilizzo come sale polivalenti ad uso dell'Istituto e alle attività giovanili.
Infine, con il quinto lotto si prevede l'intervento del restauro della facciata interna al cortile e la riqualificazione del cortile stesso.
Come forse già la Consigliera saprà, l'ammontare complessivo dei costi stimati da affrontare risulterà pari a circa 5,3 milioni di euro ed è così ripartito: Progetto volontariato I lotto, realizzazione per un importo di 1.369.763,92 euro che riguarda 1996 mq. di superficie II lotto, importo di 1.031.987,88 euro per 1744 mq. di superficie III lotto, importo di 906.808, 90 euro per 1358 mq.
IV lotto, realizzazione opere piano terra e interrato, importo di 622.901,84 euro per 752 mq.
V lotto, importo di 704.523,62 euro per 432 mq.
Progetto cultura VI lotto, realizzazione nuovo ingresso su via Giolitti e servizi al piano terra, opere piano terra e interrato dell'Accademia Corale Stefano Tempia con condizionamento aria, locale unità di condizionamento aria al piano sottotetto, condizionamento aria nei locali dell'Istituto al piano terra e interrato, per un importo di 647.929,98 euro per 1067 mq.
Nel prospetto che mi accingo ad illustrare sono riprodotti in dettaglio i contributi già ricevuti e gli Enti finanziatori.
Gli Enti finanziatori sono: Fondazione CRT per un importo di un milione di euro; Compagnia di San Paolo per un milione di euro; Centro Servizi per il Volontariato VSSP per 277 mila euro; Regione Piemonte per circa 39 mila euro. Il totale dei finanziamenti a disposizione è di 2 milione e 316 mila euro.
Per quanto riguarda in particolare il contributo fornito dalla Regione dell'importo di 38.734,27 euro, si precisa che lo stesso è stato assegnato avvalendosi del bando per il miglioramento funzionale dei presidi, a norma dell'articolo 4 della legge regionale 22/1990. Si riferisce, nello specifico, all'abbattimento delle barriere architettoniche e all'adeguamento dei sistemi di accessibilità ai piani. Risulta allo stato attuale - tenga presente la Consigliera che la nota mi è stata consegnata dagli uffici il 25 gennaio - in corso di effettiva erogazione, avendo il soggetto beneficiario trasmesso nella scorsa estate tutta la documentazione di rendicontazione richiesta.
Sempre in tema di spese da affrontare per l'esecuzione del programma approvato, appare decisamente interessante quanto illustrato nella tabella che segue, nella quale vengono riportati i costi da affrontare in rapporto agli stati di avanzamento dei lavori.
Sono somme progressive per realizzare i lavori fino al VI lotto compreso (progetto cultura), che rispettivamente sono: per i cinque primi lotti che riguardano il progetto volontariato: 1 milione e 370 mila; 2 milioni e 401 mila; 3 milioni e 308 mila; 3 milioni e 931 mila; 4 milioni e 635 mila. Per il VI lotto, progetto cultura, 5 milioni e 283 mila.
Come si può ben comprendere, con i finanziamenti già erogati sarà possibile portare a termine i primi due lotti dei lavori, mentre per la realizzazione delle restanti opere vale l'auspicio espresso dal Presidente dell'Ente in occasione di quell'incontro che ricordavo all'inizio di illustrazione del progetto di riqualificazione, poter disporre di nuovi sostegni economici, anche di natura particolarmente rilevante.
Vorrei fare un breve cenno in riscontro alla seconda richiesta contenuta nell'interpellanza, riguardante i progetti per la tutela delle donne vittime di violenza.
Vorrei ricordare che, come sicuramente la Consigliera sa avendo svolto il ruolo di Assessore fino a pochi mesi fa, la Regione ha sostenuto, con esiti sostanzialmente positivi, le attività del Centro di Soccorso per la violenza sessuale contro le donne, presso l'Ospedale S. Anna, nell'ottica di integrazione fra interventi sanitari e interventi sociali, con l'obiettivo di garantire un'apposita assistenza alle donne che hanno subito violenza ed il contributo, economicamente, per ciò che concerne l'assunzione di un'assistente sociale.
Inoltre, nella delibera 41 del 2004, riguardante la tipologia e i requisiti strutturali e gestionali delle strutture residenziali e semiresidenziali per minori, è stata prevista la tipologia delle comunità "mamma-bambino" e la tipologia "Gruppo appartamento per gestanti e mamme con bambino"; esperienze che ormai esistono da parecchi anni su un po' tutto il territorio regionale, alcune anche prima della sistemazione all'interno della delibera.
Le Comunità di cui parlavo poc'anzi si caratterizzano per l'accoglienza di nuclei familiari con presenza di gestanti, e anche di madri di uno o più figli minori, che hanno la necessità di essere allontanati a causa di violenze o per ragioni contingenti collegate a problematiche socio ambientali, a volte con l'intervento o meno del Tribunale dei Minori e a volte su esplicita e apposita segnalazione dei servizi sociali erogati dai nostri consorzi, dalle nostre Comunità montane e, in un caso, dall'ASL.
Penso che anticipare oggi un giudizio sui risultati conseguiti, sulle attività e sulle prescrizioni erogate da queste nuove realtà (alcune delle quali sono davvero nuove e altre presenti in alcune parte del nostro territorio provinciale e non solo) forse è prematuro, anche se sappiamo benissimo che i risultati non sono solo di tipo quantitativo. La rendicontazione sociale è sempre una rendicontazione molto complessa che tiene conto di diverse variabili, anche perché, a persone con la stessa apparente problematica, corrispondono azioni diversi, bisogni diversi proprio perché diverse sono le situazioni e i contesti in cui la violenza si è manifestata o l'atto è avvenuto. Diverse, quindi, sono le figure professionali e le occasioni di ospitalità che possono essere utilizzate.
lo stesso discorso dell'affidamento familiare: uno straordinario strumento ma che per pochi casi - speriamo - può essere sostituito da altri tipi di intervento.
Occorre anche tenere conto che la normativa è entrata in vigore piuttosto recentemente e che solo alla fine di quest'anno troverà una sua piena applicazione.
Vorrei ricordare che esistono per alcune strutture, alcune delle quali ospitano situazioni di questo genere, una sorta di regime transitorio (andrà a regime alla fine dell'anno 2006) e stiamo lavorando per dare configurazione in tal senso.
Appena si potrà e disporremo di dati oggettivi, tenendo sempre conto di quello che dicevo prima che la rendicontazione sociale non è un libro di partita doppia, gli uffici saranno assolutamente disposti a fornire tutti i dati necessari, anche nel corso di questo anno, senza attendere la rendicontazione finale.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Cotto; ne ha facoltà.



COTTO Mariangela

Ringrazio l'Assessore per l'articolata risposta.
A scanso di equivoci dico subito che siamo favorevoli all'opera, tant'è che il mio assessorato la voleva finanziare durante la passata legislatura ma, ahimè, non c'erano i finanziamenti. Quando ho letto sui giornali che la Regione partecipava all'opera mi sono detta: "Dove ha trovato i soldi"? Infatti non li ha trovati perché di fronte a 5 milioni e 300 mila euro...
Chiederei ai Consiglieri di prestare attenzione perché questa è un'opera molto importante per i torinesi, non solo per le finalità che trova uniti le Fondazioni bancarie, il Gruppo Abele, il volontariato e, più che giusto, anche la Regione.
L'Assessore ha ricordato che i lavori erano iniziati nel 2004, il mio assessorato non aveva finanziamenti da poter destinare, tant'è che l'unico consiglio è stato quello di dire: "Fate una richiesta per l'abbattimento delle barriere architettoniche".
Mi chiedo, ma lo chiedo anche ai giornalisti, per non creare confusione: quest'opera sembrava tutta finanziata dalla Regione Piemonte (penso a quelli che sono in attesa del finanziamento per la clinica della memoria), ma la stessa ha dato un contributo di 38 mila e 734 euro - meno dell'1%. Dai giornali sembrava che la Regione Piemonte avesse contribuito totalmente, creando anche molte aspettative da parte di altri. Quando si fa una conferenza stampa o un comunicato ufficiale le cifre devono essere indicate proprio per evitare che altri che vogliono ristrutturare la casa a scopo benefico, abbiano delle aspettative che poi vanno deluse.
Ringrazio anche per i dati forniti circa l'attività passata, a noi piace ricordare quello che è stato fatto. A volte si ha la sensazione di partire dall'anno zero, che qualcuno voglia cancellare tutto il passato, ma noi lo ricordiamo con i mezzi che abbiamo a disposizione.



PRESIDENTE

Dispongo l'immediata convocazione della Conferenza dei Capigruppo.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 11.37 riprende alle ore 13.09)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GARIGLIO



PRESIDENTE

Come concordato e comunicato precedentemente, terminiamo i nostri lavori antimeridiani.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 13.10)



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