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Dettaglio seduta n.6 del 21/06/05 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PLACIDO



(Alle ore 10.02 il Vicepresidente Placido comunica che la seduta avrà inizio alle ore 10.30)



(La seduta ha inizio alle ore 10.27)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Distribuzione verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Approvazione verbali precedenti sedute", comunico che sono stati distribuiti, presso i Gruppi consiliari, i processi verbali delle seguenti sedute consiliari: novembre 2004, dicembre 2004, gennaio 2005 e febbraio 2005.
Sono stati altresì distribuiti i processi verbali delle sedute consiliari del 16, 24 e 31 maggio 2005.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Ha chiesto congedo il Consigliere Botta.


Argomento:

b) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni

c) Insediamento Commissione consultiva per le nomine


PRESIDENTE

Comunico che è stata insediata la Commissione per le Nomine, così come previsto dal Regolamento, presieduta dal Presidente del Consiglio, composta da venti Consiglieri. Se siete d'accordo, ometterei la lettura dei venti nominativi, visto che ne siete già tutti informati.


Argomento: Fondi sanitari - Personale del servizio sanitario

Interrogazione n. 12 dei Consiglieri Ghiglia, Casoni, Boniperti, Botta e Vignale inerente a "Abolizione dei ticket sui farmaci generici e vendita di alcune categorie di farmaci direttamente nelle farmacie ospedaliere"


PRESIDENTE

In merito al punto 3) all'o.d.g.: "Interrogazioni ed interpellanze", in attesa dell'Assessore Borioli, potremmo esaminare le interpellanze dell'Assessore Valpreda.
Approfitto della presenza dei rappresentanti della Giunta per ricordare che durante la scorsa seduta consiliare avevamo chiesto alla Giunta - era presente il Vicepresidente Susta - di dar corso a tutta una serie di interpellanze. Auspichiamo che la Giunta dia seguito a tale richiesta e voglia rispondere al maggior numero di interpellanze.
Passiamo all'esame dell'interrogazione n. 12, presentata dai Consiglieri Ghiglia, Casoni, Boniperti, Botta e Vignale.
Risponde l'Assessore Valpreda.



VALPREDA Mario, Assessore alla tutela della salute e sanità

L'interrogazione si compone di sei domande. La prima riguardava le stime di spesa e di risparmio sulla base delle quali l'Assessore opterebbe per le soluzioni su esposte, considerate anche le premesse relative alla rimborsabilità dei farmaci.
Le stime di spesa e di risparmio relative alla manovra sui farmaci generici che è più corretto definire bioequivalenti - derivano direttamente dai dati della registrazione delle ricette farmaceutiche rimborsate dalle ASL alle farmacie al pubblico e dai dati del programma ministeriale "SFERA".
Sulla base di tali dati, riferiti all'anno 2004, la Regione Piemonte risulta inferiore alla media nazionale di utilizzo dei farmaci generici e a brevetto scaduto, in quanto inciderebbe solo sul 9,5% della spesa convenzionata, contro il 10% nazionale.
L'incentivazione all'uso di tali farmaci è parte della programmazione strategica dell'Agenzia Italiana Farmaco e delle strategie farmaceutiche dei principali Paesi europei (Germania, Gran Bretagna, Spagna ed altri).
Questo perché i generici ed i farmaci a brevetto scaduto rappresentano, per i soggetti istituzionali, una significativa opportunità di offerta di terapie consolidate al minor costo possibile e liberano risorse per l'accesso dei cittadini a terapie innovative: infatti, mentre un farmaco a brevetto scaduto costa mediamente al Servizio Sanitario piemontese 7,3 euro per confezione, i farmaci a brevetto non scaduto (che, come ripeto, hanno la stessa efficacia terapeutica) hanno un prezzo medio di 17,5 euro. I risparmi che si potrebbero generare con la prescrizione, ove possibile, del brevetto scaduto, stimati a 23 milioni di euro annui, sarebbero superiori al mancato introito da ticket per tali farmaci, valutato in 17 milioni di euro (vi sarebbe, dunque, un risparmio da minor spesa di 6 milioni di euro).
Il secondo quesito chiede con quali risorse e attraverso quali canali si intende pubblicizzare la maggior diffusione dei farmaci generici.Abbiamo già svolto una campagna informativa regionale sui brevetti scaduti che si avvarrà del cosiddetto partnerariato di tutti i soggetti interessati, tra i quali le aziende farmaceutiche e le farmacie aperte al pubblico.
Il terzo quesito chiede qual è la percentuale di farmaci generici che viene usata nel dettaglio da ogni singola ASL e ASO.
Ho una tabella, che depositerò agli atti, dove si documenta una bassissima percentuale dell'impiego del farmaco generico sul totale: la media regionale è del 2.21%, con oscillazioni che variano dal 2.58%, 2.64% o 2.59%, a livelli bassissimi tenuti sull'uno e novanta (1,90). in questo senso esistono, effettivamente, dei grandi margini di miglioramento.
La quarta domanda era relativa alla possibilità di incentivare, se sia possibile e in che modo incentivare le ASL e le ASO ad un maggior uso dei farmaci generici. ASL e ASO utilizzano già al loro interno, farmaci con minor rapporto costo-beneficio -, dato che adottano infatti dei prontuari ospedalieri condivisi, -; sono i medici di famiglia che devono essere maggiormente coinvolti in questo processo di razionalizzazione delle risorse. In tal senso, e noi abbiamo comunque accolto, ma la battaglia non è facilissima, questo confronto una sostanziale disponibilità.
Il quinto punto è , se questa proposta non si ritenga penalizzante per un'intera categoria con migliaia di occupati e, nello stesso tempo, poco efficace sotto il profilo del contenimento della spesa a carico della Regione - proposta questa proposta, che peraltro non abbiamo ancora formalizzato, ma che formalizzeremo a tempi brevi.
Non si ravvisano in realtà fattori di impatto di provvedimento sul piano occupazionale, dal momento che è noto che i bisogni sanitari farmaceutici sono in crescita per il progressivo invecchiamento della popolazione, fenomeno che non riguarda solo la Regione Rregione Piemonte ma è ben presente in tutto il mondo occidentale. La vera questione è la sostenibilità economica dei nuovi bisogni, e la partita del risparmio si gioca tuttao sull'appropriatezza dellea propria testa delle prestazioni: perché un aumento delle produzioni , non appropriate - c'è sia nel pubblico sia nel privato c'è questa tendenza, ahimè, sia nel pubblico che nel privato che ci sforzeremo di correggere -, brucia solo risorse senza aumentare l'efficacia delle cure.
Infine, l'ultima domanda è: atteso che la farmacie ospedaliere hanno orari molto limitati, in che modo si intende offrire un servizio continuo e costante ai cittadini,? questo Il quesito si riferisce alla ventilata proposta ventilata di aumentare la distribuzione dei farmaci esenti da ticket tramite le farmacie ospedaliere. Attualmente, è già evidente vigente in Regione, un accordo con le farmacie al pubblico che regola la distribuzione diretta di farmaci da parte di ASL e ASO, con piena soddisfazione di ambo le parti, sia pubblica che privata, quindi, noi integreremo la distribuzione diretta dei farmaci esenti da ticket che tra l'altro sono anche collegatie con determinate patologie che sono particolarmente gravi, quindi, la gente che va a monitorare, a eseguire controlli e analisi in ospedale, può anche usufruire del farmaco. Per quelli che invece abitano fuori, ci sarà questa integrazione con circuito delle farmacie private.
L'altra interrogazione, che riguarda l'acquisto di apparecchiature post "VOICEbox" per non vedenti, richiede risposta scritta, che ed io la consegnerei al Presidente del GruppoCapogruppo Casoni.
che oggi non c'é.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore. Se c'è qQualcuno degli interpellanti e degli interroganti che deveintende replicare? La parola al Consigliere Ghiglia.



GHIGLIA Agostino

Grazie Presidente., iIntanto, porgo gli auguri all'Assessore Valpreda non solo per essersi ripreso - fatto che noto con piacere - che vedo con piacere che si è ripresoma anche - glielo dico con simpatia - per il fatto che dopo 32 giorni si possa passare dalla "politica dell'annuncio" alla "politica della proposta" (, e gli auguri anche Assessore, che glielo dico con simpatia, l'interrogazione è del 19 Maggiomaggio, siamo al 21 giugno e non c'è ancora unaalcuna proposta formalizzata).
Ho l'impressione che l, siamo al 21 di Giugno e l'augurio che dopo 32 giorni si possa passare poi, dalla politica dell'annuncio alla politica della proposta. Perché la politica dell'annuncio, è una politica che talvolta, ho l'impressione, sembra un pochino unsi traduca nel buttare un sasso nello stagno, vederne l'effetto di questo sasso e poi decidere di conseguenza. all'effetto.
So che lei è una persona seria e quindi non si limiterà a questo tipo di politica. Tuttavia, non sono assolutamente convinto - e non credo lei sia riuscito a dimostrarloe dalla nella risposta -, non sono assolutamente convinto prima di tutto del calcolo su cui si basa il risparmio presunto ma perché da quanto ha riportato dagli organi di stato stampa - visto che noi altro non abbiamo -e la proposta non c'è, la proposta è talmente poco precisa e , poco dettagliata che diventa anche difficile, andare a comprendere se veramente ci sarà un risparmio di denaro pubblico e, quindi un risparmio anche per i cittadini sia come utenti, che sia come contribuenti.
E' ovvio, cheOvviamente, anche noi siamo assolutamente favorevoli ad una politica d'incentivazione e di maggior diffusione del farmaco generico ci sembra però, da quantoello che è apparso sugli organi di stampa, lla stampa, che questo sia un inizio non congruo. I,l perché il risparmio attraverso il farmaco generico si segueattua fondamentalmente su una lla strada: la diffusione del farmaco stesso.
aA nostro avviso, occorrerebbe prevedere anche una è anche la fissazione di quote percentuali alle ASL dalle ASO che siano superiori rispetto a quelle attuali e, magari - perché no? - , metterleintrodurle anche negli fra gli obbiettivi dei direttori Direttori generali. , potrebbe Potrebbe essere un'idea. perché fiFinché non s'incentiva, diventa un po' difficile diffondere, e non per mancanza , anche se poi non c'è dl'interesse;, spesso, c'è semplicemente, anzi, quasi sempre, vorrei dire c'è semplicemente pigrizia mentale da parte dei tanti soggetti coinvolti.
Quindi, incentivazioni alle ASL rispetto ed anche - anche perché no? - alle farmacie.
eE su questo ragionamento vorrò glio tornare quando sarà delineato il provvedimento, perché, questo ragionamento che poi discuteremo nel merito quando verrà delineato il provvedimento.
la La parte che convince meno è questa.la seguente. Le farmacie ospedaliere, a nostro avviso, oggi non sono in grado di sopperire, di fare da centrale unica di distribuzione del farmaco generico. Non ha neanche senso. Questo, a mio avviso, ho ripreso da secondo quanto è stato riportato in maniera sommaria.
E' chiaro che se questa non è l'intenzione sono contento e anticipatamente se questa fosse l'intenzione, sarebbe a nostro avviso un assurdo: perché neanche con orari 24 ore su 24 - senza rilevare, a parte tutti gli altri disagi, - si riuscirebbe a garantire ai cittadini un servizio sufficiente e un buon servizio.
Con quest'o interrogazione, anche anche l'auspicio che ci siadi una seria, continua, costante politica d'incentivazione del farmaco generico anchemagari , l'ho detto prima, attraverso gli obbiettivi che vengono datiposti alle singole ASL. Questa ci sembra la strada maestra per il la diffusione del farmaco generico e la strada maestra per il risparmio.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Valpreda.



VALPREDA Mario, Assessore alla tutela della salute e sanità

Ringrazio il Consigliere Ghiglia per gli auguri. Le notizie tratte notizie dalle fonti d'informazione, non sempre sono corrette. Noi non vogliamo utilizzare le farmacie per distribuire il farmaco generico. I cittadini ci guadagneranno perché i farmaci generici sono esenti da ticket e quindi da un maggiore e migliore utilizzo, e da una maggiore prescrizione di questi farmaci, i cittadini trarranno dei vantaggi.
La distribuzione attraverso le farmacie ospedaliere e, in tal senso abbiamo ricevuto una proposta di collaborazione dai proprietari di farmacie si riferisce unicamente a farmaci per particolare patologia, in particolare per i tumori del sangue, che sono costosissimi. In quanto alla politica dell'annuncio, noi abbiamo voluto proprio andare con i piedi di piombo, per evitare di non controllare le previsioni degli uffici.
Certamente dovremmo passare da un consumo del 2,21% in media ad un consumo superiore al 4%; obiettivo in linea con quello nazionale e noi confidiamo di riuscirci: presenterò il provvedimento in Giunta lunedì prossimo.



PRESIDENTE


Argomento:

12051


PRESIDENTE

Interrogazione n. 2 dei Consiglieri Cavallera, Cirio, Costa, Cotto Ferrero, Ghigo, Leo, Pichetto, Manolino, inerente a "Sospensione concorso per 15 posti di dirigente regionale" interpellanza n. 4 dei Consiglieri Allasia, Rossi, Dutto, Monteggia inerente a "Sospensione concorso per 15 posti di dirigente regionale" interrogazione n. 69 dei Consiglieri Vignale, Casoni, Botta e Boniperti inerente a "La trasparenza della nuova Giunta: bloccato un concorso pubblico per dirigenti per assumere a chiamata nominale"



PRESIDENTE

Passiamo ad esaminare congiuntamente le interrogazioni n. 2 e 69, e l'interpellanza n. 4 inerenti a " "Sospensione concorso per 15 posti di dirigente regionale" La parola all'Assessore Borioli per la risposta.



BORIOLI Daniele, Assessore al personale e sua organizzazione

Fornirò una risposta cumulativa congiunta all'interpellanza n. 4 e alle interrogazioni n. 2 e 69, sullo stesso argomento.
a tutte le interpellanze.
La Giunta regionale ha ritenuto con due successivi provvedimenti -, con con uno di essi uno dei quali si è determinata la sospensione delle procedure concorsuali di cui trattano le interpellanze e l'interrogazione urgente presentata -, non per altra ragione se non quella determinata dall'esigenza e dalla volontà, indicate in modo chiaro anche programmaticamente, di procedere ad una revisione complessiva della struttura organizzativa dell'Ente, in modo particolare per quanto riguarda la Giunta, relativamente al ruolo specifico che attiene direttamente alle attività della Giunta regionale. Per questa ragione poiché èE' evidente che l'esigenza di ristrutturare, di riformare complessivamente la macchina organizzativa dell'Ente non può prescindere da una valutazione specifica e in qualche modo compiutamente preliminare sul livello della macro struttura, e quindi sul livello apicale, che è costituito sia dalle direzione Direzioni che sia dall'insieme dei settori che, con le direzioniDirezioni, compongono complessivamente il quadro dirigenziale dell'Ente.
Si è ritenuto dunque di intervenire, con un provvedimento di sospensione indicando indicante una scadenza entro la quale rimuovere la sospensione stessa e procedere eventualmente con una la decisione definitiva - svolto il lavoro istruttorio che stiamo facendoin atto vedremo quale sarà - di interrompere una procedura che peraltro, voglio precisare, non aveva precostituito, dal punto di vista formale, nei confronti di coloro che partecipano al concorso, alcun diritto.
Per quanto riguarda il rilievo emerso relativamente al rapporto tra compiti di gestione e compiti d'amministrazione d'indirizzo politico voglio precisare che questo l'intervento si è determinato con una delibera di GiuntaGiunta regionale, indispensabile poiché l'autorizzazione adper assumere gli eventuali vincitori dei concorsi banditi., arrivava proprio da una delibera di Giunta, quindi c'è C'è dunque una questione assoluta di simmetria formale tra gli atti:. Ccosì come si era deciso, con delibera di Giunta, di autorizzare l'assunzione dei vincitori di concorsi, si è deciso altresì, con delibera di Giunta, di sospendere le procedure concorsuali.
L'esigenza di procedere ad una riforma della struttura organizzativa dell'Ente non muove, a nostro giudizio - ma questa è una valutazione anche politica su cui si possono avere,esprimere legittimamente, opinioni diverse da un'esigenza general generica, ma dalla constatazione, abbastanza evidente agli occhi di tutti, che gli anni che abbiamo alle spalle sono stati di della tumultuosa trasformazione dell'architettura istituzionale che presidia il governo del territorio a diversi livelli (a cominciare dalle "leggi Bassanini", successivamente dalla riforma del Titolo V della Costituzione).
In questa tumultuosa vicenda è ovvio che sono sostanzialmente cambiate in profondità, le competenze dell'amministrazione regionale e; sono cambiate le competenze delle Province e dei Comuni. E' tuttora ; c'è in corso ancora unala partita aperta - che affronteremo nei prossimi mesi con la ripresa del pieno funzionamento pieno della Conferenza Regioni Autonomie locali - che, a nostro giudizio, riguardante l'ulteriore esigenza di trasferire altre significative materie, anche significative, per quanto riguarda il livello gestionale, agli Enti locali.
In qualche modo occorreva prendere atto che il profilo di governo della Regione nel suo rapporto con gli Enti locali non è più lo stesso;, quindi va ripensata complessivamente la struttura.
Questo ripensamento, è ovviamenteo, implica due livelli d'approfondimento. Il primo, è quello su cui siamo intervenuti con maggiore rapidità e tempestività ed è quello della struttura dirigenziale. sul quale, peraltro, pPosso anticipare al Consiglio che la Giunta sta procedendo ad una elaborazione, che, nel giro di poche settimane, sarà a disposizione per una discussione più ampia in Consiglio, per quanto riguarda ildel l livello d'articolazione in direzione Direzioni e in settori. Come sapete, su èquesto ci sono competenzae del Consiglio, al quale perché spetta al Consiglio nel contesto della legge n. 51 del '97 spetta individuare le direzioni Direzioni nel contesto della legge n.51 del '97.
C'è una prospettiva di natura più più di "legislativa", ura sudi cui il Consiglio sarà assolutamente investito con la pienezza che gli compete: che riguarda la riforma della legge n. 51 del '97 che va assolutamente attualizzata e cambiata. Questa èSicuramente, tale materia che richiederà un più maggior tempo d'impostazione tempo per essere impostata rispetto a quella di lla ridefinizione quante e qualidi direzioni Direzioni e settori successivamente si tratterà diridisegnare e come, nell'ambito delle direzione, ridefinire i settori e a partire da quello riprendere una politica di selezione del personale dirigente.
L'unica eccezione, che in questa fase si è determinatain questa fase, è quella relativa ad unal dirigente assunto nell'ambito della Presidenza, con una funzione molto specifica; , ma è l'unico caso, per tutto il restonegli altri casi si procederà secondo le procedure formalmente previste, e a breve nel contesto di quella rivisitazione della struttura apicale dell'Ente alla quale stiamo procedendo.



PRESIDENTE

La parola all'interrogante, Consigliere Rossi.



ROSSI Oreste

Volevo sapere se l'Assessore ha risposto all'insieme di tutte le interpellanze.



PRESIDENTE

Si.



ROSSI Oreste

Assessore, devo dire che è stato molto bravo ad arrampicarsi sui vetri: non ha dato alcuna risposta, non ha spiegato le ragioni che hanno portato a sospendere un concorso in itinere. Un cConcorso bandito e pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte il 9 dicembre 2004 per ricoprire 15 posti di qualifica dirigenziale della Regione Piemonte, per con una serie di profili. Per uno di tali profili, La la prima prova si è svolta , per uno di questi profili, il 21 marzo 2005, l'ultima il 29 aprile 2005.
: tutte le prime prove sono state sostenute dagli esaminandi.
Sono stati quindi selezionati i candidati che potevano accedere alle prove successive:, quindi molte persone hanno speso soldi denaro per prepararsi, hanno studiato, hanno dedicato tempo e lavoro per un qualcosa che era legalmente loro riconosciuto., iI candidati che hanno "vinto" la prima parte di questo concorso sono stati ammessi alle altre prove successive ma, a sorpresa, su "La Stampa" di martedì 3 maggio 2005 leggiamo che la Giunta avrebbe deciso, il giorno prima, di far saltare il concorso: "sospeso Sospeso il concorso, troppi dirigenti". La motivazione: la si legge in seguito: "La Giunta regionale ha deciso di sospendere il concorso per i 15 nuovi dirigenti regionali voluto voluti dal precedente esecutivo guidato da Enzo Ghigo." Consiglieri, come tutti sapete, cambiare tutti che quando un'amministrazione si assume un impegno, non è che cambia il "colore" di un' dell'amministrazione non presuppone e cambiareno gli impegni presiassunti. Facciamo l'esempio di un; se si contrae un mutuo: non è che cambia cambiando amministrazione - vedi modello argentino - e si possa dire si dice "arrangiatevi, il mutuo l'hanno fatto acceso quelli di prima, per cui 'chi ha dato ha dato, chi ha avuto ha avuto'", noi cambiamo idea non l'abbiamo fatto noi il mutuo arrangiatevi". Si fa così? Non si fa cosicosì.
Vi siete comportati da bravi difensori dei proletari e dei lavoratori dicendo, a questi signori che hanno studiato e sostenuto un concorso: "Signori, l'avete fatto perché l'aveva deciso la Giunta di Enzo Ghigo adesso ci siamo noi, cambiamo idea, arrangiatevi. Se avete speso dei soldi fatti vostri; se avete perso notti a studiare, fatti vostri; se avete perso dei giorni di lavoro per studiare e prepararvi, fatti vostri".
Bella democrazia. Ma la motivazione è ancor più bella: troppi dirigenti, troppo personale. Bene; ma allora, perché i consulenti? La Presidente - della quale gradiremmo la presenza, visto che voi, quando eravate minoranza, richiamavate regolarmente il fatto che il Presidente Ghigo dovesse essere presente - si è addirittura presa, come consulente una persona che l'affiancava in Provincia. Notizia di pochi giorni fa. Ma allora, se c'è un eccesso personale e dirigenti, perché avvalersi di consulenti? La mia idea è perché il consulente, a differenza del dirigente che vince un concorso, è legato mani e piedi a chi l'ha scelto. Chiaramente, la consulenza le viene affidata se fa quanto gli chiede colui che lo ha scelto come consulente. È questa la differenza. Il dirigente deve rispondere all'Ente. Il consulente, invece, normalmente risponde a chi la consulenza gliela paga. Vi sembra corretto? Vi sembra bello? Vi sembra un'operazione da gente di sinistra? Io dico di no. Vi state comportando all'opposto di come dovreste.
Ma non c'è solo questo. L'Assessore Borioli non ha risposto neanche ad uno dei tre punti che abbiamo segnalato: non ci è stato detto quanto siano costati i concorsi e i commissari d'esame - che, presumo, debbano essere liquidati. Sospendiamo tutto, prendiamo in giro dei lavoratori; e tutto questo perché - è un grave reato: avete ragione - il concorso l'aveva deciso la Giunta precedente.
Bello, veramente bello! Gran qualità e grande immagine. Devo complimentarmi per questo modo di lavorare, molto corretto.
Ma lasciatemi dire ancora una cosa: prendetevela con noi Consiglieri prendetevela con i rappresentanti politici, ma non con lavoratori che non c'entrano niente. Le persone che hanno partecipato al concorso non sono tutte di centrodestra - magari in minima parte, magari qualcuno c'era - ma chiunque avesse diritto a parteciparvi. Voi, comportandovi in questo modo avete preso in giro dei lavoratori, non degli uomini politici. Sappiatelo!



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente. La risposta dell'Assessore Borioli non è per nulla convincente e, quindi, siamo assolutamente insoddisfatti della sua risposta. Innanzitutto, non ha ricordato - e non compare neanche nella delibera - che per dieci anni, dal 1995 al 2005, i dirigenti regionali si sono dimezzati. Erano più di 500 nel 1995, adesso siamo intorno ai 250-300 (il numero esatto mi sfugge poiché varia a seconda dei collocamenti a riposo).
Questa la realtà. Negli ultimi anni si è imposto un blocco dell'espressione della dirigenza e si è proceduto, attraverso vari percorsi, a riorganizzazione varie e all'utilizzo di dirigenti già in servizio, anche sulla base di procedure di individuazione attraverso avvisi.
Certamente, avendo sospeso il concorso, è molto più comodo creare i presupposti per la delibera cui prima faceva riferimento l'Assessore Borioli, nella quale si rileva un posto libero nell'organico e quindi la possibile acquisizione del dottor Carnazza, al quale con delibera successiva, si attribuisce l'incarico di responsabile di Settore.
Badate bene che non faccio riferimento a responsabilità di Direzione o di Settore: mi rendo conto dell'opportunità di un elemento fiduciario e di responsabilità nei confronti della Giunta regionale. Mi riferisco al gran numero di dipendenti regionali e di esterni che in questi anni hanno atteso l'emanazione di un concorso per dirigenti regionali. Esiste una procedura intrinsecamente oggettiva: concorsi al termine dei quali si stila una graduatoria che poteva, nell'immediato, dare corso ai quindici inserimenti senza dimenticarsi del recente sfoltimento incentivato.
Il provvedimento è dannoso anche per l'Ente. Non c'entra nulla, da un punto di vista numerico e qualitativo, con la riorganizzazione. Faccio rilevare che il concorso presupponeva molti profili... Quando la Presidente ha presentato il programma, ho detto di non intendere farsi colpire dalla sindrome "dell'anno zero", e ha parlato di continuità, soprattutto per quanto riguarda la formazione, il reclutamento e l'avanzamento del personale. Peraltro, questo concorso è stato anche discusso con le rappresentanze sindacali.
Personalmente ritengo che la Giunta possa ancora porre rimedio nel recedere, anticipatamente, dal provvedimento di sospensione, riportando la serenità a tutti i partecipanti al concorso - e sono centinaia e centinaia anche esterni all'Ente - liberalizzando il completamento della procedura.
Potremmo lanciare una sfida: vedremo se questi profili, in un eventuale nuovo bando, non troveranno riscontro, dal punto di vista sostanziale. Si parla di persone laureate; di professionalità in campo economico ambientale, sociale, nel campo della pianificazione: quindi, l'intero ventaglio delle necessità della Regione Piemonte.
Questo è un atto arbitrario, che va a danno di coloro che in questi anni hanno lavorato, non per una Giunta ma per l'Ente: il gran numero di persone laureate, assunto attraverso vari percorsi negli scorsi anni e che è giusto che adesso raggiunga il livello dirigenziale. Per contro, ci potrebbe essere un esodo verso altre opportunità, a tutto danno della Regione che in questi anni li ha formati senza dar loro sbocco all'interno.
Ribadisco, quindi, l'assoluta insoddisfazione degli interroganti del Gruppo di Forza Italia come interroganti.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente. Anche il nostro Gruppo ha ritenuto opportuno presentare, nel merito, un'interpellanza. Diciamo subito che non siamo soddisfatti della risposta dell'Assessore, perché, in realtà, risposta non vi è stata; l'Assessore ha letto una valutazione sul cambiamento del quadro normativo nazionale, ma non ha fornito risposta agli interrogativi presentati.
Dall'inizio del mandato, in più occasioni abbiamo citato il programma presentato dalla Presidente e sottoscritto da tutti i Partiti che la sostengono, quindi anche dagli Assessori che siedono nei banchi della Giunta regionale. Nella parte riferita ad una macchina regionale efficiente ed amichevole si dice: "Occorre un ricambio che va avviato con un processo di sviluppo delle competenze interne ed inclusione di nuove risorse dall'esterno" e ancora "...come priorità, investire sulla struttura dei quadri intermedi. I giovani sono il futuro prossimo della Regione Piemonte". Questo quanto si annuncia, così come si fanno altri annunci di principio, che poi vengono immediatamente disattesi.
In una delle prime riunioni di Giunta, questo Governo pensa subito di sospendere per nove mesi un concorso in atto, motivando con queste parole: "In considerazione della volontà di rivedere la configurazione organizzativa dell'ente...". Di per sé, la sospensione di un concorso desta sempre qualche preoccupazione e qualche dubbio di legittimità, non dal punto di vista formale, ma dal punto di vista dei principi. Se la motivazione è quella che abbiamo appena letto, deve valere per tutti, non solo per alcuni.
Il 23 maggio la Giunta sospende per nove mesi il concorso in oggetto cinque giorni dopo, al di là di attendere una nuova configurazione dell'ente, pensa subito di nominare un nuovo dirigente e, alcuni giorni più tardi, di nominarne un secondo, con l'indicazione nominale, nel momento in cuinonostante vi è sia una procedura concorsuale ad evidenza pubblica.
questo il dato sul quale ci si attendeva una la risposta che non vi è stata. Lo diciamo perché sSecondo noi, risposta non vi può essere. È chiaro a tutti, anche ai colleghi della maggioranza, che su questo nulla hanno avuto da eccepire, che nel momento in cui si sospende un concorso e s'individuano due persone nominalmente, si cambia il mazzo delle carte, si rompono le regole.
Certamente, vi sono due persone (delle quali abbiamo massima stima, che ho avuto la fortuna di conoscere nei nove anni in cui ho fatto il Consiglieri provinciale) che, oltre ad avere grandi capacità, hanno sostanzialmente un merito: essere personeaver che hanno per nove anni operato con il Presidente della Giunta regionale.
Ma l'utilizzazione dell'indicazione nominale non può essere il metodo da utilizzare per individuare incarichi dirigenziali, così come dal primo all'ultimo dipendente della Regione, in un'istituzione che utilizza concorsi pubblici.
Questo, in un'istituzione che utilizza concorsi pubblici, non è il metodo da utilizzare per individuare incarichi dirigenziali, così come per individuare dal primo all'ultimo dipendente della Regione.
Credo che in più di un'occasione il centrosinistra si sia battuto per procedure concorsuali pubbliche, per procedure concorsuali, non nominali: vediamo sempre di più come principi enunciati in sede di programma e e in sede di Consiglio vengano vengono poi completamente disattesi. Lo stesso brusìo o, se volete, l'indifferenza dell'aula, in qualche modo ci fa fare qualche riflessione. Nessuno deve essere attento alle parole del Consigliere Vignale - per carità -, ma questi sono temi sui quali solitamente i partiti di centrosinistra sono sempre particolarmente attenti: al concorsoi ad evidenza pubblica e a fare in modo che non vi siano chiamate dirette o chiamate nominali di persone vicine al Presidente agli Assessori.
accaduto esattamente questo e, ancora una volta, assistiamo all'assordante silenzio dei partiti di maggioranza, che fanno fare alla Presidente, alla Giunta gli atti che crede, senza che su questo si dica alcunché.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Borioli per un brevissimo cenno di risposta alle considerazioni svolte.



BORIOLI Daniele, Assessore al personale e sua organizzazione

Intervengo non tanto per replicare alle valutazioni svolte - ovviamente non mi aspettavo di convincere nessuno alcuno - quanto, piuttosto, per integrare la mia precedente risposta all'interpellanza con i dati relativi alle spese. Chiedo scusa, dispongo di una tabella e ho dimenticato di darne conto: la spesa complessiva sostenuta ad oggi per le procedure concorsuali interrotte è di 21 mila euro. È il dato che richiedeva prima, credo giustamente, il Consigliere Rossi, facendomi notare che non l'avevo riferito:, ma avevo la tabella nascosta sotto un foglio e non l'avevo vista.
Peraltro, queste si tratta disono spese che naturalmente manterrannoebbero valenza per quei concorsi - vedremo quali, in base alle valutazioni che faremo in questenelle prossime settimane - rispetto ai quali si dovranno ripristinare le procedure e le prove fin qui espletate e compiute.
Questa è una fase istruttoria.
Dico proprio laicamente che non sNon vi èi parte con alcun preconcetto nei confronti di nessuno dei concorsi istituiti; si tratterà di vedere secondo una valutazione su cui, è ovvio, si eserciterà la discrezionalità propria dell'attività amministrativa, se e quali di questi concorsi si riterrà eventualmente di proseguire fino al loro compimento.
Voglio dire solo una cosa. Non contesto il dato evidenziato dal Consigliere Cavallera rispetto al fatto che ci siasecondo la quale ci sarebbe stata una diminuzione di numero o addirittura un il dimezzamento del numero dei dirigenti. Credo che però in questa valutazione complessiva aAl di là di quello che sarà l'esito conclusivo della valutazione che stiamo conducendo, credo vada considerato certo il divenire prodotto all'interno dell'amministrazione regionale.
Peraltro ritengo che, comparativamente, vada fattasia necessaria una riflessione su quello che oggi continua a essere il rapporto tra numero complessivo dei dipendenti e numero dei dirigenti nell'ambito dell'amministrazione regionale, rapporto che sta intorno all'8%. In altri enti locali, anche di medio livello di governo, vi è un rapporto significativamente più basso, intorno al 2%.
Capisco che la complessità delle funzioni e la natura dell'amministrazione siano diverse, ma credo utile fare chiedersi un ragionamento se questo rapporto sia o no un rapporto che puòpossa essere tendenzialmente corretto, tendendo non ad verso non una penalizzazione dei ruoli dirigenziali,ti, ma verso ad un contenimento della spesa per le stesse funzioni - che dirigenti. Si tratta infatti di funzioni che comunque hanno un costo strutturale molto alto per l'amministrazione.
In tal modo, vi sarebbe anche la possibilità di promuovere con maggiore compiutezza all'interno dell'amministrazione, con maggiore compiutezza una politica di valorizzazione dei quadri:, ovvero quelle posizioni intermedie tra i ruoli dirigenti dirigenziali e i dipendenti di tratto esecutivo, che nell'ambito della pubblica amministrazione molto spesso non trovano apprezzamento per la propria professionalità e qualche volta neanche un adeguato riconoscimento dal punto di vista del trattamento economico.
Nel nostro ragionamento - vivaddio, questa è l'unica cosa che mi permetto di dire - non c'è nessuna alcuna trascuratezza nei confronti delle problematiche dei lavoratori, in particolare dei dipendenti della Regione o di quelli che aspirano a diventarlo, ma c'è invece un'attenzione evidentemente articolata in maniera differente rispetto all'amministrazione uscente, che si tratterà di concretizzare nelle sedi preposte per arrivare a una sintesi finale.
Da questo punto di vista, pProva ne è il confronto che l'Assessore al personale ha avviato con le Organizzazioni sindacali su questa materia.
Informo il Consiglio che oggi non ci troviamo in alcuna una situazione di carattere conflittuale tra l'amministrazione che ha adottato il provvedimento di sospensione del concorso e le rappresentanze dei lavoratori, ma in una situazione molto dialettica e articolata. In sostanza, stiamo riconducendo la questione nell'ambito delle relazioni sindacali, che sarà la sede, tra le altre, in cui verrà definita la scelta finale relativa ai concorsi.



PRESIDENTE

Dichiaro conclusa la seduta antimeridiana del Consiglio.
Alle ore 11.30, i colleghi che lo desiderano possono partecipare, nella Sala Viglione al primo piano del palazzo, all'incontro con i rappresentanti delle comunità della Valle di Susa, richiesto da questi e deliberato dalla Conferenza dei Capigruppo. Prego i signori Presidenti dei Gruppi di accomodarsi nella Sala A cinque minuti prima di tale incontro per definire le modalità di gestione della riunione con i cittadini della Valle di Susa.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 11.18)



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