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Dettaglio seduta n.531 del 19/01/10 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


SPINOSA MARIACRISTINA



(Alle ore 10.01 la Consigliera Segretaria Spinosa comunica che la seduta avrà inizio alle ore 10.30)



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PLACIDO



(Alle ore 10.36 il Vicepresidente Placido comunica che la seduta avrà inizio alle ore 11.00)



(La seduta ha inizio alle ore 11.04)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Barassi, Bresso, Buquicchio Chieppa, Gariglio, Rabino, Robotti e Turigliatto.


Argomento:

b) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento: Informazione

c) Ricorso alla Corte Costituzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri (l.r. n. 25/2009)


PRESIDENTE

L'Avvocatura della Giunta regionale, con nota del 4 gennaio 2010, ha comunicato che la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha impugnato, con ricorso in via principale alla Corte Costituzionale, gli articoli 3, comma 1, e 8, comma 2 della legge regionale n. 25 del 26 ottobre 2009, recante "Interventi a sostegno dell'informazione e della comunicazione istituzionale via radio, televisione, cinema e informatica". L'Ufficio di Presidenza nella seduta del 18 gennaio 2010 ha espresso parere favorevole alla costituzione in giudizio a difesa dell'Ente. Copia del ricorso è disponibile presso la Segreteria del Consiglio regionale.


Argomento: Stato giuridico ed economico del personale dipendente

d) Decisione della Corte Costituzionale in ordine alla legge della Regione (n. 23/2008)


PRESIDENTE

Comunico che, in data 15 gennaio 2010, è stata depositata la sentenza della Corte Costituzionale n. 9/2010, con la quale è stata dichiarata l'illegittimità costituzionale dell'articolo 24, comma 2, della legge regionale 28 luglio 2008, n. 23/2008, "Disciplina dell'organizzazione degli uffici regionali e disposizione concernente la dirigenza ed il personale".


Argomento:

e) Distribuzione processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

Sono stati distribuiti ai Consiglieri i processi verbali delle sedute del 12 e 13 gennaio 2010. Verranno posti in approvazione nella prossima seduta consiliare.


Argomento:

Approvazione processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Approvazione processi verbali precedenti sedute", comunico che il giorno 12 gennaio 2010 sono stati distribuiti ai Consiglieri i processi verbali delle sedute del 22 e 29 dicembre 2009.
Se non vi sono osservazioni, si intendono approvati.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Sull'ordine dei lavori, ha chiesto la parola il Consigliere Dalmasso ne ha facoltà.



DALMASSO Sergio

Grazie, Presidente. Volevo informare i Consiglieri, i funzionari, il Consiglio intero che il nostro Gruppo (Rifondazione Comunista) e il Gruppo "Ecologisti" hanno pubblicato un testo che ricorda la figura di Rocco Papandrea, che è stato Consigliere in quest'Aula per dieci anni, operaio FIAT, esponente politico e sindacale.
Il testo è disponibile presso la postazione dell'Ufficio Aula: chi lo vuole prendere, lo può fare; eventualmente, porteremo altre copie qualora quelle a disposizione non siano sufficienti.
Faremo anche una presentazione pubblica di questo testo tra 10/15 giorni, alla quale sono invitati tutti: Consiglieri, funzionari, amici persone che lo hanno conosciuto e che vorranno essere presenti.
Seconda questione. Questa mattina si è riunito il Comitato di Solidarietà: chiederei che si valutasse l'opportunità, essendosi verificato quel drammatico terremoto ad Haiti, il paese più povero di un continente povero di devolvere un gettone dei Consiglieri per la raccolta di fondi medicinali, acqua e qualunque altra cosa che si ritenesse necessaria per questo povero Paese che è stato devastato in modo terrificante.
Naturalmente è una scelta libera dei singoli Consiglieri e non pu essere un vincolo.



PRESIDENTE

Grazie, collega Dalmasso. Il Comitato di Solidarietà si è riunito proprio su questo tema. Per quanto riguarda le azioni singole, io sono sempre dell'idea - ma è un'opinione personale - che queste debbano essere lasciate al singolo individuo e non a decisioni collettive, come già detto anche altre volte.
Per quanto concerne il libro, naturalmente ho trascorso cinque anni col collega Papandrea e lo ricordo con affetto.
Ha chiesto la parola la Consigliera Motta; ne ha facoltà.



MOTTA Angela

Grazie, Presidente. Questa mattina ho presentato un'interpellanza urgente e approfitto della presenza dell'Assessore Migliasso, alla quale chiedo scusa, ma non sono riuscita ancora a parlarle poiché il caso mi è stato stamattina presto.
Si tratta dei finanziamenti relativi al progetto "Vita indipendente" per le persone con grave disabilità motoria. Ho saputo che ci sono stati dei problemi per alcuni progetti che sono stati presentati nella provincia di Asti e stamattina ho ricevuto una mail da uno dei destinatari di questi fondi, che si è visto respingere il progetto a causa di mancanza di fondi tra l'altro, in questa mail minacciava azioni eclatanti. Di conseguenza chiedo all'Assessore se nella giornata di oggi riesce a darmi informazioni su questa situazione e sulla questione dei fondi relativi al progetto "Vita indipendente", perché per alcuni disabili rappresenta l'unica opportunità per riuscire ad avere una vita un po' più serena.
Assessore, se ha delle notizie al riguardo, le chiedo la cortesia di fornircele, proprio per evitare che sul nostro territorio si verifichino problemi di questo genere. Nel corso della giornata, quando vuole.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Bossuto; ne ha facoltà.



BOSSUTO Iuri

Grazie, Presidente. Solo due comunicazioni. La prima è un promemoria.
Come lei giustamente diceva prima, Presidente, nella tribuna del pubblico vi sono rappresentanti di parecchie realtà con problemi di lavoro, con crisi; lavoratori in difficoltà, tra cui spicca la componente di lavoratori che facevano parte (speriamo facciano ancora parte) della ditta Aviapartner di Caselle, aeroporto Sandro Pertini.
Se ricordo bene, tempo fa abbiamo votato una mozione in cui impegnavamo la Giunta a fare il possibile per risolvere questo problema in tutti i modi possibili. La settimana scorsa, come Gruppo, abbiamo chiesto una comunicazione della Giunta proprio in merito alle azioni svolte in ottemperanza alla mozione.
Sappiamo che ieri notte il Consiglio comunale di Torino ha approvato all'unanimità una mozione identica, quindi anche Torno, che è socio importante dell'aeroporto di Caselle, ha sottoscritto nella sua interezza una mozione simile alla nostra.
Non ci rivolgiamo tanto all'Assessore Migliasso, perché crediamo che non si tratti di un problema di ammortizzatori sociali - in realtà lo è, ma vorremmo fosse altro, visto che la Regione destinerà molti soldi per lo sviluppo di Caselle, come ha dichiarato più volte la Giunta, noi vorremmo che nello sviluppo fossero considerati anche i lavoratori - ma ci indirizziamo agli assenti, gli Assessori Peveraro e Bairati, per avere un'illustrazione dello stato dell'arte.
In secondo luogo, abbiamo depositato un ordine del giorno di solidarietà alle popolazioni della Val Susa per l'incendio doloso che ha interessato il presidio No- TAV di Bruzolo. Noi crediamo che, di fronte ad atti di stampo mafioso, la solidarietà non vada negata, come ben ci insegnano anche i colleghi del centrodestra... Comunque, crediamo che, di fronte a una vicenda che sa molto di intimidazione mafiosa, sia doveroso da parte del Consiglio attivarsi.
Tra l'altro, annuncio che oggi purtroppo sono comparse le trivelle a Susa e in Valle c'è già una tensione molto forte che contrappone le forze dell'ordine ai cittadini. Speriamo che prevalga il buonsenso, ma mi risulta che vi sia una situazione di tensione piuttosto alta e l'autostrada è stata bloccata poco tempo fa.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Novero; ne ha facoltà.



NOVERO Gianfranco

Grazie, Presidente.
Sono stato preceduto dal Consigliere Bossuto, per cui mi limiter semplicemente a ribadire il fatto che il Consiglio, unanime, abbia approvato un ordine del giorno relativamente al problema dei cassaintegrati dell'aeroporto di Caselle.
Non conosco, peraltro, gli sviluppi della situazione, per cui non so se è previsto qualche incontro questa mattina.
In ogni caso, nel corso della seduta odierna, gradiremmo sapere dalla Giunta che cosa è stato fatto in merito e a che punto è la situazione.
inutile ricordare che la Regione non è un'azienda qualsiasi, perché è direttamente interessata alla questione.



PRESIDENTE

Grazie, collega Novero.
Sull'ordine dei lavori, ha chiesto parola il Consigliere Laus; ne ha facoltà.



LAUS Mauro

Grazie, Presidente.
Non vedo in aula l'Assessore Artesio, quindi le chiederei la cortesia di comunicare alla stessa il mio intervento.
I primi mesi del 2009 - a febbraio, per la precisione - avevo chiesto all'Assessore Artesio, attraverso un'interrogazione in Commissione, dei chiarimenti e delle rassicurazioni in merito a quanto avevamo scritto, come maggioranza, nel Piano Socio Sanitario relativamente all'Ospedale Oftalmico. In aggiunta, avevo articolato il mio intervento chiedendo precisazioni in merito alla situazione del bilancio della struttura ospedaliera e delle certificazioni inerenti il raggiungimento o meno del break even della stessa struttura.
Oggi i membri del Comitato pro-Oftalmico sostengono che gli impegni presi con l'approvazione del Piano Socio Sanitario sono stati disattesi.
Poiché non credo che siano stati completamente disattesi, mi aspetto per dignità politica, che l'Assessore fornisca una risposta prima di tutto al sottoscritto, in qualità di Consigliere regionale, e poi alle attuali richieste che stanno avanzando i Sindacati e lo stesso Comitato, che manifestano preoccupazione in tal senso. Sostengono, infatti, che il servizio di radiodiagnostica - citerò solo alcuni dei punti da loro sottolineati - ha perso la sua autonomia e dipenda, ormai, dal Valdese.
Dichiarano, ancora, che anche il laboratorio di analisi, secondo l'atto aziendale che è stato sottoposto alla ratifica dell'Assessore, è destinato a perdere la sua autonomia e a dover dipendere dall'Ospedale Martini.
Nel giro di un anno e mezzo sarebbero stati caldamente invitati ad andare in pensione due primari storici.
Di recente, l'ospedale temette di perdere anche la traumatologia, a favore del CTO: fu quello il campanello di allarme che convinse dirigenti e medici a ricostituire il Comitato pro-Oftalmico.
Il tavolo di lavoro sulla nuova rete dell'oculistica, che era stato creato in Assessorato dopo l'approvazione del Piano Socio Sanitario, non ha prodotto alcun risultato.
Alcuni spazi dell'ospedale sono stati occupati dal programma di screening regionale del tumore alla mammella, "Prevenzione Serena" - che nulla ha a che vedere con l'attività del presidio, e altri punti ancora.
Oggi i medici e i sindacati chiedono chiarezza.
Poiché siamo in campagna elettorale, non vorrei vedere qualche collega dell'opposizione, magari del Gruppo della Lega o del PdL, amici e colleghi strumentalizzare in termini propagandistici questa vicenda.
La richiesta che sottopongo all'Assessore è quella di fornirmi, nella giornata odierna, una risposta in tal senso. Credo, comunque, che la risposta debba essere data in modo mediatico, altrimenti nutro seri dubbi sulla correttezza dell'impegno politico che il suo partito, pubblicamente nell'approvazione del Piano Socio Sanitario, ha preso mediaticamente e ha scritto formalmente. Grazie.



PRESIDENTE

Volevo soltanto informare i colleghi che l'assenza della Giunta è stata autorizzata dalla Presidenza del Consiglio, che non si è lasciata sfuggire l'opportunità di autorizzare la Giunta a fare ciò che permisi anche al collega Leo nella scorsa legislatura. Ci troviamo nella stessa situazione.
Abbiate pazienza, solo pochi istanti e l'Assessore Migliasso sarà di nuovo tra di noi.
Collega Laus, se ha un documento scritto, lo faremo pervenire all'Assessore Artesio.
Sempre sull'ordine dei lavori, ha chiesto la parola il Consigliere Auddino; ne ha facoltà.



AUDDINO Angelo

Grazie, Presidente.
Farò il mio intervento anche in assenza dei componenti della Giunta perché sono convinto che lei e l'Ufficio di Presidenza saprete riferire agli Assessori e alla Presidente quanto sto per annunciare.
Sebbene alcuni colleghi mi abbiano preceduto, vorrei ribadire che la Regione, in merito alla questione Aviapartner, non possa fungere semplicemente da "testimone". È un'azienda importante per la Regione.
La Regione si è spesa e spende molto per il futuro di Caselle, per far sì che l'aeroporto sia garantito da voli e da un futuro di lavoro. Non significa, però, che tutto ciò possa avvenire a scapito dei lavoratori.
Credo che oggi Aviapartner rappresenti l'emblema di come, molto spesso si utilizzi la forza lavoro "usa e getta".
Per questi motivi, chiedo alla Giunta regionale di riferire come sta evolvendo la situazione e come sta portando avanti la mozione votata dall'Aula quindici giorni fa all'unanimità. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Auddino.
Ha chiesto la parola il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Grazie, Presidente.
Dopo alcuni interventi dell'opposizione, anche per alternanza credo che sia utile farne uno di maggioranza.
Riporto l'attenzione non tanto sua, che so essere alta, ma soprattutto dei colleghi, su un tema che abbiamo cercato di svolgere la settimana scorsa, quando temevamo che gli impegni presi dalla Giunta, sia dal Vicepresidente Peveraro, sia soprattutto dalla Presidente della Giunta venissero disattesi per quanto attiene le nomine del CSI.
Venimmo rassicurati una volta di più dalla Presidente durante una Conferenza dei Capigruppo e poi, se non ricordo male, da un intervento in Aula, che, evidentemente, ci fece molto piacere: di parole la Giunta ne ha solo una, e che c'era, quindi, coerenza.
Purtroppo siamo costretti a riportare l'attenzione sul medesimo argomento perché a noi risulta che esattamente cinquanta minuti fa sia iniziato un Consiglio di Amministrazione del CSI, dopo che, nel corso degli ultimi giorni, tra il Presidente del CSI Brizio e la Presidente Bresso ci sono stati dei confronti non sempre improntati alla totale condivisione del pensiero.
Pare di capire che dal Consiglio di Amministrazione che dovrebbe essere in svolgimento in questo momento emergano due ipotesi: la prima riguarda la nomina del Direttore generale. Questa ipotesi ci spiacerebbe molto, perch contraddirebbe gli impegni presi dalla Presidente Bresso e ci seccherebbe che la stessa, soprattutto in campagna elettorale, come diceva il Consigliere di opposizione Laus, vedesse minata la sua immagine e la sua credibilità, proprio in un momento così delicato. Non ci sembrerebbe n utile né simpatico.
Dall'altra parte, ci pare quantomeno discutibile il fatto che il Consiglio di Amministrazione non solo faccia ciò che ritiene opportuno nell'ambito delle sue deleghe. Ma, dimenticandosi che la Regione quest'Aula - ha una certa titolarità in linea di principio sulle loro scelte come ente strumentale - ricordo che "ente strumentale", secondo lo Zingarelli, significa essere "strumento di" - in Corso Unione Sovietica trascurano questa interpretazione (probabilmente c'è un problema di comprensione etimologica) e, facendo fare un'inutile brutta figura eventualmente alla Presidente Bresso e a tutta la sua Giunta, vanno indefessi, per la loro strada.
Voglia l'Ufficio di Presidenza chiedere alla Giunta se per caso ha qualcosa da dirci in materia. E, qualora avesse bisogno della sua maggioranza per essere aiutata nella difesa dell'istituzione, siamo totalmente disponibili a farlo.



PRESIDENTE

Grazie, collega.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente.
Il mio intervento, che, ovviamente, verrà ascoltato dall'Assessore Migliasso, riguarda i temi della sanità, non dal punto di vista del servizio sanitario, ma di ciò che gira intorno alla sanità, soprattutto in questo periodo.
stato indetto un convegno a Tortona, mi sembra di ricordare, per venerdì, da parte di un sindacato medico. Su questo non ho niente da dire ognuno organizza i convegni che vuole e invita le persone che ritiene però, se non ci fosse stata una levata di scudi da parte della politica locale, questo convegno sarebbe stato inserito in un contesto di attività formativa dell'ASL, con la presenza di colui che da molti giornali viene designato, nell'ipotesi di una conferma della Giunta Bresso, come il futuro Assessore alla sanità, nonché, attualmente, leader dell'UDC nella nostra Regione.
Intervengo in questa sede perché - l'avrei voluto dire all'Assessore Migliasso - so che senz'altro l'Assessorato e la Giunta non c'entrano nulla da un punto di vista pratico, però, a volte, ci sono coloro che sono più realisti del re, succedeva anche nel passato; forse occorre che tutti ci si dia una regolata.
Credo non sia una perdita di tempo il richiamo in questa sede a mantenere un atteggiamento che sappia distinguere tra le istituzioni e l'attività di comunicazione politica, che compete ai Gruppi e ai partiti perché, sotto questo profilo, saremo molto attenti.
In questo caso, a livello locale, la questione è stata sottolineata e risolta, anche per intervento chiarificatore da parte del Direttore generale dell'ASL di Alessandria, però, vista la rilevanza del fatto da un punto di vista politico, ho ritenuto opportuno riportarlo in questa sede affinché fosse noto a tutti i colleghi. Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Dutto, sull'ordine dei lavori.



DUTTO Claudio

Grazie, Presidente.
Intervengo soltanto per ribadire la richiesta che avevo avanzato la settimana scorsa circa una comunicazione in Aula da parte dell'Assessore Borioli sul problema ferroviario.
In questi ultimi tempi, il servizio ferroviario è scaduto in modo disastroso, anche se già prima non era l'ideale: questa mattina si è verificato l'ennesimo ritardo sul treno che ho preso, come pure era successo esattamente una settimana fa, ma, ormai, si verifica normalmente.
Sembra che il motivo principale di tutti questi disservizi sia da imputare al fatto che la Regione non ha sottoscritto un contratto con Trenitalia, cioè il regime in cui siamo è quello di una completa mancanza di contratto di servizio.
Sono al corrente dell'indizione delle gare da parte della Regione per assegnare il servizio ad altri operatori, ma, in questo periodo, occorre avere un contratto chiaro con Trenitalia, in modo da richiamare questo operatore ad un servizio almeno dignitoso - non dico efficiente, perch forse, non è mai riuscita a dare un servizio vero ed efficiente - magari tornando al servizio di qualche anno fa, perché la situazione sta veramente degenerando.
Ribadisco questa richiesta e rivolgo un'osservazione all'Ufficio di Presidenza: molte volte, qui in Aula, vengono richieste delle comunicazioni, che, poi, cadono nel dimenticatoio. Pertanto, chiederei all'Ufficio di Presidenza di farsi parte attiva verso l'Assessore Borioli in modo che al più presto dia questa comunicazione in Aula.



PRESIDENTE

Grazie, collega Dutto.
Sull'ordine dei lavori, ha chiesto di intervenire il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Intervengo soltanto per rammentare un aspetto: il nostro Gruppo consiliare, credo ormai da due anni - me ne sono testimoni i colleghi del centrodestra e del centrosinistra presenti in Aula - sta vanamente chiedendo una comunicazione rispetto all'edilizia ospedaliera, non in questa sede, ma in Commissione consiliare.
Posto che questo tema avrebbe dovuto essere trattato senza una richiesta da parte dei Gruppi consiliari - ricordo che alcuni ordini del giorno approvati quando votammo il Piano Socio Sanitario prevedevano verifiche semestrali su alcune questioni in Commissione sanità - è evidente che anche l'accelerazione imposta dalla Presidente sulla Città della Salute pone ancora di più questa necessità.
In molte occasioni abbiamo richiesto di dedicare una Commissione sanità all'edilizia sanitaria con cronoprogramma degli interventi e disponibilità economiche. Parlo di "disponibilità economiche" perché è evidente che su grandi interventi, che fanno anche parte del meraviglioso bilancio di mandato, sarebbe interessante conoscere quante sono le risorse disponibili per attuare gli stessi. Ho un po' il timore che, visti i pochi giorni a disposizione, si concluderà la legislatura senza che alla nostra, ormai annuale, domanda venga data risposta. Il fatto ci apparirebbe poco rispettoso dei lavori del Consiglio, ma è un aspetto che riguarda più il Presidente della Commissione, se vogliamo, che su questo ha preso impegno a convocare una Commissione, dedicandola esclusivamente all'edilizia sanitaria.
Rilevo che, salvo gli adempimenti d'obbligo, cioè la valutazione del bilancio per le spese in conto capitale sulla sanità, noi non abbiamo mai dedicato una Commissione ad un aspetto fondamentale quale quello dell'edilizia sanitaria, che per noi diventa pregiudiziale; poi, ognuno faccia ciò che crede e ognuno si comporterà di conseguenza.



PRESIDENTE

Grazie, collega.
Come lei sa, l'edilizia sanitaria riguarda le deleghe dell'Assessore Peveraro, che ha confermato la sua presenza in Commissione venerdì per il bilancio, diventando così l'occasione per i Commissari di porre anche problematiche relative all'edilizia sanitaria.
A questo punto, passiamo alla trattazione delle interpellanze e interrogazioni: l'interrogazione n. 3024, presentata dai Consiglieri Filiberti, Dutto e Novero, inerente a "Discriminazione al reparto pediatria dell'Ospedale San Giacomo di Novi Ligure", a cui risponderà l'Assessore Artesio, e l'interrogazione n. 2314, presentata dal Consigliere Cavallera inerente a "Costituzione Commissione Regionale Permanente Tripartita", cui risponderà l'Assessore Migliasso.
Dopo aver risposto all'interrogazione, l'Assessore Migliasso svolgerà una comunicazione in merito ad Aviapartner.
Termino le comunicazioni annunciando che i lavori del Consiglio termineranno alle ore 12.30 per una conferenza stampa istituzionale relativa alla mostra legata al Giorno della Memoria. Sempre alle 12.30 nella Sala dei Presidenti, l'Assessore Migliasso incontrerà i lavoratori dell'Omnia.
Ricordo che c'è una proposta, concordata e condivisa, rispetto ad un parere su una delibera di Giunta, per cui, alle ore 14, si riunirà la III Commissione in Sala Morando.
Ricapitolando, si procede con le interpellanze, chiusura dei lavori del Consiglio alle 12.30, conferenza stampa istituzionale in Sala Viglione sulla Giornata della Memoria, incontro dell'Assessore Migliasso con una delegazione di lavoratori dell'Omnia. Alle ore 14 è convocata la III Commissione per un parere su una delibera, condivisa tra i colleghi di maggioranza e opposizione, in Sala Morando. Alle ore 14.30 seduta di Consiglio, come da convocazione a vostre mani.


Argomento:

Interpellanza n. 3024 dei Consiglieri Filiberti, Dutto e Novero, inerente a "Discriminazione al reparto pediatria dell'ospedale San Giacomo di Novi Ligure"


PRESIDENTE

In merito al punto 3) all'o.d.g.: "Svolgimento interrogazioni ed interpellanze", esaminiamo l'interpellanza n. 3024, presentata dai Consiglieri Filiberti, Dutto e Novero.
Risponde l'Assessore Artesio.



ARTESIO Eleonora, Assessore alla tutela della salute e sanità

Il Consigliere Filiberti, ricevendo una segnalazione da parte di un utente, chiede all'amministrazione di verificare la sussistenza di una possibile discriminazione in due direzioni. Una discriminazione di genere secondo la quale si preferirebbe, nelle strutture sanitarie, ricevere l'assistenza, verso i minori, da personale femminile (nella fattispecie non parlo di dipendenti, ma di assistenza resa da familiari, quindi dalla figura materna).
La seconda discriminazione è di religione: la figura paterna cui sarebbe stato possibile rendere l'assistenza non è stata giudicata adeguata, dice l'interlocutore, in virtù del fatto di essere persona che professa fede musulmana. Rivolgere a questo interlocutore il dubbio di una doppia discriminazione di genere e di religione è un po' paradossale, ma poiché non si può rispondere dei comportamenti dei singoli e di tutte le sedi territoriali, abbiamo chiesto relazione all'ospedale San Giacomo di Novi Ligure.
Voglio sottolineare che si tratta di una condizione per la quale due minori, uno di otto e l'altro di dieci anni, nonché il relativo padre, sono stati ricoverati in emergenza a seguito di punture causate da uno sciame d'api. Nella fattispecie, lo stesso interlocutore segnala che tutti sono stati ottimamente curati e che, per precauzione, solo i minori sono stati trattenuti nella notte in osservazione (questo, è l'elemento che rassicura sulla qualità assistenziale).
Veniamo alla percezione degli interessati, rispetto alle eventuali discriminazioni. Riferisco l'indagine interna che ho chiesto all'Azienda Sanitaria. Dalle indagini interne effettuate risulta che i due genitori entrambi presenti in reparto alle ore 21, chiedevano alla pediatra e all'infermiera del turno notturno come avrebbero dovuto organizzarsi durante la permanenza dei figli in reparto.
Il medico pediatra rispondeva che, durante la degenza in Pediatria, la presenza del genitore è indispensabile (non sto a dire per quali ragioni non certo perché sostituisce l'assistenza infermieristica, ma per ragioni di umanizzazione nei confronti dell'assistenza al minore che hanno fatto sì che, negli anni, rigidi orari di visita praticati per gli adulti e per i minori fossero stati liberalizzati nei confronti dei minori) e che, nel limite del possibile e compatibilmente con le esigenze famigliari, durante le notti sono preferite in assistenza le madri, non certo per motivi collegati alla fede religiosa, ma perché da sempre è in prevalenza la presenza di altre figure femminili, cioè materne, all'interno dei reparti di pediatria.
Tale comunicazione avveniva senza alcuna pressione o impedimenti a comportamenti di altro tipo, ma esclusivamente come risposta a specifica domanda chiesta, tant'è vero che i due genitori venivano lasciati soli nella camera con i bambini affinché potessero decidere liberamente su come organizzarsi durante la degenza dei figli, eventualmente restando entrambi in assistenza, essendo due i bimbi da accudire: quello di otto e quello di dieci anni.
Alle 22.30 circa il padre salutava il medico pediatra e l'infermiera comunicando loro la volontà di tornare al proprio domicilio e lasciando in assistenza dei due bambini per la notte la sola madre. Senza che il personale chiedesse alcuna spiegazione circa la decisione assunta, il padre spiegava ripetutamente che a tale conclusione era giunto al fine di non restare insieme alla propria moglie dalla quale era separato.
Questo è quanto emerso dalla relazione del Direttore Sanitario dell'Ospedale di Novi Ligure, in base a quanto emerso non risulterebbero comportamenti discriminatori, quindi non si ravvisa da parte di chi parla la necessità di procedere con provvedimenti nei confronti del medico pediatra o dell'assistente infermieristico.



PRESIDENTE

La parola all'interrogante, Consigliere Filiberti.



FILIBERTI Giuseppe

Grazie, Presidente.
Ringrazio l'Assessore della risposta alla mia breve presenza in questo Consiglio. Capisco che avere una risposta ad un'interrogazione in tempi così rapidi, da quanto sento, sembra una cosa del tutto eccezionale. Questo mi fa assolutamente piacere.
Credo che questa interrogazione fosse un atto dovuto da parte mia, in quanto il ruolo del Consiglio regionale è anche quello di controllo di ci che succede sul territorio. Questa notizia è stata data con grande enfasi dalla stampa locale, citando addirittura avvocati e denuncie all'ASL.
Quale azione migliore se non quella di rivolgere un'interrogazione per conoscere, sulla base della dichiarazione del padre dei due bimbi, qual è la verità attinente al procedimento relativo, quindi alle denunce esposte? Ovviamente il problema di genitori separati non può interferire sull'efficienza e la partecipazione degli operatori sanitari nell'ambito della gestione dell'assistenza, quindi della possibilità di uno dei genitori di stare vicino ai bambini.
Ritenevo assolutamente indispensabile approfondire l'argomento chiedendo quindi una relazione. Se sotto l'aspetto religioso non emerge dalla relazione del Direttore del presidio ospedaliero nessuna particolare richiesta, che non vuol dire accusare uno o l'altro, se questo non è stato evidenziato e non è stato oggetto della problematica cui si riferisce l'interrogazione, credo che non si possa accusare nessuno, ragion per cui è ovvio che non si possono prendere, nei confronti della Direzione dell'ASL provvedimenti di alcun tipo.
Ritengo e ribadisco che fosse indispensabile presentare questa interrogazione, proprio per il ruolo che riveste il Consiglio regionale anche di controllo.
Mi auguro che la relazione, ma non ho dubbi, corrisponda in toto alla verità dei fatti, quindi sarebbe interessante vedere qual è il prosieguo della denuncia che il genitore ha presentato (magari l'ha già ritirata), a fronte delle risposte ufficiali che l'ASL ha dato tempestivamente sui giornali.
Ribadisco, era un atto importante. Un atto che dimostra il controllo del Consiglio regionale sulle problematiche del territorio, ma che va anche nella direzione di dare maggiore chiarezza, maggiore prestigio, maggiore riconoscenza al lavoro degli operatori del Servizio Sanitario che, magari per fraintendimenti come è stato spiegato dalla risposta del Direttore dell'ospedale, hanno creato un caso che non fa onore all'azienda pubblica e ai piemontesi, ma fa onore al Consiglio regionale e all'Assessore che prontamente si è interessata al problema.


Argomento: Consulte, commissioni, comitati ed altri organi collegiali - Problemi del lavoro e della occupazione

Interpellanza n. 2314 del Consigliere Cavallera, inerente a "Costituzione Commissione Regionale Permanente Tripartita ex art. 4 D.Lgs. 23 dicembre 1997, n. 469 - L.R. 14 dicembre n. 41"


PRESIDENTE

Passiamo all'interpellanza n. 2314 del Consigliere Cavallera, cui risponde l'Assessore Migliasso, che ha pertanto facoltà di intervenire.



MIGLIASSO Teresa Angela, Assessore al lavoro

Grazie, Presidente.
Il Consigliere Cavallera poneva tre quesiti: quali siano le ragioni che hanno impedito ed impediscono la costituzione della Commissione regionale di concertazione, che a tutt'oggi si chiama Commissione regionale per l'impiego; quali conseguenze avrebbero eventuali ricorsi prodotti da soggetti interessati e come la Giunta intendesse procedere alla costituzione della Commissione regionale di concertazione.
Con riferimento a questa questione, vorrei fornire alcune notizie.
Ripercorro un po' la storia di questa vicenda complicata, che non si è risolta per ora con grande rammarico da parte della sottoscritta.
In data 30 luglio 1999, l'allora Assessore al lavoro di questa Regione aveva richiesto a tutte le forze sociali e regionali piemontesi, compreso il movimento cooperativo, una serie di dati e di notizie utili ai fini della individuazione e determinazione del numero dei componenti datoriali e sindacali della costituenda Commissione Regionale Permanente Tripartita prevista dall'articolo 4 del D.Lgs. n. 469 del 23/12/97 e dall'articolo 7 terzo comma, della L.R. n. 41/98, parzialmente modificato dalla L.R. n.
2/2003, articolo 19, legge finanziaria.
La documentazione che pervenne fu trasmessa in data 5 ottobre 1999 al Presidente del Consiglio regionale, che per competenza inoltrò il tutto al Presidente della VII Commissione, il quale nel corso delle numerose riunioni dedicate all'argomento non riuscì a trovare una soluzione condivisa e poiché si era giunti alla scadenza della legislatura regionale sto parlando della primavera del 2000 - si convenne di rinviare tutto al nuovo Consiglio, quindi alla legislatura 2000-2005.
Successivamente, e precisamente con la legge che ho citato prima, la legge finanziaria n. 2 del 2003, venne modificata la composizione della commissione in oggetto, elevando il numero dei componenti - sia quelli effettivi, sia quelli supplenti delle organizzazioni sindacali e delle organizzazioni datoriali - da sei fino a un massimo di 10, con lo scopo di poter facilitare la costituzione della nuova commissione. Questo era stabilito dalla legge finanziaria.
In data 5 maggio 2003 venne inoltrata a tutte le organizzazioni sindacali dei lavoratori e alle associazioni dei datori di lavoro regionali piemontesi, quindi anche al movimento cooperativo, una nuova richiesta di dati e di notizie aggiornati alla data del mese di dicembre 2002, e cioè gli ultimi dati complessivi disponibili. La documentazione pervenuta venne trasmessa alla competente VII Commissione permanente la quale, nonostante l'impegno profuso da tutti i componenti nel corso delle numerose riunioni ancora una volta non pervenne ad una soluzione positiva alla scadenza della legislatura che era in corso, cioè quella che scadeva nella primavera del 2005.
Più recentemente, in data 10 gennaio 2006, quindi in questa legislatura, su sollecitazione della sottoscritta venne trasmessa a tutte le forze sociali regionali piemontesi una nota con la quale venivano richieste tutte le notizie e i dati riferiti alla data del 31 dicembre 2004, indispensabili per poter determinare la rappresentatività di ciascuna organizzazione. Ricordo che, accanto al numero degli iscritti, c'era il numero delle sedi, i numeri dei contratti nazionali e regionali siglati e quindi tutta una serie di altri dati più oggettivi di quanto non potesse essere il semplice numero degli iscritti, che è questione difficilmente controllabile: una serie di altri dati, appunto, per consentire di poter determinare meglio la rappresentatività delle organizzazioni, sia datoriali che sindacali.
Le risposte che pervennero furono trasmesse in data 27 ottobre 2006 alla Presidenza del Consiglio regionale che, come d'obbligo, inoltr l'intera documentazione per competenza all'allora Presidente della VII Commissione, sempre in data 27 ottobre 2006.
Nel corso delle prime riunioni di questa Commissione, venne rilevato da parte di alcuni componenti che i dati e le notizie trasmesse riferiti all'anno 2004 potevano risultare obsoleti, per cui si convenne all'unanimità di richiedere tramite la segreteria della Commissione i medesimi dati aggiornati al 31 dicembre 2005. Infatti, con una nota dell'inizio del 2006, tutti gli organismi sindacali e datoriali regionali piemontesi vennero invitati ancora una volta ad aggiornare le schede a suo tempo inviate, ma questa volta fissando la data del 31 dicembre 2005, per avere la fotografia più vicina al momento in cui facevamo la richiesta d'invio dei dati. Entro il mese di marzo 2007 pervennero alla segreteria della VII Commissione questi dati.
L'argomento in questione è stato discusso in seno alla Commissione nel corso di numerose riunioni senza che si trovasse ancora una volta purtroppo, una soluzione condivisa e si convenne quindi all'unanimità di sentire personalmente tutti i rappresentanti delle organizzazioni interessate, nel tentativo di trovare, finalmente, una soluzione alla questione, avendo avocato a sé la Commissione la potestà (come di sua competenza, peraltro) di decidere senza quindi coinvolgere la Giunta più di tanto in questo esercizio di potestà.
Anche questo tentativo non portò ad alcun risultato concreto, per cui la VII Commissione sospese qualsiasi giudizio in attesa che venisse approvato dal Consiglio regionale, come poi venne fatto a dicembre del 2008, il cosiddetto testo unico contenente "Norme in materia di promozione dell'occupazione di qualità, sicurezza e regolarità del lavoro" che fu poi approvato, ripeto, dal Consiglio; ma l'argomento non fu poi trattato e dir alla fine perché.
Per quanto concerne il secondo quesito - e cioè se ci potrebbero essere e quali conseguenze avrebbero eventuali ricorsi - faccio presente che in data 12 dicembre 2007, con una nota 0011366 della Direzione 15, venne richiesto alla Direzione Affari Istituzionali, Settore Avvocatura un parere legale per conoscere se il mancato rinnovo della Commissione...



PRESIDENTE

Colleghi, per cortesia! Non c'è bisogno della colonna sonora per ascoltare l'intervento dell'Assessore Migliasso!



MIGLIASSO Teresa Angela, Assessore al lavoro

Venne chiesto il parere legale per conoscere se il mancato rinnovo della Commissione regionale per l'impiego, costituita a suo tempo dal Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale ai sensi della legge 56/87 potesse inficiare i provvedimenti assunti dalla Commissione CRI, appunto.
L'Avvocatura rispose che un eventuale ricorso al TAR - leggo testualmente - "difficilmente potrebbe comportare uno stravolgimento di attività già espletate, soprattutto in considerazione delle ripercussioni sotto il profilo degli interessi tutelati". Inoltre, al fine di assicurare la regolare prosecuzione dell'attività della Commissione regionale per l'impiego, venne inserita nel testo della legge finanziaria regionale una specifica disposizione che recita testualmente: "Nelle more della costituzione della Commissione regionale di concertazione, di cui all'articolo n. 7 della legge regionale n. 41 del 1998, la Giunta regionale è autorizzata a surrogare i componenti della Commissione regionale per l'impiego dimissionari rispettando i criteri di rappresentatività attualmente stabiliti". Questo è sempre avvenuto.
Sottolineo altresì che in ogni determinazione che assumiamo nella Commissione regionale per l'impiego, sia quando si tratti dei contratti di formazione lavoro, sia quando si tratti delle liste di mobilità che ogni altro argomento inerente alla concessione dei provvedimenti di cassa integrazione in deroga, che sono di competenza delle parti sociali, vengono sempre richiamati i provvedimenti per mettere in sicurezza (quelli che citavo prima) il lavoro della Commissione.
Per quanto riguarda il terzo punto, ripeto, mi rammarico, io per prima del fatto che non siamo riusciti, non tanto la sottoscritta quanto tutti noi insieme, a costituire più che a rinnovare una vera e propria Commissione di concertazione. Una delle ragioni, che non è speciosa, è data dal fatto che, qualche mese, fa il Ministro Sacconi ha dato in carico al CNEL (ovviamente, non per ciò che riguarda la Commissione regionale per l'impiego piemontese, ma per tutte le questioni che riguardano il ruolo delle organizzazioni sindacali e datoriali e la loro rappresentatività ai tavoli nazionali) di incaricarsi di determinare criteri uniformi soddisfacenti e direi incontestabili per poter determinare la rappresentatività, sia da parte delle organizzazioni sindacali che da parte delle componenti datoriali. Ciò non è ancora avvenuto.
L'argomento non è più stato ripreso in VII Commissione e quindi, con grande rammarico, i componenti della Commissione regionale per l'impiego pur con le necessarie integrazioni dovute alle sostituzioni di membri che man mano diedero le dimissioni e quindi venivamo reintegrati, e nonostante si sia allargata la composizione di coloro che sono invitati come auditori e possono dire la loro e possono essere anche firmatari di accordi come quello del 27 maggio sulla cassa integrazione in deroga, partecipano senza diritto di voto. Quindi, hanno diritto di presenza, diritto di parola, ma non hanno diritto di voto pur essendo a volte anche sottoscrittori di accordi.
Non esito a dire che, ovviamente, i membri della Commissione e direi il Consiglio non sono riusciti a mettersi d'accordo per questioni che riguardano appunto la rappresentatività, segnatamente la rappresentatività di alcune componenti sindacali e, forse, anche datoriali. Questa è la pura e semplice verità.
Credo che con lealtà e trasparenza dobbiamo dirci che le cose ancora una volta sono andate così.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi dell'Istituto Superiore "Faà di Bruno" di Torino


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti dell'Istituto Superiore "Faà di Bruno" di Torino in visita a Palazzo Lascaris, ai quali auguro buona permanenza.
Siamo in una fase dei lavori del Consiglio che viene chiamata sindacato ispettivo, che vuol dire che si discute di interpellanze e interrogazioni su argomenti particolari che uno o più Consiglieri rivolgono agli Assessori. Nello specifico rispondeva l'Assessore al lavoro, Angela Migliasso.
Vedete anche delle altre persone vicino a voi: sono i lavoratori dell'Aviapartner e dell'Omnia, due aziende in difficoltà; comunque sono lavoratori che rischiano il posto di lavoro. Sono qua per incontrare i Consiglieri regionali.
Buona permanenza e buona visita di Palazzo Lascaris.


Argomento: Organizzazione regionale: argomenti non sopra specificati - Problemi del lavoro e della occupazione

Interpellanza n. 2314 del Consigliere Cavallera, inerente a "Costituzione Commissione Regionale Permanente Tripartita ex art. 4 D.Lgs 23 dicembre 1997, n. 469 - L.R. 14 dicembre 1998 n. 41" (seguito)


PRESIDENTE

Riprendiamo l'esame dell'interpellanza n. 2314.
La parola al Consigliere Cavallera, per la replica.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente.
Ringrazio l'Assessore per la ricostruzione di tutti i passaggi che riguardando più di un decennio (tre legislature) che vedono in me un Consigliere che può avere dei ricordi diretti, ma poi è sempre opportuno riepilogare le cose, per vedere come stanno le questioni.
Non voglio addentrarmi nelle questioni che riguardano la rappresentatività delle categorie, perché è una materia delicata, che comunque credo si possa affrontare da un punto di vista generale.
Senz'altro il Ministro Sacconi, essendo molto attento, cerca di dare dei criteri di carattere nazionale, ma riguardando sia il versante delle attività produttive sia quello del lavoro, quindi due Assessorati, si potrebbe anche affrontare a livello regionale.
A me interessa, soprattutto in questa sede, rilevare quanto sia opportuno nel momento in cui si vanno ad approvare delle leggi. La questione, che riguarda il Parlamento nazionale e anche il Consiglio regionale, è di prevedere organismi di partecipazione, di concertazione eccetera, però è chiaro che, a mio avviso, bisogna anche prevedere delle procedure sostitutive a carico di qualche soggetto di garanzia che intervenga, magari in modo provvisorio, ma dando una configurazione a degli organismi che sono molto importanti.
Si parla di politiche del lavoro, si parla di situazioni di criticità che devono essere affrontate suddividendo risorse, intervenendo in un caso piuttosto che in un altro, insomma sono le questioni più acute e anche le più rilevanti dal punto di vista sociale.
Ora, era assolutamente necessario accendere i riflettori su questa vicenda; il Consiglio ne è edotto. Non voglio fare il processo alle intenzioni o all'operato di questo o quell'altro, ma diciamo che complessivamente non possiamo essere soddisfatti di come stanno le cose: la questione risale molto indietro nel tempo, però è chiaro che non potevo non sottolinearlo anche di fronte ad una Giunta che della concertazione ha fatto un po' un cavallo di battaglia. Come si dice (tra virgolette) "l'asino è caduto" proprio su una questione di primaria importanza. Tutto qui.
Credo che occorrerà, senz'altro nella prossima legislatura, ritornare sulla materia, naturalmente, con una politica attiva anche da un punto di vista organizzativo del sistema di confronto e di coinvolgimento delle categorie, proprio su materie quali il lavoro, la formazione professionale e quant'altro, che tutto sommato richiedono continui adeguamenti degli interventi alle evoluzioni e alle trasformazioni della realtà produttiva e anche della realtà occupazionale.
Comunque, Assessore, vorrei avere una copia della risposta, perché è molto articolata; proverò a rileggerla per vedere se, nella rilettura, lo sconforto per una situazione molto critica possa essere corretto dall'illuminazione di qualche percorso più positivo per poter trovare delle soluzioni.


Argomento: Celebrazioni Manifestazioni Anniversari Convegni

Ordine del giorno n. 1400, inerente a "Composizione comitato direttivo dell'Anno europeo della gioventù", presentato dai Consiglieri Leo, Bossuto Dalmasso e Lupi (iscrizione all'o.d.g.)

Argomento: Trasporti su ferro - Viabilità

Ordine del giorno n. 1401, inerente a "Incendio presidio 'No Tav' di Bruzolo (TO), solidarietà alla Valle Susa", presentato dai Consiglieri Bossuto, Clement, Moriconi, Deambrogio e Dalmasso (iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Colleghi, sono stati presentati - con la richiesta di iscrizione - due ordini del giorno: uno è relativo all'incendio del presidio No-TAV di Bruzolo in Val di Susa del Consigliere Bossuto ed altri; l'altro riguarda la composizione del Comitato direttivo dell'Anno europeo della gioventù del Consigliere Leo ed altri.
Non ci sono obiezioni, per cui li darei entrambi per iscritti all'o.d.g.



(L'Assemblea, tacitamente, acconsente alle iscrizioni all'o.d.g.)


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Comunicazioni della Giunta regionale (Assessore Migliasso) relativamente alla situazione occupazionale presso l'azienda Aviapartner di Caselle (TO)


PRESIDENTE

Passiamo ora alle comunicazioni su Aviapartner da parte dell'Assessore Migliasso, che ha pertanto la parola.



MIGLIASSO Teresa Angela, Assessore al lavoro

Grazie, Presidente. Naturalmente risponderò in modo - spero - preciso e puntuale per la parte che è di mia competenza, fermandomi là dove probabilmente altri colleghi di Giunta potrebbero avere la competenza necessaria per intervenire relativamente all'ultimo punto che citerò.
Credo possa essere utile alle lavoratrici e ai lavoratori di Aviapartner - che saluto, insieme ai lavoratori dell'Omnia che stanno assistendo ai nostri lavori dalle tribune del pubblico - ma anche alle Consigliere e ai Consiglieri presenti, ripercorrere un po' questa storia abbastanza complicata e di cui il Consiglio regionale fu a suo tempo (se non ricordo male, questa estate) informato da una delegazione di lavoratori dell'Aviapartner, i quali furono ricevuti nella Sala Viglione dalla sottoscritta ed altri colleghi, insieme a numerosi Consiglieri regionali.
Aviapartner, con lettera del 17 agosto, ha avviato una procedura di mobilità per 24 lavoratori occupati presso l'aeroporto di Caselle.
Voglio ricordare che Aviapartner è un'azienda plurilocalizzata, sparsa un po' su tutto il territorio nazionale nei diversi aeroporti.
La motivazione dell'azienda, alla base della decisione di attivare la procedura di mobilità, è stata il drastico calo delle attività, derivante dalla recessione economica e dalla crisi del trasporto aereo a livello nazionale, di cui l'attività di Handling costituisce settore particolarmente critico e a basso valore aggiunto, e dalla contestuale necessità di una ristrutturazione dell'organizzazione produttiva, sul modello di quanto già attuato dai maggiori competitors presenti sul mercato di Torino.
Ai sensi della vigente normativa , l'azienda avrebbe dovuto trasmettere per competenza la lettera di attivazione della procedura alla Regione Piemonte. La Regione Piemonte - e lo constatammo in occasione dell'incontro in Sala Viglione perché una lavoratrice ci consegnò il testo della comunicazione con cui Aviapartner, esponendo tutte le sue ragioni, prendeva la decisione di attivare la procedura di mobilità - invece non compariva per nulla fra i destinatari della lettera che, tuttavia, le era inviata dalle organizzazioni sindacali come anche la successiva comunicazione di mancato accordo nei 45 giorni della fase sindacale della procedura di mobilità, che complessivamente è di 75 giorni. Contestualmente le stesse organizzazioni sindacali chiedevano alla Regione la convocazione delle parti per l'avvio della fase istituzionale della procedura (ovvero i 30 giorni utili, con il ruolo di mediazione della Regione per vedere se si giunge ad un accordo).
La Direzione Lavoro ha convocato le parti il giorno 21 ottobre 2009.
Poiché più volte è stato riportato che fra le 24 figure professionali dichiarate in esubero vi fossero ex lavoratori Sagat, tale argomento non è assolutamente sollevato al tavolo della trattativa. D'altra parte, se c'è stato un trasferimento nel 2001, si può presumere che le intese intervenute a suo tempo fra le parti non prevedessero la possibilità di un eventuale rientro dei lavoratori in Sagat per evenienze che si fossero verificate a distanza di otto anni o oltre dal trasferimento.
Tali trasferimenti non erano stati oggetto di discussione neppure al tavolo della procedura di mobilità attivata da Aviapartner nel 2006.
In ogni caso, i lavoratori in esubero non avrebbero potuto eventualmente essere integrati in Sagat perché Sagat e Sagat Handling il 26 febbraio 2009, unitamente alle organizzazioni sindacali, hanno sottoscritto presso l'Assessorato al lavoro della Regione Piemonte un'intesa in sede istituzionale propedeutica alla sottoscrizione presso il Ministero del Lavoro (ricordo che si tratta di un'azienda plurilocalizzata) dell'accordo in sede governativa con il quale è stato concordato il ricorso alla mobilità in deroga rispettivamente per n. 27 e n. 11 lavoratori.
La mobilità in deroga è stata autorizzata dal Ministero del Lavoro ai sensi dell'articolo 2, commi 37 e 38, della legge n. 203/2008 - legge finanziaria - che, in virtù di accordi che dovevano intervenire presso lo stesso Ministero del Lavoro entro il 15 giugno 2009, concede trattamenti di CIGS per 24 mesi e di mobilità al personale dipendente dalle società di gestione aeroportuale e dalle società da queste derivate.
Sagat e Sagat Handling sono autorizzate a collocare in mobilità i lavoratori fino al 31/12/2010 e pertanto, ai sensi della normativa vigente non potranno assumere lavoratori con le stesse qualifiche di quelli che hanno licenziato fino al 1° luglio 2011.
Nell'incontro del 21 ottobre 2009, la Regione Piemonte ha fatto presente alle parti, che lo ignoravano, che i lavoratori Aviapartner erano esclusi dagli ammortizzatori sociali previsti dalla normativa vigente CIGS e mobilità indennizzata - poiché i termini temporali per accedere alle provvidenze previste dall'articolo 2, commi 37 e 38, della legge n.
203/2008 - legge finanziaria - che concedeva trattamenti CIGS per 24 mesi e di mobilità al personale dipendente dalle società di gestione aeroportuale e dalle società da queste derivate erano scaduti.
Ai sensi di tale legge, le parti avrebbero dovuto sottoscrivere un'intesa istituzionale presso la Regione Piemonte che avrebbe dovuto essere ratificata successivamente presso il Ministero del lavoro entro il 15 giugno 2009.
Pertanto, l'unico ammortizzatore sociale possibile in quella situazione era la cassa integrazione in deroga, erogata direttamente dalla Regione Piemonte ai sensi dell'accordo siglato dalla sottoscritta e dalle parti sociali piemontesi in data 27 maggio 2009 con la Commissione regionale per l'impiego.
L'incontro a cui facevo cenno del 21/10/2009, su richiesta delle parti è stato aggiornato al 2 novembre 2009, per consentire alle stesse di confrontarsi anche al tavolo istituito dalla Prefettura.
L'ultimo incontro è avvenuto il 5/11/2009, ovvero il giorno successivo ad un'ipotesi di intesa sottoscritta presso la Prefettura medesima. In questa data, l'ipotesi è diventata un accordo formale, anche ai fini della conclusione della procedura di mobilità.
Aviapartner avrebbe richiesto la cassa integrazione in deroga alla Regione Piemonte nei termini previsti dall'accordo quadro del 27 maggio 2009, ovvero per quattro mesi dal 13/11/2009, ovviamente prorogabili.
Il ricorso a questo ammortizzatore sociale sarebbe stato effettuato anche nel presupposto di valutare le eventuali opportunità offerte dalla legge finanziaria per il 2010 o da altre leggi riguardo ulteriori estensioni del trattamento di CIGS e mobilità indennizzata alle imprese del sistema aeroportuale già previste dalla citata legge finanziaria per il 2009.
Nei limiti delle dichiarate 24 eccedenze, Aviapartner collocherà in mobilità entro il 31/12/2010 lavoratrici e lavoratori che siano in possesso di questi requisiti: personale che non si opponga al recesso operato dall'azienda; personale che abbia maturato i requisiti per il pensionamento; personale che maturi i requisiti per il pensionamento nel corso o al termine del periodo di mobilità.
Alle lavoratrici e ai lavoratori collocati in mobilità sarà corrisposto un incentivo all'esodo.
L'azienda ha effettivamente fatto ricorso alla CIGS in deroga sospendendo tutti i 24 lavoratori interessati dal 13 novembre 2009. I dati attualmente inviati alla Regione Piemonte riguardano 1.557 ore di cassa integrazione in deroga, complessivamente utilizzate nel mese di novembre.
In data 13/01/2010 le organizzazioni sindacali hanno richiesto al Prefetto di Torino un incontro per esaminare la situazione delle lavoratrici e dei lavoratori Aviapartner, visto anche l'incremento di traffico dell'aeroporto di Caselle.
Qui mi fermerei, perché la questione, a questo punto, non riguarda più o non soltanto gli ammortizzatori sociali, ma riguarda un'intesa che si dovrebbe raggiungere in sede conciliativa - che è la Prefettura - a cui tra l'altro, le organizzazioni sindacali e Aviapartner sono ricorsi più e più volte, per concertare, insieme alla Regione (non certo con la sottoscritta, ma con altri Assessori che ne hanno competenza), con il Comune di Torino, con la Provincia e soprattutto con la dirigenza dell'azienda e dell'aeroporto di Caselle, la possibilità di un rientro al lavoro di coloro che oggi sono sospesi o in cassa integrazione visti gli aumentati - si dice - livelli di traffico sul nostro aeroporto piemontese.
Termino, quindi, auspicando che tutto ciò avvenga al più presto e che ogni posto di lavoro possa essere salvaguardato, affinché ogni lavoratore possa, in virtù di questa piccola ripresa che c'è stata, riaccendere per s e per le proprie famiglie una speranza in più per un lavoro normale e regolare. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Migliasso.
Ha chiesto la parola il Consigliere Bossuto; ne ha facoltà.



BOSSUTO Iuri

Grazie, Presidente.
Ringrazio, altresì, l'Assessore Migliasso per la sua illustrazione, ma soprattutto per l'auspicio finale, perché era ciò che si richiedeva sette giorni fa, non solo dal sottoscritto ma anche da altri colleghi, per capire, in base ad una mozione che prendeva atto del fatto che lo scalo era interessato da un traffico aggiuntivo nuovo, che lo indicava, quindi, non come scalo in crisi, ma come scalo in sviluppo per quanto riguarda i voli di Alitalia, di Air France e di altre compagnie, e prendendo atto dell'investimento che la Regione Piemonte e gli altri partner facevano su questo aeroporto, se gli enti pubblici riuscivano a governare questo piccolo disastro per quanto riguarda i posti di lavoro di Aviapartner (tra l'altro ex dipendenti Sagat, come ben ha citato l'Assessore), al di là degli ammortizzatori sociali, che sono importantissimi, e di cui ringraziamo l'Assessore, ma che in qualche modo non possono sostituirsi ad una speranza di lavoro per le famiglie che solo con quei fondi non sono in grado di vivere e che si vedono, a 40 o a 50 anni, chiudere le porte per altre attività.
Oltretutto è scandaloso il fatto che in questo aeroporto, che rappresenta una sorta di carta di ingresso o il biglietto da visita per chi entra in Piemonte e a Torino, un servizio importante come quello è stato esternalizzato ad una cooperativa che presenta costi minori, grazie - io credo e temo, scusate il termine - allo sfruttamento dei propri lavoratori in barba, naturalmente, a quelli che erano lavoratori "storici" di questa attività, che di colpo, da tempo indeterminato, ovvero da lavoratori organici in azienda, vengono messi alla porta per ricavare un profitto malauguratamente migliore da parte di chi esercitava questa attività. Tra l'altro, parliamo sia di attività sul campo che di attività impiegatizia nel senso che i servizi di Aviapartner sono ad ampio raggio, per cui quelle colpite da questo triste e drammatico provvedimento sono categorie miste.
Come ripeto, è un aeroporto che rappresenta il biglietto da visita di questo Torino e di questo Piemonte che vuole cambiare, che non è solo più industriale, ma anche turistico e culturale, e che si presenta ai visitatori con un servizio aeroportuale importante, gestito da soggetti esternalizzati e - temo - anche un po' sfruttati.
Noi crediamo che il ruolo dell'Assessore Migliasso sia importante.
Tuttavia, nutriamo ancora più speranza nella partita in capo agli Assessori Borioli, Bairati o Peveraro, proprio perché essendo partner importanti e poiché abbiamo la possibilità di governare alcune dinamiche del lavoro, non da statalisti ma da enti pubblici che hanno cura dello sviluppo delle proprie strutture, infrastrutture e dei propri lavoratori, cittadini piemontesi, noi crediamo e speriamo che martedì prossimo l'auspicio dell'Assessore Migliasso venga avallato già da azioni fattive da parte degli Assessori Bairati, Borioli e Peveraro.
Il 31 gennaio rappresenta il termine ultimo per fare le verifiche, e per alcuni lavoratori si segnerà forse il proprio destino. Auspico vivamente - perché so essere una vicenda trasversale e non di parte - che vi sia, in questo fine legislatura, un segnale positivo della Giunta su queste dinamiche e mi auguro che martedì prossimo questi Assessori riescano a darci un quadro anche nella prospettiva del recupero del lavoro (non solo, quindi a livello di ammortizzatori sociali) e di professionalità.
Concludo il mio intervento con alcune considerazioni circa una comunicazione dell'Assessore Migliasso: giovedì avevamo inserito questo punto all'ordine del giorno della Commissione di concertazione, proprio per venire incontro a questa esigenza e alla mancanza che la Commissione probabilmente ha avuto.
Noi eravamo in attesa anche dei criteri che la Giunta doveva formulare in base alla legge, ma prendiamo atto della mancanza che effettivamente c'è stata e quindi giovedì tenteremo, perlomeno a fine mandato, di porre rimedio con la convocazione che prevede anche questo punto all'ordine del giorno.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, collega Bossuto.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Auddino; ne ha facoltà.



AUDDINO Angelo

Grazie, Presidente.
Mi associo ai ringraziamenti espressi dal collega Bossuto sull'informativa svolta dall'Assessore Migliasso. Non è la prima volta che l'Assessore riferisce sulla questione in questo Consiglio e sono convinto che l'Assessore Migliasso ha fatto di tutto, e ancora stia facendo di tutto, affinché questa situazione, così come altre, venga risolta, da un punto di vista degli ammortizzatori sociali, nel modo più favorevole possibile per i lavoratori.
A mio avviso, qui la situazione è diversa da quelle caratterizzate dai soliti ammortizzatori sociali: i datori di lavoro, in riferimento a tutti i lavoratori aeroportuali, non pensino di poter fare quello che vogliono in una società che è caratterizzata dalla forte presenza degli Enti locali (Regione e Comune di Torino in particolare). Qui le politiche che si conducono a livello territoriale sull'aeroporto di Torino sono sotto gli occhi di tutti: si cerca di favorire il massimo dell'occupazione, ma questo non può essere solo ad esclusivo vantaggio dei datori di lavoro, deve includere anche i dipendenti.
Quindi, chiedo che da parte degli Assessori interessati, Bairati e Peveraro, si faccia tutto il possibile e si riferisca anche in questa sede o in Commissione circa l'andamento della vicenda.
Noi auspichiamo che i lavoratori mantengano il loro posto di lavoro e soprattutto, che, ancora una volta, il lavoro non venga considerato come un qualcosa di secondario nella società in cui viviamo, ma acquisti la dignità che aveva nel passato, come asserisce la stessa Costituzione.
In particolare, chiedo che questo caso venga seguito passo a passo e che il Consiglio venga informato. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Auddino.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Pace; ne ha facoltà.



PACE Massimo

Assessore, volevo intervenire perché mi pare davvero paradossale la situazione che stiamo discutendo. Mi esprimo in modo molto semplice: dei due operatori presenti, uno, invece della cassa integrazione che voleva aprire e non ha aperto, ha avviato direttamente una procedura di mobilità mentre l'altro, sostanzialmente Aviapartner, ha aperto una procedura di mobilità, che poi ha trasformato in cassa in deroga, utilizzando in sostituzione di questi lavoratori un'impresa cooperativa. Quindi non si è ridotto il volume del lavoro, ma è stato sostituito. La situazione in cui siamo è davvero paradossale e se aggiungiamo il fatto che si ritiene in crescita il volume di traffico e, di conseguenza, il lavoro che queste persone devono svolgere, siamo veramente all'apoteosi delle contraddizioni pertanto, diventa difficile capire come poter accettare in modo supino una situazione di questo tipo.L'elemento ancora più disorientante è dato dal fatto che questi accordi e soluzioni si trovino in Prefettura: veramente siamo in una situazione paradossale! Non so più come affrontare questo tipo di situazioni: innanzitutto l'apertura della procedura di mobilità occorreva impugnarla davanti al giudice, perché di fianco a ciascuna figura c'era un nome e un cognome quindi era palesemente nulla. Per quanto riguarda la seconda, molto esplicita, si configura l'intermediazione di manodopera, perché, se il lavoro è in sostituzione, mi sembra di una evidenza totale.
Dopodiché, continuo a non comprendere come sia possibile che, con lo stesso concorso della Prefettura e dello Stato, non si riesca a venirne a capo. È veramente incredibile! Poiché non siamo in presenza di dilettanti, sarebbe utile quanto lei indicava in conclusione, cioè che i diversi soggetti, che sono i diversi attori che vivono questa esperienza dell'aeroporto, si siedano intorno ad un tavolo e tentino di individuare una soluzione che abbia una logica e veda il ritorno al lavoro dei lavoratori di Aviapartner, che, soprattutto faccia un pochino di chiarezza in questo bailamme totale, che è veramente incomprensibile. Grazie.



SPINOSA MARIACRISTINA



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Novero.



NOVERO Gianfranco

Grazie, Presidente.
Vista l'ora, non ripeto quanto è già stato detto, che approvo; è mia intenzione solo puntualizzare un aspetto. Sono centinaia i nostri concittadini e sono centinaia le aziende in cui si registrano problemi di lavoro. Chiaramente il Consiglio regionale è solidale con tutti, però, in questo caso, oltre alla solidarietà verso i lavoratori, c'è un altro dato: sono lavoratori che hanno contribuito al benessere della nostra Regione perché il funzionamento dell'aeroporto di Caselle è basilare anche per Groscavallo, che è a due ore di macchina, ma dove qualcuno può arrivare magari dall'Inghilterra. Cioè, l'economia della città di Torino in particolare, ma anche di tutto l'hinterland, è legata fortemente anche a questo aspetto.
Allora, se questi lavoratori avessero lavorato male e se con dei cambiamenti avessimo migliorato la situazione, sarei lo stesso solidale, ma solidale e basta. Qui c'è un altro discorso: c'è gente che ha dato un contributo, e continua in tal senso, e noi rischiamo che il nostro scalo abbia delle defaillance e diminuisca la sua efficienza. Quindi c'è un doppio motivo per intervenire, relativamente al quale è già intervenuto in modo appropriato il Consigliere Bossuto, ma io insisto su questo aspetto: la qualità del lavoro reso da questi lavoratori, nostri concittadini, non può essere persa, perché ne perderemmo tutti qualcosa. Grazie.



PRESIDENTE

Se non ci sono altre richieste d'intervento, chiuderei la seduta del Consiglio, dando appuntamento, alle ore 14, per la riunione della III Commissione in Sala Morando e, alle ore 14.30, per la seduta pomeridiana del Consiglio regionale.
La seduta è tolta.
(La seduta ha termine alle ore 12.32)



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