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Dettaglio seduta n.530 del 13/01/10 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


GARIGLIO DAVIDE



(La seduta ha inizio alle ore 16.02)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Bellion, Bossuto, Bresso Buquicchio, Caracciolo, Lepri, Moriconi, Pizzale, Placido, Spinosa Turigliatto e Valloggia.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Nella Conferenza dei Capigruppo alcuni Presidenti dei Gruppi hanno richiesto l'iscrizione all'o.d.g. di un provvedimento che non è prenotato inerente a "Modifica alla L.R. n. 4/73 'Iniziativa popolare degli Enti locali al referendum abrogativo e consultivo'".
Mancano i 42 voti necessari per l'iscrizione. Pertanto, valutiamo nel corso della seduta se raggiungiamo il quorum per procedere all'iscrizione altrimenti resta inteso che questo punto sarà posto all'o.d.g. nella prossima seduta consiliare.
Comunico inoltre che sono state presentate 50 richieste di iscrizioni di nuovi punti all'o.d.g.
Sull'ordine dei lavori, ha chiesto la parola il Consigliere Deambrogio ne ha facoltà.



DEAMBROGIO Alberto

Grazie, Presidente.
Volevo semplicemente ricordare un impegno che lei stesso stamani ha preso di fronte all'Aula per fermarci un minuto a ricordare i due operai morti in provincia di Alessandria.
Rinnovo questo richiamo, perché penso che ci fosse una univocità dell'Aula da questo punto di vista.



PRESIDENTE

Sono d'accordo, collega Deambrogio, ma siamo stati un po' travolti dalle cose da fare.


Argomento: Commemorazioni

Commemorazione di Bruno Montixi e di Ruddy Cariolato, deceduti sul lavoro il 12 gennaio 2010


PRESIDENTE

Colleghi, apriamo la seduta commemorando i due operai di Fidenza che sono morti ieri nell'Alessandrino. Sono Bruno Montixi di 42 anni e Ruddy Cariolato di 47 anni.
I due operai sono tragicamente scomparsi mentre stavano operando la bonifica di una vecchia cisterna in disuso nel paese di Sale, nel Tortonese, traditi fatalmente da un'improvvisa fuga di gas residuo mentre stavano lavorando.
Sono i primi morti sul lavoro - come è stato ricordato da alcuni colleghi questa mattina - di questo anno 2010.
Ci troviamo tristemente ad affrontare ancora il grave problema dei morti sul lavoro. Alcune iniziative sono già state prese dalle istituzioni in termini legislativi, ma la strada affinché chi lavora possa farlo in piena e totale sicurezza è ancora lunga.
Mi permetto di ricordare qui anche le iniziative che, come Consiglio regionale, abbiamo condotto per monitorare l'andamento di questa piaga sociale nell'ambito della nostra regione.
Mi auguro, anche se so che è superfluo dirlo, che tragedie come queste non si verifichino più ed invito tutti ad osservare un minuto di silenzio.



(I presenti, in piedi, osservano un minuto di silenzio)


Argomento: Organizzazione regionale: argomenti non sopra specificati

Comunicazione della Giunta regionale relativamente a "Spese per comunicazione istituzionale e bilancio di mandato 2005-2010"


PRESIDENTE

È stata richiesta una comunicazione della Giunta regionale.
La parola al Vicepresidente della Giunta regionale, Peveraro.



PEVERARO Paolo, Vicepresidente della Giunta regionale

In merito alla richiesta, vorrei precisare che la direttiva Baccini del 1995 prevede espressamente anche per le Regioni la redazione del bilancio di mandato. Questo ormai è uno strumento consolidato e collaudato tra gli Enti locali, ma direi più a livello di Comuni e di Province e forse meno a livello di Regione.
Ho ben presente il documento per quanto riguarda la Regione Emilia e la Regione Veneto. Non credo che vi siano altri esempi, salvo il fatto che ovviamente le Amministrazioni regionali si stanno attrezzando per la redazione di questo strumento importante che, lo dobbiamo sottolineare, è a favore dei cittadini. È una rendicontazione dell'attività svolta dall'Amministrazione nel corso del mandato a favore dei cittadini.
Nell'ambito di questo, il bilancio di mandato 2005-2010 contiene due documenti. Un primo documento è più analitico, sostanzialmente realizzato in gran parte internamente e solo con un supporto per quanto riguarda la realizzazione grafica.
Tenete conto che questo documento, peraltro disponibile anche online, è un fascicolo di 108 pagine. Per il supporto per la realizzazione di questo documento sono stati spesi 18.000 mila euro; per la redazione delle 11.000 copie di questo documento, quindi il documento più di dettaglio, sono stati spesi 24.500 euro.
Questo documento è poi oggetto di una sintesi indirizzata ad una diffusione più ampia, cioè a tutti i cittadini, ed è prevista sia attraverso l'invio a casa sia attraverso l'acquisto di pagine su quotidiani e periodici.
Per questa riedizione sintetica, il costo è di 19.000 euro; per la stampa e il recapito del pieghevole in tutte le buche delle lettere delle famiglie del Piemonte (due milioni e 200 mila famiglie) è previsto un costo di 270 mila euro. Per quanto riguarda l'uscita sui quotidiani e periodici è previsto un costo di 90.000 euro. Ovviamente le cifre che ho riferito sono al netto dell'IVA.
Voglio solo ricordare, ma giusto per memoria, che la direttiva Frattini del 2002 sulla comunicazione pubblica prevede che le spese di comunicazione siano circa il 2% del bilancio generale dell'ente, che sostanzialmente equivarrebbero per l'Amministrazione regionale, che ha un bilancio di comunicazione di circa 12 milioni di euro, a 200 milioni di euro.
Sono spese di comunicazione pur sempre significative, ma certamente più ridotte rispetto ad altre esperienze; ad esempio, le spese di comunicazione della Regione Lombardia ammontano a 150 milioni di euro.
Peraltro è stato anche richiesto, in particolare con riferimento alla collega Manica, se vi erano state altre iniziative analoghe. L'iniziativa che ha messo in piedi l'Assessorato al turismo è un'iniziativa diversa e comunque legata all'uscita di una newsletter, che è già al secondo numero.
Questa è stata inviata, almeno da quelle che sono le notizie raccolte telefonicamente con la collega e gli Uffici, ad operatori del settore e ad un numero selezionato di cittadini.
È una competenza interamente assolta dalla Direzione 18 (Turismo Cultura e Sport); la Direzione Comunicazione, che dipende dalla Presidente non ha sottoscritto alcun atto amministrativo. Il costo dell'operazione è stato di 50.000 euro, sempre al netto dell'IVA.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavallera.



CAVALLERA Ugo

Volevo solo chiedere un'informazione, per verificare di aver ben compreso.
Il Vicepresidente della Giunta, Peveraro, ha detto che la comunicazione avverrà mediante l'opuscolo e anche tramite i giornali, cioè altri mezzi d'informazione, pertanto volevo chiedere quanto ammonta il costo di questi canali.



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente della Giunta regionale, Peveraro.



PEVERARO Paolo, Vicepresidente della Giunta regionale

La stampa e il recapito del pieghevole in tutte le buche ha un costo di 270 mila euro, mentre il piano d'uscita sui quotidiani e periodici ha un costo di 90 mila euro.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Vignale.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Ho chiesto il dettaglio di queste spese, avendo fatto una previsione che non si allontana molto da quanto indicato dal Vicepresidente. Non contesto gli aspetti legati alla comunicazione istituzionale, peraltro normata non soltanto da circolari, ma anche da una legge apposita sulla comunicazione degli enti. Lamento che questo avvenga in prossimità della campagna elettorale.
Ricordo, per esempio, che l'ex Sindaco Rutelli, quando - mi sembra di ricordare nel 2001 - inviò una lettera a tutti i cittadini romani ovviamente una lettera di rendiconto del lavoro svolto come Sindaco di Roma, venne condannato dalla Corte dei Conti a risarcire il Comune di Roma delle spese sostenute.
È evidente che la comunicazione istituzionale esiste ed è utile - non sempre, ma spesso è utile - tant'è che la Regione Piemonte ha compiuto numerose iniziative di comunicazione elettorale, questa come le precedenti Giunte e tutte le Amministrazioni. Neppure contestiamo il fatto che si rediga un bilancio di mandato; potremmo contestare, ma in ambito politico le cifre inserite all'interno, perché, avendo iniziato a leggerlo, non mi sembrano tutte oggettivamente corrette, ma quello attiene alla valutazione politica.
Invece, contesto una spesa così rilevante, a pochi giorni dall'inizio della campagna elettorale, che viene fatta pesare sui cittadini piemontesi per due motivi banali. Innanzitutto, perché ogni soggetto che intende candidarsi deve pagarsi la campagna elettorale, ma, in secondo luogo, c'è un altro aspetto: un conto è la comunicazione della Presidente, la quale anche lei, è un candidato, ancorché alla Presidenza, ma anche gli Assessori saranno soggetti candidati che dovranno prendere le preferenze, e non riteniamo corretto che parte della campagna elettorale la paghino con i soldi dei cittadini piemontesi.
Non so quale dei tre differenti opuscoli del bilancio di mandato quello stampato in 11.000 mila copie - verrà inviato, ma quando l'Assessore Manica trasmette una Newsletter a tutte le famiglie piemontesi - quello era scritto nel sostitutivo del francobollo dell'invio massivo: "a tutte le famiglie", non c'era scritto: "agli operatori turistici" - che costa 50.000 euro ne prendiamo atto; vorrà dire che non l'ha inviata a tutte le famiglie o, magari, l'ha inviata solo alle famiglie del novarese.
Se ci si fosse fermati alla prima spesa, quella dei 50.000 euro, che inizialmente non abbiamo contestato, se non dopo la lettura delle dichiarazioni della Presidente circa la volontà di invio a tutte le famiglie piemontesi, sarebbe stato comprensibile che una Giunta, al termine del primo mandato, stilasse una sorta di rendiconto di quanto fatto, ne stampasse un numero limitato di copie - 11.000 è più o meno il numero degli amministratori locali presenti all'interno della nostra Regione - e magari, procedesse all'invio, quale comunicazione ai cittadini. Invece prenderemo atto che si spendono queste cifre e, poi, si dice, rispetto ad altri settori, che i fondi non vi sono, quando questa credo sia null'altro che una spesa finalizzata alla campagna elettorale.
Per quanto riguarda i cittadini piemontesi, credo che ricevere uno stampato che è stato realizzato con i loro soldi sia peggiore della comunicazione in sé, ma è una scelta dell'Amministrazione, che come tale acquisiamo; ovviamente, ognuno ne farà l'utilizzo che crede.
Rispetto alla comunicazione del Vicepresidente, desumo che, al di là dell'invio del bilancio di mandato a tutte le famiglie e dell'invio, già avvenuto, del "volantone Manica", tanto per intenderci, non vi saranno altri invii; cioè, non vi saranno altri Assessori che, vedendo l'Assessore Manica che, in qualche modo, si è portata avanti con le risorse pubbliche faranno altre comunicazioni, questo devo intendere.



(Commenti in aula fuori microfono)



VIGNALE Gian Luca

Quindi, devo intendere che, salvo quanto già trasmesso e quanto previsto di spedire, cioè il bilancio di mandato in sintesi, non vi saranno altre stampe e invii; non vi sarà un altro Assessore che, geloso della campagna elettorale che ha già fatto l'Assessore Manica...



(Commenti in aula fuori microfono)



VIGNALE Gian Luca

Infatti, perché, magari, qualcuno ci ripensa, e allora le somme aumenterebbero.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Dutto; ne ha facoltà.



DUTTO Claudio

Avevo chiesto altro, ma intervengo su questa questione. Innanzitutto non avendone preso nota, vorrei chiedere all'Assessore se può consegnare affinché siano distribuiti, questi dati scritti. La considerazione era squisitamente politica: se queste comunicazioni sono previste a livello istituzionale e se la Giunta sta effettivamente ottemperando all'interno delle leggi e regole, il risultato che si ottiene con quei volantini - di fatto, erano volantini quei giornalini inviati ai cittadini da parte dell'Assessorato al turismo, di cui questa mattina parlava il Consigliere Toselli nel suo intervento - rasenta veramente la pura campagna elettorale.
Quindi, l'invito è che la Giunta si occupi di fare quanto deve: se deve effettuare comunicazioni a livello istituzionale, lo faccia, ma non sconfini in quella che diventa pura campagna elettorale. Facciamo le cose ben fatte, ma a livello istituzionale. Chiaramente, ci sarà il bilancio di fine mandato, che dovrà essere pubblicato; altro è arrivare ad inviare a tutte le famiglie una lettera con i riassunti e pubblicare sui giornali delle comunicazioni, dipende molto da come vengono fatte.
Pertanto, chiedo che le comunicazioni avvengano a livello strettamente istituzionale, nel rispetto delle leggi, senza trasformarsi in una campagna elettorale mascherata, come, invece, sta avvenendo.
Volevo ancora aggiungere un commento, che nasce da quanto citato questa mattina: qui abbiamo i dati della comunicazione ufficiale della Giunta della Presidenza o, comunque, della Giunta nel suo insieme - dopodich quanti altri Assessori, per conto proprio, faranno altre comunicazioni? Di questo non abbiamo parlato, però vedo che la cosa è già addirittura stata fatta.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Il Consigliere Bossuto ha chiesto la parola sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



BOSSUTO Iuri

Grazie, Presidente.
Chiederei se fosse possibile avere, per la prossima seduta di Consiglio, una comunicazione della Giunta in merito alla vicenda Aviapartner dell'aeroporto di Caselle, su cui il Consiglio ha già votato una mozione, mi pare quasi ad un'unanimità, la settimana scorsa. Al 31 gennaio, le condizioni, oggi non ben definitive, di 24 persone soggette a cassa integrazione, dovrebbe diventare definitiva.
Visto che come Consiglio ci siamo impegnati a fare qualcosa, vorrei capire se fosse avere una comunicazione la prossima settimana.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Dutto; ne ha facoltà.



DUTTO Claudio

Questa mattina, durante la riunione dei Capigruppo, si era ipotizzato per non perdere inutilmente tempo, di sospendere i lavori del Consiglio e di convocare una riunione fra l'Assessore Conti e i Consiglieri che avevano presentato emendamenti alla proposta di legge sulle case popolari, per arrivare ad un accordo.
La mia proposta, vista anche l'ora, sarebbe di sospendere il Consiglio e di procedere con la riunione. L'alternativa è di restare in Aula a votare inserimenti all'o.d.g. o a discutere altri punti, perdendo inutilmente tempo. In questo momento non c'è ancora un accordo, anche da parte nostra perché ci sono parecchi punti da discutere.
La mia proposta, quindi, è di sospendere il Consiglio per riunirci senza perdere inutilmente tempo.



COTTO MARIANGELA


Argomento: Iniziativa legislativa popolare e degli enti locali - Referendum abrogativo e consultivo

Proposta di legge n. 668, inerente a "Modifica alla legge regionale 16 gennaio 1973, n. 4 ('Iniziativa popolare e degli Enti locali e referendum abrogativo e consultivo')" (iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

È chiarissima la sua richiesta, ma prima di metterla ai voti, ha chiesto di intervenire il Consigliere Segretario Chieppa sull'ordine dei lavori in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



CHIEPPA Vincenzo

Grazie, Presidente.
Preso atto del raggiungimento delle 42 presenze, volevo ribadire in Aula la richiesta già avanzata nella Conferenza dei Capigruppo. Potremmo affrontare la proposta di legge n. 668, licenziata recentemente dalla Commissione competente, inerente alla modifica della legge regionale n. 4 del 1973, riguardante l'iniziativa popolare degli Enti locali, referendum abrogativo e consultivo.
Si tratta di una modifica doverosa e molto semplice nel merito. Mi sento di sollecitare il Consiglio ad affrontarla oggi in tempi rapidi.
Si tratterebbe di una semplice votazione. Chiedo al Presidente e all'Aula non di discuterla, perché il merito lo conosciamo tutti, ma di votarla in maniera rapida, per dare la possibilità ai cittadini - anche e soprattutto per il futuro - di poter utilizzare lo strumento referendario.
Così com'è costruita, questa legge, rende di fatto impossibile l'utilizzo di uno strumento democratico. È una piccola modifica.
Abbiamo raggiunto i 42 voti. Chiederei se fosse possibile approvare questa piccola modifica alla legge n. 4 del 1973.



GARIGLIO DAVIDE



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Chieppa.
Riassumo i termini della questione. Il collega Chieppa chiede l'iscrizione, che va effettuata con 42 voti, della proposta di legge n.
668. È una proposta che ho già annunciato all'inizio della seduta, ma mancavano i 42 voti. Se i colleghi sono tutti d'accordo, possiamo dare per autonomamente iscritta all'o.d.g.
Chiaramente verrebbe iscritta, come procedura, in calce all'o.d.g. La richiesta di inversione all'o.d.g. comporta altra votazione a parte.
I colleghi sono d'accordo a considerare la richiesta accolta?



(L'Assemblea, tacitamente, acconsente all'iscrizione all'o.d.g.)



PRESIDENTE

La proposta di legge n. 668 è iscritta all'o.d.g.


Argomento: Iniziativa legislativa popolare e degli enti locali - Referendum abrogativo e consultivo

Inversione all'o.d.g. ed esame proposta di legge n. 668, inerente a "Modifica alla legge regionale 16 gennaio 1973, n. 4 ('Iniziativa popolare e degli Enti locali e referendum abrogativo e consultivo')"


PRESIDENTE

Il collega Chieppa ha chiesto anche che venga effettuata un'inversione portando la proposta di legge n. 668 al punto 5) dell'o.d.g.
Ci sono colleghi che si esprimono in senso contrario? Se non c'è consenso unanime, la questione sarà oggetto di votazione.
Si tratta di invertire la proposta che è stata iscritta all'o.d.g.
attuale. Il collega Chieppa chiede di portarla al punto 4) bis e, quindi di esaminarla e di votarla prima del disegno di legge n. 313.
Colleghi, la proposta di legge è già stata iscritta all'o.d.g. Il collega Chieppa ne chiede l'inversione, con la discussione e la votazione seduta stante.
Procediamo con la votazione della richiesta di inversione.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di inversione all'o.d.g.
Il Consiglio approva.
Mi pare di capire che la proposta del Consigliere Dutto, che chiedeva la sospensione dei lavori per discutere gli emendamenti, possa essere accantonata, visto l'esito. Quindi potremmo procedere con l'esame di questo provvedimento e successivamente sospendere i lavori per effettuare un incontro di tipo tecnico per valutare gli emendamenti sul disegno di legge n. 313.
Procediamo pertanto con l'esame del disegno di legge n. 668, di cui al punto 4) all'o.d.g., testé iscritto all'o.d.g.
Relatore è il Consigliere Segretario Chieppa, che ha la parola in qualità di Consigliere.



CHIEPPA Vincenzo, relatore

Presidente, io non ho la relazione, perché la questione è ampiamente conosciuta da tutta l'Aula: nell'ambito dell'iter dell'effettuazione dei referendum nella nostra Regione, si tratta soltanto di prevedere una sospensione della decorrenza dei termini nelle cause di forza maggiore cioè anche nel caso di ricorsi, perché, così come è costruita, l'attuale legge regionale del 1973 rende di fatto impossibile l'effettuazione in futuro anche l'utilizzo da parte dei cittadini dello strumento referendario.



PRESIDENTE

Procediamo con la discussione generale sul disegno di legge n. 668.
La parola al Consigliere Giovine.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
Semplicemente per esprimere favore all'approvazione della legge.
Volevo ricordare che in sede di Commissione avevo apposto la mia firma in calce al provvedimento, però può anche darsi che ricordi male e che la firma l'abbia posta in calce ai due o tre emendamenti interamente sostitutivi. Comunque, nel qual caso si trattasse di questo, volevo comunicare alla Presidenza che intendo apporre la firma anche accanto a quella del collega Chieppa alla legge in oggetto.
Se si entra nel merito, come forse i colleghi intendono fare, farò un ulteriore intervento sugli articoli.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Auddino.



AUDDINO Angelo

Grazie, Presidente.
Poiché questa proposta di legge è molto semplice, penso che da parte di tutti si intenda procedere con estrema rapidità alla votazione della stessa.È già stato dimostrato anche in sede di Commissione che c'è un sentire comune nel fare un ulteriore passo avanti in favore della costituzione del Comune di Mappano. Con questo non significa assolutamente aver costituito il Comune di Mappano, però è un passo avanti. Io auspico che questo possa concretamente verificarsi al più presto.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Robotti.



ROBOTTI Luca

Grazie, Presidente.
Intervengo velocemente per ricordare e per lasciare a verbale che se non ci fosse stato un ricorso (reso poi nullo da una sentenza del TAR) da parte di alcuni Sindaci che hanno voluto forzare la mano rispetto all'iter che noi avevamo predisposto, i cittadini di Mappano oggi avrebbero già votato per il loro referendum e l'Aula potrebbe affrontare la legge istitutiva del Comune.
Questo bisogna ricordarlo, perché spesso si dice che siamo noi che sperperiamo i soldi con leggi inutili. In questo caso, lo Stato ha speso tanti soldi per stampare le schede, per predisporre la tempistica per lo svolgimento del referendum che poi non si è potuto svolgere per la testardaggine e anche per la poca capacità di leggere questa vicenda da parte di alcuni Sindaci che hanno voluto strumentalizzarla a proprio favore.



PRESIDENTE

Il Consigliere Vignale ha chiesto la parola sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Volevo capire come procederanno i lavori del Consiglio.
Posto che si vada alla discussione e alla votazione del disegno di legge n. 668, volevo capire cosa facciamo successivamente: prendiamo in considerazione la proposta avanzata dal collega Dutto, oppure che cosa si intende fare?



PRESIDENTE

Proporrei di esaminare la proposta n. 668, dopodiché di procedere ad una sospensione dei lavori del Consiglio per esaminare gli emendamenti già presentati o quelli che alcuni Gruppi hanno già annunciato sulla norma sull'edilizia residenziale pubblica. In seguito, riprendiamo i lavori del Consiglio per esaminare gli articoli della legge sull'edilizia residenziale pubblica, nel caso in cui si sia trovata una sintesi efficace in sede del Comitato tecnico, in sede di Capigruppo o, comunque, del Comitato che deciderà di esaminare il provvedimento.
Procediamo con l'esame dell'articolato.
ARTICOLO 1 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 1.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 2 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 2.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 3 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 3.
Il Consiglio approva.
Ha chiesto di intervenire, per dichiarazione di voto sull'intero testo il Consigliere Dalmasso; ne ha facoltà.



DALMASSO Sergio

Come ho detto in Commissione, comprendo perfettamente il motivo di questa proposta di legge: una deroga dei termini, per cause di forze maggiore, su referendum che siano stati proposti e indetti.
La proposta di legge parte da un problema complessivo, che si lega ad un problema specifico. Il problema specifico è noto, è il problema di Mappano. Una situazione che conosciamo, che crediamo sia grave, crediamo sia l'unica nel suo genere: una comunità divisa fra quattro Comuni con normative diverse per i servizi, per le tasse, per i trasporti, le scuole e per tutte le pratiche che si devono espletare. Quindi è una situazione estremamente complessa. La volontà dei cittadini è sicuramente per avere il Comune, se ci sarà questo referendum sarà un plebiscito, non ho alcun dubbio.
Ricordo tre questioni che ho sostenuto in Commissione: le consultazioni con i Comuni interessati non erano state univoche, qualunque sia la maggioranza di questi Comuni; non si è tenuto conto, fino in fondo, della possibilità di un'unione di Comuni; non si è tenuto conto fino in fondo della possibilità di passare la comunità mappanese ad uno dei tre Comuni interessati (certamente Torino è del tutto escluso).
Ho votato il 28 luglio per questo provvedimento, c'era un problema di numero e di maggioranza qualificata per cui anche una singola astensione avrebbe comportato che il provvedimento non sarebbe passato. Non entro nel merito delle dispute fra TAR, Consiglio di Stato, non ne ho la competenza.
Ribadisco la preoccupazione, già espressa, che un tema specifico incida su un provvedimento complessivo: motivo per cui darò la semplice presenza, a differenza di quanto farà il mio Gruppo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'intero testo di legge.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 28 Consiglieri votanti 25 Consiglieri hanno votato SÌ 25 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri.
La votazione non è valida per mancanza del numero legale per deliberare.
Pertanto, ai sensi dell'articolo 52, comma 4, del Regolamento del Consiglio regionale, sospendo la seduta.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 16.45 riprende alle ore 17.25)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Occorre effettuare la ripetizione della votazione finale sulla proposta di legge n. 668.
Indìco la votazione nominale sull'intero testo di legge.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 32 Consiglieri votanti 28 Consiglieri hanno votato SÌ 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 4 Consiglieri Il Consiglio approva.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Come convenuto, propongo una sospensione dei lavori del Consiglio fino alle ore 18 per consentire un esame degli emendamenti presentati dalla Giunta regionale al disegno di legge n. 313 in merito all'edilizia residenziale pubblica sovvenzionata.
Alla luce di come andranno i lavori, vedremo se e come riprenderà la seduta del Consiglio.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 17.28 riprende alle ore 18.01)



COTTO MARIANGELA



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Non si è riusciti a definire uno degli emendamenti presentati e quindi si è convenuto di procedere sul testo relativo all'edilizia residenziale nella seduta consiliare di martedì prossimo.
Lunedì alle ore 14 è convocata una riunione politica dei Capigruppo e comunque di coloro che, in seno alla II Commissione, si sono occupati della materia dell'edilizia residenziale pubblica per trovare un'intesa sulle proposte emendative.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 18.02)



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