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Dettaglio seduta n.527 del 12/01/10 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


COTTO MARIANGELA



(Alle ore 10.01 la Vicepresidente Cotto comunica che la seduta avrà inizio alle ore 10.30)



PLACIDO ROBERTO



(Alle ore 10.30 il Vicepresidente Placido comunica che la seduta avrà inizio alle ore 11.00)



(La seduta ha inizio alle ore 11.02)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Gariglio, Bresso, Buquicchio Cavallaro, Comella, Robotti, Caracciolo, Bossuto e Laus.


Argomento:

b) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato sul processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento:

c) Distribuzione processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

In data odierna sono stati distribuiti ai Consiglieri i processi verbali delle sedute del 22 e 29 dicembre 2009. Saranno posti in approvazione nel corso della prossima seduta consiliare.


Argomento:

Approvazione processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Approvazione processi verbali precedenti sedute", comunico che il giorno 29 dicembre 2009 sono stati distribuiti ai Consiglieri i processi verbali delle sedute 15 e 16 dicembre 2009.
Se non vi sono osservazioni, s'intendono approvati.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Interrogazione n. 3006 dei Consiglieri Travaglini e Reschigna, inerente a "Prospettive sul futuro della Siderscal di Villadossola"


PRESIDENTE

In merito al punto 3) all'o.d.g.: "Svolgimento interrogazioni ed interpellanze", esaminiamo l'interrogazione n. 3006, presentata dai Consiglieri Travaglini e Reschigna.
Risponde l'Assessore Migliasso.



MIGLIASSO Teresa Angela, Assessore al lavoro

Grazie, Presidente.
La situazione dell'azienda Siderscal di Villadossola ci è nota anche perché presso l'Assessorato al Lavoro è stata formalizzata la procedura che ha condotto alla richiesta di cassa integrazione guadagni straordinaria.
Come sappiamo, la crisi macroeconomica nazionale ed internazionale, che ha investito tutti i settori d'attività manifatturiera, non ha lasciato indenne il territorio del Piemonte nord, come peraltro tutto il Piemonte, e ha colpito in modo abbastanza uniforme tutti i settori d'attività manifatturiera. Non solo, quindi, il Gruppo Beltrame, di cui Siderscal fa parte, ma anche le altre aziende del settore siderurgico piemontese (Riva Acciaio, Teksid, Tekfor-Newmayer) stanno ricorrendo alla CIGS per crisi aziendale.
La crisi, come peraltro è stato affermato dai dirigenti del gruppo Beltrame, si ritiene possa essere ancora lunga, ma gli stessi dirigenti hanno anche confermato di voler tenere in attività tutti gli stabilimenti di questa azienda.
La cassa integrazione guadagni straordinaria per Siderscal terminerà il 16 giugno 2010 e non pare ci sia, da parte dell'azienda, almeno finora, la volontà di procedere nel frattempo ad azioni unilaterali che possano compromettere la situazione in atto. L'azienda, quindi, ha intenzione di continuare con l'utilizzo di ammortizzatori sociali e di non procedere ad azioni unilaterali, intendendo, per azioni unilaterali, la messa in mobilità di coloro che si dovessero ritenere in esubero.
Ovviamente, da questo punto di vista, la situazione è monitorata e speriamo che non ci siano, nei mesi avvenire, notizie ancora più pesanti di quanto già non sia la situazione attuale e che non incidano, oltre che sulla sorte dei singoli lavoratori, anche sull'economia del territorio, che naturalmente conta - e non poco - su questo insediamento produttivo, sulla sua sopravvivenza e sulla sua ripresa.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
La parola al Consigliere Travaglini.



TRAVAGLINI Marco

Grazie, Presidente.
Grazie, Assessore Migliasso, per la relazione e per l'intervento della Regione sulla crisi industriale di questo stabilimento, che è l'esito di una profonda crisi della siderurgia ossolana, essendo questa l'ultima parte dell'ex Sisma, azienda arrivata ad avere quasi duemila dipendenti e oggi ridotta a poche decine, legata comunque all'attività della Siderscal.
Anche noi ci auguriamo che si possa riconfermare, da parte del gruppo Beltrame, l'interesse per il sito produttivo di Villadossola, con il conseguente mantenimento sia delle linee produttive sia dei volumi di produzione sia dei posti di lavoro.
Ovviamente, questa situazione andrà monitorata a tempi brevi anche in futuro, perché fa parte, come diceva l'Assessore Migliasso, di una profonda crisi del settore siderurgico, che non è dei giorni nostri, ma ha una radice lontana nel tempo. Il mantenimento di quella attività produttiva rappresenta, per la siderurgia di Villadossola, uno dei capisaldi ancora rimasti. Pertanto, dobbiamo fare il massimo sforzo possibile affinch quella fabbrica continui ad esistere in piena efficienza.
Grazie.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi della Scuola media "Dante Alighieri" di Torino


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti della Scuola media "Dante Alighieri" di Torino in visita a Palazzo Lascaris, ai quali auguro buona permanenza.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Interrogazione n. 2963 del Consigliere Pace, inerente a "Situazione della Mahle Valvole di Volvera"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interpellanza n. 2963, presentata dal Consigliere Pace.
La parola all'Assessore Migliasso per la risposta.



MIGLIASSO Teresa Angela, Assessore al lavoro

Grazie, Presidente. La sottoscritta e l'Assessore all'industria Bairati hanno seguito la vicenda Mahle fin dal momento in cui è stata annunciata da parte dell'azienda, la volontà di cessare l'attività produttiva dello stabilimento di Volvera.
stato convocato subito un tavolo di crisi con l'obiettivo di ricercare ogni possibile soluzione tesa a salvaguardare l'occupazione e i livelli produttivi.
A fronte della irrevocabile decisione aziendale di cessare l'attività produttiva, nonostante la volontà di tutti coloro che erano intorno al tavolo di battersi per una soluzione diversa, il giorno 9 dicembre 2009 con la mediazione dell'Assessorato al lavoro e dei suoi dirigenti e funzionari, è stato raggiunto un accordo, articolato nel modo seguente.
L'azienda presenterà domanda al Ministero del Lavoro per la richiesta di concessione della CIGS per crisi aziendale per cessazione di attività per 24 mesi e per un numero di 92 lavoratori a decorrere dal 21/12/2009.
Per la gestione degli esuberi, si sono concordate con le organizzazioni sindacali e con l'azienda le seguenti linee di azione: riassorbimento a tempo indeterminato, attraverso passaggio diretto fino ad un massimo di 62 lavoratori, di cui circa il 60% nello stabilimento di La Loggia e il 40% nello stabilimento di Saluzzo della Mahle CMI S.p.A.
prevedendo l'inserimento di tali lavoratori allo stesso livello di retribuzione in essere in Mahle Valve Train Italia e il mantenimento dell'anzianità convenzionale, anche ai fini di un eventuale utilizzo futuro degli ammortizzatori sociali mobilità finalizzata all'accompagnamento alla pensione per i lavoratori in possesso dei requisiti per la maturazione del relativo diritto entro il termine del trattamento di CIGS e/o mobilità ordinaria mobilità che assuma carattere di strumento di ricollocazione anche parziale dei lavoratori mobilità finalizzata ad iniziative di ricollocazione individuale e autoimprenditorialità; possibilità, quest'ultima, che viene resa disponibile anche dalla recente approvazione da parte del Consiglio regionale, nell'ambito dell'assestamento di bilancio, dello strumento del microcredito, che è appunto uno strumento immediatamente disponibile e utilizzabile come opportunità da parte di persone (lavoratrici e lavoratori) che non possono offrire garanzie al sistema bancario e che potranno utilizzare lo strumento del microcredito di cui si fa garante la Regione Piemonte attraverso Finpiemonte per offrire un'altra e ulteriore opportunità a chi è a rischio di perdita del posto di lavoro o l'ha già perduto.
Le parti hanno inoltre concordato di eseguire verifiche con cadenza trimestrale sull'andamento del piano di ricollocazione, e credo che entro il mese di febbraio ci sarà già il primo incontro. L'ultima verifica sarà effettuata tre mesi prima della scadenza della CIGS (20 dicembre 2010), con l'obiettivo di trovare soluzioni utili ed idonee a risolvere quelle criticità che fossero eventualmente ancora presenti secondo l'utilizzo di quei quattro tipi di azione che ho illustrato prima.
Naturalmente questa, come tante altre, è una situazione di compromesso che abbiamo dovuto accettare, ma a fronte di una richiesta unanime sia da parte della Regione (Assessori Migliasso e Bairati) sia da parte delle organizzazioni sindacali di mantenere attivo lo stabilimento.
Tuttavia, rispetto alla volontà, manifestata anche in modo molto crudo da parte dell'azienda, di non accedere a questa richiesta, il compromesso raggiunto ci pare (in particolare i 24 mesi) una conquista non indifferente, perché le aziende, soprattutto le multinazionali, tendono a "tirarsi via" molto in fretta quando decidono una chiusura di stabilimento.
Ci pare comunque un accordo decoroso, il massimo che in quella situazione potessimo strappare, soprattutto se consideriamo il fatto che c'è una ricollocazione preventivata di lavoratrici e lavoratori in altri stabilimenti e tutta una serie di strumenti di accompagnamento che possono ottemperare la scelta dell'azienda di chiudere, che ovviamente continuiamo a giudicare una scelta negativa.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Pace; ne ha facoltà.



PACE Massimo

Grazie, Presidente.
Ringrazio l'Assessore per l'impegno profuso nel riuscire a trovare un accordo di mediazione che almeno provasse a tutelare i lavoratori, quindi esprimo davvero gratitudine per la disponibilità che è stata manifestata.
Solo una battuta: vorrei che non ce ne dimenticassimo mai.
Non stiamo parlando e non abbiamo parlato di un'azienda decotta, ma di un'azienda che aveva assunto fino al mese precedente, di un'azienda con ordini, di un'azienda con una montagna di volumi, che semplicemente ha deciso di chiudere lo stabilimento per riportare il lavoro in Germania.
Alla faccia del libero mercato! Ecco, intervengo semplicemente per sottolineare questo: non c'è davvero nessuna morale, non c'è nessuna etica e non c'è nessuna responsabilità d'impresa in una situazione di questo tipo.
Penso che questo debba assolutamente servirci da monito, come ogni volta che capita che si chiudono degli stabilimenti produttivi e si mettono in difficoltà delle persone, soprattutto in situazione dove non c'è una crisi aziendale.
Questa è veramente una vergogna. Non dimentichiamocelo mai; soprattutto non se lo devono dimenticare coloro che teorizzano alcune soluzioni di tipo economico e teorizzano anche che non c'è più bisogno degli ammortizzatori sociali.



PRESIDENTE

Sull'ordine dei lavori, ha chiesto la parola il Consigliere Cavallera ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente. All'inizio della seduta, dato che ero tra i presenti, compresi gli Assessori, avevo indicato due interpellanze: una di competenza dell'Assessore Bairati e l'altra dell'Assessore Migliasso.
Io mi sono trattenuto diligentemente in attesa, ma...



PRESIDENTE

Consigliere, la sua richiesta non è passata nel dimenticatoio: c'era solo un'interpellanza che riguardava l'Assessore Pentenero, così chiudevamo la parte la parte riguardante l'Assessore Pentenero, mentre l'Assessore Bairati ha più di una risposta da dare, pertanto interverrà in seguito.
Riguardo all'interrogazione del Consigliere Cavallera, l'Assessore Migliasso mi ha comunicato che non aveva tutta la documentazione richiesta ed ecco il motivo per il quale non è stata data la risposta.



CAVALLERA Ugo

Andiamo a dopo le elezioni...



PRESIDENTE

No, al prossimo Consiglio. Colleghi, non è l'ultimo Consiglio di questa legislatura; senz'altro nel corso del prossimo Consiglio l'Assessore Migliasso risponderà all'interrogazione n. 2314, "Costituzione Commissione Regionale Permanente Tripartita ex art. 4 D.Lgs 23 dicembre 1997, n. 469 L.R. 14 dicembre 1998 n. 41".


Argomento: Diritto allo studio - Assistenza scolastica

Interpellanza n. 2701 dei Consiglieri Pozzi, Reschigna, Ronzani e Bizjak inerente a "Iscrizioni alla scuola primaria e secondaria di primo grado per l'anno scolastico 2009/2010"


PRESIDENTE

Passiamo ora all'interpellanza n. 2701, presentata dai Consiglieri Pozzi, Reschigna, Ronzani e Bizjak.
La parola all'Assessore Pentenero, per la risposta.



PENTENERO Giovanna, Assessore all'istruzione

Grazie, Presidente.
In risposta alla richiesta dei Consiglieri, legata a voler conoscere i dati sull'iscrizione alla scuola primaria e secondaria di primo grado posso affermare quanto segue: nell'anno scolastico 2009/2010, su dati del SIDI, confermati nel marzo 2009, risultano 110.882 iscritti su tutte le otto province, mentre il numero delle classi richieste dai dirigenti scolastici ammonta a 5.114.
I parametri legati al rapporto tra alunni, classi e posti in organico definiti al maggio 2009, e quindi anche il rapporto con le classi a tempo prolungato, sempre partendo dalla base dei dati di 110.868 alunni su 4.371 classi, evidenziano una percentuale diversificata di presenze nel tempo prolungato, sulle singole province.
Il numero totale delle classi a tempo prolungato è 1.657, con percentuali che vanno dal 41% nella provincia di Alessandria, al 33% nella provincia di Asti, al 35% nella provincia di Biella, al 38% nella provincia di Cuneo, al 29% nella provincia di Novara, al 38% nella provincia di Torino, al 66 nella provincia di Verbania e al 28% nella provincia di Vercelli.
Gli insegnanti assegnati dalla Direzione regionale, sulle otto province, sono in totale 9.167. Questo, per quello che attiene alle scuole secondarie di primo grado.
Il numero degli insegnanti che risultano comprensivi anche dei posti che avevano, alla data del settembre 2009, ore residue e che quindi potevano essere ricondotti nelle ore con l'ispezione del proprio tempo scuola, ammonta a 650. Quindi, su un totale di 9.725 insegnanti, meno i 9.167 assegnati alle classi a tempo prolungato, abbiamo 650 insegnanti che possono essere ricondotti alle cattedre da 16 ore.
Per quanto riguarda gli alunni delle scuole primarie, sempre in base ai dati SIDI, abbiamo 177.915 alunni, di cui 9.614 classi richieste dalle singole province, quindi dai singoli uffici scolastici provinciali.
Pertanto, su una popolazione scolastica di 177.915 alunni abbiamo 9.614 classi richieste e 9.413 classi assegnate, delle quali 4.229 a tempo pieno con percentuali diversificate sulle singole province, così come nella scuola secondaria.
Andiamo da punte del 46% per la Provincia di Vercelli a punte del 65 per la Provincia di Torino, a percentuali come il 13% nella Provincia di Cuneo.
A 30 ore e a 27 ore, così come prevede l'ordinamento attuale, abbiamo circa 5.185 classi, per un totale di 89.680 alunni. Sono stati assegnati 16.287 insegnanti, su tutte le otto province.
Pertanto, il totale dei dati che afferiscono alla scuola primaria è: 178.424 alunni, 9.451 classi e 16.412 insegnanti assegnati. Di tali classi 4.228 sono a tempo pieno e 5.185 sono articolate con le 30 e le 27 ore.
Questi sono i dati relativi alle iscrizioni della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, per l'anno scolastico 2009/2010.
Sono a disposizione per eventuali integrazioni. Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
La parola alla Consigliera Pozzi.



POZZI Paola

Ringrazio l'Assessore per i dati forniti e chiedo di poterli avere in modo da leggerli con più attenzione.
Poiché l'interrogazione risale a parecchi mesi fa, abbiamo già avuto un incontro in Commissione con il direttore regionale scolastico, De Sanctis il quale ci ha fornito i dati. La ratio delle domande era anche quella di confrontare le richieste avanzate dalle famiglie rispetto all'effettiva risposta data dall'organizzazione scolastica.
Ormai l'anno scolastico 2009/2010 è giunto a metà del suo percorso pertanto i dati riguardano lo stato dell'arte attuale e non tanto le iscrizioni, così come era stato domandato. Sono, in ogni caso, dati importanti che ci servono sicuramente, quindi ringrazio l'Assessore per la risposta.


Argomento: Industria (anche piccola e media)

Interrogazione n. 2977 del Consigliere Cavallera, inerente a "Attuazione del progetto Phylla"


PRESIDENTE

Passiamo all'esame dell'interrogazione n. 2977, cui risponde l'Assessore Bairati, che ha pertanto facoltà di intervenire.



BAIRATI Andrea, Assessore all'industria ed energia

Il Consigliere Cavallera poneva alcune questioni relative al progetto Phylla o, meglio, denominato Phylla, che è un prototipo di veicolo urbano elettrico.
L'interrogazione riguarda i dettagli del programma, i costi e l'impegno economico regionale, i termini e le modalità con cui il progetto sarà introdotto sul mercato automobilistico.
Parto dalla prima questione, cioè dai dettagli del programma, i soggetti coinvolti e i risultati di questa prima parte.
Questa piccola vettura è un veicolo urbano che ha innanzi tutto come caratteristica quella di essere composta da componenti quasi integralmente recuperabili o riciclabili.
nato da una collaborazione iniziale tra la Facoltà di Ingegneria dell'autoveicolo del Politecnico di Torino e il Centro di Ricerche FIAT che la Regione ha sostenuto nel proprio programma di investimenti su mobilità sostenibile ed efficienze energetiche.
Lo scopo e lo strumento del progetto erano e sono, attraverso la ricerca sulla componentistica, soprattutto di trovare soluzioni nell'impiego tra fonti di energia pulita e rinnovabile, sperimentazioni di materiali, in particolare sulle scocche, ad elevata efficienza strutturale e lo sviluppo di tecnologie innovative, soprattutto riguardanti la mobilità urbana. Quindi, i componenti sono sostanzialmente di tre tipi, e il progetto vale nell'integrazione di questi tre componenti, che sono: trazioni, materiali e infomobilità.
A questi obiettivi si combina un obiettivo di secondo livello, ma non meno rilevante, che è tutta l'attività di trasferimento tecnologico dal Politecnico al CRF di Torino verso la catena di soggetti, soprattutto di piccole dimensioni, che sono stati coinvolti nel progetto.
Il progetto aveva, anche dal punto di vista metodologico, il senso di valorizzare le competenze all'interno di una catena di fornitori.
I soggetti coinvolti sono il Centro Ricerche FIAT, Politecnico di Torino, Novamont di Novara, che è un'azienda privata della chimica che lavora sulla produzione di materie plastiche da fonti rinnovabili, in particolare da componenti vegetali, il Consorzio Proplast, la Camera di Commercio di Torino, la Sagat come acquirente di una prima flotta e gli Istituti di Design che hanno lavorato al concept dal punto di vista del design, cioè l'Istituto Europeo di Design, l'Istituto di Arte Applicata e Design ed una piccola società selezionata che si chiama Bee Studio.
Vengo all'ultima domanda, che è quella più rapida, cioè il costo complessivo del progetto, che è stato di un milione e 100 mila euro.
Ad oggi, sono disponibili due realizzazioni del concept, che sono due stabili avanzati, su cui attualmente continua a lavorare la filiera dei componentisti e, in particolare, il CRF, che è il Centro Ricerche FIAT quindi una grande impresa, che ha un ruolo fondamentale soprattutto nello sviluppo delle tecnologie e delle soluzioni.
Per essere chiari e anche per puntualizzare eventuali ipotesi di approdo rapido su grandi serie che sono nel mercato automobilistico assai complesse ed onerose, ad oggi Phylla è un prototipo ed un concetto di veicolo, ma più che altro è un progetto laboratorio per sperimentare tra grande impresa, accademia e piccola fornitura, soluzioni innovative sul versante della componentistica dei materiali e delle soluzioni di mobilità.
Mi riferisco, ad esempio, alla modularità della componentistica e la sua standardizzazione, al telaio aperto e i sistemi di stoccaggio nella generazione di energia, cioè alle batterie che stanno su una piattaforma dell'autovettura, alla possibilità di personalizzazione della carrozzeria a seconda delle funzioni d'uso e della missione; quindi, funzioni private funzioni commerciali e funzioni collettive, le caratteristiche autoportanti della scocca, la modularità che è stata ottenuta nei componenti interni soprattutto nei sedili, che consente di superare difficoltà di assemblaggio e maggiore guidabilità e comfort della seduta.
Il telaio, che forse era l'elemento più innovativo del progetto, è una sorta - lo dico malamente da ingegnere - una vasca che contiene al suo interno tutti gli elementi necessari alla trazione, stoccaggio e batterie sistema di propulsione, sistemi di frenaggio collocati sulle quattro ruote funzioni ausiliari del sistema di fuel-cell per l'accumulo energetico.
Il tema energetico, che è centrale nello sviluppo del prodotto, è stato però affrontato complessivamente; quindi, non solo nell'approccio tradizionale sulla riduzione dei consumi e sulla trazione elettrica, ma anche nello sviluppo dei pneumatici prodotti in collaborazione con l'istituto di Novara, che sono pneumatici cosiddetti ultraverdi, che riducono consumi ed emissioni e sono interamente recuperabili, o anche attraverso una parziale generazione di energia in modo autonomo con la copertura solare di una parte delle superfici dell'automobile.
Quindi, il progetto è soprattutto un concept, un laboratorio, una piattaforma in via di sviluppo che ha consentito di costruire relazioni importanti sul piano tecnologico e scientifico per il trasferimento tra imprese, istituzioni accademiche ed istituzioni di ricerca.
Per quanto riguarda i termini e le modalità dell'introduzione, ci muoviamo in un terreno decisamente più complesso. Gli scenari, che sono gli scenari su cui lavorano gli istituti più importanti di previsione dell'introduzione sul mercato del veicolo elettrico, riguardano soprattutto due tipi di veicoli: ibridi, termici ed elettrici e le vetture integralmente elettriche con circa 100 km. di autonomia.
Per quanto riguarda il progetto in questione, il nostro scenario pu essere articolato in tre fasi: la prima è quella costituita da veicoli elettrici per l'applicazione di nicchia e su flotte. Stiamo, infatti lavorando per quanto riguarda l'evoluzione di Phylla sulla prima costruzione di una mini flotta da 50 pezzi destinati ad uso pubblico (veicoli aziendali, car-sharing, veicoli per il trasporto collettivo).
Questi veicoli saranno veicoli sostanzialmente che hanno le caratteristiche attuali con piani di conversione all'elettrico. Questo anche al fine di contenere i costi di produzione. I volumi stimati per il mercato europeo sono complessivamente non superiori alle 500 mila unità, e non sto parlando del progetto nostro, ma del mercato complessivo.
La fase intermedia è costituita dallo sviluppo di vetture elettriche di seconda generazione, quindi con una maggiore integrazione dei componenti una più alta efficienza soprattutto sull'aspetto dell'immagazzinamento dell'energia e una riduzione dei pesi delle batterie, fase che gli osservatori automobilistici mondiali datano intorno al 2015/2016.
solo tra il 2018 e il 2020 che si prevede la fase di entrata delle vetture ibride ed elettriche come produzione di massa sul mercato europeo con volumi compresi tra i 2,5 e i tre milioni di veicoli per il 2020.
Rispetto a questo scenario, è ovvio che la scala degli investimenti è diversa dai costi che ricordavo. Anche a tal fine ci siamo fatti promotori come sapete, presso il Governo di un piano di investimenti che coinvolge tutte le Regioni che, in qualche modo, sono sede di attività motoristiche o di produzione di mezzi di trasporto significative, che riguarda le trazioni, la riduzione delle emissioni, la maggiore efficienza motoristica e i sistemi di mobilità urbana. Il piano complessivo dovrebbe prevedere una triplice sorgente di finanziamento, di cui una parte è a carico regionale una parte è a carico del sistema privato e una parte è a carico del Governo nazionale.
Il piano approvato è stato presentato in due sedute a Palazzo Chigi alla presenza del Governo (la prima volta con la partecipazione del Presidente del Consiglio e la seconda volta con quella del Ministro dello sviluppo economico e del Sottosegretario Gianni Letta) e c'è stato un primo incontro tecnico convocato dal Ministro Scajola.
Ovviamente, anche a seguito del Piano industriale presentato dalla FIAT nel dicembre 2009, attendiamo che il Governo dia attuazione agli impegni assunti, quindi, che una parte delle attività, che sono già state oggetto di una prima realizzazione nel progetto Phylla, possano trovare quella seconda fase di sviluppo, che consente di attivare le risorse dell'ingegneria, per passare dalla fase di puro prototipo alla fase di pre serie.
Grazie, Presidente e Consiglieri.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente.
Visto il brusio di fondo, ho ascoltato con una certa fatica l'ampia risposta dell'Assessore Bairati.
Prima di tutto, devo motivare l'interpellanza, perché quando la Giunta regionale presenta dei progetti lo fa in grande spolvero ed è un momento al quale anche gli organi d'informazione prestano grande rilievo, come se determinate problematiche fossero affrontate e risolte in quattro e quattr'otto.
Dalla risposta abbiamo preso atto che tentiamo di inserirci nell'ambito di quello che costituisce il tema centrale per tutta l'industria automobilistica, che consiste nell'approntare autoveicoli sempre meno energivori e impattanti dal punto di vista della produzione e dei materiali impiegati, dei combustibili o dei sistemi energetici di trazione impiegati e, naturalmente, sempre più duttili e inseribili nell'utilizzo metropolitano o comunque nelle grandi conurbazioni. Nel momento in cui si tende ad assumere la guida o, comunque, lo stimolo di determinati processi di ricerca, deve essere nostra preoccupazione avere comunque da parte del soggetto maggiormente coinvolto - prendiamo un'industria automobilistica a caso presente nell'area torinese - ad esempio la FIAT, attraverso tutti i suoi centri di ricerca, un ritorno, che è assolutamente necessario dal punto di vista del trasferimento tecnologico, al complesso dei subfornitori e all'intero sistema industriale torinese e piemontese. Soprattutto, sotto questo profilo, credo si debba approfondire l'operato della Regione.
Capisco che nella fase di avvio o, comunque, di presentazione dei primi risultati, giustamente, l'aspetto concettuale - il concept, come definito dall'Assessore Bairati - è interessante e apre a speranze, consentendo anche di prefigurare gli obiettivi che ambiziosamente ci si pone. Però, nel momento in cui sul territorio abbiamo presenze da difendere in termini di insediamenti produttivi e subfornitori, che comunque devono rimanere competitivi attraverso un impegno del soggetto principale, vorrei capire è una domanda retorica - come anche il sistema regionale si sia organizzato per garantire che questo trasferimento tecnologico veramente avvenga.
Naturalmente, ho qualche preoccupazione quando, magari, quei comparti del Politecnico che più di altri hanno contribuito, per esempio, con la ricerca di nuovi materiali - vedasi la sede di Alessandria, casualmente che cito proprio come punta di diamante per i nuovi materiali - alla fine vengono considerati come qualche altra sede che aveva puntato sul decentramento della didattica piuttosto che su una didattica fortemente legata ai nuovi materiali e ad un percorso di ricerca supportato anche finanziariamente non solo dagli Enti locali, ma dalle industrie del settore materie plastiche, piuttosto che il discorso dei materiali preziosi, della gioielleria e quant'altro. Naturalmente, guarda caso, anche i corsi di Alessandria vengono chiusi.
Quindi, le mie preoccupazioni non riguardano tanto gli obiettivi ambiziosi e lo stimolo ai grandi gruppi e ai centri di ricerca qualificati cui senz'altro la Regione e anche il Governo sono attenti, ma, soprattutto le ricadute che questo progetto, visto che investiamo, deve avere sul nostro territorio. Qualcuno ha presentato la legge per contrastare le delocalizzazioni, giocando sulla leva pubblica degli incentivi e dei contributi. Magari posso non condividere l'articolato che è stato proposto però dobbiamo avere la consapevolezza che, nel momento in cui assumiamo la regia, occorre anche assicurare il massimo trasferimento tecnologico, la massima difesa degli insediamenti esistenti e il massimo coinvolgimento e decentramento sui territori delle attività collegate a questi importanti interventi della Regione.


Argomento: Problemi energetici

Interrogazione n. 2955 del Consigliere Dutto, inerente a "Accordo per realizzazione centrali fotovoltaiche" (risposta scritta)

Argomento: Rapporti Regioni - Enti pubblici nazionali

Interrogazione n. 2887 del Consigliere Leardi, inerente a "Disservizi postali nel Territorio Biellese" (risposta scritta)


PRESIDENTE

Con il consenso degli interroganti, alle interrogazioni n. 2955 e 2887 viene fornita risposta scritta.


Argomento: Rapporti Regioni - Enti pubblici nazionali

Interrogazione n. 2981 dei Consiglieri Travaglini e Reschigna, inerente a "Occupazione Poste e conseguente garanzia del livello del servizio nel VCO"


PRESIDENTE

Passiamo ad esaminare l'interrogazione n. 2981, sulla quale risponde l'Assessore Ricca.



RICCA Luigi Sergio, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Gli interroganti, il Consigliere Travaglini e il Consigliere Reschigna hanno sollevato, per la loro interrogazione, il problema dell'occupazione delle Poste Italiane e la conseguente garanzia del livello del servizio nel Verbano Cusio Ossola. Viene messa in evidenza una serie di problematicità rispetto alle quali abbiamo interessato la Direzione Nord Ovest di Poste Italiane - sede di Torino - e sono state fornite le seguenti indicazioni.
Dai dati che l'Azienda ci comunica, tutti gli uffici postali del territorio risultano adeguatamente presidiati in relazione ai flussi di traffico postale, come confermano i loro indicatori sui tempi di attesa.
L'Azienda si rende comunque disponibile a porre in essere ulteriori approfondimenti, a fronte di puntuali segnalazioni riscontrate in specifici uffici postali presso i quali si ritenga sussistano ancora delle criticità.
Tra l'altro, nel mese di dicembre scorso avrebbero dovuto prendere servizio tre nuovi operatori di sportello, per rafforzare il servizio in quelle realtà.
Presso l'Ufficio Postale di Domodossola Matteotti è stato chiuso lo sportello business, riconvertito in sportello prodotti postali, come da piano nazionale. Sull'ufficio in questione risulterebbero tempi d'attesa comunque inferiori ai parametri stabiliti a livello centrale.
Quindi, per quanto riguarda le indicazioni fornite, la situazione parrebbe regolare.
Per quanto attiene il recapito in alcuni Comuni citati nell'interrogazione, secondo la Direzione delle Poste non corrisponde al vero che per ciascuna delle località indicate il servizio postale venga garantito da un solo portalettere. Infatti, i Comuni di Varzo, Malesco Pregia di Crevoladossola, Mergozzo e Pieve Vergante, sono serviti da sette zone recapito, con altrettanti portalettere applicati nel CPD di Domodossola, mentre le località di Griffa, Suna e Casale Corte Cerro vengono servite, tramite sei zone di recapito, da un numero pari di postini, applicati presso il CPD di Intra.
Infine non è prevista, nell'attuale organizzazione, la creazione di un Centro Secondario di Distribuzione nella città di Domodossola, in quanto la stessa è già sede di Centro Primario di Distribuzione.
L'Azienda si rende comunque disponibile ad ogni confronto ritenuto utile al miglioramento del servizio.
Colgo l'occasione per segnalare che nel corso di questa...



PRESIDENTE

Mi scusi, Assessore.
Colleghi, capisco che i problemi del VCO possono riguardare solo alcuni Consiglieri, però il problema è che quei pochi, fosse anche un solo Consigliere interessato, ha necessità di ascoltare le parole dell'Assessore.
Prego, Assessore Ricca.



RICCA Sergio Luigi, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Colgo l'occasione per comunicare, non solo agli interroganti ma all'intero Consiglio, che in settimana ci sarà un incontro, tra il sottoscritto e la Direzione di Poste Italiane nazionale, per verificare i contenuti della convenzione sottoscritta due anni or sono, ora scaduta, in relazione al mantenimento del servizio postale nei Comuni montani. Nel corso di questo mese andremo al rinnovo della convenzione, naturalmente impegnando la Regione per gli aspetti di sua competenza e Poste Italiane per la garanzia ed il mantenimento dell'apertura degli uffici postali nei Comuni montani.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Travaglini.



TRAVAGLINI Marco

Grazie, Presidente.
Ringrazio l'Assessore Ricca per la risposta, che dal punto di vista dell'Assessorato è soddisfacente, mentre dal punto di vista di Poste Italiane è stupefacente, perché nel negare l'evidenza occorre anche una certa abilità. Non soltanto i disservizi sono continuati - e si manifestano tuttora - ma siamo addirittura arrivati a fenomeni come quello accaduto nell'ufficio postale di Omegna, l'ufficio centrale. Alcuni giorni prima di Natale il servizio è rimasto chiuso (secondo il mio parere ipotizzando il reato di interruzione di pubblico servizio) per lavori di ristrutturazione con la posta ritornata al mittente.
una situazione veramente surreale. Mi risulta che anche in altre realtà siano accaduti fenomeni analoghi.
Sono molto contento, quindi, che si andrà a questo incontro per una nuova convenzione. Sarà sicuramente utile, ma mi auguro che in quella occasione Poste Italiane, oltre ad autocelebrarsi, ci dia anche qualche garanzia in più per rispettare i diritti dei cittadini, diritti come ricevere la posta in tempi accettabili ed avere un servizio migliore e più efficiente di quello che oggi Poste Italiane eroga.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Sull'ordine dei lavori, ha chiesto la parola il Consigliere Cavallera ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente.
Volevo richiamare l'intervento sull'ordine dei lavori che avevo fatto nella precedente seduta, riguardante i costi dei controlli sanitari nel settore agricolo e agroalimentare. L'Assessore Artesio, se avevo capito bene, aveva detto che avrebbe sospeso la partita in attesa di approfondirla e di riposizionarla in modo diverso. Volevo solo far presente - oggi non è presente l'Assessore Artesio, ma c'è l'Assessore Taricco - che ad oggi non è successo nulla.
Avevo preso nota della questione e volevo risollevarla per avere un'informazione precisa tra oggi e domani, perché quanto viene detto in Aula ha comunque un'importanza, altrimenti la dialettica tra Giunta e opposizione non è più fluente, non ha più quelle caratteristiche che consentono anche all'opposizione la segnalazione di problemi e la verifica che gli impegni assunti vengano poi mantenuti.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Giovine sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
Vorrei avere lumi dalla Presidenza sull'organizzazione dei lavori di questi due giorni, ad esempio a che ora intende chiudere la seduta mattutina odierna. In particolare, come ormai da oltre due mesi, vorrei capire quando la Presidenza prevede, e quindi garantirà, la discussione del punto attualmente rubricato al n. 9), relativo alla conclusione dei lavori della II Commissione inerenti alla questione di SITO. Nel corso dell'ultima Conferenza di Capigruppo cui avevo partecipato era stata indicata, grosso modo, la giornata di mercoledì: anche in tal caso, però, volevo capire se la relativa discussione era prevista per il mattino o per il pomeriggio.
Richiedevo una conferma in tal senso. Tra l'altro, mi risulta che dovrebbe essere prevista l'iscrizione di almeno un nuovo punto all'o.d.g.
importante. Vorrei comprendere, anche in questo caso, che questione si intende affrontare al riguardo, quale sarà la procedura che si vorrà adottare e se, eventualmente, anziché l'iscrizione all'o.d.g. del nuovo punto ai sensi dell'articolo 51, fosse possibile immaginare una semplice aggiunta alla convocazione di domani, avendo ancora, almeno per la seduta pomeridiana, le 24 ore di tempo necessarie. Peraltro, sarebbe la strada che suggerirei, dal momento che permetterebbe, eventualmente, quegli approfondimenti che qualche membro di questo Consiglio ha chiesto. Grazie Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, collega Giovine.
Il punto 9) all'o.d.g. prevede la conclusione dei lavori della II Commissione con compiti di indagine conoscitiva, ai sensi dell'articolo 30 del Regolamento interno (trasformazione della compagine societaria di SITO S.p.A. e gestione dei beni patrimoniali CONSEPI S.p.A.).
Considerato l'argomento, se non nella giornata di oggi, di sicuro la questione sarà trattata nella giornata di domani. Ci potrebbe essere anche un'accelerazione.
Ne sarà, comunque, puntualmente informato e la ringrazio del suo intervento in tal senso.
Sempre sull'ordine dei lavori, ha chiesto la parola il Consigliere Dalmasso; ne ha facoltà.



DALMASSO Sergio

Grazie, Presidente.
Le segnalo solamente che per la sesta volta era prevista, nella giornata odierna, la risposta ad un'interrogazione che avevo presentato inerente al raddoppio della linea ferroviaria Fossano-Cuneo, che attende da alcuni "secoli" e che è sempre presente in tutti i programmi elettorali (non c'è dubbio che lo sarà anche fra un mese!).
Chiederei che venisse fornita risposta a questa interrogazione entro i prossimi trenta giorni, che sono gli ultimi di questa legislatura.
Peraltro, vi sono altre due interrogazioni relative alla linea Ventimiglia-Cuneo, le cui condizioni sono peggiorate in quest'ultimo mese che avevo presentato rispettivamente lo scorso luglio e settembre.
Non credo che le interrogazioni risolvano i problemi - non sono così sciocco! - e non ho neanche chiesto, come altri hanno fatto, un Consiglio straordinario sul tema del trasporto pubblico, sebbene tutti sappiano che le condizioni dei passeggeri sono peggiorate e peggiorano progressivamente per mille questioni (ritardi, materiale, condizioni degli stessi).
Chiederei, quantomeno, che la Presidenza si impegnasse perché nei prossimi 28 giorni che ancora trascorreremo in questa sede (credo che il conto alla rovescia possa ormai partire) venga fornita risposta a queste tre interrogazioni che ho presentato. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Dalmasso.
A chi detiene la delega a rappresentare la Presidente - non so, in questo caso, se sia l'Assessore Deorsola o l'Assessore Ricca - rivolgo l'invito a concordare la presenza dell'Assessore Borioli in Aula in una delle prossime sedute, perché in assenza dell'Assessore competente in materia, viste le interpellanze iscritte da tempo e sollecitate da mesi, la situazione diventa oggettivamente complicata.
Vi chiedo, dunque, la cortesia di informare l'Assessore Borioli in tal senso, che senz'altro sarà presente in uno dei prossimi Consigli o comunque entro la fine della legislatura.
Sull'ordine dei lavori, ha chiesto la parola il Consigliere Segretario Chieppa, che interviene in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



CHIEPPA Vincenzo

Grazie, Presidente.
Per la verità, avrei un lungo elenco di richieste e di lagnanze, ma mi limiterò a focalizzarmi su tre questioni.
Una richiesta riguarda l'iscrizione all'o.d.g. di un nuovo punto inerente alla modifica della legge regionale del 16 gennaio 1973, relativa ai referendum abrogativi e consuntivi regionali, che è stata approvata ieri dalla VIII Commissione. Ne chiedo, quindi, l'iscrizione all'o.d.g.
verificheremo successivamente se sussisteranno le condizioni per farla votare.
Veniamo alla seconda questione. A tal riguardo, richiamerei la sua attenzione, Presidente, perché vorrei che esercitasse il ruolo di garante in questa fase.



PRESIDENTE

Chi presiede esercita sempre il ruolo di garante e di rispetto del Regolamento.



CHIEPPA Vincenzo

Naturalmente.
Io sono in attesa della convocazione della II Commissione, più volte (almeno due) ratificata dalla Conferenza dei Capigruppo, su un provvedimento depositato che riguarda la proposta di legge per la sanatoria rispetto alle decadenze negli edifici e negli alloggi di edilizia residenziale pubblica, con esclusione dei morosi colpevoli (lo dico per fugare ogni dubbio); proposta di legge che avevo presentato moltissimo tempo fa e che ho ripresentato successivamente anche con la firma di alcuni esponenti dell'opposizione, perché ci pare che sia un elemento che debba andare all'approvazione.
Non intendo entrare nel merito, Presidente, ma cosa bisogna fare affinché venga convocata questa II Commissione, che per ben due volte è stata ratificata dalla Conferenza dei Capigruppo? Io non riesco a comprendere che cosa accade: siamo al 12 di gennaio e questa Commissione non viene ancora convocata con quel punto all'o.d.g. Il mio vuole essere un richiamo al Regolamento.
Veniamo alla terza questione, altrettanto importante: chiedo che venga fatta una comunicazione in Aula da parte della Giunta regionale rispetto ad una vicenda che ho sollevato nei giorni scorsi e che riguarda le lunghissime attese cui sono costretti anziani e famiglie, anziani non autosufficienti, che, pur avendo avuto la certificazione...



(Brusìo in aula)



CHIEPPA Vincenzo

Presidente, faccio fatica a parlare!



PRESIDENTE

Colleghi, per cortesia! oggettivamente complicare capire il senso dell'intervento, non per mancanza di chiarezza, ma perché non si sente proprio ciò che dice il collega in questo momento.
Chi fosse interessato ad altro o chi dovesse parlare di questioni assolutamente inderogabili, è invitato a farlo altrove, dal momento che disponiamo di spazi abbastanza ampi fuori dall'Aula consiliare.
Prego, collega Chieppa.



CHIEPPA Vincenzo

Sarebbe utile che l'Aula o la Commissione affrontasse tale argomento: io lo chiedo come discussione in Aula...
Chissà perché devo sempre subire queste smorfie da parte di componenti della Giunta quando intervengo! veramente insopportabile!



PRESIDENTE

Colleghi, per cortesia!



CHIEPPA Vincenzo

Il commento era rivolto all'Assessore Migliasso, competente in materia che ha appena lasciato l'Aula.
Come dicevo, mi riferisco alle migliaia di anziani in attesa, anche da un anno, che gli venga attivata l'assistenza domiciliare.
A tal riguardo, ho presentato un'interpellanza urgente e vorrei che di tale questione venisse interessata pienamente la Giunta: noi richiediamo una comunicazione in merito oppure una risposta urgente all'interpellanza che ho depositato, appunto, nei giorni scorsi.
una questione che interessa trasversalmente migliaia di famiglie della nostra Regione; sono soggetti che, pur avendo visto sancito il loro diritto all'assistenza domiciliale, sono in una sorta di lista d'attesa alcuni da oltre un anno - e aspettano che venga attivato il servizio. C'è evidentemente, qualcosa che non funziona e io non sono per coprire le cose che non funzionano: oramai mi conoscete da tempo! Vorrei, quindi, un intervento forte e puntuale su quella tematica, per cui mi permetto di sollecitarla anche all'interno dell'aula consiliare.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere.
Relativamente al primo punto verificheremo, con il Presidente della II Commissione, quali sono i problemi relativi a trattare l'argomento segnalato. Verificheremo se c'è stata una segnalazione, da parte della Conferenza dei Capigruppo, alla Presidenza del Consiglio e al Presidente della Commissione. È evidente che l'altra questione riguarda l'Assessore competente, quindi segnaleremo all'Assessore Migliasso il tema da lei indicato nel suo intervento sull'ordine dei lavori.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Ferrero sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



FERRERO Caterina

Ho chiesto di intervenire in questo momento semplicemente perché il Consigliere Chieppa ha sollevato la richiesta di inserire all'o.d.g. del Consiglio di oggi una proposta di legge che si è discussa ieri in VIII Commissione e sulla quale siamo contrari.
Spiego perché. Ieri abbiamo affrontato in Commissione il problema della discussione di questo progetto di legge con la disponibilità, da parte di tutti i Gruppi consiliari, a creare le condizioni affinché una legge fatta male, ossia quella che oggi si chiede di modificare, potesse essere esaminata, con un'eventuale ipotesi di correzione, per una serena discussione in Consiglio regionale. Ognuno poi avrebbe valutato legittimamente se posizionarsi in senso positivo o negativo rispetto alla proposta.
Ieri, sempre in Commissione, non i Gruppi consiliari, ma gli stessi uffici della Giunta e del Consiglio hanno tecnicamente eccepito una serie di problematiche rispetto alla possibilità di rendere effettivamente operativa la legge. La questione si è conclusa con una richiesta esplicita del nostro Gruppo di avere gli elementi formalizzati da parte degli uffici in modo tale che, nella Commissione successiva, convocata dal Presidente sulla quale abbiamo dato massima disponibilità a partecipare, ci fosse la possibilità di discuterne. Essendo emersa a quel punto, perlomeno da parte dei Gruppi dell'opposizione, l'impossibilità di poter continuare a partecipare ai lavori, la Commissione è proseguita con una rappresentanza del Gruppo della Lega, quindi, a maggior ragione, si è chiesto di avere gli elementi per discuterne serenamente in una fase successiva. Da quello che accade, mi risulta che la Commissione ha invece ritenuto di portare oggi in Aula il provvedimento.
Questo metodo ci sembra, tutto sommato, poco corretto nei confronti del Consiglio e dei Gruppi consiliari che hanno dato la disponibilità a discuterne. Non ci sembra il metodo giusto per far sì che questo provvedimento possa avere l'iter che, probabilmente, molti auspicano. Per quanto ci riguarda, quindi, nulla quaestio a discutere il provvedimento con le modalità che si riterranno, ma questo è un percorso che deve fare la Conferenza dei Capigruppo - mi riferisco alla valutazione sull'opportunità o meno - tenendo conto delle rilevazioni che gli Uffici hanno fatto su questo tipo di percorso.
Non riteniamo corretti i colpi di mano in un contesto in cui c'è l'esigenza di trovare il Consiglio compatto rispetto al progetto di legge.
Ognuno di noi può posizionarsi come ritiene, personalmente ho una posizione diversa da quella del mio Gruppo consiliare. Il metodo lo riteniamo sbagliato, quindi per queste motivazioni, oggi, non daremo il nostro assenso affinché il provvedimento sia iscritto nella seduta di Consiglio odierna.
La Conferenza dei Capigruppo verifichi quale procedura adottare.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Clement; ne ha facoltà.



CLEMENT Gian Piero

Questa mattina davanti a Palazzo Lascaris c'era una rappresentanza di diverse industrie, di diversi settori (metalmeccanico, tessile, ma anche assicurativo e bancario), che hanno subito, in questi ultimi anni o in questi ultimi mesi, pesanti processi di delocalizzazione. È stata richiamata in Aula una legge presentata dal nostro Gruppo sul tema. Noi chiediamo che questa legge venga iscritta all'o.d.g. Vedremo i tempi e le modalità con le quali sarà possibile discuterla.
Crediamo importante una discussione politica su queste vicende. Alla fine tutti i Gruppi faranno le loro valutazioni e decideranno se sarà il caso o meno di approvare questo disegno di legge.
Volevo, se è possibile, semplicemente dare un piccolo suggerimento all'Assessore Ricca. Nella risposta all'interpellanza presentata dai Consiglieri Travaglini e Reschigna sui disservizi di Poste Italiane l'Assessore Ricca ha preannunciato un incontro con la Direzione regionale nello specifico sulla convenzione stipulata tra Regione Piemonte e Poste Italiane, per verificare in senso più ampio il servizio.
Credo che l'interpellanza dei colleghi sia la punta dell'iceberg.
Situazioni come quelle evidenziate dai Consiglieri nella loro provincia sono ormai all'ordine del giorno in decine e decine di Comuni della nostra regione. Se l'Assessore Ricca leggesse la stampa locale, vi troverebbe ogni settimana segnalazioni di uffici postali chiusi o di uffici postali che non funzionano, con i connessi pesanti disservizi. Credo che questa sia una questione che debba essere affrontata. Le questioni di Poste Italiane stanno a cuore ai cittadini del Piemonte, stanno a cuore soprattutto ai cittadini più deboli, come gli anziani, che si rivolgono per una serie di servizi alle Poste. La sfacciataggine o l'altro termine che ha usato il Consigliere Travaglini bene si addicono all'atteggiamento di Poste Italiane in questo momento.



PRESIDENTE

Nel merito, la proposta di legge segnalata, la n. 495, è già stata richiamata in Aula ai sensi dell'articolo 34, comma IV, del Regolamento (il termine è il 21 gennaio).
Le alternative sono due: o l'Aula vota il rinvio in Commissione della proposta di legge, oppure deve essere trattata. L'Ufficio di Presidenza è in attesa di ricevere indicazioni in merito.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Leo; ne ha facoltà.



LEO Giampiero

Grazie, Presidente. Sono contento che quest'oggi stia presiedendo lei perché la vicenda che sto per sottolineare ha avuto una sua...



PRESIDENTE

Il collega D'Ambrosio, come dire, era perplesso sul...



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Collega, è un fatto notorio dalla scorsa legislatura!



(Commenti in aula)



LEO Giampiero

Io non sono per la politica violenta, per gli insulti tra schieramenti ecc.
Ho cercato di intercettare l'Assessore Oliva; l'ho visto un attimo in aula, avevo chiesto la parola, ma mi è sfuggito, dicendomi:"Cosa ci fai qua?".
Vorrei dire questo: io non ho chiesto - appositamente - comunicazione sul Castello di Rivoli quando la vicenda era calda, perché poteva sembrare un'intromissione nelle scelte e nelle polemiche che sono state (tutti le hanno lette) internazionali, ma che sono state anche curiose e divertenti.
Molti giornali della sinistra (come Il Riformista) hanno dato addosso alle scelte della Regione Piemonte, ma a me questo non importa e, infatti non ho chiesto allora la comunicazione.
Ora, però, che due Direttori si sono insediati; due Direttori di cui ho stima personale, ma di cui non capisco la ratio, perché ci hanno spiegato che uno doveva essere internazionale e uno locale, glocal, allora queste cose forse funzionano bene nell'economia; prima l'Assessore Bairati diceva delle cose, in effetti, molto interessanti, ma non ho capito bene come funzionano...



PRESIDENTE

Collega Leo, uno è di Torino e l'altro no: penso che possa bastare.



LEO Giampiero

Sì, ma uno doveva essere internazionale, mondiale: uno è di Torino e l'altro di Cuneo! Allora, per capire quale progetto c'è - ripeto, lasciate passare le polemiche, quindi non essendo intervenuto al momento delle polemiche - e come si configura, domanderei all'Assessore Oliva, che purtroppo non sono riuscito ad intercettare in Aula nella sua permanenza (non oso dire se lunga o breve), e alla Consigliera Pozzi, che è sempre molto precisa e molto efficace, di chiedere un'audizione urgente con il Presidente Minoli e con i due Direttori.
Abbiamo evitato le polemiche, abbiamo posto quesiti e adesso vorremmo sapere quali linee ci vengono proposte. C'è stato anche il tempo per assestarsi, quindi chiedo cortesemente che la Presidenza del Consiglio si attivi rispetto alla richiesta di una Commissione per l'audizione del Presidente Minori e dei due Direttori.
Presidente Placido, sono contento - ripeto - che stia presiedendo lei perché ancor prima di me aveva sollevato con attenzione questa questione.



PRESIDENTE

Grazie, collega. Lei sa che è già stata presentata una richiesta di audizione del Presidente Minori in VI Commissione. Nella prossima riunione della VI Commissione (lei ne fa parte) può sollecitare tale richiesta alla Presidente, che questa mattina è presente in Aula e, anzi, potrebbe direttamente concordare con lei l'audizione del Presidente Minori (torinese, tra l'altro).
Sempre sull'ordine dei lavori, ha chiesto la parola Consigliere Travaglini; ne ha facoltà.



TRAVAGLINI Marco

Grazie, Presidente.
Vorrei informare lei e l'Aula di un'iniziativa che abbiamo assunto come gruppo Amici della Montagna (il sottoscritto è Presidente), d'intesa con il Vicepresidente Novero.
Abbiamo inviato una lettera ai Presidenti dei Gruppi - penso che l'abbiano ricevuta - e ovviamente ai 27 Consiglieri che fanno parte del gruppo Amici della Montagna in cui sollecitiamo l'inserimento all'o.d.g.
per cui immaginiamo che la discussione sarà in sede di Conferenza dei Capigruppo, di tre progetti di legge (530, 531, 537) sull'ordinamento dei rifugi alpini, sulla sentieristica e sulle ex strade militari dismesse che sono stati discussi in III Commissione e che sono largamente condivisi sia dalla maggioranza che dall'opposizione.
Poiché siamo anche fortemente sollecitati tutti da più associazioni e più realtà provinciali affinché si passi alla definizione dei progetti di legge trasformandoli in leggi approvate dal Consiglio, inviterei i Capigruppo a calendarizzare la trattazione di questi provvedimenti nei prossimi giorni, considerato che possono trovare non soltanto una larga condivisione, ma anche una celere approvazione.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Laus; ne ha facoltà.



LAUS Mauro

Grazie, Presidente. Il mio intervento è in riferimento a quanto ha sollecitato il collega Chieppa in merito all'iscrizione all'o.d.g. della proposta di legge n. 668, avente ad oggetto l'iniziativa popolare (referendum abrogativi e consultivi).
Chiedo che tale proposta di legge non venga iscritta o che comunque, se dovesse essere iscritta, non venga trattata in questa settimana, in quanto ho la necessità di affrontare la questione con i colleghi del Gruppo perché credo che non ci siano più o comunque siano cambiati gli spazi o i presupposti politici per accelerare questo provvedimento. Quindi si pu esaminare la questione in un momento successivo, non in questa settimana.



PRESIDENTE

Grazie, collega Laus.
evidente che su questo tema, visto che si sono già espressi tre Consiglieri - se non ne ho perso qualcuno per strada e magari qualcun altro interverrà ancora - ed essendo stata formalizzata una richiesta di iscrizione, alla fine degli interventi sull'ordine dei lavori (c'è ancora il Consigliere Bossuto che ha chiesto la parola), la Presidenza non può che metterla in votazione, se il collega Chieppa reitera la richiesta di votazione. Al momento ci sono 46 firme; affinché l'argomento venga iscritto, deve ottenere 42 voti a favore.
Se la richiesta di iscrizione viene reiterata, la Presidenza non pu che metterla in votazione, ma deve ottenere 42 voti a favore. Al momento ci sono 46 firme di Consiglieri.
Proseguiamo con l'ultimo intervento sull'ordine dei lavori.
La parola al Consigliere Bossuto.



BOSSUTO Iuri

Grazie, Presidente.
Inizio con una premessa: devo formalmente sollecitare l'Assessore Oliva a dare alcune risposte ad interrogazioni che ho presentato ormai da mesi proprio nel campo culturale tra Venaria e l'Associazione dei Castelli e quant'altro, rispetto alle quali purtroppo, a distanza di mesi, non ho ancora avuto risposta. Non se anche in questo caso la Presidente della VI Commissione converrà sull'opportunità di un'audizione dell'Assessore stesso in Commissione.
Rispondo io, in accordo con il collega Clement, per quanto riguarda la 495. Noi saremmo per la discussione in Aula e non per un rinvio in Commissione; tra l'altro, una discussione in Aula cui non vincoliamo nessuno, nel senso che a noi interessa che ogni Gruppo si esprima anche con un voto negativo su questa legge, che riteniamo importante.
Stamattina (spero che qui dentro ci siano occhi attenti e so che ce ne sono anche tra le file della minoranza) avevo dato i nomi delle aziende che manifestavano davanti al Palazzo contro le delocalizzazioni, nomi di aziende importanti del Pinerolese, dell'Eporediese, del Torinese stesso e altre parti della regione Piemonte. Crediamo che queste esigenze siano degne di una risposta.
Vi sono state tante adesioni; ormai va di moda facebook, lo sappiamo, e a sostegno di questa legge è nato un gruppo che in un giorno ha raccolto 500 adesioni, quindi si parla di 1.000 adesioni, si va sui giornali e su altre leggi, e allora è importante rilevare anche questo.
Anche riguardo a questa legge c'è stata un'adesione su quello che viene considerato un fenomeno di moda, ma che a volte è anche efficace e molto importante. Pertanto, oltre agli operai che hanno testimoniato davanti al Palazzo l'importanza di questa esigenza, che noi forse abbiamo trascurato un po' troppo in questi anni, ci sono anche altre adesioni altrettanto importanti.
Per dare risposta a questi lavoratori, credo sia utile, anche esprimendo un voto negativo, del quale ognuno si assumerà le proprie responsabilità, discutere al più presto questa proposta di legge in Aula.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, collega Bossuto. Domani ci sarà la Conferenza dei Capigruppo lei si è già espresso precedentemente, quindi la prego di porre il problema in quella sede, domani (è già convocata per le ore 14.30).
Ha chiesto la parola il Consigliere Deambrogio, sull'ordine dei lavori ne ha facoltà.



DEAMBROGIO Alberto

Grazie, Presidente. Ho presentato stamani, in apertura dei lavori, un ordine del giorno riguardante la crisi profonda che sta attraversando la Turchia sud-orientale, in modo particolare la popolazione curda e gli amministratori curdi, che sono sottoposti a una serie di pressioni intimidazioni e violenze.
Ricordo, tra l'altro, che anche la Regione Piemonte ha in parte finanziato progetti di organizzazioni italiane che da anni stanno lavorando nel campo della solidarietà, in quella parte del mondo.
Questo documento esprime, in sintesi, la mia attenzione e preoccupazione rispetto a quei problemi. Poiché ritengo ci siano le condizioni, chiedo che sia almeno iscritto. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Deambrogio.
stata chiesta l'iscrizione, però non vedo il richiedente, per cui diventa problematico procedere. Tratteremo l'argomento appena il Consigliere Chieppa sarà presente e procederemo alla votazione.



(Il Consigliere Deambrogio chiede la parola)



PRESIDENTE

Collega, c'è già stato un intervento a favore ed uno contrario, al riguardo. Ricordo ai colleghi che il provvedimento deve...



(Il Consigliere Chieppa entra in aula)


Argomento: Iniziativa legislativa popolare e degli enti locali - Referendum abrogativo e consultivo

Proposta di legge n. 668, inerente a "Modifica alla legge regionale 16 gennaio 1973, n. 4 ('Iniziativa popolare e degli Enti locali e referendum abrogativo e consultivo')" (richiesta iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Collega Chieppa, lei ha chiesto di votare l'iscrizione del progetto di legge n. 668. Ci sono alcuni colleghi che hanno chiesto di soprassedere con motivazioni diverse: chi non condivide, chi ha necessità di approfondire.
Ha chiesto la parola il collega Muliere; ne ha facoltà.



MULIERE Rocco

Grazie, Presidente. In merito alla questione in oggetto, mi pare di aver capito che non ci sono le condizioni per l'iscrizione, però domani ci sarà la riunione dei Capigruppo, quindi potremmo porre la questione avanzata dal collega Chieppa in quella sede.
Mi sembra che anche relativamente al voto non ci siano i numeri per iscriverlo oggi.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Segretario Chieppa, che interviene in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



CHIEPPA Vincenzo

Grazie, Presidente. Rapidamente, per interloquire con il Consigliere Muliere.
Comprendo il senso del suo intervento; tuttavia, saremmo sfasati, come tempi, rispetto alle esigenze, perché, seppure portassimo la questione domani pomeriggio alla Conferenza dei Capigruppo, è evidente che per una discussione e un'iscrizione all'o.d.g. slitteremmo ad un Consiglio successivo.
Anche quanto sosteneva la Consigliera Ferrero non è - lo dico solo per far riflettere i colleghi - legato al merito della proposta, perché la proposta prevede solo di modificare la legge regionale sui referendum, nel senso di rendere possibile la sospensiva dei termini di decorrenza in casi di forza maggiore. Questo vale certamente per la questione Mappano, ma vale e varrà comunque per tutti gli altri referendum che si organizzeranno nella nostra regione.
Abbiamo verificato che quella legge, così com'è, rende impossibile l'effettuazione concreta e il termine dell'iter, non avendo previsto che nel caso di ricorsi - legittimi - o di altre cause di forza maggiore i termini vengano sospesi.
Si tratta di una modifica che lascia assolutamente non toccate tutte le esigenze di chiarimento ed approfondimento nella vicenda specifica di Mappano, ma ritengo che bisognerebbe modificare la legge regionale sul referendum, perché il problema non è Mappano, ma è che, se non modifichiamo la legge così com'è, non riusciremo a portare a termine l'iter di nessun altro tipo di referendum.
Non so se sono stato chiaro rispetto all'esigenza di andare a una modifica tempestiva. La questione è semplice (ne abbiamo discusso): si pu approvare questa modifica, ma le esigenze di approfondimento sulla questione Mappano sono altra cosa.
Pertanto, pur recependo l'idea del Consigliere Muliere, rinnovo la richiesta di iscrizione all'o.d.g. di questa proposta di legge.



PRESIDENTE

A questo punto, colleghi, il Consigliere Chieppa ha reiterato la richiesta di votazione. Per iscrivere la proposta di legge n. 668, o l'Aula unanime acconsente - ma in questo caso c'è stato più di un intervento contrario o comunque non favorevole - oppure, in base al Regolamento dobbiamo passare alla votazione. Ricordo che occorrono 42 voti favorevoli.
Indìco la votazione nominale sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 35 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato Sì 17 Consiglieri si sono astenuti 16 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Non avendo raggiunto il quorum necessario dei 42 voti favorevoli, il Consiglio non approva oggi l'iscrizione all'o.d.g. della proposta di legge n. 668.



(Commenti del Consigliere Boeti)



PRESIDENTE

Per cortesia, nell'appello nominale inserire il Consigliere Boeti come votante a favore, così evitiamo la ripetizione ed è rispettata la volontà del collega.



(Commenti del Consigliere Leo)



PRESIDENTE

Per cortesia, è favorevole anche il Consigliere Leo.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi della Scuola media "A. Meucci" di Torino


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti della classe II E della Scuola media "A. Meucci" di Torino in visita a Palazzo Lascaris, ai quali auguro buona permanenza.
Vi informo che è stata votata la richiesta di un Consigliere di iscrivere all'o.d.g. una proposta di legge. In questo caso sono necessari 42 voti favorevoli. Essendoci stato un voto diverso, la proposta non è stata iscritta.
A seguire, ci sarà una comunicazione della Giunta regionale sulla situazione dell'azienda automobilistica Pininfarina.


Argomento: Provvidenze per la costituzione di aree industriali ed artigiane attrezzate - Problemi del lavoro e della occupazione

Comunicazione dell'Assessore Bairati relativamente a "Pininfarina"


PRESIDENTE

In merito al punto 4) all'o.d.g., "Comunicazione della Giunta regionale", la parola all'Assessore Bairati.



BAIRATI Andrea, Assessore all'industria ed energia

stato chiesto un aggiornamento relativo all'accordo stipulato tra Pininfarina S.p.A. e quello che allora era il gruppo Rossignolo IAI e che oggi è, a tutti gli effetti, gruppo De Tomaso, perché la società IAI ha acquisito il marchio De Tomaso dalla famiglia De Tomaso e lo userà per le produzioni che avranno sede nello stabilimento di Grugliasco, che è stato oggetto di una parte dell'accordo.
In data 20 ottobre, su sollecitazione del Consiglio, avevo dato un'informativa sui termini del pre-accordo siglato a quel tempo, accordo che poi ha trovato conclusione e definitiva sigla il 31 dicembre 2009 con la cessione del ramo d'azienda da Pininfarina S.p.A. a De Tomaso S.p.A..
Rispetto a quella comunicazione, che è a verbale del Consiglio, che illustrava quali erano le premesse relative alla situazione del gruppo Pininfarina e alla realizzazione del piano industriale presentato dal gruppo stesso, alle condizioni presentate dall'acquirente e all'impegno che la parte pubblica attraverso Finpiemonte Partecipazioni allora aveva preso e che poi si è tradotto in sede contrattuale, non ci sono elementi di sostanziale novità, se non un punto che illustrerò.
Infatti, l'accordo ha previsto la cessione del ramo di azienda con il passaggio di 950 dipendenti da Pininfarina S.p.A. a De Tomaso S.p.A., di cui 900 risorse operaie e 50 risorse impiegatizie, e l'acquisto da parte di Finpiemonte Partecipazioni dello stabilimento di Grugliasco, per una cifra complessiva pari a 15 milioni di euro, e la sua locazione al gruppo De Tomaso S.p.A. La locazione è stata oggetto dell'accordo siglato il 31/12 ed ha previsto tre punti: l'espletamento della procedura prevista dall'articolo 47 che regola la cessione della nuova azienda; il consenso delle banche creditrici all'operazione, la dichiarazione delle stesse di non agire nei confronti dell'acquirente per eventuali debiti pregressi e la proposta di acquisizione dell'immobile del sito industriale di Grugliasco.
Sito che è adiacente all'area dell'ipermercato Le Gru e che vale circa 70 mila metri quadri, affittato al gruppo De Tomaso S.p.A. per un primo contratto di sei anni rinnovabili, con contratto di locazione pari ad un fitto annuo di circa 700 mila euro.
Rispetto ai termini dell'accordo che erano stati illustrati in quella data, il gruppo De Tomaso ha inoltre presentato, nel quadro del regolamento di esenzione comunitario previsto dalla legislazione comunitaria e deliberato dalla Giunta regionale, un piano di attività di innovazione e di ricerca industriale, che è stato oggetto di valutazione indipendente da parte di esperti qualificati del settore.
una proposta di lavoro che ha ricevuto un giudizio di valutazione tecnica positivo e rispetto al quale è stato stabilito un tetto di finanziamento massimo da parte della Regione Piemonte, nel quadro della legge sulla ricerca ed innovazione industriale e del regolamento di esenzione, pari a 7,5 milioni di euro, a fronte della presentazione dei piani esecutivi dei progetti da parte del gruppo De Tomaso; piani esecutivi che saranno poi oggetto di contratto tra l'Amministrazione regionale e il gruppo De Tomaso stesso.
Pertanto, l'operazione si è conclusa nei termini previsti e negoziati anche con il sistema bancario. La cessione del ramo d'azienda è avvenuta nel rispetto delle procedure di consultazione sindacale. Ad oggi, dunque De Tomaso è titolare di un contratto di locazione verso Finpiemonte Partecipazioni e riceve in carica dal gruppo Pininfarina 900 dipendenti, in parte dello stabilimento di Grugliasco ed in parte provenienti dagli stabilimenti del Canavese del gruppo stesso.
Quindi, quanto era stato illustrato nella mia comunicazione del 20 ottobre 2009 ha trovato poi conclusione e sigla nell'accordo davanti al notaio, firmato l'ultimo giorno dell'anno.
Di conseguenza, a tutti gli effetti, oggi De Tomaso S.p.A. è un nuovo soggetto industriale presente sul nostro territorio. Tra l'altro, l'accordo ha consentito in termini indiretti anche di sbloccare una complessa situazione occupazionale e sindacale su un sito non piemontese acquisito da De Tomaso S.p.A., un sito del Comune di Livorno, dove il gruppo De Tomaso farà una parte delle lavorazioni previste per i due modelli che produrrà tra Grugliasco e lo stabilimento di Livorno.
Ho illustrato l'aggiornamento in ordine alle attività e alla conclusione dell'accordo: i termini sono esattamente quelli che erano già stati oggetto della mia comunicazione nel mese di ottobre dello scorso anno.
Grazie, Presidente.



COTTO MARIANGELA



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Burzi.



BURZI Angelo

Intervengo sulle comunicazioni dell'Assessore Bairati.
Intanto, chiedo la cortesia degli Uffici per avere, tempi tecnici permettendo...



(Commenti dell'Assessore Bairati fuori microfono)



BURZI Angelo

Se c'è già una relazione scritta, esento gli Uffici relativamente alla richiesta e prendo la relazione che l'Assessore Bairati gentilmente vorrà darmi, non avevo capito che stesse leggendo un appunto.
Prendo atto della soddisfazione dell'Assessore e, conseguentemente della Giunta per quanto svolto al 31/12/2009.
Siccome, come credo certamente l'Assessore sappia, non tutti sono così convinti della bontà dell'iniziativa, mi fermo su tre punti che non ho pienamente ben compreso.
C'è una parte immobiliare che, nell'ambito del preaccordo, mi pare venisse definita in cessione, dalla proprietà della Pininfarina ai nuovi soci, tra i 14 e i 15 milioni di euro. Non avendo sentito a quanto viene ceduta - i giornali hanno riportato 14,4 milioni di euro - chiedevo solo conferma in ordine alla cessione della parte immobiliare, che, se non sbaglio, potrebbe essere soggetta a varianti di destinazione da parte delle amministrazioni competenti.
Come lei ben sa, tutto si regge attorno al Piano industriale. Ora, mi pare di avere capito che la IAI, da adesso in avanti, sarà denominata "De Tomaso S.p.A."; mi pare altrettanto chiaro che non è la famiglia De Tomaso l'azionista.
I dubbi relativamente al piano industriale vertevano principalmente su due punti: innanzitutto, sulla composizione del quadro societario, cioè chi fossero i soci stranieri del dottor Rossignolo, che è un dato che non è emerso nello svolgimento della sua relazione - essendoci brusio, forse non l'ho sentito - qualora, evidentemente, sia da voi conosciuto, e, in secondo luogo, proprio sul Piano industriale.
Non saremmo contrari, ove il documento sia accessibile, ad avere questo fantomatico piano industriale, che, se ho ben capito, ha ottenuto una valutazione positiva da parte di esperti del settore, di cui mi piacerebbe conoscere i nomi, perché tutto si regge sulla validità o meno evidentemente in chiave ipotetica, del suddetto piano.
Ora, prendo atto della vostra soddisfazione e positività sul piano, al punto che, in base alla legge sulla ricerca, comporterà - probabilmente o certamente, non ho capito - un'ulteriore erogazione di finanziamento entro e non oltre i sette milioni e mezzo di euro, se non ricordo male, però mi interesserebbe conoscere se questi sono già stati definiti, se è in corso la pratica di definizione e, qualora non lo sia, a cosa è soggetta la pratica di definizione del finanziamento, stante la vostra connotazione positiva della validità del piano industriale, che è il punto fondante della manovra.
Ove il piano industriale, invece, non avesse la validità che in chiave ipotetica voi stabilite in questo momento e che sarà la base dell'ulteriore erogazione, oltre che dell'operazione di salvataggio, evidentemente l'intero edifizio - non immobiliare, ma dell'architettura dell'accordo troverebbe un qualche eventuale elemento di debolezza.
Grazie.



PRESIDENTE

Non essendoci ulteriori richieste d'intervento sulle comunicazioni della Giunta, credo che i lavori consiliari possano terminare e riprendere alle ore 14.30.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 12.55)



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