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Dettaglio seduta n.520 del 10/12/09 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


COTTO MARIANGELA



(Alle ore 10.00 la Vicepresidente Cotto comunica che la seduta avrà inizio alle ore 10.30)



CHIEPPA VINCENZO



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Bizjak, Bossuto, Bresso, Buquicchio Cattaneo, Comella, Deambrogio, Gariglio, Lepri, Pizzale, e Placido, Rabino Robotti, Spinosa e Travaglini.


Argomento:

b) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento: Stemma - Gonfalone

c) Designazione Vicepresidente Vicario Mariangela Cotto


PRESIDENTE

Comunico la designazione del Vicepresidente Vicario alla Vicepresidente Cotto, a far data dal 14 dicembre 2009, ai sensi dell'articolo 6 del Regolamento interno del Consiglio regionale. Sostituirà il Presidente del Consiglio in caso di suo temporaneo impedimento.


Argomento: Difensore civico

d) Nomina Difensore Civico


PRESIDENTE

Comunico che la Presidente della Giunta regionale, con decreto n. 118 del 3 dicembre 2009, ha nominato quale Difensore Civico per la Regione Piemonte il signor Antonio Caputo.


Argomento: Nomine

e) Designazione componente in rappresentanza della Regione Piemonte nel Consiglio di Amministrazione del Centro Ricerche Archeologiche e Scavi di Torino, per il Medio Oriente e l'Asia


PRESIDENTE

Comunico che, ai sensi dell'articolo 37, comma 2 bis dello Statuto come modificato dalla legge regionale statutaria 2/2009, articolo 3, è stata trasmessa l'informativa della Presidente della Giunta regionale, in ordine al decreto 103 del 10 novembre 2009, con il quale la medesima Presidente ha provveduto a designare il dottor Gualtiero Croce quale componente in rappresentanza della Regione Piemonte nel Consiglio di Amministrazione del Centro Ricerche Archeologiche e Scavi di Torino, per il Medio Oriente e l'Asia.


Argomento:

f) Distribuzione processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

Sono stati distribuiti i processi verbali delle sedute del 24 novembre 2009. Saranno posti in approvazioni nel corso della prossima seduta consiliare.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Cavallera, sull'ordine dei lavori ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Colgo l'occasione per sollecitare un'interpellanza urgente, la n. 3003 che riguarda l'Assessore Artesio. È un'interpellanza che si riferisce al rinnovo della proroga dell'esenzione dei ticket sanitari. Pongo soprattutto la questione per quanto riguarda gli anziani, senz'altro la fascia degli ultrasessantacinquenni che già avevano certificato in precedenza il possesso della casa dove abitano e della pensione che, come la Presidenza potrà immaginare, mediamente non è eccezionale, tant'è che si è determinato di autorizzarli secondo le casistiche che sono previste dalle disposizioni regionali.
Mi chiedo se sia il caso di far andare tutte queste persone, in questo periodo, in questo mese, a mettersi in fila negli uffici delle ASL per il rinnovo di quest'autorizzazione. Propongo di fare una proroga, ferma restando la possibilità di effettuare dei controlli da parte della Regione essendo il potente CSI collegato con l'anagrafe tributaria e pensionistica credo che già d'ufficio si potrebbero fare dei controlli molto efficaci.
Quindi, Presidente, o si va alla risposta di quest'interpellanza altrimenti arriviamo alla fine dell'anno ed è vanificata la nostra azione di sindacato ispettivo e di sollecitazione nei confronti della Giunta.
Conto che questa sollecitazione, che non è mia personale, ma che credo possa trovare ampia condivisione da parte dei colleghi, sia trasmessa all'Assessore competente. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei, Consigliere Cavallera. Naturalmente abbiamo preso nota e trasmettiamo la sollecitazione all'Assessore competente rispetto alla sua interpellanza.
Sul punto "Svolgimento interrogazioni e interpellanze", rispetto alle disponibilità alla risposta, non vi è la presenza degli Assessori interessati. Saltiamo pertanto il punto 3) all'o.d.g. e passiamo al punto 5) all'o.d.g.


Argomento: Rapporti delle Regioni con l'ordinamento comunitario - Partecipazioni azionarie regionali

Esame disegno di legge n. 594, inerente a "Istituzione del Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale (GECT) Euroregione Alpi Mediterraneo"


PRESIDENTE

Passiamo dunque all'esame del disegno di legge n. 594, di cui al punto 5) all'o.d.g.
relatore il Consigliere Turigliatto. Prego, Consigliere.



TURIGLIATTO Mariano, relatore

Il disegno di legge che siamo chiamati ad esaminare è il risultato dell'espressione di una volontà politica istituzionale da parte di tre Regioni italiane (Piemonte, Valle d'Aosta e Liguria) e di due regioni francesi (Provence-Alpes-Côte d'Azur e Rhône-Alpes), finalizzata alla creazione di un Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale che ha come nome Euroregione Alpi Mediterraneo.
Il Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale (GECT) è uno strumento cooperativo, previsto dal Regolamento n. 1082 del 2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio d'Europa, ed è dotato di personalità giuridica.
Possiede la facoltà di attivarsi per attuare programmi o progetti di cooperazione territoriale, cofinanziati dalla Comunità Europea, oppure per realizzare azioni di cooperazione territoriali unicamente su iniziativa dei singoli stati membri e delle loro autorità regionali e locali, senza che ci sia alcun intervento finanziario diretto della Comunità Europea.
Il processo di costituzione dell'Euroregione Alpi Mediterraneo è stato avviato con la firma del primo documento di intenti il 10 luglio 2006 a Torino, cui è seguito il protocollo di intesa per la cooperazione nello spazio Alpi Mediterraneo, firmato dai Presidenti delle cinque Regioni di cui dicevo, il 18 luglio 2007 a Bard. Le cinque Regioni si sono impegnate a lavorare con l'obiettivo di realizzare l'Euroregione Alpi Mediterraneo attivando un Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale, come previsto dal Regolamento che richiamavo prima, in quanto tutti gli altri strumenti che esistevano in precedenza, come il Gruppo Europeo di Interesse Economico, si erano rivelati poco adatti ad organizzare e gestire tale modalità di cooperazione strutturata.
Con il disegno di legge n. 594, che andiamo oggi ad approvare, il Piemonte, insieme a Liguria, Valle d'Aosta, Provence-Alpes-Côte d'Azur e Rhône-Alpes, provvede all'istituzione del GECT Euroregione Alpi Mediterraneo.
Il testo che è stato licenziato dalla I Commissione, su cui peraltro sono state fatte le consultazioni previste, consta di sei articoli che recepiscono gli emendamenti presentati dalla Giunta regionale, nonch quelli di carattere tecnico, formulati dagli uffici della Commissione. In particolare, per quanto riguarda gli emendamenti presentati dalla Giunta e accolti nel disegno di legge, questi si sono resi necessari a seguito delle osservazioni e delle conseguenti modifiche richieste dal Dipartimento Affari Regionali dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, riferiti ai testi della Convenzione e dello Statuto che costituiscono l'Allegato A del disegno di legge n. 594, modifiche che non hanno cambiato la natura e la sostanza del Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale.
Salterei, se per voi va bene, l'illustrazione dei singoli articoli perché in buona sostanza essi indicano i soggetti che partecipano al Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale che ho già richiamato, le finalità e le modalità con cui attuare la cooperazione, al fine di rafforzare la coesione economica, sociale e territoriale.
Si precisano altresì i compiti che ha il GECT per la realizzazione di questi obiettivi e le modalità con cui Regolamento e Statuto determineranno la costituzione e il funzionamento del Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale.
interessante e da segnalare l'articolo 5 della legge, dove è prevista la costituzione di un fondo iniziale pari a 250.000 euro, al quale la nostra Regione contribuisce con una quota di 50.000 euro (un quinto) per la copertura delle spese nel biennio 2010/2011, come assicurato dall'UPB SB01031 del bilancio pluriennale.
L'ultimo è un articolo di salvaguardia, in quanto demanda l'attuazione completa del Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale all'espletamento di tutte le procedure previste dal Regolamento da parte di tutti gli Stati e di tutte le Regioni coinvolte nel Gruppo di Cooperazione Territoriale stesso.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola l'Assessore Deorsola; ne ha facoltà.



DEORSOLA Sergio, Assessore regionale

Grazie. Mentre il Presidente Chieppa stava dicendo che non erano presenti gli Assessori per dare le risposte alle interrogazioni e interpellanze, è entrata in aula la collega Migliasso, che peraltro era già presente nel palazzo. Di conseguenza chiedo se, con una forzatura, ma credo che rientri nelle possibilità del Regolamento, l'Assessore Migliasso pu dare risposta ad alcune interrogazioni e interpellanze, così anche in questa seduta abbiamo lo svolgimento del momento di sindacato ispettivo.



PRESIDENTE

Ricevo cenni generali di assenso: va bene.



(L'Assemblea, tacitamente, acconsente)



COTTO MARIANGELA


Argomento: Programm. e promoz. attivita" socio-assist. (assist. minori, anziani, portat. handicap, privato sociale, nuove poverta")

Interpellanza n. 2792 dei Consiglieri Bossuto e Chieppa, inerente a "Chiusura dormitorio di Strada Castello Mirafiori, Torino"


PRESIDENTE

In merito al punto 3) all'o.d.g.: "Svolgimento interrogazioni ed interpellanze", esaminiamo l'interpellanza n. 2792, presentata dai Consiglieri Bossuto e Chieppa.
La parola all'Assessore Migliasso per la risposta.



MIGLIASSO Teresa Angela, Assessore al welfare

Grazie, Presidente.
Con riferimento a quanto posto dall'interpellanza dei Consiglieri Bossuto e Chieppa, vorrei informare il Consiglio che la Regione, attraverso la legge finanziaria per l'anno 2009, all'articolo 7, lettera a), ha stabilito di promuovere "Misure a sostegno del sistema integrato di interventi e servizi sociali" per fronteggiare gli effetti della crisi economica e potenziare il sistema integrato di interventi e servizi sociali previsti dalla legge regionale 8 gennaio 2004, n. 1, con lo stanziamento della somma di 25 milioni di euro (come somma aggiuntiva ai trasferimenti che normalmente vengono fatti).
Nel nostro territorio, parallelamente alla persistenza delle problematiche legate alle tradizionali fasce deboli, si riscontrano quelle che i sociologi chiamano "zone grigie" di precarietà e fragilità e gli effetti dell'attuale crisi economica che si riflettono pesantemente sui singoli e sulle famiglie, aumentando le situazioni di vulnerabilità e i rischi oggettivi di esclusione sociale.
Per queste ragioni, la Regione, con atto deliberativo della Giunta regionale n. 81-11048 del 16/03/2009, ha destinato 15 milioni di euro agli Enti Gestori delle funzioni socio -assistenziali per la promozione di azioni mirate ad affrontare il disagio sociale ed economico nel quale versano i singoli e le famiglie con interventi rivolti a fasce di povertà conclamate o per individuare precocemente le situazioni di bisogno di persone o famiglie che, pur avendo un lavoro o legami sociali saldi oscillano tra sussistenza e povertà; situazioni che, se non affrontate possono aggravarsi.
Con Determinazione dirigenziale n. 92 del 23 marzo 2009 è stata assegnata al Comune di Torino la somma di 3.216.218,37 euro per l'attivazione di interventi volti a superare le condizioni di bisogno di singoli o famiglie in condizione di vulnerabilità.
Per completezza, inoltre, occorre evidenziare che, anche con le risorse sopra indicate, è stato aperto, dal giorno successivo alla chiusura del dormitorio in argomento, avvenuta il 30 giugno 2009, un nuovo dormitorio sito in Strada della Ghiacciaia a Torino, dal 1° luglio, per lo stesso numero di posti, pari a n. 24 posti letto.
Si aggiunge che, considerato che ai servizi di "bassa soglia", come i dormitori, accedono molti stranieri in difficoltà, risulta opportuno evidenziare altresì le politiche regionali in materia di immigrazione.
La Regione, quale Ente di programmazione, indirizzo e coordinamento delle politiche, attraverso lo strumento del Piano Regionale Integrato dell'immigrazione, approvato ogni tre anni, individua e definisce gli obiettivi da perseguire e identifica le Province quali Enti che, per dimensione territoriale e per funzioni conferite, meglio rispondono alle esigenze di programmazione locale (DCR n. 207-33457 del 22/07/2008 "Approvazione Piano Regionale Integrato dell'immigrazione, triennio 2007 2009").
Annualmente sono pertanto assegnate risorse alle Province che elaborano i propri Piani provinciali dell'immigrazione, tenendo conto sia degli obiettivi del Piano regionale sia delle priorità individuate annualmente dalla Regione attraverso la concertazione con le Province.
Nel 2008 e nel 2009, con D.G.R. n. 32-10013 del 10/11/2008 e DGR n. 80 12002 del 04/08/2009, sono state definite le priorità per la realizzazione del Piano Integrato dell'immigrazione e, tra queste, è stata indicata la necessità di "prevedere interventi volti a garantire la prestazione di servizi essenziali di prima accoglienza (dormitori, mense, supporto linguistico, ecc.)" al fine di prevenire e/o contenere il rischio di emarginazione sociale.
pertanto auspicabile che tali risorse possono avere in parte contribuito ad affrontare, se non risolvere del tutto, le problematiche afferenti le situazioni di fragilità delle fasce deboli della nostra popolazione, uguali o simili a quelle ospitate nel dormitorio di Strada Castello di Mirafiori, che si presume abbiano poi trovato ospitalità nel dormitorio, aperto il 30 giugno di quest'anno, in Strada delle Ghiacciaie a Torino. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Il Consigliere Chieppa si dichiara soddisfatto della risposta


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Interpellanza n. 2895 del Consigliere Chieppa, inerente a "Fallimento Stampal Engineering di Borgaro (TO) e tutela dei lavoratori"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interpellanza n. 2895, presentata dal Consigliere Chieppa.
Risponde l'Assessore Migliasso.



MIGLIASSO Teresa Angela, Assessore al lavoro

Per quanto riguarda i fatti esposti in maniera molto stringente ritengo non si possa che assumerli come cronaca evidenziata dal consigliere della persona che ha rivolto l'interrogazione, perché la Regione Piemonte, come è evidente, non ha e non può avere alcuna competenza in merito alla certificazione dei bilanci aziendali.
Se, come affermato, i bilanci 2006 e 2007 di Stampal sono falsi correttamente penso se ne stia occupando la Magistratura.
Il caso Stampal è pervenuto al tavolo dell'Assessorato al lavoro in seguito al fallimento di Stampal Engineering, presso la quale erano transitati i lavoratori del fallimento Stampal, alla quale sono ritornati dopo il fallimento anche della Stampal Engineering - quindi, ci sono stati due fallimenti, uno dopo l'altro.
Oltre ad aver esperito tutte le procedure, che hanno consentito ai lavoratori di usufruire di 12 mesi di CIGS, dal 18 settembre 2008 al 17 settembre 2009, la sottoscritta e l'Assessore Bairati hanno incontrato più volte il dottor Ferrari Loranzi - che è il Curatore Fallimentare Stampal per verificare possibili soluzioni industriali, che, però, non hanno avuto esito positivo, anche per l'impossibilità di trovare da subito ricollocazione per tutti i lavoratori.
Al termine dei 12 mesi di CIGS, il Curatore Fallimentare ha dichiarato che sono andati deserti gli avvisi per le manifestazioni d'interesse e che allo stato attuale, non sono rinvenibili prospettive di continuazione o ripresa dell'attività produttiva.
A fronte di questa situazione, la Regione Piemonte, naturalmente, con l'obiettivo di evitare la messa in mobilità e, di fatto, il licenziamento dei lavoratori, ha proposto il ricorso della CIG in deroga. Pertanto, il Curatore Fallimentare, d'intesa con le Organizzazioni Sindacali, ha presentato tale richiesta per tutti i 164 lavoratori Stampal. La CIG in deroga è autorizzata dalla Regione Piemonte, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili - saprete che, per fortuna, nell'ultimo mese, sono passate da 60 milioni d'euro a 160 milioni d'euro - per otto mesi, con decorrenza dal 18 settembre 2009. La cassa potrà essere prorogata fino a tutto il 31 dicembre 2010, sempre - a questo punto lo dico chiaramente nei limiti delle risorse che saranno a disposizione.
Colgo l'occasione di quest'interpellanza per informare il Consiglio che la disponibilità su cui oggi la Regione Piemonte può contare, dal primo gennaio 2009 ai mesi a seguire, è pari a 160 milioni d'euro. Il calcolo fatto dai nostri Uffici, a preventivo, naturalmente, alla data del 20 novembre 2009, è di circa 198 milioni d'euro. Poi, naturalmente - e per fortuna - c'è sempre una differenza sostanziale - non marginale - tra ci che si calcola a preventivo e ciò che effettivamente e si eroga alle aziende rispetto alle loro richieste di cassa integrazione in deroga che riducono di molto - speriamo che continuino a ridurre di molto - il quantitativo previsto, in altre parole i famosi 198 milioni. Quindi credo si possa stare relativamente tranquilli per qualche tempo.
Come ho già detto, per senso di responsabilità e per fare in modo che chiunque subentri dopo le elezioni possa tranquillamente iniziare il proprio lavoro in questo campo, potendo contare su determinate risorse immagino non sia semplicissimo rendersi conto della situazione nelle prime settimane di lavoro - mi riprometto, verso il mese di febbraio, di fare come si dice, un'altra puntatina a Roma, per fare un ragionamento sui volumi delle richieste, sul monitoraggio condotto fino al 31/12, che renderà la fotografia reale di quanto abbiamo speso - quindi, capiremo quanto occorrerà per traguardare con una certa tranquillità il 2010 - e ovviamente, chiedere altre risorse. Questo permetterebbe di proseguire la strada intrapresa, sperando che il volano continui a girare abbastanza bene, come in effetti accade da due o tre mesi a questa parte, nonostante un certo ritardo, sicuramente non imputabile alla Regione, ma agli accordi siglati mesi e mesi dopo l'inizio del 2009. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Il Consigliere Chieppa si dichiara soddisfatto della risposta.


Argomento: Edilizia scolastica

Interpellanza n. 2940 del Consigliere Auddino, inerente a "Rogo che ha distrutto la scuola materna ecocompatibile di Strada Vecchia delle Poste a Poirino (TO)"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interpellanza n. 2940, presentata dal Consigliere Auddino.
Risponde l'Assessore Pentenero.



PENTENERO Giovanna, Assessore all'istruzione

Grazie, Presidente.
In merito all'interpellanza n. 2040 del Consigliere Auddino, inerente al rogo che ha distrutto la nuova scuola materna eco-compatibile di Strada Vecchia delle Porte di Poirino, possiamo affermare quanto segue. Siamo venuti a conoscenza dell'informazione relativa al grave incidente occorso in data 20/10/2009 tramite i giornali e, a seguito dell'informazione, è stata richiesta al Sindaco del Comune di Poirino una puntuale e dettagliata relazione su quanto era accaduto. Da questa relazione si evincono le informazioni legate alle modalità, le possibili cause, i provvedimenti che sono stati adottati dal Sindaco a seguito del sinistro, le indagini in corso e le ricadute per quanto riguarda l'esecuzione e l'attuazione del progetto, nonché sul rispetto della normativa sulla sicurezza sui cantieri avendo avuto un contributo relativamente agli articoli 7 e 19 del Bando triennale per la concessione di contributi ai Comuni per interventi d'edilizia scolastica.
Con nota dell'agosto 2008, abbiamo comunicato al Comune di Poirino che la scuola materna risultava finanziata di un importo pari a 500 mila euro.
Successivamente, in considerazione di tutto ciò che è stato detto in precedenza, abbiamo temporaneamente sospeso l'erogazione del contributo in attesa d'ulteriori chiarimenti e approfondimenti, quindi anche ciò che riguarda la fase contrattuale.
Al momento attuale, il contributo al Comune di Poirino risulta sospeso come dicevo, in attesa di ulteriori approfondimenti.
Questo è quanto ci risulta allo stato attuale per quanto riguarda la scuola di Poirino, che ha avuto questo grave incidente.



PLACIDO ROBERTO



PRESIDENTE

L'interpellante si ritiene soddisfatto della risposta dell'Assessore Pentenero.
Con quest'ultima interrogazione, possiamo ritenere esaurito il sindacato ispettivo.


Argomento: Rapporti delle Regioni con l'ordinamento comunitario - Partecipazioni azionarie regionali

Esame disegno di legge n. 594, inerente a "Istituzione del Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale (GECT) Euroregione Alpi Mediterraneo" (seguito)


PRESIDENTE

Procediamo riprendendo l'esame del disegno di legge n. 594, di cui al punto 5) all'o.d.g.
Ricordo che la relazione è già stata svolta. Passiamo all'esame dell'articolato.
ARTICOLO 1 Non ci sono richieste di intervento sull'articolo 1.
Il numero legale è 26.
Indìco la votazione palese sull'articolo n. 1.
La votazione non è valida per mancanza del numero legale per deliberare.
Il Consiglio è aggiornato alle ore 11.40.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 11.10 riprende alle ore 11.42)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Riprendiamo con la votazione dell'articolo 1.
Indìco la votazione palese sull'articolo n. 1.
La votazione non è valida per mancanza del numero legale per deliberare.
Il Consiglio è aggiornato alle ore 12.15.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 11.44 riprende alle ore 12.18)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Occorre ripetere nuovamente la votazione dell'articolo n. 1.
Ricordo ai colleghi che se dovesse mancare per la terza volta il numero legale, in base al Regolamento, sospenderò la seduta del Consiglio per riprenderla nella seduta pomeridiana, come da convocazione a vostre mani.
Ricordo, inoltre, che alle ore 14 è convocata la Conferenza dei Capigruppo.
Il numero legale è 26.
Indìco la votazione palese sull'articolo n. 1.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 2 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 2.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 3 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 3.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 4 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 4.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 5 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 5.
Il Consiglio approva.
A verbale, al di là di quanto apparso sul display, preciso che anche il Consigliere Botta ha votato favorevolmente sull'articolo 5.
ARTICOLO 6 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 6.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione nominale sull'intero testo di legge.
L'esito della votazione è il seguente: presenti Consiglieri 32 Consiglieri hanno votato SÌ 30 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
Preciso che la votazione è da intendersi integrata con il voto di astensione del Consigliere Botta, il quale, per motivi tecnici, non è riuscito ad esprimere il suo voto.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Comunicazioni della Giunta regionale relativamente a "Crisi CSEA" (interpellanze n. 2762 e n. 2896 assorbite dalla comunicazione)


PRESIDENTE

L'Assessore Pentenero ha chiesto di svolgere una comunicazione relativamente allo CSEA.
Naturalmente la comunicazione - mi rivolgo in particolare ai Consiglieri Pace, Muliere e Chieppa - assorbe anche le due interpellanze relative: la n. 2762, presentata dai Consiglieri Pace e Muliere, e la n.
2896, presentata dal Consigliere Chieppa.
La parola all'Assessore Pentenero.



PENTENERO Giovanna, Assessore alla formazione professionale

Grazie, Presidente.
Colgo l'occasione delle due interpellanze presentate, facendo anche riferimento alla risposta che non è ancora stata assolta come risposta verbale in Aula, per fare alcune precisazioni, anche in merito a quanto è apparso questa mattina su La Stampa, che potrebbe generare preoccupazione com'è giusto che sia, ai dipendenti. È corretto, quindi, dare una relazione compiuta della situazione, per avere un quadro più chiaro e più definitivo.
Ovviamente, i dati riportati risalgono alla relazione di bilancio 2008 e ai dati di bilancio 2009, dati che periodicamente monitoriamo attraverso meccanismi di controllo e di rendicontazione, ai quali sono soggette le agenzie formative della nostra Regione.
In riferimento al bilancio 2008, dal quale sono stati estrapolati i dati che questa mattina leggiamo sui giornali, risulta un'esposizione debitoria di 16 milioni e 421 mila euro. Da questo dato, se letto in modo nudo e crudo, deduciamo una situazione drammatica di questo Ente. A questo dato, però, dobbiamo aggiungere la situazione creditoria dell'Ente, che ammonta a 15 milioni e 916 mila euro.
Il bilancio del 2008 chiude la propria relazione individuando una perdita di esercizio, per l'anno 2008, pari ad un milione e 510 mila euro che è la situazione di perdita reale dell'ente CSEA.
Ovviamente, all'interno del bilancio ci sono elementi di criticità altrimenti nel 2009 la situazione non sarebbe stata quella che sistematicamente abbiamo verificato e non avrebbe indotto l'Amministrazione ad avviare una procedura di sospensione, al momento rientrata dell'accreditamento, che è lo strumento principale con il quale le nostre agenzie formative operano.
L'avvio della procedura di sospensione dell'accreditamento è avvenuto perché, come si può evincere dal bilancio, risultavano debiti verso istituti di previdenza pari a due milioni e 259 mila euro.
Qual è lo stato attuale dell'esposizione nei confronti di enti previdenziali? È una situazione per la quale l'ente ha richiesto la rateizzazione, e quindi è solvibile ai fini del DURC (strumento con il quale le Province verificano lo stato di solvenza nei confronti degli enti previdenziali). È uno stato dell'arte per il quale l'ente ha chiesto la rateizzazione e, quindi, ha effettuato il pagamento.
Per questo motivo, abbiamo revocato la procedura di sospensione dell'accreditando dell'ente CSEA che, quindi, può operare a tutti gli effetti e partecipare a quelle che sono le azioni di formazione e quindi attraverso le direttive che la Regione emana e le Province attuano.
La situazione di difficoltà economica ha fatto sì che CSEA partecipasse al bando indetto da Finpiemonte attraverso il fondo di rotazione che è stato istituito dalla Regione Piemonte.
La pratica, ad oggi, ha avuto un parere favorevole; si sta attendendo la convenzione con le banche e queste somme di denaro dovrebbero, da un lato, ridurre la perdita avuta con l'esercizio 2008, dall'altro dovrebbero permettere di alleggerire il pagamento della situazione debitoria che l'ente CSEA si trova a dover affrontare.
Ulteriore elemento: se noi analizziamo i dati relativi al bilancio 2009, possiamo vedere un trend lievemente in aumento. Lo vediamo grazie al fatto che, durante l'anno 2009, sono stati richiesti quattro mesi di cassa integrazione che hanno permesso di avere sulla voce "Spese per il personale", che è ovviamente la voce più importante di tutto il bilancio dell'ente CSEA, una riduzione di un milione e 380 mila euro, cosa che ha permesso di migliorarne la situazione complessiva di bilancio.
Questo è un dato che ha, da un lato, consentito di fare delle valutazioni positive, da parte di Finpiemonte, nell'approvazione del piano aziendale presentato a Finpiemonte stesso, dall'altro ha permesso a Finpiemonte di esprimere un parere favorevole, che ha permesso a CSEA di accedere al fondo di rotazione istituito.
Ad oggi stiamo attendendo che le banche stipulino la convenzione, di modo che queste risorse potranno a pieno titolo far parte delle entrate previste per l'ente CSEA e, quindi, migliorare la situazione contabile complessiva del bilancio dell'ente.
Un'ultima considerazione in aggiunta a quanto dicevo riguarda il numero delle persone che hanno frequentato le attività di CSEA nell'anno 2009.
sostanzialmente uguale, anzi lievemente in aumento rispetto alla situazione dell'anno precedente, a testimonianza di un'attività che è continuata in modo abbastanza normale per tutto l'anno 2009, che possiamo quasi considerare concluso.
Il bilancio, così come evidenziato dalla relazione, è un documento che con le voci di cui vi dicevo prima, presenta un sostanziale pareggio e dove, ovviamente, la voce più importante è quella legata al personale, che nel 2008 è stato ridotto di 20 unità. Nel piano presentato a Finpiemonte si prevede una riduzione del personale che è ancora soggetta alla concertazione con le parti sindacali per il 2010/2011 e 2012.
Le modalità con le quali la riduzione di voci di spesa del personale sarà effettuata saranno, come vi ho detto, oggetto di concertazione.
Credo sia stato importante fornire questi ulteriori elementi legati al bilancio, perché ci permettono di avere il quadro complessivo. Ritengo di poter affermare che in questo modo esiste un ragionevole atteggiamento di fiducia nei confronti di questo ente, che potrà riprendere nell'anno prossimo a svolgere la sua attività in condizioni di maggiore tranquillità rispetto all'anno 2009.
Ovviamente, il piano aziendale presentato presso Finpiemonte è un piano che dovrà essere concertato, è parte integrante di tutto il bilancio ed è elemento portante per garantire un pareggio ed una situazione di bilancio positiva dell'ente CSEA stesso.
Incontrerò in giornata i dipendenti, perché ritengo che, dopo quanto è comparso sui giornali, sia utile cercare di fornire loro un quadro completo della situazione ed evitare inutili allarmismi e preoccupazioni che, come credo, sono già abbondanti e gravi all'interno del mondo del lavoro nel suo complesso. Grazie.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi del Liceo scientifico "Amedeo Avogadro" di Vercelli


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti della classe II A del Liceo scientifico "Amedeo Avogadro" di Vercelli in visita a Palazzo Lascaris.
Abbiamo votato una legge su un organismo che si chiama Euroregione. Nel frattempo, l'Assessore all'istruzione e alla formazione professionale Pentenero, ha fatto una comunicazione sullo stato di crisi dello CSEA, che è un istituto di formazione professionale torinese. Ha illustrato qual è l'argomento e in questi casi i Consiglieri che lo richiedono possono intervenire sulla comunicazione della Giunta.
Vi auguro buona permanenza in Consiglio regionale, buona visita a Torino. In bocca al lupo per gli studi e, visto che siamo prossimi alle festività, auguri a voi e alle vostre famiglie.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Comunicazioni della Giunta regionale relativamente a "Crisi CSEA" (interpellanze n. 2762 e n. 2896 assorbite dalla comunicazione) (seguito)


PRESIDENTE

Sulle comunicazioni dell'Assessore Pentenero, ha chiesto la parola il Consigliere Segretario Chieppa, che interviene in qualità di Consigliere ne ha facoltà.



CHIEPPA Vincenzo

Grazie, Presidente. Sarò molto breve.
Ringrazio l'Assessore per la comunicazione all'Aula. Confermo la mia preoccupazione su questo tema. Noi abbiamo presentato questa interpellanza con due obiettivi.
Il primo era di capire un po' di più rispetto alla situazione di bilancio dello CSEA. Anche se in proposito oggi ci vengono fornite ulteriori notizie, tuttavia confermo la mia preoccupazione, che so essere anche la sua.
Lei dice giustamente che i debiti ammontano a 16 milioni di euro sono poi ci sono i crediti. Adesso non entro nel merito, forse questa non è la sede più opportuna, tuttavia vorrei capire di quali crediti stiamo parlando e se sono crediti esigibili.
Credo che questa situazione di bilancio dello CSEA sia necessariamente da approfondire e da indagare in senso politico, perché, visto che siamo l'ente erogatore per la formazione professionale, pur non facendo parte della proprietà, cioè quello che mette i soldi, bisognerebbe capire com'è possibile che si arrivi a dati di bilancio di questo genere.
Ricordo che parliamo di un'esposizione debitoria di 32 miliardi di vecchie lire. Bisogna capire bene e io le chiedo formalmente, Assessore so di cogliere la sua sensibilità - di convocare con urgenza, già nelle prossime ore, un tavolo regionale con tutte le parti che lei riterrà questo è di sua competenza e non entro nel merito - ma bisogna capire bene in quale situazione ci troviamo.
La prima delle questioni sollevate riguarda il livello qualitativo delle prestazioni, ma l'altra questione è quella relativa alle condizioni delle circa 300 lavoratrici e lavoratori dello CSEA. Lavoratrici e lavoratori dello CSEA che non hanno chiarezza rispetto alle loro prospettive, in particolare su un punto, se la situazione dell'ente è quella che qui ricordiamo, ossia maggioranza privata e minoranza del Comune di Torino.
Su questo apro una parentesi, perché qui continuo a dirlo inascoltato non a lei, Assessore, ma alla politica: prima o poi si deve fare una riflessione su questa società. Come ho già detto in altre occasioni, nelle società miste pubblico-private, di qualunque genere siano, perché ormai è un dato chiaro a tutti (pensiamo a SITO, abbiamo appunto visto la storia dello CSEA, ma possiamo citare decine di casi), la situazione è sempre quella: il pubblico mette i denari e ripiana i debiti accumulati dal privato che gestisce le società, oppure comunque gli garantisce gli utili.
Prima o poi, questo modello fallimentare dovrebbe essere superato. Se siete privati, e siete capaci di stare sul mercato, fate i privati. Il problema è che in Italia non ci sono privati, ad iniziare dalla sanità. Si riempiono la bocca di privati, ma il giorno dopo la realizzazione delle loro strutture chiedono subito la convenzione con il Servizio Sanitario Regionale. Io li rispetto i privati, ma bisognerebbe trovarli! Ritengo che su alcune questioni sarebbe necessaria una gestione pubblica, in merito cui so che l'Assessore non può decidere. Un comparto come quello della formazione professionale dovrebbe essere gestito interamente dal pubblico. So di non dire cose di grande consenso, ancora oggi l'ideologia è quella del libero mercato e del privato. Tuttavia almeno in questa sede, mi sia consentito ricordarlo.
Seconda questione: il destino di quei lavoratori e di quelle lavoratrici. Lo so, Assessore, lei è sensibile, non mi sto contrapponendo (se avessi voluto farlo, lei sa che sono poco diplomatico e quindi l'avrei già fatto). Noi dobbiamo, seppure non facciamo parte della proprietà essere protagonisti nell'individuare, insieme alle parti sociali e a CSEA una via che salvaguardi l'occupazione in quella realtà. Se poi vi sono degli esuberi - lo so che è materia di trattativa con le organizzazioni sindacali - ma noi aggiungiamo la nostra voce, Assessore.
Le propongo di rompere gli indugi e di proporre, come ente regionale una volta definiti gli esuberi che probabilmente ci saranno, forme di incentivazione e di accompagnamento alla pensione. Peraltro, sono lavoratori di un'età mediamente avanzata in ambito lavorativo e professionale. È possibile mettere in atto una misura di accompagnamento alla pensione per un certo numero di loro. Non parlo di licenziamento questo non lo voglio, ma siamo contrari ad avviare il solito percorso: mobilità e poi perdita del posto di lavoro. Se è mobilità e trattamento pensionistico per alcuni di loro, bene.
Questo è l'appello forte: chiarezza sui conti, perché si tratta di denaro pubblico. Tutti noi vogliamo capire com'è speso e se i responsabili hanno operato correttamente. Seconda questione, per me più importante, la salvaguardia di quelle lavoratrici e di quei lavoratori. Chiedo di forzare anche un po' il tavolo di confronto. Ragion per cui chiedo una convocazione urgente di un tavolo regionale; si dia una risposta a quei lavoratori si dica loro: "State sereni, c'è una situazione di crisi oggettiva, ma nessuno di voi sarà lasciato in mezzo ad una strada".
Chiedo sia dato un segnale di chiarezza, del tipo: "Gestiamo la situazione, sicuramente non metteremo nessuno in mezzo ad una strada. Per quanto possibile, li accompagneremo al trattamento pensionistico, poi faremo chiarezza sui conti".



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Clement; ne ha facoltà.



CLEMENT Gian Piero

Condivido in larga misura l'intervento del Consigliere Chieppa.
L'Assessore si è occupato molto della vicenda, anche in maniera significativa, e credo che anche il Consiglio regionale abbia dimostrato attenzione alla situazione.
Il fondo rotativo che abbiamo votato a luglio nasceva, in linea di principio, per rispondere alle criticità del sistema della formazione professionale in Piemonte, ma tutti noi sapevamo che sotto la scritta "criticità del sistema della formazione in Piemonte" c'era un nome, ed era CSEA.
La nostra parte l'abbiamo fatta. Sulla vicenda del capire fino in fondo il quadro della situazione, credo che potrebbe essere utile fornire ai commissari della VII Commissione la documentazione e il piano che CSEA ha presentato a Finpiemonte per accedere al fondo rotativo. Questo sicuramente, è un documento che fotografa, in maniera più immediata di quanto lo sia la risposta all'interpellanza del Consigliere Chieppa, la situazione odierna di CSEA.
Se Finpiemonte ha dato parere positivo all'utilizzo del fondo rotativo è perché in quel piano di ristrutturazione ci sono delle cifre e delle modalità che consentono di pensare che CSEA sarà in grado di rientrare da questa situazione.
Non so se dobbiamo fare una formale richiesta scritta, ma chiedo di inviare tale documentazione alla segreteria della Presidenza della VII Commissione, in modo che questo diventi patrimonio comune.
chiaro che, di fronte alla vicenda di CSEA, emerge un problema legato alla formazione professionale e ai problemi dei lavoratori. Devono essere individuate delle soluzioni per alcuni versi non traumatiche, quindi se c'è la possibilità di indirizzare qualcuno verso la pensione, ben venga.
Credo - lo dico anche molto francamente, senza nessuna volontà di polemica - che se CSEA nasce sulle ceneri, o non sulle ceneri, del sistema della formazione professionale gestito dal Comune di Torino, il Comune abbia delle responsabilità. Quando dico responsabilità, non dico responsabilità per il disastro, ma, visto che gran parte di quei 300 lavoratori, o almeno una parte significativa, erano dipendenti del Comune di Torino, impiegati nel sistema della formazione professionale, il Comune di Torino, in qualche modo (oltretutto un Comune che, se non ricordo male occupa circa 14.000 dipendenti) potrebbe assumersi la responsabilità, da questo punto di vista, di capire se è possibile trovare qualche soluzione.
Una parte di quei lavoratori, che magari oggi sono in esubero su CSEA possano rientrare nel Comune di Torino.
Credo che sia una questione che sicuramente avrà delle implicanze dal punto di vista burocratico - non è così facile, sicuramente, rientrare nel sistema pubblico - ma se c'è la volontà politica per affrontare la situazione non lasciando per strada nessuno, le soluzioni si possono sicuramente trovare.
Ultima questione. Abbiamo già affrontato in un'audizione di Commissione le problematiche legate al mondo della formazione professionale. A quell'audizione erano presenti anche e soprattutto i rappresentanti delle due associazioni di categoria delle agenzie formative. È del tutto evidente che, a causa delle criticità che ci hanno espresso a quel tavolo e che hanno determinato la creazione del fondo rotativo, i costi burocratici che devono sostenere per fare ricorso al credito per pagare i dipendenti, visti gli eterni ritardi da parte delle amministrazioni pubbliche, ormai si avvicinano al 50%, anche se nei costi burocratici loro fanno rientrare in larga misura la progettazione, mentre la progettazione non è solo un costo burocratico, ma un costo vero.
Tali questioni non possono aver determinato quel buco che ha portato CSEA in questa situazione e addirittura il commissariamento dello IAL.
Probabilmente, all'interno di queste due agenzie formative sono state fatte delle scelte di politica industriale - diciamola così, per essere buoni legate alla formazione, non...



PRESIDENTE

Mi scusi, collega Clement, lei ha ragione, ma anche chi dovrebbe richiamare l'attenzione qualche volta è distratto, non certo per problemi personali, ma per problemi di servizio ed istituzionali. Mi scusi e la ringrazio; la prego di continuare.



CLEMENT Gian Piero

Presidente, se il Consigliere Burzi continua a molestarmi e provocarmi sarò obbligato a reagire!



PRESIDENTE

Non vogliamo approfondire quale tipo di molestie il Consigliere Burzi le stia facendo, perché diventerebbe preoccupante ed imbarazzante, ma conoscendo il collega Burzi, senz'altro sono molestie politiche!



CLEMENT Gian Piero

Chiudo brevemente il mio ragionamento: in questo incontro ci hanno spiegato le criticità del sistema professionale, però ritengo che queste due situazioni vadano ben oltre queste criticità. Ad essere ottimisti, sono state fatte scelte di politica industriale sbagliate; ad essere un po' meno buoni, si può pensare che qualcuno, all'interno di questi due enti, non abbia gestito con la dovuta oculatezza quello che doveva gestire e magari abbia pensato più alla propria tasca che agli interessi dei due enti.
Chi ha le competenze, sicuramente non la Regione, ma altri enti pubblici, deve avere il coraggio di entrare e tagliare, perché chi sbaglia deve pagare e deve pagare fino in fondo. Non si può pensare, come quasi sempre avviene in questo Paese, di scaricare tutti gli sbagli o le gestioni poco oculate sui lavoratori, che rischiano di essere sempre gli unici che pagano.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Pentenero.



PENTENERO Giovanna, Assessore alla formazione professionale

Grazie, Presidente. Semplicemente per sottolineare al Consigliere Chieppa che il tavolo è già stato istituito e convocato - vado a memoria tre o quattro volte, con le parti sindacali e ovviamente la parte datoriale.
Oggi è stata indetta un'assemblea sindacale, alla quale parteciperò per aggiungere gli elementi informativi che ho dato stamattina in aula ed anche per ribadire che il tavolo sarà riconvocato.
Ritengo che i passaggi da fare sul tavolo siano legati al piano che il Consiglio di Amministrazione ha presentato a Finpiemonte, che è il piano aziendale con il quale l'azienda intende muoversi per gli anni futuri.
Ritengo che CSEA e l'ente IAL, che sono stati i protagonisti dei giornali di questa mattina, siano due situazioni che vanno oltre, rispetto al sistema formativo della nostra regione. Gli elementi di criticità che sono stati evidenziati afferiscono al sistema e alla complessità della gestione delle risorse del fondo comunitario.
Uno degli elementi che potrebbe indurci a ridurre i costi amministrativi è la rendicontazione forfettaria, sulla quale stiamo lavorando.
Non è possibile - lo dico al Consigliere Chieppa - immaginare che questa realtà sia gestita dal pubblico, perché l'Unione Europea ci chiede la massima libera concorrenza. I livelli di controllo che la Regione mette in atto attraverso le Province sono tre, e, se andate a vedere i numeri delle agenzie cui è stato revocato l'accreditamento, potete vedere che è un numero rilevante, quindi bisogna distinguere tra le misure straordinarie e le misure che possono essere introdotte all'interno del sistema, per migliorare la sua qualità ed efficienza. Questi, però, sono due problemi di natura diversa.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Pentenero.
Con questa comunicazione chiudiamo i lavori della seduta antimeridiana del Consiglio. Ricordo che alle ore 14 è convocata la Conferenza dei Capigruppo in Sala Morando e che alle ore 14.30 è convocata la seduta pomeridiana del Consiglio.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 12.00)



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