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Dettaglio seduta n.518 del 30/11/09 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


COTTO MARIANGELA



(Alle ore 10.00 la Vicepresidente Cotto comunica che la seduta avrà inizio alle ore 10.30)



GARIGLIO DAVIDE



(La seduta ha inizio alle ore 10.40)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Bellion, Bresso, Buquicchio Moriconi, Robotti, Rostagno, Valloggia, Pace, Placido, Monteggia, Auddino e Rutallo.


Argomento:

b) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento:

c) Decisione della Corte Costituzionale in ordine a legge della Regione


PRESIDENTE

Comunico che la Corte Costituzionale, in data 20 novembre 2009, ha dichiarato la cessazione della materia del contendere in ordine alla questione di legittimità costituzionale dell'articolo 8, comma 1 lettera d) della legge della Regione Piemonte 25 giugno 2008 n. 18, "Interventi a sostegno dell'editoria piemontese e dell'informazione locale".


Argomento:

Approvazione processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Approvazione processi verbali precedenti sedute", comunico che in data 24 novembre sono stati distribuiti ai Consiglieri i processi verbali della seduta del 17 novembre 2009. Se non vi sono osservazioni, si intendono approvati.
In data odierna sono stati distribuiti ai Consiglieri i processi verbali delle sedute del 20 novembre 2009.
Verranno posti in approvazione la prossima seduta consiliare.


Argomento: Assestamento di bilancio

Proseguimento esame disegno di legge n. 632, inerente a "Assestamento del bilancio di previsione per l'anno 2009 e disposizioni diverse" (ordine del giorno n. 1384 dei Consiglieri Giovine e Clement, inerente a "Stabilizzazione personale precario di Consiglio regionale e Giunta regionale" collegato)


PRESIDENTE

Iniziamo i nostri lavori con il proseguimento dell'esame del disegno di legge n. 632, di cui al punto 3) all'o.d.g..
Comunico che nella seduta del 26 novembre è iniziato l'esame del provvedimento con la relazione del Consigliere Reschigna e la discussione generale. Sono stati approvati gli articoli 2, 3, 4, 5 e 6. Propongo quindi, di procedere partendo dall'articolo 1, con la tabella allegata, che avevamo accantonato.
Colleghi, sospendo la seduta per consentire ai colleghi dell'opposizione di raggiungerci in aula.
La seduta riprende alle ore 10.50.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 10.43 riprende alle ore 10.53)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Procediamo con l'esame dell'articolo 7 - accantonando per il momento l'articolo 1.
ARTICOLO 7 Indìco la votazione palese sull'articolo 7.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 8 Indìco la votazione palese sull'articolo 8.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 9 Indìco la votazione palese sull'articolo 9.
Il Consiglio approva.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Gradirei, Presidente, che aspettasse la fine del tempo a disposizione per la votazione.



PRESIDENTE

Farò così: mi scuso.
ARTICOLO 10 Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente.
Vorrei mettere in risalto come la legge finanziaria, o in ogni modo le disposizioni collegate all'assestamento di bilancio, e la legge finanziaria in generale non dovrebbero diventare leggi omnibus, in cui si tratta qualsiasi argomento. In questo caso, è senz'altro necessaria una regolamentazione sulle piscine natatorie, ma mi domando se ha un senso inserirla in questo documento che, invece, dovrebbe essere rivolto agli aspetti finanziari, soprattutto in un'ottica più ampia di valutazione e di intervento sulla situazione economica e di sostegno alle attività produttive ed economiche in generale.
L'ho voluto rilevare, non tanto perché possa avere un seguito in questa sede, ma per il verbale, affinché resti a futura memoria.



PRESIDENTE

Le considerazioni, collega Cavallera, sono assolutamente condivisibili dal punto di vista dell'organizzazione della nostra produzione legislativa.
In tutto questo è complice anche il nostro Regolamento per cui, purtroppo non siamo riusciti, in questa legislatura, a raggiungere questo risultato.
Sono convinto che, con la collaborazione di tutti, potremo riuscirci nella prossima legislatura.
La parola al Consigliere Giovine.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente. Sono felice dell'intervento del collega Cavallera anche perché molte di queste cose erano state anticipate dal nostro Gruppo e da altri Gruppi della minoranza, in fase di discussione in sede di Commissione.
Anche noi riteniamo che, normalmente, le finanziarie non debbano diventare un treno omnibus, sul quale caricare tutto quello che non si riesce a fare nell'anno in corso. Nella fattispecie - è particolarmente sintomatico e singolare - questa sarebbe la seconda legge finanziaria omnibus, perché una è stata fatta precedentemente e l'altra adesso, a fine anno.
Quindi, avremo due treni omnibus nell'arco dello stesso anno (il 2009).
Mi preme, poi, far notare un aspetto che era stato anche sollevato dal Presidente della Commissione, cioè il fatto che sia citato l'articolo 117 della Costituzione, in particolare il terzo comma; diventa un po' curioso citare addirittura la Costituzione, rispetto alle piscine.
Mi sembra abbastanza singolare questo; posso ancora capire, e questo è il motivo per cui non eccepisco più di tanto, se si vuole richiamare un principio costituzionale, immaginando che magari l'articolo 117 nel futuro possa cambiare e quindi, recependolo nella legge, lo manteniamo in vita finché la legge rimane in vigore. Si richiama una legge, una norma legislativa di grado più importante, per renderla più forte della propria legge, affinché, qualora venisse mutata a livello più alto la norma in oggetto, per noi rimarrebbe in ogni caso in vigore.
Poiché, a naso, l'articolo 117 si occupa prevalentemente delle materie di competenza regionale, mi sembra abbastanza surreale pensare di non recepire una norma costituzionale che, qualora venisse cambiata, sarebbe evidentemente irricevibile e non applicabile. Se domani l'articolo 117 cambiasse, questa norma, in particolare al comma 1, non avrebbe senso.
Peraltro, è ovvio ed automatico che tutte le leggi regionali debbano rispondere alla Costituzione ed anche alle leggi nazionali, qualora rientrino in materie delegate o in materie concorrenti. Nella fattispecie per carità, non facciamo un emendamento sul passaggio, perché rispetto la decisione e la volontà dei proponenti, nel volerla applicare e scrivere così, però mi sembra veramente ridondante ed inutile; sicuramente non negativo, ma assolutamente inutile e ridondante.
Nessuno ci impedisce di pensare che l'articolo 117 in futuro possa mutare ulteriormente (così è già successo); potrebbe mutare ulteriormente magari delimitando meno le materie concorrenti e le materie di competenza esclusiva, quindi ritengo che sia assolutamente pleonastico. Lascio per alla Giunta, se avrà voglia, il compito di presentare un emendamento per ripulire questa parte testuale.
Nulla da dire, invece, sul valore normativo della norma.



PRESIDENTE

Collega Giovine, condivido alcune delle sue argomentazioni. Mi permetto solo di rilevare che, poiché il secondo comma richiama l'articolo 27 dello Statuto, che attribuisce la potestà regolamentare alla Giunta unicamente nelle materie di competenza legislativa regionale, il riferimento all'articolo 117, terzo comma, è stato anche visto dagli Uffici come un ancoraggio per giustificare la potestà normativa di tipo secondario.
l'unica considerazione che mi preme fare, fermo restando che le valutazioni politiche che lei ha fatto sono valide, e su queste non mi permetto di pronunciarmi.
La parola al Consigliere Giovine, per dichiarazione di voto.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente. Per non far sembrare eccessivamente critica la mia analisi precedente, voterò a favore dell'articolo in oggetto.



PRESIDENTE

Il numero legale è 28.
Indìco la votazione palese sull'articolo 10.
Il Consiglio approva.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente. Chiedo se si possono sospendere i lavori fino a mezzogiorno, per una ragione di questo tipo: era prevista, ed è stata confermata, la presenza del Viceministro alla Salute, Fazio, che transita al di là dei suoi impegni istituzionali, creando un'occasione d'incontro con la nostra parte politica.
Poiché il Vicepresidente Peveraro non è ancora arrivato, le chiedo gentilezza per gentilezza, perché abbiamo consentito di andare avanti su alcuni articoli, ma anche per delega del Capogruppo - di sospendere i lavori fino a mezzogiorno, in modo che anche noi, insieme agli altri colleghi che sono già presenti, possiamo incontrare il Viceministro.
A mezzogiorno saremo qui, compreso - riteniamo - il Vicepresidente Peveraro.



PRESIDENTE

Collega Cavallera, ho recepito la sua richiesta.
Chiedo se ci sono interventi in senso contrario. Faccio presente che oggi è l'ultimo giorno utile per l'assestamento del bilancio.
La parola alla Presidente della Giunta, Bresso.



BRESSO Mercedes, Presidente della Giunta regionale

Come sapete, l'Assessore Peveraro ha avuto un problema relativo alla sua segretaria ed ha dovuto partecipare ad un funerale.
Capisco i problemi di tutti; faccio solo notare che tutte le Province chiamano, in particolare il VCO, che è totalmente "affondato", quindi oggi anche andando fino a notte, dobbiamo chiudere l'assestamento del bilancio.
Se è così, in via collaborativa, chiedo alla maggioranza, proprio per evitare situazioni di tensione, se tutti...



(Commenti in aula)



BRESSO Mercedes, Presidente della Giunta regionale

Allora sospendiamo fino a mezzogiorno?



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Reschigna.



RESCHIGNA Aldo

Io mi rimetto a...
Voglio solo far presente che i Consigli provinciali in gran parte sono convocati nella giornata odierna e senza il provvedimento non assunto a mezzanotte, ma assunto prima che i Consigli provinciali si svolgano, non riescono a chiudere l'assestamento di bilancio e rischiano di dichiarare una condizione di dissesto.
Mezzanotte non è il termine. Mezzanotte è il termine per noi, ma le ricadute nei confronti delle amministrazioni provinciali sono un po' prima rispetto a questa situazione.
Poi, per carità, si può anche fare l'assestamento in due ore, ma con senso di responsabilità.



(Commenti del Consigliere Cavallera)



RESCHIGNA Aldo

Ho capito, Consigliere Cavallera. Ho capito.



PRESIDENTE

La seduta è sospesa e riprenderà alle ore 12.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 11.10 riprende alle ore 12.00)



PRESIDENTE

La seduta riprende.


Argomento: Assestamento di bilancio

Proseguimento esame disegno di legge n. 632, inerente a "Assestamento del bilancio di previsione per l'anno 2009 e disposizioni diverse" (ordine del giorno n. 1384 dei Consiglieri Giovine e Clement, inerente a "Stabilizzazione personale precario di Consiglio regionale e Giunta regionale" collegato) (seguito)


PRESIDENTE

Riprendiamo l'esame del disegno di legge n. 632, procediamo con l'articolo 11, sul quale non vi sono emendamenti.
ARTICOLO 11 La parola al Consigliere Giovine.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
L'articolo 11 riguarda l'argomento di cui si è parlato tantissimo nelle settimane precedenti, ovvero la messa al bando del trasporto pubblico ferroviario, secondo quelle che sono le idee della Presidente Bresso, che dal nostro punto di vista sono condivisibili.
L'intervento è perché, da una parte, riteniamo di dover sottolineare l'importanza di questa nuova modalità, di questo nuovo approccio nei rapporti rispetto alle Ferrovie dello Stato, dall'altra, perché abbiamo qualche dubbio rispetto alle cifre stanziate nonostante l'incremento annuale (peraltro, si tratta di un incremento di cinque milioni per ogni anno, che ci sembra più un intervento di natura accademica che non di natura sostanziale), che riteniamo siano state stabilite in modo poco approfondito rispetto alla natura reale dell'esigenza del servizio richiesto dagli utenti e, soprattutto, rispetto alla qualità del servizio.
Peraltro, c'è anche il dubbio su quale sarà la copertura prevista per l'anno 2012, anche perché la previsione relativa all'inizio del servizio (ovvero il 2012) non è minimamente contemplata nell'attuale articolo 11.
Nulla osta, invece, nessuna questione sulla ricerca di un miglioramento del servizio tramite la ricerca di altri soggetti economici (privati e istituzionali) che possano fornire questo servizio che negli ultimi mesi (ma anche negli ultimi anni) è stato assai scadente sul territorio regionale.
Speriamo che le risorse immaginate, come copertura finanziaria per i vari bandi, nell'articolo 11 siano sufficienti, ma sinceramente nutriamo grossi dubbi al riguardo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavallera.



CAVALLERA Ugo

Per quanto riguarda l'articolo 11, volevo ribadire in questa sede quello che ho già detto in Commissione: mi sembra che per fare le gare occorra avere una copertura dell'intero periodo (in questo caso, mi sembra si vada al 6+6, come previsione).
Per quanto riguarda i documenti approvati, abbiamo il bilancio di previsione pluriennale 2009/2011, poi andiamo a coprire dal 2013 al 2018 come prima ricordava il collega.
Nella proposta di bilancio 2010/2012 avrete senz'altro inserito il 2012, però fino a prova contraria per adesso abbiamo approvato il documento relativo al periodo 2009/2011 e, poi, avremo (votandolo presumibilmente oggi) quest'articolo, che copre dal 2013 al 2018. Quindi, a mio avviso rispetto ai documenti approvati, il 2012 rimane scoperto.
Se è vero che per fare le gare bisogna avere stanziamenti certi abbiate pazienza, ma il 2012 è scoperto, perché per adesso è solo "nella mente di Giove".
Finché il Consiglio non approva il bilancio 2010/2012 rimane soltanto una proposta della Giunta, quindi chiedo ancora una volta chiarimenti e naturalmente, ribadisco anche tutte le perplessità su questa materia già dichiarate, ma non sto qui a ripeterle.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Confermo quanto ho già ribadito in Commissione.
Peraltro, non è solo negli auspici dell'Amministrazione, ma l'ammontare inclusivo del 2012 è già stato oggetto di un inserimento. Tra l'altro, ho verificato con il collega Borioli, perché non ricordavamo se era sul collegato, se sull'assestamento del 2008 oppure se sul bilancio di previsione del 2009.
Questa è la logica.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Giovine, per dichiarazione di voto.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
Siamo soddisfatti della motivazione fornita sulla mancanza dell'anno 2012, però il nostro voto sull'articolo sarà contrario, perché riteniamo che le risorse siano comunque insufficienti per un servizio importante come quello dei trasporti sul territorio piemontese.
uno dei temi caldi della politica regionale: credo che non passi giorno in cui non ci siano articoli su quotidiani o settimanali che ne parlino, tant'è che addirittura si parla di una lista per le elezioni regionali, la cosiddetta "lista dei pendolari".
Noi crediamo e riteniamo che era necessario fare uno sforzo in più anche perché è vero - e questo lo riconosco all'Assessore - che ci ha riconosciuto in sede di Commissione il fatto che si richiedeva nei vari bandi che venivano licenziati almeno il mantenimento degli stessi servizi e delle stesse convenzioni (Carta d'argento, Carta giovani, ecc.) per quello che riguarda l'attuale servizio.
Siccome l'attuale servizio, per noi, è fortemente insufficiente, e riconosciamo alla Presidente Bresso di aver messo il dito nella piaga perché è insufficiente soprattutto per colpe delle Ferrovie dello Stato, e di questo gliene diamo atto, e le siamo grati anche perché è stata sicuramente coraggiosa nella sua apertura della battaglia politica.
Parimenti, credo che il segnale sui soldini da mettere poteva essere un po' più coraggioso, però nulla osta che ci possano essere correzioni nei futuri bilanci.
Attualmente, alla fotografia attuale, si ritiene purtroppo insufficiente per avere da parte nostra un voto favorevole.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 11.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 12 Emendamento rubricato n. 19) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Peveraro: il comma 2 dell'articolo ("Contributo per la realizzazione della metropolitana di Torino") è sostituito dal seguente: 2. Agli oneri di cui al comma 1 si provvede con la dotazione finanziaria dell'unità previsionale di base (UPB) DB12032 (Trasporti, Infrastrutture Mobilità e Logistica Viabilità e Sicurezza Stradale Titolo II: spese in conto capitale), unità che presenta la necessaria copertura finanziaria".
Ha chiesto la parola l'Assessore Peveraro; ne ha facoltà.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Com'è noto, abbiamo inserito nell'allegato A dalla variazione finanziaria. Quindi, questo emendamento corregge solo la parte dell'emendamento relativamente al fatto che la copertura finanziaria è già inclusa nell'allegato.



PRESIDENTE

Non essendoci altre richieste d'intervento, indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 19.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 12, come emendato.
Il Consiglio approva.
Emendamento aggiuntivo rubricato n. 36) presentato dalla Giunta regionale a firma dell'Assessore Peveraro: "Art. 12 bis (Partecipazione della Regione al CSP - Innovazione NELLE ICT) Al fine di potenziare la propria azione nel campo dell'innovazione tecnologica quale strumento essenziale dello sviluppo, la Regione assume una partecipazione nella società consortile e responsabilità limitata CSP Innovazione nelle ICT ("CSP s.c.a.r.l"), con sede in Torino, operante con alta specializzazione nell'attività di ricerca applicata, nel campo dell'ICT.
La Giunta regionale è autorizzata a compiere le operazioni necessarie per l'acquisto di una quota di partecipazione al capitale del "CSP s.c.a.r.l." pari al valore nominale di 250.000,000 euro.
Per l'acquisto delle quote della società di cui al comma 1 nell'esercizio finanziario 2009, allo stanziamento iscritto nell'ambito dell'unità revisionale di base (UPB) SB01042 (Gabinetto della Presidenza della Giunta regionale Rapporti con Società a partecipazione regionale Titolo II Spese in conto capitale) del bilancio di previsione per l'anno finanziario 2009 valutato in 250.000,00, in termini di competenza di cassa, si fa fronte con la dotazione finanziaria dell'unità revisionale di base (UPB) SB01002 (Gabinetto della Presidenza della Giunta regionale Segreteria Struttura SB01 Titolo II Spese in conto capitale) del bilancio di previsione per l'anno finanziario 2009".
Ha chiesto la parola il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
Volevo solo capire di che cosa si tratta e chiedo di far distribuire tutti gli emendamenti, soprattutto quelli nuovi.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Questo è un emendamento sul CSP.



PRESIDENTE

L'emendamento rubricato n. 36 introduce un nuovo articolo, il 13 bis.
Ha chiesto la parola il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
I colleghi ricorderanno e il Vicepresidente sa bene che questo era uno degli articoli di cui avevamo chiesto lo stralcio.
In realtà, tanto per comprendere le modalità anomale con cui l'Ente lavora, è vero che il CSP, se non ricordo male, ha un capitale principalmente controllato dal CSI o, comunque, uno dei soggetti è quindi a cascata. Avendo la Regione un controllo sul medesimo, vi è un potenziale controllo anche sul CSP.
Va però rilevato, al di là delle modalità e delle finalità che sono presenti all'interno della convenzione, che la Regione Piemonte stipula per gli anni 2009-2010 e 2011 una convenzione triennale per l'importo di tre milioni di euro dal CSP. Soggetto che, al di là delle valutazioni di merito alcune volte sono già state fatte, altre volte no - opera con una serie di importanti soggetti istituzionali, ma che ha, se non prevalentemente ma totalmente, nelle istituzioni la fonte della sua vita.
Questo soggetto vive perché le istituzioni, come la Regione, stanziano solo per convenzione tre milioni di euro per quattro filoni importanti, e perché tutta un'altra serie di soggetti si occupano di questo.
Che queste società servano e che quindi serva intervenire nel capitale e nell'avere una partecipazione societaria al loro interno, noi abbiamo forti dubbi per due motivi. Uno perché è un soggetto controllato dal CSI e quindi sarebbe sufficiente questo, altrimenti significherebbe che la Regione, per esempio, dovrebbe acquisire delle partecipazione in tutte le società di Finpiemonte Partecipazioni. Cioè laddove noi utilizziamo dei soggetti per le partecipate delle partecipate, dovremmo anche essere coinvolti al loro interno.
Due, perché crediamo che questo valga per altri soggetti, ad esempio le università.
Assessore, la cosa anomala è che spendiamo risorse ingenti, cioè tre milioni di euro l'anno, solo per questo soggetto in convenzione, per una serie di iniziative che potrebbero essere realizzate senza avere la scatola della scatola, cioè la scatola del CSP. Potrebbero essere utilizzate normalmente con il bando della legge n. 4, sul quale anche il CSP prende il contributo.
In questi anni se ne sono costruite di scatole cinesi che sono assolutamente autoreferenziali e prendono un sacco di soldi da parte degli Enti. Potremmo fare anche un elenco di soggetti che o presiedono o sono all'interno di questa struttura e capiremmo che la vicinanza fra questa Giunta, chi presiede e chi, in qualche modo, beneficia anche dei contributi dati al CSP, è assolutamente evidente.
Per questo motivo, così come avevamo chiesto lo stralcio dell'articolo voteremo contro questo articolo. Fra tutte le altre cose è sicuramente il male minore, sono certamente peggiori i nove milioni di euro dati in convenzione, piuttosto che 250 mila per la partecipazione a societarie.
una coda di una politica di gestione dei fondi pubblici, anche finalizzati alla ricerca, dati in modo diretto e non con il bando esistente sulla legge n. 4, che non ci piace.



PRESIDENTE

Ricordo che il numero legale è 29.
Indìco la votazione palese sull'emendamento aggiuntivo rubricato n. 36.
Il Consiglio approva.
Conseguentemente, l'emendamento diventa l'articolo 12 bis.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi della Scuola media "A. Tallone" di Alpignano (TO)


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti della Scuola media "A. Tallone" di Alpignano in visita a Palazzo Lascaris, ai quali auguro buona permanenza.
Ricordo che state assistendo ad una seduta del Consiglio regionale in cui si sta approvando l'assestamento di bilancio per l'anno in corso. È una legge molto importante che destina le risorse della Regione ai vari settori di intervento della Regione.


Argomento: Assestamento di bilancio

Proseguimento esame disegno di legge n. 632, inerente a "Assestamento del bilancio di previsione per l'anno 2009 e disposizioni diverse" (ordine del giorno n. 1384 dei Consiglieri Giovine e Clement, inerente a "Stabilizzazione personale precario di Consiglio regionale e Giunta regionale" collegato) (seguito)


PRESIDENTE

Proseguiamo l'esame del disegno di legge n. 632.
ARTICOLO 13 Emendamento rubricato n. 38) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Peveraro: all'articolo 13 il comma a) è integralmente sostituito: "La misura prevede la costituzione di un fondo per la concessione di prestiti partecipativi e di contributi in conto interesse a piccole e medie imprese per la durata massima di 5 anni, incluso un anno di preammortamento. Per ottenere l'intervento del fondo dovranno sussistere le condizioni di rafforzamento della struttura patrimoniale dell'impresa mediante l'apporto di mezzi propri".
Emendamento rubricato n. 39) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Peveraro: il comma c) è sostituito dal seguente: "Voucher per la partecipazione ad eventi fieristici internazionali.
La misura prevede la possibilità, per le imprese piemontesi selezionate attraverso procedura pubblica, di beneficiare di un voucher a parziale rimborso delle spese sostenute (3.000 euro per le fiere europee, 4.500 euro per le fiere extraeuropee) per la partecipazione a fiere, manifestazioni espositive di carattere promozionale e commerciale; la misura verrà gestita tramite la società in house Ceipiemonte scpa.
La dotazione finanziaria ammonta a1.000.000 euro Copertura (UPB SB01031 cap. 187413)".
Emendamento rubricato n. 20) presentato dalla Giunta regionale: il comma 2 dell'articolo 13 ("Interventi regionali a sostegno delle piccole e medie imprese") è sostituito dal seguente: "2. Per l'attuazione degli interventi previsti dal comma 1, è autorizzata la spesa complessiva di 56 milioni di euro, di cui 26 milioni per l'anno 2009 e 30 milioni per l'anno 2010. Per gli interventi di cui alla lettera a) del comma 1 è autorizzata la spesa di 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2009 e 2010 ed è istituito apposito capitolo nell'ambito della UPB DB16042 che presenta la necessaria disponibilità. Per gli interenti di cui alla lettera b) del comma 1 è autorizzata la spesa di 15 milioni di euro per l'anno 2009 ed è istituito apposito capitolo nell'ambito dell'UPB DB16022 che presenta la necessaria copertura finanziaria. Per gli interventi di cui alla lettera c) del comma 1 è autorizzata per l'anno 2009 la spesa di 1 milione di euro e viene incrementato lo stanziamento istituito all'interno dell'UPB SB01031 in attuazione della legge regionale 5 giugno 1987, n. 31 (Disciplina degli interenti di promozione delle attività produttive nelle materie di competenza regionale), unità che presenta la necessaria copertura finanziaria. Per gli interventi di cui alla lettera d) del comma 1 è autorizzata per l'anno 2010 la spesa di euro 20 milioni e viene istituito apposito capitolo all'interno dell'UPB DB16022 unità che presenta la necessaria copertura finanziaria. Dal suddetto capitolo è possibile effettuare prelievi con atto amministrativo per istituire e dare copertura a capitoli relativi alle stesse finalità di cui alla lettera d) del comma 1 ma da istituire in una apposita UPB".
La parola all'Assessore Bairati per l'illustrazione degli emendamenti.



BAIRATI Andrea, Assessore all'industria ed energia

Grazie, Presidente.
L'emendamento numero 38 riformula e sostituisce integralmente il comma a) dell'articolo 13.
Lo riformula lasciando aperta la possibilità di intervento rispetto all'oggetto condiviso, che è la crescita dimensionale, la patrimonializzazione, tra due modalità tecniche che possono essere i prestiti partecipativi e i contributi in conto interesse nei confronti delle piccole e medie imprese. A nostro giudizio, sembra una formula effettivamente importante per alcuni segmenti di impresa, in particolare per la piccolissima dimensione, che abbiamo ritenuto di dover reimmettere nella formulazione del comma a), dell'articolo 13.
Ovviamente, la tecnicalità con cui il fondo verrà strutturato e verranno offerte le due modalità di scelta, cioè in forma di prestito partecipativo al capitale o in forma di conto interesse, saranno demandate ad un regolamento del fondo che sarà dato in gestione a Finpiemonte S.p.A.
e che la Giunta assumerà nei tempi più rapidi possibile.
Illustro anche l'emendamento successivo?



PRESIDENTE

Se vuole, forse per completezza.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Mi scusi, Assessore, stiamo parlando dell'emendamento n. 38? Se fosse così cortese, le chiedo di leggere questa ricetta medica, perché ho difficoltà ad interpretarla. Se l'Assessore ce la legge, deduco dalla diagnosi che tipo di medicine, inutilmente, vengono prescritte al paziente.
Voglio solo comprendere l'inutilità complessiva.



BAIRATI Andrea, Assessore all'industria ed energia

Leggo, in modo che possa essere valutata l'inutilità o meno.
L'articolo 13, comma a) è integralmente sostituito dal seguente: "Crescita dimensionale patrimonializzazione. La misura prevede la costituzione di un fondo per la concessione di prestiti partecipativi e di contributi in conto interesse a piccole e medie imprese per la durata massima di cinque anni, incluso un anno di preammortamento. Per ottenere l'intervento del fondo dovranno sussistere le condizioni di rafforzamento della struttura patrimoniale dell'impresa mediante l'apporto di mezzi propri".



PRESIDENTE

Chiederei all'Assessore Bairati di illustrare gli altri emendamenti



BAIRATI Andrea, Assessore all'industria ed energia

L'emendamento 39 sostituisce il comma c).
L'avevo già detto in Commissione. Qui c'era un errore materiale, perch la formulazione di quell'articolo era tratta da una misura attualmente in predisposizione al settore internazionalizzazione. Come vedete, la formulazione attuale dell'emendamento prevede la possibilità, per le imprese piemontesi, di erogare un voucher a rimborso delle spese sostenute.
Un voucher differenziato nella sua entità: 3.000 euro per le fiere che si svolgono all'interno della dimensione comunitaria europea, 4.500 euro per le fiere extraeuropee a fronte di rendicontazione. La misura verrà gestita dall'ente strumentale in house per l'internazionalizzazione, Ceipiemonte.
L'emendamento sostituisce completamente il comma ed è di natura completamente diversa. Si è trattato di un errore di formulazione.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

L'emendamento n. 20, sempre attribuibile all'articolo 13, non entra nel merito del provvedimento, ma risistema la norma finanziaria in quanto lo stanziamento per questo provvedimento, che resta immutato rispetto a quello originario (26 milioni di euro sul bilancio del 2009, 30 milioni di euro sul bilancio del 2010), è avvenuto direttamente sull'allegato A.
Qui si prende solo atto del fatto che le relative UPB hanno la copertura finanziaria necessaria perché è già stata introdotta con l'allegato 1.



PRESIDENTE

Procediamo all'esame dei singoli emendamenti. L'emendamento rubricato n. 38 è già stato illustrato. Vi sono colleghi che desiderano intervenire? Ha chiesto la parola il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Prima di intervenire sulla valutazione, cercherei di comprendere.
La misura prevede la costituzione di un fondo per la concessione di prestiti partecipativi e di contributi in conto interesse a piccole e medie imprese, per la durata massima di cinque anni. Se non è specificato da altre parti, non comprendo l'entità del fondo. L'Assessore ha precisato che verrà poi emanato un Regolamento, se ho ben colto: la prima domanda dunque, è finalizzata a chiedere le dimensioni del fondo. Inoltre, sul Regolamento, mi chiedevo se fosse possibile ricevere delle anticipazioni circa la modalità.
"Per ottenere l'intervento del fondo dovranno sussistere le seguenti condizioni: rafforzamento della struttura patrimoniale dell'impresa mediante apporto dei mezzi propri": a parte il fatto che mi pare di aver scritto qualcosa di simile nel mio provvedimento di legge, anche perché il tema è abbastanza comune, le condizioni di rafforzamento della struttura patrimoniale chi le stabilisce? Con quale modalità? Con che procedura? Vorrei cercare di comprendere di più, se possibile, prima di esprimere una valutazione. Grazie.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Bairati.



BAIRATI Andrea, Assessore all'industria ed energia

L'ammontare del fondo mi sembrava che fosse specificato in 20 milioni.
Probabilmente, la cifra è volata via nella riscrittura, però mi pare essere presente nell'emendamento presentato dal Vicepresidente, se non sbaglio.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze (fuori microfono)

così, è così.



BAIRATI Andrea, Assessore all'industria ed energia

Circa le condizioni di rafforzamento, che, peraltro, il Presidente Burzi correttamente ricordava essere presenti anche nel suo provvedimento era comunque indispensabile la scrittura di un regolamento attuativo, com'è facile evincere dal testo, per disciplinare due questioni: la prima è la forchetta quantitativa del prestito partecipativo. In altri termini, è da stabilire qual è la quota percentuale che la Regione mette a disposizione con propri fondi, che, come avevamo precisato in sede di discussione anche sul disegno di legge, raggiunge un livello massimo del 50%, secondo le disposizioni.
Analogamente, il Regolamento dovrà disciplinare quali sono i tassi di interesse da negoziare con l'ABI per i contributi in conto interesse finalizzati all'aumento di capitale e crescita dimensionale.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Burzi, per dichiarazione di voto sull'emendamento n. 38.



BURZI Angelo

Ribadisco qui ciò che ho già detto in altra sede: noi riteniamo che le manovre che in questo momento si dovrebbero attivare su questo tipo di destinatari siano, essenzialmente, orientate alla liquidità. Questa, se ben ne colgo l'istanza, al di là delle tempistica con cui poi la Giunta provvederà alla regolamentazione, è una misura che tende, qualora sia operativa, a rafforzare le strutture delle imprese. Per quanto sia certamente utile, non credo che in questo momento sia riconosciuta, dal mondo delle imprese, soprattutto quelle piccole, piccolissime e medie, come la modalità più urgente. Anche perché, come ho già detto, è difficile immaginare che in questo momento le aziende siano in grado, mediante l'apporto di mezzi propri (che è la fase conclusiva dell'emendamento n.
38), di intervenire rafforzando la struttura patrimoniale delle imprese stesse.
Le aziende, se avessero mezzi propri e qualora gli imprenditori decidessero di utilizzarli in tal senso, credo che li utilizzerebbero (o li avrebbero utilizzati anche con una notevole urgenza) all'interno del mondo del mantenimento del credito o della concessione del credito o dell'ampliamento del credito stesso, stante che la liquidità, in questo momento, è vissuta come elemento cardine della difficoltà del mondo delle imprese.
Fa specie l'estrema esiguità del fondo, se non ho letto male, ma non ho avuto ancora modo di scaricarlo dalla rete ufficiale Intranet delle Regioni. La stessa Regione Lazio, non più tardi di venerdì, interviene con un fondo rotativo di ben altra dimensione - se ho letto bene le anticipazioni, si parla di 240 milioni - per far fronte ad una criticità che, evidentemente, sussiste anche in quella Regione in maniera parallela a quella che sussiste nella nostra.
Qui emerge l'inadeguatezza del fondo stabilito - emendamento n. 20 all'articolo 13 - e l'estrema confusione, se mi si passa il termine, in senso nominalistico, dell'emendamento 38 sulla praticabilità dello stesso.
Oggi, essendo il 30 dicembre e mancando il regolamento applicativo, temo ma spero caldamente di sbagliarmi - che siano essenzialmente parole.
Detto questo, tutto ciò che va a favore del mondo delle piccole e medie imprese, quand'anche giudicato insufficiente, è comunque utile. Mi sembra tuttavia, che si sia persa una ulteriore occasione per valutare, in maniera condivisa, l'emergenza che si sta attraversando: se emergenza è, non si rimanda a successivi provvedimenti attuativi, e si dimensiona l'emergenza in quantità evidentemente diversa da quella che il Vicepresidente annuncia nell'ambito dell'emendamento 20.
Questa è soltanto una modalità per impedire che un disegno di legge un pochino più organico potesse trovare una sua immediata applicabilità almeno in questa parte, ancorché l'altro disegno di legge avesse un'ambizione di toccare ben altre voci e con ben altra ampiezza.
Da questo punto di vista, quindi, il nostro voto è assolutamente contrario per l'inadeguatezza del fondo e per l'estrema frammentarietà nei modi e nei tempi dell'applicazione dello stesso.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Vignale, per dichiarazione di voto ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Interverrò sugli emendamenti, ma anche sull'articolo 13.
In più occasioni, sia in sede di Commissione, sia durante il Consiglio straordinario sul lavoro ma anche nell'intervento sull'assestamento di bilancio, abbiamo fatto presente come fosse insufficiente questa misura.
Rileviamo, almeno, la positività di un aspetto del lavoro svolto dai Gruppi consiliari di opposizione: senza quell'intervento oggi l'assestamento di bilancio non avrebbe l'articolo 13, che prevede una serie di misure sulle quali la nostra valutazione è contraria, perché sembra prendere misure senza tener conto di quella che è la realtà. Quando da una parte si dice che l'impresa dovrà garantire, relativamente ai prestiti partecipativi, con mezzi propri, o laddove si dice che, relativamente alla promozione fieristica, si erogherà un bonus a posteriori come rimborso significa, verosimilmente, non comprendere quali sono le necessità reali delle imprese.
L'unico aspetto positivo di questo articolo è la lettera d), cioè la moratoria. Oggi lo scriviamo in legge, ma ci auguriamo che, al di là di questo, lo si comunichi anche agli istituti bancari, i quali, fino a pochi giorni fa, o non lo sapevano oppure, non essendoci una norma nel merito ben si guardavano dal dire a chi dovevano restituire la propria rata trimestrale che poteva slittare il mese di dicembre.
Senza l'intervento dei Gruppi consiliari dell'opposizione, in particolare del Popolo della Libertà, non avremmo neanche l'unica misura utile e certamente non avremmo avuto neppure l'articolo 13.
Nonostante questo, che sottolinea solo come a tempo scaduto si sia voluto fare un intervento normativo di modifica alla legge n. 34, come più volte evidenziato, le misure previste non consentono, né per quantità economica né per qualità normativa dell'intervento, di dare una risposta concreta al mondo dell'impresa.
Per questo motivo, sugli emendamenti e sull'articolo esprimeremo un voto contrario.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 38.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 39.
Il Consiglio approva.
La postazione del Consigliere Lepri, come la scorsa settimana, non funziona più.
L'emendamento rubricato n. 20 è già stato illustrato.
La parola al Consigliere Giovine.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
Intervengo sull'emendamento rubricato n. 20 semplicemente per completezza della discussione generale dell'articolo 13, relativamente a questi interventi regionali a sostegno delle piccole e medie imprese.
Ricordo che su questa partita c'è stata un'azione politica corale da parte dell'opposizione, sicuramente conferendo sollecitudine a questa azione emendativa da parte della Giunta, che si è concretizzata nella formulazione dell'articolo 13, così come si evince dal testo in esame. Noi siamo convinti che il tempo spesso e volentieri migliori le posizioni politiche e, da una parte, avvicini le ragioni del buon senso e dall'altra, renda anche più fruibili per i cittadini i provvedimenti di legge che poi vengono portati al voto da parte dell'Aula. D'altronde, tutti i proverbi solitamente dicono che la fretta è cattiva consigliera; invece non si è mai sentito dire che il tempo per la maturazione delle idee e il confronto sia negativo per l'ottenimento dei risultati. Peraltro, le considerazioni svolte precedentemente dai colleghi, mi riferisco in particolare ai colleghi Burzi e Vignale, da parte nostra, sono assolutamente e totalmente condivisibili.
Quindi, da una parte c'è la piacevole constatazione che una parte minima, importante, ma non importantissima, delle misure suggerite nel PdL firmato dall'intera opposizione è stata recepita e assunta, in parte anche come era stato chiesto dai colleghi, come una sorta di collegato alla legge finanziaria, la scrittura dell'articolo 13 e di questi emendamenti ne è evidentemente la prova. Mentre l'emendamento precedente, per quanto riguarda il voucher a favore delle esposizioni fieristiche, pur ritenendolo poco sufficiente nella sostanza, ma interessante nell'applicazione, ha visto da parte nostra un non pronunciamento e un voto di astensione correlato, che assolutamente era una astensione di tipo positivo.
Ci teniamo a sottolineare che relativamente al provvedimento complessivo, inclusa la fruizione degli emendamenti depositati dalla Giunta, riteniamo che, pur nella buonafede, nella buona iniziativa e sicuramente nella volontà di avvicinarsi alle posizioni dell'opposizione ci sia un'insufficienza nel merito e soprattutto nel quantum di quanto si stanzia.
Per questi motivi - non interverrò per dichiarazione di voto anche perché credo che questi argomenti siano stati ampiamente discussi anche nelle precedenti sedute - il nostro voto sarà di astensione sugli emendamenti e anche sull'articolo 13 nel suo complesso. Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 20.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 13, come emendato.
Il Consiglio approva.
Emendamento aggiuntivo rubricato n. 8) presentato dai Consiglieri Bossuto Moriconi e Clement: "1. Tutti i contributi rilasciati ad imprese private, a qualsiasi titolo erogati, sono revocati di diritto nel caso in cui le stesse trasferiscano o dismettano parzialmente loro attività tramite cessione ramo di impresa delocalizzando in altra regione la produzione, oppure cessino l'attività per ragioni diverse dal fallimento concordato, prima di 15 anni dall'erogazione dei medesimi.
2. Nel caso in cui non vi sia la possibilità di recuperare le somme erogate, la Regione Piemonte si rivale sui beni mobili ed immobili pertinenti alla produzione dell'impresa".
Tale emendamento introduce l'articolo 13 bis.
Il Consigliere Giovine ha chiesto la parola sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
Ho avuto anch'io lo stesso problema del Consigliere Lepri: avrei votato come avevo annunciato, ma non ci sono riuscito.
Gradirei che lo segnalasse agli uffici.



PRESIDENTE

Quindi, collega Giovine, chiede di mettere a verbale il suo voto?



GIOVINE Michele

No, no, non è quello. Non voglio innovare il Regolamento d'Aula perch non è un voto determinante e non mi interessa metterlo a verbale (oltretutto l'ho dichiarato in indicazione di voto), ma chiedo di poter votare, di essere messo in condizione di poterlo fare.



PRESIDENTE

Prego di verificare la posizione del Consigliere Giovine.
Procediamo con l'esame dell'emendamento n. 8.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bossuto; ne ha facoltà.



BOSSUTO Iuri

un emendamento che riprende una proposta di legge presentata qualche tempo fa. Visto che questo assestamento recepisce, dopo una lunga discussione, alcune esigenze espresse dalla piccola e media industria - che noi condividiamo - crediamo più che mai urgente arrivare ad inserire ulteriori piccole regole che gestiscano questi contributi fino al punto che possano essere incassati.
Tra l'altro, in questi giorni vi è stato un acceso dibattito sullo stabilimento FIAT a Termini Imerese, con dichiarazioni anche del Governo sulla vicenda. Riteniamo sempre più urgente mettere paletti su questi interventi. Non pretendiamo che questa proposta di legge diventi, tramite l'assestamento, una legge, però ci piacerebbe che fosse un indirizzo rispettato in futuro e che, magari, desse anche finalmente alla nostra legge un binario su cui lavorare. Oltretutto, è ferma in VII Commissione da un po' di tempo.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Bairati.



BAIRATI Andrea, Assessore all'industria ed energia

La posizione della Giunta è di condividere il principio secondo cui i benefici di ciò che non sono contributi - questo è il primo punto - non sono risorse derivanti da una serie di misure che riguardano ricerca ed innovazione, investimenti di carattere industriale e somme derivanti dalla finanza agevolata gestita dalla Regione. Per questo motivo non possono essere rubricati, né tecnicamente né giudicamene, alla voce contributi.
Naturalmente, i beneficiari di risorse che derivano da bandi di attività regionali, giuridicamente non possono essere messi nella condizione di vedersi revocati un beneficio o delle risorse regionali, se quell'attività si è comunque svolta.
L'invito è di trasformare l'emendamento in una mozione di indirizzo che ribadisca i principi di rallentamento dei processi di delocalizzazione e di azione pubblica che non agevoli questo processo ma, piuttosto, eserciti un ruolo di trattenimento sul territorio regionale delle risorse produttive in una forma più adeguata e coerente a quella che è la natura effettiva degli interventi erogati dalla Regione, poiché qui stiamo parlando di imprese, perlopiù di carattere manifatturiero.
La nostra proposta, quindi, è di convertire l'emendamento in un ordine del giorno, rispetto a cui la Giunta è disponibile a collaborare, poich condivide lo spirito dell'emendamento presentato. Pertanto, ne chiede la conversione in un ordine del giorno.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Esprimo favore allo spirito dell'emendamento e se dovesse andare in votazione, seguirà un voto favorevole.
Ho solo alcuni dubbi, collega Bossuto, nella formulazione così esposta.
La prima riguarda la tempistica che si immagina nell'aprire una finestra per le aziende per poter essere legate alla ricollocazione altrove, totale o parziale. Ritengo che quindici anni siano effettivamente eccessivi dall'erogazione dei contributi di cui si parla. Credo che una finestra di dieci anni sia più che sufficiente, tra l'altro innovativa rispetto all'attuale sistema, che non prevede assolutamente nulla.
L'altra precisazione riguarda il comma 2, quando si dice che nel caso in cui non vi sia la possibilità di recuperare le somme erogate, la Regione Piemonte si rivale sui beni mobili ed immobili pertinenti alla produzione dell'impresa.
A parte il fatto che potrebbe essere confliggente con qualche norma del Codice Civile, va da sé che se passasse l'emendamento, la Regione rientrerebbe fra i creditori e, quindi, nell'elenco dei creditori avrebbe una certa priorità rispetto ai lavoratori, ai fornitori e via discorrendo.
Trovo che la parte legata al secondo comma sia, per un verso pleonastica, per l'altro non applicabile o, addirittura, confliggente con le norme del Codice Civile. Le somme da recuperare possono essere recuperate anche sui conti correnti o sui titoli di Stato o su qualunque tipo di valore che sia proprio dell'azienda, secondo il tipo di azienda e secondo il tipo di valore patrimoniale.
Chiederei al collega Bossuto di cassare o subemendare abrogando il comma 2 attuale: i quindici anni possiamo anche mantenerli, però la formulazione più corretta e puntuale credo sia immaginare un collegamento con i contributi e l'impresa che non superi i dieci anni, perch diventerebbe forse un eccessivo lacciolo alle imprese e si rischierebbe di avere un effetto contrario a quello che si vuole ottenere. Qui si vuole garantire il lavorare ai piemontesi, perché non vorrei che, con laccioli eccessivamente stringenti, le aziende rinunciassero a chiedere i contributi, perché in 15 anni ne passa di acqua sotto i ponti! Grazie Presidente.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavallera.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente. Si potrebbero fare parecchi commenti, sotto vari punti di vista, di fronte a questo emendamento.
Traggo, però, un primo significato e una prima conclusione: vuol dire che, in questi cinque anni, quando la Giunta regionale ha emesso dei bandi per concedere contributi e assegnare finanziamenti, non ha mai inserito una clausola o una norma di questo tipo.
Ritengo che, per dare legittimità a una norma di questo genere, occorra stabilire le regole preventivamente, ammesso che siano legittime all'interno delle normative comunitarie nazionali, e poi discrezionalmente a livello regionale, si possono anche stabilire determinati paletti.
Penso che, in modo retrospettivo, episodico e con una norma di questo tipo, che è una norma messaggio, non si possa andare da nessuna parte. Se poi, si vuole richiamare in senso lato il mondo dell'impresa a rispettare gli impegni assunti, soprattutto nei confronti dell'istituzione Regione quindi la sottoscrizione di determinate domande nell'ambito di determinati regolamenti (ci saranno senz'altro anche gli accordi sindacali), mi sembra che la Regione sia attrezzata in questo senso e abbia agito in questi anni per cercare di raggiungere determinati obiettivi di mantenimento dell'attività produttiva e di riconversione, laddove possibile, con la difesa dei livelli occupazionali.
Ritengo che questo emendamento non sia assolutamente accoglibile. Per quanto riguarda la trasformazione in un ordine del giorno, ci riserviamo di leggerlo. Certamente non siamo d'accordo su impostazioni, non dico tipo "esproprio proletario", ma occupazione di immobile da parte di non si sa bene chi, a nome del popolo che viene penalizzato. Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Vignale.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente. Chiedo ai colleghi se è possibile, non dico presentare un emendamento, ma fare una modifica.
Parlo a titolo personale, perché non ho parlato con i colleghi del Gruppo: condivido lo spirito e la finalità dell'emendamento, però dire "tutti i contributi lasciati a imprese private, a qualsiasi titolo erogati e con questa modalità", mi sembra, non dico eccessivo, ma che non inquadri la finalità della norma, che conosco perché è stata presentata dal Gruppo.
Ritengo che bisognerebbe finalizzarla al mantenimento occupazionale e alla presenza territoriale in Piemonte. Poiché c'è un lasso di tempo così lungo (15 anni), se un'impresa ottenesse un contributo, per esempio sul bando sulla ricerca o per l'innovazione e l'ammodernamento delle proprie linee produttive, non necessariamente dovrebbe risponderne per 15 anni. Se invece - come esistono alcuni casi - ottiene contributi per il mantenimento degli stabilimenti produttivi, e quindi il mantenimento occupazionale e della produzione all'interno della nostra regione, ritengo sia corretto prevedere quanto recita il comma 1.
In ogni caso, esprimo a titolo personale una valutazione positiva rispetto all'emendamento n. 8.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Bossuto.



BOSSUTO Iuri

Grazie, Presidente. Solo una risposta al dibattito sin qua avvenuto.
Ritengo che il tempo che questo argomento sottrae all'assestamento del bilancio sia un tempo utile, perché il tema è caldo. Mi rendo anche conto che è un tema complesso: la proposta del collega Vignale è più che accoglibile, però si tratta di un argomento che non può essere affrontato così, durante l'assestamento del bilancio, nel momento in cui ci sono proposte migliorative sia da parte della Giunta sia da parte dei colleghi del Consiglio.
Come primo firmatario dell'emendamento, colgo l'invito della Giunta a riformularlo come atto di indirizzo, ricordando però che qualche tempo fa abbiamo già votato un ordine del giorno in questa direzione, relativamente alle organizzazioni. Pertanto, scriverò con i compagni del Gruppo una mozione da presentare entro la fine dei lavori, trasformando questo emendamento in atto di indirizzo.
Come vedete, i suggerimenti sono accolti; il problema è forte, è un problema che viviamo tutti i giorni ed è grave. I lavoratori lo sanno bene quindi occorre valutarlo.
Ritiro, pertanto, l'emendamento e lo trasformo in mozione.



PRESIDENTE

Grazie, collega Bossuto.
ARTICOLO 14 Indìco la votazione palese sull'articolo 14.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 15 Indìco la votazione palese sull'articolo 15.
Il Consiglio approva.
Emendamento aggiuntivo rubricato n. 22) presentato dai Consiglieri Vignale Casoni, Botta, Boniperti, D'Ambrosio: Dopo l'articolo 15, aggiungere il seguente: "Art. 15 bis (Interventi a sostegno delle scuole guida) 1. La Regione Piemonte, al fine di salvaguardare l'ambiente riducendo l'inquinamento atmosferico e di promuovere una adeguata educazione ambientale, concede contributi diretti al rinnovo del parco auto delle scuole guida piemontesi.
2. I contributi di cui al comma 1 sono concessi per l'acquisto, anche in locazione finanziaria, ovvero il noleggio di autovetture esclusivamente alimentate a metano oppure a gpl in misura non superiore a euro 3.000,00 per singola vettura ogni due anni.
3. Nel caso di acquisto di nuova autovettura, il contributo non può essere superiore al 30 per cento del valore".
Tale emendamento introduce l'articolo 15 bis.
La parola al Consigliere Vignale, per l'illustrazione.



VIGNALE Gian Luca

Presidente, vorrei chiedere quali sono gli emendamenti successivi perché noi ne abbiamo presentati una serie e potremmo anche illustrarli insieme.



PRESIDENTE

L'emendamento n. 22, che introduce l'articolo 15 bis. L'emendamento n.
23, che introduce l'articolo 15 ter. L'emendamento n. 25, che introduce l'articolo 15 quater. Gli emendamenti n. 18, 26, 27, 28, 29, 31, 32, 33 35, 37, 42, presentati dal Consigliere Cavallera.
I restanti emendamenti sono collocati all'altezza dell'articolo 26.
La parola al Consigliere Vignale.



VIGNALE Gian Luca

Se la Presidenza è d'accordo, li illustrerei insieme. Ovviamente chiederemo dei voti separati.
Gli emendamenti si distinguono in "pacchetti" (tra virgolette) differenti. Ve ne è uno che è finalizzato all'educazione ambientale e alla riduzione dell'inquinamento atmosferico, utilizzando lo strumento che il 95% della totalità dei cittadini piemontesi utilizzano per il conseguimento della patente di guida, cioè l'autoscuola. Noi crediamo che prevedere un contributo per le scuole guida vincolandole all'utilizzo di auto alimentate esclusivamente o a metano o a GPL, le quali poi ovviamente promuovano questo tipo di iniziativa, non solo sarebbe uno strumento utile e non molto oneroso per la Regione Piemonte relativamente ad alcune imprese che sono in alcuni casi, in una situazione di difficoltà, ma soprattutto garantirebbe un'educazione ambientale importante. Una percentuale rilevante di coloro i quali prendono la patente di guida poi acquistano una macchina simile a quella su cui hanno svolto la loro guida e poi l'esame di guida.
Questo è uno degli emendamenti.
Vi sono poi una serie di emendamenti (n. 23, 26, 27, 28, 29, 35) che riguardano gli interventi che reputiamo opportuni relativamente alla politica della casa della nostra Regione. Anzitutto, relativamente ad un aspetto, cioè quello della possibilità di inserimento dei contabilizzatori per tutte le utenze all'interno delle case gestite da ATC. Oggi praticamente la totalità degli inquilini ATC non ha un contabilizzatore per quello che riguarda le kilocalorie, e questo avverrà con il rispetto della nuova norma; non ce l'ha per quanto riguarda l'acqua potabile e non ce l'ha nel caso in cui l'utilizzo dell'acqua calda sia appunto allogato e pagato a parte.
Questo comporta un'assoluta anomalia: nella nostra Regione, in particolar modo nella Provincia di Torino, le spese per il consumo di acqua potabile e di riscaldamento all'interno degli istituti gestiti da ATC sono doppi rispetto a qualunque istituto, a qualunque casa privata. L'inquilino ATC, ovunque esso abiti (almeno nella Provincia di Torino) paga circa dai 140 ai 200 euro di acqua pro capite a fronte di 70/80 euro che pagano i cittadini di Torino residenti nella nostra Provincia in una casa privata e hanno spese di riscaldamento anche laddove esiste il teleriscaldamento, che è decisamente superiore rispetto ai cittadini torinesi o del territorio provinciale che risiedono in case private.
Questa è un'anomalia: oggi, in una bolletta (sapete che gli inquilini delle case ATC pagano mensilmente tutte le loro utenze) il canone di affitto è una percentuale residuale della spesa. Il grosso della spesa oggi è mensilmente pagato per il consumo di acqua potabile, il consumo di acque calda e il riscaldamento ripartito in dieci o in dodici mensilità.
Quindi, riteniamo i contabilizzatori e facendo pagare quindi ai cittadini quello che consumano si avrebbe una situazione di maggiore chiarezza anche relativamente al fatto che i condomini ATC (salvo coloro i quali gestiscono in autogestione il loro condominio) non conoscono, come qualunque cittadino che abita in una casa privata, quelle che sono le loro spese. Cioè, hanno un anticipo delle spese di acqua e di riscaldamento hanno un conguaglio che spesso arriva due anni dopo, ma non hanno una divisione delle spese, un consuntivo su cui si calcola qual è la loro spesa relativamente ai millesimi.
Alcuni di questi emendamenti sono proprio finalizzati a promuovere l'installazione di contatori per la lettura informatizzata ed elettronica dell'acqua e anche del riscaldamento.
Su questo facciamo alcuni esempi tratti dalle situazioni di maggiore iniquità che abbiamo riscontrato a Chieri, in alcune case in Mirafiori, in Borgo San Paolo e altrove.
Questi sono emendamenti ad essi dedicati, così come crediamo che sarebbe opportuno finanziare con un nuovo contributo (anche se poi sarà nell'allegato A della legge sull'amianto) la sostituzione della molta presenza di amianto che c'è ancora nella proprietà di edilizia popolare (sia ERP, sia di proprietà ATC) al quale le singole agenzie territoriali non riescono a far fronte.
Così come abbiamo presentato alcuni emendamenti (in particolare modo uno) relativi al trattamento accessorio del comparto della sanità, che riguardano sia gli infermieri che gli operatori con funzioni da operatori socio-assistenziali. È un emendamento che presentiamo ogniqualvolta c'è una legge finanziaria o un assestamento di bilancio.
Oggi, nel comparto della sanità, gli infermieri e gli operatori socio assistenziali che lavorano all'interno di un ospedale hanno una differenza di trattamento economico rispetto a coloro i quali operano all'interno di un poliambulatorio, di una struttura dove non sono previsti turni festività e reperibilità: una differenza economica pressoché risibile, cioè di 100 euro al mese. Evidentemente, molti infermieri tendono a scegliere quando possono, una qualità di vita migliore rinunciano a un vantaggio economico così limitata, quindi cercano di andare in strutture non complesse dove ci sia la certezza dell'orario di ingresso e uscita, oppure trasformano il loro contratto full time a part time, perché gli infermieri a contratto part time non possono appunto essere inseriti fra coloro i quali fanno i turni, la reperibilità e le festività e quant'altro.
Aumentando le retribuzioni integrative, cioè previste da contratto, si riuscirebbe a fare invece un distinguo economico importante per coloro i quali operano in ospedale, e quindi sono soggetti a turni, a festività, a reperibilità, e coloro i quali hanno un lavoro più definito dal punto di vista dell'orario. E crediamo sarebbe una diversificazione importante, che va a premiare il merito e non aumenti indiscriminati in tutta la categoria.
Rispetto a questo alcune parti, i sindacati maggiori hanno sempre espresso la loro contrarietà, garantendo o richiedendo aumenti che non vanno a premiare i lavoratori che più sono in difficoltà rispetto al lavoro che svolgono, ma che va a premiare tutto il comparto in modo indifferenziato senza una vera premialità del merito rispetto al lavoro che è stato svolto.
Sempre relativamente alla casa, abbiamo presentato un emendamento che è ricavato dalla nostra proposta di legge, quella relativa al mutuo sociale cioè alla possibilità che una parte consistente di abitazioni delle Agenzie territoriali per la casa del Piemonte siano costruite con la possibilità dell'affitto a riscatto.
Questo peraltro è previsto nel Piano casa del Governo; bisognerà rivedere quanto di questo verrà attuato. Oggi non è attuato, cioè ad oggi mentre noi facciamo nel provvedimento sul Piano casa molti interventi che favoriscono in particolar modo la nostra Provincia, l'edilizia convenzionata, che quindi non dà una risposta alle fasce più deboli.
Noi abbiamo nella nostra Provincia 15.000 famiglie che nel dicembre dell'anno scorso hanno fatto richiesta per una casa popolare, ma il Piano casa (10.000 case entro il 2012) nella nostra Provincia non ha prodotto la costruzione di una sola abitazione, tant'è che quest'anno il Comune di Torino non ha riaperto il bando, perché già solo con i soggetti che hanno titolo ad ottenere la casa, con il bando dell'anno scorso ci andavano circa due anni per garantire ed assegnare un'abitazione.
Noi abbiamo trasferito invece molte risorse alle cooperative edilizie per l'edilizia convenzionata; cooperative che comunque vendono le loro abitazioni non 2.400 euro al metro quadro, ma 1.600 euro al metro quadro diventando quindi inarrivabili ed impossibili da acquisire per tutti quei soggetti che non sono in una situazione non solo di difficoltà, ma anche che non hanno una disponibilità economica a loro favore.
E anche sulla cooperazione in edilizia indistinta o abitativa si è intervenuti molto non garantendo coloro i quali non possono permettersi la possibilità di un acquisto e non invece di una locazione a prezzi garantiti.
Il mutuo sociale prevede la possibilità del riscatto, cosa già utilizzata all'interno della nostra città, che consente all'affittuario di utilizzare meglio la propria abitazione.
Presidente, le chiedo solo se c'è anche l'emendamento n. 30, perché non l'ho segnato. Comunque continuo l'illustrazione e se c'è, me lo dite.
Un emendamento prevede gli interventi in materia di rilocalizzazione dello stadio olimpico del free-style di Oulx. È un intervento economico certamente importante, ma credo che non si possa lasciare un intervento che è costato molti milioni di euro in quella situazione che oggi, per chiunque l'abbia vista, fa comprendere come una parte del patrimonio olimpico sia in stato di assoluto degrado. Quella è un'opera che è stata utilizzata 15 giorni e dal termine delle Olimpiadi quell'opera è chiusa, non più utilizzata. E, quindi, rappresenta un esempio di come siano state sprecate alcune risorse e se non si prevede un intervento di rilocalizzazione, con difficoltà potremmo far capire che non si è trattato oggettivamente di uno spreco di denaro e basta.
L'emendamento n. 32 istituisce un fondo rotativo per le emittenti radiotelevisive. È un provvedimento che è stato fatto proprio dalla Giunta.
Nessuno vuole avere principi di primazia, nel senso che però avevamo avanzato, in sede di Commissione, molto tempo fa questa esigenza. Credo che nel patto siglato fra emittenti locali e Giunta regionale vi sia anche l'istituzione di questo fondo. Crediamo che sia meglio istituirlo per norma, così lo abbiamo fatto nella modifica alla legge n. 34, che non con un semplice provvedimento di Giunta.
L'articolo 33, "Interventi urgenti in materia di cassa integrazione straordinaria", prevede uno stanziamento importante di 50 milioni di euro ma che sono un'anticipazione, e darebbe compimento ad una misura che la Regione Piemonte ha attuato, ma che dà garanzie al 4-5% dei lavoratori piemontesi. La Regione Piemonte ha fatto una misura, stanziando 15 milioni di euro per garantire l'anticipazione della cassa straordinaria in deroga per tutta una serie di lavoratori, che da marzo dello scorso anno, pur essendo partito il procedimento con l'INPS, non hanno ancora ottenuto il sussidio della cassa integrazione.
La Regione ha emanato una misura che esclude tutte le imprese artigiane, che ai sensi dei dati dell'Osservatorio sul lavoro coprono il 91% delle domande di cassa integrazione, più una serie di piccole imprese.
Pertanto, oggi abbiamo una misura che garantisce il 4/5% dei lavoratori dipendenti e ne esclude il 94/95% degli altri lavoratori piemontesi.
Si tratterebbe solo di un'anticipazione e pertanto crediamo sia un aspetto importante.
Vi sono poi tre emendamenti che riteniamo non solo più qualificanti, ma riteniamo che possano essere accoglibili e quindi li indichiamo al Consiglio. Ovviamente riteniamo che tutti potrebbero essere accoglibili, ma tre con particolare attenzione.
Uno è banale. L'emendamento n. 34 è di per sé una banalità, nel senso che alla legge si inserisce "euro 5 e successive omologazioni". Attualmente la nostra legge prevede i veicoli omologati euro 2, euro 3 ed euro 4. Per cui essendo già usciti i veicoli euro 5, in realtà non potrebbero avere i benefici previsti dalla legge o successive omologazioni, perché tra un po' di tempo usciranno anche l'euro 6 e l'euro 7. Crediamo che questo sia un emendamento di buon senso, senza alcun costo, ma che non esclude dai benefici di legge alcune migliaia di automobilisti che hanno questi nuovi veicoli .
Lo dico perché noi non abbiamo né l'euro 5 né le successive omologazioni. Mi riferisco solo alle cinque annualità del pagamento della tassa automobilistica.
Inoltre, abbiamo presentato un emendamento che andrebbe a ripristinare un articolo della legge regionale n. 21 del 2007. Alcuni colleghi lo ricorderanno: è quello delle sostanze psicotrope. Uno di questi articoli cioè l'articolo 3, relativo al consenso informato, venne cassato dalla Corte Costituzionale, perché uno dei commi prevedeva che, per dare una cura, fosse necessaria l'autorizzazione del genitore. Abbiamo escluso la possibilità di autorizzazione da parte del genitore, ma abbiamo mantenuto l'aspetto che a noi sembrava più importante, cioè quello che il medico di medicina generale, il pediatra, o il neuropsichiatra infantile, scrivesse i benefici e le controindicazioni del medicinale. In questo modo, potremmo garantire un pezzo della legge, oggi mancante. Questo relativamente all'emendamento n. 30. Abbiamo presentato tre emendamenti che non crediamo siano migliori di altri, ma accoglibili perché non comportano oneri finanziari.
L'emendamento n. 37 prevede interventi a sostegno della stabilizzazione del personale a tempo determinato. I colleghi, penso anche i colleghi del centrosinistra o della sinistra che si dicono più attenti rispetto a queste cose, sanno bene che la finanziaria Prodi garantì la possibilità di stabilizzazione per tutti i dipendenti che avevano alcuni requisiti, cioè avere avuto un contratto di lavoro almeno entro il 30 settembre 2006 e aver maturato, in cinque anni, anche nei cinque anni successivi, almeno tre anni di lavoro come dipendente.
Questo processo è partito, per esempio, nel settore della sanità dove quando sarà concluso il processo di stabilizzazione, circa 2.000 dipendenti che possiedono i requisiti necessari saranno stabilizzati. In più l'Assessorato al personale, anche per chi non prevede questi requisiti, in realtà, ha bandito alcuni concorsi per normare l'utilizzo dei lavoratori a tempo determinato. Il paradosso è che all'interno della nostra Regione vi sono ancora 30/40 dipendenti che si trovano in questa condizione e verso i quali non è stato previsto alcun procedimento di stabilizzazione.
Abbiamo presentato un articolo che prevede la partenza del processo di stabilizzazione e l'adozione, entro trenta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, da parte della Giunta regionale, di un piano di stabilizzazione del personale di cui al comma 2.
Sarebbe difficile comprendere perché una norma valga e sia attuata per duemila dipendenti e, all'interno dell'Ente Regione stesso, non valga più e non sia attuata per 30/40 dipendenti. Pertanto, in omogeneità a quanto votato e quanto fatto da questa Giunta, abbiamo previsto questo emendamento.
Credo di aver illustrato tutti gli emendamenti relativi all'articolo.
Chiedo al Presidente, per quanto ci riguarda, il voto nominale e separato per singolo articolo. Se la maggioranza ritiene di voler accorpare alcuni emendamenti, per noi non c'è nessun problema ai fini della votazione.
Chiedo, inoltre, di votare separatamente e con particolare attenzione l'emendamento che inserisce euro 5, quello che ripristina l'articolo 3 della legge n. 21, cioè quello del consenso informato, e quello che garantisce la stabilizzazione dei dipendenti a tempo determinato che, prima del 2006, avendo tutti i requisiti alla legge finanziaria del 2007, ad oggi, non sono ancora stati stabilizzati.



PRESIDENTE

Il Consigliere Giovine ha chiesto la parola sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Come avevo preannunciato anche al Vicepresidente Peveraro, chiedo una sospensione dei lavori per convocare una Conferenza dei Capigruppo possibilmente in sede politica anche per vagliare quali emendamenti potranno avere il favore della maggioranza, e quindi essere votati, quali ritirati, e quali messi in votazione anche se vi fosse un parere negativo della maggioranza.
Vista l'ora, potrebbe essere un'ottima soluzione sospendere i lavori.



PRESIDENTE

Scusate, Consiglieri, il Consigliere Giovine ha chiesto una sospensione per una Conferenza dei Capigruppo. Vorrei sapere se ci sono indicazioni da parte dei Gruppi.
La parola al Consigliere Giovine.



GIOVINE Michele

Visto che stiamo andando avanti abbastanza velocemente nei lavori magari diamo l'occasione a qualche collega di mangiare qualcosa.



PRESIDENTE

Chiedo di avere indicazioni da parte dei Gruppi.
Consigliere Giovine, suggerirei, visto che il Consigliere Vignale ha illustrato i suoi emendamenti, di votare gli emendamenti del Consigliere Vignale, così chiudiamo il Capo I e andiamo avanti con il Capo II.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Presidente, al Capo I ci sono altri emendamenti, e ve n'è uno a firma del sottoscritto su cui aspetto una risposta da parte della maggioranza.
Prima di votare gli emendamenti del Consigliere Vignale, penso che anche il Consigliere stesso abbia più piacere avere qualche emendamento votato a favore, piuttosto che tutti respinti solo per aver fatto una battaglia politica. Proprio per questi motivi, ho chiesto la sospensione in questo momento.



PRESIDENTE

Dispongo una breve sospensione del Consiglio regionale. Il Consiglio riprende alle ore 13.50. Prego i Consiglieri di rimanere in aula. L'urgenza del momento e la necessità di approvare in tempi brevi il provvedimento implica la necessità di riprendere alle 13.50. Vi prego di non uscire dall'aula.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 13.34 riprende alle ore 14.06)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Prego tutti i Consiglieri di rientrare in aula.
La parola all'Assessore Peveraro per il parere della Giunta.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Il parere è negativo.



PRESIDENTE

Ricordo che il numero legale è 29.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento aggiuntivo rubricato n. 22.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 38 Consiglieri hanno votato Sì 7 Consiglieri hanno votato NO 31 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 23) presentato dai Consiglieri Vignale, Casoni Botta, Boniperti, D'Ambrosio: Dopo l'articolo 15, aggiungere il seguente: "Art. 15 ter (Interventi urgenti in materia di edilizia popolare) 1. Al fine di garantire un corretto e più consapevole pagamento del consumo dell'acqua per tutti i residenti nelle case di edilizia popolare, la Giunta regionale promuove un Piano regionale di interventi volti a promuovere l'installazione e l'utilizzo di contatori per la telelettura informatizzata ed elettronica dell'acqua nelle case di edilizia popolare presenti sul territorio regionale.
2. Nell'attuare gli interventi di cui al comma 1, viene data priorità alle abitazioni in cui sono già stati installati i contatori per la telelettura.
3. Ai fini della realizzazione del Piano di cui al comma precedente, la Regione Piemonte trasferisce a favore delle Agenzie Territoriali della Casa della Regione Piemonte la somma di euro 2 milioni in termini di competenza per gli anni 2009 e 2010." Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 23, sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 35 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato Sì 3 Consiglieri hanno votato NO 31 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere.
Il Consiglio non approva.
Emendamento aggiuntivo rubricato n. 25) presentato dai Consiglieri Vignale Casoni, Botta, Boniperti, D'Ambrosio: Dopo l'articolo 15, aggiungere il seguente: "Art. 15 quater (Risorse per il trattamento accessorio nel comparto della sanità) 1. La Giunta regionale è autorizzata ad integrare il pagamento delle indennità, già previste dai vigenti contratti collettivi di lavoro ed in particolar modo per indennità di turno, festività, struttura intensiva e reperibilità, effettuate dal personale sanitario del sistema socio sanitario regionale avente titolo impegnato presso le strutture sanitarie regionali.
2. Le risorse impegnate al fine di garantire il trattamento accessorio aggiuntivo non saranno inferiori ai 38 milioni di euro annui che garantiranno le seguenti maggiorazioni: quattro euro giornalieri aggiuntivi per l'indennità turno, quatto euro aggiuntivi per l'indennità intensiva quindici euro aggiuntivi per l'indennità festiva, trenta euro aggiuntivi per ogni singola reperibilità".
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Intervengo sull'ordine dei lavori, ovviamente se l'Aula acconsente.
Per quanto ci riguarda, salvo gli emendamenti rubricati n. 30, 34 e 37 quest'ultimo è relativo alle stabilizzazioni, che, su rassicurazione a microfono dell'Assessore Peveraro, siamo anche disposti a ritirare - se la Presidenza e l'Aula acconsentono, siamo disponibili alla votazione unica di tutti gli emendamenti. Magari, Presidente, se ne può fare una per appello nominale, ovviamente se non ci sono contrarietà da parte dei colleghi.



PRESIDENTE

Grazie, collega Vignale, così resta disposto, la votazione avviene per appello nominale.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 25, sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 35 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato Sì 3 Consiglieri hanno votato NO 31 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Emendamento aggiuntivo rubricato n. 18) presentato dai Consiglieri Giovine Nicotra, Lupi: Art. 15 quinques (Contrasto al fenomeno del gioco d'azzardo) Si propone di aggiungere l'articolo con il seguente testo: "1. I titolari di esercizi pubblici che utilizzano, nei loro locali apparecchi illeciti per il gioco d'azzardo, sono esclusi dalla possibilità di ricevere contributi a qualsiasi titolo dalla Regione Piemonte, che prevede le seguenti forme di inibizione, in caso di rinvio a giudizio: a) inibizione a ricevere qualsiasi contributo regionale relativo alla propria attività economica per le istanze presentate b) inibizione a presentare istanza di contribuzione alla Regione per le proprie attività, per i tre anni successivi alla condanna.
2. La Regione sospende tutte le pratiche in essere verso i soggetti di cui al comma 1 ed attiva le procedure di quanto già eventualmente erogato nell'annualità precedente alla notizia di reato, qualora si arrivi alla condanna definitiva da parte dell'Autorità giudiziaria." Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 18.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 35 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato Sì 3 Consiglieri hanno votato NO 31 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Emendamento aggiuntivo rubricato n. 26) presentato dai Consiglieri Vignale Casoni, Botta, Boniperti, D'Ambrosio: Dopo l'articolo 15, aggiungere il seguente: "Art. 15 sexies (Interventi urgenti in materia di edilizia popolare nella città di Chieri) 1. Al fine di garantire un corretto e più consapevole pagamento del consumo dell'acqua per tutti i residenti nelle case di edilizia popolare del Comune di Chieri, la Regione Piemonte eroga un contributo per interventi volti a promuovere l'installazione e l'utilizzo di contatori per la telelettura informatizzata ed elettronica dell'acqua nelle case di edilizia popolare della città di Chieri, ubicati in via della Resistenza.
2. Ai fini della realizzazione degli interventi di cui al comma 1, la Regione Piemonte trasferisce la somma di euro 500.000,00 a favore dell'Agenzia Territoriale della Casa della Provincia di Torino per gli anni 2009 e 2010".
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 26.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 35 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato Sì 3 Consiglieri hanno votato NO 31 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Emendamento aggiuntivo rubricato n. 27) presentato dai Consiglieri Vignale Casoni, Botta, Boniperti, D'Ambrosio: Dopo l'articolo 15, aggiungere il seguente: "Art. 15 septies (Interventi di bonifica dell'amianto nelle case di edilizia popolare) 1. La Regione Piemonte promuove un piano regionale di interventi volti a bonificare le strutture di edilizia popolare della presenza d'amianto.
2. Ai fini della realizzazione del Piano di cui al comma precedente, la Regione Piemonte trasferisce a favore delle Agenzie Territoriali della Casa della Regione Piemonte la somma di euro 2 milioni in termini di competenza e di cassa per l'anno finanziario 2010".
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 27.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 35 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato Sì 3 Consiglieri hanno votato NO 31 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Emendamento aggiuntivo rubricato n. 28) presentato dai Consiglieri Vignale Casoni, Botta, Boniperti, D'Ambrosio: Dopo l'articolo 15, aggiungere il seguente: "Art. 15 octies (Interventi urgenti in materia di edilizia popolare del complesso via Artom via Fratelli Garrone della città di Torino).
1. Al fine di attuare e garantire un corretto e più consapevole pagamento del consumo dell'acqua per tutti i residenti nelle case di edilizia popolare, la Regione Piemonte eroga un contributo per interventi volti a promuovere l'installazione e l'utilizzo di contatori per la telelettura informatizzata ed elettronica dell'acqua nelle case di edilizia popolare delle vie Artom e Fratelli Garrone di Torino.
2. Ai fini della realizzazione degli interventi di cui al comma 1, la Regione Piemonte trasferisce la somma di euro 500.000,00 a favore dell'Agenzia Territoriale della Casa della Provincia di Torino per gli anni 2009 e 2010".
L'esito della votazione è il seguente: presenti 35 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato Sì 3 Consiglieri hanno votato NO 31 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Emendamento aggiuntivo rubricato n. 29) presentato dai Consiglieri Vignale Casoni, Botta, Boniperti, D'Ambrosio: Dopo l'articolo 15, aggiungere il seguente: "Art. 15 nonies (Indicazione alle Agenzie Territoriali per la Casa della Regione Piemonte a realizzare nuovi alloggi da destinare ai cittadini piemontesi con la formula del riscatto o mutuo sociale).
1. La Giunta regionale dà mandato alle Agenzie Territoriali per la Casa del Piemonte di utilizzare il 30 per cento dei fondi trasferiti per la realizzazione di nuovi alloggi di edilizia pubblica con la formula del mutuo sociale.
Tali alloggi, verranno costruiti principalmente nei capoluoghi di provincia su terreni di proprietà della Regione, delle pubbliche amministrazioni o del Demanio dello Stato, e saranno messe in vendita con la forma, per l'acquirente, del mutuo sociale a rate fisse senza interessi applicati alle rateizzazioni. La priorità di vendita è assegnata a favore delle famiglie più deboli, che acquisteranno la proprietà dell'immobile all'estinzione del mutuo sociale.
2. La Giunta regionale provvederà a realizzare un Regolamento, sentita la Commissione competente, all'interno del quale saranno previste priorità di assegnazione, reddito massimo per poter accedere a tale beneficio, soggetti beneficiari, modalità di progettazione e costruzione".
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 29.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 35 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato Sì 3 Consiglieri hanno votato NO 31 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Emendamento aggiuntivo rubricato n. 31) presentato dai Consiglieri Vignale Casoni, Botta, Boniperti, D'Ambrosio: Dopo l'articolo 15, aggiungere il seguente: "Art. 15 decies (Interventi urgenti in materia di rilocalizzazione dello stato Olimpico del Freestyle di Sauze d'Oulx) 1. Al fine di garantire un adeguato sviluppo turistico ed una completa valorizzazione del territorio, la Regione Piemonte intende promuovere gli interventi tecnici e progettuali necessari per rendere attuabile e sostenibile l'offerta turistico - sportivo dell'impianto olimpico di freestyle realizzato sul territorio del Comune di Sauze d'Oulx in occasione dei Giochi Olimpici Torino 2006.
2. In particolare la Regione intende promuovere la rilocalizzazione del sito olimpico del freestyle, di cui al comma 1, che attualmente si presenta in uno stato di progressivo ed inarrestabile degrado.
3. Per gli interventi di cui ai commi 1 e 2 del presente articolo, la Regione Piemonte prevede uno stanziamento pari a euro 10 milioni per gli anni 2009 e 2010".
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 31.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 35 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato Sì 3 Consiglieri hanno votato NO 31 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Emendamento aggiuntivo rubricato n. 32) presentato dai Consiglieri Vignale Casoni, Botta, Boniperti, D'Ambrosio: Dopo l'articolo 15, aggiungere il seguente: "Art. 15 undecies (Istituzione di un Fondo rotativo per le emittenti radiotelevisive) 1. La Regione Piemonte al fine di sostenere gli investimenti che le emittenti televisive dovranno sostenere per il passaggio dall'analogico al digitale, istituisce, mediante la concessione diretta di garanzie agli istituti di credito, un Fondo di rotazione per la copertura finanziaria delle anticipazioni in conto capitale.
2. AI fini di quanto previsto al comma 1, la Regione costituisce un fondo di garanzia e stipula apposita convenzione con la Finpiemonte s.p.a, per stabilire, sentita la commissione competente, criteri, modalità e procedure per la concessione delle garanzie, e prevede altresì l'incremento annuale della propria quota di partecipazione al fondo.
3. Alla maggiore spesa derivante dall'istituzione del Fondo rotativo di cui al comma 1 e 2 si provvede incrementando di 4.000.000,00 di euro l'unità previsionale di base (UPB) DB 15052 (Istruzione, Formazione Professionale e Lavoro - Promozione e Sviluppo dell'imprenditorialità e della Cooperazione Titolo II - spese d'investimento) e riducendo di pari importo l'unità previsionale di base (UPB) DB 06981 (Comunicazione Istituzionale della Giunta regionale Collaborazioni Direzione DB 06 Titolo I: spese correnti) del bilancio di previsione per l'anno finanziario 2009 e per il biennio 2010 e 2011 per un importo annuo complessivo di 2.000.000 di eurocon risorse della stessa unità previsionale di base del bilancio pluriennale 2010 - 2011".
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 32.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 35 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato Sì 3 Consiglieri hanno votato NO 31 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Emendamento aggiuntivo rubricato n. 33) presentato dai Consiglieri Vignale Casoni, Botta, Boniperti, D'Ambrosio: Dopo l'articolo 15, aggiungere il seguente: "Art. 15 duodecies (Interventi urgenti in materia di Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria) 1. Per fronteggiare la grave crisi che colpisce le imprese artigiane piemontesi ed al fine di dare sostegno ai lavoratori oggi in attesa dell'indennità di cassa integrazione, è previsto uno stanziamento pari a euro 50 milioni per gli anni 2009 e 2010.
2. Ai fini di quanto indicato al comma 1 è istituito apposito capitolo nell'ambito della UPB DB15041.
3. Alla copertura finanziaria degli oneri finanziari di cui al comma 1, si provvede, per l'anno 2009, mediante riduzione dell'UPB DB19021 (Politiche Sociali e Politiche per la famiglia Socio - Ass, Integsoc - San Rapp Enti Gest Istit Titolo 1: spese correnti) per un importo complessivo pari allo stanziamento previsto al comma 2 e, per l'anno successivo, in sede di predisposizione dei relativi bilanci di previsione annuali e pluriennali".
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 33.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 35 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato Sì 3 Consiglieri hanno votato NO 31 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Emendamento aggiuntivo rubricato n. 35) presentato dai Consiglieri Vignale Casoni, Botta, Boniperti, D'Ambrosio: Dopo l'articolo 15, aggiungere il seguente: "Art. 15 terdecies (Interventi di bonifica dell'amianto nelle case di edilizia popolare delle vie Togliatti, Isler, Fleming, Morandi e di Strada delle Cacce).
1. La Regione Piemonte promuove un piano regionale di interventi volti a bonificare le strutture di edilizia popolare di Torino, ubicate nelle vie Togliatti, Isler, Fleming, Morandi ed in Strada delle Cacce della presenza di amianto.
2. AI fini della realizzazione del Piano di cui al comma precedente, la Regione Piemonte trasferisce a favore delle Agenzie Territoriali della Casa della Regione Piemonte di Torino la somma di euro 2 milioni in termini di competenza e di cassa per l'anno finanziario 2010".
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 35.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 35 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato Sì 3 Consiglieri hanno votato NO 31 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 37) presentato dai Consiglieri Vignale, Casoni Botta, Boniperti, D'Ambrosio: Dopo l'articolo 15, aggiungere il seguente: "Art. 15 quaterdecies (Interventi a sostegno della stabilizzazione del personale a tempo determinato) 1. La Regione Piemonte, ai sensi del comma 558 articolo 1 della legge 27 dicembre 2006 n. 296 (Finanziaria 2007), intende procedere alla stabilizzazione del personale non dirigenziale assunto con contratto a tempo determinato in possesso di determinati requisiti e fino alla copertura dei posti vacanti in organico.
2. I requisiti di cui al comma 1 riguardano il personale che deve alternativamente: a) essere in servizio da 3 anni, anche non continuativi, o conseguire tale requisito sulla base di contratti stipulati anteriormente alla data del 29 settembre 2006 b) essere stato in servizio per almeno 3 anni, anche non continuativi, nel quinquennio anteriore alla data di entrata in vigore della Finanziaria 2007.
3. La procedura riguarda il personale in possesso dei requisiti che sia stato assunto mediante procedure selettive di natura concorsuale o previste da norme di legge.
4. La Giunta regionale adotta, entro trenta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, un Piano di stabilizzazione del personale di cui al comma 2, sentita la Commissione consiliare competente".
La parola all'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al personale e sua organizzazione

Il tema è ben noto. Tra l'altro, già nell'assestamento del 2008, se non ricordo male, fu inserita una norma che prevedeva l'impegno dell'Amministrazione regionale, sia in termini di amministrazione che di sanità, di adottare tutte le procedure atte alla stabilizzazione del personale precario. Nell'ambito di questa attività, noi abbiamo avviato un percorso di stabilizzazione, nel senso che sono state fatte tre prove concorsuali, che hanno avuto un esito importante: 180 persone sono nella graduatoria di categoria D, 53 in quella di categoria C e sette in quella di categoria B.
Entro il 4 gennaio 2010 le graduatorie verranno esaurite, quindi tutte le persone inserite avranno un contratto a tempo determinato per tre anni.
Nell'ambito dell'accordo che ha portato a questo percorso di stabilizzazione abbiamo anche specificatamente previsto una norma, che è un impegno politico e amministrativo. Politico nel senso che abbiamo confermato, dal nostro punto di vista, l'importanza del percorso di stabilizzazione vera, perché questa, di fatto, è solo la predisposizione di contratti a tempo determinato, ma non si configura ancora come una stabilizzazione vera. Questo dal punto di vista politico, compatibilmente con le normative vigenti o che verranno poi definite.
L'accordo, che peraltro la Giunta ha ratificato stamani, prevede specificatamente che verranno attivati tutti i percorsi di stabilizzazione effettiva che la legge ha consentito o consentirà. Quindi, se vi sono dei casi che rientrano ancora nella vecchia normativa, ovviamente, si procederà alla stabilizzazione effettiva, ovvero all'ingresso a tempo indeterminato nell'organico della Regione.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Vignale.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Per me è sufficiente, siamo anche disponibili a ritirare l'emendamento.
Vorrei solo avere conferma rispetto alla priorità, è evidente che anche coloro i quali hanno iniziato sei mesi fa un contratto a tempo determinato potranno maturare un diritto, tra tre anni, ad essere stabilizzati. La priorità che noi chiediamo è nei confronti di chi, ad oggi, ha già i titoli per essere stabilizzato, come alcune decine di lavoratori della Giunta regionale.
Se c'è questa garanzia, noi siamo disponibili a ritirare l'emendamento fidandoci delle parole dell'Assessore Peveraro, che peraltro rimangono a verbale.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al personale e sua organizzazione

Questo aspetto della priorità nell'accordo non è indicato, posso solo assumerlo in questa sede, perché mi sembra anche logico nel percorso di stabilizzazione.
C'è un percorso che è già stato definito, ed è quello della vecchia legge finanziaria. Probabilmente, io dico auspicabilmente, verranno attivati ulteriori percorsi di stabilizzazione effettiva, verranno individuate ulteriori caratteristiche che daranno la possibilità di stabilizzazione.
evidente, e mi sembra assolutamente ragionevole, che coloro che sono coperti da una legge che già c'è abbiano la precedenza nella stabilizzazione effettiva rispetto a situazioni che potranno nascere nel prosieguo.
Alla domanda rispondo che non c'è nell'accordo, non è specificata la priorità per chi è in quella situazione.



PRESIDENTE

Perfetto, consideriamo ritirato l'emendamento rubricato n. 37.
Emendamento aggiuntivo rubricato n. 42) presentato dai Consiglieri Cavallera, Leardi, Toselli: Dopo l'articolo è aggiunto il seguente: "15 quinquiesdecies (Disposizioni in materia di canoni) 1. In attuazione dell'articolo 8, comma 3, dello Statuto della Regione Piemonte, con decorrenza dal 1° gennaio 2010 l'introito dei proventi dei canoni derivanti dall'utilizzazione delle acque pubbliche ricadenti nel territorio della Provincia del Verbano Cusio Ossola è ogni anno integralmente trasferito alla Provincia medesima.
2. Il trasferimento di cui al comma 1 è definito mediante specifico accordo di programma che determina altresì l'entità della riserva sull'importo da trasferire per il finanziamento delle attività regionali di monitoraggio e studio in materia di risorse idriche".
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 42.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 34 Consiglieri votanti 33 Consiglieri hanno votato Sì 3 Consiglieri hanno votato NO 30 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
ARTICOLO 16 All'articolo 16 non sono stati presentati emendamenti. Procediamo con la votazione.
Indìco la votazione nominale sull'articolo 16.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 34 Consiglieri votanti 33 Consiglieri hanno votato Sì 33 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
ARTICOLO 17 Emendamento rubricato n. 5) presentato dai Consiglieri Bossuto, Moriconi Clement: Dopo il comma 3 dell'art. 17 è inserito il comma 3 bis.
E' eliminata la parola "volontarie" laddove segue a "guardie ecologiche" negli articoli 36 e 37 della legge regionale 2 novembre 1982, n. 32.
Emendamento rubricato n. 4) presentato dai Consiglieri Bossuto, Moriconi Clement: (Modifiche all'articolo 40 comma 1 della legge regionale n. 32/1982 s.m.i.) Il comma 1 dell'articolo 40, della l.r. 32/1982 è sostituito dal seguente: "Art. 40 (Proventi) 1. I proventi derivanti dalle sanzioni di cui all'articolo 38 sono introitate nel bilancio delle singole Province che le utilizzano per il raggiungimento degli scopi di cui alla presente legge, dandone annualmente notizia alla Regione".
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
Va bene procedere speditamente, però avete dimenticato l'emendamento n.
18, intitolato "Articolo 15 quinquies".



PRESIDENTE

Chiedo scusa, collega, ma l'intitolazione non è impegnativa, nel senso che gli emendamenti vengono reimpostati dagli uffici sulla base della sedes materiae propriae, per cui vengono allocati...



GIOVINE Michele

Non ho problemi che venga votato dopo, ma poiché non si tratta di una modifica di legge, pensavo che rientrasse nel Capo 1, però va bene votiamolo anche dopo.



PRESIDENTE

Se lei ha il plico degli emendamenti li vede allocati...



GIOVINE Michele

Ma non è una modifica di legge...



PRESIDENTE

Se vuole, presso l'ufficio potrà trovare tutte le risposte.



GIOVINE Michele

No, ma le risposte le voglio adesso in Aula, Presidente, abbia pazienza. Basta che lo metta in votazione.



PRESIDENTE

Mi dicono che l'emendamento 18 è già stato votato.



GIOVINE Michele

Ma quando?



GIOVINE Michele

Ma se c'era parere favorevole della Giunta!



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 5 presentato dal Consigliere Bossuto: omissis Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bossuto; ne ha facoltà.



BOSSUTO Iuri

Ritiro alcuni emendamenti, Presidente: il n. 5, perché mi rendo conto che la scrittura lo rende irricevibile.



PRESIDENTE

Ritira anche l'emendamento 4?



BOSSUTO Iuri

Il n. 6, perché anche qui manca la cartografia. Sono due emendamenti fatti un po' di corsa.



PRESIDENTE

Le chiedo scusa: l'emendamento n. 5 è ritirato e il n. 4?



BOSSUTO Iuri

Mi dicono che l'emendamento n. 4 è stato assorbito da un emendamento della Giunta. È vero? In questo caso lo ritiro.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
Le chiedo cortesemente, almeno nella giornata di oggi, di non dare più la stessa votazione su emendamenti ed articoli. Lei potrà chiederlo di volta in volta ed io, di volta in volta, la boccerò. Adesso i colleghi potranno capire il motivo per cui sono contrario, di principio, alle stesse votazioni: in futuro potrà succedere a qualche altro collega che un suo emendamento venga cassato e tranciato via insieme ad altri, anche qualora venisse accolto con favore dalla maggioranza.
Non so più cosa fare e cosa dire sull'emendamento n. 18, quindi lascio a lei sbrogliare la matassa e mi dispiace, perché non è che me lo sono sognato di notte e l'ho scritto, ma l'ho elaborato con calma, l'ho pensato e l'ho anche confrontato con uffici, quindi non so come si possa dare lo stesso valore normativo, rimodificando quell'emendamento che, in modo indebito, è stato stralciato dalla sua Presidenza.



PRESIDENTE

Comunico che gli emendamenti rubricati n. 4, 5 e 6 sono ritirati.
Votiamo pertanto l'articolo 17.
Indìco la votazione nominale sull'articolo 17.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 34 Consiglieri votanti 33 Consiglieri hanno votato Sì 29 Consiglieri si sono astenuti 4 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

La vedo un po' confuso, Presidente, primo perché non è finito il tempo della votazione e secondo perché ha detto "respinge" quando invece il Consiglio approva. Magari si prenda un caffè.



PRESIDENTE

Ha ragione, collega Giovine, ha individuato il problema: vista la mia costituzione fisica, quando non mangio risento del calo di zuccheri, ma cercherò di sopperire comunque.
Emendamento aggiuntivo rubricato n. 1) presentato dai Consiglieri Bossuto Moriconi, Clement: "Art. 22 (Vigilanza sull'esercizio della pesca) 1. La vigilanza sull'applicazione delle leggi sulla pesca e l'accertamento delle infrazioni relative è affidata agli agenti di vigilanza dipendenti delle province, nonché agli ufficiali, sottufficiali e guardie del Corpo forestale dello Stato, al personale di vigilanza delle aree protette nazionali, regionali e provinciali oltre che a coloro ai quali la legge riconosce la qualifica di ufficiali o di agenti di polizia giudiziaria.
2. Le province possono affidare altresì la vigilanza ai seguenti soggetti con funzione di guardia ittica volontaria: a) a volontari, su richiesta delle organizzazioni piscatorie riconosciute e dei comitati di bacino b) alle guardie ecologiche volontarie di cui agli articoli 36 e 37 della legge regionale 2 novembre 1982, n. 32 (Norme per la conservazione del patrimonio naturale e dell'assetto ambientale).
3. Le guardie ittiche volontarie, delle associazioni di Protezione ambientale riconosciute, che possiedono i requisiti previsti dall'articolo 138 del regio decreto 18 giugno 1931, n. 773 (Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza)".
Tale emendamento introduce l'articolo 17 bis.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bossuto; ne ha facoltà.



BOSSUTO Iuri

Grazie, Presidente.
una serie di emendamenti che si limitano ad aumentare la possibilità di vigilanza, per quanto riguarda aree protette, pesca o quant'altro. Da una parte, riconosce il ruolo delle guardie ecologiche e, dall'altra, la possibilità di allargare la vigilanza su queste aree anche ad operare di soggetti legati ad associazioni ambientaliste riconosciute.
Mantengo l'emendamento e lascio la parola all'Assessore.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Taricco, per esprimere il parere della Giunta regionale.



TARICCO Giacomino, Assessore all'agricoltura

La Giunta esprime parere negativo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 1.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 35 Consiglieri votanti 33 Consiglieri hanno votato Sì 9 Consiglieri hanno votato NO 24 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Emendamento aggiuntivo rubricato n. 2) presentato dai Consiglieri Bossuto Moriconi, Clement: Art 17 ter (Modifiche all'articolo 22 della Legge Regionale 29 dicembre 2006, n. 37) Art. 22 (Corsi di preparazione e aggiornamento per guardie ittiche volontarie) "1. Il riconoscimento della qualità di guardia ittica volontaria subordinata è subordinato alla frequenza di corsi di qualificazione e aggiornamento organizzati dalle province che ne rilasciano attestato d'idoneità.
2. I corsi possono altresì essere organizzati: a) dalle singole organizzazioni piscatorie riconosciute e dai comitati di bacino, previa autorizzazione provinciale b) dalle associazioni di Protezione ambientale riconosciute.
2. Le Guardie con funzioni di vigilanza in materia ittica, già nominate alla data dell'entrata in vigore della presente legge, sono confermate nelle loro funzioni e sono tenute alla frequenza dei corsi di aggiornamento".
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 2, sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 34 Consiglieri votanti 33 Consiglieri hanno votato Sì 7 Consiglieri hanno votato NO 26 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Emendamento aggiuntivo rubricato n. 6) presentato dai Consiglieri Bossuto Moriconi, Clement: Art 17 quater (Modifica all'articolo 10 della Legge Regionale 29 giugno 2009, n. 19) L'Art. 10 della Legge Regionale 29 giugno 2009, n. 19 (aree protette) viene modificato aggiungendo al comma 2, dopo il punto n. 49, il punto: "50) Riserva naturale dei Boschi di Staffarla;".
L'emendamento rubricato n. 6 è ritirato.
Emendamento rubricato n. 3) presentato dai Consiglieri Bossuto, Moriconi Clement: Art. 17 quinquies (Modifica all'articolo 21 della Legge Regionale 29 giugno 2009, n. 19) "Art 21 (Vigilanza nelle arre protette) 1. La vigilanza nelle aree protette Istituite con legge è affidata, sui territori di rispettiva competenza: a) al personale di vigilanza dipendente degli enti di gestione delle arre protette a gestione regionale b) al Corpo forestale dello Stato c) agli agenti di polizia locale, urbana e rurale d) agli agenti di vigilanza della provincia e) alle guardie ecologiche di cui all'articolo 37 della legge regionale 2 novembre 1982 n. 32, (Norme per la conservazione del patrimonio naturale e dell'assetto ambientale) f) alle guardie venatorie volontarie delle associazioni di Protezione ambientale riconosciute.
2. Al personale di vigilanza in ruolo presso gli enti di gestione delle aree protette è attribuita, ai sensi dell'articolo 57, comma 3, del Codice di procedura penale la qualifica di agente o ufficiale di polizia giudiziaria, sulla base della distinzione contenuta nei profili professionali di appartenenza.
3. Per personale di vigilanza in ruolo presso gli enti di gestione delle aree protette è richiesta alle Prefetture competenti per territorio la qualifica di agente di pubblica sicurezza ai sensi dell'articolo a bis del regio decreto 6 maggio 1940, n. 635 (Approvazione del regolamento per l'esecuzione del testo unico 18 giugno 1931, n. 773 delle leggi di pubblica sicurezza).
4. Il personale di vigilanza in ruolo presso gli enti esercita le funzioni di polizia giudiziaria e pubblica sicurezza anche sul territorio delle aree protette diverse da quelle in gestione all'ente di appartenenza, a condizione che sia stipulata specifica convenzione tra i soggetti gestori.
5. Il personale di vigilanza degli enti di gestione esercita le funzioni di polizia giudiziaria e pubblica sicurezza sui territori delle arre della rete Natura 2000,qualora affidati i gestione all'ente di appartenenza oppure a seguito di apposita convenzione tra soggetti gestori.
6. Il personale di vigilanza degli enti di gestione è dotato di tesserino di riconoscimento rilasciato dalla Regione e firmato dal presidente dell'ente recante la funzione di polizia giudiziaria esercitata.
7. Per il Personale di vigilanza di cui al comma 1, lettera a) è d'obbligo l'uso dell'uniforme che è unica per tutti i dipendenti ed è stabilita con deliberazione della Giunta regionale. L'inosservanza di tale obbligo comporta l'applicazione delle sanzioni disciplinari previste dalla vigente normativa.
8. L'ente di gestione regolamenta i casi di deroga all'obbligo di indossare l'uniforme stabilito al comma".
Ha chiesto la parola il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
Vedo che ella continua a chiudere la votazione prima del tempo: questo mi stimola ad intervenire anche sugli emendamenti presentati da altri colleghi.
Peraltro, l'emendamento n. 3, presentato dall'amico e collega Bossuto è alquanto corposo, per cui riuscirò sicuramente a trovare il modo di fare due interventi di cinque minuti, sia in termini di dibattito generale, sia per dichiarazione di voto.
Trovo assolutamente favorevole che venga tutelata, con le novità all'articolo 21, la vigilanza nelle aree protette. In particolare l'articolo recita: "La vigilanza nelle aree protette istituite con legge è affidata, sui territori di rispettiva competenza: a) al personale di vigilanza dipendente degli enti di gestione delle aree protette a gestione regionale b) al Corpo forestale dello Stato c) agli agenti di polizia locale, urbana e rurale d) agli agenti di vigilanza della provincia e) alle guardie ecologiche di cui all' articolo 37 della legge regionale 2 novembre 1982, n. 32, (Norme per la conservazione del patrimonio naturale e dell'assetto ambientale) f) alle guardie venatorie volontarie delle associazioni di Protezione ambientale riconosciute".
Il testo prosegue: "2. Al personale di vigilanza in ruolo presso gli enti di gestione delle aree protette è attribuita, ai sensi dell'articolo 57, comma 3, del Codice di procedura penale la qualifica di agente o ufficiale di polizia giudiziaria, sulla base della distinzione contenuta nei profili professionali di appartenenza.
3. Per il personale di vigilanza in ruolo presso gli enti di gestione delle aree protette è richiesta alle Prefetture competenti per territorio la qualifica di agente di pubblica sicurezza ai sensi dell'articolo 4 bis del regio decreto 6 maggio 1940, n. 635 (Approvazione del regolamento per l'esecuzione del testo unico 18 giugno 1931, n. 773 delle leggi di pubblica sicurezza).
4. Il personale di vigilanza in ruolo presso gli enti esercita le funzioni di polizia giudiziaria e pubblica sicurezza anche sul territorio delle aree protette diverse da quelle in gestione all'ente di appartenenza, a condizione che sia stipulata specifica convenzione tra i soggetti gestori.
5. Il personale di vigilanza degli enti di gestione esercita le funzioni di polizia giudiziaria e pubblica sicurezza sui territori delle aree della rete Natura 2000, qualora affidati in gestione all'ente di appartenenza oppure a seguito di apposita convenzione tra i soggetti gestori.
6. Il personale di vigilanza degli enti di gestione è dotato di tesserino di riconoscimento rilasciato dalla Regione e firmato dal presidente dell'ente recante la funzione di polizia giudiziaria esercitata.
7. Per il personale di vigilanza di cui al comma 1, lettera a) - ovvero al personale di vigilanza dipendente degli enti di gestione delle aree protette a gestione regionale - è d'obbligo l'uso dell'uniforme che è unica per tutti i dipendenti ed è stabilita con deliberazione della Giunta regionale. L'inosservanza di tale obbligo comporta l'applicazione delle sanzioni disciplinari previste dalla vigente normativa.
8. L'ente di gestione regolamenta i casi di deroga all'obbligo di indossare l'uniforme stabilito al comma 7".
In effetti, è un emendamento interessante e pregnante. Per questo motivo, Presidente, le comunico che lo sottoscrivo anche io. Grazie.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore De Ruggiero, per esprimere il parere della Giunta regionale.



PRESIDENTE

DE RUGGIERO Nicola, Assessore ai parchi e aree protette La Giunta regionale esprime parere negativo.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Giovine, per dichiarazione di voto ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Ritengo che l'emendamento in oggetto, ovvero l'articolo 21, "Vigilanza delle aree protette", debba riscuotere un voto positivo da parte dell'Aula nonostante la contrarietà della Giunta regionale. Peraltro, anche per questi motivi l'ho sottoscritto in piena convinzione.
Crediamo che sia assolutamente opportuno riconoscere maggior attenzione, da parte della Giunta regionale, alla vigilanza delle aree protette, affinché si garantiscano tutte le guarentigie e le tutele non solo per quanto riguarda gli animali e l'ecosistema che queste guardie dovrebbero tutelare, ma anche, evidentemente, per i cittadini fruitori di queste importantissime aree protette.
Noi riteniamo molto importanti alcuni aspetti di questo articolo. In particolare, ci piace immaginare che vengano elevate nel loro giudizio e nella loro importanza anche le guardie venatorie volontarie delle associazioni di Protezione ambientale riconosciute. È un aspetto non ininfluente, perché, evidentemente, amplia le possibilità della persone che possono procedere a questa attività. D'altronde, nella dizione scelta dai proponenti - "riconosciute" - si immagina che siano riconosciute dall'ente Regione Piemonte o tramite i vari enti delle aree protette che sono ovviamente, soggiacenti alla Regione.
Apprezziamo in modo particolare anche il comma 4, che recita: "Il personale di vigilanza in ruolo presso gli enti esercita funzioni di polizia giudiziaria e pubblica sicurezza anche sul territorio delle aree protette diverse da quelle in gestione dall'ente di appartenenza, a condizione che sia stipulata specifica convenzione tra i soggetti gestori".
Questo, evidentemente, amplierebbe la possibilità, da parte delle guardie in oggetto, di esercitare un controllo più capillare sul territorio e una interscambiabilità tra i soggetti proponenti.
Giudichiamo positivamente il fatto che questa particolare prerogativa venga immaginata anche agli agenti di vigilanza della Provincia. Sappiamo che la Polizia Provinciale è un corpo meno noto, ma importante come gli altri corpi esistenti sul territorio piemontese.
Nonostante il fatto che il tutto venga richiamato da un regio decreto che risale al 1940, n. 635, noi crediamo che ci siano le condizioni per poter ampliare e rendere più fruibile e più utile per i cittadini anche le norme in materia di vigilanza delle aree protette.
Tutto ciò rientra nel quadro costituzionale, in particolare dell'articolo 117 e altri. Noi giudichiamo estremamente positiva la proposta del Consigliere Bossuto. Per questo motivo, annuncio il voto assolutamente favorevole all'emendamento in oggetto, ricordando, Presidente stavolta in anticipo e non sull'ordine dei lavori - che il tempo a disposizione per votare è un minuto e spero ci sia la possibilità, non come è successo l'ultima volta, di poterne usufruire interamente.
Diversamente, avremo occasione di approfondire l'argomento nelle successive votazioni e nei successivi emendamenti, articoli subemendamenti, e via discorrendo.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Bossuto, per dichiarazione di voto.



BOSSUTO Iuri

Presidente, chiedo la votazione per appello nominale. Grazie.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 3.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 36 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato Sì 9 Consiglieri hanno votato NO 24 Consiglieri si sono astenuti 2 Consiglieri Il Consiglio non approva.
ARTICOLO 18 Indìco la votazione nominale sull'articolo 18.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 36 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato Sì 29 Consiglieri si sono astenuti 5 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio approva.
ARTICOLO 19 Indìco la votazione nominale sull'articolo 19.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 38 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato Sì 32 Consiglieri si sono astenuti 4 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio approva.
ARTICOLO 20 Indìco la votazione nominale sull'articolo 20.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 37 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato Sì 32 Consiglieri si sono astenuti 4 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
ARTICOLO 21 La parola al Consigliere Bossuto.



BOSSUTO Iuri

Solo una domanda all'Assessore: purtroppo non ho partecipato alla Commissione, ma mi pare che questo articolo entri nella vicenda dei dipendenti ARPA. Vorrei capire se la proroga riguarda tutti o solo coloro che sono ancora in una posizione non chiara.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al personale e sua organizzazione

Esattamente. Questo provvedimento interviene per coloro che non sono coinvolti nell'operazione di rientro del servizio geologico in Regione, che è regolato dall'articolo 22, mi pare, della legge finanziaria. Quel percorso intendiamo realizzarlo entro il 31 dicembre.
C'è, poi, un certo numero, ormai limitatissimo, di personale regionale che è ancora comandato in ARPA e che non è coinvolto dal percorso/processo di rientro del geologico. La regolarizzazione di quelle persone è tema più complesso, perché sono persone per lo più con posizioni organizzative; se optano per il rientro in Regione, ovviamente non è detto che manterranno la posizione organizzativa, perché questa non è legata alla persona, ma all'attività.
Pertanto, ci sono dei problemi e abbiamo ritenuto di affrontarli con una proroga solo e limitatamente a quelle persone.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'articolo 21.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 35 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato Sì 31 Consiglieri si sono astenuti 3 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
ARTICOLO 22 Indìco la votazione nominale sull'articolo 22.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 36 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato Sì 31 Consiglieri si sono astenuti 4 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
ARTICOLO 23 Indìco la votazione nominale sull'articolo 23.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 35 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato Sì 34 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
ARTICOLO 24 Indìco la votazione nominale sull'articolo 24.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 36 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato Sì 31 Consiglieri si sono astenuti 4 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
ARTICOLO 25 Indìco la votazione nominale sull'articolo 25.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 38 Consiglieri votanti 37 Consiglieri hanno votato Sì 37 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
ARTICOLO 26 Ci sono alcuni emendamenti presentati dal collega Vignale.
La parola al Consigliere Vignale.



VIGNALE Gian Luca

Gli emendamenti, che sono quattro (n. 47, 48, 49 e 50), in realtà sono due emendamenti e gli altri sono correlati.
Un emendamento prevede di far slittare alcune disposizioni della norma: nell'articolo 18, comma 3, in cui sono previste le disposizioni che vengono rimandate, si prevede anche di rimandare l'obbligo del direttore di pista in quanto molti anelli di fondo che potevano essere esentati dal direttore di pista, se non andassimo a protrarre queste disposizioni, quest'anno non potrebbero aprire.
Gli altri tre emendamenti (n. 47, 48 e 49) riguardano l'articolo 28 cioè quello sui mezzi meccanici e le relative sanzioni.
Avendone già discusso sia con i colleghi che con l'Assessore Manica, si ritiene più opportuno non inserire in legge le modalità con cui normare (cioè quanto è previsto all'articolo 25, comma 2) i criteri di utilizzo delle motoslitte, in quanto ad oggi non sono normate dal Codice della strada.
Quindi, il giorno in cui il Codice della Strada dovesse introdurre anche questa fattispecie e una parte del dispositivo normativo inserito fosse in contrasto, avremmo un problema di omogeneità tra normativa regionale e quella nazionale. Allora si ritiene opportuno lasciare (come è già previsto dall'attuale legge, al comma 9, che prevede una deliberazione della Giunta regionale) "sentita la Commissione competente".
Fatta questa modifica, diventa necessario, relativamente alle sanzioni modificare alcune parti relative all'articolo 28, perché non sarebbero più coordinate rispetto alla prima modificazione.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Sentita ovviamente la collega, esprimo un favorevole su tutti gli emendamenti (n. 47, 48, 49, 50 e 52).



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 47) presentato dai Consiglieri Vignale, Laus Travaglini: Cassare l'intero comma 2 dell'art. 25 (Vigilanza) [" 2.21 comma 9 dall'articolo 28 della l.r. 2/2009 (fino a), da parte dei comuni competenti per territori".
Il numero legale è 30.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 47, sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 40 Consiglieri votanti 39 Consiglieri hanno votato Sì 39 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 49) presentato dai Consiglieri Vignale, Laus Travaglini: Art. 35 comma 2 (Sanzioni) comma 2 lettera e) sostituire con la seguente nuova lettera e) da 40 a 2500 euro per l'inosservanza delle disposizioni di cui all'articolo 28.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 49.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 40 Consiglieri votanti 39 Consiglieri hanno votato Sì 39 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 48) presentato dai Consiglieri Vignale, Laus Travaglini: Art. 35 comma 2 (Sanzioni) della l.r. 2/2009 cassare le lettere f) e h).
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 48, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 40 Consiglieri votanti 39 Consiglieri hanno votato Sì 39 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 50) presentato dai Consiglieri Vignale, Laus Travaglini: Art. 26, comma 4 "2." dopo le parole "le disposizioni di cui all'articolo 18, comma, lettere..." inserire "a".
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 50, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 40 Consiglieri votanti 39 Consiglieri hanno votato Sì 39 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 52) presentato dai Consiglieri Clement,Vignale Laus, Travaglini, Novero: Art. 26 comma 4 "2 ter...dopo " comma 2 bis " inserire e comunque dopo il 31/12/2010".
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 52, sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 40 Consiglieri votanti 39 Consiglieri hanno votato Sì 39 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
Indìco la votazione nominale sull'articolo 26, come emendato.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 38 Consiglieri votanti 37 Consiglieri hanno votato Sì 37 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
ARTICOLO 27 Indìco la votazione nominale sull'articolo 27.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 36 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato Sì 32 Consiglieri si sono astenuti 3 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
ARTICOLO 28 Emendamento rubricato n. 15 bis) presentato dai Consiglieri Ronzani Muliere, Boniperti, Caramella, Cavallera, Valloggia, Cattaneo, Bizjak Clement, Travaglini, Vignale, Pedrale, Barassi, Reschigna: Comma 01 All'articolo 5, comma 1, dopo le parole "le emittenti radiotelevisive locali" sono inserite le seguenti: ", ivi ricomprese le comunitarie dotate di impianto".
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 15 bis, sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 36 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato Sì 35 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 15 ter) presentato dai Consiglieri Ronzani Muliere, Boniperti, Caramella, Cavallera, Valloggia, Cattaneo, Bizjak Clement, Travaglini, Vignale, Pedrale, Barassi, Reschigna: Comma 02 La lettera f) del comma 3 dell'articolo 5 è abrogata.
La parola all'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Il parere è favorevole.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 15 ter.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 40 Consiglieri votanti 39 Consiglieri hanno votato Sì 39 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 15) presentato dai Consiglieri Ronzani, Muliere Boniperti, Caramella, Cavallera Valloggia, Cattaneo, Bizjak, Clement Travaglini, Vignale, Pedrale, Barassi, Reschigna: Comma 03 All'articolo 5, comma 3 lettera g) le parole "due iscritti" sono sostituite con le parole "un iscritto".
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 15, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 36 Consiglieri votanti 32 Consiglieri hanno votato Sì 28 Consiglieri si sono astenuti 4 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 4 Consiglieri Il Consiglio approva.
Indìco la votazione nominale sull'articolo 28, come emendato.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 40 Consiglieri votanti 39 Consiglieri hanno votato Sì 39 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
ARTICOLO 29 Indìco la votazione nominale sull'articolo 29.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 37 Consiglieri hanno votato Sì 32 Consiglieri hanno votato NO 1 Consigliere si sono astenuti 4 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio approva.
ARTICOLO 30 Indìco la votazione nominale sull'articolo 30.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 37 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato Sì 33 Consiglieri si sono astenuti 2 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio approva.
ARTICOLO 31 Indìco la votazione nominale sull'articolo 31.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 41 Consiglieri votanti 40 Consiglieri hanno votato Sì 32 Consiglieri si sono astenuti 8 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
ARTICOLO 32 Emendamento rubricato n. 7) presentato dai Consiglieri Bossuto,Moriconi Clement.
Emendamento al disegno di legge n. 362: "Assestamento al bilancio per l'anno finanziario 2009 e disposizioni diverse".
Emendamento n.7 Art 32 (Modifica dell'articolo 18 della Legge Regionale n. 28/1999) si aggiunge il comma 5 bis di seguito al comma 5 articolo 18.
Comma 5 bis "Ai limitati effetti dell'applicazione del comma 1 lett. B) del presente articolo, si considerano imprese operanti nel settore del commercio anche gli agenti e rappresentanti di commercio di cui alla Legge 3 maggio 1985 n.
204 (Disciplina dell'attività di agente e rappresentante di commercio)".
Tale emendamento dovrebbe decadere, in quanto il suo contenuto è già recepito dall'articolo 32, comma 4.



BOSSUTO Iuri

Era soltanto il riconoscimento per questa categoria di commercio, ma se è già contenuto nell'articolo, decade.



PRESIDENTE

Comunico che l'emendamento rubricato n. 7 decade.
Indìco la votazione nominale sull'articolo 32.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 38 Consiglieri hanno votato Sì 33 Consiglieri hanno votato NO 1 Consigliere si sono astenuti 4 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 9) presentato dall'Assessore Ricca: Emendamento al disegno di legge n. 632: Assestamento al bilancio per l'anno finanziario 2009 e disposizioni diverse Dopo l'Art.32 inserire "Art. 32 bis" La Regione, al fine di assicurare un adeguato supporto al raggiungimento degli obbiettivi di aggiornamento professionale dei comparti della somministrazione di alimenti e bevande e del commercio, può concorrere, a favore delle Associazioni di categoria maggiormente rappresentative sul territorio e degli Enti di loro derivazione, alla valorizzazione e all'adeguamento di strutture idonee per lo svolgimento di corsi di formazione e aggiornamento degli addetti .
La Giunta regionale, con apposito provvedimento, stabilisce le modalità e i termini di presentazione delle istanze per l'accesso ai contributi di cui al comma precedente.
Alle spese previste al comma 1 della presente legge per l'anno 2010 pari ad euro 250.000,00 si provvede con disponibilità dell'UPB 17022 (Titolo II spese di investimento) del bilancio di previsione 2010, che presenta la necessaria copertura finanziaria".
Tale emendamento introduce l'articolo 32 bis.
La parola all'Assessore Ricca.



RICCA Luigi Sergio, Assessore al commercio e fiere

Grazie, Presidente.
L'emendamento fa riferimento all'attuazione della legge n. 38/2006 relativa alla somministrazione di alimenti e bevande, approvata tre anni fa, che considera la formazione degli addetti del settore somministrazione di alimenti e bevande del commercio - sia nella fase di accesso all'esercizio della professione, sia nella fase di aggiornamento - elemento essenziale per il sostegno e la programmazione del settore.
In questa luce è carente, al momento, l'offerta di formazione da parte dei soggetti competenti e ritenuti idonei, e inadeguate sono le strutture in cui svolgere i corsi. In particolare, mancano aule e laboratori specializzati come adeguato supporto alla formazione stessa. Con l'emendamento si introducono le condizioni per intervenire, come Regione, a sostegno di quelle associazioni di categoria maggiormente rappresentative sul territorio che potranno attivare i corsi cui ho fatto riferimento prima.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Presidente, magari in camera caritatis, mi spiegherà la ratio della composizione e distribuzione degli emendamenti. Se la ratio era quella di non fare capire nulla all'Aula di quello che stiamo votando, le comunico che ci è perfettamente riuscito anche con i Consiglieri più attenti.
Nel merito, Assessore Ricca, siccome questo emendamento rientra fra il Capo II e le modifiche di legge, e lei ha anche detto quale legge si va a modificare, le chiedo di fare una miglioria: un subemendamento in cui specificare quale legge si sta modificando perché non c'è scritto. Magari inserirlo nel titolo.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
All'articolo 32 sono stati presentati due emendamenti, uno in particolare, l'emendamento n. 45, prevede quanto di fatto è indicato al comma 3 dell'articolo 32 (il terzultimo paragrafo, "a) le indicazioni relative alle modalità di esercizio del commercio su area pubblica" e di seguito). Sostanzialmente, il DURC è già previsto da normativa nazionale.
Noi crediamo che sarebbe opportuno, magari, integrando quanto già indicato nell'articolato con l'emendamento predisposto, inserire: "In tutti i casi è necessaria l'esibizione del DURC, sia che l'attività sia svolta in posto fisso che in forma itinerante, sia nei mercati che nelle fiere e in qualsiasi occasione di commercio su aree pubbliche", in modo tale che nel rispetto della normativa nazionale sia indicato espressamente la necessità dell'esibizione del DURC che, in qualche modo, è contenuto nella regolarità della posizione dell'impresa ai fini amministrativi, previdenziali, fiscali e assistenziali. Visto che c'è una norma nazionale che lo regola, crediamo sia corretto citarla.
Si potrebbe inserire una parte dell'emendamento all'interno dell'articolo.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente.
Intervengo per sottolineare che, in questo caso, posso anche convenire sul fatto di individuare, nelle associazioni di categoria maggiormente rappresentative, quelle che possono svolgere, con maggior sostegno regionale, determinati corsi e quindi anche strutture.
Colgo anche l'occasione per fare una precisazione: mentre quando si rappresentano categorie professionali, economiche o produttive è giusto dare peso alla rappresentanza, per quanto riguarda - è una discussione in corso con l'Assessore da tempo - invece, la difesa dei consumatori, credo che, essendoci consumi emergenti, gruppi sociali emergenti, situazioni che diventano maggiormente critiche, se, in quel caso, dovessimo votare adesso un qualcosa legato al commercio relativamente al versante dei consumatori andrei più cauto.
Colgo l'occasione per fare un appello, per quanto riguarda la rappresentanza dei consumatori, a favore di criteri più ampi e rappresentativi di tutte le sfaccettature. In questo caso, ribadisco e concordo sulla rappresentatività delle associazioni perché parliamo di imprese e di situazioni economiche organizzate. È giusto che, in qualche modo, abbiano un ruolo e siano tutelate.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Casoni; ne ha facoltà.



CASONI William

Grazie, presidente.
già intervenuto il Consigliere Vignale. Spero che nel frattempo l'Assessore, che non ne era in possesso, abbia una copia della proposta di emendamento che, in effetti, è formulato in maniera diversa nell'ordine numerico.
Abbiamo visto che sono già ricomprese nel testo una serie di normative.
Noi le specificavamo in modo da chiarire ulteriormente il senso della legge. Prevediamo le casistiche e il DURC, che fino ad oggi è riconosciuto come il documento ufficiale di pagamento di contributi assistenziali e provvidenziali, è l'unico documento che certifica. Chi chiede una nuova concessione, deve essere in possesso di questo documento.
Manterrei questo emendamento perché, a mio avviso, è di chiarimento.
logico che potremmo aggiungere un qualcosa che contribuisca ad estenderne temporalmente l'applicazione, qualora il DURC sia revocato, ma siamo sempre in un campo di ipotesi che non conosciamo nel dettaglio.
Su questo emendamento vorrei sentire il parere dell'Assessore, se intende parzializzarlo e introdurre all'interno del testo la parola DURC.
Secondo noi chiarirebbe meglio il senso di quello che chiede, anche agli uffici comunali. Noi sappiamo che gli uffici comunali sono principi nel leggere le interpretazioni di quello che è scritto, mentre il DURC è un documento certo, che si possiede oppure no.
come una carta di identità. Il DURC, in questo caso, è un elemento di chiarezza che potrebbe essere inserito dopo nel testo che è stato presentato in assestamento, citandolo letteralmente. È logico che se un giorno questo non dovesse più valere, automaticamente decade con una modifica d'ufficio. Se una legge non è più in vigore, automaticamente decade. Ma siccome oggi è in vigore, ed è l'unico documento che certifica il pagamento di queste contribuzioni, a noi farebbe piacere che fosse inserito nel testo di legge.
Grazie.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Ricca, per esprimere il parere della Giunta regionale.



RICCA Luigi Sergio, Assessore al commercio e fiere

Sono state poste, essenzialmente, tre questioni.
Raccolgo, in via generale, la sollecitazione avanzata dal Consigliere Cavallera. Per quanto riguarderà il discorso delle associazioni dei consumatori, soprattutto in merito ai nuovi avvii e le associazioni emergenti, bisognerà valutare, all'interno dell'Assessorato, come individuare i criteri che tengano conto anche degli aspetti che lui ha sottolineato.
Per quanto riguarda il discorso sollevato dal Consigliere Giovine vorrei precisare che non c'è un riferimento all'interno di una legge già esistente, perché la norma introdotta con l'emendamento è a se stante, per cui viene ad assumere, quindi, valenza di disposizione in quanto elemento del disegno di legge n. 632.
Invece, in merito alle osservazioni dei Consiglieri Vignale e Casoni preciso che il comma 3 dell'articolo 32 è stato scritto ancora prima dell'approvazione, a livello nazionale, della normativa riferita al DURC.
Pertanto, teoricamente, si potrebbe anche cancellare il comma 3. Tuttavia ho preferito mantenerlo perché in caso di sospensiva, come si paventa a livello nazionale, degli effetti del DURC sui mercati ambulanti, vorremmo che i Comuni si attenessero alle verifiche delle posizioni di impresa ai fini amministrativi, previdenziali, fiscali ed assistenziali come oggi il DURC prevede.
Condivido le indicazioni che nell'emendamento sono state evidenziate in relazione agli aspetti inerenti alle acquisizioni di aziende o di rami di azienda, il sub-ingresso per gerenza e anche l'inizio di nuove attività o la partecipazione alle fiere o quello delle occupazioni occasionali dei posti vacanti (quelli che, in gergo, si definiscono "spunta") nelle fiere e nei mercati. Tuttavia, introdurle nella disposizione di legge vorrebbe dire trasformare tale disposizione in una sorta di regolamento.
Assumo pertanto l'impegno, come Giunta regionale, che prenderemo dei provvedimenti attuativi di questa norma. Lo faremo tenendo in considerazione le disposizioni dell'emendamento che è stato presentato.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Giovine, per dichiarazione di voto ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Ringrazio l'Assessore per la cortese risposta che, di fatto, avallava il dubbio che si votasse questo emendamento al Capo II ("Modifiche di leggi regionali") e non, invece, dove avrebbe dovuto essere discusso e votato ovvero al Capo I, riguardante "Disposizioni di natura finanziaria".
Oggi va così, ma speriamo che non ci siano secondi fini, Presidente Gariglio. In ogni caso, noi vigileremo e ce ne accorgeremo.
Ciò detto, Assessore, annuncio il voto favorevole al suo emendamento così come preannuncio il voto favorevole anche agli emendamenti presentati dai colleghi Vignale, Casoni e altri. Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Casoni, per dichiarazione di voto ne ha facoltà.



CASONI William

Forse l'Assessore voleva integrare con un'ulteriore comunicazione.



PRESIDENTE

Non è possibile, perché siamo in fase di dichiarazioni di voto.



CASONI William

Attenzione, perché questo è un passaggio delicato. Oggi è in vigore secondo una legge nazionale, il DURC, che è il documento ufficiale attestante che una persona ha pagato le tasse.
Se un soggetto inizia una nuova attività, secondo il testo dell'Assessore si deve essere in regola con i pagamenti amministrativi giuridici e quant'altro.
Se per guidare occorre avere la patente - poi c'è il foglio rosa e ci sono lezioni di guida - chi può condurre una macchina? Chi possiede appunto, la patente. In questo caso, quindi, chi può aprire una attività? Chi esibisce il DURC, perché è il documento ufficiale ad oggi riconosciuto.
Non ci sono altre norme interpretative, perché altrimenti si va contro la legge. Non dico che sia volontà dell'Assessore - so che la volontà dell'Assessore è quella di applicare la legge, così come lui ha detto - ma so di Comuni che, invece, rilasciano autorizzazioni in mancanza di questo documento.
Ciò che noi vorremmo evitare, appunto, è che in mancanza di questo documento siano rilasciate delle autorizzazioni, con un'interpretazione comunale che non ci deve essere.
Nel regolamento si specificheranno, magari, se l'Assessore vorrà farlo norme o quant'altro.
Lasciamo perdere i punti a), b), c), d), e) ed f) dell'emendamento; le casistiche...



PRESIDENTE

Mi scusi, ma parliamo dell'emendamento n. 9.



CASONI William

No, noi stiamo parlando con l'Assessore dell'emendamento sul quale lo stesso mi ha risposto.



PRESIDENTE

L'emendamento in discussione è quello rubricato al n. 9.



CASONI William

Quando arriveremo all'esame dell'emendamento n. 45 riprenderemo il discorso. Siccome è su quello che mi ha risposto l'Assessore, intervenivo sulla sua risposta.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 9.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 42 Consiglieri votanti 41 Consiglieri hanno votato Sì 34 Consiglieri si sono astenuti 7 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
ARTICOLO 33 Indìco la votazione nominale sull'articolo 33.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 42 Consiglieri votanti 41 Consiglieri hanno votato Sì 34 Consiglieri si sono astenuti 7 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 3 Consiglieri Il Consiglio approva.
ARTICOLO 34 Indìco la votazione nominale sull'articolo 34.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 38 Consiglieri votanti 37 Consiglieri hanno votato Sì 37 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
ARTICOLO 35 Ha chiesto la parola il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Chiedo se può illustrarlo molto brevemente, Vicepresidente Peveraro perché la finalità non è chiarissima.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Integra un articolo del collegato alla finanziaria che stanziava cinque milioni di euro per i rimborsi e le rilocalizzazioni. Quel testo non aveva l'UPB su cui far cadere le risorse. Pertanto, con questo emendamento e la nota che introduce, collochiamo correttamente le risorse.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Grazie. Chiedo all'Assessore i tempi previsti per l'intervento di cui all'articolo che stiamo discutendo.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Bairati.



BAIRATI Andrea, Assessore all'industria ed energia

Stiamo parlando di cinque milioni sulle rilocalizzazioni. Il regolamento è sostanzialmente pronto; attendiamo ovviamente la legge di assestamento, ma il regolamento è già stato scritto e predisposto. Possiamo renderlo operativo fin dalla prossima seduta di Giunta.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'articolo 35.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 41 Consiglieri votanti 40 Consiglieri hanno votato Sì 40 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
Emendamento aggiuntivo rubricato n. 24) presentato dai Consiglieri Vignale Casoni, Botta, Boniperti e D'ambrosio: dopo l'articolo 6, aggiungere il seguente articolo 6 septies: "Articolo 6 septies (Modifiche alla legge regionale n. 11 del 26 aprile 1993) 1. Il comma 2 dell'articolo 3 della legge regionale n. 11 del 16 aprile 1993 'Nuovo ordinamento degli Enti operanti nel settore dell'edilizia residenziale pubblica sovvenzionata. Abrogazione legge regionale 16 dicembre 1987 n. 65' è sostituito dal seguente comma 2: '2. Le ATC sono Enti pubblici di servizio, non economici, ausiliari della Regione, con competenza estesa al territorio così definite:



ATC Torino-Biella



ATC Cuneo



ATC Asti-Alessandria



ATC Verbania-Novara-Vercelli'

2. Il comma 4 dell'articolo 3 della l.r. 11/1993 è sostituito dal seguente comma 4: '4. Le ATC, così come definite al comma 2, subentrano in tutti i rapporti attivi e passivi delle ATC precedentemente individuate'.
3. Il comma 5 dell'articolo 3 della l.r. 11/1993 è sostituito dal seguente comma 5: '5. Il personale delle ATC di cui al comma 2 continua ad operare presso le nuove ATC costituite ai sensi del comma 2 del presente articolo'.
4. La lettera a) del comma 3 dell'articolo 6 della l.r. 11/1993 è sostituita dalla seguente lettera a): 'a) cinque membri eletti dal Consiglio regionale, dei quali uno in rappresentanza delle minoranze;' 5. Dopo la lettera a) del comma 3 dell'articolo 6 della l.r. 11/1993 aggiungere la seguente lettera a bis): 'a bis) due membri nominati dalla Giunta regionale;' 6. La lettera c) del comma 3 dell'articolo 6 della l.r. 1171993 è sostituita dalla seguente lettera c): 'c) due membri nominati dal Consiglio provinciale, dei quali uno su proposta delle organizzazioni provinciali degli imprenditori edili ed uno fra i nominativi designati dalle associazioni provinciali più rappresentative degli assegnatari'".
La parola al Consigliere Vignale, per l'illustrazione.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente. L'emendamento n. 24 prevede una razionalizzazione delle ATC, riducendole dalle attuali sette a quattro e prevedendo modalità differenti di nomina del Consiglio di Amministrazione. Quest'ultimo oggi è nominato dai Consigli provinciali, all'interno dei quali, oltre ad esserci legittimamente un esponente dell'associazione degli imprenditori edili e dei sindacati degli inquilini, ci sono anche rappresentanti delle organizzazioni sindacali largamente intese e delle imprese largamente intese. Riteniamo più corretta una divisione in cui i soggetti che si occupano di Agenzie Territoriali per la Casa (Giunta regionale, Consiglio regionale e Province) abbiano la possibilità di fare delle singole nomine per la composizione del Consiglio di Amministrazione. Altresì, la riduzione delle Agenzie Territoriali per la Casa da sette a quattro comporterebbe un costo inferiore per l'Ente, assolutamente importante non solo in termini di riduzione dei Consigli di Amministrazione, Revisori e quant'altro, ma anche in termini di sedi, che spesso sono legate, non tanto ad erogare un servizio al cittadino, ma ad una forma di esistenza dell'Agenzia stessa.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Il parere è negativo, non tanto e non solo per il contenuto specifico dell'emendamento, che in alcune parti è anche condivisibile. Questo emendamento dovrebbe essere meglio inquadrato in una legge di riforma, che tra l'altro è già in Aula e noi auspichiamo che possa marciare celermente.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Laus.



LAUS Mauro

Grazie, Presidente. Solo per associarmi all'esternazione del Vicepresidente Peveraro. La materia è complessa: anch'io avevo presentato degli emendamenti, ma credo debbano essere discussi relativamente al disegno di legge n. 313, nelle prossime sedute consiliari.



PRESIDENTE

Non essendoci altre richieste d'intervento, indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 24.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 40 Consiglieri votanti 39 Consiglieri hanno votato Sì 4 Consiglieri hanno votato NO 32 Consiglieri si sono astenuti 3 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Emendamento aggiuntivo rubricato n. 30) presentato dai Consiglieri Vignale Casoni, Botta, Boniperti, D'Ambrosio: Emendamento al disegno di legge n.632 "Assestamento al Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2009 e disposizioni diverse".
Dopo l'articolo 35, aggiungere il seguente articolo 35 ter: "12-ter (Modifiche della legge regionale del 6 novembre 2007, n. 21).Dopo l'articolo 2 della legge regionale 21/2007 (Norme in materia di uso di sostanze psicotrope su bambini ed addolcenti)aggiungere il seguente articolo 2 bis: 'Art.2 bis (Informativa) 1. Nella Regione il trattamento con sostanze psicotrope, e nello specifico farmaci psicostimolanti, antipsicotici, antidepressivi e ipnotici s bambini e adolescenti fino a 18 anni può essere praticato previa informazione scritta consapevole attuale e manifesta .
2. Per le finalità di cui al comma 1, la Giunta regionale predispone un modulo per l'informativa attraverso il quale il medico di medicina generale, il pediatra di libera scelta, lo psichiatra o il neuropsichiatria infantile interessato fornisce, in forma scritta e in modo dettagliato oltre ai vantaggi presunti, esaurienti informazioni in ordine agli effetti collaterali del farmaco consigliato, ai possibili trattamenti alternativi ed alle modalità di somministrazione.
3. La Giunta regionale, con proprio provvedimento, individua strumenti e modalità per favorire l'accesso a terapie sia alternative sia integrative alla somministrazione delle sostanze psicotrope di cui al comma 1'".
La parola all'Assessore Peveraro per il parere della Giunta.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Il parere è positivo, salvo il fatto che proponiamo un subemendamento al comma 1, che diventa: "Nella regione, il trattamento con sostanze psicotrope" - ovviamente ho sentito anche la collega Artesio, prima di dare il parere - "e nello specifico farmaci psicostimolanti, antipsicotici psicoanalettici, antidepressivi e ipnotici su bambini e adolescenti, fino all'età di 18 anni può essere praticato previa informazione scritta consapevole, attuale e manifesta".
Ci sarebbe, dunque, questo subemendamento.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Giovine.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
Riconosco la mia profonda ignoranza; a differenza di altri, riconosco i miei errori personali quando ne sono consapevole, ma non tutti, anche nella giornata di oggi, sono in grado di farlo. Nella mia profonda ignoranza vorrei chiedere all'Assessore Peveraro il significato delle parole "attuale e manifesto", perché non ho capito la differenza se il consenso fosse solo scritto, libero e consapevole.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

L'"attuale e manifesto" è già ricompreso nel vecchio emendamento e viene mantenuto. Dicendo che può essere praticato previa informazione scritta, di fatto, toglie solo il riferimento a genitori e a tutori nominati, come mi pare sia stato richiesto anche dalla collega.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Valloggia.



VALLOGGIA Graziella

Effettivamente, l'emendamento proposto interviene sulla legge n. 21 che è già stata approvata dal Consiglio regionale, recependo le considerazioni e osservazioni svolte in merito all'articolo 3 dalla Corte Costituzionale, proprio rispetto al fatto che non poteva essere chiesto l'obbligo dell'assenso scritto per procedere con la terapia. Invece il ragionamento si riferisce all'effettuazione della terapia attraverso un'informazione dettagliata e puntuale nei confronti del tutore o di chi ha la patria potestà del minore.
Secondo me, si potrebbero togliere le parole "attuale e manifesto".
L'importante è mantenere fermo il ragionamento rispetto ad un'informazione che sia dettagliata e completa nei confronti dei tutori dei minori.



PRESIDENTE

Collega Vignale, rileggo il testo così emendato, che reciterebbe: "1.
Nella regione il trattamento con sostanze psicotrope, e nello specifico farmaci psicostimolanti, antipsicotici, psicoanalettici, antidepressivi e ipnotici su bambini e adolescenti fino ai 18 anni può essere praticato previa informativa scritta, consapevole, attuale e manifesta.
2. Per le finalità di cui al comma 1, la Giunta regionale predispone un modulo per l'informativa attraverso il quale il medico...".
Questa è la proposta accolta dal collega Vignale.
La parola al Consigliere Giovine.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
Ho parlato prima con il collega Vignale e mi sembra di avere avuto il parere favorevole da parte della collega Valloggia: se noi scriviamo "attuale" rischiamo di creare una norma che per ogni ricetta prevede il consenso scritto.
Allora, per ogni ricetta mi sembra un pochino esagerato, anche perch tutto sommato, nel calderone mettiamo anche i cosiddetti antidepressivi rispetto ai quali, secondo me, in Italia, c'è una cultura un po' demagogica, mentre in altri Paesi c'è un'accettazione più vasta da parte della società.
Presidente, toglierei la parola "attuale" e in quel caso farei un subemendamento, a meno che non venga accettato. Per carità, i miei vogliono essere contributi propositivi e non di altra natura.



PRESIDENTE

Collega Giovine, se non ci sono correzioni da parte dei proponenti, non posso emendare, pertanto procedo a disporre la votazione dell'emendamento rubricato n. 30 così corretto.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 30, come modificato.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 42 Consiglieri votanti 40 Consiglieri hanno votato Sì 39 Consiglieri hanno votato NO 1 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio approva.
E' così introdotto l'articolo 35 ter.
Emendamento aggiuntivo rubricato n. 34) presentato dai Consiglieri Vignale Casoni, Botta, Boniperti, D'Ambrosio.
Emendamento al Disegno di legge n.632 "Assestamento al Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2009 e disposizioni diverse".
Dopo l'articolo 6, aggiungere il seguente articolo 6 bis: "6-bis (Modifiche della legge regionale del 23 settembre 2003, n. 23)" Dopo la lettera g bis), coma 2, articolo 5 (Riduzioni ed esenzioni) della legge regionale 23/2003, aggiungere la seguente lettera g- ter: g ter) per cinque annualità dal pagamento della tassa automobilistica, i veicoli omologati euro 2, 3, 4, 5 e successive omologazioni trasformati a metano o GPL dopo la prima immatricolazione".
La parola all'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Esprimo parere leggermente negativo.



PRESIDENTE

L'emendamento rubricato n. 34 viene ritirato dal proponente.
Emendamento aggiuntivo rubricato n. 44) presentato dai Consiglieri Toselli Rabino: Dopo l'art. 35 quinques del ddl 632 si propone di aggiungere il seguente: Art. 35 (Modifiche della l.r. 36/2000) L'art. 4 della legge regionale 7 aprile 2000, n. 36 (Riconoscimento e valorizzazione delle associazioni pro loco) è così sostituito: "Art: 4 (Albo delle associazioni turistiche pro loco) 1. Per favorire il perseguimento delle finalità di cui all'articolo 1 è istituito l'albo delle associazioni turistiche pro loco, coordinato in sezioni provinciali.
2. Può essere iscritta all'albo ed assumere la denominazione di associazione turistica pro loco l'associazione per la quale concorrono le seguenti condizioni: a) si proponga di attuare l'attività di promozione turistica e di valorizzazione del territorio così come descritta all'articolo 1 b) sia costituita con atto pubblico o con scrittura privata ed il relativo statuto preveda la possibilità di iscrizione da parte di tutti i cittadini residenti nel Comune, la pubblicità delle sedute del Consiglio di amministrazione, la disposizione che, in caso di scioglimento dell'associazione, i beni acquisti con il concorso finanziario specifico o prevalente della Regione o di enti pubblici siano devoluti al Comune nel cui territorio l'associazione ha sede; lo statuto può inoltre prevedere la presenza, negli organi di amministrazione dell'associazione di rappresentanti di organismi o associazioni locali che svolgono attività o realizzano iniziative che interessano lo sviluppo turistico del territorio c) svolga la propria attività in un Comune nel quale non operi altra associazione turistica pro loco; qualora nel Comune coesistano più località fortemente caratterizzate e distinte sotto il profilo turistico, possono essere riconosciute anche più associazioni turistiche pro loco in uno stesso Comune d) la località nella quale è stata istituita possegga attrattive turistiche, così come"individuate all'articolo 1".
La parola al Consigliere Toselli per l'illustrazione.



TOSELLI Francesco

Grazie, Presidente.
Il Consigliere Rabino e io siamo entrambi primi firmatari di questo emendamento, che ripropone una modifica della legge regionale n. 36/2000 "Riconoscimento e valorizzazione delle associazioni Pro Loco".
Questa richiesta di riformulazione e di modifica della legge regionale n. 36/2000 ci è stata presentata direttamente dalla associazione UNPLI, la quale ha deliberato sul testo di legge, che io e il Consigliere Rabino abbiamo presentato ufficialmente attraverso questo emendamento.
Le Pro Loco chiedevano una maggiore flessibilità nelle condizioni previste per l'iscrizione all'albo regionale, in particolare per quanto riguarda l'atto di costituzione, che è obbligatorio per atto pubblico, così come avviene attualmente, comportando il ricorso al notaio e il conseguente esborso dell'onorario previsto. Allora, abbiamo pensato, in accordo con loro, partendo proprio dalle Pro Loco, che sono organismi basati sul volontariato, con poche risorse economiche disponibili, ad una semplificazione, così da ottenere un effetto pratico, cioè consentire alle pro loco di risparmiare il costo dell'atto notarile. Non chiediamo alla Giunta un euro in più sulle Pro Loco, ma solo una modifica del testo per snellire la legge, dal punto di vista burocratico, e dare l'opportuno alle Pro Loco di non costituirsi attraverso atto notarile. Grazie.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 44.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 44 Consiglieri votanti 43 Consiglieri hanno votato Sì 37 Consiglieri hanno votato NO 6 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Clement; ne ha facoltà.



CLEMENT Gian Piero

Solo per capire se quando il Vicepresidente dice "leggermente contrario" intende dire favorevole. In questo caso, una volta capito, ci uniformeremo tutti.



PRESIDENTE

Emendamento aggiuntivo rubricato n. 45) presentato dai Consiglieri: Casoni Botta, Boniperti, D'Ambrosio, Vignale.
Proposta di Emendamento Al Disegno di legge n. 632 "Assestamento del bilancio di previsione per l'anno 2009 e disposizioni diverse" Articolo 35 sexies (Modifica della Legge regionale n. 28 del 12/11/1999) Dopo l'articolo 11 della legge regionale del Piemonte n. 28 del 12/11/1999 è aggiunto il seguente: "5. I Comuni in caso di rilascio di nuove autorizzazioni, o di quanto previsto in seguito, richiedono tutti gli operatori l'esibizione del D.U.R.C. ( Documento Unico di Regolarità Contributiva), incorso di validità, così come previsto dall'articolo 1, comma1176, della legge 25 dicembre 2006, n. 296 nei seguenti casi: a) acquisizione d'azienda o di ramo d'azienda b) subingresso per gerenza o successione c) inizio di nuove attività d) partecipazione a fiere, comunque denominate: sagre, feste, mercatini ecc. .eccetto quelle in concessione decennale Occupazione occasionali di posti vacanti (spunta) in fiere o mercati concessione di autorizzazioni temporanee sostituzioni del titolare.
In tutti i casi i predetti casi è necessaria l'esibizione del D.U.RC, sia che l'attività sia svolta a posto fisso che in forma itinerante, si nei mercati che nelle fiere o in qualsiasi occasione di commercio su aree pubbliche.
Per le nuove attività il D.U.R.C sarà esibito solo al 31 gennaio successivo all'inizio dell'attività.
Entro il 31 gennaio di ogni anno, successivo al rilascio delle autorizzazioni suddette, i Comuni provvedono, avvalendosi anche della collaborazione gratuita delle associazioni di categoria, riconosciute dal Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro, al controllo dei D.U.R.C in corso di validità,esibiti dagli operatori.
La mancata presentazione comporta la revoca dell'autorizzazione.
Gli operatori che non rientrano nelle casistiche sopraccitate, non devono produrre alcuna certificazione".
La parola al Vicepresidente Peveraro per il parere della Giunta.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Parere negativo.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Casoni; ne ha facoltà.



CASONI William

Intervengo per dichiarazione di voto.
Prendiamo atto del voto negativo. Informeremo tutti i commercianti piemontesi, ambulanti e non, perché è una richiesta inviata dalla Confcommercio regionale al Vicepresidente regionale e, per conoscenza anche ai Capigruppo.
I commercianti avevano chiesto di inserirla. Prendiamo atto del voto negativo e informeremo le categorie commerciali competenti. Non era prevista alcuna spesa, ma era in applicazione di una precisa legge dello Stato, per cui oggi il DURC deve, per legge, essere riconosciuto. Viene votato contro un emendamento che lo fa a livello regionale, per cui abbiamo una legge nazionale che stabilisce che il DURC deve essere applicato ed una regionale che non lo prevede. Questo, quindi, potrà essere di libera interpretazione dei Comuni, con somma gioia di tutti i commercianti e gli ambulanti regolari che sino ad oggi hanno pagato regolarmente le tasse e che presentano il DURC a fine anno.
Questo voto negativo ci dà modo di rispondere alla Confcommercio regionale, ma non solo: provvederemo ad informare tutti i commercianti e tutti gli ambulanti piemontesi di questa iniziativa.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Ricca.



RICCA Luigi Sergio, Assessore al commercio e fiere

Voglio puntualizzare alcuni aspetti che ho già cercato di esprimere prima, quando il Consigliere Casoni ha proposto la questione. Anche noi abbiamo raccolto le sollecitazioni della Confcommercio regionale, tant'è che la scrittura del comma 3 dell'articolo 32 risale a ben prima dell'approvazione nazionale del DURC. Lo spirito è esattamente lo stesso.
Gli impegni che chiediamo ai Comuni, quali titolari dell'applicazione della normativa, è di verificare la regolarità delle posizioni d'impresa, ai fini amministrativi, previdenziali, fiscali ed assistenziali, previsti dalle disposizioni vigenti. Tra le disposizioni vigenti è previsto il DURC quindi i Comuni dovranno attenersi ai DURC.
Domani potrebbe cambiare di nome il dispositivo che oggi si chiama DURC e, quindi, se noi facessimo riferimento al DURC sulla legge regionale come lei chiede, dovremmo poi cambiare la legge regionale. In questo momento facciamo riferimento, come disposizione di carattere generale, esattamente al DURC. I Comuni, quindi, dovranno attenersi al DURC. Noi presenteremo una circolare ai Comuni perché si attengano e facciano riferimento a questa disposizione.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 45.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 41 Consiglieri votanti 39 Consiglieri hanno votato SÌ 9 Consiglieri hanno votato NO 30 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Emendamento aggiuntivo rubricato n. 46) presentato dai Consiglieri: Casoni Botta, Boniperti, D'Ambrosio, Vignale: Proposta di Emendamento al disegno di legge n. 632 "Assestamento del bilancio di previsione per l'anno 2009 e disposizioni diverse" articolo 35 septies (Modifica della legge regionale n. 28 del 12/11/1999) All'articolo 17 della legge regionale del Piemonte n. 28 del 12/11/1999 dopo il comma 6 è inserito il seguente: "6 bis - i corsi previsti per l'acquisizione dei requisiti professionali di cui ai commi precedenti, in caso di inizio di nuove attività di commercio su aere pubbliche, sono previsti anche per il settore non alimentare. Oltre a quanto già previsto al comma 1, la preparazione dei neo imprenditori dovrà approfondire le tematiche connesse alla lotta alla contraffazione, alla tutela dei marchi, alla pubblicità dei prezzi, alla tutela dei consumatori, alla conoscenza dei prodotti, e dei loro componenti, approfondendo le conseguenze della diffusione di quelli tossici e/o nocivi per la salute pubblica".
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Casoni; ne ha facoltà.



CASONI William

Grazie, Presidente.
opportuno che anche per la discussione di questo emendamento sia presente l'Assessore Ricca, trattandosi sempre di commercio.
Anche questa è una richiesta che proviene dalla categoria, quindi non è una posizione politica, ma è una posizione trasversale di tutti i soggetti che operano in questo settore. Con l'emendamento si regolamentano, sulla base della legge regionale n. 28, i corsi previsti per l'acquisizione dei requisiti professionali, in caso di nuova attività di commercio su aree pubbliche. Tali requisiti sono previsti anche per il settore non alimentare. Questo vuol dire che oggi, chi apre un'attività alimentare, è soggetto, prima di ottenere l'autorizzazione all'apertura dell'esercizio, a tutta una serie di requisiti sanitari, alla frequentazione di corsi e a normative precise.
Noi chiediamo che anche chi chiede di iniziare una nuova attività di commercio per il settore non alimentare, in particolare dovrà approfondire... Questo mi sembra anche un messaggio preciso, ma se non è condiviso, faremo sapere che alla Giunta non interessa.
Perché chiediamo proprio di approfondire tematiche connesse alla lotta alla contraffazione, alla tutela dei marchi (che è un obbligo credo amministrativo), alla pubblicità dei prezzi (cosa che non sempre viene chiarita a chi apre una nuova attività come devono essere pubblicizzati i prezzi), alla tutela dei consumatori, quindi a farsi carico di conoscere le normative a tutela dei consumatori e della conoscenza dei prodotti e dei loro componenti, approfondendo le conseguenze della diffusione di quelli tossici o nocivi per la salute pubblica.
Credo che oggi chi apre un'attività non alimentare debba avere conoscenza di questi settori. Se voi ritenete invece che non ne debba avere conoscenza, quindi che possa tranquillamente non fare caso alla contraffazione, alla tutela dei marchi e alla salute pubblica, si voti no a questo emendamento. Viceversa, se ritenete che queste siano cose di buon senso, votate sì a questo emendamento.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Ricca.



RICCA Luigi Sergio, Assessore al commercio e fiere

Consigliere Casoni, condividiamo perfettamente i riferimenti che lei ha fatto, la necessità che si debbano approfondire le conoscenze sulle materie che lei ha toccato. Riteniamo però che sia una disposizione che abbia un carattere assolutamente regolamentare più che da essere inserita nei principi della legge, che si ispira certamente a quanto viene evidenziato.
Solo per questo motivo il parere è negativo, ma terremo certamente conto di quanto lei sollecita nell'attuazione degli aspetti regolamentari che normano i corsi di formazione per la nuova imprenditoria.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Casoni, per dichiarazione di voto.



CASONI William

A me spiace che l'Assessore non abbia colto, perché se vogliamo nasconderci dietro ai tecnicismi... Questo disegno di legge poteva essere di una pagina anziché di 32, perché per il resto, in tanti altri articoli si tratta di chiari indirizzi verso alcuni settori. Non voglio chiamarli favoritismi, ma lascio intendere cosa può essere su un settore piuttosto che un altro.
Questa è una norma che va a buon senso, lo stesso Assessore dice di condividerne lo spirito, visto che non obbliga a fare niente e a spendere un euro in più, ma dire soltanto che magari nei prossimi regolamenti inserirete queste cose...
Ad oggi non ci sono! Ad oggi non ci sono, Assessore! Allora, se voi approvate quest'emendamento da domani ci saranno, se no diremo anche qui che voi ritenete che sia tutto giusto, ma votate contro e quindi la licenza per un settore non alimentare può essere data a una persona che può favorire la contraffazione, l'usurpazione dei marchi, la non tutela della salute pubblica e quant'altro.
Questo è un principio, non è un regolamento: questo emendamento parla di cose precise, non parla di fare favoritismi su un prodotto piuttosto che su un altro. Parla di contraffazione, di tutela dei marchi, pubblicità dei prezzi, salute pubblica. Quindi, se non è accettato questo, veramente, a me viene da credere che ci sia una volontà di ostacolare veramente questi principi.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Ricca.



RICCA Luigi Sergio, Assessore al commercio e fiere

Consigliere Casoni, ho fatto una lettura molto più puntuale della norma. L'ho verificata con l'articolo 17. Possiamo inserirla perché è un orientamento di indirizzo e non un vincolo regolamentare.



PRESIDENTE

Se è approvato, sarà inserito nell'articolo che contempla le modifiche alla legge n. 28 del 1999.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 46, sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 41 Consiglieri votanti 40 Consiglieri hanno votato Sì 40 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi del Liceo scientifico "N. Copernico" di Torino


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti del Liceo scientifico "N. Copernico" in visita a Palazzo Lascaris, ai quali auguro buona permanenza.


Argomento: Assestamento di bilancio

Proseguimento esame disegno di legge n. 632, inerente a "Assestamento del bilancio di previsione per l'anno 2009 e disposizioni diverse" (ordine del giorno n. 1384 dei Consiglieri Giovine e Clement, inerente a "Stabilizzazione personale precario di Consiglio regionale e Giunta regionale" collegato) (seguito)


PRESIDENTE

Proseguiamo con l'esame del disegno di legge n. 632.
Emendamento aggiuntivo rubricato n. 51) presentato dal Consigliere Lupi: Emendamento aggiuntivo L'artiticolo 9 della legge regionale n. 18 del 25 giugno 2008 è così sostituito: "Art.9 (Destinatari) Gli interventi di cui all'articolo 8 sono erogati a favore di imprese aziende, cooperative e associazioni editoriali con sede legale ed attività produttiva in Piemonte, che editano periodici: con regolarità da almeno due anni dall'entrata in vigore della presente legge e che siano iscritti al registro degli operatori di comunicazione con frequenza non quotidiana ed a carattere almeno settimanale con periodicità regolare di almeno quarantadue uscite per i settimanali con copertura territoriale di capoluoghi provinciali o sovracomunali e con tiratura non inferiore alle tremila copie per ogni uscita in vendita o in abbonamento potale finalizzati esclusivamente all'informazione locale ed alla valorizzazione dei temi riguardanti la realtà sociale, economica e culturale del Piemonte aventi le seguenti caratteristiche editoriali dei giornali: impaginazione in colonne foliazione di almeno sedici pagine pluralità di contenuti informativi destinazione di almeno il 55 per cento delle pagine su base annua all'informazione locale sulla società e vita politica locale, sulla cronaca e sulle istituzioni e destinazione di una quota non superiore al 45 per cento di pubblicità su base annua.
I destinatari di cui al comma 1, al fine di beneficiare dei contributi regionali, sono tenuti ad avere una struttura minima di due dipendenti anche part - time e ad utilizzare come collaboratori redazionali almeno due giornalisti pubblicisti regolarmente retribuiti".
La parola al Consigliere Giovine, per l'illustrazione.



GIOVINE Michele

Questo emendamento, a prima firma Lupi, ma anche da me sottoscritto e credo anche dal Consigliere Nicotra, è una proposta di modifica alla legge regionale n. 18 del 25 giugno 2008, ovvero la legge sull'editoria, di cui peraltro abbiamo, proprio nella giornata di oggi, avuto notizia dalla Presidenza che un ricorso costituzionale da parte del Governo sulla legge stessa è, credo, decaduto, quindi è rimasto inattuato.
Non leggo l'intero articolo, perché credo sia ampiamente noto e conosciuto a coloro che hanno lavorato con profitto sulla formazione della legge.
Spiego la differenza fra l'attuale formulazione proposta e quella in vigore. Ovvero, si chiede che fra i destinatari previsti nell'articolo 8 ovvero tutta una serie di giornali, legati a imprese, aziende e cooperative e associazioni editoriali e via discorrendo, possono accedere all'erogazione dei contributi, non solo i giornali con mancanza di copertina rigida, come attualmente previsto dalla formulazione in vigore ma anche quelli con copertina rigida.
Le argomentazioni sollevate da colleghi in Commissione, ovvero che eliminando tutti quelli che avevano la copertina rigida si eliminava tutto un largo settore che era il settore dei cosiddetti magazine, di tutte quelle riviste chiamiamole di settore, che puntavano magari a un aspetto di natura commerciale più che di natura informativa, come invece noi nella legge vogliamo tutelare.
questo il motivo per cui abbiamo voluto, anziché presentare un emendamento soppressivo e cancellare solamente la "lettera 1" dell'ex lettera f), riscriverla completamente. Volevamo far capire ai colleghi che di fatto, non cambiava granché la finalità ai fini dei proponenti, perch restano tutte le limitazioni previste dall'attuale normativa: ovvero una regolarità da almeno due anni dall'entrata in vigore della presente legge che siano iscritti nel registro degli operatori di comunicazione, che ci sia una frequenza non quotidiana e a carattere almeno settimanale, che ci sia una periodicità regolare di almeno 42 uscite per i settimanali, che ci sia una copertura territoriale di capoluoghi provinciali o sovracomunali con tiratura non inferiore alle 3.000 copie per ogni uscita di vendita e in abbonamento postale, e che questi contributi siano finalizzati in modo esclusivo all'informazione locale e alla valorizzazione dei temi riguardanti la realtà sociale, economica e culturale del Piemonte.
Inoltre, è stato mantenuto il riferimento all'impaginazione in colonne così come che ci sia la filiazione in almeno 16 pagine numeriche, una pluralità di contenuti formativi e una destinazione di almeno il 55% delle pagine su base annua all'informazione locale, sulla società e sulla vita politica, sulla cronaca, sull'istruzione destinata ad una quota non superiore al 45% di pubblicità su base annua.
Oltre tutto, nel comma 2 si riprevede nella formulazione desunta che ci siano comunque una struttura minima di dipendenti, anche in forma part time, perché vengono utilizzati, come collaboratori relazionali giornalisti pubblicisti regolarmente retribuiti.
Il collega riteneva che questa formulazione fosse più fruibile per un mercato leggermente più ampio di giornali di editori e non eccessivamente ampio rispetto all'attuale formulazione.
Ci aspettiamo evidentemente una risposta ed una controproposta da parte della Giunta, in seguito alla quale decideremo poi le sorti di questo emendamento per un'eventuale successiva riformulazione più confacente alle proposte della Giunta medesima.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Clement; ne ha facoltà.



CLEMENT Gian Piero

In Conferenza dei Capigruppo abbiamo affrontato questo emendamento, che ha come primo firmatario il collega Lupi.
Si è ritenuto che la materia sia complicata e che necessiti sicuramente di alcuni approfondimenti. Mi sembra che tutti i Capigruppo abbiano convenuto sulla necessità di ritornare in Commissione per discutere questo emendamento, per inserirlo eventualmente, con questa o con una nuova formulazione, nella prossima legge di bilancio che quest'Aula approverà.
Chiedo al collega Giovine il ritiro di questo emendamento, con l'impegno da parte di tutti di aprire un confronto nella VI Commissione su questo aspetto.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Mi allineo alle considerazioni che faceva il collega Clement, nel senso che se ne è discusso nella riunione dei Capigruppo e si è deciso di approfondire in altre sedi.
Quindi, consiglierei al Consigliere di ritirarlo per non farselo bocciare.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Giovine.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
Accogliamo la proposta della Giunta e della maggioranza affinché ci sia un passaggio per un maggiore approfondimento nella Commissione preposta, e quindi, anche a nome del collega Lupi, ritiro l'emendamento per il passaggio in Commissione.



PRESIDENTE

Chiedo quindi al Presidente della VI Commissione di valutare in seno alla Commissione stessa la questione.
L'emendamento n. 51 è quindi ritirato.



CHIEPPA VINCENZO



PRESIDENTE

Emendamento aggiuntivo rubricato n. 18 bis) presentato dal Consigliere Giovine: Dopo l'articolo 35 è aggiunto il seguente "Art. 35 nonies (Contrasto al fenomeno del gioco d'azzardo) I titolari di esercizi pubblici, in caso di rinvio a giudizio per l'utilizzo nei loro locali di apparecchi illeciti per il gioco d'azzardo sono esclusi dalla possibilità di ricevere contributi a qualsiasi titolo dalla Regione Piemonte.
I Titolari degli esercizi di cui al comma 1 non possono presentare istanza di contribuzione alla Regione per le proprie attività, per i tre anni successivi alla condanna per reati connessi al presente articolo.
La regione sospende tutte le pratiche in essere verso i soggetti di cui al comma 1 ed attiva le procedure per il recupero di quanto già eventualmente erogato nell'annualità precedente alla notizia di reato, qualora si arrivi alla condanna definitiva da parte dell'Autorità giudiziaria".
Ha chiesto la parola il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
Intervengo per illustrare ai colleghi questo emendamento che è aggiuntivo e quindi non va a toccare altre leggi, ma è di per sé una norma sufficiente che incide in verità su tutta una serie di norme regionali.
Il titolo è "Contrasto al fenomeno del gioco d'azzardo". Lo leggo brevemente: "I titolari di esercizi pubblici, in caso di rinvio a giudizio per l'utilizzo nei loro locali di apparecchi illeciti per il gioco d'azzardo, sono esclusi dalla possibilità di ricevere contributi a qualsiasi titolo dalla Regione Piemonte".
Il comma 2 recita: "I titolari degli esercizi di cui al comma 1 non possono presentare istanza di contribuzione alla Regione per le proprie attività per i tre anni successivi alla condanna per reati connessi al presente articolo. La Regione sospende tutte le pratiche in essere verso i soggetti di cui al comma 1 ed attiva le procedure per il recupero di quanto già eventualmente erogato nell'annualità precedente alla notizia del reato qualora si arrivi alla condanna definitiva da parte dell'autorità giudiziaria".
Tutti noi possiamo leggere sui giornali da qualunque parte del Piemonte che c'è un fenomeno sociale crescente. Parte di questo fenomeno sociale è legato al gioco d'azzardo; purtroppo non è normabile da parte nostra, è solo parzialmente contrastabile se non nel modo dell'informativa e del cercare di avvisare i cittadini di queste problematiche che sono sempre più calzanti e difficili in un momento di crisi.
Purtroppo esiste un ulteriore fenomeno legato al gioco d'azzardo cosiddetto legalizzato, cioè quello delle macchinette che, in teoria mirerebbero a dare delle vincite in denaro, ma poi sappiamo che così non è.
Ci sono invece tutta una serie di casistiche legate al gioco d'azzardo illegale con macchinette che hanno in funzione giochi che non sono consentiti dalle norme nazionali, macchinette che vengono regolate male, in modo che le percentuali siano fortemente sfavorevoli a chi gioca e macchinette che promettono laute vincite in denaro.
Sappiamo purtroppo che questo crea dipendenza e sono veramente contrario ed anche allucinato per come talvolta questo Stato pensa a finanziare pur lodevoli iniziative, perché è vero che la natura umana è debole, ma non per questo noi, come Stato, dobbiamo approfittarne per finanziare altri canali utili alla pubblica utilità.
Questo emendamento sostanzialmente propone un articolo che si pone in due momenti diversi; in un primo momento arriva il rinvio a giudizio.
Quindi, la Regione interrompe ogni tipo di finanziamento a chi evidentemente si è macchiato di questa azione negativa, ma non ne chiede l'assoluzione finché non c'è la condanna in via definitiva.
Questo è previsto dal comma 3, perché non dà un minimo di garanzia, in quanto il rinvio a giudizio non significa necessariamente una condanna.
Viceversa, è prevista la restituzione che il regolamento stabilirà.
Credo di essere stato chiaro e spero che la Giunta dia un parere favorevole, anche perché risponderebbe alle aspettative di tanti anziani e pensionati che purtroppo, con l'illusione di arricchirsi o di sbarcare il lunario, si stanno condannando con la corda al collo.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Il Consigliere Giovine, da qualche mese a questa parte, è talmente entrato nella parte di chi fa ostruzionismo che riesce a farlo anche sugli emendamenti che noi intendiamo accogliere. Il parere è positivo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 18 bis.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 43 Consiglieri votanti 41 Consiglieri hanno votato Sì 41 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio approva.
Emendamento aggiuntivo rubricato n. 54) presentato dai Consiglieri Casoni Botta, Boniperti, D'Ambrosio, Vignale: Proposta di Emendamento Al Disegno di legge n.632 "Assestamento al bilancio di previsione per l'anno 2009 e disposizioni diverse" Articolo (Modifica della Legge regionale n. 12 del 23/5/08) l'Articolo 35 è così sostituito: La lettera g bis) del comma 2 dell'articolo 5 della legge regionale 23 settembre 2003, n. 23 (Disposizioni in materia di tasse automobilistiche) è sostituita dalla seguente: "g bis) nonché per cinque annualità, a decorrere dal primo periodo utile dopo l'entrata in vigore della presente legge, sui veicoli appartenenti alla categoria euro 2/3/4/5 e successive omologazioni, su cui è installato un sistema di alimentazione a GPL od a metano, trasformate a metano o GPL dopo la prima immatricolazione".
La parola al Consigliere Casoni per l'illustrazione dell'emendamento.



CASONI William

Il Vicepresidente diceva che all'articolo relativo si era già parlato di questo tema, ma io l'ho ripresentato perché non ero presente a quella discussione e lo abbiamo spostato in coda. Questo è un altro tema importante e dirimente.
Spiego velocemente perché. Vorrei anche l'attenzione del Vicepresidente della Giunta che è anche l'Assessore competente perché parliamo di tasse automobilistiche.
Qual è il tema? Con questo emendamento, da un lato, si sana la questione euro 5, N1, M1 che non era chiara. È chiarito quali sono i tipi di auto che possono avere l'esenzione bollo. Dall'altro, si sana anche la questione dei cento kilowatt che era stata inserita l'anno scorso in assestamento sulla legge finanziaria, in cui si diceva che non pagavano il bollo quelli che avevano trasformato l'auto da benzina a GPL, purché non superi i 100 kilowatt.
La Regione Liguria e la Regione Toscana, due Regioni di centrosinistra hanno sanato immediatamente la questione. Si tratta di una garanzia di parità di diritti. Non si capisce perché in alcune parti del territorio debba essere sanata.
Vogliamo sensibilizzare i cittadini a trasformare le auto a GPL che non inquinano? Oppure vogliamo continuare a comprare mezzi sopra i cento kilowatt a benzina o a gasolio? Questa è una scelta di politica regionale.
Oggi succede questo.
Chi possiede un'auto che supera i 100 kilowatt sa che non ha l'esenzione, quindi non la trasforma, continua tranquillamente a girare a gasolio, a benzina verde o a diesel inquinando l'ambiente. È chiaro che il GPL inquina cento volte meno che non un'auto a gasolio o a benzina. Anche qui si tratta di sanare.
Chiediamo di accogliere questo emendamento, non sono centinaia di migliaia i bolli auto, potranno essere qualche centinaio che trasformano quest'anno l'auto da benzina o da diesel a GPL. Anche questo, come dicevo prima all'Assessore Ricca, è un atto di politica regionale, di indirizzo di dire andare nella direzione dell'energia pulita, e incentivare chi vuole fare energia pulita, indipendentemente se possiede o meno una macchina di 95 chilowatt (le macchine che hanno più kilowatt inquinano di più).
Dovrebbe essere al contrario, perché un'auto che ha 150 kilowatt inquina in benzina e gasolio molto di più di un'auto che ha 80 kilowatt.
Anche qui si tratta di un indirizzo e non di una posizione politica, tant'è vero che altre due Regioni di centrosinistra hanno già posto un rimedio riportando la questione sui giusti livelli, per cui tutti sono esenti anche quelli che hanno più di 100 kilowatt.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Peveraro per il parere della Giunta.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Il tema, indubbiamente, deve essere approfondito. Esprimo un parere negativo all'emendamento legato alle seguenti considerazioni. L'esenzione che abbiamo applicato sul 2008 ha comportato minori entrate per circa sette milioni di euro, molto più di quello che era stato preventivato. Il che vuol dire che c'è stata un'ampia risposta alle indicazioni di quel dispositivo di legge, sono quasi 50 mila i mezzi convertiti.
Qui ci sono più di 70 mila autoveicoli superiori a 100 kilowatt, ci pu essere un impatto significativo anche dal punto di vista delle entrate, per cui credo sia opportuno fare una riflessione. Abbiamo un altro trenino, che ci auguriamo possa andare avanti, che è quello della finanziaria 2010, e cogliamo quello per approfondire.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 54.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 36 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri si è astenuto 1 Consigliere non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Emendamento aggiuntivo rubricato n. 55) presentato dai Consiglieri Bossuto Chieppa e Dalmasso: dopo l'articolo 38 si aggiunge: "1. La Regione Piemonte non applica le norme derivanti dal cosiddetto decreto Brunetta, laddove la normativa stessa lede i diritti dei lavoratori".
La parola all'Assessore Peveraro per il parere della Giunta.



PEVERARO Paolo, Assessore bilancio e finanze

Il parere della Giunta sull'emendamento è negativo.
Nella sostanza, anche la Presidente Bresso, nei vari incontri che ha avuto con il personale regionale, ha più volte puntualizzato la necessità di fare approfondimenti tecnici sulla materia. Così come è posto l'emendamento non lo possiamo accogliere, ma il merito è condiviso. Sarà certamente oggetto di valutazione e approfondimenti come già stanno facendo gli uffici.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bossuto; ne ha facoltà.



BOSSUTO Iuri

Questo emendamento, a questo punto, non può che essere uno stimolo accolto più che mai dalla Giunta, quindi è ritirato. Mi basta questo impegno dichiarato.



PRESIDENTE

Mi associo come secondo firmatario dell'emendamento.
L'emendamento n. 55 è ritirato.
ARTICOLO 36 Indìco la votazione nominale sull'articolo 36.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 37 Consiglieri hanno votato Sì 30 Consiglieri si sono astenuti 7 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio approva.
ARTICOLO 37 Emendamento rubricato n. 40) presentato dai Consiglieri Giovine: Emendamento al disegno di legge n. 632 "Assestamento al Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2009 e disposizioni diverse" Emendamento aggiuntivo Art. 37 Si propone di aggiungere l'articolo con il seguente comma "La Legge regionale 2 settembre 1974, n. 28 (Modifiche ed integrazioni della Legge Regionale 15-1-1973, n. 3 - Recante norme sugli asili- nido), è abrogata".
Ha chiesto la parola il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
L'emendamento rubricato n. 40 è ritirato.
Invece, sull'articolo 37, visto che si riferisce a cinque abrogazioni chiederei la cortesia al Vicepresidente di spiegarci in che cosa consistono, in senso globale.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola l'Assessore Taricco; ne ha facoltà.



TARICCO Giacomino, Assessore all'agricoltura

Sostanzialmente, le abrogazioni alla lettera f) dell'articolo 2 della legge n. 44 e quella alla legge n. 4 sono correlate all'approvazione che abbiamo fatto agli articoli 18 e 19. Sono delle semplificazioni di procedura legate alla legge sulla forestazione e allo svincolo idrogeologico. In pratica, abbiamo semplificato con due articolo - il 18 e il 19 - delle norme che qui vengono abrogate nelle versioni precedenti.
Questo è correlato con l'approvazione degli articoli 18 e 19.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Ha chiesto la parola il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
Volevo delle delucidazioni in merito alle abrogazioni relative alla legge regionale n. 9 del 2007 e alla legge n. 20 del 2009, relativa allo snellimento delle procedure in materia di edilizia e urbanistica.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola l'Assessore Peveraro; ne ha facoltà.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Questa è una modifica che è stata recepita nel corso della Commissione sull'emendamento Cavallera-Vignale relativo alla legge n. 20, che abolisce l'equiparazione fra gli insediamenti turistici e gli insediamenti residenziali.



PRESIDENTE

Dopo il chiarimento, se non vi sono altre richieste di intervento, possiamo procedere alla votazione dell'articolo 37.
Indìco la votazione nominale sull'articolo 37.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 36 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato Sì 34 Consiglieri si è astenuto 1 Consigliere non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
Possiamo procedere, dunque, con l'esame dell'articolo 38.
Ha chiesto la parola il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Presidente, sull'ordine dei lavori. Credo che a questo punto sia opportuno passare all'articolo 1 e votare alla fine la dichiarazione d'urgenza.
Volevo intervenire solo in questo senso, ma credo che anche il collega Cavallera possa condividere tale richiesta.



PRESIDENTE

Stessa richiesta anche da parte del Consigliere Cavallera?



PRESIDENTE

CAVALLERA Ugo (fuori microfono)



PRESIDENTE

Sì.



PRESIDENTE

Ovviamente non c'è alcun retropensiero su questo aspetto.
Considerato che c'è una discussione da fare sull'articolo 1, si voleva evitare che dopo la discussione ci si potesse "dimenticare" dell'articolo 38. Ma dopo questo intervento, sicuramente resterà inciso nella nostra memoria.
Come da richiesta, procediamo con l'esame dell'articolo 1.
ARTICOLO 1 Emendamento rubricato n. 17) presentato dai Consiglieri Cavallera Vignale, Nicotra, Guida: "Assestamento al bilancio per l'anno finanziario 2009 e disposizioni diverse.
All. A Lo stanziamento previsto all'UPB DB10001 denominata Ambiente Segreteria Direzione DB10 Titolo1 è aumentato di euro 3.000.000,000 e lo stanziamento previsto all'UPB DB09011 denominata Risorse finanziarie Bilancio Titolo I è diminuito di pari importo".
Ha chiesto la parola il Consigliera Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Chiedo soltanto la votazione per appello nominale.



PRESIDENTE

La parola all'assessore Peveraro, per esprimere il parere della Giunta regionale.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

La Giunta regionale esprime parere negativo.



GARIGLIO DAVIDE



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 17.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 38 Consiglieri hanno votato Sì 7 Consiglieri hanno votato NO 31 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
L'emendamento rubricato n. 43) presentato dai Consiglieri Novero, Dutto: "Assestamento al bilancio per l'anno finanziario 2009.
Allegato A Lo stanziamento previsto all'UPB 09012 è diminuito di Euro 200.000 e lo stanziamento previsto all''UPB 14052 è aumentato di pari importo.
Motivazioni Ricostruzione storico Ponte delle scale nel comune di Ala di Stura (TO)".
Ha chiesto la parola il Consigliere Novero, per l'illustrazione; ne ha facoltà.



NOVERO Gianfranco

Grazie, Presidente.
Chiedo scusa ai colleghi per aver presentato questa mattina l'emendamento in oggetto, ma riguarda un aspetto che ho a cuore dal 2001 e non l'ho mai considerato realizzabile, dal momento che sembrava che non lo fosse. Ma poiché ieri, in un piccolo convegno tenutosi nelle Valli di Lanzo, è emerso un rinnovato interessamento, vorrei proporlo alla vostra attenzione.
Qualora non venisse approvato, vorrei quantomeno che fosse considerato come input e se ne parlasse.
Il problema è questo: apparentemente si chiede lo stanziamento per un'opera che non serve a niente: la ricostruzione di un ponte - il Ponte delle Scale in Val d'Ala - che insieme al Ponte del Diavolo di Lanzo e al Ponte della Vana di Ceres, per circa mille anni è servito a collegare Torino alla Francia. C'era gente che partiva a piedi da Torino e andava su adesso la strada passa da un'altra parte e la vecchia mulattiera incredibilmente esiste ancora, anche se è chiusa e difficoltosa da percorrere.
L'idea che è nata è la seguente: rifare questo ponte, che è il famoso ponte a schiena d'asino, esattamente uguale al Ponte del Diavolo di Lanzo leggermente più piccolo, insomma. Ricostruirlo è possibile come allora, ma non fine a se stesso, anche se sarebbe una bella cosa. Pensando ad un discorso di autorizzazione, tramite le Ferrovie Torino-Ceres, si potrebbero collegare Torino e Ceres in ferrovia, per salire da Ceres al Pian della Mussa senza toccare le strade asfaltate.
A quel punto diventerebbe anche positivo l'impiego del denaro, che potrebbe avere un risvolto turistico non indifferente.
un'idea culturalmente avanzata, di grande interesse, che riunisce cultura e turismo. Spero che la maggior parte dei colleghi, oggi, voti a favore, altrimenti sarebbe importante parlarne in quest'Aula. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Novero.
La parola all'Assessore Peveraro, che esprime il parere della Giunta regionale.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Credo proprio che dovremmo richiamare le ultime parole: riesaminiamolo un attimo con calma nelle Commissioni competenti e in sede di bilancio e legge finanziaria 2010.
Esprimo parere negativo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 43, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 37 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato Sì 9 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 13) presentato dai Consiglieri Cirio, Cavallera Pedrale: "Art. 1 allegato A Lo stanziamento all'UPB 18081 è diminuito di 90.000 euro e lo stanziamento all'UPB 18101 è aumentato di pari importo.
Lo stanziamento all'UPB 18111 è diminuito di 30.000 euro e lo stanziamento all'UPB 18001 è aumentato di pari importo".
Tale emendamento viene ritirato.
Emendamento rubricato n. 21) presentato dall'Assessore Peveraro: ART1 - All. A Lo stanziamento all'UPB 18081 è diminuito di 90.000,00 e lo stanziamento all'UPB 18101 è aumentato di pari importo.
La parola all'Assessore Peveraro, che esprime il parere della Giunta regionale.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Questo è stato proprio, come dire, un errore di sbaglio...



(Commenti in aula)



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Si dice così caricaturalmente, l'ho detto con quello spirito.
stato fatto in Commissione in sede di approvazione dell'allegato che come sapete, è stato un po' oggetto di discussione proprio fino all'ultimo.
Quindi, c'era un'inversione, lo stanziamento 18081 è diminuito di 90 e lo stanziamento 18101, invece, è aumentato di 90.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Peveraro.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 21.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 37 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato Sì 35 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 11) presentato dai Consiglieri Pedrale, Cirio Caramella: "Assestamento al bilancio per l'anno finanziario 2009 e disposizioni diverse".
All .A Lo stanziamento previsto all'UPB DB18091 denominata Cultura, Turismo e sport Off turistica - Int comunitari materia turistica titolo I è aumentato di euro 750.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB DB09011 denominata Risorse finanziarie Bilancio Titolo I è diminuito di pari importo.
Motivazione: si propone l'aumento dell'UPB DB18091 dell'importo di euro 750.000,00 per mantenere gli stanziamenti già previsti dalla l.r 26 gennaio 2009, n. 2 (Norme in materia di sicurezza nella pratica degli sport invernali da discesa e da fondo in attuazione della normativa nazionale vigente ed interventi a sostegno della garanzia delle condizioni di sicurezza sulle arre sciabili, dell'impiantistica di risalita e dell'offerta turistica)".
La parola all'Assessore Peveraro, che esprime il parere della Giunta regionale.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Esprimo parere negativo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 11.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 34 Consiglieri votanti 33 Consiglieri hanno votato Sì 4 Consiglieri hanno votato NO 29 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 12) presentato dai Consiglieri Pedrale, Cirio Caramella: "Assestamento al bilancio per l'anno finanziario 2009 e disposizioni diverse.
All. A Lo stanziamento previsto all'UPB DB18092 denominata Cultura, Turismo e sport Off turistica - Int comunitari materia turistica titolo II è aumentato di euro 1.250.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB DB09012 denominata Risorse finanziarie Bilancio Titolo II è diminuito di pari importo.
Motivazione: si propone l'aumento dell'UPB DB18092 dell'importo di euro 1.250.000,00 per mantenere gli stanziamenti già previsti dalla l.r 26 gennaio 2009, n. 2 (Norme in materia di sicurezza nella pratica degli sport invernali da discesa e da fondo in attuazione della normativa nazionale vigente ed interventi a sostegno della garanzia delle condizioni di sicurezza sulle aree sciabili, dell'impiantistica di risalita e dell'offerta turistica)".
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 12.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 34 Consiglieri votanti 33 Consiglieri hanno votato Sì 4 Consiglieri hanno votato NO 29 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 10) presentato dai Consiglieri Cotto, Cirio Caramella: "Assestamento al bilancio per l'anno finanziario 2009 e disposizioni diverse.
All. A Lo stanziamento previsto all'UPB DB18112 denominata Cultura, Turismo e Sport Sport Titolo II è aumentato di euro 500.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB DB09012 denominata Risorse finanziarie Bilancio Titolo II è diminuito di pari importo.
Motivazione: si propone l'aumento dell'UPB DB181122 dell'importo di euro di 500.000,00 da destinare al capitolo n. 226187 denominato 'Contributi in conto capitale a favore degli enti locali e delle comunità collinari per la manutenzione straordinaria, il potenziamento, la messa a norma degli sferisteri e di altre strutture necessarie all'esercizio degli sport della pallapugno e della pallatamburello (legge regionale 24 dicembre 2003 n.36)' e al capitolo 292672 denominato contributi in conto capitale a favore delle associazioni e società sportive per l'acquisto di attrezzature necessarie all'esercizio degli sport della pallapugno e della pallatamburello (legge regionale 24 dicembre 2003, n.36)'".
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 10.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 34 Consiglieri votanti 33 Consiglieri hanno votato Sì 4 Consiglieri hanno votato NO 29 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 14) presentato dai Consiglieri Caramella Cavallera, Cirio: Lo stanziamento all'UPB 19001 è diminuito di 44.000 euro e lo stanziamento all'UPB 18001 è aumentato di pari importo.
Tale emendamento viene ritirato daI proponenti..
Emendamento rubricato n. 41) presentato dai Consiglieri Cavallera, Leardi Toselli: "All. A Lo stanziamento previsto all'UPB DB20102 denominata Sanità Politiche degli investimenti Titolo 2 è aumentato di euro 1.200.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB DB09012 denominata Risorse finanziarie Bilancio Titolo 2 è diminuito di pari importo.
Motivazione: si propone di aumentare l'UPB DB20102 dell'importo di 1.200.000,00 euro per la fornitura e la posa in opera del 2° acceleratore lineare presso il Centro di Radioterapia presso l'Ospedale Castelli di Verbania".
La parola all'Assessore Peveraro, che esprime il parere della Giunta regionale.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Esprimo parere rigorosamente negativo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Reschigna.



RESCHIGNA Aldo

Vorrei solo dire che su questo emendamento voto in senso contrario perché da parte della Giunta regionale è stata data assicurazione che verrà approvato lo storno del finanziamento in allora destinato all'ospedale di Premosello per l'ampliamento del centro di radioterapia dell'ospedale di Verbania.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavallera.



CAVALLERA Ugo

Intervengo velocissimamente per dichiarazione di voto.
Va da sé che il nostro voto è favorevole, anche perché quando le garanzie sono di tipo finanziario, nero su bianco, e si vedono subito, la soluzione, ovviamente, è migliore rispetto alle altre garanzie, che ovviamente valgono all'interno della maggioranza, ma non erga omnes verso tutta la comunità piemontese.



PRESIDENTE

Grazie, collega Cavallera.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 41, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 38 Consiglieri votanti 37 Consiglieri hanno votato Sì 7 Consiglieri hanno votato NO 30 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 16) presentato dalla Giunta regionale a firma dell'Assessore Peveraro: Dopo il comma 1 dell'art. 1 è inserito il seguente: "1 bis.Per il biennio 2010-2011 sono introdotte le variazioni al bilancio pluriennale 2009 -2011 di cui all'allegato B".
La parola al Vicepresidente Peveraro per l'illustrazione.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

semplicemente portare fuori dall'allegato, ed iscrivere in un comma specifico all'interno della finanziaria, la parte relativa al pluriennale.
Non cambia dal punto di vista numerico, ma cambia dal punto di vista della collocazione grafica all'interno del documento, tanto è vero che c'è l'indicazione della intitolazione e non c'è il contenuto, perché il contenuto permane esattamente quello che è stato approvato in sede di Commissione.



PRESIDENTE

Procediamo con la votazione dell'emendamento n. 16.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 16.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 36 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato Sì 35 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 53) presentato dalla Giunta regionale a firma dell'Assessore Peveraro: L'allegato B è integrato con la seguente variazione per l'anno 2010: UPBDB20011 + 7.000.000,00 UPBDB09021 - 7.000.000,00 Motivazione: l'emendamento serve per garantire anche per l'anno 2010 il finanziamento della L:R 75/95 (lotta alla zanzara).
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 53.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 36 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato Sì 35 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente.
Votiamo l'articolo 1 o l'allegato A? Questa variazione l'abbiamo già votata? Solo per capire. Questa si intende allegata al bilancio? Ho capito.
Quindi i due elenchi sono già allegati al bilancio e non cambiano, rispetto alla Commissione?



PRESIDENTE

Se non con le variazioni approvate con questi due emendamenti approvati. Adesso si approva l'articolo 1 in quando tale.



CAVALLERA Ugo

Va bene.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'articolo 1, come emendato.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 33 Consiglieri votanti 32 Consiglieri hanno votato Sì 31 Consiglieri si è astenuto 1 Consigliere non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
ARTICOLO 38 Ha chiesto di intervenire il Consigliere Clement; ne ha facoltà.



CLEMENT Gian Piero

Non voglio portare via del tempo perché ne abbiamo già usato parecchio però chiederei a tutti, se non vogliamo assumere toni ironici, di verificare bene, prima di votare questo articolo. Dichiarare urgente questa legge mi sembra veramente un atto ironico, visto i tempi serviti per arrivare alla sua approvazione.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'articolo 38.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 38 Consiglieri votanti 37 Consiglieri hanno votato Sì 37 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
Qualche Consigliere vuole intervenire per dichiarazioni di voto sull'intero testo di legge? Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente.
Siamo arrivati al termine del nostro lavoro e credo che l'intervento del Consigliere Clement richieda una precisazione.
Per quanto riguarda tutto l'anno finanziario 2009, ritengo si debba dare un giudizio di tipo complessivo. Abbiamo fatto un'apertura di credito all'Amministrazione, anche alla luce delle criticità che stavamo vivendo con il bilancio di previsione 2009, approvato in tempi rapidi e in tempi utili, proprio per consentire, fin da gennaio, l'operatività degli uffici.
In seguito, vi è stato il collegato alla finanziaria ed ora l'assestamento.
Il giudizio che diamo è negativo, non perché non si sia potuto interloquire con l'Assessore al bilancio, cui peraltro diamo atto di essere la punta avanzata di un rapporto di disponibilità nei confronti del Consiglio e dei Consiglieri, ma perché abbiamo...



PRESIDENTE

Per cortesia, colleghi, diamo anche uno spettacolo non consono a quest'Aula alle persone che ci guardano. Prego coloro che non sono interessati di accomodarsi fuori. Prego anche i colleghi che sono in piedi nell'emiciclo di accomodarsi. Sospendo la seduta fin quando non verrà ripristinato un po' di ordine in Aula.
Prego, collega Cavallera, continui pure.



CAVALLERA Ugo

Probabilmente, si sarà diffusa l'euforia per l'imminente approvazione dell'assestamento di bilancio.
Tornando al mio ragionamento, volevo dire che noi riteniamo di non essere assolutamente criticabili come forza di opposizione, proprio per l'atteggiamento costruttivo che abbiamo tenuto, che ovviamente, è stato di grande apertura all'inizio e poi, via via, quando si vedeva che le risposte, che erano richieste dal sistema Piemonte, dalla nostra comunità dalle nostre attività produttive, dai nostri Enti locali, indubbiamente erano parziali e non esaustive. Voglio fare un esempio: questa è una legge di assestamento e soprattutto di manutenzione, anziché di intervento incisivo.
Venerdì scorso abbiamo ricevuto gli agricoltori che hanno presentato una serie di criticità e di richieste di risposte urgenti alla Giunta e anche al Consiglio, però in questi articoli non abbiamo avuto alcuna proposta, neanche all'ultimo minuto. Saremmo stati disponibili ad esaminare qualunque soluzione proprio per dare rispose alle domande degli agricoltori: siamo imprese come le altre e abbiamo le stesse esigenze soprattutto, come direbbe il mio Capogruppo, per dare una risposta anche in termini di mantenimento o di acquisizione di una liquidità che richiedono i corsi dei prezzi agricoli molto cedenti, molto calanti dal punto di vista delle quotazioni.
Si potrebbe dire "mal comune mezzo gaudio", perché il giudizio che noi diamo anche sull'articolo 13 è un giudizio di assoluta insufficienza e di farraginosità, anzi questa legge dal punto di vista della burocratizzazione anziché togliere, a mio avviso va anche ad aggiungere.
Quindi, noi avremo senz'altro l'opportunità di trarre proprio in occasione dell'ultimo assestamento di bilancio per indicare alla comunità piemontese che questa Amministrazione non ha dato le risposte più urgenti che venivano poste.
Si potrebbe dire che non ci sono le risorse, che non ci sono le disponibilità, ma allora non capisco perché, se invochiamo la strada della ragionevolezza e del pragmatismo, quando la stessa cosa viene detta a livello nazionale diventa quasi una bestemmia, oppure un'affermazione fortemente criticabile e quando viene detta a livello locale, invece, è un principio assoluto, un principio di verità che deve essere riconosciuto da tutti.
Quindi, credo non sia il caso di dilungarmi più di tanto, anche perch abbiamo già esposto le nostre posizioni durante il dibattito dell'intero provvedimento. Cogliamo l'occasione (e ritengo anche a nome dei colleghi del popolo della libertà) per annunciare coerentemente un voto contrario a questo assestamento, perché se dal punto di vista tecnico sistema una serie di partite, dal punto di vista politico non è ambizioso, non risolve, non affronta con quella determinazione che è necessaria le questioni: soprattutto perché si sta intravedendo la ripresa e inoltre perché la nostra regione è fortemente manifatturiera si potevano avere risposte, a nostro avviso, di tipo più incisivo dal punto di vista anche quantitativo con una dotazione anche finanziaria più rilevante.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Giovine, per dichiarazione di voto.



GIOVINE Michele

Noi siamo comunque soddisfatti del fatto che si sia arrivati alla fine di un percorso che ha visto la Giunta, la quasi totalità della maggioranza e una buona parte (non tanto dal punto di vista numerico, ma da un punto di vista qualitativo) dell'opposizione che ha lavorato per la messa in cantiere di questo importante assestamento di bilancio.
Parliamo di assestamento perché, da una parte, rifinanzia alcune leggi e sposta alcune somme da un capitolo ad un altro, per portare a compimento secondo l'obiettivo dell'attuale maggioranza di governo, quelle che saranno le proprie politiche e le proprie priorità. Dall'altra parte, vi è in questo disegno di legge omnibus, che io per primo lo riconosco e in particolare avevo criticato, perlomeno, nella modalità più che nel valore normativo, poiché si ripone su tutto e il contrario di tutto.
Ci sono alcune modifiche assolutamente condivisibili sull'attuale disegno di legge n. 32; in particolare, come movimento politico che rappresento, ovviamente sono molto favorevole agli articoli n. 4 e 5 ovvero gli accordi di programma che riguardano i servizi sociali di Omega e di Pianezza. Sono stato critico - ci tengo a sottolinearlo in dichiarazione di voto - verso il contributo straordinario al Comune di Pinerolo e purtroppo il dibattito di Aula non mi ha fatto cambiare idea, anzi rimango fortemente critico al contributo in oggetto, perché riguarda un'opera pubblica che ormai ha finito la sua peculiarità dal punto di vista dell'evento straordinario.
Sono favorevole infine a tutta la parte che riguarda le risorse PAR FAS, sono favorevole alla parte che riguarda la metropolitana si Torino (e c'è stato anche il voto a favore), sono favorevole all'aspetto per la messa a bando di tutto il trasporto pubblico ferroviario.
Faccio miei i dubbi sollevati dal collega Cavallera in merito all'articolo 13 e in tema di spese obbligatorie e di Servizio Sanitario Nazionale, voglio ricordare che quando abbiamo votato la manovra di bilancio, circa un anno fa, puntualmente era stato ripreso dall'Assessore Artesio e noi eravamo rimasti critici su questa contrazione tout court senza un'analisi aprioristica della spesa sanitaria, infatti abbiamo dovuto rimettere i "soldini" per evitare che certi servizi venissero decurtati e che di conseguenza ci fosse una cattiva gestione della spesa sanitaria per i cittadini.
Mi rendo conto che quella fu una scelta condivisa a maggioranza da una parte dell'opposizione, però ognuno si assuma le proprie responsabilità politiche. Io personalmente posso avere l'onore di poter dire che all'epoca ero contrario e ho avuto ragione, perché oggi, dopo un anno, sono state risposte le stesse risorse che erano state decurtate un anno fa per tutto quello che riguarda la spesa sanitaria.
Infine, Presidente, nonostante abbia ancora del tempo devo dire che sono molto soddisfatto del voto favorevole in Aula e l'accoglimento della proposta che mi ha visto come primo ed unico firmatario, ovvero del contrasto al fenomeno del gioco d'azzardo.
una di quelle piccole cose che per noi possono essere piccole nell'ambito regionale, che è estremamente vasto e complesso, ma che quando vanno a toccare le vite delle persone, diventano temi estremamente importanti.
Questo eviterà che qualche persona si rovini la vita con queste macchinette? Questo eviterà che qualcuno si suiciderà? Io credo di sì.
Quanto questa norma sarà efficace o meno noi non lo sappiamo e lo vedremo nel tempo della sua applicazione. Se però fosse stata anche solo una persona che avrà evitato questa cattiva abitudine o anche solo una persona che con il proprio pubblico esercizio decide di non mettere a rischio la propria attività e il proprio rapporto con la Regione e con i relativi contributi regionali per evitare un ulteriore depauperamento della propria attività economica e, di conseguenza, decida di non adottare queste macchinette infernali che rovinano la vita delle persone; fosse anche un solo pubblico esercizio che decide di farlo e fosse anche solo una persona che non si suicida perché rovinata dal fenomeno del gioco d'azzardo ormai dilagante ed imperante su tutto il territorio regionale, credo che avremo fatto una cosa positiva votando questo articolo e dando quindi attuazione alle norme che permetteranno di salvare quell'esercizio pubblico, quella persona, quella famiglia e quel bilancio familiare. Speriamo che sia questo un passo in avanti verso il debellamento del fenomeno del gioco d'azzardo che credo sia un fenomeno da combattere in tutte le sue forme e in tutte le sue istanze.
Concludo dicendo che, poiché riteniamo che le risorse non siano sufficienti, ma non possiamo essere contrari a buona parte delle norme proposte, non ci asterremmo e non voteremo a favore, ma daremo la semplice presenza per il numero legale, definendola una sorta di presenza costruttiva.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Novero; ne ha facoltà.



NOVERO Gianfranco

Grazie, Presidente.
stato un parto un po' sofferto, ma la legge sta nascendo. È un tema complesso, quindi è pieno di luci e di ombre. Diventa anche difficile capire se i singoli argomenti siano luci o ombre. Alcuni argomenti non potevano essere cambiati, certe spese erano necessarie e vincolanti, quindi non c'era granché da discutere.
Più che discutere mi vengono in mente - visto che un collega prima ha citato Pinerolo - tutti quelli che sono stati gli sprechi di risorse pubbliche nate dalle (per me) malaugurate Olimpiadi invernali. All'epoca ero Consigliere provinciale e, per quanto riguarda l'impianto di Pinerolo era l'unico che avevo un po' approvato, nel senso che mentre gli altri li consideravo degli sperperi, su questo avevo pensato che, se non altro sarebbe servito in futuro a fare qualcosa.
Ritengo che i soldi che stanziamo adesso siano tanti. Sono troppi? Non lo so. Francamente i "Gianduiotti" e gli altri impianti sono opere, a mio parere, negative.
L'impianto di Pinerolo probabilmente è ancora uno di quelli per cui forse, se servirà, varrà la pena spendere i soldi.
Come dicevo prima, luci e ombre. C'è però un ombra enorme, ed è quella che cala su tutti i nostri concittadini piemontesi che non vivono inurbati in particolare i contadini.
Tutti questi provvedimenti, collega Clement, anche quelli che toccano le montagne, sono provvedimenti legati ai signori che vanno alla domenica nelle nostre valli. Nessuno pensa ai nostri margari, ai nostri contadini nessuno pensa a quelli che nella pianura piemontese lavorano. È gente che si alza alla mattina alle 6 e che alla sera alle 21 non ha ancora finito di lavorare.
Questi non sono lavoratori. Un sindaco delle mie parti mi ha detto: "Quelli non sono lavoratori, sono padroni delle loro mucche". Sono proprietari. E l'ha detto con tono di rispetto e dico anche chi è questa persona, perché bisogna fare nomi e cognomi. È l'ex - per fortuna - Sindaco di Robassomero, Donato Adduci, Consigliere regionale ha avuto il coraggio di dire che un contadino che si alza al mattino alle 6 e va a dormire alla sera alle 21, dopo aver lavorato tutti il giorno, è un padrone.
Io ho fatto anche il sindacalista nella mia vita, quindi i lavoratori cioè coloro che lavorano, ho sempre cercato di difenderli. Ma chi difende questi signori a cui si chiede di buttare via il latte? Perché non glielo si paga. Il mio vicino di casa che ha 75 anni ha seminato ancora il grano dicendo: "Mi vergogno a non farlo e probabilmente ci rimetto". Perch oltre a lavorare gratis, probabilmente non riuscirà neanche a pagarsi il gasolio, le macchine e le attrezzature.
In quest'Aula il buio è totale. Capisco che i problemi sono enormi, i problemi avanzano, ma quando leggo sul giornale locale che la FAO dice che metà del mondo muore di fame e nella pagina dopo dice che i nostri produttori producono troppo, c'è qualcosa non funziona.
Non siamo un Consiglio comunale di un paesino di 150 abitanti, com'è il mio Comune, dove affrontiamo questi problemi e non sappiamo bene come affrontarli. Noi siamo il Consiglio regionale del Piemonte. Il Piemonte non può abdicare e pensare di vivere di terziario, di industria e di turismo.
Deve pensare che qualcosa è opportuno che arrivi anche dal settore agricolo.
Io mi sono impuntato in particolare su questo argomento perché lo conosco bene, ma perché salta agli occhi il vuoto totale. Su questo argomento e su questi temi ci sono tre righe.
Per questo motivo noi voteremo contro, anche se - faccio notare - non abbiamo bloccato l'iter, perché riteniamo che il provvedimento vada preso.
Abbiamo anche votato a favore per l'immediata esecutività, ma votiamo contro perché alcune cose non ci piacciono, e principalmente perché non ci piace quello che non esiste, quello che non c'è.



PRESIDENTE

Non essendoci altri interventi, passiamo agli ordini del giorno collegati.
Sono stati presentati tre ordini del giorno e inviterei i colleghi a valutare se non sia più opportuno rinviare a domani la votazione di tali ordini del giorno.
Ha chiesto la parola il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

L'ordine del giorno n. 1384 nasce da un emendamento all'assestamento di bilancio che ho ritirato ed era frutto di una mediazione, in una delle ultime Conferenze dei Capigruppo. Credo che anche l'ordine del giorno del Consigliere Bossuto nascesse da un emendamento che ha ritirato.
Sono disposto a non discuterlo e a non intervenire nel merito, ma vorrei che venisse votato come collegato alla finanziaria.



PRESIDENTE

Iniziamo dall'ordine del giorno presentato dal Consigliere Bossuto? Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bossuto; ne ha facoltà.



BOSSUTO Iuri

Grazie, Presidente.
Per me era importante che l'ordine del giorno passasse oggi perché era collegato ad alcune misure che questo assestamento portava. Se si pensa che sia più comodo farlo domani, mi piego alla volontà dell'Aula.
Dichiaro un voto sull'assestamento come presenza ritenendo questo atto importante ma, non me ne voglia nessuno, darò un voto difforme rispetto al Gruppo.
Se lo affrontiamo domani, va benissimo.



PRESIDENTE

L'ordine del giorno del Consigliere Bossuto sarà discusso domani in apertura di seduta. Così come sarà discusso domani pomeriggio l'ordine del giorno del Consigliere Auddino. Rimane l'ordine del giorno del Consigliere Giovine, che può mettere subito in votazione.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1384, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale preso atto del dibattito sviluppato nel corso della discussione del ddl 632 (Assestamento al bilancio di previsione per l'anno 2009 e disposizioni di natura finanziaria) considerata l'importanza di sostenere una politica di ottimizzazione delle risorse umane che tenga conto della necessità di promuovere forme di stabilizzazione del personale tenute in debito conto le conoscenze, le capacità e le esperienze maturate dal personale operante nei vari ruoli del Consiglio e della Giunta regionale impegna la Giunta regionale e l'Ufficio di Presidenza ad adottare, nell'ambito della rispettiva autonomia organizzativa ed ai sensi della legge regionale 23/2008, ogni iniziativa utile affinch vengano promossi percorsi di stabilizzazione del personale operante a qualsiasi titolo nei ruoli del Consiglio e della Giunta regionale".
Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Consigliere Giovine, questa è una materia su cui può essere utile fare un approfondimento insieme alla questione demandata alla Consigliera Pozzi per arrivare ad una pronuncia dell'Aula.
Il Consigliere Giovine fa riferimento ad una discussione avvenuta nella Conferenza dei Capigruppo che, in effetti, si era espressa nel senso di un atto di indirizzo.
Il Consigliere Clement ha chiesto la parola sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



CLEMENT Gian Piero

Credo che siano tutti a conoscenza che l'assestamento di bilancio è stato oggetto di lunghe discussioni, di lunghi approfondimenti e di soluzioni molto delicate, pasticciate, non so come definirle. Ognuno le valuti come ritiene più opportuno.
Sulla questione insita in questo ordine del giorno, era stata sostanzialmente trovato un affidamento reciproco nel dire non si possono fare chissà quali operazioni dal punto di vista concreto (concorsi con posti riservati, dare punteggi particolari), ma crediamo che almeno un segnale di attenzione ai collaboratori, a questa gente attualmente precaria nel ruolo del Consiglio regionale, possa essere l'approvazione di un ordine del giorno.
Consigliere Giovine, questo ordine del giorno si poteva tranquillamente discutere domani, con tutta la calma possibile, ma abbiamo tutti fretta e poi finisce male.
Questo argomento deve essere ripreso, in qualche modo, perché non è così che si affrontano i problemi.



PRESIDENTE

Chiedo anch'io ai Presidenti dei Gruppi di valutare l'opportunità di discuterne.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

proprio vero che se uno vive abbastanza, le vede veramente tutte.
Credo che il Consigliere Clement abbia riassunto perfettamente la dinamica e la nascita di questo ordine del giorno che, peraltro, ha votato anche lui.
Non sono intervenuto semplicemente perché pensavo che i Consiglieri si ricordassero che c'era questo affidamento comune.
La Presidenza è stata perfettamente in linea con il resto della giornata, quindi non ho nulla da eccepire.
Vicepresidente Peveraro non posso neanche rimproverarla perch effettivamente, essendo un ordine del giorno, non era neanche tenuto, come Giunta, ad esprimersi. Non è oggettivamente colpa del Vicepresidente.
Se ci sono le condizioni, lo ripresenterò magari in una forma diversa perché mi pare di capire che c'è la volontà di dare delle risposte, se non altro politiche, a questi ragazzi che lavorano con noi da tanti anni.
Sentire, Consigliere Clement, che adesso è colpa mia che l'ordine del giorno è stato respinto, e che quindi questi ragazzi non avranno alcun tipo di risposta, neanche politica, perché ho voluto mettere in votazione un ordine del giorno senza alcuna discussione perché era già condiviso, è veramente il massimo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'intero testo di legge.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 46 Consiglieri votanti 43 Consiglieri hanno votato SÌ 30 Consiglieri hanno votato NO 13 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 3 Consiglieri Il Consiglio approva.
Bona sera a tutti.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 17.31)



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