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Dettaglio seduta n.516 del 24/11/09 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE COTTO



(Alle ore 15.04 la Vicepresidente Cotto comunica che la seduta avrà inizio alle ore 15.30)



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PLACIDO



(La seduta ha inizio alle ore 15.33)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Gariglio, Bresso, Buquicchio Cavallaro, Pizzale, Robotti, Spinosa, Valloggia, Bellion, Bossuto, Chieppa Clement e Laus.



PRESIDENTE

Semmai ce ne fosse necessità, informo che il numero legale è 26.


Argomento:

b) Distribuzione processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

Comunico che sono stati distribuiti ai Consiglieri i processi verbali della seduta del 17 novembre 2009. Verranno posti all'approvazione la prossima seduta consiliare.


Argomento:

Approvazione processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Approvazione processi verbali precedenti sedute", comunico che sono stati distribuiti i processi verbali della seduta del 10 novembre 2009.
Se non vi sono osservazioni, s'intendono approvati.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

La Consigliera Barassi ha chiesto la parola sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



BARASSI Paola

Grazie, Presidente.
Intervengo per annunciare che è stato presentato un ordine del giorno legato ai nuovi orari presentati da Trenitalia e volevo chiederne l'iscrizione all'o.d.g., ovviamente quando ci sono le condizioni.
Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Lepri, sull'ordine dei lavori.



LEPRI Stefano

stato iscritto un ordine del giorno sulla tratta Torino-Milano. Non so se è lo stesso cui fa riferimento la collega Barassi.
un altro, quindi chiediamo di poterlo discuterlo quanto prima nella giornata d'oggi, visto che è stato discusso un nuovo ordine del giorno anche in altre sedi consiliari: mi riferisco al Comune di Torino.



PRESIDENTE

Grazie, colleghi.
La parola al Consigliere Deambrogio.



DEAMBROGIO Alberto

Grazie, Presidente.
Sulla stessa scia dei colleghi che mi hanno preceduto, ho depositato poc'anzi un ordine del giorno che è riferito alla crisi agricola, la crisi che sta colpendo tutto il comparto. Ricordo che alcune associazioni saranno a Torino venerdì prossimo per incontrare anche l'Istituzione regionale.
Naturalmente, anch'io ne chiedo l'iscrizione (tra l'altro, invito i colleghi che lo vogliano fare ad aggiungere le loro firme) quando il numero dei Consiglieri lo consentirà.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Larizza.



LARIZZA Rocco

Poiché questa mattina abbiamo discusso di imprese, vorrei ricordare essendo a Torino, che c'è ancora l'impresa FIAT. Richiamo alla nostra memoria che, di fronte alla grave crisi attraversata dalla FIAT c'è stato un impegno straordinario, anche delle Istituzioni, della Regione e una mobilitazione quasi unanime. Il primo impegno dell'amministratore delegato della FIAT, appena s'intravide la luce, fu quello di assicurare che nessuno stabilimento italiano sarebbe stato toccato.
Poi, la FIAT, anche sulla base del successo straordinario di quest'amministratore e penso anche dei lavoratori della FIAT, Marchionne diventò una star internazionale che tutti conosciamo: ormai si lavora anche per il mercato americano.
Io non so quali siano le ragioni (penso che ce ne siano) che fanno ripensare a quell'impostazione iniziale. Penso che varrebbe la pena, se la Giunta è disponibile, avere nell'ambito anche di altre informazioni un'informazione su che cosa può succedere al cosiddetto "polo torinese" dell'auto, visto che la FIAT si è impegnata, su questo territorio (con molto ritardo, a mio avviso) verso la Bertone.
Questo è un argomento importante almeno quanto quello di questa mattina. Perché se quell'azienda non garantisce i livelli produttivi avremmo tante piccole e piccolissime aziende che le andranno dietro.
Questo è per sollecitare la Giunta ad un'attenzione particolare.



PRESIDENTE

Non ci sono altre richieste d'intervento sull'ordine dei lavori.
Appena ci saranno le condizioni numeriche iscriveremo gli ordini del giorno depositati, come prassi consolidata del nostro Consiglio.
In ordine di presentazione: Ordine del giorno n. 1373 "Numerazione LCN ('Logical channel number') nel passaggio al digitale terrestre", presentato dai Consiglieri Placido Spinosa, Bossuto.
Per capirci, nel passaggio al digitale terrestre, le emittenti locali chiedono di mantenere una numerazione dal n. 10 al 20; diversamente magari, finiscono al 250° posto ed è complicato localizzarle sul telecomando. La cosa è possibile con una decisione dell'autorità nazionale.
Chi volesse firmare l'ordine del giorno, può farlo in Presidenza del Consiglio.
Alle ore 12.29 è stato depositato l'ordine del giorno n. 1375 "Disagi provocati dall'orario invernale Trenitalia", presentato dai Consiglieri Barassi, Deambrogio, Bossuto, Clement, Dalmasso, Cavallaro, Travaglini Spinosa.
Alle ore 13.19 è stato presentato l'ordine del giorno n. 1374 "Disordini tra studenti dell'Onda e rappresentanti istituzionali del PdL", presentato dai Consiglieri Robotti, Clement, Dalmasso, Deambrogio, Bossuto, Chieppa.
Alle ore 12.59 è stato depositato Ordine del giorno n. 1376 "Assalto della sede regionale del PdL", presentato dai Consiglieri Leo, Guida, Monteggia Scanderebech.
Il problema è lo stesso, ma è visto da due diverse prospettive.
Alle ore 14.53 è stato depositato l'ordine del giorno n. 1377 "Crisi del settore agricolo", presentato dai Consiglieri Deambrogio, Clement Dalmasso, Bossuto, Barassi, Cavallaro, Robotti, Bellion, Caracciolo Spinosa, Turigliatto, Manolino.
Alle ore 14.59 è stato depositato l'ordine del giorno n. 1378 "Attivazione della fermata alla stazione di Grugliasco (TO)", presentato dai Consiglieri Gariglio, Placido, Auddino, Rutallo, Spinosa, Boeti, Larizza.
Appena ci saranno le condizioni numeriche, li daremo per iscritti all'o.d.g., secondo il Regolamento.
Inoltre, quando i numeri lo renderanno possibile, iscriveremo la proposta di deliberazione del Comitato di solidarietà inerente a "Approvazione e finanziamento progetti di emergenze e solidarietà internazionale L.R. n.
4/1982".


Argomento: Rapporti Regioni - Governo

Proseguimento esame testo unificato delle proposte di legge n. 94 e 130 inerente a "Istituzione del Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale"


PRESIDENTE

L'esame del testo unificato delle proposte di legge n. 94 e 130, di cui al punto 3) all'o.d.g. prosegue con la discussione dell'articolato e degli emendamenti ad esso riferiti.
Nella seduta scorsa siamo arrivati alla discussione e all'approvazione degli articoli n. 2, 3 e 4.
ARTICOLO 5 Emendamento rubricato n. 88 presentato dal Consigliere Giovine: all'articolo 5, si propone l'abrogazione totale della lettera a) del comma 1.
Il numero legale è 26.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 88.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 112 presentato dai Consiglieri Botta, Casoni Boniperti, D'Ambrosio e Vignale: emendare l'articolo 5, lettera a, sostituendo "erogate" con "garantite".
Tale emendamento è ritirato.
Emendamento rubricato n. 89 presentato dal Consigliere Giovine: all'articolo 5, comma 1, si propone l'abrogazione totale della lettera b) del comma 1.
Il numero legale è 26.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 89.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 114 presentato dai Consiglieri Botta, Casoni Boniperti, D'Ambrosio, Vignale: emendare l'articolo 5, lettera b, sostituire "eventuali fattori di rischio", con la frase "i reali fattori di rischio".
L'emendamento è ritirato.
Emendamento rubricato n. 90 presentato dal Consigliere Giovine: all'articolo 5, comma 1, si propone l'abrogazione totale della lettera c) del comma 1.
Il numero legale è 26.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 90.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 116 presentato dai Consiglieri Botta, Casoni Boniperti, D'Ambrosio, Vignale: emendare l'articolo 5, lettera c, sostituire "ad assicurare le prestazioni di cui", con "ad assicurare le garanzie di cui", poiché trattasi di garanzie costituzionali del detenuto e non già di servizi.
L'emendamento è ritirato.
Emendamento rubricato n. 91 presentato dal Consigliere Giovine: all'articolo 5, comma 1, si propone l'abrogazione totale della lettera d) del comma 1.
Il numero legale è 26.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 91.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 13 presentato dal Consigliere Ricca: all'articolo 5, lettera d), il comma è sostituito come segue: "d) coordina, nel rispetto delle proprie competenze, le azioni e le iniziative di cui alla lettera a) intraprese dalle strutture e dagli enti regionali, nei confronti dei quali, in caso di accertate dimissioni o inosservanze che compromettano l'erogazione delle prestazioni di cui alla lettera a) e, qualora dette omissioni o inosservanze perdurino, propone agli organi regionali titolari della vigilanza su tali strutture ed enti le opportune iniziative ivi compresi i poteri sostitutivi;".
Consigliere Muliere, sull'emendamento presentato dall'Assessore Ricca il suo parere, come primo firmatario del provvedimento, è favorevole o contrario? È un emendamento da interpretare; lei che conosce bene il provvedimento, può interpretare al meglio rispetto ai colleghi.
Il parere del primo firmatario della proposta di legge è negativo.
Il numero legale è 27.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 13.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 119 presentato dai Consiglieri Botta, Casoni Boniperti, D'Ambrosio e Vignale: emendare l'articolo 5, lettera d, sostituendo "qualora dette omissioni" con la frase più completa "nel caso in cui dette omissioni" ed arricchire la parola "propone" utilizzando la frase "egli ha la facoltà di proporre".
Tale emendamento è ritirato.
Emendamento rubricato n. 92 presentato dal Consigliere Giovine: all'articolo 5, comma 1, si propone l'abrogazione totale della lettera e) del comma 1.
Il numero legale è 27.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 92.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 14 presentato dall'Assessore Ricca: articolo 5, lettera e), la parola "segnala" è sostituita con "propone".
Tale emendamento è ritirato.
Emendamento rubricato n. 93 presentato dal Consigliere Giovine: articolo 5, comma 1, si propone l'abrogazione totale della lettera f) del comma 1.
Non essendovi richieste d'intervento, pongo in votazione l'emendamento rubricato n. 93.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 93.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 94 presentato dal Consigliere Giovine: articolo 5, comma 1, si propone l'abrogazione totale della lettera g) del comma 1.
Non essendovi richieste d'intervento, pongo in votazione l'emendamento rubricato n. 94.
Ricordo che il numero legale è 28.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 94.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 98 presentato dal Consigliere Muliere: la lettera g) del comma 1 dell'articolo 5 è sostituita dalla seguente: "g) può visitare gli istituti penitenziari in conformità a quanto disposto dall'articolo 67 della legge 26 luglio 1975 n. 354 (Norme sull'ordinamento penitenziario e sull'esecuzione delle misure privative e limitative della libertà) come modificato dalla lettera b) del comma 1 dell'articolo 12 bis decreto legge 30 dicembre 2008, n. 207 (Proroga di termini previsti da disposizioni legislative e disposizioni finanziarie urgenti), convertito in legge, con modificazioni, dall'articolo 1, 27 febbraio 2009, n. 14".
Non essendovi richieste d'intervento, pongo in votazione l'emendamento rubricato n. 98. Ricordo che il numero legale è 28.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 98.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 123 presentato dai Consiglieri Botta, Casoni Boniperti, D'Ambrosio e Vignale: emendare l'articolo 5, lettera g), sostituendo "previa apposita autorizzazione" con la frase "soltanto nei casi in cui sia ritenuto necessario ed urgente e previa apposita autorizzazione", credendo che nell'utilizzare una tale forma si contribuisca a dare una corretta connotazione alla figura del Garante".
Modificare, inoltre, "casi di particolare urgenza" con "casi di particolare urgenza e necessità".
Non essendovi richieste d'intervento, pongo in votazione l'emendamento rubricato n. 123.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 123.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo n. 5, come emendato.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 6 Emendamento rubricato n. 125 presentato dai Consiglieri Botta, Casoni Boniperti, D'Ambrosio e Vignale: emendare all'articolo 6 la definizione di "relazione annuale" con le parole "rendicontazione dell'operato annuale".
Non essendovi richieste d'intervento, pongo in votazione l'emendamento rubricato n. 125.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 125.
Il Consiglio non approva.
Ricordo che il numero legale è 28.
Indìco la votazione palese sull'articolo n. 6, nel testo originario.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 7 Emendamento rubricato n. 122 dei Consiglieri Botta, Casoni, Boniperti D'Ambrosio e Vignale: emendare all'articolo 7, sostituendo il periodo entro cui viene effettuata la nomina, da "centottanta giorni" con "non avviene", essendo giunti oramai, al termine della legislatura.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 122.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo n. 7, nel testo originario.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 8 Emendamento rubricato n. 95 presentato dal Consigliere Giovine: all'articolo 8, comma 2, si propone l'abolizione totale del comma 2 Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 95.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 96 presentato dal Consigliere Muliere: l'articolo 8 è così riformulato: "Art. 8 (Norma finanziaria) 1. Agli oneri costitutivi dell'Ufficio del Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, stimati nel biennio 2010-2011 in 200.000,00 euro per ciascun anno, in termini di competenza, e iscritti nell'unità previsionale di base (UPB) 09001 (Bilanci e finanze Spese del Consiglio regionale Tit. I spese correnti) del bilancio pluriennale 2009-2011, si fa fronte con le risorse finanziarie individuate con le modalità previste all'articolo 8 della legge regionale 11 aprile 2001, n. 7 (Ordinamento contabile della Regione Piemonte) e dell'articolo 30 della legge regionale 4 marzo 2003, n. 2 (Legge finanziaria per l'anno 2003)".
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 96.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo n. 8, come emendato.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione nominale sull'intero testo di legge.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 33 Consiglieri votanti 31 Consiglieri hanno votato SÌ 30 Consiglieri ha votato NO 1 Consigliere non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio approva.


Argomento: Questioni internazionali

Iscrizione all'o.d.g. ed esame proposta di deliberazione n. 499, inerente a "Approvazione e finanziamento progetti di emergenze e solidarietà internazionale L.R. n. 4/1982"


PRESIDENTE

Propongo di iscrivere all'o.d.g. la proposta di deliberazione licenziata questa mattina dal Comitato di solidarietà inerente a "Approvazione e finanziamento progetti di emergenze e solidarietà internazionale L.R. n. 4/1982" dei Consiglieri Gariglio, Cotto, Chieppa Pozzi e Dalmasso.



(L'Assemblea, tacitamente, acconsente all'iscrizione all'o.d.g.)



PRESIDENTE

Propongo altresì di procedere all'approvazione della proposta di deliberazione.
Ricordo che il numero legale è 28.
Indìco la votazione palese sulla proposta di deliberazione n. 499, il cui testo verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.


Argomento: Usi civici

Proseguimento esame disegno di legge n. 597, inerente a "Attribuzioni di funzioni amministrative e disciplina in materia di usi civici"


PRESIDENTE

L'esame del disegno di legge n. 597, di cui al punto 4) all'o.d.g., sul quale è già stata svolta la relazione, prosegue con la discussione dell'articolato e degli emendamenti ad esso riferiti.
Passiamo all'esame dell'articolato.
ARTICOLO 1 Ha chiesto la parola il Consigliere Dutto; ne ha facoltà.



DUTTO Claudio

Grazie, Presidente.
Comunico che, da parte del Gruppo della Lega Nord, sono stati presentati una serie di emendamenti, già illustrati e discussi con il relatore e con la Giunta.
Voglio inoltre sottolineare che questi emendamenti non hanno alcunch di ostruzionistico, anzi da parte nostra siamo d'accordo su questo disegno di legge e abbiamo cercato di fare di tutto per portarlo in discussione nel più breve tempo possibile.
Avevamo però notato che il disegno di legge andava, sotto un certo punto di vista, a dimenticare alcuni punti, e sotto un altro punto di vista a porre in grave difficoltà quelle che erano le ASBUC.
ASBUC sta per Amministrazioni Separate dei Beni di Uso Civico frazionali e sono, di fatto, dei comitati composti dai cittadini che abitano nelle frazioni dei paesi e nei Comuni montani e che utilizzano questi usi civici.
Quindi, la nostra serie di emendamenti ha la funzione di inserire l'esistenza di queste ASBUC nei vari articoli per evitare che vengano tolte alle stesse le competenze che attualmente hanno e, soprattutto, che vengano eliminate le entrate finanziarie di cui in questo momento godono, in modo da far sì che queste continuino a erogare il servizio assolutamente indispensabile ai cittadini che abitano nelle frazioni e nei Comuni montani.
Questo è tutto quello che volevo sottolineare. Vi è una lunga serie di emendamenti che vanno tutti in questa direzione. Mi sembra che ormai siano stati accolti anche dalla maggioranza, quindi il mio auspicio è che il disegno di legge venga approvato oggi e che i nostri emendamenti vengano tutti accettati, o perlomeno quelli di cui abbiamo trattato.



PRESIDENTE

Non essendoci altre richieste d'intervento, indìco la votazione palese sull'articolo n. 1.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 2 Emendamento rubricato n. 23 presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Peveraro: modifiche all'articolo 2: alla lettera a) del comma 1 la parola "declassificazione" è sostituita dalla seguente: "sdemanializzazione" alla lettera b) del comma 1 le parole "o limitrofe" sono soppresse.
alla lettera e) del comma 1 la parola "declassificazione" è sostituita dalla seguente: "sdemanializzazione".
La parola all'Assessore Peveraro per l'illustrazione.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Questo è un emendamento meramente tecnico, che prevede di sostituire la parola "declassificazione" con la parola "sdemanializzazione", ed è un suggerimento pervenuto dal commissario degli usi civici, dottor Griffei.
In realtà, tutti gli emendamenti proposti sono meramente tecnici e sono stati suggeriti dal commissario. È stato fatto vedere il testo che la Commissione stava esaminando, la cui valutazione però è pervenuta successivamente all'uscita dalla Commissione stessa del testo definitivo.
Gli emendamenti vanno in quella direzione e di volta in volta chiarir se saranno necessari ulteriori approfondimenti.



PRESIDENTE

Comunico che, in caso di approvazione di questo emendamento, decade l'emendamento rubricato n. 30.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 23, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
L'emendamento rubricato è decaduto in quanto identico all'emendamento test approvato.
Il numero legale è 28.
Indìco la votazione palese sull'articolo n. 2, come emendato.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 3 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 3.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 4 Emendamento rubricato n. 24 presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Peveraro: modifiche all'articolo 4: alla lettera a) del comma 1 dopo le parole "dell'autorizzazione all'alienazione" sono aggiunte le seguenti: "nel caso in cui questa costituisca un reale beneficio per la generalità degli abitanti" alla lettera a) del comma 2 dopo le parole "uso civico" sono aggiunte le seguenti: "fatta salva la competenza giurisdizionale del Commissariato usi civici prevista dalla legge".
La parola all'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Anche in questo caso sono due questioni che sono state poste dal Commissario. Una è la limitazione oggettiva all'autorizzazione all'alienazione, in altre parole quella in cui ci sia un reale beneficio per la generalità degli abitanti, quindi bisogna qualificare l'autorizzazione all'alienazione.
Il secondo emendamento fa riferimento, come credo sia giusto e logico fare riferimento, a quelle che sono e permangono le competenze di del commissario agli usi civici così come sono previste dalla legge vigente.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 24.
Il Consiglio approva.
La parola al Consigliere Barassi, che interviene per dichiarazione di voto sull'articolo 4.



BARASSI Paola

Non abbiamo presentato emendamenti, però, visto che non ho seguito direttamente in Commissione questo disegno di legge, vorrei chiedere rispetto al punto b), che recita "acquisito il parere dei comuni interessati dall'intervento entro trenta giorni dalla richiesta", se il termine per il parere sull'autorizzazione da parte dei Comuni non sia troppo breve. Io eviterei di usare la formula del silenzio assenso, ma troverei altri modi per avere la risposta in tempi certi. Mi sembrerebbe opportuno, quindi, acquisire agli atti tutti i pareri dei Comuni.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Faceva riferimento all'articolo 4, comma 1, punto b)? Lei ha detto 30 giorni, ma sono 90.
Il tema è questo: la legge, oltre a definire una normativa che aggiorni la precedente normativa (che è datata 1927/28), ha anche l'obiettivo di superare uno dei limiti più grossi che sono stati riscontrati nell'applicazione di questa normativa, che era la lentezza nei percorsi e nei procedimenti. Quindi, l'obiettivo è di snellire le procedure e di accelerarne i tempi.
Ricordo, però potrei anche essere smentito dai membri della Commissione, che si era discusso su questi termini e ci era sembrato che dare un termine piuttosto stringente mettesse nelle condizioni comunque i Comuni di accelerare i lavori e complessivamente di ritenere un iter accettabile alla procedura intera.
Il termine di trenta giorni era ciò che abbiamo approfondito abbastanza in Commissione ed era emerso come un termine che sembrava essere congruo.



PRESIDENTE

Il numero legale è 29.
Indìco la votazione palese sull'articolo n. 4, come emendato.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 5 Emendamento rubricato n. 1 presentato dai Consiglieri Dutto, Novero e Rossi: articolo 5, comma 3 "Le province garantiscono, nell'ambito della loro attività istituzionale l'assistenza tecnico-amministrativa ai piccoli comuni, per l'esercizio delle funzioni di cui all'articolo 6. Di tale attività si tiene conto ai fini del riparto dei fondi di cui all'articolo 1 della legge regionale 7 febbraio 2006, n. 8 (Disposizioni in materia di collaborazione e supporto all'attività degli enti locali piemontesi)".
Dopo la parola "comuni" sono inserite le parole: "e alle ASBUC frazionali".
Ha chiesto la parola al Consigliere Dutto; ne ha facoltà.



DUTTO Claudio

Di fatto è già stato illustrato con il mio precedente intervento. Si chiede semplicemente di aggiungere le parole "e alle ASBUC frazionali" dopo la parola "comuni", proprio per riconoscere l'esistenza di queste comunità.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Peveraro, per esprimere il parere della Giunta regionale.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

La Giunta esprime parere positivo.



PRESIDENTE

Poniamo in votazione l'emendamento rubricato n. 1, sul quale la Giunta ha espresso il parere positivo. Ricordo che il numero legale è 29.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 2 presentato dai Consiglieri Dutto, Novero e Rossi: articolo 5, comma 3 "Le province garantiscono, nell'ambito della loro attività istituzionale l'assistenza tecnico-amministrativa ai piccoli comuni, per l'esercizio delle funzioni di cui all'articolo 6. Di tale attività si tiene conto ai fini del riparto dei fondi di cui all'articolo 1 della legge regionale 7 febbraio 2006, n. 8 (Disposizioni in materia di collaborazione e supporto all'attività degli enti locali piemontesi)".
Dopo la parola "funzioni" sono inserite le parole: "di cui ai relativi articoli 6 e 7".
Ha chiesto la parola il Consigliere Dutto, per l'illustrazione; ne ha facoltà.



DUTTO Claudio

Si tratta di un mero tecnicismo: credo che avrebbe dovuto proporlo la Giunta regionale o gli uffici.
L'emendamento rubricato n. 2 riguarda una questione puramente tecnica di collegamento.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Peveraro, per esprimere il parere della Giunta regionale.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Lo manterrei, nel senso che esprimo il parere positivo.
Si tratta di una norma di collegamento.



PRESIDENTE

Poniamo in votazione l'emendamento rubricato n. 2, sul quale la Giunta ha espresso parere positivo.
Ricordo che il numero legale è 29.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 2.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo n. 5, come emendato.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 6 Emendamento rubricato n. 3 presentato dai Consiglieri Dutto, Novero e Rossi: all'articolo 6 (Funzioni dei comuni) 3. In particolare sono trasferite le seguenti funzioni: a) il rilascio, entro novanta giorni dalla richiesta, dei provvedimenti di concessione amministrativa. Nel caso di concessioni o rinnovi per un periodo superiore a dieci anni, la Regione formula al comune un parere obbligatorio e vincolante, entro quarantacinque giorni dal ricevimento della documentazione prevista dall'articolo 8, comma 2, lettera e). Decorso inutilmente tale termine, si procede indipendentemente dall'acquisizione del parere dopo le parole "concessione amministrativa" sono inserire le parole: "acquisito il parere favorevole dell'ASBUC frazionale se esistente".
Ha chiesto la parola il Consigliere Dutto, per l'illustrazione; ne ha facoltà.



DUTTO Claudio

Siamo sempre nello stesso filone: in questa ipotesi, richiediamo che il Comune, prima di procedere, acquisisca il parere favorevole dell'ASBUC.
Peraltro, precisiamo "se esistente", nel senso che parliamo delle ASBUC che attualmente esistono.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Peveraro, per esprimere il parere della Giunta regionale.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

La Giunta regionale esprime parere positivo.



PRESIDENTE

Poniamo in votazione l'emendamento rubricato n. 3, sul quale la Giunta ha espresso parere positivo.
Ricordo che il numero legale è 29.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 3.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 25 presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Peveraro: all'articolo 6, alla lettera b) del comma 3 la parola "declassificazione" è sostituita dalla seguente: "sdemanializzazione".
La parola all'Assessore Peveraro per l'illustrazione; ne ha facoltà.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

come nell'articolo 23, in cui alla parola "declassificazione" sostituiamo, su suggerimento del Commissario, la parola "sdemanializzazione".



PRESIDENTE

Non essendovi richieste d'intervento, poniamo in votazione l'emendamento rubricato n. 25, presentato dalla Giunta regionale. Ricordo che il numero legale è 29.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 25.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 4 presentato dai Consiglieri Dutto, Novero e Rossi: articolo 6 (Funzioni dei Comuni) 3. In particolare sono trasferite le seguenti funzioni: b) il rilascio, entro novanta giorni dalla richiesta, dei provvedimenti di alienazione e relativa declassificazione per i reliquari o aree già gravemente compromesse dal punto di vista ambientale dopo la parola "ambientale" sono inserite le parole: "acquisito il parere favorevole dell'ASBUC frazionale se esistente".
Emendamento rubricato n. 5 presentato dai Consiglieri Dutto, Novero e Rossi: Articolo 6 (Funzioni dei Comuni) 3. In particolare sono trasferite le seguenti funzioni: c) la reintegrazione nel possesso di beni gravati da uso civico oggetto di occupazione abusiva non regolarizzata o non regolarizzabile dopo la parola "regolarizzabile" sono inserite le parole: "acquisito il parere favorevole dell'ASBUC frazionale se esistente".
Emendamento rubricato n. 6 presentato dai Consiglieri Dutto, Novero e Rossi: dopo la parola "ripartizione" sono inserite le parole "acquisito il parere favorevole dell'ASBUC frazionale se esistente".
Emendamento rubricato n. 6 presentato dai Consiglieri Dutto, Novero e Rossi: articolo 6 (Funzioni dei Comuni) 3. In particolare sono trasferite le seguenti funzioni: d) la redazione di progetti di affrancazione ed il rilascio dei provvedimenti di cui all'articolo 11, relativi alle enfiteusi imposte a seguito dei decreti di quotizzazione o ripartizione.
Dopo la parola "ripartizione" sono inserite le parole: "acquisito il parere favorevole dell'ASBUC frazionale se esistente".
La parola all'Assessore Peveraro, per esprimere il parere della Giunta regionale su tutti e tre gli emendamenti.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Parere positivo su tutte e tre gli emendamenti.



PRESIDENTE

Ricordo che il numero legale è 29.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 4.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 5.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 6.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 22 presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Peveraro: articolo 6, comma 3 aggiungere la lettera e) "e) le competenze in materia di autorizzazione al trasferimento del gravame di uso civico da un terreno ad un altro a parità di superfici e pari valore".
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 22.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo n. 6, come emendato.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 7 Emendamento rubricato n. 7 presentato dai Consiglieri Dutto, Novero e Rossi.
articolo 7 (Amministrazione separata dei beni di uso civico frazionale ASBUC frazionali) 1. I terreni di originario demanio collettivo o ad esso pervenuti in virt di liquidazione di usi civici o spostamenti di vincolo, appartenenti a frazioni o comuni censuari, destinati al godimento da parte dei residenti con vincolo di incolato o discendenti degli originari componenti della stessa comunità, possono essere gestiti separatamente dagli altri attraverso Amministrazioni Separate dei Beni di Uso Civico frazionali, di seguito denominate ASBUC frazionali.
Le parole "possono essere" sono sostituite dalla parola: "sono".
La parola al Consigliere Dutto per l'illustrazione dell'emendamento.



DUTTO Claudio

Lo ritiriamo; voglio solo spiegare brevemente il motivo.
L'articolo 7 prevede la gestione dei terreni con la dizione che possono essere gestiti dalle ASBUC. Noi proponevamo invece le parole "sono gestiti", quindi vincolavamo la gestione a favore delle ASBUC.
Questo andava bene dove le ASBUC esistono e funzionano, tuttavia abbiamo preso atto e constatato che in altre parti del Piemonte, a differenza della Provincia di Cuneo e delle situazioni che conosco, non esistono ASBUC o, comunque, se esistono, non funzionano, per cui è logico lasciare le parole "possono essere gestiti".
Pertanto, dove ci sono le ASBUC, queste continueranno a gestire i terreni; dove non ci sono, i terreni verranno gestiti dai Comuni.
L'emendamento è ritirato.



PRESIDENTE

L'emendamento rubricato n. 7 è ritirato dal proponente.
Emendamento rubricato n. 8 presentato dai Consiglieri Dutto, Rossi e Novero: articolo 7 (Amministrazione separata dei beni di uso civico frazionale ASBUC frazionali) "3. Quando sussistono contrasti tra il comune ed i frazionisti in ordine alla gestione ed all'utilizzo dei beni frazionali, la Regione promuove nei confronti del comune la costituzione delle ASBUC frazioni e verifica la puntuale attivazione, da parte del comune medesimo, delle relative procedure di convocazione elettorale".
Il comma 3 è soppresso conseguentemente per coordinamento tecnico la lettera f) del comma 2 dell'articolo 4 è parimenti soppressa.
La parola all'Assessore Peveraro per il parere della Giunta.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Il parere è positivo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 8.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 9 presentato dai Consiglieri Dutto, Novero e Rossi: articolo 7 (Amministrazione separata dei beni di uso civico frazionale ASBUC frazionali) 7. Ai comitati per l'amministrazione separata dei beni di uso civico frazionale competono: b) in rapporto alla disponibilità dei propri bilanci, il miglioramento ed il mantenimento fondiario, la realizzazione di piste forestali e tagliafuoco, nonché la partecipazione economica per la realizzazione di opere, da effettuarsi su beni frazionali, connesse con la sicurezza delle personale e dei luoghi Dopo la parola: "opere" è inserita la parola "pubbliche".
La parola all'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Il parere è positivo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 9.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 11 presentato dai Consiglieri Dutto, Novero e Rossi: articolo 7 (Amministrazione separata dei beni di uso civico frazionale ASBUC frazionali) 7. Ai comitati per l'amministrazione separata dei beni di uso civico frazionale competono: b) in rapporto alla disponibilità dei propri bilanci, il miglioramento ed il mantenimento fondiario, la realizzazione di piste forestali e tagliafuoco, nonché la partecipazione economica per la realizzazione di opere, da effettuarsi su beni frazionali, connesse con la sicurezza delle persone e dei luoghi Dopo la parola: "frazionali" sono inserite le parole: "di interesse generale a valenza pubblica".
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 11, sul quale l'Assessore Peveraro ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 10 presentato dai Consiglieri Dutto, Novero e Rossi: articolo 7 (Amministrazione separata dei beni di uso civico frazionale ASBUC frazionali) 7. Ai comitati per l'amministrazione separata dei beni di uso civico frazionale competono: b) in rapporto alla disponibilità dei propri bilanci, il miglioramento ed il mantenimento fondiario, la realizzazione di piste forestali e tagliafuoco, nonché la partecipazione economica per la realizzazione di opere, da effettuarsi su beni frazionali, connesse con la sicurezza delle persona e dei luoghi le parole: "connesse con la sicurezza delle persone e dei luoghi;" sono soppresse.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 10, sul quale l'Assessore Peveraro ha espresso parere favorevole.
Indìco la votazione palese sull'articolo 7, come emendato.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 8 Indìco la votazione palese sull'articolo 8.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 9 Emendamento rubricato n. 12 presentato dai Consiglieri Dutto, Novero e Rossi: articolo 9 (Regolamenti locali) 1. I Comuni, singoli o associati, ed i comitati delle ASBUC frazionali di cui alla legge 17 aprile 1957, n. 258 (Costituzione dei Comitati per l'amministrazione separata dei beni civici frazionali) nella cui circoscrizione esistono terreni e acque di uso civico, entro novanta giorni dall'entrata in vigore della legge, adottano un regolamento per l'organizzazione e l'esercizio delle funzioni di cui agli articoli 6 e 7 o adeguano il regolamento vigente.
Dopo la parola: "adottano" sono inserite le parole: "congiuntamente ognuno per le proprie competenze, con relativa delibera".
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 12, sul quale l'Assessore Peveraro ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 13 presentato dai Consiglieri Dutto, Novero e Rossi: articolo 9 (Regolamenti locali) 2. Il regolamento di cui al comma 1 disciplina: b) le modalità, le forme e le condizioni ai fini del rilascio delle concessioni per uso esclusivo delle terre civiche, anche per l'esercizio dell'attività estrattiva dopo la parola: "condizioni" sono inserite le parole: "anche economiche".
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 13, sul quale l'Assessore Peveraro ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 31 presentato dai Consiglieri Moriconi e Bossuto: articolo 9, comma 2, punto b), dopo le parole "terre civiche" si cassa "anche per l'esercizio delle attività estrattive".
La parola all'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Il parere è positivo.



PRESIDENTE

Per dichiarazione di voto, ha chiesto la parola il Consigliere Dutto ne ha facoltà.



DUTTO Claudio

Noi non siamo d'accordo sull'emendamento, per cui voteremo contro.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente.
Anche noi siamo contrari a questo emendamento. Capisco l'equilibrismo del Vicepresidente nel districarsi tra un emendamento e l'altro, per quando c'è un provvedimento organico costruito seguendo una logica, non vedo perché alla fine non si debba andare in porto secondo il testo approvato in Commissione, ancorché in Commissione, da parte nostra, ci si sia riservati il giudizio in Aula.
Quindi, per quanto ci riguarda, non è un segnale positivo.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Peveraro per il parere della Giunta.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Intervengo non per modificare il parere, ma solo per annunciare che rispetto all'osservazione del Consigliere Cavallera, stiamo sviluppando una serie di emendamenti che non stravolgono il testo, ma lo integrano rispetto al testo uscito dalla Commissione.
Anche i numerosi emendamenti presentati dal Gruppo della Lega Nord sono condivisi, però fanno del testo che uscirà da quest'aula un testo diverso rispetto a quello che è uscito dalla Commissione.
Tra l'altro, nello specifico, l'ho accolto perché, di fatto, non stravolge l'impostazione generale rispetto al tema delle attività estrattive, che sono regolate dalle leggi dello Stato, integrate dalle leggi dell'urbanistica e della pianificazione per quanto riguarda il livello regionale, e sono anche state oggetto di un disegno di legge che la Giunta ha presentato, che in queste settimane è stato in discussione sia con le parti sociali sia con gli enti rappresentativi. Non so se passerà all'approvazione, ma rimarrà nella storia di questa legislatura, e quelli saranno i riferimenti per quanto riguarda le attività estrattive.
Quindi, il fatto di sopprimere questo specifico inciso nell'ambito dei regolamenti locali mi sembra che non cambi nulla rispetto all'impostazione generale.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 31.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo n. 9, come emendato.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 10 Emendamento rubricato n. 14 presentato dai Consiglieri Dutto, Novero e Rossi: articolo 10, (Conciliazioni stragiudiziali) 1. Nell'ambito dei principi della disciplina di cui alla legge 1766/1927, qualora venga accertata l'occupazione abusiva di beni del demanio civico, è possibile sanare l'illegittimità mediante un tentativo di conciliazione stragiudiziale da esperire, a cura del comune, presso la struttura regionale competente in materia di usi civici, secondo le modalità contenute nel regolamento di cui all'articolo 8.
dopo la parola: "comune" sono inserite le parole: "acquisito il parere favorevole dell'ASBUC".
La parola all'Assessore Peveraro per il parere della Giunta.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Introdurremo però un subemendamento, perché avevamo detto "acquisito il parere favorevole dell'ASBUC, se esistente".



PRESIDENTE

Comunico che il Consigliere Dutto accoglie la modifica.
L'emendamento è così modificato come suggerito nell'intervento dell'Assessore stesso.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 14, come modificato, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 26 presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Peveraro: all'articolo 10, al comma 2 le parole "e all'articolo 11, comma 3," sono soppresse.
La parola all'Assessore Peveraro per il parere della Giunta.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Qui siamo nell'ambito della conciliazione extragiudiziale degli usi civici. Quel riferimento, che è all'articolo successivo, toglie il riferimento all'affrancazione del fondo enfiteutico relativamente al procedimento di conciliazione, in quanto questo procedimento risponde alle esigenze dell'uso civico.
Per quanto riguarda l'affrancazione si va nell'articolo successivo, che è l'articolo n. 11. Quindi viene tolto il riferimento all'articolo successivo.



PRESIDENTE

Il numero legale è 29.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 26.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo n. 10, come emendato.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 11 Emendamento rubricato n. 15 presentato dai Consiglieri Dutto, Novero e Rossi: articolo 11 (Affrancazione) 1. L'affrancazione del fondo enfiteutico è concessa su richiesta dell'enfiteuta dal comune interessato, quando ricorrono congiuntamente le seguente condizioni: Dopo la parola: "interessato" sono inserite le parole: "acquisito il parere favorevole dell'ASBUC".
La parola all'Assessore Peveraro per il parere della Giunta.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Anche qui con un subemendamento che preveda parere favorevole dell'ASBUC ove esistente.



PRESIDENTE

Possiamo porre in votazione l'emendamento n. 15, con l'aggiunta "ove esistente" proposta dalla Giunta e condivisa dai proponenti.
Il numero legale è 29.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 15, come modificato.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 27 presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Peveraro: all'articolo 11, al comma 3 le parole "fa decadere il diritto di affrancazione, salvi i rimedi previsti dall'articolo 10," sono sostituite dalle seguenti: "comporta che si tenga conto, nei canoni di affrancazione del mutato valore dell'area, da determinare ai sensi del comma 2, lettera c).".
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 27.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo n. 11, come emendato.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 12 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 12.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 13 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 13.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 14 Emendamento rubricato n. 16 presentato dai Consiglieri Dutto, Novero e Rossi: articolo 14 (Accertamento demaniali ed elenco degli esperti in materia di usi civici) 6. Per l'esercizio delle funzioni di cui agli articoli 6 e 7, gli enti possono avvalersi degli esperti di cui al comma 2.
Dopo la parola: "comma 2" sono inserite le parole: "con onere a carico della Regione".
La parola all'Assessore Peveraro per il parere della Giunta.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Mi piange un po' il cuore, ma il parere è negativo.
Si interrompe un feeling, perché in realtà noi riteniamo che, proprio con l'impostazione che viene data nel provvedimento, i Comuni abbiano le risorse per svolgere questi accertamenti e, conseguentemente, gli oneri debbano essere a carico dei Comuni.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Dutto.



DUTTO Claudio

Solo per sottolineare che questo emendamento non seguiva la linea di tutti i precedenti: la questione è finanziaria. Il mio parere è opposto a quello dell'Assessore, cioè i piccoli Comuni di montagna e ancor di più le ASBUC frazionali sono assolutamente senza soldi. È vero che la Regione ha una montagna di debiti, ma per questi piccoli Comuni o, ripeto, le ASBUC il prendersi a carico il parere di esperti, avvocati, ecc. è un onere pesante.
Noi manteniamo l'emendamento, chiediamo che venga votato, invito i Consiglieri a votare a favore. Per l'Ente Regione assumersi a carico questi costi è un'inezia, per i piccoli Comuni e per le ASBUC, invece, è un onere pesante.



PRESIDENTE

Ricordo che il numero legale è 29.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 16, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 28 presentato dalla Giunta regionale: al comma 7, dopo le parole "di uso civico" sono inserite le seguenti: "ai sensi della legge 1766/1927".
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 28.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo n. 14, come emendato.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 15 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 15.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 16 Emendamento rubricato n. 29 presentato dai Consiglieri Dutto e Reschigna: 1. I proventi derivanti a qualsiasi titolo dall'utilizzo di beni di uso civico spettano al comune, con esclusione di quelli relativi alla gestione del patrimonio agro-silvo-pastorale che competono ai comitati frazionali se esistenti, e di quelli relativi alle tariffe del diritto di escavazione che sono ripartiti in base all'articolo 6 della legge regionale 21 aprile 2006, n. 14 (Legge finanziaria per l'anno 2006), come da ultimo modificato dall'articolo 14 l.r. 22/2007.
Il comma 1 è così sostituito: "1. I proventi derivanti a qualsiasi titolo dall'utilizzo di beni di uso civico spettano al comune, o ai comitati frazionali se esistenti alla data di approvazione del presente provvedimento, con esclusione di quelli relative alle tariffe del diritto di escavazione, che sono ripartiti in base all'articolo 6 della legge regionale 21 aprile 2006, n. 14 (Legge finanziaria per l'anno 2006), coma da ultimo modificato dall'articolo 14 l.r. 22/2007." La parola al Consigliere Dutto per l'illustrazione dell'emendamento.



DUTTO Claudio

Con l'articolo 16 si prevede che tutti i proventi, a qualsiasi titolo derivanti dall'utilizzo di beni di usi civici spettano al Comune.
Ricordando - e qui torniamo in linea con le premesse che ho fatto con gli altri articoli - che ad oggi, dove esistono le ASBUC e dove le ASBUC funzionano, sono queste che introitano queste piccole rendite, noi ripristiniamo la situazione esistente.
Pertanto sostituiamo l'articolo dicendo: "I proventi derivanti a qualsiasi titolo dall'utilizzo di beni di uso civico spettano al Comune, o ai comitati frazionali se esistenti alla data di approvazione del presente provvedimento". Abbiamo aggiunto "alla data di approvazione del presente provvedimento" su richiesta del Consigliere Reschigna che è cofirmatario per evitare che, a seguito di questa nostra modifica e di questo nostro emendamento, nascessero delle nuove ASBUC.
L'intenzione, ripeto, è di lasciare le cose come stanno, cioè dove ci sono le ASBUC esistenti e funzionanti, che queste possano introitare quei piccoli redditi che sino ad oggi hanno sempre introitato e che permettono loro di sopravvivere, quindi di offrire quei minimi servizi ai cittadini che abitano in alta montagna e che usufruiscono di questi beni ad uso civico. Togliere queste piccole rendite vorrebbe dire chiudere le ASBUC e vado all'estrema conseguenza - concorrere ulteriormente alla spopolamento della montagna.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Peveraro per il parere della Giunta.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Chiedo scusa al Consigliere Dutto, ma sono stato tratto in inganno dalla sottolineatura degli articoli di riferimento che, in realtà, non è lì la modifica, ma è, come è stato illustrato dal Consigliere Dutto, relativa all'inserimento anche dei comitati delle ASBUC se esistenti alla data di approvazione del presente provvedimento.
Speriamo che nessuno abbia fatto dell'insider in modo tale che non abbiano costituito nella notte scorsa delle ASBUC. Auspicando che ciò non sia accaduto, riprendo il feeling e il parere è positivo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 29.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 17 presentato dai Consiglieri Dutto Novero e Rossi: 2. I regolamenti comunali di cui all'articolo 9, definiscono i parametri per la determinazione dei canoni dovuti in caso di esercizio dell'attività estrattiva su beni di uso civico.
La parola all'Assessore Peveraro per il parere della Giunta.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Il parere è favorevole.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 17.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 18) presentato dai Consiglieri Dutto Novero e Rossi: articolo 16 (Proventi) 3. I Comuni, con esclusione degli introiti di cui all'articolo 6 della l.r.
14/2006, come modificato dall'articolo 14 della l.r. 22/2007, utilizzano i proventi di cui al comma 1, prioritariamente, per spese di investimento e miglioramenti fondiari.
Dopo la parola: "comuni" sono inserite le parole: "e le ASBUC frazionali".
La parola all'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Il parere è favorevole.



PRESIDENTE

La Giunta aggiunge le parole "se esistenti".
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 18, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 19) presentato dai Consiglieri Dutto Novero e Rossi: articolo 16 (Proventi) 3. I Comuni, con esclusione degli introiti di cui all'articolo 6 della l.r.
14/2006, come modificato dall'articolo 14 della l.r. 22/2007, utilizzano i proventi di cui al comma 1, prioritariamente, per spese di investimento e miglioramenti fondiari.
Dopo la parola: "fondiari" sono inserite le parole: "a favore della comunità titolare dell'uso civico".
La parola all'Assessore Peveraro per il parere della Giunta.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Il parere è favorevole.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 19.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo n. 16, come emendato.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 17 Emendamento rubricato n. 20) presentato dai Consiglieri Dutto, Novero e Rossi: 1. La vigilanza sull'osservanza dei regolamenti locali di cui all'articolo 9 è affidata ai Corpi di polizia municipale e provinciale ed al Corpo forestale dello Stato, anche a mezzo di apposite convenzioni.
Dopo la parola: "provinciale" sono inserite le parole: "alle Guardie Ecologiche Volontarie".
La parola all'Assessore Peveraro per il parere della Giunta.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Il parere è favorevole.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 20.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo n. 17, come emendato.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 18 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 18.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 19 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 19.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 20 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 20.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 21 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 21.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 22 Emendamento rubricato n. 21) presentato dai Consiglieri Muliere, Reschigna e Bellion: l'articolo 22 è così riformulato: "Art. 21. (Norma finanziaria).
1. Agli oneri derivanti dalla presente legge relativi all'attuazione degli articoli 14 e 15, stimati per il biennio 2010-2011 in 250.000,00 euro per ciascun anno, in termini di competenza, e imputati all'unità previsionale di base (UPB) DB07002 (Risorse umane e patrimonio Segreteria Direzione DB07 Titolo 2: spese in conto capitale) si provvede con le risorse finanziarie individuate secondo le modalità previste dall'articolo 8 della legge regionale 11 aprile 2001, n. 7 (Ordinamento contabile della Regione Piemonte) e dall'articolo 30 della legge regionale 4 marzo 2003, n. 2 (Legge finanziaria per l'anno 2003)".
La parola all'Assessore Peveraro per il parere della Giunta.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Il parere è favorevole.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 21.
Il Consiglio approva.
Essendo l'emendamento sostitutivo dell'intero articolo, la votazione è valida anche per l'intero articolo 22.
ARTICOLO 23 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 23.
Il Consiglio approva.
Non essendoci interventi né dichiarazioni di voto, passiamo alla votazione dell'intero testo della legge.
Indìco la votazione nominale sull'intero testo di legge.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 35 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 34 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
Vi ringrazio, colleghi: abbiamo votato un importante provvedimento che riguarda tutta la nostra Regione.


Argomento: Organizzazione regionale: argomenti non sopra specificati

Sull'ordine dei lavori, con particolare riferimento alle rimostranze, da parte del Consigliere Giovine, relativamente al mancato rispetto dell'organizzazione dei lavori così come concordato in sede di Conferenza dei Capigruppo


PRESIDENTE

Il Consigliere Giovine ha chiesto la parola sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Spesso in questa legislatura ma soprattutto nelle ultime settimane ci sono state - e secondo me anche a buon titolo - delle polemiche sul rispetto o meno delle decisioni assunte, a maggioranza o a volte all'unanimità, nella Conferenza dei Capigruppo.
Ora, bene inteso che il Consiglio è sovrano e quindi superiore alle decisioni per quanto di massima prese nella Conferenza dei Capigruppo, e in ogni modo la libertà dei Consiglieri di azioni politiche in seno al Consiglio o alle Commissioni è assolutamente illimitata, credo che sia alquanto sintomatico che sia proprio la Capigruppo e l'Ufficio di Presidenza a non rispettare quelle che sono le decisioni assunte in seno alla Conferenza dei Capigruppo.
Mi spiego: l'ultima Capigruppo l'ho seguita tutta, tranne un pezzo della fase iniziale (dove peraltro mi ricordo un condivisibile intervento del Consigliere Burzi).
Quando a richiesta del Presidente della parte del collega e di altri ma soprattutto della parte del collega si chiede al Presidente quali fossero i punti all'o.d.g. da discutere e da mettere in votazione nella giornata di oggi, il Presidente aveva dichiarato che si sarebbe proseguito col il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale e ovviamente con il proseguimento della legge sugli usi civici.
Vero è altresì che precedentemente il collega Muliere aveva chiesto l'iscrizione della proposta di deliberazione n. 434, che è quella appunto che riguarda la Provincia di Novara. Ma è altrettanto vero che quando abbiamo chiesto, io personalmente, perché è vero che faccio parte del Gruppo dei Pensionati, ma tutto sommato riesco ancora a ricordarmi quello che mi è stato detto nella giornata di mercoledì scorso, il Presidente ha detto chiaramente, me lo ricordo benissimo, che si sarebbero discussi i due punti più, eventualmente, la possibilità di aggiungere degli ordini del giorno qualora ci fosse stata la disponibilità da parte dell'Aula e il tempo per poterne discutere.
Si parlava di ordini del giorno e non del Piano territoriale della Provincia di Novara. Poi, per carità, Presidente, non ne facciamo un casus belli.
Vogliamo farlo, facciamolo, però ci tenevo a sottolineare che era irrituale rispetto a quello che è stato detto nella Conferenza dei Capigruppo.
Non ho problemi. Potremmo farlo giovedì, in coda all'assestamento.
Volevamo farlo adesso, però, solo per far presente alla Presidenza e in quel caso la Capigruppo era presieduta dal Presidente Gariglio, che effettivamente non era stato contemplato il piano territoriale.
Poi, siccome credo che sia una questione che riguardi anche l'Assessore Conti, che è sempre persona gentile e cortese, non mi sembra il caso di averlo fatto aspettare tutto il pomeriggio per poi lasciarlo a bocca asciutta, ma volevo renderlo noto ai colleghi perché non s'ingenerasse una prassi malsana. Anche perché, Presidente, non si può richiamare alle decisioni della Conferenza dei Capigruppo quando è lo stesso Presidente del Consiglio, o meglio è la stessa Presidenza che non applica le decisioni che vengono prese in sede di Capigruppo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Muliere, sull'ordine dei lavori.



MULIERE Rocco

Mi dispiace che ci sia stata quest'incomprensione, ma io avevo chiesto di inserire questo punto all'ordine del giorno, perché c'era stata una sollecitazione, perché pare che sia abbastanza urgente e poi soprattutto era stata licenziata all'unanimità dalla II Commissione, ed è per quello mi ero permesso di chiedere alla Conferenza dei Capigruppo, se ci fosse stato il tempo, di portarlo in questo Consiglio. Io avevo chiesto di poterlo inserire.
Ora, mi pare, proprio perché era stato licenziato all'unanimità dalla II Commissione, che non ci siano grandi difficoltà. Credo che il Consigliere Giovine comprenda che non ci sono problemi. Se il voto in Commissione fosse stato un altro, allora capirei, ma essendo stato all'unanimità credo che ci possa essere la convergenza da parte di tutto il Consiglio e poter licenziare anche questo provvedimento nella giornata di oggi.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Giovine, per fatto personale.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
Nessun problema a discuterlo e a porlo in votazione. Il collega Muliere l'ha posto in maniera così cortese, che non potrei assolutamente dare un'indicazione diversa. Era solo per fare una puntualizzazione ai lavori futuri, perché in questo caso, è un provvedimento pure importante, ma marginale nell'economia globale dei lavori dei Consiglio, in altri casi non sarebbe accettabile un atteggiamento del genere.
Io mi ricordo benissimo. Probabilmente, è stata una dimenticanza del Presidente Gariglio in quella circostanza di ricordare che c'era anche da mettere in discussione la proposta di deliberazione n. 434.
Peraltro, trovavo curioso che nella giornata di ieri, ma poi invece mi risulta che oggi ci sia stata, mancava ancora la firma del Presidente Gariglio per assegnare alla I Commissione della proposta di legge n. 658 (Consigliere Giovine come primo firmatario, e altri firmatari tra cui i Consiglieri Burzi, Pedrale, Cavallera, Vignale, Dutto, eccetera), che è una norma che riguarda le province. Il Presidente mi ha assicurato che la firma c'è stata e l'assegnazione pure.
Spero quindi che il collega Ronzani iscriverà almeno fra le varie ed eventuali la proposta di legge medesima.
Presidente, se vogliamo mettere in votazione non ho nessun problema anzi tutto sommato sarò felice di avanzare nei lavori del Consiglio.



PRESIDENTE

Dopo aver chiarito, se ce ne fosse stato bisogno, la situazione, prima di trattare la proposta di deliberazione n. 434, proporrei di trattare gli ordini del giorno.
Vorrei riepilogare gli ordini del giorno perché sono diversi. Andando per ordine di presentazione, abbiamo l'ordine del giorno avente per oggetto "Numerazione LCN ('logical channel number') nel passaggio al digitale terrestre", presentato alle 11.59.
Il Consigliere Cattaneo ha chiesto la parola sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



CATTANEO Paolo

Scusi, Presidente, non è possibile, visto che c'è anche unanimità su questo punto dell'o.d.g. e visto che è presente l'Assessore, approvare prima la proposta di deliberazione n. 434?



PRESIDENTE

Nessun problema.


Argomento: Urbanistica (piani territoriali, piani di recupero, centri storici

Esame proposta di deliberazione n. 434, inerente a "Variante normativa al Piano territoriale della Provincia di Novara ai sensi della legge regionale 5 dicembre 1977, n. 56"


PRESIDENTE

Passiamo ad esaminare la proposta di deliberazione n. 434, di cui al punto 2) all'o.d.g.
Rispetto al documento a vostre mani c'è solo una modifica tecnica al quarto capoverso della prima pagina. Nel testo che avete a vostre mani è scritto: "Vista la deliberazione n. 16-10273 del 16 dicembre 2008 con la quale la Giunta regionale ha adottato il nuovo piano territoriale regionale". Essendo cambiata la situazione, la frase diventa: "Vista la deliberazione n. 1811634 del 21 giugno 2009 con la quale la Giunta regionale ha trasmesso per l'approvazione il nuovo piano territoriale al Consiglio regionale". La parola "adottato" è stata sostituita da "ha trasmesso".
Si tratta di una modifica assolutamente tecnica.
Votiamo prima la modifica.
Emendamento rubricato n. 1 presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Conti: il quarto capoverso è sostituito dal seguente: "Vista la deliberazione n. 18-11634 del 22 giugno 2009, con la quale la Giunta regionale ha trasmesso per l'approvazione il nuovo piano territoriale regionale al Consiglio regionale".
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione nominale sulla proposta di deliberazione n. 434, come emendata, il cui testo verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 35 Consiglieri votanti 28 Consiglieri hanno votato SÌ 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 7 Consiglieri Il Consiglio approva.


Argomento: Informazione

Iscrizione all'o.d.g. ed esame ordine del giorno n. 1373 dei Consiglieri Placido, Bossuto e Spinosa, inerente a "Numerazione LCN ('logical channel number') nel passaggio al digitale terrestre"


PRESIDENTE

Passo a riepilogare gli ordini del giorno, così come sono stati presentati, perché sono particolarmente importanti. Vi prego di prestare un minimo di attenzione.
Il primo ordine del giorno ad essere stato presentato è il n. 1373, avente per oggetto: "Numerazione LCN ('logical channel number') nel passaggio al digitale terrestre". Per capirci, il passaggio al digitale terrestre ha rivoluzionato il numero dei canali televisivi. La DGTV (Associazione italiana per lo sviluppo della televisione digitale terrestre) autorità nazionale, ha stabilito l'automatismo per i canali nazionali, quindi dalla RAI alle reti private (Mediaset, La7).
Tutte le emittenti locali televisive si sono trovate in posizioni inaccessibili al telecomando. Tale ordine del giorno si pone l'obiettivo di proporre alla competenza nazionale di riservare alle tv nazionali i canali da uno a nove e alle principali emittenti locali i canali da 10 a 19 secondo la graduatoria stilata dal CORECOM. Il primo firmatario di questo ordine del giorno è il Consigliere Placido, ma chi vuole può aggiungere la propria firma.
Il secondo ordine del giorno, n. 1375 ha per oggetto "Disagi provocati dall'orario invernale Trenitalia", presentato dai Consiglieri Barassi Deambrogio, Bossuto, Clement, Dalmasso, Cavallaro, Travaglini, Spinosa cui si aggiunge, già presentato precedentemente l'ordine del giorno n. 1372, "Alta Velocità Torino-Milano: tutelare i pendolari" presentato dai Consiglieri Lepri, Clement, Moriconi, Laus, Pace Larizza, Bizjak, Cattaneo Diamo per iscritto l'ordine del giorno avente per oggetto "Numerazione LCN ('logical channel number') nel passaggio al digitale terrestre".



(L'Assemblea, tacitamente, acconsente all'iscrizione all'o.d.g.)



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Per annunciare che sottoscriverò l'ordine del giorno, quindi voterò a favore.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1373, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale premesso che: in Piemonte, all'indomani dello swicth-off al digitale terrestre, si sono registrati decine di conflitti sulle pre-sintonizzazione che hanno causato confusione tra gli utenti e preoccupazione tra le emittenti televisive molte delle quali si sono ritrovate in posizioni inaccessibili del telecomando Rilevato che: le emittenti locali hanno rappresentato alla Giunta regionale le loro preoccupazioni riguardo l'assegnazione del numero LCN (logical channel number) il tema dell'assegnazione LCN è vitale per le emittenti locali che rischiano, ogni giorno di più, di perdere il posizionamento conseguito negli anni Considerato che: le emittenti locali hanno chiesto che la Regione recepisca l'accordo sottoscritto da DGTV (Associazione italiana per lo sviluppo della televisione digitale terrestre) di riservare alle tv nazionali i canali da uno a nove, alle locali quelli da dieci a diciannove, alle nazionali aggiuntive quelli tra venti e 49, alle locali tra 50 e 90 e alle nazionali aggiuntive tra 90 e 99, estendendolo alle numerazioni dal 200-299, 300-399 400-499 ecc. con la stessa ripartizione che l'assegnazione degli spazi adotterà come criterio la media della graduatoria Corecom degli ultimi tre anni che tale proposta è orientata a salvaguardare la riconoscibilità e la facilità di accesso alle emittenti già 'fidelizzate' con gli utenti impegna il Presidente della Giunta regionale e l'Assessore competente a sostenere tale proposta, invitando l'AGCOM a intervenire ex ante (con un regolamento) e non ex post (con un giudizio arbitrale), al fine di garantire la tutela degli interessi degli utenti e delle emittenti in regime di libera concorrenza".
Il Consiglio approva.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Passiamo all'esame dell'ordine del giorno avente ad oggetto "Disagi provocati dall'orario invernale Trenitalia", presentato dai Consiglieri Barassi, Bossuto e altri.
La parola al Consigliere Cavallera.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente.
Ci sono tali e tanti argomenti in questi ordini del giorno che, al di là dell'ordine del giorno sull'ordinazione dei canali, gli altri non si possono certamente votare all'ingrosso. Quindi, o li riduciamo al titolo, o ne dobbiamo leggere il contenuto: dobbiamo anche atteggiarci. Sarebbe bene anche che ci fosse la presenza dell'Assessore competente.
Io mi domando: su una questione delicata come quella del rapporto col Gruppo Ferrovie dello Stato, come possiamo pensare di passare all'approvazione di questo documento così alla spicciolata? chiaro che quando si presenta un ordine del giorno, ovviamente i Gruppi proponenti ne danno notizia e molte volte poi le cose vengono riprese. Quando, per quanto riguarda le comunicazioni dell'iniziativa politica credo che sia già stata assolta l'esigenza, allora non può che essere una questione di merito e noi nel merito vogliamo entrare. Inoltre vorremmo sapere in questa regione chi è che governa i sistemi ferroviari da un punto di vista regionale.
Insomma, siamo tutti capaci a prendercela con le Ferrovie dello Stato ma sembra che la Giunta competente sia quella della Regione Liguria o della Regione Lombarda. No! La Giunta competente è quella della Regione Piemonte e dobbiamo prendere atto che all'inizio di questa legislatura c'erano quando "Berta filava" (come si suol dire), determinati collegamenti Intercity e altre comodità, eccetera, ma adesso, con l'ultimo orario invernale che viene approvato imperante questo Governo regionale improvvisamente, le cose peggiorano.
Allora dobbiamo andare a fondo per capire perché. Perché non è assolutamente accettabile una situazione del genere. Poi, si possono fare le cause, le liti, le lotte e le beghe (come si dice dalle mie parti) con chi si vuole, però sta di fatto che la situazione apparirebbe peggiorata.
Peraltro, se poi andiamo a fare una valutazione complessiva nel contesto di cosa sta capitando nella nostra regione per quanto riguarda lo sviluppo ferroviario, vediamo che la nostra regione è quella maggiormente interessata dal Torino-Lyon. Parte il Terzo Valico, come è stato annunciato, il 1° gennaio. Poi, troppa grazia: addirittura pensano al cosiddetto "bruco", cioè vale a dire a un foro autonomo che da Genova Voltri viene a finire nelle pianure ovadesi e novesi.
Credo che non si possa ridurre ad un ordine del giorno. Meglio, si pu ridurre ad un ordine del giorno quando questo è la sintesi di obiettivi politici condivisi e di analisi condivise, ma come minimo per una materia del genere noi richiediamo la presenza dell'Assessore competente.
Non possiamo essere in una situazione di dualismo, per cui oggi andiamo a Roma e parliamo col Ministro per vedere quelle che sono le compensazioni per la Valle di Susa, eccetera, poi, domani veniamo qui, l'Assessore sta ritirato nelle sue stanze e noi facciamo un ordine del giorno dove spariamo bordate contro Trenitalia. Non è possibile.
Qui il nostro interlocutore è la Giunta regionale e se i treni non sono più adeguati alle nostre necessità e facciamo dei passi indietro secondo me, in parte, è anche responsabilità della Giunta regionale, e voglio chiedere conto alla Giunta regionale di cosa ha fatto oltre che sbraitare e fare interviste per correggere questa situazione! Cosa sta facendo in queste ore per far cambiare queste cose? Perché l'orario non è ancora entrato in vigore.
Naturalmente, queste sono questioni che, capite bene, per quanto mi riguarda non avallano un sistema di approvazione di ordini del giorno velocissimi peraltro non concordati. Le firme, ovviamente, sono di una certa parte politica, che capisco anche che possa avere interesse a contribuire a prese di posizione di generale attacco verso le Ferrovie per coprire, magari, altre situazioni sulle quali i pensieri tra tutti i componenti della maggioranza su altre questioni sono divergenti.
Quindi, noi chiediamo alla Presidenza - almeno personalmente ne sono convinto - che un ordine del giorno di questo tipo, possa, debba e sia opportuno che venga discusso alla presenza della Giunta regionale.



PRESIDENTE

Provo a fare una proposta.
Consigliere Cavallera, premesso che sull'ordine del giorno la presenza della Giunta è auspicabile, io - se permettete - rivendico al Consiglio la potestà e l'autonomia di potere. La Giunta ascolta gli ordini del giorno e li recepisce.
Però considerando i temi, proverei velocemente a dire quali sono i temi trattati negli ordini del giorno; dove ci fosse la condivisione, al di là della presenza o meno della Giunta, proviamo a votare quelli condivisi mentre degli altri (ce ne sono due, visti da destra e visti da sinistra) discuteremo martedì prossimo. Uno ha per oggetto "Assalto della sede regionale del PdL" presentato dal Consigliere Leo, l'altro è sui disordini tra studenti dell'Onda...



(Commenti del Consigliere Botta)



PRESIDENTE

Mi scusi, collega Botta. Sto cercando di trovare, se c'è, una condivisione. Mi scusi, mi faccia finire e poi chiede la parola...



(Commenti del Consigliere Botta)



PRESIDENTE

Non l'avevo visto, mi scusi.
Senz'altro interverrà dopo che avrò illustrato gli ordini del giorno.



(Commenti del Consigliere Botta)



PRESIDENTE

Non illustrare: devo solo dire quali sono gli oggetti degli ordini del giorno.
Prima di lei ci sono i colleghi Oliva, Leo e Dutto. Collega Botta, aspetti il suo turno e le do la parola! Allora, sono stati presentati i seguenti ordini del giorno.
"Disagi provocati dall'orario invernale di Trenitalia", sul quale è intervenuto il collega Cavallera.
Richiamato per lo stesso tema, primo firmatario il collega Lepri, "Alta Velocità Torino-Milano: tutelare i pendolari".
Poi, alle 12.59 è stato presentato dal collega Leo "Assalto della sede regionale del PdL". Alle 13.19 è stato presentato dal collega Robotti "Disordini tra studenti dell'Onda e rappresentanti istituzionali del PDL": alle 14.53 "Crisi del settore agricolo" del Consigliere Deambrogio.
L'ordine del giorno presentato alle 14.59 dal Presidente Gariglio ha per oggetto "Attivazione della fermata alla stazione di Grugliasco (TO)". Per ultimo, si chiede l'iscrizione, come consuetudine di questo Consiglio dell'ordine del giorno che ha per oggetto "Codice delle autonomie locali" primo firmatario il Consigliere Muliere.
Prima di dare la parola ai Consiglieri, come consuetudine, possiamo dare per iscritti tutti questi ordini del giorno? A questi ordini del giorno si aggiunge quello avente per oggetto "Acqua quale diritto umano fondamentale ed inalienabile" del Consigliere Bossuto.
Diamo per iscritto anche questo?



(L'Assemblea, all'unanimità acconsente all'iscrizione all'o.d.g.)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Leo. La prego di chiarire se interviene sull'ordine del giorno su cui è già intervenuto il Consigliere Cavallera o sull'ordine dei lavori.



LEO Giampiero

Intervengo sull'ordine dei lavori.
Apprezzo il tentativo che il Presidente Placido sta facendo per fare funzionare il Consiglio. Mi permetto di fare due osservazioni perch ahimè, volente o nolente, sono vecchio di questo Consiglio.
Le due osservazioni sono queste: ha ragione il Consigliere Botta.
Argomenti di questa importanza, che riguardano prese di posizioni concrete fattive, è ridicolo discuterli in assenza degli Assessori competenti.
Seconda osservazione. Il Consigliere Muliere, Presidente del grande Gruppo del PD, altre volte ci ha fatto presente che gli ordini del giorno si mettono in votazione rapidamente e senza discussione quando sono condivisi, ripeto, quando sono condivisi.
Altre volte abbiamo presentato ordini del giorno, anche su materie meno spinose, ad inizio giornata, e il Consigliere Muliere ci aveva risposto: "Se volete approvarli, chiedete le firme di tutti, solo se sono condivisi vanno avanti".
Non possono essere discussi ordini del giorno di una sola parte politica, in assenza degli Assessori competenti, senza nessuna discussione altrimenti la maggioranza faccia comunicati stampa che hanno lo stesso valore. La maggioranza, anziché chiedere di fare finti ordini del giorno con una finta discussione del Consiglio e una vera assenza della Giunta, ci dica: "Facciamo un comunicato stampa". Allora se lo tenga e se lo faccia.
Questo è il buon senso.
Io e il Consigliere Robotti abbiamo presentato ordini del giorno speculari, ma abbiamo concordato e chiesto di discuterli martedì prossimo.
Non è che li presentiamo senza che nessuno li veda, li affronti e li discuta. Il Consigliere Robotti e io abbiamo concordato di trattarli martedì prossimo.
Chiedo al Presidente Gariglio, noto per la sua correttezza, che questa prassi invocata dal Consigliere Muliere sia seguita. Si mettano in votazione senza discussione e senza approfondimento solo ordini del giorno condivisi.
Mi sembra ridicolo che la maggioranza voglia fare comunicati stampa su queste materie, anche se sono liberissimi di farla, ma credo che i Consiglieri di minoranza siano d'accordo con me che non ha senso che noi ci apprestiamo ad una cosa finta come questa.



PRESIDENTE

Il Consigliere Dutto ha chiesto la parola sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



DUTTO Claudio

Intervengo sull'ordine dei lavori.
Per ricapitolare. Sono stati presentati diversi ordini del giorno che trattano un tema identico di fondo, cioè quello dei disservizi ferroviari.
A questo punto, chiederei di mandarli tutti in Commissione e fare una seduta della II Commissione sull'argomento ferrovie. In Commissione, perch si può discutere più a lungo e si possono porre meglio tutti i vari problemi.
Se entriamo nell'argomento posso solo fare una battuta: in Provincia di Cuneo eravamo talmente malmessi, con servizi talmente scadenti, che non sono più riusciti a tagliare. Peggio di così non si poteva! Nel resto del Piemonte sono stati tagliati i collegamenti che erano decenti (usiamo il termine decente). Devo anche fare una premessa tecnica.
Oggi, come sappiamo, il servizio ferroviario è diviso fra i treni regionali di competenza della Regione e i treni nazionali che possono essere effettuati da qualsiasi vettore ferroviario, ma che, di fatto, nella nostra regione, sono solo effettuati da Trenitalia. In questo caso, con l'entrata in vigore del prossimo orario, per quanto riguarda i treni regionali cambia ben poco. Il servizio è scadentissimo, i treni sono sporchi, sono in ritardo e sono soppressi, ma più o meno, il servizio resta quello di prima.
Sono tagliati numerosi collegamenti fra Torino e il sud dell'Italia e fra Torino e Venezia. Sono tagliati quei collegamenti che prima erano classificati come Intercity ed Eurostar City, il tutto per favorire l'utilizzo di Freccia Rossa, ma i servizi che offre Freccia Rossa sono criticabili come gli altri. L'orario proposto da Trenitalia per Freccia Rossa ha delle gravissime lacune.
Occorre fare un quadro generale della situazione e fare un bel documento complessivo, di tutti i disservizi, dando mandato alla Giunta di trattare con Trenitalia. Di trattare non tanto per la questione dei treni regionali, che più o meno restano quelli che sono, ma per trattare di quei treni che sono soppressi o sostituiti.
Di fatto, Trenitalia taglia tutto il possibile per obbligare i viaggiatori a servirsi esclusivamente di Freccia Rossa, dell'Alta Velocità.
Vuole avere successo su questo tipo di treno e sulle linee ad Alta Velocità. Di tutte le altre linee ferroviarie non importa nulla, secondo loro non sono redditizie, hanno solo costi, per cui bisogna tagliare.
La questione è da contestare non con dei singoli ordini del giorno sulla fermata di un treno, piuttosto che su un'altra, ma nel globale.
Bisogna sederci ad un tavolo, con l'orario davanti. Proporrei anche di invitare in Commissione i rappresentanti di Trenitalia, ma non del servizio regionale, ma del servizio nazionale. Questo per quanto riguarda tutti gli ordini del giorno sul servizio ferroviario.
Per quanto riguarda i due ordini del giorno, uno del PdL e l'altro della sinistra, sui tafferugli avvenuti recentemente, sono d'accordo di trattarli, ma vorrei che fosse trattato anche il nostro ordine del giorno risalente a circa un mese fa quando ad essere aggrediti sono stati i militanti de La Lega che pacificamente volantinavano sotto un gazebo in Piazza Castello.
Trattiamo tutti i fatti di violenza avvenuti e non solo uno.
Raggruppiamo tutti gli ordini del giorno e trattiamoli insieme.
Pertanto, direi che il gruppo degli ordini del giorno sulle ferrovie sarebbero da mandare in Commissione speciale sulle ferrovie con la partecipazione degli Assessori e, possibilmente, anche dei rappresentanti di Trenitalia.
Invece gli ordini del giorno sulla violenza politica li possiamo discutere in Aula, ma discutiamoli tutti insieme.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Segretario Botta, che interviene in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



BOTTA Marco

Grazie, Presidente.
Mi scuso per le intemperanze di prima, ma veramente dobbiamo porre un limite all'arroganza di questa maggioranza. Io ho denunciato nella scorsa seduta il fatto che, su nove interrogazioni che erano in discussione, sette fossero di maggioranza e due di opposizione. E va bene per le interrogazioni.
Adesso siamo sugli ordini del giorno presentati oggi. Uno è stato presentato alle ore 14.53 di oggi, un altro alle ore 14.59. Qui si vorrebbe discutere dei problemi, alcuni dei quali fondamentali, perché la crisi del settore agricolo meriterebbe una sessione straordinaria. Anzi, invito la Presidenza, visto che venerdì ci sarà una grande manifestazione regionale di agricoltori, a promuovere nella prossima riunione dei Capigruppo lo svolgimento di un Consiglio straordinario sui problemi dell'agricoltura piemontese.
Questi due ordini del giorno, uno presentato alle ore 14.59 (quindi circa tre ore fa) e l'altro presentato alle ore 14.53 (tre ore e mezza fa) secondo voi, dovrebbero non solo essere iscritti, ma anche essere votati quando il sottoscritto e tanti altri colleghi di opposizione e di maggioranza hanno ordini del giorno, anche su problemi collegati a quelli che riportano questi due ultimi ordini del giorno, che sono da mesi e mesi totalmente ignorati e stanno lì ad ammuffire.
L'ordine del giorno per il quale si chiede l'iscrizione e il voto o è un ordine del giorno su una problematica di enorme gravità - e l'abbiamo fatto quando ci sono state delle tragedie o ci sono stati dei problemi gravissimi - e quindi ci vuole una risposta immediata del Consiglio regionale, altrimenti è necessario un o.d.g. minimamente condiviso.
Altrimenti in quest'aula se, oltre a fare le leggi e le interrogazioni vi fate anche gli ordini del giorno, noi stiamo qui a fare che cosa? Ci vuole un po' di equità anche rispetto a questa materia.
Quindi, riterrei che questi ordini del giorno seguissero una semplice calendarizzazione. Nella prossima Conferenza dei Capigruppo, se li ritenete importanti, li fate mettere a calendario. Mi auguro che i Capigruppo di maggioranza facciano inserire anche tutti gli ordini del giorno che non sono mai stati discussi, in maniera tale che ci sia un minimo di priorità. Altrimenti l'ultimo che arriva, a differenza del noto proverbio, bene alloggia e non male alloggia.



PRESIDENTE

Colleghi, abbiamo votato tre importanti provvedimenti (il Garante per le persone private della libertà, gli usi civici, la deliberazione sul piano territoriale della Provincia di Novara); non essendoci condivisione sugli ordini del giorno, peraltro tutti iscritti all'o.d.g., la facoltà di richiamarli alla discussione è rimandata, come sappiamo, alla Conferenza dei Capigruppo.
Penso, comunque, che la giornata sia stata quanto mai proficua.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 18.19)



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