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Dettaglio seduta n.51 del 21/12/05 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GARIGLIO



(La seduta ha inizio alle ore 10.38)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

Congedi


PRESIDENTE

Ha chiesto congedo il Consigliere Rostagno.


Argomento: Questioni internazionali

Iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 206 inerente a "Marcia di Natale per l'amnistia, la giustizia, la liberta" presentato dal Consigliere Ricca


PRESIDENTE

Comunico che è pervenuta la richiesta di iscrizione dell'ordine del giorno n. 206 "Marcia di Natale per l'amnistia, la giustizia, la libertà," presentato dal Consigliere Ricca.



(L'Aula, tacitamente, acconsente all'iscrizione)


Argomento:

Sull'ordine dei lavori - Richiesta di sospensione dell'attività d'Aula durante il contemporaneo svolgimento dell'attività di Commissione, da parte del Consigliere Vignale


PRESIDENTE

La parola al Consigliere Vignale.



VIGNALE Gian Luca

Pongo una questione pregiudiziale, anzi, una questione sospensiva relativa all'andamento dei lavori.



(Commenti del Consigliere Larizza)



VIGNALE Gian Luca

Non ho bisogno di suggeritori.



(Proteste del Consigliere Lupi)



PRESIDENTE

Consigliere Lupi, il Consigliere Vignale ha chiesto la parola, lo lasci parlare!



VIGNALE Gian Luca

Veramente sono stato interrotto dal Consigliere Larizza.
Propongo una questione sospensiva perché non credo si possano svolgere i lavori del Consiglio, quando è in corso un'altra Commissione......



PRESIDENTE

La Commissione è stata sconvocata cinque minuti prima che iniziassero i lavori del Consiglio.



VIGNALE Gian Luca

Non è vero! Io sono sceso un minuto dopo la chiusura della Commissione e il Consiglio era già aperto. Anche se è solo per un minuto questa si chiama furberia.



PRESIDENTE

Collega Vignale, non si permetta di usare questi termini, perché prima di aprire il Consiglio abbiamo chiesto di avere, tramite i funzionari, una verifica formale della chiusura della Commissione.



VIGNALE Gian Luca

Il Regolamento vale per tutti, anche per lei. Io motivo la mia richiesta di sospensiva, alla fine lei replica, come il Regolamento prevede. Lo risottolineo: è una furberia, perché quando vi è una Commissione in corso, non si può aprire un Consiglio. È dimostrato anche dalla presenza in Aula dei Consiglieri.
Comunque, chiedo che venga posta in votazione la sospensiva del Consiglio, dopodiché si vedrà.



PRESIDENTE

Collega Vignale, la Commissione è terminata. I funzionari della Commissione hanno comunicato alla dottoressa Garabello che la Commissione era terminata e che quindi si poteva procedere all'apertura del Consiglio.
Non c'è motivo di accogliere la richiesta di sospensiva del Consiglio, se motivata in questo modo. Del resto, i membri della Commissione, compreso il Vicepresidente, sono in Aula.


Argomento:

Riassunzione progetto di legge, ex articolo 77 del Regolamento Adempimenti

Argomento: Urbanistica (piani territoriali, piani di recupero, centri storici

Progetto di legge "Modifica dell'articolo 10 della legge regionale 5 dicembre 1977, n. 56" (Tutela del suolo - (ex progetto di legge n. 615 richiesta dei Consiglieri Costa, Cavallera, Burzi, Ferrero, Nastri).


PRESIDENTE

Passiamo al punto 2 all'o.d.g.. Ai sensi dell'articolo 77 del Regolamento propongo al Consiglio la riassunzione del progetto di legge "Modifica dell'articolo 10 della legge regionale 5 dicembre 1977, n. 56" (Tutela del suolo - (ex progetto di legge n. 615 - richiesta dei Consiglieri Costa, Cavallera, Burzi, Ferrero, Nastri). Il provvedimento ha esaurito la fase referente nella precedente legislatura. Dobbiamo quindi procedere all'immediata iscrizione all'o.d.g. per il contestuale rinvio in Commissione, ai sensi dell'articolo 81 del Regolamento, per ulteriori approfondimenti.



(L'Aula, tacitamente, acconsente)


Argomento:

Sull'ordine dei lavori - Richiesta di sospensiva per incontro su Expoelette, da parte della Consigliera Cotto


PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Cotto.



COTTO Mariangela

Intervengo sull'ordine dei lavori.
Penso che il termine "furberia" possa essere un termine giusto specialmente per quello che andrò a dire. Chiedo che l'Assessore alle pari opportunità, venga con urgenza in Consiglio regionale a spiegare perché ha commesso la furberia di prendere il marchio della Consulta delle Elette che appartiene a questo Consiglio regionale e non alla Giunta, per accantonare 285 mila euro "Delibera del 28/11/2005: - oltretutto, il titolo nasconde quanto è scritto - per realizzare la seconda edizione di 'Expoelette'. Expoelette: organizza la Consulta delle Elette in collaborazione della Giunta e in collaborazione con tutto il mondo." Questo è un fatto gravissimo! Viene impedita l'istituzione della Consulta, in modo che l'Assessore abbia modo di andare in tutte le Province e convocare le Elette, e istituire una Fondazione per gestire le elette.
Successivamente, si dice che il Consiglio regionale e la Giunta perfezioneranno l'iter di costituzione della Fondazione. Signor Presidente le chiedo di non lasciare che si prevarichino le funzioni del Consiglio.
Chiederei un attimo, una sospensione (se il mio Capogruppo lo consente) perché si tratta di un fatto gravissimo, e una riunione delle minoranze per parlare di questo furto.
Nel frattempo, inviterei la Presidente Bresso, o l'Assessore Manica a spiegare al Consiglio quanto è successo. La Consulta delle Elette non è un giocattolo in mano all'Assessore. È una cosa seria. È stata promossa con una legge regionale votata da tutti. Si è quindi trattato di una furberia che lei, Presidente del Consiglio, e tutto l'Ufficio di Presidenza (mi rivolgo in particolare al Vicepresidente Placido, che si è posto come intermediario su questa problematica) non può permettere: le funzioni del Consiglio non possono essere prevaricate.
Personalmente, attendo pronunciamenti della minoranza: il clima è cambiato leggermente.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Motta; ne ha facoltà.



MOTTA Angela

Condivido le parole della collega Cotto, e, penso che sia importante che in questa Aula si discuta questo provvedimento. C'è bisogno di chiarezza: come Gruppo della Margherita chiediamo che l'Assessore venga in aula a spiegare quanto accaduto. Chiediamo alla collega Cotto se pensa sia assolutamente necessaria una sospensione, che noi riteniamo non necessaria se l'Assessore, tramite il Presidente del Consiglio, garantisce la sua presenza in Aula per una spiegazione. Concordiamo infatti con la collega Cotto, sulla sua urgenza e importanza.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Ferrero.



FERRERO Caterina

L'argomento è molto serio, anche se, nel momento in cui viene toccato si cerchi sempre di passare al successivo.
Si tratta di atteggiamenti spesso legati a dichiarazioni esterne: c'è un Assessore alle Pari Opportunità, è quindi su questa realtà che si deve costruire tutto il ragionamento legato anche alla Consulta delle Elette.
Ma l'Assessore alle Pari Opportunità è sempre esistito; nella scorsa legislatura, l'Assessore con questa delega (se non ricordo male), era il collega Pichetto Fratin. Non è cambiato nulla.
L'attuale Assessore, quando nella scorsa legislatura era Capogruppo DS rimarcava spesso l'autonomia del Consiglio su questo tema; oggi, venga a spiegarci che cosa è accaduto. È ovvio che la pregiudiziale relativa alla richiesta di sospensione del Consiglio può decadere, per quanto ci riguarda, se c'è un impegno del Presidente del Consiglio a chiedere all'Assessore Manica di fornirci spiegazioni nell'arco della giornata.



PRESIDENTE

Collega Cotto, l'Assessore Manica sta arrivando in Consiglio regionale.
Mi pare che la questione posta sia meritevole di attenzione. Tramite l'Assessore delegato dalla Presidente Bresso ai rapporti con il Consiglio regionale abbiamo provveduto ad informare della questione l'Assessore Manica, che ritengo possa, nel corso della seduta odierna del Consiglio fare dichiarazioni in merito. Non intendo aprire un dibattito, ma comunico che esiste della corrispondenza intercorsa tra l'Assessore Manica e la Presidenza del Consiglio regionale - peraltro a lei nota, collega Cotto in cui già si puntualizza una parte delle questioni. Dopodiché, la deliberazione verrà spiegata dall'Assessore Manica.
La questione, quindi, può essere oggetto di comunicazione nel corso della seduta odierna. Lei ha posto una richiesta di sospensiva, poiché la collega Motta ha posto una richiesta alternativa, prima di dare la parola ad altri colleghi che ne hanno fatto richiesta, vorrei sapere se viene formalizzata la richiesta di sospensiva.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Ferrero; ne ha facoltà.



FERRERO Caterina

Mi pare di avere detto nel mio intervento, in accordo con l'Assessore Cotto, che aspettiamo l'Assessore, con l'impegno che nell'arco della giornata la discussione avvenga. Contiamo sull'arrivo dell'Assessore e sul suo impegno a illustrare l'argomento e a fare qualche considerazione, cui noi, ovviamente, ribatteremo.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Oreste

Personalmente, piuttosto che una riunione delle minoranze, chiederei una riunione degli eletti maschi, visto che l'Assessore prevede di istituire addirittura una Fondazione delle elette, con un atto di grave discriminazione nei confronti dei colleghi maschi.
Direi che si potrebbe invitare l'Assessore ad istituire una Fondazione che si occupi di eletti maschi e elette femmine, così evitiamo ogni tipo di discriminazione.
Visto, poi, che lei ha tenuto uno stretto rapporto epistolare con l'Assessore Manica, potrebbe indicarle queste nostre richieste espresse perlomeno da una parte dei colleghi maschi.



PRESIDENTE

L'Assessore Manica sarà informata della sua richiesta e avrete modo di corrispondervi direttamente.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Segretaria Spinosa, che interviene in qualità di Consigliera.



SPINOSA Mariacristina

Grazie, Presidente.
Per quanto riguarda l'intervento dell'Assessore Manica, sarà lei a darci tutti i ragguagli del caso. Per quanto riguarda l'Ufficio di Presidenza, invece, avendo direttamente le deleghe per la Consulta delle Elette, volevo solo dire che proprio questa mattina mi sono informata: manca solo una designazione: ho già provveduto a fare comunicare agli Uffici competenti che la Consulta verrà nominata a breve.
Volevo solo chiarire che non c'è assolutamente ingerenza da parte di alcuno. Per tutto il resto sarà l'Assessore Manica a dare gli opportuni ragguagli.



PRESIDENTE

Il dibattito, quindi, si aprirà in seguito alle dichiarazioni dell'Assessore Manica.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Vorrei dire ai colleghi, e in particolare a lei che presiede l'aula che il Regolamento è stampato, distribuito ai Consiglieri e, per chi lo legge, noto. È assolutamente intelleggibile.
L'articolo 63 del Regolamento norma le questioni pregiudiziali e sospensive. Tale articolo, al comma 2 recita: "Tutte le questioni hanno carattere incidentale e la discussione non può proseguire prima che il Consiglio - e non il Presidente - si sia pronunciato su di esse".
Pertanto, se il nostro Gruppo consiliare, tramite il sottoscritto, pone una questione sospensiva, deve - non dico può, ma deve - essere votata.
Dopodiché la invito, proprio perché ci conosciamo da tanti anni, a non mettere più in dubbio le mie parole. Non sono abituato a raccontare frottole: se le dico che la Commissione si stava ancora tenendo a Consiglio aperto, l'affermazione corrisponde a verità o, perlomeno, non ci avete dato il tempo tecnico, cioè trenta secondi, di scendere. Lo può chiedere al Presidente della Commissione. È una questione superata e non importa; ma non è superato il rispetto regolamentare. Se pongo una questione sospensiva lei non dà la parola ad altre persone, su un tema su cui sono assolutamente d'accordo, perché è in gioco il rispetto delle regole.



PRESIDENTE

Collega Vignale, ha ragione dal punto di vista del Regolamento. Se lei chiede la votazione sulla sospensiva, questa votazione deve essere effettuata. La ritenevo superata - chiedo scusa se ho interpretato male alla luce del fatto che, nel momento in cui lei l'ha chiesta, c'era addirittura seduto in sala colui che presiedeva la Commissione, che era l'unico che poteva presiederla in assenza del Presidente.
Se lei ritiene, è stata formalizzata una questione di sospensiva del Consiglio regionale in pendenza di Commissione. La Commissione è finita ormai da parecchi minuti; la richiesta viene mantenuta, pertanto prego i colleghi di accomodarsi in aula per procedere a votare la richiesta di sospensiva avanzata dal collega Vignale.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di sospensiva presentata dal Consigliere Vignale.
Il Consiglio non approva.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori - Richiesta del Consiglire Ghiglia di una comunicazione dell'Assessore Oliva sul commissariamento della Fondazione del Circuito teatrale del Piemonte richiesta delucidazioni del Consigliere Ghigo su LSU dei Comuni di Collegno e Moncalieri che chiedono di essere ricevuti


PRESIDENTE

richiesta di sospensiva del Consigliere Giovine per ricevere delegazione di LSU.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Segretario Ghiglia, che interviene in qualità di Consigliere.



GHIGLIA Agostino

Grazie, Presidente.
Intervengo per una questione sospensiva.
Ieri, più o meno a quest'ora... Presidente, scusi: c'è qualche rappresentante della Giunta?



PRESIDENTE

Tre Assessori sono presenti.



GHIGLIA Agostino

Ieri - e credo che tutti i colleghi possano essere buoni testimoni - ho chiesto, con un'altra mozione sospensiva, che si discutesse sul raid, sul blitz - blitz diventato raid - dell'Assessore Oliva sul circuito teatrale regionale.
La questione era stata posta due volte alla Conferenza dei Capigruppo e poi è evaporata. Non è nostra intenzione farla evaporare e farla cadere nel dimenticatoio. L'Assessore Oliva deve venire a riferire a quest'Aula perch lo ripeto - non esiste un precedente storico di commissariamento di una Fondazione che fa capo alla Regione. Oltre tutto, dopo che, tra l'altro erano state date ampie assicurazioni.
Voglio essere corretto, però ci dovete dire - non lei, Presidente, ma la Giunta - se intendete, sul punto, darci risposte. In caso contrario glielo dico già prima, farò ostruzionismo. Oggi, domani, il giorno di Natale e quello seguente, farò ostruzionismo perché, visto che era stato promesso, mi permetto di pretendere delle risposte, una comunicazione e il dibattito eventuale, altrimenti - personalmente o magari qualcun altro farò ostruzionismo.
Ora, visto che ci sono accordi, e per noi i patti si rispettano con i tempi e con le leggi che abbiamo deciso di portare avanti, comportiamoci di conseguenza, a patto che non ci si prenda in giro e si faccia finta di dimenticare i problemi aggirandoli.
Quindi, Presidente, personalmente mantengo la sospensiva, a meno che non ci sia un'assicurazione, con l'indicazione di una data e di un'ora certa, dello svolgimento di tale comunicazione.
In caso contrario, mi dica lei cosa devo fare.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Ghigo.



GHIGO Enzo

Venendo in Consiglio, stamattina, ho avuto modo di scambiare qualche opinione (soprattutto ho ascoltato) con il Gruppo di LSU (lavoratori socialmente utili di Collegno e Moncalieri) che sta manifestando fuori dal Consiglio regionale.
Non so se vogliamo sovvertire quelle prassi che erano nella cultura del Consiglio regionale, ma credo, e mi permetto di suggerire al Consiglio, che una delegazione del Consiglio riceva una delegazione di questi manifestanti per poter venire direttamente a conoscenza delle loro legittime rivendicazioni.
Se fosse possibile, le chiederei di sospendere il Consiglio per ricevere le delegazioni di manifestanti fuori dal Consiglio regionale.
Ritengo che possa anche essere possibile stabilire che una delegazione di Consiglieri li riceva, o una rappresentanza dell'Ufficio di Presidenza anche perché mi interessa sapere qual è l'esito di questo incontro.



PRESIDENTE

Il Consigliere Ghigo ha certamente ragione e la prassi verrà rispettata. La questione dei lavoratori socialmente utili è una delle questioni che avrei posto. Purtroppo siamo stati travolti dalle richieste di chiarimenti, rivolti alla Giunta regionale sulla vicenda relativa alla Consulta delle Elette e sulla vicenda relativa al circuito teatrale del Piemonte. C'è una richiesta di una delegazione di LSU di essere ascoltata da una rappresentanza del Consiglio regionale. Dobbiamo decidere come farlo, cercando di non pregiudicare troppo i nostri lavori.
Si potrebbe incontrare la delegazione nell'intervallo del pranzo.
Abbiamo già una conferenza stampa convocata per le 12.30. Potremmo comunicare fin d'ora alla delegazione dei lavoratori socialmente utili che alle 13,30 potrebbero essere auditi in Sala Viglione.
Ci sono osservazioni in senso contrario o altre proposte? La parola al Consigliere Giovine sul punto in oggetto.



GIOVINE Michele

Credo che i lavoratori socialmente utili stiano aspettando già da diverso tempo e che meritino un'attenzione particolare e privilegiata, non durante la pausa pranzo o durante una conferenza stampa, perché penso che i Consiglieri che vogliono giustamente assistere alla Conferenza stampa non possono dividersi per poter ascoltare anche le rivendicazioni della delegazione dei lavoratori socialmente utili.
Ribadisco la richiesta di sospensiva ed eventualmente chiedo che il Consiglio si possa esprimere su questa richiesta come era nella prassi di quest'Aula, anche nelle precedenti legislature. Eventualmente si può anche fare una sospensiva non adesso, ma alle ore 11.30 o alle 11.45.



PRESIDENTE

C'è la massima attenzione per le persone che sono fuori e che peraltro, ho invitato a fare accomodare all'interno del Consiglio e che comunque, si possono anche ospitare all'interno delle sale del Consiglio regionale in maniera tale da non esporle ai disagi per troppe ore.
Diventa però difficile immaginare di sospendere i lavori del Consiglio ogni qualvolta ci sia una delegazione qui fuori, anche perché i lavori del Consiglio sarebbero sistematicamente bloccati per istanze a volte legittime, a volte non legittime e a volte discutibili.
Se non ci sono osservazioni, adotterei questa decisione. Comunichiamo che si procede alle ore 13.30 ad un incontro da parte di una delegazione delle forze politiche rappresentate in Consiglio insieme con l'Assessore Migliasso che è già qui in Aula.
Collega Giovine, la sua richiesta di sospensiva deve essere posta in votazione.
Il collega Giovine chiede invece una sospensione dell'attività del Consiglio fin tanto che non si sia giunti all'audizione dei colleghi. Vi prego di accomodarvi e votare la richiesta di sospensiva.
Ha chiesto la parola il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Oreste

Per ribadire che il nostro parere è contrario a sospendere il Consiglio per incontrare le delegazioni. Riteniamo che non sia una procedura corretta fare attendere tutti i Consiglieri, la delegazione può essere ricevuta nell'intervallo o in giorni in cui non vi è Consiglio. Questa è una posizione che abbiamo sempre tenuto e continuiamo a tenere.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Lupi.



LUPI Maurizio

Per dichiarazione di voto sulla richiesta del collega Giovine, noi riteniamo che la proposta in oggetto sia realistica. Non credo che l'interruzione dovuta a questa richiesta debba protrarsi più di un certo tempo. L'urgenza della questione è tale per cui anche dal punto di vista poi della continuità procedurale dei lavori dell'Aula, ritengo sia più opportuno tenere questo incontro immediatamente, in modo che successivamente si possa procedere nei lavori di Aula, con la continuità che le compete.
La nostra proposta rivolta al Consiglio è di esprimere un voto favorevole alla proposta del Consigliere Giovine e di dare quindi accoglimento alla richiesta di audizione da parte dei lavoratori che ci hanno rivolto insistentemente, ormai da tempo, questa richiesta.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta di sospensiva presentata dal collega Giovine.
Il Consiglio non approva.
L'incontro si terrà alle ore 13.30 in Sala Viglione. Prego di comunicarlo alla delegazione che è in attesa fuori del Palazzo. Pongo come da prassi, che venga invitata una rappresentanza dei gruppi consiliari.
L'ideale sarebbe che ogni Gruppo inviasse non più di un rappresentante per sincerarsi delle richieste avanzate dalla delegazione di LSU.
La parola al Consigliere Burzi.



BURZI Angelo

Grazie, Presidente. Intervengo solo per un chiarimento, che probabilmente io - e mi scuso per la distrazione - non ho sentito all'apertura della riunione. Oggi la Giunta da chi è rappresentata in aula? Chi ha le deleghe a rappresentare la Giunta?



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Deorsola.



DEORSOLA Sergio

Secondo una delibera che ha adottato la Presidente, in assenza della Presidente e del Vicepresidente, è l'Assessore più anziano. In questo caso sono io.



PRESIDENTE

Per quanto riguarda le richieste di chiarimenti da parte della Giunta fin qui avanzate, sulla richiesta della collega Cotto, essendo presenti in sala l'Assessore Manica e l'Assessore competente, abbiamo già chiesto all'Assessore la sua disponibilità a intervenire e illustrarci i contenuti della deliberazione della Giunta regionale istitutiva di una Fondazione di cui è stato eccepito il possibile conflitto con le attività istituzionalmente spettanti alla Consulta per le Elette.
Prima di dare la parola all'Assessore Manica ed entrare nell'esame dei punti all'o.d.g., procederei subito a questi chiarimenti.
Invece, sulla vicenda sollevata dal Consigliere Ghiglia, debbo dire che il collega ha ragione. Ieri l'Assessore Oliva è stato in aula ed era disponibile a intervenire sul punto; non siamo entrati sul merito perch siamo stati fermi tutta la giornata su questioni preliminari che non ci hanno consentito di procedere nei lavori né tanto meno di avere proposte dichiarazioni o comunicazioni della Giunta regionale.
L'Assessore oggi è a Kiev. Aveva annunciato i suoi impegni all'estero e quindi oggi non è disponibile. Possiamo immaginare di calendarizzare l'incontro per il 28 p.v., per il prossimo Consiglio regionale, se lo si ritiene. Possiamo, viceversa, calendarizzare una seduta successiva, se il Consigliere Ghiglia lo ritiene. Collega Ghiglia?



GHIGLIA Agostino

Presidente, giusto per ripercorrere in venti secondi la storia della seduta di ieri, a me è stato detto che eventualmente la relazione dell'Assessore poteva svolgersi dopo che si fosse risolto il problema delle inversioni. Nessuno a me, che l'avevo chiesto, ha comunicato che oggi l'Assessore sarebbe stato assente né che sarebbe stato a Kiev né che sarebbe stato a Givoletto.
Presidente, gli atti di questo Consiglio e le cose che qui si dicono devono avere un valore. Capisco che se adesso l'Assessore è a Kiev non possiamo mandare un aereo radar, come quelli degli americani che non si sentono, che in due ore ce lo riporta, sarebbe un inutile, ulteriore spreco di denaro pubblico e poi quegli aerei non li abbiamo.
Tuttavia, vorrei che fossimo consapevoli che una situazione di questo genere, a noi in particolare, crea dei grossi problemi di dialogo e di rapporto con la maggioranza, anche perché su una nostra richiesta - su una mia richiesta e del collega Vignale - non è stato comunicato assolutamente che l'Assessore Oliva non ci sarebbe stato.
Va bene, è a Kiev. Ma non avevate tagliato i viaggi inutili? Comunque, non è certamente utile. Sicuramente dopo l'Assessore Deorsola ci spiegherà la necessità dell'indifferibilità della visita dell'Assessore a Kiev, ma su questo non voglio polemizzare.
Voglio però dire, Presidente, proprio perché non sembri che la nostra atmosfera giocosa e prenatalizia sia presa invece per un'eccessiva morbidezza nella sostanza, che a noi questa cosa non piace, perché si fanno i raid, si fanno i blitz, si commissariano e si assumono degli atti di dubbia legalità che non hanno precedenti storici e poi non si riferisce all'aula né si comunica neanche, dietro una precisa richiesta, che non si sarebbe stati disponibili in uno dei giorni di Consiglio a riferire.
Questo è un fatto di grande gravità, Presidente. Io non voglio neanche enfatizzarlo, però rispetto a fatti di grandi gravità si attuano reazioni di altrettanta gravità. Quindi calendarizziamolo sicuramente per il 28 e poi vedremo come fare.
Ripeto, è un grave atto di scorrettezza, perché quanto meno ce l'avreste (ce l'avrebbero, non so chi) dovuto comunicare. La Giunta ce l'avrebbe dovuto comunicare, perché a noi non lo ha detto nessuno.



PRESIDENTE

Collega Ghiglia, mi spiace. Pensavo che l'audizione e comunque le comunicazioni dell'Assessore Oliva potessero avvenire nel corso della seduta di ieri, che invece è stata totalmente assorbita dalle questioni preliminari.
L'Assessore Oliva non aveva alcuna difficoltà a intervenire ieri e non c'era intento dilatorio su questo. L'Assessore Deorsola e l'Ufficio del Consiglio provvederanno a chiedere formalmente per la prossima seduta d'aula la presenza dell'Assessore Oliva; ciò verrà esplicitato anche nel corso della prossima Conferenza dei Capigruppo che, come da intesa, si terrà alla fine del dibattito di questa seduta antimeridiana. Quindi avremo modo di sentire il più presto possibile l'Assessore Oliva sulla vicenda.


Argomento: Giunta, organizzazione e funzioni

Comunicazione dell'Assessore Manica sulla DGR 52-1607 del 28 novembre 2005 avente ad oggetto "Promozione della costituzione di una Fondazione quale strumento permanente di sostegno delle politiche di parità e di iniziative di rilevanza internazionale. Accantonamento di Euro 285.000,00 sul capitolo 10748 del bilancio 2005".


PRESIDENTE

Se non ci sono interventi su altre questioni, chiuderei la vicenda sollevata dalla collega Cotto, affidando la parola all'Assessore Manica chiedendole di illustrarci i contenuti della deliberazione che è stata oggetto di richieste di chiarimenti.
La parola all'Assessore Manica.



MANICA Giuliana, Assessore alle pari opportunità

Come Giunta regionale, abbiamo assunto una deliberazione - di cui ho dato tempestiva comunicazione al Presidente del Consiglio e all'Ufficio di Presidenza immediatamente - che mette allo studio la possibilità di istituire, con la struttura degli Enti locali piemontesi, le Province e il Comune di Torino, una Fondazione o un altro strumento che si dimostri più idoneo allo scopo, per poter realizzare tutte quelle iniziative di carattere internazionale, siano esse saloni, siano esse vari momenti (penso a Gamma Donna e alle proposte per le imprenditrici di qualsiasi tipo) sul territorio regionale.
Sappiamo che momenti come questi, se rimangono solo in capo agli Enti locali e se finanziati solo dagli Enti locali, diventano impossibili da realizzarsi e diventano delle iniziative molto onerose (ho davanti a me il collega Pichetto Fratin che aveva seguito uno di questi progetti). Quindi momenti come questi rischiano di morire, se rimangono solo in capo agli Enti locali e al loro finanziamento, perché le risorse sono ovviamente limitate (tra l'altro, si tende sempre più a limitarle per quanto riguarda alcune proposte).
Momenti come quelli della Fiera del Libro, del Salone del Gusto e delle relative Fondazioni consentono l'intervento degli Enti locali e anche di eventuali sponsorizzazioni da parte di altri soggetti all'interno della società, che quindi rendono possibile che tutti questi saloni e convegni che hanno queste caratteristiche, possano esporre a livello internazionale il tema delle pari opportunità in un confronto con il resto del Paese, con gli altri Paesi europei e a livello internazionale. Qualora questo strumento possa essere messo in campo, tutto ciò diventerebbe sempre più semplice e possibile.
ovvio che, a seconda delle iniziative che lì vorranno o potranno confluire, sarà rivolta una specifica richiesta ai soggetti interessati nel caso si tratti di iniziative che erano in essere precedentemente invece, se è un'iniziativa assolutamente nuova, si determinerà come iniziativa assolutamente nuova. Rispetto a tutte le iniziative che erano in essere precedentemente e le altre realizzate, saranno i singoli soggetti a dover valutare se ritengono che quello sia uno strumento utile o non utile dentro il quale confluire e su questo intervenire.
Nello stesso tempo, come ho già detto - poiché quelle delle pari opportunità sono iniziative che riguardano la Giunta, il Consiglio regionale, la Provincia di Torino, i Comuni - non solo ho informato tutte le Province piemontesi, ma, per le parti di competenza del Consiglio, ho informato il Presidente del Consiglio, con mia tempestiva lettera.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Cotto; ne ha facoltà.



COTTO Mariangela

Forse all'Assessore Manica non è stato riferito che noi volevamo discutere sull'eventuale istituzione di una Fondazione. Siamo rimasti molto molto - stupiti per la prevaricazione che l'Assessore Manica ha fatto nei confronti del Consiglio regionale e della istituenda Consulta delle Elette.
Noi chiediamo...



PRESIDENTE

Scusi, Consigliera Cotto, sta chiedendo chiarimenti?



COTTO Mariangela

Certo.



PRESIDENTE

Allora ha due minuti di tempo a disposizione.



COTTO Mariangela

D'accordo. Noi chiediamo il ritiro della deliberazione del 24/10/2005 con la quale la Giunta promuove la realizzazione della seconda edizione di Expoelette. Expoelette è un marchio del Consiglio regionale. Bene lo sa l'Assessore Manica, quale ex Presidente della Consulta delle Elette; bene lo sa l'Assessore Manica, quale ex Capogruppo dei Democratici di Sinistra che in questa sede ha sempre giustamente rivendicato l'autonomia del Consiglio.
Chiediamo anche che venga revocata la deliberazione del 28 novembre 2005 che accantona 285 mila euro - lo dico in modo che venga ben recepito per promuovere la costituzione di una Fondazione, quale strumento permanente a sostegno di iniziative di rilevanza internazionale per le politiche di genere, tra le quali il Salone Internazionale delle Elette. Il Salone Internazionale delle Elette è del Consiglio regionale, quindi l'Assessore, nel modo più assoluto, non poteva presentare questa deliberazione.
Il minimo che può fare, per cambiare anche il clima, è di revocarle tutte e due e di chiedere scusa al Consiglio per questa prevaricazione.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Appoggio completamente l'intervento della collega Cotto e invito la Giunta a ritirare quanto ha testé fatto, con i provvedimenti in merito alle elette.
Non solo. Mi ricollego, se vogliamo ironicamente o anche meno ironicamente, visto che qui si vuole andare avanti in modo raffazzonato e avere un rapporto conflittuale con l'opposizione, all'intervento del collega Rossi. Perché non fare anche una Fondazione degli Eletti maschi visto che il Consiglio ha già fatto un passo avanti in questo senso? Ricordo a tutti - ed ha avuto anche l'attenzione dei media - che il Consiglio è riuscito ad inserire un membro maschio nell'organismo che si doveva occupare di queste problematiche. Devo dire che, tutto sommato, è stato fatto un passo avanti per rispecchiare lo spirito di tutte quelle delibere dove, in linea di principio, si chiede una rappresentanza paritetica fra maschi e femmine e dove, in realtà, praticamente non accade mai, e non merito o per colpa dell'opposizione, ma per merito e colpa di questa maggioranza che, puntualmente, predica bene e razzola male, anche su questo tema.
Purtroppo, devo riconoscere che tutte le ragioni della Consigliera Cotto sono ampiamente sottoscrivibili e condivisibili.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Ferrero; ne ha facoltà.



FERRERO Caterina

Anch'io voglio esprimere qualche considerazione in ordine a questa delibera, eventualmente commentabile con la delibera del 24/10/2005.
Personalmente non la conosco, ma andremo a vederla.
Mi premeva fare qualche considerazione, al di là del fatto che sia o meno discutibile l'istituto della Fondazione. Spesso in questo Consiglio ne abbiamo discusso con la nuova Giunta, fortemente attenta al dare un segnale di discontinuità, spesso indicando anche l'inopportunità di nuovi enti e organismi attraverso cui organizzare rassegne e stage, perché la Regione ne ha moltissimi. In questo senso poteva essere auspicabile, verificando le strutture esistenti, affrontare al loro interno queste tipo di tema, senza individuare una nuova struttura, perché sappiamo che queste nuove strutture comportano una serie di costi aggiuntivi.
un argomento sul quale probabilmente ritorneremo in altro momento.
Assessore Manica, l'aspetto sul quale oggi ci premeva ribadire il nostro forte disagio è che si è cercato, con queste delibere, di portare ad una competenza e ad un'attività squisitamente in capo alla Giunta un'iniziativa nata a seguito dell'istituzione dell'approvazione di una legge regionale: la legge regionale che istituisce la Consulta delle Elette. Ciò che ci dispiace maggiormente è che questa scelta sia stata fatta proprio da un Assessore che nelle scorse legislature si è fatta interprete di una forte e decisa esigenza di mantenere in capo al Consiglio perché così dice la legge e non perché piace a noi - questa competenza.
La Consulta delle Elette ha promosso Expoelette nelle precedenti legislature. È vero, come dice la delibera, che l' Expoelette fatta negli anni passati ha avuto un grande successo, ma è sempre stata concepita come una creatura della Consulta delle Elette. Teniamo a ribadire queste esigenze. Cortesia vorrebbe che l'Assessore ripensasse a quello che è stato anche il suo passato, riportando al Consiglio una cosa che è del Consiglio.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente.
Innanzitutto, intervengo riconoscendomi negli interventi che hanno già caratterizzato il nostro Gruppo, però voglio rivolgere una domanda al rappresentante della Giunta regionale, l'Assessore Deorsola, a proposito della politica della Giunta regionale, in merito a saloni e fiere.
Qualche mese fa abbiamo visto un ridimensionamento del Salone del Vino.
Addirittura, vi era un accordo triennale per tre edizioni con Lingotto Fiere che è stato, per ragioni economiche, rivisto, azzerato e naturalmente, si procederà a vista, cioè edizione per edizione.
Sono indubbiamente a favore di una politica che veda, a Torino e in Piemonte, la localizzazione di tutta una serie di eventi, e sicuramente l'Expoelette e il Salone delle Elette sono un'occasione meritevole di attenzione, però non posso non sottolineare questa contraddizione. Tutto ciò che in questi anni ha avuto successo e che, comunque, è decollato in un continuo crescendo. A mio avviso, quindi, è giusto che venga confermato e sostenuto proprio dalla Regione Piemonte.
Così è stato fatto in precedenza, e dato che non voglio sottolineare più di tanto le contraddizioni dei provvedimenti assunti dalla Giunta, devo cogliere l'occasione per sollecitare una presa di posizione chiara ed organica. Non si può, anche sotto questo profilo, assistere ad un agire a spizzichi e bocconi. Ci sono tutte le considerazioni svolte dalle colleghe in ordine alla necessità di imperniare questa attività sul Consiglio regionale, ma vi è anche, a mio avviso - e mi rivolgo anche all'Assessore al turismo - la necessità di confermare e di mantenere un filo di crescita e un orientamento tendente a sostenere tutte quelle iniziative come il Salone del Vino, che nella nostra regione ha avuto, in questi anni, una cittadinanza e una riconoscibilità a livello internazionale.
Allora si vada avanti correggendo il tiro , così come è stato proposto ma, nel contempo, si rimediti tutta quella che è la politica anche espositiva e dei saloni della nostra Regione.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Pichetto Fratin.



PICHETTO FRATIN Gilberto

Intervengo come teste a favore di Giuliana Manica nel processo d'Aula.
Non entro nel merito della questione della creazione della Fondazione in quanto mi rifaccio all'intervento del collega Cavallera. Penso che, in sede di bilancio, avremo anche i chiarimenti e la possibilità di discutere su quella che è la politica dei saloni da parte della Giunta e come intende agire, in quanto dalla stessa provengono segnali discordanti. Dall'altra parte, comprendo la necessità di procedere, quale delegato alle pari opportunità da parte di Giuliana Manica, e, quindi, anche di allargarsi, al limite, su qualche competenza del Consiglio, così come hanno puntualmente segnalato le colleghe Cotto e Ferrero.
Mi rivolgo però, ed è un tentativo che, dopo tanti anni passati sui banchi di Giunta, ogni tanto viene naturale portare avanti, alla Presidenza del Consiglio, alla quale spetta la tutela delle prerogative e delle differenti competenze di Giunta e Consiglio. Pertanto, sia lei, signor Presidente, ad esprimere la posizione del Consiglio regionale laddove abbiamo deliberazioni che vanno oltre quella che è la competenza della Giunta regionale.



PRESIDENTE

Avrò modo, poi, di intervenire al termine della discussione.
La parola al Consigliere Ghiglia.



GHIGLIA Agostino

Signor Presidente, vorrei chiedere a lei di difendere la dignità di questo Consiglio regionale. Presidente, se mi ascolta, le spiego: le colleghe della maggioranza hanno votato, qualche giorno fa, il bilancio del Consiglio regionale, ma, probabilmente, non lo hanno letto. Nel bilancio del Consiglio regionale, i fondi alla Consulta femminile sono stati decurtati del 25%, passando da 52 mila a 40 mila euro, mentre i fondi per la Consulta delle elette sono stati decurtati del 40%, passando da 92 mila a 50 mila euro.
Quindi, il Consiglio regionale del Piemonte ha deciso di tagliare pesantemente i fondi di quegli organi di rappresentanza consiliare, che rappresentano tutto il panorama femminile piemontese, in maniera assolutamente drastica. Contemporaneamente, oggi, assistiamo a questa stramba novità: l'Assessore Manica si predisporrebbe, addirittura, a buttare al vento - poi, nel merito, avremo molto modo di entrarci più avanti - 285 mila euro soltanto per spese di costituzione e avvio della costituenda Fondazione, 285 mila euro! Presidente, si umilia il Consiglio! Ci è stato chiesto di tagliare e la Giunta spreca! Lei, su questo, Presidente Gariglio, deve prendere posizione, anche perché mi viene un sospetto: per la troppa bontà dell'allora maggioranza, l'Assessore Manica ha fatto per troppi anni la Presidente della Consulta delle elette - io ero contrario. Visto che, oggi la Presidenza della Consulta delle elette spetterebbe alla minoranza, come mai tagliate i soldi di Consiglio alla Consulta delle Elette? Magari perch non può più farlo l'Assessore Manica e l'Assessore Manica si crea uno strumentino ad hoc dove poter continuare ad essere lei l'unica rappresentante dell'universo elettorale femminile in Piemonte? Questa è una domanda pesante, Presidente Gariglio, e la risposta la vorremmo anche da lei.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Ghigo.



GHIGO Enzo

Signor Presidente, a nome del Gruppo di Forza Italia, a fronte delle sollecitazioni, dei chiarimenti e delle considerazioni che la Consigliera Cotto ha portato a conoscenza di tutta l'Aula e, naturalmente, dopo il contributo alla discussione che hanno dato anche i colleghi dell'opposizione, chiedo alla Giunta di ritirare queste due deliberazioni.
Non voglio fare tutta l'esegesi di Expoelette, perché non voglio ripetermi e, in modo sintetico, rivolgo un vivo invito nell'interesse della stessa Giunta: questa non è una posizione che assumiamo per contrastare in modo strumentale l'azione del Governo regionale. Posso dire con estrema sincerità, conoscendo a fondo anche la storia di Expoelette nella passata legislatura, che con queste due deliberazioni la Giunta regionale ha obiettivamente prevaricato le prerogative del Consiglio.
Ritengo sia un errore, ma agli errori bisogna avere anche l'umiltà di riparare facendo un passo indietro. Noi chiediamo questo passo indietro.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Vignale.



VIGNALE Gian Luca

Signor Presidente, credo che molte cose siano già state dette. Voglio però, sottolineare un dato. Al di là delle corrette considerazioni del collega Ghiglia, relativamente al tentativo di privare di fondi e, quindi di sostanza uno strumento per crearne un secondo, ci poniamo una domanda.
Non lo dico alla Giunta né all'Assessore. Se abbiamo una deliberazione davanti a noi, è ovvio qual è l'intendimento dell'Assessore, però, proviamo a valutare come Consiglio - quindi, mi rivolgo soprattutto ai colleghi ponendo anche un quesito all'Assessore - quanto sia utile la proliferazione di nuovi soggetti. In molti casi, correttamente, viene detto che, in qualche modo, si deve sprecare il meno possibile o che, in una situazione di vacche non proprio grasse, lo spreco si può individuare nelle spese non prioritarie, cioè, a fronte di un quantum che si contrae, è più importante impegnare fondi per questioni prioritarie o per la non costituzione, ma promozione della costituzione di una Fondazione. Vedete, oggi la Giunta impegna 280 mila euro, ma se 285 mila euro servono soltanto alla promozione della costituzione di una Fondazione, una volta costituita, la Fondazione quanto costerà? Cerchiamo di comprendere se i fondi, che sono stati impegnati il 28 novembre e che verranno stanziati in futuro, non si possano utilizzare sempre per le stesse finalità o per altre relativamente all'Assessorato in oggetto, che, però, siano prioritarie per i cittadini piemontesi.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Botta.



BOTTA Marco

Signor Presidente, potremmo esordire con un "Ahi ahi ahi, Assessore Manica", arriva per la prima volta in Consiglio subito con una deliberazione che fa nascere un grande ribollire di critiche.
Ci dispiace per il tema in particolare, per l'oggetto di questa deliberazione, proprio lei che era stata, per volontà anche del centrodestra, Presidente per tanti anni di quella Consulta delle elette, a cui il Consiglio regionale non aveva mai fatto mancare importanti risorse.
Tutti si ricorderanno - magari, dovrebbe informarsi il Presidente del Consiglio - di quella fenomenale iniziativa che fu Expoelette, in cui il Consiglio regionale e la Giunta regionale, anche con l'aiuto del Fondo Sociale Europeo, riversarono centinaia di migliaia di euro di risorse facendolo diventare un evento che offuscò, per alcune settimane addirittura, l'azione della Giunta regionale. Il Consiglio regionale da solo mise qualche centinaia di migliaia di euro, cara Assessore Manica proprio perché, allora, forse, c'era più rispetto anche per le attività del Consiglio regionale, quelle attività in favore delle elette, che, oggi invece, cerchiamo in qualsiasi modo di mortificare. Non vorrei che la vera spiegazione, perché sarebbe triste pensare questo, sia quella fornita dal collega Ghiglia, che giustamente vedeva nel potenziamento dell'attuale consulta delle elette e nella nascita di questa fondazione, un sottile gioco politico che però farebbe intristire chi pensava che in questi organismi ci fosse la volontà soprattutto di promuovere, al di là delle quote rosa, la partecipazione delle donne in politica. L'invito fatto di riprendere a discutere su questo tema è un invito assolutamente giusto che noi condividiamo e appoggiamo e speriamo che lei faccia tesoro di queste sollecitazioni, prima di creare un clima di contrasto su un tema su cui tante potevano essere le convergenze.



PRESIDENTE

Sono state richieste alcune puntualizzazioni, anche al sottoscritto quindi prima di dare la parola all'Assessore Manica, ci tengo in qualche modo a rispondere alle osservazioni che sono state mosse. Al presidente del Consiglio regionale e all'Ufficio di presidenza non è ignoto il regolamento del Consiglio regionale e tanto meno il nuovo statuto che all'articolo 38 che prevede espressamente la Consulta regionale delle Elette e dice: "presso il Consiglio regionale è istituita la Consulta regionale delle Elette del Piemonte, con il compito di promuovere...e via dicendo", coloro che l'hanno scritta ovviamente la conoscono meglio di me. Si determinano e si attribuiscono in quello stesso articolo l'elenco delle attribuzioni della consulta, le prerogative e le facoltà anche di indirizzo nei confronti delle azioni della Giunta.
Quindi, noi ci siamo richiamati alla legge istitutiva della Consulta ma ancor prima alla legge 44/96 e ancor di più allo statuto. Proprio per questo, tutto l'ufficio di presidenza, ha avuto cura agendo sempre all'unanimità, di non avviare nessuna iniziativa in materia di rappresentanza delle elette di pari opportunità, fintanto che non si fosse insediata la Consulta delle Elette che, come voi sapete, non è potuta ancora diventare operativa poiché non vi sono state le condizioni politiche tali da determinarne la composizione, anche se su questo è stata fatta da parte mia, più volte sollecitazioni alle parti politiche per addivenire alla costituzione di questa Consulta. Quindi, noi ci siamo attenuti a questo.
L'Assessore Manica, ha dichiarato di avermi inviato una missiva ed è vero! Abbiamo ricevuto questa missiva con cui si dice che non si procederà ad alcuna costituzione di organismo, fintanto che non ci sarà un'intesa nel Consiglio. La deliberazione di Giunta regionale, condiziona i passi in avanti su questo tema ad una concertazione di intesa con l'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale. L'Ufficio di presidenza del Consiglio regionale, dovrà ragionare e decidere se ritiene la fondazione un meccanismo utile per procedere su questa linea piuttosto che percorrere altre vie, e queste vie saranno oggetto di una concertazione e per essere effettiva la concertazione deve essere ovviamente preventiva, perch altrimenti si rischia di arrivare a delle volontà che si incontrano e che magari non sono perfettamente coincidenti.
Da questo punto di vista, penso che agiremo e cercheremo un'intesa con gli uffici e con l'assessorato competente, per arrivare ad una definizione di sistemazione dei rapporti che ci consentono di procedere sull'aurea strada abbracciata dai nostri predecessori, in termini di valorizzazione delle Elette e di valorizzazioni delle pari opportunità, di meccanismi di pari opportunità anche all'interno degli organi rappresentativi.
La parola all'Assessore Manica.



MANICA Giuliana, Assessore alle pari opportunità

Questa deliberazione, è una delibera che semplicemente accantona la cifra esatta che qualora si costituisca una fondazione, serve per poterla fare. Da questo momento in poi, insieme al sistema delle Province piemontesi e al Comune di Torino, partiranno le verifiche per capire se questo sarà uno strumento idoneo e efficace, se nel rapporto costi-benefici sarà utile. Si tratta solo di un accantonamento, non di una decisione definitiva. Adesso si accantona la cifra, che è la cifra esatta per ogni eventuale Fondazione. Adesso, insieme agli altri enti locali, si valuterà se questo è lo strumento più o meno efficace, per realizzare un'iniziativa che altrimenti in questa Regione decadrebbe, che sono tutto l'insieme dei saloni che questa Regione da sempre ha realizzato e che Expoelette era solo uno, tra l'altro Expoelette l'Assessore Pichetto Fratin lo ricorda bene è una join adventure per la Giunta e il Consiglio. La maggior parte del finanziamento era della Giunta anche l'altra volta, una parte era del Consiglio e un'altra parte era dell'Europa, come si sa bene sul fondo sociale europeo. Quindi, dall'inizio era nata come join adventure, tra la Giunta, il Consiglio e l'Europa, quindi i soggetti erano tre in questa direzione.
Su questo dirò perché c'è quel riferimento. Comunque, non c'è nulla di definito, non si definiscono i termini di questa cosa, si definisce un accantonamento per l'approfondimento di uno strumento che serve a fare confluire tutta la convegnistica che tiene la Regione e le Province piemontesi in questa direzione, per capire se è possibile una strada di razionalizzazione e anche di risparmio. La cifra ha queste caratteristiche perché è la legge che la prevede nel momento in cui tu parli di una fondazione, ma è un semplice accantonamento come avete visto dalla delibera, non è la decisione di costituzione della stessa che sarà elemento, qualora si faccia e che verrà sottoposto a tutte le sedi competenti.
Per quanto riguarda il punto visto la DGR 32 in cui si cita Expoelette qui è l'intervento su Expoelette per la parte (come l'altra volta) di competenza della Giunta. Siccome era stata realizzata congiuntamente dalla Giunta, dal Consiglio e dai Fondi europei, questa volta i Fondi europei non ci sanno più qualora questa iniziativa si faccia perché non possono essere dati due volte. Devono essere ad iniziative diverse e non analoghe. C'è una disponibilità dei Fondi della Giunta, il Consiglio valuterà se metterli, e poi si vedrà.
Questo per spiegare il testo della deliberazione. Se però si richiede un ulteriore elemento di chiarimento, io sono assolutamente disponibile a fare un approfondimento con gli Uffici della Giunta e del Consiglio su chiarimenti ulteriori di cui i Consiglieri abbiano bisogno. Sul merito io penso di avere spiegato. Per quanto riguarda gli elementi di valutazione di metodo e di rapporto tra la Giunta e il Consiglio io sono disponibile a farvi una memoria e a darvi tutti i chiarimenti che ritenete, con gli approfondimenti fatti attraverso gli Uffici, in questa direzione e penso che la cosa possa essere fatta tranquillamente.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Burzi.



BURZI Angelo

Non rientro nel merito delle cose già dette prima dai colleghi, ma mi permetto sul veloce chiarimento: non credo nemmeno che tecnicamente (ma lo vedremo in un altro momento) un accantonamento senza supporto amministrativo sia dal punto di vista legittimo è certamente inutile a maggior ragione, con le cose adesso dette dalla collega, che vi è semplicemente una predisposizione di fondi per eventuali decisioni successive, francamente mai visto negli ultimi undici anni in questa Regione particolarmente originale, come scelta fatta a pochi giorni dal 28 novembre di cui ricordo ancora le parole dell'Assessore Susta che diceva: al 30 di novembre scade per legge la possibilità di impegnare fondi di questa Regione e alcune polemiche sono avvenute, molto spesso condivisibili, per impegni successivi presi che dovrebbero essere di natura straordinaria e deliberati.
Mi permetto di dire, se ho ben colto, che la veloce spiegazione dell'Assessore, secondo me, per certi versi (inviterei la Giunta a sottoporla a autocontrollo) è addirittura peggiore del motivo che ha originato la discussione.



PRESIDENTE

Nella ripresa delle attività dopo il periodo delle festività natalizie avremo cura di organizzare un incontro fra l'Ufficio di presidenza e l'Assessorato, per definire le modalità con cui procedere alla questione della Consulta delle Elette, soprattutto alla attività di rappresentanza esterna compresa tutto ciò che ruota attorno al concetto di Expoelette.
Questa cosa verrà debitamente e formalmente affrontata in opportuna sede.
La parola alla Consigliera Ferrero.



FERRERO Caterina

Presidente, lei in questo momento ha parlato di un altro argomento però sulla questione Consulta delle Elette, rappresentanza istituzione e quant'altro è ovvio che ci sarà tempo dopo Natale di discuterne. Peraltro la Consigliera Cotto prima ha parlato di questa materia, e non pare che da parte nostra ci sia stata nessuna forzatura, quindi non è questo il problema. Il problema è che, rileggendo la delibera e alla luce delle considerazioni dell'Assessore, ci pare che questa delibera non sia molto in linea con quello che l'Assessore dice.
Nella delibera è individuato che la scelta è compiuta. Poi, tra il Presidente del Consiglio e l'Assessore potrebbero essere intercorse delle lettere in cui si dice: "Ci parleremo", ma qui non è detto questo. Qui è detto che la scelta è compiuta, che le attività istitutive avverranno successivamente e che si accantonano delle risorse propedeutiche a... Oltre a ribadire la richiesta di ritiro di questa delibera, chiediamo all'Assessore se cortesemente può darci ancora questa informazione: se a seguito di questo accantonamento, per caso sono già state fatte delle determine di destinazione e di impegno di risorse.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Guida; ne ha facoltà.



GUIDA Franco

La mia è una semplice domanda; se l'accantonamento di una cifra nell'ambito della delibera della Giunta regionale prevede un certo iter o no.
Peraltro, perché 285 mila euro nel più generale discorso che le commissioni, le aziende, le associazioni, le istituzioni, i nuovi enti che la Giunta sta realizzando sono un po' in contraddizione con le premesse in cui si era detto che invece sarebbero stati addirittura soppressi(mi riferisco, ad esempio, all'ARES, l'Agenzia per le strade, che doveva essere immediatamente chiusa, o all'ATR e altre).
Credo che su questa vicenda andrebbe fatto un chiarimento a livello generale, per permettere anche a noi di sapere in che modo ci dobbiamo comportare.
Devo dirle, Presidente, che il nuovo quadro che è stato affisso in quest'aula da qualche tempo identifica nel modo migliore il groviglio l'intreccio, la complessità della maggioranza e del modo di vivere all'interno della maggioranza soprattutto il suo rapporto con il Consiglio regionale.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Colgo l'occasione dell'ottimo pensiero espresso dal collega Guida in riferimento agli enti, alle società e alle associazioni in cui il Consiglio regionale ha un peso preponderante, partecipa, nomina rappresentanti nomina amministratori, nomina il Consiglio di amministrazione. Nella fattispecie, mi riferisco in particolare agli Enti parco della Regione Piemonte, che - voglio ricordare - sono circa 27 (forse anche qualcuno in più).
Perché voglio fare un riferimento ai parchi? Perché recentemente, mi pare con la data del 15 dicembre, si è chiusa la possibilità di presentazione delle candidature da parte dei cittadini a questi enti di gestione, mentre dalla maggioranza ci giunge voce di una volontà diversa o meglio, di un rinvio, di un congelamento di eventuali Consigli di Amministrazione per un anno, al fine di ridefinire tutto il sistema parchi della Regione Piemonte.
Per carità, non ci sono particolari pregiudiziali di tipo ideologico o di tipo politico, anche se in questa fase ci sembra molto più saggio procedere con la nomina, quindi con l'esistente e quindi con la gestione di quello che abbiamo ed eventualmente fare una legge di riordino che abbia l'iter corretto.
Questo modus operandi devo dire che sa un po' di terrorismo politico.
Tra l'altro, ci sono dei problemi di tipo gestionale nei parchi, perché ci sono dei rappresentanti dei Comuni... Presidente, volevo un po' di silenzio.



PRESIDENTE

Collega Giovine, il suo tempo è scaduto.



GIOVINE Michele

Comunque, parlando di parchi, c'è un problema - tra l'altro, questo sarà un problema che verrà fuori ancora in altre sedute e in altre circostanze - ci sono i rappresentanti degli enti locali che sono lì e non si capisce bene se devono essere prorogati, se non possiamo prorogare quelli della Regione. Credo che dobbiamo prendere una posizione al riguardo.



PRESIDENTE

Se non vi sono più richieste di intervento, a questo punto, come da intese raggiunte nella giornata di ieri con i colleghi Capigruppo, il Consiglio è sospeso ed è convocata la Conferenza dei Capigruppo in Sala A.
Ricordo a tutti i colleghi che alle ore 12.30 si terrà la conferenza stampa di presentazione dell'attività dell'anno 2005 del Consiglio regionale e alle ore 13.30 ci sarà l'incontro di una delegazione di Consiglieri regionali con una delegazione di lavoratori socialmente utili.
Il Consiglio riprenderà alle ore 14.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 12.00)



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